Riprendono le trattative tra il Governo e le parti sociali per la riforma del welfare

A casa estiva si riaprirà il dibattito per quanto riguarda la riforma del welfare anzi tornano a sedersi al tavolo della confronto nei parchi sociale ma mi sono intanto delle dichiarazioni della membro di della presidenza di Confindustria e Responsabile Centro Studi qui Alberto Guidi che sicuramente torneranno salire la il tono delle polemiche di questi giorni ne parliamo questo oggi con Paolo Pirani segretario confederale della UIL buona sera ora allora intanto il primo punto su cui interviene Guidi e la questione della riduzione del numero dei dipendenti pubblici da questo e del pubblico impiego a suo avviso al centro nel nocciolo deve al problema condivide questa richiamo ma delle
E del numero dei pubbliche è una stupidaggine noi abbiamo meno pubblici dipendenti che altre nazioni come la Francia e la Germania certo è che forse sono mal distribuiti sia per compare
Dimensioni territoriali ma certamente bisogna mettersi d'accordo anche per capire cosa vuol dire pubblici dipendenti negli ospedali e nella polizia non è che abbiamo molto personale ne abbiamo poco la invece tenda della fontana del Bernini
Roma dimostra che forse occorrerebbe un maggior controllo io sui i beni culturali si tratta di riformare la pubblica amministrazione ma non c'è un problema di riduzione del personale si tratta esclusivamente quindi di razionalizzare si tratta di razionalizzare da un lato dalla o c'è un problema che riguarda la cosiddetta macchina burocratica che in qualche modo un mostro che va smantellato non riducendo i pubblici dipendenti ma delegificante o quella che il tipo di intervento che viene fatto nel nostro Paese tra Francia e governata con dieci mila leggi non si capisce perché l'Italia debba essere governata con trecento mila leggi bisogna abolire be'gran parte delle leggi dare più potere alle amministrazioni locali fare e che i cittadini siano più vicini alla macchina dello spazio
Per quanto riguarda
La questione del costo lavoro è uno dei punti fermi della
La trattativa secondo Confindustria riduzione del costo del lavoro parte sua Confindustria è pronta a mettere sul tavolo la la proposta del Trattamento di fine rapporto per potenziare i fondi pensioni come giudicare queste proposte le richieste intanto per quanto riguarda tutto lui Franco se lo la diminuzione del peso degli oneri sociali anche la questione della flessibilità innanzitutto
Il Trattamento di fine rapporto è una materia che competitive anche ai lavoratori che sono titolari di quel trattamento e non certamente una materia che viene gentilmente concessa dagli industriali sia un problema ma di costo del lavoro nel senso che gravano sul corso e lavoro una serie di oneri non l'abbiamo fatto una proposta precisa che quello di
Degli oneri sanitari alla fiscalità generale in maniera tale da ridurre
Questo o aggravio che sul costo del lavoro diretta
Algren questione e la flessibilità in particolare che è un argomento dovrebbe entrare Vittadini Guidi nel dibattito si riaprirà pranzo ma innanzitutto Confindustria e mettersi d'accordo con tristezza noi abbiamo fatto un accordo era il cosiddetto Patto per il lavoro il del settembre del novantasei che dopo grandi difficoltà che tradotto anche in provvedimenti
Legislativi penso in particolare al cosiddetto pacchetto Treu che conteneva che contiene
E una serie di misure di flessibilità su cui si era firmata appunto un accordo assieme alla Confindustria e tutte le altre associazioni degli imprenditori mi pare strano che a un anno data ci dica che quei lo che è stato fatto non va più bene bisogna applicare le norme che ci sono che cominciano ab essere operative da adesso si tratta di poter fare una serie di interventi anche contrattuali Enzo ad esempio la proposta che viene fatta nella piattaforma contrattuale dei chimici per un orario di ingresso per le aree di crisi si tratta di applicare le flessibilità per l'ottenere lavoro il lavoro e il centro della nostra a azione sindacale e quindi noi siamo disponibili ad ogni flessibilità ovviamente nell'ambito di quelle che sono pericoli veri positive legislative creare occasioni occupazionali da dove ci sono investimenti concreti la nostra impressione è che si parli di flessibilità ma in realtà si intende un'altra cosa ma hanno libera per i licenziamenti è una politica che ha mostrato i suoi limiti anche negli stessi Stati Uniti come dimostra la recente vicenda sindacale dei i lavoratori delle Poste privati statunitense l'UPS che che conclusa con una vittoria sindacale con oli di me
Mento di quella politica prima lo liberati a detta di alcuni vorrebbe si vorrebbe introdurre anche in Italia lei come giudica le proposte che venga
Ma anche da sinistra per quanto riguarda proprio la riforma dello Statuto dei lavoratori in particolare sul per quanto riguarda i licenziamenti la proposta presentata recentemente dalla senatore Debenedetti è un in c'è un tabù a sinistra nel mondo politico per quanto riguarda la sinistra a parlare a rivedere l'uso tre lavoratori su queste norme ma occorre lavoratori
è una legge che può essere riviste va sicuramente rivista anche per dare una maggior tutela quelle nuove forme di professione non lavoro dipendente vere proprio non lavoro autonomo vero e proprio che oggi si troverà un'agorà un po'grigia anche del nostro ordinamento sia legislativo che sindacale occorre affrontare con realismo quelle realtà ma ma certamente non diminuendo quelle che sono i diritti che cedute lotto si sono conquistati gli altri gli altri lavoratori si possono rivedere altre norme anche dello Statuto dei lavoratori si possono solo per rivedere le no orme che riguardano l'ingresso dei lavoratori nel mondo del lavoro dei giovani nel mondo del lavoro perché il problema è quello di
Tale lavoro non si capisce come possa essere affrontato dando via mano libera ai licenziamento è il fatto come detto che viene dal
Dal mondo della sinistra da da sinistra questa proposta come viene giudicato come la considererei ma o no il non mi scusi lo pongo la domanda attrici sia il segreteria il maggiore sindacato e frustrante il è un iscritto del PDS e quindi il
Ci sono anche i problemi interni quindi in questo senso nel gestire le soluzioni ma guardi io ho avuto modo di partecipare a un dibattito nel
PDS proprio i primi giorni di agosto non mi pare che da questo partito ci sia una proposta oggi concreta di relativa licenziamenti vi è un dibattito interno che è del tutto legittimo ma noi vogliamo mantenere distinti i nostri ruoli i partiti facciano il loro mestiere e qui ma anche di fare proposte e di proporre leggi nell'anno del Parlamento e noi quello di tutelare i lavoratori occupati e soprattutto di creare le condizioni per favorire l'occupazione perché il lavoro non ce la in legittime tutte le posizioni non è detto che noi dobbiamo essere d'accordo
Con questa o quella posizione che anche Fini possano possano formula alla ripresa delle trattative per cento ne
Hanno sedersi alla tavolo per discutere di riforma secondo lei la stella la scelta della concertazione e quindi del dialogo sta portando avanti sta dando i suoi frutti ha dato sicuramente
Dei frutti importanti in termini di stabilità economica del nostro Paese e l'abbiamo fatto l'accordo del novantatré proprio relativamente alla politica dei redditi alla concertazione questo a favorito grandemente anche quei risultati in termini di riduzione drastica dei teatri d'infrazione del nostro paese i dati dell'altro giorno attorno all'uno e cinque uno e sei per cento lo stanno a dimostrare e di capacità nel conte po'di tutela di quelle che sono le retribuzioni del mondo del lavoro dipendente occorre fare uno sforzo perché questo metodo del la concertazione infine traduca anche in una capacità di creare le premesse per dare più lavoro e per superare questo grande divario che c'è nel nostro Paese soprattutto tra il Mezzogiorno e il resto Rita questo io credo si può fare si deve fare attraverso la concertazione anche la riforma dello stesso Stato sociale non può essere un atto unilaterale di qualcuno lo si può fare certamente il Parlamento è legittimata a farlo il governo altrettanto legittimata a proporlo ma il problema è quello dei contento ci vuole riformare lo Stato sociale con il consenso occorre la concertazione di tutte le parti
è il cosiddetto pacchetto tre quella perché per legge per incentivare Re l'occupazione e la risultato proprio di un dialogo tra le parti sociali ma c'è anche chi e cosa che il sindacato ha avuto anche una parte troppo pesante
La scrittura del dei contenuti ed eccolo sulle finalità del della legge e su cui potranno essere i suoi risultati Pasquale
Rispondeva quelli che erano gli in diritti dell'accordo sul lavoro del settembre del novantasei vi sono state delle modifiche che il Parlamento ha portato dei rafforzamenti in un lato degli indebolimento di dall'altro penso alla questione ad esempio dei contratti dare a che potevano essere uno strumento maggiormente utilizzabile per creare occasioni di lavoro nel Mezzogiorno ma nel suo complesso è uno strumento nuovo Sonic teme di strumenti nuovi che noi abbiamo e che cerca no non di creare dei posti attraverso l'ampliamento del lavoro pubblico come viene proposto oggi in Francia ma creare le condizioni per investimenti produttivi
Conclude dottor Pira vorrei chiedere quali clima sia spetta ci sia la ripresa trattative anche il clima proprio attorno alla tavola suo tempo il presidente la FIAT Romiti ha parlato di troppe persone in cerca di persone a discutere che
Come si aspetta che riprenderà il dibattito con quanta partecipazione
E l'accordo per il lavoro è stato firmato da trentadue associazioni organizzazioni sindacali e organizzazioni
Da viale quelle sono quelle chiamate a discutere anche il tavolo dello stato sociale il fatto di avere tanti interlocutorio o degli scopi che si pagano in qualche modo alla democrazia il metodo democratico dopo di che che poi la capacità di decidere e che va evidentemente e che ricade sul governo e sulle parti maggiormente rappresentative stilisti differenti
Oricchio e delle organizzazioni sindacali confederali per due giorni corde che trovi però il consenso di tutti la ripete
Resta da una ripresa certamente difficile il confronto riguarda il costo del lavoro del fisco della previdenza della sanità dell'assistenza della scuola vi è poi accanto a questo confronto sulla riforma dello stato sociale il problema della finanza pare che il governo deve presentare entro sulla fine di settembre in cui già sono state indicate le cifre di larga massima di attorno a ai venticinque mila miliardi su cui voterà questa nuova la finanziaria vi è un problema dell'occupazione non risolto mi pare vi è una ripresa di tensioni politiche bisognerà vedere finito il periodo della calura
IVA quanto di queste tensioni resterà sul tappeto e quante lariano nell'aria ma certamente siamo in presenza di problemi non sempre e quindi la ripresa sarà sicuramente difficile anche che noi auspichiamo che si porta arrivare ad un accordo positivo sulla riforma dello Stato sociale che noi vogliamo fortemente
Grazie Paolo Pirani segretario confederale della UIL con cui eravamo in collegamenti con il quale abbiamo parlato del la vigilia delle ripresa delle trattative sul welfare le polemiche di questi geni alimentate anche delle dichiarazioni del responsabile del Centro studi di Confindustria Guidalberto Guidi