"Tra declino e sviluppo. Quale progetto per il futuro ?" convegno promosso dai Giovani Imprenditori della Confindustria (Grand Hotel Miramare, 6-7 giugno '97)

Cari amici per il preludio a tutti il primo di questi inconvenienti nazionali sullo Statuto dei diritti dei lavoratori organizzato nel luglio del settanta
Da noi del Gruppo Giovani di Genova
Questo al ventisettesimo convegno dei giovani industriali a Santa Margherita è il primo in cui non sentiremo tuonare la voce e le idee forti di Piero Pozzoli
Lo ricordo senza retorica è con emozione perché era vostro e il mio caro amico
Con Pozzoli presidente del Movimento nazionale il convegno di Santa Margherita assunsero un immagine nazionale e così il vostro gruppo Piero se posso sintetizzare in due proposizioni
Un quadro non retorico fulgido testimone di valori e principi
Che mal si accordavano alla cultura della mediazione
Alle convenienze personali e alle convenienze collettive
Nella sua integrità appassionata e solitaria è stato per tanti versi esemplare per molti di noi
Anche per questo sono stato particolarmente contento oggi di sapere dalla vostra presidenza che avete deciso
Istituire a partire dal novantotto un premio Piero Pozzoli che sarà riconosciuto ogni anno al gruppo giovani che più si sarà impegnato sui temi di etica pubblica pubblica
Veniamo ora al nostro convegno
Il tema di quest'anno ritagliata perché Rino e sviluppo quale Progetto per il futuro
Soprattutto il futuro di voi giovani che siete gli azionisti principali di questo futuro
Si tratta di eliminare scrivete nel vostro invito l'assurdo paradosso che la sfortuna di essere giovani
Paradosso effettivamente impressionante
Le nuove generazioni dicono sociologi e psicologi vari
Si muovono per la prima volta in una situazione contraria a quella delle generazioni che li hanno preceduti
Tutti noi avevamo rivolte di miglioramenti voi potete temere seriamente di perdere quote di status di ricchezza
Di sicurezza
Voi siete figli d'imprenditori molti di voi altri sono giovani imprenditori
Siete rispetto ad altri nella società
In una situazione di relativa vantaggio
Per delle posizioni di partenza più favorevoli
Ed è cosa da non dimenticare mai nel dibattito con le altre parti sociali
Ma anche voi dovete preoccuparvi perché oggi essere bravi imprenditori in un mare di concorrenza così vasto e aperto è sempre più difficile richiede doti di professionalità di equilibrio e di capacità probabilmente superiori a quella dei vostri padri
Perché si è determinato questo assurdo questo paradosso dello spot una di essere Giovanni
Credo che le analisi ormai convergano su almeno tre punti che cito schematicamente
Primo un'accelerazione del cambiamento di proporzioni inusitate a cui le psicologie individuali fanno fatica ad abituarsi
Due la globalizzazione dei mercati
Tre l'avvento della Information society
Una società in cui siamo tutti bersagliati da milioni di informazione
E che facciamo fatica a interpretare a dare le giuste rilevanze a fare le verifiche di autenticità e di verità di queste informazioni insomma è difficilissimo trasformare le informazioni in conoscenza si può anche andare in tilt per eccesso di informazione
Questo scenario rimette in gioco fortuna personali e collettive
Valori e costumi tradizionali abitudini più o meno codificati soffrono di individui le organizzazioni i Paesi più deboli culturalmente economicamente
Soffre anche il contratto sociale ai suoi fondamenti e sono messi in discussione quelli
Che ha qualche vantaggio di posizione di reddito o di Star Wars sono giunti di recente e vivono con ossessione il rischio di perdere questi primi benefits o vantaggi sociali ottenuti
Se mi consentite una chiosa anche per non andar troppo lontano
E lo dico con simpatia ma con preoccupazione
è il caso forse di reazioni francamente un po'fuori misura da parte del nostro nord est
L'incertezza la precarietà e l'insicurezza di tanti giovani in affannosa ricerca di lavoro sono ingredienti pericolosi per la democrazia
E per la coesione sociale
E allora
è urgente
Che le classi dirigenti i ceti dirigenti e i cittadini consapevoli producano il massimo sforzo di analisi e riflessione per governare questo cambiamento difficile
Siamo probabilmente in una fase storica costituente
Al di là senso si ottenga in Bicamerale o no
Probabilmente necessario un ribatte già mento del contratto sociale tra cittadini parti sociali e generazioni
Per garantire quel tanto di coesione sociale di obiettivi condivisi che badate bene è da sempre la miglior ricetta per guadagnare spazi crescenti di libertà individuale ricchezza e sicurezza
Ford alla coesione sociale
C'è l'anomia l'Anarchia
La prevalenza di egoismi
La voce dei più forti non dei più ragionevoli necessariamente
Allora occorre non lasciano spazio a risposte emotive Conad arroganze era settarismo ingiustificati da qualunque parte provengano
Occorre riflettere farsi carico della complessità allargando il nostro punto di vista
Tanto da comprendere anche quello degli altri
Quindi probabilmente bisogna trovare dei punti di equilibrio tra suggestioni e valori tra cui continuamente dobbiamo scegliere come individui e come organizzazioni ad esempio per usare degli slogan ma notti ed efficaci
Trovare un equilibrio tra essere e a vere
Tra essere e apparire tra fare affari ad ogni costo con rispettare un'etica degli affari tra egoismi personali etica pubblica
è una fatica a cui nessuno può sfuggire ognuno deve responsabilmente decidere dove posizionarsi rispetta queste coppie di valori o di suggestioni per essere in pace con se stesso e con i suoi concittadini
Dobbiamo pretendere da chi ci governa e da noi stessi pari attenzione nel promuovere le condizioni per lo sviluppo e l'innovazione
E per combattere le nuove povertà
Quel che ormai abbiamo imparato e che competizione e solidarietà non sono valori alternativi
Ma complementari
Le disuguaglianze che derivano dalla competizione
Sono giustificate se si dà a ciascuno ciò che merita e sono funzionali alla società anche le diseguaglianze se incentivano le attività più utili alle società man mano che la storia evolve
D'altra parte una democrazia senza solidarietà è come una famiglia senza affetti
Anche quando difendiamo lo stato sociale non pensiamo certo al nostro di oggi
Che spesso non è una caricatura perché è costoso inefficiente e mal finalizzato e quindi inefficace
Uno Stato che protegge troppo poco i deboli veri e troppo chi non ne avrebbe bisogno
è lo Stato che ha consentito ottici ha diretto con tutti noi col nostro voto e col consenso a quei governanti che ha consentito di alcune generazioni di italiani di consumare di più di quello che producevano e lasciare più povere le generazioni future creando un grave conflitto di interessi
Finalmente anche in Italia da un po'di tempo in qua corrono ricette nuove e a noi sembrano appropriate persino scontata ma che stanno diventando senso comune e questo è molto importante
Più liberalizzazioni più mercato meno Stato gestore dell'economia più Stato regolatore del mercato e dell'economia
In un Paese come il nostro da tanti anni improntato dove la cultura da troppo tempo improntata filosofiche ideologia deresponsabilizzante i sta perfino diffondendosi una ricetta che fino a qualche anno fa sarebbe stata poco popolare la ricetta è i giovani devono diventare imprenditori di se stessi
Tesi sposata anche da autorevoli esponenti della Conferenza episcopale italiana
Nessuno di noi imprenditori e più di noi sa per esperienza vissuta quanti benefici per gli individui dell'organizzazione però moneta può determinare questo atteggiamento mirata a sviluppare tutte le potenzialità che ognuno ha in sé
Questo atteggiamento a ben guardare la ragione di fondo del successo dei paesi evoluti dell'Occidente
è possibile che non si possa coniugare una più accentuata imprenditorialità a tutti i livelli con una giusta considerazione per quelli e per dotazioni individuali o per sfortuna o per posizione non sanno che non possono svilupparla
Forse e concludo il nostro Paese ha bisogno di ricercare una misura un senso dei limiti
Che privilegi la qualità rispetto alla quantità
La sobrietà allo spreco
L'integrità al successo ad ogni costo
La cultura all'audience la ricerca e l'innovazione alla conservazione
Questi sono problemi che voi giovani dovete affrontare e risolvere giorno per giorno con la fatica di cui devono farsi carico tutte le persone che vogliono pensare con la propria testa
E che per qualche imperscrutabile motivo hanno tutti della ricerca dell'equità e qualche buon argomento per ricercarla
Mia moglie quando le ho letto questo discorso l'altro ieri
Mi ha detto che era un predicozzo di un ex giovane un po'invecchiato Etiopia avrei annoiato mortalmente
Io dico che è solo un tentativo di passarvi un po'di saggezza un po'di misura un po'di attenzione per gli altri oltre che ai vostri interessi
E da parte di chi che con la mia generazione ha fatto tanti errori spera che voi ne facciate di meno grazie
Gentili ospiti autorità cari amici
A nome del Comitato regionale Liguria Lombardia e Piemonte
Voglio innanzitutto porgervi il più caloroso benvenuto alla ventisettesima edizione del convegno dei giovani imprenditori di Confindustria appuntamento ormai consueto
Che ogni anno propone un dibattito realistico costruttivo sui problemi più urgenti nel nostro Paese
Prima di entrare nel vivo dell'edizione di quest'anno vorrei ricordare a tutti i temi Danone affrontati negli ultimi anni in questa sede
Mille novecentonovantadue autonomia e responsabilità una pubblica amministrazione per il Paese
Mille novecentonovantatré la svolta uomini idee percorsi a confronto
Mille novecentonovantaquattro Alleanza per costruire
Mille novecentonovantacinque impresa lavoro istituzioni per la Nuova Italia
Mille novecentonovantasei oltre l'Europa Società mercato impresa globale
Tante sono state le risorse che il nostro movimento ha dedicato a questi temi nella continua ricerca di un futuro migliore per tutti
Oggi siamo arrivati un incrocio pericoloso che tempo fa era solo paventato e che ora iniziamo invece vedere avvicinarsi sempre più in fretta
Per questo motivo l'attenzione che dovremmo porre in questi due giorni dev'essere più alta le risorse da dedicare ancora maggiori
La ricerca del risultato ancora più tenace
Anche quest'anno il Comitato telegiornale la presidenza nazionale si sono posti l'obiettivo di cercare di essere fortemente critici è come sempre propositivi
Dal lavoro intenso di tutti i giovani imprenditori è nato il tema di questo convegno
Tra declino e sviluppo quale progetto per il futuro
Un titola
Che porta con sé a tutta la drammaticità della situazione attuale ecco vuole far pendere lo sguardo verso l'unico percorso che noi riconosciamo che è quello dello sviluppo
Per questo motivo riteniamo fondamentale partire dall'Europa
Dista come Comunità di Stati membri e superare i momenti di incertezza che caratterizzano la sua realizzazione
Ancora una volta ci sembra opportuno ribadire quanto questo obiettivo sia per noi irrinunciabile
L'Italia pur con tutte le contraddizioni in atto ed al di là delle strumentalizzazioni è senza dubbio un Paese socialmente e democraticamente evoluto anzi è ormai condiviso da tutti il fatto che nel nostro Paese sia vissuto negli ultimi vent'anni ben al di sopra di quei limiti che sarebbe stato opportuno porci
Questo clima di benessere artificiale avvistato all'attenzione generale dal mondo dell'impresa verso il mondo finanziario creando l'illusione di produrre denaro dal denaro facendo a meno del valore aggiunto generato dal lavoro
Le leggi fondamentali dell'economia hanno ben presto evidenziato l'assurdità di questa visione
Riportando alla finanza al suo ruolo originario di servizio allo sviluppo della capacità produttiva del paese
Il nostro Paese
Non può quindi trovare un ruolo competitivo se non all'interno di regole concertate in un'ottica europea
Diversamente diventa realistico uno scenario
In cui l'Italia si dovrà adattare a competere con i paesi del Maghreb avere un costo del lavoro da terzo mondo una base infrastrutturale di gran lunga inferiore all'attuale
E infine un tenore di vita ridotto ai minimi termini
Tuttavia il sacrificio che il nostro Paese sostiene per entrare a far parte del mercato unico è sia economico che soprattutto culturale
Le nostre impresa infatti stanno imparando a parlare alle tra lingue europee e sempre più conoscono che si muovono nell'ambito delle regole della competitività e del mercato internazionale
Noi giovani imprenditori siamo disposti a fare la nostra parte ma allo stesso tempo siamo perfettamente consapevoli che il nostro sforzo isolato
Sarebbe insufficiente
Per avere successo e combattere ad armi pari con i nostri concorrenti dovremmo poter contare su una situazione politico-sociale
Che finalmente trova il coraggio di isolare quelle forze politiche che coniugano lo sviluppo con la difesa di uno stato sociale che allo stato attuale è ormai inaccettabile
Per vincere la sfida bisogna considerare essenziale la crescita tecnologica del nostro tessuto produttivo
In conseguenza di ciò il valore economico del lavoro dovrà necessariamente innalzarsi non certo per lasciati inflazionistici o per rivendicazionismo sindacale
Bensì dall'affetto di una maggiore crescita della professionalità e della qualità tecnologica del nostro prodotto
Noi non vogliamo arrenderci di fronte al declino
La tenacia dei giovani imprenditori di questi anni lo sta a dimostrare
Noi siamo qui e qui vogliamo continuare ad operare a patto che non ci vengano negate le condizioni perché è qui che vogliamo giocarci il nostro futuro grazie guardavo
Do ora la parola al dottor Salamone ci presenterà la relazione dalla Doxa
L'istituto Doxa ha condotto per incarico del consiglio centrale i giovani imprenditori della Confindustria
Un'indagine sull'informazione le opinioni le esperienze e le attese dei giovani in merito i problemi dell'occupazione giovanile e dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
Di questa indagine che è stata completata solo pochi giorni fa è la parte relativa alle AA
Rilevazione di atti le prime lavorazioni questa indagine ha fornito moltissime informazioni che penso potranno essere utilizzate
No dalla Confindustria dal consiglio dei giovani imprenditori anche nei prossimi mesi per approfondimenti di alcuni aspetti interessanti
Mi è stato detto che dovrà essere brevissimo oggi cercherò di esserlo
Puntando solo su gli aspetti essenziali offrendo alcuni gli elementi per la vostra riflessione per la discussione ma senza approfondire
I tanti temi emersi da questa indagine indagine che con ferma d'altra parte i dati recenti io sto cetra in statistica per situazione giovanile
Visti i risultati di altre ricerche sul mondo giovanile
E un'indagine basata su un campione nazionale di mille giovani fra i venti e ventisei anni perché si è deciso d'accordo cognitiva
Il committente di considerare questa classe di età perché fornisce tre situazioni interessanti quella delle prime esperienze del lavoro
Soprattutto per chi ha completato solo la scuola dell'obbligo quello della ricerca attuale per chi ha completato la scuola media secondaria e quella delle attese e delle speranze dei progetti perché sta frequentando gli studi universitari
Sono questi i dati quarantadue per cento fra i venti ventisei anni di giovani lavora trentaquattro studi all'Università alta completando
La scuola secondaria ventiquattro non lavoro ne studia e sta cercando un lavoro tre dunque ottiche che dovremo approfondire con maggior ponderazione nei prossimi analisi su questo argomento dico subito che questa indagine conferma per i punti essenziali tanti argomenti del vostre proposte delle vostre prima riflessione di discorsi fatti negli ultimi mesi mette in luce tanti aspetti positivi tante risorse ancora utilizzate tante speranze in certi casi forse anche il dalla delle reali possibilità
Ma mette in luce anche fortissimi elementi di delusione di preoccupazione di spreco di risorse soprattutto
Tra quelli che lavoravano ottanta per cento ha un lavoro indipendente e venti un lavoro dipendente vecchie scusate ottanta un lavoro dipendente venti un lavoro indipendente prevalentemente nell'azienda della famiglia o in piccole intraprese nuove cinquantasette per cento fra i dipendenti è stato assunto a tempo indeterminato ma quasi metà quarantatré per cento a vari altre forme di assunzione o non assunzione
Contratti formazione lavoro contratti a tempo determinato ma nel quattordici per cento nel Complesso quasi metà nel Sud lavoro senza alcun contratto pur con un rapporto di dipendenza nel lavoro non di lavoro autonomo
Parliamo qui dei giovani occupanti non di chi fa come dicono di giovani dei lavoretti di questi fanno in media quarantuno ore di lavoro ma asseriva spesso le cinquanta ore per chi fa un lavoro un tono mo'nelle aziende della famiglia
Hanno un reddito medio mensile questi già occupati quaranta per cento di un milione quattrocento mila lire nette con differenze
Molto a Portici scende al milione e cento per chi lavora senza contratto ancora sotto nel Sud
Dati questi pochissimi gli atti forniti questi pochi segmenti su un quadro attuale parliamo invece adesso dell'opinione dell'esperienza delle attese nasce da questa indagine
Soprattutto una forte preoccupazione sul per il distacco fra il mondo della scuola che a minacce tanto come esperienza complessiva
Non c'è una contestazione della scuola la scuola lasciato in molti di questi che oggi l'hanno lasciato un ricordo positivo per ciò che riguarda la cultura generale i rapporti con insegnanti i rapporti con
Gli altri compagni di scuola ma una fortissima delusione per ciò che riguarda la capacità di questa scuola di fornire elementi anche minimi per l'inserimento nel mondo del lavoro
Questo giudizio fortemente negativo
Non riguarda a torto o a ragione il mondo universitario ma riguarda fortemente il la mondo della scuola secondaria e per la scuola dell'obbligo
Prevalgono nettamente i giudizi negativi sulla possibilità di utilizzare le esperienze fatte la formazione avuta per trovare un lavoro quello attuale
La coerenza fra l'informazione avuta hai lavorato a nella speranza di utilizzare la formazione già ottenuta
Per andare avanti raggiungere completamente le proprie aspirazioni
Ed allora continuando a parlare molto brevemente del opinioni di attese di questi giovani vedremo lungo tutta alla l'esame di questi primi dati che c'è una continua spaccatura contraddizione fra una gran voglia di fare
Una grande voglia anche di provare esperienze nuove lo vedremo di di lavorare anche in aziende Diversity fa dei periodi sperimentali anche gratuiti per i primi mesi per poter imparare
Di poter fare un lavoro interinale di poter fare un lavoro autonomo a fronte di tutto questo però prevale nei momenti delle scelta soprattutto una domanda di sicurezza
Per a il lavoro di stabilità nel luogo di lavoro
Che va anche capito non è solo la voglia di non fare perché poi la fine c'è domanda di fare anche orari lunghi pur di guadagnare ma soprattutto il terrore di farà molta fatica a entrare e poi di affrontare altissimi rischi ad uscire per cambiare impresa e nei momenti di difficoltà o di voglia di progredire
Per cui vediamo allora che cinquantasette per cento potendo scegliere
E se non dovesse affrontare questi rischi vorrebbe fare un lavoro indipendente o una propria impresa ogni impresa dalla famiglia ma poi meno di un quarto credo di poterlo veramente fare
Per la DC colta di avere i capitali necessari per la l'impegno e la concorrenza per l'inesperienza terrorista di fare alcune prime esperienze necessarie
Ed allora ci cerca da un lato un lavoro indipendente ma con una contraddizione solo apparente si vorrebbe anche in oltre metà dei casi di lavorare per un ente pubblico vedrà centralmente
Sicurezza si vuole lavorare prevalentemente per una grande impresa ancora per un problema di sicurezza
Tutto questo ripeto in condizioni che poi sono nel complesso equilibrate ragionevoli sì quindi lo stipendio è giusto avere cosa ad uno stipendio netto di un milione e settecento mila lire al mese
Con un no spettro che vada un milione seicento mila perché ha fatto la scuola dell'obbligo al milione e novecento per la scuola libertario dunque ravvicinato
Come differenze fra nord e sud che sono in media di cento mila lire fino al milione e seicento al milione sette cinquanta
Con parlando dei problemi degli aspetti considerati fondamentali la propria esperienza di lavoro si trova ancora al primo posto la ricerca di sicurezza e stabilità ma nello stesso tempo anche la possibilità di imparare esprime le proprie capacità
E l'interesse per l'ambiente lavoro tormento insieme lo stipendio la possibilità di progredire ma ancora una volta ritroviamo insieme questa voglia di sperimentazione da un lato e di flessibilità ma anche di stabilità
Metà dei giovani in sempre in queste due facce del mondo che abbiamo per ora solo esplorato ancora
Vorrebbero lavorare a lungo con una stessa azienda per dieci quindici anni no pendenza che molto simile o era quella del Giappone
E ma l'altra metà dice che invece bisogna cambiare spesso almeno di quattro cinque anni per acquisire esperienze diverse cadere reali possibilità poi di migliorare
Parliamo brevemente di alcuni aspetti dell'esperienza attuale gli occupati attuali che come abbiamo visto
Sono per l'ottanta per cento
Dipendenti per eventi indipendenti hanno cercato il l'attuale lavoro in media per nove mesi
Undici per cento per oltre due anni con differenze che vanno dai sei mesi dell'Italia centrale i dodici mesi del sud ciò che è importante è particolarmente significativo
Che quali sei su dieci hanno trovato i lavoratori e per relazioni della famiglia
Qui non si tratta della lettera onorevole ma di rapporti interpersonali di segnalazioni di parenti di familiari di vicini
Questo e di gran lunga i canali più importante insieme a quella ricerca di persona presentandosi da azienda ad azienda tutti gli altri aspetti assumono un ruolo secondario Ossimo dà lettura distrazioni che non ci sono
Il collocamento per primo che viene segnalato come fonte dell'attuale lavoro sotto del due per cento dei nostri intervistati
Sessanta per cento sarebbero anche pronti a trasferirsi in un'altra regione e qui troviamo ancora i due mondi il mondo della chi fa studi universitari che assai più pronta a sperimentare a fare anche esperienze sistemi già lavoro gratuito per la possibilità di cambiare ed un mondo che è invece molto più pessimista molto meno pronto a muoversi che è quello della chi proviene dalla sola scuola dell'obbligo
Fra il nonno occupati attuali
Oltre me basta cercando lavoro gli altri stanno ancora studiando e i dati drammatici sono proprio quelli di chi oggi non occupato a fianco del quaranta che ha impiegato nove mesi in media ma poi lavoro l'ha trovato attraverso le segnalazioni soprattutto di familiari parenti amici
Qui troviamo un'attesa media che non si è ancora conclusa una sanzione e in corso questa ricerca di due anni
Che va dal hanno in media di ricerche in corso nell'Italia centrale ai tre ai quasi tre anni trenta mesi nell'Italia meridionale e diciamo appena direi lungo la strada di una ricerca tutti questi cerco no con assunzioni nelle aziende con una domande di assunzione con concorsi pubblici con letture inserzioni ma come abbiamo visto quello che poi conta essenzialmente oggi un rapporto personale
Come ho già detto c'è una quota oggi piuttosto consistente che sarebbe pronta affrontare periodi anche prolungati disse il mese di una minoranza ma consistente più spesso di tre mesi di lavoro gratuito per poter come si diceva una domanda mostrare che cosa si fa sa fare provare questo e il nodo è una delle tre conclusioni potranno arrivare c'è soprattutto oggi
Grande difficoltà per la ricerca pochissimi canali di informazione
Gravissime carenze per ciò che riguarda una formazione minima soprattutto per chi non completa gli studi prova universitari per poter affrontare una prima esperienza di lavoro c'è dunque questa domanda forte consapevole solo in parte del corsi di formazione o una scuola in parte di carattere Gennari vista ma anche specifica di formazione per chi non potrà andare oltre la scuola media secondaria
Mi avvio alla conclusione non Complesso del lavoro attuale si scrive per i giovani sono piuttosto soddisfatti con leader insoddisfazione più bassi nell'Italia meridionale e soprattutto per chi ha poi contraccettivi nonna regolari o più corti
Sovversivi con soddisfazione che riguarda sia il tipo di esperienza fatta che entro limiti ragionevoli i la qualità della retribuzione in rapporto ciò che stanno faccenda
Per ciò che riguarda le prospettive future per andare ad alcuni per sedici punti essenziali acquisti si è accennato prima c'è nei giovani insieme a una
Frequente preoccupazione per la situazione attuale
Fiducia soprattutto nelle prospettive di un ingresso definitivo e più completo dell'Italia nell'Unione Europea i giovani sono sempre stato europeisti
Oggi lo sono in modo decisivo queste confermato da tutte le ricerche fatte anche da questa anche se ci sono più che in passato delle aree di dubbio sugli effettivi vantaggi ma prevale nettamente
Un quadro positivo ci sono anche speranze elementi di vasti di fiducia per ciò che sono le prospettive della crescita tecnologica dell'Italia di mercanti molto più aperti sia per ciò che riguarda il commercio internazionale anche per ciò che riguarda le possibilità di produzioni altri Paesi baby da chiedersi se realmente i giovani hanno capito esattamente come devono rispondere a questa prospettiva di internalizzazione della produzione
Ci sono anche
Consapevolezza che si debba arrivare a una riforma del sistema che dia in parte una possibilità di risposta privata di risposta autonoma
Il futuro a questo c'è una consistente soprattutto fra a livello universitario consenso su questi aspetti per il futuro per il futuro c'è insieme come va detto Monte
Speranze per ciò che riguarda il la quadro internazionale le prospettive di miglioramento tecnologico ma molto non pessimismo ma non ci sono grandi attese
Per ciò che riguarda il quadro italiano per il quadro italiano ci sono prospettive di miglioramento per ciò che riguarda l'efficienza dei servizi pubblici ed era difficile non avere speranze di miglioramento rispetto alla situazione degli ultimi anni
Ma c'è invece anche un quadro di non dico di stagnazione ma certo di non lo sviluppo per ciò che riguarda la situazione economica per ciò che riguarda le prospettive di lavoro personale per ciò che riguarda l'efficienza di Cicci amministrerà e della organismi pubblici nella nostra amministrazione centrale e periferica su questo punto ci sono anche belle direi
Prospettive di non cambiamento non di variante al non di peggioramento ma di non cambiamento ed allora la speranza di questi giovani perché alla fine si dice ma io comunque libero meglio fa alcuni anni nasce più dalla speranza di poter trarre vantaggio da quello con quadro comunque in movimento
Che da effettivi elementi specifici di miglioramento per la situazione personale a cui trarre una conclusione che spetta a voi
Può dare una risposta effettivamente un forte impegno che oggi europeo per una formazione diversa soprattutto dopo la scuola dell'obbligo di questo evidentissimo l'esigenza in questi dati
Di un miglioramento forte dei canali informativi che oggi a un livello primitiva come vediamo dall'esperienza fatta
Da chi ha cercato lavoro ed è ancora sotto la possibilità di dare una risposta individuale a domande di lavoro persone estremamente articolate si parla genericamente di processi di Litta si tratti di questo tema va approfondito e l'indagine fornisce molti elementi per dire che ci vuole chi c'è molto molte persone che vogliono qui più ore di lavoro e altre che ne vogliono meno c'è una forte speranza di lavoro Autonomie altri tempi riescono a lavoro dipendente
Ci sono persone che vorrebbero trovare situazioni diverse da quelle che hanno sperimentato ma che devono essere regolate e che oggi molte affrontano in modo estremamente precario
Bene ringrazio il dottor Sala porcaccia aiutato a disegnare i contorni invito Giuliano da Empoli via commentare la quanto già esposto
Sì anche a me è stato suggerito di essere molto breve quindi io mi atterrò rigorosamente a questo a questa indicazione
Devo fare però una promessa è una premessa al commento di questo sondaggio leggevo qualche tempo fa sul Corriere della Sera
Un'intervista ad un economista molto autorevole
Il quale parlando dei giovani che scendono in piazza con i pensionati difesa dei cassintegrati in difesa dei professori in esubero nelle nostre scuole
Diceva l'Italia è l'unico Paese al mondo nel quale i tacchini festeggiano il Natale
Ecco questa dei tacchini che festeggiano il Natale a mio avviso è una immagine
Che coglie perfettamente un dato cioè in un in un Paese nel quale un giovane su perché è senza lavoro
Nel quale il sessanta per cento della spesa sociale
è destinato alla previdenza
Nel quale a pagare il conto di tutto il sistema poi di fatto saranno le generazioni future ecco coloro Dinoi che e si battono per la conservazione dell'esistente credo che meritino davvero la definizione di Tacchini che festeggiano il Natale
Perciò quando abbiamo di fronte il chiese di questo tipo probabilmente l'interrogativo di fondo che ci interessa sempre in qualche modo esplorare è quello di capire se il mondo giovanile nella sua maggioranza è ancora in larga parte appiattito
Tutto sommato su una inconsapevolezza delle dinamiche che sono in atto dinamiche e scelte che però hanno fortemente penalizzato i ventenni e i trentenni nel nostro paese nel corso degli ultimi anni
Oppure se invece al contrario abbiamo di fronte a noi una situazione più dinamica
Il questa questa indagine come sottolineava un attimo fa il dottor Salomon da questo punto di vista cita dei segnali contraddittori
Da una parte diciamo c'è un dato sconcertante
Il sessanta per cento dei giovani ancora oggi è contrario all'innalzamento dell'età pensionabile
Questo è il il frutto di quella famosa illusione ottica in base alla quale io
Garantendo salvaguardando i privilegi altrui in qualche modo chiedono di salvaguardare anche mi è spesso o me stesso per il futuro
Sembrava ormai diciamo essere stato dimostrato che non è così ma che è piuttosto il contrario
Ma evidentemente il problema delle pensioni è un problema un po'troppo distante per chi magari si affaccia oggi sul mercato del lavoro ed ha il problema di trovare un lavoro e quindi può non avere interesse ad approfondire invece temi che appaiono così remoto
Per quello che riguarda invece i temi più vicini alla realtà dei giovani ossia l'inserimento sul mercato del lavoro mi sembra che invece in questa inchiesta ci sia ci siano degli elementi di consapevolezza e di e di novità molto più forti
Non soltanto come sotto sottolineava il dottor Salomon
Il sessanta per cento dei giovani oggi è disposto a trasferirsi in un'altra regione per motivi di lavoro e addirittura il sessantasette per cento lavorerebbe gratuitamente
Per alcuni mesi pur di potersi inserire nel mondo del lavoro
Questi sono dati che in qualche modo potrebbero essere ricondotti a una certa disperazione
Tant'è vero che i valori sono più elevati nel Mezzogiorno che non nel Centro-Nord dove la situazione da questo punto di vista meno drammatica
Però c'è invece un dato che in qualche modo smentisce questa interpretazione della della disperazione
E
Ci dà un segnale molto forte nella direzione di una nuova consapevolezza del del della forza lavoro giovanile dei giovani che si affacciano sul mercato del lavoro
Il cinquantasette per cento delle persone interpellate dall'istituto del dottor Salamone
Ha dichiarato che preferirebbe un contratto a termine
Purché più stimolante più interessante
Ad un contratto a tempo di determinato il classico posto fisso con tutte le garanzie che da noi tradizionalmente questo implica ecco questo è un segnale che credo sia importantissimo nel senso non significa affatto che non vedremo più cinquecento mila aspiranti a sette posti di uscire in un ministero
Quelli ci saranno ancora per molti anni ed è comprensibile che ci siano ma accanto a loro c'è una maggioranza del mondo giovanile
Che ha interiorizzato i valori della flessibilità e della mobilità professionale
Che si rende conto che nella globalizzazione nella diffusione dell'information technology
Può trovare dei nuovi spazi che non teme i processi di riassetto produttivo cioè tra l'altro una indagine dell'OCSE dell'anno scorso che ci dice riassetto produttivo
Favorisce l'occupazione giovanile anziché danneggiarlo proprio perché questa è la componente più dinamica della forza del lavoro proprio perché questa è la componente della forza lavoro che più di ogni altra può garantire quel salto di qualità verso le produzioni ad alto valore aggiunto verso l'adozione di nuove tecnologie
Che tutti ci ripetono essere necessario per competere perché le nostre imprese possono competere nel ventunesimo secolo
Adesso questo questo dato si contrappone in modo purtroppo abbastanza drammatico
Alla situazione politica non soltanto italiana ma anche di livello internazionale le recentissime elezioni francesi hanno dimostrato una cosa oggi sullo scenario politico
Lo scontro non si fa più sulla base di progetti ma si fa sulla base di paure di insoddisfazioni
Coloro che vogliono riformare la società vengono visti soltanto come coloro che chiedono dei sacrifici
E produrre innovazione in una società che ha paura che arroccata naturalmente difficilissimo ecco il dato che viene fuori da questa da questa indagine da questo punto di vista è un dato in controtendenza
è un dato invece di ottimismo e di fiducia di di di istigazione al coraggio a liberare tutte le energie del mondo giovanile che sono state compresse
E chi però hanno un ruolo molto importante da
Da svolgere è una spinta di le le forze sociali e politiche più avanzata del nostro Paese non devono non devono ignorare io le inviterei addirittura strumentalizzati io non mi offenderei affatto se le forze politiche o gli esponenti politici come peraltro hanno in alcuni casi già fatto
Utilizzassero l'artificio retorico belle fare le riforme dello scardinare le rendite di posizione per i nostri figli per le giovani generazioni e generazioni
Questo può darsi che nasconde in sé una componente di di malafede ma l'importante è che le cose si facciano più si metta mano i meccanismi che hanno trasformato l'Italia nel Paese più ingessato del continente più ingessato del mondo industrializzato
Per ragioni di benessere e di competitività ma anche di equità perché una società nella quale il passato pesa più del futuro la invito pesa più dell'impegno personale
L'eredità conta più del merito
è una società alla quale noi dobbiamo assolutamente porre mano forse non saremo mai un Paese nel quale un ragazzo con i capelli lunghi
Che gioca con il suo computer nel garage può sperare di diventare l'uomo più ricco del mondo però almeno dobbiamo continuare a coltivare la speranza che il nostro non sia più in futuro un Paese nel quale il benessere delle generazioni future
Viene ipotecato per garantire il benessere presente grazie
Raccogliamo anche Giuliano tempo ne diamo ora la parola nostra presidente Emma Marcegaglia
Cari amici
La nostra indagine sulle aspettative dei giovani e rispetto al proprio futuro mi pare che evidenziano in modo abbastanza chiaro come essere giovani nell'Italia del due mila sia proprio una grande sfortuna
E questa tutto sommato è una sensazione che ha del paradossale se sarò proviamo a ricordare che la gioventù nella cultura occidentale e il simbolo stesso della ditta e della modernità per il suo modo irrequieto e nobile di affrontare il mondo
Pensate invece che gli studi della Commissione d'indagine della Presidenza del Consiglio indicano che in Italia i giovani sono il gruppo sociale che più facilmente può cadere al di sotto della soglia della povertà
Pensate che oltre due terzi dei poteri hanno meno di ventiquattro anni
E sa perché lo scorso anno il sessanta per cento dei due milioni e ottocento mila persone in cerca di lavoro per la stragrande maggioranza giovani
E alla ricerca per primo impiego
Non c'è quindi da stupirsi se in questa situazione i circa sei giovani su dieci restano a vivere in famiglia
Per loro il Welfare State e di cui tanto si parla di cui parleremo anche noi in queste in altri due giorni non c'è e non ci sarà mai più
Al massimo per loro ci sarà la Uefa family
Una famiglia di origine che fa quel che può per offrire il più a lungo possibile ai figli un aiuto per far fronte alle difficoltà economiche per trovare un'abitazione e per proseguire gli studi
Non c'è nemmeno da stupirsi se in questa condizione ormai a fare figli pensi norma in pochi e che l'Italia si tengono mai ben stretto il suo triste primato di uno virgola due figli per donna
Beh non c'è da da studiarsi Mate a preoccuparsi c'è
Poco a decretare i consensi elettorali o a documentare la raccolta di tessere sindacali
Ma però non mettere i giornali al centro della riflessione politica e addirittura ignorare o rimuovere i loro problemi
Non è solo un fatto triste e anche un fatto pericoloso si rischia di creare uno strato di nuovi esclusi
In questa situazione bisogna che tutti noi apriamo gli occhi si stanno creando le basi per uno scontro generazionale
In questa situazione noi giovani imprenditori vogliamo affermarlo con chiarezza le nuove generazioni non hanno certo bisogno di sussidi ma di condizioni adatte a lavorare e a crescere
è un paese come il nostro che non pensa prima di tutto a creare per i suoi figli il lavoro delle chance da cercare in piena autonomia è un Paese che non ha futuro
Un Paese che non scommette sullo sviluppo sulla crescita del reddito sulla creazione di ricchezza come strumenti per aumentare il benessere generale
è un paese che si arrende in cui non vale la pena vivere lavorare investire credo che questo sia davvero il momento delle scelte un Paese che non ha la forza di correggere gli errori del passato e realizzare un maggior benessere nel futuro è un paese mio per è un Paese che non dà speranza
Ne vogliamo portare l'attenzione di tutti sulle prospettive di questi Italia che sta per braccare la soglia del terzo millennio
Non si tratta più ormai solo di chiedersi cosa succederà domani come andrà la finanziaria dis di che cosa si discuterà in Bicamerale visto poi anche quello che succede se riusciremo a centrare il fatidico tre per cento del rabbia rapporto tra disavanzo e PIL
Questi sono i rompicapi quotidiana ovviamente importanti anzi essenziali perché il nostro Paese vada avanti ma ormai non sono più sufficienti
Si tratta invece finalmente di avere il coraggio di guardare per un momento al di là del proprio naso uscire dalla logica dell'emergenza e sforzarsi d'immaginare come sarà l'Italia tra dieci anni
L'Italia continuerà a galleggiare come una zattera alla deriva all'appresa con esplosioni di mille particolarismi sociali
O sarà invece un Paese che ha affrontato con coraggio e decisione le più importanti battaglie di modernità e che è riuscito a sbarcare tutto intero nel due mila un fatto in ogni caso mai è molto incerto oggi ci troviamo davvero in bilico tra una prospettiva di declino
E una prospettiva di sviluppo due prospettive radicalmente diverse ovviamente opposte ma entrambe assolutamente possibili
Per rendere più evidenti abbiamo provato a fare un esercizio di simulazione su un orizzonte di dieci anni utilizzando il modello econometrico del Centro studi di Confindustria elaborando due diversi gruppi di borghesi
Nel primo scenario che abbiamo chiamato del galleggiamento abbiamo immaginato che il mantenimento dell'attuale sistema sociale
Faccia sì che la crescita della spesa sociale e della spesa pubblica complessiva si è superiore al sei per cento
Inoltre abbiamo anche immaginato che sul fronte del mercato del lavoro nulla nulla cambi in termini di una maggiore flessibilità in questo scenario per evitare il tracollo dei conti finanziari sarà inevitabile un forte aumento della già insostenibile pressione fiscale che nel due mila cinque potrebbe superare ben il quarantacinque per cento del PIL quasi tre punti in più rispetto alla già insostenibile pressione attuale
E anche se e questo è molto importante sottolineare nei prossimi anni il governo riuscisse a rispettare i parametri di Maastricht
In realtà nel medio periodo le tendenze esclusive della spesa pubblica
Non potrebbero essere compensate da un corrispondente aumento delle tasse pena ovviamente il rischio di una drammatica recessione costringendo anzi in questo modo ad uscire dall'Europa monetaria
E allora in questa situazioni pesanti sforzi di risanamento che tutto il paese ha portato sulle proprie spalle negli ultimi cinque anni verrebbero vanificati
La lira si svaluta avrebbe l'inflazione tornerebbe a salire molto moltissimo i tassi d'interesse già oggi di quasi tre punti superiore a quelle europee aumenterebbero ancora
E allora questo nodo scorsoio che già oggi rischia di soffocare l'economia italiana non si allenterebbe ma anzi si stringe avrebbe ancora di più
E allora in questa situazione l'attività produttiva l'innovazione la competitività e le esportazioni sarebbero inevitabilmente danneggiate
Ed è ovvio che in questa situazione la principale conseguenza sarebbe quella che il PIL dopo un breve miglioramento nei primi anni tornerebbe a crescere al di sotto dell'un per cento e la disoccupazione continuerebbe ad aumentare fino a una disastrosa percentuale del quindici per cento
Naturalmente abbiamo escluso in questa situazione che il Governo vari una grande politica di come dire di assunzioni nella pubblica amministrazione o di improbabile borse di lavoro
è chiaro che la strada delle non scelte per continuare a vivere alla giornata porta dunque verso un declino economico graduale ma assolutamente inesorabile
E in questo percorso assisteremo impotenti alla distruzione di una buona parte delle straordinarie capacità imprenditoriali del paese e questo è inaccettabile
Nello scenario alternativo invece che abbiamo chiamato del coraggio abbiamo ipotizzato che si è si dia vita a una vera riforma dello stato sociale
In questa condizione la spesa previdenziale allenterebbe e la spesa pubblica non supererebbe in media il tre per cento per anno
Ciò permetterebbe finalmente di abbassare le tasse e la pressione fiscale
In questo scenario virtuoso abbiamo anche immaginato che il mercato del lavoro si è resa più flessibile e che il costo del lavoro aumenti in linea con l'inflazione programmata
In conseguenza di ciò gli investimenti potrebbero aumentare a un tasso medio vicino al cinque per cento
Il PIL crescerebbe a tassi medi del due e mezzo per cento aggiungendo il tre per cento nel due mila cinque e il tasso di disoccupazione si porterebbe finalmente al sette virgola quattro per cento alla fine del periodo considerato come auspicato quindi anche dal governatore Fazio nella sua recente relazione il Paese avrebbe quindi preso la strada della crescita e sarebbe in grado di svolgere un ruolo di protagonista nell'era della globalizzazione
Certo noi non pretendiamo di sostenere che non vi siano scenari alternativi rispetto a quelli che abbiamo descritto in questo nostro esercizio di simulazione
Ma con questo esercizio abbiamo però voluto suonare un forte campanello d'allarme
Abbiamo voluto sottolineare che ci troviamo davvero di fronte a un bivio il rischio di sprecare l'occasione per avviare il Paese sulla strada dello sviluppo e di condannarlo invece al declino è reale e concreto
Ovviamente i numeri sono importanti ma non dicono tutto non dicono ad esempio che l'approvato ad un sentiero di crescita l'approdo all'Italia nella quale vorremmo vivere fare impresa e crescere i nostri figli
Ritiene una profonda trasformazione della società dell'economia e del ruolo dello Stato che e ruolo del che lo Stato deve giocare
Si tratta di passare da un modello clientelare e assistenziale che ci portiamo sulle spalle da decenni ad una cultura che si ispiri di più ai valori della responsabilità del mercato e della libertà
è necessario un modello di società in cui le forze più dinamiche possano esprimere appieno i loro potenziali d'iniziativa e di crescita e nello stesso tempo le forze più deboli possono trovare sufficiente tutela
Una cultura che stime Elia alla realizzazione di se stessi che premi il merito che non generi rassegnazione un modello che elimini privilegi di pochi e che tuteli chi ha veramente bisogno che offra pari opportunità di crescita sociale
Che crea un ambiente favorevole al mercato e alla nascita e lo sviluppo delle imprese
Un modello sano in cui non trovi posto nell'evasione fiscale nel lavoro nero e che difenda in primo luogo i giovani perché interrompe quel circolo vizioso in cui il nostro futuro viene ipotecato per pagare i debiti del passato
Nessuno ovviamente sta pensando a drastiche selezione darwiniana o peggio a far strage di vecchiette come qualche volta sembra temere il Presidente del Consiglio
Ma si tratta invece di affermare un modello sociale completamente nuovo il cui primo passaggio fondamentale è una profonda e totale revisione dello stato sociale
L'attuale sistema nato circa sessanta anni fa quando il Moro il mondo era profondamente diverso offre garanzie generose purché essi appartenga a qualche categoria burocratica
Non prevede prestazione insufficiente per chi è veramente bisognoso
E lascia completamente fuori i giovani e disoccupati
Ma non tutela nemmeno a chi è destinato a intraprendere percorsi e professioni completamente nuovi che è destinato a cambiare occupazione spesso e a entrare e uscire dal mercato del lavoro
Siamo quindi nella paradossale condizione di avere contemporaneamente troppe e troppe poche garanzie
Dobbiamo quindi avere il coraggio di diminuire drasticamente le garanzie passive quelle che permettono di smettere di lavorare a cinquant'anni quelle che assistono chi non è affatto bisogno
Quelle che incentivano l'immobilità e che trasformano gli uomini e la loro dignità in parassiti o in un gregge di irresponsabili
Queste garanzie costano troppo e soprattutto sono ingiuste e diseducativa
Nel mondo di di oggi e nel mondo di domani invece le garanzie devono consistere in un sostegno a chi è realmente debole e ad una tutela nel momento della della vecchiaia
Per gli altri l'unica garanzia possibile e veramente efficace deve consistere in una educazione qualificata e continua nell'arco della vita lavorativa dando a tutti l'opportunità di lavorare
Di crescere e di realizzarsi
In un mondo che cambia velocemente basato sui valori del merito e della responsabilità l'educazione rappresenta l'unico strumento per realizzare un'effettiva uguaglianza cioè quella delle opportunità
L'uguaglianza dei risultati quella che spesso viene oggi imboccata a difesa di politiche era
E distributive assistenziali non può che realizzare un'uguaglianza dei poveri
Ralf Dahrendorf chiamava questo il paradosso di Martina ex dal modo dal nome dell'ex ministro del Nicaragua il quale sosteneva che ai tempi del governo sandinista
In quel Paese si era finalmente realizzata l'uguaglianza sociale dato che tutti erano poveri
Noi al anche noi abbiamo il nostro paradosso fosse quello di Bertinotti chiama così tanti poveri che ne vuole sempre di più
Tutti devono rendersi conto che in un mondo globalizzato la strada della crescita e dell'occupazione
Passa necessariamente attraverso un modello di società più aperto più flessibile e con più spazio al mercato
Abbiamo davanti agli occhi l'esempio degli Stati Uniti e del Regno Unito che coniugano elevati tassi di crescita con bassissimi livelli di disoccupazione e per contro invece l'esempio dell'Europa occidentale dopo un modello di stato sociale garantista e assistenziale ha contribuito fortemente a creare un esercito di disoccupati di oltre diciotto milioni di persone
E che ha fatto sì che la crescita media del PIL sia di un punto e mezzo inferiore rispetto a quella degli altri paesi industriali ed è un luogo comune che in questi Paesi la distribuzione del reddito sia più equa questo non è affatto vero
Sono numeri sono statistiche che parlano da sole
Ma allora che senso a combattere come fanno oggi alcune forze politiche e sociali in modo demagogico e strumentale il modello di capitalismo a cui si ispirano le società industriali più evolute
Il problema è piuttosto ed è un problema serio riflettere sull'efficacia sociale di questo modello di capitalismo cioè la capacità di coinvolgere il numero più alto possibile di persone nel processo di crescita di sviluppo e di creazione di ricchezza e di sostenere un sistema di protezione Sirchia veramente bisogno
La soluzione al problema secondo noi sta nel fare evolvere l'attuale capitalismo italiano ancora troppo chiuso verso un capitalismo più ha coperto e più diffuso un capitalismo che favorisca la nascita e lo sviluppo delle imprese
In cui tutti abbiano l'opportunità e la convenienza ad investire nelle aziende
E dove il profitto diventi una fonte di reddito non solo per l'imprenditore ma anche ad esempio per il pensionato il cui fondo pensione sia investito nel capitale di un'impresa
è indubbio che la strada da percorrere è ancora molto lunga sia da parte delle istituzioni sia da parte del mondo imprenditoriale
Che si deve preparare ad affrontare le sfide del ventunesimo secolo e di questi temi molto importanti parleremo nel nostro prossimo convegno di Capri
Tornando però al prima di cui stiamo parlando l'evoluzione dell'attuale modello sociale a quello che abbiamo delineato
Prevede un periodo molto delicato di transizione in cui tutti e dico tutti devono assumersi le proprie responsabilità
Per evitare che nel bel mezzo l'Italia finisca nel frullatore della disgregazione sociale
Certo siamo consapevoli che questo passaggio non si realizza nello spazio di un mattino ma sappiamo anche e lo vogliamo dire con forza che il primo passo va compiuto subito senza perdere un istante
Questo passo come abbiamo già detto e la riforma dello stato sociale di cui si sta discutendo in questi giorni e da cui dipende il futuro dell'Italia
è un momento cruciale per il nostro Paese non possiamo tirarci indietro ma dobbiamo avere il coraggio di cambiare il Presidente del Consiglio afferma spesso che perché per varare questa grande riforma ci vuole il consenso
Bene noi siamo d'accordo ma a quale consenso si riferisce unicamente a quello dei sindacati e di Rifondazione Comunista a quello di chi è interessato
A quello di chi è interessato a mantenere lo status quo per non perdere i privilegi e le garanzie di cui oggi gode
O piuttosto al consenso di chi oggi è escluso dal mondo del lavoro e di chi in questo contesto non riesce più a fare impresa
Fa più paura una rumorosa manifestazione sindacale o silenzioso scoramento di chi non ha un futuro
Per questo motivo noi ci sentiamo oggi in diritto e in dovere
Di parlare di riforma dello stato sociale coscienti ovviamente che questo non è certo il punto d'arrivo non è l'unica cosa che va fatta in Italia ma piuttosto quello di partenza
Lo stato sociale avveduto di una gioventù ricca per questo invecchiando è diventato spendaccione
Ai tempi di Bismarck lo Stato era uno Stato imperiale a risolvere il problema dell'equilibrio tra incassi e prestazioni provvedevano le colonie
Ma anche negli anni della ricostruzione postbellica con i loro tassi di sviluppo ruggenti
Hanno contribuito a creare l'illusione che ricchezza e piena occupazione potessero durare per sempre illusione ovviamente svanita nei decenni successivi
E inoltre l'allungamento della vita media di almeno cinque anni
E una crisi delle nascite senza precedenti hanno posto le basi per la crisi di questo modello sociale
Per finanziarlo l'Europa è stata costretta ad imporre tasse più elevate e a sopportare crescenti disavanzi e tassi di interesse elevati
Nello stesso tempo l'economia veniva ingabbiata in un sistema di protezioni e regolamentazioni per evitare la fuga dei capitali e la completa disgregazione del sistema produttivo
Quella docente globalizzazione dell'economia i mercati sono diventati sempre più aperti e i capitali sempre più libere di circolare
Alla ricerca di condizioni che sono esattamente opposte rispetto a quelle prevalente breve prevalenti in Europa cioè basse tasse mercato del lavoro flessibile e soprattutto bassi tassi interessa ed è chiaro ormai credo a tutti che queste condizioni sono ottenibili solo con un equilibrio dei conti pubblici
E proprio per questo motivo che è necessario ridurre la spesa sociale non solo perché essa rappresenta il cinquanta per cento della spesa pubblica al netto degli interessi ma anche perché mi costituisce la voce che cresce più rapidamente
Pensate che l'OCSE ha stimato che in Italia il costo complessivo della spesa previdenziale tra i due mila e due mila trenta potrebbe superare il centoquattordici per cento del PIL tre volte più della Germania il doppio della Francia
Certo l'abbiamo già detto ridurre la spesa previdenziale e quella sanitaria non esaurisce la lista delle cose da fare occorre tra le altre grandi cose da fare combattere con forza l'evasione fiscale
Ma la riforma dello stato sociale è una fase cruciale del processo di modernizzazione del Paese da cui non possiamo tirarci indietro
Ma certo non basta fare solo questa affermazione un po'vuota la spesa sociale italiana non è solo eccessiva in rapporto a ciò che l'Italia può permettersi
E anche molto sperequata troppe pensioni pari ad oltre il sessantacinque per cento del totale quoto oltretutto è destinata ad aumentare e troppa poca assistenza troppo poco sostegno alla famiglia e troppa poca formazione
Bisogna quindi tagliare con più decisione dove gli eccessi sono maggiori cioè le pensioni
E redistribuire le risorse nella misura in cui l'equilibrio dei conti pubblici ce lo permetterà verso settori che stimolano l'occupazione e offrono una rete di protezione a chi ha effettivamente bisogno
Ma anche questo non basta se poi apriamo il libro delle pensioni ci accorgiamo subito che esistono iniquità su cui non possiamo tacere
In primo luogo ingiusta diversità di trattamento tra pubblici e privati
Ma chi l'ha detto ma dove sta scritto che i dipendenti delle nostre imprese devono essere svantaggiati rispetto ai dipendenti della pubblica amministrazione due terzi dei quali è andato in pensione prima di raggiungere l'età del di pensione di vecchiaia
In secondo luogo
E ancora giusto è ancora senso mantenere l'assurda logica dei fondi speciali per categorie privilegiate come ad esempio i dipendenti della Banca d'Italia che ancora riflette la logica delle corporazioni introdotte nel regime fascista
La lista delle ingiustizie molto lunga dovremmo dedicare un convegno solo a questa ancora però va citata la differenza di trattamento tra dipendenti e lavoratori autonomi
Né del resto è facile per un cittadino constatare che i parlamentari che discutono della sorte della sua pensione sono proprio i campioni di quei privilegi contro i quali dichiarano di combattere
Ma la vera grande ingiustizia e qui lo vogliamo sottolineare comporta è tra chi oggi è giovane e comunque lontano dalla pensione e chi invece è già in pensione o è prossimo ad andarci
è stata infatti calcolato che per mantenere sostanzialmente inalterate
Le attuali prestazioni dello Stato sociale coloro che nasceranno nel novantotto dovrebbero versare nel corso della loro vita attiva imposte nette pari a quattro volte quelle versate dalle generazioni attualmente attive
E questo ovviamente che alimenta il senso di ingiustizia e di ribellione
Si deve quindi cambiare eppure appena si sente ventilare un'ipotesi di revisione sono tutti pronti a scendere in piazza ciascuno difende il proprio orto presente
Se proprio si vuol fare una riforma si sente ripetere la si faccia per il futuro tanto nel futuro noi non ci saremo ma si vuole davvero andare avanti così ancora per molto
No noi crediamo che non sia più possibile e allora le nostre proposte ovviamente che sono proposte di dei giovani imprenditori non sono certo le uniche possibili ci mancherebbe però pensiamo che sia giusto che noi facciamo le nostre proposte in primo luogo noi riteniamo che sia necessario intervenire subito sulle pensioni di anzianità
L'istituto che esiste solo in Italia bloccando già da quest'anno la possibilità di usufruirne ed accelerando rispetto a quanto previsto dalla riforma Dini la loro eliminazione
Non è più ammissibile che un lavoratore che ha iniziato a lavorare a quindici anni
Posso andare in pensione pur dopo trentacinque di contributi già cinquant'anni ricevendo pagamenti dallo Stato per almeno altri venticinque dato che la vita media in Italia è attorno ai settantacinque anni
Un lavoratore che invece ha iniziato a lavorare a trent'anni una parità di contributi riceverebbe dallo Stato pagamenti solo per dieci almeno una volta e mezza inferiori al primo
Con l'aggravante che molto probabilmente a chi va in pensione a cinquant'anni rientra nel mercato del lavoro quasi certamente in forme irregolari senza pagare i contributi facendo così concorrenza sleale ai giovani disoccupati
Allora noi riteniamo che per correggere questa Ignis iniquità bisogna agire sia sull'età di pensionamento di vecchiaia su sia sui requisiti delle pensioni di anzianità
In primo luogo secondo noi occorre elevare l'età pensionabile ad un minimo di almeno sessantadue anni
Per quanto concerne il trattamento di anzianità occorre come abbiamo già detto unificare tutti diciamo i diversi regimi inoltre è necessario fare operare congiuntamente il requisito contributivo minimo e l'età anagrafica minima e accelerare i tempi della riforma facendo sì tempi a regime nel due mila due e non nel due mila otto come oggi è previsto
L'insieme di queste misure permetterebbe un risparmio stimabile in almeno trenta mila miliardi
è centrale poi e questo è molto importante
Correggere quella che probabilmente la misura più ingiusta
E più difficile da accettare per un giovane che riguarda l'esclusione dal metodo di calcolo contributivo introdotto dalla riforma Dini di chi aveva più di diciotto anni di contributi alla data del trentuno dodici novantacinque
Occorre farsi coraggio e affrontare il muro degli interessi costruiti nei passati decenni estendere il metodo contributivo a tutti almeno per l'età lavorativa successiva al trentuno dodici novantacinque
Pensate che oggi chi a quella data aveva lavorato per diciannove anni per esempio oltre alla possibilità di andare in pensione prima rispetto a chi inizia a lavorare oggi riceverà a parità di vita lavorativa e retributiva una funzione che potrebbe essere di oltre il cinquanta per cento superiore
Beh noi non riusciamo a definire questo sistema con altri termini se non scandaloso e immorale
Non riusciamo nemmeno a definire le posizioni di chi non vuole cambiare nulla se non come demagogiche e inaccettabili
Alla luce di ciò non crediamo di togliere niente a nessuno proponendo di far rivalutare le pensioni non in base all'andamento delle retribuzioni ma in base all'inflazione programmata
Inoltre proponiamo di introdurre un contributo di solidarietà perché è andato in pensione prima dell'età di via Piave e ovviamente fino al raggiungimento di tale età o misure analoghe
Infine occorre favorire al massimo lo sviluppo della previdenza integrativa che a nostro avviso è l'unica vera soluzione al problema del contenimento della spesa sociale nel medio e lungo periodo
Sistema di previdenza integrativa renderebbe certamente di più del CIPE al al cittadino a parità di contribuzione di quello offerto dallo Stato
Inoltre piuttosto che lasciare che quote del TFR vengano sprecate per coprire le spalle dei conti pubblici negli anni a venire è preferibile che queste vengano destinate a costituire i fondi pensione
La riforma dello Stato sociale non si esaurisce però nella seppure indispensabile e urgente riforma delle pensioni
è necessario come abbiamo già detto che vi sia un disegno complessivo di revisione di tutti gli istituti e di tutti i capitoli della spesa sociale
Riguardo all'assistenza l'attuale sistema non è solo inefficiente e confuso ma ha perso anche il suo connotato originario di strumento di lotta lotta giustissima all'esclusione sociale
Le politiche assistenziali in Italia vengono un po'attuate alla rinfusa sono generalmente definite in base ad un principio burocratico di categoria e non invece sulla base delle pettine esigenze
Il problema esiste e va sicuramente affrontato ma pensare di risolverlo assicurando un reddito minimo a tutti coloro che anche i giovani che si trovano sotto una determinata soglia di povertà rischia di rivelarsi un rimedio peggiore del male
In primo luogo questa riforma che secondo le stime della Commissione no qui dovrebbe costare intorno ai quindici mila miliardi all'anno non sembra coerente con il necessario sforzo di risanamento dei conti pubblici
In secondo luogo forse questo è l'aspetto più importante il meccanismo del minimo vitale così come definito finirebbe inevitabilmente per disincentivare il lavoro
Agra bando quello che specie nel Sud è uno dei principali problemi all'origine del fenomeno della disoccupazione permanente
Si amplierebbe cioè quella categoria di persone a cui conviene vivere di assistenza piuttosto che accettare un lavoro
Il rischio di alimentare la tendenza al parassitismo e alla rassegnazione è molto forte
Il pericolo è quello di allontanare ulteriormente i giovani da quella cultura di impresa e della e da quella cultura del lavoro che già nel nostro Paese troppo poco diffusa e che invece deve essere alla base di qualsiasi progetto più sviluppo
L'istituto del minimo vitale implica inoltre una elevata capacità di verifica del reddito da parte del Fisco
E questo è uno dei suoi principali punti deboli anche nei paesi in cui l'accertamento fiscale è molto efficiente figuriamoci in Italia dove spesso anche i ciechi hanno la patente
Finché non si migliora l'efficienza appare quindi difficile immaginare una riforma del sistema assistenziale che pur assolutamente giusta negli obiettivi non rischi di creare inefficiente e iniquità
Anche superiori alle attuali
Per quanto riguarda la sanità ne discuteremo ampiamente domani a nostra tavole rotonde ma spreme solo dire che occorre probabilmente puntare a una ridefinizione dei confini tra pubblico e privato
Dal nostro punto di vista lo Stato dovrebbe limitarsi a coprire i costi sanitari per le fasce più deboli della popolazione
Per tutte le altre andrebbe assicurata una copertura parziale garantendo le prestazioni dei beni e servizi essenziali o particolarmente onerosi utilizzando invece la leva fiscale per incentivare forme di assicurazione sanitaria
Infine riguardo all'altro capitolo molto importante che è quello del sistema degli ammortizzatori sociali ci preme dire alcune cose alcuni dati illustrano efficacemente l'urgenza di una riforma nonostante il numero elevato di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati tra i Paesi OCSE l'Italia al più basso tasso di copertura dei sussidi di disoccupazione
Meno del venti per cento dei disoccupati riceve tali sussidi a fronte di tassi di copertura superiori al sessanta per cento nel Regno Unito
è indispensabile quindi secondo noi riformare questi istituti se si vuole rendere effettivamente sostenibile una maggiore flessibilità del mercato del lavoro
Si potrebbe per esempio introdurre un sussidio di disoccupazione a cui possono accedere tutti coloro che abbiano un periodo contributivo minimo
Questo stimolerebbe i giovani e i disoccupati di lunga durata ad accettare e a dichiarare lavori irregolari o saltuari
Inoltre un sussidio di facile amministrazione e di breve durata potrebbe al contempo ridurre le richieste salariali dei disoccupati e migliorare l'equità del nostro sistema di welfare
Sì provette si dovrebbe poi secondo noi estendere il principio adottato nella cassa integrazione ordinaria a tutte le imprese e a tutti i settori
Come forme aggiuntive via assicurazione cespite dalle parti sociali come avviene in diversi paesi scandinavi
Sugli altri strumenti di sostegno al reddito oggi esistenti quali la mobilità ai prepensionamenti o la CIG straordinaria
Ebbene aprire un'attenta discussione dato che spesso si tratta di istituti di cui alla fine beneficiano in pochi gravando sulla spesa pubblica e senza rappresentare una politica attiva del lavoro
Bene abbiamo dedicato ampio spazio alla riforma dello Stato sociale perché la riteniamo cruciale per il nostro futuro
Ma riteniamo altresì che ciò non sarebbe assolutamente sufficiente ad innescare quei circoli virtuosi che sono alla base di un futuro di crescita e di maggiore occupazione
Altre due grandi riforme sono per noi oggi indispensabili e vanno attuate contemporaneamente a quella dello Stato sociale cioè la riforma del mercato del lavoro e l'avvio di una serie programma di Previti di privatizzazioni e di liberalizzazioni
Riguardo al lavoro l'Europa dei disoccupati davanti agli occhi di tutti non ci sono più i dati da spendere ormai su quella
è un dramma probabilmente uno dei maggiori di questo secolo ma forse non riteniamo che sia ancora più drammatico il fatto che una soluzione esiste che non la si vuole vedere e che si tardi ad applicarla
La soluzione è aumentare il livello di flessibilità del mercato del lavoro questa è la principale conclusione chiaramente documentata che emerge da tutti i più recenti e più autorevoli studi sull'argomento
Dall'ampio studio dell'OCSE al rapporto della Commissione europea a recente rapporto del Centro Studi Confindustria e alla relazione del governatore Fazio avvenuta alcuni giorni fa
Nell'arena politica invece si continuano a proporre misure di sostegno all'occupazione
Attraverso l'aumento della spesa pubblica seguendo un copione adottato negli ultimi vent'anni e la cui inefficacia e qui da anni sono sotto gli occhi di tutti
Queste misure per definizione non possono che essere temporanee e continua ad alimentare la convinzione errata che vi sia una sorta di opzione alternativa tra occupazione ed equilibrio dei conti pubblici
Per cui si viene a formare il partito dell'Europa impegnato nel raggiungimento dei parametri di Maastricht
E il partito dell'occupazione sostenitore di una politica della spesa
E la situazione diventa ancora più confusa e paradossale per il fatto che ambedue questi partiti sono presenti nell'attuale maggioranza
Il primo spinge per portare il disavanzo pubblico entro la soglia Dorotea
L'altro chiede di aumentare la spesa pubblica per creare posti di lavoro
Il governo spesso alla ricerca di una continua ed estenuante mediazione non fa che scegliere la via più facile ma anche quella più dannosa e assurda c'è quella di aumentare la pressione fiscale
Ma aumentare le tasse senza incidere sulle cause della Spesal significa buttare i nostri quattrini dalla finestra
Di fronte al dramma della disoccupazione e quindi non è più ammissibile fare speculazione politica è stato approvato il pacchetto Treu
Ma non è ammissibile nemmeno spacciare per flessibilità ciò che riguarda un ristretto insufficiente numero di case
Non è più accettabile illudere i giovani disoccupati facendo loro credere che il Governo si è in grado di creare dall'oggi al domani cento mila posti per decreto con lavori utili solo a chi svolge o con un inutili borse di lavoro
Ma non è di miracoli che questo Paese ha bisogno e allora basta con questa idea dettero comunista che il lavoro è un male inevitabile e che quindi bisogna cercare di recepirlo e di mummificare
Basta anche con questa idea falsa che la flessibilità il precariato che l'interinale caporalato e simile assurdità antistoriche
Il lavoro deve essere invece un'opportunità per tutti e la flessibilità è la linfa vitale dell'economia moderna ed è anche l'unico modo per sradicare le radici dei privilegi di chi un posto già ce l'ha
E restituire la speranza a chi invece lo sta ancora cercando
Occorre quindi più flessibilità a trecentosessanta gradi e credo che qui bisogna avere anche il coraggio di sperimentare innanzitutto flessibilità nei meccanismi di uscita del mercato del lavoro
è essenziale eliminare la pratica esclusivamente italiana del reintegro nel posto di lavoro snellire le procedure per i licenziamenti collettivi e applicare in forme non restrittive il concetto di giusta causa nella risoluzione del rapporto di lavoro
Ovviamente questo non non basta occorre flessibilità salariale dato che soprattutto nel Mezzogiorno la deroga al principio dei minimi salariali su base territoriale
E per i primi impieghi potrebbe facilitare l'emersione del lavoro nero e aumentare la popolazione
Occorre poi flessibilità ovviamente nella tipologia dei contratti e nelle forme di occupazione
Per dare alle imprese e ai lavoratori una più ampia gamma di possibilità
Inoltre anche una maggiore flessibilità dell'orario di lavoro va considerata tra i possibili interventi purché sia concordata tra le parti non si è imposta per legge e non comporti un aumento dei costi a carico dell'impresa
Credo che quindi non ci sia più nulla da inventare su questo ma occorre invece il coraggio di uscire assolutamente dalla logica superata dall'attuale Statuto dei lavoratori
Nato in un mondo lontano anni luce da quello di oggi e proporre invece una nuova logica di flessibilità
Di crescita di modernità e di equità
E questo nuovo modo di lavorare noi non pensiamo e non deve nemmeno essere percepito come un peggioramento rispetto al passato
Non lo sarà se verrà accompagnato da una riforma del collocamento a oggi assolutamente inefficiente nell'aiutare le persone a trovare un lavoro da un sistema di ammortizzatori sociali come quello che abbiamo proposto o altre simili ovviamente
E da un buon sistema di educazione e di formazione continua
Bene un mercato del lavoro più flessibile è uno stato sociale più sostenibile sono la condizione necessaria per lo sviluppo sano al massimo delle potenzialità del paese
Tuttavia come ha sottolineato anche Giuliano Amano amato molto recentemente ciò non sarebbe sufficiente senza una forte iniezione di mercato e la promozione di meccanismi concorrenziali in tutti i settori produttivi
Forse non tutti percepiscono quanto questi meccanismi siano ancora poco diffusi nella nostra economia
Secondo Paolo Savona solo il trenta per cento del reddito nazionale è prodotto realmente in settori non protetti in regime di vera concorrenza
Ma ormai come evidenziato da numerosi studi la realizzazione di un vero programma di privatizzazioni e di liberalizzazioni elemento fondamentale per lo sviluppo e questo va applicata in tutti i campi dalle Public Utilities dalle banche e dalla pubblica amministrazione
Ma allora se esiste un consenso unanime almeno a parole sui benefici della liberalizzazione
Se siamo tutti d'accordo che questa è la direzione da seguire se abbiamo assunto impegni comunitari precisi in materia cosa ostacola e rallenta il processo di privatizzazioni in Italia
La risposta purtroppo è molto più facile il vero problema in Italia e politico di fronte a pochi convinti privatizzatori vi è invece un esercito di difensori di posizioni di rendita ed interessi costituiti
Ed è evidente che il problema non è solo Rifondazione comunista che forse l'unica forza politica a dichiarare apertamente la sua ostilità alle privatizzazioni
Ma invece il problema è un'area molto più vasta di forze politiche fortemente interessate alla conservazione dello status quo queste stanno nella maggioranza ma anche nell'opposizione
Delle loro poltrone delle loro attuali attuali posizioni di rendita e monopolio o del controllo sulle imprese pubbliche
Anche questo non basta in realtà non è solo un problema politico nella società civile queste forze trovano supporto in una fascia di cittadini interessati a rallentare il processo di privatizzazione e di liberalizzazione è una fascia che comprende buona parte dei dipendenti pubblici una parte dei commercianti una parte dei lavoratori autonomi ma anche in questa fascia vanno inclusi anche tutti quegli imprenditori che operano in una situazione di monopolio artificialmente creata dallo Stato o che costituiscono l'indotto delle grandi imprese e pubblica
Proprio per questo che in Italia il processo di privatizzazione si muove al rallentatore specialmente sotto il governo Prodi durante il quale non c'è stata fino ad oggi nessuna vera e reale privatizzazione
Eppure e noi ce lo ricordiamo bene le privatizzazioni erano al primo posto che il programma dell'Ulivo
La lista delle privatizzazioni quindi rimane invece ancora molto lunga e non accenna almeno a ad oggi a ridursi in tempi brevi
Nonostante le delusioni noi giovani imprenditori non smetteremo di denunciare le parole inutili che non diventano fatti i giochi politici e clientelari che anche in questa Repubblica sembrano non finire mai
Bene
Cari Presidenti caro Presidente cari amici
Quando alcuni mesi fa abbiamo deciso di trattare il tema dello stato sociale
Eravamo ovviamente consapevoli della delicatezza e dell'importanza dell'argomento su quale a giorni si aprirà la trattativa tra il governo e le parti sociali
Ma su questo tema abbiamo ritenuto importante dare una prospettiva nostra cioè di chi oltre ad essere giovane vuole vivere investire e crescere in questo Paese
Abbiamo voluto sottolineare la criticità di questo momento e abbiamo voluto sottolineare la criticità delle decisioni che dovranno essere prese nei prossimi mesi il Paese noi ne siamo convinti è veramente di fronte a un bivio tra un futuro di declino e uno di sviluppo
Da una parte come abbiamo già detto c'è la strada del galleggiamento dei veti incrociati del compromesso che ci sta portando ad una graduale ma inevitabile impoverimento
Dall'altra invece c'è una strada possibile che anche a portata di mano
Che la strada delle scelte la strada del coraggio del confronto vero una strada difficile ma è anche l'unica che può trasformare questo Paese restituendogli la forza e il dinamismo necessari per crescere
Abbiamo parlato questa relazione delle cose che non vanno e delle riforme che occorre fare subito senz'altri indugi
Ma in primo luogo abbiamo voluto proporre un modello diverso di società basato sui valori del merito del rischio e della responsabilità
Per restituire a questo Paese la voglia di fare di lavorare ed investire
Il mondo che vorremmo è un mondo libero dei privilegi e dalle paura di perderli da di assistenzialismo e dai paternalismo
Dallo stato onnipresente dalla burocrazia inutile inefficiente dai monopoli pubblici e anche ovviamente premono quali privati
Un mondo libero dalle falsità
Ma soprattutto vorremmo un mondo più flessibile e più equo in cui deboli vengano tutelati e in cui tutti abbiano un'opportunità di vivere e crescere autonomamente e dignitosamente
Flessibilità badate bene non significa assolutamente una giungla senza regole che a noi non interessa non vorremo anzi condanniamo
Bensì significa un nuovo atteggiamento culturale che deve riguardare tutti giovani e non giovani in prese e lavoratori Italia del nord come quella del Sud
E non venite a dirci che siamo degli illusi che stiamo sognando ad occhi aperti
Se c'è qualcuno che si illude è chi pensa ancora di poter frenare la storia di rallentare l'evoluzione della società di bloccare un percorso che parte dalla globalizzazione dei mercati
Passa attraverso lo sviluppo tecnologico e arriva alla rivoluzione delle comunicazioni
Oggi la flessibilità seppur negata e già dovunque nell'organizzazione della produzione nelle nuove forme di lavoro nelle aspettative dei giovani nel dilagare del lavoro nero
è un treno che viaggia a cento all'ora chi tenterà di bloccarlo né finirà travolto basta allora con questa demagogia di chi fa leva sulle paura dei più deboli e dei più protetti basta con i bei proclami elettorali che si dissolvono alla prima levata di scudi delle forze di conservazione
Basta con i piccoli con l'ipocrisia di chi sostiene che il nostro è già un sistema molto flessibile
La politica in primo luogo ma anche tutta la società civile
Devono invece prendersi la responsabilità di portare avanti con coerenza un disegno complessivo di riforme e di cambiamento dall'educazione allo stato sociale al mondo del lavoro
Dalla liberalizzazione dei mercati all'evoluzione verso un capitalismo più aperto e più diffuso
è un disegno a cui sono chiamati a partecipare tutti i soggetti sociali fuori da ogni trincea arretrata e corporativa
E noi riteniamo davvero che oggi lo spartiacque che separa due universi mentali
Non è più la differenza tra destra e sinistra ma invece la differenza tra passato e futuro tra declino e sviluppo tra disincanto Esperanza
Tra chi vuol conservare rendite di posizioni ormai ingiustificate e chi aspira invece ad essere classe dirigente noi crediamo in questo Paese e noi crediamo che questo Paese abbia capacità umane e imprenditoriali straordinarie e un potenziale di crescita superiore a quello di altre grandi economie industriali ma oggi è davvero in gioco il futuro dell'Italia e in primo luogo di noi giovani che di questo futuro siamo i principali azionisti e allora Riprendiamoci il futuro era voliamo tutti con grande senso di responsabilità
Per dare al Paese la possibilità di crescere di creare vere opportunità di lavoro e di benessere
Noi giovani imprenditori crediamo davvero in questo Paese abbiamo il diritto e il dovere di guardare lontano siamo pronti a fare la nostra parte perché nel futuro noi ci crediamo davvero fino in fondo
Grazie grazie bene proseguiamo con il nostro programma abbiamo la piccola modificano in quanto amministratore o ancora bloccato per strada a causa del traffico e quindi vorrei invitare Enzo Grilli portarci il suo contributo
Buongiorno
Seppur ora
Il vostro presidente del
Non mi azzardo neanche approvare di farlo
Vorrei cominciare
Con il l'osservare che
I terreni dibattuti in Italia
E qui oggi con tanta foga e passione
I temi di stato e mercato
Dispersa crescente spesi fra futura ossia di consumi io divertimenti
Di crescita e di stagnazione
L'impiego e disoccupazione di creazione di reddito e di istruzione e di reddito di riforme di conservazione non sono temi peculiari Alitalia
Sono temi che interessano tutte le economie industrializzate
Tutte le economie come la nostra relativamente piccola ed aperta e quindi un'economia che per definizione in stato di concorrenza di concorrenza internazionale
Sono giorni che interessano tutte le società più maturo e più avanzate
Alla ricerca di equilibri sempre difficili ma sempre probabili
Tra l'innovazione cambiamento
Conservazione delle cose che si ritengono acquisiti ed importanti
Il fatto che ci sia da noi e voi una maggiore passione e una maggiore intensità in questa in questo dibattito non deve stupirci se pensiamo alle condizioni in cui si trova il Paese
Condizioni che tutti conosciamo e che non dobbiamo sottolineare di più
Però vorrei che pensaste
E che rifletteste
A quello che succede nel resto del mondo
A quello che succede nell'economia mondiale
A quello che succede nella realtà
E in cui si colloca la nostra economica e la nostra società
Quali sono queste tendenze globali dell'economia globale
Innanzitutto la crescente libertà degli scambi internazionali
Aiutata dal successo dei negoziati del Gatt
Le cui regole di comportamento risultano sempre più accettate ed accetti soprattutto negli ultimi dieci anni
Nei paesi in via di sviluppo nei paesi che con più prepotenza e con più forza si presentano nell'agone con un amico internazionale poi ne sono e ne stanno diventando attori importantissimi
Il rapporto tra crescita del commercio mondiale e crescita del PIL che prima era di uno ossia l'uno cresceva quanto tanto l'altro
Adesso è due il commercio cresce due volte più rapidamente del due volte più dall'eccellente del PD
I commerci sono sempre più liberi le tariffe che erano molto alti all'inizio dalla secondo guerra mondiale tra i Paesi industrializzati sono prezzi sono praticamente zero
Quelle praticate all'importazione dai Paesi in via di sviluppo che erano del cinquanta sessanta per cento sono scesi al venti o al trenta quelle praticate dall'economia e così dette in trasformazioni
Un po'meno che al dieci per cento sono stati liberalizzati i pagamenti in conto corrente
Ormai dalla stragrande maggioranza dei paesi ma in via di sviluppo centodieci tra essi non frappongono più ostacoli ai pagamenti derivanti da operazioni commerciali ai pagamenti derivante da operazioni di nolo ai rimpatri di profitto Dante stime entro alle rimesse da lavoro e simili
La seconda tendenza e la crescente mobilità globale del capitale con flussi complessivi lordi in fortissimo elemento e flussi di investimenti ai paesi in via di sviluppo sempre maggiore in assoluto ed in relazione al prodotto interno lordo di chi li fa e di chi li riceve
La liberalizzazione dei mercati finanziari
Unita alla diminuzione dei costi delle transazioni finanziarie e dall'innovazione finanziare dall'emergere di sempre nuovi strumenti finanziari
Sono risultati in una nuova vera e propria esplosione delle transazioni con l'estero delle cross border transactions come vengono chiamati cioè è stato vero per le transazioni in una azioni duplicazioni per gli investimenti diretti all'estero e l'acquisizione di partecipazioni in società estere
L'ammontare degli investimenti diretti all'estero dei maggiori Paesi industrializzati eh raddoppiato il Lazio in rapporto all'ordine
Il tre per cento fino a metà degli anni ottanta il sei per cento negli anni novanta
Tenete presente che nepalesi dei maggiori Paesi industrializzati si investe
Il quindici diciotto per cento del PIL
Se il sei va all'estero vuol dire che un terzo degli investimenti lordi nella media delle economie dei Paesi industrializzati viene fatto all'estero
Chi sono i destinatari sempre maggiori di questi investimenti i paesi in via di sviluppo
Ed è tutto normale il capitale travestimento voi lo sapete bene
In questi Paesi relativamente scarso i rendimenti degli investimenti sono relativamente maggiore che nei paesi industrializzati anche quando si sia attenuto un debito conto delle differenze di rischio e quindi il capitale va in quella direzione natural naturalmente
Per di più i Paesi in due in via di sviluppo hanno cambiato regime nei confronti degli investimenti diretti esteri un tempo di ostacolavano talora lì competono tra loro per attrarli
I flussi di capitale ai paesi in via di sviluppo nel mille novecentonovantasei hanno raggiunto i duecento miliardi di dollari
Poco meno della metà dei quali erano investimenti diretti esteri
La metà di questi investimenti sono in Asia una buona parte in Cina
Un terzo in America Latina
Ossia nei paesi dove le prospettive economiche sono migliori che nel resto dei Paesi di Adel Smith
La terza tendenza è quella della crescente integrazione dei mercati finanziari
Con conseguenze importanti sull'autonomia delle politiche monetarie nazionali
Ma con conseguenze molto importanti anche sulle politiche fiscali sulle tassazioni degli investimenti e dei profitti
Conseguenze molto importante sui sistemi bancari nazionali ed internazionali
Conseguenze molto importanti per i mercati del lavoro che debbono
Adattarsi a condizioni di maggiore con competitività e di maggiore integrazione
La quarta pendenza e la globalizzazione della produzione di beni e servizi su cui non dirò niente perché non desidero predicare avvenuta
Se non è no
Che non debba essere confuso con quello della deindustrializzazione
Ossia della diminuzione del peso relativo delle manifatture nell'economia dei Paesi maturi fenomeno fisiologico fenomeno normale come tendenza nella crescita di lungo periodo dei paesi fenomeno che ha naturalmente delle conseguenze importanti ma che non ha nulla a spartire nulla nulla a condividere con quello della globalizzazione
La tendenza alla produzione su scala mondiale ha creato e sta creando conseguenze importanti non solo nei pattern di produzione né la vocalizzazione dalla produzione nei pattini di commercio ma anche e soprattutto sui mercati del lavoro sulle condizioni di produzioni
Il baricentro di questa produzione mondiale di questa produzione manifatturiera mondiale si sta spostando rapidamente verso l'Asia
Non solo nei difetti Nick nei vecchi Paesi nuova industrializzazione del Sud-Est asiatico ma soprattutto nei nuovi mix
Indonesia la Malesia la Thailandia nonostante le recenti difficoltà
E ancora di più la Cina e domani rinvia
Ci sono buone ragioni per pensare che queste tendenze continuiamo continuino
I Paesi più dinamici interni di produzione quelli che crescono a sette dieci per cento l'anno sono quelli dell'Asia
Le cui economie sono quelli che risparmiano di più ed investono di più sono l'economia in cui gli investimenti sono del trenta del quaranta per cento del prodotto interno lordo
Ci sono l'economia della Cina è già se misurata propriamente grande come quella del Giappone se volete pensare analogicamente pensata l'esistenza di due Ciapponi o di due Cine in Asia
La quinta pendenza
Che è quella a cui accennava in precedenza alla industrializzazione alla deindustrializzazione nei paesi di più antico anticipa esazione sia l'Europa e gli Stati Uniti
Comincia ad interessare anche i primi Paesi di nuova industrializzazione dell'Asia
Non c'è niente di nuovo in questo processo la Corea Taiwan e prima di essi Hong Kong e Singapore stanno perdendo in termini relativi
Peso nell'industria manifatturiera
Questa è una tendenza che interessa tutte le economie ad un certo punto del loro sviluppo
L'altra faccia di questa tendenza è l'aumento del peso relativo dei servizi
Le cui produttività almeno quelle misurate sono molto minori di quelle per industria manifatturiera questo determina quindi delle degli impatti in poi delle conseguenze importantissime in termini di occupazione
L'occupazione diminuisce o non aumenta
Nel settore manifatturiero aumenta solo in quello dei servizi
I le due tendenze non sono necessariamente sincrone
L'esperienza a cui si accennava in precedenza di Stati Uniti ed Inghilterra da una parte e Europa continentale una possibile cessione dell'Olanda dall'altra indicano come le risposte
Di politica economica queste tendenze siano essenziali
Se si vuole impedire o se si vuole favorire la crescita dell'occupazione
Negli Stati Uniti e in parte nel Regno Unito l'occupazione totale è aumentata nonostante queste tendenze queste tendenze di struttura in Europa
L'occupazione totale non è aumentata quindi la disoccupazione è un'entrata in presenza del medesime tendenze strutturali
La ditta le differenze le differenze sono delle politiche di adattamento che fanno da IST la flessibilità salariale a il il ritrae in del lavoro a l'aumento l'upgrading tecnologico dei lavoratori dalla forze lavoro
Complessivamente si può dire che negli ultimi decenni
Abbiamo visto
Un aumento di concorrenza
A livello internazionale e a livello di ciascuna componente importante dell'economia internazionale un aumento del professor relativo dato alle decisi ho preso dalle decisioni di impresa
Il peso relativo dell'intervento dello Stato in generale è diminuito
è diminuito soprattutto nei Paesi in via di sviluppo mai diminuito anche nei Paesi industrializzati
Cioè è chiaro
Per quello che riguarda si manifesta chiaramente nella localizzazione degli investimenti
Nella distribuzione geografica della produzione le decisioni d'impresa hanno una logica con delle conseguenze circa il dove si produce il che cosa si produce e che cosa si esporta è cresciuto al ruolo dell'imprenditoria privata con il motore principale dello sviluppo economico
Abbiamo assistito e stiamo assistendo a una rivalutazione del ruolo dell'imprenditore dell'imprenditore innovatore dell'imprenditore che crea ricchezza
Dietro di lui è tornato ad apparire come diceva Schumpeter nella posizione dietro il banchiere
La crescita economica il progresso economico su scala mondiale è parso sempre più essere il risultato dell'azione congiunta di questi due attori
Dell'imprenditore o del banchiere e del banchiere se vogliamo dell'impresa e della finanza
Stiamo assistendo alla crescita del ruolo dalla concorrenza sul piano internazionale aspetto anche il suo cruciale dell'allargamento dei mercati
Di quella che gli economisti classici chiamiamolo divisione internazionale del lavoro o la divisione del lavoro tout-court
Che favorisce l'innovazione ed il pro e di progresso tecnico
In queste condizioni l'impresa come dicono gli americani deve dell'ESA deve produrre deve produrre risultati deve mostrare di poter fare ciò che poteva e all'ingegno su
Qui sta la sfida a voi giovani imprenditori e al mondo imprenditoriale privato e tu lacci
Ci sono altre tendenze importanti in atto
Talune delle quali in apparente contrasto con la globalizzazione la realtà sociale di cui quella con ho mica economica è una parte non è mai uniforme grazie al cielo non sarebbe interessante se lo fosse
Ma c'è una tendenza all'integrazione regionale
Che fino adesso acquisì spirito con la globalizzazione dalla produzione con la globalizzazione dalla finanza e con la liberalizzazione degli scambi sino a quando essa esisterà
Si manifesta l'Europa si manifesta in Asia si manifesta l'America Latina
Per coesistere
Con la globalizzazione con l'apertura all'integrazione regionale deve rimanere aperta
Debba rimanere non fortemente discriminatoria
E deve essere aperta alla cooperazione
Queste sono condizioni che anche noi in Europa abbiamo il dovere di conservare per quello che riguarda l'Unione europea
Altra tendenza in apparente controtendenza pare altra tendenza in apparente controtendenza quella generale
C'è una molto limitata
Mobilità del fattore lavoro su scala mondiale soprattutto se paragonata a quella vista nella seconda metà del secolo scorso e soprattutto saper Ago paragonata con la capitale
Nonostante il folklore
Che circonda certe nozioni
Noi crediamo che accanto alla mobilità internazionale del capitale non c'è
Una simile mobilità internazionale del lavoro
Ciò predisponendo tra l'altro alla frammentazione degli standard di lavoro e alla necessità della tutela degli stessi
Dei maggiori Paesi industrializzati
Da popolazione Rea non residente nata in questi Paesi apposta il non residente popolazione residente non nata in questi Paesi è inferiore al cinque per cento
Infine c'è una generalizzata e crescente mancanza di rispetto per la proprietà intellettuale
Che non è solo fonte di notevoli danni per individuati in prese ma diventa dannosa alla diffusione delle conoscenze
Se al processo che sta alla base dello sviluppo economico oltre che di quello culturale e scientifico
Viviamo in tempi nuovi
Probabilmente la velocità dei cambiamenti in questa fase e molto grande ma non sono tempi nuovi
Viviamo in tempi difficili certamente quando il progresso e la trasformazione sono veloci i costi di adattamento sono più alti
Viviamo in tempi più difficili dal resto del mondo in Italia sì nella misura in cui le nostre capacità di adattamento sono o per scelte dove per cause istituzionali più difficili che negli altri Paesi
Ma l'essenza del problema che gli diamo
Quella dell'adattamento al progresso tecnologico è l'adattamento al progresso tutti non c'è niente di nuovo in questo
Chiediamo quindi intendi di speranza o intenti di disperazione
Io credo che viviamo in tempi difficili ma che vediamo in tempi di speranza le stesse cose che affrontiamo noi li affrontano gli altri
Il mondo in grandissima produzione
I valori dell'impresa e del mercato sono più alti di quanti non di quanto non lo siano mai stati dalla seconda guerra mondiale impone il progresso tecnologico e scientifico è fortissimo sentito parlare diverse volte stamattina di
Questo pomeriggio di società dell'informazione
Certamente viviamo in tempi interessanti e vivere in tempi interessanti come dicono i cinesi una benedizione e allo stesso tempo una maledizione grazie tante
Bene
Ringrazio Enzo Grilli credo che possiamo ripartire col programma e quindi diamo inizio alla prima tavola rotonda prevista il lavoro un'opportunità per tutti invito quindi Baldassarri D'Antoni vanno stenta
Guzzini Letizia Moratti e il ministro Tremonti moneta Maurizio Beretta
Fino
Pomeriggio quindi in cui
Chi intende seguire i lavori di questa prima tavola rotonda a prendere posto nella sala capisco che la tentazione che viene da queste finestre con un eccellente colpo d'occhio possa rappresentare ogni alternative interessanti
Che forse cosa magari un aiuto potrebbe anche venire da un parziale oscuramento
Chi sta come dire conducendo la regia di questa di questa giornata
Il modo peraltro davvero egregio ha già presentato i partecipanti a questa tavola rotonda che in qualche modo come dire mi esime dal farlo nuovamente vorrei solo anticipa un attimo quelle che saranno un po'
Quelli che saranno poi comportamenti modelli di lavoro di queste due tavole rotonde
Faremo un primo giro di tavolo poi nella tradizione di questi convegni di Santa Margherita con una forte diciamo interattività chi sta in sala potrà pure a sua volta direttamente
Direttamente dei quesiti ai nostri protagonisti che appunto poi risponderanno prima nel in un giro in un secondo giro conclusivo
Tema di questa prima tavola rotonda come dire molto chiaro molto evidente la vera emergenza lo diciamo da molti anni forse da troppi le stesse cifre ricordate nella relazione nuovo ribadiscono in modo molto chiaro
E direi soprattutto che
La vera e propria ovazione che è stata tributata da Emma Marcegaglia mi pare che sia giusto sottolinearlo
Testimonia che ci sia soprattutto a mio modo di vedere una convinzione di fondo almeno fra i convenuti qui a Santa Margherita ed è che fra i tanti tantissimi problemi che il lavoro soprattutto il lavoro che non c'è il lavoro che cercate lavoro che desiderato fra i tanti problemi che questo lavoro
Appunto che non c'è incontra come dire l'ostacolo fosse maggiore la rigidità ma soprattutto direi la rigidità culturale le resistenze a cambiare e da questo punto di vista come dire sono stati chiamati in causa un po'tutti i soggetti soggetto istituzionale in primo luogo di rappresentanti del mondo del lavoro i sindacati e anche una certa
Fetta di cultura imprenditoriale però non c'è dubbio come dire che
Le sollecitazioni più dirette le sollecitazioni forse maggiori sono state fatte al al Governo ed è per questo che io vorrei dare per primo la parola al ministro Treu il quale arriva qua peraltro con una buona dove questo ormai famoso pacchetto Treu che sembra aver imboccato seppure con un percorso un po'accidentato
La strada la strada buona a allarmista ecco questo
O vedi mento questa somma di provvedimenti che va a superare il pacchetto prego
E una sorta di provvedimenti tampone come si direbbe in gergo giornalistico di pannicelli caldi pure
Un primo punto vero di cambiamento su cui poi costruire relazioni sindacali nuove soprattutto costruire un po'un percorso virtuoso che coniughi cambiamento e crescita delle opportunità
Ma tutta la la la strategia di intervento in materia di di lavoro a partire dalla dal fatto che è stato siglato il settembre scorso
Intende essere dare delle risposte strutturali
Mi pare importante sottolinearlo perché quando lei le parti sociali
In grande numero anche forse in numero eccessivo perché erano in trentuno trentadue gli attori hanno sottoscritto questo patto
Hanno voluto dare questo segnale quindi adesso si può discutere se poi l'attuazione di questo patto è più o meno adeguata ma io dico questo perché poi nella polemica esca quotidiana anche di singoli provvedimenti
Sembra appunto viceversa che si perda a questo punto di riferimento noi abbiamo attuato vari pezzi del dell'accordo dell'anno scorso
E il pacchetto
Come dire l'ultimo insieme di norme che riguardano aspetti strutturali perché se se vogliamo
Ricordarli
Io comincerei da una norma che poco ricordata anzi nella ricco dibattito in Parlamento è stata trascurate della norma che riformula il sistema di formazione professionale in particolare di formazione continua abbiamo sempre detto labbro sul dobbiamo detto che qui che investire meglio e continuamente in formazione professionale fondamentale qui c'è una norma che ridisegna la
Il sistema che insieme con la la disegno di legge che abbiamo approvato pochi giorni fa di riforma della scuola in senso proprio proprio costituisce in Italia i presupposti per un sistema duale di di investimento nelle risorse umane appunto la la scuola come tale e la formazione professionale intesa come intervento contino di aggiornamento delle delle capacità umane di adattamento e quindi di flessibilità perché è vero che la prima flessibilità e nella testa delle persone nella capacità delle persone
Poi c'è tutta la parte che viene spie stata discussa molto è anche più del necessario questa parte che riguarda il lavoro interinale su cui e non non non dicono se non che importante che sia stato introdotto questo istituto di flessibilità nel nostro ordinamento
Dopo decenni eravamo fuori un po'dalla comunità civile per così dire che poi non si attuato in modo soddisfacenti per tutti
Questo si può discutere però sottolineo l'importanza che ci sia più o meglio che ci sarà fa alcuni giorni quando il sì il Senato chiuderà ciclo l'iter a due cose ancora il io noi diamo molta importanza alla flessibilità dell'orario
Alla flessibilità e abili incentivi verso la sua redistribuzione sia attraverso il part-time sia in altre forme faccio notare una cosa che poco notata nel dibattito quasi tutti i paesi europei e non
Che hanno affrontato negli ultimi anni il problema dell'occupazione con successo e solo landa di cui si parla tanto ma anche Gran Bretagna è
I Paesi gli stessi Stati Uniti ma stiamo all'incarna l'Europa hanno molto sviluppato
Forme di orario ridotto fino al part-time quando andiamo con proporzioni di part-time molto del trenta per cento capite che entriamo in una concezione completamente diversa
Della redistribuzione del lavoro e quindi voglio dire anche poi diverso il il valore che diamo all'occupazione perché un'unità pari Daniele Conti
Contata per uno e così come un'unità a tempo pieno e poi nel vario mondo dei servizi che è quello che che cresce di più
Costituisce un modo normale allora noi su questo abbiamo investito molto si può fare ancora di più
Il anche l'apprendistato riteniamo che sia un modo di flessibilità molto importante l'entrata nel nel mercato del lavoro è già in Italia largamente fatta con contratti di tipo misto di lavoro di di formazione e comunque di tipo temporaneo
Gli ultimi dati indicano appunto che la maggioranza di di queste entrate nel mercato del lavoro sono di tipo tentativo sono hanno questo carattere in fondo sperimentale quindi anche questo mi pare un punto da sottolineare perché va nel senso della della flessibilità che si diceva e l'ultima cosa che vorrei ricordare
E poi magari mi riservo è che in realtà il questo pacchetto va visto nel contesto e allora noi riteniamo che sia molto importante soprattutto nelle zone dove c'è più
Bisogna perché problema occupazione in Italia non si può considerare un problema medio ci sono
Già maggioranza il territorio in cui il lavoro c'è e si tratta di migliorarne la distribuzione la qualità ci sono poi invece zone drammaticamente carente io sono ben individuate come sappiamo per cui molto importante e che si legano questi strumenti nella nel contesto della della organizzazione del mercato del lavoro e degli interventi anche di tipo strutturale che si fanno sulla sull'ambiente per renderlo poi capace di produrre occupazione mi voglio riferire a da una parte ai servizi dell'impiego che noi stiamo decentrando i privatizzando
Non si può leggere il pacchetto senza la delega Bassanini che stiamo attuando che porterà diavolo in breve tempo ad avere non più i vecchi servizi di collocamento rigidi
Bensì vedere agli anelli indagine abbiamo sentito colgono l'uno e nove per cento dei nuovi occupati io credo che qui ci sia un'operazione di adeguamento al dialogo di accompagnamento di sostegno di sostegno alla realtà per cui dovremmo avere servizi aderenti al territorio che nelle zone più difficili fanno facciano però di sostegno di aiuta la creazione di lavoro di anche accompagnamento di investimenti che sono fondamentali e nelle zone più dinamiche facciano un'opera soprattutto di orientamento la qualità in coppi in concorrenza nei modi che vedremo tra pubblico e privato quindi l'insieme delle cose mi sembra che dia una serie di risposte strutturali ovviamente queste risposte sono dato che siamo in in momento di flessibilità non sono date una volta per tutte è un work in progress e si può sempre fare ammenda
Per abitazioni strutture poi faccio una brevissima domanda che mi serve per dare la parola a Mario Baldassarri per capire una cosa se non ho interpretato male diceva
Che il lavoro part-time i lavoratori part-time saranno in buona sostanza statisticamente rilevanti come un lavoro comunque mo'lavoratore a tempo pieno allora ed è questa e come dire la premessa per la domanda poi a Mario Baldassarri allora è vero
Quello che dicono alcuni osservatori anche alcuni economisti americani che se noi oggi leggessimo i dati della disoccupazione del tasso di occupazione americana con le nomi italiani o viceversa i dati italiani con i titoli americani quelli i dati disoccupazione cambierebbe in modo sostanziale dal cinque al quattordici per cento e viceversa
Si fa bisogna riconoscere che la statistica è così cioè e quindi aveva professore non conoscevano spero esalta so io ci sono queste proposte discusse ed è grave che autorevoli colleghi che si occupa di queste cose si dicono
Eviterei siamo già riusciti c'è andata bene la prima volta tentare di fare il tre per cento con delle modifiche statistico contabili
Non vorrei che si affrontasse anche il problema della disoccupazione da questo punto di vista insomma al mondo le statistiche sono difficilmente confrontabili e questo lo sappiamo però il dato americano e il dato europeo sono così Diversi ed eclatanti che non solo i decimali che cambiano le cose
Gli Stati Uniti
Hanno continuato a crescere tranquillamente al tre per cento
E hanno creato occupazione e hanno ridotto la disoccupazione sotto appena sotto il cinque per cento
L'Europa finché cresceva come negli anni cinquanta e sessanta al cinque per cento con Germania e Italia insieme al Giappone in testa nel mondo aveva una disoccupazione del tre per cento
Poi abbiamo rallentato la crescita al tre per cento la disoccupazione ha cominciato a crescere negli ultimi sette anni cresciamo all'uno per cento quindi non è una sorpresa la disoccupazione italiana
Io con tutta la e rispetto della buona volontà del ministro Treu nel pacchetto Treu
Che è uno sforzo importante
Di flessibilizzazione del mercato del lavoro di cambiamento della normativa però non dimentichiamoci una cosa che sembra un pochino passata di moda
L'occupazione viene fatta dalle imprese in un'economia che cresce più del tre per cento all'anno
Un Paese che non cresce al tre per cento all'anno può solo redistribuire l'occupazione non crearne di nuova
Quindi gli sforzi redistributivi sono ovviamente positivi per quanto si ma la domanda che dobbiamo porci in testa non solo a questa tavola rotonda ma se in testa all'Italia e all'Europa
Come si fa per tornare a crescere al tre per cento più e questo non è impossibile Italia fatto diversi miracoli e tra l'altro il primo è stato quello di crescere per quasi vent'anni consecutivi al cinque per cento
Il problema è che adesso abbiamo di fronte un mondo che ha molti più concorrenti lo diceva prima Enzo Grilli
No i prossimi dieci o vent'anni avremmo quasi due miliardi di concorrente in più
C'è la globalizzazione quindi dobbiamo renderci conto che ogni volta che si sposta un cambio
Che ogni volta che si sposta un tasso d'interesse ogni volta che si modifica una tecnologia si spostano nel mondo cinquanta mila cento mila duecento mila posti di lavoro
Chi li raccoglie per primo vince
Chi non raccoglie per prima non è che quelli tornano passano il mese dopo angeli aperti via persi per sempre e allora il problema è che se guardiamo ai dati veri
L'Italia ha compiuto un enorme sforzo insieme ai colleghi europei
Per distruggere l'occupazione e frenare lo sviluppo economico
Io dico sempre se venisse un marziano e leggesse le statistiche dell'Istat direbbe dice ma come mai questo Paese e masochista
Perché se noi destiniamo le risorse a consumi
Attraverso un bilancio pubblico che negli ultimi vent'anni ha distrutto trasformando risparmi investimenti consumo cerca secondo le mie stime un milione e mezzo di posti di lavoro cioè il deficit corrente
Al netto della spesa per investimenti nel settore pubblico a distrutto occupazione
Quando negli anni settanta e nell'ottanta si diceva che bisognava fare spesa pubblica e deficit per ragioni di occupazione in quegli stessi giorni stavamo distruggendo un milione e mezzo di posti di lavoro
Poi fittiziamente se ne sono assunti settecento mila nella pubblica amministrazione con il risultato netto di avere bloccato lo sviluppo e al netto ridotto oggi ottocento mila occupati in meno di quelli che potenzialmente avremmo potuto avere se il bilancio pubblico italiano e l'economia italiana avessero seguito quel trend di crescita che avevamo seguito negli anni precedenti
Quindi non si tratta di spostare mille miliardi qua o la o di fare delle borse di studio che possono essere anche utili si tratta di rifondare l'economia di questo Paese ma soprattutto nel fondare l'intervento pubblico in economia cioè il bilancio pubblico
Quindi anche qua pensioni sanità stato sociale che è poi il tema di di questo convegno non si tratta di tagliare si tratta di aprire al Paese delle prospettive di crescita se non lo facciamo
Tutto il resto sulla disoccupazione sullo sviluppo sulla giustizia sull'equità sono chiacchiere da salotto si può andare in televisione a parlarne ma non si crea mezzo posto di lavoro in più creerà grazie
Ora potete anche accusarmi di interessi privati in atti di ufficio però avendo cinque figli sono molto preoccupato perché devo piazzarli tutti
E e vedo che è molto difficile ha voglia consiliare ragazzi formate vi studiate andate all'estero imparate le lingue ma con questo sistema e con le rigidità del mercato del lavoro che e come la la cittadella medievale no alle cinque del pomeriggio si chiudevano le porte e c'era la sede del cerchio dentro dentro chi è fuori è fuori ecco sostanzialmente il ruolo del sindacato in questi anni
è stato quello la sentinella che la sera lecito diceva che c'è c'è chi non c'è non c'è chi rimane fuori aspetti in giro dopo è solo che questo Giro dopo da parecchi anni e non arriva più e accumuliamo questo stop
Grazie a Mario Baldassarri mi pare che abbiamo chiamato automaticamente in campo D'Antoni perché come dice cioè
Non solo questa identificazione medievale ad un sindacato che cerca di essere o dice di voler essere moderno ha qualche problema glielo che ma anche perché come D'Antoni viene da un congresso dove a come dire lanciata alcuni dei tra cui un vecchio cavallo di battaglia della riduzione dell'orario di lavoro che come dire resta un dato di grande interesse ma sembra un po'come dire una
Una parte ENI c'è un qualche cosa che resta così poi isolato si autodistrugge se non è collegato a tutta una serie di altri ragionamenti che abbiamo sentito nelle relazioni precedenti
Allora io ovviamente darei la parola ad Antony sempre con la consueta raccomandazione alla brevità ma soprattutto con questo tipo diciamo di provocazione una parte l'ha già fatta Baldassarre cioè il sindacato sostanzialmente dei tutelati degli occupati l'altra come dire che io tento di aggiungere questa diciamo in questa relazione perché sarà poi come dire un po'il filo conduttore di tutto lo sviluppo di queste due giornate di confronto con i tre lati del triangolo imbeccato il lavoro e poi in Uefa che significa poi soprattutto come dire pensioni e sanità
Diciamo c'è uno sforzo comunque una un impegno forte attentare di fare come dire di correre qualche rischio di correre qualche rischio anche sul versante della democrazia economica della quella di progettualità
E come dire sembra di leggere tra le righe che poi alla fine malgrado i proclami spesso il sindacato è un po'meno disposto a credere a correre questi stessi rischi laddove come dire chiede capacità di innovazione gli imprenditori e poi è un po'più rigido come ad esempio nelle vicende delle cronache di questi giorni allora è una sensazione come dire errata è una sensazione che riguarda alcuni e non altri anche il sindacato tanto
No io mi rendo conto di se non va in controtendenza e quindi il giocare fuori casa però non mi sottraggo
E soprattutto cerco di portare fatti quindi non proclami quindi di di giudicare fatti perché così sono d'accordissimo con il professore Baldassare quando dice che il problema è lo sviluppo non si può pensare
Di distribuire occupazione se abbiamo lo sviluppo limitato mi pare che questo sia un punto su cui non ci può essere nessuno di noi che sia
Contro
Del resto proprio per questa esigenza abbiamo fatto una politica negli ultimi cinque anni che aveva questo grande obiettivo
Cioè l'obiettivo era proprio quello di abbattere l'inflazione abbattere il tasso di fare riprendere lo sviluppo e quindi avere il lavoro e l'occupazione tutto questo ci ha portato a fare una politica che ha pochi precedenti una politica d'anticipo sul salario che ha dato risultati importanti sul versante dell'inflazione ne sta dando anche sul versante dei tassi tutto questo si è fatto per un sindacato sentinella non sentinella che l'ha fatto Baldassa chiamala come vuole l'ha fatto e l'altro avevano fatto il sindacato ha fatto cioè ha persuaso a sua base che bisognava fare una politica salariale moderata sulla base del lievemente l'inflazione programmata poi uno può brindare all'onta ora ma io sempre bisogna citare fatti non citare proprio detto questo ci siamo avviati verso un percorso virtuoso cioè quello che deve farci arrivare lo sviluppo il lavoro e l'occupazione perché è questo prima parte dando per scontato e speriamo definitivamente sconfitta l'inflazione e dando per scontato che i tassi proseguiranno questa caduta noi potremo avere
Questo elemento positivo non sempre questo corrisponde perché noi ci scordiamo di dire che nel mille novecentonovantacinque l'Italia
Unico Paese in Europa è probabilmente anche nel mondo sviluppato escluso il Sud-Est asiatico ha avuto uno sviluppo del tre virgola cinque per cento
Del suo prodotto interno lordo questo non si è trasformato in lavoro se non in una parte del Paese
Che è la questione vera che abbiamo e che facciamo finta di scordarci
Perché questo non è un Paese uguale a molte zone col tre per cento disoccupazione il che significa che è lì le cose funzionano se ha il tre per cento e disoccupazione
E a zone col trenta per cento del disoccupazione quindi il vero problema è trovare una politica che né dal quadro dalla politica generale sia in grado di affrontare risolvere o avviare apre sollevare questa contraddizione tra Trento
Io penso che una politica uguale per punti di partenza disuguali per trenta è una politica profondamente disuguale che allunga la distanza e che non risolvendo i problemi del tre nei problemi del trenta
E che l'unica vera capacità che dobbiamo avere è quella di saper fare una politica disuguale quindi flessibile quindi flessibilità contrattata che affronti il problema del treno
Questa con i fatti perché siccome parliamo di flessibilità e stiamo dicendo che è tutto chiuso ad abbiamo il Milan mandato via negli ultimi tre anni un milione cinquecento mila perso
Tutto il rigido sentinella Non ti muovere Nan milione cinquecento Sensolo mossi
Di disoccupati in più e dove c'era l'andante vanno già ascoltavano se ne andavano spesso e e abbiamo ottenuto alcuni primati d'Europa di flessibilità degli impianti
Noi utilizziamo gli impianti in Italia pari a una media di settantanove ore alla settimana
Con però sessantaquattro alla media europea
E sessantaquattro in mezzo alla Germania
Senza flessibilità questi risultati non si ottengono
Fosse successo dall'altra parte non lo so probabilmente era eravamo all'estero è successo qui
Abbiamo tempo nove nelle piccole imprese pari al quaranta per cento
Da gente che è uscita Genta canta
E abbiamo contorno averne le grandi imprese pari al quarantacinque per cento
Cantautore turnover
Del quattordici e cinque per cento di persone che sono uscente e dell'undici per cento di persone che sono entrate con un deficit in negativo del tre per cento quindi abbiamo avuto movimenti spostamenti se potevo fosse così pentito così bloccato professore
Sarebbe complicato questi dati non apparterrebbero ma dopo questo è insufficiente
Noi abbiamo bisogno di maggiore flessibilità ma di una flessibilità che collega la vera sfida questo Paese anche la sua diseguaglianza
La sua diseguaglianza che provoca due grandi questioni con cui dobbiamo fare i conti che sono la questione meridionale la questione settentrionale non affrontandolo una non affronteremo l'altra e per farlo ci vogliono politiche disuguali flessibile
Sul fisco
Sul salario sul mercato del lavoro
Se continueremo a fare politica uguali le distanze sì allungheranno
Allora io sono per dai provvedimenti deve fare scavi d'azione degli utili reinvestiti nelle zone a forte disoccupazione sono per provvedimenti di flessibilità contrattata salariale e di orario per favorire l'occupazione sono per provvedimenti
Di intervento e anche di recupero di immagine credo che presenta la notizia di oggi
Dell'arresto di di un grande boss di Cosa Nostra come allieve sia una notizia importantissima perché Aliotta quanto la flessibilità ah io da quando un rapporto di recupero di un'immagine di un Paese che ha bisogno fortemente di affrontare questioni che si trova davanti ecco perché io penso che ci voglia questa capacità che le parti in Italia hanno saputo affrontare
Non disperdiamo questo patrimonio in questi anni difficili quando la politica ha avuto grandi problemi con una riforma istituzionale che ancora deve arrivare le parti di questo Paese hanno saputo affrontare le grandi questioni e le hanno risolto
Facciamolo su Totti Pepe
Se ci prendiamo di petto intermedi i proclami non andremo da nessuna parte né gli uni né gli altri io sono per una politica di concertazione di partecipazione che l'unica che può farci affrontare le questioni che abbiamo davanti a trovare soluzioni equilibrate
Senza le quali tutto diventa più complicato tutto più difficile tutto diventa poi sarà sterile
Io vorrei invece
Emblema dello sviluppo e del lavoro di un Paese che ha energie forza e capacità imprenditoriale di lavoro in grado di poterlo fare
Grazie D'Antoni mi pare che la proposta del sindacato prevedono delle accise lascia molto chi è no una politica differenziata articolata su tre temi fisco flessibilità del salario mercato del lavoro
Come dire abbiamo qualche breve appunto a terra priva di divaricazione che quella fra nord e sud Poglio abbiamo
La grande divaricazione che corda Baldassarri fra chi è dentro e chi è fuori dal sistema
Che ci riporta in particolare con via anche alla ricerca che abbiamo sentito all'inizio di questo pomeriggio e cioè al problema come dire in qualche modo inizia a meno di ventisei anni medicina e di chi ne ha di più non è come dire con una sovrapposizione così precisa però
In larga misura e sostenibile io a questo punto volevo chiedere un contributo particolare a letizia Moratti e Pisapia naturalmente come dire un Grande riconosciuto un ruolo di imprenditore conosciuti tutti anche come dire un impegno sociale che la porta spesso a contatto con il mondo giovanile volevo chiedere due cose la prima esse come dire si ritrovano i risultati di questa di questa indagine che è stata che è stata illustrata c'è questo mondo giovanile italiano che crede ha così lontane nell'Europa la globalizzazione non crede quasi a nulla di quello che invece
Ha sottomano presso il bar quindi anche il consumatore credere ad un suo
Un livello di crescita ad una sua possibilità di migliorare quello che hanno fatto i loro genitori ecco
E esattamente così e sei così quali sono le terapie possibili
Ma io devo dire che mi ritrovo nella nelle analisi e nelle tesi che sono state presentate
Purtroppo anche nella riflessione che è scaturita dall'indagine Doxa quindi credo che indubbiamente i giovani abbiano davanti un futuro in Italia che non è un futuro positivo
E credo che di questo nuovi dobbiamo prendere atto e dobbiamo subito cercare di porre rimedio quindi io condivido questa titolo di questo convegno tra Pechino e sviluppo credo che sia veramente arrivato alla il momento di vedere le cose nella loro luce e come dire cioè proprio facendo una riflessione sull'occupazione a me sembra che il problema dell'occupazione sia peraltro anche più pesante di quanto non emerga dalla dal sistema di misurazione dell'occupazione stessa perché pur tra l'altro con quella che divergenze che già nel tasso di disoccupazione si notano rispetto alla a tasso di disoccupazione americano
Non possiamo secondo me dimenticare che il tasso di nome occupazione da noi è molto più pesante che in America allora se noi prendiamo cinquantasette milioni di popolazione italiana
Togliamo i sedici milioni popolazione l'unità di lavoro
Rimane trentanove milioni trentotto milioni di di popolazioni in in età lavorativa qui di popolazione attiva a questo noi non possiamo non toglierei sedici milioni che non partecipano al mondo del lavoro e fra questi la stragrande maggioranza eh solo i giovani
E e in misura notevole anche le le donne ecco allora il problema è veramente più ampio di quanto non non non non non si discuta normalmente anche nelle sedi istituzionali
Tasso di un'occupazione un tasso che normalmente non viene dato per darvi un'idea un tasso di un'occupazione in Italia il quarantotto per cento cioè gli occupati sulla forza di lavoro sulla popolazione in età lavorativa
Sono venti milioni su trentanove quindi il quarantotto per cento in America
Il ventisei quindi questo è un dato drammatico parla comunque è un dato drammatico nel quale non si parla sufficienza allora il problema è quale modello di sviluppo per far fronte a un problema occupazionale che è molto più grave del previsto e sono prendiamo atto di questo
Tutto è falsato nel dibattito perché allora si parla dei disoccupati problema gravissimo si parla però non si parla per niente dei non occupati quindi quella fascia che nel mondo del lavoro non entrano non riescono a entrare allora il pena nero e cercare di capire qual è il modello di sviluppo quale tipo di economia per arrivare a a risolvere questo problema a io credo che in maniera molto utile
Così come non è normalmente imprenditori facciamo quando parliamo dei paesi cerchiamo di risolvere i problemi delle nostre aziende piuttosto che non fare flop proclami sono d'accordissimo anch'io che proclami non servono però forse varrebbe la pena di andare a vedere
Quali economie hanno risolto questi problemi e allora forse se andiamo a vedere
E dell'economia e come non so l'economia americana che è stata citata e Ca'dei tassi Diversi di di non occupazione diversi dal nostro
Vediamo che è una colonia che ha una grandissima produttività anche a una produttività per lavoratore molto elevata che ha una grande concorrenza e forse questo è un altro tema
Che non è mai che non è toccato a sufficienza perché lo sono totalmente d'accordo con i giovani imprenditori che la flessibilità è uno dei dei dei temi principali però ecco se posso aggiungere ci sono a paesi nei quali la flessibilità e anche inferiore rispetto alla nostra quindi la Germania ad esempio uno di questi
Eppure ci sono beh al contrario ci sono dei delle delle misure che secondo me possono aggiungersi a quella del della flessibilità che indubbiamente andrebbero considerate credo che il il tema della concorrenza è un tema ripeto che io credo che sia poco toccato
E mi sembra che invece questa è una riflessione che noi imprenditori dovremmo fare quindi e molte volte anche noi parliamo di concorrenza poiché tutto sommato
Se ci sono le condizioni per difendere le nostre posizioni lo facciamo quindi penso che in maniera molto onesta molto onesta tutti debbano riconsiderare le loro posizioni
Quindi quella concorrenza come prevenuto orale
Certo se se permette ad esempio io ho parlato prima della produttività americana
Se andate a misurare la produttività americana
Nei settori dove c'è maggiore produttività nei settori esposti alla concorrenza se lei verifica necessari in Italia esattamente l'opposto i settori non esposti alla concorrenza sono settori
Non produttivi non essendo settori produttivi non creano occupazione perché c'è una stretta correlazione tra produttività
E creazione di occupazione quindi creare produttività significa creare le condizioni
Per creare nuova occupazione sicuramente in campi che non sono solo i canti industrie industriale abbiamo sentito la relazione e prende il direttore del Fondo monetario internazionale giustamente parlava di una tendenza in atto in tutti ma paese che la tendenza della deindustrializzazione quindi noi dobbiamo prendere atto di questo c'è in tutti i Paesi l'economia americana una colonia che si è progressivamente spostata nei servizi i servizi sono prevalenti rispetto e parla parla di servizi parlo di società come Microsoft come Rampelli non sono solo servizi
Diciamo di di basso lo lavoro basso contenuto innovativo tecnologico però in questa spostamento che da noi non è ancora stato fatto
E con questo spostamento indubbiamente si sono creati nuovi posti di lavoro quindi il si sono creati negli ultimi vent'anni qualche cosa come trentotto milioni di posti di lavoro
Nuovi netti che hanno compensato circa quarantuno milioni di forza di lavoro nuova quindi è un dato importante andiamo a vedere l'Europa perché in questo non non è che l'Italia stia e sia molto dis disallineata rispetto all'Europa è un problema che è complessivo in Europa il tema della disoccupazione allora in Europa rispetto a venti se non ricordo male milioni di posti di lavoro in più dovuti a forza di lavoro nuova
Sì c'è stata una compensazione parziale diciamo undici milioni quindi non è stata affatto compensata
Allora io credo che insomma tutti questo
Coro ci debba essere una per una revisione complessiva proprio sul concetto di società e sul concetto di sviluppo della società
Ecco io credo che ad esempio il fatto di parlare delle diseguaglianze delle sedi Bizet quali ansia del nord e del sud
Scusate se non è un falso problema perché è un problema
Che è la conseguenza di un'economia di un modello di economia che crea le diseguaglianze però se noi andiamo a sviluppare attraverso una crea una diciamo una liberazione di tutte le risorse di tutte le energie che ci sono e il potenziale italiano è straordinario
Pensate che ci sono settantacinque per cento delle prime serate baronale primi quattrocento aziende in Italia che opera in settori regolamentati non esposti alla concorrenza questo è un potenziale straordinario basterebbe liberare quello per creare grandissima occupazione
Ma credo ancora sono un dato poi chiudo proprio forse parlato
E il settore americano bancario che è un settore innovativo è un settore ad alta produttività è anche un settore che ha creato occupazione l'ha creata
Togliendo a detti nei settori a bassa
Diciamo produttività e a bassa innovazione esempio depositi bancari la creata in quei settori innovativi ad esempio la creazione dei mutui sviluppata attraverso le banche
Il issando un saldo positivo quindi è un settore innovativo ad alta produttività ha creato occupazione
Andiamo a vedere settore bancario italiano è un settore estremamente regolamentata che cosa vediamo
Vediamo che non è produttivo e ha un tasso di occupazione rispetto al numero di persone che è il quaranta per cento rispetto a quello americano
L'ora si è sgretolato bere tanto nel Perugino a fare un accordo particolare del pregiudizio senza sì certo ma
Scusate formale l'accordo particolare il problema e cercare di capire fa il modello di sviluppo che vogliamo averne io credo che la concorrenza è uno dei temi che dovrebbero essere prioritari perché attraverso quella creiamo a occupazione
Grazie ancora
Come profetizza fatti parla vedere un sorriso smagliante deluso Guzzini evidentemente vede sentiva molto protagonista di queste imprese italiane esposta alla concorrenza che è capace di svilupparsi eccepisce
Dentro un sistema perfettamente concorrenziale
E
Ciò che dozzine come dire è un pochino invece più preoccupato di quelli che sono voglio un posto unitamente ai vincoli a queste potenzialità di sviluppo e ad una non sufficiente flessibilità che il sistema da sulle potenzialità del sistema flessibile ascolteremo poi fra un po'dice sono stati ma intanto ecco volevo chiedergli questo
Come dire mai aperto della concorrenza o mai aperto quand'è che siamo in grado di solcare senza problemi
Dunque e
E
Ai intermedi imprenditore ed essendo tra i giovani noi siamo certi di poter navigare in questo mare aperto
Ma non dobbiamo nasconderci che troppe sono o le difficoltà che incontriamo troppe sono le inefficienze complessive di servizi di elasticità
Di supporti finanzia eccetera che la piccola e media impresa italiana pertanto né di cui parliamo di capacità di intraprendere di capacità di confrontarsi mercato internazionale dico
Che c'è questa grossa volontà questo lo senso di responsabilità ma onestamente le istituzioni bianco hanno fatto poco ancora stanno facendo per aiutare soprattutto le piccole e medie imprese perché di questo dobbiamo parlare
E non voglio fare una differenziazione tra la grande e la piccola media ma noi dobbiamo renderci conto che se è vero che l'economia italiana è sopportabile del retto alle piccole medie imprese è ovvio che i piccoli e medi imprenditori hanno la loro cultura
Sono obbligati a confrontarsi con la complicità ma sono e perché l'esportazione passa attraverso questo tipo di imprenditoria formati in cui si deve confrontare nel contesto internazionale
è vero che come diceva la Moratti in Germania ci altrettanto rigore e rigidità ma pensioni in Germania c'è
Settore bancario il costo del denaro l'inflazione la qualità dei servizi e le infrastrutture che da una notevole forza la piccola impresa di competere pertanto quando parliamo di questi problemi è chiaro che le difficoltà che ci sono e sono piuttosto grandi
A me farebbe piacere se lei mi consente di invece dire un ritornare su ciò che il ministro tre ho detto nell'esposizione delle Progetto del pacchetto Treu
E e poi una considerazione su quanto diceva D'Antoni dunque nel presentare
Il ministro Treu il proprio pacchetto dice beh il discorso da formazione personale insieme la scuola un grosso passo avanti sull'Aventino a tale diciamo se sai non abbiamo soddisfatto appieno le esigenze e sappiamo che ci sono le carenze
Sul problema dell'apprendistato e lo dobbiamo capire che l'apprendistato così come articolato porta a carico dello Stato l'eventuale minore retribuzione che l'apprendista vada vere pertanto riportiamo nella spesa dopo Bilica sociale il problema
E allora e e non parliamo dei costi indiretti che si fanno carico all'impresa parliamo sempre di peso inglobare
E e e non ne parliamo minimamente e di quelli che sono poi le opportunità per i capitali stranieri di venire a investire in Italia non comprando azioni delle aziende che già ci sono
Ma di venire a fare impresa come lo fanno Irlanda in Olanda in Inghilterra e in tanti altri Paesi perché questo si verifica allora se il ministro spesso che è portatore di un progetto comunque importante che comunque ha consentito anche se con molto ritardo otto mesi nove che son passati
I impostare e ad aiutare noto le basi del progetto della mobilità non vorrei però che ci trovassimo di fronte a una nuova riforma Dini
Che è vero sì che ha fatto fare un passo avanti e si è veloce che ha posto le premesse per ma è anche vero che nessuno lo da ascoltare ciò che di fatto tutti sapevano
E pertanto ci da Moggi il mezzo a un mare magnum ad affogare ad affondare a remare controcorrente per cercare di rimettere in sesto la barca e il sistema Italia
A deprimente lei percorsa ma proprio a decremento delle opportunità di lavoro dello portali occupazionali perché avendolo Renato e continuano a drenare le risorse che dovrebbe andare verso l'investimento
è chiaro che si trovino allo sviluppo
è vero che si è abbattuta l'inflazione dice ad Arato al sindacato che tutto il progetto del patto dall'accordo luglio novantatré a settembre novantasei la concertazione ha dato dei grossi risultati su questo non c'è dubbio ma noi dobbiamo però poi dire al sindacato attenzione non facciamo proclami ma D'Antoni
Quando ci riesce e ci diciamo in tutte le sedi in tutti i momenti le pensioni non si toccano perché questa è l'accordo che si fece all'epoca e pertanto anche se la nave affonda dobbiamo affondare tutti insieme queste pura demagogia
Questi sono problemi demagogica che diffonde nella cultura del Paese
Ognuna incapacità di guardare in faccia alla realtà e di dire signori i diritti acquisiti non esiste per nessuno quello perciò parla dei no di di di di e categorie protette e venga devo riaperte
Se è vero che la situazione è questa dalle baby pensioni illa dalla realtà di fatto che io ho fatto un piccolo Censimento che dimostra che il settantacinque per cento il sessantasette per cento dei dipendenti usciti da un gruppo di impresa si di un certo territorio fatta all'epoca in cui si poteva ancora fare del mio ad analisi
Fanno tutti la seconda attività presso terzi invero e parliamo dell'aria delle Marche
Addirittura c'è la verifica del settore in cui in un'azienda che è andato Guido è andato via un dipendente denuncia tutti i posti di lavoro
Questo dipende ad andare in pensione l'azienda asciutto quel dipendente di un'altra di un'altra agenda
Più piccola e quello che è uscito dall'azienda nella quale lavora da da da sostituire quel dipendente o con dadolata andare per lo stesso tipo di lavoro cioè queste sono però se non so se è chiaro questo concetto sono perse che portava e porte deve portarci a riflettere un momentino perché
Non possiamo creare la cultura in Italia agli italiani dell'impresa nei servizi nell'economia in qualsiasi posto
Che è possibile comunque trovare la strada per re risolvere qualche piccolo problema addirittura noi abbiamo in certe situazioni e parlo per esempio cose che ho detto ad Antonio anno scorso in occasione di un incontro parlo per esempio degli estimi catastali chi di noi non ha comprato un garage un appartamento o quel diritto quel che si voglia benissimo sappiamo tutti che io nascendo
Viene fatto sfibrato per tutti per tanti impossibile per tutti perché non ci sono su tutti ma per tanti mi risulta questo ha un indice prestabilito dai sistemi nodo da soli ai parametri nazionali in base perentori dopodiché se il valore ha un valore superiore come al novanta per cento cavità
Ecco sulla in nero
Cioè non ci la o chiuso mettono risulta nella transazione
Ora se queste patto da privato a privato è sbagliato perché rientrano Algeria e dica dico scusate se assieme lo Spada di soli un introito tassa pere
No le le gli spettasse progetto dell'indice perché va bene quel timore lamentazione ma mi consenta allora dice via da solo per questo però pagate regolarmente per tutto ciò che è il resto non verrà tassato
Ma viva Dio ci metti trasparenza quel tipo di sommerso creato tutto quel male chi ha distrutto l'immagine dell'imprenditoria nazionale che ha portato pertanto alla periodi alla Tangentopoli dove tutto è stata poi porterebbe un fascio e dove moltissimi lo imprenditori sono sentiti mortificati perché aziende come le nostre che esportano che sono che sono presenti nel tempo nazionali ad alti indici e che pertanto devono competere con il mercato internazionale ci sono viste colpite in termini di dignità no da ciò Piera e si sapeva che era un settore molto delimitato
Grazie produzione
Adesso diciamo che abbiamo sì mi consente questa presentazione del dottor Pasteur un grande esperto e un grande testimone di come può essere gestita ai fini come dire funzionari dello sviluppo e della riconversione questa regola questo valore secondo alcuni comunque questo modello di comportamento della flessibilità questa presentazione credibilità e la parola chiedendo anche lui come con la preghiera appunto di una relazione ficcante compendio se va bene grazie
Andando teoriche soccorso ci vuole Cimino eccetera
Mi dava in una posizione è un po'difficile antifona richiamo
Arca Bond afferrando un ottimo congressuale cancan Carmine
Thornton scarpone
E andare a
Altri campioni davanti del gruppo curdo rispetto al
Sì o no novanta dall'altra parte del mondo probabilmente son volati anche da più lontano un paio di pomeriggio sono l'unica che non parla italiano
Andando a auratus Antonini fra la buona tavola giusto signor Brusca per il futuro curato in poi Salvo meglio in tipo quelli ma sia unico
E è passano realtà
Però con la stessa qualcuno ha capito di Cesana qui a rappresentare una delle più grosse aziende che dà lavoro a milioni di persone all'anno e in realtà faccio un lavoro che in questo Paese illegale
Guardavo Claudio o il campo due facoltà il reazioni del quale Cenni
Grazie ad Orlando vale un euro venti e cartacce garanti rispondere al CED un pretesto però qualche apertura della fatta per il suo business anche un prete va ora io Chances direi allora che per esempio ambiti proprio nulla di diverso anche in più al giorno per così dedica dello studio acribia insieme dichiara è stata la miglior benvenuta potesse avere l'hanno attirato dalle file Luigi Perna l'anno più fu anche ormai Bernardo invece Rizzoli
Sconta quand'è arrivata anni lato portata edicola puntano al paglia con la notizia che la legge era stata approvata è stata un grande impegno
Barbour dopo il brutto coltivabili SquarePants
Ma ha messo a punto dagli Barbacci pare senza dare dalle risate giustamente
E allora per il cancello guidatore
Nonostante tutte le difficoltà che ha citato è molto colpito però dalle somiglianze fra tanti e il paese in cui opera la sua azienda
Dopodiché per cui dei due Corin Brewer
A ruota intorno a Brooklyn con le apparecchiature Darkover
Può apparire un culto
Da nessuna parte nemmeno negli Stati Uniti nessuno ha mai d'accordo sul vero valore delle statistiche sui dati soprattutto quelli di fronte ufficiale statale su che cosa voglia veramente dire
è un viaggio ben il suo in quegli anni Andriola leggersi quindi da questo salari
Verrà senta
E la la questione dei giovani dei vecchi la differenza fra le generazioni si ritrova in praticamente tutte le società quindi abbia mai visto di cui abbia sentito parlare
è andata due due due sua ex Bergodi
Deserto fatta vuol due al fine di stupida
Comunque la flessibilità a in cima all'elenco delle priorità
Da Pablo Neruda
Tutto invece qualche superiori cioè in genere
Che però nega cui ora due giuste
Il problema è che la definizione di flessibilità varia a seconda di chi si è della posizione in cui ci si trova
Turandot guardo ma che può essere favori
Ai dottori ma alludo in cui costruire questo io credo in Dio l'acquisto del due Walter esperto proprio per espellere Buffon ex boh
Andavo liguri
Da parte e poi corretto nel fax boh glabro partecipando insomma stupro Appio una
Per quanto riguarda la minerale e sul mercato del lavoro è vero come ha detto il rappresentante dei dei sindacati che non sono state non sono stati i lavoratori essere inflessibili è anche vero che non sono state gli imprenditori che l'inflessibilità e tenuta dal governo dagli Stati
E allora andare un riequilibrio sui dance piccoli smottamenti Rosetti non francese
Lui cerca attribuibili butti giù
Ed è vero quello che è stato detto dalla signora Marcegaglia che la flessibilità deve accompagnarsi a delle regole
è un duro
Quelli dei campioni forse sarebbe all'infermeria dove ecco un senso
Between
Chi pure deferenti vincesse convinti di aver su quel palco e coerenza
E le regole in tutte le societaria sono il frutto del consenso della del dibattito e della ricerca di un punto d'incontro fra persone che hanno interessi diversi
Dio descrive avrà preso Mercedes abbia strumento libri compiuto in bilico personale adatta pubblico
Sentenze Trovatore
Anziani tutto il proprio mito tentate barche eccetera latte in polvere Anzio Andrea
Il settore che il signor Franz tenga presente che spera sarà presto pienamente legale in Italia e non soltanto sei mille cale può dare delle risposte al problema della flessibilità hanno avuto una risposta unica univoca ma una qualche soluzione
Ancora che quei due scolare
Offende lui due fa un cenno
Guardiola
Cioè nota marca giurato una norma nel cerchio
Vediamo quindi che cosa fa la sua azienda il Nordamerica in Europa nell'America latina già oggi
Verso ovest
Oppure solo che tu One Works
Al Santo in caduta nei due chilometri fan cioè benissimo
Fornisce lavoro a quelle persone che vogliono lavorare senza avere un contratto di lavoro
Diciamo scatena regolare stabile debbo intendeva rinata sei
Lui crolla lancio giudice nuovo perché vengono scippati e il sorprendente no va bene somma dei tavoli su cui puoi fare
Quindi si chiama in inglese lavoro non tradizionale vuol dire in realtà un lavoro che non abbia un orario fisso per tutta la vita
Guida ampio dove lui su Fireworks
Come come
Poi ci sono veramente ancora parco buoi cui più diverse chi può che in cambio super partes
Coppa campioni compresi guai casi grande movimento per lui più attenti Andrea cioè mio
Un aspetto molto importante della loro attività anche tra fanno il lavoro alle persone velocemente una persona può entrare in uno dei loro uffici oppure in un ufficio di una azienda analoga la mattina e letteralmente essere occupata nel pomeriggio stesso
Per lui erano risorse colpito con pugni bocche Xperia anzi tu quoque alla fine pur
Hanno quindi anche la la funzione di aiutare quelle persone che devono acquisire un'esperienza di lavoro a a trovarla quindi poi a essere qualificati per lavori successivi
Ad esse
Vorrei fa piovere Jean
Fare il tagliando
è un dio scritto è un fiorente
Sturnus io info vorrebbe far restare per fare perché poco Words chiosco aperto quel Comacchio
E quindi i due bacini d'utenza principale sono i giovani gli anziani
Giovani studenti in cerca del primo lavoro oppure il personale già in pensione che hanno un'esperienza da mettere a disposizione del mercato delle
Ed è andato il cancelliere gratuita corretti prima fra cioè il ventuno ottobre Pippo due sull'asse
Il rischio venne dirigibile mutualismo
E comunque in tutti i Paesi la aziende la sua società fornisce formazione per chi deve
Poi lavorare per per loro
Attenti qui
Come ho detto in cui
Turpi che va be'unico e vuole solo c'è un ricco
Quindi la loro missione guardando un velista politico economico e sociale per rilevare il gruppo cultura cultura blu il cui e adesso vorrebbero poter essere anche può arrivando il calligrafo
Grazie ce l'ha fatta il per questa efficace descrizione allora io direi prima di avviare un secondo rapido giro come dire contando però sulla collaborazione di uno dei piani vicepresidenti
Regioni imprenditori vorrei vedere appunto se vengono da chi ha ascoltato questi sei punti di vista con alcuni punti di contatto e comporta differenziazione
Nuove sollecitazioni nuova collocazione ribadì ripartire con un secondo con un secondo Dio e allora grazie
Torti adesso che ci sono degli far venti quello che davvero lo spirito di servizio ci dà una mano in questo fatto il faccio il progetto il sogno degli interdetti al pubblico e credo che
Prima che Sergio D'Antoni scappare spiaggia freme per raggiungere la partita del cuore delegato sia presente potrà eventualmente rispondere che l'unica
Marco violazioni
Allora la mia domanda
Sulla gestione del contenzioso lo sappiamo che per quanto riguarda appunto il contenzioso molte volte si trascina lungo e piccole e medie imprese molte volte quando si trovano sfavorire nei processi ovviamente non succede molto spesso
Però con a pagare naturalmente una appeso finanziario molto forte
Sarebbe opportuno a questo punto a cambiare la gestione di contenzioso
Dal punto di vista legali invece passarlo a una a parta una gestione extra giudiziale
Tramite un arbitrato per esempio oppure tramite un collegio che veda poi alla fine un accordo tra le controparti gestito da le controparti ugualmente dove rappresentanti a livello territoriale io voglio sapere appunto se governo e sindacati era una corda sotto questo punto di vista per semplificare un po'radi tappa di tutti quanti perché delle imprese che non subirebbero danni perché la certezza della delle giudizio delle del del diritto
è una cosa fondamentale non sorprese molte volte non viene garantita del lavoratore che potrebbe perdere ponendo molti molte cause e anche poiché molti giudiziari perché si verrebbe un attimino a diciamo facilitare e e diminuire appunto il compito che molte volte non si riesce
Grazie
E raccogliere ancora qualche domanda Calipari passiamo però
Francesco Mancini dell'Abruzzo
Oggi non imprenditori
Allo stato delle cose cerchiamo di non assumere questo a causa del rigidità del rapporto di lavoro del suo elevato costo
Spesso siamo costretti a rifiutare nuove opportunità di lavoro intanto inermi di fronte alle fluttuazioni della domanda
Ora perché queste rigidità perché queste paure da parte del sindacato al lavoro interinale perché queste lentezze da parte della politica
Per quale ragione ci si ostina a non comprendere le opportunità anche da queste nuove forme di dopo sono discipline lavoro potrebbero generare dare la possibilità di rimettere in moto il sistema della produzione
Recentissima e hanno riportato che un milione e seicento mila persone sono occupate in Europa attraverso contratti temporanei
Questa cifra nel negli Stati Uniti supera abbondantemente due milioni e di persone
Sono giornali
Hanno unità media intorno ai trent'anni e tra loro una persona su tre riesce ad ottenere grazie al lavoro interinale
Alla fine anche con una sistemazione stabile
E ora che il sindacato faccia qualcosa a terra tutelare veramente la posizione di Giovanni
Raffaella Alibrandi
La presidente ananas sopra la roccia ha detto ancora fra noi vorremmo
Naturalmente abbiamo questo decreta che è sicuramente torna insufficiente mai sicuramente non basta
Rispetto a questo decreta aggiorna la sicuramente le aree obiettivo un obiettivo due della Comunità economica europea nell'Unione Europea vogliamo sapere almeno io volevo sapere il perché
Le agevolazioni di questo atteggiamento potevano essere anche concesse ipotizzare che potessero essere concesse per le aree che hanno un tasso di disoccupazione più alto rispetto alla media nazionale perché ci sono delle aree che sono completamente non assistite mi da questioni territoriali mi tanto meno da decreti settoriali come quello della rottamazione
Grazie c'è ancora dà vita ai neri Torino
La mia domanda è per D'Antoni nel più che altro voglio esprimere una una sorpresa perché sono rimasto scioccato dal tono con col quale ha fatto certi tipi di affermazioni come se le affermazioni fatte che peraltro sono state ampiamente e giustamente condiviso dalla sala
Le adesso l'ho sempre fatto possono naturali perbene si sono così sono sorpresa fino all'altro giorno questa libertà di contrattazione per sistemi disuguali devono mettere insieme il tra il trenta per cento come giustamente rilevava lui
Sono sono ovvie però fino all'altro giorno le chiamate gabbie salariali la cadenza la riolite cos'è cambiato oggi per cui non so più delle gabbie nel senso negativo ma diventano delle cose logica
Tutte le domando riportino un po'acquiescente niente della relazione della nostra presidente Marcegaglia che ha
Voluto scuotere un po'dal dal torpore nel quale riteniamo il sindacato in parte le troppe
Regole troppo rigore del norme che vigono Italia impongono al mondo del lavoro a questo punto credo che chiedere sopra tutto a a chi da quel dall'altra parte responsabile di questa cosa cosa intenda fare cosa intenda cavalcare perché e non si debba subire come sembra ogni tanto soffio D'Antoni la flessibilità la sentinella che ha fatto comunque evadere un milione e mezzo di persone dal il mondo del lavoro e vorremmo che citavo sentisse più corpo cavaliere che cavalchi temi della flessibilità
Un cavallo che porti avanti le esigenze delle imprese e del mondo del lavoro realmente per introdurre un un milione e mezzo due mila e tre milioni di soggetti nel mondo del lavoro grazie
Grazie
Allora veramente ringraziare tanto che otterranno a questa collaborazione molto molto efficaci aiutato anche riconosce imprenditori velocemente perché voleva intervenire io credo che
Non se ne può fare il ministro per la quale sono indirizzate molte di queste sollecitazioni ma per dimostrare che vuole essere flessibile D'Antoni vuole passare da questo dibattito a una partita il calcio c'è pure per la solidarietà e quindi gli diamo subito come dire la dimostrazione di quindi l'opportunità di questa c'è questa flessibilità non solo fisica vorremmo quindi ricordarli duratura sollecitazioni dirette la prima allora diceva l'importo di un imprenditore dell'Abruzzo in particolare non abbiamo siamo anelastici di fronte alle variazioni della domanda perché in buona sostanza non siamo non corriamo il rischio di caricarci forza di lavoro supplementare perché poi non riusciamo a come data accantonarla nei momenti in cui la domanda e più bassa
Ricordare Chiodi giustamente come dire cioè Umberto di politica complessiva del sindacato che sembra evolvere ma e più una promessa finora che una un impegno mantenuto e
Soprattutto mi pare che poi la domanda del
Anche che prima parte lasciava in buona sostanza ci diceva avvenissero quattro sembra che tutto sia naturale ad esempio le flessibilità del Mezzogiorno
Come dire i contratti d'area e via dicendo in realtà poi sono entrati da poco nel dibattito sindacale sono patrimonio forse di un tutte le organizzazioni e quindi come dire e più un un fenomeno culturale che è un dato di fatto ecco come passare la nuova da questa sì suggestione ad una praticabilità aveva
Innanzitutto vi chiedo scusa per questa modalità ma
C'ha opposto
Piaceva ripartecipano da parte del governo Ravano
Mi costringe ad andar via
Io sull'arbitrato veramente
Sono d'accordissimo con
Inutile che qui lo dico e troppo facile mi batto da anni per questa cosa sia dentro il sindacato sia fuori il sindacato per me
L'arbitrato e assoluta dovrebbe essere obbligatorio in tutta la vertenza di lavoro è un vantaggio per i lavoratori hanno fatto Major Blair Chirac immobilizzata ci sono due parole metterei l'arbitrato anche nella vertenza sui servizi pubblici per evitare gli scioperi quindi pensato doveva risolvere già una nettamente mettere dibatta con forza quella sono interinale chiamiamo le cose col nome e cognome Ossorio interinale la nostra proposta era nettamente più avanzata di quella che a quanto va ascritta al patto per il lavoro
Ed è talmente più avanzata di quella che esce dal Parlamento e chiediamo ai quando voi mettete insieme il sindacato e il Papa bisogna chiamare le cose con nome cognome e indirizzo non si può continuare a fare questa operazione ogni volta tutti insieme l'interinale noi subiamo come voi questa mediazione parlamentare che riteniamo insufficiente non abbiamo nessuna paura dell'interinale
Nessuna paura
Ci sono accanto alla vecchia visconte Jama sequele accomunate
Diventa più difficile
Dobbiamo scioperare per fare interinale
Ma ma magari uno sciopero virtuale sul Molise nella proposta leggendo mirando alle nuove imposte lavora Berra interinale faccio una bella proposta vi facciamo vedere traggo pensa questione Obiettivo uno sono racconti
Se solleviamo è già prevista per i contratti
Dare cioè quando si è sopra la media nazionale si può è chiaro io sono nettamente contrario detto prima per il tre trenta che noi possiamo fare interventi di quel tipo operare che hanno il tre per cento e disoccupazione
Mentre invece vorrei che industriale si battessero per lo stesso principio
Perché se portiamo invece sempre
I contratti di formazione lavoro se non li differenziano se continuiamo a fare questa politica fiscale uguale per tutti vorrei sentire un linguaggio ed è giustissimo che si apra oltre per quel che riguarda la poca credibilità sulle gabbie io ciò dalla Borsa
Un bella quando ha fatto la Miroglio a Taranto da un fatto fatto l'altro ieri firmato da CGIL CISL UIL che introduce il salario d'ingresso
No la gabbia slegato il salario introduce il salario d'ingresso
E c'era un bellissimo cioè sono pronto a farne uno generale voi sapete c'è qualche problema aspetta c'è qualche problema nel movimento sindacale
E allora sfilate ci abbiamo anche scopriamo l'acqua calda spiega cioè Schena pesci nel senso che andiamo più avanti
Fatemi fare una battaglia per poter cominciare a ciò avverrebbe nei cioè l'ammiraglio ve lo porto sono pronto a fare nella vera olio mira all'amichevole di abolire le pensioni d'anzianità nella stessa lettera e poi mi dice che c'ha duecento esuberi che non sa come fare se non escono con le pensioni ma questo poi parleremo di pensione
Poi troveremo il punto d'intesa perché la ristrutturazione di sono fatte sotto te così Thompson turn over
Escono assemblea stamattina la Cantoni De Luca in cui ci chiedono centoventicinque lontano come uscire soltanto se si usano le per dobbiamo trovare un punto d'intesa
Se no diventa troppo facile
Fare un discorso in cui uno lì un altro lì e la gente non capisce più niente io debbo spiegare alla gente quello che spiegava le vostre per questo importante mantenere questo dialogo di concertazione e di prospettazione di una via positiva per tutti
Perché altrimenti non c'è sviluppo non c'è lavoro alla fine loro vivrà contro l'altro e questo di tutto ha bisogno il Paese fra le griffe grazie
Beh credo che comunque molto di questo è un percorso dirette anche con l'amministratore a cominciare dall'arbitrato fino alle
Come dire alla differenziazione sperare alla valutazione di criteri con scostamenti rispetto alla media ecco qui è possibile innovare o si rischia come l'acqua ricordare a D'Antoni
Sull'interinale e poi di avere come dire mediazione al ribasso faticoso in sede politica in sede parlamentare
A io rispondo alle domande poi farei una cosa una considerazione che riguarda il primo giro
Cominciamo da questa l'esempio del contenzioso è un esempio molto pertinente perché vedete le rigidità appunto non sono solo quelle del lavoro sono le rigidità di tanti pezzi del nostro sistema
La giustizia non è certo tra i meno rigidi si sono accumulate in questo caso in centinaia di anni
Abbiamo un contenzioso del lavoro di centoventi mila cause l'anno della previdenza di del doppio
Purtroppo c'è una forte resistenza a introdurre l'arbitrato io personalmente
Come professore scrivo questo dal mille novecentosettanta quindi quasi come D'Antoni mi considero un pioniere ma ci sono resistenze all'interno del del sindacato dei partiti con una qualche come dire venatura
Forse si può dire giustizialista
E anche all'interno degli apparati degli apparati
Dello Stato perché è chiaro che introdurrà la cui l'arbitrato su sul vasta scala che facilita flessibilità fa perdere meno tempo meno soldi sopra è un un significativo passo indietro
Dello stato in una delle sue funzioni importante
Siccome qui in questo discorso che faceva bene anche letizia Moratti del cambiamento del modello di sviluppo sono coinvolti tutti i pezzi per lo sviluppo si pago tutti i pezzi uno dei pezzi
Dello stato molto delicato e questo l'arbitrato su vasta scala sarebbe un segnale veramente molto forte io questo lo lo lo ha anche proposto veda forte liste secondo mi si chiede come mai l'interinale
C'è questa difficoltà questa resistenza
E una cosa che spiega la gli amici americani proprio non capiscono di cosa stiamo parlando
Ma noi abbiamo un atto atavica
Memoria
Del caporalato che in questo caso per molti anni
Ha fatto
Alimentato
La diffidenza nei confronti di queste forme di intermediazione è un po'come per ricollocamento noi abbiamo avuto una tradizione di collocamento numerico ci son voluti quaranta anni per superarla ora e noi abbiamo cosa abbiamo fatto è chiaro che per rompere le paure
Che poi sono rinforzate dalle ideologie ha ragione ha ragione D'Antoni ha solo detto poco chiaramente che il le mediazioni che abbiamo dovuto fare sono state fatte prima all'interno del movimento sindacale perché non tutti la pensano come D'Antoni e poi in Parlamento
Ciò nonostante io sono uno pragmatico ritengo che per rompere le paure
Bisogna fare qualcosa perché se no le paure diventano fantasmi allora mi pare che meglio avere una creatura
Meglio avere una creatura bellissima quella era erano era più realistica e allora più facile vincere
Io credo che sia bene mi pare per questo il senso del nostro discorso chiesti che parta questa questo esperimento anche se un po'limitato come l'interinale adesso come sarà e sono convinto che poi funzionando si vedrà che molto più moralmente socialmente economicamente buono
Di tanti lavori neri che abbondano in giro per l'Italia questo è un ragionamento di buon senso allora per quanto aspra come dire gracile io credo che sia importante che diventi finalmente un fatta anche in Italia lo si guarderà senza i fantasmi dopodiché sono convinto che che siccome non è né la panacea di tutti i mali né il demonio provveduto alle cose della vita funziona la domanda sugli obiettivi uno dei due molto molto importante desidera e si lega abbia questa del Mezzogiorno guardate
La ha ragione D'Antoni in questo noi abbiamo un problema di sviluppo l'Europa di modo di più fiducia in noi di e di rilanciare di rompere
Le barriere però all'interno dell'Italia non dimentichiamo che noi abbiamo tre Regioni quattro che hanno una tragedia
Le altre hanno un problema come dire comune che è quello di migliorare la crescita di migliorare la qualità del lavoro ma voglio devono pure nel nord est del Nord-Est esigeva come il pieno impiego realizzato nel Mezzogiorno bisogna fare delle cose in più che non solo che sono la flessibilità salariale anche qui D'Antoni l'ha sempre detto la CGIL l'ha sempre negato poi di fatto un po'alla volta si stanno facendo le
Gli accordi di flessibilità anche qui i contratti d'area e lei non
Critiche
Però permettono la sperimentazione io credo che sia una cosa positiva cioè abbiamo permesso la sperimentazione adesso spetta alle parti
Di usare le possibilità per accordi di flessibilità del tipo che ha ricordato D'Antoni e il più possibile però voglio dire che nel Mezzogiorno non non basta questo questo importante il Mezzogiorno come tutti sanno quelli che ci sono provati ad andare oggi o ci stanno
A ritardi di tipo storico pesantissimo che vanno appunto dalla mancanza dice la struttura elementare alla criminalità che una paura incombente in moltissimi luoghi e hanno un problema di cultura di di di cultura imprenditoriale che manca quindi voglio dire non dimentichiamo che nel e Mezzogiorno è un il lavoro nel Mezzogiorno e lo sviluppo del Mezzogiorno è un problema
Come dire molto più d'difficile di quanto non sia già per la resto del Paese allo fatta questa premessa quindi dicendo bisogna affrontarla con questa dimensione altrimenti
Ci illudiamo io detto ritengo che si stiano ci siano dei segnali perché se voi vedete come si è sviluppato
Anche il tipo di industrializzazione su piccole e medie imprese
Con la il metodo dei distretti simile è venuto giù dalla fascia adriatica Marche Abruzzo Molise meraviglia Basilicata che sta andando adesso mi piuttosto bene voglio dire che cioè una penetrazione e progressiva
Quindi se ci sono segnali che si può fare in alcune isole persino delle difficilissime regioni Calabria e Campania allora per aiutare questo tipo di cose
Mi pare giusto quello che è stato detto non solo giusto ma lo stiamo già facendo perché per esempio nel pub nel pacchetto lavoro almeno un provvedimento anche se non è dei più brillanti quello delle Borse
Di lavoro è già stato esteso non solo all'obiettivo uno e due
Ma questo è proprio uno degli ultimi emendamenti che abbiamo introdotto ma alle zone che hanno una disoccupazione appunto superiore a x e riteniamo di doverlo fare anche per la prossima
Difficile occasione di qui il ministro Visco sta già discutendo
A Bruxelles su due questioni sì come sapete che la fiscalizzazione generica finisce a alla fine di quest'anno del mezzogiorno si sta impostando
La discussione proprio su due piloti su due piste una tipi di agevolazioni specifiche
Legate alla tasso di disoccupazione quindi molto più ristretta del Mezzogiorno che non significa niente né più né nella nostra nella nostra questione significa e non ha senso paragonare la Basilicata appunto con la Calabria che pure sono vicine sono due cose completamente diverse
E anche
Un discorso che Sisters sempre trattando a Bruxelles di aree speciali dove concentrare soprattutto dove si farà ne conta di dare dei trattamenti fiscali
S'appunto di favole o il cognome sul modello punto sedici l'Andersen eccetera qui noi questa seconda un po'per ragioni di risorse può però per motivi anche di discetta per ragioni scelta abbiamo cercato di partire con come dire interventi molto specifici e non con misure generali quindi l'indicazione mi pare prezioso e la stiamo seguendo pareggio due ultimissime
Qualche il question-time facevano abbiamo una considerazione diciamo avviando questo credo ci siano secondo chiudo ma si sono chiede nella prossima il giro della prima così risolutivo intervento però per quanto mi riguarda ho notato due cose importanti una che tutti abbiamo sottolineato che le questioni del modello di sviluppo e delle flessibilità riguardano tanti pezzi di sistema non siamo frenati da rigidità appunto
Della lavoro ma anche del protezionismo di cui ha beneficiato l'impresa lei prese per il pubblico che direi che la quintessenza della rigidità se dovessi dire io ci sono delle misurazioni anche quasi negli ultimi tempi abbiamo fatto più progressi nella flessibilità del lavoro
Che non nella rimozione di rigidità della pubblica amministrazione del sistema bancario e in generale delle regole di protezione
Che che impediscono il pieno sviluppo dalla concorrenza qui ha ragione letizia Moratti quindi ognuno si deve come dire
Anche un po'mettere come si dice la mano nel sulla coscienza perché perché poi la spinta che tutti vogliamo verso lo sviluppo non è una spinta che viene dalle risorse che pure noi col risanamento vogliamo liberare viene anche proprio da un atteggiamento di tipo imprenditoriale e mi viene in mente a proposito irretita sapete quante votazione abbiamo dovuto fare per per questo pacchetto che di cui si parla diamo fatto più di ottocento votazioni ottocento votazioni una cosa veramente incredibile e quali sono i costi delle rigidità dei regolamenti parlamentari ecco per dire
Quindi su questo io vorrei proprio dato che qui il tono mi è parso anche molto
Equilibrato per dire c'è un leit motiv che ho sentito la flessibilità ci vuole stiamo tutti discutendo su quale flessibilità perché nessuno vuole la flessibilità come si dice selvaggia purtroppo la e lavoro nero è la la peggiore forma di flessibilità selvaggia difficilissimo da combattere perché siamo abituati da molto tempo per una serie di colpe storiche che abbiamo anche noi
E quindi difficile Ri
Ri fai andare indietro la ruota quando questo tipo di flessibilità un po'illegale diffusa milioni di persone però questo è il punto quale flessibilità e con che tipo di consenso sociale portarla avanti se questo è il il motivo comune che ho notato beh credo che sia già un buon inizio è chiaro che adesso io mi auguro che quest'opera faticosa di risanamento che stiamo facendo cominci a dare qualche risultato proprio in termine di risorse per lo sviluppo
Grazie
Grazie ministro prosciugare illustrato come di un po'di problemi strutturali ora io vorrei tentare con letizia attico all'introduzione come questo guarda strade poi chiuderemo
Bacco forse un po'come da parte di fare un ragionamento molto veloce diciamo su un tema comune e per questo padre Pio allo sviluppo cioè questo crinale della voce questo genere del lavoro che riguarda soprattutto le grandi categorie che sono state finora escluse
Per essere come dire un oggetto vero della prossima stagione di concertazione e come dire con quali a quali condizioni e con quali requisiti presentammo a
A io credo che
Sicuramente non quello che è stato detto convincente quindi ci sono dei dei progressi che sono stati fatti
Io credo che forse ci sono ancora alcuni temi che non sono stati sufficientemente toccati e che sono strettamente collegati all'antenna dell'occupazione
Ecco si è parlato del della della necessità della di di ovviare alle rigidità nel lavoro e su questo ovviamente non ci può essere non so se sono io che sono particolarmente mamma insomma la posizione ma sento poco o si riesce ad alzare leggermente
Laura Comi Popolo
Rassicurazioni travolti quindi sicuramente evitare le rigidità del lavoro sicuramente creare delle condizioni di minore rigidità anche nell'offerta quindi nei prodotti quindi ripeto il mercato
L'altro tema secondo me importante è quello di cercare di capire come farlo quindi sistemare la concertazione necessario però non è solo attraverso la concertazione
è attraverso una politica che che liberi risorse come ho detto prima quindi io credo che lei potenziale italiano e molto elevato
Credo che però ci sono risorse che sono bloccate
Quindi Terna ministro tra parlato adesso della Pubblico impiego e della dei servizi pubblici è un tema che non è stato toccato non era neppure oggetto del della dell'incontro però è un tema che non si può ignorare perché comunque anche questo è collegato all'occupazione hanno se noi difendiamo
Non è un attacco D'Antoni non mi permetterei fanno in sua assenza massimalista difendiamo le posizioni dei cento mila ferrovieri e non creiamo le condizioni
Perché si liberino le le le le sia sì migliorino i servizi
Con prezzi inferiori creando competitività anche nei servizi cosa che è possibilissimo all'Inghilterra l'ha fatto l'ha fatto in tutte le tratte la fattone tratte lunghe nelle tratte anche dove non si guadagna quindi ha creato un mercato diverso
Un mercato che è fatto di minori di di costi inferiori non dei bimbi al non di produttività non di di dei prezzi mai fatto di minori costi per lo Stato ecco io credo che il tema è anche quello di affrontare con un occhio che è come dire globale quindi con la consapevolezza che quando si parla di occupazione
Sì si deve parlare di concertazione non si può parlare solo di concertazione si deve parlare di tutta l'economia nel suo complesso e purtroppo in questo senso ha perfettamente ragione Marcegaglia non è stato fatto abbastanza le privatizzazioni sono ferme
E ci sono una serie di servizi pubblici sono sempre pubblici troppo mercato del del D'Anna e servizi pubblici al mercato pesantissimo per la nostra economia totalmente inefficiente e allora
Io credo che in questo momento non ci si può sottrarre a questa correlazione quindi nel parlare di occupazione neanche parlare
Di privatizzazione bisogna parlare anche di dir per ridare efficienza mercato pubblico possiate due considerazioni
Importante a mio avviso la capacità di attrarre capitali questo invece fondamentale perché se è vero come io credo che sia vero che i settori esposti alla concorrenza sono quelli che creano poi l'occupazione allora l'importanza di attrarre capitali internazionali è fondamentale quindi io non credo questo forse un altro mito da sfatare io non credo che che sia l'industria che ha già fatto tantissimo perché fa moltissimo a essere il l'unico motore dello sviluppo quindi bisogna avere fare una politica dei servizi che forse nel nostro paese non è ancora stata fatta come politica prioritaria
E sicuramente anche aver la consapevolezza che non è più solo nell'export che si misura la competitività contentarsi misurano in maniera diversa perché purtroppo nel settore industriale inoltrata non è solo in Italia si distruggono posti di lavoro si creano in altre aree
Allora per creare occupazione mettere a ma a livello prioritaria lo sviluppo del settore dei servizi quindi io credo che in questa ottica di concertazione forse la concertazione su quali sono le priorità allora a mio avviso le priorità sono quelle indie occuparsi con quest'ottica dell'occupazione della della del problema dell'occupazione di settori che in qualche modo invece non sono non sono sottostimati per l'importanza crescita complessiva che non sono nelle condizioni di ricchezza corpo prego sì esatto
Grazie ad Albizzate grazie anche perché di fatto ci ha introdotto quella seconda tavola rotonda perché questo tema delle privatizzazioni potere sarà un po'uno dei fili conduttori su cui avremo anche l'opportunità di ascoltare il ministro Bersani
Questo Baldassarre il governatore della Banca d'Italia ha detto pochi giorni fa che ci sono le condizioni e le potenzialità per realizzare in tempi ragionevoli questa crescita del tre per cento che ci risolverebbe molti problemi come si diceva anche nel più agilità
Rapidissimamente a quali condizioni e con quali
No culturalmente purtroppo il governatore ha detto che non ci sono queste condizioni ha detto che ci dovrebbero essere
Questa la cosa importante diciamo l'allarme del governatore e non mi pare che sia stato ancora colto il senso di allarme con il quale Fazio ha detto questa cosa perché D'Antoni ha ragione
Forse l'unico punto sul quale andiamo d'accordo ma sono anni che facciamo questi problemi
Che
L'accordo sul costo del lavoro la concertazione sono cose importanti abbiamo abbattuto l'inflazione però chiediamoci perché abbiamo Abo abbiamo tutti voluto abbattere l'inflazione
Perché abbiamo avuto portare l'inflazione sotto il due per cento perché era l'unica condizione necessaria ma non sufficiente perché se avessimo giurie infrazione ancora al sette per cento non staremmo qua seduti nessuno
Non avremmo potuto parlare né di riforma di pensioni né di flessibilità del mercato del lavoro né di privatizzazioni di nulla
Saremo tutti come si dice al mio paese in braghe di tela quindi il fatto di aver abbattuto l'inflazione è stato un dovere collettivo reciproco
Però da un anno novizia viviamo un grande equivoco
E cioè alle europee siccome scende all'inflazione scendono gli interessi ragazzi abbiamo finito il compito no
Quando è scesa l'inflazione e quando scendo gli interessi comincia il compito e la responsabilità della classe politica e dirigente
Che ha il compito di fare tre cose che sono rese possibili fattibili se l'inflazione bassa e i tassi di interesse sono calanti
La prima cosa è quello che ha detto Fazio
La ristrutturazione dello stato sociale per creare spazio nel bilancio pubblico
Per riprendere il mano il bilancio pubblico pere tornare ad avere un bilancio pubblico strumento di politica economica
Quindi creare le risorse per fare Investimenti Infrastrutture modernizzazione formazione e quant'altro
Queste cose non si fanno con cinquecento mille miliardi noi dobbiamo spostare progressivamente almeno trenta quaranta mila miliardi perché faccio l'ha detto in percentuale del PIL
Io ve lo dico in valore assoluto fatti ha parlato di riduzione del due per cento in rapporto al PIL della spesa corrente sono al pile di Due fra due anni cinquanta mila miliardi
Quindi la trattativa che si apre alla trattativa determinante per il Paese
Per il futuro per la crescita e quindi per i giovani seconda cosa la flessibilità nel mercato del lavoro
Ma qui appunto D'Antoni purtroppo
Lui è quello che all'interno del sindacato è stato sempre disponibile gliene va dato atto però ci sono quattro mediazioni ecco perché ottocento volte bisogna votare
Per il pacchetto Treu perché prima D'Antoni deve mediare dentro la CISL
Poi la CISL e deve mirare dentro il sindacato
Poi il sindacato media col Governo il quale parallelamente deve mediare al tempo all'interno di se stesso nella propria maggioranza tutto questo finisce a mediare nel parlamento ora io sono abbastanza soddisfatto
Di avere dopo tanto tempo parlato per primo forse fra i primi dell'inflazione zero ci abbiamo messo dieci anni per far capire che c'era una relazione tra salari inflazione e tra scala mobile salari
Cari signori se abbiamo avuto dieci anni di tempo per quel ragionamento
Non abbiamo dieci mesi di tempo non dico anni non abbiamo dieci mesi di tempo per fare queste tre cose
La ristrutturazione del bilancio pubblico nel senso che ha scritto il governatore
La flessibilizzazione del mercato del lavoro nel senso nomina del cioè del diritto di pedaggio perché il sindacato cosa dice siamo disposti a discutere tutto basta che lo lo facciate d'accordo con noi
Attenzione qui sul piano del principio vanno distinte le cose io voto con un voto politico un rappresentante politico in Parlamento per decidere le mie tasse e le mie pensioni spetta a sei esattamente per le tasse e per le pensioni foto un rappresentante politico in Parlamento forse per il mio stipendio voto un rappresentante sindacale nelle settimane scorse del fatto è avvenuto che l'imposizione fiscale è stata concordata prima col sindacato e poi portata in Parlamento no mai così no no no no no no scusate non non è una cosa seria perché è così dobbiamo chiamare così l'acqua no perché è così perché perché il governo è costretto in queste condizioni di quadro politico istituzionale a fare questo noi dobbiamo capire perché e dobbiamo creare le regole anche istituzionali in modo tale che ciascuno operi nel proprio campo ultimo punto Maurizio
Sa che le gallerie private che aveva credo per ricordare resti veramente sconcertato quali stiamo aprendo la trenta secondi le privatizzazione le privatizzazioni e di servizi pubblici
Privatizzazioni e servizi pubblici che sono sostanzialmente
La stessa cosa
Attenzione
Anche la signora Moratti ha detto prima
Qualche volta anche noi imprenditori forse io posso aggiungere spesso ci richiudiamo e ci siamo rinchiusi dentro delle nicchie di protezione o di rendita
Poiché è vero ma non è questo il punto cioè la privatizzazione significa regole trasparenti accesso e apertura per tutti
Questo deve essere una regola non non dipende dalla buona volontà dei soggetti
Voglio dire non è che se ci abbiamo l'imprenditore buono si fa la concorrenza se dobbiamo cattivo si fa al monopolio no
Sì abbiamo uno stato e una politica buona si fa la concorrenza se abbiamo uno Stato una politica cattiva si fanno il moro con gli accordi sottobanco quindi è un problema di assetti istituzionali dell'economia non non di comportamenti chiudo con
Poi preoccupazione e che purtroppo se andiamo a fare i conti della società italiana e degli ATO sa benissimo perché l'uso di far tutti i giorni
E andiamo a vedere quanti cittadini italiani hanno interesse a questo progetto che emerge anche qua tutto sommato sono maggiori le convergenze ed che non le divergenze
Questo progetto di società che cresce che investe che si sviluppa che apre che compete nel mondo che è libera che è privatistica ma con uno Stato serio che in pista alle regole
Ebbe guardate se facciamo i conti io sono molto triste
Perché la stragrande maggioranza degli italiani sta stabilissimo purtroppo ancora oggi in quel vecchio mondo nelle protezioni nelle coperture perché se cominciamo a prendere
Qualche tredici e quattordici milioni di pensionati favoriti
Mettiamo via gli altri
Quattro milioni di dipendenti pubblici indipendenti del sistema bancario e diciamo tutti i cognati parenti gli zii che stanno attorno a queste cose e realtà che vuole il nostro progetto in questo Paese
Non sono più di quattro cinque sei milioni di persone
I settori aperti alla concorrenza per dirla con ben preciso e sono più quelli che davvero se non erro nel ringraziamento che i tacchini c'è questa cessione Boris c'è solo un modo per far capire alla maggioranza degli italiani che ha vissuto benissimo in quel modello vecchio da Prima Repubblica e forse non lo vorrebbe abbandonare è che non c'è più tempo quel modello morto e defunto per tutti i discorsi che ha già detto sta in parte la signora Marcegaglia
E poi partenze ombrelli cioè il mondo attorno è talmente cambiato che quello schema non c'è più e quindi quel vecchio modello da qui a settembre
Salta per aria perché da qui a settembre i mercati da qui a settembre i mercati non staranno ad aspettare se Treu riesce a convincere tanto avesse D'Antoni via Sacco vincere poi farà nelle prossime settimane appena capiscono l'aria che tira
I mercati reagiscono e allora addio cambio stabile addio inflazione al due per cento altro che sviluppo occupazione altro che alternativa del declino
Estrema stare come questa condizione che valica il confine capiti mai nella personale opinione che ovviamente deve italiano spero di sbagliare ma voglio sensibilizzare su questo pericolo che stiamo corre non è una trattativa tradizionali
Stiamo decidendo le sorti del Paese da qui a settembre non di più non è prospettiva di declino come dicono i giovani è molto peggio di quello perché se viene percepito dai mercati i mercati trasformano il declino ingrata grazie
Conduzione di un compito semplice anche perché riprendiamo un concetto che lei ha molto lucidamente spesso prima una preghiera di essere veramente telegrafico per dare il giusto spazio anche alla seconda tavola rotonda lei prima giustamente diceva le imprese noi dobbiamo creare le condizioni perché ti sei vengono qui non solo compare le azioni le nostre società ma fare nuovi investimenti mi pare che tutti le diano ragione seppure con argomenti diversi ecco se dovessi indicare diciamo una priorità una cosa da fare subito e che è possibile fare subito perché questo avvenga che cosa direbbe
Innanzitutto che la classe politica il sindacato parli un linguaggio
Eticamente corretto a sostegno a difesa degli interessi nazionali tutti e soprattutto a difesa di coloro che non sono difesi
è troppo facile oggi io ho sentito anche alcuni riferimenti esterni momenti in cui lui molti di noi dicevano che il progetto Dini non era un progetto compatibile con il sistema tante persone compreso Biglia diceva e sosteneva che quello era il progetto che portava a risanamento del sistema italiano ora D'Antoni ai problemi degli impiegati statali tutti coloro di per i quali oggi stiamo pagando la dizione du alti sono del settore statale e parastatale aziende dei gruppi no non non chiaramente privati ma pubblici
D'altra parte il sindacato e pertanto è favorevole a quel tipo di mobilità che la CGIL invece o si contrappone però perché lui Ali difende da difendere i propri interessi di sindacato c'è più vicino alla classe dei lavoratori dipendenti allora il problema qual è il problema secondo me è uno non ripeto ciò che è stato detto perché son tante cose da fare ma dico semplicemente che fino a che non li avremo tutti i giorni in televisione
Gli stessi personaggi
Che giocano a rimpiattino e che non parla di mercato e che non parlano di realtà comparate comparabili con i sistemi di contabilità nazionali e sovranazionali io dico che noi non facciamo altro che seminare e creare ancora
Quella non cultura di un Paese moderno dunque si è proiettato lo sviluppo di un Paese proiettato all'occupazione
L'alimento non ne a me stesso e ai miei colleghi imprenditori l'impresa italiana tutta ha dimostrato comunque al di là del momento e ricordiamoci bene del rapporto lira valute estere di grande esportazione pertanto sfida che lo sporcaccione fasulla ha dimostrato momenti in cui la lira rientrata che l'esportazione è continuata perché l'industria italiana ha saputo adeguarsi al momento e dobbiamo noi imprenditori continuare perché questa è la sfida che noi dobbiamo lanciare alla politica al sindacato lo dobbiamo credere che attraverso per questo tipo di sistema di globalizzazione internazionale per il per la quale per il quale il mercato di prodotti a basso contenuto verranno offerti dai Paesi più poveri la produzione italiana dovrà collocarsi nel tenta nazionale con innovazioni tecnologiche ancora inoltre processi poteri ma questa attenzione non significa abbandonare settori cosiddetti maturi
Ma si è dimostrato anche che i settori progetti maturi e spesso finché si sono evoluti hanno riconquistato il mercato un'ultima parola
L'Italia non è solo moda l'Italia un Paese che esporta tecnologia è un Paese che è il secondo Paese nel mondo nell'esportazione funzioni ma che l'utenza di dei diversi comparti non solo in questo settore ma anche in altri dove c'è tecnologia applicata l'Italia ha dimostrato di essere campione di esseri pertanto abbiamo una chance di vincere la scommessa stanno ma soprattutto il la nostra enfasi come imprenditori più piccoli e quella proprio di far capire alla classe dirigente al sindacato che veramente noi siamo svegli non siamo obbligati a essere svegli perché se è vero siamo svegli soccombiamo
Allora
L'ultima cosa che voglio dire ricordiamoci che in molte aziende il modello marchigiano ha ricordato il ministro Atreo
Noi non siamo come i nostri colleghi del Nordeste davi loro ma io ritengo che l'Italia è fatta da tanti imprenditori tutti e debbo anche capire i problemi della politica non dobbiamo accettare l'anno dobbiamo arrenderci dobbiamo stimolarla muoversi
Qualcosa stanno facendo non è ancora sufficiente perché il mercato porre più velocemente di noi e allora chiediamo alla classe politica al sindacato e anche alla Chiesa che ha una grossissima influenza ancora oggi
Di capire che il mercato
E qualcosa di positivo e qualcosa di pulito è qualcosa che gli dà dignità all'uomo dobbiamo creare gli imprenditori noi stessi questo è il messaggio che dobbiamo dare a tutti e per primo al sindacato non si può fare sindacato affida non si può fare perché poi mise e quello la provocazione insomma no ma subì l'avvio dico no capiamoci noi siamo lì e lavoriamo e che abbiamo e ci confrontiamo il mestiere delle politico del sindacalista purtroppo mestiere che spesso è una consentito loro di entrare realmente nella realtà
Nella realtà c'è poco alla guida e pertanto metrico c'è popoli da c'è poca trasparenza grazie
Grazie grazie ad un'azione sarà maggiore concorrenza mi pare anche nei sindacati alla politica io adesso vorrei chiedere una battuta conclusiva Niceforo spento
Ricordando di chiunque abbia mai avuto un parziale riconoscimento di legalità e quindi di essere un po'che le indulgenze ma insomma Bari abbiamo questo titolo di questo confronto tra declino e sviluppo lei oggi è stato è stato uno
Osservatore privilegiato ascoltato molti autorevoli testimoni se dovesse darci il suo parere cioè dove come dire
Oscilla il pendolo per quanto riguarda il nostro sistema guardiamo con più probabilità al declino o guardiamo con più fornita allo sviluppo grazie adesso forse
Al tempo del fiume di auto di lusso microinterruttori
Chiuso tutto il film sul piccolini quadrato infine può aver accusato il polso duro al sussurrò
Per ombra auguri Alcyone
Avendo ascoltato tutti attentamente e all'impressione che le differenza tra quello che succede in Italia qualche succede nel resto del mondo siano tutto sommato tanto piccola che non vale neppure la pena
Spendersi morte farà
Fuori struttura deliberazione
Sprint offre
Di un pranzo pongo hanno ai tempi superiori colpi violenti
Nel suo più importanti
Gli odori sul
Sul figlio guarda sua sul tra improbabili
Gli industriali qualche qualche qualche studio
E la possibilità di adesso legale di introdurre la flessibilità sul mercato del lavoro è un buon inizio se non altro dovrebbe dare al Paese
Una sensazione di che sette o può fare a bere come hanno altri paesi nel mondo questa possibilità lavora temporanea
Cioè se al di fuori al punto in cui ormai Anzio ora quarantotto sul suo proprio fornitura sono come ha detto prima quella della Moratti ancora anch'io non è l'unica risposta a tutti i problemi però è già un inizio
Va detto in attento c'è il giusto perfetto in posizione come precursore degli ordini
Per cui inferiori per quote di export
I cambiamenti che sono in corso in Italia sono una buona cosa se una buona cosa per i giovani sono una buona cosa per i vecchi tempi Sparta autori per numero sorvegliate e quindi ben contenta di insistere
Anche abbiamo abbiamo Zoeggeler congregazione virtuale nel mettere gli altri tre sì sì
Bene io ringrazio tutti i partecipanti a questa palla rotonda ringrazio anche i partecipanti in sala non so se la regia presuppone
Brevissimo panico andiamo facciamo subito il cambio di il cambio d'Italia grazie
Ok l'associazione degli industriali di Treviso il professore Terna più grande economista della Bocconi
Poi abbiamo Alessandro Penati tra l'economia e politica all'Università di Padova il ministro Bersani Torquato Gemelli per come dire in parte contattato in via diretta nella prima fase
Del del pomeriggio
E abbiamo Antonio Marzano
Poi se Antonio Marzano ormai come De prestata alla politica possiamo dire e quindi responsabile economico di Forza Italia e alla mia sinistra Angelo Caloia presidente del Mediocredito lombardo
Abbiamo il settembre tema è un po'è al centro di questa nostra riflessioni il il mercato il mercato una via per lo sviluppo definizione molto chiaro e direi molto coerente
Con la relazione di Emma Marcegaglia e anche con i suggerimenti degli approfondimenti che sono venuti dalla tavola rotonda precedente e non solo dai miliziani di reti di letizia Moratti
E di
Mario Baldassarri ma direi un po'da tutto lo sviluppo in fondo come dire anche le cose che ci diceva D'Antoni in realtà andavano nella direzione come dire della creazione di un mercato se così possiamo dire anche di un mercato per quanto riguarda la politica il sindacato nel senso di maggiore trasparenza maggiore concorrenza maggiore flessibilità adesso però parliamo come dire del mercato del mercato reale e dal mercato reale come dire
Oggi parlare del mercato reale in Italia significa affrontare innanzitutto un problema generale di competitività e mi pare che sia stato sottolineato con molta chiarezza
Competitività del sistema competitività delle infrastrutture e competitività dei servizi e soprattutto come dire
L'obiettivo creare un mercato vera dove tutti partano come dire da una uguaglianza di opportunità per sviluppare al meglio le copie le proprie potenzialità
E chiare come dire che l'elemento concreto che più tocca da vicino
Questo settore oggi se vogliamo scendere dai grandi principi agli aspetti della cronaca
è il tema delle privatizzazioni da questo punto di vista direi che la relazione di Emma Marcegaglia è stata particolarmente sferzante
E devo il ministro Bersani a volte a sentire e a volte come dire prendere qualche centimetro diciamo così di distanza appena appena
Anche perché come dire in questi mesi e non gli sono mancati riconoscimenti pubblici ne ricordo uno del dottor Romiti ad una recente assemblea degli industriali a Brescia il ministro Bersani ha trovato un eccellente
Come dire situazione di dialogo e di confronto con con il mondo imprenditoriale ma diciamo così questa cammina delle privatizzazioni non pare ancora soddisfacente
Così come non appare soddisfacente e molte conferme venivano dalla recente relazione di Giuliano Amato all'Antitrust per quanto riguarda la che azione di ovvero pieno mercato del tutto trasparente del tutto efficiente del tutto competitivo
Allora ministro Bersani anche a lei come a creare l'onere di acuire questa riflessione con questi lavori direi
Con molta concretezza che impegni è in grado di prendere siamo ad esempio alla vigilia della collocazione della terza tranche dell'ENI ma siamo soprattutto alla vigilia di un iter parlamentare che dovrà portare alla piena privatizzazione dell'aspetto ecco che cosa cambierà davvero in questi mesi nella direzione di un mercato pieno trasparente ed efficiente
Intanto dico subito che son disposto dire che piuttosto del mercato nel mercato una via per lo sviluppo sono posso dire in premesso che il mercato è la via per lo sviluppo quindi su questo
Spero che venga preso per buona questa affermazione ho notato una relazione
Di amarsi Galli un accento molto forte sul tema la liberalizzazione io lo condivido
Vorrei discutere un attimo questa troppo facile sovrapposizione del termine liberalizzazione privatizzazione io credo che un equivoco italico spia attorno a questo problema sappiamo tutti che sono tre ovviamente non sono sinonimi
Sono diciamo termini assonanze
A volte vanno in contraddizione bisogna lavorarci sopra tono a combinazioni questi due temi
Ora io vorrei far notare questo perché la critica viene sempre sui ritardi e le privatizzazioni
è una buona critica può essere accettato si po'discute suo tira dirò qualcosa a proposito dell'impegno le cose che stiamo facendo
Però insomma questa insiste su questa attenzione smisurata
Settimanale quotidiana ai tempi modo e privatizzazioni
Cosa ripete importante
Non si accompagna altrettanta attenzione all'altro tema che quello della liberalizzazione io potrei fare molti esempi
Una questione come l'abolizione del scusi venne della escavazione dito Cobol in Val Padana primo atto che fece di Mattei materni
è andato in due articoli
Noi abbiamo quotidianamente l'attenzione a questo tema privatizzazione ecco qui dentro io inviterei a riflettere le sotto questo secondo me c'è un po'uno un problema che dobbiamo terribile io parto dal presupposto posso sbaglia
Passo la pappa col presupposto che strategicamente
E qui siamo quel giorno seriali è l'occasione sempre per voi da avere un po'lo sguardo anche lungo diciamo guardiamo al due mila cinque due mila dieci due mila e due non riesco a immaginare un mondo un'Europa e un'Italia nella quale le privatizzazioni non siano avvenute
Perché perché ci sono forze reali fondamentali che si muovono in quella direzione
L'impossibilità degli stati pratica direttamente l'Investimenti un allarme incombente logico ormai di mercati globali la riduzione del funzione amministrativa che chiedono fate così
Quindi non sto dicendo che non bisogna far nulla già lavora però sono abbastanza sicuro che inizia una tendenza sono meno sicuro che lo scenario al due mila sarà la presenza di un mercato plurale ben regolato che dia nuovo luogo a nuove presenza nuovi investimenti e così via dicendo
Quindi mi interessa discutere di questo tema ad esempio e voglio fare l'esempio presso il concreto quando Emma Marcegaglia fa un obiezione dice ma
Insomma di privatizzazioni con perdita di controllo l'abbiamo visto Leni si terzo vede la terza trance è ancora cinquantun per cento
Io preferirei ragionare considerando che una società che ha in questo momento il cento per cento dell'importazione di gas naturale in Italia
Il novantasei novantasette per cento del trasporto e lo stoccaggio di gas naturale d'Italia il novantasei per cento della distribuzione del gas in Italia
Beh sì possiamo stupire che ci sia qualcuno che pensi poi non è cinquantuno e cinque virgola uno e la golden share o che altro che si ponga la domanda ma
A chi va in mano
Chi è in condizione di dominare questo questo oggetto allora io credo che noi abbiamo di fronte un percorso piuttosto complesso dove prima di nazioni Berenson devono in tre intrecciarsi
E bisogna fare di questa stagione una grande operazione economica e politica nazionale privati esoni Berenson non può essere quanti in fretta venti che pure è un tempo seconda cosa che perché voglio essere molto molto rapido ma di questo primo giro
E sta venendo fuori interessantissima discussione adesso sul giornale il Paese senza che questo dei nuovi Mattei
No
E cioè a dire ma perché strada vuole andare il governo
Vuole privatizzare o vuole ribadire una presenza pubblica dando le più dinamismo
Fino alla domanda e qualcosa se posso complesso amministrative credo che sia un tema che
Riguarda molti andando forse anche un po'
Ancora al di là diciamo che ad esempio questa partecipazione dell'ENEL alla gara per i telefonini è più come dire che una ripresa di dinamismo quindi lei è un allargamento di competenze o perlomeno così sembra di poteva interpretare
Arrivo subito partendo dal dal responso i nuovi Mattei
Sì è arrivato lire Senator De Benedetti ha scritto in un articolo interessante dice ma questa presenza di persone luoghi o meno a queste nuove nomine materiale questo attivismo può rilegittimare una presenza pubblica l'economia e questo è pericoloso
Io sostengo che questo argomento prova troppo
Perché porta a dire ridateci voglia
Io dico che il processo di privatizzazione deve potersi accompagnare a una fase di valorizzazione di sganciamento di assetti industriali di creazione di nuove occasioni d'impresa di nuovi investimenti
Per far questo ci vuole una presenza manageriale significativa
E ci vuole naturalmente un quadro regolatore di con le Authority dico anche l'azionista che forse non può limitarsi a dire valorizzare e privatizzare ma vedere anche linee generali punti di caduta di queste operazioni
Però abbiamo l'esempio delle parliamone molto molto tranquillamente
Ma se noi vogliamo mettere a servizio del Paese dell'abbassamento dei costi
Della insediate di nuove attività di un quadro competitivo interessante
Delle strutture beh noi oggi possiamo precede alle ferrovie posata nel quale della le reti del gas possiamo prendere quelle d'elettricità possiamo vedere quale delle ferrovie siamo sempre in ambito pubblico
Qual è quel Paese che rinuncia alla valorizzazione di questi asse sarebbe io dico cabina il problema e mettono dentro riquadri regolati trasparenti dove si giochi pari
Ora e concludo perché non voglio farla lunga io non sto dicendo che questo percorso e senza ambiguità
Non so dicendo che senza ambiguità e senza problemi
Sto dicendo che il percorso privatizzazione e il percorso liberalizzazione cioè nuova regolazione e il percorso lancio anche di nuove occasioni in Russia d'investimento sono cose che si tempo
Quanto gli appuntamenti io credo telecomunicazioni Ste
Abbiamo avuto un passati parlamentare molto importante perché è un ramo del Parlamento a varato un quadro corteo dopo per l'auto in un quadro di convergenza molto interessante che spero che venga ribadito io dico che già a questo punto ci sono condizioni per ragionare per mettere in moto le cose in modo da poter realizza l'obiettivo che ci siamo dati e cioè addirittura azioniste
Appunto all'inizio avendo diciamo a un parente insediata prima di Ferragosto
Sì io penso che ci siano le condizioni ripeto normative per realizzare questo questo obiettiva
Penso anche che abbiamo alcune scadenze già evidente terza tranche ENI abbiamo un oggetto che ha qualche complicazione non non banalissimo superabile che quello di autostrade io vedo quindi in quest'anno
Diciamo questi appuntamenti che arrivano a diciamo Leffe
Vedo anche quest'anno l'anno nel quale noi facciamo un quadro regolativo per il settore elettrico spero che la commissione parlamentare già la prossima settimana diciamo fare questo documenti organismi si consente poi di produrre le norme adeguate quindi dare un quadro di regolazione perché non si passi dal monopolio pubblico voli privati che si dia diciamo la privatizzazione un quadro anche Chiarotti e quindi per industriale di liberalizzazione del del di una parte da quota almeno del del mercato elettrico non è che siamo stati con le mani in mano
Abbiamo reso possibile in questi mesi questo percorso che sto descrivendo non è banale che oggi sulla polemica ENI sulla polemica del del di questo business ENI e nel abbia potuto pronunciarsi cominciare Coluccia sull'autorità per esempio perché non deve essere un ministero che gli anime queste cose mi rifiuto questo a questo tipo di di Logitech stiamo cercando di mettere diciamo Lilith piedistalli punti di riferimento per un processo ripeto alla fine della quale non c'è semplicemente il passaggio dal pubblico privato di un certo numero di azioni o di proprietà si deve essere un progetto
E di sviluppo per questo Paese ecco questo un po'la convinzione con la quale con la quale ci stiamo muovendo naturalmente
Secondo i limiti con degli inciampi perché per con sorvegliare ma con la convinzione di poter di poterla fare potessero adempiente questi a questi appuntamenti quali siamo chiamati
Grazie ministro Bersani per questa prima
Sarà dura in molto puntare anche molto franca aveva visto che siamo così già subito entrati nel merito vorrei sentire immediatamente diciamo l'opposizione Antonio Marzano ecco trova convincente questo percorso che il ministro Bersani ha disegnato per le cose fatte e per le cose da fare
Per le cose fatte
E critica che noi moriamo sono conosciute noi pensiamo che siano fatte più che altro false privatizzazioni
Cioè in sostanza o prendiamo il Banco di Napoli che corre Pantera fra l'acquisto da parte della Banca nazionale del lavoro
Banca pubblica non è una vera privatizzazione la stretto S.p.A. delli ricomprata perciò non è una privatizzazione
Insomma numero e dipinti pensasse che si privatizza facendo passare un'impresa da una sponda pubblica un'altra sponda pubbliche avrei detto che sta accadendo
Quello che diceva il ministro fanno un po'mi preoccupa perché
Lui dice ma è anche legittimo chiedersi in mano a chi vanno po'queste impresa
Ed è forse questo l'unico paese al mondo in cui si dubita dell'impresa debba andare in mano a degli imprenditori per eventuali analogo in ragione dell'abito rosso parlando già l'aereo era in quei nove anni preso dieci forse anche illegittima quella domanda ma una cosa agli italiani secondo me non vogliono più non vogliono che ci siano le imprese che avevano in mano ai politici perché quello che è successo con le partecipazioni statali esattamente come insomma esca dalle interferenze dei politici in fondo quello che ha dato la spallata finale a queste imprese a partecipazione statale
Chiedendo a un anno di occuparsi di cose che non sono proprie dei compiti azienda
Quindi noi non siamo soddisfatti del Savoia premeditazione notiamo che ancora vi sia c'è una cultura resistente teniamo molto che l'uso della Gorga riuscire
Combinata con le Authority
Significhi poi in definitiva il mio ingresso surrettizio dello Stato merito soprattutto della classe politica
A in quest'impresa dopo che lo Stato apparentemente riuscito con dalla dalla porta
E poi l'abbiamo un'altra cosa se lo Stato non molla il controllo dell'impresa non è priva d'invenzione mai pubblicizzazione risparmio privato
Se private entrano solo per la minoranza nella partecipazione a questo è lo stato che nazionali risparmio privato non è una polarizzazione
Però vorrei dire che il problema del mercato e per lo sviluppo se mi consente riguarda le privatizzazioni ma non solo questo
Vorrei dare un attimo le coordinate nelle quali io quando ho ragione di queste cose io penso che l'economia italiana c'è l'economia virtualmente molto forte
Che ha dei punti deboli questo è bene dirlo
Perché si è un po'depressi in questo periodo abbiamo un tasso di sviluppo che sembra il fiato di un bambino zero virgola sette per cento l'anno scorso e io penso che anche in quest'anno non sarà molto più alto
Però non ce li prendiamo troppo centoventitré ricordiamo che abbiamo un'economia virtualmente fortissimo
Abbiamo l'economia in cui l'esauriente sono le più risparmiatrici nel mondo
Legga risparmi ricevo
Abbiamo un sistema di impresa su tutto secondo me di piccole e medie più di quattro milioni librerie
E sanno produrre vendere confezionare il centro di New York io vado con qualche frequenza e modi familiari a New York nei cieli riottosi compresi vendono prodotti italiani
Ma lei
In Italia abbiamo un Cisco pesantissimo prende il sessanta per cento degli o dell'impresa ma anche un fisco cretino
E la cosa di notifica di più come economista perché forse fosse un po'più intelligente
Io dicevo l'altro giorno Visco
Che il ministro alle Finanze dovrebbe fare un'esperienza da imprenditore o almeno da grande professionista perché opposi potrebbe capire meglio che cosa significa produrre in questo lui indirettamente mi ha risposto in intervista che sbagliavo che anche lui è un uomo che si è fatto da sé ed io penso mi allegro di questa notizia perché sono un liberale ma anche un cattolico se lui dice che è un uomo che si è fatto da sé questo forze liberal onnipotente da una grave responsabilità insomma
Si riscoprono il pesante è così con poco favorevole allo sviluppo ma preoccupato ancora terribilmente della redistribuzione nonché la produzione di ricchezza esibisco superato che non può essere tollerato
Nell'epoca della globalizzazione
è questo il punto quando si parla di mercato il mercato non ce li non passerà impresso da un fisco proprio cioè quando abbiamo un eccesso di leggi si dice centocinquanta mila leggi io non so chi le ha contate che ha avuto questa pazienza ma si dice centocinquanta mila in Italia fra leggi regolamenti eccetera qui Guidalberto Guidi che il preside questa comincia di Confindustria difensivista vi sono tanti tutti gli interventi sarebbero credo sette mila in Germania e cinque mila in Francia
Anche qui questo coniugato con una pubblica amministrazione efficiente dà luogo a un cocktail veniva un supermercato perché io dico tante leggi ma ci fosse una pubblica amministrazione molto efficiente si potrebbe anche sopportare
E
Una pubblica amministrazione efficiente ma ci fossero poche leggi da adempiere si potrebbe anche sopportare ma l'ambizione di Ambon ricca di un eccesso di leggi e l'insufficienza così totale della pubblica amministrazione è un cocktail velenoso per le imprese per il mercato
Per un verso il secondo vizio pubblico che abbia
E poi via via abbiamo
Un mercato del lavoro mi dispiace non c'è più credo
Prego
Perché c'è stato un dibattito in Parlamento io mi sono chiesto nell'esaminare il cosiddetto pacchetto prego Treu di promozione dell'occupazione ha un bellissimo no
Mi sono chiesto ma queste sono le cose giuste per ridurre al minimo la disoccupazione questa domanda mi sono no
Non si riduce al minimo perché si sono ottenute contro si è talmente del DOCUP
Della necessità di preservare il potere dei sindacati che nutrono dappertutto
E c'è una tale manifestazione del tintore di dare libertà l'impresa nella nuove forme contrattuali più Europa conclude così ma scusate nere noi siamo in una economia di mercato ed economia di mercato di posti di lavoro l'iter le imprese
Se voi siete un Spini pregiudizialmente preoccupati ossessionato dall'idea che invece ha bisogno di dire l'impresa voi siete oggettivamente responsabili della disoccupazione perché io credo nel mercato sorprese possono creare costruire Cremona bloccando tutti nuovi sì vi dichiarate farebbe anche non annunciate
Contro la disoccupazione
Magari alla marcia proprio per partecipa anche chissà al Governo perché sono stranezze che succedono in Italia ma non sorgono le marce bisogna dare all'impresa il massimo di libertà
Neanche capitali ma ci sono le banche pubbliche ancora in questo Paese il mercato dei capitali inefficiente perché le banche il manager delle banche non ha paura per essere efficienti bisogna aver paura
Pongo in quale paura può avere un manager pubblico pensati e le sue sorti non dipendono dalla propria capacità non dai dai ruoli dell'azienda bancaria ma dal favore dei politici
Io fino a qualche tempo fa ha pensato più a Siena ci fosse sul Palio di Siena
Ogni cinque anni al rinnovo del consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena ci sarà un altro tipo di Parioli si scatenò cavalli corridori di ogni tipo in nessun Paese al mondo
La nomina di un consiglio di amministrazione scantinati tanti ovile confronti fra i partiti
Allora se le cose stanno così io credo che questo
Sono binario nature virtuale
Che l'economia italiana famiglie più ritornelli c'è un mondo piccoli e medi imprenditori non è vero che questo è il capitalismo delle grandi famiglie
Come dice la sinistra
Quelli che vivendo delle piccole familiari per medici e delle piccole e medie imprese io non voglio mettere in contrapposizione per carità piccole grandi
Ma parlando del modo in cui la sinistra presenta le cose in camere singole grandi famiglie
è sbagliato dirlo
Ovvero il senso in questo che forse le grandi famiglie le grandi industrie
Diciamo Swan sono vittima la politica dei governi in questo senso forse capitalismo delle grandi famiglie
Per esempio il provvedimento sulla rottamazione delle auto
Quella capitalismo delle grandi famiglie l'acqua va bene i risultati positivi li ha dati sì ma quando cesserà quel provvedimento la domanda di auto crollerà dopodiché lo rinnoviamo e continuiamo a rottamare io personalmente non era contrario un provvedimento
Di rottamazione delle auto ma avrebbe le vedo che il governo avesse prese la decisione di magari di autoproclamazione l'avrei preso ma perché solo pochi giorni fa aveva pensato la conversione politica indotto ineriscono c'è un problema di cultura politica
E devo dire la verità
Fin quando in Parlamento
Sono più rappresentati
Coloro che traggono beneficio dalla spesa pubblica
Di quanto non siano rappresentati coloro che devo pagare le imposte o un onere comunque di quello chiuso al pubblico
è molto difficile che cambi la situazione
è un errore che commise qualcuno del vile che in questo Paese
Cioè un governo di sinistra può fare una Napoli nel centro destra deriva da questa fin quando il padre Parlamento ci sono più quelli che rappresentano i beneficiari della spesa rispetto a coloro che si preoccupano dell'eccesso di tasse
E questa è una sciocchezza non potrà mai verificarsi solo cambiando ballabile
Un'ultima cosa definiscono forse un po'preso tempo però ci tenevo a rappresentare le mie coordinate
Per riformare questo Paese
E per Verdi largamente spazio al mercato a quel motore virtuale potente che dicevo prima
Bisogna fare delle riforme e le riforme le possono fare solo i governi che hanno vantarci
Una durata sufficiente e per carità non mi riferisco l'attuale
Perché perché morbidezze riforme sono impopolari nell'immediato
E benefiche a lungo andare c'è un governo sacche cambia una mente voi sapete da lavoratori lo vendi e sette otto mesi in questo Paese per cui il governo Prodi avrebbe già superato e potrebbe anche tornare nella avvicinarsi un po'via ma dico se un governo sa che una riforma fa una riforma è si prende tutto all'impopolarità immediata e poi il governo che verrà si prende i benefici
E gli effetti positivi non a farlo e l'arrivo
Ecco perché si è posto anche il problema delle riforme costituzionali è pare gli stia muovendo verso il semipresidenzialismo a questo mondo volti sì però
E Nicola ma si può andare tanto potere al presidente sapete da nominato direttamente
Io condividere queste preoccupazioni
Perché questo è un Paese in cui lo Stato ai troppo potente
Fin quando c'è uno Stato che decide più del cinquanta per cento della spesa nazionale fin quando c'è uno Stato che assorbe tre milioni e mezzo circa quattro milioni di forze di lavoro
Quale sostata il potere e quindi un sistema presidenzialista da molto potente al presidente
In uno stato del genere
Quindi direi sì alla semipresidenzialismo ma un forte passi indietro possa
E mi sembra strano e la sinistra invece si preoccupi del troppo potere del semipresidenzialismo non vorrebbe allargare ancora i poteri dello Stato
Lo
Io ringrazio Marzano per questo intervento di risposta di
Allora ministro Bersani è un intervento quelle in qualche modo se banche riecheggiare per la vecchia passione dice che governare gli italiani è molto difficile su tutto inutile questo congiura un problema con il quale forse ci ci si confronta da tempo come dire in qualche modo si confronta in un modo molto molto pieno molte esplicito
Ad una di in una dimensione che è anche politica mai azione che soprattutto sociale ed economica quella che viene ormai considerata quest'aria del Nord Est con tutte le sue peculiarità e allora ecco io volevo chiamare incalza Nicola Tognana proprio come dire in rappresentanza imprenditoriale di quest'area che ha avuto come dire grandi performances in questi anni che rivendica una sua peculiarità non molto spesso
E allora ecco volevo chiedere nella declinazione
Che lui immagina che cosa significa oggi un mercato per lo sviluppo nella nostra situazione grazie
Ma è una cosa complicata ma allo stesso tempo semplice da dire io credo che io non me ne frega la parte semplice c'era il vero il vero problema è quello di disboscare fortemente le regole e dire semplicemente che cosa è proibito
E tutto il resto è possibile farlo io credo che questa sia il grande cambiamento che dobbiamo temere
Ecco oggi nord est è stato citato un paio di volte
Io credo che sia doveroso dirà che non possiamo pensare che per un po'di scalmanati che vanno su e giù per i campanili si possano dire che tutto il Nord resta è fatto di ciò che e che nona a cuore il ragionamento complessivo dello Stato io credo che questo sia una cosa che così en passant ma ci tenevo a sottolineare quale il problema che per esempio noi sentiamo fortemente che sentono le nostre piccole e medie imprese io mi ero preparato un lungo ragionamento sui servizi che non faccio ma noi abbiamo una situazione di servizi che dovrebbero essere a supporto del sistema produttivo che non lo sono
Dall'altra parte però il il Paese nella sua globalità deve competere sul mai sui mercati globali e di conseguenza ci possiamo dividere le aziende in due grandi categoria le aziende che competono sulla struttura dei costi e queste aziende sono destinate pian piano a delocalizzare al di fuori di questo Paese perché questo Paese non può competere dal punto di vista della struttura dei costi perché credo che non interessi
Neanche alla maggioranza dei cittadini perché non credo che il nostro obiettivo sia quello di trasformare il Paese in un nuovo pezzo delle Tigri emergenti
Del dell'Asia
Allora questo Paese deve competere sui segmenti a più alto valore aggiunto a tecnologie più innovative sui segmenti dove mi pare in termini economici si gioca la leva degli investimenti
Ma come facciamo a giocare la leva degli Investimenti sì abbiamo una situazione di legislazione complessivamente non parlo soltanto dal punto di vista fiscale sarebbe troppo semplice
E troppo facile ribatte armi ributtare indietro a questo ragionamento ma io lo faccio in termini complessivi come si fa a giocare sul fronte degli investimenti per poter mantenere la competitività tenendo conto che dobbiamo ska spalmare
Però sul costo dei profitti come dicevo prima anche i costi di uno Stato a fordista che ha costi elevati che devono poi andare a finire
Sui nostri prodotti la strada non c'è come sta difendendo sì per rispondere alla sua domanda il Nord Est chi lavora sulla struttura dei costi punta a delocalizzare dei pezzi della produzione
In una logica che l'imprenditoria e io condivido vedo positiva perché punta a mantenere quello che resta qui
In termini di positività e diversamente dovrebbe andare a chiudere completamente
Chi invece cervello cui in buona sostanza Ramacci alimentazione una parte sposta solo quello che gli è indispensabile per mantenere la la competitività dell'azienda e quindi tenerla viva
Molto più difficile da chi deve giocare invece sulla leva degli investimenti perché e non ho quella che ce lo diciamo abbiamo speriamo per ragioni contingenti e che andando a terminare in tempi moderatamente rapidi abbiamo un prelievo che ci impedisce di essere competitivi su questo ma poi oltre a questo dobbiamo tener conto di quelle che erano le inefficienze che dicevo prima qual è il costo del denaro che paga un imprenditore italiano confrontato con il suo competitore
Europeo e qual è la qualità dei servizi che ottiene indietro se guardiamo un altro aspetto una RAM un'altra cosa importante come le telecomunicazioni
Anche qui a parte il fenomeno dei telefoni cellulari
Lo sviluppo che c'è stato nel nostro mercato in termini di reti
Integrata ISDN dati è molto limitato e sul fronte dei costi noi continuiamo ancora a pagare dei costi e sono molto più elevate di quelle degli altri nostri competitori quindi per questo
è estremamente difficile ed a cui viene fuori questo malessere che viene percepito in maniera più o meno corretta attraverso i media da parte del resto del paese del Nord Est ma quelli che io ho sollevato credo sono problemi che passano trasversalmente al Paese
Dalla provincia di Bolzano all'ultima della Sicilia anche se alcune regioni e così mi riallaccio Perù quaranta secondi alla tavola rotonda precedente hanno delle facilitazioni rispetto ad altre no e io prima né ed è questa la la chiosa che voleva fare durante il dibattito della tavola rotonda precedente
Sentivo che si diceva giustamente esistono delle aree del paese che è giusto che abbiano ma soltanto gli diceva
Il il ministro Treu perché e lì che abbiamo la necessità di fare sviluppo dove lo sviluppo c'è già questo non non serve sembrerebbe il sentimento comune
Però se da una parte cominciamo ad essere accerchiati da altri Paesi che sono più efficienti Dinoi
Diamo delle facilitazioni cioè alle aree che oggi sono forti non resta che la possibilità di declinare perché di andare verso il declino perché sono talmente strette in una serie di cose
E quindi soltanto nel momento in cui diventeranno meno forti anche a loro sarà riconosciuto la possibilità di avere certe facilitazioni ecco io su questo mi ritrovo molto sul ragionamento su quel pezzetto di fare aggiornamento che faceva D'Antoni dicendo che noi dobbiamo poter avere delle politiche differenziate
Evito di Torino ma non soltanto in una logica di dire chi è leggermente momentaneamente più forte
Non deve avere certe cose chi è momentaneamente più debole deve avere perché credo che questa possa essere un'operazione di brevissimo periodo che però nel medio e andare a quel due mila e cinque
Di cui abbiamo parlato potrebbe diventare particolarmente pericoloso per il Paese nella sua interezza
Grazie presidente prendiamo grazie anche però
Caro
E credo così abbiamo sentito molte volte citare sia nella prima seconda tavola rotonda i problemi delle piccole e medie imprese rapportati alla spesso come dire ai problemi di sistema spesso alla grande struttura dei servizi delle imprese pubbliche
Abbiamo sentito spesso toccare questo tasto un po'dolente come del costo del denaro che viene molto tiene molto sentito cioè un problema che in qualche modo come diversi collega questo ed è quello come dire della capitalizzazione
Della dell'allargamento dalla capacità patina di mezzi propri come dire spesso viene anche qui chiamato in causa come dire non poco funzionale sistema fiscale
Ma come per capire se questo tipo come dire di percorso cioè la convenzionarsi danaro soltanto in banca una regola come dire che non trova eccezioni o è possibile immaginare qualche strada alternativa vorrei chiedere una breve testimonianza al presidente del Mediocredito centrale della Lombardia per quello precedente grazie
Ma io vorrei fare
Due o tre considerazioni la prima e quella relativa al mercato
Alle volte appare come un'astrazione
Nella misura in cui il mercato viene considerato vero meccanismo
E non già una istituzione diciamolo francamente oggi non c'è più la diffidenza verso il mercato
Potremmo dire chiedendo scusa
A croce
Per il paragone
Che il motto è oggi non possiamo non dirci liberali
Tuttavia mi pare di poter sottolineare che reagendo
Alla crisi
Diciamo delle forme storiche di solidarietà all'ambiguità degli strumenti di intervento solidaristici noi forse stiamo andando tante volte nell'eccesso opposto
Nel senso che
Si rifugia AMMO in un liberismo che alle volte appare troppo raffazzonato
Il mercato deve essere mercato concorrenziale
E lento agiva apposta sull'aggettivo concorrenziale
Nel senso che bisogna che ci siano delle regole e delle pari opportunità di accesso per tutti
Il mercato è un far sì Complesso
è una fase dello sviluppo storico
Va costruito
Alle volte sembra proprio che il mercato
Sia inesistenti e da questo punto di vista ecco che anch'io mi chiedo
Se in Italia si stia veramente marciando
Verso un'economia concorrenziale di mercato specie quando il contesto pubblico e così via incerto e alle volte evanescente quando il contesto pubblico è di questa natura ciò che va avanti
è la mano invisibile di antica memoria
Sotto le speci di una di un sistema privatistico di di pianificazione
Magari ad opera di salotti buoni
O magari ad opera diciamo di settori re gli emergenti del capitalismo di Stato
Il mercato quindi di va costruito e va costruito attraverso legislazioni codici Attraverso dei passi culturali che ancora debbono essere compiuti da questo punto di vista
Qua il mercato e forse più sofferto e forse più qualcosa che ha a che fare con le piccole e medie imprese
C'è stato un periodo della nostra storia economica dal settanta agli ottanta ottantacinque in cui veramente c'è stato il rischio di perdita dell'imprenditorialità
C'era una grande impresa l'assoluto la grande impresa che colloquiava con un sindacato soletto con un clima sociale depresso
E un'opinione pubblica internazionale piuttosto diffidente
In quel periodo cibi oralmente ha operato chi veramente si è confrontato col mercato è stato tutto un insieme di piccole e di medie il prese
Che hanno continuato a lavorare a creare lavoro e a creare occupazione
Oggi queste piccole e medie imprese hanno una dimensione internazionale e si confrontano con la globalizzazione
E con tutte le flessibilità relativi alla tecnologia relative alla finanza relative ai nuovi fattori produttivi
Da quest'ultimo punto di vista vengo a introdurre un argomento molto importante dicevo prima che il mercato talvolta evanescente o non c'è ma guardiamo al mercato dei capitali
Questo sistema
Parliamo di banche è sempre stato un sistema bancocentrico
Alla banca tutto è affluito e dalla banca tutto e defluito ora la creazione di mercati finanziari presuppone tutta una serie di passi
Legislativi istituzionali una crescita della cultura finanziaria che ancora qualcosa
Per la quale noi siamo inattesa oltretutto in Italia per la creazione di un mercato dei capitali manca ancora una massa critica adeguata
Noi abbiamo pochi società un po'di ritardo insomma adesso nel adesso c'è ed è positivo ed è positivo questo dinamismo perché tocca persino le imprese a carattere familiare imprese a carattere familiare che vogliono ovviamente rendersi più autonome come impresa rispetto alla famiglia e che hanno bisogno di convincere possibilmente anche gli investitori internazionali affinché diano dei contributi al sostegno finanziario dalle impresa
Quindi ben vengano le privatizzazioni dalla Borsa
Ben venga il mercato dei titoli per le piccole e per le e mail medie imprese
Ben venga diciamo questo recupero del mercato
Fondi comuni fondi pensione mercati telematici perché tutto questo veramente può riuscire a dimostrare che il mercato
Quando è veramente tale può diventare il primo e più sicuro motore dello sviluppo
Però imbeccato non ci vuole essere soltanto un'evocazione tecnica
Chiediamoci un momento perché in Europa il mercato Langue
E invece il mercato galoppa negli Stati Uniti
Galoppa il Giappone
Perché c'è un fondamento etico dietro queste
Diciamo in tendenze economiche
Gli Stati Uniti sposano la globalizzazione e il mercato perché a un un disegno di presenza nel mondo
Un disegno se vogliamo imperiale
Come guardiani non più soltanto dell'Occidente ma dell'intero mondo
I giapponesi hanno un capitalismo sarà di rivincita sarà diciamo di presenza del momento ma c'è una finalizzazione in Europa in Europa mancano i grandi progetti
Mancano le idealità lei le scelte politiche si va nel conservatorismo sociale Chierchia veramente voglia di rischiare danno
Si citava appunto la legge sulla riprogrammazione anch'io credo che negli Stati Uniti una siffatta regge non sarebbe male stata fa chi è che in Italia o in Europa ha veramente voglia di mobilità chi ha veramente voglia di rischiare se sapendo che i rischi non voglio non vengono socializzate
Ecco tutto questo e qualcosa che ci deve essere che che deve i interrogarci intorno alla dimensione motivazionale ed etica dello sviluppo
Senza della quale è difficile che il tandem forse a marciare bene
Presidente Caloia mi pare questa anche una
Sollecitazione interessante apre
Apre la prospettiva di di repressione molto interessante intanto Dinoi che abbiamo fatto un passo in avanti rispetto ad una situazione di cui fu protagonista
L'attuale presidente del Consiglio Prodi quando era presidente dell'IRI fu invitato ad annuire autorità sovietiche della glasnost allora fare dei corsi a quello che era un po'testardi spendere
Politico economico e dopo una lunga lezione sul mercato spiegando i vari vantaggi che il mercato come poteva comportare in tema di riduzione dei costi in termini di efficienza alla fine si alzò in uno di questi tempi la nomenclatura non è una sto non è una battuta la storia vera e disse questo è stato la ringraziamo di questo intervento molto preciso
Abbiamo capito il vantaggio mercatura potremmo avere di questo mercato un indirizzo un numero di fax al numero di telefono
E questa proprietà la diceva lunga su come come dire
Portare alla cultura del mercato sia un'operazione molto
Non è molto mai ricordato tutto
Nell'ambito di quella luce libera professione veri e propri
Prevede un grande futuro all'economia celibi e l'anno dopo ci fu diventarono inutili
Perverso a cui è un problema
Cioè comunque che andrebbe sembrerebbe gioca con carburatore
Battuto il Marsella diciamo che comunque questo CIPE l'idea di come sia difficile effettivamente come dire arrivare ad una consapevolezza anche ideologica del mercato
E allora io per lui vedere crescere rapidamente nulla rapidamente una testimonianza la testimonianza e quella di Carlo Pinardi che e abbiamo presentato come questione connessa alla Bocconi ma che soprattutto io invece vorrei ascoltare come testimone di un'esperienza imprenditoriale
Come dire rapida e di successo
Come creatore ideatore e creatore poi realizzatore di una piccola o media non solo definisca lui società se mi consente questo termine il materiale ma so ecco allora vorrei capire come è possibile utilizzare il mercato per esperienze di questo genere oggi
Grazie chiederei che dittatura nel tempio prevale il vincolo dalla brevità che contraddistingue tutti interventi azienda per l'estinzione dell'udito un rischio da evitare da dunque
Ricollegandomi a un po'dalle cose dette quest'oggi voleva fare qualche breve cenno alle idea Cuneo modalità che ritengo possano essere di aiuto arriva anche ed esecutive per tutti allora per poter favorire la nascita di imprese come la mia
Beh molto semplicemente azienda che non esisteva alcuni anni orsono adesso impiega duecento persone
Tutte le facce mo'
Sarebbero diciassette dipendenti ma preferisco evidenziano in diciotto e con me
Tutte facciamo
Cento per cento valore aggiunto perché c'è un servizio costo medio per del indipendente compreso il fatto di segretaria di centoventi milioni
Un po'di più poco il più quindi c'è fascia alta del mercato del lavoro insomma previo e
E però la riflessione che facevo è che un'azienda come la mia se l'avesse costituito adesso probabilmente non non sarebbe neanche nata per il semplice fatto che rispetto a cinque sei anni fa quando l'abbiamo avviata
Oggettivamente le situazioni la situazione ancora più sfavorevole da questo punto di vista volevo collegarmi ad alcune cose dette qui quest'oggi a me sembra che tu per via il all'esecutivo in questo momento di mostri una lenti Tezze essermi
Se mi si consente nel comprendere alcuni degli elementi essenziali che debbano essere comunque considerate mi spaventa quando è presente il ministro Tremonti sempre non c'è più
Dice che bisogna verificare sottoporre a verifica la bontà del del lavoro interinale sia preferibile alla lavoro nero francamente non vedo cosa ci sia da verificare ammessi paventa ancora il fatto che siamo tuttora in una logica di Stato mamma di distratto
Più che altro è uno Stato ma Trigno
E non si da alcuno spazio a un uno Stato giovane proprio promotore di sviluppo creativo nel senso positivo del termine anzi vedo una creatività che personalmente mi spaventa la creatività per esempio di di di
Sotto il profilo fiscale sarà veramente difficile di ascolto se potete darci ancora non più di un quarto d'ora collaborazione poi per prenda l'impegno a chiudere entro quattro prova per cortesia in una condizione ambientale accettabile grazie
Sotto il profilo fiscale noto che le innovazioni vanno in una direzione e costituire di realizzare per esempio i direttori era come si chiama bene lì era però per le aziende fino alla costituzione fatto salvo che nella delega si cambi
Di fatto da
Ha detto stesse del del ministro al ministero del Finanze va a colpire nelle aziende molto indebitate
Con scarsa o nulla redditività che a me sembra strano corrisponda alla fattispecie della dell'azienda giovane dell'azienda che nasce ora mi spaventa ancora
Mi spaventano ancora i principi che vengono ancora una volta proposti con me
L'istituzione di un di un istituto del minimo vitale mi spaventa il fatto che si vada verso la costituzione di borse di lavoro tra l'altro
Di solito si sente parlare di borse di studio non di borse di lavoro credo che siamo l'unico Paese al mondo in cui si pensa a questo meccanismo al prestito d'onore quindi al meccanismo delle delle commissioni del del era diciamo doveva doveva stabilire statuire appunto distribuzione di di finanziamenti
Quando invece ritengo che per esempio eliminando alcuni costi per esempio i costi del i costi relativi alla costituzione delle società per esempio eliminando i costi del notaio i costi del del venga che deve che deve spendere in partita IVA in
Costituzione nei libri sociali eccetera spende sei sette milioni si ottiene lo stesso risultato senza dove dove nemmeno nominare delle commissioni che poi allora Berta costano e via dicendo
Al contrario sempre in questa direzione non mi sembra che si faccia nulla per agevolare chi investe nelle nuove impresa e quindi in data in cerca più a destra
Quindi di fondi chiusi non si fa assolutamente nulla anzi l'unico a beneficiare di un di un azienda era in cerca veri dei profitti eventuali di un'azienda e Venture Capital il ministro mistico che
Dati ai figli
Incamera il settanta per cento dell'eventuale beneficio
E poi così così e via dicendo ultima segnalazione
Mi sembra che se lo Stato vuole fare cose
Effettua realmente efficaci potrebbe cominciare con il e il panno di anni esperienze ditta grave colonna tempestività i propri fornitori e non è possibile spesso e volentieri
Otto in via si ottengano a venti CM induttori nel sistema al Tesoro beninteso non c'ha pagato un anno e quattro mesi dopo follia cominciamo a fare in modo che lo Stato
Introdotte credo vettura in qualche modo tutelati
Allora con una sciarpa invece a pensare a cose strane a rimettere in moto l'economia pagando i fornitori e lo Stato in trenta giorni ma in termini e in tempi accettabile ultima passione azione visto che vogliamo accelerare al massimo i tempi ultima considerazione io non credo allo Stato imprenditore non solo per esperienza pratica rispettiamo tutti i giorni ma non credo per una semplice ragione non è possibile
Che una organizzazione possa funzionare quando l'unico criterio per di avanzamento di carriera è ancora quello dell'anzianità ma preesiste al mondo che una organizzazione possa funzionare con questo con questo sistema e di fatto non funziona e di fatto distrugge il sogno il lavoro delle aziende come la mia che verbale giusto per concludere potrebbe assumere tranquillamente altre persone anzi vorrei anche farlo
Ma
La senatrice né in maniera piuttosto è una caccia al mondo che sembrava a dare a parità di costo del lavoro si trova a dare il quarantun per cento in busta paga rispetto a una società fatto fare il conto giusto l'altro ieri
Una società si fosse basata a Lugano settanta chilometri da Milano sessantacinque chilometri a Milano a terra svizzera non mi sembra una un Paese particolarmente sotto il risultato
Oltretutto dove diversamente creando un'attenzione vera noi non sappiamo cosa crediamo padrone il il dal mio stesso dipendente pagherebbe sessantadue incasserebbe il sessantatré per cento del proprio stipendio bene in queste condizioni
Potessi occhio ovvero il condizionale
Credo che altre quattro cinque posti di lavoro in questo momento in queste situazioni è ovvio che e questo crea svantaggio competitivo e così via grazie tornare per una testimonianza molto molto precisa
Adesso la parola Confessio
Col professor Penati allora questo mercato una via dello sviluppo una via mi pare pubblicata l'unica cosa su cui i nostri interlocutori saranno sono d'accordo ci sono però
Un po'di interpretazioni un po'di declinazioni diverse cose dovessimo ipotizzare due o tre tappe
Per i prossimi sei mesi che cosa dovrebbe immagina
Mi prendo la libertà di girare un attimo la domanda per rendere forse la risposta più piccolo visto che sapeva coniugare per l'abbiamo una riserva riserverebbe il suo problema la la conduzione under ventisei minuti un'altra brevissima allora tutti vogliamo invecchiato tutte le nuove e più vogliamo le privatizzazioni tutti vogliamo più libertà tutti vogliano più flessibilità non sono in quest'aula in questa stanza
Ma credo il Paese c'era libertà meno Stato più mercato più flessibilità e la parola d'ordine la domanda giornate sorse naturalmente non è che non l'abbiamo perché continuiamo a fare congressi convegni chiedendo di mercato più libertà in uno stato
A perché il mercato dei congressi non è male
M. categoria senza stare male ed è stata l'unica cosa che competitiva nella relazionale presente Marcegaglia c'è un lungo elenco di rigidità e mancanza di mercato e per rispondere lasciatemi aggiungerà altre rigidità e mancanza di mercato che non sono state menzionate va infatti zappe per esempio
Appunto al settore Servizi si terrà i servizi pubblici a gas elettricità telefoni ha proposto eccetera
Ci siamo giustamente abbiamo dato molta attenzione al fatto che lo Stato fosse come il cinquantun per cento
Giusto giusto che i privati abbiano al cento per cento Remedy riproduzione però su questo mi sento ad e condivide restano in disaccordo
Con il ministro Bersani un attimo prima perché è vero marchiato non era vero un monopolio del gas in mano pubblica in mani private benissimo avere al cento per cento delle rimarrà potevate non mi sta assolutamente bene
Che sia un monopolio che compra distribuisce anzi trasporta e distribuisce il gas
Quindi il vero appunto a mio avviso è quello di trasformare il settore Servizi settore competitivi
Quindi questo è la vera privatizzazione l'occasione per creare mercati altrimenti non abbiamo le reti ISDN basso costo finché a Telecom ma di fatto in mano può quello che mi sento in disaccordo accollato al ministro Bersani è come si fa beh parlo sempre per Rizzato vennero semplificava scorporare
La la SNAM che acquista e distribuisce il anzi che trasporta il gas e fare completa per chi acquista Liga scontino ristorni esce quindi scopriamo l'Italgas disposizione scopriamo la SNAM mettiamo a pezzi
L'ENI sul mercato quindi credo che le non sto a dire le stesse cose sulla stette sulle eccetera le soluzioni ci sono
Ma la mancanza nel mercato ne sono i servizi pubblici alcuni piccole lenti qualsiasi cosa ne facciamo abbiamo in cozzare contro un ordine professionale un notaio un geometra gli ordini professionali sono dei tanti piccoli monocorde
E l'estrema unzione Berta distribuzione una sera di licenze regolamenti monopolio le locazioni immobiliari Altromercato il mercato dei capitali pensioni non sono le banche io da economista la liberista vero nascondermi novecentosettantasei come liberista qui in tempi non sospetti piacerebbe avere anche un po'più di competizione del mercato il diritto di proprietà che non credo abbiamo a sufficienza in Italia
L'ultimo enfasi è sul mercato il capitale umano gli economisti legale capitola mai fatto perché all'insuccesso benissimo guardiamo il mercato il capitale umano le università vogliamo dire che l'università Leonessa italiana è l'esempio perfetto di un mercato che protetto regolamentato ipergarantista è vero è così il professore universitario a stipendio fisso no copiarla il posto di lavoro alla flessibilità all'università non sa che cosa sia
Perché è questo lunghissimo elenco per arrivare alla risposta che sostanzialmente guardando oltre a sei mesi per sé Nesta traiamo non credo che rivela tanto da capitali perché la ragione è molto semplice mancata una un free lance
Liberalizzare avere mercato significa che nell'insieme il Paese stava meglio abbiamo evidenze empiriche
Tutti noi lo sappiamo
Problema è quando si libera dell'Asia si genera una grandissima redistribuzione del reddito molte persone perdono molte persone guadagnano avendo ristretto avendo creato tantissimo Napoli noi abbiamo in fatto messe le premesse per creare questa grande redistribuzione
è volto a quando si libera Arizona quando si è anzi vuole passare un vero mercato sia che gli interessi di tanti piccoli monopoli Castrignano pronti per il loro monopolio e d'altra parte l'interesse generale non può coalizzarsi contro gli interessi particolari da un esempio concreto molto piccolo
A
Un grande vano poiché quello che le dico ai giornali si può comprare Alitalia il giornale soltanto le dico edicola che cos'è un monopolio data una licenza del Comune sul suolo comunale ci vorrebbe pagare per alzare la distribuzione del giornale ma penso di sì però non ci riusciamo
Quindi pensavo che se non riusciamo a liberalizzare il mercato regionali delle licenze all'edicola o applicativa le farmacie comunali con casi simile cosa ho dei dubbi cruciale ma privatizzare e liberalizzare un mercato Neji elettrica
La seconda ragione di pessimismo e che non c'è in Italia lo scritto un pratico al mercato e qua propriamente nessuno dei primi due rappresentanti di opposizione al governo né con Dio da diciamo economista guarda molti dei programmi del partiti politici francamente non vedo nessuna differenza ci metto dentro la lega anche in questa non c'è un partito incaricato del mercato e trasversale qualcuno ha detto prima che ci vuole il mercato sono poche persone sono probabilmente imprenditore che devono essere sono costretti a operare in mercati competitivi
E sono giovani ma abbiamo distribuito troppe monopolio troppo restrizioni per potere generare una constituency che i generi un partito del mercato
E su questo dare dire una cosa torniamo io per esempio dell'ENI
Ma chi ha fatto le barricate quale partito politico impediamo c'è anche la lega ha fatto le barricate per creare un vero mercato competitivo nel settore del gas quando ho sempre pensato vieni io non mi ricordo nessuna dichiarazione di nessun esponente di nessun partito politico
è a allora
Cosa fare quante volte abbiamo sentito il suo padre ore quanta ventinove sentito ha invocato il modello americano ci arriveremo mai revocare i benefici del modello americano i costi due risultato due corso due conseguenze non costi del modello americano se si liberalizza
A chi verdi più guai più non parlo solo al mercato del lavoro dipendente in qualsiasi caso otto anni commercianti imprenditori se noi guardiamo alla distribuzione del reddito
Io l'economia liberalizzata la distribuzione è molto più ampia che in un'economia protetta ottima a ripeto chi ha Cimei ritocchi a può giovare degli sciocchi produttività guadagna di più quindi la il qualità il risultato di una liberalizzazione sono e vogliamo creare il mito dell'equità non avremo mai la liberalizzazione seconda cosa importante
è vero che negli Stati Uniti la distribuzione del reddito e meno equa più distribuite ma attenzione
Tutti gli studi che vanno a guardare come le varie corti di reddito si muovono nel tempo in altre parole qual è la probabilità che chi sta in alto
Nell'arco della propria vita cade in basso una distribuzione del reddito chi sta in basso Cavinato beh vediamo che c'è un enorme mobilità del reddito
Ha tra libelli di distribuzione in altre parole la probabilità che vola molto ricco negli Stati Uniti durante la vita agli enti Padova
Non può avere una riduca nella diciamo classifica del relitto
Enormemente più elevata che l'Italia Italia chi è in alto sta in alto o altre proprietà di rimanere in alto che ha invaso alte probità restano in basso questa mobilità tra corti di reddito è una conseguenza della liberalizzazione del mercato la vogliano
A io penso di no
Un tema e chiudo a molte volte anche sì ho paura esplicitare
Le proprie Branson aveva dato e faccio riferimento per esempio alla destra
A ho chiesto per l'unica occasione godo da largo un esponente allega gli ho chiesto benissimo e della Padania
La serata d'anni sarà l'economia come un po'anche o sarà come il Belgio o come gli Stati Uniti cioè quali sono i rapporti economici fondamentali della Padania non mi ha risposto
Ho parlato anche a un a un un convegno di di un movimento che vuole il federalismo nel Nord-Est giustissima benissimo federalismo per fare che cosa
Per voi abolire la licenza di commercio avvierà un nuovo diritto al lavoro è la risposta è stato dapprima dato circa il il federalismo a in modo che ne possiamo deciderà se destini poi decideremo
Ecco alle viso anche queste risposte mi fanno pensare che avremmo tantissimi convegni che pratica era nel mercato in bocca nel mercato manderemo avanti come teste d'Europa cioè prenderemo il minimo di mercato che bene o male dovremmo accettare
Grazie occorrerà
Allora anche qui io credo di potermene giocare la droga volontariato esplodesse del dottor Carofiglio calato vicepresidente questi la lepre
L'accordo è arrivato sollecitazione una cosa che ho sentito professore adesso che sinceramente mi preoccupa che se è vero che c'è un partito trasversale del mercato prima delle nostre tesi Emma ha detto che c'è anche un Marte un partito trasversale non mercato quindi questo a questo punto un problema perché bisognerebbe cercare da un punto di vista economico
Di spostare alle cose potrà requisito per quanto si riesca ad avere quanto meno una maggioranza e minoranza da questo punto di vista l'unica cosa che posso dire commento di quanto ho potuto sentire fino adesso mi scusi ministro secondo me oltre alle mega privatizzazione ventuno tre seri problemi più piccoli quali potrebbero essere per esempio quelli che tutte le municipalizzate
Anche quelli se vorrà privatizzare probabilmente è più facile dell'ENI
La considerazione piccola che vi faccia che è più facile a questo punto fa spuntare un limone da una quercia piuttosto che avere mercato in Italia credo di capirne
Comunque vediamo poco c'era qualche giovane imprenditore c'era Massimo Lugli voleva fare la domanda
Ti porto
Sì sì
Ma voi lo sapete perché se vi capita di vendere del materiale rotabile usato non per l'età questa relazione dello Stato italiano perché esiste un regolamento interno che non permette alle Ferrovie di venderlo ma lo possono solo rottamare
è un esempio io mi ero preparato un delle considerazioni ma gli interventi che ci sono stati mi hanno mi hanno preceduto e sostanzialmente anche Michele pochi secondi fa ha detto che al di là di fare grandi progetti di parlare di
Jana
La protesta che si unì tutti i giorni è una protesta che deriva da un divario fra due velocità due velocità che chi è sottoposto al mercato
Vive drammaticamente perché il mercato gli impone proceda sempre maggiore giorno per giorno e dall'altra parte dei vincoli e c'è tutto un ci sono tutti dei settori protetti a partire dalla pubblica amministrazione per arrivare a ad altri settori protetti anche privati che il mercato non lo conoscono assolutamente questa è una cosa che non è più sopportabile
Venendo al concreto ministro Bersani visto che il suo ministero quello più degli altri forse collegato al mondo dell'impresa ad esempio esiste un progetto che preveda di ricercare dei servizi delle attività che oggi magari sono fatte nel ministero portandola all'e sterno ottenendo più efficienza e magari un dimagrimento fa forte e incisivo visibile c'è una piccola cosa da un certo punto di vista non risolve i problemi del Paese però sarebbe un segnale forte che ridurrebbe l'insofferenza che voglio dire purtroppo giorno di giorno in giorno si manifesta fu forte è possibile parlare di questo o è uno dei tanti tabù di cui purtroppo non possiamo neanche parlare o se mai questo Paese facciamo peccato
Faccio qualche altra così quello raccogliamo Chandra
Cardone cantando a Roma
Mi è una considerazione che si lega ad un passaggio delle relazioni di Emma Marcegaglia e che riguarda il fatto che esista un partito trasversale contrario a quello che il mercato la domanda che faccio ovviamente rivolta professor Marzano che ne conosceva molto bene stimiamo perché venuto molte volte da noi ne conosciamo diciamo alle con vi
Liberisti porto un esempio che purtroppo
Coinvolta io se ne è presente il gruppo giovani quindi nativo direi direttamente a giugno verremo chiamati come cittadini ad un referendum sulla privatizzazione dalla centrale
Troppo o se è venuta che la
Aggregazione trasversale contro l'abilitazione alla Centrale latte adesso potrò cinque dati che chiariscono anche situazioni sta questa azienda
Disavanzo annuo di venti miliardi debito pregresso di trecentoquattordici miliardi
Indebitamento della Centrale latte che pesa sulla bilancio comunale tre undici per cento ogni romano paga ventisei mila lire in più dieci per quello che riguarda appunto la la situazione da centrare la e beffa delle beffe dobbiamo fare un referendum che costa dodici miliardi referendum consultivo dico l'aggregazione che appoggia
Prima che comprare la riduzione del latte dei
Di Rifondazione che ovviamente direi da viene dato per scontato e purtroppo anche poco quindi Alleanza Nazionale e alcuni rappresentanti di Forza Italia per cui la domanda che faccio professore e cerchiamo anche in queste che sono piccole Previti d'azione ma importanti perché Petruska tocca nelle tasche dei cittadini
Pensa se possibile
Di comportamento e quindi cercare di
Su quelle parti dei dei test ciascun raggruppamento che sono contrari alle Previti pressione grazie
Grazie l'altra domanda aveva da Marco dopo di Cagliari buongiorno buonasera a tutti e anch'io avrei una domanda da porre alla al signor ministro stavamo parlando a proposito di mercato di concorrenza leale ma allora io mi stavo ponendo questa domanda
Non è forse arrivato il momento di stabilire anche per le cooperative preesiste ma delle cooperative le stesse regole gli stessi obblighi e le stessi oneri che pagano che pagano le visto che operano sullo stesso mercato io mi domando che cosa intende il il Governo fare proprio a questo proposito e vorrei anche avere e dal professor Marzano perché sempre molto interessante grazie
Proposte abbiamo luogo arrivavano
Novanta
Dom sulla
E poi sono coperti
Dunque
Però
Cosa qualche problema va cioè
Sì siamo molto perplessi non sulle privatizzazioni ma ci son certe procedure di privatizzazione per farla Muntoni Breva e noi pensiamo che la privatizzazione o non è un affare privato delle cooperative questa la risposta che dopo la prima della cena per quanto riguarda le altre cose che sono state vedo che c'è e ci sono i liberali dappertutto però insomma che appartengono a forza politica che ha ritenuto di dare a me economista liberale questo prestabilito avevamo cinque o sei quindici anni fa di economisti liberali in Italia adesso si è diffusa questa questa etichetta e la funzione di responsabile economico di Forza Italia deve pure avere un significato eccessivo come economista liberale parliamo infatti siamo stati poco al governo
Ma abbiamo ridotto la pressione fiscale abbiamo detassato gli utili in sì abbiamo fatto alcune altre procedure ti metti che andavano nel senso del mercato siamo stati senesi se fossimo stati cinque anni moltiplicate un po'nelle proporzioni dovute questi provvedimenti e quello avremmo potuto fare certo non avremmo pensato di fare tempio i lavori socialmente
Selettivi futili i lavori socialmente futili non avremo fra e avevamo anche presentato un progetto di riforma previdenziale quindi il problema voto sette la popolazione invecchia e di fronte a lavorazione dei vecchi all'attuale sistema previdenziale
Va al crac chi vuole riformarlo vuole la sopravvivenza a riflettori spenti
Non vuole toccarlo ne vuole la fine e vi dico una cosa rapida per concludere problema della invecchiamento la popolazione io
Già nel corso io ho assistito al seguente colloquio fra il padre e il figlio
Pare diceva sono le nove e mezza e tu non hai ancora a scuola Ezzelino risponde a papà non vuole andare a scuola per tre ragioni perché mi annoia se la scuola perché i ragazzini prendono in giro perché preferisco passeggiare nel corso valori pare si era avviata dei Priore sapido tre ragioni per andarcene sapendo che è un dovere la seconda è che ai cinquant'anni era terzo che se il preside si può ecco se va avanti così questo invecchiamento assisteremo
Grazioso e portare acqua parole
Allora ministro Bersani
Diciamo sollecitazione molto brevi
Nato dell'antimercato chi ha scriviamo e diciamo ai due ma e soprattutto come farli anche ex vi è arrivare in emersione cioè non avrei no mai partiti
No i partiti sommerso l'emersione e poi mi pare
Ecco alcune come dire congolese sono state
Che sono state
Sottolineata ad esempio questa vicenda degli acquisti dalle diciamo erano più degli accenni polemici e invece questo problema
Come potrei dire della competenza leale no fra le piccole nell'impresa è un sistema cooperativo che molto cresciuto e che la domanda è si giustifica un doppio binario doppio regime tanto su questa cosa le cooperative RAI andare a vedere l'evoluzione della situazione precedente
Diamo alle coop
Pare che fatto salvo il punto che essendo l'opposizione costituzionale di Samo di questa articolazione tipologia di imprese quindi dove lo riconosce uno specifico che è poi stato inutili naturalmente i
Delle cooperative per tutto il resto sta procedendo un'armonizzazione fiscale sotto ogni profilo le cooperative si stanno lamentando del governo dell'Ulivo si dice forse se approfondito un attimo il tenore ne ve ne accorgete do io parto per rispondere a questa cosa perché c'è il professor Penati perché anch'io sono si innesta dico la verità però
Siccome a b e si può sempre essere perfettibili io credo che dovremmo cercare di individuare quali possono essere quelle forze motrici sua il partito protestare quest'edizione sanciamo o meglio
Che era una sega l'individuale ma una assieme di forze che sono contro a un'evoluzione regolata di mercato ad andare alla ricerca di forza che potenzialmente possono essere a favore io Cré do che c'è un'evoluzione di una figura sociale
Che si può chiamare cittadino lavoratore utente che percepisce sempre di più che ieri si contrattare il salario ma deve appagare che le tariffe sonde bolletta diritto dei servizi e così via dicendo assieme a una Nigeria di soggetti di piccola e media impresa c'è più penso che questo sia su questo dovrebbe far sentire di più che ha interesse non alle gran decreti stiam parlando di piccole cose quanto costa in gas che arrivasse posso prendo da una parte diverso no quanto costa recita che aveva che servizi telefonici o alquanto mi costano e così via dicendo e francamente io il pessimismo via dal fatto che anche chi potrebbe parlare e avere voci su questo ti a questo dito non sento moltissimo prendiamo per esempio la discussione da poi voi sindacati abbiamo sentite ancora benissimo chiederà Cofferati più flessibilità e il nord e il sud ok ai contratti stiam parlando di cose ma
Vogliamo prendere in parola le affermazioni che Cofferati fa spesso dice be cerchiamo di stabilità dei meccanismi di equità nelle cose che tu diamo fa benissimo allora anche dal punto di vista sindacale salariale ci sono oggi delle iniquità perché il carico della competizione in sassi che son nello zaino partite camminare correre ce li hanno solo alcune livello rivale mio Ministero sono i testi sono i meccanici uguali dei colibatteri sai quante ne esalta di gente però c'è una fase vigente al riparo di questa cosa qui non bisogna buttare Susan attualmente bisogna bisogna avvenuta appare come servizio attorno a queste cose e attenzione non confondiamo le tolto il poema privatizzazione ripeto ma voglio dire l'assicurazione
Mi perviene umana no non vogliamo dire che a un mercato perfetto per il fatto che la presenza pubblica realizzazione si arrivi sia esecuzione sia così c'è così ridotta no non è un mercato perfetto
Vogliamo andare sulla distribuzione carburanti vogliamo andare sul sistema bancario vogliamo andare io credo che ci sia possono esserci forze motrici
Di del processo di apertura del mercato se si punta bello
E se non ci si fa deviare Ettore Malacco le sul tema prego
La seconda la questione scambiabile le azioni e tanti saluti nel cielo Fund intermediare ma non è questo il problema col ciclo dannati con l'impresa dal fatto sostituire un monopolio Gomorra privato lo spiano ci guadagni
Rudy professor Penati io posso accettare questa io ho sentito l'obiezione diceva allora fate
Potevate la SNAM no nessuno non c'era neanche virgola comunque voglio dire nel sistema esame però avevamo le otto posizioni certamente ecco
Ecco io rispondo così quando HP la mia esperienza quando capitò Da Rin
Ieri la prima polemica fu perché non cominciate a vendere l'ENEL questo colpevole
Cominciare ad
Lo vendi così come tutti dicono bravo perché è cominciato mentre e ci ritroviamo una situazione in cui
Io ritengo verso che passando con difficoltà anche forche caudine di un sistema molto intricato che ha resiste Henze politica ne sappiamo no culturali vediamo il dibattito che sa che il Parlamento caro posso Marzano vogliamo andare a vedere le mozioni che sono state presentate in Commissione attività produttiva sul per ma apertura del mercato elettrico vogliamo andare a vedere dove stanno le aperture dove stanno le chiusure
Ecco io però non ne faccio un puntate che capisco capisco capisco è un problema appunto trasversale ma delle volte punto sessanta una parte né dall'altra inopinatamente inopinatamente io dico prendiamo la per il tessuto alcune si può perché cerchiamo da Riva concretamente l'obiettivo adesioni il vero ma bisogna rompere diciamo spacchettare dei pezzi di produzione per questo Paese qua se uno l'affronto dice da domani mattina bisogna vedere il trenta per cento dei centrali e la gente percepisce che sta mettendo all'asta delle centrale uno che è nel senso di Brindisi all'impressione che diventa la città
Se comincia a capire che lo spacchettamento può voler di gli investimenti nuove iniziative industriali mettersi sul fronte nuovo
Non sento più resistenze
Non sento più resistenti e la tenacia anche
Panorama mediaticamente
Poi passa io non solo per la polemica mi interessano le cose concrete però quando mi citi erano ecco voi avete avuto poco tempo poche occasioni per esprimere questo vostro c.t. liberale le nomine la lontananza dei partiti eccetera eccetera però anche non abbia avuto molto tempo se andiamo a vedere per esempio diamo un caso stent le se le nomine e dei nostri
Sepolto tanto Bassam punto non non stiamo dicendo ai sette mi va bene o no autonome sette minuti noi noi non lo si potrà dire che verso stiamo parlando viene stava parlando di distesa non ci vorrete dire sento s'impone anche l'Atletico posta cioè dell'annesso delle managerialità che la politica non controlla questo la critiche ci viene adesso queste le petizioni avesse nel dibattito i consoli parlamentari tutti i santi giorni ecco bisogna che ci diamo qualche rischio in questo percorso crea un percorso che si può far secondo me ecco cercando di lavorare nelle condizioni date comprende due sono resistenze però alzando anche il tiro della battaglie su alcune su alcune di queste cose e io francamente credo e anche proprio sociali ecco le figure sociali ritorni Ali anche credo questo punto quello letto prima per molti versi è dove sono i gli oratori io penso questo tema potrebbe essere dispiegato meglio potrà essere dispiegato dispiegato bene dopodiché io lo so benissimo che siamo in un o li potrebbe non è che all'inizio del secolo qui ci fosse un capitalismo c'è la storia pesa non possiamo immaginarsi miracoli ecco da qui al due mila due mila cinque due mila e di insomma però un mercato più affollato di protagonisti industriali io dico di sì e anche di poter con istinti daziario io dico di sì non la diciamo anche perché e questo era e chiudo con un articolo polemico grosso istintivamente sappiamo tutti come l'America odiosi
E non è che abbiamo un gusto straordinario vorremmo fare un po'meglio questa Europa che molti già sa non c'è dubbio ecco vorremmo fare un po'meglio questa Europa questo mi pare la passione ricordiamo che dieci anni fa Daniele che era considerata la diciamo l'ultima frontiera il del ritardo tecnologico del si son dati non si sono dati una mossa forse c'è speranza che per noi hanno un altro fisico
Grazie ministro versare in sequenza ha concluso il lei professor Pelanda professor Ferrante perché conclusioni faccia facciamo domani benissimo allora chiudiamo qui ringrazio tutti quanti per la paziente