"Dalla riforma del Welfare state nuovi lavori per la qualità sociale"

Dalla volontà dei nostri ospiti le presentazioni prima ovviamente io mi chiamo Michele Smart già si è fatto il giornalista quindi il mio mestiere fare le domande lo farò anche questa sera
Gli ospiti che ho a destra sinistra li conoscete
Poche parole per ripresentare le Laura Pennacchi è sottosegretario al ministero del Tesoro
Sergio Cofferati segretario generale nella
Due
Esponenti della sinistra
Che si ritrovano
In questi giorni visto che voi sapete che in Italia un anno fa è successo una cosa un po'curiosa nella storia d'Italia
E cioè inopinatamente la sinistra è andata al governo e quindi successe la cosa è uno dicevano invece successa
Come capo nella vita succedono anche delle sorprese per cui
Queste due questi questi nostri due ospiti stasera esponente di sinistra probabilmente votano anzi sicuramente divenga otto dello stesso partito si ritrovano a essere proprio in questi giorni seduti dai due lati
Opposti di un tavolo
Quale lo avete visto sui giornali sui telegiornali di diritti di questi giorni queste ultimissime ore direi ieri sera ieri si è concluso a romana ha sede del governo della prima puntata la prima diciamo una prova prima tornata dei della de de della trattativa fra il governo e le parti sociali sul tema della riforma dello stato sociale
A cui erano presenti appunto
Tra gli altri ovviamente Laura Pennacchi per il governo
Sergio Cofferati per i sindacati
Ora a quel tavolo c'erano anche i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali uno dei quali
Il presidente la Confindustria
Se ne
Se ne andasse forse è uscito il più scontento fra tutti dicendo abbiamo perso un mese di tempo insomma fare uscito con qualche affermazione un po'poco soddisfatta sull'esito di questo incontro gli ha replicato un collega di Laura il sottosegretario al presente Consiglio Micheli dicendo
Bach forse quelli della Confindustria hanno dormito male
Allora io vorrei chiedere a Sergio Cofferati come ha dormito stanotte dopo la conclusione di questo primo round di di di di trattativa
Se ha contribuito come si dice con la il sonno del giusto va bene come sempre perché sono
Sereno perché son convinto di fare
Con dignità il mio mestiere questo lo faccio bene o male non spetta a me dirlo
I l'ho fatto anche ieri
Non condivido l'opinione che è stata espressa
Da dal presidente di Confindustria ed altri
Suoi colleghi
Non abbiamo perso un mese e mezzo
Abbiamo utilizzato al meglio un mese e mezzo abbiamo fatto una discussione anche impegnativa e a abbiamo affrontato argomenti che sono molto delicati
Per
Milioni di persone
Trovo che sia curioso dire come è stato fatto nel corso di questi mesi
Che quella sulla riforma dello stato sociale la madre di tutte le trattative
E poi pretendere che una scadenza così impegnativa si risolva nel giro di qualche giorno
C'era stato addirittura un signore che dice di essere cono mista
Che
Qualche tempo fa
Aveva avanzato l'idea che si potesse anzi si dovesse diceva lui concludere
Il confronto in ventiquattro ore pensate che idea ha del mondo quel signore
Stiamo discutendo di cose che riguardano tanta gente e sono cose di particolare consistenza e delicatezza
I problemi che riguardano il lavoro l'occupazione quelli che riguardano il fisco quelli che riguardano la sanità l'assistenza che quelli che riguardano le pensioni
Credo che il mese e mezzo che è passato sia stato utilizzato bene perché abbiamo approfondito tanti argomenti su alcuni di questi abbiamo fatto anche dei passi in avanti vistosi
Su altri invece gli avanzamenti sono stati meno rilevanti però non siamo al punto dal quale siamo partiti il diciotto dicembre
Per fortuna
E soprattutto cosa che a me interessa molto
Le persone che guardano a quella trattativa
Hanno forse finalmente la sensazione che si sta facendo una cosa seria
E come tutte le cose serie ha bisogno di tempo e di pazienza il tempo non è infinito nessuno magica che si debba proseguire con una discussione che non conclude nulla per chissà quanti mesi no
Però discutere di argomenti come quelli che abbiamo affrontato necessita di proposte e di quali che attenzione noi abbiamo avanzato delle proposte credo abbiamo messo l'attenzione che serviva poi se la discussione seria e impegnativa non solo viene guardata con fiducia dai destinatari di quella trattativa degli effetti di quella trattativa ma produce qualche effetto positivo qual è alla fine
Dai il senso di una volontà e soprattutto dice che davvero si cerca di riorganizzare il sistema delle tutele sociali come non si faceva da tanto tempo
Io non so dire diciamo qualche giornalista gli aveva chiesto ma come si conclude quale sarà l'esito non faccio previsioni però mi sento di dire in tutta serenità
Che abbiamo lavorato e che le cose che abbiamo fatto sono già importanti
Poi rimane ancora molto da fare spero si possa arrivare ad una conclusione su tutti i capitoli perché per noi quella condizione risolutiva
E se il clima lo spirito sarà quello di queste settimane
Non
Non dovrebbe essere impossibile
Guardate facile no
Ma nemmeno impossibile
Poi la sensazione che ho avuto e che in questa fretta di Confindustria in verità si fosse una cosa diversa
Il tentativo di spingere il governo non a discutere
Con la il suo interlocutore naturale in questo caso il sindacato ma decidere per conto suo
Lo dico perché non ho dimenticato avendo partecipato anche a quella trattativa cosa capitò nel mille e novecento novantaquattro
Il governo di centrodestra
Aveva visto approvare dal Parlamento il Documento di programmazione economica e finanziaria
Poi ripreso il confronto con il sindacato in settembre
Il confronto sui contenuti della Finanziaria
Sì interruppe
Ci fu una rottura formale che produsse poi uno sciopero generale
Perché quel governo
Prima di discutere con il sindacato
Si fece affascinare
Da un'idea che gli venne proposta
Dalle imprese
Da Confindustria
Che gli dissi sostanza ma non stare a discutere con loro decisi per conto tuo
E siccome quel governo di centrodestra questa propensione ce l'aveva già di suo
Sollecitato così
Così si comportò i risultati sono davanti agli occhi di tutti quel suggerimento glielo diedero in una cena oramai diventata famosa e che anticipo la rottura formale della discussione tra il governo e sindacato ecco io penso che il governo di centrosinistra che non ha una propensione naturale a decidere da solo ma si vuole misurare con i suoi interlocutori non debba farsi condizionare da questi suggerimenti o da queste pressioni così
Violenze che vengono da Confindustria per fare una trattativa seria ci vuole il tempo che serve per arrivare ad un accordo che sia positivo o che venga vissuto come tale dalla maggioranza delle persone
Bisogna lavorare pazientemente per creare il consenso
La diversità con quegli anni non lontani io spero sia proprio in questo
E per questa ragione spero che il governo non dia retta a coloro che gli sollecitano grande urgenza grande fretta per poi magari arrivare a dire fate da soli tanto poi presso lo pagate voi se giro
Ed è la domanda che devo girare allora a Laura Pennacchi è ovvia in mi sembra che invece il governo Abbiati mostrato di avere una certa fretta l'appuntamento ieri che che che vi siete dati ieri
è per il ventotto di agosto fra l'altro data inusuale per la ripresa del della politica perché perché
A quanto si è detto sempre ieri entro il trenta settembre ci vuole una decisione perché entro quella data che la dall'alla riforma dello Stato sociale deve entrare dentro i conti della Finanziaria del prossimo anno
Allora può essere che non studiate le sirene sin da le sirene dei dei degli industriali che mi dicono di far presto però insomma mi sembra un bel po'di fretta se l'avete dimostro
Io condivido la valutazione che fa Sergio Cofferati sul fatto che
Ieri noi abbiamo
Momentaneamente conclude una fase
Una parte di questo lavoro
Con dei risultati importanti
Possiamo considerare
Non solo risultanti validi ma insuccesso il fatto spesso io sono assolutamente d'accordo di aver dimostrato che di riforma del Welfare si può discutere pacatamente serenamente a bere anche posizioni diverse che poi cercano un punto di convergenza e che appunto il tema della riforma del welfare non è
La madre di tutte le trattative è stato detto anche di tutte le battaglie è stato detto questo non solo però banda
Va ricordato dall'opposizione dai mediatori della Confindustria ma anche da forse che dovrebbero sostenere la maggioranza come Rifondazione comunista e io penso che questa elemento non lo possiamo sottacere dimenticare e quindi importante aver dimostrato che si può ragionare discutere che ragionando e discutendo non si acquisiscono risultati di un certo rilievo come io credo che abbiamo fatto e poi varrebbe la pena di indicarle concretamente nei loro contenuti questi risultati e quindi ulteriori che vogliamo raggiungere io condivido anche che la valutazione che fa con Ferranti che una discussione se è seria e soltanto se seria quindi con tutto il tempo necessario e non con delle precipitazioni
Improvvise
Conquista la fiducia delle persone
E conquista quindi anche il consenso quo che la condizione imprescindibile per un governo io penso di e qualunque tipo ma a maggior ragione per un governo di centrosinistra per la coalizione dell'Ulivo per operare in una direzione riformatrice
E tuttavia io voglio anche sottolineare
Che è ormai sono parecchi mesi che lo discutiamo oggi una serie di temi
Che riflettiamo
Anche nella giusta autonomia che organizzazioni debbono rappresentare io ricordo che noi abbiamo fatto un congresso del PDS che per i miei gusti
E per le mia sensibilità ha avuto anche eccessi di asprezza contro un conservatorismo che essi sarebbe annidato soprattutto nel sindacato
Che ha avuto anche degli eccessi nella sottolineatura di una contrapposizione possibile tra anziani e giovani
Questi erano i temi nel dei nei dibattiti congressuali del PDS nella relazioni nelle relazioni introduttive e nelle AA relazione conclusiva io penso che
Ragionare sul rapporto tra giovani generazioni e generazioni adulte anziane in termini di alimentazione di una possibile contrapposizioni sia nefasto
Ritengo però anche che siamo oggi ad un punto nel quale se non si prende fin in fondo in considerazione questo tema la contrapposizione rischia di esserci nei fatti e quindi non di essere alimentata darle posizioni che si assumono
Faccio un solo esempio
Un sistema pensionistico
è per definizione un patto di solidarietà tra generazioni per definizione quando è un sistema pensionistico pubblico a ripartizione
La condizione fondamentale perché il patto di solidarietà tenga e che sia mantenuto un requisito di equità nel rapporto fra generazioni all'interno di una stessa generazione ma quando accade come sta accadendo ormai da alcuni anni almeno dal novantadue quando accade che la promessa pensionistica viene ridotta per le giovani generazioni
E i contributi però si aumentano incessantemente per giovani generazioni e a me succede di trovare spesso giovani che mi dicono perché non mi lasciate i miei contributi tanto io lo so già che per me non ci sarà proprio un'attenzione e una prestazione pensionistica Home per non dire poi quelli che lavoro non ce l'hanno proprio ma insomma mi accade di trovare giovani che mi dicono perché non mi lasciate i miei contributi che io ne faccio quello che credito e questo io trovo che sia veramente una linea ancora più nefasta
Questa si chiama letteralmente tendenza la fuoriuscita dal sistema pubblico
Ma questa tendenza bisogna chiedersi perché esiste e questa tendenza esiste non perché le giovani generazioni stanno diventando più in cui insiste
A mio parere ne abbiamo enormi responsabilità verso le giovani generazioni verso il mondo anche di valori che consegniamo al loro ma esiste perché c'è una percezione di una discriminazione in atto ai propri danni
Allora se il requisito di equità di rispetto ed equità viene meno è inevitabile che ci sia la Fulda tendenza fuoriuscire dal sistema pubblico e dunque a rimettere in discussione il patto di solidarietà che è per definizione il fondamento di un sistema pensionistico
Allora per tornare a ciò che è stato il congresso del PDS io
Ripeto sono stata tra quelli che ha molto e continua a non ritenere molto pertinenti certi titoli di libri che si che i girano tra Dinoi
Meno ai padri per dare di più i figli questo è un titolo di un libro recente
Non troppo lo intelligente e e soprattutto attento agli equilibri di coesione sociale alimentare
O lavorare perché creare questa contrapposizione ma trovo che fu proprio se la si vuole evitare bisogna farsi carico di questa complessità di tematiche di questi temi non stiamo discutendo da tempo
E questi temi stanno diventando sempre più pressante ho fatto questo esempio ma ne potrei fare degli altri
Io credo che bisogna anche tener conto che se le posizioni di Sergio Cofferati a me paiono di limpidezza estrema
Così come mi pare assolutamente da condividere il fatto che Cofferati
E il sindacato
Rappresentano un interesse di parte che fondamentale nella discussione sulla riforma del Welfare
E quindi nessuno può pensare di intervenire prescindendo dalla rappresentazione di questo interesse di parte non si può chiedere al sindacato di
Surrogare anche la rappresentazione di interessi di altra natura c'è un dovere
Dei partiti politici delle forze di maggioranza e del Governo di esprimersi
E di
Continuamente rappresentare un interesse più generale nella quale la parte del lavoro dipendente dei lavoratori dipendenti anche di lavoro autonomo io credo che debba essere molto rilevante
D'altro canto ancora
è difficile a mio parente negare questo chiederei a Sergio se consente con questa valutazione
Che in questo momento
Chi chiede più tempo tra chi chiede più tempo c'è anche qualcuno che chiede più tempo non per alimentari fiducia e consenso ma semplicemente per perché si arrivi a una sì a un punto nel quale o non si fa assolutamente nulla si fa qualcosa di catastrofico perché arrivando comunque anch'esso troppo tardi sarà fatto in termini estremamente precipitosa e potrebbe essere catastrofico
Faccio un altro esempio a proposito della distinzione previdenza assistenza che come sapete è stato uno dei temi su cui abbiamo più lungamente in questa fase si abbiamo concentrato sui temi previdenziali la riflessione
Il Governo si è presentato con una posizione che io credo molto forte perché dignitosa servi appunto come dice Cofferati ha detto dall'ottantanove esiste una legge che chiede la distinzione che chiede di fare questa operare questa distinzione questa legge inapplicata il governo la vuole applicare e ci siamo proposti subito senza tatticismi come coloro che vogliono applicare questa distinzione nella discussione con le parti sociali e soprattutto con i sindacati confederali è venuta la richiesta di prendere in considerazione altri aspetti
E noi ci siamo dichiarati disponibili ed eravamo arrivati quasi a un punto di definizione una parte del sindacato non accetta questo punto di definizione perché io ritengo la ragione vera è che non che si vuole affrontare come si deve una volta per tutte il tema della distinzione previdenza assistenza e quindi poi ragionare
Appunto dei grandi problemi di equità e di sostenibilità ma perché si agitano questi temi strumentalmente
Nell'ipotesi assolutamente irrealistica ed è veramente anche qui grave che si alimentino
Ed è il responsabile che si alimenti no visioni di questa natura Casey se facciamo la distinzione previdenza assistenza non ci sarà più nulla da fare
E si arriva al punto di dire allora consideriamo assistenza anche non so la contribuzione figurativa per malattia la contribuzione figurativa per maternità
Maternità lo dico alle donne che dovrebbe poi visto che queste Festival delle donne
Ecco
Assunti totali che portano a negare la stessa specificità di un sistema pubblico a ripartizione perché se è un sistema pubblico a ripartizione non è un'assicurazione privata decadere suoi elementi di mutualità questo
Sistema oltre al fatto che ciò che è coperto da assicurazione che esistono non possiamo davvero considerarlo
Assistenza
Allora ecco vedete che gli elementi sono sono di varia natura
Bisogna tener conto delle sia del specificità di contenuto che alcuni problemi hanno sia delle intenzioni non tutte limpide e trasparenti che altro che i vari soggetti possono avere certo non è nell'intenzione
Del governo di compiere questo credo di poterlo dire a nome di tutto quel e di del presidente del Consiglio di tutto il governo di compiere forse Touré e o di compiere attiche prescindano da questa costruzione doverosa di consenso che però non può prescindere da un confronto di merito sui contenuti
E con questo siamo arrivati molto vicino anzi già in pieno problema dei contenuti però i contenuti di questa riforma le pensioni però io vorrei fermarmi ancora un secondo magari molto brevemente però su una sulla questione dei tempi che sembra una questione di metodo però mi sembra che possa rischiare di tramutare l'ottimismo riguardo alle Ayako alla poca alla allo stato della trattativa che è stato raggiunto ieri ecco la questione dei tempi può tramutarlo in in addirittura in rottura un presente qui abbiamo due posizioni mi sembra abbastanza chiare
Il governo dice discutiamo prendiamoci tempo e non non non facciamoci fretta però ricco ricordate che noi abbiamo il dovere di decidere perché se non decidiamo qualcuno può anche punta quei qui a Poppi non so se siamo fra Bologna e Modena c'è un detto fra di esso modenese chi la seconda la sgamato e sto lo sanno tutti le Rosetti chi chi rimanda prima o poi ci guadagna queste quindi il governo
Sostanzialmente dicendo io non voglio andare oltre un certo periodo che ci tiene il sindacato d'altra parte mi sembra voi dite
Non possiamo essere costretti a da buttare tutto il peso una trattativa che impegnerà la vita la sorte dei lavoratori degli italiani
Nei per i prossimi decenni
Entro una data entro una sola finanziari sono acquistiamo ridisegnando tutto un sistema che va a colpire che va a incidere sulla vita delle persone dei lavoratori non il bisogna mettersi il tempo e la e il Papa e il figlio e che ci vuole il passo passo che l'animale passo passo come diceva Cofferati e che io allora voglio capire da
Cofferati cosa succede se
Il trenta settembre un accordo non c'è
Ma questo lo vedeva il trenta settembre però
Non vorrei aver generato qualche qualche equivoco quando dico che ci vuole tempo non penso mesi o anni
Penso alle settimane che servono per dare concretezza ad una discussione come quella che abbiamo avviato
Tra l'altro questa polemica sui tempi una polemica discretamente pretestuosa perché al di là di quel signore che diceva si può fare si deve fare in ventiquattro ore
Io ho già visto collocare delle scadenze temporali e poi farle svanire nel nulla almeno un paio di volte perché mi ricordo
Di aver sentito dire e di aver letto qualche volta perché voi riportate amplificata alcune opinioni peraltro autorevoli che questa discussione doveva essere risolta prima
Che si definisse
La somma di parametri di convergenza della della
Previsti previsti dalla dagli impegni comunitari
Poi si è detto bisogna che tutto si è risolto prima che il Parlamento discuta e approvi il Documento di programmazione economica e finanziaria
I fatti hanno dimostrato che si è potuto fare
Quel che Bruxelles chiedeva con il consenso dell'Unione e che il Parlamento ha potuto provare il Documento di programmazione economica e finanziaria con il consenso della maggioranza senza che ci fossero implicazioni
Le difficoltà irrisolvibili con la discussione in atto
Che è andata avanti approfondito alcuni temi ha permesso di verificare alcuni alcune momenti di di di vicinanze di registrare anche diversità di opinioni su alcuni aspetti
Il trenta settembre è una data importante
E nessuno di noi lo ignora perché il trenta settembre il governo dovrà presentare in Parlamento
Il testo
Della finanziaria
Il problema non è mi permetto di di dire se avremmo fatto o meno l'accordo prima del trenta di settembre
Secondo me il problema un altro
E che cosa realisticamente può contenere
La finanziaria che verrà presentata il trenta di settembre
Sui capitoli che riguardano la riforma del Welfare e gli effetti quantitativi sul Bilancio del mille novecentonovantotto di questa riforma
Per quanto riguarda il sindacato
L'abbiamo detto da tempo io personalmente non ho cambiato affatto opinione l'obiettivo di questa trattativa e definire la riforma nel suo insieme
Arrivare cioè ad una soluzione che abbia descritto con precisione tutto quanto si deve fare per i capitoli
Che abbiamo fin qui affrontato dal lavoro al fisco
All'assistenza alla sanità alla stessa previdenza
Tutto
Perché la riforma non è fatta di interventi sì sì nel tempo
Adesso ci sono i risparmi di spesa poi successivamente vedremo che cosa si può fare per dare visibilità al profilo di riforma
Ho incrementare alcuni capitoli no bisogna decidere tutto nello stesso momento per decidere tutto io non credo serva un tempo infinito
Se posso dire
Da sindacalista di mestiere oramai con qualche anno alle spalle le trattative sono credibili quando non superano nemmeno una dimensione fisiologica
Non è nella nostra natura ma nemmeno nel nostro interesse prolungare il confronto all'infinito
Quando una discussione non arriva ad un punto fermo in quello che prevedibilmente il tempo necessario comincia ad essere una discussione sospette
Che viene guardata con disinteresse dagli interessati perché non capita mai nulla e che non produce effetti per le parti che sono al tavolo
Io non credo che un confronto come quello che abbiamo avviato possa vivere astrattamente per dei mesi per questo dicevo servono delle settimane importante che si lavori celermente e con lealtà in queste settimane
Poi vorrei che non sfuggisse nessuno di quelli che discutono e nemmeno a quelli che commentano
Che alcuni aspetti della riforma ovviamente andranno ben al di là del mille novecentonovantotto la finanziaria del novantotto dovrà contenere agli alcune delle ricadute
Di quanto si può convenire altri aspetti non si risolvono nel novantotto
Su alcuni temi faccio un esempio non sospetto così usciamo dalla solita discuta sulla previdenza
Se si vuole introdurre una politica per la famiglia o qualche soluzione di tutela reddito dalla parte più povera della popolazione immagino che sia necessario modulare questi provvedimenti o questi nuovi strumenti in un arco di tempo non inferiore ai tre anni
Ci sarà il novantotto con una parte di sperimentazione il novantanove con un'estensione il Duemila penso con l'andata a regime di qualche elemento di novità
Il novantotto non può risolvere tutto bisogna decidere adesso cosa capiterà anche nel novantanove e nel due mila perché se no la riforma non c'è
Nessuno può credere che ci sia interesse intenzione di cambiare o di introdurre elementi di novità rispetto alle tutele attuali
Che cosa sarà possibile avere il trenta di settembre
E che cosa potranno scrivere con il consenso del sindacato
Le forze di governo e della maggioranza nel testo della Finanziaria lo sapremo a quel momento non era una battuta
Io credo però che sia giusto
Dare continuità
Al confronto
Ci sono dei termini che a volte ormai sono entrati nel linguaggio comune ma che secondo me deformano anche lo stato delle cose
Hanno rinviato no non abbiamo rinviato nulla noi proseguiamo nel confronto
Siccome è norma che nel mese di agosto
Il Governo il sindacato il Parlamento le persone che lavorano si prendano qualche momento di pausa
Anche la trattativa viene sospesa per questa ragione ricomincia il ventotto di agosto
Non c'è un rinvio non c'è un rimando c'è una prosecuzione che ha un'interruzione assolutamente fisiologica
Così come sarà deve essere considerato fisiologico che ad un certo punto il trenta di settembre sì verifichi che cosa si è fatto e che cosa può essere scritto e che cosa invece andrà ulteriormente
Precisato se tutto non sarà precisato
Questa scansione è importante e insisto dà il segno della serietà chi immagina che profonde trasformazioni possono essere realizzate in tempi assolutamente astratti librerie e senza il consenso delle persone immagina cose sbagliate non stiamo procedendo in questa maniera
Poi sappiamo benissimo
Che non c'è un tempo indefinito l'ho detto non è nemmeno interesse nostro ad un certo punto una trattativa deve essere arrivata ad un punto conclusivo
Che permetta di dire ce l'abbiamo fatta oppure non ce l'abbiamo fatta
Se dovessimo arrivare io spero di poter dire la prima cosa ma se dovessimo arrivare in un quadro che rende inevitabile la seconda deciderà il governo perché il governo ha l'obbligo e il dovere di scegliere proprio perché rappresenta interessi più complessivi di quelli che rappresentano le parti sociali
Il governo sa che è importante arrivare la prima soluzione perché col consenso le trasformazioni camminano se si va avanti da soli si incontrano delle difficoltà e qualche volta si va verso anche elementi di rottura che producono non poche ripercussioni sociali di questo si tratta ma lo dico con con il massimo di di di di di tranquillità di serenità non siamo alla ricerca dell'albero di Bertoldo
La pianta di di fragole alla quale il si vuole vendicare il villano perché aveva deciso giustamente dal suo punto di vista di non morire noi abbiamo un un confronto impegnativo e vogliamo arrivare a delle soluzioni per tutte le ragioni che abbiamo detto le soluzioni devono essere organiche complessive si possono e si devono ricercare in un arco di tempo utile ma non infinito poi nel mezzo ci sono delle scansioni
Insomma chi ci diceva bisogna fare prima del DPEF
Poi ha visto in concreto che si è potuto fare il DPF indicare quale sarà la dimensione della manovra e la scomposizione tra entrate stesa senza che questo fosse ostacolato dal confronto che avevamo basterebbe guardare con serenità questo è stato nelle settimane passate e senza strumentalità per convenire che si può fare la stessa cosa anche per le settimane a venire tutto qui
Sembra
Sembra che questa appendice del l'incontro di ieri stia fissando alcune cose ma siamo al dunque mi se il sindacato vi dice
Si può anche raggiungere qualche cosa di positivo in tempi utili anche per compatibili coi tempi di governo però sul tavolo ci devono essere tutte le carte non ci devono essere di prima i tagli e poi la riforma oppure non dobbiamo essere assillati dal problema di chiudere entro entro la la la la la finanziarie perché la finanziaria che esige i tagli e che io devo dire che quando si parla di finanziare viene sempre si usa sempre questo linguaggio un po'da boscaioli che fa un po'paura no tagli sfoltimento potature
Allora io
Visto che siamo ormai credo nel merito allora vediamo un po'che cosa cosa c'è dentro la pentola della riforma del dello stato sociale soprattutto la riforma delle pensioni io prima ho chiesto a Cofferati come aveva dormito questa notte io vorrei chiedere Laura Penati
Pennacchi come ci farete dormire le prossime notti che cosa dobbiamo cosa dobbiamo trent'tranquilli
Vogliamo provare a a disegnare un po'non soltanto che cosa dobbiamo risparmiare ma come dobbiamo cambiarla qui vedo molti signore anch'io i capelli bianchi e quindi non offendo nessuno
Coi capelli bianchi che glielo vogliamo far venire ancora più bianche pensando a che cosa potrà succedere controlliamo qualche punto fermo sulla sull'idea di una nuova stiano nuova disegno della della della tensione in Italia
Della del dell'istituto della pensione in Italia
Ma innanzitutto vorrei dire come sto dormendo io
Sia la notte passata sia queste notti e allora nonostante sia anch'io convinta di fare o un lavoro con con serietà mi sforzo di farlo al meglio
E non non ho il sonno facile io invece non dormo bene sarà forse una caratteristica femminile che distingue dagli uomini ma sento talmente tanto
Il peso
Della responsabilità che portiamo che ho il sonno piuttosto agitato ma non perché si si stia stia meditando di fare
In ogni caso io credo che
Non dobbiamo nasconderci
Come non ci nascondiamo il fatto che ci sono delle sfumature delle diversità di opinioni del tutto legittime all'interno dei sindacati all'interno delle altre forze sociali e ha è ovvio che una coalizione complessa come la nostra abbia è un e un governo che esprime questa complessità abbia anche al suo interno
Posizioni sfumature o anche vere e proprie
Discriminanti diciamo e io sono sicuramente mi colloco per profonda convinzione o anche testi che propano questa questa mia convenzione tra quelli che
Ha ritenuto e ritiene fondamentale non accreditare non dare mai
Nell'impressione nella realtà nelle menti di realtà anche riforma del welfare sia equivalga tali e soprattutto a tagli alle pensioni
Questa convenzione ce l'ho anche perché ritengo che uno dei retaggi storici lì negativo o positivo questo dipende molto anche dalla valutazione dei che facciamo del nostro passato dove ci sono cose buone e cose
Non tutte ascrivibili alla nostra volontà la nostra determinazione visto che poi appunto questo Paese
A te noi non l'abbiamo governato e il centrosinistra arriva un sinistra centro arriva per la prima volta al governo di questo Paese io penso che uno dei retaggi storici più complesse da gestire è proprio il fatto che per nel nostro Paese lo stato sociale si è di fatto identificato col sistema pensionistico stato sociale sta sono state le pensioni
E questo è stato male
Perché di fatto con la previdenza si sono voluti affrontare tutti i problemi
Perfino problemi di politica industriale perfino problemi di ristrutturazione delle grandi imprese sono stati affrontati con la che dovevano essere affrontati nelle sedi proprie con la previdenza
Con la cassa integrazione straordinaria ordinaria con i prepensionamenti
Anche i problemi di sostegno per alla disoccupazione sono stati forma affrontati con la previdenza perché in nostro Paese non ha un sistema di di autentico sostegno alla disoccupazione non soltanto oggi abbiamo un'indennità di disoccupazione per chi perde un lavoro di appena il venticinque per cento
Ma è una cosa recentissima la verità è che per come sono state gestite è stata gestita storicamente la la questione la partita della disoccupazione soltanto l'otto per cento di quelli che era una rischio di perdere un lavoro avevano la possibilità di avere appunto un sostegno e ed erano soprattutto a detti delle grandi fabbriche di fabbriche di grandi dimensioni il novantadue per cento non ha avuto alcun sostegno e non parliamo dei giovani alla ricerca di lavoro che hanno bisogno di sostegni non analoghi a quelli che si danno alle persone in condizioni di maggior bisogno di povertà di rischio di cadere in povertà ma hanno comunque bisogno di sostegni sostegni formativi di inserimento all'intero lavoro
Il nostro Paese non annulla di tutte di tutti questi questi aspetti non ha una politica di sostegno alle famiglie appena lo zero virgola tre per cento del prodotto interno lordo passo sostegno delle famiglie appena lo zero virgola cinque per cento del prodotto interno lordo vali al sostegno della disoccupazione
Abbiamo appena l'un per cento del prodotto interno lordo che basso spiega dell'attività di ricerca e di sviluppo
Che non sono temi sconnessi dalle dei sistemi di protezione sociale come sapete voi qui che vivete in Emilia Romagna dove la competitività di sistema
Del sistema delle imprese qui si è retta fortissimamente su un sistema di protezione sociale che è l'unico che di fatto ha funzionato in questo Paese
Tutto questo non è rilevante il sei per cento appena sostegno dell'istruzione e della formazione
Siamo un Paese che a tutt'oggi la quinta potenza industriale del mondo è il quattordicesimo come livello di istruzione pro-capite
Al Nord Est abbiamo una ma Hunan ma massa crescente di giovani che e lascia la scuola dell'obbligo addirittura abbiamo tassi di dispersione a livello nazionale dell'obbligo del quindici per cento
E in alcune aree del Paese al sud del trentatré e trentacinque per cento
E abbiamo una molti giovani che finiscono l'obbligo non non tenta non è meno di
Tromba di di iscriversi alla scuola superiore e abbiamo appena quindi il venticinque per cento di tutti quelli che finiscono la scuola dell'obbligo di Seat che si scrivono alla Scuola Superiore voi potete immaginare come il capitale umano
Di questo Paese si sta deteriorando e detenendo
E a fronte di tutto ciò abbiamo uno percentuali che variano tra il il tredici e il quindici per cento del prodotto interno lordo dei ricorda il sei per cento e istruzione formazione l'uno per cento a ricerca lo zero virgola tre e alla famiglia lo zero virgola cinque la disoccupazione
Tra il tredici e il quindici per cento che va a sostegno della previdenza
Io mi limito a chiedervi se questi numeri non non indicano uno squilibrio grave che va corretto e inoltre dentro questo squilibrio vi chiedo non sarà che questo sistema
Di protezione sociale che ha grandi meriti storici
Che è il frutto delle lotte del comma condotte dal movimento operaio e sindacale ma appunto
Essendo anche stato il frutto
E in me e di cui va riconosciuto il merito ha fretta molto il segno di un sistema di protezione sociale che si basa sull'accesso al lavoro e sui percorsi lavorativi
Questo vuol dire che la capacità d'includere dentro il sistema sociale soggetto al di là del del del del lavoro che pure un valore per me fondamentale
è molto scarsa e molto limitata e ne vediamo le conseguenze soprattutto sulle donne intorno al tema
Di questa festa che sono le donne le quali sono state incluse nel sistema di protezione sociale molto marginalmente o del tutto assistenziali mente non hanno avuto vera cittadinanza il problema è quello dell'estensione della cittadinanza e l'approfondimento
Della nozione di cittadinanza sociale
E quindi è veramente un problema immenso quando ieri appunto il Presidente del Consiglio ha avanzato l'ipotesi su cui stiamo ragionando e e su cui c'è Giacco Accord o almeno una convergenza di vedute sulla riforma degli ammortizzatori sociali
E si va verso umida di universalizzazione per cui per esempio anche le piccole e medie imprese possano beneficiarne non solo le grandi e più in là
Affiancandosi tutto questo a strumenti che potranno essere di reddito minimo di inserimento appunto come il Cofferati ricordava con la necessaria gradualità
E con la necessaria sperimentazioni potranno riguardare anche proprio le le persone che si trovano in condizioni di difficoltà a prescindere dalla storia lavorativa che possono avete avuto rimanendo per me comunque fondamentale l'obiettivo innanzitutto di creare lavoro e per quanto riguarda le donne ad innalzare il tasso di attività femminile che nel nostro Paese al trenta per cento ancora questo è il livello De Rita
Della dell'occupazione che siamo in grado di dare alle donne
E perfino in Emilia Romagna che la regione in cui il tasso di attività femminile più elevato che in tutto che in tutto il paese che in tutta la nazione il tasso rimane appena torna trentasei per cento guardate che le mete negli altri Paesi sono del cinquanta per cento in più
Allora sono tutti elementi che segnalano veramente ed ebbe distorsioni
Delle se volete anche delle degenerazioni di strumenti che erano stati per pensanti con finalità diverse e su questo quindi bisogna intervenire ecco questa è una ragione per dire che quindi bisogna intervenire con grande serietà
Posso scusa
Scusa se ti interrompo prima scusa se passò da queste affermazioni
Generali a una domanda particolare che credo su un su un embrionale che credo che però molti abbiano sulla punta della lingua
Te lo dico brutalmente che fine faranno le pensioni di anzianità che D'Alema recentemente poi si è un po'corretto a chi ha chiesto di abolire
Su questo tema è in corso una discussione prima di arrivare a discuterlo specificamente non ci siamo dati un calendario e anche un'agenda proprio di temi da discutere abbiamo discusso fin qui con le parti sociali in particolare con i sindacati confederali della distinzione previdenza assistenza dovremo discutere degli andamenti della spesa pensionistica proiettati nel futuro il DPEF già dice
Inequivocabilmente a mio parere molto di sarà molto difficile che questa crisi venga contestata
Che la spesa Perret previdenza
E per pensioni strette la spesa strettamente pensionistica cresce ad un tasso nel futuro il problema quindi riguarda non i livelli attuali ma la dinamica attesa per il futuro
Cresce nel futuro ad un tasso di incremento
Che supera di uno virgola cinque volte il tasso di incremento del prodotto interno lordo il tasso di incremento reale del prodotto interno lordo quindi questo vuol dire che c'è uno scarto di un di una certa consistenza s'è di piazze e quello dice e tutti lo hanno approvato compreso Rifondazione Comunista su cui bisognerà trovare delle soluzioni quindi questo è un è un discorso che per il momento anticipa troppo
Anche se poi Cofferati ci dice che abbiamo bisogno di settimane quindi non di mesi quindi birre e anche con e anche naturale che la domanda venga io posso in questo caso dire quello che penso io dell'istituto del pensionamento di anzianità
E io penso che questo istituto abbia svolto una funzione storica positiva in una fase così comincio a non risolto le mie le Bris funebre ma all'abile svolta è che continua e continuino a svolgere per tutti coloro che hanno cominciato a lavorare molto presto e per tutti i lavori usuranti e io credo che quindi bisogna tenere molto conto di sia della dell'età a cui si è iniziato a lavorare sia dei lavori usuranti ma se io prescindo
Da questa che sarà una quota rilevante perché nel nel totale di coloro che stanno maturando i requisiti per andare in pensionamento di anzianità quelle che hanno cominciato a lavorare molto presto noi abbiamo calcolato sono il venticinque trenta per cento quindi non sono pochi e io dico che bisogna tenerne conto integralmente di loro
Al tempo stesso dico che l'istituto è nato in una fase in in una fase storica in cui l'usura ai logoramento era era probabilmente diverso da quello che c'è oggi certamente per gli impiegati certamente per i laureati che ne beneficiano all'osteria esattamente negli stessi termini con cui ne beneficia un lavoratore che sta alla catena di montaggio e quindi non dobbiamo dimenticarci
Quel questo dato
E penso che
Tenendo conto delle condizioni sia da del dal punto di vista della sostenibilità finanziaria della spesa visto che il trend atteso ci dice che c'è una crescita forte che deriva soprattutto dall'andata intenzionalmente l'anzianità non possiamo occultare questo dato
E dico che c'è un problema anche di equità io considero il pensionamento d'anzianità lo voglio considerare soprattutto in termini di equità perché
Fatta quella riserva forte e consistente che riguarda coloro che hanno cominciato a lavorare presto tra i quattordici e diciotto anni e coloro che fanno lavori usuranti io mi fa diporto queste semplici cifre prendiamo due lavoratori che abbiano esattamente la stessa storia
La storia la stessa storia lavorativa hanno avuto la stessa dinamica di carriera e hanno avuto la stessa dinamica retributiva
Avendo avuto la stessa storia e Anna e avendo avuto la stessa carriera lavorativa hanno lavorato entrambi trentacinque anni avendo avuto la stessa dinamica di carriera
Hanno una retribuzione pensionabile di trenta milioni entrambi uno va però in pensione di anzianità a cinquantadue anni oggi è ancora possibile possibile
Saggio semplicemente registrare lo scarto anagrafico poi quando si parla di persone in carne ed ossa bisognerebbe scoprire quello che andato a lavorare trentacinque o cosa ha fatto prima ma questo è altro ragionamento non non non è il caso di di de riprenderlo qui
Quella delle presenza interno sessione davvero e così
Per quanto riguarda il sindacato
Vale un criterio uno solo
Che abbiamo ribadito anche di recente è stata alla base dell'accordo che abbiamo fatto nel mille novecento e novantacinque con il Governo dell'epoca
Perché anche qui vorrei che non si equivocasse e soprattutto che non ci si dimenticasse ero alcuni particolari di qualche peso
La riforma delle pensioni l'hanno fatta loro
Il Parlamento italiano
Il sindacato ha fatto un accordo che riguardava i lavoratori dipendenti
Non sono esattamente la stessa cosa
Perché qualche elemento di diversità in un impianto generale tra lavoro dipendente e lavoro autonomo rimane e se rimane non è certo per responsabilità del sindacato che si è occupata di una parte importante di quella platea ma non del tutto
La riorganizzazione del sistema
è giusto che venga fatta un'altra volta se sarà necessario dal Parlamento ed è indispensabile che ognuno in virtù di quello che rappresenta noi i pensionati i lavoratori dipendenti le associazioni dei lavoratori autonomi i loro aderenti di circa la propria cerchi se possibile con il governo di fare un accordo che riguarda il proprio rappresentati poi il compito della sintesi
Compete al governo e al Parlamento
Lo dico perché comincia a darmi ogni tanto lo confesso un po'di irritazione sentirmi dire voi che avete fatto la riforma no noi abbiamo fatto l'accordo che riguardava una parte dalla platea
Per cosa abbiamo fatto quell'accordo
Per realizzare due obiettivi
Avviare una diminuzione progressiva ma costante della spesa previdenziale secondo criteri di equità riduzione della spesa
Per le ragioni che diceva prima Laura Pennacchi
Qualche volta ci viene obiettato la riduzione troppo lenta
Qualchedun altro c'ha detto all'epoca siete degli sciagurati ad avviare un processo di riduzione oggi ha cambiato opinione trova invece molto interessante quello che abbiamo fatto all'epoca e che all'epoca violentemente criticato ma insomma sono le cose del mondo capita di passare nel giro di poco tempo da traditori della classe operaia come si è detto non è un'espressione gergale
Un parere politico espresso autorevolmente all'epoca in soggetti che hanno fatto un giusto atto di tutela
Le rimozioni sonora mai abitudine nella nella nella politica italiana più di quanto non non meriterebbero di essere il secondo obiettivo dichiarato era quello di dare stabilità al sistema previdenziale
Perché noi vorremmo proprio fare la cosa che più ci chiede di poter dire una volta per tutte ai pensionati e ai lavoratori dipendenti
Credo che lo stessa cosa dovrebbe essere detta anche lavoratori autonomi però non la voglio dire io non ne ho le compito né in rappresentanza a dire a pensionati e lavoratori dipendenti ai primi
Che la loro pensione non è in pericolo e che la loro pensione nel corso degli anni avrà le evoluzioni convenute attraverso la legge
Ai secondi quando possono andare in pensione e a quali condizioni
Perché quello che nessuno sopporta più è questo stato perenne di incertezza che impedisce a molti di programmare la propria vita serenamente
E lo dico perché sono convinto francamente che alla fine di questa discussione
Dovremo scontare i danni dell'incertezza
E i danni prodotti da tante parole sciagurate dette in materia quelli che hanno portato le persone a preoccuparsi
E molti che non avevano nessuna intenzione di andare in pensione a cercare di andare in pensione perché ritenevano a torto o a ragione secondo me a torto o comunque non cambia la sostanza
In pericolo il proprio diritto potrà anche anche questo governo ha detto delle parole sciagurate in questo senso creato queste tensioni
Questo governo alcuni esponenti adesso non è giusto coinvolgere tutti e dare la responsabilità ma alcuni esponenti autorevoli di questo Governo in materia previdenziale hanno detto cose che si potevano risparmiare
Diverse tra di loro
Ma qualcuno anche di recente io vorrei capire ad esempio per quale ragione domenica non mesi fa il ministro del lavoro che un signore che negozia con noi queste materie che discute di queste materie debba dire
Ad un giornale secondo lui quali saranno gli interventi in materia previdenziale che il ministro del lavoro aveva opinione del tutto legittimo
Che il governo abbia l'opinione è cosa nota
Ma se quella materia oggetto di un confronto peraltro delicato e impegnativo non si comprende perché debbano essere sistematicamente avanzate anticipazioni ipotesi proposte
Servono soltanto a creare qualche tensione
E quando si parla di un'area di lavoratori piuttosto che dell'altra i risultati le ricadute poi sono sempre le stesse che sbagliando però quelle persone cercano di andare in pensione
Nel novantasei non c'è stato un esodo maggiore di quello che avevamo ipotizzato con l'accordo del novantacinque anzi
Pur avendo riacquistato il diritto le persone che sono andati in pensione sono meno di quelli che avevano il diritto la cosa è cambiata nel novantasette
Perché molte persone si sono preoccupate si sono spaventate
Chiusa questa piccola parentesi polemica però forse era di qualche utilità
Con il ministro del lavoro non non credo di aver detto cose varie di essere rimasto un generico
Gli obiettivi diminuzione della spesa previdenziale e stabilità per noi restano fondamentali
E noi vogliamo dire alle persone che rappresentiamo che quello che abbiamo fatto noi l'accordo non la riforma che hanno fatto altri serve a realizzare quegli obiettivi per questo abbia detto partiamo da una verifica di che cosa sta succedendo e a proposito della verifica e dei tempi
L'ha detto prima Laura Pennacchi per cui l'avrei ripreso anch'io ma insomma uso strumentalmente il fatto che l'ha anticipato lei
La discussione che stiamo completando secondo me al di là di qualche elemento di di di di divaricazione sul piano dell'opinione però arriveremo rapidamente ad una conclusione sul come separare assistenza da previdenza guardate che si commenta da soli
Quello un vincolo di legge previsto dal mille novecentottantanove ma se non si è fatto fin qui e perché separare l'assistenza dalla previdenza forse non era così banale e semplice come qualcuno continua a ripetere
Sembra che noi si sia rimestare l'acqua nel mortaio
Ma allora chiedo a questi miei interlocutori perché in questi otto anni non si è arrivati ad un punto fermo il Governo si è presentato con una proposta ne stiamo discutendo do atto al governo di aver fatto una proposta compiuta cosa che i governi precedenti non avevano fatto
Forse arriveremo finalmente ad un punto fermo e non è vero che noi spingiamo perché tutto venga caricato sull'assistenza sciocchezza clamorosa
Laura faceva prima un esempio il contributo per la maternità ma guardate che se venisse che ha messo a carico dell'assistenza avremo una ricaduta drammatica per le donne
Che le priverebbe di una tutela importante che vive in virtù della solidarietà e della mutualità alla quale noi non vogliamo rinunciare quello che abbiamo preteso di discutere e come si calcola invece l'integrazione al minimo
Con criteri convenzionali diversi da quelli del passato come si mette sull'assistenza una parte di quanto è stato previsto prima del mille novecentottantaquattro per le pensioni di invalidità
Che non erano esattamente voce previdenziale stiamo arrivando ad un punto fermo completeremo questa verifica
Io non voglio rispondere acquisiti specifici che riguardano gli strumenti per una ragione banalissima di coerenza e di serietà
Se ci sarà uno scostamento tra quanto previsto all'epoca e gli andamenti della spesa previdenziale
Alla fine di questa verifica
Il governo dirà come intende correggere questo scostamento ma lo diremo anche noi
Il sindacato ha il dovere verso i pensionati e verso i lavoratori dipendenti se c'è uno spostamento di dire come lo spostamento secondo lui si deve correggere per dare quegli elementi di certezza alle persone che lavorano a chi è in pensione
E ne discuteremo con gli interessati perché queste cose non si fanno al di là della adesione e al di là della convinzione degli interessati e proposte ragionevoli io sono convinto che troveranno consenso se sarà necessario
Però la verifica voglio che sia fatta tutta
La verifica deve essere fatta su tutti gli elementi che servono da come vanno i contributi e le dinamiche contributive devono essere suddivise tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti
Da come vanno
Gli andamenti di spesa
Vorremmo sapere cosa sta capitando per i regimi speciali
Vorremmo sapere cosa sta capitando per il lavoro dipendente cosa sta capitando per lavoro autonomo per una ragione anche qui elementare di trasparenza e di serietà
Se lo squilibrio riguarda alcuni non si può caricare la correzione su altri
Questo non vuol dire venir meno criteri fondamentali di solidarietà
Ma neanche far pagare alle persone sbagliate i difetti che il sistema povere
Quando tutto sarà chiaro nel giro di poco tempo se ci saranno quegli scostamenti noi diremo come questi scostamenti devono essere corretti
Tenendo conto di tutte le cose che abbiamo sempre cercato di tenere in conto
La solidarietà
Il fatto che esistono lavori diversi tra di loro il fatto che esistono condizioni oggettivamente diverse nella stessa platea diceva prima Laura Pennacchi son d'accordo con lei un accordo il sistema previdenziale si basa su un patto tra le generazioni
Ma anche su un patto interno le generazioni e non è accettabile che si cerchi un equilibrio tra generazioni diverse mantenendo uno squilibrio tra persone della stessa generazione soltanto perché una lavora in un ambito e l'altra lavora in un ambito diverso
Bisognerà tener conto di tutti questi aspetti senza nessuna preclusione
Se ci saranno degli scostamenti bisognerà dire come correggerli
Senza che ci siano tabù di sorta semplicemente operando secondo criteri che abbiano la trasparenza ed equità che serve per cui quando avremo concluso questa parte impegnativa e delicata di lavoro al punto in cui arriveremo e quella sarà vincolante anche per noi
Decideremo insieme agli interessati se le condizioni sono quelle che cosa serve fare
Non ci sottrarremo a questo dovere che sentiamo profondamente come nostro
Poi agli altri chiederemo coerenza perché io non sarei disponibile ad accettare nulla per quanto riguarda il lavoro dipendente se le organizzazioni dei lavoratori autonomi
Nella loro libertà
Non facessero la stessa scelta per quanto riguarda i loro rappresentati non può essere il sindacato confederale a decidere che cosa si deve fare per i lavoratori autonomi ma non è nemmeno immaginabile che se ci sono dei problemi non si faccia e altri no
Questo ragionamento vale anche per quanto riguarda il nostro versante tra pubblici e privati
Tra coloro che hanno un regime ordinari e quelli che hanno regime straordinario
Ho regimi speciali se vanno messi in equilibrio vanno messi in equilibrio anche quelli se l'armonizzazione non basta bisogna fare l'unificazione in tempi rapidi bisognerà fare l'unificazione lo decideremo a quel momento senza sottrazioni di responsabilità
Vorrei dire un'ultima cosa sono davvero in una battuta la riforma dello Stato sociale non è per pensioni punto e a capo
Una conclusione
Sulla riforma si potrà vedere soltanto se ci sono soluzioni positive su tutto
Mai fatto una domanda sulle pensioni non mi sono sottratto però riconfermo quello che ho avuto occasione di dire più volte
Che questo è un capitolo
Della riforma
Sanità assistenza
Formazione e lavoro sono altri punti non meno importanti
Anzi io credo che l'occupazione
Sia da considerare lo ha detto ieri il Presidente del Consiglio lo aspettiamo alla prova dei fatti elemento inscindibile con la riforma del welfare perché guardate chi se non aumenta il numero di persone che lavorano
Qualsiasi sistema di protezioni siccome costa non sarà mai in grado di vivere nel tempo perché mancano le condizioni per alimentarlo delle due l'una
O aumento del numero di persone che lavorano allora per loro e per gli altri si può discutere di come a vere delle protezioni e di come pagarle
Se no si va verso una sorta di Medioevo barbarico che non sta nell'intenzione nell'interesse di nessuno
Per questo l'insistenza non astratta
Ancora una volta non demagogica parliamo di occupazione di lavoro no perché quella è la condizione fondamentale per qualsiasi discussione sulla riforma del welfare
L'ho detto in coda per non apparire quello che la butta sempre su un altro argomento per non rispondere alla domanda visto che la domanda può avere qualche elemento di difficoltà
Laura Pennacchi
Poi forse possiamo chiudere su questa parte sulle pensioni ma la domanda che mi sembra che qui inevitabile il governo avesse in grado di garantire a chi è già in pensione che i suoi diritti non saranno cambiati e a chi aspetta di andare in pensione la certezza di sapere quando e come ci andrà oltre che a non dare messaggi contraddittori che poi si è costretti di fare blocco perché altrimenti scappano tutti
Mi sembrerebbe veramente singolare che il Governo non potesse
Dare l'assoluta garanzia che chi è in pensione
Vedrà rispettati i suoi diritti
Che sono in quel caso veramente in modo totale diritti che non possono essere rimesso in discussione costituzionalmente protetti quindi questo problema è assolutamente fuori di discussione
Il tema invece vorrei riprendere e poi chiudiamo davvero perché io penso che sia molto importante discutere invece degli istituti nuovi
Di dare la sensazione reale che c'è uno spirito innovativo un profilo riformatore che vuole essere affermato
Vorrei però tornare un attimo sul fatto che se sono indubbiamente presenti degli elementi che possono sollevare obiezioni come il fatto che il ministro del lavoro come ricordava Sergio appunto anticipato sue opinioni che fino a che sono su due sole sono del tutto legittime ma in una fase di confronto è opportuno che tutti si attengano ha una grande sobrietà
Ecco io vorrei dire però che questo deve deve valere per tutti non è soltanto una questione di puntiglio ma se se Sergio riconosce che questo governo per la prima volta si è presentato per affrontare una questione talmente intricata che era la ragione per cui da anni non veniva praticamente da un decennio non veniva affrontata non dico risolta ma non veniva affrontata
E questo è un merito del Governo del governo nella sua collegialità
è un merito io credo poiché è noto che questo lavoro è stato affidato al ministero del Tesoro merito poi più specifico del tesoro aver individuato le soluzioni tecniche aver fatto le simulazioni di aver individuato le soluzioni con una base argomentativa sostenibile oggettiva sostenibile sostenibile oggettivamente sulle quali c'è una convergenza ma ancora non c'è la definizione appunto di un accordo oggi Corriere della sera riporta dichiarazioni di Larizza che se non sbaglio il segretario generale di una sindacato confederale importante che dice che è il tesoro l'intralcio alla alla
Stipula di un accordo e allora poiché abbiamo detto qualcosa sul ministro mi piacerebbe che si dicesse qualcosa su un autorevole esponente del movimento sindacale
Ma il punto vero è di guardare ad e soluzioni positive e io voglio dire di più di quello che ha detto Sergio
Se il giudice badate ricordiamoci tutti che la previdenza è solo un capitolo
E che ci sono tanti altri temi
Dai quali si deve vedere il profilo di cambiamento e di cambiamento positivo per la collettività per i singoli e per la collettività io dico di più nella stessa previdenza non si può pensare soltanto che il discorso sia di recupero dei risparmi ci sono cose che vanno fatte a miglioramento degli istituti previdenziali
Al rafforzamento di quegli elementi della legge di riforma del novantacinque che ha ragione Sergio a ricordare la responsabilità dell'approvazione è stata del Parlamento in quella fase il gruppo progressista federativo
Di cui il PDS era Magna parte è stato determinante nella ispirazione della legge e gli insulti enti abbiamo ricevuti anche noi quando in sede di discussione
Finale si argomenta ramo con le dichiarazioni di voto finali c'era chi i resoconti stenografici dicono umori nei banchi dell'estrema nei che era insomma rumori un po'neo femminismo nei banchi dell'estrema sinistra
Io credo che ci siano cose importanti da anche di miglioramento qualitativo per esempio per quella gestione del dieci per cento che è il primo istituto che dan qualche modo voce e dunque cittadinanza
A tutti i lavori nuovi che io penso il sindacato dovrebbe aspirare io credo che aspiri soprattutto la CGIL alla a rappresentare il crescente niente perché non ci può rappresentarsi deve giustamente rappresentare quella parte che il lavoro
Più consolidato bisogna fare enormi sforzi per rappresentare i lavori nuovi queste tipologie
Nuove questi Carmina frammentate discontinue per rispetto alla alla cui discontinuità
Sarà molto difficile se non si dà un sostegno più forte pensare che potranno avere al termine della loro vita lavorativa una pensione io credo che qui ci sia qualcosa da fare di migliorativo non di risparmio aggiuntivo anzi sarebbe una follia come penso che ci sia qualcosa da fare di migliorativo su tutto il tema della contribuzione figurativa
Che la legge introduce altro grande merito di questa legge la menzione per la prima volta in una legge dello stato del lavoro di cura per la prima volta nella in una nella legislazione dello Stato italiano viene nominato il lavoro di cura che sappiamo svolgono prevalentemente le donne ma tu mi raccontati vorresti poter svolgere per una bambina che sta per nascere ecco io credo che aiutare sia per la contribuzione
Del la possibilità dell'esercizio di questi desideri e responsabilità che possono essere desideri e doveri
Le donne ma anche gli uomini
E crescente mente anche gli uomini così come aiutare negli intervalli tra periodo di lavoro e di non lavoro pensare all'intero ciclo di vita non soltanto ha un bel parquet tradizionalmente è stato soprattutto perché si preoccupava di ciò che avveniva all'inizio dell'ingresso nella vita lavorativa per cui lo stato sociale doveva dare soprattutto l'istruzione elementare e ciò che avveniva alla fine che e quindi lo stato sociale doveva dare un'attenzione no ormai cicli di vita sono estremamente mobili dinamici
Bisogna articolati bisogna intervenire sulla sulla loro ampiezza e anche da questo di punto di vista si possono la previdenza non è soltanto qualcosa insomma in cui si va a perdere anzi si deve
Migliorare proprio per adeguare a queste grandi trasformazioni che sono in corso
Abbandonando per per per un po'tema delle pensioni che mi sembra abbiamo toccato con la sufficienza io ho una cosa che voglio chiedere da un po'di tempo a Sergio Cofferati oggi fra l'altro l'ho trovata anzi in qualche giorno fa in una sua intervista detta con maniera anche molto esplicita la sua intervista L'Unità
Tu hai detto se non sbaglio vedo emergere nella sinistra parte da sinistra
Una cultura che farebbe inorridire gli stessi liberisti
No mai venuto in mente perché titolava parlava anche di lavori nuovi fra questi lavori nuovi punto ci sono anche cose
Quel nuovi impegni nel campo dell'assistenza il famoso il terzo settore di volontà quelle cose che stanno fra che sono nate magari come volontariato per l'assistenza agli indica Pati agli anziani c'è perché adesso diventano nuove occasioni di lavoro
Visto che proprio appunto lo stato sociale un po'si ritira
Ed è legata al privato sociale come si dice sono nuovi lavori che ed è e qualche giorno fa Sergio Cofferati qua vicino fra l'altra credo a vignola tre ha puntato il dito in ponti direi con parole inequivocabili contro una parte della sinistra della della del del del movimento cooperativo
Che proprio in approfitta di queste nuove situazioni questi nuovi lavori per sfruttare
Giovanni terra insomma per per per creare occasioni di lavoro di non regolari sfruttate eccetera allora io mi domando un anno fa
L'Ulivo vinceva le elezioni nasceva in questo governo si apriva il dibattito no attorno al sindacato un po'affitti un poggio analisti con polpa nos che come si sarebbe comportato il il sindacato nei confronti del governo amico di un governo amico
Ecco un anno dopo mi sembra un po'
Amava insomma leggere che Cofferati sospetti che in una parte della sinistra stiano venendo in me ha una parte da sinistra stiano venendo in mente idee che non condivide con me come diceva una famosa battuta di di Altan
Queste idee fanno anch'si stanno anche facendo strada grazie alla ossessione
Del risparmio alla la necessità di entrare in Europa c'è tra credi anche nella pratica di governo dobbiamo avere ti fidi di questo governo di sinistra segretario
Il centro sinistra
Ma io credo d'aver dato atto lealmente al governo di aver fatto delle cose importanti quando queste sono capitate
D'altro canto che la situazione economica complessiva sia migliorata di fronte agli occhi di tutti
E se ciò accade perché il Governo ha fatto delle scelte giuste
A ha avuto in qualche circostanza anche il coraggio poi qualcuno dice in alcuni momenti anche una certa dose di fortuna
Sono state fatte delle delle delle scelte impegnative
Coerenti con il programma che l'Ulivo aveva presentato agli elettori e con gli accordi che poi la maggioranza aveva nella sostanza sottoscritto al momento della dell'insediamento del governo
Però credo che sia giusto
Vorrei dire anche moralmente corretto
Che un'organizzazione sindacale
O semplicemente delle persone
Che sono per la loro storia per quello che hanno sempre pensato e per quello che fanno collocate a sinistra
Abbiano
La lealtà di denunciare
Quello che vedono
E che ritengono sbagliato
Di indicare fenomeni che possono essere anche circoscritti masse lasciati a se stessi alla spontaneità diventare robusti e negativi
E ti ringrazio dalla domanda perché mi permetti in due minuti di a ripetere la mia opinione
Al di là di qualche forzatura e devo dire anche di un discreto numero di insulti che ho ricevuto in questi giorni ma fa parte del mestiere
Io considero le attività di terzo settore come attività importanti
Per il futuro di questo Paese come in genere per il futuro delle economie più avanzata
Credo che sia indispensabile compiere delle distinzioni precise in quello che viene definito terzo settore
Il volontariato nella cultura dei di questo Paese
è un esperienza di grande rilievo
Però intendiamoci
I volontari sono di norma persone che hanno un'attività e che dedicano una parte del loro tempo libero
A fare altro ad assistere persone che hanno bisogno a occuparsi della collettività è una delle pulsioni più belle e positive che ci siano nell'umanità
E in questa
Che in questa società che pure ha tanti elementi di difficoltà e di malessere
Le attività che vengono definite senza profitto sono un'altra cosa
Sono spesso orientate e coinvolgono persone che non hanno un reddito e un lavoro garantito al quale aggiungono all'attività di volontariato
No sono lavori che si chiudono in se anche se la finalità è una finalità che può essere positiva
Questa che appare una banalissima distinzione devo dire che nel linguaggio comune tanto banale non è
Bisogna che si stabilisca con precisione cos'è considerata attività senza profitto
E bisogna che in queste attività siano chiarite le regole e le norme di legge e contrattuali
Questo vale per le attività nuove vale per un'attività tradizionale che in questa terra ha una storia così profonda come la cooperazione
Il mettere assieme la propria intelligenza la propria capacità di fare in un'attività cooperativa è stato uno dei fenomeni
Più interessanti del dopoguerra soprattutto in queste terre
Qui ha preso corpo evita la cooperazione che poi si è estesa anche altrove
Nella cooperazione così come in altre attività io vedo nascere dei fenomeni pericolosi o almeno fenomeni che a me paiono pericolosi
Lo dice il presidente delle cooperative bianche per cui non Cofferati una volta tanto che oggi grosso modo il cinquanta per cento di cooperative sono cooperative come le chiama lui spurie
Cooperative che non sono associate alle centrali
E che fanno lavorare delle persone
Senza garantire a queste persone nel rispetto delle leggi né l'applicazione dei contratti
Io considero questo un fenomeno pericoloso una potenziale barbarie abbiamo interesse noi egli centrali cooperative a combattere questo fenomeno
Barrique condotto a regola
Come beh intervenendo sulla scrittura delle regole
Nell'accordo che abbiamo fatto il ventiquattro di settembre del mille novecentonovantasei il ministro del lavoro
Mi spiace ritornare
Abbattere
La lingua sul dente che duole
Aveva assunto il compito di presentare un disegno di legge per stabilire cose oggi la figura del socio lavoratore è passato un anno questo disegno di legge non c'è
La mancanza di questa elementare distinzione ha consentito il proliferare delle cooperative spurie ma anche l'allargarsi delle altre cooperative in un sistema di incertezza
Una parte dei miei interlocutori di questi giorni soprattutto quelli che hanno urlato di più io in verità ho parlato di tutte le cooperative
Non soltanto di alcune poi mi sono lamentate del fatto che alcuni non si distinguano da processi negativi
E il fatto che non si distinguano mette in discussione una parte della cultura di sinistra
Ebbene nella discussione che era in corso tra noi e le centrali cooperative da parte dei nostri interlocutori è stata avanzata l'idea che per le cooperative
E non soltanto per le cooperative sociali si dovesse sancire il principio che le persone che lavorano nelle cooperative non debbano vere nessuna occasione per organizzarsi sindacalmente
E debbano a vere valori contrattuali pari al settanta per cento
Dei contratti attuali nel caso di crisi
Di nuovi insediamenti o di Investimenti
Cioè sempre
Perché con quell'accezione se uno compra una sedia ha fatto un investimento e per quella ragione secondo questi interlocutori dovrebbe poter ridurre la retribuzione
Ai soci lavoratori io trovo questa ipotesi non solo un'ipotesi sbagliata ma figlia di una cultura che non dovrebbe avere radici nel mondo della cooperazione né men che meno dalla cultura di sinistra l'ho detto
Per la verità
Avendo deciso di non nascondere la mia opinione su fenomeni di questa natura non mi sono limitato a dire male delle cooperative me la sono presa anche con gli artigiani
Perché se è un'organizzazione che ha radici a sinistra come la CMA
Avanza una proposta formale
Io l'ho letto sull'Unità
Il giornale fondato da Antonio Gramsci
Avanza una proposta per la quale per fare emergere il lavoro sommerso bisognerebbe introdurre una legislazione straordinaria
Che dura cinque anni con tante cose che vi risparmio sul versante dei contributi del fisco
Ma su alcune che vi dico invece sul versante dei diritti delle persone che lavorano come quelle che ho letto beh insomma qualche ragione per per occuparmi in cielo
Si dice per cinque anni per fare emergere queste attività bisogna assicurare che non applichino la legge sulla sicurezza nei posti di lavoro
Con quello che capita mediamente
Sul piano degli infortuni
Che siano esentati dall'obbligo di assumere le persone svantaggiate
Nelle quote previste dalla legge gli handicappati a proposito di solidarietà
Che sia vietato
La presenza del sindacato in attività con meno di cinquanta persone
La destra
La destra non ha mai avanzato ipotesi di questa natura
Che sia previsto per quelle persone la soglia di due mila ottanta ore di lavoro all'anno fate voi i conti di quanto viene alla settimana
Io mi chiedo
Questa somma di divieti
Poi ce n'è uno che riguarda anche i licenziamenti individuali tanto per essere alla pace
Questa somma di divieti o di vero perché dovrebbe essere introdotta con una legge straordinaria
Vi pare funzionale fare emergere il lavoro nero secondo me sembra più funzioni a me sembra più funzionale a dare un riconoscimento
Formale legislative contrattuale a tutte le brutture che ci sono non a combatterle io mi sono chiesto pubblicamente che relazione questo ha con la nostra storia voi lo so che domani diranno che sono un conservatore che in verità non voglio combattere il lavoro nero
Che sono felici di mantenere le cose come sono adesso perché non mi prendo la responsabilità di introdurre elementi di novità nel sistema legislative contrattuale e sciocchezze similari mi prenderò anche questa quota di insulti però non faccio un passo indietro insisto io vorrei che si discutesse serenamente pacatamente di quale il nesso tra il fenomeno che si vuole combattere e queste ipotesi
Che hanno come risultato concreto
Quello di ridurre come dice involontariamente il documento della CMA
La soglia per accedere alle cavità qual è la soglia che si riduce appunto quella della legalità ecco questo modo di procedere e questa idea dell'intervento verso i fenomeni degenerativi non mi piace
Non la sento
Patrimonio della sinistra della cultura della sinistra
Può poi può anche darsi che sia io in errore che insomma
Ricchi in questa situazione è un po'turbinoso dove tutto si muove
Involontariamente mi capiti di essere collocato dove non dovrei e di essere come qualcuno sostiene davvero un conservatore però vi confesso che ha rispetto dei diritti delle persone soprattutto delle più deboli io da
Sincero moderato c'ho sempre tenuto e ci tengo anche adesso e sono molto preoccupato da questa mistica del nuovo che sembra prescindere
Da valori da gerarchia di valori che invece nella mia cultura e nella mia esperienza ho sempre trovato molto molto radicate e per fortuna devo dire trova ancora oggi particolarmente guardate con attenzione da tante persone
Sì io voi forse sapete se non lo sapete vi informo che Laura Pennacchi ha scritto un libro su quale sarà sul sull'UE su sul welfare del futuro dico bene adesso il no non mi ricordo bene comporta lo stato sociale del futuro
E allora io vorrei chiedere se lo Stato sociale futuro rientrano anche questi rischi che ha appena detto Sergio Cofferati non è che nella nel bando le non c'è una lira nel clima in cui bisogna tirare la cinghia
In cui bisogna accettare forse anche qualche cosa in nome della Pontone toglierà qualcuno per dare a qualcun altro si lasciano gli spazi lo Stato lo Stato si ritira lo stato di tutti si ritira e si lasciano gli spazi per cui possano in cui possono intrufolarsi posizioni di speculazione
Siamo proprio sicuri che il nuove sostato sarà il futuro non lascerà a una a un a un privato o una selvaggio occasioni di diritti e di arricchirsi di
I speculare cosa ci riserva questa ritirata progressiva dello Stato dalle sue posizioni
Ma
Io voglio brevemente dirvi della discussione che ho avuto con l'editore di questo piccolo libro
Per titolare il libro perché io non lo volevo titolare lo stato sociale del futuro volevo titolare cittadinanza equità qualcosa di e il lettore mi ha convinto con questo argomento tu fai un'opzione così forte verso la priorità dell'intervento pubblico che è giusto che anche nel titolo si segnali questa cosa io mi sono convinta e ho deciso di correre il rischio perché di insulti in questa fase se ne ricevono tanti compreso quello di essere statalisti in una fase in cui in cui senza anche al congresso del PDS io cerco sempre di ricordare qual è
Il terreno complessivo nel quale ci collochiamo ci sono stati sono state proposte delle tesi che avevano capitoli espliciti che si chiamavano dei statalizzazione
E quindi c'erano complice erano e ci sono hanno piena legittimità componenti di questa natura quindi è forte anche a sinistra e il rischio che i per combattere il burocratismo kebab viceversa davvero combattuto si arrivi alla conclusione che si tratti di per lo Stato soprattutto di ritirarsi resi di lasciare spazi crescenti
Per il privato e di lasciare che è lo stato sociale sia destinato soprattutto ai poveri sia cioè il sostanzialmente residuale io credo che questo sarebbe un errore gravissimo
Non è questa la strada che ne dobbiamo perseguire credo altresì che proprio perché questo è l'errore che va evitato il rischio che va evitato non possiamo limitarci a difendere tutto quello che esiste io condivido
Moltissime delle perplessità che ora Cofferati esprimeva
Sì al suo appunto le cooperative spurie diversi trattamenti dispetto di deve il mancato rispetto delle leggi dei diritti sia anche queste valutazioni anch'io ed erbette sull'Unità né su qualche altro giornale sono rimasta francamente
Stupefatta
Delle cose che venivano proposte a proposito di un'emersione con una riduzione della soglia per emergere che rischiava di essere semplicemente condivido pienamente questa espressione riduzione della soglia di legalità
Ritengo però che davvero la trasformazione
Il rilancio evita riaffermazione di questa modello di convivenza civile che prima tutto ma prima di tutto modello di consente di convivenza civile non si faccia
Né con di tempo impostazioni isteriche di difesa dello status quo
Tout-court per come per come ci si ripropone né con pretese oltranzisti che di nuovismo che lasciano assolutamente tutto il tempo che trovano però il cimento dell'innovazione qualificata del cambiamento e tutto davanti a noi proprio se vogliamo mantenere
Quegli aspetti di fondo e riproposti comunque far dove la responsabilità si pubblica sia molto forte
E parlo di pubblico non di Statale
E quindi il terzo settore che può svolgere una funzione importantissima non sia però surroga
Di esercizio e di responsabilità che rimangono all'operatore pubblico che non può deresponsabilizzarsi nei rassegnarsi alla missione dell'impotenza
Quando emergono ha bisogno di questo tipo a sinistra probabilmente c'è anche l'idea che la politica sia qualcosa poi di estremamente in fondo negativo che non possa che produrre
Tutti i guasti da anche di un recente passato che vicino a noi io sono per una visione nobile della politica
La vita che faccio l'insonnia di cui soffro i sonni agitati che che che vivo riesco a tollerabili perché a quest'idea di della politica che deve svolge le funzioni appunto di anche di rilancio di grandi idealità non rassegnarsi né alla deresponsabilizzazione né all'impotenza
Se mi permettete
Mi permettete l'ultima curiosità prima di augurarvi la buona notte in una cosa che lo devo chiedere a Cofferati e da stamattina nella metà prima cosa che mi sono segnata pensando di venire qui stasera c'è scritto sui giornali di oggi che nell'incontro di ieri
In un momento di incontro ieri fra le parti sociali in un momento di particolare insomma tensione Sergio Cofferati ha preso un biglietto e ha scritto qualche parolina la piegato e la fa l'ha fatto passare sul tavolo e passato davanti ai sindacalisti
Che l'hanno letto e hanno riso poi passato sui banchi del governo qualche ministro l'ha letto pare riproporsi anche presente Consiglio paletto e ha riso
Poi passato sui banchi della Confindustria l'hanno preso hanno perso l'hanno letto e hanno riso allora adesso tu mi devi dire che cosa nell'Italia di oggi riesce a far ridere il governo i sindacati e la Confindustria
Legittima curiosità che non posso soddisfare perché se avessi voluto dire una cosa
Pubblica l'avrei detto ad alta voce come faccio di solito avendola scritta è una cosa riservate per me le cose riservate resta
Sfornati da questo mistero
Grazie dell'attenzione grazie a Sergio Cofferati a Laura Pennacchi economica fu
Questa è