Cerimonia in onore di Carlo Bo nel cinquantenario della nomina a Rettore della Libera Università degli Studi di Urbino

Secondo me
Così
Ho il privilegio di dichiarare aperta a nome del senato accademico era presenza del signor Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro la cerimonia solenne in occasione dei cinquant'anni Direttorato del senatore professor Carlo boh
Prima di passare
Prima di passare la parola al sindaco dalla città di Urbino leggo rapidamente i nomi delle personalità che sono scusate per motivi ovviamente dei loro impegni di non essere presenti fisicamente in questa circostanza l'onorevole Luciano Violante senatore Giovanni leone senatore Francesco Cossiga il ministro Luigi Berlinguer il professor Carlo Federico Grosso
Il senatore Amintore Fanfani senatore Giulio Andreotti il senatore Francesco De Martino il senatore Giovanni Agnelli
Il senatore Norberto bordi Bobbio del senatore Leo Valiani il professor Giulio Vismara il professor avvocato Piero Schlesinger
Il professor Serio Galioto il maestro Riccardo Muti lungo la strada un reato honoris causa
E infine il professor Carlo Fontana sovrintendente della Scala tutti i messaggi contengono espressioni veramente di affetto magnifico verso di lei
Quindi motivate scuse assenza che invece avrebbero voluto evita
A questo punto
Subito il saluto della città
La parola al sindaco di Urbino Massimo Tazio
Signor presidente della Repubblica onorevole Presidente del Senato magnifico rettore
Onorevoli senatori e deputati
Otto Rita civili militari religiose signori e signore presenti
E con grandissimo onore signor Presidente
Che il borgo avere il saluto deferente riconoscente della città di Urbino ringraziandola per aver voluto essere qui oggi in onore di Carlo Bo
La sua presenza signor Presidente e per la nostra città motivo di duplice orgoglio
Innanzitutto per averla qui fra le sue mura antiche tra la sua gente da sempre democratica onesta laboriosa
Che ama il Paese e crede in quei valori di libertà unità giustizia e solidarietà che lei così autorevolmente rappresenta e sempre si ricorda
La città e poi orgogliosa per la sua presenza
Perché la sua presenza rende tanto più significativa
La felice occasione per la quale oggi tanta gente e qui con grande ammirazione
Un sentimento profondo con grande affetto
Attorno al magnifico rettore della nostra università
Signor presidente Urbino viene indicata come una città che non appartiene soltanto ai suoi abitanti
Ma come luogo che appartiene all'Europa e dal mondo
Per salvare Urbino e per guardare al futuro sono stati necessari impegno lavoro idee risorse e un grande amore per questa città
Ci troviamo in un palazzo che simbolo del Rinascimento
Simbolo di cultura armate civiltà ebbe testimonianza di ciò che i grandi uomini nella storia di questo Paese hanno saputo pensare e a realizzare
La storia di Urbino e la storia dei luoghi in cui Federico di Raffaello di Piero della Francesca
E dunque parte della storia della cultura di questo nostro Paese
La città e le sue istituzioni stanno compiendo ogni possibile sforzo per salvare questo immenso patrimonio
Ne esempio l'imponente opera di restauro
Delle mura storiche
Questo della tutela ed è la salvaguardia è un primo impegno per la città
Ma per questo servono altro lavoro altre risorse ingegno nuovo dei progetti di valorizzazione
Urbino signor presidente a un altro grande problema di fronte a sé ed è quello di rompere il pesante e isolamento e l'estrema difficoltà di comunicazione che penalizza il nostro territorio e le nostre popolazioni
Abbiamo avuto già modo di rappresentarla in questa realtà e la ringraziamo
Per l'interesse che ha già dimostrato anche perché legato al suo impegno e alle sue autorevolissime e giuste parole sui problemi del lavoro e delle opere pubbliche
La situazione non più tollerabile di opere pubbliche ferme e non realizzabile investe anche questo nostro territorio
Dove da troppo tempo sono fermi interventi per alcune centinaia di miliardi e anche qui signor Presidente c'è grande bisogno di lavoro
La gente e con lei signor Presidente con le cose che ha detto con grande forza anche nei giorni scorsi su questi temi
Ed anche noi continueremo ad impegnarci assiduamente per difendere i diritti dei cittadini la dignità e le speranze future della città
Ugualmente come dicevo all'inizio
La città di Urbino si riconosce nella sua incessante azione a difesa dell'unità nazionale della democrazia della giustizia sociale della solidarietà
E vero infatti che oggi è importante parlare di monete ed i mercati ma è altrettanto vero che oggi il Paese l'Europa il mondo
Devono tornare sempre più a guardare anche ai valori
Alla cultura al sapere alle radici della propria storia
L'università e una istituzione che appartiene ormai alla storia della città alla sua e senza alla sua vita
L'opera del magnifico rettore ne ha accresciuto il prestigio ha innovato ha tenuto fermi i valori Enea costruito il futuro
Questo ha contribuito enormemente a fare crescere Urbino
E da determinarne nel profondo l'identità
Ho già detto come grandi uomini hanno fatto la storia di questa città
Carlo Bo tanto tempo fa
Disse
Che la memoria di Urbino è troppo forte
A volte schiacciante
Quasi certamente quello che è stato fatto qui
Quella coincidenza unica di miracoli del Rinascimento
Non si verificherà più e aggiungeva
Che noi abbiamo il dovere di guardare bene a quella storia di guardarla Dow ameni di oggi
Ed oggi in questa città signor Presidente e la città di Carlo Bo di Paolo Volponi e la città dove ha insegnato Mario Luzi
In una circostanza simile a questa ma quarant'anni fa
Il Rettore affermava che nel dover fare un bilancio del suo rapporto con Urbino
Doveva scrivere da una parte il grosso peso dei suoi debiti
E dall'altra parte quello esile fragile dei suoi crediti
Ebbene carissimo rettore le parti di quel bilancio ci sono con il tempo invertite
Il grande e oggi del debito della città nei suoi confronti
Tutti sanno cosa rappresenta Carlo Bo per la cultura del nostro Paese
Noi sappiamo maggiormente cosa rappresenta il rettore per la sua città
Infine signor presidente Carlo Bo ha detto un giorno che Urbino e la città dell'anima
Noi diciamo che il rettore e grande parte dell'anima di questa città
E per questo che i suoi concittadini gli sono così vicini con la ragione e con il cuore
E per questo che la città assente così forte la sua presenza
Ed è con Carlo Bo
Con il suo insegnamento di poesia di sentimenti e di grandi valori che sono la sua vita
Che in questa città dell'anima vuole costruire e guardare con grande speranza al futuro ancora grazie signor presidente
Regalai Mario Luzi riprendere post coloniale italiana
Ringrazio il sindaco Galluzzi che con tanto la sensibilità di affetto espresso i sentimenti della città
Dopo il saluto della città
Quello dell'ateneo
Do subito la parola al presidente della facoltà di giurisprudenza la più antica facoltà di questa nostra antica università
Il professor costa
Signor Presidente della Repubblica se il presidente del Senato autorità colleghi signore signori alla manifestazione che il senato accademico a nome del quale farlo perché ho l'onore di impersonare l'ingrato ruolo dicano ha voluto organizzare anche a nome del corpo docente del personale dei nostri studenti
Per onorare questo evento unico ed irreperibile la loro presenza e la loro partecipazione conferisce quella solennità che noi volevamo AVIS per sottolinearne l'assoluta eccezionalità
Ma mi sia consentito indicare il rilievo di così massiccia partecipazione di colleghi che da Urbino hanno preso l'avvio e il loro cammino accademico essa rappresenta il legame indissolubile che si instaura fra kW alla ventura di accostarsi a questa città e a questo ateneo ma soprattutto al suo magnifico rettore noi abbiamo voluto con questa manifestazione significare la gratitudine che il nostro ateneo la città ayurvedico l'università italiana tutta deve a Carlo per quello che ha fatto per quel che noi auspichiamo continuerà a fare nell'esercizio del suo alto prestigioso incarico
Ciò che egli ha rappresentato per l'ateneo urbinate e testimoniato dal semplice raffronto tra quel che hai ereditato che quel che oggi gestisce Dida tre facoltà con meno di mille studenti dieci facoltà con quasi venticinque mila studenti
Ma soprattutto un ateneo che si fregia iniziative significative particolari che coniugano perfettamente il rispetto di una tradizione di ormai cinquecento anni
Con la necessità di un adeguamento alle esigenze moderne che pongono il nostro ateneo in posizione di prestigio tra le università italiane
E mi piace ricordare come di recente una inchiesta di uno dei più autorevoli periodici economici ebbe a registrare la previdenza di una delle nostre facoltà per qualità del servizio fra tutte le omologhe università italiane
Lo testimoniano ancora le realizzazioni che hanno consentito di trasformare questo dell'ateneo urbinate in un vero campus universitario con i suoi colleghi che consentono l'ospitalità ha quasi quinto dei suoi iscritti
Lo testimoniano in modo definitivo Lacey dieci plebiscitarie votazioni con le quali gli è stato riconfermato nella carica di rettore che aveva assunto assolo tre a soli trentasette anni
Ciò che ha rappresentato per Urbino sta scritto nella sua trasformazione in una vera e propria città universitaria con un rapporto fra studenti a abitanti di due a uno
Sta scritto ancora in quel che ha fatto l'università per la salvaguardia dei valori artistici di questa città
Acquisendo al suo patrimonio le più rilevanti opere architettoniche ne ha garantito il salvataggio e la conservazione attraverso realizzazioni anche ardite che hanno coniugato il rispetto di valori artistici Cola efficienza e la modernità degli insediamenti universitari
Salvataggio e salvaguardia che hanno contribuito non poco nel riconoscimento internazionale di Urbino comicità anarchica quel che ha fatto per l'università italiana e dimostrato dall'appassionata difesa che per decenni egli ha portato avanti per l'autonomia della Libera Università di Urbino
Un atto un'autonomia che stampa esaltazione dei valori di libertà della cultura e dell'insegnamento e che se costata sacrifici e fatiche per la peculiarità di Jas anche rispetto alle altre università libere ha però costituito il modello sul quale o iniziare in quarta tutta l'università italiana compreso quella statale
E dimostrato ancora dall'impegno sempre dal libro flusso non solo per le esigenze particolari della nostra università
Ma per i problemi generali della cultura universitaria italiana sicché come ha scritto in questa occasione e Giovanni Leone la sua voce non è stata quella di una piccola gloriosa Libera Università ma la voce di tutte le università italiane di questo noi oggi desideriamo pubblicamente
E nel modo più solenne dire grazie a Carlo per questo noi oggi gli rinnoviamo il nostro impegno essergli vicini nella sua faticosa opera che continuerà sempre più cementando la indissolubilità del binomio un po'Urbino di cui la ricorrenza odierna è stata solo una grazie magnifica
Ringrazio il professor Pansini che ha mirabilmente espresso i sentimenti sinceri di tutti noi
Che apparteniamo a questa storica e libera università degli istituti
Ed ora
Primo dei due momenti magici del programma
Quindi o si tirò al no presenterà nel volume che contiene le relazioni dei rettori e discorsi inaugurali e docenti nella Libera Università di Urbino
Dal mille ottocentosessantaquattro al mille novecentoquarantasei siamo quindi ancora in epoca prego boh
Però è un documento che veramente penso che si inserisca al grande titolo di prestigio nella storia delle istituzioni universitarie italiane tosse cos'altro la parola all'invisibilità
Signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato
E quindi Cianci vescovo opportunità tutte
Cari colleghi studenti e i cittadini
Magnifico rettore e caro professore
Mi lasci questa cerimonia solenne ma per noi un po'di gioiosa festa familiare rivolgermi a lei come sempre con un semplice caro professore
La nostra università
La Regione Marche la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro
La Provincia di Pesaro-Urbino lender regionale per il diritto allo studio di Urbino il Comune di Urbino e analitica editore hanno voluto essere presente con il chiuso con il più semplice dei doni il più caro tuttavia confessarlo perché universalmente noto il più caro al suo cuore di un uomo di studi e al Tennessee
Il curioso onnivoro lettori un libro
Solo l'impuro
Il soggetto non effimero di qualche novità la preistoria oggi uno storia che da mezzo secolo e anche la sua e di buona fattura
Lo dobbiamo più con le nostre povere pure del collega Filippo umana e di farlo ai Talking ormai informatizzati del nostro Tommaso Alitalia custode rispettoso di un altro tradizione tipografica e gatti
Tengo a leggere loro la dedica sfuggita alla penna tanto ova quanto occulta e sottile
Del nostro italianista Giorgio Ciampoli maiale
Questi tre volumi che oggi le vengono presentati offerti
Come un segno della gratitudine e dell'ottetto del Bolton che la circondano
Raccolgono le relazioni elettorali e discorsi inaugurali pronunciato nella Libera Università di Urbino dal mille ottocentosessantaquattro al mille novecentoquarantasei
E
Nel vario l'intrecciarsi dei dati e dei testi raccontano e disegni allora la storia e la vita del nostro studio in quei quasi cent'anni a cavallo di due secoli
La storica e la vita di una realtà è morta e chiusa la stagione che a lei
Urbinate di elezione e sapiente come nessun altro nell'interrogare e ascoltare la ma e l'antica Voci della città
è intoccabile in sorte di ravvivare e rinnovare con illuminata prudenza perché hanno che verrà
Abbiamo dunque raccolto il dunque atti ufficiali e pubblici che meglio innumerevoli leggi e decreti di solito ahimè incomprensibili
Presentano i fatti e le idee che hanno accompagnato le vicende del nostro ateneo
Dal mille ottocentosessantaquattro rifondazione dell'antico studio ducali Prisma pontificio buoni come Università libera al mille novecentoquarantasei
Atti non facilmente reperibili
Neppure nelle nostre sedi mai corti prima della presente eccezionale unica festosa occasione
Una storia minore certo strumento indispensabile tuttavia della storia sociale e delle idee etico politica e amministrativa del nostro Paese
L'attuale generazione di storici ha ripreso a dissodare allora e a ridiscuterla con intelligenza energia e passione nuove porte tutte mi auguro a dar vita a quella memoria storica sì povera entrarci fra nuovi nella quali tutti e ciascuno tu vorremmo e dovremmo poterci riconosce
Cari eccellenti ospiti
Impossibile illustrare ora i nostri documenti
I temi scottanti che svolgono aspetti talora inconsueti della cultura italiana dal positivismo e spiritualismo prove contro il socialismo fino alle cosiddette l'idea di un regime che tanto Gottardo ad espungere
E solo in seguito a una guerra inutile e Antonucci
è istruttivo nel clima non sereno dei nostri giorni
Venire a sapere che cito ragioni di lato politico
Come ritenne di esprimersi il rettore nel mille novecentotrentotto
Ci siamo separati dal collega professore ma tutto il resto
E dal filosofo Isacco Sharkey
Come subito dopo uccisi ci si separò il silenzio questa volta da Cesare Musatti che già ieri ha dei nostri eterno
L'ingiuria degli empi e degli uomini non poteva risparmiare il nostro piccolo ma pur sempre glorioso studio e nessuno può inermi dinanzi ricordati
Impossibile ricordarli numerosi nomi così insigni studiosi di fama scienziati giuristi e umanistiche passarono di qui e lasciarono durevoli visibili tracce
Giovanni Conso e Giuliano Vassalli sono qui Franco mi sia almeno posso citare questo mi sia concessa solo qualche eccezione rapida che non va tolto ai tanti che debbo tacere
Alessandro Serpieri scorpione
Fiorentino di informazione c'è ovunque a Storo attivo fin dall'inizio apre la serie degli culminanti in direzione che arriva al nostro festeggiando
E questo la dice lunga per una sede piccola appartata allora come oggi dai noi difficile da raggiungere
Piaggio produci romanista principi forse soldi italiano ricordato da quel genio della storiografia giuridica ed economica che fu Max Weber
Arturo nel bene e nel male non vada aggiunto
A lungo dei nostri se invece Quirós infine Giuseppe Branca
Ultimo mentore della nostra storia e futuro presidente della Corte Costituzionale il quale passa il rettorato a Carlo Bo
Egli passa quel tratto e quel compito che percorrono ciascuna delle sue bellissime Querrey se che relazioni elettorali
L'attenzione ai giovani agli studenti
A giovani studiosi altera ma aperitivi così ebbe a esprimersi letteralmente di rotondità e vistosi intatti i gettoni formali come gli lascia Branca dopo la bimba dura di università che sia e si riconosca
Oggi più che in passato comunità dei docenti e degli studenti contento e uno stile che il nostro boh accolse immediatamente
Compresi a fondo e in un banco mai di un'infinità
Caro professore ecco le dunque il nostro libro
Gli ospiti mi scusino ripeto e sottolineo leggero
La parola era cosa sono alle origini come tutti sanno di ciò che va sotto il nome di cultura non solo europeo
Anche in coda è inteso come lettura egli impuro
Come le scritture da BBB a l'Antico e il Nuovo Testamento
E allora chiudo con un proverbio arabo che a parer mio aggiunge leggi sia e serenità alla nostra festa
La felicità di questo mondo la trovi intrecciata nella criniera Nicola Cavallaro davanti e intessuta nelle pagine di un buon libro
Ella saprà trovare una caro professore anche nelle pagine del nostro modesto
Omaggio e con questo augurio li chiediamo di poter raccogliere anche quelli del primo cinquantennio del suo elettorato
Grazie alleviasse Kiron per averci regalato questo un primo dei due momenti magici per averci riportato
Anche il collaudo documentazione storica e letteraria
Ad un periodo in cui veramente l'Università di Urbino già esistente Alari sei cori si ritrovava e forse si preparava per l'accoglienza del nuovo rettore
Secondo momento magico
Mario Luzi
L'orazione ufficiale sarà condotto da lui
Ed è un grande amicizia e grande affetto che lo prego di prendere la parola
Sì sì sì sul bilancio
Su le ho logos molto bassa
Guidata
Facciamo la prova
Si sente l'agenzia contro prego la voce
Signor presidente
La Repubblica rispetto presidente perseveranza
Costruita oltre percepire signori del signor
Quando lei luglio del mille novecentosessantadue
Credo che sia avvenire inutili
Per i corsi di perfezionamento che si tenevano ogni estate
Stupri che lavoro in comune sprigionarsi settanta forse l'ufficio
Non dare giovamento
Non è più il giorno del suo verso e in basso negletto Scaringi
Neppure un paio nera ormai nella sua rimarca
Eppure il ritrovarsi frequentarsi in mezzo all'apparecchio rientra rumorosa famiglia per gli studenti dandola all'impegno didattico tutti quanti nucleo infuriato al prestigio scientifico che alcuni centri si erano conquistati anche
Una autorevolezza più globale detersivo
è affetto ne ha vinti non soltanto per l'occasione ma anche dello spirito che permeava l'azione legale
Queste per riconoscimento comune Carlo o il magnifico aveva saputo
E allora li stimo ondeggia da una quindicina che il successivo del puntuali delle conferme il suo governo non mancava generale subcriteri
Che era quello di contemperare il rispetto della legge generale con la più alta cifra l'iniziativa credo sia giunto il feeling tra università Corsetti
Curzi nuove nuove discipline istituzione di centri di studio speciali ampliarono l'orizzonte del GIS concretezza bene nelle università
E che essi Confitarma non solo i suoi studenti i suoi docenti ma anche in quelli già oggi persista italiane essa senza sforzo senza sfarzo i programmi Etiopia quasi domestico pulmino era diventato cento uffici
Ricercati istruttiva e chiara tipica
L'incremento logistico con esce urbanistico all'interno e all'esterno del nucleo storico
Che accompagnarono lo sviluppo della forse prese più visibili e fece colto
Sulla Croma
Magari per la intelligenza archetti Antonio Petitti h in ogni caso prendevano appunti seducente la prospettiva sociale
Dell'università che era all'apparse delle opere corpi
La carriera De Carlo la carriera
Cardiaco
C'è poi avrebbe finito quasi per identificarsi con la sua stessa storia
Non poteva nascere più Alberto
E
Siamo alla fine degli anni Trenta
Giù sussista dell'orizzonte fascista non è neppure più tanto popolari dopo la contaminazione nazista
C'è nell'aria un incombere che fa con lampi addirittura si sta la guerra civile spagnola lascia ingoiato Federico García Lorca
E Antonio Marciano svolgeva ma non ha fiuto cioè prospettive
Pongo s'era presentato al concorso di letteratura francese loro aveva vinto alla prima era stato chiamato paura da Urbino non si sarebbe più grosse
Passati alle peripezie della guerra guerreggiata
Sul territorio marchigiano alla ripresa dell'attività dopo lo sconvolgimento il giovane professore di francese viene eletto protettore ed allora c'è un'altra identificazione per fare
Dopo quella con l'università
Un'antica fare forse la stessa quella la città più va alla quale la sua esistenza dalle più separato
No aveva vissuto gli anni giovanili signorile e anche un po'un signor ideale
Impressionante letture il precoce Crespi incalzante indaga al Tour de il senso della ragione il segreto delle opere Sella tenuto a rispettosa distanza
Dall'università tedesco
Si era piuttosto dovuto Vespa nei semplici tanto per farci ambulacri della cultura militante
Di Firenze dove appunto era come si diceva agli studi
Noi i suoi compagni aveva un insolito a scendere c'era insieme intellettuale e perché non ammetterlo anche sociale
Qualunque sia stato il motivo concreto per la sua autorevolezza sarebbe stato difficile connettere quel suo pregio intellettuale con una disciplina metodi un impegno pratico del genere che l'insegnamento di silice
Futuro professore ci riusciva per quanto propone
Quando sulla fine verranno mille novecentotrentotto e nel mille novecentotrentanove ci accadeva Roberto puttini incontrarci i esilio
Da Bacchus fiorentina a Parma do quindi è un bel tempo risiedevo e Luís sostava durante il tragitto Fasser stretti pur Plinio
Questa specie intima discrepanza
Tra le qualità spirituale del suo fervore e della sua dottrina
E illuso che sarebbe stato chiamato a fare nelle aule scolastiche persistendo da per molti benpensanti ma anche per alcune suore
Pochi anni bastarono arrenderci conto che non era il paradigma accademico
La misura e meno che mai il termine su cui confrontare il magistero aspettarlo
Siano personale inferno interiore Killing erano i più forti dell'istituzione il tedesco ed il tuo senza sminuire nel prestigio egli in primis la stessa naturale autorevolezza che aveva fin da principio come studente
Eccone studioso e naturalmente ecco prescritto
è un più c'è riempirle alterato spiega
Impiegherà e tradizionale stanco del professore
Lascio che il suo molto affatto necessitato di legge del ricercato di vivere la polizia fosse irresponsabilmente l'insegnamento e come tale venisse ancora e partecipa in modo
Questo fu assai contagioso non ci fu lo dico metaforicamente poi molti il professore piccata ma molti maestri per riportare il Ticino i corpi
E questo fece la differenza queste contribuì a fare di più quindi la città universitaria che gli occorrono nel mille novecentosessantadue e non più la semplice sede di università che era stato come tante altre città negli anni anche
O che operava come docente di letteratura francese e di letteratura spagnola
Soprattutto il magnifico rettore e osservava in modo sorprendente una linea di equilibrio fra affabilità e discrezione amicizia e alle sei sia con i colleghi sia previsti fu chiaro a tutti che mia scommessa che può aveva vinto non era tanto la per superato benissimo la discordanza fra il costume accademico e il suo procedere costituzionalmente così comporta per con l'auto da essere stato messo nella condizione di cimentarsi condurre difficili virtù l'equità e Versace
Qui nella responsabilità etica e civile e culturale
Che il suo ufficio gli faceva gravare addosso più creazione abituati più nel piccolo centro
Che sta centro
Circoscritta insomma il servizio cristiani che si era nuovi amici abituati a sottintende
Ogni scuola inglese che pareva
E che pareva richiesto al suo spirito per funzionare o livello accettabile dal più aveva modo di essere chiamato alla
Vanità di nuovo insieme conosceva
Cupidigia giorno tutto il potere
Ma passione disponibilità auto sacrificale sì queste erano sul ed hanno su anche le sicurezze tira e per nulla formali con le quali attraeva nell'ateneo le personalità che riteneva più limitate Petrica
Ha esercitato bene quelle virtù credo che essi date del Governo non fatti anzi sembrò l'attributo del dio il regista Mario Dino a varcare genovesi anche il più l'altra situazione patriarca in ogni caso era quello il paragone di registi concreto alla sua coscienza che sappiamo tutti quanto esigente il suo scegliere e poi il suo cinquantennale
Permanere al vertice
Della gerarchia
La gerarchia
Dove il volto teso al Colle che lo confermava
Tutti crea uccisa
Comprende servisse anni
Questo
Sebbene presi tutti dalla ragione studioso e dall'altro qui in città conversanti viva che erano diffuse costante dell'organico
Morì il tipico dei docenti di qui gli amici tipo erano a Roma o altrove importanti uomini pubblici e comprino importanti uffici del machismo la storia della nazione passato almeno Montale di quanto sembrasse parlo ordinate
Ed è al suo umanissimo
Considerando il prelievo di cui oggi parliamo si continui perché è un sarebbero depista civile
Ecco gomma
Riflesso e ucciso tedesco
Troppo qui nell'insegnamento
Nella comune ricerca di obesità ETD umiliazioni piena coincidenza strappo uomo tedesco
Scrive
Nel governo delle università riconosco invece la sfida implicito del cittadino
Descrisse
Non c'era nulla di disarmo
Nella storia sul ponte
Come tale la sua critica e letteratura ebbero origine molti ex gestioni assai eccessive
Così la sua azione serve presenta a favore dei giovani nasceva un modo inetti
Deve essere maestri etici alcuni atti sotto stress
Poi ha saputo circondarsi di uomini carismatico capo
Inserendo
Che sembravano contrastare con la sua apparente nonchalance Taccone invece dissimulato va no afferma e punitiva
è un curioso contrappunto presto entrato nel codice penale lavoristica
Molti altri cinquanta questa durata del valore del servizio eccezionale nelle istituzioni
A meno che non siano tanto insignificanti dalle norme chiare innocue sotto Rocco non conosco paragone impossibile
è una durata anomala attuata mostri
Neppure Unamuno presto tanto a lungo a Salamanca alcuno virtualmente profitti ai piedi
Ma proprio il prolungarsi ormai senza al tempo del suo ufficio
Ci porta Antonio fuga intrinseche
Che si su un sito fin dal principio du pays spiega
Una volta fatta però
Da uno scrittore come lui non Pozzetto trarre non sostenuto dal rettore animato invece dal Buttiglione
Della ricerca interiore ed della approssimazione senza fine
Forte Arturo argomenti appunto
Che diventò anche lavoro comune perse preferisce
Questa resistenza nel ruolo ciclici imbolsito
Di una virtù finora non abbiamo
La sostanza
E se ne stanno in Carlo compatta confondersi col uniformità e la monotonia nulla sarebbe più grande
Questa
Perché se un appello seduta è quello più banca per sporcare oggetto spesso di incredulità Sparta
Spiego di nuovo Ostellino quindi oggi più intimi amici cioè poi mi iscrivo spero nono appositamente seppero fin dall'inizio e ce ne che il rettorato dico non era una dignità
Ma a una condizione accetta e alla lunga assimilate
Per conoscere che però
No ma il far i tuoi che questo titolo non solo molto gradita competenti e riconosciuti accrescimento e proporzioni conseguiti perseguiti sotto il suo governo
Ma è sfuggito alla morsa delle frazioni per le imboscate del contratto di locazione politico
E oggi non può non risponde il consenso a metà
Della gente studio e incontrare la riconoscenza della Nazione
Ringrazio Mario Luzi
Per le sue parole nelle odiose ma anche righe di narrativa e di polizia
Che appunto ha reso
Ringraziamo della mente tutti i e passiamo adesso al momento che forse il magnifico definirebbe dell'anima
Cioè ci siamo rivolti alla voce inconfondibile io Arnoldo Foà che prego avvicinarsi al microfono
Ruini come vi è un giovanotto viene dalla lontani Šešelj laddove dice di essere immigrato
In leggera una serie di poesia particolarmente care a Carlo no
Poesie del Novecento quel periodo in cui
Magnifico come letterato critico ha dedicato la propria attenzione e il proprio impegno di studioso prego
Rappresentato soltanto me stesso permettetemi di saltare gli ossequi ufficiali
Riferendomi al ricordo di Unamuno che Mario Luzi ha citato poco tempo fa che dopo otto anni di prigione riprendendo le sue lezioni visse ieri dicevamo
Io vorrei salutare come ieri Carlo Bo
Ricordando che quando ci incontravamo molto spesso qualche premio letterario e ci vedevamo la mattina ancora tutti assonnati oppure lo accompagnava immaginando già
Leggo le poesie che sono state scelte da Carlo Bo è le ho lasciato nell'ordine che mi sono state consegnate dai vostri sbadigli capirò
Che si attesta anche lì nascosta
Ma vorrei dire un'altra cosa
Quanto britannico Royal sentire la voce inconfondibile vorrei tanto che ha difeso la testa ecco fonti
Giosuè Carducci nevicata
Lenta fioca la neve
Per il ceto cinerino
Derivi suoni dividere più non salgono dalla città
Non verbali ormai più ridotto occorrente rumore di carro non d'amor la canzone ilare e di gioventù
Dalla torre di piazza rocker per l'aereo le ore Germont come sospiri di un mondo lungi dal di
Picchiano uccelli Raminghi avete riappare nati
Gli amici
Spiriti Reduci son guardano e chiamano ammenda
In breve provocare
In breve tour calmati indomito cuore
Giù al silenzio per
Nell'ombra
Riposerà
Dice carta Roccatagliata Ceccardi quando ci rivedremo
Quando ci rivedremo
Il tempo avrà nevicato sul nostro capo o amore
Avremo quasi passato il mare e sarà il cuore più sincero e pacato ma non avremo più vorremo io nell'onda infinita del sogno tu della vita lo avremmo infranto
Avevamo
Sarà a quel tempo
Quando l'Alma parquet attenda in pace e umana di sera che a lei e di contro protende il destino accennando il viaggio lontano
Quando a ogni primavera che alla finestra un ramo nel ritorno a fiorire noi pur così eravamo ci suole il cuore ritirerà
Guardandosi negli occhi io non lo so
Ho amor mio si è ancora sotto le vesti
C tre ma erano i ginocchi
Ma so che tu cercherai di leggermi nel volto il Cambini dei più mesti miei dj pianti o il presidio che fu nell'ombra travolto sì proprie ovvero che è molto io abbia Amato e rimpianto e ancora chiederei
è proprio vero
Quanto
Ci ho ripensato
All'ordine
Ore passare Federico Garcia Lorca
Che devo dire è stato conosciuto in Italia un po'per merito mio ma soprattutto per merito tuo
La sposa infedele
E io che me la portai al fiume credendo che fosse ragazza
Invece aveva marito
Fu la notte di San Giacomo e quasi per obbligo si spensero i fanali e si accesero i grilli
Alle ultime svolte tocca i suoi cieli addormentate di colpo i sapori gli erano come rami di Giacinti l'ambito della sua gonnellina suonava alle mie orecchie con un pezzo di seta lacerato da dieci coltelli senza luce d'argento sulle cime se un cresciuti gli alberi è un orizzonte di cani abbaia lontano dal fiume
Passati gli errori giunti agli spiedini sotto il cespuglio dei suoi capelli fece una buca nella fanghiglia io vede mai la cravatta
Lei si tolse vestito io la cintura della rivoltella lei e i suoi quattro corpetti
Non hanno una pelle così difficili nelle tuberose le conchiglie nei cristalli alla luce risplendono di tanta luce le sue cosce mi sfuggiva come pesci sorpresi metà piede di brace
Metta piede di fretta corsie quella notte migliore dei cammini sopra una poule tra di madreperla senza briglie senza staffe
Non voglio dire
Da uomo
Le cose che il mi disse
La luce dell'intendimento mi pare essere molto discreto
Sporca di base di sabbia la portai via dal fiume
Con la brezza si battevano l'espatrio dei cd
Anzi da quello che sono davvero gitano
Le regalai un grande cestino di raso Paglieri di giochi e non volle innamorarmi perché avendo Parigi
Mi disse che era una garanzia
Quando la portai al fiume
Lamento per la morte dei Ignazio Sanchez spegnersi
Alle cinque della sera
Erano le cinque in punto della sera un bambino porta un lenzuolo bianco alle cinque della sera una sporta di calce e già pronta alle cinque della sera il resto della morte solo porte alle cinque del del sei
Il vento porto via i cotoni alle cinque della sera e l'ossido seminò cristallo e nichel alle cinque della sera Giacomo Button la colomba il leopardo alle cinque della sera è una coscia contro un corpo desolato
Alle cinque della sera
Dove c'erano i soliti Bordone alle cinque della sera
Le campane dar seguito ed il fumo alle cinque della sera negli angoli gruppi di silenzio alle cinque della sera solo il Toro il cuore in alto alle cinque della sera quando venne il sudore di neve alle cinque della sera quando l'arena scoperta serviti
Io io alle cinque della sera da morte pose le uova della ferita alle cinque della sera
Alle cinque della sera
Alle cinque in punto della sera
Una bara con ruote il lettore alle cinque della sera
Ossario flauti suonano nelle tue orecchie alle cinque della sera
Il Toro jumbo Biava dalla fronte alle cinque della sera la stanza si irritava Pecorini alle cinque della sera dal lontano già avviene la cancrena alle cinque della sera tromba Digilio per i Verdi litigi
Alle cinque della sera le ferite bruciava ancorché soli alle cinque della sera e la folla rompeva le filiali estere alle cinque del scegliere alle cinque della sera
Che terribile cinque della serietà alle cinque a tutti gli orologi
Erano le cinque nell'ombra del se
Non voglio vederlo
Dice allora una che avvenga che io non voglio vedere il sangue d'Ignazio sopra l'arena non voglio vederlo la luna spalancata cavallo di quiete pubblica nell'arena grigia del sordo colossale ci sullo steccato non voglio vederlo il mio ricordo si brucia diritti e doveri ai jet supini con il loro piccolo bianco no voglio vederlo
La vacca del vecchio monto passava la sua triste cinque sopra un busto di sangue sparso sopra l'arena editori Vichi sardo quasi porte quasi pietra pucciniano come due secoli stanchi ribattere la terra
Non voglio che verrà
Chimica relativi saliti azione con tutta la sua porta addosso
Cercava l'ARPA
L'alba non era cerca il suo delitto profilo il sogno provvisoriamente cercava il suo bel corpo e trovo il suo sangue aperti sono membri di tempi di vederlo non voglio sentirlo zampillo ogni volta con meno forza questo oggetto che illumina le gradinate si rovescia sopra il velluto il cuoio della folla assetata chimiche ridato affacciarmi
Non dite vedi vederlo non si chiusero i suoi occhi quando vide le corna vicino
Ma le madri terribili alzano la testa e dagli allevamenti pende un vento di voci segrete che gridavano ai tori celesti mandriani Tibaldi e da nebbia Ranci fu il principe di Siviglia
Da poter dissipa regolare invece sfata come la sua spada né cuore così vero come un filo
Ma di leoni la sua forza meravigliosa è come un toro partono Soprarno reo
La sua armonia usa prudenza
Aria di Roma andalusa già profuma avara per dove il suo viso era un Nardo di sale e di intelligenza che Gerrard torero nel re che può Montanaro sulle montagne
Come territorio delicato con le spighe come duro con gli speroni tenterò con la rugiada abbagliante nella fiera tremendo con le ultime battute richiesto di tenebre ma ormai dorme senza fine
Ormai i muschi ed erbe aprono condite assicura il fiore del suo teschio
E già avviene cantando il suo sangue
Cantando permarrebbe praterie storici Orlando sulle corna intirizziti vacillando senz'anima nella Bibbia inciampando con mille
No corri come una lunga sicuro triste lingue per formare una pozza d'agonia vicino al Guadalquivir delle stelline
Bianco burro di Spagna
Io ero Toro di pena
Sangue forte indignazione
Tosi mignolo delle sue vede no no
Non voglio vederlo
Non c'è Cavese credo contenga non Rondelli che siano prima no non c'è priva di luce che lo Biagi è cambiato Betty Lou via dei Gigli non c'è Tristan broker la Copra terzetto ordinò
Eh no voglio vederlo
La pietra
è una fronte dove i suoi leggevano
Senza Bracco a curvare e cipressi ghiacciati
A perdere una spalla per portare il tempo con alberi di lacrime e nastri e pianeti
Ho visto piogge dirige correre verso le onde alzando le tende a perdere cacce crivellata per non essere presi Della Pietra estese che scioglie le loro membra senza sapere sente perché la pietra coglie sia mense nuvole scheletri dello dove nel Lupi di penombre vanno dai suoni
Nei cristalli
Nel fuoco
Ma
Nei in altre aree Nessenzia musica
Ora sta sulla pietra Ignazio ibernato
Ormai finito
Che c'è
Contemplata la sua figura
La morte la coperto di farli soffi egli ha messo una testa di scuro Minotauro
è ormai finito
La pioggia entra nella sua bocca il vento come pazzo il suo petto ha scavato
E l'amore imbevuto di lacrime di neve ci si scalda in cima agli allevamenti che cose di col un silenzio putrido ripose siamo con un corpo presente stessi spumante e con una forma chiara Tau usignoli
E la vedemmo riempirsi di buchi senza fondo
Chi Crespo il sudario non è vero quello che dice
Qui nessuno canta né piangere all'angolo a me pianta gli speroni né spaventa il serpente quindi non desidero altro che gli occhi rotondi per vedere questo corpo senza possibile riposo voglio vedere qui
Gli uomini di procedura quelli che dovevano cavalli e topi ne hanno i fiumi uomini Julia risuona lo scheletro e cantano con la bocca piena di sole di sassi coi io voglio vederli davanti alla pietra davanti a questo corpo con le reti di rotte voglio che mi mostrino l'uscita
Per questo capitano piegato dalla morte
Voglio che mi insegnino canto come un fiume
Sabbia dolci nebbie profonde rive per portare via il corpo di Ignazio perché si perde senza ascoltare il doppio fiato territori
Sì per nell'arena rotonda della luna che appare quand'bimba dolente bestia immobile si perda nella notte senza canto di pesci e nel bianco Spineto
Del fumo congelato
Non voglio che gli copre la faccia con fazzoletti perché si abitui alla morte che porta
Ignazio
Non sentire il caldo probabilmente
Mi tu
Riposa
Muore anche il mare
Non ti conosce il Toro nei fisico
Né i cavalli delle Formiche di casa tua
Non ti conosce il bambino nello scegliere
Perché tu sei morto per sempre
Non ti conosce il dorso della pietra
Ne è raso nero dove ti distruggi non ti conosce il tumulto ricordo perché tu sei morto per sempre
Verrà l'autunno con le conchiglie uva di Vivien Monti al gruppo parte il nessuno vorrà guardare i tuoi occhi perché tu sei morto per sempre
Perché tu sei morto per sempre come tutti i morti della terra come tutti i morti che si scordano il mucchio decani spenti
Nessuno ti conosce
No
Ma io oggi il cancro
Tanto per dopo il tuo profilo e la tua grazia a grande maturità della tua intelligenza il tuo appetito di morte e il gusto della sua bocca da tristezze
Che ebbe la tua coraggiosa allegrie
Cardella molto audace
Sì nasce
Un andaluso così Furio così ricco di avventure
Canto la tua eleganza
Con parole che Gemma no
Ricordo non apprezza e triste
Degli ulivi
Esca caro Arnaldo che la voce rimane sempre inconfondibile ma perché si è inconfondibile ci vuole senz'altro la testa come hai detto tu
Ma credo che ci si debba mettere anche un poco di cuore e quella ce l'hai messo molto a oggi veramente ci hai dato un momento delirante diranno esaltazione te ne ringraziamo veramente tutti
Adesso penso che il nostro magnifico rettore pur nella promozione che anche di tutti
Signor presidente della Repubblica sino al presidente del Senato
Cari amici
Permettetemi di dire
Poche parole perdura nel ringraziare
Per la festa ce l'avete fatto il presidente la Repubblica per il grande orrore abbia riservato
Io l'avevo pregato di obbedire perché
Mi sembra eccessivo questa
Così io affettuosa e generosa partecipazione al mondo
Non ho trovato niente come dicevo la bottarga sobborgo ruolo
Che era stato privilegiato dalla provvidenza
Provvidenze a Mila
Assistito subito a progetto mai nascere in una famiglia dove
Il dovere
Il lavoro erano dei principi fondamentali
Io poi ho avuto due carriere che si sono intrecciate carriera dello scrittore
Per la carriera professore
E subito quando sono andato a studiare a Firenze servitù novecentoventinove
Sempre poi graziato previdenza conosciuto da un gruppo di scrittori
Di cui il più eminente era Giovanni Papini della loro nel fervore della gioventù
A favore predilige
Sconosciuto un gruppo di scrittori per cui boia avrei evitato
Che prima di essere scrittori che era uno degli uomini e questo è stato una grande lezione
Era Piero Bargellini Nicolodi Carlo Betocchi
Accanto Calisto utile per citare per nome erano
Dell'ISTUD rivolto
Ho seccamente il
Ho avuto una lezione dai miei compagni di università
Dove ho avuto il privilegio di avere uomini come Tommaso Landolfi
Renato Poggioli e come leone Traverso depositi della generazione seguente Mario Luzi Piero Bigongiari basato polmoni
E lì che ho imparato
A leggere prima che agire
E così sono andata avanti fino al
L'ottobre del trentotto quando sono venuto Urbino seguito a ruota da l'amico passabile
Che era giovanissimo
Le avrebbe fatto quel
Il borgo orante carriera che tutti conoscono e poi il via stasera aggiunto tutto un gruppo prima direi giuristi e poi di reiterate
Quanto disfatte tanti elogi per quello che ho fatto devo ricordare che Università di Urbino è stata salvata zompato per merito del vecchio lettore semplice
Peters suo studente vero allora Leonardo Paloscia che chiedono
A Mussolini di fare e Magistero e col magistero d'università di Urbino leggero
Costituito solo da due portarsi dirlo impormi poi siete giovedì
Poi per la guerra vennero altre generazione autori
Colleghi di grande prestigio come massimo
Subito dopo la guerra si sto
Un nuovo bando triennio fino all'horror Primavera alla Università di passaggio si veniva si stava parlando da incaricato e poi si vincevano il concorso che si andava
Per quello che ha fatto passando i consumatori sono furiosi
E tanti altri amici della proposta di legge
Ma invece dopo il quarantasei sì cambiamo e allora ci furono studenti che no-global studiare si laurearono
Rizzo era un concorso arrestarono i gruppi hanno si sposarono diciotto somiglianze il potere corrotto
Con particolare commozione
L'ultimo di questi pionieri scomparso da pochi mesi verso Bosco adesso al giudice ma poi voglio l'apostolo stesso si sono stante adesso prima diventata l'Università del real come vogliamo presenti non soltanto luogo dove si
Ritiro se cerca di scappare io
Devo confessare del prima Serra che sono arrivati nell'ottobre per trentotto
Bellissima sceglierà di domenicana venivo da Firenze
Il sovrano così palestrato in un altro ambiente
Io ho pianto piatto
In una stanza d'albergo Rita calcoli pensavo di
Tanta rapire tornando a Firenze potremo dare pertanto agevolato non ci sto invece il destino ha cambiato le cose sono ancora qui e ho passato la mia vita
E sono diventato non più lettorato di un tempo
Sono diventato un amministratore cattivo amministratore
E anche quando
Nei momenti di Garri capo ricapitolazione che tutti i vecchi fan
E dico ma molto queste cose poi
Pietroni impresa dietro la mia nuova creazione
Di raccolto dati entrò un nuovo edificio e c'è sempre un altro nome quando li abbia spinti a
Così nuova e vorrei quando il ministro Medici e mi ha dato i primi soldi per fare
Il collegio al primo collegio
E da lì corrette intendevo tenere i soldi in banca splendere essendo Paloscia Mantova rettore dell'amore costruire la cosa poi si è ripetuta con gli altri colleghi
Quanto Rossi tornando papà diceva no dice lei deve continuare lo diciamo da zero
E sono cresciute l'ha detto sorpreso Panzini
Sette all'autorità infiniti corsi
Laterale ugualmente importanti
Tutta una serie di colleghi da cui ho imparato sempre imparato così un po'Ribe Chiringuito come sono dall'età cerco di imparare ancora
Il leggere i libri questa è stata la mia prima produzione
E di leggere la vita di riconosce e come ho imparato tutto proprio diventando rettore
Ho conosciuto un lato ordine convulsi Johann ho trascurato a Firenze che era la realtà
Anche perché era una realtà al triste oppresso
E lo ha parlato soprattutto dagli studenti turbine non era valida un territorio molto povero
L'apporto del reattore bussava propri studente così come bussano ancora adesso
Studenti povere di Fabio di molto poco
Che vivevano della pensione
Gina madre pendolo dal padre
Ero apprensione alle ore dieci
Dodici mila lire all'anno cosa
Ho imparato questo importante a connotare da conoscere il mondo a
Già entrare nell'ambito del genere
Più o meno direttamente tutti i letterati si mettono addosso voglio dire
Una certa superiorità di credere
Di potere dominare le cose del mondo è una pura illusione perché sono le cose invece che dominano la vita del mondo io sono un esempio Richter
Tutto quello che voi dite questioni riguardano quando è stato fatto da me è stato fatto per una serie di coincidenze
Per una collaborazione costante per le suggestioni vengano ancora oggi dagli studenti
E al fondo di queste meditazioni e poi c'è ci sono due figure
Sacerdote di preti
Ci hanno
Così fortemente profondamente segnato la mia coscienza
Uno era un prete nubile dalla bassa padana
Che Giovanni ventitresimo aveva definito l'altro mondo dello Spirito Santo la Bassa Padovana
Ero don Primo Mazzolari
Ho conosciuto un santo era un santo
E l'altro prendere di tutt'altro genere si vantava di essere prete romano ed un Giuseppe De Luca
A così sapientemente rinnovato
Cultura cattolica italiana
Erano gestione due straniere
Che la previdenza mia offerto
Operare nata realtà cioè
Essere umili
Guardare artista dietro
Perché non ha forti
Archivi piegato
Battuto trasporto umane invece l'altra strada quella dallo studioso
Ma anche su questi due la
I miei meriti sono estremamente ridotti
Sono sempre stato
O troppo rigorista o troppo legato
Nel mio interesse
Per il peggior titolo del caso cuore inaridito
Ho fatto soffrire tanta gente
E qui si entra nella sfera
In particolare
Dovrei fare una confessione pubblica
Soltanto il nostro santo arcivescovo
Potrebbe ho svolto perbene impenetrabile tradirlo il perdono
E l'oblio grazie signor presidente ancora una volta
Lei ha reso onore non ho nuove
Ma
All'università intera a tutti i suoi docenti di ieri e di oggi
Al personale
Amministrativo
In fondo la città questa città
Rappresentato per me
Una specie di confronto quotidiano
Se quella sera di ottobre o piatto
Devo dire che per il resto databile al pittore che uno ha vinto l'unghia
Prestato alla lunga limitati riconoscenza di ringraziamento
E di amore
Per Urbino per le Marche
Troppi italiane non sottoscritto
Per questo nostro
Povero caro polizza
Con queste parole
Così con mosse e ti rende aveva azione per tutti noi dichiarò concluso la cerimonia solenne in occasione dei cinquant'anni di rettorato il senatore professor Carlo Bo crema di lasciarci rivolto a nome dell'ateneo urbinate il deferente ossequio al signor Presidente della Repubblica e un ringraziamento a tutte le autorità primo luogo signor presidente del Senato Nicola Mancino
E il pubblico presenti
E agli oratori che con i loro interventi hanno conferito un così alto spessore spirituale al nostro incontro concludo con un saluto affettuoso e sinceramente bene augurante per l'UE e per noi al nostro magnifico rettore