"Controluce" rubrica a cura di Luigi De Marchi

Per continuano le elucubrazioni ciò gli approdi dei voti democristiani hanno insomma del cosiddetto voto cattolico dopo lo smembramento dalla balena bianca secondo Nicola Piepoli presidente del CIRM per capire la redistribuzione dei consensi della vecchia DC bisogna partire da i voti attribuibili secondo le ultime rilevazioni ai tre partiti innanzi dalla dice il popolo are il CCD e il CDU che ammontano complessivamente al dodici per cento del totale agli a tre continua che poi la materia andato il residuo dei voti raccolti della DC nel novantadue il trenta per cento e nei tempi d'oro il trentatré per cento per circa un diciotto venti per cento del totale ma è difficile stabilire le percentuali esatte di questi flussi elettore ali secondo Piepoli a sua volta Calò direttore della Directa che azzarda supporre in base ai dati di cui dispone e di quel diciotto venti per cento Forza Italia abbia preso la fetta maggiore cioè circa un quindici per cento al la lega e al PDS secondo questi esperti sarebbe andata una quota molto più modesta dall'uno al due per cento ebbene anzitutto mi sembra a dir poco stupefacente che si possa attribuire al PDS alla lega una quota più o meno uguale le dell'eredità democristiana ANA mentre in pratica lega notoriamente soppiantato radici in parte aree del Veneto della Bergamasca e del Bresciano un tempo considerate veri e propri serbatoi democristiani il PDS non può vantare di certo successi comparabili ma ovvero pro
L'altro il problema è che queste e tante altre ricerche continuino a inseguire la
Araba fenice del voto cattolico sempre minimamente domandargli per quegli stessi dati tanto laboriosa mentre confrontati non stiano a testimoniare l'inesistenza oggettiva di quel voto il patto stesso che il ventisette marzo novantaquattro solo l'otto per cento degli italiani abbia dato il suo voto ai partiti raccomandati dal Vaticano e che ancora oggi nonostante gli sforzi volonterosi di Berlusconi per favorire gli alleati clericali nella riconquista delle vecchie posizioni di potere a tutto danno di Forza Italia e dei radicali ebbene solo ora e oggi solo il dodici per cento dei consensi vada i tre partiti che si proclamano cattolici mi sembra dimostrare in modo lampante che il voto cattolico è molto molto male finale
Se poi a questo si aggiunge che proprio nelle regioni considerate da sempre più fedeli alle indicazioni politiche del Vaticano credo appunto il Veneto il Brescia nel Bergamasco il voto cattolico assieme massicciamente travasato sul singolo di un movimento la lega che la Chiesa tra mente e combattuto e che a sua volta non esita ad attaccare duramente il Vaticano e papà mi sembra chiaro come del resto dimostrato analisi degli ultimi tre anni che il voto cattolico non
Il mediocre opportunista di Croppi leaders politici di questo secolo da Mussolini a Togliatti da Berlinguer a ma l'abbiam alla Ricordi da Berlusconi a D'Alema quello che realmente chi spia un vasto movimento di resistenza all'invadenza statalista che ha votato a lungo dice perché considera vada dice il minore dei mali
Perché appena tanto di aver
Nella lega prima poi nel Polo un'alternativa laiche liberista al comunismo e alla stessa DC ha votato in massa per queste forze politiche salvo poi sentire qui Tuluc rinato anche da loro una volta Rosi Bindi ha proclamato sintetizzando analisi di molti nostri politologi di regime che col crollo della DC schiera prodotta soltanto un tempo ora a nero secolarizzazione del voto cattolico che beninteso andava rapidamente riassorbite del suo prediletto partiti non popolare bene io invece credo che Colombo facce di quei politologi reinoltro illustra i sondaggi chiederà nostra ineffabile Rosi Bindi deciso spetta sia stata piuttosto una temporanea
Ecco le ricca limitazione del voto liberale e liberista un voto che continua tuttora riviste reprime Cement
Under restaurazione clericale tentata di buon accordo dall'Ulivo e dal Po grandi amiche ci sentiamo
Lunedì prossimo alle otto e cinquantacinque