"Il liberalismo italiano come liberalismo d'emergenza" incontro con Silvio Lanaro nell'ambito del ciclo su "Il liberalismo italiano come liberalismo d'emergenza", organizzato da Valeria Sgambati e Nicola Tranfaglia presso la Casa della Cultura, in Via Borgogna

Che motivi presenti hanno partecipato al nostro corso il senso di questo interrogativo credo che siamo tutti quindi diamo alla parole neanche niente assegni denaro per sentire ne assuma grazie
Figlio
Il il
Comincio subito credo che sarà giocoforza mantenere anche un tono conversioni vuole visto che siamo tra pochi intimi
Devo dire che quando mi è stato proposto il tema è in particolare quando mi è stato chiesto di svolge una relazione in qualche misura di sintesi non certo conclusiva ma in ogni caso non dedicata a un momento una fase è una personalità particolare di questa umbratile storia del liberalismo italiano sono rimasto particolarmente così interessato e anzi attratto e affascinato
Dalla categoria del liberalismo di emergenza perché casualmente corrispondeva comunque
Quello che a mio modo di secondo le mie convinzioni percorsi di ricerca
Era sempre stato più il liberalismo italiano nelle sue presenze soprattutto nelle sue assenze devo dire in via preliminare che
Occorrerebbe anche a questo proposito come sempre intendersi sul significato dei termini perché sarebbe auspicabile che
E quando usiamo un concetto una categoria
Un paradigma intendessimo tutti con quel concetto con quella categorie con quel paradigma la stessa cosa io quando penso al liberalismo italiano alle sue poco opportune e alle sue molte sfortune
Non penso tanto o a una dottrina politica fortemente codificata e che abbia dei corifei dei rappresentanti
Delle organizzazioni che vi si rifanno secondo una dialettica ondulatoria tra ortodossia ed eresia quanto ha una cultura politica diffusa e in qualche modo ha un senso comune ecco
Presente in tutti coloro che vivono o come direbbe aprirono la sociabilità cioè le relazioni pubbliche in maniera particolarmente intensa
Molte cose immagino suppongo anzi sono certo sono già state dette in questa sede
Sarà stato sicuramente
Sviscerato il problema della mancanza di un partito di un movimento liberale organizzato
Che in qualche modo si affacciasse permanesse sulla scena politica italiana dall'unificazione in poi in maniera permanente ne saranno state anche individuate le cause quello che io cercherò o di vedere questa sera è come mai perché in fasi appunto di emergenza
Della vita politica italiana
Spesso si sia dovuti ricorrere
A una soluzione di tipo liberale
O si sia dovuto attingere
Ha un personale politico di formazione in senso lato liberale ma come quasi sempre con una singolare regolarità direi
Il
L'assoluzione
E la fine dell'emergenza abbia comportato
Un inquinamento una contaminazione dell'originaria ispirazione liberale dell'attore del soggetto politico della forza
Del gruppo della segmento di ceto politico chiamato ad operare che è uscito dall'emergenza diverso da come vi era entrato con una connotazione politico culturale cambiata
La prima
Delle emergenze e ovviamente quella che potremmo fu definire
Con notevole approssimazione l'emergenza statalista o per meglio dire quell'insieme di emergenze di urgenza istituzionali che sono legate
Allora State Building la necessità di costruire
Le istituzioni le giunture il pilastri e poi anche l'edificio di uno stato o laico
Materno e il liberale in Italia quando nel mille ottocentosessantuno o il paese viene unico unificato
E diventa un regno retto da casa Savoia
Questo questa situazione questa congiuntura è già di per sé appunto di carattere emergenziale perché la tradizione liberale fino a quel momento aveva sempre riguardato Paesi che godevano
Di una
Prosperità derivante da uno sviluppo economico industriale
Già caratterizzato da quella che
Demitri lanes chiama l'emulazione continentale cioè l'arrivo sulla scena dei sì con Cambiasso la fine dell'egemonia inglese oppure caratterizzati da una
Continuità di assetto statuale come la Francia con Inghilterra
E quindi diversamente dall'Italia e dalla Germania il resto
Non alle prese con il problema di costruire contemporaneamente l'unità politica
Di un Paese magari culturalmente
Per quanto relativamente omogenei uniforme ma privo di istituzioni politiche unitarie e insieme
Un tipo di stato corrispondente a quello che allora era il modello di Stato moderno in Europa cioè lo Stato laico liberale
Su questa coincidenza cronologica e al tempo stesso politica
Naturalmente
Su seguito si è in vario modo speculato
Quel singolare personaggio qui fu Alfredo Rocco perché Carlo Rosselli definiva un'anima nera e sottile
Dico personaggio singolare perché
Sembra uscito dal nulla o proveniente da un pianeta diverso dall'Italia perché è quasi impossibile rintracciare origini premesse
Precedenti
Delitti un pensiero Meo assolutistico così radicale come il suo sosteneva coerentemente con la sua tesi di fondo secondo cui il liberalismo era stato la grande tragedia dell'Europa no perché aveva assoggettato l'autorità dello Stato e l'integrità della nazione
Agli interessi dei privati provocando una nefasta atomizzazione sociale in cui era angustiati di annegare se allo Stato per la nazione
Sosteneva che in Italia tutto questo era accaduto in forma particolarmente grave perché
Gli artefici dell'Unità d'Italia
In realtà avevano adoperato la spinta verso l'unificazione del Paese come puro e semplice strumento per instaurare un ordinamento liberale
Cioè non siano affatto preoccupati
Dello stato come macchina legale di dominio né della nazione come entità perpetua e immanente no
Si erano
Occupati di queste cose in modo del tutto strumentale per riuscire cosa che altrimenti non sarebbero riusciti a fare in una situazione di così
Pluralità
Statuale nel Paese d'instaurare degli ordinamenti e di tipo liberale tesi palesemente pretestuose volta legittimare i caratteri del neo nazionalismo di cui Rocco era fautore perché credo che nessuno storico nessuno studioso sia onestamente in grado di affermare che il moto risorgimentale
Si è sviluppato con con lo scopo preciso di fungere da mezzo per realizzare un modello di Stato moderno
Laico liberale dico tant'è vero che ben presto
Se è avvenuta quella assai nota degenerazione nel localismo nel clientelismo nel trasformismo nel parlamentarismo accentuato che con i modelli classici liberali poco a che fare basti pensare alla trasformazione del fatto che non de jure dello Stato italiano da Stato liberale qual era configurato dallo Statuto Albertino i
Regime parlamentare
Così legittimato semplicemente dalla propria esistenza e e dalla prassi assembleare su cui si reggeva
Bene resta comunque il fatto che
La necessità di costruire uno Stato chiama a raccolta tra
Mille ottocentosessanta era caduta dalla destra un personale politico
La cui cultura era fondamentalmente una cultura liberale di stampo franco inglese tessili fondava Sully testi classici su su su subentrano sus sua il su bresciana in Costarica
In parte più modesta su tocco di che allora non era il personaggio che oggi ai nostri occhi
Tuttavia
Il bisogno avvertito precocemente di costruire dal nulla delle istituzioni che avessero
Non soltanto delle caratteristiche di garanzia
Delle libertà ciò che avessero un'impronta garantista ma che avessero una capacità di riforma o addirittura di costruzione di un costume passabilmente
Unitario tale da superare in maniera accettabile la segmentazione sociale produsse immediatamente
Una
Commistione
E un eclettismo di carattere culturale che fece piazza pulita quasi subito o della cultura originariamente liberale di un Paese dove non c'era stata elaborazione dottrinaria
Di segno liberale perché non ve ne erano le condizioni di carattere politico istituzionale e culturale ecco quindi che
Il liberalismo di quello che possiamo considerare
Il notabile o un parlamentare medio no
Della seconda metà dall'Ottocento
Diventa immediatamente una sorta di miscuglio
Di e e suggestioni che vengono soprattutto d'astio mi l'utilitarismo bensì Damiano in Italia poca storia epoca
Fortuna
E di
Culture politiche come socialismo nella cattedrale
Di provenienza tedesca che in realtà rappresentano una sorta di
Tentativo di aggiornamento
Di una vecchia mentalità mentalità dal paternalistica ai bisogni di controllo sociale
E di legislazione protettiva del lavoro che sorgevano dalle necessità e e anche dai mali sociali prodotti dall'industrializzazione
D'altra parte
Il carattere necessariamente imperativo che doveva vedere
Nuovo Stato l'atteggiamento pedagogico che doveva assumere la classe dirigente nei confronti di una popolazione che apparve subito meno malleabile disponibile di quanto corsi era originariamente pensato
Produssero anche
Un'accentuazione in senso statalistico e autoritario
Di posizioni appunto originariamente liberali che si irrigidiva uno ben presto ecco da questo punto di vista piuttosto curioso ma anche piuttosto interessante
Che coloro che rappresentano
A tutti gli effetti che i personaggi più interessanti
Politicamente e culturalmente e civilmente del liberalismo italiano l'epoca della destra
Siano poi alla fin fine degli statalisti
Quintino Sella
Sostenitore fermissimo
Della statalizzazione le ferrovie per esempio
Non soltanto Quintino Sella Silvio Spaventa non solo perché proveniva via cugino Bertrando da una tradizione no
Di pensiero politico meridionale in cui la componente
E che gli anni e così in qualche modo organi cista
Era molto forte
Ma che era un uomo che misura
Il proprio pensiero
Su alcune necessità però
Della nuova compagine statuale per esempio quella della giustizia dall'amministrazione giusto il famoso discorso di Bergamo del mille ottocentosettantanove che
Ne facevano
Un uomo o che fuoriusciva
Che fuoriusciva dalla tradizione della cultura liberale classica
Perché nel momento in cui
Spaventa proponeva come proponeva
L'istituzione di una giurisdizione speciale amministrativa
Per il contenzioso riguardante gli interessi legittimi e i diritti soggettivi
Quella che poi non a caso trovò ascolto in Francesco Crispi portò all'Istituzione alla sesta sezione del Consiglio di Stato
Era un'istanza non liberale
Perché liberalismo avrebbe voluto dire avrebbe significato avrebbe richiesto
Unicità della giurisdizione
E quindi la sottomissione anche della giurisdizione amministrativa
Alla magistratura ordinaria
L'istituzione di una magistratura speciale sia pure giustificata dalla necessità di consolidare
Le strutture dello Stato di rinvigorire anche dal punto di vista etico i ranghi della pubblica amministrazione contemporaneamente i tutelare i cittadini
Era questa un'istanza perfettamente comprensibile date le condizioni di tale di allora ma in ogni caso
Rappresentava un momento di
In pratica sezione come minimo delibera
Ma direi che nella storia
Dell'Italia
Fino docente esche primo novecentesca
A determinare una sorta di
Caduta o di eclissi
O comunque di profondo stravolgimento dei contenuti originari di uno cultura diffusa di segno liberale
Furono altri due
Circostanze che possono o essere considerate anche se delle emergenze
E delle emergenze
Lunga
La prima
è una questione cattolica
E la questione cattolica della quale rischiamo sempre di dimenticarci e di dimenticarti troppo
Perché una storiografia
Particolarmente agguerrita
E anche professata da personaggi di
Indubbie qualità penso a Gabriele De Rosa anche se gli allievi in genere non hanno mai avuto continuano a non muovere la cui metti la mano del caposcuola
Facendoci riscoprire il continente sommerso del cattolicesimo intransigente del cattolicesimo sociale no
Che si occupa priva dei poveri e dei diseredati e più tardi organizza para Craxi Inda palmenti contadini e appresta organizzazioni a tutela degli emigranti
Ci ha fatto dimenticare quanto o profondo lacerante drammatico e pericoloso sia stato il cinquantennale dissidio la cinquantennale emergenza di che cosa di uno Stato che si era unificato unico nel mondo civile contro la propria chiesa nazionale
Ciò non era mai accaduto
E il problema
Chiamiamolo problema se vogliamo usare un ottimismo dell'Italia è proprio questo di essere un Paese che deve conseguire prima
E tutelare poi a poche unità di Stato nazione di Stato laico liberale
Facendo fronte all'avversione al sistema e soprattutto in qualche momento internazionalmente a parlata di una chiesa cattolica che lo accusa di essere arte o
Usurpatore
L'altro
No in quanto si era appropriato indebitamente
Dei beni della Chiesa delle congregazioni religiose delle corporazioni e una cappella vigne e di quant'altro
E che soprattutto contente
Nel momento stesso in cui non lo riconosce la legittimità questo stato
Il motivo per cui non si forma
In Italia seconda da ottocento
Una identità collettiva disegno nazionale passabilmente
Diffusa è perché non è possibile
Per la generalità della popolazione
A stragrande maggioranza cattolica stabilire con sicurezza
Come si fa ad essere veramente italiana
Se italiani se si obbedisce
Alla dinastia dei Savoia e tra l'altro italiano non è i Savoia non parlano neanche in Italia parli francesi primo che comincia a parlare un po'di italiana Vittorio Emanuele terzo però parla poco perché era facile turno
Oppure sia italiani professando site voti
Al Papa in guerra con lo Stato liberale italiano con il moderno Stato laico liberale ma contemporaneamente assertore
Del carattere eminentemente cattolico dell'Italia e del carattere eminentemente italiano della chiesa
Insomma se italiani essendo cittadini o se italiani essendo fedeli
Per di più e questo ha un valore simbolico di grande rilevanza questo conflitto no a questa tensione questo contrasto di ipotesi di legittimità si svolge tra due poteri che hanno sede entrambi AV
La Roma capitale della cattolicità
Impedisce alla città di diventare capitale della terza Italia e quel po'di capitale della terza Italia che offerto dai ministeri dalle istituzioni degli dalle strutture amministrative centrale dello Stato impedisce
A Roma di essere davvero fino in fondo
La capitale della cattolicità motivo per cui poi Leone tredicesimo cercherà una politica di sventagliata diplomatiche a largo raggio
Che passasse anche attraverso l'unificazione o con gli ortodossi e che comunque stesse una coloritura ordine sono universalistica al cattolicesimo togliendole ancora quel carattere Romano che aveva avuto compiono bene in questo quadro
Di conflitto che fortunatamente
Viene mantenuto entro limiti sopportabili per il senso di responsabilità
Dell'uno e dell'altra parte che evitano atti inconsulti che sarebbero stati probabilmente Follieri di catastrofi di disastri questo conflitto che tuttavia
Per quanto occultato e visibilissimo agli stranieri perché se voi andate a leggere no i diari di viaggio in Italia
Dei francesi degli inglesi degli spagnoli ottocento vi rendete conto che si attribuiscono
Proprio alla a Roma guelfe ghibellina come dice la cartella un'importanza che nessuno scrittore politico italiano sembrava voler accordare
Alla questione
E dico questo dissidio procura delle conseguenze che si riflettono molto sulla
Tenta ecco del liberalismo laico da una parte e della cultura politica dei cattolici stalla
Perché il dissidio per quanto profondo potesse essere sul piano formale sul piano giuridico sul piano diplomatico sul piano istituzionale e non poteva evitare che nella vita politica e sociale concreta di tutti i giorni ci fossero momenti di incontro momenti di contatto momenti
In cui i cattolici liberali
Avevano commerci tra loro
Questo avviene come sappiamo in modo particolare da quando nasce il Partito socialista cioè da quando
Gli ammiccamenti le intese cominciano a farsi più frequenti perché esiste un nemico comune
De ma esistono anche da prima
Ed esistono informe sommerse e tuttavia molto anche visti ben distribuite su tutto il territorio nazionale
Per esempio attraverso la collaborazione e l'Alleanza nelle elezioni amministrative
Dove i cattolici che non partecipavano alle elezioni politiche in realtà
Sì tuffano e anche molto entusiasticamente nelle lotte amministrative per tutelare essenzialmente un valore quello dell'istruzione religiosa nella scuola elementare
Disposti per questo
Ad alleanze di tutti i tipi con
I cosiddetti libera
Quelli almeno che e riconoscevano alla religione un valore importante
Soprattutto i fini evidentemente del controllo sociale di un'educazione all'obbedienza no
E alla passività delle classi subalterne
Questo naturalmente dopo il Sillabo cioè dopo una condanna senza appello del cattolicesimo liberale che da quel colpo non si rialzerà più
è ovvio che determina nei quadri locali periferici intermedi del ceto politico del Paese una trasformazione
Che non si può ridurre soltanto a puro e semplice opportunismo ma che è una forma di adattamento a quelli che sono sentiti come bisogni effettivi
Dell'organizzazione ancora in forme e imberbe del Paese e trasforma il liberalismo laico
Italiano nella sua variante moderata in clerico moderatismo
Successivamente
Tutto questo si accentuerà quando accanto al problema delle alleanze amministrative a tutela dell'istruzione religiosa nella scuola primaria si affiancherà il problema degli salvataggio
Di candidati
In alcuni collegi a rischio
Salvataggio che avverrà con la contrattazione
Sotterranee in alcuni casi ma in altri invece molto solare di voti tra
Esponenti del notabilato locale liberale in teoria clerico moderato in pratica e le gerarchie ecclesiastiche c'è tutto un Fitto no intrecciarsi di trattative di negoziati dopo dance
Tra vescovi autorità anche ecclesiastiche di minor conto parroci e notabilato liberale per eleggere deputati iper confermare deputati minacciati
Di essere scansati da qualche concorrente particolarmente temibile e via discorrendo tutto questo si accentuerà come sappiamo in maniera accrescente durante l'epoca giolittiana fino a sfociare
Nel Patto Gentiloni insomma che e
Quello che non soltanto reintroduce i cattolici nella vita politica italiana gli avevano reintrodotto in qualche modo anche i nazionalisti a modo loro ma che segna in qualche modo il momento conclusivo di un processo di lunga durata in cui la lunga emergenza
Del dissidio Chiesa Stato aveva trasformato il liberalismo italiano in clerico moderatismo
Svelando Louis votandolo di quella che poteva essere la sua originale carica ideologica anche nella forma
Particolarmente
Così peninsulare del cattolicesimo liberale a questo vittimismo liberale era stato condannato
La seconda emergenza
Anch'essa di carattere
Lungo
è un'emergenza che potremmo chiamare economica
Ed è legata alle problematiche dello sviluppo industriale
Ed è connessa soprattutto alla scelta protezionista
Che viene effettuata tra nell'ottocentosettantotto e il mille ottocentottantasette
Decennio in cui matura appunto l'adozione della tariffa cosiddetta mercanti lista no dell'ottantasette che non dimentichiamo durerà pressoché inalterata in Italia fino alla riforma del mille novecentoventuno e anche oltre perché la riforma del ventuno è una riforma del tutto secondaria parziale e da molti punti di vista ininfluente
Il che ci fa sostenere senza timore di sbaglia troppo che il quadro entro cui avviene tutto lo sviluppo economico italiano l'arco che percorre il Paese per decollare per raggiungere la fase della maturità è segnato dà un quadro fortemente e
Rigidamente protezionisti
Io non sto qui a ripetere cose che ho già scritto e che forse qualcuno di voi ha avuto la benevolenza di leggere a proposito del fatto che il protezionismo non è soltanto
Una politica commerciale ma è e come dire una scelta di fondo
Di collocazione internazionale ti arruolò economico politico del Paese che coinvolge aspetti culturali ideologici civili legislativi di più ampia portata
Che cambi in sostanza la mentalità delle classi dirigenti
Anche qui sottraendo elementi di liberalismo o presenti all'interno del ceto politico e sostituendoli con elementi non di socialisti non ma di corporativismo no e di solidarismo autorità
è farò notare semplicemente una cosa che il fatto che l'Italia una volta di più
Entrasse nel novero delle Nazioni che si avviavano lungo la strada dell'industrializzazione in ritardo rispetto ai principali Stati liberali dell'Europa
E
Determinava non solo la scelta protezionista
Di quelli che dal punto di vista di una concezione dell'organizzazione economica di un Paese moderno potevano essere considerati più avanzati gli imprenditori i più colti più lungimiranti tra gli imprenditori Alessandro Rossi Eugenio Cantoni altri ancora
Ma fece anche si che
Coloro che rimanevano o attaccati all'ortodossia economica
A alla ricchezza delle nazioni di Adamo Smith per intenderci
Oppure a certe forme di liberalismo economico ancora più spericolate come quelle diciamo affisse e o di altri soprattutto francesi Bastia no o di metà Ottocento
Fossero essenzialmente e conservatori
Oppure
Radicali
Che con la tradizione liberale classica avevano o ben poco da spartire
In Italia a tutti coloro che si fanno o avversario del protezionismo industrialista
Lo fanno non tanto
A sostegno di un modello equilibrato
Di tipo svizzero per capirci
Di rapporto tra industria leggera e agricoltura specializzata
Lo fanno proprio a tutela
Di interessi
Agrari minacciati e colpiti nominati ma dalle tariffe
Ed ecco che è i liberali diventano liberisti
Questa è una storia curiosa
Ma piuttosto interessante che merita di essere raccontata nei suoi risvolti linguistici semantici perché sono particolarmente
Istruttivi
A me è capitato non tentati di alcuni mesi fa
Ti discutere una sera con un antropologo inglese vuole uno storico francese in caso di quest'ultimo Parigi
Di quei termini delle Sico politico o che sono in traducibili
E si era partiti dalle cose più banali questo storico che poi Marc Lazar autore di un'opera fondamentale
Sul comunismo italiano e francese
Dagli anni cinquanta ad oggi
Aveva cominciato col dire per esempio che il termine dialettica politica è un sintagma tipicamente italiano nessun francese capito capirebbe mai
Di che cosa si parla se gli si dicesse dialettica politica insomma l'autore del rischia direbbe debba debba politica ma dialettica politica
è una parola priva di significato nella lingua francese
E poi si arrivò o appassionati della discussione a questioni più specifiche e temesse che il termine liberismo come
Parola semanticamente differenziata da liberalismo non esiste
Cioè Inghilterra o in Francia si parla di liberalismo economico
Come si parla di liberalismo politico perché perché il quattro all'interno del quale è avvenuto lo sviluppo economico industriale o anche lo sviluppo agricolo di quei Paesi
Era un quadro in cui l'interazione reciproca tra liberalismo politico e puri
Strategie Della Porta per sul piano commerciale erano perfettamente coincidenti
E quando questi Paesi a cominciare dalla Francia si dotarono l'Inghilterra come sappiamo non lo fece mai di bardature protezioniste a partire dal mille ottocentonovantadue cioè dalla adozione della tariffa Mellin le adottarono come antidoti contro il liberalismo economico non contro liberismo
E lo ha quella sera Parigi c'era un giovane storico italiano al quale voglio molto bene sono molto affezionato ma che come talvolta i giovani parla un po'più del necessario soprattutto di cose che non conosce molto bene costui cercò di spiegare un po'forse cosa mente che e in Italia esisteva questa differenza terminologica da quando si era sviluppato il famoso dibattito fra Benedetto Croce e Luigi Einaudi a proposito di quello che secondo Croce era il liberismo economico e tu non coincideva affatto con il liberalismo politico
E dimenticava mio giovane collega che in realtà già il rebus nel pieno del processo non non tanto di maturazione ma di avvio della scelta protezionista
Mille ottocentosettantotto leone Carpi per esempio parlava di liberismo
E di liberisti della cattedrale
E i principali fautori della lotta contro il protezionismo affamatore
Il protezionismo che fa gli interessi dei redditi ieri e degli imprenditori ma danneggia i consumatori perché perché ovviamente alza i prezzi sul mercato interno e costringe i salari a pagare salati i beni a domandare elastica come i generi alimentari i fautori della lotta anti protezionista da De viti De Marco a Vilfredo Pareto a Maffeo Pantaleoni negli anni Novanta parlavano tranquillamente di liberismo
Ora dico ecco questa divaricazione questo divorzio semantico
è il segno di un divorzio che è anche un divorzio concettuale di categorie politiche di interpretazione della realtà
Non tanto perché i protezionisti fautori dello sviluppo industriale che stavano già costruendo una sorta di melting pot cattolico corporativo che poi avrebbe trovato nel fascismo dei momenti anche di maggiore consapevolezza teorica fossero interessati alla questione ma perché interessati erano coloro che si attestavano supposizioni liberista
Coloro che voleva una politica commerciale di di Porta aperta
Coloro che volevano una tutela della grande agricoltura soprattutto meridionale specializzati l'olio il vino le arance e che non avevo nessuna intenzione di essere considerati liberale
Perché erano dei conservatori talvolta supposizioni che francamente Janacek recidiva se non vogliamo dire reazionarie perché una parola
Tra quelle demodé che non è più in uso non è più fine adoperare no come non è più fine citare a Carlo Marx
Quindi e ecco un altro caso quello dell'emergenza economica della fase di parlo di emergenza perché è è noto che i processi di avvio dello sviluppo industriale come si è stato molte volte dimostrato sono caratterizzati da una intensità iniziale della crescita che è direttamente proporzionale
Al basso livello iniziale dello sviluppo in questa fase
L'proprio il ritirarsi l'arroccarsi su posizioni fortemente conservatrici sul terreno economico sociale
Da parte dei fautori del libero scambio produce un divorzio tra liberali i liberisti che non si ricomporrà sostanzialmente più se è vero che molto più tardo
Il dibattito fa Benedetto Croce Luigi Einaudi a proposito della con punibilità o della compatibilità sei due termini le due categorie e gli atteggiamenti pratici il cane consecutiva
Una prova io credo indiretta ma non per questo do meno
Interessante
Del carattere emergenziale sia
Delle virate verso destra che di quella verso sinistra
Del liberalismo italiano
Sta nel fatto che nei periodi che possiamo considerare di normalità
O comunque di Tranquillo andamento o della vita pubblica del Paese essenzialmente il periodo giolittiano
Quello che ancora può essere considerato liberalismo sia pure
Conservatore
Viene congelato ibernato in frigorifero e vive in condizioni di isolamento quasi fosse un animale esotico che sta nella gabbia di uno zoo e che viene mostrato i turisti
è il caso del liberalismo conservatore di personaggi come Albertini
Luigi Albertini Luigi Einaudi che lo stesso Benedetto Croce
Perché qui subentra un altro elemento che ha prodotto nei decenni anteriori e la crisi profonda del liberalismo e una crisi
Che nasceva
Paradossalmente dall'interno stesso
Di quella che era la dottrina liberale più matura
Vale a dire che la nascita e la fioritura soprattutto in Italia di una letteratura antiparlamentare prima e più tardi della dottrina sulla riproduzione circolazione delle élite di Gaetano Mosca Vilfredo Pareto
Che in realtà
Era
In linea di principio
Perfettamente compatibile
Composizioni
Di carattere classicamente liberale tutti sapete che liberali dell'Ottocento sono per il suffragio ristretto liberati degli inglesi dell'Ottocento cercavano di non far mai votare latente
Soltanto in casi di estrema necessità finché si poteva si comportava si faceva votare quando proprio non se ne poteva fare a meno quindi cioè
Nel liberalismo classico anglo francese una componente elitarie dedichi sta a legata alla concezione di corpo politico dello Stato come non coincidente con il corpo sociale o comunque la composizione demografica dello Stato stesso
Molte volte noi siamo abituati a considerare la democrazia una specie di figlia legittima del liberalismo che magari qualche volta litiga con suo padre e dimentichiamo che in realtà la storia del liberalismo della democrazia in Europa come in parte negli Stati Uniti è una storia di conflitti è una storia di
Tradizioni etica casamenti ideologici differenti
A Democrazia è di origine giacobina non è di origine liberale
E quindi la composizione di questi due no
Modelli di organizzazione della vita politica e una storia ripeto di contrasti di frizioni e molte volte di lotte a viso aperto
Bene
I suoi valori più elementare
Tuttavia anche qui
Noi assistiamo o
A un processo per cui rapidamente
La rinnovata tematica della libertà
Si complica con altre cifre
Si complica con altre cifre perché
Le forze politiche
Che si oppongono al regime soprattutto quelle che attraverso l'esperienza del concretissimo entrano in contatto
Con
Esperienza di pensiero e comprati che il Governo
Che potrebbero rappresentare a fascismo abbattuto
Qualche cosa di usufruibili anche in Italia
E immediatamente
Al necessario liberalismo perché la distruzione del fascismo passa attraverso il ripristino la libertà delle libertà civili e politiche a conculcare la libertà di stampa e di opinione di pensiero che associazione ecco che subito si sentono necessariamente sospinta ad aggiungere
A libertà o al liberalismo un aggettivo che in realtà diventa poi il sostantivo
E trasforma liberalismo in aggettivo ecco allora il liberalsocialismo e la liberal democrazia
Da nel saggio del mille novecentotrentuno no Socialismo liberale Carlo Rosselli
Dice chiaramente che il liberalismo è un metodo il socialismo invece è un obiettivo è un traguardo dell'azione del rock della lotta politica perché è quello che veramente consente di organizzare gli interessi sociali informa e qua giusta e democratica
Ma certamente le tematiche liberal socialiste sono fortemente influenzate
Da tutto quel coacervo di pensiero politico economico che passa attraverso Keynes che passa attraverso il new deal negli Stati Uniti che passa attraverso le culture e della gauche francese all'epoca del Fronte popolare
E che trova per esempio un esempio tra i tanti che si potrebbero fare un momento di condensazione significativa
Nell'opera di Silvio Trenti
Di questo turista costituzionalista
Federalista ingiustamente
Dimenticato o troppo poco considerate
Dalla storiografia
La storia intellettuale di trentini e soprattutto dei suoi testi e soprattutto dei delle sue bozze e dei suoi progetti più significativi di costituzione
Per il futuro dell'Italia liberata sono significativi di questo matrimonio considerato ineludibile perché dettata dall'istante stesse della modernità
Tra liberalismo e socialismo
Cioè trentini sostiene in pratica lo notava già Norberto Bobbio nella prefazione a una delle sue opere che
L'unico modo per tutelare i socializzare
I prodotti della crescita e dello sviluppo economico e organizzare collettivistica mentre la produzione di Tiscali
Che tuttavia poiché l'organizzazione collettivistica delle colonnine
Contiene in sé una fortissima vocazione e potenzialità autoritaria
La libertà informati organizzazione perfezionata dei controlli sugli organismi che esercitano potere alla luce della tradizione liberale e federalista
Ne rappresenta
L'elemento di compensazione
Quindi
Sistema di controlli vale a dire il liberalismo in forma di federalismo per garantire il funzionamento e al tempo stesso evitare la degenerazione autoritaria staliniana
Non è vero che come dice il mio amico Ernesto Galli Della Loggia Silvio Trentin fosse un vecchio moderato diventato stalinista basta leggere gli scritti per rendersi conto di quanto ho feroce fosse la sua polemica contro no lo stalinismo è contro
Proprio la degenerazione del bolscevismo
Non lo conoscevano ancora questo Gobetti era e gran ci scrivono in un periodo anteriore a Trentin Trentin scrive nel quaranta quando la parabola si è compiuta fino in fondo e non è più possibile per nessuno incarnarsi o attribuire determinati fenomeni
Ha necessità congiunturali no come poteva essere che solletica azione o la lotta contro i contadini ricchi
Fatto è che
Trentino serve direi in modo particolare per capire come
Si assista ad nell'ambito del liberalsocialismo nell'ambito di giustizia e libertà
E delle sue espressioni teoriche più compiute
A un tentativo di ricongiungimento di matrimonio tra liberalismo e democrazia che certamente meritorio nel senso che questi due grandi soggetti della politica moderna non erano mai stati così in armonia come apparentemente può sembrare
Ma anche perché che sembra che in questo contesto la fine del liberalismo pur sia pure come strumento per affrontare situazioni di emergenza o per proteggere interessi e
Soggettività politiche importanti sia definitivamente conclusa
In Italia è qui mi avvio alla conclusione però una sorpresa
Era ancora riservata
In questa materia
E guarda caso era ancora
Una sorpresa emergenziali
Legata al trauma
Della guerra civile
Del cambiamento di regime
Della trasformazione dello Stato
Del passato dalla monarchia alla
Quando
Fu elaborato il testo della Costituzione e qui vi chiedo scusa se e l'esempio che ho fatto a proposito differenti e del liberalsocialismo mi esime dal Hardy
Ebbene ulteriore tempo a proposito della liberaldemocrazia dell'ala destra del Partito d'Azione in sostanza
Funziona alla stessa maniera no ecco il liberalismo è il correttivo come dire
Intellettuale e spirituale necessario a evitare che la democrazia diventi assemblearismo e a farne un elemento di razionalizzazione come avrebbero voluto la Malfa Mario Paggi della vita pubblica lascio perdere questo tema che pure sarebbe interessante e vengo all'emergenza mille novecentoquarantotto o meglio all'emergenza mille novecentoquarantasei quarantotto nel quarantasei
Quando si svolgerà rendono istituzionale gli spiriti illuminati le menti più riflessive
Della vita politica e per italiana dei partiti antifascisti dei partiti democratici non possono ignorare e di fatto non ignorano
Che cosa vuol dire
Mettere in piedi una repubblica
Con dieci milioni e settecento mila poteva
Ecco perché
Non soltanto
Il primo capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola cioè un monarchico
Ma il primo presidente della Repubblica italiana
è un monarchico liberale cioè Luigi
Quell'UDC Einaudi che
Nel mille novecentoquarantasei alla fine Di Maggio quindici giorni circa prima
Del voto nel referendum aveva tenuto a Racconigi un discorso pubblicato o in forma di articolo intitolato perché voterò per la monarchia
E in cui aveva spiegato
Che i motivi per i quali egli avrebbe votato
E da una che non erano certo
Di
Trasporto dinastico per casa Savoia come nove euro per Benedetto Croce
Che aveva avuto tale quarantatré quarantaquattro parole può contro il re fascista
Che aveva detto chiaro e tondo che se si voleva conservare una monarchia in Italia bisognava sbarazzarsi di Vittorio Emanuele terzo cioè del principale responsabile no
Del fascismo nel Paese
Ma Einaudi fa di più in quel discorso
Che io io oso pensare sia un po'il suo salva condotto il suo lasciapassare per la presidenza dalla Repubblica
Che conquisterà nel mille novecentoquarantuno
Si dichiara monarchico
E informa che voterà per la monarchia svolgendo ragionamenti che si richiamano alla più limpida e cristallina e ortodossa tradizione liberale
E in quanto tale non democratica ma solo
In un regime di
Patto
Tra le forze politiche può diventare correttivo della democrazia
Dice la monarchia cioè un potere di origine non elettiva
Rappresenta il sei per se uno strumento di controllo sugli eccessi del rappresentanza politica
Ed anche un elemento di fecondazione e di fertilizzazione di tutti quegli istituti non mi elettivi
Che in uno Stato mo'libero e moderno debbono
Funzionare da strumenti di controllo
Delle possibili dittature delle maggioranze
E allora se lo
Ricordo va
Be'
Oggi
Referendum il referendum i partiti della sinistra dibattito avvenuto parlò mai che avrebbero voluto suo futuro risolverla questa regola costituente batosta che lo si fa quello che qui voglio dire è che in quel momento
E noi dobbiamo avere credo oggi l'onestà storiografico intellettuale lo dico per riconoscerlo e l'esistenza di un personaggio come in auto che aveva motivato in questo modo
La sua opzione filo monarca del quarantasei
E che diventa Presidente della Repubblica nel quarantotto proprio perché è monarchico e liberale proprio per garantire la fedeltà alle nuove istituzioni che accetta egli per primo di quegli undici milioni di persone che avevano votato no per il re questo personaggio rappresenta il canto del cigno se vogliamo del liberalismo ma al tempo stesso una garanzia
Di salvezza nazionale
E di impedimento di una guerra civile
Che probabilmente non dico nessun altro uomo
Ma nessun'altra cultura politica che non fosse stata questa
Nel clima di contrapposizione tra democrazia Cristiana
E Partito Comunista cioè di ideologia e che comunque
Con la tradizione liberale liberal democratica e con la produzione del moderno Stato laico liberale e nazionale poco avevano da spartire non avrebbero saputo certamente tutelare
Cioè l'ultima emergenza in cui è il liberalismo italiano che poi diventa come dire qualche cosa di estremamente interessante ma
Irreparabilmente snobistico sulle colonne del mondo
L'ultima emergenza che consente di superare questa volta positivamente è quello del passaggio dalla democrazia e la Repubblica attraverso quella dottrina liberale dei controlli
Delle istituzioni non elettive
A fine di correzione degli eccessi da rappresentanza
Con cui in auto aveva paradossalmente giustificato
Il proprio voto monarchico del quarantasei e che avrebbe poi praticato da Presidente della Repubblica Italiana fra il quarantotto per quarantotto e cinquanta
Grazie
Genova farà cose dove
Perché normalmente le culture politiche per quanto raffinato e siano per quanto facciano presa sulle coscienze hanno di norma una scarsa capacità di produrre effettive rivoluzionario comunque radicali
Sulle strutture economiche ma d'altronde questo mi pare che sia un problema che avevamo visto prima quando
Si si verifica il divorzio tra liberismo e liberalismo beh ecco che i liberisti che sono profondamente conservatori sono in molti casi quelli che non eliminano scapola il caporalato che non
Smantellando il latifondo e che addirittura voglio dire e rinnega hanno alcuni postulati fondamentali
Del liberalismo classico chiedendo legislazioni speciali a tutela e a protezione che di interessi privati interessi costituiti su scala locale su scala regionale
Riguardo alla
L'appartamento
No
E allora fatto
Parchi
A
Sia
Già
Solistico sì no poi
Mi sembra che il fumo questo con
Saltano
No sempre rilevato che non
Vengano riuniti
Non si capisce nulla costituire una questa affermazione
L'associazione
Purtroppo
L'associazione Roma è come il dottor da un lato
Va be'
Pronti no
In sostanza ultima c'è una concezione contumace
Sua individua
Troppo
Si tratta di una
Ma eccezioni per contro
Grazie della
Esatto
Avevamo
Novantanove
Quindi abbia una sorta
Giudice io sacche sulla terra sì perché sì
Perché gran parte tregua sia costo
Con
Chi conosce
Comunque significa ai suoi elementi diciamo così
Credo che sia per questa ragione o
Diciamo
Interessa
Capire
Va bene
E sosteniamo no
Simone sono incisi
Per tale
Da
Oggi
Da Giovanni Gentile poi meno ferrati
Bassa
Così
Quirico avremmo potuto parlare di tante cose la prolusione di Santi Romano sulla cui dello Stato moderno dico voglio dire uno dei certificati di morte
Del liberalismo italiano e di affermazione strutture istituzionali Isma'il cui principio rivisti sì di cui lei parlava all'inizio certo
Ma adesso
Ma di spirito soprattutto ma vedi quella legione di di di di di corporativistico che riempirono
Le università le cattedre i capannoni delle case editrici di opere illeggibili
Per carità
Adesso io non posso contare
Ma ho ossessivo farli calembour scudi anche questo la realtà è che per quanto riguarda il corporativismo io ho sempre avuto la netta sensazione che poi che non si è mai tradotto in istituzioni funzionanti
Per mille ragioni perché non è mai riuscito a sopprimere i sindacati no
Tutto uniti interessi chiaramente classe di parte o comunque
Gestori di vertenze
E quindi nemici in linea di principio certezza corporativa perché le corporazioni curiosamente nacquero le ventidue corporazione nel trentaquattro dopo che già era stato costituito il Consiglio nazionale corporazioni il ministero le corporazioni e e quindi gli organi dirigenti come una casa che si costruisce prima partendo dal tetto e poi arrivano le fondamenta tutto questo insieme di circostanze e altri ancora mi hanno sempre fatto pensare che
Tutta la interminabile diatriba corporativa sia stata in realtà
Grosso strumento è un importante canale per organizzare il consenso degli intellettuali del regime e per dare delle valvole di sfogo di carattere
Teorico culturale all'irrequietezza
No o dei fascisti che in alcuni casi che abbastanza impropriamente sono state chiamate di sinistra ecco il corporativismo mi pare che con l'organizzazione effettiva dell'economia non c'entri niente perché tutte le realizzazioni anche della cosiddetta modernizzazione fascista in campo creditizio dalla legge bancaria in campo industriale dal
Il ivi alla sua trasformazione in ente di gestione vadano in un senso che con le corporazioni non ha nulla da spartire così pure come le innovazioni sperimentata negli anni Trenta
Dell'organizzazione del lavoro come interruttore del vedovo eccetera cioè i corporativismi parlano sempre di altro
Parla di cose che riguardano ecco la conquista delle carte dell'università e l'amministrazione di uno spazio abbastanza limitato ristretto ma comunque in alcuni casi sufficiente di anticonformismo
Necessario ecco
All'attore dell'intellettuale
Per cui le questioni sollevate dal professore devo dire che sono perfettamente d'accordo per quanto riguarda come dire questa concezione
Un po'arrogante della politica che hanno gli intellettuali che pretendono o in qualche modo di insegnarla edilizie no calata nelle categorie e le concettualizzazione dall'alto indipendentemente da una prassi politica concretamente vissuta e io questo lo estenderei anche perché mi pare che sia una caratteristica che fortemente di caratterizza proprio gli intellettuali primo novecenteschi
Per i quali in fondo l'odio verso il principio di rappresentanza è legato alla convinzione
Di essere essi stessi dei tempi volti per coloro che e no impersonano incarnano attraverso procedure che potrei definire gnostiche quasi no o ecco che potrei definire ignoti che i bisogni e necessità
L'esigenza del corpo sociale complessivamente inteso
Per quanto riguarda Benedetto Croce anche qui son d'accordo con una precisazione cioè che il liberale Nobile e anche un po'in tre
Benedetto Croce no perché quel capitolo della Storia d'Europa nel secolo diciannovesimo è una delle cose più ingenua che ha mai sia stato dato di leggere
Non si può vivere detto parolacce
Diventa machiavellico perché perché diversamente da molti altri suoi colleghi intellettuali quale che fosse la sponda su cui si collocavano le mani con la politica vera sta adesso deve sporcare essere deve sporcare in un momento nerissimo
Cioè nel momento in cui è chiamato non so secondo sua con il suo consenso contro la sua volontà
A fare da mediatore tra gli alleati la monarchia
Che non solo
Mediatore tra gli alleati la monarchia a essere capace di dominare quel triangolo che oltre agli alleati alla monarchia compra dei partiti antifascisti
E quindi ecco che abbiamo il Croce machiavellico abbiamo in croce che cosa sarebbe stata credo in altre epoche impensabili riceve in casa sua per polemizzare o per stringere accordi o per
Stipulare alleanze sottobanco personaggi di infima qualità a del mondo liberale napoletana sono
Quelli di cui le figlie raccontano nelle memorie siccome erano iettatore appena un finiano dalla porta di casa no loro o a propria volta metteva lo scopo in piedi perché sì si sa che la scopa appoggiata per terra con impugnatura saranno all'offensore scaramantica insomma
E interessante la questione del lo ulivismo e nel rapporto con Rocco
Io credo che sia vero esiste
Una spinta olistica che possiamo chiamare anch'corporativa anche se anche se il termine forse tecnicamente meno esatto no
Perché nel termine ho visti come Isma'c'è come dire un'accentuazione più forte di un momento comunitario rispetto a un momento banalmente interclassista a me sembra
Credo che questa spinta attraversi tutta la storia del pensiero della cultura politica e anche della governo della società in Italia dal la fine Ottocento fino al Pascià
Deve credo che sia molto legata dello scritto proprio alla natura specifica del protezionismo italiano e ma questa idea dell'unità dei produttori no e si afferma per la prima volta con il protezionismo
Io però o non vedrei in Alfredo Rocco un personaggio che ad alcun titolo si inserisce in questo filone di pensiero nel senso che
L'idea dello stato di Rocco
Non è affetta mai da nostalgie per cui gli assetti comunitari che ospitavano le le fedeltà Diaz RC no
E nemmeno per l'esercizio di quella discrezionalità del potere che è tipica delle forme di dispotismo più o meno illuminato per Rocco lo Stato è una macchina di legalità autocratica
E quindi lo identifica sostanzialmente con il Governo cioè per lunghi le istituzioni dello Stato comunità non hanno senso comune anche quando sarà tra venticinque ventisei Guardasigilli del regime
E il costruttore giuridico insomma della dittatura
E darà vita a questo tentativo molto interessante io credo soprattutto perché diverso da quello nazista
Di creare una dittatura tramite la legge questo è lo sforzo di Rocco organizzare una dittatura perviene
Ma
Che cosa c'erano Assisi no ma adesso che stiamo parlando solo per considero stiamo parlando di tutte le leggi del venticinque ventisei fino alla legge elettorale del ventinove insomma no o ecco
Questo dico mi dà la sensazione che proprio punto lo Stato sia essenzialmente il Governo e che la legge che impone
Regolarità e uniformità di comportamenti serva essenzialmente organizzare contro socio
Pronto
In cui
C'è un cellulare viene
Evocato va
Georgiano
Servirà questa alcunché contento necessaria
Le zone
C'erano
Certo certo certo quello moralismo fisico Urbino dove ci sono secondo me
Ottobre due secoli
Sorge tra il sì dell'ordinamento ingenuo dice
Una ma non concluso
Certo sa cosa fosse e forse potremmo cominciare anche a distinguere e tra una forma di
Ortis mo'o felici Dante noto che eccolo in fondo più diffuso ecco e umorismo lo così radicato sul pessimismo antropologico totale come quello di troppo insomma no per il quale i comuni vanno frusta perché se non c'è lo stato c'è soltanto
Esso
Ordina la pizza e farlo
Sì sì arrugginiti
Ma forse non ho capito bene io
Sì come quello che stabilisce la linea della libreria intesi in Ras occhio
Ma io posso dire posso dire che cioè in alcune realtà accademico universitario quelle che conosco ci afferra
Sicuramente
Attorno al gruppo del Corriere Padano di Nello Quilici e di tutti quegli intellettuali che pubblico non la rivista nuovi problemi no e che sono protetti da Italo Balbo
Ferrara in particolare la la facoltà di giurisprudenza assomiglia molto alla glissa olistica di cui parlava lei cioè a Padova attorno a Emilio povero Carlo antiche al
All'utile De Marchi che è un geografo e ai fascisti dell'università in queste due realtà sicuramente
A Pisa non foss'altro per la presa di tali Bottai di come professore ordinario per chiara fama non ne parliamo altre realtà dovrebbero essere credo o esplorate con maggior cura perché in fondo degli ambienti di produzione culturale soprattutto cultura politica durante il fascismo o sappiamo ancora abbastanza poco con lo sappiamo lo sappiamo su queste Real Time su queste localizzazioni
Soprattutto l'asse Pisa verrà
Che
Ferrara è molto importante perché
Uscito recentemente poi in questi giorni un libro di Giovanni Aliberti di cui titoli pare sia l'antitaglio la nullità di qualcosa di questo genere in cui è fortemente rivalutato il contributo appunto nel senso che diceva lei del dell'asse del tuo anzi subito con la Marinotti Nello Quilici all'interno dell'Università di Ferrara che del gruppo del Corriere ad arte però certo che
Anche a me piacerebbe saperne di più
Dentro
Volevo solo
Oggi
Infatti
O
Meglio domani sarebbe impossibile fa benissimo
Ma guardi io penso che intatta la storiella venga deve valere occhiali infoiati assolutamente norma spinge possibile io leggevo qualche giorno fa realismo longobardi un giornalista fra sì sei mesi che nel mille novecentosettantacinque un libro di fantapolitica di futuribili no nemmeno centosettantacinque cercava di immaginare come sarebbe stato il pongo nel mille novecentottantacinque e intitolava questo libro lei sa nette a fibre delle speranze perché erano gli anni immediatamente successivi allo shock petrolifero no e quindi per questo erano anni terribili ma erano anche a me di speranza perché si pensava che venisse trovato qualche cosa le energie alternative con le vie che potesse far uscire il mondo dalla crisi
E tutte le idiozie estremamente divertente insomma no che è riuscito a dire questo palesemente intelligente mi hanno vaccinato nel modo più completo e totale da oggi vocazione non solo a fare pronostici profezie di nazioni ma anche previsioni sedicenti razionalisti siccome questo spiegava che essendoci la crisi petto vivere petrolio non potendo più essere la principale fonte di energia nel mille novecento ottantacinque incendi sarebbero stati sporcati nuovo dei dirigibili perché dirigibili comportano un basso consumo di energia
E comunque non hanno bisogno di benzina ecco cosa dire di fronte a opera dell'ingegno in questo tipo le fantasie
Scusi anche quella sul diritto consuetudinario al posto del diritto scritto
Mi lasciano molto freddo e mi fanno molto chiudere sulla difensiva
Sì non c'è altro ringraziamo la nave buonanotte