26 OTT 1997

Algeria: le reazione ai risultati delle elezioni amministrative

COLLEGAMENTO | - ALGERI - 00:00 Durata: 1 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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Algeria: le reazione ai risultati delle elezioni amministrative.

Registrazione audio di "Algeria: le reazione ai risultati delle elezioni amministrative", registrato a Algeri domenica 26 ottobre 1997 alle 00:00.

Sono intervenuti: Antonio Russo (giornalista).

Tra gli argomenti discussi: Algeria, Amministrative, Elezioni, Integralismo, Islam, Polemiche, Politica, Terrorismo, Violenza.
  • Antonio Russo

    giornalista

    Le elezioni si sono svolte il 23 ottobre e dalla chiusura sono iniziate le polemiche fra i partiti delle opposizioni e della maggioranza, uscito vittorioso, l'RND del presidente Zerual. Le polemiche sono mano mano andate in un crescendo,soprattutto tra sabato e oggi, domenica 27, si sono susseguite una serie di conferenze stampa dei rappresentanti dell'opposizione in polemica con la legalità e la democraticità delle elezioni. Si prevede domani la possibilità, anche se è stata proibita dal governo di una manifestazione che si terrà domani a 12,30 in Piazza dei Martiri. Un corteo partirà da Piazza del 1° maggio 1945 e si concluderà con una serie di discorsi da parte dei vari leader dei partiti di opposizione,a Piazza dei Martiri, famosa piazza già filmata da Pontecorvo nella famosa battaglia di Algeri, quindi è anche significativa il posto che è stato scelto. È da sottolineare che il governo ha proibito questa manifestazione e quindi possiamo prevedere degli incidenti o almeno delle situazioni di tensione. Per entrare più nel dettaglio di queste polemiche, ldiciamo che le contestazioni vertono sulle modalità con cui sono state portate avanti le elezioni.Ad esempio, avevamo accennato anche nei giorni passati, in alcune zone dell'Algeria, circa 72 ore prima,cioè tre giorni prima, erano state indette le elezioni perchè venivano considerate zone a rischio terrorismo. Si parla delle zone dell'ovest dell'Algeria. Questo viene contestato puntualmente in quanto è stato un escamotage per portare voci al partito della maggioranza, l'RND.C'è anche la contestazione delle percentuali dei votanti: abbiamo detto che le percentuali rilasciate dal governo parlano del 67% dei voti. In realtà l'opposizione dice che il voto è stato dal 30 al 37%, in Algeri l'affluenza è calcolabile a circa il 20%, se non forse meno. Questo creerebbe una zona d'ombra anche sulle legalità delle dichiarazioni fatte dal governo:un voto pompato in cui non ci sarebbe nulla da poter definire come legittimante dal punto di vista delle percentuali elettorali. Da questo punto di vista la cosa ancora più strana riguarda il partito delll'RCD che era dato per favorito, il partito per così dire di opposizione, di tendenza più modernista insieme al MSP, FFS e del PT. A questi partiti che contestano la legalità del voto si è aggiunto alla conferenza stampa anche l'FNL, che è il secondo uscito nei termini dei risultati. Ovviamente l'FNL è stato sempre un partito di opposizione che comunque nel corso degli anni aveva trovato una sorta di compromesso con il governo e con il partito dell'RND. Oggi c'è stato questo comunicato che riassume in 16 punti, le contestazioni dello stesso FNL, che imputa al governo e allo stesso modo invoca una risposto in termini positivo soprattutto una richiesta nel dire che l'FNL in realtà sarebbe un partito che dovrebbe essere primo come risultati elettorali e non secondo come appare al momento. Questa è una battaglia molto dura.Per riassumere alcuni punti significativi della conferenza stampa che è stata tenuta dal Segretario generale del FLN,uno dei punti è che la maggioranza del materiale dello stato viene usato a profitto dei partiti politici. C'è una sorta di divisione di quelle che sono le politiche di privatizzazione e di riforme economiche che in realtà andrebbero a privilegiare alcuni appartenenti del partito dell'RND. Inoltre c'è l'accusa delle 72 ore precedenti con cui si è dato adito alla zona ovest di poter votare solo con la scusa che erano zone a rischio e sotto controllo terroristico. Viene poi l'accusa che alcuni osservatori politici sono stati interdetti e malmenati dai soldati per non aver modo di accesso alle sedi di voto,infine si arriva, ad esempio, al fatto che alcuni bollettini, alcune liste di voto che assegnavano a certe regioni, venivano segnate in maniera distintiva per orientare il voto. Vengono denunciate aggressioni corporali su alcuni militanti dell'FNL e per esempio una sorta di falsificazione dei processi verbali ufficiali che dovrebbero essere quelli che poi stabiliscono l'esito del voto e dello spoglio delle stesse schede. Su queste dichiarazione l'FNL oggi, da parte dell'attenzione interna algerina, dovrebbe essere la locomotiva della manifestazione collettiva dei partiti di opposizione. In realtà l'FNL ha fatto queste accuse in un senso che sembra essere di tipo contrattuale, perchè ovviamente sulla distribuzione dei voti l'FNL ha perso molto raggiungendo invece una maggior rappresentanza all'interno dei comuni. Va considerato però che le province dispongono di un maggior potere rispetto ai comuni e questo questo crea una discrepanza. Ed è su questo che probabilmente si è innescata la polemica dello stesso FLN. Per queste ragioni l'FLN non sembrerebbe esser realmente capace di poter rappresentare il capo di un'opposizione di una polemica nel rispetto della correttezza delle elezioni soprattutto perché legata ad interessi personali, ad una posizione maggiore d potere, quindi a una possibile contrattazione con lo stesso RND e il presidente Zéroual. Più dure le pozioni del PT, il partito dei lavoratori, i quali accusano la mascherata di queste elezioni e accusano anche le percentuali del voto, che generalmente ammontano al 30% mentre questa volta ad Algeri c'è stata una presenza al voto pari al 17%. Per questo hanno deciso di ritirare tutti i rappresentati dai seggi conquistati nelle due realtà sia provinciali che municipali. Hanno inoltre accusato un'aggressione a Kabiria finita con un uccisione,secondo quanto dice la rappresentante Luisa Anone. Una posizione molto più intransigente. Lo stesso per la FFS,che ha organizzato la marcia nazionale di protesta con lo slogan "FAREMO DI ALGERI UNA BELGRADO". Una manifestazione all'insegna del pacifismo e della nonviolenza ma che sottolinea l'abuso di potere portato dagli elementi nazionali e governativi. C'è anche ENNADA. partito dell'opposizione dove il suo capo Jabalha non chiede di rifare le elezioni ma semplicemente di ripristinare la legalità della democrazia dove vi siano ste irregolarità. Per la teoria terrorista, la NP, la forza militare militarizzata che cerca d risolvere il problema in modo definitivo, sembra che abbia ottenuto un successo eliminando una base della stessa GIA nella zona di Hamankehelas che è a Buira e questo viene riferito come un successo. L'operazione era di per sé rischiosa, in quanto la foresta di Beinam è una zona minata e non esistono tracciati. Non si è bene a conoscenza della modalità di queste stesse operazioni, anche la stessa stampa ha grossi problemi per avere delle notizie e degli aggiornamenti in tal senso. E' stato sventato un attentato nella zona di Elbiar, da parte di un gruppo di terroristi della FISCIA Quattro terroristi sono stati identificati, e uno sarebbe stato ucciso nello scontro armato. L'esplosivo di cui disponevano è stato ritrovato in un giardino pubblico abbandonato. La situazione sembra essere abbastanza in divenire soprattutto a livello istituzionale e anche le stesse rappresentanze di partiti politici sembrano presentarsi in termini di polemiche e di scontri.È tutto da vedersi l'analisi che se ne può fare in seguito sul motivo d questi scontri. Molte delle tesi son sul fatto che lo scontro è sul modernismo e tradizionalismo, conservazionismo e democratizzazione. Questi sono i due termini dei confronti per cercare di dare un'immagine e un'analisi della situazione qui in Algeria.