La questione dell'amnistia per i reati di tangentopoli; Il caso del pentito Di Maggio e la modifica della Legge sui collaboratori di giustizia; La Commissione europea e i diritti dell'uomo

Radio radicale qui a San Gimignano alcune battute con l'onorevole Marco Boato deputato deve e relatore in Bicamerale per quanto riguarda il tema della giustizia onorevole ancora una volta lei e controcorrente a riguardo del di questa cosa che è riuscita sul l'amnistia per i reati di Tangentopoli sinceramente una notizia non se ne conosce bene almeno il disegno esplicito tutti persino anche quelli della destra e di solito sono sempre stati considerati favorevoli a questa soluzione hanno nascosto la mano ammesso che l'abbia abbiano tirato il sasso e e invece lei ha detto beh è una cosa in fondo che ci si può pensare a una cosa che l'amnistia per i reati di Tangentopoli non è poi una cosa di cui bisogna vergognarsi può dirci un attimo le motivazioni riletta prima devo precisare qual è il mio pensiero
So che un quotidiano a oggi ha riferito a Tangentopoli queste questioni l'amnistia ma io non mi sono pronunciato su questa questione Tangentopoli a me è stata posta da un giornalista anzi dall'agenzia
Domanda sul se si era discusso in Bicamerale della questione Amnistia e quale fosse comunque la mia opinione rispetto a delle proposte che sarebbero emersi all'interno del pongo o meglio precisato due cose prima che in Bicamerale la proposta all'emendamento per portare da due terzi alla maggioranza assoluta dei componenti delle due Camere il quoziente necessario per l'approvazione di leggi di amnistia indulto e non è stato presentato dal Polo questo emendamento ma è stato presentato uno a prima firma Mussi capogruppo della Sinistra democratica e l'altro a mi e a firma sono un deputato dell'Ulivo quindi
Si può condividere o meno questa scelta io credo che sia stata una scelta assolutamente è opportuno è valida anche perché
Prima del novantatré la Costituzione non prevedeva nessun quoziente particolare per l'approvazione le gemme se indulto e nel novantatré
Una logica quasi emergenziale e si è risposto con una riforma della Costituzione che prevedeva per questa legge addirittura i due terzi per la quotazione di ogni singola Orticola
E per la votazione film finale quoziente che non è previsto neanche per le riforme costituzionali quindi con uno sfasamento uno squilibrio interno alla stessa Carta costituzione alle che fosse opportuno superare e poi detto queste precisato questo che quindi è dall'interno dell'Ulivo che è emersa la proposta di abbassare il quoziente o ho espresso il mio parere lo conferma anche a Radio Radicale molto volentieri che oggi oggi sarebbe impensabile qualunque forma di amnistia ma che non le amnistie non riguarderebbe Tangentopoli i le leggi di amnistia in quando si sono state fatte quando si dovessero ancora fare riguardano una serie di reati che in in genere sono anche finalizzate a in qualche modo ridurre la popolazione carcere aria di quelle persone che han a un livello di pena molto basso che stanno ancora espiando in carcere e questo permette intanto di portare fuori dal carcere persone che non sono più ritenute pericolo Josè che rispetto a cui l'espiazione della pena in carcere non è utile né a loro né alla società e quindi di alleggerire anche la situazione del sistema penitenziario e comunque riguarda una serie in genere riguarda una serie di reati più Diversi è in genere di non elevata gravità quindi io non mi sono mai pronunciato sulla questione di Tangentopoli come tale ma sulla questione amnistia in generale e ripeto che oggi credo che sarebbe anche perché è ancora in vigore la costi non è che prevede il quoziente i due terzi per ogni articolo per il voto finale quindi il percorso sarebbe molto difficile oggi sarebbe improponibile probabilmente un pochi si amministra mentre se il processo di riforma costituzionale andrà in porto come io mi auguro e mi sto battendo per questo
L'anno necessari puramente un anno e mezzo due compreso il referendum confermativo finale a quel punto ne avremo l'intera seconda arte della Costituzione completamente nuova a quel punto si potrà dire effettivamente che saremmo passati dalla prima seconda repubblica o da un vecchio o un nuovo sistema politico istituzionale a quel punto d'Italia girerà pagina in che sul piano costituzionale Bess gireremo pagina sul piano costituzionale forse sarà anche il caso di girare pagina anche sul piano sto un ricco in qualche modo non importanti più dietro l'eredità del passato ma poter costruire
Il futuro liberi dai fantasmi del passato
Allora a quel punto fra due anni pare circa potrebbe anche opportunamente proporsi proprio per segna are questo cambiamento di fase storica un un provvedimento che è un genere un prevedibilmente di clemenza di pacificazione che che segna
è un le scelte del Parlamento così è stato in passato dopo fase di acuta conflittualità pensammo dopo le lotte operaie e studentesche nel sessantotto sessantanove ci furono provvedimenti di amnistia furono fase di conflittualità molto acuta dopodiché tutta una serie di reati che furono la conseguenza giudiziaria di queste lotte sociali furono amnistiati
Io non sto pensando oggi a singoli specifici reati e sto pensando a un prova a un provvedimento di di clemenza che ovviamente non la va bene riguardare reati gravi o gravissimi perché ovviamente lo stiamo parlando di reati di mafia o cose di questo genere trapanando reati di Min no entità di minore portata ma che con coinvolgerebbero alcune migliaia di cittadini alcuni di questi sono in carcere probabilmente ormai del tutto inutilmente e penso che sarebbe un modo anche persone nizzardi all'inizio di non
Fase nella storia della nostra Repubblica ecco
L'onorevole Boato a un sempre di attualità sono accaduti due fatti in Italia recentemente
Che rimettono in discussione o comunque riportano alla d'attualità ammesso che se ne ne fosse mai uscita il problema del pentitismo in Italia mi riferisco al primo all'la richiesta di arresto di Balduccio Di Maggio un pentito storico diciamo che peraltro principale accusatore dei Andreotti da parte della pre procura di Palermo ecco la sua opinione su queste in particolare ad esempio si è fatto notare come ci potrebbero essere delle responsabilità della stessa Procura addirittura Macaluso parla di favori né aver lasciato questo pentito non averlo controllato e ve li permesso di riorganizzare
Della mala vita si
La ho sentito dire che
Erano si usa ormai addirittura il termine Cosa Nostra due non credo che farà piacere ai miei amici e colleghi del PDS sentire che parlano di Cosa due sentì parlare di Cosa Nostra due forse potevano inventarsi a Palermo un termine diverso ma
Io prescindo da quella che il rapporto
Del
Delle pentito cosiddetto DiMaggio rispetto al processo Andreotti lì c'è una questione fondamentale di riscontri obiettivi se alle sue dichiarazioni ci sono riscontri obiettivi e che confermano la verità è che le dichiarazioni giudici devono
Ma l'organico
Ore queste dichiarazioni se i riscontri obiettivi a queste dichiarazioni non ci sono i giudici giudici stiamo parlando non di pubblici ministeri non debbano dal nessun valore a questa dichiarazione perché non sono la prova mentre invece il problema è in sé gravissimo c'è una persona responsabile di reati gravissimi sia pure cosiddetta pentite si è scoperto e si è visto questo in questo come in altri casi che non c'era stato alcun pentimento ma che tecnicamente viene chiamato collaboratore di giustizia è Scandal l'uso che questa persona potesse essere a a tal punto libera di me over sì da poter addirittura tornare nel proprio Paese d'origine e addirittura agli potere organizzare almeno queste sono le accuse della stessa Procura di Palermo poteva essere il mandante di un omicidio di un tentato omicidio ecco tutto questo è una vergogna per la giustizia nel nostro Paese tutto questo rende urgente anzi direi urgentissima la riforma della legge sui collaboratori di giustizia che in questo momento è di fronte all'esame del Senato e tutto questo solleva molti dubbi su quella che come dire la gestione dei cosiddetti pentiti da parte degli organi che ne hanno una responsabilità sia a livello giudiziario sia a livello della sicurezza la vicenda Di Matteo un e Di Maggio c'è anche poi aspetto Di Matteo e anche di un altro Barbera credo la Barbera ma la vicenda di manager la vicenda scandalosa ignobile però l'estate scorsa ne abbiamo sentite anche altre di portata non così grave ma con qualche analogia questa questione è un bubbone questa vicenda dei pentiti così come sono così come sono affrontati oggi sia sul terreno della gestione giudiziaria che di quella degli organi cosiddetti protezione è un bubbone all'interno della giustizia italiana e quindi più presto lo si risolve a linee
Oggi legislativo e poi conseguentemente anche a livello amministrativo meglio è per la giustizia nel nostro Paese quindi mi sembra che lei condivida appieno così d'arrivo all'asse al secondo fatto accaduto la
Ha il parere della Commissione europea dei diritti umani che si è dichiarata contro a il diciamo ai trentuno mesi di carcere preventive scontati da Bruno Contrada l'ex dirigente del SISDE e in querela a questo proposito ha detto appunto che necessario che Judy sì meglio magistrati debbano valutare di confessioni dei pentiti con grande prudenza sì la Corte ai diritti
L'Uomo di Strasburgo non è la prima alta che essi pronuncia con tutto la irragionevole durata dei nostri processi controlla irragionevole durata della carcerazione preventiva perché richiama il nostro cioè il nostro ordinamento interno no sul piano giuridiche giudiziario al rispetto delle elementari dei elementari garanzie anche perché l'Italia ha introdotto nel nostro ordinamento già dalla metà degli anni Cinquanta la Convenzione europea dei diritti dell'ha cominciato ad l'uomo che la Carta fondamentale in base alla quale poi giudica la Corte europea dei diritti dell'uomo
La Commissione europea in termini per esattamente sia la convenzione internazionale lite all'uomo è stata recepita nell'ordinamento interno del nostro Paese già dalla seconda metà degli anni Cinquanta ma quindi elegge nel nostro Stato ma
E come a volte se non lo fosse tant'è vero che nella proposta di riforma costituzionale che insieme ai miei colleghi della Bicamerale ho elaborato abbiamo deciso di introdurre nel titolo che riguarda la magistratura le norme sulla giurisdizione i principi fondamentali e dell'articolo sei della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che riguardano propri diritti del dell'accusato le se questi principi diventeranno no norma di rango costituzionale mentre già oggi sono la norma recepita nell'ordinamento interno io credo che il loro rispetto dove avrà una forza assolutamente maggiore di quanto purtroppo non mi abbia avuto l'obbligo dello oro rispetto avrà la forza assolutamente maggiore di quanto purtroppo non abbia avuto fino ad oggi anche se già oggi sono in vigore
Grazie all'onorevole Marco Boato da San Gimignano in provincia di Siena Carlo va di salici per radio radicale