"La transizione lunga" presentazione del libro di Giuseppe Cotturri organizzata dal Forum della Sinistra presso il Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour 2

Grazie
Quello
Allora allora questa tutto
Sotto prodotto
Otto stabilito secondo aspetto una forte
Per trentatré trentaquattro per escludere avete inserito all'anno basta sopra giacca estoni notato in reparto
L'altra faccia affronta eccellente condizione si scoraggiano i certificati basterà formano la parola problema è stata poi chiamato Italia crescono sempre di corsa rispetto alla politica
Oggi così presidente letizia che ha circa quattro soprattutto tranquillità però la formula senza spessore senza l'articolazione
Il
Testo trasportano il problema politico
Per quanto di sua proprietà privata questo aspetto fare sta facendo risultato certo sottoscrizione sono ottimista dentro una certezza la parola sforzo Baptista insomma ed eterna c'è infatti una svolta storica al nostro partito è stata soprattutto fame novantaquattro cioè la distruzione di questa politica Pakistan potessero essere istituzionale e poi fare una ricostruzione ricostruzione predicatore questo è prezioso
Perché tanto cioè rigore finora professoressa comunque tanti ripensamenti sulla situazione su scale
Privato altrimenti il terrorismo posto il ventisette inserire una riflessione anche fuori con la scusa che potrebbe potrà forse tornare pragmatica il TAR dentro spostato e questi prodotti dalla sinistra di orientarsi tra sì allora buonismo situazioni sia le posizioni conservatrici sportivo preferito internazionale esposto abbiano diventati fazioso particolari anche alle parti che Schena all'esterno
Dentro questo del Po questo funzioni partiti troppo può essere la funzione conosciuto i grandi partiti di massa così come sono stati e però non viene fatta nessuna professionalità ed è partito per fare a meno semplicemente macchine per la campagna elettorale semplice comitati elettorali
Però forse sette nuotatori fronte progettuale nel nel saltare partendo da sinistra troppi sulle ultime forti spunti di analisi approfondite anche proposto quadro costretto quest'ultimo
Potuto estremamente utile tanto per orientarsi sul dibattito politico e del profondo si intrecciano oggi la pensione ma sono un pochettino giusto concentrata sultano politica spinge per la Bicamerale parlato questi processi d'integrazione europea nell'ambito di politica economica in questo gruppo punk politiche
Che comporta una scelta per l'integrazione europea è rimasto sullo sfondo questi mesi la riflessione sul ruolo capito la sinistra su quella foto a sinistra stiamo lavorando da molto tempo
E però sapevo anche che nel chiudersi da definirsi di questo partite oggi sono sotto l'attenzione pubblica e per mettersi queste inevitabilmente porterà nei prossimi mesi tra queste non c'è il professor Guido comunque da farsi che questo avvenga richiesto la nuova forse le caratteristiche troppo ripeto serve questo lavoro
Di questi mesi
Che con ribadendo l'attenzione c'è una sala proprio serve riflettere approfondire perché anche questa è una cosa in vicolo dottor e questo è il ministro più documentano in produzione da mediatore tra parola Franco Cazzola
Poi tra Michele Prospero poi gli interventi del pubblico e alla fine risponderà a tutti
Pot-pourri limite più con una comunicazione di servizio appunto il formale alcun invito a chi volesse partecipare il fondo la sinistra significherà il quattro luglio a Lucca complessiva per discutere quel materiale che ha prodotto testi scritti fa riprodotto in questi mesi primi se perché non se ne parla sui giornali si è lavorato nei fatti
Questi convegni sono stati momenti utili riflessione conclude la riflessione
E questo è un pezzo dal nostro percorso quindi fermato la parola Franco Cazzola
Ma io mi scuso anticipatamente perché
Purtroppo il lunedì è un pomeriggio balordo
Nel senso che c'è in corso una riunione della Giunta regionale
E devono tornare di là molto presto e mi scuso con tutti voi mi scuso con con Peppino dopo tanti anni finalmente ci si vedeva
Coso tante cose se vuol dire che si può scegliere quindi nel mio caso non posso c'è il debito estero starei qua
Fini dal primo rigo
Di questo libro
Si chiarisce molto bene mi sembra
Quello che si nuove realizzare poi nelle pagine che seguono
E quello che si vuole realizzare lo diceva già Carlo Polini prima
è un'operazione come dire finalmente di ragionamento
è un'operazione punto
Di cultura politica in questo Paese
è un'operazione contro corrente per molti aspetti e chi non è la prima volta devo dire che va controcorrente
Contro corrente perché
Per le ragioni più diverse noi oggi siamo continuamente in nella corriamo il rischio di cadere nel una tentazione
Riceva Carlo prima di semplificare sostanzialmente i problemi che abbiamo alle spalle soprattutto quella di allora
Ho corriamo il rischio di illuderci che i problemi cadono davanti siano risolvibili con delle semplificazioni
Le prime due righe della presentazione di questo libro
Dicono tre parole dominano le pagine di questo libro nazione costituzione transizione
Non è un caso non è un caso perché queste tre parole
Aggiungerei
Ed è forse un'altra che qua e là rispunta però non ha la stessa valenza di queste tre
E la quarta parola che rispunta ogni tanto la parola crisi che utilizzi
In un certo modo giustamente
Sono molto indicative queste tre parole perché dire che proprio danno sostanzialmente immediatamente l'idea quella di quello che è lo spessore dei problemi
Il problema non è soltanto cioè di ammodernamento di spezzoni istituzionali cioè c'è anche quello
Il problema non è soltanto quello di riscrivere cercherà edicole
Fondamentali per la convivenza civile tra un patto sociale chiamiamolo come vogliamo
Il problema non è soltanto
Appunto quello
Tutti i suoi la della società civile
Mettere insieme tre parole come nazione costituzione transizione vuol dire poter cercare di far capire come alla fine del ventesimo secolo sostanzialmente noi ci troviamo di fronte alla necessità di tenere insieme i vari elementi
Di un sistema di una società
E come sia necessario tenere insieme terre arrivare a una certa destinazione e come per arrivare a questa certa destinazione non si possono anche semplificare la variabile tempo
Il titolo la transizione lunga
è un titolo inequivoco
Transizione vuol dire passaggio crinale chiamiamola come vogliamo da un qualcosa un qualcosa
Lungo implica che la variabile appunto tempo è una variabile da prendere in considerazione da tenere sempre presente
Sia come dire per la parte i transizione che abbiamo alle spalle
Io credo anche per la parte che diano garanzie ancora
Senza una transizione non possiamo pensare che finisce con il trenta giugno con quello che sarà poi il risultato del lavori della Bicamerale accetta proprio perché queste parole sono tenuti insieme quindi è un sistema
In questi anni
Che devono essere affrontate
C'è una spiegazione c'è un chiarimento
E qui molto chiaro e molto netto molto preciso
Di che cosa si intende in questo libro addita determinazione dovrà fare un'azione
Non interessare il chiarimento che veniva con la precisazione che viene data sul significato della parola transizione
Neanche che devo dire in uno stile non sempre usuale
In questo libro Madame fin dalle prime pagine indicazioni di che cosa si intende per transizione da parte dell'autore
Per cultori nelle pagine successive quando viene vengono descritti i vari le varie fasi vari pezzi della transizione uno che non ha la necessità di cercare di capire che cosa intende l'autore quando parla di coalizione nettamente chiaramente
Non dico spudoratamente nel secondo punto ma appunto
Molto nettamente che cosa si intende per transazioni
L'ho seguito fino a pagina fin dalle prime pagine fino a pagina
Così come anche probabilmente reso da tanto tempo
C'è un'attenzione poi particolare su quello che è l'essenza del del tempo
La durata
La variabile tempo in ogni processo soprattutto in un processo complesso qual è quello di una vera transizione
Una delle domande è una delle tante domande che ci sono in questo libro che a me interessa particolarmente
Sulla quale come dire mi sembra che
A oggi ingenua nella cultura politica si sia ancora ben lontani dal negli strumenti complessi per dare una risposta
è un po'quello alla quale si faceva anche Carlo Paolini troviamo intorno alle pagine ottantanove novanta novantadue di questo tipo
Quando sì ricorda
L'iter percorso della cultura comunista in particolare i lavori svolti dal centro riformatore dal centro Studi per la riforma dello Stato
Si dice
Che in realtà tutto questa parte
Prego ottantanove pre novantadue
Cercano di rispondere alla domanda che cosa può ancora fare oggi la politica
E quindi anche i partiti manda principe che cosa può fare oggi la politica
Per la formazione di società
è vero come dice couture che in tutto il lavoro degli anni settanta del CRS questo ma non era così esplicita ma in realtà era chiaro che c'era questo o se preferite mi sembra questa può essere una domanda che faccio a pettine
Era come dire un un anticipare quello che era certamente un rischio così com'è poi l'abbiamo vissuta negli anni ottanta
Un rischio virgolette culturale per cui si comincia magari a pensare che la politica non aveva più sostanzialmente ne funzioni né possibilità di agire nella formazione di società
Cioè avere se non ha mai fatto esplicitamente questa domanda chi si ricorda anche Santo alcuni dei tanti lavori
Infatti dei convegni delle ricerche fatte dal CRS credo che risulti molto facile di intravedere come dietro alcuni interrogativi più specifici ci fosse proprio questo questa idea questo tentativo
Di precorrere il rischio della caduta di senso di significato della politica nel nostro Paese ma non soltanto
Devo dire che in parte questo poi è successo almeno in Italia ma non soltanto in Italia
Sull'onda di nuovo direi di semplificazioni o di mode semplificatoria
Si è stati e si è ancora per certi aspetti tentati
Dal
Dall'illusione
O dalla speranza
Che non ci sia bisogno di politica
Ho dico speranze illusioni non in senso positivo hanno un uso questo che in questi termini in senso positivo almeno io ma certamente da qualcuno da molti quest'idea che si potesse fare si possa fare a meno la politica e la politica è un qualcosa come dire che affascina
Io continuo a ritenere che oggi questo ancora sia la la grossa domande soprattutto così come lo diceva Carlo Pavolini sia la domanda per un'aria di sinistra
In quanto io non credo sostanzialmente che si possano oggi
Ma neanche ieri
Cioè che non si possano aggiornare come forza di sinistra
Contemporaneamente dicendo che il ruolo la funzione l'ambito di azione della politica
è un ambito residuale è una funzione residuale nella formazione di società
Allora il problema è appunto come dire e cercare di scalare all'interno di un di un filone di pensiero
Che forse vecchio non lo so
Ma mi sembra ancora più attualissimo se guardo un pochettino che cosa succede nel mondo
E allora il problema è appunto
Se uno si schiera
Dalla parte dell'esigenza e del senso e del significato ancora oggi dalla politica dei partiti
Quindi una scelta di campo ovviamente
Quale politica quali partiti quali nuovi strumenti della politica perché la politica alla fine del ventesimo secolo in società notevolmente mutate rispetto alle società che hanno visto il trionfo dei partiti della politica cioè questo secco dall'inizio già di questo secolo
Quali sono come dire le nuove modalità
Sicuramente più complicate più complesse meno semplici della politica e delle sue articolazioni
Peppino cotture comincia mi sembra
Senza salire in cattedra
Ma comincia a dare una serie di di possibili risposte e almeno a individuare percorsi e qui la lunga esperienza credo del CRS credo che sia sì senta
Individuare sostanzialmente percorsi l'interno dei quali appunto si può arrivare a dei chiarimenti per la sinistra di quella che è la nuova politica per la sinistra come strumenti come modalità e probabilmente anche come soggetti reali e concreti
Una cosa che vorrei chiedere a Peppino poi chiudo
Poi se mai mi faccio
Con raccontare la risposta da Carlo
E appunto quella quarta Parolo che io dicevo che secondo me tu usi
Giustamente in questo libro anche se non la usi moltissimo
Però anche qui mi sembra che ci sia sempre un nello sfondo
Che la parola tra una parola che la sinistra usato moltissimo nel passato
Devo dire non solo la sinistra la parola crisi
Io mi ricordo
Che questo è un Paese
In cui sostanzialmente non passava giorno senza che qualche esponente politico in genere di centro
Non dicesse che c'era una qualche crisi in questo Paese
Tant'è vero che qualche studioso ha teorizzato il fatto che l'uso della parola crisi o del dello spettro della crisi fosse un uso strategico addirittura
Se tutto è sempre crisi è ovvio che si possono sempre chiedere sostanzialmente sacrifici senso di responsabilità riduzione dei bisogni e cose di questo genere
Ottusi il termine crisi veramente non in questo senso come dire conservativo
E riduttivo
Però il termine crisi anche un termine tipico dalla sinistra elaborazione culturale della sinistra
Ecco si può pensare anche come dire a una
Ridetti inazione di questo tempo
Che non si porti dietro cioè tutor retaggio storico del del senso della parola
Che aveva tutto il filone
Marxista
In altre parole sta incartando scusatemi ma in altre parole crisi ancora è ancora un concetto che può essere utilizzato
All'interno di questo discorso che fai turnazione costituzione transizione eccetera eccetera
E nettamente da superare
E inutile
Perché perché c'è già transizione che sostanzialmente è un concetto come dire estremamente più più ampio più operativo ma anche più concreto
Poi spero che ci siano altre occasioni per farti le altre domande più più specifiche grazie
Allora
Ma il principale merito di questo libro di Giuseppe Cuturi è che cerca di individuare un mostro uno spazio di analisi politica
Cioè la cosa più importante è proprio questo questo sforzo di analisi nel senso che in questo libro non troverete né la pura cronaca degli avvenimenti di questi ultimi due decenni ne uno sforzo
Nei uno sforzo puramente ingegneristico non c'è nella pura cronaca nella rincorsa di modelli che sono le tue tendenza che sono più diffuse nelle ricostruzioni di questi due decenni della politica italiana
Lo sforzo di colture di fare un'analisi di capire questi processi che hanno una durato ormai ventennale quindi una una lunga durata di processi politici
La categoria interpretativa la quale ricorre e quella di transizione già Cazzola ha indicato qual è il significato della parola transizione e nel caso italiano significa soprattutto che entrato chiaramente in crisi un assetto un ordinamento della politica
E certa la crisi della vecchia politica meno certa meno trasparente e l'esito della crisi quindi transizione significa che i vecchi ordinamenti non reggono più
Sono stati ormai destrutturati e Coturi sottolinea l'importanza del movimento referendario
E dell'iniziativa giudiziaria come due variabili che hanno scosso l'edificio della cosiddetta Prima Repubblica ma se certo la crisi del vecchio assetto di potere molto meno
Trasparente e visibile e l'esito della crisi perché appunto la transizione lunga significa che si svolgono sotto i nostri occhi processi che è difficile governare processi che hanno effetti perversi dice anche Colturi nella sua ricostruzione
Nel senso che la volontà degli agenti politici degli attori politici spesso non riesce a fronteggiare l'onda lunga dei processi politici stesse si fanno delle iniziative come ad esempio quella scaturita
Dal movimento referendario per l'abolizione della legge proporzionale del Senato che poi scatena effetti politici che sono diametralmente opposti a quelli perseguiti
Dal dal movimento referendario e dai politici che si sono impegnati in quella iniziativa di destrutturazione per via referendaria del vecchio sistema politico italiano
L'altra categoria alla quale Cuturi ricomporre è quella di processo costituente sembra quasi una contraddizione di termini perché la costituente un alto immediato un evento isolato diciamo così temporaneamente circoscritto
Che cambia gli assetti politici dominanti una costituente un atto un fatto naturale istinto
Una presa di potere queste la Costituente è un atto interrotti improvviso e imprevisto dall'ordinamento che ridisegna la configurazione formale dell'ASP della costituzione dello dell'ordinamento costituzionale
Processo costituente una apparente contraddizione di termini perché appunto questo non è più un atto isolato il temporaneo ma è un processo di lunga durata
Per cui ad esempio Coturi descrive bene il paradosso
Che si a quando con la Commissione bicamerale ad esempio si attribuisce ha un potere di revisione costituzionale un atto che assume quasi una valenza costituente
Nel senso che i processi politici si sono aperti nell'Italia degli anni novanta sono così complesse ed evocano scenari di mutamento profondo di quattro politico e costituzionale
Che la pura e semplice parola di revisione costituzionale e incapace di trattenermi di a rendere diciamo così bene quello che fa si sta svolgendo nelle dinamiche politiche quindi il potere di revisione quello che il costituzionalismo raccomanda come unico strumento di innovazione costituzionale
Marco Tutino diciamo così critica anche lì fattore freno esercitato dal costituzionali
Dice che il costituzionalismo con la sua attenzione alle forme alle garanzie così come sono stanno stabilizzate nell'ordinamento vigente assunto nel corso della transizione italiana anche un elemento di fare
E dice che in pratica una certa mentalità della cultura anche democratiche di sinistra
Si è tradotta appunto nell'evitare di fronte all'innovazione che si prospetta
Il pericolo maggiore cercare di lavorare sui sui processi in corso cercando di avere la mia notte
Quindi costituzionalismo secondo la diagnosi cultura non è soltanto un elemento fare questi processi politici caotici
Negli ultimi due decenni ma poi svolge una funzione politica
Di puro e semplice accomodamento non svolge una funzione politica attiva nel riordino istituzionale svolge una politica da funzione politica
Di puro aggiustamento dell'esistente
Quindi è un processo costituente secondo la diagnosi di cottura si in quanto è un processo che coinvolge le istituzioni l'economica
I partiti quindi carattere sistemico del processo è quello che viene evocato da tutti da qui appunto la sua critica la modellisti
La modellistica politologi cannonate
Alcun suggerimento da tale per spiegare per diagnosticare la crisi perché per i politologi si tratta di scegliere tra Francia tra l'Eliseo la Casa Bianca al cancellierato alla tedesca
Ma ricorrendo a delle descrizioni del tutto asettica senza carne e senza sostanza storico-politica
Diciamo che lo sforzo dico tutti epiteti le diramazioni storiche della politica la politica non è pure ingegneri c'è una pagina in cui critica di ingegneri
Ma non è una critica diciamo che diffusasi nel senso comune questa diffidenza sulla innovazione tecnica non è un anti tecnicismo che Colturi raccomanda no si tratta di operare anche in maniera ingegneristiche tecnica ma facendo della tecnica e dell'ingegneria un uno strumento di una diagnosi di un'analisi prima viene l'analisi politica di lungo periodo e poiché nella soluzioni hi-tech
Invece Secondo Cuturi il processo in Italia è stato invertito per cui c'è stato un innamoramento dei modelli anche a sinistra che affatto diciamo così che ha oscurato la chiara percezione della crisi italiana
Quindi già questo fatto che Colturi sottolinea cioè di commentare il l'investimento in analisi politica è già un fatto che merita di essere ricordato come un elemento che va controtendenza
Perché appunto la tendenza è quella della modellistica e dell'ingegneria che lascia sullo sfondo e in maniera del tutto indeterminata i processi storico politici di questi venti anni
Qual è allora secondo cottura il problema politico principale di questa transizione lungo
Diciamo che couture mi sottolinea soprattutto un elemento che il privilegio come chiave esplicativa del processo la crisi di rappresentanza la crisi come crisi di rappresenta sapete che c'è stata negli anni ottanta una lunga disputa sinistra tra chi Petipa nella crisi italiana
Il risultato ultimo di una crisi di governabilità da qui si passava all'esaltazione della governabilità della grande riforma del decisionismo
E chi invece vedeva la crisi italiana come una crisi di rappresentanza dovuta alla incapacità della vecchia classe politica dei vecchi strumenti politici dei tradizionali soggetti politici
Di rispondere alle dinamiche nuove di una società diciamo così che si avvia essere postindustriale
Secondo Colturi quindi la crisi è una crisi di rappresentanza dovuta lo scarto problematico che si è prodotto in questi anni tra la capacità di governo di formazione di società
Della pub da parte della politica e le trasformazioni sociali dovute soprattutto ad delle dinamiche tecnico economiche che sfuggono alla capacità di intervento e di regolazione della politica diciamo che c'è un elemento di verità in questo del resto l'impoverimento strategico dell'agire politico la chiusura dello spazio della politica nelle società contemporanee è dovuta anche a questa difficoltà da parte della politica
Di rappresentare gli scenari nuovi della società postindustriale
Però vorrei porre un problema all'analisi di couturier
Anche all'attenzione di chi ci ascolta
Come mai
Bisogna interpretare questa crisi italiana come crisi di rappresentanza se lo scenario politico italiano presenta un contorno del tutto particolare
è possibile una crisi di rappresentanza in un paese fondato sulla centralità del parlamento
Sulla cosiddetta democrazia dei partiti sulla logica fotografica della proporzionale che è una legge elettorale che rappresenta e non seleziona la domanda
E in ultima in analisi possibile una crisi della rappresentanza in un Paese che ha svolta in venti anni più della metà dei referendum che si sono svolti in tutta l'Europa Occidente
Diciamo che questa crisi della rappresentanza
Non copre l'interior scenario della transizione italiana e non può spiegare l'intero processo politico italiano
In quanto la crisi italiana è anche crisi di frantumazione la specificità del sistema politico italiano è che si frantuma ma non costruisce alternanze e questo processo
Di incapacità di creare alternanze di frantumazione di esplodere si hanno crisi di sistema ma non alternanza nel corso degli anni Ottanta e Novanta questo un paradosso molto rivelatore della politica italiana un modo non soltanto congiunturale
Ma storico politico di lunga durante quindi perché il sistema si frantuma
Non è che la politica incapace di rappresentare perché incapaci di governare
Nel senso che la governabilità intesa non in maniera craxiana
Ma il governo dei problemi di una società complessa è l'unica possibilità per spiazzare diciamo così una prospettiva di impoverimento della politiche di crisi della rappresentanza
Nel senso che la politica negli anni ottanta e novanta più che critica presentarsi anche sta è stata anche politica lo dice anche Colturi spesso nelle sue pagine
Di non decisione dire in ufficio Cuturi insiste molto su un elemento della politica italiana
Il fatto che dal settantadue ad oggi praticamente ogni anno si ricorre al voto ora per elezioni politiche regionali europee e referendum ogni questo è un elemento che ridimensiona lo spessore temporale della politica
La politica non ha più anche per questa pressione continuati movimenti esterni di scadenze elettorali non ha più tempo davanti a sé stessa non c'è più una verifica di medio-lungo periodo ogni anno c'è una scadenza elettorale
Questo però significa che non si può interpretare a mio parere la crisi soltanto come crisi di rappresentanza anzi c'è un eccesso di rappresentanza
Tali da questo punto di vista in favorita dalla proporzionale ma non causata dalla proporzionale che degenera nel fenomeno
La cosiddetta sindrome polacca che ha attraversato la politica italiana degli anni novanta cioè della frantumazione estrema dei comportamenti ha detto
Qual è la soluzione che Cuturi
Indica al malessere italiano a questa crisi della rappresentanza mi pare che le sue pagine pagine siano molto incentrate sulla valorizzazione del referendum
Questo è una specificità dell'elaborazione di Colturi nella sinistra perché Coturi da molti anni insiste su questa valorizzazione di quello che lui chiama il soggetto popolare la sovranità che si esplica attraverso preferendo
Diciamo che couture vi è stato tra i primi la sinistra accogliere la importanza di questa dimensione referendaria come dimensione politica
Presente non soltanto congiunturale ma tale da introdurre una rottura qualitativa negli assetti della politica italiana
A questo proposito Cuturi sottolinea ad esempio nelle pagine centosessanta e centosessantasei i valori dirompente del referendum
Contrappone il referendum alla politica il Tarchi
A pagina centosessanta pagina centosessantasei vede il referendum come l'antagonista della pelle diciamo che contro una politica che non rappresenta che si esaurisce negli esercizi della Dec lega otto li vede nel referendum la inversione della soggettività popolari autonoma Diretta
Una confutazione di un rinsecchiti in totale attico dell'agire politico e al tempo stesso una confutazione della politica come spera separata che iniziatica
Da questo punto di vista importante sottolineare il valore teorico del referente
Referente il referendum dal punto di vista teorico ha un'importanza straordinaria
In quanto significa la confutazione che alcune teorie liberali della politica quella di Schumpeter
Schumpeter diceva che la politica non è il governo dei problemi mai decidere ci deve governare
Questa è la teoria i riti Istica della democrazia il referendum rappresenta una confutazione di questa chiusure liti Istica della democrazia in quanto significa che il corpo elettorale su materie particolari scende direttamente
Decide i problemi
Quindi non è vero che la democrazia sia soltanto una tecnica una competizione concorrenziale la chiamava Schumpeter attraenti professionalizzante referendum significa che c'è spazio anche per la decisione su soluzioni particolari sugli interventi legislativi particolare
Sottolineata l'importanza teorica politica storica anche del referendum c'è da dire però anche qui sollevo degli interrogativi Peppino che il referendum però in Italia avvocato delle
Cadenze molto significative
E la crisi è la fine della delega o non è piuttosto l'introduzione di nuovi meccanismi di bene
Peppino stesso nelle sue pagine
Accosta il referendum alla politica mediatica dice che c'è una sorta di corrispondenza tra referendum con la sua logica binaria sì no quindi con una logica estremamente semplificatrice e logica dell'immaginario mitologie
Preferendo politica mediatica hanno in comune questa tendenza alla estrema semplificazione oserei dire all'impoverimento dei problemi
Ecco in Italia il referendum
è stato introdotto su materie cruciali
Come quelle elettorali istituzionali
Che non sono questioni riducibili con una semplice alternativa sì o no
Max Weber diceva che in pratica il referendum a di specifica di specifico la eliminazione del compromesso
Su materie però istituzionali un'esigenza di compromesso
Ineliminabile
E nell'essenza della democrazia la il compromesso tra opposte visioni sulle sulle regole del gioco
Quindi il referendum è il superamento della politica il Tisch ricca è un una risposta esauriente alla crisi della rappresentanza
Ho non è anche la strategia referendaria un sintomo del malessere italiano è una risposta alla crisi della rappresentanza o non è piuttosto una
Manifestazione ulteriore della crisi
Perché appunto il referendum non è soltanto un tentativo di risposta ma anche sintomo di malessere politico istituzionale
Tanto più che su materie dice attinenza elettorale e istituzionali diciamo così
E discutibile un impiego della logica semplificatrice di tipo referendario
Quindi il problema che pone i libri il libro di cottura ecco un problema di di motivazione
Dello spazio della politica
Rimotivare la politica nella società complessa è già un'impresa teorica e pratica molto complessa
Perché Cuturi descrive anche le tendenze oggettive per così dire che portano alla Spoon indicizzazione dei problemi non richiamare tutto questo come crisi della politica generaliste
Cioè l'impossibilità della vecchia democrazia dei partiti cioè di partitiche cercavano sintesi generale
Partiti generali generalisti che avevano una visione del mondo che elaboravano progetti generali di composizione degli interessi vengono soppiantati dice cottura dalla diffusione capillare di pratiche di scale
Per cui al partito generalizzata si passa a una miriade di compromessi particolari compravendite particolari allo scambio come dimensioni ineludibile dell'agire politico diciamo che secondo cottura
C'è un problema appunto di rilancio della politica di una grande politica
E questa grande politica secondo cui Turri deve operare al di fuori dei partiti tradizionali nel senso che ritiene non più riproponibile
Una età dei partiti una democrazia dei partiti così come sta alle nostre spalle sta appunto alle nostre spalle non è più riproponibili è uno Stato esperimento fallito non più
Praticabile nelle democrazie complessa non per soltanto per colpa dei giudici e così no c'è una tendenza diciamo così caratterizzato tutte le democrazie evolute che sollecita spinti antipolitica e che ridimensioni
Lo spazio della politica attraverso partiti
Couturier molto sensibile al terzo settore a soggetti non di partito a quelle che lui chiama forme di militanza senza appartenenza
Cioè a iniziative civiche associazioni del volontariato che sono politicamente rilevanti anche se non si i percorsi della politica tradizionale appropriava anche una categoria messa a punto da Paolo Farneti sul finire degli anni settanta quando diceva che in Italia è finita la stagione della partitocrazia
Diceva il tempo di una politica che sta al di fuori della capacità egemonica totalizzante dei partiti
Però questo non significa che Cuturi sia contro i partiti si allinei a questa tendenza alla demolizione della figura stessa del partito politico
E alle nostre spalle il partito di massa così come lo conosciamo c'è un partito che mette insieme un'organizzazione pesante è una concezione del mondo il partito inteso come un programma più una macchina
Non è più
Presente come una risposta possibile nello scenario della crisi però Colturi ripropone anche voi tema di una rilancio del sistema dei partiti del rilancio della funzione del partito politico e mette in guardia giustamente da un pericolo che è sotto gli occhi di tutti
Cioè che dalla crisi del partito di massa venga fuori il partito degli eletti cioè il partito riservato ai cacciatori delle sponde un partito che si mobilità soltanto i si identifica con le scadenze istituzionali
Lungi da Colturi anche da me sottovalutare l'importanza della dimensione istituzionale della politica ma un partito non può essere soltanto una agente sia pure importante della vita istituzionale un partito a un piede fuori delle istituzioni
E quindi un soggetto che non può vivere senza investimenti in identità
Un partito politico anche negli anni novanta e questa fin e secolo è impensabile senza una concezione del mondo senza limiti investimenti in identità culturale auto
E questo è un dire questo significa anche mettere il dito sulla piaga della sinistra negli anni novanta perché non basta
Dire che bisogna fare un Paese normale in cui centrale sia il partito il rinnovato sistema dei partiti se poi però non si costruisce davvero il partito se non si procede costruisce un partito perché che da anni ormai che il partito una come figura organizzativa in uno stato di sofferenza è nemica non ci sono state operazioni politiche significative fila può essere questa della Cosa due
Un'occasione di rilancio e di ripensamento della funzione del partito però diciamo che lo scenario che la transizione italiana
E continua ad essere tutt'altro che rassicurante
Couture lì e contro il presidenzialismo non c'è bisogno che lo sottolinei io
Però non è che un che si impegna in una guerra di religione per demonizzare il presidenzialismo c'è addirittura una pagina in cui dice che in presenza di un assetto federale dello Stato
è anche possibile una elezione diretta di un capo dello Stato come rappresentante come simbolo di un'appartenenza comune
Ecco diciamo che il semipresidenzialismo così come è stato votato dalla Bicamerale
è un qualcosa che mette ancora più in fibrillazione la politica italiana
Nel senso che è un elemento di disturbo nella transizione
Su questo poi sentiremo anche cosa ha da dire cultura ma perché è un elemento di disturbo non per motivi ideologici
Ma perché dal novantaquattro al novantasei tre o quattro anni si era delineata più o meno una democrazia maggioritaria con Pogliani alternativi tragico
Quindi introdurre il presidenzialismo in questa congiuntura politica significa buttare a mare tutti i processi che sono stati fin qui compiuti tutto lì meccanismo di rodaggio della cosiddetta democrazia maggioritaria viene perduto c'è un elemento non incrementale diciamo così la rivoluzione politica
Quindi il presidenzialismo non per un'astratta in motivi ideologici di modellistica politologi campi è un elemento di disturbo in quanto introduce una logica diversa rispetto a quella che si è che si è faticosamente affermata
Per ridurre questo
Va bene
Proprio rispetto
Torino quattro recupero
Queste notizie tutte
Qualcosa
L OLAF e quattro otto
Nel momento in cui prendono forma che revoca quella
Io ed tuttora vengo qui e ora tutto quindi credo rispetto due qui e euro qui tanto
Quando Pubblico ministero
Qui Giorgio allora qualora per ha detto che protocolli
Cuervo
Sovranità creerà non si sa bene come in un popolo indistinto corpo fatti un numero tantissimo di individui irriducibili l'uno all'altro perché ciascuno punto dotato di grande autonomia come comunque questo popolo che diventava sovrano
Potesse trasferire incarnare questa sua sovranità nel Parlamento è un mistero è un misto cassonetto grandi lotte agrarie figuriamoci quindi che ha fatto la storia ma è un mito che non poteva funzionare
Tant'è vero che questo mito o è stato corretto di fatto tutte le assetti politici del dopoguerra sono Massetti che ti fatto tolgono al Parlamento potere
Pongo e foto ieri sono potere legislativo voglio dire quello i poteri sono dei governi sono no e quindi non poteva funzionare di fatto è stato e però siccome non poteva funzionare e veniva di fatto modificato questo provocava una delusione
Una grande attese il popolo sovrano che governa traumi al Parlamento e poi in realtà nelle democrazie da cui il permanere il ricorrente il ricorrere di un antiparlamentarismo che era l'altra faccia né
Di un
Soluzione appunto mistica non reale che veniva da cui U i salti nel plebiscitarie ISMU insomma in forme in cui popolo era sovrano perché veniva rappresentato personalmente a un capo leader e così via occorre appunto tutta la crisi del parlamentarismo la critica da destra e da sinistra al parlamentarismo in nome del fatto che non manteneva questa promessa altissima del popolo che governa l'assolo che e che faceva e allora se questo ha un qualche fondamento insomma il cuore di una riforma della Costituzione fatta appunto alla fine degli anni Novanta la fine di questo secolo
Ed è dovrebbe essere a me pare proprio queste mette in discussione questa categoria dell'unico il Lu punto il luogo della sovranità e in due direzioni
Diffondendo la sovranità e quindi federalismo allora davvero il federalismo ma non se noi decentramento se no è l'unica sovranità che poi decide lui c'entra qualcosa di sé a livelli territorialmente ma gerarchicamente no federalismo come appunto è possibile la convivenza di diverse sovranità quella dello Stato quella legge delle regioni o degli Stati federati
E allora si quella dell'Europa
Allora sì per il rispetto dei diritti umani quella delle Nazioni Unite magari no questo senso comune proprio però se non arriviamo a questo modo cioè a rompere
L'idea dell'unica sovranità in quanto e non si sa bene come incarnata nel popolo e quindi del Parlamento io ho l'impressione che non andiamo e allora anche la questione fu del presidenzialismo non presidenzialismo io
Come dire voi passando i giorni una volta si appassiona più al lunotto al premierato al presidenzialismo eccetera
Se in questo ragionamento ha un senso io dico
Diffusione della sovranità e il più possibile divisione della sovranità e quindi divisione dei poteri
Regina Coeli non rinuncerei facilmente a punto il presidente governanti purché sia governanti e guai se non è un presidente governante allora spirale avventure plebiscitarie presidente governante
Ma un Parlamento in grado effettivamente pare forte robusto grado di controllare da questo punto di vista mi è piaciuto il pressing semipresidenzialismo del premierato
Perché io il premierato credo un inganno cioè si fa finta ma poi preme non conta nulla conta sempre il Parlamento e siamo daccapo
Oppure ci vedo una negazione tende il radice del potere che la forza del Parlamento connessioni presenzialismo uno semipresidenzialismo è una soluzione poi modo conto se corretto rispetto all'esperienza francese
Almeno potenzialmente poi si tratta di costruire tutti i passaggi è una funzione che consente di pensare a un precedente che governa e ha poteri e a un Parlamento però che è anch'esso un momento forte di controllo di contrasto di invece sintonia quando la maggioranza era stesa ma insomma è un potere autonomo diciamo così poteri restano divisi anzi sono effettivamente divisi con il meccanismo parlamentare non erano di visiera
Una fuga potere rapito nel Parlamento e quindi dei partiti
Questa è la seconda questione che vorrei da Laterza proprio rapidissima molto più beh riguarda la politica insomma
Io anche conoscendo pur conoscendo Peppino sono rimasto molto favorevolmente colpito da tutta la parte sulla pubblicità
Perché io sono come lui dell'idea che la politica non debba essere rilanciata diciamo ecco
E sono come lui e non credevo invece sia come lui convinto che pensare che la politica si rilancia attraversa in qualche modo la democrazia dei partiti o i partiti come l'abbiamo riconosciuto è una strada che non porta da nessuna parte quindi perseguire strade che non portano a nessuna parte significa poi andare a finire i i pilastri insomma
Io sarà che come dire insomma non sono stato comunista Partito Comunista Italiano tutta la vita quindi cento
Io in questo momento se dovessi dire dove quale parola metto più l'accento quando penso alla politica non è una parola al primato della politica
Che oggi sento tornare tanto di moda
A me viene perché la dismisura della politica è in realtà è una delle cose che assegnato negativamente dissi tragicamente disse il Novecento in Italia non tragica lente ma la crisi dei de dell'assetto istituzionale e costituzionale che è avvenuto a voi in questo modo si trova travolgente all'inizio degli anni Novanta è fatta di dismisura della politica appunto
Partiti che erano i veri sovrani altro che il popolo del Parlamento erano i veri sovrani e che come ogni potere non limitato e non controllato addirittura nella Costituzione sono appena citati evidentemente hanno degenerato no quindi
E la dismisura il primato di una politica che ha fatto danni in questo secolo per cui io mi sentirei più di mettere la parola su l'accento sulla parola limiti e so bene anch'essa una parola di tradizione liberale prima altrove
Parola giacobina Dini si è una parola di tradizione liberale però io credo che oggi noi abbiamo l'esigenza di una politica che riscopra la modestia delle proprie possibilità diciamo così e riscopro la modestia non per come dire per una rinuncia
Ma perché viva dio viviamo in società talmente ricche e articolate e complesse e culturalmente e con individui
Potenzialmente porranno strade ma insomma talmente capaci di autonomia e comunque noi dobbiamo volere siano infiniti non sono indipendenti che la politica può essere una politica che si restringe entro confini
Più
Quando dico questo sento un problema enorme ed è il problema dell'identità
Identità dell'immaginario insomma no per quanto gli individui siano individui capace di autonomia per quanto i corpi della Società
Sia quelli economici sia quelli sindacali sia quelli culturali sia terzo settore e così via la società civile si avrà articolata eccetera però un problema di identificati simbolo cittadino immaginario in cui sì identifica una società o una parolina lo sento
E però da questo punto di vista continua a dire guai a pensare che questo problema non si risolve comma quali perché magari inconsapevole Nostalgia per i vecchi partiti
Quando io leggo il mio amico Beppe Vacca scrive che bisogna riandare al all'idea di partito al partito di grande partito nuovo avviso gli atti l'idea di moderno Principe di Gramsci mi vengono i brividi insomma ecco sento che proprio siamo in un'altra ottica un'altra dimensione insomma
E partitini appunto troppo per dirla con una battuta secondo me le società ricca articolata e complessa e ma anche disperse come le nostre si unificano soltanto se la politica è qualcosa di molto consistente ma deve essere la politica appunto la grande politica cioè il centro di i progressisti e conservatori la sinistra e la destra cioè che le grandi immagini in cui un Paese e una ricchezza di articolazione riconduce attorno a grandi discriminanti
Le ragioni di una propria appunto unificazione io di fronte al Partito Democratico con io preferisco il termine sinistra perché sinistra è un termine spaziale relazionale
Sinistra si contrappone a destra quindi allude a un processo bipolare
E contemporaneamente sinistra esiste soltanto in quanto esiste un tutto no sinistra esiste in quanto esiste la destra che fanno il tutto e quindi allude a una bipolarità e contemporaneamente a un'unità
Costitutiva di quel corpo che ha poi una sinistra e una destra non mi piace il Partito Democratico queste robe inclusi
Sì lo so vorranno sto a dire insomma
Non mi piace credo si sia capito le ragioni per cui non mi piace ritornare addizioni socialismo socialdemocratico laburismo possibile sono frutto di una storia del maiale esaurito il suo pur grande
Cammino io sono perché appunto Sinistra e destra ma allora soggetti politici vanno proprio rifatti dalle fondamenta ecco è il modo con cui invece fisico di sponda di alleanza fra PDS popolari popolari credenti Rifondazione mi sembra un dall'altro versante CCT e così via mi sembra qualcosa appunto che un'altra testimonianza della preoccupanti inadeguatezza di una classe dirigente di fronte
Ai compiti drammatiche ci stanno di fronte scusa Pinocchio giudizio il tuo libro Milazzo fecondata approvato
In realtà non c'è
Implicitamente
Monocolore verrà
Ma sì sì
Siete due ecco cioè Alberto l'altro unico lettore
E amici verso no posso definirmi lettore perché questo libro mai arrivato belle vaso sono riuscito a scappare urlando
Ma con ritardo per cui non è che posso dire di averlo letto subito assimilato compreso
Via di seguito e mi sono limitato a sfogliarlo molto rapidamente cogliere un po'il senso che mi pare tu abbia voluto dare a questo da questo lavoro
E proprio perché non sono in grado di fare così
Discorso a tutto tondo e nemmeno vorrei d'altra parte
So
Approfittare del libro per parlare surrettiziamente di altro
Il vorrei cogliere qualche aspetto liscio che mi è sembrato abbia nell'imbroglio importanza ma solo una domanda e credo che questo vuol dire nella risposta vi diresse c'è del vero e quanto possa essere colto
Su questo punto particolare che abbia un po'attratto l'attenzione proprio nello sfogliare le pagine
Questa questione che si trova
Inserita
Nell'annuncio della transizione il ruolo di Aldo Moro
E il fatto
Se e quanto
La uccisione di Aldo Moro
Comporti di conseguenza
Che si determina da lì una discontinuità tale per cui il mille novecentosettantotto vanno dell'uccisione di Moro inventa per riorganizzarlo
Devo dire che su questa interpretazione io sono pienamente d'accordo
Considero
Che poco si è fatto
Per capire che cosa abbia significato
Il trauma la rottura l'elemento di frattura nella storia della repubblica
Che si è determinata con l'uccisione di Moro nel settantotto
Non solo vorrei dire di più
Dato che la mia esperienza
Mi ha portato a frugare in mezzo un ponte cose torbide
Di quella che è stata chiamata la Prima Repubblica
Mi è capitato nelle riflessioni delle ricerche affannose in mezzo alle centinaia di migliaia di carte
Che costituivano
Diciamo il patrimonio ideale nella Commissione d'inchiesta sulla pittura
Mi è capitato di
Avvertire
Una sorta di collegamento non so quanto vero perché
Non potrei fare nemmeno s'è potuto fare indagini separate
Ma una sorta di filo che lega in mille novecentosettantotto al mille novecentosettantasette per quanto riguarda proprio la preparazione di quelli trauma
Che doveva portare a fare
Della uccisione di Moro ride mento
Determinante della discontinuità
Discontinuità rispetto alla prospettiva di accostamento progressivo tra
Le tre grandi forze politiche italiane
Nel periodo in cui c'era Moro a guidare la Democrazia Cristiana
C'era Francesco De Martino a guidare il partito socialista
E c'era stato l'avvento di Berlinguer alla direzione del partito comunista
Perché dico per i utilizzante metto molto l'accento su questa
Su questo mio consenso la valutazione fatta nel libro
Di condurre perché
C'era in queste tre componenti
Un indirizzo un un proposito avvolto enunciato volte enunciato meno ma comunque
Può riconoscere la tendenza ad un filo conduttore che tra il discorso di Moro sulla terza fase nell'affrontare
Il discorso di Francesco De Martino su gli equilibri più avanzati da realizzare
Il discorso di Berlinguer sulla questione morale in Italia con tutto ciò che questo comprendeva costituisse una sorta
Di discorso altre voci
Ma che poneva una questione di accompagnare l'Italia a una svolta significativa
Se si guarda lo schieramento dei partiti
La questione prendeva la forma dell'acquisizione lento progressiva secondo i metodi di un muro
Del partito comunista tra le forze legittimate a governare il Paese
Il che comportava per naturalmente un passaggio non solo delicato
Ma un passaggio con una svolta rilevanti
Quello che intendeva fare delle questioni istituzionali
Soprattutto un punto nodale
Cessare
I lasciare accantonata alcune parti fondamentali della Costituzione repubblicana
E invece cominciare apporre in termini di attuazione alcune delle prescrizioni della ovvero anni
A me pare che in particolare questo discorso si tentasse di avviarlo ponendo la questione della programmazione economica
Dico subito perché
Perché mi pare che questo tema
Mettesse fine a mette in chiaro
Cosa si voleva intendere per attuazione di quello che secondo me è l'elemento caratterizzante della Costituzione del quarantotto
Io in questo quindi vuol dire
Disse poco cose che tu dicevi e critici elemento caratterizzante della Costituzione del quarantotto secondo me non è andata tanto dall'elemento della sovranità ereditata dal giacobinismo eccetera eccetera
Che cioè fissili afferma non dimentichiamo però che l'affermazione la sovranità appartiene al popolo della Costituzione quarantotto
A ancora una volta un valore polemica verso sovrano preesistente
Che se n'è andato lasciando il Paese nel disastro e allora c'è una riappropriazione in questo articolo della Costituzione ciò antropologico Polenghi non c'è solo così una
Accezione diciamo
Normale la
Del la
E l'affermazione cosicché possa esser fatta appunto ripetendo cose che erano state scritte in altre Costituzioni
Io ritengo che invece la parte la caratterizzazione fondamentale della Costituzione del quarantotto fan degli articoli quarantuno quarantadue quarantatré e quarantaquattro
La proprietà privata è libera
La libertà d'impresa libera si può svolgere liberamente punto non può svolgersi in contrasto con le necessità sociali eccetera eccetera e l'interesse pubblico
Questo è il punto nodale
Cioè qui c'è il primato dura della politica
Su un certo tipo di economia
Cioè non è anche più un discorso piano del rapporto fra politica e economia e il primato della politica no
L'economia non è sempre fino a se stessi
Anche le fosse economiche variano nella storia
Nell'Italia del quarantotto c'è già una Pescante economia finanziaria comunale accumulazione finanziaria che ha portato all'eccesso estremo
Tutto quello che si poteva fare nel campo dell'acquisizione di nuove attività di accaparramento persino di territori Norden spero eccetera eccetera
è e qui che viene nodo
Aveva una politica democratica rappresentata dai partiti di massa
Che
Chiama in causa la grande finanza
E qui il discorso per una politica economia diventa un braccio di ferro
Perché da una parte sono i poteri statuale e dall'altra parte del grande potere della finanza
Che non è quello del dell'imprenditore piccolo e medio
è il grande potere della finanza quello che ha accumulato e centinaia di migliaia di miliardi
Che dispone di cifre di cui non sempre disporre un ministro dello stato
Deve
Corrispondere esigenze del suo dicastero
Basta la questione la questione di fondo
Ecco lo so
Quanto tempo c'è voluto per arrivare a stabilire che si dovesse e garantire la concorrenza in termini di di libera concorrenza invece di ritornare a ritirare fuori libero mercato che è cosa nell'Ottocento
Così come dell'ottocento un certo tipo di concezione della classe operaia dei conflitti sociali eccetera eccetera
Ma anche la libertà di mercato mercato libero e via dicendo è un concetto ottocentesco che non tornerà mai più a rappresentare la realtà ormai il mercato è un'altra cosa
Se no perché parliamo di globalizzazione
Perché ci sono oggi delle formazioni economico-finanziarie che sono in grado di realizzare a livello globale l'ordinamento in una società per azioni di un'azienda ed è tutto ciò che vogliamo
Tra l'altro c'è stato una terminologia ridotti a Fo quanto mai quando si è smesso di parlare
Della Repubblica fondata sul lavoro si è cominciato a parlare dell'azienda Italia
Quello è stato il secondo me il momento cruciale
Del ribaltamento della prospettiva costituzionale
Perché infantili disse ha avuto il rovesciamento della prospettiva del fatto che i programmi di sviluppo e di crescita dell'economia e della finanza italiana dovessero essere
Cioè decisi agli organi istituzionali
E invece si è arrivati a ribaltare la cosa in termini tali per cui dalle sei di privati e del consiglio di amministrazione dalle presidenze e dai grandi gruppi dirigenti dell'alta finanza si è cominciato a dirigere o addirittura in qualche caso h accaparrarsi a corrompere comprare pezzi di Stato pezzi di partito eccetera eccetera fino a Tangentopoli
Ecco
Ora
Noi abbiamo avuto l'interruzione traumatica
Di quel percorso
Che appunto era rappresentato diciamo dalla triade Moro
De Martino Berlinguer
Con il rapimento e l'uccisione di Moro
Preceduto Perrotta rapimento del figlio di De Martino
Avvenuto un anno avanti
E quindi il primo dei partiti
Ad essere posto nella condizione diciamo l'avvio a una normalizzazione in termini di
Partito moderato e quindi non più porvi spiccate Caristi caratteristiche socialiste che De Martino insisteva sempre ancora a darli
Con il fatto che De Martino ad un certo momento era stato messo in condizione di non poco Dino più operare
Era già stato rovesciato dal segretario del partito socialista ma nel settantasette quando convertito il figlio l'operazione finanziaria necessaria per il recupero del figlio contro a quello losca manovra che fece Cité de Martino sparisse anche dall'elenco dei possibili candidati alla Presidenza della Repubblica
Quindi ci fu proprio direi un'espulsione il De Martino dalla vita politica
Dopodiché una volta che il Partito Socialista teneva al suo interno la strada spianata Craxi
Si è aperta la questione Moro in termini drammatici
Bisogna meridionale
Altrimenti la prima operazione non aveva senso
E quindi il il secondo atto è di che genere di Moro io vedo questa periodizzazione in termini direi un po'più in intrecciati ma anche in una forma un po'combinata
Intendiamoci so bene che dicendo questo si rischia sempre di sapere complottismo del o nel l'idea che c'è un grande vecchio che ha preparato tutta l'operazione dietro le quinte eccetera eccetera no io mi riferisco solo all'osservazione di fatti
E all'obiettivo a portata questi fatti hanno appunto
Nella della vicenda della prima
Ed è a questo punto che la politica in quanto tale comincia a essere considerata roba da cui bisogna tenersi lontani
E comincia ad apparire la necessità di passare a una nuova fase in cui ciò che conta è proprio l'azienda Italia la finanza
A qualificarsi nata a affidata ai tecnici della finanza
Il governatore della Banca d'Italia
Fatto di meglio cioè non
L'alta finanza bancaria rappresenta questo nuovo ruolo al posto degli uomini eletti
E dai partiti messi alle opposizioni nelle quali attraverso i partiti sino allora si determinava il corso della politica
I partiti vanno da parte si procede sempre più a una valorizzazione dei tecnici e si arriva sino a predisporre le condizioni per una partecipazione ad un'Europa e qui vengono appunto i termini attuali e in cui la preminenza è tale e
Non solo in Italia ha persino in Germania
Dirigente supremo della Bundesbank che si permette di dire alcunché bisogna fare diversamente da quello dell'ultimo Bonet siamo cioè a un ribaltamento totale della preminenza tra la politica e l'economia finanziaria
Mi pare che in questi termini noi abbiamo allora
Una progressiva emarginazione del lavoro
Da qui viene secondo me la vicenda della sortita verso il problema dell'occupazione
E da qui viene la sortita verso la questione di riportare in ballo il valore lavoro come uno dei valori determinante in fondo
La comunità italiana
Come era al momento in cui comparata alla Costituzione repubblicana io credo che questo sia un elemento che c'è necessità di recuperare
Io devo dire che ho sofferto
Quando letto stamane mi pare stamane voi sulla Repubblica che si definivano teppisti quelli giovani che sono andati ad Amsterdam a chiedere che nella riconsiderazione del Trattato di Maastricht
Si introduca l'elemento del lavoro non so perché si debbano chiamare teppisti
Può darsi che ci siano teppisti provenienti magari d'autonomia raggruppamenti
In libertà assoluta e che quindi
No rispondono delle loro azioni e trovano soltanto modo di fare però sento che qui c'è la carenza della sinistra europea
Perché quel giorno hanno fatto quello perché l'Internazionale socialista non si muove non si è mosso
Perché è mancato qualche cosa delle forze della sinistra che potesse far avvertire la necessità di recuperare questo elemento curvo
Sia all'interno
Del nostro giudizio politico sia per quanto riguarda la prospettiva europea quello che dovrebbe essere un Maastricht rivisitato
Ho messo troppa carne al fuoco e me ne scuso
Ma siccome o una certa che i giovani in particolare per quello che riguarda proprio la periodizzazione
E l'importanza dell'anno settantasette sette gli anni settantasette settantotto io direi che secondo me hanno passata questa decapitazione di un corso politico per aprire la strada invece all'incasso grazie Andreotti Forlani e quanto è avvenuto subito dopo con relativo preambolo eccetera eccetera penso ecco che si debba vedere da tutti gli angoli visuali dalle varie sfaccettature episodi come quelli deporranno portarlo considerazione in questa dipinto sia una lunghissima transizione
Una prima grossa particolare ringraziamento a questi amici e contabile
Difficoltà perfino di Rimini provoca libro di cui discuteremo già accennato prima c'è stato un piccolo disguido per la casa editrice si pensava dovesse andare in librerie prima in giugno
Polonia metà insomma pare che il giovedì mercoledì diciotto fra un paio di giorni fa distribuzione quindi arrivano quindi avete fatto un'opera meritoria per me
Nel senso che mi avete dato l'opportunità di cominciare a ragionare sull'impatto in un ambiente anche otto tutelato ci sono amici carissimi niente ed è se uno dice troppe corbellerie in questo caso si è tempo serviti
Non pochi grandi libero
Mi sembra che l'obiettivo fondamentale esigenza che mi ha spinto dire alcune delle cose su cui ho lavorato in questi anni ricca anche di scriverne
Per rendere più evidente carattere interpretativo e recepito e accettato se che lo diceva particolare Giulio Bencini ma lo diceva Cazzola prendo
E tentativi innanzitutto intervenire sulla cultura politica innanzitutto della sinistra però anche in indiano molto meglio insomma tutta la sua storia senza non dialogo molto serrato con esperienziale responsabile cultura in particolare con la cultura
Cattolica democratico e anche il con il liberal democrazia
Vorrei riprendere delle questioni sollevate non solo alcuni punti
Un'osservazione probabilmente proprio
Diciamo tempo stretto
L'ultimissimo capitolo quella io tengo molto
è stato meno tenuto presente l'ultimo capitolo intitolato transizione transizioni
Io insisto sull'esigenza
Purtroppo con gli occhi
Poi forse in origine dalla storia
Si è fatta davanti agli occhi non abbiamo io quel capitolo cerco di dire né della sinistra negli anni Settanta percepivamo l'avvio di un processo molto tumultuoso neanche destinata a cambiare radicalmente
Il nostro Paese con l'analisi poi la categoria di analisi della crisi magari crollo del sistema capitalismo pensavamo che fosse aperta una fase di transizione al socio
L'ottantanove novantuno non apre una fase in cui tutto il sistema pesi socialisti
Implode e quelle società camminano certamente trovare un passaggio a società sul sito Giannotti sistemi localistici di rappresentanza parlamenti apertura del mercato
Transizione al capitalismo e ha anche fatto delle cose che vediamo non solo di
Truffe finanziarie
Situazione gravissima
La sopravvivenza quotidiana enormi sacche di criminalità ingovernabilità e Cecchi sta avviando una riflessione
Anche sulle responsabilità delle forze occidentali rispetto a loro bromuro War mancato sostegni a un tentativo di riforma
Che appunto con Gorbaciov si era avviato perché non è stato sostituito
Il quindi credo che ce l'hanno negli anni settanta due tipi di spinte da parte delle società
Quelle dei Paesi occidentali chiedevano
Ricordate furono anche spesso movimenti Di Giovanni chiedevano una riforma della società e della politica che giustizia egualitarismo
E quelle delle primavere dei paesi socio di schede che chiedevano Norman Berlinguer dice agli elementi di socialismo italiano dice è un elemento di mercato cioè che le spinte convergenti io credo che la storia mia mancata da una parte e dall'altro non si sono cercate di ibridare ed esperienze
E questo oggi senta ci presenta il quadro di diciamo ma vittoria
Dei sistemi di mercato e di democrazia dall'Istat e tuttavia una loro grande solitudine anche responsabilità
Le tragedie che si stanno consumando che si annuncia dunque le RNC
Ripercuoteranno nel futuro delle aree più avanzate dell'Occidente l'Europa e l'Italia si trova esposto per la prima volta grandissime responsabilità ecco io credo che questo
L'elemento più importante tentativo non è un vile l'avevamo capito anzi non godeva capi
Avevamo capito un'altra cosa viene interpretata però c'erano delle grandi questioni che mia figlia sono state decise magari senza l'apporto
Sostegni iniziative impulso alla responsabilità delle tante soggettività democratiche sicuramente democratiche sia di sinistra diario
Cattolica Vincenzo
Questo è sullo sfondo per il quale diciamo nel giudizio storico politico di lungo periodo per il quale mi sembra necessario recuperare un po'tutti
Passo il fiato per capire anche in che cosa siamo immersi e quindi pur avendo poi come qualcuno sa concretamente lavorato
In un istituto che si è occupato proprio dei problemi di riforme istituzionali non è cui il dibattito Linke senta importante devo dire anche che probabilmente c'è una responsabilità un limite anche no sa anche lui eccetera irriducibile che abbiamo lavorato di non aver vinto la battaglia culturale ne fa capite perché questa
Io non sorse anche questo su scritto si rompe un po'
Autoreferenzialità del discorso di riforme un suo essere un po'per addetti ai lavori
è sicuro che dal all'interno del nostro lavoro ormai pensavamo anche il tema della riforma costituzionale fosse un tema politico
Di costruzione di soggetti tu dei processi mai di modellistica
Ma mai questo ha trovato discussione in questo preziosi e politica problema era sapere se diversi vanno al referendum istituzionale di Craxi bisognava dire no oppure direzione no al formula presidenze
Quindi c'è stata una difficoltà persino di comunicazione politica
Fatta la politica tutte le critiche hanno fatto probabilmente dobbiamo farne anche agli operatori culturali che alla politica volevano comunità quindi questo lo dico anche per
Rendere più chiaro l'atteggiamento di chi ha scritto non c'è un una volontà taxi ragione sposta anzi credo detto continuamente guardate quello che mi interessa non è dire che aveva ragione e chi ha torto probabilmente hanno avuto ragione quelli che più sono stati considerati torto
Deposizione più aperti anche per il processo sono state sempre marginalizzate e però non avendo avuto la controprova dice process non si potrà ma sapere se puoi farcela
Stazione di iniziativa di Berlinguer e trovare una strada e l'altra
Non voglio dire che abbia sbagliato
Secondo me ha fatto bene a tentare di tutte e due ricostruzione nella iniziative del potere di rappresentanza verso la classe lavoratrice e poi il tentare di ricordo comitato centrale su le forze culturali
Di Dio ma forse il partito il sindacato non sono una formula organizzativa tazza a questo tipo di professione di soggette dobbiamo pensare un movimento democratica due gambe
Il movimento operaio al movimento delle forze di lavoro intellettuale dipendenti semi-indipendenti avuto
Pratico entrambi di
Costumi di un dilemma lacerante della tradizione organizzativa sinistra quello che mi interessa io ho cercato di sottolineare che questa invece la pertinenza del problema commenta data la soluzione che era anche un po'perché la politica è una ricerca sperimentale sul campo la linea della rappresentanza di tutte
Le figure di lavoro dipendente portò Berlinguer morto lui il suo partito l'anno dopo ottantacinque ricordate al referendum sulla scala mobile creare un fronte del lavoro dipendente sulla scala mobile Sisters
Credo che
Proprio processo che si è svolto che nonostante Anna resistenza
Il flusso missili vedevano i pericoli che oggettivamente c'è
E anche l'appoggio dato dal forse culturale soprattutto la cultura costituzionalistica sfrenate
Io quello di Indro implichi un punto badate che non è neanche giusto parlare di conservatorismo di questa cultura perché non sono conservatore le stesse persone di cui sto parlando all'inizio degli anni Ottanta prodotta
Presentano proposte di riforma pure ritirato l'appoggio alla riforma sms sulla difensiva Gianni Ferrara
Nel centro di riforma presentato una proposta di riforma monocamerale del Parlamento dentro cui c'è perfino una riforma del potere di referendum comprendono approvativo
Nell'ottantatré inizia lo scontro con Craxi dell'idea della grande riforma passa sopra l'intera difesa quindi lo scontro non è stato tra culture innovative e conservativo
Ma tra valutazioni differenti degli anni Ottanta del processo mondiale cosa significa aver monete arrivismo che dagli Stati Uniti faceva cadere grazie europei certi grossi costi il thatcherismo fosse stata la figura e la politica di Craxi in questo decennio una scontro su una linea più difensive più gusto più chiusa anche più immobili
Priva di iniziativa ora mi invitava in apertura Cazzola a dire qualcosa sulla parola crisi io credo che la parola crisi Ellis sia connotata devia secondo punti di crisi abbiamo come se economico mettessi
Politico decisionale simile alla rappresentanza prima crisi morale con la crisi
è stato un processo
Se vero in un processo con la raggiri momenti di vera e propria degenerazione settantotto segna proprio una scansione per questo vi siete partiti dice prima ma da quella data in avanti
Si può dire anche enfatizzando che nella Prima Repubblica Morelli
E tutto Lecce quello che c'è dove un tentativo dei partiti
Grazie stia suoi alleati del PSI di fare un passo indietro rispetto ai problemi che aveva individuati e quindi di governare una rifiuto del problema di una transizione di una trasformazione e su questo lavoro
Quando i processi deve proprio metastasi
Si separa nota processi sociali importanti si svuotano i canali di comunicazione con la società si arriva a costruire la Tangentopoli non è che non c'erano fenomeni
Ma al governo riproduzioni anche prima costruito il sistema di autofinanziamento dei partiti con un taglieggiamento sistematicamente organizzato e non aveva insegna anticorpi tacita espellere eccetera è stata buttata fuori da quei partiti in maniera anche ruvida se non di peggio
Ci sono perfino segnale Roberto Cecchi
Che se questo una serie di morti misteriose nell'attività di questi testi di dirigenti importanti diligente che sta tra azzoppata
Ammazzata ci sono tanti livelli di storia che non conosciamo
Quella data segna uno spartiacque la degenerazione
Porta gli esiti che sappiamo però non entra sorprendersi di improvvise totale del crollo del sistema di governo per partiti che si organizza quando quei avviene se avviene in quel modo verticale perché
Accanto alla parte ormai degenerata non c'è più niente di sostanziale di vita
Ed io ho cercato di dare via via evidenzia invece al crescere nella cosiddetta società civile atti altri percorsi altre
Esperienze che non sono un rifiuto della politica un intervento livelli territoriali della politica
Più radicata alla prassi
Sociale fare servizi dal gestire realizzare obiettivi di governo e soggetti di questo nelle loro varie forme si chiamano Terzo settore oggi mi paiono
Un momento importante della politica diffusa che non li ha infatti Enzo non so insomma abbiate inteso io ritengo che dà forma partiti e la forma soggetti sociali che fanno politica a partire dal concretezza
Si vedano non sapevo
Collegare comunicare creare un sistema che consenta queste due forme di organizzazione della politica
Di essere complementare inutili partiti non ce la faranno mai più a a ritornare ad essere il luogo in cui si facevano anche tante
Pratiche di comunicazione di conoscenza sociale comunicazione ormai corre sui Circuiti Sterne De Michele
E
L'azione politica nelle sedi locali richiede i soggetti che si muovono a quel livello perché però io credo che la politica voi non sia solo questa dimensione c'è la dimensione nazionale sulla dimensione sovranazionale penso anziché quanto più
Va avanti un percorso di fede realizzazione di trasformazione in senso federale sono per questa trasformazione del nostro sviluppo
Tanto che bisogna evitare che i soggetti politici somigli no troppo ai loro Pacini riferimento
La divisione del Paese in aree diciamo a soggettività politica leghista nel Mezzogiorno Alleanza Nazionale al centro
Dove c'è una tradizione e un altro stile di governo tradizione diciamo di sinistra ed è una sconfitta del federalismo intesa come pratica
Di costruzione di un'unità capace di stare contesti
Faccio carico quindi perché i clienti riprendere questa strada di non indulgere troppo a sede realizzare se stessi
Devono ricostruire intelligenze nazionale e sovranazionale
E la politica Messeri nelle anche conoscenze competenze Progetto
Cose che richiedono tempo professionalità formazione servizio naturalmente questo vuol dire investire molto in queste dotarsi di tempi medi e lunghi per formare i propri gruppi dirigenti e questo naturalmente si scova un po'la pratica sociale negata ecco perché penso realistico può cominciare su soggetti che già sono impegnati nella buona amministrazione proprio notte del territorio nel governo locale e soggetti che si prova getta no
Come diciamo portatori di missioni programmi prospettive nazionali e sovranazionali
Attribuire al dialogo tra queste molte di esse per la politica il futuro la costruzione di un diverso sistema è un po'la scommessa in Bicamerale passata no
Però in Bicamerale siamo riusciti a portare una delegazione aveva avuto un'audizione
Dei movimenti del terzo settore diano agosto due o tre principi per garantire che discutendo della seconda parte della Costituzione non ci si dimentichi che i cittadini loro bene i loro diritti i loro movimenti sono un protagonista della post riforma costituzionale costruire i ponti le garanzie sembra che ci abbiano dato ci stiano dando ascolto questo
Per noi è una buona notizia
La politica vero non
Non si esaurisce in queste due forme
Io credo che è stato sottolineato soprattutto da Michele Prospero che nel nostro Paese stiamo assistendo a un problema
Non
Non è tanto lo strumento referendario interessa quelle uno strumento il cui uso abbiamo visto fino a questa l'ultimissima pronuncia
E discutibili
E fatto e che attraverso l'uso prolungato ripetute martellante di questo strumento e comparso diciamo il soggetto popolare come soggetto politico pieno diritto che partito da questioni di grande Indirizzo nella vita pubblica ed hanno
Divorzio
Maternità controlli in materia di valori di principi avesse già si è via via spostato a fine essere investita di questioni diciamo della legittimazione delle Anna scienza dei governi e che le questioni costituzionali nata alla fine del lavoro della Bicamerale dovremo votare un referendum che decida se progetto concordato Bellini diventa la nostra
Invito a questo non si trova il nostro problema in questi quindici anni è stato diverso paura di andare al confronto su questo terreno per cui parte della discussione del leader riformatore è stata anche giocata Malentacchi
Per paura che questo desse luogo a spinte a destinazione plebiscitario autoritaria
Diceva non comunque il problema
E chi dicendo non vi rendete conto che
Le cose non tengono più bisogna nella crisi muoversi poi invocava la la strada delle forzature anche per riforme referendaria
La legge elettorale non è una buona legge perché nasce così ma che ci ho messo una riforma elettorale
Io pensavo che ci vuole prima che si arrivasse alla via referendaria c'era un tentativo di costruire impartito in cui un proposta in consenso la verità è che con la proposta del consenso non trova ormai sbocco non c'era ormai un radicarsi supposizioni
Che si son poche lacerate dei fatti e questo limite nella sinistra di non saper ricomporre in un progetto in un'iniziativa un intero movimento poi si è ripercorso innanzitutto su questa stessa sinistra
E poi nella via che il Paese affrontato per misurarsi coi problemi che io chiamo di processo costituente
Quando dico processo costituente dico proprio che nel corso di esse si sono affermate altre molto soggetti forme di soggettività politica sono scomparsi i partiti della Prima Repubblica
Se andate avanti per contanti referendari ma immaginando
Il la il referendum di quel movimento referendario che avevano
Ottenuto il consenso avevano vinto sull'iniziativa referendaria non è vero che in questo immediatamente si riverberarsi in una delega loro governare il Paese perché il referendum contiene tipicamente sempre questo
Possibilità nel motore come dire fortezza strappa una prima raggiunge elevate prestazioni su un obiettivo ma non si trasforma in Nuova deleghe nuove rappresentanze il referendum è ha due facce sempre la faccia di un coinvolgimento popolare che insegue un rischio semplice demagogiche plebiscitarie smetterò momento più democratico delle decisioni chiusi in una élite ristretto in una un via vai di un partito pone ai vertici di quattro cinque segretari di partito
In questa alternanza di momenti di responsabilità militare in fondo anche la vicenda
Della crisi del tentativo di cui nella si è soffermato contro Roberto Cecchi dal compromesso storico cuore
E forse nel paradosso nell'al fatto che quelle persone lì Moro più di altri capirono perfettamente
Terza fase
E si paralizzano dove uno sta lì immobile io dico anche perché non poteva muoversi su quel terreno
E quindi contraddittoriamente al problema che individuavano non mettevano in moto un processo di allargamento delle soggettività democratiche
Si restrinse dell'intera operazione è una gestione molto l'altro momento d'Italia perciò esposta più facilmente agli attacchi del nemici della democrazia se c'è un referendum non si può mica fermare popolo discute poi il vuoto se c'è un garante del
Compromesso nazionale lo si uccide
Quindi ci sono anche implicazione eccessivamente a fare circa
L'altro livello della politica quella nascosta io non so andare più avanti delle cose dice Alberto mi colpisce possono esserci addirittura un collegamento come quello che lui ipotizza
Due o tre cose ancora per rispondere invece la questione specifica
L'ultima cosa che ha detto Alberto riguarda la centralità del lavoro non c'è alcun dubbio pure penso che si c'è
Difetto nella vicenda anche ultima raccomandi teppisti eccetera
Che l'assenza di no ma dei sindacati innanzitutto mobilizzazione straordinaria perché il nostro è uno dei pochi Paesi che per uno dei limiti della sua costituzione noi
CRS proponemmo nell'ottantatré ottantaquattro di introdurre un referendum
Sui trattati internazionali se avessimo vinto una battaglia su Maastricht cela complice state in Olanda in Francia eccetera la possibilità di far fare un grande dibattito nazionale
E anche il no Maastricht in Francia rendendoli Thomas
Ma dato un potere di contare nel revisione e oggi vince su quella linea e quelle battaglie una forza come le sinistre francese che per prima l'operazione che essa non è dire no ma Maastricht Conti
Lo spazio sociale Maastricht come il progetto
Quindi problema nel
Autorizzando i giorni interamente d'accordo io però credo ecco punto
Che rimettere al centro la questione del lavoro
Niente non è così facile come
Temo possono credere ora anche sull'onda della vittoria dei forse di sinistra varia in Europa
Le colture di questa sinistra
Perché
Una parte della questione oggi si esprime in un'altra forma
Il leghismo o meglio il localismo economico meglio le spinte coesive nell'area delle aree più avanzati arricchente hanno dentro di sé lo stesso problema in un modo diverso
La difesa del lavoro già elaborato della sinergia totalmente piccole imprese quelle più grande del fatto che in queste aree già non hanno il problema dell'occupazione del giovane perché ci hanno i tassi più alti di abbandono scolastico prematuro perché ci hanno già interne
Quindi ora sta dentro una rivendicazione che si è già sconvolto sta
In chi il lavoro ce la ora se lo può difendermi meglio e chi lavoro non ce l'hanno può essere la palla al piede di questi
Quindi la messa in campo di politiche lo sviluppo l'occupazione lavoro l'industria postindustriale
Oggi deve passare per una complicazione che questa frantumazione e spinta visite negativa su basi di corporativismo territoriale il rischio di secessione
Ecco perché il tema della riforma istituzionale e non della forma di governo ma della forma di Stato acquista tanta rilevanza
Stato un limite della nostra cultura non far capire che non si parlava d'ingegneria ma si parlava di un altro Stato
Che riuscisse a mediare nel rapporto provvede a diverse aree una delle questioni sociali fondamentali che tipo di sviluppo per prospettive geometriche
Cioè capitolo in cui cerco di fare tutto un'analisi e una critica del regionalismo che abbiamo avuto che ai suoi
Le sue responsabilità negative nel non aver affrontato questi problemi nell'essersi a sua volta accontentato distrarre in un contesto in cui ricchi più aprire meglio governava
Si occupava di questo e il resto era abbandonata mediazioni con un centro debbo eccetera
Di rapina di corruzione
Per le altre questioni che sono state soppesate io credo di poter dire con grande
L'abilità pochi Franco Cazzola ci vedremo in altra occasione continueremo
Sono d'accordo nel senso perfettamente la parola crisi in sé non è una parola diciamo fuori dal lessico della sinistra più tradizionale crisi crollo la parola crisi è sempre una parola che ha due facce c'è sempre un aspetto di mutamento e quindi di crescita problema come nella crisi si individuano le possibilità progressive
Una crisi prolungata per un vent'anni ventennio e più
Nel contesto che se io cerco di ricostruire questo un po'si spiega se no sembrerebbe che noi abbiamo di fronte
Un'usura della parola un uso tutto strumentale della parola semmai per impegno invocare a gran parte delle classi dirigenti una sorta di gestione sempre emergenziale è una crisi grave quando dico
Guardate le società degli anni sessanta e quello occidentale democratiche chiedevano un po'più di socialismo alle società testi ed è un po'più di mercato e democrazia ponevano problemi destabilizzanti per il resto rispettivi
Regimi politico-istituzionale
E il sistema di relazioni polarizzata debordare
Che governare frenava lo sviluppo di quelle società in nome del freno di questo sviluppo qualche carro armato e qualche po'di pesante organizzazioni di spaccio di droga nel campus dai giovani per disinnescare la contestazione sono state fatte cose pesantissime rispetto alla domanda sociale il mutamento del regime bipolare ciascuno nel suo
Quando dico che in quel contesto
Spiega anche il modo come voi la crisi si è sviluppata
Via Appia aggredito nuovi livelli in Umbria spetti
Non vuol dire che
Non sia necessario Abele da sinistra
Una capacità d'individuare le linee l'intenzione della crisi decretarne protagonista anzi io sono convinto e ho cercato di farlo venire fuori
In altre sedi intervista democrazia diritto che io dirigo ormai da quattro anni
Aperto la nuova sede con un fascicolo sulla destra io sto cercando di convincere far capire tutta al mondo democratico di centro o di sinistra che lo sparse norme che era la cultura le culture di destra che ci hanno sorpreso
Deriva anche dal fatto che quelli sono posizione che essi si rimuovono nelle si esprimono il movimento terra fissi e che quell'immobilismo difensivo di parte della sinistra impedita la base insediata
Un soggetto non della crisi nel senso si concorre al suo precipitare
Ma di rinnovare radicalmente trovare le vie di uscita
La crisi è un processo che coinvolge tutti nessuno se ne può chiamare fuori
Immaginare di star fuori dalla crisi del alimentando il paese meridionale perché noi siamo scusate in questa sede regione rossa nell'uso così coinvolto star fuori dalla crisi dei Paesi bene meno sviluppate quando coi si avvia all'atrio iniziazione alla concentrazione cioè nei punti alti dello sviluppo
Significa esporsi all'arrivo di ondate di immigrazione del Paese che non si sta fuori dei processi di crisi nel mondo ha vissuto il mondo ha vissuto un processo di crisi del sistema bipolare dell'equilibrio che però al suo interno
Una gerarchia è saltato tutto
E ora le questioni sociali sono dirompenti in ogni ambito
Cioè di crisi e transizione lunga dobbiamo essere pessimisti io almeno per quel che riguarda
Diciamo
L'osservazione nel modo come certe istituzioni nazionali sovrane nazionale nonostante l'enormità di queste cose stanno trovando a rispondere
Allora organizzarsi in altro modo tematizzare problemi mi fa convinto che la democrazia nonostante i limiti culturali e politici che ho detto vale le sue forze
E quindi mi devo scommetterci rispetto ai pessimisti sulla Bicamerale
Giulio era molto preoccupato ho avuto idee che due giorni fa una discussione in sede CEE perché secondo Tortorella salvando Ingrao
Io sono critico della Bicamerale
Ma immaginare che si possa fare meglio se la Bicamerale fallisce
è sbagliato questa è la mia opinione bisogna trovare il modo di migliorare condurre in porto quel tentativo perché l'ondata successiva e
Diciamo l'azzeramento di ogni via parlamentare di riforme non è che un'assemblea il pilota anzi unica parlamentare ancora più forte l'Assemblea costituente
Quello che verrebbe avanti gli otto no e invece basta con tutta questa pluralità di gente che si può semplicemente dare impeto reciproco
Meglio plebisciti almeno una semplificazione personalistiche io non temo il presidenzialismo semipresidenzialismo come formula istituzionale
Tempo una cultura politica popolare che essi acconcia alla delega più finora nel nostro Paese quello che è avvenuto è la critica Dei processi di
Se
Si spinge questo processato destinazione la sconfitta alla sfiducia e quindi al ritorno una delega ancora più grande di quella che si richiedeva abbia un sistema dei partiti delega concentrato personalizzata holding avremmo perso forse democratico
E io temo che crinale sia sempre più vicino a questa alternativa ogni volta che le forze dei parlamentari riescono inibirsi reciprocamente una via di uscita stanno sempre cento facendo un un gioco sul ciglio del burrone
Quindi questa è la mia opinione sul primo punto
E migliorabile sono convinto sì anche perché come è stato sottolineato non demonizza particolarmente le formule secolo da fare una critica e che è un po'un giochino per garantirsi il la riuscita della trattativa abbassare il profilo delle differenze di ventotto seguiva
Io la bozza salvati uno due era la fotocopia dello stesso provvedimenti in una cornice prescritto presidenzialismo darmela semipresidenzialismo che se sembro
Non è vero che ci sono equivalenti ma posto che ciascuno una degli opzione il problema e far capire in che modo alle obiezioni di chi dice quello mi spaventa la corrisponde ad un equilibrio molte contrappeso umano costruzione quindi il terreno nella sfida di costruzione istituzionale esiste
Sono convinto che i margini ci sia no anche perché un anno un anno e mezzo di lavoro parlamentare insomma un po'di lavoro questa Rush la possibilità cioè di continuare oltre il trenta di giugno lavoro del Progetto la fase della discussione pubblica nel Paese e poi della decisione e alla Bicamerale dopo nel merito
Nata Lehman particolare che appunto spezzando questi giochi complicati le ambiguità e le contraddizioni in cui si poneva ciascuna delle forze in campo
Quelle culturali e quelle politiche e Appelius tutto un percorso anche auto costringendo tempi
Dover trovare per forza unità perché alla fine c'è un pronunciamento popolare e quello non è un referendum che si vince se non c'è un vero concordo
Far capire che l'accordo e la sostanza della Costituzione perché non esistono costituzione decise dalla maggioranza dei vincitori politici questo vera che quello che sta alla base di una commissione Speroni novantaquattro battere questa cultura
Reintrodurre l'idea che tutte le forse si devono legittimare devono accettare di costruire insieme
Un sistema istituzionale mi pare già una battaglia politico-culturale non da poco e in parte vinta in parte perché il processo sia per il terrore e al rischio se si riesce a portarli in tempi con quelle garanzie che ho detto
Alcune garanzie abbiamo introdotto e no da qualcuno produttore dei partiti e sui limiti non li vede questi problemi l'audizione del movimento parte civile insieme al terzo settore reso evidente che
Se ora se ne è discusso solo della seconda parte qualunque e si trova di riforma della seconda parte a avrà un impatto nella prima né modo come effettivamente i grandi divi TV delle libertà degli individui e dei cittadini dobbiamo rendere esplicito che quando ci sarà e ci sarà seguito nella Bicamerale per adeguare già ora stanno facendo gli sfondamenti sulla prima parte
Quello che non si mette in discussione e i diritti le libertà già conquistata si possono modificare a rafforzare e chiediamo che sia la Corte costituzionale a giudicare di questo questo no crescita di garanzia costituzionale di straordinario valore la dottrina italiana lo ha sempre sostenuto per la corte costituzionale che garantisce ma nessuno può credere fino a che non sarà scritto che dopo che il potere parlamentare deciso a correggere le vostre costituzioni invece bisogna prevederlo che nelle martedì relativi ai diritti e le garanzie delle libertà dei cittadini
In queste non in tutto il disegno politico istituzionale ma in questo c'è una garanzia legame tra prima parte che si è deciso di non cambiare chi ci dice che non è cambiata
La Corte costituzionale rendere esplicito quello che solo la cultura giuridica ha sempre sostenuto questa proposta
Non a caso non l'ha fatta la cultura giuridica perché tanto spaventata è nata durante il processo che preferisce
Che non si conclude
Movimento politico di cittadinanza invece fa un passo avanti e dice non solo ci interessa vogliamo che si conclude vogliamo una garanzia che voi avete pensato ma noi stiamo lottando per conquistare
è stata scritta nel articolato di uno sotto i commi missioni che presa questa nostra riforma del centotrentotto se passa questo la transizione può essere lunga ma non è più un processo infinito questo risponderà una delle preoccupazioni prosperò
E vero quando si dà luogo a un diverso disegno questo testo sentenze sistematico regge c'è un momento di compimento ma è anche vero che nel sistema modificato
I soggetti cominciano a muoversi a crescere a vedere la Costituzione americana è andata avanti per duecento tassando i attraverso il meccanismo dell'emendamento
Sempre proposto dall'alto dei cittadini non siamo per introdurre questa idea il prolungamento del momento della revisione revisione è un progetto
Ma il diritto all'emendamento vorremmo cioè di revisione del tutto ove niente
Il diritto all'emendamento con quelle garanzie un'altra cultura del processo costituzionale se passa noi abbiamo segnato un altro un momento importante
Le questioni che mi accosto Giulio Caccini messo alla fine questa chiacchierata
Lei è la prima è una questione da discutere può darsi lo strumento possano essere discutere quel fascicolo che ho già citato sul il verismo
Liberalismo
Peraltro uno dei principali
Collaboratori anche ispiratore quel fascicolo impropriamente Prospero discute mi Progetto conclude condannato sparse perché ha messo su forse troppi marginali di sicuro c'è questo
Pur contrastando una sorta di individualismo metodologico l'idea che solo soggetto sì all'individuo e sicuro
Che la cultura della sinistra tanto negato spazio alle qualità questi aspetti e questi bisogni da proprio scadere in su di tipo
Collettivistica autorità devono ed era linee nei tempi
Solo nel mondo per domani intera battaglia del passato per una transizione socialismo il comunismo tutti uguali tutti felice cioè
E vero vero che l'individuo come tale non è qui non riesce a essere individua isolato
Soggetto politico
La sua libertà qui c'è un motivo di polemica con la cultura liberale tradizionale nella cultura tradizionale del liberalismo classico la libertà dell'individuo è infinita finché non incontra eventualmente infinita libertà dell'altro individuo perciò devono limitarsi a ognuno vede l'altro come limite della propria libertà
Dentro questa visione c'è perfino il conflitto d'aver la morte
Se io non vorrei limitarmi a libertà e tu me la limiti io finirò portata al CIPE
Dunque io credo che la cultura della sinistra che valorizza i momenti di socialità Lorin eccetera
E nella legge dell'incontro tra individui e momenti di socialità non come limite alla libertà ma inizio di una libertà più alta di possibilità che da solo non raggiungere mai
Allora lei è non tanto nell'individualismo mettono quando circola chiave
Ma quanto nella diversa valenza centralizzare l'emissione dell'individuo possono avere in una cultura della libertà che non sia individualistica
Perciò c'è molta attenzione per parte mia al tema della nazione delle comunità locali del culture perché lì l'individuo identifica anche se stesso in un rapporto di come dire in cui riflette una appartenenza più larga o difendere una in contraddizione un'appartenenza di questo questo è il primo punto però questo è un discorso totalmente presto detto solo come la penso su questo punto
Seconda questione sollevata da Giulio questi nella Costituzione al suo centro la questione del Parlamento dei partiti della centralità di queste forme e che forse non è vero questo e quindi un fondamento di sovranità popolare
Forse questo è un mito non han mai veramente funzionato
Di fronte alla scoperta perché il mito mito funzionamento non so dista c'è una ricaduta di delusione bisogna come dire ripensare questo nodo
Io sulla critica della giacobinismo di un'idea di sovranità intesa come
Potere politico
Proiettato ad un soggetto nazione sono interamente d'accordo
La sovranità scritta in Costituzione oltre quel valore che ha richiamato cerchi di essere una sorta di dichiarazione politica di discontinuità storica
Però
E anche una bella sfida
Non è solo retorica sovranità
Spetta al popolazione città nelle forme
E quel popolo poi viene identificato con essenzialmente categorie lavorative quando si deve dare per esempio una presenza delle organizzazioni di rilievo costituzionale
Che possono incidere anche nel processo legislativo pensa scrive di nuovo le categorie produttive c'è una cultura che ha visto il popolo essenzialmente come popolazione che aspira all'occupazione al lavoro tramite questo partecipare alla vita pubblica perfino nell'articolo tre della Costituzione dove si dice che la Repubblica nuovi ostacoli cento la partecipazione alla organizzazione dei lavoratori lì non si dice di tutti i tempi ma dell'avvocato che storicamente quando il lavoro non espansiva significa poi un bel problema tra i lavoratori e chi lavoratore che non è
E qui
Io rispetto a questo che lo segue una linea di ragionamento e di comprensione di questo problema che prescindere vitali della diciamo retorica della sovranità e cerca di assume il problema della crescita del potere popolare
Anche nell'analisi della vicenda presentare in Italia pur facendo il vigile è necessario fare mi interessa far vedere che poveri c'è qualcosa che cresciuto
Capacità cultura attenzione e che questione risorsa per la vita
Un popolo da essere affermazione retorica compare progressivamente strutturato non solo per partiti anziché la sua prima struttura storica è stata per partiti oggi ha un'articolazione più complessa
Se no usiamo la parola e la categoria della sovranità popolare come categoria diciamo che indicano una tendenza democratica affermare una prospettiva di sviluppo democratico
E poi andiamo a vedere se le forme concrete sono chiuse corporativo espansive progressive abbiamo un elemento per critica la democrazia già realizzata i partiti e le loro misure l'esercizio concreto dell'uso referendaria quando diventa f provoca effetti di contraccolpi Ichiro
Io ho fatto del libro lo troverete soprattutto non in alcune tabelle che sono nelle notte le ha fatto un'analisi molto attenta del referendum in cui sono state votati molti quesiti non punti
Perché l'argomento che si usa sempre la gente non capisce si confonde ecco perché sono andato a vedere non è vero l'agente puramente dieci dodici quesiti a variato nell'ultima votazione del novantacinque su dodici quesiti non è vero che hanno vinto tutti sì o tutti no cioè che c'è stato l'effetto traino anzi e la prima volta in quel mezzo milione di persone rifiutano gran parte delle schede sanno che si può se avessimo sommato questo rifiuto a dieci per cento di schede bianche non quei dodici quesiti scoprivano che solo tre interessato avevano il quorum per essere validi
Pongo infatti un problema di considerare in modo diverso la scheda bianca dalla scheda al basket abbia anche un rifiuto tante volte io le ritiro perché il Presidente di seggio mi diceva non mi fate fare verbale vuota bianca e devo scrivere è ritirato tre schizzi otto allora però se andiamo a vedere tutti questi comportamenti
Non andare a votare
Andare a votare e terrore infettare alcune schede e andare a votare e lontane sono alcune lasciarne bianche altre l'insieme di questi comportamenti tipici punto cioè di giudizio sul merito della questione sollevata avuto una coalizione molto significativo proprio bande di oscillazione del venti trenta per cento il che vuol dire che si dia un significato anche legislativamente questi comportamenti e ne scopriremo e del potere popolare può perfino difendersi dagli abusi di referendum dice questo conta quello no
E quindi io non valuto negativamente la giornata di ieri la prendo con un giudizio rispetto non è un non voto popolare un voto popolare
Questo significa che il problema delle io dico lui è uscito dalla lampada il genio del potere popolare stanno a voi renderlo efficace insomma c'è una responsabilità verso il farsi Tidei condivise ognuno deve Moore nella sua terzo punto
Lì siamo molto d'accordo non vi trattengo quindi più di tanto se io credo che la politica non i partiti sia rilanciare nell'esperienza umana si è scoperto
Che rispetto ai poteri militare la forzatura e il potere dell'economia potere del denaro la potenza
C'è un solo antidoto unire le forze fermo sborsò Pacifico e in contrasto stia politica questi due grandi poteri se no dominano
Quindi io non rinuncerei al fatto credo che nessuno voglia rinunciare la difficoltà e di non intanto rispetto alle culture dei partiti gli occhi di tutti i dirigenti hanno e anche l'idea di sei che essi hanno
Non creare alimentare confusione
Il destino di un partito non è destino della politica e la politica la praticamente tanti può darsi dirigenti faccia bene lo voteremo ancora darsi che faccia male non è andranno a se non per luglio
Io non credo che si debba accettare questa enfatizzazione del tema vero ritorno della politica intesa come un ritorno dei partiti e intese come ritorno della professionalità politica sito vibrante rispetto per la professionalità politica vorrei attirare l'attenzione di quelli che dicono
Sul fatto che c'è una straordinaria professionalità politica
Di chi fa politica dal basso senza il suo potere i suoi strumenti di chi conosce come fa l'amministrazione riesce influenzarla con la pratica quotidiana la professionalità politica ore diffusa in movimenti soggetti iniziative
Ed è un è un valore di questo quindi la politica non coincide con il rilancio del partito io ho detto prima i partiti sono uno dei soggetti e probabilmente
Diciamo l'architrave nella costruzione di una politica la falcata certamente brevi la dimensione nazionale e sovranazionale inimmaginabile una forma che non
Raccolga ampia ha un consenso delegai per questi livelli di azione ma via via che si scende nel territorio si promuovono forme di autogoverno nel territorio partecipazione di comunità locali
L'istituto stesso della delega della rappresentanza può essere molto più ridotto e possono accresce le capacità di intervento nel governo di poteri diretti questo è quello che penso che su questo
La polemica finale ero c'è una critica l'accento finale
Faceva
Questo ci tale posizione del nostro comune amica e compagna aveva capito interamente d'accordo ma oltre che di lavoro circoscrizione però quindi lo troverai quando la fatica Peter arrivata alle ultime pagine
Io non ho ripreso a più di tanto alcune osservazioni anche domande inesatto dovuti all'apertura ragioni di tempo perché ora passeremo al riduce Roelant bensì pagano
Dette nel giro comunque credo che tu mi abbia detto con molta
Sì partigiani abbia capito i punti se è stato anche così gentile da non riprendere una polemica che invece gli ho spacciato con Rourke nelle ultime pagine criticando alcune cose che ha detto lui ma su questo signorilmente Michele non ha
Detto parola poi non è un'antica distinzione sulle privatizzazioni degli agenti CIA insomma grazie a tutti
Abbiamo