L'ultimo numero della rivista di geopolita Limes e' dedicato all'Africa

Radio radicale in è questa intervista presentiamo l'ultimo lo Omero di Limes la rivista di geopolitica che questa volta è dedicata alla continente nero atti Tito e Africa e il volume diviso in tre sezioni la prima Tutti i colori del nero la seconda asserì che africane la terza italiani africani ma un po'il tono del volume dato dall'editoriale e se gli africani colonizzazione un'Africa l'editoriale del direttore della rivista Lucio Caracciolo che abbiamo in collegamento telefonico Bongiorno purtroppo ecco vogliamo momento partire proprio da questo da queste editoriale insomma in questo in questo scritto dice che sta emergendo una nuova epoca per per l'Africa e a un nuovo protagonismo che pur tenendo conto e rapportandosi con influenze estende al Continente Nero cerca una sua strada autonoma da cui il titolo anche un po'paradossale ecco come può avvenire secondo lei questa pericolo legislazione particolare
Ma la nostra
Proposta no fratelli e che per la prima volta veramente comincia la decolonizzazione ufficialmente la decolonizzazione
è stata in gran parte è compiuta nel sessantuno sessantadue ma di fatto molti di quei regimi erano dei regimi controllati dall'esterno mi riferisco soprattutto alla Francia che altre potenze occidentali mentre adesso cominciano a nascere inapplicate i soggetti più politici veramente autonomi o quantomeno Carlo dei progetti propri e che più che essere strumentalizzati vorrei dire che strumentalizzano le potenze occidentali quanto meno c'è una manipolazione reciproca mi riferisco a personaggi che personalità come ovviamente più noto sudafricano ma si può parlare anche di di musei e venire in Uganda o di altri leader meno famosi di Mandela che comincerò a
Elaborare e a realizzare
Alcune lite che in qualche modo sono confacenti ai loro interessi nazionali ecco l'idea stessa di interesse nazionale dinastica ovviamente ha un colore particolare perché molti di questi Stati rossoneri Farina Ferrari nel senso europeo anzi quasi nessuno
E cominciano invece finalmente a darci una propria personalità io credo che questo sia un fenomeno molto positivo perché l'Africa ha bisogno ha un grande bisogno di dato ecco infatti mi pare che la tesi sia
Quella che praticamente poi confermata da molti articoli prestigiosi che stanno emergendo vari figure di gli stati Fortin nel continente nero il Sud Africa lunga dalla Nigeria che hanno anche però idee e diverso e di sviluppo del continente che tipo come si possono classificare ma
Esperimento sudafricano è quasi miracoloso una forma diciamo di democrazia chi un po'anche a carattere etnico perché poi andiamo a guardare concretamente come sono formati i partiti sono dei corpi partitica una fortissima connotazione etica ma comunque diciamo un un equilibrio democratico è stato trovato il Sudafrica
E di gran lunga il più importante Paese dal punto di vista economico e dal punto di vista politico che ci sia oggi in Africa qui in Sudafrica è diventato un po'il perno dell'Africa meridionale ma in generale dell'Africa una specie di orgoglio africano che sta nascendo la Nigeria sotto regime evitare questo momento e sotto quindi anche un atteggiamento di di riprovazione o hanno solamente di cautela delle potenze occidentali un gigante potenziale con oltre cento milioni di abitanti ma non è ancora diciamo le stimmate democratiche politologo altri potenziali giganti come la Nicola che
Hanno una loro una loro proiezione ma che diventano in qualche modo concorrenti del Sudafrica prospettiva quindi insomma si aprono adesso dei giochi che probabilmente mostrano chiusi molto rapidamente e poi c'è anche l'Uganda di Museveni chi ricorda
La prima
E l'Uganda di modelli di vita di poter venire anche di Kagame il un'idea
Ma diciamo di imperiale cioè quella di costruire una specie di impero tutti in in Africa centrale di cui loro sarebbero gli ispiratori Ferroni leader pure lo diciamo a capo di piccoli paesi possono in qualche modo immaginare una sorta di federazione dell'Africa centrale alcuni parlano di Stati Uniti dell'Africa
Come un nuovo insieme più politico ecco ma nonostante diciamo questi nuovi protagonismi Eddie ancora il gioco internazionale per influenzare e l'Africa in questo quadro come si legge anche nella rivista cioè è stato l'arretramento progressivo dell'influenza francese ma questo significa come per esempio viene detto in un articolo a firma a miles quindi un po'attribuibile forse alla alla rivista si dice a un certo punto non è che ci si possa rallegrare di ciò gli ritiro francese significa che l'Europa si ritira e che lasciando are l'Africa alla deriva questo si sostiene in questo articolo però in un altro per esempio di dottori si sostiene invece che questo ritiro francese in realtà apre nuovi spazi al al nostro Paese ad esempio parecchie come dimostrano le ultime iniziative diplomatiche del nostro governo in particolare è particolarmente sono praticamente dinamiche e insomma vanno anche d'accordo con iniziative americane anche delle del Vaticano parroco prevista
A fare altri caratteristica quella di non avere una linea quindi può trovare senz'altro articoli di diversa intonazione politico ideologica e anche gli articoli assolutamente contraddittori come quelli che lei ha citato
Io credo che effettivamente il fatto che vista adesso un raggio politica africana abbastanza diciamo autonoma sia un fattore interessante infine è utile anche per l'Italia perché si aprono degli spazi degli interstizi in quello che una volta era l'Impero francese o quello che potevo quello che poteva e può essere anche l'area di influenza americana anche perché gli americani non possono essere dappertutto noi sappiamo come italiani storicamente dei legami particolari con la parte dell'Africa lasciamo stare la Picabia anche ad applicare a Parma per esempio con il Corno d'Africa con la Somalia da altri Paesi che per vari motivi sono stati Negretti stipetti solamente al fatto che la crisi dello scandalo della cooperazione ha comportato una crisi della cooperazione nel senso che d'Italia ha praticamente perso sta perdendo uno strumento fondamentale della sua presenza internazionale che secondo me invece meriterebbe di essere rivisto rivalutato ma in generale
Si nota anche una presenza dinamica del Paese Italia oltre che dello Stato in una per i per il Sudafrica colmabile fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile quindi ci sono degli spazi che stava aprendo anche per noi ecco ritornando a
La concetto di colonizzazione per l'Africa da parte degli africani in questi giorni ricorre il decennale della morte di Thomas Sankara il presidente del Burkina Faso ucciso durante una colpo di Stato una figura che rappresenta per molti un modello di statista africano controtendenza rispetto ai dittatori con un voti e comunque gli asservite interpreta interessi esterni secondo lei non varrebbe la pena anche di per una rivista geopolitica come la sua di ricordare una figura così importare anche come precursore rispetto a questo che appunto avete messo in evidenza questo questa nuova situazione geopolitica dell'Africa certamente
D'altronde si potrebbero trovare anche altri esempi lei ha fatto quello dell'ex presidente del Burkina Faso ma poi se ne potrebbero trovare anche altri uffici
Però nessuno di questi leader africani o anche per esempio sognatori tipo cubana di una visione pare africana eccetera aveva poi concretamente un grande spazio per le poche iniziative più politiche adesso la crisi dell'Impero francese e il fatto che come dicevo gli americani non possono essere dappertutto li hanno interessi dappertutto apre effettivamente uno spazio reale che ovviamente deriva anche dal fatto che non c'è più la presenza sovietica in in Africa già quello diciamo è il primo segnale del figli del cosiddetta post coloniale di apertura della vera e era almeno speriamo africana dell'Africa questo secondo me un
Potenziale importante anche nel mi sento di dire della globalizzazione perché molti di quest'gli Stati potrebbero essere in qualche modo poiché coinvolti in quella rete di interdipendenze economiche politiche che sta ridisegnando la faccia del mondo sì su cui è sanciti volevo
Frapporre una domanda cioè effettivamente l'apertura diciamo della rivista è data a due rappresentanti della World Bank la Banca mondiale che insieme al Fondo monetario internazionale come dire determinano ormai le politiche a livello mondiale e hanno chiesto no anche molti sacrifici agli Stati africani aggiustamenti famose aggiustamenti strutturali ecco secondo lei questo tipo di Paul etica sta portando veramente frutto o come è successo già molte volte sta magari dei dei paesi riescono a aumentare il loro prodotto interno lordo a a ridurre il debito e eppure la situazione della popolazione è sempre misera e magari aumenta anche la disoccupazione tirolese
Citando quel aggiuntiva a Davos per Bipop si apre numero di Limes sono due vice perché la banca mondiale la cui tesi patron decreto spesso anche nel titolo reggae Africa non vuol dire disperazione io penso che effettivamente da un punto di vista quantitativo prede per quanto riguarda il prodotto interno lordo per quanto riguarda anche la presenza di mercati finanziari
Effettivamente dei progressi enormi siano stati fatti d'Africa o quantomeno alcuni Paesi africani negli ultimi dieci quindici anni di qui a immaginare che l'Attica diventi la Svizzera no chiaramente chiunque in questo momento si rechi in Africa in cui
Si ripete africano con l'eccezione di alcune parti del Sudafrica nota ancora una diffusa povertà se non nella miseria più nera quindi non bisogna confondere diciamo l'ottimismo in qualche modo anche d'ufficio della UE benché con la realtà dei fatti però
Effettivamente almeno in parte in queste cifre
Che parla un loro linguaggio esprimono la possibilità che in alcuni Paesi africani ne citavo prima alcuni tra cui tramite il Sudafrica ti posso aprire un'era di di sviluppo e di sviluppo non necessariamente come finora basato su
La corruzione sulla procedura ecco insomma l'altra faccia della mia domanda non c'è secondo lei un bisogno più di istituzioni internazionali che non siano appunto solo quelle economiche per cercare il punto di fare progredire anche
Inizialmente Nasica anche l'ispettore come dicevo all'inizio la la l'applicabilità di Stato in questo momento possiede altra cosa c'è bisogno di costruire degli Stati che abbiano una loro in dita che funzionino che nei limiti del possibile limiti di uno stato e che quindi abbiano una una loro presenza come soggetti politici
Anche economici dell'area anche per insomma evitare la deriva etnici istigano che per l'appunto perché è l'unico modo per
Evitare la direttrice il tema è anche vero garantire quella base istituzionale legale e senza la quale non c'è sviluppo economico che tenga fatto per esempio l'idea
Io del del Sud-Est asiatico dove vediamo che improvvisamente queste famose Tigri crollano anche perché appunto manca molto spesso questa base
Bene io
La ringrazio Caracciolo gli pare che possiamo chiudere qui questa nostra valutazione sull'Africa ma ricordiamo che in questa rivista c'è anche una seconda parte dedicata
Con col titolo dossier a la alla ruolo dei servizi segreti tra l'altro cioè un articolo dell'ex presidente Cossiga quindi insomma è una rivista sicuramente che ho fra molti spunti di riflessione questo mese come sempre grazie dunque a Lucio Caracciolo arrivederci