"Quale Europa?" dibattito organizzato nell'ambito della Festa dell'Unità

Partito è appunto l'interrogativo che ci poniamo con il dibattito di questa sera
è presente Piero Fassino Sottosegretario agli Esteri ed Enrico letta vicesegretario nazionale del Partito popolare
Siamo in attesa che arrivi da un momento all'altro è qui nei dintorni Dario Rivolta deputato di Forza Italia e membro della Commissione esteri
Della Camera
I nostri interlocutori i nostri ospiti saranno intervistati
Da Gianluca Zucchelli capo servizio del Tirreno sono presenti anche Marco Filippeschi segretario della federazione provinciale del PDS e Alfonso Lippi sindaco di San Miniato
L'Europa è dunque il tema che ha dato il titolo a questa settima edizione della festa comunale dell'unità
L'integrazione europea è uno dei nodi che vede impegnato il governo di centro sinistra fin dalla sua nascita
Tante volte si è detto che per il governo Prodi il primo difficile compito è stato ed è quello di risanare l'Italia per portarla in Europa insieme non secondariamente all'obiettivo di fare emergere sempre di più il suo carattere il carattere di questo governo il carattere riformatore di questo governo
L'Europa sembra oggi essere più vicina
Gli euroscettici appaiono meno numerosi che rispetto a qualche mese fa
Gli interrogativi però rimangono tanti quale Europa certo la moneta la l'Europa della moneta unica ma non solo
Le politiche per il lavoro e l'occupazione la riforma dello Stato sociale le politiche di difesa potranno essere efficaci solo se inquadrate in un contesto europeo l'Europa dovrà essere governata solo dai potentati finanziari e dalle banche centrali o dovrà vere nuove regole per governare unitariamente le grandi trasformazioni economiche favorire processi di democratizzazione dei Paesi a noi vicini come l'Albania
Bene a questi interrogativi e ad altri che vorrà porre Gianluca Zucchelli risponderanno i nostri interlocutori appunto Piero Fassino ed Enrico letta aspettiamo che arrivi Dario Rivolta e intanto do subito la parola a Gianluca Zucchelli per iniziare
Sì io quartiere subito
Da qualcosa che si è letto anche i giornali di oggi cioè che
Sempre più chiaro che l'Europa allargherà ai suoi confini allargherà estere alla che era
A tutti quei Paesi che fino a oggi sono rimasti esclusi ma non potrà allargare il portafoglio cioè la torretta resta più o meno delle medesime dimensioni
Le sette aumentano quando aumentano le fette qua ognuno viene una fetta un po'più piccola
Ora a chi avrà la fetta più piccola che quella un pochino più grande è chiaro che il criterio continua almeno questo stando finora gli indirizzi espressi a livello europeo
Continua il criterio più seguito di cui si parla di più ad essere quello in qualche modo del merito cioè del migliore della migliore utilizzazione di questi fondi
Di chi non ha perso i fondi di chi ha saputo sfruttarle
Quindi
La prima domanda che io vorrei fare proprio questa cioè l'Europa che come primo concetto concreto direi che proprio essi
Si vede concretamente anche da parte dei cittadini nella nello sfruttamento dei fondi che possano migliorare la vita di tutti i giorni ma vedo che sta arrivando sì
Poi
Grave un prego è arrivato Dario Rivolta lo salutiamo rivolta deputato di Forza Italia
Sì appunto scusate l'interruzione arrivato rivolta
Quindi
Riparto un attimino senza stare a ripetere tutto ma
Ecco che subito dopo i saluti onorevole Rivolta
Abbiamo impostato un attimino il problema anche se l'Europa alla che l'ai confini
Non potrà però allargare la torta dei finanziamenti e quindi diventa sempre più importante da parte sia di chi ci rappresenta in Europa sia di chi lavora qui a livello di amministrazione locale
Di ben sfruttare questi finanziamenti e di sfruttarli in tempi concreti ed efficienti perché solo così potremo continuare a vivere quello che abbiamo avuto finora oppure anche incrementarlo e non quindi a perdere ecco quindi che ai nostri utenti allocuzioni di questa sera io chiederei una primo una prima battuta su questo aspetto e direi tocca molto concretamente la vita di tutti i cittadini
Va be'io comincia ringraziando totalmente i compagni di San Miniato di questo invito
Ma io partirei da questa considerazione semplice ma assolutamente essenziale
Per discutere di Europa
Non c'è più alcun problema di un qualche rilievo
Per la vita dei nostri paesi
Che possa essere ricondotto risolto soltanto una dimensione nazionale
Qualsiasi tema noi affrontiamo
Dalle questioni del lavoro
Al problema della tutela dell'ambiente
Alle queste la riforma del welfare esteri della del sistema previdenziale il sistema sociale
Alla lotta alla criminalità
Al tema dell'immigrazione extracomunitaria ho citato alla rinfusa questioni che riguardano la vita
Del delle società europee questioni che investono la vita di milioni di donne e di uomini del nostro continente
Nessuno di questi problemi può essere adeguatamente affrontato e risolto soltanto sulla base di politiche nazionali
Evidente che
Le politiche nazionali ci vogliono ci vuole una politica per il lavoro c'è una politica per l'immigrazione cioè tutto questo ma sempre di più i problemi si pongono ad una scala d'una dimensione più larga più ampia
E sempre di più richiedono per essere affrontati e gestiti che ci sia una strategia
Adeguata a quella scala quella dimensione più ampia
Noi viviamo nella fase dell'interdipendenza accelerata dell'integrazione
Viviamo in una fase nella quale le relazioni di mercato commerciali culturali politiche
Tra i Paesi dell'Europa crescono sempre di più
E quindi io parto e dato a questa banale considerazione
Quando spesso si legge adesso si legge un po'meno grazie a Dio ma fino a qualche mese fa si leggeva sui giornali italiani la domanda ma ci conviene stare in Europa a domanda del tutto astratta e priva di qualsiasi
Serio fondamento tanto in Europa ci siamo già
E poi il problema non è se convengono non convenga la l'Europa è sempre di più lo spazio la dimensione il luogo di tutti i processi economici sociali politici e culturali e lo sarà sempre di più
E non c'è tema che possa essere come dire affrontato e gestito soltanto entro i confini nazionali di un Paese
Pensiamo grande tema come l'immigrazione extracomunitaria è un grande tema che o si approntato una gestione europea o ogni paese da solo non è in grado di affrontare pensiamo grande tema come quello della disoccupazione in un continente che a diciotto milioni di disoccupati o c'è una capacità di mettere in campo una strategia per il lavoro che vada al di là delle sole ricette nazionali o non ce la si farà
Pensiamo come il mercato ormai è un mercato integrato mercato unico
Pensiamo a come non c'è tema in qualche rilievo proprio politica ambientale per fare un altro esempio che possa essere risolto
Ora dobbiamo intanto abituati a pensare questo
L'Europa è lo spazio nuova entro cui ciascuno di noi collocai collocherà sempre di più la propria dimensione
E non è un caso per venire alla questa la domanda che Paesi come l'Ungheria come la Repubblica Ceca come la Slovacchia come la Slovenia come la Romania come la Bulgaria come i Paesi baltici chiedano di entrare in Europa
Perché avvertono che stare dentro il processo di integrazione economico culturale e politico è fondamentale per la loro crescita per il consolidamento della democrazia
Per il rafforzamento del processo di modernizzazione economico per la crescita di un'economia di mercato
è proprio la riprova di quello che ho detto non soltanto l'esperienza di quarant'anni di processo di integrazione europea
Di cui l'Italia è parte testimonia e dimostra che sta l'Europa è la dimensione necessaria
Ma a maggior ragione il fatto che Paesi che di questo processo non sono stati parte vogliano farne parte chiedano di farne parte la dimostrazione della ineluttabilità di questo processo di questa dimensione
Seconda considerazione
Se è così allora
Si tratta di vedere come ciascun Paese sta dentro questo processo
Salendo questo processo
E ci sta al massimo livello
Ora quello che noi vogliamo fare
è fare in modo che l'Italia sia dentro il processo di integrazione in tutte le sue dimensioni
In tutti i suoi aspetti
A partire dalla scelta
Così importante fondamentale quella che
Si compirà a partire dal primo gennaio novantanove che è quella della moneta unica la moneta guardate non è soltanto
Merce di come dire lo strumento con cui si reggono gli scambi
E anche questo naturalmente la moneta è lo strumento con cui si comprano e si vendono le cose
Avere una stessa moneta significa rendere ancora più evidente che il mercato è unico Maratea volete qualcosa di più la moneta è anche un grande fattore di identità politica e culturale
Quando con l'ha voluto unificare la Germania cosa ha fatto unificato il marco occidentale il marco orientale egli ha dato lo stesso valore
E ha reso così forte in termini reversibile processo di unificazione tedesca la moneta è una scelta politica non è sorta una scelta economica fare la scelta e la moneta unica vuol dire rafforzare in modo ancora più integrato ancora più forte ancora più irreversibile il processo di integrazione europea
E essere dentro la moneta unica essere dentro quella scelta vuol dire stare nel cuore dei processi d'integrazione per questo è così importante la politica che lo stiamo facendo in Italia
Realizzare quello che
Quante volte l'abbiamo sentito alla televisione ho letto sui giornali realizzare i parametri rimaste cioè i criteri di convergenza che consentano all'economia di avvicinare le loro caratteristiche ragione tale da poter disporre di un'unica moneta negli scambi
è fondamentale
Come elemento di integrazione e l'Italia deve essere capace di stare dentro quel processo perché se invece sta fuori rischia la marginalità in termini economici
E naturalmente anche in termini politici
E tutto questo finito questo mio
Primo intervento significa però una terza cosa
Che se l'Europa è la dimensione ineludibile
Se la dimensione ineludibile in primo luogo la dimensione economica segnata dalla moneta
Be
Si pone il problema anche di un'Europa politica forte
L'Europa non può essere solo un grande unico mercato
Non può essere soltanto un integrazione economica non può essere soltanto l'integrazione monetaria proprio perché si fa un unico mercato proprio perché si fa una moneta unica c'è il problema di chi governa quel mercato di chi dirige quella moneta
Di chi governa al processo di integrazione
E quindi serve una un'Europa forte anche sul terreno politico
Con istituzioni europee forte in grado di decidere di dirigere il processo di integrazione con una politica estera europea che oggi ancora non c'è con una politica di sicurezza europea
Con una politica sociale europea cioè bisogna far crescere Europa come un soggetto
Politico istituzionale e non soltanto come una dimensione l'integrazione economica
In fondo si tratta di ripercorrere quello che nel corso dell'Ottocento e del primo Novecento è stato la formazione degli Stati nazionali ad una dimensione più larga si tratta di fare lo stesso processo
Un processo di unificazione di integrazione dell'economia che diventa anche un processo di unificazione integrazione della società e che richiede l'unificazione integrazione della politica
Questo è la sfida che sta di fronte a noi
Che naturalmente non è un fatto un processo né semplice né Breve né privo di contraddizioni
E però come dire
Non c'è un'altra strada
E io penso che il problema è percorrere questa strada con grande determinazione e con grande forza cercando di realizzarla nel modo migliore possibile ma poi questa sera discuteremo di qual è il modo migliore per realizzare
Grazie Fassino e adesso di questa sfida europea cosa ne pensa l'onorevole Rivolta
Rispondo volentieri sul sfida europea ma mi pare che la sua prima domanda fosse sui fondi strutturali
L'onorevole Fassino ha parlato di tante cose
Ma io risponderò che su queste cose però il nostro punto di vista però prima parliamo un attimo di fondi strutturali la sua domanda era questi fondi strutturali che sono i fondi che la comunità europea da ai Paesi membri per investimenti di carattere pubblico o a certe condizioni anche di carattere privato
Dato che entreranno nuovi membri e quindi non potranno essere aumentati per noi ce ne sarà di meno e lei ha detto allora cosa bisogna fare bisognerà forse utilizzarli tutti o di più o meglio e questa era la domanda vero
Allora il paradossale è che noi siamo costretti a farsi questa domanda perché la sua domanda la domanda ben posta
Quando all'inizio del due mila entreranno nuovi Paesi
Nell'Unione Europea e io sono contento che entrano questi nuovi paesi perché quello che ha detto l'onorevole Fassino sulla necessità che si allarghi l'Europa e che sia una via obbligata bene su questo sono al cento per cento d'accordo
Ma quando cominceranno questi nuovi Paesi se diciamo cento erano i fondi che dall'Europa andavano in giro per i Paesi membri per aiutare i finanziamenti cento o poco più rimarranno
Allora se prima noi di questo cento arrivava a venti poi ne arriveranno quindici probabilmente così una cosa del genere
L'assurdo della domanda che però calzante
Allora dobbiamo utilizzarli di più dobbiamo utilizzarle meglio anzi dobbiamo utilizzarli tutti
Perché il ridicolo è che noi come Italia paghiamo all'Europa i nostri contributi e abbiamo diritto perché anche i nostri rappresentanti d'Europa si battono per poterlo fare abbiamo diritto ad averne di ritorno
Una certa fetta per fare questi investimenti
Le nostre autorità locali spesso regionali non riescono a utilizzarli e quindi non utilizzandoli rimangono la noi potremmo aver diritto a cento miliardi alla fine le porte dico cento miliardi e un esempio alla fine ne portiamo casa soltanto cinquanta quarantacinque sessanta e gli altri sono perduti
Una delle innovazioni che ci sarà nell'Europa del futuro è che quando un Paese non utilizzerà
Tutti i fondi che vengono messi a sua disposizione questi fondi verranno automaticamente dirottati verso altri Paesi e infatti è vero è inutile tenere lì a far nulla è giusto che sia così
Ma l'assurdo è che noi non siamo capaci nelle nostre strutture
Regionali locali non siamo capaci di utilizzarle
Ma c'è un aspetto che voglio dirvi che è quello meno simpatico di tutti è che non solo non siamo capaci non vogliamo spesso utilizzarli tutti
Perché l'informazione sulla disponibilità le modalità di acquisire questi fondi sono dalle autorità locali spesso ottenute nascoste
Perché l'informazione di questo tipo essendo un informazione economica e potere e allora l'informazione
Sita agli amici degli amici i quali spesso in tante realtà italiane in tante regioni italiane utilizzano questi fondi altri nemmeno ne sono a conoscenza a volte le regioni stesse quando per di loro competenza
Ho non sanno bene che cosa devono possono fare dei fondi a disposizione o anche quando lo sanno non sono capaci di organizzarsi e allora la mia risposta alla sua domanda alla domanda iniziale signori elettori di tutti i partiti elettori signori colleghi bisogna svegliarsi
Non aspettiamoci che nessuno ci faccia dei regali se ci fanno dei regali non sono meritati abbiamo dei diritti e oltretutto paghiamo bene impariamo
A utilizzare questi diritti e ogni elettore deve chiedere ragione in tutte le regioni d'Italia alle proprie autorità e dire perché tu
Non hai utilizzato i soldi che avevi diritto di utilizzare ma dico anche se immagino che sarà l'argomento che poi verrà trattato nel corso della serata dico due cose
Giusto modi piccola provocazione di dibattito sugli argomenti ampi che ha trattato l'onorevole Fassino
Ripeto che siamo tutti d'accordo sul fatto che l'Europa debba farsi per quanto mi riguarda personalmente un piccolo aneddoto
Quando ero ragazzo sui tredici quattordici anni avevo aderito a un movimento europeista molto idealista molto velleitario però per l'unificazione europea quindi sono proprio un europeista ante litteram
Non credo però che all'Europa si arrivi attraverso Maastricht
Cioè attraverso questo trattato che porta la moneta unica
Intanto non è sicuro che per amalgamare a rendere più simili le economie si debba partire dalla moneta unica qualcun altro con pari diritto dice
Bisogna arrivare alla moneta unica dopo aver amalgamato con le economie comunque la scelta è stata fatta si è deciso di andare sulla moneta unica
Purtroppo questo appuntamento di Maastricht l'onorevole Fassino con ottimismo detto dal primo gennaio novantanove ci sarà la moneta unica io vi devo dire che la mia opinione
Basata sugli stessi elementi che all'onorevole Fassino e altrettanto legittima vi prego di crederlo di quella dell'onorevole Fassino
è che la moneta europea di Maastricht così come è stata condotta una grossa presa in giro e sarà evidentemente in maniera evidente per tutti una presa in giro per tutti noi
Perché o non si farà la moneta unica e questo ve lo dico purtroppo quel punto sarà un disastro per una serie di circostanze per l'Europa e anche per i Paesi che vi aderiscono all'Unione Europea
Oppure si farà finta di farla cioè X cosiddetti parametri che nessun Paese importante oggi in Europa
Potrà rispettare tanto meno l'Italia checché ne dica al governo italiano l'Italia è lontanissima
Dall'insieme di quei parametri di sia vicina per dei trucchi contabili e perché non mette nel bilancio così come fanno altri Paesi determinate voci che però fanno parte per esempio del deficit tanto per dire nel bilancio dello Stato non c'è il deficit delle società collegate al bilancio dello Stato il deficit dell'Anas
Qualche decina di migliaia di miliardi
Non è non figura tra i deficit dello Stato quindi sono delle vere e proprie dei veri propria artifizi contabili ma nonostante gli artifizi contabili l'Italia così come altri Paesi europei Germania
La stessa forte Grande Germania Francia non saranno in grado di aderire i parametri e allora cosa succederà
Ho
Vedrete tra pochi mesi avremo la riprova se io mi sono sbagliato sono ben contento come cittadino d'Europa di essermi sbagliato ma ho paura che non mi sbaglierò tra pochi mesi noi scopriremo che ci sarà un accordo tra i governi europei per rendere elastici
Le interpretazioni le interpretazioni dei parametri di Maastricht oppure addirittura ma è un po'meno probabile per modificare i parametri stessi
Quello di cui mi sono convinto che quando qualcuno a qualunque livello
In politica ma anche non in politica in maniera diversa a un qualche potere
Alla fine è difficile che lo ceda di sua volontà onorevole Fassino fatto un bell'esempio che tutti ricordiamo l'unificazione
Dei vari territori che hanno portato la formazione degli Stati nazionali europei a parte la Germania dove è stato un po'a metà strada in tutti gli altri Paesi europei queste unificazioni sono ributta sono arrivate tramite e venti traumatici cioè tramite guerre o tramite situazioni traumatiche nonno concordate a tavolino la Germania è quasi una eccezione ma dico quasi perché poi è più complicata
E allora io penso che sia giusto che si arrivi a un'Europa sovrannazionale
In un'Europa in cui magari io mi auguro i tempi sono lunghi e questo è vero
Mi auguro spariscono anche gli Stati nazionali si arrivi a quelle macroregioni che tutti gli studiosi concordano se dovrebbero essere il punto di arrivo di una nuova Europa federale
Ma non ci si arriverà per la volontà dei singoli governi perché un'Europa sovrannazionale in cui spariscono gli Stati significa che ciascuno di questi singoli governi a suo modo in qualche modo dovrà fare carati ieri
Stento a vedere chiunque abbia un qualche potere riuscire a fare carrettieri non voglio prender la parola troppo lungo altre cose da dire ne aggiungerò nel corso del dibattito
Grazie rivolta lenta
Parto anch'io dalla domanda che Gianluca Zucchelli opportunamente ci faceva all'inizio
Cerco di affrontarla
Nel modo in modo un pochino più ampio non credo che Gianluca si riferisse solamente alla questione dei fondi strutturali il problema dell'Inter l'allargamento dell'Europa
Il problema della trazione dell'Europa nei confronti dei Paesi dell'Est è un tema che evidentemente pone l'interrogativo oggi l'Europa una grande torta
Questa torta oggi la dividiamo incerte sette questo riguarda il fondo strutturale riguarda l'agricoltura riguarda tanti altri settori nel momento nel quale saremo di più
Saremo ventuno addirittura si parla già oggi siamo quindici
E l'Europa è partita sei ricordiamocelo sempre quando saremo ventuno le fette che spetteranno ognuno saranno sempre più piccole
Qual è la risposta io credo vi sia un'unica risposta possibile l'unica risposta possibile quella di allargare la torta
Perché l'alla l'allargamento dell'Unione europea è un fatto che non ci dovuto solamente ai fatti di questi giorni di questi mesi io credo che noi noi europei occidentali abbiamo un dovere storico nei confronti dell'Europa dell'Est
Diciamo la verità buona parte
O almeno una parte consistente del progresso dell'Europa occidentale del nostro progresso
è dovuta anche al fatto che l'altra metà d'Europa per fatti storici probabilmente indipendenti da tante volontà quella parte di Europa si è trovata uno sviluppo diverso dal nostro si è trovata in una situazione oggettivamente peggiore della nostra
E il fatto che quella parte d'Europa fosse sostanzialmente nel congelatore anche dal punto di vista delle potenzialità economiche pensate all'Ungheria
Pensate alla Repubblica Ceca cita come Budapest e Praga cita che hanno fatto la storia d'Europa
La storia dell'Europa dei secoli scorsi che hanno trovato una situazione di quel tipo noi oggi credo dobbiamo considerare l'allargamento anche da questo punto di vista non è una cosa da poco considerare il dovere storico morale che noi europei Occidente a Lecce L'Occidentale abbiamo nei confronti dell'altra metà de Oro capendo quindi che l'allargamento è un fatto
Politico è una scelta prioritaria un po'come la scelta è stata citata già della riunificazione tedesca scelta che è costata ai tedeschi occidentali
Che è costata molto economicamente parlando ma una scelta scelte come queste sono scelte che vanno al di là del semplice
Riguardo al portafoglio a riguardo immediato al portafoglio quell'è una scelta culturale una scelta epocale l'Europa deve ritrovarsi
E non è nemmeno giusto che noi europei occidentali teniamo l'Ungheria la Polonia la Repubblica Ceca la Slovenia
In anticamera continuando a dire no finché non arrivate a un certo livello di sviluppo non vi facciamo entrare questo è un atteggiamento
Che non è giusto che non è politicamente giusto quindi non abbiamo un problema
Un problema politico la necessità di affrontarlo con grande senso di responsabilità sapendo che in parte i livelli di sviluppo a cui oggi noi siamo abituati sono dovuti anche al fatto che quella parte d'Europa
Avuto livelli di sviluppo inferiore che oggi abbiamo un dovere anche nei confronti di quella parte d'Europa ma evidentemente il problema e poi più ampio qui non dobbiamo condividere povertà qui dobbiamo allargare lo sviluppo
Dobbiamo allargare la torta
E allora perché lo sviluppo dell'integrazione europea più Europa
Un'Europa più larga e più Europa perché vuol dire più sviluppo più lavoro più capacità produttiva
Qui stanno le ragioni e vengo anche alla ad alcune delle cose che venivano dette anche alcune delle cose che diceva l'onorevole Rivolta
Quest'anno le ragioni per cui noi siamo fortemente convintamente impegnati a fare l'Unione economica e monetaria cioè
La moneta unica europea l'euro e il mercato unico europeo perché sappiamo che oggi l'Europa sta giocando una sfida mortale
La sfida con parti del mondo con le quali non siamo stati abituati a competere nel passato
Non abbiamo ancora nella nostra mente nella nostra mentalità nel nostro linguaggio l'idea che il mondo sia diviso come lo era qualche anno fa il primo mondo cioè noi
Il mondo occidentale cioè l'Europa occidentale gli Stati Uniti al Giappone il primo mondo il mondo occidentale il mondo del G7
Il mondo dei paesi più sviluppati il secondo mondo che era il mondo che gravitava attorno alla alla l'Europa dell'Est e all'Unione Sovietica e poi c'era il terzo mondo il mondo in via di sviluppo si diceva eufemisticamente
Oggi noi sappiamo che questa divisione non esiste più perché oltre al secondo mondo è saltato il Terzo Mondo nel tempo nel senso che il Terzo Mondo che non eravamo abituati a guardare come in fondo un tutt'uno
In via di sviluppo oggi si è drammaticamente diviso c'è una parte del terzo mondo che è sempre più povera
Che coincide sostanzialmente in gran parte con il continente africano
E c'è una parte del terzo mondo che noi forse come mentalità continuiamo a ricordare come terzo mondo come paesi in via di sviluppo che sono paesi che hanno raggiunto un livello tecnologico enorme
Che in alcuni casi batte il livello tecnologico nostro e del resto d'Europa
Che sono entrati grazie anche alle nuove tecnologie che hanno abbattuto le frontiere per cui oggi il mercato è veramente globale
I prodotti che vengono fatti in Korea
Sono prodotti che competono con i nostri
E noi sappiamo benissimo
Che l'Europa che ha un suo livello di sviluppo tecnologico una sua capacità produttiva anche con queste sociali e conquiste democratiche di cui noi siamo fieri
Ma noi sappiamo anche che quei Paesi penso per esempio al Sud-Est asiatico penso appunto citavo la Korea non a caso sono Paesi che oggi si possono permettere di unire un livello di sviluppo tecnologico pari al nostro senza quelle garanzie quei diritti
Democratici e sociali che noi consideriamo conquiste che vogliamo difendere ma che per quei Paesi non esistono o esistono di meno
E che nel momento nel quale si va sul mercato a competere per quei Paesi sono costi in meno
è naturale che lo stesso prodotto io penso anche per non andare troppo lontano
Al prodotto del cuoio per l'appunto
Che è prodotto
In Italia con il costo del lavoro che c'è in Italia con le garanzie sociali che sono nel nostro Paese nel momento nel quale quei Paesi quei Paesi del Sud-Est asiatico raggiungono un livello di sviluppo tecnologico che è pari al nostro possono permettersi di fare sul mercato mondiale Prezzi stracciati rispetto ai nostri perché non hanno libertà sindacali nei loro Paesi non hanno i costi della democrazia non hanno da pagare le ferie non hanno da pagare le pensioni non hanno da pagare
I diritti di maternità
Tutte cose che ovviamente ne consideriamo come diritti e guardiamo a quei Paesi come modelli sociali aberranti ma che consentono a quei Paesi
Di fare una concorrenza sleale evidentemente rispetto alla nostra vecchia concezione vecchia lo dico tra virgolette ma evidentemente una concezione alla quale
Siamo molto affezionati di vita comunitaria di conquiste sociali che è la concezione tipicamente europea perché non è nemmeno quella americana ma è tipicamente europea continentale
Evidentemente se noi non facciamo sì che l'Europa vada in avanti che si costruisca un'unica moneta europea forte fortissima in grado di competere con il dollaro e con lo yen
Noi non saremmo in grado di reggere questa concorrenza che sarà una concorrenza che si fa anche con questi meccanismi una concorrenza che rende quei paesi più competitivi Dinoi in prospettiva perché son paesi che non hanno che non hanno le nostre libertà economiche sociali politiche
Se noi non stiamo attenti arriveremo a un punto e dicono e non soltanto novità Alemanno Europa arriveremo a un punto in cui avremo davanti un'alternativa secca
La diminuzione del nostro benessere di vita come europei
Perché la nostra capacità produttiva Scheme era e verremo battuti in questa concorrenza oppure
Fare anche noi cercare anche noi di importare modelli sociali ed economici tipici di quei paesi o degli Stati Uniti noi dobbiamo evitare questa alternativa che è un'alternativa mortale per noi perché noi siamo affezionati
A una originalità culturale di convivenza sociale che passa attraverso le conquiste del nostro stato sociale del nostro modo di vivere
Un un un mercato produttivo al quale siamo
Affezionati però questo riusciamo a farlo riusciamo a evitare questa alternativa mortale solo se gli europei si mettono insieme
Fanno un'unica moneta fanno un unico mercato unico grande mercato europeo se non riusciamo a fare questo non riusciamo a essere
Traino allo sviluppo del nostro continente riusciamo a far sì che finisca questa idea dell'Europa come il vecchio continente
O il continente dei vecchi Rispetto altre parti del mondo che invece sono il futuro lo sviluppo ma guardiamo all'Europa come il futuro se noi faremo la moneta unica europea già oggi
Le persone
Gli analisti più attenti sono pronti a scommettere che la moneta unica europea l'euro
Sarà l'avvenimento di questo decennio l'avvenimento che sconvolgerà
Le relazioni internazionali già oggi le previsioni di alcuni sono che l'euro riuscirà a essere punto di attrazione rispetto per esempio i mercati americani
L'euro e quindi l'Europa perché le due cose sono assolutamente in sintonia riuscirà abbattere questa concorrenza riuscirà a rendere l'Europa un modello per il futuro e non soltanto un modello da ricordare per l'archeologia per il passato
Questa è la scommessa che noi stiamo facendo e sarebbe mio bene
O meglio non mio B
è su queste grandi scommesse che si giocano gli scontri politici noi abbiamo oggi stiamo rischiando molto nel nostro Paese stiamo vivendo una sorta di assimilazione
Di omologazione di tutto sembra che tutti siamo d'accordo su tutto
E invece su questi temi sui quali si fa
Si costruisce il futuro di un Paese si conoscono si costruisce il futuro delle generazioni di un Paese noi stiamo noi abbiamo fatto una scelta
Noi dico noi il governo dell'Ulivo
Il Partito popolare il PDS abbiamo fatto una scelta la scelta di credere in questo modello di sviluppo di credere che questo è il modello che ci può consentire di mantenere le nostre conquiste sociali
Di mantenere i principi del nostro stato sociale e di crescere di far crescere i livelli di benessere nostri e del resto d'Europa sappiamo che per fare questo per arrivare a questi obiettivi
Bisogna fare una grande scelta politica la scelta politica è la costruzione
Dell'Euro e l'unificazione europea
Noi abbiamo deciso
Di impostare tutto questo anno di governo e i prossimi e io mi auguro siano altri quattro anni di governo
Per raggiungere questo obiettivo il Governo Prodi addirittura il presidente del Consiglio ha detto se non raggiungiamo questo obiettivo mi dimetto
E l'unico Presidente del Consiglio nella storia repubblicana che allegato la sua storia politica la sua vicenda politica al raggiungimento di un punto di programma individuando quel punto di programma fondamentale
Per il Paese per le future generazioni noi oggi siamo abbiamo superato la metà strada di questo cammino
Grazie a degli sforzi enormi sforzi che voglio dire
All'onorevole Rivolta
Sono comunque utile al Paese perché aver ridotto e dimezzato il deficit pubblico è uno sforzo comunque utile importante per il Paese utile per le nuove generazioni avere eliminato
Il problema dell'inflazione aver abbassato i tassi di interesse cioè essere in condizioni oggi di andare a di accedere al credito per gli imprenditori per i privati a condizioni che sono la metà delle condizioni che erano due anni fa tre anni fa credo che questo siano comunque dei risultati enormi grandiosi
Che fino adesso sono stati ottenuti quando sappiamo che questo non basta questo è il punto
Essenziale ma l'obiettivo
La costruzione dell'Europa la costruzione dell'Euro la costruzione dell'Europa monetaria e dell'Europa politica su questo il Governo Prodi il sottosegretario Fassino hanno
Fino a oggi caratterizzato la politica italiana in un modo molto molto all'avanguardia questi sono gli obiettivi prioritari io credo noi dobbiamo essere almeno io sono fiero
Che il governo dell'Ulivo abbia deciso anche quando questo era impopolare controcorrente di individuare un obiettivo dicendo questo obiettivo importante per noi ed è importante per il nostro futuro è importante per il futuro dei nostri figli che noi eliminiamo riduciamo il problema del debito
E su questa strada gli obiettivi sono chiari alcuni risultati sono già sotto gli occhi di tutti io son convinto che se continuiamo su questa strada forse potremmo dare anche
A tutti i nostri concittadini ai concittadini
Ai tanti concittadini io penso dovute ai miei coetanei che hanno di problemi della disoccupazione come il problema principale che si trova davanti
Una generazione di trentenni che esce dalla scuola che esce dall'università rimane appesa
Rimane senza senso di prospettiva senza senso del futuro
Ecco io credo che questo obiettivo sia stato un obiettivo fondamentale l'obiettivo sul quale lo dobbiamo ancora fare della strada l'importante è che l'obiettivo sia chiaro che se anche gli strumenti con i quali si cercherà di portarlo fino in fondo
Grazie il folle da questo primo giro
E il secondo intende sì giustamente senta giustamente accenni belli sostanziosi euro ottimisti io però devo fare un pochino anche l'avvocato del diavolo
Noto qui visto che sacrifici e tagli
E spesso da lavoro lavoratori pensionati il comune cittadino ha sentito da governi prima tecnici poi di centro destra poi di centro sinistra sentito appunto giustificare questi tagli pesanti dice a tutti i livelli
A livelli di salario a livelli di servizi sanitari servizi sociali ha sentito appunto giustificare questi tagli nella costruzione dell'Europa
L'impressione quindi per l'italiano e che finora effettivamente l'Europa ha chiesto tanto
Ha chiesto tanto e oggi addirittura con la dicitura euro tasse proprio palese cosa chiede l'Europa
Oltre a tutti quei vari tagli che taglietti
A cui ormai siamo abituati
Bene
La domanda è cosa darà questa Europa
Il politico e forse anche più in grado di immaginare scenari successivi
Cosa darà se ce la faremo perché quando leggiamo che perfino la Germania
Non sarebbe in grado di rientrare
O comunque rischia di non rientrare nei parametri di Maastricht quando vediamo quanto sia influente e potente la forza della banca tedesca la forza dei dei poteri forti dell'Europa così forse anche percepiti come qualcosa di incontrollabile anche da parte della democrazia
Perché rispondano anche altre logiche logiche puramente economiche di profitto oggi con con una somma come dire con un'economia globale dove l'investitore XE
E tutto va avanti per società per azioni e quindi poi si parcellizzare anche decisione alla fine non si sa più nemmeno chi è che decide perché tutto viene deciso sulla base di un investitore x no quindi e anche difficile capire da dove nascono le responsabilità e se la democrazia veramente possa controllare questo flusso
Ecco quindi ora questa Europa che chiesto tanto cosa darà
E se ce la faremo se ci arriveremo a vedere se ci darà qualcosa
Questa la domanda della seconda tornata
Va bene io intanto parto da
Ma questi benedetti parametri rimasti di cui tutti parlano e che spesso non si sa cosa sono
Allora quando si dice i i parametri maschio di che cosa si parla perché vediamo
Parametri master significano queste se si vuole realizzare la moneta dunque
Da molti anni è in essere un processo di unificazione del mercato europeo
Il completamento di questo processo di unificazione del mercato europeo avviene
Avverrà con la moneta unica cioè quando tutti gli acquisti e gli scambi avvengono con un'unica nuova moneta unica merce di scambio cioè non avendo più ciascuno la propria moneta paura per tutta Europa
Perché questo si possa realizzare occorre però che le economie dei Paesi che adottano un unico strumento di scambio siano convergenti siano affini
Siano analoghe nelle condizioni obiettive perché se non sono analoghe il rischio è che si usi una moneta che nei diversi Paesi rischia di valere in modo diverso
Se si usa unica moneta bisogna che valga la stessa cosa in tutto il Paese i può valere la stessa cosa in tutti i Paesi se le condizioni economiche dei Paesi che la dotano sono più o meno le stesse questo significa politica di convergenza
E questa politica di convergenza è stato deciso
Sì deve realizzare realizzando cinque parametri cinque obiettivi primo
Primo obiettivo è che intanto adottato la moneta unica coloro che già sono nel sistema monetario europeo quello che comunemente viene chiamato SME Sistema monetario europeo che il meccanismo che regola attualmente
La politica dei cambi tra le monete dei diversi Paesi
L'Italia fa parte è entrata dal dicembre modo dicembre novantasei nello SME e quindi a questa condizione ha ottemperato
Secondo parametro
Che il tasso di inflazione
Sia delle diverse monete il ricco nell'economia dei diversi Paesi che adottano la stessa moneta sia molto vicino
E non superi una certa fascia e non sia superiore
Al due per cento se ricordo bene
Dei tre Paesi della media dei tre Paesi più virtuosi
L'Italia era un Paese che aveva fino a
Un anno un anno e mezzo fa media percentuale di inflazione che erano mediamente
Superiori al cinque per cento
Oggi gli italiani inflazione che intorno all'una e mezzo uno e sei uno e sette per sei
Quindi a
Realizzato un secondo obiettivo che sta dentro i parametri
Terzo parametro
Che il deficit di bilancio di ogni anno dello Stato non sia superiore al tre per cento del prodotto interno lordo il prodotto interno lordo espressione che spesso si sente usare che nessuno sa cosa vuol dire
La quantità di ricchezza che è un Paese con il lavoro di tutti i suoi cittadini produce in un anno
Questo è il prodotto interno lordo il prodotto che tutte insieme produciamo lordo perché è quello che produciamo al netto poi di tutto quello che si spende senza cantare tutto compreso un po'quello che si spende
Allora
Bisogna che il deficit del bilancio non sia superiore al tre per cento
Un anno fa l'Italia aveva un deficit di bilancio che era del sei virgola otto per cento dei se ricordo male ci stiamo avvicinando al tre sulla base dei delle tendenze nel mille novecentonovantasette noi finiremo l'anno con il tre per cento
Terzo parametro che abbiamo
Realizza
Quarto parametro bisogna che il debito pubblico il deficit e il deficit di un anno il debito pubblico è è l'indebitamento di uno Stato complessi
Obiettivo oggi il debito pubblico è intorno al cento e cento i disservizi centodiciassette più o meno
Del del prodotto interno lordo anche altri Paesi non solo nel sessanta per cento e anzi questo è un parametro che nel trattato
Si dice andrà interpretato tendenzialmente cosa vuol dire tendenzialmente vuol dire che non è tanto importante se sei o non sei al sessanta
Ma se negli ultimi anni quale che sia la cifra del debito eh progressivamente diminuita cioè c'è una tendenza alla sua riduzione
E l'Italia in questi anni ha una tendenza a riduzione del debito
Quinto parametro che i tassi d'inflazione i tassi di interesse sui titoli siano anch'essi come il tasso di inflazione molto vicini
E siano differenziale sia mi pare non supera il tre l'uno e cinque
Superiore al no non superiore all'uno e cinque per cento rispetto alla media dei tassi dei tre Paesi anche qui più virtuose in Italia c'è stata in questi ultimi a hanno una progressiva politica di riduzione dei tassi di interesse connesso al fatto che c'era una bassa inflazione e noi ci stiamo avvicinando siamo già oggi dentro una differenziale di tassi compatibile
Quindi l'Italia questi sono i cinque parametri solo quelli più giusti sono quelli non più giusti è discutibile perché non voglio sapere questa discussione che gli economisti fanno resta il fatto che avendo stabilito che la moneta unica si fa tra i Paesi che realizzano una politica di convergenza intorno a queste cinque questa variabili Estée cinque caratteristiche l'Italia ne ha già realizzate quattro su cinque e la quinta è comunque interpretata tendenzialmente e non è la cifra fissa
Un anno fa non era così
Se io posso dire lo dico poi non sono mai particolarmente preso da da da manie trionfalistica anzi sono in genere prudente e moderato
Io credo che uno dei risultati che questo governo può vantare
E che un anno fa noi eravamo sicuramente fuori dalla moneta unica un anno dopo siamo quasi sicuri di esserci non siamo Scola sicurissimi di esserci ma la situazione che vada da così accusi
Perché un anno fa non eravamo nello SME e ci siamo rientrati un anno fa il deficit era al sei virgola otto per cento e siamo in prossimità del tre un anno fa il tasso di inflazione era superiore al cinque per cento e siamo all'una e mezzo un anno fa
I tassi di interesse erano superiore al sei per cento e oggi sono
Sensibilmente in diminuzione
E il debito pubblico è tendenzialmente deminutio
Quindi
Quando si dice a ma l'Europa ci costa
Badate io dico tutta questa cosa qui non l'abbiamo fatto per l'Europa l'abbiamo fatto per l'Italia perché rendere forte all'economia italiana significa prima di tutto garantire i redditi
E le condizioni di vita di lavoro dei nostri cittadini
Quando il tasso di inflazione e all'uno virgola cinque per cento badate che questa è la più grande politica di tutela del potere reale d'acquisto dei salari e degli stipendi e delle pensioni e dei risparmi
Perché abbiamo imparato tutti nonostante le che l'inflazione la tassa più iniqua quando l'inflazione alta chi la paga di più è chiaro debito più basso
Se c'è un modo per tutelare il potere reale d'acquisto dei redditi in primo luogo dei redditi più bassi e fare una politica di bassa inflazione oggi l'Italia a più bassa inflazione negli ultimi trent'anni
Non è poco non è poco
E quindi io penso che noi abbiamo già realizzato come ha detto Letta un primo grande passo un pezzo di strada poi dobbiamo consolidare tutto questo guai a dormire sugli allori guai a dire che ce l'abbiamo già fatta però ce la possiamo fare tutto questo dimostra che ce la possiamo fare
Badate poi ci sono alcune altre cifre che io dico perché è bene conoscere
Che non solo nei parametri Martin ma non sono meno importanti
L'Italia oggi in Europa tra i quindici Paesi dell'Unione europea la più alta quota di risparmio bancario pro capite
Il doppio del risparmio bancario pro capite della Germania
Da sempre ma questo significa che l'economia è forte perché risparmiare liquidità depositata è un parametro che vuol dire che la la quella forza della lira è fondata su qualche cosa
L'Italia ha avuto negli ultimi cinque anni il più alto tasso di incremento della produttività azienda
Su scala mondiale terzo dopo Giappone e Corea non è cosa di cui sono età e non Parma impressionante
Si inizia qualche cosa per la sanità dell'apparato produttivo
L'Italia non ha pressoché debito estero ma abbiamo un grande debito pubblico i titoli di Stato un enorme debito che siamo noi che siamo debitori noi stessi grazie a Dio non abbiamo debito estero
Che è importantissimo per la forza di un Paese
E per la sua autonomia la sua indipendenza economica in primo luogo
Io ricordo queste cose perché se non sono sostitutive dei cinque parametri ma sono altre cifre che dimostrano che la condizione economica al Paese una condizione forte e che quella lì era così stabile
è qualche cosa di non effimero io vorrei ricordare qui una cosa perché poi ci dimentichiamo sempre tutto dopo ventiquattro ore viviamo nella società che mangia le informazioni e le notizie le impressioni e le emozioni ventiquattro quando noi siamo rientrati nello SME
Il sei dicembre
C'è stata per ventiquattro ore uno psicodramma collettivo alimentato dei giornali sul fatto che la lira entrava a novecentonovanta lire rispetto al marco anziché a mille giusto
E sembrava che noi spendessimo l'altro ieri la lira è stata quotata novecentosettantasei sul marco altro che nove novanta
A dimostrazione del fatto che l'economia italiana è ha una solidità
Vera e che la politica economica abbiamo fatto ha prodotto dei risultati ha irrobustito l'economia del Paese
E queste cifre sono lì
Tant'è vero che oggi
Chi dava per scontato un anno fa che Lippi la lira non sarebbe stata né un l'euro deve prendere atto che la lira probabilmente dell'euro ci sarà e io questo dicono che l'abbiamo fatto per la Madonna
Non l'abbiamo fatto per Bruxelles non l'abbiamo fatto per un'Europa metafisica che nessuno sa che cosa
L'abbiamo fatto il provino per il nostro Paese perché un Paese più forte con l'economia più forte che sta in Europa in modo più forte e il modo per tutelare i redditi dei cittadini italiani i risparmi dei cittadini italiani il lavoro dei cittadini italiani l'economia di questo Paese
E quindi quando uno dice cosa ci costa stare in Europa no io dico cosa ci costa stare fuori dall'euro
E stare dentro ha significato fare una politica che oggi rende l'economia di questo Paese più robusta di quanto non lo fosse un anno fa ed è qualcosa che è servita a questo
Quindi questa la prima questione che bisogna che si esplicita e chiara
Naturalmente poi c'è
Tutto questo va inserito letta ha fatto delle cose che io condivido rieletta siamo d'accordo da sulle queste questioni non solo queste da molti anni
Ha fatto negoziazione molto giuste sul fatto che noi poi oggi siamo chiamati a fare la sfida ha ha ha come dire a delle sfide
In un mondo che uso una parola che anche questo quante volte ormai si legge sui giornali o si ascolta la televisione si globalizzata grava una delle grandi parole che si usa e globalizzazione globalizzazione la significa
Che il mondo sempre più unico che il mondo sempre più interdipendente che il mercato sempre più unico
Che i fattori competitivi vanno sempre misurati più su scala mondiale che il tuo problema non ebbe anche solo più competere in Europa mai competere
Nel mondo in un mondo che sempre più unico
In un mondo che vede le imprese italiane stare in Europa stare a Singapore stare in America Latina stare nell'Est europeo stare in Korea e vede le imprese coreane stare qui giapponesi stai cioè in un mondo che è sempre più
Interpellato e e globale appunto globalizzazione significa questo devi fare i conti con
La globalizzazione con una competizione che ti fa fare i conti con il mondo
Ecco questa globalizzazione pone delle sfide ma non a senso unico
Letta ha detto ha fatto né della riflessione che da cui io a cui voglio agganciarmi poi finisco
Ha detto no e oggi siamo chiamati a globale a fare i conti spesso con
La competizione che ci viene dall'Estremo Oriente
Dove il costo del lavoro più basso non ci sono i diritti
Ci sono condizioni di miglior favore queste imprese sono assai più competitive per queste ragioni rispetto hanno
Questo è vero
Ma non è neanche questo è un dato statico permanente perché la globalizzazione obbliga tutti a fare i conti con tutte le caratteristiche della globalizzazione e allora cosa significa
Che il mercato globale obbliga l'Europa che tradizionalmente è il luogo dove sono stati sviluppati maggiormente i diritti sociali
A porsi il problema di come difendere i diritti sociali e a introiettare
La caratteristica fondamentale per esempio del modello sociale asiatico che è la flessibilità gli asiatici hanno il problema contrario un modello sociale caratterizzato la flessibilità a si deve però però porre il problema di come introiettato i diritti
Guardate cosa è successo in Korea è significativo quello che è successo in Corea la Corea era un Paese sottosviluppato estimo vent'anni fa
Con una politica di bassi salari di assenza di diritti di sfruttamento useremo questa usiamo questa parola brutto la Corea diventata una potenza industriale grandissima
Ma nel momento in cui è diventata una potenza industriale grandissimo il diventare un Paese sviluppato ha cominciato a far crescere anche una coscienza di sé né i lavoratori
E oggi i lavoratori coreani che dieci o quindici anni fa accettavano di lavorare senza diritti cominciano a porre il problema dei diritti
Cioè la globalizzazione
Come dire contamina anche i sistemi il sistema sociale culturale europeo
Che tradizionalmente incardinato sui diritti è chiamato a fare i conti con il tema della flessibilità
Il sistema sociale asiatico che tradizionalmente il sistema sociale della flessibilità della negazione di diritti oggi è chiamato a fare i conti con i fiori
E il modello sociale globale che tra avremo tradizione a vent'anni non è né quello europeo che ha vinto tutto al mondo né quello asiatico che ha venduto al mondo sarà ancora una terza cosa che deriva dalla contaminazione dei sistemi
Quindi noi siamo di fronte come dire davvero un orizzonte del tutto del tutto nuovo
E ecco perché è così complicato veniamo una cosa di casa nostra cosa c'entra tutto questo mio elucubrazione ecco perché così complicato per esempio la riforma delle pensioni o la riforma della sanità in Italia o la riforma dello Stato sociale
Perché la riforma che dobbiamo fare non è soltanto chiamata a riorganizzare l'utilizzo delle risorse nel nostro Paese come se noi fossimo un'isola staccata dal resto del mondo
Mario organizzare lo Stato la spesa pubblica i servizi in un mondo che è globale
E che come dire esso spesso al problema di riorganizzare in tutti i Paesi i sistemi sociali i sistemi dei diritti l'organizzazione dei servizi
E dobbiamo fare i conti con tutto questo
Quindi allora
Io e finisco penso che l'integrazione europea ci consegna sostanzialmente due grandi temi
L'integrazione europea una gigantesca opportunità
Guardate
Io non sto ormai diamo tutti in vacanza dappertutto
Credo che ci sia qui della gente che è andata in Spagna o in Portogallo ancor di più in vacanza in questi anni
Andate in Portogallo oggi il Portogallo quando entrò nell'Unione Europea ONU si liberò del fascismo settantaquattro e poi entrò nell'Unione Europea ottantacinque
Era un Paese che era sostanzialmente un trentennio di arretratezza economica politica culturale sociale rispetto agli altri Paesi europei
Andateci oggi è un Paese che non è molto lontano dagli standard dell'Italia
Senza l'essere parte del processo di integrazione europea non avrebbe fatto questo salto
E se i Paesi dell'Est spremono così fortemente per entrare esattamente per la stessa ragione
L'integrazione europea è un gigantesco una gigantesco opportunità di modernizzazione di salto in avanti di crescita
Naturalmente nella crescita nel salto in avanti se anche il cambiamento questa è l'altra grande sfida che ci pone il problema dell'integrazione tanto più in una fase di globalizzazione
Non si sta nell'integrazione se
L'ho semplicemente uguale a se stessi
Si sta nel processo d'integrazione anche mettendosi in discussione e cambiando delle cose il salto ti obbliga a riorganizzare
A riorganizzare su scala europea riorganizzare tenendo conto di una scala globale e quindi queste sono le due grandi questioni che ci consegna l'Europa è una grande opportunità di crescita è una grande sfida di cambiamento
E io penso che noi dobbiamo conce per queste o
Riprendo un tema che avevo già provato rilevare che va ripreso letta per questo allora per esempio noi insistiamo molto dicono i Dico l'Ulivo in questo caso
Spero che Forza Italia sia d'accordo anzi sarei lieto e fosse d'accordo
Per questo insistiamo sul fatto che l'Unione Europea ha bisogno anche di una forte dimensione politica di una forte dimensione istituzionale non basta che l'Unione Europea sia una moneta
Il pure importantissima non basta che non europea sia un mercato pure importantissimo una moneta un mercato l'uso di un governo abito di un potere politico ho bisogno di chi decide e decide quali sono le priorità quali sono gli interessi che si terranno quali sono i diritti che si afferma come si riorganizza una società europea
Proprio perché quelle sono le sfide che abbiamo di fronte
E io penso che questo sia quello che abbiamo di fronte a noi allora davvero io penso che non ci sia ad avere paura dell'Europa c'è solo da avere paura
Dello di un istinto di autoconservazione
Con istituti autoconservazione non si vada da nessuna parte è solo come dire misurandosi con l'innovazione che si vince e si vincono le spine ai problemi che ogni giorno noi abbiamo di fronte
Grazie Fassino rivolta
E non so perché Fassino se la prende con chi ha paura dell'Europa non so se tra il pubblico c'è qualcuno che ha paura dell'Europa
Ecco io spero che nessuno abbia paura dell'Europa che tutti sappiano come è stato detto che l'Europa che ci piaccia o che non ci piace non possiamo perderlo
Ma vediamo dunque
Dunque che purtroppo e dobbiamo dircelo con franchezza
Quando il bambino vuole imitare il Papa a fare qualche cosa
Riuscirà forse a fare qualche cosa di simile ma non riuscirà mai a fare come il Papa almeno fino a quando non cresce e ci vuole del tempo per crescere
Alcune gran parte delle cose che adesso ha detto Fassino una parte un po'meno di quelle che ha detto prima letta sono cose che Forza Italia dice da quattro anni
Che se vi ricordate ricordate solo i comizi elettorali ricordate quello che diceva Berlusconi o a molti ministri del suo governo in modo particolare Martino Tremonti sulla necessità per il nostro Paese allora non si parlava ancora della necessità per l'Europa ma sulla necessità per il nostro Paese di ridurre il deficit dello Stato di ridurre il debito pubblico
Di diventare o tornare a essere fortemente competitivi davanti ai nostri nuovi antagonisti per esempio del Sud-Est asiatico
Lo dicevamo quattro anni fa
Quattro anni fa durante il governo Berlusconi Berlusconi disse anche purtroppo
Non ci saranno nel due mila e cinque i soldi per pagare le pensioni anche a chi ne ha diritto
Bisogna riformare il sistema pensionistico perché altrimenti non ci saranno i soldi lo presero per matto fecero girare la voce falsa
Che voleva togliere le pensioni ai pensionati qualche pensionato in buona fede ci credete perché ci furono le forze politiche interessate non certo di Forza Italia o del Polo che misero in giro delle menzogne
Non fu consentito al governo Berlusconi di ne di fare la riforma delle pensioni ne di ridurre il debito pubblico di ridurre il deficit pubblico di dare elasticità al mercato del lavoro non fu consentito perché
Il PDS
Il Partito Popolare
Altre forze politiche lo stesso Dini
A un certo punto trovarono che non andava fatto se ricordate questo era quattro anni fa fossero troppo lontano ma se ricordate un anno fa qui c'è stata la campagna elettorale come c'è stata in tutto il resto d'Italia
Allora cercate di ricordarvi che cosa vi dicevano i candidati alle elezioni politiche nazionali del Polo e dell'Ulivo
Queste cose che ha detto adesso così non sono esattamente quello che dicevano i candidati del Polo noi andremo al governo e faremo quelle cose
E invece i candidati dell'Ulivo dicevano noi difenderemo lo stato sociale non è vero che ci sono questi buchi non è vero che c'è questo disastro
Io sono contento che abbiano cambiato idea perché a me interessa che noi nella nostra società vivendo assieme facciamo le cose giuste purtroppo come vi dicevo prima non è abbastanza cambiare idea non è abbastanza voler imitare il Papa
O il maestro
Occorre un po'di tempo con imparare
E allora vediamo le cose concrete
I dati che ha detto Fassino sono veri e è giusto che siano dati
Che siano stati ottenuti non tanto per l'Europa ma innanzitutto per noi perché eravamo obbligati non l'abbia sempre detto quindi non c'è bisogno di convincere noi ripeto sono contento che si siano convinti anche coloro che prima dicevano che non era vero
Il problema è
Che bisognava e bisogna arrivare a questi dati
Cioè curare il malato senza ammazzarlo
E allora quando Martino era il nostro ministro degli Esteri
Certo e organizzò un incontro che si svolse poi a Messina tra i ministri degli Esteri di tutti i Paesi quando però Martino non c'era più e ci andò
Susanna Agnelli per conto del governo Dini
Cerco di fare quell'incontro Messina proprio finché si riflettesse tutti assieme in Europa sui parametri di Maastricht
Perché Martino diceva già allora che non era quello il modo per avere un Europa sana unità viva
Quello era un modo e intanto non si sarebbe ottenuto ma se si fosse ottenuto portava molti paesi dell'Europa essere morti ed è quello che al di là dell'ottimismo
Degli ultimi dati che ha citato Fassino adesso ne vediamo l'altra faccia di quei dati al di là dell'ottimismo mi fa avere una grande paura
Ma venendo io dal mondo del lavoro non sono un politico di professione credo che come molti di voi che lavorano la paura la posso constatare nell'attività del lavoro
Giorno dopo giorno e non dimentichiamoci una cosa che la Toscana così come la maggior parte delle altre regioni del centro e del nord Italia non sono le più disastrate in questo momento ma arriviamo al dunque
Dice Fassino un anno fa nessuno avrebbe giurato che l'Italia avrebbe raggiunto i parametri di Maastricht
Certamente ma io ve l'ho detto prima ancora oggi vi dico l'Italia no raggiunge i parametri di Maastricht ma l'Italia entrerà nell'euro e l'euro probabilmente si farà e sapete perché
Perché i parametri di Maastricht sono modificati verrà detto non verrà detto non si sa
Il problema vero è che se uno vuole saltare come volete farmi fare il salto in alto possiamo fare una scommessa qualcuno dirà non salti fino a un metro e ottanta
Ma io dico salterò fino a un metro e ottanta
Io so di non saltare fino metro tanta però se abbasso la stecca e la porto un metro e cinquanta e continuo dire questo è un metro ottanta allora io salto a un metro e ottanta
Basta spostare la stecca ed è quello che stanno facendo i Paesi europei come vi dicevo prima c'è una grande presa in giro
I Paesi europei stanno accordandosi e la cosa probabilmente diventerà ufficiale
Può darsi anche che non lo diventi stanno accordandosi
Di modificare le interpretazioni o i parametri stessi rimaste
Così entreremo in masse per fortuna
Perché a questo punto qui concordo pienamente non possiamo più permettere che si faccia l'euro senza che ci sia anche l'Italia e non possiamo più permettere nemmeno oggi purtroppo che non si faccia lego bisogna farlo facciamo almeno finta
Perché altrimenti le conseguenze lungo andare a vedere ma sarebbero gravi
Arriviamo ai dati dell'Italia dell'economia italiana quando dicevo
Che erano i parametri Ligeri dati erano obiettivi da raggiungere ma erano obiettivi da raggiungere
Cercando nello stesso tempo di vitalizzare il Paese e faccio una spiegazione che spero sia più semplice possibile
La manovra finanziaria di questo governo più o meno non si capisce bene perché vi assicuro che non si capisce bene nemmeno da parlamentare ma è all'incirca si stima
Almeno teoricamente di cento mila miliardi
Cento mila miliardi vuol dire che c'è una grande siringa che tira fuori dal mercato italiano dà i soldi che girano sul mercato cento mila miliardi
Ho ritira fuori come tagli alle spese o ritira fuori come tasse in più abbiamo visto che i tasse ci sono i tagli alle spese e probabilmente anche non siamo ancora sicuri però tira fuori cento mila miliardi
Se si tirano fuori succhiando dal mercato cento mila miliardi significa che ci sono cento mila miliardi in meno che girano nei nostri portafogli
Sono cento mila miliardi in meno che vengono utilizzati per acquistare dei beni e dei prodotti di consumo
Durevoli semi durevoli di consumo immediato
è evidente che essendoci meno soldi in circolazione meno gente che compra meno gente che produce perché l'onorevole Fassino dimenticato di dire un altro dato
Il la produzione industriale italiana è in progressivo calo cioè le industrie mediamente in Italia producono meno dell'anno precedente
E si presume che l'anno prossimo produrranno ancora meno
Dicevo cento mila miliardi meno significa che si compra di meno abbiamo meno soldi nel portafoglio
Sì abbiamo se prima avevamo cento mila lire cinquanta mila le risparmiavamo cinquanta mila le spendevamo
Adesso avendoci portato via i soldi o perché abbiamo guadagnato di meno o perché vi ha dovuto pagare più tasse invece di cento mila ne teniamo ottanta mila parlo in termini reali
Bene
Cinquanta mila o quarantacinque mila cerchiamo ancora di risparmiarle anche perché il futuro non è così chiaro non lo vediamo così sereno non sappiamo è un punto di domanda ma quello che avanza non è che lo spendiamo tutto
Ma anche sullo spendessimo tutto è sicuramente meno di prima ovvio
Che cala l'inflazione ovvio
Ma non è un buon segno visto da questo punto di vista siamo tutti contenti che cali l'inflazione era anche l'obiettivo che io avrei detto bisogna puntare ottenerlo
Ma ha un senso far calare l'inflazione e tirare via i soldi dal mercato se nel frattempo il Governo chi comanda chiunque sia
Decida qualche cosa per far sì che ci siano altri stimoli a ricreare il mondo del lavoro
E se non subito immediatamente nel futuro ci siano le premesse per poter far sì che ripartano le produzioni
Se non riparte la produzione se non si incoraggia le aziende a rimanere in Italia e a investire in Italia è inutile anche che diminuiscano i tassi di interesse bancari
Se qualcuno di voi
Ha avuto a che fare personalmente o tramite conoscenti con qualche l'imprenditore o qualche dirigente di azienda che deve andare a prendere i soldi in banca va a prendere i soldi in banca a prestito
Li va a prendere e con meno costa denaro più contento e più aumentar la possibilità che Luís prenda il denaro quindi metta il motore dell'economia ma c'è una condizione
Io comunque va a prendere i soldi in banca sapendo che deve restituirli deve avere almeno la speranza ben fondata di poterli mettere a frutto e che quei soldi a luglio ritornino con un dovuto guadagno perché alla banca dovrà restituirli con gli interessi pochi o tanti che siano se non c'è la speranza che investendo quei soldi arriva un guadagno anche se la banca vita interessi zero
Interessi zero non andate a prenderli perché se voi pensate se io li investo li perdo come fate a restituirle siamo mica dei masochisti
è ovvio che io vado a prenderli in banca e cerco di pagarli giustamente il meno possibile sono contento che adesso costino poco ma vado a prenderli in banca solo se ho la speranza che in qualche modo in un modo o in un altro mi tornino maggiorati
Altrimenti vi ripeto il tasso d'interesse che io pago la banca sia il sette per cento il cinque per cento l'uno per cento lo zero per cento non mi cambia nulla
E allora quello che non ha imparato questo governo ma c'è sempre tempo come devo dire anni anche qui penso delle vostre zone molta gente era comunista oggi non lo è più perché almeno la maggior parte di coloro che erano comunisti oggi non si dichiarano dei comunisti dicono di essere liberaldemocratici io sono contento
Io casualmente sono sempre stato liberaldemocratico anche quando voi eravate comunisti ma io sono contento che voi siate diventati liberal democratici vi chiedo solo una cortesia la chiedo ai colleghi non tanto voi
Non venite a insegnare a me che ero liberaldemocratico anche prima
Cosa vuol dire essere liberaldemocratico che cosa sia il libero mercato io lo sapevo che prima
Datemi le vostre osservazioni vostri suggerimenti datemi i vostri consigli sono sempre ben accolti nel rapporto dialettico ma non pensate di insegnante lo voi avete cambiato idea da poco sono contento perché è giusto che sia così abbiamo visto abbiamo constatato che bisognava farlo
Però non abbiate l'arroganza e lo dico sempre non tanto non certo i colleghi qui presenti che sono persone gentili lo vediamo e anche persone capaci e competenti ma nel caso specifico l'elezione di libero mercato be'forse qualcosa di più da dirvi c'ero io
Poi ne parliamo evidentemente
Abbiamo quasi a finire il valore lira marco
è vero che la lira oggi è più forte sul marco e anche questo è una cosa che mi fa piacere ma guardiamo anche le altre gli altri aspetti perché è più forte sul marco non è perché l'economia italiana è diventata più forte di quella tedesca se qualcuno vi dicesse questo mente oppure poco informato
Il motivo per cui la lira oggi tiene bene sul Mar quelle più forte sul marco
Perché la lira è legata al dollaro e il dollaro e forte sul marco perché l'economia americana non può all'italiana purtroppo
è molto più forte di quella tedesca e parquet l'economia americana è più forte di quella tedesca
Perché loro hanno il loro modo di libero mercato che non è quello europeo e non ci interessa importare in Europa tale e quale ma il loro modo che ha un'elasticità
Quattro volte più forte della nostra e che gli consente quando c'è una crisi e quando la crisi sta cominciando finire di portare a profitto molto più velocemente di quello che possiamo fare noi europei
Ma il loro modello non è quello che ci interessa
Ma non è nemmeno quello del Sud-Est asiatico che si interessa di modello e ha detto bene Fassino non dobbiamo avere paura del Sud-Est asiatico perché ha citato un esempio ve ne cito un altro la Corea un altro e Giappone
Quando questi Paesi arrivano a partendo da una situazione culturalmente molto diverso dalla nostra in cui quello che per noi sono dei diritti
Da loro neanche sono pensati quando partono da questo e arrivano a sviluppare un certo grado di benessere economico nasce naturalmente nella società anche il problema dei diritti
Bene
La Corea oggi ci fa molto meno paura di quello che si faceva sei sette otto anni fa
Il Giappone ci fa molto meno paura di quello che ci faceva sei sette otto anni fa ma non crediate che questo di per sé basti a salvare l'Europa perché è vero che c'è letta una sfida
Tra l'Europa e i Paesi del Terzo Mondo
E questa sfida non deve essere risolta facendo che noi ci mettiamo copiare non abbiamo su queste cose c'è altro da imparare e poi sappiamo lo diceva anche Fassino saranno loro accoppiare una parte del nostro meccanismo
Ma quello che noi dobbiamo fare e qualche Paese europeo ha già cominciato a farlo
E l'ha fatto in maniera sana in maniera pulita d'accordo con le forze sociali è quello di capire che purtroppo le risorse sono limitate
C'è chi vuole giustamente per suo diritto a vedere le nostre risorse quelle del lavoro per esempio
E noi dobbiamo riorganizzarci su certe cose diversamente per poter mantenerci il diritto di usarci Novi le nostre risorse per essere più concreto e uscire
Dalla della cosa anche Fassino detto dobbiamo dare questa è la giusta risposta elasticità al mercato del lavoro
Dobbiamo dare una diversa interpretazione di alcune delle spese sociali di previdenza per esempio che abbiamo avuto finora attenti bene
Per farsi nonché sia distrutto lo stato sociale per mantenere lo stato sociale quello giusto ma per distruggere lo Stato assistenziale
Perché quello che oggi viene chiamato Stato sociale e vi faccio solo due esempi anche quello apriamo gli occhi spesso non sente ma spesso è una presa in giro perché guardiamo gli ospedali oggi in teoria la sanità è garantita a tutti
Mi fa piacere
Andiamo a vedere nei fatti noi sappiamo che quando uno va in un ospedale
E magari anche qualche cosa di urgente molto spesso gli si dice torna tra due mesi tornata tre mesi
E allora lì si vede che cos'è questo stato sociale chi ha i soldi
Non se ne fa un problema vada un privato glielo fanno subito oppure paga privatamente glielo fanno subito
Chi non ha i soldi cioè quello che deve essere tutelato da un vero Stato sociale oggi aspetta i due o tre mesi
Sperando che non abbia niente di grave e che non muoia prima
Letta
Ma io cercherò di
Visto che il dibattito Erbezzo interessante almeno mi auguro che per quello si è visto che c'è un po'di sana dialettica
Cerco di rimanere sullo stesso
Sullo stesso tono sullo stesso livello voglio dire che poi
In questo momento stiamo parlando di cose sulle quali
Uno può dire che l'economia piace poco
Che l'economia
Senza la politica è qualcosa che rischia di essere pericolosa c'era però l'economia c'ha un grandissimo pregio
Si possono fare tanti discorsi
Però poi dopo contano le cifre
Ora io vi leggerò visto che è stato fatto un paragone io vi vi leggerò le cifre
Degli indicatori economici essenziale che poi sono quelle dei parametri di Maastricht che l'Italia aveva perché siccome appunto rivolta giustamente ha criticato giustamente dal suo punto di vista l'attuale governo però
C'abbiamo un termine di paragone perché il governo Berlusconi c'è stato non è che il governo Berlusconi se stasera c'è stato sei mesi ma varie il fatto che noi ci stiamo di più credo che sia un titolo di merito nostro quarto di altro tipo
E il Governo durante il governo Berlusconi
Facciamo un paragone degli indicatori essenziali i tassi di interesse cioè il costo quanto costa il denaro
La differenza era quando c'era Berlusconi i tassi di interesse erano al dodici virgola due per cento oggi sono al sei virgola venticinque
Cioè sono dimezzati e il Governo Berlusconi non c'è stata una vita fa è stato due anni e mezzo fa
Dal dodici e due al sei e venticinque
L'inflazione era al sei per cento oggi all'uno e cinque per cento
La lira era fuori dallo SME oggi dentro lo SME
Il deficit era all'otto per cento
Del PIL oggi al tre per cento
Il marco il problema non è un tempo il marco era anche ottocento lire il problema è che quando c'era Berlusconi il marco cambiava rispetto alla lira di venti lire al giorno
Un giorno era venti lire sopra un altro giorno cresceva di altre trenta
Poi riscende vari cinque poi risaliva eccetera scusa i dati vanno detti Vannutelli provano anche spiegati perché perché così non significano non
La guida come consiglieri all'economia c'ha la fortuna di avere dati sia solo parlati francamente noi raccontarci vale l'uno con l'accertamento di tutte le cose
Replica
Allora scusate perché ho fatto questo intervento perché quando si parla di
Tassi di interesse allora i tassi di interesse dipendono dalla Banca d'Italia la quale decide di impegni intervenire sui passi di interesse
Dal mercato scusate il tasso di sconto dipende dalla data la Banca d'Italia inconsciamente sebbene non al mercato ma rivolta quella sì o no e tasso di sconto pena l'anagrafe come crede che i tassi derivino dalla prova
Allora l'interesse dipendono dal mercato e la Banca d'Italia addotta intarsi che al mercato remunera mandiamo esatte
Se fosse così non ci sarebbe stato bisogno negli ultimi mesi di fare le continue pressioni anche sui giornali sul governatore Fazio che sono state fatte dal governo e dicendo che dice è vietata governo dicevano Fassio
Devi abbassare il tasso di sconto Mezzelani abbassare le tasse era un grande differenziale allora l'inflazione e i tassi no io abituato Fassino a parlare sempre molto concretamente Murray Romano e noi raccontare ma noi ma ora ma farò mettere a verbale che la linea fatta allora dal dalla prima sin quassù guardi sconto è fissato dalla Banca d'Italia sulla base dell'andamento del mercato ci arriviamo i tassi di interesse sono quelli che accaduta del tasso di sconto fissato dalla Banca d'Italia vengono fissati dalle singole banche
La Banca d'Italia non è che lo fissa capocchia ecco fissa il tasso di sconto a secondo di alcuni parametri dell'economia e tengono conto di quali sono le prospettive di sviluppo o di non sviluppo dell'economia
Della necessità di dare ossigeno o di togliere ossigeno
Della possibilità che dando ossigeno scoppi d'inflazione oppure si riduca o a colpi di la deflazione
Questi procedimenti non possono arrivare in tempo breve come degli sconvolgimenti caotici o inspiegabili devono essere a loro modo graduali dove per graduali può essere questione di mesi può essere questione di anni
Quando Berlusconi è arrivato in sei mesi come sapete non è possibile fare a parte lasciamo sta alle condizioni in cui avete lasciato governare Berlusconi ma quando in sei mesi Berlusconi è arrivato signore
Signore il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha avuto sei mesi di tempo compreso il mese di agosto quindi cinque operativi per cercare di rimettere in pista una barca che stava fondando
Ha fatto qualcosa ma ha fatto purtroppo troppo poco ma limitatamente al tempo che aveva anche quasi fin troppo rispetto a quello che era le possibilità di una persona normale con gli ostacoli che sono stati proposti
Se Berlusconi avesse una così disaster recovery avesse avuto la possibilità di fare un'intera legislatura
Niente può portarci a pensare difficile anzi diventerebbe molto probabile che oggi dal dodici e due che si aveva allora si potrebbe essere scesi anche a quattro virgola cinque siamo invece al sei e venticinque
Siamo al sei venticinque perché nel frattempo c'è stato una gravissima crisi internazionale dal punto di vista economico
Per quanto riguarda il rapporto con il marco
In quel momento noi venivamo uscivamo da una politica folle
Dovuta allo smeriglio lui siamo dovuti uscire di corsa spendendo un sacco di soldi e poi alla decisione di rientrare che è stata presa recentemente dal gol a torto o a ragione ma ripresa recentemente dal Governo Prodi da mille e cento che era nel governo Berlusconi sia nove settanta vi devo dire che quando Berlusconi entrò in carica eravamo oltre le mille duecento lire
L'inflazione abbiamo già spiegato perché è successo
Per quanto riguarda lo SME evidentemente eravamo usciti prima che arrivasse Berlusconi è entrato Prodi e questo è vero che per quanto riguarda il deficit era uno degli obiettivi che avevamo ma sono tutte cifre queste che hanno un senso inquadrate l'una con l'altra in un sistema economico in evoluzione
Dove si deve tener certamente presente che non si può fare queste cose in sei mesi se Prodi fosse stato mandato a casa sei mesi dopo è stato nominato tutti questi risultati non esistevano affatto ma gli ho detto che il fatto che siano arrivati questi risultati sarebbe buono
Sarebbe totalmente buono perché comunque buono ma sarebbe totalmente buono
Anche tra un anno ed è quello che io temo invece che non ha tra un anno non sarà così se nel frattempo il governo Prodi avesse capito che nel libero mercato non è sufficiente bastonare il mercato dando l'ENI e tirando fuori lezioni cento mila miliardi ma occorre anche aiutare a dare la fiducia nell'investimento del mercato cioè a farlo ripartire cosa che non sta avvenendo tutto qui
Ecco ora
Visto che
Scusate
Allora
Il programma che il tempo stringe e quindi vediamo un attimino
Di concludere
Io lascerei un attimo la conclusione del ragionamento a Enrico Letta coi vorrei partire con una domanda conclusiva facendo il giro tali ormai scompaginate quindi ripartendo da rivolte venendo in giudico
Io voglio
Una parola definitiva su queste cose delle cifre perché
Poi rivolta detto se ci fosse stato Berlusconi per lo stesso tempo che c'è stato Prodi saremmo sotto è della la chiudo con una battuta la cosa da noi si dice le sembra non aveva
Quale rotte era un carretto ora la politica la politica
La la politica e in questo il concetto è essenziale questi risultati economici sono risultati economici disse voglio dire una parola voglio dire una parola non polemica i risultati economici
Questi risultati economici che sono indubbiamente dei grandi risultati economici sono dovuti sì alla determinazione
Al fatto che si è messo questi punti come obiettivo prioritario ma sono dovuti sostanzialmente a una cosa centrale
Soprattutto penso ai tassi di interesse perché sono scesi perché in un anno di governo Prodi sono calati quattro volte i tassi d'interesse durante il governo Berlusconi sono calati di mezzo punto quando Berlusconi si insediò e poi sono corri cominciati a salire perché perché tutto questo
A una condizione essenziale la condizione essenziale è la stabilità la credibilità l'aver davanti il tempo e le condizioni per riuscire a fare certe cose il problema della stabilità delle condizioni del tempo è quello che mi fa ragionare sull'attuale Governo perché l'attuale governo io voglio dire se vogliamo fare due paragoni lo stiamo facendo tra il Governo prova del governo Berlusconi
Intendiamoci non è che il governo Prodi abbia avuto una realtà è una situazione di rose e fiori quando è partito io vorrei che non ci ricordassimo il Governo Prodi parte con una maggioranza parlamentare incerta
Così come era incerta la maggioranza parlamentare del governo Berlusconi il Governo Berlusconi ve lo ricordate non aveva la maggioranza al Senato il governo Prodi non ha la maggioranza alla Camera
Tanto che ogni volta il governo Prodi ha una maggioranza che lo sostiene che è fatta di un partito che Rifondazione Comunista che fuori dal governo e sostiene il governo con tutti i problemi che non abbiamo visto
Noi abbiamo visto un Governo che in un anno
Con un negoziato anche duro
Con il partner di Rifondazione Comunista negoziato sul quale tante volte ci sono stati problemi anche tante volte noi abbiamo denunciato le posizioni che Rifondazione aveva tenuto ma alla grande forza di Prodi del Governo e di tutti parte del governo è stata quella di capire
Che questa era la maggioranza che era uscita fuori dalle elezioni e che questo governo doveva trovare all'interno delle forze della maggioranza che lo sostenevano le ragioni gli accordi le soluzioni per governare il Paese perché questo Paese non ne poteva più di litigiosità e di governi che cadevano dopo nove mesi il grande senso di responsabilità che tutti noi abbiamo avuto nel cercare di trovare le forme le condizioni per continuare su questa strada credo che sia in questo un segno del fatto che e questo è il punto vero la nostra maggioranza
Non era una maggioranza raccogliticcia che si è presentata alle elezioni giusto per vincere le elezioni e la nostra maggioranza si è presentata alle elezioni per vincere le elezioni ma anche per governare il Paese
Non era come la maggioranza che Berlusconi mise insieme allora lo dico senza vena polemica perché sono fatte ormai storici
Che è una maggioranza assolutamente eterogenea e poi si è visto quello che è successo con l'unico obiettivo di vincere le elezioni
Noi e qui credo che i risultati stessi sono legati a questo aspetto
Abbiamo messo insieme una maggioranza che oltre a vincere le elezioni ha cercato di trovare al suo interno
Senza andare a fare strani capovolgimenti o cose di questo genere al suo interno a cercare Poli soluzione per arrivare a quegli obiettivi e io mi ricordo anche una cosa fatemelo dire perché
Ogni insomma ecco quelle piccole soddisfazioni questo è un governo rispetto al quale uno dei vostri leader cioè l'onorevole Rocco Buttiglione
Spiegava io vorrei che ognuno se lo ricorda sì ho fatto qualche tempo fa un dibattito con Buttiglione e per prepararmi a questo dibattito Sonata rileggermi
A riprendere tutta la raccolta dei giornali
Di questi dodici mesi pesata cercarmi tutte le volte che Buttiglione aveva pronosticato
Col suo fare sempre apodittico la caduta certa del Governo di lì a una settimana due mesi tre mesi in concomitanza di un tale evento eccetera
Aveva pronosticato la caduta del governo alla presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria dell'anno scorso cioè a luglio dell'anno scorso
Il governo va presentata da davanti voi aveva detto cadrà quando presenterà la Finanziaria settembre ottobre perché e non solo quelle quello che è più grave l'aveva detto in Italia ma l'ha detto anche all'estero
Dopodiché il governo andata avanti voi aveva detto a dicembre il governo cadrà sulla Finanziaria è andata avanti poi ha detto no aspettate a marzo quando uscirà la trimestrale di cassa il governo cadrà
Passato anche marzo poi aveva detto sull'Albania il governo cadrà
Se Dio vuole abbiamo passato anche quello adesso ha detto a giugno a luglio il governo cadrà anche su quello anche sulla presentazione del DPEF sul
E anche questo è passato adesso ha ridetto che sulla prossima Finanziaria resteremo
Questo ci sono le condizioni quindi voglio dire anche qui un paragone credo che sia un paragone rispetto al quale senza fare polemica ma dove dobbiamo trarre
Gli elementi anche di insegnamento rispetto a come condurre i passaggi che abbiamo davanti la trattativa sullo Stato sociale
Ci sono stati tanti proclami tanti scontri a me sembra che il governo la maggioranza i sindacati sono riusciti anche su questo tema
A partire col piede giusto senza ripeto i proclami ma mettendosi al tavolo con buona volontà e cercando di trovare sapendo che è obbligatorio è responsabilità che abbiamo sulle nostre spalle
Portati degli esempi di coerenza e che l'Ulivo ha cambiato opinione parere dalle elezioni e oggi perché l'Ulivo ha fatto le elezioni mettendo un punto l'altro giorno Berlusconi se n'è uscito con una espressione un po'infelice
Nei confronti di Prodi quando Prodi ha fatto ha spiegato ha detto quello che sta facendo il governo e ha spiegato anche che se le cose continuano così se il deficit scende
Se l'inflazione cala se i tassi d'interesse calano si può immaginare anche in un futuro incerto una diminuzione del carico fiscale ebbene e Berlusconi ha detto accoppiato al programma del del Polo il problema è che tutte queste cose sono condizione
Del fatto che il Governo abbia posto l'Euro l'Europa e il raggiungimento di quei parametri che spiegava passino prima come il primo punto cosa che non solo il governo Berlusconi non fece
Che io poi su questo lo dico una parola e basta io ricordo soltanto il ministro degli Esteri Martino poi può dire se è diventato Martino adesso il maggiore europeista che non abbiamo super do mondo ma Martino e passato alla storia del Paese e alla storia europea come il ministro che ha riposizionato approvato questo che vuole
Non c'è riuscito approvata riposizionare l'Italia supposizioni più vicine a quelle inglesi che non a quelle tradizionalmente europeiste del nostro paese e quindi che adesso Forza Italia
Abbia posizioni che dicono no bisogna far di tutto per entrare nell'euro oggi io non voglio su questo non faccio polemica dico spesso questo è un punto importante
Considero che questa sia una condizione che consentirà al Paese di farcela perché queste cose non si fanno a colpi di maggioranza cinquantun per cento un paese o entra tutto perché in vero è consapevole di un passaggio storico oppure difficilmente entra però non ci si diano non si provi a darci lezioni
Di coerenza su questo che sono assolutamente fuori luogo
Domanda
Domanda secca ma richiede una risposta assolutamente sì rapida prima letta con la rivolta l'ingresso di Di Pietro nella contesa delle serale al collegio senatoriale lattante l'ingresso di Di Pietro con l'Ulivo è notizia di oggi commentò Diletta col commento di rivolte poi le conclusioni a Fassino
Ma un unico commenta Antonio Di Pietro è stato ministro del governo dell'Ulivo quindi io considero che il ministro Di Pietro sia stato un ministro assolutamente che ha lavorato in pieno spirito di squadra con la squadra del governo Prodi nel suo complesso si è dimesso per motivi che non erano inerenti alla alle vicende politiche al suo rapporto con Prodi e con il governo quindi io ritengo ma è una cosa nemmeno da commentare la DOP per naturale scontato che Antonio Di Pietro Sebesh tra
Mi sembra che la stia facendo poi imponente bisogna che la faccia in modo equilibrato e se deciderà di far politica in modo attivo attraverso una candidatura parlamentare mi sembra che la cosa più naturale sia che lo faccia
Nello schieramento rispetto al quale ha servito dal ministro se non lo facesse dovrebbe spiegare perché
Grazie all'accordo che volete voi
Allora io però dico due cose velocissime a comando quasi una Velona notare riguarda Martino
Io stimo moltissimo Martino ma la cosa che mi ha fatto più piacere è che economisti dell'Ulivo hanno avvicinato Martino negli ultimi giorni diceva il a venire non è più quindi non siamo noi a dirlo sono proprio dei suoi colleghi economisti guardi Michele Salvati e tra questi per esempio che è un economista del PDS e comunque altri nomi dato che non ha fatto la presenza di terze persone non mi sento di fare Michele Salvati l'ha fatto la presenza di altre persone
Comunque la seconda cosa è questa oggi o una notizia e uso questa notizia Ipazio profilando la presenza dell'onorevole Fassino sottosegretario agli Esteri
Perché lo riguarda e perché lui stesso ne un intervento nel primo intervento che ha fatto ha detto per esempio tra le cose che più a discutere a livello europeo c'è il problema degli extracomunitari cioè dell'immigrazione che è un grosso problema che non è facilmente risolvibile neppure ma delicato
Onorevole Fassino forse non ricordo se lei in quel momento fosse Mauro meno c'era di sicuro ministro Prodi il Presidente Consiglio Prodi
Quando si trattò di mandare soldati in Albania io feci un intervento tra i tanti che ci furono allora
E dissi noi dobbiamo mandare i soldati dobbiamo andarli però attenti cerchiamo di non essere sul tema sul tema dell'Extreme degli extracomunitari ipocriti come lo siamo stati fino ad oggi diciamoci le cose in faccia quando voi governo dite maggioranza voi dite i daremo permesso questi signori per sessanta giorni prorogabili al massimo a novanta io dissi quando voi affermate questo sapete che questo non sarà realizzabile perché intanto molti di questi che arriveranno si spara pagheranno sul per Dorio e voi avete voluto e avete fatto in modo qui ai popolari hanno una grande responsabilità avete fatto in modo che non ci siano gli strumenti alle forze di polizia di poter andare a recuperare coloro che spariscono sul territorio le leggi che hanno toccato la lì mi azione extracomunitaria fino ad oggi sono sempre stato il massimo dell'ipocrisia ma dice anche un'altra cosa poiché il problema dell'Albania non è un problema di guerra civile ma è un problema di speranze nel futuro economico del Paese queste persone nella maggior parte non vorranno tornare dietro e quindi non potendo dare beccare quelli che si nascondono non vogliono loro tornare indietro voi ammettete che ovari fatta la legge oppure purtroppo questi che arrivano adesso
Eremo contenersi la notizia che o di oggi è una dichiarazione dell'onorevole Fassino e dice potrebbero essere regolarizzati una parte degli immigrati albanese
Non vado non vado oltre perché è lungo ma io credo adesso rispondo su Di Pietro io credo che l'onorevole Fassino avrà qualche cosa da dire su questo io voglio non vorrei che si finisse con regolarizzare o col dire di aver regolarizzato proprio quelle decine di migliaia che sono sparpagliati su tali
Voglio nazionale e che non si sa nemmeno dove sono andati a finire e che una volta ritrovati non siamo in grado di espellere perché le nostre leggi
Attuali sono così inadeguate che anche il miglior commissario di polizia o il miglior comandante di stazione carabinieri non può farci nulla rispondo su Di Pietro
Su Di Pietro faccio queste osservazioni ma è un invito alla riflessione aneddoto mio ma riguarda decine di voi io ho lavorato come dirigente in un'azienda privata
Avendo occasione in quella funzione primo fatto l'impiegato poi sono diventato dirigente quando ero dirigente avevo anche qualche responsabilità tra queste qual
E volta era quello di i assegnare qualche incarico qualche Società per fare dei lavori o per darci delle forniture
Allora quando mi succedeva che a Natale qualcuna delle società che aveva ricevuto da me un incarico si mostrava troppo generosa io senza che nessuno me lo chiedesse ma son convinto che la maggior parte di voi farebbe lo stesso
Non per non offendere se non erano cose esagerate non ha restituito il dono ma non lo toccavo nemmeno facevo che venisse distribuito tra i miei collaboratori bottiglie di vino per esempio cosa di questo genere
L'onorevole anzi scusate non ancora forse onorevole senatore
Antonio Di Pietro da magistrato quindi non dipendente di un'azienda privata ma in una funzione pubblica particolarmente delicata o non è
Non ha la stessa sensibilità etica che mi pare si dovrebbe avere come molti di noi hanno ma soprattutto si dovrebbe avere in un incarico pubblico oppure
Se a queste sensibilità etica e ha fatto quello che ha fatto e adesso vedremo cosa ha fatto eh e lo dico a voce alta spero che venga registrato una persona che si è comportata come un poco di buono
A che cosa alludo alludo al fatto non di quelle cose che ancora devono essere provate ma delle cose che lui ha già ammesso che sono state provate al di là di ogni ragionevole dubbio cioè
Un telefonino in uso
Due automobili una Mercedes e una lancia Dedra cento milioni da uno cento milioni dall'altro i cento milioni dall'altro guardate non è un caso è una cosa singolare però restituiti in contanti avvolto nati in un foglio di carta di giornale cento milioni restituiti arrotolati in carta di giornale io vi dico Signori e a me non è facile non ne ho mai avuto la nei sita ma se avessi la necessità non sarebbe facile a me come non sarebbe facile a tutti voi trovare chi mi presti i cento milioni ma se anche lo trovassi ivi presto i cento milioni senza interessi e senza neanche la data entro cui devo restituirlo se anche lo trovarsi quando potessi restituirglieli lo farei alla luce del sole con un assegno perché io non vado normalmente in giro con cento milioni in contanti e credo che nessuno dei presenti vada normalmente in giro con cento milioni in contanti vi dico che non ho mai avuto cento milioni in contanti ma anche se gli avessi vi assicuro fare una segno
Il dottor Di Pietro per quale motivo ha restituito questi cento milioni senza interessi arrotolati in carta di giornale in contanti per quale motivo ha pensato che gli venissero gli fossero stati offerti forse perché era simpatico perché è una bella fa ah certo io qualche volta mi sforzo non stasera ma di solito mi sforzo di essere simpatico ma non ho mai trovato nessuno che mi prestasse nemmeno cinque milioni non so voi ultima cosa per quanto riguarda il dottor Di Pietro nudo Di Pietro a Risit dato di candidarsi in precedenza e ha accettato di fare ministro perché ha sempre detto e ha fatto dire per conto suo che lui puntava ha una carica istituzionale al di sopra delle parti va benissimo diritto e sono contento io amo le persone che sa l'ho cambiato idea quando ci ragiono sopra va benissimo diritto di cambiare idea però mi chiedo se Luís che tutti davano fino a poche settimane fa una persona che qualora si fosse candidato come presidente della Repubblica avrebbe potuto grazie al favore degli italiani anche diventare Presidente della Repubblica quindi al di sopra delle parti senza mischiarsi con nessun partito né di destra né di sinistra medi quel fantomatico centro me se il signor Di Pietro aveva queste possibilità e adesso dopo che guarda caso strana coincidenza a Brescia qualcuno in più ha parlato lui rinuncia tutte queste prospettive e si candida in un partito politico
Perché lo fa
Forse è qualche cosa che può avere attinenza
è una domanda ma la lascio non ci sarda mi ha risposto qualcosa qualche motivo che può forse avere attinenza all'immunità parlamentare
Grazie onorevole Rivolta la parola onorevole Fassino
Ma dunque io
Prima voglio dire qualcosa su questo poi voglio tornare un attimo in conclusione sul tema dell'Europa
Intanto mi ha posto un quesito rivolta e ha fatto bene a porlo perché così dimostrerò che cos'è l'informazione dei giornali fiancheggiatori si del Polo in Italia
No no ANSA adesso ti spiego cos'è successo leggi Valagussa perché bisogna saperle leggere le cose io ieri sono andato ieri io sono andato in Commissione affari costituzionali del Senato
A presentare a nome del governo il decreto che la legge Martelli prevede debba essere presentato al governo ogni anno
Che dice quanti extracomunitari possono entrare in Italia nel corso del mille novecentonovantasette regolarmente questo era l'oggetto
E io sono andato a presentare il decreto del governo che stabilisce in venti mila
Cittadini la la quantità massima di extracomunitari che per ragioni di lavoro stabile o stagionale nel corso del novantasette potranno entrare in Italia
A un certo punto mi è stata posta cosa discussa una domanda dice ma i i tredici mila i fischi albanesi che sono in Italia che cosa succede e io ho risposto
L'impegno del governo che io qui riconfermo eh operare perché questi cittadini albanesi che sono venuti in una condizione di emergenza in Italia rientrino in Albania
Allora un parlamentare successivamente fa domanda ma se qualcuno di questi
Chi ebbe di stare in Italia perché ha un contratto di lavoro cosa succede e io ho risposto se questo qualcuno di questi ha un contratto di lavoro regolare che dimostra che ha un lavoro e chiede di essere colonizzato la legge gli permette di essere colonizzati
Sta nel verbale della Commissione il Giornale di Feltri stamattina intitolato Fassino virgolette regolarizziamo tutti gli albanesi
Allora io dico solo che questo è il modo in cui si col sì intossica il dibattito perché io ieri ho dato una risposta che di buonsenso che ha redatto anche rivolta al mio posto
Ho detto
Che noi siamo impegnati a fare entrare gli albanesi in Albania io ho detto che se un cittadino albanese dimostra di avere un contatto di lavoro chiede di essere corredato non perché non lo decidiamo fa perché la legge attuale gli consente di farlo può essere regolarizzato stamattina Feltri dice che io voglio regolarizzare tredici mila cinquecento al banco
Al punto che rivolta che io conosco la persona perbene Bandera piglio con lui ci crede questa sera mi fa la domanda allora
Possiamo condurre il dibattito così
Io mi chiedo può il Polo che si fa per ancheggiare dal Giornale di Feltri credere che il Paese sia un Paese che cresce democraticamente conducendo la politica così
Veniamo alla questione di Di Pietro
La questione Di Pietro io trovo molto semplice
Di Pietro a compiuto una scelta politica
Che io trovo naturale perché perché in questi anni
Chi ha cercato in ogni modo di delegittimare il pool
Di Pietro medesimo le inchieste di Mani pulite
Sono state forze che in qualche modo si riconducono a Berlusconi a parte del Polo dico tutto il Polo dico neanche tutti de qua depositare poi ciascuno e qualcosa è pari a una persona che ha la sua individualità quindi al fatto generalizzazione
Ma non c'è dubbio che Berlusconi in movimento che lui dirige
Ha
Condotto una battaglia sulla giustizia che aveva tra i suoi obiettivi quello di delegittimare il fondamento delle inchieste l'attività del pool Mani pulite
Era evidente che nel momento in cui Di Pietro che ha abbandonato la magistratura ormai da tempo
Decidesse di scegliere una milizia politica difficilmente lo avrebbe fatto quelle porte che ogni giorno l'ho cercato di dimostrare che tutta la sua attività era priva di fondamento e anzi era faziose pregiudiziale
E che scegliesse invece di stare con quelle forze che senza condividere necessariamente tutto quello che si è fatto giorno dopo giorno parta magistratura perché
Anche la magistratura e censurabile come qualsiasi altra istituzione però ha scelto di stare o delle forze che hanno sostenuto l'attività di moralizzazione che ha la magistratura ha condotto nei confronti di una corruzione che comunque si giudichi quello che è accaduto sera profonda e l'attività della magistratura smaschera tutto qui
Dopodiché
Rivolta dice le macchine i regali benissimo adesso sapete cosa c'è tagliamo la testa alto ha fatto bene Di Pietro si candiderà
E così vedremo come giudicano i cittadini se i cittadini giudicano che sulla base della terra dei cui etica Di Pietro non sia un uomo affidati o invece pensano che tutto questo sia qualcosa che
Naturalmente ciascuno può valutare come ritiene ma che non tolga nulla al ruolo che Di Pietro la magistratura hanno avuto in Italia in questi anni nel condurre una battaglia di moralizzazione che ha consentito di di sborsare una cancrena corruttiva che sappiamo tutti quanto fosse profonda
Tutto qui
Dopodiché adesso tra qualche settimana Firenze si voterà vedremo come la gente giudica mi pare così tagliamo la testa alto
Per quello che riguarda io voglio tornare un attimo all'Europa vede
Io nel mio intervento né nei due interventi
Non avevo parlato né di Berlusconi né del governo Berlusconi ho detto quello che secondo me perché secondo me bisogna l'Italia deve stare in Europa e perché secondo me ci possiamo stare sulla base di quello che si è fatto in questo anno di governo Prodi Rivolta voluto introdurre l'argomento della comparazione che a me non appassiona molto perché io non sto a rovescio quel ragionamento certuni vizi
Lo poteva anche far Rusconi quello che fate voi può esserlo
Io contesto me intanto abbiamo fatto uno
Intanto
Chi diceva che se governava Prodi l'Ulivo e centro sinistra non si sarebbe entrato in Europa e a Berlusconi questo è il punto su cui deve riflette
E tu io non contesto il fatto che se avesse curato Berlusconi forse avrebbe prodotto gli stessi risultati non lo so perché la storia non si scrive con i se
Invece voi avete condotto una campagna elettorale un anno fa all'insegna del patto che se avesse vinto voleva avesse governato li avete continuato a condurre questa campagna anche quando governo presentava i suoi provvedimenti in
Parlamento tutto questo avrebbe impedito all'Italia da uno io dico solo che in questo caso non sono il sei sono i dati sta avvenendo il contrario riprende vi prego di prendere atto di questo punto e basta
Punto e basta
Che un anno fa voi dicevate che conta il governo di centrosinistra l'Italia non so non sarebbe stata in Europa si sarebbe allontanata che noi non saremmo stati in grado di fare una politica di risanamento
Che il deficit non sarebbe diminuito che il verde non sapendo il quinto che l'economia sarebbe stata ancora un'economia debole un anno dopo ci sono dei dati che io
Non considero naturalmente ne definitivi né consolidati bisogna continuare ma intanto ci sono che dimostrano che non è così punto e basta io sto solo a questo
Non dico che
Un altro governo avrebbe non avrebbe avuto la capacità dico che intanto ha avuto la capacità di farlo questo governo che voi dicevate non aveva la capacità di questo è il primo punto
Secondo punto piedi il problema secondo me Letta ha detto una cosa giusta
Non è vero poi che
L'unico parametro per valutare l'azione di un governo sono le cifre e cifre contano e anzi contano moltissimo
Perché sono un un indicatore
Ma contano anche altre cose ora che cos'è oggi che secondo me guardate io lo dico poi voi potete dire che non è vero ma se dite che non è vero fate un errore politico secondo me posso sbagliare
Qual è un punto di forza che oggi il governo ha
Questo governo appare
All'opinione pubblica e per la la maggioranza dell'opinione pubblica italiana
E internazionalmente un governo credibile e affidabile e guardate che a negarlo
Fate un errore politico perché non non è negando una cosa evidente che la si rende meno evidente
Tu ti occupi come me di politica estera
Basta fare un giro nelle cancellerie europee per parlare e per rendersi conto che oggi l'Italia un'affidabilità una credibilità che non aveva un anno o due o tre anni fa
Oggi è una cosa che sia basta parlare con qualsiasi cittadino italiano un sipario italiano oggi non pensa che l'Italia un governo che sul loro sull'orlo di cadere
Non pensa che c'è un governo che sta per essere sostituito da qualcun'altro un cittadino italiano anche molti di quelli che hanno votato il palo pensa che in questo momento quand'anche non ami questo governo questo governo è in sella testardi è un dato obiettivo
Allora uno può urlare poi tanto e così lo stesso quindi come ma continuate guarda che negare guardate che negare la realtà non serve
Siccome io ho fatto tanti anni l'opposizione sono qual è l'errore di una porta di opposizione che crede di essere più forte negando l'evidenza
Negando l'evidenza oggi piaccia o non piaccia in Italia c'è un governo che stabile e affidabile poi tra un anno non sarà così la vedremo
Tra due anni non sarà così non lo so oggi è così
E secondo me non non come dire non mi rafforza la battaglia di chiesto l'opposizione negarlo perché negare l'evidenza rende più deboli non rende più forte e pare che questo sia un dato obietti
E allora
La credibilità dello stare in Europa dell'Italia oggi e affidato secondo me da un lato i risultati quelli che sono indicati dalle cifre
Perché su quello che è fondata la credibilità ma anche a una credibilità
Ha una credibilità del Paese
Di un Paese che appare assai più affidabile più stabile e più credibile più sicura di quanto non sia apparsa nel passato per tante ragioni per tante ragioni
E questo a me sembra come dire un dato riconosciuto ripeto
Quello che a me colpisce
è quello soprattutto che dicono fuori dall'Italia perché perché in Italia evidente che i giudizi sono sempre più come dire
Di ciascuno dei miei come quelli di Kimi si oppone a me meno obiettivi perché siamo tutti presi dalla battaglia politica ma chi sta in Inghilterra in Spagna in Portogallo ma cosa volete che gli freghi di tifare
Per Prodi piuttosto che per un Berlusconi a un giornalista che scrive sul Paese e che fa un articolo se l'Italia ma gli frega molto di essere un tifoso di Prodi e di Berlusconi ma quello vive in Spagna cerca di
Rappresentare l'Italia come la vede come unico come intanto come l'avete tempo e prendete la rassegna stampa internazionale di questi mesi prevede il Paese Spagnolo prendetele Monk prendete l'Herald Tribune prendete il Guardian bravi principali giornali che fanno opinione e che rappresento l'opinione come dire
Dei media l'opinione delle cancellerie l'opinione delle cabine europeo tutt'leggete cosa c'è scritto che c'è scritto che l'Italia un Paese assai più affidabile più sicura più stabile di quanto non lo sia mai stato né almeno negli ultimi quindici anni
Tutti Fazio tutti i tifosi dell'Ulivo mi pare sarebbe sciocco allora pigliate atto di questo dopodiché poi tra un anno non sarà così graduale la battaglia continua la vita continua lo vedremo quando si voterà la prossima volta vedremo cosa succede
E ciascuno corre per vincere però io perché oggi sia questo e questa credibilità questa affidabilità che il paese ha è un elemento importantissimo perché queste congiunto ai risultati che abbiamo ottenuto consente all'Italia
Di potere stare pienamente in Europa con del credito e se l'Italia sta in Europa con credito non si guadagna l'Ulivo si guadagna l'Italia
Grazie a Fassino alletta rivolta Grazia Frosini al quale passo volentieri la parola
Niente io non ho da dire nulla ringrazio anche vecchie hai condotto bene il dibattito il prossimo appuntamento
La prossima iniziativa polemica è venerdì sera dello stato sociale con grandi ed altri buon divertimento ancora la festa dell'Unità