"Le prospettive del federalismo nel dibattito della Commissione Bicamerale" tavola rotonda organizzata nell'ambito del convegno "Nuove funzioni e riforma delle autonomie locali nella prospettiva federalista" promosso dalla Regione Toscana (3-4/7/97) presso l'Auditorium del Consiglio Regionale

Presidente
Roberto Formigoni ancora accanto il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella e il senatore Francesco
Dolo presidente Chiti riservista statali sta arrivando in per essere è a momenti io di Derain la parola diciamo visto che ci sono due rappresentanti delle Regioni fra tanta ansia partiamo diciamo con
Più con Roberto Formigoni e poi darò la parola agli altri ospiti
Grazie il titolo dalla tavola rotonda recita la prospettiva del federalismo nel dibattito dalla commissione bicamerale
Permettete libero di iniziare con una valutazione complessiva sia pure sintetica sui lavori della Bicamerale
Che non può che essere nella mio giudizio personale ma anche nel giudizio che i presidenti delle Regioni hanno espresso ieri
Presidente della regione province autonome che si sono visti ieri nella tradizionale conferenza
Un giudizio positivo positivo per il complesso dei risultati che la Bicamerale ha presentato ancor prima per il fatto che comunque la Commissione bicamerale è arrivata ad una conclusione
Certo con qualche eccezione e AN oggi sono chiamato siamo chiamati a parlare
Cioè la nostra prospettiva della principale di queste eccezioni
Riteniamo infatti che il tema del federalismo che pure era stato posto con forza sul tappeto
Dalla proposta iniziale del senatore D'Onofrio
Sia poi stato largamente disatteso
Dalle conclusioni alle quali la commissione bicamerale è giunta
Noi abbiamo anche varato ieri un documento approvato all'unanimità anche questo mi sembra un fatto importante dei presidenti di Regione del Nord e del Sud
E ci tengo a sottolineare sul tema del federalismo le Regioni stanno marciando
Da un anno i presidenti di regione stanno marciando da un anno l'informazione unitaria che non vuol dire ah criticamente unanimi Istica ma ragionevolmente unitaria
Questo documento noi ci siamo visti costretti a definire appunto
Gli esiti della Commissione bicamerale sul tema del federalismo assolutamente lontani dal prefigurare un assetto definibile in qualunque modo come federalista
Ci pare anzi che la Bicamerale lasci del tutto insoluti ed anzi aggravi i principali problemi che avrebbe dovuto affrontare paradossalmente ma non troppo
Per lo meno in alcune parti il testo trasmesso alle Camere sembra addirittura peggiore di quello della Costituzione vigente i giorni scorsi Nievo pronunciato in maniera più un po'pittoresca dicendole romanesco
Ah ridate ce la Costituzione del quarantotto sul tema del federalismo meglio il saggio regionalismo disegnato dalla Costituzione vigente
Che le promesse debbo anti assolutamente non mantenute sul tema del federalismo
Certo io non nego che ci siano alcune apprezzabili novità ma mi sembra che esse annientino nel Complesso delle negatività che su questo tema la Bicamerale ci ha consegnato
Le novità positive sono certamente costituite dall'abolizione dei controlli preventivi di legittimità sugli atti delle Regioni degli enti locali
Ancora dall'assunzione del principio di sussidiarietà per lo meno come principio appunto
E dalla previsione di un forte decentramento amministrativo non sottovaluto neppure il fatto che il primo comma dell'articolo cinquantacinque della nuova Costituzione
Sancisca in termini assolutamente innovativi il fatto che la Repubblica è costituita dai Comuni dalle Province e dalle regioni e dallo Stato
Fatto positivo
Fosse l'unico l'unica eredità della iniziale bozza D'Onofrio
Fatto positivo che contraddice il modulo etilismo dello Stato moderno e pone almeno dal punto di vista della teoria
Le premesse per un radicale rinnovamento della Repubblica nel segno del federalismo e dell'autonomia
Ma ahimè tutto ciò che segue a questo primo comma dell'articolo cinquantacinque
Mi pare essere non uno sviluppo di tale principio bensì un suo lungo e dettagliato rinnega mento
Salviamo dunque il primo comma dell'articolo cinquantacinque
E magari anche il primo comma dell'articolo cinquantasei che stabilisce la validità del principio di sussidiarietà anche per quanto riguarda l'iniziativa dei privati ma procediamo con forza e con coraggio all'emendamento di tutto quanto segue
Ancora nel documento approvato ieri dalle regioni non ci pronunciamo in termini di una marginalizzazione del ruolo delle Regioni che la proposta della commissione bicamerale implica una marginalizzazione una vera e propria umiliazioni in alcuni casi francamente non comprensibile date le stesse premesse da cui era partito il dibattito sul federalismo
E i dati gli input le impegnative pronunce comprese nei programmi elettorali delle forze politiche che si erano presentate
Nell'occasione delle ultime elezioni politiche del ventuno aprile del novantasette
Anche queste premesse ci sembrano essere state tradite
Le regioni non si scrivono al fronte del no al referendum
Perché ritengono che sia ancora tutto intero da percorrere lo spazio dei possibili emendamenti
Che ogni singolo parlamentare deputato o senatore della Repubblica può presentare nel corso di questo mese di luglio
Tuttavia non possono che assumere un forte atteggiamento critico in questo momento
E vorrei raggruppare le mie osservazioni a modi appuntiamo di Flash attorno ai tre temi che maggiormente velluto né contraddicono una visione federalista il primo punto il primo tema è quello relativo alla attribuzione delle competenze tra Stato e regioni
La bozza D'Onofrio iniziale prevedeva sei materie di competenza statale lasciando tutte le altre alle regioni
L'articolo cinquantanove che c'è proposto nel testo definitivo elenca invece minuziosamente ben trentuno materie di competenza esclusiva dello Stato centrale
Alcune delle quali addirittura riducono di fatto i già esigui poteri riservati alle regioni dall'attuale articolo centodiciassette
Per esempio in materia di istruzione professionale
Di assistenza sanitaria di tutela l'ambiente
Su questo voglio ripeterlo a chiare lettere la Costituzione del quarantotto attribuisce alle regioni poteri più ampi di quanto previsto dalla Bicamerale
Ma non basta il secondo comma dello stesso articolo
Prevede la possibilità che lo Stato legiferi anche in materia di adesso non attribuite per la tutela di preminenti imprescindibili interessi nazionali intenzione Nobile ovviamente ma come ognun sa intenzione che può essere utilizzata in qualunque caso
E quindi prefigura una invadenza ulteriore dello stato che determina appunto quella umiliazione dei poteri regionali di cui prima parlavo
E ancor più significativo l'ultimo comma che addirittura prevede che il governo centrale fra l'altro definito erroneamente il governo della repubblica dopo che al primo comma si era definito lo stato italiano in termini di comuni di essere finita la Repubblica come costituita da Comuni Province Regioni e Stato
Alla fine con un misunderstanding che sarebbe interessante approfondire parla invece di governo dalla Repubblica comunque il governo centrale
E previsto si possa sostituire a tutti gli organi presidenti giunti o consigli di Regioni Province e Comuni in caso di inadempienze da cui derivi pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica una volta di più la motivazione è buona
Nei fatti viene aperta la strada per un intervento in una fattispecie di casi estremamente numerosa
Il secondo ambito delle nostre critiche
Riguarda il fatto che dopo lunghissime discussioni
La Bicamerale ha del tutto bocciato l'idea di una Camera federale con effettivi potere
Sempre i presidenti di Regione nella loro unanimità sostenuti anche dal voto positivo di alcuni Consigli regionali
Avevano presentato la Bicamerale una proposta organica di revisione della seconda parte della Costituzione in cui avanzava un una proposta
Sulla base dell'esperienza compiuta in molti praticamente in tutti gli Stati federali europei ed extra-europei
Quella di avere una seconda camera che affiancasse la prima camera con compiti politici destinata invece a rappresentare il luogo del confronto tra regioni federate e Stato federale
Poiché ognuno comprende come la dialettica che si instaura tra un potere centrale e un potere periferico ha bisogno di un luogo dove essa si possa rappresentare Possa nel caso esplodere e poi ricomporsi
Questo è
Il meccanismo istituzionale che i presidenti di regione si sono sentiti di segnalare che potesse permettere il futuro funzionamento corretto dei rapporti centro-periferia
Luogo del conflitto della composizione del conflitto
I deputati e i senatori membri della Bicamerale hanno invece ritenuto di dover bocciare questa nostra proposta
Di avanzare un'altra chi non ha io credo possibile modello di riferimento in nessuna delle esperienze esistenti
Non ha come modello di riferimento neppure la terza Camera
Della esperienza spagnola già essa definita Camera Huerta a indicarne icastica mente la vitalità
è una sorta di mostro di escrescenza istituzionale del Senato senza vita propria e senza Poteri che io temo
Possa in realtà renderà ancora più confuso il percorso istituzionale e legislativo
Basti pensare che tale commissione sarebbe composta per un terzo da membri del Senato per un terzo da presidenti di regione
E per un terzo da rappresentanti dei comuni e delle province
Peraltro i senatori potrebbero votare due volte un primo momento all'interno dalla commissione un secondo momento all'interno del Senato riunito in assemblea
E quindi il caso di un superamento delle decisioni della Commissione dall'aula non sarebbe un'eccezione come avviene legittimamente in ogni assemblea elettiva ma
Diventerebbe di fatto la revoca il terzo e ultimo capitolo delle nostre
Osservazioni
Riguarda un tema che noi riteniamo essenziale perché si possa parlare di federalismo
E cioè una previsione forte organiche articolata di autonomia fiscale delle regioni
L'espressione autonomia finanziaria in realtà prevista all'interno della formulazione dell'articolo sessantaquattro
Ma in realtà non si va in nessun caso aldilà di quanto già enunciato dall'articolo centodiciannove della Costituzione vigente lasciando inoltre di fatto ampi margini di sovrapposizione istituzionale e di deresponsabilizzazione dei centri di spesa periferici
è chiaro allora che proprio di fronte a queste
A queste carenze su tre capitoli fondamentali
Che le Regioni non possono che manifestare per intero leonesse
Ho già detto subito che
Abbiamo fortunatamente davanti lo spazio emendativo previsto dalla legge istitutiva della commissione bicamerale e uno spazio di dibattito che ci auguriamo su queste tematiche si sviluppi nel corso del mese di luglio e dei mesi successivi
Voi confortare questa nostra impostazione con una semplice conclusivo osservazioni di tipo politico
Probabilmente è sfuggito nella confusione degli ultimi giorni delle ultime ore di lavoro la commissione bicamerale
Il vero stato di salute del Paese di fronte a queste tematiche
Certo come presidente di una Regione del Nord
La mia riflessione verte innanzitutto su quella che è la situazione dei cittadini del Nord
Ma nessuno può permettersi di pensare che il disagio
Delle altre parti del Paese sia inferiore rispetto a quello di chi abita nelle regioni del Nord si tratta di un disagio differente
Si tratta di una situazione di malcontento a cui credo chi è convinto della forza e del primato delle istituzioni deve sforzarsi di dare una risposta in termini di riforma dello status quo
Non è con gli appelli retorici all'unità del Paese che si salva l'unità del Paese
I valori dell'unità
Della patria
Nella quale crediamo lo si salva lasciando cadere e ciò che è caduco
Questa forma di Stato centralista
Sembrano voi l'aspetto caduco che può essere superato dando ai cittadini nuove motivazioni motivazioni adeguate perché ridere nell'unità della patria
Trasformando la forma centralistica di Stato in una forma federalista e salvando il valore dell'unità
Credo che dobbiamo essere francamente attenti di fronte alle rischio
Che una mentalità di cultura dell'unità della patria stia penetrando già nei comportamenti
Certamente alle cosiddette
Elezioni
Al referendum sulla secessione della Padania che c'è stato nelle settimane scorse non hanno partecipato
Le quote di popolazione di cui si è vantato l'onorevole Bossi
E tuttavia l'impressione è stata fortissima
In coloro come me che hanno visto i cittadini affrontare code di venti trenta minuti quaranta minuti
Per poter andare ad esprimere all'interno di cosiddetti casi boh
Io non credo tutti un consenso alla rottura dell'unità del Paese ma una prova per protesta forte
Alla quale va data una risposta in termini di proposta alternativa
Come non posso tacere il fatto
Che diventa sempre più grande di giorno in giorno il numero di imprenditori che trasferiscono le proprie attività economiche i propri investimenti all'estero ma non nei paesi della Europa orientale comunista o nei paesi nei quali il costo della manodopera e cinque volte dieci volte inferiore all'Italia ma in Francia in Austria in Germania
A testimonianza di uno scollamento e di una sfiducia di questi di questa importante quota di popolazione nei confronti delle istituzioni a cui occorre dare una risposta forte non mi si dica per favore che questa è soltanto il problema di una parte del nostro Paese
Perché i miei colleghi i nostri colleghi amico Chiti presidenti delle regioni meridionali se fossero qui oggi con noi esprimerebbe o con altre parole differenti da queste questo io io sto usando ma con la stessa forza
E con la stessa sottolineatura un'esigenza analoga che del sud del Paese e chiede delle regioni del centro
Ecco perché non è un particolare quello che noi torniamo agli sottoporre all'attenzione di tutti
è la volontà di procedere ad un disegno riformatore che possa far passare l'Italia in questo volgere di secolo da una forma di Stato ad un'altra forma di Stato garantendo il bene di una democrazia di una capacità di larga partecipazione popolare alle istituzioni del Paese attraverso una trasformazione delle forme con cui la partecipazione stessa avviene questo è il nostro impegno questa è la nostra speranza
Bene allora cominci lei con gli interventi dei diciamo rappresentanti del atto del Parlamento forse presenze la mia estrema sinistra dando la parola al senatore Donofrio
Il sole dell'incontro di oggi
L'ho considerato il il secondo in ordine di tempo il primo in ordine di rilievo immediato sui temi della riforma dello Stato
Successivi al termine dei lavori della prima d'al termine della prima fase dei lavori della Bicamerale che sono appunto terminanti quattro giorni fa e l'altro ieri come ricordava stamani Mario Pucci ci siamo incontrati in sede che nel abbiamo proceduto ad una primissima valutazione ascoltando le opinioni dei tecniche politiche del testo
Varato in Bicamerale oggi appunto c'è questo incontro qui a Firenze al quale io attribuisco
Un'importanza particolare perché non abbiamo davanti a noi molti mesi per decidere cosa fare
Abbiamo poche settimane entro le quali i parlamentari che sono praticamente tutti o quasi tutti
Esponenti di gruppi politici che hanno la definizione un nome un programma presenteranno le loro proposte di modifica del testo
Le vostre opinioni sulle quali interverrò puntualmente sia per confutare alcune critiche sia per raccoglierne altre
O passano attraverso questi emendamenti io ritengo che non passino più questo voglio dirlo con molta forza
Il trentuno luglio non scadono i termini per presentare emendamenti marginali dei parlamentari allo stato brado
Il trentuno luglio è la il ripensamento che i gruppi politici fanno rispetto all'intero prodotto
Assumendo tre ordini di decisioni se la riforma costituzionale deve andare avanti o no
Ritengo che nella prevalenza dei gruppi politici l'opinione sia favorevole a proseguire nella riforma costituzionale
Se questa riforma costituzionale debba essere mantenuta nell'impianto e completata nelle parti mancanti o debba essere rivista nell'impianto e le opinioni sono diverse
Variamente articolate
Se una volta che la Bicamerale a settembre valuterà questi numerosi ma comunque ha politicamente significativi emendamenti inizierà la camera dei Bot dei deputati un iter destinato a concludersi con l'approvazione di una riforma globale
Stato governo giustizia o se per avventura si valuterà che è la sola cosa possibile lo stralcio dell'elezione diretta del capo dello Stato
Questi sono i tre ordini di problemi politici che in queste settimane ci saranno si dovranno affrontare e l'insieme delle regioni devono concorrere a decidere queste cose
Volendo si anche voi la domanda ponendovi anche voi la domanda perché l'ho detto l'altro giorno al Cnel lo ripeto oggi dopo aver letto pochi giornale di oggi quindi chiedo scusa se altri giornali sono più attenti perché
La voce del coordinamento dei presidenti delle Regioni non raggiunge neanche il ventiquattro ore che un dovere attento ai temi del federalismo mentre la stampa nazionale non è stata attenta per nulla fino all'esplodere delle vicende veneziane
Perché quando Bruno Vespa interroga per due euro un quarto il leader degli schieramenti principali non ha il tempo per porre le domande sul federalismo
Se cioè
Stiamo discutendo di una questione che ha ancora la possibilità di essere affrontata nei termini
Che voi avete ritenuto ora continuate ad affermare
La maggioranza della bicamerale ritiene opportuno siano termine di una svolta federalista della Repubblica
Perché questo è il punto sul quale vorrei che fossimo d'accordo
Abbiamo discusso e discutiamo di un approdo che la maggioranza della Bicamerale ritiene debba essere un approdo di una Repubblica federale
Quindi vi sono premesse utili per cercare una un punto di approdo comune vi sono grandi ostacoli lungo la strada di questo approdo comune
E quindi i giorni sono pochi
Io non credo che a settembre faremo cose molto diverse da quelle che saranno scritte negli emendamenti dei colleghi parlamentari entro entro luglio e penso che tutti i partiti e certamente quello al quale appartengo do per scontato anche gli amici del cd o ma credo tutti i partiti avranno modo di incontrasse in questi giorni per decidere quali emendamenti presentare come emendamento i politici
Non marginali quindi credo tutto l'arco politico nazionale
Darà modo di intendere entro luglio
Se vuole andare avanti se vuole fare lo stralcio se vuol tutta la riforma se vuole questo impianto
E questa è la ragione per la quale io vorrei sgombrare rapidamente il terreno da quella parte della polemica che anche ieri le regioni hanno avuto dei confronti la Bicamerale che ritengo infondata ingiusta e lo dico mi auguro per quello che mi riguarda per l'ultima volta perché vorrei cercare di capire se sulle questioni politiche aperte possiamo trovare una strada comune o no
Vedete
Non c'è dubbio che vi è un merito particolare della Conferenza permanente dei presidenti dei consigli regionali di quello della Toscana in particolare nell'aver presentato
Entro la data dell'inizio dei lavori della Bicamerale proposte di revisione organica della Costituzione
Proposta alla quale faceva riferimento Mariuccia e stamattina
Che hanno dato una indicazione di un assetto federale ma in queste proposte
Vi sono certamente cose rilevanti sulle quali però tra un momento ma ci sono cose di incredibile arretratezza rispetto all'idea del decentramento amministrativo
Sembrava che le regioni non ritenessero pensabile
L'abolizione dei controlli perché qui vengono disciplinati in modo ancora forte
Ritenevano non pensabile l'autonomia regionale nel farsi le proprie leggi regionali perché qui si continua a dire che i principi dei stabilisce la legge dello Stato
Pensavano non per pensavano non
Resta evincibili le materie di competenza statale a poche l'elenco è lunghissimo nella vostra proposta
è molto più dettagliato di quello che viene contenuto del testo finale io per evitare una polemica sulle parole vorrei soltanto leggere
Il testo che le Regioni hanno proposto al Parlamento nazionale relativo a che cosa una delle competenze nazionali
Che da questo punto di vista dicevo a capire che il punto di partenza era molto più arretrato
Salvo che per la questione del senato federale
Perché questo è un punto voglio capire se da solo sanno tutto
Chiedo solo riassorbe tutto o se invece ci sono altre questioni che vanno capite
Perché quando noi al testo del di novembre scorso leggiamo che c'è un elenco di materie di competenza della federazione molto lungo competenze esclusive competenze concorrenti
Mi sono divertito il numero finale trentuno evidentemente c'è qualcosa
No no no no Mariuccia e non è ridotta la sostanza leggo non quelle trentuno leggo al punto delle leggi nazionali
Dove si dice perché questo da capirsi
Se lo se non ci capiamo su quali sono gli orientamenti di fondo che voi avevate maturando è difficile capire dove si deve andare a parare io mi chiedo quando si dice che il Parlamento nazionale certo composto dal Senato federale dalla GAM ma è potere nazionale
E potere statale qua vediamo dello Stato chi decide ma è un potere statale
Si dice che viene attribuita al Parlamento nazionale con potestà legislativa statale
La disciplina essenziale di principio e le norme necessarie alla programmazione al coordinamento nelle materie non riservate alla Federazione
E ciò che nel centodiciassette sono le norme di principio per tutte le materie di competenza regionale cioè viene riservata allo Stato tutto ciò che oggi il centodiciassette
Ma aggiungo la definizione dei livelli minimi nelle delle prestazioni sociali e dei limiti generali allo sfruttamento delle risorse naturale e ambientali sempre statale ma aggiungo
Disposizioni di dettaglio sempre da parte dello Stato
Sono consentite solo quando si avesse essenziale l'applicazione immediata e contestuale della legge e tutto il territorio nazionale mi chiedo cos'altro debba dire per dire lo Stato fa quello che gli pare persino le questioni di dettaglio
Altro che la norma di chiusura ma vediamo un attimo al potere sostitutivo dello Stato nei confronti delle regioni
Quello che abbiamo previsto soltanto per la sicurezza
Pubblica e quindi il crollo gli edifici le catastrofi
Si prevede sempre nelle proposte che le regioni è un fatto
Perché se no non riusciamo a capirci che il Governo può sostituirsi agli organi della Regione articolo centoventicinque della proposta regionale
In caso di inerzia o di mancato esercizio entro i termini stabiliti dalla legge nazionale di adempimenti amministrativi da parte degli organi regionale voi capite che significa
L'inosservanza dei termini da parte degli organi regionale fa scattare un potere di sostituzione del governo nazionale
Secondo in caso di gravi avvenimenti che mettono in pericolo l'incolumità e la sicurezza pubblica che abbiamo previsto quindi siamo molto più
Diciamo disposti all'autonomia regionale abbiam preso soltanto la parte della sicurezza pubblica
Quando le strutture regionali non sono in grado di provvedere adeguatamente nove atleti in caso di inadempienza
Non di rado terzo in ogni altro caso su richiesta dei competenti organi regionali
Quasi mai al punto da lo scioglimento dei consigli regionali
Che noi non prevediamo in alcun caso
Da parte dell'autorità statale
Noi non prevediamo alcun caso di scioglimento dei consigli regionali
Qui si dice invece che oltre i casi previsti dallo statuto proprio l'assemblea può essere sciolta quando gli organi regionale abbiano compiuto gravi atti contrari alla Costituzione per ragioni di sicurezza nazionale quando per ragioni politiche o per altri motivi li si è impedito il funzionamento io mi chiedo e vi chiedo
Se queste cose che le Regioni hanno chiesto al Parlamento nazionale siano configurabili come Monet mo'come svolta federalista
Perché mi chiedo scusa in quale ordinamento federalista il governo centrale fa le cose che le Regioni hanno chiesto
E allora delle due l'una
Se l'opinione delle regioni nel luglio del novantasette
è nel senso di dire vogliamo il mantenimento di tutti questi poteri oppressivi dello Stato nei confronti delle regioni purché ci sia il Senato federale è un discorso che io capisco
Il che mi fa dire la grande battaglia compiute in Bicamerale per ottenerne la cancellazione di questi poteri repressivi dello Stato nei confronti delle regioni battaglia vinta con la votazione ventisette a venticinque ventisei ventiquattro
Va ripetuta settembre invece a settembre chiedo scusa
Ai colleghi della minoranza consistente della Bicamerale dicono vedete rimettiamo tutti i poteri dello Stato nei confronti del giorno però c'è il Senato federale e questo fatto sana tutti i problemi dal controllo sulle regioni questa è una questione politica che voglio capire
Perché questo non siamo più di fronte al all'osservazione tecnica del testo che va che non va vorrei capire se quando le Regioni e dicono la Camera federale garantisce di per sé
Tutti i poteri statale di confronto e le regioni è un discorso che noi non abbiamo condiviso se no non ci capiamo
Quando poi sembra nel testo si diceva Mario ce l'ha ricordato oggi
Ed è un punto centrale che Maruccia posso con estrema precisione Eva visto per quello che
La diciamo la Repubblica è costituita da Comuni Province Regioni e Stato
Il vostro testo diceva
La Repubblica è costituita dallo Stato dalle Regioni
Dalla Federazione quando io dico stato intendo
Federazione non si può usare federazione perché la prima parte dalla costituzione non si può modificare quindi è scritto stando e si sono molto allarmati gli amici che ritengono che finisce lo Stato italiano invece lo Stato federazione
Nello stato pienamente la questione centrale capire se il federalismo è se si dice che la Repubblica è costituita soltanto da federazione ragione o se invece costituita una federazione Regione Comune e Provincia questi sono i due termini
Della battaglia politica in atto
E devo dire che la difficoltà del punto di approdo è proprio questo
Perché stabilire se il federalismo fiscale indicato nel testo che non sia quello proposto da me non significa nulla perché anche quello proposto da me era carente quindi da questo punto di vista non non dico che è passato un testo non federalista il mio lo era il mio probabilmente alla più elastico ma non non non mi faccio scudo di che stoffa
La questione del federalismo fiscale altro eh
Se si ritiene come lo splendido articolo l'intervento che ho letto qui molto non conoscono fra sordi Petretto se presente vorrei ribadire i complimenti verso altro se il federalismo fiscale e impiantato
Su un ordinamento federale del quale la perequazione tra i comuni di una regione
è decisa dalla Regione con fondi propri e con risorse proprie
Nel qual caso il federalismo fiscale deve prevedere entrate proprie delle Regioni non derivante dallo Stato che garantiscano non solo la spesa
Degli enti locali e della regione ma anche la perequazione è l'ipotesi di un federalismo centrato non c'entri centrato sulla Regione altro il testo che c'è nella Bicamerale dove la perequazione fatta da lo sa
Allora le due domande sono questi
Per poter capire
Il rapporto regioni enti locali determina l'esito di questa vicenda
Tutta questa vicenda ruoterà intorno al punto di soluzione della questione rapporto regioni enti locali
Non ho alcun dubbio devo dire che la spinta a ritenere il rapporto diretto comuni Stato
è una spinta che ha trovato negli interventi ufficiali istituzionali dell'Associazione dei Comuni un motivo di seria indicazione al Parlamento
Tutte le norme che stamattina Mario oggi
Citava nel testo come norme che stabiliscono rapporto diretto Stato Comuni
La legge elettorale comunale provinciale l'ordinamento degli enti locali con quella formula ibrida e la perequazione da parte dello stampo sono tutte norme che immaginano possibile un federalismo municipale
Che io non ritengo pensabile
Ma sono per così dire una parte dell'opinione
Se invece il federalismo municipale deve rimanere l'asse portante e allora
Siamo a fare emendamenti marginali
Questo è il punto centrale
Io ritengo che noi abbiamo avuto alla fine una sullo mezzo la mia proposta iniziale quella degli statuti speciali regionali con legge con forza costituzionale dentro i quali
Si affrontavano regione per regione i problemi dell'assetto del governo locale della finanza
Erano quindi di un federalismo a trattativa diretta stato singole regioni vantaggi e svantaggi solo il Veneto ha chiesto di averlo ancora oggi su ventiquattro ore
Solo un leader dal Veneto vuole lo statuto speciale nelle altre Regioni questa ipotesi non ha camminato e quindi in Parlamento è stata battuta perché non ha avuto sostegno territoriale da parte se non del vento
Ripeto ancora oggi il Veneto lo chiede e questo non è banale
Perché il Veneto è in una fase di insurrezione molto diversa da quella che si realizza un'altra parte vitale quindi questo è una cosa non banale che ancora oggi un leader
Significativo del Veneto chiede lo statuto speciale al termine di questa battaglia non chiede le cose che sta richiedendo voi chiedo una cosa diverso
Perché pone una questione di centralità della comunità regionale veneta non riconoscendo più motivi speciali per altre ragioni né volendo una soluzione eguale per tutte le Regioni ritenendo che vi debba essere la diseguaglianza questo la questione che colpisce al cuore il principio col quale è stato costruito lo stadio verranno centotrent'anni sono consapevole di aver fatto una proposta che colpiva al cuore quel modello di centralismo nazionale compresa l'eguaglianza dello stato sociale
Che non è una cosa banale
E che è stata la ragione vera per la quale in Parlamento gli statuti speciali non sono passati questo per capire le ragioni non sono stati di assetto istituzionale
L'opinione in base alla quale l'eguaglianza nella fruizione dei diritti non può essere rimessa alle singole Regioni ma deve essere garantita in un quanto ma anche femminismo da leggi nazionali è una questione centrale del dibattito
E questa determina anche il tipo di fisco
Perché se lo Stato deve rimanere garante del minimo comun denominatore dei diritti sociali occorre che l'ASS disciplina fiscale garantisca
La possibilità di finanziare questi livelli minimi in modo eguale in tutto il Paese e non si può rimettere ad un testo totalmente locale le due cose si tengono insieme
I rapporti politici Regione-Enti locali i rapporti sociali centro-periferia occorre una proposta delle Regioni capace di cogliere queste due necessità insieme
Se no passa la proposta del federalismo municipale dove non c'è dubbio che le Regioni sono mortificate
Ne sono consapevole
Il testo che è venuto fuori nonostante ridi alle Regioni gran parte della libertà politica che non avevano prima e che non avrebbero del testo proposto da voi mi rendo conto che questa libertà politica privata come sarebbe di qualunque incidenza sull'organizzazione amministrativa e sulla flessibilità dello stato sociale è una libertà di incerto contorno ma questa è la questione
E allora io
Dico perché il tempo non è non stasera ma il tempo in generale non è così lungo
Vi sono le condizioni perché il mondo delle Autonomie italiana
Trovi un punto di equilibrio di proposta
Accettabile da comuni province regioni
Siamo in condizione di avere un testo di modifica del testo approvato da noi dove la sostanza di Comuni Province Regioni si riconosca
Quel testo che aveva provato inferiore
Il Parlamento nazionale non è insensibile a questo tema di fronte alla divaricazione radicale preferisce i comuni lo preferisce per la storia per tradizione per convenienza
Usate le ragioni che volete
Perché i sindaci quando parlano hanno più capacità di ascolto sulla stampa locale
E sulle televisioni perché sono eletti direttamente i presidenti delle Regioni sono ancora circondate dall'aureola di partitocrazia non lo so non c'è dubbio che quando i sindaci soprattutto delle maggiori città parlano lo dicevo a prima la Vigneri esercitano una influenza sul legislatore nazionale e sulla stampa nazionale
E sulle televisioni nazionali maggiore di quanto non esercitino i dirigenti regionali questa è una questione molto importante
Se non c'è questa possibilità d'un testo comune di una scelta comune
Sarà il Parlamento a scegliere secondo criteri che potranno essere ragionevolmente questi con qualche rafforzamento dell'istituto regionale
Non si cambia l'impianto d'impianto che è un impianto più municipalista Igor rimarrebbe tale in mancanza di un'intesa complessive
Sì passerebbe ad un rafforzamento dell'istituto regionale in che modo in tre modi vinicole tre possibilità che sono davanti a noi senza cambiare l'impianto
La prima potenziare il ruolo delle regioni nella formazione della corte costituzionale
Non è banale che tre su quindici siano stati già previsti come di diretta designazione regionale non chiudi indicazione ovviamente uno Stato più federale direbbe cinque lo Stato cinque le Regioni cinque le magistrature
Quindi è possibile che ci sia un potenziamento del ruolo regionale nell'organo di garanzia centrale
Dopo è scontato che si potrebbe vedere e immaginare che è già scritto del testo della Dentamaro
E non abbiamo esaminato per tutta la parte della revisione costituzionale non l'abbiamo esaminata
Che le modifiche dalla parte dalla Costituzione relativa al al governo del territorio abbiano bisogno del consenso della maggioranza delle regioni non so se espresso con i voti dei Consigli regionali con le pareti comunque un po'all'americana
Cioè le riforme leve le leggi costituzionali di revisione relative all'assetto territoriale avrebbero bisogno del consenso delle regioni questo la garanzia del futuro
La Corte costituzionale una garanzia della interpretazione in senso equilibrato
Non statalista no per scontato che tutti siamo scontenti di come è venuto fuori quel Senato ibrido con quella Commissione ibrida con i poteri modesti e quindi stiamo tutti lavorando per un diverso più forte più significativo ruolo di regioni ed enti locali
Nel Parlamento nazionale
Queste tre cose sono cose impensabili possibile che ritengo probabilmente saranno oggetto di emendamenti e proposte nazionali ma l'impianto
Il corto circuito delle regioni del rapporto diretto regioni comuni o si trova una intesa anche con i Comuni e le loro rappresentanze o non cambia l'impianto
Questo e quindi anche la parte di federalismo fiscale
Che consegue più il rapporto diretto stati comuni più il gettito deve essere garantito allo stato non solo per far fronte al debito agli interessi sul debito
Che nessuno mette in discussione tranne la lega come responsabilità nazionali intendo dire ma ovviamente occorre per vedere anche che attraversi il gettito lo Stato si garantisca la perequazione tra i comuni e quindi nel federalismo fiscale la partita regionale ora partirà molto debole
è difficile andare molto oltre l'ira panche piogge il cui gettito intorno all'ottanta mila miliardi che coprono a stento la spesa sanitaria quindi la il cuore della questione è il rapporto regioni enti locali
Io volevo soltanto dire che se noi affrontiamo i temi per come li abbiamo visti noi in questi due mesi e li affrontiamo sapendo che il punto di approdo di un potenziamento di cultura federalistica è possibile
Di cultura federalistica perché negli Stati regionali
Le Corti costituzionali non son organizzate compresenza delle regioni la revisione costituzionale non passa attraverso le Regioni nel Parlamento nazionale non è presente l'elemento territoriale
Quindi avremmo una cultura federalistica che si sovrappone ma l'impianto sarebbe sostanziato
Sostanzialmente è stato Enti locali
è questo
Problema è aperto Mario ce la posso con grande precisione stamattina
Un'ultima considerazione la posta la la la la presidente del consiglio regionale Marche la l'Amati
è una questione molto importante che va al di là del problema federalismo
L'Amati rileva che viviamo una stagione politica complessiva italiana di spostamento di poteri reali dalle assemblee legislativa gli esecutivi questo è vero
Comuni province regioni il governo nazionale vivono una traslazione Dip poteri politici dalla rappresentanza politica agli organi di governo
Perché questo è un fatto importante
Perché diventa importante capire come si struttura il Parlamento nazionale
E allora io dico proprio per resistere ed equilibrate questa tendenza di spostamento di poteri verso gli esecutivi occorre un Parlamento nazionale dove la componente territoriale sia molto più forte
Per questo dà forza al Parlamento nazionale non è soltanto luogo di concertazione
E io non voglio che sia di codecisione perché sono dell'idea che chi vince le elezioni risponda delle cose per le quali si è impegnato ma dal punto di vista dell'equilibrio istituzionale
Una camera più fortemente rappresentativa delle realtà territoriali garantisce una miglior tenuta complessiva della rappresentanza che non è più solo partitica ma è anche territoriale e in questo senso una camera per così dire che abbia entrambe
Le rappresentanze forti diventano questioni importanti
Queste erano le considerazioni che ritenevo doveroso fare non a difesa di un testo che
Ritengo una dignitosa a base di partenza per ma per porre le questioni dicendo O tre le vedo risolvibili la quarta ovvie una vostra proposta complessiva o quel testo de la sostanza non cambia grazie
Grazie senatore Villone senatore D'Onofrio prima di dare apra senatore Villone volevo solo direi che il presidente Formigoni tra poco appunto dovrà lasciarci perché ha un incontro con il sottosegretario Barberi alla protezione civile e potete immaginare l'argomento
E mentre appunto e l'altro cosa e quindi lo ringrazio comunque di essere versione esatto in una tempesta protagonista
E l'altra cosa voleva dire appunto siamo inattesa debba arrivare a momenti delle il ministro Bassanini che ovviamente come previsto nel programma concluderà poi questa questo convegno la parola senatore Villone
Grazie
Anzitutto grazie voi tutti per l'invito rubo soltanto un minuto in apertura per rispondere alla domanda dell'amico e collega Storace sulla lo stato dei lavori alla tredici ottantotto
Noi che nella mia Commissione al Senato noi andremo a chiudere spero la prossima settimana e nella successiva ci sono poche questioni aperte si va risolvendo la questione servizi pubblici locali
Su cui si è un testo da da ultimo presentato da parte del governo sulla questione delle aree metropolitane la mia personale convinzione che ho esposto proprio ieri in Commissione e che formulerò in termini di proposta dal relatore
E che si debba proprio prendendo spunto dagli orientamenti emersi in Bicamerale andare ad una formula normativa molto snella che faccia che tolga di mezzo in sostanza l'attuale proposta anche la normativa esistente da centoquarantadue per andare ad una proprio all'una norma di sette righe grosso modo strutturate così la legge regionale istituisce aree metropolitane come difensore dimensione funzionale oppure Città metropolitane definendone funzioni ad organi con il consenso no vediamo su proposta su iniziativa d'intesa degli enti locale
E finirla lì
E chiuderla lì quindi lasciare grande flessibilità c'è una norma meramente abilitante lasciando flessibilità consentendo coi alle realtà locali che siano pronte di procedere nei modi che ritengono opportuni
Mi pare che la stagione della legislazione centrale minuta nel che che produce che ricade su diciamo sulla periferia sia definitivamente tramontata credo che quindi anche su questo dobbiamo cambiare indennizzi per filosofia questa è la è la proposta che quindi formulato in termini normativi di qui a qualche giorno e presenterò in Commissione allora vendendo alle questioni più specificamente oggetto da tavola rotonda di oggi non c'è tutto voglio esprimere
La mia soddisfazione per aver sentito il presidente Formigoni dire che le Regioni non aderiscono a fronte del no
Io l'avevo sentito l'altro un paio di giorni fa nel mi pare che i toni di oggi siano diciamo un po'diversi da quelli dell'altro giorno mi sembra che in questo modo si apre uno beh oddio io ti dico ti dico dubito adesso come corrisposto l'altro giorno perché Toradol ero testimone quando il presidente Formigoni
Appunto con con grande efficacia ha detto ha ridato esce la Costituzione usano proprio lì a fianco quindi forse non l'ho sentita bene questa cosa della vita tace
Poi non ho avuto modo di di rispondervi in modo che sentissero che non se ne è andato poco dopo per altri impegni ma appunto
Ora finanza totalmente derivata la spesa vincolata al novantacinque per cento dei controlli i controlli preventivi sugli atti amministrativi e legislativi delle regioni Totò questo è la Costituzione vigente
Tutto questo è e gran parte dei questo buona parte questo è come diceva giustamente no fra ancora nella proposta della Regione
E quindi dobbiamo intenderci noi non possiamo dire seriamente che non c'è innovazione nelle proposte che vengono dalla Bicamerale
Questo non è proprio secchio dirlo
Possiamo dire che non c'è l'innovazione che le Regioni voleva
Perché come giustamente diceva no per le proposte e le regioni erano per la verità da un certo punto di vista opinabili Sima beninteso parecchio arretrate
Con l'unica cosa diversa del Senato delle Regioni
Come se la ecco come dire lo spostamento di pezzi di ceto politico regionale potesse correggere un impianto fatte in un certo luogo
Può darsi a è cosa del tutto opinabile
Che da questo si possa argomentare appunto che nelle proposte la Bicamerale innovazione non c'è quando tutte le cose che vi ho che li ho elencato che sono quelle cose su cui la dottrina operando e qui ci sono imminenti insigni colleghi
Ha detto giustamente che erano le chiavi o almeno tra le chiavi principati del centralismo tutte quelle cose sono scomparse scomparse non ce n'è più traccia
E allora intendiamoci
Allora discutiamo sul perché quella particolare innovazione richiesta non c'è e su interroghiamoci sul se questa innovazione diverso che viene prospettata ossa funzionare possa anche essere corretta nei modi opportuni perché beninteso qua nessuno
Dice che non si debba considerare anche la possibilità di un affinamento di un miglioramento quello che si
Che cosa ci ponevano le Regioni qual era io non non voglio assolutamente ridurre al banale questa diversità che c'era nelle richieste per regione
Qual era la la differenza di fondo nei contenuti
Riscontriamo nella domanda nella proposta che veniva dalla Regione
Io la classifica dei su due versanti principalmente alla porrei il primo era nella richiesta che le regioni avessero Poteri ordinamentale sugli enti locali e diventassero il soggetto effettivo
Chiamato a distribuire funzioni e risorse diciamo così
Nel sistema delle Autonomie complessivamente inteso
Quindi la Regione come soggetto di governo del sistema delle Autonomie
Intra regionale beninteso
Questa è la prima domanda di fondo
La seconda domanda di fondo la Regione come soggetto di codecisione a livello nazionale
Attraverso la Camera delle Regioni
Badate filosofia non banale io riconosco questo perché significa l'intento di porre la Regione come segmento cardine del sistema istituzionale complesso
Questa è la filosofia istituzionale che sta dietro proposto la prevenzione per molti versi arretrata come dicevo con tanti pezzi spuri mutuate dal passato e così via però questo è l'impianto come lo come lo leggo io
Come lo leggo io
Ed è questa ecco ed è vero che questo impianto non è passato
Quindi mentre da un lato è sbagliato dire nella proposta di gara non c'è più niente
Tutta roba da buttare sbagliato perché c'è moltissimo e anche di più radicale assai più radicale quello che volevano le regioni dall'altro c'è da comprendere perché non è passato alla domanda
Così è indirizzata con quell'impianto che le regioni avanza
Ripeto sui due versanti enti locali versante nazionale
Quindi come vedete non è una proposta che io sottovaluto io non ne capisco in pieno a parte la critica che aveva criticato su singoli pezzi la la valenza diciamo di impianto di filosofia di questa proposta
Dunque non è passata per l'ente locale non è passata per motivi ovvi perché non ci sono le condizioni in questo Paese perché passi
Tutto qui
Non ci sono le condizioni perché in questo Paese le regioni come soggetti diciamo del sistema delle istituzioni assumano una posizione egemone sugli enti locali
Non c'è la forza perché in questo Paese non è come nella Repubblica federale tedesca dove i soggetti pesanti quelli istituzionali i cardini del sistema sono i le del governo locale non esiste praticamente e qui governo locale i segni livello istituzionale veramente forte veramente radicato noi non possiamo prescelta di norma costituzionale capovolgere questa realtà e dire sapete che c'è di nuovo da domani in poi siete assoggettati a qualcuno che vi dice che cosa farà
E non funzioni
Non c'è nessuna maggioranza io non voglio parlare di federalismo municipale regionalisti lasciamo stare le grida le etichette ma non c'è nessuna maggioranza possibile in Parlamento che possano far passare un regionalismo nel quale il governo locale risulti alla fine schiaccia
No la prova nessuno una norma così
Perché il governo locale troppo forte è troppo radicato nel sistema reale perché ci sia un orientamento possibile di questo genere ecco perché la prima domanda non è stata accolta e secondo me non potrà essere accolta
Io lo voglio dire con chiarezza
Qui o si trova un modello un sistema nel quale ci sia un equilibrio oppure non se ne esce dall'altro in questo senso mi trova in parte d'accordo
Non se ne esce perché non ne esiste uno scenario nel quale si dia alle Regioni domani la potestà legislativa totale sui comuni di definirne forma di governo sistema elettorale organizzazione amministrativa funzioni non esiste
E io lo voglio sia per lo meno io sono contrario personalmente ma dico credo che lo dico una cosa realistica dico una cosa che troverà riscontro direi sereno nelle condizioni dei rapporti di forza reale non c'è nessuno che passeggiando in questo genere
Quindi questo è il primo primo punto come Donofrio dico cerchiamo ove equilibrio cerchiamo un accordo io non credo che quello che nella bozza sia un deteriore federalismo municipale non è questa la dopo la la valutazione Gatto comunque mi pensiamoci discutiamo quello che dico non è pensabile che si ribalta e a favore della Regione
E se qualcuno dice prospetta una soluzione che non ha spazio reale quindi il primo versante sul quale non è stata accolta la domanda di innovazione istituzionale della Regione e i motivi per cui non è stata accolta il secondo versante il sistema della codecisione
Cioè la proposta di un modello diciamo tipo tipo Bundesrat poi modificata Camera delle Autonomie eccetera
Vedete qui abbiamo scontato un una situazione iniziale nella quale diciamo il livello del confronto non è stato molto elevato
Perché il dibattito andava dall'accusa di corporativismo eccetera senatori all'accusa ceto politico regionale di volere l'OPA legis quindi una roba proprio da bassa cucina
Lasciamo perdere
Perché ci sono motivazioni ben più serie da considerare e profili ben più seri da valutare su questo versante che è un versante delicatissimo su questo non si può che essere d'accordo
Anzitutto consideriamo una cosa che un un vero e proprio Bundesrat lo dico perché conosce il sistema tedesco dove l'Italia non potremmo averlo ma cioè come sede di pochi soggetti istituzionali forti che concerne il concerto nel conto incidono le politiche
Non lo vorremmo avere mai per lo stesso motivo che dicevamo prima
Perché qui nel nostro sistema non abbiamo pochi soggetti istituzionali forte noi non faremmo mai
La Camera delle ventitré da venti Regioni e delle due province dovremmo fare la Camera degli otto mila comuni dei trecento e passa Province delle venti regioni del nervo Province a statuto speciale inevitabilmente anche questo lo metto fra i dati della vita
Se qualcuno pensasse di poter fare solo una camera solo con le regioni ebbene che sono dimentichi perché è un'opzione che non c'è
Ed allora una gamma di questo genere intrinsecamente non è o un buon testo non è una camera di scelte di governo una sedici è una sede di partecipazione
Come ho non può essere una sede di decisione di scelte di indirizzo e di governo e quindi primo argomento in senso contrario
Secondo argomento in senso contrario
Assumiamo che noi potessimo creare una camera di rappresentanza territoriale con poteri effettivi sulle scelte di governo
Cioè superiamo la iniziale inizia all'argomento che poneva ci riusciamo in qualche modo a costruire una gamma di questo genere
Ma che cosa significa significa che erano in realtà nel mentre cerchiamo di costruire un sistema in cui tutto tende con grande sforzo alla chiarezza dell'imputazione delle scelte di governo alla chiarezza nell'assunzione prossimo pezzo per rapina ad un altra data poi il prosieguo per il presidente Formigoni avevate se siamo scambiando le opinioni sempre meglio però va bene
Come dicevo noi stiamo facendo un grande sforzo per l'acquisire l'altro sistema l'idea che chi governa deve avere i poteri e deve rispondere
Deve essere chiaro chi decide e chi è chiamato a rispondere e tutto il dibattito che si è avuto sul primo ministro su presentare poco le stesse scelte già fatte per l'elezione diretta dei sindaci sono tutte in questa chiave
C'è una chiave di semplificazione nelle linee istituzionali di base si deve sapere chi governa si deve sapere chi ha il potere si deve sapere chi decide si deve sapere chi poi è chiamato a rispondere già detto queste tutto il grande sforzo politico istituzionale degli ultimi anni dareste da sinistra non sto dicendo che sia di una parte politica tutto il riflettere tutto e confrontarsi
Viene su questa di ed allora la domanda è
Ma se questo e di proprio il filone la corrente profonda della nostra riflessione di riforme istituzionali
Ha senso no e coerente o non è forse contraddittorio con questo impianto che si introduca una sede di codecisione territoriale in cui ovviamente la rappresentanza politica non acquisita grazie
Per cui se ha un governo decide o non decide fa o non fa
Perché per dire a un'opposizione trans
Sale di regione di enti locali con equilibri politici diversi se per esempio un governo facesse o non facesse nella situazione di oggi
Perché lì si oppongono Venezia Milano Bologna Emilia Romagna la Puglia Bari e Napoli
Chi risponde di che
A chi si imputa la responsabilità politica dell'aver fatto non aver fatto come si scioglie poi nel momento in cui si spicci si confronta davanti agli elettori questo nodo per cui il governo deve in qualche modo essere chiamato a rispondere da chi perché incombe
Perché non ha fatto chi ha fatto chi gli ha impedito che è stato la destra sinistra e centro chissà
Questo è un punto non varate banale perché esiste dove ci sono camere di questo genere
I tedeschi l'hanno individuato molto bene a questo problema
I tedeschi lamentano l'intreccio politico come lo definiscono loro che nasce dal sistema della rappresentanza territoriale
Perché vedete un sistema di rappresentanza territoriale o funziona veramente per interessi territoriali oppure se si incrocia con problematiche politiche nazionali non funziona più e non si capisce che cosa fa
Insomma quando con le viene affossato dai Laender e sperperi c'è qualcosa che non funziona nella logica del sistema
Comunque questo è non sono argomenti perché sono argomenti posti alla riflessione il terzo
Insieme di considerazione
Ma siamo sicuri che quell'impianto concettuale della camera di rappresentanza territoriale con poteri di codecisione sia adatto al Paese di oggi
Vedete Formigoni ha detto stamattina e diceva l'altro giorno appello una cosa che io condivido
Questo è un Paese in cui si è rotto qualcosa
Non è più il paese di qualche anno fa s'è rotto il senso della fiducia reciproca se in qualche misura si è incrinato il senso dello stare insieme la fiducia nelle solidarietà di fondo
Siamo diciamo come vogliamo di
Anche se uno non sa appresso alle espressioni più bieche di razzismo che sono venute dagli esponenti leghisti comunque c'è una di una faticosi ITA
Della convivenza genera di questo Paese che non si può che non si può negare
E questa è una situazione badate non di oggi o di domani che sono in situazione una cosa che va a tempi lunghi
Che forse si supera forse no può darsi che paese questo è
Non sappiamo se cambierà di nuovo io non so se siamo una situazione che sarà domani superata come se fosse la febbre che essi sicura con l'antibiotico
Allora siamo sicuri che in questo Paese oggi la risposta sia la codecisione
Siamo sicuri che in un Paese fortemente divaricato strutturalmente divaricato la risposta sia la codecisione
è ancora questa la risposta badate anche qui anche nella Repubblica Federale Tedesca per esempio dopo l'entrata dei Laender dell'Est c'è chi si interroga se il modello c'è ancora buono
Io voglio sottoporre solo un punto che ha mi pare chiarissimo noi qua abbiamo diciamo a quello che è l'Italia di oggi e che sarà Italia per un bel pezzo ancora questa questo Paese è forte che si confronta con il paese dei porre non lo vogliamo chiamare mezzogiorno non votano a mezzogiorno diciamo il Paese debole che c'è
Vedete in una sintesi nazionale politica nazionale
Qual è la differenza fondamentalmente dal punto di vista del Paese debole
Tra una sede di rappresentanza politica nazionale una sede di rappresentanza territoriale e vorrei che questa difende differenza fosse quel capita fino in fondo perché è un un punto che non non i ceti politici regionali ma la gente alla fine dovrà valutare
Nella lap nella sede di sintesi politica nazionale il Paese debole c'è comunque salti esserci sardi contare magari poco fa parte di una maggioranza che mette insieme il Paese debole del Paese forte come organo
Dell'uno e Caltanissetta possono essere nella stessa maggioranza di governo nazionale la sintesi politica nazionale il luogo dove si esprime la rappresentanza politica nazionale mette necessariamente insieme il Paese debole il Paese forte Paese debole sa di esserci
Nella rappresentanza territoriale il Paese debole sta da un lato del tavolo e Paese forte è stata l'altro lato del tavolo
Non è affatto detto che ci sia la sintesi non è affatto detto che ci sia comprensione non è affatto detto che ci siano buoni sentimenti semmai contassero in politica
Quale garanzia il Paese debole di contare
E di non essere posto strutturalmente in una posizione di subalternità a tempo indefinito
Nessuna vittima prima membro Storace che voi non esita
Come
Vale anche il contrario certo se ti va bene se poi chissà da otto tavole ed è chiamato ad atti solidarietà ti comprende se se poi chi vuole aiutare che cos'è un federalismo caritativa
Io posso pensare solo governa in sede nazionale in modo decisivo non potrò mai pensare nello stesso modo decisivo su chi sta dall'altra parte di un tavolo e che ha in mano gli strumenti il denaro e il potere
E questo non si può negare che sia così
E infatti è proprio questo il problema è quello che ti sto dicendo in questo Paese comunque tu misure il paese dei proletari se debole minoritario
E quindi in un sistema di rappresentanza territoriale non c'è nessuna garanzia che le ragioni del Paese debole siano tenute nel debito conto una parte del Paese
Questa è una cosa che io sottopongo alla vostra attenzione perché vedete
è molto difficile pensare che quando poi andremo al referendum conclusivo
Non ci sia un momento in cui la gente alla fine non si chiede
Il primo ministro il Presidente della Repubblica il Pubblico ministero le due sezioni del CSM
O piuttosto non si sia un momento in cui la gente si chiede mamme conviene questa scelta o no
Ma lei questa scelta mi dà un futuro migliore di ieri o no questo sarà una domanda che si porranno altre
Molto fortemente
Io capisco le posizioni di Formigoni e di chi come lui si preoccupava di questo esposto ma vedo con molto anch'io
Ma io devo preoccuparmi anche la risposta che altrove si darà
E se io a quel Paese debole oggi dico non solo che deve fare con le sue gambe deve rinunciare all'assistenzialismo deve andare avanti con quello che c'è in un momento di risorse decrescenti tutte cose verissime tutte cose accertati
Ma dico anche che doveva andare a contrattare della solidarietà
Con soggetti
Che non sono necessariamente non medesimo luogo in cui la sintesi è politica generale ma che sono semplicemente all'altra parte del tavolo
Magari regioni a guida leghista domani io credo che si sia scarsa possibilità che un modello istituzionale di questo tipo venga facilmente accettato io temo molto la tenaglia
Franchi al nord dice non c'è trova abbastanza per realismo Pechino assurda dice
Noi siamo stati abbandonati
Io temo una tenaglia di questo tipo perché questa è una tenaglia che stritola qualunque ipotesi di riforma
Ecco perché terzo motivo io dubito che oggi il sistema della codecisione sia proprio strutturalmente idoneo
Per questo Paese lo vedo idoneo come prodotto culturale di un altro momento storico di un paese che negli anni settanta e ottanta
Nell'ambito di un consociazione partitica soffocante poteva vedere in questo modello una innovazione venga
Ma oggi in un Paese che si è già diviso
Dove già non c'è più l'idea che ci si mette intorno a un tavolo e ci si accorda
Già non c'è più
Dove c'è competizione da oggi dove si va verso l'alternanza verso il maggioritario tutti i principi competitivi di sistema chiamiamoli così
Assenso una scelta di questo tipo o non creiamo piuttosto una sede in cui si moltiplica abbiano esplodono i conflitti in maniera più devastante
Questo questa domanda che si deve porre il sistema come detto non ha niente a che fare con sé ma noi possiamo levare il Senato al problema rimandate qua
Ed è una domanda che io pongo con con grande serietà ed è la domanda che bene o male in Bicamerale si è posta e ha trovato una risposta che a mia volta badate io ritengo
Del tutto insufficiente adesso appunto vado vado a chiudere rapidamente
Che cosa qual è la filosofia appunto che si è cercato di seguire con con errori con anche con carenza beninteso
Nella proposta della Bicamerale
Gli ho spiegato i motivi del mancato accoglimento della specifica domanda di innovazione che veniva dalla Regione
Per questo si è data una risposta di innovazione io credo radicale ma di altro segno non c'è la marginalizzazione delle regioni guardate che sono sbagliate se l'affermazione sicuramente sbagliato
Quando noi per esempio abbiamo insistito e abbiamo con un voto molto contrastato affermato la piena autonomia statutaria l'autonomia sulla legge regionale la potestà legislativa piena senza alcun limite che sono stati tutti i voti come diceva D'Onofrio ventisei ventiquattro venticinque ventisette
Non facile
Noi abbiamo insistito perché perché abbiamo pensato che in questo mondo
Il Consiglio regionale in particolare
Diventasse il fulcro di uno sviluppo federalistico vero di sistema politico nel senso nel tempo
Perché io ammetto grandissima importanza a queste norme perché una delle critiche principali e i colleghi qui lo sanno che si è fatta in chiave di centralismo fin qui e che non si tratta solo di un centralismo normativo e istituzionale
Ma anche di un centralismo del sistema politico
E allora queste norme Statuto legge elettorale Pato è stato deciso attiva piena
Che cosa significano come filosofia una filosofia di sviluppo dell'istituto regionale che c'entra nel Consiglio regionale l'evoluzione in chiave di sistema politico effettivamente terroristico nel tempo
C'è una filosofia diversa questo ma voglio lo voglio sottolineare che non si fonda sulle giunte magari dosi fondo di meno sulle giunte questo sì
In questo senso capisco che Presidente Formigoni si senta marginalizzato perché non c'è l'attribuzione colpisce il sussidiarietà si privilegia l'amministrazione a livello locale più basso appunto si rafforzano
Equilibri istituzionali diversi si tempo era diversamente il problema che poneva l'Amati giustamente dice ma qui si siamo squilibrata dopo eccedano sottoposto non questo squilibrio non ce l'ha la proposta bicamerali
Quindi questo insieme di norme
Vedono un lo sviluppo in chiave del sistema politico federalistico nel tempo fisiologico e naturale che non è nell'appiccicare una camera così nelle regioni su un sistema che rimane sostanzialmente centralistico
Che secondo me è di grande importanza
Poi bisogna salvaguardare anche il profilo della codecisione della Regione su certi punti per esempio comprendo che ci debba essere una sostanziale codecisione delle regioni sulle scelte per le risorse che magari si colloca nella trattativa diretta col governo piuttosto che mette alla nella nella sede dell'approvazione del bilancio ma si colloca nella sede della definizione del bilancio si può vedere sponsor tra tante cose è un problema è un problema da porre ma il punto che voglio tuttora non è che non c'è una filosofia in quella proposta c'è anche se di tipo diverso da quello di nel tipo che veniva alle regioni coso come si può correggere
Io voglio riprendere le indicazione che faceva Formigoni in apertura perché mi sembra interessante che sia stato appunto
Proprio lui ad individuare una serie di impossibili aperture sul punto delle competenze dono del fico stabilire che su singoli punti sicuramente avete
E c'è stato uno smarcamento diciamo della potestà legislativa dello Stato
E si può senz'altro riprendere anche se non è vero che l'insieme delle materie sia poi sospinto sostanzialmente verso anzi è più limitato come si diceva
Rispetto a quello che a quella di altre Costituzioni il il che la censura del richiamo ai preminente interesse nazionale non mi sembra significativo perché in tutte le costituzioni ferrato c'è una norma di questo tipo tutte nessuna esclusa
Né si può dire che siccome gli interessi nazionali come sicuramente è vero è stato uno degli degli strumenti principali dello statalismo centralista fin qui lo sarà domani che siamo in un contesto totalmente diverso come ha
Però sulle materie c'è un aggiustamento a fare d'acqua sulla Camera federale con effettivo di Dio esposto i motivi per cui una camera generale
Di tv con poteri Dio che dico decisione secondo me non c'è non ci deve essere perché io rimango contrario ex colgo le critiche che ha fatto alla scelta della commissione che anch'io ho criticato e ho votato contro quella scelta cauto in dissenso rispetto al mio gruppo perché non la ritengo adeguata
Noto che per esempio la proposta che noi avevamo avanzato come Sinistra democratica di una composizione mista pensionato
Correggendo le critiche che si fanno alla alle esperienze nota perché avevamo una composizione mista con sistema di elezione diretta e quindi diciamo si superava così la difficoltà della doppia legittimazione
La la nostra proposta supererebbe in dice le due critica che ha fatto Formigoni e cioè che i senatori rotondo a volte che in aula
Il superamento sarebbe la regola come noi l'avevamo strutturata sono proprio queste due censure che sarebbero giuste
Entrambe come dicevo radicalmente superato io credo che noi insisteremo con quella proposta che personalmente ritengo molto più forte di quella che è passata che va sicuramente modificato
Il federalismo fiscale anche qui sono d'accordo che sia una norma da vivere io ho tentato in chiusura un diciamo una mediazione che non mi riuscita per il tempo ristretto
Può essere senz'altro rivisto purché
Sia chiaro io mi dimetto personalmente alcuni limiti
Purché sia chiaro che le scelte ultime sulla perequazione la solidarietà e questo è un principio che sviluppa le premesse proposto prima siano riferite non se in sede nazionale un soggetto che politicamente risponde
Tu che il sì alla fine ben chiaro che c'è un governo nazionale che risponda al Parlamento nazionale
Della perequazione e la solidarietà purché la perequazione la solidarietà siano almeno il significativo visura verticali e non orizzontali
Cioè non derivino dalla contrattazione tra soggetti pari ordinati in particolare che non sia alle Regioni a contattare tra di loro la la perequazione la solidarietà a parte il fatto che questo è un sistema raro e gravissimamente adottato perché nella gran parte dei seminterrati non c'è la perequazione orizzontale a questo dico sul piano tecnico Cheyenne nel Repubblica federale tedesca ma la gran parte degli altri sistemi è verticale
Quindi dico quello che normalmente altrove mi sembra per i motivi che ho detto che non sarebbe accettabile qui e purché aggiungo l'ultima fondamentale punto che nemmeno abbiamo potuto affrontare bene per la sua complessità in Commissione le scelte che noi facciamo sui poteri di autonomia impositiva delle Regioni correggano i possibili effetti di spillover e di tax Export Bank cioè perfetti che nell'esercizio dei propri poteri di autonomia impositiva si determinano al di fuori del territorio di riferimento di quei poteri stesso
Quanto abbiamo consentire che alla Regione forte nato a esercitare i suoi poteri di autonomia impositiva va in realtà a tassare i cittadini di altre regioni
Perché guardate questo è un fenomeno che negli Stati federali è ben noto
Ed è molto difficile anche da contrastare da compensare io l'ho posto in Commissione abbiamo adottato una formula credo del tutto insoddisfacente io lo ritengo uno dei punti decisivi perché se non riusciamo a correggere questo punto i conflitti possono essere devastante di come evidente
Comunque io ritengo che ci sia spazio per la correzione
Ho cercato di indicare quelle che nella mia personale opinione sono i confini possibili di questa correzione mi fa molto piacere stasera che aveva trovato una grande pacatezza di toni anche da parte di chi è stato molto critico sul risultato della commissione
Credo che nelle settimane che ci aspettano dobbiamo fare ogni sforzo partendo da questa pacatezza di toni per mettere a fuoco quei tre quattro cinque possibili
Sicuramente possibili miglioramenti che possono rafforzare tecnicamente la proposta e ovviamente allargare di consenso vi ringrazio
Grazie accanto anche a villone io nuovamente non lascio subito con la parola
Al se vicepresidente Fisichella
Sono contento di che nell'inserto che abbiamo dato con il materiale abbiamo messo tutti gli interi gli interventi ha discusso della Bicamerale perché ora faremo la ricerca curata perché il padre di questa Commissione delle autonomie territoriali
Non si riesce più a capire chi sia perché Elia no Elia a dire il vero ha detto che quello che è venuto fuori è molto diverso da quello comunque Elia
Ecco mi veniva il padre originario portali originario ma non è venuto fuori Elia lo disconosce diciamo in qualche modo ecco ha ripudiato
Il figlio
è ma il dibattito in Bicamerale farà vedere come nascono poi le le costituzioni e penso e per gli studiosi sia una cosa di di grande interesse comunque fa piacere che siccome ci sono molti scontenti su questo punto presumibilmente si potrà in qualche modo intervenire a migliorare lascia subito la parola al vicepresidente del Senato senatore Domenico Fisichella
Grazie
Io desidero intanto ringraziare la Regione Toscana per avermi cortesemente invitato a questo dibattito nel corso del quale ho assistito ad una nobile gara
A chi è più federalista
Io non sono in grado di partecipare a questa gara
Perché non sono federalista
E ritengo che il dibattito sul federalismo in questo Paese e nella nostra realtà nelle nostre condizioni sia un dibattito ampiamente artificiale
Ci sono delle ragioni di disagio che sono state richiamate delle ragioni gravi di disagio non dimentichiamo che storicamente la questione tra virgolette federalista si pone
Con riferimento alla protesta
Di aree del Nord
Ma non dimentichiamo che queste aree del Nord protestano nei confronti dello statalismo
Nei confronti cioè del sovraccarico fiscale
Delle pesantezze amministrative
Dell'assistenzialismo
Delle inefficienze insufficienze dei servizi e delle infrastrutture della elefantiasi legislativa
Questo e lo statalismo con i suoi contorni formali lo statalismo e un modello di politica economica e sociale debbo ripetere alcune cose che mi sono permesso già di esplicitare in altra sede
L'ho statalismo e un modello di politica economica e sociale modello che è stato praticato a livello nazionale
E al livello regionale come interventismo indiscriminato della mano pubblica
Da forze politiche che hanno ho letto le sorti del Paese in questo mezzo secolo
Il la cui connotazione e ben nota sia a livello del potere centrale sia a livello del potere regionale
Ci sono perciò delle forze responsabili di questo tipo di politica economica e sociale
A questo tipo di politica economica e sociale che non ha il suo contrario nel federalismo si risponde con il federalismo che viceversa un modello istituzionale e non un modello di politica economica e sociale
Credo che ci sia per ciò
Una sfalsa Tura della risposta nei confronti del problema
Il federalismo si giustifica come federalismo tendenzialmente
Per dissociazione per disaggregazione in realtà che presentano caratteristiche di linee di frattura etnica religiosa linguistica
Non di tipo come si presentano nel caso italiano sostanzialmente economico o nelle quali il dato economico di differenziazione P. fenomenico rispetto agli altri elementi
Di frattura etnica linguistica e religiosa in Italia non ci sono queste condizioni
In Italia non ricorrono gli elementi che hanno giustificato storicamente in altre realtà il ricorso al lo strumento federale
Alla articolazione istituzionale su base federale
Se noi oggi
Ci poniamo la questione del federalismo e perché viviamo una condizione di transizione sul piano politico
In questa transizione politica e in atto una lotta per la riallocazione dei poteri e delle risorse lotta che investe ampiamente
Una molteplicità di soggetti una molteplicità di aree territoriali una molteplicità di soggetti politici e istituzionali
Ma
Credo che questa lotta
Sia nelle condizioni di recare al Paese lo dico con grande franchezza più danni che vantaggi
Io so che è stato detto
Che quando si afferma come si afferma che la Repubblica è costituita da Comuni Province Regioni e Stato mettendo sullo stesso piano
Con una aberrazione istituzionale a mio avviso gravissima lo Stato con le otto mila e passar realtà comunali
E con le realtà provinciali e regionali quando si dice questo si sostiene che stiamo parlando dello Stato ordinamento e non dello Stato comunità
Quasi che esistesse in questo Paese lo stato comunità ma sentivo prima villone che metteva in evidenza l'esistenza di un Paese fortemente divaricato dal punto di vista strutturale
Nel quale si è rotto il senso della fiducia reciproca nel quale si è frantumato il senso della solidarietà comune
Nel quale manca l'idem sentire dei repubblicani e dunque in uno stato comunità in queste condizioni noi vorremmo intervenire
Per disarticolare lo Stato ordinamento fissando dei principi che saranno inevitabilmente origine e alimento di una fortissima conflittualità
Tra le diverse articolazioni istituzionali nel quale nelle quali il Paese verrà
Verrà diviso
Perché questo principio
è un principio rispetto al quale tutte le questioni ulteriori questo principio che vuole la Repubblica costituita in Comuni Province Regioni e Stato
In una logica di livellamento fra queste realtà
è un principio che costituì a Napoli la chiave interpretativa per tutti gli altri passaggi
Relativi all'ordinamento della Repubblica e ai titoli che hanno a che vedere con il quadro ordinamentale
Della Repubblica stessa e allora se questo sarà come io credo che sarà è evidente che non potrà in tutti i passaggi che si prestano a interpretazioni
Problematiche
Non potrà che produrre
Gravissimi
Gravissime tensioni in chiave di conflittualità
Il governo della repubblica può sostituirsi ad organi delle Regioni delle Province e dei Comuni nel caso che da inadempienze derivi pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica
Quando si configurano fattispecie di questo genere
Quando si realizzata l'idea che venga pericolo per l'incolumità e la sicurezza pubblica
Come si decide chi lo decide a che livello si decide
Io credo che passaggi di questo genere
Sono tali da determinare incertezze seri e gravi
E quindi come tali anche
Conflittualità seri e gravi e poi è stato completamente ribaltato qui non è un problema di elencazione di una materia in più o in meno è stata completamente ribaltata la logica del centodiciassette
E stata ribaltata
Ed è un principio che a mia ed è una questione che a mio avviso rimane assolutamente cruciale è stata ribaltata la logica in base alla quale
Si fissano per le regioni in maniera finita ancorché lungamente elencate competenze e attribuzioni e tutto il resto per tiene Allo stato
Nella sua
Funzione sovrana
Qui avviene il contrario
Si indicano in maniera affinità delle competenze per lo Stato e la infinita di tutte le altre competenze ma parlare di infinita significa anche mettere in evidenza
La imprevedibilità la novità di tutte le realtà che si possono di volta in volta rappresentare in una società in un dinamismo straordinario
Attribuire su tutti questi terreni
La competenza alle Regioni e quindi sostanzialmente trasferire il principio sovrano dallo Stato alle Regioni perché la
E senza della sovranità è proprio quella di affrontare l'imprevedibile l'essenza della sovranità è proprio quella di andare a regolare le questioni
Che si presentano come novità assolute sul terreno sociale politico e sul terreno anche internazionale tutto questo avviene
Non voglio richiamare aspetti singoli
Di questo testo ma rimanere allo spirito se così posso esprimermi allo spirito di questa legge tutto questo avviene
In un momento in una fase
Nella quale
A me pare che
Per una serie di ragioni internazionali
Che hanno a che vedere
Con
Il nuovo disordine mondiale che hanno a che vedere
Con le trasformazioni demografiche che hanno a che vedere con la nascita
Di regimi o la transizione di regimi e quindi tutte le precarietà politiche che ne derivano in una molteplicità di paesi il quadro internazionale un quadro problematico
E noi ci troviamo
Per i prossimi anni
Probabilmente nell'arco di un decennio
Perché le questioni di cui stiamo parlando non sono questioni si affrontano e si risolvono in un giorno in un giorno si possono scrivere dei pezzi di carta
Ma poi le questioni relative non si affrontano in un giorno
I passaggi di competenze non si risolvono in un giorno noi ci troviamo nel prossimo decennio
A non essere più uno Stato unitario a non essere ancora ammesso che ce ne sia bisogno e non ce n'è bisogno uno Stato federale
Ci troveremo probabilmente in una condizione drasticamente
Di
Incertezza
Costituzionale
Di passaggio
Verso lidi
Non adeguatamente esplorati
E io penso che tutto questo
Non è fatto per aiutare il Paese
In questa fase così difficile
Dei rapporti continentali e più in generale dei rapporti internazionali
Perciò se è vero come è vero che il problema dello statalismo va affrontato
Per venire incontro alle aspettative non soltanto di alcune aree del Paese
Ma della realtà sociale del Paese nel suo complesso e va affrontato in quelle che sono però le sue manifestazioni e reali
E va affrontato con i rimedi reali
Di restituzione sostanziale
Al mercato sia esso mercato culturale sia esso mercato economico uso questa espressione in senso lato è ampio
Di competenze e attribuzioni se tutte queste cose sono vere
Scusa assicurativi
Allora io credo che altro debba essere l'indirizzo che il Paese deve assumere
Per affrontare i problemi e i nodi che sono alla radice
Del disagio della sofferenza della nostra società e che hanno alimentato in parte giustamente una protesta ma hanno altresì alimentato e questo mi pare viceversa assai ingiustificato
Un tipo di risposta un tipo di sole di soluzione che decisamente incoerente con i problemi e come tale suscettibile di aggiungere questioni a questioni piuttosto che di risolvere
I nodi che la Società italiana ha mostrato di vivere con sofferenza e con disagio
Come voi capite questa impostazione
Così come lo rapidissimamente annunciata
E drasticamente alternativa rispetto alle posizioni che si muovono all'interno della logica federalista
E che si preoccupano del quanto
Più o meno realizzato di federalismo la mia logica e viceversa un'altra il mio tipo di interpretazione di questi problemi e di risposta a questi problemi
E completamente diverso
Ma ritenevo di dovere sottoporre alla vostra attenzione
Il quadro complessivo nel quale noi stiamo operando e che abbiamo credo temo troppo facilmente dimenticato
Perché indugiando
Nella dialettica sul quanto di federalismo
Abbiamo per così dire fatto astrazione
Risposta grazie
Ringrazio presidente nel nella parola dell'ultima intervento della tavola rotonda al presidente Chiti Presidente Regione Toscana e poi le conclusioni al ministro Bassanini
Ma a me pare che diciamo sono in campo in questa vicenda della della riforma dello Stato e anche poi nel nei lavori della Bicamerale nel giudizio che oggi si dà
E sulle iniziative che vuol si vuole portare da oggi in avanti sì se vogliono sviluppare ci sono in campo sono emersi anche nella tavola rotonda di questa sera
Tre posizioni fondamentali una con cui che io rispetto naturalmente non condivido ma con cui mi mi diventa più difficile qui per comodità di tempo
Per perdita di tempo interloquire quella che
Senatore Fisichella rappresentava con con con piena dignità culturale
E ripeto non la condivido ma so che legittima apprezzo il suo discorso il no al federalismo punto e a capo è un'impostazione naturalmente diversa su questo ciò mi auguro che poi alla fine passo passo non riesca a prevalere
Dal dalla dal dalla perché è possibile anche questo
E poi ci sono due posizioni due impostazioni
Che si sono fronteggiate si fronteggia tra quelli che dicono che un federalismo lo vogliono e qui vorrei rispondere
A un punto che poneva il senatore D'Onofrio per vedere se tra noi ci si intende perché io penso che si possa non essere d'accordo naturalmente ma almeno intenderci sì
Che era la cosa che senatore proprio stesso chiede se ci sono le regioni si erano mosse con una proposta che hanno chiamato chiara coerente di federalismo cooperativo villone non è d'accordo benissimo ma comunque era una proposta che esiste in cultura e in politica è il federalismo di tipo cooperativo
C'era stata e c'è altrettanto legittime forte una proposta
Che si base invece sul federalismo di tipo duale
Che è stata presente e io stesso ho detto anche a differenza di altri presidenti regione vediamo come si fa a giocare a poker nella proposta tua nella proposta che all'inizio ha fatto la commissione bicamerale
Se si mettono insieme un pezzo dell'un è un pezzo dell'altro
E poi si dice alle regioni ma vedete che quello che c'era scritto qui nelle vostre nelle vostre proposte di legge è qualcosa
Di che era di più pesante nei confronti dello Stato centrale di quanto oggi si registra però non si fa un'operazione secondo me corretta si rischia di non capirsi
Perché la nostra impostazione era si condivida o meno in un progetto i sei disegni di legge ad un progetto coerente di federalismo cooperativo che si può non accettare
Come infatti non mi pare venga accettato ma non si può dire di fronte a un'altra impostazione guardate voi avete previsto questo potere che oggi non metto ma appunto nella nostra proposta che si tiene che non si può prendere a pezzi ma si tiene
Nella nostra proposta c'è una visione della seconda Camera che è fortemente condizionante non è un orpello trascurabile no e che non è mica la stessa cosa dire io
Metto una materia concorrente però poi come la gestisco oppure faccia alludo a materie concorrenti ma li gestisco in modo unilaterale soltanto con un assetto centrale da parte dello Stato e dello stesso Parlamento
A me pare che si corre un rischio ecco queste la mia preoccupazione
Stiamo attenti a non produrre degli ibridi o almeno si può anche produrre delle soluzioni che si incontrano ma cerchiamo di preoccuparci del fatto che funzionino
Che siano efficienti perché poi i cittadini questo ci chiedono questo ci chiede
E su una cosa che diceva Formigoni anch'io sono d'accordo sono d'accordo quater io ho l'impressione che a livelli comunali e regionali semplicemente perché siamo costretti a un confronto più ravvicinato con la gente con i territori non è questione di bravura o non bravura perché ognuno di noi in un'altra collocazione farebbe cose diverse
Quindi non è questo il metro di giudizio non siamo a scuola non si dà i voti
Si avvertono sfiducia e e tensioni che anche laddove non siamo al vento e al Veneto non ci siamo perché c'è forza responsabile Itamar Giori e di tenuta politica responsabilità capacità maggiore di tenuta politica però queste tensioni ci sono
E sono dovute e sono dovute al fatto
Di sapere le tasse che si pagano dove vanno e sono dovute al fatto di sapere che se io sono un artigiano ma anche se sono un piccolo imprenditore perché ho soltanto due o tre dipendenti in più
Voglio avere un unico referente non voglio che l'artigiano gestisca fondi comunitari con la con la Regione e io piccolo imprenditore che sto accanto Motta e dipendenti in più con a livello centrale cioè sono fatte da tante cose concrete da tante cose concrete
E in queste cose concrete c'è
Una sfiducia e un'attenzione che se non viene fuori una riforma convincente coerente coerente e cioè che poi riesca a funzionare si può rischiare
Perché ognuno di noi mi auguro davvero cioè Pino stiamo facendo una legge che tra quattro mesi tra quattro anni tra cinquant'vanno bassi può cambiare stiamo modificando la Costituzione minimo altri cinquant'anni auguriamoci che le scelte che si fanno reggono comunque che non reggano
Che non reggono un periodo pre ora io ho l'impressione che mentre la proposta iniziale del senatore D'Onofrio
Che suscitava alcuni timori intendiamoci bene perché io non sono convinto che l'Italia abbia bisogno opposta sostenere un federalismo due a duale ma era una proposta coerente appunto qualcuno siccome l'aveva sostenuto anche nel mio partito anche dei gruppi parlamentari
Benissimo si vuole il federalismo duale è una strada io sono convinto che sì è preferibile la strada del federalismo cooperativo su cui si sono mosse anche se in modo diverso ma su punti comuni fondamentali le regioni e podio anche le autonomie locali
Stiamo attenti a non produrre qualche cosa che è un ibrido qualche cosa che è un ibrido comunque che è scarsamente coerente perché anche a me se qualcuno mi chiede per la strada lo Stato unitario deve poter avere molto deve poter intervenire per imprescindibili motivi di interesse nazionale e come si fa se uno crede nel federalismo cooperativo rispondere no
Ma se questo non si sa come viene gestito chi lo stabilisce quando e quando è stabilito come viene portato avanti e cioè se non c'è un vero luogo di incontro
Tra Stato centrale pressioni e autonomie locali questo principio che in sei giusto può vanificare tutto il resto
Secondo come viene gestito o può essere frutto di tensioni e di contrapposizioni che non si sa
A cosa porteranno cosa possono portare la stessa questione vale su temi del fisco le questioni che che hanno posto le regioni perché non noi non siamo d'accordo che ci sia nell'autonomia nella responsabilità fiscale un ordine
Come dire una cornice del certo che siamo d'accordo ma come e dove viene stabilita e come poi viene gestita negli anni negli anni a seguire
Non siamo invece assolutamente d'accordo che ho sentito interventi che mi pare su questo almeno siano molto vicini sul fatto che ci siano scelte di competenze ad esempio l'ambiente la tutela dell'ecosistema sono addirittura diverse e più negative più arretrate della legge cinquantanove che che che è stata fatta dal Parlamento alcune altre competenze sono insomma ci sono diverse da discutere ce ne sono la tutela dei beni culturali ce ne sono altre
Un anzi non altre quella dei beni culturali che lasciato l'unico esempio vivente giuridicamente di una materia concorrente perché su quello legifera sia lo Stato che le Regioni qui alcune di queste contraddizioni ci sono però santo dio
Dire che forse il popolo italiano i cittadini italiani non è che moriranno su questo forse non avvertiranno subito
Macché su queste questioni di avere una riforma in cui sulle competenze se si cambia la Costituzione chiamiamolo regionalismo forte Pinco Pallino come si vuole
Si fa un passo avanti o per lo meno non si arretra rispetto alle competenze che oggi erano vestite cioè temo diversi attribuite in modo diverso questo mi sembra che sia fondamentale c'è un problema che è stato qui richiamato il penultimo poi fronte lo solo tre questioni che è quello del rapporto con gli enti locali
Questo problema
Vero in una certa misura
Vero una certa misura nel senso
Che con gli enti locali italiani
Regioni
Comuni province c'era stato una base di intesa definita in un documento sottoscritto impegnativa mente sottoscritto nel febbraio del novantasei proprio iniziativa Firenze e io penso che ci sia ancora mi auguro che ci sia una forte base di tenuta e di intesa sul fatto che diceva
Nella riforma della seconda parte della Costituzione si devono indicare le competenze di fondo dello Stato centrale
Le Regioni devono avere un potere legislativo e di governo sul resto gli enti locali devono a vere come regola
Salvo che non chiedano cose loro diverse la pienezza della out titolarità e dell'autonomia
Amministrativa
E tutto questo gestito attraverso un principio che non è astratto perché ne parla anche l'Europa si può gestire che e anziché posso incardinata alcune proposte che la stessa bicamerale riconosce quello della sussidiarietà
Ora se si sceglie il criterio io credo che gli enti locali Comuni Province stiamo facendo
Un discreto errore poi forse
Certo ha ragione su questo nostro di qui al trentuno di luglio bisogna decidere quindi ci se ne può accogliere et perché se si sceglie la sussidiarietà beh il criterio del difendere se stessi con il rapporto diretto solo con lo Stato non torna e non funziona
E tanto per usare un esempio che ha appassionato la Toscana
Se e quando si fanno i parchi la sussidiarietà vuol dire che i comuni dell'arcipelago devono avere una voce in capitolo contare pesare
Se l'ambiente invece viene assunto esclusivamente come materia esclusiva dallo Stato centrale
Se in questo c'è rapporto diretto forse la sussidiarietà vive meno di quel poco e siamo riusciti a farla vivere anni fa e su cui invece c'eravamo impegnati perché poi punto gli aspetti diventano questioni enormemente enormemente
Concreti quindi io penso che bisogna anche qui sceglierne uno dei due come criteri di di salvaguardia di sicurezza io mi auguro che ci sia la forza dell'insieme del movimento dei comuni delle province di scegliere questo che è più moderno e più giusto
E che può avere capisaldi anche poi di difesa quello della sussidiarietà perché con la sussidiarietà ha un senso il ricorso possibile diretto alla Corte costituzionale
Perché altrimenti anche qui si complica soltanto ha un senso perché con la sussidiarietà un senso io faccio ricorso alla Corte costituzionale perché tu Regione più che altro se c'è questa frase questo questa Scelta di competenze ma anche tu Stato centrale Zilioli una prerogativa mia propria o i Consigli regionali delle Autonomie
Perché sono questi due in un modello nuovo cioè se non si resta in una sfiducia reciproca
Io come sono stata regione ma tu come sei stata comune e quello come è stata Provincia e su questo si continua a portare avanti
La partita ma invece si può guardare al fatto che io devo essere una regione diversa ma anche tutta l'essere un comune diverso anche tutela sulla provincia riversa e non parliamo
Dello Stato centrale che anche lui deve essere profondamente diverso
Altrimenti si occuperà a volte dell'etichetta delle acque minerali ma non discuterà di quello che succede nel Mediterraneo o magari dei fondi strutturali che tra dieci giorni saranno prova proposti in termini nuovi
Dalla dalla Commissione dell'Unione Europea ma si rischia che il Parlamento non lo so se si rischia o cose già rischiato che il Parlamento questa questione lieve che per l'Italia vale quarantatré mila miliardi la fronti a cose già realizzate in prima istanza decise ecco dobbiamo cambiare tutti e se cambio su un principio di sussidiarietà
Io ho ricorso alla Corte costituzionale e io devo avere uno strumento anche regionale in cui partecipo
Esprimo
Posizioni sulle questioni che riguarda per esempio l'ordinamento degli enti locali vincolanti
Perché altrimenti appunto regione me lo puoi cambiare io voglio essere d'accordo su questo vincolante l'abbiamo accettato l'avevamo accettano le regioni che hanno iniziato a elaborare questa impostazione partecipò anche a momenti della programmazione programmazione regionale
Io ho l'impressione che non ci sia qui soltanto un fatto che è vero certa ci sono è giusto che sia così sei sindaci di grandi città sette che sono eletti direttamente che hanno un grande peso politico è un fatto importante per la democrazia
Ma non mi si venga a dire che questo è il dato che cambia i destini della Bicamerale della riforma dello Stato perché questo non è vero quello che lo cambia il fatto che per il centralismo dello Stato si può mantenere il centralismo dello Stato con una dose in più di competenze amministrative dei comuni
Il punto che intacca un modo di essere centralistico dello stato e se esposto diceva una volta Cossiga tre cose
Una di queste tre o l'ordine pubblico e non è oggi questa la questione o la giustizia e non è questa la questione o competenze o poteri legislativi ed è questa la questione
Se c'è questa lo Stato cambia o se no come vediamo in importantissimi paesi europei
Si può benissimo avere lo Stato più centralisti efficiente del mondo con comuni che hanno una fortissima autonomia amministrativa questo risponda problemi del nostro Paese non scherziamo perché sarebbe davvero si può fare ma non pensiamo che questo risolva problemi del nostro Paese perché non le risorse
E ebbene perché la politica non deve essere la politica non dovrebbe essere soltanto un termometro che misura la febbre dovrebbe anche cercare da qualche lieve
Variare della temperatura
Di anticipare o di cominciare udì costruito di impegnarsi per cercare di anticipare il futuro per non vivere di sole emergenze per evitare di vivere di solo emergenze perché le emergenze ci fanno affrontare peggio peggio la situazione
Io sono convinto comunque che bisognerà fare uno sforzo spero che si riesca a fare uno sforzo perché regioni province e comuni almeno su alcuni punti almeno sulla questione che dirò da ultimo sulla seconda camera almeno su questa questione delle competenze delle competenze
Perché ripeto su queste macroscopiche non mi pare che ci possa essere un interesse degli enti locali per rendere più coerente un disegno
Rispetto a una scelta di sussidiarietà io spero che si possa si possa fare un'azione Forte un'azione unitaria nell'interesse di quelli che ne hanno bisogno che in Parlamento voglio fare un una battaglia per cambiare più profondamente rende più coerente questo progetto di cambiamento
E l'ultima considerazione è questa
Della della seconda della seconda Camera di oculata metto il fatto che
Può darsi che le le stesse regioni siano partite siano rimaste a lungo su un modello hanno ritenuto personalmente lo ritengo ancora ma insomma la politica voi non è un dibattito soltanto culturale fatta di realismo e di rapporti di forza che questo modello siccome era giusto potesse avere quello che è giusto vince non è sempre così
Un come dire un vizio razionali luministica o come si vuole come si vuole definire
Tuttavia un
E arrivo anche a dire sulla questione del rapporto con gli enti locali per esempio se voi vedete la proposta di legge della Regione Toscana nel Consiglio regionale della Toscana è quella di altre Regioni sull'apporto con gli Enti locali in cui abbiamo un'impostazione che di principio d'accordo però che ha un senso
Che è di tipo diverso
Quindi può darsi che questi aspetti possano avere a lungo anche avuto un peso da via noi su questa questione noi al plurale non noi Regione Toscana nove Regioni italiane come dicevo ieri Marinucci la Conferenza dei Presidenti questa posizione l'abbiamo superata da tempo
Cioè noi oggi proponiamo ma noi oggi noi ieri quattro mesi fa abbiamo proposto una seconda camera che tenga conto Della natura di un cambiamento dello Stato dal punto di vista federale cioè del fatto che in Italia ci sono regioni che hanno questo ruolo legislativo e di governo che noi vogliamo ma anche Comuni e Province che hanno questa titolarità piena di funzioni amministrative che questo rapporto deve essere stabilito ora rispetto a questo rispetto a questo
L'obiezione che viene svolta duello piacendo sentito svolta dal senatore Villone Milone dice
Una camera così composta più realistica non se ho capito bene tu dicevi ma una camera così composta certamente non può dare un indirizzo di governo e questo è vero infatti noi non pensiamo a una seconda camera che dia un indirizzo di governo pensiamo alla seconda camera
Che non dalla fiducia al governo
Che
Non affronta l'insieme della legislazione che si occupa delle questioni che riguardano rapporti stato periferia sia dal punto di vista dell'impostazione dell'ordinamento sia dal punto di vista dell'impostazione
Dell'impostazione fiscale e che stabilisce qui il punto istituzionale di un incontro di un incontro e di una codecisione
Questo è federalismo cooperativo tra stato centrale e sistema delle Regioni delle autonomie locali
Ora io non vorrei che sia su questo ecco appunto abbiamo dei messi davanti difficili tutti ognuno avrà le proprie posizioni ma credo che sia interessato l'approdo positivo della riforma quindi lasciamo stare gli argomenti un po'diciamo di tipo deteriore che sono quelli del ceto politico regionale che vuole andare al Senato o del ceto politico del nazionale che vuole mantenere un Senato ragioniamo del fatto invece se serve al cambiamento dello stato in Italia questa seconda camera oppure no
Se serve cioè se serve per tenere insieme un Paese che deve a vere un rafforzamento della sua autonomia della sua responsabilità nelle Regioni e negli enti locali ma che deve anche sa per avere un forte momento di cemento e di coesione di tipo nazionale
Che noi vogliamo
Perché è un po'strano che chi proprio sottolineati più gli elementi di divisione del Paese di crisi nel Paese di differenze Nord Centro Sud poi in realtà non propone soluzioni che andando verso una riforma profonda delle istituzioni mi viene ancora sede istituzionale dove questa coesione può vivere
Dove questa questione può esistere di più può rafforzarsi può rafforzarsi
E io penso che di questo ci sia bisogno
Ma sono anche convinto essere pronta accettare una scommessa su questo a breve perché tante tra pochi mesi che il Senato delle garanzie così come non reggerà perché non senza e quindi o cambiamo la seconda camera o ce li troveremo al bicameralismo perfetto
Perché un senato eletto direttamente da tutti i cittadini proporzionale o non proporzionale un senato eletto direttamente a tutti i cittadini è difficile dirli tu non hai certi ruoli nei confronti del governo
è difficile dirgli che avendo il potere ciascun membro del Parlamento eletto tutte da cittadini di avere una funzione legislativa non richiami questa funzione legislativa quindi noi ci troveremo al termine di questa operazione
Punto due camere quindi con il bicameralismo perfetto imperante e con un'altra mezza Camera in più
Che sarà più debole dal punto di vista delle prerogative ma sarà forte come dimostra Comitato delle Regioni a livello europeo perché quando venti presidenti di regione
Sindaci anche le grandi città e presidente le province prenderanno una posizione sarà una posizione che eletti o non eletti avrà un peso quindi ci serve avere due camere sostanzialmente uguali e una terza
Territoriale oggi serve ragionare a fondo perché la seconda Camera sia un momento di riforma del sistema parlamentare in cui si incardina in cui si incardina Lecco la la la luoghi il federalismo comunque l'autonomia che vogliamo che vogliamo costruire io proverei a ragionare anziché su anziché sulle Senato delle garanzie che diventerà un Senato perfetto
Penso caso mai davvero ragioniamo ragioniamo attorno a partire da questa Commissione vediamo se questa Commissione invece può diventare il momento eccome della seconda Camera
Con una soluzione mista non lo so oppure come
Sì sì Silvio te se non va bene
Io infatti ho detto quello le mie posizioni per di partenza ma penso che a questo punto non non siamo a un dibattito culturale in cui ognuno mette la bandierina sulle posizioni di partenza siamo una fase in cui bisogna cercare di dare il miglior esito possibile
Di approccio non ho invece capito villone e finisco l'obiezione tua che ho sentito però tornando da da queste cose che si deve sempre fare durante i dibattiti e sulla quindi l'ho sentita più alla Federal allora lo schermo sul fatto della preoccupazione che la seconda Camera
Ciò se si costruisce una seconda Camera delle Autonomie questa toglierebbe o o rischierebbe di far pesare soltanto le regioni più forti e quindi sarebbe una sorta di se ho capito bene di incentivo comunque
Di non tenuta di un rapporto di solidarietà tra le regioni e gli enti locali in questo Paese soprattutto con il Sud diciamo con il mio giorno perché con gli enti locali ho già risposto
Non so se capisce ho capito bene penso di no perché se così è io questo argomento non lo capisco
Perché in questa sede istituzionale è questa sede istituzionale proprio pensata
Per ricercare una cooperazione tra istituzioni tra centro e periferia
Sopra sopra il discorso strettamente di appartenenza dei partiti
E fatte non ci siamo preoccupati di farla quando avanza abbiamo avanzato come Regioni la proposta in modo che il peso di voto il pacchetto di voto di voti che si porta lì
Sia tale che non renda le regioni che non corrisponda regioni e poi un potrebbe ma comunque regioni prima deboli come sviluppo regioni più deboli come pacchetto di voto
E comunque queste che già oggi non ci sono sono tutte su questioni che possono essere affrontate invece io un'altra preoccupazione
E lo stesso discorso che non abbiamo posto del fondo di solidarietà del fondo di perequazione come si può chiamare e su cui c'è un'unità delle regioni la questione invece dicevo che a me preoccupa è un altro Lampre la questione che a me preoccupa e in un fatto
Poi fa da un milione di euro
No aspetto che villone venisse fuori un po'difficile fare divani
Posso
No no perché sto discutendo e sto discutendo confido riserve resta non è che
No
No
No no siccome sto discutendo su villone su un'osservazione che lui ha fatto per questo è il motivo
No poi però non la poniamo lo so che scrive lo so che scherzate ma diciamo né che ci sarà
Questo senza bisogno di cambiare la Costituzione da una parte il diritto d'ascolto e da una parte il fregar se siamo
Perché se no perché diciamo Fisichella che io l'ho ascoltata con molta più attenzione di quanta fattole ma non è un problema
No ma non è un problema non è un problema
E allora dicevo appunto la la la questione che volevo dire a villone che sul punto invece che riguarda il problema del rapporto con il Mezzogiorno che invece avverto un grandissimo problema nazionale
E di impegno rinnovato ecco io avverto una preoccupazione su cui ho avuto a volte polemiche confronti eccetera
Anche all'interno
Della stessa forza politica cui faccio riferimento cioè io penso
Che
Come sulle questioni di sviluppo così come sulle questioni del rinnovamento delle istituzioni sia molto pericoloso io penso anche molto ingiusto nei confronti del Mezzogiorno ma qui ammetto che io lo posso conoscere meno
Ma se molto comunque pericoloso oltre che per me ingiusto
Fare pensare una sorta di freno che deriverebbe rispetto a una prospettiva di cambiamento istituzionale dell'insieme dello Stato da una situazione contingente che esiste nel mezzo lune che talora questo contingente può essere anche semplicemente letto come contingenza politica che cambia da una realtà all'altra ora questo credo davvero che non possa pensare
Sulle nostre posizioni
Ma mi sembra sbagliato anche l'altro perché situazioni che sono contingenti possono devono naturalmente realisticamente essere tenute di conto ma possono essere tenuto di conto come questo c'è nel progetto
Della Bicamerale in un periodo entro cui autonomamente si stabilisce e ci si assume la responsabilità di assumere le competenze che si deve non possono essere portate come un elemento che impedisce una riforma o che la sta o che la modifica perché nel momento che si fa questo e si utilizza questo come argomento
Si fa un danno tremendo perché alle posizioni che ci sono in settori del nord e che dicono proprio questo da un altro punto di vista guardate questo Paese non può stare insieme
Non può stare insieme lo sviluppo non postare c'è per il fisco non può stare insieme per il cambiamento delle istituzioni e ai si dice no questo Paese deve stare insieme poi punto accapo scusate però non si possono fare certe cose non è così
E io credo che non solo non sia così e non sia vero ma se un profondo errore
Ci sono regioni del sud e che forse non saranno in grado subito riassume tutte le competenze dovranno e stabiliranno un qualche periodo ci potranno essere anche regioni del centro del Nord che faranno questo percorso ma bisogna avere presente questa realtà anche perché per noi il federalismo
è un nuovo patto di unità tra gli italiani che rafforza la coesione di una comunità con uno Stato diverso con uno Stato diverso per questi motivi
Come diceva anche il presidente Formigoni
Le regioni non vogliono fare parte del fronte del no
Voglio invece fare parte di un fronte di proposta di emendamento per cercare di rendere più coerente dal loro punto di vista ma confrontandosi con il Parlamento e con le forze politiche in Parlamento
Con le loro con i loro emendamenti sulla proposta che dalla Bicamerale uscita e a differenza di Formigoni io dico
Sinceramente so che forse anche Luigi D'Avenza uno diverso io dico nel fronte del no né mi sentirei di dire in coscienza che era meglio la Costituzione del quarantotto io dico non non il fronte del no
Non era meglio secondo me per questi aspetti la Costituzione del quarantotto però ci sono nel progetto che ci è stato presentato profonde pesanti ombre contraddizioni noi vogliamo cercare di rendere il più possibile coerente invece questo progetto di riforma del nostro Stato
Grazie allora a questo punto la parola va al ministro Franco Bassanini
Sicuramente il nome più citato in questi due giorni di di lavoro e al quale insomma gran parte le speranze di riforme la sua legge diciamo sono affidate
E quindi lascio la parola al ministro Mastella
Io avevo fin dall'inizio avvertito Simone siciliani che
Non avrei potuto
Fare le conclusioni di questo convegno per la semplice ragione che non mi era possibile partecipare
Al venerdì di solito c'è il Consiglio dei ministri oggi c'è stata anche una importante riunione con il commissario europeo
Wolff Matisse con i presidenti delle regioni meridionali
Per if
L'utilizzo dei fondi strutturali per l'Obiettivo uno
Che è durata fino alle tre quindi
Non mi è possibile venire prima ho tentato per la verità
Di aggiornarmi ASS sentendo quello un breve riassunto dal professor Fisichella ho tentato di farlo anche dal senatore Villone ma
Sono stato brutalmente stoppato dal presidente Chiti che evidentemente voleva che ascoltarsi solo il suo appassionato il suo appassionato intervento
Il suo appassionato intervento
Quindi questa non sono conclusioni non è neanche un intervento conclusivo al massimo si può chiamare intervento finale nel senso che arriva alla fine
Arriva alla fine ma ignora cerca di immaginare
Quello che è avvenuto prima
Io devo dire subito che
Credo che siamo entrati in una fase nel quale
Il dibattito anche acceso
è utile opportuno necessario
Bene che i confronti siano come mi pare di capire avvenuto cui molto franchi ed espliciti
Ebbene che avvengono anche tuttavia con una valutazione realistica
Del cammino
Che si è fatto e di quello che resta da fare
è passato un anno da d'inizio di questa legislatura poco più
Poco più
Una legislatura che aveva
Dopo il vano tentativo di collocare queste
La soluzione di questo problema alla fine della legislatura precedente
Presidente Fisichella e Dio ne siamo stati
Testimone
Testimoni è abbastanza come dire diretto dopo il vano tentativo di risolvere nella scorsa legislatura il problema della necessaria riforma del nostro sistema istituzionale
Costituzionale ma non solo naturalmente del nostro sistema istituzionale la questione è stata rimessa a questa legislatura
Che ha avuto io credo sia giusto dirlo un mandato dagli elettori se non altro perché nelle nei programmi elettorali e di tutte o quasi tutte le forze politiche
Una profonda riforma istituzionale era scritte
E riscritta con chiarezza
Forse gli unici che possono dire che non hanno avuto un mandato ad una riforma costituzionale molto profonda sono i compagni di Rifondazione comunista
Ma tutti gli altri nel loro programma
Elettorale sulla cui base sono stati eletti gli eletti in Parlamento avevano posto
La questione e avevano delineato Progetti ipotesi che presupponeva una presuppongono la necessità di una riforma istituzionale molto incisiva molto coraggiosa e quindi la valutazione della necessità per il nostro Paese
Non di un aggiornamento
Non di un
Modesto ammodernamento ma di una cambiamento
Sostanziale
Impegnativo della seconda parte della nostra Costituzione e delle
Dell'organizzazione complessiva
Dell'istituzione
Dei poteri pubblici della macchina dello Stato
A distanza di un anno e qualche mese di un anno e due mesi
Io penso che
Si debbono hanno appunto onestamente fare il punto
Sulla strada che si è fatta e su quella che resta da fare
La strada che si è fatta non è piccole
E io credo lo si debba dire con
Serenità e con equilibrio
Una parte fondamentale di questo io
Per usare un
Per usare un'immagine che qualcuno mi ha forse già sentito di usare usare
Io vorrei dire che la macchina complessiva del nostro sistema istituzionale la macchina complessiva paragoniamo la un'automobile o qualcosa di questo genere ha bisogno di interventi radicali perché così come chiunque venga scelto per guidare dalla volontà degli elettori
Rischia di non arrivare da nessuna parte
Gli elettori decidono dove deve andare e chi la guida
Però quella macchina è talmente scassata che rischia di fermarsi Strata
La Bicamerale aveva il compito di cambiare il motore la testa
Il sistema costituzionale
Poi c'è un lavoro Pio
Più oscuro per così dire quantitativamente assai maggiore
Qualitativamente meno meno nobile
Che è quello che si fa con leggi con regolamenti con provvedimenti di riorganizzazione
In una macchina c'è anche ci sono i freni d'impianto elettrico le sospensioni
La carrozzeria
Se non si cambia il motore la macchina continua a non andare da nessuna parte
Se ci si limita a cambiare il motore e però non si mette a posto anche tutto il resto la macchina continua ugualmente non andare da nessuna parte
Se si fanno entrambe le cose a quel punto
Si potrà decidere dove andare
E si potrà scegliere un guidatore
Che sia in grado di fare andare la macchina nella direzione prescelta o prevista
In quest'anno
è partito
Il lavoro di sostituzione del motore
Io
Sono costretto a dire che mi riservo una lettura più approfondita e più accurata
Del testo della Bicamerale come sapete governo non partecipava ai lavori della Bicamerale
è stata una scelta
è stata una scelta non era imposto dalla legge istitutiva
è stata una scelta nata anche dalla convinzione che convenisse sottolineare rispettare
Il ruolo l'autonomia
Del parlamento legislatore del riforma costituzionale
Il che non significa che il governo non sia stato e non sia vi talmente profondamente interessato
Al successo
Del operazione di riforma
A cui la Bicamerale ha cominciato a lavorare
Ma per l'appunto la Bicamerale ha cominciato a lavorare questo è il primo
Come dire la prima riflessione che vorrei sottopone la bicameralina cominciato a lavorare il processo è appena cominciato
Il testo che abbiamo davanti non è neppure
Colleghi lo sanno meglio di me non è neppure il testo
Della proposta che la Bicamerale sottoporrà all'esame articolo per articolo e al voto emendamento per emendamento articolo per articolo dell'assemblea della Camera e del Senato
è il testo su uguale intanto nel mese che è appena cominciato
Deputati e senatori presenteranno alla Bicamerale emendamenti
Per l'esame da parte della Bicamerale ai fini della redazione del testo che verrà sottoposto al voto
Delle due assemblee in prima lettura e poi provocazione in seconda lettura quindi siamo all'inizio di un processo
C'è tutto il tempo per correggere emendare riflettere
Dare risposta
Positiva o negativa
Al dibattito che opportunamente sia
Si è aperto in termini anche molto vivaci
Seconda riflessione
Nel
Muovere questo processo
Di sostituzione del motore del nostro sistema istituzionale
La Bicamerale ha fatto alcune scene
Non è vero che non esatte ha fatto alcune scelte
E io vorrei
Indicare le scelte che a me pare
Presidente Chiti comunque vanno in direzione giusta poi
Discuteremo anche di quelle che sono da emendare da correggere da modificare
La prima scelta che ha fatto e di partire dalla forma dello Stato
Ripartire nella ricostruzione del nostro sistema istituzionale dalla forma dello Stato
Danni non se lo ricorda perché insieme chi credo in più di un convegno ne abbiamo detto qualche volta lo diceva prima Luís perché intervenire prima di me qualche volta lo dicevo
Bisogna ricostruire il nostro la nostra macchina istituzionale
Partendo dalla forma dello Stato non partendo dalla forma di governo
Io credo che abbia un significato poi colleghi vi diranno se è vero o no visto che sono stati protagonisti di questo lavoro
Che abbia un significato vero Francesco da vere preso la parte seconda della Costituzione e avere deciso di cambiare anche la sua
Geografia la sua organizzazione
Si parte dalla forma dello Stato
Quindi si pone come fondamentale il problema della riforma della forma dello Stato
E di una riorganizzazione del nostro sistema che parte attraverso che investe dell'architettura
Del sistema istituzionale
E innanzitutto la distribuzione delle responsabilità e dei poteva
Si fa la Scelta
Coi noi sappiamo che in dottrina lo Stato regionale in realtà allo Stato regionale che era quello della nostra Costituzione almeno sulla carta della nostra Costituzione
Attuale Costituzione è una forma intermedia persino secondo alcuni più vicina a quella dello Stato federale che non a quella dello stato
C'entra lista
Però non c'è dubbio che la scelta che qui si fa
è quella di una architettura
Dura lista policentrico
Questo basta leggere i primi articoli per capire che queste la Scelta poi non
Lo dico subito a mio avviso non compiutamente tradotta
Nelle norme che seguono
Nelle norme che seguono tuttavia questa è la scelta che mi sembra fondamentalmente
La
Commissione bicamerale ha fatto
Quindi un modello di tipo federale
è assolutamente legittimo lo vorrei dire porre poi il problema quale federalismo
Perché sappiamo che i modelli di tipo federale sul diverso
Ma oggi in Italia per la prima volta possiamo dire che
Nell'iter di una riforma costituzionale
Si parte
Scegliendo il modello federale
Non mi sembra cosa così
Così irrilevante anche se apertissima la discussione su quale tipo di federalismo poi noi vogliamo adottare perché non c'è dubbio
Che quello prescelto da questo testo
Rappresenta una soluzione che
Può essere legittimamente discussa
Anche perché a elementi iberiche
Anche se vorrei dire che la distinzione tra federalismo cooperativo federalismo duale come
Come dire summa divisio tra i sistemi federali
A mio avviso regge poi fino a un certo punto
Però bisogna vedere fino a che punto la contaminazione tra esperienze e modelli federali diversi può reggere tutto questo secondo me merita sicuramente un approfondimento
E anche una riconsiderazione
Processi alto modello federale
Secondo
Elemento coerente con queste
C'è in maniera netta chiara il cosiddetto rovesciamento dell'elenco delle competenze legislative
Poi possiamo discutere sulle competenze legislative
Riservate al Parlamento
Federale
Al Parlamento nazionale possiamo discutere
Si può rilevare come questo elenco di competenze legislative
Non è sostanzialmente più esteso di quello che due anni fa
O forse persino un anno fa veniva proposto dalle Regioni e tuttavia questo argomento ai suoi limiti perché come dire
I tempi cambiano le idee si evolvono quindi non è che basti questo argomento per
Risolvere la questione
Però rovesciamento c'è
Tutto quello che non è nella Costituzione elencato
Tra le competenze legislative dello Stato e attribuito Toma anticamente alla competenza legislativa regionale
C'è la soppressione
Dei controlli preventivi sugli atti
Delle regioni
E dei Comuni
E anche questa è una scelta coerente
Con un'ispirazione di tipo federale è comunque una scelta fortemente innovativa rispetto a quella della Costituzione Piceno
Lo può dire anche Chia proposto e diciamo con concorso del Parlamento realizzato una con le leggi cinquantanove centoventisette una forte riduzione dei controlli
Preventivi di legittimità sugli atti delle Regioni e degli enti locali ma tuttavia questa forte riduzione non è arrivata la soppressione
E questa stessa forte riduzione per così dire
Viene consolida
Da una scelta costituzionale di questo genere
Viene consolidata e resa irreversibili altrimenti sarebbe precari
Sarebbe rimessa le scelte del legislatore ordinario
Resta resta un residuo potere sostitutivo
Del governo
Alla fine dell'articolo nell'ultimo comma articolo cinquantanove ma limitato limitato soltanto
Il caso di inadempienze da cui derivino pericoli per l'incolumità e per la sicurezza pubblica
In questi termini è un potere sostitutivo che si ritrova in altre costituzioni federali quindi
è la limitazione cui del potere sostitutivo che va sottolineata
Come elemento innovativo e coerente con un modello federale
Viene
Riconosciuto il potere di ricorrere alla Corte costituzionale
Anche agli enti locali
Certo è coraggiosa e da
Credo di essere stato uno dei primi
A quattro mani con Giuliano Amato ad avanzare questa proposta del mille novecento
Acquisiscono
Diritto alla legittimazione di concorrere alla formazione
Della corte costituzionale designare
Una parte dei componenti la Corte costituzionale anche questo mi sembra un elemento
State questo non è un elemento proprio di tutti gli stati
Vorrei che fosse chiaro
Perché anche sul sul struttura del Parlamento noi dovremmo ragionare anche sul fatto che non è elemento proprio di tutti i sistemi federali ci sono modelli e soluzioni diverse così anche sulla composizione del Corte suprema come dire che a
Però è certamente un elemento che
Una volta introdotto in un ordinamento ne segna ne connota concorre con nella sua caratterizzazione
In senso federale
Poi c'è
Una norma come quella l'insieme delle disposizioni dell'articolo cinquantasei
Che sia pure con una limite che non so quanto sia stato
Intenzione
E che quello poi di rimettere in concreto l'applicazione di questo principio
E non solo alla legge costituzionale ma anche a leggi ordinarie dello Stato e delle regioni tuttavia
Ricostruisce
L'articolazione dei poteri
Amministrativi e di governo sulla base del principio di sussidiarietà
Accompagnato inevitabilmente dei principi di omogeneità e di adeguatezza organizzativa ma c'è una netta scelta a favore del principio di sussidiarietà quindi dell'attribuzione innanzitutto delle funzioni amministrative
Ha il lente istituzionale più vicino ai cittadini
Quindi al Comune
Addirittura applicando il principio di solidarietà anche alle ripartizioni
Del territorio comunale al Comune singolo ove la sua dimensione sia adeguata ai comuni associati
Ove la dimensione del Comune singolo non sia adeguata e in ogni caso c'è la ricostruzione
Distribuzione delle funzioni e dei compiti secondo il principio di sussidiarietà
C'è anche una scelta che a mio avviso è formulata in modo un po'confuso
E tuttavia io ritengo sia una scelta condivisibile condivisa anche perché il Parlamento l'ha già fatta un'altra volta con la legge cinquantanove che la scelta di applicare il principio della sussidiarietà orizzontale
E quindi il principio per cui quando la società civile
è in grado di svolgere adeguatamente
Adeguatamente
Determinate attività
Il le istituzioni pubbliche si limitano a dettare regole casomai a stabilire standard
Ma non gestiscono è difficile per chi ha
Cherchi ha messo nel suo programma elettorale il principio dello Stato leggero
Contestare queste
Applicazione del principio di sussidiarietà casomai ne può contestare la formulazione concreta vedere se adeguata ad esprimere questo concetto
Ma per dirla in modo molto chiaro riportarla sul terreno dell'attuazione della legge cinquantanove cui Verrone
L'ultima parte del mio breve intervento
Che
Le istituzioni Fabbri chino a noi abbiamo dal ministero della Difesa dipendono fabbriche di occhiali
Gli occhiali per i militari
Non c'è un problema strategico perché l'Italia un Paese leader della produzione di occhiali
Riccarda produzione di occhiali nel mondo no quindi se venissero dismesse le fabbriche gli occhiali che producono occhiali ad un costo assai superiore a quello del approvvigionamento sul mercato non ci sarebbe nessun rischio strategico a quindi a mio avviso ha ragione il ministro della Difesa Andreatta quando dice
Che è bene spendere i quattrini pubblici per
Rafforzare in altro modo nelle nostre forze armate anziché sprecarne per produrre occhiali o curda me o o divisero o altre cose di questo genere qui non si tratta di decidere di trasferire questi attività alle Regioni o ai comuni
Così come lo devo dire francamente credo che le Regioni o le Province i Comuni avrebbero poco da guadagnare
Ad avere il trasferimento di pezzi del servizio escavazione porti che svolge la sua attività puramente materiale
Ad un costo che è dimostrato che attualmente tra dieci quattordici volte quello che si spunta
Facendo gare tra impresa prima
Qui probabilmente
Probabilmente si tratta di applicare il principio di sussidiarietà orizzontale
C'è a mio avviso appunto un'incertezza in questo articolo cinquantasei o meglio un punto che richiede di essere interpretato
Perché una cosa è dire che il principio di sussidiarietà è un principio fondamentale che vincola il legislatore un'altra cosa e dire che il principio di sussidiarietà è un principio che può essere derogato dal legislatore statale e regionale
Se può essere derogato dal legislatore statale regionale noi rischiamo di andare alla Real ministri tipizzazione
Dello Stato centrale e delle regioni
Se viceversa il principio di sussidiarietà va rispettare
Anche dalle leggi ordinarie tagli regionali allora nulla quaestio
Forse questo è un punto che meriterà di essere in qualche modo in qualche modo occorre
Però questo per
E io penso che questo
Che questa scelta sì la Bicamerale ha fra Acquisti particolare significato
Perché non la possiamo mettere a confronto con una scelta che il Parlamento a fare
Il presidente villone stato relatore
Per queste leggi
Qui non si tratta di una Commissione parlamentare autorevolissima
Una commissione quasi costituente si tratta di una scelta che hanno fatto le Camere
Che la legge cinquantanove
Su cui punti da ultimo considera legge cinquantanove il Parlamento approvando la legge cinquantanove qui il Governo proponendo disegno di legge e il Parlamento approvandola con integrazioni e correzioni emendamenti eccetera hanno fatto la medesima Shell
Della ricostruzione del nostro sistema la nostra macchina amministrativa secondo il prendendo come base il principio di sussidiarietà insieme ad una serie di altre principi che sono sinteticamente nella sostanza gli stessi dell'articolo cinquantasei poi l'articolo cinquantasei è una norma è una disposizione costituzionale quindi è ovviamente necessariamente più sintetico dei principi e dei criteri direttivi di una legge di delle
E il Parlamento ha delegato il Governo sotto il controllo del Parlamento
Con un'interlocuzione con le regioni e gli enti locali rappresentati nelle due conferenze in corso di unificazione a questo fine sulla base della medesima delega il Parlamento ha delegato al Governo a partire già sulla strada del a lui organizzazione
Del nostro sistema
Di amministrazioni pubbliche basando la su una ridistribuzione dei poteri e delle responsabilità amministrative e di governo
Fondata su questi principi
Sussidiarietà omogeneità adeguatezze
Possibilmente unificazione delle responsabilità la cosa che diceva prima il presidente Chiti
Estremamente importante in termini di
Recupero
Miglioramento della qualità dell'efficienza della capacità decisionale del nostro sistema istituzionale complessivo
Perché l'applicazione di questi principi consente di
Ridurre ridurre
La eccessiva articolazione
Dei centri di responsabilità che intervengono in qualunque decisione che oggi è in alcuni casi rasente alla demenziali ITA
Dico questo perché non sempre sarà possibile com'è ovvio
Attribuire la responsabilità decisionale esclusivamente ad un soggetto o ad un'orca
è ovvio nessuno credo faccio un caso limite talmente di scuola da essere ridicolo nessuno credo è disposto a riconoscere al sindaco di Pompei e il potere di decidere che una strada comunale attraversi gli scavi di Pompei solo perché rappresenta la linea retta tra due frazioni del comune Pagliarini qui in ragioniamo sul sul sul sull'ovvio voglio dire
Però oggi siamo in un sistema nel quale la complessità
La necessità la
La complicazione
La confusione delle responsabilità
L'inevitabile congestione delle decisioni cioè tracce interistituzionale di responsabilità diverso produce paralisi
Immobilismo inefficienza
E per l'appunto in alcuni casi facilità
La via verrà corruzione che era poi i meccanismi di corruzione operano assai meglio negli angoli bui dove vi sono potere magari poteri di paralisi
Di decisioni senza che siano sotto gli occhi sotto il controllo del
Del dei dei cittadini in quanto più direttamente responsabili
C'è una un'altra considerazione che io vorrei fare
Il Parlamento non solo ha deciso e ha dato mandato al governo con la delega di procedere già fin d'ora
Sulla strada di una riorganizzazione del nostro sistema amministrativo istituzionale basato per quanto concerne naturalmente le funzioni amministrative e di governo esecutive sul su quei principi
Ma
Il parlamento ha dato mandato anche ha dato il potere di Arcore
Per riorganizzare
Gli apparati centrali dello Stato
Qui veniva accennato prima mi pare da chi
Anche perché ho sentito solo lui un pezzo di Fisichella quindi è difficile dire se sarà qualcun altro
Beh
Realizzare una riforma secondo il modello federale importa una riorganizzazione profonda che badate non riguarda solo gli organi costituzionali
Nel senso stretto
Lavoro della bicamerale
Ma riguarda anche Jörg l'amministrazione centrale
Non è che in uno Stato federale non ci sia più un'Amministrazione federale
Resta un amministrazione federale resta una mesta sono federale badate non solo per l'esercizio di quelle pochi essenziali funzioni compiti poteri e responsabilità federali
Che si esercitano unitariamente anche sul territorio ma resta un'Amministrazione federale per l'esercizio di compiti propriamente federali
Di coordinamento di rappresentanza internazionale
Di indirizzo complessivo
Io vorrei dire che questo ha già prodotto un qualche risultato
Il decreto legislativo in materia di ridistribuzione delle competenze dei poteri in materia di agricoltura foreste caccia e pesca
Io so che questo decreto si può considerare in qualche misura ancora da riempire lo sappia da decidere cosa fare del Corpo Forestale dello Stato e eccetera
Però questo è una delle materie più complesse più delicate
Perché c'era il referendum passato
Che aveva portato alla soppressione del ministero Agricoltura e foreste
C'era stata la ricostituzione del MIR
C'era il nuovo referendum pendente
A fronte di queste di questa richiesta stava il dato
Di fatto dell'esistenza di un ministero federale
Per queste materie
Anche nei grandi Stati federali Germania negli Stati Uniti in Canada
Che quindi dava come dire legittimazione all'idea che esistesse
Un centro di imputazione
Delle competenze federali
Quindi il problema diventava ed è stato correttamente posto
Dal Governo e anche dalle regioni anche dalle Regioni promotrici del referendum che avrebbero potuto come dire
Avere qualche ragione politico e anche psicologica per tenere una linea meno responsabile stato correttamente posto in termini di quale può essere
In una materia fondamentalmente di competenza regionale peraltro in gran parte già salvo alcuni aspetti pesca eccetera già nella pesca nelle e alcune marittima no
Già for per il resto fondamentalmente regionale nella nostra attuale Carta costituzionale ma quale può essere uno Stato federale una ripartizione corrente di potere di competenze di responsabilità
E su questo grosso modo con questo decreto ci siamo arrivati tanto è vero che questo decreto ha avuto parere favorevole senza riserve della conferenza stato città autonomie
è un parere diciamo con osservazioni con condizioni con rilievi della Conferenza Stato Regioni ma accompagnato
Di fronte all'ufficio centrale del referendum Della Corte di Cassazione da una posizione delle Regioni promotrice del referendum che è stata sostanzialmente quella di dire il referendum secondo noi è assorbito perché abbiamo raggiunto il primo risultato che ci proponevamo cioè arrivare ad una ripartizione di competenze sostanzialmente corretta
Questa ripartizione di competenze andrà riempite
Completata
Ci sarà da verificare la coerenza con quanto è scritto andrà accompagnata dalla riforma
Del del nuovo dalla configurazione del nuovo ministero delle politiche agricole che potremmo chiamare non domani il ministero federale delle politiche agricole in coerenza con la profonda ristrutturazione delle amministrazioni centrali che è conseguente al passaggio da uno Stato regionale che però continuava a essere sostanzialmente uno stato molto centrale
Ad una era stato che si ispira al modello federale
Tutto questo però di tutto questo però ci sono già gli strumenti questo è il punto
Importante a mio avviso nel fare il bilancio di questa nei primi mesi di questa legislatura il Parlamento ha dato al Governo gli strumenti per farlo
Il Governo il Parlamento adatto di più adatto a tutte le istituzioni gli strumenti per avviare una riforma delle rispettive amministrazioni
Il governo a questo punto al mandato di riformare ciò che resterà amministrazione dello Stato
E quelli che resteranno gli enti pubblici nazionali
Facendo una scelta di cui secondo me non si è valutato a fondo
E il carattere fortemente innovativo
La scelta M e non si è valutato a fondo anche perché la scelta emerge con nitidezza soltanto tenendo conto anche delle modifiche
Delle piccole ma rilevanti novelle che la centoventisette apportato alle cinquanta no
La scelta e quella di su dichiarare superato
Per la prima volta dopo cento
Centoquaranta il di dichiarare se superato il moderna
Il modello uniforme per così dire che poi aveva
Poi aveva subito eccezioni vero che da da varie leggi poi però col sito
Il Consiglio di Stato portare consiglio di stato tendevano sempre a ridimensionare queste dello in queste eccezioni cioè il modello di una
Amministrazione che aveva come un'unica
Fondamentale disegno organizzativo che era quello piramidale gerarchico burocratico
Un unico modello gestionale
Oggi invece beh amministrazioni pubbliche ci sono libere di scegliersi il modello organizzativo il modello gestionale più confacente alla loro missione
L'omissione
In con questo sì supera quello che era sì ci pensiamo un handicap notevole che le amministrazioni pubbliche pagavano
Alle aziende private sistema privato aziende private sono libere di scegliersi il loro modello organizzativo e gestionale
Le amministrazioni pubbliche erano incessante
Ma Leon questo non voglio dire che il vecchio modello nonché continui a essere il migliore in molti casi per esempio probabilmente per le forze armate resta il modello organizzativo migliore non lo so è forse forse resta il modello per altre amministrazioni no
Queste Scelta e fondamentale perché la riorganizzazione dei poteri
Per così dire federali
Nazionali quindi federali in uno Stato federale richiede di poter adottare modelli molto più flessibili
Altrimenti la spinta la tendenza la pulsione
A continuare a fare amministrazione attiva anche dove non cc non sono più
Non c'è più questa competenza fortissima inarrestabile
Certo questa trasformazione è scritta per ora nelle leggi
Nelle leggi di delle
Legge di delega che vanno applicate
Però le leggi intanto ci sono
Ed è lì che ci sono siamo messi alla sfida
Si stanno come dire
Si sta già vedendo io ieri ho usato un'espressione che ha visto ha colpito molto
Ho ho riunito la conferenza dei direttori generali del personale dei ministeri e spiegavo ieri assemblea dell'Unioncamere
Ho visto
Diverse reazioni
Nel reazioni di chi aveva l'entusiasmo di chi ci va be'adesso
Sono cadute le catene non siamo più ingessati possiamo cominciare a pensare
Pensare a cose nuove
E anche queste sono anche quelli più disposti a dire
Noi abbiamo molte dei nostri compie nostre funzione che dobbiamo dare ai comuni perché ci concentriamo sulle cose che veramente bene fra non può che stare
Lo Stato nazionale
Altri avevano l'angoscia dicevo degli ammiragli
Di ammiragli di grandi flotte potente ammiraglio sta sulla corazzata sull'incrociatore più grande ossequi attorno a tutti ma di flotte che non avevano ma preso in mare sa sa sempre stare chiusi nel porto
Adesso invece la legge gli dice guardate qui tra un anno importi si chiudono
Si va si naviga in alto mare bisogna decidere dove andare
Cercare di non perdere la rotta affrontare burrasca
Qualche ammutinamento magari della ciurma
E c'è chi c'è chi ne sarà capace e chi no tutti verranno messi alla prova
Però questi sono persi
Rilevanti che sono state fatte
E secondo me rilevante da ma questo su questo torno tra un minuto alla fine del mio intervento volevo dire che rilevante che alla fine lo si sia fatto anche con
Lo schieramento ed un concorso ampio ma ci tornano
C'è ancora qualcosa da non sottovalutare secondo me
Ed è che mentre si ragione sul tipo di federalismo si discute sul tipo di Salerno e però si fanno questi tassi
Nel contempo abbiamo insieme al governo e poi il Parlamento che era approvato incardinato una grande operazione di semplificazione
Delle leggi dei procedimenti e del sistema dei controlli
Che è necessario per mettere le nostre amministrazioni tutte a partire dai Comuni
In condizione di operare molto più agilmente celermente efficacemente
Perché cui è punto colto prima alcuni accenti anche nell'intervento del presidente Chiti che andavano in questa direzione
Noi abbiamo bisogno insuccesso della riforma
Dipenderà anche dalla capacità di dare presto
Ai cittadini italiani in segno di cose che cambia
E di cose che cambiano in meglio nel rapporto tra i cittadini e le amministrazioni di amministrazioni più efficienti più snelle che impongono meno adempimenti è meno vessazioni inutili
Inutili perché poi in molti casi si è visto che sono inutili
Perché in altri Paesi non ci sono
Perché in altri Paesi si vive con minori scartoffie minori certificati il conto
Con un carico burocratico meno pressante
E badate il carico burocratico è uno degli elementi della competitività di un Paese nella competizione internazionale più pesante il carico burocratico più più si ha un coefficiente negativo
Della competitività di un Paese
Fare questo adesso subito cominciare subito e poi proseguirà nei prossimi mesi significa
Mettere le amministrazioni in condizioni di attrezzarsi alle nuove responsabilità e ai nuovi compiti dare ai cittadini italiani all'impresa il segno che la riforma complessiva che si è messa in moto
E che a legislativa costituzione vigente viene solo per qualche verso come dire avviata
Anticipata questa riforma inciderà Pulsi vivamente sulla vita quotidiana dei cittadini delle imprese della società civile
E significa anche se il presidente Chiti meno permette dare alle Regioni alle Province ai Comuni la possibilità di cominciare a dare nei fatti una risposta quella che
E quella guardate che è stato ancora l'altro ieri al tavolo dell'avvio del confronto sul Welfare a Palazzo Chigi abbiamo parlato anche di questo
Con sindacati Confindustria eccetera
Il punto interrogativo fondamentale
Ma caro ministro saranno a Regioni Province e Comuni in grado di assolvere questi compiti a queste responsabilità
E di farlo agilmente
E di farlo senza
Ripetere
Ossificazione mi complicazioni burocratiche lentezze
Inefficienze
Questo è il terreno mentre si discute del tipo di federalismo deve realizzare il terreno su cui bisogna dare subito delle risposte
Su cui bisogna dare subito risposte abbiamo cominciato a farlo mentale semplificando regole procedure e controlli applicando queste semplificazioni correttamente utilizzandole per migliorare
Il tasso di efficienza alla velocità di risposta ai problemi alle esigenze dei cittadini delle varie amministrazioni
Io credo che si costruisce una atmosfera favorevole alla riforma anche così
Anche così e si rimuove uno dei
Una delle ragioni maggiori di perplessità
Il timore di finire per dirlo brutalmente dalla padella nella brace c'è
Circolare circolari che al vertice delle
Maggiori organizzazione degli imprenditori del nostro Paese perché nella quale ci sono i sostenitori pugnace del a federalismo alla Carraro
Carraro di Padova intendo
Non l'ex sindaco di Roma
E ci sono anche quelli che sono molto più cauti e più prudenti non perché
Siano centralisti ma perché hanno ed esprimono manifestano il dubbio che Dio
Appena ricordato ed ora queste bisogna dare una risposta mi fa
Parlamento e governo devono mettere in condizioni di Regioni Province Comuni Camere di Commercio comunità montane
Devono mettere tutti gli enti e amministrazioni
Che stanno sul territorio devono metterle in condizioni di dare queste risposte in modo convincente
Ma poi voglio dire
Io poi questi strumenti che mamma non si realizzano attraverso snellimenti semplificazioni e così via hanno utilizzati
Danno utilizzati al meglio
Infine
L'ultima considerazione che ho già anticipato io credo che non sia
Che non sia da sottovalutare
Un fatto
E cioè il fatto che certo sono d'accordo ci sono molte cose da
Rivedere modificare
Cambiare restano secondo me incontestabilmente gli elementi positivi che ha
Ho cercato di elencare
Beati ci sono cose da correggere anche nel nelle leggi da cinquantanove a novantaquattro la centoventisette la legge Napolitano sulle Autonomie locali che ahimè non è ancora arrivata in porto ma anche nelle leggi già approvate nella legge vede che
Ci sono punti da correggere dei dati
Il governo devo dire lo ha talmente talmente non lo nega che abbiamo scritto nel DPEF
E il Parlamento ha colto questo suggerimento ne risoluzione di finanza pubblica che potrà esserci lei nelle collegati alla Finanziaria non nel collegato di finanza pubblica in senso proprio né altre leggi collegate ci potrà essere qualche norma di
Ritocco di queste leggi che sulla base delle prime esperienze si rivelerà utile o o necessari
A maggior ragione questo
Come dire diritto di errore quindi poi di correzione va riconosciuto ad un lavoro che è ancora nella fase iniziale del suo iter come il prodotto della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali
Io credo che non sia da sottovalutare il fatto che all'approvazione di questo testo se arrivati con una larga maggioranza
Che vi abbiano concorso
Forze politiche gruppi parlamentari parlamentari commissari di diverso orientamento politico avendo ciascuno ragioni di soddisfazione giorni ovviamente di critica di perplessità e di dissenso ma sostanzialmente così
Devo dire
A costo di essere smentito ma spero non lo faranno dai miei colleghi dai nostri Fisichella che anche le leggi cinquantanove centoventisette novantaquattro non sono state
Il prodotto di una parte salta
Per quanto riguarda le leggi che più o meno propriamente vanno sotto il mio nome io ho sempre detto di avere raccolto
Molto lavoro dei miei predecessori
Che a loro volta appartengono
Urbani e Frattini oggi all'opposizione
Cassese è un grande autorevole esperto stare al di sopra delle parti
Di aver raccolto molti suggerimenti proposte e idee che venivano da istituzioni regionali e locali di diverso orientamento politica di aver raccolto idee suggerimenti che venivano dalle organizzazioni del mondo del lavoro dell'impresa e che come tale come dire non hanno un collocazione politica precisa
E lo stesso iter parlamentare è stato forse lungo faticoso e tormentato anche perché ha rappresentato un confronto vero con un arricchimento vero naturalmente come accade in questi casi anche con qualche contraddizione qualche complicazione di troppo come accade sempre quando
Il procedimento non è blindato su un testo del governo ma appunto avviene attraverso un confronto così ricco il fatto che però si sia arrivati a questa
Tra questi primi passi
Sulla strada della riforma con un concorso
Di proposte e di idee molto laico
E secondo me sicuramente costruttivo
Nonostante l'inevitabile polemiche io credo che sia cosa importante almeno perché convinto che il cambiamento dell'architettura dello Stato delle regole del suo funzionamento non può essere il risultato
Della imposizione di una maggioranza di una maggioranza ristretta poi nell'attuale Parlamento italiano nei confronti delle opposizione
Perché è convinto di codesto vale la pena
Correre il rischio di un iter più complesso di qualche contraddizione di qualche incertezza
Di una
Processo estremamente travagliato sia per quanto riguarda la riforma costituzionale nella fase iniziale di questo travaglio
L'idea giornalistica che la commissione ha concluso io letto grandi giornali
Quegli stessi che confondono proroga prorogatio tanto per
Dirle tra costituzionalisti e non hanno la minima idea che ci sia qualche differenza tra l'uno e l'altra
Ho visto qualche giornale classificare definire Massimo D'Alema come l'ormai ex presidente della commissione per le riforme istituzionali
Ora non mi risulta che voi l'abbiate destituito non mi risulta che la commissione bicamerale le riforme istituzionali sia vicina al termine del suo mandato
Il suo mandato finisce nel momento nel quale con la seconda lettura da parte di entrambi i rami del Parlamento alla riforma costituzionale sarà stata approvata credo che nella migliore delle ipotesi ci manca un anno la propria nella migliore delle poi voleva di gran lunga nella migliore delle ipotesi cui indie probabilmente di più probabilmente di più quindi siamo all'inizio di quest'quindi vorrei dire anche a Vannino Chiti di cui ho apprezzato non solo la lucidità ma anche la passione e del resto la coerenza con quello che sempre detto in questi anni c'è spazio emerge
Secondo
Per un confronto su
Appunto il tipo di federalismo del realizzare i suoi strumenti e le sue della sua articolazione
Io penso che
Come ho cercato di dimostrare spero di esserci riuscito
Questo confronto trae vantaggio sì sappiamo serenamente riconoscere intanto
Il consistente pezzo di strada che abbiamo fatto e naturalmente perché le due cose stanno assieme
Anche
Il bel pezzo di strada che ci resta da fare per arrivare a conclusioni
Allora grazie insiste Bassanini concludiamo