"Per non morire Berlusconiani. La Sinistra e l'informazione" organizzato nell'ambito di "Sulle spalle di Gulliver, i protagonisti le autonomie, i conflitti nel villaggio multimediale" Festa Naz. di Liberazione su informazione e comunicazione

Allora cominciamo
Innanzitutto buona sera a tutti grazie sia di essere venuti che abbiamo aspettato come noi del resto
Ma questa è una stagione di dibattiti che si intrecciano per cui alcuni compagni avevano problemi di sovrapposizione per cui sono ampiamente scusate giustificati
Allora noi partiamo siamo in dirittura d'arrivo di conclusione di questa festa e siamo un po'alla parte più squisitamente politica hanno in questi giorni abbiamo un po'seguito un itinerario di ragionamento secondo quella che era un ma alcuni pezzi della proposta che Rifondazione comunista cerca di abbozzate sulla comunicazione
Un ragionamento che ci ha portato ad affrontare alcuni problemi specifici specializzati la grande normativa europea alla pubblicità
La questione della radio
Ieri la questione della televisione i telegiornali oggi arriviamo diciamo alla parte più politica l'uomo della sinistra
In una fase che è anche abbastanza modificata rispetto a quando questo programma era stato un po'concepito se vedete sulla su programmi nel titolo di questa sera era stato pensato per non morire berlusconiani la sinistra l'informazione
Beh in questi ultimi tempi in questi ultimi giorni diciamo che gli incoraggiamenti
Che ti fanno sperare davvero che non moriremo berlusconiani sono maggiori anche se i problemi rimangono molto complesse
Io dico per introdurre il dibattito un po'agli interlocutori riconoscete io non faccio una rapida carrellata
Valentino Parlato con il fondatore del manifesto
Guglielmo Epifani segretario confederale vice segretario della CGIL
Walter Veltroni direttore dell'Unità
Claudio Fava direttore de I Siciliani
Gianfranco Nappi membro della segreteria di Rifondazione Comunista responsabile dell'informazione
E l'onorevole Giuseppe Giulietti
Allora questo è un po'diciamo il dibattito quali temi ovviamente non non suggerisco scadente diciamo che dò le tre questioni che in questi dieci giorni noi abbiamo in qualche modo isolato
La prima questione
Che la comunicazione
La grande circuito della comunicazione in questo Paese sta diventando in qualche modo il paradigma dello sviluppo
Quello che le grandi industrie siderurgiche chimiche negli anni Sessanta e ancora più indietro la grande questione agraria negli anni trenta o quaranta rappresentavano per lo sviluppo oggi nei prossimi anni
Già adesso è rappresentata dai grandi snodi della comunicazione della telecomunicazione
Per cui aveva una posizione analizzare proporre sulla comunicazione vuol dire avere un'idea dello sviluppo di questo Paese
Quali sono le ipotesi le proposte le ricerche su cui si sta lavorando a sinistra questa è la prima grande questione
Secondo punto
E che è un Paese che ha come presidente del Consiglio Berlusconi
è un Paese in cui la comunicazione è un ruolo ancora più specifico
E più strumentale peraltro
Per cui come la sinistra risponde
All'azione di Berlusconi ieri abbiamo assistito all'ultima trovata all'ultimo coniglio bianco che è uscito dal cilindro di Berlusconi
Questa proposta che credo sia durata neanche ventiquattro nove di
Di fingere di separarsi
Da un bene che non è separabile perché legato a un interesse economico politico
E organizzativo
Matti ma che non può essere in nessun modo ma camuffato comunque come la sinistra risponde
All'uso che Berlusconi ha fatto in questi lunghi anni perché non è di ieri
E sta facendo della riorganizzazione del sistema della comunicazione in questo Paese ultima questione diciamo più di dettaglio ma come a sinistra si sta ragionando su una propria proposta di riorganizzazione
Della televisione dell'informazione della RAI del servizio pubblico se su questi temi è possibile riprendeva a ragionare assieme è possibile rivolgersi assieme alla gente di costruire alleanze sociali
Un fronte che vada anche al di là delle forze più direttamente organizzate a sinistra
Questi diciamo sono i capitoli che suggeriamo poi fermo restando che poi il dibattito andrà lì dove
I relatori lo porteranno noi iniziamo con con Valentino Parlato
Che a cui affidiamo anche un po'la responsabilità di dare un po'piedi per terra a questo tipo di indicazione di suggerimento che abbiamo fatto partendo dal tema proprio la sinistra dell'informazione ma io
Come dire le responsabilità piano con le responsabilità le responsabilità sono divise ugualmente e caso mai io conto pochissimo in questo tavolo
Ecco comincerei con l'atto col titolo per non morire berlusconiani questo fu un titolo felice del manifesto tanti anni fa per non morire democristiani
Non moriremo democristiani o qualche cosa del genere adesso la democrazia cristiana non c'è più ma stiamo un po'peggio
Questo non voglio mettere Nostalgia per la democrazia cristiana ma penso alla vecchietta di Siracusa
La quale pregava per la vita del tiranno Dionigi
E poi il tiranno Dionigi insospettito la mandò a chiamare e disse ma perché tu preghi per la mia vita dice figlio mio che voi ho pregato per la morte di torrone venuto tuo padre che era peggio visto nonno
Poi ho pregato per la morte di tuo padre esser venuto tu che sei peggio ancora e quindi che voglio dire l'avvenire non è felice
Ecco quindi eviterei questo svolga illusione cerchiamo di morire come siamo noi di morire liberi insomma non di non morire non questo non quell'altro
Le tre questioni che ha posto mi chiede mezzo io voglio essere molto rapido
Lui dice e fa ora un un discorso molto serio molto strutturale che la comunicazione come il carbone come l'acciaio come fu indubbiamente la comunicazione molto importante ma
La cosa che noi dobbiamo sapere secondo me che la comunicazione e potere e il potere e potere di comunicazione
Quindi io
Diffido ma io ho sessantatré anni e sono vecchio non so niente di telematica di computer di tutte queste cose qui diffido di quelli che dicono Berlusconi ha vinto perché aveva tre reti televisive
Qui c'è tutto un fatto di persuasione c'è un fatto c'è una lotta di potere che si esercita
Anche con la televisione ma che parte soprattutto dalla dal consenso che uno riesce a ottenere nella società questo e lo scontro che abbiamo e termino quando all'ultima questione
La sinistra e la comunicazione la questione la sinistra il potere cosa fa la sinistra oggi
Ecco io credo che in Italia la sinistra sia molto radicata molto forte hanno insistito a tutte le disgrazie e continua come la Gramigna accrescere anche nelle terre distrutte disse
Però
Questa sinistra
Deve parla e secondo me noi siamo con una sinistra un po'butta
Non lo dico voglio dire se parlo come manifesto scusate
C'è qui a questo punto bisogna andare e più allo scontro diretto non voglio fare demagogia io sono un uomo della destra comunista ero Ammendolia ma questo sia chiaro proprio non sono né un estremista né niente però
A questo punto
Era un uomo si e non era una donna
Attacca al capitano ho capito a cosa questi ho capito cosa voglio dire
Ma figurati
Quindi il punto è noi siamo in una grande crisi politica in una crisi economica sociale il mondo interessata noi e via di seguito
Adesso noi avremo martedì questo Berlusconi che ha un po'fallito col suo discorso con la sua conferenza stampa di ieri del bla in tre stadi tutte queste cose si presenta alle Camere
E dirà signori miei io sono la governabilità voi mi dovete dare retta io vado avanti e con la sinistra e gli dice sì o no
Io non voglio voglio dire c'è una polemica tra il manifesto e le sinistre sia il PDS sia Rifondazione sulla mozione di sfiducia io credo ma rinunzia alla mozione di sfiducia ma una mozione di biasimo diciamo no
Di critica di dire questo governo non è credibile e questo governo subisca in Parlamento si difenda malamente in Parlamento da una critica di questo genere questo essenziale perché se cadiamo nelle tecnicalità
Delle informazioni dei media di tutte queste cose secondo me perdiamo la partita
Ecco da Valentino Parlato andiamo a Claudio Fava diciamo fu un'altra realtà di confine fra società politica e società civile informazione le la sinistra i grandi conflitti che soprattutto nell'attuate
La Sicilia ha portato anche Lia una riaggregazione attorno a Berlusconi di una nuova di un nuovo patto sociale quanto ha contato la difficoltà a comunicare della sinistra
Ma ha contato parecchio convinta su finita lì a contatto in Sicilia
Conta parecchio anche adesso
Io sono il coro con Valentino Parlato non
Non poniamoci il problema di come morire poniamoci il problema in questo momento di non morire non morire vuol dire non morire per asfissia
Io ho la sensazione che sarà un un poi un difetto di l'orgoglio professionale che in questa battaglia sull'informazione sulla qualità sulla libertà dell'informazione sulla capacità di comunicare
Se la sinistra sta tentando di sta combattendo ma ci giochiamo tutto
Io ho la sensazione che un non so la sensazione la convinzione propongo profonda filosofica che la libertà di un popolo si misuri anche sul quantità di cose che sa che ha capito che conosce e le cose che sa anche ha capito e conosce appartengono anche alla quantità di cose che vengono comunicati alla qualità dell'informazione questa la grande intuizione degli uomini che circondano Berlusconi la comunicazione la loro trincea e la loro battaglia la comunicazione è vero non serve soltanto a far vincere d'elezione
Serve a gestire la vittoria le campagne elettorali quello che oggi sta facendo Berlusconi questo lavoro al ribasso che fa con tutte le parole forti che apparteneva alla tradizione della sinistra e di cui la destra si sta appropriando
Questo tentativo di portare in questo Paese
Di offrire a questo Paese una serie di simboli di parole che evocano ma che finiscono per essere vuote di contenuta che sola parola democrazia la parola giustizia la parola solidarietà la parola pace l'espressione società civile
Come se queste parole in quanto tali anche se adoperate da Berlusconi se utilizzate da Berlusconi fossero di per sé valori questa è la grande battaglia per la comunicazione fare capire comunicare a questo Paese che su queste battaglie su queste parole su questi valori abbiamo bisogno di costruire aggettivi altrimenti finiranno per servire le ragioni da sinistra in ragione della destra
Io non so più da tempo ad esempio l'espressione società civile
Perché mi sono reso conto con ribrezzo che un'espressione alla fine quota finisce per essere un alibi perché io so che è stata società civile siciliane non soltanto neofascisti assetati di sangue quella che ha eletto il fascista lo porte lo ha preferito al giudice Caponnetto
So che non erano neofascisti so che erano
So che probabilmente in mezzo a quella gente in mezzo a quelle decine di migliaia di voti di consensi c'erano molti convinte antimafiosi
C'erano molte persone che saranno andate ai funerali di Borsellino e Funari Falcone avranno e avranno piante ci saranno battute il petto e hanno detto siamo felici
Che esista un uomo come Caponnetto
Purché stia lì
Nel suo museo nella sua riserva venerato onorato celebrato una volta l'anno assieme a tutti i superstiti e martiri delle battaglie contro la mafia ma noi serve altro per governare questo Paese per costruire la nostra democrazia
Ecco allora che il problema sta nel cominciare ad aggettivare questi valori per farlo abbiamo bisogno
Utilizzare tutte le arti le risorse che la nostra capacità di comunicazione richiedere in questo senso
La sinistra molti peccati da farsi perdonare a molti peccati di sensibilità
Adesso la sinistra sta consumando molti peccati stiamo facendo delle battaglie di retroguardia dobbiamo dircelo stiamo facendo delle battaglie al ribasso battaglie che servono soltanto a difendere
La battaglia che noi stiamo facendo sulla RAI che sicuramente serve a salvare un metodo che quello del Pluda è la pluralità di di fonti di informazione televisiva che vuole evitare
La costruzione di un monopolio assoluto cosa che Berlusconi ha francamente serenamente comunicata a questo Paese ma la battaglia in difesa di questo metodo non può non essere parallela una battaglia forte dura contro i metodi con cui è stata gestita l'informazione in televisione la Rai negli ultimi trent'anni
La battaglia che noi facciamo per riappropriarci dei principi cardine di questa libertà di stampa non può essere delegata a Indro Montanelli non possiamo delle Carla Montanelli io
Io sono felice che ci sia stata una grande riunione una grande assemblea alla quale io non ho partecipato perché era convocata da Montanelli a Milano ma questo non lo dico scusate per settarismo sia chiaro
Quell'assemblea doveva esserci in quell'assemblea bisogna mettere accanto la stampa comunista e la stampa non comunista bisogna mettere accanto il direttore dell'Unità di attori il manifesto massima in molti altri direttori giornali democratici quali non vogliono vivere in un regime di monopolio dell'informazione ma non possiamo delegare a Montanelli la tutela la difesa
Di questo momento di questo singolo scusate io da siciliano mi ricordo
La battaglia che ha fatto Montanelli
Fino a pochi anni fa per distruggere
Di fronte antimafia in Sicilia la battaglia contro i professionisti dell'antimafia la battaglia personale contro il giudice Falcone il giudice Borsellino io mi ricordo cos'è stato il Giornale Nuovo il Giornale di Montanelli
Per quindici anni
Non soltanto sul fronte di alcune battaglie di democrazia ma anche sul fronte di alcune battaglie di sopravvivenza fisica in Sicilia io so
Che Montanelli tutto questo la subito sapendo di essere il direttore di un giornale che apparteneva alla famiglia Berlusconi e si è reso conto soltanto di questo grave contraddizione il giorno in cui Berlusconi ha deciso ho deciso di fare un passo avanti e di non essere semplicemente editore di se stesso allora io rispetto a quanti hanno il coraggio di schierarsi di affermare la validità di alcuni principi credo che sia un grave errore della sinistra continuare
A delegare a momenti che ritengo siano aumenti di retroguardia una battaglia che deve essere portata all'attacco
La sinistra ha perso delle occasioni storiche in passato la sinistra ha ritenuto che non ci fosse bisogno di televisione che non ci fosse bisogno di radio
Sapete qual è la storia di Tele l'Ora in Sicilia unica televisione democratiche sistemi in Sicilia chiuso sapete qual è la storia dell'ora in Sicilia un giornale democratico l'unico quotidiano democratico esistere in Sicilia
E ha chiuso perché alla fine è stato utilizzato trattato gestito dal Partito comunista in Sicilia per molti anni esattamente come l'avrebbe gestito la corrente andreottiana della Democrazia Cristiana
Tentando di lottizzare i posti disponibili tentando di per ottenere per i propri uomini Precorvi amministratori le migliori prebende alla fine
Le migliori energie del giornalismo siciliane che sono passate attraverso l'ora sono immigrati sono andate altrove la battaglia che oggi il PDS rischia di perdere su Italia Radio che comunque un punto di riferimento in un'informazione
Radiofonica forte fondamentale assieme a pochi altri Circuiti radiofonici che esistono in Italia su queste battaglie da dobbiamo fare muro dobbiamo costruire questa sì una trincea positiva che serva per a non perdere ciò che non abbiamo
Realizzato in questi anni dobbiamo andare all'attacco
Il problema è non solo non soltanto avere qualcosa da comunicare vado rapidamente a concludere io credo che la sinistra abbia infinite cose da comunicare infiniti aggettivi da comuni da coniugare con i propri valori infinite battaglie prospettive di battaglia ad offrire il grave problema in questa campagna elettorale che abbiamo subito è superato e nel nella nell'Himmel nel quotidiano e quello di riuscire a comunicare le cose che abbiamo dentro
Di uscire a superare questo gap che in qualche modo Berlusconi è riuscito a superare guardate che non è né una Baglione una presunzione un errore di tattica vere
Offerto abbia richiesto da Giuliano Ferrara di occuparsi
Dei rapporti di comunicazione con il Parlamento con il mondo politico con il mondo esterno delle idee del
E delle elaborazioni politiche venivano costruite dagli avvocati di Berlusconi Berlusconi ha capito comunque qualcuno ha capito per lui che bisognava saper comunicare
Quello che noi oggi dobbiamo recuperare questa capacità di saper comunicare gli strumenti per saper comunicare in questo siamo ancora indietro se voi pensate
A questo referendum proposto dal Venerdì di Repubblica per il leader della sinistra e pensate che alla fine la prima persona estranea alla
All'ambiente tradizionalmente politico con l'ambiente
Che vive attraverso le vicende dei partiti la prima persona in classifica presente dei leader la sinistra un giudice il giudice Di Pietro
Ci rendiamo conto della difficoltà che abbiamo avuto soltanto di sapere comunicare ma anche di sapere coinvolti in questo processo di comunicazione energie che fossero ulteriori rispetto a quelle che tradizionalmente abbiamo avuto così come oggi secondo me su questo chiudo
Credo che rischia di essere una grande battaglia di retroguardia
Salutare come una vittoria della democrazia della saggezza del popolo italiano
Il fatto che il decreto Biondi è caduto perché il giudice Di Pietro si è affacciata alla finestra ha detto io me ne vado perché una democrazia che ha bisogno della faccia di un giudice è una democrazia fragile
Se non ci fosse stato Di Pietro il decreto sarebbe Fassa questa è una cosa che mi fa fare
Ora proseguiamo
Il dibattito Guglielmo
Epifani il sindacato
Sindacato come c'è stato e soprattutto come fosse più spesso non c'è stato in questo dibattito anche in questa battaglia sulla comunicazione in questi giorni abbiamo riverificato un'ipotesi anche proprio in un confronto con alcuni pezzi di sindacato
Il la Progetto di un polo pubblico della della comunicazione multimediale l'oggetto della stecca come la sinistra come il sindacato
In questa in questa battaglia che anche organizzazione del lavoro diverso
Ci sta eccome eccome riapre un dibattito diverso dalla logica delle privatizzazioni anche questo è la questione per non morire berlusconiano
Ma io dico subito che
L'informazione e la comunicazione è una delle grandi sfide per il futuro
Il libro bianco dite loro mette la comunicazione come una delle tre grandi condizioni per assicurare all'Europa l'uscita dalla subalternità culturale e una nuova possibilità di sviluppo
Comunicazione in senso lato dove cioè si sposano le grandi reti telematiche l'uso del telefono l'uso del video la capacità di elaborare i dati così come non è venuto mai nel passato
E siamo di fronte a una sfida che per l'Europa e per l'Italia e molto gravida di problemi perché l'Italia si presenta quest'appuntamento dopo dieci anni di tentativi in una situazione di grandissimo ritardo
Io voglio ricordare qui un punto che credo ci serva anche alla critica
Della della duopolio in modo particolare del monopolio privato una delle tesi fondamentali di Berlusconi negli anni ottanta fu quella di dire se si mettono insieme più reti se si mettono insieme più sinergia e l'Italia può vincere la sfida europea nel campo della multimedialità il risultato qual è
Pensiamo che quest'anno l'Italia a comprato dall'estero mille duecento miliardi di audiovisivi e ne ha esportati solo cento
Vuol dire cioè che uno degli obiettivi che poteva spingere a creare una concentrazione è stato fallito totalmente perché anche su questo versante il monopolio privato non è stato in grado di competere
Meno un rapporto suo meno un rapporto positivo con la televisione pubblica siamo tributari cioè oggi dall'estero di programmi che vediamo molto di più di quanto non eravamo dieci anni fa
E anche su questo versante va fatta la critica al processo di concentrazione e va autorizzato anche questo dato
Per riformare la legge ma mia rimettere in condizioni davvero di una competitività tra soggetti diversi in grado di misurarsi con questa dimensione del mercato mondiale
Un ritardo noi lo abbiamo avuto io credo che lo possiamo dire senza sottacere lo è senza come dire caricarci di tutti gli aspetti negativi che possono valere per il passato ma non per il futuro
Per il punto è che noi siamo Parsi conservatori nella difesa di alcune situazioni io penso alla RAI
Un conto e difendere il servizio pubblico ma la difesa del servizio pubblico né oggi né dieci anni fa
Passava per la difesa di una RAI che era piena di sprechi di imbalsamazione di duplicazioni di storture di ogni tipo
Pensate che la RAI ha tredici mila dipendenti sapete quanti sono i dirigenti della RAI seicento non c'è nessuna azienda al mondo che ha un numero così rovesciato una piramide così rovesciata tra la gente che lavora e la gente che dirige
Questa è stato il nostro errore essersi appiattiti su una difesa dell'esistente e non capire che per questa strada non difenda mamo il servizio pubblico né tanto meno le sue prospettive
Di sviluppo per questo io sono d'accordo che noi dobbiamo ripartire non soltanto dicendo quello che non vogliamo
Dobbiamo dire quello che vogliamo e al primo posto bar riprodotta la grande questione di libertà degli anni settanta e ottanta
E cioè una difesa è uno sviluppo del pluralismo quest'oggi ci deve preoccupare Berlusconi è un aspetto importante di questo ma non è il solo
Noi abbiamo a differenza degli altri paesi che tutti i grandi giornali sono in mano ai gruppi industriali e questo è un problema per gente come noi che vuole rappresentare il mondo del lavoro o i bisogni della gente che ha meno
Prendiamo il tema delle pensioni
Se i giornali continuano a dire che sul tema delle pensioni c'è da risanare il il disavanzo pubblico lo risanamento del Paese il messaggio che viene all'esterno amplificato
è quello che sono i pensionati che sono la causa anche del dissesto finanziario del Paese ma non c'è un giornale che riporta un dato
Che cioè soltanto il due per cento delle pensioni italiani solo superiore ai quindici milioni di lire all'anno se solo si riflettesse su questo dato
Allora si capirebbe come non è la pensione il pensionato il problema è la via del risanamento sono alto
Questo vale per le pensioni vale per l'occupazione
Vale per i conflitti sociali ce ne siamo dentro un sistema di comunicazione in cui le nostre ragioni
Le ragioni del mondo del lavoro fanno fatica allora ripartire dal pluralismo difendere quelle esperienze comunicative che nascono dalle rappresentanze dei bisogni dei cittadini della gente che lavora
Sapere che non è la stessa cosa finanziare un grande giornale o un giornale cooperativo legato a una realtà sociale particolare
Sapere che bisogna sviluppare tutte quelle forme incentivare e di cooperazione penso anch'io a Italia Radio ha tutti gli strumenti di diffusione che ci sono difendere cioè quelle esperienze di lavoro e di comunicazione che sono una rete di ricchezza del pluralismo e della capacità di trasmettere i bisogni e davvero della gente questa è la grande battaglia che dobbiamo riprendere rivedere la Mammì
Impedire il perpetuarsi del monopolio rendere davvero competitivo la sfida televisiva impedire le concentrazioni sui monopoli
Limitare le concentrazioni industriali che posseggono i grandi giornali e incentivare aiutare diffondere tutte quelle reti e gli spazi di comunicazione che appartengono davvero alla realtà del mondo del lavoro alla realtà delle esperienze che nelle città o nei quartieri la gente vive questa è la grande battaglia di libertà che dobbiamo fare
Se su questa battaglia di libertà incontriamo Montanelli va bene
Se incontriamo altra gente che non la pensa come noi va bene perché di fronte a noi abbiamo grandi potere grandi mezzi di persuasione abbiamo grandi concentrazioni
E in questa battaglia dobbiamo schierare oltre a quello che noi rappresentiamo quanti condividono
Quei testi postazioni
E questi obiettivi infonde la storia dell'informazione degli anni settanta
Quando è nata il giornalismo democratico
Quando i grandi proprietari impedivano ai direttore di esercitare pienamente la loro libertà
Ho impedivano alle redazioni di essere responsabili del loro prodotto e anche per quelle contraddizioni cresciuto negli anni settanta
Quella grande stagione che ebbe grandi meriti anche se poi non portò come abbiamo visto dopo a risultati importanti e duraturi dobbiamo ripartire da lì trovare le forze e le alleanze necessarie per ribaltare una situazione che ci vede dal punto di vista dei destini produttivi più deboli dal punto di vista degli spazi di libertà
Più o limitati e dal punto di vista delle possibilità della comunicazione molto più indietro di quanto tutti assieme negli altri settanta non sognavamo non speravamo per le battaglie che abbiamo combattuto
Ma Giuseppe Giulietti è stato uno dei compagni più impegnato in questi ultimi tempi nella campagna referendaria per la raccolta di firme contro la legge Mammì una campagna che tra l'altro ha posto anche problemi
A sinistra e che in questi ultimi tempi si è tornato a discutere proprio in questi ultimi giorni in Parlamento su che destino dare a questo referendum Giulietti adesso Epifani riproponeva il problema
La riforma e il rapporto strano della sinistra con la RAI
Cioè l'idea del servizio pubblico significa difendere la vecchia RAI e quale idea di comunicazione abbiamo come servizio pubblico questo è un problema strutturale dico per la sinistra
Si trova risponde alle domande
Sapendo dobbiamo chiarire molto bene una cosa però che l'operazione che sta facendo Berlusconi sulla RAI come su altre cose non ha niente a che vedere con le cose che diciamo noi Berlusconi si sta ponendo il problema non di riformare la RAI e non per questo ha cacciato i professori ma si è posto il problema di occupare lungo il presidente del Consiglio di Torre il servizio pubblico per avere sei reti sul serio se non capiamo fresco che non capiamo assolutamente niente
Perché non è in corso alcuna riforma della RAI in questo Paese è in corso un'occupazione da parte di signore
Che si sta ponendo il problema di occupare tutto perché con sei reti io controllo la pubblicità e con la pubblicità io controllo il sistema della comunicazione e questo sta accadendo questo è il livello dello scontro
Se poi il problema è che nulla va difeso compresa la RAI così come bene mi fa piacere che oggi c'è un consenso unanime perché è stato detto da molti negli anni ottanta e questo consenso non c'era
Quindi prendo atto che finalmente la sinistra intera ritiene che vada sbarcata la legge Mammì che fu fatta con molti silenzi con molte omissioni senza di ciò per necessaria oggi riteniamo che bisogna abbattere quello che è stato un pezzo di Tangentopoli nascosto perché vede io non lo so che cosa indaghi la magistratura
So che un pezzo della questione morale di questo Paese e nella legge Mammì so che il pezzo di Tangentopoli non emerso nell'etere e so che finché questo cancro non esplode questo è un Paese a libertà diventata ecco perché questo proprio
Un pezzo del cancro stava dentro ed è talmente vero che in quei pochi dibattiti che mi è capitato di fare telefonicamente perché sapete che Berlusconi non ama né essere interrotto né essere contraddetto
Quando gli dissi querela Nitti chiedo solo due cose uno se essa è mai stato iscritto alla P due e su questo pover'uomo non ce la fa a rispondere ha chiesto al fratello Paolo consulenza ma non mi pare francamente che sia stato finora consulente migliore
Anche perché sappiate che il fratello Paolo ha ragione Montanelli è un ventriloquo
Io credo che debba essere liberato al più presto che sia una delle cose più indecenti perché non è responsabile di alcunché
Quindi credo che almeno i benefici
Tutti i benefici di legge li debbano essere
Debbano essere dati benefici perché essendo noi garantisti credo che non possiamo assistere impunemente che un innocente almeno dal punto di vista morale sia in crisi detto questo arriva una pedana
Per non morire berlusconiani dice il titolo ha detto ho parlato io poi purtroppo parlo dopo le due la fregatura perché ma sono d'accordo sul prezzo che tutto per non morire berlusconiani bisogna non essere berlusconiani questo può sembrare una battuta ma non lo è cioè bisogna sapere che non si vive di sola televisione e che sarà sinistro affida le sue fortune solamente a come sta in televisione la partita è persa
Non credo che si possano vincere semplicemente adeguandosi ai metodi ai linguaggi alle tecniche del tuo interlocutore quindi io credo che non bisogna vivere desolata
Io credo che non bisogna rinunciare a se stessi e i propri metodi al proprio linguaggio l'ha detto molto bene Stefano Rodotà almeno molto bene per me cioè perché lo condivido
Che c'è una grande forma di comunicazione possibile e quella dell'opposizione che si stende l'opposizione che si vede dell'opposizione che parla
Ma guardate che non è una cosa inventata le dice Rodotà pensate alla vicenda del Manifesto del venticinque aprile
è stata la miccia del Manifesto del venticinque aprile quando si disse ma questo gruppo di matti che cosa fa un giornale invece la manifestazione
O quando è partito il referendum alcuni ma Detomas scetticismo tipo la banda di scemi dopo la sconfitta elettorale ma chi lo firma questo referendum e poi si vede invece del venticinque aprile riesce che il referendum firmano ottocento mila persone si formano centinaia di comitati
Che se si vuol fare una battaglia contro la distruzione delle coste la distruzione del territorio contro il condono si trovano le donne e gli uomini
Anche lontani da noi perché per esempio chi vuole conquistare il centro io sono convinto che la sinistra debba espandersi il centro non lo si conquista semplicemente modellando se stessi
Si conquista essendo una sinistra che con un proprio linguaggio niente l'incontro sul terreno della
Allora
Non è un caso che sulla legge Mammì l'intero mondo cattolico e popolari pattisti si siano schierati le ACLI perché perché erano l'uno scambio di potere era uno scambio su un progetto che interessano
Quindi io credo che questa sia una forma di comunicazione
Sono d'accordo con Parlato che dice Berlusconi non ha vinto solo per le televisioni mi permetterei di aggiungere non ha vinto solo per le televisioni ho dei dubbi che quel fenomeno ci sarebbe stato senza le televisioni non è in contraddizioni non ha vinto per le televisioni non avrebbe vinto senza questo assetto televisivo
Allora vedete molto rapidamente io credo che quando parlo di visibilità dell'opposizione non intendo mica dire che basta urlare visibilità vuol dire vedete i laburisti inglesi che non sono pecore gli estremisti particolari forse arrivano vedrà estremi part
Nel parlamento inglese poi pigliati dati i laburisti hanno sempre votato contro le proposte del governo nessuno li accusa di essere estremisti perché ti fanno un ragionamento semplice c'è un Governo c'è un'opposizione siamo l'opposizione il nostro compito è fare cadere i governi finché è possibile
Sul dando come dire una mia lotta dura nel Parlamento e nel Paese non è né sulla produzione demagogica
è una posizione anziché il maggioritario richiede proprio chi ha votato il maggioritario deve sapere che il maggioritario richiede usano un linguaggio brutale ma per capirci due prodotti distinguibili non due prodotti simili perché segue prodotti non sono distinguibili io non riesco a comunicare perché solo appiattito sulla comunicazione dell'altro e allora
Faccio un esempio per questa brutta parola capite sentita che si chiama il blind trust in realtà in italiano si traduce fregature
Allora il blind trust è una cosa molto seria che negli Stati Uniti prevede che chi eventualmente si candida o vende tutto e il suo fondo viene capo prevede una cosa ancora più caro Iniesta secondo me la migliore
Che non può legiferare nelle materie dove ha interessi hanno approvato immaginare questo Naga che all'epoca Calevo a Veltroni devo sono sempre per citare gli autori la fata Veltroni molto meglio di me
Provate a immaginare se questo presidente la norma fosse che non può legiferare laddove ha interessi non può legiferare sulla televisione rapporti fra le sulle pensioni sulla previdenza sul condono e su che cosa può legiferare
Allora però non sono scherzi o lo dico scherzando ma esattamente così il blind trust che ha presentato ieri io non credo che si debba dire apprezziamo che il Presidente del Consiglio abbia accolto la giusta esigenza delle opposizioni
Va detto no e basta perché è una truffa e chi va detto martedì no e fa
Io non so se la sono non so se la soluzione sia la mozione di sfiducia e però mi convince parlato manchiamo di una lettera diciamo che siamo arrivati facciamo una cosa ma presente quando Vittorio Sgarbi hanno fatto bene i progressisti a presentare quella lettera su Sgarbi ma si poté Pino sostanza
Ma si può tollerare ragionate su linguaggio e arrivo rapidamente alla conclusione si può tollerare un Paese nel quale un presidente della di una Commissione della Camera e chiedo scusa al dover ripetere termini che non sono miei in Transatlantico affronta una collega di partito e dice Conte non parlo Mezzano ignota ma diviene ma a me non viene da ridere
Io mi domando che tipo di cultura di comunicazione di linguaggio c'è e come si fa di fronte a questi continui strappi a non porre la questione che alcuni di questi debbono essere rimossi dagli incarichi istituzionali perché illustrando che cosa si farà
E che cosa c'è di estremisti che cosa cioè gli estremisti ma io lo firma le capire cosa cioè di essere mista nel dire queste sono persone che Panda eliminate non per ragioni politiche un tempo avrebbe detto no nella grande tradizione operaia per ragioni di buona educazione di chiamate come volete di dieci comandamenti di dati senza allora e almeno perché ho avuto dire queste cose
Perché guai a prendere Berlusconi sottogamba
In Berlusconi il problema non è solo la comunicazione per non morire berlusconiano occorre che l'opposizione sia visibile su tutto l'arco del Progetto che lui ha in piedi che non riguarda solo la RAI alla comunicazione riguarda la comunicazione
Ma riguarda la Banca d'Italia ma riguarda la giustizia ha ragione Claudio Fava quando dice e pericoloso se Di Pietro a chiamare le folle io aggiungo anche che ringraziando iddio accanto a Di Pietro vi sono state questa volta però e anche prima di Di Pietro che la mattina in aula numerosi parlamentari e centinaia di cittadini che sono mossi a prescindere da Di Pietro non c'è solo Di Pietro c'è stata anche l'Arabia di decine e decine di cittadini
Che non hanno atteso Maroni anche qua sfatiamo questa cosa Maroni che guida l'opposizione Maroni dormiva
Maroni è uno che si dovrebbe dimettere Maroni fa parte del governo ma quale ritardano io non vorrei che passasse questo svolga dei compagni della Lega i compagni della lega non più tardi di sei mesi fa scrivevano fuori terrone
Avevano problema con i neri avevano problema con l'accettare le culture diverse allora bene se Signori dalla lega dicono che occorre rispettare le regole ma qualche corso accelerato di convivenza dovranno farlo anche loro perché non è possibile che solo alcuni di voi debbano pentirsi carnalità e altri vengano riciclati nel giro di due
Allora
Poiché sono d'accordo dico una cosa brevissima non referendum
Il referendum è stato un'accozzaglia di medievali il referendum è stato un insieme di donne e di uomini che hanno detto in questo Paese c'è un problema di regole della comunicazione noi chiediamo di abrogare alcune parti della legge Mammì
Per arrivare a settembre una grande discussione in Parlamento per la nuova legge l'idea forza del referendum non era l'abrogazione
Ma era che i diritti dei cittadini e il loro punto di vista entrasse nel diritto alla comunicazione che fosse un qualcosa non più solo dei giornalisti o delle proprietà ma diventasse patrimonio comune di chi consuma l'informazione
Questo sarà l'obiettivo di settembre costruire una legge in aula ma quale tipo di legge qui lo dico a Fava lo dico ha parlato
Ne dobbiamo fare un salto
Non occuparci solo di RAI e Fininvest
No no no lo dico come colleghi non come il parlamentare
Se mi no no se mi fai terminale vedrà che adesso c'è perché secondo me noi perdiamo un altro Casone se ci occupiamo solo della pace tra RAI e Fininvest
E non poniamo il vero problema del logiche la moltiplicazione delle voci dalla comunicazione dare creare sostegno alle forme di giornali in cooperativa in autogestione in azionariato utilizzando le nuove tecnologie perché il punto vero non è solo l'accordo RAI Fininvest eccome supera il duopolio e qui sono d'accordo nello spezzare produceva Epifani l'assetto attuale
Ma non mi basta superarlo come lo superò moltiplicando l'accesso e le proprietà della comunicazione come creo più proprietari tanti proprietari perché questa è la condizione di libertà
Allora ecco perché sono convinto che per non morire berlusconiano e dobbiamo dare meno attenzione calzini di Sgarbi e più attenzione la nuova legge più attenzione alla stretta mentre noi facciamo finta di polemizzare tra i calzini di Sgarbi calzini di Mentana ci privatizzare la STET
Privatizzare un pezzo di comunicazione oppure riportare l'attenzione sull'organizzazione dalla pubblicazione sugli interessi materiali per i credo che questo ci aspetti aspettino da noi ecco perché io sono convinto che vorrei concludo una sinistra
Sicuramente con più passione questo è vero però vedete credo che non manchi solo la passione forse la passione c'è radio Jodie molta competenza io credo che alcuni voti li abbiamo persi non solo perché non sapessimo fare gli spot
Ma perché io avverto che quando ci pongono domande sul lavoro interinale sulla contrattazione sul lavoro dei giovani sulla legge Mammì sulle nuove tecnologie e sull'ambiente
Io non posso rispondere solo dando una prospettiva di sentimenti dobbiamo rispondere dicendo come se dicono al lavoro interinale propongo un'altra soluzione come io prende il posto di lavoro
Che concezione dell'ambiente qual è il mio progetto positivo sulle comunicazioni cioè che cosa dico io in positivo rispetto al no
Questo credo che sia il vero tema è allora pongo la domanda
Non sarebbe il caso lo chiedo a Veltroni e lo chiedo Anna
Che noi con tutte le cautele ponessimo davvero con forza il tema di quando dove e come si fa a questa prima assemblea generale dei progressisti è possibile mai che noi abbiamo fatto
è possibile mai che noi abbiamo avuto un'avventura elettorale senza conseguenze poi ciascuna per la sua identità di comunista di PDS di ambientalista di verde ma ricordiamoci che molti di quelli che ci hanno votato solo a metà tra le diverse identità non hanno iscrizione votano ma non appartengono hanno una posizione critica stanno in comitati di cittadini hanno le più diverse articolazioni se pensassimo di esaurirli tutti noi saremo il sette per cento del Paese
Allora non credete che occorre uno sforzo
Che dicano Progetto di volontarismo mettiamoci assieme una cosa che dica vogliamo incominciare da subito a costruire il programma minimo
A individuare quelli che sono i punti irrinunciabili ma dando la scadenza di convocazione non dei partiti di tutti coloro che hanno partecipato all'avventura anche per dire che non va più bene
Ma deve esserci uno sbocco una convocazione una visibilità una discussione per dire ha poi non ci piace di più ma non credo che ne possiamo dimenticarci che c'è un impegno assunto col quale dobbiamo andare a a tutti dobbiamo in qualche modo concretizzare ecco perché e qui termina con uno spot invece inattesa però di questa convocazione cioè in ateneo siamo bravissimi genere anche io a designare i progetti verso il due mila e quindici bravissima neanche tanto bravo verso il due mila e quindici fare una proposta fece più banale questo sì da venditore di tappeti se volete
Io credo che in attesa del Progetto prossimo venturo del due mila e quindici c'è una cosa che si può fare lo dico senza retorica e vi giuro che non ho neanche interessi personali
Ci sono molte molte iniziative editoriali di straordinaria innovazione perché non è vero che la sinistra sia un popolo di anime morte che non ha prodotto nulla
Il manifesto si sta ristrutturando in forma cooperativa ed è uno degli esempi più avanzati di intelligenza giornalistica ed è una cosa vende comincia a vendere le sue azioni
L'unità credo che l'ha preso la trasformazione in questa direzione ha avuto un aumento delle copie non ha avuto un decremento
I siciliani hanno questo tipo di esperienza in corso avvenimenti a questo tipo di esperienza io mi permetto di fare una proposta inattesa della riforma della finitezza della Rai
Penso anche Italia Radio non si potrebbe iniziare a fare una cosa il comincia ad auto autorganizzarsi per passare da consumatori a proprietari di un pezzo dalla comunicazione ciascuno scelga il suo giornale a sinistra ma intendiamo la chiusura di questa
Ecco si sono affollati i quesiti adesso arriviamo alla parte diciamo della responsabilità politica più organizzata
Allora Walter Veltroni le domande di Giulietti quesiti iniziali innanzitutto anche il quesito di Valentino Parlato che cosa succede martedì alla Camera
So perdonare del ritardo mi scuso ma erano le in questo caso la cosa che ha detto mezza corrisponda la verità perché ero a fare due dibattiti prima e quindi chiedo scusa se sono arrivato con un po'di ritardo
Ma intanto forse la domanda di mezza è utile per capire con un po'come funzione adesso la la politica
Martedì sera da questa è un'espressione strana riferendosi a un dibattito parlamentare perché martedì sera
Di solito si dice martedì
E invece no martedì sera
Il Presidente del Consiglio ha voluto fissare come ora del suo discorso le ore venti
Tutti ci siamo chiesti la ragione per la quale questo
Questa scelta inusuale il Parlamento ha dei suoi tempi di vita di solito alle ore venti
Lavori di Aula sono conclusi
Presidente Consiglio ha chiesto le ore venti immagino ma diciamo non è che bisogna essere dei geni o dei maghi per indovinare quello che sto per dire in ragione del fatto che ritiene che il suo discorso possa essere trasmesso in diretta
Da alcune reti televisive
Faccio non so
Immagino immagino che quel giorno il TG quattro non trasmetterà un la corazzata Potëmkin ecco io credo che farà
Cosa dirà martedì sera io non so bene cosa dirà sì cioè o meglio posso immaginarlo nella mia immaginazione non riesce andare molto lontano da quella di Valentino Parlato
Credo che farà un po'un comizio
Farà un comizio elettronico
Io non so se nati ha avuto la stessa sensazione Giulietti si perché ne abbiamo parlato
Ma quando Berlusconi è venuto la prima volta alla Camera e ha fatto il suo discorso sue dichiarazioni programmatiche
Intanto era un discorso assolutamente vuoto lo dico senza il come dire senza la naturale antipatia diciamo di chi all'opposizione confronti di governo e lo dico perché era così era un discorso vuoto
Anche con qualche punta di di asprezza e talvolta persino di di di di di ingenuità politica naturalmente l'ingenuità che conteneva dentro di sé un messaggio faccio riferimento
A quella parentesi che era però la testimonianza della cultura vorrei dire del pensiero di Berlusconi nella quale Berlusconi ha fatto lo spiritoso sulle conclusioni della Conferenza di Rio sull'ambiente quando il problema il problema delle feto Serra si vedrà per le generazioni a venire
Lì dentro c'è tutto il berlusconismo come filosofia
Dell'egoismo come filosofia del campa oggi poi domani si vedrà
Eppure quel discorso aveva io a un certo punto mi sono reso conto che Berlusconi non stava parlando a noi
Questa parlando ai parlamentari non gliene fregava assolutamente nulla di quello che noi potessimo pensare su disco
Lui stava parlando la diretta televisiva che era in corso con la replica del Presidente del Consiglio
E lì naturalmente parlano il linguaggio che ritiene
Funzioni con gli elettori che sicuramente ha funzionato perché altrimenti non avrebbe vinto io sono d'accordo con tutte e due le mezze mele delle quali diciamo si compone il giudizio sulla vittoria di Berlusconi la prima quella che ha detto ha parlato Berlusconi non ha vinto perché aveva le televisioni
E io aggiungo anche tutte le volte che noi della sinistra abbiamo sbagliato poi dirò qualcosa sugli errori della sinistra
Abbiamo sbagliato a passare molti giorni molte settimane molti mesi del nostro tempo col cronometro in mano a contare quanti se conti venivano dati dal TG uno TG due al TG tre a questo o a quel partito quello badate che conta pochissimo
Quello che conta sul serio non è Emilio Fede nello spostare l'orientamento elettorale degli italiani anche perché io ho grande stima nei confronti del mio Paese ma invece Dallas
è Dallas el dai nazisti è una certa organizzazione del palinsesto televisivo e una certa filosofia che viene proposta in termini di mutazione del modo di ragionare dei valori della gerarchia
Delle cose importanti l'introduzione di una filosofia dell'agonismo sociale l'idea che quello sia il mondo da raggiungere dunque tutto vale la pena di fare pur di raggiungere quel mondo
Tuttavia Berlusconi non ha vinto perché aveva in mano in campagna elettorale reti televisive peraltro vero quello che dice Giulietti il fenomeno Berlusconi in tre mesi
è potuto essere in ragione del fatto che aveva delle televisioni le due cose non si contraddicono ma si completa
Però vedete Berlusconi K dietro alle stato bravo
Ha vinto è stato bravo è stato bravo perché ha tenuto insieme due cavalli che andavano in due direzioni diverse la lega Alleanza nazionale è stato bravo anche perché ha interpretato ciò che il Paese voleva sentirsi dire la parte del Paese che ha votato per l'assegno per la destra
E io penso che la sinistra abbia fatto molti errori per la campagna elettorale
Lasciamo stare non è questa la sede nell'occasione molti errori nessuno di noi diciamo può scagliare la prima pietra che credo che tutti noi di fronte a quello che è accaduto abbiamo materia per ragionare magari poi anche questo consentimi dirlo anche per finire l'han certo punto di ragionare perché un'altra delle caratteristiche ormai insopportabili della sinistra
La sinistra piagnone la sinistra la quale piace essere sconfitta la sinistra che ha una certa io mi sono persino convinto che ci sia una sinistra alla quale piace perdere per poter fare poi delle interminabili discussioni per spiegare perché ha perduto
E invece credo che sia venuto il momento in cui ne dobbiamo costruire una sinistra che abbia almeno l'intenzione di vincere che crei le condizioni perché questo sia possibile
Berlusconi ha parlato un linguaggio politico assolutamente semplice chiaro
è vero ha ragione Giulietti in campagna elettorale
Noi avevamo dei programmi perfetti cc chi poteva dettagliati però
Di fronte al fatto che aveva uno e ti dice un milione di posti lavoro riduco le tasse aumento le pensioni tutto il resto sparisce perché undici un milione cinquecento mila ma se si è una persona seria
Non lo puoi dire oppure il suo messaggio è sul breve periodo per effetto anche della campagna più forte del tu
E allora il problema per noi era un altro ma questi sì e qui si apre una discussione politica che non è questa avrete modo credo domani sera di farla
Con dare né a Bertinotti ma insomma il problema è che la sinistra avrebbe dovuto dal mio punto di vista avrebbe dovuto essere capace di indicare qualcosa di più di un programma
Perché son d'accordo con Beppe quando dice
Però non è che son mancati programmi alla sinistra
A sinistra è mancato quel qualcosa di più quell'idea di paese che l'idea di di di costruire una società diverso è mancato quel po'di passione di tensione politica che fa sì che che un programma abbia un senso diverso e che riesci per cresca per questa natura smascherare il carattere fallimentare di promesse degli atti
E tuttavia vedete adesso Berlusconi si trova una condizione molto diverso io invito tutti noi a ragionare su tempi un pochino diversi da quelli del passato
Questo governo è una grande delusione
Una grande delusione per chi aspettava che cambiasse d'Italia non non la sta cambiando e una sembra un una comica finale cc a scivola su una buccia di banana sbatte la testa contro un muro gli casca un un mazzo di fiori sulla testa
Gli succede succede di tutto a questo governo ultima la cosa che è accaduta ieri guardate passata un po'sotto silenzio ma è clamorosa
Berlusconi va in televisione annunciando l'ira di Dio aveva fatto la proposta francamente grottesca
Per di più all'interno di quella proposta c'è l'idea che vi sia un organismo nominato dal Presidente della Repubblica presidente consiglio al presidente del Senato veda presenta Camera Presidente del Senato
Questo dice il presidente del Consiglio dalla Repubblica italiana in una conferenza stampa
Passano sei ore esce un comunicato del Quirinale il quale dice che quella proposta non ha fondamento costituzionale
Cioè non sta in piedi perché il Presidente della Repubblica le materie sulle quali può nominare la disciplinato nella Costituzione
è solo l'ultimo episodio di un rosario di incidenti e di cose un po'più gravi incidenti come è stato il decreto sulla custodia cautelare
Che secondo me rischiano di accelerare molto i tempi
Della crisi nella politica italiana io non so cosa succederà in autunno perché in autunno Berlusconi si troverà di fronte ad un problemino dovrà fare la manovra finanziaria
E dovrà dire agli italiani che quello che gli ha detto in campagna elettorale non era dentro
Età non è capitato di andare una sera Milano Italia
C'era era la sera in cui era stato nominato il governo
C'erano l'onorevole Urbani e l'onorevole Pagliarini appena nominati ministri
A me quella sera mi viene da fare una battuta un po'perché con questi qui non sai mai come prenderla perché se fai una battuta si offendono perché hanno il senso l'umorismo di un TIR non non hanno alcuna disponibilità diciamo così via se parli troppo seriamente sei un vecchio stalinista ognuno si regola come vuole allora io quella volta siccome avevo tra le mani il l'elenco del Governo
Gli dissi che mi sembrava ci fosse una prevalenza della Fininvest perché il Presidente del Consiglio dal proprietario de la Fininvest vicepresidente no il sottosegretario presenza del Consigliere vicepresidente della Fininvest
Il ministro della Difesa era l'avvocato della Fininvest non sapevo allora che il ministro delle Finanze era un consulente della Fininvest abbiamo scoperto dopo il ministro dei rapporti col Parlamento un anchorman della Fininvest e gli dissi facendo una battuta che in questo quadro consideriate considera un'odiosa discriminazione l'esclusione dal governo di Emilio Fede del Gabibbo ora urbani si arrabbiò moltissimo lo racconto perché questo spiega come ogni tanto
Quando urbani si arrabbiò come succede quando uno si arrabbia disse la verità
E disse io non so se c'è qualche compagno qualche persona che abbia sentito quella sera quella trasmissione può dire se sto dicendo una bugia
Ma ormai mi disse testualmente che lo incalzavano sulle promesse fatte disse le promesse male come se si fanno in campagna elettorale per prendere i voti adesso però adesso però Berlusconi deve dovrà a settembre dimostrare
Che quella promessa non realtà io non credo che ce la fa
Guardate il fatto che Berlusconi parli di elezioni anticipate
E se volete il massimo della stranezza ha vinto le elezioni e presidente del Consiglio
Perché deve fare gli insetti si parte per un semplice motivo perché non riesce ad andare a dire agli italiani che servono quarantacinque mila miliardi e a dire come bisogna trovarli perché andando al Governo ha scoperto una cosa inaudita
Che bisogna far quadrare i conti dello Stato
Sì e che si è spento da una parte i soldi devono entrare dall'altro
E avendo promesso mari e monti però badate che questo non è è un fattore di accelerazione da crisi italiana molto seria l'accelerazione sulla RAI anche questa ragione
Berlusconi accelera sulla RAI poi fa partire qualcuno avanti ho visto hanno chiesto le dimissioni di lettere telegiornali eccetera perché vuole cercare di ottenere il controllo sull'informazione che è la sua vera
Vocazione quello che ha dentro il più presto possibile
Per fare questo parvero molto rapidamente alla risposta l'altra domanda di Michele
Per evitare che questo accada io credo che la sinistra abbia molte cose da fare molte deve cambiare se stesse va be'ma questo ce lo siamo detti poi possiamo discutere diciamo delle linee di marcia di questo cambiamento deve costruire uno schieramento
Io francamente non voglio dire qui con molta sincerità
Io ho deciso di dedicare la mia vita a ad un'opera improba
Probabilmente ad un'opera assolutamente assunta io voglio dedicare la mia vita siccome quelli che dedicano la loro vita non so a a scoprire le rovine dalla guerra di Troia un'impresa io vorrei dedicare la mia vita a vedere se è possibile
Fare in modo che succede in Italia quello che non è mai successo
E cioè che la sinistra i progressisti democratici di questo paese si uniscano e vogliono insieme fare una battaglia vince mandare a governare il corpo e
Io francamente non so
Non so cos'altro diavolo debba succedere perché non ci accorgiamo di questa necessità c'è Berlusconi presidente del Consiglio
I missini al governo cos'altro diavolo deve succedere perché non la smettiamo di fare i nostri giochetti di condizionamento reciproco e capiamo
Che è venuto il tempo
O della costruzione di una grande unità io dico di un'unità che vede insieme la sinistra e il centro perché guardate che chiunque dica il contrario dice non una cosa sbagliata ma una cosa non vera che è peggio
Non si uscirà in questo Paese bisogna guardarlo l'Italia non si uscirà dalla crisi italiana con un governo di sinistra dopo aver avuto un governo di destra non è vero chi dice questo vi sono cosa non vera
Bisogna creare le condizioni per fare un grande schieramento che tenga insieme la parte migliore del centro io in questa parte migliore non ci vedo Rocco Buttiglione tanto del diversa chiaramente
E i progressisti della sinistra unita
Penso che questa sia io invece vedo anche qui scusate io difetto di parlare insomma un po'chiaramente
Penso che ci siano tante persone anche nel Partito popolare anche nelle forze laiche soprattutto nella società perché noi parliamo del a me viene da dire che Tina Anselmi o Rosi Bindi o tanti altri non mi dispiacerebbe che facessero parte di uno schieramento diciamo di Convergenza Democratica di una coalizione democratici ma guardate che in primo luogo noi dobbiamo parlare delle persone le persone sono per esempio faccio solo un esempio
Quel milioni di persone che con Beppe con tanti altri abbiamo incontrato nel nostro cammino che Claudio conosce
Forse meglio di ogni altro e che fanno delle cose e che spesso sono cattolici democratici
Che fanno il volontariato che stanno all'assistenza che si occupano del disagio della società e che hanno dentro di sé una radicata convinzione democratica e progressista non c'è nessuna ragione per la quale il loro voto debba rimanere congelato peggio magari debba andare come è accaduto a destra
Dunque credo che questa sia la strada maestra la strada che dobbiamo imboccare e questo vale anche per l'informazione
Guardate io qui vorrei dire una cosa molto molto semplice la visibilità dell'opposizione che ha un termine assolutamente giusto vale anche per lo più per la questione dell'informazione
Qui però consentitemi di fare di dire una cosa
Oggi pomeriggio ero appena a Forte dei Marmi a presentare il libro su Berlinguer
In quel libro c'è una cosa alla quale perché per me è fondamentale a un certo punto di un'intervista Berlinguer USA due parole straordinari quelle che squarciano le le dice
La politica si deve reinvestire di pensieri lunghi
Due parole sta pensieri lunghi come a dire usciamo da questa roba tutta giocata sull'oggi apre noi facciamo politica spesso perché abbiamo paura che i giornali del giorno dopo dicano Dinoi una cosa viviamo con la concitazione delle rotative dei giornali dobbiamo liberarci da tutto questo dobbiamo riprendere il grande respiro la grande forza la grande energia quella che fa anche informazione comunicazione che produce comunicazione informazione che all'Energia della sinistra delle sue idee e dei suoi valori e questo vale anche per l'opposizione
Quando Michele Mezza ci dice attenzione che il problema oggi si è spostato sono le telecomunicazioni ci dice una cosa che assolutamente decisiva per nove decisiva
La sinistra ha perduto dei grandi treni e li ha perduti quando non è stata moderna parola che ci hanno insegnato a odiare ma che invece dobbiamo recuperare
La sinistra ha perso alcune grandi occasioni ne cito due mila novecentosettantadue arriva la televisione a colori che la sinistra si oppone nobilissimi motivi ma si oppone sbaglia
Mille novecentosettantacinque cominciano nasce dalle piccole televisioni locali
La sinistra invece di fare la battaglia per la regolamentazione antitrust che avrebbe impedito il nascere di quello che è nato si è messa a fare la battaglia contro le piccole emittenti locali perché ha avuto paura delle cose che stavano arrivando
Nuovi sono errori il treno dalla modernità passa una volta poi corre appresso o qualche volta rischia persino di essere travolto noi abbiamo il dovere oggi la sfida della telematica che non è una sfida tra vent'anni è tra tre o quattro anni perché con doppino telefonico non più con delle fibre ottiche si potranno portare nelle case di tutti voi tanti servizi si potrà lavorare da casa si potrà accedere alla pubblica amministrazione la burocrazia da casa si potrà comprare da casa si potranno vedere i programmi televisivi che vorremmo da casa nostra liberandoci dalla schiavitù
Dei palinsesti televisivi ma questo non è che risolve problemi di democrazia non è che si esce dalla questione della concentrazione se ne apre una ancora più grande perché il problema sarà chi starà dentro con le banche dati chili alimenterà
Chi metterai dentro Circuiti le informazioni in modo tale che chi accederà qui Circuiti possedere un'informazione pluralistica esempio concreto una persona che io stimo moltissimo
Perché è uno che ha coraggio che si chiama Enzo Biagi
Voleva fare una trasmissione televisiva qualche anno fa sulla pena di morte sapete quelle che si fanno con referendum con la luce che si accende e si spegne
E voleva fare il referendum dopo aver mostrato un finché siamo un borghese piccolo piccolo che è un film di un padre che vede il figlio ammazzato durante una rapina e che cercava assassino sulla base di quell'impatto emotivo
Il risultato di quella consultazione sarebbe stata di un segno facendo vedere Sacco e Vanzetti sarebbe stata del segno opposto il problema nell'informazione sono le regole del gioco
E consentitemi di dire che non abbiamo perso un altro grande tre che è stata la legge Mammì
Ci sono qui su attorno a questo tavolo oppure persone che quella battaglia l'hanno fatta si sono spesi ci hanno anche ci sono anche un po'spezzati le ossa in quella battaglia
Ma possiamo dire che tutta la sinistra avesse capito con la lezione che tutti i sindacati che tutte le associazioni che tutti i giornali che avessimo capito che lì si stava giocando una partita decisiva per la democrazia italiana
La mia risposta purtroppo negativa ed è un'altra delle grandi occasioni perse se vogliamo evitare di perdere delle nuove noi dobbiamo cominciare certo ad attrezzarsi meglio come sinistra
Ma lo dico a Claudio se tanti fallimenti ci sono stati nella storia italiana a sinistra
E anche perché c'è una grande difficoltà di mercato perché non sono solo i giornali sinistre ma tutti i giornali piccoli le radio piccole quelle sganciate dalle grandi proprietà che in un mercato in cui c'è il controllo rigo politico tra pubblicità hanno difficoltà a vivere
E quindi torna qui il problema delle regole
Ma l'altra cosa che dobbiamo fare
E fare in fretta e scrivere insieme
Cose serie non dichiarazioni testimonianza non cose non carte da agitare per l'opposizione ma cose che si possa fare se fossimo chiamati a governare
Per affrontare fin da oggi la questione della telematica e dentro quello la revisione della legge che riguarda la televisione quello che è certo
E che blind trust o non blind trust perché anche ammettiamo che Berlusconi c'è da tutto
Lei ci ha dato un signore al primo che passa bene quel signore il primo che passa
Si trova nelle sue mani tre reti televisive ricominciamo da capo il problema sono le tre reti televisive in una sola mano è il controllo dalla pubblicità è il controllo dell'industria culturale era possibile forma di dominio sulla cultura e la comunicazione di questo Paese
Questo è un grande tema per la sinistra questa volta non dobbiamo ridare vita
Allora concludiamo questo primo giro con Gianfranco Nappi Nappi Veltroni dice la sinistra che può vincere la sinistra che deve governare la sinistra che comincia con un'idea della comunicazione
Sì io
Vorrei
Intanto riportare una considerazione che si riallaccia direttamente al tema della discussione alle cose che sono state dette sin qui
Da ultimo ora da
Da Veltroni
In questi giorni dalla festa siamo ormai al penultimo giorno lo ricordava mezza
Io credo che sia venuta una lezione dalla folla che ha partecipato ai nostri dibattiti ai nostri incontri
Dall'attenzione dalla passione con cui sono stati seguiti i dibattiti e gli appuntamenti di confronto che ci sono stati in questi giorni
E la lezione che è venuto a che a me sembra di poter trarre questa
E che c'è una volontà da parte del popolo di sinistra
Da parte del popolo che si rifà appunto ad una storia d'una tradizione ad una battaglia ad un riferimento sociale politico e ideale
C'è la volontà da parte di questo popolo di stare in campo
Di costruire una nuova realtà di lotte di combattimento di battaglia non di resa
E la volontà di un popolo che dice alle forze della sinistra
Chiede a queste forze
Di rappresentare un riferimento
Di rappresentare un riferimento unitario il più unitario possibile
Ma un riferimento che dice appunto
Voi non dovete stare a casa voi non dovete essere spettatori voi dovete essere chiamati a diventare protagonisti della battaglia di opposizione nel Paese
E qui vengo anche alla alla domanda che poneva parlato una domanda impegnativo una domanda seria
Quale opposizione
Quale opposizione a cominciare da martedì
Ma anche oltre martedì nei giorni nelle settimane a venire
A cominciare da martedì io credo che
Sarebbe già un grande segnale
Se tutte le forze della sinistra insieme in Parlamento
All'unisono
Senza sfumature senza articolazioni insieme dicessero martedì sera a Berlusconi no di qui non si passa
Non noi non ti daremo tregua noi non ti daremo il tempo di riprendersi Vieri organizzarci
Vive a recuperare
Il corpo che insieme popolo cittadini forze di sinistra forze democratiche gli hanno assestato intorno alla battaglia sul decreto sul decreto sul decreto Biondi
E una sinistra che però poi sia conseguente con questo impegno e che lo traduca in atti in comportamenti in comportamenti concreti
E quindi una sinistra che si ponga l'obiettivo di condurre un'opposizione
Che non conceda sconti
Che sia visibile
Che utilizzi tutti gli strumenti tutte le possibilità per potersi sviluppare che si ponga l'obiettivo di collegarsi con la realtà del Paese
Torna il tema di prima
Cioè si ponga l'obiettivo di saldare una battaglia politica in Parlamento nelle istituzioni o la ripresa di una grande battaglia sociale nel Paese
A cominciare dagli dai provvedimenti sociali che il governo sta preparando
Che vanno appunto contro i diritti dei lavoratori contro i diritti dei pensionati contro i diritti dei giovani contro i diritti dei senza dei senza lavoro
è una sinistra che si ponga l'obiettivo appunto di
Pesare in quanto tale e qui io voglio porre una domanda
Qui Veltroni ha detto
Delle parole importanti voglio tornare su questo punto
C'è un dibattito aperto
Lo vediamo lo leggiamo
Una sinistra un'opposizione
è immaginabile senza Rifondazione Comunista
Una sinistra un'opposizione
Senza Rifondazione comunista sarebbe
Più forte
Sarebbe più rappresentativa
Sarebbe più appunto capace di incalzare
Io credo di no
Io credo che da questo punto di vista
Rifondazione certo rappresenti una parte
Non vi sono dubbi
Rappresenti una parte ma rappresenti una parte vitale
Di uno schieramento largo di opposizione di alternativa in questo Paese
Così come io ritengo sia importante appunto mettere il tema dell'unità delle forze della sinistra
Noi abbiamo lanciato una proposta dopo la campagna elettorale
Abbiamo detto appunto l'esperienza dei progressisti
Lo ricordava Giulietti sono molto d'accordo
Non può essere sbarcata
Non può essere disarticolata
Devi avere la capacità di riflettere sui sui punti anche critici sulle difficoltà che si sono incontrati in campagna elettorale sugli errori
E non vi è dubbio che il richiamo ad una continuità con quello che Ciampi ha rappresentato in questo Paese col suo governo sicuramente io non credo abbia giovato alla proprio alla conquista di nuovi e più larghi consensi
Ma comunque costruire una unità abbiamo detto una unità Diaz dazione
E qui viene un secondo punto un secondo interrogativo
Come qualifichiamo appunto la battaglia di opposizione a partire da martedì
Possono Rifondazione Comunista il PDS
La Rete i Verdi tutte le forze progressiste e possono insieme a loro
Con le forze della società con i movimenti i comitati le esperienze editoriali individuare le questioni fondamentali su cui insieme si conduce una battaglia
Su cui insieme si conduce una battaglia in Parlamento e nel Paese
Io ritengo che questo sia indispensabile ritengo che questo sia urgente è in qualche modo anche questo
è un'altra verifica un'altra domanda
Questo viene prima del problema del rapporto col centro a mio modo di vedere viene prima del problema del rapporto col centro
Problema che c'è
Ma è un problema appunto che tu puoi affrontare in termini di di forza in termini di costruzione di una battaglia appunto unitarie di opposizione se riesce però a presentare il quadro appunto
Di una sinistra che ritroverà rilancia con forza le proprie ragioni e a partire da qui si pone il problema di allargare l'arco delle forze
Impegnato in una battaglia di opposizione e punta quindi anche a lavorare sulle contraddizioni degli altri in poche parole quindi
Io credo che non credo questo sia il punto sotteso anche alla domanda di Parlato
Noi dobbiamo lavorare per evitare che il governo Berlusconi si possa stabilizzare
Dobbiamo lavorare per evitare che possano superare questo punto di crisi di difficoltà
Per riprendere fiato
Sappiamo che è difficile per Berlusconi di prendere fiato superare questo punto difficoltà pare possibile noi dobbiamo stare in campo per evitare questo ma credo che evitiamo questo anche se tenendo fermo il tema è l'obiettivo dell'opposizione
Noi non apriamo
Una diversione su altri obiettivi per esempio quelle di stabilire possibili raccordi anche di maggioranza in Parlamento con pezzi o settori dell'attuale maggioranza a cominciare dalla lega
Io credo che noi dobbiamo come forza appunto di sinistra di opposizione come progressisti dare questo messaggio chiaro di battaglia afferma di opposizione netta
Rivolta al Paese
A partire da un grande contenuto che il tema e mi avvio rapidamente
A chiudere sul punto che noi abbiamo posto in questi giorni che poniamo con la festa
Perché appunto il tema dell'informazione della comunicazione per noi può rappresentare e rappresento obiettivamente uno dei terreni fondamentali di sfida nei confronti di Berlusconi nei confronti di questo governo ma rappresenta anche uno dei terreni fondamentali di sfida a noi stessi
A costruire la capacità di delineare una proposta un progetto un programma che abbia appunto la forza di parlare al Paese un programma di attacco
E allora qui
è importante quello che si è detto sin qui noi rifugio rifiutiamo come un trucco come un inganno
L'ipotesi che già il Presidente della Repubblica smontato e che è stata presentata da Berlusconi primo punto
Il punto vero è che o Berlusconi si libera delle delle sue proprietà o è il Paese che si deve liberare
Da Berlusconi in quanto presidente del consiglio non ci sono alternative da questo punto di vista primo punto secondo punto
Lo ricordava Veltroni ma questo non risolve il problema vi è il problema dell'Antitrust che comunque resta
E allora possiamo noi è questo un altro spunto che vorrei proporre
Possiamo costruire questo percorso
Lavorare a settembre per definire una proposta di riforma congiunta
E impegnare il Parlamento
Contemporaneamente la discussione sulla Finanziaria
Un ramo fa la finanziaria e l'altro ramo discute la riforma di sistema delle comunicazione dell'Antitrust sulla pubblicità
Con un'iniziativa nostro unitaria dell'opposizione
Dove Antitrust però voglia dire siamo d'accordo su questo
Che ciascuno non può detenere più di una Rete
E dobbiamo dircela già è troppo perché non è questo il panorama europeo così come abbiamo discusso in questa sera
In secondo luogo sulla pubblicità
Sull'abbassamento drastico dei tetti di pubblicità
Sul sostegno all'editoria le mille forme appunto di editoria
Per la realizzazione di un'Authority di sistema
Quinto punto sul servizio pubblico
Su questo voglio dire l'ultima l'ultima cosa
Quando noi poniamo il problema del servizio pubblico condite poniamo un problema
Di retroguardia di difesa dell'esistente di difesa di quello che c'è
Di difesa di una RAI e lo vogliamo dire
Nella quale noi ma noi come
Non solo non tanto come forza politica
Ma noi come operai come lavoratori come movimenti della società nella quale noi non ci riconosciamo perché quella Rai non ci rappresenta non sia rappresentato in questi anni non poniamo il problema della difesa di questo ne poniamo il problema della difesa di ciò che in termini di lottizzazione ha rappresentato la RAI no poniamo un altro problema
Poniamo il problema del sede beh esistere debba vivere un terreno della informazione e della comunicazione Cass sottratta alla logica del mercato
Che è sottratto alla logica del profitto che è sottratto alla logica del consumo e che quindi può diventare rappresentare un terreno di garanzia di scontro di battaglia di lotta per tutti
Un terreno aperto di lotta e di battaglia questo il problema
Che noi poniamo e da questo punto di vista è giusto ragionare in termini simmetria tra servizio pubblico e privato
Io ritengo di no
Ritengo che da questo da questo punto di vista lo dobbiamo porre in campo
Un grande progetto di riforma organica del sistema delle comunicazioni certa partire anche dalla RAI
E se ne abbiamo discusso in queste sere ma che riaffermi appunto la valenza di un informazione di una comunicazione sottratta alla logica del mercato alla logica privatistica e la stessa questione della scuola badate
E la stessa questione perciò per altri versi della sanità grandi questioni fondamentali che connotano la realtà appunto di una società in questo senso andava anche
La nostra proposta di polo multimediale ma su questo avremo modo credo di tornare l'ultima battuta appunto e su questo io credo
Che noi dobbiamo avere il coraggio di osare
In cui l'osare sia però in primo luogo credere nelle nostre ragioni
Credere nelle nostre ragioni appunto di una sinistra che per parlare al Paese non rinuncia ad essere se stessa
Ma che proprio in quanto si presenta come se stessa con le proprie ragioni di conflittualità dei cambiamento radicale e profondo riesce a parlare alla stragrande maggioranza del cittadina del popolo italiano
Ecco scusatemi io credo che questo primo giro ossia hanno venute fuori soprattutto in termini di atteggiamento di modo di discutere delle cose importanti io vorrei
Anche un po'se i compagni mi aiutano dando un po'di ritmo
Riuscire a fare un secondo giro magari entrando su alcune questioni anche dei tasti dolenti a sinistra
E vorrei ricominciare proprio con Valentino Parlato su due quesiti specifici il primo e l'Antitrust
Cioè è possibile che la sinistra parla di antitrust per oggi come oggi gli unici che hanno un progetto sull'antitrust della lega perché secondo punto la questione delle telecomunicazioni non ne abbiamo discusso ma per esempio proprio sul manifesto
C'è stato ecco una un elemento di freddezza molto problematico sulla proposta
Di un grande polo multimediale pubblicò una una proposta la proposta che è venuta fuori anche da Rifondazione di un rapporto fra stette RAI per stare a livello della competizione internazionale anche in questo caso perché
Ma cercherò di essere molto schematico molto breve
Ma vorrei scusate che qui non si aggiusta ecco
Walter Veltroni stasera ha detto una cosa molto più condivido ma che tutti condividiamo
Proviamo a scrivere e dire cose serie
Cercando di evitare gli applausi
Cioè perché le cose serie non sono cose che fanno entusiasmo
E la prima cosa seria che direi
E scusami che l s
Non rispondo immediatamente alla tua risposta e la cosa che ha detto Epifani
Cioè il due per cento solo il due per cento delle no come scusa spetta il due per cento delle pensioni italiane va oltre i quindici milioni annui cioè questo è un dato sociale
Materiale e concreto che non possiamo dimenticare è inutile che parliamo di telematica media Lita multimediale tutte queste cose se prescindiamo da questo fatto
Che solo il due per cento degli italiani cioè una quota piccolissima numericamente prende una pensione di poco più di un milione al mese
Questo è un dato di fatto
Le questioni
Ecco
Io credo che noi do la questione dell'Antitrust la questione dell'Antitrust e dobbiamo affrontarla noi abbiamo giocato fino adesso
Sul terreno della lottizzazione diciamocelo francamente io prendo una cosa
E Tune prendi un'altra e in questo caso come provocazione estrema alla lottizzazione c'è stato una proposta fallimentare mia e di Fausto Bertinotti che allora che abbiamo detto
Prendetevi una televisione voi una televisione noi e non se ne parla più che era una provocazione schematica
Allora questa questione dell'Antitrust
L'Antitrust cosa vuol dire vuol dire che dobbiamo stabilire delle regole per il mercato cioè che nessuno può avere un potere prevalente
E che quindi in molti possono entrare nel mercato e allora io dico che la sinistra in questo momento e poi vengo a un'altra cosa dovrebbe avere il cui il coraggio di dire affrontiamo questo problema con spirito unitario cioè regoliamo il mercato e diciamo signori miei
A noi il profitto ci sta bene
Ci sta bene tutte le cose del capitalismo purché in questa fase siano assolutamente regolate secondo una legge che garantisce un concerto
Diritto eguale a tutti i soci della società cioè a tutti gli italiani questo e il punto facciamo una provocazione di questo tipo il mercato ci sta bene se regolato io sono pronto a sostenere questa posizione
La seconda no questo non merita applausi questo voglio dire se poi sui giornali dicono a esso non attende applausi alla scorsa
No
No perché
Ciao cento
No perché io avevo detto che dovevamo accettare il mercato e ho sentito gli applausi e ha detto che succede Ravone rivolto la parola
Però io ribadisco questo accettiamo il mercato
Accettiamo il mercato e per rispondere a Veltroni anche il centro però come Veltroni
Come accettiamo il centro cioè qui è un fatto di equilibrio
Politico importantissimo perché se noi accettiamo il centro accordandoci al centro finiremo a destra la campagna per
Ciampi leader della sinistra è finita con Berlusconi nonostante io abbia la più grande spina diciamo allora noi dobbiamo fare in modo che il centro venga con noi
Insisto nelle cose impopolari un decennio bellissimo della storia italiana nel previsto nella quale Veltroni ha detto bene ricordiamoci che la sinistra non ha mai governato in Italia e che si tratterebbe di realizzare un miracolo è stato il decennio giolittiano
Ma il decennio giolittiano e avvenuto con un compromesso col centro
Ma perché c'era un movimento operaio che cresceva che imponeva cambiamenti di diritti e di regole che imponeva il suffragio universale che ha fatto questo su questa linea
Dobbiamo muoverci io sono contro Nappi quando tu dici la legge del profitto del consumo la gente vuole il profitto e vuole il consumo questo dobbiamo non posso non siamo in grado non siamo con le forze di bloccare tutto questo
Però vogliamo regolarlo
Ma regolarlo seriamente non accodarci accompagnare e qui l'altra questione io avevo posto la questione di martedì
Che si fa martedì
E Veltroni ha detto martedì quello parla alle otto della tarda no
Ecco perché perché vuole fare il messaggio indiretta tutte queste cose qui e poi è slittato a settembre alla legge finanziaria io credo che non ci sarà un buon settembre se non ci sarà un buon martedì sera
Se no siamo fermi
Ecco ritorniamo ora Claudio Fava Claudio Fava aveva posto ma c'è scusa
Sulla tv a colori
Fumo insieme col miglior campione del centro con Ugo la Malfa
Allora dopo quest'ultima stoccata di Valentino ritorniamo a Claudio Fava su una su una questione in particolare
Sulla questione del centro ovviamente tutti gli occhi sono alla la vicenda dei popolari che si è consumata la notte scorsa
Ecco Claudio Fava viene dalla dalla Rete e e la rete in qualche modo ma sarà un terreno di di in qualche modo che sarà l'ambito pubblico dagli affetti di di questa scelta per cui sarebbe interessante qui sapere da Luís ecco ma come questo tipo di processo la segreteria Buttiglione commenta come misure a questo tipo di scelta
E dall'altra parte il problema che lo imponeva come la sinistra può parlare con voci sue
E se tutta questa questione della comunicazione non rischia di diventare solo in questa fase non è stata solo anche un conflitto fra giornalisti fra addetti ai lavori
Questo è un altro rischio che noi abbiamo vissuto abbiamo vissuto anche per buona parte della campagna della raccolta delle firme lo scontro fra RAI e Fininvest
Perché non siamo usciti fuori ancora più fuori di quanto in queste ultime settimane non siamo riusciti a portare questo conflitto
Ma io ti do due risposte una morire bassa che riguarda più la la tecnica la dinamica di questo mestiere che una cosa di cui dobbiamo parlare stasera se vogliamo fare un discorso compiuto sulla comunicazione
E una più alta che riguarda sua domanda prendeva lo spunto da questo congresso ripopolare per arrivare alle sorti della Rete
La la risposta bassa io mi pongo il problema grave era un po'di tempo dell'accesso alla professione del giornalista
è un problema grave quando parliamo di qualità dell'informazione è un problema grave non soltanto fogli alle mie latitudini in Sicilia è un problema grave perché oggi un un giovane cronista che vuole utilizzando le norme del nostro ordine corporativo diventare giornalista accedere a questa professione e vuole farlo attraverso un mestiere televisivo
Deve
Deve comunque utilizzare le poche televisioni che esistono sul mercato che sono tutte in mano a Berlusconi
E la nostra legge prevede che se tu vuoi diventare giornalista deve avere due firme alla fine del tuo praticantato quella del direttore responsabile la testata presso la quale presta il servizio è quella del tuo editore il mio problema in sostanza non è Emilio Fede non è Paolo Liguori il mio problema in questo momento sono le decine le centinaia di ragazzi giovani cronisti che stanno si stanno cimentando col mestiere e giornaliste che se vogliono farlo in televisione quasi per necessità sono costrette a farlo chiedendo benevolentiae accoglienza ad Emilio Fede da Paolo Liguori da Enrico Mentana che nelle televisioni di Berlusconi a me non spaventano i televisori il telegiornale di Emilio Fede
A me spavento né in molti ragazzi che stanno nell'orbita di Emilio Fede che stanno sullo sfondo di questi telegiornali a me spaventa l'idea che Emilio Fede in un collegamento con un cronista a Montecitorio
I chieda voi descriverle per favore quel giornalista che mia pecca che mi ha attaccato come si chiama dove abita quante alto di che colore capelli e il cronista
Il quale deve accettare le regole di questo gioco invece di mandarlo sonoramente Albiano
Una descrizione che in qualche modo è già una sorta di complicità reale e morale con conferì allora io mi credo mi chiedo non sarebbe più logico più onesto più civile
Abolire l'ordine dei giornalisti non sarebbe più logico più onesto più civile e fare in modo che in questo Paese
Come in quasi tutti i Paesi civili non esista più questa aberrazione giuridica
Che se tu vuoi diventare giornalista devi essere selezionato dal tuo padrone deve essere selezionato dal tuo editore se l'editore non ti assume tu non diventi giornalista se vuoi essere assunto dal tuo editore per ricominciare
Adesso come dire particolarmente distratto su alcune vicende particolarmente ossequioso su altre allora
L'accesso alla al mestiere
è un argomento apparentemente marginale ma sul quale noi costruiamo uno dei pensieri lunghi di cui parlava Walter cioè immaginiamo come sarà questo mestiere questa capacità di comunicare
Questa capacità di fare informazione prossimi quindici vent'anni io questo non lo dico sulla base di un'esperienza personale
Per etero in Sicilia probabilmente non lo faremo più questo quotidiano non lo saremo perché sono cambiate alcune cose in Sicilia in Italia
Perché sono cambiate alcune cose anche dal punto di vista della disponibilità economica a scommettere non soltanto il cuore il cervello ma anche il denaro
Un'avventura che in Sicilia è un'avventura di rottura fare un quotidiano che non è di opposizione ma che vuole governare l'informazione in Sicilia vuole mandare all'opposizione ha fatto contro informazione una scelta che coinvolge passioni cuore cervello e denari allora non so se ce la faremo mai a farlo ma so che il mio impegno il nostro impegno a tenere in piedi questo giornali in Sicilia perché mi sono reso conto
In questi quindici anni di professione
Che l'unico modo per fare il giornalista in Sicilia e quello di avere una testata libera che ti consente a riparare
Questo mestiere senza passare dalle anticamere di Mario Ciancio di Ardizzone una cosa drammatica ma una cosa reale in una regione in cui sono stati ammazzati sette giornalisti se può di vuoi fare il giornalista quel prendere il tesserino dell'ordine dei professionisti
Devi passare attraverso le anticamere degli editori degli unici due quotidiani che esistono in Sicilia
Quali decideranno che tu fare questo mestiere soltanto se fin da piccoli vostra di aver imparato quali sono le loro mete l'ossequio e le norme della distrazione e allora anche se non lo faremo mai quotidiani io sono felice di poter dire che ci sarà sempre
In Sicilia una relazione dei siciliani in cui potere insegnare in modo autentico civile e democratico il mestiere giornalisti o questo lo devo al mio giornale
Se non fossi stato uno dei tanti cronisti dei siciliani non sarei qui probabilmente se n'è andato a fare il giornalista altrove sicuramente avrei potuto raccontare sulla Sicilia in Sicilia quello che ho potuto fare lo stesso dovrebbe potuto fare
Riccardo rione se è stato uno dei fondatori
Gli avvenimenti e Michele Gambino che ora gli inviati gli avvenimenti Antonio Roccuzzo è stato gli inviati al Manifesto
Abbiamo comunque costruito su un giornale marginale su un giornale di periferia su un giornale povero un mestiere la possibilità in Sicilia di fare questo master in modo libero allora
Io vi invito in bilico tutti gli amici e fanno questo mestiere invito tutti i compagni che hanno a cuore le sorti della qualità dell'informazione e la comunicazione
A non prendere sottogamba il problema dell'accesso a questa professione fino a quando non avremo questo accesso nelle mani avremmo consegnato questa cessò le mani dei direttori e degli editori
Noi sicuramente continueremo ad allevare altre generazioni di replicanti di Paolo Liguori di mio fede la cosa mi spaventa molto più che avere a che fare con Fede Liguori persone la seconda provocazione la seconda domanda
Io torno sulla capacità di comunicare ciò che rappresenta
Il la densità dei nostri pensieri nostri progetti dei nostri proponimenti non dobbiamo perdere di vista la capacità di comunicare non dimentichiamoci che questa stagione ha premiato due giornali e sono L'Unità il manifesto che ha nome intatto
In consenso in tirature lettori non soltanto perché sono due giornali di opposizione quindi come dire stringiamoci a corte perché stiamo dobbiamo difendere ciò che può essere difeso
Credo che siano come vi siano anche ragioni di merito professionale sono gli unici due giornali in questo Paese che hanno saputo evolvere la propria capacità di fare comunicazione e di fare giornalismo e di fare informazione L'Unità decidendo di non essere più giornali partito
Manifesto decidendo di attaccare di aggredire in modo giornalistico con una capacità di fantasia che nessun altro giornale italiano ha e allora il problema la comunicazione centrali io vengo da un'esperienza parlamentare due anni in cui ho assistito alla principale occupazione non soltanto dei colleghi di governo ma anche di molti amici e colleghi e compagni e l'opposizione
Avere un comunicato stampa da sfornare entro mezzogiorno avere sei sette otto righe da mandare un pensiero qualsiasi su qualsiasi argomento perché nel nostro modo spesso di fare comunicazione la nostra minima visibilità abbiamo perso energie risorse e tempo
Facendo comunicati stampa che per per usare la la la la citazione che faceva nel suo libro Walter solo pensieri bassi sono pensieri molto bassa allora proviamo a immaginare un pensiero lungo il pensiero lungo
E che occorre forse in questa fase arrivo alla domanda che mi veniva fatta sporcarsi le mani e sporcarsi la camicia
Il nome entro in cui tutto ci inviterebbe
Ad un ulteriore arroccamento e la nostra identità
Pone la nostra frazione di identità
Alla costruzione di altri recinti perché il recinto una cosa conosciuta una cosa confortevole e o luoghi abbiamo infinite volte perlustrato che c'è amico
Il recinto del branco i nostri simili cattolici con cattolici laici con laici comunisti comunisti non comunisti Condon comunisti tutto questo sicuramente facile confortevole ma è la fine
Per la sinistra e la fine le ragioni e la sinistra dovrà sporcarsi le mani
Sporcarsi la camicia a mettersi in discussione vuol dire anzitutto non regalare
Una e eterna menzogna del sistema politico italiano
Al a coloro che oggi sono al governo a ritenere che esista ancora oggi il recinto dei cattolici e che questo recinto e cattolici in quanto tale esprimo un recinto di moderati e battersi perché in questo Paese finalmente si è affermato una verità di elementare civiltà che ci sono cattolici moderati ma che ci sono anche cattolici progressisti
E che a questi cattolici progressisti vogliamo riconquistare alla causa della democrazia la causa della civiltà senza dovere a metterci un recinto ma facendo in modo che questa nostra battaglia democrazia su una battaglia che appartiene anche alloro e questo è un passaggio importante il momento in cui altri in questo Paese stanno tentando di ricostruire il piccolo recinto dei cattolici con i quali dialogare con i quali costruire alleanze queste sicuramente l'intenzione del segretario del partito popolare il nuovo segretario del Partito popolare io credo che il non solo dentro questo partito ma attorno all'idea da cui nasce per cui sopravvive questo partito esiste un mondo di cattolici progressisti evoluti democratici quali appartengono a pieno diritto non perché li abbiamo invitati noi a perché appartiene al loro codice genetico politico a questa battaglia di democrazia che stiamo facendo
Ah se sa cosa fa la sinistra io non credo
In una ragione della sinistra in una ragione della democrazia che possa partire da un vento
Posto nei confronti di Rifondazione Comunista perché anche questo fa parte delle discussioni politiche di questa stagione noi non possiamo non lo sport calci la camicia sporcaccione camicie vuol dire mettere in discussione la piccola certezza che la nostra piccola identità ci offre e capire che soltanto attraverso l'idea di un fronte progressista realmente unito profondamente a finire anche profondamente capace di combattere insieme noi riusciremo a mandare finalmente Berlusconi all'opposizione questo è lo sforzo che credo debbano fare tutti questo lo sforzo che posso dirvi in termini assolutamente personali individuali sto facendo io nel momento in cui ho capito che la mia formazione politica correva il rischio diventare un recinto utile confortevole
Capace ancora di gestire di elargire alcune cattedre alcune poltrone
Io ho preferito andare oltre ho preferito andare oltre non per un percorso isolato per un percorso da individuo politico ho preferito andare oltre perché credo che tutto questo vada portato fuori dai recinti allora
Il primo grande pensiero lungo che la sinistra deve darsi che deve riuscire a comunicare finalmente a tutto il popolo democratico di questo Paese
E che un'identità progressista esista
Capiremo che forme dovrà vere capiremo che immagine esterna dovrà assumere capiremo che ritmi di esistenza potrà potrà accettare ma comunque esiste una comune cultura democratica e non è questa cultura democratica anche attraverso questa grande capacità di comunicare il nostro progetto agli altri vogliamo portarla prima o poi al Governo in questo Paese
Un po'confermando l'ambizione dei pensieri lunghi Guglielmo
Epifani segretario confederale della CGIL Veltroni ricordava la battaglia che si apriva questo otto uno una battaglia sul sociale sui lavoratori
Con un punto in particolare proprio per quanto riguarda la comunicazione il lavoro interinale negli Stati Uniti l'ottanta per cento del lavoro interinale del lavoro precario
E Evans ed è legato il circuito della Polo Déco della comunicazione delle nuove forme della comunicazione come la CGIL vuole governare in qualche modo garantendo diritti
E controllo a questo tipo di situazione che in questo Paese sta prendendo forma e ha già cominciato in qualche modo a produrre rischi e pericoli
Ma intanto un dato che dalla la dimensione del problema in due anni in Italia si son persi un milione duecento mila posti di lavoro
Questa è il portato della crisi degli ultimi ventiquattro mesi
Il documento del governo e anche qui se ne parla poco sui giornali perché poi parliamo di comunicazione Documento di programmazione economica del Governo fissa gli obiettivi d'occupazione dei prossimi tre anni in trecento mila posti di lavoro in più
Io già vedo qui una un terreno di battaglia anche nei confronti delle promesse elettorali di Berlusconi altro che milioni di posti di lavoro trecento mila per i prossimi tre anni
Ora è evidente che i posti persi i posti che vengono invece assicurati per il futuro sono tali che i livelli di disoccupazione in Italia rimarranno a parità di condizioni di politica economica d'intervento
In maniera molto drammatica in modo particolare del Mezzogiorno e delle grandi aree da industrializzare te del nord penso soprattutto al Nordovest Genova-Milano Torino sono grandi arrendendosi a Nizza
Allora il problema
Di riprendere un'idea dello sviluppo le grandi infrastrutture i grandi servizi la politica industriale ma con chi si può fare
Un disegno di sviluppo in grado di aggredire i nodi strutturali della crisi del Paese noi abbiamo ricordato Berlusconi e i suoi interessi nella televisione
Ma guardate che nel governo ci sono ministri che hanno sia pure in forma ridotta altri interessi aziendali
Abbiamo un ministro dei lavori pubblici che è proprietario
Di un'azienda di nautica da diporto
Il primo provvedimento che ha fatto è quello di liberalizzare agevolare e detassare tutta la nautica da diporto qui è già un problema di conflitto di interessi ministro dell'industria una fabbrica che produce fucili
Da caccia beh anche qui c'è immediatamente un problema di come si possano essere ministro dell'industria e non entrare in contrasto con i propri interessa e poi arrivo al mercato del lavoro per non sfuggire per non sfuggire la domanda
Nei provvedimenti del governo ci sono delle cose che non vanno assolutamente la più grave di tutti e mi pare che questa questione
Del rapporto di lavoro a tempo determinato fissato per legge
Se passa quel provvedimento del governo vuol dire una cosa molto semplice
Che i trecento e i trecentocinquanta e i quattrocento mila nuovi assunti nei prossimi tre anni saranno assunti dalle aziende unicamente con contratti a tempo determinato che vuol dire avere un contratto di lavoro a termine per un anno senza garanzia piena di diritti e senza certezze
Vuol dire discriminare dividere chi già lavora chi non lavora chi sarà assunto con questo tipo di contratto esporlo e ricatti
Ricatti sindacali non ti iscrivi al sindacato se no io non ti tengo in fabbrica ricatti politici ricatti culturali e ricatti professionali
Questa norma non può essere consentito
Un conto è dire che le aziende debbono avere una flessibilità nelle forme di impiego e non c'è dubbio
Che per le aziende che hanno picchi di produzione il contratto a termine utile
Ma se noi facciamo passare una legge che generalizza per tutti indistintamente senza criteri questo nere diamo davvero un principio di parità tra i lavoratori che diventa impressionante
La seconda cosa che non va e questa cosa sul salario d'ingresso è un tema molto delicato ovviamente
Perché la propaganda del governo porta a dire ma come pur di avere un lavoro non si può guadagnare cento duecento mila lire in meno
Però se noi lo seguissimo su questa strada arriviamo inevitabilmente a destrutturare i diritti di tutti
Perché per questa strada passano le gabbie salariali perché non dovrebbero passare se un'azienda del Mezzogiorno alla produttività inferiore un'azienda del Nord con questo criterio per forza li passa uno salario differenziato rispetto agli altri
E poi se passasse se passasse questa regola il diritto fondamentale che due lavoratori che fanno lo stesso lavoro a parità di conduzione hanno diritto alla stessa retribuzione salterebbe definitivamente
Che cosa contratte Rebbe un sindacato quando un lavoratore guadagna trecento mila lire più di un altro giovane con che faccia potremmo chiedere un aumento retributivo per chi per tutti uguale
Per chi ha meno per chi ha più in che modo potremmo far valere la tutela dei diritti collettivi
E il lavoro interinali o anche qui abbiamo nel mondo due esperienze di lavoro interinale di una francese
Una tedesca quella tedesca dice limitiamo questo tipo di lavoro d'affitto per quelle professionalità medio-alte di cui c'è bisogno e non si trovano sul mercato noi siamo disponibili su questa strada
Ma se l'altro esempio è quello francese dove chiunque può aprire un'agenzia chiunque può lavorare a un vero e proprio mercato di mano d'opera da affittare da comprare da vendere dentro la quale pensate solo in agricoltura che cosa potrebbe passare in termini di garanzie di controllo di intervento della mala vita
In questi gangli decisivi dell'avviamento al lavoro dei giovani allora si capisce perché su questo
Davvero noi dobbiamo tenere una posizione molto rigorosa io credo che queste questioni del mercato del lavoro della sua riforma
E i problemi dello stato sociale in modo particolare delle pensioni saranno in autunno il terreno dello sconto tra sindacato confederale il governo
Allora Giuseppe Giulietti diceva
Sulla diceva ha parlato di un ritardo sull'antitrust ci sono invece spezzoni di proposte che la sinistra
Ha elaborato e avanzato sul terreno dei corpi dei controlli e dei diritti di garanzia nel campo della comunicazione e da dove ripartire ma come iniziativa della sinistra da dove ricominciare
A ricostruire una cultura moderna del controllo e della democrazia nel campo più sofisticato oggi che la comunicazione moderno
Quanto vinco se rispondo
Perché non è non si pensava repertorio va bene
Rispondo
Datato ma non vuole lasciar cadere la cosa che ha detto Fava sull'ordine dei giornalisti perché penso che il dovremmo porcela questa questione che non basta a liberalizzare la pubblicità o liberalizzare i canali se non si liberalizza la professione l'accesso alla professione giornalistica ma lo lascio poi questo credo che debba essere dentro il proposta che stiamo elaborando arrivò la risposta sull'antitrust ma voglio fare alcune domande perché prima non ho capito bene la risposta la faccia Veltroni ha Nappi
Su alcune questioni e che riguardano anche la comunicazione la prima
La nomina di Buttiglione al segretario del Partito popolare cambia o non cambia tutto al nostro scenario perché se fino adesso noi abbiamo potuto ragionare del rapporto tra centro e sinistra io credo che la nomina di Buttiglione cambia dal punto di vista politico radicalmente la nostra analisi cerco di spiegarmi rapidissimamente
Noi non credo che possiamo più porci il problema del rapporto popolare dopo la nomina di Buttiglione in termini semplicemente di rapporti tra partiti del centro e della sinistra
Mi pare evidente che Rocco Buttiglione al di là dei balletti che sono stati fatti ai quali non credo molto io credo che ciascuno di noi sia la sua storia
E che Buttiglione può anche mandare due aggettivi a D'Alema ma Buttiglione e quello che è un grande leader dell'integralismo cattolico di questo Paese
Mi pare che Buttiglione abbia in testa uno schema di questa natura
Buttiglione ha in testa uno schema di questa natura
Io ho due forni la destra e la sinistra
Io vorrei sapere dai due contendenti cosa mi danno sulla Bortot scusate la volgarità me per capirci cosa mi danno sull'aborto
Cosa mi danno sulla condizione della donna se mi danno no alla privatizzazione della scuola
Se mi danno no alla privatizzazione dell'università se mi danno non idea di moderazione sociale che porti come dire tutta la contrattazione verso il basso queste legati a Buttiglione della vita della società
Se questo è mi domando se non bisogna sottrarsi da subito credo che Veltroni
Meglio Walter
Ti faccio la che poi le ha corrisposto questo
Credo che a questo punto cambi completamente lo scenario
Perché voglio dire questo
Io ricordo che una certa fase negli anni settanta anni Ottanta molto criticato Enrico Berlinguer pose la questione
Che era quello dell'incontro fra cattolici socialisti e comunisti che passava però per una rottura della Democrazia Cristiana io credo che la nomina di Buttiglione riponga il problema
Come diceva Fava non c'è più un luogo dei moderati non c'è più un'unità politica credo che per noi si ponga il problema del Progetto del programma e dei metodi dei progressisti che si pongono i prema di corrompere ciò che resta del Partito popolare
Di rompere questa unità fittizia del centro e di chiedere a ciò che resta di collocarsi tra conservatori e progressisti
Io credo che sia questo adesso il passaggio che si pone perché se questo è ci cambia alcune cose
La prima cosa che cambia quindi rilancio la domanda e se noi non riteniamo no che si debba arrivare in tempi brevi perché quando tu mi domandi Michele che cosa manca non è l'Antitrust che manca e manca la visibilità dei progressisti
Ma anche luogo nel quale i progressisti litigano si riuniscono ed elabora i loro quattro progetti alternativi al Governo di Forza Italia
Questo è quello che manca di sono numerose iniziative individuali ma non c'è la percezione di una squadra con suoi progetti definiti che non cerca la mediazione ma cerca all'alternativa tra due schieramenti in campo se questo è quando insisto e se lo riteniamo giusto si convoca a questo appuntamento
Che non significa fondare un unico partito significa quando questi soggetti la confederazione si riunisce discute dice le proprie posizioni e dice con grande chiarezza che anche il centro a questo punto deve scegliere perché pongo questa questione
Perché secondo me anche le culture e valori moderati si recuperano a questo punto non dialogando col segretario del Partito popolare
Ma avendo una proposta in ordine a un lavoro alla giustizia all'ambiente alla comunicazione con la quale intessere un dialogo ma non solamente con quattro leader di uno schieramento ma con le donne e gli uomini sono d'accordo con questo con Veltroni che vivono del volontariato vivono in fabbrica
Vivono in ciò che al resto del mondo operaio dicono in ciò che resta della solidarietà vivono in ciò che resta dei centri sociali
Questi sono presenze con le quali a me interessa dialogare per dialogare non mi serve più passaggio di Buttiglione mi serve a questo punto il mio progetto che mi porti a dialogare su cose concrete che riguardano la vita quotidiana di queste persone così che ha di recupero non li recuperò
Voglio dire
Che la mia sensazione e che quanto più voglio un rapporto con queste culture questi valori del centro quanto più devoti veniale che cos'è la sinistra
Perché a questo punto sono io spazzò via anche per il cento la possibilità di sopravvivenza se io divento centro il centro non sa più cosa diventa è diverso
Allora chiedo di sacco chiedo ma modo amichevole per vedere dove qua sì sia Veltroni sia Nappi se non ritengo ci sia questa condizione cosa fare martedì diceva diceva parlato
E questo è un punto vero io credo che martedì il problema sia di svelare l'inganno
Ma non del blind trust di saranno vengano di questo governo
Voglio dire io non credo che sia molto pericoloso c'ero ad alcune posizioni che io sento ogni tanto avanzare che sostanza dicono smettiamola di porre il tema di Berlusconi non demonizziamo lo
Ma che significa certo che ne spia politica non è fatta di demonizzazione ma se questo significasse devi siamo mettiamo tra parentesi la Costituzione le regole fondanti di un Paese
Perché sarà la maggioranza non ci capisce io riterrei questo molto grande io credo che vada detto con franchezza
Riduciamo seduce
Che c'è un governo che è pericoloso per la libertà generali per le scelte fatte in tema di giustizia di comunicazione e voglio essere paradossale quanto parlato
E se questo nei sondaggi non ci desse la maggioranza una sinistra è tale se sulle questioni di libertà generale la battaglia la banche si ha la sensazione che in quella fase non è maggioranza perché se no
è molto restio
Io per esempio ritengo so che su questo di essere in minoranza forse una parte della sinistra che Enrico Berlinguer fece bene col Partito comunista fare il referendum sulla scala mobile
E sapeva forse di fare da ma credo che in certe fasi non è il sondaggio che mi Vegetti ma è la fiducia in una battaglia che io ritengo fondamentale in quella fase la faccio poi perdo ma si può anche perdere
Perché perdere recuperabile se io perdo battendo mi se io rinuncio a battermi o per la sua dignità di esistere e non servo più
Allora io credo che martedì vada posto questo tema non so se sia la mozione di sfiducia e tecnici mi dicono che non si può fare vorrei che fosse una cosa che dice te ne devi andare in altre forme
Perché non hai risposto perché se è incompatibile perché tu stai uscendo fuori ci stai portando fuori dalle corrette regole di un'organizzazione democratica e la questione tra poniamo e allora sull'antitrust mai dentro questo percorso perché vedete se io voglio discutere di antitrust a settembre come dice a mezza
E non basta che io abbia la proposta migliore bisogna che io abbiamo sgomberato il campo da ogni tentativo di barare le di alterare le regole perché ha regole alterate di quali progetti alternativi o discuto c'è una proposta non è vero che i progressisti hanno sempre fare
Sul terreno delle comunicazioni c'è un gruppo di lavoro unitario che si riunisce mercoledì che sta lavorando e ha già definito una sua proposta che fondata su molte delle cose che hanno detto qua non ci siamo sentiti Epifani parlato Favale pompata ne abbiamo parlato anche con è una proposta lo stanziamento e dice una cosa molto semplice
Dice questo Paese deve alle stesse regole quanto meno degli altri Paesi europei deve avere un'unica autorità di garanzia sull'intero sistema radiotelevisivo
Questa autorità di garanzia va voglia di avere una forte base parlamentare non essere delle maggioranze ma a tutela del diritto a comunicare questa autorità di garanzia competenze anche sugli affollamenti pubblicitari cioè la nostra proposta tende a ridurre gli affollamenti e a ridistribuire così su quelli che vengono chiamati i piccoli mezzi di comunicazione
Ma soprattutto prevede che tra RAI e Fininvest vanno costruite le condizioni tecnologiche legislative per la moltiplicazione dei soggetti che possono comunicare le cose ci siamo detti
Su questo la proposta c'è
Il problema è che devo sapere se è discutibile questa proposta ecco perché mi pareva che la domanda di Parlato è una domanda alla quale dobbiamo rispondere perché se io martedì non superò quella giornata in modo convincente diventa difficile che io poi posso andare una battaglia sull'antitrust ultima cosa ho terminato
Ecco quello che a me perché ognuno faccia i suoi le sue fissazioni io insisto fino alla morte sul fatto
Che noi possiamo come dire trovare individuare una sede nella quale poi ci scontriamo aspramente
Ma se non ci diamo dalla capoccia questa idea per la quale il mio nemico è sempre mio vicino di banco e non comprendiamo che c'è un passaggio di fase
Che Berlusconi non è la riedizione dei Dorotea io non sono d'accordo che è una cosa diversa è un potere diverso che raggruppa quegli interessi degli anni ottanta ma neanche altre ma una forte capacità di riciclaggio di aggressività
Stiamo attenti a non prenderlo solamente come un dilettante uno scapo occhione Mosca pozione per e tanto dilettante quanto pericoloso uno due cose lo storico tradizioni si può essere dilettanti ma anche pericolosi perché un elefante in cristalleria pericoloso un elefante in democrazia che non rispetta le regole può essere pericolosa se mette assieme spezzoni di interessi compresi i servizi più diversi
Beh capite che il quadro non è semplice allora penso che per noi diventa io penso la data del ministro attiva del novantacinque perché sento questa urgenza perché tutti quanti noi diciamo dobbiamo essere diversi dobbiamo avere fiducia dobbiamo investire sì
Ma noi tra sette mesi andiamo al voto se non abbiamo avviato da oggi la discussione in ogni comune su che cosa sono i progressisti in quel comune che cosa vogliono fare cosa penso dell'urbanistica cosa pensano dell'ambiente cosa penso dei centri socio
Propongo oggi il problema di come io rompo meccanismo e avvio comune per comune la discussione la scelta esco dalla paura meglio le primarie
Meglio sbagliare facendo parlare le persone che delegare a cinque sapienti perché i sapienti spesso sono più interessati a se stessi che non è movimenti generali allora devo oggi investire dire voglio rompere questo meccanismo voglio mettere assieme le persone le donne degli uomini
E credo che oltre a fare le nostre proposte votati anche le banalità che ho detto io il luogo la confederazione come si costruisce dove si discute quali progetti le competenze alle tecniche di una cosa voglio dire
Che la sinistra deve perdere perdere questa litigiosità per la quale seduti al tavolo la prima cosa che io pongo la pregiudiziale sul mio vicino
Io credo che in questa fase non dobbiamo cercare di discutere non dicendo
Fuori Rifondazione fuori PDS fuori la Rete fuori verdi perché poi Permiano fuori cittadini noi abbiamo una coalizione dall'altra parte che ha messo al governo i ministri fascisti come possiamo accettare che qualcuno dica che donne e uomini della sinistra chiunque siano non abbiano legittimità al governo
Accertato
Altrettanto
Questo Paese è legittimata a Tatarella e non sarebbe legittimata la sinistra nel suo complesso comunista non comunista ormai credo che sia sbagliato alla fine del percorso vedremo chi non vuole starci in un grande viaggio che mette assieme la sinistra si allarga ma guai se prima si dice questi non sono legittimati sarebbe sbagliato chiunque fosse
Allora impressione che noi se vogliamo tornare a vincere oltre a non partecipare alla crema democratica come dice Veltroni a me anche difficile dove diventa ritorni cinque minuti quindi mi è difficile farlo ho l'impressione che oltre avere passione avere tecnica veri progetti c'è una cosa che forse dovremmo riuscire a fare
Avere questo sì una grande capacità di comunicazione anche individuale
Fatemi dire una scemenza che forse a sinistra talvolta non è popolare
E che davvero recuperare anche uno stile come come vogliamo chiamarlo uno stile non violento io ho l'impressione forse mi sbagliavo che questo Paese proprio perché invaso dalla televisione incominci a pericolo di sopra sempre referendari una sorta di reazione di fastidio
A una comunicazione come quella di come quella prodotta da una parte la televisione violenta aggressiva volgare provate a pensare
Alle parole usate in questa casa in quest'ultimo periodo faccio solo due esempi per sono chiari
E dove voglio arrivare quando per esempio alcuni leader di questo governo dicono Gad Lerner non ha diritto a parlare perché ha il naso adunco che tradisce l'origine etnica voi sapete cosa potevo dire che Breno
Quando si dice poi ci occuperemo degli omosessuali e dei russi tornano fuori le parole antiche sotto finta modernità agli ebrei gli omosessuali i rossi questi non parlano questo porta con sé che non parla chi è diverso che debbono allora
Io non credo che sia un discorso da Medioevo
Anche dire a noi stessi che oltre per le nostre competenza le nostre tecniche forse dovremo imparare a comunicare in modo tale da dire alle donne e agli uomini che se mai noi dovessimo vincere non solo non si promettono le vendette portati dalla teste ma ti promette un Paese nel quale che comunque debole chi dissente chiesto nato ha diritto di cittadinanza diritto di vita e ha diritto anche se non la pensa come noi può sembrare una banalità detta oggi ho l'impressione dobbiamo far capire anche nella nostra comunicazione che noi abbiamo questo elemento di diversità
Che se mai dovessimo vincere quindi un'immagine debuttante adesso se volete che se mai dovessimo vincere
Noi non ci alzeremo mandi a dire che per decreto verrà cacciato Emilio Fede vedremo un'altra cosa che vogliamo una riforma della Mammì nella quale uno a casa il telecomando e quando vede Emilio Fede dice ostrica stavo per contratto Emilio Fede per fortuna che solo in un Paese libero adesso posso girare e non trovo il fratello stupido che è difficile ma Michelle un'altra emittente grazie
A Giulietti ha bruciato tutte le metafore per cui arriviamo proprio al nodo finale per cui un'ultima domanda per
Veltroniana qui che cosa può dare allora a questo punto cosa può dare la sinistra è cosa deve chiedere la sinistra anche altri steso per ricominciare a vincere
La domandina di quel da ricominciare perché è mezzanotte il tasso di umidità qui è tale che è probabile ci prendano i crampi tra un po'come alla nazionale
Per cui
Non sono loro
No io diciamo la verità ho cercato di rispondere per la mia parte per le cose che penso a questa domanda nell'intervento precedente quindi se queste d'accordo io cercherei di rispondere alle due o tre osservazioni che sono venute nel corso di questa discussione
Dicendo questo prima prima cosa quella che ha detto Valentino su Marte di
Ma guardate io vorrei anche a rischio diciamo di dire una cosa che può apparire non non popolare
Io ho una certa come dire prudenza nel fissare sempre un'ora X
Adesso martedì martedì cosa volete che succeda
Martedì beh parlerà Berlusconi Berlusconi dirà quelle cose l'opposizione risponderà perché ha presentato ma come si fa cadere un governo un governo si fa cadere nelle condizioni date se una parte della maggioranza si sottrae al consenso al governo stesso
Ci sono queste condizioni politiche oggi no
Presentare una mozione di sfiducia sarebbe solo un modo per far ridare la fiducia a Berlusconi da quelle che in questo momento sono in una posizione di incertezza
Francamente questo mi sembrerebbe non solo inutile ma assolutamente sbagliato
Semmai no
Io penso che un modo per votare a favore sarebbe quello di presentare la mozione di sfiducia tant'è vero che né c'è nessun compagno neanche i compagni di Rifondazione che mi pare
Pensi a questa prospettiva realisticamente ragionevolmente non noi non dobbiamo avere amore per il gesto perché poi le cose in politica devono servire noi dobbiamo cercare di liberarci il più presto possibile da questo governo
Ma dobbiamo creare le condizioni politiche perché questo avvenga e dobbiamo quindi spingere come si è fatto sul decreto come si è fatto si sta cercando di fare su questa vicenda ultima cercare di accelerare il più possibile quel processo politico che può portare una parte della maggioranza separarsi dall'attuale coalizione di governo
Questa è la prospettiva la quale dobbiamo lavorare seconda cosa invece quella che ha detto Giulietti io sono favorevole
Io sono assolutamente favorevole né dobbiamo trovare un momento nel quale tutti i progressisti si devono riunire devono discutere
E devono cercare di arrivare a individuare
Alcune grandi idee forza sulle quali nei nelle prossime settimane io dico perché non credo neanche che ci saranno mesi nelle prossime settimane noi dovremmo dare battaglia dura particolare sulle questioni di carattere sociale
Perché saranno quelle il banco di prova sull'informazione sulle regole del gioco cercando di ottenere su questo il consenso più ampio
Quanto all'altra cosa che ha detto Beppe Giulietti ex su quella io sono d'accordo ho detto prima che considero che l'elezione di Buttiglione renda tutto assolutamente più difficile che Buttiglione ha in testa questa idea
Di rifare don Camillo e Peppone
Cioè lui pensa che ci sia una sinistra che si chiude si trincera in se stesse un partito popolare che ritrova diciamo una sua vocazione di ordine come dire di fede
E dopodiché queste due blocchi fanno l'alleanza quindi intoccabile propone che dovrebbero fare l'alleanza questa prospettiva non c'è
Per una semplice ragione che la sinistra non è disposta ad accettare una prospettiva di questo genere discorso è molto semplice molto chiaro
E penso anche molto definitivo e francamente non saranno tutti i giri perché appunto poi ciascuno esse stesse non ciascuno la sua storia e l'accumulo di esperienze fatte e le sue idee e i suoi programmi la sua politica
Ultima cosa
Io credo per rispondere comunque la domanda di Michele ripeto alla quale ho cercato di rispondere con il con il ragionamento fatto prima
Ultima cosa è quella che riguarda che cosa la sinistra dovrebbe dare di più
Ma anche qui io vorrei dire questo io credo che la sinistra debba avere un pochino più orgoglio delle sue idee e dei suoi ideali io so che questa è una brutta parola spesso no perché quando la Rusic sempre qualcuno che ti fa bene bucce che ti dice che la politica è un'altra cosa perché noi purtroppo anche a sinistra abbiamo vissuto in un tempo nel quale era politica
Occuparsi di che cosa diceva la sinistra socialista piuttosto che la destra sono democratica il centro repubblicano era tutto un gioco di carambola un gioco tattico una politica bonsai
E questo ha portato al fatto che in campagna elettorale è potuto a Bari apparire il massimo dei paradossi o penso che adesso gli italiani si stiano accorgendo del gigantesco errore che hanno fatto e tuttavia in campagna elettorale è potuto accadere che Berlusconi potesse sembrare agli occhi di una parte del Paese e attenzione agli occhi di una parte consistente delle nuove generazioni che è la cosa che più ci deve preoccupare sulla quale più dobbiamo lavorare e rispetto alla quale dobbiamo sapere che quel voto non è un voto se non per una parte c'è una parte che ha votato per ragioni ideologiche e talvolta persino per convinzioni
Assolutamente decise ma c'è una parte una grande parte di voto che è andato a destra non perché sia di destra
Ma perché sul come si dice sul mercato politico ha trovato l'offerta della destra più convincente o più carica di di di di promesse di speranze eccetera eccetera adesso credo che gli italiani si stiano accorgendo di come la realtà
Si stiano accorgendo anche di questa assoluta imperizia nel governare se ne sono accorti i mercati monetari vi ricordate che quando ci fu la l'elezione la vittoria della destra i mercati monetari esplosero adesso i mercati monetari sono tutti a picco i titoli di Stato a Borsa eccetera eccetera gli italiani si stiano accorgendo di queste tuttavia io credo che ripeto quello che ho detto prima che in termini di programmi da sinistra non abbia come dire da imparare molto da da nessuno insomma abbiamo fatto un grande lavoro abbiamo tre grandi idee quello su cui invece dobbiamo avere un pochino più di orgoglio e di responsabilità io metto insieme le due cose perché
Perché mi rendo conto che di ideali possono anche essere Sven tagliati come un elemento di propaganda come una cosa che si mette alla chiusura dei discorsi no io faccio il discorso e poi faccio una tirata finale sugli ideali è invece un'idea un po'diverso cioè io penso che
Che la sinistra italiana che i progressisti italiani che i democratici italiani dovrebbero ripartire dagli ideali
Cioè dovrebbero ripartire dalla consapevolezza che la propria funzione storica
Se mi si chiede si è detto non c'era la differenza tra destra e sinistra ma se si chiede la differenza tra destra e sinistra questa risulta oggi
Oggi mi danno il sette agosto che cos'è del mille novecentonovantaquattro del tutto chiara essendo un fosse chiara si incaricherà esse già incaricato il governo Berlusconi di ricordarci la differenza che esiste tra destra e sinistra
Noi abbiamo degli ideali straordinari dai quali discendono programmi e comportamenti ammesso che non riteniamo fermi perché io sono d'accordo con quei compagni che dicono
L'incontro con il centro non può avvenire tra omologhi tra tra poco tra forze che dicono la stessa cosa non avrebbe senso
L'incontro con il centro deve avvenire sulla base del riconoscimento dell'esistenza di
Programmi e magari anche di ideali valori ma restando ciascuno se stesse portando dentro questa intesa tenta questa convergenza che è l'unica a mio avviso che può creare stiamo parlando di quel centro del quale abbiamo parlato Claudio Fava Giulietti e Dio
Dentro quella coalizione si può portare
Le nostre ragioni con assoluto orgoglio con un pochino più di lo dico per tutti lo dico anche per il mio partito come lo dico per tutti
Perché magari tra di noi magari uno fa come dire una sottolineatura con la matita rossa uno invece ci mette la parente sì ma poi il difetto è lo stesso
Oggi se parliamo di Parigi Condi di di condizioni di pari opportunità di solidarietà di equità sociale di non violenza
Di pluralismo di di di differenza sessuale di ambiente Enzo adesso dico quelli che mi sono venuti alla mente adesso ma insomma c'è un materiale in termini ideali enorme per dare alla nostra politica
Insomma un pochino più di forza di apertura di capacità di parlare di capacità di raccogliere di interpretare di dar corpo inquietudine ansia speranze che ci sono Società Italia ecco io
Credo alla domande vedere mezza di poter rispondere così una sinistra che abbia un pochino più orgoglio di se stessa della sua identità e che abbia un pochino più voglia di costruire questa grande convergenza che è necessario in primo luogo dentro di sé
è chiaro non immaginando che sia accettabile nessuna discriminazione se non quella che viene dalla discussione di programma cercando il massimo di convergenza possibile
Lavorando per un'intesa con le forze migliori che stanno nel cattolicesimo democratico tra le forze laiche di centro
E finalmente andando ad una campagna elettorale che io credo non sarà tra cinque anni come qualcuno immaginava visti i risultati elettorali ma che sarà più presto
Non è da escludere neanche che sia prima delle elezioni regionali
Andare con una forte coalizione capace di rappresentare questa alternativa a questo bisogno di nuovo che c'è nella società italiana e credo che se ci andremo come sinistra con le nostre con questa come dire dignità delle nostre ragioni dei nostri ideali potremmo
Considerare quel risultato come l'inizio di una fase nuova cosa per la quale la sinistra italiana ha un grandissimo bisogno perché ora dopo che persino in Giappone andata in governo la sinistra rimaniamo solo
E francamente è un primato che ci possiamo togliere abbiamo il dovere di toglierci nell'interesse della gente che vota per noi
Allora Gianfranco nati per la conclusione sì molto rapidamente io vorrei intanto dare un giudizio sulla discussione che abbiamo avuto stasera mi sembra
Sia stata una discussione ricca nella quale siano emersi anche differenziazioni e diversità di accenti
In qualche modo anche di impostazione ma dalla quale si è emersa anche un altro
Punto di fondo cioè l'esigenza che questa pluralità
Di voci di impostazioni di accenti che in qualche modo riassume in minima parte Maria assume la complessità più generale della sinistra e delle voci dalla sinistra
Però rappresenta un elemento di forza
E tutto quanto insieme vuole cimentarsi e misurarsi appunto col tema e con le ragioni dell'opposizione
E della costruzione di una prospettiva appunto per questo Paese nella quale vi possa essere appunto una svolta vi possa essere un cambiamento vi possa essere la sconfitta di ciò che oggi è rappresentato al governo del paese di quelle forze di quegli interessi
Al governo del Paese c'è la destra
Che ha vinto per tanti motivi per un processo profondo non superficiale
In qualche modo un intero ciclo della storia del movimento operaio si è chiuso
è crollato lesto
Si è esaurita l'ipotesi socialdemocratica che quasi ovunque
Sì è omologata
Alle posizioni moderate
L'interrogativo che io mi pongo a conclusione di questo dibattito e per una discussione che ovviamente e tutta quanta aperta
Nella sinistra e nel Paese
E se con tutto questo
Si sia in qualche modo esaurita anche una ragione di critica profonda questa società
Se con tutto questo si siano esaurite cioè le ragioni di una soggettività critica nei confronti di questa società
Cioè di qualcuno o di qualcosa di soggetti a forze che mettono radicalmente in discussione gli assetti le idee dominanti di questa società
E che si pongono l'obiettivo di lavorare appunto a partire da un punto di vista autonomo
Di costruire un altro assetto altri equilibri su altri valori su altre priorità sociale
E se la sinistra non debba ripartire da qui
Proprio per costruire quella prospettiva di respiro di respiro lungo
Di alterità e di alternativa al tempo stesso io devo dire trovo in questo
Avremo modo di continuare a discutere con Walter Veltroni di questo anche dalle pagine del nostro giornale deliberazione
Trovo in questo il lascito più straordinario che ci viene da Enrico Berlinguer
Cioè nella crisi e nel crollo incipiente dell'Est
E di fronte all'esaurisse alla crisi dell'esperienza socialdemocratica
Non rinunciare a riflettere a ragionare a pensare a rivolgersi alle forze fondamentali della società per pensare e costruire una società altra profondamente diversa da quella presente non rinunciare a questa contestazione non rinunciare a questa critica
Non rinunciare su questo a fondare una politica un movimento una lotta cosa vuol dire questo tradotto praticamente concretamente certo questo
Richiede un lavoro di lungo periodo di ricostruzione per cui non ci sono certezze appunto recintate confini al sicuro riparati ma al tempo stesso però per l'oggi questo può porre alcuni problemi alcune questioni alcuni compiti e su questo appunto vado rapidamente a chiudere il primo lo poneva Giulietti
Qual è il giudizio che noi diamo su questo governo io credo che i fatti di questi giorni ci stiano spingendo stiano spingendo debbano spingere ad una posizione netta su questo punto
Siamo di fronte a un governo tra i tanti o come tanti altri che ci sono stati magari un po'più di destra magari un po'più pesante
Ma nella sostanza nei confronti del quale far vivere una dialettica parlamentare sostanzialmente ordinario tra virgolette
Oppure siamo in presenza di un Governo che rappresenta una minaccia un pericolo per la democrazia questo il punto c'è un governo che se lasciato libero tende a costruire in tempi rapidi un regime questo è il punto perché da questa valutazione deriva appunto la conseguenza del tipo del grado dell'intensità dell'opposizione che tu conduce nei confronti di questo governo nei confronti di questa maggioranza io credo che qui il giudizio appunto che sia emerso è che debba emergere debba fermarsi sia appunto questo
Cioè quello di un Governo che rappresenta tendenzialmente un regime che rappresenta un costo alto in termini di democrazia e dal punto di vista sociale
Un governo nei confronti del quale non consegnare sconti un governo del nei confronti del quale rispondere
Io voglio tornare su questo elemento della nostra proposta con una forte unità d'azione in Parlamento e nel Paese
è troppo poco porsi questo obiettivo oggi
Io ritengo che rappresenti tanto
Rappresenti tanto perché ha dentro di sé l'idea di una sinistra plurale ricca politica sociale culturale che fonda la sua forza proprio anche sull'insieme di queste Autonomie
E tende a sperimentare nel concreto della battaglia politica di massa nel Paese un percorso più avanzato più alte e più forte di unità della sinistra
E ti vengono due domande
Di fondo sulla questione sociale Epifani lo diceva di fronte al programma del governo
Di fronte a quello che questo governo ha in programma in cantiere che sono le cose che conosciamo
Lavoro interinale gabbie salariali Statuto dei Lavoratori stracciato salario d'ingresso per i giovani disoccupati ci limiteremo ad una battaglia di opposizione in Parlamento
Ci limiteremo ad alzare la mano contro in Parlamento o su queste insieme sinistra sindacato forze della società
Noi ci poniamo l'obiettivo di costruire un movimento di massa nel Paese chiamare ad una grande mobilitazione popolare
Lo stesso sulla comunicazione
Assistiamo alla privatizzazione della STET
Assistiamo alla creazione delle condizioni di un nuovo monopolio come prima serializzato sull'etere
Che ora si va da realizzare nei nuovi territori della comunicazione il cavo e satellite con tutto quello che questo rappresenta o questo diventa terreno di costruzione di una mobilitazione di massa
Io credo questi sono alcuni dei punti che sono di fronte a noi di fronte alla sinistra di fronte a coloro che non ci stanno
Di fronte a coloro che vogliono reagire vogliono stare in campo
E credo che
Tutto questo passa non so se questo è l'elemento di diversità di di valutazione
Non se si apre uno spazio nella maggioranza
Una disarticolazione della maggioranza posizione della lego di un'altra forza
Perché il decreto Biondi ci ha dimostrato che la maggioranza si spacca si divideva sotto
Se c'è una capacità di mobilitazione popolare di massa è questo quello che mette in crisi l'equilibrio è questo quello che mette in crisi la maggioranza per questo ve lo dobbiamo unire
Una grande capacità di chiarezza nella battaglia di opposizione un grande respiro unitario aperto
Che sulle grandi questioni punti ad aggregare il più ampio novero di forze possibili ma al tempo stesso essere convinti ad avere chiaro fra di noi
Che il governo non cadrà in Parlamento non cadrà essenzialmente il Parlamento il governo cadrà in Parlamento sono riusciremo a farlo cadere in primo luogo nel Paese nella coscienza della maggioranza dei cittadini del nostro Paese
Gli avversari