"Guardiamoci in faccia e... " faccia a faccia tra Fausto Bertinotti e Massimo D'Alema, a conclusione della Festa Nazionale di Liberazione sull'informazione e sulla comunicazione

Allora care compagne
E cari compagni
Tra pochi minuti daremo inizio al dibattito
Che conclude la festa nazionale di Liberazione
Dedicata ai temi dell'informazione e della comunicazione
Non vi nascondiamo che quando il ventidue luglio la pesta iniziata
C'era tra di noi un po'di trepidazione
Leggevamo il programma e ci chiedevamo se non avessimo preso troppo di petto l'argomento dell'informazione e della comunicazione
Se dibattiti sarebbero stati affollati o meno insomma se avremmo avuto un successo oppure no
Con un orgoglio che questa sera possiamo affermare che si questo nostro partito è riuscito a fare di questa festa non solo un grande incontro di popolo ma anche
Ma anche un laboratorio politico in grado di offrire un retroterra d'analisi ed una proposta politica su un terreno decisivo come quello dell'informazione e della comunicazione
Un terreno decisivo per la democrazia e lo sviluppo del Paese
Ecco che allora nel presentare gli ospiti al dibattito di questa sera permetteteci di sottolineare un dato
Non era mai successo fino ad oggi che il segretario del partito democratico della sinistra il segretario del nostro partito
Si incontrassero
In un dibattito pubblico
Siamo felici che questo accada qui alla festa di Liberazione
E non ci dà non ci nascondiamo anche uno spiccio che questo incontro sia ricordato come il primo di una lunga serie
Allora gli ospiti non hanno bisogno ovviamente
Di presentazione io vorrei ringraziarli
Di nuovo però loro partecipazione do subito la parola alla compagna Rina Gagliardi del quotidiano comunista il manifesto
Che coordinerà coordinerà il dibattito di questa sera
Un particolare saluto e un particolare ringraziamento non formale ai compagni della Federazione del partito da Rifondazione comunista di viareggio che hanno permesso per tutto ciò potesse accadere
Bene possiamo cominciare in un clima di Ray di attese e di grande successo di questa iniziativa che forse dimostra che di questo tipo di dibattiti c'è bisogno che in questo momento
Io credo che i miei i centri protagonisti di questa serata sono Massimo D'Alema e Fausto Bertinotti e quindi mi limiterò
Soltanto a stimolare lì a cercare di fare di questa occasione una vera occasione di confronto a sinistra
Evitando questo è una un piccolo impegno che chiedo ai miei due illustri interlocutori di non fare troppi insomma di e di fare uno sforzo per entrare nel merito dei problemi
E di provare appunto a confrontarsi fino in fondo sulle grandi questioni che ci stanno a tutti a cuore allora io parto con una domanda diciamo abbastanza legata e dettata obbligata dall'attualità politica
E la faccio a tutte e due diciamo negli stessi termini la domanda di attualità è Berlusconi partiamo da questo fatto
Berlusconi Berlusconi noi sinistra tutti quanti abbiamo molto Scillato in questi mesi tra il considerarlo un uomo della provvidenza che ormai stava consolidando un vero e proprio regime poi in questi ultima in quest'ultima fase stiamo assistendo a delle straordinarie difficoltà che stanno intervenendo nell'azione di governo
Io domando sia da D'Alema che a Bertinotti di mettere a punto un un giudizio più del più definito su questa questione cioè abbiamo un Berlusconi
Fortissimo che sta semplicemente avendo alcuni incidenti di percorso o abbiamo già un Berlusconi che forse potrebbe persino cadere questo governo di destra potrebbe rivelarsi una illusione
E se questa seconda possibilità si rivelasse vera
Che cosa intendete fare a partire anzitutto da martedì giorno in cui Berlusconi si presenta alle Camere e giorno in cui ah impressione magari forse faziosa da parte mia il vero protagonista del dibattito di martedì rischia di essere Bossi con le sue proposte sull'antitrust eccetera
Allora chiedo Massimo D'Alema di intervenire per primo a questa su questa questione
Innanzitutto credo che
Si debba dare un giudizio di carattere generale
Ci secondo me questo
Cioè il nostro Paese
Si trova di fronte al necessità di una grande trasformazione
Di una grande trasformazione dell'economia dello Stato
Io non credo che le elezioni del ventisette e del ventotto di marzo
Abbiamo risolto il problema di chi guida questa trasformazione
Cioè non credo che quel voto sia il diciotto aprile della seconda rete
Questo non significa non vedere gli elementi anche profondi
Dello spostamento a destra nell'opinione fu
Tuttavia a me non sembra che la destra oggi si presenti politicamente e socialmente
Come un blocco in grado di governare per un lungo periodo il nostro Paese
Intanto perché non è facile comporre forse tra di loro diverso
In particolare la lega è una forza diversa rispetto all'asse di governo che si è formato tra Berlusconi e Fini
Non foss'altro perché la lega è sia pure da posizioni liberiste
Una forza critica verso i caratteri del vecchio regime politico
Del quale questo governo si presenta sempre di più come continuatore impettito
E non come forza innovatrice sia pure da destra
Poi c'è una ragione più profonda
E cioè è molto difficile tenere insieme
La spinta
Della piccola borghesia del Nord
Con il vecchio blocco di potere democristiano nel Mezzogiorno che è stato in gran parte ereditato da Forza Italia
Con gli interessi della parte più reazionaria degli apparati dello Stato
Che hanno
In Fini e in Alleanza Nazionale il loro punto di riferimento
Molto difficile comporre queste spinte diverse
Che sono state egualmente interessate a bloccare la sinistra
Ma è molto difficile con porle in una politica di trasformazione del Paese
Quindi ritengo che la battaglia aperti
Che questo governo possa essere sconfitto io personalmente non credo che questo porterà molto presto ad una crisi di governo
Perché convergono diversi interessi a tenere in piedi questo governo Berlusconi ha paura della crisi di governo
Perché ha paura che la perdita del potere possa aprire una china rovinosa per loro anche per i suoi interessi materiali
La lega teme le lezioni quindi ci sono secondo me tante ragioni Keter possono temere insieme questa maggioranza
Però io credo che la spinta propulsiva diciamo della destra incontra delle resistenze degli ostacoli molto forti
Questo comporta due cose a mio giudizio primo mettere in campo una strategia dell'opposizione
Che sia fatta anche di proposte positive
Di capacità di incidere e di ottenere dei risultati
Sul terreno sociale ma anche sul terreno delle regole del gioco poi parleremo di questa questione conflitto di interessi legge sull'informazione
In secondo luogo credo che noi abbiamo il dovere di preparare una proposta di governo per il Paese
Cioè potevamo pensare che le elezioni ci concedessero un periodo
Più o meno lungo di tregua sotto questo profilo
Io penso che non è così
Penso che abbiamo il dovere di preparare una proposta di governo per il nostro Paese
Noi abbiamo detto e questo è un tema della discussione
Che una proposta di governo oggi deve essere una proposta che va al di là di quella di cui abbiamo affrontato l'elezione del ventisette e del ventotto di marzo
Ventisette ventotto marzo siamo andati alle elezioni proponendo al Paese l'alleanza progressista come asse di governo noi siamo convinti che si debba prospettare come asse di governo una più larga alleanza democratica
In grado di fare convergere la sinistra
Con le forze democratiche del centro in particolare con le forze cattoliche
E quindi siamo del tutto persuasi che questa è una questione che deve formare il tanto il centro di una discussione fra di noi
E poi il centro di una iniziativa non solo politica anche di un'iniziativa sul piano sociale sul piano culturale
Io non so se il governo cadrà presto
Comunque questa è un'ipotesi che deve essere considerata
Che cosa possano cadere nel caso di una crisi di governo non dipende soltanto da noi qui dipende in modo particolarissimo dal Presidente della Repubblica
Personalmente ritengo che se c'è una crisi di governo non si può pensare di fare un governo di legislatura
Diverso da quella maggioranza che ha vinto le elezioni
Più si deve pensare ad un governo che abbia un carattere istituzionale che faccia alcune cose
Io ne vedo due essenziali
Cambiare la legge elettorale
E fare una nuova legge per l'informazione
Cioè di fare le cose che Sensi anni per preparare nuove elezioni da temere presto
Non immediatamente ma presto
E e ritengo che in questo quadro a certe condizioni e la sinistra possa sostenere un governo di questo tipo le condizioni sono di merito
E riguardano le garanzie dal punto di vista delle regole democratiche in particolare delle regole dell'informazione l'ultima cosa che voglio dire senza nessuna polemica verso il manifesto
Io sinceramente non capisco
Questa proprio non lo capisco da un punto di vista logico diciamo questa
Questo voler dire che l'opposizione non c'è e che semmai la fa la legga
Badate
Prendiamo la vicenda emblematica quella del decreto
Diciamo
Di quel decreto salva ladri come è stato chiamato dai cittadini che il governo ha dovuto in sostanza ritirare
Certamente la lega avuto un ruolo positivo in quella vicenda
Questo sarebbe sciocco nasconderlo
Certamente l'opposizione da sola non poteva pensare di vincere d'altro canto avendo noi perso le elezioni e avendo meno deputati della maggioranza
Da soli in Parlamento non possiamo vincere quindi questa è una assoluta banalità ma in quella vicenda son si sono combinati tre elementi che sono sempre gli elementi decisivi di una battaglia politica di opposizione
Prima l'opposizione ha fatto il suo dovere
Denunciando immediatamente la gravità del decreto chiamando i cittadini a mobilitarsi
Avanzando proposte alternative
Secondo si è mossa l'opinione pubblica
Con un moto straordinario che ha aspra inciso sulle forze politiche perché la lega non è vero che Maroni sia così sciocco come Luigi ha fatto credere era del tutto consapevole in realtà in quali della gravità di questo decreto senonché non aveva fatto i conti con la sollevazione dei cittadini
Io ho avuto compagno a Genova mi ha raccontato il presidente della lega delle cooperative che loro siccome molta gente guardava l'elenco telefonico ed ha scritto lega delle corsie confusa loro hanno ricevuto decine di telefonate
Di persone incalzare che hanno detto noi abbiamo votato ma non vi votiamo più perché credeva che fosse la lega ora immagino che un certo numero di persone abbiamo trovato il numero di telefono giusto diciamo quindi anche la lega si è mossa sulla base di una spinta molto forte che è venuta dai cittadini
E il terzo elemento è stato la divisione della maggioranza l'opposizione vincente quando si mobilita la gente
Quando sa fare il suo dovere e quando è in grado di dividere la maggioranza queste sono le condizioni per vincere
In un regime democratico noi le abbiamo realizzate tutte e tre
Dopodiché si alla fine Maroni dice in merito mio parente pretesto non non dobbiamo avere questo Complesso questo è un complesso da ragazzini
Se Maroni fa quello che noi diciamo di fare lo dobbiamo ringraziare e dobbiamo dargli anche la sua parte di merito l'importante è vincere non è ben figurare in politica vincere poi la gente distingue che ha vinto e chi ha perso
Fausto risponde
Io credo
Telefono
Sì ma quando si gioca in casa va bene essere molto spinta non conosco il proponente andiamo a fare un applauso di Genova è arrivato assieme sarà una partita perda non per lo zero a zero va stai tranquillo allora invece ed è noto
E noto che io gioco in difesa quindi continua in questa mia
Già per tenta di usare la forza l'avversario insomma visto che le nostre non sono pesantissime allora
Non siamo piazza
Berlusconi Berlusconi è una forza ed è
La conseguenza della nostra debolezza nostra come sinistra come progressisti come seguito
Noi dobbiamo per capire la forza di Berlusconi per l'oggi e per il domani capire le ragioni della nostra sconfitta la sconfitta dei progressisti e la sconfitta alle sinistre
Nella vicenda elettorale che ha portato alla vittoria il governo delle destre
Questa sconfitta non sta solo in una campagna elettorale qualche volta condotta con timidezza o con troppo continuismo rispetto al passato voglio dire
Che se uno propone per battere Berlusconi
Ciampi secondo me però di sicuro perdeva il radar domani
Ma ma ma la ragione di questa sconfitta non sta solo in qualche timidezza sta in una vicenda drammatica della sinistra del sindacato in tutti gli anni Ottanta
Ultore una ristrutturazione capitalistica gigantesca a disgregato le forze l'intelligenza politica la cultura l'insediamento dalla sinistra
Vi prego di credere che non c'è nessun intento polemico davvero vuoi per bisogna capire
Ma io credo che adesso permea almeno si vede molto bene in questo Paese in cui le le Vespa vengono avanti quanto dei materiali
Che hanno sono stati immessi nella città italiana degli anni Ottanta loro hanno potuto utilizzare per farne forza ed avvincente
Le teste non sono spuntate come un fungo
Sono state costruite dentro la lunga vicenda gli anni Ottanta dentro la subalternità di tanta parte delle politiche da sinistra con il mento operaio alla ristrutturazione capitalistica fra i due adatto agli organi da trapiantare
è stata e se è stata costruita nel non accettazione del nuovismo della modernità senza aggettivi senza vedere tanta parte la con la modernizzazione portavo l'egemonia di classe potava seduta la borghesia portava lo sgretolamento delle culture del movimento operaio
E appunto adesso vediamo secondo me quale vuoto abbia lasciato al paese insisto lo dico senza intenti polemici lo scioglimento di quella grande costruzione democratica Kristol poi comunitaria e ancora e ancora
Ma possibile che non possiamo vedere anche c'è un nesso dalla vittoria delle destre e quegli sciagurati accordi sindacali dal trentuno luglio al tre luglio che hanno caratterizzato cioè scollamento
Nella gente che hanno determinato che hanno determinato le trame di passività azione di abbandono
Di di abbandono della politica
Allora noi dobbiamo vedere io non dico che banche allora è semplice perché adesso non possiamo tornare agli non possiamo dire allora noi torniamo al punto dovere hanno cominciato i nostri errori andiamo avanti non è così che possiamo fare perché adesso la situazione c'è cambiata sotto le mani
Ed è la città italiana è risultata così cambiata che il crollo della Democrazia cristiana dell'Agip craxiano che noi abbiamo auspicato padre tanto tempo viene trovato uno sbocco a destra invece che a sinistra cioè trovava lo sbocco nella costruzione del governo delle destre e di che cosa
Del tentativo di costruire un regime questo è sicuro
Quando dico regime voglio che sia chiaro non penso assolutamente
Al fatto che arrivano i colonnelli
Non penso per niente
Non c'è niente da fare io questa volta spesso la colpa dalla mia voce ma questa volta non è colpa della mia voce
Quel cos'è questo regime
Cos'è questa costruzione del regime non è un avvento dall'esterno l'asta italiana di forze sconosciute
Non è la presa di potere di potenze organizzati in eserciti in colonnelli in forze stemmi no
è un processo che si produce dall'alto e dal basso nel tentativo di svuotare
E togliere ogni significato alla democrazia intesa come partecipazione le masse il regime è la passività azione delle masse il regime è la riduzione della gente a individualità ognuna delle quali separata dalle altre priva di connotati classe privi di grandi significati di aggregazione ridotti appunto spettatore inerte dalla televisione inchiodati a una televisione con in mano un telecomando
Dicevamo prima tante telecomando te lo lasciano perché tanto i canali sono tutti uguali pressappoco quindi questo cenacolo che vuoi tu
Cosa s'perché questa costruzione di regime perché perché questa borghesia italiana o la parte più importante la borghesia italiana questo è il passaggio che vorrei proporre alla discussione tra di noi con il PDS questo passaggio una parte importante la borghesia italiana pensa di doverlo affrontare sulla base di una politica liberista
Cioè abbattendo il compromesso sociale realizzato in questo poco era in Italia con le lotte di massa del sindacato i democratici ai comunisti e imponendo l'egemonia e il dominio dell'impresa del mercato anche sullo stato sociale con la privatizzazione delle pensioni della sanità della scuola di ogni parte del vivere civile e imponendo per questa via la logica del mercato
Come pensiamo di farlo
No come la Thatcher non come negli anni con la demolizione puro e semplice dei suoi antagonisti
Ma invece con la cooptazione in questo regime di parti importanti
Della società così da svuotare ogni senso dell'opposizione ed edu lauro posizioni sua maestà cioè un'opposizione priva della capacità di costruirsi come alternativa
Con un linguaggio tecnico si può dire liberalismo più consociativismo
Se è così se è così e io credo che sia così
La lite legale possibile di sconfiggere questa politica
Con una alleanza organica con il centro
Secondo me non produce il risultato di mettere in crisi il governo di Berlusconi e invece finisce commetta inteso ulteriormente la sinistra e le quote di partecipazione
Perché perché da allora
Perché
Perché in corsa è questo centro
I cento eh
La Confindustria non è solo non sono solo i popolare i quali popolarità via
Vedono come nuovo segretario Rocco Buttiglione e io francamente Massimo non li manderà e neanche un biglietto d'augurio a Rocco Buttiglione
Ma cioè Lotito perché lo dico perché questa Pa perché bisogna stare attenti
Che facendo delle politiche di alleanza di proposta di alleanza troppo strette a questo centro
Restiamo di far vincere al centro le forze più moderate
Che racchette vantando un pericolo anticomunista che che continua a vivere malgrado tutto quello è successo
Fai finiscono tra fate valere forze moderate da suoi popolare stiamo di far vincere utiliori concorrano le Province Buttiglione contro la Bindi e contro le forze più moderate tattiche avanzando più progressiste da che garantiamo delle potestà ingenti
Vediamo i fatti
Noi parliamo apostolica un'azione sui contenuti
Abbiamo tenuto come nella proposta di raccolta delle firme per il referendum di abrogazione dalla Mammì uno schieramento vasto che ha raccolto settecento mila firme e adesso l'ordine del giorno ripetendo bravo calamite e c'erano i cattolici democratici quando gli propone l'alleanza organica ricevute gli onesti come punti fai l'alleanza Olga con Buttiglione cioè con quello che pensa così sull'aborto che pensa così sulla scuola privata proponendo una regressione civile del Paese
Ma questo cattolicesimo moderato non è soltanto diciamo aggressivo sul tema la civiltà
Anche quella parte che attratto dalla crisi del compromesso Cialente l'idea che bisogna accettare il mercato
Quel mercato
Che viene proposto anche sul lavoro
Come elemento di scardinamento del sociale con la precarizzazione del mercato del lavoro che la linea portante di questo governo e che è un modo per dispiegati a livello sociale qualsiasi possibilità di opposizione di alternativa allora e ho finito
Io credo che la risposta
Al quesito che ci pone AN Gagliardi vada trovato sul terreno proprio dell'opposizione
Che bisogna evitare qualsiasi ma pensione che bisogna evitare qualsiasi propensione politica antistante
Di
Sostituire la ricerca faticosa ma necessaria
Di un'opposizione efficace che vince con il terreno della manovra con il terreno della mossa parlamentare
Con il terreno che esalta le contraddizioni che pure esistono in questa maggioranza e che vanno poi della luce ma che vanno potare UCE qualificato soltanto se l'opposizione
è in grado di fare la sua parte di mobilitare la gente ti adoperata come alternativa e su questa base me tra imprese e governo da sinistra con un'alternativa e come opposizione
E io vorrei di adeguati al caso concreto
Non è vero che che sul decreto lo hanno perso perché noi noi ci ha chiesto il detonatore di magistrati e senza i quali non so come sono andate
Testore detonatori magico ma con gli ha trovato i magistrati è scesa in campo l'opposizione ci ha esposto l'opinione e allora noi dobbiamo trovare dei detonatori
Per fare opposizione vincente mi chiedo
Dobbiamo no per esempio sul terreno allora della questione del Governo mette all'ordine del giorno in Italia
La questione della incompatibilità di fatto ormai esistente da indicata tra il Presidente del Consiglio attualità di una proprietà come la Fininvest ingabbia pochi gli affari con il Governo tanto che misure diciamo ridicolmente manovrate l'incompatibilità e ancora
Si scatena una battaglia sulle tensioni possiamo dire già fin d'ora sulle tensioni come sul mercato del lavoro
Che altro che opposizione anglosassone
Che noi costruiamo un'opposizione come sul decreto abbiamo chiesto il ritiro del decreto dobbiamo chiedere che dal disegno di legge del governo Berlusconi sulla precarizzazione venga chiamato bloccato e battuto come raccontò il modo sua pensionistica Donato cercare Donato e costruire un'alternativa
E allora
Io accerto guado al dibatto di martedì ma guarda ai francamente di più alla ripresa autunnale e proprio mai qui che noi discutessimo della costruzione a settembre
Di una grande manifestazione nazionale del popolo da sinistra i progressisti
Accolti nel Paese un'idea di alternativa di opposizione appunto un'idea di unità d'azione all'opposizione tra tutti quelli credendo di potercela fare
E io credo che allora si potremmo introdurre non solo un elemento difensivo ma anche un elemento offensivo di lotta contro Berlusconi ed introduzione di pedinamenti per l'alternativa
Mi sembra evidente che ci sono alcune differenze di fondo di impostazione per cui
Credo che D'Alema potrebbe già rispondere averti notti senza la mia mediazione tuttavia io vorrei soffermarmi ancora su una questione che forse va affrontata in modo più preciso
Mi riferisco al fatto che mi riferisco al primo intervento di D'Alema chiedo proprio dei chiarimenti perché altrimenti andiamo avanti forse per formule anche su per quello che riguarda la posizione del PDS io non vorrei cadere in questo errore
Cioè tu hai detto che in sostanza la strategia dell'opposizione oggi passa per una praticamente immediato o comunque per un'alternativa di governo a tempi abbastanza rapidi
Io credo mi pare di aver capito questo
Allora qui interviene la questione del rapporto col centro su cui vorrei che precisasse
Molto per quello che è possibile naturalmente la politica non è mai tutta prevedibile fin da questo momento cioè tu mi pare che la poni poni la con la questione della possibilità di un'alternativa di governo come una il opzione possibile da che si possano com'compiere praticamente quasi aspettando che il governo Berlusconi vada in crisi da solo senza particolari per senza particolare bisogno di mettere in campo una lotta di opposizione
Forte o comunque particolarmente diffusa nel Paese
E il rapporto con il centro che tu indichi dal non da adesso come punto essenziale su quali proposte diciamo programmatiche i su quali contenuti di fondo andrebbe a caratterizzarsi perché in tempi così rapidi e qui la questione insomma tra il rapporto fra contenuti ed alleanze io proprio non riesco a vederlo non mi riferisco solo naturalmente adesso al fatto che la segreteria Buttiglione sulla quale al di là degli auguri chiedo a D'Alema un giudizio è la questione del insomma dei contenuti possibili e del tipo di opzione da questo punto di vista forse va precisata perché se siamo di fronte ha una situazione abbastanza instancabile nella quale si tratta in fondo senza neppure passare forse per nuove elezioni o per nuovi movimenti di opposizione diffusi allora diventa una questione veramente
In cui l'accusa di come dire di tatticismo di politica tutta chiusa all'interno del palazzo diventa forse un sospetto
Possibile credibile
Io non diciamo
Cerchiamo di mantenere un tono è un tono pacchetti sì no no no no io lo dico a me stesso a unire primo prima di cominciare a rispondere
Ci sono due cose che io non capisco bene
La prima questione e queste
Noi consideriamo che questa destra governo sia pericolosa
Lo penso anch'io pur senza arrivare diciamo all'analisi che fa Bertinotti
Regime massimizzazione delle masse
Che sinceramente non mi pare il corrispondente alla realtà
Perché io non
No no scusate e non si fa così
Perché fortunatamente io non vedo nel nostro Paese
Pesta passività delle masse
Vedo un'opinione pubblica che piuttosto vigile
Vedo che anche una parte di quei cittadini che hanno votato per Berlusconi
Appaiono in questo momento disorientati e delusi
Vedo che la sinistra posizioni rilevantissime di governo nella società italiana cominciare delle grandi città eccetera e quindi francamente non riesco a condividere questa immagine
Cioè di una di una sinistra senza più un punto d'appoggio nella società
Perché se la società italiana fosse veramente questa massa disgregata di cittadini passivi con in mano il telecomando allora noi nord diciamo forse sarebbe difficile persino a vivere
Una manifestazione come questa o avviene quello che noi abbiamo in questa società
Io non riesco a a vedere in questo diciamo gli elementi di un'analisi convincente della situazione
Ma ammettiamo pure che questa destra sia pericolosa per il Paese
Allora se è così noi ci dovremmo proporre al più presto
Di creare le condizioni perché questa destra non abbia nelle sue mani le leve del potere
E se siamo di fronte ad una destra pericolosa e antidemocratica
Come ci insegnano i nostri classici dobbiamo puntare all'unità delle forze democratiche per levarla di mezzo al più presto su questo non ho alcun ragionevole dubbio provincia
Mentre invece io li ho come l'impressione dice
Che ho come l'esilio pressione che da una parte si evoca un'analisi a tinte fosche
E dall'altra parte c'è come l'auspicio che invece Berlusconi posso continuare a governare almeno per un po'il tempo di farci fare le manifestazioni e tutte quelle altre buone iniziative che che sono in calendario per la ripresa è allora io no no
è un sospetto
Io no no questo auspicio
Io non lo so quanto durerà questo governo
Ho detto io stesso che temo che possa durare al di là dell'esaurirsi della sua spinta propulsiva
E tuttavia credo che tutto quello che è accaduto dopo le elezioni ci ha dato un senso di precarietà
Di difficoltà
Disse l'avvallamento molto al di là di quello che noi potessimo sospettare oppure ritenere ragionevolmente
E che quindi noi non possiamo affatto escludere che questo equilibrio politico e interi in una crisi profonda anche abbastanza presto
Perché questo sarebbe un tema molto complesso perché è una destra che pure raccoglie una spinta profonda del Paese
Non sia in grado di tradurre questo in una prospettiva di governo forte
In Italia alla maniera in cui la destra ha saputo governare le grandi trasformazioni in molti paesi europei questo sarebbe un tema molto serio di riflessione
E io ritengo che in questo abbia un qualche peso
L'esistenza nella società italiana e nella politica italiana di quella cosa particolarissima che è la tradizione dei cattolici democratici
Che ha funzionato come grande elemento di tenuta moderata per quasi un cinquantennio ma che ha in sé dal punto di vista culturale e sociale diciamo
Degli elementi che sono irriducibili ad una destra liberista
Basta leggere lasciamo stare Buttiglione l'ultimo documento della Conferenza episcopale italiana
Sulla società italiana
Che è un documento di grandissimo interesse
E che contiene una piattaforma direi anti thatcheriana
Se tu come certamente l'hai visto e quindi evidentemente nella società italiana questo problema della destra si scontra non soltanto col fatto che la sinistra è una grande forza e non è con tutti i suoi problemi diciamo alla fine io ho qualche dubbio anche sul fatto posti noi possiamo dire
Non voglio riaprire una discussione retrospettiva sulla svolta ma insomma alla fine i due partiti che vengono dalla storia del PC oggi assommano in voti e di scritti più di quello che ha preso il pc alle ultime elezioni quindi alla fine dice infatti questo ha introdotto un forte elemento di più o di più di dinamismo di dinamite azione della vita politica italiana io non so io non credo affatto per esempio che rimanere chiusi dentro la storia del pc oggi ci avrebbe dato più forza complessivamente come sinistra in questa società ho molti dubbi diciamo
E temo anzi che il PC avrebbe rischiato di essere colpito dalla crisi della Prima Repubblica più di quanto in modi diversi di PDS e Rifondazione non abbiamo saputo presentarsi come forze nuove quindi in grado di raccogliere nuovo consenso consenso giovanile
Forse da questo punto di vista anche voi dovreste fare un po'un ripensamento sulla svolta che non non è stata questa grande dissipazione di forze che si poteva pensare ha messo in movimento molte forze su fronti anche diversi ma messo in movimento molte forze
Perché da una parte ha aperto un'esperienza non so come si concluderà ma di rinnovamento comunista che dentro i confini del PC non avrebbe potuto esserci a mio giudizio che Rifondazione e ha messo in campo una grande forza democratica di sinistra che ha dimostrato una capacità di cattura
Di opinione pubblica dette forse dentro i confini del vecchio Pci non ci sarebbero stati perché poi PDS con tutti i suoi difetti in due anni ha guadagnato un milione e mezzo di voti sono a cosa non irrilevante diciamo sotto il profilo dello spostamento
Della opinione di questo Paese ma detto questo che consiglia secondo me una riflessione più distaccata meno prigioniera delle polemiche di allora
Io vedo una situazione abbastanza aperta
E vedo un grande problema caro Bertinotti che questo cioè la formazione di un sistema politico
Nel quale anche nella logica del maggioritario sì fronteggiano fondamentalmente due schieramenti per il governo del Paese
è un opera incompiuta
Perché da una parte
Berlusconi ha saputo portare un pezzo rilevante di quel blocco sociale di interessi
Che si raccoglieva nelle vecchie maggioranze centriste ad un'alleanza con la destra
Perché il merito di Berlusconi e che cos'è che è cambiato tra le elezioni amministrative ed elezioni politiche perché le elezioni amministrative noi c'erano pur sempre stati gli anni Ottanta abbiamo conquistato il governo di tutte le più grandi città italiane
E onestamente così gli anni Ottanta c'erano sempre stati anche a novembre del novantatré invece alle elezioni politiche abbiamo perduto secondo me perché è cambiata la morfologia del sistema politico
Perché Berlusconi è stato capace di portare una parte di quel mondo e si raccoglieva intorno al vecchio assetto Craxi Andreotti Forlani ad un'alleanza con la testa spaccando il centro cioè quel centro che ha governato l'Italia per mezzo secolo
Mentre la parte più democratica di quel mondo non si è alleata con la sinistra
Ora io ritengo che questa questione esistono e non possiamo parlare del centro come ne abbiamo parlato
Quando c'era la DC la DC non c'è più
E la maggior parte non c'è più la democrazia cristiana non vorrei che foste dispiaciuti diciamo che non c'è più io sono contento e non c'è più eh non c'è più è una parte grandissima di quel blocco di forze che si raccoglieva nella DC sta Coffa si chiama Forza Italia Mezzogiorno Forza Italia è questo non è che è un'altra cosa
Sì e allora il problema invece di come la parte più democratica del centro che non è il centro di una volta per queste sono contrarie a usare parole del passato
Come la parte più democratica del centro possa trovare un terreno comune
Per il governo con la sinistra è un grande problema un grande problema che non si non si può scattare a mio giudizio perché è il problema italiano di come noi riusciamo a trovare una piattaforma comune con un pezzo del movimento cattolico ecco anche io dico con una parte della borghesia italiana
Cioè quella parte della borghesia italiana che può essere interessata ad un processo di modernizzazione del Paese
Di integrazione non subalterna del nostro paese in Europa da Berlusconi in fondo diciamo si rivolge ad una borghesia che pensa che il problema vero è svalutazione bassi salari precarizzazione del lavoro
Ma io penso che c'è anche chi si pone invece il problema
Che se l'Italia vuole diventare un grande Paese moderno deve avere un sistema moderno di formazione di ricerca scientifica
Deve misurarsi sul terreno dell'innovazione deve fare scelte nel campo delle telecomunicazioni se no noi avremo una integrazione straccione in Europa
E la sinistra movimento operaio può trovare con queste forze democratiche un terreno d'incontro e di governo del paese
Senza rinunciare alla propria identità se pensiamo che questa destra che abbiamo di fronte e pericolosa e va mandata via se no
Lasciamola governare saremo l'opposizione questo indiscutibile diciamo
Però io invece penso che l'opposizione vada fatta con estrema fermezza e forza ma in vista di una prospettiva di governo da costruire
Nei suoi contenuti programmatici e anche nelle condizioni di un patto con forze democratiche che non sono di sinistra e questa è la condizione della maggioranza di Governo del nostro Paese
Mi pare che tu abbia saltando Massimo completamente il giudizio sul fatto che il nuovo segretario del Partito popolare almeno per quello che per quello che dichiara non ha nella sua nel suo DNA un progetto di alleanza
Con la sinistra aggrediti io conosco molto bene poi lui si affannati senza diciamo molto a farmi dei complimenti il nuovo segretario del Partito popolare
E con lui ho avuto spesso delle discussioni di carattere filosofico non politico temo che lei è un logico pagare discussioni teologiche oggi anche teologica e perché no
Ancora vorrei che noi
Se abbandonassimo a questo disprezzo della tenuto a livello europeo Corsano Air France questione su questo piano pretesa poniamo a passare la tecnologia gli o no ben diversa ha però io dico una cosa a mio giudizio la Sinistra democratica e Visco a mio giudizio la la sinistra democristiana ha compiuto un ennesimo errore
L'errore di una campagna congressuale condotta
E alla fine di lasciare alla destra interna la bandiera del nuovo e questo è un insegnamento e non so perché le sinistre in quel io non sono mai stato nuovista ma penso che lasciare alla destra la bandiera del nuovo non significa essere contro il nuovismo significa essere fissi e perché c'è poco da fare è e alla fine la sinistra democristiana perso anche per questo perché si è presentata con il volto ciò non toglie che in quel partito che ha eletto Buttiglione in quello stesso congresso
Hanno votato un documento che esclude la possibilità di qualsiasi collaborazione con il governo Berlusconi e che vincola il Partito Popolare a stare all'opposizione
In quello stesso congresso hanno votato questo documento
Che cosa farà Buttiglione io non lo so
Se io dovessi giudicare la sua storia sono molto preoccupato
E preoccupato non dal punto di vista della sinistra ve ne potremmo persino ragionare sul fatto che un partito clericale moderato ci lascia più spazio diciamo in un mondo cattolico ma preoccupato proprio perché vedo il Buttiglione il rischio dell'abbandono di un terreni non laico e democratico dell'agire politico che la parte migliore della tradizione dei cattolici democratici
Questo rischio lo vedo fortemente tuttavia detto questo mi rifiuto di emanare sentenze
Anche perché sono un garantista
E prima voglio vedere i fatti e le prove
E penso che alla fine la situazione e la forza delle cose
Può essere anche maggiore della forza della formazione moderata e clericale di Rocco Buttiglione
Che penso che la forza delle cose dei processi reali
Possa essere persino superiore rispetto agli orientamenti all'idea delle persone in certe situazioni storiche per cui staremo a vedere certamente un partito clericale moderato non ci interessa e penso che non interessa la parte migliore del mondo cattolico
Ma in quel caso però vedi Erina il problema non cambia nulla
Perché se il Buttiglione finisce per occupare lo spazio di una forza che medicale moderata rimarrà del tutto aperto in questo Paese lo spazio di un Centro democratico che con o senza Buttiglione resta secondo me l'interlocutore della sinistra
Perché questo discorso che io faccio non si rivolge soltanto i partiti
è un discorso che guarda ad una parte della società è un discorso che guarda alle culture politiche
E con o senza Buttiglione
Quel mondo cattolico democratico e quella parte più democratica del centro resta l'interlocutore di una sinistra che voglia governare questo Paese cosa che ritengo sia nostro dovere a questo punto
Il tema
Prima di dare la parola ancora a Fausto Bertinotti che penso abbia delle obiezioni affinché queste ultime affermazioni potrei rimanere però sul terreno delle alleanze questa questione
Diciamo un po'politica generale perché io ho come la sensazione che siamo su questa questione a un punto un po'difficile cioè il PDS ha una proposta soprattutto politica molto incentrata sulle alleanze
Da parte di Rifondazione Comunista la questione delle alleanze invece mi sembra che quasi non viene proposta allora chiedo anche a te oltre che di replicare
A queste affermazioni di D'Alema il senso politico di una di una tua posizione che hai chimiche usi frequentemente cioè tu parli di unità d'azione l'hai detto anche nella prima parte di quest'intervento
Che cosa vuol dire unità d'azione
Non è un non rischia di essere una formula un po'riduttiva rispetto ai problemi diciamo più generali delle alleanze stesse a sinistra
E delle alleanze nell'anche nella Prosperini una prospettiva diciamo più lunga dal punto di vista non dico dell'alternativa ma della sconfitta del del quadro politico esistente
Grazie
Adesso non esageriamo però fossimo si può sentire prima che parli verso
Vorrei di un torna a un punto di analisi
Questa questione che ha preso diminuire anche D'Alema
Formula che usato della passività azione delle masse un punto lo ci vedono un attimo solo perché un punto importante rispetto a questioni che anche adesso l'Ina proponeva la questione l'unità d'azione delle sinistre del progetto di trasformazione del procedere alleanze
Cosa che cosa si dice quando si dice prostituzione le masse si parla di un tentativo non di uno stato delle cose esistenti io non ho detto che le masse sono passive ho detto che il governo delle destre per realizzare il regime fa della passività azione delle masse un suo obiettivo strategico
Che tende a perseguire con ogni elemento dall'alto e dal basso realizzando un processo di controriforme non è questo per fortuna lo stato attuale delle cose ed è questa contraddizione questa situazione ancora aperta che ci consente di avere un progetto
Non è questo sto delle cose perché si vede per esempio le elezioni amministrative
Che dove i progressisti riescono davvero una programma delle candidature mettono sotto la presunta invincibile armata del di Berlusconi delle destre non è così nella parte alla votazione della rappresentanza sindacale unitaria dove spesso i lavoratori magari con gli stessi lavoratori che una vota Forza Italia o lega votano per le parti più combattive del sindacato molte Andrew luce così anche una domanda di organizzazione di mobilitazione
Non è così
Come si è visto dalla vaporizzazione contro il decreto
Salva alate sala potenti non è così
In straordinarie manifestazioni di partecipazione come quelle in cui stiamo assistendo in cui per fortuna si vede che una parte importante di questo Paese che noi qui in qualche modo anche rappresentiamo simbolicamente è in grado di prenderne parte appunto di non farsi chiudere su una sedia isolata davanti al televisore e di concepire invece la politica come partecipazione come dialogo come risorsa da attivare benissimo benissimo
Ma caro D'Alema non si può non vedere che invece questa tendenza è realmente lavorato dal governo delle destre
Non si può non vedere che c'è una oggetto una tendenza un lavoro in questa direzione perché altrimenti ci sarebbe una così ossessiva attenzione da parte di Berlusconi alla conquista di una dando così importante come con le comunicazioni di massa
Come come in fondo la conquista totale di un asservimento della radiotelevisione alla dipendenza dell'esecutivo se non precisamente per operare questo operazione di consenso dall'alto
E come si fa a non vedere su elementi inquietanti da questo punto di vista sul nostro fonte che possono concorrere lo chiedo per esempio le lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego che si trovano da quattro cinque anni senza di loro se glielo rinnovo contrattuale senza che nessuno Galizzi ruolo qualitativo però Marotta non è questo un concorso a facilitazioni mi chiedo seriamente ma davvero possiamo non considerare drammaticamente senza alcuna manifestazione di alterigia di superiorità nei confronti dei lavoratori che votano a favore
Un contratto con i metalmeccanici ma qui ci dava né voi questa gente il fatto il conto dei metalmeccanici assegnato in tutta la storia sociale dopoguerra i grandi appuntamenti sulla base del quale da sinistra e sono presentati al Paese non solo da difenda intense metalmeccanici ma per parlare Ham partire da quella lotta di riforma generale di rapporto tra nord e sud via Po trova nuove generazioni con la scuola con la scritta con le tensioni
E oggi si fa un contatto io non mi lamento che sia senza un'ora di sciopero mi lamento che sia senza un contenuto i vendicativo che in un momento in cui c'è la disoccupazione di massa non c'è una lotta per la riduzione generalizzata l'Ohio la qualità e il solaio di questo emendamento lamenta cioè
E vorrei che fosse chiaro credo anche fosse chiaro no sto dicendo banalmente bombardata il quartier generale sto dicendo dobbiamo fare i conti con questo problema noi con questo problema
E allora
E allora su questa base quando io guardo al governo delle destre
Mi propongo il problema di sconfiggerlo
Vorrei che fosse chiaro questo punto la per quale ragione dovremmo essere interessati al prolungamento della vita del governo Berlusconi fosse ripreso da noi Berlusconi non c'ho mai pensato al Governo e fosse difeso noi sarebbe caduto al primo voto di fiducia fosse ripeto a noi potrebbe sulla nuvola
Ma il punto la discussione non è questa la discussione come si fa a costruire delle forze capace di mettere in crisi questo governo e qui c'è il punto di dissenso con impostazioni D'Alema onestamente
Io non penso ecco questo è il punto io non penso che si riuscirà a mettere in crisi il governo Berlusconi
Con scommettendo
Sugli elementi di contraddizione interno a questa compagine governativa che esistono che esistono so anch'io che la lega non è Forza Italia e nessuno dei due Alleanza Nazionale
Queste coalizioni esistono e sono anche comparizione di interessi oltre che di cultura e politiche
Ma questi contrasti tendono sempre a comporsi
In una progressione che introduce nuovi elementi di autoritarismo dalla società
Se non è presente una alternativa convincente un'alternativa convincente non una qualche alleanza che non convince nessuno se tu aggiunge ai progressisti un altro pezzo ma non cambia la politica di potersi Stiff non cambia la foto qualcuno vince sull'ambito
Perché non venisse
No non vi no scusate nacque davvero non Vinci non vinci perché ecco questo nato il secondo punto che vorrei approfondire non vinci perché questa destra non è una testa classica
D'Alema mi propone un classico che conosco anch'io dalla politica
Del e poi dalla tradizione del movimento operaio e poi della tradizione ai comunisti
So anch'io che contro il fascismo si combatte con l'unità di tutte le forze democratiche
So anch'io che Dimitro of propone di correggere la svolta del socio al fascismo e di fare un'alleanza anche con i teatri socialdemocratici per abbattere i nazisti fascisti
Ma cui oggi in Italia noi non abbiamo di fronte una destra di questo connotato seppure vergognosamente sono stati riammessi i ministri fascisti dopo cinquant'anni nel governo D'Acunto ma non siamo di fronte a questo punto
Questa destra questa destra è un input e inedita può essere che non ce la faccia
Ma questa destra non solo non è solo il fascismo non è neanche la Thatcher e Reagan che con un'ipotesi puramente l'idealista hanno già perso dei loro paesi
Questo governo non ripropone lo scontro frontale con i sindacati propone di catturare i sindacati dentro la sua politica questo è il punto questo è il punto
è un governo di destra come dire che è un impasto
Di peronismo di autoritarismo non è non è né il governo fascista né il governo puramente liberista è un tentativo di una costruzione inedita che tenta di fare i conti compagne e compagni con un problema gigantesco
Con una rivoluzione industriale con un cambiamento di fase dell'economia capitalistica
Noi siamo di fronte a un passaggio mi dispiace sia centodue queste cose che sembra lo deride degli scatti aerei ma guardate che se non ragioniamo di questo noi non andiamo da nessuna parte
Il capitalismo sta cambiando un ciclo del suo sviluppo
Per cinquant'anni diritto di razze questo capitalismo a attraverso anche il rapporto con le grandi lotte di massa dei partiti comunisti dei politici ai democratici dei grandi sindacati
Accettato un compromesso dentro una crescita e una espansione che atteso alla piena occupazione e a realizzare uno stato sociale
Questo sviluppo è no atto è morto questo capitalismo non perciò cade in una crisi catastrofica lo dico subito perché so immediatamente vengo accusato di via allora tu pensi che ci sia Qatar non c'è sulla catastrofe questi sono paesi ricchi anzi ma il capitalismo non ha più i margini riformisti ICI
Non ce ne ha più ne sul terreno da poche sia né sul terreno nostro per questa ragione l'idea dell'alleanza col cento che è una nostalgica riformisti Ca'non ha nessuno spazio perché non c'è uno spazio per i fondi svolgersi non c'è è un punto strutturale dell'analisi è un punto puntuale l'analisi non c'è questo sistema tende a mangiate le conquiste per poter sopravvivere perché deve competere con Taiwan perché deve competere con l'economia americana iperliberista in cui in cui sia ad ha detto un grande economista americano proprio un mese fa si è raggiunto finalmente una parità tra i gli operai di bassa qualifica i disoccupati nel senso che gli operai bassa qualifica stanno esattamente come disoccupate
Così ma è così perché alla precarizzazione che è andata avanti in maniera fulminante allora siccome questi devono competere con quelli
Tendono realizzavano decidete a questa ragione non è che sono qua pazzi e cattivi il governo Berlusconi è funzionale a questa ipotesi allora
Se tu lo puoi battere siccome non ci sono gli spazi dei pori strisce e siccome l'alleanza con il centro non aggiunge nulla della tua capacità di convinzione delle masse anzi che aggraverà Phaeton questo
L'unico modo per battere questa destra è e disposti sul terreno dell'alternativa cioè di un cambiamento del modello di sviluppo dei rapporti sociali di grande riforma di struttura come Saipem contempo perché solo così ripartiti siamo arrivati
Se no se no altro che altro che la questione del vecchio del nuovo
Io
Devo dire questa cosa moderno nuovo non mi piace niente preferisco la
La formula fico trovato geniale quando fu dichiarata di Berlinguer noi dobbiamo essere insieme conservatori rivoluzionari trovo molto più efficace questa formula conservatori e rivoluzionari
Che che non appunto quella diciamo della della novità gratuita modalità ma in ogni caso adesso
Badate che succede il contrario perché noi rischiamo di ragionare secondo me come se stessimo dentro il vecchio centro mentre loro le destre ragiono mani a te affida disastrosa per noi ma dentro il nuovo ciclo capitalistico
Allora il problema è qua l'innovazione e la politica che ci ha chiesto a tutti e su questo punto come si risponde a questo impasto di neo autoritarismo e di liberismo e di consociativismo che la risposta italiana
Che una risposta italiana a una fase di transizione dell'economia capitalistica e infatti il contagio tenuto del governo italiano in Europa nasce da qui
Che non è quello di Berlusconi la coda del thatcherismo legalismo ma può essere il primo anello pericolosamente di una nuova catena di un governo di destra e allora io credo che noi dobbiamo metterci il termine soci
Cattolicesimo
I politica delle alleanze il ciondolo professione Trumpet diversi
Cattolicesimo cristianesimo
Vorrei che dedicassimo molto più attenzione a queste culture
Alla loro evoluzione nel mondo in Italia
Io trovo che sia del tutto riduttivo e sbagliato confondere il terreno della riflessione e del dialogo necessario con quello che vive e si riflette dentro il mondo cristiano e cattolico
In una condizione in cui nel mondo tuttavia il problema delle religioni e davvero un po'prima molto complesso perché non riguarda più soltanto il cattolicesimo ma anche l'islamismo ma anche il buddismo adeguata grandi processi che guarda il mondo con invece questa questione più diciamo
The arrangia e italiana dei popolari per quale ragione noi dobbiamo attribuire ai popolari la rappresentanza del mondo cattolico per quale ragione al
Mi dicono
No nostalgico dalla Democrazia cristiana ma io fumavo una nostalgia la Democrazia Cristiana in questo attribuirà i popolari questa rappresentanza non c'è una democrazia cristiana figurarsi questi ma perché dobbiamo tre voglio piatte per quale ragione
Se devo parlare con il mondo cattolico pazzesco Palata sino con l'Ecclesia cattolica sui grandi temi dell'umanità ma no ma per non capisco se devo parlare parlo con i poliziotti si parva licet non con Buttiglione se devo parlare di valori di culture vi ha posto nel mondo
Se invece o parlare di politica se devo parlare di politica allora io lavoro perché non
Non si fondi questo nuovo imbroglio dei popolari come rappresentanti cattolici la quota che si tolga una crisi nella presentata i cattolici e la politica e perché i cattolici possono patteggiare soprattutto gli schieramenti come tali come cittadini ripete emancipati
Come laici come laici
E voglio discutere col mondo cattolico
Sì anche a dispetto le encicliche anche l'ispettore tensioni critiche nei confronti del capitalismo che sento come tensione importanti sì certo certo una sofferta conoscenza una sofferta
Non mi ricordo il terminal fede a conoscenza religiosa grazie dato che più colto dotato di cristianesimo di me mi ha suggerito la formula giusta di un classico comunista una sofferta coscienza religiosa come arricchimento la prospettiva socialista si
Anche questo e anche il volontariato le anche le nuove forme di organizzazione del mondo cattolico ma appunto non i popolari come rappresentanza di un mondo così complesso e allora
E allora perché la politica dell'alleanza deve essere concepita semplicemente sul fatto se uno a una proposta di alleanze con i moderati
L'esito non è stato fortunato ma uno stop forzato anche per altre esperienze
L'ultima grande vittoria delle sinistre in un'ultima insomma uno dei più importanti vittorie si sta in Europa
è stata realizzata dal fronte unitario delle sinistra guidato da Mitterrand in Francia
Vinsero
Vinse l'arco del programma comune delle sinistre delle sinistre
E anche lì c'erano stati i popolari e e i popolari aveva avuto una crisi drammatica che aveva scompaginato il grande porto di Beatles e arriva disperso i cattolici in tutta la Francia e in tutta la politica
La mite ma anche le sinistre non fece o la ricerca di un'alleanza o quello partito fece il programma comune sinistra
Pieno di nazionalizzazioni vi prego di credere che non le sto proponendo qui
Io nazionalizzazioni e infarciti nazionalizzazioni e senza alleanze con cento vincevo in Francia contro le colpe il nome di un'alternativa di una speranza perché non può cadere così per quale ragione mi si deve spiegare per quale ragione
Io propongo di ragionare in termini di alleanze sociali
Di costruzione di un blocco sociale politico culturale che sia in grado di essere espressione dell'innovazione questo modello di sviluppo di realizzazione di Gandhi obiettività so mansione perché solo così si sconfigge la destra mi si dice ma allora tu sei innamorato l'opposizione no
Io credo che bisogna costruire l'alternativa ma lasciatemi dire
Che io sono per combattere affondo questa subcultura che penetrata nella sinistra negli anni ottanta secondo cui si possono ottenere dei risultati solo dal Governo questa è una sub cultura subalterna
La storia
La storia sociale e politica del Paese parla diversamente
Quello di buono che c'è il sistema pensionistico italiano quello che di buono cioè come l'abbiamo già ottenuto come l'abbiamo tenuto con lo sciopero generale del mille novecentosessantanove e collegate note rimasta dall'opposizione così abbiamo tenuto così l'abbiamo e per questa vigilia e per questa via che si costruisce appunto l'unità d'azione mi si chiede ho finito
Prima mi chiede cosa vuol dire unità d'azione
Unità d'azione vuol dire
Mettere
Le aggregazioni sociali
E politiche
In un rapporto stretto con gli obiettivi e i programmi
Il contrario di una logica conservativa accettava che in campo aperto lungo la stupida e unità d'azione tutti possiamo cambiare tutti ma in rapporto con la costruzione del movimento dalla partecipata delle masse tutti
Poniamo degli obiettivi risiamo delle relazioni sociali e su questa base costruiamo i lineamenti di un alternativa
Il primo schieramento durato possibile un privilegio dello schieramento progressista
E anche sui singoli punti alleanze più larghe nell'unità all'azione
Perché insisto dall'unità d'azione i cattolici i in politica posso Acea disaggregati
Perché in politica una parte di questi è stanco non insisto a cogliere firmata la Rame e può essere umani ancora in politica
In accordo con noi per Popov all'incompatibilità
Del del Presidente del Consiglio con la proprietà delle aziende magari ancora Pepa poi subito in Parlamento la discussione su una legge chiara i cui Cisco attutire proprietà e i beni realizzati con Tangentopoli sull'Unità la filosofia dell'India
Ma
Ma invece all'unità d'azione può anche dire che se devo discuteva di scuola con Buttiglione vado lo scontro perché lui vuole realmente in Italia a scuola privata io no io voglio riformare la scuola pubblica dando slancio alle vedremo ma con il tempo di reazione
Prima faceva questa via
E aprirebbe a questo avvia un processo unitario l'unità d'azione è il contrario della difesa delle ammende i posizione
L'unità d'azione è una sfida in campo aperto io sono un vecchio sindacalista negli anni Sessanta venivamo da una divisione drammatica fra CGIL CISL e UIL avevamo scontri violentissimi su su questioni decisive della strategia sull'essere sindacato di classe uno
Sull'estuario contrattuale sulla politica dei redditi che allora vedeva i sindacati
Di sinistra contro la politica dei redditi ma aveva prostrato tempo
Grandi scontri ma insieme abbiamo fatto la contrattazione articolata quando si poteva dove si poteva su quegli obiettivi che si faceva e così siamo cambiati noi e loro e abbiamo costruito anche
I prodromi di quello che sto il sessantotto e dicono che sto las la nascita desiderato i consiglieri l'unità d'azione non è
Una media non è un facciamo quello che possiamo L'Unità se l'è un po'oggetto è una sfida a noi tutti
E l'idea in primo luogo che va rivalutato l'opposizione non per rimanere l'opposizione nata a costruire un'alternativa che ride in primo luogo sulla partecipazione consente di grandi masse e di grandi lotte
No
Diciamo per completare questa parte della discussione chiedo a Massimo D'Alema
Se condivide un'espressione che nel dibattito del PDS entrata negli ultimi tempi
Che è quella di lavorare per una inedito centro sinistra tu non mi pare che abbia usato questa sera questa espressione
E la la domanda mi è suggerita anche dal da quello che diceva Bertinotti che ti chiedo se condividi sull'assenza di spazi riformisti ICI possibili proprio perché il centrosinistra in Italia a suo tempo fu basato sulla sulla esistenza invece di grandi spazi di riforma
Sto questa espressione mi pare nomi se non mi sbaglio continui a non usarla per un fatto diciamo così terminologico perché non la condividi
No perché se a mio giudizio è un'espressione fuorviante
Perché il centro sinistra fu un'esperienza molto precise
C'era una grande forza al centro della vita politica italiana la democrazia cristiana
Intorno alla DC un sistema di alleanze centrista le forze laiche
Da questo schieramento fu promosso un allargamento delle alleanze per il governo verso sinistra verso una parte della sinistra
Il centro sinistra è stata l'alleanza del centro con una parte della sinistra
Ed è stata un'alleanza necessariamente a mio giudizio che ha ben presto perduto la sua carica riformista
Anche per il tipo di coalizione di blocco di interessi che aveva in sé
Io riparto da un punto di analisi che irrinunciabile diciamo
Quelli centro non esiste più in Italia
Non esiste più
Nel senso che la parte più rilevante di quel centro oggi numericamente la quantità fa qualità in politica
Un partito che ha il dieci per cento dei voti non è un partito che ha il trentacinque per cento dei voti ci sia o non ci sia Buttiglione e un'altra cosa è un'altra cosa però morfologicamente come rappresentanza sociale come interessi che esprime
Quel centro non c'è più
Il problema che si pone nel nostro paese nel giudizio non non è esprimibile nei termini centrosinistra
Il problema è quello di una coalizione democratica
Che partendo dalla spaccatura del cento
Sì proponga di portare la parte più avanzata di un mondo poi dirà una cosa sulla questione dei cattolici che discorso che fa Bertinotti è giusto in parte anche accaduto
Ma noi non ma in quei termini un discorso astratto
Perché nella vicenda politica italiana la parola cattolico non si riferisce soltanto ad una fede religiosa
Si riferisce ad un movimento politico sta parola due significati in Italia
Un po'come ciò che attiene alla sfera della coscienza religiosa l'altro si riferisce al fatto che i cattolici democratici sono un pezzo della storia politica di questo Paese
Entrato in una crisi profonda
Una parte di questo mondo è andato con la destra
Una parte è venuto con i progressisti abbiamo avuto una presenza significativa di forze cattoliche
Democratiche con noi penso ai cristiano sociali penso diverse personalità che provengono dalla Democrazia cristiana
Ma una parte di quel mondo si raccoglie nel Partito popolare e quindi la lì c'è un pezzo della storia politica italiana
Non soltanto un sentimento religioso che può essere appellato da destra o da sinistra
Ed il problema è come si ricolloca un pezzo della tradizione politica italiana cioè la parte direi più democratica più laica dell'esperienza dei cattolici democratici secondo me questo problema
In un Paese come l'Italia
Non si risolve semplicemente con un appello da sinistra
Proprio perché l'Italia non è la Francia ma si risolve attraverso la costruzione di un soggetto politico nella quale costruzione i cattolici democratici possono entrare con una loro identità non religiosa identità religiosa è un'altra cosa
Ma con una loro identità politica è un pezzo della storia politica del nostro Paese
Che non finisce con la fine della Prima Repubblica io considero questo il peggiore errore del nuovismo è pensare che la crisi del sistema dei partiti fa scomparire
Tradizioni movimenti profondi che si riclassifica no ma che continuano ad agire nella società italiana
Quindi detto questo per questo io non parlo di centro sinistra perché penso ad una coalizione democratica nella quale per la prima volta la sinistra potrebbe esservi unità e il centro spaccato a metà
Un pezzo con Berlusconi e con la destra e un'altra parte alleato della sinistra penso ad un processo
Che considero
Decisivo proprio perché ritengo che
Questo non abbia nulla di politicista a mio giudizio il modo come noi pensiamo che si riorganizzano i grandi soggetti della democrazia italiana è un grande problema storico-politico non di manovra di alleanze
E io penso che dalla crisi della DC
Questa riorganizzazione dei soggetti nascono le condizioni perché anche un pezzo del cattolicesimo democratico non di sinistra sia lei con la sinistra in questo Paese sia lei è una è una costruzione non credo che sia una cosa che si risolve soltanto con un appello propagandistico
Anzi penso che il rischio maggiore sia quello e lo abbiamo visto dopo le elezioni fondo il tentativo di Berlusconi era quello di ricollocarsi al centro
E di risucchiare sotto Forza Italia i diversi spezzoni del vecchio centro questo era il suo obiettivo persino con l'idea di marginalizzare poi certe forze dell'estrema destra e se Berlusconi riuscisse in questo caro Bertinotti allora avremmo regime cioè avremmo un equilibrio di governo che durerebbe venticinque anni io non ho e se noi non lo vogliamo diventa decisivo il fatto primo di fare una politica che mantenga divisa la borghesia italiana e non la unisca intorno a quel progetto
Secondo fare una politica verso i settori democratici anche moderati che sono all'opposizione oggi lasciamo stare la manovra per dividere la maggioranza
Quello che noi prospettiamo è un'alleanza per il governo del Paese delle forze che oggi rappresentano l'opposizione democratica
Che è un altro problema
E infine io ritengo che questo certo io non non è che voglio da questo punto di vista mettere questo tema delle alleanze sopra la questione decisiva dei contenuti
Anche se ritengo che
La espressione unità dazione sono tutte parole che vengono dai nostri classici diciamo
è è già qualcosa ecco dal mio punto di vista ma il problema è di costruire una proposta di governo per questo Paese
Una proposta di governo programmatica un'idea di sviluppo della società italiana
Un'idea di modernizzazione del Paese che non sia subalterna
Antidemocratica in definitiva secondo me straccio una come quella della destra io non ci credo che Berlusconi sia l'espressione di un sia la forza che può guidare questo Paese ad una nuova stagione dello sviluppo capitalistico
Già chi ha tentato con assai maggiore serietà
Penso ai grandi governi liberisti dell'Europa a largamente fallito
Se tu pensi a cosa ha fatto la signora Thatcher dell'Inghilterra un deserto
Dal punto di vista della forza industriale di quel Paese dal punto di vista della coesione sociale
è una politica che non risolve i problemi dello sviluppo
Se noi lasciamo alla destra se noi concediamo alla destra che quella è la ricetta per assicurare un nuovo ciclo di sviluppo noi sbagliamo profondamente questo Berlusconi cosa sta facendo
Un po'di sgravi fiscali
Un progetto di precarizzazione del mercato del lavoro
Ma che cosa c'è di strategico in questa politica che cosa c'è su sulla ricerca sulle telecomunicazioni
Cioè sulle questioni vere che decidono della collocazione del nostro Paese anche all'interno di una nuova divisione del lavoro capitalistica fra i grandi Paesi dell'Occidente
Io non vedo una risposta alla crisi italiana
E se noi restiamo prigionieri di un'analisi che dice
Questa è lì c'è la risposta non ci sono spazi riforme istrici e per la sinistra c'è soltanto lo spazio dell'opposizione a mio giudizio diventiamo noi quelli che favoriscono uno sfondamento al centro e l'instaurarsi di un'egemonia di lungo periodo io non lo credo non credo che lì ci sia una risposta alla crisi italiana e penso che la sinistra possa invece concorrere ad una risposta in termini di sviluppo di innovazione di modernizzazione che non si rivolga contro le grandi conquiste sociali
Non vedi questa idea che la nuova fase dello sviluppo capitalistico comporta la distruzione delle grandi conquiste sociali io non la condivido
E anzi comincio a vedere che anche sì sì no
Anche nei Paesi che hanno vissuto nel modo più intenso pensiero prendiamo gli Stati Uniti d'America
Quei processi di innovazione a ben altro livello non a livello di Berlusconi quei processi di innovazione
E anche quei processi di precarizzazione di massa
Sono Paesi nei quali l'esigenza di ricostituire un terreno un minimo un tessuto minimo di solidarietà sociale vede la grande battaglia sui temi della sanità
è un'esigenza non soltanto avvertita da milioni di persone che sono stati tagliati fuori diciamo ma è un'esigenza della tenuta sociale e dello sviluppo di quei Paesi
Perché se ragioniamo nei termini dell'analisi che fai tu io non capisco perché il Presidente degli Stati Uniti d'America che non credo che sia un rivoluzionario di punta
Si pone il problema di ricostituire un sistema anche pubblico di sicurezza sociale in un Paese nel quale questo è stato disgregato negli anni del re ghanese se non come esigenza della tenuta sociale dello sviluppo di quel Paese
Quindi io davvero ma questo richiederebbe una discussione molto lunga
Io non credo neanche vedi Bertinotti che da un'analisi disperata poi discenda una grande mobilitazione delle masse
Perché una grande mobilitazione delle masse
C'è e non di minoranze attive che vogliono resistere se noi non per diciamo dipingere futura tinte rose ma secondo me in modo realistico facciamo vedere gli spazi reali
Per rovesciare i rapporti di forze per arrivare in tempi non storici
Ad uno diverso assetto di governo del paese per realizzare con queste da un'analisi disperata può venire una resistenza disperata ma non un nuovo ciclo di mobilitazione unitaria di maggioranza di questo Paese
E questo è il punto sul quale noi dobbiamo dobbiamo ragionare tornare a ragione non basta l'unità d'azione occorre una proposta di governo è una proposta di governo che indica una via d'uscita dalla crisi italiana
Su questo terreno è possibile realizzare un'alleanza vasta e io penso che la sinistra possa andare a questo appuntamento in modo non subalterno
Questa è la novità rispetto al centrosinistra possa andarci non divisa e in modo non subalterno anche se qui molto dipende da voi
Cioè voi qui avete
Uno una funzione importante in questa questione
Perché se è una parte della sinistra
Sì
Radicalizza si taglia fuori da questo processo secondo me questo processo è più debole io non sono d'accordo con quelli che pensano bisogna scaricare la zavorra per andare più rapidamente al governo proprio perché penso al governo come ad una operazione nella quale la sinistra può avere un peso decisivo sulla qualità dello sviluppo della trasformazione del nostro Paese però molto dipende da voi
In questo non solo dal PDS
Ma scusate scusate
Credo che potremo tornare verso la fine del dibattito su queste questioni io vorrei adesso
Se no rischiamo di non avere più spazio per alcune cose che mi sembrano ma abbastanza carine cioè voi sapete che l'annuncio di questo dibattito è stato accompagnato dalla possibilità di far pervenire a voi due alcune domande per via telematica oggi abbiamo queste risorse straordinarie allora io vorrei siccome alcune di queste domande sono molto simpatiche carine quasi divertenti
Io spezziamo un attimo abbandoniamo un attimo
Diciamo le le questioni così più complessive e io vi mi faccio portavoce di queste domande alcune sono rivolti a tutte e due alcune sono più specifiche
Per esempio a Fausto Bertinotti si domanda insistentemente una cosa che diciamo io riassumo in maniera franca Caro Bertinotti ma che cosa aspettiamo a uscire dalla CGIL
Questa è una domanda che ricorre con una certa frequenza
Ed è accompagnata peraltro anche però da una domanda a Massimo D'Alema su che cos'è se il PDS nei suoi progetti
Appunto strategici di governo di di possibilità di cambio di Governo come colloca la questione degli Stir rapporti col sindacato in particolare con il sindacato oggi questo sindacato su questo le chiederei una risposta risposta diciamo possibilmente più agili anche se non sono questioni ovviamente banale non so perché riconoscevate una cosa carina e anche un po'di prescrive no ma ce ne sono altre parole speriamo speriamo che vengano insomma l'annuncio
No perché mi capita di rado di trovarmi di fronte a domare così difficile impegnativa
Allora vediamo di poter io penso io penso davvero che siamo a un punto molto delicato della vicenda sindacale e politica italiana
Ho qualche difficoltà
A parlarne diciamo
Così direttamente
Perché malgrado il mio attuale incarico appunto sono stato per troppi anni dirigente sindacale vorrei che non fosse sovrapposta in chi ascolta questa duplice condizione
Ed è evidente il suo colore viola in premessa ma non è una cosa rituale
Che le scelte che riguardano la collocazione del sindacato
Sono scelte che autonomamente devono fare le compagne e i compagni che sono il sindacato
I quali loro e solo loro
Devono compiere in totale autonomia questa c'è
Io posso dire tuttavia che
Vivo davvero una grande inquietudine per la sorte del sindacalismo confederale in Italia
Ho già detto del contratto dei metalmeccanici dei gruppi pubblici impiego
Io vi prego adesso di fare un portava quello che dico perché per ragioni di tempo rischio di dire una cosa troppo aspra
Ma io penso che con questi due grandi contratti dei metalmeccanici del pubblico impiego purtroppo si è chiusa una lunga stagione contrattuale che in Italia ha incominciato all'inizio degli anni sessanta
Questa esperienza contrattuale era fondata su autonome rivendicazione dei lavoratori organizzati dal sindacato in piattaforma
Una lotta per conquistare no contrattuale
Una mediazione un compromesso raggiunto una consultazione con i lavoratori per sapere se andava bene non andava bene
Negli anni ottanta la democrazia sindacale è stata pressoché abbattuta
E il sindacato ha fatto spesso accordi contro la volontà dei lavoratori o senza la volontà e la vostra
In questi in queste ultime vicende gli accordi tra il trentuno luglio del tra luglio
Hanno fatto così cattiva prova di sé che secondo me questa condizione non può più chiamarsi contrattuale
Nel senso che non sono i lavoratori che hanno delle rivendicazioni nei confronti del sistema delle imprese ma sono invece semplicemente due grandi forze organizzate il sindacato e le organizzazioni padronali che si incontrano i nove e per conto degli interessi che rappresentano e fanno una regolazione del rapporto di lavoro
Per questa ragione le grandi questioni dell'occupazione del lavoro del potere contrattuale vengo escluse vengono esclusi e i lavoratori si trovano sostanzialmente senza una reale rappresentanza e il sindacato italiano
Che è stato il sindacato che più di ogni altro ha realizzato una straordinaria esperienza
Con la quale ha tentato di essa insieme ad un soggetto sociale un soggetto politico cioè un portatori Galli domande sociali ed i cani domande cambiamento è ormai sostanzialmente
Più uno patronato che un'organizzazione di massa lieve indicazione e di lotta
Questo suo essere patronato non è per niente offensivo nel senso che è un'organizzazione di tutela ma non è più fino ad ora un'organizzazione di rivendicazione e di trasformazione e di lotta per la trasformazione questo spiega perché i lavoratori anche con qualche condizionamento dei troppo mai bene che sia così ebbene che sia così nel senso che si rispetti
Sono iscritti in massa al sindacato
Sebbene andrebbero toglie conti sezionamenti troppo esempio andrebbe fatta una verifica almeno vi annuale delle tessere al sindacato invece Grenot vale passivamente rinnovando le per scelta attiva dei lavoratori va di fatto in pace di democratizzazione ma insomma
Perché si spiega questo consenso perché c'è la tutela il sindacato confederale oggi rischia di su questa tendenza
Andare verso un'unificazione CGIL CISL e UIL
Che non è L'Unità di tutte le lavoratrici e i lavoratori è semplicemente un paio di unificazione deroghe se sindacali così come sono oggi e che sono un punto di crisi allora Phaeton lavoratori e con la loro capacità e vendicativa
Del resto però
Le esperienze che anche compito al mente sono cresciute fuori dal movimento confederale
A volte hanno rappresentato importante tensione di vendicative ma certo non sono risultate una risposta convincente a questa crisi di rappresentanza e di rappresentatività e l'avvocato allora io credo che noi oggi se dovessimo risponde all'interrogativo
Sarà giusto
Ai Manera in un sindacato unificato in questo processo oppure no oggi non potremmo rispondere oggi perché dipende
C'è bisogno sono forse il Governo
Non c'è bisogno
Di una capacità manuale di fa i conti con i problemi concreti tra agenti
Ma mi chiedo
Negli anni ottanta
Questo sindacato entrato così profondamente in crisi
Perché ha fatto proprio l'esistenza dopo massimalista oppure invece perché ha preso una piega moderata e gli antichisti pappa quale ha ragione fabbrica insomma
Allora
No no io credo che questo sia discussione però non si paga
La discussione per appaiono una domanda implosione autocritica può cambiare strada
Tappa intagli lavorare la costruzione di un sindacato confederale in classe
Che non nasce certamente secondo me dalla scissione la CGIL non nasce da una cessione CGA
Nascerà una battaglia politica nella CGIL
Come nelle altre forze vive nel sindacalismo per poter ricostruire in un processo che ha vi affidiate a volte ci lavoratori io voi protagonista dal basso di un grande sindacalismo confederale
In questo nuovo ciclo in questa nuova Italia un sindacato come recitavano antica formula autonomo
Dal Governo dal partiti ed ai padroni è io credo si debba dire che oggi in primo luogo Deva tonale è essere totalmente autonoma il padrone
Ma io
Che cosa pensiamo noi
Credo che lo abbiamo detto molte volte
Ed anche che ha fatto oggetto delle nostre decisioni congressuali noi siamo convinti da tempo
Che esiste come questione fondamentale quella di ricostruire una capacità di rappresentanza
Del mondo del lavoro da parte del sindacato
E che questo passa per un rinnovamento delle strategie di vendicative e in modo particolare
Sul terreno
Delle forme della democrazia e della partecipazione dei lavoratori
Noi abbiamo presentato anche una nostra proposta di legge
Che garantisce in termini nuovi la formazione delle rappresentanze dei lavoratori nelle fabbriche
Rispetto ad un meccanismo che non ci sembra giusto quello che tuttora riserva alle organizzazioni sindacali un potere di nomina
Che Fassi
Che le rappresentanze sindacali unitarie non siano pienamente espressione della volontà democratica dei lavoratori
Siamo convinti che si debba garantire il potere dei lavoratori di partecipare alla definizione delle piattaforme contrattuali e di esprimersi anche con il voto in modo vincolante sull'esito delle trattative
E abbiamo fatto di questo tema della democrazia sindacale una questione e cruciale
Detto questo
Io vedo un problema veramente di fondo
Che quello di un restringersi della capacità di rappresentanza del movimento sindacale
Se vogliamo di tutela
Soltanto all'inseguimento del mondo del lavoro
Oggi il sindacato mantiene una radicamento potremmo discutere a lungo su come difende questi lavoratori ma sostanzialmente mantiene una grande larga base di Massimo
Fra i pensionati
Nei lavoratori della grande impresa
E in una parte e del mondo del lavoro pubblico o para pubblico
Il sindacato ha una scarsissima capacità di rappresentanza
Nelle norme e mondo della piccola della media impresa del lavoro decentrato diffuso
Scarsissima
E in modo particolare sindacato italiano non è in grado di rappresentare quel grande mondo giovanile che preme sul mercato del lavoro
Che il mondo
Della disoccupazione del lavoro precario
Questo configura una vera e propria drammatica rottura sociale
Che d'altro canto sia rispiego specchiata largamente nel risultato elettorale
Nel senso che uno dei punti più drammatici di sfondamento della destra è stato l'elettorato giovanile e fra i giovani disoccupati
Questo dicono gli studi che sono stati fatti sul risultato elettorale
A mio giudizio questo pone un problema un po'più ampio
Che non quello
Di una contrapposizione fra radicalità e moderatismo poi anche sugli anni Ottanta bisogna ragionare perché negli anni ottanta
Abbiamo anche subito delle sconfitte non abbiamo soltanto contrattato una resa anche nei momenti sconfitta della sinistra è stata anche una sconfitta che è passata attraverso grandi lotte nelle quali purtroppo siamo stati sconfitti penso a tutta la vicenda del decreto sulla scala mobile dove dove a mio giudizio si è manifestato guarda molto interessante fare un'analisi la geografia del voto
Del referendum sulla scala mobile è largamente la geografia del voto politico del ventisette e del ventotto marzo
è la geografia anche sociale di quel voto
Anche allora la lotta contro il decreto fu sconfitta al nord
Nelle aree più evolute del Paese economicamente più trasformate
E anche allora come il ventisette e ventotto marzo in modo inatteso quella battaglia ebbe dei risultati positivi al sud in tante aree del sud
Su questo semmai possiamo poi fare una riflessione più approfondita
Questo per dire che
A mio giudizio stringerà la questione
Come se l'antitesi fosse tra moderatismo radicalità
è insufficiente
C'è un problema di profondo rinnovamento delle grandi strategie del sindacato Italia
Ed è la capacità di rappresentare il mondo del lavoro in una battaglia di sviluppo di solidarietà
Che rompe i confini delle singole categorie che ripropone un'effettiva centralità del tema dell'occupazione del lavoro
E in questo io vedo un serio ritardo di analisi culturale del sindacato e forse anche della sinistra italiana
Non credo che nasce una ultima scissione una divisione del sindacato aiuti in questa direzione
Per quanto riguarda il processo di unità sindacale molto dipende su quali basi questo avviene perché il processo di unità sindacale
Può anche avvenire nel senso secondo me positivo
Di una drastica riduzione del peso delle burocrazie sindacali
Di una concezione dell'unità
Che non sta che vada oltre la logica della pariteticità
Logica burocratica e paralizzante cioè l'unità sindacale
Può anche accompagnarsi credo che sarebbe un terreno di flotta ad un grande processo di democrazia
C'è un sindacato unitario non nel senso di un patto diplomatico tra i vertici di una sommatoria delle burocrazie sindacali
Ma nel senso del volano di un processo di grande rinnovamento in senso democratico del sindacato quindi io considero questa questione
Del tutto aperti
Penso per certi aspetti che il mantenimento dello status quo sia la soluzione peggiore
E che il processo unitario se sostenuto da una forte spinta innovatrice dal basso può anche essere l'occasione effettivamente di una trasformazione democratica del sindacato italiano
E in questi in questi termini io lo vedo anche come una grande possibilità positiva
Anche perché perché parliamoci chiaro la divisione sindacale ha avuto in Italia anche un forte risvolto politico la divisione sindacale nasce innanzitutto come rottura tra le forze democratiche e antifasciste no
E oggi nella situazione di oggi le ragioni di quella spaccatura politica mi sembrano largamente superate
Dai nuovi processi che investono la società italiana
E l'idea che si possa ricostruire all'opposizione
Un grande sindacato unitario nel quale la sinistra e i mondo cattolico sindacale
Possano incontrarsi io la considero come una grande possibilità positiva certe se questo processo avviene anche nei termini
Di una sburocratizzazione e di un'effettiva allargamento democratico delle forme di vita interna di rapporto con i lavoratori
Ecco
Ci sono parecchie domande che io non li faccio adesso perché altrimenti la facciamo troppo lunga
Però andando insomma diciamo che tutte queste domande convergono su su capire un po'di più sul capire meglio
Quali sono le vostre rispettive posizioni su alcune questioni di contenuto che oggi sono un pochino avvertite credo un po'da tutti come le questioni cruciali
L'informazione per esempio prima di tutto come grande questione sul tappeto
La questione della formazione la scuola la questione dell'occupazione
Ora io capisco che qui non ci sono i tempi perché voi mi insomma per andare a un anno a un confronto approfondito su queste tre questioni che io ho posto ma che militare varie persone vogliono un po'capire come la pensate ridomando siete in grado insomma di esprimere in modo abbastanza sintetico quali sono le vostre posizioni su queste tre questioni diciamo in termini concreti quasi di proposta ai di posizione
Politica su cui lavorare nella prossima fase infine il tetto informazione scuola
Occupazione
Va be e non facciamo un elenco completo non so naturalmente
Ci sono indubbiamente preso tre punti decisivi diciamo per definire una una proposta politica oggi in Italia
Su questa del dall'informazione Rifondazione Comunista anche con questo con questa festa
Ha tentato di andare avanti vocazione a partire dalla considerazione certo non facilissime che questo terreno delle comunicazioni di massa e oggi un terreno decisivo per la democrazia
Un terreno insomma che in qualche misura
E quella che è stata negli anni passati e che continua a esserlo il terreno della scuola
Così come sempre questo terreno di comunicazione di massa per un'altra parte
è importante come è stato in altri tempi la siderurgia un tempo la produzione di automobili dall'alto cioè nel senso che dipende da questi settori strategici da un lato gli elementi di formazione dei processi culturali
E dall'altro lato il panfilo delle politiche industriali cioè della collocazione del Paese la divisione internazionale del lavoro
Una questione quindi decisiva sia sul piano da democrazia
Che sul terreno dell'assetto industriale e di sviluppo del Paese attraverso la grande mediazione dello che io sia la cultura
Ora
Naturalmente adesso non facciamo un discorso troppo facile qui cioè quello secondo cui noi ci troviamo in questa condizione paradossale a dover difendere la televisione della radio di Stato
Che invece sono sempre stata servita lottizzazione sostanzialmente ai partiti di governo dei grandi centri poté al Paese perché noi in realtà difendiamo questa elemento pubblico come una risorsa come una potenzialità
Ma se dovessimo stare dietro come citata nei telegiornali incerto la dovevo difendere il la televisione pubblica ma perché l'oscuramento per esempio sulle foto io di opposizione in particolare su Rifondazione comunista lo vediamo chi sono i suoi siamo stati questo non vogliamo alleanze
Ma ma noi non abbiamo fatto noi guardiamo invece la potenzialità che c'è
E anzi diciamo di più che sia la intere televisione pubblica che la Fininvest
Pure strumento del pallone non sono in grado così come sono oggi avente ai c'è questa grande sfida mondiale
Perché cambia tutto
Camion e tecnologie cambi i mercati tra pochi anni avremo le televisioni ridicoli i programmi televisivi che si fa isteriche America che entrano nelle nostre case o quelle Giappone cambiare il mondo
Queste questa condizione attuale dell'Italia è quello ma di una provincia
Per questa ragione noi siamo stati di così vigorosamente contro la privatizzazione della STET
Perché per fare una politica nelle comunicazioni di massa bisogna costruire una grande una grande realtà pubblica una società multimediale entro cui si possa fare questa politica
Progettare non solo consumare informazione poi gettare la cultura introdurre elementi cultuali critica mettere in grado le forme di autogoverno delle comunicazione di potersi organizzare costruì una ex democratico come oggi non c'è
Insomma una grande proposta fare passare quello che non è che non si è riusciti a fare in questo dopoguerra con l'industria pubblica cioè progettare lo sviluppo a partire dalle grandi comunicazioni di massa la produzione di una grande società multimediale pubblica nazionale aperta al confronto con il mondo come un luogo dentro cui si va si costruisce un rapporto tra la televisione e la radio la telefonia e i processi formativi in modo da dare al Paese colgo in questa grande riforma una cosa analoga a quella che è stata la scuola di massa che poi è stato invece inceppata ai procedimenti che voi sapete che hanno introdotto la selezione
Scuola
Noi pensiamo
Che la scuola come tutto lo stato sociale in Italia
Funzioni malissimo
Tuttavia noi non possiamo buttare il bambino con l'acqua sporca o accettare che venga buttato
Lo stato sociale in Italia compresa la scuola
Sono un terreno di lotta molto ambiguo e molto contraddittorie
Sono il portato di tante lotte e di tante conquiste
E sono la conseguenza di questi la da lavori del tempio che prima democristiani e poi craxiani hanno messo la mani sul nostro sociale e l'hanno disfatto corrotto e disfatto
Per cui tu hai fatto le lotte a partire dal tuo luogo di lavoro per conquistati la sanità pubblica
A partire dal fatto che doveva prevenire la malattia per poi quotarla per poi mettersi in condizione di fare il benessere una condizione fondamentale la cittadinanza
E loro se ne sono impadroniti e ne hanno fatti Tirreno di affari per le industrie farmaceutici potentati elementi conviventi con l'ingresso di Praga
La scuola
Est del termine la grande battaglia democratica in Italia
Lo dicevamo oggi una discussione abbiamo fatta prima qui con i compagni alla chiusura del festival
Quando sono andato io la mia generazione alla scuola non c'era neppure questa volta scuola che abbiamo adesso brutta scuola
Botta scuola ma almeno scuola di massa
Quando la mia generazione ha incontrato la scuola non era così
La selezione di classe incominciava dall'inizio c'erano due ordini scolastici
L'uno per i figli delle classi abbienti e l'altra per le filiere case popolari due o desco non andava neanche negli stessi luoghi scolastici perché Sgura il figlio alla povera gente andati all'avviamento le provvisionali richiamati qualunque fosse la tua capacità alto che meritocrazia riti canali potete andare avanti solo di sera perché di giorno si potevano andare solo i file casi abbienti così c'è il e l'università e l'accesso alle case
Bene
Adesso questa scuola di massa che abbiamo conquistato che non funziona come non funzionano sanità in tantissimi posti che va riformata cambiata
Però questa scuola
Vorrebbe esser fatta è gradita al tempo dei duo ordinamenti
Non più incerto con l'avviamento alle professionali da un lato il liceo dall'altra ma con la scuola pubblica da un lato la scuola privata dall'alta la scuola privata di selezione delle nuove classi dirigenti dei poveri è una scuola pubblica degradata emarginata ebbe luogo e luogo di accompagnamento ottanta Patrese occupazione e allora senta è come sempre
Come sempre contrariamente né topo polemiche facili che si fanno nei nostri confronti la battaglia difensiva e la lotta per la trasformazione stanno insieme
La lotta di Resistenza lotta per il cambiamento stanno insieme per essere efficaci
E allora noi che vogliamo riformare la scuola italiana
Per renderla finalmente incapace capace di eliminare quel tanto che ancora c'è selezione di classe
E per fallimento populus Sivo per una politica nuova per il lavoro l'occupazione nuovo sviluppo partiamo dalla difesa intransigente Balotta fino in fondo per difendere la scuola pubblica come esosa necessaria a questa battaglia
Pure il campo di lotta necessaria
Come elemento e su questo comunicazione di massa scuola introdurre anche il discorso dell'occupazione
Ho detto prima
Mio naturalmente quando dico che sono finiti magico mistici non dico per ciò che non c'è niente da fare dico che bisogna introdurre dei grandi cambiamenti che investono la questione del modello di sviluppo
Per riaprire per questa via gli spazi e delle politiche dei fondi
Guardiamo fa però questa lista posta la questione dell'occupazione io non credo compagne e compagni che esista non dico i comunisti ma una sinistra degna di questo nome
Che non sappia proporsi come obiettivo immanente la piena occupazione un lavoro per tutte e per tutti una sinistra che non abbia questo obiettivo non esiste come tale non esiste
Il Terre
Il terreno della ricomposizione che prima il compagno D'Alema ci proponeva fra i lavoratori occupati stabili e con i disoccupati e i PAC ai PACS passata quest'obiettivo altrimenti badate non solo c'è il rischio del voto per la testa
C'è il rischio che tanta parte le nuove generazioni si vendano in un modo o nell'altro
Anche alle mafie anche alle camorra nel Sud quando ha il trenta per cento di disoccupazione in intere regioni
E possono vendersi anche nel nodo in tutte le condizioni
Mi dicono che in fabbriche qui modernissime di piccole-medie aziende in questa civilissima terra di Toscana ormai è cominciata la contrattazione c'è un po'di ripresa e allora ti vengono chiamare e ti offrono un posto di lavoro alla condizione che accetti di lavorare a metà salario rispetto a quello contrattuale
Si aprono terreni appunto di corruzione di di di frammentazione del costo sociale la precarizzazione questo la precarizzazione alla risposta strategica che viene data al problema della disoccupazione loro vogliono fa una divisione così
Una parte della popolazione ha lavorato a lavoro stabile sempre meno
Con un sempre maggior numero di ore in uno no sempre ridotto
Accanto un esercito di riserva stabile necessario tratteneva se sarai laterali ancora più bassi e per abbattere poteva contare tra i lavoratori
Sempre crescente
E in mezzo tante figure precarie tante figure di lavoratori senza diritti senza poteri
Senza garanzie in numero crescente questa divisione è una divisione che uccide la sinistra e uccide la civiltà
Contro questa divisione e per una politica dell'occupazione bisogna scegliere il punto da cui partire
Questo punto da cui partire non risolve la questione
L'arresto la questione si risolve davvero mettendo le mani a grandi politiche di progettazione
A poca mila voci solamente utili ai conversione ecologica ed economie a nuovi programmi di sviluppo territoriali ma tutto questo può cominciare a una sola condizione
Che si apra una grande lotta sociale e politica per la riduzione generalizzata dell'orario a parità di salario come un obiettivo strategico
Non come un obiettivo sindacale non come obiettivo rivendicativo come il primo terreno per abbattere con la divisione interattività infette della società che vogliono fa porci e invece propone per tutti una riduzione dell'orario
A parità di salario in modo che ogni persona posso trova un nuovo equilibrio
Tra il lavoro salariato che pure doveva continuare a essere lotta di lotta per la sua liberazione
E altre attività umane di Kufa
Altre attività umane ricche
Ma come questa destra e anche questi cattolici moderati che ci pongono un giorno sì e un giorno no la questione la famiglia
Ma come fanno a palate la famiglia
In una condizione in cui io vedo che un nuovo contratto di lavoro si apra in cui la de la gente lavora dal lunedì al venerdì e gli altri lavorano il sabato e la domenica
Più di lavoro di notte gli altri di giorno in una frammentazione sociale che non consente neanche più da di trovare nella famiglia un luogo di incontro noi possiamo parlare di un'evoluzione e la famiglia a partire appunto da una grande riduzione generalizzata come ho lavorato e lavoro però il lavoro cioè che stabilisca un nuovo rapporto
Tra donne e uomini
Tra il lavoro tra il lavoro del mercato e altre attività extra mercantili quando dico che non c'è uno spazio di poca mistica dico semplicemente
Che non c'è uno spazio dentro questa logica di mercato per operare la ripartizione così come è stata operata nei decenni scorsi
La giustizia distributiva non è più in grado di funzionare da sola
Se non si mette mano al modello di sviluppo al meccanismo di accumulazione capitalistica cioè a quella che i nostri padri chiamavano le grandi riforme di struttura Palmiro Togliatti abbia scrive ai suoi nascita
All'inizio degli anni sessanta che la prima grande formalista ottusa e all'aumento dei salari oggi la prima grande riforma di statura è la riduzione d'orario poi fai solaio
Prego Massimo
Io li
Bene
Siamo quando c'è la campagna elettorale ma qui stiamo discutendo diciamo non credo che si debba fare
Almeno credo insomma non lo so fornivano a il suo approccio ai problemi
Io sono sono convinto anch'io che intorno alla questione dell'informazione
Si gioca molto del futuro del nostro Paese e non soltanto dal punto di vista
Del pluralismo politico e delle garanzie di libertà ma anche proprio dal punto di vista del modello di sviluppo verso il quale andiamo
Perché noi non abbiamo soltanto un sistema informativo
Che e dominato da ristretti gruppi e direi anche senza quelle regole del pluralismo che sono tipiche anche dei Paesi capitalistici più avanzati
Per esempio negli Stati Uniti d'America non è possibile ad un gruppo che abbia interessi prevalenti in altri settori finanziari e industriali possedere un grande giornale in Italia la FIAT Idea ben due di fa
Ne è possibile ad un solo imprenditore avere una posizione dominante come quella che a Berlusconi sul mercato pubblicitario e televisivo
Ma non c'è solo questo aspetto
C'è anche la generale arretratezza di questo sistema
Cioè un sistema tecnologicamente vecchio
Che andrà in rapidissima obsolescenza
Per l'introduzione di nuove tecnologie test pensiamo che cosa significa satellite cavo rispetto ai sistemi di trasmissione che sono dominanti nel nostro Paese
è un sistema che offre
Scarse le possibilità
Di libertà e di interattività tra cittadino e sistema informativo
Pensiamo alle possibilità di un
Di diffusione della telematica come strumento interattivo
Pensiamo a che cosa il mini pelli in Francia le possibilità di utilizzazione diciamo di queste tecnologie
Che sono tecnologie che hanno anche in seno
Una potenzialità di uso democratico e di crescita di forme anche nuove di partecipazione ricca dei cittadini
C'è uno studio molto bello fatto da Stefano Rodotà per conto della Comunità economica europea su questo tema
Sul grande mito diciamo della democrazia informatica ma che può può diventare realtà se questo processo di innovazione è guidato da forze democratiche consapevoli quindi le questioni urgenti che si pongono sono da una parte appunto quella di una nuova frontiera tecnologica e di sviluppo
Gli Stati Uniti si discute di questa grande questione delle autostrade telematiche informatiche
Noi siamo da questo punto di vista un Paese che rischia una totale emarginazione
E l'arretratezza del nostro sistema industriale che oramai in questo campo è un sistema di puro assemblaggio
Dove non c'è innovazione dove non c'è capacità di competizione rispetto ai grandi gruppi oggi dominanti in Europa e nel mondo
Richiede una ecco anche proprio per questo io dico questo è un tema direi cruciale dove si vede che questa destra non ha un progetto di trasformazione moderna del nostro Paese e non è in grado di guidare un progetto di questo tipo
Poi ci sono i problemi seri sui quali penso in Parlamento
Dobbiamo esigere di arrivare presto ad una discussione
C'è bisogno di una legge antitrust Feira in questo campo
Che secondo me sta deve fare perno sulla questione del limite di concentrazione nel controllo delle risorse pubblicitarie
Perché questa è la questione di fondo
Di una norma antitrust in questo campo
Persino di più diciamo della del numero delle reti
Che questa è una questione che è destinata a diventare rapidamente irrilevante
Dato lo sviluppo tecnologico
E dato la prevedibile cresce crescita
Di reti anche fortemente specializzate di una possibilità di progettare il proprio palinsesto in casa diciamo oramai è la tendenza nei Paesi più avanzati
In questo quadro io non credo che noi dobbiamo difendere il ruolo dell'azienda pubblica così come essa si può in ma anzi si deve immaginare un sistema nel quale al ridimensionamento drastico del peso della Fininvest si accompagna anche un una diversa organizzazione dell'azienda pubblica
Di un'azienda pubblica meno pletorica
Di quella che oggi c'è e un pluralismo che si organizzi intorno a Diversi polli Diversi non due ma tre quattro d'altro canto c'è poco da fare la libertà dell'informazione e anche data dalle regole dalla pluralità dei padroni
Che consente diciamo agli operatori di scegliere di non subire condizionamenti
Oggi siamo in una stazione di altissimo rischio perché c'è poco da fare almeno il dualismo RAI Fininvest acconsentito un margine di libertà
Ma nel momento in cui attraverso il controllo dell'esecutivo Berlusconi punta al controllo della RAI
Il rischio di un soffocamento della libertà dell'informazione oggi questo è un tema che investe la maggioranza dei cittadini e sul quale il governo può essere sconfitto anche introducendo norme nuove e di notevole portata strategica perché poi io tu hai detto a un certo punto come prova della passività azione delle masse che vogliono controllare tutti i mezzi d'informazione
Noi che non vogliamo passi rizzare le masse però una certa influenza maggiore la vorremmo anche noi diciamo sui mezzi di informazione diciamo a questo punto di vista sentiamo e starei anche attento sulla sulla
Il giudizio sulla televisione pubblica in Italia perché se c'è una sensibilità diffusa
è perché la televisione pubblica non è stata soltanto lottizzazione manipolazione perché la televisione pubblica ci ha anche dato Samarcanda il rosso e il nero cioè ci ha dato
Allora no
Cioè ha dato a questo Paese anche momenti alti di libertà di informazione di pluralismo di verità sulla realtà del Paese
Quindi è stato la televisione pubblica un terreno di lotta politica di lotta culturale ma anche dato molto al Paese di questo penso sia una delle ragioni per cui questo tema è avvertito da molti cittadini
Per quanto riguarda la scuola
Io ritengo che
C'è da riproporre una grande battaglia di riforma
Up a partire da un dato
Il dato essenziale è che scuola università ricerca scientifica
Non sono nel nostro Paese una grande scelta strategica
A partire dal dato più grossolano che è la quantità di risorse che va in quella direzione
Che in Italia la quota più bassa sul prodotto interno lordo di tutti i Paesi sviluppati del mondo
Questo è un segno c'era tutto diciamo della subalternità del nostro Paese
C'è una battaglia di riforma avviata noi abbiamo lasciato diciamo nella scorsa legislatura questo tema a metà cioè la discussione sulla riforma della secondaria
Dobbiamo secondo me proporci alcuni obiettivi prioritari
Lotta all'evasione scolastica
Che è ritornata a livelli altissimi in molte aree del nostro Paese cioè a livelli da Paese sottosviluppato
Elevamento dell'obbligo scolastico
Che è un'altra questione decisiva che ci vede in serio ritardo dal punto di vista proprio della scolarizzazione del nostro Paese
E secondo me un impegno per dare maggiore efficienza alla scuola pubblica
Per combattere un impianto centralistico e burocratico della scuola pubblica italiana
Che anche se sotto questo profilo io penso che tra i vari comparti del pubblico la scuola è ancora uno di quelli che funziona meglio in Italia
Funziona meglio rispetto ad altri settori del pubblico
Nel senso che ad oggi a mio giudizio non esiste in Italia una scuola privata di élite competitiva con la scuola pubblica nel senso che la scuola di più alta qualità in Italia è la scuola pubblica questo non c'è dubbio arricciato
Di più alta qualità formativa
Quindi da questo io sotto questo profilo penso che la sinistra si debba misurare con il grande tema dell'autonomia scolastica
Io non sono d'accordo non sono mai stato d'accordo
Con la demonizzazione del tema dell'autonomia scolastica
L'autonomia scolastica può essere una chiave per introdurre diseguaglianze privatizzazione
Ma può anche essere una grande esperienza di autogoverno e di partecipazione
E di rottura di un sistema centralistico
Se volete dalle possono reprimere le mie opinioni diciamo carta di cercare deleterie per le voi Vacca è difficile
Sono tenace
Io penso che in questo Paese questo problema è reale problema reale e Dea pensiamo al fallimento di tutta l'esperienza di partecipazione scolastica per forza
Quando in realtà un preside per sostituire un vetro deve avere l'autorizzazione del provveditore è inutile avere l'organismo di partecipazione dei genitori degli studenti se noi terza valore e sono sono problemi come dire terra terra mare a lei sono vissuti da milioni di cittadini italiani
Per questo io ritengo che il tema dell'autonomia può essere declinato nel senso della partecipazione dell'autogoverno
E anche di un rapporto diverso nel governo della scuola fra insegnanti studenti famiglie
Cioè una scuola che pubblica
Macché più legata alla comunità in cui l'idea del pubblico ma non fa niente Bertinotti o fanno tranquilla non c'è problema per lei guarda
L'in cui l'idea del pubblico si libera provasse pavente
E satira vera o progressivamente da ciò che purtroppo nella coscienza di milioni di italiani è diventato il pubblico cioè pubblico uguale sta Stato burocrazia in efficienza Lecce pubblico può voler dire partecipazione auto-governo comunità e non soldi in cui questo non toglie nulla ad una preminente responsabilità dello Stato innanzitutto nelle grandi scelte di Indirizzo di riforma dell'investimento delle risorse ma progressivamente cambia le forme di gestione
Io sono anche convinto che in un sistema così concepito noi possiamo tornare a ragionare sul rapporto tra scuola pubblica e scuola privata
Parlo di quella scuola privata che non ha un fine di lucro in Italia esiste ed è sopra
Ed esiste però eventuali fischierà si esorcizza per favore è per favore è ed è in particolare la scuola privata che fa capo ad enti religiosi ora
Contrariamente a quello che si pensa vede creativa Titti rivelerò qualcosa sulla storia del PC laddove governa il PCC colto parte in Italia nelle regioni dove noi siamo da più tempo forza di governo sono le regioni nelle quali il potere pubblico aiuta di più le scuole private religiose
Sarà male bene è un fatto diciamo
Perché perché resto mi dicesse che in quel arrogante un'urna con tasso di evasione fiscale è un ma non è se non era una cosa da invece diciamo la seconda cosa sarebbe una cosa cattiva e e non è vero
La prima cosa è stato una cosa buona perché riconoscendo una funzione sociale di queste scuole
Non in contrapposizione con la scuola pubblica
Si è sì sono forniti a queste scuole diversi servizi per esempio e favorire piano tempo sono stati messi nei programmi dei servizi mensa
Sono state immesse nei programmi dei servizi dei trasporti degli alunni che in queste regioni spesso ci sono e funzionano meglio che in altre regioni italiane
Allora io penso che questo è un tema sul quale noi dobbiamo ragionare se cioè
Non si debba
Discutere
Con le istituzioni religiose
Del quadro delle garanzie che lo Stato perché io ritengo che lo Stato abbia una preminente funzione perché irrinunciabile in questo campo
Sì scuole che garantiscono libertà di insegnamento
Criteri di selezione degli insegnanti analoghe a quelle della squadra scuola pubblica cioè per concorso
E per sulla base dei requisiti previsti per la scuola pubblica se scuole di questo tipo anche non gestite dallo Stato
Non possano essere riconosciute nella funzione sociale che svolgono e ottenere in cambio di questo determinati servizi ed aiuti secondo me questo è un tema da affrontare in termini molto laici
Non significa incrinare la funzione della scuola pubblica
Non significa in alcun modo cioè riconoscere che tanto più che queste scuole operano quasi esclusivamente nei gradi più bassi dell'istruzione
Sì basta per favore su la conosco significa semplicemente
Porsi il problema
Di come in un sistema formativo che in Italia a larghissima preminenza pubblica e statale si possa riconoscere il ruolo di un comparto che scuola privata che svolge una funzione sociale nella misura in cui lo svolge
Per quanto riguarda la l'ultima questione che è la più rilevante
Io ritengo che su questo tema dell'occupazione la teste non viene
La destra sta subendo la sua più radicale sconfitta
Berlusconi ha vinto le elezioni promettendo un milione di posti di lavoro e riuscendo a fare un'operazione veramente notevole sul piano dell'immagine della propaganda
E cioè prendendo lui la più classica delle bandiere della sinistra l'occupazione
L'idea di Berlusconi di una politica per l'occupazione
Secondo me fa leva su due grandi illusioni
La prima è che la ripresa internazionale
Possa di per sé determinare una ripresa larga dell'occupazione del nostro Paese questo non è e lo stiamo vedendo
Non è per due ragioni innanzitutto perché questa ripresa investe nel nostro Paese soprattutto settori di produzioni mature
Che si avvantaggiano della svalutazione della lira e che sono settori a occupazione decrescenti
Anche per forte tasso di innovazione di processo che li investe
E poi perché come sappiamo in Italia come in tutto il mondo sviluppato
Il rapporto fra crescita economica e crescita dell'occupazione non è più diciamo quel rapporto di proporzione Diretta che è stato per molti anni
In secondo luogo la destra pensa che attraverso una maggiore flessibilità sul mercato del lavoro si possa creare lavoro
Ma in realtà il rischio e che quest'operazione determini soltanto una sostituzione di lavoro tutelato con lavoro non tutelato
Si riapre uno spazio decisivo per una forza di sinistra che voglia su questo fare il tema cruciale della sua sfida io sono convinto che una politica per l'occupazione
Comporta in primo luogo un progetto di sviluppo
Prima ancora che la questione della riduzione dell'orario
Un progetto di sviluppo che incida sul meccanismo dello sviluppo
Non ci sarà una ripresa duratura senza un progetto di sviluppo che faccia leva su nuovi bisogni collettivi
E non soltanto su una ripresa dei consumi individuali
Sulla capacità in un Paese come il nostro di organizzare lavoro intorno alle grandi risorse di questo Paese ambiente il patrimonio storico il recupero dei nostri centri la manutenzione e non il saccheggio del territorio
Cioè io penso da questo punto di vista che soltanto una capacità di orientamento dello sviluppo
Da parte del potere pubblico
Può favorire una ripresa dell'occupazione e ritengo che questa questione si ponga a livello oramai transnazionale cioè penso che una sinistra europea degna di questo nome dovrebbe
Prendere in mano il tema dell'occupazione anche a partire dal piano dell'orchestra e secondo me il terreno di un grande programma per il lavoro e di riorientamento dello sviluppo
E farne l'oggetto di una grande battaglia europea
Ritengo che a questo livello che il tema della riduzione degli orari di lavoro diventa una strategia realistico
Cioè qui dobbiamo dirci le cose come stanno diciamo
Se noi vogliamo che il tema di una riduzione degli orari di lavoro diventi una strategia realistica
Noi la dobbiamo collocare dentro una linea non nazionale della CBS
Dentro una battaglia che muovendosi sul terreno dell'Europa innanzitutto renda compatibile una linea di riduzione degli orari di lavoro con un adeguato livello di competitività dell'economia italiana
Altrimenti la parola d'ordine in Italia della riduzione generalizzata a parità di salario è molto suggestiva ma mi appare priva della possibilità di ottenere dei risultati di spostare la situazione reale
Resta una parola d'ordine è suggestiva ma non molto realistica
Se noi
Io sono
Poi penso che una politica per l'occupazione comporta anche una forte coerenza del movimento sindacale
E cioè anche una scelta molto netta
Che gli incrementi di produttività vadano a creare nuovo lavoro
Anche a discapito di una politica generalizzata di aumento dei salari
Cioè si si deve fare fu
Lo sostengono non dico che bisogna ridurre i salari
Dico che ci vuole una scelta molto netta da parte del sindacato
Che gli incrementi di produttività vanno nel senso della creazione di nuovo lavoro
E
Questo richiede una coerenza delle piazze formali vendicative con la centralità di questo obiettivo
Infine vedi io penso una cosa io penso che le proposte del governo in materia di mercato del lavoro
Sono proposte sbagliati che porteranno il governo in rotta di collisione come già è accaduto con lo stesso movimento sindacale
E sulle quali certamente noi dobbiamo andare ad una forte battaglia parlamentare
Nello stesso tempo sono convinto che noi ci dobbiamo porre un problema reale
E cioè di come la sinistra e il sindacato oggi affrontano la grande questione di una diversa organizzazione del lavoro e di una diversa flessibilità del lavoro e questa questione è reale
E
Personalmente ritengo che possa esserci
Una flessibilità con diritti
Con poteri di contrattazione
Se noi assumiamo questo come un terreno di lotta
Altrimenti noi abbiamo quello che abbiamo in realtà nel nostro Paese capisci questo a me a volte dà fastidio una certa astrattezza del nostro modo di discutere
Noi giustamente teniamo fermo un principio parità di lavoro parità di salario però partiamo da un dato questo in Italia non c'è non c'è già di fatto da molto tempo
Noi teniamo fermo un principio no alle gabbie salariali però partiamo da un dato Bertinotti le gabbie salariali esistono in questo Paese esistono di fatto ed esistono in che modo in tanta parte della piccola e della media impresa del Mezzogiorno
Esistono attraverso un patto corporativo diretto fra impresa e lavoratori
Che taglia fuori il sindacato
Dalla vita di queste aziende infatti il sindacato non rappresenta nulla e nessuno in questa in questo segmento del mondo del lavoro
Sì e allora io mi pongo una questione come noi entriamo in questo mondo del lavoro
Come ci sforziamo di rappresentarlo veramente e non soltanto nei termini della difesa di principi sacrosanti ma astratti e contro i quali spesso si mobilitano lavoratori e imprenditori insieme
Questa è una questione reale
Che non credo che si esorcizza i negando la flessibilità ma assumendo la come Tirreno di contrattazione di lotta di affermazione di diritti
Di difesa di principi di libertà di un giovane che deve poter organizzare il proprio rapporto con il lavoro con lo studio con la vita in termini nuovi rispetto al passato rispetto ad un modello di organizzazione sociale quello fordista e taylorista che non esiste più
E del quale dobbiamo difendere il diritto ad essere il personale con i suoi diritti e non diventare oggetto che si affitta e che si getta
Ora tuttavia però questo significa secondo me misurarsi sul terreno delle trasformazioni reali
Altrimenti c'è un mondo reale che noi non rappresentiamo al quale parliamo dall'esterno
E che tenne la sinistra e il sindacato perché pensa che se entriamo noi con i nostri contratti con i nostri diritti la fabbrica chiude perde anche in quel lavoro brutto il mal pagato che oggi
Con questo mondo non ci dobbiamo misurare
Scusate a questo punto a mezzanotte giocoforza avviarsi alla conclusione di questo dibattito che mi pare che sia stato molto ricco
Forse anche utile da molti punti di vista perché credo che siano avvenuti in luce dei nodi diffondono non facilmente componibili
Allora io ho preparato Alceo preparato avevo in mente non dico perché e non credo che sia non non è nel mio e dei miei poteri tirare un bilancio di questa discussione
Forse la cosa sarebbe anche prematura tuttavia ascoltando con attenzione le cose che qui sono state dette mi è venuto un dubbio diciamo di nuovo di carattere politico più generale
Li faccio come dire una domanda sintetica a questo punto e avendo punto messo in campo
Le questioni sia in termini complessivi sia in termini forse in parte di identità con con le differenze che sono venuti in luce non solo di posizioni politiche strategiche ma forse anche persino di concezione del della politica mi è sorto anche questo dubbio in molti momenti di di questa discussione
Alla luce di tutto questo voi due di considerate voi due dicono due non non due persone due segretari di partito quindi responsabili delle due principali forze politiche della sinistra
Li considerate due interlocutori reciprocamente necessari
O in qualche modo le la situazione attuale esige un un ulteriore approfondimento e pone più problemi di quanti non se ne possano risolvere in particolare io chiedo specifico questa domanda sintetica chiedendo a Massimo D'Alema se rispetto alle cose che ha detto qui ha prospettato
Vede una vede la questione dell'unità della sinistra in rapporto alla strategia di alleanza col centro
Potendo fare a meno della della parte che Rifondazione Comunista rappresenta come un pezzo necessario da pagare a questa alleanza
E chiedo a Fausto Bertinotti se questa prospettiva concreta che si potrebbe delineare nello spazio di della prossima fase dei prossimi mesi che problemi che tipo di risposte
Pone a a Rifondazione comunista come pensa di intervenire se si creasse
Una situazione nella nella quale effettivamente l'unità a sinistra in termini anche elettorali in termini di alleanza
Politica e strategica non fosse più praticabile diciamo che queste sono due specificazioni che rimandano un poco in modo diverso al tema se oggi voi pensate che in fondo il il tema dell'unità della sinistra sia pure con le notevolissime differenze che qui sono emerse che nessuno credo voglia nascondere ancora oggi un o no
Un punto chiave per quello che riguarda la battaglia del di opposizione per quello che riguarda diciamo l'uscita dalla crisi italiana
A accelerata dalla dal governo delle destre
Io non sono d'accordo con chi pensa che sulla strada della costruzione di una proposta di governo noi dobbiamo pagare il prezzo di una rottura politica ideologica con Rifondazione
Non non è mai stato diciamo sempre ritenuto fra l'altro pur questo un modo di portare in una nuova fase della vita politica italiana
Un residuo di pregiudiziale di fattori K diciamo che considero chiuso
Con la fine di una storia
E ed anche
L'espressione della volontà di avere a che fare con una sinistra più debole perché più divise
Quindi da questo punto di vista penso che l'unità della sinistra sia un valore importante
E un obiettivo da perseguire
Il problema vero è in quale prospettiva noi concepiamo quest'unità e la nostra lotta di opposizione
La differenza non è tra chi vuole una lotta di opposizione che sia fatta di iniziativa politica di massa di mobilitazione popolare di di fermezza in Parlamento questo tutto questo è a mio giudizio assolutamente necessario
Assolutamente necessario a vedere una linea molto ferma
Trasparente
Combattiva e sapersi rivolgere grandi masse di cittadini
Anche per allargare il nostro consenso che poi è la condizione nella vita politica democratica per puntare al governo del paese
E ritengo che in questo momento anzi anche grazie agli errori e i fallimenti di Berlusconi
Le forze fondamentali della sinistra siano in un momento positivo cioè di ripresa di consenso e di credibilità
Per noi lo dicono i dati che sono molto positivi come non avveniva da tempo del nostro tesseramento delle nostre feste dell'Unità gli stessi sondaggi indicano una tendenza ad una netta ripresa di consensi
Condizione essenziale queste per potere aprire una prospettiva nuova per il Paese
Il problema vero sul quale noi dobbiamo discutere
è
In quale quadro di analisi
In quale prospettiva vediamo questo ruolo della sinistra
Io se un punto del ragionamento di Bertinotti che io non condivido proprio un punto politico molto importante
Quando Bertinotti dice bisogna combattere questa idea
Che è un cedimento culturale degli anni ottanta
Che non si può fare nulla se non dal governo
Attenzione
Nel nostro Paese la sinistra ha fatto molto dall'opposizione
Non c'è dubbio d'altro canto se non avessimo fatto dall'opposizione dal governo avremmo fatto ben poco dato che non ci siamo stati mai nel corso di cinquant'anni di vita democratica del nostro Paese però
Questa era la condizione di un equilibrio democratico
Cioè la sinistra italiana il Partito comunista la più grande forza della sinistra italiana è stata per tanti anni una forza esclusa in via pregiudiziale dal Governo del Rex
E che ha svolto la sua funzione di governo dall'opposizione
Attraverso la mobilitazione di massa attraverso la sua influenza parlamentare e persino in quelle forme che non sono state soltanto deteriori
Che poi sono state chiamate secondo me con un'espressione impropria consociativismo
Cioè il fatto che di fronte a alle leggi finanziarie di governi che noi non potevamo sostituire noi in Parlamento spendevamo la nostra forza per ottenere qualche risultato per i pensionati qualche posta per l'occupazione
Esercitando così come lo hanno chiamato consociativismo ma era un modo di esercitare un potere dall'opposizione
Io ritengo che questa idea della funzione della sinistra non sia più
Proponibile
Noi siamo entrati in una fase nuova della vita democratica del nostro Paese
Nella quale non per un cedimento culturale ma per una una una una novità dalla quale non si può prescindere diciamo
Avremmo sempre di più una opposizione
Il cui compito fondamentale negozi deve rinunciare alla possibilità di ottenere dei risultati ma il cui compito fondamentale non è di fare vincere il proprio emendamento
Ma di saper dire al Paese che cosa faremmo noi se governasse uno e di prepararsi ad essere alternativa di governo
E allora
Vedere il problema della sinistra e questo noi dobbiamo essere pronti a governare domani questo è il ruolo di una forza di opposizione
Può darsi che questo non accada
Può darsi che si voti fra cinque anni fra quattro fra Trezzo fra due la prossima volta che si vota noi dobbiamo essere in grado di mettere in campo una proposta di governo che possano vincere il compito della sinistra è questo la sinistra è una una forza che in questo Paese
Ha fatto cose straordinarie Robert se noi guardiamo storicamente cosa è stata la sinistra in Italia è stato il motore dei più grandi cambiamenti
La sinistra erano quelli che con la camicia rossa hanno conquistato combattendo l'unità d'Italia ma poi comandavano i moderati
La sinistra est sono stati quelli che hanno combattuto contro il fascismo e dato forza alla Resistenza ma poi ha comandato la DC
La sinistra è la forza che in questi anni ha scardinato il vecchio sistema di potere ma oggi governa Berlusconi
Noi dobbiamo porci il problema di essere la forza che conquista il Governo del nostro Paese questo è il problema secondo me
L'opposizione è una cosa importantissima
Importantissima
Ma pur sempre lasciamelo dire quando devi fare l'opposizione è perché hai perso e governa qualcun altro
Quindi non può essere un obiettivo fare l'opposizione perché comporta il fatto che tu perdi perché in un regime democratico
L'obiettivo è governare non è quello di fare l'opposizione e anche l'opposizione deve essere concepita in funzione della conquista del Governo queste possono sembrare delle assolute banalità
Ma non lo sono per una sinistra che invece non ha mai concepito la propria opposizione in funzione della conquista di una maggioranza di governo in questo Paese che questa è la verità della storia della sinistra italiana
E allora
Ritengo che questo è il tema sul quale noi dobbiamo discutere a quali condizioni con quale strategia con quali alleanze con quale blocco di consensi si può governare questo Paese
E in questo processo secondo me c'è spazio per tutta la sinistra senza pagare il prezzo di mutilazioni e di pregiudiziali ideologiche
Salvo che per quella sinistra che Scarlatti rispetto a questa esigenza storica ma se ne assumerebbe tutta intera la responsabilità
Speriamo che non ci tocchi questa responsabilità
C'è una vecchia io trovo che sia perché stiamo rischiamo di stare condizione
Come quello che una vecchia battuta
Che circolava nella sinistra italiana un po'di anni fa
Riferita altri termini adesso potrebbe passare così per chi vuole andare al governo e chi vorrebbe fare opposizione
Sì ma insomma la vecchia battuta che riguardava i riformisti e rivoluzionari chiedeva ma c'è qualche differenza in Italia tra riformisti e rivoluzionari e questa battuta cattiva rispondeva no nessuna perché i riformisti non fanno le riforme rivoluzionarie non fanno una evoluzione
Adesso non lo hai che
Non vorrei che chi vuole andare al governo non ci va e chi vorrebbe fare l'opposizione non riesce a farla insomma in cui anche in questo senso non ci sia nessuna differenza
Quanto
Se non fosse drammatica la cosa ebbe anche un pochettino divertente perché scusate questi questi pazzi di Rifondazione Comunista al governo ci sarebbero voluti andare perché sono presentati dentro un cartello dei progressisti che se avessimo vinto Amedeo governato
Se non abbiamo vinto
Ma abbiamo lavorato per vincere e per governare ma siccome abbiamo vinto bisogna fare opposizione davanti al quale è ragione non discutiamo dalla qualità dall'opposizione
Stiamo qui su questo campo su questo campo
L'opposizione l'opposizione l'opposizione deve essere finalizzata a conquistare il governo dell'alternativa si si
Devo dire che personalmente penso che il problema e discussione anche qui in che contesto in che quadro io penso che chi concepisce l'andata al governo semplicemente in un regime di alternanza
Ciò è
Di una sostituzione di una maggioranza con un'altra maggioranza sostanzialmente con lo stesso quadro di contenuti quest'operazione e sciagurata per il Paese era un po'appare anche la sua abituale
Penso così
Stessa cosa in
E penso per esempio che il Governo Soares
Espressione di una maggioranza socialista
In Spagna
Abbia subito una défaillance importante
Perché comincia a perdere consenso anche un'operazione di un governo che si dice di sinistra che governa con le stesse politiche liberiste della destra senza otaria fai regime intendiamoci una differenza c'è
Io vi chiedo queste discussione tra di noi D'Alema usato prima cosa è l'astrattezza
Io sento perché ogni volta che parli a io penso che in Italia chiunque dica una tesi radicale viene considerato aspra
Mi si deve spiegare per quale ragione la costa la rivendicazione della riduzione dell'orario e astratta e invece un lasciamelo dire D'Alema secondo me un fumoso discorso sull'orario di lavoro e così deve essere così dato concreto perché la quale ha ragione
Io naturalmente io
Faccio questo discorso così come lo faccia campagna elettorale
Ognuno il suo approccio si dice il mio approccio qui è lo stesso la campagna elettorale è sempre quello credo che bisogna avere un suo atteggiamento mi confonde la gente non uno durante la campagna elettorale è urlate l'altro vedete
Ed è per questa ragione
Ed è per questa ragione che non non personalmente
Come partito quando in campagna elettorale abbiamo ritenuto di dover dire delle cose coraggiose come la tassazione sotto una certa misura per i Bot eccidio abbiamo detto abbiamo detto per ragioni di un consenso con la gente e di un rispetto nei confronti della gente
Quindi nessun dato implicita di atteggiamento nessun astrattezza aggiorniamo sul tema i contenuti Prete
Allora io penso così lo dico molto seriamente questa post questa dissenso sul governo io ho l'impressione che sia un dissenso sul programma
Sui contenuti
è questo il punto io voi andare domani non io ma insomma il mio partito io no ma il mio partito al governo
Per sa per accompagnare un processo di trasformazione di questo Paese
E credo che bisognerebbe essere capaci di reggere questa sfida così impegnativa non si può declinare la si presenta l'occasione non puoi dire io non c'ero dei cimentate su questo terreno il punto il punto è quello programmatico
D'Alema ha detto per le cose prima che io condivido sul centro sinistra posso dire
Che l'approccio prevalente nella sinistra italiana rispetto a città italiana e meno riformatrice di quella che era prevista con il centrosinistra oggi posso dirlo
Mi volete dire sulla base di questo schema dell'alternanza quali sono gli elementi qualificanti
Insegnami che qualifica una sinistra un'alternativa
Io posso sbagliare ma non lo schema che qui D'Alema ci ha proposto con la con la consueta segretare le golosità io ho trovato la politica dei due tempi ho trovato un primo tempo in cui attraverso la coalizione democratica
Sostanzialmente diciamo governiamo l'esistente accompagnando i processi di modernizzazione un secondo tempo in cui si libera possibilità dell'alternativa
Io questa ipotesi la considero sbagliata perché in queste ipotesi si consuma la credibilità il consenso e l'insediamento sociale delle sinistre
Quadrate
Prendiamo un caso concreto qui D'Alema proposto ancora questo discorso sulla flessibilità e sulla mobilità lo vogliamo usare un per una volta come un paradigma di una discussione sulla società
Intanto io inviterei in nome della concretezza ha proprio parlare dei fatti perché vedete questa mobilità e questa flessibilità non è quello di cui parliamo noi e quello cercate concretamente nel Paese
Nei giorni scorsi
CGIL CISL UIL hanno fatto un accordo con i patronati agricoli in cui hanno introdotto la generalizzazione della chiamata nominativa
Col che vuol dire in in agricoltura il massacro di qualunque forma di controllo sul mercato del lavoro i diritti che hanno introdotto la possibilità di accedere al pesto la forza lavoro
Sapete cosa vuol dire cari compagni prendi
Che quella condizione che a Ceglie Messapico
La lega dalla CGIL coraggiosamente combatte quel capo malato vergognoso che si può dire qui come in campagna elettorale
Spiega le donne a condizioni davvero infamanti quel capo malato può essere introdotto per contratto e a voi pare una grande novità quella che è una condizione di fatto esistente di sfruttamento di ogni azione di rango lamentata
Flessibilità e mobilità posso dire posso dire che io sento ognuno ceceni fastidio cento ieri io sento il fastidio di tanta parte dell'intellettualità
E della sinistra che parla secondo me con disinvoltura di questi temi che sono di tanta sofferenza di donne che gli uomini posso dire
Perché qui
Perché qui siamo tutti tra la mobilità degli altari degli altri
Anche dei nostri partiti la nostra organizzazione nei nostri partiti autorganizzazione i
Non non fuori dei nostri
Quando ti popoli una qualche mobilità assai bene in che quadro di sofferenza si produce quando non si capirà mobilità da sola alto cioè da su un maggiore riconoscimento dalla poca creatività dalla propria personalità del padre alla personalità
Ma quando si tratta soltanto di una porta di una mobilità alla pari non dico in peggio come spesso accade alla pari tu devi sapere che di San come la gente dalla comunità
Dai rapporti di relazioni umane
Lo porti altrove Nosari chi produce una sofferenza
Un elemento di stagnazione troppo facile dire che si posti accanto i suoi diritti chi li difende questi diritti quando salì capo alla comunità che attraverso la partecipazione alla lotta può far valere la sua rivendicazione il suo obiettivo quando Salica tua qual è il solo che solo contro un potere violento che l'amore per la patria
Piano d'Alema io me la ricordo
Nelle fabbriche tessili nelle fabbriche tessili
Il il le le più grande rabbia delle donne a quella di poter essere spostate da un giorno all'altro da un reparto all'altro da un reparto all'altro
Quella sai cos'è e la presa di controllo sul podio ambiente del controllo suo padre ambiente è il fondamento da democrazia gli altri intervengono su questo quando ti cambia il tono dall'ambiente chiami la psicologia dei rapporti umani dato vita quotidiana
E come fa a dirlo a parlare come si fa a parlare così sciolta menti questo processo flessibilità ma insomma
Flessibilità vuol dire due cose diverse bisogna decidersi
Su questo punto a dichiara di cosa parliamo la flessibilità e quella che può muovere dalla persona tu donna tu uomo
Rispetto al lavoro avresti bisogno di introdurre una maggiore possibilità di autodeterminazione del tuo tempo
Perché hai bisogno di quale tuo figlio perché episodio di maschio o femmina che si perché bisogna cedere un processo di formazione perché avresti bisogno chissà di un anno sabbatico per studiare o anche per contemplare il monte
Questa è la flessibilità della persona
Poi c'è la flessibilità indotto dall'impresa che dipende dall'andamento mutevole dal mercato
E le tue produzioni vengono messe in connessione con l'andamento del mercato quella flessibilità lì e quella secondo cui l'impresa ti chiede di lavorare oggi staccato domani di lavorare di notte e un giorno prelevati dopo dava il sabato o la domenica e lunedì a quella Corradi
Via Monte cauta Lema persino quella divisione tra lavoro frattempo Sacco e tempo profano su cui sono costruite la nostra civiltà questa flessibilità
Allora non si può dire facciamo proviamo a vederla come una sfida
Per vederla come una sfida bisogna con Decaminada le condizioni strutturali e Vieri quando gli altri ci parlano di questioni come queste lo diciamo guardiamo la statura quando loro ci dicono famigliari come diciamo
Che da palati la famiglia bisogna il padre codici sociali attraverso le quali la famiglia può svilupparsi o no
E allora non vale anche per la condizione di ognuna di uno allora forse per parlare di flessibilità sì che se ne potrà riparlare
Ma a una condizione tonali che non è ossessivo che tu introduce una grande battaglia per la riduzione degli orari e allora quando l'Ohio vengano drasticamente ridotto questa opportunità diventa una chance diventano possibilità perché allora tu sei ridotto l'orario di lavoro puoi attraverso questa strada metterà le mani
Anche su quell'altra ma altrimenti nelle condizioni attuali più intimo questo per dire semplicemente una cosa
Per via che senza una vera operazione di riforma la sinistra può anche candidarsi al governo compì due oggettivi con più enfasi e con più determinazione ma delle due l'una o ci fa
E poi rischia una volta andata di aggravare la sua crisi per incapacità di operare la trasformazione attesa oppure come molto più probabile non ci va
Dice tante volte governo mal governo non accede per deficit di capacità riformatrice pena deficit di capacità di cambiamento la sfida è questa
E oggi
E oggi io penso che su questo terreno si gioca la sfida
Questo naturalmente
Mi fa vedere
Che esiste
Tale fondazione comunista e il Partito democratico della sinistra
Una diversità di impostazione
Un dissenso politico
Io credo che di questo dissenso di questa diga sta importazione bisogna parlare esplicitamente come abbiamo fatto questo sì
Moltiplicando gli elementi di confronto di dibattito politico
Dicendo esplicitamente declinando esplicitamente i termini questo dissenso
Senza invece tentare di fare strani
Abbracci opportunistici che nessuno ritiene peraltro di dover fare
E allora io credo che noi possiamo sviluppa questo confronto e anche questo dissenso politico
Che poi ha una logica complessiva secondo me io trovo nelle cose che dice D'Alema
Al di là dei dissensi specifici su questo su quell'elemento come dire se posso dirlo
Una sorta di analisi di singoli punti da cui espunto come dire l'elemento di classe che li collega io penso D'Alema che oggi queste società
Nella scuola come nel nel nella vita come nell'orario di lavoro come la disoccupazione portano con grandissima profondità un segno di classe
E che non ce la facciamo a fare un'operazione riformatrice semplicemente sul tema la nazionalità politica se non sappiamo indagati queste ragioni classe e saper costruire i soggetti per compia l'operazione riformatrice quando insisto solido sarò io lavoro non lo faccio per uno e stabilizzazione
Lo faccio perché così si individua la gente il soggetto sociale
Non so la classe operaia va anche disoccupati ma anche i giovani che possono scenda in campo e farsi protagonisti altrimenti non c'è il soggetto
C'è un'operazione come dire di razionalizzazione dell'esistente che tuttavia non avendo le forze necessarie
Finisce per ridursi alla impotenza anche rispetto a questo
E per questa ragione che io credo che però non ci si possa arrendere a questo dissenso
E siccome questo è il senso non credo possa essere risolto nel tuo necessario confronto tra di noi torno all'idea che quello che decide di questo processo è davvero la capacità per ognuno di noi per le nostre forze politiche di stare dentro questa ricerca dell'unità d'azione
Cioè dentro la ricerca diventa di definire insieme degli obiettivi per domani in cui anche queste diverse culture politiche
Possono entrare in un confronto non semplicemente da fermi ma immettendo nel confronto politico altri elementi alta soggettività altre Pathé che sociali solo così possiamo costruire una forza di alternativa questa
Su questa forza che può sperare atteggiarsi in maniera diversa
Il PDS può ritenere di questo confronto questa costruzione
Posso lavorare prevalentemente a dar ragione alla sua prospettiva noi possiamo lavorare in questa direzione convinti che si può moderata questa via un'idea più radicale di riforma della scelta un'idea davvero di alternativa
Ma su questa strada il confronto può essere utile perché apra il terreno a nuovi soggetti a nuovi protagonisti
E in questo quadro davvero chi ha più filo tesserati tutela il confronto sarà semplicemente e solamente quello dalla costruzione di movimento e la partecipazione
No la parola caro Pucci segretario di Rifondazione comunista della Versilia però una conclusione di questo dibattito non non è una conclusione unico grazie al mento ai nostri ospiti al compagno D'Alema segretario del PDS al compagno Bertinotti segretario
Il Fondazione comuniste a Rina Gagliardi del manifesto ringraziamo anche tutti i cittadini che sono intervenuti ricordando che la festa nazionale di Rifondazione si è conclusa mentre continua fino al sette di agosto la festa del circolo di viareggio
Angolo adesso diciamo un po'la tana quello che dico perché per ragioni di tempo rischio di dire una cosa tanto aspre
Ma io penso che con questi due grandi contratti dei metalmeccanici del pubblico impiego prodotta otto
Si è chiusa una lunga stagione contrattuale che in Italia ha incominciato all'inizio degli anni sessanta
Questa esperienza contrattuale era fondata su autonome rivendicazione dei lavoratori organizzati dal sindacato in piattaforma
Una lotta per conquistare nuovo statuale
Una mediazione un compromesso raggiunto una consultazione con i lavoratori per sapere se andava bene non andava bene
Negli anni ottanta la democrazia sindacale è stata pressoché abbattute
Per il sindacato ha fatto spesso accordi conto la volontà dei lavoratori o senza la volontà ai lavoratori
Questi in queste ultime vicende gli accordi tra il trentuno luglio del tre luglio
Hanno fatto così cattiva prova di sé che secondo me questa condizione non può più chiamarsi contrattuale
Nel senso che non sono i lavoratori che hanno delle rivendicazioni nei confronti del sistema delle imprese ma sono invece semplicemente due grandi forze organizzate il sindacato e le organizzazioni padronali che si incontrano i nove e per conto degli interessi che rappresentano e fanno una regolazione del rapporto di lavoro
Per questa ragione le grandi questioni dell'occupazione del lavoro del potere contrattuale vengo escluse vengono escluse e lavoratori si trovano sostanzialmente senza una reale rappresentanza e il sindacato italiano
Che è stato il sindacato che più di ogni altro ha realizzato una straordinaria esperienza
Con la quale ha tentato di essa insieme un soggetto sociale un soggetto politico cioè un portatore di grandi domande sociali ed i cani domande cambiamento è ormai sostanzialmente più uno patronato che un'organizzazione di massa gli eventi Cazzola e piloti
Questo suo essere patronato non è per niente offensivo nel senso che è un'organizzazione di tutela ma non è più fino ad ora un'organizzazione di rivendicazione e di trasformazione e di lotta per la trasformazione questo spiega perché i lavoratori anche con qualche condizionamento di troppo mai bene che sia così ed Eliseo così nel senso che si rispetti
Sono iscritti in massa al sindacato sebbene andrebbero toglie consensualmente di troppo per esempio andrebbe fatta una verifica almeno di annuale tutte le tessere del sindacato invece che ai Novale passivamente ha innovato l'età scelta attiva dei lavoratori ma di fatto imporci democratizzazione ma insomma
Perché ci spiega questo consenso perché c'è la tutela il sindacato confederale oggi rischia di su questa tendenza
Andare verso un'unificazione CGIL CISL e UIL
Che non è L'Unità di tutte le lavoratrici e lavoratori è semplicemente un pass unificazione deroghe sindacali così come sono oggi e che sono un punto di crisi allora foto ai lavoratori e con la loro capacità e vendicativa
Del resto però le esperienze che anche colpito al mento sono cresciute fuori dal movimento confederale
A volte hanno ha presentato importanti tensione di vendicative ma certo non sono risultate una risposta convincente a questa crisi di rappresentanza e di rappresentatività e lavorato
Allora
Io credo che noi oggi se dovessimo risponde all'interrogativo
Sana giusto
Ai ma nei in un sindacato unificato in questo processo oppure no oggi non potremmo rispondere oggi perché dipende
Mica e attraverso la ricostruzione da partecipazioni lavoratori
A questo punto quello nona una volontà abbiamo di restituire autonomia la democrazia al mondo al lavoro punterà il dito per compiuto
Sarà un congresso importante nel hanno pronte
Due punto io penso diciamo così
Un piano
Quanto il fermo
A questo grande sindacato italiano
Che ci sia bisogno domande dibatto politico nella condotto con apparenza con grande
Politica e attraverso la ricostruzione la partecipazione
Il governo sì certo c'è bisogno sono poste dove
E c'è bisogno
Di una capacità reale di fa i conti con i tavoli comprende la gente
Ma mi chiedo
Negli anni ottanta
Indagato entrato così profondamente
Perché ha fatto tappa esista
Se anche Totò massimalista oppure vedo una piega moderno verticistica per quale
Poi io credo che questo sia discussione aperta al sindacato
La discussione per aprire una grande riflessione autocritica per cambiare strada
Per tentare di lavorare alla costruzione di un sindacato confederale di classe che non nasce certamente secondo me dalla scissione della CGIL non nasce dalla cessione al CGA nascerà una battaglia politica nella CGIL
Come nelle altre forze vive del sindacalismo
Per poter ricostruire in un processo che hai affiliata lavoratrici e lavoratori io voi protagonista dal basso di un grande sindacalismo confederale in questo nuovo ciclo in questa nuova Italia un sindacato come recitava l'antica formula autonomo
Dal Governo dal partiti ed ai padroni e io credo si debba dire che oggi in primo luogo devo atonale essere totalmente autonomo ai polmoni