"Governo, democrazia e ambiente" dibattito organizzato nell'ambito della "Festambiente"

Allora
Io da lei
Iniziò la discussione pregherei i fotografi che hanno avuto il tempo per lavorare se ma no perché credo che il pubblico non anche non veda il palco non so se Gradisca
Allora io sono Roberto Della Seta sono un dirigente Legambiente stasera mi tocca il compito di coordinare questa discussione
Che spero possano essere interessante
Io ringrazio tutti i presenti a cominciare dalla mia destra Gianni Mattioli che è il sottosegretario ai lavori pubblici ma è per noi soprattutto
Uno dei fondatori e tuttora un dirigente nazionale di Legambiente
Il dottor Antonio Di Pietro
Che ha accettato e gliene siamo grati di di partecipare a questo confronto sui temi ambientali alla mia sinistra c'è Francesco Ferrante che direttore generale di Legambiente
Poi il professor Franco Barberi che è sottosegretario al ministero degli Interni era il responsabile dalla Protezione civile
E Giuseppe Arnone che anche lui un dirigente nazionale di Legambiente nonché leader storico degli ambientalisti siciliani
E vi chiederei di rafforzare la posa da noi perché non è proprio in queste settimane ha rappresentato la lotta contro l'abusivismo edilizio ad Agrigento
Che è una lotta non facile tra nessun punto di vista
Io rinnovò la preghiera ai fotografi di
Di lasciar vedere il pubblico allora
Un rugby Casamento particolare però voglio comunque rivolgerlo ad Antonio Di Pietro per due ragioni la prima ragione è una ragione per la quale mi metto nelle vesti gli organizzatori di questa festa oggi questa festa apre i battenti e non c'è dubbio che la presenza del dottor Di Pietro proprio dal punto di vista di bieco marketing di Festambiente abbia contribuito a lanciare questa iniziativa nel modo più Fortunato e quindi lo ringraziamo intanto come organizzatore di Festambiente
Lo ringraziamo anche per motivi più sostanziali perché noi eravamo e siamo molto interessati a capire quali sono
Le idee di Di Pietro nel momento in cui ha deciso in modo ufficiale di impegnarsi in politica quali sono le idee di Antonio Di Pietro sui temi dell'ambiente dirò solo qualche parola poi passerò la palla all'Hui con franchezza volevo dire
Quali sono motivi diciamo di vicinanza che ne abbiamo quaranta e Di Pietro quali i motivi possibili che stasera magari verificheremo di distanza
Antonio Di Pietro ha incarnato incarna tuttora la stagione ho Erotica direi di Mani pulite una stagione alla quale gli ambientalisti hanno guardato con grande speranza e con grande fiducia come gran parte quasi tutti gli italiani tranne forse quell'indagati ma forse con un motivo in più perché come dottor Dipierro sa bene credo moltissime delle inchieste di Mani pulite avevano a che fare con comportamenti illegali che avevano avuto tra le loro vittime a non solo alla legalità ma anche l'ambiente
Basti pensare alle inchieste che riguardavano discariche di rifiuti alle inchieste che riguardavano opere pubbliche realizzate fuori da ogni criterio di compatibilità ambientale di utilità pubblica e questa è la ragione ripeto per cui noi abbiamo fin dall'inizio guardato con non solo con consenso ma con entusiasmo direi alla alla sfida portata da i giudici di Mani pulite all'illegalità che in Italia aveva raggiunto livelli così devastanti anche nella pubblica amministrazione
Questa stessa riduciamo avevamo quando Di Pietro lasciata la toga a cominciato altre esperienze per esempio quella di di governo come ministro dei lavori pubblici qui avvenuto qualche problema ora inutile Starr a ricordare le le l'episodio la vicenda che poi è più emblematica di questa apparente conflittualità tra Di Pietro e gli ambientalisti che quello dalla variante di valico ecco diciamo semplicemente più in in generale
Che noi abbiamo avuto talvolta la sensazione che Di Pietro guardasse all'ambiente in un modo che per noi è un modo forse un po'vecchio cioè l'ambiente come a un vincolo
Come un ostacolo alla possibilità di fare di decidere di condurre politiche concrete e operative
Non so se l'ambiente è anche questo sicuramente questa non è l'idea di ambiente di Legambiente
Noi guardiamo invece all'ambiente come una straordinaria occasione esattamente per il contrario cioè per fare per modernizzare l'Italia
E visto che Antonio Di Pietro è stato ministro dei lavori pubblici proprio nel settore della politica delle infrastrutture noi crediamo che la qualità ambientale non sia soltanto un limite da tenere sempre presente con le valutazione impatto ambientale con le altre procedure previste dalla legge quando si decide o si realizza
Un'opera ma sia soprattutto un terreno su cui fare su cui costruire da questo punto di vista per noi
Non è importante soltanto che onde comunque una grande opera che un'opera pubblica sia legale cioè sia stata decisa e realizzata seguendo le procedure previste dalla legge anche importante che sia utile alla collettività
Ecco la sensazione che l'abbiamo avuto che magari stasera verificheremo essere non fondata e che spesso l'Antonio Di Pietro ministro ai lavori pubblici
Privilegiasse l'aspetto della legalità delle procedure e non tenesse invece nel conto in cui noi teniamo l'altro aspetto cioè la mensa e la dimensione dell'utilità
E quindi la variante di valico era un caso emblematico noi credevamo che fosse utile continuiamo a credere che sia utile e necessario mettere in sicurezza il tratto di valico dell'autostrada
Firenze Bologna crediamo che sia inutile e anzi dannoso per la politica dei trasporti in Italia
Raddoppiare la Firenze Bologna perché questo attirerebbe nuovo traffico in particolare
Aggraverebbe lo squilibrio che già oggi è così pesante tra l'Italia e gli altri paesi europei per quanto riguarda il trasporto delle merci in Italia
Quasi
Più dei tre quarti delle merci viaggiano su strada
La politica da fare secondo noi è quella di incentivare in tutti i modi possibili ferme restando naturalmente l'esigenza della sicurezza del trasporto
Privilegiare in tutti i modi possibili altre modalità di trasporto merci a cominciare da quello ferroviario questa era solo per fare
Un esempio dei problemi sul tappeto
Ecco io mi fermo per ora qui e passo la parola agli altri
Miei interlocutori dopo questo primo giro di interventi
Io pensavo di rivolgere anche a le persone presenti qui sul palco domande che vengano dal pubblico credo che tutti voi abbiate avuto dietro abbiate avuto dei fogli se li date a alle persone dell'organizzazione con delle domande io poi ne subiamo alcuna naturalmente poche non tutte e le rivolgerò alle persone che voi avete piacere di che rispondano
Io direi da lei a questo punto subito la parola al dottor Antonio Di Pietro
E da parecchio e non riprendo
Parola in pubblico
E con un microfono anzi tanti microfoni davanti evidentemente anche questa volta sono un po'emozionato
Ancor di più perché lo faccio davanti a delle persone che
Aspettano da di capire da me
Cosa ne penso di ambiente
E anche di beni culturali perché poi sono due questioni che credo debbano viaggiare di pari passi ma la realtà è un nostro Paese
Allora cominciamo
Piano piano confesso che mi ero preparato
Anche un discorsetto e confesso che come al solito anche questa volta
Non lo leggerò
Perché poi la cosa migliore cercare di
Farsi capire piglio saper leggere
Mi
è stato posto tante volte il problema
Di Pietro uguale cementificatore Di Pietro uguale
La riapertura dei cantieri quinti
Di Pietro e persona ostile alle Regione alle ragioni dei Verdi alla Regione degli ambientalisti
Io credo che non esiste più falso problema di quest'
E lo dico
Perché è un testimone vicino a me Mattioli
Che può essere appunto testimoni nel bene o nel male se riterrà di ciò che ho tentato di fare nei pochi mesi in cui sono stato ministro dei lavori pubblici
Chi mi ha preceduto ha detto che è uno delle
Uno dei problemi
Delle questioni che
Sono state poste attorno alla mia personale
Ma è un uomo del fare nel decidere quindi a volte va contro quei valori del controllo del rispetto dell'ambiente
Attenzione qui dobbiamo distinguere
Mattioli me lo ha ricordato
Credo di sì proprio lui all'inizio del mio mandato ministeriale
Tra necessità di decidere necessità di fare io non ho mai sostenuto che si debba fare tutto e a tutti i costi ho sempre sostenuto
Permettetemi di sosteneva ancora ora che si deve decidere e decidere a tutti i costi la cosa peggiore per il nostro Paese è quella di non decidere mai di stare ad aspettare
Che altri decidano
A criticare si fa presto
Bisogna trovare delle soluzioni
Ecco perché all'epoca ancora ora sono convinto che sia possibile realizzare uno sviluppo sostenibile
Uno sviluppo cioè che da una parte per realizzarlo realizzi ciò che è necessario fare e dall'altra lo si faccia nel rispetto dell'ambiente dei beni culturali e della legalità anni
Aggiungo anche
Di aver la riletto e ringrazia ancora Mattioli di aver me lo ha ricordato
Quella prima farà serve quel primo discorso che preparai allorché insediare come ministro dei lavori
Vi ricordate riaprire i cantieri
Non li mangio nulla di ciò che ho detto esattamente ciò che intendevo dire
Con quelle tre condizioni che era allora erano allora indicate ma che come al solito
Le condizioni a volte rimangono in ombra ma invece sono condizioni essenziali perché intanto si possono riaprire i cantieri in quanto a mio avviso lo dicevo allora e lo ripeto
Vengano rispettate alcune ecco io allora parlai di tre condizioni
Dissi prima rispetto della legalità quindi non tangenti secondo rispetto dell'ambiente e quindi no all'aggressione ambientale terzo
A dispetto della utilità quindi no alle opere inutili che erano nate est erano fatte metà sì e metà no soltanto per degli interessi particolari o soltanto perché bisognava spendere dei soldi in quel collegio elettorale
Queste erano le tre condizioni insieme a riaprire i canti allora voi vedete che lo sviluppo sostenibile si può e si deve realizzare se
Essa venga coniugato con il rispetto della tutela dell'ambiente e dei beni culturali scusi scusati se insiste anche su questo aspetto perché da ministro mi mi sono reso conto che poi le due questioni in una realtà come quale quella italiana debbono viaggiare insieme perché d'accordo quando si parla di una collina si parla di un ambiente di un paesaggio ma quando si parla di del tunnel sotto Castel Sant'Angelo non c'è solo l'ambiente c'è tutto un altra realtà ad Atene
Contro
Il problema quindi e proprio in questo rapporto tra sviluppo e tutela
Voi sapete che in Italia
Vi sono due competenze che spesso si scontrano più che si incontrano le competenze Rimini del mio dei ministeri della specie e le competenze del Ministero della tutela il ministero per l'Ambiente per definizione uno sovrintendenza
Anche i beni culturali
Anche se per definizione
Ecco io credo che bisognerà trovare una soluzione
A questo dualismo
Cioè
La tutela dei valori ambientali dei valori architettonici dei valori di beni culturali
Sono appunto valori che non sono solo e non debbono essere solo
Di competenza del ministero dell'Ambiente debbono essere innanzitutto sentiti dai ministeri della spesa
Cioè
Dobbiamo fare un passo in più
Coloro che devono realizzare le opere non si debbono solo preoccupare di realizzare l'opera debbono innanzitutto preoccuparsi se quest'opera e sostenibile anche dal punto di vista ambientale
Allora voi vedete che
Bisogna andare oltre il problema e non mettersi sempre solo in contrapposizioni con i ministeri o con gli organismi di tutela bisognerebbe fare in modo che vi sia attività preventiva affinché ciò che si deve realizzare si possa realizzare nel rispetto dell'ambiente
Ecco quindi quando io parlavo di necessità di decidere non tanto di necessità di fare decidere vuol dire anche non fare laddove e inutile
L'opera laddove l'opera comporterà dei rischi ambientali insostenibile
Ma bisogna però decidere perché poi altrimenti
Si resta in quest'area di incertezza che finisce per creare confusione prego finisce per creare
Attese inascoltato da parte dei cittadini
Come può risolversi allora il rapporto fra
Necessità di sviluppo
Che è insito nella nostra
Realtà
E necessità di tutela
Concettualmente sotto
Tre modi diversi no
Che
Vi siano le cosiddette intese fra i ministeri di spesa lavori pubblici trasporti ad esempio e i ministeri di tutela ministero per l'Ambiente
Le cosiddette concertazioni e
Ciò che attualmente avviene naturalmente avviene a volte anche con un esasperazioni di tempi un'esasperazione di contenuti da parte di entrambe le parti
Può avvenire per esempio trasferendo al Ministero della tutela anche i compiti dispensa cioè non di occupare soltanto di porre il veto occupati anche tu che ne hai le competenze tecniche di
Spendere
Per il rispetto dell'ambiente facciamo l'esempio la difesa del suolo
Voi sapete la difesa del suolo è una direzione generale del ministero dei lavori pubblici
Voi sapete che della difesa del suolo se ne occupa in via di emergenza
Barberis per definizione prima ancora che per ministero per dicastero voi sapete che il ministero dell'Ambiente esperimenti che ha competenze specifiche nella difesa del territorio vi sono poi tanti altri organismi di monitoraggio all'interno dalla Presidenza del Consiglio
Ora
Credo che queste sia une delle necessità che bisogna risolvere al più presto non è possibile che vi siano tanti organismi che abbiano competenza sullo stesso argomento si finiscono per sovrapporre argomenti competenze si finisce per
Ognuno tentare di fare qualcosa magari non coordinandosi con l'altra per poi arrivare sempre l'attimo dopo che il disastro succede
A ricorrere alla protezione civile su questo quindi credo che bisogna necessariamente lavora
Un terzo modo è che
Il terzo mondo per cercare di risolvere il rapporto tra sviluppo che io ritengo oggi come ieri necessario e quindi fare anche quelle opere che sono necessarie per lo sviluppo
E tutela dell'ambiente un terzo modo diceva è dicevo è quello di per trasferire ai ministeri o meglio di interiorizzare nei ministeri di spesa i concetti e i valori di tutela dell'ambiente
Quali delle soluzioni sarà da privilegiare non spetta a me dire certamente però ritengo che questa sia uno dei problemi fondamentali che bisognerà affronta bisognerà cioè riportare al più presto a un decisore
Unico che abbia in sé i valori di tutela e Abs i valori dello sviluppo sostenibile
Un modo una modernità di soluzione forse potrà essere quella della realizzazione di comitati interministeriali
Di un un apposito comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile almeno fino a quando non si realizzi
Un accorpamento di competenze nell'ambito di un nuovo ministero del territorio e l'ambiente per esempio
Perché non c'è niente da fare une delle regioni fondamentali del mancato della mancate realizzazioni
Di opere che rispettano l'ambiente o
Della realizzazione di opere che non rispettano l'ambiente è dovuto proprio al fatto
Che
Più organismi hanno competenze fondi per questioni denti che sullo stesso territorio sullo stesso argine del fiume addirittura
Fino a quando
Non vi sarà una ridistribuzione delle competenze è una riaccorpamento delle stesse nell'ambito di uno stesso ministero
Chi è interiori zitti valori dell'ambiente forse l'unica soluzione sarà quello di un comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile
Perché dico questo perché
Io sono contrario nel vedere il ministero dell'ambiente che ha soltanto poteri divelto io immagino Ministero dell'ambiente e del territorio che abbia anche poteri
Operativi
Di realizzazione preventiva
Di ciò che oggi si realizza soltanto modo successiva attraverso l'intervento
Della protezione civile
E ritengo anche che nell'ambito
Di questo
Nuovo
Di queste ridistribuzione delle competenze si debba tener conto di quella che si può chiamare federalismo ambientale
Io ritengo che a livello centrale
Ci si debba occupare
Principalmente di definizione di standard e di controlli la fase della realizzazione operativa nel rispetto degli standard e dei controlli
Credo che possano fors'anche debba essere ridistribuita agli enti locali che conoscono la realtà locale
E quindi anche per intenderci la capacità di spesa
Ecco che a mio avviso quindi quando io parlavo e parlo di riaprire i cantieri affinché
Si rimette in moto il meccanismo dello sviluppo sia questo un'affermazione che non contrasti assolutamente con la tutela dell'ambiente
Credo proprio Mattioli è una delle persone che ben può essere testimone quando era ministro dei lavori pubblici
Le opere
Le attività più pregnante l'abbiamo fatto proprio
Nella direzione di
Difesa del sud
Cercando di aumentare i fondi cercando di organizzare
Un piano che tenesse conto delle varie realtà
Ciò che
Non condividevo e ancora oggi non condivido è
Questo concetto che nel nel nome dell'ambientalismo ci si metterà un po'tutti dentro
Su a volte solo per fare chiamiamole dialettica politica
Io credo che la dialettica sia necessaria indubbiamente ma debba essere sempre finalizzata in modo costruttivo non debba essere non debba esserci delle prevenzioni verso determinate persone
Dire siccome quella persona non mi piace dico che e un cementificato perché debba avere un riscontro nella realtà
Con riferimento specifico poi
A Legambiente
Ai valori e questa associazione esprime
Mi piace ricordare che viene
L'attività che svolse a suo tempo come magistrato del pool Mani pulite
Fu un'attività che
Deve molto al lavoro di Legambiente
C'è un un signore si chiama ciccione a Milano non salivo lo conosco e mi può essere testimone crede che un giorno sì e un giorno no stava in Procura da me a dirmi
E a darmi pacchi di documentazione che mi davano la possibilità di riscontrare alle dichiarazioni a Missori di tangenti ed io inutilità di opere
Di riscontrare
Quanti danni si facevano l'ambiente quale era
L'illegittimità ritardi tanti atti che veniva dopo
Voi avete detto tutti rapporti sull'ecomafia
E quindi sapete quanto valore aggiunto ha dato all'inchiesta proprio questa attività dell'associazione e più in generale l'attività il controllo volontario degli ambientalisti ecco perché
Quando io mi sento dire che sono un uomo contraria questi valori
Mi viene proprio rabbia mi viene rabbia perché non è vero che lo fa nero contrario quant'ero Pubblico ministero anzi o
Utilizzato molto molto lavoro di controllo di atti e controllo di attività
Svolte dal
Dall'associazione degli ambientalisti
Ci rimango male anche perché come ministro
Non ritengo affatto di essermi adoperato per andare contro i valori dello sviluppo sostenibile
Ciò che ritenevo ritengo ancora oggi e concludo
Che si debba decidere senza che ogni volta che ci sia
Una esigenza necessario allo sviluppo a questa esigenza debba essere affrontato debba essere affrontata tutti gli organismi competenti tutti insieme
Ed è questo un'altra delle questioni che intendo porre che ci debba essere contestualità
Nelle decisioni
Attraverso comitati interministeriali attraversa la realizzazione di un nuovo ministeri che contengono e entrambi valori ma io ritengo che in nome dell'ambiente non si debba fermare le lo sviluppo e non ve lo sviluppo non si debba fermare l'ambiente entrambi se le decisioni vengono riportati a un unico
Organo che ha in sé i valori propri dell'ambiente io che ritengo che tutto ciò possa avvenire
E con questa speranza e con questa idea che io mi pongo in confronto anche con grazie
Io ringrazio Antonio Di Pietro per la per l'impegno per la concretezza dell'asso del suo intervento che ha affrontato alcuni dei nodi più più importanti
Che decidono poi della efficace anche della modernità delle politiche per la qualità ambientale noi io lo lo confesso come come associazioni di cittadini in questi giorni non siamo stati molto interessati alla alle polemiche come dire un po'politicista e un po'per addetti ai lavori
Sull'opportunità che Di Pietro si candidasse tra l'altro non non appartiene a noi che siamo un'associazione partecipare
A questo genere di polemiche invece ci premeva molto di più e ci preme molto di più e una volta che Di Pietro che è inutile dirlo rappresenta qualcosa che va al di là di un semplice candidato che si presenta in questo o quello schieramento
Compie la scelta di impegnarsi direttamente nella politica
Noi possiamo sapere se la sua idea del futuro di questo Paese si incrocia e in che misura con le nostre proposte su questo vorrei chiedere a Ferrante di di dirci qualcosa
Prova a seguire il ragionamento del suocero di dottor Di Pietro sul distinzione fra decidere e fare perché poi il ragionamento hanno in un nuovo perché ce lo disse sin da quando appunto l'incontrammo del ministro
Allora decisione cosa decidere ora il problema vedete credo che a questa platea siano hutu tollera gli ambientalisti in questo Paese
Della Legambiente ma non solo è che a fronte di un consenso generale
Forte sulle nostre ragioni mi sembra diffuso diffuso anche ne abbiamo le prove in tutte le cose che come Legambiente organizziamo questa festa ma le tante iniziative di anche di massa ricordo solo puliamo il Mondo che a settembre
Fa scendere in piazza a pulire le nostre strade oltre quattrocento mila cittadini a fronte di questo consenso generale abbiamo poi una mancanza di capacità decisionale o almeno le decisioni che a livello di governo nazionale molto spesso anche nelle amministrazioni locali vengono prese non rispondono a quelle ragioni o almeno non consigliano prioritaria la questione ambientale
Allora se io seguendo il ragionamento del decidere e siccome appunto come diceva Roberto Della Seta prima io mi rapporto a Di Pietro in quanto leader politico perché quello è e il e quello sarà in cui appunto a me interessa meno di il dibattito quello che ha appassionato in questi giorni in media classe politica ma anche molta gente se la scelta dal centrosinistra al centrodestra ma è quello che interessa è capire sette il dottor Di Pietro il suo essere leader politico oggi in campo in politica
Il la creazione e il suo movimento abbia in sé
Una possibilità di continuare
Perché io prendo atto e prendo atto lo so bene che dal magistrato le inchieste Di Pietro non soltanto lo Stato utili a questo Paese cosa che è ovvia ma che sono andata anche nella direzione che a me premeva di più
Contro le ecomafie contro questioni che appunto danneggiavano integra davano questo Paese il suo territorio l'ambiente ma è possibile che con l'uomo politico Di Pietro si trovi insieme una possibilità il TAR contare nella decisione nella decisione delle dei politici di questo Paese la questione ambientale con una chiave importante per cambiare il Paese cambiare persino il modo di far politica in questo Paese cosa di cui noi a me intrisi siamo insoddisfatti senso distratti da sempre sono stati anche in genere molto spesso di quello che fa anche questo allora io
Prendo prendo ancora atto di quello che ha detto oggi
Di Pietro sulla questione lo sviluppo e la tutela come conciliare le cose le cose che diceva lui sul ministero dell'Ambiente son cose in andiamo dicendo da parecchio tempo per noi sarebbe importante
Fare un vero Ministero dell'ambiente del territorio con delle competenze anche dispensa come diceva Di Pietro ma io non vorrei che anche qui di nuovo
Pur dando atto di Piero di quello che ha detto ci sia di nuovo un equivoco un equivoco che che non è badate
O un errore in cui non non non casca il quello che non è diciamo il cementificatore Di Pietro querele a cui è soggetta a una cosa molto diffusa nella classe politica di questo Paese
E lo accennava Della Seta la sua introduzione
Ambiente questione ambientale non significa o non significa soltanto coniugare sviluppo e tutela
Significa fondamentalmente un'altra cosa rovesciare lo l'ordine problemi cioè l'ambiente o non è una possibilità un'opportunità in sé
Di sviluppo un'opportunità in sé di nuovo occupazione di un nuovo modello di sviluppo dare una chance a questo Paese a partire dai suoi beni culturali a partire dal
Dalle sue città che sono un patrimonio
E norme di questo Paese lassù dalla sua natura è una possibilità per fare nuovo sviluppo o devo devo consigliere questo solo come una tutela perché lì l'equivoco perché badate
Non era una una dichiarazione di pietra dichiarazione del presidente del Consiglio nel pieno Prodi nel piano e la polemica la variante di valico quando disse la penale Antivari conti preoccupate però facciamo una cosa è carina col minimo impatto ambientale non la facciamo vedere molto
Ed è quello è diciamo l'esempio classico di come si si sbagli non si capisca qual è la questione ambientale sulla variante di valico non era soltanto un problema di del problema ambientale che poneva in quella zona
Ma era un problema di politica generale
Allora la questura mentale può entrare la politica generale di un governo cosa che ancora anche questo governo non non non fa non persegue nella sua politica perché questo è il problema qui io vorrei richiamare Di Pietro in quanto leader politico nelle sue prossimi non è che deve risponde ovviamente
Stasera immediatamente ma nel suo agire concreto di uomo politico nei prossimi prossimo futuro e gli auguro da senatore rapida prende tra Breve
Che questa possibilità è una chance concreta o sono chiacchiere perché lì che ci dobbiamo misurare perché altrimenti noi continueremo questa sede Festambiente ne ha visti passare di qua esponente a classe politici classe politica sua dei tantissimi motivo hanno affisso dibattiti non credo ci sia stato nessuno che abbia mai detto che l'ambiente era una schifezza che non andava contro non andava considerata è chiaro che vox populi normale va tutelato tutti lo dicono ma quando concretamente diciamo che non è solo questo ma è l'opportunità su cui contare
Io vi faccio solo un esempio che sulle pagine del giornale di questi giorni la questione del degli incentivi per la rottamazione delle auto ora nel pro prossimo anno questi incentivi saranno collegati alla diminuzione dei consumi cioè le le auto e consumano meno avranno un incentivo maggiore ora io dico si è perso un anno perché gli incentivi alla rottamazione delle auto e da un ormai quasi e da gennaio versioni diverse per su un anno
E si è perso una grande chance per indirizzario
La politica industriale Galindo l'industria l'economia di questo Paese perché è evidente che un Governo a l'opportunità di indirizzare la politica industriale ecco l'incentivare la cosa migliore si dava un incentivo se è strettamente collegato alla questione dei consumi se è strettamente collegato per esempio pare l'automazione efficace che diciamo prevenire se la dire legislazione europea che farà nei prossimi anni questo si è rinunciato a fare
Fino adesso gli incentivi sono stati dati comunque per salvare un'industria all'industria dell'auto va bene legittimo nessuno dice niente
Anzi validamente vorremmo che si incentivasse o magari altre se ma comunque si è persa un'occasione su questo è stato detto niente ora finalmente l'anno prossimo ci sarà questo incentivo legato i consumi che badate
E anche molto poco perché a differenza sono duecentocinquanta mila lire tra un'auto e consuma poco nato il consumo accanto quindi non è poi tutto questo però almeno un segnale
Ora il segnale e qui chiudo perché poi cerchiamo di essere bravi perché forse è più interessante sentire appunto Di Pietro che non anche il professor Barberi che non non gli ambientalisti che siamo abituati a parlarci a parlarne
E quindi diciamo su questo su questo problema
Io chiedo a a Di Pietro l'occasione che l'ambiente offre è un'occasione che Luigi vuole perseguire si pone il problema che l'ambiente è una chance che non dobbiamo perdere o è soltanto questione di sviluppo e tutela detto le cose interessanti sui comitati interministeriali su come meglio organizzare una cosa che dare risolta che il problema della funzione della funzione pubblica problema misterioso con interessanti ma si pone il problema che l'ambiente può essere una straordinaria chiave per il cambiamento finalmente in questo Paese queste la domanda e fare
Grazie grazie a Ferrante
Gianni Mattioli questa sera veste dei panni molto molto abbondanti nel senso che è tante cose nello stesso tempo qui innanzitutto è come dicevo all'inizio uno dei fondatori
E dei dirigenti più autorevoli di Legambiente a pochi e chilometri da cui qualche anno fa Gianni Mattioli ha simboleggiato nel modo e che anche guidato nel modo più efficace
La battaglia contro il nucleare la battaglia contro la centrale di Montalto di Castro una battaglia vinta che ha lasciato un segno credo positivo sul movimento ambientalista italiano perché la reso capace di proporre sempre per ogni battaglia anche di opposizione soluzioni concrete alternative praticabili
Nello stesso tempo Gianni Mattioli è un esponente del governo Prodi di un Governo che noi in più di un'occasione abbiamo criticato perché Lolo riteniamo riteniamo che fino adesso abbia fatto molto meno di quello che noi ci aspettavamo forse non so se da ingenui sul piano proprio la capacità di coniugare in particolare politica economica politica
Ambientale ed è poi anche è stato un collaboratore
Di Antonio Di Pietro per i mesi in cui Di Pietro occupato
Il posto di ministro dei lavori pubblici e in questi mesi ha costruito con Di Pietro
Un rapporto personale credo solido ma anche un rapporto diciamo di collaborazione molto fruttuosa ecco io gli chiederei di mettere un po'in ordine tutti questi panni dirsi e tirarne un po'defilati
Grazie Roberta di panni io a me e porto anche un altro e lo porto con molto orgoglio sono un vero eventi che ad oggi sì
E non c'è dubbio che in questa vicenda che io ritengo bella della candidatura di Di Pietro con l'Ulivo c'è stato un momento sbagliato
Che è quello all'interno di una coalizione in cui tutti i protagonisti devono essere tali la fase della collegialità non c'è stata
Bisogna sempre ricordare che e da un punto di vista di bassa cucina elettorale si possono avere molti milioni di voti oppure solo un milione di voti come quello dei Verdi
Ma siccome per prendere i collegi nello scontro maggioritario spesso quella piccola quantità di voti e la passione con cui si porta avanti
La lo scontro politico può essere è stato essenziale da qui c'è la pari dignità di tutte le forze politiche che costruiscono una coalizione e dunque era giusto era importante che ci fosse questa piena collegialità
Mi pare che proprio Di Pietro abbia con le sue dichiarazioni dei giorni scorsi stato a vedere quanto lui invece vuole costruirla questa collegialità
Ma al di là di questo giusto problema giusto problema poi però lasciatemi dire che nel momento in cui uno dei simboli
Delle della stagione forse più bella di riconciliazione dei cittadini italiani con le istituzioni la fase di Mani pulite
Sceglie L'Ulivo allora questi fatti puri importanti divengono certamente secondari
è essenziale in questo il fatto che una stagione che ha portato una magistratura che era stata vigliacca e subordinata al potere a ritrovare il senso del coraggio di essere dentro la Repubblica elemento essenziale e ridare voce e cittadinanza all'aspirazione di legalità dei cittadini
è bene che questa stagione di Mani pulite che dentro il cuore di tutti gli elettori dell'Ulivo si ricongiunge tramite questa candidatura all'Ulivo ebbene questo lasciatemi dire
Di enorme importanza è questo
Che mi fa dire
Ai miei amici verdi è giusto la vostra sottolineatura però poi Di Pietro torna a casa sua torna con l'Ulivo
E poi che direbbe noi siamo persone diverse la mia una cultura diversa da quella di Di Pietro io mi riconosco pienamente in quello che ora ricordava Ferrante Allotta ambientalista non è lo standard in più il sì o no alla singola opera
Ma
La cultura dell'ambiente in particolare quella costruita nella mia associazione e nel movimento ambientalista italiano
è la cultura della società sostenibile della appunto del superamento del rapporto tra sviluppo e tutela e invece nel riconoscimento dell'ambiente come unica grande chance per le società industriali avanzate all'aprirsi di questo secolo
Però si tratta allora di vedere come questa nostra problematica si confronta con le forze politiche esistenti
E allora qui mi tocca di essere soprattutto un testimone un testimone forse più avanzato se mai mi viene da dire con molta amicizia ai ai rappresentanti di giornali qui presenti forense se ci fosse stata più informazione forse se la gente sapesse di più forse questa accusa per me incredibile di cementificatore a Di Pietro forse non ci sarebbe stata ma insomma
Dove è nata la stagione nel ministero dei lavori pubblici in cui si è detto che il futuro dell'edilizia non era giù neanche un mattone aggiuntivo ma era riqualificazione urbana
Chi ha firmato i protocolli ti ricordi a Bologna in cui si diceva la stagione del cemento
La stagione delle città e con le colate di cemento in nome dell'occupazione è finita ed eravamo a seguito di una anticipatrice convenzione che lega ambiente aveva firmato con CGIL CISL UIL e che poi aveva esteso al rapporto con le imprese per cui il tempo di vedere la città come la già citata rendere vivibile da distruggere lo scempio dei decenni questo era riconosciuto anche tale impresa il futuro
Sono passati ormai è passato quasi un anno
Da quella notte del nove ottobre
In cui noi tenemmo dalle cinque del pomeriggio alle cinque del mattino
Le organizzazioni della proprietà e le organizzazioni degli inquilini e arrivammo a un accordo al varo di una legge sulle locazioni c'era la risposta
Per due milioni di famiglie che vivono con angoscia la scadenza del rinnovo del contratto lo sfratto lo sfratto per centinaia di migliaia di persone
Ci fu la miopia di un ministro delle Finanze che penso che è un problema di questa proporzione fosse un problema di in mera contabilità
E ieri lo fece la resistenza passiva
Perché quel provvedimento non andasse avanti siamo ancora bloccati sullo stesso provvedimento nelle stesse i denti che forme che furono varate quella notte
Se mai ha perso qualche penna che era molto bella
Di dialettica tra proprietà e e inquilini ma nei suoi caratteri essenziali siamo fermi di fronte alla miopia allora che dobbiamo fare
Ha la fame di casa di chi appunto
A questa angoscia dobbiamo di nuovo ricorrere alle politiche della casa in proprietà per un Paese con cinque milioni di alloggi sfitti e tre milioni di alloggi inutilizzati dobbiamo ripercorrere le politiche dissennate dei decenni passati
Su questo ci fu piena sintonia
Trovai immediatamente sponda
E ancora la mia vita là dentro è stata fatta di una letterina che mi viene mandata da Di Pietro c'è una questione
Urbino
Bretella di Urbino quella paesaggio caro a Piero della Francesca
C'è chi vuole perché si possa fare invece che negli otto minuti della strada statale esistente in sei minuti con un nastro di cemento gettato nel vuoto
Pensa che si possa fare il nome dello sviluppo
Abbiamo combattuto anche questa battaglia finché Di Pietro è stato lì devo dire anche con Costa quella bretella non s'è fatta
Mi arriva un'altra lettera delle ministro vuol mettere il naso nella questione della caserma della Guardia di Finanza di Gorizia il ministro ha odorato che c'è qualche cosa
Che forse io non regione con ottantuno caserme dismesse farlo ottantaduesimo forse c'è di mezzo il solito brodo di Tangentopoli
è così
Quella caserma che distruggeva uno stupendo pianoro in cui la gente di Gorizia va a portare i ragazzini accorrere
A vivere quello stupendo paesaggio doveva diventare cemento lo abbiamo bloccato devo continuare a elencare queste cose arrivo anche alla variante di valico
Ricordo i giorni in cui con amarezza lei
E dall'altra fra il Ministero del cemento chissà Mattioli cosa ci stesse da fare
Devo ricordare
Il l'accordo su cui oggi si procede i diciassette chilometri taglio a Canova non è nato dentro il ministero dell'Ambiente
Ma è nato dentro il ministero dei lavori pubblici in pieno accordo tra me e Di Pietro
Con delle contro relazioni che Di Pietro portava sempre al Consiglio dei ministri e che ero io a scrivere
Dico queste cose perché forse bisognerebbe
Essere più informati prima di lanciare appunto questi bollini i cementificatori e capire che il ministero dei lavori pubblici è una macchina enorme fatta per fare cemento
Nicolazzi Prandini l'anno origliato per fare il cemento arrivo uno come Baratta che smise di oliare la ma la mattina andava avanti ugualmente
Poi si è cominciato questa macchina accertare di fermarla mi pare che da quando cioè l'Ulivo di cemento aggiuntivo non ce n'è stato più allora io concludo
Io penso che
Questo non basta a caratterizzare l'Ulivo come il governo che noi avremmo voluto che noi vogliamo che la cultura dell'ambiente della cultura innovativa perle società industriali avanzate
Cerchiamo però personalità con cui si passati alle acque dialogare e dialogare in modo fruttuoso
Chi è il principio di legalità lo sentano fortemente ho letto che Scalfari io non editoriale su Repubblica accomuna insieme lui dice due Italie occhi uno è Berlusconi e l'altro era di chi è Di Pietro sfugge a Scalfari
Che uno per come ricordato da lunghissime discussioni
Uno ha il senso dello Stato delle istituzioni della fedeltà alla Repubblica un altro ebbene stendere un velo su cosa pensi della Repubblica
Allora lasciatemi a dire che se oggi si richiude questo rapporto e come ho iniziato il simbolo di una stagione felice può continuare assentire all'Ulivo per essere la risposta al cuore dei cittadini italiani perché insieme ai contenuti si possano vivere di ideali e di speranze ebbene io sono felice
Ringraziamo Gianni Mattioli
Franco Barberi non è soltanto da un po'di tempo il responsabile politico della protezione civile in Italia e anche una persona che
Dal punto di vista professionale
è tra i maggiori esperti dei problemi
Del dissesto idrogeologico del territorio italiano
E quindi credo che sia una delle persone più adatte
Per dire qualcosa sul problema che veniva richiamato anche nell'intervento iniziale di Di Pietro su cioè quale sia quale debba e possa essere una politica che nello stesso tempo si metta alle spalle le lentezze burocratiche
I lacci della delle procedure che prevedono decine e decine di passaggi e sia però una politica moderna che scelga per esempio
Il risanamento del dissesto idrogeologico come una delle grandi priorità per fare non per bloccare per fare in questo Paese per portarlo nel due mila Gianni Mattioli
Devo dirlo ha detto molte cose condivisibili il suo giudizio sul governo dell'Ulivo Forza in parte inevitabile visti i nostri diversi ruoli e sicuramente più ottimistico del mio
E nel senso che in questi mesi non abbiamo visto che tracce debolissime nell'azione dell'Ulivo della volontà di mettere queste il risanamento idrogeologico la manutenzione delle città nel Sud la possibilità di dotare il territorio le città di infrastrutture moderne
Non ha messo nessuna di queste tra le sue e priorità ecco io a Barberi chiederei dove Luís colloca in base alla sua esperienza di governo e anche alla sua esperienza ancora più solida di esperto diciamo così il punto di incontro tra queste logiche dimensioni
Ma la presenza di Di Pietro stasera diciamo sposta in parte i problemi che potevamo discutere di fronte a questa grande personalità
Allora io credo che sento il bisogno di cominciare questa risponderò alle domande che mi sono state poste con una affermazione
A me Di Pietro come ministro dei lavori pubblici manca moltissimo
Manca moltissimo
Nel per del periodo
In cui Di Pietro è stato ministro dei lavori pubblici
Pur nella frenetica attività che caratterizzava entrambi
Abbiamo avuto poche ma significative occasione di contatto
E soprattutto io ho riconosciuto in Dipietro ministro
Quella determinazione
A superare tutte le barriere burocrati che che impediscono il nostro lavoro il Governo io ricorderò solo un episodio poi tornerò su altri punti
Quando nella purtroppo unica riunione del comitato dei ministri per la difesa del suolo presieduta da Di Pietro
Venne la pozza di decreto di assegnazione dei fondi della legge sulla difesa del suolo
Da scorrevano tutti insieme frenetici minuti che presiedeva la riunione
Di Pietro anticipo quello che io avrei detto
Se fossimo arrivati a discutere il problema cioè buttò via il documento restituendo lo hai burocrati del ministero dei lavori pubblici che l'aveva collaborato
Dicendo non vi presentate documenti di questo tipo dei quali le procedure
Perché questi fondi vengono assegnati utilizzati sono così complesse farraginose che questi fondi non arriveranno mai a destinazione ripresentati minuti documento incisivo concreto semplice
Nel quale si capisca bene che cosa dirsi decide e che cosa si fa e questo è un esempio di come Di Pietro aggrediva i problemi
Allora entro nel merito delle questioni che mi sono state poste che peraltro sono le mie questioni quotidiane le questioni sulle quali prima ancora di diventare sottosegretario alla Protezione civile ed hanno dibatto in questo Paese
Allora la prima considerazione di fondo che dobbiamo fare
è che
Noi stiamo vivendo in particolare quest'ultimo periodo
Una stagione di grossi sacrifici dal punto di vista economico per il risanamento doveroso della finanza pubblica di questo disastrato paese
Pur tuttavia se esaminiamo la legge finanziaria la legge finanziaria contiene delle risorse significative per nuovi Investimenti
Tra le parti consistenti qualche decina di migliaia di miliardi
Andiamo a vedere come queste risorse sono distribuite e a quali obiettivi sono destinate noi non siamo riusciti finora a superare
La vecchia concezione dell'uso delle risorse ai fini produttivi queste risorse se noi guardiamo e qui è un limite secondo me dell'azione del governo al quale io appartengo che gli schemi di investimento non sono codificati negli anni gli schemi di investimento sono le grandi infrastrutture
Una sorta di sostegno alla attività produttiva puntando ancora su un rilancio l'industrializzazione del Mezzogiorno cosa che diciamo queste sono le grandi voci dispensa allora io sono responsabili della Protezione civile
Credo riavere ripetuto infinite volte in Parlamento nel Paese ai colleghi di governo alcuni dati che devono fare riflettere
I dati che ripeto quindi ancora una volta stasera sono i seguenti
A seguito di calamità naturali terremoti alluvioni frane e così via
Il nostro paese ha speso in trent'anni
Più di sette mila miliardi l'anno per trent'anni solo per risarcire i danni di queste calamità
Questa enorme massa di denaro più di sette mila miliardi l'anno
Non è servita se non in misura irrilevante a rimuovere le cause che hanno determinato queste calamità senza considerare i morti i feriti i disagi le distruzioni
Cioè una massa
è incredibile di denaro che è andata solo qualche volta fra l'altro in maniera abbastanza discutibile vediamola ricostruzione successiva al terremoto dell'Irpinia nel mille novecentottanta anche con
Diciamo sospese
Che sono più di interesse della magistratura che dibattito pubblico però un'enorme massa di denaro che non ha investito che non ha rimosso la causa ipermoderno
Noi abbiamo un territorio nazionale di una volta dissi questi dati a Di Pietro ministro dei lavori pubblici
Dissi occupiamoci del rischio sismico nel nostro Paese
Il nostro paese ai il quaranta per cento
Del
Cittadini che vivono Inari sismica il quaranta per cento
All'interno di queste aree
Il sessantacinque per cento degli edifici pubblici e privati
Sono stati costruiti prima dell'adozione della normativa antisismica quindi sono edifici destinati a cadere quando verrà il prossimo terremoto ti ripeto i numeri sessantacinque per cento
Delle case dove vive il quaranta per cento degli italiani sessantacinque per cento delle scuole dove il quaranta per cento degli italiani manda i suoi bambini e così via
E questo è un dato
Il ministero dei lavori pubblici
Ha la responsabilità della classificazione delle aree sismiche tagliare alla responsabilità della normativa tecnica in materia di prevenzione di rischio sismico alla responsabilità di dettare la politica di prevenzione
Non è stato fatto niente nemmeno la più elementare delle misure mi corre anche l'obbligo di dire
Che l'unica prima legge di prevenzione sismica che il Parlamento italiano ha varato una legge che è uscita sulla Gazzetta Ufficiale meno di un mese fa
Utilizzando dei soldi risorse disponibili per una vecchia legge nella Sicilia orientale si è finalmente inserito il principio della prevenzione sismica
Ma Mattioli sa
Che abbiamo dovuto penare molto con qualche
Dirigente generale del ministero dei lavori pubblici per inserire questo obiettivo
Rischio idrogeologico quindi nel campo del rischio sismico né non abbiamo nemmeno una cattiva legge
Che cominci avviare una politica di prevenzione
Tutto quello che si poteva fare a livello conoscitivo per valutare il rischio è stato fatto quindi non sappiamo perfettamente io ho già fatto vedere ai responsabili politici adesso distribuirò al Parlamento a tutti
Uno studio particolareggiato nel quale per ogni Comune d'Italia diciamo quanti crolli e quante vittime sono da attendersi da futuri terremoti
Non si potrà più dire che nessuno non sapeva perché oggi tutti Sandro allora questa è una priorità assoluta della politica
Di azione di un governo che ha abbiamo un poco d'origine danza io devo dire non ne vedo ancora tracce nella politica del nostro governo
Rischio idrogeologico rischio idrogeologico di una legge ce l'abbiamo la centottantatré
Questa legge che sulla carta era una legge
Ottima per quanto riguarda gli obiettivi
è una legge pessima per quanto riguarda le procedure
Io dovevo essere ascoltato da una commissione mista Camera Senato che sta facendo un'indagine conoscitiva su questa legge per vedere di modificarle se se certamente urgente che la si vada a modificare
Mi ero divertito
A impreparazione di questa audizione che poi è slittata a settembre
Allora fare un grafico dei passaggi che sono necessari per arrivare all'approvazione di un piano di bacino o di un piano stralcio di bacino
Sono dodici passaggi
Dodici ritorni a comitati di varia natura compresi due volte il comitato istituzionale che il Comitato fra l'altro non facilissimo da riunire perché comprende vari
Ministri e vari assessori regionale cioè delle procedure estremamente farraginose assunte oggettivamente assurdo
Questa legge
Non funziona
Accanto a questo noi abbiamo altri tipi di problemi
Che quand'anche si arrivi come per esempio avvenuto per il bacino del Po come avvenuto in parte per il per l'Arno
In parte per il Tevere e ci fermiamo lì ad avere i primi significativi stralcio le quali sono individuate le aree a rischio sono individuate le opere principali che devono essere realizzate per la messa in sicurezza delle zone abitate delle alluvioni
Ecco a questo punto in capiamo in un altro problema che è quello della
Incapacità operativa delle strutture tecniche
Le abbiamo le strutture tecniche del ministero lavori pubblici i provveditorati alle opere pubbliche i magistrati alle acque che non hanno capacità di progettazione non hanno capacità di spesa
E Di Pietro ricorderà che se riuscivo miracolosamente a salvare più di trecento miliardi del magistrato per il Po alla fine del del novantasei che rischiavano di essere di andare per tutti perché non erano stati impegnati adesso ci si avvicina alla fine del novantasette i miliardi rette ignare sono diventate nel frattempo settecento e si siamo stati costretti a fare un'ordinanza di protezione civile
Per dare delle procedure ed è vedere quel celebrate perché il bacile spore esca spendere questi fondi questo poi mi riporta a toccare un altro documento per quello dei rapporti fra la Protezione civile
E di ministeri in particolare quello dei lavori pubblici
La qualità
Dei progetti che vengono presentati e basta
La qualità dei progetti che dalle regioni vengano trasferiti ai lavori pubblicità lavori pubblici presentati anche recentemente al CIPE per il finanziamento PACS
Faticosamente nell'ultima riunione del comitato dei ministri con Mattioli siamo riusciti a porre un obbligo che entro la fine dell'anno si riveda i criteri di ripartizione delle risorse
E si anche questo sembra una stupidaggine ma noi pensiamo che le Regioni sono in larga misura inadempienti
Non hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare e che questa legge della difesa del suolo imponeva loro
Ma il mezzo per riuscire a far fare alle regioni questa attività il mezzo più efficace di donne stress terribili fondi se non hanno fatto la pianificazione che la legge gli impone
Il ministro dei lavori pubblici per anni ha continuato a trasferire alle Regioni uno
La ripartizione dei fondi di questa legge indipendentemente che avessero adottato le autorità di bacino che avessero pianificato e capissero pro programmato
Oltre a criteri oggettivamente assurdi perché l'obiettivo di questa legge la prevenzione del rischio idraulico del rischio idrogeologico e la ripartizione dei fondi viene fatta sulla base del numero di abitanti e della superficie territoriale
Per cui una regione pianeggiante
Con grandi città anche a dura prende un'enorme quantità quindi con molti abitanti tutta pianura dove quando i rischi sono soprattutto nelle zone montuose prende un'enorme quantità di risorse rispetto alle zone montuose povere di abitanti
Quindi ci sono una quantità enorme di storture che devono essere raddrizza
Abbiamo cominciato questo faticoso lavoro
Con discutendo anche a varie riprese con Gianni Mattioli
A questo punto nascono spesso i problemi dei conflitti di competenze
Stasera tenendo la festa del del di di Legambiente che ringrazio per questo invito
Qualcuno degli amici di Legambiente ma ha fatto vedere una una lettera che credo corrono lo so perché non amo a firmare la nella forma in cui l'ho vista sembrava quasi una lettera anonima
Che pare che è un parlamentare verde Ap indirizzato al presidente del Consiglio protestando violentemente per un'ordinanza di protezione civile emanata a seguito di una legge recentemente
La Protezione civile
In questi due anni dal quale in cui le quali io me ne sto occupando credo che abbia dato prova di grande vitalità
Asta atto ASP
Apprezzo di un enorme sforzo di un enorme lavoro mi pare che intanto abbiamo migliorato la capacità di risposta ad un'emergenza come mai prima Dora nel paese ravveduto lo dimostra il fatto che un Paese abituato a tutte le polemiche e quindi accogliere anche il pelo nell'uovo delle disfunzioni non fa più polemica credo che nessuno di voi abbia più visto il soccorsi sono arrivati in ritardo
Ma l'obiettivo fondamentale della Protezione civile non è quello solo di organizzare per i soccorsi non ne abbiamo abbastanza di gestire autobus Lanze ai vigili del fuoco casse da morto
L'obiettivo fondamentale del nostro Paese nella prevenzione
Allora l'azione
L'azione della protezione civile ha spostato una quantità significativa modesta ma significativa di risorse in questi due anni
Da del risarcimento dei danni che era il modello precedente
Agli interventi per la rimozione del pericolo il sessanta per cento delle risorse che la Protezione civile investe solo oggi rivolte alla rimozione del pericolo
E sono fatte sulla base di programmi seri rigorosi valutati meditati da una comunità scientifica che da anni collabora con la Protezione civile
E che ha competenze tecniche che la direzione generale e difesa del suolo del ministero dei lavori pubblici non possiede
Ma qual è il problema è che in questo Paese quando si riesce a fare
Sì dà fastidio
E nascono conflitti di competenze continui adesso il problema nostro è che invece di concorrere tutti ognuno per il suo ruolo a anche richiamare attenzione su questi temi a mettere il riso risorse su questi argomenti e realizzare questi interventi il problema di dire no pasta voi Protezione civile questi sono di competenza nostra
Chi di competenza vostro ma per Facchetti
Con quali strutture e con quali obiettivi allora questo è un problema Gianni te lo dico e dico a Di Pietro del quale mi auguro spezie presto torni ad avere importanti responsabilità di governo me lo auguro di cuore
è un problema che dobbiamo assolutamente risolvere allora detto questo o automaticamente risposto alla vostra domanda
La priorità della prevenzione dei rischi della sistemazione dei venti vecchi centri storici in aree sismiche la sistemazione
Delle aree a rischio alluvionale deve essere una delle grandi priorità del nostro Paese deve essere la priorità delle priorità e qui dentro potremo discutere discuterne per ore
Ci sono le questioni che ogni volta anche recentemente con Gianni Mattioli siamo andati in Lombardia ha seguito da alluvioni ci troviamo in zone alluvionate con case costruite a dieci metri dal corso d'acqua
Con licenza edilizia ancora in corso quindi c'è bisogno di una revisione della politica urbanistica io mi in questi due anni mi sono convinto che se i piani di emergenza i piani di definizione delle aree a rischio hanno tardato non è non è solo per pigrizia
Eh perché avere un piano di aree a rischio significa automaticamente a dotarci un vincolo di non edificabilità e questo nessuno lo vuole allora questi sono obiettivi fondamentali
Io sono totalmente convinto che è ovvio noi abbiamo bisogno anche di infrastrutture ci sono certe zone del Paese che sono in condizioni pietose le dobbiamo modernizzare dobbiamo metterle in condizioni di essere operative moderne e funzionali però tutti questi altri temi secondo me sono la grande priorità dell'azione del governo e automaticamente diventano anche una grandissima a risorsa economica
Io ringrazio Franco Barberi chiude questo breve intervento questo primo giro interventi Peppe Arnone
Che come dicevo all'inizio il leader storico riconosciuto degli ambientalisti siciliani o dalla Sicilia
Da tanti punti di vista si attaglia alla perfezione discorsi che abbiamo fatto fino adesso ed anche ad alcuni spunto io ho trovato molto interessanti nell'intervento di Di Pietro Di Pietro presenti osservava che l'Italia è fatta sostanzialmente di un intreccio continuo di natura e cultura che molto difficilmente
è quasi inestricabile e questo è verissimo ed è anche proprio una delle chiavi con cui noi cerchiamo di affrontare la la realtà le le proposte che ne facciamo vanno proprio nella direzione di valorizzare ecco che è un verbo che preferisco a quello di tutelare questi intreccio che poi è il principale valore aggiunto che l'Italia a nei confronti di tutti gli altri Paesi anche dei più ricchi più industrializzati del nostro questi intreccio è la nostra non solo Griffa ma è anche la nostra risorsa economica più preziosa che se non fossimo stati fino adesso dei folli
Avremmo curato con grande attenzione
Ebbe in Sicilia questo intreccio è direi visibile con massima chiarezza e nella Valle dei Templi di Agrigento
Che è un l'epicentro di una delle nostre battaglie più difficili più dure quest'intreccio è addirittura il incarnato nella nella struttura
Del territorio e la Sicilia e anche però la terra dove la lotta per la legalità e la lotta per la qualità ambientale sono quasi la stessa cosa
E non è un caso che Legambiente in questi anni in Sicilia sia stata lo dico senza credo esagerare
La forza sociale che più di tutte ha contribuito alla battaglia per la legalità proprio nella consapevolezza che questa battaglia fosse dire quasi automaticamente
Anche la battaglia per valorizzare la qualità ambientale straordinaria di quel di quel territorio
La Sicilia anche una regione che ha bisogno disperato da una parte di infrastrutture e dall'altra che ne ha costruite di dissennate io voglio ricordare che ne ha qualcuno anni fa facemmo un'indagine con la Goletta Verde che in questi giorni è di nuovo in mare
Un censimento dei depuratori siciliani e scoprimmo che in Sicilia erano stati costruiti trecento oltre trecento depuratori che di questi ne funzionavano sei
Questo vuol dire che erano stati spesi credo alcune migliaia di miliardi senza nessun vantaggio
Per la collettività contemporaneamente la Sicilia una regione dove per andare da Palermo a Messina in treno per coprire una distanza che sarà di centoventi centotrenta chilometri
Si impiega un tempo biblico credo che ci si mettano tre quattro ore perché per molti tratti c'è ancora il binario unico
Ecco tutto questo insomma per dire che la Sicilia sarebbe un laboratorio straordinario per cominciare a valorizzare la nostra idea di opere pubbliche e di politica delle infrastrutture Arnone
Io voglio un po'mettere su alcune questioni i piedi nel piatto la lettera a cui faceva riferimento il professor Barberi era un appunto mio
Ed è un appunto fortemente critico su un provvedimento del governo in materia di protezione civile
E voglio partire con una battuta
Richiamando una vicenda che certamente diciamo molto viva nella memoria del dottor Di Pietro
In Sicilia non abbiamo duramente contestato una diga la diga di Bruce Lee una diga di corruzione una diga del gruppo di imprenditori tra cui primeggiava il noto imprenditore Salamone
Bene per fare quella diga si pagano duecento milioni all'allora ministro della protezione civile
Per avere per fare quell'appalto a trattativa privata le procedure della protezione civile allora a noi sta benissimo
Che nel nostro territorio vi sia il massimo della tutela e della prevenzione di lavori pubblici
No ma non so io mi perdoni blindati non è che noi proponiamo medaglia Prandini
Né che siano rilanciate le procedure di Prandini
Noi diciamo che è tutto un settore va
Profondamente bonificato anche in termini di persone di procedure dir regole di sanzioni
E quando però attraverso la Protezione civile per conseguire i migliori obiettivi tiene il nostro Paese merita
Il professor Barberi e propone ordinanze e io ho avuto modo di studiarla con attenzione molta Spesal di quell'ordinanza circa trecento miliardi su quattrocento sono relativi ad opere pubbliche da fare in Sicilia
Con quel tipo di procedure io sono molto molto molto preoccupato quando una serie di sindaci siciliani possono appaltare le opere
Con appalti concorsi su progetti di massima utilizzando le procedure
Della protezione civile anche su fondi che non sono della Protezione civile cioè se io decido di fare una barriera frangiflutti
Con i fondi dalla Protezione civile posso puoi utilizzare per un chilometro di barriere frangiflutto le procedure della protezione civile allo su tutto questo le perplessità
Che noi come ambientalisti e speriamo sono molto molto forte e voglio immediatamente andare alla questione diciamo delle Di Pietro politico
Quello che io ho apprezzato di più in Di Pietro nemesi Invest alato al ministero dei lavori pubblici presta trattando la sua attività al ministero dei lavori pubblici
Ma quando la continua quasi spasmodica attenzione che Di Pietro ha avuto per una riforma che è essenziale che la priorità numero uno del governo dell'Ulivo
Dei meccanismi della pubblica amministrazione dei controlli della pubblica amministrazione del funzionamento la pubblica amministrazione del personale della pubblica amministrazione e voglio immediata immediatamente citare un altro episodio che potrà apparire al dottor Di Pietro provocatorio riguarda un'altra diga siciliana la diga dell'antipapa
Anche in questo caso
I protagonisti sono stati clienti richiamo
In ripetute occasioni del dottor Di Pietro lodigiani credo che abbia avuto una frequentazione
Con lei abbastanza intensa ai tempi di Mani pulite gli imprenditori erano rendo e Lodigiani
E
Questa vicenda è una vicenda che ha dell'incredibile a raccontarla non ti ci crede
Oltre tutte le violazioni possibili ed immaginabili in materia ambientale con condanne già passate in giudicato per violazione della normativa sui parchi della legge Galasso avevamo pure una particolarità unica
Che detta così non si capisce ma spiegando la un po'meglio
Il secondo lotto di questa opera è stato realizzato dalle ditte prima ancora che glielo appaltato zero
La cosa può suscitare sconcerto però se spiegavano che questo secondo lotto era una sorta di autostrada per le acque che doveva passare a due mila metri di altezza accanto un primo lotto e chi l'ha realizzato il secondo lotto prima che gliela portassero aveva da un lato la sicurezza che gliel'appaltavano dall'altro pensava che a nessuno sarebbe venuto in mente
In un parco in mezzo alle montagne di andare a controllare che stavano facendo secondo lotto oggi il risparmi nell'impiantare un unico cantiere non due cantieri per fare
In un unico contesto cose che si devono fare in momenti diversi quindi un risparmio notevole per le imprese
Bene un'amministrazione
Che è quella che conosciamo in Italia e che non è stata cambiata dal governo dell'Ulivo un grande merito probabilmente ha il sistema americano non dando il presidenzialismo quando la possibilità di chi va al governo di individuare nuovi responsabili amministrativi per i settori che deve andare a governare con nuove culture nuove reti che nuove dinamiche nuovi sistemi di valori
Bene
In questo contesto è riuscito anche diciamo a in parte coinvolgere il dottor Di Pietro certamente animato da una più che positiva ansia verso la ribattuta dei cantieri in quel caso motivata anche con le ragioni di dare acqua a paesi siciliani assetati
A firmare con la regione Sicilia con l'Ente acquedotti siciliani con tutti gli enti pubblici coinvolti uno protocollo d'intesa che doveva più o meno offro pre vedere
Da parte di chi questo protocollo d'intesa lo ha proposto al ministero lavori pubblici la ripresa dei lavori di quell'appalto così sconsiderato
Questo cosa comporta comporta un ragionamento essenziale sul fatto che o in questo Paese noi riusciamo a cambiare la macchina burocratica
Oppure i tentativi di cambiamento e di riforma saranno cambiati righe verranno sostanzialmente fortemente frustrati quando al ministero lavori pubblici la gran parte dei direttori generali sono i direttori generali delle la prendi che qualcuno per merito qualcun altro qualcun altro per fortuna non sono stati coinvolti
Niente agendo Poli allora governare la dinamica del cambiamento e lo vediamo io sono uno dei collaboratori di Mattioli quotidianamente è un'impresa estremamente ardua e faticosa qui il problema non è
Caro professore Barberi mettere timbri e firme ogni passo allungare le procedure in modo farraginoso qualcuno diceva che poi per ogni timbro e per ogni firma c'era un indotto di andare a pagare in Sicilia
Diciamo ne abbiamo viste molte diversa di di questo dice ma il problema è garantire che vi si è in effetti un'amministrazione che controlla che sia efficiente che sappia decidere poc'anzi si parlava della caserma di Gorizia averla bloccata e certamente un patto meritorio ma cosa intendo quando c'è un'amministrazione che va bonificata abbiamo bloccato l'ottantadue sì ma caserma in una zona dove ottantuno
Erano già in disuso bene ma si è fatto un ragionamento su chi ha deciso che in quella zona si doveva fare quella ottantaduesimo a caserma
A noi sta benissimo che si sia bloccata
Quella caserma era un autentico scempio ma se non riusciamo a mettere mano in quelle strutture dell'amministrazione che queste decisioni le assumo nelle decidono non avremo cambiato un granché oggi è venuto fuori in questa cultura del fare il famoso decreto sblocca cantieri e lì c'è quando di più arretrato
E riesce a produrre diciamo la coalizione di questo governo a me pare
Una discussione errate stucchevole quella se candidare Di Pietro al Senato se non candidarlo mi pare che Di Pietro psicologi
Ampiamente all'interno delle coordinate per cui gli italiani hanno votato per questo governo né mi pare che i trecentocinquanta deputati e duecento senatori abbiano fatto prima di accedere alla candidatura dell'Ulivo l'esame di ambientalismo quindi a me sembra paradossale che oggi andiamo a fare un esame di ambientalismo a Di Pietro per candidarlo home ma
Credo che
Tutte le energie che la parte del mondo dei Verdi oggi si sono sprecate nell'esame di ambientalismo a Di Pietro si fossero utilizzate si utilizzassero per contrastare la logica antica che ci sta dietro
Il decreto sblocca cantieri allora probabilmente la cultura di governo di questo Paese
Avrebbe realmente la possibilità di fare
Un cortissimo passo
In avanti Noè abbiamo oggi questa idea che bisogna dare lavoro con i cantieri
Dove prendiamo i progetti dei cantieri riprendiamo dall'archivio e molto spesso sono quei progetti
Quei progetti peggiori progetti che siamo riusciti a bloccare a contrastare negli scorsi anni la Protezione civile la difesa del suolo
Il problema dei fiumi alcuni di questi progetti sono addirittura delle selvagge cementificazioni dei nostri corsi d'acqua che il movimento ambientalista nell'ondata di piena di Mani pulite era riuscito a bloccare e oggi da un lato vogliamo accelerare la spesa per la difesa del suolo anche con procedure discutibili dall'altro continuiamo a cementificare fiumi con tutti i danni che riusciamo in questo modo a realizzare al nostro ambiente
Concludo questo mio intervento con un auspicio io credo che la migliore cosa che ci possiamo augurare
Dai lettori dalle dell'Ulivo ma anche ed ambientalisti ed è questo il punto dove con maggiore utilità possiamo incoraggiare l'azione di Di Pietro parlamentare
è un suo impegno costante nella bonifica della pubblica amministrazione dei meccanismi di funzionamento della pubblica amministrazione
è qui la sua lezione è una lezione che certamente probabilmente non ha eguali grazie
Grazie ad Arnone io prima di ridare la parola ad Antonio Di Pietro che è stato chiamato in causa tante volte da quasi tutti noi
Vorrei passarli qualche a me un paio di domande che vengono dal pubblico coi Francesco Ferrante voleva rivolgere anche Luís una la prima domanda che viene dal signor Giovanni Goretti
è una domanda con cui si chiede a Di Pietro cosa vi fece Kwame negli nei mesi in cui fu ministro dei lavori pubblici per dare più trasparenza al sistema
Degli appalti che era uno è stato uno dei dei gangli decisivi
Di Tangentopoli
Io poi devo comunque
Diciamo Di Pietro e noi con lui ci siamo dati stasera come regola di parlare
Di ambiente quindi è giusto che sia così però io devo comunque saldare un debito nei confronti di tanti gesti presente presenti rivolgendo gli almeno una domanda vagamente politica cui poi lui se se vorrà
Potrà rispondere e la domanda è come mai adesso ha scelto di candidarsi e come mai
Da quella parte da questa parte da quella partita non so
Questa questa è la domanda la un'altra domanda che volevo aggiungere mia è di io vorrei che Di Pietro ci dicesse con chiarezza se Luís su alcuni punti molto concreti delle nostre battaglie è disposto a a farne uno degli assi anche la sua campagna elettorale eventualmente nel maggio nel Mugello e poi della sua battaglia
Politica in Parlamento nel Paese i punti sono per esempio che le prime opere pubbliche di cui vitale più urgenti proprio dal punto di vista dell'utilità lasciando da parte per un attimo la questione ambientale
Le opere pubbliche più urgenti di cui l'Italia ha bisogno sono un grande programma di manutenzione delle abitazioni degli edifici delle nostre città nei centri storici come nelle periferie
Un programma per il risanamento
Io ero geologico una politica dei trasporti radicalmente diversa da quella attuale radicalmente diversa anche da questa condotta fino adesso dal governo dell'Ulivo che esposti in maniera secca agli investimenti
Dalla costruzione di nuove strade e autostrade al potenziamento del sistema ferroviario ma in particolare del trasporto ferroviario
Delle delle merci ecco io sarei già molto soddisfatto come ambientalista se Di Pietro mi dicesse ci dicesse che su questi punti è d'accordo con noi l'ultima domanda gliela rivolge direttamente
Ferrante no io ovviamente tengo molto ha risposto alla domanda più generale che fumavo prima sulla questione l'ambiente come opportunità di sviluppo però una piccola cosa
Che attiene ai segnali che un uomo politico può lanciare perché è vero che
Noi siamo affezionati alla concretezza la sostanza però è senza dubbio vero Como politico
I segnali che lancia sono forse altrettanto importante allora io leggevo tempo fa che è il comitato organizzatore CIPE in un denso in Valtellina voglio faremo invece in Valtellina hanno ha proposto a Di Pietro che assai il testimonial di cuori non so se il Di Pietro abbia accettato meno quella promossa ecco
Io se lui accettasse glielo dico già adesso vigileremo su fronti opposti perché dall'alta in linea equa professor Barberi ce lo può dire ma penso che sia abbastanza nota problemi tali dal punto di vista l'assetto del territorio che di tutto ha bisogno tranne che di un comico de di una di un campionato mondiale di sci
E non si venga a dire ancora che gli ambientalisti sono contrario a tutto perché disagio un piccolo esempio la Legambiente eh
Presente al comitato promotore dell'in piedi a Tarvisio
Lì che facciamo un ragionamento diverso e in cui anche a Roma
Dice qualcun Hutter Visio perché a Tarvisio abbiamo pensato che l'idea di fare
Le Olimpiadi a Tarvisio avrebbe consenso
E internazionale perché si farebbe era anche in Slovenia in ausiliare aveva un senso anche a Potenza ambientale si possono fare le olimpiadi che hanno un senso io mi cambia rivolteci Valtellina invece no
A queste una cosa piccola concreta forse non non cambia i destini del mondo ma quello è un segnale
Se l'ho pure io Di Pietro lanciasse un segnale di appoggiare quella candidatura che per noi è scellerata la saremmo sul fronte opposto
Non vale vogliamo
Non menziona colui
Allora
Io ho cercato di appuntarmi le tante domande che mi sono state poste ad alcune delle quali spero di poter rispondere con cognizione di causa
Ad altre
Da
Poco politico che sono confesso
Possono saper rispondere voi sapete con le deleghe razzisti dei politici e quelli che stanno sempre scontrato tre domande gli fanno
Io non ci riesco a farle sul
Mi auguro però mi auguro però
Che
E questa è una cosa importante che arriva è che a me piace piace puntare ai regimi di parità che Tripoli tutti gli aspiranti politici in prova vengono messi sotto esame
Io lo faccio volentieri lo faccio per primo mi aurea anche gli altri vengono a sottoporsi per essa
Mi è stato chiesto
Malto Strauss lo stato di polizia mai
No no sulla deve fare così è peggio fai Orietta giaceva ove dove può andiamo avanti non c'è problema forestale si calma e non andiamo avanti grazie
Bene
Per fortuna che è cominciato ad arrabbiarsi prima sono dice lui con questo nome
Locale Cairhien sono
Già
Scusate se tu permetti noi andremmo avanti no e andremo avanti se tu hai la cortesia di affetto e la cortesia di smetterla noi andremmo avanti che ringrazia grazie grazie ieri Babele ora peraltro grazie
Dopo l'interruzione volete anche divertente io continuerei
Ha ragione è un'interruzione pubblicitaria diciamo questa né avanti norme ragionamenti e cercava di fare
E insomma chi Verdi si arriverebbe ai contestatori Legambiente
Non so solo elezioni due ma appello dell'esclusiva di
Eppure però teoria però
Ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere attenzione no no no una cult contrariata contraria da tra così mi ha fatto riflettere ha detto non ci sono più soldi guardate che il vero problema è credo che barbie ne abbiamo discusso tante volte insieme il vero problema non è tanto la mancanza di soldi ma la mancanza di progetti
I progetti complessivi nastri progetti in ogni tanto anch'io stesso grazie non so se vi ricordate quando abbiamo iniziato la nostra avventura abbiamo detto andiamo a vedere il tutto
Che progetti ci sono in giro perché avevamo bisogno di avere un confronto sui progetti
Vi ricordate la storia della sala Salerno Reggio Calabria tutti dicevano sì bisogna far usa il vero problema lì non sono i soldi il vero problema è che non ci sono e che non siano i progetti quello il problema non si sapeva dove farla passare la strada come farla quale
Quindi in realtà non è tanto un problema di soldi per fare rimettere
In moto il meccanismo della difesa del territorio il meccanismo del Idraulica
Dell'idea tutto del del controllo delle acque e quant'altro il vero problema è che non ci sono progetti e qui poco progetti che ci sono e sono state fatte l'uno senza sapere che esisteva il progetto del vicino sicché tante volte proprio nelle dighe che ha ricordato Arnone
Sono state fatte degli si chiama un adduttore mi sembra e chiamavano che arrivavano in un posto che portavano l'acqua dove non c'era la dichiarazione fatta qualche metro più a qualche cena di metro più la poi perché i progetti non non combaciavano fra di loro guardate che
Quelli che a volte presi per
Io mi sono trovato difficoltà non tanto per la mancanza di soldi ma per la mancanza di progetti risolto questo problema che era un po'un'occasione per dare anche una risposta al Signore
Ritorno alle domande che mi erano state poste
Mi era stato posto una questione innanzitutto in ordine la trasparenza il sistema degli appalti
Questa questione è stata questa domanda è stata mai fatta inserito mi sono parlamentare quale fu chiesta allorché presentare un progetto progetti lavori che ne devo fare miserevoli pubblici e li proposi allora e sono convinto ancora ora che la trasparenza nel sistema degli appalti e va risolto sotto una duplice direzione attraverso un controllo sugli atti attraverso un controllo sui comportamenti
Ha preso un controllo sugli atti
Allora invierà la Merloni bis si discuteva di fare una nuova legge che rispetta sottosegretari che s'impegna di più le chiamammo loro propose la Di Pietro uno noi io proposi ottenni che si chiamasse la barconi Terror
Questa quando andai via stava ancora lì in discussione così come proposi che bisognava i tante immediatamente fare un Regolamento è comunque nelle more del Regolamento io stessi felici ed è e Manai una circolare di attuazione
Perché questa sul controllo degli atti perché contro è necessario avere al più presto un testo unico sulle in materia degli appalti modi che vi sia una sia di quelli del settore esclusi sia di quindi comuni chiamiamoli scusate la magari qualche barlumi di tecnicismo ma perché è necessario avere un parametro legislativo di riferimento unico di tipo europeo su cui basarsi
Controllo sugli atti controllo sui comportamenti io proposi a a suo tempo e tutti mi saltano addosso che bisognava controllare i patrimoni dei pubblici dipendenti a livello preventivo
So che tutti mi saltano addosso ma so anche che poi lo propose Bassanini e soltanto perché venne cambiato il nome del titolo esso venne approvato all'unanimità non sentiamo progetto Di Pietro non si chiamo controllo dei patrimoni ma sempre quello è
Quindi
Nel senso che fu limitata ai dirigenti e va be già fare è stato fatto un grande passo avanti a tutto questo poi venne ripresa da un gruppo di parlamentari che
Proposero qualcuna Orlando pure celati la era in quel gruppo di parlamentari che insieme a propose le proprie una disegno di legge sul
Quindi per quanto mi riguarda io credo che riportare trasparenza nella pubblica amministrazione bisogna lavorare
Sugli atti e sui comportamenti l'uno senza l'altro non si riesce a fare i vecchi per portare a livello preventivo ciò che con Mani pulite è stato scoperto soltanto in forma depressiva
Quando poi alle domande più generali che mi sono state fatte due ne sono state fatte in cui mi si chiede di rispondere e
Credo debba rispondere nei limiti in cui posso qui riesco risponde
Mi è stato detto perché hai scelto di candidati e perché hai scelto di stare dalla parte dell'Ulivo
Questa qui della parte non parta anche qui dobbiamo spiegarci io a me è stato chiesto una volta di fare il ministro del Polo detto Dino è stato chiesto l'altra volta e fare ministro dell'Ulivo detto di sì
Adesso
E l'Ulivo mi ha proposto di candidarmi al Mugello e in un momento in cui dire
Politicamente un fatto importante vi sono le amministrative sempre in questo periodo e io ho
Riflettuto tra me e me
Ho il dovere civile
Di
Dire la mia
In politica primo o il dovere
Di fare una scelta ho il dovere o così la la la la l'astuzia quel che qualcuno ha chiamato l'uomo della provvidenza io so che discutevo un consenso sulla base trasversale io non credo
Di meritare perché non crede di saper fare né intendo fare né partiti né uomo della Provvidenza e allora bisogna fare una scelta di campo per chi crede nel bipolarismo cioè bisogna stare da una parte e dall'altra bisogna quando c'è il momento di scendere in campo bisogna
Deve dire innanzitutto con chi si sta e allora mi sono guardato allo specchio e ho detto debbo stare dalla parte dell'Ulivo per due ragioni una positiva e l'altra negativa positivo perché l'Ulivo e più affidabile negativo perché questo Polo non è affidabile
Allora
Se
Di farlo che vanno proprio in concreto cosa fare io sono un normale cittadino che fino a quando non
Ha diritto politico di poter esprimere provvide e di poter per richiedere di candidarsi affinché gli elettori decidere se io debbo andare anche in Parlamento o no
A questo punto io dovevo fare una scelta di campo altrimenti lo faremo di quel che qualcuno diceva il terzo incomodo io non intendo farlo io intendo fare un passo indietro mettermi accettare la regola della politica che è quella di farsi
I
Da trovare la legittimazione attraverso il consenso popolare e quindi di partire dal basso non per meriti acquisiti in altri campi quindi son partendo dal gradino più basso che è quello di richiedere il consenso agli elettori non richiedo questo consenso a tutti gli elettori
Dicendo guardate
Io personalmente ho fatto questa scelta perché
Posso essere in un in una compagine come l'Ulivo in cui ci sono tanti componenti chi la pensa in un modo di un altro qui stesse ci siamo detti che in alcune cose non siamo d'accordo
Ma c'è la regola democratica del confronto ed vince la maggioranza di quelli che la pensano stesso modo io qui mi sento di poter discutere e far valere le mie idee
Dall'altra parte con questa attuale componente del Polo non non mi sento di riuscire a discutere per fare va per le mie idee tutto qui
C'è già
Poi mi è stato chiesto anomia è stato diessino perché devo rispondere devo rispondere ecco perché
La regola democratica delle star d'accordo non d'accordo
Un primo segno per dimostrare che non siamo d'accordo con gli amici è proprio i campionati mondiali di sci in Valtellina
Perché io la penso in modo diametralmente opposto a quello che la pensa amico prima ma ciò non toglie che ci dobbiamo siccome la pensiamo diversamente ci dobbiamo insultare Abi cento sebbene non c'è ognuno ognuno di noi è spremere alle proprie idee
Perché credo che
Io probabilmente non sono informato delle ragioni perché la debba fare per vizio e sono felice che la faccio Terenzi
Probabilmente mi non è informato delle ragioni per cui debba farlo Bormio la Valtellina e quindi entrambi noi crede che abbiamo il dovere prima di parlarci fra di noi spiegare ognuno le ragioni dell'altro e poi
A in con in mano un progetto
L'intervista di della Valtellina e di quant'altro di andare a discutere che cosa rappresenta
Fare dello sport in un posto piuttosto che l'altro personalmente più sport si fa meglio è lettera dello sport aggreghi e fare una sciata in Valtellina non faccio male a nessuno
Posto questo però però voglio sono libero al confronto
Chiudo
Io ringrazio
Tutti coloro che hanno voluto usare parole di
Cinque feriti quasi conforto perché questa sperando politico in prova ha solo bisogno di conforto
Se le condizioni che ho posto all'epoca in cui ho accettato la candidatura sia realizzeranno io sarò felice di concorrere se queste condizioni che ho posto non si realizzeranno non è successo niente fa parte delle regole
Democratiche in cui sarà parlo siano
Arrivederci
Ringraziamo nuovamente Antonio Di Pietro
Per la sua presenza qui è per il
Il carattere non rituale delle sue risposta dei suoi interventi pre lo prendiamo in parola sull'impegno a scambiarci informazioni sui Mondiali di Bormio e idee sulle olimpiadi non è finito nelle
Il dibattito e sulle olimpiadi di Tarvisio
Io ma adesso concluderei brevemente questo secondo giro che erano tutti di essere molto più bravi che nel primo cominciando da da Gianni Mattioli
Solo una frase io ringrazio adesso tanto la maglietta della Legambiente cielo davvero te io ringrazio Legambiente
Scusa davvero io ringrazio Legambiente erano stati poste due questioni una era quella di merito se
Di Pietro fosse un interlocutore
Utile per le politiche ambientaliste dai mi pare che abbiamo avuto una serata in cui credo che come di minimo si possa dire
Ci fosse dentro il governo dell'Ulivo un tasso da ambientalismo come quello che uscito fuori questa sera credo che saremo tutti molto più contenti per l'Ulivo
Resta un altro problema quello della che l'Ulivo Possa crescere come coalizione
Nel pieno rispetto di tutte le sue componenti questa un investimento
Nella buona salute dell'Ulivo se non si arriverà a questa stretta toh dialoga e collegialità sarà difficile per la coalizione avere una vita che trascini sempre di più cittadini alla suo ricco lo cimento ma questo si gioca in un altro tavolo io ringrazio Legambiente che su questo tavolo abbia dato questo bel risultato grazie
Giuseppe Arnone
Due veloci battute una serata in Valtellina non dobbiamo negarla nessuno però dobbiamo anche ricordarci che quei posti
Sono così da alcuni millenni e probabilmente non vale la pena di cambiarli di modificarli di distruggerli per un cambiato dal mondo che durerà quindici o venti giorni come Castel Sant'Angelo
Vale la pena di andare a manomettere a modificare un posto che appartiene alla storia di Roma d'Italia dell'umanità per esigenze legate ad un avvenimento chiederà alcuni mesi o ancora per un'esigenza quella delle automobili che c'è oggi c'è stata ieri non c'era l'altro ieri e probabilmente non ci sarà dopodomani e su questo io voglio lanciare una riflessione
A Di Pietro
Poc'anzi diceva
Sono diverse concettualmente l'esigente di sviluppo e di tutela no probabilmente noi possiamo entrare in un'ottica per la quale non sono concettualmente diverse le esigenze di sviluppo e di tutela
Vi è un unicum e il modello di vita che noi e vogliamo praticare di qualità delle cose che vogliamo fare di scelte che vogliamo andare a compiere
E un'ultima battuta voglio lasciare ancora il professore Barberi con delle procedure eccezionali ha lavorato nel meridione d'Italia la Cassa per il Mezzogiorno per circa quindici anni
Con quelle procedure eccezionali motivate dalla eccezionalità della crisi in tutti i settori del Meridione d'Italia oggi ci lasciano e sono dati che Di Pietro conosce qualche cosa e come dice novemila opere incompiute
E inutilizzate noi vogliamo un'Italia normale che sappia fare le cose normali con criteri normali con leggi normali
Ma Abbey la Valtellina avviene mentre per una cosa completamente diversa dai mondiali di sci
Viene in mente per un'emergenza di dieci anni fa
A cui seguirà una legge speciale che stanziava qualche migliaio di miliardi la Valtellina nel mese di giugno è stata oggetto di una nuova emergenza alluvionale
Siamo andati in Valtellina
Gli interventi
Solo il venti per cento degli interventi
Previsti da quella legge erano stati realizzati laddove questi interventi sono stati realizzati non è successo nulla non c'è stato nessun problema
Però l'ottanta per cento di interventi non sono stati realizzati in dieci anni se percorriamo l'Italia questo è un problema generale quand'anche stanziamo le risorse su progetti
Ho citato prima l'esempio del magistrato per il Po che con Di Pietro
Abbiamo salvato trecento miliardi l'anno scorso dobbiamo intervenire per salvare viene ancora e lì
Lo schema di riferimento degli interventi necessari cioè
Allora voglio dire
Io devo dire un'altra cosa e ne approfitto perché Di Pietro è certamente una persona estremamente competente in queste materie io in questi due anni
Mi sono fatto una convinzione che il meccanismo attraverso il quale si arriva a una decisione di assegnare un finanziamento e poi di procedere alla utilizzazione pratica definanziamento è un meccanismo perverso non solo perché come diceva Arnone
è possibile che nel passato auguriamoci che nel presente non sia più così ma non ne sarei proprio certissimo al cento per cento ogni singolo passaggio era una possibile occasione per pagare un prezzo ma soprattutto mi preoccupo per un altro motivo
Che in tutto questo me scoutismo di successivi pareri e approvazioni si perde la responsabilità non si capisce più chi ha la responsabilità decisionale delle sistema io quello che voglio dire è che noi comunque dobbiamo certamente trovare un meccanismo attraverso il quale una volta deciso un intervento questo intervento si faccia
Non è possibile cioè io credo che qualsiasi amministratore oggi in Italia si trovi di fronte pure essendo la persona più onesta
E vogliosa di questa terra di fronte a un meccanismo farraginoso assurdo e che non serve non è servito ieri e non Sir beh oggi a impedire l'uso in appropriato del denaro sulla questione specifica dell'ordinanza nelle tre regioni del mezzo giorno invito Arnone a rifletterci i riferimento ovviamente al fatto che nel passato ministri a protezione civile abbiano preso quattrini
Per dare procedure straordinarie non mi tocca minimamente ho detto allora sottovoce
Che i ministri dei lavori pubblici hanno brillato molto di più
Per essere i recettori del sistema tangenti inizio italiano quindi diciamo credo che il riferimento voglio proprio sperare che non riguardi la gestione attuale della protezione civile non credo proprio va
A
Il punto fondamentale è un altro
Io invito Arnone e Xu questo poi ci confronteremo con Mattioli nei prossimi giorni
A esaminare attentamente e quell'ordinanza a esaminare attentamente i decreti che da quell'ordinanza sono nati e sono convinto che cambierete parere
Perché vedere questi sono sulla velocizzazione degli interventi
Non sulla trasparenza del meccanismo tant'è vero che l'ordinanza dice che si deve rispettare la procedura europea
Forza al Tour perché una parte dei finanziamenti sono fondi della Comunità europea però noi abbiamo bisogno in questo Paese
Anche di operare perché noi non abbiamo una capacità di spesa allora per cortesia
Ricordiamoci che tutte le cose che abbiamo letto stasera sono sacrosante che dobbiamo avere progetti che questi precetti devono essere corretti io vi ho detto quali sono le grandi priorità ambientale che dobbiamo seguire però poi dobbiamo avere anche la capacità di farle queste cose le dobbiamo fare altrimenti abbiamo leggi finanziarie che sulla carta stanza da migliaia di miliardi ma di fatto noi le opere non le facciamo
Allora
Ringraziamo barbe adesso darò la parola per battute finali a Francesco Ferrante e poi ad Antonio Di Pietro che essendo stato in certo modo l'ospite d'onore molto gradito di questa serata credo che abbia che gli spetti di diritto una parola per chiudere prima volevo semplicemente ricordare che alla termine di questo dibattito inizierà su questo palco uno spettacolo intitolato manovale e gentiluomo
Di e con Dario Vergassola che è un un amico nostre anche un comico molto divertente quindi invito tutti a a rimanere
Ferrante
No io per dire che sono molto distratto di come abbiamo discusso stasera
Questa sera voleva essere questa serata con l'esterno una occasione di discussione cercando di affrontare i temi che a noi stanno a cuore cioè l'ambiente quelle che noi premono di più e mi sembra che l'abbiamo affrontato in maniera abbastanza sostanziosa che che le cose che Di Pietro abbia detto stasera siano interessanti che ci permettono di continuare questo dialogo e capire come possiamo andare questa serata non era è bene che lo ribadiamo perché non non vorrei che nascessero equivoci una cosa in contrapposizione o diverso da dalla questione dei Verdi la polemica della candidatura eccetera noi come associazione abbiamo un altro compito abbiamo il compito di discutere capire quali possono essere le prospettive future di un nuovo leader politico in questo Paese e mi sembra in questo senso si andava bene io credo anche che gli umori della platea se vale l'applausometro devono aver confortato il candidato Di Pietro perché mi sembra che sia molto ben accolto da questa platea ambientalista
Io è lo è questo lo conferma io ve lo dico francamente resto diciamo meno entusiasta di voi Renzo inattesa
Non perché appunto ha ragione ha molta regionali Piero invece sulla Valtellina non siamo d'accordo parliamone non bisogna insultarsi benissimo parliamone io continuo a pensare
Che quello meno informato sia lui ma ne parliamo e ne parleremo io resto più per presso di voi è più inattesa di quanto voi abbiate dimostrato perché voglio capire perché è giusto ed è trovo anche onesto intellettualmente
Che è Di Pietro risponde ad alcune cose ed altre le rimandi a un momento successivo a capire lo trovano e di un e di una grande onestà intellettuale però rinviamo questo momento al ha un futuro spero prossimo e occasioni incontrarci se ne saranno ce ne saranno molte mi auguro resto affezionato a quella domanda e faceva all'inizio scusate sarò noioso banale ma è quella che senza la quale noi non potremo mai fare vincere era già nell'ambiente
L'ambiente è essere strettamente collegato le ragioni e l'economia e la chance dell'ambiente offre a questo paesino imitazione
è una chance che non va persa e non va solo detta chiacchiere ma la praticata nella sostanza nel concretezza dell'agire politico questo che spero potremo fare insieme nel discussione con Antonio Di Pietro lo rinviamo a una prossima discussione spero prossima grazie quale
Io prendo il la parola soltanto per concludere il mio pensiero perché immagino già domani tutto si centrerà sul discorso affidabilità non affidabilità
E allora la voglio concludere voglio conclude il mio pensiero in modo che se devo essere ricadono inutili a una volta sola perché altrimenti se domani ci devo ritornare sopra e me ne prendo due di critiche
Non è che io non credo
Che debba esistere una destra io credo nella logica dell'alternanza io credo quindi che debba esistere una sinistra e credo che debba esistere una destra di più o il dovere di dire io credo che non solo fra gli elettori ma anche tra gli eletti del polo di centrodestra ci siano anzi che siano la maggior parte dei galantuomini dico che la situazione attuale del centrodestra è una situazione che crea inaffidabilità e allora ribadisco io ritengo che il dovere civico di chi si vuole proporre in politica per fare qualcosa per il Paese ha spazio soltanto allo stato del centrosinistra
Grazie al Tour Pierre rimaneva per lo spettacolo con Vergassola