"Patti territoriali e politiche regionali" org. dal CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro nell'ambito del ciclo seminariale di verifica ed affrofondimento dei problemi chiave che restano aperti e posono condizionare l'operativita' concreta dei patti territoriali (c/o Villa Lubin)

Per per ritardo
Innanzitutto qui con noi
Riflessi un
Qualche
Definizione o predefinizione di ruolo di contesto
Prima di entrare all'interno di una per l'approfondimento dei problemi che abbiamo di fronte
Voi sapete tutti perché in fondo tutti abbiamo fatto la stessa strada con i patti territoriali
Infatti sono nati qui dentro momenti all'interno di una riaffermazione forte che facemmo nel nella primavera inoltrata del novantatré quando il Governo Ciampi abolì tra Cassa per il Mezzogiorno
Noi sentimmo che Mezzogiorno restava orfano né una cultura meridionalista e non solo di una cultura l'intervento pubblico straordinario
E decidemmo di reagire versus sollecitazione lo dico francamente di di tutte le forze sociali presente al premio al sindacato ai ai padroni come dice in gergo di reggere scendono al Mezzogiorno va nella accompagnato anche nella prossima frase non va lasciato a se stessi è la prima iniziativa e facemmo qui fu quella di fare una convenzioni intitolando il sud di governo in cui chiamammo tutti coloro che governavano diversa misura del Sud nei Comuni nelle Province e Camere di commercio nelle regioni a vedere se c'era una Bologna di far da sé fra virgolette
Subito dopo lanciamo invece un programma molto particolare e chiamammo la società di mezzo nel Mezzogiorno
Che girando per il Mezzogiorno cercava di scovare se c'era suo c'era di mezzo e c'erano cioè sindacalisti presidenti di corti d'interporti
Di Camera di Commercio di Province che in qualche modo fossero un tessuto intermedio capace di far né diventare classe dirigente del Mezzogiorno
Ma qui nacque da questa specie di doppio cultura cercare un sunto di governo e cercare una società di mezzo meridionale nacque l'idea di fare i patti territoriali
Resterà forse nel nel nell'eterogenesi dei fini
E che ne nelle nelle leggi della Repubblica i batteri della Mezzogiorno siano stati inseriti da un ministro leghista cioè da Pagliarini
Che per primo scrisse il testo su questo argomento poi invece il ministro Masera ne fece un ulteriore perfezionamento fino alla delibera nel luglio novantadue
Arredi per il luglio novantadue affidava al CNEL l'accompagnamento dei patti territoriali che nascevano da questa società di mezzo meridionale da questa classe dirigente meridionale l'accompagnamento al CIPE cioè tutta la parte che potremmo dire
Di gestione e di convogliamento dalla domanda
Le forze sociali e gli enti locali che si mettevano insieme dedicò una domandare hanno staccato all'amministrazione attiva una forza di creazione noi abbiamo fatto questo mestiere abbiamo fatto bene a quasi dodici mesi
Dal dodici luglio fino al ventinove marzo
Abbiamo portata al CIPE ventitré e ventiquattro parti abbiamo portato in Europa un altri dieci partite siamo intorno a una quarantina dibattiti in un anno nel tema ha portato accompagnato nella domanda
Con una delibera del ventinove marzo è cambiato tutto il CNEL non è più l'accompagnatore unico e solo un attimo e più l'accompagnatore invece verso la procedura
La decisione né
Nel meccanismo di domanda viene fatto rifluire in periferia viene fatto rifluire anche al bilancio noi non essendo l'amministrazione attiva avevamo lavorato all'interno di una delibera CIPE siamo fuori prima muoverebbero al CIPE vero
Però noi i patti territoriali restano non Cosa Nostra perché nessuno all'esclusiva il borgo o il brevetto ma resta il modo in cui in Italia si è formata una nuova classe dirigente Rocca
E in quell'Italia si è riscoperto il gusto dello sviluppo locale
In quell'Italia Sierri attualizzato quell'assassino che attualizzata quella saga di sviluppo locale che in Italia c'era stata con i distretti con i localismi a Prato da Biella
Non è zanne afferma
E lei riproporre cioè lo sviluppo come sviluppo dal basso
Ieri sera in una cena in casa di amici il fondo anche il più il più francese il più convertiranno dei nostri politici cioè Bertinotti diceva gli unici anch'che hanno avuto culture e niente cultura in sviluppo siete stati voi avete ragionato sullo sviluppo locale
No una grande impresa non una programmazione no
Le grandi partecipazioni statali ma si resta attivo poterlo Bertinotti
Io sono rimasto abbastanza contento anche ringrazia ringrazio di averci dato questa borgo però è certo che questa la strada nella convenzione del che nella convinzione delle parti sociali che sanno che soltanto dello sviluppo locale si attualizza quel partenariato sociale
Quella convergenza di forze fra il sindaco e il sindacalista fra il presidente dell'Associazione industriali e il presidente la Provincia che permette poi la formazione la classe dirigente di una strategia di un'identificazione nella classe dirigente con lo sviluppo della realtà in cui quella classe dirigente vive
Allora in questo caso pur essendo ormai dal ventinove marzo fuori dal potere delle procedure
Noi abbiamo ritenuto che sia giusto che quello che noi chiamiamo il popolo dei patti cioè quelle tre mila e cinquecento quattro mila persone che hanno lavorato con noi nel fare questa primi questi primi quaranta Patti
E il popolo dei parchi sia in qualche modo accompagnato ulteriormente non accompagnato allo sportello del bilancio non accompagnato allo sportello Bruce Edwards ma accompagnato accrescere in termini di cultura propria
Cioè di maturare quella capacità è quella istanza quella voglia di esserci classe dirigente matura va in qualche modo in maniera precisa
E allora
Abbiamo deciso che da settembre in poi noi ogni mese facciamo una approfondimento di uno dei temi che sono stati sono importanti all'interno della logica
Dei patti territoriali il primo abbiamo fatto sulla nuova imprenditorialità femminile né nelle nelle zone dei patti perché ci sembra importante anche aprire una finestra
Su anche perché ci sono ormai sempre più leggi sulla sull'imprenditorialità femminile anche a livello locale ma secondo l'abbiamo fatto un mese fa sui problemi delle reti all'interno del discorso dei parchi reti corte reti lunghe come sapete
Problema delle reti NI parti fondamentale altrimenti si forma una classe dirigente un progetto che poi non entra nella rete dei trasporti non la rete delle telecomunicazioni una rete energetica
E via di questo passo oggi facciamo quello sulle regioni la cui me mese prossimo facciamo invece quello su le procedure di attuazione perché in fondo abbiamo lavorato tutti sulla domanda sulla formazione dalla domanda sul convogliamento la domanda sulla crescita la domanda ma poi sulle procedure di attuazione siamo ancora a carissimo amico e via via seguiremo durante poi tutto il novantotto mese per mese con questa scansione temporale che ci siamo vorrei dare per dare o anche al nostro modo di lavorare seguiremo questa vicenda dei PAC non la vicenda dei parti come logica politica amministrativa i decisione del CIPE dell'attuazione del finanziamento delle istruttorie bancari queste ormai a perché non competono
Va invece il modo in cui questa classe dirigente che abbiamo scovato nel corso degli ultimi due anni può crescere ancora
Allora entriamo oggi scusate questa inquadramento che serve perché oggi ci sono fra noi anche molte regioni che non hanno fatto lo stesso percorso meridionali
Che però hanno avuto penso alla Regione Piemonte pensa la Regione Veneto penso stimarla regione Friuli
Hanno avuto questa attenzione entrare nella logica del parto fonda proporre tutta proporre crack e proporre come Dio a subire adesso anche dei dei protocolli d'intesa
La Regione la Regione IPA
La proliferazione dei patti che è avvenuto nel corso degli ultimi anni nei nei nell'anno in cui gli hanno nel nei dieci mesi in cui il CNEL avuto la gestione delle procedure
Voce noi abbiamo avuto quarantacinque Pack calmati
E cinquantacinque in arrivo
Significano
Sa
Troviamo professor l'ingegner Carzaniga
Presidente la cabina di regia
Abbiamo avuto cento parti cioè quelli che abbiamo condotto a termine e condotte che abbiamo portato lo sportello e quelli che erano in in arrivo che quali abbiamo trasferito naturalmente ai nuovi responsabili al Bilancio
Questa proliferazione di tanti questa questo successo enorme che il Patto ha avuto dello spazio di un anno in qua a un anno
Tra i
Il luglio novanta il marzo novantasei
Ha creato dei problemi con le regioni non dobbiamo io non non mi nascondo che Hu un po'tutti i problemi iniziali ne abbiamo avuti come Regione
Perché le Regioni si sono sentite in qualche modo scavalca hanno sentito due pericoli mi pare
Da una parte lo scavalco lo scavalcamento e dall'altra parte il disordine
Lo scavalcamento perché in fondo nome dice in un in un come ha detto in un suo intervento a Livorno all'assessore regionale della del Lazio marroni ha detto questi scavalcavano si si formava un rapporto privilegiato cammelli realtà locali Comuni e Province e Bilancio scavalcava la Regione
E quindi il sospetto è che fosse un'operazione in qualche modo non anti regionale ma regionali
In cui lo sviluppo locale e non non entrava nella logica piramidale di sussidiarietà comune Provincia Regione Stato ma faceva il by pass
Comune Provincia partenariato sociale e Paribas a livello nazionale questo è stato il primo sospetto
Sospetto ancora più grosso sospetto e disagio ancora più grosso delle regioni è stato invece quello che alla fine creava casino creava disordini
Perché ricordo la Regione Puglia che è stata forse la prima a ad aprire il nervo scoperto su questo punto perché partiva come parti stupido il patto di Brindisi Regione Puglia dice ma io c'ho un equilibrio interno fra Brindisi e Foggia fra Bari e Taranto eccetera eccetera perché mi devo ritrovare questa logica disordinata
Che mi mi toglie l'equilibrio equitativo della programmazione regionale fra le diverse realtà avvocato
In tv ciò delle realtà per Brindisi la Puglia non c'erano ma in altre regioni c'è stato o delle delle realtà addirittura sub provinciali perché molti i patti sono il medico Cilento sono i tredici quattordici quindici comuni che usano un meccanismo nuovo
Non codificato nella regione perché soltanto la Regione Abruzzo come sapete aveva quell'epoca messo dentro la propria legge di programmazione regionale lo strumento dei tanti usano questo strumento per creare posizioni
E squilibrio competitivo franare non solo fra prove c'è una frana rechi in qualche misura creano problemi quindi duplice sospetto con le regioni
Da una parte il sospetto che fossero destinata ad essere scavalcate dall'altra parte sospetto che le regioni fossero in qualche modo private della loro funzione politica di equilibrio all'interno dei territori regionale
Questi sono i due punti su cui abbiamo trovato tanto è vero che abbiamo avuto
Lo dico con una certa tranquillità ormai mica satura mia passata da tempo
Nel
Nel passaggio del rapporto fra hanno fra ne procedura fra una responsabilità Claire e una responsabilità Bilancio abbia avuto alcune regioni in particolare le regioni del centro Italia e che in fondo dissero no Elkann è una posizione indetti da dobbiamo esser noi perché altrimenti abbiamo queste difficoltà notevoli all'interno e nel rapporto con
La verità ve lo dico con grande tranquillità la verità è che questo tipo di crescita dal basso comportava naturalmente
Un momento di frizione con le regioni ma quel momento di frizione doveva esser superato tranquillamente perché alla fine le cose impongono una proroga una loro dimensione di ordine
Vi è stato distribuito schiettamente il testo del del nostro colloquio
Ma di Napoli in cui con la Regione Campania mi fa piacere ringrazio Rastrelli recente Rastrelli di esser qui abbiamo cominciato a rimettere ordine
Perché a quell'epoca quando Scott sottoscrivemmo il protocollo di intesa il primo protocollo d'intesa fra regione CNEL era accompagnare i patti
Eravamo otto parte
Otto parti che per la Regione Campania non erano facili da gestire lo dico perché
Perché c'erano che il Miglio d'Oro che erano sei comuni c'era invece Caserta che era tutta la provincia c'era la costiera che si sentiva
Vogliosa di essere privilegiata mentre le zone interne si arrabbiavano sul mio porti della Costiera c'era una diversificazione estremamente forte
E allora con la Regione abbiamo deciso di fare un protocollo d'intesa è un lavoro in Como protocollo d'intesa che abbiamo poi che stiamo ripetendo con la Regione Abruzzo con la regione Molise è stata siamo in rapporti
Così i diari con la Regione Puglia per fare anche con la Regione pubblica con la Calabria stiamo alla firma che siamo alla firma perché già passata in giunta con la Regione Veneto siamo in pratica in lunga trattativa particolare come Regione piemontese chi è stato chiesto giusto il nei giorni fa di far lo stesso protocollo con la Regione Friuli
Quindi abbiamo questo questo processo la storia va avanti non era possibile che e i i patti derivati saltassero le regioni anche l'avessimo voluto e non non lo voleva Momo
Perché non ci interessa anzi per per il CREL grande sede di corpi intermedi la Regione la realtà più vicina perché l'equivalente della gestione dei corpi intermedi sul territorio quindi non c'era ragione
Di di di del conflitto qualche assessore regionale può aver avuto questa dimensione conflittuale
Penso avventure Toscana penso a Marroni nel Lazio però non sta non era così
Tant'è vero che alla fine questo rapporto con le realtà regionali diventa un rapporto che porta dei protocolli d'intesa
E devo dire mi ha enorme piacere che questo sviluppo dei protocolli d'intesa con le regioni non avviene
Nel periodo in cui noi avevamo il potere di accompagnare al CIPE avevamo l'elenco cronologico chi passava da noi stavamo Elenco cronologico occhi non veniva da noi non esiste
Viene nel momento in cui non abbiamo più il potere amministrativo problema
Abbiamo soltanto il potere di ragionare insieme di crescere insieme e rivedere insieme quali sono i problemi che abbiamo di fronte
Allora oggi è il tentativo di capire sulla base nel superamento anzi del superamento ricco delle delle dell'ENI perplessità iniziale stiamo cercando di capire oggi insieme quali sono i punti su cui non è possibile collaborare sui le iscrizioni si troveranno a dover affrontare questo problema
Noi siamo degli accompagnatori oggi delle regioni
Non più accompagnatori dei fatti il popolo dei Parti i tre mila cinquecento quattro mila persone che in questa stanza hanno firmato i quaranta quarantacinque per i patti precedenti
Sono quelle che accompagneremo perché sono nostro con i nostri figli dico io certe cose
E oggi stiamo ragionando di come i patti si colloca all'interno delle regioni e quali sono i problemi che le Regioni hanno di fronte rispetto ai partiti
Ma
I problemi come avete visto dalla lettera che gli ho inviato per invitarvi sono sostanzialmente tre
Il primo problema che la gestione coordinata dei patti
Noi dove non c'è una gestione coordinata dei patti e c'è una proliferazione dei patti c'è qualcosa che non funziona
Perché significa che non c'è un'autorità regionale nonché controlli fatti o con i filtri ma che in media il senso complessivo
Il la differenza fra un una Regione come la campagna
Che o come il Veneto
Che in qualche modo guarda i suoi Patti e cerca di organizzarne la coerenza non la coerenza formale estatica ma la coerenza dinamica di come si evolvendo discorso dei patti in modo totalmente diverso
Con qualità diversa dei patti con funzioni diverse dei patti
Noi abbiamo fatto in Veneto abbiamo fatti di segue vicepresidente veronese acrobati molto diverso
Da da da da dal passo dal dal fatto che riguarda quasi Venezia cioè il passante dei bivi fino al Veneto orientale che riguarda un'aria molto particolare
In Campania abbiamo patti assolutamente diversissime il problema dei ricordi non del coordinamento politico chi è prima chi è dopo
Ha proprio della della della funzione complessiva della gestione funzionali complessiva dei tanti è il primo problema
Noi con la Regione Campania dove gerente né all'interno nel volumetto che vi è stato distribuito ci siamo impegnati a fare insieme un percorso di gestione comune
Sarà difficile sarà faticoso però è quello che che dobbiamo fare e e quello che invitiamo tutte le regioni a fare
Che non è fare una legge che riconosca i patti territoriali
Non è fare un programma regionale di sviluppo di tipo tradizionale in cui si mettono dentro a mosaico i patti territoriali ma è capire che lo sviluppo locale e una è l'unico motore oggi dello Sviluppo Italia
Se non vogliamo ritornare a a alla vecchie partecipazioni statali alla vecchia Cassa un nuovo a un nuovo Jiri una funzione dalla grande impresa che non c'è
E allora lo sviluppo locale oggi direbbe Bonomi è un problema di coesione artificiale
Non è più lo sviluppo locale io penso alle aree in cui ho scoperto fra il sessantotto e il settantuno l'economia sommersa penso a Prato pensa Pistoia Cascina Pontedera a alla valle dell'Arno dove lo sviluppo locale era spontanea non era artificiale
Dove lo sviluppo locale veniva da meccanismi settoriali in SRO ITIS tracci di Prato che finivano perché le la cui somma finiva per creare uno sviluppo regionale
Oggi non possiamo permetterci di aspettare che sia la somma del di Caserta del Miglio d'Oro del Nord napoletana venivano eccetera che faccia sviluppo regionale campana
Dobbiamo avere la capacità di gestire artificialmente e artificialmente non significa in modo non corretto significa con una cultura sofisticata che ne permetta l'integrazione
La città più bella d'Italia e Venezia e certamente è una città artificiale creata cioè pezzo per pezzo
Ad incastro ma che alla fine ha risulta un qualcosa che non non fa vedere neppure l'incastro perché se è incantato dal dal fatto genera lo spontaneismo dei distretti industriali non è riproponibile oggi me nel Mezzogiorno nel nel Nord-Est e lo dico io
Che pure con dodici anni parlo di Nord-Est
Perché Arzignano San Giovanni al Natisone sono della precedente generazione di sviluppo locale nel Nord Est
Oggi abbiamo problemi nel nord est di nuovi patti territoriali nuove sviluppi locali che sono in qualche modo sa sostenere fra virgolette artificialmente
Con una cultura di gestione da parte della Regione che solo la Regione può far
Mai sia che arrivi un organo fosse anche un organo leggero come il CNEL a gestire il coordinamento dei Patti del Nord Est
Perché ci vuole l'artificio è un fatto di sofisticazione cultura in cui serve anche la lingua il rapporto interpersonale il dialetto certo
Quindi un primo compito fondamentale e quello del coordinamento reale fra IPA
Io sostengo ma vendo la mia merce se volete che il modo in cui abbiamo disegnato
Come Regione Campania il protocollo d'intesa che stiamo estendendo ad altri quasi dieci regioni quindi entro l'anno arriveremo a metà tra le regioni italiane che hanno protocolli d'intesa con noi e il mondo per aiutarci a vicenda a fare questo primo compito che le regioni devono fare in questo caso non li accompagniamo le regioni non i singoli parte in parte perché non ci competenti e in parte perché ormai non li accompagniamo il popolo complessivo dei fatti non i singoli tra
E il popolo complessivo dei patti chiede oggi che le regioni abbiano un ruolo reale un ruolo di creazione della coesione in modo artificiale
Cioè con intelligenza
Secondo problema che abbia e che le regioni e i patti proprio perché hanno una cultura TTT sviluppo diffuso non sempre sono legati a meccanismi di rete
Non sono collegati a meccanismi di rete
Questa è una caratteristica tipica dello sviluppo italiano lo sviluppo italiano essendo diffuso e di piccola e media impresa è collocato prevalentemente fuori dalle grandi preti
Pensate Biella del ecco è il più vecchio localismo italiano il più sofisticate e ed è fuori dalla rete autostradale dalla rete ferroviaria di telecomunicazione
Nel nord-ovest del cinquanta per cento delle imprese e fuori dalle grandi reti
Nel Nord Est il settantacinque per cento che fuori dalle grandi reti
E se noi andiamo a fare se il Mezzogiorno segue lo sviluppo che noi abbiamo preconizzato con la moltiplicazione dei patti nel Mezzogiorno sarà più del settantacinque per cento che rischia di esserlo Khalilzad o fuori dalle grandi reti
Non è il problema
Nell'asse ferroviario Reggio Calabria
Gioia Tauro Napoli poi mila
Non è il problema del raddoppio dell'autostrada Salerno Reggio Calabria questi sono problemi reali veri ma il primo è ancora più importante come i patti territoriali farmaco
Che scritti in fondo sono i presidi futuri dello sviluppo territoriale dello sviluppo di doversi vanno a incardinare nelle reti essi hanno bisogno di poveri
Tutta la viabilità secondaria
Diventa un problema essenziale
L'altro ieri aveva a Brescia ragiona di cose bresciane le cose bresciane sono oggi in mano alla la provincia più che alla Regione
Perché sono tutte viabilità secondaria
E se andate nel Nordeste andatevi a vedere il rapporto di Montebelluna
Grande distretto industriale con me grandi reti sono trentacinque chilometri dis di strada del Santo chiunque l'abbia fatto sa benissimo che ci vogliono ore e un quarto fra trentacinque kW
Dopodiché la logistica l'organizzazione però sono le reti minime le reti quelle che noi chiamiamo reti corte che sono importanti poi le reti lunghe se ne faccia il nuovo Jiri se relativo volendo qualcuno lo farà
Ma le reti corte sono tipiche di una struttura di programmazione regionale che deve innervare deve sollecitare dei provinciali e i porti interporti le le piccole le le le le i piccoli tratti autostradali e via di questo passo a fare assetto dirette
Proprio la logica di aver scelto lo sviluppo diffuso di aver scelto lo sviluppo territoriale minuto di aver scelto lo sviluppo locale impone che ci sia qualcuno che poi questo sviluppo locale lo incardina in un sistema a rete
E questo è compito della regione e se possiamo seppur potremo questa è il secondo punto gestione coordinata delle dei patti
Incardinamento nella nervatura delle reti dei singoli territori di patto
Terzo problema il problema del rapporto con Bruxelles
Su questo poi ho chiesto e lo ringrazio Carzaniga di venire a parlare di questo argomento
Anche qui evitiamo il pericolo o la tentazione di fare by pass
Però è altrettanto vero che dobbiamo capire che cosa sta succedendo su Bruxelles
Dobbiamo capire che a Bruxelles il revisione dei fondi strutturali prossima ventura sarà giocata tutta sullo sviluppo locale
Che lo sviluppo locale sarà il nuovo nome dei fatti veri de de de dei fondi strutturali nel prossimo nei prossimi nove anni
Questo significa che tutti gli altri Paesi stanno preparando
A fare a fare lo sviluppo locale
Se uno va oggi in giro per il Nord Ovest si ritrova imprenditori presidenti di Camera di Commercio che sono ossessionati dai Dionisi che vengono a settanta a farsi spiegare cos'è lo sviluppo locale
Perché in Europa lo sviluppo locale abbiamo fatto solo noi
Soltanto sapere che a Brussel ci sono duecento patti territoriali di dei vari Paesi italiane nei vari Paesi europei noi perché abbiamo dieci senza nessuna cura posta di bilancio siamo dietro
Noi inventori dello sviluppo locale noi inventori dei patti territoriali siamo gli ultimi della ruota del carro nella revisione dei fondi strutturali e nell'utilizzo dei fondi attuali in termini di sviluppo locale siamo matti siamo proprio
Sto con
E poi abbiamo la tentazione di rifarla cassa
Siamo contro la storia
Perché perché chi lo sa perché insomma
No uffici qui c'è un problema di rapporto con l'euro
Come rapporto con l'Europa che è un rapporto forte da da stabilire una forma non orgoglioso perché poi non non ma almeno di di contrattazione che permetta
Al alla realtà locale riavvicinarsi a questa realtà europea se è coerente la politica di fondo l'Europa va verso la politica
Di verso il primato dello sviluppo locale elitaria e ma culla dello sviluppo locale della cultura di sviluppo locale ma qua nella possibilità intermediazione di colleganza dica di di coordinamento fra questi due elementi
Questo aspetto è un aspetto che io ritengo essenziali
Tanto più che in fondo nella struttura anche istituzionale del del dell'Europa il partenariato tutte banche nella nella direzione di un rapporto di partenariato sociale che si lega a un problema di Comitato delle Regioni
I due organi paralleli alla Commissione sono il comitato economico e sociale potremmo dire è il CREL europeo e dall'altra parte del Comitato delle Regioni
Sono due mondi partenariato sociale irresponsabilità regionali che possono in qualche modo collegarsi e possono avere un rapporto diretto con la dimensione italiana fra dimensione italiana e dimensione regionale che si sono i tre punti fondamentali del riflessione di oggi mi dispiace dotarlo fatta troppo lunga nella spiegazione ma credo che valga la pena tutti quanti noi
Che a diverso titolo ci occupiamo di sviluppo regionale nel
Prendere in mano questo problema e affrontarlo con serietà senza tensioni che oggi non ci sono più
Io ho cominciato i primi dieci chili piani regionali
Sì ho scritto sono state pian piano dell'Umbria almeno centosessantuno quindi figurarsi con ho sempre avuto una fortissima tensione ad avere questa cultura
Della regione come corpo intermedio presto tutti sanno che fa parte della mia filosofia di militante privilegiare il corpo intermedia B questo oggi è il momento di capire se le regioni oggi
Avendo in cambusa una vitalità interna dei patti che qualche anno fa non ci sarebbe stato e questo vale TIR nel Mezzogiorno ma vale anche per le regioni del Nord che vanno oltre i vecchi localismi ricchi alla Prato Paola o all'Arzignano o a Treviso
Se questi meccanismi oggi permettono di ritornare ha una funzione l'impulso economico delle regioni che non sia pura programmazione cartolare quanta quante ne ho scritta anch'io di cura programmazione cartolare ma sia invece coordinamento della vitalità al locale assestamento di questa vitalità locale sulle reti
E funzione di interpretazione politica a livello di cultura europea quale quella che oggi si pone come necessario
Chiedere al presidente Rastrelli se vuole intervenire per primo poi se il secondo
Carzaniga in modo che queste due polarità
Dei tre polarità che o i disegnatori vedono in qualche modo protagonisti in proprio prego presidente
Cari amici caro professor De Rita Chiara Rossotto Mario Carzaniga
E per me è abbastanza difficile per riprendere a pochi mesi da un orso prima Conferenza regionale sulle politiche di sviluppo locale
Il filorusso di un ragionamento che abbia fissato alcuni punti fermi
Messi poi tutti in discussione dall'evoluzione della vicenda politica nazionale
Insomma a quattro anni dalla fine intervento socio ordinario
Dopo essere faticosamente giunse a definire per le vie di fatto oltre che di diritto la nuova centralità delle regioni e del sistema delle autonomie locali
Nella programmazione e non attuazione delle politiche di sviluppo si torna a parlare strutture centralizzate che dovrebbero progettare realizzare direttamente iniziative a sostegno dalla crescita economica delle aree depresse
Il progetto I risulta per fare un nome di cui tanto si sente parlare in queste ore non una al momento né capo né coda
Si discute di numeri si sussurra gli accorpamenti di vecchie fallimentari struttura esperienze delle partecipazioni statali quasi come se il mestiere
O se il mettere insieme due o più successe potesse impiegare formaggi è risultato di un organismo vigoroso ed efficiente
Siamo di fronte consentitemi di dirlo al solito operazione
Alla Frankenstein che farà più rumore che sostanza immettendo nel sistema all'ennesimo da oggi di assistenzialismo
Non credo abili sud
Non credo che si possa tornare indietro sulla strada già impegnati a questo proposito mi fa piacere leggere una lettera improvviso buttò insieme con gli altri presidenti delle Regioni d'Italia
Dalla dall'onorevole Enrico la Loggia che penso sia il presidente dei senatori
Di forza Italia il quale mi scrive la a questo proposito la ventilata ipotesi d'accordo Prodi Bertinotti
Di istituire una sorta di superiori destinato allo sviluppo del Mezzogiorno
Nel quale far confluire tutte le risorse derivanti dalle società di promozione va letta insieme alla riforma del ministero del Tesoro che prevede l'accentramento di una direzione generale delle funzioni del risorse poi Lupo delle aree protette ivi compresi i fondi comunitari
Utilizzando altresì la cabina di regia con ampi poteri di di programmazione delle risorse
Se tale quadro si realizzerà
Nel dire vera che è che il ministero del Tesoro
Tramite il ministero e le società pubbliche che dal big dipendono senza più intermediazione alcuna di commissioni o pareri parlamentari
Disporrà direttamente di tutte le risorse destinate al Mezzogiorno e potrà spostarle secondo la volontà dell'organo politico
Ciò ha i seguenti aspetti
Priva alle regioni meridionali veri poteri di programmazione e risorse
Istituisce un meccanismo centralistico che non è in grado di rendersi conto dei bisogni del territorio
Manda dispersa un'esperienza che ci andava organizzando contrasta con quanti sui principi di autonomia e di federalismo
Fa del tesoro l'interlocutore unico del sistema delle imprese
Nella sostanza sottrai gestione di fondi alla Regione e potere programmatorio
Poi Junior questi motivi sarebbe necessario va be'quello per uomo faro facciamo ma questo è il pericolo questa è la novità
Che si interpone tra un progetto tra un programma tra qualcosa che sia stato studiato è stato visto di stato attuato e l'attuale momento
Istituzionale
Bisogna riprende la vecchia strada caro presidente lei
La strada fatta di concertazione qualità progettuale
Il decentramento e consapevolezza
Alla luce dei passi avanti che abbiamo compiuto e che di qui a poco proverò a riassumere appare lontano quel trenta gennaio novantasette
Quando vai giù le campane del CNEL siglarono il protocollo d'intesa sul gruppo vocale
Barando nei fatti una nuova modalità di cooperazione istituzionale sullo sfondo di una comune preoccupazione
Arrestare o almeno rallentare il processo di burocratizzazione riaccentramento che investiva quel fenomeno di base che va sotto il nome dei patti territoriali
A quell'epoca era già nell'aria la voglia di rivincita dei burocrati
L'idea che il movimento potesse essere governato per mezzo di procedure centralizzate
Ed il principio che specie nel Mezzogiorno
Nessuna condizione era migliore di una regione che si contrappone esce alle istituzioni locali comunali e provinciali inducendo queste ultime a ricorrere alla protezione e l'assistenza del potere centrale
In quella fase mi risultò evidente che soprattutto per motivi di dignità istituzionale
Si dovesse evitare di cadere nel gioco delle contrapposizioni
Dando corpo ad una sorta di fronte unico delle istituzioni regionali e locali
Che in primo luogo ho verificato se l'effettiva disponibilità del governo a far convergere energie e risorse su quei progetti integrati di sviluppo locale
Che risulta solo dalla combinazione dei programmi settoriali e territoriali definiti in sede regionale e delle iniziative fatto oggetto di elaborazione da parte di soggetti imprenditoriali sociali quali Zatti alla scala locale
Con la partecipazione è forte dei Comuni e delle Province
Con qualche fatica riuscimmo a rappresentare queste posizioni esponendo le anche nell'ambito della Conferenza Stato Regioni che si occupò trovato di trattare con il governo la sistemazione dalla materia della programmazione negoziata
La delibera CIPE del ventuno marzo di quest'anno che definisce integralmente la disciplina di attuazione degli strumenti della programmazione negoziata appare in un certo senso sottile contraddittori
Perché quelle che riguarda le regioni Gabriella si affaccia il riconoscimento della loro competenza anche se la prevalenza del può rispetto deve lascio sempre aperta una strada parallela per quello ricongiungimento ricongiungimento periferia centro cui accennavo poco fa
Discorso diventa più stringente quando ci giunge sul piano delle procedure di valutazione dei progetti
Qui si costituisce il metodo dell'affidamento a soggetti terzi impartiva ormai delle banche dell'onere di valutazione e di istituzione e distruzione delle singole iniziative
Ora io non voglio mettere in discussione il fatto che una banca abbia o posso avere tutti i requisiti per giudicare l'efficacia e l'efficienza ed economici ad un progetto
Ma mi domando è proprio questo il punto cui volevamo giungere
In altre parole chi valuta il patto o il contratto in quanto tali in quanto cioè costruzioni complesse che rappresento non l'esito della concertazione sociale ed istituzionale e della composizione tra diversi livelli e tipologie di intervento
C'è un rischio Presidente dell'It che i patti vengano tradotti pomelli deviati sul canale dello sportello agevolativo
Perdendo il loro significato originario
Io sono convinto che nessuno di noi si è interessato alla riproduzione di un meccanismo del tipo di quella quattrocentottantotto
Allargato ad altri settori e ad altre leggi specie i patti e contratti diaria gli stessi contratti di programma sono qualcosa di profondamente diverso dalle leggi ordinarie di specie
Anzi ne rappresentano il superamento perché costituiscono una modalità di promozione accompagnamento e realizzazione di azioni di sviluppo che si radicano nel territorio di riferimento diventando motore di alimenti aggregazione e di nuovo sviluppo
Non ci vuol togliere nulla strutture come servizio dalla contrazione in contrattazione programmata del ministro del Bilancio che hanno dato tante prove di buona amministrazione
Ma io mi rifiuto di credere che il passo finale decisivo della valutazione di un patto territoriale
Possa essere rappresentato da quel lungo elenco di imprese lezioni venute fuori a sessanta giorni dalla scadenza finale dalla consegna degli elaborati
E allora considerando che allo stato non è nemmeno immaginabile nata di calare Bisio nelle procedure
Io ritengo che se vogliamo operare per la salvaguardia dei patti territoriali
Non possiamo che seguire la strada della progressiva integrazione trauma definizione del problema della programmazione regionale e l'attivazione delle azioni di sviluppo locale
Come a qualcuno di voi è noto anche in conseguenza del protocollo d'intesa stipulato con il CNEL a regione Campania avviato un'intensa iniziativa sulla programmazione negoziata
Effettuando del luglio scorso la prima Conferenza regionale sulle politiche di sviluppo locale
Ed istituendo presso la Presidenza regionale un osservatorio che prelude da un lato alla costituzione di un ufficio regionale di supporto agli interventi che scaturiscono dalla concertazione
E dall'altro alla progettazione di una vera e propria agenzia di promozione dello sviluppo locale immaginata come una articolazione della istituenda finanziaria regionale
Il nostro obiettivo di breve periodo è quello di connettere i patti con l'insieme degli strumenti normativi programmatori piano di competenza della Regione
Collocandoli così nel contesto del piano regionale di sviluppo sì perché in questo modo a configurare un patto che diviene un elemento nel sistema e che può procedere consentitemi l'immagine a cerchi concentrici allargando spleen dove opportune possibile la sua sfera di intervento
Anche per questo tra l'altro vediamo che i soggetti responsabili debbono essere rafforzati nella struttura e nel capitale
Diventando veri e propri motori locali dello sviluppo
Perciò non escludiamo di partecipare direttamente al capitale delle società consortili
Responsabili d'attuazione del patto
Lo stesso tempo stiamo procedendo alla creazione di un sistema telematico che colleghi il reti i patti immettendo in un più ampio servizio
Di monitoraggio
Particolare importanza poi e Daniele attribuita all'azione di promozione accompagnamento chi doveva sviluppare in favore iniziative non mature ed in corso di definizione in questo senso possiamo ripensare stimoli di potere stipulare entro qualche settimana
Un accordo quadro di collaborazione con le principali banche italiane
Continuando con l'operazione che fu tentato a Brescia dal CNEL
Che hanno confermato la piena disponibilità a partecipare ad un programma di assistenza alle operazioni di progettazione di prefinanziamento
Ma nella prospettiva di medio periodo debbo dire che la Regione potrebbe inseguire anche un progetto più ambizioso
In relazione ai patti territoriali
Come è noto la campagna resterà trova regioni dell'obiettivo uno
E pertanto potrà definire un nuovo programma quinquennale di intervento con tocco finanziato dai fondi strutturali a partire dal due mila in poi
Ci verrebbe di da immaginare se queste premesse sono confermate un meccanismo del tutto autonomo di finanziamento il sostegno dei patti
Configurato entro le direttrici del Quadro comunitario di sostegno da stipulare con l'Europa
E contenuto entro parametri stabilito per mezzo di un'apposita legge regionale
Vi dirò che stiamo lavorando in questa direzione anche perché non non intendiamo smarrire sulla strada della burocrazia romana
Quel tanto di buono che si affatica conquistato nel corso di quest'ultimo
Da subito cominciando da quei patti già presentati al ministero per la definitiva concessione finanziamenti metteremo allo studio uno più protocolli aggiuntivi
Insistendo magari sui temi della formazione dalla ricerca
Io privatamente esclusi dalla normativa nazionale
Immediatamente dopo Fidel dichiareremo all'approfondimento delle specifiche di intervento diretto dello Regione mettendo a fuoco tra le altre
Le tematiche del supporto finanziario ai progetti di investimento e del sostegno alla progettazione
Entro il novantotto infine proveremo a definire il quadro normativo di riferimento giungendo ad una legge di procedura che trovi riscontro ognuno o più leggi e programmi specie
Vorrei concludere caro Presidente delimita con una riflessione di ordine generale
Noi abbiamo bisogno che il sistema dello sviluppo locale si rafforzi
Che questa è una delle poche vie forse la sola via che abbiamo a disposizione per uscire dalla crisi economica e sociale che travolge oramai la metà del paese e non solo il metodo
L'intervento straordinario le partecipazioni statali e leggi speso non collegate ad alcun modello di sviluppo hanno lastricato il nostro passato di false partenze
Falsa partenza che oggi non possiamo permetterci più abbiamo nascita di uno sviluppo che metta radici che rimandi ad un circuito di responsabilità in me
Non solo quella istituzionale
Dobbiamo in un'epoca che si dice contrassegnata dalla globalizzazione
Potrei socializzare l'economia anche ripensando criticamente a quelle strutture che magari a fin di bene hanno trattato la diversità come elemento di freno e di ritardo del famoso mercato
Sarei molto lieto se andando al di là del dibattito sulle formule del federalismo però o della maggiore o minore autonomia regionale
Si scendesse nel merito delle questioni di sostanza che possono cresce in quanto mezzogiorno nostra una distinta affermazione
Lo si voglia o meno i patti territoriali ci obbligano a ragionare su una linea mi muovo
Facendo più fare per il doppio salto mortale dalla Pa dalle parole alle cose
Grazie presidente lituano appoggerà dato anche i nostri sforzi e buon lavoro
Grazie Rastrelli grazie a lei perché nella in questi ultimi due anni devo dire che Rastrelli è stato effettivamente Presidente Regione non solo che a seguito di più questa vicenda dei partiti la conosce da anni dall'inizio ma anche quello che la la capite la interpretata in una maniera devo dire anche e questo potrebbe spiacevoli anche non politica non politica per la vista come un meccanismo sociale
Non l'ha vista come una opportunità
Di collegio di partito di di di ragione politica l'ha vista con tutte le difficoltà alla vista come un processo sociale forse questo si è arreso molto vicini in queste ore Periodo aveva delle differenze politiche proprio perché va interpretata come un grande processo sociale non come con un'operazione o delle operazioni o una un pacchetto di operazioni politiche
Rastrelli ha sollevato una serie di problemi anche una serie di intenzioni serie da parte delle regioni vorrei una reazione di garza nega immediata
Dunque volevo un momento cominciare unità tre secondi di per capire cosa è successo è successo che noi abbiamo infilato uno strumento di sviluppo locale uno strumento di programmazione dal basso uno strumento di coesione attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del territorio l'abbiamo infilato
In procedure del tutto centralistiche del tutto lontanamente alla possibilità di realizzare gli obiettivi che ci si propone
Adesso si tratta di virare di bordo stiamo già virando di bordo e dobbiamo virare di bordo secondo il mio parere ancora di più rispetto al passo i passi che sono stati fatti fino adesso
Da un lato noi abbiamo la commissione la quale ha fatto dei patti territoriali
Il punto centrale delle politiche di sviluppo e di recupero
Della disoccupazione
Dall'altro abbiamo
Una come dire una crescita delle idee di tipo federalistico e comunque di decentramento amministrativo adesso si tratta di vedere che forme assumerà in concreto questa nuova politica si tratta di muoversi lungo questa tendenza
Sulla base dei concetti che abbiamo anche ascoltato qui che son dati di fatto ineludibile lo sviluppo o è locale o non è sviluppo questo è per certi aspetti lo vieta e peraltro spetti una constatazione degli ultimi cinquant'anni di storia italiana e muoversi e cercare di costruire qualcosa che funzioni
Allora le idee che noi stiamo tentando di sviluppare non sono chi deve di tipo centralistico
Abbiamo qualcuno che lavora in direzione opposta però la mia personale speranza è che la tendenza luogo dove noi tendiamo ad arrivare sia un qualcosa che faccia perno sull'istituto regionale
Sullo sviluppo locale
Come
Allora su ci poniamo di costruire qualcosa di utopico
Partendo da zero come se fossimo sulla luna e poi vediamo di calarlo su quella che è la nostra realtà attuato allora supponiamo di dare alle intese istituzionali di programma il significato che a mio avviso debbono avere ossia un Budget
Poliennale di fonti e di impieghi
Concordato fra governo e Regione
Quindi supponiamo di fare l'inventario di tutti i danari che sono destinati dalle varie leggi di settore ed altre leggi a qualsiasi titolo e dai fondi comunitari sul territorio regionale e queste sono le fonti
Supponiamo di sviluppare una programmazione e questo è il punto passionale chi tutto il mio discorso che sia unitaria fra danari italiani che danari che provengono da Bruxelles
Perché è unitaria
Perché lo sviluppo nella programmazione regionale non può che essere unitaria
Deve tener conto di tutte le possibili disponibilità e di tutte le possibili esigenze e deve fare delle scelte in una situazione e questo è l'altro punto in una situazione di risorse scarse
Non ci siamo lasciati alle spalle definitivamente una situazione di risorse sulla carta illimitate
E siamo entrati in un'epoca dove le risorse reali sono scarse il diciassette di giugno di quest'anno il Governo italiano ha firmato un patto di stabilità
Che pochi hanno letto con attenzione dove lo Stato italiano si è impegnato non al tre per cento ma si è impegnato alloggi vero per cento o addirittura ha un avanzo di gestione
Nel medio termine non è precisato bene non si è ancora capito se sono tre anni se sono quattro anni
Ma certamente in un arco poliennale il tre per cento diventa lo zero per cento
Qual è il modello verso il quale dobbiamo andare
Un Baggio dispensa dove si fa la somma di tutte le risorse disponibili a livello regionale
Dentro a questo bar di dispensa che chiamiamo intesa istituzionale di programma ci deve essere una gli evita azione di quelle che sono le riserve le le risorse di le risorse imprenditoriali locali le domande locali di investimento la soluzione dei problemi locale
è un vaglio di che cosa si può fare all'interno di un vincolo delle risorse disponibili la totalità delle risorse risponde questo vaglio non può che avvenire chi all'interno di un dialogo fra il territorio e la Regione non può essere qualcosa che passa per qualsivoglia ministero
è impensabile che ciò possa accadere
è impossibile che ciò possa accadere
L'idea quindi sulla quale stiamo tentando di ragionare e quella di vedere non già di frenare
Il proliferare dei patti territoriali ma di fare del patto territoriale lo strumento di base per la pianificazione dell'intero territorio regionale
Fare del patto territoriale il luogo ove ci sia non solo l'inventario delle risorse e delle volontà imprenditoriali locali ma anche un luogo dove si cerchi di risolvere alcune dei problemi annosi
Forse secolari del nostro Paese
Così all'idea che la pubblica amministrazione sia non già uno strumento di sviluppo come dovrebbe essere
Ma uno strumento che di fatto è il nemico da combattere che si oppone allo sviluppo come in in concreto tutti coloro che si sono occupati di economia fino adesso a quotidianamente sperimentano è questo il problema che noi dobbiamo tentare di superare lo sviluppo è quasi sempre avvenuto ecco perché l'economia sommersa che cos'è l'economia sommersa guardiamolo sotto vari lati quando io dico che se noi non comprendiamo il problema dell'economia sommersa non abbiamo capito nulla di quello che sta accadendo nel nostro Paese
L'economia sommersa viene visto come problemi di evasione fiscale lo è
Viene visto come problema di grandissima ingiustizia sociale lo è
Ma è anche un fatto di ribellione fisiologica dell'economia che non riesce a trovare una strada normale
All'interno dei comportamenti dello Stato
Ecco quindi il patto territoriale che deve diventare a mio avviso anche lo strumento di incontro dove tutti danno non do civil dove si va a prendere
Dove la pubblica amministrazione locale
Si mette d'accordo per fare uno sportello unico
Dove si danno tempi certi e soprattutto la certezza di diritto che è quello che vuole l'imprenditore la certezza del diritto non c'è oggi perché c'è cambia la giunta il nuovo assessore ritira
La licenza edilizia è successo a me personalmente
è successo a me
Ottenuto li ciecamente per le vie normali una licenza edilizia cambia la giunta mi tolgono la licenza edilizia che fai ricorre al TAR ma non ho tempo di regole dal TAR non me ne frega più niente ma dall'altra parte
Allora qual è il problema che noi dobbiamo tentare di risorse noi dobbiamo tentare di sole e di fare i conti con una situazione reale di risorse scarse
Risorse pubbliche scarsi una situazione reale di infrastrutture giuridiche mentali
Di comportamenti della pubblica amministrazione che sono del secolo scorso
E che non so come mai riusciremo a risolvere se non attraverso l'unione di tutte le forze sociali e quindi che parta dal basso
Il problema di trovare il modo di coordinare e fare sinergia fra i vari attori dello sviluppo sul territorio
E il passaggio ineludibile che è rappresentato dalle regioni ineludibile perché perché siamo in Europa e in Europa la Regione è lo strumento primario
Del raccordo tra tutte le forze che operano sul territorio è ineludibile saltare la Regione
Non si può
O facciamo da questo sistema e allora lo saltiamo oppure dentro questo sistema da Regione e perno di tutta la questione
E tentare Attraverso questa azione coordinata di risolvere quelli che sono problemi veri e reale difficilissimi per risolto cambiare la cultura e con la quale la pubblica amministrazione vede l'economia con la quale i controlli dentro la pubblica amministrazione vengono effettuati
Io non vorrei riprendere discorsi che possono apparire pezzetto aspetti troppo facili qualunquismo problemi veri reali difficili sono problemi lentissimi da fare evolvere
Non si possono risolvere attraverso atti d'imperio ho la sensazione che sia così resta la mia così sensibilità che io non so se vedo bene
Però noi dobbiamo Ca'
Dire che dentro l'Unione
I comportamenti della pubblica amministrazione diverranno l'unica leva positiva o negativa con la quale riusciremo ad incidere sui risultati di sviluppo dei nostri territori
Dico cose ovvie già dette altre volte non possiamo più svalutare la moneta
Abbiamo una politica di bilancio che ormai come dire
Crocifissa da quello che stiamo cercando di fare se non riusciamo da un lato a mutare quelli che sono i fattori della produzione della pubblica amministrazione
Che sono per ora fissi ed inviolabile e intoccabili pensate se Valletta venisse a vedere oggi come si fanno le automobili a Melfi non crederebbe ai propri occhi
Per l'UI i bulloni si stringevano con la chiave inglese per lui la tempi di saldatura erano quelli perché c'era un signore col cronometro che aveva preso tutti i possibili tempi aveva scoperto che è meglio non si poteva fare
Pensate se Ford tornasse a vedere come la linea di montaggio attuale della forte non crede ai propri occhi eppure i fattori a produzioni lì cambiano tutti i giorni
Allora perché anche dentro la pubblica amministrazione non debbo dobbiamo avere questa elasticità che dappertutto meno che nella pubblica amministrazione si riesce a ottenere il patto territoriale
Guardate lo anche da questo aspetto deve essere lo strumento non dico lo sfogo ma il detonatore di una benefica rivoluzione deve essere la leva per scardinare questo meccanismo
Che il meccanismo che ingabbia oggi la nostra economia e ci impedisce di camminare ad armi pari
All'interno dell'Unione che il vero problema che noi ci porremo cinque minuti dopo che abbiamo girato la boa
Del tre per cento che saremo entrati nella moneta unica
Come arrivare
Ricoprì atterrando sui patti territoriali
Come arrivare a finanziare quest'operazione attraverso i fondi comunitari o attraverso comunque la spesa pubblica
Io credo che il meccanismo non possa che passare evitando l'altro pericolo che abbia che a un centralismo del ministero del Bilancio si sostituisca un centralismo dalla Regione
E quindi noi dobbiamo a mio avviso potenziare lo strumento gestore del pub
E mettere i danari sullo strumento gestore del patto
Però affiancare allo strumento gestore del patto un doverosi Simo ineludibile altro passaggio di modernizzazione della nostra amministrazione e comunque anche ti la spesa pubblica che il monitoraggio
Vorrei fare però qui una proposta vorrei proporre l'abolizione della parola monitoraggio
La parola monitoraggio è sinonimo di una parola vecchissima che abbiamo inventato noi in questo Paese otto secoli fa e che tutti dentro la pubblica amministrazione rifiutano del suo contenuto reale semantico che si chiama contabilità
Contabilità vuol dire rendere conto di come si spendono i danari smettiamola di chiamarlo monitoraggio si abbia il coraggio di chiamarla contabilità che non c'è oggi
E cerchiamo di fare la contabilità della spesa pubblica
Perché e questo l'altro guaio contro il quale andiamo a cozzare inventiamo dei nomi per non fare la contabilità
Se noi facessimo questo noi riusciremmo a come dire
A evitare l'auto referenzialità interesserà anzi retate la pubblica amministrazione la quale non si misura mai con i numeri con risultato e quello che non c'era contabilità
Ecco quindi da un lato costruire un meccanismo di
Un percorso un tracciato definito da numeri queste sono le fonti di Cannavaro
Questi sono lì in piedi che si prevede sopra il territorio del regionale che una sorta di gabbia di coerenza dentro la quale tutti dobbiamo cercare di marciare
Dentro questa gabbia di coerenza
Aprire tutto il territorio regionale allo strumento dei patti territoriali
Costringere ad esempio con meccanismi di questo genere noi abbiamo oggi la quattro otto otto che funzioni
Bene
La quattro in luogo di dare il danaro attraversi patti territoriali a coloro che sono stati bocciati dalla quattro otto otto cerchiamo di ribaltare il ragionamento diamo più danari
Sulla quattro otto otto a chi state ai patti territoriali e diamo nemmeno a chi sta fuori dai patti territoriali
Intendiamoci un meccanismo di classifica della quattro otto otto che sia per certi aspetti anche manovrabile dall'interno del patto
Se io sul patto territoriale di la località di Pinco Pallino
Voglio privilegiare un certo settore industriale perché voglio creare un distretto voglio spingere verso l'aggregazione di indusse del certo tipo mettiamoci dei punteggi in più
Per le industrie di questo tipo e in meno per certi altri tipi diamo un margine di manovra sulla quattro otto otto a coloro che operano che gestiscono il patto territoriale
Ma cerchiamo in qualche modo di semplificare e di distinguere fra incentiva industriale che viaggia con certe leggi che funzionano e il plusvalore che deve dare il patto territoriale che come dire la l'assemblaggio coordinato di tutte le volontà
Locali per arrivare allo sviluppo
Quindi la pubblica amministrazione che dallo sportello unico la pubblica amministrazione che dà tempi certi e diritto accerto sul ciò che concede il sindacato che da condizioni
Moderazione in quello che è il il comportamento dei lavoratori e gli imprenditori veri
Qui sopra o apro un piccolissimo problema che non è piccolissimo
Noi le banche le dobbiamo mettere comunque dentro per un motivo banale che il problema del merito di Fido nessuna pubblica amministrazione potrà mai valutare il merito di fido di un imprenditore e già difficile per le banche valutarlo
Spesso si sbagliano loro
Di pensare che ci sia un ministero che possa valutare il merito di filo di Brambilla e manicomiale
E non credo che si possa però anche a livello regionale o a livello subregionale è ben difficile sapere se Brambilla sta per fallire ha firmato qualche cambio letta che non ha onorato
E via di questo passo le banche lo sanno queste quindi di qui attraverso le banche credo che si debba comunque passare per dare un minimo di serietà e di razionalità al provvedimenti
Basta e mi fermerei qui grazie
Grazie grazie allora avete visto quali sono
I punti di con riferimento messi dalla Regione visti dalla cabina di regia sui temi che mi ero permesso di avanzare adesso cominciamo la riflessione collettiva io vorrei chiedere di parlare per primi poi gli altri possono chiedere alla segreteria di iscriversi a parlare tre persone
La prima Stefano Patriarca presidente formazione
Perché e forse da personale di istituto
Su cui il ministero del Bilancio punta per sostenere la dimensione diciamo così partecipativa di coesione di partenariato dei patti alpina della concentrazione
Perché a noi piace poco a tutti piace poco di una nuova cassa
Mentre invece un sistema più leggero di presenza e di promozione
In fondo il Formez nato in queste sale nel cinquantotto non proprio allora era ministro pastore Marzo cinquantanove proprio perché come come istituto di sostegno della realtà locali dei di formazione dei quadri locali
Dopo chiedere di parlare aveva onorevole Pasqualina Napoletano che era vice presidente la commissione per le politiche regionali del Parlamento europeo così abbiamo anche qui un riscontro sovranazionale ha una dimensione ancora meridionalistiche ci porterà il patriarca e per terzo chiederei a Bonomi come sapete quello che per noi camerino ha seguito tutti i patti conosce tutti i patti e tutte le tensioni
Che territorialmente regionalmente vi sono create di fare un minimo di richiamo su anche fattuale delle cose poi tutti coloro che intervengono vogliono intervenire possono chiedere come il foglietto bianco la parola alla Stefano patria
Grazie presidente io volevo
Sottolineare alcuni punti solamente
Io penso che per una serie di coincidenze particolari anche questo dibattito nuovo che è stato aperto attorno alla necessità di ricostruire interventi più o meno straordinari per il Mezzogiorno il dibattito che si è aperto attorno alla gestione dei patti territoriali attorno al ruolo del CNEL
Le questioni connesse diciamo alle
Alle conseguenze della delibera CIPE riassegna compiti e attribuzioni mi pare che tutto sommato al di là di un non poco rilevanti insomma no non poco rilevante confusione
Sta girando tutto questo ambito però a hanno tutti quanti un merito quello del patto che oggi i problemi sono stati tutti sollevati e i problemi vanno risolti nel senso che oggi si siamo dentro una
Quindi che coincidenza di diverse necessità per le quali io penso che
Siamo dovremmo esserne condizioni più opportuno più opportune per affrontare direttamente alcuni nodi e allora ben venga anche la discussione attorno al fatto se occorre un nuovo una nuova
Rivissuto insomma perché per lo meno solleva i problemi chiarisce necessità di intervento non tutti gli interlocutori hanno idee chiare secondo me su questo terreno e poi di volta in volta sono portatori del vostro diverso insomma
Se presidente deridere riceve i complimenti da parte di Bertinotti perché
Ha portato avanti
La linea dello sviluppo locale
E però Ponte Ponente Bertinotti propone la linea dell'IRE sud qualche problema ce l'hanno diversi soggetti insomma anche di
Allora
Vediamo di di tentare di operare
Alcune scelte di fondo
La scelta sullo sviluppo locale è una scelta che le forze che stanno in quest'aula
Come dire hanno fatto
L'ha fatta complessivamente il sistema di intervento della politica economica del paese
Io penso ancora di no
Anche se le novità
Che sono venute fuori dalla finanziaria della tranne quindi la regolazione complessiva degli strumenti della programmazione negoziata vanno in questa direzione
Io penso che però le politiche di contesto le politiche economiche generali contano comunque ancora in maniera rilevante e cuore Peak condizionano
Le politiche dello sviluppo locale e soprattutto queste sono condizionati appunto da una pluralità di strumenti che ancora non sono stati integrati fra di loro
Il dibattito che qui c'è stato anche ma il taglio del delle proposte e delle iniziative che
Proponeva Rastrelli mi pare evidenziano come si sta marciando ecco nella direzione di identificare come dire il quadro di integrazione dei diversi strumenti
Allora io penso che se vogliamo fare con decisione la scelta l'intervento di sviluppo delle colonie fondato
Sullo sviluppo locale occorre superare una fase che io definirei un po'di bricolage dello sviluppo locale non perché non abbia prodotto così importanti
Io penso che l'esperienza dei patti territoriali appunto sia un'esperienza unica che fa bene verità sottolineare attenzione non riusciamo neanche a farla valida a livello internazionale come a livello comunitario come punto di forza
Però cosa intendo il il superamento di una fase di bricolage fu più collocare
Penso che occorra superare in qualche modo ecco il
Una politica di intervento che si basa sostanzialmente sulla sull'utilizzo di quello che c'è in termini di competenza e di strumenti
E cioè ci sono le forze sociali come loro
Proposte con loro peso
Degli interventi le impresse le pubbliche amministrazioni io penso che tutti questi soggetti così come sono adesso
Così come siamo adesso debbono in qualche modo subire una trasformazione se vogliono essere i protagonisti vogliono affermare la linea dello svincolo karma trasformazione connessa appunto a la capacità di gestire strumentazioni che sono parzialmente nuove
E allora qui abbiamo un nodo rilevante
Volevo sottolineare rispetto alle cose che ci riportava Rastrelli della lettera di La Loggia tutte cose
Mi sembra molto importante insomma la contraddizione che emergerebbe fra politiche di decentramento e politiche dello sviluppo rispetto appunto ipotesi di nuova centralizzazione
Il problema che poi noi però dobbiamo risolvere
Quali
Risposte diamo all'efficacia delle politiche di sviluppo ecco non vorrei che il dibattito fosse tutto solo attorno all'equilibrio dei vari Poteri
Quindi regionali statali locali e non si invece e non si c'entrasse sul problema dell'efficacia di questi strumenti non neghiamo un elemento di verità rispetto alla polemica o rispetto alle posizioni di chi sottolinea la necessità di strumenti centralizzati
Cosa appunto camere molto perplesso ma un elemento
Dobbiamo in qualche modo risolto da quello le dell'efficacia delle politiche
Allora intervento straordinario si possono fare molte critiche
Però c'è da sottolineare come aveva affrontato quell'intervento per il Mezzogiorno il problema della strumentazione tecnica in una maniera data certamente poco democratica su rogatoria che quando è venuta meno allacciato appunto il deserto ma che in qualche modo risolveva il problema dell'intervento tecnico ecco questo nodo
Occorre che le forze che si battono dello sviluppo locale
Lo affronti
E allora innanzitutto c'è un problema che Cassani che ogni volta ci ricorda
Seppure con metafore differente di volta in volta ma il problema della pubblica amministrazione della capacità di intervento delle pubbliche amministrazioni e non solo dei soggetti che sono coinvolti
Nelle politiche di sviluppo locale le organizzazioni sociali le organizzazioni prenderà le imprese il sistema delle pubbliche amministrazioni allora la domanda è questa al di là del volontarismo
Della mobilitazione sociale che c'è stato attorno ai patti e della anche mobilitazione di competenza
Siamo certi che nel Mezzogiorno dovunque non in alcune zone ma dovunque si riesce ad avere c'è questa capacità progettuale di intervento delle pubbliche amministrazioni che in qualche modo c'è stata su alcune zone su alcuni TAR questo è il problema come si fa
A dotare le pubbliche amministrazioni
E le forze dello sviluppo locale di competenze know how strumenti fare questo guardate non può essere affidato solamente a singoli interventi perché poi gli interventi sono molti perché se vediamo interventi a livello regionale locale la comunità finanziato alcuni progetti di intervento il pass ha messo in moto una progettualità degli enti locali molto rilevante
Però guardare c'è una sovrapposizione di interventi un mancato coordinamento cioè non è non c'è una politica delle risorse umane era al relativa appunto al sostegno delle politiche di sviluppo locale questo è il punto secondo me centrale
Le pubbliche amministrazioni
Sia regioni che enti locali nella loro articolazione interna amministrativa
Oggi non sono
Teatro adeguate ad affrontare questa problematica
E quindi il sistema delle competenze interni alla pubblica amministrazione
Quindi io penso che se lo sviluppo locale vuole essere il centro
Di nuova capacità di crescita per il Mezzogiorno Debra a vere
Un grosso investimento in termini di strumentazione di competenze e di know how questo è
Perché
è vero che come riferita i modelli dello sviluppo locale hanno storie antiche all'interno del Paese specie nel Centro Nord
Però non c'è dubbio che noi oggi dobbiamo tentare un'operazione molto artificiale
Adesso non so che cosa significa appunto la concertazione artificiale insomma che ci richiamava prima De Vito ma io penso che c'è una forzatura soggettiva da facce operare nel Mezzogiorno degli anni due mila e nel in alcune zone del Mezzogiorno gli anni bui non è operare nelle zone del centro nord che hanno costruito i distretti industriali negli anni appunto sessanta le condizioni di contesto sono fortemente differenti rispetto appunto a i problemi del l'unificazione monetarie non c'era i livelli della competizione internazionale erano basati su elementi differenti
Quindi ci vuole una grossa capacità se vogliamo soggettiva artificiale c'è la l'elemento progettuale l'elemento di capacità di intervento è un elemento forse come che deve surrogare gli elementi spontanei della crescita che c'erano negli anni sessanta e settanta nelle zone del centro nord allora per fare questo
è possibile identificare un piano di intervento un inizio né proprio sulle risorse umane sul sistema delle competenze adeguate noi abbiamo un po'lavorato su questo abbiamo proposto a ministero
Velardi pertanto la Funzione Pubblica ministero del Bilancio del tesoro di come dire un'idea di intervento sulle risorse umane sul sistema delle competenze a sostegno dello sviluppo locale
Arrivato fino a una delibera CIPE del fine agosto
Nella quale è stata appunto approvato questo schema di massima proposta appunto a finanziamento
Chi ha presentato poi il dipartimento della funzione pubblica per un grosso progetto di intervento che abbiamo chiamato ora rete di assistenza professionale dello sviluppo locale
E ha proprio l'obiettivo di sostenere come dire la politica delle risorse umane
E delle organizzazioni a sostegno dello sviluppo locale
Questo progetto è un progetto Complesso però io devo dire che per la prima volta c'è uno stanziamento incinte su un terreno sotto piuttosto che altre che riguardano lo sviluppo locale molto consistente
è solamente parziale è un investimento appunto che è stato ma centosessanta miliardi per la prima annualità e che ha la particolarità questo è la questione rilevante di raccordare o di tentare di raccordare anche gli altri interventi che ci sono sul terreno del del potenziamento delle strutture suo sviluppo locale progetto passa che gestito dal Dipartimento Funzione pubblica e altri consiglieri
Allora anche qui devono ancora essere decideremo valida attuative specifiche ne stiamo procedendo a una progettazione di massima
Anche qui è possibile definire un sistema di intervento sulle risorse umane quindi che significa potenziamento dell'auto degli enti locali potenziamento delle amministrazioni regionali potenziamento dei sistemi di comunicazione e di messe in Rete
Investimento sulle figure di agenti di sviluppo e oggi mancano all'interno del mezzo
E che sono appunto
Necessarie non con dimensioni limitate ma con dimensioni numeriche rilevanti se vogliamo appunto dare il via in maniera generalizzata le esperienze potenziare i patti Dario Di ad altre esperienze
L'idea appunto è quella di mettere sul campo alcune migliaia
Di interventi di ricostruzione di figure professionali ad hoc nelle amministrazioni fuori le amministrazioni
Tutto questo noi stiamo tentando di impostarlo un po'di proporlo insomma al ai ministeri competenti
Facendo però una scelta di fondo
E questo intervento
Non sia un ennesimo intervento che si sovrappone e che tenta appunto di trasferire delle competenze che poi non si sa bene a che titolo vengono e dagli vengono costruite al centro
Ma sia un intervento che si raccorda strettamente alle cose che già ci sono che possono nascere e quindi si raccorda alle autonomia alle autonomie regionali e autonomie locali è possibile quindi in qualche modo innovare ecco rispetto all'esperienza precedente se fare di un progetto nazionale un progetto che viene articolato a livello locale che potenzia dei linee di intervento che ebbe vengono identificare dei patti territoriali
Dalla programmazione regionale
Dagli interventi delle amministrazioni
Sarebbe secondo me molto interessante io qui verso il volo del nell'ecco per aiutare a far sì che questo progetto sia non un ennesimo progetto calato dall'alto d'accordo ma sia inserito dentro l'asta del genere nell'in qualche modo ha contribuito a costruire
E possa essere come dire una sorta di sponda raccordo di punto di riferimento per l'organizzazione del rapporto fra centro e periferia
Sarebbe molto utile ad esempio pensare a una forma di organizzazione regionale Regione del di questo processo Progetto che parta ad esempio da accordi di programma
Tra regione dipartimento la funzione pubblica i soggetti attuatori e che identificano gli elementi di intervento che sul territorio possono essere raccordati meglio
Con le esperienze che già ci sono
Insomma si riesce a porsi l'obiettivo
Nel giro di due o tre anni di innovare profondamente il sistema delle competenze delle pubbliche amministrazioni
Il sistema delle competenze non so anche dei soggetti che sul territorio sono esterni alle pubbliche amministrazioni ma devono offrire i servizi
Di promozione di assistenza alli soggetti dello sviluppo locale
Queste cose oggi nel Mezzogiorno non ci sono da perché ci sono alcuni posti e non non a caso sono elementi appunto di eccellenza ma occorre quindi far nascere allora se non riusciamo a costruire nel regioni dell'obiettivo uno ma non solo un sistema di domanda e di offerta adeguata il sistema dei servizi a sostegno dello sviluppo locale poi potremmo fare ecco temo che il dibattito cento periferia centralizzazione o meno c'è un dibattito importante sul terreno della dell'equilibrio dei poteri meno importante in termini di efficacia dell'iniziativa
Allora se vogliamo fare dello sviluppo locale l'asse di riferimento porta e i prossimi anni nei quali patti territoriali hanno un ruolo fondamentale dello sviluppo del Mezzogiorno bisogna essere consapevoli che l'intervento da fare sul terreno delle competenze delle pubbliche amministrazioni della riorganizzazione di queste della riorganizzazione del sistema di compenso esterna queste delle forze sociali degli altri soggetti che ci sono che operano su questo terreno è fondamentale allora la formazione può avere un ruolo importante anche di raccordo di queste esperienze tentare appunto di mettere in Rete ecco e sfruttare sinergie di finanziamenti di progetti che già ci sono e che per purtroppo vanno in maniera molto disarticolata
Questo secondo me la scelta lo sviluppo locale significa scegliere con decisione la linea dell'intervento dell'investimento sulle risorse umane sulle risorse organizzative se non c'è questo è difficile anche pensare di espandere questo espediente grazie
Grazie perché doveva adesso la parola all'onorevole napoletano voi parlate chi vuole
Sì io vi ringrazio per quella che considerano una utilissime riunione di lavoro anche perché i temi che sono al centro dell'attenzione del in cambio di idee di oggi sono temi
Sono presenti
A livello europeo ma soprattutto sono interessanti perché si devono combinare anche con gli elementi di riformati prospettiva che a livello europeo
Dobbiamo contribuire a formare mi riferisco particolare la riforma dei fondi strutturali il cui dibattito è già al aperto da tempo
E uno dei punti di queste dibattito insieme riusciamo alla semplificazione e alla concentrazione criteri a quali saranno le arene interventi eccetera
Come impostare
Questo discorso del partenariato noi abbiamo avuto a Brussel lunedì scorso una lunga riunione a porte chiuse con la commissaria Urso Matisse che è responsabile di questo settore
Il messaggio pervenuto dalla Commissione il Parlamento europeo sul partenariato è che non ci accontenteremo
De di un richiamo formale nel Regolamento che vogliamo vedere bene come nella riforma dei fondi
Sì affronterà questo problema quindi sono felice di sentire dal presidente Rastrelli che c'è una sensibilità di alcune regioni su questo anche perché alla fine vaglio esporre alcune ipotesi di lavoro forse un po'avventurista emana sicuramente nuove dal punto di vista dell'impostazione la programmazione della gestione anche degli interventi per sbloccare alcune situazioni paradossali che noi stiamo vivendo in Italia
Io è un anno che sono vicepresidente di questa Commissione politiche regionali
Ho cominciato ho collaborato con voi faccio parte della Commissione coesione del pennello e quindi ha avuto modo di lavorare a stretto contatto con la vostra istituzione è la cosa risapute
A me stupisce moltissimo e il dato che ho potuto riscontrare e che noi abbiamo nei regolamenti dei fondi alcune possibilità di accesso diretto per esempio delle realtà urbane sia con il programma Urban che con l'articolo dieci del fondo europeo di sviluppo regionale l'articolo sei del foto sociale
I patti territoriali hanno messo in moto tutto quello che appunto il presidente Lolita ricordata in Italia euro tanti la cosa abbastanza eclatante è che questi son piccoli strumenti ad esempio ci sono molte città italiane che concorrono presentano progetti di grande interesse sull'articolo dieci
Del fondo regionale e naturalmente se rivelano respinti nel senso che poi appunto la quota di bilancio quello bisogna mantenere un equilibrio in Europa per cui non si possono dare società anzi a metterci Catania funzionari di Bruxelles dicono che i progetti che vengono dall'Italia sono particolarmente pregevoli
E che purtroppo non trovano accoglienza quando la commissione li respinge cosa dice dice questo progetto è valido inserito nella programmazione eccezionale
Tutto questo non avviene
Un'altra cosa che non avviene e che appunto mi ha lasciato molto perplesso appunto e trovare un meccanismo di congiunzione tra la programmazione decennale che l'esperienza dello sviluppo locale in Italia ha fatto attraverso i patti territoriali
Ora questo per dire cosa che questa è una contraddizione travisati noi abbiamo per una regione come la Sicilia io mi son pipa eseguire
Per esempio il questo Progetto sull'articolo dieci della città di Catania e insieme tutti i patti territoriali siciliani abbiamo una contraddizione
Che la si regione Sicilia rischiare di perdere i finanziamenti comunitari perché non è in grado di raggiungere livelli di spesa che saranno necessari poi nel entro il novantanove per avere diciamo un uso soddisfacente dei fondi quindi in quel caso dovremo restituire e poi abbia appunto
Possibilità e se oggetti che hanno capacità progettuale e spero anche attuativa del non riescono a entrare in un circuito
Virtuoso in questa direzione questa è una grande contraddizione anche per i nostri undici Patti che sono a Bruxelles perché una delle prime cose che è stato ed è stata quella di andare a parlare con i funzionari che tra l'altro l'Italia hanno molto bravo che segue queste cose con grande passione e mi ha detto sì noi abbiamo gli undici partiti hanno ricevuto assistenza tecnica di Brussel
Però il mio cruccio e Pasquale e che questi undici Patti hanno avuto la nostra assistenza tecnica si sono sottoposti ad una procedura addirittura più complicata perché appunto hanno dovuto sottostare alle regole della commissione eccetera eccetera
Adesso mi ha chiesto lui vanno finanziati questi UTC undici patti che fine faranno
Allora io subito mi sono precipitato a cercare il sotto commissario sale sta per dire che fine faranno queste ultime citati perché a Bruxelles ma voglio pura del conto insomma di che cosa accadrà visto che punto sono patti che loro li ritengono varie di hanno seguito questa trafila Cerra Luini ha detto possiamo tentare di inserirli per la Regione Campania c'è lo strumento perché voi la vostra programmazione l'avevate previsto per altre regioni questo strumento non c'è tant'è che lì si era pensato o di vedere di inserirli nelle riprogrammazione delle varie regioni con una certa preoccupazione
E si era mantenuta mi pare l'ipotesi non so se poi si è percorsa addirittura l'idea di fare un multi regionale patti territoriali per salvaguardare almeno la possibilità di finanziamento di questi fatti allora tutto questo appunto
E pone problemi seri tant'è vero che a commissione il tredici novembre aveva annunciato una grande conferenza stampa di lancio dei patti territoriali
Io ho continuato a chiamare telefonicamente chiedendo se loro confermano questa cosa mi ha detto di sì però sarà molto ridimensionata non sarà un lancio europeo dei patti territoriali purtroppo i due patti che la commissaria Murs Matisse
Presenterà alla stampa come semplificazione dei due non ce n'è nemmeno uno sull'Italia ho detto perché e perché appunto il dubbio è sulla attuabilità poi di questi strumenti e quindi essendoci appunto molti dubbi sulla poi i che sul passaggio dalla programmazione progettazione Davide alla pratica non si avventurano a presentare un caso italiano come caso emblematico in Europa
E quindi vedo tutte le contraddizioni che stamattina ci siamo detti e che però dobbiamo credo superare anche però voglio dire all'ingegner Carzaniga con una certa accelerazione perché io noi avremo un annualità
Novantanove due mila e sei
Dove quello che riusciremo a salvare e molto del nelle regioni Obiettivo due uno in Italia avremo persino nelle nella prima fase di questo periodo più risorse di quanto non abbia avuto un passato perché la commissione parla di una concentrazione maggiore degli interventi quindi conferma due terzi dell'ammontare di tutti i fondi sull'obiettivo uno
Il meccanismo combinato della occupazione a noi mi pare ci favorisca perché la Regione Mezzogiorno noi abbiamo purtroppo questa somma di PIL basso con alta disoccupazione qui noi avremo in futuro
Una grande massa di risorse che per un certo periodo fino a che la media complessiva del PIL comunitario non diminuirà per l'ingresso dei Paesi del Centro e dell'Est Europa consentirà ancora per qualche anno le nostre regioni meridionali di avere una grandi finanziamenti a parte l'Unione europea
Cosa dobbiamo fare ecco io infatti non è di oggi per me particolarmente
Utile e interessante e e e propongo al presidente De Rita di continuare questa confronto per tutto il periodo per esempio per seguire bene
La la questione de
Io vi dico francamente possano combattuta essendo io molto regionalista
Vengo da un'esperienza sono stata nove anni in una regione la Regione Lazio come consigliere regionale quei sono molto convinta che il futuro diciamo nel nostro Paese
E anche la sburocratizzazione la riforma dipende molto da una dimensione regionale del del governo e del Governo dello sviluppo tuttavia al vedo tutte le contraddizioni quindi io sono combattuto se noi dobbiamo aprire di più
Spazi come i programmi iniziative a comunitari articolo dieci Fares e fonda sociale e dare più peso a questi strumenti che consentano direttamente ad alcune realtà di entrare in contatto con la Commissione europea e quindi anche un po'di bypassare livelli intermedi regionali e a volte anche i ministeriali oppure se dobbiamo puntare sulla sulla dimensione io credo la più giusta più fisiologi recupera eccetera più prospettive di vedere come nei nuovi quadri comunitari di sostegno la questione dello sviluppo locale coatta trovare una sua per l'incardinamento serio e la possibilità di trovare lì uno sviluppo io vi dico che ancora non ha sciolto questa è e non la scioglieranno insomma continuerà a riflettere insieme ad altri immagino
Perché vi dico francamente che sono combattuta tra queste due ipotesi perché vedo la contraddizione di questo momento cioè energie e risorse che si sprecano e possibilità che non trovano diciamo per questo
La commissione ha già annunciato che nella riforma dei fondi loro stessi penseranno di snellire moltissimo a Roma comizio quindi loro avranno propongo avranno un solo regolamento quadro e non più due e un programma per regione e quindi la possibilità di avere una sistema di programmazione meno burocratico e molto più scorrevole
Si spogli era la commissione di compiti di gestione e di controllo questo porrà credo molti problemi all'Italia e noi dovremo attrezzarsi
A sostituirà Commissione europea in questo perché i finanziamenti saranno molto più scorrevoli per esempio lo la commissione cercherà di avere dal consiglio una certezza sulla pluri annualità della spesa in modo di non ricontrattare Hinault impedire ogni bilancio quali saranno il livello dei fondi e quindi sarà automatico il finanziamento agli Stati però quando ci saranno degli adempimenti
Da corrispondere al punto di vista contabile programmatico ci sarà il blocco a quel punto definanziamento quindi noi dovremmo cominciare a pensare quindi credo io mi son fatta quest'idea
Che noi dal Regolamento di Bruxelles nel regolamento quadro dovremmo giardiniere lì non un auspicio
Di concertazione
Ma un vincolo di concertazione forse collegata ad una parte i finanziamenti e di programmazione regionale che sia appena appunto alla
Ai a ed esperienze quali patti territoriali ma anche a progetti di grandi aree urbane io vi segnalo un altro problema che quello del ruolo istituzionale programmatico programmatoria attuativo delle grandi città nel Mezzogiorno
Perché a livello europea sulla questione urbana c'è una grande dibattito e si tende ad agenti di ficcare la questione urbana
Con il nuovo Obiettivo due hub parte del nuovo Obiettivo due che comprenderà le aree urbane io penso che esista una grande questione urbana nel Mezzogiorno
Quindi penso che ecco le questioni che riguardano lo sviluppo locale sia nella progettualità concertata di di di più comuni insieme appunto alle parti sociali bisogna considerare anche il ruolo delle grandi aree urbane
Mi ritrovo molto interessante
E l'incontro di oggi molto di buon auspicio l'apertura del presidente Rastrelli spero che non sia un'eccezione nel panorama delle regioni italiane ma penso che noi dovremo continuare ad avere uno stretto collegamento anche perché come al solito dovremo cercare di non subire le riforme in Europa ma alcune riforme ed essere noi anche a dirigerla e spero che l'Italia possa avere un ruolo per esempio in questa parte che riguarda lo sviluppo locale essendo stati no quelli che abbiamo aperto questa strada
E oggi rischiano pare invece edito in corsa per corrispondere alle aspettative che noi stessi abbiamo aperto che ringrazia grazie onorevole
Allora adesso cominciamo gli interventi non istituzionale
Abbiamo parlato un po'tutti noi istituzioni dovrebbe aprire giro Regione al Formez al Parlamento europeo
Tocca a me come presidente di seduto almeno regolare un po'il traffico io vorrei che parlassimo parlaste il più possibile siete venuti qui soltanto per consentire anche persone Montù ma parla come siamo tutti noi gli abbiamo parlato finora però anche per sentirlo fuori quindi io chiederei distruggo il primo parlare Bonomi su cui posso permettermelo gli interventi da adesso in poi vanno contenuti nei cinque sei minuti io penso che ultimo in un mezzo non possiamo Ambra reagiamo all'una e dieci aveva il Mezzogiorno e dieci abbiamo ancora ottanta minuti parlando
Nei cinque minuti ciascuno possiamo sentire più gente possibile avvertire anche da parte nostra quello che ci interessa di più credo quale il tipo di il clima che si va formando su questo problema nella regione
Bonomi poi spezzano che era responsabile del dipartimento Mezzogiorno della UILM
E poi Luigi Ferrara mi Renzi del biliardo per questo Lucrezio allora presidente del consiglio regionale della Puglia poi tutti gli altri vogliono intervenire sporca un ordigno il foglietto brioso segretario
Bonomi non so dove sia rimasto qua grazie presidente non non tre commenti telegrafici al dibattito di stamattina e alcune informazioni
Sul rapporto patto regioni che mi pare importante dare perché oggi vedo che tra gli intervenuti ci sono molti funzionari alla promozione dei giornali e quindi assolutamente importante utilizzare al meglio questo incontro
Il comma enti io devo dire che dal mio punto di vista da un punto di vista teorico il rapporto tra esperienza dei patti territoriali in Regione l'ho sempre sostenuto il rapporto che certo lo sviluppo locale e la promozione regionale un rapporto tra madre e figlio
Un rapporto tra madre e figlio che avuto per i grandi momenti di incomprensione spero che l'incontro di oggi sia un inizio di riconoscimento tra la madre e il figlio e che si vada avanti in questa direzione
Secondo passaggi
O il sottosegretario personifica o l'ex sottosegretario Carzaniga ma mi piace chiamarlo sottosegretario ricordando anche che la prima delibera CIPE sui patti territoriali
Prese denominazione con lui che era il sottosegretario ha detto al bilancio su questi tematiche
Apposto un problema importanti ha detto siamo a un bivio tra centralismo regionale centralismo del bilancio
Io credo che i patti territoriali debbono in primo luogo prendere atto che almeno hanno fatto una grande operazione politico-culturale
Hanno disvelato alcune contraddizioni certo le contraddizioni quando si disperdono poi producono anche dei problemi e oggi come oggi i patti territoriali devono attraversare tutti questi problemi però vorrei fare
Una annotazione lo sviluppo locale e anche strategico di lunga deriva se il problema è solo ed esclusivamente quello di raggiungere immediatamente un obiettivo finanziario
Credo che questo sia un elemento limitativo certo largo l'obiettivo finanziario è importante ma dentro questo io credo che il patti debbono essere anche contenti di aver disvelato quelle che sono le contraddizioni del politico usiamo pure questo termine e dell'agire amministrativo certo queste contraddizioni vanno traversato sono faticose da attraversare
Perché tutto il quadro che abbiamo di fronte non certamente un quadro sereno realmente
Ultimo punto proprio per questo io credo che bisogna avere anche una capacità di creare quelle coalizioni artificiali che per essere chiari per dire cosa intendo dire anche a
Patriarca
Il problema è che il vitalismo locale e sotto il protagonismo da solo delle parti sociali e dei tanti sindaci dei tanti soggetti imprenditoriali non basta più questo era la caratteristica dello sviluppo locale alla sua prima
Per la prima manifestazione oggi come oggi lo sviluppo che aveva bisogno di essere innervato da intelligenza collettiva in primo luogo da intelligenza collettiva al locale che è in grado di fare rete di fare sistema i patti territoriali solo un primo embrione di queste comunità artificiali che sono un'intelligenza collettiva presente sul territorio che chiede spazio udienza eccetera
Detto questo qual è la situazione dei patti territoriali in rapporto con la madre in Regione da questo punto di vista partirei proprio dai dai dieci patti territoriali europei che noi stiamo accompagna
Dico anche l'onorevole Napolitano che c'è stato e qui lo scorso settimana uno ione con tutti i patti territoriali come il dottor poteri e accordo totale al dottor Messina presumo che il funzionario europeo che le alludeva il dottor Messina da questo punto di vista abbiamo fatto quest'incontro in un protocollo in base a un protocollo che c'è tra noi e il bilancio di accompagnamento dei patti
Ed è emerso in primo luogo che questi dieci fatti devono iniziare un rapporto di comunicazione come Regione
E quindi prendo qui oggi questa occasione per dire che noi abbiamo tre patti che stiamo accompagnando in Europa che insistono sulla regione Sicilia che non hanno iniziato nessun processo di comunicazione con la Regione
Presidente Rastrelli se lei può farsi anche carico visto che oggi pomeriggio avete l'incontro Stato-Regioni ci saranno tutti Presidente del Regione questo è un primo problema con la regione Sicilia non si riesce a dialogare
Uno un patto territoriale insiste nella regione Puglia oggi sono qui di funzionare dovrà Regione Puglia importante un incontro per iniziare a dialogare un patto territoriale con la regione Sardegna che il patto territoriale di Oristano
Un patto territoriale riguarda quattro regioni che oggi sono presenti tutte e quattro qua la Toscana l'Umbria la Regione Emilia Romagna le Marche il patto territoriale dell'Appennino centrale uno il Molise uno l'Abruzzo e due la campagna in cui do per scontato che il protocollo sia già attivo
Allora in conclusione io credo che sia assolutamente importante prioritario onde evitare di fare brutte figure che noi incominciamo a mettere in connessione i patti territoriali Europa il con le regioni
Perché avete visto che siamo fuori anche dalla presentazione dalla conferenza stampa in termini prioritari il tredici novembre semplicemente perché non è ancora chiaro il meccanismo di finanziamento di quel patto
Pur essendo patti assolutamente perfetti dal punto di vista della popolazione dalla progettazione sono tutte nei termini e sono tutte in grado di presentare entro il quindici dicembre il piano d'azione a Bruxelles
Allora a questo punto diventa prioritario il raccordo con le regioni per sciogliere il nodo del finanziamento
Secondo passaggio qual è la situazione invece complessiva dei patti territoriali presidente espone cinque minuti qual è la situazione complessiva dei patti territoriali
Noi abbiamo un problema di proliferazione dei patti territoriali in Sicilia che mi permetto di dire quando i patti territoriali proliferano
Con questa capacità automatica significa che il rapporto tra padre e figlio non c'è che non si comunica
L'abbiamo solo in Sicilia questo processo non c'è più palmo del territorio siciliano che non sia coperto da patti territoriali
Credo che sia impensabile solo un folle può pensare di queste riescono a finanziarsi o col bilancio o con l'Unione europea contro la Regione non si riesce bisogna fare gerarchia e selezione da questo punto di vista mentre invece sono diverse le situazioni nelle altre tre regioni meridionali la Calabria è partito dopo ma va avanti con un passo lento e di raccordo con la Regione direi abbastanza consistente la Puglia anche questa non a questo fenomeno di promozione di proliferazione
I patti territoriali pugliese sono quattro cinque essenzialmente già stamattina abbiamo avuto un primo incontro con la Regione e andremo verso il protocollo la campagna è abbastanza matura pur avendo parecchi patti territoriali ha già raggiunto un'intesa
Devo dire le devo dare atto Presidente che i patti territoriali anche quelli in Europa hanno detto ufficialmente all'incontro che con voi è iniziato il percorso di comunicazione a nulla nella regione un interlocutore
Poi segnalo tre situazioni del morto mi pare importante visto che sono anche qui presenti le situazioni in cui i patti hanno un vitalismo dal basso più importante sono essenzialmente il Piemonte e il Veneto
Col Veneto cioè un interesse diretto e una gestione diretto dalla Regione col Piemonte la stiamo costruendo e quindi vedo che ci sono anche i funzionari dove Regione Lombardia anche in Lombardia è iniziato questo percorso riguardo la Valcamonica la Valsassina altre aree si tratta anche qui d'incominciare a fare sottosistema intermedio levalo regionale per governare il processo
Mi pare importante chiudere questo mio intervento dicendo che lo siamo assolutamente disponibili nei confronti delle regioni a dare tutte le informazioni di cuore lo stato di avanzamento dei patti sia nella loro ideazione e simbolo strutturazione ulteriore grazie
Allora adesso Irene spezzano responsabile del Mezzogiorno per lavori afferma
Come tutti voi sapete oggi vertenze sindacali sono impegnate in un tour de force alla presenza al consiglio solo quelle sale quindi Corriere la nostra presenza versamento sono soltanto io per la UIL Lennon il segretario con Sara Lee Pirani perché ovviamente obbligato a stare in in dibattito in nel confronto col Governo
Volevo però voleranno innanzitutto però segnalare l'attenzione che la Sapienza azione e ritengo quindi per parlare sicuramente anche per le altre
Per le altre due perché su questa mettete siamo avendone tecnicamente CEO volevo segnalare l'attenzione del sindacato su questa partita
Il presidente De Rita densa
Tutti convenuti è qui nelle altre occasioni ci siamo già incontrati più volte
Quante come il sindacato sia stato uno dei soggetti e di disse di spicco e che più ha spinto se questa questione dello sviluppo locale
E lo stiamo facendo anche nel livello a livello del confronto con le regioni nel senso che
La le come ieri il chiudere la forbice esistente
Tra sviluppo locale e regioni e programmazione regionale
è assolutamente presente come necessità e quindi proprio nei diversi momenti di confronto regionale è il sindacato olandese oggetti è il sindacato il soggetto che più pone l'accento su questa questione e lo facciamo accettando la sfida che pare di Arca lanciava prima che come dire l'arrivo veramente in termini positivi sul fatto cambiare né stilistici a cambiare i soggetti che attualmente sono i promotori dello sviluppo locale sull'anche come dire l'asse portante di questo Paese devono ripensare cambiare se stessi per
Giocare a continuare a giocare con loro quel ruolo positivo che hanno fin qui giocato
Come e stiamo cercando di cambiare noi stessi come stiamo su che cosa stiamo cercando di lavorare in questo momento
Non solo sui pattini ma sulla pluralità degli strumenti della nello sviluppo locale quindi contratti Tarja le le iniziative il confronto con le autonomie locali ma stiamo soprattutto cercando di rafforzare quel partenariato sociale qui con Ulivieri mi conforta molto certe diceva prevedeva Napolitano
Rispetto alla precisa come posso dire
Assunzione di responsabilità da parte a commissione su rafforzare il partenariato sociale purtroppo leggendo Agenda due mila non ho avuto questa consigliere questa sicurezza e quindi dopo per buono ovviamente ciò che Pasqualina C a detta oggi e quindi come dire su questo ci stiamo ci spenderemo forte in modo forte io ritengo che la è cambiata ci accettare la sfida che lanciava veri arte che poi lancia anche la Società non patriarca avere anche quello che quindi va espressa ma come causa ANAS idea che ci viene da dall'evolversi a società veri il sindacato and sì significhi anche sapersi confrontare
Non soltanto con questi oggetti che da sempre noi rappresentiamo Marconi in un mondo che cambia pavimentare il lavoro che cambia trovando sedia luoghi terrà presentare questo cambiamento infatti sono stati finora con un tentativo per far questo
Ancora debole pensiamo ad esempio la questione delle pari opportunità e nelle nostre esperienze non sono così forti così come dovrebbero
Però io credo che sia una strada da percorrere chiudo quest'intervento giusto confermando la disponibilità l'interesse e la presenza della quindi in tutti i momenti poi di questa questione pacche programmazione regionale si discute si consoliderà e si continuerà a proporre e come dire attirando l'attenzione su un ruolo positivo fin qui svolto dal sindacato
Forse non sufficientemente valutate valorizzato in momenti di passaggio anche sezionali che ci sono grazie
Grazie allora verso Luigi Ferrario McKenzie
Regione Puglia sì
Sullo sfondo dell'esperienza del fa dal Presidente Rastrelli anch'io mi riferisco faccio riferimento ai tre punti evidenziati dal presidente De Rita e alle indicazioni dell'ingegnere Cazzaniga
Dico subito che sottopongo la vostra attenzione a questi tre riflessioni questo Indirizzo operativo indubbiamente valido
Deve far conto secondo me di scenari degli sci i due scenari uno lo scenario attuale con i suoi vincoli che non sono stati evocati almeno alcuni vincoli
Uno solo l'ha detto l'ingegner Carzaniga l'altro e lo scenario invece mutabilità perché va multato
Scenario attuale sul quale bisogna zigzagare perché le difficoltà sono enormi
E caratterizzato e che quindi da questo un fenomeno da che va approfondito occorre una rilevazione mi riferisco soprattutto al Mezzogiorno continentale
Dello stato della gestione del territorio mi riferisco cioè alle legislazioni in ordine alla strumentazione urbanistica
Domanda ci sono tutti gli strumenti urbanistici
Sono validi non sono varie ci sono innanzitutto di primo grado di secondo grado di terzo grado Cello piano regolatore ci sono i piani particolareggiati ci sono i piani di lottizzazione
Perché ha voglia chiamare Lemaire il sommerso quand'anche volesse emergere dove va
C'è un po'c'è un piano di insediamento produttivo valido ci sono aree attrezzate quand'anche volesse emergere dove va
Doveva e questo io ritengo che sia debba essere considerata una un indirizzo di politica economica senza speso con poche specie i cui effetti economici sono di notevole portata
Quello cioè dalla strumentazione urbanistica e delle e delle norme e dei lacci e lacciuoli se ci può non so se si può passare dalla cultura della sanzione a quella premiale
Non so
D'altra parte con vuoti gli strumenti urbanistici o con strumenti urbanistici megagalattici
Non so Presidente diritta se l'occasione della dell'accordo di programma che lo strumento di attuazione dei patti che nacque con l'articolo sette comma sessantaquattro poi una codificato nella legislazione ordinaria facendo quarantadue
Molte volte è un espediente non un'occasione è un espediente per aggirare le strumentazioni urbanistiche
E fare cose laddove non si dovrebbero fare e allora
Lo dico al Presidente De Rita
Sì popolo dei patti
Ma c'è un patto dal popolo
Un patto serio sulla gestione del territorio popolo dei patti verissime mi piace la sua espressione ma un patto serio sulla gestione uniforme del territorio
E con differenziazione delle diverse realtà territoriali quanto a lacci e lacciuoli da eliminare l'altro
Si sta concludendo una fase dell'esperienza regionale
Finiscono trent'anni col non Emmy mille innatismo questo ma con un piglio inizia il terzo millennio quello che verrà verrà in termini di riforme istituzionali ma bene
Si augura campione fare dare attuazione per una volta per una volta all'articolo diciannove da trecentotrentacinque sulla contabilità regionale in ordine alla gestione dei bilanci
Un economista che nel quale mi onoro di essere tanto amico Lupo Luca Meldolesi scritto tempo fa edito dal Mulino
Un un un libro molto bello spendere meglio è possibile
Allora poiché ci troviamo in in tempi l'ha detto l'ingegner casalinga di risorse scarse le altre erano risorse inventate la prima forma di ricchezza e a rivedere le spese pregresse prendere consapevolezza di al troppo il Libano che bisogna atto come Giustiniano lo fece per il diritto lo dovremmo fare per i bilanci
Tutte le regioni tutte le regioni perché se andassimo a vedere tutti i capitoli di spesa ci meraviglia demmo noi stessi per quante sospese inutili sono state fatte quindi spendere meglio è possibile terza cosa il coordinamento
Per il coordinamento occorrono due elementi uno che coordina
E altri che vogliono farsi coordina
E Falcone
Uno che coordina quindi capacità di coordinare
Capacità di qualche non è cosa non so se è più importante fare o o o fanfare
Forse più difficile far fare
E il coordinamento è una parola che noi l'abbiamo avuta sanzionata nella Carta costituzionale all'articolo centoventiquattro
Quando suona ancora e dice
Che in ogni regione c'è un commissario di governo nel quale lo accetta sovraintende alle attività alle funzioni esercitate dallo Stato
Ed è cordina comprende esercitate dalla Regione sfilo quando mai è stato fatto questo
è stato solo l'organo di controllo spesso filtrato moscerini e invoglia totalmente
Coordinamento e anche l'articolo due se non sbaglio dal sessantaquattro ma chi ci ha messo mano a quel come si fa a coordinare capacità di chi deve coordinare ma volontà
Volontà farsi coordinare se la parola coordinare non piace che sia che si prenda quella collega allora Mezzogiorno continentale di cibi e presidente rito ogni mese a vedersi
Bene altre due calci a collegarci a mettere a vedere quante cose ci lega nord c'è un fattore oggettivo
Di rilevanza sostanziale che può andare nel rispetto delle regioni geopolitica fa scoprire le dimensioni ottime della regione economica
Che quello dei bacini idrografici
Quanti intese operative serie ci sono tra le regioni per per per vedere questo fattore oggettivo di rilevanza sostanziale perché all'acqua Salvatore
Senza l'altro se vuole con la possibile tutti tutti dal mondo animale quello vegetale bene
Forse ci fa come fare
Un'ultima osservazione per eventuali strumenti io ho avuto l'esperienza una volta ope legis di per un anno essere consigliere di amministrazione dalla Cassa per il Mezzogiorno
E dopo sulla scia di questa esperienza stare uno strumento operativo del del famigerati intervento straordinario
Quello che notava e questa è una lezione che ci viene dal passato di questi strumenti operativi nei confronti delle regioni meridionali e tendono a porsi come protesi e non come grucce
La gruccia e destinata dopo la riabilitazione ad essere appesa la protesi festa
E questa festanti
Questa forse niente resistibile di trovare le ragioni della propria sopravvivenza tant'è che a miti carichi di cibo gli altri dove stavo bene chiamata siede a Matera
Foro messi bene che vada sede a Reggio Calabria il culto ha lasciati alla capitale state nelle frontiere operative ahimè
Delle proposte rimasta sola utili che lo gli altri si chiamasse tipi Istituto per la promozione industriale
Ultima cosa al fine di collegarci mi dispiace che è andata via l'onorevole napoletana
Abbiamo un documento prezioso che stato fornito consegnato dalla Commissione europea presieduto dal già pesante l'anno scorso e il primo rapporto sulla coesione economica e sociale che l'obiettivo di dal tratto è trattato dell'unione
L'obiettivo dette la Roma era armonizzazione lo qualcosa mastri coesione economica e sociale lo vogliamo leggere insieme
Che vuol dire invita la Commissione a leggerlo perché ci sono gli spunti per le modifiche dei fondi strutturali
Ho detto mi dispiace alla signora Napoleon soci sono amici delle regioni del centro nord non me ne vogliano
Leggo sul Sole ventiquattro Ore che le regioni del Centro-Nord in vista della ho finito Presidente in vista della revisione della della del dei fondi strutturali e poiché e in ente in programma di ridurre di ridurre la dimensione alla popolazione delle delle delle regioni interessate dall'Obiettivo due e e cinque bambini allora
Tentano di recuperare quella massa finanziaria e non perdere
La massa finanziaria globale inserendo una batteria di altri obiettivi e quindi non de industrializzazione a tema aree urbane eccetera
Ma non è così
è un popolo dei patti ma al patto del popolo dove sta
E la coperta stretta che ognuno cerca di tirare da una parte e dall'altra da e ho finito e ho finito ricordando richiamando la vostra attenzione
Sulla importanza dalla revisione dei fondi strutturali perché estende con la quattro otto otto applicabile all'Obiettivo uno per le aree depresse del Paese Presidente emerito
All'Obiettivo uno all'Obiettivo due e all'Obiettivo cinque b sia pure con gradi diversi di repressione circa i due terzi
Del sesto Paese di uno dei cinque paesi più industrializzati del mondo
Depresso economicamente
Ma può essere vero
Grazie erano immense parlo adesso c'abbiamo Mario Nicolai direttore dell'ufficio regionale
La programmazione la Lombardia neanche esperto comunque per
La presidenza della regione siciliana Nicola innanzitutto la ringrazio per l'ennesima occasione di riflessione su questa tematica io sec. in qualità di esperto del presidente la regione siciliana per più di un anno le problematiche della programmazione e da una ventina di giorni la direzione la programmazione e la Regione Lombardia
Devo dire a testimonianza che mi piace mi spiace che non ci sia la vicepresidente delle politiche comunitarie perché
In Regione Siciliana noi abbiamo tentato nell'ambito della rimodulazione o riprogrammazione che si voglia delle risorse disposte nel cui CS per lo sviluppo locale
Utilizzabili tramite le sovvenzioni globali abbiamo tentato di rimodularlo né metto sui patti territoriali mettendo a disposizione queste risorse sui patti territoriali della Regione Siciliana
Io incontrato anche l'ingegner Carzaniga a Roma su ufficio proprio per attenzionarlo su questa preoccupazione cioè che il comitato di sorveglianza recepisse adeguatamente
Questo tentativo di allocare le risorse sui patti territoriali
Devo dire che le note scritte del comitato di sorveglianza non mi sembra non abbiano recepito in una prima battuta questa preoccupazione
Lo abbiamo fatto anche con una certa discrezione e qui per risponderà dottor Bonomi perché si è voluto non allocare queste risorse
In modo indiscriminato diciamo
Senza un criterio su tutti i patti territoriali della Regione ma volendo creare degli indicatori di selezione su questi patti o le premesse per degli indicatori di selezione consapevoli che tra l'altro le risorse che erano in campo
Non erano infinite
In questo tentativo fosse dobbiamo ancora lavorare in termini dialogo con la con la con la commissione forse dobbiamo anche lavorare in termini di raccordo con in bilancio perché l'indicazione che per forza si debbano far convergere sui patti UE queste risorse una presunzione che la Regione
In in quella sede fatica ad accettare vuol capire quali sono i criteri per cui nella selezione dei patti Dugan privilegiare alcuni piuttosto che altre che vadano coordinati con altri strumenti che tendono a sovrapporsi
Quindi questa testimonianza di un lavoro che è stato fatto
Devo anche dire sempre per ISPO l'altro Bonomi che nell'ambito dell'ufficio programmazione da quattro mesi a questa parte è stata attivata una banca dei progetti infrastrutturali peraltro ai fini anche di un recupero del delle degli impegni di spesa comunitaria e ne è stata tratta espugnare zoppo e nelle scelte che sono fatte negli ultimi Cometa di sorveglianza
Oltre alla banca dati dei progetti infrastrutturali
Ho chiesto specificatamente che si ponesse attenzione ai patti territoriali per cui c'è un ufficio chi sta monitorando sta lavorando i patti territoriali ovviamente son disponibile dal di tutti i raccordi per rendere la collaborazione proficua
Per quanto riguarda la Regione Lombardia
Invece devo riconoscere che il presidente Formigoni nella sua nel suo lavoro adottato l'amministrazione che dirige di un'eccezionale strumento di programmazione che trova sintesi
Nel nel nuovo processo programmatorio della Regione negli obiettivi della dirigenza nella concertazione con le parti sociali
Nella allocazione delle risorse con i vincoli di bilancio e anche all'interno di questo gli strumenti di programmazione negoziata trovano una una sottomette un importante tanto è vero che è previsto un prossimo Forum nel richiamo Stati generali in cui noi concezione incontriamo le parti sociali la nostra regione con attiva proprio programmazione passata i patti territoriali un forno che dovrebbe essere nel prossimo trimestre
Grazie
Nota
Incaricato dal presidente Lamberto provinciali a
Napoli Zingaretti è sempre stato come elemento di punta questa nostra
Sanga
Grazie Presidente il presidente Lamberti si rammarica molto di non essere presente ma a causa di impegni contingenti istituzionali mi ha delegato a rappresentarlo in questa occasione
Mi sembra innanzitutto utile opportuno oltre che urgente sviluppare gli approfondimenti seminariali mensili sugli impedimenti allo sviluppo locale le intenzioni delle manifestati trovano una fortissima attenzione a livello locale in particolare nella provincia di una regione campana
Mi limiterò adesso in questa occasione ha due brevi osservazioni che sono state stimolate dagli interventi dei relatori e anche da coloro che sono intervenuti successivamente
In modo particolare la riflessione riguarda la filiera istituzionale dello sviluppo locale problema emerso a Napoli nel convegno organizzato dalla Regione Campania
E che ricorre come vediamo e quindi si connotata solo come uno dei problemi cardine uno dei due questioni su cui probabilmente occorrerà riflettere meglio
Le esperienze in corso e la provincia di Napoli suggeriscono un approccio innovativo a questi problemi in particolare al problema di coordinamento e promozione dello sviluppo endogeno
La prima riflessione che sottopongo alla vostra attenzione questa che la prima e più importante innovazione da portare ci sembra quella della identificazione della dimensione istituzionale territoriale del termine sviluppo locale del luogo dello sviluppo locale
La tendenza che registriamo nella provincia di Napoli ma non sono né i patti territoriali ma anche dei contratti d'area è una tendenza fare coalizione
A fare quali azioni tra Comuni di media e piccola dimensione chessò che amministrano territori che hanno caratteri di omogeneità dal punto di vista socio economico culturale d'altra parte questo sappiamo bene che una delle ispirazioni fondanti dei patti territoriali
Basta citare per fare esempi concreti Miglio d'Oro la teste l'area flegrea vascolare a Ferrara Pomigliano essere sul piano interno
Ed altre zone su cui la Provincia sta svolgendo un lavoro non visibile ma di affiancamento di sostegno e di supporto all'evoluzione di questi processi
Ormai in tutta l'area della provincia e questo è il dato che mi preme sottolineare sono in atto questi processi di aggregazione a scala diciamo sovracomunale ma subregionale
A fronte questo mi pare utile segnala delle difficoltà e dei problemi che si incontrano nel fare coalizione istituzionale fra Comuni che stentano a volto a superare appunto i caratteri di municipalismo eccetera che ben conosciamo
Vi è una spinta molto forte a fare coalizione sociale su basi intercomunale
Il risultato evidente che emerge almeno dall'esperienza e la provincia di Napoli e che cominciano a a delinearsi nell'area metropolitana di Napoli
Un vero e proprio ecco l'area metropolitana si configura come un insieme di Microsystem i territoriali micro sistemi territoriali
Quindi permetto di dire che la connotazione di questi sistemi e le interrelazioni dentro questi sistemi
Ci fanno pensare non solo e non tanto ad una rete artificiale di collegamento allorquando questo si verifica scala territoriale subregionale
Io sottolineo l'importanza di considerare anche la dimensione fisica del raccordo perché l'identità locale che viene fuori da questi processi aggregativi è un'identità sulla quale si fonda e si punta diciamo la probabilità di successo dello sviluppo locale molto spesso si tratta di territori che orograficamente sono simili o territori che hanno gli stessi problemi su cui lavorare
Quindi è un'identità locale fatta di dimensione fisica di valori materiali e immateriali
Molto importante invece mi sembra diciamo la formulazione di questa rete di questa coesione di tipo artificiale quando ci riferiamo ai rapporti alle interrelazioni appunto nella filiera istituzionale
Lo sforzo della provincia come dicevo non appare ma è fortemente diretto ad accogliere l'accompagnare questi fermenti di sviluppo locale
E questo peraltro l'intendimento dichiarato dal piano provinciale di coordinamento che in gestazione con modalità concertative vi sono altre iniziative di cui non parlerò adesso ma riguardano la linea di costa cioè la dimensione dello sviluppo locale si configura nella provincia di Napoli per aree territoriali ma anche per aree problema uno dei problemi è la linea di costa del Golfo di Napoli su questo la Provincia ha promosso un articolo dieci nel senso per fare una Progetto posidonia si chiama
Così come un altro problema che attraversa tutti i micro sistemi territoriali è il problema dell'inclusione sociale dei giovani non scolarizzati e anche su questo la Provincia sta lavorando con progetti specifici
La seconda innovazione che mi sembra importante
Credo che possano ridursi ad un intendersi bene sulla parola coordinamento
Che rimbalzate ricorre molto nelle nostre espressioni probabilmente sarebbe utile
Riflettere sul concetto di coordinamento e sull'autorità autorevolezza del soggetto coordinatore approfondire questo concetto autorità autorevolezza perché l'autorità che deriva dalle leggi molto spesso non corrisponde a un'auto autorevolezza di rappresentanza dei soggetti che poi non a caso non accettano di essere coordinati a che titolo perché i processi di sviluppo locale rendono protagonista la la la la società di mezzo la società di mezzo per essere coordinata deve essere coinvolta
E deve essere resa partecipe del processo di coordinamento non esiste un coordinamento autoritativo che posso mettere in ordine ordinare lo sviluppo locale
Dalla provincia di Napoli molto modestamente rappresentiamo dunque un'esigenza di ridare senso a questa parola stabilendo innanzitutto chi fa che cosa
E concertare poi come fare le tre azioni fondamentali e ci sembrano importanti per lo sviluppo locale che su l'animazione nelle aree in cui l'animazione non è sufficiente o non c'è oppure la società di mezzo ancora smarrita non ha punti di riferimento
Quindi primo l'animazione secondo la progettazione socio economica
Progettazione socio paga diventa dipende proprio il coinvolgimento e la partecipazione dei soggetti della società di mezzo che hanno voglia di partecipare ma non hanno luoghi e non hanno strumenti metodologie per fare infine poi non c'è dubbio la progettazione esecutiva
Come queste questo lavoro di progettazione socio economiche si traduce in progetti
Usiamo questa bruttissima parola ci papabili cantierabili io che hanno accesso alla burocrazia comunitaria
Leggiamo
Che vi sono importanti iniziative del Governo ma ascoltiamo anche qui dall'intervento del dottor patriarca che tendono ad affrontare ecco con una logica e con un approccio a nostro parere giusto di supporto
Ai processi sviluppo locale e quindi a cogliere la debolezza
Dei processi di sviluppo locale che consiste essenzialmente proprio nella mancata infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno ecco quegli interventi di supporto e di sostegno alle istituzioni che governo nel Mezzogiorno ci sembra la linea giusta ma siamo anche preoccupati ovviamente dell'anacronistico Progetto diciamo ieri che è stato qui richiamato condivido le osservazioni critiche fatte non le riprendo
E dunque per concludere nel riscrivere insieme il significato della parola coordinamento io credo che ad esempio nella nostra realtà vada colto il prezioso impegno della Regione Campania
Nel senso che correrà a lavorare per rafforzare la collaborazione istituzionale tra diversi livelli di delle istituzioni locali personalmente conclude davvero ho dubbi sulla definizione di un programma
Perché la definizione di un programma ingessato comunque questa parola programma mi rinvia un apparato concettuale che è quello della programma ingessato che poco o nulla sappiatelo ha a che vedere con i fermenti e i processi di sviluppo locale
Che richiedono invece duttilità elasticità continua presenza sollecitazione accompagnamento conto richiedono più che appunto la definizione di un programma io la parola che userei
Sarebbe aggiorna ente propensa ad usare la parola definire una strategia comune una strategia comune
Claudia ciascuno compiti precisi e dentro i quali ciascuno sa che cosa fare per orientarci l'azione di tutti verso obiettivi condivisi grazie
Grazie Cammarota adesso dobbiamo negligente della Presidenza della Giunta Regionale Emilia Romagna Francesco Cosentino
Bottoncino
Grazie presidente
Io il presidente della Regione Laforgia si scusa per non essere potuto finire
Ribadisce l'interesse verso
Verso
In questi argomenti sui patti territoriali
Di un intervento io volevo
Trarre spunto di una riflessione a partire proprio dal problematiche dello sviluppo
Che noi abbiamo incontrato della nostra regione
Una regione che come e noto ha sperimentato
Nel giro di venti venticinque anni uno sviluppo notevole
Che la posta fra le prime regioni europee
Tuttavia all'inizio degli anni Novanta si è aperta una riflessione nell'ambito della Giunta regionale
Una riflessione che nasceva da da da due fatti
Uno
Quello relativo ai mutamenti nella concorrenza internazionale e la pressione competitiva
E in secondo luogo quindi legati a fattori esternamente esogeni
In secondo luogo a fattori più interni che in qualche modo hanno messo in crisi quei fattori di regolazione economico sociale che avevano consentito a diciamo a tutto il sistema produttivo
Elementi di notevole coesione
Si è assistito negli anni ottanta un processo di sviluppo più differenziato questo sviluppi più differenziato ovviamente avuto ripercussioni all'interno di quelli
Che sono sono le organizzazioni imprenditoriali anche sindacali
Il problema quindi che si è posto fondamentalmente e questo
Innanzitutto come ridefinire un approccio di politica industria
E da questo punto di vista l'aspetto rilevante
Diventava un approccio di politica industriale territoriale quindi un approccio sistemico che consentisse di intervenire su diverse lei
Supremo tra formazione sul problema dell'accesso all'innovare informazione innovazione tecnologica sul trono del cofinanziamento sul problema della dotazione infrastrutturale
E qui si innesca tutto il problema della reti come lei
Giustamente diceva suprema delle reti lunghe delle reti corte c'è per noi come dell'alta velocità non è tanto l'alta velocità ma come integrare tutti i territori tutte le diverse aree territoriale all'interno di una una rete più lunga che connette il nord Europa come chitarra
Ora io aspetto rilevante di questo approccio di politica industriale e che apre un problema istituzionale notevole innovazione istituzionale notevole
E qui quello che voglio ribadire che questo problema di innovazione istituzionale non si esaurisce nel problema decentramento dei poteri è un un problema di innovazione istituzionale ancora più profondo che vuol dire costruire una capacità di di programmazione su obiettivi di sviluppo non in termini di politiche di piano
Gerarchicamente comandate dall'alto
Ma attraverso progetti di sviluppo condivisi all'interno dei difetti dovesse avere come problema di ricerca di soluzione ai problemi di coordinamento che si pongono da un punto di vista di strumenti di politiche
E di risorse sì come problema di compartecipazione
Fini sia all'interno degli enti locali regioni comuni ma sia anche fra soggetti pubblici e privati
Cioè in altri termini l'aspetto diciamo rilevante
Che ci stiamo ponendo adesso anche concretamente con noi il nuovo Piano territoriale regionale
E quello di
Andare verso un nuovo modello di programmazione
E questo si inserisce all'interno anche di una visione dello sviluppo che chiamerei territoriale più locale
E da questo punto di all'interno di questa politica che si pone anche il problema di quello che possiamo chiamare la cooperazione decentrata e qui vengo sui temi dei patti territoriali e del rapporto nord-sud
è un problema questo più ampio cioè per una realtà come la nostra in cui elevatissima la vocazione manifatturiera il nostro vantaggio competitivo e quindi alle determinante dello sviluppo nel prossimo futuro si gioca sulla capacità di servizi e di sapere che viene incorporato nei prodotti
Da questo punto di vista ma l'idea della cooperazione decentrata e quella
Di farsi di connettere Himmel nostra sistema produttivo ad altre realtà
E in questa logica di cooperazione abbiamo sottoscritto
Diversi intese
Con le regioni del sud in particolare la Sardegna la Basilicata la Regione Puglia
Si sono sviluppate anche tutta una serie di di accordi anche fra le amministrazioni provinciali
Accordi che hanno cominciato a produrre lo sviluppo di progetti sull'innovazione tecnologica sulla formazione
Per la realtà del fra queste realtà
Ora il punto che io volevo sottolineare riprendendo il Po
Diciamo le tre questioni che aveva sollevato De Rita
E che anche per una regione come la nostra il coordinamento è un fattore cruciale
E dietro gli aspetti del coordinamento poi si vanno a toccare degli aspetti rilevanti e qui mi riferisco a quello che è il problema della gestione dei bilanci
Cioè noi ci troviamo con bilanci che sono fortemente rigidi
Che in che non consente una flessibilità nella gestione di queste politiche
Il problema di innovazione che si pone da un punto di vista la pubblica amministrazione si pone anche per una realtà come la nostra
Dove diventa fondamentale questo processo di innovazione il discorso come giustamente sottolineava patriarca delle risorse umane
Fino adesso in una realtà come la nostra anche questo tipo di formazione basta pensare a tutto il dibattito che c'era stato sui distretti sloveno vestita di Modena i lavori a te che si formavano che entravano nelle università cioè questa funzione di agenti di sviluppo si andava formando adesso un problema di agente di sviluppo ma non solo nel rapporto con il Sud ma il rapporto anche ad altre aree tenendo presente che la nostra ora una realtà fortemente che si stenta nazionalizzato diventa una questione cruciale soprattutto il riferimento alla nuova politica europea che viene prospettata Agenda due mila dove fondamentalmente il messaggio che viene per regione come le nostre e quella che dovette correre
Soprattutto per quanto riguarda la capacità di entrare nei nuovi Paesi che il punto in cui l'Europa si amplierà ma questo significa Pupo capacità di saper esportare un sistema e quindi una capacità di attivare servizi che riescono a far promuovere questo così
E allora se non ci siano altri scritti se non nessuno vuole intervenire possiamo chiudere vorrei chiedere al Rastrelli felice qualcosa sennò chiudo io allora grazie tutti rapidamente una chiusura noi siamo convinti
Che dobbiamo continuare a lavorare in questa spirito che oggi riunisce dove l'avete visto anche regione all'Emilia Romagna alla Lombardia che non avevano partecipato alla nostra
Nostro lungo percorso sui patti territoriali
Se è chiaramente una esigenza di protagonismo regionale che va accompagnato che qualcosa relativo ai tanti mai relativo specialmente al rapporto fra sviluppo locale e programmazione regionale
E strumenti di programmazione regionale del piano regionale classico il Po
Quindi questo un percorso che abbiamo cominciato oggi penso che dobbiamo continuarla fa a farlo su tre livelli il primo livello è quello abbiamo già sperimentato con qualche Regione di tentare di vedere i patti territoriali e lo sviluppo locale che sta dentro i patti all'interno di una logica coordinata di una logica unitaria delle regioni
Secondo
Vedere lo strumento formazione animazione
L'organizzazione locale classe dirigente locale amministrazioni locali con uno strumento fondamentale di questo processo
Poi vedremo se raccordo che faremo sicuramente proforma Chmel'può essere focalizzato è finalizzato a questo problema
Terzo
Ragionare sul piano dei la revisione dei
Protocolli di e dei regolamenti dei fondi comunitari
Noi siamo insomma stiamo facendo partire come credo un gruppo di lavoro misto con la Commissione per ragionare proprio sui una trasformazione dei fondi è quello che comporta per la regione italiana e quindi credo che metteremo a disposizione delle Regioni questa nostra riflessione Congiu
Vedremo come va avanti
Io l'impressione che i protocolli che abbiamo firmato vanno in qualche modo ripresi
Reinterpreta perché noi quello che firmammo con la Regione era non ricordava Rastrelli al trenta gennaio non era ancora in previsione la delibera del marzo ha modificato il potere però lo spirito fra Rastrelli M fra la recente campagna il tre ed è rimasto lo stesso quindi Grande disponibile ad andare avanti quelli che stiamo firmando abbiamo già firmato recentemente vanno in quella direzione
Non Ifop riterremo volta corpo quello che è importante per l'unica cosa fra virgolette polemica che mi permetto
E il problema dei tempi
Qui noi rischiamo che siamo fuori da tutto stavo fuori dall'Europa dei dei dei nuovi regolamenti dei panni dei fondi strutturali e siamo fuori dell'avventura europea dei patti territoriali e stiamo fuori dell'utilizzo di quel po'di Soldini e Carzaniga vuole riparametrare
Focalizzati Remo Nizzardo se non sappiamo usare penitenti
La tragedia nostra è che qualsiasi cosa sul piano del movimento della della della valutazione degli dell'intervento riusciamo a mettere in importo o moto
Poi si trova di fronte a un meccanismo i tempi di attuazione spavento
E quindi questo forse come fatto unitario mi riprometto
La volta prossima come l'ho detto una riunione del riflessi
Mensile riservata ai meccanismi d'attuazione
Perché se lo lo diceva Ferrari Venezia tradire sì veramente no per ragioni urbanistiche per ragioni di bilancio per ragioni di procedure per ragioni di banche per ragioni otto pagine di assolvimento i da riempire vero patteggia approvati dal CIPE da noi siamo lì che ci sia via alla fine il popolo dei bar senese se ne freghi ma perché devo doversi in impegnare in una cultura socio politica nuova di convergere faticosissima perché fare un patto per l'Italia come fare sviluppo care faticosissimo c'è una dialettica c'è una c'è un contrasto c'è come diceva giustamente Bonomi c'è una selezione una strategia selettiva
L'abbiamo avuto patti contro ottocento Progetti chiedono poi ritorna entri ridursi a ottanta per stare nello schema è Carzaniga aveva
Perché fare questo sforzo enorme di filtraggio
I sofisticazione del meccanismo di domanda quando quel meccanismo d'offerta è i nomi e quindi è una specie di macchina del tempo ferma immobile questo è un punto cruciale
Che Aldina dei meccanismi procedurali che dovremo trattare la volta prossima
Vorrei che mettessimo all'ordine del giorno proprio del la volta prossima ma è un problema di procedure giuridica è un problema di comprensione che queste cose qui sono nel tempo tanto uno gira e trova Barcellona le targhe con l'uomo monumenti cifra per l'udienza ma comparse l'ho scritto costruito pone contributo della Comunità economica europea un po'trova in quanti spagnoli rapidissimo nello specchio evidente diventano esemplari mentre nove finiamo nel dimenticatoio ma non perché siamo stati meno intelligenti meno bravi meno capaci di mettere insieme energie
E perché poi che il meccanismo temporale riduce allora significa che però non è solo un problema di la logica statalista c'è perché in fondo oggi un qualsiasi comune del Mezzogiorno una provincia se sapesse manovrare bene se avesse le spalle coperte dalla Regione o se la Regione avesse state coperte dallo stato forse potremmo fare quel po'di corsa me libera nei confronti dei fondi
Che altri fanno e noi a noi sembra quasi proibito
Volevo mettere questo prova del tempo proprio perché colgo dal discorso di oggi questa ispirazione di fondo per la volta prossima volta prospera arriva un discorso sull'attuazione ma non vedendo le procedure mirando effettivamente alla possibilità di concentrare tutte grazie a tutti che più hanno
Cioè