Sansa, Sindaco uscente di Genova, non si ripresenta più alle prossime elezioni comunali con la coalizione che lo appoggiò 4 anni fa; Il ruolo dei partiti nelle città; L'impegno dei comuni a favore della legalizzazione delle droghe e della riduzione del danno

Radio radicale siamo a Genova al nostro microfono Adriano Sansa il sindaco di Genova signor sindaco lei ora facciale nuove elezioni il sedici però uno non è stato riconfermato dalla coalizione con la quale era stato eletto
Nel novantatré come mai è successo questo
Ma molto molto in breve successo credo perché io non ho accettato una ripresa di un ruolo eccessivo Deborah tanta dei partiti della segreteria del PDS in particolare che localmente al per tutto questo comportamento diciamo involutivo c'è un ritorno diciamo verso il passato e non invece uno sviluppo della figura del sindaco eletto direttamente della gente responsabilità città responsabile del consiglio comunale c'era questo progressivo ha richiesto ma di assecondare indicazione del partito da parte del sindaco nella gestione soprattutto della nomina dell'assessore io credo di aver dovuto difendere quindi non solo la linea politica ma una linea istituzionale questo è costato non riteneva tu io sono con te intorno della potuto servire da elemento di chiarimento e penso che questo possa servire in altre città che ho sentito i singoli Trieste sappiamo anche difficoltà avuto
Lo stesso Bassolino ha avuto dei problemi ultimamente nella disco sì ho né con D'Alema poi è stato un po'richiamato all'ordine il sindaco Cacciari nostra se aveva un messaggio del vice sindaco Bettin bellissimo che diceva che riconosce in questa posizione una una atteggiamento che sembra la causa delle amministra e dei comuni di tutta Italia mi sono mi hanno commosso insomma anche la prova di Caponnetto economo molto lucido o quelle di Stajano che ha visto la terribile vicenda di Ambrosoli cioè chi ha conosciuto il degrado e l'approvazione sa che bisogna opporsi a qualunque segno di arroganza non è adesso certa quella gravità però che può portare a un ritorno a sistemi di impropria ingerenza dei partiti con tutto il rischio poiché connesso al di là delle intenzioni di chi lo fa oggi che magari forse una memoria quindi faccio anche chiarito a chi compie queste cose ma non ha memoria delle conseguenze che derivano dalla Debord amento dei ruoli dall'arroganza e dalla e da quella che abbiamo chiamato giustamente partitocrazia
Ecco signor Sindaco però per quattro anni lei ha comunque sopravvissuto comunque sopravvissuto alla alle segreterie dei partiti come mai non ha sentito prima l'esigenza di ribellarsi al limite arrivare anche le dimissioni
Ma io ho vissuto con un progetto un programma che abbiamo attuato non ho mai dovuto subire in quanto mi sono opposto questa tendenze di progressiva rioccupazione e finché sono stati in grado di difendono ha continuato governa la città la cosa è precipitata nei mesi precedenti alle elezioni in quanto mi è venuto proprio è venuto al dunque il disagio cioè mi si mi è stato fatto capire che se avesse accettato di essere un sindaco diciamo dimezzato sarebbe andato tu va bene e sarei stato ricandidato ma io non ho dovuto fare nessuna concessione in quanto però o fortemente resistito con la mia Giunta e allora la domanda che gli fa diventa per me un po'paradossale cioè intendo dire
Come mai sono rimasto sono in atto perché ce l'ho fatta ho capito che il prossimo andato sarebbe stato per me o per altri un ritorno indietro e quindi ho preferito non accettare voi non sono stato solo respinto ma anch'io ho respinto la possibilità di candidarmi a condizioni non chiare e temo che altri aveva accettato di candidarsi a quelle condizioni quindi ho dovuto candidarmi Co il mio programma e con il bilancio di quello che ho fatto che non ha fatto davanti alla città limpidamente ecco senta lei si è stato tra i primi sindaci essere eletti con la nuova legge
E con l'elezione diretta appunto diretto appunto del sindaco
Un suo giudizio su questa legge è riuscita effettivamente a risolvere il problema della guida del della città
Io credo che sia una buona legge perché da molto più ruolo al voto meno otto meno ruolo gli apparati noi ci siamo presentati adesso con pochissimi mezzi e primo fino a una trentina di milioni che per la città deve essere messo non sono niente
Ciò nonostante siamo ancora in testa negli ultimi sondaggi voglio molti giovani che lavora con me allora questa legge consente naturalmente richiede anche questo lo sforzo di organizzazione però consente a tutti di partecipare alla competizione e consente a tutti di aver e più voce senza intermediazioni non sono al momento dell'elezione ma anche dopo essere andato a sindaco riscuotere a dire io ti ho votato chi cosa stai facendo sei tu il viso che conosco sei tu quello che mi deve rispondere se torniamo a fare le cose nei corridoi non si sa più risponde non si conosce il volto di chi comanda veramente stessa riforma che avrà anche i suoi limiti ha fatto scendere i cittadini e gli ha messo davanti un Riso quello e il viso di kit gestisce quello il viso di chi deve risponde che sto un grande progresso ecco ma i rapporti con il Consiglio comunale come sull'isola sono stati buoni nel senso che non ci siamo presentati sempre davanti al Consiglio dicendo tutto quello che di rilevante andava detto dice sufficiente autonomia da parte di sindaci e con questa legge io credo di sì tranne chi anche in Consiglio non si facciano sentire troppo gli apparati che richiamano all'ordine i consiglieri questo ma è successo da Genova non siamo arrivati a questo punto il consiglio ha collaborato lealmente però negli ultimi mesi o mente tutto si è un po'sfibrata indebolito perché io ero stato avevo ricevuto l'avviso di di congedo e quindi questa mia molto indebolito come si l'ultima domanda sindaco Sansa
Anch'anche a Genova lei prima aveva a fianco il sindaco Castellani Torino è stata tra le prime città provare in comune è un una risoluzione antiproibizionista anche a Genova
Nel novantasei fu approvata una risoluzione un po'più soft e di quella di Torino
Lei comunque assente si sta riproponendo con le disobbedienza civile di Marco Pannella e delle di militanti Lista Pannella i si chiede appunto che venga affrontata anche in Parlamento la discussione sulla legalizzazione una sua opinione anche visto che lei è stato anche magistrati
Ma guardi io credo che non sia possibile che una città Suma da sola un'iniziativa in queste materie rischierebbe di essere un equivoco di attirare in quella città magari a torto anche l'attenzione le aspettative di chi pensa che ci sia una zona franca nel consumo delle droghe non è possibile che si son decisioni discussioni che vanno svolte in Parlamento e Parlamento per tutto il Paese quindi al fatto che avvengano discussioni in Parlamento su questo certamente sono favorevoli tutte le grandi questioni vanno discussi in Parlamento ma non credo che le singole città io avevo avuto questa come altre sindaci questo dubbio cronicità potesse in qualche modo decidere o comunque a muoversi con una certa originalità mi sono reso conto che non è possibile perché allora diventa veramente un rischio di spostare il problema da una città all'altra di spostare anche chi ha problemi di tossicodipendenza simili da una cifra alta quasi in vista di una città diciamo liberalizzata e Franca questo sarebbe un grandissimo e qui
La sua posizione personale sulla legalizzazione
Mi emoziono personale guardi io ho riflettuto molti anni su questo punto anche lo scambio di lettere con Pannella ricorda una sua lettera bellissima sotto questo aspetto
Oscillato mo'ho creduto anche per un certo periodo avendo fatto giudice come credo tuttora che la repressione non basta e non risolve mai però non credo che neppure la lega versione sia la soluzione io credo che la soluzione sì è ancora più difficile sia quella della collaborazione internazionale tra le nazioni tra gli Stati e la messa al bando vera autentica degli stati produttori delle droghe pesanti cioè che solo la collaborazione internazionale si possono salvare su
Ringraziamo il sindaco Adriano Sansa
Radio radicale a Genova da se appena svolto un incontro organizzato da MicroMega
Sì dal titolo e i sindaci i sindaci dei cittadini chiediamo qui è al microfono abbiamo il direttore di MicroMega Paolo Flores d'Arcais Darcais direttore senta avete organizzato questo incontro in un momento particolare per Genova perché esisteva pochi giorni fa a pochi giorni si svolgeranno le elezioni per il nuovo sindaco
E non nasconde Micromega nella persona del direttore l'appoggio Adriano Sansa come mai questo questo appoggio così esplicito
Perché per un verso ovviamente a Genova
Si voterà
Per decidere se i quattro anni di amministrazione Di Sanza sono considerati buoni o non buoni dalla cittadinanza dai cittadini io per quello che ho sentito dei cittadini Genova sento pareri che oscillano fra il buono e l'ottimo
Però il voto di Genova che è quindi essenzialmente un voto amministrativo su quello che Sanza affatto anche un valore nazionale e non non si può nasconderlo questi perché si scontrano in questa in questo voto amministrativo due concezioni dell'Ulivo
La concezione originale dell'Ulivo che era l'Ulivo dei cittadini che andasse oltre le segreterie dei partiti oltre la somma delle diverse componenti di uno schieramento queste dalla concezione originale anzi questa concezione generale dovrebbe andare allargata ulteriormente con la capacità di con vi in cera e fasce moderate che non possono essere rappresentate da queste destre che sono destre antiliberali fuori della legalità di ancora non pienamente democratico
E un'altra concezione dell'Ulivo che sembrava sparita che invece purtroppo ritorna l'Ulivo degli apparati l'Ulivo come semplice somma delle segreterie di partito
L'Ulivo in cui le segreterie di partito a livello nazionale ma ancora più a livello locale pretendono di dare ordini all'istituzione e quindi in questo caso al sindaco eletto dai cittadini e che deve rispondere ai cittadini
Non si tratta in questa contrapposizione fra due idee dell'Ulivo
Della contrapposizione fra chi vuole i partiti e chi non li vuole questo deve essere chiaro questa anzi è una polemica che gli apparati inventa Nova non esiste tutti Sat diamo che i partiti sono essenziale è una vita democratica mai partiti come dice la Costituzione sono strumenti attraverso cui i cittadini partecipano in forma organizzata le decisioni collettive che li riguardano non è accettabile che i partiti diventino invece non strumento in nelle mani dei cittadini ma
Vogliano strumentalizzare i cittadini
E dare ordini ai cittadini come se cittadini fossero dei dei soldatini questa concezione che purtroppo c'è stata dei partiti
Che monopolizzano la vita pubblica e delle segreterie dei per i di che monopolizzano la vita pubblica già monopolizzata dai partiti ha portato alla degenerazione partitocratica c'è bisogno invece di ripartire da quell'ondata di grande innovazione di grande speranza che si è aperta cinque anni fa con Mani pulite prima e con l'elezione diretta dei sindaci poi per ridare dignità alla politica c'è un unico modo per i dare dignità alla politica che i partiti si aprano le energie migliori presente nella società civile e non che si rinchiudeva no in loro stessi e pretendano di nuovo di occupare lei istituzione quindi questo è il senso
è il senso di questa riunione termini più generali nei termini particolari quando si vede che qui
Il PDS suoi allegati ha preteso di cacciare Sanza disse stipula dirlo continentale Pericu
Avvocato socialista che per una ironia della sorte mai a dire in questo caso per una piccola giustizia della sorte pubblico
Il suo appello al voto per il Garofano di Craxi
Proprio in una pagina in cui
Il giornale più diffuso di Genova parlava dell'inchiesta su Chiesa e quindi dello Sco perché amento di Tangentopoli questo è davvero gli apparati che non solo si rinchiudono in se stessi ma invece di aprirsi alle forze migliori della società civile vogliano riciclare dei pezzetti di esperienze politiche assolutamente fallimentari è finita oggi quando
L'avvocato pericolo
Firmava questi appelli per il voto al garofano craxiano Di Pietro e gli altri magistrati d'il pool di Milano davano la caccia ai ladroni e Craxi anni
E sono cosa io credo che parlano da sole
I i partiti che hanno sostenuto Sanza per questi quattro anni
Hanno condiviso tutte le scelte di sanzione hanno sempre trovate scelte da a accettare promuovere e difendere eccetera è evidente che hanno voluto fra virgolette licenziare Sanza perché senza non ha dato quelle garanzie fra virgolette sempre
Di obbedire agli ordini delle segreterie e agli equilibri interni alla coalizione questo credo sia il motivo fondamentale per cui invece i cittadini Genova non licenzierà non Sanza Malo
Rieleggere
Ecco è anche vero che però sembra giusto a questo punto affermarlo che se una persona fa un appello per votare un partito non è detto che poi abbia con questo partito abbia avuto a che spartire
Per quanto riguarda i dati più suo scuri più neri quelli della corruzione
Se io avessi voluto dire che l'avvocato Pericu rubava come gli altri socialisti l'avrei detto io non sono non parla mezza bocca io ho detto ciò che risulta dai fa e cioè l'avvocato pericolo come Gianni Baget Bozzo e altre trenta quaranta cinquanta personalità di Genova
A quell'epoca quando Tangentopoli era già stata scoperta quanto tutto il pool di Milano era impegnato nella caccia ai ladroni craxiani l'avvocato Perico come quaranta cinquanta altre personalità di Genova a far un appello per votare quel partito con quei dirigenti che erano stati ormai colti nelle mani con le mani nel sacco
E questi sono gesti politici sono gesti che non si possono dimenticare ciascuno e anche la sua la sua storia naturalmente ci sono tanti che non hanno rubato
Ma che non hanno saputo dire di no
Ai Landry o alla zona grigia che stava vicino alla illegalità ci sono stati tanti che invece hanno combattuto quella illegalità
Anche quando era difficile si pagano dei prezzi e da questo punto di vista Sanza è stato un antesignano perfino rispetto a Mani pulite incominciato a fare opera di legalità
Nelle primissime inchieste per corruzione che in in questo Paese ed ebbe in quell'occasione
L'attacco di tutte le forze politiche e di governo socialisti quindi compresi e in primo luogo ebbe la solidarietà
Di un socialista
Che si chiamava Pertini e quindi è evidente che non c'è da parte di Sanza nessun ostilità per i socialisti in generale
C'è stato in questo Paese socialista e socialista non confondiamo ultima battuta direttore
Avete fatto questo numero queste serate di casa numero quattro di Micromega appunto sui sindaci e i cittadini quando ci sarà un numero sulla legalizzazione
Delle deroghe visto che questo tema è stato riproposto dalle recenti azioni disobbedienza civile di Man di Pannella e di altri militanti a vista pannelli
Cioè noi facciamo cinque numeri ogni anno uno di questo numero di questi numeri ha dedicato integralmente temono graficamente alla filosofia quindi in pratica facciamo quattro numeri ogni anno con un numero di pagine ricco ma insomma comunque limitato circa duecento duecentocinquanta
I temi da affrontare di carattere nazionale internazionale politica culturale sono tantissimi quindi
Abbiamo tanti altri temi da da affrontare io personalmente sono da sempre per la legalizzazione delle droghe però ritengo che in questo momento non sia questo il problema essenziale
Penso che le droghe andrebbe andrebbero legalizzate perché ci poniamo sempre il problema dei drogati ma mai delle vittime dei drogati e le vittime dei drogati quelli che prendono scellini scippati eccetera sono vittime dei drogati perché i i drogati devono procurarsi dei soldi per comprare una droga che costa molto
Perché è illegale quindi io penso che sarebbe una misura di razionalizzazione che sarebbe una misura che colpirebbe le internazionali del traffico della droga che poi come è noto sono le mafie internazionali detto questo però tra avere una posizione che è mia e credo che la maggior parte dei collaboratori
Della rivista e dedicare spazio la rivista cioè quel salto che nasce dal fatto che quando si hanno
Poche pagina disposizione ogni anno si fanno delle scelte sulle cose che si ritengono non più urgenti ringraziamo direttore MicroMega Paolo Flores d'Arcais
Radio radicale siamo qui sempre a Genova incontriamo il sindaco di Torino Valentino Castellani sindaco lei è qui al convegno di Micromega sui sindaci e cittadini
A fianco a Paolo salsa che si ricandida quest'anno senza l'appoggio dei o di quella coalizione che lo aveva eletto quattro anni fa la stessa coalizione escluso Rifondazione Comunista che ha eletto lei poco tempo fa a di nuovo al sindaco di Torino
E in che veste è qui a Genova fa campagna elettorale per Sasa
Guardi non c'è dubbio che la situazione di Genova è una stazione vista dall'e sterno io non la conosco dall'interno non conosco
Affondo insomma quali sono i meccanismi del situazioni che hanno portato a questa che mi pare si possa definire quanto meno una situazione imbarazzante no
Ma su questa io non ho francamente un giudizio personale perché credo che sia fra l'altro compito dei cittadini dei genovesi di esercitarsi nel discernimento in questa in questa difficoltà
Io sono qui per una ragione principale che è quella che MicroMega organizzato questo questa dibattito questa riflessione a voce alta sui sindaci e mi ha sono stato invitato e Orik e Nuto
Opportuno esserci a fare questa riflessione sui cosiddetti sindaci dei cittadini cioè quelli eletti direttamente dai cittadini
Naturalmente non sono così ingenuo o così pilatesco dal non dire anche che io conservo per il sindaco Sansa una un giudizio un atteggiamento una una una stima MOL tom molto netta credo che sia un sindaco che ha lavorato bene che ha fatto bene e quindi sul piano strettamente personale io penso del delle di dare del suo operato un giudizio positivo quindi evidente che
La mia presenza qui anche il significato di un apprezzamento di una stima per per il sindaco Adriano Sansa non quello che invece ritengo di dovere di dover dire proprio che e credo che sarei in grande imbarazzo se mi si chiedesse che cosa sta succedendo a Genova no perché lo lo schieramento dell'Ulivo non è in questo momento formalmente con sanzioni quindi c'è una situazione di divisione tra e le che sono le forze politiche che sostengono l'Ulivo che fanno parte dell'Ulivo e quello che invece il sindaco che una volta era stato proposto dalla dallo stesso schieramento questo un pro ma tutto genovese per fortuna in qualche piccolo centro da qualche altra parte ci sono situazioni anche difficili imbarazzanti sì fanno parte un po'della perturbazione ecco che sempre Chen queste cose mi auguro che Genova sappia uscire presto da questa contraddizione
Ecco il sindaco Sansa si lamenta di non aver avuto autonomia dai partiti presentandosi come un cittadino appunto sganciato dai partiti in comune un po'quello che anche nella sua figura Torino era il sindaco un pochino più sganciato non di apparato e lei ha avuto difficoltà e ha difficoltà a Torino sotto questo punto di vista
Perché io sono un sindaco
Diciamo che non non ha nessuna appartenenza diretta specifica nel senso che non non sono iscritto a nessun partito non ho fatto militanza in io mi sento mi sento il garante della coalizione mi sento quello che ha la responsabilità di interpretare il Progetto di realizzare il programma che la coalizione ha sottoscritto
Io se devo dire con tutta tranquillità sincerità non può non posso dire di di avere subito condizionamenti pressioni recati se così fosse si così dovesse mai essere io non non esiterei un momento non solo a dirlo ma anche a liberarmi da queste cose no quindi io
Credo di non ha spazio la stazione torinese di poter dire che è una stazione la quale la coalizione che mi sostiene è una coalizione sostanzialmente coesa legata al programma che dobbiamo realizzare e che a nei miei confronti o
Atteggiamento di rispetto no e di considerazione ma è pur sempre vero che in Italia la partitocrazia cioè questo occupazione dei partiti c'è stata e sinceramente ci viene il sospetto che ci sia ancora
Quindi è comunque difficile la vita di un sin primo cittadino sganciato dai partiti penso ci siano richieste comunque a anche politiche o semplicemente politiche da parte dei partiti
In cui in consiglio comunale
Ma
Vede io io penso che bisogna stare molto attenti quando si fanno questi discorsi a non cadere
Nella diciamo nella cultura un po'qualunquisti Ka che
I partiti sono il male della nostra Repubblica no io sono convinto che una democrazia senza partiti non esiste io ho vissuto ho vissuto per un po'di tempo negli Stati Uniti per esempio dove ci sono anche le idee partiti molto diversi da da i nostri e dove prevalgono logiche che io non considero più di profilo più alto di quelle che ci sono danno i no le logiche e quindi del mercato delle immagini le logiche e del denaro del consenso costruito su su su una realtà spesso virtuale ecco che non è quella vera dei problemi
Che le persone hanno quotidianamente quindi io io penso che una democrazia senza partiti sarebbe una democrazia zoppa molto molto a rischio
Quindi secondo me la la sfida che noi abbiamo davanti che abbiamo davanti tutti non solo i sindaci ma soprattutto i cittadini direi quasi non è quella di facilitare questa o di incoraggiare o di stimolare questo questo
Elevarsi del profilo della progettualità politica dei partiti nei consigli comunali ci sono ci sono i gruppi consiliari io io per esempio a Torino posso dire in quattro anni nel passato Periodo ma anche in questo quindi quattro anni e mezzo di attività di sindaco non ho mai fatto riunioni con i partiti no i famosi vertici che si facevano una volta con le segreterie di partito e cioè io ho sempre fatto riunioni con i gruppi consiliari ma credo che quando si fanno le riunioni con i gruppi consiliari parlo della mia maggioranza si ci si muove in una logica istituzionale perché il consiglio comunale è un organo no e quindi i cittadini che sono eletti consiglieri comunali hanno un mandato di rappresentanza degli interessi e dei Progetti diciamo dei cittadini che li hanno nominati che li hanno eletti e con questi sindaco si deve correttamente era portati ed è il problema vero secondo me e se i partiti sanno stare al loro posto no cioè se
Hanno verso le istituzioni quel senso di rispetto che Lippo ora tutta a non invadere le istituzioni quindi la non appropriarsene non esaurire tutto lo spazio della politica lo se questo avviene i partiti hanno una funzione importante se questo non avviene si ricade o si ricadrebbe nei vecchi di sì che il nostro Paese ha già sperimentato direi ai me no con esiti anche anche devastanti questi Reed ci sono ci sono sempre io credo che non oggi non è che abbiamo oggi meno rischi di ieri e ho capito senta signora sindaco Castellani l'ultima domanda
Cambiando argomento Torino è stata la prima città approvare in consiglio comunale un ordine antiproibizionista
Dopo Torino molte altri a molti altri Comuni c'è stato lo stesso ordine antiproibizionista approvato però non si riesce assolutamente a portare la discussione sulla legalizzazione delle droghe almeno quelle leggere in Parlamento Marco Pannella la con alcuni militante Lista Pannella hanno fatto altre operazioni stanno facendo azioni subsidenza civile la prossima ci sarà sabato prossimo a è stato condannato a otto mesi di vicini a di libertà vigilata e avuto anche gli arresti domiciliari insieme altri sei militanti la sua opinione su questa impossibilità di portare appunto la discussione anche con azioni disobbedienza civile in Parlamento
Lei sa ora i gli ascoltatori sapranno penso che io su quel famoso ordine del giorno mi ero astenuto lo dico solo per motivo di De Rita hanno e io credo che la difficoltà a portare questo questa discussione in una sede appropriata che il Parlamento secondo me sta nel fatto che questo problema delle tossicodipendenze viene affrontato io credo in maniera ancora troppo ideologica nel nostro Paese fra l'altro personalmente sono convinto che concentrare la propria attenzione soltanto perché lo facesse sul problema della legalizzazione del re delle droghe leggere sia una ridurre il problema a una parte soltanto del pro le mamme Desi mono andrebbe io credo il tema andrebbe affrontato in maniera molto più molto più complessiva ci ci sono tanti i fronti che vanno che vanno aperti o comunque vanno tenuti aperti altri che devono ancora essere aperti io in proposito o o tanti dubbi lo dico proprio con molta serenità ho tantissimi dubbi e poche certezze no credo che ci vorrebbe una mentalità mo'do più umile da parte di tutti nell'affrontare questo problema invece mi pare che si continui un po'nel nostro Paese a brandire delle clave no a scontrarsi supposizione che spesso sono ideologiche mentre bisognerebbe andare a vedere che cosa succede in in Prati che in realtà io a coloro che oggi sostengono una posizione repressiva molto ferma dico che questa almeno in teoria c'è nel nostro Paese
Però l'anno scorso a Torino i morti per overdose e sono quasi raddoppiate quindi mi domando dov'è l'efficacia no di questo di questa legislazione aggiungendo subito però che non è da una legge che io mi aspetto la soluzione
Nel merito di questi problemi perché per esempio ci sono tutta una serie di azioni da fare sul piano educativo sul piano quindi a chi sostiene è la legalizzazione delle droghe leggere no io spesso chiedo se la cultura del della droga in quanto tale no è di per sé un messaggio positivo io non non credo che lo sia non non credo lo dico perché non ci credono allora in io credo che ci ci ci dovrebbe essere da parte di tutti un pochino più di di comprensione del fenomeno complessivo che è molto devastante ormai nelle nostre città il fenomeno da tossicodipendenza è uno dei problemi di maggiore degrado di maggiore devastazione non solo per gli effetti che hanno che ha sulle persone
Ma anche per tutti gli effetti indotti che ci sono nelle città quindi è un problema grande una grande battaglia ieri civiltà questa che andrebbe affrontata con molta
Devo dire con molta umiltà da parte di tutti pensa che nella alle azioni di sorveglianza civile questo metodo
Bossa portare a qualcosa di utile c'è poi a a ad avere quell'attenzione necessaria dei cittadini e dei del legislatore
Ma guardi io ho la sensazione che queste queste azioni non ho che sono che in altri settori sono sono in altri campi insomma sono sono spesso percepite come segnali positivi qui vengano percepite in larga misura
Di più Congo come una provocazione e quindi come tali non so quanto di più aggiungano alla alla difesa di opinioni che sono peraltro più che legittime no e che però non come dire in questo modo hanno hanno il valore dirompente della provocazione quindi non non so quanto riescano a far riflettere ecco io credo che su questo terreno noi avremo bisogno di la riflessione molto più pacata molto più approfondita che francamente io stesso trovo difficoltà a a a portare avanti perché ricchi ed e anche una conoscenza molto molto accurata e approfondita del problema che non è di quelli semplici
Grazie al sindaco di Torino Valentino Castellani
Da generava Carlo quanti sono gli sci per radio radicale