Il servizio di "radio parlamento" e le trattative tra Radio radicale e la RAI

Buongiorno dopo un giornale ascoltatori di radio radicale come già tu stavi spiegando oggi Repubblica annuncia che dopo un mese di faticosi negoziati tra l'ex parlamentare Paolo vigevano e la RAI per l'acquisto delle frequenze di radio radicale del suo archivio storico quest'ultima ha formalizzato cioè la Gaia formalizzato la scoperta che si vorrebbe compresa tra i venticinque trenta miliardi poté pubblicare aggiunge che sembra che l'accordo sia vicino perché il ventunenne novembre scadrà la come teatro stato la RAI sempre secondo Repubblica ove l'accordo andasse in porto radio radicale proseguirà la propria attività presso Radio Radicale due tanto bene tentando un sovrapporsi ai programmi della rete parlamentare era
A questo proposito è bene precisare innanzitutto che non ci sono stati momenti i negoziati perché la Rai dopo aver accreditato lei permessi una trattativa inesistente ha deciso di incontra arci e per la prima volta l'incontro si è redatto il ventuno ottobre quindi a un mese di distanza dalla scadenza del ventuno novembre quindi con un tempo a disposizione veramente risibile rispetto alle dimensioni e la portata del problema la RAI
Non ha mai formalizzato nessun afferma questo sia ben chiaro in termini di cifre stavo in una dichiarazione che non avrei più a noi ma al Parlamento il direttore generale Iseppi è rimasta tale senza seguito in questi termini
D'altra parte formalizzare un'offerta quando non è ancora chiaro l'oggetto della trattativa tra radio radicale
La RAI è estremamente di dice non è possibile e e c'è uno stato di proprio è proprio questo perché fin dalle prime dichiarazioni in Parlamento fate dei tempi avevamo precisato che il problema della Rete istituzionale e quello di radio radicale non poteva e ridotto ad un problema di frequente radio radicale è radio di parte per definizione ha saputo dimostrare in più di vent'anni di attività come si può fare servizio pubblico ottenendo per questo solo riconosce cimenti a partire da quelli delle massime cariche dello Stato e senza mai registrare un programma questa è una condizione che specularmente
è opposta a quella della RAI ma della quale non si può non tener conto se uno vuole potenziare e rafforzare questo servizi l'aveva
Sempre sistematicamente dato documentazione integrale degli avvenimenti trasmessi ha consentito a milioni di cittadini della possibilità di essere informati solida del Parlamento su con i partiti politici sui dei grandi processi sulla vita delle istituzioni quali il CSM Banca d'Italia
Su quella dei sindacati prima di decretare questo non erano non erano accessibili al grande pubblico e grazie a questo serve a queste scelte attuate propositi e crea are organizzare R. e assicurare una crescita costante di un archivio di documenti sono ricche unico in Italia per un valore storico May anche per dimensioni e a delle possibilità di sfruttamento che sono veramente affascinanti sotto profilo scientifico ma anche imprenditoriale e son tutte ancora d'accordo quella sulla RAI vuole realizzare una rete istituzionale davvero all'altezza di quello che e ed è stata radio radicale delle innanzitutto conosce
Ed è quello che stiamo tentando per ora di assicurare nella trattativa che è in corso ora che il tempo che ci separa dalla scadenza della convenzione tra lo stato e RAI poco non è certo per colpa nostra sono stati
Anni di tempo a disposizione della RAI ma anche dei i governi dei presidenti delle Camere per affrontare il problema se si voleva per trovare delle soluzioni che assicurassero la continuità di questo servizio ed è tener conto che il Parlamento però si è espresso su questo albo bene perché ha detto che la convenzione con Radio Radicale venga rinnovata fino alla completa realizzazione dovete dare ed il governo di cui
Si è assunto l'impegno pare però che ora tutto questo venga dimenticato
D'altra parte
Piante anche presente che
Se la RAI decidesse di acquistare le frequenze di altre emittenti privati per
Peraltro nuovamente la propria rete ma questo varrebbe anche per quelli di Radio Radicale compirebbe un atto che forse è formalmente legittimo sul piano della normativa specifica di settore ma timori e va verificato che difficilmente sostenibile sul piano del rispetto delle norme che regolano concorrenti dal momento che per questi investimenti verrebbero impiegati i soldi pubblici Del Carlo
Ora il cui esito che deve trovare un'adeguata soluzione eh del servizio svolto per vent'anni da radio radicale poi esce rafforzato e potenziato in questa occasione o se invece il Parlamento i cittadini a proprie spese questi ultimi dovranno veder lascerò nuova struttura utile solo ad assicurare la continuità di un apparato burocratico giornalistico della RAI ma non a garantire il diritto di essere informati sulla vita dell'istituzione che finora diritto di cui finora hanno potuto godere solo grazie a Radio Radicale
Infine per quanto mi concerne veramente alla qualifica di ex parlamentare preferisco quella di editore di una radio che al Parlamento ha dato voce da sola e per tanti anni in questo Paese