"La politica di difesa e sicurezza di Alleanza Nazionale" dibattito organizzato da Alleanza Nazionale presso la Residenza di Ripetta

Signore e gentili signori
Grazie di cuore per essere così numerosi
La cosa neri lusinga doppiamente perché non è consueto in questo Paese in questa nazione
Parlare di difesa e avere un pubblico così numeroso
Ma in fondo questo vuol dire che questo interesse cioè si tratta solo di sollecitarlo o di dare risposta
A chi con grande serietà
Sa quali sono i pilastri fondamentali della politica di uno Stato
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con me nel fare questo lavoro
In particolare poi ringrazio il generale Giancarlo il professor Santoro il professor Silvestri per aver accettato debbo dire anche immediatamente
Di venire a commentare
Quanto noi abbiamo delineato
L'inizio ora anche per rispetto a loro stessi presidente che sono stati così puntuali il presidente Fini verrà fra credo mezz'ora e mi ha detto che potevo cominciare
Contrariamente alle mie abitudini questa volta leggerò non ho mai letto nei discorsi che ho fatto pubblicamente
Ma questa volta leggo perché voglio stare nei tempi e poi perché l'argomento è abbastanza articolato
Ho provato a farlo senza leggere ma sono andato regolarmente fuori dei tempi allora leggerò e spero di essere egualmente efficace ed incisivo
Tratterò per sommi capi questa nostra linea che peraltro è delineata nella pubblicazione che loro hanno ricevuto
La politica di difesa e di sicurezza
Che è uno dei pilastri fondamentali della politica globale di guida di uno Stato
E deve costituire anche una delle componenti fondamentali del pensiero politico di un partito
Essa indica in quale modo si intende garantire ai cittadini
La difesa dei valori etici culturali e materiali per la società
Definendo linee di comportamento nazionali e internazionali e risorse da dedicare deve svilupparsi in stretta connessione e integrazione sia con la politica di sicurezza Interna contro le minacce che possono profilarsi nei confronti delle istituzioni democratiche
Sia con la politica estera della quale costituisce un pilastro essenziale e nel contempo assai delicato
Ora questo assunto che è pacifico in tutti i Paesi del mondo in Italia non ha trovato da decenni naturale accettazione
Al contrario l'argomento e quindi la struttura istituzionale sono sempre stati considerati con un atteggiamento o di sopportazione quasi fosse un male necessario
O di acuto contrasto quale elemento da paralizzare ed anemizzare
Il tutto molto spesso ammantato ipocritamente da forti dosi di pacifismo velleitario e unidirezionale
Tale atteggiamento oltre che portare gravissime conseguenze sul piano etico ha determinato un'assegnazione di risorse in sede di bilancio pari a meno della metà di quelle assegnate al settore dagli Stati europei un ruolo di con i quali siamo soliti confrontarci la Germania la Francia l'Inghilterra naturalmente rispetto al loro PIL paradossalmente ma non tanto questi Stati che per la difesa hanno speso più del doppio hanno un debito pubblico pari o inferiore alla metà del nostro hanno speso il doppio per la difesa e hanno un debito pubblico che è la metà e questo deve far seriamente riflettere sul modo di far politica in Italia
Le conseguenze sono state in concreto negative per l'efficienza e l'equipaggiamento delle nostre forze armate costrette a ridurre sempre di più l'addestramento i programmi di ammodernamento
Mentre i successivi modelli di difesa presentate nel tempo che prevedevano ristrutturazioni riduttive accompagnati da modesti incrementi di bilancio sono stati regolarmente disattesi
Causa la continua riduzione di risorse in termini reali anche l'ultimo modello di difesa quello della fine del novantacinque al quale peraltro dice di ispirarsi l'attuale governo e destinato alla stessa fine
Vi è un gravissimo stato di incertezza programmatica via una gravissima situazione di scarsa capacità operativa che sarebbe irresponsabile far continuare
L'attuale Governo e la maggioranza che lo sostiene
Mentre ha approvato con il nostro concorso per la verità la legge sui vertici e altre norme che creano le premesse per una revisione strutturale dell'organizzazione centrale da tempo auspicata
Ha dichiarato di assumere come obiettivo da raggiungere il modello di difesa ultimo quello del novantacinque
Ma nel contempo nella legge di bilancio novantasette e nella stessa Finanziaria novantasette novantanove non ha affatto garantito l'ipotesi finanziaria che sta alla base del modello
E inoltre ha nella nota aggiuntiva al Bilancio candidamente dichiarato che senza ulteriori incrementi di assegnazione peraltro non previsti e non realizzati tutto il Progetto salta
In aggiunta ha portato a dieci mesi la durata del servizio di leva ha presentato qualcuno di questa maggioranza un disegno di legge per la riduzione dello stesso a sei mesi
Ha fatto approvare in Senato il nuovo disegno di legge sull'obiezione che se approvato definitivamente determinerà la crisi tutta la struttura che oggi si basa ancora su centosettanta mila uomini di leva a farlo solamente cercato di correre ai ripari presentando un altro disegno di legge istitutivo di un servizio civile obbligatorio che non attenua affatto la corsa all'obiezione e le sue conseguenze
E tutto questo ha cresciuto lo stato di incertezza di disagio ed impedisce una seria e fattibile programmazione guardiamo momento il quadro internazionale
Faccio loro grazie nel quadro di evoluzione verificato se nella situazione internazionale a seguito del crollo del crollo del comunismo ed è la fine del Patto di Varsavia
Mi limito a indicare il quadro delle nuove possibili minacce che possono coinvolgerlo nazione italiana possono delinearsi attacchi di natura terroristica ispirati generati da contrasti di natura economica o ideologico religiosa con paesi a rischio nell'area di interesse nazionale attacchi di natura vettoriale di carattere convenzionale e nucleare chimico batteriologico sempre originati da motivi analoghi precedenti
Esplosioni di conflitti di natura etnico o religiosa nei Balcani in Medio Oriente o dalla costa meridionale del Mediterraneo che possono avere forti e serie ripercussioni nei nostri confronti e nei confronti della stabilità dell'area geopolitica nazionale
Minacce alla stabilità e lo sviluppo sociale nazionale da parte di organizzazioni malavitose
Tali da richiedere l'impiego delle forze armate a sostegno delle forze dell'ordine infine minacce alla vita di cittadini italiani di gruppi di cittadini italiani in aree turbolente del globo
è chiaro allora che l'organizzazione dello strumento militare da mettere a punto in ambito nazionale e gli accordi internazionali da realizzare e mantenere debbono essere attuati in funzione di queste esigenze di difesa e quindi di queste possibilità di impiego
In ambito internazionale alleanza nazionale ritiene che l'Italia nei confronti delle Nazioni Unite debba continuare ad offrire la propria partecipazione all'operazione di pace
Partecipazione però sostenuta da una più adeguata azione politica che garantisca equa ripartizione dei rischi degli oneri e soprattutto dei ritorni
Auspica la realizzazione di un sistema di comando e controllo in ambito Nazioni Unite che oggi come sapete non esiste
E ritiene tuttavia intanto la soluzione adottata negli ultimi tempi cioè il controllo effettua degli interventi effettuati in sede regionale
Nei confronti della NATO AN ritiene fuori discussione il mantenimento dalla nostra partecipazione
è favorevole a un progressivo allargamento dell'Alleanza a tutti gli Stati europei per rafforzare la stabilità dell'Area
E ritiene l'istituto del partenariato per la pace strumento intermedio è propedeutico da sostenere e rendere effettivamente operativo sia nei confronti degli Stati dell'Est europeo sia nei confronti di quelli mediterranei
E in tale contesto ritiene debba essere fatto ogni sforzo per la realizzazione di una politica estera di difesa e sicurezza comune in ambito Unione Europea e il consolidamento di un'identità di difesa e sicurezza europea in ambito NATO pertanto il punto base della politica di difesa italiana deve prevedere la realizzazione di una difesa comune in ambito europeo impostare i propri programmi di conseguenza ed impegnarsi in sede nazionale in sede internazionale
Per la realizzazione di questo obiettivo nel contempo in sede di definizione dello strumento operativo almeno sino a quando non sia stato nel tempo realizzata una completa integrazione in ambito europeo è indispensabile garantire allo Stato italiano seppure entro i limiti delle risorse effettivamente disponibili uno strumento omogeneo senza lacune tali da minarne la capacità operativa
In grado di assicurare quantomeno una tempestiva capacità di reazione all'eventuale minacce nei confronti del territorio nazionale e delle sue istituzioni
Ora per fare questo l'Italia deve giungere alla partecipazione integrazione con un'organizzazione della difesa e con forza venti efficienza
Prontezza e capacità operativa pari a quella degli altri Paesi omologhi della comunità secondo una linea che per forza deve essere scandita in due tempi
Il primo tendenti a raggiungere in Breve l'equilibrio sul piano dell'efficienza e della capacità operativa
Il secondo tendente a raggiungere con il risanamento della situazione economica l'equilibrio sul piano della partecipazione quantitativa ottenuta grazie ad un assegnazione per la funzione di difesa nel bilancio dello Stato equilibrata e percentualmente uguale rispetto al PIL a quanto destinato alla stessa funzione dai paesi omologhi europei viste le linee di politica di difesa sul piano internazionale ora passiamo ad esaminare la politica di difesa e sicurezza in sede nazionale
Prima di giungere a formulare una proposta di nuova struttura è necessario analizzare alcuni elementi che caratterizzano la situazione interna nostra attuale e di breve prospettiva e che incidono sulle scelte decisionali fermo restando che l'efficienza fattibilità fattibilità ripeto e capacità operativa sono criteri che debbono stare alla base dell'impostazione del nuovo modello di difesa
Gli elementi da prendere in considerazione sono l'ipotesi finanziaria la scelta tra leve volontariato la revisione strutturale
L'ipotesi finanziaria non si può impostare un programma di realizzazione di un modello di difesa senza definire una chiara e soprattutto realizzabile ipotesi finanziaria
Corretto è naturale pensare che l'Italia debba entrare in tutti i settori della vita comunitaria europea con lo sforzo l'impegno e il ruolo adeguato alla sua dimensione politica e socioeconomica
E anche nel settore della difesa nonostante o proprio perché tale settore è stato negli ultimi vent'anni sotto considerato e sotto finanziato nel momento in cui si va consolidando questa benedetta identità europea di sicurezza e difesa sarebbe logico è corretto pensare che l'Italia dedicarsi una cifra pari a quella dei parte verso Mollicone omologhi
Sarebbe logico
Sarebbe giusto sarebbe anche doveroso ma obiettivamente e responsabilmente questo oggi nella breve prospettiva per l'Italia non è possibile
La situazione economica dello Stato e lo sforzo di rientro nei limiti dettati da Maastricht non consentono di pensare ad un equilibrio di spese per la difesa tra noi e di Stati europei omologhi dobbiamo rendercene conto
Quindi l'ipotesi finanziaria sulla quale basare l'impostazione di un nuovo modello di difesa
Dovrà essere ridotta per essere attendibile e seriamente attuabili
Deve essere basata sulla sostanziale ripetizione degli anni futuri dalla disponibilità attuale in termini reali possiamo continuare
A sognare la realizzazione d'un modello non possiamo continuare a mettere in continua difficoltà coloro che lo debbono realizzare
Se non diamo loro
Un discorso attendibile sul quale poi costruire e perché il discorso sia attendibile visto che da vent'anni abbiamo questa esperienza visto che la realtà economica dello Stato e quella che ha dobbiamo partire
Prendendo in considerazione seriamente quello che non solo la realtà
Ma i bilanci le finanziarie di prospettiva i vincoli che legano la nostra situazione economica ci consentono la disponibilità per la funzione difesa per il novantasette pari a circa ventidue mila miliardi per la funzione difese e questa è la cifra che dobbiamo prendere a basse
Al suo interno la ripartizione delle spese nei tre settori
Personale funzionamenti ammodernamento deve essere riequilibrato rispetto alla realtà attuale riducendo le spese per il personale proporzionato le spese per il funzionamento alle dimensioni della nuova struttura ero destinando risorse adeguate all'ammodernamento per assicurare un livello tecnologico dei sistemi d'arma compatibile con quello dei Paesi omologhi
Questo è il primo punto
Il secondo punto è quello tra di una scelta tra leva e volontariato
Sono rotte a tutti loro credo le ragioni che nel tempo hanno indotto gli Stati a stabilire per legge la obbligatorietà del servizio militare sono ragioni prima di tutto etiche di amalgama sociale di giusta ed equa ripartizione dei doveri nei confronti della comunità nazionale
Esigenze di entità numerica e ragioni anche di costi
Sulle quali non mi soffermo
Oggi però e lo dico anche a malincuore perché sono un uomo che per tutta la sua vita ha avuto a che fare con grande poco con grandi ritorni con grande piacere
Con
Le generazioni dei nostri giovani che hanno dato il loro contributo con grande soddisfazione ho sempre detto ai miei dobbiamo solo cercare di meritarsi agli
Ma oggi emerge chiaro
Che obiettive ragioni riferite alla situazione internazionale alle tipologie di impiego delle forze armate alle esigenze di preparazione e professionalità
Alla ridotta esigenza di personale
L'esempio offerto dalle soluzioni addetta adottate da un numero sempre crescente di Paesi esteri che hanno abolito o sono in procinto di abolire il servizio di leva per passare al servizio militare volontario
Lo stato confusionale che caratterizza le scelte dell'attuale guida politica che determina una grave situazione di incertezza i contributi contraddittorietà circa le possibilità che si prospetta ma i giovani di leva il fatto che comunque è un sistema misto di soldati di leva e soldati volontari
Finisce per dar vita fatalmente viste anche le proporzioni noi abbiamo trecentocinquanta mila oggi un gettito di trecentocinquanta mila il modello di difesa presentato prevede settanta è arrivare a settantacinque mila uomini che facciano il servizio militare e con questo salta anche il discorso del rapporto con la società
Ma dicevo il fatto che un sistema misto di soldati di leva i soldati volontari
Finisce per dar vita fatalmente fatalmente ad una ingiusta e inaccettabile sperequazione di onere di rischi
Tra chi fa il servizio militare pochini sempre meno e chi fa il servizio civile occhi farebbe il servizio civile tanti occhi non lo farebbe proprio e non ultimo la diffusione presso l'opinione pubblica della necessità di poter contare su un chiaro e ben preparato strumento di difesa efficiente pronto ad interventi tempestivi e di capacità operativa pari almeno in termini qualitativi a quella degli Stati omologhi tutti questi elementi portano verso la decisione ripeto per me amarissima
Peraltro indicato da Alleanza nazionale sin dalla sua costituzione de l'abolizione del servizio di leva obbligatorio e l'adozione del servizio militare volontario
Nella pubblicazione distribuita
Si entra naturalmente nel merito di questo problema io qui adesso sto qui il discorso per sommi capi
Infine dicevo la revisione strutturale l'ipotesi finanziaria ventidue mila miliardi in termini reali e l'abolizione della leva impongono di pensare ad un nuovo modello
Di struttura ridotto nelle dimensioni sia dello strumento operativo che dell'organizzazione di gestione
Sia ben chiaro nulla vieta nel futuro una miglior situazioni economiche una miglior situazione economica dello Stato
Unità però ad un'autentica necessità di aumento di capacità operativa nel contesto della partecipazione italiana alla sicurezza europea
E al mantenimento della pace mondiale possono indurre a Rizzo a realizzare un aumento di dimensioni dello strumento per la difesa non si prospettano difficoltà tecniche insormontabili nel caso si presentasse in futuro una tale eventualità
è sempre più facile apportare integrazioni incrementali ad una struttura limitata ma efficiente
Mantenendone la buona capacità operativa
Che passare attraverso aumenti di risorse da una struttura ampia ma poco efficiente
A una efficiente di egual dimensione oggi per la tempistica vita degli interventi per la delicatezza del tipo di intervento
Ne mancherebbe la cultura e l'attitudine
Definiti i tre elementi che dicevo dovevamo trattare a monte entriamo nella ridefinizione della struttura di gestione centrale territoriale
Per quanto attratto col vertice politico
La soluzione da noi auspicata ha detto il ministro tra difesa naturalmente al vertice dell'organizzazione supportato dal proprio gabinetto assistito da tre sottosegretari
Numero di sottosegretario deve essere variabile due quattro Cosso perché anche loro hanno una precisa responsabilità e funzioni
Assistito da tre sottosegretari
Ciascuno sovrintendente sempre in nome e per conto del ministro ad una delle tre aree nelle quali può essere ripartita
Tutta l'attività funzionale del ministero l'area del personale l'area dell'approntamento operativo e dell'impiego l'area dell'ammodernamento e delle acquisizioni
Questo tipo di organizzazione era componente politica svincolata dalla ripartizione tecnica per forza armata e plasmata sulle tre grandi aree di funzionamento
Consente da una parte il controllo politico unitario su aree di attività omogenee
In termini di funzioni e in termini di problematiche e nel contempo crea le premesse per una interlocuzione più chiara e più funzionale con il Parlamento
Il vertice tecnico-operative amministrativo
L'organizzazione centrale di gestione deve essere ridisegnata per limitare ridondanze sovrapposizioni dimensionare la nuova entità della struttura definire con chiarezza competenze e responsabilità e disponibilità di risorse non entro nel merito dell'analisi della situazione attuale e dei criteri di revisione adottati sinteticamente illustrati una pubblicazione che loro hanno ricevuto mi limito alle conclusioni che individuano quattro aree operativo gestionali la prima quella del gabinetto del ministro
Per le funzioni legislative ispettive e di controllo e giuridiche per quanto attratto col contenzioso
Lo stato maggiore difesa che oltre a quella del comando il coordinamento di vertice
Per la gestione delle funzioni di carattere generale comune sanità assistenza commissariato retribuzioni Bilancio che lui deve presentare al ministro personale civile
L'area degli stati maggiori di Forza armata per le funzioni relative all'efficienza e al mantenimento della capacità operativa e per la gestione del proprio personale militare dall'arruolamento al congedo il rapporto
La mia esperienza mi dice ma non solo la mia esperienza quella di tutti coloro che con me hanno lavorato pone l'accento su questo argomento la estrema importanza che ha anche un organismo militare che è del tutto particolare perché arriva all'impiego ai limiti del rischio della vita
Che debba essere tenuto in assoluta considerazione sempre e soprattutto la coesione con il personale allora non si può pensare chi chi deve essere responsabile dell'approntamento
E dell'impiego di queste di questi uomini possano essere invece staccato da tutta la problematica che riguarda le loro assegnazioni del loro carriere debbo dire che quest'area decadere questa integrazione fra la responsabilità di approntamento di funzionamento e la responsabilità riferita agli uomini
L'ultima Area e quella del segretario generale per la gestione delle funzioni di ricerca sviluppo acquisizione dei nuovi sistemi d'arma delle nuove infrastrutture dei mezzi di trasporto delle comunicazioni
Conseguentemente la parte di Bilancio afferenze alle funzioni attribuite a ciascuna Area
E la relativa responsabilità gestionale va assegnato a ciascuna Area
Per esempio al segretario generale le risorse contenute nei vari capitoli per l'ammodernamento la ricerco da o da altro una volta avviato il contratto una volta avviata la produzione e lo sviluppo
Del sistema d'arma o del di qualsiasi altro tipo di sistema
Deve essere assegnata al segretario generale deve essere gestita dal segretario generale della sua respinta la responsabilità che hai Lugli assume di portare a termine
Il contratto e consegnare i sistemi a chi è responsabile del loro impiego del loro mantenimento
Lo strumento operativo
La definizione del nuovo strumento operativo deve essere finalizzata o deve avere come criteri fondamentali l'accorpamento degli organi dei servizi d'informazione oggi operanti presso le tre forze armate in ambito difesa e potenziare la loro capacità operativa
Bisogna direi finirla di considerare ancora più di quanto lo siano state considerate le forze armate i servizi un pericolo o un male necessario
I servizi segreti sulle mento di importanza fondamentale e più uno è stato e grande deficiente e più a servizi grandi ed efficienti
Quindi bisogna potenziare la loro capacità operative obiettivamente vi sono anche delle delle ragioni perché per la molto noti monitorizzazione della situazione che è divenuta più complessa imprevedibile tutti lo dicono
Nell'area di prioritario interesse nazionale
E bisognerebbe consentire di sporgere bene questa azione a maggiore indeterminatezza e volubilità deve corrispondere maggior capacità di controllo e acquisizione di elementi indicatori di situazione
è necessario poi assicurare la protezione del territorio dello Stato e delle proprie forze armate impegnate anche in operazioni extra confine
Da tacchi eri missilistici abbiamo visto che una delle minacce oggi reale terreno nell'invasione i grandi unità corazzate ma certamente vi è questa minaccia vettoriale potenziando
Oltre alla ricerche formativa alla quale ho fatto cenno prima il sistema di allertamento la capacità di azioni contro le basi origini della minaccia le capacità antiaerea antimissile il sistema di acquisizione comando e controllo e partecipando attivamente alle iniziative di ricerca e sviluppo condotti in ambito NATO ed europeo
Dobbiamo poi costituire dell'unità con sicura capacità di integrazione interforze e intera alleate per i motivi che prima ho detto
Dobbiamo costituire gruppi di forza integrate dotate di grande mobilità e capacità specifica per fornire il contributo dell'Italia nell'ambito degli interventi di natura umanitaria
Dobbiamo prevedere e quindi prepararci una capacità di intervento in concorso con le forze di polizia per operazioni di controllo del territorio e di contrasto contro attività terroristiche di matrice interna od Esterna
Per operazioni di contrasto a tentativi di immigrazione clandestina di massa
E nei confronti di minacce da parte dalla grande criminalità organizzata nazionale e internazionale
Ora in tale quadro nel cercare di definire a grandi linee la fattibile sostenibile articolazione pentita delle forze terrestri aeree e navali nel contesto dei limiti e delle esigenze che ho prima esposte
Ho preso in considerazione le attuali disponibilità se parto dicendo per ipotesi finanziarie deve essere quella possibile per il nostro Stato se dico di limitare di passare progressivamente dal volontà dalla leva al volontariato
Per vedere se onestamente e seriamente se questo discorso è fattibile sostenibile
Debbo entrare nel merito delle disponibilità che oggi Bilancio novantasette sono assegnate alle tre forze armate e all'interforze
Anche su questo il discorso è molto più articolato nell'ambito della documentazione del documento che vi ho distribuito le forze terrestri la disponibilità e di certi circa oggi otto mila miliardi tale disponibilità consente tenuto conto di quanto detto in precedenza un organico di cento mila uomini così articolato dieci mila ufficiali Ventimila sottufficiali quaranta mila volontari in servizio permanente trenta mila volontari inferma Breve
Questo discorso mantiene invariata rispetto all'attuale la spesa per il personale
Cinque mila ottocento centottanta miliardi per le spese di esercizio che oggi assommano a mille quattrocentocinquanta miliardi deve essere applicata una riduzione del trenta per cento e portarla Spesal mille ma avendo ridotto del cinquanta per cento
Il personale che oggi fa parte delle forze armate dell'esercito
L'entità numerica del personale si ottiene comunque un miglior rapporto decisamente migliore dispensa un uomo per le attività riguardanti la formazione l'addestramento la manutenzione e il supporto
Restano in tal modo disponibili circa mille ottocento miliardi da dedicare all'investimento oggi sono mille centosessanta
Che considerata la revisione strutturale in chiave riduttiva appare adeguata per consentire l'ammodernamento e mantenimento a livelli tecnologici avanzati dei mezzi delle forze terrestri
Ora questa articolazione di spesa che deve essere vista con una elasticità del cinque dieci per cento naturalmente consente di impostazione di un esercito di campagna basato su nove dieci brigate e relativi supporti e questa disponibilità di forze vuol dire tre brigate pronte per l'impiego immediato tre brigate in addestramento cioè pronte in tempi brevi tre brigate in fase di messa a punto di organici e materiali naturalmente per un sistema ciclico di rotazione di quattro mesi in quattro mesi
Nei indette indeterminati quattro mesi avremo tre brigate pronte di prontissimo impiego tre brigate in addestramento di impiego abbastanza rapido e tre brigate invece in fase di rimessa a punto uti altre attività
Le forze navali vorrei anche fare una considerazione il bilancio dell'Italia
E pari a meno di un decimo del bilancio della unione europea
E anche facendo un discorso di prospettiva pur considerando che gli altri spendono di più e hanno naturalmente forze armate molto più numerose
Se poi però chiudiamo un momento gli occhi e pensiamo che cosa vuol dire avere nove dieci brigate da parte dell'Italia che ha un peso che è pari a meno di un decimo del peso della comunità vuol dire a vere
Ottanta novanta brigate disponibili per l'Europa e così se moltiplichiamo per dieci le forze aeree forze navali obiettivamente non mi pare che in prospettiva è difficile fare previsioni
Vi sia da prevedere la necessità di forse volto superiori
Per cui ritengo per cui dico
Se ieri metteremo a posto le nostre condizioni che le condizioni economiche dello Stato se effettivamente vi sarà una necessità di carattere operativo si potrà prevedere una integrazione
Ma se oggi dovessi dire propenderei più per una riduzione complessiva che non per un aumento del dispositivo delle forze a disposizione dell'unione europea
Forze navali
La disponibilità oggi è poco più di quattro mila duecento miliardi questa disponibilità consente un organico i trenta mila uomini tre mila ufficiali dodici mila sottufficiali quindici mila volontari in servizio Breve o permanente
Cioè una riduzione del ventisei per cento del personale militare una riduzione del quindici per cento del personale civile che peraltro e quella contemplata anche già dal ministero raggiunge un costo complessivo rispetto all'attuale di cento miliardi in meno
Per le spese di esercizio fatto il ragionamento che ho fatto per le forze di terra una riduzione del dodici per cento consente un risparmio di altri cento miliardi tutto questo consente una disponibilità di base di mille quattrocento miliardi per gli investimenti
E questa articolazione di spesa consente la messa in campo di un task gruppo operativo di unità combattenti con componente anfibia subacquee antimina basato su una unità portaeromobili due unità antiaeree una legata alla porta era un mobile una per la difesa esterna due fregate di auto scorta una fregata gli utilizzi i due sommergibili
Un reparto anfibio male truppe a livello battaglione un reparto
Caccia minori fornitrice di squadra un reparto d'assalto naturalmente
Per assicurare la continua operatività del pesto task group le forze navali nel loro complesso debbono aver la consistenza indicata nella pubblicazione di entità pari al doppio e sostenibile con questo confronto di cifre
Le forze aeree dà disponibilità e pari a sei mila seicento miliardi oggi
L'analisi che abbiamo fatto per determinare la struttura fa riferimento alla base aerea non agli uomini con due gruppi operativi stanziali lo vedrete comunque nel lavoro che vi ho dato
E il risultato finale è una forza aerea dimensionata su quattro gruppi di difesa aerea tre gruppi tornato tre gruppi m x tre gruppi di trasporto quattro centri sarte più naturalmente tutte le componenti di supporto tattico logistico addestrativo
Ad eccezione di quella missilistica terra-aria per la quale oggi è prudente attendere partecipare da sviluppi della tecnologia in modo da poter disporre di sistemi effettivamente in grado di contrastare la minaccia portata dalle armi di distruzione di massa quali missili balistici
Nel complesso tutto l'organizzazione di gestione prevede un fabbisogno i trentasette mila cinquecento uomini con un costo due mila trecentocinquanta
Per l'attività operative addestrativa soprattutto ha riferito
Alle parti di ricambio e ai consumi di Carpiano di carburanti per mantenere una operatività degna di tal nome alle forze che prima ho indicato bisogna prevedere una spesa di mille cinquecento miliardi
Ne restano due mila e settecentoquaranta
Da dedicare all'investimento
Tali da consentire una congrua disponibilità per l'ammodernamento delle forze aeree della dimensione che opprime indicato
A queste disponibilità del settore terrestre navale aereo va aggiunta l'attuale disponibilità di tre mila centocinquanta miliardi assegnato alla componente interforze
Che non ho toccato ma può essere considerata per una parte un limitato volano per dare elasticità al sistema e mutare le assegnazioni in funzione di esigenze operative reali oggi come ho detto io mi sono riferito alle disponibilità che hanno oggi le forze armate
Ma non è escluso che in prospettiva si possono si debba a dover decidere di spostare lo sforzo finanziario
Beh debbo dire che pur essendo etichettate questi tre mila e rotti miliardi però una riduzione di certe spese che gravano lì sopra quali per esempio tutto il sistema di movimento
Dell'arruolamento le visite o da altro o altri programmi che possono essere in attenuazione dispensa o in esaurimento possono certamente consentire questa elasticità
La prova è per esempi duecentocinquanta miliardi che come finanziamento interforze sono oggi dati alla McNamara la Marina per l'acquisizione
Dei pattugliatori ex Iraq nel confronto tra la ripartizione del novantasette anche queste una tabellina che c'è lì nel lavoro e quella prevista dal modello proposto emergono alcuni punti significativi
Il rapporto globale tra le spese per il personale quelle per l'esercizio di investimento
Passano rispettivamente da un cinquantadue a quarantotto ad un quarantanove per il personale e cinquantuno per esercizio investimenti e questo non ne nel modello di difesa novantacinque naturalmente i rapporti poi sono diversi nell'ambito dei settori terrestre navale ed aereo
La riduzione di spesa riguarda nel suo complesso sia il personale che l'esercizio con conseguente consistente aumento disponibilità per l'ammodernamento
Che raggiunge la cifra di circa sette mila miliardi anni certamente sufficiente in termini reali ad assicurare il mantenimento ad un livello moderno dell'armamento e dell'equipaggiamento dello strumento militare delineato
E tale aumentata disponibilità inoltre riduce i tempi e quindi i costi per il rinnovamento dei sistemi d'arma che in parte cospicua rappresentano inaccettabili carenze ed obsolescenza
Naturalmente in tale quadro rimane auspicabile considerato lo stato di precarietà attuale degli armamenti una volta riassettato alla situazione economica dello Stato l'emanazione di una legge che finanzi la realizzazione di alcuni programmi ad elevato contenuto tecnologico
Con una ricaduta altamente positiva sia per la difesa che vedrebbe accelerata la realizzazione di uno strumento capace ed efficiente sia per il livello di valenza tecnologica della industria italiana in generale
E facciamo un accenno alla situazione dell'industria della difesa
L'industria italiana della difesa ha vissuto nell'ultimo decennio una fase di grave crisi dovuta al crollo delle spese porta azioni ricordo che quando ero al segretariato generale nell'ottantacinque noi esportava amo
Qua attorno ai quattro mila miliardi boh valori di allora oggi siamo passati a mille miliardi valori attuali e questo è stato causato dalla mancanza di certezza nei programmi di investimento della difesa del forte calo progressivo di assegnazioni in termini reali
E il volume delle risorse destinate all'ammodernamento è calato in assoluto passando dai cinque mila e quattrocento miliardi dell'ottantanove per il mercato interno quindi da quattro mila siamo passati a mille in quello esterno
Da cinque mila e quattrocento dell'ottantanove ai tre mila e cinquecento nel novantasette ora è chiaro che in questo modo si squassato la struttura di una industria correlata è collegata
La struttura industriale ha reagito ha operato tagli razionalizzazione e ha conservato una sua capacità con eccellenze tecnologiche in alcuni settori nel contempo sono partiti e giunti a maturazione alcuni importanti programmi di collaborazione in sede europea
E parole me ne parallelamente si è pervenuti allo lo scorso anno
Alla costituzione della struttura comune dell'OCCAR anglo franco tedesche italiane per gli armamenti destinata ad essere uno dei pilastri dell'integrazione in campo militare di valenza anche politica
Però tale partecipazione deve avere una consistenza sul piano delle risorse e sul piano delle certezze
Le linee di politica difese sicurezza e il conseguente modello Keo
Appena perso Mikati proposto in questo studio
Vanno in questa direzione la prevista disponibilità di sette mila miliardi in termini reali consente di impostare una seria programmazione ancorata ad un'ipotesi finanziaria fattibile
Naturalmente da prevedere un periodo di transizione ma avendo definito con chiarezza un modello organizzativo in termini di qualità e quantità insistito fattibile e sostenibile
Tale periodo può essere contratto in tempi ragionevoli mediante decisioni precise e tempestive riferite allo schema organizzativo che si vuole raggiungere
Come già ho detto in precedenza adesso lo ripeto qui per l'industria proprio per aiutare l'accelerazione del processo
Una volta gli assestata la situazione economica dello Stato emanazione di una legge che contribuisco al finanziamento di alcuni programmi di elevato contenuto tecnologico è auspicabile
Considerando la ricaduta positiva che ne deriverebbe sia per l'accelerazione della realizzazione di uno strumento capace efficiente e sia per il livello di valenza tecnologica dell'industria italiana
E sia per dare consistenza alla nostra partecipazione cioè per rimanere agganciati al treno dello sviluppo tecnologico in quei pochi settori ad alta tecnologia
Quale ad esempio l'aerospaziale elettronica in cui l'Italia è ancora efficacemente presente
Altro aspetto da considerare in brevissimo per quanto riguarda l'industria italiana
E quello palo già fatto cenno livello del rilancio delle esportazioni
Prima il decreto Formica poi la legge centottantacinque del novanta hanno inferto colpi durissimi alla nostra attività esportativa riducendo come ho detto ad un Budget di mille miliardi
è necessario riequilibrare la situazione facilitando e sostenendo l'acquisizione di una fascia potenziale che certamente quella di allora sui tre quattro mila miliardi
Adeguando la normativa quella semplicemente adeguandolo normativa a quella dei principali partners europei
E quindi riproponendo quel disegno che proponemmo del novantacinque anche a loro ha contrastato dalla consueta opera di disinformazione dell'area radicale pacifiste
Un ultimo accenno e ho concluso sul servizio militare femminile
Alleanza nazionale da tempo vede sostiene l'entrata delle donne nelle forze armate
Non solo e non tanto per obiettivi e ragioni di rispetto delle regole della pari opportunità
Quanto perché ritiene con assoluta convinzione
Che la presenza femminile possa portare un contributo sostanziale
Per l'assorbimento nel modo migliore dei compiti di sicurezza di mantenimento della pace di difese sviluppo della Società
è inutile attaccarsi al discorso delle pari opportunità se si vuol dare una pari opportunità e poi nell'ambito della istituzione che si prende in considerazione obiettivamente non vi sono delle possibilità che abbiano una valenza di costo efficacia non ha molto senso si fa una pari opportunità ma poi l'annuncerò opportunità
Oggettivamente invece la domanda da porsi è questa alla quale ho risposto vi sono degli spazi
A noi pare che effettivamente vi siano questi spazi
E poi confortano questa convinzione
Se mi permettete l'esperienza maturata in campo internazionale anche qui arriviamo buoni ultimi
I progressi della tecnologia che hanno attenuato in modo determinante il valore delle diseguaglianze nel campo
Fisico muscolare tra uomo e donna agli effetti degli impiego dei sistemi d'arma di supporto informativo e logistico funzionale organizzativo
La rivoluzione dello status socio psicologico della figura femminile in quest'ultimo mezzo secolo l'evoluzione della capacità anche in prove di carattere fisico
I nuovi scenari e le nuove possibili situazioni di carattere operativo e le tipologie di impiego delle forze armate in atti operazioni umanitarie di peacekeeping eccetera
Ho terminato queste sono in sintesi le linee di politica di difesa e sicurezza di alleanza nazionale in ambito nazionale e internazionale
Misurate da un confronto con la realtà e la fattibilità assumono un serio carattere di progettualità
Naturalmente da prevedere un periodo di transizione di durata simile a quella sperimentata o prevista da chi ha adottato decisioni analoghe
La validità di un progetto fattibile in termini economici e omogeneo e bilanciato in termini operativi
Consente finalmente una programmazione sicura con scadenze precise e controllabili e con carattere di economicità
Tale programmazione scandita in traguardi temporali successivi da forza chiarezza e tranquillità ai responsabili dello sviluppo della transizione
E consente del pari al Parlamento da una parte l'assunzione di responsabilità a ragion veduta dall'altra un'attività di controllo sicura e puntuale
Credo che sia proprio questo ciò di cui più ha bisogno oggi il settore della difesa italiana
Grazie
Grazie
Grazie c'era il dito adesso
Gli amici che cortesemente sono detti disponibile a svolge nei loro commenti al termine di ciascuno adesso starò attento signora o se c'è qualche risposta da dare
Altrimenti si alterneranno
Concluderà poi il presidente Fini che dovrebbe essere in arrivo grazie
Il primo è il generale Carlo Jean
Bene ringrazio il genera un po'nella segreteria del Alleanza Nazionale per quest'invito e per un piccolissimo apprezzamento per il lavoro che è stato fatto per questa visione molto globale dei problemi della sicurezza della difesa la visione in gran parte dei rischi che che riprende
Scusa ma
Talune linee di tendenza che sono immerse nel dibattito che sono il grosso vantaggio in questo documento di essere precisati in un quadro globale
Quadro globale che molto ritengono che io ritengo molto realistico e che ritengo che i tra la scelta tra le due parabole del Vangelo
Quella della moltiplicazione dei pani e dei pesci su cui spesso si è fondata la pianificazione militare nella speranza di assegnazioni finanziarie
E ho ipotesi finanziarie
Non tanto irrealistiche quanto realistiche per mantenere lo status quo
Abbia adottato invece in maniera deciso un'altra approccio quell'approccio alla parabola di Lazzaro in cui si diceva a Lazzaro alzati svegliati alzati dati da fare
E ritengo questo qui sia l'aspetto molto interessante è un aspetto molto puntuale che emerge in tutto quanto il documento
Evidentemente e si può essere d'accordo su tre turni che considerazioni su altre considerazioni meno e quindi nel mio intervento che cercano di conto di di condensare nel tempo che mi è stato previsto cercherò di pur porre in luce gli aspetti forse più più aspetti di di di perplessità o in cui la penso differentemente
La penso differentemente da un punto di vista personale beninteso non da un punto di vista ufficiale perché in questo caso qua sarebbe stato il capo di stato maggiore di esprimere l'opinione delle forze armate
E il sottolineando questi aspetti perché ritengo soprattutto per innescare un dialogo
Che finisse essere la cosa poi fondamentale per realizzare quella non tanto affinamento di ipotesi
Di concetti e così via ma quella pose popoli trazione delle esigenze della sicurezza della difesa nazionale che costituisce uno degli aspetti fondamentali
Della efficienza stesse delle forze armate del fatto che le forze armate possono servire
Possono offrire un servizio pubblico servizio che come dice lo stesso termine servizio deve essere un se deve servire
Quindi deve il innanzitutto la struttura delle forze armate deve servire a quelli che sono gli interessi nazionali a quella che è la visione della politica generale
Degli Inter dell'area politica di sicurezza che inserita nella politica estera generale dello stato ed è tanto più inseriti in questo periodo in cui non ci sono minacce dirette del territorio
Non ci sono minacce dirette ad interessi vitali nazionali ma di sì le forze armate sono sempre più frequentemente impegnate
All'estero e tra parentesi oggi ricorre l'anniversario della caduta di tre militari e il ferimento di ventidue militare italiana Mogadiscio
E il sempre più frequentemente impiegate in questi avvenimenti in questi interventi all'estero interventi all'estero che evidentemente corrispondono a uno fino al politico
Cioè non non c'è nessun medico che ci prescrive ad intervenire o no
Al limite si può fare quello che Giappone e Germania hanno fatto durante la guerra del Golfo cioè e metterò creare un fondo scorta in caso di intervento paghiamo gli americani perché ci dicono disturbo d'intervenire
E ritengo che questo approccio pragmatico questo approccio non che non è dissacrante e un approccio di servizio pubblico a mio avviso e emerge dal la
Pregevole elaborato che è stato fatto sul giardiniere la posizione di un importante partito politico su quella che è la politica di sicurezza e di difesa italiana
A monte di questa politica di sicurezza e di difesa e il fatto che deve esistere una struttura istituzionale in condizioni di gestire di pianificare di progettare e di gestire questa politica di sicurezza e di difesa
L'orizzonte della politica necessariamente deve ampliarsi deve ampliarsi perché i tempi si stanno accelerando
L'accelerazione dei tempi proprio la caratteristica forse fondamentale della sommo Terna società delle informazioni sì la politica non ha capacità di progettazione di lungo periodo non riuscì sarà sempre travolto dagli avvenimenti
Il
Dai risultati della Bicamerale la costituzione del Consiglio di sicurezza e di difesa si sta situato al vertice dello Stato che sembra disegnare la costituzione di un Asciano Security Council lo qualcosa simile un luogo di progettazione di gestione delle politiche ritengo che sia un'esigenza sempre più improcrastinabile per dare coerenza queste politiche
Per dare coerenza anche al fatto che se non interveniamo in Mokarta Mozambico dietro di noi dietro le forze armate che intervengono a un pozzo in Mozambico ci devono essere gli imprenditori che fanno business per l'economia italiana
No ma so che è naturale addirittura c'è stato un Don't zuppi di Sant'Egidio che ci rimproverava rimproverava il fatto che lo snello scollamento delle politiche italiane era fatto riservati in Mozambico norvegesi quattro gatti
Pieni però cinquanta imprenditori
Italiani oltre mille uomini sugli imprenditori
Ed è questo che io effettivamente una cosa che dovrà Esteve far pensare al la l'interesse nazionale come qualcosa agli interessi nazionali per la come qualcosa di globale come qualcosa di coordinato fra i vari settori di presenza dello Stato
E di presenza della nazione
Quindi e con
Vero interesse che è stato accolto almeno da quelli che da coloro che si dicono su di questo settore l'anticipazione cementificazione decisione della Bicamerale di creare questo organismo che ci fa poi mettere in condizioni di anche di competono dialogare con analoghi organismi stranieri
Per quanto riguarda il le forze armate che devono fare nella nuova situazione che caratterizzata da assenza di minaccia interessi vitali
Dall'assenza nel breve medio periodo di difesa diretta del territorio nazionale
Eccetto beninteso ci son minacce non militari ci sono minaccia anche sì simili a quelle militari come il terrorismo come la proliferazione delle armi di distruzione di massa
Proliferazione delle armi di distruzione di massa che costi su cui c'è una riflessione che si sta svolgendo in tutto l'Occidente in tutti gli Stati occidentali negli istituti di ricerca
E così su quelle è la migliore risposta a tale crolli a tale Mina possibile minaccia tali possibile minaccia fino adesso la risposta è sempre stata una risposta ai tecnica una riposta tecnologica anti sistemi antimissilistici Sophie cast sofisticatissimi e così via
Però è verosimile che uno Stato che materializza una simile minaccia di armi di distruzioni di massa contro Paesi occidentali
No cercherà di utilizzare delle modalità strategiche per portare a termine questa minaccia che non lo che non consentono di imputare a lui l'effettuazione di quell'attacco perché tramiti viene elettrificato
La risposta dell'Occidente sarebbe terribile insomma immaginate se scoppia suo
In Val Padana un'arma nucleare che cosa succederebbe sì c'è la traccia del missile che parte non so da uno Stato X spostato X diciamo così
In se gli va bene sopravvive ancora un'ora o due ore
Quindi elementi invece molto più pericolosa e la minaccia che può provenire da attacchi Coverta non so la bomba nucleare in un panfilo ancorato nel porto di Napoli nel porto di New York
E allora questo qui effettivamente un problema molto grosso
A quell'Occidente cerca di attrezzarsi attraverso quella che si chiama la contro proliferazione che sta sostituendo l'anti proliferazione Attraverso Losanna creazione di gadget particolari per attacchi chirurgici di cui giornali sono pieni tutte le pagine dei giornali sono piene perché il Pentagono ha messo a punto nuova strategia almeno messo punta fatto uno step in avanti sulla nuova strategia americana
Un aspetto che ho visto non molto sviluppato nell'elaborato riguarda l'allargamento della NATO
L'allargamento della NATO a mio avviso costituisce il la l'atto politico strategico di maggiore rilievo in cui verrà rifondato l'Occidente
Questo rifondazione dell'Occidente coinvolge profondamente gli interessi nazionali italiani
La tendenza ad un allargamento della NATO solamente al nord a nord est verso nell'area del Europa centro-settentrionale baltico
E contrasta con gli interessi italiani perché rischia di trasformare in tirare mediterranea l'intero i Balcani e l'Europa sudorientale in una specie di zona cuscinetto a protezione della che Erna Europa ho della cosiddetta Repubblica di Weimar asse Parigi Bonn e Berlino anzi prolungata la sabbia e così via
E questo ritengo che danneggi fortemente gli interessi nazionali italiani anche perché verso determinati popolazioni come quelle slovene come quelle romene
L'Italia a un degli obblighi morali oltre che degli interessi che devono essere tutelati per la dignità del Paese
Ritengo che l'approdo all'operazione che viene svolta attualmente dalla diplomazia italiana debba avere un sostegno politico molto molto forte
E che da un punto di vista di pianificazione militare si debba tener conto quasi intatto possa venire l'allargamento della NATO sulla pianificazione delle forze armate italiane cioè su quello che si chiede alle forze armate italiane
è chiaro che non si può prestare i piedi come ragazzini dicendo io voglio voglio opere ma bisogna dire così voglio e e pago no
Siamo sempre nella nella parabola dei moltiplicazione dei pani e dei pesci che stavolta parte dovrebbe esser fatto negli Stati Uniti o di Lazzaro e darsi da fare in proprio
Cosa che in e ritengo che sia una cosa di cui ci ci accorgiamo in maniera sempre più puntuale sentito precisa
E ritengo che questo compito d'allargamento della NATO posso modificare fortemente la struttura del nuovo modello di difesa
Posso avere degli impatti piuttosto notevoli sulla struttura del nuovo modello di difesa perché è chiaro che ciascun Paese avrà delle vocazioni
Particolari Nadia visto che un meraviglioso battaglione romeno agire in Albania con le sotto le nostre forze l'Armenia delle ottime unità di fanteria leggera e però presente manca completamente unita di guerra elettronica
Quindi per esempio se si deve fare un'integrazione così come noi chiediamo vogliamo la Romania nella NATO
Dobbiamo però vedente mente se in condizioni di fornire alla difesa della Romania questi fattori tecnologici high tech di stabilizzazione
Che strategica che la di cui la Romania sicuramente non è in condizioni nel breve termine a di cadere di poter aprire un altro aspetto è questo non abbiamo anche dei leverage nessun tipo di fare un pochettino la scambio basi con mettere anche il peso basi e così via perché sarebbe abbastanza da da da da
Per raccontare i ma il lei abbiamo anche degli altri il deve reggere qual è il contributi italiani fondi comuni nato che l'Italia fornisce circa il nove otto per cento torno circa
Dei fondi comuni nato attualmente dovrebbero in funzione dell'allargamento essere notevolmente aumentati noi dobbiamo vedere come finalizzarli
Ritengo che tutto questo aspetto di pianificazione militare pianificazione finanziaria della difesa tutela degli interessi nazionali visione nazionale sia una cosa essenziale che deve essere esaminata nel litica mente
E questo aspetto non è molto Toniato ripeto nel documento
Un altro aspetto
Mi sembra che la
Invocazioni alla difesa europea e così via siano un po'troppo liturgica
Nel senso che liturgiche
Retorica
Allora invece a mio avviso deve esserci un approccio molto più un realistico il cioè mio avviso realistico beninteso chiaro che ognuno la pensa come vuole essere sempre realistico per i fatti suoi
E il qual è l'interesse italiano fondamentale tra tutte queste organizzazioni
I tre si italiana il fatto di avere un collegamento più intanto mantenere l'unitarietà dell'Europa qual è il l'elemento fondamentale per mantenere l'unitarietà politico-strategica equilibri in Europa la presenza americana
Quindi l'essenza della NATO
Non è lenti le l'identità di sicurezza e di difesa europea
Lo stesso esito della Conferenza intergovernativa in particolare per quanto riguarda posizioni dell'UE io nei confronti dell'UI e nelle dell'Unione europea
E l'UEO Unione Europea Occidentale e dimostra chiaramente come molti dei nostri alleati stiano in siano in fase di ripensamento sotto questo aspetto
E quindi tanto al sicuramente il processo di unificazione europea è un processo integrazione espressiva e sempre più è un processo irreversibile
Però ritengo che farsi prendere da eccessivo entusiasmo e a breve termine
Soprattutto che quando questi entusiasmi non hanno una ripercussione immediata sulla pianificazione finanziaria e sulla struttura delle forze sia abbastanza in sia abbastanza improprio
Il mio realtà Luís o così come ancora una bella tormentata nel bosco
Sì al massimo può fare qualche azione dimostrativa tutti quanti applaudono tutti quanti contenti felici e soddisfatti quando si fa quindi il bar mi Danubio colla le peraltro efficientissima e forze della Guardia di Finanza però
Oltre quello lì
La capacità nosta d'intervento se visti in posti e poi anche in Albania che se non si metteva l'Italia tenerle fila l'Europa in pratica non è esistito allora vogliamo prendere seriamente atto di questa realtà
Vogliamo vedere il fatto che per esempio dei possibili grosse crisi scenari di crisi tipo quelli nei Balcani meridionali che e sono
Facendo le debite corna sperando che non succeda niente e così via ma se scoppia Macedonia vengono grossi problemi altro altro che la Bosnia o altro che l'Albania
Il o altro che la la la la la contrasto israelo egiziano a Raboni in Medioriente
Allora il ritengo che tutto questo aspetto qua debba vivere
Un riflesso immediato soprattutto su quelle che sono le priorità a Breve della pianificazione delle forze italiane
Cioè una pianificazione delle forze che non tenga conto del fattore temporale
Cioè io fra un anno voglio avere due battaglioni operativi perché possa averlo detto o li voglio e li posso anche se se ce le dissociazione come parlare al vento
Fra due anni in una brigata due brigate fra una non so cinque anni voglio avere la capacità di proiettare permanentemente all'estero sono due veri che tre brigate con quindi con rotazione e così via
Più due brigate in compiti di peacekeeping di supporto per Editions come vogliamo chiamarla
E mio viso questo è un aspetto abbastanza importante che dovrebbe anche determinare quelle che sono le modalità con cui di trasformazione dell'attuale assetto delle forze armate al futuro assetto delle forze armate
è chiaro che se noi prevediamo che ci sia una ed è un un
Esigenza emergenza Breve è chiaro che per il breve dobbiam presenta prepararci concentra tutte le forze sul breve
Costi quello che costi sacrificando
Investimento programmi di forza su e concentrando le risorse sull'esercizio sulla sua cioè sulla prontezza operativa sulla capacità di di sul livello qualitativo dell'addestramento e così via e questo che quindi fa vedere come il quello che volevo sottolineare messo in diversi punti in evidenza nel nel documento che come di cui che che ho parecchio apprezzata da esso può ovvio sottolineata le ho fatto un questo caveat iniziale proprio per dire che è chiaro che quando uno parla deve deve dire quello su cui non è tanto d'accordo no
Ma illa punto non e non è un'espressione diplomatica provincia Henan pone mi conosce abbastanza privato l'antica stanza sullo stupro sportivo no in queste cose qua
Il è questa a mio avviso messi insieme
Essenziale per esempio che a Madrid se in realtà è stato fatto al la difesa degli esteri italiani si presentino con un piano dicendo con il noi stiamo per la Slovenia e Romania dentro siamo disposti a pagare questo
è chiaro che a sementi volere e non boh voli che delle cose e non volere pagare significa aspettare la Fata Turchina che risolve problemi per noi
Volontariato leva sarò molto breve perché vedo che il tempo passo e poi non vorrei tediare molto i turco color pece così gentilmente mi ascoltano il problema del volontariato l IVA è chiaro che lasciamo da parte di tutte i programmi napoleonici dell'aumento tanto dell'aumento dell'efficienza tramite la profonda professionalizzazione non è vero
Nelle situazioni italiane il teoricamente se non ci fosse la delegittimazione che c'è stato del servizio militare di leva
Il l'esercito le forze armate migliori esprimibili dall'Italia sarebbero le forze armate di leva questo lo posso dire proprio ne sono matematicamente sicuro
Ho avuto due esperienze al riguardo prestito proprio dirette proprio in confronto a forze professioniste ecco l'unica cosa c'è il se non ci sono più le condizioni per mantenere la leva
Quindi non c'entra a fare
Quindi inutile arrabattarsi maggiore efficienza maggiore professionalità no sarà un calo dell'efficienza
D'altra parte se noi vediamo l'andamento dei reclutamenti quando è scoppiata la crisi di Bosnia abbiamo visto che i reclutamenti sul passati da mille al mese a cento al mese
Quindi
Ma è e quindi è chiaro che noi CD
L'idea mitica del volontario o col pugnale tra i denti e così via ok sa fare illa del retto verde americano alcuni sono i temi che sono al di fuori della realtà
Ora quindi bisogna fare comunque la la legna col fuoco che sia e ritengo che il questo riguardo sia necessaria una riflessione
Sul che deve essere guidata sempre dall'utilità politica del lo strumento militare cioè se per i politici per il la responsabile dello Stato
Questo strumento deve essere uno strumento cioè deve essere efficiente utili e così via vedere pulp come si possono mettere pezze a colori per renderlo efficiente tutto lì
E a mio avviso la situazione di degrado della leva e tale quando noi pensiamo che cinquanta il Sud il cinquanta mila obiettori gran parte appartengono a classi medio-alte in che paese si può mantenere il servizio militare se le classi medio-alte rifiutano di fare il servizio militare
Non è possibile
Allora si tratta di accorciare i tempi prima che crolli tuttora loro accorciare i tempi a mio avviso occorre prenda di provvedimenti di questo genere reclutare dieci classi
In maniera prima di diciott'anni due mila uomini del diciannove mille otto a per arrivare a ventinove anni duecento
In maniera tale da far male per il venti trenta mila pc posso serve subito però ritengo insisto mi permetto di insistere su un punto il tempo è una delle dimensioni fondamentali di qualsiasi pianificazione e il tempo deve essere accordato il tempi tecnici di trasformazione quei tempi politici di utilizzazione di prevedibile utilizzazione dello strumento militare
Corre in avanti imporrà pigramente quello che non va molto convinto e la riduzione del numero degli ufficiali o di riduzione così drastica del numero degli ufficiali in realtà se noi vediamo agli altri eserciti
Gli altri eserciti tipo petroso tedesco francese e così via
Hanno un numero un raro l'apporto di ufficiali e sottufficiali rispetta la troupe enormemente superiore al nostro
E soprattutto superiore a quello che il suo Pizzato nel documento dieci mila esercito tre mila e cinquecento marinai e cinque mila settecento aeronautica si
Sì ma ufficiali e sottufficiali che questo dei marescialli sono trenta mila su cento mila quindi un rapporto di tre a sette gli altri non è che la sessanta per cento
L'esercito britannico sessanta per cento momento poi ci sono tutti i livelli dei sottufficiali della ferma
Permanente che come sai adesso diventano Serge gente mangia per cui se vai a vedere il rapporto è proprio del cinquanta cinquanta da me
Guardate io molto l'esperienza di a mio avviso andiamo sotto inquadrati rispetto all'esigenza dell'adesso sì ma rispetto alle stelle ad ma no no non sono non adesso va be'comunque lo recepisco da quello lì c'è una cosa che mi ha colpito la schede bio spatole ricco il contestato del sbaglia contiene e il però mi sembra che il via tener conto la multinazionali ITA aumenta enormemente il il fabbisogno di ufficiali
Perché moltissimi uffici molto più gli ufficiali devono essere tenuti in addestramento rispetto ai tempi passati insomma
E il gli impieghi in operazioni differenti dalla guerra
E richiede un polverizzazione di ufficiali che tra pentì devono conoscere le lingue devono conoscere devono essere addestrati non so tecnica del negoziato internazionale capace di muoversi in isolatamente sul terrene e così via
Che ben difficilmente si potranno trarre dei volontari perché i volontari avranno sempre la base di un diciamo la realtà nella realtà italiana di un sottoproletariato di talune regioni possibilmente poi verosimilmente meridionali già stremate dalle carabinieri polizia finanza forestale penitenziari e così via e di conseguenza dove li impieghiamo cioè sul litighiamo per compiti di manovalanza cosa che di sono i compiti predominanti nell'esercito a mio avviso su tutte queste cose qua rinvierebbe forse ricorrere più a un sociologo dell'organizzazione uno psicologo sociale che non forse l'ufficiale di Stato Maggiore
A mio avviso e un degli aspetti altare mio molto molto importanti per fare vedere le job description dei vari incarichi e il negli altri il fatto dei molto maggiore ufficiali dovuta al fatto che in Italia gli ufficiali non sono a termine
Maggiori inglesi che non passa tenenti colonnelli che sono circa il settanta per cento degli ufficiali inglesi a quarantatré anni vengo congedati
Da noi vengono tenuti anzi secondo il video e le opinioni della Ragioneria generale dello Stato mi sembra faccio sempre maggior capo la politica militare la Poletti dedicazione militare vengono tendenzialmente vengo tenuti sempre di più e si sa
Il ieri in gli ufficiali tedeschi ne vengono reclutati mille cinquecento all'anno delle varie armi noi arriviamo a duecento eventi
Decrementi Zidane a ventisei brigate nel nuovo modello
Termino dicendo una cosa che quello che ho apprezzato particolarmente dello studio e non è il contentino finale e il fatto che lo studio mezzi pone effettivamente il problema della pianificazione era in in termini a mio avviso coerenti con quelle che sono le realtà quali che vogliono la permanenza della validità densi di spaccio Parabellum e non del si vis Pacem para spara peacekeeping come taluni pensano grazie ancora
Ringrazio il generale Gian tra l'altro come loro possono immaginare questi argomenti sono oggetto poi di continua conversazione fra di noi volevo solo dire
Che non c'è dubbio allora ce ne siamo accorti anche noi del non funzionamento della Unione europea in situazione albanese
Sappiamo anche noi che l'importanza del rapporto con gli Stati Uniti ma quando uno definisce una linea politica
Ebbe deve prescindere da fatti contingenti può essere più o meno condizionato nel prevedere quali saranno le possibilità di reato dire la dirle realizzazione e però una sulla linea deve avere ora la nostra visione è una visione che vuole come ho detto certamente fedeltà alla NATO certamente certamente allargamento perché tu dici che trattato in breve in realtà insomma mi sembra che sia molto chiaro il fatto che noi vediamo assolutamente l'allargamento della NATO seppur con i tempi con i condizionamenti ai quale di fatto cenno a tutto il discorso europeo
Ma voglio dire che la motivazione di fondo che ci muove a questo è molto più alta del funzionamento o meno contingenti in occasione dell'Albania o dei risultati purtroppo
Assai tristi di Amsterdam ma è proprio una visione globale che vede avanzare sempre di più nei confronti dell'Europa e nei confronti delle possibilità di sopravvivenza dell'Europa in tutti i settori
La minaccia portata da una parte dal blocco americano dall'altro dall'emergente al continuamente emergente blocco orientale e se a un certo punto noi continuiamo a tener conto del fatto che per per per gelosie fra Dinoi la Francia continua a pensare a se stessa la Germania prendiamo atto che se vogliamo fare un affare in Tunisia dobbiamo prima di tutto andare a litigare con i francesi con i tedeschi quindi non esiste
Una perché quando si parla di politica estera comune ma la politica estera non è un esercizio un esercizio di diplomazia la politica estera vuol dire politica economica estera politica industriale estera
Politica culturale estera politica ambientale estera
Se l'Europa non realizza e anche attraverso il discorso da difesa questa unità noi allora noi siamo fuori allora noi teniamo conto certamente tu hai perfettamente ragione quando dici quello che di edifici
è una costatazione però uno della vere delle indicazioni e delle linee poi realizzabili o meno questo in termini brevi o lunghi però questi sono i principi che noi riteniamo dover porre alla base della nostra politica di difesa in chiave internazionale tant'è vero che vi è scritto Europa sì
Perché quello è il pilastro fondamentale però fino a quando non è veramente realizzato questo discorso che tu sai essere il più delicato perché volevo fare vorrei fare questa considerazione attenzione
Quando si parla di integrazioni l'integrazione più difficile
Specie quando manca l'immanenza della minaccia e proprio quella della difesa cioè quella che costringe gli stati a rinunciare ad una parte di sovranità sulla cosa più delicata che hanno lo strumento di difesa
Allora lì nel lavoro iscrittosi
Certamente Europa però attenzione non curiamo cinque e sto e cerchiamo prima di tutto di fare uno strumento Mugello comunque io ti ringrazio ancora tanto per favore dammi quelle cose perché è chiaro che poi un discorso del genere ogni anno pari aggiornato per l'evoluzione della situazione interna e internazionale grazie Carlo
Prego prego il professor Santoro
Anch'io come il generale Giannini e mi associo a a sottolineare il merito di un'iniziativa perché è stata quella di alleanza nazionale e in particolare del senatore generale Ramponi di come dire costruire un'ipotesi di politica sicurezza che a quel che mi risulta non è altrettanto approfondito altrettanto studiato analizzata da parte di altre forze politiche
Non è casuale a mio parere che questa forza politica si sia occupata con attenzione equilibrio e nello stesso tempo approfondimento di una questione così importante come quella della politica della difesa della politica della sicurezza
Io ho letto con attenzione il documento e mi sono soffermato soprattutto su alcuni aspetti che per permetterò brevemente di illustrare io credo che una politica italiana della sicurezza intesa all'interno di quella sorta di struttura complessa che comprende la politica estera la politica della difesa e anche la politica della sicurezza l'insieme
Possano essere esaminata sotto tre profili DiVersi
Uno sono quelli e quello del contesto internazionale e interno in cui questa politica anzi organizza un secondo e quello del modello veri e propri o di organizzazione del strumento difensivo militare e il terzo quello del ruolo e dei compiti assegnati al nostro Paese io credo che il documento elaborato dal dipartimento difesa e sicurezza di AN abbia tentato di rispondere a questi interrogativi io mi permetto di fare a solo alcuni commenti ulteriori per quel che riguarda il contesto
Istituzionale il contesto in realtà appunto cioè l'ambiente in cui operiamo e che diventa diciamo così la condizione di base per qualsiasi tipo di politica estere di politica di sicurezza
è sembra spazi molto facile da definire e in realtà è molto meno facile di quello che si crede per quel che riguarda soprattutto la politica italiana
Ci sono infatti due contesti diversi in cui l'Italia opera sia geopoliticamente che politicamente in senso lato uno il contesto istituzionale che qui è stato ricordato nel documento
Esiste in modo netto e anche come dire la piccola polemica che c'è stata fra Carlo Gianni e Gigi Ramponi relativa alcuni alla questione dell'Europa ad esempio segnala a mio parere proprio questa questo fatto cioè che esiste una contraddizione profonda non solo fa al fatto che l'Europa cerca di organizzarsi in termini Tecnoblend Cantini economico-finanziarie monetari da un lato ma non decolla dal punto di vista della politica estera della politica di difesa comune queste evidente a tutti la Bosnia e l'Albania sono gli esempi più recenti e più clamorosi di questo provvisorio fallimento di questa parte del modello europeo
Quello che non che non viene messo in evidenza è che questa assenza questa impossibilità per l'Europa opere Nazioni Unite e in parte perfino per la NATO in questo caso
Che sono i tre contesti istituzionali importanti in cui l'Italia opera l'ONU ha fallito miseramente in Bosnia due tre anni fa è dovuta intervenire la NATO e gli americani che sono riusciti a ottenere dei risultati che non aveva ottenuto in nessun modo le Nazioni Unite Nazioni Unite gli ultimi fallimenti sono stati la Somalia prima e la Bosnia dopo
La Croazia e la Bosnia eccetera i risultati sono stati tali che oggi le Nazioni Unite non intervengono più da nessuna parte
Il peacekeeping ecco si è arrestato non c'è più peacekeeping in Africa centrale dove accadono conflitti di ogni sorta le Nazioni Unite stanno zitte intervengono alcuni paracadutisti belgi alcuni banditi francesi e poi fino a un certo punto dei mercenari serbi ma non intervengono le forze della grande organizzazione universale che dovrebbe prefigurare il mondo il mondo futuro in cui tutti siamo all'interno
Della stessa dello stesso grande ombrellone collettivo
Quindi da questo punto di vista noi possiamo dire che il contesto istituzionale in cui opera oggi in Italia
è molto delicato e molto meno efficiente di quanto viene continuamente proclamato primo le Nazioni Unite l'abbiamo già detto molto brevemente secondo la NATO la quale è l'unica
Organizzazione militare integrata efficiente
Che ha come dire però un piccolo problema
Non ha più una legittimazione
Storica complessiva della sua esistenza perché l'annata del è nata come alleanza difensiva nei confronti della minaccia proveniente da Est nel momento in cui cade la minaccia proveniente da Est la NATO si deve riconvertire
Ah non è sempre facile ringiovanire una come dire anche una bella signora che ha avuto un ruolo importante che può a un certo punto
Non la invitano più a fare i film come faceva prima una diva del cinema per cui è vero che si è riconvertita tant'è vero che l'operazione NATO in Bosnia è un esempio di questa riconversione
Il trattato della NATO l'articolo cinque del Trattato di Washington non prevede in nessun modo Granato operi all'esterno del territorio dei paesi membri e invece è andata in Bosnia quindi ha fatto qualcosa se vogliamo di illegittimo è una forma della sua riconversione
La NATO si estende verso est
Sì essendo verso est come Progetto di sicurezza collettiva euro-atlantica alla quale potranno della quale potranno far parte alcuni Paesi usando che ricordava la Slovenia e la Romania come due esempi di Paesi che hanno interesserebbe che entrassero alla NATO che però non sono stati fatti entrare
Sì è vero ma questo va al secondo me anche per la Croazia o vale anche per altri Paesi giorno con la Bulgaria ci ci sono dei paesi quali potranno entrare nella NATO ma anche qui che senso all'espansione della NATO io sono favorevole personalmente all'espansione della NATO ma non capisco
Che senso può avere una un allargamento un'estensione di un'alleanza che è nata con un compito preciso avendo un nemico di fronte scomparso il nemico l'alleanza si estende come modello di che cosa di sicurezza collettiva nei confronti di chi della federazione russa dei confronti di quale rapporto di di
Di minacce o di rischio che si presenta
Ho dei dubbi su questo anche perché la NATO e arrivo all'Europa che l'ultimo tassello diciamo così di questo contesto istituzionale
L'Europa in realtà per ottenere l'app per avere la possibilità di costituire una vera e propria politica di difesa comune e una politica estera e di difesa comune
Sarà costretta a fare i conti con la NATO perché la comunità euro-atlantica non consente di avere contemporaneamente una comunità europea la quale abbia un modello di difesa autonomia indipendente perché la comunità euro atlantica che rappresentata dalla NATO è una comunità in cui gli americani comandano cioè una comunità verticalizzata gerarchica in cui e funziona anche proprio per questa ragione
Però è una comunità verticale gerarchica e quindi che ha al suo interno una contraddizione di fondo da un lato non ha più il nemico che il col che era il cemento costituente e dall'altro lato
Non consente all'Europa di decollare io non so se l'Europa sarebbe decollata devo dire francamente
Sono d'accordo anche con Carlo dicendo che circa l'Europa probabilmente non decollerà ebbe se non ci fossero nemmeno gli americani in Bosnia se non c'erano gli americani noi eravamo ancora qui
Da osservatori al balcone a vedere i massacri che avvenivano nella di in Bosnia e se gli americani non intervenivano
Devo dire nessuna forza politica in particolare si sarebbe così sbilanciata nei confronti della Repubblica da dire andiamo in Bosnia poi per fortuna gli americani sono intervenuti anche perché Presidente Clinton aveva un'opinione
Pubblica contraria all'interno del suo paese stava per fare le elezioni presidenziali del novembre novantasei non poteva arrivare a elezioni con una situazione di massacri in Bosnia e con gli americani che non pare non intervenivano per fare il loro ruolo di superpotenza eccetera
Questo è il discorso relativo al contesto istituzionale quindi abbiamo delle Nazioni Unite che hanno dei concetti Strategy deboli deboli prospettive dal punto di vista della loro invenzione come dire istituzionale per fare il peacekeeping o il peace Enforcement
Abbiamo una NATO che ha un forte concetto strutturato ma una debole prospettiva per motivi proprio di legittimazione di fondo e abbiamo invece un'Unione europea che ha una debole capacità di strutture in questo momento ma una forte prospettiva
Cioè abbiamo questa singolare tripartizione di queste tre grandi strutture macrostrutture istituzionale accanto al contesto nazionale esiste però un contesto reale
In cui opera l'Italia è
Paradossalmente schizofrenico noi abbiamo da un lato il mondo di della costruzione europea
La quale procede secondo tappe preordinate con
Tutta una serie di scadenze con una serie di parametri già scritti esistono già i testi sui quali lavorare ci sono già tutti le le tabelle di marcia
E noi in cui all'interno di quella stiamo facendo tutti gli sforzi possibili anche questo governo sta facendo un sacco di sforzi in questo senso tutti noi italiani facciamo un sacco di sforzi per verità in questo senso
E devo dire dalla da una e quelle questo è diciamo così la politica estera dell'Italia perché l'Italia oggi fa politica essere politica di difesa che si basa esclusivamente sull'aggancio all'Europa
Monetaria sostanzialmente nemmeno all'Europa della politica difesa comune ma l'Europa monetaria dell'integrazione
Monetaria benissimo
Però c'è un'altra cosa e queste la schizofrenia
Nell'area diciamo così estro su destra nel bacino del Mediterraneo allargato come viene definito in realtà la situazione è completamente diversa
Non ci sono queste tabelle di marcia questi progettini già tutti i fatti il Trattato di Maastricht no lire tutto da inventare
Di i rischi vengono quando uno meno se l'aspetta le minacce sono ancora non chiare
Potenzialmente ci sono dei diceva giustamente Gian la macedone se esploderà macedoni si arriva una quarta guerra balcanica di proporzioni clamorose in cui Grecia e Turchia sarebbero quasi certamente coinvolte quasi certamente coinvolte la Bulgaria anche a questo punto in una situazione di questo genere ma voglio dire la politica di difesa e di sicurezza italiana
Dovrebbe tener conto di questi due aspetti cioè non abbiamo davanti a noi un periodo in cui le cose andranno come progettato per i prossimi cinque dieci anni noi abbiamo da un lato l'Europa che speriamo di
Catturare di salire sul predellino dell'autobus
E dall'altra parte abbiamo invece una situazione totalmente imprevedibile
Ma questo si traduce in politica politica partitica e politica governativa perché nel governo né i partiti lasciatemelo dire
Forse nessuno in particolare si sono posti il problema di questa schizofrenia da un lato c'è l'Europa tutti i partiti sono pro europei a diversi tipi a diversi gradini eccetera e dall'altra parte c'è invece questo questo Mediterraneo allargato in cui succede di tutto e in cui le cose vengono decise all'ultimo minuto e senza nessuna Concetto Strategico dietro
Insomma in Bosnia non ci vogliamo andare finché gli altri non ce l'ho trascinato in Albania abbiamo bussato a tutte le porte prima quella dannato poi anzi prima prova dell'Europa poi quella della NATO
Poi quella delle Nazioni Unite e alla fine abbiamo deciso di fare una coalizione ad hoc come ultimazione Ale
Come si faceva nel mille ottocentonovantasette per difendere Creta dalla minaccia turca
Perché questa è simile a quella non ci sono differenze concettuali a questo parallelo storico e quindi dietro e l'Italia si mette lui con altre altri altri Paesi e vanno giù eccetera
E siamo arrivati al punto in cui noi senza saperlo e senza nessun disegno strategico di politica esterni di politica di difesa abbiamo in questo momento un protettorato de facto che è quello dell'Albania
Perché quando quando avviene che il ministro degli Esteri
Lamberto Dini si presenta la televisione e fa un invito al voto ai cittadini albanesi queste un protettorato de facto perché se Clinton avesse fatto una cosa di questo genere ventuno aprile novantasei
E ci avesse detto Signori andate a votare per favore così questa in genere quello letto ma come ti permetti ecco
E chiaro questa è una che evidente limitazioni di sovranità cioè sono accaduti dei fenomeni in importanti che non accadevano negli negli ultimi cinquant'anni in quest'area del mondo non solo perché caduto sovietica
La Jugoslavia si desse spopolata eccetera ma perché appunto anche l'Italia è stata costretta a intervenire in situazioni non previste e queste e queste sono le ragioni di fondo sulle quali si costruisce poi il documento che Ramponi c'ha presentato cioè il il il noi dobbiamo essere pronti a
Apre vedere cioè voglio dire a prevedere a prevenire
La sorpresa nel momento in cui siamo obbligati a fare delle cose che non erano previste
Farsi prima io non entrerò nelle questioni relative allo strumento proprio perché poi c'è c'è Stefano Silvestri che un esperto di queste cose entrerà al più lui nel merito e io mi limito solamente a questi aspetti diciamo così di contesto
Allora io credo che qualsiasi documento SDI politica di sicurezza e questo documento tutto sommato se non erro risponde a queste a questa a questa esigenza anche se io personalmente avrei forse messo più più in evidenza nella prima parte proprio queste questa sottolineatura di questa incertezza sulle linee strategiche di marcia della politica estera poi difesa italiana
Che non c'è per certi aspetti non c'è mai stata dopo dal quarantatré al a oggi ma non c'è adesso ancora il perché tutto sommato l'unica politica estera abbiamo scelte con grande determinazione quella verso l'Europa ma l'altra non c'è e invece dovrà esserci in qualche modo perché il ruolo dell'Italia si è modificato
Per ragioni geopolitiche anche cioè addirittura di tre determinismo geografico si potrebbero insomma il quadro di contesto dell'Italia nel Mediterraneo allargato si è modificato grandemente negli ultimi cinque o sei anni
Eravamo un paese diciamo così non solo di serie B all'interno delle alleanza NATO ma eravamo anche di retrovia
Perché eravamo protetti coperti dall'Austria neutrale dalla Jugoslavia non allineata eccetera
Oggi noi ci troviamo immediatamente di fronte a una situazione di disgregazione del mondo balcanico per esempio in cui oggettivamente il vuoto di potenza ci risucchia dentro
Albania un esempio
E diciamo così altri altri la presenza italiana in questi Paesi la Romania per esempio che è un paese che è stato per i avvicinandosi molto in questo momento anche al nostro Paese come giustamente diceva il generale Jean
In realtà quello che sta accadendo è che l'Italia che fino a qualche anno fa non ci pensava neppure sta diventando davvero una media potenza regionale in quest'area cioè nel senso che tutto quello che accade in quest'aria Balcani Maghreb e in parte anche Medioriente non può non riguardarlo
Non è che l'Italia sta costruendo una politica assertiva diciamo così aggressiva eccetera anzi non se le inventa neppure la politica però oggettivamente l'Italia in quanto attore nazionale di questo peso che non è l'ultimo arrivato non nemmeno fra i primi ma non nemmeno l'ultimo svolge oggettivamente una funzione che in questo momento in quell'area
è di prima linea più di quella francese o di quella spagnola e anche lì al limite di quella tedesca per non parlare di quella inglese ne abbiamo una situazione in cui gli americani hanno ridotto la loro presenza in Europa e nel Mediterraneo
Gli americani non voglio e non so non son voluti intervenire in Albania parate che una volta una cosa di questo genere inimmaginabile
Quindi vuol dire che qualcuno se ne dovrà occupare però dell'Albania perché arrivano migliaia di albanesi ogni giorno e c'era il rischio di avere una situazione poi progressivamente esplosiva e siamo dovuti intervenire
La Grecia e la Turchia che sono questi due Paesi
Che erano i pilastri del fianco Sud della NATO insieme all'Italia quando c'era l'Unione Sovietica nel momento in cui i Balcani sono entrati in crisi essendo essi stessi Paesi in qualche modo balcanici sono Satie coinvolte indirettamente dal da David ai fatti
E quindi non rappresentano più delle garanzie di stabilità
In retrovia si trova in prima linea e diventa in un certo senso è una specie di angolo di incidenza come dico sempre io che cioè una specie di Cuneo infilato fra il Mediterraneo centrale migliorano real tale che ha di fronte a sé queste due aree di conflittualità latente o in parte già esplosa e arrivo alle conclusioni
E quindi questo mi pare che obblighi all'invenzione di una politica esteri una politica della sicurezza basata anche su indicazioni di strumento che sono anche quelle
Che ricordava Ramponi primo a mio parere ma che però va consapevolmente inventate qui non si fa riflessioni sulla politica estera e se abbiamo fatto
Una straordinaria riflessione e operazione dicemmo di ingegneria costituzionale istituzionale con la Bicamerale
Buona o cattiva che sia ma in ogni caso è certamente stato un operazione di notevole rilievo perché in questi anni non c'era mai stata una cosa simile da moltissimo tempo
Bene io credo che uno dei dei delle prossime riflessioni che forse necessaria è quella di capire che cosa siamo cioè un problema di identità
E poi un problema di interessi su questo punto dell'identità nazionale dell'interesse nazionale con l'amico Gian abbiamo fatto molti affermò sono già vari anni che discutiamo io ritengo che l'identità sia prioritaria rispetto all'interesse e questi eh elementi diciamo così di fatto che io ho portato in questo discorso forse vanno in questa direzione cioè che Paese è un'Italia che pensa che esista solo l'Europa e poi l'Europa non funziona per fare delle cose in cui l'Italia poi coinvolta come è successo in pose in Albania Pino centrata niente l'Europa centrata semplicemente che l'Italia è stata coinvolta
E noi non abbiamo una politica verso il Mediterraneo perché non è una politica verso il Mediterraneo nella Conferenza di Barcellona
Nella nella ex CS CM di De Micheli siano a memoria né altre cose di questo genere si tra quelle sono come dire turismo politico si fanno dei viaggi a Malta Barcellona ci si incontra si discutono delle cose si dice che tutti vogliono fare alla cooperazione ma dal punto di vista poi politico non ha nessun data quindi da questo punto di vista secondo me è fondamentale che oggi si arrivi a questa riflessione a me pare che questo documento e concludo davvero sia uno strumento importante che manca per ovvie ragioni della prima parte cioè di una valutazione sui sulle su sul contesto reale in cui l'Italia si si si trova in questo momento nei confronti del Mediterraneo in particolare dell'aria
Ride rane a Est Sud Est e nello stesso tempo dei rischi potenziali e quindi le emissioni io per esempio ho ritrovato con interesse una definizione di tre aree di intervento che tu fai Gigi a proposito di e quelle sono proprio quelle aree ecco io sto tornerei di più questi aspetti rispetto agli altri grazie
Cioè io ringrazio grazie professor Santoro ma
Ovviamente io solo noi siamo d'accordissimo su queste
Analisi su queste constatazione questo non c'è dubbio ma credo però che prima di tutto uno debba preoccuparsi intanto di dare in mano alla politica estera e in mano ai responsabili della politica di difesa e uno strumento che sia decente poi dopo ma secondo del variare della situazione si vedrà debbo comunque dire che Puglia indicazione del tipo di forze da indicazione
Dei criteri per la loro formazione abbiano tenuto proprio conto di quelle che in realtà sono le prevedibili plausibili possibili minacce
Fare un documento che faccia anche una fotografia della situazione a parte il fatto che
è variabile
Ogni giorno perché sapeste come difficile fare un documento e non corre il rischio di sentirsi dire tra veramente questo problema il risotto rétro presidente oppure di questo ne abbiamo già discusso
Quindi io ho detto prima o per scontato questo fatto comunque non c'è dubbio che questa realtà mi piace porre l'accento proprio su questo fatto la centralità acquisita
Purtroppo per l'evolvere della situazione dal nostro Paese seppur nelle dimensioni di media potenza che lo caratterizzano
E l'altra la indeterminatezza di questa situazione per cui dico aumentiamo il disco quando Ciampi faceva l'esempio del Panfilo con dentro l'ordigno e beh ma è chiaro che su questi argomenti vanno sensibilizzati i sistemi di Intelligence
Quelli sono l'unico elemento che uno ha in mano per avere intanto una decente possibilità di prevenire i voti indirizzare non è certamente non vi è certamente altro modo così come vi sono delle attenuazioni rispetto alle strutture delle forze grazie comunque per questa considerazione vuol dire che il prossimo l'anno prossimo farò poco fa un discorso che sia anche
Più più notizie che dimostri quello che sta dietro quello che ho scritto cioè questi discorsi qua non è che sono discorsi che non sapevamo come però è giusto richiamarmi su questi grazie la parola al professor Sartori
Grazie io in primo luogo Corriere
Era un invito a concludere già grazie grazie
Il
Devo dire che volevo ringraziare in primo luogo Alleanza Nazionale per aver fatto non solo il lavoro che ha fatto sopra questa nuova riflessione sulla sulla difesa italiana cosa sempre utile ma anche per aver deciso di discuterne
Con presi Pertini di varia di varia con la natura cosa che nuova e trovo anche di una qualità che che indica una una un metodo che è interessante di maggiore
Contatto e apertura e anche l'interazione dei partiti politici con altre strutture altre aggressioni
Io devo dire che ormai Garda quante dal punto trentacinque anni mi occupo di questioni di politica estera
E di sicurezza e quando uno deve riflettere sopra i problemi dell'Italia nell'ambito internazionale sia esso della sicurezza che della politica
Ha sempre un problema in Italia qualche volta le idee le analisi ci sono il problema è in genere quello degli strumenti
I d'Italia casca sul piano della effettiva credibilità continuità coerenza nel lungo termine degli strumenti operativi
è quest'aspetto un po'più meccanico della politica che hanno voi tende a mancare
Vi è una certa tendenza l'ho visto tante di quelle volte che non cito neanche degli esempi dei nostri cosiddetti tecnici di parlare di politica e dei nostri politici di parlare di tecnica
Perché che è un poco in un'inversione delle funzioni e dei ruoli che è indicativo a mio avviso poi della
Sostanziale senso dice o di impotenza o di non volontà di modifiche di modifica della situazione forse di sottovalutazione dell'importanza degli strumenti
Gli strumenti sono essenziali senza gli strumenti nessuna politica può funzionare definire la forma la quantità alla qualità delle forze armate
è un problema primario della nostra politica estera e di sicurezza e deve essere visto secondo me in questa chiave
Io non sono naturalmente completamente d'accordo con tutto quello che è scritto in questo documento ma mi sembra anche di non dover andare troppo nei dettagli quindi Punto contro punto nel complesso questo poi dico non ne discuteremo credo altre volte ampiamente cornuta il generale Ramponi credo che su che un punto forse che io capisco perché ai lamponi abbia scelto
Come approccio fra rapinatore avuto fare un approccio di
Massimo realismo scelgo io il il l'elemento bilancio
Credibilità del bilancio questo l'attuale quello che c'è e discendo da lì deduco da lì la struttura dello strumento
Questo e una operazione
A mio avviso interessante utile che andrebbe vista però poi alla fine in un contesto di Aletti
Non possiamo semplicemente fare questo dobbiamo anche domanda ce lo fai documento ma insomma la la sua ipotesi per lo anche domandarci di che cosa abbiamo bisogno e poi se se vogliamo dedicarvi le risorse o meno
Anche perché a mio avviso poi lo vede un momento verso la fine dei ad a mio avviso anche in questa maniera noi non risolviamo il problema podere risorse perché c'è un problema di tempi delle riforme che comunque pongono poi la pressione sul sul sul sul modello che fa sì che anche volendo partire da Risorse per aprire però poi comunque un qualche cosa di credibile di di di organico e di utilizzabile
Alla fine si spende di più per dirla poi indizi
Comunque dicevo operazione molto interessante io voglio partire da ribrezzo
Perché forse in questa maniera Chaco certo si approccia possibilità di di di di fare un minimo discorso e domandarmi di quale forze armate ha bisogno l'Italia
Vi risparmio tutti i discorsi avete avuto discorsi di introduzione politica ci sono nel documento
L'amico Santoro ha fatto già tutta una serie di di riflessioni in proposito io mi limiterò a dire questo
Con la crisi del processo di integrazione europea verificatosi dopo Amsterdam coatta scartata e con un allargamento della NATO cui probabilmente non seguirà
Un aumento dei bilanci della difesa e delle spese che sarebbe invece necessario per dare credibilità a questo a questa allargamento vi abbia noi abbiamo il forte rischio di una perdita di credibilità di tutto lo strumento difensivo in cui siamo stati regolarmente integrati
E questo da a paese come l'Italia che vive in un'area
Ad alta conflittualità un poco pone un problema grosso
Pone in realtà un duplice problema
Per quel che riguarda le forze armate
Da un lato la necessità di mantenere la capacità di restare integrabili integrabili con il leader tecnologico e militare della nostra dalla situazione con gli Stati Uniti
Cioè di non fare le truppe coloniali ma di fare di essere un qualche cosa che può agire in sintonia e in The integrazione con le forze americane e per questo serve un certo livello
Tecnologico che cervo certe capacità dall'altro la necessità per la situazione confusa politica istituzionale in cui si vive
Di dovere poter fornire alcune ma non molte ma alcune capacità come ricordava anche il generale Gian in caso di coalizioni anomale rispetto a quella del senza gli Stati Uniti per esempio
Poter fornire alcune capacità alla coalizione ad hoc che si viene a creare
Capacità soprattutto di alta tecnologia capacità d'intelligenza capacità di comunicazioni capacità di trasporto tutte cose che costano abbastanza care e comportano una un problema grosso di investimenti
In fatta questa premessa noi servono evidentemente nella soluzione attuale di risparmio ragioni per cui ci servono delle Forze di proiezione credibili e moderne anche
Se non necessariamente gigantesca probabilmente forze di proiezione per operazioni di peacekeeping e per operazioni
Anche tipi sin forse in potrebbero essere due o o tre brigate
Ma per quel che riguarda l'esercito più naturalmente una componente aerea è una componente navale
Forze di difesa integrabili scenari in atto di alta qualità e di alta
Di alta importanza tecnologica e quindi anche se con un forte livello di mobilità
E infine forze di presenze sorveglianza che a mio avviso diminuiscono di importanza di difesa territoriale che mi ha visto diminuiscono progressivamente di importanza
Che siano di buona qualità anche se non vi è di eccezionale livello tecnologico operativo salvo alcuni molto alcuni elementi come per esempio quello delle difese aeree integrata
Che evidentemente o antimissilistica che evidentemente invece hanno dei punti le punte di eccellenza e quindi di spesa particolarmente alte in questa situazione
Se questo è grosso modo il quattro a cui dobbiamo fare riferimento quali sono le nostre maggiori carenze
Oggi io che dà delle nostre maggiori carenze siano il tasso di ammodernamento di capitalizzazione tecnologica delle forze armate che è estremamente basso
Lo è per per anni di sprechi privilegi in cui abbiamo privilegiato il numero sulla qualità praticamente e anche qui comunque abbiamo tenuto basso il livello degli investimenti
In questo in questo tasso di ammodernamenti che Bruxelles ecologica basso è particolarmente bassa la capacità di mobilità e di proietta abilità delle forze pretendano intende soltanto mandarli ma anche una volta tanto una volta arrivate lì casa per celebrante nere aprire tutto l'apparato di Intelligence di comunicazione di sguardi diruti sostegno logistico eccetera che si passi che quindi possano restare
E e io direi anche il livello di addestramento
Medio delle forze armate noi abbiamo delle punte di buona addestramento delle forze armate
Abbiamo dei delle delibere unità che sono particolarmente ben addestrate ma il complesso delle forze armate e addestrato specialmente dell'esercito ma non solo dall'esercito anche in altri e addestrato male
Poco e i in maniera assolutamente
Tutto ciò secondo me pone un problema evidentemente di bilancio
C'è qualcuno che è stato male addestrato assieme e passato ma e il però pone anche un problema di ordine dire ordinativo organizzativo delle forze di forme della struttura obiettivo ordinati dalle forze
Questo c'è nella documento e a mio avviso andrebbe analizzato forse ancora prima della questione delle risorse come in parte ha fatto anche nel documento stesso perché in realtà e poi sulla riforma ordine attiva e anche quella che in qualche maniera predeterminati la ridda capacità di non meno di utilizzare le risorse
Adesso è in atto in questo momento una complessa discussione all'interno dell'attuale struttura della difesa italiana di riforma della del quattro ordinativo gravi grettezza
è uscito adesso il primo cinque decreti detti Cretì decreti applicativi diciamo delle varie deleghe date più volte dal Parlamento
è un ma ma di questo va anche al di là c'è anche un problema di compiti di decisioni che discendono direttamente tale competenza degli stati maggiori che fanno che vanno applicate diciamo che
Ma c'è un tentativo molto forte di snellire
E razionalizzare le strutture di comando a questo è particolarmente visibile ad esempio nell'esercito nell'attuale riforma prevista dallo stato maggiore dell'esercito ad esempio sul piano la la la prontezza operativa delle forze
Verrebbe garantita da una catena di comando di tre autorità di vertice cioè il capo di stato maggiore l'esercito
Il comandante delle forze operative terrestri che verrebbe istituito che l'ispettore logistico rispetto alle ventidue attuali figure di vertice della struttura dell'esercito quindi è evidente che
Vi è una possibilità di razionalità all'interno della di razionalizzazione all'interno dell'attuale struttura che è già molto molto molto alta e m molto è molto possibile
E questo va assolutamente perseguito lo stesso fatto che gli stati maggiori di Forza Armata prevedano una riduzione media del titolo personale intorno al cinquanta per cento
è un fatto a mio avviso estremamente positivo anche perché indica che probabilmente lo stato maggiore della Difesa sarà una cosa seria altrimenti molto difficilmente lo Stato parlo della difesa reputo essere una cosa seria
Un processo analogo dovrebbe avvenire nel campo amministrativo con una forte riduzione delle direzioni generali degli uffici centrali
E la creazione di una struttura più centrata sotto il segretario generale tra difesa e mi auguro che sotto questo vada avanti così come anche il processo di chiusura razionalizzazione degli arsenali e stabilimenti militari Croce problema molto complesso perché legata alla questione dell'occupazione però assolutamente essenziale anche per ragioni di bilancio oltre che di efficacia delle Forze armate le Forze armate devono essere forze armate operative non possono essere né assistenti sociali
Dei produttori di bulloni è un'altra cosa il loro mestiere insomma quindi frutto di bulloni lo facciano i produttori di bulloni
è possibile naturalmente andare a o andare oltre e cercare di fare di più e di meglio
Io credo che un punto importante che è compreso nel documento preparato da Alleanza Nazionale sia il tentativo di dire dobbiamo chiarire un po'di più un po'meglio quelle che sono le finalità di questo progetto di riforma
E questo è una cosa che
Che molto molto attuale
Lo dice il documento preparato adesso arrivare Ramponi per esempio tra leva e e volontariato lo dice sceglie la dia un pari a trovare una vecchia scelta di Alleanza Nazionale ripetute questo documento
Sceglie il volontariato l'ultimo documento preparato dal centro studi del partito del PDS
E un libro recentemente pubblicato dal dal nostro presidente della commissione Difesa della Camera
Fa esattamente lo stesso stesso tipo di di di riflessione siamo cioè avvia ci siamo chi
è la mente avviando verso un un per lo una scelta più chiara in in questa direzione e a me fa piacere
Anche perché
è chiaro che vi è una un risparmio sia
All'interno della struttura militare verso una maggior superlativa ma anche direi più in generale mantenimento della leva per mantenere la leva noi stiamo creando tutta una serie di strutture parallele civili che rischiano di costare quasi quanto la leva
Cioè per mantenere la leva come facciamo il servizio civile innocua o viceversa far fare facciamo il servizio cioè facciamo un servizio diciamo così alleva resta per poter fare il servizio civile si può depositò vede e la cosa da destra o da sinistra però il risultato è che noi per mantenere la leva un mantenendo la leva che oggi può creare un'altra struttura che costerà tra i tre e i cinque mila miliardi se va bene ogni anno
Allora a quel punto siamo arrivati a dire che forse le risorse necessarie potrebbero essere destinate meglio direttamente delle forze armate appunto o per la difesa
Il però detto questo e chiarito che quindi che vanno papà assolutamente presa una decisione esplicita su quest'argomento rimane comunque un problema di tempi
Che come osservava anche già corruzione uno dei problemi principali di questo documento il problema è in quanto tempo si riescono a
Ad attuare determinate riforme in questa maniera si possono tirare poi anche delle conclusioni sul piano finanziario e operativo il tempo è dominante
E in quanto tempo non riusciamo a passare da una forza armata mista o Ossezia mente rileva per quel che riguarda ancora l'esercito ha una forza armata volontaria in sei anni in dodici diciotto
è un problema questo che condiziona poi di fatto le scelte operative e le scelte organizzative e quindi alla fine anche le scelte di bilancio la mia impressione è che nella situazione Italo attuale noi certamente non possiamo sperare di farcela in sei anni
Mentre forse potremo sperare di farcela in dieci dodici anni
Forse sono pessimista
Ma se vedo tutto quello che vede diversa devono fare le forze armate tanto per cominciare per adeguare i loro perché non loro strutture alla situazione attuale situazione moderna e e e la quantità effettiva di volontari che va che deve che che che è disponibile ad essere arruolata questa è un po'la mia conclusione direi fa anche un'altra considerazione dove vogliamo che sia ruoli nelle forze armate volontario di buona qualità per fare questo bisogna migliorare
L'immagine del mestiere del militare anche a livello del soldato c'è una questione in gran parte di immagine
Di come viene percepito per fare questo ci vuole un minimo di tempo
Già il fatto che le forze armate italiane negli ultimi anni abbiano fatto una serie di missioni che hanno avuto una buona stampante diciamo così dal Libano info in grosso modo ha migliorato
Ma ecco tutti i difetti ma insomma ha migliorato la
La la l'immagine e l'appetibilità della militare della della Ca'de dello tour della funzione militare
A livello del soldato allegato gli ufficiali discorsi un po'diverso perché c'è stata una perdita nello stesso tempo di ruolo e e di prospettive sociali ed economiche
Io a mio avviso uno delle cose da dire è che una scelta chiara nel tempo
E che garantisca la coerenza del modello da attuare anche nel giro di dieci dodici anni
Potrebbe essere essenziale proprio per assicurare una immagine continuativa seria e chi accettabile delle forze armate nel Paese questa è essenziale come è essenziale fare altre cose cioè evitare
Che ogni scandalo ogni problema ogni causa tenga immediatamente vissuta come la necessità di chiudere le forze armate medesime perché questa evidentemente è una indicazione di fragilità mentale non di continuità politica
Il sull'organizzazione ci sono dei dettagli ripeto che poi non su che si sentano meno importanti sull'organizzazione del personale ad esempio io temo che la struttura che è proposta qua
Nella del documento possa chi andrà cosa andrebbe ripetuta posso attendere a burocratizzare appesantire gli stati maggiori al di là di quello che dovrebbero essere no invece dicono che dovrebbero essere cioè concentrati sugli aspetti essenzialmente operativi a mio avviso è vero che c'è un rapporto tra gestione del personale e operatività però a parte il fatto che questo porrebbe dei grossi problemi politici perché il rapporto tra civili e militari comunque delle diverrebbero diverrebbe ancora più acutizzato all'interno delle sue la difesa se se questi dovessero dipende dallo stato maggiore invece che dalla direzione generale
Temo che potrebbe burocratizzare appesantire gli stati maggiori c'è un problema di discussione sulle quantità ma li ripeto che è una discorso fra qualità compio Bali che è un discorso che può essere fatto rivisto e rigirato in varia maniera a seconda dei tempi in cui il numero dei volontari necessario viene viene assicurato
Nel complesso io credo che l'assunto iniziale del documento stesso cioè partiamo da un dato ventidue mila miliardi e di scendiamo per vedere che tipo di Forza Armata questo CD consente è un assunto molto interessante che ha consentito un esercizio di grande interesse sia politico penso ma anche diciamo biodiversità di studioso ma che è in qualche maniera potrebbe rivelarsi
Illusorio nel senso che se a questo esercizio che diciamo come il luministica o come Ficini nel tempo che
Come se con la bacchetta magica potessimo passare da un modello a un altro sia questo egiziano e aggiungiamo l'aspetto della programmazione dei dei tempi necessari per arrivarvi
Noi vediamo che nella realtà dei prossimi cinque dieci anni di Bilanci della difesa noi non abbiamo in realtà la possibilità di sfuggire al fatto che mancheranno sei o sette mila miliardi
E su questo non se la sente di essere leader se va se va be'no no sei sette mila miliardi complessivi nei prossimi sei sette anni ha chiesto se va bene facendo le riforme molto velocemente quindi questo rispetto a questo
E questo secondo me se voi quale possiamo discutere più in dettaglio c'è però è il problema Rocco e comunque si verrà a creare grazie
Soltanto due doverose considerazioni
Ora di far ecco perché non è che io
Abbiamo noi ignoriamo il discorso dei tempi del periodo di transizione ma il punto fondamentale e questo partiamo dalla situazione attuale la situazione attuale è una situazione nella quale non dieci quindici anni
Ma con le disponibilità prevedibili non è realizzabile il modello che delineato allora il primo sforzo che uno deve fare lo ripeto
E quello di fare un modello che poi sia sostenibile che abbia un'ipotesi finanziaria
Che
Dedicata vile alla difesa cosa che adesso non c'è
Secondo punto
I tempi non c'è dubbio che se siamo continuiamo ad essere una di situazione di indeterminatezza o Condi continuiamo a parlare di un aumento di cinquecento miliardi all'anno per sei anni per poi passare a sette mila cinquecento miliardi
Di disponibilità per
L'ammodernamento per raggiungere quella cifra di centootto mila miliardi che sono considerati necessari per realizzare questa trasformazione in quindici anni ma non diciamo questo nel novantacinque
E poi nel novantasei questi cinquecento miliardi non arrivano anzi in termini reali diminuiscono di cento miliardi e nel novantasette diminuiscono di altri cento e noi e non noi continuiamo ad essere nel vago
Allora secondo noi la prima cosa da fare è quella che abbiamo fatto prendere atto e coscienza
Che poi questo modello quante a regime abbia questi dati e che ci sia un periodo intermedio sono d'accordo ma converrete con me che se oggi l'esercito sapesse
Che assumo obiettivo è quello non di tredici non fattibile
Ma di nove e dieci brigate e da questo momento comincia ad analizzare tutte le altre che ha nel giro di uno due tre quattro cinque anni
E comincia a riempire le altre con gli uomini di leva mai spronato a fare quello che tu dici cioè una competitività dell'Offerta del militare sia sul più hanno etico e sia sul piano dediti del compenso allora noi diamo questa svolta di concretezza che come ho detto in conclusione e positiva
Soprattutto per proprio per coloro che hanno la responsabilità di gestire di dare ordini di portare a termine questo discorso
Con una riflessione scusate oggi gli ho detto sono centootto mila i miliardi che servono se andiamo a vedere
Ottanta di questi mila miliardi sono passati attraverso la più l'approvazione delle commissioni difesa della Camera e del Senato cioè alle come alla a all'autorità politica la difesa ha presentato dei Progetti di realizzazione di sistemi d'arma
Dicendo nelle ragioni di carattere operativo e concludendo sistematicamente con la frase trovano copertura nelle disponibilità di bilancio è vero signor Presidente ecco
Allora in quali possibilità di bilancio
Quando invece io dico noi diciamo che le disponibilità di bilancio sono quelle e facciamo come ho detto prima una programmazione cadenzata pur partendo da una situazione negativa
A potranno recitare un'altra parte di responsabilità i parlamentari così come nel momento in cui dovranno togliere per non so quali esigenze i cento i duecento miliardi
O per darli all'obiezione di coscienza od altri o per i parchi nazionali da è saranno loro i responsabili perché sapranno con chiarezza che c'è un'impostazione che è fattibile che è realizzabile che non galleggia nell'indeterminato che non parte Giada una non fattibilità che li costringe a dire va be signori se facciamo questo allora anziché nove brigate ne abbiamo otto con le implicazioni che ci possono essere Di Cara era nazionale e internazionale o i nostri piloti non saranno combat ready lo saranno al allenati non dovremo poi meravigliarci si vi sono a volte dei momenti di grande difficoltà che sono stati sempre finora sulla pelle degli operatori della difesa
Il secondo punto che vorrei toccare ed è quello che ha detto
Silvestri il fatto del partire dall'ipotesi partire prima dalle forze che sono necessarie
In tutta la vita io mi sono sempre trovato a cercare di avere un metodo per il lavoro anzi al nostri istituti di formazione la scuola di guerra lo insegniamo
Questo metodo lavoro e credo che siamo molto più avanti ero di tanti di tanti altri
Gli altri altri centri però sempre trovato questo problema che mentre la mente tridimensionale
Il foglio bidimensionale sempre quando uno scrive a un certo punto sente che non è proprio che quella cosa che scrive abbia una priorità assoluta rispetto a quella che viene subito dopo
Ma mentre la mente uno automaticamente perché tridimensionale si si potesse scrivere anziché su un pezzo di carta
Su un tubo
Certamente Silvestre avrebbe visto che la ipotesi finanziaria le esigenze operative la realtà internazionale sarebbero state tutte compatibili ma quando si deve scrivere uno per forza si trova in questo momento di condizione
L'ultimo punto quello della timore di un appesantimento degli stati maggiori per nel nel momento in cui io dico che il discorso del personale dal momento in cui entra al momento in cui va a casa deve essere gestito gli stati maggiori anziché come previsto da l'attuazione del decreto che prevede invece una centralità
Lo faccio solo un esempio
La la perché mi piace portare dei fatti la Guardia di Finanza a sessanta mila uomini
La Guardia di Finanza dedica duecento uomini oppure duecento quaranta se consideriamo anche le pensioni per la gestione di sessanta mila uomini tutti effettivi
Se andiamo a vedere le nostre direzioni generali hanno delle dimensioni completamente diverse e non sono nemmeno coerenti con l'entità di quello che debbono gestire
E in più vi sono nell'ambito degli stati maggiori i reparti personale
Ritengo che è una buona cura di efficienza e di di magra mento
Consenta invece di risparmiare un sacco di risorse e di gestire queste forze che poi come ho detto per la Marina
Sono trenta mila ne sono trenta mila per l'Aeronautica quaranta mila per l'esercito cento mila sono cifre che sono più piccole o poco più grandi di quelli della Guardia di Finanza di cui esempio
Non sono mai stato
Eccessivamente condizionato in termini burocratici nel comandare la Guardia di Finanza dal fatto che questi tu e centocinquanta uomini gestivano quelli della finanza dall'entrata fino direi alla morte perché prendono in considerazione
Anche le pensioni
Quindi non credo mentre penso che sia premiante il fatto che il responsabile dell'approntamento e dell'impiego in un ambiente militare
Non può fare a meno di considerare assolutamente intanto prioritario ha proposto di priorità
Proprio il rapporto con i propri uomini s'è fatto di cose concrete di promozioni trasferimenti carriere impiego e con pezzi grazie
Adesso chiedo al presidente di Alleanza Nazionale di concludere
Questo convegno per il quale il dipartimento di difesa e sicurezza ha cercato di proporre quello che Luigi sempre chiede un discorso progettuale per far sì che la politica
Entri nel concreto e faccia proposte concrete
Alla Società italiana grazie signor presidente
Sì grazie
Io innanzitutto ringrazio il generale Ramponi per aver ricordato al teste che questo convegno sicuramente importante
Nasce nell'ambito di una ottica generale che Alleanza nazionale cerca di avere cerca quindi anche di infondere a coloro che dirigono i vari dipartimenti vari uffici
Ottica tesa a dare una strategia complessiva all'azione del partito
In un quotidiano e direi approfondito confronto con una realtà estremamente complesse e anche con le opinioni degli esperti le opinioni delle altre formazioni politiche
Ma dalla lettura del documento predisposto dal generale Ramponi e dalle parole degli e Sperti sicuramente esperti tra i più autorevoli di cui l'Italia dispone su queste questioni specifiche
A me è venuta la tentazione di concludere il convegno oltre che con il doveroso sincero ringraziamento anche con qualche considerazione
Che parte che da una affermazione non soltanto mia a dire il vero con cui molte ci il Costanzi e lo sa il il presidente Spini che qui davanti anche in Bicamerale recentemente riecheggiano sta
Considerazione relativa al fatto che ormai oggi in Italia vi sarebbe una larga convergenza perlomeno di analisi
Sulla necessità di individuare la politica internazionale e la politica di difesa che nei tempi in cui viviamo è una diretta conseguenza di una politica internazionale
Come materia per usare l'espressione che usano gli anglosassoni by partisan
Cioè da più parti si dice oggi in Italia si è coscienti del fatto che anche se cambia in ragione della scelta che gli elettori fanno la coalizione che governa mi sono ormai delle questioni di carattere internazionali che hanno stretti
Collegamenti con la politica di difesa tali da far dire che anche da noi così come è già accaduto in altri Paesi si è giunti in una situazione per la quale sembra di convergenza nell'analisi non muta l'azione di un governo in ragione del mutare del colore politico della coalizione che vince le elezioni
Personalmente ho usato questo concetto
In Bicamerale per sottolineare la necessità nel momento in cui si andava ad istituire un nuovo organismo costituzionale che sarà presieduto dal capo dello Stato eletto dai cittadini
Quell'organismo volto appunto a garantire politica internazionale politica di di di sicurezza dicevo personalmente usato questa espressione questo riferimento convinto del fatto che per davvero vi sia una certa convergenza di analisi
Ma proprio dal convegno dalla lettura del documento di ramponi dagli interventi di grandi Silvestri Santoro mi è venuto non dico qualche dubbio ma la necessità di approfondire perché perché non ci possiamo limitare ad una affermazione impegnativa cioè politica di sicurezza politica internazionale materia by partisan
Se non si va poi ad approfondire alla luce del confronto con le altre forze politiche
Se per davvero c'è convergenza di analisi
Coloro che sono qui sicuramente seguono con attenzione maggiore rispetto alla mia anche l'evolversi delle posizioni delle varie forze politiche in ordine ai problemi della sicurezza e della difesa
Sicuramente il presidente della commissione Difesa sa in modo articolato qual è la posizione delle altre formazioni politiche però credo che sia importante va be'la luce del fatto che Alleanza Nazionale si è preso in qualche modo l'onere di mettere nero su bianco di fare un'analisi individuare uno strumento avviare il dibattito in Parlamento e fuori del Parlamento attraverso le colonne dei giornali nella società civile
Per capire se davvero tutti sono oggi concordi nell'analizzare in un certo modo la situazione in cui ci troviamo
Voglio fare qualche esempio
Riprendendo anche qualche
Spunto del dibattito che giunto almeno
Io ho colto
è stato chiesto che Paese l'Italia che in qualche modo pensa alla sua politica internazionale soltanto in ragione della pure importante unificazione monetaria economico finanziaria dell'Europa
Che aggiungo io
Non si preoccupa nemmeno del fatto che in qualche modo l'Europa possa fare a meno di noi
Io sono per certi aspetti ancor più oltranzista nell'analisi di quel che mi è parso essere il professor Santoro è vero che noi pensiamo alla politica internazionale soli in ragione dell'Europa qualche volta ho l'impressione che non tutti si preoccupino del fatto che l'Europa potrebbe anche pensare a se stessa senza l'Italia
E contemporaneamente che Paese l'Italia se non si rende conto che potrebbe essere chiamata anche se non lo vuole ad assumere delle responsabilità fuori dall'Europa
In ragione di uno scenario di carattere geopolitico di carattere internazionale che profondamente mutato
La risposta alla domanda in qualche modo retorica è molto semplice è un Paese che rischia di non avere una strategia cioè di non avere la coscienza di quelli che sono i suoi interessi
In alcuni casi obbligati in altri casi scelti come tale
Probabilmente sarebbe interessante sapere se anche le foto altre formazioni politiche sono come noi siamo convinti
Del fatto che in Italia non c'è ancora una consapevolezza diffusa
Relativa al fatto che non avendo una strategia relativa ad una politica internazionale che abbia una sua specificità
Che abbia un tratto distintivo nazionale il che non vuol dire non pensare all'Europa il che non vuol dire pensare ad una politica fuori dalle tradizionali alleanze vuol dire soltanto essere coscienti che si può anche essere obbligati ad assumere delle responsabilità
L'obbligo non necessariamente comporta la scelta della soluzione è accaduto è stato ricordato è vero in Albania alla fine ci si è andati perché nessun'altro era disponibile a farlo e in quel momento
In molti hanno compreso non tutti
Che era interesse precipuo di carattere nazionale non soltanto per il dovere di solidarietà non soltanto per mantenere la pace nei Balcani ma anche per evitare e i contraccolpi di carattere sociale sul territorio nazionale indubbiamente vi sarebbero stati da un afflusso indiscriminato di Proclo
C'è un ho coscienza del fatto che se non ci diamo una politica internazionale distintiva nell'ambito dell'unità europea
Ma in qualche modo proiettata anche verso scenari che sono diversi relativi a quelli europei non ci possiamo dare una conseguente politica di sicurezza e di difesa
Ecco ascoltando il dibattito leggendo il documento di ramponi mi sono chiesto se non sia un po'superficiale e dire anche alla luce di alcune posizioni reticenti emersa nella maggioranza di governo emesse nel dibattito parlamentare
L'atteggiamento di una certa parte della sinistra italiana chi rifiuta di prendere atto di ciò che è accaduto in Europa e nel mondo dal mille novecentottantotto in poi ecco forse siamo un po'ottimisti si diciamo
Che vi sono materie già by partisan e che quindi tutto sommato che vinca una coalizione o che vinca l'altra poi non muta una rotta relativa alla politica internazionale e alla conseguente politica di sicurezza e di difesa
Certo è che Alleanza nazionale con il convegno di oggi e con il documento non soltanto da un contributo per l'avvio di un dibattito ma in qualche modo pone anche se stessa di fronte alla responsabilità di individuare non solo delle priorità
Ma anche di coniugare l'analisi con il realismo che la politica deve sentire come un dovere io devo dire che ho apprezzato il fatto che il generale Ramponi sì sì a posto non soltanto il problema di individuare uno scenario lo ha fatto poi può essere più o meno condivisibile ma mi sembra che abbia coscienza del fatto che una buona politica una politica che cerca di capire che cosa davanti e cerca in qualche modo di guidare gli eventi di attraversare l'evento
Ma contemporaneamente si sia anche posto il problema tutt'altro che marginale della compatibilità nell'organizzare le forze armate con quelle che sono le esigenze del bilancio e anche con quella che è una certa sensazione che nella pubblica opinione c'è e diffuse
Io dicevo prima scherzando
Comprendo perfettamente che possa esservi quasi una sorta di epidermica insofferenza nel momento in cui si vede il ruolo delle forze armate ridotto
A quello dei portatori di pace ma nel senso buono della parola ma è altrettanto vero che non ci si deve meravigliare più di tanto visto che viviamo in una società mia personale opinione
In cui persino molti sacerdoti anziché pensare alla cura delle anime si preoccupano innanzitutto di essere assistenti sociali e quindi di curare il corpo così vanno i tempi
Certo è comunque che per esprimere una solidarietà alle forze armate che non sia soltanto parolaia che non sia soltanto il richiamo alle glorie antiche che non sia soltanto una sorta di collettivo sgravi di coscienza di fronte a momenti brutti
Occorre la progettualità della politica
Occorre la capacità di individuare una strategia e un successivo modello occorre in qualche modo ed ecco la sfida che noi lanciamo con questo convegno anche agli altri
Occorre la volontà e se possibile la capacità di comprendere che l'Italia oggi anche se non ha fatto nulla perché tutto ciò che è accaduto accadesse si trovi in una coalizione profondamente diverso rispetto a quella di qualche anno fa
Io credo e concludo che al di là di molte belle parole in Italia vi sia ancora qualcuno che non ha capito
Che dopo la fine della contrapposizione tra i blocchi dopo la fine del conflitto Est-Ovest nel momento in cui i conflitti tendono a spostarsi nella direzione
La fine del comunismo e della necessità di ripensare la NATO
In ragione della deflagrazione che vi è stata nelle zone balcaniche anche per la dissoluzione della ex jugoslavi in ragione di tutto ciò noi non siamo più un paese che può permettersi il lusso perché tale è stato per tanti anni
Di vivere in una condizione di sostanziale
Limitazione di sovranità o se preferite di delle Gad altri di quelli che sono al contrario obblighi che possono derivare a prescindere dal fatto che si decida di fronte gialli si può essere chiamati a fronteggiare
Ecco perché è giusto dire
Siamo in una fase in cui la politica prende coscienza e lo ha dimostrato alla Bicamerale delle sfide forse è giusto dire al di là di poche frange estremiste
Politica internazionale politica di sicurezza politica di difesa sono davvero materie già by partisan
Però era molto molto giusto organizzare un convegno come questo e assumendocene ovviamente in qualche modo anche l'onere porre come primo elemento di un dibattito un documento che ha sicuramente di grande pregio
Di andare al di là dell'analisi contingente e di guardare ad una prospettiva per un'effettiva politica internazionale che abbia uno strumento idoneo nell'ambito della sicurezza e nell'ambito della difesa
Chi ha a cuore le forze armate credo che questo debba fare oltre che come è accaduto e come in tante occasioni abbiamo fatto stigmatizzare
Quel qualunquismo e in alcuni casi quella voluta criminalizzazione che poi guarda caso a ben vedere può anche servire direttamente o meno a chi non si vuole rendere conto che l'Italia specie dopo quel che è accaduto alla fine di questo secolo avrà nel prossimo futuro dinanzi a sé delle sfide che dovrà saper fronteggiare
Allegra diciamo
Se
Grazie