"L'eta' liberale" presentazione del libro di Valerio Zanone (Ed. Rizzoli) org. dalla RCS libri (c/o la sala del Refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati)

Doppio ringraziamento però per coloro che sono intervenuti in cui questa sera perché c'è anche il sacrificio
Della partita è proprio
La fiducia di Zanone nella
Nel dibattito politico-culturale soltanto poteva sfidare l'appunto vedova patita in realtà non sapeva minimamente che oggi c'era questa partita anche perché se avessimo guardato le agende credo che almeno alcuni di non gli avrebbero detto di no risposta data non noi tassiamo siamo tutti qui credo voi e noi prima di tutto per la stima nella coerenza di Zanone io a me è già capitato tre o quattro volte nelle riunioni del dei giornali che faccio di dire
Che il governo deve fare un decreto di tre Parodi tre righe per dire vietato l'abuso l'uso l'abuso della parola liberale a tutti gli italiani tranne che a Valerio Zanone
E poi perché
Al di là della della coerenza di di De e di prassi
Da parte di Zanone i temi che Luís affronta in questo libro sono i temi con cui
Non ci dobbiamo confrontare di il crocevia della polemica politica culturale si spostano nel corso degli anni dei decenni delle frasi ma certamente
Il confronto con la parola liberale con l'abuso di comodo che ne viene fatto
Lo dico perché riguarda la metà del campo in cui io mi riconosco che gli ha fatto da parte della sinistra
Dove prima ancora di essere diventati compiutamente sinistra occidentale come noi vorremmo una volta nella nostra vita incontrarla trovarla hanno fatto più in fretta a fare il giro completo dire siamo diventati liberali no a me basterebbe che voi foste sinistra
Lui forte sinistra come immagino Maccanico Giuliano per dire a persone che hanno fatto una scelta vorrebbero come come come abbiamo sempre auspicato l'abuso appunto di comodo che viene fatto da questa parte e dall'altra parte
Io uso un termine
Altrettanto forte la corruzione del termine liberale che viene fatto quando quando viene coniugato dei comportamenti e delle prassi politiche che che sono i liberali però questo avviene perché si riconosce
Che liberalismo ha vinto come metodo politico come metodo
Che che guida
La nostra azione oggi e ci sarebbe da chiedersi credo che Zenone socie chiesto perché lui avuto la rappresenta la la responsabilità di rappresentare un partito che si chiamava così
Quattro volte da ministro cinque volte da parlamentare se non mi sbaglio e comunque del segretario nella fase della svolta quando Anas staccato il partito dalle secche solo di una di un impianto di conservazione e di tradizione e lo ha rimesso in movimento nello schieramento politico come mai liberalismo ha vinto alla fine di questo secolo culturalmente
E ha perduto dal punto di vista politico nel senso che la rappresentanza politica diretta liberale non esiste più
E questa assimilazione nello schieramento politico indifferenziato più virtuale che reale perché si dicono liberali tanti che non lo sono usciti con liberali alcuni comuni hanno diritto si dicono liberali alcuni con un atto di il falso ideologico Mezzano né in questo libro mi limito a fare un'introduzione per coloro che non hanno ancora a letto
Stavano in questo libro spiega almeno il perché della vittoria
E racconta di aver fatto un'analisi delle tre generazioni che vedranno due mila che si affacceranno due mila di aver trovato un filo comune nella diversità che lega queste tre generazioni
La generazione del quarantacinque la generazione del sessantotto la generazione dell'ottantanove
La prima quella della liberazione la seconda quella della contestazione
E la terza quella della globalizzazione dice Zanone ma potrebbe estendendo è costo estendendo quello che dice Maccanico adesso mentre leggevo libero estendendo dall'ottantanove al novantuno si potrebbe dire quella di un'altra liberazione perché la caduta del muro
E la fine di una delle schiavitù del secolo e comunque apre la strada
Alla stagione post-ideologica la contaminazione di questi tre diversi momenti che rappresentano tre culture certamente
Queste tre fasi segnano tre generazioni fanno delle leve anagrafiche le fanno diventare generazioni su questo non c'è dubbio e ragione
La contaminazione di queste esperienze e l'incrocio di queste culture dice Zanone a liberato quello che lui definisce il nuovo liberalismo
Uno liberalismo dice Zanone che ha comunque il contenuto fondamentale di sempre nume una dottrina del potere ma si è mai dei suoi limiti
E zero e ci dice guardate che però letta liberale deve ancora cominciare non è quella che abbiamo passato anche se con la caduta del muro di Berlino è avvenuto quello che abbiamo appena detto la fine della stagione dell'ideologia e la presa d'atto
Delle due tirannia di questo secolo degli errori che sono stati commessi da molti che in queste si sono riconosciute però guardate che la stagione liberale di Cesano e deve ancora cominciare comincerà nel due mila e fa una teorizzazione
Lui dice dopo la stagione dei diritti civili del Settecento dopo quella dei diritti politici dell'Ottocento dopo quella di diritti sociali del Novecento comincerà la stagione del vera delle libertà del liberalismo mi veniva in mente ed evitano che si potrebbe definire quella dei diritti post materialisti ci ha detto una volta Censis non pagando visioni forse si può estendere anche i diritti o comunque dei diritti posti ideologici e Zanone indica dei nuovi pericoli
Rispetto ai quali bisogna scavare ricavare delle nuove libertà rispetto all'ecologia rispetto alla tecnologia
Rispetto alla biologia
Rispetto l'informazione fino rispetto alla parte più privata dell'individuo
Zanoni accetta poi lo dico come stimolo alla discussione Zanon e città poi la la distinzione tra liberali di destra e di sinistra e fa una teorizzazione scegliendo apertamente prendendo parte scegliendo un campo tra questi
Da un lato
Il bisogno di ogni individuo di realizzarsi senza vincoli semplicemente e dall'altro lato l'altro lato il tentativo di migliorare le condizioni degli individui sfortunati così dice Zanone fino al massimo grado compatibile con quella libertà dell'individuo
Che comunque il fondamento ecco questa e l'analisi del e l'analisi che libro compie
C'è nel momento i cui parliamo tutti d'Europa c'è una parola di fondo che potrebbe riassumere tutto questo che viene ormai pronunciata molto poco dalla classe dirigente italiana che la parola Occidente
Quando sono le dice che questa non è diventata compiutamente l'età liberale questi ultimi quest'ultimo decennio del secolo
Per quanto riguarda il nostro Paese ma anche l'Occidente non ha compiuto fino in fondo quello che poteva essere la sua missione in fondo queste era poteva essere poteva avere coscienza di essere poteva testimoniare nel mondo in particolare di fronte alle democrazie emergenti di fronte al fallimento dell'Est potrà testimoniare di essere la terra della della democrazia la democrazia e delle istituzioni
E la democrazia di diritti e non l'ha fatto fino in fondo
Pensiamo rispetto all'Est non è riuscita a convertire un'altra volta la Russia all'estero come avrebbe potuto fare se avessi avuto coscienza di questa sua identità perché probabilmente l'Occidente non a questa questa coscienza compiuta fino in fondo questa è una è una riflessione
Che mi è venuta in mente fino in fondo altre volte la Russia ha preso in prestito il sistema di credenze dell'Occidente la fatto col marxismo
Radicalizza andò la la la filosofia dell'Europa occidentale ma l'ha fatto anche con con la religione quando mandato immessi in giro per il mondo Milani fa cercare la religione migliore poi ha scelto una fede che veniva da fuori questa volta noi
Nel momento in cui parliamo dell'età liberale che deve complesso in cui pensiamo che il pensiero unico almeno a livello di accettazione se non di prassi si sia compiuto se guardiamo fuori dal nostro Paese guardiamo quel grande contenitore di tutto ciò in termini di diritti di democrazia dell'istituzione democrazia e diritti che l'Occidente
Non siamo stati capaci di portare il nostro sistema di credenze
Testimoniando il credendoci fino in fondo fino al punto da convertire compiutamente alla democrazia
Quell'altra parte e far cadere quell'altro muro che non è quello di Berlino ma è quello che separa che continua a separare non più l'Est e l'Ovest o i sistemi di alleanze ma l'Oriente dell'Occidente
Quello che è stato considerato per anni il nemico ereditario come si diceva in Germania dell'Occidente
Lei questo non siamo riusciti a farlo quindi il limite dell'età liberale non ancora compiuta non ancora insediata totalmente come dice Zalone e a non è soltanto italiano è più generale
Un'ultima cosa che vi dico stimola la discussione di questi giorni il libro l'ha fatto venire in mente ma e la polemica di questi giorni
La fine del secolo anche il momento del grande rendiconto è il momento del pentimento Coco
Gustav Herling usa la parola del rendiconto nel momento in cui ci troviamo a fare i conti con la storia del secolo perché c'è la curva del fin e secolo ma anche io credo perché la storia si è rotta
Quella storia che le due dittature del secolo avevano irrigidito
Perché poteva scorre soltanto in un senso tanto che c'erano vere gli anni venivano numerati dall'inizio fittizio dalla storia il diciassette o l'inizio nel caso l'altro iniziò a caso il fascismo beh è finalmente la storia si è rotta e nel momento in cui la storia si rompe
Ci si guarda indietro si fa un bilancio come Zanone dice che si è fatto nel quarantacinque probabilmente si forma un'altra generazione come dice Maccanico dopo la caduta del muro di Berlino B questo momento di rendiconto in cui le Pirelli
L'esempio più visibile la chiesa che chiede perdono questo Papa chiesto settanta quattro volte per dopo no questo Papa di ferro questo Papa integrale no questo Papa della certezza della fisicità della sua fede questo Papa della forza della testimonianza la sua fede ha chiesto settantaquattro per volte perdono credo che il Papa del dubbio Montini non avviene
Chiesto perdono neppure una volta
Quindi il momento del rendiconto un momento alto in questi giorni sul Corriere Della Sera Galli Della Loggia scritto che i laici sono gli unici che non chiedono perdono
Allora comincerei di qua a cominciare da Giuliano Amato leggendo un libro guardando la polemica di questi giorni eccedendo per una volta la suggestione romantica del fin e secolo c'è qualche ragione per cui noi laici e come sottoprodotto dei laici
Noi della sinistra dovremmo chiedere perdono
O almeno scusa se il concetto di Toldo non ti piace
Per l'ha chiesta una volta per tutte nella famosa barzelletta Marx quando riappare avendo disse ai lavoratori di tutto il mondo vi chiedo scusa dopo ma questa è una è una vecchia e cosa no
Ce ne sono tante di ragioni le
Se vogliamo risalgono al
Alle cose che dicevi tu all'inizio
Alla e che Valerio riassume poi nella formula della superbia prescrittiva
Chi una caratteristica tipica dico loro i quali sovrapponendo i loro progetti alla storia
Ignorano quella che secondo Valerio la raggiunto prima dell'essere liberale
La certezza
Di non avere conoscenze sufficienti lui dice
E lui usarla per la come suo apologo quello di Montaigne che si ritira dalla vita pubblica perché vuole scrivere un'opera magna
E poi immerso nella sua biblioteca più legge poi viene preso dai dubbi per cui farà interrazziale sui muri e scrivere
Epigrammi che riflettono questa sua situazione di incertezza conoscitiva appunto arriverà a concludere che più si conosce meno si conosce
Ora io su questo non non s'non so se sono interamente d'accordo con Valerio e su questo mi consentirai di fare di una domanda
In termini assolutamente generali ecco come lui la mette
Ma quello che lui dice e quanto basta per poter
Constatare che l'illusione di potere atterra Berzo
I propri orientamenti
Imporre agli altri comportamenti e scelte ecco questa illusione faustiano a rimasta nella sinistra questa pienezza di sé
Questa certezza che il mondo cominciò con me e continuerà con me
Questa convinzione che le culture altrui sono culture che integrano ciò che io so
Ma che non scuotono ciò che io presumo di sì aprire
Ecco questo è qualcosa che è rimasto molto al di là delle ideologia e che originariamente lo avevano alimentare
In campo di governo pubblico
Oggi dovrebbe essere per tutti Pacifico ciò che per la nostra sinistra spesso non nuove
E cioè che
Come dissero i socialdemocratici tedeschi il mercato ovunque possibile l'intervento pubblico solo dove è necessario ma non per una scelta ideologica
Ma per la semplicissima ragione e che peccato faustiano quello di cui si è macchiato il ventesimo secolo nella sua derivata comunista
è il peccato di poter presumere che alcuni possano sapere per tutti
E che le decisioni di alcuni pochi eletti possano essere razionalmente quindi anche socialmente più accettabili
Delle milioni di decisioni decentrate che adottano ciascuno per conto suo gli esseri umani ma questo
è un punto chiave e Valerio fa bene assoluto fa bene a sottolineare
A dottrina economica che ha riflettuto sulle regolazioni a volte eccede nel dire che ogni volta che si regola
è più facile che si ottengano conseguenze non volute che non i risultati in nome dei quali la regolazione è stato adottato
E tuttavia la consapevolezza costante che questo rischio c'è
è una consapevolezza che non sempre accompagna i regolatori e non sempre li induce a quelle risplende cioè che dovrebbe appunto ispirarsi al principio l'intervento sono ove necessari
Conto io l'ho scritto mi ha colpito che questo che è stato ritenuto l'approdo di pub Godesberg non sia ancora stato raggiunto limite
Qualcuno Michele Salvati in un saggio che uscirà sulle sette
Osserva che per raggiungere questi chiarimenti occorrono aspre battaglie negli eserciti che hanno a lungo combattuto guerre del passato
E che probabilmente sarebbe necessario rilievo la
Come si dice in un italiano che non amo un confronto aspro come quello che c'è stato nel labour Party
E che ha portato all'abolizione di quell'articolo quattro o cinque dello Statuto che prevedeva la proprietà pubblica delle imprese sei in realtà
I sembra un dibattito in ritardo
Ma il fatto che abbia suscitato tanta passione e che alla fine Blair abbia ritenuto di porre il suo imprenditore sul partito attraverso la eliminazione di quella clausola la consapevoli di Scussa esplicitamente combattuta Scelta di eliminarla
Questo probabilmente ha avuto un effetto significativo nel cambiamento del labour Party che oggi può a buon diritto richiamarsi al socialismo liberale mentre vi sono partiti socialisti dell'Europa continentale che ha buon diritto dovrebbero richiamarsi a Bismarck e non I go back che ogni tanto arbitrariamente vengono richiamati in servizio
Permettere però di aprire una parentesi su questo punto teorico della certezza dicendo cose meno gradevoli se vogliamo anche per Valerio o per quello che Valerio Penza
Cioè
Valerio è verissimo e tipo che ho dato ragione fino a questo momento e continua a parte ma che c'è questo
Caveat con però la presunzione faustiano ma che nasce dalla doverosa consapevolezza della limitatezza delle conoscenze e quindi delle scelte di di ciascuno e quindi delle certezze
Però si può essere liberali risalendo acquisto Montaigne tra virgolette si può essere liberali risalendo a Locri e accanto come tu nel tuo libro dimostri bene di dire perché questo in fondo è felicemente per l'Italia un libro di storia di idee e no no un libro di storia di eventi e questo è molto riflessi nella discussione Italia
Se ci rifacciamo al a a all'occhio e accanto
Nella ma eredi incertezze che debbono dominare la coscienza liberale però una certezza c'è
La certezza che l'io protagonista delle libertà e titolare delle libertà
Si può affermare come tale soltanto se logicamente deontologicamente riconosce lo stesso io negli altri
E insomma la la massima universale di Cantet queste no cioè tu devi scegliere comportamenti di della cui universalità puoi essere eccetto
Il che alcune certezze nel mondo dell'incertezza le introduce io non posso uccidere l'altro
Questo io lo so con certezza
Non so come ne posso regolare i comportamenti economici molto spesso ma solo che non posso liberarmi né ciò so che non posso negare nell'altro ciò che ritengo di dover affermare per me stesso
Questa è una certezza
Che ha due conseguenze una delle quali tu affermi l'altra nulla fermi mi spiace ridirlo
Ma il problema della vita
Di chi è evidente appartiene forse al mondo di queste certezze
E non è un problema morale che possa essere necessariamente lasciato alla libertà di ciascuno
Su questo la coscienza laica secondo me è debitrice di una risposta che non dà
Lo disse la Corte costituzionale prima di me nella sentenza con la quale aprì la strada alla illiceità penale della interruzione della gravidanza
Cito testualmente sia pure nella specialità della situazione in cui si trova il concepito è titolare dei diritti fondamentali della persona di cui all'articolo due della Costituzione
Come si fa annegare questo una volta accettata la massima kantiana
Come si fa a ritenere come ritiene può orchi che qui siamo nel campo delle responsabilità perché si è di fronte ad un valore non ad un diritto tutti conoscono lo schema di Dworkin in materia di
Interruzione della gravidanza è un tono autrice tutta l'Asia no se
Ci troviamo davanti a un diritto ci dobbiamo fermare se ci troviamo davanti ad un valore un ordinamento liberale lascia a ciascuno le scelte etiche in materia di valori
Io mi domando se campo e consente per essere ellittici questo anzi io do una risposta ma io inviterei la coscienza laica a rifletterci su questo suo che l'argomento è assolutamente sgradito ma non è per questo meno ineludibile
Il che naturalmente pone simmetricamente il problema della pena di morte
La chiesa oggi si è messa in difficoltà avendo nel suo nuovo catechismo accettato che gli Stati possono per autodifesa prevedere la pena di morte cosa altamente opinabile ma in base al medesimo principio
Non in base ad un altro principio che se la Chiesa non può far valere in tema di pena di morte i principi diversi da quelli che far valere in tema di concepito è vero anche l'inverso ed è vero per tutti
Primo punto secondo punto ma tu questo lo tocchi se io riconosco Lionella altro allora hanno ragione Einaudi è anche le sicurezze essenziali della vita a coloro che non sono in condizioni di darsele da soli fanno parte del patrimonio liberale non sono una contraddizione del patrimonio liberale
E aveva ragione Inaudi a distinguere tra liberale esimo e liberismo
Intendendo per secondo quell'assenza totale di intervento che abbandona ciascuno al suo destino
La regola abbandonare ciascuno al suo destino implica non prendere atto del fatto che come diceva Einaudi il più non sono in condizioni di superare da soli i rischi della vita
E quindi la sicurezza sociale fa parte di una democrazia liberale
Il socialismo liberale fondato su questo principio
La follia di chi ritiene che l'affermazione del mercato e di destra
è la stessa follia di chi essendo ai prodromi dell'accettazione della democrazia politica si domanda se accettare la democrazia politica sia di destra
Perché così come si sta a destra e a sinistra nella democrazia politica allo stesso modo si sta a destra e a sinistra rispetto al mercato
E chi ancora non ha capito questo dimostra la giustezza delle critiche di chi dice voi ritenete che il mercato sia qualcosa di altri
Che conviene accettare il perché a questo punto non c'è altro da fare ma in realtà non avete ancora capito che è l'interfaccia della democrazia politica e che non c'è democrazia senza mercato
E che la democrazia economica e in primo luogo quella che è fondata sul mercato
Ed era far presente questo fra l'altro un secondo solo Ezio e poi me ne vado ma no me ne vado se mare stornare maxischermo
A me non me ne importa niente della partita devo confessarlo non me ne va sono orgogliosissimo quando vincono le squadre italiane mi dispiace quando perdono ma non sento alcun bisogno di vedere mentre l'evento accade ecco quindi non me ne importa proprio niente
Dico ecco non c'è soltanto un retaggio ideologico vedete c'è anche un retaggio storico culturale che porta ad una tragica confusione nei Paesi del continente europeo
Che per usare le parole di un di un amico che commentava una cosa che stavo dicendo io l'altro giorno scambiano col per per veder regge e ritengono che bene rigide non sia accettabile se non dentro lo schema di Colbert in altre parole
La storia del continente europeo da circa tre quattro secondi
è una storia che in ragione del modo in cui è cresciuto nel continente europeo lo Stato nazionale è intrisa di intervento pubblico nell'economia di statalismo vistato come agente economico
Di attività economiche che possono essere interamente assorbite nel diritto pubblico e non lasciate all'autonomia dei privati un'evoluzione tutt'affatto diversa da quella dei Paesi di common law
L'Europa è il Paese ricorre è il continente dico l'Europa continentale è il continente ricco Alberto del dirigismo francese
Fomentato in Paesi a sviluppo industriale ritardato come la Germania e l'Italia dalle ragioni tipiche dello sviluppo industriale ritardato
E questo ha fatto sì che si sia ritenuto naturali Keeper link per la costruzione delle stesse istituzioni sociali
Forse è necessario incapsulato anzi nello schema dell'intervento pubblico ma questa è una è una deformazione tutta europea
Beveridge non è nato in un Paese di continente europeo le istituzioni sociali i lavoratori che se ne costruirono per primi con le loro rotte direi se fossi in un comizio della mia antica storia
Se li sono costruite nel primato fu il compagno Bismarck che trasferì nel settore pubblico
Che le è stata Rizzo che riassorbiti nello schema dell'interventismo statuale
E allora l'intervento l'intervento dello Stato non ha niente a che fare con la sicurezza sociale
Proclamare che l'economia funziona meglio col col mercato non significa attentare alle istituzioni sociali
Significa fra l'altro precostituire lo schema nel quale le istituzioni sociali possono anche essere più redditizia per i lavoratori che ne sono coperti
Ma perché se il ritorno medio di un investimento finanziario nonostante gli alti e bassi della Borsa non scende mai al di sotto dell'otto nove per cento
Noi dobbiamo continuare a strizzare il contribuente per la copertura previdenziale e sanitaria di tre quarti della nostra popolazione che potrebbe coprirsi largamente attraverso il proprio risparmio
Si lasci
La copertura pubblica a chi non è in grado di accumulare risparmio ci si avvalga largamente del mercato che non è degli altri chiedi tutti perché il profitto che il mercato rende può essere messo a disposizione di tutti
è proprio necessario passare per ottenere ciò che attraverso il rendimento finanziario ripeto di chi sta sopra lo zoccolo dell'essenziale potrebbe difendersi da solo questo
Io lo ritengo non frutto di un'ideologia di sinistra Mastroviti frutto di un Bismarck Isma'ereditato
O di un dirigismo ereditato non mi stupisce infatti che l'intellettualità di Rifondazione non citi mai Marx elleniche citi sempre la Francia ecco a cosa è perfettamente coerente ma non si dica che questo è di sinistra questure antico conservatorismo dirigista continentale europeo che che deve essere conservato ecco questi sono errori errori gravi
Che poi vengono pagati da tutti e che impediscono una collocazione e chiara insomma
Io lavoro dell'Antitrust
L'Antitrust è di sinistra negli Stati Uniti non è di destra perché è la lotta al potere privati un antitrust è nato di sinistra
La difesa del mercato è una difesa di sinistra negli Stati Uniti non di destra perché la destra desidera che l'Antitrust a pagare amento
E nome della difesa della libertà dei privati la destra vuole l'eliminazione dell'Antitrust per difendere in realtà in potere dei privati
E l'Antitrust è sul crinale che cerca di difendere la libertà dalla deformazione della medesima in potere da parte di alcuni questo è di una chiarezza totale per chi vive queste esperienze
Ecco sentir dire che queste sarebbero cose di destra eccetera fa venire in mente quello che molti decenni fa veniva fatto alle reclute
Gli si metteva una fascia di colore diverso alla destra e alla sinistra perché imparassero distinguerle forze Zanone
Potrebbe sulla base di questo libro trovare queste due fasce e distribuirle utilmente in Italia
Richiederà Maccanico di riprendere quest'ultima parte del discorso di di Giuliano ma la confusione in realtà e e somma nel momento del del pensiero unico tanto più nel momento il pensiero unico abbiam parlato dell'abuso del termine liberale in realtà e lo dicono per dare uno stimolo a Maccanico in realtà quando noi diciamo che il bipolarismo incompiuto nel nostro Paese imperfetto noi diciamo che non abbiamo di fronte
Due poli compiutamente attrezzati dal punto di vista della risoluzione delle due culture politiche necessarie al bipolarismo
Da cui poi discendono metodi e comportamenti la legittimazione reciproca il riconoscimento di un terreno di valori comuni condiviso da rispettare sempre
Le due culture non risolte non devono essere figlia del pensiero unico io non ho mai creduto che la sinistra per essere compiutamente legittimata debba dirsi liberali debba prendere la scorciatoia di dirsi liberale per evitare di dire sì compiutamente sinistra nei termini europei occidentali
In cui questo questa parola viene declinata negli altri paesi dove non a caso declinandolo in questo modo si visto che si si possono anche vincere le elezioni
Allora vorrei chiedere a Maccanico
Quali sono le definizioni culturali di questi due termini in cui i due poli si possono confrontare in Occidente la definizione che noi vediamo nel nostro lavoro
Di ogni giorno che un lavoro pratico non teorico e quella di riformismo
Come il termine che abbiamo trovato con me miglior rispondente al comun denominatore delle esperienze di sinistra e di governo che ambiscono al Governo e non arrestare l'opposizione in home del massimalismo di un residuo comunista
Nell'Occidente se da parte del mondo dove ci tocca vivere l'esperienza socialista mediterranea l'esperienza socialdemocratica tedesca l'esperienza laburista nell'esperienza poi negli altri Paesi l'esperienza olandese l'esperienza nordica scandinava poi possono essere riassunte da un comun denominatore che la noi definiamo riformista e dall'altra parte dall'altra parte ci potrebbe essere una destra che diventa compiutamente occidentale ed europea come ancora non è del tutto così come la sinistra non è risolta per tutti questi temi e potrebbe essere liberale
Quello che dovrebbe essere condiviso il metodo liberale che questo sì che anche la sinistra dovrebbe accettare ma non credo che ci sia bisogno che la sinistra diventi uguale
Alla destra per essere legittimata questa è soltanto una scorciatoia
Ecco
Beh sono assolutamente d'accordo con
Quello che diceva Giuliano Amato
Per quanto riguarda la
La cartella importanza del del mercato in questo momento lottare per il mercato per la libertà del mercato è una politica di sinistra non c'è dubbio su questo
Per quanto riguarda la risposta da dare alla quesito che ha posto nostro coordinatore e noi
Riteniamo che la definizione di Formis o della sinistra sia quella giusta sia quella giusta
Però l'orizzonte l'orizzonte su quale la la sinistra in Italia si dovrebbe né lo schieramento di centrosinistra si dovrebbe orientare e proprio quello schieramento a quello quell'obiettivo che io chiamerei democratico o liberaldemocratico
Il nel nostro libro nel libro di Zanone
E e uno dei punti centrali uno dei pochi centrale proprio questo rapporto fra liberalismo e democrazia
I due punti sulle pluralismo e democrazia e liberalismo e capitalismo
Liberalismo e del che significa liberalismo e democrazia
In tutta la storia del liberalismo esistono due tendenze precise tutta la storia
C'è la storia del liberalismo che si può dire
Democratico cioè quello poi questa è stato espresso in mille modi il liberalismo la libertà positive rispetto alle libertà negative
La libertà degli antichi rispetta la libertà dei moderni era un modo diverso di dire ma Rossi il concetto era sempre lo stesso cioè quelle liberalismo che
Fa perno sulla libertà individuale che il presupposto di tutto
Ma per dirla corrono se quello che accettano dei limiti alla libertà individuale solo se questi limiti vanno a vantaggio dei meno favoriti ecco questo è un po'e il liberalismo democratico la definizione di rosso non è mia
Ci sono invece è un altro settore sempre liberale che però è invece più rispettoso della tradizione più conservatore più e questa è sempre stato nella e io credo che questo debba essere letta al liberale la vera distinzione è soprattutto questa
Ora quando parliamo di liberalismo che che deve
Che deve tener conto che deve tener conto anche di un potere di redistributivo cioè di una limitazione alla libertà intorno solo file di poter consentire ai meno favoriti di a chi di appunti di godere di tutti i principi è noi creiamo una distinzione netta fra le due fra i due i due schieramenti
Distinzione netta che secondo me deve essere un fatto dialettico per cui in certi momenti può provenire una tendenza nel secondo altri in un altro momento proponeva un'altra tendenza dell'altro tipo
Questo secondo me il l'obiettivo noi però siamo molto lontani da questo siamo molto lontani secondo me sia a destra sia a sinistra da questa concezione
Però dobbiamo in questo ponte esercitare un polo senso storico
L'Italia è un Paese che ha inventato il fascismo
La parola fascismo e quella più diffusa nel mondo flora italiana più diffuso nel mondo
L'Italia ha avuto il più forte partito comunista d'Occidente
Ora noi vogliamo creare un bipolarismo vogliamo creare una una democrazia della STET danza ma possiamo fare a meno dei post comuniste dei post fascisti ecco il problema che abbiamo
E questo è era e realismo non è infatti storici e allora che cosa è questo seme liberale il seme liberale quello che all'interno dei due schieramenti che si sono create che purtroppo hanno queste due eredità storiche
Devono farlo evolvere verso questa questo ideale che quello del liberalismo comune quando si parla di liberalismo io direi che ci sono tre livelli un primo livello e quello filosofico che vedeva Benedetto Croce il quale diceva
Il liberismo all'uomo e libero e look però anche in Caterina anche quando entrate il e quindi si ribellava tutte le le abitazioni
Così liberali di liberalsocialismo per esempio Peretto produce sapete benissimo che era contrarissimo a questo per mettere insieme Giustizia e Libertà libere liberalsocialismo litigava con Calogero su questo ma perché perché aveva questa concezione della libertà che è comprensiva di tutto anche della giustizia
Ma c'è un altro livello di liberalismo
Il liberalismo come metodo che lo stesso Croce chiamava pre partito il pre partito cioè la la corte la la essere d'accordo sulle linee della convivenza politica e quello è un altro punto livello di una poi c'è il liberalismo che può essere un liberalismo democratico o liberalismo conservatore queste e l'età liberale dovrebbe assestarsi su questa su questa su questi valori però io credo che siamo molto lontani da questo quanto poi al problema della del liberalismo del liberalismo economico del liberismo
E io vorrei ricordare alla io sono d'accordissimo quello che diceva malato ma vorrei ricordare e l'ho visto recentemente in un saggio sull'Economist intitolato divisi bollette la mano visibile
Che non è la mano invisibile del mercato cioè quello dello stato beh si facevano delle considerazioni molto preciso e cioè nonostante l'epoca reaganiana nonostante l'epoca thatcheriana dopo che c'è stato tutto una un movimento per per liberalizzare i mercati per ridurre lo so che lei libri ingerenza dello Stato beh in tutti i Paesi dell'Occidente
La quota di reddito nazionale la quota di reddito nazionale che è amministratore dai poteri pubblici
Vasta al quaranta
Al quarantacinque al quarantanove per cento cioè ma questi dotti Paesi compresi gli Stati Uniti cioè voglio dire che questa Visible venti continua ad essere molto molto forte di allora uno dei problemi che abbiamo per il futuro del proprio quello di fare in modo che la i la visitò il venti sia ridotta in futuro
Questo secondo me significherà anche una promozione sociale della Società della capacità della società di affrontare problemi senza che ci sia il potere politico ad intervenire
No poi Valerio risponde perché gli avete fatto una dato nessuna della per la dignità dell'interna aderì tema Maccanico ha detto qualcosa che cinese le richieste
Ha detto qualcosa che ci dovrebbe far riflettere Maccanico ha teorizzato e alle spalle c'è tutta l'esperienza e la marziana
E con quello che ha significato ha teorizzato la seminagione come la funzione la funzione dell'esperienza politica è liberale lo potevo défilé del liberalismo reale italiano no
Usando questo termine estendendo dal Partito liberale anche all'esperienza la marziana la tradizione liberale
L'esperienza della seminagione se ci pensiamo del contagio della levatrice è proprio il contrario direbbe Zanone dell'integralismo no
Fare il fare questa cosa visti contro stiamo attenti perché nell'ultima polemica
Del nuovo integralismo liberale tesi
La polemica che viene fatta contro per intenderci
Contro il liberalismo di sinistra anche quello reale in quelle piccole esperienze storiche del Partito d'Azione
E con tutte le discendenze e proprio quella di aver agito di aver pensato di agire a fianco della sinistra storica italiana puntando su una possibilità di evoluzione
Guardate come si è incentrata la critica in quest'ultimo decennio su Norberto Bobbio ovvio dice io non capisco perché ottantacinque ottantotto anni
Devo ricevere più attacchi più critiche che in tutti gli altri che cede la mia vita quand'ero attivo quando scrivevo quando faceva ma perché perché la sua esperienza personale storiche intellettuale rappresenta proprio questo
Quindi ciò che dice Maccanico e che ha dietro l'esperienza del liberalismo reale italiano
Di credere che la seminagione
E la teorizzazione del del pensiero dei valori liberali può contagiare le due parti che devono ancora evolvere che hanno dovuto duramente evolvere negli anni la destra e la sinistra B cozza contro un'interpretazione del tutto radicale
Se non vogliamo dire integralista che viene data in questi anni del pensiero liberale e che imputa a una parte del pensiero liberale di sinistra di aver creduto
E di essere stato l'utile idiota
Della sinistra italiana e del Partito comunista in particolare
Aderite rispondere anche a quelli
Risponderà un po'chiede no non è lo stato dei che avviene importante difetti ma questo non c'era
Cioè io
Uso la il termine sei me che ha usato adesso
Mauro
Riprendendo anche lui precedente intervento di Mauro quando ha detto come che il secolo finisce con questa voglia di perdono questa voglia di pentimento
Per dire una cosa che a me sembra abbastanza evidente il liberalismo no e e cresciuto discendendo
Non è cresciuto andando avanti non è cresciuto salendo era un'idea era un comparto vide era un insieme di idee che alla fine si è in seminato un po'dappertutto in seminate significa anche ibridare cambiare identità forse anche degradare certo
Si vede c'è un bellissimo libro che probabilmente viticultori delle istituzioni della politica non leggeranno mai che il codice dell'anima di James Hillman pubblicato da Adelphi nei giorni scorsi
Il nuovo capitolo dei quali è intitolato appunto crescere cioè discendere i cui dice che ciascuno di noi
Per crescere veramente per essere profondamente se stessi deve anche fare l'esperienza del del decadere dell'uscente non sempre delle levarsi dell'andare avanti deve andare in auto e se riprendiamo l'esempio di Vauro quello del Papa che il Papa il Papa forte il papà di ferro il Papa conquistatore alla fine sta scendendo
Scende nella sua realtà fisica della sua malattia nella sua nel suo pentimento nel suo chiedere perdono perché probabilmente avverte questa esigenza
Molto poco storica se vogliamo cenni Spielmann è uno psicanalista junghiano quindi figurarsi molto poco storica di crescere discendente
Perché anche scendendo diventando sei me diventando diventando anche in qualche modo fertilizzante di una terra
E invece c'è un'identità ancora più profonda
E in effetti quello che il liberalismo ha vissuto e i liberali hanno vissuto
Come un sacrificio una vittoria non ottenuta
Una vittoria una disseminazione dappertutto ma la scomparsa del Partito liberale era scomparsa dell'idea liberale me infondo io la vedo come questa capacità di crescere scende
E forse anche queste polemiche Bobbio non proprio in cui si accusa il liberalismo di essere stato l'utile idiota di del Partito comunista o l'utile idiota di Berlusconi magari del priva di ritmo oltranza
Significa questo non significa che un'idea sostanzialmente solare
Che viene da Campeche ha avuto da tanta gente che l'ha poi coltivata e fatta propria e nei in Italia viene fino a inaudito fra tutte persone di assoluto rispetto alla fine poi è scesa per li rami è cresciuta con un albero come radice all'insù in cui rami vanno giù
Questo tipo di valutazione però da un senso molto particolare a questa affermazione is insieme non è stato un seme cattivo
Noi abbiamo dei semi cattivi il secolo è stato pieno di semi cattivi
Dal fascismo all'ideologia comunista qui no qui non abbiamo avuto una discesa
Una crescita per discesa con un seme che ha fruttifica va bene
Che ha portato in fondo un livello di coscienza collettiva un livello di libertà individuale un livello di libertà collettiva un livello di civilizzazione
Che tutte le altre ideologia è vero che il liberalismo non è un'ideologia ma tutte le altre ideologia non hanno saputo portare avanti
Forse perché il sei me lo diceva
Lo diceva Amato ma lo dice benissimo anch'
E non avere conoscenze sufficienti
Padroneggiare le cose terrene integrare sulle cose
Questa specie di umiltà profonda in cui in pratica
Però il liberalismo crea coscienza individuale crea coscienza collettiva crea coscienza anche dell'altro
Qui sta il punto diciamo così della crescita per discesa del liberalismo nella nella nostra storia nella storia di questo secco
E in fondo il il l'icona di Valerio Zanone che si mette in una biblioteca biblioteca
Di questo palazzo
Come se fosse la Torre
Della biblioteca di Monte
è il senso che in fondo è andato a ripescare le idee di questo secolo ridere di questa grande avventura vacante in poi per vedere come lentamente sono atterrate come hanno fatto se n
Come hanno in qualche modo creato una civilizzazione diversa da quella che sarebbe stata una civilizzazione fatta dal partito unico comunista dal partito unico azionista dal partito unico fascista
Da coloro che avevano una verità rivelata
Ed erano così presuntuosi così orgogliosi della propria verità di poterla affermare in ogni dove
E in fondo a me fa piacere che Mauro ma del resto il pezzettino che Zanone dedica anche la morale cattolica la Chiesa cattolica alla dottrina sociale della Chiesa cattolica lo indica ammessi a piacere che in fondo milioni crea l'unica
Realtà storica che riesce a superare il secolo senza al fallimento della Pro della propria presunzione
Oltre liberalismo al cattolicesimo probabilmente perché il cattolicesimo avuto questo senso che bisognava scendere
Bisognava degradarsi a malattia a consunzione a morbo di Parkinson a pentimento e richiesta di perdono
Cioè la sensazione la certezza di non aprire
La padrona di la l'orgoglio della padronanza del tutto
Detto questo però comincia il percorso comincia un percorso di atterraggio
E dell'atto e di quanto questo atterraggio sia ancora tutto da svolge
Perché non è detto che l'inseminazione abbia dato tutto inseminazione ha dato una grande civiltà liberale occidentale con tutti i difetti però le altre sarebbero state Pecci
Dove dove c'è il passo ulteriore che tutti noi non abbiamo fatto
Dove sono i passi ulteriori che tutti non abbiamo fatto e che a mio avviso sarebbe corretto cercare di a vere all'interno di una cultura liberale e lo dico da uno deliberare certamente non lo è per tradizione storica
Anche se forse personalmente
A mie iniziazione alla vita pubblica è stata di tipo liberale
Dove stanno questi punti fondamentali che che fanno sfida ancora oggi al mondo liberale il primo è questo aspetto della della riscoperta dell'altro
Della scoperta nella che impone vedete su questo dirò pochissimo perché l'ha già detto Giuliano che impone un passaggio successivo alla cultura liberale della tolleranza
La cultura liberale l'altro e pur riconosciuto come altro ed è
Oggetto della tolleranza non della tolleranza concepita come dice addio vedo H sopportarlo no come tolleranza come virtù
La virtù della tolleranza come rispetto dell'altro basta
La domanda che ci che che si è posto Giuliano che mi pongo anch'io basta
Basta soltanto questo rispetto dell'altro oppure non c'è un rapporto con l'altro che è di tipo più promozionale più forte dei sviluppo al limite dell'altro bastato la tolleranza e il rispetto nei confronti di un extracomunitario di un drogato di un barbone di un anziano solo
Oppure la società moderna ha bisogno di una cultura dell'altro più attiva
Più forte
Perché perché si se non ci fosse
Una in coltura più forte a mio avviso il meccanismo dello scorporo rispetto dell'altro della tolleranza come grande virtù liberarle secondo me sarebbe troppo poco
Certamente sarebbe troppo poco rispetto alla riscoperta attiva dell'altro che ha fatto tutto il pensiero giudaico cristiana
Le Minas che dice il volto di Dio comincia dal volto dell'altro dà un senso di profondità la parola altro
Che naturalmente non ha la cultura liberale
Possiamo restare in una cultura liberale dice fra virgolette neutra in cui l'altro ecco io sono neutrale di fronte alla libertà dell'antro oppure l'altro mi mi coinvolge l'altro mi impegna
Il Talmud dice le colpe verso Dio ti saranno perdonate nel giorno del Kippur
Le colpe verso l'altro non ti saranno perdonati nel giorno del Kippur dove l'altro viene addirittura messo prima ride io più importante di Dio perché Dio onnipotente onnisciente mentre l'altro non capisce non può perdonare
Questo problema fondamentale della cultura liberale da oggi e in questo momento un punto di passaggio per l'ulteriore seminagione
Per l'ulteriore seminagione se è un seme buono e non è un seme cattivo il seme cattivo e quello che ha dato Hitler masse il seme è buono ed è stato buono finora il seme liberale deve scendere
In questa terra e tirar fuori qualche cosa su questa cultura della
Nel secondo punto su cui va ragionata la possibilità di fare fruttificare ancora insieme e quello più collettivo della giustizia sociale
C'è una
Un pezzo del del testo di
Di
Zanone che è molto indicativo parte da ronza naturalmente che è un po'l'interna
Il il Virgilio di questo riprendevo di questo viaggio nelle idee per Zanone e dice il secondo principio di Rawls particolarmente nella clausola del maxi Min
Che benefici al massimo le condizioni di benessere minime aveva ai destato in molti critici il dubbio sulla Filosofia politica di rose possa rientrare a pieno titolo del pensiero liberale
Si tratterebbe piuttosto di una rifondazione dell'etica sociale belli o quanto meno di un liberalismo debole bordeaux
Se si tiene conto della primazia che ronza attribuisce all'eguaglianza delle libertà individuali per ogni individuo si deve invece riconosce nel bronzo una manifestazione forse la più sistematica e rigorosa dell'ultimo quarto di secolo di un liberalismo sensibile alla riparazione delle ingiustizie che derivano dalle condizioni sociali
Sia De Palo dalla lotteria sia dalle condizioni sociali sia dalla lotteria naturale perciò rivolta a migliorare
La condizione degli individui sfortunati fino al massimo grado compatibile con me uguali o libertà
Di ogni persona
Adesso rileggendo questo questo pezzo
Possiamo dire che il liberalismo così concepito in qualche modo da Zanone sottolineato il certificato
Sia veramente un elemento che può fruttificare ancora
Oppure ha dato tutto
In questa prospettiva
La mia impressione riprendo anche un discorso che faceva prima Giuliano e che non c'è in questa prospettiva in questa frase come indicato nella cultura di Rawls
Non c'è un doppio
Problema
Il problema e Giuliana chiamato della sicurezza sociale dove sta sicurezza USA sta nel liberalismo nel mercato Osten nella dimensione dell'interventismo pubblico
Non o scomposta magari in mezzo
Vedete la la la dimensione del dei diritti sociali dei dell'eguaglianza sociale che noi abbiamo possiamo attribuire al mercato magari attraverso le formule di copertura dei bisogni attraverso le assicurazioni mutualistiche
Ho abbiamo attribuito allo Stato come guerra sterili
Si riconducono tutti a una cultura della cittadina
Tant'è vero che ancora oggi in fondo un uomo come trentini molto intelligente continua a dire se continuiamo a ragionare di quel fra stette in termini di mutualità non andiamo da nessuna parte sia che la faccia lo Stato serve la facciamo le società assicuratrici
Dobbiamo riproporre il problema sul termine cittadina il welfare è legato alla cittadinanza è legato alla dimensione della cittadina
Io sono convinto che questo non è così
Che la giustizia sociale
Il problema dei bisogni collettivi degli interessi collettivi dei diritti collettivi sono stati agiti nel corso dei secoli degli ultimi dell'ultimo secolo ma certamente gli ultimi trent'anni da soggetti che non ero nello stato né il mercato
C'è una dimensione intermedia è quella naturalmente su cui io sono più impallinato di forze sociali di formazioni sociali di lotte sociali
Che oggi non sono più Bismark Campisi cioè messe dentro lo Stato
Bis marchiani ma non sono neppure più restituibilità al mercato
O alla o al diritto individuale o alla Procura cittadina
C'è una dimensione intermedia che quella fra Stato e cittadino singolo che oggi per esempio tanto per restare una Bicamerale dominata da una logica di divisione fra i liberali classici di mercato della cittadinanza del singolo e dall'altra parte invece lo stato e la responsabilità statuale lascia del tutto scoperte
Il modo in cui la Bicamerale
Attacca questo tratta questo problema protratta malissimo sul problema e la sussidiarietà in orizzontale fatta malissimo con cinquantasei
Proprio perché non c'è non c'è questo senso della società è fatta dallo Stato dai cittadini e in mezzo da formazioni sociali che hanno fatto
Diritti individuali
Ventisette diritti collettivi bisogna individuare i bisogni collettivi interessi individuali interessi collettivi
E sembriamo una specie di tavola due gambe è stato e cittadino senza sapere che è poi il tavolo senza la terza gamba che il sociale le formazioni sociali non regge
Del resto lo trovate anche nel nel resoconto di quelle tue pagine di vanno alla parata del CREL quindi c'è veramente una incapacità sia del liberale classi
Mi dispiace che non ci sia l'altro non ci sia altro Giulia cioè Orba
Sia dello statalista classico a a decidere che infonde mezzo c'è qualche cosa il liberalismo non è potrebbe essere ancora seme buono se riesce ad accettare se riesce a ibridare sì
Non con lo Stato
O con la sinistra o con il nuovo mercato
Non con lo Stato ma con
Con la sinistra
Ma
Se la sinistra sta scritto
Non ma con una dimensione più articolata della società
L'assegno
Perché questo definisco perché c'è un problema c'è un ulteriore problema
Chi è che fa
La l'animazione
Di questa cultura liberale
Nelle ultime pagine
Zanone richiamo ad esempio il fatto che una cultura liberale in Italia non c'è stata perché non c'è stata borghesia perché non c'è stata contro riforma perché tante cose che conosciamo e che ci siamo detti tante volte
Però dobbiamo ricordare molto chiaramente che la cultura liberale quando ha governato per esempio nel cultura pre fascista è stata una cultura di pochi per tanti
Tradendo la sua origine di non di non est in una vera e l'orgoglio
Faustiano di decidere per tutti
Se noi storicamente oggi dovessimo ricalibrare una cultura liberale in Italia dovremmo capire quale classe sociale quale ceto sociale
Può essere oggi al limite come dice Zanone sempre militari mini mi in minoranza in modo minoritario agire su questo punto
Questi tre aspetti
Ragionare dell'altro ragionare delle formazioni sociali che stanno in mezzo fra statalismo e individualismo
E ragionare di un modo di incarnarsi nella storia dei prossimi anni del pensiero liberale non nel partito ma in qualche realtà sociale diversa pixel sembrano armeni le tre sfide implicite
Che Zanone ci porta ad affrontare mi ha scritto come ha detto Mauro un libro di testo una storia e impediva Pio meglio così ma una realtà che non non ama Pastore ed erede
Però c'è un passo avanti
Venendo in quanto un Costanzo aveva dicevamo un passo avanti che da che sarebbe da assegnare a Zanone quello di incardinare inverare nella Società italiana da oggi il discorso che ha fatto fino la riflessione che ha fatto noi che siamo tutti grati io specialmente di questa ripercorsa della storia delle idee
Ma c'è uno sforzo ulteriore da fare che credo sia necessarie anche in questo ricordando quello che ha detto all'inizio potrebbe portare Valerio a crescere discendendo nella nostra realtà quotidiana
Prima della della replica di Zanone una precisazione di Amato perché per e non due mi riferisco alle cose tutti sono un secondo solo
Valerio un punto che ha toccato Beppe e secondo me importante
è vero che la l'etica laica e la cultura laica tendono ad essere fredde rispetto alla cioè che nonostante i tuoi sforzi di distinguere tra una tolleranza debole una tolleranza forte rimane il fatto che si rispettano i diritti della ma in termini di principi io viene a mancare storicamente e culturalmente
Un fattore che oggettivamente bisogna prendere atto e a disposizione delle etiche religiose l'amore per l'altro ciò che io trovo bizzarro personalmente dell'etica religiosa e che questo amore dottrina al mente intanto c'è in quanto io vedo nell'altro il riflesso del Dio in cui credo
A me laicamente parrebbe che non fosse necessaria questa mediazione per riconoscere l'altro ma il fatto si è che io con la mia etica laica
All'altro non sono in grado di dargli l'amore quando Bluey Holley ne sente il bisogno
Il PIL Fassi che storicamente e politicamente o concorre a far sì che storicamente e politicamente l'etica laica finisca per essere minoritaria
Ho netta la sensazione è che la capacità che hanno le religioni di coinvolgere i grandi numeri dando a ciascuno la sensazione di essere personalmente coinvolto
Sia un vantaggio competitivo direi all'Antitrust forte rispetto all'etica laica che quando valuta la propria minorità
Deve anche prendere atto di una qualche sua intrinseca freddezza la seconda cosa che volevo dire legata acquista è la questione del perdono perché tu vai posta all'inizio poi nel la mai fatto una domanda che mi ha tagliato fuori dal perdono e lui ha dato una risposta che non condivido
E cioè può darsi anche che sua Santità sia arrivata a pronunciare il maggior numero dei suoi perdoni che sono statisticamente collocati nell'ultima fase nella fase più recente della sua vita
In ragione della discesa nei suoi personali voyeur nella sua vecchiaia questo è possibile
è un dato di fatto però che questi perdoni finiscono per avere o hanno una straordinaria lungimiranza rispetto al millennio che sia perché sono espressivi qui della necessità della tolleranza perché è una religione possa continuare ad essere fattore di ordine morale
In società destinate sempre più ad essere Società di diversi oggi ciascuna religione arroccata nella sua verità diventa un inesorabile fattore di conflitto alla fine non della della società futura
E la ricerca perciò nella religione nelle religioni di quei fattori che l unificante in funzione di un ordine morale possibile di società che saranno e gravate anche arricchite da tante diversità da poter collassare per centrifugazione questa diventa una qualità strategiche
Ho la sensazione per ciò che vedere un po'come fatto di discesa addirittura nella malattia
Quando può essere un fatto di crescita all'altezza dei problemi del nuovo millennio si direbbe con termini retorici possa essere fortemente fuorviante se tu dici che il Papa per essere chiari scusa se estremizzo sei e alla prova del politicamente corretto che deve rivedere queste in qualche modo sì anche se trovo politicamente corretto formula riduttiva perché tende a tradurre sì linea regole un po'ridicola
Sì e comunque in ogni caso ma non sarebbe oggetto di un altro dibattito proprio questo come tu hai detto poi parlando di tolleranza riguarda comunque questa revisione del settantaquattro volte in qualche suo riguarda potremmo dire con un'espressione
E che banalizza che la vita di relazione delle chiese
Perché comunque cozza contro un principio radicale che quello del Vangelo quando dice sì incontri Dio non puoi più mangiare bere come prime e di fronte a questo il
E siamo comunque Zanone nel libro Zanone nel libro avverti come uno dei pericoli
Della nuova Italie penale che secondo lui l'unica profezia che fa dopo aver detto che le profezie sono fallite con uno dei pericoli della nuove Little Italy vera di cui le dell'Avvento uno dei pericoli proprio dell'integralismo religioso che Luís però situa nell'orizzonte islamico no perché laddove la norma sintetizza umana dove la norme giuridica coincide con le norme religiose effettivamente non c'è uno spazio no non c'è uno spazio libera di nessun tipo ecco Valeria non ho più domande da tanti però ci sono stati moltissimi stimoli discussione per cui credo che tu voglia
Ordinarli grazie vecchio liberale
Si fanno parlo in piedi e non solo per una vecchia abitudine per cui non so rinunciare anche adesso che potrei farne a meno
Ma anche per avere ma confortante visione di questa Sala frequentata molto al di là dalle mie ragionevolmente pessimistiche aspettative
Uso molto grato di di questo gentili signore ed egregi
Signori dal punto di vista sportivo la vostra serata il renminbi abilmente sciupata
Fuori fa un tempo da lupi e quindi concedetemi dieci minuti che saranno
Di più di quanto dovrei utilizzare la vostra pazienza è molto meno di quanto occorrerebbe terra rispondere alle questioni che sono state poste nella discussione di questa sera
Anzitutto alcuni doverosi sentiti ringraziamenti in primo luogo a al conduttore e i relatori della nostra riunione che hanno sottratto ai loro impegno ben più importanti il tempo di di leggere
Questo libro di discuterne un ringraziamento a tutti quelli che sono presenti qui ai quali va attribuito duplice titolo di terrorismo di aver affrontato clemenza dalla nel tempo la concorrenza di un grande evento sportivo
E do un ringraziamento anche alla biblioteca
Della Camera perché è come
Durante da Rita ha avuto la cortesia di ricordare
Non soltanto la biblioteca ospita questa presentazione che la prima che facciamo ne seguiranno altre in altre città ma abbiamo voluto che la prima si facesse qui perché questo libro in realtà un poco
Sia formato molto discontinua menta nel corso del tempo nella al secondo piano di questo palazzo nella sala in cui la tradizione vuole sia avvenuto l'interrogatorio di Galileo
Io lavoravo un tavolo accanto alla finestra se guardavo dalla finestra avevo proprio a portata di pochi metri la cupola del Pantheon dove tutti gli dai avevano diritto qualche ragionevole ossequio
Se alzavo gli occhi al soffitto c'è invece un temibile affresco di guerra la scena di una battaglia in cui San Domenico compare in prima persona per incitare
Le truppe di sommo Simone di Montfort alla strage degli Albigesi e così in questo rapporto fra il relativismo pagano
L'intolleranza domenicana ho cercato di trovare un filo a queste questa storia delle idee liberali
Nell'ultimo quarto dal nostro secolo quello che mi sembra anche il più promettente per la loro affermazione
Come succede un poco a tutti
Mi è capitato nel corso degli anni di scrivere molti fogli
Che in parte sono andati a stampa in in riviste indie volumi in stampati di vario genere ma questa è la prima volta che trovando medium prolungato anzi probabilmente definitivo periodo sabbatico in comitato scrive o qualche cosa
In forma di un libro vero
E adesso che per la prima volta questa sera mi trovo a parlare di un libro mio
Sento se ha consentito dirlo una analogia con qualche cosa di leggermente osceno
Nel senso che parlando di un proprio libero si si trova nella necessità di esporre in pubblico parti di se stesso che alla discrezione la decenza consiglierebbero di terra sostenere più riservate
Come
Qual è il il il filo ecco io mi sono mosso su questa idea che l'essere liberali pensavo a Bra liberale
Nonostante le apparenze e nonostante la voga oggi molto cresciuta di tutto ciò che a liberarle qualcosa in realtà di molto arduo e di molto difficile e
Trovo la conferma di questa mia opinione anche nelle diverse cose che abbiamo ascoltato stasera nel corso della discussione
Anzitutto nella re seguo l'ordine degli e interventi quindi anzitutto nella presentazione di Ezio Mauro
Mauro mi sembra che abbia posto due questioni la prima
è una questione su cui per buone ragioni anch'io mi sono più volte interrogato
Con un grado di amarezza crescente nel tempo come giusto e cioè se all'affermazione perché all'affermazione culturale del liberalismo non corrisponda una sua formazione politica soprattutto Italia degli anni nostro
La risposta io tendo a dare in termini non occasionali non contingenti e questo interrogativo
è che
In realtà probabilmente il liberalismo ha in se stesso un fattore che non conduce ad una opzione politicamente univoca il nucleo forze del liberalismo in una Teoria della individualità che proprio per essere tale conduce opzioni politiche differenziali e quindi il fatto che i liberali finiscano nelle nei posti più diversi
In una parte nell'altra o in nessuna non è un elemento casuale però io un intervento successivo Mauro ha posto anche una seconda questione e cioè se
Vi sia in questa affermazione del liberalismo degli ultimi tempi una sua riduzione a ideologia se ho capito bene cioè siccome liberalismo ma rifiuto tutte le ideologie può esserci il sospetto che un certo momento diventi ideologia e sono spesso ed io credo che questo sia vero
E che questa sia l'imputazione anche politica se vogliamo
Che si deve muovere a quelle correnti liberali che non accettano il difficile ma a mio modo di vedere indissolubile connubio fra liberalismo democrazia
Quelle correnti liberali che non accettano la coniugazione di questi due termini in sé del tutto diversi e per certi aspetti antitetici che sono la democrazia e liberalismo
Suocero in una forma di riduzione del liberalismo a ideologia e cioè un liberalismo impossibile che non si verifica in nessuna parte del mondo e che rivendica per sé proprio la all'aspetto prescrittivo
E
E e quindi e e quindi radicale del dell'ideologismo la mia scelta come è stato detto dagli ex amici intorno a questo tavolo un'altra cioè è una scelta di democrazia liberale anzitutto in termini culturali per una ragione che dirò fra un minuto
Prima di occuparmene devo tentare di dare una risposta ad almeno uno dei molti interrogativi che sono stati posti da Giuliano Amato
Se io sono convinto che ci sia d'altra parte questa
Non non è nient'altro che una deduzione da una serie da un'abbondante letteratura
Lo si scopre niente nel dirlo non scopro io rientra nel dirlo c'è un rapporto diretto fra la teoria della libertà e la teoria dei limiti dalla conoscenza
Questo rapporto io credo sia vero anche concettualmente prima che politicamente e ossia che l'idea filosofi che aveva libertà non contenga in sé la dimensione della certezza definitiva ma per non aveva richiamare in causa e una letteratura troppo classica sull'argomento è certamente questo vero per quanto attiene alla forma politicamente realizzata del liberalismo se il liberalismo essenzialmente una teoria dei limiti del potere come penso tutti conveniamo
Ciò è direttamente correlato alla fallibilità delle scelte pubbliche delle decisioni politiche
In sostanza un assioma liberale difficilmente controvertibile
è che gli statisti non sono almeno ignoranti del popolo che governano e quindi i limiti del potere sia per quanto attiene la sfera della politica sia per quanto attiene la possibilità di cambiare classe dirigente ad ogni consultazione elettorale sia per quanto attiene al rapporto che deve esserci fra principio maggioritario diritti inalienabili del singolo cittadino ha in questo il suo fondamento e su questo si può trovare persino un terreno comune
Fra liberali di per sé di tendenza molto differente anzi del tutto di sparata perché questo concetto si trova con accenti diversi per esempio in aria e in Bobbio e si trova poi con accenti particolarissimi in quello che forse è stato il solo liberale esistenzialista per lo meno a me è capitato riconosce a me
Soltanto uno il direttore di Repubblica Ezio Mauro piemontese regalato all'Italia e al mondo forse no conosciuto in anni
In anni lontani professor pare di Sondalo università di Torino
Che ha concluso una sua drammatica riflessione c'è il problema dell'auto ontologia della libertà
Proprio mettendo in rilievo questo aspetto esistenziale della Teoria della libertà come Teoria del dubbio teoria del del del discrimine dello spartiacque non mai della certezza
L'altra questione sulla quale Amato sia soffermato arco anzi ce ne sono un paio che non posso o mettere perché
Amato
Ha individuato e questo io con concordo con cui sul fatto che
Non bisogna equivocare sì
Non bisogna consentirci e qui vorrei equivoci sulla rapporto fra liberalismo e pluralismo morale
Una delle accuse che i non liberali muovono ai liberali sempre quella di essere i guardiani di una stanza vuota
Gomme
Tutte le opinioni morali sono rispettabili allora i liberali non hanno nessuna io non credo in questo nonché non crede nel fatto che per per rispettare moralità differenti
Il liberalismo sia una teoria dell'indifferenti Isma'morale niente affatto
C'è un'etica liberale
Che consente sostanzialmente nella essere tollerante verso le convinzioni morali degli altri
E per quanto possibile severi nell'adempimento delle convinzioni morali propria visto che ne siamo gli unici depositari custodi non abbiamo fughe nell'altro mondo per coprire le nostre le nostre i nostri fallimenti e per rivendicare come è stato detto stasera anche i nostri perdoni allora se questo è vero
La lette
Il liberalismo uno sfondo etico lo ha e questo sfondo etico consiste nella tolleranza verso il prossimo e l'intransigenza verso se stesso e grandi le grandi figure del liberalismo sono stati i personaggi di questa specie
E siccome sì incontra ad ogni passo ogni giorno credo viceversa persone orrendamente auto compiaciuta di se medesimo molto intollerante verso il prossimo questo mi porta anche a sospettare che poi di liberare in circolazione non ce ne sia quella moltitudine che che solitamente si dice ora però nel porre questo problema dell'io kantiano dall'imperativo Tivo kantiano e quindi anche neo kantiano perché in fondo Rolls
Un neo kantiano che c'è molto no del vecchio canta nel nel pensiero politico di Rolls
Giuliano Amato ha ha messo sulla strada una grande trave che poi è quella che che riguarda l'etica della vita e che rappresenta il punto di maggior contrasto fra l'etica in materia di di diritto alla vita fra etica religiosa è quella che Scarpelli definite definiva l'etica senza verità cioè l'estetica dei laici
Io non posso dare una risposta al problema così come la proposto Giuliano Amato nel senso che mi pare di capire e per dare una risposta soddisfacente
Occorrerebbe poter stabilire in modo certo che non credo sia possibile qual è il momento in cui un individuo possibile diventa un individuo dotato dei diritti soggettivi della persona
C'è poi ci può essere parla embrione è uno Statuto che si avvicini allo statuto dei diritti individuali
Quello che si legge anche da parte della Scienza non dà risposte univoche in proposito perciò la sola risposta che son capace di dare a Giuliano Amato temo alquanto inferiore alla qualità della sua domanda
è che quando noi ci troviamo di fronte ad un problema sul quale i dati non sono non sono certi anzi sono controvertibili di per se stessi
La sede della decisione non può essere quella della norma prescrittiva deve essere quella del giudizio morale e quindi i suoi problemi ad esempio di qua come e se
Dare corso ad una nuova vita il la sede di questo giudizio per quanto mi riguarda
è la sede interna alla decisione morale della donna e non può essere la sede della prescrizione di legge proprio perché ci sono delle differenze fra queste due sfere non tutto quello che attiene alle convinzioni morali può essere oggetto di prescrizione giuridica nelle materie più controverse e come questa irrimediabilmente controverso
Poi Amato
Ha molto parlato del mercato e su questo se me lo consentite nonostante la raucedine che rende simile alla mia voce
Quella delle streghe del Macbeth e si sentono di tanto teatro vorrei concludere con la lettura di una pistola che ho ricevuto questa sera
Voglio invece ancora seguire il corso degli interventi per dire quanto
Mi
Mi trovo concordo concorde con la descrizione del rapporto fra democrazia e liberalismo fatta da Maccanico che poi pone un problema questo sì politico cioè se lo è davvero
Riteniamo che il col dubbio fra liberalismo e democrazia sia ormai storicamente è un fatto un fatto dal quale non si può prescindere allora acconcio
E da ciò deriva la necessità di una teoria liberale della eguaglianza
Difficile fondare una democrazia liberale senza porsi il problema della eguaglianza
Ed è per questo che mi sembra importante uno scrittore come Rolf proprio perché è uno è lo scrittore non a caso a voi
è andato in giro per il mondo con un libro quasi illeggibile e a orientato dei dibattiti sulla sua opera intere generazioni studentesche soprattutto in in America e in Inghilterra perché è stato grande tentativo di porre la teoria dell'eguaglianza in termini individuale in termini liberale ma certo se il liberalismo deve essere una sorta di democrazia liberale
Dai tempi di Aristotele in poi
La democrazia non sta in piedi se non è in grado di elaborare una sua Teoria della eguaglianza
E questo porta a quelle differenze di di apro approccio e anche di di programma fra liberali
Come si suol dire di destra librai sì distanti sono definizioni migliore di Oba fetore uso deve liberali realisti liberali critici ma insomma quei liberali che ritengono che il mondo va bene come oppure che non che non c'è la possibilità di migliorarlo facilmente se non usando strumenti troppo coercitivi e quindi in questo caso se la si pensa così
Viene naturale lasciare il massimo spazio allo scambio Inter soggettivo sul mercato
E dall'altra quelli Barale che ci hanno un progetto di emancipazione in testa e che quindi sono portati anche a dare all'azione pubblica più spazio
Di quanto la teoria liberale classica ad essa non riservi di qui anche la questione finale
Devo purtroppo affrettarmi perché vedo che visto sottraendo troppo tempo posta da da Giuseppe De Rita ci sono
Il del liberalismo si trovava e si vuole e quindi si trovano anche per esempio dei tipi che la rendono il diritto dei liberali collettivistiche uno molto perché piaceva pure però c'è
Era Oba Ossimo cioè ci sono c'è nella letteratura liberale una forte attenzione a questa dimensione sociale dell'individuo e quindi a quelle forme di espressione della libertà
Che non pongono l'individuo nudo solo nei confronti dello Stato ma attraverso le formazioni l'associazionismo le comunità locali
Probabilmente almeno così molti sì anzi atti politici oggi ritengono che finito il problema comunista e grande dibattito del ventunesimo secolo fa sarà fra liberale e comunitarie
Ora fra liberale comunitari non c'è quell'antagonismo assoluto che c'era fra i liberali
E i comunisti perché i comunitari fra molti elementi anche retrogradi se vogliamo hanno però questo senso dell'aggregato dell'identità non solo individuale ma collettiva
Che ha una dimensione importante della azione
Sociale ecco perché ho cercato di partire sulla base di quello che ha detto De Rita e cioè l'indicazione di una teoria non atomistica dell'individualità anche questo fa parte dell'ideologismo liberale la riduzione della della teoria liberale delle individualità a teoria atomistica che poi è quello che i liberali viene viene imputato come il più grave difetto sia dai reazionari sì le comunità Ristich sia da dal pensiero religioso sia per restare ad una ad uno scrittore che abbiamo letto tutti
Ai nostri Berberian nei senza trovarsi d'accordo con lui per esempio in gentile no la la la critica di Gentile all'atomismo liberale era
Era molto moderna se se andiamo a rileggersi alla a distanza di tanto tempo
Ora ecco perché dicevo è così terribilmente difficile essere liberali perché
Primo non soltanto bisogna esplodere le false certezze
Ma bisogna mantenere una critica avverta anche a quelle certezza che si danno però vere mantenere sempre questo questa rinuncia alla all'assoluto dalla certezze
Secondo perché
Questa teoria dei diritti individuali in cui si sostanze liberalismo non è una teoria stabilizzata ma questi diritti procedono ad ogni passaggio di generazione cioè alla storia delibera lirismo in realtà si può scrivere come storia delle stagioni dei diritti di individualità e ed infine proprio per questo carattere dell'etica liberale che e a portata concederà agli altri
Qualcosa di più di ciò che concede a se stessa è vero come diceva nel suo ultimo intervento Giuliano Amato che nella teoria liberale il pronome debole è il noi no il pronome forte sopra le io elettori
Che si vengono Imola ancora costante dialettica il noi liberale
è molto più debole di quanto per esempio sia nella nel pensiero religiosa dell'organizzazione religiosa però se se c'è un correttivo a questo è proprio la tolleranza verso gli altri verso e non verso di sé o non soltanto verso di sé che al tratto fondativo del liberalismo storico
E per terminare scusandomi da troppo tempo che ho sottratto alla discussione
Vorrei leggere
E lunghetta ma credo ne valga la pena
Perché di un illustre maestro e si riesce a amico una lettera che ho trovato nella posta proprio questa sera e che tocca il punto più sul quale più si è soffermato Giuliano Amato e anche anche Maccanico e verità piccolo inciso devo scusare Giuliano Urbani che sta combattendo alla Bicamerale una partita non meno decisiva di quella fra Italia e Russia
E che quindi non può per eccellenti ragioni partecipare a questo lo sanno i bandi aperti internazionale potevamo prendersela un po'alle varie un poco con Urbani ma avremo altre occasioni per poterlo amichevolmente fare
Allora fra la corrispondenza che ho ricevuto c'è questa lettera che desidero leggervi e che dice ti scrivo Dal Pino naturali il la firma la dico alla fine ma tutti dalle prime parole avete già capito chi è luogo di riposo dove di tanto in tanto mi rifugio con mia moglie perché sono maledettamente stanco
Passo il mio tempo leggendo seppure non più con la rapidità di una volta ho letto anche il tuo libro con particolare interesse come può immaginare per la natura dall'argomento
E non ho bisogno di aggiungere per la stima dell'autore antico collaboratore fra l'altro il Dizionario di politica che avrebbe bisogno di un ampio aggiornamento tra un liberale di una certa specie come sei tu ed un socialista di una certa specie come credo di essere io
Ci sono molti punti di convergenza durante la vettura ne ho trovati parecchi ti dico francamente che i fautori del mercato
Come sono gli egregi colleghi ricorso Martino Petroni quel giungerà il Bruno Leoni il cui libro ora risuscitato giustamente lodato visto nascere mi fanno un po'paura
Non tutta la vita e mercato
Anzi la maggior parte della nostra vita di relazione si svolge in sfere diverse in cui i rapporti umani non sono quelli tipici del mercato e non tutto ciò che il mercato in base al puro e semplice rapporto fra domanda e offerta permette di fare ebbene dalla vendita degli organi e quella dei figli per giungere al commercio delle armi che minaccia il futuro dell'umanità
E sul quale il mercato non ha assolutamente niente da dire poi che ci sono i venditori di armi ci sono eccome compratori miliardi siamo d'accordo che non tutto e mercificata vile ma chi stabilisce il criterio per capire che cosa ne pensino
Ma ciò che emerge è ciò che non lo è mi sbaglierò ma non sono mai riuscito a capire cosa ne pensino i liberisti ad oltranza aggiungo il rapporto di scambio
Vale soltanto se i due contraenti sono in partenza è uguale
Vale a dire in una società di uguali
Opportunità dei punti di partenza ma dove esiste una Società di questo genere che quegli Anza ci poteva essere i tempi di vacanze eccetera che uguaglianza c'è oggi fra le grandi imprese multinazionali e i poveri del Terzo Mondo
A me pare che la teoria del mercato faccia acqua da tutte le parti ma non essendo un economista non oso parlarne se no uno a quattrocchi con qualche amico come sei tu
Che nel tuo libro mi sempre più vicino a Rawls è assente che non ad Ajax mi sono piaciute le varie pagine iscritto su progetto Einaudi maestri l'uno e l'altro con le loro divergenze
La fine del comunismo è stata la fine di una utopia
Forse che anche il liberalismo non è un utopia se non foss'anche su un'utopia potrebbe citare gli animi come oggi accade nel mondo in cui l'utopia comunista è fallita con i più cordiali saluti Norberto Bobbio
Ora l'opinione di Amato ed anche la mia sul mercato
Almeno pessimista di quella che in termini un poco così della vecchia tradizione esprime nostro grande
Maestro ed amico Bobbio in questa sua lettera e nel mio libro anche si fa un ragionevole esercizio per sconsigliare ricorso a qualsiasi forma di Utopia
In primo luogo perché all'utopia sono illiberali TAR definizione perché hanno una una ferocia descrittiva no no che non consente nessun margine alla irrazionalità alla casuali
Relativa
Il liberalismo
Non è più un'utopia Chirac con il ventunesimo secolo c'è qualche possibilità che Henson si veri allora questo questo può valere un un una un grande spirito del nostro tempo come certamente
Che nella contraddittorietà nella sua dei suoi studi
Credo tutti riteniamo Norberto Bobbio
Elemento di incoraggiamento verso la prospettiva lei fa liberale ringrazio tutti voi detestato
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