"Euro sì" di Enrico Letta ed "Euro no" di Lucio Caracciolo dibattito con presentazione dei libri sopra citati, pubblicati da Laterza, promosso nell'ambito del convegno di studio "Noi Popolari la pensiamo così", organizzato dal Partito Popolare del Veneto nei giorni dal 29 al 31 agosto 1997 presso il centro Congressi, in località Gionghi

E dopo una giornata di relazioni di discussioni molto intensa credo che siamo tutti abbastanza provati
Noi vi chiediamo un ulteriore sforzo di attenzione di partecipazione
A questo dialogo con gli autori come è stato definito
Tra Enrico Letta che ha scritto per la terza un libretto che ha come titolo Ugo Rossi morire per Maastricht
Lucio Caracciolo che sempre per la terza scritto un libretto che ha come titolo euro no non morire per Maastricht non è che sia il confronto tra un
è un rotti in vista un euroscettico
Perché come vi dimostreranno con i loro interventi
Entrambi ieri ritengono fondamentale
Riferire le nostre scelte
Economiche e politiche all'Europa ma con atteggiamenti contorni con preoccupazioni diverse valuterete voi vedremo da quanto dicono questa sera se in in conflitto oppure se alla fine tra di loro in qualche modo complementari
Io
Ho il compito di introdurre moderare questo dialogo
E lo farò richiamando alcune considerazioni molto sintetiche sulle quali chiederò la loro opinione chiederò di sviluppare un loro contributo evidentemente per il tempo che abbiamo a disposizione sarà anch'esso forzatamente sintetico e poi se avremo tempo e se avrete ancora foglia di intervenire rivolgere più direttamente voglia loro delle domande più specifiche
La prima considerazione che faccio è Cuesta anche ieri ed oggi lo avrete notato in più occasioni relatori
Che hanno parlato di politica economica di riforme istituzionali e i stato sociale
Hanno fatto riferimento all'Europa
Che in qualche caso è apparso un vincolo
Per entrare in Europa bisogna in qualche caso è apparsa una opportunità cioè si possono raggiungere certi risultati si possono risolvere certi problemi a condizione che
Questo problema questa scenetta sia collocata nel contesto europeo
A quale Europa pensiamo
Quale Europa appena saranno Letta e Caracciolo
Perché vedete cari amici di
Il tempo mutamento degli orizzonti politici internazionali
Non è che abbia cancellato il senso che ha avuto per la mia generazione il federalismo europeo
Ma certamente credo che quella impostazione oramai data per acquisita
L'Europa di De Gasperi
Che si proponeva di superare i conflitti nazionalistici
E l'Europa che era considerato un riferimento politico fondamentale
Rispetto al pericolo sovietico
Questa Europa
Oramai considerata come un dato ineliminabile dalla nostra storia del nostro modo di pensare delle nostre riflessioni
Quella era secondo me sinteticamente l'Europa della pace già accertato un europeismo
Che avuto significato fondamentale
Anche nelle scelte di politica internazionale che abbiamo fatto
In funzione di una politica di pace
A posto fine alla Guerra dei trent'anni come l'ha definita recentemente uno storico considerando la prima e la seconda guerra come i due tempi di un'unica guerra
Inter europea
E a condizionato
Il futuro della Europa moderna
Con il superamento del della lunga stagione della guerra fredda e con l'affermarsi di un modello politico ed economico chiaramente dico tra virgolette europeo
Ma oggi l'Europa assenso
Ed un senso ancora da discutere ecco la prima questione sulla quale il e le chiedo alletta Caracciolo di intervenire
In funzione della mondializzazione dell'economia della cosiddetta globalizzazione
Sia perché e il modello sociale ed economica europeo deve confrontarsi con altri modelli
Completi grigi all'Asia come il modello degli Stati Uniti
Sia perché nella globalizzazione ne siamo oramai tutti convinti
La dimensione europea è una dimensione che permette di competere
Anche se con grandi problemi e difficoltà la dimensione degli Stati nazionali è una di multe dimensione troppo piccola troppo modesta per competere a livello europeo
Faccio brevemente queste considerazioni
L'economia degli Stati Uniti è esposta la globalizzazione per l'otto per cento
Gli scambi import-export sono all'incirca l'otto per cento del prodotto interno lordo degli Stati Uniti
Nell'Italia l'import-export e vicino al quaranta per cento
Se ci consideriamo europei per l'Europa siamo all'incirca porno al quindici per cento ci dicono qualcosa a queste cifre essere esposti per l'otto per cento per il quaranta per cento non è la stessa cosa
Non comporta le stesse scelte di politica economica
Non comporta la stessa impostazione strategica
Ecco quale Europa noi che consideriamo quando ci riferiamo all'Europa quale considera lette quale considera Caraccio chiederei per primo la parola adesso agricole
Io voglio cominciare ringraziando Lucio Caracciolo del sei venuto fin qui permettetelo di farmelo di farlo perché questo nostro dialogo non è il primo che si svolge ne abbiamo fatte diverso in questo periodo dopo che sono usciti i nostri Libretti è stata una collaborazione credo molto proficua ma credo che dobbiamo ringraziarlo di assoluto da Roma fino a qui per partecipare a questo nostro incontro di stasera in questo come prima cosa
Io penso un'Europa che fatta di quattro punti di quattro grandi conquiste e che sono crea quattro grandi conquiste
Che si sono compiute in questi ultimi tempi soprattutto che hanno fatto cambiare molto l'Europa
Le dico in modo molto spero in modo molto semplice e forse anche troppo semplice nel senso che in molti che qui dentro sono Esperti o che hanno avuto anche grosse o hanno anche oggi grosse responsabilità in materia in tema di politica estera forse storcere hanno il naso ma l'Europa per me oggi sono quattro cose
L'Europa oggi è uno strumento di pace che prima non c'era
Io ci cito due cifre soltanto per capirci l'Europa
Assicura il settanta per cento dei fondi per la ricostruzione anzi per la costituzione del nuovo Stato palestinese
Il settanta per cento viene da Bruxelles e quindi poi dai Paesi europei
L'Europa è
Il soggetto principalmente
Protagonista di questa azione l'Europa ha sulle sue spalle il sessantacinque per cento mi sembra del peso della ricostruzione della Bosnia
L'Europa è strumento di pace
è strumento di pace quando dico strumento di pace dico una parola che non è completa perché l'Europa poi
Ha una politica estera monca come si è visto anche nel caso dell'Albania o anche nello stesso caso della Bosnia però l'Europa è oggettivamente in questi anni un punto di riferimento di una politica di pace diciamo a livello internazionale e così non era prima
Nel libro di di di D'Alema si cita l'incontro con Kohl
Avuto da D'Alema e D'Alema cita questa frase che con la ha detto a luglio ma che abbiamo sentito anche noi
Diverse volte
E che dall'idea di cosa dell'Europa soprattutto per una persona della sua generazione molto meno che una persona della mia generazione che non ha mai visto la guerra l'Europa dice Luís
Quel qualcosa che ha consentito di fermare la spirale per cui nella prima guerra mondiale io ho perso un fratello di mio nonno
E il mio nonno in guerra nella seconda guerra mondiale ho perso due fratelli maggiori in guerra questa spirale si è fermata fra i miei figli sono vivi e non ci sono rischi che muoiano in guerra
L'Europa è questo oggi e questo è una conquista importante
è un punto di partenza non è un punto d'arrivo c'è molta strada da fare su questo però
Quattro cose e questa è la prima
L'Europa quindi è un punto al quale ci si rivolge ogni volta che c'è una crisi che c'è da aiutare qualcuno
Si pensa all'Europa e questo è un fatto importante ho fatto un passo avanti che credo sia da considerare un passo avanti che io chiamo conquista un secondo punto
L'Europa oggi ha un grandissimo mercato
Forse il mercato più qualitativamente significativo del mondo
Mercato la parola visto sul voto così che alle volte non ci piace perché dà l'idea di una cosa che serve a fare soltanto profitti
Ma un grande mercato vuol dire una grande opportunità
Per le imprese
Per il lavoro per l'occupazione per la capacità produttiva
Un grande mercato un mercato di centinaia di milioni di persone
Vuol dire tante cose tante conseguenze
Il fatto che l'Europa oggi sia un grande mercato ha voluto dire la rivoluzione di un settore
Non secondario della nostra vita di comunità nazionale che il settore del mondo del calcio che è stato rivoluzionato lo sappiamo tutti da quella particolare
Della sentenza della corte di giustizia del di Lussemburgo
La sentenza Bosman che ha parifica che parificando i calciatori nel loro modo di essere tra gli italiani belgi gli olandesi fra gli appartenenti alla comunità a eliminato
Quel vincolo
Che c'era fino a quando questa sentenza non è stata
E resa attuativa e ha fatto sì quello che succede oggi che una squadra come il Milan schieri otto cosiddetti stranieri ma che sono comunitari o che
Una squadra come
La Reggiana se non sbaglio Pierluigi l'anno scorso abbia schierato
Per nove undicesimi una squadra fatta di giocatori non italiani ma appunto comunitari
Finita male sperano per il Milan Granma
Mercato ho citato l'esempio del calcio che l'esempio che tocca di più perché colpisce di più però questo vale ovviamente in tutti i settori della vita associata ognuno di noi nella sviluppo delle proprie attività si rende conto di cosa vuol dire che l'Europa oggi un mercato cosa vuol dire intermedio opportunità innanzitutto
Terzo pilastro ecco l'Europa e uno strumento
Importante e sempre più ineliminabile per garantire e aiutare
La sicurezza Interna dei singoli Paesi e dei singoli cittadini europei
Questa che questa è una cosa nuova
Perché nel passato solo quando l'Europa è nata questo è un tema che non esisteva tra le competenze dell'Europa l'idea che la sicurezza Interna fosse per l'appunto un affare interno
Fatto interno ai singoli Stati
Di competenza delle polizie interni eccetera oggi su questo lo sviluppo è forte è uno dei temi anzi sui quali negli ultimi anni negli ultimi mesi Lost il trattato di Amsterdam di
Giugno impartiva su questo ha fatto dei passi avanti importanti ha dato dell'Europa
Ha dato all'Europa grosso sviluppo su questa parte qui la parte dell'Europa come strumento per la Sicurezza Interna dei cittadini europei
Come strumento col quale fare la lotta alla criminalità la lotta al riciclaggio del denaro sporco
La lotta alla
Tutta quella criminalità che ormai non lo sappiamo benissimo anche noi inizi nel nostro paese non può più essere battuta soltanto una battaglia nazionale
E l'Europa o meglio nel contesto delle iniziative europee
Sta anche quello che accadrà il ventisei di ottobre al nostro Paese perché il ventisei di ottobre in Italia l'Italia parteciperà finalmente al trattato all'accordo di Schengen
Questo vorrà dire che finalmente
Finalmente potremo passare quindi da novembre in poi potremo andare dall'Italia alla Francia dall'Italia alla Germania dall'Italia alla Spagna dall'Italia al Belgio senza bisogno nemmeno dimostrare un documento di identità
E questo fatto non da poco fatto che rivoluziona il nostro
Il modo di essere e di tutti noi perché siccome viaggiamo tutti questa una cosa che tocca tutti qui non è soltanto l'Europa che riguarda l'imprenditore questo è una cosa che riguarda tutti
Oggi fino al ventisei di ottobre per l'appunto se poi arrivati me lo porto a Brussel
L'Alitalia e i voli che arrivano dall'Italia vengono sbarcati
In un terminale che è il terminal dove sbarcano i polli extra comunitari quindi insieme a tutti i voli che venga gli Stati Uniti dall'Africa dall'Asia perché l'italiano faceva ancora parte
Di
Di Schengen
Da adesso in poi l'Italia sarà insieme a Francia e Germania eccetera
Dentro questo trattato cosa vuol dire questo vuol dire soltanto che la carta d'identità sarà non servirà nemmeno più la carta d'identità per entrare in questi Paesi ma questo vorrà dire che ci sarà un coordinamento alle frontiere di questi Paesi che consentirà una lotta alla criminalità
Coordinata tra tutti questi Paesi un unico cervellone elettronico a Strasburgo
Che farà
Da grande centrale operativa di questa lotta alla criminalità un passo avanti anche questo in terza conquista
Quarta conquista l'Europa è un modello sociale
Dentro un
Dentro mercati mondializzata
Dentro un mutamento i rapporti internazionali dei rapporti economici dentro un mutamento anche del modo con cui si vive e nel modo col quale si produce e si vive dentro il mercato
Beh l'Europa è un modello sociale Noè oggettivamente ci sono differenze certo tra noi la Francia tra noi e la Germania tranne la Spagna
Ma l'Europa
Rappresenta un modello sociale diverso da quello americano diverso da quello asiatico
E ne abbiamo parlato oggi pomeriggio che non mi soffermo su quest'argomento un modello sociale al quale siamo affezionati
Che vorremmo sviluppare in positivo non volle non vorremmo eliminare perché siamo costretti dalla mondializzazione della competizione internazionale
E a rincorrere o gli Stati Uniti o il Sud-Est asiatico sull'assenza di stato sociale all'interno del sistema produttivo
Questo modello sociale è un modello al quale crediamo è un modello nel quale le comunità locali hanno un peso
E qui riprendo la tavola rotonda di questa mattina
In cui il rapporto tra l'attività produttiva la comunità locale un rapporto che è diverso nel nostro Paese come nel resto d'Europa da quello che accade nel Stati Uniti da quello che accade nel resto del mondo
Sintetizzando l'Europa per me questo sono queste quattro grandi conquiste oggi
Ma siccome queste sono conquiste avvenute negli ultimi anni dopo lunghi processi io mi auguro che su sulla base di queste quattro grandi conquiste l'Europa sia qualcosa di più e di meglio ancora
In sintesi quello che voglio dire rispondendo cercava di essere breve in modo che ci possa essere il maggior dialogo possibile questa sera
Io credo che noi dobbiamo essere affezionati all'idea di Europa perché l'idea di Europa nella mondializzazione al divo con lo slogan brutto
è l'unico modo con il quale noi possiamo far sopravvivere nel futuro i valori ai quali noi cittadini italiani sono siamo stati abituati
I valori di una convivenza civile e sociale che abbiamo costruito e che attraverso l'Europa possono sopravvivere
Crescere svilupparsi essere anzi magari modello peraltro senza l'Europa
Io credo che facilmente noi diventeremo quello che già in parte per quanto riguarda per esempio la cultura i mass media
I film eccetera eccetera in parte siamo rischiamo di essere cioè una colonia degli Stati Uniti d'America io non ho contro non ho assolutamente niente contro gli Stati Uniti però io credo che se noi guardiamo l'evoluzione degli ultimi anni
Ci rendiamo conto di quanto l'influenza del modello culturale sociale ed economico
Americano c'è stato ne fu un'influenza
Forte
Lo è stata e ha avuto un suo ruolo nella confronto con il mondo
Ex sovietico
è certo che da parte nostra non può esserci da questo punto di vista un non renderci conto del fatto che vi è una oggettiva alterità
La diversità
Tra questi due modelli sociali
E anche tre modelli culturali che vi stanno dietro io credo che l'Europa oggi sia lo strumento attraverso il quale noi diamo un futuro
Al codice genetico della nostro essere cittadini italiani
Immaginando che questo sia un valore e quindi immaginando che ne vogliamo dare a questo valore in futuro questa è la risposta credo a un qualcosa che in modo più rozzo più diretto
E meno
Positivo viene data l'altra risposta possibile cioè quella della degli istinti disgregato ori secessionisti che sono quelli della
Affermazione di una identità attraverso la delimitazione stretta del territorio il problema invece nell'altro è quello di ampliare di aprire e di far sì che i valori di fondo
Che fanno parte del nostro codice genetico siano insieme con quelli ad essi complementari uno strumento che guarda al futuro
Poi verrò sul dopo sul su come guardare al futuro e su come l'euro la corsa alle secondo me rientra in questa logica rientra quindi dentro questa prospettiva
Di dare un futuro a questi nostri valori ai quali io credo siamo tutti affezionati
Allora sentiamo su questo problema la opinione di Caracciolo
Spero che si senta innanzitutto volevo ringraziare moltissimo Enrico Letta Guido Bodrato per avermi dato quest'occasione di essere con voi questa sera
A discutere prendendo spunto dei nostri libretti di euro e di Europa io devo dire che avendo già discusso
Ma rivolte con Enrico Letta che colpevole fondo di questa avventura nel senso che è stato lui ad avere l'idea di fare questi due libretti
Devo dire che da mia insofferenza verso un certo tipo di retorica europeista cresce con il passare di questi incontri cercherò quindi anche perché l'ora è tarda di essere abbastanza chiaro
La prima cosa che vorrei mettere in discussione l'esistenza stessa dell'Europa si parla di Europa qui come se siccome si parla di America o come si parla di Russia vicina
Secondo me questa una nella migliore delle ipotesi è un abbellimento della realtà
Non conosco uno Stato europeo non conosco un leader europeo
Conosco un Parlamento europeo ma su quello forse è meglio stendere un pietoso velo anche perché se tutti i parlamenti fossero come quelli credo che il grado di reti di delegittimazione della democrazia sarebbe galoppante
Non esiste un governo europeo ma non esistono nemmeno alcune delle cose che diceva mio amico ricco per esempio
Una politica estera europea ma quando si parla di Europa come strumento di pace Enrico sarà anche vero che il settanta per cento dei fondi per lo Stato palestinese sono dati dall'Europa però ci vedevamo uno settore di mondo un pochino più vicino a noi al di là dell'Adriatico messi di fronte la prima vera prova
Per la sicurezza europea del dopoguerra c'è la guerra in Jugoslavia ed è insomma sono dovuti intervenire gli americani in maniera pesante e drastica per risolvere un conflitto che gli europei non solo non hanno risolto ma per certi versi hanno aggravato
Quindi
Non esiste nessuno degli attributi che in qualche modo dovrebbero consentire all'Europa di essere un soggetto politico un soggetto sia dal punto di vista diciamo del suo peso internazionale si anche dal punto di vista della sua legittimazione quindi attenzione a parlare di Europa perché si rischia di fare parecchia confusione
E d'altronde
Proprio per parlare di retorica europeista quello che mi colpisce sempre nei discorsi un po'propagandistici che ogni tanto sento fare
E che non si definisce ma che cosa sia questa Europa tutti parlano di Europa tutti vogliono l'Europa qualcuno vuole entrare gustando ci come noi e ma nessuno definisce che cos'è questa Europa
E forse un esempio diciamo maggiore di questa ambiguità è un recente discorso del cancelliere Kohl che mi è capitato di leggere
Nel quale appunto Luisi dilungava sull'Europa
Dicendo che dopo Maastricht due cioè devo dire l'infausto vertice di Amsterdam ci sarà anche un Maastricht e poi Maastricht quattro con Maastricht cinque
E alla fine dice comunque non vi preoccupate cari amici perché alla fine la Germania resterà sempre la Germania la Francia e sarà sempre la Francia e l'Italia resterà sempre l'Italia sono parole testuali del cancelliere io mi domando ma di che cosa stiamo parlando
Cioè qui stiamo semplicemente utilizzando un termine volutamente generico per coprire o per in qualche modo attenuare
Delle politiche dell'interesse assolutamente legittimi che però poco che ne hanno che vedere con l'Europa come diciamo una persona comune come io stesso potremmo immaginare cioè appunto come uno Stato europeo
Immagino che quando uno parla di Europa in senso politico intende Europa unità
E pene evidentemente non è così
Perché siamo arrivati a questo stato di ambiguità e perché l'Europa è diventato ormai un concetto così impopolare
Forse in Italia meno che in altri Paesi ma certamente nei maggiori Paesi europei a cominciare dalla Germania due
Ed è
Certamente difficile
Così scatenare dei sentimenti positivi intorno a qualcosa che non è definito che anzi si presenta come volutamente indefinibile ed ambiguo
Non solo ma forse credo che ci sia un in qualche modo anche un rifiuto di vedere da parte di chi come per citare il cancelliere Kohl ma molti altri politici della sua generazione e ancora legato all'idea che l'Europa sia appunto quell'Europa della pace cui fa di cui parlava prima Bodrato che è stata una grandissima conquistare
Per noi europei anche se diciamo a rigore di storia bisognerà anche riconoscere che non è stata prodotta da un moto popolare europeo ma essenzialmente dagli americani che hanno in qualche modo costretto alle europee mettersi d'accordo prima nella NATO e poi nella nella Comunità europea
Ecco quel tipo di Europa non funziona più perché quel tipo di Europa ha raggiunto il massimo di integrazione possibile
Non diciamolo francamente cioè il tipo di Europa che in qualche modo era legittimato dall'idea della pace
Che grazie a Dio per il momento non appare minacciata il tipo di Europa che in qualche modo anche legato all'idea di benessere di di welfare ha dato il massimo che poteva dare
Non possiamo chiedergli di più
Cioè l'idea diciamo come si dice in gergo politologico funzionalista più di così non può dare e anzi diciamo che da qualche anno per chiunque non abbia appunto
Così o degli degli incarichi politici che lo obbligano a dire certe cose o che non avevano occhi vede che è in atto un processo di disintegrazione dell'Europa
In cui gli Stati nazionali paesi membri ma anche al all'interno degli Stati nazionali dei Paesi membri delle forze interni a questi stati ha ragione hanno secondo logiche e in base ad interessi che non hanno assolutamente per obiettivo l'unificazione europea va bene al contrario punto la difesa di particolarismi di integralismi in alcuni casi anche di nazionalismi a mio modo di vedere piuttosto pericolosi
Non voglio farla lunga ma se questo tipo di Europa ha esaurito come avrebbe detto Berlinguer la sua spinta propulsiva forse sarebbe anche il caso di cominciare a pensare a quali sono le alternative possibili
E la tematica possibili secondo me non possono prescindere dal fatto che fino a prova contraria
L'unico modo di organizzare la democrazia liberale nel mondo unico modo finora inventato magari un giorno se ne troverà un altro è quello dello Stato non necessariamente uno Stato nazionale può essere anche uno stato multinazionale
Ma se l'Europa non acquisterà una dimensione statuale e quindi la sua legittimazione democratica e quindi anche una sua propria costituzione una sua propria costruzione istituzionale se non svilupperà questo tipo di costruzione secondo me il processo di integrazione di cui parlavo prima continuerà
Ad essere
A svilupparsi a diventare sia più pericoloso e a minacciare le basi anche delle nostre democrazie perché quelle sì grazie a Dio esistono
L'alternativa quindi secondo me e poi questo magari lo svilupperò dopo ragionando anche sugli impulsi che ci darà Bodrato è quella di dare finalmente chiarezza a questo concetto e quindi in sostanza di decidere Europa vogliamo sostanzialmente le alternative in questa ottica non possono essere che due cioè un'alleanza di Stati come lo è fondamentalmente l'Europa di oggi oppure uno Stato europeo in entrambi i casi è garantita
Quella base democratica che ad a mio modo di vedere e la precondizione di questo e di altro discorso il fondo certo io sono interessato anche le dimensioni dello stato in cui vivo ma essenzialmente mi interessa vive in uno stato libero e democratico
Io temo che il discorso sull'Europa possa essere utilizzato
Per delegittimare gli Stati nazionali che abbiamo senza per questo creare uno Stato democratico europeo
E quindi alla fine del percorso ci troveremo come fra due sedie avendo perso alcune certezze
Che avevamo e che grazie a Dio abbiamo ancora senza averne creato però quello stadio superiore di sviluppo che almeno a parole diciamo di voler creare quindi attenzione appunto a non finire fra due sedie a trovarci in una condizione di in qualche modo Anarchia di anomia di disintegrazione delle istituzioni democratiche magari anche abbellita Coni N il nome di Europa
E per questo io penso che la decisione debba essere in qualche modo in qualche tempo forse non domani ma nemmeno in un tempo infinito
Affidata ai popoli europei cioè ci deve essere in qualche modo una forma di pronunciamento all'interno dei singoli stati nazionali
Dei Parlamenti poi probabilmente anche attraverso dei referendum per stabilire appunto che l'Europa si vuole troppa politica si vuole altrimenti il rischio è questo della manipolazione infinite e quindi la disgregazione progressiva che credo neri Coletta né io persone meno voi qui amici
Presenti consideri attorno un obiettivo appetibile grazie
La chiarezza del dell'intervento di di Caracciolo
Mi permette di porre la seconda questione che
Allora rivolgere in primo luogo a Luís
Proprio partendo dalle osservazioni critiche con la quale ha concluso il suo intervento che mi ricordano
Il dibattito che
Scusate io ma i capelli bianchi mi permettono di di fare questi riferimenti si svolgeva tra i giovani iscritti ai partiti e i giovani iscritti al Movimento Federalista Europeo
Nella fase iniziale del dibattito sull'Europa cioè torno all'inizio degli anni Cinquanta
Allora c'era nel Movimento federalista europeo una posizione intransigente mente europeista ecco perché vi dicevo prima che non siamo in presenza di una posizione di euro scetticismo ma
Di un altro atteggiamento culturale politico
Che riteneva necessario
Realizzare prima l'Europa politica e poi l'Europa economica dell'Europa sociale cioè fare gli altri passi
Allora questo dibattito era condizionato anche da
Da altre discussioni vorrei dire tra virgolette ideologiche no
L'Europa di Carlo Magno l'Europa capitalistica
C'è il timore che un'Europa che si affermasse per gradi
Finisse in sostanza per consolidare le posizioni in quel momento dominanti in Europa questa preoccupazione oggi in quella forma ideologica non esiste più
Ma mi sembra che
Nel libretto di Luca Caracciolo proposti approfitto di questo riferimento per dirvi che questi due libretti insieme a quadrare il cerchio di Dahrendorf che tratta la stessa questione
Della crisi europea eccetera sono disponibili
Fuori di questa sana
C'è in questo libretto c'è l'abrogazione che
La via monetaria cioè l'Europa di Maastricht
In sostanza non realizzi gli obiettivi dell'europeismo
Ma semplicemente sia funzionale a agli interessi che
Si soddisfano di un mercato più vasto e più sicuro
Ma che ad esempio
Anche rispetto al Trattato di Maastricht hanno
Impedito che si considerasse la politica sociale europea e che hanno considerato costantemente in seconda linea alle questioni che in questo momento invece riemergono come questioni di grande importanza che sono quelle di una strategia europea
Sul fronte della lotta alla disoccupazione
Vorrei ricordare che da questo punto di vista
Il libro bianco di dolore
Indica delle prospettive di politica europea che per la verità però oggi rimangono sulla carta telefono un documento politico solo un manifesto politico
Io ritengo siano un orientamento importante per scelte che si debbono fare anche nelle politiche dei diversi Paesi ma non fanno parte di un impegno formalmente assunto dagli Stati nazionali a livello di unione europea
Quindi mi sembra che la posizione di Caracciolo riproponga questa tradizionale antica è importantissima polemica tra una via politica e una via
Che ha anche un significato politico che ha fondamentalmente Orione politico ma graduale che coglie di volta in volta le occasioni che si offrono per far crescere nei popoli europei e a livello di strategia
Complessiva dell'Europa
Queste convinzioni che all'inizio erano fragili che
Rispetto alla
Trattato di martedì sono diventate in qualche situazione ancora più fragili
Cioè voglio dire
Oltre alle difficoltà indicate da Caracciolo
Paradossalmente
Il fatto che oggi intendano ad aderire all'Europa altri Paesi cioè che l'idea di Europa
Quella che è stata considerata propagandistica ma che contenuti in termini di accordi via certo limitati malìa
Ha convertito altri paesi
L'allargamento
Finisce per contraddire la prospettiva di una strategia politica europea
Chi ha più allarghiamo il discorso
Più diventa difficile
E procedere in tempi storicamente gestibili sulla strada di uno Stato europeo
Come chiede Caracciolo
D'altra parte le alleanze distanti non hanno tutti lo stesso significato e lo stesso contenuto
Se noi consideriamo l'Europa Lunik l'Unione europea
Nella concezione di Caracciolo
Solo un'alleanza per cui usare la parola unione è propaganda
Ma questa alleanza a un significato politico anche se non pieno o non c'era e qual è l'alternativa a questa strategia perché
Proprio le resistenze che ha incontrato anche mastri
Ci dicono quali sono i rischi di regresso che corre l'euro
Il fatto che
La Germania che dopo lì l'Italia è stata come l'opinione pubblica ma probabilmente in modo leggero senza grande convinzioni ma il popolo più europeista oggi rischia davvero il cinquanta per cento
Cinque per cento in più cinque per cento in meno fa poca differenza
Di tedeschi contrari per cui Colin sostanza oggi sì farai discorsi criticabili che ci ricordava Caracciolo ma in fondo sfida
Un rigurgito nazionalistico nel suo Paese
Quando propone la moneta unica forte in alternativa al Marrocco forte
E in fondo sfida una tendenza è una preoccupazione dei tedeschi che
Diffidano dei francesi diffidano degli italiani diffidano un po'di tutti gli altri europei e guardano altro all'area di tradizionale influenza della Grande Germania verso l'Earth piuttosto che non verso il Mediterraneo allora in questo contesto e considerando questi problemi
Cosa possiamo dire
In modo più preciso di Mastery dell'Europa di matti che a quei limiti io riconosco che ha dei limiti molto forti
Ma c'è un'alternativa a questo procedere considerando quali sono le resistenze che esistono nei confronti di una Europa politica
Oggi alcune cose sono cambiate torneremo poi su queste cambiamenti dopo la vittoria di Blair in Inghilterra
L'atteggiamento negativo dell'Inghilterra d'una politica sociale europea in qualche misura sia ridotto
Ma
Con i conservatori e l'Inghilterra era per il mercato europeo ma non per la politica sociale europea rigidamente
Sono situazioni che hanno una storia dietro di loro non è facile risolvere i nodi della storia quindi io credo che si debba approfondire un po'di più questa questa questione aggiungo
Che non c'è dubbio che l'Europa senza l'alleanza e in qualche momento senza la guida degli Stati Uniti
Probabilmente di fronte a certe difficoltà e a certe crisi non avrebbe saputo trovare la strada giusta
Però anche su questo problema
L'europeismo
è stata storicamente il volto
Distensivo della NATO
Non non è stato il punto di asprezza non è stato il punto radicale della NATO
L'Europa non non non era interessata ad inasprire i rapporti con lo Stato sovietico c'erano componenti della società americana molto più maccartista e da questo punto di vista non solo ma è noto che negli Stati Uniti ci sono forti correnti ostili alla cittadella europea
Che hanno sempre temuto che l'Europa unita diventi un'Europa chiusa alla influenza americana
Ecco vorrei che con queste considerazioni passare adesso prima la parola Caracciolo può eletta perché continuino la loro riflessione
Grazie intanto così non
Puramente per la cronaca io non è che sono un federalista io semplicemente considero che noi stiamo rischiando
Anche per forse qualche moda culturale attraverso questa ambiguità sull'Europa di mettere in discussione lo Stato democratico indipendentemente poi dalla dimensione geopolitica territoriale di questo Stato polvere
E questo perché mi preme particolarmente
Per quanto riguarda Maastricht che io considero un'avventura fuori luogo e fuori tempo forse sarà anche bene ricordare un po'le radici di questo progetto perché altrimenti non si capisce il punto
E a cui siamo arrivati ed è la radice di questo progetto innanzitutto si tinge
Di tricolore nel senso che è stato un progetto essenzialmente francese con un forte appoggio italiano che come ricorderete la Germania ha ingoiato con qualche difficoltà tant'è vero che in sede di negoziato per esempio ricorderete come presenta il cancelliere Kohl cercasse di non fissare
Una data definitiva
Per l'avvio della moneta unica venuto perché sapeva che l'opinione pubblica tedesca era contraria ma anche perché l'interesse tedesco in questa vicenda non era tanto la moneta unica in quanto tale ammesso e non concesso questo lo dirò dopo che si possa parlare di moneta unica ma i famosi parametri di convergenza cioè l'omogeneizzazione per usare un termine neutro delle economie europee
Ai INCE canoni
Della politica economica tedesca che poi essenzialmente voleva dire anche consentire alla Germania di garantirsi un certo flusso di capitali fondamentali per la ricostruzione all'Est
Dicevo un progetto essenzialmente francese e in buona misura anche italiano si lega anche alcuni nomi che voi conoscete molto bene comincerà da quello di Giulio Andreotti ma
Dicevo essenzialmente francese perché l'idea francese era attraverso maschiliste di eliminare una volta per tutte l'egemonia
Del marco nel Sistema monetario europeo
Quindi la Francia interessata al all'eurogol allora si chiamava ancora e come l'ha definito comunque la unità europea
Per togliere alla Germania unificata ieri da questo strapotere del marco e la Germania interessata
Al solo dato progettò per la ragione opposta cioè per possibilmente alla fine del del percorso tenersi Marco ma intanto germanizzata in senso buono tra virgolette l'economia europea quindi c'è una contraddizione di fondo che non è stata mai colmata e non lo vediamo
Diciamo diciamo quotidianamente quando si viene al pettine quando si viene al sodo delle questioni le differenze proprio dire anche culturali tra francesi e tedeschi
Emergono in tutta la loro forza per proprio perché appartengono due culture politiche ed economiche che non sono fra loro compatibili
L'idea secondo me è sbagliata dei francesi era che la Germania fosse diventata in seguito a un'indicazione o rischiasse di diventare una sorta di super potenza europea che rischiava in qualche modo
Di rompere a causa di questo suo strapotere gli equilibri europei ed essenzialmente di mettere poi in ombra la Francia
Ora
I fatti ci stanno dimostrando che lungi dall'essere diventato una superpotenza la Germania si è indebolita capo dell'unificazione si è indebolita perché le sue responsabilità in senso interno internazionale sono cresciuti in una misura tale che le strutture culturali prima di tutto ma politiche istituzionali della Germania in secondo luogo non sono adeguate a reggere questa sfida lo vediamo
Da
Come sta funzionando meglio da come non sta funzionando la riunificazione tedesca dove la barriera dell'Eba non solo non si è ridotta ma in qualche misura anche qui dal punto di vista culturale prima di tutto ma anche dal punto di vista economico si è allargata
Sette anni dopo l'unificazione non esiste ancora una statistica economica unitaria in Germania i tedeschi pubblica una statistica per la Germania Ovest l'asse sia per la Germania Est perché considerano giustamente che le due economie non siano omogenee fra loro
Dicevo dal punto di vista internazionale o ne parliamo c'è la Germania
Ha certamente acquisito una sua sfera d'influenza economica
Nella Europa dell'Est di questo diciamo in qualche modo sta nella natura delle cose non lo considero un fatto di per sé allarmante ma e lungi dall'esercitare una forza diciamo egemonica in quell'area
C'è la volta che c'ha provato mi riferisco alla Jugoslavia
Diversamente da lei seduta
Ritirare in buon ordine quindi siamo molto lontani dalla Germania super potenza e abbiamo costruito una gabbia almeno così era questa l'intenzione europea per contenere un gigante che non esiste
Non solo abbiamo creato delle condizioni ulteriori di destabilizzazione della Germania e dell'Europa
Perché l'idea di sottrarre il marco alla Germania è un'idea secondo me particolarmente bislacca e pericolosa
è vero che è abbastanza straordinario che il venticinque trenta per cento dei tedeschi siano disposti a cedere il marchio in cambio dell'Euro figuratevi in Italia sì Italia valesse quanto il marco quanti sarebbero i favorevoli accedere la lira in cambio dell'euro quindi che ci sia un venticinque trenta per cento io considero un dato straordinario
Ma è anche vero che il marco in Germania non è semplicemente un assetto economico e monetario ma è un surrogato dell'identità nazionale cioè Marco per un Paese che essenzialmente per sua colpa a il passato che ha e quindi ha una difficoltà ad elaborare una sua identità nazionale o no difficoltà a identificare la sua storia con quella di uno Stato democratico e Marco è stato alla grande storia di successo della Germania del dopoguerra
E privare la Germania del marco non significa semplicemente togliere la Germania una munita di successo significa togliere la Germania parte essenziale per la sua identità
E quindi anche una parte essenziale della sua stabilità democratica nel lungo periodo
Infine
Votato prima parlava dell'allargamento devo dire la critica di me stesso che prima quando enunciavo le lacune dell'Europa cioè tutte quelle cose che l'Europa non è dimenticavo di dire spiegare quella che poi la lacuna principale cioè che non si capisce bene dove cominci e dove finisca questa Europa
Poi ricorderete a proposito di retorica deve celebri frasi di Gorbaciov of sulla casa comune europea che doveva cominciare se non sbaglio a San Francisco per finire a Vladivostok non è tanto tempo fa e stiamo parlando di
Sette otto anni fa
Ecco appunto definire l'Europa in termini così vagamente generici senza spiegare e cosa sia secondo me è uno dei rischi ulteriori dell'utilizzazione dell'Europa per scopi che come dicevo con l'Europa poco hanno a che fare e che invece mettono a rischio le basi della della democrazia nel nostro continente
Il fatto che ci siano dei Paesi che aspirano entrare l'Unione europea è assolutamente vero è altrettanto vero che l'entusiasmo con cui questi Paesi guardavano all'Europa nella mille novecento tanto nove novanta novantuno
Non è esattamente il tipo di stato d'animo con cui essi osservano l'Europa oggi
E questo è dimostrato da tutta una serie anche di sondaggi che sono stati svolti in quei Paesi
Dove per esempio si dimostra che il loro interesse prioritario semmai e quello di entrare nella NATO che quella sì esiste perché la NATO è diciamo l'acronimo delle degli americani in Europa quindi qualcosa di molto concreto
E che dal punto di vista ovviamente di un polacco di un cieco magari per noi discutibile ma forse non dal loro punto di vista e la massima garanzia possibile dello sicurezza
Quindi la NATO è diventata in qualche modo qualcosa di prioritario che precede dal punto di vista degli interessi nazionali di quei Paesi sta stesse Europa
E poi anche perché hanno scoperto che entrare in Europa non è un banchetto dichiara e un'operazione che ha i suoi vantaggi ma anche i suoi costi e questo vale per tutte e due le sponde dell'Europa intendiamoci bene
Fra il mille tabù che non si vogliono discutere cioè quello dei costi dell'allargamento che sono dei costi che forse a un certo punto che neanche cominciare a discutere seriamente perché io mi domando ad esempio quando si porrà concretamente la questione dell'ingresso di una grande potenza agricola come la Polonia in Europa quale potrei essere l'atteggiamento che so degli agricoltori francesi ma forse anche di alcuni altri agricoltori compresi i nostri
Rispetto appunto al alla Polonia e quindi o si riforma completamente ma nel senso di destrutturare la la politica agricola comune che forse potrebbe essere anche giusto oppure non si capisce come si possa in qualche modo integrare la Polonia nell'Europa e quindi il rischio che io vedo è che l'allargamento magari verrà pure fatto probabilmente non domani nel due mila cinque nel due mila dieci ma non come integrazione europea ma semplicemente come diciamo una dizione formale ma non sostanziale
Attraverso un sistema che magari verrà definito geometricamente come un sistema di cerchi concentrici di cui non si riesce mai quale sia il centro che in cui questi Paesi fanno parte formalmente dell'Europa ma poi o non partecipano totalmente le sue decisioni per esempio non hanno nemmeno commissario europeo
Quindi non ha la possibilità di influire sulle decisioni d'Europa oppure in qualche modo vengono aggiunti come una sorta di Europa bis Oro paterna ecco questo tipo di vaghezze politiche odio politiche cui accennavo prima forse in questo momento il rischio peggiore
Ma c'è un pilastro del ragionamento di lusso che io contesto il pilastro è questo lui dice non c'è altra possibilità che un'alternativa tra alleanza tra Stati o Stato europeo Europa come alleanza tra stati o Europa come Stato e dice Luis per fare questo punto c'è bisogno di un atto di volontà che porti a fare lo Stato europeo altro non si può fare
Io invece credo che la grande forza dell'Europa fino a oggi è solo quella di sfuggire a questa alternativa mortale
In parte perché i processi di mondializzazione hanno sfilato il terreno sotto i piedi perché sono stati questi processi che hanno sfilato
La concezione tabù Istica dello Stato che ha avuto fino a oggi in qualche modo referenti e le frontiere si sono abbassate non per volontà politica ma si sono abbassate perché le telecomunicazioni
Le comunicazioni in tempo reale le hanno fatto abbassare molto prima di quanto o molto più fortemente di quanto questo sarebbe capitato se fosse dovuto dipendere soltanto da decisioni politiche
Il fatto che l'Europa abbia inaugurato un suo modello istituzionale
Qualunque costituzionalista
Cui spetta di modelli istituzionali
Se avevamo Elia a questo tavolo si avrebbe spiegato
Che l'Europa non si può definire attraverso nessun modello di scuola
A disposizione perché l'Europa non è uno stato non è una federazione di Stati non è una confederazione non è un'organizzazione internazionale
Tutti i modelli che normalmente si usano per definire un entità una comunità l'Europa si definisce come tale
L'Europa la Comunità oggi Unione Europea è un livello di modello istituzionale che definibile soltanto in quanto tale la totale compete originalità di questo modello che è un mix
Di
Volontà e di Autonomie dei singoli stati dei singoli governi e di principio sovranazionale cioè di un qualche cosa che sta sopra questi singoli governi e ne determina volontà fatte scelte eccetera questo mix è stata la grande forza dell'Europa fino a oggi perché ha consentito di fare dell'Europa e del suo livello istituzionale uno strumento di modernità
Oggi all'avanguardia rispetto a questi processi di mondializzazione
Ed è il fucile uno sviluppo di questo modello cioè un modello fatto di una complessità istituzionale
Che è l'unico modo oggi per venire incontro alla complessità delle relazioni economiche culturali e politiche che sono tipiche del nostro tempo che non so le relazioni di un tempo in cui i ministri degli esteri dei paesi e i diplomatici dei Paesi facevano avevano l'esclusiva della politica estera dei diversi Paesi oggi è un'altra cosa
Oggi la politica estera
Dei Paesi la fanno tanti soggetti e se proprio ci deve essere un ministro che la fa in particolare
Lo fa il ministro come nel nostro caso il ministro dell'economia del tesoro poco fa il Ministro degli esteri in Germania lo fa fai del nono Facchin che limitare lo fa Ciampi non lo fa Dini
Questo è oggi ma questo non è un un qualcosa che ne possiamo dire ci piace non ci piace no e così oggi le relazioni internazionali sono così non possiamo decidere se stare dentro queste entro questo sistema di relazioni internazionali in modo positivo aggressivo vincente o possiamo decidere come europea e di essere ancora il vecchio continente anche in questo di essere alla retroguardia di questi modelli di questo sviluppo
In questo
Io credo che Maastricht l'aver posto la moneta unica lei euro
Come obiettivo primario sia stata una scelta di rara lungimiranza
Innanzitutto perché lo stiamo facendo
Molto pessimismo molto del pessimismo che c'era la prova di lusso per adesso non è nei fatti non è nella storia di questi mesi di questi anni
In secondo luogo perché il grande scetticismo che c'era attorno a questa prospettiva è un qualcosa che col passare degli anni si è lentamente sgretolato dai fatti
L'euro non soltanto cavalca corre ma ci stiamo avvicinando la data in cui l'euro entrerà in funzione a una velocità e soprattutto con una progressione
E con un mettere in essere tutti quegli atti concreti che lo renderanno operativo
Di cui io credo noi siamo i primi a stupirci
Quanti di noi hanno cominciato a capire solo negli ultimi tempi che beh forse fra un anno e mezzo ci sarà la nuova moneta ci sarà la moneta unica europea e pure questo è un processo che va avanti da diversi anni
Io mi ricordo che ho cominciato a occuparmi di Maastricht e di Euro quando Lapo di stelle mi chiese di scrivere una cosa per il suo centro studi di Firenze
Parlo di sei anni fa Maastricht era una oscura cittadino olandese di cui nessuno la gran parte dell'opinione pubblica italiana non sapeva niente
Oggi Maastricht è diventato un termine prezzemolo che si mette dovunque l'Europa di Maastricht fa parte ormai di quei termini
Questo in sei anni
Ma questo non soltanto in Italia in tutta Europa
E lentamente questo accadrà in tutto il mondo
Voglio dire che con Maastricht con la scelta della moneta unica
Noi in questo tempo che è un tempo nel quale è difficile fare scelte politiche e soprattutto di politica internazionale che siano scelte di costruzione
Non soltanto scelte di reazione a stimoli che vengono dal da altro
Se gli anni Ottanta sono stati gli anni caratterizzati dalla caduta del muro di Berlino dalla fine della contrapposizione Est Ovest nei libri di storia rimarranno come gli anni in cui è caduto il muro di Berlino
Gli anni Novanta
E questo scorcio di fine secolo e l'inizio del prossimo secolo secondo me saranno caratterizzati nei libri di storia come negli anni nei quali è stata fatta la moneta unica europea sarà uno strumento che avrà una tale rive rilevanza
Per noi per i nostri figli in Europa nel resto del mondo e noi oggi stiamo costruendo in pace con un'azione positiva uno strumento di tale rilevanza di cui noi siamo tra i protagonisti
Dentro un evoluzione del mondo che stava spostando i suoi baricentri fondamentali da altre parti nel Pacifico nella costa occidentale degli Stati Uniti in Asia
L'Europa gli europei noi anche noi italiani attraverso questo strumento stiamo diventando protagonisti diventando centrali
Un po'come quando l'Europa era il centro del mondo perché il resto del mondo era si divideva tra filo francesi filo inglesi eccetera
Attraverso questo strumento politico tutto politico
Noi siamo ridiventati centrali stiamo ridiventato centrale
E il fatto che si sia scelto l'Euro la moneta unica per fare questo
Non deve far pensare che questo sia stato una scelta subordinata rispetto alla politica
Perché fare la moneta unica e attuare quei criteri di convergenza
Quindi scegliere di fare quel tipo di convergenza è una scelta tutta politica non è una scelta tecnica
Decidere di abbattere i debiti e di abbattere il debito pubblico del nostro Paese la scelta politica è una scelta tecnica
Decidere di creare una situazione di convergenze tra i vari paesi in modo tale che vi sia nel libro nel libretto viola la faccio il paragone della case in cooperativa
L'Europa come la moneta unica come fare una case in cooperativa quando si fa una casa in cooperativa
Si sa che si hanno dei vantaggi perché la casa costa di meno rispetta quanto costerebbe alla singola unità abitativa di proprietà
Quindi c'è un vantaggio
Però si sa che c'è un limite e il limite sta nella serietà degli altri soci della cooperativa se sono soci seri alla l'operazione va fino in fondo e se sono dei balordi
è l'operazione rischia andare a carte quarantotto per tutti anche per chi magari serio ci si mette in questa operazione
La convergenza i criteri famigerate cui noi stiamo legando i nostri le tasse l'eurotassa eccetera
Sono in parte legati a questo alle necessità per costruire una casa in cooperativa di essere tutti i soci seri
Ecco noi non eravamo troppo seria ramo un debito che ci faceva dire da parte degli altri soci ma queste saranno solvibilità saranno solvibili saranno avrà un'inflazione
Ecco abbiamo anche grazie a al video che abbiamo visto prima grazie al Governo dell'Ulivo abbiamo rimesso la serietà dentro questo nostra caratteristica di essere soci di una cooperativa
Che poi avrà dei vantaggi perché fare la moneta unica avrà dei vantaggi ma io voglio qui sottolineare un aspetto importante del perché prima la moneta unica
E poi verrà il resto
Voi immaginate di quello che accadrà fra qualche anno
Immaginate immaginiamoci questo scenario che sarà lo scenario che diremo tutti noi fra qualche anno
Un esce erano uno scenario nel quale oggi la differenza
Che c'è tra il prezzo di una stessa merce di uno stesso bene
Che è in vendita in Italia ho qui è in vendita in Francia o in Germania
Non viene percepita la differenza la FIAT Punto che io ho comprato a Pisa mi è costato una certa cifra
E se mi dicessero che Francia costa x o in Germania costa y marchigiano sto a a cercare di capire se in termini di valore reale il prezzo è giusto oppure è sballato
Perché ci sono le fluttuazione dei cambi Espresso Monica diversa voi immaginate di quando fra pochi anni tutti
I beni che ormai sono un po'gli stessi perché il mercato lo stesso e qui non è che ci sono grandi scelte tutti i beni saranno espressi nella stessa moneta in Francia in Germania in Italia
Immaginiamoci quale sarà la conseguenza quando io scoprirò che la mia appunto che in Italia pagato diciotto milioni diciamo che in tale pagato nove mila euro
Quando scoprirò che in Germania costa otto mila euro in Francia magari sette mila cinquecento euro
Io credo che salti agli occhi
Le conseguenze di tipo economico sociale e culturale su tutti i settori della vita associata che è un fatto di questo genere comporterà perché perché costa di più in Italia o di meno in Italia rispetto evidente prodotte lo stesso la moneta e la stessa e allora perché perché evidentemente incidono il sistema fiscale la burocrazia il sistema il costo del lavoro eccetera è naturale che in un unico grande mercato con un'unica moneta questi meccanismi andranno a creare dei processi
Concorrenziali positivi per il consumatore
Perché questi sono processi che andranno tutti a vantaggio Dinoi
Visti come persone
Che usano usura usano questi beni ma soprattutto porterà dei cambiamenti dei sistemi perché è evidente che tutto questo almeno credo sia evidente che tutto questo porterà prima o dopo
Una omogeneizzazione dei sistemi fiscali dei diversi Paesi e questo per noi è solo positivo
Porterà un'omogeneizzazione dei sistemi burocratici e questo per noi è solo positivo
Ecco ecco perché il fatto che si sia fatto prima lei euro
Immaginando che dall'euro verrà
A stretto giro di posta nei tempi immediatamente successivi un rafforzamento dell'Europa politica dell'Europa sociale
Credo che sia uno strumento una scelta una strada giusta
In fondo è la strada che è stata usata fino a oggi e che fino a oggi ha dato quei il quelli sviluppi di benessere che noi stiamo vivendo oggi perché il nostro vivere oggi in Europa
Come cittadini italiani è un fatto di benessere fatto positivo perché c'è stata quella scelta
Ecco io credo che questo questa strada che non abbiamo davanti questa strada che abbiamo scelto e di cui siamo fino in fondo
Protagonisti anche responsabili credo che sia una strada per i motivi che ho cercato di spiegare una strada di progresso di sviluppo
Anche e soprattutto per il nostro Paese quando noi sappiamo e diciamo che oggi vi diamo drammaticamente il tema della disoccupazione noi sappiamo che per battere la disoccupazione
Per battere il tema che oggi più drammaticamente Davos davanti ai nostri occhi o costruiamo dei posti di lavoro finti
Oppure dobbiamo trovare delle risorse
E dobbiamo costruire gli strumenti per cui vi sia un mercato più ampio e solo otto per cui il modello Europa sia un modello di successo di ricchezza e non di impoverimento progressivo nei confronti degli altri modelli mondiali questo è l'unico strumento che non abbiamo davanti il resto sono slogan come quelli che spesso sentiamo dire anche soprattutto
In questi giorni da Rifondazione
Ma il resto sono slogan e non non non possiamo deflettere dal nostro impegno se vogliamo invece immagina e dare un futuro positivo da questo punto di vista ecco credo che questo sia il grande la grande avventura dentro la quale ci siamo imbarcati e dentro la quale giustamente
Noi l'Ulivo il governo dell'Ulivo hanno posto come stella cometa agli italiani questo processo e il fatto che oggi cominciamo a vedere i fatti positivi che stanno dietro a questo ci dimostrano che la strada è quella giusta
Che la scelta una scelta non facile che è una scelta difficile ma che se questi sono i piccoli segnali che stiamo comincia intravedere la strada è quella giusta
Laterza è ed ultima mia considerazione
Io credo che Caracciolo abbia ragione il che sia vero che la crescita politica dell'Europa lenta forse troppo lenta
Intendo dire la consapevolezza politica la anche la partecipazione
Questo processo di costruzione del Unione Europea
E e credo che sia giusto riconoscere che dove vi è una debolezza politica ci sono anche dei rischi di interpretazioni di ambiguità piuttosto notevoli
E credo anche che faccia bene a indicare a mettere in evidenza una serie di problemi che devono essere affrontati
Però quei problemi non sono prodotti dalla
Dalla strategia europeista ci sarebbero egualmente
E cioè ho l'impressione che la sua affermazione
La politica europeista non è realistica rischia di indebolire gli Stati nazionali senza portare allo Stato europeo e quindi è pericolosa
Sottovaluti l'importanza di un processo che in ogni caso ha condizionato la politica di tutti i Paesi europei
Io non sono così ottimista come letta che ritiene
Che
La scelta delle euro
Comporti
Naturalmente con una certa facilità poi la politica sociale e poi il l'unione politica europea ci saranno delle resistenze come ci sono state non è che e noi abbiamo posto l'Euro prima della scelta politica ritenendo questa lascia la strada più giusta lo abbiamo fatto perché altri Paesi ho ricordato
L'Inghilterra che continua a star fuori da questo processo
Erra Noè sono contrarissimi
Ad una strategia diversa e quindi si è proceduto secondo le linee
Come dire di minore resistenza nella convinzione che con il tempo si rafforza
Nella coscienza dei popoli europei
L'obiettivo della unità politica europea è chiaro che non c'è nulla di lineare quindi ci saranno anche e ci possono essere anche nei tempi più vicini dei momenti di arretramento e di ulteriori difficoltà
E però penso che sia aggiustò riflettere
Lo abbiamo fatto anche in questo convegno lo ha fatto soprattutto questa mattina cacciare nel suo intervento sui rischi che ci sono in un indebolimento dello Stato nazionale
Come dire senza controllo senza che si chiamò capaci di sostituire lo Stato nazionale con altre istituzioni democratiche
Però cari amici qui letta mi sembra che abbia ragione
E cioè in ogni caso la globalizzazione avrebbe provocato la crisi degli Stati nazionali e da questo punto di vista rispetto alla globalizzazione a vere
Dico come italiani oltre che come europee l'alternativa dell'Europa
è come dire un paracadute
è un elemento di sostegni o non è un elemento di ulteriore indebolimento e credo che si possa dire con riferimento a questa riflessione
Siccome questa è una questione che attraversa la nostra esperienza di questi mesi
Che è la globalizzazione che produce la crisi degli Stati nazionali non sono i localismi
I localismi verso lo Stato nazionale solo come dire il calcio dell'asino a leone ferito
Ma chi mettere realmente in grande difficoltà agli Stati nazionali
è il processo di globalizzazione dell'economia
Quindi questa considerazione credo che la dobbiamo fare allora facendo queste cose l'azione non allungando oltre questa mia provocazione io vorrei porre l'ultima domanda alletta e a Caracciolo
E quali sono le suggestioni politiche che ci vengono quando guardiamo complessivamente all'Europa
Due anni fa al in Europa era egemone
Erano egemoni conservatori
Centrodestra gollisti in Francia
Inghilterra i conservatori negli ultimi mesi in parte previsto in Inghilterra e in parte a sorpresa in Francia sono cambiate le maggioranze sono cambiati i governi
Però
Noi lo sappiamo bene
E oggi
Non c'è una alternativa strategica
Alla economia di mercato e io aggiungo al liberismo
La stessa sinistra tende ad essere liberista
E quando Jospin vince in Francia e poi promette trecentocinquanta mila posti di lavoro che sono volontariato con borsa di studio
Rivela chiaramente che sul terreno della politica economica
Dico sinteticamente il modello di riferimento delle industrie degli industriali europei è il modello nordamericano
Più flessibilità più flessibilità più flessibilità
Più assicurazioni meno stato sociale
Noi non abbiamo questo opinione e e lo ha confermato la tavola rotonda del pomeriggio noi non siamo d'accordo nel ritenere che lo stato sociale debba questo punto diventare un affare per le assicurazioni
Però il problema di una politica che si confronti
Con l'egemonia culturale del liberismo io credo che in Europa esiste
Io credo che in Europa esiste cioè il modello europeo
Come regge alla globalizzazione io credo che questa questione ci sia e quindi vorrei sentire da letta e da Caracciolo
Quali riflessioni possono trarre da una considerazione critica di questo di tipo poi se vorrete apriremo il dibattito per altre discussioni richiesta da parte
Simone io credo di no loro
Ma io
La la buona notte l'Adoc con una riflessione
Con una riflessione ad alta voce che nasce sia dal guardare alle vicende europee sia dall'esperienza personale
Brianza personale che condivisa con molti di voi
In questi mesi
è fallito in Europa un progetto
Secondo me è fallito in Europa il Progetto politico
Del cancelliere Kohl
Mi spiego io considero
O in grandissima considerazione il cancelliere
Ovviamente e credo che la funzione del cancelliere dell'azione U e della Germania sia fondamentale in questa vicenda
Ma
Sulla sistema politico europeo
Lazio e De Hoop e il cancelliere negli ultimi anni hanno fatto una riflessione e hanno messo in piedi un'iniziativa politica molto forte di cui noi in qualche modo abbiamo vissuto alcuni degli affetti
Questa iniziativa politica era sostanzialmente l'idea di trasformare di trasportare il modello politico tedesco
Su scala continentale
Parlo di modello politico non di modello istituzionale cioè l'idea di trasferire su scala continentale nei Paesi europei principali a livello di Parlamento europeo
Per lui ci pensa bene di queste cose
Il modello politico presente in Germania che è un modello che a come dire imperniato attorno a due principi
Un'alternanza
Tra centro destra e centro sinistra in cui il centro sinistra
Rigidamente socialdemocratico
Quindi è una sinistra
Ancorata ha una tradizione
Storicamente presente in Europa da diverso tempo quindi la tradizione abbastanza vecchia tipicamente socialdemocratica
E il centro destra
Guidato da moderati o da forze politiche di ispirazione cristiana
Questo è il modello della Germania
Dove abbiamo un'alternativa secca tra questi due soggetti da sempre
E questa alternativa è un'alternativa che ancora oggi regge
Pur in presenza di grandi mutamenti
E che il tentativo del cancelliere dell'azione di aiuto diciamo complessivamente di questo mondo era quello di trasporre lo sul livello europeo cioè di creare a livello europeo
Un po'dovunque un bipolo bipolarismo
In cui da una parte ci fossero tutti i socialdemocratici ex comunisti socialisti eccetera e dall'altra parte ci fosse tutto il resto
Guidato guidato da forze da classi dirigenti moderate o di ispirazione cristiana
Questo è stato il tentativo attraverso il quale i tedeschi hanno stretto un'alleanza più forte di cui solo adesso si è intravisto le conseguenze con i conservatori inglesi immaginando che majors dopo la Thatcher potesse essere questo maggior moderatismo che guidava il centro destra inglese l'avvicinamento
Con la il centro destra francese la creazione in Spagna di un centro destra
A immagine
Del della Germania e ovviamente non sto qui a approfondire perché la cosa che penso si appalesi davanti a tutti
L'attenzione all'Italia nel modo con cui essa è venuta fuori cioè l'idea che in Italia davanti all'esplosione della democrazia cristiana al fatto che era arrivato Berlusconi che i voti della DC erano andati in gran parte alla Lega e a Forza Italia in qualche modo si potesse far passare qualche anno di rivoluzione ma poi
Una classe politica di ispirazione cristiana alla Buttiglione per capirci potesse tranquillamente guidare il centro destra
Potesse tranquillamente guidare il centrodestra rimettendo in piedi questo meccanismo tedesco
Con questa logica è stata guidata dai tedeschi
Il mutamento del PPE
Il PPE che da sempre era l'organizzazione dei partiti cristiano democratici europei
è stata trasformata nell'organizzazione di tutti i partiti conservatori europei con diciamo alla guida
Quelle forze politiche ancora con una presenza forte dell'ispirazione cristiana i belgi i tedeschi stessi gli olandesi eccetera
Questo era il modello modello rispetto al quale voi vi rendete conto che non sa noi che siamo in questa stanza eravamo conoscere l'altro
La la la pecora nera quell'elemento di scandalo di questo modello e qui penso si possono anche leggere tanti fatti per la nostra storia recente dietro a questo
Cosa è successo
è successo che noi nel nostro piccolo abbiamo capito una cosa fondamentale abbiamo capita in Italia
Cos'è che abbiamo detto cosa che abbiamo capite cosa che abbiamo fatto l'abbiamo fatto una riflessione non non è il tema di stasera ve lo faccio rapido però l'espressione questa che oggi nella società europea
E nel nostro caso dalla Società italiana è nata una sono nati i sentimenti
Di destra
Di destra fatti di egoismo di individualismo
Diciamo di voglia di sicurezza di non identificazione in corpi intermedi di non identificazioni non vincoli solidaristici all'interno di una comunità
Che non possono più essere rappresentati politicamente da classe dirigente che si rifanno ha un'ispirazione di fede a un'ispirazione sociale di ispirazione cristiana con la nostra questo è quello che è accaduto in Italia quello che ci ha portato a dire che la destra Berlusconi e Fini rappresentavano pezzi di società italiana in modo legittimo e che l'eventuale uscita dalla politica di Berlusconi non è che avrebbe riportato noi a rifare quello che era la DC di un tempo cioè un soggetto politico ecco una classe dirigente di ispirazione cristiana riusciva a recuperare tutto l'elettorato
Non di sinistra del nostro paese e quindi anche l'elettorato di destra
Oggi questo non è più possibile perché quel quei segmenti di società
Che hanno visto in Berlusconi Fini Bossi e hanno in questi riferimenti se ne costituirebbero altri simili
Perché vi è un meccanismo che ha che è intervenuto nella società
In parte dovuta al consumismo in parte dovuto alla perdita di vincoli tante cose di cui potremmo riflettere ragionare
E noi abbiamo capito che da questo punto di vista l'idea che noi potessimo immaginare di rappresentare quegli interessi era un'idea che non stava né in cielo né in terra
Da qui è nato l'Ulivo
L'Ulivo nasce in parte anche da questa considerazione
L'idea dell'Ulivo è un'idea che non è tipicamente italiana secondo me perché questo tipo di fatti di sensazioni di mutamenti nella società sono avvenuti in Italia così come sono avvenuti in Francia in Germania e negli altri Paesi europei
L'idea di una destra di sentimenti di destra che non possono più essere rappresentati dalla conservazione moderata o dai moderati
è un'idea che ormai esiste in tutti questi Paesi
Cosa è successo nell'ultimo mese perché dico che è fallito quel modello lì e che quindi si apre secondo me un grande spazio per il modello dell'Ulivo semmai
è fallito quel modello perché nei due Paesi principali
E adesso rimane fuori la Germania che voterà l'anno prossimo vedremo quello che succederà ma in Francia e in Gran Bretagna
Cos'è che è successo in Francia in Gran Bretagna
è successo che
Leadership
Tra virgolette moderate spero che mi capiate in quello che dico dei due centrodestra
In Francia la leadership il governo di CIPE
Il CIPE è moderato non è l'estrema destra in Francia
In Gran Bretagna May Giorgio che è un moderato non è l'estrema destra inglese
Hanno perso entrambi hanno perso
Perché il centro sinistra
Più in Gran Bretagna che in un Francia si è presentato con proposte politiche eccetera molto più rassicuranti per i ceti medi moderati centristi e il centro destra non si è espresso
In modo tale da poter rappresentare fino in fondo questi nuovi sentimenti di destra che anche in quei Paesi son venuti fuori
Cos'è successo qual è il dato più interessante dopo la sconfitta elettorale in Francia in Gran Bretagna le due leadership dice il petit mesi or sono state accantonate
E chi ha preso il loro posto
I corrispondenti veri dei nostri Berlusconi e Fini perché in Francia il successore distrutte eh se che hanno che è la destra la destra tutta ordine e sicurezza
La destra
Che lontana da noi lontana la destra che appunto probabilmente a una capacità
Gran Bretagna scusate
Gran Bretagna majors ha perso le elezioni è stato sostituito da un giovane leader dei conservatori che ha esattamente queste stesse caratteristiche cioè che si è sposta si è radicalizzato anche l'universo questi stessi sentimenti di destra
Se vogliamo definirli così scusate mila rapidità la rozzezza di questa riflessione
La Germania
Cosa sta succedendo in Germania e in Germania sta succedendo un po'una cosa simile cioè vi è un elettorato ampio un elettorato di e che non si sente più rappresentato probabilmente dalla classe dirigente
Di ispirazione cristiana che la classe dirigente della generazione di Cortellazzo ed euro che scalpita che ha difficoltà e che finirà se Schroeder o se l'Spd prenderà posizioni anti-euro magari finirà per votare
Di là Purdy scombinare questo meccanismo tutto questo per dire che cosa per dire che queste vicende hanno stanno modificando profondamente gli equilibri politici europei in un modo tale
Che innanzitutto ci rende ragione delle scelte che noi abbiamo fatto sulla nostra pelle negli ultimi anni e io credo che dobbiamo cominciare a riflettere su queste cose a codificare le scrive le a spiegarle
A esserne completamente consapevoli e in secondo luogo apre degli spazi delle novità dei mutamenti anche a livello europeo quel modello per cui chiama contrapposizione socialdemocratici Resto del mondo a livello europeo non ha più senso io credo noi dobbiamo cominciare a riflettere su quei comincia a riflettere su come invece mettere insieme quelle forze politiche di centro moderate che a livello europeo governa non siccome noi insieme alle sinistre
Questo succede in Belgio ma questo succede anche in un Paese in cui il partito cristiano democratico non ha un partito vicino a noi cioè l'Austria non lontano da qui
E questo succede in tanti
Paesi europei e credo che questo debba essere una cosa un una prospettiva che noi ci poniamo davanti sotto questo è né i fatti un mutamento degli equilibri politici europei che queste vicende stanno disegnando anche queste vicende dell'euro perché in qualche modo è tutto questo e anche condizionato dall'euro il vedere in fondo che governi di centro sinistra
Come il nostro
Hanno alzato la bandiera del risanamento finanziario cosa che in teoria secondo lo schema classico è tipico dei governi conservatori europei quando invece la destra la destra nostra
Berlusconi Fini ma anche la destra disse che anche la destra
Inglese esattamente all'opposto da questo punto di vista ed è la più euroscettica non a caso credo che queste riflessioni ci debbano cominciare a spingere a guardare a questi riferimenti a tutto quanto sta accadendo con occhio diverso con una maggiore attenzione alle novità che stanno accadendo e anche con una maggiore voglia di giocare da protagonisti
Questi queste vicende immaginando quindi anche il nostro ruolo non soltanto con un ruolo di chi guarda con patema d'animo alla propria sopravvivenza politica
Ma come chi guarda alla passaggio che stiamo vivendo avendo giocato un ruolo da protagonisti avendo intravisto prima
Dei mutamenti che stavano accadendo nella società
Avendo creato delle prospettive delle soluzioni politiche utili per cercare di intervenire su questi mutamenti io credo che questo sia un messaggio che noi possiamo cominciare a riflettere cominciare a riflettere non soltanto per le nostre scelte però situazioni ma in generale per le prospettive politiche del nostro Paese
A francamente rigore non riesco a condividere il tuo euro centrismo nel senso di uno come nel senso di Euro
Nel senso che che può essere anche che la mia analisi sia totalmente sbagliata però io diffido di chi vuole presentare l'Euro con una sorta di panacea per tutti i mali anche perché poi questo tipo di visione caro Enrico può ricadere molto pesantemente su chi la propone perché credo che siamo abbastanza d'accordo sul fatto che diciamo se un osservatore esterno si venisse in questo momento in Europa venisse informato
Di che cosa accade di quali sono i problemi dalla disoccupazione alle crisi istituzionali ai piedi sociali eccetera
Beh certamente il primo rimedio degli alimenti e non è l'euro e scattanti su questo siamo tutti d'accordo quindi attenzione a non diciamo spostare sull'euro
Delle aspettative che molto probabilmente almeno nel periodo politicamente governabile l'euro non potrà soddisfare ciò detto io insisto sul fatto che noi continuiamo a discutere con delle categorie che significano poco dicevo prima dell'Europa potrei dire adesso riprendendo anche alcune suggestioni di Bodrato della globalizzazione no questo altro
Questa l'alta parola passepartout con la quale si vuole spiegare il mondo in una formula
Beh innanzitutto non ho nessun titolo per entrare nel merito delle tecnicalità economiche della globalizzazione però alcune cose vanno ricordate c'è va ricordato che per esempio all'inizio di questo secolo le persone in Europa circolavano senza passaporto e il volume delle merci che circolano nel mondo era fremente leggermente superiore a quelle attuali dal punto di vista della liberalizzazione quindi semplicemente stiamo in qualche modo tornando la situazione diciamo ante mille novecentoquattordici
E poi è anche vero che sotto questo termine di globalizzazione si possono intendere cose molto diverse si intendono cose molto diverse chiedete che cosa significa globalizzazione è un americano chiedete cosa significa globalizzazione un africano un cinese
E così via otterrete risposte sempre diverse perché dalla loro esperienza concreta questo termine appunto può significare cose diverse per esempio in America questo termine a una quotazione molto spesso negativa perché significa in qualche modo l'invasione del mondo
In America per esempio l'affermarsi di gruppi etnici sempre più importanti e sempre più assertivi dal punto di vista politico in altri Paesi significa esattamente il contrario l'americanizzazione cioè la cultura americana che per esempio si impadronisce dei paesi dell'Est o dell'Europa orientale
Ecco io diffido un po'da queste generalizzazioni e anche perché non credo che si per il semplice fatto di mangiare un hamburger di McDonald su un russo diventa americano ci sono dei processi culturali e politici che evidentemente non sono assimilabili non sono percorribili in tempi così rapidi e soprattutto non mi si può spiegare lei euro con la globalizzazione perché sono due cose assolutamente logicamente antitetiche almeno finché queste parole hanno un senso globalizzazione significa liberalizzazione significa apertura delle frontiere
Il Progetto Euro significa un progetto protezionistico su una scala larga ma progetto protezionistico cioè di essenzialmente creare una Europa che sia consolidata che abbia le sue barriere verso l'esterno e che si proponga insieme agli Stati Uniti al Giappone come uno dei grandi poli
Ovviamente protezionistici della competizione che internazionale quindi attenzione a non usare dei termini per spiegare logicamente delle cose che non non non non stanno né in cielo né in terra
Io non sto dando un giudizio di valore può essere benissimo che la il protezionismo sia meglio del liberismo però non si può spiegare una politica protezionista con una retorica liberista perché le due cose semplicemente non possono stare insieme
Perché dal punto di vista di chi sostiene l'Euro questo progetto serve a creare un blocco regionale europeo che dovrebbe fare insieme agli Stati Uniti al Giappone diciamo S uno dei tre pilastri
Do costituire una sorta di fortezza di come vogliamo chiamarlo comunque gli enti
Caccia ancella beh le frontiere dal punto di vista economico marciare grazie a Dio in gran parte lo state battute ma si tratta soprattutto di creare un'entità che in qualche modo è protetta rispetto all'e sterno come lo sono gli Stati Uniti come sono altre grandi potenze economiche d'altro canto anche le politiche nazionali dei Paesi europei a cominciare dalla Germania sono delle politiche largamente protezionistiche Sella facciamo del punto se guardiamo la sostanza delle delle questioni
Perché
Dunque no volevo dire anche un'altra cosa uno degli
Aspetti più preoccupanti poi secondo me di questa di questa vicenda di Maastricht è che in qualche modo sta ritornando a galla la retorica dei caratteri nazionali cioè sta tornando a Gand anche nelle relazioni internazionali
Una visione il re chiamiamo se posso usare un termine vagamente marxista in razionalistica basata appunto sul fatto che esiste in qualche modo una o una tabella una caratteristica specifica di ogni popolo per cui per esempio dal punto di vista tedesco conta poco che noi siamo tre per cento contro il fatto che siamo italiani e quindi noi non non possiamo essere in qualche modo ammessi nel club dei pesi stabili malgrado entro certi limiti rispettiamo i criteri di Maastricht non per ragioni razionali concrete legali giuridiche ma perché apparteniamo a una certa cultura e viceversa la reazione italiana di fronte a certe frasi spesso anche abbastanza drastiche di esponenti Paul dici tedeschi in cui si diceva mai con gli italiani sono state frasi in cui non potevano sentirsi lecco così di una certa retorica anche qui su sul carattere nazionale tedesco e lo stesso può valere per esempio per i rapporti tra Francia e Germania oltre Inghilterra Germania e così via insomma questo tipo di visione secondo me che sposta la il dibattito dati questioni sostanziali concrete in qualche modo oggettivamente discutibili a delle visioni
Così appunto basate su criteri antropologici
Essenzialmente legata a questa idea Maastrichtiano appunto di creare una Europa diciamo dei virtuosi tenta in qualche modo si dovrebbe distinguere dagli altri vengo qui alla fine del mio ragionamento
E cioè al fatto che non voglio fare previsioni su quello che potrà cadere io voglio semplicemente constatare quello che è accaduto fino ad oggi e io credo che una visione obiettiva
Anche tenendo presente dal punto di vista politico Timi risultati dei vertici europei in particolare di quello di Amsterdam è che da quando si è voluto innestare il processo di così dei
Tra l'integrazione europea sulla questione della moneta unica si sono fatti quanto meno dei passi indietro se non si è messo a grave rischio questo Progetto europeo
Molto concretamente anche alcuni Paesi hanno in qualche modo svolto dei referendum su Maastricht e l'ultimo sono stati in fondo le elezioni francesi in cui CP è stato battuto proprio perché considerato in qualche modo alfiere di un certo rigorismo maastrichtiano con è risultato che una sinistra pur minoritaria intendiamoci bene una sinistra minoritaria perché non dimentichiamo che c'è un quindici per cento di francesi che hanno votato per le Pen questa sinistra non aspettandosi assoluta mente di vincere è costretta in questo menta governare sulla base di promesse elettorali che ovviamente non avevano nessuna rispondenza con le possibilità più attive di una politica di governo perché erano basate sul fatto che si sarebbero perse le elezioni che lo stesso dicasi per la Germania dove le difficoltà recenti per esempio in seno razze più le dimissioni minacciate da Waigel pre esempio derivano molto concretamente dal fatto che si è creato in Germania anche qui per in difesa del marco contro contro Maastricht e così via una vasta zona di opinione pubblica che semplicemente sfugge al controllo della cede uno dell'azione il sud e il suo contrasto con sorella bavarese e che si ortodossa aggregando già in quelli che loro chiamano i Liberi elettori cioè le organizzazioni francamente di estrema destra che rischiano di far scendere il partito cristiano sociale bavarese sotto la soglia magica del cinquanta per cento in Baviera e quindi hanno fatto scattare segnare l'allarme che ha avuto le ripercussioni che abbiamo quindi attenzione per attraverso questo tipo di retorica poi si revocano dei fantasmi o poco piacevoli e poco controllabili come appunto un le Pen in Francia uno Haider in Austria così continuando
Ultimissima cosa e qui chiudo
Attenzione su diciamo su quelle che possono essere le conseguenze sul dibattito interno perché ho l'impressione che negli ultimi mesi ci sia in Italia un eccesso di diciamo di sicurezza su quelle che sono le nostre possibilità di ammissione nel primo gruppo di Paesi dell'euro ammesso che appunto si decida di farlo attenzione a non scambiare quello che diciamo la legittimo orgoglio per quanto il governo italiano ha saputo fare in pochi mesi cambiano situazione al di là credo anche di di molte aspettative comunque al di là delle mie aspettative che era veramente drammatica attenzione Asca gare quello che è il nostro legittimo orgoglio e quella che anche la percezione nostro quelle che sono le percezioni altrui questi successi italiani non sono percepiti all'estero come li percepiamo noi sono accolti sempre con molta diffidenza con molti mai con molti se e al momento do di fare delle scelte definitive certamente vengono presi in considerazione questi passi avanti ma vengono presi in considerazione purtroppo anche quegli elementi diciamo così intanto antropologici di cui parlavo prima ma anche elementi e si sì a mente politici non nessuno potrà fare farmi credere che effettivamente ci sarà qualcuno che dirà che il tre virgola uno piuttosto che due virgola nove chiaramente ci sarà un di criteri politici in base al quale certi Paesi verranno messe certe precetti per fino e chiaramente non non si potrà per esempio se si decide di fare l'Euro anche se la Germania sta al tre virgola due non si potrà fare un euro senza la Germania quindi questo vale a maggior ragione per il nostro Paese che in questo momento non ha una sua ancora purtroppo una sua forza particolare non ha recuperato quella che era una sua posizione storica in seno all'Europa e che quindi è facilmente
Se diciamo esposto a quelli che sono i giochi delle altre potenze che possono avere un minore interesse a vederci nel primo gruppo dell'euro grazie
Elencare all'Insiel credo che abbiate riscontrato come le posizioni non si sono granché avvicinate attraverso il dibattito e io credo che in ogni caso questo confronto sia stato di The collettività perché ci ha dimostrato che le posizioni politiche che noi abbiamo assunto e che a mio parere vanno confermate non non sono
Opinioni politiche facili non non è che non debbano affrontare e superare delle difficoltà per affermarsi e non soltanto quelle che sono più tradizionalmente dal nostro punto di vista conosciute ma anche difficoltà più complesse di altra natura come quelle che ci ha elencato
Caracciolo al quale però vorrei fare due considerazioni due osservazioni conclusive la prima beh io ho usato il termine globalizzazione
Non come un passepartout ma nel significato oramai pacificamente accettato da tutti gli economisti occidentali e che ad esempio è alla base di quel libretto che io vi consigliamo di leggere di Dahrendorf quadrare il cerchio
Da questo punto di vista la globalizzazione è un fenomeno che confligge con ogni forma di protezionismo
Confligge con ogni forma di protezionismo il che non significa che non provochi delle reazioni ma cari amici se vogliamo discutere dei problemi del nostro Paese
Con riferimento alla globalizzazione
Difficoltà che emergono né indichiamo quante vogliamo il decentramento dell'impresa e che trasferiscono i loro capitali e producono in Paesi dove il lavoro costa meno il fatto che ne il mercato italiano si vendono salvo forme di protezione contingentamenti che ancora esistono automobili prodotte in Corea dove gli oneri in titolo per il dodici per cento conti in confronto a quelli italiani che incidono per il trentasei per cento Ico gli oneri sul posto del lavoro e potremmo continuare beh e fenomeni di questo genere emergono
Sappiamo che ci sono delle difficoltà ma vorrei usando la stessa logica di Caracciolo dirgli che e questi problemi non esisterebbero se non esistesse l'Europa o non sarebbero ancora più gravi
Ma proprio perché siamo che il nazionalismo si sconfigge vezzeggiato indolo inseguendolo nelle sue tentazioni ma come si fa a sostenere che la politica europeista far rinascere il nazionalismo
Diciamo una cosa diversa che le resistenze a processi di unificazione economica
Emergono in ragione delle crisi che l'Europa
Il mondo intero attraversano e che si esprimono in Europa in diciotto milioni di disoccupati allora è per questo che ho posto la questione le suggestioni che ci vengono dall'Europa la quale e per la verità di fin si veda risposto io non saprei darle provocatoriamente ho ricordato il riferimento costante degli industriali italiani ed europei modello Stati Uniti
Flessibilità lavoro precario
Ecco ogni giorno ci dicono che il modello americano ha prodotto nuovi posti di lavoro e il modello europeo produce disoccupati non stiamo discutendo da qualche tempo del modello la Dese come di una sorta di adattamento del modello europeo alla logica di una competizione più aspra anche con l'economia degli Stati Uniti cioè era queste la la la provocazione che io volevo avanzare perché non rischia abbiamo discusso oggi di riforma dello stato sociale
Abbiamo riconosciuto che se non si riforma non si può difendere
Dopodiché avete sentito tutti quanti interventi a difesa di uno stato sociale non riformato ci sono perché cioè ognuno poi penso al suo caso personale o all'esperienza che ha vissuto della sua realtà finisce per temeva le reazioni negative cioè le stesse reazioni negative alle quali Caracciolo ha fatto riferimento quando si è riferito alla situazione francese o alla situazione tedesca ma Jospin
Che ha vinto è vero ha vinto anche per il suo euroscetticismo non ha confermato l'altro ieri classe e Parigi buon nel suo incontro con Kohl non è obbligato a seguire questa politica
Come è obbligato d'altra parte a seguire la politica del ministro degli Interni gollista Pasqua per gli extracomunitari cioè c'è una forte sta nelle cose con la quale dissi ci si deve confrontare la politica è fatta per almeno il cinquanta per cento da stati di necessità cambiamento
E bisogna risolvere problemi che non sono inventati dalle parole ma che mettono alla prova le parole
Allora questi problemi non è l'Europ che li produce l'Euro è una moneta forte in Teoria sia riusciremo a raggiungerla alternativa al dollaro anche come moneta di riserva
Questa è la ragione per cui gli Stati Uniti sono contro l'euro
Solo per la stabilità europea ma per le tantissime contraddizioni che sono l'altro cinquanta per cento della politica vogliono un'Europa stabile ma un po'più debole degli Stati Uniti
E siccome l'economia europea malgrado il costo dello stato sociale è un'economia competitiva anche con quelli degli Stati Uniti
Questo crea dei problemi non dico a Clinton ma le grandi imprese americane sicuramente sì che poi americane possono progredire perché la globalizzazione
Riguarda anche come dire la carta d'identità delle grandi imprese oramai una volta parlavamo di multinazionali oggi quel quel concetto superato direi resta fondamentalmente è vero ma è superato perché non è un'impresa che ha una patria ma opera nel mondo oggi come dire le imprese sono senza patria
In qualche misura e anche le classi dirigenti sono senza patria
Vedete cari amici finire con queste isole per lasciare un pensiero per la notte la rivolta fiscale che è alla base della forza le dice tana nasce in primo luogo in quella nomenclatura internazionale che essendo senza patria
Non capisce per quale ragione deve pagare le imposte a qualcuno dei molti stati esistenti
Non ha bisogno della polizia perché alla polizia privata
Manda il dieci i suoi figli a studiare nelle università più costosa che ci sia e non gli interessa in quale Paese e quindi non ha bisogno dello scuola pubblica
A la casa protetta
Perché deve pagare le tasse
Che cosa gli dallo Stato
E se la crisi della politica se andiamo un po'più a fondo l'unica superficiale come riteniamo
è molto molto più
Legata a dei processi di trasformazione profondissima che evidentemente sono colti prima da chi e più libero di muoversi ha un'intelligenza è una serie di conoscenze maggiori guarda più lontano
Poi lentamente Saint cedono per li rami attraverso un'egemonia culturale io ripeto quello che ho detto prima oggi non c'è lo scontro storico che ha dato luogo alla guerra fredda tra la sinistra e la destra
Oggi il pensiero dominante nel mondo è il pensiero liberista
Ed è il modo di gestire questo pensiero che caratterizza la sinistra cerca di essere il volto umano del pensiero liberista di preoccuparsi delle sue conseguenze
Non è che il pensiero liberista risolve i problemi ne crea degli altri ma a la capacità di compete
è questo che dobbiamo riflettere cioè
è vero quello che si diceva prima cosa è successo in Corea qualche mese fa noi diciamo con il tempo le Tigri dell'Asia come dire si adatteranno vicolo dei consumi europei in questo è vero con il tempo
Ma nel momento nel quale la Corea entrate in difficoltà perché soprattutto gli Stati Uniti avevano provato la soluzione per competere ha commentato l'orario di lavoro una ridotta a trentacinque ore la aumentato da quarantadue a quarantasei ore
E secondo il modello che Dahrendorf ricorda lo ha potuto fare perché lui non c'è democrazia
Ma c'è autorità allora il modello europeo è mercato libero
Il modello europeo è democrazia politica il modello europeo e coesione sociale come stanno insieme questo tre cose
In un mondo nel quale la competizione sempre più due questa è la risposta che dobbiamo dare
E noi siamo impegnati secondo me a cercare la risposta storicamente praticabile questo è l'impegno non è facile ma secondo me questo è e l'impegno che non li abbiamo io credo che noi parliamo di Europa in questo contesto quindi mi rendo conto che e ci sono dei rischi però mi sembra che la critica che fa Caracciolo come dire vada oltre il segno
Perché per evitare quei rischi finisce in qualche misura di dare più forza ancora ai fenomeni di di resistenza tradizionali quelli che l'europeismo
Della prima ora cercato di superare cioè se se sentono lo avente in campo i nazionalismi anche l'Europa della pace è stata come dirsi esaurito non dico sia stato inutile perché utile ed è stata ma si è esaurita
Torniamo cioè e quello che non capisco è l'altra il nostro è un processo è un processo difficile un processo contraddittorio è vero che debole dal punto di vista della sua gestione politica è vero che poco partecipato e vero che nascono delle resistenze
Ma detto tutto questo c'è un'alternativa
Cioè quando si sia dimostrato che non che dovremmo realizzare lo Stato europeo ma questo è impossibile non si può realizzare c'è un'alternativa
Ecco ma mi sembra che la questione si è un po'queste io credo che questo modo difficile graduale contraddittorio
Ma fino ad oggi s'complessivamente utile di portare avanti la politica europea
Vada certamente considerato nei suoi limiti ma non vada abbandonato almeno fino a quando non ci si renda conto che si può seguire una strada più utile rispetto agli obiettivi che vogliamo raggiungere
Evidentemente anche queste sono riflessioni del tutto discutibili siamo arrivati peraltro un'ora nella quale visto dare il segnale di amici non non è possibile prolungare qui il nostro dibattito è e quindi vi ringrazio per l'attenzione con la quale avete seguito lette Caracciolo
Inoltre