"Una cosa chiamata Tv" dibattito nel ciclo d'incontri economico-politico-sociali "Difendiamo il futuro", promosso dalla Compagnia delle Opere in collaborazione con Unioncamere e Club Santa Chiara, organizzato nell'ambito del Meeting per l'amicizia tra i popoli '97 "Lo starets rispose: 'Davvero, tutto è buono e splendido perché tutto è verità'" (24-30/8/97) presso il quartiere fieristico, Sala 1 nota: il meeting non è stato registrato integralmente

Comunque Marino
Un'altra
Buonasera
Allora io sarò Renato Farina e come si dice
Si grazie e Montenero questo incontro
Questo incontro
Sì e sulla televisione sono mi ricordo neanche il titolo ma che
Una cosa chiamata TV
Un intitola molto semplice e quindi lascia aperto il campo a qualsiasi tipo di di trasmissione
Alla mia destra cioè Giovanni tantinello sirene direttore di RAI uno la alla mia sinistra Giampaolo Sodano direttore di Canale cinque
Da pochi mesi
E poi alla all'estrema sinistra c'è Stefano Balassone che amministratore delegato di Telemontecarlo
Tutti tutti e tre tutti e tre come ricordava poco fa Giovanni Cantillo vengono dal dalla testa pace utero di mamma Rai
D'altra parte prima non c'era nient'altro dove potersi formare televisivamente quindi non c'era molta cioè Nesta e così come quelle che adesso dicono che son della recita osteria
Allora una cosa chiamata TV poco fa venendo in macchina ed evitando miracolosamente un incidente ho sentito una canzone di Ligabue
E diceva siamo qua e Mila quelli tra parco in realtà ecco qui c'è un gruppo di persone che stanno tra parco in realtà
Quello su cui io riflettevo pensando a questo incontro esce la televisione in generale non ci abbia trasformati tutti in quel Milan quelli tra parco in realtà non immersi completamente nella realtà e nemmeno responsabili di quello che si mette in scena dinanzi agli occhi
Di noi stessi e delle persone che ci vogliono bene oltre che quelle oltre che di quelli che non ci vogliono bene
Siccome ho il privilegio di moderare oltre il greggio anche di introdurre un poi nel i termini della questione
La prima cosa che mi è venuta in mente pensando questo incontro oltre
Alla mia vita passata davanti alla televisione e per qualche momento anche dall'altra parte del vetro
è stata una frase che mi capitò di leggere in un'intervista che forse avevo fatto io a al teologo annus von Balthasar il quale fece molto scandalo dicendo
La televisione è il diavolo
Disse proprio così e sconsigliava specialmente i giovani sacerdoti
Perché Luis per frequentarla specialmente quelli ma in generale tutti quanti dal mettersi davanti alla alla televisione
Tra l'altro pochi anni prima più o meno la stessa cosa aveva detto
Con altra con un'altra storia alle spalle Pier Paolo Pasolini quando aveva chiesto di abolire anzi poi si è corretto di sospendere la scuola media dell'obbligo e la televisione
Perché la televisione aveva creato questa generazione questa agenda quella generazione di giovani scriveva nel settantacinque che poi su chi sono io adesso voi quelli che hanno adesso quarant'anni ho quarantacinque che diceva sono dei mostri
Sono completamente staccati dalla loro origine e in questo senso in fondo diceva la stessa cosa di von Balthasar verso faccio un po'il colto perché poi ho scoperto che loro sono naturalmente degli intellettuali finissime
Metafore straordinarie sulla televisione eccetera
E quindi mi esercito anch'io
Diavolo dovrebbe venire da da via ballo no che e il cuore che non ha niente a che fare con Ligabue ma significa credo separare no taglia regia o anche calunniare
Mentre ed è il contrario di sul ballo da cui viene la parola simbolo che significa inventare qualcosa
Cioè la televisione dovrebbe nella sua versione originale da quello che capisco essere segno della realtà cioè trasmettere dei segni di realtà e dunque essere il contrario del diavolo simbolo si trasforma in diavolo quando invece si separa dalla realtà
Cioè si sostituisce alla realtà diventando essa stessa non il modo di un rapporto ma la totalità dell'esistenza no
E quindi è il diavolo no
Ecco e il diavolo perché ci impedisce di incontrare la realtà e e la cronaca che trasmette e e diventa più o meno clone accanto cioè la ripetizione perenne di un circolo dove un istante clone di quello precedente dove la trasmissione può l'altro giorno quelle apparso su in televisione quella che era morta
Per il sasso no e se non è uno non sapeva quando accade quella cosa indifferente no il tempo il momento perché la realtà è quella che c'è in quel momento sul sullo schermo
Ecco quello che
E quindi clonata vite dove non accade mai nulla ecco quello che io di qua loro loro hanno vissuto con questo diavolo hanno scelto di lavorare con questo diavolo ecco e domando ciascuno di loro la storia di questo rapporto e se questo tipo di impostazione
Sbagliata io voglio essere contestato su questo sì esiste un'altra possibilità di televisione se loro mai l'hanno incontrata si la televisione invece che diavolo può essere simbolo
Comincia andiamo in ordine di fatturato per cui prima primavera
No però applicano Nancy Pelosi di fatturato comprese le donazioni dunque
Allora buonasera
Mi chiamo Giovanni Cantillo divo col diavolo dal mille novecentosessantuno
Sessantuno il rientro in RAI nel sessantuno brevemente mi sono sempre occupato di televisione di programmi
Allora raccolgo brevemente Mariangela deve bere brevemente raccolgo questa provocazione di vivere col diavolo dal mille novecentosessantuno no
Perché perché la televisione sia il diavolo potrebbe essere la crisi degli apocalittici più tradizionali dalla Popper Renzo e spero che ma io
Ragionando in maniera teologica perché qui ha citato Balthasar depositare Martin Buber presente
Se fosse diretti il male anche non essere cioè male quando non c'è l'essere a questo punto e difficile poter dire c'è una cosa che c'è e c'è una cosa che non c'è la cosa c'è e non c'è insieme
Il mare convive con il bene
La televisione e un insieme di prodotti e di proposte editoriali che in qualche modo fanno i conti con i tempi quando rifanno
Dal palco le persone scendono verso la realtà cioè verso i bisogni delle persone
Quando non li fanno si avvitano su se stessi e propongono un prodotto televisivo abbastanza noioso e opaco e lontano dalle persone
è un momento in cui il paese sta vivendo una forte crisi
Crisi di valori crisi culturale e spirituale crisi il sistema politico
Per la televisione oggi come rispecchia tutto questo
Poco che e di queste credo che bisogna riflettere per cambiare il sistema almeno prodotto editoriale di cui siamo responsabili
In questo modo noi scendiamo verso la realtà cerchiamo di rappresentarla di racconti di raccontarla
Forse anche di anticiparla
Sì
Così come
Grazie
Visivo
Istanza di
O
Sì
Penso a casa la sera abbiamo visto rappresentato sul teleschermo un Paese che conoscevamo poco ma che evidentemente gli addetti ai lavori
Avevano capito avevano conosciuto avevano intuito e lo rappresentavano sul teleschermo altre volte in cui abbiamo visto un Paese che avevamo conosciuto nel senso che quello che vedevamo e vediamo ed è consumato superato
D'altronde
La televisione in Italia ma non soltanto in Italia
è una rappresentazione del paese a volte uno specchio un po'deformato e deformante
A volte è una fotografia di ciò che una società è in quel momento
Ma per non rimanere nella seguendo Farina fino alla fine nel nella discussione sei diavolo non è il diavolo
E andando un po'con i piedi per terra come diceva Eduardo De Filippo
Quando una volta gli telefonarono da viale Mazzini e vissero pronto qui alla televisione risposi mi passi il frigorifero
Così andiamo con i piedi per terra per come gli hanno detto che la polemica c'era sua
Probabilmente
E quello che nostro lavoro perciò che il pubblico
Assume come una delle tante forme di intrattenimento quella più basso costo come dire quella più semplice perché sta in casa
E costa poco
Ecco se prendiamo quella cosa lì e la prendiamo per quella che cioè uno specchio della società nella quale viviamo
Poi possiamo dire che e qui mi fermo passando la parola poi alla all'amico e collega Stefano Balassone
Che la televisione italiana ha segnalato
Poco tempo fa quello che stava accadendo nella società italiana
Il cambiamento profondo che la società italiana sia la società civile sia la società politica
Stava vivendo ciò che bollente bollente bolliva in pentola
La televisione è piena di vitalità confronto di idee di contenuti di valori
Voi la televisione omologata quella vecchia consumata gli USA tutto uguale quell'attuale
E così prendiamo questi ultimi anni
Ma potrebbe con il tempo andando indietro ripercorrendo la cronaca della televisione italiana dagli anni sessanta in poi vedremo che questo alternarsi di una televisione diventi tale e di un incontro con il pubblico illegali assente e l'altra televisione è una come dire propria un alternarsi di momenti positivi ed i momenti
Oggi
Viviamo un momento negativo dice Giovanni tantinello un momento di crisi del paese della cultura della politica
Delle idee e dei valori
Il rischio che stiamo correndo e che guardando il televisore e la sera quest'estate
Si percepiva almeno come diritto miglia più a i più attenti telespettatori probabilmente hanno percepito era di una marmellata
Abbastanza incolore inodore che andava in onda una sorta di di grande fratello tutto uguale pacificatori rasserenante tranquillizzante tutti uguali senza nessuna diversità di idee
Come era diversa
La televisione soltanto qualche anno fa dobbiamo credo partire da questo riconosce le mutazioni che abbiamo sul teleschermo in casa nostra per capire per capire meglio che cosa sta accadendo nel nostro Paese e nella nostra società
Francia
Ma e la tv il mi piace la provocazione se la TV il diavolo
Tutto sommato penso di sì nel
Anche un buon diavolo che a volte può fare del dei brutti scherzi se lo prendi troppo sul serio
Anzi forse la sua caratteristica più diabolica
E sta proprio nel fatto di manifestare una forza e quindi un'efficacia comunicativa una in una forza comunicativa che non corrisponde alla sua sostanza sa con questo voglio dire che penso che la televisione abbia affatto molto per
Diciamo riciclare quel che era in giro
E il e non e difficilmente possano mai preso corpo un progetto del di più come dire di di forte falsificazione
Comunicativa realizzato da acritica di di potenti esercitato attraverso la televisione
Sul sulle popolazioni ingenui ignare ingenue
A volte qualcuno ha pensato che fosse importante farlo approvato a farlo ha scoperto che può essere fatto soltanto in alcune maniere precise e limitate
Per esempio sì se si possiede se sia d'opera la televisione
Fate finta che in questo momento io stia parlando da una televisione e indubbiamente sì questo mito vi dico che sta andando a fuoco la Fiera di Rimini ecco voi non avete scelta prendete cominciato a scappare a gambe levate
Cioè la la la perentorietà del del dell'intervento sul breve termine
Anche in altro modo per esempio se esiste una latente ma non ancora espressa forzati virgolette chiuse le virgolette destra politica no in cerca di espressione e naturalmente si afferma il quella che più immediatamente riesce a darsi una visibilità di marchio fra le tante forze in concorrenza latenti in concorrenza per diciamo il occupare il un uno spazio di mercato politico che si è rivelato quindi
Se uno però pensasse di applicare la lo stesso rapporto caso a fare causa perfetto così lineare tranquillizzante ciò la televisione convinco tutti di quello che voglio invece ai processi ma neanche tanto profondi di formazione del dell'opinione del senso comune e via dicendo secondo me ha preso e continuerà apprendere delle cocenti delusioni
Perché la natura proprio più intima della televisione è quella di essere il mezzo della disattenzione disattenzione di chi di chi la consuma di chi l'ascolta c'è una la frase americana che non so se sia vero o se me la sono inventata io
Che dice e che elaborata dalla comunque esprime in qualche maniera il le analisi del di alcuni il del a analisti del del della prima metà degli anni Settanta
Che dicono in sostanza la televisione è un mezzo per peccare l'attenzione non per trattenerla
La televisione come sua proprio intrinseca natura e non so se questo sia diabolico o non diabolico e buona per fare proprio di suo è veramente buona di per lanciare delle urla allora tutti volti un attimo nel nel nel rumore della casa chiuso ti svegli un momento dalla penna nega che stai facendo sul divano
Eccetera e allora la tua attenzione viene accolta per esempio per dirti nome in un prodotto per un passaggio particolare di un qualche cosa eccetera ma se invece il mezzo che arriva a casa tua
Pretende di cogliere la tua come dire partecipe attenzione di uomo o di signora in pantofole il proprio e sbaglia proprio strada il diavolo va via con la coda con la coda tra le gambe
Il c'è un elemento de de però la televisione può avere anche dei momenti felici
Beh qual è che può avere dei momenti felici quando il per qualche circostanza i colleghi che hanno parlato prima l'hanno nominata qualcuna fasi storiche momenti particolari diciamo fasi di crisi in genere
Dentro dentro la televisione cioè dentro casa arrivano organizzazioni del discorso che feriscono il senso comune
Cioè lo provocano
Lo lo mettono in discussione provocano un effetto di straniamento rispetto a Ron Ron continuativo della della della come dire che la serena certezza d'aver capito le cose come stanno
Questo non può accadere Sempre e in tutti i momenti perché è un vezzo è un processo di rottura e differita del senso comune
Il e quindi non mi meraviglio che la televisione non riesca a conservare permanentemente diciamo questo elemento di come dire riferisce provocazione
Se vogliamo linguistico lingua
Berlinguer cultura
Però ogni tanto avviene oggi sicuramente non sta perdendo e oggi non sta avvenendo perché il l'accordo scusate il termine tremendo trovava la Comit sulla chi la paga la televisione
Di Farina prima parlava dei fatturati ma a ben vedere insomma la televisione e senz'altro il frutto di chi la paga
Se Foiano Bach diceva che l'uomo è ciò che mangia molti potranno contestare questa affermazione forse specialmente qua nessuno però potrà contestare che la televisione e ciò che e ciò che la Finanziaria
E il alle radici della teppisti
In particolare c'è in realtà un unico finanziamento
Che è quello pubblicitario voi direte no guardate che io mio papà un amico mio pagano il canone
è sostanzialmente ininfluente dal punto di vista dell'elaborazione di linguaggio e di e di materiale comunicativo perché come di il cannone come questo leggio su cui cioè a parlare esisterebbe c'è un pezzo di sistema che ci si siede sopra per fare che cosa per cominciare a rincorrere anche lui la pubblicità parlo della della RAI di conseguenza il il motore se dice così il motore ma il motore tipi non so quanto immobile ma sicuramente motore del sistema televisivo e la pubblicità e la pubblicità non è una risorsa neutra non a caso la pubblicità la risorsa erogatore a qualcuno che vuole comunicare
E quindi è di per sé ma proprio per sua natura a un è una risorsa che comporta automaticamente una linea editoriale che è quella della pubblicità il questo è un fortissimo fattore e così concludo di Diabolik cita molto italiana perché in Europa siamo gli unici ad avere questa diciamo questa omogeneità diabolica del sistema televisivo
Allora
Non so se avete notato che hanno dei tempi terrà televisivi pazzesche cioè sono molto più breve che
Gli altri oratori quando si rispondano alle domande
Approfitto di di questo secondo giro per ricordare che questo incontro è organizzato con la collaborazione ha detto letta Santa Chiara che è un'associazione nazionale della comunicazione radunati trecentocinquanta
Per il momento operatori
All'interno del dei mass media
Va bene
Allora
Sodano dice
Se non ho capito male se se la televisione il diavolo adesso si manifesta come totale
Omogenee omogeneizzazione c'è un elettrodomestico che somiglia molto a un frullatore fornisce dappertutto prodotti che
Neanche stimolano l'attenzione come per un istante come dice come dice Balassone ma
C'è Luciano a dormire è
Ci aiutano a ad accettare quello che capita come se non ci fosse
Nulla che possa accadere che che cambia le cose
Io volevo proporre questo tipo di riflessione
La televisione rispetto ad alcuni anni fa
Molto meno importante
A mio giudizio è diventata una del
Uno dei tanti fattori della
Della comunicazione anche del
Della vita forse è diventato un piccolo diavolo
E mi spiego e diventata un piccolo diavolo proprio nel momento in cui ha vinto
Lo sguardo della televisione quello che
In qualche modo ci separa dalla realtà è diventato così vincente che non abbiamo per neanche bisogno della televisione per vivere in modo virtuale
In qualche modo per rapportarci con la realtà senza autentica curiosità no
E e questo è un po'la constatazione che
Che tutti noi facciamo constatando che nel
Nel nostro tempo
Sta vincendo uno sguardo nichilista sulla realtà no io ho letto un po'le interviste che le persone le personalità che sono qui al tavolo con me hanno dato negli ultimi tempi e mi colpiva una cosa che adesso ha ripetuto Sodano e cioè che e che poco fa in conferenza stampa riceve con altre parole Cantillo e che c'è una mancanza di valori no questa
Questa frase qua
Ecco
Vorrei chiedere una riflessione a loro su questo e mi tormento di leggere a mo'di provocazione
Quello che scrisse
Nel sul Corriere della Sera del nel mille il ventinove ottobre del settantacinque appunto il solito Pasolini
E vediamo un po'se se si può ragionare su questa base
Prima parlava della riforma della scuola
Avremo Pinter lingue non so se quella palla che diceva Pasolini comunque quanto alla televisione la mia proposta di radicale riforma è questa
Bisogna rendere la televisione partitica
E cioè culturalmente pluralistica e l'unico modo perché essa perde il suo orrendo valore carismatico
La sua intollerabile ufficialità
Inoltre i partiti come ben noto si sparavano all'interno della televisione dietro le quinte
Dividendosi finora pietà mentre il potere televisivo si tratterebbe dunque di codificare e di portare alla luce del sole questa situazione di fatto rendendola così democratica
Ogni partito dovrebbe avere diritto alle sue trasmissioni in modo che ogni spettatore sarebbe chiamato a scegliere e a criticare cioè essere coautore anziché essere un tappetino che vede e ascolta tanto più dure presso quanto più adulato
Ogni partito dovrebbe avere il diritto per esempio al suo telegiornale perché il telespettatore possa scegliere le notizie ho confrontabile con le altre cessando dunque di subirle
Inoltre direi che ogni partito dovrebbe gestire anche gli altri programmi e lui aggiunge magari proporzionalmente alla sua rappresentanza in Parlamento nascerebbe una stupenda concorrenza
E il livello dei programmi anche quelli spettacolare salirebbe di colpo voilà
Voilà
Dunque io vorrei circa venti vendemmia
Salute mentale
Sgombrare il campo dalle metafore
La divisione e brutta è ben fatto
Televisione
E il diavolo
Secondo una metafora utile un dibattito rendere brillante una conversazione revisione ripeto poi mal fatta o i beni fa e bar fatto del fatto risponde cose precisi
In questo momento la televisione offre abbiamo detto ormai ampiamente un panorama abbastanza opaco e rispetto già qualche anno fa la televisione si ripete si copia copia all'estero ma anche all'estero le cose non vanno tante tanto tanto meglio che da noi
Allora l'attenzione e che in questo momento sulla televisione esce un da un lato come dice giustamente Renato
Cioè che la televisione della nostra vita quotidiana meno mi pare di vedere un ridimensionamento dell'attenzione verso la televisione la si vede ma non si dà più quell'importanza diceva pure il prima Stefano Balassone
In conferenza stampa qui diventa un fatto diventa un fatto più per certi certa stampa non per tutta la Sauber certa stampa cui si è infatti gossip pettegolezzo televisione non è un fattore determinante su certe scelte nostre quando si propone negli editoriali costanti presenti adesso
La televisione a questo punto attira su di sé una valanga di critiche antiche comunque il che partono da insiste apposte e Parolo televisione brutta violenta sciatta
Che attribuiscono al televisioni fatti criminali tutto questo secondo me lo ha visto sempre dell'azione
Quello che l'offerta televisiva e quello che poi sia da questa offerta e non merita che pretesto per stabile
Io pongo solo il problema quando si dice la televisione violenta per i bambini certe la televisione pone a questo problema quello di di cercare di
Di essere attenti ai contenuti per i che si danno ai bambini
L'attenzione la violenza il bambino la recupera e la ripropone quando vive in un ambiente violento
Questa è la cosa più importante su cui va va fatta una riflessione se un messaggio violento arriva in un ambiente violento di un basso napoletano
Beh questa televisione effetti devastanti non ci sono filtri per questo bambini d'informazione e di critica allora si diceva televisione violenta e genericamente la sì condanne
Cioè al dietro di questo un'immagine diciamo così anche ormai antica vedere l'abbiamo vissuta tutti immagino la televisione pedagogica
Visione pedagogica e quella che doveva insegnare in senso unico Pasolini scrive queste cose nel settantacinque
Sollecitiamo la frase mi interesso sette settantacinque la televisione era la televisione monolitica
Che nasceva dall'esperienza dei storiche degli anni sessanta di Bernabei eccetera
Ebbene da quel momento in poi la televisione ebbe invece uno scatto va famoso scatto di fantasia che ci vorrebbe ancora oggi
Ecco allora lo scatto di diversificarsi sul limite viali diverse ben visse una stagione felice
In questo senso raccolgo la provocazione di Pasolini e abbiamo avuto periodi di ritorno in cui di opacità e periodi di vivacità ancora
Tenete conto come diceva Giampaolo
La televisione deve aiutare a capire il Paese l'aiuta Tom capirlo appena entra in televisione io l'aiutai a capirla lo aiutavano anche Pirlo in televisione con le grandi inchieste che fece il dieci gli anni sessanta quando il Paese stava trasformando cioè quando le città se si godevano per la speculazione edilizia
E c'era l'inchiesta di Liliana Cavani
Quando e quando c'erano tutte quelle persone che dal Sud andavano al nord e c'erano le inchieste Isabel di Biagi di Zavoli e questo era un modo di rappresentare il Paese lo fu più recentemente quando lei fenomeni sociali al nord
Il fenomeno della Lega uniti abbiamo già detto in conferenza stampa
Milano Italia della terza rete registro agli anticipò quello che sarebbe successo
Per oggi abbiamo bisogno di una più di una televisione che guardi nel paese di quello di cui ha bisogno di persone nel appunto da oggi
E Pasolini come dire cioè teorizzava la lottizzazione medicine no Pasolini che ovviamente nera inutile dirlo è un uomo intelligente guardava le cose che gli accadevano in turno
Li registrava l commentava umilmente
Come spesso fanno le persone intelligenti che si pongono di fronte alle cose con umiltà
E tant'è vero che anche il legislatore in quel periodo capì la cosa che aveva compreso Pasolini la legge centotré del mille novecentosettantacinque la riforma della RAI rompere non solo il mani il monopolio dal punto di vista istituzionale ma rompe il monopolio di una cultura sulla televisione
Nasce il pluralismo nella RAI nasce la vera e propria azienda concessionaria di un pubblico servizio
Un'azienda non dipendente dalle dall'esecutivo ma dal Parlamento il Parlamento si rappresenta attraverso la legge che segna
E differenzia le reti
Si nominano i direttori delle reti a seconda dell'area politico-culturale disegnata premessa nella legge
Arriviamo agli anni che io considero dopo
Del servizio pubblico quando una Rete democratico cristiana
Una rete socialista una Rete comunisti
è il momento di maggiore vitalità dell'azienda
Di vitalità delle proposte ai telespettatori
Di capacità di esprimere e di rappresentare ciò che accade nel Paese
E poi siamo ritornati al monopolio sotto forme diverse ovviamente adeguate ai tempi
Nasce la legge Maccanico
La legge Maccanico disegna un sistema non più lottizzato
Ma attraverso la garanzia che offre del finanziamento dell'Ara e il contratto di servizio che lega la RAI che allo stato trasforma l'azienda concessionaria di pubblico servizio in TV di Stato
Il resto lo fa il sistema politico elettorale non più un sistema proporzionale che rappresenta tutte le opzioni anche minoritaria che nel Paese ci sono ma un sistema bipolare segno di una ingegneria costituzionale come dire una camicia di forza sulla parità del Paese il ricongiungersi
Di componenti storie culture politiche in due soli schieramenti
Lo schieramento che vince il governo chi governa governa la televisione di Stato
E c'è un problema di fronte all'ovile
Che non può rimanere a lungo il risotto evidentemente se nasce l'Archivio di Stato che esplicitamente o ipocritamente come spesso accade nel nostro Paese dipende dall'esecutivo
Non è pensabile che vi sia una sola televisione commerciale e che questa televisione commerciale casomai si appannaggio dell'opposizione sarebbe come dire un sistema troppo stretto
Assurdo
Altro che camicia di forza
Sulla società italiana
Allora il problema diventa quello di una trasformazione delle televisioni private
Coniugando nuove tecnologie e nuove possibilità
Per trasformare la televisione commerciale in televisione indipendente
Di trasformare un'unica televisione privata in più televisioni private
Significa l'arrivo lo sfruttamento del satellite del cavo per un'offerta più variegata
Al pubblico dei telespettatori
Una trasparenza per le aziende del loro azionariato
Non indipendenza dal potere politico
Un'assoluta indipendenza dal potere economico
La possibilità assolutamente necessaria
Di un azionariato diffuso e quindi dell'intervento del capitale finanziario attraverso la Borsa
Insomma un panorama tutto diverso da quello che abbiamo vissuto sia nella prima fase
Della cronaca televisiva italiana quella del monopolio
Quella dal cinquantacinque al settantacinque
Poi sono trascorsi a tutti altri venti anni dal settantacinque al novantacinque
Potremmo dire la televisione della Prima Repubblica
Se funzionava secondo ancora non si capisce bene cosa sia però certo non è più quel allora quella nuova qualunque essa sia asseconda un nuova che sia non potrà che avere un sistema televisivo diverso
Da quello che abbiamo conosciuto
E i soggetti del sistema televisivo sia il soggetto televisione di Stato
Sia il soggetto televisione privata avranno caratteristiche e contenuti DiVersi io non so se i migliori perché hanno la palla di vetro e non faccio l'indovino dico diventa
C'è però un tentativo di contrastare questo processo del il tentativo che è in corso e questa dialettica delle forze ecco perché dicevo prima guardando la sera la televisione capiamo in che società stiamo vivendo cosa c'è intorno a noi e quali sono le possibili strade che ci si aprono dinanzi visto che sono due
Il bivio che abbiamo di fronte da una parte un sistema televisivo moderno
In cui le diverse opzioni culturali e politiche che nel Paese ci sono essi si esprimono in modo diverso da come si espressero secondo l'indicazione di Pasolini i partiti perché i partiti come dire per decreto sono stati come dire messi da parte
I leader
Oggi dovremmo dire quando Pasolini dovremmo fare l'attenzione dei leader ma non è così sarebbe un passo indietro sarebbe un ritornare al settantacinque questo è antistorico non avrebbe senso
O abbiamo una televisione un sistema televisivo che risponde alle necessità di una normalizzazione
E cioè di quei poteri politici ed economici che vogliono un Paese normale
Oppure l'altra strada
Quella di una dialettica fra la televisione di Stato
Esplicitamente governata dalla maggioranza come di fatto tanti lo non me ne devo lire io non parlo che la Rete uno rispunta la maggioranza
Per carità direi una banalità una sciocchezza
Lara che risponde alla maggioranza tutta la RAI
E tutto diverso da quello che Pasolini aveva detto di quello che era successo le tre e venti per tre partiti
Oggi tre reti per un partito
Quindi tutta la RAI
Ma guai
Ma guai a pensare guai a pensare solo per un momento che a questo punto allora i competitori siano esse Telemontecarlo Walt Disney tele più o Mediaset siano appannaggio dell'opposizione
Sarebbe la morte del sistema televisivo italiano
E allora l'unica strada delle due che va scelta
Se non vogliamo finire in un sistema televisivo governato da un unico regime e quello della televisione indipendente
Che sa guadagnarsi sul terreno non solo della generica
Appello ai contenuti ai valori che pure sono cose importanti ma
Del rapporto con gli investitori con l'azionariato con il proprietario
Una vitalità diversa e nuova dei malati che hanno la responsabilità della gestione dell'impresa
Della televisione e delle televisioni indipendenti io credo che questa sia come dire così come facemmo posso dirlo perché c'ero sono abbastanza vecchio la battaglia per la riforma della Rai
Oggi va fatta una battaglia politica e culturale perché si affermi nel nostro Paese una dialettica chiara trasparente fra l'arte le visione destato dipendente dal potere politico e le televisioni indipendente
Va bene questa questo applauso è una cosa importante perché significa che
Non c'è un un punto fermo a questo punto nato nel dibattito e cioè che il la qualità del sistema televisivo
Non è un problema di disponibilità di un adeguato numero di valori al supermercato dei medesimi
Ma di capacità di di dialettica interna di pluralismo di variegata rappresentazione di quelli che c'è
D'da parte del sistema televisivo stesso
Il bene
La dialettica il conflitto la rappresentazione dei medesimi il male l'appiattimento l'omogeneità se ho capito
Quindi allora cominciamo a dire che parliamo di dati strutturali no e questo è un punto molto importante perché in genere si deve fare una fatica terribile per arrivare a questo punto di assoluta concretezza
Detto ciò allora le è vero che c'è anzi la ricordavamo prima una situazione più omogeneità però ricordavo che deriva dal sostanziale appiattimento di tutti gli agenti televisivi sulle stesse fonti di reddito cioè sullo condividono tutti lo stesso apparato motivazionale di tipo imprenditoriale
Così come sono combinati non possono altro che fare praticamente tutti
Gli stessi comportamenti
Se se si vuole creare deve cominciare come dire a sparigliare
Questa forse pericolosa
Situazione di omogeneità di e di complicità all'interno del sistema
E allora si deve
Capendo bene il punto allora certo bisogna farlo il il punto è che fino adesso si si oppongono si sono palesemente opposti al ad un'operazione di spariglia mento che per le ragioni che si diceva prima non può non prender le mosse dall'assetto della RAI che rappresenta quattro mila miliardi due mila cinquecento in tutti i Paesi stemmi europei il sistema siti segna a partire dalla presenza pubblica e tutto il resto rispetto a quella prende senso
Le una forte maggioranza non di governo ma trasversale alla all'area di governo e all'area di opposizione
Si è arroccata tenacemente mettendo insieme tutti i ritardi e tutti i corporativismi presenti nel sistema per tenere tutto così come con le sue contraddizioni interne parallelo dall'effetto paralizzante così ben spiegato da chi ha parlato prima di me
Non pensate neanche per un attimo che sia un privilegio della maggioranza di governo quella di non per carità non tocchiamo questo felice connubio tra mille cinquecento miliardi di pubblicità e due mila cinquecento miliardi di donazioni come necessità che confluiscono nelle casse del del servizio pubblico perché diciamo quella realtà se sistemata ma di conseguenza non si tocca neanche diciamo non è che perché tu non lo devi toccare le cose degli altri imprenditori ma vedi il compito della politica sarebbe quello di agire nel suo ambito di dominio che quello delle regole no in maniera da consentire poi gli imprenditori di sviluppare la loro creatività a partire da quelle regole ma se la prima regola materiale del sistema
E cioè che c'è una presenza dominante pubblica di carattere commerciale
Non viene toccata che devono fare gli altri imprenditori
Facciamo automaticamente assegnate le parti in commedia ma su questa che è la vera responsabilità politica per la diciamo per a mio parere per i vari e le avrebbe sia per l'appiattimento della DC di smantellare la RAI no no non lo dico affatto anzi io per penso che semmai Villella anche la RAI come ma del resto anche le cose che diceva Giovanni
Anche la RAI come tutto il resto del sistema soffre diciamo del delle contraddizioni la RAI due terzi del sistema
Diciamo soffre delle contraddizioni del sistema quando il il quando tu con mille equilibrismi devi cercare di giustificare la donazione e la risorsa pubblicitaria non è un felice destino
Perché serve quindi io che il no non è un un un orizzonte penitenziale per la televisione è quello che io ormai non ne vedo assolutamente la necessità le è semmai una liberazione dello sviluppo della televisione rispetto al semplice mantenimento di quel che c'è
Il ed è sostanzialmente questo
Una base velocizziamo
Una battuta per dire una cosa perché
Esprimere con chiarezza di fronte a cui la mia
La pubblicità
E il volano essenziale di un sistema della comunicazione realmente democratico e carenti
Nel senso cioè che nessuna impresa editoriale sia di carta stampata che televisiva nel mondo
Ne non a il conto economico in attivo si è privato della risorsa pubblicitari è una risorsa finanziaria cioè che rende possibile che le aziende editoriali televisive e di carta stampata nel mondo Appiano dei conti economici in attivo e quindi siano delle aziende che creano risorse
La condizione eh la bontà
Arte
E dipende al potere economico e quindi dipende dai dal finanziamento pubblicitario altro è dipendere dal finanziamento dello Stato
Quelle assurde formazioni che filiforme diverse portano alla morte
Della dialettica nella comunicazione nell'editoria nella televisione portano a Ricci
Brevemente
Sembra che quello che su cui su quello su cui bisogna in qualche modo fermarsi perché abbiamo fatto forte pressione l'applauso dalla sala a quello che ha detto Gian Paolo
Che un applauso legittimo comunque il per giustificato capisco tuttavia devo dire quello che l'impressione questo
Noi dobbiamo abbia operato della televisione del settantacinque pratiche parlava Pasolini da quella da quel momento nacque una televisione diversa nacque poi più avanti per prospettico la televisione disse ed era il così democristiana socialista
E comunista bene quella televisore il tuttavia nei momenti più felici realizzò delle cose proprio in grazia la capacità critica quella democristiana il processo di Catanzaro
Quella socialista uno spettacolo spettacoli intrattenimento intelligente brillante come degli Arbore o inchieste sulla società come cronaca e quella comunista
In una in una in un in un modo che sconcerto molti molti avversari proprio iniziative sulla realtà sulla cronaca del paese e come quello che citavo privo Milano Italia come tante altre io rovente di Giuliano Ferrara eccetera
Mancanza di spirito critico questo e una delle caratteristiche di una crisi
Può darsi che in RAI questo ci sia per quanto riguardava il loro non faccio difeso di bottega perché qui parliamo di cose generali ma posso dire che su RAI uno abbiamo giornalisti di vario orientamento da Lerner a Purgatori a Biaggi
A Vespa a Zavoli
Di diverso orientamento e va comunque non è questo il problema
Non è questo il problema il problema è quello una proposta complessiva paese in cui tuttavia ritorno tocca fare una difesa in qualche modo di un servizio pubblico che un servizio pubblico che comunque ancora oggi verrà nei prossimi qui vive perché nevrosi quella di ricorre l'audience sia per il servizio privato che servizio pubblico comunque giudice privato giustamente dice Giampaolo la pubblicità il volano
Ma per quello che io ormai esperienza ad una nuova pubblicità il potere economico anche
Attenzione perché sulla pubblicità potato
Come
è bene ma dove noi offriamo un servizio radiofonico o aspetti un attimo aspetti un attimo o soffriamo un servizio radiofonico offriamo servizi satellitari che partono adesso e se si offriamo servizi canoa fra il privato
Va be'comunque o non voglio entrare in questa polemica comunque io lo sto adesso a a difendere la RAI per quello che io ho parlato di uno stato di disagio di nevrosi detto questo parola
No solo una bozza un'altra cosa grazie il capo insomma
Scusate mi sembra una cosa di assoluto buonsenso quella lettrice Giovanni quando diceva vitale che un signore che viene che mettere in miliardi
Non voglia non tanto definire i contenuti ideologici il programma e sono sicuro che non resiste manco mezzo pubblicitario che perde neanche un secondo
A definire il contenuti ideologici politico culturale del programma ma di sicuro una cosa pretende con assoluta precisione voglio che il programma catturi come la cattura pomo l'attenzione di quel pubblico lui
Di quel se DDT quel segmento che è quello che che cui mi rivolgo per vendere questi precisi prodotti allora e penso che sia altrimenti perché rimette questi soldi nella cosa quindi questo tipo di se volete ricco eccetto che un condizionamento Evola conseguite in programmi su questa base per forza e così ma si ai e le e l'affaire
Scusa ma ma ma voi pensate davvero che il ma non mica l'anello al naso quelli che mettono migliaia di miliardi e non parlo della componente pubblica dentro dentro dentro dentro la dentro la televisione e io non capisco
Quale possa essere la cosiddetta indipendenza per chi fa la televisione rispetto a questa richiesta ripeto
Non ideologica non culturale non ma di andati a a centrare quello specifico bersaglio il pubblico che gli serve io non capisco le possa essere l'indipendenza per la tv commerciale tant'è vero che secondo me la soluzione del problema non sta in esercizi nipoti Pio ottenga Intel toilette di chi fa la televisione per meglio contrapporsi al esso macchina vi chiede di arrivare con la pubblicità di qua o di là nel meglio spartire del pubblico ma di lavo rare a livello di assetto di sistema in maniera che non ci sia soltanto questo tipo di televisione una televisione orientate in base a questa necessità che perfettamente legittima
Di chi mette i soldi e la pubblicità egli il punto
Il e le de è il sistema che deve avere delle componenti variamente radicate e quindi con variate potenzialità espressive
Il vendendo e non e e e qui in questo senso c'è la responsabilità della del della politica della progettazione ed è secondo me uno dei punti di maggiore ritardo
Da questo punto di vista della insomma di chi dovrebbe queste cose architettare decidere progettato come dicono a giornale radio campi e giriamo pagina
Qual è il futuro di questo elettrodomestico cioè sono anni che ci dicono anzi sta litigando sulla divisione sulle reti su come si dice su le frequenze poi ci saranno però i satelliti e cambierà tutto allora cambierà tutto veramente adesso non c'è bisogno che
Ci vuole rispondere
Essere anche in modo molto tecnico spiegare così cambieranno cambierà tutto per l'inaugurazione della televisione si notano era tutto veramente in Italia molto poi altri al estero è già molto è cambiato perché il fatto che arrivano cento duecento cinquecento canali magari la metà di questi servono per ripetere ore diversificate
Lo stesso firme in maniera grave dal secondo all'Eureco arrivi a casa altrove Brescia
è chiaro che cambierà tutto rispetto alla televisione mitica de de focolare Pecile rivelava il Paese e c'è ormai quella ce la siamo scordata
Però questo arricchimento diciamo della televisione sui sedimenti della tv satellitare della tua pagamento del fatto che poi ti puoi fare il suo personale intrattenimento non di tipo televisivo o comunque la serata la matricola spesso giocando con internet e così cioè la contesa sul tempo da tutto questo avverrà in Italia molto più lentamente che nel resto del mondo
Per una per il per come la televisione vecchia è fatta è organizzata perché il diretto mentre in tutto il resto del mondo il si è ormai affermata come dire una banalità del possesso delle reti cioè non è molto importante possedere le reti per cioè sta talmente tante di iscriversi tipi
Sarete vediamo cosa eccetera eccetera
Che la le reti non sono una cosa importante e il e si sono configurati dei sistemi per cui nella c'è una tv via libera cioè finanziata esclusivamente dalla pubblicità per cui l'uomo paga niente
Basata su determinati contenuti poi ci sono alcuni prodotti fondamentali che invece che coltivano il loro mercato
Parte specialmente sui segmenti di tv aggiuntivi con i nuovi quelli moderni
No e che si sono sviluppati proprio grazie lo sposalizio con questi prodotti quindi ti può appagamento TV satellitare uguale dove vedo il calcio dove vedo il grande cinema quanti anni ci vogliono perché questo cambiamento
A secondo me in Italia andiamo sul ventennio vent'anni non lo dico ma quella fusione nucleare che da quando sono piccolo dicono che tra le opere spiegare la ragione la ragione e che in Italia il
C'è le una una sorta di primazia di primato artista c'è artificiale del possesso delle reti tradizionali via terra che sono infatti un numero particolarmente numeroso che sostanzialmente e si è determinato in passato per controllare essa Turandot allo il vecchio mercato
Per controllare se la Turandot il vecchio mercato che è successo che i prodotti fondamentali che dovrebbero far decollare falsa sbattere le ali alla nuova tv sono tutti quanti imprigionati nella vecchia se voi volete veder le partite ma avete tutto il calcio che volete purtroppo nella vecchia se il grande film
Si vede Recchia al massimo c'è qualche differenza temporale neanche tanto rilevante cioè la televisione
Il in chiaro come si dice no capitata e fatte l'Italia essenzialmente con i prodotti che altrove sostengono l'altra televisione è chiaro che però siccome questo è un gioco da migliaia di miliardi
No e a e e e parlo di utili non di fatturati
No evidente che il bisogna avere molta pazienza in Italia però è un caso italiano all'estero vanno più velocemente vuole aggiungere qualcosa questione con lo scooter secondo me non è un vent'anni sette sì sì così vent'anni la televisione è morto
Non è poco non è pensabile vediamo la situazione critica adesso con sei sette televisioni che dicono sempre le stesse cose già generaliste ti ripeto lo schema in rete RAI uno RAI due RAI tre
Italia cinque cinque qua uno e quattro insomma questo significa che non è un sistema TMC non può andare avanti in questo modo
La televisione Eva ristrutturata su poche televisioni generaliste questo processo che avverrà nel giro di pochi anni secondo me su molte televisioni tematiche non troppe non c'è da farsi illusioni su queste centinaia di canali perché poi come si approvvigionava di centinaia di canali
La sua tu su canali tematici che proteiche baderà nata a singoli pubblici chi vorrà i documentari
Andrà sul sul culturale chi vorrà i programmi ragazzi tutta una giornata andrà sul CID è in programma e così via e così via arriveranno attraverso i satelliti europei subito da gennaio i programmi stranieri dalla Walt Disney come diceva prima jump c'è un panorama che cambia molto più presto di quanto diceva Stefano certo questo dipende dalla capacità politica della classe dirigente di accelerare questi processi ed in non e valutare le televisioni come un terreno di spartizione dopo un terreno dove c'è caccia grossa facile per i propri messaggi politici per le proprie lottizzazione
Voglio chiedere questo a ciascuno dei dei nostri interlocutori quale un programma di cui siete orgogliosi
Che c'è stato chiavette Suma curato voi ci avete promosso voi e un programma che ci sarà sulle vostre sulle vostre reti l'anno però che mi sembra indicativo del vostro modo di intendere la televisione come qualche cosa di positivo come qualche cosa che lega alla realtà
E
E quindi esulando non so se esulando oppure mettendo il discorso pubblicitario non come motore decisivo ma come magari semplice supporto
Sì sì allora va bene come intanto c'è risponde anche la domanda certo fare volevo chiarire ulteriormente questo discorso cerca per rapporto fra la televisione e la pubblici
Perché è un buon snodo decisivo per capire
Come dire di che cosa stiamo parlando
Cioè la pubblicità in Italia
Da al sistema televisivo quindi la possibilità dell'azienda RAI dell'azienda Mediaset dell'azienda
TMC delle aziende le seicento e dispari televisioni locali che ci sono nel nostro Paese
Sì Attili più ai vari Buccheri che si stanno realizzando e che saranno offerti al pubblico
Non roba come sette otto miglia biliardi l'anno questi sette mila otto mila miliardi l'anno
Solo quel volano necessario far camminare la macchina la benzina per far cammin se non ci fossero questi otto mila miliardi
No in Italia avremmo una sola rete televisiva una sulla dello Stato pagata dai contribuenti che darebbe della società italiana la rappresentazione che riesce a dare un'unica rete televisiva o uno solo giornale quotidiano
Queste sono cose tipiche le conosciamo
Che nel passato si sono avute in paesi caratterizzati da regimi tutti dittatoriali di destra o di sinistra che forse
Allora intanto lo sappiamo
Che questa è come dire la base su cui poggia un sistema democratico editoriale e televisivo in un paese come il nostro secondo me in tutti i Paesi non solo come il nostro ma diciamo come Secondo
Quando è che questo rapporto diventa un rapporto distorto
E la televisione commerciale diventa dipendente da questa risorsa
Quando le aziende non sono sane quando cioè il loro conto economico il loro equilibrio di gestione il loro finanziamento dipende esclusivamente
Dal finanziamento della pubblicità
Quando io affermo che è possibile pensare oggi a un sistema moderno
In cui competitivo con la televisione dello Stato
C'è una televisione indipendente vuol dire una televisione che certamente si finanzia attraverso l'investimento pubblicitario Massi finanzia anche attraverso gli investimenti di Borsa
Attraverso l'azionariato diffuso
Attraverso cioè un rapporto per cui il conto economico dell'azienda è tale da un punto di vista dei profitti che espone che non lo mette in una condizione di dipendenza
Allora io posso dire perché è un'esperienza diretta che sto facendo
Che in nessun momento di queste poche settimane di lavoro io mi sono trovato di fronte
Alla necessità di dire quale programma televisivo avrei mandato in onda nei mesi di ottobre e di novembre e di dicembre agli investitori pubblicitari o alla concessionaria di pubblicità
Diverso è il rapporto
Essendo un'azienda che ha dato profitti agli azionisti nel bilancio del novantasei di ben ottocento miliardi
Prima ovviamente della tassazione
Che in Borsa il titolo è cresciuto quest'anno grazie a una buona gestione dell'impresa da sette mila otto mila lire che fa contando circa mille miliardi di valore di più dell'azienda
è chiaro che il rapporto è un rapporto di forza tra mercato e azienda fra impresa
E investitori
Un'azienda forte credibile che ha un conto economico sano che ha una gestione trasparente non è un'azienda dipendente dal mercato
è un'azienda che offre i suoi prodotti e che investitori scelgono prodotto per prodotto programma per il programma a secondo che il target
E Stefano dell'ascolto garantito l'accento
Se per ipotesi d'azienda
Investe su quella Rete cento miliardi la avrebbe il diritto di sapere quanto è garantito la sua comunicazione pubblicitaria
E la capacità del management dell'azienda e ti corrispondere che di non dire bugie e cioè quello di vendere il prodotto per il e potenzialità che il prodotto qua ma non certo facendo il prodotto sulla base delle esigenze degli investitori pubblicitari
Il prodotto come dire che io mi auguro in Consiglio per incontra il consenso del pubblico piacerà agli investitori pubblicitari sarà gratificante per i proprietari delle azioni Mediaset è un programma che io voglio realizzare nella prossima stagione intendo dire
In quella stagione che comincia il primo gennaio del novantotto e si chiamerà il figlio di Arianna Filattiera il filo di Arianna
Conosce quando si esce
Non è la la finale verrà
Della Coppa no costituire coalizioni lui nulla
Mente spettacolo che mi ha gratificato lo ripeto e Pinocchio di Gad Lerner avvicina uno spettacolo che vorrei far bene il nuovo spettacolo di varietà
Ce l'ha già in mente
Sì ce l'ho in mente non lo dico ucciso dall'acqua
Cioè programmi cioè il fatto di siamo in una situazione particolare io ho molti ricordi del del passato francamente ho solo l'imbarazzo della scelta non ero io poi a fare direttamente i programmi ma come dire tutto troverà in quel giro lì diciamo che troverà in difficoltà a fare un titolo scatta nera scatta negli al e francamente so quello in cui depositò le mie speranze per l'immediato futuro ed è una una home toh pianificato e previsto massiccio dell'informazione sui nostri canali in particolare sul primo su TMC uno
Dove a partire da ottobre arriveremmo al a triplicare la il e questa scelta di di di di organizzare uno sviluppo su tre pilastri il cinema lo sport e l'informazione con questo spazio pianificato per l'informazione è un po'anche la spesa come dire una scommessa sul fatto che effettivamente anche la televisione commerciale possa raccogliere quella voglia di manifestazione di una realtà che ancora Ascom tutta per cui ci appare tutto piatto un po'inespressivo che io sono certo qua e là nel Paese e già si agita e non siamo ancora capaci di denominare
Quindi noi scommette scommettiamo di Investimenti e quindi ben è un programma che non ha un nome in particolare è una linea ed è quella della tv dell'informazione menti
Ci diamo qui io non so se come Enzo Biagi posso tirare la morale comunque la cosa che mi ricorda questo titolo che una cosa chiamata TV mi fa venire in mente che bisogna ricordarsi che la televisione è una cosa e forse le persone sono più importanti e se la televisione ci aiuta a renderci conto che le persone sono importanti e allora ecco che non è più il diavolo
Se c'è un avviso si ricorda che nell'area Cdo presso lo stent Club Santa Chiara è possibile iscriversi all'associazione ritirare le tre videocassette già prodotte Carabelli la recitato da Branciaroli l'etica nella pubblicità e dalla terra le genti Gesù una riscoperta storica ed inoltre è possibile ritirare un
Accoppiata Arezzo scontato della rivista attenti arrivederci