"Anche nudi ma liberi di educare" dibattito nel ciclo d'incontri economico-politico-sociali "Difendiamo il futuro", promosso dalla Compagnia delle Opere in collaborazione con Unioncamere, organizzato nell'ambito del Meeting per l'amicizia tra i popoli '97 "Lo starets rispose: 'Davvero, tutto è buono e splendido perché tutto è verità'" (24-30/8/97) presso il quartiere fieristico, Auditorium nota: il meeting non è stato registrato integralmente

Ora
Tutti quanti voi per aver voluto partecipare a quello che ritengo essere un momento molto importante
Per chiarire in che modo si può tentare di riformare il nostro sistema educativo
Ma soprattutto per chiarire dove può portare un dialogo vero per rendere esemplare dove può portare un dialogo vero dove ciò che abbiamo cuore non è tanto una piccola serie di soluzione di compromesso
Quanto se è possibile fare un passo avanti verso la verità insieme
In questo senso dico subito che questo confronto col ministro Berlinguer era cominciato l'anno scorso a Rimini
Dove il ministro aveva illustrato alcuni punti programmatici
Del suo operare
E che durante quest'anno non sono stati pochi momenti di confronto duro e di scontro
E credo che relativamente a questi non ci possa non ci si possa nascondere dietro un dito
Ci sono molte cose che ci tengono distanti
Dobbiamo andare a vedere quali cose invece possono unirci per il vantaggio del Paese
Perché questo sia possibile vogliamo innanzitutto evitare i fraintendimenti abbiamo chiesto quindi il primo intervento a un esperto di linguistica
Il professor Rigotti ordinario di linguistica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e docente anche dell'università italiana della Svizzera
Perché
In un intervento breve ma fondativo ci chiarisca qualcun i dei termini della questione
Perché il dialogo diciamo si liberi dei sospetti di cui parlava il ministro anche in conferenza stampa la parola al professor Rigotti
Grazie professor Mario Mauro e Grassi anche perché offre in questi e una nuova prospettiva professionale non è che avesse Rom avrà molto da fare ma in ricerca molti mettono in dubbio la possibilità di un apporto invece più sostanzioso al alla vita sociale
E in effetti che ritorna sulle parole credo che sia importante si tratta di dare maggiore sostanza al dialogo mangiare maggiori possibilità di successo alla convivenza maggior saldezza al consenso sociale
E e vediamo che in questo nostro secolo e la competenza ha sofferto sofferto tragicamente
E proprio ti aspetti per perché quel grande strumento della ragione che la parola è stato compromesso è venuto meno la sua è venuta meno la sua definiti sa il suo aggancio alla realtà
E è diventata è potuta diventare la parola umana strumento di manipolazione di lotta politica tutti lotta sociale di lotta ideologica
Ecco che restituire dignità allo strumento della ragione un po'questo il mestiere del linguista restituire dignità al all'organo a quel a quello strumento della ragione che la parola
E qualche moto restituire salvezza restituire sostanzialità la convivenza e al consenso sociale
Ci sono tante parole implicati in questo dibattito che sono estremamente delicati sono un po'le le stesse parole con cui questo nostro secolo a largamente spesso tragicamente dibattuto
Anzitutto concerto la parola educazione
Un'altra parola che connessa che ho sentito con piacere risuonare nel conferenza stampa del e di sua Eccellenza il ministro la parola libertà
E la parola Stato
Credo che le prime due parole vadano soppesate adeguatamente
La parola educazione
Grande rilevante tema interessare il comunicazioni sta perché educazione in fondo una comunicazione pedagogica è una comunicazione fra generazioni
Non va dimenticato questo suo aspetto fondamentale di comunicazione dunque di partecipazione di esperienza
Ma
Sorge spesso il sospetto che inevitabilmente in ogni caso l'educazione
Come ogni comunicazione non possa essere che manipolatoria
E quasi il tentativo di definire di determinare l'altro
Il terminare l'altro nella sua posizione umana
Ecco se questo è l'educazione e meglio rinunciarci
E qual è la condizione per cui questo dialogo essenziali rilevante indispensabile per la continuità della della civiltà umana che l'educazione
Questo dialogo fra le generazioni abbia sensatamente ancora luogo
La condizione e la libertà
E qui e bisogna stare attenti perché un'altra grande parola probabilmente in tutte le ideologie del Novecento sarebbe interessante anche una ricerca passando attraverso i testi canonici dell'ideologia
Vedere quante volte se usata questa parola statisticamente ne troveremmo un uso straripante
E quanti siano di i valori le accezioni e dunque le possibilità manipola Torrie di questa parola che e tanto cara al cuore umano inevitabilmente Carrel con Roma
Ebbene se per libertà si intende l'indeterminatezza la paura
Indefinitezza quasi indeterminatezza dell'automa
Quella libertà una libertà non umane
Resta al di sotto della condizione dell'essenza dell'uomo
E quella libertà consente ancora la manipolazione la libertà prende sostanza e autenticamente umana quando
Una apertura alla realtà
Insomma non basta l'indecisione di fronte alla scelta di alternative
E la si noti puritano davanti ad un mucchio di sabbia e di chiedo scusa di di fieno di paglia anzi perché era un asino davanti ad un mucchio di paglia assolutamente uguali si dice che sia morto di fame
Ora questa la dinamica della libertà l'asino di Buridano aveva ragione morir di fame
Perché non basta che ci sia una pluralità ci deve essere una pluralità significativa una pluralità connotata da differenze reali da differenze significative per chi sceglie per il suo destino per la sua felicità
Libertà pluralismo
Certo non determinazione
Ma pluralismo significativo
Quindi autentica differenza quindi rispetto utenti quote le differenze sono condizione indispensabile
Della libertà
Ed ecco che l'educazione può essere apertura
Alla libertà
Lì la educazione può essere autentica comunicazione fra le generazioni sei sa in qualche modo garantire questo rapporto con l'essere che la libertà muore
Educare
E proprio accompagnare nella realtà con un'ipotesi con un senso che si propone
Al giovane
Un senso che
Si verifica in un'esperienza condivisa
La scuola utenti che ha può essere soltanto qualcosa di così fatto
Il proporre nella libertà un'ipotesi un'ipotesi che senso
Ipotesi anzitutto conoscitiva ma non solo un'ipotesi di senso che si verifica di un'esperienza condivisa
Ebbene adesso ci possiamo chiedere
E un un impegno di tale grandezza così intimamente legato alla struttura più essenziale per l'uomo e il suo destino
Può aprire per soggetto soprattutto può avere per soggetto esclusivo lo Stato
Lo Stato può essere il gestore ultimo della
Libertà e dell'educazione
E qui il punto
Piuttosto delicato dovremmo lasciarci educare da un secolo grande tragico come quello che si conclude
Nel quale proprio
Le ideologie
Appropriate sì degli Stati
A volta a volta con ragioni con giustificazioni con colori diversi hanno preteso di dare la felicità i cittadini di dare il senso all'uomo
E questo è un compito
Che non può aspettare lo Stato
è un compito che non porta a terra lo Stato per
Perché davanti a una società come la nostra strutturalmente totalmente pluralista in tutti i suoi aspetti
Lo Stato
Ha il compito di essere intimamente ci nominalmente lealmente laico
Proprio nel senso che
Con cui il termine era usato dal ministro nella sua
L'intervista di poc'anzi
Laico nel senso di
Garante
Della differenza
Ebbene in questa prospettiva
Direi che sì con lealtà riconosciamo
Nel loro tessuto così delicato ma così importante per noi
I termini del dibattito
Se idealmente ci confrontiamo con parole adeguate
E direi che questo dibattito che indubbiamente ha avuto ed era giusto che avesse anche dei momenti di asprezza
Perché la partecipazione era grande e forte perché il cuore di tutti noi c'era dentro
Questo dibattito
Sì e all'insegna della editore della ragione e del confronto reale
Può davvero dare dei grandi inaspettati frutti
E io davvero guardo con fiducia
I speranza dico anche
Il a questo dibattito e saluto proprio cordialmente
L'intervento ingresso del ministro Berlinguer come una opportunità
Che sarebbe
Dissennato trascurare
Ringrazio per l'attenzione
Lo Stato non può essere la fonte della felicità dei suoi cittadini non può essere il gestore ultimo delle loro libertà delle loro attese dei loro desideri più profondi e laddove lo Stato si erge con questa pretesa inizia il regime un'associazione che in questi anni rendendo possibile in uno stato che con una concezione particolarmente statalista dell'educazione ha sempre impedito la libertà del pluralismo educativo
E l'AGeSC l'associazione dei genitori di scuola cattolica
Con la quale abbiamo condiviso numerose battaglie ma soprattutto la difficilissima quotidiana battaglia di consentire la vita di esperienze educative uniche e irripetibili in qualche modo cedo perciò la parola a Stefano Versari presidente nazionale dell'AGeSC
Che ritira in qualche modo qual è il sentimento il sentire e le esigenze più profonde che molte delle famiglie italiane hanno in questo momento su questo tema
Un anno è passato
Questo appuntamento con lei
Signor ministro
Costituisce l'occasione per un confronto avverto e leale
Non solo sugli impegni futuri
Ma anche sul lavoro da lei svolto fin qui
A questo proposito è poco più di una battuta
C'è di tutto un moto popolare che dice chi non fa non falla nel senso che bisogna darle atto che lei molto ha fatto
Non moltissimo concluso ma anche molto affollato
Si preoccupa sì però occupa la situazione attuale della società italiana in cui scorgiamo con le parole di del Noce di dieci anni fa profetiche
Un totalitarismo di nuova natura assai più aggiornato assai più capace di dominio assoluto
è il super partito tecnocratico che attraversa i partiti che ha in possesso le sorgenti di informazione che cura la propria popolo Apologia attraverso la casta degli intellettuali
Che equamente ripartito secondo le varie posizioni culturali e politiche dai cattolici ai comunisti
Ci pare che oggi questo super partito guardi alla scuola come terreno di conquista
Possiamo sbagliarci
Saremmo felici di questo ma per ricredersi occorre che lei signor ministro sappia offrire segnali convincenti numerosi Riva Turi
Diversi per intenderci dalla giornata gramsciana e dai nuovi programmi di storia segnali diversi dal confuso inemendabile riordino dei cicli dalla riforma degli esami di maturità che vede il perpetuarsi della tutela sulla scuola non statale
Segnali diversi dalla conduzione per circolare del mondo della scuola e dalla gestione del consenso degli studenti con la promozione e sostegno strumentale di realtà associative studentesche
Quanto meno artificialmente gonfiate
è naturale
è naturale
Naturale desiderare interlocutori benevoli ma non per questo se non se ne trovano si inventano in futuro potrà aiutarla ma più convinta politica di concertazione con i soggetti della scuola in primo luogo le famiglie
Il nostro impegno
è per un progetto di scuola che porti benefici e vantaggi a tutto il sistema scolastico italiano e quindi a tutte le famiglie anche quelle che avendo ugualmente a cuore il futuro dei propri figli non si rivolgono alla scuola cattolica
La nostra preoccupazione nei confronti di tutto ciò che educativo e quindi contro tutto ciò che nella scuola non ha nulla a che fare con l'educazione
Rivendichiamo per queste il primato educativo della famiglia ne deriva
Ne deriva che ogni intervento deve partire dal riconoscimento che la scuola è sussidiaria la persona la famiglia
E che gli interventi dello Stato non possono essere totalizzanti Maffoni allentati rispetto a fornire risposte ai bisogni e a creare le condizioni perché ogni singolo cittadino aveva ogni formazione sociale realizzi i suoi scopi
E questa la grande intuizione dell'autonomia che è stata approvata e che ora è legge che alle stesse ragioni di fondo della parità
Entrambe affermando il primato della società sullo stato si basano sulla responsabilità e sulla libertà dei soggetti della scuola
Per questo motivo nel riproporre la centralità della famiglia nel tema educativo Siryn chiama insistentemente la funzione della scuola a servizio del compito educativo della famiglia
Occorre perciò in primo luogo che i genitori insieme agli altri soggetti della scuola diventino responsabili in toto della scuola stessa
In modo che essa cessi di essere un diritto acquisito per concessione dello Stato ma diventi un dovere collettivo da promuovere con responsabilmente come bene comune a cui ciascuno e tutti devono concorrere
La preoccupazione per una globale riforma della scuola italiana attenta al bisogno della persona umana porta ad una inevitabile conseguenza
L'urgente necessità per il Paese della libertà di scuola che sola può consentire l'esistenza di una scuola libertà di scuola di libertà per tutti statale o non statale che sia si comprende perché la richiesta di un'effettiva libretti libertà di scelta educativa per la famiglia è tutto fuorché una battaglia a tutela di interessi di bottega
E viceversa una battaglia per il bene comune la libertà di educazione non è problema confessionale
Quelle che ancora molto non comprendono anche l'interno del mondo cattolico
Quelli che ancora molti non comprendono è che la scuola cattolica non è un'istituzione della Chiesa ma rappresenta il mezzo con cui una comunità si misura con il fatto educativo
La libertà di educazione dunque
La libertà di educazione dunque è problema che coinvolge la libertà di scuola e con ciò la libertà civile del Paese ripeteremo fino alla noia che la parità è per le famiglie per tutte le famiglie italiane
Perché possono liberamente scegliere percorso educativo più idoneo per i propri figli
Si deve smettere di ridurre il problema parlando di soldi alle scuole private
Il fine è il finanziamento
Il finanziamento non è il fine mai il mezzo per il conseguimento di una effettiva libertà civile
Lo scorso anno signor ministro lei si impegna in questa sede a favore di un'effettiva libertà di scelta educativa nel Paese oggi dopo vari tentennamenti c'è una proposta di legge del governo cosa dire
In positivo che il Parlamento ha finalmente potrà cimentarsi nella discussione dopo esserne stato per cinquant'anni impedito
Come dire che dopo aver fatto pretattica discussione sulla panchina per decenni oggi l'arbitro bontà sua ha fischiato l'inizio
Ma la partita è tutta da giocare e serve il concorso di tutti
Nessuno nessuno escluso
Quale le preoccupazioni innanzitutto che questo atto di equità non si risolva di fatto per dirla con le parole del cardinal Biffi in una ulteriore e più deprecabile impellenza statalista
In secondo luogo siamo i siamo contrari alla distinzione fra parità giuridiche parità economica innanzitutto perché la parità è sinonimo di libertà e la libertà
Dicevo la parità è sinonimo di libertà e la libertà ore o non è non esiste una mezza libertà ovvero esiste la libertà vigilata che libertà none
Comprendo comprendo le sollecitazioni pervenute le dai dicasteri economici del governo
Ma non posso non ricordare che lei per primo teorizzò queste estemporanea distinzione fa l'affermazione di un principio la parità giuridica e la sua pratica applicazione la parità economica
Infine
Il demandare l'attuazione della parità alla legge finanziaria renderebbe non acquisito il diritto sottoponendolo annualmente alle forche caudine delle discussione parlamentare
Un cenno brevissimo sugli strumenti lo strumento della convenzione
E ipotesi culturalmente arretrata perché metterebbe la scuola non statale alle mercé di decisioni discrezionali della politica e della burocrazia sono parole del suo collega di governo onorevole Dini
Inoltre il sistema delle convenzioni potrebbe innescare seri problemi giuridici vedi articolo trentatré della Costituzione la convenzione potrebbe fare gli affari a riaffiorare antichi dualismi territoriale settoriale e culturali
Così il consigliere di Prodi presidente del Consiglio l'economista professor Zamagni
Non ritengo di aggiungere molto a queste osservazioni che sono chiarissime
Per quanto riguarda i buono scuola è stato alcune osservato che lo strumento difficile da realizzare non c'è il tempo per definire dei contenuti altro strumento in subordine in subordine credito d'imposta
Questa formula con aggiustamenti per i redditi più bassi valorizza il diritto della persona e il ruolo della famiglia senza creare problemi burocratici alla amministrazione pubblica
E questo fatto lo strumento che parrebbe incontrare il maggior numero di consensi per trasversale fra questi anche quello del professor Saman Zamagni sopra citato
Concludo
Con una frase di Aldo Moro perché leale confronto
Deve porre anche ricondurre a momenti di
Il ricongiungimento non carnale
Mo'
Concludo con una fase di Aldo Moro all'Assemblea Costituente ventidue aprile quarantasette che credo che rischia il compito che spetta a tutti noi
Spesso in questo anno
Il dibattito accentuato i dissidi
Ma non dimentichiamo che il problema che dovrà dovrebbe trovarsi tutti egualmente concordi il problema della scuola senza qualificazioni statale o nonché uno statale che sia pensiamo in questo momento al di là delle necessità contingenti del dibattito alla sorte della scuola in Italia
Pensiamo a quella che essa può rappresentare per la ricostruzione spirituale del nostro Paese ai mezzi più opportuni perché la scuola si è quella che deve essere quella che vogliamo confermo volontà che sia grazie
Grazie a Stefano Versari
Ogni anno
Meeting di Rimini invita
Per un approfondimento
Del suo tema nell'aspetto più diciamo affascinante
Dell'avventura dalla conoscenza uno scienziato
Anzi ogni anno in vita un grande scienziato
E quest'anno per chi come me e come credo molti di voi ha avuto modo di sentire le riflessioni del professor Coppi
Credo sia evidente a tutti del perché gli abbiamo chiesto di pronunciare una parola sulla libertà dell'avventura della conoscenza
E quindi su quanto siamo restia che l'esperienza dalla ricerca sia il frutto di un'organizzazione centralizzata
E mortificante
L'esperienza dell'avventura umana del fare del conoscere
Cedo perciò la parola al professor Bruno Coppi fisico di fama mondiale
Beh devo dire la ringrazio non sono di solito Vito atto parlare le vie Lavia
Classe risolto dodici studenti qualcosa del genere sono molto piccole e quindi sono piuttosto intimorito
A
Come il ministro ha fermato nella conferenza stampa c'è una necessità di richiederei la struttura della scuola primo universitaria su questo siete tutti d'accordo credo
C'è una simile fortissima necessità a mio parere derive edere come vengono erogati gestiti i fondi per la ricerca
E dobbiamo tutti essere onesti con il ministro dicendo che ha ereditato una situazione difficile in questo non è sua responsabilità questa situazione infatti c'è una ben nota convivenza sia di penuria e che di sprechi
Allo stesso tempo
E devo dire che partecipando a un congresso di circa quattrocento fisici a Chia laguna in Sardegna
Ho visto che c'è molta preoccupazione sul modo con cui ci si prospetta questa revisione il ministro Berlinguer credo fosse venuto in Sardegna all'inizio io ero stato convocato alla Casa Bianca per uno Presentazione una discussione di programmi quindi mi dispiace di non averli incontrati quell'occasione però il congresso mai invitato la sessione finale in cui c'erano due argomenti uno il primo è proprio questa revisione della struttura della ricerca scientifica dell'altro gliene parlo a voce
No
E come ha detto la la mia conferenze generale qui è nella natura della ricerca di non sapere anche a livello individuale in realtà se una idea che si persegue dunque viene proposta è veramente importante
Infatti ho ricordato l'esempio avevo un allievo
Di dottorato avevano trovato insieme agli inizi del dottorato vide importante bene questo allievo non riusciva a rassegnarsi di tutto il resto a carriera non fosse uscito l'idea di questo tipo quindi chi fa la ricerca non sa veramente se quello che fa è veramente importante operati
Dei frutti
Quindi
A causa di questo è necessario permettere l'esistenza di una moltiplicità di enti anche a costo più una ragionevole duplicazione per esempio della questura mica è un po'pazzo però sì credo legati a diversi ministeri cioè ciascun ministero potrebbe avere un dipartimento per la ricerca
E beh e ci sono esempi non voglio citare il quello degli Stati Uniti ma permettetelo di fare tutti voi
Tutti voi credete anche dal discorso che ho fatto che la NASA amministra tutte le ricerche sullo spazio non è vero per esempio tutte le parti di ricerche dello spazio che arrivano che arrivano a diciamo l'interazione dalla terra col vento solare attorno alla Terra
Sono per tradizione di competenza della aeronautica ed è una ricerca non militare completamente scientifica ed è fatto così perché mi regge decentrato uno dei tanti campi di ricerca
Quindi
Dopo che poiché anche in questa moltiplicità clienti occorrono dei nuclei di decisione qualcuno che decida più o meno
Che cosa in realtà contiene sovvenzionare occorre questi nuclei devono consistere principalmente di persone che sono realmente impegnate nella ricerca
E
Vorrei ripetere ancora che le persone che sono realmente impegnati alla ricerca non sono con me seduti di fronte un tavolo così col
Tante persone che la scherma gente che vive in stato diciamo monastico abbastanza ritirato ed è molto difficile che non le fuori però diciamo fare uno sforzo di farli servire in questi comitati ed è importantissimo
Che queste persone sia realmente i pediatri ricerca perché se uno non lo ha non è uniti ha dei limiti della sua ignoranza delle incertezze che devono essere affrontare
E eccetera eccetera
Sottolineo questo perché evidentemente questa situazione non esiste
Non è molto diffusa
Un altro aspetto importante dell'ultimo che vorrei sottolineare e che la comunità scientifica
E per natura
Condotta a livello internazionale perciò essenziale che le opinioni della comunità scientifica internazionale vengono seriamente considerate
Ed è essenziale che questi
E in chi siano collegati con la comunità scientifica internazionale attiva
Devo concludere infine che l'Italia e non è una parola re retorica è uno dei Paesi più ricchi al mondo quindi non solo di per denaro ma anche per cultura
Quindi io non responsabilità tantissimo a livello mondiale per far progredire la conoscenza e anche per sviluppare la tecnologia e questo motivo per cui dobbiamo prestare l'attenzione questo campo che dovrebbe meritarsi
Infine la via domanda al ministro e quale sia l'opinione su questi due tre punti che ho sollevato grazie
Anche nudi ma liberi di educare è questo il tema che abbiamo voluto scegliere per questo nostro incontro proprio per sottolineare che la esperienza della trasmissione dell'esperienza di ciò in cui crediamo e che ci fa vivere e irrinunciabile ed è un bene per tutto il Paese
Proprio per sottolineare che non si tratta di trasferire un retaggio confessionale
Ma semplicemente di aiutare ciascuno di noi a trovare la propria strada e tutti i tanti nostri giovani ad esservi più se stessi
In quest'anno di lavoro duro e di confronto serio su questo tema abbiamo trovato un compagno di strada
Quanto mai inaspettato ma non per questo meno gradito
E Lorenzo Strictly vers
Dei formatori che tanto
Tanto ha fatto per sostenere il tema della libertà di educazione in Italia
Allora abbiamo chiesto una breve ma
Cuda valutazione di quello che lo stato dell'arte dei provvedimenti di riforma e di come ci si potrebbe muovere nel tentativo diciamo di favorire le riforme reali la parola Astek Rivers
Grazie
Ma grazie perché
Come diceva ora Mario Mauro
Veniamo da storie molto lontane anche opposte
Ma ci ritroviamo
Intorno a qualcosa di fondamentale e cioè ci ritroviamo nel ritenere l'educazione una priorità fondamentale e altrettanto e forse ancor più fondamentale la priorità per la vita quotidiana di ognuno di noi del nostro impegno della libertà nell'educazione libertaria e Luca
Quello che dice
Lo slogan che è stato usato per intitolare questo dialogo nudi ma liberi di educare che è una frase di don Giussani
A cui io voglio in questo momento compete esprimere anche un sentimento di gratitudine
Per il fatto che è stato un animatore di un movimento come questo
Un movimento come questo che ha saputo approvare nelle radici della fede che vive
Queste priorità chiese perché non è proprio non è che chiunque che religioso abbia questo movimento a queste questo secondo me è un fatto di enorme importanza per questo Paese
E quando dico quando diciamo è stato già detto divertano educare non stiamo parlando se non uno dei suoi aspetti del problema del rapporto fra scuola pubblica e scuola privata parliamo della scelta di fondo da fare se fondare l'educazione il rapporto educativo in Italia in generale su un principio un valore di libertà oppure su altro
Come in tanta parte è stata una storia di questo Paese
Se vogliamo fondare
Siamo la rivoluzione liberale di cui tutti oggi parlano anche forse in primo luogo su cui sto sulla conquista questo valore come fondante dell'educazione dei rapporti educativo nella scuola e nella in una società
E guardate l'alternativa
A mio avviso molto più radicale bisogna averne coscienza di quello che sia la libertà di insegnare nella scuola secondo una certa filosofia una certa visione politico-culturale insegnare una certa verità ho insegnato è un altro il problema è della libertà o no di insegnare avendo a partire da magari diverse magari opposte visioni antropologiche visioni dell'uomo in divisione del bambino del ragazzo dei suoi bisogni dei suoi ritmi maturazione perché e qui che nasce una pedagogia allora il problema è se ci deve essere o no
Una visione
Che è una visione ufficiale con una scienza pedagogica antropologico ufficiale
Oppure no oppure se c'è la libertà del confronto e quindi l'organizzazione del modo di studiare assecondai questi criteri diverso e questo ha poi il proprio dell'insegnamento più che la non è di cemento nella propaganda di una filosofia Putnam
Il gruppo di fare
Un esempio a me e ai costi molto spesso viene in mente proprio nel valutare da questo punto di vista mediamente due pedagogia ed un pochino conosco o quella montessoriano e quella steineriana che hanno entrambi in comune quello di partire da una da visioni ma opposte tra di loro
Antropologica
Un modo di vedere a me spessore ma questo provvedimento che specie consente o non consente a queste due pedagogiche vivere tipo svilupparsi allora eletto voglio fare due esempi così ci intendiamo
Quando per esempio la legge sul riordino dei cicli
Dice che nell'ultimo anno della scuola per l'infanzia si mira a potenziare il conseguimento degli utili cognitivi
E questo per esempio rispetto a una di queste pedagogia etere Seriana
Unite non dà spazio a una visione antropologica che per il bambino di cinque anni pone una necessità diverso
Questo è un problema giuridico un altro esempio che voglio fare
Quello famosissimo intanto abbiamo parlato dei moduli nelle del modulo nel nella scuola elementare su cui noi del movimento di Pannella abbiamo lo promosse un referendum perché speravamo quello sedici l'ho seguito fare la corte costituzionale eccetera
Di portare questo come il grande tema di libertà nel dibattito del Paese perché
Cioè di con il quel quella struttura ci son quelle per la cucina per esempio quella montessoriano Gresta indiana che non potrebbero avere non possono avere spazio legittimità nell'ambito della della scuola pubblica e grande problema libertà e io oppongo questi problemi in questi termini al ministero
Badate
In termini spero che inseguito non polemici
Non do questo io sono stato siamo stati insieme anche fortemente oppositori di molte linee del dell'azione del ministro ma io credo che sia giusto e doveroso
Oggi in questo momento un atteggiamento di attenta severa ma di appesa di confronto reale perché
Io devo dare atto mi pare giusto devo dare atto che l'empio amministro di alcune scelte che sono importanti dal nostro punto di vista per esempio il ministro ha accettato
Degli emendamenti che abbiamo elaborato proposto
Sulla legge sull'autonomia c'è un emendamento fondamentale che è stato e passato fa parte della legge che è stato accettato dal dal governo in cui si dice che il progetto educativo d'istituto deve essere tale da consentire
A
Eventuali minoranze nella singola scuola minoranze di docenti di spot per sviluppare il loro progetto pedagogico magari diverso da quello della maggioranza dei degli dei professori capita ora enorme importanza
E un'altra cosa di cui io devo dare atto al ministro che ha accettato una proposta che abbiamo sviluppato tenacemente che di arrivare a a un a un una risoluzione comincerà il parlamentare
Che
A
Impegnato il governo
Che lancia accettato questo impegno
Nell'attuazione della dell'autonomia ma i regolamenti d'attuazione a abolire l'obbligatorietà del modo non fuggirono ma pronti a Bordin nella blu l'obbligatorietà sono entrambe coda di grande di grande portata e quindi a partire da questo dialoghiamo ecco io vorrei subito però voglio dire
Ecco a richiamare l'attenzione di impegno chiede l'impegno del ministro perché tutto questo la legge come sapete la legge sull'autonomia e la legge delegato no
Da dei Tirzo ma è una eleggibilità che si attuerà con i regolamenti ripete con lo spartito nei regolamenti su questo punto su questi due punti come sottrarsi tantissimi altri
E qui su queste queste cose o verranno garantite normativamente in modo puntuale nei regolamenti oppure rischiano di essere travolte non dalla cattiva volontà del ministro
Ma è un costume da un'abitudine da perché questo modo di concepire le diverse la libertà non è universalmente diffusamente forse maggioritario devo dirlo
In coda anche su questo voglio fare un esempio
Che un po'è un attacco al ministro anche duro un po'forse non lo so uno intenderà
Il famoso problema dei programmi di storia per gli istituti professionali
Solo dei programmi a mio avviso sono una vergogna questi programmi
Sono la vergogna perché aldilà pagate non perché non parlano del comunismo doverosa e ma è una cosa assente marginale perché sono fatti in modo da stabilire una serie di criteri imporre ai docenti di storia una serie di criteri nel Var insegnare nel valutare nel mettere in rapporti fatti di in sostanza
Costituiscono una interpretazione ufficiale
Una verità ufficiale
Però devo dire ecco questo
Il ministero delle attenzione perché il cipresso
Il ministro ha una responsabilità politica grave perché gli ha firmato
La firma sulla gazzetta sul sul bollettino suo
Ma la verità e che questi mi programmi non sono del ministro Berlinguer
Sono programmi che vengono addossò se da due anni di elaborazioni di commissioni del trentasei verso quel periglioso tanti anni di elaborazione di Commissione e Consiglio nazionale pubblica istruzione comitati in cui c'erano tutti imporle tutte le correnti io
Frutto di un lavoro collettivo
In cui c'erano tutti e tutti hanno fatto quella roba lì ora questo è il grande pericolo del conformismo di di un'abitudine un conformismo a un il liberalismo che pervade in avvertito presso
Ante concezione e allora su questi programmi il ministro ha annunciato che vuole riscrivere tutti i programmi
Insieme la riforma B e qui c'è il problema se il ministro vuole alla forza con accetta
Anzitutto volte rovesciare questo andazzo fare il contrario e ha detto il ministro prima nella conferenza stampa vogliamo mettere colleghi paletti mette i paletti e basta dei programmi
No non e solamente il contrario di quello che sta in questi programmi per di storia e qui è una grande sfida a cui però e allora siamo vogliamo sapere capire valuteremo che cosa il ministro farà c'è un impegno di un certo tipo dobbiamo dobbiamo valutare vedere gli effetti
E parliamo di libertà allora queste la parità
Parità
Su cui
Ministro ma sicuramente il merito Primo Ministro vedere proposto una legge una ricerca per di più molto meno peggio quanto meno di bozze precedenti che ha girato in commissione eccetera
Devo dire io personalmente sono tempo
Di privi di parlarne a fondo
Io provo personalmente non sono d'accordo ha fatto su questo impianto di legge tutto questo perché a mio avviso il criterio non è non deve essere quello della distribuzione
Venezia venti di sovvenzione alle scuole ma il problema è di garantire una libertà fondamentale e di garantire una a quelli la libertà di scelta dichiarativa quelli che non se lo possono permettere
Quindi otto un'altra cosa io non darei le e anche la l'esenzione fiscale no le identità il sostegno a quelli che ne hanno bisogno ma insomma
Perché se no il loro diritto con la metà erano si esercita questa è a mia personale valutazione ma al di là di ecco nel merito però della legge credo che dire perché
In porto un dialogo anche nell'ambito dell'impianto di questo disegno di legge ci sono alcuni
Equivoci
Alcuni qui alcuni punti irrisolti che possono fare di questa legge a oppure Z esattamente l'opposto
Il problema il problema per le scuole
Sia chiaro evidentemente per le scuole
Private non statale chiamateli perché fate come volete
Non è che è quello di essere appunto libere e una scelta di libertà suoniamo ulteriore rispetto con l'Ascoli sta la la scuola non deve essere
Non ci può essere assurdo immaginare una normativa è stato detto prima che obblighi in qualche modo le scuole lo statale essere uguale quindi stato se c'è un senso per cui c'è una scuola non statale perché solo statale qualcuno sente il bisogno metterci metterci del proprio per farlo scuola che si diverso di Pavia però e perché mai ci dovrebbero essere ascoltati allora gli equivoci da questo punto di vista
Nella per quello che tutto i propri fondamentali come si fa stabili qual è il requisito per cui una scuola
Non statale può esser riconosciuta paritarie
Beh su questo sulle modalità del riconoscimento che poi tutto come sempre modesti scrive genericamente gli utili e poi le modalità in in cauda venenum Semperboni particolari c'è spesso l'essenziale sulle modalità legge non dice rinvia
Il disegno di legge rinvia a un'altra legge ulteriore prova quello che conterà sarà la sarà l'altra legge otterrà e comunque se il ministro non è d'accordo ovviamente Thompson qui apposta per ascoltare da e l'altro l'altro punto l'altra la le modalità di valutazione dei processi e dei listini dice star uguale a quella che per le scuole di Stato per sulle modalità ieri del del di di queste della valutazione il disegno di legge sul riordino dei cicli
Indica soltanto che ci sarà invece come
Undici e con quali garanzie e con che criteri affidato a chi sa può diventare a questo punto a seconda di come si risolvo che tendono a dei può diventare una legge profondamente illiberale o può diventare la legge più illiberale e questo è un punto su cui bisogna capi e risolvere in questo risolvere questo
Libertà e diritto o con un minuto de libertà e diritto altra grande questione che molti hanno considerato una questione minore a mio avviso sente centrale
Quella del famoso scaturito dei diritti degli studenti
Io ho parlato di questo qua spesso delle critico parlato di questo argomento con alcuni molto autorevoli collaboratori del ministro e anche questo voglio dirlo Mian nato assicurazione che le intenzioni ispiratrici di questo testo sono a mio avviso non lo sto a raccontare c'è certamente posto sono assolutamente condivisibili però perché c'è il riconoscimento di alcuni diritti che indispensabile riconosce ma io devo dire il testo è quello che conta è il testo della bozza percorre una bozza appunto
Composta non ho tempo di dimostrarlo ma insomma
Lo stravolgimento del rapporto educativo perché mette il rapporto fra docenti e studenti su un rapporto fa lo fa diventare un rapporto tra praticamente stanziamenti e conflittuale tra parti avverse che distrugge il rapporto di capi
Poi dagli studenti attenzione non il sacrosanto di tiri diritto di dire la loro
Perbacco
Se volete riconosce ma da nella testualità della della bozza da di diritto di interventi codecisione su momenti fondamentali decisi di teledidattica e questo è chiaro che cosa comporta scalda la libertà sul piano dei rischi di per la qualità della scuola se se questo posto allora
Qui
Il problema è questa questione se è così se dovesse passare un in una una normativa che ha il carattere che a mio avviso a attualmente in quella bozza nel ritirerebbe deriverebbe una catastrofe dal punto di vista la qualità e della libertà della scuola italiana tale da compromettere tutto l'impianto riformatore
Nel suo buono né sumero buono del del ministro allora di Coppi questa è una questione su cui occorre un grande confronto
Nelle sedi opportune parlamentari un grande confronto un grande chiarimento per arrivare a una formulazione che non dia luogo a questi acquisti equivoci e che sia davvero esprima quella che appunto mi è stata assicurata e fare la ottima atti intenzione del del del governo di
Per io non ci sarebbe il mio tempo evidentemente finito ci sarebbe da parlare più capitolo enorme la riforma dei cicli gentilmente non ho tempo di parla numero sto dimenticando non ho tempo di parlarne voglio soltanto evocare quello che a mio avviso è un rischio è un è una proposta anche qui con luci e ombre a mio avviso
C'è un rischio molto grave
Che
I
Tu il secondo e il terzo anno
Della superiore
Siano fatti in modo da
Rendere impossibile quello che secondo me il punto chiave fondamentale per quell'età cioè la possibilità agli la spinta ad approfondire
Poiché martiri e qualificanti
Poche discipline qualificanti sul piano del metodo che quello avveduto a prescindere che queste materie siano la matematica piuttosto che un greco o il latino ma questo approfondimento questa andare a fondo in questa in questa età è fondamentale io rinunciabile per acquisire la capacità di studiare Piero di studiare nuove quindi su questo ecco bisogna bisogna sicuramente poco ecco vedete ho finito
Io non ho fatto dicevo discusso di oppositore
Che i ministri io voglio dare atto ancora al ministro Berlinguer di avere un merito di apparire ha perso davvero un grande confronto sullo sport questo Paese come non c'era da da mai di questa questa è un grande
Può diventare a seconda di come si sciolgono questi e qualche altro nodo Suma in può diventare e ha
è aperta la possibilità che il ministro Berlinguer diventi il ministro
Della grande riforma laica e liberale
Nel senso laico come effetto è stato detto prima della scuola italiana
Oppure oppure il contrario esattamente contraria seconde come si sciolgono Bertinotti fondamentale beh e quindi io spero di essere creduto quando appunto con la mia storia politica dico
Che attendo coro con sincera tesa quello la sua risposta oggi ma l'affettuoso soprattutto biologiche conta poco ma né i fatti né responsabilità che si assume pronto lo devo dire a proporlo credo di non avere pre giudizi credo che il giudizio non pregiudizi
Pronto a essere anche sostenitore un oppositore fermissimo fierissimo con tutte le poche forze che posso avere grazie
Io credo che questa Assemblea abbia già dato ampiamente prova di cordialità
E di vicinanza di interesse profondo perché questo dialogo risulti profondo e vero
Devo dire anche che adesso per amor di giustizia dopo quattro interventi siffatti il ministro dovrebbe parlare tre quarti d'ora
Però c'è da dire c'è da dire
Che io come dipendente del ministero la pubblica istruzione ho letto oltre settecento circolari ministeriali quest'anno quindi alla luce di questo di mettere d'accordo col ministro per non più di me venticinque minuti di dibattito diciamo così scontiamo quello che
E diamo un primo serio colpo lo statalismo
La parola al ministro alla Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer
Voglio prima di tutto ringraziare dell'invito
Del secondo invito
L'anno scorso e quest'anno
Che ho accettato molto volentieri
Consapevole del fatto che
Come hanno ricordato più volte qua me interlocutore ci sono stati dei momenti di confronto anche aspro
Ma questo sta a indicare che non si è preciso il filo in qualche momento momento diventato tenore qualche volta meno del diavolo
E il biologo continua
Come
Si deve
Come si conviene
Ad un rapporto democratico prima di tutto fra governanti e governati e poi fra diversi opinione
Quando sono venuto qui l'anno scorso potevo parlare solo di programmi
Oggi possiamo
Fare un brevissimo bilancio
Nelle considerazioni che sono state esposte qui
Fra come dire infatti è infallibile
Che sono stati citati qui dal presidente versare
La argomentazione di fondo se ho ben capito
Sta nella circostanza che quello che è stato fatto quello che è stato fa l'atto
Creano una valutazione
Dalla quale emerge il rischio che potrebbe andare bene ma potrebbe andare male
Che cioè come dire un'ambiguità di fondo nell'azione
Che rischia di avere un risultato di natura liberale
Libertaria di libertà ma potrebbe anche portare al regime
Allora
Premetto quindi che dietro questa argomentazione
Non può sussistere l'idea
Di una volontà di indottrinamento
Se si presentano soluzioni
Affidate sicuramente anche alla dialettica politica ora di l'etica sociale delle idee
Che potrebbero costruire una soluzione ribalta questa è l'interpretazione a mio avviso più pessimistica della vicenda
Ma di fronte a un'argomentazione di questo genere
Vediamo
Come ci si può muovere e che cosa il Governo e le varie forze sociali possono fare
Noi abbiamo
Voluto questa situazione dinamica
Abbiamo scelto
Abbiamo voluto creare le condizioni perché non sia poi una soluzione di legge
E quindi vistato
A dare la risposta al più importante quesiti
Che è quello per cui
L'attività di informazione e di educazione di apprendimento
Sia fatta all'insegna della libertà
Non c'è insegnamento non c'è apprendimento
Non c'è soprattutto formazione senza libertà
E poiché noi siamo profondamente convinti di questo
Abbiamo voluto che la libertà sia quotidianamente confermata se non conquistata
Dalla cornice istituzionale che spetta allo stato al parlamento e al governo
Definito
Questa è la ragione per cui la prima cosa che noi abbiamo voluto
E quella che io considero la legge più importante
Per la scuola italiana
Che legge
Che noi abbiamo scritto nella Gazzetta Ufficiale
Street diverse che non è una legge di delega che c'ha talune delle che regolamentari salvo un paio di eccezioni secondario macchine immediatamente operativa per tanti versi a differenza del passato
Quando fu approvata una norma di e lega sull'autonomia
Che poi fu lasciata cadere dal governo successivo
Noi abbiamo l'autonomia delle scuole
Che cosa significa questo
Abbiamo accettato
Ringrazio del ricordo
Che definisce l'autonomia delle scuole significa
La possibilità di un progetto educativo d'istituto
E quindi di una pluralità sul territorio nazionale
Dentro una cornice nazionale certe
Di progetti educativi dischi e tutto
La creazione non oggi che ancora non si coglie fino in fondo tutta la pregnanza di questa norma
Ma domani quando
Tutte le risorse presenti nelle scuole cominceranno a sperimentare costruire questo percorso
E appropriarsi della facoltà che viene loro concesso da questa legge
Domani si potrà capire la ricchezza della eterogeneità e quindi attraverso l'autonomia della acquisita maggiore libertà nello svolgimento
Ed è la funzione di insegnamento e della funzione di apprendimento
Ci vorranno degli anni perché essa diventi realtà
Perché si diffonda una cultura dell'autonomia
Perché la scuola si liberi
Di questo pesante retaggio del passato per cui tutto era regolato dai programmi ministeriali perché così si è sempre stato fino adesso non è un'invenzione del momento
Persino nel dettaglio
Perché la scuola riesca effettivamente a esprimere tutta la sua ricchezza creativa anno dopo anno
Al di là dell'attuale ripetitività per quarant'anni di vita o trenta di vita professionale l'insegnante che ogni anno ripete sempre le stesse cose perché così prescrive il programma ministeriale
Soprattutto perché si crea un plus crei un protagonismo diffuso a questo problema
E questa è la prima base della libertà patate in tutte le scuole
Quelle chiamate statali e quelle chiamate non statali perché noi abbiamo voluto che l'autonomia fosse estesa a tutte le scuole nel precetto normativo
Voi potete comprendere anche l'autonomia delle scuole non gestite dallo Stato
Che potenzialità di libertà
Non soltanto affermata ma in questo modo tutelata
Per i progetti educativi diverso per le diverse pedagogia per i diversi impianti pedagogo
Possano effettivamente realizzerà
Noi discuteremo prestissimo in questo mese una riforma del ministero della pubblica istruzione
Ma come si può pensare a parlare di libertà
Senza tener presente che la struttura burocratico centralista del ministero della pubblica istruzione delle sue direzioni generali del suo apparato del suo apparato di circolari del suo apparato di una normativa di dettaglio costante e quotidiana reiterata da sempre e di difficilissima
Possibilità di rimozione se non si intacca la struttura del ministero
Possa esserci effettivamente libertà
Noi non dette l'amiamo solo in astratto l'esigenza di libertà
Con la norma sull'autonomia con i procedimenti che stiamo preparando e che saranno di dominio pubblico fra breve per la riforma del ministero della pubblica istruzione per la definizione di tutta l'ampiezza delle porte
Delle possibilità di autonomia didattica organizzativa di tutte le scuole italiane
Stiamo gettando le basi fattiva e concreta della libertà stiamo gettando le basi fattive e concrete
Di una novità della società italiana
La scuola e nata
In Italia come altrove
Per opera
Gli ordini religiosi prima di tutto
Penso agli Scolopi a galla stanziamenti Giolitti
In un'attività tutta privata che solo successivamente lo stato acquisito dentro se stesso
Quando lo Stato diventato Stato
Nell'ottocento e primo novecento
Quando ha avuto una funzione storica determinante
Ma quello che è successo attualmente
Per una scuola come quella italiana
Sicuramente una delle più grandi
Ahimè per pochi ma le più grandi
E che essa è stata e il boss solarità in un'organizzazione centralistico ministeriale
Kenya irrigidito
Come per tutta l'amministrazione statale italiana
Subalpino borbonica
Nel corso della nostra storia patria ed era nostra storia unitaria
Creando tutti gli ostacoli ad un costante aggiornamento della scuola stessa dei suoi contenuti
Culturali della sua attività pedagogica della libertà degli stessi insegnanti degli istituti
E noi abbiamo oggi soltanto un involucro eredità del passato
Che non è più stato mai statalismo
Che non è più funzione pubblica ma irrigidimento centralistico e burocratico
E come oggi questo problema si pone per tutte le funzioni sociali ed economico
Si giunge con ritardo
Per la permanenza di una questione romana ed un incompiuto processo storico risorgimentale anche per la scuola
E questo è un punto delicatissimo della nostra cultura diffusa per sentire diffuso nel Paese
Si pone anche per la scuola
L'obiettivo di questo governo e l'all'accelerazione dell'involucro statalistico
E la creazione di una vitalità interna alla società come funzione formativa
E non soltanto alla funzione pubblica
Come gestione pubblica
Questo è il punto di novità
A cui noi siamo giù
Perché siamo giunti a questo
Siamo giunti a questo perché oggi la scuola non è più quello del passato
Rappresentata da un'aura
Dai banchi dalla cattedra da un gruppo di studenti da un insegnante che insegna
Che interroga che dà il voto e alla fine un pezzo di carta
Anzi e molto questo non più soltanto questo
In una velocità di obsolescenza delle conoscenze
Di bisogno di innovazione continua
Non si può cessare mai di andare a scuola
La funzione formativa continua per tutto l'arco della vita
E non si tratta soltanto dell'apprendimento per pochi delle conoscenze fondamentali si tratta anche di imparare a lavorare non soltanto di imparare a sapere
E queste varie funzioni imparare a sapere imparare a lavorare
Lui imparare a sapere a lavorare
è puramente illusorio oltre che sbagliato pensare che sia lo Stato in quanto tale da garantire
E quindi per sé e per profonda convinzione di tutti noi lo statalismo è un retaggio inaccettabile
Noi abbiamo voluto con tutte le nostre proposte prima dell'autonomia poiché il riordino della scolarizzazione per dieci anni di scuola l'obbligo esteso poi per la riforma della parità abbiamo voluto aprire un capitolo profondamente nuove nel quale
La funzione formativa
Diventi una pregnanza
Assai piena della società e allora
Le parole del professor Rigotti
E allora qui educazione e libertà diventano in via di
Perché non è in posizione anche se trasmissione da parte di chi sa
A chi non sa
Ma in una dialettica nella quale l'accento sempre più viene posto sull'apprendimento rispetto che sul mero insegnamento e questa è un'altra novità
Di una società molto più libera di Tron di quanto non fosse quella dei decenni le forze dei secoli passati
Qui c'è uno spostamento della cultura pedagogica
C'è un'idea nella quale non è la funzione manipolatoria dell'educazione a cui guardiamo
Ma è una funzione dialettica in cui
Il giovane anche il bambino mette la parte sua di creatività e persino maturità
Anche qui dobbiamo aggiornare io sarò convinto che esiste un rapporto tra dicendo discente docente in cui c'è una diversità necessaria
Un peso diverso un'assunzione di responsabilità diversa e quindi non è possibile pensare a parità
Tra dicendo e docenti
è un errore gravissimo
Che nella incultura della democrazia rappresentativa in questi settori scuole università tentato di portare i modelli di democrazia presentati Iva di un consiglio comunale un'assemblea elettiva e quindi partitica dentro un'istituzione in cui la gerarchia del sapere resta gerarchia
E sono convinto di questo
E tuttavia se noi spostiamo l'accento sull'apprendimento
In una visione
Più attenta di queste contorni che dobbiamo vedere il rapporto fra educazione e libertà
Ebbene ma la libertà e consapevolezza
E prima di tutto consapevolezza
Il punto qualificante delle nostre riforme e inserire nella scuola e nell'università l'idea di orientamento
Che è sempre stato rimosso
Per cui le scelte avvengono sempre eterodiretti
Con l'idea di aglio di orientamento
Come momento disciplinare curriculare di sperimentazione delle proprie vocazioni sulla base della propria esperienza del proprio itinerario
Noi introduciamo un altro vero elemento di libertà
Ma di libertà fondata sulla consapevolezza sull'esperienza di ciascuno
Per i ragazzi e degli insegnanti
E poi
C'è un altro punto
Scritto nella norma
Tra i criteri ricordagli programmi degli studi professionali ed lo ringrazio per il fatto che abbia ricordato che vengono da lontano che io non ero nella possibilità di bloccarli perché avrei bloccato l'intero ordinamento sono stati ultimo atto del passata
In cui ho solo apposto una un vigna temporanee
Perché contemporaneamente questo Governo e poi in Parlamento ha inserito nella legge sull'autonomia una norma precisa in cui cancella l'idea dei programmi ministeriali che la legge non tollera più ed è merito di questo governo aver abolito l'idea di programmi ministeriali
E questo è un fatto di libertà enorme è stato sostituito dal principio
Degli obiettivi e nella scuola dell'autonomia
In futuro la revisione dei contenuti culturali qui ricordata
Passerà attraverso la formulazione gli obiettivi nazionali perché la scuola è una scuola nazionale perché l'Italia è un Paese unito e vogliamo che resti unito
E che abbia una vita culturale nazionale fino in fondo e tuttavia con una forte eterogeneità della sua organizzazione
Ebbene quando invece dei programmi ministeriali cosiddetti
Ci saranno gli obiettivi saranno i progetti pedagogici educative d'istituto
Ad avere tutto allora capacità di contare deve giungere fino in fondo
Saranno un grande risulta
E poi
Noi abbiamo voluto
Insieme a questo un obiettivo che qui non è stato ricordato
E tuttavia io desidero ricordare
Estendere la scolarizzazione da otto anni discolo obbligatoria dieci
Vedete
Bere in questo campo l'Italia
E ancora Calimero
Per l'ultimo paese in Europa
Che c'ha otto anni discolo obbligatorio
Che c'è una scolarizzazione a quel livello
Noi abbiamo scelto di estendere la scolarizzazione attraverso una riforma più completa
L'abbiamo sottoposto al Parlamento la vera sostanza di quella riforma sta nel fatto che noi vogliamo far diventare anche in questo campo l'Italia un Paese europeo e che questo passa attraverso la scolarizzazione per dieci anni
Di tutti i nostri ragazzi
E poi abbiamo presentato il disegno di legge sulla parità
Io mi rendo conto che adesso la cosa sembri quasi acquisita
Che sia che possa essere considerata un qualunque fatto politico di quest'anno
Noi vogliamo chiudere la questione romana
Noi vogliamo mettere al passato
La ferita più grave della formazione dello Stato unitario insieme la questione meridionale
Noi vogliamo far cessare una guerra di religione fra opposti ideologismi per arrivare
Attraverso un atto di governo
Non come diceva
Il presidente Versari bontà sua forse riferito a me
Un via libera discussione parlamentare qui c'è un'assunzione di responsabilità Tel coperto e non è stato facile
Voi potete anche considerare che tutto avvenga così automaticamente non è così
Siamo determinati acché questo processo casa avanti
E si crei anche in queste una condizione di libertà ho molto apprezzato
Le informazioni in base alle quali si dice non si deve immise rare immiserire questa grande operazione culturale prima ancora che politica
Nel puro e semplice finanziamento delle scuole cattoliche
Ho molto apprezzato quando è stato detto che questa non è una soluzione confessionale
Io mi sono arricchito nella mia personale revisione delle idee politiche a questo proposito
Di un'esperienza che ho fatto quando ero rettore dell'Università di Siena e segretario del rettore
Che sono andato a visitare le università palestinesi in Israele io ho visitato l'Università di Betlemme
Di proprietà del Vaticano e diretta da religiosi
Il settanta per cento degli studenti di quella università
Il cento per cento era palestinese e il settanta per cento era musulmana
E mi è stato detto di fronte alla mia meraviglia il compito della scuola che l'università non nella catechesi non è il proselitismo quello si fa in chiesa
E nell'educazione alla libertà e l'apprendimento
Ho capito una cosa illuminano
Ho capito una cosa illuminante ed era di proprietà del Vaticano vada
Non di un gruppo di genitori cattolici
Ho capito che noi abbiamo anche qui l'Italia è Calimero e l'ultimo paese europeo che non ha una disciplina della parità e questo governo vuole cancellare ancora una volta questo elemento
Arretrato sbagliato
E non abbiamo compiuto anche qualche altra questo proposito come avete visto
In una scuola di una provincia italiana è stato sottoposto il problema la scuola non statale
Dell'applicazione della legge centoquattro per gli handicappati e noi abbiamo deciso che questo si possa fare da ora
Ci stiamo muovendo con la risoluti e precisi nella direzione
Di superare questo retaggio che significa però anche
Una aspra azione contro i diplomi Fici
Contro quell'aspetto del in cui la scuola non statale diventa un momento di corruzione
Un momento in cui c'è mercato dei titoli non possiamo tollerare confusione tra questi aspetti e qui sta una maggiore severità delle regole
Qui sta una maggiore severità delle regole
Tanto più
La scuola non statale tanto più una scuola cattolica possibilità di avere successo ma lo sforzo di cui io sono consapevole che sta compiendo in questo periodo in condizioni di difficoltà quanto più l'alleanza si potrà fare fra scuole buone e scuola cattive a prescindere dalla gestione
Tra scuole di carità e scuole che invece qualche volta hanno un altro scopo
E tuttavia parlando di parità
Abbiamo consegnato al Parlamento questo disegno di legge
Saremo come Governo un pungolo perché esso cammini insieme agli altri
Mi auspicio e che su questa questione
Sono necessari tutti gli apporti tecnici o anche di scelta politica convenzioni non convenzioni credo d'imposta che io personalmente preferisco o altre soluzioni che sono aperte sarà il Parlamento a decidere ciò che bisogna evitare e che su questa questione ci siano strumentalismi di partito per conquistare un qualche voto contrariamente a quanto è invece necessario per le stesse scuole e per questa grande battaglia di libertà
Noi abbiamo bisogno che il Parlamento decida
Vorrei dire al professor Coppi ho visto che il tempo terminato che io sono molto d'accordo sul alcune delle sue considerazioni primo snatura internazionale della ricerca Secondo sul fatto che vanno sostenute le attività di ricerca e diversi ministeri ma attraverso come abbiamo scritto in una recente relazione un forte coordinamento e terzo che la comunità scientifica deve contare contare molto nelle scelte della ricerca
Mi si permette un'ultima parola
Ma ne ha avuto un momento di polemica
Nel periodo precedente durante l'inverno
Quando una lettura del disegno di legge sul riordino dei cicli scolastici
A presunto più o meno fondatamente a mio avviso no
Che
La impianto culturale che noi proponevamo
Non era sufficientemente rispettoso dalla persona
E voi avete anche raccolto numerose adesioni su questa iniziativa
Non so se voi avete colto penso molti di voi si che nella stesura del disegno di legge a seguito di questa discussione ne abbiamo fatto tesoro di questa discussione
Ma questo non è stato uno stratagemma diplomati
La funzione primaria della scuola
E la formazione della persone
La funzione primaria della formazione
La creazione delle basi culturali di una società e di tutti i suoi individui
L'apprendimento il sapere la cultura è un bene primario non strumentale è un bene in sé è un fatto di civiltà e questo è quello che noi vogliamo sia il contenuto anche dei prossimi obiettivi anche
Delle prossime discipline di apprendimento
Che poi questo abbia anche una funzione di sviluppo
Perché crea condizioni di maggiore possibilità di lavoro
Perché creare possibilità che il ragazzo che il giovane che studia sappia risolvere maggiormente i problemi si sappia muovere nel teatro di questa società in continua evoluzione e sappia quindi dare a se stesso e la società il massimo
Che egli stesso può dare questo è un derivato non è un obiettivo
L'obiettivo resta quello della Ford della conoscenza
Resta quello dei valori di convivenza
Perché si impara in parecchi e non da soli in prevalenza perché le scuole sono un aggregato
E quindi si sta insieme
E insieme al valore della conoscenza
C'è il valore di stare insieme di vivere insieme per tanta parte della giornata e quindi di rispettare gli altri di rispettare gli altri Dean un presumere eccessivamente disse e di essere ciascuno portatore dell'assoluta verità ma di credere e riconoscere anche negli anni ebbene noi chiamiamo le scuole e le famiglie
A questo compito
Io mi sono recentemente espresso proprio qualche giorno fa in seguito alla sentenza dalla Cassazione
Per dire e con questo concludo per dire
Come ha detto la Cassazione che nella funzione educativa la famiglia come dice l'articolo trenta della Costituzione Ferrante
E primarie
è un diritto dovere
è un diritto dovere
Non si può scaricare tutto sulla scuola
è un diritto dove
Oggi la Società italiana è percorso da tensioni preoccupanti
Stanno emergendo novità che il nostro Paese non aveva conosciuto di intolleranza verso le diversità
Prima di tutto razziali
Abbiamo sentito in questi tempi abbiamo assistito ad episodi in questi tempi
Che sono anche raccapriccianti
Mentre il mondo va verso la società multiculturale e interculturale e multirazziale
Le famiglie nelle scuole sono la sede nella quale si deve imparare
A convivere con gli altri a rispettare gli altri anche se sono diversi da noi questo forse il valore principale
E la scuola è prima di tutto il regno di valori e all'insegna di questi valori il cambiamento che stiamo introducendo fatto di dinamica di libertà di dialettica
E la base strutturale istituzionale di un processo che fa della libertà la vera funzione della scuola
Allora
Mi preme fare alcune osservazioni prima di concludere
Chiedo scusa ma credo di voler parlare anch'io
Non vorrei che dopo essere stati così generosi con tutti della prendere come
C'è un'affermazione del ministro che mi preme sottolineare lo statalismo è inaccettabile e inaccettabile
E in questo senso mi preme subito dire che la libertà non la si fa perché finalmente un ministero ha deciso di per metterla la libertà
La libertà è l'espressione del giudizio ed è la speranza di costruzione di un popolo e dove c'è il popolo cioè la libertà altrimenti ci sono le programmazioni
In questo senso io sono convinto cioè o per convinzione per esperienza la certezza
Che è marcando le differenze che si dialoga di più
Perché
E voglio fare un esempio molto chiaro
Abbiamo il dovere di sciogliere le ambiguità anche di queste normative che si stanno proponendo perché se il peso significa che ciò che non viene ratificato a Roma viene ratificato maggioranza in qualsiasi sperduto istituto a Repubblica bisogna dire con chiarezza che la verità non la fa la maggioranza
La verità non è il frutto di un compromesso
Il problema non è che ogni scuola possa avere il proprio progetto educativo
Ma che ogni progetto di continuo abbia dentro un pezzo di verità e per far questo deve essere dato spazio a tutte le esperienze capaci di proporre un'ipotesi per il futuro per il destino di una generazione
Rispetto a questa generazione noi sentiamo la nostra responsabilità perché noi non abbiamo il problema
Di essere gli oppositori del governo dell'Ulivo del ministro Berlinguer
Noi abbiamo il problema che il nulla che avanza dentro la nostra società e che conquista dentro le nostre scuole il cuore dei nostri giovani
Venga battuto in breccia da un'esperienza seria ora questa esperienza seria non si può contrabbandare la né in un programma in in un obiettivo e legata alle persone che fanno la scuola queste persone hanno diritto a più libertà dentro la scuola
Quel che chiediamo a questo più libertà dentro la scuola ma anche più libertà per le scuole e io mi permetto ricordare l'Adagio evangelico che dice che bisogna valutare
Il grano buono e quello cattivo
Non durante ma alla fine perché non si può fare un sistema educativo tarando su che ha come scopo il profitto ma si fa sistema educativo tarando lo succhia che pure il destino dei giovani e quindi lasciando
Lasciando la possibilità che non si sia soffocati dalle regole
L'ultima considerazione che faccio la traggo perché questo meeting è nato comunque nel segno dell'affermazione
Di un grande uomo che Dostoevskij
Citando le parole di Dostoevskij stesso
Voi mi gridate che nessuno vuol togliermi la libertà voi mi gridate lei mi grida che nessuno vuol togliermi la libertà
Che qui si cerca soltanto di organizzare le cose in modo tale che la stessa mia li porta spontaneamente benché a coincidere con i miei normali interessi con le leggi della natura con l'aritmetica
Signori miei ma che razza di libertà mi rimarrebbe il giorno in cui si arrivasse alla tabella ride all'aritmetica il giorno in cui il fosse valido soltanto il due più due fa quattro due più due fa sempre quattro anche senza la mia libertà
E questa voi me l'ha chiamata libertà
Io mi permetto ringraziare alla fine di questo nostro colloquio con calore il ministro per averci voluto portare il suo contributo e la sua presenza e mi permetto anche indicare a tutti quanti coloro che hanno parlato questa sera da questo tavolo ma soprattutto coloro che hanno partecipato che noi vivremo questo hanno il tempo che verrà in un dialogo vero vale a dire rendendo possibile che la libertà che ci sia nella scuola sia una libertà reale e non il cui esito sia semplicemente che due più due fa quattro
Grazie
Vi ricordo che domani alle ore undici e trenta
In Auditorium si terrà l'assemblea nazionale della Compagnia delle opere
Presieduta da Giorgio Vittadini con l'intervento del ministro degli Esteri Lamberto Dini