Riforma dello stato sociale: le richieste della Confindustria org. dalla Confindustria

Impegnati sulla riforma dello stato dello Stato sociale
Abbiamo poi discusso delle varie problematiche soprattutto relative alla situazione economica abbiamo ribadito che siamo arrivati alla metà dell'anno e non c'è ancora stata una svolta forte che possa darci la grande tranquillità per il futuro sicuramente siamo in una fase di recupero su una situazione
Precedente chi era particolarmente perché particolarmente difficile comunque
Insistere per cercare di consolidare una certa una certa ripresa e soprattutto per renderla il più duratura possibile purtroppo nonostante i dati che abbiamo visto ieri
Dati dall'Istat la debolezza del recupero età produttiva del novantasette confermata anche dalla nostra indagine congiunturale rapida del mese di giugno che ha visto ancora una
Situazione di di frenata per quanto riguarda poi i dati più precisi abbiamo riconfermato ed è stato confermato anche dalle sensazioni e dal che hanno in ai colleghi circa la crescita del il nel mille novecentonovantasette che difficilmente andrà oltre l'uno per cento quello che preoccupa noi preoccupa i nostri colleghi soprattutto il dato che siamo in un momento ancora
Difficile ma soprattutto siamo in un momento in cui la crescita italiana dell'ordine del cinquanta per cento riesco ad aprire nei confronti della pena perché avranno già quest'anno i nostri colleghi i nostri colleghi europei e questo sicuramente è un dato non
Positivo e sul quale dovremmo fare delle profonde riflessioni e dovevo mettere in atto tutti gli strumenti possibili per incrementare questa crescita
Lo stesso vale per il novantotto e novantanove dove sappiamo che avremo una crescita prevista dal nostro centro studi dell'uno e otto novantotto e del due e tre per il
Novantanove che sono sì risultati migliori dagli attuali ma sono risultati che rimangono comunque ancora deboli e che difficilmente se non verrà hanno cambiati utilizzando tutte le leve possibili riusciranno a fare cresce l'occupazione ed affrontare appunto questo che rimane uno dei problemi fondamentali
Del Paese per quanto riguarda il documento appunto che è stato prima distribuito sul riforma della sanità do la parola al professor Cipolletta che vi spiegherà un pochino
Quindi innanzitutto abbiamo elaborato un documento attraverso un gruppo di lavoro presieduto dal professor Castellano che in questo momento è uscita Alcamisi il delegato è lei il Sanga che che
Ha coinvolto tutta la struttura associativa di Confindustria
Interessata a i problemi della sanità direttamente e indirettamente abbiamo messo sotto rassegna il sistema nostro e abbiamo proposto alcune linee di modificando
Che
Vorrei riassumere in questa in questa maniera innanzitutto la costatazione l'analisi né riteniamo che la spesa sanitaria in Italia in questo momento non sia eccessiva in quanto tale
Però contenga al suo interno per i meccanismi come essa è formulata dei meccanismi di possibile crescita fuori del controllo specie in un Paese che ha una popolazione che va invecchiando abbastanza rapidamente e non ha messo del le strumentazioni di controllo della spesa sanitaria se non quelli del ticket se o dei controlli di carattere autorizzativo dei prezzi dei farmaci e quindi questa spesa tendenza aveva
Rischi di crescere in maniera esponenziale ma senza che per questo sottilissimi riesce a quei bisogni di efficienza e di equità di cui il Paese ha bisogno sia allora la nostra proposta è sintetizzabile in questa maniera
Dobbiamo andare verso un sistema sanitario nuovo e moderno ci rendiamo conto che i passaggi sono Complessi nel sei
Se non si può sostituire dal giorno all'indomani un sistema con un altro noi proponiamo due tempi un primo tempo di una durata
Approssimativa di tre anni che ci porti criteri alla all'inizio del prossimo psicotica secolo legno quello che a ad un sistema più innovativo allora il periodo transitorio deve essere tale da essere conforme a quelli che sono gli obiettivi del tipo del dell'assetto definitivo durante il periodo transitorio occorre
Cercar di favorire il sistema sanitario integrativo mantenendo il sistema sanitario pubblico con i limiti che attualmente ha rendendo un pochettino più cogenti questi primi ti e consentendo lo sviluppo di un sistema integrativo in un sistema d'assetto definitivo noi pensiamo che la
Rita debba rimanere a base pubblica non pensiamo che possa essere sostituita da una sanità totalmente privata
Però dobbiamo per immaginare un sistema dove il servizio pubblico gratuito venga riservato alle classi di cittadini che hanno dei redditi relativamente basse non abbiamo fatto analisi per specificare i pareggi di livello al di sopra e al di sotto del quale
Deve esserci l'intervento pubblico ma riteniamo che l'intervento pubblico debba essere riservato a coloro che non hanno K cita economica di provvedere direttamente mentre ci debba essere un sistema assicurativo obbligatorio
Che copra coloro che si trovano a dei redditi superiori a questo reddito minimo quindi è un sistema che sposta l'approccio assicurativo non è il sistema americano per dirne una perché se americano non hanno sull'obbligatorietà quindi questo avrebbe l'obbligatorietà è ovvio che quando si immagino un sistema obbligatorio assicurativo ci vuole una forte presenza pubblica che determini le regole del gioco perché sennò
A questo punto ci sarebbe l'obbligatorietà nei confronti di un soggetto privato un'assicurazione che potrebbe mettere le condizioni e che le vuole quindi ci vuole un'Authority re e questo è il ruolo principale dello stato di uno Stato moderno nel sistema sanitario non tanto quello di prestare lui stesso le prestazioni e e fornello obbligatoriamente quanto quelle di controllare che queste prestazioni siano adeguate ai bisogni cittadini entro costi comparabili per arrivare a questo obiettivo
Noi proponiamo che ci siano più soggetti che entrino in competizione con l'altro all'interno di questi oggetti ci possono essere anche soggetto pubblico se il pubblico non è escluso dalla competizione al contrario il soggetto pubblico cioè quello che fornisce servizi gratuitamente ovviamente attraverso un finanziamento fiscale per i cittadini meno abbienti quest'lo stesso sistema sia in concorrenza con sistemi privati e il cittadino me più abbiente abbia la possibilità o di portare il proprio finanziamento al sistema pubblico se sceglie il sistema pubblico oppure di portare il proprio finanziamento a al sistema assicurativo privato che ritiene più idoneo alla alle alle proprie ai propri bisogni riteniamo che un processo verso questa direzione dovrebbe poter cominciare iniziare all'inizio del prossimo secolo e ha essere implementato diciamo nell'arco di una decina da quindi spetta ora quindi verso il due mila cinque e due mila sei ci siamo quindi posti dei tempi abbastanza lunghi la nostra proposta va nella direzione in cui stanno andando i principali stati industriali moderni quelli di riservare l'intervento per chi ha dei bisogni e aprire la gamma delle possibilità chi invece ha delle disponibilità economiche ciò che è importante nella nostra proposta la separazione rispetto all'attuale fra colui che finanzia colui che
Eroga il la prestazione e colui che ne beneficia questo la contrapposizione di questi tre soggetti la chiave di volta per controllare l'ammontare della spesa oggi invece finanziamento e prestazione sovrapposto perché sempre lo Stato non c'è distinzione fra i due soggetti e si finisce che la prestazione finanziata a piè di lista da parte del dello Stato che poi a sua volta evidentemente si rivolge al contribuente e infine l'ultima considerazione Peres a vostra disposizione
Questo principio presuppone che gli manca un rapporto diretto di finanziamento fra cittadino e sistema sanitario e quindi questo nostro principio va completamente contro diciamo all'impostazione che è stata data adesso del finanziamento insieme sanità ter sull'Iraq l'IRAP imposta regionale
Assorbe il contributo sanitario che è pagato dai cittadini e la tassa della salute e fatto che trasforma queste imposte l'imposta sul valore aggiunto delle intese che viene poi utilizzata in parto tutto per finanziare le Regioni le quali a loro volta hanno il compito di provvedere alle prestazioni sanitarie ecco Lissi vede proprio qual è il principale grossissimo difetto dell'IRAP l'Iraq fa finanziare la sanità da una tassa che sta sul valore aggiunto delle imprese interrompe completamente quello che è il legame tra chi paga chi beneficia e chi eroga il diritto perché è evidente che se va avanti il progetto di rape il cittadino chiederà
Prestazioni sanitarie le ritiene sempre maggiori perché giusto e nelle normale che sia così la Regione sarà ha la tendenza a dargli tutto quello che chiede perché il cittadino e poi quello che vota il rappresentante presso le giorni salvo poi a finanziarsi sul valore aggiunto delle imprese che notoriamente non votano certo è evidente che a lungo andare questo percorso e perverso perché imprese scappano dal territorio e forse dopo dieci quindici anni anche gli amministratori si rendono conto di aver sbagliato ma intanto abbiamo distrutto un tessuto produttivo industriale e quindi un messaggio breve ma importante è che bisogna riconsiderare fondamento vestirà per perché se no non solo il nostro progetto non va avanti e questo diciamo una cosa che interessa soprattutto noi evidentemente ma sì rompe questo
Contrapposizione disinteresse importante tra chi paga e chi beneficia del sistema sanitario e questo è uno dei fattori che rischia di fare esplodere la spesa sanitaria soprattutto l'inefficienza del sistema sanitario grazie
Abbiamo anche ridiscusso con tutti i colleghi della riunione che abbiamo avuto a Napoli venerdì scorso per il resto la Regione straordinaria delle imprese del Mezzogiorno che ha avuto una partecipazione straordinaria anche i due mila e trenta imprenditori e abbiamo ridiscusso è stato approvato avevo apprezzato da tutti il cavo di questa richiesta che facciamo sia al governo anche al sindacato di avere un tavolo Haddock per il Mezzogiorno e il fatto che
Per sedersi al tavolo con elementi concreti facciamo partire quest'indagine presso le nostre associazioni e le imprese ricerca
Aria di quantificare un numero di posti di lavoro possibili ed attivare al Sud se venissero accolte le
Posizioni che noi proponiamo da tempo e che il consigliere incaricato Antonio D'Amato ha ben precisato nella sua relazione di Napoli e che si riferiscono alla a alla sicurezza alla costo e alla flessibilità del mercato del lavoro e che si riferiscono alla problemi di natura fiscale contributi
Siamo a vostra disposizione
Presidente ieri presidente del consiglio Prodi ha detto da Madrid che la cultura
Del libertà di licenziamento non è coerente con quella nazionale
Mi dicono anche che Scalfaro questa mattina l'abbia parlato di battuta infelice a proposito di questa libertà di licenziamento volevo chiederle un suo parere
A parte che il discorso è un pochino più complessa mai dire mai chiediamo nel momento in cui si va a parlare di una modifica degli attuali a molti tra
Torri sociali di fare un discorso a trecentosessanta gradi che deve riguardare la flessibilità flessibilità non vuol dire o non vuol dire solo o principalmente discorso licenziare ma tutto una serie di chiavi che bisogna cercare soprattutto per cercare di rendere maggiormente competitive Austin prese e soprattutto per togliere tutto una serie di ostacoli che sono principalmente in entrata nel mondo del lavoro ma è chiaro che aveva togliere questi ostacoli bisogna andare anche o o passare attraverso soluzioni più chiare che per quanto riguardano la risoluzione del contratto del lavoro come ho detto tante volte nessuno di noi chiede di fare presto situazioni senza regole bisogna passare per si potrebbe passare per esempio attraverso il al risarcimento del danno qualora sia dimostrato la sia dimostrata la presenza del danno per cui con delle tutele che sono sostanzialmente quello che avviene negli altri Paesi europei il Presidente del Consiglio ha ragione quando dice che la nostra cultura diversa da quella di altri Paesi però noi non Moscato che si è ormai globalizzato non possiamo non tenere in considerazione quello che succede negli altri Paesi ghiotte esso detto più volte che non possiamo prendere quello che succede negli Stati Uniti o in Inghilterra e portarlo pari pari in Italia però non possiamo neanche nascondersi dietro a falsi paraventi o Juan tanto dobbiamo esaminare queste situazioni che non possiamo dimenticare che negli Stati Uniti abbiamo una disoccupazione che molto bassa e che l'Inghilterra in pochi anni
è veramente diventata virtuosa sotto questo punto di vista cosa che purtroppo tutti i paesi dell'Europa continentale ma sicuramente uno di quelli che sta peggio e l'Italia e che deve trovare le strade per affrontare questo problema oltretutto ripeto il problema di rimuovere o di modificare gli attuali ammortizzatori sociali e di portarli dal preside del PD come di una politica da persone passiva dalla politica attiva è un tema che è stato sul tavolo dal governo io ho detto che non ci sia saremo seduti al tavolo della trattativa sullo Stato sociale senza porre veti di nessun tipo per cui disponibili a trattare su tutto per cui nel momento in cui si tratta su tutto il monopolio le sue posizioni ma ripeto le posizioni nostri non è che chiedono licenziamenti selvaggio presenze è un discorso un otto complesso di flessibilità che comunque va affrontato perché quella della flessibilità è uno dei problemi che dobbiamo ora delle leve che dobbiamo utilizzare per aumentare la competitività dei dei il del paese e quando parliamo di politica attiva se lo vogliamo semplificare molto parliamo di per esempio di prendere i gli eventuali disoccupati e di aiutarli a trovare un un posto di lavoro e questo va fatto anche chiarendo com'è possibile quando necessario risolvere il i rapporti di lavoro esistenti
Oltre tutto anche questo è un problema
Che va esaminato a fondo che sappiano che noi abbiamo comunque delle zone del Paese dove
Abbiamo carenza di lavoratori per cui non è assolutamente ma che sia la prima volontà e quello dell'imprenditore di licenziare quant'altre due di cui si discute si discute si discute su tutto e mi sembra che sia esagerato nell'enfatizzare alcune dichiarazioni che ha fatto
Anche professor Cipolletta ma in un contesto venne in tempi generale poi se
Estrapolata una una certa flagelli sieda casi particolari
Certo ecco poi mi ricordava giustamente Fadda che questo non è un problema che abbiamo sollevato solo noi all'interno dello stesso Parlamento ci sono molti parlamentari che stanno sia nella parte
Di sinistra che una parte di destra di questo del dello schieramento politico che hanno esaminato hanno preso in esame questa questa posizione
Risposte di governo e sindacati dei sento al tavolo quando è il momento opportuno all'uscita
Quattro il professor Cipolletta ha deciso era opportuno fare certe dichiarazioni io condivido e approvo le sue dichiarazioni che in quel momento di fronte a quello che è stato messo sul tavolo della giusto muoversi in questi termini avremo ci si è si è l'acconto in
L'azione del tavolo alla prossima volta andremo avanti al Cremlino più dettagli e chiariremo meglio cosa vogliamo noi ma soprattutto vedremo le disponibilità degli altri fare qualche cosa per il come ho detto per questo argomento Matteo tutti gli argomenti che riguardano
La riforma dello Stato sociale dobbiamo essere disposti tutti a lasciare qualche cosa sul tavolo io non si può pensare di stravolgere morti dopo il
Sociali aumentando ulteriormente il peso sull'impresa epica Mentana maggiore del peso dell'impresa invece di aumentare la nostra bassa competitività finiremmo per per ammazzare la competitività e questo sarebbe un danno sito alle imprese si per imprenditori ma sarebbe soprattutto un danno per tutto il Paese
Prego
Non sono assolutamente di rimprovero a nessuno di voi ma io non ne ho mai detto detto libertà di licenziamento e giustamente avete intitolato in questa maniera ma nella conferenza che c'è stata dopo l'incontro con il governo ho rimesso in evidenza e ci si mette in evidenza come il governo proponendo alle parti sociali di trasformare da passivi inattivi gli ammortizzatori sociali e per maggior precisione passivo e lo strumento che mantiene lo status quo del lavoratore che essendo in esubero rimane nel posto di lavoro attivo lo strumento dove il lavoratore esce dall'azienda dove in esubero
E va a cercare l'attività da qualche altra parte è il governo che ha proposto automaticamente una legislazione che immagino scriverà più flessibile per i licenziamenti perché se no non riesco a capire cosa voglio dire
Passare da strumenti passivi a strumenti attivi se si intende passare assunti passivi e attivi mettere degli opliti all'interno del sistema esistente ulteriori B questo significa rendere passivo uno strumento che già e passivo allora che abbiamo interpretato messi in evidenza perché o qualche volta se no il Governo o il ministro del lavoro forse non si rende conto
Tocca di quello che ha detto io penso che si sia reso conto e l'ho messo in evidenza
Tutto chiuso e poi su questo argomento se non ci sono altre richieste come ho già ricordato nell'assemblea di Confindustria i Paesi caso specifico gli Stati Uniti dove è forte la flessibilità chi va a chi viene allontanato dal posto di lavoro nell'arco di due o tre mesi riesce quasi sempre a ricollocarsi in Italia dove le rigidità sono molto forti si
Rischia di non perdere mai il posto di lavoro male quando raramente o si perde il posto di lavoro non ci si ricolloca mai
E allora uno può dire va be
Questo è una soluzione che può essere sarà l'altra ma la verità vera e di un altro tipo è che con queste soluzioni negli Stati Uniti si sono al di là delle procure giornali stamattina Park parlano del fatto che ci sono molte persone in carcere per cui i conti dei non devono essere fatte in maniera diversa ma il conto più semplice che negli ultimi anni negli ultimi anni in
Negli Stati Uniti il numero degli occupati è cresciuto enormemente in Europa così non è stato e non ci si dimentichi che l'Europa a cento milioni di abitanti in più degli Stati Uniti
Io veniva riallacciare il discorso e incentivi ora
Diciamo chiacchierando con quindi scale conoscete raggiunta richiedano non non non vai a no incentivi a pioggia opercolo anche un tutti i settori e vai a sapere qual era la posizione sua in merito a questa cosa a parte l'edilizia che sono anche Andrea ormai avviata
Ma la mia posizione credo che sia abbastanza nota perché ormai è una posizione molto vecchia Confindustria non non ha mai chiesto degli incentivi specifici oltre tutto di incentivi che sono stati dati sono stati dati all'auto chiaramente ha fatto bene ai produttori di auto sia italiani che noi italiani sappiamo che tutti hanno incrementato su questo mercato la vendita grandi automobili bisognerà prima o poi uscire da questa situazione bisognerà sicuramente uscire in maniera graduale e non si può pensare di bloccare dalla se la mattina del settore auto è un settore importante in a livello generale è un settore molto importante in Italia non possiamo dimenticare che della crescita atti che si è verificato in questi ultimi mesi circa il cinquanta per cento ed atto e dato dall'alto in parte perché questi Perris tore questi incentivi hanno funzionato in parte perché sono serviti anche per recuperare una situazione precedenti a questi incentivi che probabilmente anche perché inattesa degli incentivi stessi c'era stata una recessi è molto forte molto forte del mercato dunque al di là di tutto prima o poi bisognerà uscire bisogna cominciare a pensare di fare un'uscita abbastanza lunga abbastanza morbida per evitare quello che è successo in altri Paesi che hanno voluto troncare dalla se la mattina sono poi evitati in una situazione molto difficile sul fatto che non si voglia generalizzare su questo la mia posizione abbastanza chiara meglio una lira di pressione fiscale più basse per tutti che non tanti incentivi qua e là perché quello non serve a niente se poi volessimo invece fa incentivi per tutti e allora è sostanzialmente la stessa cosa ultima cosa da ricordare invece che oltre tutto questo discorso di incentivi dell'auto sia chiaro che è stato un grosso business a anche per lo Stato che ha introitato almeno cinquecento miliardi in più del previsto secondo è stata una richiesta fatta molto molto in maniera molto forte anche dal sindacato
Volevo soltanto tra un attimo i licenziamenti
Relativamente alla riforma degli ammortizzatori sociali perché non sa se mi ricordo forse male ma mi pare che il diciotto giugno al termine del primo incontro col Governo a voi avevate posto esattamente a questo problema cioè anche detta siamo disposti a parlare di riforma degli ammortizzatori sociali
A patto che ci sia maggiore flessibilità quello invece a me Baio il presidente fatta a lei ha usato più volte a Valona i cinghiali Intini Pacini quindi questo non Nanterre
Ma lentamente microtonale o se devo andarmi a riprendere in mano analogici a ottobre leggo quello che ho detto quello che ha detto all'uscita di ogni conservo tutto ho detto sugli ammortizzatori sociali valuteremo le proposte perché le proposte non era
Ancora entrate né del taglio anche sulla base di processi di liberalizzazione del mercato del lavoro avevo letto liberalizzazione del mercato del lavoro riguarda sia la flessibilità in entrata sia la flessibilità in uscita un suo collega ha detto che cosa vuol dire flessibilità in uscita flessibilità in uscita ha detto vuol dire anche soluzioni più semplici per la chiusura o per l'insediamento ma superbamente per la chiusura dei rapporti del rapporto di lavoro
Punto h il tutto in una norma che deve essere più più semplice che deve essere meno rigida dell'attuale che ripeto nessuno vuole la regola del far west che si alza un imprenditore grande medio o piccolo che sia la mattina decide che Signori ci sono signore y isolanti Pat sia di allontanare da sé ci devono essere delle motivazioni resterebbero direzione che è più semplice dimostrare che più semplice portare davanti alla magistratura e quant'altro che saranno quelli che poi che poi decideranno e bisogna andare verso un al risarcimento del danno no se danno c'è come succede negli altri paesi non ci deve essere probabilmente più l'obbligo del reintegro cosa che oggi sostanzialmente c'è e si supera normalmente quest'obbligo del ventre e quant'altro quando l'abbiamo situazioni quasi disperate da parte delle aziende e noi dobbiamo normalizzare questa situazione soprattutto nei periodi normali non sente arrivare alla situazione in cui l'impresa l'acqua la vuole c'è talora tutto una serie di di persone il sindacato quant'altri si occupano del problema Chiofalo anche situazioni normali non dimentichiamoci anche che proprio perché non ha diamo questi questi strumenti uno l'abbiamo per strumenti come li hanno gli altri Paesi anche in un trend positivo come per esempio è stato il mille novecentonovantacinque le imprese italiane hanno dovuto rinunciare ad alcuni ordini perché non potevano assumere gente Aten ole terminato eccetera come succede normalmente negli altri paesi perché le regole sono troppo sono troppo strette e per cui non potendo assume perché poi non avrebbero potuto allontanare queste persone prese ad hoc per certi lavori hanno dovuto rinunciare a questo credo che sia andato nel purtroppo a impattare negativamente su tutto su tutto il nostro Paese cioè riflettiamo anche anche su questo si deve regole ci devono essere devono essere più semplice messe deve se possibile applicarle semplicemente per tutti ma soprattutto dobbiamo
Pensare in maniera diversa poter utilizzare queste regole nelle situazioni normali non le situazioni di emergenza
Questo bisogna chiederlo
è una è una logica conseguenza cioè alcune nostre alcune nostre posizioni che sono diverse ripeto dal dal licenziamento selvaggio da lì senza vento serba già sono diverse dal licenziamento selvaggio ripeto sono la logica conseguenza di una scelta su una posizione di di una posizione che il Governo ha messo sul tavolo
Quello di modificare in maniera forte il la situazione degli ammortizzatori sociali attuali
Allora resto bisogna poi per cavarne conseguente non si può pensare di passare da una situazione all'altra senza verificarne fino in fondo le conseguenze senza trovare comunque la valvola di sfogo non si può sempre comprime la molla sempre da lì poi la possibilità di tornare situazione normale
Qui
Transitavo l'abbiamo delle posizioni chiaramente nostre città diciamo che sugli altri tavoli non abbiamo delle posizioni così non dico così avanti se non siamo andati così a fondo anche perché il discorso la sanità è un po'diverso dagli altri lo so da sei tenta
Ghetto che noi abbiamo presentato un documento che ha presentato è un po'nuovo non riguarda molto gli interessi di parte riguarda soprattutto io ritengo gli interessi generali del
Esce i fatti non le nascondo che anche al nostro interno nelle fasi iniziali nella fase di cui ha lavorato la commissione presieduta dal professor Castellano ci sono state posizioni diverso e di partenza delle varie categorie nostre toccate da questo da questo problema
Castellano ha fatto una buona sintesi ha trovato l'accordo di tutti c'è stata presentata nel Consiglio direttivo della scorsa volta e è stata è stata poi
Riportata in Giunta per l'approvazione definitiva oggi è stata approvata all'unanimità e l'abbiamo automaticamente presentata da poco io avevo già anticipato sia al Presidente del Consiglio sia al ministro Bindi che erano i due principali interessati però e qua
Cosa che va un po'al di là c'è cerchiamo di occuparci oltre che dei nostri interessi specifici degli interessi di tutto il sistema Italia perché se poi noi rimettiamo a posto alcune cose ma lo rimettiamo a posto altre cose corriamo rischi
O di non tenere sotto controllo la dinamica futura per esempio della sanità poi alla fine tutto tutto si impatta negativamente sulla sul competitività del paese che è il grande il grande problema che abbiamo di fronte
Quando si poteva licenziare il sindaco
Malgrado io
Allora all'esposto dal professor Cipolletta il tasso di disoccupazione era due cinque per cui sostanzialmente se alla piena occupazione becera anche sopraffazione c'era nessuno ma guardi che ricerca lavoro selvaggio maledetto pare che nessuno vuole lavoro selvaggio io da imprenditore localizzato in Italia
Quasi esclusivamente nel nord del Paese le dico che il più grossa risorsa della mia azienda sono i miei dipendenti ogni volta io perdo un dipendente per vari motivi per me è un problema gravi perché per esempio nel nord del Paese non abbiamo facilita a soste
Dovere per cui si immagini se è mio interesse quel personaggio parlo specifico di allontanare risorse però è chiaro esigono delle altre realtà delle altre situazioni dei momenti in cui per crisi settoriale o per altro bisogna affrontare questo problema allora una cosa era prima la cassa integrazione che come abbiamo detto prima è uno strumento passivo sotto un certo punto di vista che permetteva di sistemare i lavoratori per un certo periodo in una certa situazione
Vedendo a scomparire questa situazione o se non a scomparire comunque a modificarsi questa situazione bisogna provare delle delle altre situazioni che permettono di affrontare il problema perché se no ai diritti l'impresa che ha difficoltà per vari motivi nel momento in cui si trova persone in esubero e non può utilizzare come utilizzava prima gli ammortizzatori sociali gli ammortizzatori
Classici cosa può fare materica provate di quella soluzione Simi trovato una soluzione ragionevole io lo sottoscrivo
Non mi sembra che fino adesso mi siano state messe sul tavolo su tutto si soluzioni possibili
Senta e risarcimento del danno che cosa intende risarcimento del danno vuol dire che è poi la giurisprudenza giudicherà quante eredità del danno e quante mensilità eccetera dovranno essere date alla morte del padre che succede in moltissimi altri Paesi quello viso dove sicuramente succede per esempio la Francia
Volevo ricordare che assieme al documento della sanità cappello del documento ed abbiamo anche elaborato e presentato un documento di principi sullo stato sociale
Che
Credo non vi sia stato distribuito ma
Vi è stato distribuito no accalora ve lo diamo ecco questi per e lì troverete alcune risposte sui problemi delle pensioni il problema degli ammortizzatori sociali rimaniamo su principi perché il problema delle pensioni evidentemente abbiamo già affrontato negli anni passati in particolare in occasione della sfortunata vicenda della riforma Dini che tanto riforma non era tant'è che oggi la dobbiamo riformare nuovamente
Ma ci sono anche i principi sugli ammortizzatori sociali principi generali che noi immaginiamo della riforma dello Stato sociale se Paolo Mazzanti da quelli del documento su questo qui anche nei giorni prossimi sarete bisogno di informazioni di indicazioni siamo alle nostre esposizioni
Sì sì
Se non ci sono altre domande veneziano
Perché
Benissimo