Nota di politica estera

L'Italia ci tiene molto non essere scavalcata dalla Germania dal Giappone papabili nuovi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU secondo le attese e le speranze e le intenzioni degli Stati Uniti
Washington da tempo accettato anzi promosso per ragioni anche finanziarie l'idea di una integrazione del Direttorio delle Nazioni Unite con le potenze sconfitte dell'ormai remoto la seconda guerra mondiale
Germania e Giappone dando la proposta di riforma dell'ONU per la verità non ancora compiutamente formalizzata dovrebbero sedere al fianco degli Stati Uniti Russia Cina Francia e Gran Bretagna nella sala in cui si prendono le decisioni del governo mondiale
Con la differenza almeno per il momento rispetto alle cinque potenze vincitrici di oltre mezzo secolo fa dei non godere del diritto di veto che poi il diritto che hai gettato le decisioni più importanti
Vista la mancanza del diritto di veto la questione di principio e di prestigio della partecipazione investe permanente al Consiglio di sicurezza prevale in parte su quella sostanziale
Germania e Giappone partecipano già di fatto alle decisioni del direttorio mondiale l'Italia invece no al vento partecipa alle decisioni che riguardano i Paesi confinanti utili per Tietê questi precipitano nel baratro della guerra ed è un peccato perché non solo l'Italia storicamente appartiene alla ristretta schiera di paesi che si sono battuti per l'affermarsi del diritto internazionale e dei suoi enti istituti di organismi e istituzioni
Ma perché generosamente impegnata negli scacchieri più delicato con proprie forze sotto l'ombrello blu dell'ONU con un impegno gigantesco se lo confrontiamo con i mezzi a nostra disposizione
Inoltre l'Italia paga regolarmente tanto per il funzionamento dell'ONU e delle sue missioni e può vantare nel consesso europeo e mondiale quasi una leadership in battaglie morali e giuridiche quali la campagna per la sospensione
Poi l'abolizione della pena capitale e quella per l'istituzione del tribunale penale permanente che dovrebbe subentrare alla frammentazione provvisorie talvolta impossibile improvvisazione dei tribunali ad hoc contro i crimini di guerra
Due attualmente sono ancora in piedi con risultati incerti il Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia e quello per il Ruanda a questo proposito un recente articolo del Washington post ha rivelato che in un fax rispedito nel gennaio mi novecentonovantaquattro dal generale di divisione canadese per Lerner al dell'eroe al suo superiore Maurice Barilla consigliere di Kofi Annan all'epoca sottosegretario delle Nazioni Unite per i caschi blu e oggi segretario generale
Niente cibavano dicevo in quel fax informazioni che sarebbero state decisive per prevedere e prevenire la pianificazione e realizzazione del genocidio ai danni delle premia tutti
Le Nazioni Unite non raccolsero l'informativa degli ufficiali sul campo evitando al servizio del Washington post basato sul materia alle di una commissione di indagine belga fecero addirittura il gioco dei massacratori comunicando l'informazione all'allora presidente ruandese
Secondo l'organizzazione Medici senza frontiere quella decisione equivarrebbe a far sapere a un terrorista che si conosce da per luogo del suo prossimo attentato
Forse prima di parlare di riforma del Consiglio di sicurezza bisognerebbe riflettere sulle ipocrisie politiche del direttorio mondiale e sulla sua sempre più evidente complicità morale con i massacratori dalla Bosnia al Ruanda