"Moneta unica e poi... Quale Europa, quale capitalismo?" convegno organizzato dai Giovani Imprenditori della Confindustria nei giorni 3 e 4 ottobre 1997

Buono
Per cortesia sedetevi così diamo inizio al convegno
I fotografi per cortesia un attimo di tranquillità
Bene autorità amici colleghi convenuti
Un benvenuto davvero di cuore a questa dodicesima edizione della convegno di Capri
Ricca di attese perché prestigiose presenze previste
E chiamate a confrontarsi su un tema su quali si gioca il futuro del nostro Paese e delle nostre famiglie
Prima di entrare in tema voglio ringraziare gli sponsor che hanno come sempre consentito con il loro decisivo apporto lo svolgimento della manifestazione si tratta di aziende leader come vedete nei settori di appartenenza e che dimostrano così con la loro presenza
Io penso conquistato nel Paese dai nostri convegni quelli dei giovani industriali devo dirgli con franchezza
Che la difficoltà maggiore nel mettere giù questo intervento di apertura è stato farlo nel momento in cui un'area che si può senz'altro definire il cuore del nostro Paese
Ed alla quale tutti noi siamo legati per vari motivi per motivi storici culturali e religiosi è stata colpita così duramente era anche stamattina
Ripercorrendo recenti esperienze avute anche qui in Campania ci auguriamo che gli interventi dello Stato non facciano più danni di quelli già sopportati dai nostri connazionali
In queste ore e che purtroppo ancora oggi sopportano tante comunità colpite dall'evento sismico dell'ottanta e che soprattutto si evitino solidarietà pelose di facciata
Cominciando a lavorare bene e subito
Se si vuole davvero riguadagnare anche quella credibilità e fiducia nelle istituzioni che in una democrazia matura come la nostra si picca di essere e moderna ogni cittadino dovrebbe avvenire
Verso chi ci rappresenta e dovrebbe secondo noi girare un po'meno per l'Italia
A lanciare proclami di unità e di solidarietà e lavorare molto e più seriamente per meritarsi la stima di chi li ha votati
A tal proposito vi comunico che il nostro movimento ha deciso di contribuire significativamente alla immediata ricostruzione destinando risorse raccolte all'interno dei gruppi giovanili
Di tutta Italia
Quel contributo che voi generosamente riterrete voi offrire in un apposito Stand sistemato nel giardino del Quisisana questi contributi saranno devoluti per riportare le scuole alla funzionalità perché anno scolastico grazie
Nel mio intervento dello scorso anno
Sottolineai come la cultura del cambiamento presupponesse
Ma prima di tutto un cambiamento di cultura che avesse come conseguenza la rottura di quel montismo intellettuale che ha caratterizzato e condizionato la nostra se non società in senso anti capitalistico
Dialogo mistiche teoria marxiana sconfitte dalla storia e dagli orrori da esse prodotta hanno infatti radicato un profondo anticapitalismo ed una certa avversione verso l'innovazione tecnologica
I fatti dimostrano in maniera chiara che nei sistemi fortemente liberalizzati si sono sviluppate
Aziende ad alto contenuto innovativo che hanno creato milioni di posti di lavoro e che continuo a Fargo investendo capitali rinvenienti Da Ponte si da politiche fiscali che premiano chi crea profitti
Questa è la realtà che solo chi ha il cervello compresso tra fasce il martello non riesce ma soprattutto non vuole vedere
Per riuscire a mantenere i propri privilegi a scapito di chi si lascia ingannare da proclami demagogici che rischiamo di rendere finalmente tutti egualmente poveri
L'incredibile credito che ancora riescono ad ottenere misure che non solo non hanno mai creato un solo posto di lavoro vero
Quale è la mitica riduzione dell'orario di lavoro ma che hanno contribuito a rendere sempre più problematici e conflittuali i rapporti tra le nostre aziende e lavoratori
Sono ancora più inconcepibili si è proposto in uno scenario di competizione internazionale e fortemente penalizzanti parare deboli qual è la nostra il Mezzogiorno
Mentre invece trascuriamo in oziosi dibattiti e trattative
Lì ex imperialisti Stati Uniti hanno creato negli ultimi vent'anni bende trentacinque milioni di nuovi posti di lavoro
Mentre in Italia in solo sei anni siamo passati da ventitré milioni due trecentoventisette milioni ITA occupate
Abbienti due milioni duecento settantatré mila unità cioè oltre allora aver creato nuovi posti di lavoro il nostro sistema Paese ne ha persi più di opinione
Ma suo proprio i proclami
Dell'infausto Bertinotti che ci ricordano che il nostro Paese nonostante tutti si programmino liberali
E ancora popolato da critici feroci del capitalismo del liberalismo da sostenitori dello stato assistenziale del posto fisso
Dai sostenitori cioè di un accanimento terapeutico per tenerli in vita qualcosa che non solo è già morto
Ma che diffonde un morbo pericoloso nella società civile il morbo dello statalismo o dello Stato capitalismo che distribuisce artificialmente ricchezza a danno di chi la produce deprimendo ore evidentemente la creazione non credo di esagerare con questa affermazione nell'ultimo anno che portò Economic Freedom Award del novantasette
Alla pubblicazione in Italia mi piace sottolineare hanno collaborato i giovani industriali di Torino alcuni dati sono raccapriccianti
In particolare quello che evidenzia come l'economia in Italia sia libera e di mercato per il quarantasei virgola quattro per cento ma stati Zatta collettiviste socialista
Per il cinquantatré virgola sei per cento a conferma di uno studio degli economisti di qualche anno fa da quali si evinceva che l'economia russa russa
Fosse più privata di quella italiana
A completare questo quadro e di lì a Como l'OCSE assegna all'Italia il grado dieci di rigidità effettiva nega disciplina inderogabile del lavoro contro uno otto della Spagna il sette lega Germania fino al uno della Gran Bretagna che vedi che non a caso e il Paese con il più basso indice di disoccupazione e allora dobbiamo guardarci
Diritti degli occhi anzi guarda diritto negli occhi a chi ci governa se lo farà ancora
Per chiedere
Di chiarirci qual è il nostro modello economico di riferimento se c'è e soprattutto se questo modello prevede una economia capitalistica oppure socialista
Posto che l'uno esclude altre e che ogni compromesso si è dimostrato intollerabile e irrealizzabile appena il depauperamento del patrimonio produttivo nazionale
Se come affermano molti esponenti dell'attuale maggioranza il modello e capitalista sebbene riformato o come sudisti democratizzare atto recependo valori ormai acquisiti del welfare
Allora la nostra domanda e in che maniera trasformare la nostra economia eccome in un processo di integrazione europeo che si dà per scontato si possono sostenere che impresa che creano ricchezza
E ancora come creare ricchezza e lavoro nel nostro Mezzogiorno
Il dramma d'evitare che si continui a usare lo stato e le sue società come intermediari di
Sostentamento e di assistenza poche questa via si è già dimostrata inefficace costosa e sottrai soprattutto risorse allo sviluppo competitivo
Avendo dimostrato dunque che il modello liberista
è uno straordinario strumento di creazione di ricchezza
Concordo senz'altro con chili ritiene più sensato è facile socializzare il liberismo
Invece che liberalizzare il socialismo e lo statalismo modello geneticamente sbagliato per questo obiettivo cioè quello della creazione di ricchezza
Utilizzo di tale modello e tra l'altro reso ancora più semplice in quanto oggi non si parla più di capitale solo in termini meramente finanziari quindi di denaro
Anzi è sempre più chiaro che il fattore competitivo più prezioso e determinante eh e sarà sempre di più
La risorsa umana quel capitale umano e poi capitale uomo capace di creare capocchia traiettoria di vita cooperando ed interagendo con altri uomini e con loro produrre nuovi beni e nuovi servizi
Allora la missione di un sistema neoliberista potrebbe essere quella di investire sulle risorse umane in termini di formazione continua e di supporto ai percorsi lavorativi
In un ambito finalmente deregolamentato e liberalizzato che favoriscono la nascita di imprese nega realizzazione di un sistema scolastico libero ed efficiente e più aperto alle innovazioni e vicino alla nostra realtà quella dell'impresa
Quello che fosse in sintesi indicato a Santa Margherita nel nostro con convegno di Santa Margherita cantiere del patrimonio degli italiani forse il più importante tra i tanti cantieri di cui il nostro presidente chiese l'immediata apertura
Se traduciamo Marche unicamente il Welfare in ben fare
Facciamo tornare il capitalismo le sue vere origini alla sua vera dimensione culturale che sta nella capacità umano ad inventare e innovare
Nel suo naturale spirito d'iniziativa nella sua capacità di organizzazione che lo rende artefice del proprio destino e svincolato dall'erronea concezione della collettività come insieme di individui strettamente dipendenti dallo Stato
Se continuiamo consentiti otto Dunga maccheroni che a mente male probabilmente quel fare in una buona tariffa facciamo tornare lo Stato nell'ambito proprio di uno Stato liberale che attraverso l'organizzazione dei mezzi politici operando poco e molto bene riesca a meritarsi davvero quella tariffa che i cittadini e le imprese pagano attraverso le tasse
Se tale operazione culturale politica riesce se cioè il siamo a rovesciare l'attuale sterili e poco deciso tentativo di liberalizzare lo Stato socialismo con il socializzare il liberismo
Investendo sugli uomini e i talenti per migliorarne le capacità competitive in un mercato sempre più libero allora si può ribaltare il Welfare in far guerra e dare che a Dio per sempre allo stato socialismo nemico di tutti i produttori
Ed allora se la scelta è quella liberale
E capitalista dobbiamo realizzare entrando in Europa pelle biennale e più capitalista Dinoi un contesto conseguente a queste scelte
Come Chiara
Deve essere la politica per le aree più deboli del Paese quali il nostro Mezzogiorno ancora sono forti perché li ha vissuti chi vi ha partecipato l'immagine della conferenza straordinaria delle imprese del Mezzogiorno dello scorso luglio a Napoli quando migliaia di piccoli grandi e giovani imprenditori ci sono ritrovati insieme
Per respingere con forza la cultura dell'assistenza e nel chiedere finalmente tutti insieme e con determinazione
Un modello di sviluppo autoconclusivo nel quale lo Stato deve compiere quei pochi e fondamentali doveri ma che soprattutto deve lascia fare alle imprese
In maniera decisa
Si è chiesto di rendere il Mezzogiorno leader a livello internazionale in attrazione di capitali per investimenti produttivi aumentando le convenienze per chi intende investire nei nostri territori
Se non si rimuovono quei vincoli così chiaramente evidenziati da D'Amato fissa criminalità infrastrutture fisco e costo del lavoro non si capisce perché un investitore dovrebbe trasferire i propri capitali qui e non ad esempio in Irlanda
In Galles o addirittura di Svezia che nonostante un'alta tassazione offre evidentemente più garanzie di di moderazione e meno rischio nel nostro Paese
Una definizione che ritengo efficace per sintetizzare il tipo di intervento che noi auspichiamo per il Mezzogiorno potrebbe essere quella di un hard discount per le opportunità di investimento
Una sorta di supermercato virtuale dove ottenere per ogni fattore competitivo e per ogni voce di costo di un investimento produttivo il miglior prezzo e la migliore qualità
Ciò che in pratica avviene oggi negli scout che funzionano bene dove si trovano prodotti di qualità e invio di prezzi e che per questa caratteristica vengono scelti sempre più dalle famiglie
Per ottenere la massima economicità del bilancio familiare senza però abbassare la qualità della spesa
Il nostro territorio quello del Mezzogiorno dovrà essere in grado di offrire un fisco più semplice e conveniente di quello irlandese
Un costo del lavoro più basso di quello del Galles
Aree industriali meglio organizzate da attrezzate di quelle francesi o austriache infrastrutture confrontabili con quelle di Amburgo e soprattutto il tutto non va subordinato ad estenuanti trattative sindacali
Molti ricorderanno il logo dell'ultimo congresso CISL
Contrattiamo il futuro
Non contenti evidentemente di averci o già in buona parte compromesso e di poter decidere il nostro presente
è chiaro a tutti che capitale sempre ammesso che lo si voglia trarre non è disposto a trattare ma semplicemente va vai che investe sulla base di convenienze già esistenti questo della tratta in via purtroppo un problema in un passaggio obbligato per noi italiano e pare non piacere muto agli investitori stranieri
Questa vita in quell'unica via seria e realistica
Per trasformare il nostro Mezzogiorno in un territorio che può essere una grande risorsa per tutto il Paese e contribuire seriamente e non a parole ad un processo di riequilibrio economico tra nord e sud
Questo potrebbe anche stemperare le tensioni esistenti nel Nord Est che gli scozzesi hanno probabilmente
Più l'anelito economico di un sacro rispettabili egoismo che tratto idealista e di libri ed i due indipendentista del noto Braveheart
Qui a mezzogiorno abbiamo già rottamato l'interventismo ed assistenzialismo a patto che si conta meno ora non solo auto e motorini
Ma soprattutto lei dove GE antica previste e liberali che impediscono a mezzogiorno di riuscire a camminare
Sulle proprie gambe che sono quelle nostre dell'impresa
Gambe che le Giubbe Rosse garibaldini hanno contribuito a spezzare imponendo l'unificazione segnando la fine dell'industria meridionale attraverso l'abolizione di ogni tutela doganale
E con una vessatoria politica fiscale e come esproprio dei beni ecclesiastici tradizionale fonte
Di assistenza per i poveri non vorremmo soccombere ora ed ancora per conta di Giubbe rosse sindacale comunista
Vogliamo crescere
Dimostrando di essere capace di farlo da soli
Di saper imporre sul mercato globale i prodotti di un Sud orgoglioso
Della sua storia e dei suoi uomini
Ma chiediamo alle autorità e alle tante Authorities
La tutela del diritto alla libera concorrenza principio comunitario distorto dalle tante
Troppe diseconomie che pesano su tutti gli imprenditori meridionali
Rischiando di vanificare gli sforzi di coloro che intendono aprirsi al mercato lasciando alle spalle una lunga stagione di assistenza che noi per primi vorremmo non tornasse mai più
Non confondiamo però la responsabilità che ha contraddistinto la nostra protesta Guarino imprenditori meridionali con la rassegnazione per un uno stato di cose ingiuste e vessatorie che non ci piace verso chi vuole lavorare ed investire nella propria terra sia chiara una cosa a mezzogiorno un federalismo forte fu sicuramente fare molto bene
Nonostante lo stato drammatico in cui versano molte amministrazioni Malavoglia di riscatto politico e sociale
Potrà compiere il miracolo di una maggiore efficienza delle nostre istituzioni locali anche perché sollecitati in questo da un cittadino sempre più diciamo sempre più cosciente dei propri diritti delle proprie responsabilità e sempre meno subito
Un federalismo che si nutra del vecchio principio Jeffersonian no che equivale a Canossa sussidiarietà basato su unità politica fondamentale depositaria e fonte d'autorità e dell'iniziativa politica quella che lui definiva board
Ma più piccola e più vicina al cittadino e da essa leggermente controllata e vissuto
Le proposte che noi giovani formuleremo sicuramente andranno verso un'autonomia responsabile e verso un autorganizzazione territoriale e funzionale associata ad una drastica semplificazione legislativa ed amministrativa
Chiudo anche quest'anno citandomi il perché queste poche righe sono un monito per noi giovani generazioni all'onda Calari manca attenzione su primo valore che accomuna tutti quello della libertà
E queste parole sembrano scritte da un articolista in un fondo di un qualsiasi quotidiano in questi ultimi mesi
Sequestrate ferrovie banche assicurazioni grandi società per azioni università e opere benefiche fossero tutte
Delle branche del governo Sedo ultra di amministrazioni municipali e locali con tutte le loro attuali competenze diventassero dipartimenti dell'amministrazione centrale
Se i dipendenti di tutte queste aziende istituzioni fossero nominati e pagati dal governo e si rivolgesse o adesso per ogni miglioramento della loro qualità di vita
Tutta la libertà di stampa e tutta la democraticità del potere legislativo non renderebbero queste questo e alcun Paese libero se non piove
Non credo ci sia molto da aggiungere
Se non che all'elenco di Miller per ovvie ragioni mancavano le telecomunicazioni
E che la nostra valutazione di sicuro il potere legislativo che la stampa non stanno dando in questi ultimi anni un grandissimo esempio di autonomia rispetto alla magistratura inquirente ed al potere politico o dei cosiddetti salotti buoni
Quando i meridionali si sa che sale ai salotti buoni preferiamo le cucine magari piccole da buste ma dove normalmente si mangia molto bene
Siamo però stanchi di continuare a cucinare per altri che poi alla fine dopo aver mangiato tanto ebbene non voglio neanche pagare il conto grazie
Grazie prego il Presidente riferendo stia campagna Gaetano Cola di intervenire
Signore e signori partecipanti colleghi imprenditori ti porto il più caloroso benvenuto anche a nome degli imprenditori associati di Confindustria della gamba
L'appuntamento annuale di Capri si fa ritrovare in cui essa suggestiva cornice
A riflettere sullo stato della nostra economia e delle nostre imprese
Si riproporrà l'attenzione della stampa e dei media a questo avvenimento in particolare le tesi che saranno qui sviluppata da parte di autorevoli imprenditori meno acerba anche ieri politici sindacalisti e personalità di governo ai quali va il mio personale ringraziamento per aveva accettato il nostro invito
Mai come quest'anno il convegno si svolge una fase particolarmente delicata dell'economia nazionale ed europea
Tutti i Paesi aderenti alla comunità europea sono impegnati ad arrivare all'appuntamento della moneta unica con le carte in regola attraverso il riordinamento dei conti pubblici
E il controllo del tasso di inflazione Entry limiti imposti dal Trattato di Maastricht perfino Paesi tradizionalmente forti come la Germania e la Francia sono alle prese con problemi strutturare delle loro i volumi dovendo peraltro affrontare la difficile gestione del consenso sociale dell'equilibrio economico-finanziario per garantire approdi non traumatici alla unito
Ma anche ancora la spallata conclusivo che dovrebbe consentire il passaggio della manovra di venticinque mila miliardi
Vogliamo augurarci
Che le inevitabili mediazioni
Che il governo dovrà attivare all'interno della maggioranza che lo sostiene del Parlamento
Non comportino amare sorprese per i contribuenti
In particolare per le imprese imprenditore hanno saputo apprezzare taluni risultati ottenuta dal governo Prodi negli ultimi mesi
Non vorremmo essere costretti a ricrederci
Di fronte ad un eventuale malaugurata tentazione di scaricare sul sistema delle imprese sui contribuenti
Il peso di una pessima mediazione sulla riforma dello Stato sociale con l'estremismo parlamentare e di piazza di una parte della maggioranza di governo
Non temiamo soltanto le conseguenze negative sui mercati di questa sciagurata ipotesi temiamo soprattutto i risvolti disastrosi sulla congiuntura economica e industria
Che al di là dell'enfasi posta da qualche poco obiettivo osservatore
Sta offrendo incoraggiante segnale di ripresa che giustamente il professor Cipolletta definito non esaltanti
Il diffusa e consistente ottimismo delle attese e delle imprese per i prossimi tre o quattro mesi
Rischierebbe ti subire pertanto il rallentamento se numeri un'inversione di tendenza
Proprio per le caratteristiche di fragilità della ripresa attuale
Sì perché con me a tutti noto permangano i nodi strutturali del sistema Italia
Che se non rimossi tempestivamente e radicalmente continueranno a condizionare l'incremento della produzione i tassi di sviluppo e dell'occupazione la modernizzazione complessiva del sistema
Noi così non andremo lontani anche con la moneta unica europea se mezzogiorno pesano ancora negativamente nel bilancio complessivo dell'azienda Italia
Se lo Stato centrale e periferico non supererà l'inefficienza attuale se la finitezza continuerà a darsi e dare assieda della società civile le imprese
Se il sistema fiscale rimarrà ottusamente punitivi punitivo nei confronti delle imprese e così via prosegue
Purtroppo infatti quelli incoraggiati segnali di ripresa dell'economia nazionale che ho richiamato non riguardano il Mezzogiorno
Non riguardano la gamba non riguardano Napoli
Intanto i dati più recenti dell'Istat e quelle del luglio scorso
Ci dicono che mentre il tasso di disoccupazione nazionale rispetto all'ultima relazione trimestrale di aprile è sceso dal dodici virgola cinque per cento all'undici virgola sette per cento invece immutato rispetto a luglio dell'anno scorso
Solo colpito solo colpite soprattutto alle donne e nessuno
Don drammatica rimane la situazione dei disoccupati cosiddetti di lunga durata due durata quelle in cerca di lavoro da almeno un anno e aumento del in un anno di circa due punti percentuali
Abbiamo solo parzialmente apprezzato il pacchetto Treu per l'occupazione si sono misure che ci convincono a fatica
Mi sembra perciò francamente fuori luogo enfatizzare con regole abile sforzo col non meno all'ISMETT di regime quale il Patto per il lavoro
Ovvero il piano straordinario per l'occupazione giovanile
Sbaglio tuttavia di crede che gli imprenditori avrebbero atteggiamenti di sufficienza o addirittura indette debbono boicottare ad esempio le borse di lavoro
Attenderemo la fase di sperimentazione e poi giudicati nel frattempo sia consentito all'imprenditore di esprimere valutazioni preoccupate su alcune modalità attuativo delle borse di lavoro
Che sembrano contraddire la stessa intenzione del legislatore di aprire le porte dell'impresa il giovedì per fargli svolgere la prima esperienza di lavoro
Riteniamo che il governo dovrebbe quindi prendere atto di queste valutazione e cercare di finalizzare più razionalmente le risorse pubbliche al fine di attivare strumenti più idonei
Ora forzando quelli che hanno già dato buon esito dissi per il raggiungimento di una reale efficienza del mercato del lavoro
Nel mezzogiorno del furto forse più che altrove c'è bisogno di un'ampia flessibilità retributiva contributiva e gestionale per avviare di allestire a mente il superamento del divario storico che ci separa dal resto del Paese e dall'Europa
Il cambiamento deve riguardare altresì il nodo della formazione professionale della ricerca e dell'innovazione tecnologica della subfornitura degli aiuterebbe all'internalizzazione delle inglese meridionale
Su questi temi mi sia consentito avviarmi alla conclusione
Non riesco a rilevare un soddisferebbe tenace impegno di Confindustria in favore delle imprese associato del Mezzogiorno
Siamo sicuramente concordi delle necessità programmatiche per il lancio delle imprese meridionale
Modernizzazione dello Stato più infrastrutture abbattimento del costo del lavoro lotta alla criminalità
Per flessibilità del lavoro costo del denaro e più basso eccetera
Ma sta crescendo la consapevolezza che per potersi confrontare con il mercato
Le imprese meridionali avvertono la necessità di una politica che ponga ricerca innovazione e qualificazione delle risorse umane ai primissimi posti delle priorità programmati
Pertanto è auspicabile che Confindustria si adegui a queste necessità
Con la stessa efficacia e sensibilità mostrata in occasione dalla Grande Assemblea del quattro luglio scorso
Naturalmente fedeli industria Campania
Su questi temi non ha una posizione semplicemente critica può attendista la nostra iniziativa negli ultimi mesi è stata intensa e per certi versi risolutiva
Soprattutto nei confronti delle istituzioni
Sono certo che in proposito
Questo convegno offriva
Spunti di riflessione e propositivi
Auguro pertanto a voi tutti buon lavoro auspicando risulta di utile per rilancio dello sviluppo delle imprese meridionali che solo parte fondamentale
Della crescita la crescita stabile ed equilibrata del nostro paese grazie
Bene allora entriamo nel vivo del convegno presentando una ricerca fatta la gioventù Ostia in collaborazione con atti Kearney invito amministratore delegato Roberto Cappelli a relazionarci in proposito
Buongiorno
Quando in luglio con la dottoressa Marcegaglia giovani industriali abbiamo concepito questa ricerca per supportare l'idea di Europa moneta unica quella parola si chiama corporate governance che tema di questa ricerca l'abbiamo fatto pensando di presentare i risultati in un clima di Europa in un clima di sviluppo in un clima positivo
C'eravamo illusi quindi che la stabilità di governo ci permettesse di parlare di questa Corporate governance in chiave di mettiamo un'altra marcia nelle nostre imprese ed i nostri modelli imprenditoriali
Mi sembra che con quello che sta succedendo di cui si dice che sta succedendo forse la corporate governance dovrebbe essere studiata per il governo prima ancora che per le strutture imprenditoriali
C'è un grande fermento in giro per l'Europa ne parlano tutti
Sicuramente le regole del gioco della competizione nei prossimi ventiquattro trentasei mesi cambieranno al punto per cui
La classe imprenditoriale e le aziende dovranno stabilire un nuovo modo di partecipare
L'imprenditoria italiana per la natura fortemente familiare
Della sua struttura risente in modo particolare della necessità di attuare questa evoluzione secondo mondanità che rispettino la realtà industriale del nostro Paese
Infatti l'indagine che con i giovani imprenditori noi di atti cani abbiamo fatto basata su dati forniti dall'osservazione sistematica dai nostri esperti internazionali su come reagiscono né in prese ai grandi mutamenti di tipo macro economico sullo scenario internazionale
E più specificamente mirata su questa realtà italiana grazie soprattutto alla porta era con conoscenza che ha di questa realtà
Giovane indio imprenditori cerca di fornire alcuni spunti per definire le principali linee guida da seguire per realizzare una possibile via italiana per il capitalismo del prossimo futuro
Due risposte sono immerse sostanzialmente da questa indagine uno il capitalismo familiare non è il problema il capitalismo familiare è una cosa importante su cui bisogna costruire per l'evoluzione due l'impresa italiana e l'impresa europea ha bisogno della struttura industriale italiana
La prima conclusione di questa indagine e che per sostenere la crescita delle imprese italiane è necessario fare evolvere il modello di capitalismo
Scegliendo una via italiana che presenti ben caratteristiche decisamente diverse da quello renano e anglosassone senza cedere a tentazioni di imitazione
Vi vengono mostrate delle tavole dalla telecamera che potete trovare più comodamente sul rapporto che avete nella cartella citerò ogni volta il numero della tavola in modo che possiate leggere i dettagli non meriti queste la tavola uno
Dove mostra che le caratteristiche dei modelli di capitalismo sono determinate la situazione di mercato molto diverse da quelle italiane al centro vedete come il capitalismo anglosassone
A un certo tipo di assetto di governo dell'impresa gestito dai manager non proprietari
Perché il mercato dei capitali è molto sviluppato così come si vede che il mercato renano avendo un mercato dei capitali sostanzialmente poco liquido
è caratterizzato da un assetto di governo molto complesso e articolato
E infine abbiamo i cosiddetti capitalismi misti o ibridi dove i manager sono in parte proprietario non proprietari dove il mercato è capitale si poco liquido ma le caratteristiche di incertezza di trasformazione che li dominano ci hanno costretti a operare in questo modo
Ci sono due ragioni sostanzialmente per cui l'indagine mostra che dobbiamo trovare una via italiana al nuovo modello di imprenditorialità e capitalismo anzitutto l'assetto proprietario
Dall'indagine se visto che la struttura dell'azionariato è molto diverso
Come vedete nel capitalismo anglosassone sostanzialmente le famiglie a non più del venti trenta per cento contro un die dieci venti per cento dell'azionariato e addirittura un quarantacinque cinquantacinque per cento nel nostro Paese
E altrettanto curiose colpisce il fatto che lo Stato quindi la penultima riga
Detiene in Italia tra il venti e il trenta per cento dell'azionariato totale contro il cinque dieci non anglosassone e un numero che oscilla tra il cinque e il quindici nel capitalismo renano
E infine ancora impresa in Italia hanno una quota molto elevata della della dell'assetto proprietario rispetto numeri marginali per il capitalismo anglosassone
Abbiamo detto che una ragione quindi è l'assetto proprietario cioè la struttura dell'azionariato
Il segue un'altra ragione il numero di società quotate che come probabilmente molti di voi inferiore agli altri paesi europei serio ore di qualche ordine di grandezza
Normalmente come vedete anche nel tempo ogni barra rappresenta un intervallo di cinque anni nell'ottantacinque in Italia il numero di aziende quotate era poco superiore di quello attuale mentre in Gran Bretagna
Sta crescendo ma il numero è decisamente più elevato
La capitalizzazione di mercato l'altro indice cioè a quanto pare non è solo il numero di imprese ma quanto vale la capitalizzazione sta avendo degli andamenti diversi in giro per l'Europa e vedete che l'Italia fa ancora fatica sostanzialmente mi riferisco alla tavola numero quattro fa ancora fatica a decollare mentre la Gran Bretagna è partita ad altissima velocità era giunto ormai un numero quasi dieci volte il nostro
Ci sono poi ragioni strutturali d'impresa direi che qui l'indagine
Ad ha fatto emergere dei numeri interessanti la tavola numero cinque mostra che
La struttura dell'impresa italiana è talmente diverso dalla struttura degli altri Paesi europei da confermare definitivamente la necessità di un sistema di governo diverso
Come potete vedere qui sono indicati di sulle prime cinquecento aziende di ogni Paese la percentuale per classe di fatturato dell'azienda
La la zona gialla rappresenta la percentuale sulle prime cinquecento aziende delle aziende che fatturano meno di un di mille cinquecento mille settecento miliardi sono l'ottantacinque per cento in Italia cioè quattrocento aziende quattrocentocinquanta contro solo dieci in Germania
Mentre per contro la Germania a sì settantuno per cento cioè circa trecentocinquanta quattrocento aziende che fatturano tre mila e cinquecento e sette mila miliardi quando l'Italia non ne ha più di il tredici per cento circa settanta
Per poi andare numeri più elevati dove vediamo che le nostre aziende sono molto poche in una struttura di questo tipo e volendo scendere ancora più a fondo nel tessuto così ricco vivace e numerosissimo delle aziende medie o medio-piccole
Abbiamo pensato con l'indagine di andare più a fondo andare dentro in quest'impresa
Abbiamo utilizzato i primi risultati di una grossa altrettante indagine che stiamo conducendo sulla media imprenditoria e sulle aziende di successo che nella media e piccola imprenditoria riescono ad a vere risultati eccellenti a livello mondiale
Pur trovandosi a dover avere a che fare con modelli di corporate governance e con il sistema Paese dove ci troviamo
Ebbene alcuni imprenditori di successo hanno saputo costruire modelli assolutamente di successo in grado di affrontare la crescita pur nell'ambito di una struttura di capitalismo ancora prevalentemente familiare
Le sfide future richiederanno una graduale evoluzione verso una forma di corpo del governo Aspio moderna e adeguata la costruzione europea
Anche quegli imprenditori da noi approfonditi intervistati nell'ambito dell'indagine
Che hanno saputo assicurare la cresta della propria azienda oltre le medie che abbiamo visto nel Paese
Riconoscono che non basta più
L'intuizione imprenditoriale non basta più la naturale attitudine al rischio o le capacità personali della famiglia per affrontare la nuova realtà economica e la nuova realtà competitiva e hanno confermato che è necessario ricorrere a risorse esterne per il finanziamento e la gestione del proprio business e quindi a nuove forme di corporate governance
Si è concluso quindi vedendo che questi fattori di cambiamento l'aumento della pressione competitiva a livello europeo il passaggio generazionale e la necessità di acquisire nuove competenze
Operare sui mercati
Dovrebbero portare a un graduale sviluppo in un modello tutto italiano che passi da capitalismo che familiare a una separazione di ruoli e sviluppo della classe manageriale all'interno delle nostre aziende all'apertura investitori esterni con forte
Apertura capitale di rischio e infine alla quotazione di borsa
Questi esempi che abbiamo visto possono fornire diversi spunti per riflettere in merito al percorso evolutivo che dovrà compiere l'azienda italiana
La complessità del nostro tessuto per come l'abbiamo visto da quelle torrette richiede che questo tema venga affrontato in modo altamente strutturato differenziando la realtà della grande azienda
Dalla media aziende dalla piccola azienda e a loro volta nell'ambito dei diversi settori industriali
Questa nostra indagine conferma quindi che esiste un modello imprenditoriale italiano c'è una scuola imprenditoriale
Di grande successo in passato che oggi potrebbe essere messa in difficoltà o sfidata dalla nuova complessità dell'ambiente europeo competitivo che è legata la dimensione globale del business e alla specializzazione necessaria delle aziende delle competenze
In questo contesto la classe imprenditoriale ha però l'opportunità e questo è confermato dall'indagine
Di esprimere un altro miracolo simile un po'a quello degli anni cinquanta sessanta portando le aziende ad essere decisamente competitive anche in questa nuova realtà
In cui tutto stanno cambiando in termini di punti di riferimento il livello di inflazione la pluralità dei e competizioni internazionali eccetera
Questo miracolo così detto consiste nel realizzare una crescita nell'orientarsi a una forte crescita anche dimensionale della struttura di questa nostra impresa per la quale giocheranno un ruolo fondamentale anche nuove soluzioni di corporate governance
Mentre i nostro sistema politico conferma la solita vocazione all'instabilità
L'imprenditoria e gli altri protagonisti del sistema economico certamente le banche il sistema finanziario sono chiamati probabilmente ad esprimere ancora al massimo la vocazione che dovrebbe esser loro naturale di sviluppo e di rischio grazie
Allora il momento delegazioni le reazioni di Emma le tesi dei giovani imprenditori che purtroppo diciamo la faccia dell'opposta Cuccia perché stavolta ha fatto le ore piccole per aggiornare le nostre reazioni agli eventi politici particolarmente forti di queste ultime ore Emma Marcegaglia
Cari amici abbiamo scelto il tema di questo convegno alcuni mesi fa
In un momento in cui questo Paese nonostante le gravi difficoltà e dopo tanti sacrifici sembrano in un certo senso riprendere un po'di fiducia in se stesso
Sembrava illudersi in qualche modo di poter essere un Paese normale
Oggi invece come tutti noi sappiamo siamo costretti ad aprire questo nostro convegno sotto la minaccia di una crisi di governo
Ed ecco allora che d'improvviso certi apparsa di nuovo l'Italia di sempre
L'Italia di un tempo l'Italia paralizzata l'Italia che non riesce a diventare un Paese moderno l'Italia che anche quando a portata di mano un traguardo importante
Fallisce miseramente e questa volta il traguardo è particolarmente importante è un traguardo storico
è l'Europa
E tutto questo sta succedendo per l'inconcepibile in responsabilità di un partito antistorico che per il suo egoismo per i suoi interessi elettorali
Per poi voler affermare a tutti i costi la sua identità di forza antisistema sta buttando alle ortiche cinque anni di duri sacrifici che tutto il Paese affatto
Un partito che in nome di una demagogica tutela dei deboli sta invece condannando proprio gli stessi deboli e tutto il Paese a un futuro di emarginazione e di povertà
Questa finanziaria che apparentemente è l'oggetto del contendere anche se ne siamo convinti che l'oggetto sia più profondo
Ancora troppo poco strutturale non è quello che avremmo voluto ma in realtà è indispensabile per compiere l'ultimo passo verso l'Unione monetaria
Allora lo vogliamo dire con forza questa finanziaria va approvata ed approvata a tutti i costi
Però noi ci opporremo con tutte le forze se questa finanziaria divenisse merce di scambio
Per soddisfare chi vuole bloccare la storia non è certo con la riduzione generalizzata del lavoro per legge che peraltro invece è argomento della trattazione tra le parti che si crea occupazione
Non è certo con la rinazionalizzazione dell'IRI che si crea sviluppo nel Mezzogiorno
In questa situazione drammatica vogliamo cogliere un segnale da rilanciare il Paese
Ciò che sta succedendo proprio in questi giorni rende chiaro a tutti ormai l'improrogabile necessità di una nuova fase costituente che ponga come assoluta priorità la riforma elettorale
Allora noi chiediamo che i lavori della Bicamerale non risentano di questa crisi non vengano bloccati Manzi da essa trovino vigore
E siano portati a termine nel più breve tempo possibile non con l'obiettivo però di soddisfare tutti i contendenti ma di fare dell'Italia un Paese più moderno e allora noi chiediamo che ci sia una vera svolta verso il maggioritario quanto è stato fatto a livello di Bicamerale sul sistema elettorale secondo noi non va bene
è solo tramite il maggioritario che potremmo uscire da questo buco nero della ingovernabilità
Amici questo credo che sia veramente momento difficile l'ho detto prima questa cosa capita perché ne siamo stati abituati in passate varie crisi di governo ma oggi questo capita veramente in un momento in cui il Paese stava riprendendo fiducia in se stessi
Allora noi vogliamo approfittare di questo momento lui
Oggi per lanciare un appello vero profondo a tutte le le forze sane e responsabili del Paese
Affinché si uniscano ovviamente ognuno nel proprio ruolo nel nella propria dimensione ed emargina o chi vuole distruggere tutto più vuole buttare il Paese nello sconforto e nell'immobilismo
Credo che questa unione va fatta e noi crediamo e siamo convinti che di forze sane e responsabili nel Paese ce ne siano molte ce ne siano nella maggioranza ce ne se non l'opposizione ce ne siano ovviamente nell'imprenditoria e ce ne siano nel sindacato
Impresa e lavoratori che si sono trovate spesso su fronti opposti oggi invece sono insieme
Pronti a portare il Paese in Europa e a dargli un futuro migliore nessuno al diritto di impedirlo
Allora nonostante le difficoltà di questo momento che un momento triste e sicuramente negativo noi però manteniamo le speranze che il Paese ce la possa fare manteniamo le speranze che il Paese possa proseguire sulla strada dell'unione monetaria e dell'Europa
E allora oggi qui nonostante tutto insieme a voi
Vogliamo provare a staccarci dallo squallore del momento anche se ovviamente ne parleremo a lungo nel corso di queste nuove nostre due giornate e vogliamo come nella che nella così nella tradizione dei giovani imprenditori
Cercare di
Pare uno sguardo al futuro di andare oltre lo steccato per analizzare insieme la portata di questo grande Progetto di questa grande sfida che l'Europa
E noi crediamo lo vogliamo dire conforto nel crediamo nell'Europa non solo quella dei parametri del risanamento ma anche soprattutto nell'Europa come un grande progetto per il consolidamento dei valori di democrazia di civiltà e di libertà
L'Europa come simbolo dell'ipermercato l'Europa come una forte area geopolitica nel di le Cateau gioco degli equilibri internazionali
Ma l'Europa anche come una grande Nuova Società come un punto d'incontro delle singole identità nazionali con una nuova identità europea
L'Europa come risposta i nazionalismi separatismi di ogni tipo
E ci sembra importante sottolineare questo aspetto troppo spesso trascurato dato che i grandi processi storici non si costruiscono solo sui fatti economici ma soprattutto sulle tensioni ideali e sulle speranze
E credo che sia importante specialmente in un momento in cui occorre fare appello a tutta la forza degli ideali per contrastare il tentativo reazionario e conservatore di chi dal progresso ha solo da perdere
E allora se questo il Progetto l'unione monetaria che il traguardo che avremo vicino rappresenta un traguardo cruciale indispensabile seppur non definitivo e non fine a se stesso i suoi effetti non saranno solo monetari
Ma influenzeranno molti aspetti della politica della politica economica alla politica estera alla politica sociale la moneta unica quindi richiederà più politica oggi troppo assente dall'intero disegno europeo e che domani dovrà necessariamente riprendere il suo giusto primato richiederà più società e più coinvolgimento dell'opinione pubblica
Sarà necessario pertanto realizzare profondi cambiamenti negli attuali assetti istituzionali comunitari
Riguardo anche al nostro mondo quelle dell'impresa ma sicuramente ripensato e rafforzato il ruolo dell'Unicef che quello che era ci rappresenta a livello europeo
Ma nei prossimi anni riflessi principali saranno sicuramente di natura economica e come imprenditori noi abbiamo il dovere di cercare di capire che cosa succederà abbiamo il dovere di guardare avanti e di capire quali sono le transizioni in atto e prepararci
E noi crediamo che ci siano dei vantaggi sicuri nella nostro ingresso nell'Unione monetaria prima di tutto migliorerà la Stipe lì la stabilità macroeconomica si ridurranno i tassi di interesse e aumenteranno i flussi di investimento nel nostro Paese
Ma oltre a questo l'unione monetaria porterà ad un consolidamento del mercato unico un grande mercato da trecentocinquanta milioni di consumatori
Che rappresenta una straordinaria opportunità di crescita economica e di crescita dell'occupazione
Però queste è stato un'occasione fino ad oggi poco sfruttata
Frenata dall'enorme macchina della procura burocrazia europea e dai ritardi e dai tentennamenti nel processo di liberalizzazione e di deregolamentazione
Oggi in Europa ancora molti sono i settori non liberalizzati pensiamo ai servizi alle telecomunicazioni all'Energia al trasporto
Ma è soprattutto il comportamento dei singoli governi nazionali il principale ostacolo alla realizzazione del mercato unico
Al di là delle in un cessioni di principio e delle dichiarazioni rilasciate in occasioni dei vertici intergovernativi
Spesso prevalgono atteggiamenti di difesa e di chiusura a supporto di alcune imprese nazionali che Fasano le regole della competizione
Il gioco deve essere uguale per tutti il rischio altrimenti è di rallentare o peggio di far naufragare il processo di integrazione anche perché l'unione monetaria sancisce la fine della svaluta azione della moneta come facile ed indolore strumento per recuperare competitività
Nel che invece negata dalle condizioni del sistema Paese
Non potremo più inoltre scaricare sui prezzi le piccole e grandi inefficienze delle nostre aziende
è finita un'epoca fatta di circoli viziosi tra inflazione e svaluta azione e ne inizia un'altra che ha come cardine la stabilità e la moneta unica
Poi vorrei aggiungere sicché se questi sono i vincoli che ci può nell'unione monetaria deve anche finire l'epoca dei giochi di poteri definire l'epoca del terrorismo politico in qualsiasi forma e sapersi presenti
L'Italia ha bisogno di uomini seri e coraggiosi nel suo parlamento uomini responsabili il cui obiettivo se lo sviluppo di questo Paese
Ma sarebbe illusorio però pensare che l'adozione di una moneta unica sia da sola sufficiente a risolvere tutti i problemi dell'Europa
Passata l'infuria della nascita dell'euro
Dovremmo tutti aprire gli occhi e renderci conto che il vero successo del progetto di integrazione dipenderà in primo luogo dalla capacità di introdurre maggiore concorrenza e minore burocrazia
Dalla capacità di razionalizzare il modello di stato sociale dalla capacità di ridurre la pressione fiscale ed alla volontà di rendere più flessibile il mercato del lavoro
Oggi se pur con alcune contraddizioni e ad eccezione della Francia le leadership politiche europee si stanno orientando verso questa direzione
Si sta comprendendo che solo con una sana economia di mercato con un minor peso dello Stato si può assicurare un'efficace tutela dei deboli e si può realizzare una vera equità sociali
L'ostinazione tardo comunista di Rifondazione e quindi sempre più una pericolosa anomalia non solo in Italia ma in tutta Europa
Non si tratta perciò in itinere in Europa di importare il modello anglosassone d'Europa ha un proprio modello sociale ed economico figlio della sua storia ispirato ai valori della solidarietà della famiglia e del lavoro
La coesione sociale il senso di collettività la tutela dei deboli hanno certamente contribuito Allo sviluppo e alla stabilità dell'Europa
Ma se questi stessi fattori vengono strumentalizzati a fini politici si trasformano in realtà in un limite alla crescita e alla creazione di posti di lavoro non è un'eguaglianza tra poveri che crea benessere e posti di lavoro
Se no saremo quindi in grado in tutta Europa di introdurre più flessibilità nel sistema se no saremo in grado di abbandonare gli atteggiamenti protezionistici che ancora caratterizzano gli stati nazionali
L'avvio della moneta unica questo vogliamo sottolineare con forza rischia di trasformarsi in un pericoloso irrigidimento dell'economia
Che ne limiterebbe la crescita e amplifica Rebbe i divari tra le regioni meno sviluppate e quelle più floridi con pericolose conseguenze sociali
In questo caso non vi sarebbe altra alternativa che tornare alle imprese di Stato a qualche forma più o meno velata di pianificazione economica alle protezioni necessari per garantire un mercato alle imprese nazionali
In altre parole alla Fortezza Europa o peggio a tante piccole fortezze nazionali o locali saremo poi costretti a pagare il suo effimere benefici di breve periodo a caro prezzo con una perdita strutturali di competitività
Con un inesorabile isolamento e declino dell'economia europea
Noi non vogliamo certo che ciò avvenga ma ne siamo convinti che ci troviamo di fronte a un processo dal quale non potremo tornare indietro dobbiamo perciò perseguire con grande coraggio e determinazione la strada della modernizzazione
Ciò è particolarmente vero nel caso dell'Italia del nostro Paese il cui sistema economico è ancora fortemente centrato sul ruolo dello Stato
E settanta per cento dell'economia opera ancora fuori dalla concorrenza sulla base di criteri di opportunità e di convenienza politica piuttosto che di efficienza e di sviluppo
Ma le regole del gioco sono ormai il ritocco vilmente cambiate e non ci saranno politici sindacalisti imprenditori boiardi di Stato di qualsiasi colore convinzione che riusciranno a frenare l'evoluzione della storia
Possono però rallentare il cambiamento facendo perdere all'Italia il treno dello sviluppo e relegando il nostro Paese ad un ruolo marginale costringendo le nostre in prese a fuggire all'estero
Ma nonostante tutti gli ostacoli le inefficienze il continuo boicottaggio di alcune forze politiche è giusto sottolineare che negli ultimi anni il Paese ha fatto alcuni passi avanti Italia di oggi non è più Italia degli anni ottanta
L'Italia dei consociativismo eretto a sistema del partito trasversale della spesa pubblica della crescita del debito senza limiti
è un'Italia che certamente ha fatto i conti con se stessa che ha fatto grandi sacrifici che ha pagato gli errori del passato
E oggi dopo cinque anni di manovre pari ad oltre il quindici per cento del PIL si cominciano a vedere alcuni importanti risultati
Un'inflazione a livello tedesca un disavanzo al tre per cento del PIL un debito pubblico che nonostante rimanga enorme comincia a calare
E tassi di interesse fortemente più bassi
è un'Italia che ha recuperato un qualche almeno fino a qualche giorno fa credibilità sui mercati e nella comunità politica internazionale è un'Italia che comincia piano piano Ari credere in se stessa
E merito di tutto ciò questo lo vogliamo dire è in primo luogo degli italiani
Un popolo che si è mostrato pronto a rimboccarsi le maniche stringere la cinghia convinto della necessità del momento un popolo che ha cominciato a guardare al futuro forse più di molti dei politici chiamati a rappresentarlo
Ma dobbiamo ricordarci tutti che sarebbe un errore imperdonabile accontentarci di questi risultati che abbiamo ottenuto a livello macro economico
In realtà in Italia la modernizzazione non esiste ancora non è un risultato raggiunto ma rimane solo una scommessa infatti se mandiamo analizzare i principali comparti ci accorgiamo che siamo molto indietro
Per esempio sul piano delle riforme strutturali siamo all'anno zero la riforma della politica e delle istituzioni è ancora tutta da fare la struttura istituzionale e ancora ancora quella degli anni cinquanta e sessanta che già a quei tempi ero soletta
Il nodo incestuoso tra politica e affari non è ancora rescisso e dopo tanto dibattito non esistono ancora regole chiare e trasparenti per combattere questo fenomeno alle sue radici
Ma anche sul piano economico le condizioni per passare da un'economia di Stato a una vera economia di mercato sono ancora tutte da realizzare
E allora noi non ci stancheremo mai di chiedere uno stato sociale più equo e compatibile con la bassa crescita democratica
Non smetteremo di sottolineare i vantaggi per tutti di un mercato del lavoro più flessibile ricordiamoci che si scrisse si teme troppo che lavoro diventi precario il lavoro in realtà svanisce per sempre
Continueremo a chiedere il ritiro dello Stato dall'economia l'eliminazione delle barriere allo sviluppo del mercato e l'eliminazione delle protezione dei monopoli pubblici e privati
Saremo sempre in prima fila a chiedere un sistema bancario più efficiente e un fisco più giusto e razionale
Pensiamo di avere il dovere di farlo per dare un contributo fattivo alla formazione di una nuova classe dirigente del Paese
Che al di là delle politiche che ciascuno professa si basi su una cultura comune fatta di rispetto delle regole e di impegno nell'assicurare la partecipazione responsabile dell'Italia ai grandi processi di trasformazione insieme però tutte queste riforme essenze
Le anche promuovere nel nostro Paese una profonda evoluzione sul piano culturale
Ancora questo è un Paese in cui il merito non ha il giusto spazio ancora queste un paese in cui ci sono troppi privilegi da parte di molti ancora questo è un Paese che non offre pari opportunità di crescita tutti
E noi dobbiamo invece sostenere un modello che sostenga la nascita e lo sviluppo dell'impresa che combatta davvero l'evasione fiscale e lavoro nero che difenda soprattutto il futuro di nel giovani per non costringerci a pagare i debiti del nostro passato
Un modello in cui amministrazione burocrazia rinuncino alla tradizione arcigna di grandi paralizza Trinci ma si sappiano davvero mettere dalla parte del cittadino visto non più come suddito ma come cliente
Quindi questo Paese certamente per andare in Europa deve cambiare molto non sarà l'Europa a fare l'Italia non possiamo entrare che restare in Europa con queste istituzioni politiche sociali economiche la politica di oggi ne abbiamo avuto proprio dimostrazione in questi giorni non è in grado per il momento di dare al Paese ciò di cui il Paese ha bisogno e in questo vuoto di politica e certo che il mondo dell'impresa e il nostro mondo è una forza sana su cui contare che rappresenta il nostro ponte verso l'Europa
Ma proprio perché noi abbiamo un ruolo importante nel portare questo Paese da cui verso l'Europa dobbiamo anche noi chiederci se alla luce delle nuove sfide dei grandi cambiamenti in atto il nostro modello di capitalismo è ancora Buono un così come oppure se deve cambiare e noi siamo convinti che la strada della modernizzazione passa necessariamente anche attraverso un'evoluzione del nostro capitalismo
Ad eccezione di pochi casi il nostro e per lo più un capitalismo giovane nato nel dopoguerra grazie alla presenza di una straordinaria imprenditorialità diffusa in tutto il Paese
Questo tessuto di piccole e medie imprese familiari è davvero diventata la spina dorsale del sistema produttivo italiano
E si è venuta formando una nuova classe sociale che acquisito sicurezza nella sua capacità di crescere una profonda convinzione nella bontà del proprio modello
La sua flessibilità e rapidità nel conquistare nuovi mercati ha garantito al Paese tassi di crescita superiori a quelle in molti altri Paesi industriali ma sono stati quelli anche anni in cui uno Stato il responsabile affatto illudere un'intera generazione di poter crescere e di poter migliorare il proprio benessere senza investire senza sacrifici senza rinunciare a tassi di consumo tra i più elevati del mondo occidentale
In questi ultimi anni in cui tutti noi siamo stati a chiamare gli errori del siamo stati chiamati a pagare
Gli errori del passato in cui lo Stato ha dismesso le vesti di generoso protettore di mercati e di elargito re di posti di lavoro in cui la concorrenza comincia a mostrare il suo vero volto
Diventa sempre più evidente la necessità di riflettere sulla capacità di questo modello di impresa di continuare a crescere come ha fatto in passato
Dobbiamo prendere atto certamente che noi oggi siamo più vulnerabile sui mercati internazionali
La maggior parte delle nostre impresa opera in settori tradizionali prededentemente a bassa tecnologia e ad alta intensità di lavoro proprie queste torri in cui la concorrenza dei Paesi in via di sviluppo si fa sempre più forte
Dovremmo quindi per prima cosa a rafforzare la nostra presenza internazionale
E perdere la cultura con la localistica che ancora caratterizza qualche qualcuno di noi
Sono ormai finiti del resto i tempi di certe comode protezioni e vantaggiose scorciatoie molti in prese hanno già perso il comodo ombrello della pubblica amministrazione e molte altre lo perderanno nei prossimi anni
Dovremo certamente poi crescere per tecnologicamente e investire molto in innovazione e in risorse umane
Questo cambiamento però lo vogliamo dire molto chiaramente
Non cambierà e non decreterà certo la fine del capitalismo familiare con il suo patrimonio di valori e di cultura che sono stati e saranno ancora il motore della crescita industriale italiana
Questo modello di impresa di famiglia basato sulla straordinaria genialità e creatività degli imprenditori
è stato e sarà ancora lungo uno dei principali punti di forza del nostro sistema produttivo non dobbiamo perdere lo fa parte del nostro DNA età DNA di imprenditori italiani
Così come sarebbe certamente un errore pensare che in futuro ci sarà spazio solo per le grandi imprese anzi in realtà nell'epoca post fordista la maggiore flessibilità e la capacità di adattamento delle piccole e medie imprese di successo rappresentano un fattore di vantaggio competitivo anche in un mercato globale
Il punto centrale invece che questo processo di Meter modernizzazione è che tutte le in prese di qualsiasi dimensione se siano dovranno crescere non solo e non tanto in senso quantitativo ma soprattutto in senso qualitativo e fino ad oggi per la maggior parte delle nostre piccole in prese crescere dobbiamo dirlo è stato molto difficile
Nel passaggio dal fascismo al consociativismo si è andato rafforzando un modello di economia statalista
Che non ha permesso all'iniziativa privata se non in casi eccezionali di superare una certa soglia dimensionale
Mi piace ricordare che negli anni Sessanta il senatore Lombardi nazionali e usando l'ENEL disse abbiamo inserito il primo bastone nelle ruote del capitalismo italiano e da allora ad oggi troppi sono stati bastoni
Da allora ad oggi non ancora molto non è cambiato siamo ancora di fronte a un sistema bancario
A partiti citato inefficiente una legislazione del lavoro che ancora non è sufficientemente flessibile e un fisco che ancora non è dalla parte della regioni dell'investimento e dell'impresa
Ne siamo convinti che la capacità di crescita delle imprese ci sia ancora tutta ci sia ancora tutta e potrà essere espressa nel momento in cui il governo riuscirà a portare avanti una politica economica stabile e vera
I potenziali di crescita quindi ci sono ma le aziende familiari italiane presentano Aichi alcuni limiti alla loro modernizzazione
In queste aziende sarà certamente necessario introdurre una gestione più manageriale dell'impresa e un maggiore uso della Penelope
E bisognerà prestare più attenzione al problema del passaggio generazionale questo un punto molto importante che sta molto a cuore hanno i giovani imprenditori
Nei prossimi dieci in dieci anni quel quasi la metà pensate delle nostre imprese dovranno affrontare un problema di successione padri e figli
E questo è un fenomeno assolutamente nuovo per la sua dimensione che rappresenta un elemento di vulnerabilità se per caso ne non riuscissimo a portare avanti questo passaggio nazionale nel modo giusto ne potremo mettere a rischio il cinquanta per cento del nostro sistema protetto produttivo quindi bisogna fare attenzione su questo punto
E oggi invece gli imprenditori almeno da un'indagine che abbiamo fatto insieme alla sta Bocconi non sembrano prestare sufficientemente attenzione a questo punto sembra che non ci sia attenzione sufficiente nel capire
E nel portare avanti una serie di di strategie per distinguere il ruolo della famiglia da quello dell'impresa di separare maggiormente il ruolo dell'azionista da quello del manager
Quindi questo è un punto su cui certamente nei prossimi anni dovremo fare molta attenzione
Ma limite alla crescita più stringente di questo modello c'è il modello della piccola media impresa e probabilmente la sua struttura finanziaria
Non si tratta certo di prediligere un modello rispetto all'altro per ragioni ideologiche in molti casi specialmente per le piccole e medie imprese la res le risorse necessarie per crescere potranno ancora essere trovate
Facendo ricorso al credito ciò ovviamente pro suppone comunque trasparenza nell'informazione nei bilanci
Ma oltre una certa dimensione strategie di forte crescita impostate su progetti seri e concreti
Non possono essere sostenute solo col capitale di debito ma richiedono l'apertura del capitale di rischio si tratta in primo luogo di un'importante evoluzione culturale aprire il capitale a terzi a un cambiamento significativo nel modo di fare impresa
Spesso è meglio avere un controllo più limitato di una società solida in forte crescita piuttosto che il controllo assoluto di una società debole e poco competitiva
Oggi ci sono delle condizioni che rendono l'apertura al capitale di rischio più facile la riduzione del rendimento dei titoli pubblici fino a ieri i concorrenti sleali invincibili dell'impresa oggi è calato e ci sono tutta una serie di nuove figure professionali finanziarie che possono facilitare la l'apertura al capitale di rischio
Anche nel mercato azionario nella borsa sono state introdotte misure tese a realizzare maggiore trasparenza e solidità
Ma fino ad oggi e questo lo vogliamo ricordare
La dimensione ancora troppo limitata la scarsa trasparenza e ruolo dominante dei pochi soliti attori hanno reso il mercato azionario una fonte di finanziamento poco conveniente per l'impresa è una forma di investimento troppo rischiosa per risparmiatori
Non dimentichiamo infatti i bagni di sangue di alcuni recenti clamorosi crac finanziario
In queste condizioni certamente si è creato un circolo vizioso in cui anche quelle poche in prese che hanno scelto da strada della quotazione hanno immesso sul mercato solo una quantità limitata di flottante limitandone così lo sviluppo
Sono temi che oggi richiedono certamente una grande attenzione è nostra convinzione infatti che una delle principali priorità dell'impresa italiana nel prossimo decennio diventerà proprio l'apertura al capitale di rischio in tutte le sue diverse forme
E allora se questo è vero e se il l'apertura al capitale di rischio dovrà interessare tutto il sistema dell'impresa una parte importante del sistema dell'impresa questo richiede una rivisitazione del diritto societario italiano in queste settimane la commissione Draghi sta preparando una riprova una proposta di riforma proprio del diritto societario
Riteniamo che sarebbe un errore imporre regole di diritto societario ispirate a un modello di capitalismo piuttosto che un altro
Certo il nostro mercato ha bisogno di maggiore trasparenza alzare la quota ammissibile di Croce azionaria il dieci per cento non ci sembra vada in questa direzione
è preferibile piuttosto indicare principi generali e seguire la strada della libertà statutaria che lo stesso ministro del Tesoro Ciampi ha indicato come il cardine della nuova Corporate governance ma certo noi dobbiamo cambiare dobbiamo aprirci di più al mercato però certamente in Italia serve più mercato e noi siamo certamente portatore di un modello che lascia più spazi e mercato
Ma nella società italiana sono ancora molto potenti le forze interessate a rientrare il processo di privatizzazione e di liberalizzazione necessario a far uscire il Paese allo statalismo
Ne possiamo trovare esempi anche nella storia più recente come nel caso della parziale privatizzazione dell'ENI dalle resistenze alle privatizzazioni delle banche pubbliche
Dalla mancata liberalizzazione dei servizi pubblici dall'avanzare del potere delle aziende municipalizzate
Inoltre il modo in cui si sta gestendo la privatizzazione di una tra le più grandi aziende italiane la Telecom mostra che non c'è ancora una chiara volontà politica di procedere sulla strada del liberalizzazione
Questa vicenda ha inoltre evidenziato
Che la debolezza dei mercati finanziari italiani il cui capitale pubblico sesso in aziende banche fondazioni è ancora assolutamente predominante
E inoltre ha proposto di statalismo vogliamo ricordare che la tentazione di rispolverare le vecchie infauste cattedrali dello statalismo italiano come li ieri è dura a morire la cosa più triste
La cosa più triste è che tutto ciò piene contrabbanda contrabbandato come la Via del Sud verso lo sviluppo
Proprio quella via che invece al Sud ha portato assistenzialismo e corruzione Enea prosciugato le risorse imprenditoriali
Oggi che queste risorse si stanno di nuovo rafforzando in un contesto di mercato non possiamo certo permetterci di tornare indietro
Dobbiamo allora combattere queste forze interessate alla conservazione dello status quo
E rompere il muro dei piccoli e grandi poteri costituiti non ci potrà mai essere un vero mercato finché lo Stato non accetta di svolgere il ruolo di arbitro e rinuncia a giocare invece secondo le proprie regole
Noi riteniamo che l'evoluzione del capitalismo però non possa interessare solo gli aspetti economici di cui abbiamo parlato fino ad oggi fino adesso
Fondamentali incerto ma non sufficienti va fatta anche un'attenta riflessione sul rapporto tra capitalismo e Società circostante
In Italia la battaglia per l'affermazione del capitalismo è finita da tempo nessuno mette seriamente in discussione
La sua legittimazione economica nessuno ad eccezione di Rifondazione che ancora si ispira ad un improbabile e fallito modello di comunismo ormai fuori dalla storia
Manca ma manca invece però ancora un appello all'appello una sua piena legittimazione sociale e politica
Non si vuole ancora riconoscere fino in fondo che il capitalismo nei suoi giusti valori con le sue giuste regole
è il migliore mezzo per coniugare sviluppo equità per realizzare obiettivi di progresso di benessere diffuso di uguaglianza di opportunità
Siamo un Paese in cui ancora oggi nei fatti si stenta ad ammettere che il problema dell'occupazione se risolve con la nascita e lo sviluppo d'impresa e non con i lavori socialmente utili o i prestiti d'onore
O ancora peggio come pare prevalere oggi ci arrivano queste voci dalla Francia con la riduzione dell'orario di lavoro dividere per legge ciò che già poco dividere per legge ciò che è già poco significa rassegnarsi a non crescere e inoltre nei paesi in cui l'orario di lavoro è stato ridotto per legge non è stato creato un solo posto in più
Farlo significherebbe prima di tutto levare alle parti una delle loro delle parti sociali uno dei loro veri ambiti quindi poco cui in qualche modo come come dire colpendo anche le forme democratiche di questo Paese e significherebbe caricare sull'intero sistema sull'impresa sui lavoratori e sui fondi pubblici un costo assolutamente non accettabile
Ancora siamo in un Paese dove la riduzione delle tasse è ancora vista come un regalo all'impresa e non un fattore di competitività dove il profitto e ciò che arricchisce l'imprenditore e non mezzo di sviluppo sociale
Il nostro è un Paese da capitalismo giovane incerto e i suoi valori i valori del capitalismo non si sono ancora radicati realmente nella società e dove manca una vera e solida cultura liberale
Non possiamo però limitarci a denunciare questa Romanina
Come Confindustria e come singoli imprenditori dobbiamo invece accrescere il nostro impegno per diventare sempre più soggetti sociali e politici nel rispetto delle regole dell'etica e della responsabilità
Essere classe dirigente significa essere sempre in prima fila sulle grandi questioni sociali e politiche nel nostro Paese dobbiamo essere soggetti di innovazione sociale e politica così come siamo innovatori nelle nostre imprese
Inoltre essere classe dirigente significa anche comprendere che in una società evoluta non si possono sopportare grandi disuguaglianze è nostra responsabilità contribuire ad eliminarle
E fare in modo che queste non possano minare la coesione sociale
In questo senso pensiamo al Mezzogiorno ne abbiamo parlato è stato parlato negli interventi precedenti
Dove e come dicevamo prima l'assistenzialismo il connubio perverso tra economia e politica il dilagare della criminalità organizzata e l'economia sommersa hanno impedito lo sviluppo economico e creato drammatici tassi disoccupazione eppure il Mezzogiorno ha in sé fortissime potenzialità di crescita e potrebbe diventare un grande opportunità di investimento e di crescita per tutto il Paese
Basterebbe adottare una seria politica industriale
Che non ripercorra le tentazioni assistenzialistiche ma punti allo sviluppo delle capacità imprenditoriali che ci sono e sono forti e si basi su incentivi fatti di poco fisco e molta deregolamentazione
Politiche che continueremo a chiedere ad alta voce
Il nuovo capitalismo italiano però ebbero a tutte queste sfide davanti dovrà che dovrà crescere dovrà cresce nel suo ruolo nei confronti della società
Ma certamente non può vincere queste sfide da solo ha bisogno che cambia anche il contesto all'interno del quale e servire
Allora non pensiamo non possiamo pensare di crescere senza un'evoluzione sana del sistema bancario senza una maggiore diffusione dei fondi pensioni e dei fondi comuni senza una maggiore diffusione della cultura d'impresa
Ma ancora di più non possiamo pensare di poter fare polvere il nostro capitalismo senza una profonda revisione della politica fiscale che fondamentale se è vero che per rimanere competitive molti impresa dovranno investire in misura elevata occorre modificare radicalmente la struttura e la stessa logica della tassazione d'impresa
Quell'italiano ne lo sappiamo bene è un con un fisco ottuso inefficiente e iniquo
è un chiunque è ottuso in primo luogo perché non sapremmo definire altrimenti un sistema che tassa le risorse utilizzate per produrre reddito Allo stesso modo di quelle utilizzate per acquistare beni di consumo
è inefficiente perché di fronte aliquote nominali tra le più elevate del mondo non riesce poi a farle rispettare consentendo la formazione di un'economia sommersa superiore a quella dei paesi del terzo mondo
è iniquo infine perché produce ingiuste e profonde differenze tra categorie cittadine alimentando sperequazioni garantendo privilegi
E al contrario di altri paesi industriali in Italia solo di recente è stato avviato un processo di semplificazione che però appare ancora limitato nella sua portata le aliquote di tassazione sul reddito d'impresa sono le tra le più elevate del mondo
Cresciute di sette punti percentuali negli ultimi dieci anni sono oggi vicini anzi in alcuni casi superano il sessanta per cento contro valori compresi tra il trentacinque quaranta per cento nella quasi totalità dei Paesi europei
Allora le sfide che noi abbiamo davanti richiedono sicuramente che il nostro fisco diventi sempre più europeo
E che anche le aliquote nominali calino che vadano verso la media europea
A questo a questa richiesta che ne facciamo sempre facciamo con forza cercando anche di argomentarla nel modo più ampio possibile ha questo di solito si oppone l'argomento che il risanamento dei conti pubblici non consente perdite di gettito
Ma se l'obiettivo del consolidamento della finanza pubblica è quello di raggiungere una stabilità senza crescita otterremo solo il risultato di far cadere il Paese in un vortice di recessione e di disoccupazione
Dobbiamo invece mirare alla crescita nella stabilità in questi ultimi anni la riduzione del disavanzo come ben sappiamo è stata ottenuta grazie a un forte aumento della pressione fiscale e soprattutto grazie a un a un aumento dell'imposizione sull'impresa
Ma se la politica fiscale come noi chiediamo deve essere anche strumento di politica di sviluppo il contenimento del disavanzo dovrà d'ora in poi essere perseguito
Con strumenti diversi da quelli dell'entrata intervenendo finalmente e con coraggio strutturalmente sui meccanismi di spesa e favorendo la crescita dell'economia riconosciamo al ministro fisco Visco il fatto che
Non ha fatto cosa
Riconosciamo al ministro Visco la sua personale volontà di correggere alcune distorsioni la recente presentazione del decreto legislativo sull'attuale incantarsi peraltro una richiesta che Confindustria avanzato già da tempo
Rappresenta un passo in avanti si riconosce finalmente che occorre distinguere tra reddito d'impresa utilizzato per consumo e quello utilizzato per la creazione di altro reddito
Ma ancora una volta per la paura di una caduta di gettito sono stati posti limiti e condizioni talmente stringenti
Che l'intera operazione risulterà probabilmente poco più di un interessante esercizio accademico e non abbiamo bisogno di esercizi accademici
E mancato fino ad ora il coraggio di credere che invece la riduzione delle acque di quote nominali sarebbe stata compensata da un aumento della base imponibile
Non è possibile immaginare una vera riforma fiscale senza avere il coraggio di rifiutare i vincoli imposti da una spesa pubblica inarrestabile ed ai compromessi politici
Come nel caso dell'Iraq per ne abbiamo parlato molto
Che è stata assurdamente
Presentate caratterizzata come un'imposta locale destinata al finanziamento del servizio sanitario nazionale con il forte rischio di trasformarla in un po'per in un potente strumento di promozione elettorale in mano agli amministratori pubblici
E anche in questo caso per il prevalere delle ragioni della Spesal su quelle dello sviluppo per l'angosciante presenza del fantasma del disavanzo rischiamo che verrà adottata un'aliquota penalizzante per un gran numero di imprese in una fase di debolezza economica e disse vero consolidamento dei conti pubblici è inevitabile che i costi di una riforma fiscale di questa portata siano amplificati e l'aggiustamento per l'impresa preso difficoltoso e pericoloso
Sono riforme importanti queste per l'evoluzione del capitalismo italiano e non possiamo permetterci il lusso di sprecare queste occasioni non possiamo perché in questo Paese ci sono quasi tre milioni di disoccupati non possiamo perché la maggior parte di loro sono dei giovani e hanno diritto ha un futuro
è il momento delle scelte allora anche per la politica fiscale non facciamoci mancare il coraggio anche questa volta proponiamo allora che da qui al Duemila l'aliquota media sul reddito d'impresa venga ridotto a livello di quello dei media europea
Che gli utili reinvestiti siano finalmente dei passati per implementare la prima la crescita e che l'aliquota dell'IRAP venga introdotta con grandissima gradualità e portata al livello più basso ossia altre e mezzo per cento
Cari amici
Dopo tutta questa lunga trattazione torno un momento a dove siamo oggi
Oggi ci troviamo in un momento molto grave e delicato per il nostro Paese
Di fronte alla minaccia di una crisi di governo si prospettano due soluzioni una peggiora dell'altra
Da un lato da un lato non approvare la Finanziaria e aprire la crisi potrebbe avere spetti disastrosi sui mercati finanziari rischiando di buttare al vento i sacrifici fatti negli ultimi anni dal dal dall'altra salvare il governo subendo il ricatto di Rifondazione e condannando il nostro sistema di impresa e ma il nostro paese nell'insieme a soccombere nell'arena competitiva
Per trovare una soluzione alla crisi rischiamo davvero di entrare in una crisi senza soluzione
è un dovere allora di tutte le forze politiche dalla maggioranza all'opposizione assumersi la responsabilità di far uscire il Paese da questo piccolo cieco
Questa finanziaria come abbiamo detto prima lo vogliamo ripetere va approvata senza stravolgimenti senza introdurre ulteriori rigidità nel sistema non possiamo assolutamente rinunciare all'Europa non sarebbe giusto non è giusto perché tutti noi in paese lavoratori cittadini in una fase di recessione e di crisi dell'occupazione abbiamo riposto la nostra fiducia nel progetto europeo
E abbiamo accettato grandi sacrifici che ci sono stati chiesti
E allora noi vogliamo che questa Finanziaria venga fatta e che si compia questo ultimo passo verso l'Unione monetaria
Ma ancora in conclusione vogliamo sottolineare che però solo con una profonda e seria riforma elettorale che rafforzi il bipolarismo e il maggioritario riusciremo ad evitare di sottostare ai ricatti delle minoranze irresponsabili
Difatti assistiti e di forte anti-sistema che minano il Paese e che distruggono tutto
Solo così riusciremo a diventare un Paese ingovernabile stabile e moderno e questa è un'altra richiesta che facciamo sarebbe inutile andare a votare ancora con questo sistema elettorale
Probabilmente ci ritroveremo ancora in una condizione assolutamente di ingovernabilità bisogna prima fare le riforme
E allora questa crisi politica certo ci ha portato a parlare di ciò che potrebbe succedere nei prossimi giorni o forse nelle prossime ore
Ma è anche importante l'abbiamo fatto nel corso di questa relazione guardare oltre il breve periodo e fare una riflessione sul futuro dell'Europa e su una evoluzione del capitalismo italiano
Questi due temi ci appaiono fortemente legati non solo perché l'uno alimenta e sostiene l'altro ma anche perché sono due momenti essenziali di quel processo di modernizzazione che da sempre è il nostro obiettivo
Oggi forse per la prima volta da decenni abbiamo la sensazione di vivere un momento fondamentale della nostra storia di essere alla soglia per proprio il progetto europeo di un grande movimento di rinnovamento
Forse per la prima volta questo processo di modernizzazione sta uscendo dalla dimensione retorica dei libri e dei convegni esista conto che concretizzando con l'unione europea in barriere che cadono in persone capitali che si spostano in culture che si incontrano noi crediamo nell'Europa e credere nell'Europa vogliamo sottolineare significa anche credere nell'Italia in queste Italia che non è solo un grande mercato ma una storia e una cultura comuni
è un e il un'Italia la cui unità e identità non si difendono però con la retorica ma con una seria politica di autentica modernizzazione di rinnovamento delle istituzioni di concorrenza e di deregolamentazione
L'Italia è di fronte a una grande scelta rinchiudersi impoverirsi oppure integrarsi in aree più ampie per beneficiare appieno dei vantaggi potenziali della globalizzazione
Ma in questo caso c'è un corollario importante la partecipazione allo Spazio economico allargato comporta l'accettazione del principio che la produzione affluisce a chi è più efficiente équipe e più innovativo
A chi è più avvezzo alla concorrenza
A quel punto un paese non è più libero di scegliere il proprio passo ed imprimere al gioco competitivo la tensione che preferisce
Se si discosta dalle regole che prevalgono nel nuovo territorio e condannato all'emarginazione alla chiusura delle sue fabbriche al fallimento delle sue imprese alla perdita di posti di lavoro
Di fatto esso Brigato seguire la legge del più efficiente questo dobbiamo dirlo comporta
Ecco dunque un primo fondamentale elemento di novità con il quale tutti noi dobbiamo fare i conti dal momento in cui si è deciso di aderire all'Unione economica e monetaria
Sono passati ormai del tutto gli anni del salario come variabile indipendente
è finita la libertà degli enti pubblici di accumulare disavanzi non è più possibile scaricare le inefficienze della pubblica amministrazione sul sistema produttivo non si può più vivere solo sulle del sulle sovvenzioni dello Stato
Ma è anche finita la possibilità per le imprese pubbliche e private di essere protette dalla concorrenza estera e di essere salvate da qualche svaluta azione in Breve si è chiusa un'epoca
E nei prossimi anni molte impresa dovranno scegliere che cosa fare se fare un salto di qualità e consolidarsi come leader sui mercati internazionali oppure se rimanere arroccate nel loro nicchie
Ma per tutti il gioco si fa più duro la concorrenza più agguerrita in margine di errore più stretti
Efficienza flessibilità creatività saranno condizioni necessarie ma non sufficienti sarà indispensabile investire in capacità produttiva innovazione tecnologica e risorse umane
è una grande sfida per gli imprenditori italiani abbiamo davanti a noi una grande occasione di sviluppo e possiamo far conto su una cultura imprenditoriale ricca di vitalità
Ma dobbiamo avere il coraggio anche di lasciare evolvere il nostro modo di fare impresa e di modernizzando
Dobbiamo riconoscere fino in fondo l'esigenza e la convenienza di una maggiore trasparenza e consolidare la cultura delle regole dobbiamo sempre più essere soggetto sociale e politico
è certamente responsabilità del mondo dell'impresa comprendere fino in fondo il processo evolutivo in atto è responsabilità dello Stato non arrestarlo questo Paese ha bisogno di crescere e di creare nuovi posti di lavoro ma la via dello sviluppo è una sola e passa inevitabilmente per una riforma profonda e coraggiosa degli interessi costitutivi costitutivi costituiti scusate
Dei meccanismi ed è la priorità della spesa dalle logiche impositive
Basta allora col compromessi che svuotano ogni iniziativa basta con la gradualità esasperata basta con i privilegi di un mondo antico
Solo in uno stato moderno può crescere un'impresa moderna solo in uno stato moderno equità e sviluppa silos si rafforzano l'uno con l'altro
Ma mentre noi siamo qui a discutere il treno dell'Europa e dello sviluppo sta partendo il nostro Paese a un biglietto di prima classe davvero non possiamo sprecarlo
Italiani Lane prese i lavoratori hanno fatto e stanno facendo il loro dovere ora tocca alla classe politica dimostrare di essere una vera classe dirigente e di essere all'altezza di questo paese grazie
Bene coerentemente con quanto discutiamo noi giovani imprenditori abbiamo preparato per tutti coloro a cui interessava di notizie sull'Europa una Eurodesk crea ci saranno varie ricerche organizzate dalla Confindustria da giovani di Confindustria e ovviamente all'esterno
Quindi a questo punto inviterei sicuramente per pagarci riempio d'Europa e l'impresa
Della concorrenza dei mercati di tutto ciò che effettivamente in questo momento non interessa il commissario europeo alla concorrenza Karel van mie
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Noi posso dove e poveri l'Hobbit quarto Beckett Krupp RCP
Moderno asseconda mi expo deserto d'un pignolo
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Sul ruolo della Borsa invito all'intervento Tommaso Padoa Schioppa
Buona sera
Il titolo con il quale queste
Mia considerazioni sono annunciate nel programma è il ruolo della Borsa
Se potessi scegliere il titolo adesso
Darei per titolo l'impresa il suo fronte interno
Dentro questo titolo c'è uno degli aspetti del fronte interno che
Il rapporto fra l'impresa e il mercato finanziario
E dentro questo rapporto c'è il tema della Borsa della del quale parlerò ma al quale non dedicherò la totalità del mio intervento
Prima di tutto farò qualche breve considerazione sul tema generale della riunione dei giovani imprenditori a Capri quest'anno e poi parlerò del fronte interno in particolare delle esso tre componenti di esso alle quali la Consob a un interesse diretto il regime fiscale
Dell'impresa l'ordinamento giuridico dell'impresa e il mercato finanziario
E poi infine dirò qualcosa sulla Borsa
Moneta unica e poi
Quale Europa quale qualcuno capitalismo è il titolo generale di queste due giornate
Fra la situazione di un anno fa e quella di oggi
Il cambiamento che è avvenuto in Europa sul tema della moneta unica è che mentre in Europa vi era un anno fa
La quasi certezza
Che si sarebbe passati alla moneta unica nei tempi previsti al primo gennaio del novantanove
Ma che vi sia avrebbero passati solo un numero limitato di Paesi forse sei sette otto e era diffusa la convinzione che tra questi Paesi l'Italia non fosse presente
La situazione fino a qualche giorno fa era
Di accettazione e di convinzione generale che il passaggio sarebbe avvenuto ma che sarebbe avvenuto per un numero più alto di paesi forse dieci undici Paesi compresa l'Italia
Nell'arco di tempo di un anno c'è stato questo notevole cambiamento di atteggiamenti pesa la Germania penso ad altri paesi
Ma si è passati dal primo al secondo atteggiamento attraverso una fase molto lunga molto difficile in cui la probabilità di rinvio dell'Unione monetaria per tutti è stata elevata in certi momenti
Oggi
Questa probabilità di rinvio è valutata come molto bassa dai mercati e dagli osservatori politici
Purtroppo gli avvenimenti italiani di questi giorni ricrea hanno una notevole incertezza sulla partecipazione dell'Italia
è giusto comunque dire moneta unica e poi perché la moneta unica vi sarà con o senza la partecipazione immediata dell'Italia
Quale Europa quale capitalismo quale Europa credo che non se ne possa parlare se non ponendo sì nella situazione in cui c'è ormai la moneta unica
E credo che anche chi abbia dedicato molti anni al tema della unione monetaria come il sottoscritto fatica a immaginare come sarà l'Europa con la moneta unica
La moneta unica sicuramente transfer ma né alla politica economica
Trasformerà
La realtà finanziaria europea
Modificherà le istituzioni europea impensabile che le istituzioni possano continuare a funzionare nel modo in cui funzionano a oggi in presenza di una moneta unica e di una Banca centrale europea
Trasformerà le relazioni internazionali tra l'Europa e gli altri Paesi per gli Stati Uniti is molto di più che per noi europei la nascita di una moneta europea unica per un'area come quella dell'unione Europea attuale e un cambiamento
Dei rapporti internazionali quale non lo si era visto da decenni nell'ambito del mondo occidentale
E trasformerà certamente anche la il senso di identità degli europei e quindi il modo in cui non solo i cittadini ma anche chi è impegnato nella vita politica percepisce l'Europa
Chiedersi quindi quale Europa è molto difficile in questo momento
Sarà un'Europa diversa sarà è un'Europa che oltre alla moneta unica affronterà
La sfida dell'allargamento ad altri Paesi di cui ha parlato Van Miert e che dovrà per questi due ragioni modificare profondamente il suo modo di funzionare
Ancora più importante da questo punto di vista il problema del parteciparvi immediatamente
L'ultima parola del titolo è capitalismo ho fatto un po'di ripassi sulla origine di questa parola una parola nata molto tardi a meno di un secolo di vita
è stata
Adottata innanzitutto dai movimenti socialisti nasce molti decenni forse qualche secolo dopo la parola capitalista e ancora molto dopo la parola capitale
Credo che ormai sia usata in poche parti del mondo certamente quelle parti del mondo che più l'hanno usata in senso critico perché cercavano di costruire un sistema alternativo oggi non la usano si identificano con una nozione di economia di mercato certo non con una nozione di capitalismo
Per certi versi è curioso che si sia data o si sia utilizzata questa parola nel titolo di questo convegno
Probabilmente i presenti in questa sala sono capitalisti e questa è una parola molto più antica
Cioè sono coloro che non operano nel mondo dell'agricoltura occupa operano nel mondo dell'impresa di impresa produttrice di beni manufatti o disservizi
Questo che impiega capitale questo il senso della parola capitalista capitalismo è un'altra cosa è nato nell'epoca in cui la cultura tedesca a usato la desinenza gli Smoke per moltissimi sostantivi che erano privi di questa desinenza e con l'idea che ci si riferisca a un sistema la sola indicazione data precedentemente della varietà di modelli indica che forse non c'è un sistema unico soprattutto non c'è più un sistema alternativo
Per capire meglio ho chiesto e fatto con i miei uffici una piccola inchiesta su la popolazione presente in questa sala o che dovrebbe essere presente questa in questa sala
Inviando un questionario a un campione di soggetti iscritti a questa associazione probabilmente qualcuno di voi l'ho ricevuto
Dal campione risulta che si tratta di impresa e di dimensione piccola
Quasi il novanta per cento dell'impresa e ha un fatturato inferiore ai cinquanta miliardi
Quindi un una popolazione di impresa al di sotto della soglia in cui vi è logica che vi sia interesse per la Borsa anche per questo non voglio parlargli solo di borsa
Circa il quaranta per cento delle imprese del campione in cui operano i giovani imprenditori alla forma della società per azioni
Solo il ventiquattro per cento sempre del campione ha un bilancio certificato
Se si sale pelle in prese Altis con un fatturato al di sopra dei cinquanta miliardi
La percentuale dell'impresa con un bilancio certificato sale al cinquantasei per cento
Solo il cinque per cento di coloro che hanno risposto al questionario
Ha indicato di averi interesse di stare valutando l'eventualità di quotarsi in Borsa
L'età media dei giovani imprenditori e compresa intorno ai trentadue trentaquattro anni parlo sempre del campione
I giovani che hanno rapporti di parentela con il proprietario azionista di controllo dell'impresa ma che non hanno ancora assunto cariche amministrative ne hanno quote di controllo hanno un'età media inferiore ai trent'anni
Circa il trentanove per cento dei giovani imprenditori sono azionisti di controllo o proprietario dell'impresa in cui operano
L'età media dell'impresa non dell'imprenditore è circa la stessa siccome non penso che l'abbiate fondata la nascita si tratta in larga misura di giovani imprenditori di seconda generazione
L'assetto di controllo dell'impresa e dove operano i giovani imprenditori è molto concentrato
Non sono stati rilevati casi in cui gli investitori istituzionali fossero presenti nel capitale dell'impresa il numero degli azionisti
Di inferiore a cinque e qualche volta non non supera il numero di tre tornerò su questo punto dei modelli di capitalismo e dico una parola su quello che ho chiamato il fronte interno
La terminologia presa dal linguaggio militare c'è un fronte su cui si combatte e c'è un fronte interno è noto da tutte le teorie militari e le storie delle guerre che le guerre si vincono sul fronte interno e non sul fronte esterno o meglio la vittoria si prepara sul fronte interno anche se la si conquista sul fronte esterno il fronte interno è quello della logistica e quello dell'organizzazione
Ed è quello anche del clima di opinione
Per le intese oggi il certamente il fronte esterno è il mercato
Il fronte interno è fatto di molte cose il fronte dei rapporti di lavoro dei rapporti con la pubblica amministrazione del fisco
Dell'ordinamento giuridico
Del rapporto col mercato finanziario
Parlerò solo di tre aspetti di questo fronte interno ma il punto importante che va sottolineato è che mentre il fronte interno mentre il fronte esterno è rimasto è diventato internazionale molte impresa e oggi operano sul mercato internazionale
Il fronte interno è un fronte nazionale cioè le di fattori che determinano la vittoria o sconfitta sul fronte del mercato sono in larghissima misura fattori sui quali la partita si gioca in un ambito nazionale impregnati di elementi e di connotazioni nazionali o pubbliche o legislative o di pubblica amministrazione
L'elemento nuovo non sempre percepito
Da chi sta
Nella parte pubblica di questo fronte certamente percepito dall'impresa è che se è vero sì che il fronte interno e nazionale ma è vero anche che questo fronte ormai compete col fronte interno di altri paesi il sistema fiscale italiano compete col sistema fiscale
Degli altri paesi così l'ordinamento giuridico così gli assetti finanziari
Parlerò allora di tre elementi di questo fronte interno che sono tre elementi sui quali la Consob a un interesse diretto due sono addirittura nella denominazione sociale della Consob che vuol dire
Contiene la parola Società e la parola borsa quindi il problema del diritto d'impresa e il problema del mercato finanziario
Però prima di arrivare a questi dirò due parole sul fisco perché
Mi sono ulteriormente reso conto nelle funzioni che oggi svolgo di come questo sia non solo un elemento essenziale del fronte interno ma sia anche un elemento al quale un'istituzione come la Consob ha un diretto interesse
La caratteristica del mondo fiscale in cui l'impresa è particolarmente forse la piccola impresa è vissuta in questi ultimi decenni è quella di un avvitamento in un circolo vizioso fatto di e passione fiscale e inasprimento della tassazione credo che bisogna avere il coraggio di vedere entrambi gli aspetti di questo circolo vizioso
Tutti i calcoli sull'evasione fiscale dicono che in Italia l'evasione fiscale è altissima ci sono calcoli che dicono che senza l'evasione fiscale o con un grado di evasione fiscale in Italia paragonabile al a quello del Regno Unito
Le imprese il il debito pubblico in Italia sarebbe rispetto al prodotto nazionale circa la metà di quello che
Questa evasione sicuramente è in larga misura nella fascia che va dalla piccola impresa al lavoratore autonomo
E non c'è dubbio che questo inasprimento fiscale a cui abbiamo assistito attraverso gli anni è in parte la risposta a un livello di adesione fiscale
Veramente eccezionale
Vale la pena forse di leggere
Quello che Inaudi scrisse nel ventisei su questo argomento
Se l'aliquota è forte diceva Einaudi e costringe a rinunciare a molte cose necessarie
Essa spinge a qualche transazione con la coscienza
I delinquenti fiscali trovano poi indulgenza in molta parte della popolazione
Quando questo stato d'animo si diffonde finisce per conquistare persino i magistrati e gli stessi funzionari delle imposte Einaudi mille novecentoventisei
Che le transazioni con la coscienza in Italia siano diventate in questo campo molto molto fitte
Credo non possa essere negato da nessuno
Il problema quindi dei rapporti col fisco è fondamentalmente soprattutto per la piccola impresa quella di innescare un circolo virtuoso in cui maggiore
Disciplina fiscale e minor rigore del fisco si coniughino così come il negativo di queste due cose si sono coniugati per molto tempo
E credo che sia giusto dire che questo compito non si realizzasse sì il lo si considera solo un compito del governo si potrà realizzare solo se la categoria te stessa dell'impresa e Loconte siederà come un compito proprio
Perché il tema fiscale di interesse per la Consob ma mi direi che lo si può sintetizzare in due Brevi proposizione
Prima proposizione
La base stessa di un corretto rapporto dell'impresa con il fisco è costituita dal rigore della trasparenza del suo sistema contabile
Rigore e trasparenza contabile sono anche alla base del buon funzionamento delle società di capitali
Qui sono società di capitali che si riuniscono oggi
Il rigore del sistema contabile è l'anello di congiunzione diciamo così fra il tema che sta a cuore la Consob il tema che sta a cuore il fisco e questo anello di congiunzione è contenuto
Nell'impresa
La seconda proposizione la scriverei così la neutralità del fisco tra indebitamento il capitale di rischio favorisce l'equilibrio finanziario dell'impresa sviluppa il mercato dei capitali riduce il fenomeno dell'evasione
Non c'è dubbio che la possibilità di evasione per esempio per le imprese quotate in borsa e mediamente molto inferiore alla possibilità di evasione per le imprese che non sono quotate in Borsa a oserei dire
Che una delle forti remore alla quotazione in Borsa è precisamente la necessità di passare a una contabilità più rigorosa
Questo significa che il fisco a un fortissimo interesse a che la Borsa si sviluppi e a che il mercato dei capitali si sviluppi
Dei tre elementi del fronte interno di cui volevo parlare certamente il fisco non è il primo a cui si pensa quando si pensa alle funzioni della Consob
Lo sono molto di più gli altri due ai quali mi rivolgo adesso il primo degli altri due è l'ordinamento giuridico dell'impresa
Ne ha parlato la presidente Marcegaglia è un tema di moda sotto il titolo inglese di corporate governance non so se questa parola
Se questa locuzione
Coglie interamente il tema dell'ordinamento giuridico dell'impresa
La cosa fondamentale da dire qui la proposizione fondamentale e che un'impresa o non può vivere o vive molto male senza un ordinamento giuridico che funzioni bene
Per ordinamento giuridico intendo norme sui contratti sulla concorrenza sui diritti degli investitori sulle crisi di impresa che siano chiare semplici e disegnate in modo coerente con l'esigenza dell'impresa
Analogamente non può vivere non può vivere bene se vogliamo qui anche usare un attacco una terminologia inglese senza un in forse mente della legge
Efficace rapido senza una magistratura che assicuri il rispetto della legge in tempi rapidi
Questo è un elemento assolutamente vitale del fronte interno dell'impresa quando l'economia del socialismo reale sono passate al tentativo di costruire un'economia di mercato sia prima detto che dovevano liberalizzare i prezzi poi si è detto che dovevano privatizzare alla fine si è scoperto che la cosa fondamentale era di scrivere una legislazione che riguardasse
L'attività d'impresa i contratti la i rapporti di credito
Il diritto fallimentare la crisi d'impresa la responsabilità questa era letteralmente la base e senza questa base non è nemmeno cominciata la vita di un sistema di mercato
In Italia oggi è aperto un discorso di riforma del diritto d'impresa per questo si parla di corporate governance anche qui
Il motivo per cui aperta e che nel mille novecento novantasei il Parlamento ha delegato il Governo a scrivere un testo unico che riformi alcuni aspetti del diritto delle società che fanno che sono quotate o che emettono titoli in mercati regolamentati c'è una Commissione costituita presso il ministero del Tesoro questa Commissione ha ripreso i suoi lavori proprio in questi giorni una serie di temi
è assolutamente fondamentali per la vita dell'impresa sarà riesaminata in questa Commissione
Potere del collegio sindacale funzioni del collegio sindacale patti parasociali poteri delle minoranze
Sindacati di voto Offerta pubblica di acquisto partecipazioni e partecipazioni incrociate Società di revisione informativa societaria
Fra meno di sei mesi se gli eventi di questi giorni non interrompono questa e altre importanti opere in corso
Le in prese che fanno appello al pubblico risparmio opereranno con un diritto nuovo più flessibile che modifica anche norme del codice civile e che a alte probabilità di essere un sistema giuridico per l'impresa competitivo sul piano internazionale
Qui vorrei osservare
Una cosa che credo debba interessare in larga misura le in prese rappresentate in questa sala secondo anche secondo il campione che ho indicato questa delega di riforma del diritto dell'impresa riguarda
Lei in prese o le imprese quotate o Lane prese che emettono titoli sui mercati regolamentati
Il si può dire semplificando che riguarda le imprese aperte cioè l'impresa in cui parte del capitale di rischio parte della proprietà e detenuta da altri che da coloro che le controllano che le gestiscono
Quando si parla di modelli di capitalismo si contrappone si contrappongono un modello anglosassone un modello renano io ritengo che questa contrapposizione di modelli perda dissenso rapidamente in un mercato finanziario globale in un mercato dei prodotti globale
è difficile che sì perpetue no cara sterilizzazioni Polaris così forti
è giusto che ci siano oltre che in prese aperte oltre che società aperte società chiuse società che hanno non hanno intenzione di fare appello al pubblico risparmio che vivono dell'alimentazione di fondi interni che sono a una dimensione forse iniziale del loro ciclo di vita in cui queste esigenze di ricorso al mercato ancora non ci sono e certamente ci sono Paesi dove grandissima impresa sono chiuse mi diceva oggi
Un mio compagno di viaggio nel venire a Capri che la Boscia un'impresa chiusa non è certo una piccola impresa è leader del mercato mondiale
Niente di male non è che l'impresa chiusa e cattiva d'impresa aperta e buona è buona l'impresa che produce che produce reddito che paga le tasse che a un sistema di rapporti corretti con il mercato
Questo ti questa impresa buona può essere aperta o chiusa
E lo dico nonostante che per definizione la Consob si occupi di impresa Peart perché evidentemente le imprese che cadono nella sera del controllo della Consob sono le imprese aperte quelle che fanno appello al pubblico risparmio
Ora la cosa da osservare e che se si fa una riforma del diritto di impresa per le sole impresa aperte
Secondo me si rischia di squilibrare il sistema giuridico entro cui opera l'impresa italiana certamente per le imprese aperte occorre una disciplina più rigorosa del mercato dei conti una ridefinizione di certi rapporti di forza nella compagine azionaria una miglior tutela degli interessi degli azionisti di minoranza occorre una disciplina più forte
Se questa disciplina più forte la si impone in termini del tutto identici a tutte le società per azioni
Probabilmente la forma della società per azione cesserà di essere una forma conveniente per imprese come molte di quelle qui presenti che hanno questa forma ma che non fanno appello al pubblico risparmio
Se la si impone alle sole società quotate in borsa
La tra virgolette foglia di quotarsi in Borsa rischia di diminuire ulteriormente e quindi di privare
Il sistema finanziario italiano e lo stesso sistema per imprenditoriale di ciò che la borsa deve e può offrire in un sistema finanziario voluto è necessario che dalla riforma del diritto societario delle sole impresa e per le quali oggi il Parlamento ha dato una delega al governo
Cioè le imprese quotate o che emettono titoli su mercati regolamentati si passi a una seconda fase in cui l'intero diritto d'impresa viene sottoposto a revisione
Quella fase sarà probabilmente siccome sì la Consob ma auspica ci sarà quella che dovrà interessare più direttamente gran parte delle imprese rappresentate in questa riunione ed è lì che sarà necessario trovare forme di disciplina giuridica
Snelle
Con minori obblighi di quelli che è giusto che ci siano per le riprese che vivono anche di un capitale di rischio apportato da soci i quali non hanno un controllo diretto sull'impresa come invece nel la gran parte delle imprese delle dimensioni qui rappresentate
Quindi il discorso della riforma dell'ordinamento giuridico dell'impresa secondo il mio giudizio in Italia è appena incominciato sarebbe auspicabile che anche una categoria come la vostra seguisse con attenzione in maniera attiva questo problema oltre la fase del cosiddetto Testo Unico nella quale si sta operando in questo momento
Il secondo elemento del fronte interno che sta nella denominazione sociale della Consob il terzo del quale parlo
Stasera e il mercato finanziario
Qui l'osservazione da fare e chi
L'impresa italiana il finanziamento dell'impresa italiana per ragioni storiche tradizionalmente è avvenuto
Per quanto strano possa pensare molto al di fuori di veri e propri Circuiti di mercato le sue componenti fondamentali non passano per il mercato una componente fondamentale certamente nel campione qui presente e l'autofinanziamento è la generazione stessa di ricchezza da parte dell'impresa proviene questa ricchezza dal mercato ma proviene dal mercato dei prodotti non dal mercato finanziario in quanto tale un'altra componente fondamentale e l'accantonamento di fondi per il trattamento di quiescenza il TFR questi fondi non passano per il mercato
Così come l'autofinanziamento potremmo chiamarlo un conferimento all'impresa da parte dell'imprenditore il Tfr è un conferimento all'impresa da parte del lavoratore
Molto è provenuto
Dal settore pubblico non voglio ritornare sull'evasione fiscale ma anche quella è una forma di finanziamento e così lo è il sussidio così sono sono gli aiuti di stato di cui parlava Van Miert e altre varie forme con cui il bilancio pubblico
Trasmettesse fondi all'impresa o manca di acquisire fondi dall'impresa
E infine lo stesso prestito bancario non è una forma altrettanto sottratta a un meccanismo di valutazione però certamente di tutte le forme di finanza
Fornite da intermediari finanziari e la meno marchetta Bol dicono gli inglesi quella per la quale per definizione è impossibile aprire una negoziabilità una standardizzazione la definizione di un prezzo se questa qualità ce l'avesse sarebbe un'obbligazione o sarebbe uno strumento che si negozia sul mercato
Bene
La prospettiva dei prossimi anni credo sia quella di un passaggio di finanza molto più ampio attraverso il mercato di quanto emerga dal quadro che ho appena fatto
In molti casi se l'impresa cresce l'autofinanziamento non basta crescere quanto dovrebbe
Il TFR a io credo gli anni contati o i giorni o i mesi contati ed è giusto che sia così deve passare attraverso il mercato naturalmente non per passare
Dalle mani dell'imprenditore alle mani del sindacalista se posso permette il Milan per passare letteralmente nel mercato e confrontarsi col mercato
E i fondi pensione privati questo consentiranno di fare
I prestiti bancari resteranno importanti ma certamente le banche dopo l'esperienza di sofferenze bancarie fatta negli ultimi dieci anni avranno un'esigenza di sbaglio degli rapporti di credito molto più forte e che porterà anche questo canale più vicino a un confronto di mercato
Istituzioni finanziarie che investono in strumenti di mercato come i fondi comuni come i fondi pensione come fondi chiusi come compagnie di assicurazione che oggi in Italia hanno un volume di attività
Enormemente più basso di quello che se osserviamo in altri Paesi sono probabilmente destinate a crescere
Quindi prima ancora di parlare di Borsa credo che si debba anche per imprese che non hanno un'intenzione una prospettiva un reale interesse a considerare la quotazione si debba prima vedere se l'età media di quella di trentatré anni si deve assolutamente prevedete perché queste cose succederanno
Nei prossimi anni un confronto con il mercato dei capitali molto più impegnativo di quello che c'è stato finora
La Borsa sta al centro o al cuore o l'ultimo diciamo all'ultimo passaggio di questo ragionamento certamente la borsa eh
Per eccellenza il luogo dove questo vaglio esiste non solo per la forma del prestito ma addirittura per la forma più rischiose L a storia del capitale dell'impresa che il capitale proprio
La Borsa italiana è quella di un Paese di circa venticinque trenta milioni di abitanti non quella e che ha un reddito circa la metà di quello che abbiamo
Per numero di imprese quotate per capitalizzazione per entità degli scambi
Nella discussione sulla corporate governance sì
Sottolinea con forza il fatto che la Borsa deve essere il luogo in cui il controllo stesso dell'impresa a repentaglio
è giusto che sia così ed è un conseguenza
Coerente di un sistema che funziona però la funzione della Borsa non è quella di mettere a rischio il controllo dell'impresa la funzione della Borsa è quella di potervi raccogliere capitali a basso costo perché li raccoglie e ad alto rendimento per chi li investe questo è possibile dove le Borse funzionano bene questo succede non si tratta di andare in Borsa per
Per come dire fare un favore all'Italia e dotarla di una propria borsa si va in Borsa se conviene
Oggi una serie di elementi che impedivano o addirittura costavano o non favorivano lo sviluppo della Borsa italiana sono cambiati il primo di tutti è l'abbassamento dell'inflazione dei tassi d'interesse sicuramente con i tassi di interesse degli ultimi vent'anni
La l'investimento in azioni non era interessante per nessun risparmiatore
Il la riforma del sistema pensionistico è un altro fattore la necessità di costituirsi fondi per la vecchiaia e la ragione fondamentale per guardare lungo diciamo così e se si guarda a lungo in realtà l'azione è forse addirittura tutela ancora meglio del titolo di credito
Le privatizzazioni sono un terzo fattore che alimenta il mercato di un'offerta di azioni così come da noi è in atto un mercato del debito pubblico perché c'era molto debito pubblico da collocare
Può nascere un mercato delle azioni perché ci sono molte azioni da collocare
La borsa stessa come società viene privatizzata in questi giorni cioè sarà gestita essa stessa come un'impresa di servizi e con criteri imprenditoriali avrà un interesse proprio a svilupparsi
E infine i passaggi di generazione di cui parlava la dottoressa Marcegaglia sono un classico momento in cui l'impresa
Considera il passaggio da una forma chiusa o quanto meno di impresa non quotata ha una forma aperti
Quindi la possibilità che la borsa si sviluppi in Italia
C'è o meglio la possibilità che la Borsa si sviluppi c'è
Non c'è la certezza che si sviluppi in Italia non è detto che questi fattori giocheranno a favore della Borsa italiana
Si legge spesso sul giornale di imprese italiane che considerano la quotazione su altri mercati
Non c'è più nessun elemento regolamentare legislativo amministrativo che vincola alla Borsa Italiana chi vuole andare in Borsa o chi vuole investire in Borsa
E nemmeno l'elemento della identità monetaria cioè della lira di quotarsi nella stessa moneta in cui si opera sarà più presente fra può
Penso e credo che i giovani imprenditori dovrebbero pensare che si questo potenziale andrà a favore di borse diverse da quella italiana la perdita per loro e per l'economia italiana sarà enorme il motivo è che gli intermediari finanziari le banche con cui lavorate migliori
Perderanno
Ruolo perché saranno staccate dalla loro impresa per ciò che attiene alla sua quotazione
Che la conoscenza vera del tessuto imprenditoriale che si può venire quando c'è una vicinanza geografica mancherà nel caso di impresa quotate in altri mercati che per moltissime impresa e di una piccola fascia di una fascia di dimensione relativamente di dimensione relativamente piccola ma estremamente numerosa in termini di impresa
Le borse di altri paesi forse sono troppo lontane per essere borse interessanti mentre potrebbero essere potrebbe essere una Borsa Italiana
Mi fermo qui per chiudere osservando come secondo me per ciascuno di questi tre fronti che interessano il mestiere che faccio
C'è un ampio spazio di impegno delle istituzioni pubbliche di governo parlamentari
Di controllo ma c'è secondo me uno spazio che non può essere occupato altro che dalle associazioni e dai rappresentanti del mercato come quelli che sono qui oggi
Non ci si deve illudere che senza questo impegno attivo da parte della componente privata dell'economia questi sviluppi si possano realizzare grazie
Capito
Bene allora passo volentieri il microfono ad Alan Friedman è che politiche c'ha pagato di Oropa da Maastricht Italia sua trasmissione di successo
Il corrispondente dell'International Herald Tribune ha scritto vari comuni sul capitalismo italiano quindi è sicuramente un esperto per cui invito a salire sul palco a subire
Interrogatorio di Friedman
Il dottor Betti
Sergio Cofferati caso dell'arte Francesco D'Onofrio
Del mondo Martins tronchetti Provera
Ed Aldo Palmeri
Non si si mette dunque non Cevoli mettendo su un protocollo sette tutti i beni
Se Cofferati anche
Manchiamo qualcuno
Bene buonasera a tutti
Ed ecco il sì già con un convegno dei giovani dei fondi venduti Confindustria molto interessante con un discorso di Emma Marcegaglia che ci lascia tanto
Tanta dalle fratture tante cose da pensare
Si parla molto dell'Europa della moneta unica cui un'osservazione mia from singolare che nel momento chiave in cui come saremo europeo Van Miert sale sul palco per parlare dell'Europa
La sala si svuota comunque
Amo
Ecco allora io vi offro cioè quattro minuti di conservazione
In questo momento grave cruciale per vostro Paese e poi vogliamo fare un primo giro in cui sentiamo tutti i nostri ospiti dopodiché vorrei aprire voi in platea a fare domande a nostri ospiti qui
Dell'Euro dell'Europa dico solo questo altri l'hanno detto
Dicono Romeo
Vostra partecipazione la partecipazione di Alitalia
Nell'Europa di Maastricht nell'Europa almeno nel primo momento dal lancio dall'euro
è sotto minaccia adesso
Siate minacciati
E se andate verso una vera crisi quella vera crisi lunga difficile è complicato come sembra almeno possibile speriamo di no scordate di Maastricht perché è finito propone a quel punto potete aspettare anche del Policarpo prima di entrare
E sarebbe una tragedia per tutti gli sforzi e sacrifici che l'italiane le imprese citi Dini e i sindacati hanno fatto per un bel po'di tempo con Visco data dei maschi se fatte una confusione nella politica
Per quanto riguarda questo problema
Ci sono anche costi grossi
Osti grossissime è stato calcolato che da qualcuno che la Finanziaria costerebbe duecentocinquanta mila cioè il centro lì mila lire per ogni famiglia italiana
Se fate questa crisi
Quello cioè cento mila lire a sarà un affarone è costerà molto di più entrambi i tassi di interesse e Borsa
E altri problemi caprette
Ma anche quando c'è l'euro con o senza l'Italia nel primo momento
Perché in questo momento e di nuovo un punto interrogativo purtroppo
Anche con lei ero rimane la questioni del capitalismo italiano rimane la questione di che tipo di capitalismo italiano che modello sono d'accordissimo con Emma Marcegaglia quando dice che non è un'idea buona di importare e Moreland anglosassone non funziona in Europa voi europea perché vostro modello e dovette sfruttare il meglio di tutti i sistemi adattarlo
Ma io questo il capitalismo italiano lo vedo chance per la riforma in due chiave
Nel settore privato nel settore pubblico
Col Governo
Nel settore privato riassumere
Osservazione sul capitalismo italiano così ci vuole più un mercato è meno Cuccia
Più mercato meno Cuccia
O almeno dieci o quindici Cuccia
Il su questo fronte quello quello che il mercato comincia a vincere
In questo poco momento
Anche per un ricambio generazionale
Giove giovane Bragiotti crescano per esempio
Anche nel fatto che Tommaso Padoa Schioppa adesso è alla Consob e quindi abbiamo un lido dalla consapevole o volta capace e intelligente e moderno perché nel passato alcuni professore di
Questo presente la Consob erano una vergogna
Nel mercato privato e quindi ci vuole come Giovanni Alberto Agnelli ha detto l'anno scorso l'intervista all'occhio di un più trasparenza più corpo in chiave dance e meno di questi patti di sindacati intrecciati nei vecchi morì
E l'unica cosa che il presente la Consob non ha menzionato parlando non solo eccellente discorso sulla Borsa
Ecco ci vuole meno manipolazione meno strumentalizzazione da parte di pochissimi gruppi che pesino ancora troppo e non posso in una borsa sotto se il patto più spazio più osi Gino più capitale accesso al capitale per per
Più due soggetti
Nel governo è evidente che ci vuole più flessibilità
Qui possiamo discutere se flessibilità vuol dire flessibilità per assumere o per l'incensi are copre tutti e due
Meno nove sociale
E ci vuole soprattutto un Governo speriamo che un Governo avremo
L'ultime due parole su queste proposte che in Francia dove sto un po'e anche in Italia adesso c'è il dibattito sulla questione di Guido ore accento cinque ore numeri ora ora orale che si lavora alla settimana
A fondo con davvero la settimana scorsa per il Fondo monetario parlando con alcuni ministri del tesoro asiatici banchiere centrale di Asia
Raccontando che in Francia in Italia si discute centocinque ore
A parità di stipendio peggio infetto
Gli asiatici Alberto ben venga anzi meglio venticinque ore così distruggiamo ero per più velocemente
Allora io non non dico altro io e qua si no no attualmente non sono opinione Minemma solo riportare il terrore
Io adesso vorrei sfruttare la presenza di questi signori che sono tutti di una grande capacità e vuole cominciare con Sergio Cofferati
Chiederò a ogni persona io farò qualche domanda ma soprattutto in chiudete la mia domande nei suoi vostri come enti ma del resto aspettiamo quattro cinque sei minuti discorso nel primo giro
E sentiamo i vostri parere
Le due domande che vuole confrati affrontasse nel suo risposta e poi nei suoi come enti
Sono queste
Prima domanda Sergio Cofferati
Chi è che rappresenta chi è che parla per i lavoratori in questo Paesi i sindacati CGU ci risulta UIL
O Rifondazione Comunista
Seconda
Seconda domanda durante il suo discorso con Frattini
Ci spieghi che si mette che i suoi commenti sull'anzianità che sembrava regione rischia una svolta che vuol dire i suoi come anticipo alla però un po'quello che voleva dire l'altro giorno quando ha detto
L'anzianità bisogna lavorare Sergio Cofferati
Rispondo anche alle sue domande per quanto alla prima si potrebbe lì
In verità liquidare semplicemente
Ci sono compiti di rappresentanza sociale di rappresentanza politica che sarebbe opportuno in una democrazia matura attenere rigidamente separati
I partiti rappresentano i loro iscritti
E gli elettori
I sindacati analogamente rappresentano i loro iscritti
Che di norma sono pensionati e lavoratori dipendenti
L'ambito di questa rappresentanza ebbene che non venga mai confuso sovrapposto
Anche se e l'ho detto più volte in una fase di crisi della rappresentanza politica
è capitato che le forze sociali non soltanto le organizzazioni sindacali anche l'associazione delle imprese abbiano per un periodo non breve svolto un compito di supplenza
In un sistema istituzionale che definisce con precisione i suoi caratteri
Con la conclusione la Bicamerale con la nuova legge elettorale questo problema non si dovrà più porre
Il che non significa che il compito delle forze sociali
Le associazioni delle imprese e quelle dei lavoratori e dei pensionati
Così diminuisca no per niente quando penso che il sindacato dovrà fare il suo mestiere
Penso ad un mestiere importante ad un profilo molto alto della rappresentanza sociale
Mestiere che va esercitata in un ambito preciso che quello dalla contrattazione collettiva
Che si fa con i governi
Con gli interlocutori istituzionali locali e con le imprese
Quando il sindacato si sovrappone ai partiti o quando i partiti cercano di espropriare compiti che sono propri dei sindacati
Per non solo si genera confusione ma secondo me si può addirittura portare una democrazia
Ha qualche sofferenza e si possono ingenerare equivoci che poi nel lungo periodo
Fanno danni
Bisogna guardare con una punta di clemenza alla situazione italiana
Perché siamo in una fase di transizione
In una fase di transizione qualche confusione possibile se però coloro che svolgono o che hanno svolto un compito di supplenza ne hanno coscienza e non lo considerano come un loro compito una loro funzione e progressivamente ritorneranno nell'ambito che gli compete secondo me
Questa democrazia non avrà alcunché da temere anzi si rafforzerà
Non posso dire di vedere in tutti lo stesso atteggiamento alla stessa consapevolezza e siccome son convinto che il sindacato in tempi recenti
Ha dovuto coprire uno spazio che non era suo
E aggiungo bene ha fatto in mancanza di un ruolo preciso e definito degli altri
Per quanto mi riguarda credo che sia indispensabile ritornare nel profilo che è tipico della rappresentanza sociale spero che gli altri facciano la stessa cosa
Poi per quanto concerne l'Europa vorrei dire che rispetto la discussione che ho sentito qui quest'oggi
Così poi rispondo anche al secondo quesito che lei mi ha posto
Ci sono delle cose che si possono facilmente confermare senza sforzo
Spero che nessuno pensi più anche se dubbi sono stati qualche volta anche con
Eccesso di spettacolarità
Sollevati nessuno dubiti più che dobbiamo assolutamente entrare in Europa insieme agli altri e non dopo
Dal mio punto di vista l'ingresso in Europa di questo Paese indispensabile perché vorrei che nel futuro
Delle generazioni più giovani ci sia una dimensione sovranazionale
In grado di competere in un mercato globale
In virtù del fatto non soltanto che c'è una moneta unica ma che c'è una coesione politica
E che monete coesione politica garantiscono coesione sociale
E prospettive positive per milioni di cittadini
Un'Europa che considera il lavoro non come marginale ma come aspetto centrale delle sue politiche
Europa che mi interessa moltissimo
Se questo Paese restasse fuori dall'Europa che si va costruendo temo che quella dimensione la dimensione sociale quella che al centro il lavoro sarebbe molto più difficile da costruire e comunque noi non avremo titolo per chiederlo
Per questo motivo penso che l'Europa sia un approdo al quale non rinunciare in alcun modo
Ci sono le incognite che sono state ricordate
Una crisi politica grave come quello attuale se si tradurrà in una crisi di governo
Determinerà effetti negativi pericolosissimi
Per le persone più deboli di questa società
Per gran parte di coloro che vorrei rappresentare i pensionati e lavoratori dipendenti per questo spero che sia possibile evitare che la crisi politica diventi crisi di governo
Temo anche un'altra cosa però
Se non sarà possibile evitare ciò e chi si assumerà la responsabilità della crisi di governo si assumerà una responsabilità grave
A quel punto sarebbe necessario non produrre condizioni che possono portare questo Paese in una fase lunga di incertezza
La palude
Un pericolo maggiore delle decisioni anche difficili e a quel punto drammatiche ma che hanno una scadenza certa voglio dire che tra la ricerca di una qualche soluzione parlamentare
Di governi tecnici o soluzioni similari e la certezza che si va a votare a quel punto rapidamente considerando l'una e l'altra ipotesi se possibile ipotesi di evitare io sceglierei decisamente come cittadino questa seconda
Pur cosciente di quali sono i rischi le pericolose i pericoli e e le difficoltà che che si incontrerebbero scusate se interrompo solo una volta Marco Frate le pare che l'italiano e volle allora l'azione no ho detto che considererei il ricorso alle elezioni comunque comuni incognita gravissima
Però guardi che se ci dovessimo trovare di fronte ad una crisi di governo senza la possibilità di a vere rapidamente un quadro di riferimento stabile
Temo che le condizioni per tutti per chi fa il mio mestiere così come per un'impresa sarebbero di gran lunga peggiori ricordo che i mercati finanziari hanno sempre guardato con grande preoccupazione l'instabilità istituzionale quella politica non il conflitto sociale
Abbiamo avuto momenti di conflitto molto aspro in anni recenti non hanno prodotto nulla dal al di fuori delle dinamiche fisiologiche l'instabilità e l'incertezza invece spaventano chi deve investire e possono far cambiare
Destinazione risorse anche ingenti per questo meglio la certezza che non la ricerca di qualche soluzione pasticciata che impropria vorrei dire però a tutti noi
Che cosciente di questi pericoli di questi rischi non trovo convincente l'idea che pure mi pare corra
Di una sorta di catastrofe imminente badate che le cose fatte nel corso di questi ultimi mesi sono molto importanti e per fortuna alcune di queste sono solite poi convengo con lei bisogna completare questo processo il modo migliore per completarle non aver la crisi
Però Seccia spetta un percorso anche difficile
Con delle incognite rilevanti ma con delle scadenze certi la tenuta dalla nostra moneta e quanto di buono è stato fatto ed è molto nel corso di questi mesi offre qualche elemento di garanzia non è vero
Che avremo di fronte automaticamente ed esclusivamente il disastro
Peraltro agitare ogni ipotesi di sfascio imminente temo favorisca coloro che poi oggettivamente lavorano per l'instabilità
E prima di dare la parola agli altri contratti
Perché offre altri punti dove la parola
Le sue dichiarazione a favore di alcuni tirare view
Riforme del anzianità che significa questo sfottò perché va detto
Ma perché ne sono convinto peraltro non si tratta di nessuna svolta particolare abbiamo chiesto nel confronto che
è andato avanti per settimane al governo di fare delle cose precise soprattutto se possibile un poco
Conseguenti e trasparenti
Abbiamo detto che vogliamo un negoziato
Che affronti tutti gli argomenti che sono suo terreno la riforma dello Stato sociale non è previdenza è tante cose insieme
Devo dire che la Finanziaria contiene per la prima volta risorse che potrebbero consentire di disegnare un profilo di riforma dello stato sociale nient'affatto banale
Le ricordo due cose provvedimenti che vanno già nella Finanziaria al lavoro e al Mezzogiorno che sono importanti che nessuno meglio del
Di chi lavora nel Mezzogiorno sa quanto siano
Necessari e dall'altro lato le risorse che vengono destinate a interventi di assistenza
Per le persone più deboli per i poveri per le persone anziane per coloro che non hanno lavoro ci sono delle Poste interessanti sia quelle poste seguissero delle politiche altrettanto precise avremmo forse per la prima volta disponibile una somma di provvedimenti degne del nome riforma
Poi abbiamo chiesto al governo di fare una verifica sull'andamento della spesa previdenziale e abbiamo detto giocando in chiaro che alla fine della verifica se avessimo registrato degli scostamenti
Avremmo da parte nostra indicato come correggere questi scostamenti poi il Governo farà la sua parte dirà come intervenire
Un sindacato responsabile verso i suoi aderenti pensionati e lavoratori dipendenti deve dire che cosa fare a fronte dell'esistenza di questi scostamenti
C'è ancora qualche disputa sulla dimensione ma gli scostamenti ci sono io credo che sia giusto che un'organizzazione come la mia dica come intervenire l'intervento ha bisogno di criteri profondi di equità questo lo considero la chiave di volta di qualsiasi discussione futura delle prossime ore dei prossimi giorni equità per me vuol dire
Per tutti le stesse regole per tutti senza eccezione alcuna oggi abbiamo troppe zone d'ombra e troppi privilegi che vengono mantenuti nel sistema previdenziale
Poi
Siccome la riforma
Siccome la riforma del mille novecentonovantacinque ha introdotto soluzioni transitorie per alcuni per alcuni per alcune platee di di di pensionandi futuri
è necessario agire anche su questa transizione per coprire il disavanzo che si è determinato ho fatto qualche esempio se vuole glielo traduco rapidamente se lei mi concedo un minuto non voglio guardarlo non maturi perché abbiamo tanti ma per entro il santo e va avanti nel mille novecentosessantanove in una delle aziende
Del gruppo di cui era amministratore delegato il dottor Tronchetti Provera
Sono entrati a lavorare due persone
Un operaio che aveva già lavorato in qualche altro stabilimento iniziando a quindici anni che un tecnico che cominciava a ventun anni
La sua attività
La legge del mille novecentonovantacinque ha cambiato le aspettative previdenziali agendo sulle anzianità di quell'operaio
Gli allungato il tempo di lavoro da uno
A cinque anni
A seconda di quale era la sua storia previdenziale precedente a quel tecnico invece non ha cambiato nulla già allacciato esattamente la stessa regola di prima
In condizioni di normalità si poteva sopportare questa
Norma questa regola
Se invece come abbiamo registrato esistono scostamento lo scostamento va corretto introducendo un criterio di equità tra quell'operaio e quel tecnico
A quell'operaio e non si deve chiedere più nulla ha già avuto un allungamento della sua attività lavorativa
A quel tecnico si può chiedere un allungamento di qualche anno che lo renderà poi alla fine uguale a quello Peraino secondo me questo è un criterio di equità possibile
Che introduce un mutamento nel transitorio
Delle anzianità che che fa uguali alla fine delle persone che oggi sono diverse poi certo
Bisognerà tener conto dei lavori che non sono tutti identici per coloro che fanno lavori particolari andranno immaginate forme di protezione di tutele
Per i lavori usuranti a condizioni assimilabili a quelle che gli permettono di essere difesi in maniera diversa rispetto agli altri ma in condizioni di normalità come quelle di quell'operaio che si chiama Roberto Poli di quel tecnico che siano Sergio Cofferati
In bell'equità bisogna darsi ha cominciato a L'Aquila dedica Bicocca nel sessantanove mi pare
Sì per non parlare sempre di cose astratte mi sarei permesso di fare un esempio che anche i nomi dei cognomi sono persone in carne ed ossa
Ecco io trovo quello l'esempio possibile di equità sardi non stravolge il sistema transitorio dell'anzianità ma che introduce una novità possibile
In grado di dare stabilità al sistema previdenziale
Senza cambiare il corso della vita ulteriormente di quell'operaio che semmai chiedendo un piccolo sacrificio aperte
Grazie Sergio Cofferati
Se avrete domande preparate le altre dopo questo primo giro che cercheremo richiudere fra mezz'ora per passare un po'di spazio per le domande
Visto che parlavamo di della Pirelli andiamo a Marco Ciocchetti per Provera buona sera
Io ho due domande per lei che sono ben diverse quindi due temi diversi
Il primo stiamo ancora con questa crisi è un attimo dal punto di vista di un grande imprenditore manager sulla grande società in questo Paese Tirelli secondo lei Tronchetti Provera come vede le le conseguenze l'implicazione costi ecco nomi oggi
Di e mischia che nome ci di questa crisi per l'industria e per la finanza iniziale
Prima domanda
Mi pare mi pare evidente che forse dopo
Anni di aspettative costantemente in negativo nel Paese si è innescato un insieme di aspettative positive sia all'interno che all'esterno credo che fino a a poco tempo fa alla domanda se in futuro i nostri figli staranno meglio la risposta mediamente sarebbe stata certamente certamente starebbero peggio
Gli ultimi eventi hanno fatto vedere che il Paese ha riacquistato credibilità che il Paese
E apprezzato in Europa che il Paese sta presentando anche un documento di finanza che per la prima volta come diceva giustamente Cofferati contiene elementi che guardano anche allo sviluppo e alle fasce più deboli
Pur garantendo una riforma seppur minimale per ora ma quel minimo necessario che ci permetta di entrare in Europa questo è il quadro in questo quadro avviene un evento diciamo straordinario e le aspettative si rovesciano quando le aspettative si rovesciano l'atteggiamento degli investitori sia italiani che esteri è in una prima fase di attenzione e poi se non c'è stabilità si rovesciano le aspettative in quel momento la frana non si sa dove posso andare questa frana che cosa comporta
Comporta l'uscita dall'aria di credibilità del nostro Paese in quel momento l'investimento produttivo nel Paese non trova più uno spazio quindi la capacità di produrre ricchezza del paese diminuisce
E come è già stato detto chi ne soffre sono le fasce più deboli sta venendo una cosa assurda che chi si propone che si pronuncia come paladino si presenta come paladina fasce deboli in questo momento nel momento in cui c'è un'apertura che può dare dell'opportunità agisce in modo per sfasciare tutto questo è quello che noi rischiamo le imprese le imprese cercheranno di sopravvivere
Come sopravviveranno quelle che potranno andando investire laddove conveniente non certo in un Paese che non da aspettative positive
Ragione in più di diminuita la possibilità di produrre ricchezza nel Paese tutto quello di cui ne stiamo parlando ha un che di demenziale quindi io sono per la nazionalità
E credo che alla fine una soluzione razionale venga trovato ok grazie per quello adesso cambio argomento torniamo perché voglio parlare sia per acquisire Opel sia dal capo di Isma'tanto care sul sul fuoco prima
Fonti atti Provera
Abbiamo sentito Emma Marcegaglia parlo sto per altri sul capo di smog
Se un ricambio generazionale sul bisogno di più trasparenza dico appoggiavano Hans anche Giovanni Alberto Agnelli ha fatto se un richiamo a questo un anno fa chiedo alle il suo parere su dove vale il capitalismo italiano è che quale il moderno quale sulle forme più urgente in questo borsa è nel strutture capisco italiano
Proprio perché la Pirelli per dirlo in due parole nel passato qualche decennio fa è stato visto come un membro integrale del cosiddetto salotto buono vecchia guardia dal capitalismo italiano metterle
Viene visto che per quello che mi dicono come l'esponente delle cose più moderni più del mercato lei
Quindi interessante sentire le sue parole su questo
Ma mi pare che sia in in atto un'evoluzione del mercato anche in Italia sappiamo tutti che abbiamo un deficit di base che è un sistema bancario debole più fragile di quello che i nostri partner europei che a loro volta hanno un sistema bancario e finanziario che meno avanzato di quello del mondo anglosassone sappiamo che esiste una mancanza di strumenti finanziari non esistono i fondi pensione
Quando noi pensiamo alle privatizzazioni alla liberalizzazione del mercato una pluralità di attori sul mercato abbiamo bisogno di avere gli strumenti ed è criticabile
Una certa forma di privatizzazioni che di fatto sono passaggi da una tasca all'altra ma bisogna anche domandarsi come potrebbero venire diversamente allora io considero che questo sia un primo passo avanti
Necessario perché non essendoci gli strumenti finanziari i fondi pensione bisogna creare degli strumenti che siano transitorie perché poi si arrivi ai fondi pensione quindi vedo urgenza nella ristrutturazione
Del sistema bancario qualcosa si sta muovendo non abbastanza e vedo urgenza perché nasca
Un mercato finanziario che ha come base i fondi pensione
Senza quello il capitalismo diffuso il cambiamento alla modernizzazione non potrà andare avanti non è solo un problema italiano è un problema che coinvolge grandi paesi dell'Europa continentale anche in Germania dove Francoforte mai una borsa a mano un piccolo club
Anche così abbiamo forse
E dall'industria forse alla finanza un attimo Claudio Dematté non come ex presidente della RAI e non come professore della Bocconi ma come vicepresidente della Cariplo o come dobbiamo dire placcare Ambroveneto slavo
Quello che si dice
Nelle banche italiane queste banche spesso con nomine politiche queste banche spesso allacciate queste banche spesso con esuberi si stima in cento a quaranta cinquanta mila persone in questo Paese
Che bisogna fare si può fare veramente qualche cosa per le banche in questo Paese
Anche per dare un po'di servizio alle imprese le piccole imprese che vengano ignoranti troppo spesso che bisogna fare priorità per le forme del sistema bancario
Beh bisogna dire che il sistema l'intero sistema economiche italiane è stato costruito su questi capisaldi che l'intermediazione doveva esser fatta o dallo Stato oppure dal sistema bancario
Eh sì che di mentre invece era stato lasciato in subordine in molta subordine
Diciamo il sistema finanziario sia per il capitale di rischio sia per il capitale di debito in quelle condizioni era pressoché legge di natura che il sistema bancario
Acquisisse una posizione Type monopolio nell'intermediazione dei fondi e che su tasse e questa posizione di monopolio
Con diciamo le deformazioni che derivano tutti monopolio mi ha sentito prima Van Miert
Richiamarci colonna molta durezza devo dire
Sul problema dei Monopoli di questo Paese
Fra il sistema bancario credo che diciamo abbia maturato le sue difficoltà le sue pecche le sue esuberi le sue inefficienze proprio per questa storia
Storia che peraltro diciamo è stata voluta tutta punto dal punto di vista politico
Se vogliamo è stata anche anche assecondata non certo voluta dal mio richiama più attenzione al palco per favore chi vuol parlare esce è stata anche assecondata forse anche dal sistema industriale quale
Certa epoca storica faceva comodo ricevere i fondi dalle banche senza andare alla disciplina dura di mercato
Che cosa sta facendo
Credo che nell'ultimo anno si siano fatte
Una serie di operazioni importanti sia in termini di rinegoziazione delle condizioni diciamo della prestazioni di lavoro che hanno quel son quelle catturate benefici diciamo di queste rendite di posizione sia in termini di adeguamento delle dimensioni delle banche da parliamoci chiaro dei matti abbiamo parlato di Mediobanca che non va demonizzato perché assorbito molto bene in certi rispetti l'area cinquanta sessanta settanta ma la sua banca Cariplo Ambroveneto
Zandano a San Paolo di Torino
Geronzi modo suo a Banca di Roma
Tutti questi dovrebbero essere o le alternative o centri di potere finanziare chiedevano creare più strutturalismo nel nelle banche non fare la guerra contro Mediobanca ma creare più spazio per l'imprenditore più accesso è così opposto in aiuto ma io credo che stia avvenendo travolto da da molto tempo questo quindi è fuori discussione problema vero
Dal punto di vista finanziario quello che ha sottolineato poc'anzi Padoa Schioppa
Le imprese italiane se vogliono competere nel mercato robe europeo ma ormai non si può neanche dire nel mercato europeo nel mercato mondiale
Hanno bisogno di rinforzare la loro parte finanziaria costituito da capitali di rischio
E hanno bisogno di ricorrere al mercato a per recuperare le risorse non soltanto il sistema bancario dallo al problema e le banche violenta reticenti per quella che è la loro attività propria di erogazione del credito ma devono integrare le loro funzione tradizionale di manca commerciale con funzione da investire bene
Qui però bisogna dire che non è non son queste operazioni che si fanno dall'oggi al domani perché come noto leader fendenti è una delle attività più difficili
Che richiede un'expertise straordinario e che non si matura e pochi in pochi anni grazie a Dio grazie a Dio moltissime delle investirebbe anche straniere ormai ci sono schiere di italiani
E questi Bebe sebbene solo sul mercato italiano offrire loro servizi
A poco poco anche le banche italiane matureranno e stanno maturando bracci armati di quel tipo che serve all'impresa è proprio per accompagnarle nei mercati
Feriti ti ringrazio di questa opportunità il cambio
Il cambio del nome
Senta
Il cambio del nome non è il solo un fatto vicino al microfono è soltanto un fatto nominalistico sei Ray sintetizza in cambio di una filosofia in cambio di una anzi
La missione che si inserisce in un momento estremamente delicato importante di trasformazione del sistema Paese con la necessità di affrontare talune grandi emergenze tra queste grandi emergenze direi una delle più importanti rappresenta sicuramente che rappresentava sicuramente dalle zone di del del sotto sviluppo accoppiate a fenomeni di disoccupazione drammatica
E in alcune regioni del Mezzogiorno soprattutto disoccupazione giovanile per in questo contesto riallacciandomi a quanto anche diceva Claudio Dematté
Sulla sulla ammodernamento e aggiornamento del sistema del credito sano e arriva a guardare a che cosa venuto nel sistema del credito nel Mezzogiorno lo scenario e drammatico cioè nel senso che lì non esiste più un sistema del credito
Ciò non esiste più neanche la condizione minima necessaria per il mantenimento di un sistema industriale decente
Il fallimento totale della politica
Torres perseguita fino ad oggi di mantenimento di puntelli su un sistema scassato inefficiente incompetente clientelare ha trascinato variazione drammatica tutto il sistema quindi fallendo in pieno la missione
Di sviluppo delle aree del Mezzogiorno con Italia Investimenti il governo il tesoro è inteso dare un segnale di novità
Di novità nel senso di creare per la prima volta nel sistema uno strumento che deraglia una missione delicata ed importante e anche difficile
Che è quella di accoppiare l'applicazione di metodologie di natura privatistica con obiettivi di natura pubblicistica
E dico che è difficile e questo mi allaccio anche al tema generale trattato in modo molto brillante da Emma Marcegaglia nella sua introduzione
Sulla sul perché dell'evoluzione del capitalismo italiano io credo che sia necessaria anche in questa sede fare un po'di di autocritica senz'auto oggi Antimo volevo rivolgere la parola al cuore
Quindi quando voi fatto le domande se loro attacco tra di loro non è gentile e viceversa grazie va se oggi il sistema soffre di talune pecche più società scusa nel Pina caro nella su su
Prego
I motivi sofferenza del sistema d'Egitto sono legati a talune impostazioni del passato alcune commistioni perverse tra pubblico e privato
Per cui anche buona parte del privato buona parte dell'imprenditoria si era adagiata a forme tradizionali
Che non hanno nulla a che fare con il mercato che di cui ancora oggi noi sentiamo le conseguenze ecco per riallacciarmi codici a Sergio prima evitarne delle ipotesi concrete da quando abbiamo iniziato questa nuova metodologia di lavoro d Italia Investimenti in cui ci siamo presentati come una struttura di Moccia benché che a si presenta come una struttura Indira capace di analizzare
Il progetto sotto profilo della imprenditorialità della della sottotiro industriale sotto via del ritorno dell'investimento e abbiamo su questo è impostato un nuovo discorso con taluni imprenditori vi dico che a fronte di talune reazioni
Meravigliate impositivo direbbe finalmente qualcosa comincia a cambiare ho avuto reazioni da partito mi implora di segno opposto tema comma io son venuto qui da voi perché pensavamo
Di che voi mi regala Ste i soldi questa parole testuali fonte da imprenditori graduatoria veramente contrariato per essere stato di disilluso rispetto alle sue aspettative procedere grazie allora Palmeri
Io finora ho parlato con
Sì perché ho visto imprenditore Maggio banchiere
Andiamo al Vaticano e chiediamo al monsignor Macchi anche settore Pontificio Consiglio della giustizia e la pace monsignor Maggiolini lei ascolta queste parole sul capo di smercio Aliano che effetto fa nella sua punto di visto
Allora prima di tutto devo dire che mi sento un po'a disagio perché non sono nei italiano né capitalista allora sarà un po'diverso
Però caro alla almeno al centro di me con presso il fondo
E un altro motivo per il disagio perché sa noi nella chiesa
Abbiamo una un'invenzione molto positiva cioè il silenzio in chiesa allora quando parlo Ceronetti sono abituata azione chiese del denaro in rosso comunque allora vedo credo che crea un ambiente diverso
Io credo dapprima cose che e posso dirlo fornendone italiano che l'immagine dell'Italia è cambiato negli ultimi anni e ed è migliorato
E e migliorato anche nel mondo credo verde economia della politica e del giornalismo italiano internazionale
E migliorato anche perché è passato da una situazione di estrema atto conflittualità sociale
E entrato in in questi ultimi anni in un progetto più di collaborazione tra le i vari gruppi sociali e credo che questo è molto importante
E e e il merito di di dei diversi settori di cambiamento ivi in ogni settore e questo riflette un po'secondo la mia visione è ciò che e l'economia in una società moderna
L'economia e e a il suo posto e nella società e al servizio della società
Non ci non ci deve essere una conflittualità fra politica sociale politica economia l'impresa
E un una forza per il bene della società l'impresa e qualcosa che contribuisce allo sviluppo della società io anch'io sono stato la settimana scorsa a Franco
E sono rimasto
C'è e c'era il discorso introduttive del presidente dalla Banca mondiale in un senso molto la facoltà una una una una presentazione veramente impressionante ma di fronte a me c'erano tra i banchieri e uno si è rivolta al collega e ha detto ma dove siamo siamo domeniche in chiesa
Perché hanno pensato chi chi parla con passione sulla povertà o sul progresso sociale che creste linguaggio della domenica c'era anche scusa dentro c'era anche il cugino di Fausto Bertinotti il primo ministro di Malesia ma faceva certo che
In parte sono immorale
Ma e io non dico io certamente non dico resta faccio endovascolare ma prima che la sua valuta dico che l'impresa e una un elemento in una politica sociale molto importante
E dicendo questo dico che il resto della società
Bene anche e accettare e riconoscere questo anche con i cambiamenti alla maniera di guardare alla fiscalità alle registrazione però non devo e non posso firmare solo nel perché non vorrei dire a non vuole lasciare l'impressione che io dico che e la forza dell'economia moderno e il mercato la forza del dell'economia non moderno e la persona sono questi italiani di cui la presidente affollato che hanno rinnovato l'economia anche attraverso i loro sacrifici
Allora questi italiano e questo lavoratore o imprenditore non deve essere più visto come la proprietà di una pace all'altro
Il lavoratore non è la proprietà del sindacato e la responsabilità dell'impresa
L'andamento dell'impresa non è solamente dalla corte per responsabilità dalla dalla Confindustria e responsabilità del governo e del sindacato e dei lavoratori e dalla Società più grande
Incessantemente
E deve essere
In qualche modo allora americano nordamericano dove io sono irlandese irlandese allora non non no no allora chiedo scusa lei solo che Mongiello da alcuni dei suoi colleghi della chiesa
Lei sembra rappresentare quel matrimonio farse le per liberista con la coscienza sociale che
In questo Paese è difficile da comunicare che si può essere liberista con la coscienza sociale ma io vengo anche da una di un'esperienza particolare non vengo dal modello anglosassone vengo dal modello celtico partendo da tratta
Allora evadendo vengo da un Paese che ha fatto un grande cambiamento anche nel campo economico sociale
E uno dei dei dei dei motivi del successo era l'investimento nelle persone l'investimento nella formazione delle persone
Bene vorrei dire un'altra cosa che lei dice il e il conflitto tra il mercato e coscienza sociale una cosa sono stato anch'io son d'accordo vedendo anche le statistiche di quasi tutti i Paesi dell'UPEA per del dell'Europa che scivola in meno Stato
Però accanto a questo ci voglia ci vuole migliore è stato bisogna che il mercato faccia e possa fare ciò che fa bene però che lo Stato ciò che può fare deve fare bene io credo che il il lavoratore di domani non deve essere chiesto di pagare il di più perso servizi sociali che erano già inadeguato e ieri si deve migliorare anche il rendimento
Perché qualcosa del miracolo economico del miracolo tecnologico o del genio interi del dell'imprenditore o del design italiano per arrivare anche nel settore pubblico grazie monsignor rimuova
Dalla dalla chiesa a Montecitorio naturalmente mi piace profili diversi ma al Palazzo Madama scherza chiedo scusa con Francesco D'Onofrio presidente del senatore centro cristiano-democratico
E anche il relatore nella Bicamerale
Un commento su questo discorso sul futuro del capo lirismo italiano in breve e poi visto che qui che succede governo favola si va all'elezione il suo parere ci spiega come la vede la situazione
Cerca di mettere insieme le due cose la roba la valutazione del futuro del capitalismo italiano ben diversi no no dico è è stata onestamente anche se non molto diffusa all'estero è stata al centro della proposta della riforma federalista Italia
Perché non pensiamo di introdurre un federalismo antico come quello americano dove i codici penali su diversi e come quello tedesco
Ma un capitalismo da epoca della globalizzazione dove la competizione tra Paesi dipenderà molto dalla capacità delle rispettive pubblica amministrazione di sostenere la competitività dell'impresa e quindi federalismo proposto quello che a giugno mi fu bocciato secondo me per insipienza e che ora settembre invece torna con molta forza ad essere approvato anche in Bicamerale e un federalismo moderato non è sconvolgente è un modo attraverso il quale l'impresa italiana dovrebbe essere meglio sostenuta nei suoi rapporti internazionali
Di quanto non sia stata fino ad ora questa è la sostanza pagherebbero meno imposte con il signor proporrò perché dovrebbero dovrebbero dovrebbero intanto avere un'amministrazione migliore dovrebbero avere meno leggi la signore di quanto ci siamo noi quello che hanno parlato imposte sulla questione del più o meno imposte ne parlavo prima con i giovani imprenditori con Paiato è una questione di capire se i servizi vengono resi meglio
Perché la questione dell'imposta allora vediamo attraverso una restituzione al territorio
Dirò quota consistente delle imposte prelevate cioè si trasferisce le imposte dal centro all'altra rurale fusione storici al gettito dal centro alla periferia se questa proposta fatta nemmeno accorta
Non lo so doveva essere votata ieri poi la crisi ha fatto rimandare la settimana prossima
E quindi dovrebbe esserci una forte solidarietà nazionale attraverso la perequazione ma anche una riduzione del carico d'imposta complessiva soprattutto dell'imposta sull'impresa la solidarietà in questo momento non c'è che succede a Roma
Quello che succedeva un costume ed in parte riguardo la mente il governo in carica il governo con la sua maggioranza noi siamo una opposizione che per ora a assiste ad uno scontro che non ci riguarda
E devo dire in modo un po'brutale se il governo
Ritiene di giocare la pelle degli italiani dell'impresa per sopravvivere soddisfare Bertinotti noi denunceremo questo fatto se invece vorrà scegliere l'Europa e quindi la pelle degli italiani rompendo con Bertinotti il Polo farà il suo dovere
Anche nei confronti di giovani nei suoi CCD e le altre voterebbe voterebbe rette cioè Wonderette ENI nome non resto a finanziario votiamo questo governo che non ha più maggioranza ma non avremo difficoltà a votare per l'ingresso in Europa una finanziaria necessaria
Horeca
Horeca Santi mentre nobile e anche Fini se spesso in questo Manieri l'altro ieri l'unico problema è che può mettere in imbarazzo Massimo D'Alema perché sei elementi del centro del Polo votassero per la Finanziaria causa fra i quali è forse Bertinotti vuole no scusa Friedman intanto desidero ripetere ancora una volta non è una parte del popolo non ci impegniamo perché tutto il Polo faccia quello che dovrebbe fare
Votando la Finanziaria per entrare in Europa ripeto non questa di questo governo che ci ha trattati come opposizione quindi non abbiamo nulla da lamentare ma se il governo constata di non aver più maggioranza e anziché andare alle elezioni non sarebbe quando Cofferati dice
Le lezioni meglio del pasticcio ma si tratta di capire se per l'ingresso in Europa indispensabile andare a votare o no perché se per entrare in Europa andare a votare è indispensabile ben venga
Ma se per andare in Europa e meglio la finanziaria e le riforme noi preferiamo questo sì questo è il punto che ci divide
Da un atteggiamento di egoismo di partito forte che vediamo emergere sia in Bertinotti si & Alema
è il per chiudere Donofrio
Visto che le vive dentro questa pentola della politica esce fuori un attimo la traccia una previsione che succede
Io credo che faranno di tutto per ottenere un accordo con Bertinotti e non prevedo che Bertinotti pieghi la testa dubito che ci sia un accordo possibile vedremo tra lunedì e martedì se si apre la crisi cosa fare ripeto l'apertura della crisi porrà la questione vera
Cosa è meglio per il Paese ai fini dell'ingresso in Europa delle riforme le elezioni subito o invece qualcosa di diverso io tendo a ritenere qualcosa di diverso benissimo prima grazie da offrire
Prima di andare a voi vuole anche sentire Empoli visto di una ragione di un molti nazionale è una regione che è cominciato come Opava è un Fabre case non spariamo Desiderio Betti era sommerso cioè vergato dalla coda
Come un italiano che gestisce un aziende
è strano in vita
Capo lirismo politica quale riflessione ci offra soggetto che abbiamo sentito prima e ottantotto
Fare ad altri ad esempio arriva dalla Pirelli quindi gli animali malati Pirelli ha fortemente rappresentata al presidente un ex tecnica è un ex operaio
Comunque
Come
Nata come italiano
Io direi io ritengo che non c'è nulla
Da sconfessare su i neri chiederla capitalismo italiano quello che ha Espresso e quello che ha portato l'Italia tra i più importanti Paesi industrializzati è inutile che facciamo finta di non vederlo
Come italiano mi chiedo anche però se questa forma di capitalismo è in grado di portare l'impresa Italia oltre la soglia del due mila
Questo è il punto che probabilmente doveva chiederci debolezza sulla quale punti di debolezza sulla quale Potì debolezza sono oltre a quelli strutturale che tutti conosciamo fisco flessibilità del lavoro il costo del lavoro eccetera
Il l'impossibilità secondo me per certe imprese italiane se vogliono affrontare la globalizzazione le grandi multinazionali rimarrà nel mio ruolo emerge una rischio di non poter crescere
E quindi il limite il limite nella crescita
Un limite alla crescita che ha la sua espressione più forza nella raccolta del capitale di rischio
Io son d'accordo con il dottor della dalla Consob nel Padova sto solo che la borsa con tutti i fondi pensione fondi chiusi e tutto quello che si vuole ma almeno facciamo non sono ancora stati neanche
Deliberati fino in fondo e si parla molto ma si parla molto ma dove sono rimasti i fondi pensione o le somme è una parola Nakky malati e lavoro in Triennale ma dove questo lavoro ventennale
E vacanziera la borsa però si trasformi in una borsa di tipo speculativo scusate io da piccolo imprendibili azionista sono rimasto fregato di una volta
Da
Da da speculativo ha una borsa di investimento
Cosa vuol dire posto di investimento vuol dire trasparenza di bilancio vuol dire agenzie finanziarie
Che analizzano veramente vuol dire fiducia nell'investitore vuol dire futuro vuol dire strategia questo è come lavorano le aziende multinazionali la mia è un'azienda americana a mia ogni tre mesi abbiamo qualche problema in questo momento
Ogni tre mesi
Racconta agli azionisti come sta andando le cose e dà fiducia nell'investimento grazie piccola curiosità per rifinire prego ho letto in un giornale che si chiama Carlo sui pionieri
Il problema concorra che i vostri
Corrotti costano più della Fuji si appassite
Questo secondo me ho già detto altre un'altra volta è un film che abbiamo già visto gli americani sono stati sotto attacco nell'azienda delle automobili qualche anno fa
E l'anno ripensata rimodellata completamente la loro struttura produttiva e adesso rispondono bene quelli devo come probabilmente il nostro nostro turno che le si abbassa il paziente
Probabilmente fino a prevalente avete sentito prima problema è che non siamo noi che stabiliamo che penso abbia vendere va nell'Aral casta Villas che stabilisce che presto vuole comperare dunque abbia grazie abbiamo sentito seri personaggi che interverranno di nuovo ma questo volto rispondono albo è quindi seniore
Voglio fuori energie da questa platea ho già una prima persona quando si si prende il microfono per favore si alza e volevo un nome e un'azienda o governo Ettore Artioli sono vicepresidente dei giovani di Confindustria io credo che dobbiamo sempre a ricordarci che in occasioni come questa in un convegno si esce sempre con l'idea che tutti sono d'accordo che tutti hanno trovato un punto d'intesa
Che tutti parlano la stessa lingua poi nella vita di tutti i giorni non è esattamente così lo dobbiamo prendere atto che col signor Martina espresso una posizione che noi condividiamo appieno e credo che dovremo proporli velocemente iscriversi a Confindustria
Al pari credo che da tempo noi come imprenditori come impresa di Confindustria come tra imprenditori ci rendiamo conto e prendiamo atto della posizione responsabile che le organizzazioni sindacali confederali hanno assunto nel nostro Paese portano anche il nostro Paese e prendiamo atto di quanto così come l'impresa si è fatto carico gravosa amente di portare avanti di condividere i sacrifici grossi sacrifici che ci sono stati imposti anche per entrare in Europa il sindacato ha fatto e bene la propria parte
Cofferati parla di equità e su queste grida però noi vorremmo sapere qualcosa di più
In particolare vorremmo comprendere quanto effettivamente il sindacato e disposto come intende fare a portare equità nel mondo il Pubblico impiego quello che resta forse il settore che più ancora ci tiene lontani realmente dall'Europa una pubblica amministrazione che ancora molto poco europea molto poca molto poco incontro all'esigenza dei cittadini dell'economia quindi la romanità è cosa fare e quando intendete effettivamente portare con il mondo della pubblica amministrazione i lavoratori del pubblico della pubbliche amministrazioni in condizioni di equità in condizione di non concorrenza sleale con i lavoratori dell'impresa privata zio cieco frate
La concorrenza sleale non c'è peraltro io eviterei di criminalizzare i lavoratori del pubblico impiego il problema semmai riguarda il ruolo che a questi lavoratori è stato fatto svolge per quanto concerne le loro protezioni le loro tutte le ho detto prima
Sono convinto che non da adesso
Che sia indispensabile avere le stesse regole e le stesse protezioni per tutti pubblici o privati senza distinzione per quanto riguarda poi il carattere del lavoro
Vorrei che lei non avesse dubbi io penso che un livello basso della qualità della pubblica amministrazione sia un danno per un Paese e non solo per l'economia di un Paese anche per come si vive in un paese ognuno di noi e contemporaneamente lavoratori cittadine sa quanto sia importante la qualità dei servizi
Vorrei che non le sfuggisse che per quanto concerne però i dipendenti pubblici in splendida solitudine
In tempi non lontanissimi ma neanche
Irrilevanti parlo di qualche anno di qualche mese sostenemmo l'ipotesi condivisa da Confindustria della privatizzazione del rapporto di lavoro di quei dipende ed è l'introduzione anche sul piano contrattuale delle stesse regole io credo che quel processo debba essere completato però non attribuite a noi
Le colpe di ritardi che indubbiamente ci sono stati e di distorsioni che il Paese ha pagato
Che sono facilmente assegnabili
Quando si è pensato per tanto tempo di utilizzare aree ampie del lavoro dipendente come quello pubblico per creare costruire e mantenere il consenso elettorale e non per dare efficacia all'attività
Che a quelle persone veniva assegnato si è fatto una scelta sbagliata che abbiamo pagato insieme quarti l'hanno pagata anche con le persone io non ho nessuna intenzione e la prego di credere neanche nessun interesse a rallentare quel processo anche anzi vorrei vederlo completato il più in fretta possibile
Se ci daranno una mano la cosa sarà fatta i provvedimenti che il ministro Bassanini ne parlerete con lui credo stasera o domani domani ha introdotto sono provvedimenti che vanno nella direzione giusta per me bisogna solo applicarla
Grazie comprate fra l'altro sul palco sei in questi domande e risposte se qualcuno vuole intervenire basta parlare sette libri a intervenire vedo Michele Caraffini ride
Con pronunciato male il suo nome cita il suo nome era sulla società per favore
Tanti mi faccio un po'di pubblicità perché tu non hai chiesto carica associativa io in bottiglia Coca Cola
Quindi non come come azienda io è una domanda professor Dematté
Mi scusi professore le sofferenze bancarie sono argomento di difesa tipico delle banche abbiamo sofferenze bancarie di tipi diversi nel senso che abbiamo sofferenze bancarie che effettivamente tengono pulita ma la gestione da parte di imprenditori abbiamo poi sofferenze bancarie che invece hanno storie diverse
A mio parere che i quadri intermedi nel sistema bancario cioè non parlo della testa par di quello che c'è in mezzo quindi direttori di filiali o altro capiarea che hanno provocato questi guasti oggi nella stragrande maggioranza sono ancora tutti la e queste persone ancora oggi destinano tempo gestione a una montagna alle sofferenze che purtroppo non sarà mai uguale quanto sarebbe possibile spendere il per favorire lo sviluppo delle banche volevo sapere se era più o meno d'accordo su questo che e che eventualmente che cosa sarebbe possibile fare per rimediare a questi qua sennò
E il problema delle sofferenze nel modo di vedere non è nient'altro che la conseguenza della gestione del sistema finanziario degli anni passati
Un insieme di banche dominate dalla proprietà pubblica spesso utilizzate anche qui per Progetti clientelari sia nella sanzioni sia nell'erogazione dei figli
E peraltro è anche l'effetto però di una struttura finanziaria dell'impresa deve che in particolare in alcune parti del paese e oggettivamente una struttura finanziaria dal mondo pre capitalista raccolta di tutti fare le banche
Prego colta di tutti fa nelle banche
No e allora e in questo caso in questo caso è evidente che il problema non è il problema delle banche è un problema delle strutture finanziarie dell'impresa e quando lei trova e in buona parte del Paese dei trovò una situazione di questo genere che il capitale di rischio rappresenta malapena il dieci per cento del totale capitale investito basta un soffio di vento perché quei crediti diventino diciamo delle sofferenze allora che cosa bisogna fare
Andiamo a vedere purtroppo bisogna prendere atto delle sofferenze che ci sono e cominciare a gestirle in modo energico che significa fare transazioni
Robuste che non lascino in mano agli imprenditori nulla di quello che loro diciamo meritano
E al tempo stesso però consentono all'impresa che hanno capacità di di di riprendere a lavorare dei per lavorare con diciamo un debito decurtato transatto
Questa primo primo passo seconda cosa però proprio lì si innesca l'altro grande filone a mio modo di vedere di lavoro degli il capitalismo familiare italiano letti in parallelo con questo gli imprenditori devono fare lo sforzo di mettere più capitale visto all'interno delle imprese capitelli si proponesse il loro se ce l'hanno in alcuni casi l'anno e ce l'hanno investito altrove
Se non è il loro devono ricorrere agli altre fonti di capitali di rischio esterno
Non ha ancora la borsa per le piccole imprese ma oggi come oggi sono fondi chiusi si sono Società d'investimento l'abbiamo sentito accettato di cui parlava prima Palmeri
E e ripristinare un equilibrio finanziario solo così si esito dentro una competizione negli anni prossimi
Per i bisognosi scusa un attimo prima vorrei sentire Tronchetti Provera ma una domanda la persona che ha fatto domanda sole sfottò sollecitato da Castro esposto o lascia come il cibo cinese onorato
Come solo il fatto che no veramente no
Un micro vorrei vorrei che andate via solo i sassi grazie avevo quindi calcolare il prezzo di troppo di problema
E cioè che chi ha gestito questo in passato oggi è ancora lì numero uno
Numero due è un peccato che questo ha un grosso ammontare che purtroppo fermo rimane più o meno lì per tutta una serie di ragioni inefficienze secondo figlio
No quindi può essere devoluto non non devoluto non può essere impiegato per fare sviluppo riprese versione due cosa allora
Io non so parassita presso le altre banche
Presso
Banca cosa quale io presto il mio servizio e in particolare presso la Banca del Sud sul quale io sono impegnato a lavorare
Coloro che hanno gestito debba anche negli anni passati tutto al primo livello è scomparsa
Quindi non si preoccupi
Quello che si deve fare in casi del genere è stato fatto
Ovviamente ci sono persone a livelli diciamo non così alti
Che sono che possono essere corresponsabili di quello che è accaduto su quelle persone si interviene in modo deciso in termini di formazione
E diciamo nel caso specifico noi abbiamo anche isolato in Derbent apposta questo di fattività per consentire il pieno a la piena applicazione delle risorse sullo sviluppo delle attività nuove
Anche Provera voleva intervenire anche su questo
Per le banche bisogna far chiarezza su un fatto sistema bancario e nella situazione in cui è perché questo Paese ha avuto fino a pochi anni fa il sessanta per cento del sistema economico il novanta per cento del sistema bancario che era nelle mani dello Stato questa
Orig dei guasti
Quindi chiunque in Italia era fornitore cliente o dipendente dello Stato in questa situazione sistema bancario era schiavo come in uno
Qualunque Paese del sistema sovietico quindi questa adesso c'è un cambiamento graduale in atto
L'importante è che questo cambiamento non vada solo dal pubblico al privato Marsiglia cocente di un fatto che la struttura del conto economico delle banche deve cambiare
La il differenziale di tassi che Croprect costi che sono assolutamente eccessivi non può più reggere
Consiste in un sistema di bassa inflazione torna e speriamo di entrare se ulteriori fesserie non vengono fatte
La banca un conto economico che è strutturato in modo totalmente diverso ha bisogno di personale efficiente di essere competitiva diventare servizi diversi le nostre banche non sono in grado di vendere servizi diversi perché vivono ancora sul differenziale dei tassi
Hanno dei vincoli ancora particolari e un'evoluzione in atto bisogna esserne conosce e bisogna muoversi in quella direzione spingere in quella direzione
Va bene ho chiesto
Una domanda a cui avevano le qui era prima chi al microfono
Signor qui nome società e domanda per sì
Franco farà veicoli membro della giunta di Confindustria rappresentante
Dei giovani imprenditori
Volevo l'attenzione
Si offre non perché mi permette di dare una battuta
Eravamo comunque molti in sala ad ascoltare ogni credo che però ci vorrebbe un attimo di maggior rispetto in più nei confronti degli imprenditori che nei confronti dell'Europa stanno subendo molti sacrifici e credo che quella sia la vera dimostrazione dello spirito europeista non sto non dal numero delle presenze in sala in un momento in cui
La mia va anche detto una cosa molto importante
Che ancora una volta il capitalismo sicurezza il mondo imprenditoriale italiano
è legato alle riforme che parlando
L'ha detto anche Tronchetti Provera verso una tutto il divario
Allora io che sono convinto che Bertinotti non sta facendo una trattativa ma sta andando avanti
Con la coerenza della sua ideologia cercando probabilmente di realizzare la rivoluzione
Della più dettagliato oppure comunque di rovesciamenti la la democrazia nella quale viviamo
Vorrei chiedere a D'Onofrio va bene forse siete disposti ad appoggiare questa Finanziaria
Ma il vero punto alla Bicamerale il vero punto di cambiamento e quando voi potremo andare a votare con la certezza di cambiare un sistema e avere una maggioranza che governi e che soprattutto faccia delle leggi di revisione di un sistema come quello che abbia una domanda la domanda che nella sua posizione se può dirci se in coerenza con la crisi che stiamo vivendo adesso una posizione più vera più forte del Polo può essere un impegno più spingere la realizzazione della Bicamerale nei tempi più brevi possibili
Credo si sente si la la questione dei tempi sarà molto semplicemente una questione rispettata noi dovremmo terminare il sedici ottobre e consegnare alla Camera il testo finale delle riforme costituzionali
Quello che lei dice adesso ha un fondamento molto importante di verità Rifondazione ha votato contro l'elezione diretta del capo dello Stato ha votato contro l'affermazione di ordinamento federale della Repubblica
Vota contro un sistema elettorale che prevedendo un premio di maggioranza consenta ai cittadini di scegliersi il governo perché questo è Martin i partiti che non fanno parte della coalizione
E temo quindi che il contenzioso che Rifondazione ha messo in campo sulle riforme sia una parte rilevante della sua decisione di rottura politica
Il Polo in questo momento appare qualche volta in difficoltà perché sembra dire preferiamo l'ingresso in Europa e le riforme alle elezioni che sono invece tradizionalmente la carta che una opposizione politica deve avere io mi auguro che in queste ore in questi giorni il Polo confermi la propria disponibilità a completare il cammino delle riforme e l'ingresso in Europa
Qualora la maggioranza di governo non trovi l'intesa con Bertinotti che se la trova io son convinto che la trova spostando a sinistra l'asse del governo
Io approfitto chiedo scusa non avevo capito che potevo anche rispondere una domanda non rivolto direttamente alle mamme al succo all'OLAF perché lo dico perché presidente presente Cofferati una questione decisiva
In Bicamerale io avevo proposto insieme ad alcuni colleghi che il responsabile di unità amministrativa
Potesse ottenere un incremento una riduzione di stipendio la conservazione o la perdita del posto di lavoro sulla base del rendimento della pubblica amministrazione
Quella proposta è stata bocciata Leandro Greco Ferrari vediamo l'amato la settimana prossima a vederla provata e questo cambia la natura della pubblica amministrazione
Grazie
Allora siccome non abbiamo molto tempo vuole adesso per le ultime cioè domande ma dovette spiegare un po'perché la Colli succinti meno spicci più domande
Signora dottoressa io non affronto relatore rappresenta il gruppo etnico senza mi rivolgo al dottor Palmieri
Mi ha fatto molto piacere è quello di cui ha parlato lo ripeto per
Se qualcuno fosse stato disattento lei rappresenta una società ex Gepi oggi Italia in estetica a con emissioni
In particolare cura dello sviluppo del mezzo Nendo giorno come strategia ha parlato di un metodo privato con obiettivi pubblicisti
Il che fa onore tutto queste viene ovviamente portata avanti con l'utilizzo di fondi pubblici mi consenta a Dacca da meridionale di essere un po'scettica perché purtroppo con dati alla mano queste abbiamo avuto diversi casi in cui non so se tra di cani se non c'è non si è guardato molto allo sviluppo del Mezzogiorno quanto piuttosto alla massimizzazione del profitto e la Sardegna e che va bene se leggendo farse fondi privati non pubblici
Quanto piuttosto a si sono spesso perseguiti
Obiettivi privatistici commenta di pubblicistici allora non vuol essere una provocazione volesse nefaste maggiore atto di coerenza e so che lei da poco alla guida di questa società
Sulla effettiva coerenza rispetto alla mission nell'azienda ripeto anche perché siamo quelli la domanda milioni è se una Nicola Fasani io vorrei domandare
E vorrei domandare se è possibile una maggiore coerente rispetto alla missione lei carina e soprattutto nel Mezzogiorno perché è uno dei pochi distrutti uno dei pochi strumenti in cui crediamo che potrebbe funzionare grazie
Dunque le doppie con l'indicazione se mi consentite Proto di tipo personale pure non farla ma io vengo da un'esperienza direi prevalentemente se non è esclusivamente privata ho fatto per dieci anni la mia delega ad una grande azienda italiana avuto esperienza nel però non internazionale se pipa anche e ho accettato con grande entusiasmo non facciamo non l'offerta del ministro Ciampi
Che per avventure anche mio governatore reso la mia carriera
E proprio poter dedicare le esperienze maturate su campi Bari dal venti dalla industria italiana ed internazionale al servizio di una missione su cui credo quindi questo l'abbia modesta garanzia personale
Poi sotto profilo dei fatti nell'arco dei primi mesi di gestione nuova è stata totalmente rivista l'organizzazione della società pensate che io ho eliminato
Soltanto dopo la prima settimana o eliminato consulenze inutili per alcune migliaia alcuni miliardi che erano assumente inutili e inconcludente
Ho rimesso in moto un meccanismo con lo posizioni di parcheggio di dirigenti e dipendenti che erano assorbente
Il staccati dall'organizzazione abbiamo messo su un'organizzazione di tipo territoriale con attenzione prevalente al sud
Creando cinque presidi meridionali particolare reale di maggiore interesse Sicilia Campania Puglia Calabria e Sardegna e vi posso anticipare come indicazione del tutto conservativa
Che alla luce delle nuove scelte nel corso dei prossimi mesi parlo nell'autunno corrente quindi entro fine anno
Contiamo di portare in approvazione al consiglio di amministrazione
Operazioni nel taglio nuovo quindi con la filosofia per primo indicato dovrà montare prudenziale di circa trecento miliardi il che significa mobilitare nel Mezzogiorno investimenti per circa mille miliardi i settori sono ricettori che noi abbiamo individuato sulla base delle vocazioni del territorio e quindi comprendono sicuramente il manifatturiero a medio ed alto contenuto tecnologico comprendono
Ha un'attenzione particolare alla alle alle potenzialità del turistico alberghiero e della filiera agroalimentare nonché altri servizi connessi ma che derivano da una analisi attenta delle opportunità e delle esigenze del territorio
Sulla base dei fatti ecco i fatti son questi io spero di potervi incontrare e io ho avuto anche occasione negli intervalli da cui imprenditori e vi dico che da quando e questa mediazione molto importante l'annuncio della nuova ragione sociale della nuova missione è stata effettuata il giorno precedente la inaugurazione
Della Fiera e levante a Bari
Da quel giorno io ho segnato fino ai ieri sessantotto telefonate di imprenditori del Nord che mi hanno chiesto un colloquio terre capire
Insieme con la struttura in Italia Investimenti se è quello che noi dicevamo era vero e dichiarando la loro disponibilità a valutare delle delocalizzazioni dal Nord verso il Sud
Sulla base delle nostre prospettive di aiuta di assistenza intermedi merchandising di natura pubblica nove speriamo che ha che alle enunciazioni sembra che i fatti non sulla parte nostra ma che a parte l'imprenditore nonché
Nel cross sfugge signore e quindi l'ultima domanda purtroppo
Coi mentre signore fa l'ultima domanda se uno di voi qui a un'ultima voluto consolazione che volete offrire hanno eh verso il momento
Vediamo Giuseppe Rocco sono il presidente dei giovani industriali del Sud
Di Napoli
Non è presente non si parla più vicino al microfono Cofferati ci ha riportato al merito della finanziaria parlando del collegato per lo sviluppo del Mezzogiorno quasi tutti i provvedimenti soprattutto fiscali per il Mezzogiorno sono previsti nelle aree dei patti territoriali o dei contratti di area premesso che per noi sono un libro dei sogni nei patti territoriali e contratti d'area sono partiti che sembrava poter partire a breve
Non ritiene che questo possa creare un ulteriore squilibrio tra aree già depresse
Praticamente creando una concorrenza tra imprese esistenti e nuove impresa e imprese che vanno a drogarsi nelle zone dei patti territoriali e dei contratti Daria e le altre imprese del sud dell'Italia stessa grazie
Procurate
Il rischio evidentemente c'è
Però
Bisogna scegliere
Io credo che di fronte ad una disponibilità come quella messe in campo interessante ma oggettivamente contenuta spero possa crescere nel tempo
Sia più utile collegare questi interventi di carattere fiscale
Con gli strumenti che sono stati individuati per intervenire nei punti
Per le zone dell'Obiettivo uno
Che hanno oggettivamente problemi più appunti quando si sono scelti i territori per i contratti di area e per i patti territoriali abbiamo fatto tutti voi e noi
Atto di responsabilità sarebbe stato più semplice dire per tutti
A quel punto le disponibilità sarebbero state distribuite con effetti temo irrilevanti
Secondo me e più utile cominciare concentrando questi interventi collegando gli strumenti poi convengo con lei che quegli strumenti vanno resi operativi il più in fretta possibile se come penso
Cominceranno a generare effetti positivi le contraddizioni che lei indicava sono contraddizioni che in una fase successiva si possono risolvere
La strada opposta a quella di dare tutto a tutti avendo a disposizione un tutto sufficientemente contenuto non avrebbe cambiato il corso degli accadimenti
Di questi ultimi mesi meglio aver la contraddizione rischio che dice lei piuttosto che non avere effetti rilevanti sono di questa opinione poi chi avrà ragione lo potremo vedere nell'arco dei prossimi mesi a patto e a condizione che sia possibile attivare subito gli strumenti che nel frattempo la situazione non precipiti
Bene allora io dire che abbiamo sentito qui tanti opinioni interessante sul capitalismo italiano ci vuole la riforma che siamo già sulla strada forse Ciampoli
Pochettino di ottimismo qui Solero qualche avrebbe mantenuto lo dell'Italia è a rischio da due minuti e speriamo che dura questo rischio solo altri due minuti e non due mesi
Poiché tante altre cose pazze mentre vanta e quindi pure ringraziare Desiderio Betti monsignor battere Marco Tronchetti Provera Claudio Dematté Francesca non offre oltre al gioco curate Autobahn e voi grazie
Se vi accomodate prego
Ci diamo la parola al dottor Finocchiaro vicedirettore generale della Banca d'Italia grazie per cortesia un po'di silenzio grazie
Signore e signori
Negli ultimi anni
L'economia italiana ha compiuto progressi su più fronti
I saldi attivi dalla Bil partite correnti della bilancia dei pagamenti hanno consentito di azzerare la posizione debitoria netta del Paese nei confronti dell'estero
L'incidenza del disavanzo di bilancio sul prodotto interno dei si è fortemente ridotta
Nel mille novecentonovantasette il rapporto fra debito pubblico e PIL diminuirà per il terzo anno consecutivo
L'inflazione effettiva e attesa è stata ricondotta sui livelli prevalenti nei principali Paesi industriali sui minimi degli ultimi trent'anni per l'Italia
Il riequilibrio dei conti con l'estero
I progressi della finanza pubblica la ritrovata stabilità monetaria pongono le condizioni per uno sviluppo duraturo del reddito e dell'occupazione
In un ambito di integrazione europea
La forte dissociazione fra formazione e utilizzo del risparmio nel nostro Paese chiama il sistema finanziario ad un compito impegnativo per sostenere l'espansione degli investimenti
In particolare le banche e il mercato dei capitali dovranno assecondare i mutamenti indotti dal nuovo clima di stabilità nella scelte finanziarie dei risparmiatori e nelle esigenze dei prenditori di fondo
Nel mio intervento richiamerò le principali caratteristiche dei comportamenti finanziari fin qui seguiti dalle famiglie e dalle imprese italiane
Analizzando i cambiamenti che possono derivare attaccano dell'inflazione
Mi soffermerò quindi sul ruolo che gli intermediari potranno svolgere per cogliere le opportunità offerte dal nuovo contesto a sostegno dell'economia cercherò di evitare gli annoiati con cifre che troverete poi nel testo che verrà distribuite Venturoli minimo alcune citazioni
Le famiglie
Alcuni comportamenti finanziari delle famiglie italiane sono riconducibili alle condizioni di alta inflazione che per lungo tempo hanno caratterizzato il nostro Paese
Da un lato la dinamica dei prezzi alimentato l'investimento in attività reali
Dall'altro la politica monetaria restrittiva ha determinato per molti anni un'inclinazione negativa nella curva dei rendimenti pescate
Accrescendo la propensione delle famiglie a preferire fa le forme di impiego del risparmio le attività liquide
L'espansione degli acquisti di titoli di Stato che si è verificata negli anni ottanta si è concentrata anch'essa nella componente a breve termine è indicizzata
Attualmente fra le attività finanziarie delle famiglie i depositi bancari pesano per circa un terzo
Un valore intermedio rispetto ai principali Paesi le obbligazioni in larga misura pubbliche hanno raggiunto il trenta per cento
Contro valori inferiori al quindici per cento per altri Paesi
I titoli azionari detenuti in via dire
Uccidono per un quinto una quota non dissimile da quella che si registra negli Stati Uniti
Superiore a quella di Germania Regno Unito e Giappone peraltro la proprietà delle azioni risulta molto concentrati
Alla fine del novantacinque meno di un decimo dei nuclei familiari italiani possedeva azioni o quote societarie una percentuale da due a tre volte inferiore a quella riscontrabile in Germania nel Regno Unito e negli Stati Uniti
Particolarmente contenuto appare infine il peso delle attività indirizzate verso fondi pensioni assicurazioni del ramo vita e fondi comuni di investimento quattordici per cento contro cinquantanove quarantuno rispettivamente nel Regno Unito e negli Stati Uniti
In una condizione di contenuta inflazione il quadro appena descritto e destinato a mutare
Il calo dei tassi di interesse anche reale
Il ritorno ad una curva dei rendimenti stabilmente caratterizzata da una tendenza positiva spingeranno le famiglie ad orientare gli investimenti verso tipico titoli a medio e a lungo termine è verso azioni
Avvalendosi in misura crescente di intermediari specializzato
Segnali sono già visibili
Stimolati da testi di guadagni in conto capitale i risparmiatori si vanno spostando per sui titoli pubblici a più lunga scadenza e a passo fisso
Si intensifica il ricorso ai servizi di gestione del risparmio
Per il momento la migrazione delle famiglie verso il risparmio gestito
Sembra configurarsi prevalentemente come cambiamento nelle modalità di amministrazione di un portafoglio in prevalenza costituito da titoli obbligazionari pubblici
In prospettiva l'approdo di questo processo potrà essere rappresentato dall'investimento in azioni quotati azioni che nel lungo periodo a fronte della maggiore rischio essi rischiosità consente rendimenti più elevati
L'autofinanziamento costituisce in Italia la principale fonte di approvvigionamento finanziario per le imprese in particolare di quella Isleta ai levata redditività
L'indebitamento delle società italiane non appare fuori linea nel confronto internazionale
Collocandosi su valori intermedi rispetto ai Paesi nei quali i debiti finanziari dell'impresa e sono più elevati Giappone e Germania e a quelli quali il debito risulta più contenuto Stati Uniti per riunioni la componente principale del debito finanziario delle imprese e rappresentata da prestiti bancari
Mentre risulta scarsa la quota di finanziamenti raccolti sul mercato in via diretto le forme di part di finanziamento che non transito né per il mercato dei capitali né per le banche come ad esempio i debiti commerciali trasferimenti infragruppo svolgono anche se un buono di luogo rilevanti
Nella composizione per scadenza del debito bancario la quota a breve e più elevata rispetto ad altri Paesi
Nonostante le Analogie riscontrabili nella dotazione patrimoniale rispetto ad altri Paesi
Le imprese italiane si distinguono per l'esigua quota di capitale azionario negoziati sui mercati regolamentati stato appena richiamato da uno dei le persone che mi hanno preceduto
Il numero delle società quotate in borsa gli assai contenuti
Il rapporto fra capitalizzazione di borsa e PIL risulta di gran lunga inferiore non solo rispetto ai valori registrati
Nei paesi in cui il mercato immobiliare di questo ruolo pre Manenti preminente ma anche rispetto ad altre nazioni
Come ad esempio la Francia dove lo sviluppo del mercato e relativamente trecento
La presenza di investitori istituzionali
Nel per capitale delle imprese italiane e limitata
Con riferimento alle sole società quotate nel novantasei e tenevano circa un sesto del capitale
Solo in casi singoli impari solo in casi rari singoli intermediari raggiungevano quote superiore al due per cento
Le peculiarità descritte sono il risultato di numerose circostanze innanzitutto la distribuzione dimensionale della struttura produttiva nazionale
Caratterizzata dalla presenza dominante di piccole e medie imprese
Alla fine degli anni ottanta la quota degli addetti alle intese con meno di dieci dipendenti era pari al quarantasette per cento circa in Italia contro il ventinove della media dei dodici Paesi che componevano allora la comunità europea
Le piccole imprese risultano meno patente patrimonializzate
Delle società di maggiori dimensioni e sono caratterizzate da un maggior peso del debito bancario prevalentemente a breve terzo
Nonché da un'incidenza esigua dei finanziamenti raccolti sul mercato
Tale condizione si associa ad una struttura proprietaria contraddistinta da un'elevata concentrazione delle azioni nelle mani di pochi soggetti
Spesso legati da rapporti familiari
Le specificità dimensionali trovano riscontro nella distribuzione territoriale dell'impresa
Le aziende localizzate nel Mezzogiorno presentano un maggior peso del debito bancario ed un ricorso pressoché inesistente al debito obbligazionari
Un altro discrimine della struttura delle finanziaria dell'impresa e rappresentata dalla quotazione in Borsa
Le società non finanziarie quotate presento un rapporto fra debiti e capitale netto pari al settantatré per cento a fronte del centotré per il totale delle imprese
Sull'indebitamento finanziario relativamente maggiore e il peso del debito bancario
Mentre risulta più contenuta la componente a breve per
Questi divari indicano che l'equilibrio del passivo ed il conseguimento di una più salda struttura finanziaria possono essere agevolati dall'ingresso in Borsa
La quotazione non solo consente alle società di diminuire il grado di indebitamento ma permette anche di ridurre il costo del credito bancario
L'ingresso in Borsa conferisce all'impresa una maggiore trasparenza ed uno standing più elevato anche nei confronti delle banche
Negli anni scorsi l'azione del legislatore e delle autorità di controllo ha reso più efficiente l'organizzazione del mercato
Ha rimosso alcuni ostacoli alla domanda di azioni innalzando la tutela degli azionisti di vini innalzando la tutela degli azionisti di minoranza e ampliando il novero degli investitori istituzionali
Incentivi di carattere fiscale hanno agevolato l'ingresso in Borsa di imprese industriali di medie dimensioni non appartenenti a gruppi quotati
Tuttavia le impresse soprattutto quelle di dimensioni non grande mostra una propensione alla quotazione ancora contenuto
I principali fattori di freno all'ingresso sono costituiti dai costi associati alla maggiore visibilità delle imprese quotate e al più attento scrutinio al quale sono sottoposti i comportamenti degli amministratori
Nonché dal timore dei soci di maggioranza di perdere il controllo dell'impresa
La dinamica sostenuta dei prezzi e il vantaggio fiscale dell'indebitamento
Hanno per lungo tempo indotto le impresse ad aumentare il grado di Reggio si espande significativamente il ricorso a finanziamenti a breve scadenza va a tasso indicizzato
Il consolidarsi di una situazione di bassa inflazione
Favorisce la riduzione dell'Iva Reggio e l'allungamento della scadenza dell'indebitamento
Mutamenti in tal sensi in tal senso sono già visibili
La contrazione del degrado di indebitamento avviata alla metà dello scorso decennio ha ripreso di vigore negli anni più recenti in concomitanza con l'ulteriore calo dell'inflazione
Si va riducendo la quota a breve termine dei debiti finanziari
Tali tendenze sono state alimentate anche da Lentate politica di offerte USA attuate dalle banche
Dalla crescita
Dell'autofinanziamento delle imprese
Dal rimborso dei debiti da parte di aziende in via di privatizzazione
Le banche hanno assecondato il mutamento nel portafoglio finanziario delle famiglie incoraggiando lo spostamento verso forme diverse di gestione del risparmio
E se hanno minato mirato ad arricchire l'offerta di servizi ad ampliare le fonti di ricavo a occupare spazi strategici in un mercato in rapida evoluzione
In questa azione possono far leva sulla centralità che mantengono nell'ambito del sistema finanzia nel primo e se continuano a gestire direttamente o indirettamente il novanta per cento del risparmio privato
Nel mille novecentonovantasei e nel primo semestre di quest'anno le trentatré società di emanazione bancaria che gestiscono fondi comuni immobiliari hanno realizzato oltre l'ottantaquattro per cento della raccolta lorda complessiva
Dell'attività di gestione individuale dei portafogli la quota amministrata dalle banche sia direttamente sia mediante intermediari controllati e dell'ordine dell'ottanta per cento
L'impegno nella gestione del risparmio e in linea con le scelte operative dei principali gruppi bancari europei dai dati raccolti in sede io me relativamente a quarantadue gruppi emerge che ciascuno detiene mediamente il controllo di undici società attive nel comparto
Cinque delle quali con sede all'estero
Rispetto ai concorrenti esteri le banche italiane presentano tuttavia debolezze solo in parte ascrivibile alle dimensioni ancora mediamente contenuti
Poco sviluppata appare la capacità di gestire portafogli diversificati per tipi di titolo e di valore
Mentre all'estero la crescita degli investitori
Le ali sia associata ad un aumento degli investimenti in azioni in Italia i tre quarti del patrimonio netto dei fondi comuni immobiliari fanno capo al comparto monetario gli obbligazionari
I fondi azionari rappresentano appena un quinto del mercato
Per l'insieme dei fondi oltre la metà del patrimonio netto investito in titoli o di Stato e solo il dieci per cento in azioni Italia
Oltre che li sussidi sufficiente sviluppo della Borsa la scarsa propensione a detenere titoli azionari riflette anche la tendenza delle banche a promuovere strumenti familiari alla clientela
Essa potrà modificarsi con l'affermarsi di un movente previdenziale nell'investimento
Per ovviare ai propri limiti dimensionali operativi alcune banche stanno stringendo accordi con intermediari esteri
Interessati a espandere la propria attività sul mercato italiano ricco di risparmio e facilmente aggredibile per la carenza di strumenti finanziari diversi dei titoli pubblici
Nel breve termine questa strategia potrebbe consentire alle nostre banche di innalzare la propria redditività
Un'ampia parte del valore aggiunto generato dei servizi di gestione del risparmio infatti attualmente prodotto nella fase distributiva in prospettiva con lo sviluppo di canali di contatto con la clientela alternativi allo sportello
Le banche potrebbero veder ridurre il vantaggio competitivo rappresentato dalla capillarità della rete territoriale
Le banche italiane rivestano un buon ruolo preminente nel finanziamento esterno dell'impresa
Ma la propensioni a incentrare il rapporto di clienti e la sulla MIR la fornitura di credito e sulla prassi del pluri affidamento resta alto
Tale condizione può ostacolare il vaglio della banca sull'andamento dell'impresa e la tempestiva azione di interventi correttivi a manifestarsi di elementi di crisi
Nella passata recessione le difficoltà delle imprese si sono ripercorse sui bilanci delle banche
In concomitanza con l'inasprirsi dalla concorrenza sui mercati creditizi e con la flessione e dall'attività vi faccio grazia di dati terrificanti che troverete nel testo le difficoltà hanno reso manifesta l'esigenza di proseguire i processi di ristrutturazione dell'industria bancari
Con l'operazione di concentrazione e interventi sulla struttura organizzativa
Le banche stanno cercando un nuovo posizionamento sui mercati ciò grafici e di prodotto
All'azione di contenimento dei costi si vanno accompagnando gli sforzi volti ad accrescere le capacità di monitoring della clientela e l'offerta di servizi innovazioni
Il testo unico bancario ha rimosso le segmentazioni temporali operative dell'intermediazione creditizia
Ah dischiusa le banche più ampie possibilità di investimento nel capitale di società non finanziarie allargato le possibilità di finanziamento dell'impresa introducendo nuove tipologie di titoli
Le opportunità offerte dalle modifiche legislative sono state sin qui colte in misura limita le banche si sono invece avvalse considerevolmente della despecializzazione temporale
Sviluppando l'erogazione di prestiti a medio e a lungo termine la cui quota sulla consistenza del credito complessivo è salita nell'ultimo quinquennio dal quarantadue al quarantanove per cento
Il ruolo delle banche nel finanziamento del sistema produttivo rende imprescindibile un loro impegno per lo sviluppo del mercato dei capitali
E se possono sollecitare la quotazione delle imprese sui mercati ufficiali assistendole del collocamento dei titoli
Per le piccole e medie impresse l'accesso al mercato dei capitali può essere favorito ancorché in via indiretta mediante la cartolina in situazione di rapporti di debito
Fino a oggi in Italia il ricorso alla cartolina cartolarizzazioni è stato scarso e ha riguardato per lo più mutui fondiari il operazioni di locazione finanziaria
Andrebbe inoltre potenziata con la costituzione di apposite società l'offerta di Venture Capital e di fondi comuni chiusi
Strumenti particolarmente idonei a sostenere la crescita di un tessuto produttivo largamente basato sulle piccole e medie imprese
A differenza di ciò che accade in altri Paesi l'offerta di servizi connessa con operazioni di fusioni e acquisizioni quotazione ristrutturazione finanziaria non appare da noi particolarmente sviluppata
Intermediari specializzati italiani sono cuochi e tali da non poter assistere con continuità le esigenze delle nostre industrie anche in questo mercato siano insiste all'ingresso di operatori esteri soprattutto per il supporto a operazioni di fusione e acquisizione
Dove è più rilevante che il normale e meno determinante il ricorso con una rete il raccordo una rete distributiva nazionale
In termini di valore delle operazioni Intermediate nel periodo novantuno novantacinque cinque delle prime sei banche sono anglosassone
Nel ristretto novero di intermediari italiani che offrono servizi di finanza di impresa particolarmente attivi risultano alcuni ex istituti di credito mobiliare
Le aziende se aziende di credito hanno per lo più scelto di svolgere l'attività di merchant banking nell'ambito delle proprie strutture
In controtendenza rispetto ad altri Paesi dove i servizi di finanza aziendale vengono prevalentemente affidati a strutture specializzate con autonomia operativa e patrimoniale e con una propria visibilità di mercato
La scelta organizzativa da noi prevalente ostacola un corretto pricing dei servizi
Poiché la relazione con la banche percepita dal cliente come un tutt'uno e difficile veder riconosciuta una remunerazione specifica sui servizi di finanza aziendale
Signore e signora
Le trasformazioni indotte dalla globalizzazione dei mercati dei beni e dei capitali
Nonché dalla continua evoluzione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni si innestano sui mutamenti in atto nella nostra economia dopo un lungo periodo caratterizzato da elevata inflazione la dinamica dei prezzi è stata lì condotta su livelli vicini a quelli dei principali Paesi industriali il Ras il risanamento monetario modifica le preferenze dei risparmiatori sollecita nella una ricomposizione del passivo delle imprese
Lo Stato svolge ora in Poggi misura decrescente il ruolo di ammortizzatore di crisi d'impresa
Ciò richiama azionisti e creditori ad un più attento scrutinio dell'operato degli amministratori ad una più intensa ricerca di guadagni di efficienza con le privatizzazioni cresce il vaglio del sul mercato mobiliare su una porzione sempre più ampia del sistema produttivo nazionale
Nel nostro Paese le banche ricoprono un ruolo centrale nel raccordare le esigenze finanziarie e delle imprese
Sono impegnati in uno sforzo di riorganizzazione volto anche a migliorare la capacità di assistere la clientela
E nella loro convenienza assecondare il processo di diversificazione del portafoglio delle famiglie ampliare l'offerta di servizi alle imprese favorire il ricorso diretto al mercato mobiliare
Il confronto sempre più articolato con gli intermediari esteri richiede alle banche italiane di intensificare l'opera di contenimento del costo del lavoro
I progressi conti con conseguiti sul fronte dei prezzi e dalla finanza pubblica hanno posto le premesse per una ripresa non inflazionistica del reddito e dell'occupazione
L'adesione all'Unione monetaria europea rimuove era un'ulteriore barriera all'integrazione fra i sistemi nazionali
Il mutamento in atto offrono alle imprese italiane l'occasione per riequilibrare il proprio passivo per ricercare una struttura finanziaria più salda adeguata a sostenere l'espansione produttiva qualora esse non cogliesse rotta le opportunità apprendo sia l'apporto del mercato quote crescenti di risparmio nazionale sarebbero attratte da altre piazze finanziate
Ne potrebbero derivare soprattutto per le aziende minori
Difficoltà di accesso alle risorse finanziarie con riflessi negativi sulla competitività del sistema produttivo sulle stesse opportunità di crescita dell'economia grazie
Bene allora invito Massimo Ponzellini vicepresidente Bei
Buona sera
In un'epoca come quella di oggi di grandi trasformazioni siamo spesso chiamati a rivedere e a scambiare le nostre opinioni
Cioè quelle frutto dalla nostra attività quotidiane
Nel mio caso quella di banchiere europeo
E per me è una grande occasione poter oggi riflettere assieme a voi sulle forze le debolezze del nostro Paese in un contesto europeo
Come tutti coloro che oggi sono qui riuniti qua sono debitore nei confronti di chi mi ha preceduto esponendo questi temi
Ma in particolare lo sono di Emma Marcegaglia per la sua appassionata coraggiosa e lucida analisi svolta con magistrale efficacia e grande respiro posto spetti non potrò però fare a meno di ricorrere ad alcuni accenti di pensiero critico l'esperienza mi insegna che tali spunti critici sono sì utili per l'efficacia delle nostre azioni ma tendono ad oscurare profondi bene radi HT sentimenti me stesso
Consentitemi quindi a scanso di ogni equivoco di esprimere al di là di ciò che dirò il più profondo orgoglio di appartenere al nostro Paese l'ammirazione costante che nutro nei miei connazionali
E ancor più a causa delle mie origini per gli imprenditori italiani
Desidero anche manifestare la mia fiducia solida e serena nel futuro senza dubbio in prospettiva il migliore della nostra storia profondamente radicato nell'Unione delle Società europee
Le società moderne sono complesse e sempre di più come tali dobbiamo esaminarle per Corriere gli aspetti salienti e maggiormente i determinanti delle evoluzioni future
Con il beneficio il sacrificio di ogni semplificazione desidero scomporre il sistema italiano in tre sistemi interattivi rilevanti
Per cogliere le dinamiche interne e quelle esterne in particolare con l'Unione europea e al resto del mondo
Il primo è il sistema di Indirizzo che riguarda l'informazione e la scelta degli obiettivi
L'informazione oggi dipende sempre più dalla gestione di processi tecnologici per poter diventare valore aggiunto
E la scelta degli obiettivi che sempre di più richiede l'esistenza di processi organizzativi efficienti ed indirizzi politici ben definiti
A questo proposito ritengo profondamente errato immaginare un coinvolgimento di voi imprenditori nell'attività politica diretta
Ma credo che sia un dovere della vostra classe imprenditoriale quello di provocare con ogni mezzo e il convegno di oggi ne è una dimostrazione
Una domanda di qualità politica che faccia dell'attività pubblica
Non la palestra dei facili populismi elettorali in uno spasmodico attaccamento alle poltrone o di un forsennato protagonismo ma ne faccia la rigorosa selezione della miglior classe dirigente per il nostro Paese
Il secondo e il sistema operativo che insieme ai fattori di produzione classici le imprese le infrastrutture la finanza il lavoro comprende oggi sempre di più una domanda sociale
Che intesa non soltanto sotto il profilo quantitativo quanto si chiede ma soprattutto qualitativo che cosa si chiede
E veramente è venuto il momento di concentrare l'attenzione non sugli interventi volti ad aumentare la domanda
Ma su quelli volte della dorare la qualità della domanda e a renderla in un contesto di compatibilità economica generale flessibile ed adattabili ai cambiamenti sociali oggi così rapidi essi presso imprevedibili
Non solo quindi risparmiare ma spendere meglio nella soluzione dei problemi sociali
Il terzo sistema e quello della coesione cioè quello delle relazioni tra la società e le imprese
In altri termini quali sono le vie che porterà al raggiungimento di benefici economici tecnologici sociali anziché alla dispersione come spesso oggi sterile di conoscenza di soccorso
Ma dove portano che cosa comportano per le trasformazioni attuali
In una parola semplice certamente riduttiva ma carica di significato le trasformazioni attuali pretendono da noi l'assunzione di maggiore responsabilità
Ma cosa succede al di fuori dell'Italia nel contesto internazionale
La nuova fase di apertura che viviamo fa sì che l'Europa sia chiamato a svolgere un ruolo sempre più attivo interattivo con il nostro principale partner ma anche concorrente mondiale gli Stati Uniti d'America
Nel naturale confronto competitivo vi è però una finalità comune è quella di cercare attraverso il dialogo e la comparazione dei modelli socio economici
Di cogliere le aspirazioni del mondo in via di sviluppo e delle società in transizione verso la democrazia piena e l'economia di mercato
Per l'Europa quando sua colazione oggi collocazione geopolitica per la sua storia queste esigenze urgente immediata perché essa e da un lato punto di riferimento ma dall'altra parte in causa di entrambe le spinte
Come parte centrale dei paesi che costituiscono Unione Europea noi oggi siamo chiamati a promuovere la transizione dall'altra parte dell'Europa e quella dei nostri vicini del Mediterraneo
Che pongono alcuni dei problemi più acuti e difficilmente comprensibili nel mondo in via di sviluppo
Tali circostanze ci portano a considerare un'Unione Europea allargata con obiettivi di integrazione differenziati ed a velocità variabili
Che tengono conto si dell'urgenza Esterne ma anche non dimenticano le necessità di consolidamento interno di ognuno dei paesi europei
Questo futuro di cui vi parlo come ogni futuro significativo che riusciamo a immaginare e già presente la realtà quotidiana
Pensiamo ad esempio lo sviluppo del concetto di rette delle infrastrutture le note reti transeuropee che uniscono attraverso l'Europa dal mondo in transizione centrorientale a quelle Sviluppo del Mediterraneo
Anche qui il ritardo della modernizzazione del sistema dei trasporti soprattutto quello ferroviario rischia di escludere il nostro Paese da questi importantissima rete
Questi queste nuove aree saranno anche i nuovi mercati per le nostre imprese ma non illudiamoci la dimissione del mercato estero europeo e solo il dieci per cento di quello dell'Unione europea
Ed essendo queste ormai mercati aperti l'Europa non è il solo parte dell'immaginabile e all'interno dell'Europa i magnifici vanno poi divisi con i i diversi Paesi con meccanismi di grande concorrenza in un contesto non sempre certi sicuro lo stesso ragionamento si applica per il mercato dei paesi del Mediterraneo che non ha dimensioni
Rilevanti essendo solo circa l'otto per cento la soluzione non è quindi in quei Paesi che dobbiamo aiutare a crescere ma è dentro al nostro Paese
Ma cosa fa l'Italia in Europa perché insiste nel dichiararsi a parole in Paesi più europeista ma nei fatti si colloca troppo spesso tra i Paesi renitenti all'attuazione della normativa dell'Unione Europea oltre a essere uno dei più multati
Perché l'Italia rinunce con pervicace masochismo al ruolo che può meritare e anche gli altri Paesi sollecitano sperano da essa
Certamente non per mancanza di benefici ottenuti
Dato che il nostro paese è stato soprattutto in passato uno dei principali destinatari delle risorse di bilancio comunitario
Ed è in assoluto il principale destinatari dei finanziamenti della Bei che nel solo mille novecentonovantasei d'Italia ha mobilitato investimenti per oltre venti mila miliardi
Non mi sono nemmeno ragioni politiche ed economiche le nostre relazioni internazionali sono assolutamente in linea con quelle dell'Unione e il mercato comunitario indispensabile per le nostre importazione ed esportazione il problema è come stare dell'Unione non dobbiamo quindi essere parte non dite integranti questo è un fatto acquisito dal cinquantasette col Trattato di Roma ma parte propulsiva di indirizzo e corresponsabilità di protagonista dell'Unione
E non dobbiamo rassegnarsi alla Comit idea che non ne siamo capaci non possiamo scegliere dopo aver raggiunto i pochi decenni uno dei livelli di sviluppo socio economico più avanzati del mondo di rimanere al margine del processo di sviluppo futuro
Credo e spero che su ciò siamo tutti d'accordo ma allora perché non siamo conseguenti un tentativo di risposta lo vedo la debolezza di quello che ho chiamato il sistema delle così
Credo che siamo entrati nel vicolo cieco della nostra complicazione culturale ammorbata da gli ultimi rigurgiti rigurgiti di posizioni antistoriche
E in particolare siamo incapaci di gestire i conflitti divergenze che Sempronio esistono in un Paese democratico
La nostra auto scelta sta vivendo quella fase pericolosa inclusi scelgono soluzioni che in un primo momento assicura l'insuccesso per può rivelarsi trappole dalle quali è difficile uscire
In aggiunta a ciò la struttura economica del paese che poggia essenzialmente sulla vastissima costellazione di piccole e medie imprese
Non è stata capace di profilare le ragioni di una maggiore democrazia economica
E la realizzazione di modelli aiuti dallo sviluppo della base produttiva della tecnologia e della cultura d'impresa anche perché è stata asfissiata dalla pesante presenza dei grandi monopoli e dalle aziende di Stato
La frammentazione e la disorganicità dei diversi poteri dello Stato quello legislativo quello politico e quello amministrativo ha sicuramente a fondo favorito questo approccio giorno per giorno
Confortato anche dal fatto che i grandi esperimenti di pianificazione pubblici sono stati veramente coronati da successo
Grazie anche un assoluto disprezzo dei meccanismi di mercato ci si è quindi ridotti alla piccola pianificazione che è parente stretta del clientelismo
E forse utile contro intarsi però con quello che gli altri pensano di noi
Prendiamo a riferimento i dati sulla competitività mondiale del novantasei che ci dicono che il nostro Paese il meno competitivo di quello di G7
E il dice te diciottesimo su ventiquattro
All'interno della dell'Europa e tra i Paesi OCSE e il ventitreesimo su ventotto sul piano mondiale corrisponde a dire che la nostra posizione competitiva e pari a quella dei paesi in via di sviluppo
Stiamo forse parlando d'un disastro no assolutamente no la risposta evidenti in questa sala
Nonostante le innumerevoli deficienze e le infrastrutture nelle imprese nell'amministrazione pubblica insieme del nostro Paese possiede risorse qualità relativamente abbondante rispetto a qualsiasi confronto
Natale di possesso di pare possedesse il giudizio sul nostro sistema operativo
Una solidità di fondo una voglia di lavorare un'aggressiva classe imprenditoriale
Resi fragili dalla pervasività delle lacune in molti componenti tra cui macroscopiche quelle dell'impraticabilità dell'apparato burocratico ed amministrativo su pubblico e quello della mia tre arcaicità del sistema bancario e finanziario che ha mortificato i piccoli imprenditori che volevano crescere chiedendo in garanzia le loro case
Che ha lasciato i più deboli nelle spire dell'usura per naufragare disastrosamente sui grandi progetti ad alta politicizzazione
Discorso a parte merita il tema della fiscalità
Abbiamo l'età di un livello generale di posizione circa pari alla media europea ed alcuni si lamentano e argomentano che si tratta di una pressione iniqua ed esagerata
Dimentichi che vi sono obiettivi impellenti e di straordinaria importanza quale l'unione monetaria
Obiettivi dai quali essi stessi tra un anno diretto beneficio
Altri inoltre pretendono un allargamento dei diritti finanziati con risorse pubbliche supplicando per avere aiuti finanziari dallo Stato e così facendo precludono la possibilità di espandere il finanziamento dell'impresa soprattutto private
Con ricorso al capitale di rischio
Ma guardando più da vicino abbiamo un livello di imposizione sui redditi da attività produttive superiore alla media europea
Una distorsione gravissima che impedisce o limita lo sviluppo dell'impresa privata riduce la creazione di lavoro frena la crescita economica e sociale del Paese
A ciò si è risposto con l'evasione fiscale
Con l'allargamento delle economia sommersa nell'evoluzione verso forme imprenditoriali scorrette e incapacità risponda alle esigenze dei mercati moderni
Con disprezzo di quella cultura editoriale che invece imprescindibile sull'ingrediente di qualsiasi vantaggio competitivo
L'evasore fiscale anche oggi passi Italia Press un furbo uno scaltro conoscitore dei possibili trucchi per sfuggire alle maglie dell'amministrazione o peggio ancora per corromperlo
E se in realtà non spregevole criminale lì con i suoi comportamenti danneggi chi inquina l'ambiente in cui vive toglie credibilità allo Stato ci allontana dall'Europa
I lavori della Commissione europea sotto la sapiente direzione del commissario Mario Monti hanno chiaramente indicato che occorre maggiore concorrenza fiscale a livello europeo
Ma anche che per approdare a risultati spicca abbellì bisogna contemporaneamente sradicare la concorrenza fiscale nefaste sleale quella cioè che mi era catturare la base imponibile di altri stati membri questo sembrano la strada da percorrere
Ecco quindi che vi sono problemi evidenti ma con soluzioni difficili
Ci rimane da imparare ad adottarle in modi e tempi consoni progetto moderna queste responsabilità di cui parlavo prima queste che ci viene richiesta questo il nodo del nostro sistema di coesione
Da circa venticinque anni in Europa aumenta la quantità del capitale necessaria per ogni posto di lavoro
In ultima analisi come conseguenza di scelte di politica economica che incidono su quelle tecnologiche oltre al diffusione di alcuni di tip-tap tipi di tecnologia una delle conseguenze più evidenti e la costante caduta del livello di occupazione
Sotto la spinta dalla concorrenza internazionale vi è chi ritiene che si debba accentuare tale tendenza nel rapporto capitale e lavoro non tenendo in conto le conseguenze che ne drastica caduta dall'occupazione comporta per la coesione sociale del sistema
Altri ritengono di risolve il problema della disoccupazione mediante la semplice riduzione d'orario di lavoro senza valutare appieno le conseguenze negative sui costi
Implicito in tali ragionamenti di all'idea che esistono possibili efficace barriere alla mobilità geografica del capitale della tecnologia nesso corpora
E alla loro combinazione con il costo del lavoro evidenza empirica ci mostra invece che la mobilità del capitale e degli investimenti continua a crescere
Insediandosi con relativa facilità in ogni parte del mondo coesistono condizioni favorevoli
A questo proposito mi è caro citare qui tra voi Guido Carli il cui contributo di pensiero e di azione è stato fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese dall'immediato dopoguerra fino ai tempi recenti
E gli asili nido venticinque anni fa
Per descrivere l'ineluttabilità di movimenti di capitale di investimenti usava con la sua tipica curiosità da umanista un testo datato mille cinquecentottantadue della batte patti suoni che diceva li denari sono a guisa degli uccelli ai quali principali uno non può comandare che vadano o che resti dalla nella sua città costato o regno ma vadano a dimorare ove trovano miglior Pastura
E anche le monete sempre sono e sempre saranno trasportate opere vi ha diretto per indiretta anche a grande periglioso ove si trovano spendersi con qualche vantaggio
Da questa lezione dobbiamo trarne un'altra
Che ciò che risalta come caratteristica esclusiva di esclusiva dei paesi ad economia matura come l'Italia che riescono ad attirare gli investimenti e la quantità dell'offerta di lavoro altamente qualificata
In relazione alla forza di lavoro complessiva si partì bene non le punte di eccellenza nella qualificazione del lavoro ma il volume dall'offerta pontificato
Tornando al nostro rapporto capitale e lavoro non si tratta di aumentare il numero a Toronto e dominatore ma piuttosto di modificare la qualità e il significato del lavoro rendere più produttivi il capitale
E progredire verso livelli più elevati di occupazione di sviluppo sociale e questa la via per considerare consolidare i rapporti tra società Impresa
Nel nostro Paese questo riposizionamento e partì l'avventura gente perché abbiamo tra i Paesi industrializzati uno degli indici più bassi di scolarità avanzata e perché i cicli della formazione quantificazione sono relativamente lunghi inefficienti
Ma è di ma vi è di più
è indispensabile fondere le tre lontane galassie dell'educazione per la ricerca del sapere applicato delle attività produttive dobbiamo imparare a sfruttare le economie dell'interdipendenza e dell'eccellenza su queste ultime che non su quelle di scalo di scopo che possiamo costruire risposte alle esigenze dei nostri cittadini rafforzare i valori della nostra convivenza sociale
Forse qualcuno avrà l'impressione che sto riferendomi principalmente agli interventi dello Stato e che le imprese industriali potranno al massimo essere beneficiari e non protagoniste di tali quel riposizionamento
Ebbene consentitemi di sottolineare che se gli imprenditori non assumono questa responsabilità di formazione direttamente vorrà dire che stanno rinunciando al prossimo futuro
Ciò è ancora più vero nell'ottica ed avviamento l'unione monetaria economica europea
Mutamento questo che abbattendo un ulteriori barriere dell'unione rendendo più trasparenti i mercati favorirà via via l'importanza delle colonie eccellente e con gli uomini migliori
Ma ancor di più saranno anche i rischi dell'Unione europea allargata in direzione sia centrorientale sembri Terragni
Che porterà con sé fenomeni di delocalizzazione della produzione maggiore concorrenza basati sulle menti di costo tradizionali ed una configurazione dei mercati più complesse
Concludo
Dicendo che lui come sistema Italia abbiamo un ritardo in quello che è diventato il principale fattore di competitività nostro
E una delle soluzioni per il problema dell'occupazione la quantità di lavoro ad alta qualificazione legato all'impresa
Una maggiore capacità di scegliere condividendo i vizi del Paese ci permetterà di consolidare acido ruolo dichiarò adeguato all'interno d'unione europea
Una più salda integrazione europea ci consentirà di trasformare la sfida del mondo in transizione in una grande opportunità di crescita e di affermazione dalla democrazia
A tutto ciò la politica non può chiedere agli imprenditori italiani come sta facendo oggi di rinunciare in questa magica Isola di Capri passò i suoi anni migliore l'imperatore Tiberio il migliore amministratore nella storia dell'impero romano
Alla sua morte lasciò nelle casse dell'impero sedici milioni e mezzo di auguri in proporzione forse il più grande ammasso finanziario di tutti i tempi
Il suo successore Caligola in diciotto mesi distrusse tutta questa richiesta e comincia a versare alla popolazione sopra ogni toga dalla tollerabilità
Non vorrei che nel dibatto politico di queste ore ci celasse euro pericolosi Caligola grazie
Spero è che porti bene per la prossima Finanziaria se si approverà ma soprattutto per una maggiore attenzione all'impresa alla Tiberio grazie
Ma a me sembra che
Il mio compito stasera sia dovrebbe essere almeno in base al programma quello di ragionare sul sistema fiscale nella in una prospettiva più ampia di quella nazionale
E quindi sull'evoluzione dei sistemi fiscali nel
Negli altri paesi europei e io penso anche in riferimento a Paesi ecco vorrei capire che cosa ci può attendere che cosa dobbiamo fare oltre a che cosa abbiamo fatto che cosa stiamo stiamo facendo
Dal punto di vista fiscale l'Europa e l'Italia vivono in grave ritardo
Nella riforma dei sistemi dei sistemi tributari dei vari Paesi qua e voi
Forse ricorderete sistemi fiscali negli Stati Uniti e ma non solo anche molti altri paesi avvengono profondamente riformati negli anni ottanta dopo un dibattito che si è la foto a livello diciamo accademico scientifico nel decennio precedente quando diventò chiaro che i sistemi fiscali del dopoguerra non funzionavano più
E devono anti anzi controproducenti rispetto la nuova fase di sviluppo che si stava aprendo che era già in corso
Si semplifica il dopoguerra avevano sistemi tipici di economie chiuse caratterizzate da una attiva politica keynesiana da una forte regolamentazione dal controllo dei movimenti dei capitali
E quindi in quel contesto
C'è uno appunto dei degli assetti tributari basati su una elevata pressione fiscale su una forte tassazione presso il personale su una elevatissima progressività formale
Su una incidenza sui profitti molto elevate le aliquote delle imposte sulle società
Arrivavano quando è uno basse erano fra il quaranta quarantacinque per cento arrivavano anche in alcuni Paesi al cinquanta cinquantacinque per cento le aliquote marginali dell'imposta sul reddito
Arrivavano che sono italiano sale al settantadue per cento in Giappone al novantadue
O in Giappone settantasei in Svezia novantadue ma insomma questo contesto
In con cui
Appunto hanno funzionato benissimo per un circa trent'anni sistemi i sistemi di allora a livello di impresa c'era la doppia imposizione dividendi cioè si pagava al quaranta per cento oggi utili sui profitti e poi se venivano distribuiti si pagava ancora
E quindi implicitamente diceva una non dico un un di un incentivo ma una convenienza all'accumulazione anche se a corti corti
Molto forti Coppo e contemporaneamente c'erano i questi esisteva una serie di scappatoie una serie di possibilità di elusione una serie di buchi no dell'opposto
Il primo fra tutti in molti paesi meno negli Stati Uniti era una tassazione guadagni capitale formale cioè sostanzialmente molto basso o inesistente che consentiva poi di realizzare in esenzione fiscale appunto il valore dell'accumulazione in azienda
Questo modello viene meno nel nel momento in cui sia un aumento un allargamento frutti sono dei mercati
Una nuova filosofia economica in cui la concorrenza la competitività
La finanziarizzazione dell'economia cominciano a prevalere e allora si decide di metter mano a questi sistemi e questo avviene avviene
Poi contemporaneamente avvenuta la crisi del sistema finanziario internazionale la grande inflazione dove questi sistemi basati su sua appunto strutture di questo tipo liquore marginali altissime
E prezzi stabili esplodono che comincia a crescere il carico fiscale
In tutti in tutti i modi crescono le distorsioni allocative
Dovute alla al agli affetti e l'inflazione da un lato sulle aliquote dall'alto sulla sul sui debiti che si si svalutano quindi cresce enormemente la convenienza all'indebitamento
E comincia a si ricomincia avendo conto che forse c'è bisogno di sistemi fiscali DiVersi sistemi fiscali diversi che cosa che cosa vogliono vogliono dire innanzitutto si recupera il concetto di neutralità
Tendenziale della tassazione del capitale questo il punto di fondo del dei sistemi fiscali moderno quindi tassazione del capitale si intende tassazione profitti tassazione degli interessi tassazione di di dei guadagni di capitale di tutte
L'insieme degli strumenti finanziari perché in questo modo non si distorcono le allocazioni delle delle risorse e il mercato può svolgere la sua funzione premiando e punendo qui chi deve premiare chi deve punire
Quindi la parola d'ordine livellate il campo di gioco cioè mettete tutti sulla stessa sullo stesso piano
E quindi e si scopre fra l'altro che se si fa un'operazione di questo genere
Sia sia un un un effetto interessante cioè se si allarga la base imponibile cioè si tassa tutto
Si possono ridurre in modo drammatico legali naturalmente questo comporta delle forti redistribuzione di gettito
E ma questo è quello che è stato poi che redistribuzione gettito pone problemi politici con potete capire ma questo è stato appunto il del problema che è stato affrontato negli anni ottanta da molti Paesi
Voi ricordate la riforma americana la riforma decana del mille novecento otto novecentottantasei e questa e rappresenta quella riforma un cambiamento di rotta rispetto alla prima fase del governo di Vega Anna che aveva seguito una linea tradizionale diciamo Italia molto popolare la linea di a incentivare gli investimenti credere imposto alle agli investimenti detassazione degli utili reinvestiti esattamente quello di cui in Italia ancora si parla quella era stata la prima scelta di Reagan che rapporto poiché ha un buco di bilancio spaventoso
E poi alla riforma fiscale del del ottantasei che capovolge va completamente completamente
L'approccio perché appunto comincia è una riforma basata sull'eliminazione di ogni forma di agevolazione su una riduzione impressionante delle aliquote L'aliquota dell'imposta sul reddito scende sotto il trenta per cento
L'imposta sulle società arriva al trentatré per cento no e e quindi nello stesso tempo e e questo Eva l'aspetto a mio modo di vedere discutibile della riforma
Ci fu una fortissimo aumento dell'imposizione sulle imprese che servì a finanziare un altrettanto forte riduzione della tassazione sulle famiglie
E questo è l'aspetto diciamo populista di di Reagan ma che venne giustamente criticato ma comunque comunque questa era l'essenza
L'essenza della de di quel di quella riforma che fra l'alto prevedeva la tassazione in sede imposta personale progressiva di tutti i media capitale interessi dividendi con la doppia imposizione che recitava
Guadagni di capitale e quant'altro
Comunque è un sistema molto più moderno
è un sistema molto più adatto a un mondo globalizzato a mercati finanziari no dove che si sviluppavano enormemente tant'è che fu limitata in tutto il mondo
Con
La convenzione poiché dimostrata dei fatti se vediamo la storia americana sta l'economia americana dell'ultimo decennio che più basse aliquote anche se all'inizio ce una maggiore no esborso fiscale
I dinamicamente sono comunque un vantaggio perché l'economia funziona al marci cioè il vantaggio marginale
Accumulandosi nel tempo porta effetti positivi per tutti questa è la filosofia e questo è quello che poi in realtà sembra essere accaduto quanto meno al sistema fiscale non ha contraddetto questa tendenza
Non si può attribuire allora alle tasse e tutte il bene tutto il male non ricordo che accade però questo un po'ed ecco e confermato se vediamo storicamente le cose
Se e spero torniamo in Europa vediamo che l'Europa in Europa non succede nulla salvo in Inghilterra dove fanno più o meno la riforma fiscale analoga con
Così variazioni sul tema
Dovute al fatto che essi che in Europa c'è sempre stata una tradizione di maggior favore per la finanza rispetto all'industria quindi diceva qualche agevolazione per per mi vecchia capitale interessi più che in America
E salvo poi nel novantuno una importante riforma che
Viene fatta nei Paesi scandinavi perché quella a cui in parte si è ispirata la riforma italiana di questa c'è una riforma che anche lì una rivoluzione
Globali cioè l'idea che i redditi da capitale devono essere tassati in modo uniforme e possono essere anzi devono essere tassati meno dei redditi da lavoro
Cioè per un Paese come la Svezia che aveva puntuali quella marginale al novantadue per cento questa è una rivoluzione adesso c'è un'aliquota base
Altro venticinque per cento è una progressività moderata per Italia lavoro che arriva al quaranta per cento esistono anche motivazioni teoriche che possono far
Giustificare giustificare questo questo approccio
In questo contesto Francia Germania Italia rimangono indietro rimangono fermi
E negli ultimi negli ultimi tempi c'è un tentativo di recupero in Francia
Ci prova il governo stupri non c'è non ce la fanno la la riforma fiscale non arriva neanche sul sul tavolo l'agenda politica in Germania
Notizie pochi giorni fa la riforma fiscale
Fallisce
E ed è bene fosse appunto di
Il potere cosa questa riforma prevedesse o perché spesso in Italia si è favoleggiato su su una riforma fiscale tedesca
Con limitata cognizione perché la riforma fiscale tedesca
Percorreva lo stesso sentivo le stesse
Aveva la stessa ispirazione delle riforme
Precedente o ricordato prima con la differenza che dato la Germania un livello spesa pubblica molto sui agli Stati Uniti gallico erano tutte più alto quindi in Germania sostanzialmente
Sì proponeva di TV ridurre l'aliquota personale dal cinque massima dal cinquantatré al trentanove per cento
L'aliquota dell'imposta sulle società che lì è divisa in due no da
Per asseconda che gli utili vengono accantonati o distribuiti
Si passava da due aliquote che sono del sessantaquattro il cinquantuno a quarantotto e mezzo e quarantuno per cento
No gli utili distribuiti son passati di meno gli utili accantonati son tassati di più
Perché lì appunto c'è una combinazione più di due imposte imposta sulla società federale poi un'imposta del sedici per cento a livello di Land imposta il sì imposta locale che guarda caso non è poi così dissimile per alcuni aspetti fondamentali dalla nostra Iva nel senso che prevede l'indeducibilità del cinquanta per cento degli interessi
Non proprio perché è un imposta
A un mix di patrimonio
è un'imposta che più basata su un'idea di valore aggiunto che non che non un'idea di reddito
Dopodiché
Ceva
Tutto questo come veniva compensato
Veniva unificate tutte le ritenute sui media capitali a livello del venticinque per cento
Quindi sugli interessi obbligazione quanta
Sì pensava di ridurre di cinque punti l'aliquota massima degli ammortamenti consentiti
Da lì colpe a Teramo smottamenti sugli immobili segnano residenziali andava al due per cento se devono no industriale andare altrove per cento veniva eliminati gli ammortamenti anticipati venivano eliminate tutte le sere franchigie presenti in in caso di cessione aziende o altre cose del genere veniva eliminata la tassazione differita sulle plusvalenze prima investite
E venivano ridotte le agevolazioni fiscali previste per i fondi rischi che merita in Germania sono iper generose
Veniva quindi venivano ridotti limiti al di sopra dei quali le partecipazioni
In società re venivano considerate speculative
E venivano Rocco allungati i tempi di possesso per
Considerare speculativo un investimento che lì c'è la stessa differenza che c'è in Italia di tassazione agevolata sulle operazioni finanziare non non speculative il risultato di tutto questo secondo il mesto vai una una forte riduzione di gettito
Spumante senza senza tener conto appunto dei recuperi e tendenzialmente una a parità di gettito perché poi la riforma fatta in due fasi una prima fase operativa subito nell'alta la l'altera un po'successiva
Comunque la filosofia era la stessa
Riduzione aliquote abbassamento del allagamento gli imponibili eliminazione di
Così trattamenti tradizione no di
Legati a un mondo a un mondo passato
Bene
E in questo contesto io vi pregherei di valutare la riforma fiscale italiano
Perché noi cosa abbiamo fatto cosa abbiamo cercato di fare completeremo nei prossimi nei prossimi giorni prossime pochissimi giorni
E noi abbiamo contemporaneamente rivisto la tassazione vecchia capitale tassazione reti d'impresa da tassazione
Dei redditi personali quest'ultima l'abbiamo rivista marginalmente e non è e necessita ancora di un interventi più incisivi e che siamo limitati a eliminare l'aliquota massima e accorpare le le due aliquote
Minime
Ma per fare una vera riforma dell'IRPEF servono risorse
Anch'di saper da Jack e questo il momento non era possibile
Dopodiché abbiamo fatto un'operazione estremamente rilevante sulla tassazione dei capitali dire diretta proprio alla neutralità
E quindi abbiamo
Prima è stato è stato ricordato con
Anche con dati come da noi il fenomeno era diventato
Insostenibile
Cioè non è avevamo abbiamo una tassazione dei profitti che poi a partire dal novantadue con la finanziaria Amato che di un colpo di meno la deducibilità dell'Lillo introdusse la patrimoniale sulle imprese
Oltre alla all'altra patrimoniale sugli immobili che per le imprese e l'ha pagata due volte insomma noi avevamo siamo andati a una tassazione a una tassazione dei profitti che supera il sessanta per cento
Cioè e quindi una cosa una cosa allucinante mentre gli interessi di fatto rimanevano tassati al dodici e mezzo per cento
Quindi o ogni imprenditore razionale non faceva altro che fare arbitraggio per cercare di abbassare la tassazione
E trasforma i profitti interessa sostanzialmente questa era era l'operazione operazione non prive di costi
Non posso altro costi bancari costi costi di consulenti e e quant'altro con uno spreco netto per tutti
Allora
Il problema era come riportare in linea in linea con una situazione una situazione che Sogemi quindi la sostanza della riforma fiscale italiana e che noi riduciamo modo massiccio
Di oltre venti punti la tassazione sui profitti e aumentiamo un pochino la tassazione sugli interessi andando verso una situazione di maggiore neutralità
Nello stesso tempo
E questa è l'operazione albo abolizione in sede di imposte
E che non è inutile per ricordo perché da ormai dovreste ricordate a memoria e della introduzione di questa imposta locale che
Non dissimile come dicevo la modello tedesco ma anche tassa tutti i redditi prodotti e quindi tassa anche gli interessi
Ora su questo poi magari dico Dio
O non lo dico subito non c'è non c'è cioè
Un'altra cosa da tener sempre presente e che quando uno mette un'imposta che formalmente è pagata da un certo
Ora ma da un'impresa sua da un da un certo contribuente non è affatto detto
Che quella impresa venga effettivamente pagata da quel contribuente un conto è chi versa l'impresa è un conto e chi la perde un'operazione del genere con ogni probabilità si traduce in una riduzione dei tassi interessi bancari
Cioè nel momento nel momento in cui si gli equilibri al rapporto tra capitale dal capitale proprio capitale di debito ricchi quindi c'è ampio credito
Cosa che si accoppia al fatto che poi riducendosi i tassi di interesse di mercato perché va avanti il risanamento e liberandosi viso serie che si riduce il debito pubblico c'è ancora più credito alla fine l'operazione l'operazione per le imprese ENI nel corso pieni di un paio d'anni diventa indolore cioè insiste quella che gli economisti chiamano traslazione delle imposte e che di solito le organizzazioni sia i sindacati
Sia gli industriali spesso dimenticato lo stesso fenomeno riguarda riguarda e contributi sociali sindacati sì ama anche le ma anche gli imprenditori
Litigano no sì perché un contributo sia a carico dell'impresa ma poco nel giro di qualche contrattazione contributo in buona parte va a finire va a finire sul salario cioè intanto almeno in parte cioè esistono questi fenomeni che non sono visibili ma che sono all'opera cioè perché poi l'economia
Funziona
Nello stesso tempo poi noi abbiamo
Dato un forte incentivo alla capitalizzazione con mezzi propri e in questo ci siamo ispirati anche a vecchie richieste suggerimenti Confindustria
Anche se io non è che sia felice della soluzione nel senso che di nuovo una soluzione a mio modo di vedere transitoria perché noi dobbiamo legare a regime
A un modello come dicevo prima che il tipo tipo quello svedese cioè con un'aliquota
Uniforme sul rendimento ordinario del capitale proprio di tutto lo stock di capitale proprio
E che sia uguale alla tassazione vecchia capitale che solo così noi avremo la neutralità assoluto per il momento o c'è
Viene fatto sul sugli incrementi e quindi e quindi
Comunque
Nella situazione attuale non è poco voi pensate a mezzogiorno mezzogiorno nuovo investimento
Dall'anno prossimo a e tassato al diciannove per cento e e basta oltre poi aver cura sedicenti ulteriori se la finanziaria a attualmente in discussione in discussione passa
Dico scusate se è poco insomma cioè io penso che
Che in effetti più di questo non si potesse fare
Naturalmente quando si fa una cosa del genere è bene farla al margine
E raccomanda sia la Provvidenza che la cosa non poté uno sfondamento di bilancio cioè voi appunto qui e c'è un'altra differenza no tra come normalmente reagisce un imprenditore come reagisce il ministro alle Finanze
Premetto e dice che le tasse non sempre top no e e magari ci ha pure ragione in alcune circostanze ministro delle Finanze atterrito che poiché gettito venga meno perché se il gettito venga meno poi son dolori per tutti anche per per le imprese
E che poi qualcosa bisognerà fare
Devo anche dire che
Questo già l'ho detto lo ripeto che poi se uno va a vedere quali sono gli effetti redistributivi della della manovra che tanto spaventa poi il mondo imprenditoriale si accorge che questi qui poi sono relativamente modesto
A livello a livello macro economico si tratta di qualcosa compreso tra un quarto la metà di un punto percentuale di PIL cioè tra cinque dieci mila miliardi
Che però non è poco nella locazione del gettito tributario cioè quindi gli affetti
Positivi ci dovrebbero essere
E se poi appunto si faranno dei conti non abbiamo ho fatto dei conti sulla base di un milione quattrocento mila impresa e quindi in sostanza su tutte le imprese che presso presento modello sette sessanta modello sette e cinquanta
E abbiamo visto che per il sessantadue per cento di questa impresa se la riforma
Qui parlo solo dell'IVA
Non cambia la situazione o c'è un beneficio quindi sessantadue per cento del totale ci guadagna o non ci perde
Il settantatré per cento di questa impresa
Presenta guadagni o perdite limitate
Hanno non una fascia di cinque milioni
Quindi diciamo trascurato
Il novantasette per per cento delle imprese che guadagna a una base ai fini del del nuova imposta inferiore a un miliardo
E rispetto al totale
Il novantatré per cento di tutte queste un milione quattrocento mila in paese sono hanno fatturano meno di un miliardo fanno meno meno di un miliardo di base imponibile imponibile di
Questo da cosa deriva
Deriva anche da un fatto che forse non è stato capito fino in fondo e che la la l'IRAP tassa redditi e settori che oggi non è uno passa
E quindi a parità di gettito è chiaro che il settore manufatturiero certo industriale a un beneficio relativo quindi
Anche di questo di questo secondo me bisogna bisogna tenete su tenere conto
Come ho detto la riforma non è ancora completa anche se gran parte è stato fatto
Poi avremo altre cose da fare o o avranno i governi futuri ma comunque bene intanto che noi non abbiamo perso quest'anno e siamo riusciti a fare quello che Francia e Germania non hanno fatto
Questo Ovo è un altro motivo
Di diciamo
Di e di tranquillità per questo governo no nel momento in cui c'è il rischio che appunto debba passare la mano cioè che alcune cose sono state fatte e che e dovrebbero poter rimanere
Dopodiché è chiaro sui noi qui c'è un problema di pressione fiscale
Questo nessuno lo nega
La pressione fiscale come veniva ricordato oggi e in Italia
In media con la con la pressione fiscale vuote
Se facciamo io i dati Eurostat relative a novantasei usciti qualche mese fa da cui risulta che su quindici Paesi noi ci si troviamo come livello e pressione fiscale al al nono posto
Al nono posto dietro a tutti i Paesi scandinavi alla dall'Olanda alla alla Francia e alla Germania
E prima degli altri
Persino la Grecia una pressione fiscale quaranta per cento
In quest'anno noi saremo passati dal nono posto all'ottavo
Non di più se uno ma in
Naturalmente il punto vero quale e che noi abbiamo una struttura produttiva nostro paese a differenza di Francia e Germania o anche dell'Inghilterra che invece fare pressione al trentacinque per cento
Che non si presta a una pressione fiscale consigliato
Che è fatta di piccola impresa che dice quindi c'è un'evasione molto forte e quindi
E quindi c'è un carico sproporzionato sulle imprese e sui contribuenti che non possono Eva quindi questo e il punto è l'argomento per cui e consigliabile
E programmare una qualche discesa nei limiti nei limiti
Del possibile per per il futuro
Ora
Noi
Perché non lo abbiamo fatto
Beh motivo il motivo è opinione penso che adesso sia ovvio
Se io fossi venuto qui
Sei mesi fa nove mesi fa
Non mi aveste ascoltato con minimo di attenzione non so anche se con qualche
Modesta comprensione no che spero pure ci possa essere
Ma adesso è chi è noi abbiamo ottenuto risultati che abbiamo ottenuto e sono risultati impressionanti e per certi aspetti miracolosi perché abbiamo ottenuto il bilancio perché abbiamo ridotto il disavanzo perché abbiamo votato il surplus primario a livelli sbalorditivi per un Paese normale perché abbiamo fatto un aggiustamento di quattro punti provento lordo in un anno
Basato per più di metà su una riduzione di interessi che derivava dal fatto che noi tenevamo bilancio stretto
Questo e il punto e questo noi loro lo lo abbiamo fatto
Con un certo timore credo e a questo punto a questo punto dico possiamo dire che il lavoro estive c'è risultati ci sono posti solo essere rovinato
Da qualche gesto inconsulto
Però alcune cose poi resterebbero comunque
Così come poi nel fare questo abbiamo fatto cose dolorosissima per tutti voi e per tutti noi cervellone che non che non lo sappiamo né fare questo abbiamo cercato anche di fare le riforme
Perché quando noi abbiamo cambiato completamente gli adempimenti delle imprese abbiamo implicitamente affrontato il problema dei rimborsi imposto e che ne qui nel giro di qualche anno tutte le in prese le più piccole dall'anno prossimo e la FIAT nel due mila e uno di rafia quella più piani tutte potranno compensare crediti e debiti imposte
Contributivi e fiscali in un'unica in un'unica dichiarazione
Abbiamo o varato norme che facilitano riorganizzazione aziende
Abbiamo abolito la maggiorazione contro la
Di conguaglio abbiamo abbiamo abolito la tassa sui contratti di Borsa e facilitato le quotazioni abbiamo riformato il sistema delle sanzioni in modo da renderlo degno di un Paese civile cioè e tante altre cose ancora
Che
Va be naturalmente uno se ne accorge quando queste cose cominciano a funzionare ma molte di queste sono già legge nel senso che non sono sono pubblicate nella Gazzetta delle pubbliche Italia
Adesso
Abbiamo un momento prima di chiudere alla ai problemi europei
Dottor Ponzellini ricordava la necessità di armonizzazione o comunque di coordinamento questo un problema serissimo
Nel senso che noi vediamo sempre di più un diffondersi di frodi nel momento in cui noi abbiamo mantenuto la tassazione per l'Iva nel Paese di destinazione abbiamo eliminato le frontiere sta succedendo che si fanno triangolazioni triangolazioni
Di tutti i tipi
Ma alcune si facevano si facevano con la Repubblica di San Marino
Che su base statistica risultava un partner commerciale con lettera dell'Italia di importanza superiore a Paesi come la Danimarca o il Portogallo
E allora e e lì e appunto abbiamo abbiamo cercato di evitare che questo potesse avvenire per il futuro
E abbiamo siglato degli degli accordi però questo avviene avviene con molti paesi esempio uno no in questa manovra IVA abbiamo ridotto l'imposta l'aliquota sullo zucchero non soltanto perché era un prodotto alimentare
Che è opportuno andasse rivale ridotta e che poteva andare a riprova ridotta ma perché
Anche dalle vostre categorie del settore venivano allarmi continui perché c'era gente che vendeva zucchero a a prezzi molto più bassi perché si dava il caso che in Germania tassato al sette per cento in Francia al nove e così via
Ora un sistema del genere non può durare
Quindi bisogna al più presto compete all'armonizzazione dell'IVA e passare alla tassazione all'origine perché se no dovremo investire in
I controlli finanzieri più del di quanto non sarebbe non sarebbe opportuno che sono dico l'inventiva
Come come sempre incredibile natura nostra lo stesso accade per molti altri prodotti e naturalmente poi
Quando in sede internazionale ai colleghi di altri Paesi stiramento di fanno ci sta capitando qui sto quest'atto no
E io sorrido perché queste son cose che purtroppo da noi capitavano da molto prima e quindici asilo solo perché dice guarda che lo sanno inventata rivale balza in ricorda noi da noi non è e allora c'è un un problema di questo gene c'è un problema della omogeneizzazione tassazione sul risparmio bisogna farla finita con i paradisi fiscali dentro la comunità
E quindi qui o si riesce a risolvere questo problema oppure ci sarà si potrà un problema di rinegoziare i trattati internazionali anche all'interno Comunità europea
Perché non è possibile vedere la pubblicità che fanno anche primarie banche italiane
Su i benefici che si possono fare andando a investire a Madeira e poi profittando della direttiva madre e figlia sulla le importazioni ed esportazioni e capita capisco questo può per chi fa questo creazioni di è una cosa che si vuole ma per il ministro le finanze cosa no sgradevole diciamo oltre a a creare una qualche un qualche fastidio qualche dispetto
E e poi in questo contesto non possiamo affrontare l'altro grande problema che non abbiamo impatti affrontato ma impatto limitato perché Chievo arrivato riduce il costo lavoro medio
Ma non a sufficienza
E quindi noi dobbiamo fiscalizza andare oltre nella fiscalizzazione contributivi dei contributi
Sociali almeno per la parte non previdenziale e dobbiamo programmare un percorso percorso che può
Seguire due strade tutte e due però portano una qualche armonizzazione europea
Un uso o un aumento dell'imposizione sui consumi energetici da un lato e la possibilità di non farsi scappare tutti i redditi finanziari dalla
Cioè quindi poteva vere una tassazione sia pure moderata bassa uniforme eccetera
Che ci consenta di sgarrare dichiarare un po'il tassazione al lavoro c'è Mario Monti ricordava in questo suo
L'apporto che ha fatto per l'ultima riunione dell'Ecofin informale a Lussemburgo
Che negli ultimi quindici anni in Europa la tassazione sul lavoro è cresciuta dal trentaquattro e nove al quarantadue per cento e quella sul capitale è scesa dal quarantacinque cinque al trentacinque
Ora è chiaro che se noi vogliamo avere un po'di occupati più dobbiamo no io equilibrare questo rapporto
Perché ridere è difficile sempre dire con esattezza quali saranno gli effetti delle imposte no io che mi occupo o mi occupavo di queste cose posso dire che i modelli sono sofisticati complicati arriva a conclusioni indicative
Ma mai definitive però una cosa è certa
Che se io tasso selvaggiamente una cosa e continuata saranno in modo crescente alla fine quella cosa scompare prima si riduce e poi scompare questo il caso del lavoro dell'occupazione nel nostro nel nostro Paese
E e non solo nel nostro Paese che questo succede in Francia in Germania cioè una parte rilevante
Del della disoccupazione europea è dovuto a un eccesso di tassazione sul lavoro un'altra parte impotente dovuta eccesso di tassi di interesse dovute la politica da la banca centrale tedesca
Se riuscissimo ad avere una cosa un po'più umana da tutte e due le il potremmo
Così stare tutti un po'meno
Infine
Altre scusate va be'non c'è un problema posso aver forse ancora qualche minuto
Nella politica fiscale del governo di quest'anno
E in parte anche nell'anno
Prossimo c'è stato anche un altro aspetto
Un aspetto che re di cui a regime io vorrei libera
Anzi Meroveo vorrei liberarmi e rapidamente
E che appunto questi interventi di incentivazione fiscale
Noi perché abbiamo dato l'incentivazione l'incentivazione
Al settore dell'auto
Motiverò molti le pressioni erano molti gli interessi erano molti ma il motivo decisivo
Che ha portato il governo a fare quella operazione è stato che dopo aver fatto un intervento così forte a livello macro economico era necessario avere un settore un settore che
Un importante settore che almeno fosse ripresa perché altrimenti succede avremmo rischiato una recessione che invece fortuna siamo riusciti a vita
La stessa operazione non è adesso cerchiamo di fare la sul settore dell'edilizia per dare a un come volano per una ripresa più stabile e duratura più e più solida
Naturalmente poi a regime non abbiamo bisogno di impresa e che funzioni con un sistema fiscale moto moderato ne più neutrale possibile e senza quest'Inter interventi che sono sempre poiché sono pericolosi perché poi uscirne uscirne non è facile
Così come poi abbiamo cercato di dare incentivi fiscali a mezzogiorno anche lui basati su incrementi marginali di attività economiche o di occupazione nei settori ente il i contratti d'area e patti territoriali
E e anche questo penso che posso che fosse funzionare bene
Concludendo è stato
Spesso ho chiesto
Al governo al ministro Finanze
Di avere più coraggio
Il tema fiscale è stato rimproverato di aver poco coraggio
Beh io vi posso garantire agli atti aveva a un anno mezzo quasi avesse esperienza
Che c'è voluto molto più coraggio a fare quello che abbiamo fatto che non quello necessario a ridurre le tasse quello son buoni tutti
E e
E allora spesso ci sono state difficoltà di comprensione molte difficoltà di capire qual era il disegno
Qual era il motel motivo
Il motivo era quello di non trovarci a o fa ad aveva una ripetizione esperienza fatta nel novantaquattro quando non sarò fiscale produsse immediatamente un'esplosione tassi d'interesse di mercato
Adesso può essere una crisi politica
Ad aprire
Lo stesso Effetto io mi auguro che questo posso essere evitato e che comunque in ogni caso il Paese non si può permettere
Una chiesa
Prolungato
Cioè il problema va comunque risolto nel giro di pochi giorni o di poche settimane se non vogliamo effettivamente compromettere quello che abbiamo fatto vedere oggi sono leggere sul mercato sui giornali le dichiarazioni per cui la lira può diventare un oggetto di caccia sui mercati in casi di crisi
Di crisi fra fa cappone l'appello
Noi perché può succedere
Può succedere allora
Tutto quello di cui abbiamo discusso no la riduzione del carico fiscale del costo del lavoro la ripresa l'occupazione certe e potrebbe subire uno un un rinvio anche lungo
Comunque
So nostro
è un Paese che ha dimostrato in questa vicenda di ancora una volta di essere un grande paese c'è un Paese capaci di rispondere di di agire di sopportare quello che nessun Paese ha mai sopportato un aggiustamento di quattro punti in un anno
In un Paese con cinquantacinque milioni abitanti non era mai successo
Il fatto che in buona misura per me più De Mita sia stato indolore
Dica aiuta a capire però non spiega quindi adesso è bene che noi appunto facciamo l'ultimo passo
Dopodiché il percorso sarà e esclusivamente in discesa per chi viene da cinque anni terribili come noi come noi veniamo
E noi appunto avevamo avuto questo compito in grado di completare l'operazione
E lo abbiamo fatto insomma quindi nel caso dovremmo essere giudicati Peppe quello che abbiamo fatto e per quello che abbiamo realizzato venga
In Italia sia un grande Paese lo sappiamo tutti i dolori risentiamo ancora ma comunque la replica domani alle ore nove ai nostri presidenti Emma Marcegaglia è Giorgio Fossa patto a tutti una buona serata grazie