"Per una teoria generale della politica"

Il convegno dovremmo concludere in questa prima mattinata la parte la prima parte del convegno quella dedicata ai classici
Do quindi la parola subito a Michelangelo Bulleri per la sua relazioni antichi e moderni previo il professor vi era il e il progresso Cerroni di accomodarsi qui al tavolo della Presidenza
Saranno i relatori della seconda parte della mattina
Forse adesso se adesso funziona
Dunque antichi e moderni
Inizio con una citazione che non è almeno questa tratta da Bobbio
La comparazione tra gli uomini di tutti i secoli e un singolo uomo
Può essere estesa all'interno un nostro problema degli antichi e dei moderni
Una mente ben coltivata è per così dire composta da tutte le menti dei secoli precedenti è come una sola identicamente che si è coltivata durante tutto questo tempo
Così quest'uomo che ha vissuto dal principio del mondo fino al presente
è giunto ora alla maturità
L'età in cui ha ragione a con maggiore efficacia e da più lumi che mai
Ma quest'uomo non avrà affatto vecchiaia sarà sempre egualmente capace delle cose di cui era adatto alla sua giovinezza e lo sarà sempre di più per quelle che convengono all'età matura
Questo famoso brano famoso perché gli studiosi hanno individuato in esso una pietra miliare nella storia dell'idea di progresso
Mi è sembrato particolarmente adatto all'occasione
Il brano è tratto dal breve saggio con cui Bernard le bowie due Fontanella interveniva nella secentesca querelle Desai insieme moderna
Sostenendo la tesi di una sostanziale continuità nella crescita del sapere umano nonostante alcune gravi interruzioni dovute dice Fontanelli al divampare della passione dalla guerra
E quali ne e perciò riconoscente verso gli antichi ma boh un partigiano dei moderni Fontanelli metteva qualche gustosa punta di ironia nella rendere merito ai primi agli antichi di aver gettato le basi del progresso intellettuale
Noi abbiamo un debito diceva Fontanelli nei confronti degli antichi per avere sia esaurito tutte o quasi le idee false che si potevano concepire
Era assolutamente necessario pagare all'errore e all'ignoranza il tributo che essi hanno pagato e noi non dobbiamo mancare di riconoscenza verso coloro che ce ne hanno dispensa che nelle più diverse materie pontino Fontanelli vi sono non so quante sciocchezze che noi diremmo se non fossero già state dette se per così dire gli antichi non ce l'avessero portata via
Talvolta però si trovano ancora dei moderni che sede riprendono forse perché quelle sciocchezze non sono ancora state dette abbastanza
Bene per quanto riguarda la materia politica il sapere politico nella prospettiva di Bobbio una querelle fra gli antichi e i moderni credo non abbia propriamente ragion d'essere
Non già che le grandi teorie degli scrittori politici dell'antichità e quelle degli scrittori moderni possono dirsi identiche nella sostanza
Il campo delle riflessioni sulla politica come il campo della politica attiva e quant'altri mai segnato da contrasti e divisioni
Ma le grandi teorie degli antichi e dei moderni
Bobbio le ha sempre considerate con i generi riconducibili le une alle altre per i temi e i problemi affrontati
E confrontabili per le soluzioni proposte
Da questo punto di vista al contrario di quanto pensava fontanelle
Rischia di dire sciocchezze
Proprio chi crede di poter discettare di questioni politiche fondamentali senza tener conto dei grandi autori del passato antichi e moderni e anzi magari rifiutando né dare vita ideale
In un intervento polemico di pochi anni orsono rivolto a quanti affermavano di scorgere un cambiamento radicale nei connotati così dicevano e nelle leggi di movimento della politica Bobbio ammoniva
Per non lasciarsi ingannare dalle apparenze e non essere indotti a credere che ogni dieci anni la storia ricominci da capo bisogna avere molta pazienza e saperli ascoltare la lezione dei classici
Tra i classici Bobbio ha sempre annoverato antichi e moderni Platone Aristotele come Fox Okeke il Omar ex e con sempre maggiore insistenza nei suoi corsi universitari di filosofia politica tenuti dal mille novecentosettantadue a settantanove
Ancora nell'anno accademico ottantuno ottantadue quando accettò di attenere come supplente l'insegnamento di scienza della politica rimasto temporaneamente scoperto
Bobbio iniziava il suo corso dedicato al concetto di governo
Con una riflessione sulle metafore antiche del governante come Tessitore Pastore timoniere
E il significato di questa riflessione non era certo quello di sbarazzarsi di antiche sciocchezze alla fontana
è vero che nell'intervento polemico che ho appena ricordato Bobbio fa cominciare la lezione dei classici da Machiavelli
Ma precisa subito che si potrebbe risalire molto più addietro sono parole sue e non a caso aveva poco prima citato quel passo dei discorsi sulla prima Deca in cui ha detto che cito
Tutte le cose del mondo in ogni tempo hanno il proprio riscontro come gli antichi tempi
A riprova si possono considerare quei paragrafi della voce Stato la voce redatta nell'ottantuno da Bobbio per l'enciclopedia Einaudi
Dove hai discusso il problema sei termine è stato convenga soltanto allo Stato moderno oppure anche alle forme politiche precedenti
Dopo aver vagliato i solidi argomenti in favore della prima tesi
E chiarito che tutto si riduce la questione se siano da porre in evidenza più le analogiche o più le differenze tra il cosiddetto Stato moderno e gli ordinamenti anteriore
Bobbio invita alla constatazione la chiama proprio così constatazione e cito che è un trattato di politica come quello di Aristotele
Volto all'analisi della città greca non ha perduto nulla della sua efficacia descrittiva ed esplicativa nei riguardi degli ordinamenti politici che si sono susseguiti da allora sino ad oggi
E poco oltre dice
Come la politica di arresto otto ore per i rapporti interni così le storie di Tucidide per i rapporti Esterni sono ancora oggi una fonte inesauribile di insegnamenti e punti di riferimento e di confronto
Un continuo richiamo alla lezione dei classici dunque
Se ho visto bene Bobbio usa per la prima volta questa espressione
Lezione dei classici
All'inizio del volume di dispense relativo al suo primo corso di filosofia politica dell'anno accademico settantadue settantatré
Corso intitolato società è stato da forza Marx
Nella premessa datata appunto Pasqua settantatré si legge
Se avessi voluto dare a questi miei appunti un titolo accademico vi avrei intitolati volentieri la lezione dei classici
Ma
E poi è proprio vero che si può ricavare una qualche lezione non qualche insegnamento dei classici e poi quale tipo di insegnamento
Su che cosa si fonda
O se volete come si giustifica l'atteggiamento di disporsi a a riascoltare la lezione dei classici
Queste domande sollevano ingenuamente problemi enormi tanto grandi e imprecisi che sembrano difficilmente suscettibili di discussione razionale e che perciò possono facilmente considerarsi falsi problemi
Tuttavia mi pare egualmente opportuno proporre simili domande ingenue e lasciarle sullo sfondo come una sorta di blanda provocazione
Anche perché corrispondono credo ha dubbi abbastanza diffusi
Quando nelle nostre università si insegna a a ricostruire con metodo storico rigore filologico si intende nel migliore dei casi il pensiero di questo o quell'autore
Il più delle volte si lascia semplicemente intendere o sperare che ciò abbia un senso nomi riducibile alla pura erudizione fini a se stessi di rado se non erro si affronta il problema se vi sia e quale sia questo sex
Dunque possiamo davvero imparare qualcosa leggendo i classici e che cosa
In un saggio dell'ottantuno che è il testo di una conferenza dell'ottanta quella che il professor Pietro rosse citava ieri su Max Weber
Max Weber considerato come l'ultimo dei classici della filosofia politica
Bobbio indica quali sono i connotati che rendono uno scrittore riconoscibile come classico
è una definizione non priva di difficoltà
Delle tre caratteristiche elencate da Bobbio
La seconda
Che definisce classico uno scrittore cito sempre attuale onde ogni età addirittura ogni generazione sente il bisogno di rileggerlo e rileggendolo di Carrey interpretarlo
Questa seconda caratteristica sembra indebolire o rendere sfuggente il significato della prima
In base alla quale classico e uno scrittore considerato l'interprete autentico del proprio tempo sono sempre parole di Bobbio
E indebolire anche significato della terza per cui classico è chi di nuovo cito ha costruito teorie modello di cui ci si serve continuamente per comprendere la realtà
E che sono diventate nel corso degli anni vere e proprie categorie mentali
Ora se il pensiero di un classico è continuamente avrei interpretato in modi differenti e talora persino opposti quale sarà mai l'interpretazione autentica del proprio tempo Daloui fornita
Come sarà possibile fissarne l'immagine
E in che modo si potranno stabilire precise regole d'uso per le sue Theorie modello i costrutti concettuali non tenderanno a diventare formule vuote o formule troppo elastica
Ma la difficoltà forse maggiore del definizione di classico proposto da Bobbio
Sembra consistere in una certa incongruenza tra la prima e la terza caratteristica
Come è possibile che una costruzione teorica
Esprima l'interpretazione quale che esso sia di una certa realtà storica
E insieme offra strumenti per comprendere anche una realtà diverso da come la chiama Bobbio Bobbio dice una realtà diversa da quella da cui è stata derivata e a cui è stata applicate
Ossia sembra suggerire Bobbio per comprendere i problemi del nostro tempo
è un enigma non troppo dissimile da quell'ora chiuso nella concezione hegeliana della Filosofia
Secondo la quale per un verso la filosofia è il proprio tempo appreso in pensieri
Per l'altro ogni autentica filosofia non è che interpretazione della verità eterna
E perciò è sempre di nuovo Ria si mirabile anche se in modi diversi da parte di Interpreti appartenenti a tempi diversi
Ma è un enigma che shekel poteva pretendere di aver risolto entro il quadro della sua metafisica
Si tratta di vedere se vi sia una soluzione plausibile anche nella prospettiva di chi come Bobbio sia battuto perché la cultura soprattutto quelle italiane si liberasse dalle ubriacature metafisiche del neoliberismo
Mi sembra che in tal modo venga in questione la possibilità stessa della lezione dei classici come la intende Bobbio
Dà possibilità di reperire nelle opere di antichi e moderni teorie valide cioè resistenti al tempo
Si potrebbe addirittura dire la possibilità stessa di riconoscere qualcosa o qualcuno come classico
Nel senso in cui classico anche nel linguaggio comune non è sinonimo di passato ma semmai di persistente
In senso analogo
Ma l'ex ammetteva la difficoltà non tanto di mostrare la connessione dell'arte greca con il suo tempo ma di spiegare come mai essa continui atte a rappresentare per noi una norma e un modello
Norme modello sono i termini usati da Marx
Il problema può essere riformulato in questi termini
A quale tipo o grado di realtà
Si riferiscono le teorie modello dei classici
Divenute categorie mentali attraverso cui possiamo pensare differenti realtà storiche e perciò anche i problemi del nostro tempo che non è il tempo in cui e per cui le teorie modello sono state elaborate
In questi termini la riflessione quasi sospinta verso astrazioni vertiginose lungo sentieri metafisici tradizionali
Non è difficile intendere in che senso una teoria classica può essere considerata una interpretazione un'interrogazione diretta o indiretta di una certa epoca nella misura in cui quella teoria
Sembra di presentare una versione globale della realtà come si dice di un testimone che da la sua versione dei fatti
è più difficile intendere come certi costrutti concettuale
Appartenenti ad una teoria classica
O addirittura la struttura categoriale portante di una teoria classica possano essere considerati validi nel senso che ho detto non solo in relazione alla realtà storica a cui si riferiscono
Ma anche per interpretare realtà addirittura realtà epocali differenti
Senza per questo presupporre cancellate le differenze stesse
La validità trans epocale ecco questo mi sembra si possa dire la validità trans e poca Ale delle teorie classiche appare concepibile soltanto se si assume che quelle teorie riescano a cogliere una sorta di logica invariante
Che governa più poche e che insieme consente di spiegarne la diversità
Al limite una logica che governa la globalità della storia
Però alcune sue dimensioni come per esempio la dimensione politica
Qualcosa di simile a questa invarianza a questa permanenza essenziale
Tale che non solo sopporta e sorregge il mutamento ma non svolge da sì
Qualcosa di simile spiega lo avrebbe imputato al soggetto della storia nella sua unità ideale
Lo spirito
Ma astrazioni come lo spirito la natura o la Storia con la esse maiuscola
Queste risposte globali e riduttive della filosofia tradizionale come ammoniva Bobbio nell'ottanta in una conferenza
Di cui rispondeva al quesito che cosa fanno oggi i filosofi
Queste risposte tradizionali sono diventate incredibili e inservibile
Domande la crisi del cosiddetto pensiero forte
Più semplicemente molto più semplicemente
Il richiamo alla lezione dei classici e quindi la credenza in una certa validità delle teorie classiche
Mi sembrano esprimere oltre alla fiducia in un pensiero un pochino più forte di quello dei bond la convinzione che nella storia questa volta Storia con la esse minuscola un quel vario intreccio e concatenazione di eventi che per comodità chiamiamo storia la convinzione che nella storia le vere svolte sono rare
E non tali da recidere nettamente la continuità tra il prima e il dopo
Ricordo che una convinzione di questo genere è stata espressa esplicitamente da Bobbio in un seminario tenuto il ventuno maggio dell'ottantuno per gli studenti del corso di filosofia politica
Ho interpretato il mio ruolo come l'autore anche come diffusore della tradizione orale del buddismo di cui non c'è traccia nel mille trecento cinque titoli della sua bibliografia
Vorrei fare una rivelazione che è quasi un dell'azione
In quella circostanza Bobbio ha indicato come svolte già avvenute della storia
Il cristianesimo
La diffusione del cristianesimo e il passaggio all'età moderna
Poi ha fatto rilevare che ovviamente delle svolte si accorgono solo il poster
Solo il posto che sanno quali sono state effettivamente nel suo
Marzano dato per ipotesi
L'indicazione di alcune possibili svolte nella storia contemporanea di quelle che potrebbero essere scoperte dai posteri come
Le svolte dalla nostra storia naturalmente saranno appunto i posti da sapere qual è la vera suo e sono nell'ipotesi di Bobbio
La rivoluzione d'ottobre
La liberazione o emancipazione del terzo mondo
Questa è una speranza più che una ipotesi e l'inizio dell'era atomica
Ancora dopo ha fatto notare che non necessariamente le svolte della storia coincidono con quelle che siamo solito chiamare rivoluzioni
Però ha aggiunto che secondo cui la vera rivoluzione del nostro tempo che potrebbe coincidere con la vera svolta forse l'unica vera svolta nella storia d'umanità
Dai suoi inizi fino ad oggi è quella che concerne i rapporti tra uomini e donne
Riprendo il filo del dopo la dell'azione della del mio ragionamento
Certo Bobbio ha spesso sottolineato alla rilevanza delle svolte
Tutti i filosofi in genere insistono più sulle differenze che perché non sulle affinità sulle continuità ha sottolineato soprattutto la rilevanza di quella svolta problematiche cruciale che segna il passaggio dall'età pre moderna all'età moderna
Ma ha anche ricordato che i moderni
Da Machiavelli a Montesquieu avulso hanno continuato a riflettere sulle istituzioni sulle vicende e sulle teorie degli antichi non soltanto in veste di storici ma anche in veste di studiosi di politica per trarne insegnamenti
Non si spiegherebbe queste sono parole di Bobbio non si spiegherebbe questa continua riflessione sulla storia antica e le istituzioni degli antichi
Sì a un certo momento dello sviluppo storico ci fosse stata una frattura tale da dare origine a un tipo di organizzazione sociale e politica incomparabile
Con quelle del passato
Ecco a questo punto anni torna bene citare un altro filosofo italiano ma poiché è presente qui non lo nomino
Potrebbe sembrare una chiamata di correo per queste mie elucubrazioni
Riflettendo più in generale sulla difficoltà di applicare la categoria del progresso dal quale sono partito date per il progresso nella difficoltà di applicare la categoria del progresso alle discipline morali un altro filosofo italiano osservava di recente che il nostro gergo filosofico e ancora in parte ricalcato su quello dei greci
Tanto che non sarebbe assurdo pensare ad una storia del pensiero occidentale scritta guardando ai grandi traduttori
Cicerone Boezio dovrebbe che Ficino eccetera
Ora continua sempre l'accettazione di questo altro filosofi italiana
Altra mandarsi non sono soltanto parole le parole esprimono significati cioè concetti e problemi
E spesso il pensatore che si ritiene molto moderno non fa che riproporre luoghi comuni delle antiche discussioni filosofiche
Questo spiega tra l'altro il periodico ripresentarsi dell'esigenza di un ritorno agli antichi
Si potrebbe anche dire finito la situazione si potrebbe anche dire con una battuta che a produrre la continuità tra i classici e nuovi
Siamo noi stessi e sono i classici
E si in quanto inaugurano tradizioni pervasive che attraverso mille mediazioni giungono ai modi di pensare correnti al mondo degli usi linguistici quotidiani
E ha reciprocamente noi stessi col nostro sguardo retrospettivo in quanto ricorriamo in modo più o meno consapevole al loro patrimonio di idee aria paragonandolo e modifica
Ma questo non è che il duplice modo di prodursi e riprodursi il modo di continuare di una cultura ritengo che almeno in questo senso si possa ancora parlare di cultura occidentale come della cultura che abbiamo ereditato e che possediamo anzitutto nel linguaggio
I confini di questa continuità o identità culturale
L'abile o meno che sia
I confini sono proprio quelli entro i quali possiamo trovare classici
Finché dura la nostra capacità di riconoscerli come tali
Va da sé che in questa prospettiva
Ciò che si tenta di individuare nei classici non è tanto il loro significato storico in senso stretto quanto piuttosto come suggerisce Bobbio nell'introduzione agli studi e che gli anni e cito ipotesi di ricerca motivi di riflessione idee generali e nuove
Non vorrei aver dato l'idea di un esplorazione disordinata sui classici e disordinata perché a abbandonato l'ordine storico
Un'esplorazione disordinata su vastissimi territori questa è un'idea che Bobbio spesso tende pericolosamente a mio avviso ad avvallare
Secondo Bobbio
Chi getta lo sguardo sui mille trecento il punto di titoli e rotti che compongono la bibliografia dei suoi scritti dal mille novecentotrentaquattro l'ottantatré volume che sarà presentato tra poco
Ecco costui stenta a raccapezzarmi si e si chiede dove sia e se ci sia un filo rosso che lì attraversi
Questo Bobbio afferma nella prefazione e aggiunge dico subito che un filo rosso probabilmente non c'è
Almeno per quanto riguarda gli scritti politici che sono tra l'altro la parte più preponderante della bibliografia a me sembra invece che dalla produzione di Bobbio emerga con chiarezza il disegno
O se volete la prospettiva di una Teoria generale della politica ciò a cui è intitolato che il nostro convegno del resto ciò è suggerito dallo stesso Bobbio una pagina dopo nel nella prefazione alla bibliografia dove avverte che i suoi scritti politici hanno spesso per oggetto gli autori del passato
Ma dice Bobbio non sono propriamente scritti di Storia del pensiero politico
Perché il loro scopo ultimo eh la definizione e la sistemazione di concetti
Che avrebbero dovuto servire alla elaborazione di una Teoria generale della politica
Non inganni quel condizionale quell'avrebbero dovuto
è vero che non si tratta di un obiettivo perseguito in modo diretto ed esplicito
Tuttavia il disegno di una teoria generale appare ricostruibile accostando e commettendo numerosissimi saggi e contributi
Concepiti come se ciascuno di essi rappresentasse la mappa di una zona dell'universo politica
Per la natura della cosa le connessioni sono ovviamente problematiche
E più che un mosaico sembra veri delinearsi l'immagine cara Bobbio di un labirinto
Ma vi è tutta una serie di saggi di Bobbio che suggeriscono il modo di reperire un filo d'Arianna
Penso per esempio ai saggi in cui Bobbio riconnette le varie dimensioni del pensiero di un classico a quello di altri classici come i recenti scritti su Webber e su Marx
Lo stesso saggio famoso suo figlio del giusnaturalismo ecco a questi
Le connessioni sono da Bobbio istituite prevalentemente attraverso l'individuazione di alcuni temi fondamentali comuni quelli che Bobbio chiama temi ricorrenti
Nella premessa all'volume dispense intitolato teoria delle forme di governo Bobbio definisce temi ricorrenti e quelli che sono stati sollevati e discussi dalla maggior parte degli scrittori politici antichi e moderni naturalmente dandone soluzioni diverse
Ora le sezioni maggiori e i singoli capitoli della Teoria generale della politica secondo il disegno di Bobbio dovrebbero corrispondere proprio ai temi ricorrenti nella storia del pensiero politico
Sarebbe ovviamente azzardato da parte mia tentare qui la stesura di un indice sommario bisognerebbe conoscere bene l'intera opera politica di Bobbio ma è troppo grosso credo che non ci riuscirò mai
Per chi volesse provarci a stendere un indice un buon punto di partenza credo sia rappresentato proprio dai titoli delle relazioni che seguiranno questa mattina e oggi pomeriggio
Il primo tema ricorrente e dunque la prima sezione
Potrebbe essere quello che riguarda la definizione del campo stesso della politica
E la distinzione del suo oggetto privilegiato lo Stato nell'ambito dei fenomeni sociali
Il tema Società è stato a questo tema potrebbe seguire quello della classificazione delle specie politiche ovvero la tipologia le tipologie delle forme di governo Secondo la prediletta formula che Segni Anna prediletta da Bobbio perché che segnala ma anche perché dicotomica è il tema autocrazia democrazia
Ancora il tema della distinzione tra le forme di mutamento politico riforme rivoluzione e così via
Il tema ricorrente sul quale Bobbio è tornato più spesso a riflettere almeno stando all'indice analitico da sua bibliografia che redatta insieme all'amico reciprocamente
è quello dei rapporti tra politica e cultura ossia tra intellettuali e potere
E c'è da aspettarsi che Bobbio dia presto nuovi sviluppi all'argomento
Dovrà forse deve cedere per forza di cose dall'atteggiamento di diffidenza che ha sovente manifestato verso la figura platonica del filosofo reggitori
Concludo
Le lezioni di Bobbio e parlo da esperto perché possiedo quindici quaderni di appunti personali ad altrettanti corsi direzione dei propri le lezioni di Bobbio forse ancor più che i suoi scritti hanno sempre mostrato con grande chiarezza la rilevanza per noi dello studio dei classici
Il legame non estrinseco tra i temi ricorrenti nei classici antichi e moderni e i problemi del nostro presente
E se si fosse conosciuto il titolo del libro di Bobbio che esce in questi giorni
Se non si fosse conosciuto al tempo in cui questo convegno è stato progettato si sarebbe potuta aggiungere ancora una sezione dedicata al problema del futuro
Del resto Bobbio si era già occupato oltre che degli antichi e dei moderni anche dei posteri basta ricordare il titolo di uno dei suoi scritti più noti della libertà dei moderni comparata a quello dei posteri
Verso i quali i posteri mi pare che Bobbio abbia sempre avuto per un verso una qualche diffidenza peraltro verso molta apprensione
Nello scritto che ho appena ricordato prevaleva la diffidenza la libertà dei posteri veniva presentata nella celebre discussioni di politica e cultura come quella da cui bisogna in un certo modo di scendere la libertà dei moderni
Quanto all'apprensione essa riguarda la possibilità stessa che vi siano dei posteri e le loro eventuali condizioni di esistenza di sopravvivenza
Per farsi contagiare da questo stato d'animo è sufficiente leggere la prefazione alla seconda edizione de il problema della guerra ed è via Della Pace
E soffermarsi sulle considerazioni che Bobbio fa intorno alla inadeguata diffusione della coscienza atomica alla rassegnazione dell'uomo di fronte al proprio destino al dice Bobbio fragilità del nostro universo morale
Ma forse sarebbe ancora più fragile questo nostro universo morale sei pochi è sempre più rari testimoni dei valori ultimi decidessero dei ritirarsi concludo con una breve citazione dall'autore che mia offerto lo spunto iniziale
E con un brevissimo commento
Dipingerei volentieri dice Fontanelli la natura con una bilancia in mano come la giustizia a sottolineare che essa se ne serve per pesare e ad un depresso per eguagliare tutto ciò che distribuisce agli uomini
La felicità
I talenti le capacità i vantaggi e gli svantaggi delle differenti condizioni
E abilità e le difficoltà che riguardano le cose dello spirito
Per quanto concerne la distribuzione delle doti non solo intellettuale ma soprattutto morali non sono affatto d'accordo
Ma credo che possa avere una certa efficacia lo sforzo di seguire i buoni esempi grazie
La riflessione critico sistematica sulla coppia società Stato
Continua ad essere necessaria per vari motivi
Il primo è certamente la insoddisfacente resa teorica che si è ricavata dalle precedenti sistemazioni che tale coppia ignoravano
Si tratta di una insoddisfazione che per quanto riguarda lo Stato è sfociata addirittura nel ripudio assai spesso della nozione stessa considerata troppo ristretta
Entro significati tecnici giuridici politici ma anche filosofici Hegel insegna
Per quanto attiene invece la società l'offensiva critica è stata forse meno violenta e non è arrivata al ripudio del termine
Ma essa si è comunque sviluppata per contestare una portata troppo larga della suddetta nozione
Così per lo Stato si sono proposti veri e propri surrogati concettuali potere processo politico sistema politico
Che per la verità non hanno finora colmato affatto le vecchie la cura
E per la società si è invece proposta una tipizzazione della nozione che andate in direzioni fra loro differenti
Filosofico cultura logiche con contratto Ennis Max e Alfred Weber
Economiche con Marx e i vari marchi SISMI etno antropologiche con Spengler prima e l'antropologia scientifica poi
Ma un secondo motivo di riflessione nato più recentemente dal fatto che una corrente eterogenea ma folta di studi ha cominciato a contestare la stessa esistenza per la suddetta coppia basti ricordare la proposta di Schmitt mille novecentotrentadue di eliminare questa come altre antitesi
E da un altro punto di osservazione l'affermazione di brodo mille novecentocinquantasei secondo cui la distinzione del sociale del politico che fu la regola d'oro dell'epoca liberale e adesso superato
Mentre dunque persiste la crisi teorica dei due distinti concetti già si annuncia quella della coppia concettuale che doveva risolvere
Si tratta perciò innanzitutto di verificare l'utilità di questa coppia concettuale e poi eventualmente di metterla meglio a fuoco
Punto di partenza non può non essere la constatazione ormai consolidata
Della modernità dello stesso concetto di Stato
Tale constatazione infatti introduce il complesso problema della tipizzazione storica degli ordinamenti politici
E non può certo ridursi alla semplicistica affermazione che tutte le società pre moderne sono società senza Stato
E se significa piuttosto che le società premoderno non hanno conosciuto
E prodotto ordinamenti politici identificabili con il tipo stato che è stato scoperto e prodotto nell'età moderna ciò non vale soltanto per le organizzazioni sociali più antiche che possono più propriamente considerarsi davvero società senza Stato cioè senza ordinamenti apparati vale anche per quel tipo sociale più immediatamente definibile premoderno è solitamente denominato società medievale
L'affermazione di uno storico come tredici secondo cui il Medioevo in sostanza non ebbe uno Stato nel senso antico e moderno della parola
Non fa che proporrà in termini storici l'esigenza di una tipizzazione dello stesso concetto di Stato
Ma qui si tratta di cautelarsi subito di fronte a eventuali manipolazioni soggetti visti che come quella che sembra inclusa nell'affermazione di un altro storico il signor Ferrer
Che è stato sia cito una parola forgiata dai moderni per loro uso di una parola che ad Atene ha date recenti trasmessa oasi di paese in paese
è opportuno piuttosto considerare che la variazione dei nomi in questo campo non può non essere una variazione della cosa meglio il nome nato proprio perché una cosa diversa stava nascendo
Su una tale precisazione apparentemente ovvia si avvia una essenziale separazione fra gli studiosi dello Stato filosofi e giuristi ma più in generale filosofica e sociologi
Per i primi infatti lo Stato moderno uno è principalmente un concetto
Non già nel senso che sia soltanto un concetto
Ma in quello che proprio la idealità dello Stato specialmente dello Stato moderno ne caratterizza le stesse articolazioni non ideali
Per il filosofo resta sostanzialmente vera l'affermazione di chiedere che lo Stato e la realtà dell'idea
E che essendo un'idea lo Stato è in genere Gatto
Rispetto a cui i singoli Stati storicamente esistiti sono sostanzialmente incarnazione
Sebbene anche il giurista e si è spesso sospinto verso la risoluzione filosofica del problema rinvia infatti alla filosofia del diritto
Egli avverte tuttavia almeno l'ambiguità dello Stato
Studiosi del diritto della politica sono più facilmente condotti a cogliere non soltanto l'eterogenea composizione diretto se Kratos disonore nel nel senso di idealità e naturalità riscontrabile tanto nel diritto quanto nella politica
Ma soprattutto l'intreccio per così dire tecnico
Che stringe indissolubilmente quei due elementi facendone un unico oggetto
Diverso non riducibile ad altri tipi di composizione idea natura
Teorici del diritto e della politica cioè avvertono il carattere specifico di quell'intreccio
Senza di esso non sia stato e non già nel vago senso di uno stato legittimo o in quello roccioso di Stato forza ma nel pertinente tecnico significato distacco efficiente effettuale la parola proprio quella macchina vegliare ancora
E ben per questo che tanto conduce la grande secessione del diritto dalla morale operando tuttavia al contempo una distinzione tra il diritto e la pura forza
E poiché come è noto dopo Machiavelli cioè avvertito un po'da tutti i pensatori politici da Fox primo teorico della legge fino a Russo che fissava antagonismo concettuale tra diritto e forza diritto e schiavitù
Si può ben concludere dell'impasto idea natura affiora non soltanto in connessione con il moderno nome Stato ma con la moderna cosa Stato
Possiamo ben riassumere tutto ciò ricordando un passo straordinario di canti
Pressoché sconosciuto mi pare
Libertà e legge per mezzo della quale la libertà viene limitata dice tante
Sono i due cardini intorno ai quali si muove tutta la legislazione civile
Ma perché la legge abbia anche effetto e non sia una vuota raccomandazione ci deve essere un termine medio cioè una forza la quale legata con quella assicura il successo ai principi
Ma io straordinarie la nota dica
Analogamente al medico se Terminus in un sillogismo
Il quale unito al soggetto e al predicato del giudizio dà origine alle quattro figure sillogismi
Tanto dunque afferma che l'ordinamento politico giuridico abbisognano Wong una qualsiasi forza
Naturalistica o fisica come sarebbe la pura e semplice colazione
Della quale parla in altre se
Ma di una forza che sia termini medico fra gli estremi costituiti dal genere o concetto e dall'individuo natura
Se in genere idealità e universalità e individuano naturalità e particolarità il termine medio deve essere qualcosa che sta per così dire in mezzo fra genere individuo una specie
Che ne è di particolare e universale che non di Nino resti pur sempre distinta sia del genere che dall'individuo sia dal mondo delle idee che dal mondo della natura
Probabilmente è questa la prima intuizione teorica della natura non puramente ideale tuttavia non puramente fisica per lo Stato
La prima è ancora molto implicita indicazione della natura specificavo sociale storica e non soltanto generica etico filosofica pienamente naturalistica coazione fisica della istituzione è stato
Direi anzi che possiamo considerare questo passo di Cantù come il luogo teorico in cui nasce la nozione stessa di istituzione politico giuridica
Oggetto differenziale di un peculiare sistema di conoscenza scientifica che oggi denominiamo scienze sociali positive diverse dalla filosofia
è vero che questa problematica della mediazione ricompare anzi si sviluppa Jechel
Ma con Hegel assume valore assai diverso in certo modo per stare alla citazione kantiana
Comunica una problematica della mediazione istituzionale politica e giuridica
Viene ad influire interamente in quella mediazione filosofica autonomia del giudizio
In cui si parlava sicché la teoria dello Stato continua ad essere eminentemente una teoria filosofica speculativa dello Stato proprio perché lo Stato spesso le istituzioni politico giuridiche
Diventano un oggetto etico oggettivazione dell'idea etica non dunque quel termine medio di cui canto parlava Maul estremo il genere
Da si veda in proposito e lo ha visto acutamente Cesa ieri il cattivo esito della promettente indicazione del paragrafo duecentosessanta della filosofia del diritto di chiedere come compare nel paragrafo duecentosessantotto
Spiega il Pardo appunto della mediazione statuale fra la individualità personale
Dotata di propri interessi particolari nell'interesse della generalità che dovrebbe appunto compiersi nelle istituzioni dello Stato quindi lo stesso problema del termine medio
Di fatto questa crescita avviene soltanto con l'accettazione pura e semplice delle istituzioni esistenti
Così il sentimento politico di cui parlava anche Cesa la politici e disegni
Che dovrebbe universali disarmare la particolarità degli interessi che parole dice Hegel soltanto un risultato delle istituzioni esistenti dello Stato
Tanto è vero che vi assume il nome così poco universale come citava ieri appunto il Cesa patriottismo cosa c'è di universale
Evidentemente nega e generalizzare abitanti a mente lo specifico sentimento politico dello Stato nazionale moderno in cui vive
Mentre ci prometteva per un verso una ben più radicale universalità e per un altro una ben più profonda penetrazione modificazione nel mondo degli interessi particolari cioè un'autentica mediazione
Si capisce anche che il sondaggio di questo mondo degli interessi pulitura preso con grande lucidità teorica nell'esame del sistema dei bisogni resta bloccato dalla in tifi che azione giuridica
Degli interessi proprietari perché la proprietà inelegante diventa subito diritto di proprietà
Sebbene anche Hegel stia analizzando la società civile e non lo Stato
E si capisce anche che l'incompleta discesa chiamiamola così nel pozzo degli interessi e dei bisogni debba concludersi con una frettolosa Rizzoli risalita al mondo legittimante del diritto
E che nel complesso l'indagine sulla società civile non riesca a fissare un confine netto e lucido nei confronti della società politica lo Stato
Tutto refluisce verso il genere la filosofica
Altrettanto complessa
E che
Imparate a Cafu
Contiene un bell'esposto sul sentimento politico sul patriottismo che non è niente di comune con lo sviluppo logico
Sono crede che li determina soltanto come risultato delle istituzioni esistenti nello Stato nelle quali la nazionalità e realmente presente mentre all'inverso queste istituzioni sono
Pavimenti una oggettivazione del sentimento politico
Ciò significa che non può affatto bastare l'affermazione molto politico contingente dice Hegel che le istituzioni sono sue parole le pietre angolari della libertà pubblica anche se questo è ovvio vero
E che per risultare davvero come lei che lo stesso vorrebbe l'Unione della libertà e della necessità e se se istituzioni dovrebbero essere anche oggettivazione di quel sentimento politico di cui Marx parla in polemica con Hegel
Di quel sentimento politico che non dalle istituzioni ma dalla società civile entra nello Stato a modellare sulla spinta degli interessi e dei bisogni L'Espresso e pubbliche istituzioni
In questo caso esse le istituzioni non sono affatto già di per sé incarnazione della razionalità dell'idea del genere
E per diventare qualcosa di simile capace cioè di mediazione reale
Debbono farsi esse stesse canale veicolo degli interessi e dei bisogni della società civile non essere il risultato delle istituzioni
La società ci il non essere il sentimento politico risultato soltanto delle istituzioni
La società civile in altri termini deve essere concepita come eterogenea rispetto allo stato nuovi fruibile nel genere
E lo Stato può mediare gola non già invadendo la ma fondendo né i contrasti in un progetto razionalmente apprezzabile valutabile dagli stessi cittadini in quanto enti razionali che sono altresì i membri della società civile e portatori di interessi particolari e non solo di concetti e universalità la mediazione deve dunque avvenire dentro le istituzioni
Ma a tal fine le istituzioni devono essere interamente coerentemente secolarizzata Endesa realizzate rispetto alla tradizione filosofico speculativa
Solo da qui può nascere la loro nuova laica moderna cinica sa certa che deflazionato sia il ruolo della coazione dall'alto repressione sia quello della violenza dal basso eversione
E fonda la città sul consenso razionale dei cittadini
La consistenza eterogenea della società civile sembra dunque una istanza essenziale per capire e costruire la stessa laicità razionale dello Stato moderno
Si comprende perciò che assai spesso la negazione della coppia concettuale è stato società è in funzione di un appannamento di quell'eterogeneità
E perciò anche involontariamente della stessa laicità e razionalità dello Stato moderno
Ciò non significa affatto che si tratti di scegliere tra lo Stato e la società come per esempio accade quando la politica contingente divide istituzionali stia movimentisti statalisti anarchici
Ma non può certo bastare l'affermazione di ventisette
Secondo cui l'errore consiste precisamente nel considerare la società e lo Stato come due organismi indipendenti e nel domandarsi quale dei due sia il più importante o preferibile
Il problema che si prospetta è ben più complesso
Ed è per esempio formulato in certo modo da Bobbio
Quando esaminando il concetto di società civile afferma
Che non se ne può determinare il significato di Società Civile e delimitare l'estensione se non ridefinendo contemporaneamente e delimitando nella sua estensione il termine è stato
Si tratta infatti di non limitarsi né a postulare una generica situazione storica
Per l'ANAS per la nozione generica di Stato uno Stato in situazione storica
Né a discutere sulla società civile senza seguirne fino in fondo la struttura eterogenea nei confronti della sfera politica
In altre parole
Diventa essenziale una riconsiderazione congiunta della coppia stato società in modo da stabilirne
Tanto la connessione storico funzionale la connessione genetica per così dire quanto la connessione storico logica tipica
Senza queste cautele i pericoli sono gravi senno
Si può per esempio regredire al vago storicismo distinse
Che non riesce a produrre una consistente tipologia differenziale sull'asse moderno antico
Ma soltanto un catalogo scarsamente significativo peraltro dei vari Stati nello dello Stato moderno che dice integrandosi reciprocamente e sovrapponendosi l'uno all'altro come in una stampa a colori
Rappresentano il tipo ideale dello Stato moderno così come ha preso forma a partire dal Medioevo
E per quanto riguarda la società civile il rischio di ripetere all'infinito la sua definizione hegeliana
Campo di battaglia dell'interesse privato individuale di tutti contro tutti
Sia pure nella versione appena aggiornata del marxismo ricorrenti che riducono l'analisi della società civile moderna a una semplicistica sempliciotto Sociologia delle classi
Qui deve soccorrere piuttosto l'avvertimento di Marx sconosciuto o pressoché sconosciuto discendere dal livello delle classi a quello dei rapporti materiali dell'esistenza per spiegare le classi stesse
E cioè a quel livello dell'economia nel quale le classi sociali stesse sono piuttosto un prodotto che un produttore
In quanto suppongono analisi determinate su che cosa sia diciamolo con Sraffa una produzione di merci a mezzo di merci dove le merci sono uomini accantoniamo il discorso su Marx però che già tanto complicato e teniamo conto che dici lascia soltanto un'istanza metodica generale di esame determinato del rapporto storico logico che passa fra società civile e moderna e moderno Stato politico
Ora l'opera di Marx ci ha lasciato importanti mattoni per una ricostruzione scientifica della società civile ma molto meno materiale per la ricostruzione della connessione logico funzionale tra i rapporti economici della moderna società civile o capitalismo e le istituzioni moderne dello Stato politico rappresentativo
Ciò che qui è possibile dire
E che solo approfondendo questa connessione studiando quindi lo Stato politico come un sistema istituzionale reso causalmente possibile
Soltanto dal moderno sistema della società civile economica in quanto sia depurata dei vecchi vincoli politici di tipo feudale
Si riesce a intravedere una consistente resistente determinazione sia del termine è stato moderno sia del termine società moderno e non si finisce nel puro Cataldo
E ciò comporta che si abbandonino le indulgenze che dopo Webber dilagano verso concetti sostitutivi del termine è stato che tuttavia ne riproducono come nel caso preminente del termine potere la vaghezza e l'indeterminazione
E quindi sono i pressoché in secondi
Ai nostri figli
Si tratta infatti non già di descrivere i tanti innumerevoli aspetti che presenta certamente l'ordinamento politico giuridico moderno e tra cui rientra ovviamente anche il monopolio legittimo della forza ma invece quel tratto quello solo che è però il più importante e quello differenziale
Che assesta in una modulazione specifica
Connessa cioè proprio a una specie un tipo storico di società quel monopolio della forza affidandolo non a un qualsiasi apparato ma allo Stato rappresentativo territoriale nazionale
In tal modo possiamo sperare di riuscire a studiare per dirla con teller lo Stato moderno come una formazione storica all'interno di una struttura storico sociale specifica
Si capisce che qui posso soltanto abbozzare sintetiche ipotesi
Possiamo per esempio indicare come tratto differenziale tipico dello Stato moderno
Un blocco di caratteri unificati
Che si può definire l'insediarsi di un sistema rappresentativo per la produzione della volontà politica
E quindi istituirsi di un rapporto divaricato fra attività socio economiche rette dalla divisione del lavoro e dalla produzione di merci mediante merci
E non più mediante servi umani
E la sfera della produzione di volontà politiche che non fa più corpo con le attività sociali su
Certo si tratta di un tipo ideale o astratto che non si costituisce in un ambiente storico puro istantaneo
E che conosce le varianti della concreta storia dei singoli popoli tuttavia è possibile arricchire quel tipo ideale aggiungendo subito però strutturarsi di istituzioni rappresentative
Connettendosi con la dissoluzione della sovranità divina dei re della loro investitura religiosa si combina prima o poi e tuttavia necessariamente regolarmente
Con il costituirsi di organismi nazionali unificati nel mercato economico nella sovranità interna ed esterna e infine nell'autonomia linguistico culturale
In un ottimale caso puro
Di una storia esclusivamente moderna non gravata cioè o non gravata troppo dalle ipoteche antiche
Dovrebbero diciamo con l'incidente la nascita di una società meramente civile o capitalistica la contemporanea nascita dei caratteri imminenti dello Stato moderno e cioè un sistema rappresentativo su un territorio che diventa indipendente e nel quale un popolo diventa nazione
Se mi consentite
Posso persino tentare un esempio che sia costa molto a questo
In tutto improbabile tipo puro
Gli Stati Uniti d'America
Questo Paese senza storia
Almeno senza storia pre moderna che quasi contemporaneamente nel giro di pochi anni istituisce i suoi congressi rappresentativi unifica in un unico Stato i suoi vari elementi politici ed economici e proclama la sua indipendenza e la sua costituzione
Naturalmente assai più faticoso di tracciare il nesso fra nascita della Società puramente civile civilista Antunes ma bisognerebbe chiamarla un borghese moderna
E la nascita dello Stato puramente politico nel complicato laboratorio della storia dei Paesi europei
Ma non pare impossibile cogliere questo nesso dall'alto della storia contemporanea
Che vede appunto ormai il diffondersi tanto della configurazione economica del cosiddetto capitalismo quanto della figura politica dello Stato rappresentativo
Il che ovviamente non significa che non manchino perché anzi abbondano purtroppo le critiche anche gli assalti
Alle figure che ho citato soprattutto alla figura dello Stato rappresentativo
Resta tuttavia è evidente un comune impianto economico di fondo e un impianto separato dello Stato moderno
La cosiddetta compenetrazione fra società è stato è piuttosto un effetto di superficie
Della politica economica Inter
Lista anziché la dimostrazione di una trasformazione radicale
E per quel che concerne l'impianto rappresentativo
Esso viene bensì talvolta distrutto dai totalitarismi politici ma ciò non toglie il persistere della separazione del politico come sperasse e dopotutto
Sappiamo fortunatamente non toglie neppure che la legge di tendenza è proprio quella almeno nei paesi evoluti a far fallire la soppressione delle istituzioni rappresentative stimolando né sempre la Rina
Ma incontriamo cui uno snodo teorico che possiamo soltanto accennare
E che viene a costituire la grande arena anche pratica dalla lotta politica in età contemporanea il suffragio universale questo istituto chiave della democrazia moderna
Su questo istituto in cui ottiene soggettività politico giuridica il moderno popolo vengono infatti a congiungersi tutte le grandi dispute politiche
Proprio contro il suffragio universale
Si tratta dell'istituto infatti in cui si incarna la matrice ultima della rappresentanza politica
E attorno al quale si contende sia per ottenere la designazione elettiva sia per ottenere il consenso delle operazioni di confezione della legge come volontà politica dalla comunità
Non a caso il suffragio universale diventa il bersaglio del totalitarismo
E su un altro piano il punto di riferimento delle sottili battaglie politiche
Al alterate Ricci
Relativi alle leggi elettorali dei sistemi democratici
Esula da questo osservatorio una riflessione sulle esperienze del cosiddetto secondo mondo e del terzo
Ma ad ardere che anche in questi così differenti settori dell'esperienza politica il ragionamento fatto e la tipizzazione abbozzata hanno un significato assai rilevante
Per cause storiche particolari in queste regioni del mondo la combinazione degli elementi differenziali dello Stato moderno procede in modo da rinviare
Il compito storico dell'articolazione del sistema rappresentativo
Ma ciò non significa che questo compito sia cancellato dall'orizzonte della storia è solo rinviato
Molti segni indicano anziché nei paesi più progrediti del secondo e del terzo mondo problema centrale è diventato oggi proprio quello della sistemazione diciamo della Costituzione rappresentativa
E del connesso patrimonio delle libertà politiche dei diritti civili e umani
Ritorniamo all'Europa
Vale forse la pena di accennare un'ultima considerazione che trova qualche motivo nelle vicende degli ultimi anni
Si tratta di riflettere su due diversi pericoli
Che purtroppo si sono concretamente già affacciati
Il primo è quello di rivendicare in nome dell'unità fra società e Stato una gestione diretta della politica che rifiuta il nesso di necessità storica
Che abbiamo sintetizzato
E il cui sbocco è quasi sempre nichilista violento tragico
Ma anche fine
L'altro pericolo in una direzione diversa
è quello di stemperare le drammatiche tensioni storiche inclusa nella separazione moderna fra società e Stato
La Candles quei modesti interventi ismi della politica economica che risultano spesso soltanto burocratizzazione in ulteriori della società
Il problema centrale della vita contemporanea sembra invece quello di mettere a fuoco nella scienza ma anche nella coscienza politica diffusa la natura storica
Del nesso moderno di società è stata
Quindi sia della loro necessaria eterogeneità separati e separazione di lungo periodo nei rapporti concreti ma sia anche della necessità e possibilità di un modello intellettuale di reintegrazione
Che in quanto modello teorico non può e non deve affatto essere scambiato come spesso è accaduto per programma politico
Un simile modello può e deve ispirare la cultura politica ma deve svilupparsi con processi tipicamente cultura
Ciò può ben bastare per respingere il restringimento della cultura dell'élite politica a cultura elitaria
Così come a impedire che la critica della separazione elitaria della politica
Nel circuito chiuso del sistema politico garantito dall'indipendenza del rappresentante da rappresentato si risolva in una pura e semplice negazione o distruzione del sistema rappresentativo
Nemici da abbattere per tutti sono tanto l'autarchia della politica la sua auto chiusura
In un circuito indipendente quanto la negazione o distruzione della politica e delle sue articolazioni rappresentativo due forme diverse ma egualmente gravi della violenza contemporanei
Si tratta di nemici che si possono abbattere nella coerente crescita di una moderna democrazia in cui le regole del gioco garantiscono le libertà pubbliche e private non si convertono
Però in un insignificante e magari lo scopo gioco alle
Una simile democrazia ha soprattutto bisogno di orientarsi su un modello culturale di integrazioni umane di sottrarsi così all'usura dello spirito di fazione vorrei riassumere una conclusiva proposta di metodo
Non soltanto essenziale una congiunta ridefinizione dei termini Stato e società sulla scorta di una comune determinazione storica
Per di più questa determinazione storica non può essere generica e neppure affidata varianti preferenziali del soggetto che indaga
E sa deve orientarsi su modelli logici fondati su un'attenta tipizzazioni interconnessa delle istituzioni politico giuridica e dei rapporti socioeconomici
Ciò significa che questa indagine non può affatto procedere per pure connessioni disciplinari Esterna
Ma deve necessariamente postulare una organica cooperazione di politica diritto economia nella determinazione dei tipi
Ne deriva che Stato e società possono oggi essere studiati feconda mente sono nel quadro di una generale integrazione delle scienze sociali in un'unica sistematica complessa e interconnessi
Non si tratta di affossare specializzazioni e discipline ovviamente
Ma di convincersi che esse sono chiamate a ricostruire non già oggetti diversi e separati ma elementi interconnessi di un intero
Quel continuum nel caso società civile è stato rappresentativo nel quale oggi Viviani
Se le istituzioni sono davvero il medium fra i rapporti materiali della riproduzione dell'esistenza e la universalità di una convivenza degna del genere
Bisognerà infine concludere per un verso che non è possibile costruire un moderno Stato rappresentativo democratico e connesse categorie politiche
Senza mediare appunto nelle istituzioni il mondo stesso degli interessi che vi filtra attraverso gli innumerevoli pori del soggetto popolo e delle sue articolazioni associative sindacati partiti eccetera
Ma per un altro verso l'attenzione al mondo degli interessi che si innestano i suddetti rapporti materiali assenso non già se sbocca come pare oggi
In una politica degli interessi in un appiattimento della politica negli interessi in una generale ed economici d'azione delle istituzioni politiche
Bensì al contrario
Solo se riesce a spingere questo mondo degli interessi così dentro alla vita comunitaria da portarlo ai superiori livelli di una coscienza politica capace di rovesciare le tradizioni aristocratiche
Fin dentro ai fondamenti culturali
La discesa al mondo degli interessi deve cioè costituire un ponte di passaggio per far salire all'universalità no ad una ristretta cerchia di una élite
Ma l'intera comunità
Si capisce che in un simile programma l'elemento intellettuale diventa fondamentale
Proprio perché fondamentale diventa nell'impianto spesso dei moderni da rapporti di lavorazione produzione cioè nella società civile in mezzo della scienza moderna applicata la crescita intellettuale
Che si concretizzi in un progresso tecnico scientifico dell'apparato produttivo della società civile
Può così trovare un corrispettivo nella crescita intellettuale del livello soggettivo umano o propriamente politico statuale
Il ventitré novembre mille novecentocinquantacinque
Su un quotidiano di Firenze Aldo Capitini
Partendo da libro di Bobbio fresco di stampa pubblicò un articolo molto penetrante
Dal titolo appunto politica e cultura
Che il libro di Bobbio o forse e di grande significato era pacifico lo fu subito per tutti noi quando lo leggemmo appena uscito
Quello che Capitini sottolineava fra era che se per un verso il volume sostituto costituiva il punto d'arrivo di un dibattito che in Italia aveva avuto lungamente al centro Benedetto Croce
Per un altro verso era un punto di partenza
E punto di partenza diceva a proposito del modo spesso di intende dei due termini del confronto
Politica e cultura
Non a caso e non senza un'intenzione precisa che abitini partiva da due definizioni anche se definizioni provvisorie dei due termini le definizioni che potevano giustificare
Il discorso delle conclusioni di Bobbio sul compito critico della cultura
Come semina attrice di Dubini come esercizio costante Errico rosso della ragione indifesa della libertà
Politica liberale della cultura di fronte alle prevaricazioni autoritarie della politica Capitini però subito prospettava altri possibili modi di intendere i due termini altri compiti e scoprì e quindi altri significati dell'attività della cultura
Ed è la possibilità della politica non negava Allo diceva esplicitamente il valore dalla formula libera Chiesa in libero Stato
Ma sosteneva che ormai era una formula vecchia e che era tempo di andare oltre
Mi sembrava avvenuto il tempo di trasformare il concetto della politica stessa
Attraverso una coscienza è un sentimento più profondo della comunità e della sua liberazione da modi inadeguati di realizzazione
Trasformare il concetto di cultura rivendicando soprattutto
La sua creatività integrando lo studio della verità storico scientifica con impegni creativi rinnova attori queste ultime sono parole di capiti
Capitini insomma vede Yerba solidali in culture culture al plurale
Politiche la cultura diceva Air responsabile del concetto di civiltà che diffonde
E se essa esalta come supremo valore lo sviluppo tecnico politico amministrativo
In una civiltà del funzionamento dei servizi pubblici
Non riscattando le sue indipendenza e creatrici si capisce che finisca prima o poi col cedere alla politica con essere la cultura di quella politica integrata in essa in altri termini il discorso di Capitini si snoda va molto limpido ponendo l'accento
Sulla solidarietà intrinseca fra una politica e una cultura per un verso e per un altro sulla pluralità dei progetti possibili sulla complessità delle integrazioni usava un termine di Bobbio
La cultura insomma
Poteva essere considerata da punti di vista diversi ecco modalità diverso e non limitata per esempio soltanto al filosofo alla filosofia e alle sue proposte
Ma estendendosi per esempio all'ambito delle responsabilità delle scienze
In genere utilizzate dalla politica proprio nei momenti cruciali e drammatici della storia umana come le guerre leggendo quelle parole di Capitini
Tornano alla memoria certe pagine di Einstein drammatica proprio di fronte all'utilizzazione da parte dei politici degli scienziati che fanno anche sì cultura
Si è richiamato l'articolo di Capitini non solo perché come tante cose su due ricco di spunti sempre validi
Ma per ricordare in modo particolare l'appassionamento con cui
Dalla fine della seconda guerra mondiale in poi fu dibattuta in Italia e non solo in Italia la questione della cultura della sua libertà
Di una nuova cultura della funzione degli intellettuali
Nello sfondo c'era la resistenza culturale in Italia per lo meno di Croce sotto il fascismo e il suo magistero morale
C'era la tematica del Partito d'Azione è la rivoluzione degli intellettuali ed è il partito degli intellettuali
E c'era soprattutto in quel momento in Italia il nodo bruciante della politica culturale dei comunisti
Dalla fine degli anni quaranta in poi dire in Italia del rapporto fra politica e cultura
Significava per tutti noi evocare la discussione che conclusa nel quarantasette l'attività del Politecnico il confronto Prato agli atti e Vittorini
Sapientemente programmata la pubblicazione nel quarantanove dei testi di Gramsci gli intellettuali all'organizzazione della cultura
Polarizzato l'attenzione su forme che la discussione aveva assunto in Europa molti anni prima
Intorno ai dopo la prima guerra mondiale
Quando la cultura come servizio di propaganda di parte non a caso durante la prima guerra mondiale si istituì il Servizio P a cui furono a detti i poeti letterati filosofi eccetera i chierici traditori allora furono messi alla gogna in Italia Croce strenuo difensore della libertà
Maestro di più di una generazione era ancora lì
Ma sosteneva oramai fra contestazioni di ogni sorta
Il carattere metà politico del liberalismo mentre si aggiravano intorno i fantasmi di primato dell'interventismo della cultura caro a botta
Sull'Unità del cinque febbraio del mille novecentoquarantotto Secchia avvertiva
La tendenza dell'intellettuale a isolarsi a chiudersi in se stesso a illudersi che l'esperimento quella ricerca individualistica della verità
Sia la via giusta diventa in certi momenti diserzione
Che erano parole che senza difficoltà senza malignità fu possibile avvicinare subito altre non troppo dissimili e non troppo lontane di Giovanni gente
E nello sfondo di questa polemica nella cui asprezze si riflettevano le tensioni di un mondo diviso inquieto
E in una tensione nona caso particolarmente ad aspra proprio in seno a quella sinistra che si batteva in Italia per un rinnovamento reale su ogni piano
Che nel cinquantacinque il libro di Bobbio su politica e cultura si venne a collocare con una grande lucidità e con una chiarezza esemplare
Raccoglieva quel volume giova ricordarlo quattordici saggi pubblicati dal cinquantuno in poi
E non senza una larga risonanza immediata su periodici allora assai significativi come la Rivista di Filosofia e nuovi argomenti il contemporaneo e il Molino
Era un invito al dialogo che poteva qualche volta ricordare certi temi cari a Calogero
Era un invito valido sempre alla ragione è alla ragionevolezza
Nel suo rivolgersi pacato ma preciso e fermo
A Palmiro Togliatti o a Ranuccio Bianchi Bandinelli
E agli altri amici comunisti nel colloquio ideale costante con Croce
Nella consapevolezza di tutto quello che stava accadendo nel mondo quell'assaggio Einaudi dalla copertina orlata di rosso
La cui larga eco fra i giovani Rosellina Balbi ricordava qualche tempo fa
Costituì un punto di riferimento con un significato che oltrepassava anche la situazione nazionale
Per questo invece di un'esposizione generale teorica di cui io del resto non sono capace cercherà di indicare alcuni tratti di quella discussione italiana dei suoi gli antefatti e del suo sviluppo
Con l'attenzione rivolta ai contributi costanti di Bobbio
Sia come filosofo che come militante in organismi deputati come la società europea di cultura per esempio a cui ha partecipato fino dalle origini nell'amicizia di Umberto Campagnolo
è ovvio che il problema della cultura
Ed è la funzione degli intellettuali nella vita politica è antico quanto una riflessione teorica se non la politica c'è già nei discorsi di Socrate edicola
Ma forse in questo secolo e sotto certi aspetti è stato un libro l'altra isola un Voeckler dice lo yen Benda assumere una funzione quasi periodi tira von libero convenuto con dieci anni di ritardo
Anche se la prima puntata uscita nel fascicolo del primo agosto del mille novecentoventisette me lo ricordo sulla Nouvelle Revue Franzese
Sono uscito una discussione vivace dappertutto e specialmente in Germania
Nel dicembre sulla stessa rivista Alberti boh de aggiungeva una serie di postille e non solo per sottolineare le colpe Sempre richiamate della predicazione di finestre
Se benda aveva indicato nel nazionalismo francese e nella sua larga influenza europea
Il maggior colpevole di tutte le minacce alla cultura tipo dei aggiungeva con una battuta destinate a diventare un luogo comune che dura ancora
Ciò che a destra sono la filo le filosofie di nazione e di razza le filosofie di classe veri il marxismo lo sono a sinistra
E concludeva riprendendo una frase di Mussolini Roma e Mosca rappresentano oggi le colonne d'Ercole contrarie e simmetriche
La tesi dipenda nota
La massima parte dei moralisti scrive più ascoltati in Europa
E tutti gli intellettuali francesi invitano agli uomini a riderci del Vangelo e a leggersi e a imparare sia il Regolamento militare
Il rifiuto dell'eterno l'oblio del trascendente ecco il peccato mortale dalla cultura europea sembra Benda
Un critico non troppo malevolo osservo subito Julian banda
è il filosofo aristocratico il filosofo dalle mani pulite credo che se le dovrebbe sporcare qualche volta un poco e forse anche molto se vuole davvero salvare quello che avvenne nell'agosto del trentotto lo stesso critico un comunista vivace che passò all'estrema destra e si leggono Drieu la Rochelle rifacendo sia Immanuel Blair le osservata
Se l'intellettuale ha il dovere di pensare volere meglio degli altri bisogna però che pensiero e volontà siano legati sempre a quelli degli altri uomini
Un intellettuale autentico vede ciò che gli altri fanno e anche quando contraddice questi ultimi bisogna che questa contraddizione gli aiuti tutti a guardare in se stessi vedere fa dunque vedere cioè conoscere a essere consapevoli appieno ecco la cultura fare e cioè operare nella società
Con la politica mai due termini anche senza tirare in ballo Laura di che era un vento di pragmatismo che non cessa cessava di stop Piave su tutti questi dibattiti in tutta Europa
Sembravano intrecciarsi di continuo
Blair le in vietava la cultura a scendere dalle sfere dell'eterno care a bendata sul piano del tempo
Era comandava i romanzieri agli artisti ai poeti di prendere come contenuto solo le vicende dei contemporanei
Per contro Benda nel ventotto nella fendere Terna ENEL rispondendo ai critici della gauche faceva una serie di riflessioni che secondo me sono anche più importanti della prison Voeckler
Costretto a chiarire il rapporto fra l'intellettuale che pensa e il politico che agisce beh da insiste sulla separazione radicale
E inveisce contro l'unificazione fra teoria e prassi operata o tentata sotto l'influenza dell'idealismo tedesco e naturalmente in particolare deficit io non dico dichiara che l'intellettuale tradisce la sua funzione quando scende in piazza mappa purché discenda per predicare soltanto la religione del giusto e del vero
E se li predicate era talmente come valori non pratici
Che non servono a nulla ossia privi di qualsiasi considerazione di interessi sia di nazione che di classe in altri termini se scende in piazza per protestare
Il nome di un ideale contro le passioni corpulenta e che sono alla sostanza della vita propriamente politica
E tuttavia io sostengo
Che questa funzione di protesta l'intellettuale la esercita meglio in tutt'altro modo
Io sostengo che la esercita in maniera non sono più bella ma molto più feconda rimandi ma rimanendo completamente lontano da ogni lotta e offrendo ai laici lo spettacolo di un ardore consacrato unicamente ad abbracciare le cose eterne del tutto indifferente ai beni concreti per la cui conquista tutti costoro si ammazzano a vicenda
Se si può perdonare a Spinoza che era Spinoza di essere sceso un giorno per strada per scrivere sulla porta degli assassini dei fratelli De Witt pensionati a suo fratello domanda ultimi barbaro a Roma il valore più alto e più fecondo
è quello di colui che è passato tutta la vita lontano da ogni azione pubblica nella ricerca del vero perché più lontano da ogni compromesso con la realtà temporale
Va ben da non si fermava neppure qui condannava anche la lotta per la pace e perfino il sogno di un'umanità unificata in testa politicamente io disprezzo scrive una umanità del genere per la sua mancanza di ideale per la sua bassezza per la sua volgarità la volgarità di stare tutti quanti d'accordo
Proprio dell'intellettuale l'odio per la pratica la sua legge proclamare con Renna Renato sempre invocato scopo dell'umanità non è il benessere ma la perfezione intellettuale Emma
Non paia eccessiva questa insistenza su una posizione del genere d'altra parte anche Bobbio visto che un conto continua a essere un lettore di da
Essa ha circolato allungo in Europa almeno come tentazione e se ne trovano echi nei luoghi più impensati
Nel mille novecentosessantadue un amico carissimo Delio Cantimori concludendo una sua prefazione alla Rizzi Inga molto polemica contro i detrattori Dio Izzie Inga tra cui chi vi parla
Dopo avere difeso l'intellettuale che si contenta di gridare sui tetti sognando la libertà spirituale per tutti onestamente doveva riconoscere Sogni si sono dimostrati in quei discorsi sui tetti perché oggi la presenza della possibilità della guerra nucleare rende chiaro a tutti
Che arrivati a un certo punto non sarebbe più possibile mai più parlare di libertà neppure dello spirito neppure mediante ascesi semplicità rinuncia elementari tardività
Addio del passato bei sogni ridenti finiva l'annullamento dell'umanità costituisce un limite e trasferisce ogni problema su un altro piano
Ma per tornare a una benda e al suo fascino ambiguo appunto nell'ottantuno Bobbio ha scritto un autore che mi è caro
Se nel ventisette non era del tutto anacronistica era certamente in ritardo di almeno dieci anni rispetto alla situazione in cui il suo scritto si collocava
Il grande tradimento dei chierici di fronte alla prima guerra mondiale quando uomini di cultura anche molto grandi si fecero propagandisti Paul Diaries Simi di ogni menzogna in nome dell'amore di patria
Profetico di lì a poco avremmo visto ben altro sotto il fascismo però c'è si chiedeva se hanno tradito una volta la verità perché non l'altra diranno ancora forse perché allora la tradirono per amore di patria
Ma la verità non si tradisce per amore di nessuna cosa o persona
E se si concede che sia lecito tradirla per la patria ma perché non dovrebbe essere lecito poi tradirla per un figlio per un amico e alla fine sempre Croce per se stessi
Era stata proprio la guerra il tradimento degli intellettuali
La degradazione della coltura strumento di propaganda a spingere Croce a rimettere in discussione alcuni concetti chiave della sua filosofia la nota e lo sottolineo e lo analizza assai bene Bobbio
Le conclusioni erano state precise l'uomo di pensiero e di scienza sacerdote dei tempi moderni e Croce che parla non può parteggiare per interessi mondani e qui è Benda in fondo che fa procuriamo di esercitare severa vigilanza
E spietata critica su quanti nel campo degli studi introducono tendenze politiche e nazionalistiche miglioriamo noi stessi e gli altri con l'osservanza
Da più stretta lealtà nell'indagine del vero
E avremmo lavorato a tenere in vita l'unità della cultura e l'umano consenso e l'umana Fratellanza e qui entravano gli interessi mondani
Vicino a Brendan nella condanna della strumentalizzazione della cultura alla politica però c'è però
Era molto lontano dalla sua separazione assoluta dei laici dai chierici com'era lontano dalla formula di norme Euro all'anno al di sopra della mischia
Però voce e questo lo dice Bobbio scese di combattere su due fronti
Contro la politicità della cultura
Vale a dire contro la cultura che è staccata dalla storia in atto per mancanza di vigore filosofico e per avidità morale o peggio per deliberato spirito di evasione
E contro la politicità della cultura vale a dire contro la cultura che si trasforma in pubblico servizio
Di fronte al fascismo feroce
Mentre si batte sempre più a fondo per la libertà della cultura
Scoprendo essere la libertà all'essenza stessa della cultura viene anche attribuendo rilevanza crescente alla forza costruttiva politica della cultura alla politica della cultura
Basti pensare alla conclusione sempre citata nella storia del Regno di Napoli non lo so non a caso del mille novecentoventiquattro e alla sua reincisa affermazione finale
Che furono solo gli uomini di dottrina e di pensiero e Croce che parla a compiere quanto di bene si fece in questo Paese parla di Napoli ma di tutta l'Italia
Proprio in quanto sa B e assolvendo il loro compito disabili di intellettuale
In una serie di saggi specificamente collegati fra loro e integrati da non poche pagine di altri iscritti
Testi che a volte il lettore magari un lettore pigro vorrebbe vedere riuniti Bobbio a proposito del problema del rapporto fra politica e cultura i suoi fondamenti teorici e i suoi sviluppi in Italia
è tornato al tormentato itinerario di Croce
Dalla influenza di Marx Sorel alle conclusioni post belliche
Così sorprendenti alle volte sul liberalismo e sul partito liberale
A spingerlo è stato senza dubbio
Il carattere esemplare della vicenda crociana nel travagliato periodo storico in cui si svolse il variare delle posizioni del filosofo nel mutare delle situazioni
Per raggiungere forse il suo punto più significativo nell'asse vera distinzione fra politica della cultura e politica dei politici
Collocò allora croce la funzione dell'intellettuale nel farsi portatore nella storia della forza non politica
Che la politica non può sopprimere mai radicalmente perché Ridge Hermine ha sempre nuova nel petto dell'uomo
E con la quale dovrà sempre fare i conti proprio perché aggiungeremmo noi forza operante in fondo anche essa politica voce dell'umanità
La quale in sublimi momenti affratella gli uomini anche divisi di interesse e di idee
E li congiunge in un medesimo sentire e li portava una medesima azione quali che siano le loro condizioni sociali e qui siamo non lontani lontani per distanze siderali dalle conseguenza di Benda nella fende le terne
Sanno è noto queste parole dell'ultimo Croce
Che dopo avere scoperto che la coscienza morale si identifica con la coscienza ispirata dall'ideale della libertà e libertà ideale morale si identificano
Era venuto sempre più articolato
C'è un solo dubbio
O l'osso però Bobbio più di una volta
Quello cioè non solo mirava diritto agli ideali e non si curava dei problemi di struttura e questo era il suo limite maggiore
Ma spesso indulge va al calore dell'oratoria piuttosto che preoccuparsi del rigore dei concetti sono parole sue
Il che non toglie aggiungo io
Che sul terreno della vita morale e politica proprio il rigore delle tecniche persuasive suggerisce di procede di preferire il calore dei procedimenti retorici
Al rigore nelle forme logiche che qualche volta come insegnava già Cartesio diventa anch'esso uno strumento retorico
Comunque è certo che Croce
Sia per il suo modo di intendere la politica della cultura che per il suo atteggiamento al tempo della dittatura fu un interlocutore privilegiato nel dibattito italiano fra gli anni quaranta e cinquanta un dibattito che se si prescinda dalle sue posizioni
Rischia di diventare incomprensibile io non credo che in Italia si possa arrivare a capire il modo in cui si venne impostando il problema se si dimentichi
Quanto tutti quanti coloro che discussero allora dovevano acro
Del volume di Bobbio dei cinquantacinque settantanove pagine su duecento ottantuno credo di non avere sbagliato i conti sono occupate da assaggi esclusivamente Crociani
E le posizioni di Croce pure discusse e spesso ampiamente superate sono il chiaro presupposto del modo spesso di concepire la mediazione culturale
Il rapporto con i partiti il non appartarsi del filosofo ma anche la natura del suo impegno
Per usare un termine purtroppo tanto diffuso quanto consunto
Spinoza ricorda Bobbio penso forse non senza un'eco di Brenda
Sapeva esattamente quale sorta di impegno fosse quello che spettava al filosofo non già che egli non fosse impegnato era impegnato con la verità e ancora non si confonda la filosofia militante con una filosofia al servizio di un partito
Che alle sue direttive
O di una chiesa che ai suoi dogmi o di uno stato che alla sua politica la filosofia militante che ho in mente scrive
è una filosofia in lotta contro gli attacchi va qual sia si parte provengano tanto da quella dei tradizionalisti come da quella degli innovatori
Alla libertà della ragione rischiare attrice gli anni che seguirono mutare hanno i termini delle questioni
Mutarono ai problemi e qualche volta in modo radicale in mezzo all'imperversare della peggiorò scolastica dell'impegno
Sugli intellettuali organici o no sulle idee di grande uscire sulle battute non sempre spiritosi stime di starter
Mentre accanto agli assidui amatori delle dispute Quodlibet tali come dicevano gli scolastici c'era chi in molti Paesi del mondo combatteva e soffriva persecuzioni
Per la libera ricerca della verità contestata è soffocata anche sul terreno delle scienze naturali
Che fino a prova contraria sono anche esse cultura ed esposte a fare i conti con interessi politici ed economici rilevanti e spietati
Comunque per rimanere in Italia in questi trent'anni dopo la pubblicazione del libro di Bobbio il panorama è mutato
Anche se poi a guardare a fondo certi nobili sono rimasti S. dietro alla diversità dei termini affiorano Sempre anche se in modo diverso antichi problemi
Proprio Bobbio nel settantasei nella prefazione a quale socialismo che a cominciare dal titolo sembra davvero una raccolta di interrogativi
Quasi a conforto della sua vocazione di seminatore di dubbi richiamava alla recensione che alla ristampa di politica e cultura
Massimo Boffa aveva pubblicato su Rinascita nell'ottantaquattro Ray congiungendo giustamente
Il problema teorico e politico del destino delle libertà civili nel patto prospettiva del tramonto dalla società borghese
All'interno della quale tali libertà si sono affermate al problema del rapporto tra libertà democrazia e socialismo
Bobbio osservava ora che dietro all'impostazione rigidamente formale a volte del cinquantacinque stava la questione reale del socialismo e comunismo ebbe la demo
Non a caso giova ripeterlo il problema era diventato drammatico soprattutto all'interno della sinistra italiana
E particolarmente a opera di quel gruppo di intellettuali
Che avevano trovato il loro punto di convergenza nella necessità di operare una sintesi reale e non solo ideale o verbale tra giustizia e libertà
Il dibattito di allora e ancora Bobbio che lo dice riguardava principalmente il tema della libertà della cultura e della funzione degli intellettuali ma già il tema del dibattito di oggi sul socialismo
Era nello sfondo anzi in realtà possiamo aggiungere noi non solo era presente ma era lo stimolo pungente è veramente il motore delle riflessioni degli anni Cinquanta del resto nel dicembre dell'ottantuno in un'intervista su Repubblica di Rosellina Balbi che avanzava l'ipotesi che il seminatore di dubbi fosse diventato oramai un raccoglitore di certezze Bobbio rispose
La storia non offre una sola soluzione
In certi periodi deve prevalere il seminatore di dubbi in altri preferibile cedere il posto al ricercatore di certezze trent'anni fa
Quella mia Polemica aveva un senso molto preciso
Qui vorrei sono parole sue sottolinearle tutte in un'atmosfera di ortodossia glaciale stalinista volevo punzecchiare gli amici comunisti e dire loro
Ma siete proprio sicuri
Pensate davvero che il marxismo ortodosso sia la chiave per capire ogni cosa non vi sembra che il dogmatismo contrasti con la professione dell'intellettuale il quale per definizione deve esercitare lo spirito critico
E tuttavia questo non era tutto fra gli anni cinquanta e gli anni ottanta
In Italia e fuori
Era accaduto a ben altro è proprio nelle pagine di Bobbio è possibile seguire il mutare volto di non pochi acquisti ogni ci saranno in particolare due testi
Che si collocano come una specie di cerniera fra le posizioni del cinquantacinque e quelle che si andranno delineando fra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta
Il primo dell'agosto del sessantotto e la protesta è la prefazione ai saggi sulla scienza politica italiana libro che ha mi sembra assai importante ossia su Mosca e Pareto
L'altro del settembre del settanta è la tanto discussa introduzione al volume che riuniva i contributi su Cattaneo il filosofo militante
In entrambi
Anche se in prospettive diverse la stessa presa di coscienza della sconfitta e dell'emarginazione di un gruppo di intellettuali che avevano creduto solo in quanto tale ossia in quanto critici e chiarificatori di concetti
Alla luce di valori umani assoluti come la libertà e la giustizia di contribuire a sviluppare le idee di una democrazia sociale protesa verso l'avvenire come la Costituzione repubblicana aveva tracciato
Come intellettuali confessava Bobbio cioè come persone che hanno o credono di avere una funzione critica
E distinguono delle istituzioni e presumono di essere sempre un po'al di sopra della mischia non ci eravamo dati per vinti
Estromessi dalla politica attiva come piccolo partito di ideologie in disaccordo tra loro senza contatto con le masse nelle cui virtù taumaturgiche non abbiamo mai a torto o ragione creduto
Avevamo giustificato la nostra sconfitta e insieme la necessità di restare ancora in scena teorizzando la differenza fra politica dei politici che non ci riguardava e politica della cultura Castle rom
Era nostra e noi eravamo fatti per lei
Se non che trasformata sia a suo parere la sconfitta in catastrofe
Scrive nell'altra prefazione non c'è nulla di più compassionevoli di colui che non si sia accorto di andare combattendo ed essere morto ne venne il richiamo alla lezione dei fatti
L'invito a una ragionevole diffidenza verso gli ideali troppo eccelsi ho perso le teorie troppo per
Che avevano fatto da schermo alla comprensione di quello che stava realmente succedendo il richiamo
Commento e Ray a passare da un rapporto soprattutto formale ai nessi reali la libertà
Della cultura e il socialismo la libertà nel socialismo
Significativamente Bobbio ha sottolineato che lo stato d'animo che lo portò a riprendere la scienza politica di Pareto e Mosca fu non dissimile da quello che aveva indotto Croce
L'avvicinamento mia quando lo lessi mi colpì molto dopo l'esperienza marxista a riprendere la migliore tradizione della scienza politica italiana
Un bisogno di chiarezza intellettuale più che un intento immediatamente politico
Risultato della frequentazione rinnovata della scienza politica del suo realismo scientifico fu tuttavia ancora una volta la ricerca di una terza versione sono di nuovo parole di Bobbio politica della scienza oggettiva della società la versione di Fauré mistica illuministica che volge il pensiero scientifico
A progetti di riforma della società
è disposto ad accettare dai conservatori la critica dell'utopismo ma cerca nello stesso tempo di non cadere nella dogmatiche Zazie o nei biologica dei propri risultati
Accetta dai rivoluzionari la critica della coscienza illusoria che si manifesta attraverso le ideologie dominanti ma non cede alla tentazione della progettazione utopica
Sa che la sua posizione è difficile
Ed è anche la più controversa deve muoversi continuamente tra due insidie tra la lezione dei cinici
E il catechismo degli Illuminati d'altra parte una seconda conseguenza da questa lettura viene fuori come frutto della scienza politica la scoperta del carattere ideologico della politica scientifica della politica come scienza
A cui si accompagna all'ideale utopico di una società perfettamente razionale della società come sistema scientifico e queste ultime sono parole di Bocchino
D'altra parte direi scaturiva proprio da questa esperienza e dalle sue due facce
Che i morti quelli che andavano combattendo ed erano morti in realtà morti non erano e proprio per questo continuavano a combattere sotto forme diverse anche
Ma lungo le stesse direttive dirò
Nello stesso tempo riemerge dovunque la distinzione fra teoria e prassi in forme molteplici ma sempre presente
Nel mille novecentottantadue
A un seminario salernitano su sapere volontà politica a proposito dei limiti da la regola della maggioranza
Bobbio conclude ed è una conclusione da sottolineare che altro e trovare una soluzione teorica scientifica altre farla funzionare altro nella teoria altro illazione
Che non c'è nessun passaggio obbligato sono parole sue tra coerenza logica è quella fra
Non a caso perciò nei medesimi anni e qui il discorso dovrebbe farsi lungo ma cioè in cui tornava a riflettere su Pareto Bobbio si soffermava anche su un autore a cui aveva sempre guardato con molta attenzione Perelman
Di cui nel sessantasei aveva presentato in italiano l'opera maggiore il trattato sulla Rago l'argomentazione
Pareto ricordava nell'introduzione
Aveva considerato i ragionamenti persuasivi mascheramenti delle passioni
Da realista com'era riteneva che in politica quando viene meno la forza o nulla sia non resta che la simulazione l'inganno Perelman invece si ispira a un ideale di società
In cui vi sia posto anche per le scelte guidate razionalmente
E poiché le tecniche argomentativa
Si sviluppano soltanto laddove la discussione è libera la società ideale che rende possibile scelte razionali cioè quelle scelte che non siano nei costrette nei arbitrarie
è soltanto quella in cui è garantita la libertà di discussione fin qui può ovvio
Purtroppo la libertà di discussione aggiungeremo rischia di essere insieme presupposto del risultato ossia traducendo il discorso nei termini dal rapporto politica cultura
La cultura può esercitare la sua funzione critica e liberatrice e costruttrice solo all'interno di un sistema di tipo democratico sia libero
Laddove la sua funzione sarebbe più necessaria ossia nei regimi autoritari all'intellettuale non resta sembra che la testimonianza la resistenza ogni prezzi apprezzo ossia e martirio
Così il problema di partenza del rapporto politica cultura viene espropri prospettando si informa un po'diversa
La cultura come libera razionalità critica istanza morale trova il suo luogo solo in una società ideale
La parola società ideale nel testo di Bobbio che ho letto sia realizza un rapporto organico
Con la politica ma solo con una politica e si configura oggi come discussione nella democrazia della possibilità del socialismo e di un socialismo che non distrugga la libertà
Che è poi per strano che possa sembrare il ritorno ha anche in qualche modo dell'idea di Croce del carattere moralmente privilegiato di una sola forma politica e della sua cultura
Che per Croce era il liberalismo
D'altra parte è innegabile e questa la conclusione malinconica
Io pessimista sonno che alla ormai possibile distruzione dell'uomo in una guerra nucleare
E la disponibilità di tutti i politici alla preparazione della guerra nucleare e s'è calata a parole ma giustificata da tutti con motivi politici stanno facendo esplodere a un altro livello
Ogni tentativo di ritrovare un rapporto organico fra politica e cultura
Si raggiunge lì un punto limite che rischia di esasperare in una antinomia senza mediazione il discorso razionale del pensatore la volontà che sembra impazzite dei politici
I saggi di Bobbio sulla pace ripubblicati di recente e a mio parere con alcuni dei testi più belli e più significativi che Bobbio abbia scritto
Sono percorsi dalla consapevolezza di doveri morali assoluti dell'intellettuale di fronte all'incoscienza con cui l'umanità sta preparando il suo viaggio finale
E in questo in qualche modo si è tornato a incontrare con lo spirito di Capitini nel cui ricordo o cominciato
Questo parole inadeguate
E mi piace conclude
Io non sono tutti per questo bello lucido relazione appassionata testimonianza del figlio ora ci rimane il mezzo esatto interventi e dibattito
Ho iscritto a parlare per primo dal presidente europeo di cultura
Prego Dio accomodarsi qui dal tavolo presidenza pure di avere tutti coloro che interverranno di dire chiaro e forte il loro numeri ai fini della registrazione di dire
Il nome al microfono
Allora sono Michel Campagnolo sono il segretario internazionale della società europea di cultura
Ho chiesto la parola per una brevissima testimonianza alla quale ho voluto dare il titolo politica della cultura è un attestata troppo grossa per le poche parole che voglio dire ma ho pensato che l'espressione fosse molto pertinente il
Unità
Un convegno che fosse per una Teoria generale della politica e il professor garantisce la adesso dimostrato in modo magistrale
è impossibile trattare cui di questo concetto fondamentale nel pensiero della Società europea di cultura ma il mio scopo è semplicemente di dire a Bobbio la riconoscenza per il molto che questa società evidente
Fra il più recenti testi particolarmente significativi per e e lastre siepi ve n'è uno che definiamo classico
Questo classico è il discorso che Norberto Bobbio pronunciò alla commemorazione di Umberto Campagnolo
E se ho inizia con il richiamo alla pubblicazione politica e cultura e alle circostanze della sua maturazione
Nell'intento di mostrare e Citto il fascino che l'idea ispiratrice della Società europea di cultura aveva esercitato sin dal primo momento su di me e su molti altri come me
Che uscendo dalle tenebre di una lunga notte e avendo intravisto con la liberazione le prime luci di un giorno nuovo non potevano accettare la divisione del mondo in due blocchi contrapposti e la minaccia che ne derivava di una nuova catastrofe
Ma altro era la ripugnanza
Quasi istintiva per la politica di quote potenza altro era alla ricerca razionale di una via d'uscita
Continua però saltando molti passi la citazione quando la società sorse nel cinquanta
E se diede un'espressione insieme razionale e corale a un'esigenza diffusa e confusa che era quella
Adesso cito il preambolo di prendere una coscienza più profonda della crisi e del suo significato allo scopo di suscitare le forze capaci di superarla
E indicò nell'unità e solidarietà di queste forze le forze della cultura che non conoscono chiusure invalicabile l'unico strumento possibile che permettesse di perseguire quel fine
Fine della citazione
E abbiamo una rispondenti in corrispondenza l'immediato inizio di una lunga collaborazione con lo scritto invito al colloquio
Apparso appunto su cui cosa fa l'organo della Società europea di cultura nel cinquantuno che dice della necessità di riconoscersi uomo di cultura e di riconoscersi come tali a vicenda in schieramenti diversi o opposti
L'individuazione di uno spazio per l'agire responsabile e solidale di una cultura dinamicamente intesa come creazione di valori
E tesa a realizzare le condizioni del suo fiorire
E con ciò a contribuire al miglioramento delle condizioni del convivere civile in generale
Esigeva un volume
L'espressione politica della cultura compare expressis verbis nel cinquantuno all'assemblea ordinaria della SEC che si può dire dedicata alla sua illustrazione e lucida azione e all'elaborazione di una sua strategia e si conclude con un appello agli intellettuali è un appello ai governanti
Bobbio immediatamente
Lo commenta commenta è la sua parola in realtà link per retta e ne esplicita le implicazioni in pagine molto note ma a cui è sempre utile rimandare
La distinzione tra politica della cultura e politica culturale non è nemmeno oggi ovunque ovvia
L'idea della politica della cultura questa posizione nuova come viene detto in politica e cultura
Nel torre d'avorio né andarci ma tu quel contro ma il mezzo per integrazioni più consone alla situazione obiettivamente esistenti
Dimostrò presto la sua fecondità e gli anni le hanno portato il conforto della solidità e perdurante attualità
è stata studiata approfondita arricchita all'asse con viva attenzione agli sviluppi generali
Costituisce oggi un corpus certi dicono dottrina
In questa elaborazione a contro un po'contribuito in modo decisivo il dibattito tra Campagnolo e Bobbio
La comunanza dell'ideale fondamentale e l'amicizia salta
Hanno incluso non poche divergenze le quali dettero luogo a discussioni scambi di lettere
Sì spesso anche irritati se ne trovano pubblicate incontro Cordova
Detto la rivista detta polacche l'appunto rivista di politica della cultura mi sia permesso di citare una lettera colorata di Bobbio che mi pare ne riassuma lo spirito
è una lettera del quarantasei che accompagna la sua adesione al Manifesto degli universitari italiani per la federazione delle nazioni d'Europa un'iniziativa di Campagnolo
Mai una lettera che ha anche lo scopo di riscontrare con accordo e disaccordo un articolo che Campagnolo aveva scritto in risposta a un altro suo è già e dove già gli si faceva notare il suo pessimismo
Combattiamo sopra un fronte unico se tu fossi stato presente alla conferenza che ottenuta a Padova per iniziativa dell'Associazione dei professori universitari sugli Stati Uniti d'Europa
E soprattutto alla discussione che è seguita
Ti saresti trovato sulla mia stessa linea contro in visone Isma'e il micro centralismo dei nostri colleghi che trovano che gli Stati nazionali vanno benissimo e che è una federazione distruggerebbe il senso della patria e altre bellissime cose del genere
Certo quella discussione e mi ha convinto che il dissenso tra mette è un usciere letto che si può anche saltare con poco sforzo
Mentre il dissenso che ci separa entrambi dagli illustri docenti è uno ceno in tempesta
Comunque non di ciò trattiamo ora il dibattito che fa capo alla politica della cultura si è allargato enormemente
Quale parte vi abbia avuto ovvia abbia la società europea di cultura essa stessa troppo timidamente alla ribalta resta da studiare
Non sarà facile perché per questo non valgono nei pesi nei metri ma forse non è molto importante che venga intrapreso di certo la cosa era nell'aria oggi la presenza politica della cultura così Bobbio ha modificato il titolo di una rubrica di confronto fra quando ne ha assunto la direzione
La presenza politica della cultura è un onnipresenza dai mille aspetti dalle mille sfaccettature a proposito dei quali tanto sarebbe da dire
Ripropongono senza soluzione di continuità all'argomento alla discussione
Ne abbiamo di nuovo un esempio in questi giorni sul Corriere della Sera è in corso un'inchiesta sul rapporto fra gli intellettuali il partito tipo l'ITC oggi in Italia a cura di Zincone
Visto nell'insieme
Il fenomeno senza dubbio testimonia del fatto che sempre più diffuso appare il sentimento di una realtà fuori dagli schermi istituzionalizzati una realtà che offre leva ad un'azione che voglia e sacco rispondere a dati nuovi che appaiono non sotto il controllo da parte dell'istituzione per per esempio gli armamenti atomici eccetera
Questo scollamento si avverte anche in altre dissociazioni molto schematicamente e dire ai soltanto il popolo libico
L'idea dei popoli da quella degli Stati non sono più due realtà che si ricoprono
Oppure la pace dei trattati
E la pace vera per la quale si cercano sempre nuove espressioni perché il bisogno è sentito la pace autentica la pace non pausa non fragile equilibrio non tregua
Oppure la pace che non abbia la guerra per alternativa
Forse il nostro progresso sta semplicemente nell'aver acquisito una coscienza più chiara della crisi e sarebbe pur sempre un progresso
A questo Norberto Bobbio ha contribuito in modo eminente egli ha portato questo fermento di necessari sviluppi nel contesto della realtà di tutti i giorni nella vita del Paese e oltre
Come teorico con limpida visione
E come esempio con assoluta coerenza morale
In una parola alta e emblematica figura del politico della cultura
Non abbia egli rammarica rammarico dell'impegno che l'uomo di cultura avrebbe sottratto allo studioso egli ne ha edificato una sintesi che all'ammirazione di tutti
E non prego di accogliere l'affettuoso omaggio della società europea di cultura per la quale si è adoperato anche in modo che o ora sia aggiunga un altro titolo alla sua bibliografia
E ellissi entro ieri proprio per il settantacinquesimo anniversario l'ultimo volume di cui ottanta il quarantasette quarantotto
Che la cui l'inchiesta principale ha per titolo ovvio Allon Speziali da Hong inchiesta messa in cantiere proprio dal direttore poco più devo dire che è uscito per modo di dire perché la stamperia Mennea rilegati sei perché nel passato portare al avvoltoio
Grazie
Allora non è del club Turati
Sì che abituato contro considerare le scienze sa benissimo che ci sono due due distinzioni fondamentali la scienza eppure e le scienze applicate
Esiste la fisica esiste la fisica applicata che l'ingegneria ecco c'è un'eccezione esistenti per la politica esiste soltanto perché il sapore non esiste una scienza politica applicata un'ingegneria idee e perché non esistono antincendi gli operatori politici
Sono qualcosa di diverso anzi sarebbe interessante vedere quanti che una facoltà di Scienze politiche quanti di questi vadano bene credo esempio sto pochini per il momento
Sì ma mancano niente niente pazzesco insolitamente veramente sono di estrazione diversa
Sono di estrazione ecco che sono degli industriali del consenso internazionale o per che è una che è una cosa diversa essi ecco racconta gli operatori gli operatori c'è tratterà i teorici agli operatori perché queste nel che e peraltro preoccupante fra e dovranno ecco il caso l'interesse che ha suscitato Bobbio al Parlamento ai pendolari
Sei un altro dei può pochissimi molto autorevoli scienziati che diventano applicate
E sì impegna no operativamente nel nel nella nel diventano operato sei un operatore politica per il Sud e fatto nuovo sì siamo un pochino rivoluzionari sta che ha interagito interessato
Interessato alla città nell'interesse cioè senza dover ecco disse senza cartaceo molto date quindi non credo nell'interesse come come al solito fra e dobbiamo essere molto grati al centro studi di scienza politica Paolo Farneti
Beninteso anche alla Regione Provincia eccitati hanno consentito questo e hanno fatto questa non sarà io non è che è coronata da un successo eccezionale per quello che si paga la la senza porre dei precari
Quella Turati siamo corti
Ne uscì vanno bene nelle nostre iniziative quando non parlavamo di politica o o meglio quando parlavamo di politica sul serio parlavamo a venti Dillon circa parlavamo di e Elettronica parlavamo dei grandi problemi certamente anche politici e sociali fa Maniscalco quello che c'è di preoccupante
Dice io avrei riti ricollego il discorso legato anche un per la sua mo'opportuna citazione la politica dei politici e la politica dalla colto dove stava ecco c'è questa questa c'è questa distinzione ecco adesso intorno passo alla alla seconda parte quello che succederà i problemi del presente
Ecco il primo problema è così vicino incontrate nel credo non sia e l'attualizzazione del discorso poi siamo di fronte o che non ho pericolosissimo
Interesse sempre minore di una classe del pubblico per il discorso content
Come viene svolto cioè una classe politica che non riesce più a intere
Questa fatto gara ecco perché sì indica una pericolosa separazione dell'interesse pubblico da quello politico che non si sa dove poscia revocato meno sappiamo benissimo
Quindi necessita di una profonda trasformazione dei nuovi ordini della mobilitazione politica
Per quelle che interverranno interventi hanno permesso sceicco nutro che seconda parte problemi del presente credo che questi siano dei problemi fondamentali
Il cono fratturati nel cui nome io parlo sia un'ora della presenza di bombe
Nel suo commentata di presidenza
E vuole dedicarsi impegni ripete questa cioè l'impegno a dedicare sia questo lavoro di attualizzazione
Concretizzazione per Luciano Padovan sovente rovinata di razionalizzazione del discorso politico
A concreto nei fa quello dei fatti non quella dell'università ma insomma colpo perché in discorso politico che a quanto pare per un ambulante al termine di questa volta psicanalitico
Pare che sia sovente sofferente di schizofrenia sui dice una cosa o se ne fa un'altra festa del canto quello ne corre veramente grave insomma le queste fino a queste
Attuali in crisi che c'è un fronte appunto in gran parte a questa mancanza di logica questa mancanza di coerenza che c'è è sempre lui non cercarci indica riportarmi riportarla
In tal senso accantonate si impegna di fronte e c'è tutti si impegna operare tanto più che c'è un motivo con cui concludo motivo di profondo ottimismo siamo di fronte a un risveglio del interesse e della coscienza pubblica nei confronti di questi problemi come mai non c'è ritorno alla piccola esperienza del tornante
Abbiamo vent'anni fa avevamo fatto un corso L'illogica
Delle azioni di logica fermato alla seconda lezione per non veniva nessuno
A mio favore forse con altrettanto merito soprattutto del amico Roberto riapre concreti penso all'incontro Monti dopo perché c'è stato tre anni fa
Penoso alle nostra lezioni di logica che ha vero
Abbiamo la nostra saletta contiene cento persone alla prima di queste c'era mezza piazza Carignano però appunto per interrare ne ho preso una Chavannes c'è il centro Cascione pieno nello stesso cos'è successo ecco c'è questo destare ossia dello rende interesse pubblico estremamente interessante
Specialmente per noi coi capelli bianchi che ricordiamo un'epoca in cui questa coscienza pubblica sarà tutt'altro che che che vivace ed operante proprio ecco in questo senso ci impegniamo a operare col Torino propone al Consiglio per la contea
Qui non ci sono altri iscritti a parlare quanto meno c'è qualcuno che vuole intervenire
Chiederlo parola
Se non ci sono persone che intendono intervenire io farà il cinque minuti cinque minuti di abbondanti non molto di intervallo per riprendere poi i lavori con la presentazione della bibliografia degli scritti di Bobbio
Prego i partecipanti di riprendere il posto
No no allora
Volevo solo cambia
Gli avevo
Sì
La presentazione della bibliografia degli scritti di Bobbio pregherei chi non l'ha fatto di prendere posto
Incombe sono Gian Mario Bravo presso la Facoltà di Scienze Politiche Filippo Barbano Direttore Istituto di Chazz politica Gioele Solari che presenteranno
La bibliografia degli scritti di Bobbio pregherei anche i due curatori Viollier Maiorca di venire qui dal Zhao dalla presidenza
La parola Zon Mario bravo
Allorché si cura o si presenta la bibliografia di un autore celebre i curatori o i presentatori premettono di solito che il testo mira alla completezza
Ma questa volta in questo caso da questa bibliografia per una serie di motivi scientificamente validi la completezza non può essere raggiunta e quindi ci si accontenta della aspirazione alla completezza
Il registro degli iscritti di Norberto Bobbio aspira anche lei anche se no alla completezza ma completo non è e ciò non accade certo per l'imperizia dei curatori e perché qualche scritto secondario del passato sia stato dimenticato o è andato perduto
Ma semplicemente perché Bobbio nel corso della sua seconda e perdurante giovinezza intellettuale
Continua a offrire le proprie argomentazioni ideali in testi di serrato impegno politico e senza soste ripropone il suo giudizio sulle componenti migliori della storia intellettuale italiana e sul dibattito che coinvolge l'avvenire della nostra società
Come sta avvenendo ancor di recente in dei nostri giorni con numerosi Arta articoli sarà saggi e con ben due libri appena editi i
Ma devo devo ammettere che all'osso scritto questo testo due giorni fa pareggia dovuto cambiare natura ebbe sentore di nuovo cambiare una parte interrompermi terre un po'allontanarmi dalla Standard dall'aula è cambiare ulteriormente chiedo scusa ma
I due libri appena editi ai quali faccio riferimento io sono quello che ho già detto a qualche mese maestri e compagni e quello che ho trovato stamattina ma annunciato da qualche giorno da non più di quattro cinque giorni il futuro della democrazia
Entrambi e i libri suscita attori di acceso interesse di dati attenzione
Anzi per il futuro democrat del democrazia l'attenzione è stata preventiva prima ancora della lettura perché ne ha sentito parlare l'ho sentito discutere una settimana fa quando il libro probabilmente era ancora in bozze o sotto i torti ammesso che oggi i torchi usino ancora
Orbene questi volumi
Questi i propri volumi che ho citato e volume che Bobbio ha fra le mani di comprando
Non sono naturalmente compresi nella per bibliografia degli scritti di Bobbio curata da Carlo Biglioli
Copre un cinquantennio di attività scientifica tre mila ottocento novecentotrentaquattro e la fine del mille novecento ottantatré e pubblicata da Franco Angeli accompagnata da una poderosa bibliografia di scritti su Bobbio compilata da Bruno marò Maiorca
Come opera conclusiva che appare come opera conclusiva della collana
Della Collana di studi dove ormai disattivato Istituto di Scienze Politiche Gioele Solari e come omaggio della facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino in occasione della nomina
Di Bobbio a professore emerito potremmo aggiungere oggi della nomina di Bobbio a senatore Africa
La biografia Bobby Diana che qui si presenta e l'unica in effetti ad avere quelle caratteristiche di esaustività e di totalità che denotano il carattere scientifico di un'opera del genere
Alcuni dati Conti quantitativi contribuiscono a chiarire la serto anche se alcuni di questi dati sono già circolati in questi in questi giorni ma le ripeto e chiedo scusa per questa mi Bert queste mie ripetizione tra le date segnalate del mille novecentotrentaquattro
Bobbio però spesso ammette di aver pubblicato una recensione nel mille novecentoventinove in un giornaletto di Acqui Terme
Tra la data del mille novecentotrentaquattro e l'anno di chiusura documentaria cioè la fine del mille novecento ottantatré
Sono raccolte mille trecentoquattro Ski Schede di libri saggi articoli recensioni edizioni prestazioni di opere insieme anche interviste in quasi tutte le principali lingue del mondo occidentale
Cui si aggiungono più di settecento schede dedicate a studi e interventi di tipo composito di tipo diverso Reebok
Entrambe le serie
Sono correlate fra loro e rappresentano un tutto unitario seguendo quale si constata come l'interlocutore principale Bobbio
Sia stato e sì al centro di un dibattito continuativo che in molte occasioni diventato nazionale e generalizzato e ha coinvolto non solo alcuni intellettuali
Come in genere cade a noi studiosi accademici ma intere generazione si abbia la mente le discussioni attorno a politica cultura di cui si è ancor tanto parlato questa mattina qui alla metà degli anni cinquanta la discussione più recente su quale socialismo che s'è seguita di vent'anni cioè
La produzione di Bobbio è massiccia e copre una barba fascia molto vasta di interessi
E soggetti e Bobbio stesso a distinguere fra i propri iscritti quelli di parole di Bobbio appartenenti alla cultura accademica e quelli appartenenti alla cultura militante
In effetti le due serie tendono a coincidere perché in molti testi legati alla produzione più tipicamente universitaria sono sempre pervasi dalla medito di Bobbio all'obiettività alla ricostruzione positiva alla pensione emotiva
Mentre gli interventi militanti di Bobbio non sono mai il frutto di sensazioni occasionali ma sono il prodotto di ricerche ponderose ed intensa attività scientifica
La produzione ideale di Bobbio non può venire scomposta a mio giudizio in comparti separati ma si configura come un tutto unitari non sembrano dunque pienamente soddisfatti soddisfacenti quegli studi quegli altri studi o almeno alcuni di quegli altri studi che hanno mirato
A compiere questa operazione di separazione di individuazione della specificità se non di scissione almeno sul piano bibliografico
Esistono in fatto infatti altri altri tre gesti
Apparsi recentemente di Screen Vibo Biani che fanno seguito al primo tentativo
Risalente al mille novecentosessantacinque almeno a livello di edizione di pubblicazione di ricostruzione attuato dalla spesso di oli di di di delineare il profilo bibliografico di bocca
Il primo studio al quale mi riferisco a quello che è stato predisposto da Patrizia Borsellino nel mille novecento ottantatré
Mentre il secondo è stato edito qualche settimana fa se non qualche mese fa ed è stato desunto dei materiali schedati davo da Dioli ma risulta a mio giudizio abbastanza improvvisato e certamente riduttivo e dico avendo già vista anche altre di biografie
Pare la sua bilingui tali pare abbastanza provincia visti Ca'
Lo studio bibliografico in genere è uno studio che va in mano a degli specialisti che non hanno bisogno di vedersi tradotto il titolo inglese o viceversa c'è poi ancora uno studio invece molto breve che già è stato citato anche ieri da da Bonanate che lo studio Vigevani Buccino delle traduzioni di Bobbio in inglese in francese in tedesco che è molto è molto utile per la consultazione
Le biografie che ora ora citato ovviamente non quella di Busi nonché la prima di violi che vorrebbero essere ultra specialistiche e restare circoscritte al mondo della filosofia del diritto e della Teoria generale del diritto in realtà travalicano l'assunto di partenza
Perché gli scritti scritti di Bobbio non sono rigidamente classificabili nell'una o nell'altra categoria e neanche all'inverso in altre sezioni disciplinari diverso
Come la storia il pensiero politico dibattito e a ideali in generale o tema non secondario la ricostruzione del dibattito intellettuale nella Torino del Novecento
Perché tutti gli scritti gli studi di Bobbio presentano un afflato unitario pur nella diversità dei titoli e degli argomenti il taglio etico col quale egli affronta sia il passato sir presente della sua analisi nella sua analisi che tuttavia non è mai quella di un moralista Esterno ma è sempre quella di un partecipe
Responsabile che dopo aver faticosamente sviscerato i problemi di affronta e discute dall'interno
Se il numero dei titoli
Ora ricordato e significativo forse e ancor più sintomatico direi nella bibliografia l'indice analitico curato gestita questa mattina curato da Luigi Bonanate Michelangelo povero
Che comprende centoventidue voci principali desumibili per gli scritti di bocca
Si possono trarre alcune considerazioni d'ordine generale
Si tratta di una serie di voci oltremodo omogenee che coprono tutti i settori del politico del giuridico del sociale
Alle quali si aggiunge soltanto una eccezione cioè sono centoventuno le voci organi
L'eccezione di permetto di ricordarla come battuta scherzosa riguarda il titolo estraneo e titolo erotismo legato a un'intervista di Bobbio nel mille novecento
Sessantuno su Nuovi Argomenti
E poi c'è ancora un'altra eccezione che però rientra nello nel discorso generale
Perché è una voce più compatta corrispondente ben ventotto titoli della bibliografia vale di recezione di cultura piemontese compresa ivi compresa la voce Torino che corrisponde a una serie consistente e intensa della ricerca di Bobbio con esseri di scritti che Bobbio nella sua prefazione chiama e stravaganti scritti e stravaganti
E che ha avuto come momento di massimo impegno l'apprezzatissimo volume di Bobbio sulle vicende dell'intellighenzia nella della nostra città della città Subalpina nella prima metà del nostro secolo
Studio apparso nel mille novecentosettantasette trent'anni di storia cultura Torino minore centoventi mille novecentocinquanta
Tutte le parole altre parole indice risultano essere compattamente unitarie dalle prime in ordine alfabetico cito le prime quattro
Sotto la lettera Anarchia antifascismo autorità ha valutati vita per giungere alle ultime dell'indice valore valori violenza
Passando attraverso un elenco compatto di voci alcune delle quali che non a caso ricorrono un maggior numero di volte hanno avuto da Bobbio e con Bobbio un utilizzo specifico e attraverso Bobbio si sono imposte
Ci sono imposte dico non è che l'abbia utilizzato dal primo Bobbio ma tre su Bobbio ci sono imposte una loro autonoma egemonia nel dibattito politico non solo italiano si bensì tra tutte alla utilizza dei sì ma anche in questi giorni di lavori
Politica e cultura con ciò che ha comportato in termini di impegno e disimpegno degli intellettuali di fronte al potere per usare ancora volta un'ancora una volta una categoria Bubbiano
Ma ecco che allora dall'indice analitico ci può dedurre un'ultima un'altra osservazione Bobbio
Insieme a Nicola a Matteucci qui presente nel mille novecentosettantasei ha diretto per l'utente quel dizionario di politica che tanto successo ha riscosso c'è in Italia do tutto una edizione ampio una riedizione ampliata recentemente sia lesto ha già avuto una soluzione spagnola forse ha avuto qualche altra produzione
Portoghese
Direi che però e la stessa intera produzione scientifica e politiche di Bobbio a formare di per sé un Dizionario di politica
Perché Bobbio in cinquant'anni di riflessione sembra aver in effetti toccato quasi tutti i temi del politico inteso nel senso più largo lasciando al di fuori dei suoi interessi soltanto settori collaterali sottotetto
Ritengo che sarebbe agevole sulla base dell'indice analitico della bibliografia avendo cioè come referente l'opera di Bobbio ricostruire un nuovo Dizionario di politica
Sicuramente ricco almeno quanto quello realmente edito dalla UTET alla quale al quale dizionario della UTET
Pure hanno fornito il loro contributo saggi anche di grosso impegno tanti studiosi di fama
Sì dall'indice analitico della bibliografia si passa all'esame dei nominativi dei personaggi che compaiono nei titoli boh Biani sia immediatamente il quadro ancora una volta degli interessi ma anche delle passioni di Bobbio
I classici del pensiero politico e politici più presenti sono
Naturalmente Carlo Cattaneo
E poi via via Croce Gobetti Gramsci Hegel Ops di cito in ordine alfabetico ovviamente che il Senato Mosca Pareto e poi Togliatti
E infine il primo dei nostri fra i nostri maestri ai maestri accademici di Bobbio e a quale tutti noi ci speriamo Gioele Solari
Straniero straordinariamente Weber di appare pochissimo forse perché buona parte dell'opera di Bobbio specie quella più recente è intimamente da vedere ispirata per contro si desume no anche subito quelle che si potrebbero definire le le diciamo un termine blando le non simpatie di Bobbio il nome di Stalin ricompare una sola volta
Quello di Engels se due volte Lenin è ricordato solo saltuariamente e così via tutti questi elementi d'altronde
Tutti questi elementi d'altronde sono esplicitamente o indirettamente ammesse dallo stesso Bobbio nella prefazione al volume che forse non capita spesso di dirlo di uno studioso non solo utili interessante etc ma è anche divertente
La quale prefazione non vuole essere un'autobiografia né tanto meno un'auto bibliografia
Da esse tuttavia accompagnata dalla forza intellettuale consueta non disgiunta in questo cagione da una vena di solida ma che nei autoironia
Emerge proprio il quadro dell'intera esistenza di Bobbio studioso che ogni ora
Parole di Bobbio insiste sulla necessità di ascoltare la lezione dei classici
Bobbio studioso affiancato sempre non mai scusate non mai da
Uno studio Bobbio studioso affiancato non mai al Bobbio uomo di partito sebbene sempre presente in tutti i grandi e piccoli avvenimenti dell'Italia contemporanea il Bobbio che nel mille novecentoquarantaquattro quarantacinque
Pur diviso fra il carcere subito sebbene socio ricordo due volte e l'azione clandestina antifascista
Appellandosi a cui che chi ama tra virgolette il maestro ideale cioè Cattaneo
Il Bobbio che scrisse una serie di saggi che venticinque anni più tardi nel mille novecentosettantuno ha poi raccolto sotto il titolo generale definitorio del suo stesso atteggiamento e qui ripreso molte volte questo scritto questa mattina
Ora una filosofia una filosofia militante studi su Carlo Cattani oltretutto c'è uno studio su Bobbio di alloggi Liliana Aloisi
Che appunto intitola il saggio Norberto Bobbio per una filosofia militante
Pubblicato due o tre anni fa
Un cenno sulla seconda parte del volume riservata all'elenco degli scritti su Bobbio curata da Maiorca
E chiamando un giovane filosofo del diritto spagnolo Alfonso Luis Miguel che dopo vari studi parziali ha pubblicato di recente un'importante e complesso
Ponderoso ancora noto uso questo termine volume dedicato a Filosofia ideale
Ciò e Norberto Bobbio
Nel mille novecentottantadue certo se ben ricordo Bobbio medesimo dichiara che dallo studio
Cito Bobbio viene fuori un personaggio che dovrebbe essermi familiare e invece finisce per mettermi in soggezione tanto è imponente fine della citazione
E certo e credo con ciò interpretare i de e sentimenti di allievi di amici direttori di interlocutori e anche di Aversa ride Ali e certo che il personaggio Bobbio che viene fuori dalla bibliografia è familiare a molti
è imponente nei giudizi tutti e rappresenta un esempio modello per chi accademico e non ha o non accademico
Crede nella forza della ricerca della scienza non mai disgiunte dall'obiettività e dalla valutazione morale come mezzo di vita e anche aggiungo come condizione per il progresso della società nella quale viviamo grazie
No no ti posso dare io grazie tra dentellata inseriti
Accenna al bancone sorvolare
Come parola Barbarano cominciamo ad avere dell'acqua all'ANAS anche
Come promotore della collana saggi e ricerche dell'Istituto di Scienze Politiche Gioele Solari
Devo prima di tutto confessare che l'inclusione nella collana della bibliografia degli scritti di Bobbio
Mi ha dato ovviamente con molta gioia c'è anche un certo senso di orgoglio
La collana ma a partire dalla seconda metà degli anni Settanta pubblicato una cinquantina di lavori dei ricercatori e di studiosi facenti capo d'istituto
M'interessa ricordare che oltre da proprio giunto un apprezzato divenne scientifica
Ha avuto pure numerosi volumi che come mi conferma l'editore Franco Angeli
Hanno tenuto anche un successo di pubblico secrete interessante anche per una bibliografia che quindi viene messa in diciamo così sull'onda di queste successe non sono dentro la spetta cerchia accademica ma anche al di fuori
Devo dire che nuova perché
L'istituto gli ex istituti difficoltà vanno a chiudersi la loro attività passando di fatto ai Dipartimenti due almeno dei quali nell'ateneo torinese sono per così dire già eliminati dell'Istituto di scienze politiche
Il Dipartimento cioè di studi politici del Dipartimento di scienze sociali
Ecco questi due dipartimenti hanno indistinte sezioni
Lecciso di continuare le pubblicazioni dell'anno collane in qui si pubblica e che si chiude quindi con la bibliografia di Bobbio
E inaugurare intestini indistinte sezioni due collane intitolate però unitariamente a nome di Gioele Solari
Debba anche confessare
Che avrei voluto in questa circostanza poter vivere davanti ai microfoni
Un poco come il ciclista
Vincitore della corsa
Che sono contento di essere arrivato primo
O magari anche solo ma magari anche solo
Pubblicando la raccolta mi biografici dei lavori di proprio
Mi rammarico un pochino di non poterlo dire
Conservando Micol pensare che dopotutto una biografia intellettuale così ricca di interessi come quello di Bobbio non poteva avere forse un unico esito editoriale all'atto di pubblicarne i risultati
Va da sé che il volume che rappresentiamo
Raccolta completa e ufficiale per la conoscenza delle opere e dei giorni intellettuali del nostro maestro
Di solito si pensa alle biografie come anni per i esclusivamente di consultazione
E di riscontro e quindi libri strumentali
In realtà ogni lavoro bibliografici no e ben più che strumentale ed anzi si potrebbe fare un lungo discorso che ovviamente vi risparmio in queste circostanza
Lasciandolo all'immagine del sergente ognuno di voi in un lungo discorso dicevo circa il significato e la funzione verrebbe biografie come veri e propri libri di lettura
Carlo milioni per la parte dei lavori di Bobbio e Bruno Maiorca per la parte dei lavori sub doppio hanno da par loro curato la bibliografia in maniera così documentata e stimolante
Da esaltarne la funzione non solo di Libero di consultazione ma anche di libro di lettura
In tale lettura sarebbe come dice lo stesso proprio nella sua prefazione
Inutile cercare un unico filo rosso anzi direi sempre il tipo di ricerca sbagliata ma direi che appunto proprio questa la caratteristica di una bibliografia come libri di lettura
E cioè quella la possibilità di cercare molti fili rossi da parte di chi usa il libro non solo per fare una specifica ricerca ma anche proprio come libro di letture per vedere una possibilità maggiore di percosse di quelli che non sono determinati da una ricerche specifiche
E mi sono anche qui fili rossi secondo i quali si ricostruiscono sono gli interessi di studio e di ricerca cioè puramente intellettuali diciamo così ma anche per esempio gli stili di pensiero
E i modi di esposizioni che fanno di uno studioso accademico attraverso l'impegno civile e politica un intellettuale militante con un pubblico non solo i direttori
Ma per così dire dei seguaci al di fuori dalla comunità accademica verso pubblici più larghi oserei dire verso la gente
Raggiunta con il caso di Bobbio
Da una quantità
Notevole di collaborazione a riviste giornali anche da un anno notevoli quantità di interventi sui mezzi di comunicazione di massa
Prendendo spunto da un'osservazione Ibra
A proposito della trasferibilità del dell'indice analitico in uno schema di nuovo dizionario potrei suggerire a Bobbio nel consenziente anche la possibilità di mettere tutte le sue bibliografie su su su schede elettroniche
Permettendo la qualcosa e con adeguate i programmi e chiede parole-chiave Dini
Dar luogo al tardo tutto una possibilità di di di di di di ritrovati diciamo così di temi ermeneutica e di rapporti di frequente estremamente importante
Se tu consenti
No io da perché evidentemente in questi trattamenti quantitativi a volte si finisce anche un po'di dire rischiare di rovistare anche noi nel nel passaggio dal quantitativo e qualitativo Gerson propri problemi
Fuori
Mi piaceva riservare che Bobbio una brevemente che Bobbio ha impresso indirizzi e non naturalmente anche decisive svolte al movimento delle scienze sociali in Italia che interessano eminentemente anche i sociologi quale sono io stesso e un poco direi anche Bobbio
Anche se per la verità non glielo ha mai sentito dire e non credo che il
Che la voglia di
Apre per lunghi se oggi si parla molto in Sociologia dell'indirizzo fenomenologico ebbene a quel tema è dedicato uno fra i primi a essere sacchetti di pop nel lontano mille novecentotrentaquattro
A proposito di svolte
Cominciare anche per i rapporti della sociologia e conoscenza politica
L'intervento di Bobbio nella seconda metà degli anni Settanta intervento col quale egli evidenziava ciò che si potrebbe chiamare il deficit maxi piano di teorizzazione sullo stato
Permettetemi allora una piccola intemperanza di Gaia diretto siti Gaia no all'anice etica e scienza
Come si scrive Stato con la lettera maiuscola con la minuscola
Mi colpì tempo fa una fase di Bobbio
All'incirca di questo torneo
Io sono uno di quegli autori
Che non hanno mai scritto la parola Stato con la lettera maiuscola
Sarà perché attratta dalla parola marxismo
Ma la parola Stato nella bibliografia
A pagina centoventicinque numero sette sette cinque
Lei però
Dove si registrano scritto di Bobbio intitolato esisteva una dottrina marxista dello Stato trovo la parola Stato con la lettera maiuscola Stella Mondoperaio
Un piccolo piccolo problema grafico che chiederemmo
A
E mondo non è così
Ma prima di concludere
Mi corre anche l'obbligo di ricordare come ora io alla collane che si chiude così degnamente cosa bibliografia degli scritti di Bobbio
Nel passato andò per vari anni in parallelo con la prima collana dell'istituto solare promossa appunto da Norberto Bobbio
Ottenendo così è risultato di a vere insieme a pubblicazioni di alto interesse per la STET comunità degli studiosi
Quali si trovano nella prima collana edita per i tipi di Geppi Chelli pubblicazioni ed eventi e lavori per una più larga schiera di scienziati sociali
Risultato questo anche del successivo sviluppo dell'istituto con il carattere sviluppo strutturale interdisciplinare che richiese
Qualche poco di coraggio anche nell'affrontare con la pubbliche con le pubblicazioni istituto pubblici più larghe di elettori potenziali
Per il tramite di iniziative editoriali che naturalmente comportano con il rigore per il calcolo dei benefici intellettuali anche per il problema dei bilanci dei costi economici
Le due collane parallele la prima a partire dai primi anni Cinquanta gratta dalla seconda metà degli anni Settanta
E che si chiude appunto con la bibliografia di Bormio danno ora gli elementi per un bilancio più che trentennale dell'attività dell'artista e tutto
Che fu istituite fondato ed eretto da Bobbio alla sua nel lontano mille novecentocinquantadue
Un bilancio confortante ma tenuto conto delle vicissitudini e dell'istituzione del Ministro dell'istituzione universitaria in quei medesimi lunghi anni anche sorprendente
Voglio dire benché malgrado tutto l'università gli istituti e le facoltà perché se ne occupano seriamente sono un luogo che si lavora ed anche permettetemi di dire si produce
Giunto a questo punto non so se lasciarmi andare a lamentele ci sarebbero più che giustificate per lo stato attuale in cui mio per regolamenti di transizione dagli istituti e dipartimenti
Hanno lasciato e non momentaneamente per esempio la nostra bella biblioteca solari
Io sento il dovere di Di Pietro qui e di farlo sapere pubblicamente la quale
Sciolto l'omonimo istituto ed in atti è ancora in attesa di una
Ristrutturazione eredi tanto estremamente e paurosamente impoverito di personali e di metri
Dalle geneticamente amministrativamente ridotto un deposita
E quindi praticamente inservibile
O difficilmente servito in attesa anche di una più adeguate sistemazioni Divizia
Ma almeno in queste ore di tributo a Bobbio non voglio fare il guastafeste e chiedo scusa se non ho potuto però perde l'occasione quest'occasione
Per sottolineare la gravità e non censo di problemi che toccano non sono università ma Torino e la sua cultura
Con una nota di speranza ma soprattutto di augurio
Ne quindi immensamente gradito ora concludere dicendo che pubblicata la presente di biografie degli scritti di Bobbio
Poi che sono rimaste necessariamente fuori i lavori del mille novecentottantaquattro
E poiché soprattutto corriamo Norberto Bobbio una lunghissima attività di studio e di ricerca ed anche di intervento nella sede senatoriale alla quale è stato recentemente chiamato a niente
Noi gli studiosi gli scolari i compagni gli amici
Il culto gli editori e tutti coloro insomma
Che ti esprimano è chiamata anche
E il pubblico che presente naturalmente siamo inattese
Degli aggiornamenti prossimi venturi anzi restiamo in attesa di pubblicare il secondo volume della bibliografia
Siamo conclusiva di questa giornata forse credo che si ponga un po'intervento in chiusura
Della mattina intenso penso che
Per questo secondo volume e forse altri cinquant'anni
Sono troppi
A
Perché il questo primo volume è intitolato
Cinquant'anni visto
Per il secondo
Va
Per diciamo un lustro
Un lustro invece insomma
Decima parte
Conoscono voi non sapete che
La cerimonia di
Di stamattina
è una
Ripetizione informati solenne
Parliamo di quel perché si è svolta ieri mattina
Intanto al TAR
In cui è stato
Presentata alla
Questo è il miglior pria
Tra l'altro mi è stata presentata il magnifico volume
Rilegato in pelle
Che fino che qui non vedo
Penso che sia un volume unico
Destinato soltanto a me
Dico questo perché
Il discorso il il discorsetto diciamo così già tenuto
Ieri mattina all'università e qualcuno certo l'ha già allora ascoltato
Tanto più
Che come ho avuto occasione di dire
Ieri mattina tutti questi discorsi
In cui
Tra l'altro nostro preside l'amico carissimo Gian Mario Bravo e molto e molto bravo pesi discorsi di elogi
Ripetuti ripetuti due volte seppure seppure questo questo completamente diverso da quello di ieri mettono un po'in imbarazzo ieri ho detto che mi trovavo nella situazione di chi e sui carboni ardenti
Oggi con un'altra metafora poi potrei dire che sono sulle spine
Sono situazioni
In cui uno si trova a disagio presso cioè sono quelle situazioni una uno desidero uscire il più presto possibile
Ringrazio da non voglio cogliere l'occasione perché il pubblico è diverso è in gran parte diverso pubbliche anche oggi è molto più numeroso per ringraziare ancora una volta dal l'istituto persona del professor barba facoltà nella persona Gian Mario Bravo
Avere predisposto
Preso iniziative di questa di queste videografia ma desidero
Sono ancora una volta
Ringraziare
Soprattutto i due i due curatori in giù ha avuto il professor Carlo Jolli dalle avversità di Messina
E il professor Bruno Maiorca
Di Callieri
Che pur venendo da da punti
Così lontani
Fra di loro e da Torino
Si sono ricongiunti e si sono congiunti con me
Per mettere insieme questa enorme del viagra se voi pensate a Torino Cagliari
E a Messina
Vedete che a questa bibliografia
Ha collaborato veramente tutta l'Italia
Vero triangolo
Stanziando immaginare forse triangolo perfetto di quello che ha unito questi fra angoli questi tre ambigue di cui nessuno eh naturalmente il vecchio
Ringrazio anche
I due gli oscuri
Coloro che hanno costituito come dire il
Il Consiglio segreto del
Di questa manifestazione sono nei due
Discepoli micidiali Luigi Bonanate
Michelangelo boh vero
Che sono stati dietro le quinte
E
Hanno per così dire rappresentato in questa manifestazione
Quello che si potrebbe veramente chiamare l'espressione
Che io ho usato spesso in questi anni ma significato negativo ma questa volta Mondo USA un significato negativo il potere infissi
Gli arcana imperii chicchessia decreteranno il Tazio
Questo è meglio che la PA
Molto dice tratta molto difficile
Molto difficile
Per questo Valdata particolare lode agli autori perché
Perché le le sulla diffusione diffusione delle dei dei libri delle delle riviste dei giornali verrebbero carta stampata è stata tale che ogni esso che da quasi ogni spiega deve essere più volte ripetuta
Una volta una volta era nell'articolo che veniva pubblicato era quello dell'Ina schedato band tedesca ora
Un articolo viene ripreso da da un giornale da un da un giornaletto viene ripreso in quei quei volumi che raccolgono ormai si fanno molti volume di quelli che raccolgono
Articoli e quindi la Scheda diventa sempre più complessa
Ho notato che ci sono delle scappatelle Schede
Perché sono più lunghe della dell'articolo dell'articolo schedato tante sono volte che quell'articolo è stato riprodotto soprattutto poi
Va fatto disperare Carlo Vialli l'abbiamo ricordata più volte
L'amico Spadolini il quale Repubblica quasi tutti i miei articoli una volta la voce del repubblicana
E la seconda volta novantanove c
E poi e poi giustamente mi dice Dioli modifica modifiche al titolo
Però fare e a non fare vedere che sono stati pubblicati prima sulla stampa sono in genere articoli articolo province o scorretto il proprio l'altro giorno le bozze di due articoli degli ultimi due articoli sulla stampa
Il doppio Stato il potere in maschera che saranno pubblicati sul prossimo numero nella nuova antologia
La
Voglio riprendere
La l'annotazione di
Dell'amico ma rubano per quale ha detto che la bibliografia eh
Un libero da
Da leggere e non soltanto da consultare
Non era presente ieri non ha sentito che io alla fine del mio discorso
Ho detto che la mia bibliografia che la bibliografia
Che le due biografie sono come le guide del telefono vale a dire sono libri che si consultano e no si leggono tutt'al più la differenza è che le guide del telefono
Servono
Servono a un gruppo ristretto di persona gli utenti del telefono intere biografia
Può servire lo può servire no non non soltanto non soltanto a coloro che si interessano di quel particolare personaggio passa interessare mo'mondo più vasto
Io dismissioni diverticoli mente mentre aspettavo
A fare l'elenco delle delle persone perché potrebbero avere interesse a dico a leggere perché credo che nessuno lega accomunarli relative al principio fra alla fine anche se
Se può può venire la curiosità
Semmai soltanto io
Semmai soltanto io ho interesse al a leggerlo il principio e la fine perché come ho detto ieri
Queste biografie può lo specchio della mia vita
La cronaca di una vita della vita di una persona che ha passato gran parte del suo tempo con la penna in mano davanti ad una tastiera
Di macchine da scrivere macchine per scrivere un ancora Elettronica però per prendere le distanze dal dal dalla proposta che mi ha fatto perché mi ha fatto l'amico Barbara
Le persone che possono qui su cui può interessare queste videografia ho segnato mi pare cinque categorie di persone la prima sono i colleghi
Sono i colleghi i quali l'impronta che stavi grafia si pongono immediatamente le domande ci sono o non ci sono
E siccome c'è l'indice dei nomi è molto facile e riscontrare dei fatti l'amico Matteo Nucci che vede e e presente ieri sera ma detto ma non non non non sapevo di di avere scritto tante cose sudiste proprio
Come come va be va vedo dalla dalla grafica
Seconda sono pubblico un po'un po'più vasto dei
Di di come di quelli che vanno alla alla caccia degli errori
Vale a dire che vanno a cercare subito in una biografia se c'è qualche articolo che loro hanno presente e che non è
Segnato oppure se qualche articolo citato due volte
Stretto tristezza sanno benissimo che in un e in un sistema in un sistema giuridico per esempio ci sono le lacune cioè mancanza Emanuele e le ridondanze cioè ci sono due due norme di troppo
La terza
Categoria
E presto vi fu molto seriamente può essere quella degli studiosi di
Gli studiosi di una materia di un di una singola materia per esempio di un personaggio come Gramsci faccio questo caso
Ai quali può essere utile andare a vedere delle mense dei nomi
S'se c'è Gramsci e quanti quanti saggi io l'ho scritto su Gramsci un aiuto indubbiamente
Bibliografico di primo ordine oppure oppure una materia sono state citate tante quartieri democrazia socialismo politica culturale politica eccetera
Con la quarta categoria è quella quello molto rara quella rarissima ma c'è esiste è quella dello studente a cui il professore a in fitto come tesi di laurea una tesi di laurea sul pensiero di N N MB
Se ne è già stata qualcuna anzi voglio ricordare che queste bibliografia
Nata e nata da una tesi di laurea che gli orli
Aveva aveva fatto nel mille novecento e cinquantotto mi pare violenti piuttosto Perez molti anni fa una tesi di laurea che aveva fatto con Galvano Della Volpe
Che era allora professore a Messina come molti di voi ricordano
E gli aveva dato un con una attesi proprio su quel dibattito sul dibattito politico in coltura che è stato richiamato da gare questa mattina
Adesso soprattutto che siccome lauree che si debbano dare
Sono molte
Si si si cercano anche i gli argomenti
Gli argomenti minimi che ovviamente una volta
Una volta all'anno si sarebbero non si sarebbero assegnati
E infine l'ultima categoria
Con la quale finisco
E probabilmente quel dell'erudito del Kolarov convitto del del dell'anno due mila due mila e tanti
Il quale
Troverà in una biblioteca
Questo libro intitolato Norberto Bobbio cinquant'anni di studi
Si domanderà
Perplesso
Norberto Bobbio chi era costui
I lavori sono chiusi per questa mattina si riprenderà
Con qualche ritardo
Si riprenderà alle quindici e trenta
Abbastanza
Alla
Certo
Seduta pomeridiana
Oppure
Sei mesi di qua così poi seguire più da vicino i lavori
Ma prima di dare la parola
Al professor Nicola Matteucci devo dire che mi sento un po'imbarazzato e quasi un intruso ai SerT chiamato a presiedere questa seduta anche se sono profondamente dietro onorato trattandosi di Bobbio
Perché un giurista in fondo qui non si sa bene che ruolo può sapere soprattutto un giurista di quelle con il mio collega e divertito nell'Università emiliana anche lui filosofo del diritto
Chiamava i giuristi di Codice quindi neppure con la nobiltà che poteva derivare dalla filosofia della storia prospetto molto limitativo giurista di codici e soprattutto in una materia che all'inizio del seno al coro veniva definita il romanzo io insegno diritto commerciale tu probabilmente Bobbio ricordi che si diceva che il grande Cesare Vivante
Non scriveva di diritto ma raccontati romanza commerciale
Questo confronto dell'austerità e della serietà del diritto civile non eravamo considerati degli apprendisti stregoni o degli avventurieri così di seconda sì
Ora sarei imbarazzato se non fosse che si tratta di Bobbio anzitutto perché passati un po'di lustri da romanzo credo che non cultori di diritto commerciale devo assunto una posizione forse meno ignobile nel quadro generale della cultura oltre che del diritto
Soprattutto perché gli ultimi vent'anni in particolare hanno messo a nudo
Negli studi commercialisti sì quello stesso interamente stretto intreccio dall'altra parte c'era anche prima ma che forse non era sufficientemente valutato tra alla società problemi della società e provvedere colonie problemi dell'ordinamento capitalistico leggera in generale
E la elaborazione normativa su cui noi commercialisti effettivamente possiamo dire una parola direi di rilievo proprio perché ci collochiamo al centro
Di questo ordinamento capitalistico e direi che questo è un primo punto di contatto tra i nuovi i filosofi e i politologi in un certo senso in secondo luogo vorrei dire che noi dobbiamo e in particolare un debito che mi fa piacere dichiarare che io ho assunto nei confronti di Norberto Bobbio
Una grossa riconoscenza proprio per quanto ha insegnato noi giuristi
Nel modo di ragionare
La cristallina chiarezza e la capacità sistematica di Bobbio sono cose che sono state rilevate da molti lo rilevati gli storici non elevati sociologi per giustamente sottolineati i politologi credo che sia giusto che anche i giuristi facciano la loro parte
E senza volerci mettere in imbarazzo per e farti stare troppo sulle spine
Vorrei dirti che in questo rigore mi piace ricordare quanto sin parenti di debito che io personalmente l'iter confronti con quello che ha che ho verso un uomo che ti è stato molto amico molto vicino anche politicamente Paolo Crecco
Chiarezza rigore e umiltà
Capacità quindi di valutare se stessi
Con paziente autocritica di limare il proprio pensiero e quindi di pervenire ad una elaborazione di categorie che in un lettore
Comunque i nostri interlocutori sia in grado di Faraldi capire oltre per me stesso
Stamattina si è parlato di autobiografie
Di biografie cioè si sono un po'intrecciati questi argomenti non mi pare ora prima di chiudere gli dare la parola Nicola Matteucci vorrei se mi permetti visto che siamo qua per te anche fermarmi su due particolari biografici autobiografici comuni
Ricordare una stagione lontanissimo nel tempo che forse molti di presenti non conoscono è stata quella di una rivista edita quattro Rino si chiamava Occidente e allora rivista alla quale collaboravano oltre al sottoscritto che era un proprio l'apprendista stregone giurista accettato da una compagnia molto più illustre
Be'quasi
Da un singolare personaggio che peccato girone qua presente che era una simpaticissimo Slobo intellettuale quasi un fauno
Che dopo la breve sta già conseguenze sparire le brume milanesi non si mai più visto Mary direttore l'animatore si chiamava Ernesto De Marchi dobbiamo anche un debito di riconoscenza
Saggio sulla e in quella rivista per circolavano personaggi come ESA Brix
L'ex mezze ricordo delle e anche direi con una compatibilità ideologica non stretta ma significativa della libertà che animava nonché quella rivista Sergio
Secondo particolare secondo elemento biografico i credo di doverlo dire
Perché anche quindi vuol devo manifestare la riconoscenza di alcuni di noi nei confronti di volpi sono particolari inediti che hanno un piccolo valore ma che secondo noi secondo me devono essere portati alla luce
E cioè il cui quanto alcuni di noi devono Bobbio in particolare il sottoscritto
Allorché capitati nel pieno della contestazione la facoltà di giurisprudenza di Torino trovare in un punto fermo quando ci si muoveva tra due alternative quello del rinnovamento disordinato della contestazione
E le secche di una facoltà che la rimasti Mota malgrado il tempo soffriva terribilmente la contestazione ma non sapeva assolutamente capire come orientarsi di fronte ai Marosi c'era la palude ora questo è stato un momento lungo sessantotto sessantanove settanta settantuno
In cui la presenza di proprio come i suoi problemi
Ma proprio perché aveva i suoi problemi credo che sia stato di grande aiuto però tutti infine visto che stamattina sono stati fatti dei ringraziamenti ufficiali da parte di all'amico Carlo Mussi validi per quanto riguarda i Turati non posso tacere che tra le tante cose che Volpi ha fatto contributi che data la vita culturale di Torino uno di rilievo è stato quello all'Istituto Gramsci
Siccome io rappresento indegnamente credo di doverlo ringraziare non solo per quanto ha fatto in sede di comitato direttivo ma per aver accettato di essere membro del comitato scientifico e quindi garante
Della serietà della obiettività e della scientificità delle intrecci e dei progetti che il Ganci persegue non dico altro perché sono potrei fare pubblicità all'istituto e non sarebbe una cosa nel corretta inaccettabili detto questo
E concludendo con molto affetto
Vorrei che questo queste mie poche parole molto semplici molto disordinati anche perché stamattina Bollati mi ha colto totalmente di sorpresa pensavo che un giurista sarebbe stato l'ultimo ad essere interpellato a presiedere un convegno relativo a Bobbio detto questo però con molto affetto
Quindi sottolineo l'affetto perché tuttora l'apprezzamento sul piano intellettuale una cosa ma ciò che in Bobbio c'è e ci ha dato è soprattutto una grande amicizia in grande atrio appoggi sul piano umano
Credo che non mi resti altro questo punto che adempiere mi doveri
E dare la parola Nicola Matteucci che parlerà di democrazia autocrazia e aprirà la seduta pomeridiana
Per una mera con Rita espositiva condiviso la mia relazione in cinque punti
E il primo punto verte su una questione metodologica che io ritengo sia abbastanza importante per penetrare
Nella molteplicità degli scritti di Norberto Bobbio che si riferiscono a questo argomento
Michelangelo povero stamattina
Ci ha richiamati forse un po'all'ordine
Dicendo che noi dovremmo parlare dei temi ricorrenti e cioè dei temi ricorrenti nella storia del Filosofia pensiero dottrina decidete voi politico
Ora io non credo
Che il tema democrazia
L'inetta non e Ninetta
Autocrazia sia un tema ricorrente della storia della filosofia politica
Perché è un tema dominante
Nel pensiero politico contemporaneo
Faccio un solo nome Hans Kelsen con i suoi saggi sulla democrazia
Forse in età moderna se terzetto potremmo trovare l'opposizione fra autorità o libertà o ancora più fra dispotismo Anarchia ma questo tema nel Settecento a mio avviso questa dicotomia nel Settecento non la troviamo e meno ancora la troviamo nel pensiero politico greco dove al posto di autocrazia trovammo dei termini molto più pregnanti la tirannia nel piccolo Stato il dispotismo nel grande Stato
Quindi dobbiamo riconoscere che questa dicotomia è una dicotomia propria del pensiero politico moderno la quale indica
Due forme in una radicale e totale o se volete massima opposizione
E questa dicotomia sono a mio avviso estremamente utili
Proprio per dare una maggior chiarezza e rigore concettuale le nostre riflessioni in un inquadramento sistematico per pensare bene un termine bisogna spesso a partire dal suo posto
Però abbiamo dicotomie e dicotomie
Se noi prendiamo gli scritti di Bobbio di Filosofia del Diritto
Dove valorizza esplicitamente procedere di Coppa amico
Parla di a mio avviso di una cotto dicotomia di tipo diverso
Laddove si riferisce se non sbaglio ad Hayek fra le fa norme di condotta e norme di organizzazione ma anche fra diritto privato il diritto pubblico diritto positive diritto naturale egli mostra la funzione del latino miglia nell'organizzazione del proprio campo di indagine dividendo e tra virgolette il proprio universo di enti in due sottoclassi che sono retrocedere praticamente esclusive e congiuntamente esaustive
Ora a mio avviso
Questa antinomia ha una natura diversa
Perché fondata sulla distinzione sulla distinzione dei due campi di indagine mentre l'altra quella di cui dovrei ora orrore a parlare si basa invece sulla opposizione
Ne consegue che nel primo caso nel caso cioè della distinzione noi possiamo fare più distinzione e ragionare non su due termine ma ragionare su tre termini
Mentre quando parliamo della opposizione democrazia e autocrazia i termini non possono essere che due
In altri termini l'auto l'antinomia o la dicotomia l'antinomia dei distinti
Può aprirsi a un'indagine di carattere tipologico
L'antinomia degli opposti no
Io ritengo che se il Kelsen nel parlarci di democrazia si muove lungo la linea
Della opposizione della una dicotomia basato sull'opposizione le riflessioni del Bobbio a mio avviso devono essere e invece analizzate su una su una diciamo il termine Cusano dopo su una vera e propria tipologia
Perché contributo a mio avviso fondamentale del Bobbio a chiarire il problema del democrazia
è nella nella ripresa della classica tipologia delle forme di governo
Mentre nella antinomia
Classica democrazia autocrazia noi stabiliamo delle forme pure e dobbiamo ritrovare o in questo continuo collocare storicamente la democrazia reale o la democrazia possibile invece la posizione il Bobo parla di cose diverse di cui si tratta di rintracciare carattere specifico
Una brevissima parentesi una bellissima chiosa un Bobbio ha scritto sì due un saggio e una voce per un densi gruppi di Einaudi il saggio pubblicato nel libro rimane di cui si è parlato stamattina
Democrazia e dittatura e la voce Einaudi si parla ancora democrazia e dittatura ma nella Primera mio avviso Bobbio era costretto a usare il termine dittatura proprio impatto
Che partiva dalla definizione marxiano marxista di tutti che tutti gli Stati sono forme dittature voleva contro parlo appunto contrapporre alla dittatura di più
Nel alla dittatura del proletariato come si chiama la democrazia più o meno liberale il secondo un fatto estremamente estrinseco dovuta Vittore perché Bobbio quando parla di dittatura ricorda anche le altre
Come posso dire le altre forme più forti più salienti Datura una tiratura
Quel concetto dittatura che domina tutto il pensiero periti politico dei greci sino a Russo e la sua reinterpretazione da parte di Carl Schmitt quando parla di frattura commissaria
Alla dittatura costituente dunque prima impressione se è vera la mia interpretazione che Bobbio usi
Riprenda in molti punti si il Kelsen
Nella sua opposizione
Democrazia autocrazia ma porti avanti il discorso come articolo di di interpretare attinte alla democrazia
In una tipologia delle forme di governo a mio avviso questo uso della tipologia lo fa abbandonare un po'Hosseini il passaggio dal Kelsen a Max Weber
E con questo ho terminato il primo punto di carattere metodologico e adesso veniamo alle forme di governo
Ora secondo Bobbio per individuare di carattere specifico della democrazia
Bisogna determinare i suoi rapporti con le altre forme di governo quale star qua lei è stata elaborata nella storia filosofo della filosofia politica sin dai tempi del sorte del pensiero cioè da Erodoto
Nella è un tema questo che nella cultura politica italiana e straniera è rimasto completamente ai margini
Anche per una certa disattenzione da parte della politologi Ya sia statunitense che italiana per I classici del pensiero politico
I quali hanno dato sempre largo spazio alla teoria delle forme di governo non si tratta di una discussione marginale
Perché in essa afferma Bobbio e io sono completamente d'accordo con lui in questo vengono elaborate vere cito e proprie categorie della riflessione politica di tutti i tempi
Purtroppo nella panorama della cultura politica italiana queste necessità direbbe versi classici sino a pochissimo tempo fa ex è abbastanza rara
Forse forse l'unica eccezione è il Sartori di democrazia e definizione
Ma il Bobbio è stato detto stamattina è stato detto ieri conviene arriverà ripeterlo ancora giustamente insiste che i classici in quanto classici sono moderni o meglio contemporanei
Quindi io vorrei ricordare forse in questo momento il volume L'opera di Bobbio meno conosciuta e che io ritengo una delle sue opere più importanti
Pubblicata da un editore conosciuto soltanto a Torino assorba il da Piqué è lì l'opera e la teoria delle forme di governo nella storia del pensiero politico
Non credo che questo sia un fatto isolato cioè nasce con un corso di carattere universitario
Perché ricordiamo saggi Surico su vede su Marx ne approfondiscono tre capitoli poi vengono i saggi su Max Weber su Mosca sempre su questo argomento che competono l'indagine
Se guardiamo anche alle voci democrazia
Per Dizionario di politica Democrazia e dittatura per l'enciclopedia Einaudi governo mesto per il Dizionario di politica inserito nella seconda edizione seguono tutte queste impostazioni
Ora questo tema delle classificazione delle forme di governo io ritengo che sia un tema molto
Più difficile molto più arduo di quanto non sembri al profano
Solo chi ha lavorato in questo campo avverte tutta la difficoltà di condurre un discorso che si non si è in un discorso rigoroso e puntuale con riferimenti beh e i ai testi
Perché ci si muove in fra le classi sociali e le istituzioni per dirla in termini molto sintetici va Bobbio dimostra una grande capacità di tenere unite alle file
Diventerà trattazione il tema e insieme una grande flessibilità per entrare nella particolarità specifica di ogni otto ore
Ripeto questo non è il Bobo il primo più noto però se posso concedermi una osservazione critica si tratta ancora di una grande opera ma incompiuta
Che io Ricci io spero devo un auspicio
Che Bobbio voglia darsi impropria una edizione definitiva
Magari approfondendo quel grande tornante rappresentato dal federalismo e poi dalla democrazia un'America di Alexis de Tocqueville opere che al Bobbio sono estremamente familiare
Perché si tratta di inventare un nuovo concetto di democrazia portandolo dal piccolo Stato al grande Stato
Ora
Ritrarre un questa fedeltà diciamo
A ragionare sulla democrazia partendo dai classici classici cioè del diede grezzi
Dovendo riprendere questi temi esisteva Hristo Pelikan distinzione fra forme rette e le forme degenerate il governo
Che permette al Bobbio di sottolineare il problema che se è importante
Sapere chi governa
E altrettanto importante sapere non chi ma come governa
Non mi soffermo sulle diverse tipologie che mette in luce il Bobbio le tipologie degli antichi che una tipologia orizzontale mentre la tipologia
Che viene che emerge da Vico ad Hegel è una tipologia di carattere storico di successione di forma di governo e qui io azzardo una seconda interpretazione se il Bobbio mi vuole smentire mi smentisca perché è un'interpretazione decisamente arretrata
Il filo conduttore che unisce a mio avviso è tutta questa complessa e sottile analisi di pensatori così lontane così distanti eh
L'ideale del governo sto questa mia interpretazione nasce proprio da un certo accento da una frase che visse Bobbio quando diciamo dobbiamo inserire governo misto nazionale poi posso sbagliata ma ritengo questo
Perché per Aristotele governo misto era un equilibrio fra le forze sociali cioè fra i ricchi e i poveri ma lo ritroviamo in Machiavelli lo ritroviamo impotente con la monarchia Europa armonica una è un equilibrio realizzato dalla classe moderna ma governo e mesto è anche un governo costituzionale come per Hegel un Governo costituzionale che dall'uno ai poche in molti il proprio spazio politico
Ora
Nella nostra età democratica c'è una distanza enorme dall'ideale di un po'denti una monarchia moderato costituzionale proprio dello Hegel
Resta però sempre qui non è Bobbio ma sottoscritto aperti il problema della necessità di un esecutivo monocratico che viene inizialmente
Impostato da Erodoto nel discorso di Dario
La distanza diciamo
Dalle monarchie moderato e concessionarie che è segnata come ho accennato prima riprendo dopo ora dal federalismo e dalla democrazie dall'America in queste opere
Il Complesso e alle volte confuso tema del governo misto
Dove spesso non era chiaro se si parlava di organi costituzionali o di classi sociali
Si è separato in due
Cioè da un lato nell'organizzazione costituzionale dei poteri dello Stato e dall'altro in quell'equilibrio sociale possibile in una società intravisti
Scusate ma a me
Non voglio provocare un incendio
Dicevo i problemi sono due organizzazione costituzionale dei poteri dello Stato e dall'altro equilibrio sociale in una democrazia pluralistica
Il Bobbio tira a mio avviso le prime provvisorie somme della sua costante attenzione la diverse teoriche dello Stato misto nel saldo su Gaetano Mosca
Egli osserva che nei secoli si è privilegiata questa forma di governo per tre motivi
In primo luogo perché con le sue tecniche costituzionali Essa assicurato Piccitto una maggiore stabilità
E durata all'organismo politico
In secondo luogo perché l'equilibrio fra le forze sociali in un effettivo pluralismo e una garanzia di libertà per i cittadini
Dato che impedisce il prevalere di una forza sull'altra
In terzo luogo perché questo equilibrio istituzionale sociale si ispira un concetto più generale di di giustizia una giustizia non astratta perché basata sul principio su cui quei tribù re sbaglierò ma a mio avviso nelle molte pagine dedicate a democrazie contemporanee
Come nella riflessione più immediatamente politiche il Bobbio si ispira sempre all'ideale dello Stato misto anche sull'eversione rinnovata e adeguata ai problemi dei nostri tempi
Resta aperto un problema marginale
Sarebbe del tutto irrilevante ai fini del nostro discorso se il Bobbio non lo avesse direttamente affrontato nel capitolo sul Jumbo bene
Il quale per primo ha distinto le forme di Stato o regime o società politica o repubbliche dalle forme di governo una distinzione però che si vada sempre su chi è titolare della sovranità è il modo del suo esercizio
Salvo Russo questa distinzione si è persa nella storia del pensiero politico
Ma oggi è stata ripresa dagli studiosi di diritto comparato consultato a mio avviso non sempre soddisfacenti
è opportuno che i filosofi i giuristi politologi che si occupa si occupano della res pubblica confrontino di nuovo le loro posizioni
I saggi dei nostri amici turisti da Mortati Elia
Si limitano a distinguere le forme di governo parlamentare governo presidenziale governo dei ritorni direttoriale ma quando distinguo le forme di Stato direi
Che loro tipologie siano storiche che siano sistemi che sono tipologie ancora del tutto insufficiente
E così vediamo al terzo punto
Terzo punto in cui cercherò di entrare ancora nella definizione del democrazia
Nelle molte riflessioni del Bobbio non si affronta mai in modo diretto il problema della tipologia fra tre diverse forme di democrazia
Quella liberale quella populista o quell'attualità aria per stare a una definizione di Robert Dark
L'ho detto non in modo diretto ma in modo diretto sì
Si prenda per esempio il saggio su eguaglianza egualitarismo e gli scritti numerosi che adesso direttamente si collegano e si vedrà come il egli tenda a individuare il principio che era principio fra virgolette nel senso Monte scagliano quasi che alla base del Po il principio che la base il populismo
Infatti l'eguaglianza di tutti in tutto
è riferita non solo ai bisogni qui riassume il pensiero del bob ai bisogni del consumatore ma anche alla capacità dei lavoratori giustificando così una diseguaglianza dei doveri ciascuno nei confronti dell'assessore società perché parifica il più capace con il meno capace
Nell'ottica liberale invece il principio dell'eguaglianza come noto si riferisce all'eguaglianza dei punti di partenza
La capacità è la base per giustificare una relativa diseguaglianza
Ma il populismo
Come viene definito anche dal Bobbio sostanzialmente anti individualistico
E portato a non io
E non può ammettere che gli uomini siano in certe cose uguali ma in altre DiVersi e quindi il suo ideale è una società comunitario comunisti che non certa un'asta pluralistica
Più indiretto invece e l'esame del Bobbio del totalitarismo
Perché il termine ho avuto la sensazione che Bobbio non ami questo termine preferendogli spesso quegli anti quelli antichi di dispotismo e di tirannia o quello moderno di autocrazia
Nell'introduzione al libro del franco del doppio Stato egli pone alcune premesse
Senza però ottenere presente lo studio di Hannah Arendt le origini del totalitarismo che l'avrebbe portata a trarre più decisive conclusioni
Commentando il saldo del franco il sottolinea il Bobbio sottolineo due punti
Il principio di stato di eccezione trasformato però ben eccezionale permanente da temporanea perpetuo
E contrapporsi due forme di Stato quello antico di diritto o normativo e quello nuovo discrezionale e totale per discrezionale totale perché politicizzata ogni ambito della vita
Ebbene rileggendo il fa anche il alla luce poste di della tesi posteriore Dell'Anna Rent si poteva mostrare come quella di natura permanente che opera in modo discrezionale per fini politici è realizzata non dallo Stato ma dal partito politico con la propaganda torto paritaria con la polizia segreta con i campi di concentramento
Il doppio Stato consiste proprio in questo nell'opposizione fa state partito il primo che ha l'apparenza del potere il secondo il partito che ne alla sostanza
Insisto su questo argomento per due motivi
In primo luogo perché solo così si può trovare il criterio di distinzione fra regimi autoritari e regimi totalitari
I primi i regimi autoritari
Utilizzano strumenti propri dello Stato l'esercito la burocrazia lo stato d'assedio in casi eccezionali il secondo totalitarismo in lenta strumenti nuovi di dominio
Il secondo motivo è che
Dovremmo comparare anche i sistemi politici da un punto di vista meramente delle loro strutture politiche e non dalle ideologie Keynes o meno
A mio avviso il discorso di Bobbio sulla democrazia si muove sostanzialmente nell'ottica della democrazia liberale partendo però dalla definizione greca su chi governa
E qui vorrei fare un Breve e rapido inciso Bobbio a mio avviso si muove fra la posizione di Hannah Arendt
Che in fondo vede la democrazia realizzata solo in Grecia
Con un culto che si trova nel mestiere fissati raccolto in passato e presente o nell'altro volume di vita attiva lo condizione umana
Che proprio la democrazia è quella e dall'altra parte i sardi Sartori il quale parte proprio in polemica contro qualsiasi definizione della democrazia che parte dei crediti
Si muove in una via di mezzo inciso nell'inciso in cuor non vorrei sbagliare ma quell'insistenza
Di Bobbio sulla trasparenza del potere
è proprio un motivo che viene messo in luce anche da Hannah Arendt quando e loda la democrazia degli antichi democrazia basata su un discorso che visibile a tutti e sentito da tutti
Nell'ottica di quella sua definizione parte la replicazione greca subì governa l'uno i poco i monti
La democrazia come partecipazione in molti o potenzialmente di tutti
Al processo di lavorazione delle decisioni politiche che interessa ma tutta la comunità è possibile però soltanto per mezzo di alcune regole procedurali e di alcune garanzie
Tra le regole polo procedurale la regola dalla maggioranza il sistema rappresentativo fra le seconde lei garanzie della libertà e qui uso l'espressione di un bel libro purtroppo me dimenticato ancora vent'anni dalla morte un bel libro di Vittorio De Caprariis fra le garanzie delle libertà abbiamo i diritti civili e politici eguali per tutti i cittadini il diritto della minoranza di poter diventare maggioranza
Le procedure e le garanzie formano le regole del gioco democratico concordate da tutti i partecipanti
E se sono neutrali rispetto al fine della decisione a cui si perverrà ma sono buone sul modo di esercitare il potere una volta risolto il problema su chi governa l'attenzione del Bobbio ecco ostentatamente rivolta sul come esercitare il potere ancora un debito verso gli antichi come ho detto prima con la classica distinzione fra le forme rette di governo e quelle degenerate
Tuttavia il discorso del Bobbio sulla democrazia non si ferma sul chi
Il popolo o sul come le procedure le garanzie descrivendo la democrazia egli insiste come conditio da Democrazia dei contemporanei con egli insiste come condizione per la sua realizzazione sul pluralismo che l'esistenza di una e sito pluralità di gruppi politici organizzati che competono fra loro allo scopo di aggregare le domande e di di strass lei di trasformarle in deliberazioni collettive
Il laico Bobbio
Che ama i concetti chiari e distinti
Ha dimostrato di non essere molto tenero verso versioni addomesticati e fuorvianti del pluralismo
A questa contestazione Grey era Schumpeter della democrazia competitiva
Il Bobbio era giunto attraverso un lungo e attento studio dei teorici della classe politica
Uno studio condotto quando questo era un argomento tabù perché antidemocratico però io ritengo giustissima osservazione di stamattina
Di Eugenio carente quando ha mostrato come l'attenzione del Bobbio verso questi autori era dovuta alla necessità di fare un bagno di realismo
Ma qui lo sostiene anche il Bobbio l'esistenza della classe politica è soltanto un fatto
E infatti possono essere confutate soltanto ad altri fatti
Il problema per una retto democrazie riposa invece su due punti
Da un lato nella rapida circolazione ricambio delle élite dirigente e dall'altro nell'esistenza di limiti all'esercizio del potere
Ora
Emerso negli ultimi scritti di Bobbio ultimissime improprio forse non sono ancora nella nella bibliografia di stamattina
Ma sono chiare negli ultimi scritti che la società in cui noi stiamo entrando sarà una società pluralistica dove quando si parla di pluralismo in fondo l'accento cade più sugli ideali
Ossia avviamo verso una certa neo corporativa neo corporativa dove a dominare invece sono gli interessi questo a mio avviso è un problema che è rimasto aperto ed è un problema che nel futuro merita una lunga mente meriterà una lunga discussione
Ora
Ora
Sostenendo che i Bobbio ama più le tre tipologie
Che le dicotomie
Bobby usati procedere dicotomie ma noi vediamo che quando esamina alcune dicotomie dei teologi hanno prezzi alcune vengono smorzate
Ah non appena il Bobbio proprio per questa lezione di realismo deve fare i conti col principio di realtà
Prendiamo ad esempio l'opposizione fra democrazia dirette democrazia rappresentativa è la realtà è il grande Stato che ci rende impossibile la democrazia diretta e lo stesso l'opposizione fra democrazia politica e democrazia sociale si dimostra sul piano dei fatti sempre più evanescente data l'estensione dei principi democratici cioè di un potere ascendente nel campo
Di di comunità che strettamente politiche non sono cioè alla società civile nelle sue varie articolazioni dalla scuola alla fabbrica e anche la Chiesa
Occupando spazi un tempo governati da principe autocratici ricordo che anche Rai mondano
Spiegava che se c'è una trasformazione i nostri tempi è proprio dovuta questa estensione del principio democratico dallo Stato a questa realtà
Della società civile e riassumo questa affermazione
Con una assorbe l'espressione del Bobbio più si estende il principio di voto nella società civile più questa opposizione sarà destinata ad allentarsi come tempi come andiamo presidente
Soccorritore
Va be'non ci sto
Vi è però una dicotomia che il Bobbio non consiglia quella sei nota fra democrazia formale e democrazia sostanziale
Non la consiglia perché suo avviso si tratta dell'uso diverso se non opposto della stessa parola democrazia
La democrazia sostanziale e quella in cui il governo o meglio un gruppo politico opera
In vista della realizzazione dell'ideale dell'eguaglianza con l'esercizio non democratico del potere
Pertanto chi parla di democrazia formale sostiene il governo del popolo chi parla di democrazia sostanziale difende un Governo per il popolo si parla così di due cose diverse
Dal punto di vista fattuale la concessione si è dimostrata impossibile
Una democrazia formale e sostanziali insieme appartiene per ora e sito al genere dei futuribili
Su questo tema il Bobbio ritorna ripetutamente con saggi più immediatamente politici quantico saggi più immediatamente polizia di coscritti per riviste militanti per per giornali per quotidiani
Riconoscendo che il problema del rapporto fra democrazia e socialismo è il tema del nostro tempo
Ma per ora salvo Welfare State socialdemocratico si ha avuto e cito o capitalismo con Democrazia o socialismo senza democrazia
L'alternativa con l'antitesi radicale è fra la procedura democratica e la procedura leninista in mezzo non c'è una terza via se non nell'immaginazione o nella fantasia
Può restare comune solo ideale della metta il socialismo ma se per cui il perché perseguito con il metodo democratico prestiamo in piena socialdemocratici socialdemocrazia
Ma di contro alla crisi del Bobbio
Si può anche ricordare la posizione liberale espressa da Ralph Duff & Dahrendorf
Il quale parla della fine dell'era socialdemocratica perché esserci da poca libertà poca democrazia o il mondo noioso del suicidio
O che il problema forse quest'anno sono tesi Bobbio sono tesi mi è che oggi emerge è proprio che per dare più libertà eguaglianza più partecipazione ha una popolazione più alzata e più colta consiste proprio nella distruzione del Welfare State costruito dalla dall'incontro fra liberali e socialisti
Veniamo al quarto tema che riguarda le trasformazioni della democrazia
E uso volutamente quel trasformazione
Lo desumo dallo da un'opera un'operetta del Pareto
Norberto Bobbio è stato il primo ad affrontare la nozione è il concetto di società civile e sul tema è ripetuto è ritornato ripetutamente con ulteriori approfondimenti
In questa sede Luís USA il procedimento dicotomia ecco contrapponendo Società Civile a società politica postato
Se mi è concesso un osservazione critica da parte mia riterrei più utile sul piano dell'indagine storiografica sulla formazione dello Stato moderno
Come su quello della discussione dei problemi del presente ritornare una triade
Ponendo la società civile come medio fra l'individuo e lo Stato
Esistente anche la casa nel senso forte aristotelico dalla parola
Oltre il palazzo la società civile Hotel Palace lo stato e la piazza la società civile
Una seconda osservazione a mio avviso l'ottica con cui è pronto approfondisce questa nozione cioè la società civile è troppo hegeliana
Anche se mette fra parentesi la famiglia
La verità è che nel pensiero inglese del Seicento e il Settecento in Hobbes no
Era se non compiutamente elaborata dal punto di vista teorico ma viva nella la tessitura stessa dei loro discorsi perché la realtà di ogni giorno la realtà di una società civile che si esprimeva nel mercato nell'opinione pubblica in Hobbes nei cosiddetti sistemi dipendenti privati
Regolare io reintrodurre colare legittimi su cui Bobbio è venuto
Quindi vorrei in questo caso ritengo sia più opportuno spostare la propria attenzione proprio nel seicento e nel settecento inglesi in cui c'è il proprio fiorire il crescere dal punto di vista dell'indagine storica di questa sorge società civile
E riprenderla questa triade non con la terminologie Liliana famiglia società civile è stato ma individuo società il Governo
Non è un'osservazione così meramente ero vita o accademica quella che sto facendo
Bobbio parla Licia civile ma quando scrive altri saggi procede sempre con questa dicotomia pubblico o privato per analizzare la democrazia di oggi e i problemi della democrazia di oggi
E io ritengo che proprio questo procedimento possa essere pericoloso egli parlando i fenomeni che si verificano Gide sotto i nostri occhi parla di una pubblicizzazione del privato e una privatizzazione del pubblico
Il primo si dà con l'intervento dello Stato nel mercato imponendo all'ordine scontati questi un ordine finalizzato all'altro
Il secondo consiste la crescita e la Società di potenti organizzazioni burocratiche sia economiche sia politiche
E del loro potere d'imperio i primi con i contratti collettivi che hanno dato luogo a procedure neo corporativa i secondi espropriando occupando lo stato per dire distribuire rendite politiche con risorse pubbliche per ottenere il consenso dei governati
A questa tesi si collegano a mio avviso
Alcuni almeno un due di quelli che il Bobbio che ama i paradossi della democrazia
Il processo di democratizzazione se accompagnato e ha reso necessario un processo di burocrazia si burocratizzazione dovuta al fatto che con l'allargamento del suffragio
A strati sempre più vasti e la popolazione stati sempre più vaste la popolazione hanno chiesto allo Stato di essere protette la partecipazione non ha così portato a libertà e autonomia ma protezione burocratica per garantire la sicurezza
Il potere ascendente non ha eliminato ma rafforzato il potere discendente
Dall'altra lato il processo democratico e questo un punto che vorrei sottolineare sempre per Bobbio apportata una società di massa
Che Mina col suo generale conformismo l'autonomia e indipendenza il cittadino
E faccio una parentesi la concessione della democrazia del Bobbio è chiaro è una concezione che ritiene giustamente che a matrice sostanzialmente individualistica
Quindi la sfida di massa
Abbinato l'autonomia e l'indipendenza il cittadino rendendo così possibile il consenso manipolato
L'industria culturale l'industria politica operò dall'alto con la propaganda per il Po per imporre i loro diversi conformismi possibili laddove esistono i grandi numeri
L'opinione fu critica l'opinione pubblica critica d'un tempo si è capovolta in pubblicità come la partecipazione volontaria si è capovolta in una partecipazione manipolata dall'alto
Tranquilla critica lo Stato in massa eh dura in Bobbio tanto da definirla sa di massa è una scelta perversa
Qui vorrei fare due osservazioni quando il Bobbio
Introduce o presiede
Il convegno dedicato ricordo Germani
Di fronte al problema sviluppato Germani nel suo ultimo articolo sul primo saldo sul storie contemporanee fronte che il tema dominante il tema della secolarizzazione ho avuto la sensazione dal lettore
Che non ci sia che ci sia da parte del Bobby una certa prese di distanza rispetto a questo tema della secolarizzazione che io ritengo invece uno dei temi centrali per comprendere i problemi del Paese del presente
Secondo osservazione io ritengo per capire le trasformazioni della democrazia
Che sia di maggior utilità la triglia dei la triade su cui ha insistito particolarmente Hannah Arendt invita attiva è la società non mi divido lo Stato e la stretta non più civile perché sa di massa che ha invaso da un lato la sera privata e dall'altro ha espropriato alla sfera pubblica
è diventato un Assad di masse non più una sala civile perché in seguito al processo di secolarizzazione ecco perché intende importante il processo di secolarizzazione
Perché in seguito al processo di secolarizzazione la sola cosa attenere insieme individui eh l'interesse privato nella ricerca di un maggior benessere
E proprio per questo
Massi sono tutti fenomeni neo corporativi di cui sempre parlato la piazza
Non soltanto la società cioè ente si è seduta a Palazzo ma noi vediamo è entrata sempre più nella nostra casa tant'è vero che fra i grandi diritti
Di libertà
Che noi oggi cominciamo a rivendicare è il diritto della privacy che a mio avviso non viene minacciato soltanto sa schedature dei attraverso i calcolatori via laboratori Granterre troni
Arriviamo così al quinto punto al quinto punto che
Tenta una conclusione
A questo punto il disco
Ricca Académica vagamente consolatoria e non concretamente riformatrice
Di qui il continuo insistere del Bobbio teorico del diritto
Sulla distinzione fra scienza e filosofia fra essere e dover essere fra prese di coscienza presa di possesso e prese di posizione di fronte alla alta fra giudizio descrittive giudizio prescrittivo fra neutralità esce e scelte ideologica
Per una scelta invece esclusi filosofo il diritto una scelta esclusivamente metodologica
Ora a mio avviso questo orientamento del Bobbio filosofo del diritto
Permane nel secondo Bobbio filosofo della politica
Ma forse in modo molto più attenuato
Guardando tutto il problema delle sterno
Ma è poi così neutrale la filosofia politica del Bobbio
Bisogna collocare storicamente
Il suo amore per i concerti pensati e definiti in modo rigoroso è chiaro
Il suo senso della realtà
Contri vuoti e fumosi discorsi ideologici
O per tornare al nostro tema il suo riproporre la democrazia come concetto e non come mozione
Per vedere quale effetto dirompente essa abbia avuto nell'esercitare un compito di vera e propria igiene mentale
Al quale in tempi oscuri e bui come i nostri Holcomb del recente passato
Il filosofo si deve dedicare portando alla luce e alla chiarezza il concetto
In fondo il Bobbio va iscritto nel filone dei classici
Non tanto o non solo per la sua predilezione
Assai rara sino a poco tempo fa per i filosofi classici ma soprattutto per l'istintiva avversione dell'olimpico verso la forma mentis romantica
Più Biden do all'occasionalità si abbandona le mozioni alle mode all'effimero scambiando la vita la vita reale dominata dalle città con il sogno dove si gode di un'infinita libertà
Quindi la filosofia del politico del Bobbio non mi risulta così neutrale
Certo nella sua opera di chiarificazione concettuale il Bobbio nelle sue brevi Triadi come le sue via di resta fedele a un'analitica descrittiva
Ma poi alla fine egli chiarisce la sua circa prendiamo ad esempio due dicotomia quanto troppo
Prendiamo a Lecce ad esempio due dicotomie quella fra governo degli uomini e governi delle leggi
Qui io taglio quello come quanto piacere volevo chiudere con un punto e ho visto che Bobbio chiude
Suo ultimo libro
Parlando proprio della sua scelta come avevo più o meno intravisto io e quindi cito direttamente al suo testo
Se poi a conclusione dell'analisi mi si chiede di abbandonare l'abito lo studioso e di assumere quello dell'uomo impegnato nella vita politica del suo tempo nono alcune citazione a dire che la mia preferenza va al governo delle leggi e non a quello degli uomini
Cioè al principio l'ex fatti tre del e non a quello Rex farsi legge che la grande principio del costituzionalismo quale si è stato illustrato insegnato da un grande pensatore americano
Certi ora né che il venti in costituzionalismo antico e moderno
Veniamo dal punto per concludere
Se
La democrazia
Sostanziale è una meta finale alla quale sacrificare la democrazia formale di oggi il Bobbio risponde sicuramente di no non a caso aveva esordito nel campo della filosofia politica con un saggio
Dal titolo della libertà dei moderni comparata a quella dei postumi
Se invece si tratta di democrazia di criticare la democrazia reale
Con i principi regolativa e ideali della democrazia dei moderni il Bobbio ha aperto una strada una strada che non ha certezze se non nel rigore dell'argomentazione
Ma c'è un'altra critica al Bobbio
Quella del riduzioni quello del riduzionismo della democrazia a me era procedura
La quale non incluse potrebbe entusiasmare nessuno
Ma proprio per il principio liberale la democrazia non può imporre un suo valore assoluto
Perché un diritto inalienabile dell'individuo di far valere i valori in cui crede
Per usare una bellissima espressione di Luigi Einaudi la democrazia liberale è l'Anarchia degli spiriti sotto la sovranità della legge a questo insegnamento il Bobbio è rimasto fedele
Come valore al centro
C'è dunque l'individuo
La sua autonomia morale
E la sua libertà
Tra l'uno pensando ai suoi lavori giovanili
Come a recenti prese di posizione sull'aborto
Potrebbe parlare di persona
O parlare anche l'individuo ma in fondo per me sono due parole diverse che indicano la stessa cosa nella misura in cui impersona e individuo sì in centro nell'esistono proprio nella coscienza morale
Da questa difesa della libertà e dell'autonomia dell'individuo deriva tutto una costellazione di valori
Fra i quali emergono la tolleranza la non violenza la fiducia nel dibattito delle idee e quindi un senso cristiano illuministico di fratellanza con gli altri uomini
Il tutto e tenuti insieme dalla ragione
Una ragione non assoluta una ragione consapevole dei propri limiti e di un mondo che continua a restare indecifrabile nella sua totalità
E offre alla riflessione soltanto esperienze estremamente limitate provvisorie e contingenti come la nostra esistenza
Ma questa ragione
E qui non si può non essere d'accordo con Bobbio e il solo strumento che ci può consentire nel dialogo un vivere civile grazie
Petto
Allora passiamo alla seconda relazione prima dell'intervallo Remo Bodei riforme rivoluzione prima dell'Inter del dibattito anzi perché dopo la relazione ci sarà se ci sarà dibattito
Aspettiamo faccia Presidente un attimo perché c'è un l'assestamento garanzia
Sì perché il pubblico non sì sì se ne andrà
Distrugge
Come no
Un riforma sociale o rivoluzione di Rosa Luxemburg
Vi è un'immagine curiosa ma efficace e rivelatrice insieme
Il lavoro di riforma legale dice la Luxemburg
Non dite di impulsi propri autonomi dalla rivoluzione
Si muove in ogni periodo storico solo sulla linea e finché perdura il nesso l'effetto dell'ultima pedalata rivoluzionaria o concretamente solo nel quadro la riforma sociale
Espressa dall'ultimo sovvertimento politico
Le riforme non avanzano dunque motu proprio
Ma sull'impulso
Della rivoluzione completano in tempi più lunghi
La dinamica spessa del movimento rivoluzionaria
Si affievoliscono quando la spinta propulsiva iniziale tende ad esaurirsi
Questa prospettiva è valida guardando indietro
Alle rivoluzioni che sono già avvenute
E alle riforme che ne sono seguite
In questo senso
Rivoluzione a riforme non solo si integrano ma anche si completano nel tempo
In termini prospettici tuttavia guardando avanti e non indietro
E se si escludono come metodo per introdurre mutamenti profondi nel corpo politico
Sempre la Luxemburg afferma
E fondamentalmente è falso e assolutamente antistorico rappresentarsi lavoro legale di una riforma soltanto con una rivoluzione tirata per le lunghe
E la rivoluzione come una riforma concentrata
Sovvertimento sociale e riforma legale sono momenti diversi non di durata ma vi è senza chi si pronuncia perciò in favore della via della delle riforme legali invece e in contrapposizione alla conquista del potere politico e al sovvertimento della società
Scende in effetti non una strada più tranquilla si cura lenta verso un identico obiettivo
Ma piuttosto un'altra merita cioè invece che l'avvento di un nuovo ordine solo inessenziali modifiche Del Vecchio
Vorrei applicare provvisoriamente questo schema alla recente storia italiana dalla caduta del fascismo
E dalla nascita della Repubblica ad oggi sarà un modo per restringere preliminarmente l'aria dei problemi
Per porre alcune quest'
Toni teoriche di rilievo e per annodare un dialogo ed un confronto con le tesi di Bobbio
Si può discutere sul fatto che la storia italiana con la caduta del fascismo con la nascita dell'Italia repubblicana e con la sua costituzione democratica abbia conosciuto o no una rivoluzione
E sulla profondità di essa se noi ci limitiamo ad una definizione basilare del concetto di rivoluzione come rovesciamento di un ordine politico essa la multa
Se giudichiamo il processo globale i pareri potrebbero differito
Quello di cui invece non si può dubitare
E che Bobbio
Sia stato
Per la via rivoluzionaria
Nel periodo in cui l'ordine politico era dittatoriale e sia stato invece per la via delle riforme nel momento in cui l'ordine politico era democratico nel resto
Per quanto qua sotto la rubrica degli interventi si parli di temi ricorrenti il tema riforma e rivoluzione è stato in realtà poco tematizzato da Bobbio
Anche se è ricorrente nel senso di un presupposto Tacito che costituisce la premessa di ogni suo ragionamento politico
E nel senso che esso appare inglobato nel più generale problema della democrazia
Guardando la situazione italiana ma non come
Situazione specifica come sua tipicità bensì come caso particolare di problemi strutturali della democrazia
La prima domanda che vorrei porre e cosa è accaduto
Dopo l'ultima pedalata rivoluzionaria nella storia italiana
L'impulso alle riforme è stato pari all'intensità dell'impulso che ha portato al rovesciamento dell'ordine politico esistente
è il problema che Bobbio dibatte spesso e con vivacità polemica della frattura o della continuità tra l'Italia fascista e l'Italia postfascista
L'impressione
Che
Con l'inizio dell'era repubblicana si sia manifestato un doppio svuotamento dell'alternativa riforme o rivoluzione
Si sia votata la spinta riformatrice e si sia allontanata gradualmente anche da parte dei suoi sostenitori la prospettiva rivoluzionaria
Ricche Giandoso ovvio si potrebbe dire che quando il movimento operaio ha imboccato la via della rivoluzione l'ha trovata sbarrata dalla controrivoluzione
Quando ha imboccato quella delle riforme da una prassi conservatrice
E Bocca
Passi conservatrice attenzione non Teoria perché teoricamente si è sempre presupposto da parte del sistema politico non faccio qua un discorso i partiti
Una Costituzione democratico Franco Calamandrei
Che uno dei maestri e compagni di Bobbio
Scusate Piero Calamandrei che uno dei maestri e compagni di Bobbio
Aveva osservato
Come anche sotto la forma dell'ostruzionismo di maggioranza o la prassi conservatrice avesse teso a inibire il mutamento a rallentare la pedalata rivoluzionaria
Non viene toccata la costituzione formale
Ma per parafrasare il titolo
Di un volume di Lelio Basso viene sottratto al principe il suo scettro
Lo svuotamento delle riforme il prevalere di una prassi conservatrice implica che vengano moltiplicate le mediazioni all'interno della società civile
Attraverso la formazione di cartelli di interessi consolidati l'inefficienza amministrativa e più recentemente i poteri occulti
Ma questo
Non significa ed è un punto su cui tornerò in seguito
Che tali tendenze non si sviluppino all'interno della struttura
Del movimento permesso dalla democrazia stessa
Si potrebbe dire e sarebbe semplicistico è una rivoluzione rimasta a metà
Genera un riformismo dimezzato
E permette che favorisce la fine il prevalere di un'inerzia sta
Ma forse non è così
Se noi guardiamo a una delle tecniche politiche
Per mettere in mora
La spinta riformatrice
Non ci accorgeremmo
Che essa è consistita nella dilazione nella strategia di differimento e di schiva mento dei problemi
Che anche negli uomini migliori
Indi tali ci amuleti
Tale posizione
Ha prodotto un movimento Complesso in cui si leggono in filigrana tutte le difficoltà di avanzamento e di trasformazione della nostra società
Questo ci conduce ad un noto teorico al primo
Che è tradizionalmente tradizionalmente centrale nelle riflessioni su riforma e rivoluzione
E che abbiamo incontrato nella citazione iniziale di Rosa Luxemburg e quello di concepire
La rivoluzione e le riforme all'interno di una meccanica o di una dinamica storica
In cui coefficienti fondamentali sono quelli del tempo della forza viva l'impulso la velocità di diffusione
Degli eventi
E un altro elemento che qui vorrei introdurre che è quello della velocità
Di apprendimento delle tecniche e degli abiti rivoluzionari e riformisti e della sua permanenza
è noto agli studiosi ma c'è un elemento puntuale che mi piace ricordare
Meno noto che l'uso del termine révolutionnaire rivoluzionario
Risale a Condorcet all'articolo che riguarda il senso della parola rivoluzionari
Ed il rivoluzionario definito come colui che accelera l'avvenire
Accelerazione rapidità relativa del mutamento velocità crescente sono le caratteristiche delle rivoluzioni per cui come anche Veca
Ha notato nel suo articolo sull'enciclopedia Einaudi
Uno dei problemi più cruciali della rivoluzione quando si può dire che una rivoluzione finisce François file
Ha cercato di accreditare l'ipotesi che la rivoluzione francese finisca in realtà gli effetti della sua pedalata alla fine della Terza Repubblica
Il pensiero conservatore prendiamo come caso tipico Barack ha sempre insistito sin dalle origini sulla lentezza dei processi razionale e seguire i ritmi naturali di maturazione degli eventi
E delle convinzioni politiche
Conduce soltanto a spaventosi processi nemesi storica il voler accelerare il corso degli eletti
Questa istanza
Attraverso varie mediazioni
E passata
Poi al pensiero riformista
Esemplare mi sembra
Anche per il nome il movimento Fabiano poco più di un secolo fa
Che prende il nome dal temporeggiatore per eccellenza quinto Fabio Massimo
La tattica del riformismo recita che si vince sapendo attendere
E mette in guardia non solo contro l'impazienza rivoluzionaria per usare la terminologia di Wolfgang cari
Ma anche contro l'utopismo
Eppure oggi il problema sembra cambiato in quanto il riformismo si scontra con un ben più spregiudicati spregiudicato uso del tempo nell'agenda politica
Si va e lo ha notato Bobbio proprio quest'anno
E lo pongo come punto interrogativo verso una crisi senza cambiamento
Verso cioè l'esclusione di ciò che accomuna malgrado tutto riforme rivoluzione cioè l'idea che il cambiamento non solo è necessario mai buono
La lotta sembra svolgersi tra duetta imporre i trattori uno più astuto dell'altro
E soprattutto sembra svolgersi non soltanto nel temporeggiare come Quinto Fabio Massimo il momento della battaglia campale ma nel disperdere su un terreno vasto addirittura micro fisico lo scontro
Nello spezzettare gli elementi di confronto
Da qui e mi riferisco a quello che diceva Matteucci
Alla fine de la sua relazione ma con un'altra intenzione
Nel campo dell'etica e nel campo del costume
Mi pare che si possa spronare una delle radici del cinismo
Come falsa coscienza illuminata
Oggi diffusa
Di chi sa come va al mondo di chissà che le cose non cambiano
E mi riferisco un'analisi che ha qualche punta di profondità malgrado la vastità
Del libro di Petter Slow iter dei capi critiche der Siniša inferno oltre critica della ragione cinica che analizzato il diffondersi di questa forma di atteggiamento invalicabile
Ma la strategia riformista dica
E questo mi pare che debba essere tenuto presente
Non oppone un'etica in quanto tale
Alla politica
Non oppone le buone intenzioni soltanto alla regno della forza ma cerca di saldare forse qui stanno le sue difficoltà
L'etica alla politica in quanto scelta politica che caratterizza le democrazie
Ma in realtà
Una discriminante più precisa
Tra rivoluzioni e riforme
Non è quella del tempo
Della velocità o della lentezza dei cambiamenti
Ma quello
Del rovesciamento o del mantenimento di un ordine
Democratico
Oppure della possibilità di rendere durevole la trasformazione desidera
C'è un aspetto nel rapporto tra rivoluzione riforme che viene in genere trascurato
Ed è quello dell'apprendimento politico dell'educazione alla libertà razionale su basi conoscitive
E quello tuttavia che si conosce soprattutto in forma diversa come il tema trattato recentissimamente da Bobbio dell'educazione del cittadino
Qui veramente le due strade
Rivoluzione riforme diverbi con e divergono
Non solo nella teoria ma anche nella loro esemplificazione sto
C'è un passo che io trovo molto bello di Lenin perché è molto chiaro
Della rivoluzione come ex ferimento un Colucci disse
Come un'attività conoscitiva e non solo pratica
Che in breve tempo rivela la natura della società e fa apprendere alle grandi masse in maniera lampante
La dinamica storica
Dice Lenin
Gli insegnamenti della rivoluzione Duilio mille novecentodiciassette
Ogni rivoluzione
Segna una brusca svolta nella vita delle grandi masse popolari
Finché questa svolta non è matura una vera rivoluzione non può avvenire
E nello stesso modo che una svolta nella vita di qualunque individuo è per lui piena di Amnesty rammenti
E gli fa vivere e sentire molte cose così la rivoluzione dai in poco tempo a tutto il popolo gli insegnamenti più ricchi di contenuto e più preziosi
Durante le rivoluzioni milioni e decine di milioni di uomini imparano in una settimana più che in un anno di vita virtuale sonnolenta poiché in una svolta brusca della vita di un popolo appaiono in modo particolarmente netto i fini perseguiti dalle differenti classi sociali le loro forze e i mezzi con i quali agiscono
La rivoluzione
Come esperimento conoscitivo a cui si è costretti
è un tema che ritorna anche in Trotsky nella storia della rivoluzione russa
E ritorna
Come prova della superiorità
Bellavia
Rivoluzionaria
Su quella delle riforme
E della democrazia parlamentare
Perché le rivoluzioni che non partono naturalmente dal desiderio di fare esperienze ma partono dalla spinta dalla necessità hanno questo carattere
Di non essere programmabili
Completamente neppure dei rivoluzionari di professione le rivoluzioni permettono quando avvengono dissi sollevare
In un certo modo
Il bello che nasconde il movimento storico
Che è una interessante e curiosa applicazione della psicanalisi alla rivoluzione
Dice Trotsky l'ascesa storica dell'umanità considerata nel suo insieme
Può essere sintetizzata
Come un susseguirsi di vittorie della coscienza
Sulle forze cieche della natura
Nella società dell'uomo stesso il pensiero critico e creatore ha potuto sinora riportare i suoi maggiori successi nella lotta contro la natura
Ma i rapporti sociali continuano a formarsi alla maniera delle isole coralline
Il parlamentarismo ha illuminato solo la superficie della società e per di più con una luce artificiale
In confronto alla monarchia e ad altri retaggi del cannibalismo e dello stato selvaggio delle caverne la Democrazia costituisce naturalmente una grande conquista
Ma non intacca
Il gioco cieco delle forze sociali
La rivoluzione d'ottobre alzato la mano per la prima volta
Contro questa più profonda sfera dell'inconscio
Ora che la rivoluzione
Permetta un apprendimento rapido
E una visibilità dei processi sociali informa così lampante
Presuppone che questo patrimonio non si
Dimentichi tanto presto
Ecco perché mi pare
Nelle forme rivoluzionarie si richiede questa mobilitazione senza riserve questa creazione del cittadino totale per dirla con Dahrendorf o questa forma di virtù repubblicana per dirla con i giacobini in cui l'uomo sia soltanto animale politico
Non sia più individuo priva
E tuttavia
Questo modo di apprendere
A una variante
Essenziale anche all'interno del processo rivoluzionario
Non si apprende soltanto in nei pochi giorni che sconvolgono il mondo
Né si apprende attraverso una mobilitazione guidata dall'alto secondo regole ferree di disciplina
In un clima di terrore politico
E sempre la Luxemburg a osservare
Che
Tanto più dopo la rivoluzione bisogna continuare a sperimentare quanto più la tentazione e di mettere ordine sul disordine provocato dalla mutazione dei costumi
E dalle trasformazioni politiche
Tanto più bisogna praticare esperimenti
Guidati dalla libertà
Quanto più forte e la tentazione di utilizzare la tiranni
Dice la Luxemburg che il negativo la demolizione questo questo testo la rivoluzione russa
Lì si può decretare
Le costruzioni il positivo no terra vergine mille problemi solo l'esperienza in grado di correggere e di aprire nuove strade
Tutta la massa del popolo vi deve prendere parte altrimenti il socialismo viene decapitato autorizzato dal tavolo di una dozzina di intellettuali
L'unica via della rinascita e la scuola della vita pubblica stessa della più limitata
E larga democrazia
Opinione pubblica
è per l'appunto il regno del terrore a demoralizza
Da notare che le riforme il proseguimento della rivoluzione sono possibili soltanto in questa la dittatura consiste aggiunge la Luxemburg nell'applicazione della democrazia
No nella sua abolizione
La libertà diventa quindi metodo costituente di una società sorta dalla rivoluzione
Non è certo l'accettazione delle regole del gioco democratico nel senso di Bobbio
Ma l'accettazione di un vincolo essenziale
La libertà come convinzione e non distruzione anche fisica degli avversari
Lunga che è stata la strada
Di convergenza e di incrocio e di scontro tra una teoria della rivoluzione che pone l'accento sul consenso e la libertà
è una teoria delle riforme che accetta le trasformazioni profonde della struttura sociale in vista di una giustizia che non sia solo sulla carta
Il cammino non è compiuto le tensioni e le lotte coesistono il pericolo maggiore sarebbe quello della confusione che non è venuta a capo delle differenze essenziali
Ma d'altra parte il cammino del marxismo italiano dopo Gramsci l'accettazione
Ad esempio della strategia della guerra di posizione del consenso
Nona in parte
In un processo non compiuto modificato anche il senso precedente dell'alternativa riforme e rivoluzione
Non credo tuttavia
Che si possa capire
Questo nesso tra riforme e rivoluzione e soprattutto la specificità della pratica e dalle attività delle riforme
Se non si considerano anche i vincoli interni alla democrazia
E questo a prescindere ripeto dal caso italiano
Il che pone un nodo teorico il secondo
Che più generale ed è
Più difficile da sciogliere
Quale in altre parole il vincolo interno ineliminabile
Nella logica della democrazia
Che condiziona sia la possibilità di uno sviluppo verso le riforme sia alla possibilità di una stagnazione nell'ambito delle pratiche conservatrici a me pare se posso usare
Un'espressione tratta dalla teoria dei sistemi
Che vi siano nel cuore stesso della democrazia due imperativi sistemici che se non sono contraddittori sono certamente divergenti
E che
Danno la possibilità
Di pigiare il pedale
Da una parte o dall'altra
Il primo imperativo quello che Bobbio accetta e che anch'io personalmente sono portato ad accettare
E quello di procedere verso forme di universalizzazione degli interessi
Che avvengano attraverso il confronto razionale
Ossia il rendere ragione pubblicamente questo è l'aspetto kantiano che anche Bobbio sottolineato delle proprie pretese questo mettere alla prova
Quelli che si vogliono presentare come i propri bisogni propri interessi
Proprie ragioni
In questo modo pubblico che esclude
Ogni tendenza
Di tipo élite distico nel senso tradizionale ogni forma oligarchica e ogni società segreta ogni doppio Stato
Il privilegio alla possibilità di essere mostra totale
E ciò che invece generalizzabili
Le esigenze e le ragioni che si possono dimostrare su cui si può render conto
Hanno la possibilità di essere accetta
Ma c'è un altro spazio un altro imperativo sistemico e quello che in parte ricordava prima ma che uccide citando e inauditi
Cioè nella democrazia in quanto riconoscimento dei diritti inalienabili dei singoli
E quindi del diritto di insistere sulla propria particolarità un'anarchica degli spiriti
Che ha bisogno di essere sottomessa e qua l'aspetto morale alla sovranità della legge
Come si può uscire da questa schizofrenia da questo
Divergere gli imperativi sistemici
Le strategie che sono state elaborate su un diverso
Una probabilmente non si può più usare e mi riferisco anche a quello che diceva Cesarini
E cioè il modello hegeliano
Che sia il suo Stato etico o no
Presuppone comunque che la lotta degli interessi non possa essere generali generalizzata
Secondo la logica stessa della società civile ma che abbia bisogno di qualcosa che lo sovra che la sovrasta
In uno stato portatore esso stesso irrazionalità in uno stato
Seguì escludiamo per motivi che cercherò di spiegare
Meglio anche in seguito
Questa possibilità
Restano
Due altre forme di azione
Si può rafforzare la tendenza al confronto pubblico razionale
Alla comparazione degli interessi
E alla loro legittimazione allora sono possibili le riforme nel senso di modificazioni incisive dei rapporti di potere a favore di gruppi sotto privilegiati
Oppure si possono sottrarre
Questi confronti di interessi
Alla visibilità
O alla discussione pubblica
E trasformare l'en democrazia in un nobile ideale e le riforme in un libro dei sogni
Per quanto riguarda la prima soluzione
E necessario una carica di razionalità intransigente di forza morale
Di illuminismo come è stato detto a proposito di poco
Ma anche Bobbio sa e l'ha detto recentemente rispondendo a contare
E non mi sono argomenti irresistibili per dimostrare l'esistenza di diritti fondamentali
Che soltanto la forza persuasiva
E sposta la manipolazione ma che rifugge dallo spargimento del sangue
Nella soluzione dei conflitti può essere essa stessa una ragione in itinere
Quindi
Non ottava GA ran questa mattina
Non paletto razionalizzazione derivazione degli interessi nascondimento ma Perelman forza dell'argomentazione
Ma
Di fronte a questa capacità di argomentare
Che tuttavia alla sua base fragile il suo tallone d'Achille nella impossibilità di dedurre come vorrebbe qualcuno scientificamente l'esistenza di diritti fondamentali
Prende spazio anche teoricamente
Ma soprattutto praticamente l'altra soluzione
Quella che alla lunga conduce al discredito della democrazia
Quella in cui la forza di persuasione
La verità se si può usare ancora questo termine più bisogno usarlo senza pudore e Garella fatto stamattina
La verità diventa una lottizzazione delle coscienze oltre che dei bei
Si dividono
Le posizioni secondo interessi che non si possono legittimare attraverso
L'esibizione delle proprie credenziali di razionali
D'altra parte sarebbe
Probabilmente chiedere troppo se la trasparenza fosse così perfetta da fare della democrazia come vorremmo che fosse una casa di vetro
Dunque noi ci troviamo in una situazione in cui questi due imperativi sistemici diversi permettono esiti differenti
E in una situazione in cui se posso usare di nuovo una terminologia
Diversa assomiglia a quella dei giochi ministri cosiddetti giochi misti non classici
Ossia giochi assomma non zero in cui non è come tende a essere
La rivoluzione un gioco a somma zero in cui qualcuno perde
Tutto e l'altro guadagna cento ma è un gioco in cui ciascuno
Guadagna qualcosa e perde qualcosa ma naturalmente c'è chi guadagna molto e chi non guadagna quasi niente
Cioè questa situazione di doppio legame in cui le due pratiche la pendenza l'universalizzazione degli interessi all'esibizione di ragioni e la pendenza di chiudersi nella propria particolarità nel non voler rendere conto
L'elemento di estensione della democrazia elemento di privatissimo sì incontro e d'altra parte
E facile vedere come questa situazione di un doppio legame porti ha un rapporto del tipo né Conte né senza di te posso vivere
In questo caso e mi pare Bobbio l'abbia riconosciuto ci sono delle situazioni in cui io non posso giungere a delle soluzioni razionali e non solo perché ogni sana regola di democrazia
Conta le teste e alla fine si decide
Con le maggioranze ma anche perché si pone il problema dei compromessi che non sono compromessi generalizzabili compromessi di linea politica
Ah sono forme di accordo mobile continuamente rinegoziato per questo si potrebbe chiamare a con rifiuti misti nel senso di giochi di negoziazione
Che sono uno degli aspetti più caratteristici del nostro sta
Lasciando la questione nei suoi aspetti più
Squisitamente politici e ponendoci sul terreno della teoria e anche della filosofia
A me pare di poter vedere che in questo riconoscimento della necessità del compromesso
Di tagliare i nodi col compromesso addetto Bobbio e non con la spada
Si affacci un problema che diventa
Sempre più inquietante oltre che il più difficile
E quello che uniforme seppure pittoresche ma con una certa astringenza ha presentato gli ottavi nel suo ultimo libro legiferante
A parte ogni gioco di parole lady Ferrand con la differenza è la differenza con la è con la il piffero e il contenzioso in componibile
Cioè
è quel tipo di ragionamento o quel tipo di situazione tradotta in termini di ragionamento in cui non posso trovare dei criteri per dirimere la controversia in un modo o in un altro questo per me è una spina di una situazione in cui una traduce in una tradizione ormai più che centenaria si sta radicalmente modificando esposta
Non siamo abituati cioè e ci tornerò subito
Anche nella tradizione italiana ha una forte presenza per certi periodi egemonica del pensiero dialettico e il pensiero dialettico in questo senso
è stato in varia misura un tentativo per tenere unito
Il nuovo corso e impone mosse
Ossia per
Intende Eric conflitti in termini razionali per non separare con linguaggio hegeliano la rosa della ragione dalla croce delle contraddizioni del presente per non separare gli ideali
Dalla dura realtà che dalle due repliche della storia
Oggi sembra che in termini teorici
Si sia separata nuovamente e forse non da oggi
Una logica del logos se così si può dire dell'agire comunicativo della persuasione attraverso argomentazioni e una logica del Polo Emons
Schmitt
E specularmente della fortuna che hanno avuto sull'altro versante il mio contrattuali ISMU o le filosofie del dialogo di marca tedesca tipo Habermas qua
Nel primo caso sorge la tentazione di dichiarare il falso
Velleitario moralistico il metodo di risolvere i conflitti con l'argomentazione
E si tende a mostrare attraverso la figura del sovrano o attraverso una riedizione della volontà di potenza
Il peso sanguinoso della della sovranità si tende come nei in Dostoevskij a mostrare cosa vuol dire a vere delle responsabilità politiche il discorso del grande inquisito
Nell'altro caso si tende a sganciare completamente
La logica di Potenza
Dalla logica
Di ragionamento
Ma in questo caso e necessaria
L'introduzione di una dose massiccia di mobilitazione etica e di apprendimento politico della democrazia in termini nobili perché no di propaganda
Per la democrazia
Perché forse la dialettica oggi non rappresenta nella sua figura classica
Una soluzione che posso disfare perché si tende a cercare una logica del discorso che mantenga la sua separazione da ogni elemento
Che a che fare e cultura ho preso della realtà
Probabilmente questo dipende dal fatto che oggi
Non si può più usare quella che che Hegel chiamava all'immane forza del negativo che il costo della contraddizione estrema
E nell'ambito della dialettica rivoluzionaria il costo della rivoluzione commi uso del negativo condotto fino in fondo
Hanno un prezzo che almeno per certe nazioni almeno per ora appare intollerabile
Per questo nella situazione anatomica in questa svolta che tutti abbiamo presente
Usare il negativo
Passare attraverso le trasformazioni indotte da un mezzo efficace come la forza dalle contraddizioni acuite fino all'estremo può non essere una soluzione
Che faccia piacere
Ecco perché l'estrapolazione di uno dei due imperativi sistemici della democrazia
Cioè
L'enfatizzazione dell'agire comunicativo e la sua separazione dall'agire strategico nel senso di appello e di Faber mass diventano una ragione
Che non è retorico dire
Che di vita o di morte
Ma per far questo
Bisogna e questo mi pare sia stato il compito di Bobbio
Mostrare che ciò che sembra poco
Cioè l'osservanza delle regole del gioco
La Democrazia
Nel suo aspetto più riduttivo
In realtà moltissimo
Che la democrazia nel senso di tocco Phil e mediocrità
E lotta quotidiana
Che non può vivere della pedalata di una rivoluzione
Precedente
Che non può vivere nell'attesa di una rivoluzione avvenire
Ma che deve riprodurre se vogliamo usare ancora
I concetti dinamici di rivoluzione di riforma deve riprodurre continuamente un impulso per le pedalare
Tutti i giorni
Democrazia e prosaica
La democrazia
Presuppone un dialogo lento faticoso noioso defatigante o gli altri ma certo come notava
Salvemini il bordello fa rilevare e più facile spaccare il cranio di un avversario che convince questa rinuncia a ideali eroici
Questa accettazione della prosa del mondo sembra essere
Senza nessuna certezza assoluta quello che anche Bobbio
Propone
Accettare il purgatorio della democrazia si potrebbe dire dopo quegli anni del fascismo che Bobbio definito anni infernali
E dopo le promesse non mantenute perché illusioni quelle sei promesse che Bondi elencato di recente dell'immediato dopoguerra
E qui si affaccia questo correttivo realistico quella posizione di Bobbio
Questo elemento che dev'essere legato e approfondito con la tematica precedente
In uno spazio della ragione e ristretto rispetto e sempre Bobbio che parla a quello enorme della follia umana
In questo spazio ristretto
Sembra presentarsi la necessità della separazione di Logos Edipo le mosse senza rendere il logos l'argomentazione qualcosa di inefficace
Ciò naturalmente non è vita in astratto
Né rivoluzioni né guerre ciò non garantisce il futuro della democrazia
Si sa che la forza vince ma non convince e Carl argomentazione convince ma non sempre
Niente purtroppo forse nemmeno l'incombere di un male più grande e inimmaginabile ci assicura che la forza degli argomenti della democrazia possa vincere
Tutto per però ci chiama ad agire affinché essa possa farsi strada grazie
Non c'è l'intervallo intervallato
No interventi e dibattiti
Mi spiace ma il programma deve essere osservate quindi se c'è qualche richiesta di intervento prima dell'intervallo
Siamo fa altrimenti viviamo poi
è il dibattito sì rispetto diversi
Nessuno chiede di intervenire
Se nessuno chiede di intervenire dato che poi le due relazioni sono state molto impegnative inattesa
Sì soltanto
Allora prima di abbracciarsi per l'Inter per il Breve per i brevi intervalli cinque minuti le contee grama che arrivato testé impegni parlamentari non mi consentono purtroppo di essere presente ad un convegno al quale non avrei voluto mancare
Sia per rendere omaggio alla figura di studioso intellettuale del senatore professor Norberto Bobbio sia per abbandonare una volta il periglioso una volta una una volta per così una volta il periglioso il terreno dell'attività politica
In favore degli spazi affascinanti della scienza politica Francesco Cossiga presidente Satta Repubblica chiedo scusa solito manda un telegramma ora così mal disposto per cui non si riusciva a leggerlo ad interpretare in maniera corretta allora visto che non c'è nessun'altro intervento siamo l'intervallo di cinque minuti come detto stamattina abbondanti ma non troppo grazie ho prendere favore
Pregherei di accomodarsi novanta tutti
Pubblico
La relazione l'ultima della serata con leggero ritardo ma sterminato anche dalla lunghezza dell'intervallo
E come sapete di Gianfranco Pasquino del titolo crisi permanente il sistema politico
Un attimo soltanto perfino che ci sia che si assestino i presidenti servizio con Prodi
Probabilmente risale
Beh credo che voi comincia
Avendo avuto il privilegio di laurearmi con Norberto Bobbio licenza della politica
Quasi vent'anni fa
Sono particolarmente onorato dalla possibilità l'opportunità che mi offerta di discutere il pensiero politologico di Norberto Bobbio per quello che attiene specificamente all'analisi della crisi permanente che il titolo di un importante articolo che qualche anno fa e del sistema politico con specifico riferimento ad un sistema politico italiano
La premessa di questo discorso non può che essere che Bobbio aggiunge relativamente tardi all'analisi specifica di questi elementi del sistema politico ma vi giunge perfettamente attrezzato
Dal punto di vista di quanto acquisito nella sua riflessione sui classici per l'appunto la reazione dei classici
E soprattutto dalle sue esperienze che oserei definire semplicemente politiche cioè dal contatto costante con la vita politica italiana per un lunghissimo periodo di tempo
Bobbio giunge a questa riflessione utilizzando
Quella lezione filosofico politica e soprattutto la sua conoscenza della scienza politica che era maturata non soltanto riflettendo sui classici tra scienza politica italiana ma riflettendo ASP altresì sui classici della scienza politica occidentale non limitato da una visione soltanto centrata su un tipo di scienza politica quell'americana che diviene prevalente nella fase in cui Bobbio inizia specificamente i suoi studi Polito logici ma avendo attenzione sia alla scienza politica francese che alla scienza politica tedesca quelle che presentano diversi tipi di analisi o filoni di analisi abbastanza differenziate
E che l'analisi della crisi permanente del sistema politico sono costituiscono un'opportunità per Bobbio
L'opportunità di applicare gli strumenti e gli insegnamenti della tradizione filosofico politica liberaldemocratica o forse meglio su questo punto un'impressione che dovrei probabilmente essere corretto e sono grato proprio ce lo farà costituzionale democratica che mi pare più precisa come definizione
E dall'altro e Minali lenitivo l'inevitabile conseguenza di un impegno che non soltanto culturale ma è politico culturale in qualche momento addirittura politico
Maturato in un ambiente quello torinese o quello piemontese e più in generale che particolarmente incline a queste forme di impegno esistono predecessori importanti di Bobbio proprio in questo tipo di analisi di impegno politico culturale
Ai quali proprio si richiama e dei quali Bobbio sappiamo disegna profili assolutamente eccezionale
Quindi il tipo di analisi che Bobbio conduce e particolarmente utile non soltanto per gettare luce su i problemi che vengono analizzati ma soprattutto per valutare in qualche modo saggiare l'adeguatezza o l'inadeguatezza qualcuno qualche elemento di insufficienza degli strumenti analitici dei classici del pensiero liberaldemocratico costituzionale democratico
Vedremo che anche utile per criticare altre forme di analisi e in particolare perché criticare le le alternative che possiamo definire in senso lato analitiche marxiana
E il tipo di influenza che esse hanno sul pensiero politologico e anche sull'analisi della crisi e del sistema politico
Con questa premessa che se ex utilizzo chiamate UCI e punto uno passo al punto due
Il punto due non può che essere necessariamente la partenza del del pensiero politologico debole e la partenza è una concezione della democrazia che chiara e perfettamente definito nelle sue componenti essenziali
Spesso accusato di aderire ad una visione puramente formale della democrazia l'autore invece non utilizza una una definizione puramente formale anzi tutto parte da una definizione formale cioè della democrazia come un insieme di regole coerente di insieme coerente di regole del gioco ma introduce di volta in volta alcuni aspetti che non sono che sono specificamente sostanziali
E introduce alcuni aspetti che sono sostanziali soprattutto laddove scende nell'analisi concreta delle forme di democrazia
E della manifestazione della democrazia e della carenza di democrazia
Sia nell'ambito dei sistemi politici
Sia nell'ambito delle dei partiti politici ad esempio sia in generale per quello che attiene ai rapporti fra i cittadini e il sistema politico qui ci sono delle situazioni che anche se parlo in fretta non posso leggere altrimenti non finirà in mai ripresentare quello che ho scritto
E quindi salto questo punto anche perché in parte è stato toccato da Matteucci per quello che attiene all'analisi della democrazia
E tuttavia un paio di riflessioni su questo punto sono importanti perché sono quelle che segnano alcuni aspetti che verranno poi più specificamente applicati nell'analisi concreta del sistema politico italiano e della sua tra virgolette crisi permanente perché vedremo che Bobbio ha una serie di limitazioni che introduce nell'analisi impone la definizione di che cosa è la crisi permanente del sistema politico italiano
Il primo elemento che mi pare particolarmente importante non soltanto perché è importante nell'analisi di Bobbio ma perché è importante nel sistema politico italiano è oggi e anche perché poco poco funzionante nel sistema politico nell'oggi
E l'accentuazione significativa rigorosa e coerente del principio di maggioranza
Ma al tempo stesso e la rilevazione sul fatto che il principio di maggioranza e uno soltanto degli elementi per il buon funzionamento di un sistema democratico sto già Crisp citando e un procedimento che non sempre funziona di quei limiti e non sempre quando funziona e facile farlo funzionare di quelle cosiddette aporia
Bobbio sottolinea e anche questo mi pare un punto rilevante per analisi contemporanea del sistema politico italiano
Bobbio sottolinea che e da questo momento cito non è vero che ha solo nei sistemi democratici valga la regola della maggioranza di che le decisioni collettive vengono prese solo mediante la regola della maggioranza
Quest'ultima affermazione è particolarmente importante perché riesce direi o comunque cerca di spazzare il campo da un pregiudizio falsamente democratici distico
Che vede in ogni forma di accordo più ampio di quello delle forze maggioritarie un deleterio compromesso questa una polemica recente
Nella no non è una polemica recente questa polemica che ha una una certa storia nel nella nel sistema politico italiano che sta che viene resuscitata di tanto in tanto
Da dalle forze che potremmo definire di democrazia liberale ma che in realtà ha scarso fondamento è nella riflessione dei teorici della democrazia liberale
E proprio richiama opportunamente che nel senso e nel funzionamento concreto dei sistemi politici democratici del mondo occidentale cioè quelli che storicamente hanno avuto una maggiore durata
Quindi presentano la possibilità di analizzare più a fondo il loro funzionamento
E questo punto è ancora più importante
Perché apre la strada a riflessioni teoricamente empiricamente negli occhi meglio fondate più adeguati alla realtà effettuale dei regimi democratici chi democratici e più produttive anche con riguardo al sistema politico italiano stesso
E qui il punto che voglio sotterranei di questo tipo di adeguamento
Del principio di maggioranza alla realtà concreta nei suoi limiti è nelle sue a colorire il tentativo di sottolineare e di fare risaltare la necessità di compromessi che sono compromessi su problemi compressi su tematiche
Che consentono alla democrazia di fu di funzionare
Ma che consentono democrazia di funzionare nella misura in cui questi compromessi sono esplicitamente accettati e sono trasparente mente
Direi formati dalle forze politiche che sono i due elementi fondamentali che Bobbio sottolinea in contrapposizione con coloro invece che praticano l'arte del compromesso segreto l'arte del compromesso sotto ma
Da questo s'secondo elemento all'interno di questo discorso e il problema del rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta io su questo sondato leggerissimo perché presume o come più ci avrebbe fatto molte più informazioni promette troverà spazio relazioni successive
è questo
No non sono qui per criticare nemica la si doveva né Gysi varate ma non era chiaro che cosa avremmo trattato mi su alcuni punti quando li ho visti titoli quindi non posso cioè
E quindi rappresento parte della democrazia rappresentativa al di là di questo rimane aperto il problema della diciamo della
Del rapporto specifico che debba in stato qua instaurarsi tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta qui Bobbio a mio parere forza leggermente la contrapposizione tra le due forme di democrazia
E sembra non considerare la democrazia diretta come un sistema come un metodo di adeguamento di democrazie rappresentative che sono cresciute oltre misura nella loro rappresentatività
Ma che invece non sono riuscite a lasciare spazio sufficiente alla decisionalità se posso dire così è anche questo
è un tema che Bobbio frequenterà in seguito più recentemente e infine ultimo punto Bobbio critica e in maniera molto forte il problema del
Del
Funzionamento della democrazia rappresentativa così come storicamente si presenta nella situazione italiana su questo punto cioè sulla critica specifica vengono fondate poi tutta una sedia altri elementi che andranno ad arricchire l'analisi del sistema politico italiano e quindi mi permetto di procedere ad una citazione per esteso che per chi volesse controllare si trova probabilmente già nel nel volume uscito che quindi considera mi obbligherà cambiare la nota ma la cito per esteso perché mi pare particolarmente importante
Non ho mai di dubitato che sistema rappresentativo abbia limiti reali a insuperabili in una società capitalistica selvaggia come la nostra
La sovranità del cittadino è limitata dal fatto che le grandi decisioni che riguardano lo sviluppo economico o non arrivano o non arrivano gli organi rappresentativi o se arrivano qui arrivano prese in altra sede
In una sede in cui la stragrande maggioranza dei cittadini sovrani non ha alcuna voce in capitolo
Anche sotto questo aspetto il difetto del sistema non è di essere rappresentativo ma di non esserlo abbastanza
In una società capitalistica la sovranità del cittadino del cittadino in quanto tale nel senso che ognuno oltre ad essere capitalist operaio borghese o proletario
E anche membro eguale a tutti gli altri della comunità politica è una sovranità di nidiata almeno sino a che perdura la separazione fra società civile e società politica
Nella citazione io sottolineo questo almeno sino a che fino alla fine della frase perché è uno dei punti che Bobbio tocca ma che poi non approfondisce non approfondisce nell'analisi del sistema politico italiano
E non approfondisce nelle considerazioni teoriche e nei saggi teorici sulla tematica ma che apre un discorso che riguarda le promesse non mantenute della democrazia
Dire che quanto alle promesse non mantenuto democrazia il problema soprattutto centrale che Bobbio intende affrontare e il rapporto tra governanti e governati
E in particolare chi sono gli attori della politica e in particolare la promessa non mantenuta della democrazia di rendere attori della politica i singoli individui
Questo un punto teoricamente di enorme rilievo perché richiama una riflessione sul modo con cui i teorici della democrazia pensavo di dare voce agli individui
E dall'altro perché richiama il problema della rappresentanza e poi del rapporto tra individui gruppi i loro rappresentanti le istituzioni rappresentative e la decisione
Anche su questo punto Bobbio parte direi dal dalla visione che potremmo definire in questo caso si classica liberal democratica e quindi degli individui ed al e di una democrazia che la deroga siano adesso mi sono perso non so più se questa democrazia degli antichi o dei moderni certamente non è la democrazia dico dei contemporanei
Ma potrebbe essere e questo sotto lo sottolineo in seguito al dibattito che c'è stato la democrazia dei posteri nel senso che è possibile che l'individuo riacquisti no quel tipo di potere politico che la democrazia dei dei moderni forse intendeva dare loro ma il punto cruciale che nel frattempo siamo in una fase che forse di transizione
Non ritengo che Bobbio accetterebbe questa visione della transizione perché il richiamo è sempre alla realtà concreto dei fatti che la tradizione è abbastanza sfumata e tutto sommato abbastanza confusa da non consentire una analisi specifica di quello che sta davvero succedendo di quali sono le tendenze all'interno di questa transizione
Ma il punto cruciale che nella nell'analisi delle promesse non mantenute della democrazia o forse la critica delle promesse non mantenute le democrazia
Bobbio mi pare recuperare da un lato una serie di aspirazioni a cambiamenti profondi e dall'altro a a inserire nel all'interno di questa di questa critica delle promesse non mantenute esigenza di democratizzazione più profonda che non possono che chiamare in causa anche istituti di democrazia diretta e che non possono essere semplicemente risolte con la estensione del diritto di voto all'interno delle aree impossibili all'interno ad esempio della della società all'interno delle organizzazioni sociali
E non soltanto nell'ambito del rapporto tra cittadini sistema politico
Questo questa nel premessa questa seconda premessa dire che potrebbe concludersi sottolineando che quello che occorre fare espresso rispetto alle sue promesse non mantenute democrazia come Bobbio sottolineare da un lato chiedersi se potevano queste promesse essere mantenute
E dall'altro corrispondere come dice Bobbio caso per caso cioè vedere se queste promesse alcune di queste potevano essere mantenute
E altre non potevano essere mantenute ma e qui cito soprattutto cercando di darsi ragione del perché è accaduto quel che è accaduto
Si può entrare nel vivo del dibattito attuale sulle trasformazioni della democrazia
Sottolinea questo aspetto
Perché anche su questo punto punto mobile alquanto reticente poi ai impegnarsi nell'analisi delle trasformazioni della democrazia anche se con l'ultimo ruppe libero
Da un contributo in questa direzione ma soprattutto perché il problema delle trasformazioni della democrazia e in particolare il problema del caso italiano
Qualunque sia così senza ripartenza che lo definiamo come caso
All'interno dei sistemi politici democratici occidentali come faceva o dei prima o come un caso peculiare invece che non può essere analizzato all'interno di quel tipo di discorso io appartengo al primo alla prima categoria di di studio ricerca ritengo che Alitalia debba essere realizzato all'interno
Dei sistemi politici democratici occidentali qualunque sia la decisione iniziale rimane che il problema delle trasformazione da democrazia in questo Paese occupa parte considerevole e consistente dell'analisi del sistema politico che Bobbio conduce
Il punto di partenza è e quello che dà il titolo al mio contributo Faltona le mio Tito ringrazio volate parole certo questo ma non è necessariamente il Titolo migliore per quello che vado dicendo anche se pregnante per quello che Bobbio fa rispetto all'analisi concreta del sistema politico italiano
Fra le tante
Posizioni errate sul sistema politico italiano che certo si presenta come un sistema qui uso una parola totalmente logora così tra Complesso c'è quella che vede questo sistema come sostanzialmente in crisi da tempo immemorabile
E probabilmente questo dovuto ad alcuni indicatori specifici che possono essere riscontrati Bobbio respinge questo tipo di analisi non ritiene che si possa davvero parlare di crisi permanente del sistema politico italiano
E in realtà respinge soprattutto i tre indicatori più frequentemente utilizzati cioè la tradizionale breve durata del dei dei governi di ormai consolidati scioglimenti anticipati dal Parlamento l'abuso dei decreti legge ricorso ai referendum
Bobbio sostiene che nella misura in cui questi elementi si consolidano divengono parte della costituzione materiale e quindi la crisi permanente del sistema viene istituzionalizzata e a questo punto naturalmente la sua istituzionalizzazione
Riduce l'effetto crisi e consente la permanenza del sistema in quanto tale quindi la crisi permanente istituzionalizzata vedo un sistema che riesce a sopravvivere potremo dire Bobbio città il titolo di un di un libro di di palma sul problema del sopravvivere senza governare
Ma Bobbio si interroga soprattutto sulle sulle vie d'uscita da questo da questa crisi permanente e dalla sua istituzionalizzazione e quindi si interroga non soltanto sulla configurazione ma anche sulle possibili trasformazioni
Del sistema politico
Il primo punto
Il punto che la via d'uscita non è e qui Bobbio non fa polemica esplicita ma indubbiamente ha ben presente quali sono le posizioni differenti in campo sull'argomento la via d'uscita non è quella che ridà potere al Parlamento
Faccio notare che vuole già nel Novecento sessantasette credo qua dove verrà mitografia che non ho mai mila centosessantasette scrisse un saggio importante sulla perdita di potere del Parlamento nei regimi democratici
Ed è noto che il parlamento a davvero perso potere nei regimi democratici anche se dipende naturalmente da dal punto di partenza per fare la la comparazione e in secondo luogo dipende dalle modalità con le quali questo potere
Viene poi acquisito o da altre istituzioni o dei cittadini in senso lato
E quindi Bobbio non ritiene che si possa rimediare a queste crisi permanente semplicemente ridando potere al Parlamento cioè ritiene che questo tipo di soluzione non sia possibile anche se proprio perché parte da premesse rigorosamente costituzionali democratiche e i preoccupato da venir meno di uno dei capisaldi dell'equilibrio politico che caratterizza i sistemi politici democratici
E ovvio che soprattutto quei sistemi politici democratici
In cui il Parlamento abbia una vita tutto sommato abbastanza reggente in cui l'equilibrio fra i poteri sia di recente formazione il venir meno di una delle istituzioni portanti della democrazia rappresentativa o comunque il ridursi del suo potere
Introduce elementi di difficoltà nel funzionamento che non possono essere scontati se si guarda alle altre istituzioni
Il secondo punto di notevole rilievo che Bobbio analizza e che a fronte del venir meno del parla della dell'emiro del potere del Parlamento
Mi serve trovare un relativo rafforzarsi del Governo questo è possibile d'altronde esistono equilibri politici diversi
Nei sistemi politici democratici occidentali ad esempio è chiaro che sistemi presidenziali hanno prevalentemente rafforzato la versione governo mentre i sistemi di democrazia parlamentare anche se questo è discutibile hanno cercato di rafforzare il Polo del parlamento e Bobbio si interroga per l'appunto su questo elemento e quindi sul problema della debolezza dei governi e le case italiano di fronte a parlamenti che essi stessi non sono particolarmente forte e qui c'è un'osservazione importante che che che da un lato la debolezza dei governi e quasi una garanzia di non eccessiva interferenza nel contesto italiano e quindi di limitato oppressione e dall'altro è una opportunità per la società e per gli altri sottosistemi affinché procedano ad una sorta di autoregolazione
Autore non non glorificato questa caratteristica e tuttavia che fra l'altro è stata troppo rapidamente aspra assunta come cannone positivo nell'ambito di alcuni settori di sinistra
E quindi permettere una battuta politica polemica quasi che la se la sinistra non riesce a governare la seconda soluzione migliore possa essere per l'appunto un governo debole dei moderati
Ma certo l'autore né va oltre questo tipo divisione democratico costituzionale e va a vedere quali sono per l'appunto i rapporti se vogliamo la dialettica
All'interno del del contesto Governo Parlamento la dialettica di potere controllo di indirizzo responsabilità e quindi va a vedere se queste caratteristiche sono in qualche modo presenti che possono essere utilizzate
Per creare un sistema funzionante nel contesto italiano
Il secondo elemento a quale autore guarda per spiegare la permanenza la la permanenza e l'istituzionalizzazione della crisi e dato dal congiunto sottogoverno Occhetto governo
Qui l'autore va ben oltre i classici i canoni classici della liberal democrazia sottogoverno è e Cretto governo surrogano quanto il governo debole non riesce a fare e non può fare e tuttavia chi si arrestasse a questa osservazione pure importante non coglierebbe la la forza della critica anche Bobbio rivolge a chi di sottogoverno e di cripto governo tenta di vivere e non coglierebbe in realtà il la portata che non è soltanto di tipo moralistico ma è di poi di tipo analitico del della riflessione sul sistema politico italiano
Il prezzo è alto Bobbio lo sottolinea ripetutamente questo è soprattutto negli articoli più recenti sulla stampa
Sia in termini di dilapidazione di risorse economiche e sociali
Ma soprattutto interni di dilapidazione delle risorse fondamentali di democrazia potremo dire di politica democratica infatti sottogoverno e cripto governo
Surrogano minano alla radice i principi della trasparenza dei processi decisionali e del controllo sulla attuazione delle decisioni
Spostano il luogo del potere reale effettivo e quindi distruggono alcune delle premesse della democrazia
Faccio notare che c'è un'osservazione marginale
In un articolo che Masina nel senso che messa in margine ma che certamente e importante là dove proprio fa notare che questi elementi peraltro mantengono il sistema di in movimento e quindi costituiscono una delle ragioni che spiegano il permanere del sistema nonostante la sua la sua Chris
Infine il terzo elemento che spiega la permanenza della della crisi e cioè quanto consente di mantenere come abbiamo visto un certo tipo di dinamica al sistema e cioè la possibilità di alcuni settori sociali ed economici
Che di acquisire pur con qualche difficoltà e di sfruttare la loro autonomia dal politico e infatti Bobbio sottolinea opportuna tempo opportunamente che non tutto è politica
E recupera quindi una sfera della opinione pubblica borghese le cui difficoltà di delimitazione peraltro ci sono ben note e sono ben note arranca proprio il quale per comunque conclude sul punto in maniera drastica che dove il governo è debole la società è più forte ma anche più libera
Fin qui
Direi
Un certo tipo di impostazione che viene ulteriormente arricchito dal dal passaggio successivo il passaggio successivo è che bisogna andare a vedere perché il sistema resiste e Bobbio a una i affermazione che apre il disco successivo sulle possibilità non soltanto di resistenza del sistema
Ma di eventuale trasformazioni se posso usare cose
E la frase nell'articolo per l'appunto sulla crisi permanente e che il sistema e cito il sistema resiste perché non ve alternativa
E questo è il punto politicamente e anche teoricamente rilevante perché al per alcuni di noi revoca si era alta un sistema di alternanza e quindi il sistema resiste proprio nella misura in cui consente alternanza consente circolazione di élite consente un certo gioco sul mercato politico per usare termini non molto graditi alla alla sesta ma che in realtà definiscono bene il problema
E soprattutto consente questo gioco perché il gioco in realtà non viene mai vinto da nessuno completamente e quindi l'alternanza è l'elemento fisiologico del funzionamento di una democrazia competitiva ma se sistemare esiste perché non welter nativa e resta da vedere primo perché non vi è alternativa e secondo quante e quali sono davvero le possibilità di resistenza del sistema
Per capire quale tipo di impostazione e quale tipo di riflessione Bobbio conduce su questi esempi vale la pena partire anzitutto ripartire anzitutto dal problema e Tyco cioè dal problema fondante i rapporti politici all'interno di un sistema
Qui ci sono due tipi di impostazioni che tipicamente Bobbio presenta a volta a volta a seconda della tematica che ti batte da un lato impostazione che la Costituzione e l'incarnazione dei valori etici all'interno di un sistema che qui in quanto tale e quindi deve essere ritoccate il meno possibile perché se rappresenta il prodotto della fusione di determinati valori in una determinata epoca non può essere ritoccata troppo frequentemente
E in secondo luogo il rapporto tra morale politica e la morale dei governanti e anche dei cittadini elettori la politica così come si esplica all'interno del sistema
Il punto cruciale e che Bobbio su questo aspetto va oltre una visione che abbastanza diffusa in questo Paese e che diffuse in generale cioè che la classe politica è puramente e semplicemente un certo Ur il riflesso dei cittadini e che quindi i cittadini sono ad ogni modo rappresentati bene dalla classe politica che hanno in qualche modo che si meritano questa classe politica
Ecco Bobbio ritenere tengo se di questo dato lo sto già leggendo tra le righe e non ancora sulla citazione che videro fra un attimo
Come ritiene invece e su questo se così è io non sono d'accordo con lui che la classe politica invece dovrebbe essere sempre migliore del paese che rappresenta quanto meno un passo avanti
Per cui quando semplicemente rappresenta i vizi del paese della cute quale espressione e comunque già più responsabile di quei vizi di quanto non sia il Paese nel suo insieme e in effetti spero di aver letto bene la citazione comunque questa è la citazione testuale
Non esiste una morale pubblica distinta dalla morale privata semmai l'uomo pubblico dovrebbe essere più più scrupoloso nel rispetto degli obblighi morali e di quelli giuridici
Ma questi sono generalmente obblighi morali sanzionati dallo Stato per la semplice ragione che le sue infrazioni sono più dannose alla collettività di quelle dell'uomo comune
E qui scrive consegue una un'analisi complessiva degli scandali dei tipi di deviazioni che avvengono all'interno del sistema politico italiano che sono molto analisi sempre molto incisive
Analisi frequenti perché frequenti sono gli scandali come sappiamo benissimo
E analisi che portano ad una conclusione che che importante e che non è però sconfortata o sconfortante come talvolta in alcune prefazioni a volume più che sugli articoli della stampa
Bobbio ha offerto e cioè Bobbio si sottolinea ripetutamente che una democrazia o rammenta dovrei dire con la democrazia muore anche per i interna consunzione
Quali rimedi a questo tipo di situazione un rimedio viene praticamente scartato su questo il dibattito è aperto lo so dire e cedimento delle riforme costituzionali io non voglio soffermarmi grosso modo su questo in
Come
Come Licurgo
Pare un piccolo Licurgo ma problema è che Bobbio scarta l'argomento in maniera secondo me troppo frettolosa anche se certamente è ovvio che alcuni di le riforme costituzionali non sono di per sé mai il suo mai una specie di panacea per i sistemi politici ma rimane che il problema della riforma della Costituzione occupa un posto marginale nella riflessione
Di uno studioso che peraltro ha a lungo studiato altri studiosi de de che hanno riformato le costituzioni o addirittura che erano scritte come Kelsen e che ha studiato tutori l'intera e la rielaborazione weberiana sul modo come rifare il rapporto tra Parlamento e governo
Nella Germania post guglielmina doveva chiamarsi così
Una seconda soluzione scartata e cioè la soluzione che cerca di riportare il discorso della riforma della politica semplicemente ai cittadini e cioè che ridà la responsabilità ai cittadini di riformare la scuola politica perché Bobbio non nutre nessuna illusione sulla possibilità che i cittadini senza organizzazione
Possono riformare la politica e quindi proprio non ha nessuna nostalgia che pure presente in parecchi pensatori per la Ribera democratica per uno Stato senza partiti o comunque con un una riduzione molto ampia del peso dei partiti sulla società e sulle istituzioni anche se Bobbio un critico severo
Dell'eccesso di presenza dei partiti nelle istituzioni e nella società Olbia accetta come ha analisi del sistema partitico quella sostanzialmente presentata da Sartori
E ridefinita in qualche modo corretta da Farneti ma oltre questo non va salvo sottolineare di frequente
Il tipo di funzioni che i partiti o i compiti se non vi piace analisi funzionalista i compiti che pari dovrebbero svolgere all'interno di un sistema politico che sono i compiti classici della di una democrazia liberal ora costituzionale
E cioè la aggregazione di domande e la presentazione dei programmi di sintesi
E non invece l'articolazione clientelare di bisogni particolaristici e questo rimarrà il Canone di di giudizio con il quale Bobbio valuta di funzionamento specifico dei singoli partiti
Non di tutti i singoli partiti in realtà e qui non spero di io sono un lettore attento ma qualcosa può sempre sfuggire su mille trecentocinque titoli e mi pare che non ci sia peraltro nessun articolo dedicato specificamente alla democrazia cristiana la polemica è e la polemica la critica l'analisi la riflessione il dibattito l'incontro e diretto prevalentemente al partito comunista e al Partito socialista
Del la democrazia che stiano in quanto partito non viene analizzato specificamente semmai vengono analizzati i suoi comportamenti le sue deviazioni alcuni comportamenti dei suoi dirigenti ma non in realtà il partito nel suo complesso e quindi non il suo ruolo complessivo all'interno del sistema politico italiano
D'altronde l'analisi viene fatta prevalentemente per il Psi per il PC secondo me con un obiettivo specifico che l'obiettivo di svecchiare da un lato la cultura politica del Palio comunista e dall'altro forse di migliorare i comportamenti concreti del Partito Socialista
Questi tipi di riflessioni hanno una radice abbastanza lunga non soltanto in in analisi ma anche in atti in attività concrete in in quanto proprio ha fatto nei confronti di di questi partiti sono state storicamente molto o quanto meno abbastanza incisive dal punto di vista del dibattito in cui e direi anche dal punto di vista di alcune variazioni di alcune modificazioni sia nella cultura del del del PC
Perché per quanto più peso che della così troppo generale troppo vago in qualche modo e anche nella nel tipo di dibattito interno che si è sviluppato all'interno nel nell'ambito socialista
Su quasi tutta la prima elaborazione socialista di Mondoperaio tra il settantasei e il settantanove attualmente almeno fino al mille novecentottanta lavorazione tiene per pesantemente influenzata da quanto Bobbio
Poche spese scrive su Mondo operaio e da quanto proprio aveva fatto per impostare un discorso coerente su una cultura politica socialista riformatrice nell'ambito della situazione italiana
Questo salto
Anche se la coerenza di Bobbio di merito come qualcuno ricorda ma come io certamente con un minimo di malignità intendo ricordare quando criticando usando proprio questi criteri proprio questi parametri criticando il comportamento di un ministro socialista
Che aveva proceduto alla classica opera di lottizzazione e di De lottizzazione se posso dire così e Bobbio si merito dal segretario del partito socialista attualmente Presidente del Consiglio l'epiteto di di filosofo che ha perduto la ragione
Realtà proprio stava soltanto applicando la ragione e applicando i suoi criteri quei criteri che socialisti avevano ampiamente pubblicizzato su Mondoperaio ai comportamenti concreti di un ministro socialista
Dire che c'è maggiore attenzione forse anche perché c'è maggiore ricezione o quanto meno perché c'è maggiore civetteria questo mi sarà consentito nell'ambito di degli intellettuali comunisti e c'è maggiore attenzione nei confronti del PC da questo punto di vista forse anche perché quando Bobbio pare parla di porte strette attraverso i quali debbono passare e i partiti di sinistra in il Psi in particolare ma anche il PC
Intende cercare svecchiare la cultura politica di questi partiti e forse anche i loro comportamenti che quindi c'è una dialettica più intensa
Più frequente
Forse forse addirittura oserei dire meglio recepita nei rapporti tra Bobbio il Partito comunista e di un il gruppo dirigente comunista nonché degli intellettuali comunisti
Questo fa parte legittimamente di una riflessione sulla crisi però la mente permanente sul sistema politico
Perché tocca la problematica della trasformazione del sistema che e qui Bobbio lo accenna ripetutamente che è impossibile senso mutamento nell'ambito del Partito comunista questo non perché si debba chiedere di più fa quello comunista va be'che il mutamento non può che passare da quella parte e quindi a quella parte bisogna chiedere le e modificazioni necessaria
Il dibattito parte da lontano lo sappiamo parte dall'inizio degli anni cinquanta è stato revocato in maniera brillante da gara stamattina e il dibattito sui rapporti tra politica e cultura
E di Batigol prosegue con una famosa lettera a Rinascita nel mille novecentosessantaquattro tra la morte di Togliatti e la defenestrazione di incrocio offre ricordo visto che Cottino aveva i suoi ricordi personale ricordo che ero eravamo all'Istituto di scienze politiche
In quel fino a ottobre
Daniela centosessantaquattro quando arrivò la notizia almeno i giornali ci fu subito una brevissima
Una rapidissima riunione per discutere di che cosa non andava nell'Unione Sovietica nel momento in cui Groucho veniva defenestrato senza nessun tipo di spiegazione
Il dibattito passa attraverso quella lettera e poi culmina almeno per una prima fase ma poi da quel momento si manterrà a livello molto elevato nomi novecentosettantacinque settantasei quando giustamente Bobbio chiami in causa il problema dell'esistenza o meno di una dottrina marxista dello Stato dal momento che il PC si stava avvicinando
O almeno si credeva che si stesse avvicinando a grandi passi all'area governativa e questo dibattito è un dibattito importante perché il dibattito non soltanto sulla cultura politica di un partito comunista
Ma sulle possibilità che si venga formando nel contesto italiano un'alternativa reale alla gestione del sistema o comunque una una un inizio di trasformazione significativa nell'ambito del sistema stesso di quindi dei rapporti non soltanto tra democrazia e socialismo
Ma si potrebbe dire su che cosa può diventare un partito comunista in un contesto del di democrazia occidentale
I contributi sono molto diversi la posizione di Bobbio è espressa come sempre con estrema chiarezza
E soprattutto Bobbio di direi svolge un'opera fondamentale
Non soltanto nel obbligare i comunisti a chiarire quali sono le poi le loro posizioni ma anche nel mettere in chiaro quali sono gli elementi fondamentali necessari che un partito comunista o comunque un partito di grandi riforme nel contesto occidentale
Debba accettare Bobbio è convinto e il PC si sia in qualche modo già trasformato tenere sott'occhio vedova citazione in partito socialdemocratico
E si chiede quindi che cosa deve essere fatto concretamente se il pc è davvero già un partito socialdemocratico qua vado alla ricerca d'una citazione tutto fra un attimo
Procedendo attraverso una serie di quesiti precisi se la pratica politica del PC sia più simile a quella dei partiti socialisti occidentali o di quelli dell'Europa orientale
Se il marxismo del PC sia più assimilabile a quello della tradizione marxista occidentale o della scolastica orientale tra virgolette scolastica
E infine se la pratica democratica che il Pci accetta e propone per l'Italia abbia nulla a che spartire con l'assenza di pratica democratica in Unione Sovietica
Bobbio giunge a chiedersi del tutore retoricamente se sia corretto interrogarsi sull'evoluzione del PC in direzione socialdemocratica verso la trasformazione in Partito Socialista
E qui la qui è finalmente la citazione e se lo fosse già diventato questa è la conclusione di un articolo dedicato per l'appunto al pc visto dagli altri
E se lo fosse già diventato questo è un problema che proprio affronta se lo fosse già diventato anzitutto dovrebbe riconoscerlo perché il riconoscimento della sua trasformazione
E un'operazione molto importante nel contesto italiano se lo fosse già diventato non so non dovrebbe soltanto farlo vedere nei suoi comportamenti concreti ma dichiararlo nella sua teoria e nei suoi programmi dovrebbe cioè riuscire a proporre
Una visione diversa
Del suo essere all'interno della società italiana teoricamente von
Il problema cioè di riuscire a capire che cosa significa una terza via in un contesto occidentale e qual è la teorizzazione di fondo dietro questa terza via che quello comunista propone su questo io una posizione molto precisa che ho espresso
Fra parentesi mi sono anche trovato nella bibliografia dopo essendo che maturi sia da ricercarsi ne sono già cara anch'io ci sono un presumo diocesi anche con quell'articolo lì quindi sono soddisfatto
Ma il punto che vorrei sottolineare che Bobbio dà per scontato la inesistenza di una terza via e cioè accetta una posizione che mi pare forse troppo rigida in questo caso la dicotomia non non ha comoda tutta la la realtà
Una esistenza di una dicotomia troppo rigida tra una via comunista che degenerare lo stalinismo è una via che socialista che non può produrre che le socialdemocrazie
Reali oserei chiamarle e che non esistono nulla di intermedio fa questo o forse ma nel frattempo la posizione leggermente cambiata che non sia necessario riflettere su entrambe
E fra l'altro una volta scartate come sono state scarpe come sono state scartate le vie Stalin miste non sia opportuno riflettere
Sulle difficoltà delle vie socialdemocratiche e quindi della necessità che alcuni Paesi che storicamente non hanno intrapreso la via stalinista
Ma non ho avuto la forza per intraprendere la via socialdemocratica non siano costretti in realtà è lavorare qualcosa di diverso che per necessità penso debba essere definito come terza via
So che il punto è controverso
Ma o si punto può rimanere controverso nella misura in cui Bobbio accetta la necessità di elaborare
Forme nuove di trasformazione politica e sociale che facciano i conti con la fine della non la fine
Con l'esaurimento quantomeno temporaneo della via socialdemocratica cioè con la necessità di prendere atto delle difficoltà già esistente e di prendere atto del fatto che con quello che Dahrendorf definisce come il consenso socialdemocratico in qualche misura è finito
E in qualche misura non è più in grado di dare frutti ulteriori e quindi la necessità per un paio comunista dirle definirsi non quindi in come stalinista che una via impraticabile
Ma direi Phoenix dire definirsi neanche come socialdemocratico che una via come dicevo che ha le sue contraddizioni e che ha esaurito in una qualche misura le potenzialità e in cui di cui aveva goduto e che aveva espresso e di una via fra l'altro che è messa in discussione dagli stessi partiti socialdemocratici a cominciare da quello svedese
E da quello tedesco
Il punto cruciale comunque che il discorso rimane aperto bombe intervenuto ripetutamente anche molto di recente e dire che l'aspetto più rilevante e che questo tipo di continua insistente presenza e di pungolo al Partito comunista ha costretto a fare i conti con questo tipo di contraltare che Bobbio riproduce di volta in volta e nel frattempo c'è anche una crisi della e lavorazione corse sulla terza via anche se ritengo che il problema rimanga in maniera fondamentale qui sotto un'altra parte perché a questo punto penso che l'ha già fatto mezzo quaranta minuti di più allora io chiedo scusa e vado a quello che lasciamo da parte del comportamento degli elettori compra leggermente più tecnico Eva da quello che una volta proprio alla fine di un suo intervento come sempre chiaro e preciso definì il pistolotto finale e quindi questo è il mio pistolotto finale della relazione
Prese
E quindi se mi consente questo leggo così non sbaglio gli aggettivi che sono sul preciso
E giunti alla fine di questo complesso excursus nella produzione scientifica e giornalistica di Norberto Bobbio
Relativa alla natura e al funzionamento del sistema politico italiano dire che non soltanto opportuno ma è possibile stilare un bilancio è un bilancio che sarà comunque provvisorio perché l'autore continuerà sicuramente ad occuparsi di questi temi e con la sua capacità di lavori di studio continuerà a produrre a interpretazioni e analisi che faranno riflettere che faranno discutere
Dire che un punto difficilmente cambierà anche se potrà essere ulteriormente arricchito e cioè il cardine l'impianto del discorso di un discorso rigorosamente costituzionale democratico
Un discorso che lo ha ben servito nella sua analisi del sistema politico italiano e non soltanto in questo e tuttavia e quasi sicuro che l'autore dovrà fare i conti con le trasformazioni della politica e quindi dovrà aggiornare la il quattro all'interno del quale ha già situato il suo le promesse non mantenuto e della democrazia
Inoltre direi che non non ci si deve soffermare soltanto sulla contributo scientifico di Bobbio in questo ambito ma bisogna soffermarsi sul contributo
In senso più lato che potremmo chiamare civico o di educazione civica vivo bio cioè siamo di fronte ad un autore che per la sua struttura intellettuale e morale svolge un'opera di vigilanza morale alta e appassionata e soprattutto di vigilanza che credibile
La sua opera di commentatore politico ascoltato influente di studioso che parla al potere non per il potere senza compromissioni è stata decisamente importante
I canoni di analisi e di lettura dei fenomeni che Bobbio ha stabilito hanno servito serviranno da metro di valutazione di molti commenti di molte interpretazioni e di molte prese di posizione
Si suole a questo proposito parlare di magistero condividendo appieno questa qualifica vorrei lasciare la conclusione all'autore
E qui cito
Lascio volentieri ai fanatici cioè a coloro che vogliono la catastrofe e hai fatto il cioè a coloro che pensano che alla fine tutto si accomoda il piacere di essere ottimisti
Il pessimismo oggi mi sia permessa ancora queste spese espressioni in politica e un dovere civico
Un dovere civile un dovere civile perché soltanto un pessimismo radicale della ragione può destare qualche fremito in coloro che da una parte e dall'altra mostrano di non accorgersi che il sonno della ragione genera mostri Fini fino alla citazione
Quanti faranno il condividono con Bobbio il pessimismo radicale della ragione hanno Dalhoumi altresì ha preso che la sua opera e la miglior testimonianza dell'ottimismo della volontà dell'impegno morale e civile ad agire con idee chiare per trasformare un impegno che parecchi di noi intendono onorare
Allora a questo punto
L'amore
è aperta ad ogni battito sei sono interventi richiamo segnalarle
Se sono andato subito solo per quanto dura foto due cose
Perfetto
No perché mi pare che non ci siano e richieste di intervento ecco allora se parli però usa urla
Targhe pari domani si sì
No vorrei soltanto osservare
Però
Immessi accompagna anche un certo
Pessimismo della volontà
Essendo
Sì ma
Ogni Eva
L'OPA proprio la volontà parlo per me non parlo del lavoro intellettuale della volontà cioè impegnarsi praticamente
Alla fine insomma
è una considerazione che è maturato in una Commissione del Senato lo o
Comunque la sette sette qualcuno io voglio voglio però la risposta rubare domani ci si riesce ma adesso allora se non ci sono richieste di intervento non possiamo chiudere
La seduta pomeridiana e aggiornarla domani mattina alle ore nove per l'ultima seduta del convegno grazie
Bene bene bene