Comizio del Segretario Nazionale del PRC F. Bertinotti alla Festa Provinciale di Liberazione

Sì sì quei e
E qui
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Ambra
Sì
Sì sì
Sì sì sì sì
Sì sì sì sì sì sì
Sì sì
Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì
Sì
Tra poco avrà inizio il dibattito con Fausto Bertinotti
Tra pochi minuti avrà inizio la manifestazione con la partecipazione del segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Fausto Bertinotti
Dopo quasi un anno ci ritroviamo in questa piazza
Nel cuore della città
E ancora una volta questa piazza si è tinta di rosso Benvenuto i compagni e compagne
Benvenuti a tutti e a tutte
Alla festa del nostro giornale Liberazione una festa di comunisti e comuniste ma anche soprattutto vostra di chi la fa vivere giorno per giorno
Abbiamo atteso a lungo questo momento e ce l'abbiamo fatta questa festa è un impegno verso la nostra città
Un banco di prova per noi tutti neanche il modo nostro di cominciare la campagna politica dell'autunno
Quest'autunno sarà un periodo carico di tensioni di preoccupazioni di conflitti
Ma sarà anche il momento della verifica delle aspettative che nacquero il ventuno aprile
L'anno scorso qui si è conclusa un'imponente marcia per il lavoro che aveva attraversato tutte le regioni meridionali
Centinaia di migliaia di donne e di uomini chiedevano insieme lavoro e diritti speranze e di impegni da rispettare
Tra questi impegni
Noi continuiamo a credere che si faccia a Napoli quella conferenza nazionale per l'occupazione che si faccia presto
Ma non per discutere accademicamente per decidere quali e quante misure adottare per ridurre una disoccupazione che è sempre più strutturale e di massa
Per decidere di entrare nell'Europa quella sì che vuole la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Per il lavoro nel nostro Sud
Per una generazione che non ha mai conosciuto
Il lavoro e che a quarant'anni si ritrova fuori dal circuito troppo giovani per la pensione troppo vecchio per gli ingranaggi perversi e flessibili del sistema
Vogliamo impegni precisi dal Governo
Solo in Campania ci sono un milione di disoccupati in gran parte giovani e donne
Vogliamo imporre una direzione di marcia che pensi a chi lavora e che tolga dal vocabolario le parole di una nuova servitù flessibilità gabbie salariali per carità
In questi mesi Rifondazione Comunista ha spinto in questa direzione nazionalmente e anche qui a Napoli
Cento mila nuove occasioni di lavoro strappate nel pacchetto Treu per cento mila giovani meridionali non sono che un esempio
E poi i mille miliardi di finanziamento per consentire la prosecuzione dei lavori socialmente utili sia ben chiaro a noi questi lavori così come sono non ci piacciono
Ma lotteremo fino in fondo a fianco di quei lavoratori perché dovrà essere garantito a loro come agli altri
Il diritto almeno a questa garanzia
E oltre a questo dovranno essere predisposte strumentazioni
Legislative
E quant'altro sarà necessario perché questi lavoratori possano essere reintrodotti all'interno del circuito produttivo
Oppure nella zona orientale della città verrà attuato un consorzio che nel suo Statuto dopo il nostro intervento non vede più il ricorso alla flessibilità
Come pure era previsto
E necessario rompere questo perverso meccanismo di inclusione ed esclusione che diventa sempre più regola stabile in un contesto pur così precario
Compagni
La marcia fu il frutto di un impegno duro nel quale importante fu il ruolo dei comitati per il lavoro
Oggi dobbiamo rilanciarne farne altri per essere concreti per presentare progetti per tessere la Rete di un nuovo movimento di massa alternativo antagonista e di classe
Nessuno di noi potrebbe farcela da solo troppe sono le sconfitte subite troppe sonore frantumazione del corpo sociale
E però giunto il momento in cui diciamo che ribellarsi è giusto perché troppi sono i bisogni insoddisfatti troppi diritti calpestati e troppi i desideri mai desiderati
Un grande sforzo unitario ci attende per contrastare con i nostri corpi le voglie liberiste di tagli alla spesa sociale
Quando ce lo chiederanno spiegheremo noi a lor signori che qui lo stato sociale non c'è
Basta guardarsi intorno altro che tagli racconteremo le storie dei nostri delle nostre famiglie che peggiorano costantemente il loro livello di vita e si fanno più povere
Noi vogliamo dire basta con i sacrifici in nome del risanamento vogliamo dire basta con il conflitto tra generazioni che mette i pensionati contro i giovani
Li facciano gli altri i sacrifici
Quelli che non pagano le tasse quelli che si sono arricchiti peggiorando le condizioni di lavoro licenziando e precarizzato un movimento unito contro il dogma del pensiero unico della legge del più forte
Nell'ideologia del mercato
Un avvio c'è stato sabato a Venezia li abbiamo incontrato nuovi compagni di strada
Li abbiamo dato uno schiaffo a Bossi ma soprattutto abbiamo puntato più avanti e più dritto
Con i compagni dei centri sociali delle associazioni e di tutto il mare della sinistra antagonista abbiamo posto una questione di straordinaria attualità
E cioè come si fa oggi a costruire l'alternativa come si produce uno sforzo di unificazione delle diverse esperienze in una battaglia comune non solo in Italia ma in Europa e nel mondo
E sono venuti proprio dall'altra parte del mondo i compagni fratelli zapatisti che ci hanno emozionato con le loro parole chiare semplici hanno detto vogliamo un mondo che contenga tutti gli altri mondi
Abbiamo conosciuto così la loro lotta abbiamo riconosciuto una stessa battaglia
Impedire che il neoliberismo il pensiero unico
Sia l'unico pensiero
Eppure anche a poche centinaia di chilometri da qui altri conflitti al di là del Mediterraneo vengono rimossi dimenticati o addirittura negati
Sempre più questo mare che è stato da sempre aperto e pronto a rendere possibile la comunicazione che hanno reso possibile la crescita di culture differenti
Sta diventando barriera e muro invalicabile
La linea al sud del fortino dei Paesi ricchi contro quelli poveri e sfruttati
Per noi la pace la solidarietà non sono né possono essere parole vuote di significato
E quindi continueremo a lottare contro chi vuol fare di questo mare un campo di battaglia e poi issare la sua bandiera di vittoria
Saremo in campo per opporci all'utilizzo alla natura stessa della NATO la sentinella del pensiero unico e Chopper Remo a che si ampli si rafforzi proprio qui a Napoli la direzione strategica della NATO stress
E pericolosa per il mondo ma è anche un'immediata minaccia per la nostra stessa sicurezza
Perché ci sono zone della nostra città sottratte alla giurisdizione italiana e soprattutto noi vogliamo sapere lì dentro cosa c'è
E cosa vogliono fare
Continueremo a volere a pensare invece al Mediterraneo come ad un mare aperto con la possibilità di incontrare i nostri fratelli immigrati che vengono di là dal mare
E non accetteremmo che si arretri di un passo dalla civiltà che ha segnato la nostra città Napoli è stata è e rimarrà una città di pace solidale e aperti
Così l'antirazzismo la lotta alla secessione la forza di considerare la questione meridionale come una questione unitaria
Ci mobiliterà hanno insieme alle ragioni della difesa e dalla riforma dello stato sociale per la grande manifestazione nazionale che terremo a fine ottobre
A Napoli invece dovremo essere pronti ad affrontare e risolvere le questioni più stringenti
Che pesa non sullo sviluppo e sulla qualità della vita della nostra città tra due mesi saremo chiamati al voto per eleggere un'amministrazione che duri
Nel novantatré la vittoria dello schieramento di sinistra fu un fatto storico
La più grande città del Mezzogiorno quella che aveva avuto la peggiore amministrazione d'Italia e aveva dato i natali dei peggiori personaggi del regime democristiano e socialista si liberava da un gioco da un giogo
E scommetteva sul suo futuro oggi lo possiamo dire non dovranno essere una scommessa le prossime elezioni non passaggio di maturità per affrontare da sinistra i tanti problemi da risolvere
Questa competizione elettorale dovrà essere quindi una sollecitazione ampia popolare
Che non sottragga un momento solo alla battaglia generale tutti i compagni e tutti che le compagnie ma che tenga ben presente qual è il nostro obiettivo
Le preoccupazioni sono molto incerto
E così quando si ripropongono i vari Pomicino nel CCD Vito delle fortune nel nelle file di Forza Italia pronti a rianimare un sistema clientelare affaristico
Noi lanciamo l'allarme stanno tornando
L'abbiamo detto è scritto sui muri della città
Ma non ci spaventano
Saranno spazzati via dal voto popolare loro e le forze che li appoggiano saranno cancellate dalle coscienze civili di ci vuole una Napoli giusta e produttiva
Sono loro in nemici di sempre magari oggi hanno nuove facce
Li ritroveremo a proporre favori in cambio di voti a promettere guadagni facili in una gestione più amica
Lo hanno già fatto ma Napoli non può ricadere in questa trappola mortale fatta di rapporti stretti tra affari politica e criminalità organizzata
D'altronde questa destra è vero e impresentabile e inaccettabile ma è anche pericolosa
Lo stanziamento e dimostrando il presidente fascista Rastrelli della regione
Che ha ridotto un'istituzione
Ad un continuo e permanente
Stupro di quello che è oggi la volontà di riscatto di una regione così segnata
Dai grandi dell'occupazione
Intanto
La nostra società
Si caratterizza sempre di più come sofferente di queste violenze
La camorra si è fatta ancora più Barbara
Più violenta
C'è una catena di delitti sanguinosa e drammatica che fa le sue vittime innocenti direttamente nel corpo vivo della città
Silvia Ruotolo
è stata ammazzata da una pallottola vagante
Diretta però al nostro cuore
E quando si muore così ciascuno di noi e meno vivo
Dobbiamo prosciugare l'acqua in cui nuotano i camorristi
La nostra battaglia per la legalità e quindi al centro della nostra iniziativa
Ma dobbiamo considerarlo un problema esclusivo di ordine pubblico e anche questo
Ma così come siamo stati convinti dello sgombero delle famiglie di camorra che occupavano case popolari a Patiño sottraendole legittimi assegnatari abbiamo anche detto della inutilità dell'invio dell'esercito
E quindi totalmente aperta una questione morale e di civiltà
Eppure sappiamo che per sconfiggere la camorra e rilanciare un nuovo modello sociale c'è bisogno di altro
Innanzitutto il lavoro il lavoro vero e qui ci sono energie e risorse per renderlo stabile
Le politiche industriali ad esempio con il rilancio della riorientare occidentale
Fin dal principio però dobbiamo evitare la trappola di entrare in una discussione che parli solo dei provvedimenti sul mercato del lavoro e sulla pelle dei lavoratori
Rivendichiamo la centralità produttiva per innescare il motore dello sviluppo non ci possono non si possono oggi chiudere poli industriali prestigiosi e prospettare una nuova ondata di emigrazione per i giovani meridionali
Difendere l'Ansaldo il polo della ricerca aerospaziale ma anche Pomigliano nell'area torrese stabiese e nostro compito non si può parlare di rilancio senza affrontare i problemi di quello che c'è e di come difendere
Bisogna così investire sulla nostra più grande ricchezza le intelligenze dei nostri giovani e le nostre forze
Investiamo sulla città
Che si produca così ricchezza e lavoro
Abbiamo anche visto quanto di buono ha prodotto il recupero della nostra tradizione del nostro patrimonio artistico oggi però dobbiamo ripartire dalle radici dalle fondamenta e cioè dalle periferie
Solo così si potrà riparlare di città e non di una metropoli senza identità
Per noi le periferie non possono essere un'appendice un problema in più
Sono il centro di una rinnovata civiltà urbana dove poter investire risorse e decentrare funzioni
Così chiederemo un consenso per spostare ancora a sinistra il baricentro della politica cittadina
Vogliamo che venga completato il piano di riassetto urbanistico
E a destra chiederemo di rivitalizzare il polmone industriale e ad Ovest il potenziamento delle strutture di ricerca di produzione tecnologicamente avanzata
Vogliamo sì gli investimenti ma non siamo disposti accedere ad un ricatto senza uscita fatto di zone franche e gabbie salariali
Nel Nord a Scampia a Secondigliano a Chiaiano a Piscinola abbiamo contribuito ad alcuni importanti linee di tendenza
Abbiamo voluto e stiamo lavorando e hanno lavorato soprattutto i comitati
Per questo da tempo l'abbattimento delle vele a Scampia
Così come siamo stati tra i primi a vedere l'immensa risorsa che potrà rappresentare la selva di Chiaiano miracolosamente scampata alla per speculazione edilizia ora però bisognerà decentrare funzioni
Dall'università ai servizi sociali dal potenziamento della rete dei trasporti alla difesa del sottosuolo
Per noi questo vuol dire lavoro di pubblica utilità ricchezza
Così anche nel centro della città
Dove settori popolari vivono in vere e proprie periferie interne spesso zone franche per la criminalità tagliate fuori dai servizi e con i più alti tassi di abbandono scolastico
Comunque
Ma soprattutto qui
Dovremo saper confrontarci e lavorare insieme a coloro che operano sul territorio
Le strutture del volontariato laico e cattolico le scuole le associazioni e i nostri stessi circoli sono questi presidi democratici che dobbiamo abitare rafforzare un grande cimento democratico quindi che parli con la città e i suoi abitanti
Che non dimentichi neppure per un momento la questione negata dell'infanzia o il lavoro indispensabile di cura degli anziani una città a misura di uomo di donna di bambino che liberi spazi e tempi
Per questo lavoro imponente abbiamo bisogno di voi dei lavoratori dei disoccupati dei giovani
Abbiamo bisogno di confrontarci con larghi strati dell'intellettualità di massa che tanto hanno contribuito alla ripresa di Napoli
Sappiamo che una rinascita vera non può essere scissa dei bisogni di colture socialità e però siamo convinti che ci debba essere un ancoraggio saldo a sinistra che ne impedisca la mercificazione e la mistificazione
Lo sapeva bene
Un compagno noi carissimo che non è più con noi
Vittorio Russo
Che vogliamo ricordare come maestro ed intellettuale libero e Comuni
La nostra festa è una piccola città nel cuore della città dove gli Staind della politica parlando delle questioni piccole grandi della nostra vita quotidiana parlando delle condizioni estreme dei malati di mente dello Nardo bianchi o degli immigrati
Cercheremo di costruire occasioni di campagne come quelle a sostegno di Silvia Baraldini o sulla sanità
E infine siamo stati onorati di ospitare artisti come il maestro mondare il maestro carpentieri e tutti gli altri che vogliamo davvero ringraziare e che ci hanno resi più felici
Ma soprattutto questa festa dice del lavoro straordinario del volontario dei nostri compagni e delle nostre compagne i cui nomi potrebbero riempire uno striscione lunghissimo da esporre
Uno di quelli che c'è qui in questa festa e dei tantissimi giovani comunisti
Sì disse giustamente nel nostro congresso il nostro un Goglio che tutti insieme hanno permesso tutto ciò e che ci danno la forza di sperare e la sicurezza di vincere grazie
Piano la parola ora responsabile nazionale dei Giovani comunisti Peppe De Cristofaro
Resse la compagna carissimi compagni
Sono davvero felice
Di poter dire proprio in questa piazza
Che il nostro turno dei movimenti è cominciato una grande manifestazione nazionale ed internazionale che c'è stata Venezia l'altroieri
Una manifestazione fortemente voluta dai Giovani comunisti
Ci dice che è una nuova sfida infiamma le energie del nostro partito
E la promozione di un confronto nuovo che abbiamo cercato in quella piazza che ci ha permesso di essere in campo con forze politiche e sociali anche diverse da noi è un segnale che qualcosa sta cambiando
Che forse la fase della Resistenza sta per essere affiancato da quella del Progetto che un nuovo popolo di sinistra cerca anche nelle differenze che esistono gli elementi di confronto di un metodo e la costruzione di una moltitudine sappiamo che non basta ancora
Non possiamo certo dire che l'unità dei soggetti sociali è raggiunta ma un passo compagne e compagni è stato fatto
Il nostro tono del movimento è cominciato così
Nella consapevolezza che quella giovane ma manifestazione perché soprattutto di giovani era fatta si incontra anzi è un pezzo della nostra battaglia sullo Stato sociale
Una battaglia che necessita di una convergenza ampia di forze di soggetti che possano trovare nel nostro partito un punto di riferimento un elemento di raccordo attraverso e dentro il quale si forma il nostro intervento la nostra iniziativa la nostra politica
Guardate compagni e compagne che la questione dello Stato sociale non è solo e semplicemente la lotta di resistenza di chi vuole che giustamente non vengano toccati i diritti sociali i bisogni materiali è qualcosa di più
è una questione innanzitutto di identità è una battaglia che riguarda il senso stesso della nascita di questo partito
Cos'è questa nostra critica profonda e radicale
All'idea che i sacrifici debbano farli sempre solo lavoratrici e dei lavoratori cos'è se non il rifiuto a forte dell'omologazione del pensiero unico e dall'altra parte il tentativo di dire che c'è un'altra strada rispetto al pensiero dominante
Cos'è se non l'accusa dell'anti popolarità delle politiche neoliberiste le stesse che affamano i Sud del mondo che mortificano le esigenze e i bisogni delle donne e degli uomini delle giovani generazioni
è ancora il tentativo di coniugare un percorso ideale di lotte in cui il profumo dei fazzoletti degli zapatisti si confonde con gli scioperi dei lavoratori europei italiani meridionali
In cui quel grido di lotta che aperto quest'anno di movimenti il mille novecentonovantasette
Il mai più schiavi degli operai coreani diventa il rifiuto delle barbare del capitalismo di questa modernizzazione senza modernità che incombe sui destini e le speranze e le giovani generazioni innanzitutto
A Venezia a cuore di quel profondo nord in cui mondializzazione localizzazione producono il razzismo leghista come nel Mezzogiorno
Dove la nuova destra cerca gli elementi di un proprio riciclarsi dopo essere stata per anni complice del sacco malavitoso delle nostre città c'è ancora un forte bisogno di noi
C'è bisogno cioè di una forza politica non omologata che si oppone alle destre ma anche alle scelte sbagliate del centrosinistra che sappia farsi portatrice di esigenze di bisogni
Che sappia raccogliere l'urlo delle periferie liberarlo che sappia incontrare queste ragazze e questi ragazzi del Meridione d'Italia offre una speranza è un'alternativa
Dirgli che non è vero che c'è solo la legge del mercato dello sfruttamento che non esiste una solida del mondo della società che non è detto che il loro destino sia già segnato dalla disoccupazione dalla solitudine dall'eroina
Dobbiamo dire a questi ragazzi che ci sono spazi tempi e modi per invertire questo stato di cose per fare della politica stessa un elemento di liberazione non di dominio per affermare direttamente i sogni desideri bisogni
Costruire mobilitazione conflitti vuol dire partire da qui da questi presupposti nella consapevolezza che se vorremo essere elemento dinamico dovremmo avere la capacità di partire da lui ma di andare anche oltre Nowy in costruire cioè comitati per il lavoro
Rilanciare così l'esperienza e la marcia per il lavoro del Mezzogiorno costruire comitati in difesa dello Stato sociale della scuola pubblica
Costruire quelle che nelle ultime assemblee nazionali dei giovani comunisti abbiamo chiamato le istituzioni di movimento cioè le nostre casematte quelle che grammi sarebbe chiamato casematte
Significa costruire luoghi nei quali sviluppare conflittualità radicalità ma anche pratica concreta dell'alternativa
Sperimentazione anche culturale luoghi in cui interrogarci sulle forme della politica nei quali incontrare chi già è con noi ma anche chi vuole fare un pezzo di strada con lui
Noi giovani comunisti stiamo lavorando a partire da qui
Credendo che nella Commissione lavoro e formazione territori si trovino le ragioni e i modi per affermare oggi una conflittualità nuova e che anche qui in questo nostro Meridione che grida vendetta c'è ancora un senso per questa sfida ancora una volta compagni e compagne le questioni dell'occupazione della scuola diventano per noi di primaria importanza
I cento mila posti di lavoro da una parte la riforma Berlinguer la parificazione scolastica
E l'opposizione che dovremo fare dall'altra dovranno diventare terreno di scontro di confronto sapendo che non bisogna distinguere il raggiungimento dell'obiettivo parziale dalla costruzione del terreno di conflitto
E guardate su quei cento mila posti di lavoro questo elemento dovrà diventare addirittura simbolico perché sappiamo bene che quel successo ottenuto in Parlamento perché è successo è stato diventa conquista politica se si traduce in mobilitazione permanente nell'immissione cioè di cento mila ragazze e ragazzi in carne rossa nel mondo del lavoro
E nella loro e nella nostra capacità di rendere quell'anno di lavoro incerto e precario luogo attorno e dentro al quale si possa costruire conflittualità
Da questo punto di vista diventa cruciale il modo stesso in cui affrontiamo la questione meridionale sapendo che nel sordi a partire dal sor dobbiamo innanzitutto nel territorio lavorare per la costruzione di un movimento per il lavoro
Un movimento capillare ed articolato che non si forma attorno nelle astratta ma a partire proprio da quello che esiste da queste cento mila occasioni che rompono un periodo prolungato e disperato di disoccupazione
Vertenza Rita e territorialità il binomio da cui ripartire costruendo strutture di movimento coinvolgendo enti locali forze sociali sindacali
Progettiamo cioè piani per l'occupazione proviamo a ricollegare lotte soggetti disperse disarticolati
Dobbiamo ricomporre compagni e compagne un nuovo senso comune ridare quella rappresentanza politica che eviti le derive qualunquista e la sete di potere dei vecchi ceti corrotti dominanti
Come si vede la questione meridionale incrocia e incontra il senso stesso di fare politica oggi
E di vedere nella politica uno strumento di trasformazione e ci interroga sulla nostra capacità anche progettuale innanzitutto partire dei due assi da articolare cioè la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario da un lato e lavoro garantito e il rilancio della scuola pubblica e di massa dall'altro
Ed è proprio su questo terreno su quello che la scuola pubblica e sulla formazione in generale
Cioè rispetto non ho profondo attacco che in vista penso alla parificazione al momento le tasse scolastiche ed universitarie all'annosa questione dell'autonomia finanziaria che si gioca una partita che per noi addirittura decisiva
Decisiva per la nostra capacità di produrre intervento ma decisiva anche per intere generazioni di donne e di uomini
Non credo di esagerare nel dire che su questo terreno c'è in palio qualcosa che più di una semplice vittoria o sconfitta politica
C'è piuttosto il modo stesso che a un Paese di formare le proprie scelte la propria impostazione culturale ci sono in palio prospettive strategiche che possono condizionare la vita dello Stato per i prossimi decenni
Daremo battaglia compagne e compagni daremo battaglia con tutte le forze democratiche che vorranno farlo con noi siano esse sindacali antagoniste e partitiche
C'è un'intera stagione di lotta davanti a noi e dobbiamo avere chiaramente in mente che molto dipende da noi da quello che sapremo fare dalle mobilitazioni che sanno produrre dalla gestione diretta che dovremo praticare non si dovrà delegare niente a nessuno
Ma bisognerà anzi sapere
Che quello che potremo e sapremo fare anche sul piano istituzionale i risultati che cioè potremmo raggiungere dipenderanno anche soprattutto al nostro lavoro dalla capacità di articolare i conflitti di costo di mobilitazione movimenti di incontrare connettere soggetti sociali anche diversi da lui
Avanti compagne e compagni Avanti giovani comunisti prepariamoci a raccogliere questa nuova sfida ed aprire quest'altro tumore del seno della lotta dei conflitti e della speranza grazie
Diamo ora la parola Fausto Bertinotti
Grazie
Care compagne cari lontani cittadine e cittadini
Che siete qui questa sera in questa
Festa di Liberazione che ci consente questo incontro
Le parole che poco fa avete sentito
Dai compagni
Hanno dato il senso di un'impostazione di un partito davvero
Di grande serietà e di grande maturità
Avrebbero potuto l'uno e l'altro il segretario della federazione di Napoli segretario dei giovani comunisti
Abbandonarsi anche a propensione diciamo
Fortini suscita autrice di emozioni
Hanno preferito
Portare un discorso ragionato
Le argomentazioni dei comunisti in questa città e dei giovani comunisti in questo Paese
E io credo che siano questi due interventi anche il segno di una maturazione
Di questo partito
Segno della fiducia con cui potete guardare a questo partito e al suo rinnovamento
Tanti giovani tanti ragazzi guardano a voi
E quando riusciamo a portare neanche nei gruppi dirigenti questi giovani qualcosa sentiamo che si può fare per rinnovare anche noi stessi
E c'è bisogno del vostro aiuto per andare stiamo entrando in una fase difficilissima davvero
Ognuno di voi può darci una mano deve darci una mano una fase difficilissima quello che dovremo affrontare
Ma qualche elemento di speranza ci viene noi siamo qui questa sera
A Napoli
Marco ieri l'altro
Eravamo a Venezia
Grande antiche città grandi civiltà che si apprestava ad essere invasa
Ai compagni di tante organizzazioni dei veri e propri dell'Arci dei giovani dei centri sociali e di tante forze della sinistra che si sono ritrovate insieme per lottare esperta
E così le vie le calli
Di Venezia sono state solcate da queste bandiere rosse e verdi
E dalle tante diverse bandiere rosse che nei decenni scorsi persino ci sono scontate sulle piante che adesso invece si incontravano per andare avanti per ricostruire un popolo della sinistra
Per ricostruire un popolo della sinistra
E lì
A Venezia quotava dalle stesse parole gli aspetti aspettative che sono qui questa sera
Non un mondo contrapposto e dicevano che anche la lega va a ruba Ikea non si combatte
Con i magistrati
Con la polizia con le forze dell'ordine Maxim combatte invece suscitando la domanda e la partecipazione linea il Veneto nel nord dei lavoratori dei giovani dei pensionati che facciano valere dove le indicazioni che sono come le vostre che parlo del lavoro dell'occupazione del bisogno di dare risposte a questo Paese
Così si batte la lega
Si batte la lega sfidando sul suo terreno dimostrando che non è soltanto separatista e padronale e la voce del padrone
Vuole separare il Norte a fare un'altra colonia dei padroni
Per consentire alla di continuare a evadere il fisco e a evadere anche i contatti e allora sì con una volta bisogna tornare
Ha una grande e antica e forte parola d'ordine nord-sud uniti con la tua la lotta uniti nella lotta uniti contro i padroni perché a cambiare questo Paese
Si può
Si può fare
E c'erano lì davvero moltitudini di giovani via chiazze di Agazzi
E certo ci aiutava in questa speranza il sogno che veniva dall'altra parte atlantico
Questa piccola donna
Che si chiama Maribell di questo piccolo uomo che si chiama Messia sa
Che vengono dalla foresta la Cardona
Giuste tutta dal fondo del Sud del Messico non erano mai riusciti questa piccola donne questo piccolo uomo dalla foresta e da un corpo di sono trovati prima a Roma e poi a Venezia smarriti
Come se fossero andati ed erano andati in un altro mondo
Ma hanno trovato lì
Una ragione
Che spiegava tutto questo viaggio hanno incontrato lì
Dei ragazzi dei ragazzi che riguardavano e che sentivano di poter usare dello confronti una grande parola compagna compagna perché anche loro nella foresta la Cardona combattono contro una politica liberista
Combattono in forme diverse
Una stessa battaglia
In forme diverse situazioni totalmente diverse
Cosa che parlano a noi vedete
è proprio la civiltà quello che queste politiche neoliberiste combattono davvero la civiltà
Vorrebbero disfarsi linea Richard Pearce di quei popoli che vengono dei Maya grandi popoli tradizioni civili gli indios disfarsi sapete perché perché quei territori scottano perché sotto quei territori ci sono ricchezze immense c'è l'uranio
E finché ci sono gli indios sopra non si possono sfruttare fino in fondo bisogna cacciarli staminale da poter prendere un anno
La civiltà la cinta diventò poi dovrebbe essere cancellata e qui nel Mezzogiorno non è così
Ma non volevo invece di distruggere il popolo cancellano la civiltà di questi popoli del Mezzogiorno
Cosa voleva fare né socio queste grandi potenze internazionali
Un luogo senza qualità
Un luogo in cui non ci sono i contratti non ci sono le tutele non c'è la legge dicono di voler combattere la la camorra ma quante Cavone potrebbero invece
Quando parlo del mercato del lavoro la sentite ancora la parola legalità
No li vogliono introdurre gabbie salariali la diversificazione salariale vogliono abbattere i contatti vogliono avere mano libera nel Mezzogiorno da trasformare qui lavorò pessimo quello cattivo quello che in altre parti per Paese dell'Europa
Non è accettabile
Ai costruire allora
L'unità la partecipazione alla lotta
Costui il cambiamento
Eccolo avvicinarsi il momento difficile il momento della verità di questo governo
Veniamo descritti compagne e compagni come impazienti
Il responsabile
Quelli del no
Ma volete pensare
A cos'è accaduto in questo anno che passa
A quale prova straordinaria di responsabilità
Noi siamo stati chiamati noi di Rifondazione Comunista in questo anno
Vogliamo trovare regionale di questa
In questo anno in Italia si sono recuperati per usare lo Paoletti cento mila miliardi di Liliane cento mila miliardi
Una cifra che non riusciamo neanche a a concepire tanto grande tema
E
Colto ai Fondazione comunista
Si è fatto un'operazione di risanamento del bilancio dello Stato
Che il ministro del Tesoro ha definito temeraria
Badate nessun altro Paese d'Europa c'è riuscito e non la Germania o la Francia quelli che dovevano esaminati ci va ricordato un anno fa
Tutti a dire ma l'Italia intera un entra nell'Europa ci sarà o non ci sarà la moneta unica bene quelli che dovevano esamina ci la Germania e la Francia hanno fatto meno di noi
In Italia sì è passato in un anno dal sette per cento circa il Takla cedono il deficit e il debito come sapete è quello che un Paese spende in più in un anno rispetto a quello che incarna con le tasse dimezzato il deficit ha ridotto l'inflazione voi direte sì certo
Anche perché avendo la gente poco da spendere anche i prezzi vengono tenuti un po'più bassi e in ogni caso
Ridotto il deficit ridotto infrazione
Il bilancio dello Stato funziona che cosa non funzioni d'Italia il bilancio delle famiglie la poca gente quello ma funziona perché invece il viaggio molto funzionale
E l'ho io
E noi di Rifondazione Comunista abbiamo tenuto botta per un anno perché questo al governo anche che avevamo voluto
Perché per combattere le destre avevamo fatto un'alleanza elettorale della forma che ha ricordato dell'esistenza
Perché quando è venuto il momento
Vai Codato Titti quelli che adesso dicono che siamo irresponsabili questo governo non l'abbiamo fatto nascere senza chiedere niente per noi niente
Neanche un ministro o un sottosegretario né una posto di qualunque genere dal governo sottogoverno non abbiamo chiesto niente
Dopotutto il nostro contributo per abbattere Berlusconi e Fini e li abbiamo schiacciati da Palazzo Chigi non va dato un governo dove abbiamo appoggiato senza nulla chiedere
L'abbiamo appoggiato
L'abbiamo sostenuto lealmente seppure tecnicamente
E quando c'è stato chiesto una politica di rigore per abbattere appunto il deficit abbiamo detto benissimo anzi non benissimo noi faremo altrimenti faremo una politica diversa noi
Ma almeno vi chiediamo una cosa e su questo vi leggo data la finanza e l'anno scorso saremo intransigenti non potete toccare pensioni sanità diciamo l'anno scorso
E così si realizza un compromesso si è fatta questa politica di rigore come dicono loro di risanamento del bilancio dello Stato
E noi siamo riusciti dentro a difendere pensioni e la sanità
Per un anno
Sì ma non è passato
Il risanamento dall'economia e sto in parte il fatto
Ma abbiamo detto il bilancio delle famiglie non va bene
Anzi vogliamo dire la verità
L'economia va bene
Ma la gente la società va male
L'economia va bene
Ma il mezzogiorno ancora mezzogiorno come era un anno fa
Napoli e Ancona Napoli come a un anno fa
La disoccupazione è ancora la piaga più terribile che questo Paese a e questo governo non l'ha combattuta fino ad ora noi diciamo ora combatte i osava ascoltiamo perché non possiamo più accettare
Uno invidio un alto invidio
Fino a quando
Noi siamo stati responsabili
Abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte
Abbiamo contribuito al risanamento dello Stato
Ma questa politica
Può realizzarsi in maniera eccezionale una volta
Ma se continua care compagne e compagni
Allora dov'è la ragione perché il governo a sinistra
Se il governo che noi sosteniamo fa la politica dei due tempi ve la ricordate
Prima il risanamento e poi l'occupazione prima e ne sono amento può e lo sviluppo
Voi lo sapete perché l'avete sperimentato a tanti anni
Quando c'è la politica dei due tempi non ci sono due tempi ce n'è uno che si prolunga sempre è sempre il tempo dei sacrifici però le masse popolari e non c'è mai il tempo della risarcimento dalla giustizia di una nuova politica economica e sociale
E allora
Bisogna cominciare a cambiare adesso
Ed è per questa ragione
Che da settimane stiamo ponendo con così grande determinazione e forza questo problema
E lo vogliamo dire vi chiediamo per questo di aiutarci
Questa non è una baruffa
Non sono Rifondazione Comunisti
Che gli ha preso il rosso
Noi poniamo un problema politico economico e sociale
Se l'economia va bene ma la società va male bisogna correggere la politica economica del governo in modo da affrontare i grandi problemi del Paese
E bisogna farlo rapidamente prima della Finanziaria in modo che la Finanziaria
Sia l'espressione che comincia la politica di riforme
Del resto compagne e compagni o si comincia adesso o non si comincia
Ora
Lo spauracchio dell'Italia fuori dalla moneta unica è stato grazie alla politica a cui anche vi hanno concorso debellato
Si poteva fare diversamente sì in ogni caso si è fatto così adesso non c'è nessuno che può dire l'Italia sta fuori
Perché quelli che dovevano esaminatrici
Loro stanno da questo punto di vista peggio di noi
Siamo diventati più tedeschi dalla Germania
Abbiamo fatto noi
L'obiettivo che ruolo chiedevano di realizzare patto l'Europa e loro non ci sono riusciti
Adesso non può essere usato questo argomento per ritardare ancora volto la politica del suo secondo
In Europa qualcosa sta cambiando
In Francia non nei nostri sogni in Francia
Un governo delle sinistre
Sta cercando di fare una politica
Diversa da quella degli altri governi europei
E quadrato al governo non gli è venuto in mente di colpire le pensioni ma cominciato invece passando il capitale cioè dando la dimostrazione che anche la politica fiscale si può capire
E questo governo sta discutendo temi come quali delle politiche assunzione della riduzione dell'orario di lavoro cosa vogliamo fare
Voi che in qualche modo abbiamo aiutato la nascita di questo processo dovremo adesso i solai francese Condemi e condannare alla sconfitta e con loro lui
Perché se non si batte una strada nuova poi il Paese per Paese tutti veniamo colpiti
Ma c'è una speranza una possibilità in Europa il Governo Prodi vuol dargli una mano
O vuole invece aliene azione politica dal Governo Coni
E soprattutto questo governo di centrosinistra
Dati scooterone per la ragione contraria a quella che sostengono l'ossigeno che dicono bisogna tagliare la spesa ma come non avete letto dobbiamo fare come in Europa
In Europa tutti i paesi europei spendono per la spesa sociale tre quattro punti in percentuale più dell'Italia tutti
Allora se dobbiamo andare in Europa forse bisogna spendere qualcosa di più in Italia
Ma dicono già ma in Italia si spende in più per la previdenza sociale
Ora questo un ragionamento ai piccola
Se due donne o un uomo o una donna o due uomini escono la mattina per fare la spesa
E uno va in un negozio
E uno va in un altro negozio
Comprano tutte e due le stesse cose
Parma latte elevò eccetera si riempiono le due borse tutte e due allo stesso modo
Una ha speso trenta mila si fa per dire riempite
E l'altra ha speso venticinque mila
Chiunque guardando quelle due borse uguale direbbe che in tasca cinque mila lire c'è lei a quelle che ha speso venticinque mila
A nessuno verrebbe in mente di dire farmi aprire la borsa
C'è qui atomo tipica dell'arte a quello che ha speso solo venticinque mila
Che ha costata cinquecento lire chiudo la bottiglia dell'altra allora tu
Veri
A ridurre la spesa pennellate lato triviale ma sì stupido io andato quel negozio li ospitò cinque mila lire in meno continuando a colori non proprio negozio invece da noi
Siccome spendiamo di meno globalmente penso al fatto che si spende di più su una di tutte le voci ci pone rotaia e questa ma così spenderemo ancora meno l'Italia dove già si spende male questa politica è inaccettabile dose battuta
Altrove
Se spendiamo di meno abbiamo qualche spazio in più
Latte o o uova che siano
E se poi vogliamo discutere di previdenza discutiamo di provenienza
Non si dica che i comunisti non vogliono discuta la previdenza sociale abbiamo discutere concludiamo
Discutiamo per esempio che si separare l'assistenza dalla previdenza ma sul serio non per scherzo
L'assistenza è quello che lo Stato paga per intervenire dove ci sono dei bisogni
Alcuni di questi diciamo
è una spesa sociale
In Italia diversamente dagli altri Paesi europei queste spese stanno nell'inversione cioè nel sistema pensionistico non c'entra nulla con me Chavez ma che la pallavolo paghi l'altro lo stesso nome
Perché c'è stata una libici le paghi con i contributi che verso dei lavoratori degli evasori continuano a Stajano riparo Pattero pagano un bel niente dell'assistenza oltranza evasori anche non pagano sentenze allora no
Separiamo l'assistenza e la previdenza e mettiamo l'assistenza sulla fiscalità generale
Vogliamo andare avanti
Ci dicono con l'aia di essere sapienti ma ci sono dei privilegi nel sistema pensionistico privilegi di chi
Degli operai
Lavoratore pubblico impiego
Per insegnanti Hickey
O di chi prende pensioni miliardarie
Di chi sono i privilegi
Si vogliono colpire i privilegi non pronti non Pontillo chiediamolo voi
Perché ci sono tensioni ed emozioni a partire dalla RAI che sono uno scandalo in questo Paese uno scandalo sociale si intervenga lì si intervenga rapidamente e anzi vorrei dire
Siano rompa il modo l'omertà su questo argomento
Perché scommetto che in questa piazza dove pure ci sono
Una presenza vicina alle nostre tematiche la maggioranza della gente quindi non sa perché non può sapere
La battaglia che già abbiamo fatto per colpire i privilegi ma che non ha trovato neanche una riga su un giornale o su un telegiornale
Abbiamo convocato la conferenza stampa abbiamo fatto propaganda nulla sapete cosa dicevamo diciamo semplicemente così
Che siccome c'erano degli aumenti per i parlamentari
Questi aumenti altre sospese noi proponevamo che venissero eliminati
Eliminati non perché i parlamentari sono avuta Raffa ce ne sono di mutare alza e Rino
Ma perché bisogna cominciare a qualcuno e cominciamo da noi a diete gli aumenti oggi devono essere su questo punto va bene
E abbiamo detto
Siccome quegli aumenti
Derivavano dalla indicizzazione vuol dire il collegamento automatico delle retribuzioni al al costo la vita
Dei magistrati abbiamo detto sapete cosa facciamo noi proponiamo in Parlamento una delle due leggi scelga il Parlamento delle due l'una
Ho i magistrati mantengono l'indicizzazione
Allora venga estesa a tutti fino alla parrucchiera all'operaio metalmeccanico all'operaio chimica allora lo ha precedenti a tutti
Oppure
Oppure
Si continua a non avere una per i lavoratori e allora non ce n'è per nessuno metà i parlamentari né per i magistrati né pay vaginali si tolga tutti
Ci sono i privilegi dicono ma quando noi avanziamo delle proposte nessuno che si fa avanti per fare confronti
E allora ho tante sospetto che si parla dei privilegi in generale per poi colpire quelli che privilegi non sono lascia i privilegi veri e colpire quelli che privilegi non sono
Noi diciamo fin d'ora che non accetteremo che vengano ancora colpite le pensioni non lo accetterà
Non lo accetterei compagni e compagne
Anche se sarà un taglio modesto quello che viene proposto
E io vorrei invitarvi alla memoria
C'è il rischio che succeda per le pensioni quello che è già successo in Italia sulla scala mobile
I più anziani di voi si ricordano come è cominciata questa storia
Quando il governo Craxi buonanima
Nel
Nell'ottantaquattro
Decide il taglio dei quattro punti di scala mobile ricordate la polemica contro di noi qual era va per quattro punti
Fate tutto questi scioperi lotte manifestazioni quattro punti di scala mobile cosa sono
Da lì si è cominciata ogni due anni se discuto un taglio un taglietto alla fine adesso azione proprio non c'è più avevo che così e così ecco vi ricordate cosa vi hanno detto sulla legge Dini due anni fa sulle pensioni
Che si mi si tagliava
Si interveniva si compra meno le pensioni d'anzianità sia inviavano quali che potevano andare in pensione
Lontani nel tempo ma che così era definitivo
E che ora non abbiamo mai più parlato di pensioni così perché sarebbe nato a regime
Due anni fa quindi nuovo se lasciamo passare tra due anni solo degli altri e alla fine ci troveremo senza la provvidenza pubblica solo con le assicurazioni private con la divisione dei lavoratori con i giovani assai più colpiti da questa cosa
Prendono il via
Vorrei dire alla gente del sud
E allora addio ai giovani
Che non c'è una cosa più ignobile che il tentativo di far credere che se c'è la disoccupazione nel Mezzogiorno e se c'è la disoccupazione giovanile è colpa dei pensionati è una vergogna
Perché quelli lì sono lavoratrici e lavoratori che se la sono conquistata con i loro contributi
E addirittura se IPO allungassimo l'età pensionabile voi lo sapete che verrebbero ulteriormente ridotte le occasioni di lavoro fa qualche lavoro non ce l'hanno stanno invogliando le carte da poteva divide ancora una volta
Il popolo e far passare però politiche
No
Noi non ci staremmo
Pensioni di anzianità
Va data a me piacerebbe fare una al posto della legge sul riforma delle pensioni fanno una leggina semplice ne parliamo là dove tu
Comunque fin d'ora con la legge facciamo sì
Che chiunque voglia fare una proposta di aumenta dell'età pensionabile per le pensioni di anzianità
Nel frattempo da qui l'anno venturo sia invitato a lavorare almeno sei mesi in una fabbrica sei mesi poi vediamo se l'anno venturo ancora maturato la stessa idea
Sul prolungamento età pensionabile
E in ogni caso
Bisogna opporsi a questa logica del taglio perché guardate
Settari gli hanno sulle pensioni
Allora sì prosegue la politica così come sta fatta fin qui risanamento sempre occupazione mai
Bisogna impedire l'attacco le pensione
E bisogna invece portai dovevano discutere dell'occupazione del Mezzogiorno noi abbiamo delle proposte concrete precise ci si risponde invece si resiste
C'è ormai una scelta tra due indirizzi di politica economica questo il problema che poniamo al governo Prodi
Da un lato la prosecuzione della politica fatta fin qui
Che vedete che a risultati da ai sale all'economia ma fa ammalare ancora certa oppure si sceglie un'altra strada
Quella di affrontare una politica di riforma i grandi problemi del Paese
E allora si comincia dal Mezzogiorno si dà questo Mezzogiorno dentro il Mediterraneo
E si comincia una politica che valorizzi le risorse
Nonché punti ogni volta ai cantanti leggendo il lavoro arriva dal Sud se però è lavoro poco pagato poco difeso contrattualmente perché allora il lavoro così
Eh già è godere Capovetere mafia delocalizzazione malavitose ai tanti lavori precari caccia del Mezzogiorno dei giovani condannati in questa condizione ma essere assunti e licenziati a piacimento di un po'd'olio un padroncino a Napoli come in Campania no
Se voi questo che la politica dello cooperazione devi andare in un'altra direzione
Devi ai condannati a un intervento pubblico il Mezzogiorno Napoli
è una miniera a cielo aperto una volta si scavava nel sottosuolo per trovare ai che severo del carbone erano i metalli
Si scava nelle miniere collaborò veniva valorizzato con la risorsa ma qui il Mezzogiorno c'è la in superficie questa risorsa sono le risorse artistiche e culturali nel suo territorio il suo ambiente la sua gente la sua cultura e questo venga valorizzato in una
In uno sviluppo originale
Che muova da un isolamento recita ci dicono ma dove si trovano i soldi ma trovate le dai padroni che hanno fatto la ricchezza in questi anni speculando portando i capitali all'estero cercata Rina lotta all'evasione
Se non è lo Stato
A fare un momento un investimento che attende nel futuro ma chi lo deve fare ma si può capire che un'impresa privata cerca di portare a casa il suo tornaconto in uno Stato che deve reinventare un intervento pubblico del Mezzogiorno alla
Spezza di questa grande sfida riconvertiamo Reality buttiamo grande risorse portiamo una sfida all'economia di mercato aiutiamoli tanti giovani alle tante ragazze a costruire ti autonomamente dall'iniziative coperte dall'intervento pubblico integrati da un reddito da possa consentire a loro di lavorare e vivere cercando nuove strade però arriva cinque giornale della precarietà della flessibilità e
E apriamo una grande offensivo in Italia per una riduzione generalizzata dell'orario a parità di salario sì lavorare meno lavorare tutti è questo che si chieda un governo di centrosinistra
Questo che si chiede
Chiediamo di avviare una politica riformatrice
Qui sentiamo già
Chi ci guarda con aria sufficiente e dice va be'ma dove volete andare
E se questo non accade non vi assumete celato voi la responsabilità di far cadere questo governo che quando opera
è semplicemente il governo De
La responsabilità nazionale appena riemerso in discussione vi accorgete che diventa subito il governo di sinistra apre cioè per fare non è di sinistra ma pesano mette in discussione dessert colpito lo né di sinistra
Non volete prendervi la responsabilità no dico i compagni del PDS non volete voi prendervi la responsabilità che prima nel colpire le pensioni addirittura fatte cadere il Governo vuole voi e vi assumete la
Sono Sanvitale elezioni anticipate se batte questa strada fatta Lovino mai vogliamo cambiare questa politica non ci potete rispondere o e così o è la crisi perché noi non stiamo parlando di tassi partito noi stiamo parlando al metodo solo dall'occupazione piuttosto sociale di questo stiamo parlando
E vorrei dire
Non cinico
Non Cinti voi né con le blandizie né con i ricatti questa nostra posizione vera cambia
Noi vogliamo tenacemente che questo governo corrisponda alle attese per cui è nato
Ci battiamo e ci batteremo per questo con l'iniziativa politica e con la lotta
Ma una cosa vogliamo dire a voi
E al Paese con tutta franchezza noi ci batteremo perché vengano data risposta questi problemi masse questo gode
No non lo facesse se proseguisse in una politica di conservazione sei insomma la gente del sud dovrebbe continuare a vivere
E l'angoscia di un posto di lavoro che non arriva mai di servizi che non funzionano di ospedali fatiscenti e di malasanità disc vuole che espellono gli ad altri che ne hanno bisogno e poi addirittura il governo parla di finanziare le scuole private no noi non ci saremo non ci saremo
Non ci staremo per noi
Non ci sta e va be'il Paese non ci sta e oplà la politica perché guai se questa speranza è qualcosa può cambiare
Venisse distrutta guai se subentrasse la rassegnazione c'è una cosa che è peggio di ogni altra e quando la gente può pensare e dire sono tutti uguali
A quel punto è morta la speranza
è morta persino aspra non sa che posso cambiare
E noi a questo non ci rassegniamo per questo combattiamo la nostra battaglia e per questo oggi della direzione del partito abbiamo posto
A tutte le forze con cui siamo stati a Venezia a giornali come liberazione il nostro quotidiano come manifesto
Autorizzazione di vario genere
Allora ci però dei Verdi
Ha forse interno ed esterno del sindacato confederale
Ai giovani dei centri sociali
Di fare insieme entro ottobre una gigantesca manifestazione di massa nuova che dica avanti questo popolo a sinistra si è ricostruisce
Propone una piattaforma una lotta
E dov'erano di Prodi si
A luglio a scegliere ostacoli questo popolo ostacolando a questo popolo noi stiamo con questo popolo
Di di tutti gli altri internazionale