"Mercato unico e governo dell'economia in Europa" conferenza del Commissario UE Mario Monti organizzata presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi in Via dell'Umiltà 12

Autorità signore e signori colleghi studenti
Sono lieto molto lieto di porgere il saluto di benvenuto
Il ringraziamento dell'università degli studi del Collegio europeo al professor Mario Monti
Che nonostante i suoi molteplici impegni a colto l'invito ad essere qui tra noi e a voi tutti autorità imprenditore
Tutti presenti che con la vostra presenza
Date testimonianza di attenzione all'università al Collegio europeo al professor Monti alle problematiche comunitarie che saranno qui sviluppate proprio dal professor Monti
Dicevo prima saluto ringraziamento dell'università una università antica Caro amica e collega professor Monti eccome Fusari in quando affonda le radici nell'anno mille ma è impegnata a vivere alla realtà dei tempi di oggi del futuro attraverso le nove facoltà di trenta corsi di laurea di mille docente o ricercatore novecento unità di personale amministrativo sotto lo stimolo come dico sempre lo ripeto vitale per conto
Dei suoi trentuno mila studenti
E il saluto e ringraziamento del collegio europeo
Collegio europeo pensato alla fine degli anni settanta
E che però ha trovato per i soliti ritardi culturale fondamentalmente che abbonda nel nostro Paese
So re concretizzazione soltanto nel mille novecento ottantotto grazie alla collaborazione a realizzata sì tra l'Università degli studi di Parma l'Unione parmense degli industriali l'amministrazione comunale l'amministrazione provinciale la cassa del risparmio la Camera di Commercio il Convitto Nazionale Mario Luigi ha si tratta
Di una iniziativa questa del collegio europeo che è un po'unica nel panorama delle istituzioni culturali italiane come sai avendo tra l'altro
Dico la possibilità e la fortuna di avere nel duplice gabinetto a Brussel una giovine brava collaboratrice laureata se nella nostra università che ha frequentato il Collegio europeo
Il collegio ha quindi un legame istituzionale con l'università e con la città di Parma
A suo tempo volle che fosse una istituzione della città dal momento che la città di Parma per la sua storia plurisecolare avuto sempre diciamo una vocazione europea internazionalistica
E non so ricordare qui di tanti concrete episodi che danno testimonianza di questa vocazione europea internazionale della città
Il Collegio europeo fatto riferimento ad una data
Ha visto la luce in un momento particolarmente privilegiato nella storia d'Europa
La Conferenza di Helsinki
Di Vienna di Madrid i rivolgimenti del Paese dell'Est l'Atto unico europeo il Trattato di Maastricht
Ecco sono eventi che hanno provocato e provocheranno ancor più in futuro effetti rilevante di varia specie e natura sul comportamento sulle strategie di istituzioni politiche
Private pubbliche degli stessi cittadini dei Paesi della comunità che si sono resi conto si stanno rendendo conto e dovranno rendersi è sempre più conto in futuro
Di non essere soltanto cittadini del proprio stato ma cittadini di una entità più vasta la unione europea cittadini d'Europa con tutto quello che questo sta a significare ecco quindi che i rapporti
è una comunità
Statuale comunità
Europee tra diritto interno al diritto comunitario
Non sono rapporti di separazione di in ma di integrazione sempre più stretti è forte
Si tratta di un profilo questo molto importante su cui mi permetto rapidamente di richiamare l'attenzione perché un profilo che credo debba essere sottolineato in passato i tentativi di giungere all'unificazione dell'Europa si basarono sul sulla forza militare
Sulla politica di imposizione di costruzione di annessione
Oggi l'unificazione dell'Europa ha trovato e trova alimento sviluppo garanzia forza nel diritto e il diritto quale forza e strumento unificatrice dell'Europa
Si tratta quindi di un fenomeno che può essere definito rivoluzionario una rivoluzione costituzionale pacifica incruenta lenta ma irreversibile
Che comporta il superamento e la trasformazione il cambiamento di istituzioni costituzionali
Di categorie giuridiche di dottrine politiche di mentalità di cultura le difficoltà sappiamo sono molteplici per il persistere appunto di mentalità di cultura e di impostazione
Che portano in Italia e in altri Paesi d'Europa a non rispettare le norme comunitarie
Le norme sul mercato unico
Mercato che sin dall'origine
Fu posta a fondamento quaranta anni fa nei trattati di Roma del processo di integrazione comunitaria
E che dovrà trovare completamento proprio con la moneta unica europea non certo a caso lo ricordo in questa sede in questo momento il professor Mario Monti sin dall'inizio della sua attività come commissario responsabile del mercato unico e della fiscalità nel gennaio del mille novecento
Nel novantacinque da allora ha svolto perché segue le vicende comunitarie queste cose ben conosce ma ha svolto una forte pressione
Su ciascun governo per il rispetto delle norme
Del mercato unico perché le norme trovino effettiva applicazione nei Paesi membri
Ma non voglio andare oltre perché voi siete venuti ad ascoltare il professor Monti il quale non a caso ha voluto che il tema della sua lezione in questa sede Monte professore universitario quindi
Si svolgerà
Una lezione non ha voluto dare poco fai giornalistiche lo premevano
Alcuna valutazione di altri aspetti importanti ma contingenti legati alle vicende del nostro Paese ecco il professor Monti darà nella sua lezione
Una analisi attenta proprio di norme di norme riguardante il governo dell'economia in Europa
Anche questo un aspetto legato al processo di effettività
Di integrazione di applicazione delle norme comunitarie grazie
Magnifico Rettore e presidente
Autorità signore e signori
Nella mia attività
Si sono
Inserite due
Parole due parole soltanto l'università e l'Europa
Potete immaginare perciò commenta ho accolto con piacere l'invito a riflettere con voi sull'Europa
L'invito che il magnifico rettore mi ha rivolto
E a farlo in un'università in un'università così antica illustre
Pensavo mentre rettore parlava che l'università alla quale o dedicato tanti anni a meno di un decimo della vita dell'Università di Parma
Eppure le nostre due università una antica una molto più giovane sono vicine e collegate da rapporti molto sovietico
E non solo mi fa piacere parlare di Europa in un'università come l'Università di Parma
Ma in un'iniziativa promossa con il Collegio europeo di Parma che in modo così meritorio forma persone con quella preparazione essenziale così rara da trovare
Per operare nelle istituzioni comunitarie per le istituzioni comunitarie nei rapporti con le istituzioni comunitarie
Ho anch'io abbia già fatto cenno il rettore modo e privilegio di vedere direttamente come sia forte la preparazione di
I giovani e le giovani che dal collegio europeo di Parma escono
Il tema sul quale sono stato invitato a parlare è mercato unico il Governo dell'economia in Europa
Devo subito dire che non si tratterà di una lezione come così gentilmente il rettore la voluttà presentare ma di qualche riflessione di base e devo dire che molti meeting voi docenti o studenti incorsi specializzati in queste materie troverete queste riflessioni molto di base molto elementari di questo chiedo scusa ma credo che ci sarà poi la possibilità di qualche domanda qualche breve dibattito e allora potremmo forse anche da parte mia andare un po'più in profondità
In questi anni la problematica europea è stata essenzialmente concentrata polarizzata su
Due
Termini moneta unica unione economica e monetaria
Io vorrei per cominciare dire qualche parola sul rapporto che c'è tra moneta unica
Unione economica e monetaria
E i due termini che figurano nel titolo di questa nostra conversazione di oggi cioè mercato unico e governo dell'economia
Insomma vediamo quale la mappa nella quale possiamo collegare i due termini mercato unico e governo dell'economia
Ai due termini più di moda moneta unica e unione economica e monetarie
Moneta unica cioè l'euro evidentemente è l'aspetto monetario dell'unione economica e monetaria
E viene quasi preso come sinonimo moneta unica e Unione economica e monetaria oggi ma non lo è la moneta unica è il coronamento dell'Unione economica e monetaria che ha tutta una parte economica il cui pilastro è il mercato unico come ha detto il rettore la moneta unica deve coronare il mercato unico
E il governo dell'economia
Governo dell'economia europea
Molto presente
O almeno sarà molto presente fra poco nella sua forma di governo monetario dell'economia attraverso la moneta unica
E la Banca centrale europea che amministrerà gestirà la moneta unica
E il governo non monetario dell'economia
Di questo voglio un po'a parlare collegandolo al mercato unico
Il mercato unico è stato è formalmente nato il primo gennaio del novantatré come sviluppo del mercato comuni
E la moneta unica nascerà è previsto che nasca continua ad essere convinto che nascerà il primo gennaio mille novecentonovantanove
Nel Trattato di Maastricht che si riferisce all'Unione economica e monetaria
Si prevede trattato ricordiamo tutti concluso a Maastricht nel dicembre novantuno e poi firmato a Maastricht nel febbraio novantadue
Si contempla la nascita della moneta unica per il primo gennaio novantasette o al più tardi per il primo gennaio novantanove e siamo a fine novantuno
Perché non si parla di mercato unico nel Trattato di Maastricht dedicato all'Unione economica e monetaria
Se io invece affermo che il mercato unico è il pilastro dell'unione economica perché non se ne parla
Credo che la ragione sia semplice dicembre novantuno Trattato di Maastricht
In quel momento si era convinti che il mercato unico tutto integralmente sarebbe stato realizzato è perfetto il primo gennaio novantatré così come stabiliva l'atto unico del mille novecentottantacinque
Allora se nel dicembre novantuno scusate questa pignoleria di date mai abbastanza importante secondo me se nel dicembre novantuno si decide di dare vita ad una moneta unica nel novantasette o al più tardi nel novantanove
A concludere l'Unione economica monetaria non ci si preoccupa tanto di mercato unico perché tanto quello è già nella pipeline sta già per realizzarsi il primo gennaio novantatré
E infatti l'unica cosa che si dice a proposito di mercato unico nel Trattato di Maastricht è che una delle cose alle quali dovranno guardare la banca centrale scusate la Commissione europea e l'Istituto monetario
Nel preparare la loro valutazione di convergenza ai fini della nascita della moneta unica
I riflessi dell'integrazione dei mercati dando quindi per scontato che l'integrazione dei mercati già sarebbe stata in opera
Ecco
Naturalmente si è riscoperto alla prova dei fatti che la realizzazione del mercato unico è operazione di enorme complessità e anche di enorme quotidiano conflitto con gli Stati membri
E che è stato ben lungi dall'essere compiuto il primo gennaio novanta
Ecco perché a molto senso nell'imminenza della moneta unica riportare alla superficie l'esigenza di realizzare pienamente il mercato unico e di ragionare su quella base di strumenti anche non monetari di governo dell'economia europea
Dove siamo nella costruzione del mercato siamo nella fase in cui dall'atto di fede possiamo passare alla
Convinzione basata sui fatti
Perché l'atto di fede era il seguente il mercato unico certamente gioverà alla a dare più dinamismo all'economia europea e anche gioverà all'occupazione
Questa è stata la motivazione di fondo per la costruzione del mercato unico dalla fine del novantasei abbiamo per la prima volta grazie ad una serie di studi condotti e pubblicati dalla Commissione europea qualche elemento di conoscenza concreta cioè il mercato unico nel profondo brevissimo periodo tra il primo gennaio novantatré
E il novantacinque perché studi condotti nel novantasei si riferiscono ad atti del novantacinque in questo brevissimo periodo il mercato unico ha condotto nona risultati clamorosi ancora ma risultati che vanno nella direzione giusta
Il prodotto interno lordo dell'Unione Europea si stima sia dell'uno e mezzo per cento più alto di quanto sarebbe stato senza il mercato unico
L'inflazione annua in Europa pure dell'uno e mezzo per cento più bassa di quanto sarebbe stato senza il mercato unico
E l'occupazione di alcune centinaia di migliaia di unità fino a una stima di novecento mila più alta di come sarebbe stata senza il mercato
Sono risultati modesti iniziali va tenuto conto che la situazione economica complessiva non era delle più facili anzi era delle più difficili
E i risultati incoraggiano ad andare avanti nella realizzazione del mercato unico
Perché non sa non ci sono stati risultati maggiori semplicemente perché il mercato unico è ben lungi dall'essere completamente realizzata ma questo effetto di apertura
Di liberalizzazione che fa nel linguaggio degli economisti del mercato unico la più grande operazione di saprai sai policy di politica avallato dall'Offerta della storia economica sta dando frutti
Solo che è ben lungi dall'essere realizzato
Se se ci chiediamo per esempio su cento direttive
Relative al mercato unico quante sono oggi già state recepite in tutti e quindici gli Stati membri
Risposta è meno del sessanta per cento
Quindi in un certo senso meno del sessanta per cento del mercato unico è veramente unico
E la situazione è diverso da paese a paese e commenta il rettore accennava la Commissione europea sta ponendo crescente attenzione e sta cercando di fare crescere l'attenzione politica e dell'opinione pubblica sulle inadempienze rispetto al mercato unico
In base agli ultimi dati abbiamo per esempio una situazione di io lo chiamerei deficit di recepimento
In Europa di circa il sei per cento delle norme cioè ogni Paese non ha preso mediamente un sei per cento delle norme naturalmente siccome riguarda questa inadempienza norme diverse si arriva che nell'insieme solo meno del sessanta per cento delle norme recepito in tutti i Paesi e in questo momento abbiamo nella situazione di maggiore diligenza di maggiore osservanza del mercato unico due Paesi come l'Olanda e la Danimarca e invece nelle ultime posizioni abbiamo in questo momento ultima la Germania
Penultima l'Austria terzultima l'Italia un'osservazione che io trovo abbastanza interessante e preoccupante è la seguente
Sulla base di questo e di altri indicatori di adempienza adempimento buona condotta nel mercato unico
Troviamo che tendono ad a vere piuttosto cattiva condotta nel mercato unico
Alcuni Paesi che invece sono all'avanguardia nella realizzazione della moneta unica o all'avanguardia perché hanno già fatto tutto o quasi la convergenza i parametri di Maastricht o all'avanguardia perché si stanno stanno facendo enormi sforzi per arrivarci
Mentre abbiamo all'estremo opposto dei paesi che sono offre Dini o freddi o gelidi nei confronti della moneta unica
E che sono però quasi perfettamente in regola per quanto riguarda il mercato unico per esempio la Danimarca per esempio il Regno Unito
Ecco questa è un'Europa che a me non piace perché è un Europa che divarica in due termini di unione economica e di unione monetaria
E io non credo che sia ammissibile
Che ci sia così tanta attenzione e va bene che ci sia alla convergenza verso l'Europa di domani un domani vicino quello della moneta unica convergenza i criteri di Maastricht
E così poca attenzione per questo stiamo cercando di farla salire alla convergenza verso un'Europa che già dovrebbe esistere al cento per cento quella del mercato un
E non sono solo conseguenze di grave disturbo da un punto di vista giuridico istituzionale quelle derivanti da queste inadempienze ma in un momento in cui è riconosciuto generalmente che le economie dei singoli Paesi europei devono devono diventare più flessibili in tutti i loro mercati la visione che ci stiamo sforzando di presentare gli stati membri è che lasciando penetrare nel loro tessuto economico il mercato unico con il pieno rispetto delle norme
Questi Paesi rendono le loro economie più flessibili più aperte prendiamo il caso degli appalti pubblici un caso in cui le direttive europee sono purtroppo ancora molto poco recepite e osserva
Ebbene le dice le direttive europee sugli appalti pubblici
Dettano norme per gli appalti che danno luogo ad apertura concorrenza trasparenza anche tra le imprese nazionali anche se non c'è nessun partecipante ad una gara d'appalto proveniente da altri Paesi già solo all'interno del Paese ci sono benefici a seguito dell'applicazione delle norme europei
Uno dice ma voi siete lì avete la responsabilità di fare applicare queste norme egli venite a lamentare che le norme sono poco applicate c'è qualcosa che non funziona
C'è qualcosa che non funziona perché c'è qualcosa negli strumenti che non consente che la macchina funzioni pienamente
Noi abbiamo a disposizione
La via dell'apertura delle procedure d'infrazione quando constatiamo infrazioni alle norme del mercato unico ed è una via che stiamo percorrendo con sempre maggiore determinazione
Nel mille novecento novantasei nel campo di cui mi occupo quello appunto del mercato unico abbiamo aumentato del trenta per cento il numero delle procedure d'infrazione aperte nei confronti degli Stati membri non perché gli stati membri
Abbiano peggiorato il loro comportamento ma perché abbiamo intensificato la vigilanza e l'attività di apertura d'infrazione a quello che noi possiamo fare come sanno benissimo i giuristi qui presenti
Una procedura apprestarmi l'ultimo dei quali e il deferimento dello dello stato membro
Violante
Di fronte alla Corte europea di giustizia a quale richiede i suoi tempi spesso piuttosto lunghi prima di arrivare alla sentenza e ancora sono deboli poi meccanismi per imporre l'applicazione effettiva della sempre
Non è ammissibile oggi è secondo me sarà ancora meno ammissibile domani che siano così deboli gli strumenti per la applicazione effettiva del mercato unico
E molto per il molto pericolosa questa situazione se noi pensiamo a due sviluppi del prossimo futuro europeo uno è possibilissimo che ci siano presto alcuni Paesi nella moneta unica e altri Paesi temporaneamente non nella moneta unica
Il sistema monetario europeo farà in modo che siano limitate le fluttuazioni delle altre monete rispetto all'euro
Ma se dovessero esserci problemi di funzionamento e quindi fluttuazione abbastanza importanti potrebbero manifestarsi come ci sono state vivissime nel mille novecentonovantacinque
Pressioni da parte di Stati membri o di industrie di Stati membri a valuta forte
Perché si agisca contro le cosiddette svalutazioni competitive cioè si introducano barriere nei confronti delle produzioni e delle esportazioni da Paesi a valuta debole
Ecco
Io devo fare presente che se che se oggi uno stato membro inserisse al limite un contingente o una tariffa doganale in violazione delle norme del mercato unico avremmo bisogno di qualche anno
Per ripristinare una situazione di rispetto del diritto comunitario
Ecco perché ho voluto fare questo esempio ci sono molte altre a l'altro aspetto del dell'Europa imminente che volevo io anticipato e che richiede anche una maggiore
Possibilità di applicazione delle norme di diritto comunitario e l'allargamento ai Paesi dell'Europa centro orientale avremo un'Europa più larga
Un'Europa che dovrà diventare dal punto di vista istituzionale più flessibile a diverse velocità
A me sembra essenziale che almeno nel nucleo duro dell'Europa che sarà condiviso da tutti e che è il mercato unico ci sia almeno lì una certa inflessibilità per evitare forze centrifughe eccessive ma questo richiede strumenti di applicazione devo mi fa piacere dire che il governo italiano è molto sensibile a questo tema e nella posizione che ha elaborato per la Conferenza intergovernativa che come è noto si chiuderà presto e comporterà la revisione del trattato governo italiano ha presentato una proposta per la modifica di due articoli del trattato centosessantanove centosettantuno per dare maggiori poteri di intervento
In applicazione del diritto comunitario questo sembra a me essere di grande importanza se vogliamo
Evitare gli inconvenienti di cui ho appena parla
E siccome oltre agli strumenti giuridici ci sono gli strumenti politici
La Commissione su proposta del presidente Santer
Mia in quanto responsabile di questo settore
A preparato un piano d'azione per il mercato unico che sottoporremo in giugno ad Amsterdam al Consiglio europeo cioè ai capi di governo europei che includere diversi gruppi di azioni e anche la pubblicazione periodica di una vera e propria pagella destinata agli stati membri con diversi criteri di osservanza del mercato unico proprio perché vogliamo accrescere l'imbarazzo
Che si prova quando non si è in regola con le norme del mercato unico
Una parola adesso sul governo dell'economia
Per quanto riguarda la parte monetaria del governo dell'economia io credo che l'Europa sia molto avanti nella configurazione istituzionale e nell'imminenza di realizzazione con l'Istituto monetario europeo oggi con la banca centrale europea domani
Io personalmente ritengo che quello che l'Europa ha fatto col Trattato di Maastricht il tema di istituzione di una banca centrale indipendente e votata alla missione specifica
Della stabilità monetaria sia esemplare
Cioè molto molto dibattito molta polemica in questi giorni sull'Europa dei banchieri
Ma c'è anche moltissimo equivoco su questa Europa dei banchieri
Anzitutto chi ha voluto se questa Europa di Maastricht volessimo chiamarla l'Europa dei banchieri che ha voluto l'Europa dei banchieri i politici
Il Trattato di Maastricht
è stato firmato dai ministri degli Esteri del tesoro degli Stati membri non dai governatori delle banche centrali
E non possiamo proprio neanche dire che tutte le banche centrali sempre siano state essi hanno tifose fino
All'ultimo della moneta unica europea
Per ogni Banca centrale europea per ogni banca centrale di nazione europea la nascita della moneta unica europea e della Banca centrale europea comporta non la fine della singola banca centrale che rimane ma certamente un grande depotenziamento di istituzioni che hanno una lunga storia tradizione e grandissimo potere
E alcune
Una in particolare delle banche centrali europee
Non è che le si chieda un sacrificio piccolo nel diventare una diramazione
Locale della Banca centrale europea mi riferisco alla Bundesbank ovviamente ed è in fondo quasi miracoloso che nella costruzione dell'euro della Banca centrale europea
Quella istituzione
Forse l'istituzione più prestigiosa d'Europa anche al di fuori dalla dal novero delle banche centrali
Abbia accettato
Sostanzialmente la fine di se stessa
Altro che Europa dei banchieri
è vero però che è un'Europa dei banchieri nel senso che lo strumento di governo dell'economia europea che nasce che la moneta unica è gestita dai banchieri dalle banche cioè dal dalla Banca centrale europea espressioni in qualche modo del mondo delle banche centrali
Con grande distanza di riguardo e di rispetto rispetto al potere politico che del resto sul piano europeo istituzionale esiste ancora così poco quindi c'è una lacuna in questo alla lacuna consiste non nel fatto che ci sarà in Europa una moneta forte gestita da una banca centrale indipendente
Ma nascerà dal fatto che non ci sono non ci saranno a livello europeo analoghi strumenti di politica economica come invece avviene nei singoli Paesi dove accanto alla politica monetaria c'è la politica fiscale ci sono varie politiche economiche reali industriale sociale
Ma ci può rimediare alle carenze di questa Europa dei banchieri non voluta dai banchieri non certo i banchieri ma i politici
Che devono essere disposti a conferire sul piano comunitario
Qualche cosa in più di quello che sono stati disposti a conferire finora circa gli altri strumenti della politica economica
E vorrei fare qualche
E così quasi concludere qualche riflessione su l'altro strumento principe della politica economica in ogni Paese la politica fiscale
E sul Travaglio del conferirle anche solo qualche pezzettino sul piano europeo e così tocco l'altro aspetto di cui mi occupo a Bruxelles la fiscalità accanto a quello mercato unico
Anche qui uno può dire ma come ci va dicendo che la politica fiscale sul piano europeo non c'è quando l'Europa ci ossessiona con i parametri di Maastricht che in buona misura sono fiscale riguardano il disavanzo pubblico il debito pubblico
Sì è vero
Ma quelli riguardano appunto questi due grandi saldi
Il saldo sullo stock del bilancio pubblico cioè il debito pubblico e il saldo annuale il disavanzo pubblico
Ma non riguarda certo il Trattato di Maastricht la struttura delle imposte la politica tributaria
Perché ci sono delle conseguenze negative nel nona vere in Europa un'armonizzazione fiscale
Il nuovo nocumento che molti di voi conoscono a fondo in dottrina è in pratica ma mi interessa che tutti abbiano almeno una consapevolezza di questo
E ci sono delle conseguenze gravi
In particolare gravi per l'occupazione
La
La mancata
La mancata armonizzazione fiscale in Europa comporta concorrenza fiscale fra Stati membri
La concorrenza fiscale fra Stati membri evidentemente si esercita soprattutto a vantaggio di quelle basi imponibili che sono più mobili come i capitali che possono quindi viaggiare da un paese all'altro scegliendo il regime fiscale più favorevole molto meno
Può esserci concorrenza fiscale su fattori più fissi come il lavoro
Ecco perché negli ultimi quindici anni in Europa e fortemente caduta l'imposizione sui capitali ed è fortemente salita imposizione sul lavoro
Esattamente il contrario di ciò che sarebbe occorso per agevolare l'occupazione in euro
Perché è così difficile l'armonizzazione fiscale
Perché in base al trattato però ogni decisione fiscale occorre l'unanimità degli stati membri quindi occorre che quindici su quindici oggi siano d'accordo
E tutti gli stati membri sono ancora come pochissime eccezioni tra cui l'Italia pochissime eccezioni legati all'idea che debba esserci questa unanimità a presidio della sovranità fiscale dello Stato nazionale contemporaneamente queste è una cosa interessante
Di questa fase storica c'è la crescente consapevolezza che da soli gli Stati non ce la fanno
In questi anni Stati anche molto importanti come la Germania e la Francia sperimentano continuamente cadute del gettito fiscale rispetto alle loro stesse previsioni e abbiamo qualche traccia di del dibattito che c'è stato in questi giorni in Germania a seguito di gettito fiscale inferiore alle previsioni
Allora di Stati da una parte vorrebbero combattere la concorrenza fiscale tra loro
E dall'altra non sono disposti accedere l'arma del diritto di veto che tale l'unanimità
Credono di avere la sovranità fiscale di fatto l'hanno già perduta in gran parte a favore dei mercati a seguito dell'integrazione e della mobilità
Esitano però a riconoscere che mettendo sì insieme coordinando qualche cosa potrebbero recuperare in parte rispetto ai mercati questa sovranità nessuna sorpresa e lo stesso processo solo con quindici anni di ritardo che s'che c'è stato per la moneta
I singoli Stati le singole banche centrali pensavano di avere la sovranità monetaria
Con l'apertura al movimento dei capitali nessuna banca centrale tolta forse la Bundesbank è stata più in grado di controllare davvero il tasso d'interesse
Si è capito che l'unico modo per ricostituire un minimo di potere monetario era esercitarlo a livello integrato europeo e così è stato fatto
In materia di sovranità fiscale siamo molto più indietro
In qualche cosa che è sentito nella nella mente e nella pelle degli stati membri come ancora di più ancora più essenziale che la sovranità moneta devo dire però che nell'ultimo anno avendo la commissione portato con crescente intensità questo tema all'attenzione sia dell'opinione pubblica sia dei ministri delle Finanze
Si è ottenuto che il tema salisse nell'agenda politica europea è stato istituito un gruppo per la politica fiscale
Esisteva da tempo un comitato monetario in Europa ma niente del genere per il fisco
E nel piano di azione per il mercato unico al quale ho già fatto riferimento ci sarà una parte vedremo in che misura i capi di governo saranno disposti ad accoglierla una parte che individua i progressi da realizzare sul piano della fiscalità
Dal momento che sono fermamente convinto e mi pare che questa convinzione si stia diffondendo
E senza un minimo di coordinamento chiamiamola non chiamiamola neanche armonizzazione un minimo di coordinamento nella fiscalità quello cui stiamo pensando in concreto stiamo lavorando con gli Stati membri
è un codice di condotta in materia di imposta sulla società
Una direttiva che in passato ha sempre naufragata con questa nuova consapevolezza potrebbe forse non naufragare per una ritenuta minima sui redditi da capitale
Alcune cose in materia di imposte indirette ebbene senza questo minimo di coordinamento dalla fiscalità
è sempre più chiaro che in Europa non è possibile quella economia sociale di mercato che
è nata in Germania è stata trasposta nel Trattato di Maastricht e che molti sono convinti debba caratterizzare l'Europa
Perché la l'elemento di ridistribuzione del reddito che poco tanto i pubblici poteri storicamente hanno sempre
Curato e che si fonda sul sistema fiscale in prospettiva funzionerà sempre meno perché con la crescente mobilità dei fattori delle basi imponibili il gettito tenderà ad andare a zero
Detto questo la concorrenza fiscale ha tanti meriti sia ben chiaro perché impone agli Stati di controllare di più le loro spese pubbliche
Il problema è la misura e la assimetria tra capitale e lavoro della concorrenza fiscale e su questo appunto stiamo lavora e io sostengo che non solo non sarà possibile in Europa una buona economia sociale di mercato senza il coordinamento fiscale ma neppure una buona economia di mercato tout court perché che buon funzionamento di mercato è quello che si determina con disparità fiscali grandi per esempio in materia di tassazione sui capitali
Ho finito dicendo che
In questo quadro che va oltre la moneta unica
Che mira ad una unione economica oltre che monetaria profonda in Europa
E alla creazione di forme di governo anche non monetario dell'economia
Senza le quali l'occupazione in Europa certamente soffrirà l'Italia può avere io ne sono convinto un ruolo molto importante
Perché
Perché per questi sviluppi siano sommariamente descritto
Occorrono se ci pensiamo bene tre ingredienti
Che oggi sono molto rare e nei Paesi europei
Invece l'Italia li possiede tutti e in misura ampia
I tre ingredienti sono uno un'opinione pubblica favorevole all'Europa
Senza la quale la voglia di più Europa non ha proprio senso
Due la disponibilità a trasferire alcuni poteri a livello sovranazionale
E terzo una sensibilità ai valori dell'occupazione della solidarietà diciamo dell'Europa sociale in senso lato
A me sembra che l'Italia gli antinebbia tutte e tre queste cose a un'opinione pubblica favorevole all'Europa come dimostrano sondaggi devo dire che con
Incredibile resistenza l'opinione pubblica italiana rimane favorevole all'Europa benché ci si sia prodigata in tutti i modi per schiacciare questo sentimento filoeuropeo veramente attribuendo all'Europa sola la responsabilità di elementari tardivi provvedimenti di politica economica fortunatamente presi in questi ultimi tempi
Che sono strettamente necessari per una questione di disciplina interna e di rispetto minimale delle generazioni future e che sono però stati ascritti in Europa come peraltro ha all'Europa come peraltro anche in altri paesi è stato fatto
Addirittura in Italia com'è com'è noto se arrivati a denominare all'Europa una una tassa e come ha mostrato un sondaggio la la metà degli italiani sarebbero proprio convinti secondo quel sondaggio che l'eurotassa
Consista in soldi presi dagli italiani che vanno ad altri Stati membri dell'Unione europea
Eppure ancora molto alto il sentimento in Italia a favore della dell'Unione Europea e questa è una cosa rara oggi tra i diversi Paesi per cui l'Italia e potrebbe far valere ai tavoli europei una dotazione molto più che proporzionale di quella materia prima che si sta Ina ridendo in Europa che il consenso per la costruzione europea e poi la disponibilità a trasferire alcuni poteri a livello sovranazionale per esempio ho detto che l'Italia se sarebbe pronta in base alle posizioni che ha espresso nella Conferenza intergovernativa a rinunciare all'unanimità in materia fiscale
Mi pare che solo il Belgio e l'Austria siano altrettanto disponibili tutti gli altri Paesi no
E poi in Italia quella sensibilità ai volo ai valori dell'occupazione della solidarietà ne ha moltissima il problema è e qui c'è la grande complementarietà tra Italia ed Europa che l'Italia per la sua tradizione culturale o per la combinazione all'interno dell'Italia delle due principali tradizioni culturali della storia italiana di questo secolo
Beh avuto a piacere cultura della solidarietà
Però in modo così poco pragmatico da prestare quasi nulla attenzione fino a poco tempo fa a chi in fondo pagava questa solidarietà che erano appunto le quelle quelle generazioni future che ne
In più o in meno sul disavanzo pubblico questione che può essere molto importante che io stesso ho vissuto con molta intensità
Ma fino a pochi anni fa italiani in assoluta tranquillità arrivano ogni anno un disavanzo pubblico del quindici per cento del prodotto interno
Oggi siamo a discutere tra il tre e il tre virgola due e a che cosa si deve questa sensibilità
Cifre
Può essere visto il teste in termini riduttivo questo ma visto in termini più profondi questa sensibilità a non alimentare una fasulla crescita presente togliendo alimenti alle generazioni future Tersite dall'Europa si deve a al fatto che attraverso il Trattato di Maastricht è stata inserita anche in Italia questa cultura della disciplina finanziaria però è vero che l'Italia questa sensibilità per la solidarietà per la crescita per l'occupazione che nella cultura di altri Paesi europei c'è meno ecco perché l'Italia riuscendo come io mi auguro ad essere fin dall'inizio in quella costruzione che oggi ad alcuni sembra un po'traballante perché io penso andrà avanti regolarmente della moneta unica potrà fare molto perché l'Europa non sia solo economica e perché l'Europa economica non sia solo monetaria ma sviluppi gradualmente questi altri
Strumenti che occorrono grazie
Arretrato anche il signor Sindaco impegnato in una breve nota di Giunta ma ha fatto in tempo ad ascoltare ultima parte della lezione del professor Monti che il professor Monti
Disposto disponibile a rispondere ha domande che gli vengono poste
E quindi se ci sono mi auguro
Studenti imprenditori personalità
Del mondo politico sociale e devono fare delle domande
Prego
Grazie si possa iniziare con un commento penso che bisogna dare ragione allora ed ora in linea
Che dovresti fatto una lezione tali difetti è stata fino al senso della parola
è stata una lezione anche perché non è stato un discorso da politico che cerca di strappare l'applauso popolare è stato un discorso sul s'ragionando su cose
Molto serie e che stanno incompatibilità molto stretti su questo vorrei farti una domanda
Se mette insieme alcuni pezzi del tuo discorso hai detto parliamo partiamo dai criteri di Maastricht che dicono che non si può finanziare la spesa pubblica in disavanzo
D'altra parte c'è la competizione fiscale tra i Paesi che si esercita soprattutto sui fattori più mobili e quindi c'è stata una tendenziale riduzione della in posizione relativa sul capitale e un aumento dell'imposizione relativa sul lavoro
è stato un breve accenno sul fatto che forse questo è una delle cause
Degli alti livelli di disoccupazione che vediamo in molti Paesi allora mettendo insieme questi discorsi
La conclusione che a me verrebbe di trarre e che questi alti livelli di disoccupazione si possono ridurre
In uno di due modi o facendo alla svelta questa armonizzazione fiscale anche nel campo
Dei fattori non mobili
Oppure riducendo l'ammontare da finanziare con le imposte quindi riducendo la spesa pubblica
E quindi potendo in questo modo ridurre anche la tassazione del fattore lavoro ecco per questo dicevo che il tuo discorso mi è sembrato avere
Come dire non essere alla ricerca di facile popolarità perché purtroppo nel nostro dibattito corrente di politica economica né l'una nell'altra alternativa vengono proposti questi giorni in Italia di questo sicuramente non si parla grazie
La cortesia di
Il re anche il nome io sono il professor Riccardo Rovelli della facoltà di Economia
Non era per me ovviamente grazie
E neanche per me ne fa grande piacere vedere qui il professor Rovelli avere questa sua domanda
Credo che di solo di poter dire che secondo me ha ragione questa alta disoccupazione in Europa può essere ridotta in vari modi o per lo meno sono diverse le condizioni necessarie che devono tutte cooperare per una riduzione della disoccupazione in Europa ma quelle attinenti alla sfera della finanza pubblica probabilmente sono le due che il professor Rovelli ha indicato
Avendo egli detto di trarre da ciò che io ho detto mi pare di essere d'accordo cioè o attraverso una armonizzazione fiscale che consenta quindi di evitare la continuazione di questo fenomeno di minore minore tassazione dei capitali
Rispetto al lavoro o riducendo la spesa pubblica in modo che sia siano necessarie minori tasse e quindi possono anche ridursi le tasse sul lavoro io credo che
Questo sia sostanzialmente corretto per quanto riguarda il rapporto tra disoccupazione che
E finanza pubblica vorrei solo aggiungere una cosa che forse mi viene in mente perché col professor Rovelli mamme lontani abbiamo lavorato su questi temi insieme quando noi diciamo che
La il destino fiscale del capitale è molto migliorato rispetto al destino fiscale del lavoro
Lo diciamo
Avendo in mente l'aliquota esplicita di imposizione fiscale sui capitali potrei leggere dei dati ma effettivamente degli ultimi quindici anni in Europa
La l'aliquota media effettiva di tassazione capitale molto scesa l'aliquota media effettiva di tassazione del lavoro è salito se prendiamo tutte le forme di tassazione del capitale
Vediamo che la situazione capitale è migliorata anche più di così perché una volta negli anni Settanta soprattutto c'era l'imposta da inflazione sul capitale con tassi d'interesse nominali inferiori al tasso di inflazione quindi un'espropriazione non esplicita dei detentori di capitali per i risparmiatori
In più c'erano imposte occulte le chiamavamo il professor Rovelli e io da vincoli finanziari come il divieto di esportare capitali i vincoli di portafoglio i massimali e di nuovo questo penalizzava
I
E quindi se uno son masse
La il gravame fiscale esplicito ed implicito sui capitali negli anni settanta era ancora molto più alto di quello che era la sola componente esplicita le componenti non esplicite si sono praticamente azzerate devo dire in buona parte di nuovo grazie all'Europa e a Maastricht che ha imposto l'eliminazione di vincoli e fortemente indotto a ridurre l'inflazione
Quindi il lo squilibrio è molto forte
Naturalmente ci sono altri modi altri interventi necessari per per lo sviluppo dell'occupazione al di là di quelli relativi alla finanza pubblica
Ma questo ci porta pari pari alla prima metà del discorso quella sul mercato unico quello della flat quello della flessibilità dei mercati
Del lavoro in Italia si è parlato molto e fatto anche molto benché non ancora a sufficienza in materia di flessibilità del mercato del lavoro
Si è parlato non ancora abbastanza io credo di flessibilità degli altri mercati l'ha fatto molto bene il presidente Amato nella sua relazione dell'Autorità garante per la concorrenza del mercato due settimane fa nel mercato dei capitali nel mercato dei prodotti c'è ancora moltissimo da fare in termini di maggiore
Flessibilità e mostrano indagini varie che la l'occupazione dipende dalla flessibilità non solo al mercato del lavoro ma anche in questi altri mercati
E non è credo un caso che i due Paesi europei l'attenzione di tutti in questa fase perché producono tassi di disoccupazione più bassi degli altri la Gran Bretagna e l'Olanda
Abbiano avuto sotto due configurazioni politiche fino a qualche settimana fa completamente diverse però in comune l'elemento della grande flessibilizzazione del mercato del lavoro e degli altri mercati
Il nome Mauri ho il piacere di insegnare al Collegio europeo fra l'altro professore mi perdoni l'ardire
Se riuscendo ad un livello più basso
Del quale sul quale si è mantenuto nella sua rilevantissima esposizione
La commissione
Alle sue dipendenze sta varando prossimamente un altro
Libro verde sulla struttura della società di capitali in Europa
Dopo quel brillante il libro verde sulla revisione mi permetterei ti chiede delle volley quantificarci
Quanto costa al sistema economico italiano quello che noi qualche anno fa chiamavamo i lacci e lacciuoli cioè i costi occulti della struttura giuridica dell'impresa italiana che non ha l'eguale in nessun altro dei quattordici Paesi
Mentre questo è venuto alla luce
Alla conferenza del cinque e sei dicembre a Bruxelles per quanto attiene alla revisione contabile adesso sta venendo alla luce pregevole studio
Che la DC quindici sta facendo per quanto concerne la struttura della società di capitali
Perché la società di capitali è un concetto che in una una equivalenza non è fungibile non è compresa non ha lo stesso valore nei paesi stranamente anche in questo il nostro sistema presenta una struttura giuridica per gli imprevisti della società per azioni
Ed è la società di capitali che non ha l'uguale in nessuno degli altri quattordici
Mi fermo qua perché i dati stanno venendo alla luce e verranno esaminati
Però volevo chiederle quando parliamo di imposizione fiscale
Parliamo di un elemento che presuppone che gli altri
Siano fungibili
Mentre l'imposizione fiscale in Italia ha un peso un'incidenza
Diverso perché i costi occulti di un'impresa italiana sono superiori Finizio Critical un qualche impresa sindacale
Società per azioni Società a responsabilità posso della revisione contabile costo della struttura
Della società
Della sua composizione la ringrazio
Questi sono temi che professor Mauri conosce certo meglio di me non sono in grado di aggiungere
Quello che lui ha detto circa il costi occulti per le imprese italiane
Tocco brevemente un tema molto collegato a questo anche le imprese italiane si avvantaggerebbero
Se si potesse
Esercitare attività economica in Europa
Con lo Statuto dalla Società europea
Nel piano d'azione per il mercato unico per Amsterdam cui ho fatto più volte riferimento uno dei punti è proprio quello dello statuto sulla Società europea
Il gruppo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi per la Commissione europea due anni fa in gruppo sulla competitività euro
Lei ha aveva quantificato in in lire circa sessanta mila miliardi di lire
All'anno il costo per le imprese europee
Sopportato per il non avere uno strumento giuridico passepartout come sarebbe la nostra uno statuto per dalla Società europea
La Commissione europea ha formulato la proposta di Statuto della società europea nel mille novecento settanta
La proposta è ancora sul tavolo del consiglio dei ministri sul tavolo è un eufemismo tre si è bloccata nel corso degli anni per una ragione che conoscitore di queste cose le sanno molto bene e cioè la non disponibilità
Da parte della Germania alcuni altri Paesi che applicano il sistema della codeterminazione con la presenza
Dei rappresentanti dei lavoratori negli organi
Di controllo e di amministrazione la non disponibilità a vedere nascere lo Statuto dalla Società europea senza questa forma di codeterminazione
Per due problemi agli occhi tedeschi in particolare una rinuncia diciamo di carattere ideologico sociale
Sia per il mondo sindacale sia per il mondo politico tedesco che ha sempre avuto un solido patto con i lavoratori su questo modello della codeterminazione sia poi timore di vedere fuggire in prese dalla Germania costituendosi altrove
Informati Società europea e d'altra parte la non disponibilità degli altri Stati ad abbracciare il sistema della codeterminazione ritenuto troppo farraginoso è oneroso nel contesto di altre culture
Di fronte a questa storica lacuna del mercato unico lacuna che secondo me al di là dei miliardi di lire che costa è una grave lacuna anche sul anche dal punto di vista simbolico io dico sempre che noi non potremo persuadere i cittadini europei
Che esiste l'Europa e il mercato unico fino a che dovranno esibire il passaporto alle frontiere intende
Di Schengen è già abbastanza avanti speriamo che in Italia ci sia presto e stiamo lavorando perché tutto ciò avvenga nel quadro della comunità e non solo di Schengen e non potremo persuadere le imprese che esiste veramente un mercato unico finché non potranno esercitare con un'unica foto
Allora per cercare di sbloccare queste cose
Mi sono rivolto ci siamo rivolti a una persona che ha il il gusto dell'impossibile varie volte è riuscito a risolvere cose impossibili che Visconti ad Avignone
E gli abbiamo fatto presiedere un piccolo gruppo
Con però esponenti del mondo imprenditoriale e sindacale che ha prodotto un rapporto che ho presentato al Consiglio dei ministri qualche settimana fa e che
Al centro adesso di un'attenta discussione e che propone modi per sbloccare questa cosa solo in una parola perché abbastanza ingegnoso
Lui dice non stabiliamo un modello unitario di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa
Ma stabiliamo una modalità di negoziazione tra le parti quando vogliono istituire una società europea
E se la negoziazione non arriva in porto
Allora stabiliamo come come ricaduta un certo sistema che però sia poco appetibile sia l'una che l'altra parte in modo da stimolare alla diligenza nella negoziazione
Per cui si trovi in relazione ai diversi contesti una forma di partecipazione accettabile dalle parti cosa che devo dire da un punto di vista metodologico e politico però molto attraente
Vediamo adesso che
Che sviluppi ci saranno di immediato nessuno ma in prospettiva credo che lo sviluppo ci sarà e immagino che anche per le imprese italiane questo sarà di aiuto come ho detto no no aggiunto al punto specifico che lei ha sollevato
Credo mi chiamò Carlo Rossetti Università di Parma
E io devo dire signor commissario sono rimasto un po'stupito dal fatto che lei non abbia fatto alcun riferimento al dibattito in corso in Germania in questi giorni dibattito tra il governo tedesco il ministro delle Finanze Baikal che la Bundesbank
Dico sono rimasto un po'stupito perché a me sembra che il dibattito in corso in Germania in questi giorni Soleri dei problemi della massima importanza pediatrica buche da pone amministrazione dello Stato
E soprattutto Terna una costruzione sana dell'Europa del futuro e qual è la situazione la situazione ci perché così si rivela in tre parti ci perdiamo in primo luogo come lei sa invito il il ministro delle Finanze valida che avendo scoperto che le della crescita dell'economia è stata inferiore a quella prevista e che dovendo fronteggiare in corso i costi delle spese per la Germania dell'Est e altri vari problemi cercansi dovuto rendere conto che i criteri fiscali che vedrà fissato per l'entrata nella moneta unica non sono quelli che aveva calcolato e ha dovuto cioè proporre alla banca tedesca di alla Bundesbank di per fare di di rivalutare le riserve auree la seconda cosa è che la banda Bundesbank si opposta pretendo che questo non sia un metodo abbastanza serio dal punto di vista della tutela dalla pubblica amministrazione e dell'integrità del processo dei sistemi di governo infine in terzo luogo noi abbiamo anche la posizione della Corte suprema dica al suo cuore la quale sostiene che la Germania non potrai aderire pienamente alle ai criteri fissati nell'Unione Europea se non saranno rispettati con la massima serietà cioè qui abbiamo una situazione di divisione operativa interna tra i principali poteri dello Stato il Governo la Bundesbank della corte suprema tedesca ora a me pare che questa sia una una una situazione che meriti attenta valutazione da parte di ciascuno anche in previsione della futura unità europea di cui lei parla grazie
Lei ha perfettamente ragione ha descritto in modo per quello che ho potuto sentire qui l'acustica non era perfetta ineccepibile il problema
è sorpreso che io non ne abbia parlato la ragione condivido con lei che condivido il suo punto di vista che è un po'problema dà la massima importanza non ne ho parlato per due precise ragioni una perché non è strettamente mercato unico e Governo per economia mentre in modo importante un aspetto di governo Della Monica
E due perché non non intendo parlarne essendo questione come lei dice giustamente dà la massima importanza su cui la Commissione europea dovrà esprimersi nei modi nelle sedi competenti la materia non è di mia competenza nell'ambito della Commissione europea quindi così come io condivido la sua valutazione che il tema della massima importanza confido che lei comprenda perché non voglio esprimere un giudizio su di esso
Sono Andrea Paterlini del collegio europeo
Volevo fare una domanda piccola piccola
Riguarda
Nella parte terminale del suo intervento ho ho ascoltato alcuni riferimenti impliciti almeno così mi sono sembrati alla all'integrazione politica
Ecco gradirei sapere del suo pensiero per corno conoscere il suo pensiero esplicito a riguardo
Per per farlo
Sotto sottoporre una domanda che questa qual è la sua opinione circa il forse il timore che Dahrendorf esprimeva dicendo di voler cioè della necessità di quadrare il cerchio tra coesione sociale benessere economico è libertà politica e quindi se vogliamo democrazia
La domanda non è forse effettivamente il il punto di lasciare da parte la democrazia quindi di non tanto fare un'Europa dei banchieri ma un'Europa di euro Ratti
Quello che ci si prospetterà per necessità non per volontà nei prossimi x anni grazie
E accettato Dahrendorf quadrare il cerchio il problema fondamentale coesione sociale benessere economico lì per libertà politica
Lei probabilmente sa forse non tutti sanno che
Quando lord Dahrendorf illustra questa sua tesi
Indica qualche esempio di
Modello di di società
Anche limitata localmente che si avvicina il più possibile la quadratura e
Fuori d'Italia lontano dall'Italia io l'ho ho sentito citare la città di Parma a questo riguardo
La
Sua questione al di là del riferimento a Dahrendorf
Mi sembra quella fondamentale dell'integrazione politica
Insomma l'Europa tra la padella dei banchieri elaborasse dell'euro grazie non è una bella una bella alternativa effettivamente
Parla un euro tratte che ha simpatia per i banchieri quindi un vero disastro
Io credo è credo che si possa e si debba evitare questa cosa anzitutto come ho detto evitare l'Europa dei banchieri non mettendo delle briglie visibili o invisibili ai banchieri
Ma
Creando accanto alla banca centrale altre forme di governo per economia complementari avesse
E
Per quanto riguarda l'euro Grazia
A me sembra essenziale uno sviluppo delle istituzioni europee non sono sicuro che questo sviluppo verrà già fuori dalla Conferenza intergovernativa che sta per chiudersi
Che veda un ruolo maggiore per il Parlamento europeo
E
Un ruolo minore per l'unanimità nel Consiglio dei ministri a messa pare che attraverso queste due semplici e cose si potrebbe fare molto molta strada molti passi avanti verso un'Europa politica del Parlamento europeo
è un'istituzione che in Italia non è sempre popolarissima mi sono reso conto
Ne è molto conosciuta vi assicuro che sulla vita della Commissione europea
Commissione europea che credo incarni agli occhi dell'opinione pubblica l'euro Croazia al suo attrice
Nella vita alla Commissione europea al Parlamento europeo con i nuovi poteri che già il Trattato di Maastricht gli ha conferito pesa pesa molto
In queste acque questa Commissione europea attualmente in carica è la prima per la quale i singoli membri sono stati sottoposti o modello americano a ad audizioni prima di essere prima di entrare in carica
E questo ha determinato anche psicologicamente un diverso rapporto tra Commissione e Parlamento in più ci sono state molte vicende in cui abbiamo visto che il peso del Parlamento è stato determina e parallelamente a me sembra importante che mentre mentre no non mi aspetto che ci possano realisticamente essere una riduzione del peso del Consiglio
Nella vita della dell'Unione Europea nei prossimi anni o decenni mi pare che sarebbe essenziale giaccone il numero attuale degli Stati membri a maggior ragione con l'allargamento che si prospetta eliminare il più possibile la regola dell'unanimità che una vera para
è una vera paralisi
Io ho detto che non è con l'unanimità che vale in materia fiscale non si può fare niente non è vero però per esempio per modificare l'aliquota Iva sui fiori recisi
La commissione ha dovuto lavorare due anni e mezzo col Consiglio
E ancora qualche domanda voi
Professor Monti
Mario durante come mia come chi mi ha preceduto il Collegio europeo
Lei ha parlato mercato unico del suo compimento riguardo in particolar modo al comportamento degli Stati
Però io vorrei cambiare un po'la scala di grandezza e chiederle qual è la condizione a livello di cittadini europei infatti le istituzioni comunitarie molto spesso fanno alla costituzione di una roba che deve essere rivolta ai cittadini
Non è indifferente per conto mio questo problema perché se chi vive in questo spazio chiamiamo un mercato unico non conosce quali sono le sue possibilità
Direzione questo mercato unico non si può realizzare
Io per quanto posso vedere
Credo che in Italia non ci sia una grande conoscenza delle possibilità che da allo stato attuale delle cose il mercato unico corre quindi sapere se ci sono degli studi come sono stati fatti per quanto riguarda la trasposizione delle direttive in questo senso
Qual è la sua posizione
E quali sono eventualmente le iniziative che lei una commissione di Siderno prendere grazie
La ringrazio particolarmente per questa domanda che mi stimola molto ho parlato molto di economia stasera quasi che il mercato unico fosse una cosa esclusivamente economica forse per attrazione del secondo termine del titolo che era al Governo per l'economia
Colgo con entusiasmo il suo richiamo a parlare un po'dei cittadini europei
Anche perché forse proprio questa la direzione in cui sto cercando di spostare di più l'attenzione nella politica del mercato unico
Sono stato abbastanza sconcertato quando all'inizio dalla mia attività diventando responsabile di un mercato unico che consiste in quattro grandi libertà di movimento per le merci per i servizi per i capitali e per i cittadini
Mi sono accorto
Che quella per i cittadini di gran lunga la più indietro dalle quattro
Allora abbiamo cercato in questo periodo di fare e di comunicare con riferimento ai cittadini
Fare nel senso che la commissione ha presentato un pacchetto di proposte per l'eliminazione dei controlli alle frontiere interne in un quadro di misure di accompagnamento per la sicurezza
Che ha avuto grande consenso nel Parlamento europeo
Che al Consiglio
E sulla base del quale sì dovrebbe giungere nella Conferenza intergovernativa e questo sarà forse il progresso più rilevante della conferenza a dare spazio nel trattato
Alla cooperazione negli affari interni nella giustizia per creare uno spazio di libertà e di sicurezza
Quindi diciamo azioni per rendere più effettiva la libertà di movimento per i cittadini e quindi per dare più ruolo ai cittadini nel mercato unico nell'Unione Europea
E poi l'informazione lei ha perfettamente ragione quando pare fa riferimento alla scarsa consapevolezza
Noi abbiamo
Esattamente per questa ragione lanciato nel novembre scorso quello che finora il più grande programma d'informazione mai varato dalla comunità proprio nel campo del mercato unico l'abbiamo fatto l'abbiamo chiamato cittadini d'Europa
E un programma di informazione che
Funzione essenzialmente ha funzionato anche in Italia a partire da novembre con
Piccoli spot radiotelevisivi che segnalano le stesse che hanno segnalato per un periodo l'esistenza dell'iniziativa iniziativa che consiste in numeri verdi attraverso i quali si chiede l'invio ti guide su i diversi aspetti dei diritti della cittadinanza europea a lavorare all'estero studiare all'estero eccetera e poi e poi c'è un un sistema per cui il cittadino italiano
Esperto contabile che intende stabilirsi in Danimarca ottiene in tempi brevi una guida e delle informazioni in italiano con riferimento alla Danimarca eccetera e poi scuotere della assistenza se incontra degli ostacoli nell'esercizio di questi suoi diritti tutto anche su su internet oltre che per via telefonica e di guide proprio in questi giorni ho avuto i dati dei primi quasi sei mesi abbiamo avuto seicentotrenta mila contatti telefonici e internet e a noi serve moltissimo in modo interattivo perché i cittadini sanno un po'meglio così
Quali sono i diritti di cui possono avvalersi e come risolvere i loro problemi e noi sappiamo un po'meglio che cosa interessa i cittadini e quali sono le difficoltà che incontrano per esempio un dato interessante
L'ottantadue per cento dei problemi che ci sono stati segnalati attraverso questa rete informativa
Sono problemi che derivavano agli interessati da non conoscenza
E il resto diciotto per cento invece sono problemi derivanti da
Dal fatto che certe cose non sono ancora realizzata nel mercato unico per i cittadini vediamo l'enorme peso dalla carenza di informazione quindi la necessità di supplire di di di superare questo
E a mio parere
Siccome nei prossimi anni nei prossimi due anni avremo in tanti Stati membri la necessità di ratifiche cioè in tutti gli stati membri e in diversi di loro attraverso referendum di ratifiche del nuovo trattato
L'opinione dei cittadini sull'Europa sarà essenziale
Io non credo che i cittadini si esprimeranno se chiamati a votare in un referendum
In base alla visione che si sono fatti della riforma costituzionale che c'è nel trattato ma voteranno in base ad eccezione sintetica che hanno dell'Europa ecco allora l'importanza di non rendere grigia o nera questa percezione chiamando tassa per l'Europa ciò che non è tassa per l'Europa
Ma anche e questo tocca a noi la grande importanza dell'informare meglio i cittadini
Su
Quello che l'Europa ha fatto già per la loro vita quotidiana e naturalmente lavorare perché ciò che è stato fatto aumenti di Giorgione
E quindi anche il ruolo importantissimo che il Collegio europeo istituzione ma come Collegio europeo è lungo le università sono chiamate a cercare di per creare una cultura europea sempre più diffusa c'era qualche altra domanda mi sembra
La mano alzata
Sono Giovanni Verga dalla facoltà di economia e insegna anche a tempo parziale al collegio che io ora andando avanti nel futuro supponiamo di essere già arrivati alla moneta unica
Questo punto mi chiedo secondo lei come sarà attuata la politica monetaria soprattutto i primi tempi dal momento che avremo Mercatore rozzamente unico abbiamo anche libertà venti capitale eccetera eccetera
Ma abbiamo dei sistemi finanziari e creditizi ancora abbastanza diversità paesi paesi
E tra l'altro queste diversificazione influenza anche le modalità di attuazione al momento dalla politica monetaria da parte delle diverse banche centrali
Presente diamo per salutare perché l'Inghilterra invece una politico un po'più attento alle grandezze quantitativi in Germania
In Italia sembra che sia particolarmente elevando il tasso di sconto di cui non si fa altro che parlare ultimamente se siparietti mezzo punto avvicinare microfono perché ci quindi quello che chiederei e secondo lei come potrà essere attuata questo progetto mentale tenendo conto delle differenza ancora notevole di struttura tra i diversi Paesi
Quindi sia Emma livello pratico ma potrà essere attuata ed eventualmente secondo lei quale potrebbe essere la prossima più adatto per la comunità nel suo complesso grazie
è una domanda davvero troppo troppo grossa per me di la politica monetaria la seguivo di più una volta quand'ero all'università che non oggi dove non è tema di di mia competenza mentre lo sono i sistemi finanziari e creditizi questo sì perché fanno parte come servizi finanziari della responsabilità del mercato unico per quanto riguarda le modalità di condotta dalla politica monetaria come lei sa certamente l'Istituto monetario europeo ha recentemente pubblicato canovaccio del metodo di politica monetaria che che sarà seguito che riflette per del resto in larga misura
Il metodo collaudato in quella stessa città dove per caso ha sede anche l'Istituto monetario europeo fra Francoforte
Quindi non ho particolari elementi da apportarle direi che la
Questione dei sistemi finanziari e creditizi ancora abbastanza diversi come lei dice in regime di moneta unica sarà una questione estremamente incisiva direi comunque sia condotta da un punto di vista tecnico la politica monetaria e io mi aspetto un po'come tutti quindi non sto dicendo niente di originale che per i sistemi bancari e creditizi
L'avvento della moneta unica sarà veramente un grande salto verso un regime di competitività molto molto maggiore di quello che finora che finora c'è stato
E credo che questo ponga problemi importanti per alcuni sistemi bancari tra cui quello italiano
Sono sicuro che in ciò che domani mattina a Roma il governatore della Banca d'Italia dirà nella sua relazione annuale
Troveremo
Ampi sviluppi che interessanti risposte a questi problemi
Sono Raffaele Capo Ferro sono uno studente di un percorso dell'economia dell'integrazione europea
Le volevo sottoporre questa domanda molto semplicemente lei ha parlato dell'allargamento verso l'Europa orientale e quindi dell'assimilazione della resistenza del sistema di diverse velocità io volevo conosce delle considerazioni sulla sull'aspetto della redistribuzione nella nelle politiche nell'aspetto aspetto redistribuzione della Davis redistribuzione
Si decise
Le l'aspetto redistributivo nelle politiche nei depositi nelle politiche fiscali l'aspetto di distruzione del rugby sì sì
Grazie
Sì una delle ragioni che io trovo di grande disturbo nell'attuale assetto degli
Impossibile coordinamento dalla fiscalità in Europa
E proprio la crescente difficoltà
Per gli stati di a vere strumenti per una politica redistributiva
Devo dire
Che nel dibattito europeo la distribuzione sembra quasi uscita di scena anche nei dibattiti nazionali ed io sono un po'sorpreso di questo
Mentre a me sembra a me sembra che la costruzione europea
Porti ad una economia di mercato anche quei Paesi che ne erano abbastanza lontane non c'è dubbio che l'Italia è stata a ritmo forzato avvicinato ad essere nonché ancora pienamente lo sia un'economia di mercato per il gioco del mercato unico della disciplina della concorrenza
Delle varie norme europee
Ma
Funzionare come economia di mercato significa
Tagliarsi la possibilità di
Curare la distribuzione del reddito attraverso il sistema dei prezzi
Cioè c'è molta meno possibilità oggi che un tempo di usare i prezzi politici a scopo di ridistribuzione del re e a me sembra che questo sia un gran bene perché sappiamo che il mercato Einaudi lo diceva meglio di ogni altro a certe funzioni di allocazione delle risorse che non è il suo compito quello di curare la la buona distribuzione del reddito
Però siccome per una serie di ragioni molte volte socialmente politicamente si può non essere soddisfatti della distribuzione del reddito che esce dal gioco del mercato
Esistite da sempre il sistema fiscale che si prende cura della correzione della distribuzione del reddito a me pare non so bene se questa sia una visione di destra o di sinistra per la verità non me ne preoccupo a me pare che un'economia che attraverso l'integrazione europea diventa sempre più di mercato sempre più basata quindi sull'efficiente allocazione delle risorse
Abbia sempre più e non sempre meno bisogno di avere anche un meccanismo per la distribuzione del reddito
E e mi disturba l'idea che la il procedere dell'Europa verso l'economia di mercato
In mancanza di coordinamento fiscale riduca le possibilità dell'Europa nel suo insieme dove sono quasi zero
Ma anche per i singoli Stati per i singoli pubblici poteri nazionali di Avvenire una politica redistributiva perché il sistema fiscale in prospettiva dissi Inari dirà in mano ecco perché mi sembra davvero essenziale anche
Per il futuro di di lungo periodo che presto si facciano passi nel coordinamento della fiscalità anche perché per dirla fino in fondo io mi aspetto che ciò che noi consideriamo irreversibile
La liberalizzazione di integrazione eccetera non sia affatto irreversibile io non credo che ci siano molte cose irreversibili veramente nella storia
In ogni paese l'integrazione l'apertura secondo me fa un gran bene provoca però vincitori e sconfitti
E il consenso sul mantenimento dall'apertura
Sia se in qualche modo in qualche modo si riesce a compensare almeno in parte chi perde al processo di integrazione
Ma se
A medio-lungo termine
La la la base fiscale degli Stati nazionali va a zero per la concorrenza fiscale
Senza che ci sia il coordinamento senza peraltro che ci sia un bilancio federale rilevante perché in Europa non mi sembra che si vada in questa direzione
I singoli stati perderanno la possibilità di mantenere un consenso sul processo di integrazione
E allora io come cittadino ed economista
Al quale schiaccia il mercato perché ritiene che il mercato abbia una funzione utile sono preoccupato che non l'anno prossimo non fra cinque anni ma fra un certo numero di anni possano tornare a prevalere tendenze protezionistiche
E di e di chiusura ecco perché mi pare che anche chi ha una crisi
Per una politica per la distribuzione in
Che è il problema che lei mi ha posto
Grazie grazie ancor
Una lezione per essere stato Vetrano
La riflessione
La sua lezione continuerà in altra sede
Ogni cittadino
Status delle
Avuta la possibilità
Di
Con le esperienze
Oltre che con la scienza
Questo non quali sono i problemi ancora per quali sono le difficoltà che esistono per cercare
Nel processo di integrazione euro