Consulta Nazionale del commercio e dell'artigianato promossa da Alleanza Nazionale

Ai lavori eccome da programma
Il ci sono i saluti da parte volevo Pierluigi Fioretti segretario provinciale di Alleanza Nazionale di Roma grazie
Io volevo iniziare ringraziando
Perché è doveroso Tonino Mazzocchi
Per aver fatto questa importante riunione che non è una riunione a sé stante ma che segue un calendario molto intenso ma che soprattutto oggi in un momento così
Importante quale quello della vita politica non solo romana ma italiana
Sarà dimostrare che indipendentemente dalle elezioni quelli che sono i nostri programmi quello che è il nostro modo di vedere la politica quello che soprattutto il metodo pervenire incontro alle giuste esigenze e aspettative di chi lo chiama il tessuto connettivo del sociale ma divisi come noi chiama invece queste persone coloro che sono il vero indotto dell'economia di questa nazione
è la dimostrazione chiara e seria
Che noi stiamo continuando a lavorare a lavorare per la gente con la gente ma soprattutto verso gli interessi
Di ciascuno di voi di ciascuno di noi perché abbiamo sempre usato un plurali semmai estati s'che è il nostro contributo alle battaglie che si vanno a fare
Ma soprattutto è la dimostrazione chiara non solamente per quello che è stato fatto a Roma
Ma soprattutto per quello che deve essere poi rapportato in tutt'Italia vedete esiste una crisi ce la dobbiamo dire esattamente di quelle che sono le cosiddette tra virgolette categorie produttive
Bene a questa crisi purtroppo qui a Roma abbiamo quello che io chiamo Pinocchio Rutelli che si è divertito l'altro ieri a dire che finalmente a Roma c'è un drugstore perché lui possa comprare le mutande al signor Funari
Dai io spero che lui non voglia mettere in mutande invece l'intero popolo romano e una certa categoria a cui noi siamo molto vicini e con insieme con la quale andremo avanti su quella battaglia
E su quelle tesi che hanno visto Alleanza Nazionale essere partecipe di uno dei più grossi momenti politici che c'è stato non solo a Roma e l'Italia ma soprattutto per un confronto di idee e da quel confronto di idee tutti quanti insieme dovremmo stivare
Quei programmi che devono fare avvicinare noi quelle persone che credono in noi non per quello che promettiamo ma per quello che facciamo grazie
Riversiamo amico Pierluigi Fioretti
Ora alcune incombenze direi organizzative
Questa mattina come sapete la ma la seduta antimeridiana si svolgerà con una serie di relazioni di base
Padre svolte da alcuni amici come il dottor Franco Gioacchini presidente del Consorzio di vendita al dettaglio avvocato dopo un po'faccio ottimi già interazione Ufficio problemi attenzionati il professor Carlo Pace
Diretta e dirigente nazionale settore finanze e questi interventi li facciamo intercalare anche da in telecomunicazioni che i vari amici delle Regioni delle Province vorranno fare con i saluti delle varie confederazioni presenti per cui io vi pregherei anche tra l'altro credo che gli atti che unanimemente ci sia il consenso mosso se nominiamo come presidente di questo convegno l'amico professor Gaetano Rashid
Altro professor Rasi il dirigente nazionale del settore attività produttive
è un uomo che danni
Prima nel Movimento Sociale oggi Alleanza nazionale ha seguito sempre con particolare competenza tutto il settore della finanza del Bilancio e delle attività produttive oggi il vice presidente della commissione Attività produttive per cui credo che meglio di lui nessuno possa presiedere e seguire con attenzione qualificazione questo convegno ora tocca secondo tocca a me mi sembra
Sì allora mentre ringrazio l'amico Mazzocchi per aver proposto la mia presidenza vi assicuro che non era prevista
Dal copione ringrazio voi per i cortesi applausi
Do inizio ai lavori dopo il saluto di Fioretti con la relazione introduttiva dell'onorevole Antonio Mazzocchi dirigente nazionale ufficio commercio e artigianato
Cari amici consentitemi innanzitutto di ringraziare senza alcun formalismo ma veramente sentitamente fraternamente
Tutti gli amici che dalle varie regioni d'Italia sono oggi intervenuti in alla segreteria organizzativa stanno arrivando delle telefonate altri amici
Stanno arrivando coi treni da altre regioni d'Italia un ringraziamento particolare alle confederazioni
Presenti la Confcommercio la Confartigianato
La Confesercenti la casa il CN ha
La l'associazione nazionale venditori ambulanti un grazie veramente anche a tutti gli esponenti politici consentitemi in particolar modo di risolvere un cordiale saluto e ringraziamento all'amico presidente Mirko Tremaglia l'amico Mirko Tremaglia
Anche
E venuto per un saluto veloce ma con la sua presenza ha voluto dimostrare come anche l'ultimo come tanti altri dirigenti di Alleanza Nazionale vogliono stare vicini a queste categorie del commercio Dell'Artigianato della piccola e media imprecisa
Io credo che
Un grazie sentito veramente va a tutti quei responsabili provinciali e regionali degli uffici commercio artigianato
Che hanno già potuto iniziare un proficuo lavoro nelle varie province con molti di voi già ci siamo incontrati nei vari convegni
E questo Graziosi deve anche ai vari segretari provinciali presidenti provinciali i segretari regionali che stanno collaborando con voi per fare in modo che si attui quanto prima questo organizzazione capillare di cui parleremo fra poco su tutto il territorio un grazie anche agli amministratori locali a quei consiglieri provinciali regionali che oggi sono intervenuti e sicuramente noi ci auguriamo porteranno coi loro interventi nel corso della giornata un qualificato contributo frutto anche di esperienze amministrative a livello locale
Questo incontro cade in occasione della prima riunione della Consulta nazionale del commercio e dell'artigianato
Un organismo questo
E qualcuno di voi già avrà preso all'ingresso direi l'organigramma di come pensiamo di poter proiettare
Il discorso dell'artigianato e del commercio dell'ambulantato in Italia quest'incontro
Direi
Questi organismo consentitemi che insieme alle consulte regionali e provinciali deve darla vivo l'organizzazione articolata su tutto il territorio nazionale per portare avanti in un continuo e serrato confronto
Con gli operatori commerciali con gli artigiani e con tutte le confederazioni una strategia che passando prima attraverso le Province le Regioni
Posso poi proiettarsi a livello nazionale
Per tutte quelle proposte che andranno a costituire un punto di riferimento per una linea di politica economica che contribuisca al rilancio delle della piccola e media impresa
Il momento che il nostro Paese sta attraversando e pieno di grandi incognite e purtroppo anche pieno di grande grandi amare certezze
La crisi in cui versa all'economia italiana
Non è solo un fenomeno congiunturale e dunque transitorio ancorché dannoso direi per le imprese e le famiglie
La recessione attuale anzi di per sé meno grave che in altri paesi europei mai più pericolosa
Proprio perché si abbatte su un sistema economico più fragile
L'economia afflitta
Da seri problemi strutturali che si sono venuti accumulando nel tempo
E che l'accentuarsi della concorrenza tra sistemi e paesi determinate dall'avvio del mercato unico europeo e dalla crescente globalizzazione dei mercati rende sempre più stringenti
E queste difficoltà
Non accompagnate da una strategia di ampio respiro di lungo respiro rischiano di compromettere la crescita e la competitività del nostro sistema economico la politica economica del passato quella politica che ha privilegiato i grandi gruppi industriali quella politica che ha prodotto quel macroscopico debito pubblico
Non può certamente essere continuata
Il governo attuale purtroppo però lo dicevo poco fa parlando con alcuni amici imprenditori
Il governo attuale retto
Da una sinistra centro più sinistra che centro perché vediamo in questi giorni che dopo le elezioni
Qualcuno si è tolto la pelle di agnello ha dimostrato chiaramente che cosa c'era sotto c'era sotto una strategia rossa
Che vuole che ha avuto soltanto fare un'alleanza elettorale per battere la destra ma chi non ha una programmazione unitaria è quello che in questi giorni sta cadendo in Parlamento
Direi le le sconfitte che ripetutamente a questo Governo stanno a dimostrare i chiaramente come non vi è una strategia unica sia sul sistema economico sia su un discorso politico di lunga gittata
E allora abbiamo visto proprio attraverso la manovra finanziaria come questo Governo continua a perseguire scelte di obiettivi di strumenti e di mio modalità di dell'intervento pubblico
Che privilegiano che continuano a privilegiare una spesa pubblica uno Stato assistenziale non certamente uno stato sociale come intendiamo noi della destra
Cioè con lo Stato assistenziale da parte
La sinistra che per dare tutto a tutti non dà niente a nessuno che discrimina comunque questo Stato assistenziale lo sviluppo dell'impresa e del commercio dell'artigianato del turismo e dei servizi di tutto il nostro sistema economico
Non è pensabile
Che attraverso una manovra finanziaria questa manovrina perché hanno questa grande capacità le sinistre
Quando il governo Berlusconi faceva una manovra di sei mila miliardi era una stangata quando loro presentano oggi una manovra una manovra di trentasei mila miliardi per poi arrivare a una seconda del poi Ciampi dice che è un'altra ne dovrà fare alla si tratta di manovrine
Ebbene non è pensabile che attraverso una manovra finta e finanziaria
Il ministro Visco tagli circa due terzi dei fondi destinati nella Finanziaria novantasei ai trasferimenti sulle aziende
Basterebbe pensare ai tagli che riguardano il fondo del Mediocredito centrale pensate
Tra i centocinquantotto miliardi ottocento milioni sottratti e quattrocentosessantacinque
Miliardi previsti nelle mille novecentonovantasei si tratta badate bene di contributi sugli interessi della legge Ossola e per parlarci chiaramente per i finanziamenti per l'esportazione che verrà ulteriormente bloccata
Si tratta di bloccare la legge Sabatini dunque la legge sull'acquisto di macchinari che può favorire la ripresa di molte piccole e media impresa
Per non parlare dei fondi
Sulla legge trecento del diciassette del novantuno quante volte mi combini provinciali e regionali che abbiamo fatto abbiamo ascoltato i commercianti
Che hanno usufruito in buona fede di questa legge hanno avuto da parte del de delle banche gli istituti di credito i Prestiti convinti
Di avere le agevolazioni quando poi invece a fronte di queste agevolazioni il ministero ha risposto picche perché non ci sono i soldi per dare in conto interessi e ora questi commercianti rischiano di avere dalle banche il rientro con la possibilità di far chiudere centinaia e centinaia di aziende salutiamo il presidente amico Maceratini presidente dei senatori di Alleanza Nazionale e lo ringraziamo invitiamo al tavolo della Presidenza
Ma ti pare fa un piacere
E allora dicevo per non parlare proprio di questi fondi sua legge trecentodiciassette cioè l'intervento per il ripiano delle perdite dei Confidi rugby consorzi di garanzia fidi che consentono alle imprese di accedere al credito bancario e tassi più bassi e poi cari amici quando parlavamo poco fa
Di questa situazione gravissima ecco in cui si dibattono molti commercianti molti artigiani
Si parla di usura in questo Paese poco fa una giornalista
Mi diceva
Sì nella mio intervento poteva accennare a questa drammatica piaga del nostro Paese dell'usura
Ma qui è un Paese molto strano dove assistiamo a uno stato che toglie qualsiasi incentivo per facilitare il credito alle piccole imprese uno stato che non ha la capacità di concordare con la Banca d'Italia una politica sul credito che faciliti l'istruttoria ed erogazione dei dei figli senza indurre
Qualche impiegato di banca
La gran parte sono persone oneste ma non abbiamo difficoltà di dire
Che spesso e volentieri qualche impiegato di banca consiglia qualche malcapitato artigiano commerciante la via delle cosiddette finanziarie o meglio la via dell'usura perché lì comincia l'usura questo stato che non riesce a trovare Amico facciamo qui tu che ti interessi e che se il responsabile
Del settore artigianato
Del nostro partito e fra poco ascolteremo la tua relazione ebbene amico Pacciotti questo Stato che non trova centocinquanta miliardi per l'Artigiancassa
Ma trova due mila miliardi per risanare il Banco di Napoli i cui debiti non sono da attribuire a piccoli artigiani a commercianti mappa destinati agli amici degli amici a quegli amici che sono riusciti a farsi dare centinaia di miliardi e che oggi ridono
Mentre invece piangono sicuramente tantissimi piccoli e medi artigiani commercianti operatori della Campania e del nostro Mezzogiorno e indispensabile dunque
Ristrutturare il sistema finanziario per renderlo più moderno più efficiente al pari almeno dei paesi dei nostri nostri concorrenti e vi dirò e questo lo accenneremo casomai nel corso da giornata di necessario anche
Per i commercianti per gli artigiani io proprio ieri parlavo
Con un nostro giovane deputato
Manico onorevole Mantovano che tra l'altre cose un magistrato
Valoroso delle Puglie e mi diceva giustamente come insieme
Anche come Ufficio commercio artigianato insieme la Nicholas insieme all'amico Armani noi presenteremo una proposta di legge per rivedere il regime giuridico del protesto dei titoli cambiari non è pensabile cari amici
Che oggi ci sia una burocrazia e la situazione in Italia per cui se un commerciante su dieci cambiali di un milione
Diceva il protesto uno per questo milione questo commerciante finisce tutta la sua credibilità presso gli istituti di credito e presso anche altri istituti allora e necessario anche di vedere questo regime giuridico del protesto dei titoli cambiari
E necessario far comprendere anche a questo governo che la via rimasti che non si raggiunge con questo tipo di politica economica e fiscale
Lo squilibrio della finanza pubblica non può più forzare del necessario una pressione fiscale
Che rischia di produrre effetti contrari alla spesso soli più insolita del risanamento che si vuole abbiamo già detto nelle Commissioni una pressione fiscale
Che è bene sottolinearlo al ministro Visco che sembra assurdo sta questa
A questi richiami che provengono dalle varie categorie
Che cioè che per i commercianti e gli artigiani
è bene che si sappia la pressione fiscale e mediamente superiore a quella gravante su sulle imprese industriali
Se voi andate a vedere bene tutte le varie voci che cadono per il fisco sugli piccoli imprenditori sui commercianti e gli artigiani vi accorgerete che la pressione fiscale mediamente superiori alle grandi industrie sappia perciò il governo Prodi che continuare su questa strada con ulteriori inasprimenti avrebbe un solo effetto oggi quello di accelerare la chiusura di molte attività colà conseguente perdita sicura di un gettito fiscale
Ma soprattutto ci sembra indispensabile in questo momento proprio nel momento in cui stiamo esaminando questa manovra e siamesi menando disegno
Di politica economica e finanziaria presentato dal governo ebbene il governo deve manovrare le risorse disponibile
Privilegiando i capitoli più direttamente efficaci per la ripresa e l'occupazione come quello degli Investimenti a scapito di quelli che alimentano al la mera assistenza un'inefficienza delle strutture pubbliche l'abbiamo detto in campagna elettorale e lo ridiciamo oggi attraverso questo convegno nazionale di Alleanza Nazionale
Meno pressione fiscale più tagli alla spesa pubblica non è pensabile che il commercio l'artigianato e il terziario avvisa risenta di una politica e rata clientelare e assistenziale fatta nel corso di questi anni che ha voluto privilegiare uno Stato assistenziale che non è assolutamente lo ripeto uno stato sociale che va incontro ai meno abbienti ma lo Stato invece che per dare tutto a tutti ha provocato un'inefficienza paralisi delle strutture
Di queste poi pubbliche di questo nostro Paese occorre riequilibrare dunque settori dell'intervento
Prendendo in debita considerazione l'importanza delle infrastrutture terziarie utili indispensabile per la competitività delle piccole e medie imprese
E questo qua abbiamo affrontato con gli amici siciliani calabresi nei convegni che abbiamo fatto
Perché dico questo perché ci sembra il mezzo più efficace per rilanciare l'intervento nel Mezzogiorno nel corso di questi anni
Nel Mezzogiorno si è solo voluto favorire una presunta crescita industriale con le varie cattedrali nel deserto che non hanno creato posti di lavoro ma soltanto illecita ricchezza
Di ben noti politici ben noti politici collegati cari amici siciliani voi lo sapete meglio di me con le note cosche male quel più malavitose e necessario intervenire dunque per una politica di ricupero degli squilibri territoriali
E per colmare il ritardo di sviluppo ed accedere a pieno titolo alla competizione europea
E tutta l'economia meridionale che deve rafforzarsi l'intervento pubblico deve pertanto promuovere non necessariamente lo ripeto non necessariamente con le erogazioni la crescita integrata di tutti i settori produttivi
E proprio nel campo finanziario che sarà forse quello cruciale per la competitività del nostro sistema economico e necessario
Che si proceda ad un riequilibrio di politiche di comportamenti che tengono conto della terziarizzazione della nostra economia
Quella terziarizzazione che ancora oggi è speranza di lavoro per migliaia di giovani
Quella disoccupazione giovanile che badate bene nel nostro Paese è arrivata al trentacinque per cento
Gli amici ricorderanno quando nel corso di quest'anno girando per le varie province mano mano che costituiva mogli uffici del commercio e dell'artigianato
Io dicevo che era veramente scandaloso che fossimo arrivati a una disoccupazione giovanile a diciotto e ventiquattro anni che era del trenta tre virgola sei per cento eccetto citato sempre un dato statistico
Che mi è rimasto impresso io son genere sono contrarie dati statistici ma questo dato mi aveva colpito nel mille novecento
Cinquanta dopo i disastri del dopoguerra dopo una manca dopo una mancanza veramente di industrie di infrastrutture la disoccupazione giovanile era il trentatré virgola otto per cento
E io dicevo che eravamo ormai arrivati al dopoguerra pensate
Dopo un anno di governo Dini dal trentatré virgola otto per cento pochi giorni fa abbiamo letto sui giornali
Siamo arrivati al trentacinque per cento questa e la politica
Finanziaria economica che si è fatto in questi anni queste vi sono i risultati oltre l'indebitamento pubblico a cui questa politica teso e continua a tendere dallo la speranza di questi giovani
Passa solo attraverso la ripresa del commercio dell'artigianato del terziario quante volte lo abbiamo detto
Che forse la differenza fra noi di Alleanza Nazionale qualche altro partito con il quale noi siamo leali alleati si differenzia forse in questo che qualche partito giustamente vuole la ripresa di queste piccole e medie imprese per un discorso di economia e di produttività nel Paese
Noi non soltanto vogliamo questo ma noi abbiamo anche una responsabilità sociale
Ne vogliamo questa ripresa soprattutto per dare una risposta ai più deboli a questi giovani che hanno creduto e credono in Alleanza nazionale a questi giovani che Alleanza nazionale
Non può sicuramente direi di illudere
E allora è necessario questo nostro tipo di politica certo in quest'ottica dobbiamo tener presente una definizione per le politiche per il lavoro e di quelle salariali
Quante volte come Alleanza nazionale e anche il nostro presidente Fini in campagna elettorale ha sollecitato indicato nuove soluzioni che vanno ricercato ricercati modifiche normative strutturali del mercato del lavoro che consentano una maggiore flessibilità delle forze del lavoro e della sua riqualificazione
è giunto il momento cari amici e lo dico qui Dio davanti anche ai rappresentanti delle confederazioni
è giunto il momento di prendere in considerazioni l'affermarsi di nuove figure professionali tanto del lavoro dipendente quanto nel lavoro autonomo le imprese di servizi per i loro specifici meccanismi di produzione
Diversi da quelli industriali richiedono e forme più flessibili dei rapporti e dei contratti di lavoro dipendenti che debbono trovare uno spazio riconoscimento adeguato nell'ordinamento giuridico nelle relazioni sindacali
Cari amici le brevi considerazioni che abbiamo finora svolto
Ci fanno comprendere come
Nel corso di questi anni è mancato un grande sforzo
Da parte dei governi che si sono succeduti a considerare un ruolo determinante che può giocare la piccola e media impresa in una ripresa economica del nostro Paese
Quella piccola e media impresa fatta da milioni di artigiani
Di commercianti che i con il loro lavoro con i loro sacrifici hanno saputo fronteggiare le durissime prova le quali sono state sottoposte nel corso di questi anni quegli artigiani quei commercianti
Che nonostante una politica razionale da parte del Governo e degli enti locali sulla distribuzione pianificazione commerciale
E a tal riguardo per un attimo vorrei accennare anche per una polemica sicuramente in buona fede che sorta su qualche giornale sulla proposta di legge che io il collega Rasi insieme alla
Consulenza dell'amico car pignoli abbiamo presentato a livello nazionale quella proposta di legge
Per modificare per abrogare l'articolo
De previsto da centoventuno e cioè quell'articolo che ha provocato una serie direi di centinaia di migliaia di greti di grandi distribuzioni per cui bastava che due commercianti
Si mette che uno un terzo comprasse due licenze
Per poter aprire seicento metri quadrati che poi in base alla quattrocentoventisei diventavano mille duecento metri quadrati Peppe pensate con questa legge
Quanti supermercati sono stati creati in Italia in barba ai piani commerciali previsti dalla legge quattrocentoventisei quanti spicco quanti grandi supermercati hanno rovinato i centri storici di questo nostro Paese
Quanti supermercati hanno rovinato l'impatto ambientale di questo nostro Paese e soprattutto quante piccole aziende commerciali sono state costrette a chiudere
Per questo il razionale a per queste dalle azionava applicazione della legge centoventuno allora la nostra legge la nostra proposta di legge presentata da Meda Nicolazzi
Che cosa vuole essere
Una battaglia contro la grande distribuzione no
Lo abbiamo già detto nella conferenza stampa e lo ripetiamo qui questa mattina davanti anche alle confederazioni noi non siamo contro
La grande distribuzione ma noi siamo però per un sistema integrato fra grande distribuzione piccoli dettaglianti dove ci sia la possibilità però per i piccoli dettaglianti di sopravvivere dove ci sia la possibilità però da parte delle grandi de degli enti locali di poter pianificare
Un discorso commerciale dove ci sia la possibilità soprattutto di salvaguardare i centri storici non è più pensabile amici
Che attraverso varie leggi attraverso l'incoscienza spesso di amministratori locali
Vengono cacciati dai centri storici tanti artigiani tanti commercianti e ora anche che il legislatore prenda atto di questa situazione disastrosa nel nostro Paese e di conseguenza
Mobility attraverso un piano normativo questo disco questa questo discorso allora che cosa abbiamo avuto fare qua questa proposta di legge abbiamo voluto dare l'inizio di un discorso sulla legge quattrocentoventisei per rivedere tutta la distribuzione commerciali in questo nostro Paese soprattutto abbiamo voluto ricordare a tutti gli amici
Degli enti locali
Che due anni fa è stato fatto un referendum in questo nostro Paese
Dove la grassa la grande maggioranza degli italiani ha detto no alla liberalizzazione delle licenze ha detto no alla liberalizzazione degli orari e purtroppo siamo assistendo ad amministratori locali che come qui la città di Roma
Continua a rovinare
Quel tutto in un piano commerciale di Roma dando spazio a decine di supermercati ma soprattutto facendo in modo che il centro storico di questa città
Noi ha sempre di più con un artigianato che va non soltanto per motivazioni a livello nazionale ma anche per motivazioni di programmazione tale ma sempre più impoverendo questa nostra città
E allora
Non soltanto
Abbiamo questi commercianti artigiani
Hanno dovuto subire questa politica della sua distribuzione pianificazione commerciale nonostante anche una politica e lo abbiamo detto che ha sempre più impoverito il mondo d'artigianato costringendolo spesso quante volte abbiamo parlato e l'abusivismo di necessità degli artigiani io saluto costine amicizia la presenza per il presidente Ivano Spallanzani presidente della Confartigianato la Confartigianato quante volte presidente Spallanzani abbiamo parlato di questa abusivismo di necessità degli artigiani è vero
Ne dobbiamo combattere questa abusivismo ma dobbiamo però evitare a monte che un artigiano sia costretto a restituire ah non è che la propria licenza si occupò obbligato poi a fare un abusivismo che secondo i dati proprio fornitici dalla Confartigianato dal dalla Confartigianato
Fa per dallo Stato migliaia di miliardi al all'anno e allora tutto questo questi artigiani questi commercianti nonostante questo fisco vessatorio nonostante questa politica del credito inadeguata nonostante una burocrazia che ha creato e continua a creare migliaia di ostacoli ebbene questa gente è stata e rimane
Il soggetto indispensabile per fronteggiare la durissima le durissime prove economiche che ci aspettano certo da parte nostra
Se siamo convinti sulla validità di questo osservazioni dobbiamo avere la capacità come Alleanza nazionale
Di essere propositivi in una linea di politica economica che tenga conto di questi settori non penalizzando Lima incentivandoli
Sicuri soprattutto che dalla ripresa di questi mondi
Dipende la risposta che sapremo dare all'occupazione via la produzione di questo nostro Paese
Su alcuni argomenti come quelli grazie della grande distribuzione della sicurezza sul lavoro del licenziamento per giusta causa de abusivimo sumo commerciale artigianale
Della riforma sulla legge relativa l'ambulantato sul collegamento fra turismo agricoltura e artigianato sui fondi strutturali europei sulla legge che Rover regolamenti finalmente anche in Italia il franchising
E tanti altri volutamente non ci siamo soffermati
Sicuri che nel corso di questo convegno nel corso di questa giornata che ci aspetta
Una giornata come abbiamo detto dell'invito una giornata di confronto serrato e di studio bene attraverso questi ha perso gli autorevoli relatori attraversi qualificati interventi che verranno dagli esponenti delle confederazioni da parte dei consiglieri regionali e comunali
Ebbene questi qualificati interventi arricchiranno sicuramente di contenuti e proposte queste scarne considerazioni introduttive che mi sono permesso di fare certo non abbiamo la presunzione di pensare che il convegno di oggi sia esaustivo
Per la ripresa economica occupazionale di questo nostro Paese sta anche a noi
Come Alleanza nazionale come forza di opposizione
Però contribuire a proposte che possono risolvere le varie problematiche che oggi sono sul tappeto una cosa è certa cari amici e concludo realmente una cosa è certa
Che il nostro partito Alleanza nazionale come sempre farà la sua parte e di questo gli artigiani e commercianti italiani oggi come ieri ne sono sicuri
Ringraziamo vivamente
L'onorevole Mazzocchi per questa introduzione che ci ha dato un quadro vivo preoccupante ma non privo anche e di impegni politici di auspici
Per una ripresa dello sviluppo di questo nostro Paese in un quadro politico con rinnovato dinamismo di questi giorni ci lascia sperare bene
Io volevo adesso riassumere i lavori della mattinata il collega Armani parlerà nel pomeriggio
Ora
Daremo come ha detto l'onorevole Mazzocchi una una serie di interventi intrecciati a saluti
Intanto dopo aver dato il saluto per la presenza
Del presidente della Confartigianato Spallanzani che rinnovo
Ora dò anche il saluto per la presenza del presidente onorario della Confartigianato Germán passi che per noi
Rimane
Una delle figure io bimbe e e più attuali di un ambiente così essenziale all'economia italiana ma anche all'attività italiane
Ecco
Mi e si segnala la presenza del il dottor Tagliavento della Conf esercenti lo lo ringraziamo
Anche la presenza di il dottor Di Mauro vicepresidente della Confederazione nazionale artigianato e piccole imprese ringraziamo pure per queste presenze e gli ordine dei lavori viene ad essere in questa maniera articolata un intervento del dottor Francesco Gioacchini
Presidente del Consorzio rivenditori alla dettaglio
Poi un intervento del dottor Arturo OCCAR pignoli dirigente nazionale di AN per i problemi della grande distribuzione
Ha chiesto un intervento per necessità legate alla propria ai propri impegni anche il dottor Vivoli della Conf esercenti
Vice Presidente della nazionale dell'acconto esercenti ecco successivamente la parola sarà data l'avvocato Leopoldo facciamo più dirigente nazionale uffici problemi dell'artigianato chiuderà la mattinata
L'onorevole professor Carlo Pace dirigente nazionale settore finanze che io ringrazio per la presenza per il contributo che darà come uno dei maggiori nostri economisti
Italiani ed europei
Allora la parola al dottor Gioacchini
Ma non
La trasformazione profonda del disegno territoriale italiano le cui dinamiche non sono ancora insolite si è manifestata con gli imponenti flussi migratori interni degli anni Cinquanta
L'urbanizzazione esponenziale degli anni sessanta e diffuso che nei decenni successivi apportata quell'inversione di tendenza rispetto al resto d'Europa che caratterizza il nostro Paese
Come il primo che ritorna a vivere in campagna magari a due passi dalla città
Questi fenomeni sociali e culturali provocati dal continuo riassestamento degli insediamenti umani che hanno modificato non solo la collocazione fisica di degli anni ma anche le loro abitudini di vita
Sono stati seguiti ed incerto moto assistiti dal commercio con le sue diverse forme di distribuzione ed in particolare sono stati più solerti e dinamiche le forme più duttili e quindi quelle capaci di adattarsi alle mutate condizioni della domanda
Tra queste a un particolare rilievo il commercio ambulante e quello su aree pubbliche
Sulla base dei nuovi modelli di consumo e con l'evolversi del potere di acquisto di fasce sempre più ampie dei consumatori la distribuzione commerciale considerato un tempo appannaggio esclusivo della tradizionale bottega ha visto sorgere forme diverse di servizio in grado di rispondere con crescente puntualità alle esigenze emergenti
Per una di quelle curiosi simmetrie che si verificò nel corso di eventi provocati da motivazioni particolarmente siano intatte
Al fianco della distribuzione rappresentata dal cosiddetto negozio di prossimità si sono consolidate ed ampliate due forme di commercio in qualche modo antitetiche una del tutto nuovo nuova e l'altra antica come il mondo
Si tratta della distribuzione concentrata messa a punto dal sistema di supermercati e di quella al contrario infinitamente frazionata gestita dall'ambulante Hate voluto si è così giunti con una progressione assai faticosa e controversa ad una struttura pediatrica formata da tre sistemi diversi per dimensione unitaria finalità strategiche gamma di servizi integrati solo nella loro funzioni finale e cioè quella di porsi come alternative in competizione di fronte la libera volontà del consumatore
Oggi avendo raggiunto un grado di evoluzione significativo il sistema distributivo Adriatico commercio su aree pubbliche commerci in sede propria e grande distribuzione vedo una positiva è crescente concorrenzialità rispondendo almeno in teoria a tutte le esigenze commerciali di un Paese anomalo come l'Italia che è formato tra l'altro di oltre dieci mila centri storici
Questa struttura distributiva evidente nei fatti non ha tuttavia ha trovato un riscontro nelle politiche del commercio sia nazionali che locali che hanno favorito un crescente contestualità tra i diversi sistemi
Il commercio su aree pubbliche ha dovuto mettersi infatti sulla difensiva rispetto a quelli in sede propria la grande distribuzione
La quale nei panni spesso Leonini di che non ammette di essere contraddetto si è messa alla ricerca di spazi per il suo sviluppo Nantes non tra quelli disponibili ma tra quelli degli altri
Grazie ad alcune clamorose lacune legislativa e dei criteri di interpretazione di quelle esistenti condizionati dal volta dagli interessi forte della grande distribuzione
Si è accesa così una vera e propria battaglia
Nella quale interesse da Bad importanti come quelli dei consumatori sono stati del tutto trascurati rispetto alla creazione di posizione di forza dalle quali poter operare in una condizione di oligopolio
Gli esiti sebbene non ancora definitivi hanno visto la chiusura di centinaia di migliaia di negozi
Nella totale indifferenza dei responsabili della politica settoriale e con grande preoccupazione di consumatori costretti per fare acquisti ad allontanarsi sempre di più dal loro domicilio
Se si considera che il tentativo pervicace di controllare i consumi primari sia tutt'altro che interrotto
Possiamo concludere che nell'ambito del commercio in questo ultimo decennio separati in spregio di qualsiasi giusta norma tentando di imporre una distribuzione concentrati strutture sempre più grandi Emmanuel sempre più potente
E questo naturalmente senza tener conto delle conseguenze sul piano economico e sociale che il nuovo assetto che si creerebbe con il prevalere della grande distribuzione e con l'estinzione delle alte due formante native comporterebbe
L'ambulantato in particolare per questa politica favorevole alle concentrazioni acché dopo il suo riconoscimento e l'acquisizione di una nuova denominazione di commercio su aree pubbliche si è trovato di fronte un vero e proprio ostracismo
Solo l'importanza del suo ruolo per una gamma assai vasta di componente economiche sociali ha potuto infatti contrastare i tentativi di emarginazione fino ad ottenere finalmente un'ampia legittimazione con la legge centododici questa che apparve come una vittoria storica di una categoria tale più vilipesa e dalle pubblica amministrazione
Realizzammo una prospettiva che anche solo pochi anni prima ai grandi maestri dell'urbanistica della sociologia metropolitana appariva del tutto improponibile
Il commercio su aree pubbliche era stato infatti sbrigativamente definito dagli economisti dagli anni Settanta come residuale e quindi del tutto irrilevante nel processo di modernizzazione della distribuzione
Venuta alla luce la portata del debito pubblico
Caduti i miti del consumismo ad oltranza e delle megalopoli fantascientifiche dove tutto si sarebbe svolto come in un immenso videogioco e finalmente smaltita la sbornia dello stato sociale del tutto gratis si sono presentati problemi reali
Quelli per intenderci di un Paese storicizzato formato da comunità profondamente diversificate diviso nel contratto tra città tra centri storici condensati ed un'estrema frammentazione degli insediamenti sul territorio
Ma soprattutto quelli posti da un patrimonio di abitudini e di comportamenti che rifiutano Comin accettabile contraddizione culturale il livellamento la massificazione l'anonima
Nella ricerca di una soluzione a questi e ad altri dei numerosissimi problemi emersi
Dopo la follia scialacquato ICE degli anni settanta e ottanta si sono ristabilite le pertinenze effettive ridando spazio proprio a quella forma vituperata di commercio che nelle profezie dei futura oggi avrei potuto essere estinta da tempo
Ma fare economia mantenendo la sostanza vera dei consumi e quindi rinunciando ad esempio alle confezioni che costavano più del prodotto ai capi firmati stava diventando un'esigenza sempre più diffusa
Ed ecco quindi la ragione dell'equiparazione per legge dal commercio ambulante legittime professionale e commerci in sede fissa
L'inserimento nella progettazione urbanistica di strutture dedicate alla distribuzione di quartiere ma soprattutto la rivalutazione di un suo ruolo sociale specifico nella difesa dei redditi più bassi
Nella rivitalizzazione dei centri storici nel servizio alle categorie deboli e nel mantenimento di quella pluralità dell'offerta dalla quale dipende la salute del mercato economico ma questa riscoperta che in alcuni casi come per il piano delle aree commerciale pubblica del Comune di Roma avuto significati ancora più antichi potenziando nello sviluppo proprio in funzione del miglioramento sostanziale di servizi sul territorio
Non ha premiato gli operatori come meritava
Se sul fronte dei conosce menti le gratificazioni per coloro che sino a pochi decenni prima erano controllati i collegi di polizia e quindi a malapena tollerati erano state significative
Su tutti gli altri fronti legislativi normativi fiscali e del rispetto della legalità la situazione è addirittura peggiorata
Sul piano legislativo la legge alla legge centododici e salutata con estremo ritardo di un regolamento di attuazione che addirittura la contraddice
Restituendo alcuni poteri agli enti locali che il Parlamento aveva esplicitamente escluso proprio per evitare le distorsioni che sino ad allora avevano penalizzato la categoria
Favorendo proprio quelle forme di distribuzione che negano al commercio su aree pubbliche il diritto di esistere
Oggi nella crisi generale del sistema distributivo penalizzato dalla politica deflazione Istica dei governi tecnici i cui esponenti hanno consolidato le loro posizioni anche nell'attuale compagine
Ci vediamo di fronte ad un ennesimo tentativo di pressione sulle piccole e piccolissime imprese senza lunghe rischia di decretarne la fine l'imposizione fiscale è rimasto Laridae immani delle normative l'aumento dei costi fissi e le disfunzioni di servizi pubblici oltre a comportamenti vessatori da parte delle amministrazioni locali
Sunny escono ad una diffusa illegalità
Che in alcune aree raggiunge e supera per numero di operatori e tipologia di attività gli stessi commercianti legittimo
E su tutto la persistente considerazione del commercio ambulante su aree pubbliche come spazio libero
Per risolvere problemi di natura del tutto diversa come l'immigrazione illegale e persino la piaga della microcriminalità zingaresca
Di fatto il quadro in cui opera un centinaio di operatori professionali impegnati nel difendere la loro sopravvivenza adottando ritmi di lavoro che farebbero inorridire i sindacati confederali
è gravemente compromesso e lascia pochi spazi all'ottimismo
La realtà del commercio su aree pubbliche è tuttavia importante
Il futuro dei centri storici è sicuramente legato al piccolo commercio così come la vita delle frazioni che costellano le nostre campagne e si arrampicano sulle nostre scoline montagne
La sua modernizzazione già in atto ed è da tempo in atto e la varietà dell'offerta raggiunto livelli di competitività che ne fanno a buon
Ma nei paradisi attrezzati romani ho negato marchette che percorrono le nostre strade provinciali e verificare i loro prezzi la loro qualità il loro servizio
La loro costanza nel seguire l'andamento del mercato sempre comunque a favore dei loro clienti
Persone che conoscono una per una e con le quali si è stabilito da tempo un rapporto di fiducia che è diventato cultura civiltà e amicizie
In una politica del commercio che sia davvero al nell'interesse dei cittadini è quindi necessario tenere conto della complessità del sistema distributivo italiano
Considerando una ricchezza una peculiarità preziosa un elemento di modernità e non di arretratezza non è infatti riducendo i servizi stessi contribuisce al miglioramento della qualità della vita ma al contrario ampliando nella gamma e rendendole accessibili a tutti
Ricordiamo infatti del commercio su aree pubbliche code del favore indiscusso dei consumatori contribuisce a calmierare il mercato favorisce la socializzazione la vita dei centri storici
è costituito in prevalenza da imprese familiari che esprimono indici di produttività elevatissimi
Non ha mai chiesto sovvenzioni o favoritismi è in continuo innovazione tecnica e professionale e con tutto il settore delle piccolissime imprese è l'unico che crea veramente posti di lavoro
Ma tutto questo per qualcuno non conta
Infatti secondo le multinazionali finanziarie della grande distribuzione e le centrali delle cooperative rosse deve scomparire
Per favorire come ha denunciato con inaudita Energia il presidente francese Chirac
La riduzione dei posti di lavoro l'aumento del consumo di carburante dell'inquinamento l'isolamento degli anziani il controllo speculativo dei prezzi il monopolio dei beni di prima necessità e la concentrazione in poche mani del marketing alimentari
Quello per intenderci che può consentire di vendere persino il latte in polvere con la radioattività di Chernobyl
è quindi necessaria una politica innovativa che porti alla ristrutturazione del GIS attive normativa del commercio i stretto rapporto con la cultura le esigenze effettive dei consumatori italiani
Ne va di mezzo una parte non irrilevante della nostra cultura e della nostra civiltà
Non è infatti la stessa cosa gelati in piazza delle Erbe a Verona o curiosare tra i banchi di Campo dei Fiori e farsi venti chilometri Maccari in coda per raggiungere l'ipermercato rutilante di prodotti dalle confezioni di plastica dorata
Non vogliamo demonizzare la grande distribuzione alla quale riconosciamo una funzione importante
Ma solo chiedere dispetto per chi è in ultima analisi ma con tutti i diritti il vero arbitro della contesa il consumatore
Anche se costasse e forse non è vero qualcosa di più acquistare sotto casa perché al signor Rossi dovrebbe essere vietato
Perché risparmiare un obbligo
Ma allora evitiamo le anche il caffè e soprattutto portiamola a spese del Comune al più vicino supermercato perché anche il tempo e i mezzi di trasporto pubblico personali costano al di là dei paradossi ebbene tenete presente che l'imperativo della difesa della piccola e piccolissima impresa del terziario è una necessità assoluta
La nostra economia
E il nostro assetto sociale non possono permettersi neppure la chiusura di una delle centinaia di migliaia di piccole aziende che operano con enorme fatica nel commercio senza ed è fissa che su aree pubbliche
Cosa ci sia da fare è evidente
In primo luogo si provveda alla semplificazione e dargli adeguamento dell'aliquota imposizione fiscale imposta alle realtà produttive abbandonando la logica perversa del prelievo indiscriminato
In secondo luogo si applica la lettera nello spirito del legislatore la legge centododici che prevede la pianificazione territoriale del commercio anche in rapporto agli insediamenti sulla Repubblica
Ma soprattutto si apre un fronte di lotta effettiva decisa e radicale all'illegalità e all'abusivismo
Se tutti i cittadini italiani
Hanno diritto alla legalità
Lo sono oserei dire ancora di più coloro che quotidianamente la vedono contraddetta il risse violentata nell'indifferenza spesso arrogante dei pubblici ufficiali che sarebbero preposti a stroncare
In ogni caso manca un progetto politico lungimirante articolato e concreto
Troppi interessi hanno abbordato l'aria del commercio in questi ultimi trent'anni e ancora oggi nonostante certi visto secondo conati moralistici l'aria non è affatto terza anzi ma i progetti veri quelle che si propongono davvero gli obiettivi annunciati
Non solo affetti ma ecologiche strumentali del tutto estranei agli obiettivi conclamati devono essere disegnati da esperti Beryl nominati da una politica nell'interesse comune e della trasparenza
Il commercio ha bisogno da tempo di un progetto del genere ed è la sua effettiva attuazione in tempi brevi ma l'orizzonte purtroppo è una linea netta nessun segnale di novità grazie
Ringraziamo l'amico Presidente Gioacchini prima di dare la parola al presidente del convegno per la continuazione dei lavori io volevo salutare alcuni amici che mano mano stanno arrivando io mi scuso se mi dimentico di qualcuno ma la la sede di Amida mano mano dei nomi per cui io li saluto con grande amicizia saluto l'onorevole Manzoni membro di attività produttive della Camera dei deputati e la commissione Attività produttive salutiamo l'assessore Rizzo domenica assessore dell'agricoltura della Regione cavalca della Calabria assessore traversa Michele dall'Assessore al Turismo in Calabria
L'assessore al Commercio capo Mario di Agropoli l'assessore
Al commercio Nunzio Maurizio assessore attività produttive di Sabaudia soprattutto troviamo con grande amicizia e stima l'onore e Maria Grazia caporali capogruppo della regione Calabria ed infine consentitemi anche perché dovevo dirlo all'inizio mi sono dimenticato di chiedo scusa in queste nell'organizzazione di questo convegno noi dovevamo assolutamente mettere una dire relazione per quanto riguarda i ceti medi
Per la grande correlazione che hanno con tutto ciò che riguarda il commercio l'artigianato il terziario e debbo dare atto all'amico dottor Gino Ragno che saluto con amicizia e stima più presente vicepresidente europeo per l'Italia dell'Unione europea dei ceti medi
Che ha sempre seguito essi da vicino queste problematiche dando un grande contributo
Qualificato per la soluzione di questi problemi perciò io mi auguro caro Ragno questa mattina di avere anche un tuo qualificati intervento chiedendo di nuovamente scusa per la mancanza
Nel programma
Ma il programma era così vasto che sicuramente oltre che l'amico ragni e ci siamo anche dimenticati di qualche altro amico che poteva portare un contributo a questo convegno ma questo è la prima riunione della Consulta nazionale io volevo dire che la consulta nazionale oggi
In maniera un po'anomala si riunirà perché abbiamo esteso l'invito anche ad altri amici delle Province
Ma poi alla fine della del convegno questa sera esporremo chiaramente le funzioni che la Consulta nazionale chi fa parte della Consulta nazionale
Chi farà parte delle consulte regionali dei consulte provinciali comunque già l'ingresso su un tavolo la sede di via messa a disposizione potuto organigramma per cui potete anche un po'comprendere come questa
Di lei capillarità di organizzazione viene messa sul territorio adesso vediamo le competenze al presidente
A me sembra che il metodo seguito per questo convegno sia quanto mai logico
Deve essere un dialogo deve essere un discorso che ha un suo filo coerente
Il nostro
Onorevole Mazzocchi nella suo intervento ha ha voluto precisare come la presentazione della legge contro l'automaticità nella concessione di ipermercati supermercati di licenze di questo genere non sia un segno di avversione nei confronti della grande distribuzione ma anche fa parte di un più ampio disegno organico che Alleanza nazionale vuol promuovere proprio in sede di riforma generale della distribuzione in Italia
In genere del commercio
Ora noi abbiamo avuto sia nella preparazione di quella proposta di legge sia nel contributo quotidiano che viene dato al settore
La presenza del dottor Carpignano di Arturo Carpignano di dirigente nazionale appunto per i problemi della grande distribuzione
Egli stesso operatore nella grande distribuzione indicato civile in particolare con particolare interesse dal presidente Fini per questo nostro lavoro e come molto piacere vorremmo sentire Daloui per avere il tic completamento del quadro prima di proseguire i lavori lì la sono i lavori della consulta quindi sono lavori
Che debbono o esprimere un dialogo anche ecco sentire dal dottor Carpino ignori diciamo il suo pensiero sui problemi della grande distribuzione prego Carpignano le prender la parola
Grazie io saluto a tutti voi
Solo con la presidenza solo completamente d'accordo mi complimento con la relazione fatta dall'amico Mazzocchi
Desidero innanzitutto
The Spirit per il mio compiacimento per la partecipazione numerosa questa riunione
Che attraverso la Consulta consentirà l'interscambio di informazioni
Per l'approfondimento delle diverse tematiche riguardanti due importanti comparti economici del commercio e dell'artigianato
A mio avviso dovrebbero tenersi riunione a cadenza fissa e non soltanto a Roma ciò per due ragioni
La prima perché un calendario prefissato consentirebbe ai partecipanti un'adeguata preparazione
E la seconda perché le diverse localizzazioni consentirebbero di dare rilievo pubblicitario all'iniziativa e sarebbero motivo di mobilitazione di più federazioni
In questa breve comunicazione mi limiterò a trattare sinteticamente della grande distribuzione settore quale sono proposto desidero prego chiaramente informare che ho testé inviato una lettera circolare responsabile commercio di tutte le federazioni
Per stabilire un preventivo contatto dichiarare la mia volontà di stretta collaborazione tra la periferia e del Centro specificatamente per quanto concerne il settore della grande distribuzione
Spero di ricevere tra breve risposte del assicurazioni in tal senso
Nel mio settore d'intervento convivono due problematiche quella dei mercati all'ingrosso e quella della grande distribuzione
Siamo da tempo nel mercato comune europeo ma è doveroso sottolineare che il nostro sistema commerciale all'ingrosso è una è inadeguato negli aspetti normativi organizzativi e strutturali
E quindi è urgente recuperare il tempo perduto e mettersi al passo con le leggi più avanzate e soprattutto voi farle rispettare
Per quanto concerne gli aspetti normativi va modificata la legge centoventicinque per eliminarne la distruzione Randall attuale c'è necessità di norme capaci di rilanciare il ruolo del mercato pubblico insofferenza rispetto al privato non che di una legge che preveda sanzioni severe nei confronti del commercio all'ingrosso svolto all'esterno dei mercati generali
Legge che consenta altresì di realizzare una reale concorrenza attualmente non possibile per diverse ragioni prima fra tutte le altre la incredibile disparità di orario operativo
L'aspetto organizzativo e strutturale anche se importanti gli attuali mercati all'ingrosso particolarmente quelli del centrosud delle isole hanno strutture assolutamente inadeguate che anche soltanto per risponde
L'arroganza tradizionale figuriamoci poi per una prudenza aperta all'Europa
Non si supera la crisi del comparto commerciale pubblico se non si realizza una rete di mercati agroalimentari moderna
Che consenta la commercializzazione dei prodotti anche tenendo presente un'attenta politica logistica degli insediamenti localizzazioni indovinate debbono tener presente la facilità dell'accesso dei prodotti dalle grandi arterie viarie marittimi e fluviali
Senza trascurare l'incremento della mobilità dei prodotti stessi attraverso la piccola velocità del trasporto ferroviario
I mercati all'ingrosso debbono assicurare lo svolgimento ordinato e a costo minimo e una serie di operazioni
Dall'arrivo delle merci allo scarico allo stoccaggio al confezionamento alla ridistribuzione al carico e al trasporto nelle altri sedi nel rispetto di norme igienico sanitaria burocratico amministrative rigorose ed adeguati solo se si attuerà quanto detto sinteticamente si riuscirà a richiamare i dei mercati generali un numero consistente di operatori invertendo la tendenza in questi ultimi anni
E si porrà contestualmente realizzare un regime di effettiva concorrenza tra gli operatori dei mercati e qui gli agenti fuori dagli stessi
Non si può sottovalutare anche l'importanza della lotta all'abusivismo TA Total sia totale che parziale rigogliosi si va in moltissime città italiane e non perseguito dalle autorità per quanto riguarda Roma in particolare voglio sperare che il prossimo Giubileo sì l'occasione per la giunta comunale nella quale sicuramente ci saremo noi del Polo
Per passare finalmente alla progettualità alla realizzazione di nuovi mercati generali ortofrutta ittico e fiori nonché alla ridefinizione del Centro carni
Per il secondo comparto quello dei grandi centri commerciali mi dichiaro completamente d'accordo con la proposta di legge di Alleanza Nazionale
Firmata dagli onorevoli Mazzotti e l'onorevole Razzi ed altri tendente alla modificazione della legge centoventuno ottantasette
Grazie all'approvazione di questa proposta si potrebbe si porrebbe un blocco alle operazioni di accorpamento ed apertura incontrollate di grandi strutture commerciali
Inoltre ciò consentirebbe di arrivare in tempi brevi ad una ponderata riforma della legislazione del settore distributivo
Che armonizzarsi le diverse esigenze sociali ed economiche nell'interesse degli operatori piccoli medi e dei consumatori e soprattutto dell'economia nazionale nel suo complesso
La linea di tendenza degli orientarsi a sospendere le nuove aperture di mega insediamenti programmate dalle varie giunte comunali
Roma prima di tutti esempio
Bufalotta cento mila metri quadri immaginate cento mila metri quadri sarebbe la fine
Di tutta di tutto e terziario Tiburtina Ponte Galeria Selva Candida Castel Romano Saxa Rubra Magliana Casilina Appiah che il bottino Pietralata
Recentemente ne sono stati aperti due uno sulla Cristoforo Colombo e l'altro alla Garbatella insediamenti per una città di otto milioni di abitanti e a superare la presente confronto arriva fra i grandi operatori del settore
Cooperative supermercati ipermercati discount e triste a un te c'era una e la piccola imprenditoria commerciali prevalentemente a condizione familiare
Quest'ultima subito pesantissime conseguenze dalla neve guarda legislazione in vigore
Centinaia di migliaia di piccole imprese in tutta l'Italia hanno chiuso per moltissime ragioni
Eccessivi oneri fiscali
Mancanza di crediti agevolati
Pesanti oneri sociali e impossibilità di un regime competitivo paritario con le grandi strutture commerciali
Andando ad a incrementare la tisi una percentuale di disoccupati
Quella del settore commerciale supera di ben otto punti la percentuale nazionale attualmente del dodici virgola tre per cento
Sì Alleanza Nazionale continuare a farsi portavoce delle giuste variegate istanze del settore commerciale
Voterà indubbiamente come già sta facendo riconoscimenti dagli operatori dei consumatori perché mentre opererà tenendo presente lo sviluppo armonico di questo comparto economico
Non sottovaluta dalle esigenze prioritarie complessive del nostro Paese
Permettetemi ancora di ringraziare tutte le autorità che con la loro presenza garantiscono lo sforzo comune che deve essere fatto per rendere il commercio romano migliore più efficiente rispondente alle esigenze dei cittadini
Ne parliamo tanto si fanno convegni similari tavole rotonde che dibattono problemi e problematiche sul commercio
Ma fermiamoci
Col pensiero una volta tanto ad analizzare che cosa il commercio
Immaginate un solo convinto che cosa sarebbe una città senza negozi senza attività senza contrattazioni
Abbandonata nelle sue strutture di cemento senza l'allegria dedichiamo della trattativa dell'incontro tra compratori e venditori che si propongono delle rizzare lo scambio al meglio
Mentre le luci e dei colori delle merci esposte danno vita a una composizione splendida meravigliosa che forma cornice ideale di una città viva
Ed allora cari amici se ci pensate in commercio è storia
E civiltà al tempo stesso fatiche ricerca sofferenze ed esaltazioni amori e passioni ed è soprattutto ed in particolare in vita qualche volta sforziamoci rivedere il commercio anche sotto questo profilo grazie
E bravo il nostro Carlo Biglioli che sia ha dato
Un raffigurazione così bella della evoluzione della civiltà occidentale
Ma in genere poi della evoluzione di tutte le civiltà basta pensare alla nascita delle civiltà dal dai quadri di cioè dall'incrocio per le strade nel all'incrocio delle strade sono avvenuti gli scambi
E IRI scambi non sono solo avvenuti i periti differenziale tra il valore della merce il valore della moneta o dell'altra merce nel baratto
Gli scambi sono a avvenuti proprio per il trasferimento delle conoscenze e per il trasferimento delle informazioni elementi di culturali scientifici ed elementi di attualità per la maggiore conoscenza del territorio dei popoli ebbene e voliamo noi
Che ci diciamo ormai portatori di questa
Evoluzione oltre il Duemila della civiltà Voeller tagliare Cuesta rapporto interpersonale e renderlo solo artificiale
Oppure in un senso e non nell'altro come avviene per esempio nella rapporto con la televisione pensate che bello
Che il busto umano il rapporto tra un apparecchio che parla e dai immagini e un elemento vivo che ha un cuore e un'anima
Che bella rapporto la vendita esclusivamente attraverso quella immagine o quello sul buono
Di quella scatola
Che ha del vetro e che ha della plastica ecco del rapporto interpersonale noi non vogliamo far l'esaltazione dell'economicismo
Poi diamo che l'aspetto economico si sia il tramite vivo
Del rapporto interpersonale dal rapporto culturale anche dal rapporto spirituale scusate questa Giunta passo all'onorevole Mazzocchi che come il nostro ospite dai saluti
Mentre parlava l'amico car pignoli che ringrazio nuovamente del suo qualifica l'intervento sono intervenuti altri amici intervenuto l'amico assessore Caruso Roberto assessore all'industria
E al commercio artigianato la Regione da Calabria salti ringrazio in particolar modo gli amici della Calabria sono tre assessori presenti
Ci sono anche altri amici del Mezzogiorno d'Italia non a caso dico questo la mia relazione in mi sono occupato in parte di questa problematica ma noi siamo sicuri che con i nuovi amministratori che abbiamo nelle regioni del mezzogiorno in Calabria e le altre Regioni sicuramente il Mezzogiorno potrà riscattarsi da quello che fino a oggi non ha avuto da questo Stato ma consentitemi anche voi sapete che in questo periodo abbiamo avuto elezioni siciliane sono stati abbiamo d'un grande successo in Sicilia grazie anche agli amici
Candidati alla Regione Sicilia
E sono stati eletti tanti amici abbiamo avuto anche il piacere di a vere e per la prima volta alla Regione Sicilia un presidente di Alleanza Nazionale per qui dire rivolgere un caloroso saluto agli amici di Alleanza Nazionale della Sicilia è presente anche il consigliere Celori il Consigliere della Regione Lazio che salutiamo con grande amicizia
Che mi inizialmente avevo dimenticato ma faccio venne chiedo e li saluta adesso un grande amicizia anche presente oltre che l'amico Ivano Spallanzani presidente nazionale ma anche presente il presidente Romano degli artigiani
Dottor Bonanni che salutiamo e per quanto riguarda il presidente della Confcommercio Roma ci ha comunicato che non per motivi direbbe impegni già presi nove poi non può essere presente a questo incontro ha mandato il vicepresidente
Della Confcommercio romana il dottor Romano Polito e Roberto Polidori che salutiamo costi ma ed amicizia
Ecco per un breve saluto invitiamo Ambra nostro tavolo il dottor Vivoli vicepresidente nazionale dalla Confesercenti
E io più che un breve saluto mi sia permesso di portare un contributo
A questo importante convegno innanzitutto ringrazio
Gli organizzatori di questa iniziativa tema ostico che da questi confronti possono prodursi le opportune sinergie per valorizzare la funzione della piccola e media impresa commerciale
Artigianale
Che per quanto riguarda il commercio turismo e servizi la Confesercenti vuole rappresentare nel comparto commerciale nei primi mesi del novantasei la dinamica della domanda dei beni di consumo è stata contenuta e per alcuni settori addirittura decrescente rispetti i valori dello scorso anno
L'Istat ha reso proprio in questi giorni noti valori relativi delle vendite del primo trimestre del novantasei nel nostro settore si è registrata una crescita complessiva del nove virgola uno per cento della grande distribuzione con una punta addirittura del diciotto per cento nel settore alimentare
Piccoli e medi esercizi confermano invece un trend stazionaria sostanzialmente negativo
Tra il mille novecentonovantuno e il mille novecentonovantacinque i negozi al dettaglio in Italia sono diminuiti del ventiquattro virgola cinque per cento su cento negozi un quarto non esiste più
Erano seicento ventisette mila nel mille novecentonovantaquattro se ne registravano alla fine del mille novecentonovantacinque cinquecentosettantacinque mila nel solo mille novecentonovantacinque sono stati espulsi ben cinquantadue mila esercizi del dettaglio tradizionale diciotto mila nell'alimentare trentaquattro mila nell'extra alimentare
Sempre nel mille novecentonovantacinque si è accentuata la tendenza all'aumento della grande distribuzione
Seicento nuovi supermercati con un aumento di superficie di vendita di oltre cinquecento mila metri quadrati
Ventun grandi magazzini in più
E ottanta mila metri quadrati aggiuntivi
Quindici ipermercati in più per oltre Ventimila
Metri quadrati assistiamo ad un costo ad una costante Neurologia che porti da portato tantissimi nostri colleghi tantissime imprese
Che hanno garantito occupazione e prodotto reddito a non essere più in grado di svolgere il proprio servizio la propria funzione
Tutto ciò noi riteniamo non può essere riferito alle ineluttabili leggi del mercato e del liberismo
Ma considerato come vero e proprio problema sociale che sarebbe gravemente sbagliato non affrontare o sottovalutare
I piccoli e medi imprenditori del settore sanno perfettamente che il loro futuro potrà essere garantito solo a fronte di una ripresa sostanziale delle proprie quote dei consumi ripresa evidentemente è strettamente correlata al momento del reddito disponibile delle famiglie e da a una rinnovata fase legislativa che consenta
Un'armonica ed equilibrata presenza delle diverse forme distributive impedendo quel proliferare ab norme e a volte incontrollato delle grandi catene commerciali
La crescita delle grandi superfici di vendita prodotto dei veri e propri mutamenti nelle abitudini di acquisto e nei comportamenti dei consumatori
Intervenire è possibile
Del resto alcune cose le diceva anche nella relazione
L'onorevole Marzocchi
Nel rispetto delle logiche di mercato definendo azioni che aiutino i soggetti economicamente più deboli a formulare
Riprovo proposte adeguate sui problemi che si trovano a dover affrontare
La risposta è racchiusa nella necessità di rivedere la legislatura e la politica commerciale nel nostro Paese
Si dovrà pertanto non più solo preoccuparsi della regolazione della struttura e delle dinamiche competitive del settore commerciale gli attuali piani previsti dalla legge quattrocentoventisei ma finalizzare il raggiungimento di obiettivi più generali di politica di assetto del territorio quali
Equilibrio funzionale fra le diverse zone del territorio collegamento centro storico periferia
Altri poli commerciali o produttivi fenomeni di traffico automobilistico inquinamento acustico ed atmosferico necessità di mantenere un equilibrio rapporto fra residenza funzioni commerciali e di servizio
Ma va infatti a proposito non va infatti a proposito dimenticato che alcuni fenomeni tipici di di Sirti Pica azione caratterizzati sì in alcune realtà europee a forte presenza di grande distribuzione
Stanno manifestandosi anche in Italia con gravissime ripercussioni sul grado di vivibilità di tantissime periferie centri storici e centri urbani minori
Gli effetti perversi del mancato collegamento fra programmazione commerciale programmazione urbanistica hanno indotto le amministrazioni comunali e regionali a considerare il commercio e la presenza delle funzioni commerciali come una variabile indipendente Rispetto lo sviluppo e l'evoluzione della vita cittadina
Imprese della grande distribuzione discount supermercati hanno così potuto introdursi nell'assetto rubano delle nostre città spesso inespresso a valutazioni ambientali
Via velisti che e di equilibrio fra le diverse funzioni che caratterizzano la vita cittadina
Di converso nulla o poco è stato fatto per qualificare un migliorare quello che tradizionalmente da sempre rappresenta il punto di riferimento naturale per il commercio il centro storico con la consultazione referendaria
Che ha visto partecipare sedici milioni di italiani hanno ribadito hanno ribadito che non solo per la deregulation
Ma considero la programmazione un elemento basilare di rinunciabile per regolare lo sviluppo dell'economia distributiva italiana
E finalmente per la prima volta le elezioni politiche appena concluse hanno registrato la presa di posizione di numerosi candidati
Ora componenti del Parlamento orientata a definire regole nuove per garantire il futuro alla piccola e media impresa del commercio
La nostra associazione la Confesercenti in tale quadro ha avuto il merito di saper svolgere un'azione propulsiva e propositiva differenziandosi da altri Chiesa speravo nel disagio attraverso iniziative demagogiche e fine a se stessi
Tutte sfociate in forme di generica protesta contro l'oppressione del sistema fiscale che pure è un problema per le piccole e medie imprese
La necessità di porre nuove regole in materia di rete distributiva e oggi condivisa e vanno con urgenza definiti percorsi e gli obiettivi per raggiungerla in Francia il governo Juppé
Ha proprio in questi giorni bloccato lo sviluppo della grande distribuzione
Si rende necessario anche in Italia un intervento straordinario di blocco triennale delle nuove autorizzazioni per ipermercati e supermercati e grandi magazzini
Poche solo un nuovo quadro legislativo che impedisca eliminando Vicenti automatismi normativi
Il proliferare abnorme ed incontrollato di grandi superfici di vendita ho garantito lo sviluppo guidato della rete distributiva a blocco attuato
Entro tre anni dovrà essere varata una nuova legislazione che abbia i seguenti punti cardine
Declini semplici e chiari indirizzi nazionali ponendo limiti percentuali all'espansione della grande distribuzione
Stabilisca i requisiti professionali per l'accesso definisca rea le e razionalizzi le aggregazioni merceologiche accorpando alcune tabelle
Definisca gli indirizzi generali affinché le regioni e di comuni predispongono piani particolareggiati per la valorizzazione del commercio nei centri storici
Vengono impedite sanzionate le vendite sottocosto salvo limitati casi di vendite per la liquidazione
Venga istituita presso ogni regione l'Authority incaricata a monitorare l'evoluzione distributiva e a segnalare in relazione a diversi bacini di utenza eventuali situazioni di posizioni dominanti
Apprezziamo pertanto tutta l'attività che diversi raggruppamenti politici fanno in questo senso compresa l'iniziativa importante di Alleanza nazionale di questa mattina
Una risposta all'onorevole Mazzocchi
Anche per gli ottimi rapporti che ci sono e che saranno sicuramente sviluppati tra noi
E quello che non le vuole Manzocchi rappresenta la nostra mancata presenza alla conferenza stampa del cinque di luglio
è da imputarsi esclusivamente onorevole Mazzocchi
Ad un disguido la nostra presenza di oggi testimonia la nostra volontà a volerci confrontare e voler collaborare nella chiarezza e nella coerenza invieremo puntualmente estranei
Appena ne saremo in grado la vostra la vostra vostro progetto di riforma della legge quattrocentoventisei sarà sicuramente un nostro dovere
Nell'interesse delle categorie che rappresentiamo mandare un nostro giudizio e dare il nostro contributo ringrazio la Presidenza di alleanza
Ringraziamo il dottor Vivoli vicepresidente nazionale la Confesercenti
Salutiamo intanto il coordinatore nazionale di Alleanza Nazionale intervenuto amico onorevole Maurizio Gasparri che ringraziamo per la sua presenza mano mano che parliamo vediamo altri amici delle varie regioni Bielli capogruppo della regione Friuli-Venezia Giulia all'onorevole Sergio Dressi che salutiamo
Per quanto riguarda il Trentino Alto Adige vi sono i consiglieri regionali Osman Benuzzi e Minniti che salutiamo con grande piacere
Vi è anche il presidente provinciale la Confesercenti romani Antonio Nori che salutiamo e ci auguriamo anche di poter ascoltare un suo intervento ridiamo la parola adesso al presidente del convegno
Una breve precisazione di scusa con il dottor Vivoli
Mi era stato prelude Chatham un saluto in realtà ci ha dato un un contributo che noi apprezziamo vivamente che arricchisce questo convegno e quindi la prego ma non intendevo limitarla anzi al contrario
Molto bene anche per quello che ci ha detto in relazione alla presentazione della proposta di legge
Sulla all'imitazione dei supermercati della grande distribuzione in un quattro naturalmente or più organico per la distribuzione italiana
Ora il
Compendio prosegue chiediamo un contributo al presidente della Confartigianato Ivano Spallanzani prego annaspa
Grazie presidente ringraziamento di cuore da tutti voi per l'invito senatore Maceratini orrore Gasparri notevole Mazzocchi
Beh
Ringraziamento naturalmente anche gli amici di Roma il presidente buona sempre con noi
La nostra bandiera nostro maestro presidente Germontani
Sul fatto vuole importante che si possa parlare di quelli che sono i nostri problemi
Due più due fa sempre quattro e noi continueremo a dire che due più due fa quattro perché ancora i problemi non ce li hanno risolti sulla sono sempre stesse Consoli sempre le stesse cose fino a quando il problema non ricordo non vengono risolti
E voglio partire da un intervento così tra verifica fatti professor Ravasi
Per sulle questioni che riguardavano la chiusura di tante nei costi tanti negozi
Lo stesso avviene in forma minore per quanto concerne l'artigianato
Perché non rappresentiamo quei valori ai quali lei professore faceva riferimento la la il contatto con la gente
Il contatto personale la nostra gente i nostri artigiani tutti i giorni incontrano la gente sono un momento di stabilità economica sociale poiché sono dei grandi valori anche di valori spirituali lavoro nella famiglia
Che tutte cose che sono state sottolineate anche anche sottolineata anche dall'dottrina sociale della Chiesa al di là del fatto economico in sede l'occupazione poi ne parlerò problema che voglio affrontare ce ne sarebbero tanti ma credo che questo sia più importante adesso al di là DTT di problemi la questione del credito l'occupazione dei vari l'avaria legislazione chiedere ecco io credo che il nostro mondo questo nostro Paese
Sia stato formato in gran parte da questa gente tanta gente che riscatti improprio dal quarantotto in avanti
Gli artigiani quel milione ottocento mila artigiani che abbiamo i commercianti con i loro dipendenti coloro famiglie coloro Filippa che hanno vissuto rischiato in proprio questi sono grandissimi valori che non possiamo per un Paese poi che non ha materie prime che abbiamo solo Rimini Riccione la Calabria rito celtico avviso di costo in Calabria
Abbiamo il settantacinque per cento il settanta per cento del patrimonio artistico mondiale che non lo valorizziamo potrebbe dar da lavorare
A tanta gente anche quello potrebbero venire i tedeschi guidano e portati i soldi senza fare le Bagnoli di Gioia Tauro le Italsider e tutte queste cose poi hanno creato dei gravi dei gravi disastri basti pensare a Taranto che la gente deliri in ambiente lo sappiamo che non è certamente salubre
Doveva portare solo così un punto dicevo che il problema drammatico che c'è adesso che quello
Dell'occupazione inserita così nel contesto economico generale io partecipato recentemente un convegno alla CISL non ho sentito assolutamente niente per così attenuare la drammaticità nessuna proposta attenuare la drammaticità della disoccupazione
Naturalmente specie al Sud d'abbiamo anche al Nord al Centro azione sono di Carrara non è certamente una zona dove c'è piena occupazione anche nel nel Ferrarese e anche nella zona di Rovigo
Ci sono non ci sono state nel sul proposte abbiamo sentito la CGIL l'altro giorno Cofferati a Rimini
Bisogna dicono sempre che bisogna fare delle azioni forti ma si sapesse un'azione che vogliono fare per quanto riguarda né mai si è mai sentito
Io di facciamo questo come se l'unica è quella riduciamo l'orario di lavoro in un paese dove il novantasette per cento delle aziende a meno di venti dipendenti cioè e ha il sessantacinque per cento dell'occupazione non pubblica in Italia diminuendo l'orario di lavoro si ritiene di risolvere con l'occupazione Martin uno che a tre quattro cinque otto dieci dipendenti riducendola di lavoro nessun altro no ecco delle cose che come questi pensano sempre che siano Devero alle quattro milioni di aziende che siano tutte FIAT invece le aziende nostre hanno uno due tre quattro cinque otto dieci dipendenti certamente anche con la riduzione d'orario di lavoro il problema non si risolve o si risolve
Ho sui tortuosi tra per forse delle grandissime in paese ma credo che siano numeri veramente molto piccoli
Noi abbiamo fatto delle proposte anche perché sentiamo che dal sindacato
è una volta ce la disoccupazione perché è un problema europeo
No volta perché c'è la recessione una volta perché il marco variabile lire una volta perché Piol una volte perché ma io l'ho detto perché abbiamo sbagliato perché non ne abbiamo sbagliato a una per creare disoccupati questo peso mai
L'abbiamo mai sentito lo diciamo c'è una legge che sono quarantun'anni la legge sull'apprendistato che non si vuole cambiare hanno ci hanno rifilato la legge centootto quella sulla giusta causa quando volevano evitare è vero la la il referendum sui pesticidi o sulla caccia e allora noi ci difendiamo non assumendo perché non si può licenziare loro dicono questo non si tocca
Perché è vero che bisogna tutelare i lavoratori porto però tutte lo disoccupati non gli occupati
Ci hanno rifilato la legge seicentoventisei che in base a un una un concetto no semplici su un'equazione semplici
Più rischi per chi ha più operai meno rischi per chi ha meno parare
Allora anche la seicentoventisei disincentivante perché chi assume un operaio con un rischio superiore che la prassi faccia male allora si cerca uno di stare da solo o di fare vero alle questioni dalla fame anche quella penalizza l'occupazione
Le leggi sull'ambiente penalizzano l'occupazione
C'è tutta una serie poi non parliamo poi dei burocrati di Stato
Non abbiamo dove spendiamo abbiamo faticato di quattordici mila miliardi all'anno per per rispondere ai burocrati di Stato quattordici mila miglia
Settanta milioni al posto di lavoro sarebbero duecento mila posti di lavoro solo nell'artigianato fatto semplicistico probabilmente calerebbero i i ragionieri commercialisti ma aumenterebbero sotto giuramento degli operai artigiani perché poi gente che avrebbe un lavoro punti
Cioè Paolo la questione del Mezzogiorno
Non credo che si possano risolvere i problemi occupazionali del Sud sia la mattina di grandi infrastrutture non si fanno dalla sera al mattino
La micro o macro criminalità non si combatte dalla serrati
I capannoni come ci hanno dato l'ho in Emilia Romagna va notato nel Veneto notati Lombardia non ci sono in tante parti del Sud non si fanno gl'insediamenti artigiani dalla sera alla mattina
Le banche Paul Dirac professor pace che saluto cordialmente non credo che lo possono risolvere il problema dei sei sette otto nove dieci punti in più che fanno al Sud rispetto agli artigiani del Nord anche questo prima del credito non si può risolvere dalla sia la mattina
E l'abbiamo pianto abbiamo detto oggi sui giornali settanta per cento disoccupati a a Napoli giovane
E qui credo che ci sia dobbiamo e per il Paese per l'Italia ma dobbiamo prendere in considerazione questi fatti di ma noi nel nostro piccolo abbiamo pensato e non vogliamo caricare nulla è vero allo Stato cominciate a creare la flessibilità nel mercato del lavoro sappiamo che c'è il problema del debito pubblico cominciamo a fare qualcosa che non costa niente allo Stato cominciamo a iniziare a dare la possibilità di fare nuove imprese che non credo che sia la questione del prestito d'onore di trenta quaranta o cinquanta milioni perché poi bisogna vedere chi è quello che distribuisce i trenta quaranta cinquanta milioni e ci fidiamo poco
Ma allora invece perché era un po'non cominciamo a farmaci agli artigiani come sono nati in Emilia Romagna che dai grandi licenziamenti Della Corgna le Fonderie Riunite le Maserati gente cominciato a lavorare se fatta l'impresa di tre quattro cinque dipendenti nata ricchezza paradossalmente le nostre zone e a fronte dei grandi licenziamenti che ci furono in quegli anni e abbiamo fatto la nostra parte per dare una mano a questo Paese
E allora anche perché perché nel Mezzogiorno non ci facciamo sì che nasca la piccola imprenditoria che ricostruiamo le situazioni perché la gente possa lavorare
Siamo al quarantaquattresimo posto le libertà economiche l'articolo quarantuno dalla Costituzione sulla libertà economiche non lo conosciamo più perché tutti i giorni che un artigiano piccoli imprenditori si alza sbatte la testa contro qualcosa o i burocrati di Stato come ho detto oppure contro le leggi sull'ambiente la l'hanno preso vita al mercato del lavoro la Guardia di Finanza e ci vuole un temerario iniziare un attività oggi intemerata
E allora abbiamo detto proviamo a vedere di fare la cosa che si può far per decreto senza spendere una lira
Detti scarichiamo le imprese che nascono come fu fatto in Francia io ne parlai col presidente Dini con l'allora ministro Fantozzi dell'allora ministro Masera il ministro Treu va bene va bene va bene è un anno e mezzo che ancora non si è fatto nulla
Cioè in pratica sarebbe il discorso un ragazzo d'inizio attività primo anno facciamo i pagare ventitré al venti per cento di tasse
Allo Stato non costa niente per questo ragazzo probabilmente non avrebbe aperto le aziende lo Stato ci guadagna un po'il concetto di militari e ragazzi metà presto
Io credo per poi il discorso sarebbe che aprendo un'azienda cioè lasciando libera
La creatività la fantasia della nostra gente l'unica che abbiamo che è l'unica che può essere messa in moto per decreto immediatamente io credo che testi ragazzi potrebbero iniziare a fare un'attività autonoma artigiana commerciale opera dei media diventare operatori turistici cioè e iniziare un attività e perché credo che nel Mezzogiorno non ci possono fare una mail fino a lì provincia del Sud non si può
Non sapevo se abbia poco perché è costato ottocento milioni e posti di lavoro
Non con l'Artigiancassa pure il professor pace lo saprà con ventun milioni creiamo posti di lavoro
Nel novantaquattro abbiamo l'Artigiancassa sedato duecentocinquanta miliardi abbiamo fatto undici mila cinquecento posti lavoro ventun milioni apporti dopo quello su stati dati a Melfi ne avremmo fatti quaranta
Però c'è la mentalità la grande distribuzione la grande industria adesso la legge scusate se è stato un po'così la legge sull'autoriparatori
Al Senato è passata all'unanimità parere favorevole governo va alla Camera Commissione trasporti bloccata soli autoriparatori tutti incavolati perché c'è qualcuno che dice no adesso mole religione faccio io
Che mette in difficoltà ottanta mila auto riparato sono cose che che non sono incomprensibili ci dicono Clinton dice voi in Italia avete la potenzialità della piccola impresa la rivista americana Forbes siti meglio ceti più belli più intelligenti più bravi
L'altro giorno il ministro Dini il ministro Ciampi all'Associazione bancaria detto siete lo sottocura
è vero economica del Paese solo voi potete fare occupazione il Presidente del Consiglio al Senato quando ha chiesto la fiducia ha detto voi e siete gli unici che potete creare occupazione
Li sistemeremo la questore il credito della formazione chiave della manovrina ci son spariti centocinquanta miliardi l'Artigiancassa
Ce ne hanno ridato settantacinque e quello le battaglie e questo lo dico quale ho detto Lecciso dico a quelli dell'Ulivo lo dico a quelli di centro di destra ma avrebbe quello che ecco ma virgolette impone in un programma c'è scritto voi siete gli unici che potete creare occupazione vi diamo una mano per il settore del credito agevolando l'accesso al credito l'unico strumento che ci dà la possibilità convento miglior bello posti di lavoro si porta via settantacinque mila penso che sia così cinquanta miliardi I confidiamo quattro mila miliardi abbiamo dato definanziamento ai nostri artigiani colpo infinito sono strumenti che ci siamo è vero più diciamo così costruiti noi
La nostra gente pari
E però ci vanno i tutti i tassi più elevati perché i grandi fattori ne frega ai grandi aver disertato l'ora non sempre loro sono sempre i primi tre proposta chiedo l'abbassamento del tasso di sconto perché loro sono il giorno dopo invece piccoli c'erano chissà quanto tempo dopo
Cioè de sarebbe meglio come diceva giustamente il presente la Confapi l'altro giorno che le grandi imprese comincia a Sora pagare quando devono pagare i subfornitori perché c'è anche
Già che questo fatto qua che vale che vale che vale
Che vale ben di più che vale ben di più di un uno per cento in banche poi si diventa matti che non abbiamo neanche il tempo d'andare a trattare con ragioniere di banca perché dobbiamo andare a lavorare
Perché ecco allora è meglio che ci siano questi poi c'è la legge sulla subfornitura passata al Senato la Commissione industria bloccata
Da dal dall'allora Presidente del Senato e non andò in aula perché c'è qualcuno che invece vuole continuare a pagare duecento trecento giorni quando gli pare siamo diventati anche molti dottore finanziario oltre che a molti dottor occupazionale nero come la va a monte ci sono tutta una serie di cose che non costano nulla basta
Tutta una serie di cose che non costano nulla allo Stato basta avere credo il buonsenso ritornare a dei valori insomma sono valori naturali vola ecco a lasciare lavorare inventato io quella frase lascia lavorare gli italiani a lasciare esplicitare la loro creatività troviamo solo questa e invece qui non ne hanno sbagliato a un io passato sette governi questo l'ottavo non ne hanno sbagliato a una per creare disoccupati in Italia non ne hanno sbagliato e continuano a dire
E continua che continuano a dire e continuano a dire
Che come ho detto prima che piove nevica c'è il sole tira vento l'Europa no perché non sanno che cosa fare non sanno cosa fare
E noi chiediamo la collaborazione è vero del de de di Alleanza Nazionale per affinché su così una un quella proposta che perché abbiamo fatto che è già in mano anche ai ministri amo data anche il Parlamento
Dentisti avvisiamo questi ragazzi li prese Grasso di questi ragazzi fino a trentadue anni
Poi questi ragazzi se partono come attività possono prendere il fratello l'amico cioè possono agire da moltiplicatore poi si ricostruisce quel tessuto sociale che è fondamentale per la democrazia
Ecco perché poi ebbe poi incentiviamo il turismo e che questo bene naturale che abbiamo del turismo con altri tra aulico lieve il pittore l'elettricista
La la discoteca il tabaccaio ricostruiamo una società meno attaccabile anche dal punto di vista della micro e macrocriminalità
Partiamo dalle cose che possiamo fare che si possono fare subito per combattere questa drammaticità io quando vado al Sud sul lato Salerno recentemente a San Piero Patti
Sulle montagne siciliani provincia di Messina alle sta gente dice non avevamo più lavoro nel privato nel pubblico nordici abbiamo da rispettare tutte queste leggi come diceva prima che ha parlato per i commercianti
Beh dice chi è chi chi è in regola con legge dello Stato e colpito che fuori regola chi fa l'abusivismo e chi fa l'abusivo il doppio lavoro invece premiato che tutto rovesciato tuttora di chi ha la partita Iva un delinquente chi non ha la partita Iva compatiti catodica tutto rovesciato
è tutto lì cioè e io credo che bisogna invece ripristinare la la la la correttezza cioè chi è in regola con le dita lo Stato desse rispettato perché in regola con gli costa che è fuori regola la legge lo stato e fuori regola credo sta perché deve essere colpito e anche la questione di questi giornali guardate di questa di questi quei veneti lassù che fanno tutto sto casino e che i giornali danno le pagine intere
Io non lo so noi diamo gli eserciti abbiamo così senso del dovere rispetto delle istituzioni del delle l'abbiamo sempre avuto lo siamo sempre abbiamo gli eserciti quattro cinquecento mila sociale
Ma non possiamo non comincerà scatenarono Tosi ma perché ci sono questi tentativi di delegittimazione cosa sta succedendo
Non ce lo chiediamo ecco anche perché chi fa l'assalto alla baionetta o che così è vero i kamikaze o o i commando e non dovrebbe neanche avere il diritto ovvero di di così dighe che sia rispettato i loro confronti la convenzione di Ginevra
Mentre invece la convenzione di Ginevra non solo è rispettata ma addirittura vengono Pitti creati come interpretano hanno risolto il problema la Bola compagni metri del Genoa professor raso tutti gli altri problemi per per sottolineare mantenere certi valori
Del nostro mondo
Dobbiamo questo senso di responsabilità non vorremmo euro che le istituzioni ci fosse qualcuno che fa qualche gioco per così per far nascere una situazione in questo paese di così di destabilizzazione perché poi ci siamo dentro tutti
Io concludo senatore Maceratini ore Gasparri professor anziché Caro Mazzocchi
Ecco mi auguro che ci date una mano perché non è dare una mano al mondo dell'artigianato qui non è questione egoistica io credo che dare una mano la gente come un peso poi quelli che lavorano riferì il proprio che non chiedo niente lo Stato non sia solo dare una mano ma credo ci dà una mano all'Italia grazie
Ringraziamo il presidente Spallanzani
Nel frattempo intervenuti intervenuto l'amico onorevole Landi della commissione Attività Produttive che salutiamo tra l'altro arrivato un fax da parte dell'assessore
Alla industria artigianato che la riunione della al turismo e commercio regione Campania l'amico Luciano Schifone
Che doveva fare la relazione però purtroppo oggi per una strana coincidenza sono state convocate per i Consigli regionali qui sanno meglio di me cosa significa contemporaneamente sia la Giunta che il Consiglio regionale però Ski furono avuto mancare e ha mandato una comunicazione che noi metteremo agli atti e come già ho detto agli amici
Dei responsabili provinciali gli atti di questo convegno questa volta c'abbiamo l'impegno da parte del presidente Fini questa volta veramente di stamparli tutti insieme alle relazioni e inviarli poi ai vari responsabili provinciali
Allora il convegno prosegue
Diciamo al tavolo l'avvocato Leopoldo Pacciotti dirigente nazionale Ufficio problemi dell'artigianato sul tema l'artigianato e le sue leggi
Io prima di iniziare vorrei aggiungere
Al quadro fatto dal presidente Spallanzani una frase che riassume un attimo quello che
Beh non ci avrei detto sul tema dell'occupazione ero presente qualche anno fa ed uno dei sette governi di cui citava a un'audizione con il ministro del lavoro
E pesante Spallanzani sintetizzo le richieste dell'artigianato con una parola sola fattrici lavorare
Eppure l'allora la disattenzione del governo per la disattenzione a cui l'onorevole Mazzocchi accennava all'inizio
è seguita da eseguita da ancora sta perpetuando così e concerne una realtà una realtà economica di tutto rispetta una realtà economica di oltre un milione e trecento mila in prese con oltre più di tre milioni di addetti
Una realtà economica che da un apporto del dodici per cento al valore aggiunto del sedici per cento le esportazioni che contribuisce oltre centodieci mila miliardi alla formazione del prodotto interno lordo
Ma come accennava sempre prima il presidente Spallanzani è una realtà anche praticata profondamente nel tessuto sociale nel tessuto connettivo della nazione una la realtà questo patrimonio umano che per anni è stato oggetto di completa disattenzione da parte del governo ma che negli ultimi decenni è divenuto addirittura oggetto di una miriade di leggi che previste generalmente cumulativamente per la grande industria della piccola e media impresa non artigianale molte volte anche per il lavoro tornano ha finito con il vessare l'artigianato con una mi richiede di oneri economici gli adempimenti fiscali
Di di di Miccoli Villacci burocratico amministrativi anche di vincoli laburisti ICI che per e di natura sindacale che per il comparto sono irricevibili ricevibili perché non fanno parte della sua natura perché sono estremi
Alla sua connotazione sono estranei a se stesso e farà parte di un mondo che non lo riguarda
Questa situazione è stata oggetto di denunce reiterate quello che il presidente Spallanzani ha detto finora è stato ripetuto mille volte in sette governi ma anche dei governi precedenti eppure non è stato presa però ascoltato perché è stata la situazione denunciata nella sua gravità la minimum tax alla legge centootto all'articolo ventinove della trecentoquarantuno peggio ancora tutto questo intricato groviglio di norme fiscali tributari sindacali
In mille modi ha avuto un culmine con manifestazioni di piazza composte civili mai manifestazione di Milano in tema di minimum tax è quella di come prima le chiavi al ministero dell'industria tutti episodi
Che hanno teso a rappresentare al Governo e al Parlamento dell'epoca questa realtà
Una realtà fortemente completamente disattesa continuamente disattesa con un'aggravante da parte del legislatore
L'articolo quarantacinque della Costituzione prevedeva imponeva legislatore qualcosa di profondamente diverso perché nel secondo comma di quell'articolo era previsto per il legislatore dagli agitatori ordinario
Un obbligo di promuovere alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato
Se il quadro fatto dall'onorevole Mazzocchi prima e dal presidente Spallanzani poi coincide con il in qualche modo con questo principio con questo input del costituente
Beh ognuno di voi può credo valutarlo e formulare una riflessione di fondo
Una motivazione quella del costituente che lo porta ad inserire questa norma nella Carta costituzionale era la considerazione che artigianato pur essendo una realtà economica anche all'epoca di tutto rispetto di tutto importanza al pari dell'agricoltura del commercio dell'industria
Potenzialmente non poteva venire oppose non avrebbe potuto avere in quella capacità di rappresentanza di interessi proprio in sede politico-istituzionale che gli avrebbe potuto garantire la formazione di leggi che considerassero la sua natura la sua peculiarità e si adeguassero a queste sue esigenze da qui l'inserimento della norma e questo precetto che abbiamo visto è stato completamente continuamente disattese
Ora il un panorama normativo che si profila che si prospetta a parte una fasi edilizie sostanziale delegificazione che è quella che va dall'entrata in vigore della Costituzione
Fino agli anni Novanta si è poi caratterizzato dagli anni novanta in poi da una serie di leggi speciali di autoriparazione estrattori d'impianto estetiste
Leggi che ancora non rispecchia dopo il principio dell'articolo quarantacinque ma dettate anzi al contrario
Dalla necessità di tutela dell'utente è vero che anche per il comparto artigiano e per artigianato c'è stato una nota positiva che è quella della qualificazione dell'artigiano
Ma il problema è che l'impostazione di fondo o la ratio legis non era quella vera quella il contrario della tutela dell'utente della tutela del consumatore
Dopodiché è quella di lire di leggi voglio meglio di leggi massificazione ICQ ad oggi Nizza attrici dei diversi comparti senza nessuna forma di distinzione dell'uno e dell'altro e molte volte coinvolgendoli anche nell'ambito del lavoro autonomo a cui accennavo prima
E di qui il la disamina l'analisi di quello che possa essere stato l'elemento determinante che ha consentito questo la delegificazione prima
Una disattenzione dopo la massificazione la omogeneizzazione la ricomprensione del comparto nell'ambito di leggi che non lo riguardano loro concernono per la sua peculiarità sua natura la sua anima la sua formazione il suo lavoro al centro dell'impresa anziché il capitale
Probabilmente tra questi fattori vi è stata l'assenza continua e costante da parte delle forze politiche di una politica specifica per l'artigianato
E se vi fosse stata si diffuse sta per questa forma di consapevolezze
Probabilmente molte di queste leggi ex ante in sede di formazione né in sede di di di commissioni sede referente in sede legiferante ira ora non sarebbero passate non sarebbero passate per censure
Di vistose incostituzionalità
Perché bisogna rammentare che quell'articolo quarantacinque quel secondo comma va coniugato con quell'articolo tre della Costituzione
Il principio di uguaglianza che potrebbe e avrebbe dovuto portare a una diversa diversificazione del diverso perché diverso è anche colui che ha una natura giuridica per legge imposta teloni consente di competere con chi
Avendo capitale una forma giuridica di società di capitali certe norme può recepirle certe norme può sorbire le si faceva l'esempio prima del presidente Spallanzani della sei due sei una norma creata in Europa creata in un Paese in Germania
E qui il dottore anche mi insegna in cui l'artigianato
è una specie sconosciuta con delle dimensioni di piccola e media impresa equivalgono a una nostra industria eppure recepire questi avrebbe voluto
Significare in termini di supplita in termini di recettività passiva quello che sarebbe stato un vero e proprio disastro la chiusura in termini di costi in termini di oneri in termini di sanzioni anche di natura penale dell'impresa
E al riguardo il parlamentari qui presenti
Forse avrebbero la possibilità di fare un'interrogazione parlamentare al ministro dell'industria finché tenga emanato con sollecitudine quel decreto ministeriale di regolamentazione di semplificazione di standardizzazione delle procedure
Che si attende e che avrebbe necessità di una immediatezza di una concreta attuazione
Ebbene e all'inizio all'inizio della legislazione son luce Mazzuca una luce estremamente Brevi a cui poi si fece mancare la corrente e intendo riferirmi alla legge istitutiva dell'Artigiancassa
Legge che indubbiamente ed attuativa dell'articolo quarantacinque della Costituzione soprattutto laddove si prevedeva quella l'istituzione dell'agevolato come una strada maestra cui una realtà soprattutto all'epoca così povera di potenzialità economiche potesse attingere
E e questa analisi che andrei a fare non la farei tanto iure condito quando invece rappresentando delle possibilità di notifica che di volta in volta nella disamina legislativa si vanno a evidenziare e per quanto riguarda l'Artigiancassa farei riferimento dei due fondi che esistono di cui l'Artigiancassa e depositaria
Il fondo contributo interessi ed il fondo di garanzia sussidiaria del fondo centrale di garanzia soprattutto attenzione a questo secondo fondo che il Fondo centrale di garanzia del presidente Spallanzani credo che vi potrà dare atto che questa garanzia così come cioè la sua sussidiarietà
Finisce con il vanificare in termini di interesse in termini di concretezza la stessi interesse delle banche ad attingere il fondo di garanzia sussidiaria serve a garantire alle banche nell'ipotesi di perdita
Peraltro abbastanza contenuta trattandosi di un Paese che hanno un senso di responsabilità notevole
Ma comunque in caso di perdita il recupero delle somme perdute sul fondo ma il recupero solo in via sussidiaria
E qui il senatore l'avvocato Maceratini
Mi capisce bene sì attendiamo l'esito di una procedura esecutiva o peggio ancora di un fallimento le banche questi soldi che riprendono a distanza di mediamente dieci quindici se non anche diciotto diciannove anni
O meglio è chiaro che uno scoraggiamento da parte delle banche nel sistema creditizio vuol dire la vanificazione di questi fondi
Nell'ambito della mia partecipazione agli organi dell'Artigiancassa prova evidente un calo di interesse del sistema bancario come formulazione di domande
E allora qual è la soluzione che propongo la trasformazione di questo fondo centrale di garanzia da sussidiaria in sostitutive
E lo vado dicendo eresie perché già c'è un precedente e quello per le imprese alluvionate è un fondo che ha funzionato benissimo ma la garanzia non è più sussidiaria non si estende al settanta per cento al novanta per cento delle imprese del Meridione
è una garanzia sostitutiva al momento dell'insolvenza che copre il cento per cento
L'evoluzione in senso positivo che proporrei di rispetto all'affondo
Per le imprese alluvionate che elargisce un cinquanta per cento a copertura di insolvenza e costringe comunque l'inizio delle pratiche di recupero per l'altro cinquanta per cento di portarlo al cento per cento al momento dell'insolvenza
Ma ciò che più preoccupa il sistema creditizio nei confronti delle imprese artigiane
E che secondo me non potrà mai essere risolto se non ci si avvierà verso una forma di erogazione di credito sub parsec progettuale ed economico reddituale
Perché se l'artigiano va una banca o va a una cooperativa di garanzia e chiede trenta milioni e gli si chiedono cinquanta milioni in titoli di Stato il rogito di acquisto della casa
Beh è chiaro che quella incentivazione alla formazione quel fare impresa della imprenditoria giovanile avrà sempre delle difficoltà enormi
Il problema è quello di stimolare il sistema bancario e creditizio derogare su garanzie progettuali
è una forma mentis dove vuole pace forse dopo potrà dirci qualcosa un po'estraneo al sistema bancario ma si può intervenire secondo me sotto due filoni attraverso l'istituzione in sede regionale non so se presente l'assessore
Corsaro della Lombardia non lo conosco ma so che in Lombardia ha istituito un assessorato specifico per l'artigianato ed esiste un fondo di garanzia sussidiaria di garanzia può sostitutiva volevo dire proprio specificamente per questo tipo di finanziamenti
Ci sono finanziamenti di tipo progettuale facciamolo anche all'intero dall'Artigiancassa insistono con soldi creiamo un terzo fondo
Facciamo fare l'istruttoria alle cooperative artigiane di garanzia
Creiamo questo fondo di garanzia sussidiaria ma istituiamo per legge perché l'unico modo è quello di coartare per legge
La necessità di prendere in considerazione anche un finanziamento su base progettuale su base reddituale e non solo su base di garanzia reale
Oltre la legge istitutiva dell'Artigiancassa sfilata verso dopo trent'anni alla legge istituti al sorpassa menta superamento della legge ottocentosessanta la legge quattro quattro che dall'ottantacinque la cosiddetta legge quadro
Di particolare interesse perché entrare in vigore troppo
Ovviamente l'inizio della operatività delle regioni
Una legge tutto sommato buona che provino intervenuto con una regolamentazione giuridica della figura dell'imprenditore ma una legge che ha dato adito a delle difficoltà interpretative di non poco conto
E che adesso dirò e in ordine alla quale piloti o proporre alla presidenza i parlamentari presenti è l'iniziativa legislativa per un articolo unico di interpretazione autentica dell'articolo cinque della legge quattro quattro tre
Laddove ha creato una serie di problematiche di conflitti irrisolti Collins e con la magistratura ordinaria
Laddove prevedeva l'efficacia costitutiva dell'iscrizione all'albo
Le confederazioni esiste anche un credo dirigente ormai della Confartigianato l'avvocato del vecchio che credo che sia il massimo esperto in materia di artigianato che ha scritto fiumi e fiumi di parole
Abbiamo insieme anche scritto un libro che ha lo stesso titolo di questa mia relazione l'artigianato e le sue leggi vi sono pagine e pagine dedicate dalla dottor Del Vecchio a questa problematica
Altro insigne cultore della materia l'avvocatura zuppi dopodiché è un collaboratore della CIA India si è scritto tanto non si è risolto nulla perché l'INPS soprattutto dopo la legge
Mi corregga presidente ottantotto ottantanove è convinta che si arroga il diritto di valutare se in una impresa artigiana abbia o meno la qualifica
Di artigiana non solo dal punto di vista della politica ma anche dal punto di vista della indicazione o della settorializzazione nei diversi mestieri e quindi dei diversi rami addirittura sono state fatte delle circolari delle circolari esplicite alle sedi provinciali dell'INPS per disattendere per disapplicare conoscerlo disconoscere i provvedimenti l'iscrizione all'albo del CPA e provvedere autonomamente con tutte le conseguenze che sono ben immaginabili
Naturalmente sono conseguenze di ordine economico di non poco conto ma l'aspetto è ancora se possibile più grave per quello che accade dinanzi alla magistratura ordinaria c'è stato un convegno di recente a Genova sull'assoggettabilità alle procedure concorsuali dell'impresa artigiana
Non dovrebbe essere così non dovrebbe essere così perché l'articolo uno della legge fallimentare lo esclude
Ma il comportamento degli tribunali fallimentari ancor più grave e ancor più grave perché non rincorre lo scopo l'andatura di vincolo
Della efficacia costitutiva non gli danno un valore assoluto ma al contrario in base a una legge recente del mille ottocentosessantacinque disapplicato un provvedimento amministrativo di iscrizione al CPA
E il tipo di valutazione che fanno è una valutazione che viene riferita al concetto di piccoli imprenditori perché purtroppo o per fortuna l'articolo due mila ottantatré
Definisce il concetto di piccoli imprenditori non in senso esplicativo ma in senso comprensivo cioè indica chi piccoli imprenditori di ricomprendere impresa artigiana
L'articolo uno della legge fallimentare la esclude dal fa lamento i piccoli imprenditori che cosa accade che la valutazione che il tribunale falde il concetto di qualifica artigiana non è quello dell'articolo cinque della legge quattro quattro tre ma è quello di piccoli imprenditori che non esiste
Non esiste se non nella interpretazione giurisprudenziale
Per cui faccio l'esempio del tribunale di Roma imprese artigiane sono quelle che non hanno una certa dimensione operativa
Che non hanno un certo reddito che hanno un certo numero di dipendenti ma ciò che è ancor più grave perché vuol dire che il in questo modo si travalica completamente il contenuto retorico della legge
Quello in paese per cui il guadagno badate bene non si trasforma il profitto
Quindi vuol dire che l'artigiano deve restare povero perché nel momento in cui capitalizza si trasformi industria e allora la proposta
E quella di un articolo di interpretazione autentica che sia questo l'iscrizione all'Albo delle imprese artigiane costitutiva a tutti gli effetti di legge ed verso la pubblica amministrazione
Nonché titolo per l'esclusione della soggetta avvilita al fallimento e dalle altre procedure concorsuali
Ma un altro articolo della quattro quattro tre avrebbe a mio avviso bisogno di una di una novella ed è l'articolo che riguarda il lavoro abusivo
Perché
Ma sostanzialmente perché lavoro abusivo è una delle piaghe più gravi che l'artigianato vive non solo l'artigianato come forma di concorrenza intrinsecamente ontologicamente sleale ma anche lo Stato perché irretito sottratto all'imposizione fiscale
Ebbene la legge quattro quattro tre a due paradossi primo paradosso è la estrema gli evitate la sanzione perché sono sanzioni pecuniarie per l'autorimessa anche alle singole leggi regionali che le recepiscono ancora come sanzioni pecuniarie
Ma di fatto ancor più grave e che così come individuata la natura sanzionatoria dell'articolo
Si riferisce sono all'impresa che e Serra cita la professione artigiana senza avere quei requisiti che la legge quattro quattro che stabilisce quindi l'imprenditore che sia imprenditori ma che sia abusivo
Ma deve avere come con certe come presupposto la natura di imprenditore quindi vuol dire che lavoratore autonomo
Non è soggetta a sanzione che francamente qualche cosa di veramente aberrante
E siccome non esistono all'interno della legislazione delle normative di carattere più serio è cogente
La mia proposta e quella di aggiungere all'articolo trecentoquarantotto del codice penale
L'articolo trecentoquarantotto bis perché non si capisce perché io che sono avvocato una tutela nei confronti degli dei cosiddetti abusivi quindi chi esercita una professione abusivamente soggetto a norma penale
E non lo è l'artigianato no perché vi sia in questa proposta una vocazione e repressiva ma semplicemente perché la renderanno nasce dalla sanzione penale ma nasce dalla reiterazione del lavoro abusivo
Perché se c'è la sanzione penale si può patteggiare la prima volta si può forse oggi anche patteggiare la seconda volta ma certo la terza no e quindi quello l'artigiano abusivo smetterà di farlo
E allora la proposta e questa articolo trecentoquarantotto bis rubricato abusivo esercizio di un mestiere artigiano il seguente testo chiunque abusivamente esercita un mestiere qualificano dalla legge come artigiano e Polito con la reclusione fino a sei mesi e con la multa da lire cinquecento mila dieci milioni sono parametri mutuati da quelli che l'esercizio di una qualsiasi professione Dini niente di scandaloso
Ma ripeto lo scopo e quello della dissuasione a reiterare noi il crimine perché indubbiamente forse la parola troppo grossa ma reiterare un atteggiamento che di per sé lesivo della facoltà di lavoro degli altri perché quando si parlava di occupazioni prima io
Ricorderei anche quell'artigianato e occupazione e due volte perché l'artigianato e imprenditori occupa se stesso e fondamentalmente è questo il principio che soprattutto per i giovani
Però avere uno sviluppo importante poi imprenditore perché dal lavoro
L'ultima riflessione in tema di legislazione più recente e quello che sta accadendo per gli autoriparatori anche qui solleciterei
A una interrogazione parlamentare naturalmente il testo può della relazione e a disposizione così in qualche modo si può già avere uno spunto concreto
Consegue al fatto che il Governo dopo aver espressi documento parere favorevole ora ritirato la procedura d'urgenza
Ed è fondamentale invece che questa avvenga perché ancora le le imprese di autoriparazione sono costrette legislativamente radere una macchinario Soleto macchinario inutile ma obbligatori per legge
E soprattutto poi la semplificazione delle norme che concernono le autorizzazioni che riguardano i locali e il riferimento ora non può che andare a quello che diceva prima nel suo intervento il presidente Spallanzani e la legge centootto novanta
Sì sì va a leggere i lavori preparatori lavori introduttivi di questa legge si vedrà che lo scopo era quello detto prima cioè lo scopo era quello di favorire e tutelare l'occupazione che questo sia avvenuto ed è indubbiamente sotto gli occhi di tutti anche perché è una legge che ancora una volta non riguarda solo l'artigianato ma riguarda tutto il mondo dei datori di lavori anche di lavoro tono ma anche lo studio legale a questa identica problematiche
Ma nel campo della applicazione della legge centootto a mio avviso proprio riferimento
A quella natura di umanità a cui si riferiva prima il presidente
Abbiamo un fenomeno ulteriore che la legge centootto ha introdotto all'interno delle imprese artigiane una conflittualità sindacale che prima non esisteva che prima non esisteva perché non vi era conflitto non viene antitesi
L'artigiano imprenditore l'artigiano dipendente ma collaboratori hanno tutte e due un'identità di fondo
Ha prodotto due la stessa natura stessa qualifica so partigiani lavorano tutte e due
Lavorano quando l'attivamente complementare mente lavorano per la realizzazione di un prodotto e poi un utile che il Prix quantificato contrattualmente quindi in forma stabile per il dipendente
E che invece ha un elemento negativo residualità
E di variabilità per il titolare
E questa conflittualità ingenerato non pochi problemi in un mercato in cui la mobilità era invece la prassi era invece l'abitudine
In un mercato in cui le soluzioni di continuità nel passaggio da un'impresa artigiana ad un'altra era una volta inesistenti per come si lavorava si lavorava con una stabilità che era dovuta proprio dalla diversità dei datori di lavoro
E dalla diversità degli afflussi di lavoro che a quei datori di lavoro pervenivano
Allora quando si parla di effettive da centootto quando si parla di portata così generale del valore di questa norma è e si pensa anche al fatto che questa antipodi i problematica concerne soprattutto Belloni imprese debbano cellulari delle imprese piccoli delle imprese di portata di natura personale
Anche qui la modifica potrebbe essere identica appena intervenuta modifica della legge sei due sei con questa norma i datori di lavoro privati imprenditori e non imprenditori
Gli enti pubblici di cui all'articolo uno della legge quindici luglio sessantasei seicentoquattro l'agricoltura ne è già fuori
Che occupano il loro dipendenze più di cinque lavoratori sono soggetti all'applicazione delle disposizioni quella legge quindici luglio sessantasei seicentoquattro la relazione poi si sviluppa ma e agli atti e quindi potete prenderne visione sulla modificando l'articolo ventinove della legge trecentoquarantuno novantacinque sulla introduzione delle società unipersonali
E soprattutto su una ulteriore disamina per la verità abbastanza approfondita ma che naturalmente di elimino
E che accennò brevissimamente e sulla potestà legislativa delle Regioni vedevo prima il consigliere Lonigro Celori
E molto importante che però sia diffuse sia preso atto dei consiglieri regionali perché le leggi regionali di attuazioni sul punto della cancellazione all'alba della iscrizione all'Albo delle imprese artigiane
I singoli Parlamenti regionali hanno dato vita a leggi che nella normalità dei casi per la stragrande maggioranza sono incostituzionali
Fondamentalmente perché la domanda di l'iscrizione all'albo è una domanda che non può avere efficacia retroattiva dopo avere efficacia retroattiva lo sintetizzo in maniera estremamente breve perché la legge quattro quattro tre non lo prevede
Mentre molte leggi regionali addirittura prevedono la retroattività di questa domanda di iscrizione all'albo o meglio la retroattività della iscrizione all'albo in Lazio per esempio
Con degli effetti negativi Issing fa qualcosa di aberrante in assenza di una norma così precisa
Il scrive addirittura dal momento che entra in vigore la legge quando individua imprese non iscritte che avevo dei requisiti
Perché e perché evidentemente fa riferimento all'obbligo della iscrizione dall'Aprica una conseguenza conseguenze ancora peggiori poi sono nell'ipotesi della cosiddetta cancellazione
Perché la cancellazione invece al contrario ha un'efficacia retroattiva perché se no andiamo inquadrati dal punto di vista giuridico fa parte dei cosiddetti atti di ritiro
Ma dire quegli atti che devono far venir meno il provvedimento nel momento in cui emerge il fatto che ha fatto venir meno la continuità
La Lombardia addirittura induce fa Mario decorrere gli effetti l'efficacia della cancellazione dal momento della notifica del provvedimento è a proposito dei lombardi e io concluderei
Facendo che ricordando l'esempio dell'assessore alla lombarda alla all'artigianato della Lombardia che ha istituito quello che noi a c'è una sorta di ibrido connubio credo che le confederazioni
Vanno chiedendo ripetendo in sede istituzionale come ministero in sede di assessorato la costituzione di uno specifico assessorato per l'artigianato
Ecco io credo che da parte di Alleanza nazionale con l'istituzione di questa Consulta nazionale con le sue articolazioni regionali
L'esigenza di dar vita a una politica dell'artigianato sia stata ben profondamente recepita con la convinzione che debba l'attuazione di questa politica trasformarsi in un impegno a far sì che per gli imprenditori artigiani
L'oggi torni ad essere garanzia del domani grazie
Ringraziamo
Amico avvocato Leopoldo Facciotto dirigente nazionale ufficio problema artigianato con l'amico faccio ottimi
Stiamo predisponendo una serie di proposte di legge che lui già annunciato queste proposte leggi come dicevo all'inizio le confronteremo qua con tutte le consulte provinciali regionali per fare in modo poiché a livello nazionale
Direi che si arrivi in maniera un po'risolutiva sulle proposte che andremo a presentare mentre parlava l'amico faccio ottimi è intervenuto lo salutiamo ente con tanto piacere il presidente del gruppo di Alleanza Nazionale Montecitorio amico onorevole Tatarella che pregherei di venire al tavolo della Presidenza
Io ringrazio Tatarella perché favella mi dice sempre io vado dove si fa politica evidente qui stiamo facendo politica grazie
è intervenuto anche il professor Armani onorevole professor Armani responsabile della settore del bilancio del di Alleanza Nazionale come già vi ho detto all'inizio l'amico Armani per problemi direi organizza di questa mattina un'epoca non ha potuto fare la relazione ma la la faranno nel primo pomeriggio io volevo anche salutare la presenza dell'assessore
Corsaro Assessore Massimo Corsaro assessore alla Lombardia che noi ci auguriamo anzi il primo peggio vi siamo l'assessore Caruso e l'assessore Corsaro che i lavori iniziano proprio con le loro comunicazioni corsia
Da parte l'assessore Carlo Caruso della Regione Calabria sia da parte dell'assessore Corsaro della regione lumbard Bear saluto pure il dottor coppie che Ciccotti Cesare presidente dell'ASSAP figiano di Roma e provincia
Non so adesso gli diamo la parola l'amico per sottrarsi
Allora proseguiamo con i lavori e un intervento di saluto del onorevole Gasparri e lo ringraziamo fin da ora ecco e poi avremo se ed Egidia un intervento del onorevole Tatarella magari in chiusura
Proprio preferisce adesso targa fanno ascoltavamo ottobre no
E poi abbiamo la relazione finale dell'onorevole professor pace
Armi è soltanto una sera alle cinque domando scusa Maurizio stasera alle cinque avremo la presenza del presidente Fini
Grazie Gaetano soltanto davvero un breve saluto io ho apprezzato molto gli interventi che ho ascoltato soprattutto da chi vive la realtà diretta di queste che ha degli voglio soltanto qui sottolineare da un lato l'impegno molto positivo che l'onorevole Mazzocchi sta approfondendo
Da diversi mesi in questo settore che anche oggi trova una sua diciamo realizzazione della presenza dei responsabili delle diverse province quindi a dimostrazione di una ramificazione territoriale Alleanza Nazionale
Una formazione politica che raccoglie tradizioni anche antiche ma è giovane quindi deve consolidare
Sul territorio la sua presenza acquisire esperienze quindi anche lavoro specifico tema per tema sta dando delle dei risultati da patologie da ascoltare da parte d'Amico Paciotti elogio dell'altro luogo Saro come assessore all'artigianato che dimostra che evidentemente anche gli esponenti di Alleanza Nazionale che si sono affacciati a responsabilità di governo
Nelle regioni riescono a portare avanti iniziative valide non dobbiamo dimenticare che Alleanza nazionale fa parte del Governo di ben sette regioni maggior numero di italiani vivono in regioni governate dal Polo quindi non dobbiamo vivere questa fase politica con quella di una comunità esclusa emarginata abbiamo delle responsabilità e quindi certamente non siamo responsabili delle nefandezze
La parolina che anche questa mattina Spallanzani richiamava e quando lo diceva otto come il risotto che con quale dovuta che fa hanno azzeccato tutto peccare più disoccupazione a merito vorrei ricordare della politica del centrodestra
La legge Tremonti è stato un momento diverso di inversione dirotta parziale che non ha prodotto i risultati che una politica di più lungo termine poteva produrre ma di coniugare quei valori di socialità e di liberismo che a nostro avviso con una politica di detassazione edicola già mito dell'investimento possono trovare una felice sintesi io vorrei solo fare questa riflessione nel ribadire soprattutto agli esponenti
Delle categorie gli operatori perché anche molti dei responsabili di Alleanza Nazionale sono persone che vivono i problemi del commercio e l'artigianato che fanno parte di queste categorie
Che per noi il connubio con questi settori risponda una scelta strategica
Poiché non abbiamo l'Italia su venticinque milioni di persone che fanno parte della forza lavoro
Una minoranza cospicua di otto-nove milioni di sindacalizzati i lavoratori dipendenti di persone che fanno parte di quegli apparati protetti e tutelati
Mi pare una stragrande maggioranza di lavoratori autonomi di dipendenti di piccole e medie imprese dico piccoli imprenditori
Là dove il confine tra l'imprenditore e il dipendente e l'abilissimo perché molte di queste persone lavorano come dipendente rischiano insieme al dipendente si sacrificano fanno gli stessi ritmi di lavoro è come guardiamo soprattutto a questa vastissima fascia di non tutelati
Di non protetti
Perché anche i dati recenti dimostrano come le politiche anche di sostegno privilegiano molti altri
Giorgio riparatori avevo lanciato la provocazione molte volte AN
è accusava di non volere privatizzazioni
Vogliamo le privatizzazioni non vogliamo le svendite
Ecco vuole che si realizzasse anche la FIAT ad esempio l'Italia e non sembri un paradosso perché ne abbiamo questi grandi blocchi super protetti che sono privati quanto guadagnano e sono pubblici quando perdono per la vorremmo
Prima
Della stele
Dell'Acea Roma della Centrale del latte di tutte le aziende locali e nazionali cominciassimo a far vivere una logica più di mercato e più privata anche questi grandi blocchi non parlo dell'Olivetti perché se no poi applaudite troppo se mi metto a parlare
Di De Benedetti dei suoi conti e di quello che ci costano i conti li ebbe cioè ecco un altro tipo di settore
Che invece è molto ampia e su questo stiamo cercando di costruire un dialogo costante
Lo sapete esponenziale richiamava anche l'intervento giorni fa che anche ho ascoltato di borsoni della Confapi quando accusava la grande industria di non pagare il piccolo fornitori creando conseguenze ancora peggiori di quelle che crea il sistema creditizio e qui sulle battaglie nei confronti anche dei grandi poteri adesso anche qualcun altro ha scoperto che ci sono dei poteri forti
Che comandare l'Italia quando qualcuno
Onorevole Tatarella parlava di queste cose le polemiche si scatenarono verso anche D'Alema scoperta una citavo e poté polemiche sui poteri forti parlando delle banche cari qualcun altro resta scoperto esistere l'Italia quindi io concludo ringraziando sinceramente onore Mazzocchi e tutti i suoi collaboratori per quello che stava facendo il sì alla centrale e in sede nazionale e mi auguro che questo proficuo rapporto con questo mondo qualche rimbrotto l'ha fatto giustamente Mazzocchi giorni fa per quando Alleanza nazionale è scesa in campo aprendo una polemica sulla grande distribuzione
Problema che spesso alla al poco viene addebitato non si capisce se ne siamo fuori o contro le logiche di difesa pagati distribuzione Alleanza Nazionale difende proprio per il concetto soprattutto il piccolo e medio l'autonomo chi rischia
Da solo ecco ci saremmo aspettati forse un po'più di entusiasmo da parte delle categorie e che ha molte buone le categorie e ci sono quelli che poi difendo ridicole poi caso mai ci hanno l'hard discount dietro l'angolo e fanno concorrenza ai piccoli che dovrebbero difendere
Questa è una questione puramente Romano invece vogliamo difendere soprattutto queste realtà e da questo punto di vista ci aspettiamo buoni consigli e buoni suggerimenti anche interventi che ho ascoltato non offerti molti e mi auguro anche che chi amministra nelle regioni come ascoltavo prima
Del discorso fatto da Paciotti sull'attività di Corsaro possa dimostrare che Alleanza Nazionale là dove governa sa dare anche delle soluzioni perché le Regioni devono essere il modello alternativo rispetto al governo centrale
Dove cari amici delle categorie il vero pericolo non sono tanti comunisti che mangiano i bambini che non li mangiano più ma che il ministro dell'industria commercio artigianato
è un signore che rappresenta un blocco di interesse che quello della grande come l'azione assistita protetta non c'è solo la FIAT da privatizzare dovremo privatizzare anche le grandi centrali cooperative oggi signor Bersani è la punta di un grosso iceberg quindi è molto pericoloso perché difende interessi
Con politiche fiscali politiche assistenziali che riguardano un blocco quello cooperativistico che fa una concorrenza sleale all'artigiano al commerciante chiamato le protezioni fiscali e normative
Perché oggi abbia bene dopo
Sì è da un personaggio già è peggio che se ci sia Cossutta dei comunisti che mangiano bambini non ce ne sono ma ex comunisti che difendono interessi poco limpidi a danno di chi rischia nel libero mercato ve ne sono e ve ne sono anche al Governo e opposizione a questi personaggi
Deve essere fatta con argomenti e con proposta di taglio del tutto diverso grazie e buon lavoro
Ringraziamo per questo intervento l'onorevole Gasparri è entrato in sala il senatore Porcari lo salutiamo adesso preghiamo l'onorevole
Tatarella presidente del gruppo di AN alla Camera dei deputati e di prendere la parola grazie
Carito avvenisse
Io ho diversi motivi per essere direttori di stare con voi
Il primo motivo viene da lontano
Ed è la battaglia se breve
Motivata espresse animata in favore dell'artigianato e del commercio
In ogni Assemblea che mi ha visto partecipi
Il secondo motivo l'affetto il ringraziamento per l'opera che svolge l'amico Mazzocchi all'interno del gruppo parlamentare per il collegamento per il dinamismo per l'aggancio ai problemi
Che il modo migliore per andar d'accordo con me
Terzo motivo e quello di fondo generale la nostra battaglia l'anticipato Gasparri
Non è collegata al mondo dell'artigianato del commercio io aggiungo del turismo io aggiungo della piccola impresa terre il gusto o per l'esigenza o per l'interesse nella raccolta del consenso va al di là di questo
Il nostro la nostra vicinanza e bisogna diffondere questo concetto
A tutti gli iscritti sono oggi gli organizzati di queste categorie che abbiamo un motivo in comune
Di contiguità
E di matrimonio sui problemi e quello che ognuno di voi lottando da solo lotta per la libertà di impresa commerciale familiare ed è lo stesso motivo che vede noi in difesa di questo mondo perché crediamo al mondo del certamente al mondo produttivo e auto produttivo la massificazione
è un concetto che porto al consenso era radici ideologiche nel socialismo nel marxismo nelle leninismo tutto il resto e associazionismo libero F. conto che unisce valori tradizioni politiche che vanno da Sturzo al mondo cattolico al mondo nazionale al mondo dell'associazionismo repubblicano che si è avuto nella questo Novecento quindi questo è il motivo di fronte e questo motivo di fondo unifica gli altri contro di voi e contro di noi
Perché la politica delle sinistre non è mai una politica in funzione del ciò che piccolo ciò che il libero ciò che famiglia vorrei chiedere ho visto con piacere fa riferimento alla politica degli ipermercati e dei supermercati io non vedo le sinistre molto spinto in questo questo settore
Non la vedo nella Regione fanno dichiarazioni di principio la Confesercenti fa dichiarazioni di principio ma alla fine ha un grande ipermercati
Che ha Totti dipendenti e quindi diventa sindacalizzata in quella in quella del centro commerciale entra la CGIL dove la sinistra & Peppe di esserci invece Edinho un esercizio piccola
Entra la bontà del rapporto fra lavoratore è datore di lavoro questa è una differenza e allora questa battaglia non è soltanto una battaglia a Roma è una volta mediterranei con i tempi non è possibile alcune regioni cito l'esempio della Puglia
Che sia sarà fatto un piano commerciale con degli indici
Per avere i supermercati e gli ipermercati
Chi è l'economia regionale non può
Muoversi in competizione con i grandi gruppi
C'è una politica saggia di modernizzazione presuppone l'ancoraggio dei parametri alle realtà locali
Perché se l'aggregazione è possibile ed era favorire l'indirizzo delude i luoghi invece si cimentano parametri troppo alte arriva la Rinascente
Arriva la Fia
Che impugna e fare facendo manovre terrei sia riammessa da banchi dai quali è stata esclusa
Arrivano i gruppi francesi e allora la battaglia del popolo della libertà e dico del Popolo della Libertà perché in materia di ipermercati supermercati
Non è tamburo l'adesione o la possibilità del singolo di opporsi deve essere una linea politica e voi sapete quand'è facile
In materia di super perché nati per beccati avvicinare tutti dal proprietario del terreno alla ditta che deve costruire l'ipermercato ai gruppi che da quando può far le assunzioni eccetera eccetera eccetera
Allora deve nascere una linea di difesa del commercio locale del commercio regionale di intesa condanne federazioni locali di categoria perché è un problema visto in una regione diverso servisse un'altra regione
E allora
La nostra congiunta che funzione a mio parere raccordo con i gruppi partiti al Po raccordo con le categorie l'associazione Ufficio di categorie raccordo con i gruppi regionali in loco raccordo con gli assessori verranno sotto il vigile controllo della dialettica pubblica apre cioè io sostengo che è un popolo è forte sia riesce a discute un problema apertamente
Un po'le debole se il problema lo discute sotto la scrivania
E allora quando ci sono questi grandi problemi nelle regioni problemi vanno affrontato pubblicamente
Perché il cittadino il consumatore l'elettore il commerciale l'artigiano maturo oggi ognuno saggio dichiara ebbene e meglio se la dialettica avviene apertamente sui problemi
E allora
Dobbiamo fare uno sforzo di crescita di qualità nell'affrontare i problemi nel fare una politica regionale
D'accordo con le nostre rappresentanze ricordava Gasparri che governiamo otto regioni
Ma no
Qua
Iniziare proprio oggi
In questa sede
La mia attività politica pubblica dopo le elezioni questa è la prima manifestazione pubblica politica cui partecipa ed è un privilegio perché tra l'altro mi si consenta di giocare in casa
Visto che di problemi dell'artigianato e di problemi del commercio mi sono occupato per anni visto che negli anni settanta avvertì
Il distacco culturale anzi la ghettizzazione culturale del comparto del lavoro autonomo
Su mia iniziativa e sotto la mia direzione venne realizzata una iniziativa di grande
Livello mi sia consentita di dirlo il modello econometrico della distribuzione c'è un modello nel quale tutte le attività terziarie
Invece di essere considerate residuali erano al centro dell'analisi economica per potere capire
Per potere avere uno strumento che consentisse di capire quali erano gli effetti anzitutto sul settore dei provvedimenti che si venivano ad assumere e per potere comprendere altresì quali contributi il settore del terziario
Ah recasse alla economia nazionale
Per uscire dalla logica che vedeva accusati soltanto di parassitismo o di pompieri
Ho concreto che poneva il governo nella posizione di pompiere nei confronti di quegli incendiari o di quegli untori che sono considerati il gli operatori del commercio nei confronti dei prezzi
Allora dicevo arrivi ringrazio perché
Oggi gioco in casa e gioco sui temi che conosco
Prima di iniziare però l'aspetto della politica di una politica del credito per il settore delle piccole e medie imprese se in particolare del comparto artigiano e commerciale
Vorrei fare un riferimento dare un'informazione a qualche cosa che è avvenuta proprio di recente nella Commissione finanza dove presto la mia opera commissione Finanza abbiamo avuto prima l'audizione del ministro Visco
Sui suoi propositi in tema di riforma fiscale
E tra questi propositi me ne aveva dato un segnale il collega ed amico onorevole Armani
E il segnale è stato confermato dal discorso dei ministri per questi propositi c'è quello della soppressione di una serie di imposte e loro sostituzione con un'altra
Le imposte da sopprimere sono quella patrimoniale sulle imprese
Ancora Lai l'horror e delle altre imposte simile
Da sostituire con una non ben specificata imposta regionale
Io in quella sede feci presente al ministro Visco il rischio che passando da quel tipo di articolazione di imposti all'imposta regionale non si venissi aggravare indebitamente
Il settore delle piccole e medie imprese scaricando correlativamente quello delle grandi così come complice la Comunità economica europea avvenne quando dal Ligier passammo all'IVA
Allora eravamo in pochi a sollevare queste teme di problemi non fummo ascoltati
Adesso dovremmo avere la forza per essere ascoltati il ministro ossidi
Riparo dietro il Bitto di simulazioni che avrebbe fatto in base alle quali questi risultati non avrebbero dovuto verificarsi
Quando venne presentato e discusso in due giorni addietro
In commissione il Documento di programmazione economica e finanziaria la Commissione finanza non si occupa del tutto solo degli di taluni aspetti
Io sollevai di nuovo il problema perché nel documento veniva riproposto anche in maniera
Direi quasi risibile lo stesso tema perché si parlava di bassi aliquote ma non si chi spendeva una parola circa la definizione dell'imponibile ora noi tutti sappiamo che l'ICI è un'imposta gravosa
Che l'aliquota è bassa ma l'imponibile alto ed è l'imponibile alto che rende nonostante l'aliquota bassa molto gravosa l'imposta allora rilevai questa indeterminatezza e poi dissi che anche Laera indeterminato il modo di definizione dell'imponibile della nuova imposta regionale e chiesi per consentire riavviare il parere favorevole sul documento cosa che forse sarebbe state eretica
Va comunque chiesi che il Governo si impegnasse
A
Con Syndicate condiziona il il parere favorevole acché il per il governo si impegnasse a stabilire
Addebitare
Che nel passaggio dal vecchio sistema impositivo al nuovo
Si realizzasse un passaggio di onere dal comparto della grande impresa alle spalle delle imprese di piccole e medie dimensioni tutti noi sappiamo quale la la raggio di applicazione
Della imposte patrimoniali sulle imprese qual è il raggio di applicazione dell'i loro sappiamo come grazie ad una sentenza della Corte costituzionale ci sia stato l'alleggerimento dell'Hello
Per una larga parte una larga parte la quasi totalità delle imprese minori la conseguenza è che se noi a quelle imprese ne sostituiamo un'altra che invece si applica generalmente ci ritorna sotto altra veste
Quell'onere di cui per applicazione di principi di giustizia per applicazione della Costituzione la Corte costituzionale c'aveva liberati
Il relatore aveva accolto questa proposta
Perché che avevano fatto manifestazioni per carità anche noi la vediamo alla stesso modo manifestazioni di apertura
Senonché il governo avvertito il relatore che non era il caso di accettarla quindi la proposta è stata respinta e il nostro voto ovviamente è stato contrario
Il documento di programmazione economica e finanziaria non ha ricevuto il voto favorevole della Commissione
Ma questo è un fatto grave ve l'ho voluto citare per fare in modo che stiate allerta è un fatto grave perché a parole avevano detto che questo provvedimento avrebbe dovuto risultare neutrale quindi non spostare gli oneri dalla grande alla piccola impresa
Ma quando si chiede loro si chiede al governo di accettare questa scondita sia un'esplicita che la riforma deve essere sottoposta a questa condizione che non ci sia uno spostamento degli oneri dalla grande impresa alla piccola e media impresa
A questo punto l'impegno formale non viene assunto allora questo deve porci in allarme delle porrei l'allarme soprattutto voi
Perché sulla forza che deriva dal consenso della opinione pubblica oltre che dei rappresentanti parlamentari che si riesce a creare un'opposizione efficace nei confronti di questi tentativi che sotto l'apparente bandiera della semplificazione un'unica imposta al posto di altre
Finisce col realizzare viceversa una gravido degli oneri per il comparto della piccola e media impresa
E l'onorevole Tatarella l'aveva ricordato prima che ci sono non delle regioni delle ragioni di clientela che ci portano a apporto per stare peculiare attenzione a questo comparto ma è questione di concezione della costituzione della società
Della costituzione dell'economia
Noi siamo per troppi anni stati succubi di una colonizzazione culturale operata dal marxismo
In base alla quale colonizzazione l'unico lavoro degno di tutela degno di tale nome è stato il lavoro dipendente
Mentre il lavoro sotto le altre forme il lavoro autonomo il lavoro di impresa lavoro delle piccole imprese
Perché ma perché chiaramente quella è la barriera al dilagare di una concezione che proprio quella che questi partiti oggi che han cambiato nome ma non comportamento
Dicevo era la barriera ai disegni di egemonizzata azione di questi partiti
Io mi scuso per la premessa ma poiché i mezzi di informazione sono particolarmente distratti quando si tratta di argomenti che vengono sollevati dalla nostra parte e sono anche particolarmente distratti quando si tratta poi di problemi che non riguardano del
Fasce di cittadini organizzati in maniera ferrea per obbedire
Ai le direttive dei partiti della sinistra beh quando dicevo
Di mezzi di informazione sono così distratti noi ci dobbiamo difendere come possiamo e io ho voluto farmi giungere il messaggio voi farete la vostra parte
Potendo contare sul fatto che noi la nostra parte continueremo a farlo
Tasso sul tema scendo sul tema tecnico mi è stato chiesto questo tema e mio dovere trattarle un tema tecnico quello di una pole
Dica del credito per la piccola e media impresa
Better pensare ad una politica del credito per la piccola e media impresa cosa significa significa pensare a una politica del credito che consenta di ridurre le discriminazioni cui la piccola e media impresa sono esposti assoggettate nell'accesso nelle possibilità di accesso come anche nelle condizioni di accesso le condizioni del credito
Però io vi parlo da economista
E debbo affermare che non ho mai creduto che i problemi si possano risolvere semplicemente non manca nominalistica mente oppure una norma di legge
Se così fosse il problema sarebbe stato già risolto poiché nel mille novecentottantasei
Con un emendamento introdotto nella legge sugli interventi straordinari per il Mezzogiorno venne stabilito il principio della parità del costo del credito nei confronti di tutti gli operatori
Quando poi andiamo a vedere i fatti ci rendiamo conto che quella legge e disapplicata
Si può dire perché non c'è la sanzione no ma perché questo tipo di problemi non è risolubile semplicemente con un colpo di bacchetta magica dicendo aboliamo il problema con una norma di legge
Questa tipo di problemi è complicato in quanto non si produce per nero caso
Deriva da una serie di fattori e allora se vogliamo disegnare una politica del credito per queste imprese dobbiamo pensare
O richiamare quali sono i tipi fattori più importanti di dischi e producono le difficoltà di accesso delle discriminazioni
Io ve le elencherò rapidamente del resto preparato un testo scritto anche se sintetico in cui queste cose sono trattate con un minimo di rigore anche se
In maniera sintetica
La prima ragione fondamentale e che quando si istruisce una pratica di credito si gestisce un rapporto creditizio c'è un costo che si sopporta indipendentemente dall'entità del rapporto per capirci dare un credito da cento miliardi
O dare mille crediti da cento milioni
Non comporta lo stesso costo costa molto di più dare mille crediti da cento milioni
Perché sono mille pratiche da istruire
Mille rapporti da tenere sott'occhio ad amministrare
Conseguentemente
Le banche hanno una ragione se fanno in sostanza gravare sulle operazioni di minore importo dei costi più elevati
Però a fronte di questo che certamente è una un dato obiettivo uno svantaggio
Una mancata economia di scala
Che si avverte quando il credito viene erogato nei confronti dei piccoli
C'è un vantaggio
E il vantaggio è costituito dalla ripartizione del rischio
Se c'è la probabilità diciamo del cinquanta per cento di fallire e il cliente uno la perdita noi ti amiamo in termini tecnici la speranza matematica della perdita cioè la perdita probabile
E cinquanta
Ma se sono due
I soggetti e la probabilità di fallire per ciascuno dei due del cinquanta per cento la probabilità che entrambi falliscano e sono del venticinque per cento
Perché il principio che anche qui tecnicamente chiamiamo delle probabilità composta
Allora la banca
Fruisce di un enorme vantaggio quando può disporre di una pluralità di clienti piuttosto che di pochi grandi scrive
Non vi dico perché lo sapete benissimo che il vantaggio e ancora maggiore perché in sede di esecuzione più agevole
Aver ragione di clienti di minore dimensione che non di clienti
Potentemente apprezza ma queste sono questioni che riguardano più le discriminazioni di mensili per dimensione operati dal nostro sistema giudiziario che non il tema me ne occupai pure mille novecentosessantaquattro di questi temi delle discriminazioni ai piccoli operati dall'amministrazione della giustizia
Sono vecchio purtroppo aspra tante cose però non è questo il tema di oggi c'è questo fatto questo grande vantaggio bene di questo vantaggio le piccole imprese non traggono alcun frutto
Come mai
No
Sull'IVA dovremmo chiederlo lei chiedeva dell'IVA
Ebbene dell'IVA lo dovremmo chiedere al ministro delle Finanze noi siamo dell'idea che dobbiamo attenuare le imposte sulle banche mi sto cercando di fare un'analisi precisa per spiegare le cose vi ho detto
Che mentre c'è un maggior costo nel trattare con i piccoli le banche hanno un vantaggio nel trattare con i piccoli come mai questo vantaggio non va a beneficio dei piccoli
Per quanto riguarda la sua dose di domanda specifica le dico sì ci sono banche che allargano i loro sportelli ma se andate ad allungare l'occhio anche a raggio più ampio
Vedete che in Italia di banche nel suo fallite tante ne sono scomparse tante
E tante sono state assorbite
Questo perché abbiamo delle zone più forti o meno forti nelle zone meno forti abbiamo avuto veramente un'ecatombe
Non ve le elenco ma serve la elenca si farei un piccolo elenco del telefono di banche che sono scomparse negli ultimi cinque anni
Allora dicevo
Come mai questo vantaggio non va non viene colto
Dai dagli utenti dai clienti
Ma qui c'è una una norma di vigilanza
Cioè le regole della Banca d'Italia
Che impediscono questo vantaggio
Perché la Banca d'Italia
Quando stabilisce come vanno convoca al colate le sofferenze e quindi come va ridimensionata la capacità delle banche di operare
Non segue
La logica razionale del riconoscimento dell'abbattimento del rischio connesso con la pluralità dei clienti non disconosce meramente semplicemente è chiaro che qui a fronte di un possibile vantaggio
Idoneo a compensare almeno in parte lo svantaggio del maggior poco sto di cui parlavo prima
Il rimedio potrebbe essere costituito dall'azione volta ad una modificazione della normativa di vigilanza ad abbiamo apri agire a monte non sul manifestazione del fenomeno sulle cause del fenomeno altrimenti non riusciamo a rimuovere secondo fattore quella del potere contrattuale
Quando va il singolo piccolo ci ha poco da contrattare rispetto al grosso cliente c'era un tempo in cui la nostra maggiore azienda metalmeccanica la FIAT
Pretendeva di avere i crediti ad un tasso minore rispetto al migliore possibile che il cosiddetto prime Ray delle abiti all'epoca esisteva
E si chiamava il tasso FIAT che era più basso del prenderei
Ma perché questo per il potere contrattuale che la FIAT trarre che grossa rispetto alle banche mentre il piccolo rispetto alle banche ha poco potere
Questo disparità di potere deriva da un'altra ragione
La grande impresa norma il solo canale dell'intermediazione creditizia
Reso resa dalla banca per approvvigionarsi di risorse finanziarie a una pluralità di strumenti
Per le imprese di piccola dimensione esisteva uno strumento prezioso che consentiva di realizzi di contenere l'entità delle immobilizzazioni
Ed era il leasing
Il leasing è stato distrutto ed è stato reso assolutamente non conveniente da una disciplina fiscale totalmente penalizzante che ha portato molte delle società di leasing a chiudere
Naturalmente facendo la gioia di altri intermediari
Continua a rispondere alle sue domande e le risposte non sono semplicissime ma ci stanno
Allora è possibile distruggere un uno strumento che avrebbe valenza peculiare proprio per il settore del commercio
Per il settore in immaginate ricordate tutti come l'agevole per esempio vendere beni di un Remo lì in presenza dell'istituto dell'ISI mentre con l'istituto del fatto vinci facciamo poco
Bene il leasing è stato ucciso ucciso dalla modifica della normativa fiscale
Vado avanti
Quando noi abbiamo a che fare con le piccole e media impresa e soprattutto del settore del commercio e dell'artigianato di servizi
L'attivo di questi atti imprese
Ha una composizione del tutto diversa dagli attivi di altre imprese quasi sempre o comunque molto spesso lo stesso immobile che ospita le attività non è di proprietà
E quindi non può essere prestato in garanzia
I macchinari rappresentano o le attrezzature rappresenta una quota limitata
Rispetto al totale del esigenza di finanziamento dell'impresa
Che per grossa parte costituita da valore di scorte pertanto non si presta a essere offerto in garanzia questi sono tutti degli svantaggi
Ma vogliamo aggiungere quelli che si sono aggiunti
De
Abbiamo avuto
Un altro fenomeno che è passata anch'esso sotto silenzio
In fondo
Per il comparto delle piccole e medie imprese c'era il comparto delle piccole beghe banche che era il più adatto in particolare quello delle casse rurali e artigiane che è nato proprio per questo
Il comparto delle piccole banche aveva un vantaggio rispetto a quella delle grandi banche perché doveva immobilizzare il riservi obbligatorie non remunerate a tasso di mercato
Delle risorse di gran lunga inferiori rispetto a quelle che le altre banche erano tenute a
Tenere immobilizzate sotto forma di riservi obbligatoria sui depositi ricevuti
La riforma della disciplina sulle riservi obbligatoria tolto al comparto delle piccole banche questo vantaggio
E naturalmente aveva tolto persona antalgico ha comportato una peggioramento della posizione competitiva di quelle banche che sono più naturalmente
Il la la controparte delle piccole e medie imprese nei confronti del sistema delle grandi banche
Un aspetto positivo per la verità lo si ritrova nella riforma della legge bancaria
Laddove come l'articolo trentacinque è stato stabilito che per le banche di credito cooperativo come adesso si chiamano le vecchie casse rurali e artigiane
La i clienti debbono essere costituiti prevalentemente da soci
Questo impedisce che la raccolta fatta presso i soci prevalentemente finisca viceversa finanziare grandi aziende come in qualche caso è avvenuto
Quindi è un fatto positivo poi però bisogna anche dire se l'operatività delle casse rurali e artigiane c'ha qualche limite perché per avere un rapporto funzionale con i propri soci occorre che il numero dei soci sia abbastanza limitato quindi debbano avere
Portata esclusivamente locale tornerò su questo
Ma prima di passare ai rimedi perché qualche altro rimedio oltre quelli cui accenna Tomba pure richiamato
Vorrei rappresentare un altro rischio il rischio introdotto con la nuova disciplina della previdenza integrativa
Beh in fondo se noi pensiamo a che cosa significasse il Ifis cosa significassero i fondi per il TFR nelle imprese
Rendiamo conto che erano nient'altro che è un modo una modalità di finanziamento di autofinanziamento delle imprese
Che in qualche misura rispondeva anche pur non passando attraverso il mercato in maniera diretta alle reti ragioni dell'efficienza
Perché si erano dei fondi più cospicui quanto più consolidata e alla vita dell'impresa
Quanto maggiore era il numero degli occupati è più elevate le remunerazioni quindi più elevata la produttività
Con l'introduzione della previdenza in tre integrativa ancora amici miei non ve ne siete accorti perché non è operante
Una quota dei TFR viene tolta alle aziende per finanziare la previdenza integrativa
Io son riuscito in quel pochissimi mesi in cui fui Sottosegretario al governo tecnico Dini
A vincere una battaglia contro il ministro Treu per fare in modo che il sistema della previdenza integrativa non fosse totalmente controllato dalla grandi centrali sindacali mediante il sistema dei fondi chiusi
Ottenne la possibilità dell'apertura che significa la possibilità di scegliersi il fondo col quale la previdenza dal quale la proporre previdenza verrà gestita questo è un aspetto estremamente importante perché è fatto in favore delle piccole imprese che da sole
Certo non possono mettere assieme risorse per costituire un fondo quindi vedrebbero queste risorse transitare
Uscire dai propri dalle proprie casse
Passare a attraverso le deliberazioni delle centrali sindacali dei lavoratori attenzione e finire gestiti a favore di che cosa del settore della grande industrie
La possibilità di riequilibrio qui vista nell'attivazione dei fondi chiusi di investimento mobiliare
Che non son partiti anche se sono stati previsti da una legge che ormai a diversi e diversi anni di età
E che era la legge per
Il fino a ridurre il lo sviluppo lo sviluppo tecnologico anche del comparto della piccola e media impresa
E qualcosa credo che risale al mille novecentottantotto
Da allora se n'è parlato non se ne parla neanche più niente partito certo ci sono anche qui delle ragioni
Ci vogliono le professionalità ci vogliono dei soggetti
Secondo me di due strumenti essenziali
Finiscono coll'essere costituiti da due gambe
Un al rafforzamento della potenzialità
Dei consorzi di garanzia fidi
Un rafforzamento o migliore partecipazione da parte del mondo interessato alla gestione del mondo delle banche di credito cooperativo primo caso
C'è un grande vantaggio
Nella organizzazione dei consorzi di garanzia fidi lo sappiamo tutti il grande vantaggio è costituito da un'informazione di buona Calì qualità e di basso costo
Ma c'è un grande rischio
Quand'è che l'informazione è buona e costa poco quando ci si conosce cioè quando l'ambito del ristretto e infatti i consorzi di garanzia fidi per funzionare
Possono di livello locale o sono di livello settoriale dove tutti ci si conosce
Ma per queste caratteristica della limitatezza dell'ambiente in cui operano
Essi sono estremamente rischiosi
Va male il comparto del panno il consorzio fidi di Prato salta non è più in grado di far fronte alle proprio obbligazioni
Va male un ambito di economia locale magari semplicemente perché una grande impresa e andate in crisi e tutto il lavoro indotto è andato in crisi la garanzia il consorzio di garanzia freddi si trova anch'esso di nuova scoperta
Allora come potere coniugare i grandi vantaggi dell'informazione e poco costosa
Di buona qualità che poi mantenere al corrente la controparte creditizia dell'evoluzione delle cose con
Questo rischio accentuato connesso con la ristrettezza dell'ambiente
Beh questo è possibile
Se si attua un principio diciamo
Di secondo livello
E il principio muove
Nella direzione diciamo della
Ripartizione del rischio tra consorzi una formula era la formula della contro l'assicurazione dei consorzi
Che era stata
Tra l'altro
Inclusa
Nel programma con cui il governo Dini si presentò alla Camera
E che è rimasto totalmente inattuato vi posso anche dire che mi ero occupato io di questo progetto
E che nel mese di aprile del mille novecentonovantacinque quando lasciai
Il posto di sottosegretario al Tesoro
Avevo completato integralmente il Progetto si trattava solo di passare dallo stato di attuazione
Ed era un progetto di una Società interbancaria per la contro l'assicurazione dei rischi
Dal mese di aprile del mille novecentonovantacinque al mese di luglio mille novecentonovantasei
Sono passati quindici mesi tra poco si raggiunge anche il periodo di gestazione degli elefanti quel Prodi quel programma non vi è più traccia probabilmente sarà rimasto nel fondo di un cassetto
Eppure quella è una forma di soluzione che potrebbe giovare notevolmente
E che potrebbe abbattere notevolmente il costo del danaro e rendere per le banche più allettante il rapporto convenzionale con i consorzi
Il secondo tipo di intervento riguarda il mondo delle banche di credito cooperativo anche per le innovazioni normative cui ho fatto prima accenno e quanto mai necessario una partecipazione alla vita di queste bah non si tratta al momento in cui si ha bisogno di andare a chiedere per sé delle peculiari condizioni perché da singoli non ci si riesce mai
Si tratta di intervenire alla vita delle aziende nelle sedi proprie per stabilire gli indirizza
Di gestione di queste
E si tratta ancora di ottenere e la scatola esiste
La Iccrea Holding di recente costituzione come tale
La creazione di istituzioni specializzate
Quelle che servono per avviare i fondi chiusi di investimento mobiliare che servono per finanziare le piccole e medie imprese di successo che non possono certamente andare in Borsa
Ma che servono anche consentitemi di sottolineare pure questo aspetto servono per mettere in piedi quelle attività di servizio di supporto
Per la formazione dei piani finanziari che sono la vera prevenzione nei confronti dei fenomeni dell'usura
Perché troppo spesso la nostra cultura economica è troppo povera noi possiamo pure fare di buoni piani economici e vedere che delle iniziative avrebbero tutti i requisiti dell'economicità ma
Prendiamo sempre troppo sottogamba e ve lo dico per esperienza avendo visto troppi risultati sott'occhio la formulazione dei piani finanziari
Io mi rendo conto che la singola impresa da solo non può sopportare l'onere di elaborare assi dei piani finanziari e di controllarne la validità e quindi di commisurare il suo ricorso al credito
E in generale alle risorse finanziarie non proprie alle possibilità di rispetto di un piano finanziario ma questo scopo occorre che vengano ha soccorso lo sviluppo dei servizi l'Italia in grosso ritardo da questo punto di vista lo sviluppo di servizi finanziari
E per il mondo delle piccole e medie imprese dove non è possibile pensare a una nascita spontanea di questo tipo di attività occorre un attività di promozione l'attività di promozione che dovrebbe a mio modo di vedere essere appoggiata al mondo della banche di credito cooperativo ma guardate
Una democrazia economica non è tale soltanto quando l'economia viene a svilupparsi ad agire l'attività economica si svolge nell'ambito di una democrazia politica
Una democrazia economica è tale quando i soggetti che la compongono cioè gli operatori economici partecipano alla vita delle istituzioni economiche che li riguardano
Non solo alla vita aziendale ahimè io mi rendo conto che queste faticoso purtroppo oggi in un mondo tanto complesso
Occorre sacrificare il proprio tempo dedicare una parte del proprio tempo anche alle istituzioni esterne alla propria attività alla propria azienda
E solo se maturi amo questo convincimento
E lo traduciamo in azione
E direi che l'iniziativa della Consulta è la dimostrazione che questo tipo di volontà accetta esso lo dicevo se ma troviamo questo tipo di convinzione che allora torneremo ad essere i fabbri della nostre fortune i fabbri del nostro futuro
Cavalcare
Scusate un attimo solo anzitutto volevo pregarvi
Proprio ecco il l'amico abbiamo terminato i lavori tranne che l'amico Ragno dottor ragni voleva fare un saluto brevissimo
Ma volevo dirvi questo schivo avesse ancora ritirato per il discorso della pranzo della purtroppo non abbia avuto farlo in albergo ma in due locali vicini e si può rivolgere la segreteria per direi lei barile vari ricevuti Inés ultima cosa che volevo da dirvi e vi pregherei veramente la seduta anti pomeridiana inizia alle quindici e trenta
Se potete con precisione se essere qui presente allo che ci sarà una serie di interventi e che sanno conclusi quale sei viene verso le cinque dalle sei all'dall'onorevole Fini una cosa una parola adesso la parola per un saluto al dottor Ragno
Gentile ha deciso anche l'ora è tarda che tutti sono stanchi però preferito adesso che nel pomeriggio naturalmente poi c'è l'intervento e l'onorevole Fini e ci saranno altri problemi da affrontare strane prima di tutto un saluto cordiale
Al presidente della Confartigianato Spallanzani energico lasciano ma soprattutto al presidente Germano Zegna e fra l'altro è stato il fondatore insieme a noi nel mille novecentosettantanove
Ragazzi disabili sedete anche dieci persone bastano
E naturalmente dell'Unione europea dei ceti medi
In sigla M S u quest'oggi la Consulta di Alleanza Nazionale ha voluto dare un affondo a tutta la politica economica del governo
Oggi rappresentate dalle sinistre le quali intendono compresi in giro di varia formula e con particolari meccanismi truffaldini di riportare ancora la piccola e media impresa
Ad una concertazione sulla quale noi non possiamo concordare in quanto che dalla piccola e media impresa si tenta ancora di succhiare dei voti mentre d'altro canto sul piano economico e po'litigo si punta ancora a quella forma di statalismo progressista che è la base ideologica
Che parte dai Bertinotti e che termina ai D'Alema per andare ancora oltre questa situazione ovviamente in Europa ci preoccupa e naturalmente noi che abbiamo rappresentato nel quadro dell'unione europea dei ceti medi
Soprattutto il mondo politico
Che va oltre il Polo come diceva anche Tatarella e che riunisce nei Paesi europei dalla Germania federale con Koller fino alla Francia di Chirac con quale noi ci vediamo ogni anno ad incontri importanti politici e sociali fino ad azzannare la presidente dell'Alianza popolare in Spagna Nuova Democrazia in Grecia presidente Germont se è stato uno dei fondatori dal settantanove che non gli siamo grati perché in quel lontano
Mille novecentosettantanove quando ormai sembrava che il comunismo dovesse andare al governo c'è andato adesso peccato noi abbiamo creato quegli sbarramenti del ceto medio produttivo il quale rappresentavano non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa il salvacondotto per riportare il tema su questi termini o libertà o socialismo su quella base presidente Germano già ovuli saluti ad esempio giovanotto
Su questa base oggi in Italia si ripresenta quest'alternativa che in campo europeo dicevo poc'anzi preoccupato soprattutto il la tendenza del dirigismo dello statalismo che è riemerso fino a ieri con la famosa politica dei salari che è la politica del ricatto sindacale all'interno dello Stato
Può condurre l'Italia veramente a una svolta definitiva è rovinosa per tutto il sistema politico ed economico
La piccola e media impresa di cui l'Unione europea dei ceti medi e il simbolo perché noi siamo la cintura di trasmissione
Tra i partiti di centrodestra questo non lo sa nessuno bisogna che lo lo acquisiate lo approfondiamo qui in Europa le commissioni del Parlamento europeo
Fino alla presidenza del Parlamento e il fino alla commissione europea perché le su ovvero l'Unione europea dei ceti medi fa parte di quel gruppo di dieci grosse organizzazioni essendo finanziate
Dalla Commissione europea ci permettono ovviamente di portare una politica di cooperazione in tutti gli stati di questa Europa
Centrale e orientale
Tant'è vero che è proprio un mese fa eravamo a Bratislava per lanciare il pronti questi Paesi ex comunisti e governati ancora da ex comunisti i quali intendono avvicinarsi al mondo liberale
Al mondo della ora politica economica occidentale questa politica di cooperazione che va sotto il nome di George Ben c'è stata anche ripetuta due mezzi Pata tende è il punto fondamentale che la Consulta di un di Alleanza Nazionale deve esaminare è quella di non far ricadere questa nostra Italia nel bacino del Mediterraneo dove i milioni
Di persone dal Nordafrica si riversa un in questo bacino per l'assalto finale
Alle nazioni ricche opulente ma ritornare a quel centro dell'Europa che noi intendiamo fare forte e grande nella competenza nella competizione
Perché soltanto attraverso la competizione
Dell'impresa
Del lavoro umano si può possono raggiungere quei principi di massima libertà e al tempo stesso di garanzia di quella sicurezza sociale che noi andiamo predicando
Le polemiche avvenute nei giorni passati attraverso convegni e seminari perché qui c'è un
I convegni dove si parla si discute sul sociale sul liberale sul nazionale
è necessario capire che l'economia sociale di mercato
Simbolo che portò la Germania Federale al grande benessere e al grande slancio nel mondo rappresenta quella coniugazione
Fra il mondo liberale il mondo libero della libera imprenditoria a volersi colloquiare con quell'ordine sociale
Che evidentemente fa parte della tradizione di libertà di democrazia
Di quei principi che impongono la libertà assoluta dell'individuo nella estrinsecazione di quanto lui crea e di quanto lui produce
Ieri abbiamo assistito che addirittura il Governo Bertinotti Prodi
A
Voluto lanciare l'idea che ci saranno mille miliardi per finanziare il Meridione
La disoccupazione giovanile sono soldi buttati al vento e da questi punti di vista noi dobbiamo agire politicamente perché mille miliardi alla richiesta del giornalista cosa servono il ministro ha risposto che servirà a bordo a fare dei corsi onde far sì che i giovani poi possono da loro maturare una coscienza di creatività e di invenzione del lavoro no
Questi mille miliardi dovrebbero invece essere dirottati alla piccola e media impresa del Meridione per trovare quella tutela e quella forza di espansione per creare nuovi posti di lavoro sul campo non soltanto nella mente ottenne Bharata dalle masturbazione di D'Alema che in funzione ormai di dirigismo cerca di vestirsi di liberalismo in una confusione totale di Termini e di idee
Questo noi vogliamo ricordare
Alla al mondo di Alleanza Nazionale che si preoccupa di questa azione ma dobbiamo anche ricordare che il mondo del ceto medio deve assumere un ruolo politico non possiamo non soltanto fare i tutori degli interessi
Noi vogliamo far sì di che voi siate i protagonisti
Di una battaglia sociale politica senza belle che affinché direttamente dal mondo dall'impresa dal mondo del lavoro dal mondo dell'artigianato si possono creare le premesse di una grande battaglia di rinnovamento
Riportava prima i concetti che Libertas dal socialismo quindi noi siamo per il servizio di questa libertà assoluta ma è necessario passare dalle chiacchiere ai fatti del mese di ottobre con le altre manovre finanziarie che quel che dovrebbero condurre l'Italia a base noi avremo altre bastonate dai trentasei mila ai quaranta mila miliardi
A questo punto sarà proprio l'impresa piccola e media a dover pagare
Allora mentre ricordiamo le grandi manifestazioni dei pensionati che mettono in ginocchio il governo di centrodestra di Berlusconi prima di dare il tradimento al nostro caro amico padano
Noi vogliamo ricordare che c'è una proposta concreta che ci viene da forze notevoli sia del Nord sia del centro sia del sud dell'Italia ed è anche condivise in campo europeo
Dove si apprende l'Italia che si ha la testa della locomotiva europea che deve muovere nel mille novecentonovantanove con l'unità monetaria
L'appuntamento è questo una grande manifestazione a Roma
Io lancio questa proposta siamo rimasti in pochi ma siamo in meglio per cui il venti di ottobre noi qui saremo in grado con le confederazioni
Che naturalmente rappresento lui bastioni di riferimento ai quali anche l'Unione Europea ceti medi che io rappresento
Devono convocare a Roma ad ognuno ma siamo in grado di portare addirittura un milione e mezzo di operatori della piccola e media impresa degli artigiani dei commercianti perché questi signori che ci stanno conducendo alla rovina totale hanno disseminato di loro potentati di loro uomini ogni posto che c'era da occupare per così dire de per dire che continueranno a legislatura devono confrontarsi con la protesta e la proposta di milioni di persone che devono giungere a Roma
Questo appuntamento se sarà esaminato dalle confederazioni dell'artigianato del commercio della Confcooperative dell'unione degli e tutto il resto noi saremo in grado di contare perché attenzione la sinistra quando vede masse organizzate che si agitano se le piazze nel senso però democratico e di rispetto civile
Immediatamente entra in crisi è una sindrome ormai controllata perché loro fanno riferimento alle masse in quanto attraverso la loro cosiddetta impostazione di massificazione puntano tutto sul numero per poter decidere noi in Italia come il ceto medio siamo quattordici milioni di voti
Questi i quattordici milioni di voti Rombaldoni esaminare se una parte due terzi un quinto è andato al Polo delle libertà
è un altro se lo sono distribuiti di signorili del centro sinistra perché non è vero che tutto il mondo imprenditoriale piccolo e medio punta al centrodestra
Attenzione noi dobbiamo puntare a questa grande manifestazione per riuscire ad imporre al soggetto politico imperante le nostre attese e le nostre esigenze
è necessario che si punti a questo per far sì che questa politica che ancora e più imprevisti che dirigistica
Centralizza beveva debba scomparire
Per far sì che l'Italia non solo riprende il suo ruolo in Europa e nel mondo ma soprattutto per dare alla piccola e media impresa il ruolo politico
Non solo sociale economico la banca non paga noi intendiamo avere il ruolo politico nel quadro italiano come avviene in altre nazioni d'Europa e su questa base che io termino il mio incontro perché vedo ormai che le sofferenze gastronomiche infieriscono sulle tragedie non si può fare niente vi saluto e Vito un bonus augurio qua ci vedremo anche nel pomeriggio grazie
Caro Mazzocchi l'orario bisogna con col scusa se mi permetto legatus c'è un signore bisogna contingentare il tempo le persone in dieci quindici minuti devono dire tutto noi possiamo ascoltare le accademiche all'università scusi hai ragione ma tu hai parlato diciotto minuti
No ti ringrazio comunque la bisognava fare un break durante comunque ecco ci diamo appuntamento alle tre e mezzo
Amo subito la i nostri lavori tra l'altro visto qui su questo tavolo già uno stralcio della camera car pignoli che ha voluto ricordare questa la questa la seduta di oggi ringraziamo la microcar pignoli e soprattutto la tipografia che con una certa celerità ha stampato questi queste locandine
Allora io tra altre cose mi spiace dover a mettere ancora una volta di essermi dimenticato di salutare molti amici consiglieri regionali di oggi sono intervenuti soprattutto consiglieri regionali da un deve dalla Puglia ed altre zone dalla Calabria solo di questi consiglieri io vi ringrazio e soprattutto la per la loro presenza sta a dimostrare come Alleanza nazionale
Vuole anche che nelle istituzioni ci sia una presenza femminile qualificata come
Quella dei consiglieri regionali che abbiamo eletto in diverse regioni in diverse amministrazioni locali ci sono molti amici che si sono iscritti a parlare
Noi diamo preannunciato Hill ordine dei lavori in questa maniera
Che ha c'era prima una comunicazione del l'assessore Caruso acqua una comunicazione della l'assessore Corsaro l'uno assessore della Regione Calabria l'altro assessore la Regione Lombardia perché abbiamo voluto queste comunicazioni
Perché è proprio di facendoci da quanto l'amico avvocato Pacciotti giusto il piglio di Sheva per quanto riguarda soprattutto il discorso dell'artigianato
Le competenze regionali sono particolari e soprattutto di nell'esperienza di questi assessori può essere di grande aiuto acquista consulta nazionale non a caso
La consulta nazionale e fatta da non soltanto da amici di partito ma anche divieto fanno parte tutti
Gli amministratori a livello regionale gli assessori delle varie regioni e allora io direi caro presidente Grassi di cominciare dopo aver salutato
Un amico segretario generale della casa del dottor basso che è sempre presente alle nostre manifestazioni novità roba sudicio avviamo con amicizia e stima ma soprattutto
Ci teniamo a sottolineare come
La casa questa confederazione di artigiani lettura presenti sempre nel rispetto di un'autonomia fra pure fra politica e il sindacato e confederazioni anzi però sempre
Direi plaudito a quelle iniziative che Alleanza Arcella preso nel campo dell'artigiano per cui ti salutiamo la rete con tanta simpatia e ti ringraziamo per le avete anticipato a questa nostra riunione sperando che anche tu vorrai portare un contributo qualificante
A questa nostra manifestazione prego il Presidente
Allora l'ordine dei lavori prevede l'intervento della amico Caruso può prendere la parola l'amico Caruso
Allora diamo la parola intanto alla assessore Corsaro
Bene
Grazie buongiorno
Io sono devo dire un po'imbarazzato per la forse eccessiva pubblicità di cui ho potuto beneficiare negli interventi che ho ascoltato questa mattina tanto che mi corre forse l'obbligo
Di
Spiegava è veramente in due parole quella che la decisione l'esperienza che abbiamo voluto darci come Giunta della Regione Lombardia e quindi come Paolo e Alleanza Nazionale in prima persona per per tramite mio
Vediamo
Investito gran parte
Del nostro programma politico e quindi gran parte delle speranze di sviluppo e di ripresa in termini politici programmatici amministrativi della nostra regione nella necessità di a ridare sviluppo forza proposizione capacità innovativa e commerciale
A tutto il comparto produttivo della regione Lombardia abbiamo individuato evidentemente all'interno della Regione Lombardia
Delle caratteristiche e delle specificità che risplendo riflette non amplificando le quelle che sono le specificità del nostro sistema economico che è un sistema economico fatto evidentemente per la gran parte di imprese di piccole a volte piccolissime dimensioni differentemente da quanto avviene nei paesi nostri partner europei ed extraeuropei
Non abbiamo una grossa formazione una grossa mentalità
Di grande azienda di grande capitale siamo soggiogati molto spesso troppo spesso al potentato di quattro cinque famiglie che gestiscono in modo Liga che quel potere il rapporto con il potere finanziario abbiamo dalla nostra la ricchezza della flessibilità e della capacità delle imprese di piccole dimensioni in particolare l'artigianato artigianato e Regione Lombardia vuol dire qualche cosa come duecentocinquanta mila impresa iscritte negli differenti Aldi provinciale dell'artigianato e vuol dire sostanzialmente un milione di a detti cioè il venti per cento della forza lavoro
Vuol dire qualche cosa che copre trecento e passa mestieri dei più diversi dall'artigianato di carattere artistico quello culturale dell'artigianato di produzione a quello dei servizi dell'artigianato storico quello di grande innovazione di grande capacità innovativa che spesso sempre più spesso a partire dalla Regione Lombardia
Utilizza
In in fase iniziale quindi offre la sua la propria disponibilità come teste di nuovi cicli di nuovi metodi produttivi che solo una volta
Testati e approvati nel ciclo di produzione delle piccole aziende vengono poi traslati trasportati su dimensioni su scala più importante in ragione di questo abbiamo letto la storia recente della Regione Lombardia
Che come in tutte le regioni vedeva storicamente l'istituzione di un assessorato competente sia per i problemi dell'industria che per quelli dell'artigianato e abbiamo dovuto considerare evidentemente che l'attenzione per le imprese di piccole e piccolissime dimensioni veniva informa residuale sia in termini di tempo sia in termini di impegno politico sia in termini di utilizzo di risorse finanziarie sia in termini di volontà di innovare da un punto di vista normativo quelle che sono le disposizioni del comparto
è facile immaginare che un assessore regionale che ha nell'anticamera del proprio ufficio
Il signor Pirelli al signor Falchera e dall'altra parte la delegazione dell'associazione degli artigiani riceve immediatamente signor Pirelli signor falchi e cerca di risolvere i problemi di questi e solo in fase residuale e poi si impegna a cercare di sentire le istanze
Dei piccoli imprenditori degli imprenditori artigiani sulla base di questo abbiamo cercato di provare a fare una scommessa raccogliendo le istanze delle associazioni di categoria facendo nostre quelle istanze facendo nostro l'impegno che in campagna elettorale avevamo preso con l'associazione di categoria stamattina c'era Spallanzani che pensa
Quale fosse stato sin dall'inizio l'impegno in prima persona di Alleanza Nazionale ed ha restituito questo assessorato che è l'unico attualmente in Italia che si occupa esclusivamente dei problemi dell'artigianato
Inutile dire che nel momento in cui abbiamo fatto questa decisione è sembrata un po'la scoperta l'uovo di Colombo perché da parte di tutti
Si sono alzati segni di consenso tutti intende evidentemente a partire dai partiti dell'Ulivo che metta bene avete fatto bene ci avremmo pensato anche lui
Salvo poi scoprire che quando questo assessorato
Istituisce un progetto di legge in materia di agevolazioni al credito di finanziamenti agevolati per cercare di combattere il potere discrezionale che le banche circuito creditizio a nei confronti di imprese di piccole dimensioni
L'iter consiliare l'iter in commissione di questo progetto di legge viene artatamente rallentato
Dagli amici dell'Ulivo perché non trovano di meglio di che direbbe sì tutto sommato questo progetto di legge ci sembra interessante però cerca di ampliarlo mettiti d'accordo con il tuo collega dell'industria perché o si fa un pacchetto unico per l'industria e l'artigianato oppure per le cose non vanno poi così bene allora evidentemente vuol dire che da una parte c'è coerenza dall'altra forse c'era un po'meno quando si cerca di sostenere e di coprire gli interessi delle aziende di piccole dimensioni
E che le cose stiano così ho avuto la dimostrazione ne ho avuto un'altra dimostrazione l'altro ieri qui a Roma
Mi sentivo stamattina nell'intervento di Maurizio Gasparri
Un riferimento
Polemico ma sostanzialmente
Corretta una lettura dei fatti si interrogava Maurizio Gasparri su quale fossero i reali obiettivi e reali secondi fini nascosti o meno
Del PDS nell'indicare nella persona dell'ex presidente della giunta regionale dell'Emilia Romagna il nuovo ministro delle attività produttive
Ebbene mercoledì pomeriggio siamo stati convocati tutti e venti gli assessori regionali
In via Veneto al ministero dell'industria dell'artigianato dove ci ha ricevuto il ministro il quale dopo averci fatto una relazione introduttiva di circa minuti tre
Ha pensato bene di passare nel microfono al direttore generale del ministero il quale per un'ora ci ha sciorinato una serie di dati di tabelle di percentuali su quali e quanti fossero le domande che lui aveva avuto l'opportunità di Pagliara nel corso degli ultimi tre anni
E ha cercato di dipingere quanto bello quanto brava quanto buono fosse il suo operato rispetto a quello dei suoi predecessori alla fine di questa terra estenuante
E se ne va anche esposizione
Il ministro ha ripreso la parola per dirci vi ringrazio per essere pronti a conoscermi arrivederci alla prossima occasione
è un trucco vecchio come il mondo è quello di far parlare i burocrati perché non c'è nulla da dire ma normalmente questo è un trucco che si misura nel corso del tempo se questo è il biglietto da visita del ministro all'industria artigianato credo che non avremo molta possibilità di fare della strada assieme ma per rispettare i tempi che ci siamo dati e soprattutto per rispettare l'impegno di brevità di concisione che avevo preso con l'onorevole Mazzocchi
Vengo alla argomento della mia segnalazione della mia comunicazione che può essere a tema specifico perché è vero i problemi dell'artigianato e problemi la piccola impresa sono tantissimi sono problemi di liquidità quindi di accesso al credito di finanziamenti sono problemi di revisione legislativa della quattro quattro tre ma anche delle normative regionali sono problemi di necessità di incentivare la capacità di introduzione dei mercati nazionali e internazionali delle nostre aziende
Ma il problema è
Anche e soprattutto e qui voglio trasmettere l'esperienza che in questi primi mesi abbiamo cercato di attuare in Regione Lombardia proviene anche e soprattutto affrontare la tematica della formazione e quindi della formazione professionale applicata alle imprese artigiane perché è un fatto che la scommessa del nostro sistema economico sarà necessariamente quello di potere riaffermare
La validità
E la competenza e la professionalità delle nostre imprese che hanno sicuramente una minor dotazione strutturale che hanno in alcuni casi completa assenza di dotazione patrimoniale
Ma che hanno nella capacità di essere flessibili per le loro dimensioni e la capacità di essere innovativi per la fantasia per la cultura per la voglia
Continua di rinnovarsi
Una tu sicuramente di privilegio rispetto ai nostri competitori per mantenere questo in una realtà socio economica in continua evoluzione abbiamo necessità di continuare a formare in modo sempre più professionale sempre più serio gli addetti i dipendenti gli apprendisti in una parola gli imprenditori di domani
E noi ci siamo trovati in Regione Lombardia dicono i perché evidentemente questo non è un progetto solo frutto del sottoscritto ma è nato in collaborazione e con il beneplacito dell'assessore regionale lombardo alla formazione professionale Guido Bombarda
Per caso anche gli di Alleanza Nazionale
Che ci ha dato la possibilità di operare in simbiosi e di lavorare specificatamente sui problemi dell'artigianato ci siamo trovati di fronte ad una situazione deleteria che sicuramente accomuna tutte le regioni italiane ma che per numero dimensione quantità e intensità dei centri di formazione professionale a nella realtà lombarda forse i suoi problemi in misura apicale
Allora strutturale la formazione professionale dei centri di formazione professionale della Regione Lombardia
E vastissima è ampiamente capitalizzata non serve a niente
Non serve a niente perché è un insieme di scuole di strutture che sono state create nel corso degli ultimi dieci quindici anni
Esclusivamente per creare
Posti garanzie assunzioni
Per una serie di personaggi che non avendo facilmente né arte né parte non sapendo che cosa fare della loro vita essendo amici degli amici degli amici si sono inventati la professione di insegnante di non si sa che cosa si sono fatti creare dai burocrati di turno delle scuole nelle quali dovevano teoricamente andare a insegnare qualche cosa
E questa è evidentemente una limitazione di carattere strutturale all'imitazione di carattere strutturale che se
Accoppiata a quella caratteristica morfologica della struttura artigianale che è quella di essere composta da tantissime imprese che spaziano in dimensioni incanti in strutture i mestieri diversi rende impossibile pretendere dalla istituzioni pubbliche quindi dalla formazione regionale
La possibilità essa sola di dare dell'apprendimento e di dare dell'insegnamento provate a pensare che cosa vorrebbe dire anche in termini di capacità di seguire l'innovazione e la velocità di innovazione chiedere alle strutture dei centri di formazione regionale di essere in grado di
Insegnare il mestiere
Al tornitore
Di essere in grado di insegnare il mestiere all'operatore informatico con dei programmi di software altamente innovativi che cambiano di giorno in giorno di essere in grado di seguire le arti e i mestieri più tradizionali significherebbe avere la necessità di strutture di spazi di Investimenti
Che coprirebbero da soli qualche cosa come settanta ottanta per cento del bilancio regionale quindi una cosa assolutamente impossibile non avendone competenze professionali
Allora quello che ha ci ha mosso nella stesura di un progetto di legge
Altamente innovativo in materia di formazione professionale applicata l'artigianato che è stato approvato dalla Giunta regionale che sta seguendo di suo iter in sede di Commissione è stata proprio questa considerazione la considerazione cioè che da oggi in avanti se vogliamo scommettere nella H nell'accrescimento della capacità competitiva delle nostre impresa la formazione professionale deve essere gestita in partnership tra chi può avere le strutture didattiche chi può dare un indirizzo di carattere teorico chi può istituzionalmente stabilire gli ordini di priorità di intervento da una parte quindi la Regione
E chi quel mestiere lo sa fare perché ha dimostrato di saperlo fare perché su quel mestiere ha creato la propria impresa la propria attività la propria ragione di vita
In una parola una forma di collaborazione parallela nella gestione della formazione professionale tra la regione in questo caso la Regione Lombardia e il mondo imprenditoriale in una sorta di sistema duale mutuato un po'da qualche da qualche cosa che viene in Germania perché poi non si inventa mai nulla si tratta di adattare alle nostre realtà
Che vede l'istituzione a livello regionale in accordo in intesa con le categorie professionali con il mondo delle associazioni di riferimento dell'artigianato
Degli ordini di priorità dei canali di formazione dei progetti di formazione che di anno in anno si rendono per il tessuto socio economico più necessarie più urgenti
Ma poi lasciando il percorso di formazione professionale ad uno sviluppo parallelo che veda parallelamente sia la partecipazione dei centri di formazione professionale per quello che loro apporto di carattere teorico didattico sia nel corso della formazione nel tempo quindi misura percentuale sempre maggiore lungo i diversi corsi di formazione
L'introduzione dell'allievo dell'apprendista
Dello studente del della detto in contratto di formazione professionale all'interno dell'azienda all'interno dell'impresa
Dando evidentemente dei riconoscimenti di carattere finanziario alle imprese che danno la disponibilità e che danno le garanzie di sapere per moralità per capacità professionale per dimensione per cultura storica
La garanzia all'istituzione la garanzia al mondo delle imprese artigiane di saper mettere a disposizione le loro conoscenze per accrescere la qualità la competenza e la specificità degli addetti all'interno di questo progetto nel dettaglio
Vi sono delle possibilità di intreccio di vario tipo perché diversi sono i processi di formazione dalla cosiddetta bottega scuola
Che
è stata ed è continuamente richieste in particolare dalle associazioni artigiane il che significa prendere il giovane in età immediatamente posto scolare
E dargli un corso di formazione ad hoc che gli dia la possibilità di accedere ad un mestiere ad un'arte ad una professione ci sono i corsi di formazione
All'interno di quelle che sono le leggi nazionali che dovranno essere condotti secondo questi sistemi ci sono i corsi integrati di apprendistato
Tutte fasi diverse tutti i processi in momenti diversi della fase di formazione che potranno poi essere cumulate da loro tramite l'istituzione di quello che abbiamo definito una sorta di credito formativo
Cioè atteso che per i disegni per imparare un mestiere un'arte ci vogliono due o tre anni di corso tra l'accesso all'aula rally indirizzò all'interno dell'impresa il credito formativo prevede che il giovane Possa nelle diverse fasi nelle diverse forme di bottega scuola di apprendistato di formazione professionale cumulare una sorta di patentino personale all'interno del quale dovrà essere poi specificata la frequenza e l'attesa dei risultati di quello che il proprio processo di formazione la propria capacità di aderire ad una nuova arte ad una nuova impresa io credo che questa sia una scommessa importante che abbiamo messo in piedi insieme all'impresa insieme al mondo delle associazioni una scommessa importante perché proprio dalla Regione Lombardia viene un insegnamento fondamentale noi abbiamo un area che voi tutti avrete sicuramente sentito nominare come la Stalingrado
L'Italia abbiamo Sesto San Giovanni che nel corso degli ultimi cinque o sei anni ha visto chiudere
Le quattro aziende più importanti che si erano in Lombardia e che ha visto per fatto stesso vedere in mezzo alla strada decine di migliaia di addetti ed impiegati la considerazione che la ricchezza del nostro sistema economico e fatto
Imprese di piccole dimensioni e fatto della volontà di ciascuno degli operatori economici di rischiare del proprio assistito in modo insufficiente evidentemente dalle istituzioni dal circuito bancario
Dalle disponibilità e dell'accesso alle risorse comunitarie per la porta le quali non abbiamo ancora capito il funzionamento e il grado di utilizzo rispetto a quanto sanno fare i nostri partner europei costituisce la scommessa vinta la quale sicuramente sapremo garantire alla nostra popolazione
L'aspirazione per una domani più pulito per un domani più ricco per un domani più florido che sia frutto secondo le nostre idee secondo le nostre tradizioni secondo la nostra cultura non già di prebende che cadono dall'alto ma della voglia di ciascuno di noi di rimboccarsi le maniche e di lavorare
Grazie all'assessore Massimo Corsaro in
Tanto fra i vari nomi che mi pervengono chiedo sempre scusa se sicuramente alla fine ci dimenticheremo qualcuno salutiamo il consigliere regionale del Piemonte Salerno il consigliere regionale Liguria
Bonacci sicuramente esso piano piano ci arrivano gli altri nomi comunque ecco un saluto sempre a tutti
Abbiamo allora proseguendo nei nostri lavori prego il dottor Lanfranco Morganti presidente della Federazione italiana dettaglianti dell'alimentazione
A d'intrattenerci con la relazione sul tema grande e piccola distribuzione nel settore alimentare
Grazie
Grazie presidente
Con la sera tutte
Credo di rimanere nel tempo assegnatomi
E vorrei dire che innanzitutto porto il saluto del presidente della Confederazione Confcommercio Sergio Billé il quale mi ha incaricato da porgere il saluto a questa consulta nazionale della Confcommercio
Detto questo rappresento cento mila commercianti alimentaristi di tutt'Italia siamo ancora cento mila siamo diminuiti ma certamente tendiamo a rimanere sul mercato
La nostra confederazione annovera fra i propri associati e i piccoli commercianti dell'alimentazione nella sfida nella Federal Communication ai detriti grandi supermercati
C'è una contraddizione ma io penso di no nella misura in cui sappiamo all'interno del nostro sistema commerciale
Far rivivere la competizione su regole giuste
Quali sono le regole giuste ma innanzitutto quella dalla prevaricazione urbanistica che viene appoggiata ancora da bustarelle da buste perché non è finito il mondo di Tangentopoli no
Quella della nuova sistemazione delle organizzazioni commerciali nei Comuni nelle Regioni ebbene bisogna guardare anche quelle allora su questo fatto abbiamo una grande dialettica interna con le altre componenti del commercio
Guardiamo un po'quello che succede in Francia come dicevano questa mattina alcuni che mi hanno preceduto si parla tanto di legge giù per però nessuno ha detto
Che cosa la legge giù per promulgato in questi giorni
Regolamentare la grande distribuzione con nuovi parametri nuovi parametri su nuovi bisogni commerciali del sistema del consumatore francese
E trasportiamo lo immediatamente in una legge italiana perché non è detto che se in Francia qualcosa viene fatto non debba andar bene
Creazione di nuovi complessi alberghieri e anche qui non è mio campo
Disciplinare il sistema dei saldi da noi c'è già una legge mi si fa specie che in Francia non ci sia ma in più via dell'altro
La legge congela fino al quattordici ottobre le nuove disposizioni in materia di autorizzazioni
Non lo fa aprire supermercati oltre i trecento metri non da autorizzazioni a supermercati conglobati assieme a a magazzini fino a mille metri vedete che giù per sta tornando indietro
Sta tornando indietro perché in Francia hanno chiuso duecento mila fra negozi alimentari bar rosticceria eccetera e si sono trovati che per comprare un litro di latte una massaia doveva fare quattordici chilometri l'abbiamo visto noi in una ricognizione dentro alla commissione dalla comunità europea di cui faccio parte per andare a vedere a toccare con mano quello che era e che sta accadendo ancora in Francia
E quindi una prima riflessione ci deve venire da questa legge
Noi siamo contrari ai blocchi però attenzione
E questo è una proposta che faremo anche al governo
Speriamo che ci ascoltino io non lo so dove dovremmo andare a parlare
Quando non sapremo e fino a quando non sapremo quanti autorizzazioni ancora all'apertura di centri commerciali ci sono in Italia
Ebbene da qui non potremo fare nessun progresso innovativo e non possiamo nemmeno sapere quanti centri commerciali sono stati autorizzati onorevole Mazzocchi questo è un punto di riferimento di cui dovete dovete far carico anche voi nelle Commissioni
Ossia immediatamente con decreto legge per io deprecato i decreti legge ma qui ci vuole
Obbligare le ragioni a una rendicontazione signore Assessore regionale che siete presenti non sarà certamente colpa vostra
Però ci dovete dire quanti autorizzazione sulla carta ci sono ancora in giro e non sono state aperte
Perché non sono state aperte io due anni fa erano Venezia mi trovavo l'Unione regionale Conf commercio Pennetta e guardavo dalla finestra vedevo due ruspe che facevano un enorme buco
E dissi ma cosa stanno facendo a vicepresidente guardi quale un centro commerciale Auchan che doveva essere fatto dell'ottantacinque ma scusate siamo del novantacinque nodi sociali ci volevano strade ponti hanno aspettato che venissero avanti questi progetti
Allora il capitale straniero arriva
Alle condizioni di portare via contribuenti hanno italiani a noi contribuenti italiani portar via del danaro
Ecco perché dico priorità al se al sapere quanti insediamenti sono stati autorizzati
Seconda cosa prevediamo oppure un lasso di tempo di moratoria a nuove concessioni
C'è chi dice tre anni c'è chi dice due anni e c'è chi dice un anno noi diciamo
Il piccolo commerciante che io rappresento perché io sono un piccolo commerciante ed imprenditore e non sono un mezzobusto mezze maniche della burocrazia che ci può essere in qualsiasi momento anche dei sindacati
Quindi io scendevo vivo del mio lavoro di Collura vediamo un attimo quello che si può fare perché se così non è noi veniamo qua parliamo diciamo delle belle parole però io credo onorevole Mazzocchi e anche voi senatori che siete presenti
Amministratori regionali che ci dobbiate dare una mano non con le parole io voglio dei fatti
Ma li voglio sulla carta scritta verba volant scripta manent vecchio detto
Parliamo di discount benissimo parliamo dei discount ci sono molti i nostri associati che hanno messo su il discount a loro gli ho detto solamente una cosa si attende Lozzi semi a tramutarlo in piccole super perché in Italia l'industria dell'hard discount avrà poca vita grado
Primo perché è grazie a Dio ancora abbiamo delle signore delle brave massaie di casa che tendono a farsi mangiare bene e a cucinarsi i prodotti cosa che all'estro avviene in misura il Rile rilevante
E allora noi italiani dell'hard discount dobbiamo avere paura sì
Ma attenzione nella misura in cui non importino prodotti esteri io su questo solo più italiano degli italiani
Già stiamo molto attenti la comunità europea è un bellissimo giocattolo prosa bisogna saperlo usare
Ma dentro l'hard discount abbiamo la possibilità di fare introdurre una marea di prodotti stranieri
Con tutte le modalità che ci sono di norme igienico-sanitarie tendono Italia dobbiamo adoperare perché siamo più realisti del re onorevole Mazzocchi addirittura visioniamo le leggi della comunità europea alle nostre per quello che riguarda le norme igienico-sanitarie poi o compriamo dei prodotti che arrivano attraverso l'immissione di grandi organizzazioni dell'hard discount
Che cosa c'era dentro kW controllare chi
Il NARS
Per carità
Lasciamo perdere
E allora guardiamo veramente la realtà e non facciamoci di perdere dei posti di lavoro codesto è il problema
Quindi noi siamo attaccati al prodotto nazionale
Ecco il ruolo che la federazione delle elementari stia io se perdo un negoziante lo dicevano anche stamattina tardo una parte di me stesso ma non la posso perdere perché il presidente nazionale
E negligente non conosce i problemi cioè non riconosce bisogna che si vada istruire o che lasci l'incarico
Ecco il presidente dalla sfida quello che deve essere prima ne parlavo col collega qui di Roma che poi parlerà
I problemi bisogna conoscerle tutti compresi quelli dei centri storici e ci vuole una legge il Giubileo per il centro storico ma anche sul commercio onorevole Mazzocchi insomma
Ci vuole una legge il Giubileo perché le licenze sono state accorpate
I centri storici sono desertificata sì
Vogliamo che ritorni la gente al centro storico vogliamo che gli anziani perché neanch'io so giovanissimo passa fa specie sotto casa o dobbiamo farli prende il filobus a venti chilometri che se al centro quindici
Ebbene una nuova legge Giubileo chiamiamolo una proposta chiamiamolo come vogliamo ma facciamo sì che i comuni che sono i destinatari delle autorizzazioni di nuove licenze
A stralcio nei propri Comuni possono immettere nei centri storici un numero nuovo di licenze dei generi alimentari e salumeria ossia dallo voglio spiegare in parole più semplici perché ci capiamo bene
Il Comune di Roma il Comune di Cesena dove sto io il comune di Bologna ha un problema di desertificazione del centro storico anche nel settore alimentare ebbene
Mette in campo dieci tabelle pentita belle ed emetta a disposizione di chi vuole aprire accostò zero
Ed in più
Per fare in modo che questa proposta possa avere un sostegno reale togliere Licci Eliza
Per i primi cinque anni e che queste licenze siano bloccate solamente ad usufruire sì dentro al centro storico
Come sta e innovazione signori dalla Lombardia lo potete fare anche voi altri signori della campagna signori dalla Sicilia
Guardate bando alle chiacchiere
Se vogliamo fare in modo che i centri storici che tornino a vivere diamoci da fare tutti e in campo nazionale io mi appello a lei onorevole Mazzocchi perché comincia a portare avanti questo tipo di proposta
Una proposta innovativa aperture e nuove con licenze nuove quindi fuori dal mercato
Però vincolate ad essere aperti e del centro storico e non trasportate fuori se uno si stanca cioè non può acquistare centro storico alla licenza deposita arrivò un altro la prende
Questa è una proposta che mi sento di fare altro che è una battaglia sterile fra di noi che è una battaglia suicida poi fra l'altro perché i centri commerciali dei supermercati diceva avanti così hanno un solo destino
Si mangeranno uno con l'altro e comunque daranno comprati dal primo straniero che arriva in Italia sono sottocapitalizzate guadagnano poco e si fanno concorrenza con le vendite sottocosto
Mentre il capitale straniero vale tanto il marco vale mille arrivano in Italia ci comprano con quattro sono
A questo punto qui cosa vuol dire fare la battaglia fa la battaglia sui piccoli ma noi il capitale straniero signori non ci faranno chiudere perché c'era Assassin'per un commerciante uno specializzato che andrà avanti e terrà alta la bandiera del commercio italiano
Mi va bene alla Comunità europea per carità ci sono dentro mi va bene tutto il sistema ma mi va bene il commercio italiani va bene questo sì che mi va bene
Vogliamo parlare di orari certo parliamo di orari allora un accento John Napoli Corriere della Sera se no non lo ha fatto in prima pagina
Vedo un articolino abbastanza grande milioni di italiani hanno il bisogno di fare la spesa durante e i giorni festivi accidenti di Colorno e non siamo informati per niente
Ergo il grande suggeritore stava portando avanti il discorso delle aperture grande suggeritori riconosce
Ebbene la corte di giustizia da RAI cosa ha detto questi giorni dove c'era stato un ricorso di alcune grandi strutture italiane multate per queste fatte chiudere fra l'altro cosa ha detto valgono la mezza giornata di chiusura è legittima e legittima anche la giornata di riposo settimanale quindi a questo punto si è sgonfiato il pallone che il Corriere della Sera di due tre anni fa aveva avviato non parliamo di referendum
L'abbiamo vinto siamo stati sulle barricate perché dentro al negozio alimentare cari signori entrano centinaia di persone
E se noi non siamo convinti senti a fare una proposta non ci danno il voto perché ha notato non gli hanno dato il voto non hanno dato agli altri l'hanno dato mai perché sappiamo convinzione sappiamo Cervi bene sappiamo anche se il male qualche volta per carità
E questo è un difetto che dobbiamo toglierci ecco perché a noi stiamo portando avanti la scuola di formazione professionale
Una scuola superiore ci sono gli amministratori umbri che ci danno addirittura delle case
Allora c'è il sindaco ci sta avviando addirittura dei palazzi ma io voglio signori amministratori regionali aprire una scuola di formazione professionale in ogni regione
Gestita dalla FIDAL Federazione italiana dettaglianti dell'alimentazione senza speculazione
Punto
Noi crediamo dei posti di lavoro di specializzazione di gastronomia di salumeria dateci la possibilità di crearli
Non siate anche voi date dalla parte di quelli che dicono ai posti di lavoro sa editrice le fanno mettete sia la prova
E di il costo quale danni all'industria i danari o dagli al piccolo commercio perché li gestisca di gestiamo assieme però questo il discorso a questo una proposta
E voglio vedere che inonda la fate voi perché il mio interesse è qui Roma Piazza d'Armi FIDAPA al commercio siamo pronti
Siamo a mantenere i posti di lavoro a specializzarsi
E chiudo
Il mio intervento perché credo che abbia anche qualche cosa per dire sul credito
Sul credito perché e il ministro quando è venuto alla nostra conversione no ha detto è
Vi pagheremo i soldi dalle bilance alla faccia solo otto anni che dobbiamo vivere cinquanta miliardi che ci han fatto comprare le bilance per mettere a posto le varie industrie no faceva le violenze
Niente
è arrivato l'amico Bersani il quale dice a questo è uno delle prime cose lanciato il partito lo conosco vado per andare poi dopo non è che da Cesena Bologna ci sia la grande distanza ci conosciamo da anni lo dirà la prima cosa è stata quella di firme paghiamo i debiti io mi auguro che mantengono la parola perché fra Romagnoli bolognesi
Per carità si va d'accordo però noi manteniamo sempre la parola nel bene e nel male
Poi è venuto la cinque diciassette anche lì abbiamo ad avere una montagna di soldi
Nessuno ha detto o ha fatto qualche cosa perché tutti gli anni ci sia la possibilità di avere un gruzzolo stanno ancora cercando di liquidare l'ottantanove pensate voi quanti soldi dobbiamo ancora vedere
E il credito alla piccola impresa credo che debba essere rinnovata totalmente in Sicilia l'ha detto il sul credito ne parlavo prima
Col dottor latino l'amico fra l'altro abbiamo parlato anche di tutta la nostra posizione dalla Confcommercio in Sicilia personali
Molto valida che saluto qui e verremo in Sicilia Carotino verremo verrò perché io non lascia nulla di intentato sia sindacalizzazione vuol dire presenza non chiacchiere ma fatti emettersi delle persone che valgono
Chiudo il mio intervento grazie onorevole Mazzocchi grazie anche al presidente
Credo che
Parlare di grande distribuzione oggi abbiamo solamente uno scopo quello di esacerbare gli animi per far sì di mettere l'uno contro gli altri però sappiate una cosa
Alcune indicazioni ove le ho date
Voglio vedere che nella commissione del commercio del camere e del Senato
Ci sia una vostro prese di posizione sulle specifiche cosa che io vi ho detto guardate noi abbiamo un elettorato partecipativo in diversi partiti
Sanno tutti che oggi io sono venuto a parlare alla convenzione nazionale di Alleanza Nazionale non ci deludente grazie
Grazie
Ora
Grazie presidente Morganti non solo nella mia qualità di presidente
Per bontà vostra di questo convegno ma anche nella mia qualità di vicepresidente della commissione Attività produttive industria commercio artigianato turismo della Camera
Il grido di dolore ma anche la rivendicazione consapevole che il dottor Morganti affatto proprio per il servizio sociale oltre che per il servizio economico che rende il sistema dei dettaglianti dell'alimentazione sarà oggetto di attenzione non solo di Alleanza nazionale ma quella poche contiamo anche dal punto di vista istituzionale
Bene
Allora è rientrato l'assessore Caruso assessore all'industria della Regione Calabria preghiamo di prendere di prendere posto
Se assoluto che vogliamo dare allora direttore dell'Ente bilaterale del Lazio dottor Rossano ASCII Honda al nome di questo convegno grazie per la presenza
Onorevole presidente del convegno
Onorevole colleghi convegnisti
Vi ringrazio dell'attenzione dei pochi minuti di attenzione
Che è presuntuosamente ritengo possono essere utili così come sono state utile
E lì i motivi che mi hanno condotto qui
Perché ritengo che la regione Calabria ringrazio per l'occasione le presidente l'onorevole Mazzocchi
Per l'espressione di simpatia che ha diretto nei confronti della mia regione questa mattina ma soprattutto lo ringrazio per aver voluto profondamente questo
Hanno sviluppato svilupperanno quelle che mi seguiranno problematiche possibile soluzione in favore della piccola e media impresa del commercio e dell'artigianato cioè il ristretto tempo a disposizione mi suggerisce di contenere la mia comunicazione su alcuni aspetti di carattere intersettoriale e che interessano quindi tutta l'imprenditoria minore senza distinzione di comparto e che stanno caratterizzando la gestione dell'intervento regionale in Calabria attuativo di programmi a sostegno comunitario
Va in questa direzione l'azione definita in questo anno di già spione dalla nuova giunta di centrodestra che ha comportato la costituzione di fili impresa a Deniz attiva della regione
Fra i tre rigidi compiti regionali dell'industria del commercio dell'artigianato e dell'agricoltura operanti in Calabria
Per favorire l'accesso al credito a medio termine ed è il consolidamento dei debiti a breve termine in complementarietà con gli interventi previsti da leggi cinquecentonovantotto e trecentoquarantuno
E ciò in considerazione del fatto che i parametri di riferimento per l'accesso a tali strumenti nazionali escludevano ed escludono in partenza la quasi totalità
Delle imprese calabresi e ritengo non solo calabrese per lo scarso indigeni capitalizzazione delle stesse imprese e dello sbarramento costituito dai parametri di riferimento di tali leggi nonché per l'inerzia del sistema bancario nel Mezzogiorno in generale ed in Calabria e in particolare rispetto a strumenti innovativi che presentano obiettivamente carenze per essere stati concertati specie per la trecentoquarantuno senza il coinvolgimento dello stesso sistema bancario e delle rappresentanze delle imprese minori
L'accordo Pagliarin Assindustria organizzazioni sindacali ha portato alla costituzione di un fondo pubblico di garanzia fideiussoria che per essere tale può agire solo con un sussidiarietà rispetto alle garanzie proprie dell'operatore
E non risolve il problema del risanamento finanziario delle piccole aziende in difficoltà
Tale strumento è destinata a migliorare la posizione sul mercato delle aziende bene capitalizzate
Con esposizione a breve ma non in difficoltà
Partendo dal confronto con l'associazione di categoria dell'industria del commercio e dell'artigianato eccone compiti regionali operanti in Calabria
E gli incentivi con il popolo novanta novantatré è stata pienamente attuata la misura due due del popolo calabrese costituendo un primo fondo di garanzia fideiussoria i sedici miliardi affidato la gestione dei tiri impresa
E quindi con carattere di fondo rischi capace di assicurare la rivalsa diretta ed immediata del sistema bancario sul fondo entro i limiti del cinquanta per cento della garanzia assicurato
Nella prima fase
Si è potuto prioritaria si è pensato prioritariamente al consolidamento dell'esposizione a breve termine
In complementarietà per quanto riguarda la prestazione integrativa di garanzia fideiussoria colla cinquecentonovantotto e la trecentoquarantuno per le imprese che hanno i requisiti per accedere a tale strumentazione
A carico del popolo calabrese sia per la garanzia sia per l'abbattimento del tasso massimo quattro punti rispetto rispetto al tasso convenzionato trafile impresa il sistema bancario
Per le imprese che presentano utile operativo di gestione ma che vanno in rosso per il peso degli oneri finanziari
Costituito il fondo sono stata attivati i bandi per la raccolta delle domande
Prioritariamente di assistenza finanziaria per l'operazione di consolidamento con scadenza mensile per i primi tre mesi del mille novecentonovantasei ho ritenuto di tracciare mettere per iscritto questo poi lascerò la presidenza perché ritengo che al di là di quello che l'esposizione verbale o la lettura in questo momento Possessed approfondito come strumento interessante anche per le altre amministrazioni regionale
Circa mille duecentocinquanta richieste per trecentocinquanta miliardi di credito sono state raccolte lapidi impresa direttamente e tramite i Confidi associati che hanno operato quale netto operativo sul territorio
Il fondo nella dimensione già costituito consente di assicurare garanzie per l'intero volume di richiesta
Ma abbiamo destinato a tale forma di intervento nel periodo novantaquattro novantanove
Settanta miliardi di risorse pubbliche sia per perseguire l'abbattimento dei tassi quattro punte sulle operazioni di consolidamento per il quale si attende l'assenza della Commissione economica sulle positiva determinazione assunte dal comitato di sorveglianza lotto corrente mese cioè l'otto luglio abbiamo dura riunione col comitato di sorveglianza che ha dato assenso questo tipo di intervento
Sia per lanciare la seconda fase dell'intervento finalizzato all'assistenza finanziaria a sostegno di programmi di sviluppo con acquisizione dei programmi di investimento attraverso nuovo bando che sarà pubblicato in settembre
Su queste esperienze in corso che è risultato di notevole interesse e d'impatto con il sistema delle imprese calabresi
Sì ho dovuto registrare l'assoluta chiusura delle banche nazionali
Verso le quali le imprese hanno peraltro originato gran parte dell'esposizione a breve
Che drenano significative risorse di risparmio il cui impiego viene destinato o fuori regione
Per superare tale incomprensibile comportamento di chiusura esteso peraltro ha ricordato e strumenti finanziari nazionali
Sì e concertato compì l'impresa le quattro banche convenzionate meglio Sud Banco di Napoli carica le Banca Popolare di Crotone
Di assistere tutte le operazioni in pole anche se l'esposizione dei guardano istituti di credito non aderenti all'iniziativa
La Consulta permanente che ho costituito che presiedo segue passo passo l'evolversi delle iniziativa e si muove comunque nell'ambito di un sistema bancario che si estende più per occupare il territorio ridurre il confronto la concorrenza
Che come imprese di servizi
Che pur perseguendo i propri interessi aziendali sostenga il consolidamento e lo sviluppo della clientela produttivo costituito dalle imprese
La ricerca di strumentazione regionali a sostegno del credo del commercio dell'artigianato e della piccola e media impresa
Acquistano oggi particolare significato nel momento in cui la normativa governativa annunciata e dall'esame del Parlamento tende proprio a ridurre o ad azzerare gli interventi a sostegno al credito e delle imprese minori in generale grazie
Grazie
Assessore Caruso per il contributo a questo convegno e per le interessanti indicazioni delle esperienze svolte il Calabria adesso prego collega
Onorevole professor Pietro Armani dirigente nazionale del settore di lancio di intervenire con una relazione dal titolo federalismo fiscale conseguenze sulla piccola e media impresa
Pone anzitutto iniziare richiamandomi alcune osservazioni
Che ha fatto il presidente Morganti
I militanti mestiere io ho fatto la mia vita
Il fatto di fare parlamentare il quarto mestiere che cambio nella mia esistenza sono stato anche presidente della Società generale supermercati
Che era del gruppo IRI che adesso è di Del Vecchio Benetton
E quello che ha detto Morganti sui gli hard discount
Io ricordo di averlo visto scritto nei programmi della Società generale supermercati che non a caso entrata per ultima nel settore degli hard discount e poi si è fermata
E la battaglia che ho fatto dal presidente della GS per impedire che quei disgraziati di Carrefour o di Auchan si comprassero la GS quindi sostanzialmente dopo essersi comprati gli stranieri tutta l'industria quasi tutta l'industria alimentare italiana si compra sarà anche la grande distribuzione
è stata una battaglia che io credo sia nella linea della politica di Alleanza Nazionale
Presidente Morganti sa certamente che in Spagna la grande distribuzione di tutte le grandi catene e la grande distribuzione spagnola sono tutte in mano ai francesi e quindi la Spagna grossi problemi a collocare i suoi prodotti alimentari sappiamo che la Spagna produce nel settore della green du stria
In dimensioni cospicue certamente essendo un Paese mediterraneo molto simili al no alle nostre ha sostanzialmente l'acquisto della grande distribuzione spagnola da parte delle grandi gruppi francesi è impedito
Il la veicolazione di molti prodotti dell'industria e dell'agricoltura spagnola nelle cartine la catena distributiva spagnola ormai in mano alla Francia queste sono alcune delle delizie
Della Comunità economica europea
La Spagna sostanzialmente ha ceduto non solo la grande distribuzione la sua grande distribuzione quindi il veicolo attraverso il quale entra in crisi poi la distribuzione tradizionale ma l'ha ceduto a un paese straniero quindi quello che ha detto Morganti
In particolare per quanto riguarda gli hard discount che però confermo in base ai dati che ho visto recentemente sono ormai bloccati in Italia non è che si stanno sviluppando di più appunto perché le massaie italiane grazie a Dio vogliono seguitare a far mangiare i loro mariti le loro famiglie con i prodotti italiani è soprattutto cucinati all'italiana ecco gli hard discount oggi sono bloccati e quindi è il momento in cui egli ha citato anche la fine della Federazione la grande distribuzione momento in cui tutta la distribuzione in Italia compresa la grande distribuzione rimasta italiana e come Morganti sa è molto più piccola di dimensioni rispetto ai grandi catene francesi o tedesche e che è molto più piccola della maggiore catena distributiva
Italiana che la Coppa Italia che fra l'altro si sviluppa oltre che erogare e il giudice Nordio è stato non lo so che fine ha fatto speriamo che continui a indagare è oltre che trasferire fondi al PDS e alle sue strutture continua a svilupparsi e sulla base del principio che non paga l'IRPEG perché nessuno gli utili portati a riserva indivisibile
La spettabile Coppa Italia che è una gara cooperativa che fattura dieci dodici mila miliardi è uguale alla cooperativa della piccola pesca
Della Sicilia e che evidentemente non fattura dieci dodici mila miliardi tutte e due portano i loro utili a riserva indivisibile non pagano l'IRPEG
Ammesso che la piccola pesca non la paghi per altre ragioni ma comunque faccio notare che la grande distribuzione oggi in Italia è e in quella italiana è caratterizzata dalla Coppa Italia che ha questo privilegio e non a caso il pallone libertà nell'ambito dei gli emendamenti presentati al Senato alla manovrina la famosa manovra i sedici mila miliardi del decreto legge trecentoventitré del giugno
Di quest'anno ha presentato anche una ulteriore proposta che io ricorda l'amico Rasi presentammo lo scorso anno
Alla manovra fino alla legge finanziaria dello scorso anno che venne immediatamente bloccata dall'allora maggioranza di centrosinistra la stessa che poi oggi governa il che controlla il governo Prodi
E ha presentato il Polo per le Libertà un emendamento appunto per passare queste grandi cooperative perché non c'è ragione
Che la Standa la Rinascente o la GS paghino l'IRPEG sugli utili portati a riserva Stella Coppa Italia che fa concorrenza alla Standa Alagi
Si allea alla Rinascente catene italiane oltre che fare concorrenza ovviamente a Auchan Carrefour non paghi sugli utili mandati a riserva indivisibile non paghi l'IRPEG
Quindi c'è il secondo me
Una io ormai sono fuori dalla GS da
Oltre un anno anziché ad un anno e mezzo quindi non mi identifico più con gli interessi la grande distribuzione ma io credo che ci sia un punto di incontro e non a caso il presidente della Faita e anche vicepresidente della Confcommercio ci sia un punto d'incontro fra la targa con distribuzione tradizionale e le grandi catene alimentari
Da ancora italiane e per difendere l'italianità di queste catene ci sia un punto d'incontro attraverso un regime di controllo delle licenze commerciali e soprattutto di controllo della distribuzione di licenze commerciali ai alle grandi catene distributive che molto spesso sono in mani straniere
E gli ha detto e giustamente che sei gli stranieri specialmente i tedeschi entrare in Italia oggi così contro le catene a quattro soldi
Ecco fare in modo che su questo tema
Del controllo delle licenze e dell'incentivo io son d'accordo con lei dell'incentivo anche dal punto di vista fiscale alla distribuzione di scienza dei centri storici perché i centri storici e vanno rivitalizzato i vanno difesi
L'Italia è un Paese di cento diceva Mazzini di centro città ma sono otto mila cento comuni quindi
Tra l'altro il discorso che ha fatto Prodi della conferenza stato città
Una boutade che non ha molto senso perché quali sono le città e che differenza c'è fra la città e il piccolo comune quindi c'è un problema anche da questo punto di vista è così poi mi avvierò a parlare del federalismo e del federalismo fiscale dicevo c'è un punto d'incontro sul nel piano sulla grande distribuzione fra grande distribuzione
E la distribuzione tradizionale pro proprio su questo incarna lamento delle licenze perché se noi dovessimo liberalizzare
Come forse certi liberisti estremi vorrebbero liberalizzare la concessione di licenze avremmo una distribuzione selvaggia di queste licenze
E probabilmente una crisi ulteriore della distribuzione tradizionale che purtroppo in De Crescenzo ormai da molti anni una crisi selvaggia che investirebbe i nostri centri storici con riflessi
Vedete bene non soltanto di carattere occupazionale
Ma con riflessi sul turismo
Perché un centro storico che è caratterizzato da strutture che si vuotano la sera perché la gente non civile e quindi anche i negozi si chiudono e diciamo così si riapre la mattina è un centro storico morto quindi noi abbiamo non soltanto Roma Milano le grandi aree metropolitane ma abbiamo anche centri minori come Carpi come Cesena la città
Del presidente Morgantini che io amo perché la bellissima città come tantissime altre città che rischiano di essere soffocate e distrutte loro caratteristiche che sono la stratificazione della cultura di questo Paese nei secoli
Vengono Bebel potrebbero essere distrutte attraverso anche questo canale quindi non c'è un riflesso soltanto
Di carattere occupazionale nel settore del commercio tradizionale ma c'è un riflesso anche sulla nostra vocazione i paese turistico di paese dei beni culturali e così via
La mia relazione dovrebbe Werder dovrebbe indirizzarsi nel sul problema del federalismo fiscale
Sul federalismo fiscale
Si parla di tutto
Vedete il contrario di tutto
Praticamente questo Paese che ancora non ha varato anche se io Moggi mi sono il l'orgoglio di essermi iscritto alla comitato che l'onorevole Segni ha varato la promozione dell'Assemblea Costituente io sono un deputato anche d'accordo col presidente del mio gruppo parlamentare mi sono iscritto avuto una lettera da Mario Segni mi sono iscritto fra i comitati promotori dei famosi Compaq che dovrebbero appunto
Sviluppare il discorso sulla salma Assemblea costituente che più tempo passa più diventa necessaria
Ecco bene questo Paese che ancora parla così accademicamente di Assemblea Costituente quando in realtà dal mille novecentonovantadue novantatré abbiamo bisogno di una riforma costituzionale profonda
Nell'ambito della quale collocare il federalismo seguita a parlare di federalismo così
Al bar come si parla dello sport o della che appartiene a di calcio
E fra l'altro seguitando a parlare di federalismo al bar e come si parla dello sport
Inventa il cosiddetto federalismo fiscale come se noi un estimo costruire l'automobile partente una volante anziché dalla dallo chassis dalla carrozzeria o dal motore
Cioè partiamo da una componente marginale che deve essere una conseguenza di una causa che deve essere la definizione del federalismo e di che cosa sia il federalismo ancora non lo sappiamo
E quindi si discute se il federalismo deve essere il potenziamento delle regioni anzi la spettabile Fondazione Agnelli ha inventato le macroregioni
Per cui delle macroregioni ha infilato per esempio alcune regioni del Nord dimenticando
Che incorporando nella macroregione del Nord perfino le province autonome di Trento e di Bolzano che fino a prova contraria sono regine sono province autonome regioni autonome
Corrispondenti alle regioni o dolo e quindi non c'entrano nulla con l'accorpamento delle regioni a Statuto ordinario previste dall'articolo centodiciassette e centodiciotto della Costituzione
Quindi si parla così a ruota libera su questo federalismo punto la Fondazione Agnelli parla di macroregioni
Il Presidente del consiglio IRI del pre il Presidente del Consiglio della Padania anche io l'onore di avere
Nella mia Commissione Bilancio onorevole Pagliarini parla pure lui a ruota libera di federalismo intanto ce lo infila
E purtroppo il presidente della Camera Violante gli ha concesso di aggiungere dalla nella dizione del proprio gruppo parlamentare per l'indipendenza della Padania
Voi mi insegnate che la Padania non esiste come non esiste e diciamo così
Una una lingua
Virtuale e così non esiste la Padania
E poi quindi di federalismo si parla a proposito e a sproposito
Quindi occorre prima ancora di parquet di parlare di parlare di federalismo fiscale sapere che cos'è il federalismo
Ma in questo Paese ci come ci si innamora delle parole si parla prima di federalismo fiscale e poi di federalismo tant'è vero che il la ex ministro delle Finanze
Gallo pestato presidente di una commissione di studio promossa dal ministro Fantozzi ministro delle finanze del
Mai tanto per tutto il vituperato Governo
Mai poco vituperato Governo Dini trasformatosi da governo tecnico mi dispiace
Per l'amico pace che peraltro era Sottosegretario alla parte tecnica del governo mentre voi in itinere in corso d'opera il governo Dini si è trasformato in governo politico
Ebbene dicevo presidente di questa Commissione promossa da Fantozzi è stato nominato il ministro Gallo emissione hanno inventato lì par l'imposta per l'autonomia regionale di cui avete sentito parlare
Da
Dal collega pace aumentando l'IBAR senza ancora sapere quale sarà il federalismo che dovrà attuare l'autonomia regionale e quindi a questo punto Gallo che è una persona tutto sommato ancora seria si è posto il problema dice ma io come faccio a definire Liparota se non so quale sarà il federalismo che verrà attuato
E quindi ecco questi questi diciamo così questi contrasti e questi conti questi conflitti
Non solo nominalistici ma sostanziali che derivano dalla da una non definizione ancora precisa del concetto di federalismo
Rispetto ad un Progetto V di cosiddetto federalismo fiscale
Che viene diciamo così contrabbandato come contro il come federalismo fiscale ma che in realtà significa soltanto aumento della pressione fiscale per tutti e in particolare per le piccole e medie imprese che
La il collega Carlo Pace stamattina
Graziosamente citandomi ha citato un aspetto del militare il bar sotto sopprime per finanziare il servizio sanitario nazionale attenzione
Sopprimere sei tributi
Sopprimere lire loro sopprimerli chat sopprime tutti i contributi sanitari e l'imposta sulla salute sopprime l'imposta e sul patrimonio netto delle imprese e come ha ricordato pace e bene ha fatto a fare quella battaglia in commissione finanze che poi dimostrerà come il Governo in realtà abbia in testa introduzione di questa imposta
Per trasferire il potere il per la pressione fiscale dal settore dei grandi gruppi che hanno votato Ulivo a cominciare dall'avvocato Agnelli
Per proseguire dal presidente attuale della FIAT Cesare Romiti che è un grande sponsor e finse finanziatore di quell'associazione fondazione Liberal più di tanto fa convegni
E che naturalmente sono convegni tutti orientati da una parte
Ebbene
Alla
Alla
Visione che hanno dato questi signori al concetto di federalismo cioè sotto in cauda venenum il il concetto di penalizzare
I gruppi che hanno votato Paolo per col per sgravare i gruppi che hanno votato Ulivo un vecchio sistema
Si fanno pagare i nemici per favorire gli amici questo è un sistema che fra l'altro quelli più anziani voi
Che ricordano quello che succedeva negli enti locali prima
Anche perché appunto questo significa che bisogna fare una riflessione profonda sul concetto di federalismo quello che succedeva prima della riforma del mille novecentosettantatré
Quando esisteva l'imposta di famiglia
Voi vi ricorderete che l'imposta di famiglia che era un'imposta accertata sul tenore di vita quindi su car parametri induttivi
Quando Pimpa quando cambiano le maggioranze comunali da una maggioranza
Gli eredi di centrodestra o di centro ha una maggioranza di sinistra immediatamente cambiavano i criteri con cui veniva applicata imposta di famiglia penalizzando i nemici
Favorendo gli amici il la logica degli pare la stessa
Perché se io devo come ha detto pace
Per realizzare un'imposta che accorpasse i tributi
Però mantenendo lo stesso gettito quindi a parità di gettito è chiaro che se io nell'ambito dei sei comuni dei sette sei imposte che a corpo ci infilò dentro
Le imposte cioè li lor e l'imposta sul patrimonio netto delle imprese che colpisce soltanto alcune impresse e non altre le impresse come società di capitali e non le imprese familiari evidentemente io
Dovendo mantenere la parità di gettito finisco per trasportare una parte dell'onere di questa imposta dal settore delle piccole in preda alle sole grandi imprese al settore delle piccole imprese
E quindi questa è la prima fregatura che verrà
Probabilmente in autunno con la legge finanziaria che in base al documento di programmazione economica e finanziaria che si sta di costi potendo oggi in parla in questi giorni in Parlamento
E prevede una manovra di trentadue mila quattrocento miliardi nell'ambito della quale lei pare uno degli elementi essenziale
Non solo ma li par è un'imposta calcolata sull'utile lordo sulla del fatturato lordo e quindi a un'imposta simile all'IVA e siccome l'IVA e già evasa
Aumentando la pressione fiscale sulle piccole imprese spostando quindi la pressione fiscale dalle grandi gruppi alle piccole imprese questo sarà un ulteriore incentivo all'evasione una ulteriore propensione all'evasione
Ma poi c'è un altro aspetto
Questa imposta dovrebbe coprire i costi della sanità
Ma voi sapete quali sono i costi la sanità
No
Io non so ancora soprattutto quanti sono i debiti della sanità cioè i debiti pregressi delle urla negli ospedali
Del sistema sanitario a diffusione regionale ma diciamo organizzazione centrale e quindi il rischio qual è il rischio è che si introduce lì parla magari con un'aliquota bassa poi si scopre che c'è un buco alla Regione Lombardia come la regione Marche o alla Regione Calabria
E quindi a quel punto lì pare aumenta perché ovvietà
Perché ormai i trasferimenti statali
Per la sanità sono tagliati e quindi lo Stato i raggi ragionare lo Stato visto otto trovano la bella figura già vedete abbiamo ridotto la spesa pubblica a livello statale
E naturalmente non avendo sì più questi trasferimenti dallo Stato alle Regioni le Regioni dovranno coprire
Gli buchi e cioè i debiti pregressi e i disavanzi che ancora maturano nel settore sanitario dovranno coprirli con aumento dell'imposta vi parrà cioè dell'imposta sulla cosiddetta autonomia regionale
Quindi un rischio molto grosso
Perché io non posso introdurre un'imposta senza sapere qual è il pregresso che devo andare a coprire
Quindi
è evidente uno uno dei fenomeni che per esempio caratterizzato Licci lisci che come voi ricorderete venne introdotta dopo-crisi la famosa imposta straordinaria sugli immobili di Amato
Venne introdotta
Con un ventaglio di aliquote che andavano dal tre al sei per cento
Ebbene nell'arco di questi anni lo dimostrano i dati della Banca d'Italia del ministero delle Finanze e dell'Istituto centrale di statistica
In nel corso di questi anni via via i comuni hanno spostato le aliquote dell'ICI
Dal minimo verso il massimo non solo i comuni che devono coprire i loro debiti perché questo sarebbe anche spiegabile ma perfino i comuni anzi soprattutto i Comuni più ricchi
I comuni addirittura turistici
Per cui si sono salvati l'anima i minisindaci di questi comuni per esempio distinguendo fra la prima casa alle altre case dimenticandosi che
Tassando di più le seconde case essendo il Comune turistico si disincentiva il turismo questa è la dimostrazione che i Co che i tributi a livello regionale comunale partono in un modo e arrivano in un altro
Ecco quindi un altro punto sul quale noi credo in ok con utilizzando la Consulta dell'amico Mazzocchi io credo che noi dovremo portare la gente in piazza
In autunno perché se questo disgraziato di Prodi
Questo disgraziato di Visco si azzardano a introdurre la manovra trentadue mila quattrocento miliardi dei meccanismi infernali come questi amici
Chi nove milioni di protetti vanno in piazza all'epoca del governo Berlusconi andarono un milione e mezzo di persone e il Governo Berlusconi crollano per colpa della lega ebbene bisogna dei quattordici milioni di non protetti
Comincino a imparare a andare in piazza anche loro
Perché copriamo basta basta delegare ai gruppi parlamentari non pasta relegare i partiti che difendono i vostri interessi
Bisogna andare a difenderli effettivamente perché questi questi che sono rimasti comunisti nonostante che si chiamino Partito Democratico la sinistra
E magari partito socialdemocratico
Ma anche e che però in questo momento sono gestori di un Governo che si chiamano Prodi ma Bertinotti D'Alema Prodi perché questo è il governo che si è trasformato dopo il voto di Bertinotti
Alla commissione fin bilancio sul documento di programmazione economica che ha modificato dal due cinque al tre per cento
L'inflazione programmata perché di fatto
Non solo questa inflazione del tre per cento verrà considerata sui contratti in essere e in via di definizione ma sarà un punto di riferimento di riferimento per tutti i contratti di lavoro che verranno firmati nel novantasette nel novanta né durante né il novantasette e quindi sostanzialmente sarà una presa in giro
Che il governo e il documento di programmazione economica e finanziaria mette infrazione programmata due cinque e poi consente ai sindacati arrivare fino al tre
Nella modi nella definizione dei costi del lavoro fra l'altro con la riserva
Che se l'inflazione sale i signori dei film laccati hanno il diritto di fare la battaglia per integrare i salari per recuperare la parte di salario non non erosa dall'inflazione quindi vedete
Il problema che io pongo non avendo altri elementi oltre quelli che vi ho detto perché si parla di TAR ma c'è una commissione Gallo che ha fatto ha costruito che stai pare senza calcolare i costi della sanità da coprire e senza sapere quale sarà il federalismo che verrà attuato perché verrà attuato
Può essere attuato soltanto dalla costituzione da una modifica costituzionale
E perché ci sono elementi va di
Nella manovra stessa di trentadue mila mi e quattrocento miliardi
Che poi avrà già una coda di ventun mila ventitré mila miliardi preannunciata da Ciampi quando si disse quando immediatamente lo misero di fronte al fatto che le aveva promesso di entrare in Europa e poi non c'entrava entro il mille novecentonovantotto a quel punto ci ha guardato se poi volete che l'Europa si acceleri io vi faccio Visco bello oltre i trentadue mila e quattrocento miliardi un'altra manovra ventun mila ventitré mila
Dimenticando che il governatore io l'ho sentito queste orecchie
Nell'audizione presso la commissione Bilancio ha detto che il Paese non si può permettere nel novantasette una manovra da sessanta mila miliardi
Perché questo significa calo del tasso di crescita del PIL questo significa calo del tasso
Di crescita dell'occupazione che poi non sarà crescita perché come presidente Morganti Sail consumi sono fermi e quindi non ci sarà crescita e di occupazione
Ecco quindi al di là di questi pochi elementi io dico utilizziamo questa nostra assise
Che è un'assise importante di operatori nella parte vede della della Pannella parte del Paese che produce
Perché guardate che i grandi gruppi producono per se stessi non producono più in aggiunta producono semplicemente per mantenere l'occupazione e per
Finanze farsi finanziare dallo Stato la cassa integrazione che serve per espellere gradatamente
Quella parte di occupati che viene espulsa
Dalla globalizzazione dell'economia
E dalla Coop e dalla concorrenza che alla FIAT per esempio fanno le auto giapponesi poi vediamo il presidente Romiti che dice no bisogna introdurre la concorrenza e il mercato
Anche nella Costituzione tappe ad esse aprisse
Le frontiere alle auto giapponesi e vediamo che dice
Quindi ecco questo è il discorso
Noi secondo me
Da questa Assise deve uscire un impegno preciso amici noi
Se abbiamo bisogno di portarvi in piazza andiamoci in piazza in autunno abbiamo il coraggio di andarci perché secondo me se non facciamo forte sentire il nostro la nostra voce
E questa solo ascoltano
Persone che sono state formate da Gramsci da Marx e dall'ENI ne perché quella la formazione Demi e del D'Alema a quella formazione lì non ha una una formazione diversa Alletto forse adesso rapidamente
Von Hayek che
Pareto
Visto che gli hanno detto che quelli sono autori dell'area liberal va bene ma la formazione alle Frattocchie famoso centro di formazione del delle dell'establishment me
Comunista quindi poiché loro sentono soltanto la pressione della piazza prepariamoci andare in piazza questo lo abbiamo impegnarci oggi a fare
Voi non vogliamo
Lo vogliamo portare la gente in piazza per portarla in piazza ma se c'è da difendere gli interessi di questi quattordici milioni di persone
Che sono cover dati soltanto da coloro che comandano su nove milioni questo è solo l'assurdo della democrazia italiana ebbene noi dobbiamo far sentire la nostra voce
E voi commercianti
Piccoli imprenditori artigiani
De a operatori del turismo sia per coloro che sono insieme alle pubbliche alle libere professioni siete coloro che non siete protetti
Perché su Zauri
Magari e su coloro che hanno una occupazione saltuaria grava anche il contributo del dieci per cento all'emissione di un'invenzione appunto fatta da Dini qualche mese fa e che adesso si trascina
Speriamo che venga condannato a un certo momento dalla Corte costituzionale perché ha degli aspetti di incostituzionalità palesi quindi
Noi non dobbiamo
Porgere l'altra guancia guardate che la prossima volta non dobbiamo porci prima dobbiamo ridare le sberle che ci hanno dato per tanto tempo grazie
Ringraziamo il professor Armani per la sua lucida relazione e credo che non a caso questa mattina in questo convegno abbiamo sentito tutte le azioni qualificate
Ma direi Alleanza anzi all'orgoglio di avere tre economisti come il professor pace che avete sentito il professor Armani che avete sentito e soprattutto il professor classiche fra poco sentirete nel frattempo sono intervenuti due esponenti di Alleanza nazionale che non c'è bisogno quasi di presentarli per la loro notorietà soprattutto l'amico onorevole Poli Bortone che ex ministro agli otturato
Responsabile proprio di questo settore io l'ho pregata di venire e la ringrazio proprio perché spesso abbiamo parlato del Grande raccordo che ci deve stare fra agricoltura artigianato commercio e poi per questo insieme
All'amica onorevole Poli Bortone abbiamo presentato delle proposte di legge in Parlamento e siamo per presentarne altre così come l'amico Nicola Bono che responsabile del turismo di Alleanza nazionale oltre a essere segretario degli uffici della Camera Hill amico Bono si occupa di questa problematica del turismo che come sapete e col e collegata direttamente con direi che artigianato commercio e turismo Annoni
Una connessione tale e per cui è necessario anche soprattutto che se vogliamo il rilancio dalla piccola e media impresa soprattutto si debba rilanciare il turismo questa mattina parlavamo del Meridione e credo che il grande direi il grande tesoro che ha il Meridione scuole se utilizzato soprattutto ossia attraverso una terziarizzazione attraverso delle infrastrutture
Si riesce veramente a rilanciare il turismo per questo io mi auguro di sentire fra poco sia la collega Poli Bortone sia il collega
Bono per dei per dei consigli che possono dare a questa consulta nazionale soprattutto per un lavoro che insieme dovremo andare a fare nelle regioni e nei Comuni adesso io darei la parola all'amico Gaetano Rasi sull'incidenza sulla piccola e media impresa dell'attuale crisi recessiva
Grazie cari amici nel disegno che presiede l'organizzazione di questa Consulta nazionale un aspetto
Riguarda la situazione della congiuntura attuale
Cioè proprio l'attuale crisi recessiva
Che colpisce il nostro Paese in un momento in cui lo si vuol preparare in maniera quasi chirurgica ad entrare in Europa
E allora la vediamola questa condizione di crisi recessiva
Perché tutti gli indicatori economici
Sono concordi nel dichiarare che siamo in una fase di depressione il mille novecentonovantasei si chiuderà con un tasso di crescita secondo le previsioni di promette idea cioè di una agenzia specializzata nell'analisi economica dello zero nove per cento
Va tenuto presente che se la crescita inferiore a uno per cento nel novantasei
Nel novantacinque cioè appena uno un anno prima era del tre per cento quindi una riduzione dicevano tre volte inferiore nella crescita
Ma proprio ieri la Confindustria ci comunicava che secondo l'analisi sua la crescita sarà dello zero sette per cento con pendenza a scendere ancora
Quindi siamo in una fase di deflazione coniugata con una fase di depressione
Noi avremmo forse un avanzo nel conto estero ma sarà legato solo ad alcuni pochi settori e soprattutto ad alcune poche purtroppo aree del paese
Quindi non è credibile la stima del governo che nel Documento di programmazione economica finanziaria che andiamo a discutere la settimana prossima
Prevede una crescita per il mille novecentonovantasei dell'uno virgola due per cento sembrano poche queste percentuali questi zeri virgola ma in realtà non solo significano molto
Il fatto assoluto ma significano molto in senso pericoloso per il fatto del crescente che esse stanno assumendo
La stessa Prometeia
Nel suo ultimo rapporto trimestrale afferma che se l'inflazione media Sand era sotto il quattro per cento come si va dicendo
Questo sarà dovuto sia all'ulteriore caduta della domanda nel campo del commercio sappiamo cosa vuol dire
Sia ad una ulteriore caduta dello produzione come
Collocata all'interno del sistema economico nazionale e ad una riduzione di collocazione della produzione nazionale all'estero
Quindi siamo anche nel campo della domanda e nel campo dell'offerta in situazioni di declino
Comunque
Anche con un'inflazione leggermente ridotta
E quindi al di sotto del quattro per cento
Tale valore rimane il doppio rispetto a quello dei Paesi che guidano l'Unione europea
è un motivo di riflessione dal quale trarrò qualche conclusione più avanti
Comunque due altri elementi della recessione in atto devono essere attentamente i considerati i consumi e gli investimenti
I consumi interni delle famiglie nel corso di quest'anno
Sono più che dimezzati io rispetto all'anno scorso
L'anno scorso erano dell'uno virgola sette per cento quest'anno mille novecento e novanta sei ormai si attestano sotto lo zero virgola otto per cento quindi meno della metà
Secondo una indagine della SV doppio oggi la stagnazione della domanda è iniziata nel novantadue e questo lo sapevamo
Però
I consumi delle famiglie in questi quattro anni
Appaiano cresciuti nella media annua dello zero ventiquattro per cento ma in realtà poi abbia dobbiamo osservare che in molte zone sono scesi al di sotto dello zero
Quindi noi abbiamo una situazione negativa ormai anche come andamento finale nei consumi
Privati ma si accentua poi la variazione negativa nei consumi collettivi e pubblici
Mentre nel novantasei erano meno zero quattro nel novantacinque sono meno zero cinque cioè sono in crescita
Nella scala negativa
Per quanto riguarda gli investimenti in macchinari e attrezzature si è scesi addirittura dall'uno dall'undici virgola cinque del novantacinque al tre virgola tre del novantasei il che significa che di Investimenti in Kuwait mezzi di produzione che servono a dare ulteriore ricchezza e reddito e quindi capacità di spesa e capacità di traenza all'economia dal lato della domanda sono definitivamente in calo nel Complesso quindi va sottolineato
Che la pace in toilette del di variazione della domanda Interna totale nel novantasei e addirittura un quarto rispetto all'anno precedente cioè al novantacinque
Per quanto riguarda le esportazioni
Per le quali abbiamo detto viene una grande disparità tra zona e zona nel complesso del sistema nazionale va sottolineato che S hanno pure subito un pesante dimezzamento quelle che dovevano essere le esportazioni traenti per l'intero sistema economico anche se erano afferenti ad una zona solo parziale del sistema italiano sono scese
Sono dimezzate nel mille novecentonovantacinque erano cresciute dell'undici virgola cinque
Per cento nel novantasei salgono solo del cinque virgola sei per cento
Questi dati incontrovertibili
Non solo vengono confermati dagli uffici studi della Confcommercio e della Conso in della Confindustria
Ma vengono appunto documentati proprio da Prometeia che guarda guarda è una organizzazione di analisi proprio vicina al presidente del Consiglio Prodi
A questo punto non si può non fare l'ovvia considerazione per cui ci si domanda come si possa impostare
E sostenere una manovra finanziaria ulteriormente del pre estiva dell'economia italiana con la sola giustificazione di raggiungere il miraggio di mitici parametri ormai palesemente accantonate anche da il Partizan europei più forti
L'autore della Banca d'Italia Fazio
A chiaramente ribadito come ci ha ricordato il professore Armani nell'audizione in Commissione Bilancio di martedì nove luglio
Che se l'obiettivo strategico dalla Banca d'Italia e quelle di ridurre i tassi quando l'inflazione scenderà stabilmente e credibilmente sotto il quattro per cento
Tuttavia il traguardo di un'inflazione al due virgola cinque per cento nel novantasette potrebbe consolidare in realtà la recessione
Peraltro un altro economista Eva professor Vaciago con un passato di consulente del ministero del Tesoro e della Banca d'Italia
Prevede da un lato una crescita del prodotto interno lordo italiano non superiore all'un per cento e quindi anche gli si attesta a me analisi di Prometeia ma per il secondo semestre del novantasei ha detto che è ancora peggiore del primo è un terzo con ancora un più pesante rallentamento contrariamente a quanto si lascia intendere da parte purtroppo di molta stampa la caduta da domanda interna in beni di investimento e di consumo riguarda tutte le attività ma più acuto è per la piccola e media impresa
Per esempio ed è stato ha parlato prima da un certo lato ne parlerò da un altro l'industria dell'alimentazione tradizionalmente industria attraente italiana
Attualmente è stata la versando una delle più gravi crisi dell'ultimo decennio su di essa gravano negativamente
Quattro elementi
La sempre più ridotta disponibilità di spesa dei consumatori e questo qui in questa sede lo sappiamo e lo abbiamo riaffermato
L'incertezza circa la politica del governo che induce a rinviare gli investimenti a rinviare gli investimenti nella industria tradizionale italiana dell'alimentazione
L'invecchiamento delle infrastrutture esterne all'attività della produzione diretta ci si riferisce ovviamente a quelle infrastrutture che riguardano la strada i trasporti che riguardano la ferrovia che riguardano i porti che riguardano le nostre reietti anche di telecomunicazioni che non sono aggiornate
E questo influisce negativamente sul sistema dei costi interni delle impresa e poi il difficile rapporto tra il sistema creditizio e il finanziamento delle innovazioni questa mattina il collega Pace ha fatto riferimento con molto dettaglio a questi aspetti
Credo che per altri aspetti qualche altro elemento vada portato perché
Abbiamo scelto l'industria alimentare come emblematica
Perché la produzione italiana fa premio sulle produzione straniere a causa della sua qualità
Se le piccole e medie imprese in questo settore dovessero abbandonare lappone la produzione qualitativa per una produzione quantitativa
Beh difficilmente potrebbero mantenere le loro fette di mercato in Italia e all'estero
Basta pensare alla recente crisi nella vendita delle carni bovine rappresenta che rappresenta una spia molto Sifi significativa circa i problemi del prodotto italiano
Proprio in questa occasione non c'è stato da parte del governo il doveroso sostegno che ha fatto mancare una sufficiente campagna informativa circa alla generale bontà dell'allevamento italiano
Ma ripeto in genere è quasi totalmente qualitativo e non quantitativo rispetto agli allevamenti degli altri paesi come la Gran Bretagna per esempio e lo sappiamo bene
Eppure mancata una politica di sgravi fiscali nella produzione della carne che consentisse ai nostri allevatori di stare sul mercato interno ed estero con una produzione concorrenziale
Proprio dall'atto qualitativo tale da permettere di superare la crisi colpa di questo governo
Colpa del Governo precedente di non avere Ra affrontato un problema così acuto per quanto riguarda l'industria della carne
Il patrimonio nazionale dell'attualità va sostenuto oltre la contingenza e oltre le speculazioni politico affaristiche dei concorrenti stranieri
Poco controllati all'estero proprio dalle autorità sanitarie del loro Paese dobbiamo dire che dall'alto sanitario del controllo delle carni in Italia FIFA meglio che all'estero e di questo dobbiamo esserne consapevoli un altro esempio
Emblematico di recessione riguarda di elettrodomestici
Questo mercato il mercato degli elettrodomestici negli ultimi mesi si è ridotto del quindici per cento
Solo in pochi mesi del quindici per cento
Esponenti del nel settore della produzione del rientro doveste Ricci
Oltre la caduta della domanda denunciano il fatto che la produzione italiana è gravato di almeno venti punti in più
Superiore alla media europea
E da un costo del denaro più alto in Italia del cinquanta per cento rispetto ai produttori esteri concorrenti abbiamo venti per cento in più di tasse sugli elettrodomestici e il cinquanta per cento rispetto ai produttori esteri
Un ulteriore elemento che grava sulla piccola e media impresa dell'attuale crisi recessiva ed elemento ed eccezionale razionamento del credito e la prevalenza del prestito a breve su quello a lungo termine
è necessario promuovere un dialogo più proficuo e competente tra la banca per la piccola e media impresa
Le sorti delle imprese
Non dipendono solo dalla congiuntura economica e dall'andamento dei consumi ma dipendono anche dalla riforma del sistema Croce creditizio al quale ha fatto riferimento in maniera così puntuale l'onorevole Pace questa mattina
Abbiamo qui sarà un attento osservatore di questi fenomeni Angelo tre quattrini presidente della Banca nazionale del lavoro partecipazioni ed è un ex consigliere anche del nostro dipartimento economico
In un recentissimo il convegno promosso dall'Unione internazionale per la cooperazione economica ha affermato naturalmente che gli interessi delle banche quelle dell'impresa e debbono essere emendato oralmente convergenti
Vero
Tre quadri quindi non si capisce il ritardo nella evoluzione professionale bancaria
Le banche devono modificare l'atteggiamento culturale
Verso il mondo delle imprese cioè debbono smettere di guardare solo al frazionamento del rischio e puntare ad una maggiore conoscenza delle aziende loro clienti in questo senso
Le piccole e medie imprese hanno l'obbligo di migliorare la trasparenza dei propri compiti al fine di creare affidabilità
Senta impegnare più di tanto il patrimonio personale dei piccoli e medi imprenditori insomma
Si tratta di quel rapporto di collaborazione tra banca finanziatrice e impresa produttrice che si basa molto più sulla valutazione del Progetto e del programma produttivo
Che piuttosto sulla valutazione della patrimonio statico solo dalla consultazione dialettica fra banca e impresa e nell'analisi degli obiettivi
E della gestione può venire alla luce una nuova e moderna attività produttiva per essere ancora più espliciti bisogna migliorare la cultura bancaria
Perché esca da una politica creditizia miope
Che il Consigliere all'innovazione solo come un fattore di rischio da far scontare con tassi di interesse più alti se c'è qualche iniziativa qualche innovazione ebbene non deve essere un motivo o per mediare il credito o per renderlo più oneroso
Certamente nelle banche di sono
Vi debbono essere maggiori professionalità e soprattutto vi deve essere più a Jerry aggiornamento tecnologico e di marketing
Diversamente il sistema creditizio continuerà a finanziare solo le aziende tradizionali nella fabbricazione delle merci e dei servizi cosiddetti maturi
Frenando colpevolmente le imprese che promuovono lo sviluppo riducendo la dinamica del mercato l'immissione ingresso di nuovi prodotti che non procurando una ricchezza più diffusa ed una più alta qualità della vita
In questa relazione chiesto per concludere ritengo che uno spazio debba vere
Anni esser dato anche alle difficoltà che vengono alle piccole e medie imprese dal pesante calo degli investimenti effettuati dagli enti pubblici
Non si tratta di effettuare una depressione solo dal lato dell'approccio relativo ad una creazione di domanda aggiuntiva in momenti recessivi quanto al fatto che nell'economia attuale
Sono necessari continui investimenti infrastrutturali per l'efficienza stessa dell'impresa e la riduzione dei loro costi esterni purtroppo nelle piccole e medie imprese quando si fanno i il calcoli degli uccelli della fabbrica
Bene negli ultimi documenti di programmazione economica finanziaria e nelle manovre finanziarie susseguitesi in maniera pesante dagli inizi di questo decennio
I più sacrificati sono stati proprio gli investimenti pubblici ossia la creazione di ricchezza collettiva in strade ponti comunicazioni eccetera che hanno reso ho perso letto il sistema delle reti italiani e quindi rendono poco concorrenziali
Le nostre piccole e medie imprese proprio in sede delle cosiddette esternalità is assi di andare ossia di quelle componenti del costo di produzione che non appaiono nella contabilità ma che incidono pesantemente sul prezzo finale del prodotto proprio nella sede di collocazione
In conclusione cari amici Alleanza nazionale in presenza della forte stagnazione che il ciclo economico sta subendo dichiara che l'Italia deve entrare in Europa e in una fase di sviluppo
E quindi di capacità di competizione reale
E non in una fase recessiva e qui Pd debolezza concorrenziale
L'obiettivo della moneta unica va coniugato con l'obiettivo dell'unione economica del mercato e della produzione europea la moneta unica deve essere uno degli strumenti per lo sviluppo delle nazioni europee
E non un semplice obiettivo mito
L'Italia deve avere una lira forte in quanto a un'economia forte ma un l'inverso
Realizzare una riga una lira ricca solo per coloro che operano transazioni finanziarie
E lucrano sui differenziali degli investimenti in valuta non può risolvere i problemi della creazione di nuovi posti di lavoro e di nuovo valore aggiunto reale
Solo in tal maniera può per luogo una ripresa nella distribuzione dei redditi insomma l'Italia non vuole una lira ricca con un'economia povera perché la lira con una economia depressa resterebbe ricca solo per pochissimo tempo forse qualche mese il nostro Paese dunque chiede che la capacità di acquisto della nostra moneta sia reale non fittizia e non penalizzante
Ringraziamo il professore Gaetano Rasi per la sua precisa preziosa
Relazione io volevo così avvertire gli amici non c'è dubbio da questa mattina ho dicevo poco fa la collega Poli Bortone da questa mattina alle dieci
Che stiamo lavorando non a caso io sull'invito volevo dettare una giornata di studio e di serrato confronto so che forse siamo un po'tutti stanchi però si tratta ecco di un'altra oretta prassi in un'ora un'ora e mezzo poi come sapete fra poco verrà l'amico Presidente Nazionale ore ore Fini che porterà un saluto e concluderà i lavori ecco perciò io vi inviterei così a pazientare anche perché mi sembra che la giornata è stata una giornata piena di grandi interventi preziosi suggerimenti l'esperienza anche che sono state portate da alcuni assessori come vuole la Calabria poco della della Lombardia credo che possono essere esperienze che poi possono essere diventare punti di riferimento per tutti gli altri amici delle regioni o stava poco fa vedendo che sono qui presenti oltre diciotto consiglieri regionali per cui io chiedo scusa a tutti quelli che non lo so votato sessanta province d'Italia sono qui presenti significa che questa iniziativa e più che riuscita significa che gli amici di Alleanza Nazionale vogliono partecipare tutte insieme per cerca di far riprendere questa politica della piccola e media impresa io ecco proprio per questo dato di volta in volta o saluto di Opel volta saluto gli amici rappresentanti delle varie Confederazioni so che qui e presenta anche una delegazione della Confcommercio cade di Roma anch'io saluto con amicizia non a caso questa mattina
L'amico presidente
Dottor Francesco Gioacchini ha parlato si è soffermato sull'ambulantato non a caso insieme ad alcuni amici della commissione Attività Produttive stiamo preparando predisponendo una legge di modifica del sulla centododici perché sappiamo che nonostante l'ambulantato abbia avuto quella legittimità
Direi quel riconoscimento di essere commercianti sul suolo pubblico però questa legge centododici chi meglio di voi forse sa ha prodotto anche tante situazioni razionali anomale in molte città dove per colpa anche degli amministratori locali non sono stati attuati piani sull'ambulantato anche per questo già ho detto molti amici che faremo delle riunioni nelle singole città
Per vedere soprattutto littori sono degli assessori inadempienti soprattutto quando noi siamo all'opposizione e dove siamo in maggioranza cerchiamo di fare in modo che le nostre iniziasse l'amministrazione di quanto prima Rigano
Mi riferisco sempre amministrazioni che abbiano più di quindici mila abitanti atti applicherò quanto prima questo piano sull'ambulantato e qui presente
E ha chiesto di poter intervenire in rappresentanza della conca commercio di Roma
Da mito come sapete ha mandato una lettera dicendo che per impegni precedentemente assunti non poteva fare qui fra noi ha mandato in rappresentanza il vicepresidente il dottor Roberto Polidori che prego di voler intervenire
Un ringraziamento ed un saluto a nome della Confcommercio Roma
All'onorevole Mazzocchi alla presidente Rasi all'onorevole Armani alla onorevole Poli Bortone e a tutti gli altri parlamentari che questa mattina si sono succeduti agli altri oratori che hanno in questa giornata di lavori così interessante
L'hanno trattato in questa argomento così spinoso del commercio e dell'artigianato
Baudo quindi all'iniziativa di questa consulta nazionale di Alleanza nazionale purché sia un osservatorio permanente sui problemi del commercio e dell'artigianato perché per quel che mi riguarda del commercio
E che non sia una situazione occasionale o d'una scatola vuota il mondo del commercio è difficile da comprendere bisogna esserci dentro ci sono conflittualità ci sono apparenti distonie
Ci sono lobby come in tutte le e situazioni in cui si possono scontrare interessi
Ma c'è una matrice comune c'è una componente che lei racchiude tutti gli operatori del mondo del commercio
E quindi bisogna che Alleanza nazionale attraverso la consulta nazionale e regionale e provinciale riesca a comprendere riesca a fare analisi per poter poi mirare gli interventi nell'interesse della comparto
La Confcommercio e sicuramente leader come e Confederazione
Presta molta attenzione a questo momento di profonda trasformazione
Della società italiana del nel suo complesso
E quindi anche del commercio della politica e dell'economia
Il commercio è cambiato
Perché la società è cambiata
è il consumatore che comanda è un consumatore è un cittadino consumatore che negli ultimi dieci anni ha cambiato lo stile di vita
Che esce la mattina per tornare la sera che ha scoperto ha dovuto scoprire il fast food
Che è stato coinvolto in problemi di mobilità e di viabilità
Ecco quindi non è la grande distribuzione che ha plasmato il consumatore ma esattamente l'inverso rispetto a quello che diceva stamattina rappresentante della Confesercenti
E il nuovo consumatore che ha determinato la variazione dalla struttura commerciale
La Confcommercio consapevole di questa situazione
Parlando non a caso di un sistema integrato di un modello italiano
Non quindi una modello americano portato è calato nella realtà italiana
Ma di un modello in cui accanto ad una grana grande distribuzione articolata ma limitata secondo le esigenze secondo una serie di parametri
Ci sia il commercio tradizionale ammodernato naturalmente rispondente alle esigenze attuali e ci sia anche non sembra un'esagerazione un evoluto sistema di vendita
Su aree pubbliche il così detto ambulantato che gioca un ruolo anch'esso importante nella economia commerciale del nostro Paese
Alla guida della Confcommercio ci sono imprenditori
Nicola ed arroganti che ha parlato prima io stesso sono una imprenditore del settore dell'abbigliamento dalla pellicceria particolare della piccola impresa
In prese del piccolo commercio delle medie imprese dell'artigianato e quindi abbiamo il polso del mercato sappiamo molto bene quali sono le angosce e quali sono le problematiche che questo settore così articolato sta sta attraversando
Facciamo alcune considerazioni
Il commercio per decenni non ha dato grandi problemi ha beneficiato del boom del dopoguerra Bouma dell'espansione dei consumi è stato considerato bacino di assorbimento dai politici degli esuberi dell'industria e dell'agricoltura come ci ha fatto comodo ogni anno i gli addetti al commercio aumentavano
Era un buon bacino di voti e di assorbimento di esuberi di altri settori
Poi è entrato in crisi
Esattamente attorno al mille novecento settantatré con l'entrata in funzione dell'IVA un aumento per la fiscalizzazione dalla pressione tributaria
è stato proprio intorno alla fine degli anni sessanta in cui prepotentemente sì sviluppava nel nostro Paese con forme diverse le catene dei supermercati e la grande distribuzione la Confcommercio fu molto attenta
Tant'è vero che è del mille novecentosettantuno la famosa legge quattrocentoventisei che allora si preoccupò di regolare il fenomeno del commercio dando mandato al di là degli aspetti generali dando mandato ai comuni di redigere i piani
Del commercio
Avvennero sono avvenute una serie di fatti per cui questi piani
Anzi a Roma ci siamo difesi perché è stata vigile la presenza della Confcommercio nei patteggiamenti nell'attività di tutela ma ci sono città soprattutto nel Nord dove i piani non hanno operato e dove la grande distribuzione ha l'ha fatta da padrone
A agevolato tutto questo anche alcune sanatorie edilizie con i cambi di di di destinazione qui nessuno l'ha detto ma éscamotage non sono stati non soltanto la legge Marcora che comunque è una legge che va sicuramente rivista se non a abolita
Ma ricordo che la legge Marcora quando nacque nacque per poi permettere l'evoluzione del piccolo che poteva in qualche modo crescere attraverso accorpamenti e avvicinamento di licenze e che poi è stata snaturata
Ma non si può non riconoscere alla Confcommercio ed un riconoscimento va dato ad Alleanza Nazionale che proprio l'altr'anno di questi tempi in occasione dei due referendum lo ha ricordato il professor Armani
Dei due referendum è soprattutto quello sulla liberalizzazione delle licenze amici
Se fosse passato il sì noi non saremmo neanche a parlare dei problemi del commercio perché saremmo in piena marchi è caos
E i supermercati avrebbero dilagato e anche le bancarelle l'abusivismo in quella battaglia amici cari la Confcommercio
Ha tutelato il piccolo il medio ha tutelato il sistema questo è un riconoscimento che va data la battaglia è stata grande con grande partecipazione di tutti voi e di tutti noi e Alleanza nazionale fin dall'inizio è stata vicina non ha fatto come altri che prima hanno aspettato
I sondaggi e poi ci sono affiancati
Questo è quindi rispetto ad alcune insinuazioni che qualcuno ha fatto o sta facendo e la realtà la grande confederazione del commercio la Confcommercio avuto un comportamento lineare
Anche il discorso del neo presidente Billé
Il venticinque di giugno quindi pochi giorni fa è stato molto chiaro sull'argomento
Delle ha parlato di una rivendicazione per la Confcommercio
Di un'autonomia politica non a caso la proposta di di legge d'iniziativa popolare il famoso taxe firma e vinci per le per il quale per la quale stiamo raccogliendo venti mila e cinquanta mila firme rappresenta la possibilità è un segnale non si vogliono certo espropriare i politici dei loro delle loro priorità delle loro prerogative
Ma è un segnale che la Confcommercio vuole dare al mondo dell'economia nel mondo della politica e cioè che la iniziativa che prevista in alcuni casi appunto dalla costituzione la iniziativa per una proposta di legge può avvenire anche da parte di una confederazione
La la Confcommercio Roma voi per quello che riguarda appunto
La alla Provincia di Roma stato quando tutta una serie di iniziative anche nel settore per l'assistenza sanitaria integrativa noi presenteremo a ottobre in un apposito convegno una proposta sani intere di assistenza sanitaria accanto alla nel servizio sanitario nazionale
E stiamo studiando per i problemi del credito tutta una serie di iniziative di prodotti finanziari per agevolare soprattutto le piccole e piccolissime imprese
In forme di consorzi di garanzia fidi tassi agevolati e così via
Io vorrei proprio perché il taglio di questa di questa di questo convegno e quello della proposta piuttosto che della lamentazione io vorrei suggerire e proprio per pormi in questa sede in chiave di collaborazione di proposta io mi auguro che che ci sarà una collaborazione attiva e proficua con le consulte
Vorrei evidenziare quelli che sono i problemi fondamentali
Problema vitale è quello della revisione dopo venticinque anni dal settantuno ad oggi della legge quattrocentoventisei per ridefinire i parametri perché si stia in quei parametri perché non ci siano poi gli abusi da parte della Regione recentemente il Consiglio di Stato ha dovuto richiamare la Regione la Regione Lazio
Perché nel concedere autorizzazioni per la mega strutture si deve tener conto soprattutto dell'esistente non limitarsi a dei controlli formali
Perché si riveda in modo che non ci siano abusi nella cosiddetta legge Marcora
Stiamo assistendo lo hanno accennato alcuni relatori che mi hanno preceduto
A quella che viene definita terziarizzazione dell'economia cioè l'economia mondiale si sta spostando più sulla distribuzione cioè la la l'importanza della distribuzione dei servizi sta crescendo
Sarebbe tutto regolare se non emergessero dei pericoli
C'è un pericolo
Il pericolo è la mondializzazione la globalizzazione che poi significa un accordo tra produttori mondiali che cercano sbocchi di distribuzione non è un caso che ci sia in una da qualche anno e soprattutto in questi ultimi anni una ricerca dia accaparramento di punti vendita anche in perdita
Alcune analisi che sono state fatte qui
Sulla la scarsa fortuna degli hard discount
Voi sapete che gli adescava ante hanno come motivo come slogan pubblicitario che i loro prodotti costano il trenta per cento per il semplice fatto che sono a voler bordeaux come dicono gli americani cioè senza etichetta non hanno all'Ambra indette
Sono non etichettati non hanno le firme
Ma poco importa se il gli hard discount in questo momento hanno una recessione
Dal mio punto di vista è proprio il preoccupante che negli ultimi tre anni gli hard discount siano arrivati a cinquecento in Italia e che in Germania ce ne siano due mila e quindi ci sia un trend è di similitudine che è preoccupante anche perché nel momento in cui hanno occupato il territorio e hanno distrutto le piccole aziende tutto intorno questi darebbe possono diventare soft o possono trasformarsi in un supermercato e l'occupazione del territorio che è stata fatta
Quindi io rivedo in ogni caso come nemici da regolare
Ce ne può essere uno in una certa area in relazione al bacino di utenza il raggio in relazione ai problemi urbanistici che significano mobilità che significano traffico che significa possibilità di parcheggio
Ma chiaramente questa occupazione a tappeto che è stata fatta negli ultimi anni
Nel mille novecentonovantacinque sono aumentarla grande distribuzione attraverso varie articolazioni dai cash&carry ipermercati supermercati e c'è aumentata del cinquecentonovanta unità ecco è questo il fenomeno preoccupante
Per cui è molto giusta è stata l'osservazione del dottor Morganti dalla Confcommercio nazionale che ha parlato poco prima di me dicendo che è opportuno che le regioni si facciano carico di una inventario dell'esistente
Quindi vediamo
Qua qua anche superficie a la grande distribuzione vediamo quante licenze ci sono quante si pensa di dover magari firmare prossimamente
Perché è chiaro che non si può sviluppare a dismisura l'organizzazione quando i consumatori sono quelli che sono e qui e che cosa sono questi consumatori sono consumatori oramai monoreddito ci sono i rapporti del Censis e dalla dell'estate recenti che parlano di una di una recessione preoccupante che parlano di una depressione che oramai non è più da considerare congiunturale ma rischia di essere cronica
Che parlano di un ristagno dei consumi quando i consumi dovrebbero essere invece incentivati i consumi interni per alcuni Paesi che sono molto attenti a questi fenomeni temo gli Stati Uniti o tipo il Giappone sono un campanello d'allarme nel momento in cui i consumi interni si fermano e diventano cronicamente depressione economica i consumi vanno incentivati e se noi pensiamo che l'Italia è in Europa il paese che ha e il pianto di incide l'incidente di percentuale e di risparmi rispetta la popolazione in Europa evidentemente è un risparmio che potrebbe essere sotto certi aspetti stimolato non a caso ieri concedendo un'intervista a Repubblica su un articolo che mi dicono che è uscito oggi
Allora Romana Liuzzo a proposito dei saldi letti la quale diceva i saldi sono delle fregature cioè le che cosa pensa di gomma esclusiva perché voi giornalisti dovete parlare sempre indica dice perché il positivo non fa notizia
Accade allora parliamo solo di disgrazie
Il saldo in un momento in cui il commerciante ha necessità di vendere va visto anche in chiave positiva che si che si faccia un po'di iniezione di buon umore voglio dire perché qui si parla solamente diede il grazie di calamità quindi anche il saldo oggi mi dicono che riportava questa questo a mi mia espressione ottimistica
Quali sono sinteticamente gli altri problemi
Un altro problema su cui la Consulta si dovrà cimentare noi daremo tutta la collaborazione e il discorso della burocrazia duecento milioni di documenti vanno questo in approssimativamente ma sembrano molto lontano dalla realtà sono i documenti che le aziende producono e lei in Italia in un anno
Siamo subissati dalle carte io mi accorgo che durante la mia giornata
Sto molte ore a scrivere a riportare a ricopiare a controllare file molte cose si debbono fare di persona voglio dire
La burocrazia nel momento in cui diventa strangolamento delle attività produttive non solo non dà beneficio ma è un danno e quindi in questo senso noi dobbiamo muoverci Alleanza Nazionale
Che parla di meritocrazia giustamente che rivendica la managerialità
Io trovo che deve appropriarsi di quest'aspetto
Parliamo di sportelli polifunzionali parliamo di semplificazione parliamo di deregulation parliamo di riforma della pubblica amministrazione parliamo di raccolte di testi unici
E ma diamoci in questo senso facciamo proposito che ci sono delle proposte sono le proposte dell'Air
L'onorevole professor Armani dei Gianfranco legittimo sulla pubblica amministrazione muoviamo le queste cose perché noi veramente il settore commerciale ha bisogno di questi segnali di queste di queste iniziative
Sulla riforma fiscale
è stato detto molto il sogno sarebbe arrivare ad una ad un'aliquota unica assodato che la pressione tributaria non può andare oltre un certo limite
Facciamo un'aliquota unica intorno al trenta trentacinque per cento cerchiamo di esentare come è stato detto giustamente qui le aziende giovani facilitiamo l'imprenditoria giovanile
Attraverso o una serie di di molle per per affermare questa capacità imprenditoriale che viva Dio ci invidiano in tutto il mondo perché è una caratteristica delle dell'italiano
L'abusivismo è un altro male incredibile
Esiste un abusivismo nelle strade ma esiste un abusivismo nelle case esiste un sommerso che converrebbe a tutti su snidare io credo che si è parlato stamattina anche di un sommerso di necessità è chiaro che quando la pressione tributaria supera certi limiti il sommerso è quasi una legittima difesa è stato detto io non sono proprio molto d'accordo
Il l'abusivo il sommerso crea danno perché produce fuorilegge usa manodopera fuorilegge fa un ingrosso fuori legge fa un dettaglio fuori legge e tutto fuorilegge
I danni sono diffusi a tutto il tessuto commerciale
E e delle dei consumatori
L'unico modo per far uscire questo sommerso e alleggerire il il carico fiscale
Ed è una concorrenza anche che viene fatta agli onesti operatori
Attenzione poi ai demagoghi noi ne abbiamo qui a Roma non abbiamo un assessore attività produttive
Molto attivo per alcune cose
Ma pericoloso adesso vuole creare il mercato del baratto voi immaginate che l'umanità ha fatto tanto cara per arrivare con la moneta
A eliminare lo scambio di cosa contro cosa che faceva parte sicuramente dell'età della pietra quando si scambiava la clava
Con una coscia dorso magari non so che cosa
Ebbene adesso ha pensato che il mercato del baratto è divertente perché l'ha visto fare un viaggio in Inghilterra
O il mercato della notte anche questo per dice si potrebbero occupare tante come immagina la notte Roma è diventata pericolosa invivibile addirittura degradante
C'è necessità di creare questo mercato della ma la capacità dispensa del consumatore e così inesauribile ma riconoscono questi signori problemi del commercio ecco non ci stiamo
Adoperando io tra l'altro seguo in particolare i problemi della fascia blu del centro storico
Dell'abusivismo eccetera quindi siamo impegnati in prima linea su queste battaglie un altro argomento per la consulta io sono sicuro che l'onorevole Mazzocchi darà tutto il supporto di analisi soprattutto di azione
E debbo fare qui anzi una ringraziamento un elogio
Ai consigliere comunale di Alleanza nazionale Toni Augello e Gemmellaro lo stesso Baldoni
Fioretti
Rampelli Anderson e c'era che quotidianamente pure in una posizione di minoranza
Combatto delle battaglie sulla demagogia
Del centro storico della chiusura della desertificazione con dei problemi enormi anche per gli affitti per per addirittura locali che che che che perdono qualsiasi possibilità di utilizzazione mi raccontava prima appunto una signora Quiché
Non so non può più esercitare attività commerciale ed è proprietaria delle mura e sono anche sfitte quindi danni enormi e chi a chi conviene questa desertificazione cioè io sono romano amo la mia città
Ma la vedo degradata la vedo sporca
La sera se tiene un ospite da fuori dall'estero hai paura andare in Trastevere o ti devi vestire da barbone ti metti cento milioni intascati nasconde le chiavi dentro e mutande voglio dire ma si può andare avanti così la vogliamo fare una lotta seria al degrado alla criminalità
Insomma Alleanza nazionale una volta dico aveva forse un po'più di coraggio un po'più di visibilità io capisco dobbiamo recuperare il CED i ceti medi
Però insomma questa città che ci crolla addosso degradata mi ricorda tanto quella finale
Di dei film di Fellini in cui Roma veniva presentata comma una bella anziana prostituta appoggiata alle Mura Aureliane cerchiamo di riscattare questa figura
Apprendistato e formazione
Io lo chiamo giacimento culturale non è un argomento che stamattina è stato trattato magnificamente dalla dall'avvocato faccio ottimi
Insomma noi abbiamo questa grande ricchezza che era presentata alle profezie professionalità
Non soltanto nell'artigianato mancano i colori sonori prego di voler sì concludere che è in arrivo l'onorevole Fini vorremmo Central da questo mirabile resa ad allungare anzi i melomani abbiamo dare spazio anche a Dante ricerca vengono intervenire gravi ho sentito comunque piacevolissima e relazioni venti venticinque minuti io credo stanno parlando da otto dieci minuti non di più comunque mie eseguo gli ordini di scuderia
E quindi una interviene interessa la prevista dalla formazione e vi assicuro che è anche un commesso o un addetto alle vendite che lavora vicino a me impara tante cose io lavoro in un settore da tre generazioni la mia famiglia e quindi abbiamo tanta conoscenza e tante cose da trasmettere certamente se la persona
Che viene non è agevolata attraverso normative sull'apprendistato tutti noi cerchiamo di non assumere non a caso Spallanzani stamattina una brillantissima relazione ha ha detto che a stanno facendo del tutto perno ma non occupare gli occupati insomma di occupabilità uti quanti potremmo assumere
Quindi
Il discorso anche della legge ottanta sui saldi che richiede una proposta di legge so quello vorrei mazzo che si sta interessando
Di questo argomento mi saremo vicini senz'altro e il riposo domenicale riposo domenicale agevola soltanto la grande distribuzione noi ci stiamo battendo e ci batteremo per rispetto della chiusura domenicale
Un'ultima cosa prima di concludere i lavori per il Giubileo Roma deve a vere una forma di rispetto per le zone disagiate si stanno aprendo circa sessanta cantieri oltre a quelle che già ci sono
Nelle zone che vengono coinvolte da questi lavori vengono assolutamente isolate vengono messe transenne vengono messe reti eccetera il minimo che si possa fare era una defiscalizzazione temporanea ed in questo senso da un'idea ad Alleanza nazionale perché l'unica cosa che ha saputo fare il Comune è stata la declassificazione delle strade per la Tosap con una cosa ridicola
La considerazione finale che era la vera lotta e tra i ceti produttivi del lavoro autonomo cioè quelli che lavorano che rischiano e la corporazione dei burocrati i Bureau Sauro io richiamo
Assorbite dalle forze politiche e di di di questo governo questa corporazione detiene il potere di controllo e di interdizione di ogni attività economica e di informazione
Avvalendosi anche di quella giungla di centocinquanta mila leggi che occorre occorrerebbe veramente smantellare
Occorre una forza politica io mi auguro che sia AN che alleandosi con i ceti produttivi sconfitti a questa corporazione e i politici che la manovra anti
La politica economica l'Italia è stata troppo una politica da troppo tempo una politica solo industriale e poco rivolta al terziario
Oggi i grandi gruppi produttori si vogliono appropriare dei punti vendita era il pericolo della mondializzazione della globalizzazione cui accennavo prima e le banche in questa non tutte per fortuna ma alcune banche li stanno appoggiando
Il governo attuale amici non farà molte cose per il commercio per l'artigianato
Mettiamo al bando le chiacchiere guardiamo solamente chi non fa politica spettacolo e lavoriamo insieme per una politica del progetto è una sfida che possiamo vincere io ci proverò proviamoci tutti grazie
Grazie grazie Polidori per questo intervento io prego adesso l'onorevole Nicola Bono di prender la parola anche nella sua qualità di responsabile dell'Ufficio turismo di Alleanza Nazionale
Cari amici di Alleanza Nazionale
Condivido perfettamente quando ha detto Polidori tranne in un punto che questo governo non fa molto per il commercio nell'artigianato invece farà moltissimo cercherà di demolirlo definitivamente perché che ci siano venti di guerra che riguardano il problema del terziario lo si evidenzia soprattutto per quanto riguarda di comportamenti gli atti che sono stati posti in essere proprio in queste settimane e in particolare nei confronti del turismo infatti la fine dell'anticipata anticipato della scorsa legislatura
Ha impedito al Parlamento nazionale di affrontare la nostra e irrisolta questione della modifica della legge quadro sul turismo
Su cui Alleanza nazionale aveva puntato quale strumento necessario a rilancio dell'economia e dell'occupazione in tutto il Paese e soprattutto nelle aree depresse
Su questo tema cioè sulla legge quadro del turismo Alleanza Nazionale aveva elaborato una proposta di legge
Che era stata presentata in un riuscito convegno nel mese di novembre a Roma in via di Ripetta nel corso del quale la gran parte degli operatori nazionale del turismo si erano pronunciati favorevolmente condividendone il taglio contemporaneamente la Camera il quattordici novembre c'è stato il convegno il sedici novembre la Camera aveva perfino votato
La procedura d'urgenza sembrava quindi che quel progetto di legge di riforma della legge-quadro ovviamente insieme a quelle delle altre forze politiche
Andasse alla dirittura d'arrivo e finalmente dopo tredici anni si potesse mettere mano alla legge quadro di riforma del turismo
Nel frattempo Alleanza Nazionale
Proprio poche settimane dopo questi fatti il convegno la procedura d'urgenza era riuscita a sventare un tentativo che veniva dalla sinistra ed era appoggiato dal governo Dini
Di introdurre nella finanziaria di quest'anno nella finanziaria del novantasei sto parlando del dicembre dall'anno scorso di introdurre
La costituzione di un fantomatico ministero per le Attività produttive
Che non riguarda solo l'assorbimento alle logiche industriali del turismo ma riguarda anche l'assorbimento le logiche industriali del commercio dell'artigianato
E che Alleanza nazionale è stata la prima è forse l'unica forza politica contrastare ad ogni livello
Ma voi vincemmo quella battaglia abbiamo fatto in modo che venisse soppressa la delega al governo per la costruzione del ministero per le Attività produttive
Non se ne fece più nulla fino al ventuno aprile il risultato del ventuno aprile
Favorevole alle forze dell'Ulivo
Ha provocato per il turismo
Una serie di conseguenze negative
In primo luogo completamente alle conclamate intenzione sbandierato durante la campagna elettorale ricordate Prodi e Veltroni che andavano a tessere l'Italia parlando di trasformazione del sotto in California in Florida
Di puntare tutto sul turismo beh malgrado queste dichiarazioni
Il turismo continua ad essere la Cenerentola
Tra i settori produttivi del Paese confermando quella intollerabile condizione in cui i provvedimenti assunti a suo favore sono inversamente proporzionali alla quantità di chiacchiere
Che si continua a fare intorno a questo settore
In secondo luogo appare chiara la volontà del governo di volere asservire il turismo alloggi che che non gli appartengono
E fortemente e questo settore infatti è fortemente caratterizzato da aspetto di trasversalità il turismo non può essere abbinato all'industria e soprattutto il ministero dell'industria nella tradizione
Quarantennale del nostro paese è stato il ministero a asservito alle logiche delle volontà industriale
Mettere il turismo mettere il commercio mettere l'artigianato in quel ministero significa che nel profondo complessivo delle risorse
Farà la parte da leone l'industria che verrà penalizzato ulteriormente il terziario che verranno penalizzati proprio quei settori come il turismo che non hanno una loro ben precisa caratterizzazione
E come che questo governo proprio per riprendere il concetto di Polidori che non farà
Nulla per il commercio sta comunque demolendo il meccanismo del turismo questo governo appena nato la prima il primo atto politico che ha fatto e stato di assegnare la delega del turismo al ministro dell'industria
E ciò in un momento in cui non c'è una legge che consente la costruzione perché si può fare solo per legge dal fantomatico ministero per le Attività produttive quelle non hanno il ministero però danno come atto politico la gestione del turismo la scorporo no dalla Presidenza del Consiglio l'attribuiscono a Bersani il ministro dell'industria è Bersani
Dalla costruzione del governo Prodi diventa governo diventa ministro dell'industria e dal turismo dal nostro Paese
In terzo luogo
C'è da notare che questa attribuzione di competenze politiche al ministero dell'industria
Che ha però lasciato inalterata la struttura dentro la casa e con i collegamenti anche stipendiali e con il rapporti gerarchici
Anche consolidati all'interno della struttura della Presidenza del Consiglio ha creato un caos
Amministrativo e organizzati
E una nave senza nocchiero in gran tempesta
Ah nel mese di marzo si è dimesso il direttore del dipartimento il dottor Torda
Che è andato svolge l'attività in una grande confederazione del terziario da allora non è stato neanche sostituito il capo del dipartimento del turismo a dimostrazione del grande ruolo che il turismo vuole svolgere all'interno del programma politico ed economico del governo Prodi
L'impegno del turismo per il turismo da parte del governo Prodi è tale che il ministro dell'industria Bersani nonché ministro del turismo ha ritenuto presentarsi per la prima volta da quando si è insediato ministro
Presso gli uffici dove allocato il ministero che riguarda il Dipartimento del turismo soltanto ieri undici luglio dal novantasei
A oltre due mesi e mezzo dalle zone di amento del governo Prodi
Tutto ciò è scandaloso ed è intollerabile
Ed è il de profundis annunciato per un comparto che al contrario
E nell'interesse dell'economia nazionale meriterebbe il massimo di attenzione e di cura cose infatti il turismo
Il turismo per l'Italia rappresenta quattrocento mila aziende un milione e quattrocento ventisette mila occupati stabili due milioni e cinquecento mila occupati stagionali dieci milioni di persone coinvolte nell'attività collegata diceva bene Antonio Mazzocchi commercio e l'artigianato non hanno
Una loro autonoma possibilità di sviluppo sia scollegate al rilancio del turismo perché proprio su questo
Filone che se ne sta una possibile politica di ampliamento di sviluppo
Rappresenta il turismo il tredici per cento del prodotto interno lordo praticamente più del doppio del settore alimentare il trenta per cento più del made in Italy
Quarantaquattro mila e cinquecento miliardi nel novantacinque di entrate valutarie
Più sedici per cento rispetto al novantaquattro venticinque mila miliardi di saldo attivo della bilancia dei pagamenti
Più trentuno per cento rispetto al novantaquattro ventinove milioni e cinquecento mila di Seat autori stranieri nel novantacinque
Un settore che però a fronte di queste cifre che dovrebbero
Mettere una classe politica seria nelle condizioni di guardare a questo settore comma uno dei settori portanti dell'economia
Un settore invece che evidenzia problemi annosi che da norme squilibri
E chi è affetto dalla cronica assenza di una politica di una linea politica capace di farsi carico delle indiscutibili potenzialità che il Paese gli riconosce
Basti pensare che d'eventi nove milioni e cinquecento mila visitatori stranieri
Solo il dodici per cento e andato al sud
E solo il sette per cento
Si è spinto oltre a Napoli
Con i suoi immensi tesori artistici archeologici e monumentali senza considerare l'inestimabile patrimonio ambientale
La Sicilia è riuscita a catalizzare solo il tre per cento di queste norme Massa di turisti stranieri
Ma l'inesistenza di politiche per il turismo determina un'altra pesante condizione
La incapacità di elaborare strategie tese a massimizzare e consolidare i risultati positivi del novantaquattro e del novantacinque per scongiurare che in futuro si possa tornare
Alla preesistente condizione di grave
Recessione del settore
Tutti hanno capito che l'incremento del turismo in questi anni non è il frutto di politiche governative finalizzate al rilancio del settore
Nessun Governo affatto nulla per questo settore prodotti
E allora come si spiega questa escalation noti entrate questo momento in risorsa valutarie questa capacità di incremento che ha avuto questo settore unicamente con uno condizioni congiunture di carattere valutario e di carattere internazionali
è arrivato il presidente del partito
Scusate il ritardo
Tra consumi
Dicevo tutti hanno capito che l'incremento del turismo non è stato in questi anni il frutto di politiche governative illuminate
Ma è stato l'effetto congiunturale di condizioni di favore che si sono create alle nello inverno internazionale a prescindere dalle linee politiche di Scelta
Noi ci siamo trovati collegamento del turismo perché abbiamo avuto una lira estremamente debole
E quindi conveniva agli stranieri venire
Nel nostro paese abbiamo avuto un incremento del turismo perché abbiamo
Utilizzato indirettamente l'effetto delle crisi terroristiche
O militari che sono avvenute nei nostri Paesi concorrenti ma già l'anno scorso quando abbiamo fatto il convegno a novembre a Roma
Io ebbi a sottolineare in quel convegno uno passaggi dicendo che cosa accadrà il giorno in cui la lira dovesse tornare a diventare forte
E il giorno in cui le congiunture terroristico militari dovessero essere superate perché
Così
Va il destino degli uomini noi torneremo a quella condizione resistente al novantaquattro di recessione ET progressiva difficoltà che veniva evidenziata nel settore bene
Quelle parole dette appena a novembre della dell'anno scorso sono in questo momento drammaticamente attuali
Noi ci troviamo con una lira che è ritornata sulle velleità dei
Una certa stabilità di cambio e comunque con un apprezzamento che nonno fa scattare più convenienze di carattere speculativo nei confronti del nostro Paese ci troviamo con uno o l'episodio di scoppio della pace nella vicina Jugoslavia per fortuna però qua la stiamo valutando sotto l'aspetto della ricaduta economica ci troviamo con una
Forte riduzione delle tensioni terroristiche in Turchia in Algeria in Israele
E allora da qui
Si evidenzia che già nel novantasei ci sono difficoltà del settore del turismo mantenere gli standard operativi e gli obiettivi che sono stati raggiunti dal novantacinque e già si prevede per il novantasette
Una difficoltà notevoli
Ecco perché il turismo non può più aspettare ed ecco perché nel
Appaiono intollerabili la superficialità e l'inconsistenza delle impostazione di politica economica del governo
Prodi quali emergono dal Documento di programmazione economica e finanziaria che è stato richiamato poco fa anche dall'amico Blasi e prima ancora dall'amico Armani
Che in questo momento è all'esame della Camera
Dove si evidenziano delle contraddizioni enormi tra quanto proclamato e quanto viene seguito poi con la cosiddetta manovrina poi non si capisce perché quando le fa la sinistra le sbandate sono manovrine
Quando le fanno altri sono sbagliate
è che sta per essere esaminata appunto
Al Senato che c'era stata approvata dal Senato e che è fortemente penalizzante nei confronti delle imprese e nei confronti dell'occupazione la verità è che Prodi e la sua maggioranza hanno poche idee e confuse
In particolare sul tema del mezzogiorno e del rilancio dell'occupazione nelle aree marginali hanno l'encefalogramma totalmente piatto
Ecco perché Alleanza nazionale ribadisce l'impegno a condurre una battaglia al servizio dei settori produttivi attraverso
Per quanto attiene in particolare il turismo
L'opportuna introduzione nel sistema normativo nazionale di proposte radicalmente innovative e di riforma del settore che va gestito
Assecondandone la naturale trasversalità e cioè così come previsto nella nostra proposta di legge in sintonia con i settori dei beni culturali dell'ambiente e dei trasporti e soprattutto eliminando la polverizzazione
Della miriade di centri decisionali
Fonti unicamente di confusione di sperpero di pubblico denaro
Così come anche il Giubileo va gestito in un'ottica del tutto diversa da quella finora attuata dal governo che pare interessato
Alla fondamentale appuntamento solo per l'aspetto delle opere pubbliche da realizzare e degli appalti da gestire
Alleanza nazionale vuole invece sottolineare che il Giubileo
è un'occasione unica
Per un grande coinvolgimento dell'intero Paese in una generale opera di promozione dell'immagine turistica
E che pertanto deve presupporre una regia illuminata ed efficiente che regoli di flussi e stabilisca meccanismi virtuosi di gestione delle norme passati visitatori attesa per la fine del millennio
Sì ha ragione di ritenere
Che a tutt'oggi a livello governativo nessuno si sia posto questo problema
Su questi temi e sui principali e supplici poter realizzare nei tempi più brevi possibili un vero processo della regale ammodernamento del settore per affrontare la sfida che l'agguerrita concorrenza internazionale ci pone Alleanza Nazionale ribadisce la convinzione della valenza strategica del turismo nel contesto dell'economia nazionale
Riconoscendone la capacità
Certamente superiore ad altri comparti specie se opportunamente sostenuta di produrre risposte
Di rilevante entità al drammatico problema occupazionale che affligge specialmente le aree del Mezzogiorno d'Italia e che rappresenta per la destra sociale
E popolare la principale e più importante emergenza da risolvere
Grazie onorevole Bono per il contributo a questo convegno nella sua qualità di responsabile dell'ufficio turismo
Ora prego il dottor Basso segretario generale della casa Confederazione degli artigiani di prendere la parola grazie
Allora se fosse possibile fare un sondaggio presso che vanno di moda i sondaggi credo che qui cento percento ospiterebbe un intervento breve io a questo mi attengo
Credo che sia l'unico soldato che corrisponda l'aveva alla farfalla
E questo è a questo mi attengo anche perché veramente c'è stata una un successone umana partecipazione anche eroica riproduttive che da stamattina
E credo che la la la la tesa dell'intervento del presidente Fini sia quello che ha spinto così tanti a a essere presenti fino a quest'ora
Niente io debbo ringraziare tutta la presidenza mi devo compiacere con l'onorevole Mazzocchi
Non per una un dopotutto desse retorico perché lui ha avuto parole di cortesia nei miei riguardi ma perché onestamente sono convinto i fatti lo stanno a dimostrare che che il settore Daloui curato ha raggiunto livelli di grande attenzione di grande importanza e soprattutto di di come dire di di peculiare rispetto dell'artigianato cosa che non avviene da tutte le parti
Debbo anche dire che con particolare piacere che strutto ogni occasione in cui che viene offerta dalle forze politiche per significare le problematiche dell'artigianato ma lo faccio con particolare piacere quando si tratta di un ambiente
Nel cui ambito l'aspetto sociale è tenuto ancora in grande considerazione
Io ritengo che la che la questa orgia di liberismo che nel Polo si è venuta a determinare e per la quale anche l'artigianato è stato considerato esclusivamente un aspetto dal dal quale riconoscere soddisfazione in ambito liberista sia stato un errore del resto il vostro presidente Fini col quale ho avuto occasione di scambiare opinioni in tal senso lo lo aveva visto con un certo anticipo certo non mi feriva riferisco quindi ad Alleanza nazionale se riferisco una cosa se pur se faccio una considerazione di questo genere dice necessita di un ritorno al sociale anche per l'artigianato non è una contraddizione in termini
L'artigianato per il settanta per cento
Un settore soprattutto nel centro-sud disservizi dime di mestieri artistici non è certamente un settore solamente di produzione settore di produzione e
Al al al di sotto del trenta per cento tutto il resto di artigianato è una un settore che è un'alternativa alla disoccupazione è una volontà nonostante tutto di fare qualcosa di concorrere
All'economia del Paese voi pensate che su un milione trecento mila di artigiani se un milione di artigiani che sono quelli che si occupano di economia stanziale di economia
Locale disservizi di mestieri artistici e tradizionali dovesse essere immediatamente catapultata sul mercato del lavoro non avendo nessuna occupazione quali potrebbero essere le conseguenze a livello delle proprio di pauperismo per il nostro Paese
Quindi è una necessità un'esigenza
Che anche da parte del Polo si ritorni a considerare e a privilegiare un aspetto sociale sopra un aspetto liberista perché se no poi certi alcuni risultati elettorali per lo meno di alcuni e alcuni ambiti sono sono conseguenti
Non fa non faccio
Un cahiers de doléances perché riconobbi riconosco in pieno la relazione di leopoldo faccio ottimi stamattina
Ha chiesto che è stata apprezzata e applaudita e che alla e la quale sicuramente sarà consegnata al presidente Fini
Del resto fa Ciotti se qualcuno qui ha richiamato la sua e le sue qualità giuridiche che fanno riferimento alla preparazione del del senatore Maceratini debbo anche con soddisfazione e con orgoglio dire che sulle sue qualità artigiane fanno riferimento a una scuola che abbiamo dato noi anche perché
è un mio collega
Dicevo che
Non faccio cahiers de doléances però non possono brevissimamente anche per approfittando del privilegio che ho di parlare alla presenza del presidente Fini non ricordare che nel nostro Paese per l'artigianato ci sono ancora problemi vitali come quelli del credito non si riesce ad avere un credito agevolato neppure a spaccare con con le preghiere i vari interlocutori del dell'ambiente bancario c'è un problema dell'abusivismo non si riesce ad avere una legge che consenta veramente di dei di dare di dare una una rilevanza penale a chi ci ruba il mestiere c'è un problema di di leggi che sono state volute dal sindacato dei lavoratori come quella della centootto che ha creato scompiglio
Nella nell'ambito della dell'iter della piccola impresa artigiana perché ha un clima di collaborazione tra datore di lavoro
E lavoratore si è venuta a determinare invece un clima di diffidenza ci sono tanti problemi che se per esempio anche credo stamattina Spallanzani abbia portato a questa Assemblea molto positivamente
Sono anziani che non c'è stasera in sala ma che saluto veramente perché so che è stato rieletto per quattro anni come vedo altri colleghi della Confartigianato
C'è il presidente Gotti qui del Lazio ho piacere di salutarli perché nell'artigianato noi siamo uniti ma siamo uniti
E ma non unificati perché se qualcuno di altre aree politiche vuole unificare ci per omologare PCI e per farci diventare una cinghia di trasmissione di una situazione politica che rischia di diventare a lungo andare a regime a questo noi non ci sta bene
Ecco vado rapidamente alle conclusioni dicevo non devo fare un cahiers de doléances però non posso fare perché non fare un paio di considerazioni e una sul documento di programmazione economica e finanziaria
è una sul federalismo drink sul quale ci ha intrattenuto così tanto positivamente professor Armani
Sul documento di programmazione economica e finanziaria non possono ambire
Che nonostante le tante attese e nonostante la ratio che sia senz'altro positiva io do atto a Prodi di aver inserito positivamente all'aspetto dell'occupazione qui non so quanti quanti siano ancora presenti gli assessori o consiglieri regionali del Meridione ma andiamo a vedere cosa cos'è una piazza di un centro d'Italia del Meridione
All'ora di punta a mezzogiorno all'una e una miriade di è una presenza una media di presenze dei giovani tre venticinque trent'anni che sono così che passano
E il Dell'Anna di Pieve di bere e di bel PETA il più bel fiore
In attesa di non so quale speranza o di quale o di quale addirittura di quale dramma è questa veramente è un problema serio però non ho visto una documenti nel Documento di programmazione economica e finanziaria
Al Dida al di là di una diatriba sul
Sullo zero virgola cinque per cento l'incremento per i contratti dei lavoratori dipendenti che poi si riduce a sette mila cinquecento lire Pino non andremmo eventualmente in Europa per sette mila cinquecento lire
Noi siamo in una situazione di questo genere non ho visto ancora nessun progetto concreto e serio per per le piccole imprese per l'artigianato del commercio questo dopo le le grandi promesse a trecentosessanta gradi di tutte le forze politiche quindi anche di quelle che adesso hanno del detengono
Il potere nei confronti del nostro settore sinceramente un po'poco ci aspettiamo qualche cosa di più così come sul federalismo ecco io dico sempre lo dico con
Da da da meridionali sono romano
Che ama il Meridione
Che rappresenta un'organizzazione però che nazionale e quindi che ha a cuore i problemi tutta l'Italia
Però dico che noi viviamo un paradosso dicotomica o come dicono quelli che parlano bene o comunque un paradosso cioè noi ci stiamo preoccupando della della di fare una riforma quella federale per contenere contentare i ricchi
Che hanno solamente lavo l'avrà la volontà il razzismo intellettuale
Di voler conservare il loro benessere e stiamo trascurando quella che è una vera e propria esplosione cioè quella del Meridione i segnali che stanno venendo tipo quello della Sardegna lo sciopero generale
Dichiarato anche senza al il coordinamento di tutte le del diciotto riveduta del resto d'Italia i problemi che ci sono in Sicilia dalla quale vengo da una settimana di di verifiche nelle varie province sono problemi drammatici io credo che prima di parlare
Di riforme federali al di là delle importanti interessanti disquisizione professor Armani sarebbe importante parlare di un'emergenza Sud e questo so che è un altro dei problemi che a vostro presidente sta a cuore e in questo senso mi sento tranquillo ecco quindi con queste è
Con queste considerazioni e ricordando che nonostante tutto al sud
L'artigianato
è l'unico settore guardate le stime dell'Unioncamere delle camere di commercio l'unico settore che nonostante tutto continua a mantenere un trend
Di non diminuzione e questo non perché c'è attività ma perché la gente orgogliosa si inventa un mestiere ma era un mestiere minimale fa un mestiere che consente di garantire un minimo di sussistenza vite a loro alla loro famiglia ecco perché è necessario finalmente addivenire e su questo sono convinto Alleanza nazionale darà un contributo fondamentale a una politica specifica e definitiva per l'artigianato grazie
Io che ho composto per il suo intervento ora
Bel pregare avrei di un soluto allora nostro a consulto l'onorevole Adriana Poli Bortone passo dirlo al microfono all'onorevole Bazzocchi
De è stato ma no pivot organizzatore questo convegno nuove tutto lo però la nostra ammirazione va al nostro considerazione affettuosa prego Mazzocchi riprende il tour microfono
Intanto facciamo parlare la collega Poli Bortone poiché facciamo bellissime conclusioni prima delle attesissime dire i parole del presidente Fini prego
Non avevo capito i passa
Bene allora parlo parlo del qui visto che ci sono per portare sì uno un Breve tranquilli tranquilli anche anche da parte mia un brevissimo saluto
Da parte mia che rappresento la Consulta agricole di alleanza nazionale che credo moltissimo nelle consulte come strumento di presenza politica ma anche come strumento di progettazione economica sul territorio ci credo seriamente perché il successo di oggi devo dire significa che Mazzocchi è stato bravissimo ma significa anche che c'è una vera e propria esigenza
Da parte di Alleanza Nazionale di andare a costruire una vera e propria rete di presenze attraverso le consunte cioè attraverso organismi che devono come si suol dire tastare il polso della situazione sul territorio ma che devono anche saper costituire nei luoghi di elaborazione progettuale non soltanto a livello locale ma anche a livello nazionale io ora immagino così
Una consulta e così sto cercando anch'io di costruire la Consulta agricola in modo tale che possa rappresentare come diceva anche se non sbaglio il rappresentante della Confcommercio
Che possa rappresentare una sorta di osservatorio permanente di quelle che sono le realtà locali
Per rilevare le emergenze per rilevare le situazioni per avere la percezione immediata di ciò che occorre in termini di risposta politica ma non soltanto di risposta politica
E dico non soltanto di risposta politica perché se è vero che un partito ha necessità di dare una risposta politica
è pur vero che in questo momento difficilissimo per la nostra economia italiana è vero anche che un partito a il dovere di andare a presentare delle proposte
Che possano rispondere anche in termini economici e allora qui e non solo opportuno ma necessario il confronto continuo
Fra le consulte quindi fra l'organizzazione del partito
E quelle che sono già alle organizzazioni professionali di categoria che esistono sul territorio con tutte quante le organizzazioni professionali
Perché così come è giusto che le organizzazioni professionali rivendichi no la loro totale completa autonomia politica allo stesso modo è giusto che un partito come Alleanza Nazionale che vuole andare oltre il Polo
Si vada a consultare continuamente con tutte quante quelle espressioni di categoria
Idee dopo questo confronto possa trarre le le dovute conseguenze quando io sentivo parlare per esempio oggi dei problemi
Del commercio beh anch'io non soltanto come responsabile nazionale ma anche come esponente ormai degli enti locali ormai da circa un trentennio per anch'io nella mia realtà locale o continuamente e quotidianamente i problemi del territorio e quindi i problemi del commercio
Avvertire il problema del commercio significa anche avvertire la sensibilità di andare a rivivere le città in maniera diverse
Di andare a rivedere il territorio di andare a rivedere gli strumenti gli strumenti urbanistici e gli strumenti di programmazione sul territorio di incalzare dunque tutte quante anche quelle amministrazioni locali
Che non hanno avuto la sensibilità o non hanno avuto la voglia o hanno
Avuto la determinazione
Di non agire attraverso strumenti di programmazione territoriale proprio per poter agire soprattutto nel Mezzogiorno questo accade quotidianamente in termini più che altro di rapporto di clientela con qualsivoglia categoria
Prima fra tutte forse la categoria dei commercianti che ha necessità di una modulazione continua di una rimodulazione continua degli atteggiamenti politici da parte degli enti locali nei riguardi di questa categoria
Parlare di centri storici per esempio di vivibilità dei centri storici di orari dei negozi nei centri storici e un problema che a mio avviso io
Non vedo ancora risolto perché non lo vedo maturato ancora nella nostra cultura delle città io non me la sentirei in quanto amministratore locale di dire così
Che sono sono certo di voler vedere tutti quanti negozi chiusi la domenica era sento indubbiamente come cattolico ma non me la sento come operatore commerciale perché ne farei un momento maggiore di riflessione per cercare anche di vedere come noi vogliamo tentare di coniugare tutte quante quelle espressioni efficaci del lavoro autonomo che noi oggi abbiamo qui trattato nel momento in cui si è parlato di turismo
Di artigianato di commercio
è avrei voluto anche parlare ma sia pure brevemente di agricoltura semplicemente per andarla allegare a quel tessuto di presenza di petto economica sul territorio
Che è di particolare interesse che apre grandissime prospettive se parliamo come dobbiamo andare a parlare di agroindustria per il prossimo futuro
L'agro industria credo che apra degli spazi notevolissimi di presenza soprattutto in quelle zone non voglio dire solo nelle zone del Mezzogiorno perché è giusto che Alleanza nazionale non sia il partito del Mezzogiorno ma che abbia grande attenzione a tutte quante le aree del territorio nazionale
Ma in quelle aree depresse che esistono a macchia di leopardo a suo tutta in tutta Italia e che quindi sono degni ugualmente di grande attenzione e qui andare a proporre perché si è parlato di proposta in termini appunto di programmazione
E quello che un problema che affligge tutti quanti questi sono settori del lavoro autonomo il problema del credito e il problema anche degli strumenti finanziari che vadano incontro a quel tessuto di piccola e media impresa che mai vogliamo tenere
Grandemente vivo sul territorio nazionale proprio perché avvertiamo una necessità di fondo che poi un grosso nodo politico della dobbiamo andare a risolvere tra l'altro in questo in questo momento di cambiamento epocale che noi stiamo vivendo enorme squilibrio che è stato creato fra la grande industria e la piccola e media industria
Fra la grande distribuzione commerciale e il piccolo e medio commercio
Fra la grande industria la grande agro industria alle multinazionali che stanno ormai al credendo quotidianamente l'Italia e la piccola e media impresa agricola che hanno necessità di sopravvivere ma nonno per non fosse altro che per il fatto che ormai soltanto alla iniziativa privata noi possiamo affidare a mio avviso le sorti
Di quella occupazione che oggi è arrivata a vedere tassi veramente incredibili di disoccupazione se è vero come è vero che l'ultimo rapporto Svimez sul Mezzogiorno ci dà Tassi addirittura di del trentaquattro per cento di disoccupazione giovanile senza nessuno spiraglio assolutamente allora il problema di un partito è quello di andare a vedere che cosa può fare in termini di proposta per garantire per esempio il ricambio generazionale
Per garantire quegli spazi di vivibilità che sia nel commercio che nell'artigianato che nel turismo che nell'agricoltura si possono avere soltanto attraverso una rivisitazione anche di tutte quante le norme fiscali che sono state imboccate mi pare a gran voce da tutti quanti voi
Noi attraverso le consulte ci siamo attrezzando a studiare ciò che accade sul territorio
Lo stiamo facendo con grande attenzione e ci auguriamo che il partito in periferia voglia rispondere con la stessa attenzione che noi stiamo mettendo qui a livello nazionale a livello centrale
Voglio dire che le consulte non debbono essere un po'uno strumento così soltanto può un po'sulla carta lo dico brutalmente ecco perché perché credo che noi non abbiamo necessità
Di andare a dire delle cose diverse se vogliamo conseguire degli obiettivi che siano obiettivi reali
Per le consulte devono andarci tutti quanti gli specialisti del settore tutti quanti coloro che sanno raccordarsi sul territorio con altre realtà
Che hanno la capacità anche di saper reggere un confronto sul territorio soprattutto che hanno la capacità di andare poi a tirare le fila del discorso
E a presentarsi con un nostro progetto politico alternativo
Ecco in questo senso penso che noi stiamo facendo veramente un buon lavoro e credo che questa nostra presenza così diffusa
Possa realmente contribuire anche a farci crescere in termini politici in termini di credibilità in termini di riscontro anche elettorale abbiamo la necessità di avere un partito che abbiamo un forte riscontro in tutte quante le categorie quando sentivo parlare di artigianato
Beh anche Lino e scontiamo nell'artigianato anche quella che una cultura che ci viene dal sessantotto io ho vissuto in sessantotto nell'università
Quando si diceva ai nostri ragazzi di non andare a coltivare le terre di non andare a fare il mestiere dei genitori e quindi se era stata tutta una cultura che ha allontanato da quel lavoro autonomo che oggi invece viene grandemente rivalutato con una cultura che è profondamente cambiata che è profondamente diversa rispetto alla cultura del sessantotto quella cultura del sessantotto che ci ha portato nelle botteghe artigianali
Ad un discorso di forte conflittualità sindacale che oggi deve essere necessariamente superato non abbiamo di artigiano sa benissimo che non ha per esempio nessun tipo di incentivazione ma non soltanto di carattere economico mente Ermini di fiscalità ma neanche per ciò che riguarda per esempio le norme sull'apprendistato e qui ritorno al discorso del ricambio generazionale
Che alla base di un modello di società che noi vogliamo andare a disegnare con una grandissima diversificazione
Nell'ambito dei mestieri e delle professioni credo che alleanza nazionale sia il partito anche culturalmente più attrezzato
Per andare ad affrontare un serio discorso politico del genere
E di questo siamo grati non soltanto a Gianfranco Fini che ha voluto articolare e a danza nazionale in attraverso le consulte con questa presenza sul territorio ma siamo grati anche a tutti quanti voi che siete qui presenti questa sera
E a tutti coloro che ancora di più vorranno credere in questo grande progetto politico che a mio avviso è un serio progetto del futuro
Io seguito a quanto diceva l'amico dottor basso sono anch'io brevissimo anche perché la relazione l'abbiamo svolta
Questa mattina però ci tenevo non tanto a tirare le conclusioni di questo convegno anche perché credo che tutti noi aspettiamo le attesissime
Le parole del presidente nazionale Micol Gianfranco Fini ma volevo rivolgere a voi tutti veramente
Un caloroso sentito ringraziamento quando questa mattina
Insieme al professor Ravasi dicevamo chissà se ce la faremo insieme agli amici e stare qui dieci dodici ore ebbene ce l'abbiamo fatta non a caso dicevamo e su invito abbiamo scritto questa era una giornata di studio e di serrato confronto e credo che sia stata una giornata proficua
La sede di organizzativa poco fa mi ha dato
I partecipanti a questa riunione facevo vedere poco fa l'amico Gianfranco Fini ci sono qui diciotto consiglieri regionali
Sessanta
Rappresentate sessanta province d'Italia abbiamo diversi assessori anzi
Ringrazio anche il vicepresidente del consiglio regionale la Basilicata Filippo Margiotta che ha depositato agli atti il suo intervento
Tutti quegli atti di questo convegno voi sapete che distante Remo e rimanderemo a tutte le segreterie provinciali a tutte le ecco varie consulte provinciali e regionali abbiamo quella giornata interessantissima con interventi politici direi di grande rilevanza come quello della capogruppo Tatarella del capogruppo Maceratini D'Amico Gasparri
Interventi qualificati come gli ultimi che abbiamo sentito da parte la Bonino a parte debbono da parte onorevole Poli Bortone le comunicazioni agli assessori Caruso e Corsaro credo che siano state interessanti anche ai fini o dicevo
Poco fa e poco fa anche ai fini di poter raccordare con le altre Regioni delle esperienze
De di un argomento così importanti una materia così importante come quella de come quello dell'artigianato ma soprattutto il confronto serrato
E credo che sia stato proficuo è stato con le varie confederazioni questa mattina abbiamo sentito la Confartigianato la Confesercenti CNA
La Confcommercio utile in ultimo abbiamo sentito l'amico basso della Confederazione della casa
E credo che sia stato importante confrontarsi con queste confederazione anche perché molte proposte di legge che andiamo a presentare sono anche frutto di un la microcar pignoli dirigente del settore della grande distribuzione che anche lui ha voluto chiarire quanto questo discorso che la grande distribuzione interessa Alleanza Nazionale ma noi non vogliamo lo abbiamo detto e lo ripetiamo
Non vogliamo entrare in conflittualità con la grande distribuzione Alleanza nazionale attraverso anche suo Presidente Gianfranco Fini
Spesso ha detto che per un sistema integrato fra grande distribuzione piccoli dettaglianti e il progetto di legge presentato
Da me insieme alla Nicolazzi e tanti altri deputati mira proprio a questo attentare di ricreare un razzo una razionale distribuzione della rete commerciale nel nostro Paese e voglio anche con l'anticipo questa sera
Dirvi che Alleanza nazionale lo proprio qui
Però per presenterà quanto prima una legge di riforma di disciplina del commercio sulla quattrocentoventisei come vedete una proposta di legge molto articolata una proposta di legge che
Tocca tutti i punti della distribuzione
Fitto cerca di risolvere tutte le conflittualità che fino adesso vi sono state una proposta di legge che già ha avuto da parte di alcune confederazioni il beneplacito dico con molta chiarezza la Confesercenti già detto
Chi è favorevole a questa riforma che presentiamo noi come Alleanza nazionale alcuni la Confcommercio già ci hanno detto dato il loro parere favorevole
Noi comunque insieme a voi amici delle varie regioni G. vedemmo per tutta l'Italia e siamo a disposizione su questo discorso perché insieme a voi vogliamo portare avanti questa riforma
Anzi sulla legge quadro quattrocentoventisei proprio perché riteniamo che la distribuzione commerciale Italia debba essere finalmente razionalizzata
E allora io credo che questo convegno è stato interessantissimo non soltanto per le relazioni ma anche perché ha dato vita finalmente
A questa consulta nazionale dell'artigianato e del commercio diceva bene questa mattina l'amico Tatarella
E l'ha ripetuto poco fa l'onorevole Poli Bortone le consulte hanno una validità se portano avanti un discorso politico e noi come come Alleanza cioè dobbiamo portare avanti insieme a voi un discorso politico a favore di queste piccole e medie imprese dell'artigianato del commercio del terziario in genere io dicevo questa mattina che la Consulta nazionale non può essere altro che un organismo che insieme alle consulte regionali e provinciali
Deve darla via un'organizzazione articolata su tutto il territorio nazionale
Per portare avanti in un continuo e serranda confronto con gli operatori commerciali con gli artigiani e con tutte le confederazioni strategie che passando prima attraverso le Province e le Regioni possa poi proiettarsi a livello nazionale per tutte quelle proposte che andranno a costituire il punto di riferimento per una linea di politica economica che contribuisca veramente realmente al rilancio del commercio dell'artigianato credo che
Dalle relazioni che si sono susseguite
Si è dimostrato chiaramente purtroppo come la volontà di questo governo non è di cambiar rotta quante volte
Ci siamo confrontati con le varie confederazioni quante volte abbiamo sentito dire che bisogna cambiare rotta che bisogna fare una nuova politica del lavoro bisogna diminuire la pressione fiscale bisogna Torri trovare una nuova normativa sulla lavoro ebbene dobbiamo dai primi passi di questo governo dobbiamo purtroppo vedere
Come questo Governo ancora una volta attende
Verso una spesa pubblica che lo dicevo questa mattina ripeto non è una spesa pubblica che va verso i più bisognosi ma una spesa pubblica che ancora una volta porta allo spreco del danaro pubblico senza risolvere i grossi problemi di questa società senza dare una risposta adeguata quei milioni di giovani disoccupati che qualcuno quindi giustamente nuovamente ha ricordato più quei giovani disoccupati che soprattutto nel Meridione chiedono una risposta a questo volo sacrosanto diritto di avere un posto di lavoro e allora io credo che Alleanza nazionale attraverso queste riunioni attraverso queste con Federico attraverso queste con riunioni attraverso queste consulte vuole portare avanti un discorso risolutivo per questo e per le varie proposte di legge che andremo a presentare io già ho detto questa mattina
Già è pronta la legge una riforma della legge centootto sul giusto sul licenziamento per giusta causa con l'amico Paciotti avvocato fa ciò che siamo portando avanti questa proposta di legge perché non è più pensabile che degli artigiani dei piccoli imprenditori che hanno meno di cinque dipendenti a questi artigiani a questi imprenditori divenne ancora applicate licenziamento per giusta causa noi dobbiamo eliminare questa scandalosa normativa che sicuramente ha portato un blocco di di lavoro di lavoro di assunzioni in questo nostro Paese soltanto se avremo il coraggio di modificare questa legge centootto sicuramente molti artigiani
Molti commercianti molti piccoli imprenditori sì di avvicineranno con più fiducia ad assumere giovani incerto è necessario pure e lo stiamo dicendo come Alleanza nazionale da molto tempo e necessario pure ricredere
Una politica del lavoro una normativa più flessibile al campo salariale nel campo normativo una politica più flessibile che rivela anche il discorso dell'apprendistato che rivede il discorso
Dei contratti a termine che rivede il De che rivede il discorso anche dei dei corsi di formazione professionale così come l'amico Polidori accennava alla legge ottanta sui saldi
E noi stiamo assistendo in questo momento proprio per la grande crisi che viene al nostro Paese purtroppo a una concorrenza sleale che spesso si fanno dei commercianti con dei Pseudo saldi con del delle pseudo promozioni talvolta non certamente rispettando la legge ottantanove stiamo predisponendo insieme o a Moro ad altri amici una modifica della legge ottanta così come sull'abusivismo commerciale è stato qualcuno ha detto che l'abusivismo commerciale artigianale non è un abusivismo di necessità ebbene io non mi trovo d'accordo con questa amico che ha detto questa frase
Perché io vorrei dire a questa mito
Che si ha parlato con qualche artigiano che danni o con qualche commerciante che da anni subisce una politica vessatoria come col fisco che danni
Non riesce aprire la bottega senza pagare all'inizio della giornata il quarantadue per cento di tasse
Che danni non riesce ad assumere un lavoratore perché se no ha paura del licenziamento per giusta causa io credo che molti di questi lavoratori molti di questi artigiani hanno restituito
La propria iscrizione al rec che si sono messi nell'abusivismo per necessità non voglio sicuramente
Essere abusivi ma Bogliolo che lo Stato diminuisca questa pressione fiscale io ho sempre detto da modestissime da ultimo degli avvocati
Che una legge rispettata se rispettabile purtroppo in Italia le leggi sul fisco non sono rispettabili e talvolta giustamente non sono rispettate dai commercianti e dagli artigiani
Allora io credo che noi attraverso queste consulte dobbiamo portare avanti una serie di proposta di legge proprio perché alleanza nazionale e lo ricordava l'amico Gianfranco Fini
Pochi giorni fa in una riunione alleanza nazionale di eventi porsi come opposizione propositiva costruttiva e allora la nostra opposizione ferma dura deve essere però propositiva noi dobbiamo
Aver la capacità di renderci insieme a tutti gli amici del Polo come alternativi
A questa sinistra che sicuramente non sta dalla parte dei più bisognosi a questa sinistra che sicuramente non ha nulla di sociale a questa sinistra che sicuramente con questa
Manovra di cui abbiamo parlato nel corso della giornata con questo disegno programmatico economiche finanziario sicuramente non porterà molto avanti
La questo nostro Paese e allora e concludo realmente io credo che noi dobbiamo rivederci cari amici soprattutto le vostre Province nelle vostre regioni per riprendere questi discorsi voi avete visto è stato distribuito
Direi come Stato articolato l'ufficio Della commercio e dell'artigianato abbiamo un campo della distribuzione dei mercati generali seguito dall'amico car pignoli abbiamo un campo dell'artigianato seguito dall'amico avvocato faccio ottimi abbiamo un altro campo dell'ambulantato nel campo del commercio ebbene in tutti questi settori noi abbiamo degli amici che lo diciamo sin da questa sera sono a completa disposizione
Di tutte le varie segreterie provinciali di tutte le varie sedi regionali
Noi vi manderemo gli atti di questo convegno vogliamo continuare a colloquiare con voi vogliamo continuare a costruire con voi
Caro Presidente Fini io so che domani in questa sala ci sarà l'Assemblea nazionale del partito ebbene so che si discuterà su tante cose si discuterà domani però io un messaggio vorrei che tu portarsi domani da questa riunione
Qui oggi si è riunita gente che non ha discusso se questo partito liberale o se per la destra sociale qui quest'oggi si è riunito una la classe dirigente che vuole lavorare nel partito che vuole portare avanti i problemi della gente e che sa che questo partito deve continuare quella linea politica dati egregiamente portata avanti a Fiuggi e Conte puliamo continuare questo grande discorso in mezzo alla gente e con la gente questa il messaggio da questo convegno da parte di amministratori da parte dirigenti politici che vogliono lavorare per il partito e sanno che chi lavora in questo partito può trovare un'adeguata
Ma io voglio subito caro Tonino riprendere l'appello che mi hai rivolto al termine di questo importante momento di confronto ma anche momento di lavoro e lo riprendo assicurando ti assicurando tutti quanti voi della mia assoluta volontà e convinzione circa la necessità di fare esattamente ciò che tu hai chiesto che Alleanza nazionale faccia
Ma voglio anche dire qualche cosa di più perché anche se tu non avessi concluso nel modo con cui hai concluso io avrei rivolto inizialmente proprio appena i tuoi collaboratori non soltanto io la ringraziamento che sempre si vede in circostanze come questa ma anche l'elogio sincero per il modo concreto con cui insieme ai tuoi collaboratori ai fin qui guidato quelle la importante settore della vita di Alleanza Nazionale che l'ufficio preposto alla collegamento con tutto il mondo del commercio e dell'artigianato Tonino Mazzocchi ha svolto in modo egregio il compito che gli era stato affidato va fatto se il ma con amore lo ha fatto con una notevole capacità organizzativa qua patto e me ne resi conto personalmente durante la campagna elettorale con grande competenza ed è indubbio che oggi i risultati si vedono nello stesso momento in cui per una nata intera i rappresentanti della Consulta presenti su tutto il territorio nazionale si ritrovano per mettere a punto la strategia per Palù tale la situazione per dare delle proposte operative ecco perché dico è un esempio quello che mi hai dato e ci hai dato che io mi auguro venga davvero preso come tale
Anche da tutti coloro che hanno altre responsabilità e che devono essere coscienti del fatto che un grande partito quale Alleanza Nazionale
Grande non solo per il consenso elettorale che ha avuto ma anche per le ambizioni che ha e che continua ad avere deve poi dimostrare di essere all'altezza delle responsabilità e quindi deve abituarsi a studiare ad approfondire ad analizzare a dare risposte beh ma deve soprattutto anche sapersi organizzare e quando l'organizzazione diventa una realtà prende corpo quella politica dirà
Porto costante e proficuo nella reciproca autonomia con le categorie che è sempre stato il veicolo trainante di una politica produttiva e che in una situazione quale quella attuale diventa anche politico politicamente vincente quindi non soltanto ha colto il tuo invito ma per certi aspetti lo rilancio convinto come sono della necessità di seguire
Questo vostro bel
Esempio e ciò premesso non aggiungo direi assolutamente nulla a ciò che già è stato detto nella relazione di Mazzocchi negli interventi di tutti gli altri responsabili di molti tra di voi circa quelli che sono i problemi nel commercio dell'artigiano atto sono problemi con i quali in qualche modo mi sono dovuto anch'io confrontare e credo proprio grazie al tuo supporto di averlo fatto in modo tale da confermare la attenzione che Alleanza nazionale ammonta oggi dei con pronti di un settore produttivo così rilevante sono problemi che riguardano la necessità di dar vita profonde riforme nell'ambito di tutta l'organizzazione dello Stato perché non sono soltanto i problemi connessi all'esosità del fisco
Sono problemi che si intrecciano alla incapacità di molte troppe amministrazioni e dire in generale dell'amministrazione dello Stato sono problemi che in alcuni frangenti riguardano questioni di ordine pubblico sono problemi che in moltissime circostanze direttamente si ricollegano alla necessità di un diverso modo di organizzare il sistema creditizio sono problemi che Alleanza nazionale da tempo studia segue problemi ai quali avete dato delle risposte ben precise ed è certamente molto molto importante che si continui da parte nostra a seguire con attenzione il settore del commercio l'artigianato anche e direi soprattutto alla luce di quella che è la situazione politica in cui ci troviamo io credo che il mio compito questa sera e in qualche modo anche ciò che voi vi attendete da me questa sera non sia tanto quello di ripercorrere in modo più o meno analitico ciò che già è stato detto quanto di inserire le questioni relative al commercio e all'artigianato in una situazione politica generale in un contesto sociale che ci autorizzativa che diventerà ancor più importante nel futuro ciò che Alleanza Nazionale saprà fare in Parlamento e fuori proprio perché non vengano dimenticate le ragioni di chi opera nel cosiddetto terziario perché forse sarebbe eccessivo dire che oggi al governo sono i nemici del commercio e dell'artigianato è al contrario corrispondente al vero e non polemico dire che sono coloro che in qualche modo sono sempre stati insensibili ai vostri problemi in quanto l'Italia è oggi governata da quella coalizione di centrosinistra che anche nel passato ha dimostrato di non avere ancor compreso al di là delle affermazioni il più delle volte retoriche che in Italia la maggior parte della ricchezza sa viene prodotta dal lavoro autonomo
Certo sanno perché le statistiche le leggono che oggi è assai agevole dar lavoro a chi non ce la se si interviene a sostegno del lavoro autonomo mento al contrario di lei età molto molto più difficile assai più costoso pensare di risolvere il problema occupazionale continuando a seguire quel mito della economia renana e della concertazione rigorosa e tassativa von i sindacati che è stato se il mito negli anni passati lo sanno ma poi alla prova dei fatti evidentemente lo dimenticano essendo incontestabile anche alla luce di ciò che è accaduto durante la discussione in Parlamento del Documento di programmazione economica e finanziaria essendo incontestabile che la cultura di riferimento del centrosinistra è una cultura che tende ancora oggi a garantire a proteggere con interventi legislativi quelli che sono occupati all'interno delle grandi industrie o se volete in modo un po'più vasto a difendere a tutelare coloro che sono occupati nell'ambito del lavoro dipendente dimenticando che accanto alla tutela del lavoro dipendente deve esservi una politica di in sentivo del lavoro autonomo e di tutela del lavoro autonomo altrimenti
Sì vai in una sola via e si determinano non soltanto una sperequazione così come accaduto nel di Pierre beh ma soprattutto si danno l'impressione ma la certezza di non aver compreso quella che è la lezione che è giunta anche dalla lettura delle dinamiche sociali italiane degli ultimi anni
Voglio già dire in termini ancor più chiari che se nel corso della passata campagna elettorale il mondo che voi rappresentate si era reso conto di non avere al solitamente nulla di nuovo da attendersi qualora si fosse affermata l'apparizione del centrosinistra a tal punto che è statisticamente provato che buona parte del la lavoro autonomo avvolto la sua attenzione nei confronti del Polo beh ciò che è accaduto negli ultimi tempi il modo stesso con cui poi si è configurata è strutturata la coalizione di centrosinistra deve rendere evidente chiaro a tutti che ancor peggio sarà l'il futuro perché non è soltanto la coalizione di centrosinistra tradizionalmente intesa in cui il mito con io lo chiamo della concertazione sindacale continua ad essere la stella polare la riproposizione del cosiddetto modello renano l'economia
Non è un caso ad esempio che si accingano ad impostare interventi per l'occupazione puntando quasi esclusivamente sulla necessità di Rain giustizia rizzare alcune zone così come Java accadendo in Gran Bretagna il che è sicuramente una via da seguire ma non può essere l'unica via da seguire siamo in presenza di una cultura che azzardato ciò che poteva dare che oggi mostra evidenti
I segni dell'invecchiamento ma quel che
Nessuno poteva prevedere e che al contrario è diventato elemento determinante dominante del dibattito politico è che accanto ad un centrosinistra che segue le strade che sempre a seguito
Si è in qualche modo creato una situazione in cui il peso politico dell'ala più estremista della sinistra dell'ala autenticamente operai sta di quella che dobbiamo chiamare con il nome che altre dell'ala classista è ogni
Morì più un peso crescente a tal punto che tutti lo hanno compreso o il ministro o il presidente del Consiglio Prodi recede dalle sue iniziali impostazioni e viene a patti a compromessi accettando le con le richieste di rito l'Azione Comunista oppure il governo è destinato o a non governare o a mostrare in modo immediato la disgregazione della sua maggioranza e allora che Effetti potrà vedere nel prossimo futuro nella
Anzi aria nelle indicazioni di linee operative per il rilancio dell'economia e del lavoro questa pesante ipoteca e quello che gli effetti siano non soltanto facilmente prevedibili ma che sia in effetti pesantemente negativi proprio per il settore che voi rappresentate parlo per il lavoro autonomia proprio per il commercio piccolo e grande proprio per quel terziario che la sinistra italiana stenta a comprendere come volano dell'economia italiana anche magari fingendo di non leggere ciò che è stato recentemente scritto nel la vertice dei Paesi più industrializzati al termine della riunione di Firenze e significativo come del vertice di Firenze la parte la grande stampa di quella grande stampa che poi guarda caso fa riferimento a determinati potentati di grande industria si sia detto molto ma pochissimi abbiano scritto che proprio a Firenze i paesi più industrializzati dell'Occidente sono stati concordi nel dire che l'unica vera possibilità di ripresa non contingente ma strutturale dell'economia passa attraverso una netta inversione della tendenza Seguin nel passato e quindi attraverso un abbandono del cosiddetto mito tedesco sono le piccole imprese che oggi possono dare il lavoro non la concertazione obbligata tra le centrali sindacali
E lega
Di industrie e allora non è pessimismo e non è nemmeno il tentativo di mettere le mani avanti
Credo sia contrario la fotografia obiettiva di una realtà che opera nel volto settore non deve attendersi nel prossimo futuro nulla di diverso rispetto a ciò che è accaduto nel passato
E il ruolo che Alleanza nazionale avrà imparato mento in stretto collegamento con le associazioni di categoria il ruolo di stimolo dell'azione di governo ma anche di denuncia di certe impostazioni e se sarà così e di contrasto nei confronti di certe iniziative diventerà un ruolo di grande rilievo di enorme rilievo politico anche e soprattutto perché
Alleanza nazionale deve saper ma parlare nell'ambito della politica del Polo a Totti e quelle categorie produttive non
A tutti quei cittadini
Che se volessimo usare un riferimento di tipo sociologico
Potremmo definire come non garantiti e non garantiti non sono soltanto i poveri o i meno abbienti a volte per superficialità si tende
A ritenere che coloro che non sono gran TT dalla quale assetto di potere economico e politico se non soltanto i poveri vecchi e nuovi siano soltanto gli emarginati sociali siano soltanto coloro che in qualche modo sono al di fuori del ciclo produttivo non è così
Non garantiti sono anche coloro come dimostra proprio la recente vicenda relativa al DPEF che non godono della simpatia o dell'attenzione di quella politica e di quella concentrato di interessi che e nel sindacato e i non garantiti finiscono per essere tutti coloro che lavorano in proprio tutti coloro nei confronti del quale lo Stato chiede molto ma da poco tutti coloro ai quali si nega la opportunità di lavorare di produrre di più credo di dire vero dicendo che il problema della sinistra e quello di liberarsi di una cultura che deriva ovviamente dalle loro radici secondo la quale problema numero uno è quello di garantire il che è giusto i diritti degli occupati dimenticato vedo che attraversiamo una fase di recessione per cui accanto al diritto dell'occupato va garantita l'opportunità di chi ancora non occupato non è e ha garantito l'opportunità di chi lavora Hamdi Moro diverso potrebbe a sua volta aumentare gli occupati è un modo diverso anche in termini culturali di leggere non soltanto la realtà economica e sociale dell'Italia ma anche poi i di affrontare in termini legislativi la realtà con la quale tutti ci confrontiamo ecco perché e concludo davvero
Così come ha detto Mazzocchi a sua volta qualche istante fa anche una riunione quale quella che oggi avete animato non può essere una riunione se stante
Io sono particolarmente lieto e li ringrazio del fatto che ad una riunione di partito ad una riunione della Consulta abbiano voluto partecipare e i rappresentanti delle categorie abbiano voluto la presenta partecipare coloro che non possono legare
Se stessi con le loro organizzazioni alla politica che devono fare delle indipendenza dei partiti un loro vessillo ma che devono saper distinguere e credo di poterlo dire già hanno imparato a distinguere quello che è un intervento da parte della politica soltanto a ridosso di una campagna elettorale da quello che al contrario è un impegno nel corso di tutto il tempo ed è un impegno fondato non solo su una comprensione dei fenomeni ma anche sulla Apax i tardi dare delle risposte ecco domani nel corso di quella Assemblea nazionale
Alla quale vedo parteciperanno molti tra voi e alla quale credo sedi farà piacere possono partecipare anche coloro chiede l'assemblea non fanno parte ovviamente senza il diritto di parola io tenterò e son convinto di riuscirvi di dare ad Alleanza Nazionale innanzitutto la percezione di una necessità che oggi abbiamo e che come ho detto all'inizio voi avete non soltanto colto ma in qualche modo avete già tradotto in dato di fatto la necessità di andare al di là
Delle semplificazioni degli slogan degli schemi della superficiali ita perché viviamo un momento non solo Complesso nella politica italiana ne parlerò domani abbondantemente viviamo un momento complesse o nell'economia italiana ed europea il problema dell'Italia di far quadrare un cerchio che non può essere quadrato
Tra le sa di non demolire lo stato sociale e al tempo stesso l'esigenza di non aumentare ulteriormente la pressione fiscale non è problema che debba dividere AN non è problema del la partito o dell'Italia è il problema di tutte le economie occidentali
è il problema di tutte le società postindustriale è il problema che sempre si verifica nello stesso momento in cui la tecnologia aumenta la Pro sì oneri ma l'aumento della produzione non necessariamente comporta aumento della occupazione è il problema che sempre hanno gli Stati che per vincoli di carattere extra stat quale chiudiamo la fase della mondializzazione dei mercati la globalizzazione dell'economia un tempo vi erano gli Stati unitari oggi vi sono aggregazioni Inter statuali dimensione continentale non soltanto l'uno
L'Europa è nata dall'altra parte dello Cher quando in una situazione quale quella in cui attualmente vive il mondo non Alleanza Nazionale guarda un po'al di là dei confini di casa si hanno dei vincoli per cui non si può più ricorrere all'indebitamento
Pubblico all'indebitamento dello Stato per mantenere le specie e quando a questi due fattori si aggiunge il terzo in cui si trova in particolar modo l'Italia dell'aumento della durata media della vita per cui cresce il numero di coloro che hanno necessità di una palese senza solidale dello Stato ma calla il numero degli occupati perché cala il numero di coloro che vengono al mondo beh risulta evidente che se si vuole essere una grande forza politica che vuol governare che vuol dimostrare di aver delle ricette diverse e migliori rispetto a quelle delle altre bisogna sapersi elevare bisogna saper alzare l'argomento il tono del dibattito bisogna saper approfondire studiare viola comprenderà che la politica non può più essere quando si hanno grandi responsabilità perché sia un grande consenso soltanto l'esercizio dialettico il riferimento a qualche facile eppure importante slogan ma diventa impegno serio diventa lavoro quotidiano diventa capacità pur orale
Di essere davvero avanguardia alle
Che io ottomani dirò all'assemblea
Del nostro partito ed essere sicuramente questo ciò che non soltanto ci chiedono coloro che ci ha ci hanno votato ma anche ciò che ci chiedono coloro che vogliono votarci è sicuramente questo ciò che con la vostra riunione voi chiedete al partito quest'oggi all'insegna della serietà della competenza dell'impegno e anche perché no all'insegna dell'esempio che da
Una classe dirigente che per dieci ore discute e con grande compostezza e serietà dimostra dieci all'altezza del compito che Alleanza Nazionale oggi a
Mai
Bene allora io