La nota di politica estera

Trentacinque anni
Paolo Pasolini firme strano un film
RAI e non solo sul tempo moderno che metteva insieme la politica della morte di Marilyn Monroe e verrà
Nata nella guerra Elia era il mille novecentosettantatré e quei pochi mesi
La rabbia che parlava anche dei nemici che sono tre
E lì attaccati al terrore antico dei frati
Rocker Ochoa innocenti trentacinque anni dopo in altri
Cioè molto direi
Parlano però sullo stesso filo conduttore che contrassegna l'identità di un popolo della sua storia e Algeria rischiamo una guerra nuova guerra contro il popolo dove le vittime non hanno un volto come non lo ama i carnefici dove ci sarà solo che da una
Poi ci sono i fondamentalisti iperboli Amici che Marta da noi costano e Muti nano per impedire che i corpi grazie alla loro integrità entrino nel Paradiso
Varati citare
Si è addirittura Condi io perché non li fa vincere e dall'altra degli strani Bettini che sono i militari Barak armato di una gerarchia di un sistema di potere che fondamentalista non è ma che ha lo stesso interesse dei fondamentalisti a non far trapelare le cifre soprattutto nei i re delle mattanze e guerriglieri massacrano e i soldati vengono a spendere i Soudari sui corpi fatti a pezzi infine alle autorità precisano che le vittime dell'ultimo massacro non sono state quattrocentododici ma solo settantasei
Ci mancano le immagini la testimonianza diretta di quanto sta avvenendo in Algeria i giornalisti algerini vivono eroicamente rischiano ogni giorno per raccontare l'enormità della tragedia comune Tango i morti la mattanza
Tempio dei becchini i giornali ieri sono costretti a girare sotto scorta condannato aree sempre in ritardo in fotografia non poter catturare
Lo scempio collettivo viene da pensare che anche in ieri voi giornalisti di Osoppo Genie vivevano pericolosamente in un edificio crollato sotto le bombe accartocciato su se stesso come un fungo macerato era partito granate ma in Bosnia i giornalisti hanno potuto lavorare endorfine gli intellettuali francesi sono andati
Dover raccontato l'orrore del genocidio e l'ipocrisia delle promesse tali anche di quelle del preside allora Mitterrand e poi con loro prima di loro c'era un intellettuale italiano uno che ha fatto di lei con la sua seconda casa e che oggi non si troverebbe mare a vivere tra gente che lo considera un eroe uno che ha fatto del bene a tutti loro agli affiliati ai carcerati e personalmente ad alcuni di loro i bambini particolare che conservano ancora i suoi regali come oggi ricevono Daloui dall'Italia i francobolli staccati dalle liti sì è vero riceve in carcere
Che ha le corrispondenze in video otto di quell'intellettuale noi abbiamo avuto della guerra bosniaca una percezione insieme quotidiana minuziosa e giornalisticamente prezzi ma ma anche concettualmente ricca una provocazione che ha contribuito a metter fine alla vigliaccheria in aria delle stragi parliamo del mercato complice l'Europa quell'intellettuale oggi si uova in un'altra galera più piccola e meno immediatamente pericolosa in una cella di pochi metri quadrati dove una perquisizione un po'più brusca e gli ha strappato il lusso di una carta geografica del mondo che lui aveva appeso al muro sopra la Vanda quella cartella la sua finestra una finestra della memoria ma anche della speranza questa intellettuale
è stato non solo in volo
E a raccontare la difficoltà Rick lire cinque rampe di scale al buio e di raccogliere poche gocce d'acqua attraversando una città sotto assedio ma è stato anche in Cecenia spendendosi per fermare tre volontari di Intersos ostaggi dei guerriglieri eppure nella sua cella di Pires Adriano Sofri e ha scritto per Panorama sulle donne afgane carcerate nel burqa che copre tutto il debito e sulla foto di una donna oggi assistita da un'altra donna
Nel momento in cui s'accascia perché le hanno detto che nessuno dei suoi otto figli è scampato al massacro ed elencando i pacchi dire Stampa che ritaglia con le forbicine Chicco il detenuto Sofri ha citato nella sua rubrica per Panorama in primo luogo la via prima della Bosnia prima del carcere molto prima dello stesso caso soffre ha pure scritto che oggi se fosse libero starebbe non apre senta amata Luceri ecco io credo che in questo momento si sente forte la mancanza di un testimone come Luino Algeria uno che tira conterebbe la rabbia di tutti i giorni del popolo algerino la rabbia pasoliniana con intelligenza e pietà