"La riforma del sistema elettrico italiano" convegno nazionale organizzato dall'Ufficio per la politica industriale ed energetica di Alleanza Nazionale presso la Sala Bernini, Residenza di Ripetta, Via di Ripetta 231

A nome
Di alleanza nazionale ufficio per la politica industriale ed energetica
Prego il presidente del gruppo parlamentare alla camera onorevole tapparella di assumere la presidenza della sessione mattutina
Debbo comunicare che il ministro Bersani
Arriverà con qualche minuto di ritardo a causa di analogo ritardo dell'aereo che lo portava a Roma che lo porta a Roma
Ringrazio
Anche tutti
I relatori qui presenti al tavolo
Comunico che allora posto del presidente mesi impegnato in una improvvisa riunione
Del suo partito
In sarà presente e lo sostituì ora nell'intervento il vicepresidente della decima Commissione Attività produttive
Il professor Cardini
Prego
Prego la presidente Tatarella di assumere la presidenza dei lavori grazie
Nel ringraziare l'onorevole professor Ranci
Per la presidenza affidata a uno dei gruppi parlamentari di AN al gruppo alla Camera perciò aggiornato i lavori mattutini
Io ricordo un saluto a nome anche dei gruppi parlamentari
Sono vicini all'azione programmatica e di proposta
Centro del settore diretto professor Ranci insoluto all'elettronica di governo ai parlamentari alle autorità di settore e di competenze su tutti
I lavori iniziano con un saluto
Dell'onorevole Gasparri coordinatore di AN sul significato di questo possono è il nostro problema
Buongiorno a tutti io voglio in primo luogo ingraziare qualificatissimo obbligo presente
E D'Amico Gaetano Rasi per aver voluto questa iniziativa sul tema attuale ricorrente che anche intrecciato il dibattito politico perché non dirlo di queste settimane visto che tema privatizzazioni
ENEL e altri temi collegati hanno fatto da sfondo alle vicende politiche
Noi affidiamo uno di Alleanza nazionale a questo convegno una duplice significato in primo luogo questo come ne vuole testimoniare la nostra attenzione a una serie di trasformazioni
Realizzare non sono il servizio elettrico nazionale ma in tutti i servizi pubblici questo convegno vuole ribadire anche per il futuro la presenza e l'impegno su questo tema di Alleanza nazionale che anche nelle sedi parlamentari a seguito con grande senso di responsabilità tutte
Le discussioni relative al servizio elettrico e più in generale la trasformazione di servizi pubblici in secondo luogo vogliamo cogliere questa occasione per una risposta chiara ed inequivocabile su tutta una serie di accuse dei dubbi che spesso vengono sollevati nei nostri confronti per cui ancora non si capirebbe secondo taluni osservatori se Alleanza Nazionale
In tema di privatizzazioni in tema di apertura maggiore al mercato assunto una posizione chiara ma riteniamo che la liberalizzazione dei servizi pubblici sia una scelta chiara da ribadire e così le privatizzazioni ovviamente con tutta la serie di indicazioni che poi in particolare l'amico raggi nella sua relazione introduttiva puntualizza era riteniamo che la globalizzazione dei mercati e l'unione monetaria impongano di per sé dei cambiamenti che sino a pochi anni fa erano inimmaginabili
E quindi per poter affrontare la competizione su questi nuovi terreni uno degli elementi chiave ecco fare per i servizi a basso costo e amo livello di qualità intorno accanto ad una fiscalità che possa dare un incentivo al sistema produttivo questa la filosofia di fondo che noi rilanciamo attraverso questo convegno in Italia i servizi pubblici tipicamente arride sono ancora gestiti il monopolio pubblico o in concessione con diritti esclusivi e questo vale in particolare ovviamente ancora per il servizio elettrico dopo trentacinque anni dalla legge che nazionalizzò Lehner è chiaro che occorre una trasformazione di tutto questo settore proprio per evitare che vi sia un freno allo sviluppo e anche che vi sia un blocco la riduzione delle tariffe un altro elemento comune di consenso e l'esigenza di liberalizzare il mercato prima di procedere alla privatizzazione delle aziende mano pubblica per non cadere da un monopolio pubblico e non ben peggiore monopolio privato e in fondo questo in modo cruciale che deve essere sciolto
A queste riforme a nostro avviso da un impulso straordinario la direttiva europea novantasei novantadue del dicembre del novantasei sul mercato reti manterrà l'Europa il procedimento in corso di discussione nel nostro Parlamento
Nostro partito che ha fatto della scelta del rinnovamento delle strutture dello Stato una delle sue bandiere vuole aderire completamente a questa base di consenso che è convinto che lo Stato debba fare un passo indietro nelle attività produttive nei servizi passando da un ruolo di proprietario e gestore a quello più corretto di regolatore e di elemento di programmazione alcuni settori ma non più di gestore diretto o di proprietario
Allora su cosa si distingue l'immagine si chiederà di Alleanza Nazionale a quella di altre forze politiche visto adesso con l'affermazione di principio poi tutti alla fine sembrano ritrovarsi e sulle modalità ovviamente di attuazione di questo processo
Di liberalizzazione e delle conseguenti privatizzazione
La nostra posizione sarà approfondita come dicevo poc'anzi da qui a qualche attimo dall'amico Gaetano Rasi ringrazio personalmente anche per la competenza la dedizione con cui su questi e su altri temi offre delle puntuali presenze di Alleanza Nazionale però ecco prima di dargli la parola credo che dovremmo mentre a fuoco a cura qualche considerazione c'è molto
Ottimismo su questi temi ma spesso abbiamo visto che le difficoltà emergono quantomeno ce lo si attende e noi riteniamo che quindi si ancora in salita la strada la modernizzazione della trasformazione soprattutto del servizio elettrico ma riteniamo quindi che ci siano una serie di problemi ancora da chiarire c'è un certo timore malcelato che circola tra i piccoli consumatori che sono la stragrande maggioranza degli utenti
E che in questa specie di orgia di parole liberiste che tutti pronunciano salvo poi essere conseguenze nei fatti temono di vedere disattese loro aspettative calpestati i loro diritti a questo proposito noi ricordiamo di avere massima fiducia nell'autorità del settore l'autorità dell'energia elettrica e gas scritta
Poco tempo opera e che riteniamo possa essere un riferimento utile per difendere i diritti dei consumatori che spesso vengono dimenticati ma che restano pure elemento essenziale perché e l'utente finale
Del servizio pubblico che paga e quindi non dobbiamo mai perdere di vista questo elemento essenziale e ci auguriamo che l'Autorità di settore
Possa dare da questo punto il suo contributo essenziale e noi quando si tratta di varare la legge temo un contributo attivo puntuale propositivo proprio perché guardavamo a questa funzione di garanzia
C'è poi tornata la resistenza che verrà posta a tutti i livelli dell'impresa in buona parte a partecipazione statale che hanno vissuta all'ombra dalla committenza pubblica esercitata dall'ENEL piccole privatizzazioni dovranno rivedere i loro modo di stare sul mercato in quanto non potranno più beneficiare
Dell'efficienza degli scarsi controlli che caratterizzano l'Italia questo tipo di rapporto sì avrà una sfida maggiore trasparenza per tutti anche il sistema delle imprese dovrà fare i conti con condizioni ci auguriamo di maggiore trasparenza e competizione infine le distorsioni culturali che vengono sistematicamente sottovalutate che invece costituiscono un limite strutturale anche per le nostre industrie più vitali e che possono dare effetti perversi sulla costituzione dei riassetti del mercato elettrico come ad esempio la distinzione sempre disattesa tra avete gestione Franco potrebbe continuare a lungo ma voglio fermarmi qui io mi auguro che questa giornata di convegno che vede presenze
Molto qualificate possa servire non solo a chiarire la posizione di Alleanza Nazionale nella materia ma anche a recepire nel dibattito che si svolgerà orientamenti per poter dare al Paese delle risposte chiare non dimenticando mai con l'utente finale del consumatore
I cui diritti Potito siano la cosa più importante da tutelare grazie buon lavoro a tutti
La parola onorevole Razzi Inghilterra la relazione introduttiva problema servizio pubblico M
Rinnovo i ringraziamenti
A voi per l'attenzione che dimostrate
Partecipando all'inizio di questo convegno ringrazio di nuovo i relatori sia di questa mattina che di oggi pomeriggio
Che porteranno
Il contributo
Della loro conoscenza della loro esperienza
E anche dei loro propositi
E questo momento in cui il nostro Paese ha bisogno di fare appello
Ai propositi alle intenzioni
Alle volontà di tutti
Nel caso specifico specialmente alla volontà di coloro che sono attori nel mondo imprenditoriale e in particolare in quello dell'energia elettrica
Un'altra preoccupazione
è che in questo momento si rischi di restringere lo spazio alle iniziative
Che vi sono in tutto il Paese
E che debbono essere non solo accolte ma mobilitate
Ecco perché Alleanza Nazionale
Lancia
In questa occasione questo convegno e si vuol confrontare
Con le autorità istituzionali
Alle quale riconosciamo
Il diritto dovere
Di esprimere
Da posizioni di governo in una democrazia dell'alternanza
Un indirizzo
E anche una capacità realizzativa noi dall'opposizione saremo sempre qui
A controllarli a sollecitarli
Mai ha rintracciato nell'opera se questo è a danno del Paese
Questa è la nostra etica più profonda
Su questo riteniamo si debbano ribadire le nostre intenzioni
Come ha già accennato
Il
L'onorevole Gasparri
Con l'autorità che gli viene
Da essere coordinatore nazionale
E particolarmente attento ai problemi economici e sociali di questo Paese
Particolarmente poi attento e sensibile
Per la sua invidiabile giovane età sulla quale contiamo per il futuro sia di Alleanza nazionale ma anche del Paese
Ebbene è importante che ogni volta che si agisce
Nel campo economico e in particolare si mobilitino
Lei capacità imprenditoriali
Sia abbia sempre chiaro
Che prima di tutto
In alcuni settori essenziali
è importante il consumatore il cittadino
L'energia elettrica è e deve rimanere un servizio pubblico
Che interessa la società civile che interessa la Società economica
Da questo punto di vista noi riteniamo che per esistere il mercato
Cioè il campo di confronto l'ambiente di confronto
Delle utilitarie dei prezzi
Perché esista veramente la possibilità di migliorare la qualità
Bisogna che vi sia Energia Elettrica disponibile per tutti su tutto il territorio nazionale per tutte le imprese piccole o grandi che siano e che l'accesso a questa fonte di energia
Così decisiva
Nel calcolo dei costi ma anche nel sull'assemblaggio dei fattori produttivi ebbene è necessario che l'energia elettrica sia di accesso per tutti
Che non vi siano posizioni dominanti che non vi siano posizioni escludenti
Che non vi siano zone don Brazos negligente dove non sia possibile fornire l'energia elettrica alla intensità necessaria
Proprio per lo sviluppo laddove per esempio in zone del Paese l'Italia sappiamo tutti quante ne ha vi siano zone che non possano godere della disponibilità a parità di energia elettrica
Per questo
Ritengo che si debba sostenere la necessità di considerare la produzione la trasmissione la distribuzione dell'energia elettrica
Come servizio pubblico di responsabilità politica
Le responsabilità politica intendo dire di responsabilità di coloro che politicamente nel senso classico del termine
Sono incaricati in un certo momento dalle vicende elettorali dalle vicende storiche di governare un Paese
Questo della responsabilità politica deve essere riassunto è ripreso come termine di responsabilità etica
Nel senso che chi ha il compito di governare deve avere la responsabilità di rispondere della efficienza di un servizio essenziale
Tuttavia desidero in pari tempo e con la stessa convinzione sostenere che servizio pubblico non significa affatto anche gestione pubblica né tanto meno che servizio pubblico voglio dire Monopolio di Stato
Vi sono state in passato confusioni di metodo e indirizzi politici fuorvianti che hanno recato grave danno proprio all'efficienza del servizio e nell'uso delle risorse impiegate
Determinando i noti fenomeni di corruzione clientelismo e parassitismo
Ciò è avvenuto proprio quando si è ritenuto che il servizio pubblico
Dovesse comportare anche la gestione pubblica
E che la responsabilità politica comportasse automaticamente la presenza lottizzata dei delegati dei partiti
Questa epoca deve essere chiusa definitivamente
Dunque l'ottica di Alleanza Nazionale nell'approccio alla riforma del sistema elettrico nazionale
Non può non essere che è quella che riguarda il soggetto cui è destinata ad elettricità l'utente e l'utilizzatore
Il cittadino e l'impresa
In questo senso ripetiamo va intesa la responsabilità del servizio pubblico che non può essere che dello Stato in quanto depositario della tutela degli interessi generali
E di compiti riguardanti le condizioni per garantire lo sviluppo del Paese
Ma che sia di responsabilità dello Stato non vuol dire che sia di gestione dello Stato sappiamo tutti che la gestione burocratica pubblica
è inferiore per efficienza al gestione privatistica che si confronta con altre attività
Vengono così in rilievo
Le tre funzioni classiche che riguardano ogni moderno sistema integrato Primo programmazione realizzazione secondo gestione ottimizzazione terzo progresso innovazione e che devono rispettivamente esplicarsi secondo criteri di responsabilizzazione trasparenza efficienza continuità indipendenza ed eguaglianza
In questa sistematica si collocano a nostro avviso tutti gli elementi necessari ad una riforma elettriche
Non ci convincono pertanto alcune soluzioni ipotizzate nel dibattito in corso
Facciamo riferimento in particolare almeno così dette figure di acquirente unico e dell'operatore di mercato
Vedo che il sottosegretario Carpi che il destino avvenuto che sia proprio qui sotto il mio podio sta aguzzando le orecchie e guardandomi fisso non
Non minaccioso egli è buono solido ma buono
Per questo per quanto riguarda l'acquirente unico in quel ruolo principale dovrebbe essere quello di garantire la sicurezza di approvvigionamenti a medio e lungo termine nell'immediato dovrebbe avere molte funzioni
Come per esempio contrattare la potenza ed Energia necessarie per coprire la domanda del mercato vincolato
Prevedere l'evoluzione della domanda programmare l'espansione del parco di generazione indire le gare competitive per le nuove capacità e anche altro
Pertanto questa figura
Da come appare secondo questi compiti non potrebbe concretizzarsi altro che come un grande ente pubblico economico dotato di compiti pianificatori cogenti
E di intermediazione con attività sostanzialmente di acquisto e di vendita incaricato di responsabilità di governo
E fornito di poteri impositivi in sostituzione di quelli del ministero dell'industria
Sarebbe a mio avviso un errore
Sarebbe pericoloso perché avrebbe una indipendenza pericolosa da ogni collegamento di indirizzo rispetto al sistema civile ed economico nazionale
Non ci sembra dunque che si tratti di una soluzione praticabile
Al riguardo va osservato che la figura dell'acquirente unico ormai abbandonata da tutti i Paesi dell'Unione europea inclusa la Francia che l'aveva ideata nel novantacinque
I vari paesi si stanno orientando o verso la soluzione di mercato
Terra Svezia Norvegia Finlandia Danimarca Spagna
Oppure verso il mantenimento di un mercato vincolato servito da uno o più operatori verticalmente integrati ognuno dei quali ricopre implicitamente la funzione di acquirente unico per il suo mercato
Beggio Francia e Germania Portogallo eccetera con aspetti e funzioni sostanzialmente diverse da quelle prospettate per l'Italia
L'altra figura
L'operatore di mercato alle caratteristiche di gestore all'ingrosso del mercato elettrico le sue funzioni dovrebbero essere analoghe a quelle del pool inglese che opera come Borsa dell'energia ed effettua transazioni di mercato a breve e clearing dei pagamenti tra i vari operatori
Anche per questa si tratta a mio avviso di una figura artificiale anomala sia rispetto al mercato sia rispetto al servizio pubblico perché non potrebbe farsi carico del servizio universale per le famiglie e per le imprese
è da notare che la presenza contemporanea di un acquirente unico e di una Borsa dell'energia e stata solo considerata dal documento De Paoli
Attribuito poi alla Commissione Carpi
In generale i paesi che si orientano verso il mantenimento di un mercato vincolato importante di una gestione centralizzata del sistema elettrico non prevedono la Borsa dell'energia la quale piuttosto assume la caratteristica di un mercato residuale ho sporto il mercato libero opera attraverso transazioni bilaterali dirette tra clienti eleggibili
Perché gli enti di Gibilisco almeno io intendo quelli che sono in grado di operare scelte per dimensioni e per consumi
Si può ipotizzare con realistico buonsenso una gradualità concreta consistente nell'affiancamento all'attuale monopolio di un altro soggetto capace di produrre
E per alcuni aspetti anche di distribuire una potenza adeguata a rappresentare l'avvio di un mercato aperto
Mi rendo conto che potrebbe rappresentare una condizione oligopolistico mica
Ma ciò sarebbe transitorio
Comunque allo stato dei fatti in Italia non esistono molte forze insieme finanziarie ed industriali sulle quale poter contare per la nascita di una molteplicità di soggetti in grado di garantire come si cura Excite ampiezza di flussi una
Produzione alternativa
L'Autorità per l'Energia
E io colgo l'occasione per ringraziare il presidente Ranci per la sua presenza per l'apporto di conoscenza che vorrà portare a questo convegno
Ebbene a questo proposito l'Autorità per l'energia e l'Antitrust e il loro compito istituzionale
Sorvegli avrebbero per evitare collusioni cartellonistica e e per favorire la transizione Alma morto implicita concorrenziale
Ritengo che questa sia un'idea sulla quale lavorare
Credo invece di cogliere l'occasione
Anche per le notizie apparse oggi sulla stampa
Che ci preoccupa molto il sistema dei collegamenti con l'estero che i vertici dell'ENEL vanno ad operare in questi mesi
Certamente se si porta tecnologia in Italia niente di male
Certamente se si portano capitali in Italia niente di male
Ma attenzione non restringiamo prima che nasca il mercato potenziale che può esserci d'Italia e che deve dare produzione redditi e lavoro agli italiani
Comunque
Noi tendiamo ad esprimere una preferenza a favore di due tipi di mercato tendenzialmente liberi quello della produzione è quello della distribuzione dell'energia elettrica al centro dei due mercati mercati pensiamo all'esistenza di un gestore della Rete di trasmissione
Ed è il cosiddetto dispacciamento titolare di compiti di natura pubblicistica
La natura pubblicistica viene dai
Compiti appunto
Che ritengo di enumerare
Almeno in sei punti
Primo responsabile della gestione tecnico economica dei flussi di energia sulla rete nazionale degli scambi con le reti estere interconnesse
Secondo
Della sicurezza affidabilità ed efficienza della rete e della disponibilità delle forniture di servizi collaterali necessaria a tal fine terzo della programmazione dello sviluppo della rete al fine di garantire che gli obiettivi di cui sopra nonché la sicurezza di approvvigionamento vengano rispettati anche nel medio e nel lungo periodo
Quarto
Di assicurare la riserva di energia attraverso collegamenti con produttori di Potenza
Secondo bisogno in grado di fornire tempestivamente capacità adeguata basta pensare alle variazioni di carico in relazione a variazioni per esempio di temperatura
Appunti di emergenza eccetera quinto alla gestione di eventi di emergenza
Fulmini e terremoti inondazioni ad altro
Sesto
Dell'accesso di tutti di operatori in condizioni di trasparenza e di assenza di discriminazione
In questo contesto riteniamo di poter sottolineare il ruolo dell'autorità per l'energia elettrica e il gas come è noto tale istituto fu previsto come elemento indipendente di controllo nell'ambito della politica di privatizzazione degli enti fornitori di servizi pubblici
Allo stato dei fatti anche da quanto risulta dai primi passi compiuti da questo istituto
E dobbiamo ricordare l'ottima audizione dell'Autorità per l'Energia che si è avuta in decima Commissione alla Camera ed è qui presente
Il collega
Professore onorevole professor Carlin
Che lo testimonia dobbiamo confermare la validità della sua funzione sia per quanto riguarda la tariffazione che per il monitoraggio dell'evoluzione tecnologica
Io debbo dire a questo riguardo rivendicando ad Alleanza Nazionale ed esattamente alle tesi di Fiuggi che fu prevista proprio in sede di privatizzazione dei servizi pubblici la presenza di una Authority indipendente quasi in magistratura economica
Con compiti di controllo con compiti di verifica della qualità del prezzo con compiti di regolamentazione laddove lo prevede la legge
Pertanto riassumendo riteniamo che la riforma del sistema elettrico italiano si debba basare su tre livelli
Primo responsabilità politica del governo e l'ho detto all'inizio
E in particolare del ministero dell'industria per la strategia e la programmazione dell'energia elettrica nel quadro dell'intera società italiana e del suo sviluppo civile ed economico
Secondo
Responsabilità pubblica dell'ente preposto alla gestione della rete unitaria della trasmissione e all'organismo di convogliamento centralizzato terzo
Responsabilità del controllo di qualità e prezzo nonché della corrispondenza degli obiettivi strategici come attuazione da parte delle autorità del settore quarto mercato libero
Pendenti al mentre sempre più ampio per le attività di produzione e di distribuzione naturalmente entro un quadro di regole e di garanzia
Questa impostazione
Contrasta almeno come ho potuto leggere io con medicine che emergono dalla relazione espressa dalla già ricordata commissione
Carpi De Paoli
Che prevede la cui esistenza delle tre funzioni enti e cioè dell'acquirente unico della Borsa dell'energia e del gestore della rete di trasmissione
Tale coesistenza comporta a mio avviso grande confusione e definitiva non può che condurre altro che a fenomeni di non operatività a conflitti e a inefficienze
Insomma da un lato elimina la possibilità dell'esistenza di un centro responsabile e dall'altro impedisce la ripartizione di chiare funzioni in un sistema che già complesso per sua natura
Va rilevato dunque che l'elemento perno del sistema a nostro avviso resta la centralità pubblicistica della rete di trasmissione e dell'organo di sinistra mentre
Tuttavia anche tale centralità pubblicistica
Per la irrinunciabile responsabilizzazione ottimizzazione del sistema non implica necessariamente la proprietà pubblica della Rete e delle installazioni connesse
La gestione potrebbe essere privata con obblighi pubblicistici altro punto nodale dovrà essere la valorizzazione delle ex municipalizzate
A causa della loro alta capacità d'instaurare rapporti con gli utenti
Anche fornendo una molteplicità di servizi con le conseguenti economie di varietà e di complementarietà
Lascio alcuni aspetti della relazione che a chi interessa
Possono essere ripresi dal testo che vi è stato e che fa riferimento ad esperienze straniere
Ritengo di dover affrontare invece il problema
Degli obiettivi e delle conseguenze del direttiva europea l'obiettivo dell'Unione europea e la creazione di un mercato interno unico per l'energia elettrica analogamente a quanto già realizzato in corso peraltro di merci e servizi la direttiva come ognuno di loro sa prevede l'introduzione graduale della concorrenza nei mercati elettrici nazionali con soglie minime di apertura uguali per tutti i Paesi ventitré per cento inizialmente trentatré per cento nel due mila tre di più non precisato in seguito lui di conseguenza
Nei Paesi nei quali esiste tuttora un mercato vincolato come l'Italia si dovrà operare la creazione di un mercato libero parallelo naturalmente estensibile fino a diventare mercato generale
Pertanto fin dall'inizio i consumatori eleggibili cioè di utilizzatori di energia ossia le imprese che ne impiegano per la produzione piuttosto che gli utenti che sono consumatori finali saranno liberi di scegliere il proprio fornitore e i produttori di energia avranno libertà di stabilimento
Ci affinché il mercato libero possa funzionare gli operatori interessati devono avere accesso a me reti di trasmissioni e distribuzione a condizioni trasparenti e non discriminatoria
Punto di della direttiva europea a tal fine laddove esiste come per esempio in Italia un'impresa verticalmente integrata deve essere introdotta in un'impresa
Vertical mente intro data deve essere introdotto introdotta verticalmente integrata deve essere introdotta la separazione contabile tra produzione trasmissione e distribuzione al fine di poter comparare a parità di condizioni
I costi delle singole fasi
Di qui la necessità di designazione del gestore indipendente della Rete
Alla quale i produttori distributori possono accedere in condizioni di parità di unite rimettere regia prodotta gli atti per deriva ma al fine della distribuzione d'altro lato la separazione contabile di tipo orizzontale potrebbe facilitare la ricerca di intese fra le aziende municipalizzate e le nel ci rendiamo conto della complessità del problema degli obiezioni sollevate dalla Confindustria circa un'attività imprenditoriale basata su risorse pubbliche sostanzialmente sottratte al rischio d'impresa
Non è vero che la direttiva ricordo non si occupa minimamente dell'assetto proprietario delle aziende né che raccomanda il frazionamento dell'impresa e verticalmente integrate come spesso viene affermato nel corso del dibattito
Le questioni di questa natura in realtà sono la conseguenza implicita della direttiva oltre che il Pruzzo biposto contenuto nella filosofia di fondo del mercato unico europeo inutile d'altra parte come potrebbe concepire sì una moneta unica insieme con il libero trasferimento di merci servizi persone capitali
Se non si vive il nastro anche le condizioni generali di costo e di trasferimento dell'energia elettrica che è il fondamento della moderna economia
Pertanto il recepimento della direttiva europea riguardante le norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica ci impegna ad accelerare la riforma del sistema
Tale riforma impone da un lato una coerente ed esplicita politica energetica italiana e dall'altro l'apertura di un mercato competitivo
Ci sembra che questo non stia avvenendo
Anzi che permangano egli è più aumentino le incertezze e le incongruenze in ambedue le direzioni non c'è un'organica politica dell'energia elettrica in Italia e il mercato competitivo non viene aperto all'insegna della chiarezza
Per quanto riguarda l'indirizzo politico il ministero dell'industria appare essere sempre più a rimorchio invece che alla guida del cambiamento
Il management dell'ENEL opera in maniera autonoma e non trasparente rispetto al quadro riguardante la riforma complessiva del sistema
I responsabili dell'ENEL sono più preoccupati di precostituire direttamente o indirettamente con le enormi risorse di questo intestato posizioni dominanti
Rispetto al mercato che si dovrebbe costituire sia dal lato della produzione che da quello della distribuzione
E per di più
Penetrando al riparo e con i vantaggi del monopolista concessorio in settori diversi dallo specifico oggetto sociale basti pensare agli accordi
Con la Deutsche Telekom per le telecomunicazioni tutto ciò in assenza di una chiara indicazione strategica del governo
Non può consentirsi infatti che l'ente stia predisponendo una struttura di holding di vertice proprietaria di società compartecipazioni stranieri cui cedere parti rilevanti della propria consistenza produttiva
In realtà
Tutta l'attuale politica elettriche italiane è prigioniera di grossi equivoci di fondo
Primo
Anzitutto l'equivoco D N el dichiarato sulla carta fin dal mille novecentonovantadue società per azioni
Ma rimasto inalterato nella sua essenza reale di ente pubblico in totale proprietà dello Stato attraverso il ministero del Tesoro
Secondo
Questa falsa società per azioni
Il cui consiglio d'amministrazione composto da funzionari statali o delegati del Governo è titolare della concessione monopolistica del servizio elettrico nazionale attraverso il ministero dell'industria
Terzo
Sulla base della funzione finzione privatistica
L'azionista unico il tesoro nomine ai vertici dell'ente e affida loro il compito di gestire il patrimonio e l'attività aziendale secondo valorizzazioni di rendimento
Vi è dunque nelle premesse e nei fatti
Estraneo il criterio dell'efficienza per il presente e per il futuro del servizio pubblico da fornirci
Quarto
Il ministero dell'indulto e si trova prigioniero delle scelte effettuato e dei criteri impartiti dal ministero del Tesoro e quindi non può o non vuole o non sa
Imporre quindi indirizzi di organizzazione di finalizzazione che il rapporto di concessione pur lo obbligherebbe a fare
Appare sempre più evidente
Che i colpi di mano che si ripetono ormai da mesi operanti dall'ENEL sorprendono e condizionano ogni politica industriale del settore dando preminenza la politica aziendale rispetto ai compiti concessori pubblici scoraggiando intralciando la presenza di nuovi soggetti nel concorrere a costituire
Il nuovo sistema elettrico nazionale
Lascio
Tralascio almeno alcuni punti mi sembra di essere stato già abbastanza violento
Voglio anche essere provocatore ovviamente perché questo è un dibattito che deve svolgersi di fronte al grande pubblico e credo che questo sia una merito di Alleanza Nazionale averlo stimolante
Se lei nella spada è un ottimi poco da chiarire quanto prima
Con questo non vogliamo tutta di affermare che per permettere la creazione di un mercato nel nostro Paese sia necessario frantumare l'ENEL di un numero più o meno elevato di partiti per avere un adeguato pluralismo di operatori
Nei Joss avrebbe poi possibili in tempi brevi né in tempi medi perché sostituiremmo un sistema oggi sufficiente con un sistema che sono dei tempi lunghi potrebbe eguaglia Arme e superarle l'efficienza abbiamo già avanzato l'ipotesi di un iniziale oligopolio regolato e controllato dalle autorità competenti percettori e materia
Il problema di impedire all'ENEL di prevaricare da una sua posizione dominante riguarda gli operatori italiani di piccole e medie dimensioni che debbono affermarsi sul mercato ma non riguarda la sua necessaria
Necessaria capacità competitiva sul mercato italiano ed estero nei confronti di operatori mondiali come la Edf francese la baia Viberti
La RV doppio è la Enron ed altri giganti l'industria italiana mondiale industria elettrica mondiale sta cambiando velocemente e l'Italia deve avere una visione chiara delle prospettive
Non solo italiane ma europee e mondiali
Non bisogna attardarci
A pensare che malgrado la direttiva per la creazione di un mercato unico europeo i mercati resteranno per lungo tempo nazionali a causa dell'insufficienza della capacità di trasporto e di scambio fra le frontiere
Questo ragionamento può aver qualche fondamento forse per la penisola Iberica o per la Gran Bretagna ma non riguarda l'Italia
Dati tecnici che mi sono stati forniti recentemente dicono che già ora d'interconnessione dell'Italia con i Paesi confinanti è piuttosto forte
Dieci mila megawatt nominali con capacità effettiva di scambio vicina al venti per cento della domanda nazionale ma di ben il quaranta per cento della domanda delle regioni settentrionali
Dove ovviamente dovrebbe svilupparsi prioritariamente il Nuovo Mercato
Sono elementi che debbono far riflettere anche perché vi è di più
Oggi il quattordici o sedici per cento a seconda gli anni di energia elettrica consumata in Italia viene importata
Si tratta di importazioni ad alto costo che sono avvenute e continuano ad essere a scapito della produzione nazionale
L'ENEL ha rinunciato a produrre ha smesso di investire in tecnologie non crea redditi ed occupazione nell'industria termo elettromeccanica nazionale che ora vediamo in gravi difficoltà
Sarebbe ora
Che si impostasse ero politiche programmi con l'obiettivo di bilanciare una situazione deficitaria e che le linee elettriche di interconnessione con l'estero
Le quali ora servono per l'importazione servissero ancor più per l'esportazione di energia elettrica prodotta in Italia
Il libero mercato dell'elettricità si svilupperà non solo grazie alla libertà concessa ai produttori di realizzare sul posto impianti destinati ad alimentare clienti eleggibili
Non c'è dubbio dei grandi operatori internazionali nulle non ce l'hanno a queste possibilità
Non dimentichiamo che l'ENEL rappresenta solo l'otto per cento della produzione europea a fronte per esempio del ventun per cento della società elettrica francese
Mentre gli operatori tedeschi sono ciascuno quasi pari di potenzialità all'ENEL e stanno operando acquisizioni come avvenuto nei confronti degli operatori svizzeri
Anche altri operatori francesi si sono fusi e hanno proclamato ambizioni mondiali e quindi anche sul nostro mercato
La politica energetica elettrico italiano dovrà perciò svolgersi con grande attenzione decisione tra il confronto con i colossi europei e la crescita di un mercato competitivo interno questi sono i due poli
Vorremmo perciò che il ministro dell'industria ci dicesse qualcosa sul significato che gli attribuisce i recenti accordi dell'ENEL con gruppi esteri
Sono strategie competitive per potenziare la nostra industria o sono strategie di assorbimento da parte straniera di pezzi importanti dell'industria elettrica italiana
Con nefasti ricca aspri per il nostro Paese per la perizia diretti di redditi e di occupazione
Vorremmo ancora
E il ministro dell'industria ci spiegasse in che cosa consiste da ripetuta dichiarazione dei vertici che nel che oggi non servono più investimenti ma solo attività di manutenzione
Di fronte ai problemi della competizione anche sul nostro territorio che sarà portata dai grandi gruppi stranieri
Riportandoci
Alle considerazioni di fondo e al quadro globale dobbiamo osservare che in questi anni stiamo verificando che la garanzia della disponibilità di energia elettrica a prezzi più bassi
Come diffusività e come potenza e ancor più di prima condizione necessaria per l'esistenza e lo sviluppo delle società progredire di fronte alla delocalizzazione dei cosiddetti Paesi emergenti di molte produzioni mature a causa dei bassi costi del fattore lavoro
Fino a qualche tempo fa si diceva che l'Occidente industrializzato doveva recuperare il valore aggiunto e la competitività attraverso l'immissione di alta tecnologia nei processi produttivi attraverso l'innovazione di prodotto
Ormai però questa ricetta si è rivelata insufficiente e per molti aspetti anche illuso Oria perché anche i processi ad alta tecnologia oltre che i prodotti si sono diffusi pure nei paesi dove la mano d'opera continua a rimanere a costi inferiori ai nostri insomma in epoca di veloci spostamenti di merci di capitali se oppure si operano ancor più veloci migrazioni di capacità tecniche di conoscenze scientifiche ed innovazione tecnologica i Paesi industrializzati non possono più contare solo sulla ricerca scientifica ed applicata per garantire la loro supremazia nel tenore di vita e nella capacità propulsiva e di orientamento produttivo
La nuova frontiera delle società progredite si sta spostando verso capacità competitive che oltre la tecnologia sempre più affinata che ci deve sempre essere facciano perdo perno essenziale sulla qualità dei prodotti forniti
Una qualità che deve essere intrinseca i progetti ai materiali alla funzionalità ai sistemi di produzione alle organizzazioni aziendali e alle reti interne ed esterne alle imprese una qualità che debba riverberarsi su tutto il sistema di vita che riguardi la società organizzata
Tutto ciò comporta l'impiego sempre più massicce diffuso di energia elettrica a basso costo l'Italia da questo punto di vista è arretrati
A causa dell'alto costo dell'elettricità per le famiglie e per le imprese per lecita e per i trasporti sono preclusi al sistema Italia molte prove condizioni per la fornitura di servizi e la fabbricazione di prodotti di qualità
Le piccole e medie aziende italiane sono le più penalizzate del mondo dall'alto livello delle tariffe elettriche
L'Italia
Insieme con il Sudafrica ha avuto il maggior aumento
Della bolletta elettrica tra il novantasei e il novantasette
Oggi si pagano venti centocinquantasette lire per chilowattora
Il recente ribasso deciso dall'Autorità per l'energia
Non modifica la situazione speriamo che l'autorità possa procedere ad un riaggiustamento al basso ulteriore delle tariffe all'estero si hanno riduzioni maggiori l'elettricità in Italia per la piccola e media impresa per il commercio e l'artigianato costa circa il cinquanta per cento
In più rispetto alla media dei Paesi sviluppati
Il rincaro dell'ultimo anno
Che forse è opportuno che venga sottolineato e l'anno del governo Prodi è più che doppio rispetto all'inflazione e contrasta con il ribasso medio di circa il quattro per cento
Registrato negli altri Paesi
Tutto ciò emerge dall'analisi del National Utility servisse un'organizzazione mondiale che da sessanta anni controlla e compare costi energetici e delle telecomunicazioni
Nel mille novecentonovantasei i consumi di energia elettrica sono cresciuti solo dello zero virgola uno per cento ma il comparto industriale assegnato un carro dell'uno virgola uno per cento mi riferisco all'anno scorso
Tra l'uno attratto da questo elemento l'idea che il fabbisogno italiano
Chiusura alle destinato a radicarsi nel tempo noi contesti hanno questa interpretazione anche perché oltre l'intrinseca capacità espansiva del sistema Italia
Riteniamo che sia necessario lottare per cambiare politica economica e far riprendere lo sviluppo di questo Paese
Non dobbiamo dimenticare che proprio le più penalizzate dal caro energie sono le piccole e medie imprese e che esce concorrono per il bene il sessanta per cento alla formazione del prodotto interno lordo
A giudizio di molti esperto nel prossimo decennio in Italia occorrerà una potenza superiore fino ad arrivare alla fine del periodo considerato ad una potenza complessiva non inferiore ai cento cinque mila Mw con un incremento all'al netto delle dismissioni di cinquantotto mila Mw rispetto alla potenza attuale mi riferisco all'audizione del professor Gatti in decima Commissione a metà settembre
Di questo il Governo e gli istituti preposti dovranno tener con un decennio per il settore energetico
Breve
Mi avvio alla conclusione chiedo scusa di aver abusato della vostra cortesia
Abbiamo detto che la competizione del futuro sarà basata sull'offerta di beni durevoli o di consumo
In cui la scelta si baserà sulla qualità più che sulla quantità sull'efficienza delle prestazioni qualitative you che sulle prestazioni quantitative a tal riguardo dobbiamo riflettere sulla tenuta
Delle esportazioni tedesche e anche di quelle giapponesi che fanno premio non per il prezzo innanzi ma per la loro qualità dove piuttosto che il prezzo ripeto vince il confronto qualitativo in tutti i settori agricolo industriale e terziario l'Italia può competere solo se il suo proprio sistema civile ed economico vedrà completato ed intensificato il processo di riqualificazione dell'intero Paese che è alla base della qualità della vita e delle produzioni
Rischi iniziamo la tesi che in Italia la statizzazione dell'energia elettrica sia da abbandonarsi perché denitrificazione nazionale è un fatto compiuto
La statizzazione va abbandonata perché l'articolazione pluralistica dei soggetti della più ampia concorrenza ove sia possibile e la maniera migliore per perseguire mette di effettiva penetrazione estensione ed intensificazione elettrica
Oggi l'elettrificazione italiane ancora incompleta dal punto di vista territoriale ed è gravemente deficiente nei consumi delle famiglie e delle imprese delle città e dei trasporti
Gli sforzi di crescita e di sviluppo da parte del Paese reale vi sono manca una politica adeguata da parte del governo questo è quanto oggi prospetta al Paese e a voi signori qui riuniti Alleanza Nazionale
Il preannunziato ritardo del ministro Bersani
Lievemente aumentato perché l'aereo non è ancora a terra
La parola al
Insomma al professor Carlo in sostituzione in ragione dell'onorevole Nerio Nesi
No io opposto e qui un breve saluto del presidente Nesi il quale mi ha pregato un'ora fa
Di essere presente a questo importante convegno di alleanza nazionale
Siamo tutti consapevoli che
Il dottor Nesi
Sulla questione del nel Gia
Ha una particolare passione un particolare impegno più volte a noi ci ricorda il suo contributo che gli dette negli anni Sessanta per la nazionalizzazione dell'energia elettrica del comparto è evidente quindi che
Lui che ha vissuto dal di dentro in epoche diverse prima la nazionalizzazione del servizio
E quindi la sua statalizzazione e poi oggi come presidente della commissione parlamentare che ha una competenza specifica è evidente che ne sente in qualche modo una trasformazione qualche volta anche Euphon fosse qualche dispiacere
Però devo riconoscere al dottor Nesi anche una grande senso dello Stato e del attaccamento al servizio pubblico porre diciamo in una trasformazione che oggi abbiamo e in un momento in cui l'Italia va in Europa e quindi alle quando sia quelle che sono le
Normative europee
Per quanto mi riguarda come esperienza che ho maturato in questi quattro anni di mandato parlamentare devo dire che la nostra commissione si è occupata più volte
Sia con indagini conoscitive che devo dire quando si stavano per concludersi sceglievo al Parlamento speriamo che questa volta non accada così ma nella precedente legislatura
Vedo qui
E stamattina presto nelle file all'importante gli ho il gruppo e mi pare che le notizie anche l'ultimo ore diano da sperare e quindi voglio dire dovremmo ecco portare a compimento a compimento questa indagine conoscitiva
Devo dire che nella precedente dittatura abbiamo messo appunto la legge sull'Authority perché era un passaggio essenziale non si poteva andare verso la liberalizzazione la prima versione del servizio senza un'autorità indipendente che potesse controllare le tariffe che potesse intervenire nel campo della concorrenza insomma che pur se la garanzia dell'università da del servizio e del consumatore io ricordo allora che facemmo una battaglia importante l'allora ministro pro che oggi sono dolenti ieri e l'allora presidente Cardia la Commissione industria enti un passaggio difficile dal punto di vista politico mi ricordo che questa legge fu vissuta per molti anche della sinistra come un passaggio difficile per alcuni furono anche poi delle scelte conseguenti come quella delle del senatore Sottosegretario scarpe
Oggi noi ci troviamo quindi di fronte ad una situazione diversa rispetto a qualche anno fa vi è una direttiva europea che dovrà essere che anche il nostro Paese dovrà essere eccepita e nella nostra Commissione recentemente con la Risoluzione Migliavacca abbiamo dato delle indicazioni precise di indirizzo certe devo dire che la preoccupazione di tutta la Commissione e devo dire che tutte le parti
E in particolare il professore Gaetano Rasi che spesso magari siamo trovati su posizioni diverse
Con voti diverso però devo riconoscere al professor Rasi e al suo gruppo l'importante contributo che ha sempre dato per competenza per esperienza per valutazioni
E oggi ho partecipato molto volentieri e anche il presidente esimi vige dirle queste cose a questo convegno perché e anche un riconoscimento al di là ecco delle posizioni politiche del ruolo importante che il gruppo di Alleanza Nazionale e il professor Gaetano Rasi ha svolto e sta svolgendo nella nostra Commissione abbiamo di fronte quindi ancora passaggi molto importanti la commissione non vuole interferire in quelle che sono le competenze che la legge attribuisce all'ENEL
Certo la commissione però si preoccupa perché questo servizio aventi alla funzione preminente della sua universalità alla questione delle tariffe che sono molto importanti anche ai fini dell'inflazione e perché sia effettivamente di servizio per lo sviluppo della nostra attività artigianali e industriale
Ma ricordiamo che questo ente è tra quelli più grandi del mondo e tra quelli più importanti
E che quindi oggi ha bisogno di un ammodernamento
Che ha bisogno di migliorare l'efficienza e la qualità del servizio né ci auguriamo che anche i costi
Diminuiscono anche le tariffe non siano solamente rivolta all'alto ma in un sistema di competizione anche le tariffe qualche volta debbono operare e e credo che Possa avvenire anche nel nostro nel nostro Paese
E quindi in questa fase di passaggio chiedereste rilevata è stata rilevata anche dal presidente Prodi nelle recenti dichiarazioni
Date in a una alla Camera dei deputati sta anche a dimostrare come da parte della nostra Commissione ci voglia accompagnare questo processo P trasformazione di modifica della delle sistema nel nel suo insieme
Devo aggiungere anche che del resto la stessa commissione Carpi che è stata per risultanze che questa dato oggetto di discussione anche nella nostra commissione
E credo che questi mezzi che ha visto anche un rapporto dialettico
Tra la commissione l'ENEL il Governo abbia comunque a tutti consentito e partecipare
In qualche modo alla miglioramento del servizio e a fare in modo che come si dice da parte del Mele si seppe rendersi conto dell'importanza che questo servizio a e da parte del Parlamento nei confronti di questo servizio che non si considerato qualche cosa assi anche se è una società per azioni e quindi è una società privata ma noi non vogliamo che questa la S.p.A. sia da un monopolio pubblico un monopolio privato e che risponda unicamente ai pensieri di tal delle esigenze di competitività e alle esigenze di mercato questa svolge anche una importante funzione sociale dobbiamo ricordarlo e dobbiamo ribadirlo e sono convinto che anche la dirigenza del nel nel sia pienamente consapevole ecco perché in Parlamento il Parlamento è così vicino e qualche volta si si è provocata anche polemiche come recentemente avvenuto tra le presidente dell'Authority Lehner credo che questa sia stata una polemica salutare
E non democrazia in un Società libera le polemiche ha e anche il sale delle miglioramento del come si potrebbe dire cercare il meglio e avere il contributi da parte di tutti perché questo meglio sia corrispondente alla chiesa di città io concludo
Augurando buon lavoro a tutti voi e ringraziando di nuovo
Alleanza nazionale in quelle frasi che ci ha fatto l'onore di dare il nostro modesto contributo ma siamo molto attenti alle esultanze che da questo convegno certamente ne deriveranno e che da parte nostra daremo la massima attenzione
L'attesa parola ministero versa
Ecco io mi scuso intanto perché parlo fra un ritardo del ritardi è un Consiglio dei ministri che scrive imminente ma
Credo che sia giusto non perdere l'opportunità che mi ha dato questo convegno di AN per registrare un po'versi poche posizioni per vedere come procedere suo riforme sistema elettrico dico subito che dal punto di vista delle proposte poi cercherò di essere più preciso anche
Nel mio intervento non è che noi abbiamo o distanze abissali quello che diciamo è quello che dice
Sono ma cosa fa l'altro non è che
Mi faccia particolarmente Effetto siamo di fronte con tutta evidenza un problema di significato radicale generale nazionale mi pare molto positivo che ci siano evidenti possibilità di convergenza e anzi
Dico anche che deposizione che io sono andate maturando dentro la come siano parlamentare dialogo col Governo sono segnate anche da documenti
Di AN che mi sono parsi come ho avuto già modo di dire
Allora dall'onorevole rase mi sono apparsi effettivamente piuttosto consonanti con opinioni che noi stessi avevamo maturato ecco mentre invece si dividono diciamo delle valutazione come valutazione generale sullo stato delle cose
E forse è opportuno che facciamo chiarezza anche su questo perché se no diciamo sì passiamo dei margini di ambiguità perché bisogna credo criticarci diciamo solo sulle cose
Le cose vere ecco non magari su qualche su qualche incomprensione dei termini delle posizioni autori allora primo punto noi
è ora diciamo che è ora che in questi mesi non raccogliamo i frutti una discussione ormai molto lungo
Dopo il lavoro fatto governo Commissione parlamentare commissione posseduto suo segretario carte abbiamo
Ormai chiare diverso opzione mi pare che sia
Diciamo portata di mano con qualche ancora problematicità però si è procurato in mano sostanzialmente una soluzione di riforma che possono essere
Anche largamente condivisa abbiamo bisogno darsi delle tappe dei tempi sino al situazione rischia di incancrenirsi un po'quindi noi abbiamo bisogno di avere l'approvazione di questa unitaria di questa legge che il Parlamento a adesso in esame ci auguriamo che venga messa nelle diciamo dapprima il trio Rita
Queste settimane di questi mesi perché ritengo che con questo passaggio ne siamo in condizioni di affrontare la fase strettamente decisione
Secondo punto o noi abbiamo una scarsità di esercitazioni riflessione attorno agli scenari del effettui della riforma sul contesto economico sociale e Cina detti in altre parole il tema
Mi pare troppo dentro al giro stretto del scienza elettrica di sabato così fra virgole cioè fra
Quelli che si occupano delle delle cose qui siamo di fronte a una cosa che devi in qualche modo parlare al
Ai cittadini se no finiamo per intatti incartarsi in giochi molto stretti e che perdono di vista le questioni di fondo perché nessuno potrà mai appassionarsi a
Limitati posizionamenti fra questo e quell'altro Tor del sistema non quello che ci sarà questo il dramma di grande oggetto di cui dovremo discutere noi dovremmo riuscire a chiarire perché facciamo questa riforma per quale motivo la facciamo e quali effetti positivi ci aspettiamo che mi pare che il tema non si è voluto fuori con chiarezza
Anche sul perché la facciamo tre in più no color secondi Rasi qualcosa sul quale magari non siamo del tutto d'accordo
Io dico che con la fase la fase monopolistica si chiude per una ragione struttura
Struttura non perché improvvisamente siamo diventati diciamo delibera anche questo
Però si chiude produzione strutturale perché che appartiene a tutto il mondo occidentale
Se uno guarda i cicli di sviluppo di investimento quindi anche del del del settore degli anni il ventennio precedente guarda qualità adesso
In queste cifre c'è dentro quasi tutto su
A questo punto noi dobbiamo puntare sua apertura di mercati che rafforzino diciamo i dati di di efficienza di efficacia del servizio di trasparenza di produttività quindi riqualificazione quindi per questa via di Investimenti
Se non c'è nessuna ragione perché riparto un ciclo di investimenti in questo momento così Jack non è che quando incontriamo quali dell'Ansaldo l'incontro antiviolenza
Cominciato i lavoratori dell'Ansaldo e dove mi incontravo in questo periodo temo i lavoratori dell'Ansaldo
Ma non è che approfittando della concessione che ho con lei nel io posso dettare il compito all'ENEL di comprarmi tre o quattro pubblica o tra qualche centrale c'è questo bisogno che se lo diciamo con molta chiarezza insomma e se non ci raccontiamo sia chiudiamo per farlo ecco quindi e qui è un primo punto non aspettate perché se ci criticate per questo si criticate per una cosa che noi non non abbiamo più intenzione di affrontare cioè non criticati sì perché noi non abbiamo un atteggiamento di comando
Nei confronti di ad esempio proposto di queste cose perché non abbiamo nessuna intenzione noi abbiamo alcuni potere poi ci verrò subito delle però prendiamo atto dei fatti strutturali infatti strutturarsi portano a dire che oggi la riforma debba essere fatta perché le condizioni di fondo del sistema sono in transizione
Abbiamo acquisito dei grandi risultati nessuno li butta via
Crasi no se
Questa risposta universalistica del sistema elettrico poi se mi dice che
Non è garantite del tutto che comunque c'è un son dei dati qualitativi so simili sono interruzioni puntuali in rete tutti i momenti iniziato al Mezzogiorno lo scudo so bene però e quindi voglio dire lei nel quello che mi sento di dire all'ENEL beh investiti almeno nel nel nell'acqua nella qualità del servizio queste zeppi di rallenta che vedo questa esigenza però se stiamo alla macro alabastro questione
Noi siamo di fronte a una fase di passaggio molto radicali che non sarà brevissima intendiamoci ma molto radicale
Allora cosa possiamo promettere dalla riforma
Io dico allora se noi siamo in condizioni pur se noi non fossimo in condizioni promette
Tendenzialmente miglior servizio
Beneficio sui premi sviluppo delle capacità imprenditoriali anche interni internazionalizzazione poi ci arriverò
Nuovo ciclo di investimenti e setoso fosse mi consigliò di promettere almeno alcune di queste cose poi non vi ho tutto per alcune di queste ci vogliono e bel po'di tempo per arrivarci per noi l'avremmo la ragion sufficiente per far sta riformismo
Quindi noi dobbiamo puntare queste cose alcune delle quali ripeto non sono scontate in breve nel medio periodo
No reso poi quando avremo nel dettaglio vedremo nel concreto proprio sui prezzi sospetto e non è che noi così abbiamo delle delle così del la la panacea
Però noi dobbiamo traguardare questi obiettivi e sapere chi sono questi gli obiettivi del della riforme per un ministero per un governo cioè devono essere questi gli obiettivi della riforma Volvo fondamentalmente terzo punto
Noi
Altro tema di dibattito ma noi stiamo dentro la alla recepiamo solo la direttivo andiamo oltre adesso fra l'altro dato disco anche qui noi la direttiva non consente attribuzioni il discusso esclusivi come ricordava grazie all'azione su alcuni punti la produzione l'import-export reazioni di linea di trasporto l'uso esclusivo di rete di trasmissione distribuzione restrizione del diritto di Libero questo almeno per una parte i consumatori tutto questo cala atto nella particolare storia la vicenda del nostro sistema elettrico nostra legislazione significa né più né meno che una riforma del sistema elettrico
Né più né meno
E quindi noi dobbiamo avere uno sguardo di sistema
Altro punto la liberalizzazione è un concetto
Logicamente propedeutico alla privatizzazione
Sento nei commenti di oggi dopo li recenti disamore immediatamente a ridosso dicono i politici che cancellata dal privatizzazione degli enti
Su se uno dovrebbe avere anche la pazienza di leggere con attenzione quella paginetta che provi che Prodi alle anche senza attenzione e
Quindi cerchiamo destro di di di va be'capisco la temperie politica e necessità di valorizzare queste quell'altra tesi però sostanzialmente mi pare che abbiamo fatto un discorso molto realistico è squadernato un discorso molto se no disegnando massetto di riforma
Che è concettualmente logicamente precedente alla villa per distrazione per non cadere lo ha fatto in monopolio privato pura e semplice
Precedente logicamente non vuol dire non posso essere contemporaneo nelle prime fasi
E tuttavia stavo pur parlando di potersi riforma come si vede in tutti i Paesi del mondo che non avvengono con l'ora X e dall'oggi al domani e quindi immaginiamo che per un tempo non brevissimo non Breve nel nel attorno al core business viene
Do dovrà esserci una presenza una presenza pure questo parlo di un'affermazione descrittiva ecco che ha avuto il pregio di
Di ecco semmai se volete semmai l'elemento di novità c'è un elemento di novità e non viene colto
E che dire che si dice che è attualmente anche per la fase di privatizzazione dovrà essere ricercato il colloquio il dialogo col Parlamento e in particolare quello basato questo semmai sono vuole individuare una frase la quale
C'è la novità può essere rintracciato
Sulle
Diciamo gli obiettivi attorno ai quali ci stiamo esercitando no inatteso di questa di questo genere allora ripeto su questo io non ripercorro neanche tutti perché
Mi pare su alcuni di questi che ci sia
Diciamo una certa anche consonanza di obiettivi ecco se mai
Va ricordato è questa critica attorno al all'oggetto cliente unico Evelina nella relazione di Ras
Diciamo noi non è che siamo estranei questo tipo di obiezioni preoccupazione semmai siamo per un'interpretazione magari su diciamo il più possibile l'intera e tendenzialmente che transitorio di questo di questo tipo di strumenti e però credo che nella fase di avvio almeno ad una certa abbiano certa utilità
Sulla questione la trasmissione e del dispacciamento anche noi riteniamo altro tema mi pare
Che ha avuto diciamo un approccio critico da parte della relazione diradarsi anche noi pensiamo che questo sia con Celli si naturalmente
è ovvio che de la la funzione pubblicistica di questo di questo strutture fondamentale questo può essere scisso da forme di di gestione diciamo questo tema del pubblico dice non è solo non è tanto
Una una funzione di gestione
Esclusi
Certamente possono essere individuate diverse soluzioni
Ribadiamo qui che noi dobbiamo dare un assetto neutrale questo funzione
Ribadiamo qui che non è detto che
In via generale logica che proprietà e gestione debbano essere coincidenti
Ricordiamo anche che si tratta all'atto pratico di una funzione delicatissima dal punto di vista anche la gestione transizione ordinata no perché come si diceva Lucio deve arrivare sennò se però che questa cosa ecco tenuti assieme questi tre tasselli offeso senza però che noi quando saremo scrivere troviamo una soluzione che possa
Diciamo rendere praticabile praticabile il percorso quindi diciamo con queste due
Così puntualizzazioni pare che per il resto noi l'abbiamo grandi differenze nell'immaginare qualche posso essere l'asse
Abbiamo questo punto delicato e mi pare che l'azione dei casi affrontato come tale che riguarda la distribuzione cioè di come maneggiare l'idea che questo punto si è andata consolidando dentro dentro cosa al
Discussione parlamentare di aprire il pluralismo per via di un meccanismo c'è la concessione un comune esso
Io continua a dire che noi cambieremo che in questa fase di transizione ci fossero esperienze tale da segnarsi pragmaticamente lastra
Ci interessa chiare che qui se non verranno quasi soluzioni troverà troveremo delle forme di gara diciamo che risolve anche problemi di simmetria di asimmetria evidentemente
Ci sono per affrontare questo questo discorso in una terza soluzione
Non c'è mi ecco noi attualmente incoraggiamo che si trovino anche qui diciamo dell'esperienza di transizione che ci facciano
Valorizzare il fatto più che o non solo pensando a il tema della concorrenza comparativa che pure è interessante ma molto problematico perché in altri Paesi insolvenze
Ma vedendo attorno a queste possibilità diciamo di nuove strutture societarie che possono articolato sul territorio bar eccetera
La possibilità se mai di incrociare
Molto interessante questo la gestione se vedete risponde del dei meccanismi puri servizio l'impatto col territorio eccetera eccetera che potrebbero essere diciamo così anche la novità dal punto di vista del bisticcio potesse esperienza imprenditoriale ristrettezze Pretoria
Come saranno questo punti punti di caduta abbiamo detto che per quel che riguarda la produzione non immaginiamo che il percorso porti alla creazione di più società riproduzione partire l'attuale situazione delle
Abbiamo detto queste società sono collocabili sul mercato privato direttamente uniformi società partecipate con altri gruppi e qui c'è il tema controverso
Diciamo così delle strategie in atto e abbiamo le
Semplicità con sanzioni giornalisti sorpresi e degli accordi no
Chimiche attaccato il fatto del tema ma diciamo fatti lasciate fare le nel qualche volta altro sempre per Palazzo molto chiaro mi consente di fare qualche puntualizzazione prima che su questo Giove si capirà
è che la situazione attuale dal punto di vista diciamo del rapporto
Azionista questo ruolo del monopolista di diritto fa problemi la transizione non sia come dire ottimale questo va da sé
Io credo che
Prima usciamo da questa situazione
Descritta anche in una parte del premierato e meglio è noi abbiamo una situazione alla quale diciamo l'azionista Tesoro
Controlla assilla di privatizzazione una serie di Cassetti grandi società fu affini privatizzazione dopodiché si Comit percorsi sono intrecciati polverizzazione preziosi quando l'ho già domani no esista diciamo così uno scarto
Fra
Intenzioni ruolo funzioni un'auto immaginarsi dell'azionista e
Diciamo esigenze che vengono più parti diverse parti al Paese di come dire dominare il mondo
Dominare il soggetto monopolista
Dall'altra parte questa cosa viene
Sollevata e mi parte posso anche questo intervento di Ravasi per
Invoca fondamentalmente un ruolo più ho diretto dell'azionista magari appunto ribattezzandolo per la forma ministero industria
E più teso come dire a iniettare dosi di politiche industriali di obiettivi industriale
Qui dentro si coglie un problema sul poi dirò
Ma bisogna anche stare attenti questo discorso non ci porti laddove noi non vogliamo da
E il il posto dove non vogliamo andare e di far dei tavoli tavolini presso il ministero ministeri permessi era aziende miste ripartiti mister sindacati ministeri cosa eccetera dal quale si ricavi poi che cosa deve fare
Il diciamo la questa finite S.p.A.
Questo è un esito il qua dobbiamo sommamente guardarsi io lo voglio dire molto chiaramente perché è una formula che ha portato anche a delle cose se poi c'è tutto un elenco di cose ne sono successe rispetto i cui esiti colui cui cascami dobbiamo affrontare che recentemente si è quindi non credo che sia questo
Il che non significa ecco il punto che noi non dobbiamo arricchire il mandato valorizzare e privatizzare a questo punto di un qualche concetto
Di un qualche idea dei punti di caduco
Ora
La politica degli dei previ accordi perché non è giusto chiamarla politica degli accordi come dirò la politica dei tre accordi non solo è tollerata o ma una politica sulla quale noi abbiamo ritentato tutto il management di tutte le imprese pubbliche a cominciare da lì resta chiaro
Perché noi dobbiamo immaginare un processo nel quale gli obiettivi industriali
Abbiano una rilevanza
E non solo un processo nel quale ci siano mediazioni finanzia
Per essere molto molto chiaro
Ora
Qui dentro ci è l'occasione che per risolvere qualche problemino mi chiederà altri molto direttamente decelerazione ma quello che sta facendo di girandole veri cani N è per rafforzare l'ENEL penso Opel si vende a dei pezzi di centrale iberica
Io rispondo con un esame di realtà cioè noi siamo la quinta o sesta potenza industriale del mondo
Abbiamo l'ente elettrico dal punto di vista Ussita eletti dal punto di vista degli utenti del terzetto è la seconda città del mondo abbiamo un grado di internazionalizzazione pari a zero
Noi dobbiamo chiederci se il futuro che immaginiamo è un futuro così dove ci facciamo i sistemi letterati in caso come le tagliatelle
Io non credo che sia possibile e guardate questo riguarda pubbliche primato in questo Paese qua
Noi quindi poi dice ma si doveva fare e si poteva fare si potrebbe fare in un altro modo perché adesso ho fatto così sì subì primo dirlo
Avessimo avuto un'altra storia però adesso tante bisogna che troviamo l'occasione che abbiamo per in una chiave ecco se mai dove voglio dire anche nel quello in una chiave primo di reciprocità
Secondo qui punti di caduta di queste operazioni possibili punti caduto perché ecco dove interviene l'azionista secondo me l'azionista interviene quando disegnato articolato un pre quadro possibile
Se il punto di caduta
La decisione e qui il treno azioniste allora anticipiamo subito che i quattro il conto ricadute eventuale dovrà essere Libra
Equilibrato vuol dire così come stiamo dicendo per tutti i settori industriali vuol dire
Qualificazione le presenze pluralità delle presenze
Gravi interazione sono Rizzi progettati presenze nazionali
E voleva dire queste cose qua fondamentalmente
Devo capire questa cosa qua così come diciamo Belsito nuziali quando parliamo di altri settori settori industriali
C'è qualche punta più avanzata e punta meno avanzata se qualche caso qualche problema
Vediamo il Governo deve garantire un punto di caduta equilibrato e lo farà
E lo fa
Dopodiché si sia di scottante cose
Qui ci son tutti gli operatori sentono o perde l'occasione sotto noi
è chiaro avendo le storie un un sistema che va in squilibrio perché terza cercando nuovi equilibrio e si addensano tante tanta tanta tanti problemi
Polemico distesi poi per di cointeressenza
Di interesse diverso
Sa facciano quaestio deve risolvere in avanti l'eccedenza John risolvere in avanti verso desiderare tra l'autoaccusa il Siderno e abbiamo cercato di indicare normativamente una strada vedremo come ad Alemanno e questo crea conflitti naturalmente
Ora ci sono forse troppi conflitti questo momento
Esiste
E forse conflitti anche nei toni oltre le righe
Questo non è positivo
E se il governo diciamo è disponibile a trovare serie morti nei quali stemperare questo qui
Anche qui con un punto limite
Noi non siamo interessati come Governo diciamo una parcelle
Noi siamo interessati a portare via via verso l'utente i benefici dei movimento che si dette
Quindi pazzi elettrica tutti i prezzi no
Che poi vuol dire tutti i prezzi attualmente lo sappiamo coi a spese di chi ma naturalmente da questo dire che devono esserci dei climi
Anche diciamo così a volte così tesi cresimato discorso noi dobbiamo stemperare che il passaggio non sarà breve
Non sarà breve
E quindi dobbiamo cercare in modo diciamo di governare anche un sistema un sistema di di relazione
Ecco infine perché voglio
Voglio chiudere rapidamente
Io credo che
Abbiamo adesso una
Che abbiamo da fare due cose fondamentalmente in questi mesi il primo punto è ottenere diciamo che responsabilità
Nel Parlamento ci sia questa
Questa norma che si consenta di procedere
La seconda è di
Mettere diciamo al tavolo del sì delle decisioni
Nei luoghi giusti
Non solo i protagonisti ma anche i livelli di altri protagonisti per esempio
L'auto se qui presidente grazie
Noi con l'Authority abbiamo
Una radicale novità ce ne stiamo accorgendo che i giorni che passa no
Io ritengo ovviamente questo novità positiva
Una sera importantissimo di Lele escono
Dal campo della decisione politica
Nel campo decisione del del dell'autorità
Io te questo molto importante molto positivo
Immaginare una riforma
Senza che in qualche modo in modi opportuni
L'Authority diciamo così come tu fra virgolette perché stiam parlando di soggetti assolutamente indipendenti ma fra virgolette sia al tavolo è molto difficile
Noi dovremmo
Affrontare questioni molto serie e le più serie non saranno
Forse quelle di cui siamo molto tutti fasciati in questi mesi quanto del Polo quanto vissuto in quanto qui e quanto la sarà come a regolare il passaggio
Dal punto di vista degli esiti
Diciamo verso l'utente
E dal punto di vista della transizione ha proposto dei costo cinque soste
E quindi diciamo la la chiave tariffaria con una come una delle chiavi di transizione
Una delle chiavi del transizione questo è oggettivamente molto complicato molto spinoso
A nostra volta come sistema normativo della legislazione credo che dovremo caricarlo anzi credo sono sicuro che dovremo caricarsi
In termini normativi e in termini anche in alcuni casi di finanza pubblica
Di alcune linee di intervento
Il chi fa che cosa e come tutti si fa per il meglio
Lo il la questione che abbiamo che abbiamo di fronte e quindi qui dentro noi dovremmo averne nei prossimi mesi una coerenza di valutazione divisione per quel che riguarda la prospettiva della riforma cioè dell'assetto la prospettiva del sistema tariffario la prospettiva della privatizzazione
Viene se ne dovremo rendere evidente che le tre cose si tengono per dare visibilità al processo scorciatoie io dico non c'è risposta Pagliaro scorse poi non ce ne sono
Uno che dice va be'ma mettiamoci a vendere nel senza risolva sia di queste cose qui rende Pertini invendibile
Nessun Cicci va a vedere le deroghe
Quindi cerchiamo tenere assieme le cose di camminare per questa strada ripeto che non sarà brevissima e di camminarci con quel clima di di dialogo anche anche di
Convergenze e anche di proposizione reciproco perché mi pare anche questo convegno alle nostre
Grazie al ministro Pierluigi Bersani per la sua per merci altamente istruttiva relazione c'è stato come vedete un cambio qui alla presidenza
Perché il presidente Tatarella dovuto allontanarsi per impegni parlamentari che come sapete sono urgenti e pressanti lo sostituisco io Gustavo Selva
Che del gruppo sono il vicepresidente anch'io del resto dovrà poi lasciati abbastanza presto perché come sapete la Camera è convocata
Per le ore dodici e trenta e quindi ringrazio ancora il ministro Bersani e do la parola al professor Pippo Ranci che il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas e che parlerà sul tema all'azione dell'Autorità di settore prego professore grazie
Così ho ringraziato fino
Sì il ministro Bersani che ringrazio ancora purtroppo non può partecipare perché l'Alto consiglio dei ministri alle dodici e quindici lo ringraziamo ancora per la sua presenza e ripeto che per me è stata particolarmente illuminante perché non essendo del ramo si impara sempre qualche cosa quindi
Do la parola al professor Ranci prego
La ringrazio ringrazio molto Alleanza nazionale per avere invitato
E ringraziamento naturalmente anche da parte dei miei colleghi ringrazio in particolare
L'onorevole Rasi poche parole gentili di apprezzamento che ho avuto nei confronti del lavoro che abbiamo cominciato a fare
Non sarà superfluo richiamare in apertura che la trasformazione del sistema elettrico di cui stiamo discutendo
A un'importanza grande e determinerà
L'assetto di questo importante settore per decenni a venire e quindi esso merita l'argomento in discussione oggi merita la più grande attenzione
è vero
Come osservato il ministro Bersani che fosse l'attenzione è ancora a livello insufficiente e troppo settoriale
Ma proprio per questo occasioni come quella di oggi sono molto utili proficue
La
Scena è dominata dalla direttiva europea
Applicando recependo la direttiva europea sita piena attuazione alla volontà del legislatore già espressa nella legge quattrocentottantuno del mille novecentonovantacinque istitutiva delle autorità di regolazione settoriale
Non è detto
Che
Dando piena attuazione a quel disegno
Non vi sia l'occasione per completarlo
E forse per arricchirlo di qualche particolare
Nell'intervento io così che è disponibile come testo scritto e che leggeva solo in parte ovviamente non annoiare l'uditorio
Cerco di illustrare i criteri ispiratori della attività che sinora abbiamo svolto
Alcuni in compiti importanti che ci apprestiamo ad affrontare nell'immediato futuro
Prima di entrare nel merito degli argomenti vorrei dire che il nostro è nostra convinzione
Che la trasformazione in atto
Sia una trasformazione fittizie
Da un lato da un sistema monopolistico a un sistema Conforti possibilmente crescenti caratteri
Di competizione
Secondo luogo da un sistema nazionale
A un mercato europeo
Che però anche in terzo luogo riteniamo che sia non trascurabile una trasformazione del modo di regolazione
Che sia certamente ispirata ad agevolare il formarsi il funzionario dei mercati
Che richiede forme di intervento amministrativo diverso
A te non a fissare prezzi ma ad agevolare funzionamento di mercati e anche un cambiamento nel modo di intervenire la prima cosa che abbiamo fatto
Da quando quasi un anno fa siamo entrati in carica è stata quella di darsi dei criteri delle procedure di funzionamento che assicurasse con la massima trasparenza i nostri atti e la massima possibilità di interlocuzione delle categorie interessate fosse non nera la cosa più immediatamente percettibile ma noi riteniamo che se ho citato i regolamenti di procedure di audizioni
Sia stato significativo una scelta del morto di operare
Vengo a un cenno sul principale provvedimento che abbiamo adottato e che è stato oggetto di non poca discussione forse lo sarà ancora
Il provvedimento adottato il ventisei giugno
Di inglobamento come si dice delle dei sovrapprezzi
Nella tariffa elettrica
Questo nasce da un disposizione di legge la legge cinquecentosettantasette del novantasei la legge era legge di conversione di un decreto legge che aveva abolito le cosiddette quote opposto termine alle cosiddette quote di prezzo
Il legislatore nel convertire il decreto legge aveva dettato p affidato all'autorità il compito di inglobare tutti i sovrapprezzi in tariffa
Con una importante qualificazione l'inglobamento doveva essere fatto in misura coerente con le condizioni normali della concorrenza e del mercato
Pertanto il nostro provvedimento non è consistito solo nel semplificare inglobare i sei sovrapprezzi in due
Quote di tariffa una legata all'andamento del prezzo dei combustibili e l'altra non legata che certamente una semplificazione
E una forse maggiore trasparenza ma si è sembrato necessario procedere a impostare diversamente il calcolo di questi sovrapprezzi per rendere appunto coerenti con le condizioni
Normali della concorrenza e del mercato questo ha comportato alcuni principali
Modifiche che io ritengo valga la pena di richiamare brevemente in questa sede perché si tratta nelle nostre intenzioni esattamente di utilizzare la tariffa il modo di determinarla per accompagnare e agevolare la trasformazione strutturale del sistema mi spiego
Principale sovrapprezzo è come è noto era il sovrapprezzo termico sovrapprezzo termico veniva precedentemente corrisposto
In base alla quantità del combustibile utilizzato la trasformazione operata con il nostro provvedimento
Cresciuta nel tempo anche ad opera di produzioni che non alto consumano quindi il termine l'uso si è esteso oltre il suo significato lettera
Le eccedenze
Cedute alle secondo il disposto della legge nove a tariffe fissate da un provvedimento del comitato interministeriale dei prezzi
Assicuravano un funzionamento che era coerente con un Cisco un assetto di sistema
Quale quello in vigore almeno fino ad oggi sette di sistema prevalentemente di tipo monopolistico peraltro il livello delle tariffe
è Da Rin niente le tariffe sto e di oggi tuttora in vigore è da ritenersi tendenzialmente elevato rispetto alle condizioni di mercato di oggi posso dirlo con assoluta tranquillità
Perché penso che questa affermazione rifletta affermazioni fatte da tutti i soggetti interessati
Come è noto il ventitré luglio scorso dell'era disposto la sospensione del ritiro delle eccedenze adozioni da motivo il nuovo quadro di convenienza introdotto dal provvedimento dell'autorità che ho richiamato prima
E dichiarazioni successivamente rilasciati gli amministratori dell'emendamento rivendicato il diritto per una società attenuazioni di comportarsi secondo convenienza economica respingendo quindi l'obbligo di acquisto
Dall'altra parte gli operatori cedenti privi di sbocchi alternativi hanno avanzato vibrate proteste avviato anche denuncia all'autorità giudiziaria indicando che ha l'obbligo di sere ad un unico compratore deve corrispondere l'obbligo di acquisto in campo al medesimo
Ora io non sono un giudice
Noto che questo contrasto costituisce una tipica manifestazione del travaglio connesso con il cambiamento strutturale Ina
E in ultima analisi il problema può essere risolto su un mercato effettivamente funzionante
Il quale assicurerà dello sbocco della produzione di eccedenze musica nera neanche più eccedenze quel senza necessità di alcune imposizione di tipo amministrativo
Tale soluzione ovviamente non è realizzabile all'istante
E quindi è necessario che per l'immediato Lehner riprenda ad acquistare a pagare l'energia eccedente
A quali tra essi lo deve pagare
Noi siamo giunti alla conclusione che Renzi debbano essere ripetuti e ci apprestiamo un provvedimento Renzi rinvenuti lo abbiamo fatto prendendo il sì
Tutto il tempo necessario condurre un'indagine a chiedere a tutti gli operatori memorie scritte fiuto teneva una serie di audizioni e quindi credo agire avendo immane tutti gli elementi conoscitivi
Disponibili
Questo però è solo un aspetto della questione soluzione deve venire da un cambiamento di strutture fischi cambiamento di struttura scusi strane ampiamente degli acquirenti
Questo può avvenire con un atto di leggi con forza di legge
I
Noi riteniamo che gli scambi di vedute che abbiamo avuto con il ministro Bersani sottosegretario canti
Mettano in un lotte di sintonia il provvedimento che noi andiamo a prendere in materia di prezzi
Dovrebbe risultare atti armonico rispetto al provvedimento strutturale che verrà preso per iniziativa del ministero dell'industria
Posso dire qualcosa sul provvedimento prezzi il provvedimento prezzi devi rispondere noi lo stiamo disegnando in modo che risponde a criteri economicamente nazionali
Naturalmente salvaguardare gli obiettivi di incentivazione della produzione da fonti rinnovabili senza penalizzare il Trinci finali e stimolare un aumento dell'efficienza di una generazione di energia elettrica
Ora questo è un provvedimento perché al momento fissati in via amministrativa dei prezzi di ritiro
In prospettiva
Quando sarà assicurata la facoltà per il produttore di vendere le eccedenze qualsiasi Cocco comunque o comunque al a a un numero elevato di altri produttori o di distributori o di acquirenti in qualche modo definiti come i doni
Correntemente tra l'altro poi con la legislazione di recepimento della direttiva europea a quel punto
Resterebbe e per un certo tempo necessaria la figura di un acquirente di ultima istanza soprattutto per i piccoli produttori e noi riteniamo che quindi a quel punto l'obbligo di acquisto si configurino un obbligo di acquisto di ultima istanza ad un prezzo prefissato
Che sarà il presso un minimo il prezzo pavimento del mercato che si sono a forma
In questo modo riteniamo di poter saldare un provvedimento immediato che fissa i prezzi amministrati
A livelli e qui razionali
E che tengano conto dei calcoli di convenienza precedentemente fatti da operatori che si riferivano a un quadro diverso da quello che si verrà a creare
E un prezzo che nel tempo sia sesti in riduzione
In modo da costituire un plesso economicamente razionale non più legato alla necessità di difendere scelte operate in passato che tale da costituire il pavimento di un vero mercato
Questi aspetti provvedimento preso il provvedimento che andiamo a prendere costituiscono il nostro modo di accompagnare la trasformazione altri canali abbiamo percorso e percorremmo ci siamo occupati ad esempio dell'annuncio di raccordo tra ENI ed ENEL
Riguardo a quello abbiamo scritto e pubblicato quelle che a noi sembrano essere le condizioni necessarie perché accordi di questo genere
Siano coerenti con il futuro mercato con il funzionamento del futuro mercato libero abbiamo espresso preoccupazione per la dimensione dell'accordo in rapporto alla presumibile dimensione del mercato libero
Abbiamo espresso preoccupazione
Due aspetti dell'accordo il fatto che sia parte dell'accordo Lehner che sarà il principale operatore o l'unico del mercato vincolato e che verrà in questo modo al a controllare una parte del mercato libero
E la preoccupazione
Che l'altro soggetto sia Acquisti una dimensione di intervento diretto sul mercato libero essendo il fornitore di materia prima della maggior parte del sistema generativo nazionale
Queste preoccupazioni rimangono e si aggiunge la preoccupazione infine che il conferimento di impianti possa lasciare qualche onere differenziale nel mercato vincolato qualora venissero conferiti impianti più efficienti e tenuti nel mercato vincolato impianti meno efficienti questo differenziale non dovrebbe essere riconosciuto in tariffa
E questo abbiamo ritenuto preferibile dirlo subito
Analoghe considerazioni naturalmente valgono per gli accordi successivamente annunciati o in via di annuncio o che saranno annunciati in futuro con un problema in più
E cioè che moltiplicandosi io diciamo sommandosi questi accordi
La stazione prospetta una possibile saturazione del mercato libero con una riduzione del diritto di ingresso da parte di nuovi operatori
Ho di espansione da parte di operatori esistenti nomi prescelti
Noi riteniamo che
Debba essere garantita per un mercato non solo la funzionalità
Ad attori tattici ma un effettivo diritto di ingresso senza soglie eccessivamente elevata al mercato stesso da parte di operatori potenziali
Forse questo potrebbe essere un risultato di di una scelta di estendere anche alla capacità esistente in qualche misura il meccanismo delle aste previsto per la capacità aggiuntiva
Il il funzionamento del mercato
Avrà bisogno di tre cose
Offerenti sufficientemente numerosi diversificati indipendenti tra loro
Acquirenti sufficientemente numerosi e diversificati sarà una decisione chiave l'identificazione dei clienti idonei no trovassero troppo restrittiva altrimenti il mercato non ci sarà
E la terza condizione e che la Rete de sia gestita con effettiva indipendenza
Noi riteniamo che garantite queste tre condizioni il mercato possano nascere e crescere sarei un filo più ottimista di quanto non si è manifestato dall'onorevole Razzi sul fatto che date condizioni mercato può nascere e crescere
E si nasce e cresce a un certo punto ha poca anche vita abbastanza presto avrà anche bisogno di un operatore del mercato per
Garantire che
Anche gli operatori di dimensione non grande possano liberamente trovare con facilmente trovare controparte e per garantire un grado di trasparenza alle transazioni
Vorrei infine se posso ancora qualche minuto
Stazionare alle linee guida per la nuova regolamentazione tariffaria
Compito molto impegnativo al quale ci siamo assunti così siamo ci siamo dedicati attraverso dapprima l'elaborazione di un documento di criteri generali che abbiamo sottoposto durante l'estate ad ampia consultazione
E che stiamo trasformando in un documento
Di più precisa indicazione sul quale di nuovo condurremo
Nelle prossime settimane dopo averlo messo a disposizione dei soggetti autorizzati quindi a disposizione in generale nuove consultazioni qualche rapido cenno
Non per entrare nel dettaglio tariffa ma per richiamare di nuovo il fatto che la tariffa è un elemento della trasformazione del sistema in primo luogo la tariffa sarà verticalmente separata vi sarà una tariffa finale l'utente ma vi saranno tariffe per ciascuna fase di modo che il sistema dovrà essere predisposto e poter operare in regime di pluralità di soggetti e in regime di diverse forme di mercato più monopolistica necessariamente la trasmissione sperabilmente concorrenziale la generazione
Quanto alla fase di distribuzione
Beh la rete di distribuzione a ovviamente caratteristiche molto simili alla rete di trasmissione nel senso che naturalmente è un dato monopolistico
L'unica via per introdurre nel tempo gradualmente ma concretamente stimoli competitivi e opzioni di scelta al consumatore nel mercato finale
è quello di immaginare ampliando
La categoria dei clienti idonei immaginare che vi siano consumatori abilitati a scegliersi il produttore non siano solo consumatori in alto altissima tensione
Questo comporta che anche il distributore a un certo punto così come il gestore della rete di trasmissione debba assicurare l'accesso alla sua rette a operatori che stipulino tra di loro contratti
E naturalmente fornirà vettori amento
E quindi noi pensiamo sia meglio fin d'ora immaginare che il distributore svolga due compiti concettualmente distinti fin da oggi è praticamente da distinguere domani
Quello di gestire la rete di distribuzione in monopolio
E quindi soggetto obbligo di tariffa direttori amento e obbligo di garantire l'accesso
E l'altro compito che quello di vendere e il compito di vendere invece può essere un compito da svolgersi competizione
Sulla medesima rete di distribuzione in competizione con altri soggetti esistenti o che sorgerà e che siano semplicemente possono anche possono essere dei produttori ma possono anche essere semplicemente dei commercianti dei traders degli intermediari commerciali
Ecco io credo che questa visione debba essere chiara anche se i tempi di attuazione possono essere diluiti nel tempo perché l'importante è sapere in quale direzione si Marzano
Torno alla tariffa la tariffa sarà disposta in modo da poter recepire un'evoluzione di questo genere
La tariffa dovrà essere in grado di cedere il passo al mercato
La primaria nella quale la tariffa dovrà cedere il passo a prezzi liberamente contrattati e naturalmente la produzione ovvero il cosiddetto mercato all'ingrosso
Non potrà essere abolita
La tariffa immediatamente neanche in quella fase do perché il mercato a oggi squilibri dimensionali tali da non consentire di immaginare una vera concorrenza
Dovranno essere posti dei tetti in modo che
Vi sia un limite all'eventuale esercizio di potere di mercato
Ma vi sarà libertà di contrattazione
Tetti non ai prezzi ma probabilmente i ricavi
Analogamente
Nella fase finale e per il prezzo complessivo che è quello che al consumatore interessa noi riteniamo
Molto felice la scelta del legislatore di definire la tariffa come prezzo Massimo
Praticato all'utenza
In questo modo noi pensiamo che sia possibile proteggere i consumatori
Assicurando loro che il prezzo non superi una soglia fissata dall'autorità è uguale sul territorio nazionale
E al tempo stesso consentire alle imprese distributrici di operare come vere impresa
Non solo praticando riduzioni di prezzo
Che è un modo un po'troppo semplificato di vedere le cose
Perché allora l'energia elettrica non viene venduta con un solo tipo di terriccio
Ma la capacità di impresa si dovrà esplicare offrendo opzioni tariffarie diverso se a seconda delle curve di prelievo a seconda delle opzioni
O meglio dando al consumatore opzioni di Scelta per tariffe adatte a diverse curve di prelievo
E noi pensiamo che questo possesso un altro elemento significativo di sviluppo delle capacità d'impresa ovviamente c'è un problema di diversità territoriale disposti distribuzioni che deve essere affrontato attraverso un meccanismo di preghiere conguagli e i prelievi con guanti dovranno essere definiti in base a indicatori oggettivi
Altro aspetto delicato della tariffa ovviamente l'esistenza di una tariffa di vettori amento che consenta agli operatori che vogliono comprare e vendere di poterlo fare
E infine la tariffa dovrà cercare di dare segnali corretti al consumatore del costo dell'energia eliminare in quanto umanamente possibile i cosiddetti sussidi incrociati
Praticare costi tariffe rispondenti ai costi
Ci sarà un problema di riassorbire con gradualità le agevolazioni attualmente esistenti
E ci sarà un problema di ridefinire la tariffa sociale in modo tale che i nomi crei imponenti
Travasi di reddito
Interni al settore Massiah
Compatibile
Con il fatto che tutti i consumatori paghino una tariffa abbastanza vicina al costo di produzione e questo significa che la tariffa cosiddetta sociale dovrà essere mirata a situazioni di effettivo bisogno e non sopra estesa come è oggi
Infine la tariffa doveva essere collegata con i livelli di qualità
In questo è un altro aspetto innovativo che non potrà essere attuato dalla sera alla mattina ma che dovrà essere deciso per un'attuazione graduale in modo che sia garantita assieme alla fornitura un livello minimo di qualità del servizio
La tutela dei consumatori attraverso la garanzia della qualità del servizio è un altro campo nel quale stiamo lavorando a disporre livelli generali di qualità meriti di sistema o di operatore e singoli garanzie al singolo utente compresi i rimborsi automatici all'utenza
In caso di mancato rispetto degli standard
Stiamo sviluppando il sistema di valutazione dei reclami istanze
In conclusione riteniamo che l'insieme di queste operazioni che stiamo praticando
Possa mostrare in questa un obiettivo importante che ci diamo che riteniamo essenziale
Possiamo sperare che l'introduzione di elementi di mercato e di mercato concorrenziale l'introduzione di comportamenti responsabili di impresa non è alternativa
Alle garanzie di servizio pubblico l'utenza non è alternativo
Alle garanzie di socialità o di tutela dell'ambiente
Ma al contrario può essere lo strumento per meglio raggiungere questi obiettivi ponendo la capacità innovativa la ricerca dell'efficienza che gli stimoli concorrenziali
Stimolano nell'impresa al servizio di raggiunto di obiettivi sociali come sono quelli indicati dal legislatore
Non vi è crediamo contrapposizione ma in un quadro regolamentare ben disegnato finalizzazione
Questa e ciò che noi ci proponiamo di raggiungere e pensiamo anche che in una trasformazione Denti disegnata
Lo lo sviluppo la crescita di quello che era prima l'ente pubblico monopolista e che oggi in fase di trasformazione
L'ENEL società per azioni
Possa non essere mortificato
Ma sospinto
Ad fare risiedere le sue capacità di sviluppo e di crescita
Nella capacità competitiva sui mercati internazionali e non della conservazione di aree di rendita internamente c'è evidentemente uno spostamento grande da fare
Ma l'esperienza di molti altri Paesi ci dimostra che è possibile che può avere successo i soggetti più profittevoli i più aggressivi sul mercato mondiale sono quelli che sono riusciti ad operare questa trasformazione
Il compito investe innanzitutto Governo e Parlamento
Ma noi riteniamo di avere un ruolo sia nell'esercizio dei poteri propri di fissazione di tariffe standard di qualità come ho risposto
Sia nell'elaborare proposte tecniche
E mi ha fatto piacere il segno
Che ha ribadito anche in pubblico questa mattina il ministro Bersani
Di ricerca di questo incontro noi riteniamo di avere questo compito di fornire proposte tecniche anche sul modo nel quale verrà ridisegnato ad opera del governo del Parlamento l'assetto strutturale del sistema tizio di Saviano di precisare avanzare nel momento opportuno e nelle forme
Adeguati proposte tecniche di questo tipo grazie
Ringraziamo il professor Ranci e lo ringraziamo particolarmente come organizzatori di questo congresso di questo convegno quest'incontro perché è la prima volta che il presidente dell'autorità
Sì esponente espone con quella ricchezza di informazioni che voi avete sentito la materia di cui oggi è magistrato quindi lo ringraziamo
Anche per questo per il tempo che ci ha dedicato che del resto è stato appagato dalla grande attenzione che voi avete dimostrato ha la parola ora il professor Innocenzo Cipolletta che il direttore generale dalla Confindustria che parlerà sul tema il sistema elettrico l'industria italiana grazie professor Cipolletta parola lei sono io che ringrazio grazie tutti gli organizzatori di questo seminario per l'invito a svolge per qualche riflessione sulla sistema elettrico e le industrie italiane vorrei subito dirci che l'industria italiana
A evidentemente fortissimo interesse al servizio elettrico all'impresa elettrica all'azienda elettrica e su questo
Per una serie di molteplici obiettivi che non sono soltanto quello che comunque resta fondamentale di aveva la disponibilità di un
Di energia elettrica ad una apprezzo che sia i più competitivo possibile per poter competere sui mercati interni e internazionali e una qualità quindi il prezzo collegato con la qualità questo è sicuramente un'esigenza fondamentale dell'industria italiana ma io credo che sarebbe miope pensare soltanto a questo aspetto l'abbiamo interesse che ci sia lo sfruttamento delle sinergie e dei settori collaterali che si determinano in questa impresa elettrica che per troppo tempo è stata
E lo è ancora un monopolio e quindi da questo punto di vista non ha saputo esprimere
Tutte quelle potenzialità che la nuova tecnologia consente di esprimere in moltissime attività che vanno dall'impiantistica l'informatica la ricerca alle telecomunicazioni di qui il punto si parla così come siamo interessati
Ah che da un soggetto unico sì nascano una pluralità di operatori ed imprese in maniera tale da poter arricchire il mercato delle imprese italiane con dei nuovi
Lei alza su un mercato che in molti settori a subito la ristrettezza dell'intervento pubblico e quindi il nostro interesse
Multiplo e devo subito dire che la situazione attuale
In quest'ottica non ci soddisfa e non soddisfa le esigenze
Le diverse esigenze che ho messo in evidenza
Qualità e prezzo del l'energia elettrica non è giudicabile in un sistema di monopolio non è giudicabile in il sistema di monopolio
Perché nessuno di noi ha la certezza che il prezzo sia quello più basso che si possa pagare e i confronti che facciamo con gli altri Paesi possono essere spiati da altri punti di vista ha sicuramente ci mostrano che il prezzo pagato in Italia
Non è dei più bassi e la qualità del servizio esso stessa è una qualità che lascia a desiderare lascia a desiderare in molti
Territori del nostro paese in particolare
Nel mezzogiorno e anche questo è qualche cosa che va attribuito al sistema monopolistico come esso si è presentato
Visto Bersani prima ha detto una cosa
Molto chiara e da un punto di vista generale estremamente condivisibile
Con riferimento a agli investimenti e con investimenti con riferimento a non chiedere interventi gli investimenti quasi che il ministro dell'industria avesse una capacità dirigistica sull'ENEL
Questo è condivisibile da un punto di vista generale ma è condivisibile quando il sistema dell'energia elettrica un sistema libero è un sistema di soggetti in concorrenza e il monopolio noi come prese come Confindustria non siamo interessati a una domanda di Investimenti
Da parte delle nelle qualunque essa sia per far vivere imprese che producono per le siamo interessati a che ci sia una produzione di energia elettrica di alta qualità e di basso prezzo e gli investimenti sono funzionali
A questo obiettivo come riusciamo a giudicare che ciò avviene se il sistema resta ancora i monopoli
Per forza di cosa non potranno che esserci pressioni sul ministro perché essendo il sistema burocratico dal punto di vista della determinazione
Della domanda e dell'offerta queste pressioni rimarranno sempre e sono legittime fintanto che non ci sarà andato verso un sistema di liberalizzazione
E questo dev'essere una spinta a fare tempi più rapidi rispetto a quelli che sono invece previsti
E che con il consenso alla calma il ministro ci ha detto che ci vogliono tempi lunghi io credo che i tempi possono anche essere lunghi il problema è sapere se sono certi e sì certa la la fine se certo lo sbocco o se invece i tempi lunghi non nascondono le ambiguità di chi voglio dire una cosa a una parte del Paese e voglio dire un'altra cosa ad un'altra parte del Paese l'affermazione che è stata fatta
In Parlamento da Presidente del Consiglio va sicuramente letta con attenzione che va sicuramente interpretata in due maniere
Questo è l'errore credo che sia stato fatto
Non si possono fare affermazioni che vanno interpretate nelle due maniere o lei nell'erba privatizzata
Totalmente ci vorranno dei tempi ma siccome siamo in un regime pubblico questi tempi devono essere definiti dall'autorità di governo dall'inizio alla fine dall'inizio alla fine perché se no c'è il sospetto che più che un sospetto che in realtà si voglia soltanto iniziare per far contenti qualcheduno e non finire mai che sarebbe il peggiore delle situazioni perché ci troveremmo ad avere nelle formule di privatizzazione del risparmio del pubblicizzazione del risparmio privato invece che di privatizzazione di un sistema elettrico né ci si può dire che il Governo si è espresso già a favore della privatizzazione e che la maggioranza dell'Ulivo si si espresse a favore della privatizzazione pochi giorni fa la maggioranza dell'Ulivo il Governo si era espressa contro l'ipotesi di ridurre per Lecce l'orario di lavoro
Qualche ora fa pochi giorni fa ha invece fatto totalmente l'opposto e questi credo che chi debba un giorno
Mettere dei soldi nella privatizzazione dell'ENEL debba sapere quali sono le intenzioni del Governo e del venditore e non possa rimanere dentro questa ambiguità
Il lo sviluppo delle attività collaterali come ho detto all'inizio è un interesse forte per quanto riguarda il sistema delle imprese che dove si sia un impoverimento del nostro sistema se un settore così importante come quello dell'energia eletti hanno sviluppi ricerca non sviluppi impiantistica non sviluppi informatica non sviluppi le telecomunicazioni non sviluppi tutta quell'attività di investimento nella produzione che è necessario fare e tuttavia affinché questo avvenga è necessario che si sta tenga una forte attenzione a evitare che questo avvenga in un regime di monopolio
Cosa significa questo che lei nelle deve star ferma fino a che non è privatizzata è liberalizzata sicuramente no
Perché se no significherebbe immobilizzare perdere delle possibilità quello che penso che invece sia necessario e che queste attività vengano fatte
Cogliendo l'occasione di creare nuovi operatori
E allora francamente non si capisce questo concetto che è stato inserito di valorizzazioni degli assets prima della rovente
Questo francamente non si capisce è una valorizzazione che dipende dal fatto che essendo in regime di monopolio si riesce a dare maggior valore ai propri assetti ma non si vende un monopolio quindi non è possibile
Ricorrere a questo sistema è una valorizzazione perché grazie I vantaggi del monopolio si riescono a vendere
Più consistenti questi soggetti anche questo non è corretto
Il sospetto che abbiamo avanzato come Confindustria che rimane un sospetto evidentemente che si predeterminato situazioni di dominanza anche nelle aree dove invece ci debba essere della liberalizzazione è un sospetto legittimo
Che non può essere fugato se non attraverso la cessione sin da ora delle nuove iniziative
Per quale motivo non era possibile creare una società per lo sfruttamento della Rete di telecomunicazioni inerente al sistema elettrico dove l'ENEL non fosse presente
Che bisogno ci Ford c'era che fosse presente può benissimo ricevere una royalty dalla disponibilità dalla messa a disposizione del proprio sistema perché doveva entrare con l'ENI Ranci ha detto delle cose estremamente sagge
Con riferimento questa gente Cher che poi un giorno verrà privatizzata
Perché deve entrare con un produttore straniero analogamente nello stesso sistema io personalmente come Confindustria
Non abbiamo nessunissimo problema che gli investitori stranieri entrino in Italia non abbiamo nessunissimo problema che entrino nella proprietà dell'ENEL non abbiamo nessunissimo problema sì e un giorno andando in un mercato libero diventeranno loro proprietari di tutto francamente non ci vedo niente di vale faremo parte dell'Europa
Salendo parte l'Europa mi auguro che l'offerta di energia sul nostro Paese sarà fatta da tanti soggetti
E un giorno nessuno di noi saprà più se comprende circa Diana francese e tedesca o americana e non credo che sia questo il problema con siccome non è il problema per il resto dell'economia quello che non si capisce per quale motivo si debbano determinare delle posizioni
Dominanti da adesso con l'obiettivo di valorizzare qualche cosa che il giorno che deve essere venduto vale talmente tanto che nessuno lo può più comprare così come è successo per tante altre per tante altre cose
Credo che la strada sberle telecomunicazioni per esempio abbiamo
No sete il prezzo è molto elevato se il valore molto elevato il risultato finale sarà che ci sarà sempre la presenza e la struttura del management che lo ha portato avanti e questa struttura del manager ante che l'ha portata avanti assicurerà quella continuità che sicuramente non è infinita perché infinito non c'è nulla
Nella vita ma sufficientemente lungo per garantire i promotori iniziali dell'operazione che è poi quello che interesse promotori iniziale del dell'operazione allora il problema è sfruttare la possibilità di queste occasioni per creare sin da adesso dei nuovi competitors che magari saranno parziali che lavorano su alcuni settori ha cominciato a giocare adesso con con più soggetti
Da questo punto di vista
Le conclusioni che
Che la commissione Carpi aveva portato sono conclusioni importanti talmente importanti che ci si è affrettati subito ad affossare
E questo mi lascia un pochettino perplesso mi sembra che tutti gli operatori che sono stati intervistati dalla Commissione Carpi e tutti i soggetti hanno portato a delle conclusioni e conclusioni era quello di avere il più rapidamente possibile una pluralità di soggetti che si trovano a produrre Energia mantenere in regime pubblicistico la trascrizione avere una pluralità di soggetti che fanno la distribuzione avere una liberalizzazione della acquisto da parte dei consumatori con i tempi che sono necessari nessuno di noi si immagina che possa avvenire in pochi giorni ma l'evento che abbiamo conosciuto quest'estate del non ritiro
Delle eccedenze con detto in una maniera in una forma un po'bizzarra appunto il professor Ranci
Sono eccedenze perché
Si chiamano così per banale motivo che vivevamo in un sistema viviamo in un sistema di monopolio dove non c'è offerta e domanda ma ci sono produzioni eccedenze e non eccedenze
Anche in questo caso
è evidente che bisogna avere un sistema nel quale il consumatore possa avere la possibilità di acquistare e fino a che questo problema non è risolto bisognerà trovare una via per quello che colui che ha in regime di monopolio in regime di monopolio non sia soltanto a vantaggio di se stesso
Ma consenta anche agli altri di poterle
Continuare a produrre perché in caso contrario la formazione di posizioni dominanti diventa effettivamente la caratteristica principale e quando si va a liberalizzare alla fine il produttore è uno solo magari con quattro nomi diversi e quindi alla fine si riesce ad avere un mercato che effettivamente aperto io credo che noi la strata da percorrere l'abbiamo e la strada di una applicazione rapida della direttiva comunitaria e di sfruttare la direttiva comunitaria che tuttora in Parlamento per allargare il più possibile il gioco fra consumatore e produttore
Mi ritrovo pienamente nelle parole caratterizzato alla fine del suo discorso professor Ranci come Authority anche con quanto riguarda il sistema delle tariffe
Sarà necessario arrivare a un sistema di tariffa massima tariffa massima che possa consentire anche un gioco di competizione nell'ambito della distribuzione ci vuole gradualità c'è da tener presente
Che veniamo da una certa storia che quindi non si possono penalizzare alcuni settori né alcuni consumatori ma tutto questo può essere e deve essere visto nell'ottica di arrivare a un sistema dove gioco di concorrenza fra distributori sia un gioco reale e consenta alla autorità di potere effettivamente sì
Essere regolatore di un mercato dove la concorrenza non non sarà mai massima
Perché il giorno in cui la concorrenza fosse massima Pippo Ranci torna a fare il professore all'università perché l'autorità ci sta soltanto quando il mercato non ha una concorrenza naturale
L'ultima considerazione vorrei fare rivolta proprio all'autorità quella di Pippo Ranci temo sarà un'autorità che durerà molto a lungo perché obiettivamente il mercato dell'energia in particolare quello elettricità
La tecnologia non ce lo rende ancora rapidamente molto concorrenziale
Ma io vorrei che lei autorità queste nuove autorità che vengono messe nel nostro Paese abbiano un po'una vocazione suscita nel senso che sono autorità che scompaiano il giorno in cui il mercato effettivamente esprime il massimo della concorrenza non mi vorrei trovare un giorno con delle autorità che per sopravvivere
Impediscono la crescita della concorrenza del mercato perché se no non trovano più giustificazione all'Ostiense
Credo che con Ranci non corriamo questo pericolo e mi auguro che non corriamo questo pericolo neanche con le altre autorità di questo paese grazie
E grazie professor Cipolletta per il suo intervento per diciamo i messaggi che ci ha dato e quali terremo certamente conto anche perché sono molto molti sono sulla linea che e AN sta perseguendo sì mi pare che questo colloqui io stia assumendo i pur nei toni pacati un consistenza uno spessore notevole
E quindi i penso che diciamo quasi a metà di questo convegno noi si possano già diciamo pensare che alcuni degli obiettivi che ci eravamo posti cominciano ad essere raggiunti
Il l'onorevole Selva ha dovuto anch'egli abbandonare la presidenza perché diciamo per esigenze
Legate alla al suo ufficio di dice il presidente del gruppo parlamentare è stato chiamato in aula come voi sapete in questo momento stanno per essere sì il presidente del consiglio Prodi sta per fare le sue dichiarazioni e quindi molti parlamentari si sono allontanati
A questo punto io prendo il professor Carlo Pace l'onorevole Carlo Pace maestro anche per me di molta scienza economica mai in questo momento autorevolissimo membro della commissione Finanza dalla Camera dei deputati
Sì diciamo parli appunto da allora rapporto che vi è tra l'energia e lo sviluppo
Tutti lo ascolteremo con grande interesse con questo diciamo ci avviamo a chiudere la sessione mattutina della nostro convegno e quindi diciamo dopo questo intervento avremmo la pausa
Prego professor la cala pace onorevole Pace il professor pace ma io lo considerò sempre il maestro e quindi
Faccio riferimento a questa veramente mi hai convinto a partecipare a questo convegno appellandosi all'antica amicizia
Più che agli alle altre qualifiche
Perché in verità
Le mie competenze in materia si limitano agli aspetti di di economia generale di economia dello sviluppo e di teoria è prassi delle gestioni monopolistico
Non è tanto ma ce ne manca tanto
Le connessioni in realtà tra sviluppo economiche venne regia sono molte
Quella cui viene fatto di pensare per prima e la connessione che passa attraverso l'approvvigionamento delle attività produttive l'approvvigionamento energetico delle attività produttive
Si tratta di un fatto importante di un aspetto importante
L'aspetto che riguarda sia le condizioni di prezzo ma tutte le altre condizioni
Dell'approvvigionamento l'importanza Biella provi delle condizioni di approvvigionamento credo possa essere posta in rilievo in maniera sufficientemente efficace Sessi ripercorre molto rapidamente proprio a volo d'uccello come si dice qualche tratto della storia dello sviluppo economico italiano
L'Italia era un Paese virgolette industriale meglio dire agricolo artigianale prima della grande rivoluzione industriale
Senza ritardi rispetto agli altri Paesi dell'Europa
Poiché la forza motrice era rappresentata dalla forza animale è dalla forza motrice della di natura strettamente iberica
Da questo punto di vista non eravamo svantaggiati le nostre manifatture artigianali esistenti si trovavano
Presentavano intensità e presenza paragonabile oggi diremmo grado anzi vent'anni fa avremmo detto grado di industrializzazione paragonabile a quello per gli altri grandi paesi dell'Europa
Le cose sono cambiate quando è arrivato l'uso della macchina a vapore
E il carbone è diventato elemento essenziale nell'alimentazione della macchina a vapore quindi della produzione dell'energia motrice
E questo ci ha visti svantaggiati
Siamo partiti più tardi nella rivoluzione industriale italiana
Non solo ma ci ha visto svantaggiate per lungo tempo per effetto dell'elevato costo del trasporto del carbone
Le cose sono cambiate radicalmente con la avvento dell'energia elettrica
Però attenzione
Nella prima fase della industrializzazione italiana quella che si è avuto soprattutto nell'età giolittiana
La disponibilità dell'energia era essenzialmente concentrata a ridosso delle cadute d'acqua
E se noi andiamo a leggere il Gotha delle ditte italiane delle aziende produttrici italiane vediamo che queste erano collocate a distanza abbastanza prossima abbastanza limitati rispetto alle cadute da questo già spiega o concorre a spiegare il fenomeno della concentrazione dello sviluppo diciamo a ridosso delle Alpi il fenomeno della scarsa diffusione territoriale dello sviluppo economico in Italia
Le cose anche qui hanno subito un cambiamento quando è stato possibile ridurre drasticamente il costo del trasporto dell'energia elettrica grazie all'alta tensione
Con la bassa tensione le perdite erano cospicue e quindi il costo elevato passando alla elevate tensioni il costo del trasporto si è ridotto notevolmente ed è stato possibile trasportare in tutto il Paese l'energia elettrica indipendentemente dal luogo dove era prodotta
Ancora un ulteriore cambiamento si è avuto con l'avvento della produzione elettrica della produzione termoelettrica utilizzando il petrolio petrolio che arriva in qualunque posto praticamente al medesimo costo poiché i mezzi di trasporto navali non impiegano non fanno grande differenza con i mezzi di trasporti navali non c'è grande differenza
Nella allungare il percorso di qualche centinaio di chilometri
Questo ha reso possibile una notevole diffusione dello sviluppo economico in Italia
E quindi direi che dall'immagine della influenza che le condizioni di approvvigionamento
Sia sulle sue caratteristiche ha fatto riferimento alla caratteristica della sua articolazione territoriale poi che questa è una caratteristica specifica dell'economia italiana
E diciamo un qualche cosa che ci portiamo appresso da tanto tempo e che continua a condizionare la vita economica italiana continua a costituire uno dei problemi principali della nostro sviluppo economico
Ma naturalmente questo c'è solo un aspetto che ho richiamato per
L'esigenza di porre in rilievo
Le caratteristiche che la concorrenza che si vuole promuovere anche nel settore dell'energia elettrica
Dovrebbe avere
La concorrenza che noi proprio presumibilmente potremmo ricevere dall'esterno e come spesso avviene nel caso della concorrenza internazionale nei servizi e non nella per la produzione di cose materiali
Una concorrenza essenzialmente a cascata
Cioè non comincia uniformemente dappertutto ma si concentra in alcuni comparti
Possiamo avere la cascata dal punto di vista dimensionale
Prima sì i clienti sono i grossi clienti questo avviene per esempio nel comparto bancario dove la concorrenza internazionale non si fa nella banca al dettaglio male lo si fa nei rapporti bancari all'ingrosso
E analogamente in questo settore c'è la previsione che la concorrenza possa svilupparsi anch'essa a cascata
E che possa riguardare quindi in maniera non uniforme l'intera o territorio del Paesi oppure l'intero ventaglio delle aziende produttive degli utenti
Questo comporta un'esigenza particolare l'esigenza di sorvegliare il processo di transizione dal monopolio alla concorrenza anche sotto questo profilo sotto il profilo varie vale a dire della tendenziale parità di condizioni delle che è tendenzialmente parità di trattamento
Tutti sappiamo che la concorrenza non è soltanto la libertà di fare quello che si vuole ma è la libertà di competere fra competitori che essenzialmente partono da posizioni di partenza analoghe se non identiche altrimenti abbiamo distorsioni non è più concorrenza
Bene essenziale che le condizioni di approvvigionamento dell'Energia siano sostanzialmente le più prossime possibili per le diverse classi di utenza sia dimensionali che territoriali affinché la concorrenza Possa realmente esplicare i suoi effetti benefici ossia affinché si possa avere una reale concorrenza e non se ne parli soltanto questo dice Revel riceve un fatto rilevante che urta viceversa con delle prassi la prassi del tariffe Attraction darà gradini a soglie
Quando c'è parte fissa che è rilevante nei confronti soprattutto delle utenze piccole rispetto alla parte connessa con il consumo cioè con la parte variabile bene queste tipo di prassi
Vanno contro la parità di trattamento perché penalizzano le utenze di minore consumo ci sono altre fa altri fatti che possono penalizzare quello dell'impegno energetica
Cosa che si spiegava il Lelli prevedere delle tariffe correlate agli impegni
Che si spiegava quando il numero degli utenti era molto limitato per cui a vere talloni utenti significava dover fare afro dovere approntare ad hoc
Del con relative offerte
Di produzione
Ma quando il numero degli utenti è diventato sempre più elevato
E quindi adesso è applicabile la legge dei grandi numeri la possibilità di compensazioni quando sostanzialmente e fu i valori normali sono sostanzialmente coincidenti con i valori medi le questioni dell'impegno diventano semplicemente eredità del passato
Strumenti che vanno a sostegno dell'utilizzo di potere di monopolio e che vanno gradualmente assorbiti
Questo lo dico perché occorre che la manovra della transizione dal monopolio alla concorrenza sì una manovra attenta agli aspetti qualitativi questi sono aspetti qualitativi altri aspetti qualitativi essenziali sono quella bella
Elettrificazione e quella della continuità mi soffermo l'istante sul problema della continuità in non rari casi nel Mezzogiorno d'Italia ma io che abito a Roma da tanti anni debbo dire i non rari casi soprattutto da ultimo nella stessa città di Roma qui non parlo dell'ENEL ma della CEA
Si hanno delle interruzioni sistematiche delle merci
Io ce l'ho ogni giorno per alcuni minuti
Questo è un fatto che
Presenta una certa gravità soprattutto nel nuovo sviluppo economico che caratterizzato dalla terziarizzazione
Vale a dire dalla prevalenza così la definiscono della produzione immateriale rispetto alla produzione materiale dove una serie di apparati sempre più sofisticati hanno bisogno di Energia
E certo c'è possibilità di supplire alle carenze soprattutto per i piccoli utenti come me io continuo a lavorare col mio computer perché tanto c'è un piccolo gruppo di continuità ma questo vale per una piccola attività professionale qual è la mia non può valere a meno di non sopportare dei costi cospicui
Per un'azienda che ha dispone e quando pareva azienda per esempio penso al mio istituto universitario dove c'è una rete di computer perché ovviamente non può essere supportata da un piccolo gruppo di continuità questi sono dei problemi reali anche sei minuti io li richiamo per fare presente come
Tariffe e rilevante meccanica delle tariffe o strutture per le tariffe è un fatto estremamente rilevante anche qualitativo ma ci sono gli altri aspetti qualitativi altrettanto importanti cui va prestata adeguata attenzione
Peraltro la connessione tra i due termini redige sviluppo non si ferma quest'aspetto sarebbe erroneo fermarla quest'aspetto
C'è un aspetto estremamente importante che è quello rappresentato dalle cosiddette attività indotte del settore energetico e non possiamo dimenticare che l'Italia è stata all'avanguardia nella produzione
Nella esportazione di impianti nell'esportazione di i parti di impianti nell'esecuzione di lavori di elettrificazione all'estero
Quando si è trattato di fare i primi tentativi
Di trasporto dell'energia ad altissima attenzione era altissimo voltaggio l'Italia ha vinto le gare internazionali
Se non ricordo male
è stata l'Italia che andrà per fare la elettrificazione in Messico ad elevato voltaggio grazie alla circostanza che si era sperimentato vantaggio ancora più elevato in Italia a titolo meramente sperimentale
Questo fatto è un fatto importante perché assicura lavoro alla nostra economia è un fatto di grande rilievo
Ed era in un certo senso
Reso possibile da una qualche continuità
Nella espansione degli apparati da parte della produzione elettrica nazionale dell'energia
Proprio la creazione di nuove centrali consentiva la base per la vita di una rete abbastanza ampia di aziende fornitrici
Le quali poi
Sì sì completavano il loro mercato sull'estero le cose sono peggiorate notevolmente quando abbiamo avuto periodi
Che
O per ragioni diciamo di politica locale o di ragioni di politica ambientale
Popper
Ragioni di cassetta di bilancio si è attraversato un lungo periodo di stasi nella adeguamento delle attrezzature di produzione trasporto dell'energia da parte dell'ENEL
Si sono avuti tanti contenziosi per esempio relativamente all'insediamento delle centrali
Chi ne ha pagato il prezzo più alto sono stati gli utenti ma sono stati anche gli industriali dell'indotto
E noi abbiamo perso notevolmente terreno questo è un fatto estremamente grave che dobbiamo tenere presente per sotto diversi profili io non darla voglio fare lunga farò riferimento soltanto ad un aspetto
Si è parlato della privatizzazione credo che Cipolletta ammesso il dito su alcune piaghe del processo di privatizzazione
Tutti noi siamo per la privatizzazione né temiamo che gli azionisti
Che verranno a acquistare parte delle cose da privatizzare possano essere degli straniero degli italiani non andiamo a chiedere la carta di identità
Ai risparmiatori
Tuttavia c'è un aspetto che va preso in considerazione
Ed è la esigenza di assicurare piena concorrenza e trasparenza
All'attività che i nuovi soggetti
Azionisti della è nella spacco Turi azionisti privati delle nel spara o comunque
Soggetti che opereranno in questo settore dovranno portare nell'ambito delle loro attività di commessa
Da questo punto di vista oltre all'intervento dell'Autorità per l'Energia
è necessario che l'Autorità per la concorrenza si svegli sotto questo profilo non presti attenzione soltanto agli aspetti relativi ai prezzi di vendita dei prodotti ma presti notevole attenzione alle trasparenza delle procedure
Oggi come oggi si potrebbe dire forse il problema non si pone
Ma non lo stiamo guardando all'oggi stiamo guardando al domani non si pone perché presumibilmente per alcune cose occorre seguire delle procedure di trasparenza per normativa esistente
Ma il momento in cui si realizza la privatizzazione vengono nuovi concorrenti il problema potrà essere rilevante e allora non vorremmo che il la venuta di altri soggetti che paghino un premio di maggioranza comporti
Dei trattamenti preferenziali nei confronti di produttori con loro associati che significa in altri termini il modo con cui il l'aver pagato il prezzo il premio di maggioranza per l'acquisto del controllo
Della società elettrica o delle società elettriche viene ad essere recuperato questo è un aspetto su cui va prestata a mio modo di vedere notevole attenzione ad evitare che il nostro sistema dell'indotto
Già gravemente danneggiato dal passato possa subire delle ulteriori forme ratio
Avrei qualche altra cosa ha da dire ma forse è meglio adatta all'orario che mi fermi qui
Probabilmente
Debbo
Dire un'ultima cosa
Ho due ultime
Cose sull'indotto c'è la parte ricerca la parte ricerche è una parte essenziale e non vorrei che in questa fase per risparmiare sui costi e presentare presentarsi meglio
Nei confronti degli acquirenti si sacrifichi proprio questa parte come sembra stia bene questo sci condurrebbe ad ulteriori ritardi ci condurrebbe
Ad essere ulteriormente svantaggiati quando la concorrenza si farà più marcate ed aperta ultima questione
è inutile nascondercelo Cipolletta l'ha detto chiaramente la relazione dalla relazione del presidente Ranci si evince anche chiaramente
C'è una base di monopolio naturale nel settore potremmo avere diversi produttori ma alla fine ce l'imbuto testarne alla distribuzione
E si si potranno a
Tare tutte le cautele anche contabili per fare in modo che essi verifichino quali siano i costi effettivi della distribuzione
Ma è sufficiente questo
Io credo che dovremmo prestare attenzione qualche cenno fatto da Cipolletta desta preoccupazione dovremmo prestare attenzione soprattutto in questa fase di transizione a De vita
Tre che si incorra in costi impropri che poi si traducono sulle tariffe
Costi impropri esempi ma
Io ho presentato qualche mese addietro un'interrogazione alla quale non ho ancora ricevuto risposta per sapere se fosse vera la notizia che lei nelle stia costruendo
Una ma centrale di trasmissione a Rho Roma su una delle vie consolari in vista
Dell'assegnazione
Di
Del servizio
Di UTET di telefonia mobile
Uno dei gestori di telefonia mobile qui vorremmo capire è per caso che lo Stato voglia fare quest'ultima concessione all'ENEL di dare
Una qualche obolo per presentarlo meglio al momento della privatizzazione se fosse così in qualche modo sarei confortato
Da un punto di vista perché vuol dire che allora la privatizzazione la si vuole fare almeno sotto il profilo della vendita delle azioni quindi della provetta della privatizzazione degli investimenti
Ma sarei preoccupato viceversa
Sotto l'altro profilo sotto il profilo della correttezza delle cose perché
Per quanto riguarda da la gestione delle telecomunicazioni siamo attenuti alla trasparenza
Siamo stati già richiamati per questo motivo siamo ricchi tenuti alla più cristallina trasparenza e non vorrei quindi che ci fosse una qualche promessa sottobanco che ebbe avesse dato
El un qualche affidamento circa l'affidamento del servizio
Se poi così non fosse sarà ancora più preoccupato perché vorrebbe dire che ci si butta avanti sostenendo dei costi grandi o piccoli che siano
I piccoli così so quelli meglio da sorvegliare
A sorvegliare con maggiore attenzione perché sui grandi si richiama l'attenzione di tutti sui piccoli sì l'attenzione si disperde dicevo sarei ancora più preoccupato perché non vorrei che nella
A
Ricerca delle tariffe razionali e le tariffe relazionali non possono non riflettere i costi finissero col entrare dei costi che sono tali proprio anche perché di essi fanno parte delle spesi impropriamente sostenute io vorrei solo sperare che di avere una rapida risposta alla mia interrogazione è una risposta nel senso
Di dirmi ti sei sbagliato non è vero niente non stiamo costruendo niente non abbiamo da
Toh nessuna sfida vento lei nessuno sta facendo delle spese che potrebbero rivelarsi a vuoto va be'stellata
Arte voi immaginate come dovrà
Caso proprio con riferimento proprio a quella parte di mondo la polio ineliminabile che il campo alle l'ambito della distribuzione
Ho stabilire delle regole che spero siano contenute almeno in pectore nella determinazione che in pectore l'Autorità per l'Energia CIA sta facendo essere annunciato
A attenzione per esempio circa la separazione
Va speso e di sponsorizzazioni e spese di pubblicità
Da in condizioni di monopolio faccia delle spese di pubblicità va benissimo perché fa parte del suo mestiere che faccia spese di Monopoli di
Sponsorizzazione
Ottenere
Un un maggiore affidamento o con maggiore probabilità il mantenimento di posizioni dominanti o di così o per utilizzare meglio la sua struttura o la sua posizione di monopolio questo invece non va bene e non va bene perché io mi chiamo Carlo Pace perché io sono di Alleanza Nazionale ma non va ed è soprattutto perché se noi vogliamo muovere verso un mercato caratterizzato da una concorrenza efficace dalla concorrenza reale dobbiamo cominciare a ripulire ac da vecchie abitudini che è bene non si ripetano vi ringrazio
Grazie professor onorevole professor pace per suo intervento che ci ha illuminato di su alcuni punti essenziali della politica presente e futura ora i lavori vengono soste sì riprendiamo alle quindici con un a intervento del dottor Enrico Testa che sostituisce il dottor Franco Tatò amministratore delegato dell'ENEL in quanto si trova in America e forse ci dirà il presidente Testa perché ci è andato e cosa de da questa missione all'estero per l'economia del settore elettrico italiano
Però arrivederci
Grazie
Riprendiamo i lavori prego il presidente Maceratini che ringraziamo per la sua presenza e per l'attenzione che ha rivolto alla nostro settore e al nostro convegno di assumere la presidenza prego presidente Maceratini grazie
Grazie termico del collega Rasi
Per il cortese invito a partecipare a questo incontro a quale gruppo dei senatori qui Alleanza nazionale è stato vicino nella fase organizzativa e anche una base realizzi e dire perché ho visto compiacere molti colleghi presenti in aula
Ovviamente non posso dire se non il compiacimento
Del gruppo del Senato di Alleanza Nazionale per questi lavori per l'impegno per l'importanza del tema
Per l'energia che si può dire sprigionata questo convegno non per un accostamento banale ma per il livello lo spessore culturale che agostani mando insieme acquisterà spiegazioni che sono state sempre per Alleanza nazionale la la nostra guida il nostro faro la nostra stella polare servire sempre e comunque gli interessi nazionali
Cose già finito perché non dovevo dire di più
Se non pregando il dottore ma Enrico Testa presidente dell'ENEL di assumere la parola vecchio Chicco Testa dico che ci conosciamo non da oggi
Di prendere la parola devo fare a lui la preghiera che poi parola tutti gli interventori di contenere nell'ambito di dodici tredici minuti il tempo del loro intervento grazie
Grazie presidente io voglio ringraziare alleanza nazionale particolare professor frasi per questo invito
Se mi è consentito supplemento di ringraziamento proprio professor frasi che segue con grande attenzione le nostre vicende in sede parlamentare con spirito critico ma mi sembra anche amichevole nei confronti dell'azienda è anche del del suo gruppo dirigente vorrei commentare molto rapidamente alcuni dei punti più critici sollevati questa mattina nella sua relazione appunto dal professor Ras il primo punto riguarda i una caratteristica generale del sistema elettrico italiano al punto che è stato ripreso anche dal ministro Bersani questa mattina
Asia citato una mia intervista all'Espresso al quale facevo nella quale facevo riferimento al fatto che il futuro del settore elettrico sarà più futuro di manutenzione che di investimenti aggiusti aggiuntivi nuovi impianti ora al di là del carattere sintetico di queste formule delle delle interviste
Credo che dobbiamo capirci sulla sostanza dei fatti dopo trentacinque anni di nazionalizzazione dopo se non mi sbaglio qualcosa come quattrocentonovanta mila miliardi di investimenti fatti da ENEL dal sessantatré ad oggi
Sarebbe strano se questi investimenti dovessero continuare con lo stesso ritmo e con la stessa dimensione
Siamo passati da trecento mila chilometri di linee totali alta media e bassa tensione a un milione cinquanta mila chilometri di linee elettriche installate nel Paese da dieci quindici mila megawatt di potenza cinquantacinque mila Mw di potenza e quello che noi socio quello che io sostengo sostanzialmente semplicemente che questo settore è entrato in una fase di maturità complessiva
Il che non significa che non siano necessari nuovi investimenti d'altra parte nell'investire anche quest'anno una cifra tre sei mila e sette mila miliardi che ci colloca credo in assoluto al secondo posto dopo Telecom per quantità di investimenti fatti nel Paese non dobbiamo però più attenderci che gli investimenti raggiungano le cifre
Che hanno raggiunto dal passato mille novecentonovantadue a lire di allora dodici mila miliardi di investimenti sostengo che gli investimenti saranno soprattutto concentrati nel miglioramento del servizio nella manutenzione
Del parco elettrico di produzione distribuzione trasmissione distribuzione piuttosto che in Nuovi Investimenti aggiuntivi piuttosto questo non significa naturalmente per esempio che non sarà più necessario costruire centrali nel nostro Paese non credo che il parco elettrico abbia bisogno di raddoppiare sì
Nel giro dei prossimi dieci anni secondo quel dato che lei ha citato questa mattina ma certamente saranno necessari investimenti aggiuntivi
Sui quali l'ENEL non ha nulla da decide presidente perché credo che decidere su questi investimenti aggiuntivi sarà da una parte il mercato
Per la parte che sarà destinata al mercato e chi vorrà intervenire
Sul mercato libero deciderà se gli investimenti che può fare in un regime concorrenziale sono non sono remunerativi e invece il ministero dell'industria l'acquirente unico vedremo quale sarà l'organizzazione che prenderà il mercato vincolato per quanto riguarda il mercato vincolato
Siamo i primi ad augurarsi che possa venire definitivamente meno quella sovrapposizione di funzioni per cui ENEL è oggi una parte del sistema elettrico insieme anche come dire un elemento sopra ordinante delle diverse parti del sistema elettrico se chi avrà la responsabilità della programmazione elettrica del Paese
Sosterrà la necessità di nuovi investimenti in campo produttivo e costruirà le condizioni perché questi nuovi investimenti siano considerati remunerativi
Ne saremo ben felici e pensiamo eventualmente di partecipare alle gare per l'assegnazione della nuova potenza oggi la situazione è un po'è un po'complicato dobbiamo fare il punto vedere i calcoli che sono stati fatti nel passato
Io professo Rasi le le le le cito per esempio un dato il il parco termoelettrico il parco termoelettrico italiano lavora oggi all'incirca quattro mila duecento ore l'anno
Medie se lei lo con lo lo paragona al parco termoelettrico degli altri Paesi abbiamo cinque mila cinque mila e cinque sei mila ore hanno
Se lei nella lavorasse con gli stessi orari delle altre aziende noi produrremo eccedenze sufficienti per scassare l'economia italiana per capirci perché anche questo concetto delle eccedenze per cui la le eccedenze sono quello che cede al consumo
Come l'importazione adesso arriva anche le legge il pensiero arrivo anche alle importazioni arrivo anche le importazioni arrivo anche le importazioni innanzitutto le importazioni
A cominciare da quest'anno dall'anno prossimo diciamo non costituiranno più un elemento necessario
Per far fronte al fabbisogno di punta del nostro paese nostro paese in grado di garantire se necessario la produzione elettrica necessaria grazie alla fine di alcune operazioni di ambientalizzazioni ENEL all'ingresso dei produttori indipendenti cit sei eccetera eccetera ma
Detto questo quindi non anche anche senza le importazioni non c'è nell'immediato necessità di grandi nuovi investimenti per far fronte ai fabbisogni di punta
Ma quello che voglio
Invece contestare se me lo consente di un'affermazione che lei ha fatto questa mattina promette promette sulla base di dati che non le sono state forniti correttamente e che oggi comunque queste importazioni che sono garantite per potenze per consumo cioè è come se noi avessimo delle centrali nostre
Hanno costi di produzione che sono inferiori ai costi di produzione ENEL e tanto più ai costi con cui il CIP sei entra nel sistema
C'è una tabella lì sono due tabelle da vedere purtroppo non avevo il dato insieme
Io da qua non la vedo bene scusate mi insomma comunque vanno paragonate
Nella tam nella parte destra ecco grazie al
La parte destra della tabella le due colonnine verdi riguardano due due termini paragonabili da una parte l'importazione dall'estero
Con garanzia di potenza e consumo settantadue lire kilowattora la seconda colonnina è il costo invece per il sistema elettrico italiano del chipset centoventi lire
Kilowattora paragonato le settantadue lire dell'energia di importazione come vedete la differenza è molto alta lasciate stare la colonnina destra che quella delle eccedenze dove addirittura di acquisti spot dall'estero arrivano a ventinove lire contro le centotré lire del vecchio prezzo delle eccedenze
Ma anche paragonato ai costi di produzione ENEL
Se seconda colonnina siamo
Gli altri come riferimento le novanta lire la il costo delle importazioni di settantadue lire totali chilowattore come vedete è inferiore al costo di produzione ENEL dopodiché si porrà sempre per il nostro amico acquirente Unico o ministero dell'industria o chi avrà la responsabilità della programmazione il sistema energetico italiano si porrà un problema ad un dubbio conviene
Acquistare dall'estero con prezzi tendenzialmente decrescenti o conviene invece investire
Sul mercato
Nazionale con le nuove centrali nazionali sia di ENEL sia di produttori indipendenti naturalmente dico questo presupponendo il fatto che gli incentivi scompaiono completamente
E che ci confrontiamo con prezzi di mercato perché altrimenti la risposta non ha diciamo non c'è dubbio che convenga cioè in sostanza sarà più interessante per il sistema elettrico italiano importare che ne so a cinquanta sessanta sessantacinque lire al chilowattora oppure mettere in produzione sul sistema nazionale
Se si difende l'Economic sono possibili due scelte una scelta protezionista diciamo così a difesa delle economia nazionale e allora si va con investimenti nazionali oppure una scelta nella direzione dell'indicazione dell'Unione Europea ed è l'apertura del mercato
Europeo secondo il quale invece sarà più conveniente comprare all'estero a scaricare i benefici sugli utenti sui consumatori e sull'industria
Questo è il l'oggetto e il termine il problema quindi come vedete non è che anche perché scusate se fosse conveniente per i nell'investire anziché comprare dall'estero non si capisce perché ENEL non lo farebbe cioè qui siamo tutti alla ricerca di investimenti redditizi
Da fare non non non vi è chi si sottrae laddove ci sia convenienza
Una
Per quanto riguarda la distribuzione invece trasmissione alta media e bassa tensione perché qui ho citato prima il dato un milione e cinquanta mila chilometri di linee elettriche sono potranno crescere ancora ma erano due milioni e mezzo gli utenti non allacciati alla rete elettrica nel mille novecentosessantatré oggi sono meno di cento mila che su sessanta milioni di abitanti e come dire nessuno cioè sono quei casi in allacciabili praticamente no ho cui costi di allaccio sono tali dal punto di vista economico ambientale da rendere più produttivo che ne so regalare un generatore ad ogni ad ogni utente no questo è quello che dico ma dico che la dimensione fisica è finita poi naturalmente c'è da investire ancora molto nel miglioramento del servizio
Abbiamo intenzione di fare un'analisi straordinaria dei disservizi che vengono lamentati in alcune zone del Paese soprattutto nel Mezzogiorno
E se ci sarà da riparare a questi disservizi
E portare il servizio di alcune parti del paese agli stessi livelli di altre parti del Paese certamente non ci sottrarremo e sicuramente la maggior parte degli investimenti che oggi ENEL fa rispetto a questi mille cinquecento miliardi sono investimenti fatti nella rete di trasmissione e nella rete di distribuzione mi permetto poi di chiedere un piccolo aiuto alla forza politica Alleanza Nazionale diciamo che è un po'difficile per noi riuscire a ad avere da una parte la richiesta degli Investimenti e dall'altra parte l'opposizione ogni Investimenti in ogni Pizzo d'Italia in cui questi investimenti si cerchino di far mi riferisco per esempio al famoso cavo di collegamento Italia Grecia e che certamente non migliora le condizioni servizio in Puglia ma rappresenta un'ipotesi strategica del servizio elettrico europeo per cui stanno lavorando delle aziende italiane che ha bloccato dall'opposizione di due comuni che fra tutti credo che non facciamo cinque mila abitanti
E in provincia di Lecce e sono state fatte dieci conferenze dei servizi è intervenuta la comunità europea presidente del Consiglio e ministro l'industria ma siamo sempre lì fare noto una certa schizofrenia in tutte le forze politiche non faccio un'accusa specifica ad Alleanza Nazionale e l'ho fatto a destra e a sinistra tra questa accusa ENEL non investire abbastanza e poi le continue opposizioni proprio ormai sulla rete di trasmissione
E di distribuzione
Delle leggere
No son due ce lo domando la rassegna stampa di questa mattina
Come
No no abbiamo detto che ne siamo pronti a farlo dateci l'autorizzazione poi discuteremo se le nello Fano oggi non ci sono le autorizzazioni quindi questa discussione è del tutto è del tutto poiché nel sollevi un problema che il cambio di Progetto c'è costato sessanta miliardi in più mi sembrerebbe anche legittimo ma non è quello che la principale la principale che però di non ci sono le autorizzazioni quindi siamo fermi
Ho ugualmente devo al professore Rasi
Un'altra
Piccola controdeduzione ce lo chiedono permette relativo al livello le tariffe
Io non so cioè anzi so se vuole però una spiegazione
Dove lei ha trovato quel dato documento cinque per cento io un altro dato che un dato comunicato ufficialmente dal dal Tesoro la scorsa settimana che d'altra parte diciamo è corroborato dalle decisioni che sono state prese dall'Autorità per cui nel novantasette le tariffe sono scese del quattro punto otto per cento a cui va sommato ognuno otto uno punto otto per cento dell'inflazione
Per cui in termini reali la diminuzione è stata superiore al cinque e d'altra parte non può che essere così se pensiamo che sono spariti quasi mille miliardi di quote prezzo più le decisioni sulle importazioni più il fatto che comunque aumenti tariffari all'ENEL non ne vengono più fatti dal mille ottocentonovantatré che poi ci siano delle partite finanziarie cioè il recupero di crediti pregressi che inficiano la chiarezza di questo dato questo è vero ma ciò non cioè un dato finanziario che non ha nulla a che fare con la struttura tariffaria die
Come non è vero che lei nella a le tariffe più alte d'Europa il sistema italiano questa è un'affermazione vera per una parte e cercherò di farle vedere dove ma assolutamente non vera per un'altra parte e le due cose sono collegate
Noi abbiamo le tariffe più basse d'Europa in tutta la fascia dei consumi familiari fino ad un certo numero di chilometri
E la stiamo parlando di diciotto milioni di utenti professor asino di quattro gatti e abbiamo tariffe tra le più basse in tutta la fascia dei grandi consumi industriali mentre invece abbiamo sicuramente le tariffe più alte d'Europa nella fascia intermedia cioè nei consumi industriali e terziari non domestici e non della grande industria che ha consumi molto elevati
Debbo dobbiamo anche tenere conto che in queste tariffe i conti cambiano molto dove abbiamo un rapporto semestrale di confronto tra il territorio perché sono felicissimo dimostrarle
Un peso non indifferente la componente fiscale la componente fiscale farà fiscale oggi grava sulle tariffe dell'ENEL dal diciotto al trentacinque per cento
A fronte per esempio di un tre per cento totale della Francia e di percentuali o inesistenti in alcuni Paesi o molto più basse
In tutti i Paesi europei abbiamo il carico fiscale più alto sulle tariffe elettriche
Capisco che questo faccia bene i conti dello Stato ma dal punto di vista dell'ENEL si tratta di una mera partita di giro che non remunera nei posti negli investimenti sostenuti dai se noi depuriamo la componente fiscale
Vediamo che in realtà siamo anche nelle fasce industriali in posizione rispetto alla Germania per esempio ad altri paesi europei in posizione assolutamente non così infelice
Ma a questo punto mi consente di introdurre un altro argomento
Se mi metti l'altra slide perché lei questa mattina
Ha sollevato vari
Problemi ma occorre capire
Io sono molto infelice del fatto che l'industria italiana una parte dell'industria italiana fra l'altro il tessuto produttivo italiano come si dice no la la media la piccola industria terziario eccetera eccetera abbia tariffe elevatissime ma perché avviene queste in quella strana quella è la struttura tariffaria italiana con gli utenti distribuiti da sinistra a destra a sinistra trovate le Ferrovie dello Stato che sono l'utente più grande che c'è in Italia a destra trovate gli utenti domestici
Quelli in nero sono coloro che secondo noi fatto un costo medio del prezzo dell'energia pagano meno del posto quelli in bianco sono quelli che pagano più del posto questo cosa vuol dire vuol dire che i bianchi sussidiato inerisce molto semplice molto semplice ma questo non per scelta viene ma per la struttura tariffaria italiana all'angolo sinistro provate per esempio le Ferrovie dello stato in cui i consumatori in alta o in alta tensione speciali che hanno un prezzo finale di trentacinque lire al chilowattora che è la metà del miglior costo di produzione oggi possibile senza contare portò alla trasmissione Report la distribuzione è chiaro che in quei poveracci che stanno in mezzo tra cui ci sono anche i famosi utenti assai kilowatt sia con la colonnina Viacard vedetela pagano l'ira di Dio perché sussidiario agli altri potente
Questo cosa significa significa che anche l'apertura del mercato il riequilibrio tariffario ha una componente sociale gigantesca che torniamo affronta io non ho presenti o come è stato ricordato questa mattina anche Tarantini nessuna difficoltà a renderlo impopolare dicendo che la tariffa sociale la possiamo applicare ad un milione di italiani che possono avere bisogno di una tariffa sociale ma non certamente a diciotto milioni
Di famiglie italiane che vuol dire il novanta per cento della popolazione che oggi a tariffe sociali e che lo stesso discorso vale per l'industria perché non capisco perché
Ci sia un'industria che abbiano corti cinque volte sei volte superiori ad altri settori industriali in questo modo Mariano sulla parte sia no nel lungo professorali
Segue molto importante questo argomento che quei signori che stanno la sinistra
Sono quelli che dovrebbero costituire il mercato libero
Ne sono gli utenti più grandi i quali si guarderanno bene dal come dire dal godere dei privilegi del mercato libero perché con quelle tariffe deve andare sul mercato vogliono fare proprio nessuno perché sul mercato non troveranno mai tariffe il beneficiario in il più di di di quella di quella situazione
So se impianto le ai Ferrovie dello Stato a mettere sul mercato libero a ventaglio centoventi lire datato trenta lire dielettrica
Significa aggiungere i punti delle Ferrovie dello Stato alcune centinaia di miliardi io credo che andrà fatto per questioni trasparente piazzamento e idem per alcuni settori industriali
Ovviamente se invece lasciano il campione si fa solo sugli utenti sono collocati da quella struttura tariffaria nel punto più alto beh allora è chiaro che l'azienda guadagna ma chi era guadagnare lascia l'incarico a qualcuno cioè all'ENI aveva lo Stato tutti gli utenti capannoni sono dei loro gusti e questo Renzi avrebbe degli effetti distorsivi sul sistema tremendi
Ma solo tre scusate mi dichiarò qualche minuto in più ma faccio in fretta
Credo che gli obiettivi generali che lei ha indicato siano condivisibili lei ha parlato di neutralità
Della Rete troviamo i modi nelle necessarie distinzioni tra proprietà operazioni eccetera eccetera segnalo che questo problema esiste non solo per la trasmissione
Ma anche per la media per la bassa tensione perché c'è un elemento di monopolio naturale molto forte a anch'anche nel filo che va a casa vostra non solo nella nella grande Rete A trecentottanta o a duecentoventi tanto è vero che come voi
Sapete dal primo gennaio mille novecentonovantotto dall'anno prossimo per esempio un grande Stato come la California
Sperimenterà la completa liberalizzazione del mercato
Cioè possibilità per tutti gli utenti compreso le singole famiglie di scegliersi il fornitore pagando il servizio di rete dall'alta tensione alla media tensione alla bassa tensione no e che io credo che in futuro la vera concorrenza sarà quell'altra gestione unitaria della Rete è concorrenza nel servizio fornito ai clienti avendo la possibilità di rifornirsi sul mercato dell'Energia
Elettrica
Per quanto riguarda la produzione questa mattina ho raccolto varie critiche alla politica che nel sta facendo le capisco le le la produzione dei Joint Venture la differenziazione del mercato eccetera eccetera eccetera io ho solo due considerazioni da fare molto rapidamente
Io mi sono domandato molte volte due cose primo se le operazioni come stavamo facendo
Diciamo ostacolavano lo sviluppo della concorrenza due ce lo operazioni che noi stavamo facendo ostacolavano il processo di privatizzazione delle io onestamente mi sento di rispondere nettamente Dino sia alla prima che alla seconda domanda
Perché in realtà noi stiamo facendo cosa stiamo facendo stiamo generando e valorizzando una serie di assente di società
E di società
Prodotte dal dal dal grande corpo diviene dagli investimenti che era fatto in tutti questi anni
Le quali costituiscono in nuce sia i soggetti di una futura concorrenza sia una maggiore possibilità di privatizzazioni se il Governo le vorrà fare e questo non è problema mio
Io trovo conforto dalle dichiarazioni di Prodi al alla camera l'altro giorno io non le leggo assolutamente comune interruzione del processo di privatizzazione casomai come il consolidamento del fatto che potesse piazza delle Erbe pure in tempi non brevissimi
Vada fatto ora se dovessero generarsi queste società infondere una vecchia richiesta di Confindustria quella dell'anno privatizzazione del monopolio Confindustria polemizzato col ministro però all'epoca
Per esattamente per questo motivo quindi noi stiamo offrendo occasioni di concorrenza e occasioni di privatizzazione ben sapendo che non possiamo trasformare la nostra posizione oggi oggettivamente dominante in una posizione in cui il dominante sia copia alla parola abuso di posizione
Dominante ne siamo di questo perfettamente consapevoli quello poi ci possono essere diversità di opinioni sul fatto se sia giusto che nel sia lei con questo piuttosto con quote comunque l'altra questo appartiene alla libera discussione ne abbiamo ricevuto mandato anche all'internazionalizzazione credo che l'Inter lottizzazione
Si faccia anche acquisendo cultura internazionale e guardi io non è ancora stata fatta la la la stamattina Sole ventiquattro Ore ha annunciato una joint ventures con una società americana quando ne saranno noti i contenuti vedrete che l'aspetto reciprocità internazionalizzazione collaborazione sui mercati internazionali né forse l'aspetto portante e dominante o ancora però una cosa e concludo
Da commentare rispetto all'intervento del professor Cipolletta
State attenti perché e c'è una cosa che io non ho capito già perché le cose che ha detto Cipolletta su questo punto specifico mi sembravano quasi un invito a far male il nostro mestiere per tenere basso il valore delle degli al sette degli asset viene
Io ho una lettera del ministro del tesoro che mi è arrivato il giorno stesso in cui mi sono seduto e così ogni stazione di che mi dice valorizzare per privatizzare e cerco di fare questo mestiere insieme al Consiglio
D'amministrazione no
Io credo che le società che noi avremmo intenzione di costituire aggiungeranno valore alle nelle porteranno valorizzano gli investimenti che hanno fatto di trent'anni trentacinque anni di bollette
E pagate e porteranno denaro dalle casse dello Stato e penso che ci sarà al contrario di quello che pensa Cipolletta chi vorrà investire in queste società
Sicuramente non avremo problemi a trovare sui mercati finanziari il denaro per privatizzare queste società se vorremmo privatizzate
D'altra parte io non vedo quale altra strategia fosse possibile perché per esempio la l'idea della vendita della rete dell'ENEL per le telecomunicazioni a un operatore terzo evitato dovranno trovare posto operatore terzo perché ho visto che anche per la Costituzione
Del nucleo duro di Tele comune si sono fatti avanti in grandi quantità
Secondo il problema il premio problema tipico cioè non è che la rete di telecomunicazioni dell'ENEL può essere completamente scisse consegnata come se fosse un asset diciamo neutrale tanti chilometri di linea per gli affitto e buonanotte ci sono attaccate a mille cinquecento persone per esempio
Che oggi lavora nelle telecomunicazioni dell'ENEL e che se noi facessimo un outsourcing dei servizi telefonici potremmo praticamente rinunciare a gran parte di queste mille cinquecento persone ridurrà la nostra bolletta
Dagli attuali ottocento miliardi a qualche centinaio di miliardi e però questo significherebbe tagliare un pezzo consistente dell'attuale attività delle l'altra strategia invece valorizzare questa attività collocarla in una società creare uno di quei soggetti dir la competizione delle telecomunicazioni che opprime che nel nostro Paese non ci sarebbe perché anche un un eventuale meglio della rete avrebbe provato sono soggetti esteri in grado di comprare questa rete ma in questo modo salviamo il patrimonio lo valorizziamo chiariamo una società nuova aggiungiamo valore all'ENEL
Onestamente non vedo altra possibilità per per per la per la nostra societarie e anche per lo sviluppo di un mercato concorrenziale nel nostro paese a meno che non si ritenga non si pensi che il compito delle privatizzazioni sia quello di vendere sotto prezzo per aggiungere valore non a ciò che si vende ma chi compra grazie
Ringraziamo il Presidente Testa
Adesso prendiamo il dottor Renzo Capra presidente dell'azienda servizi municipali di Brescia di prendere la parola grazie presidente Maceratini soprattutto grazie all'onorevole Valsecca ma ha consentito di parlare prima di quanto me era riservato e domando anche scusa se non potrò intrattenermi perché ero iscritto a un altro convegno degli Amici del caso quindi partirò subito
E questo mi spiace moltissimo perché il convegno vedo che è molto interessante ecco io parlo a nome dell'azienda di Brescia
Se mi consente l'amico collega Nicolò Nicolò presente in sala anche del Minicis tema mini sistema è un raggruppamento di cinque aziende municipalizzate del Nobel centonove
Milano pareri scia Verona vicenza e Rovereto che ha un misti strallato mille seicento Mw
Leggera prevalenza tre omicidi
Un poco i reietti interconnette le può le le città di cui dicevo prima erogando circa sei miliardi di kWh è il più grosso raggruppamento che c'è
E a questo farò riferimento gruppo Vento che dico subito che ritengo piccolo per stare sul mercato che si va configurando in Europa
E quindi
Stiamo pensando cercando di fare come fa l'ENEL delle alleanze Ciampi Vittori Sunday municipali semmai usciti dal paese quindi certamente più imbarazzati certo Zanetti
Ecco della produzione io non parlerò perché la produzione
Ecco non lo so come saga coglie esili Investimenti che sinistra vi hanno saremmo dei di Donati come si traduce da un termine anglosassone
Sovvenzionati per investimenti che andranno alla deriva però certamente il futuro al mille ma apprezza
Ah non appena si sarà liberalizzato aperto ed è inutile stare a discutere con una sola precisazione non vorrei far torto al all'amico in testa che non vedo più in sala ma da soletto elettrici e secondo la Bild la dizione francese l'epocale io nel sessantatré nel giugno sessantatré quando uscì la proibizione agli scambi erano cinque anni che facevo il mestiere di potuto seppure autoproduttori ma non c'era differenza specialmente di due anni fa fatti in Sicilia Aldo erano megawatt indispensabile alla vecchia civile ecco la differenza io non vedo non capisco come le eccedenze possono definirsi sport questo proprio vorrei che mi fosse spiegato meglio trasmissione che produzione niente trasmissione è un nodo fondamentale
Dorate della mia azienda come un piccolo scattati espertissimo avevo dalla dalla Itavia che non volle non passa sopra le isole Eolie quello non è un punto ma quando arriva l'avevo porto con la terra deve aver garantito senza precedenze per gli aerei dell'Alitalia del monopolio
La par condicio deve essere secondo le necessità ecco mi spiace evocare i controllori di volo esempio che faccio spesso perché la popolazione che o la lega un po'alla fama ma quello è il modo intendersi su come vogliamo la neutralità sulla trasmissione ecco con una precisazione che c'è ne scegliamo interni e quindi quelle che interessa a noi
Di avere ah scusa avevo visto proprio questo il presidente della massima in parecchi Stati del medici spendere che il il professor Ferrari
Pensare anche lui non lo non l'avevo visto mi domando scusa liceo
La trasmissione deve deve essere
Idealmente diviso in due funzioni una quella che riguarda anche noi per gli scambi interni che devono essere possibili nella più assoluta neutralità
Ma c'è un'altra funzione importantissima epici richiama un'altra funzione che può rimanere a capo di una grossa impresa che quella dell'interconnessione nazionale
I quella cioè che riguarda anche
Connessioni non ancora fatte io non ho non so se lei ne abbia colto l'occasione per non fare il collegamento con la chiarezza
Che è stato rinunciato per difficoltà di insediamento oppure sia la rinunzia ad una strategicità che da altre parti viene ricercata l'Italia e naturale
Pontile verso l'Africa e fare un un una specie di alle lo del Mediterraneo che completa il sarebbe da sostituzione anche del dei metanodotti credo che avviene astrofisici fatale
Che quella che giustificasse viene fatti invocate immotivata il fatto del permaneva di una grossa impresa italiana capace di stare sul mercato globalizzato europeo ed interloquire con gli altri operatore
Ecco il punto il nodo fondamentale la distribuzione
La distribuzione
Il nodo Ennahda perché
Intanto vede l'unica vi era presenza alternativa alle delle municipalizzate con una presenza del sette per cento molto piccola
E molto piccola manca frastagliata solo alcune non voglio dir quante municipalizzate hanno una dimensione che può competere con i costi di distribuzione de Mita aveva che fa il gran baraccone che e qualche volta si dice tenda Nobile
Rispettabilissima
Tecnostruttura anche all'estero c'è un buonissimo nome
Ecco noi siamo piccoli
Non possiamo rimanere molti di noi così piccoli la la commissione Carpi ha detto trecento mila utenti cinquecento mila ce ne sono solo due municipalizzate che arrivano a trecento mila utenti e gli altri ecco allora e qui comincia il punto ma sono domande che dobbiamo fare il Governo è il governo che deve dare gli indirizzi
In dieci perché si CIDA se queste municipalizzate restano o no restano sul servizio
Io vi dico che personalmente non ne ho mai fatto una ragione se l'ENEL fosse divisa in quattordici ventotto trentadue parti anzi come dicevo poc'anzi credo che come italiano
Sia vi interessa e che rimanga una grossa sovrastruttura ma la teniamo sola perché con l'attuale situazione delle municipalizzate
Il mercato diventa competitivo non reggeranno
Anche la media nonostante che dovremmo fare grosse modifiche
Ristrutturazioni risparmi aumentare ne siamo integrati orizzontalmente facciamo altri servizi di Garcia il teleriscaldamento l'acqua potabile questo diminuisce i costi ma io non lo lascerò se sono sufficienti questi costi di distribuzione pur ridotti da altre attività io ho paura di lino in un confronto con quelli delle né Pometia non ci si probabilmente non ci siamo allora come fare
Ecco noi abbiamo bisogno che le nostre imprese nei modi possibili
Sia facendo società miste con Lele ma nonché trasferendosi le utenze assumono una dimensione minima per stare sul mercato
L'inversione della città vorrei in non c'è molta differenza trecento quattrocento cinquecento mila dipende da altri fattori
Qui però si pone venti ripeto il discorso degli indirizzi governativi contenute nella disciplinare di concessione rilasciata lender dal qui presente ex ministro Clò no proprio ancora il ministro che non c'è più
Nel dicembre del novantacinque indirizzi
Da qui ci aspettiamo anche come trasferire le utenze il trasferimento a mio avviso non poco intanto deve essere bidirezionale perché se facciamo società mista con Lele anche Lele metterà un pezzo del suo ramo d'impresa distribuzione dentro la nuova società quindi alle stesse condizioni sia che passa dall'uno all'altro e dall'altro l'uno a stabilire quanto e deve essere un quanto che non può distaccarsi molto da quanto Lehner Pardo parte del debito allora ecco vorrei con riconversioni vista che pagherò quando nazionalizzato per esempio le venti semestralità diversamente o ad un tasso di interesse io dico che quella fu una buona azione fu un un buone nazionalizzazione
Cose prendere il quello che c'è e trasferirlo quanto prima che si vendono le azioni ai privati reazione dell'ENEL
Io direi anche delle municipalizzate perché dopo ci sarà un riferimento che non potrà più essere quello dell'unico grande padrone pubblico che finora c'è stata qui sta il nodo fondamentale insieme alcuni indirizzi che devono dirci se il governo vuole che rimangano al noi ci accontentiamo la federa elettrica federazione pare appartengo caduto in momenti un po'di crisi nel passato sembrava lavorasse per grave ipoacusia
Ma che è nostro porta bandiera il quattordici per cento dal sette non è che chiede alla luna ecco non è la luna ma però deve essere un indirizzo molto preciso perché l'ha detto anche l'Antitrust
Nel commento doverosa che faceva alla alla al disciplinare di concessione che ricordavo prima è difficile attendersi che Frey nelle municipalizzate per il contrasto di interessi che c'è
Possa esserci un accordo su questi punti certo potremmo dare supporta il governo ma è una senta del governo Lula deve dire quel che dovevamo fare
Ecco con la distribuzione Bernanke francamente di
Che ci pongono quei problemi che evidenzia testa di tariffe la distribuzione è trasferimento trasversale e territoriale e non c'è ombra di dubbio
Oggi pomeriggio quando mi allontano andando alla sua casa ricorderò che nell'ottantadue ci decide nel a ministro dell'industria Pandolfini in quel grande salone l'in via Veneto che il no avrebbe qua dato soldi li dà tutto permetta Nizzar il Sud
Con una forma di Sven Tagliamento della tariffa del gas
Pagato del Palazzo tariffa pagata alla stampa che consentisse al Sud di avere gare come materia prima apprezzo molto più basso ecco la metanizzazione credo sia fatta speriamo che prima o poi questa antistante sta Calìa sia stata fatta ma ce le può fare altri purché siano motivate palla in quell'occasione si era costruito una rete anche in zone che erano meno fredde fu una decisione difficilissima amici la qualcuno di noi diceva la stanza sul freddo dove ti convince il sindaco dell'epoca di preside
Che era l'avvocato Trebeschi ad andare a casa a alle otto di sera perché lo era contrarissimo e io dico invece che questo può anche essere il frutto può essere continuato ma con chiarezza con trasparenza e motivazione come d'altra parte oggi abbiamo l'Autorità dovrebbe fare ecco questi sono i nodi di una piccola azienda municipalizzata io ho finito Presidente che a tante difficoltà e non so se lei avesse in asta sul mercato ma certamente siccome siamo molto radicati nel territorio molto e non intendiamo essere strumento di disaccordo sul territorio non ho che siamo addetti
Siamo perfettamente disposti convinti che dovremo fare di tutto perché queste aziende possano continuare nel minimo nella minima condizione che sarà ritenuta sufficiente per stare sul mercato ecco chiaramente questo se non basterà lo lascerò in eredità al mio successore stiamo evolvendo verso una società per azione che ci permetterà di fare alleanze e la si fa proprio come eredità quell'idea
Che bisognerà accentuare queste forme di collegamento che sono quelle che ci consentiranno di stare in un mercato globalizzato e competitivo grazie
Grazie Capra adesso mi accingo a dare la parola o raggiungere
Dottor Francesco De Luca direttore generale una pace Unione nazionale aziende produttrici consumatrici di energia elettrica colgo anche l'occasione col permesso del dottor Pace per salutare molto cordialmente
Per ringraziarlo per la presenza del professor Sergio Garribba componente dell'Autorità lavoro elettricità l'energia elettrica ed il gas stamane ha avuto il presidente dell'autorità oggi abbiamo questo autorevolissimo componente vi siamo grati dell'attenzione che ha voluto riservare a questo nostro convegno scusi dottor prega prego grazie presidente
Io son qui a sostituire il professor Gatti presidente di una pace che improvviso quanto improrogabile impegno all'estero portato appunto fuori dell'Italia
Vorrei ringraziare gli organizzatori del convegno per l'invito a una pace
Convegno che rappresenta un'utile occasione di confronto di approfondimento su su temi di strettissima attualità
E di importanza per il Paese
Vorrei esprimere inoltre sincero apprezzamento debbo dire per l'intervento la relazione effettuata stamane da parte dell'onorevole Rasi perché i pare che molti dei temi delle posizioni Daloui assunte siano condivisibili direi anche in linea con le posizioni più volte espresse da una pace
La ristrettezza del tempo che ho a disposizione non mi consente di soffermarmi sui vari aspetti del problema
Come sarebbe forse necessario
Mi limiterò quindi solo ad alcune considerazioni di carattere generale più essenziali
E vorrei lamentare in partenza un fatto sostanziale mercato unico europeo dell'energia elettrica sto e la direttiva evidentemente che né derivate è stata approvata a dicembre rappresenta sostanzialmente il punto di arrivo ultimo della direttiva stessa
Questo obiettivo è un obiettivo richiederà una serie di interventi che peraltro la direttiva chiaramente individuato
Tra i quali mi pare che la liberalizzazione del mercato soprattutto nel settore della generazione della produzione di energia elettrica costituisca un elemento prioritario e qualificante rispetto a qualsiasi altro
Su questo tema desidera di fare una prima importante precisazione
Noi non possiamo parlare di liberalizzazione della produzione se alle aperture che potranno intervenire sul versante dell'offerta non corrisponderanno delle aperture adeguate anche sul versante della domanda e quindi su tale fronte occorre che in sede di recepimento della direttiva si dia la massima dimensione al cosiddetto mercato libero sin dalla prima fase della sua costituzione
Assegnandoli con uno spazio che non ci auguriamo che in prospettiva di venti prevalente rispetto a quello del mercato vincolato
E in questo senso ai fini della individuazione della soglia italiana di apertura
Di tale mercato riteniamo che poi è quella che serve chiaramente per l'individuazione di tutti i clienti idonei clienti liberi di accedere al mercato stesso
Riteniamo che non si debba lo abbiamo più volte affermato calcolare l'autoconsumo né degli autoproduttori né delle imprese municipalizzate
Monica mente solo il saldo del loro interscambio con l'ENEL questo in virtù del fatto che questa quota non costituisce di per sé però per definizione un mercato contendibili
Diciamo che questo è un elemento sostanziale perché solo in questo modo a nostro giudizio si darebbe vita a un mercato competitivo che abbia delle dimensioni tali da essere diciamo a nostro giudizio il minimo per poter parlare per potere evidentemente consentire una maggiore libertà di azione agli operatori in questo settore
E questo mercato dovrebbe essere ampliato e se possibile a nostro giudizio e ciò è consentito evidentemente anche da parte dalla dal principio di sussidiarietà con la quale e gli stati membri potranno voglio dire a vere spazi di manovra qui è Pier Pier ampliare la quota di apertura del mercato stesso dicevo questo è capo essere ampliato conteggiando i consumi non solo per sito ma anche in base evidentemente la ragione societaria
Il secondo aspetto evidentemente del problema il segmento dell'Offerta evidentemente quindi la domanda da una parte l'offerta dall'altra direi che sotto questo profilo oggi ci troviamo in una situazione in cui la capacità del mercato è sostanzialmente in modo pressoché esclusivo nelle mani
Dell'ENEL che ritiene
Oltre i tre quarti della capacità di produzione stampata in Italia
E l'unico soggetto in grado evidentemente di poter importare dell'energia elettrica dall'estero in virtù evidentemente della riserva che ancora le assegnata e che probabilmente anzi sicuramente era meno con la prossima direttiva ma evidentemente fino a quel momento questa riserva
è in mano questa possibilità in mano all'ENEL
E voglio aggiungere qui che probabilmente lo sarà forse anche per qualche anno ancora perché perché i contratti che sono stati stipulati con le beffe evidentemente non hanno scadenze immediato e al momento della scadenza tra l'altro poi si dovrà vedere se e in che misura evidentemente questi contratti dovranno essere e da chi eventualmente rinnovati e non è cosa da poco conto perché può avere dei riflessi abbastanza abbastanza ovvi sia sul discorso del mercato libero sia sul discorso del mercato vincolato
Direi quindi che e
Tale in termini di diritto permarrebbe di fatto dal momento che la competizione potrebbe sostanzialmente svilupparsi solo in funzione dei futuri sviluppi della domanda e allora ai fini proprio di una de la creazione di un effettivo mercato concorrenziale
Anche in linea con quello che tra l'altro affermato il documento Carpi una pace più volto messo in rilievo che è necessario innanzitutto articolare l'attività di produzione può articolare l'attività di produzione oggi in capo all'ENEL in più società da portare separatamente al mercato
Ho prevede in alternativa che l'ENEL di smetta pacchetti di centrale in modo che al termine del processo nelle stessa non si presenti più in una posizione dominante quale l'acqua
Ora
Diciamo che rispetto a quest'ultima audizione possibilità
La strada che sta percorrendo l'ENEL quella delle invece che ne rappresenta una variante sostanzialmente può costituire a nostro giudizio una soluzione praticabile
E a due condizioni sostanziali uno che la scelta del partner avvenga con procedure rigorose e trasparenti due che siano chiaramente definiti i tempi di uscita dell'ENEL da queste società prima della liberalizzazione del mercato
Ora
Abbiamo qualche dubbio che questo evidentemente sia il caso delle joint Venture annunciate il cui lati praticamente è stata annunciata oggi
E tra ENEL ed ente ATC che a questo punto non sappiamo nemmeno se sarà l'ultima
E l'ultima con operatori esteri vorrei aggiungere anche e e su questo tema deve del resto vorrei ricordare che si sono già espressi in modo chiaro stamattina lo ha ricordato anche professor Ranci sia l'autorità per all'Energia elettrica e il gas sia l'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Che hanno in qualche modo denunciato il rischio che da queste iniziative portate avanti autonomamente dall'ENEL derivi un'occupazione sostanzialmente monopolistica del futuro mercato della dell'energia elettrica
Ora di fronte a queste situazioni
Io vorrei rilevare appunto che quanto annunciato oggi non cambia sostanzialmente i termini del problema anzi li aggrava
Ancora una volta riteniamo che sia stata portata avanti un'operazione senza alcuna trasparenza
Sia in ordine alle modalità e alle procedure di selezione dei partner e soprattutto senza una chiara indicazione da parte dell'ENEL circa una sua Fonzie in tempi brevi e certi dalla stessa tendenza riteniamo inoltre che non sia accettabile e la disponibilità e l'interesse esplicitamente espressi in varie occasioni da operatori italiani verso l'ENEL
Continuino ad essere pregiudizialmente e vorrei purtroppo non sottolineare ma devo farlo questo pregiudizialmente rifiutati a favore di operatori stranieri ora non voglio indulgere a tentazioni di tipo protezionistico Dio mai per carità vorrei solo ricordare che in una realtà ancora inizia nella quale evidentemente si collocano i nascenti produttori indipendenti nazionali
Con un monopolio perdurante si può pensare anche in qualche modo a una loro sia pur difficile sopravvivenza
In una realtà in una situazione evidentemente di apertura del mercato di mercato vero e proprio in assenza evidentemente di una possibilità
Di crescita di situazioni che consentano loro di crescita di svilupparsi di partecipare quindi al pari di altri soggetti perché qui non si chiedono evidentemente né interventi né sussidi o altro
E è difficile evidentemente pensare a a una sopravvivenza per molto tempo ancora e quindi a questo punto nasce anche un interrogativo si vuole che si sviluppi anche l'industria italiana
Di produzione dell'energia elettrica o meno
Lascio evidentemente l'interrogativo la risposta qualcun altro
Direi per concludere che
Ho accolto con con una certa perplessità le dichiarazioni che stamattina ha fatto il ministro Bersani anche perché personalmente giudico evidentemente
Poco comprensibile l'atteggiamento che finora è stato assunto dal Governo su varie vicende che hanno caratterizzato il dente mente il quadro energetico l'evoluzione della situazione le Trika negli ultimi tempi
Mi pare che sia da parte del governo non si sia Assunto si sia forse in qualche modo dimenticato che spetta l'avessi dei compiti precisi in qualità di azionista che spettano adesso anche dei punti di precisi per quanto riguarda l'Indirizzo e la vigilanza dell'operato della dell'ENEL
E quindi mi pare che il ministro dell'industria stamattina abbia fermato sostanzialmente sia l'azionista pubblico non compete più o non dovrebbe competere più un ruolo di Indirizzo ma soltanto un ruolo di verifica successiva della nuova situazione e dei nuovi equilibri di mercato ecco questo mi lascia un attimo un attimo perplesso perché è una scelta discutibile se si considera che ci troviamo in una fase di transizione una fase di transizione da un sistema monopolistico ad un mercato libero in cui la futura configurazione del mercato viene sostanzialmente lasciata alla libera determinazione alla discrezionalità pressoché totale
Del monopolista spesso monopolista che quindi non stesso tempo diventa arbitro e giocatore
E quindi per questo che come una pace esprimiamo preoccupazione per quello che sta accadendo perché riteniamo che in tal modo possa essere vanificato sul nascere quel processo di liberalizzazione della produzione di energia elettrica e riteniamo sia il caposaldo da cui poi nasca un attimo il riassetto più complessivo del settore elettrico e questo perché verrebbero si stato sottoposti a questo punto al controllo dell'ENEL anche il di esigui spazi del mercato libero ancor prima delle sua costituzione consolidando quindi di fatto la posizione egemonica dell'ENEL sul mercato
Non riteniamo comunque che sia questo l'intendimento mi auguro del governo mi auguro anche del Parlamento e confidiamo da questo punto di vista che vi possano essere degli interventi chiarificatori ai quali ritengo mi rivolgo qui anche l'onorevole rase al notevole Maceratini il Parlamento possa contribuire nell'ambito delle prerogative che adesso sono accordate vi ringrazio per l'attenzione
Grazie
Adesso prendiamo dottor Bondi amministratore delegato dal punteggio più prendere la parola
Pioveva
Il bello
Però non sono vorrei far perde troppo tempo all'uditorio no non si preoccupi novembre hai perso in questi casi allora
Allora faremo anche oggi vuoto
Prima di tutto grazie delimitato fra l'altro ho apprezzato molto la qualità del dibattito
Certamente ci son confrontati anche il mio non sarà un punto di vista diverso da quelli che sono stati spesso sino ma come ha detto qualcuno mi sembra il ministro è proprio dal confronto dei punti di vista dal confronto anche dei numeri sui quali ognuno in ogni base il proprio punto di vista che può si può trovare una verità e si può trovare un modo di approssimare quel punto d'equilibrio che poi noi tutti ASPI auspichiamo per il bene delle nostre aziende che per il bene del Paese
Prima però che io vado avanti nella mia esposizione io vi pregherei di darmi due secondi per fare un cenno su Montedison Montedison è certamente un gruppo che negli ultimi tre anni ha passato delle vicende un po'difficili
Possiamo dire che oggi Montedison è uscita da questa vicenda nel completamente uscita è un gruppo San è un gruppo che vale come fatturato circa ventisette mila miliardi dispone di duecentocinquanta impianti industriali è presente in ventisei Paesi in ogni parte del mondo
Tra le strategie del nostro gruppo uno degli assi portanti del sud del nostro gruppo è crescere nel settore delle energie
Edison rappresentata quater l'ingegner Del Ninno e dal suo stato maggiore
è la società alla quale Montedison ha dato questa missione di gestire l'esistente e di svilupparsi
Ecco prima vorrei fare ancora un'altra premessa spero che questo sia da parte mia un contributo abbiam parlato di energia elettrica io però credo che guardando il future Spence anche di poterlo dimostrare parlare di energia elettrica senza parlare di gas naturale sia qualcosa di monco perché come vedremo penso che qui sia condiviso da tutti spero e non di una cosa che non condivisibile il futuro della generazione elettrica stanno incastrato tra allora siamo un bel avrà un bel parlare di liberalizzazione del mercato delle già elettrica sia Monte rimarrà un monopolio questo mercato non sarà mai liberalizzato
E in effetti voi avete visto che in ambito Comunità economica europea certamente se varata la direttiva sull'energia elettrica ma si sta studiando e cercando di varare seppure con lentezza e maggiori la direttiva sul cast quindi ecco io credo che questo dibattito di oggi sia un dibattito estremamente utile ma penso che il dibattito debba allargarsi a questo gas
Energia elettrica perché da incassi fare Energia Elettrica e quindi se un mercato e bloccato difficile aprire l'altro con l'apertura sarebbe fittizie
Ecco detto questo
Edison alla missione di svilupparsi nel settore dell'energia elettrica e del gas perché come vedremo poi Edison l'azienda che gestisce le due facce di questa medaglia
Edison è senz'altro la Società italiana contrariamente al resto del gruppo è baricentrato in Italia pensi dato in Italia più del novanta per cento dei propri interessi
Quindi ha interesse a svilupparsi in Italia però Edison stanche sviluppandosi in altri Paesi noi ragioniamo in questi termini il cuore di Edison e l'Italia
Poi c'è un cuore allargato che il bacino del Mediterraneo resto rotte poi un cuore ancora con largo dove Edison potendo seguire le altre attività del gruppo può avere ambizioni di espandersi
C'entriamo sul momento sull'Italia io qui porto il nostro punto di vista e vi dico la verità sono anche un po'timoroso perché perché il nostro punto di vista il punto di vista del primo attore dopo l'ENEL ma certamente un attore che nei confronti tenere molto più piccole copriamo all'incirca il sette per cento della produzione nazionale quindi possiamo avere anche informazioni
Un po'distorte
E forse anche le possiamo portare avanti in termini un po'provocatori perdonatemi penso che anche il dottor Testa nel suo discorso ha voluto un po'provocare no ecco penso che da questo provocazione poi come diceva prima posso nasce la verità allora il panorama italiano così come lo vediamo noi
L'Italia è l'unico caso tra le nazioni industrializzate che dipende dall'estro per il quattordici per cento del suo fabbisogno di energia elettrica a noi non risulta non è quella aspetti mai a noi non risulta che questa l'importazione posso espandersi
Io più volte ho detto ai miei ma perché per esempio non proviamo a importare l'energia che abbiamo in Svizzera nostra idroelettrica la cappa pane HR uno
Perché ENEL ha per legge il monopolio dell'importazione di questo non è un male legge che lo vuole secondo perché anche se volessimo dovremo fare un nuovo elettrodotto quindi pensare che il Paese abbia elasticità di approvvigionamento dall'estero secondo il nostro punto di vista non è realistico
Un altro elemento nel mille novecentottantanove l'Italia era arrivata ad avere una riserva di energia elettrica solo del quattro per cento
Sentivo parla stamani qualche modesto blackout lì il rischio però veramente di Trabuglio tutto il Paese tant'è vero che il diciotto sei del mille novecentonovanta
Prima lo sottolineo prima che scattasse
Il CIP sei fu sottoscritto un accordo quadro tra i produttori indipendenti Elena perché perché l'ENEL in quel momento si accorse che non avrebbe potuto da sola far fronte ai fabbisogni del paese è giusto quello che diceva il dottor Testa all'epoca il Paese sviluppava i propri consumi d'energia elettrica in maniera molto più veloce di ore
Quindi c'era bisogno di un supporto i privati tra cui gli ha chiesto hanno sottoscritto questo accordo che poi sta
O anche integrato con la regola ma regolamentazione del CIP sei Edisontel orgogliosa deve puntualmente eseguiti proprio
Vediamo ora un momento il futuro sempre su questa su questa lunghezza d'onda lo scorso anno siamo stati in un anno di recessione
I consumi sono stati pressoché piatti
Di qui è nata l'idea che il mercato dell'energia fosse ormai un mercato saturo piatto
Ripeto certamente non su gli anni in cui il consumo immergere Trivero scemo al sei per cento all'anno però guardiamo un po'la prima slide son dati ufficiali niente di strano
Voi vedete per me difficile per la che nemesi maggio giugno luglio agosto settembre tante ottobre la crescita se non sbaglio e intorno a una media del cinque per cento io potrei accusare la copia che qui per legge tanto per avere con oltre sei per cento meglio di progressiva sette
è bastata nonché l'economia esplodesse signori che ci fosse appena un filo di ripresa e sono esplosi consuma energia elettrica allora io sulla base di quanto detto in precedenza e di questa slide faccio questa considerazione ma c'è un'altra premessa come sottolineava giustamente nel clima
Avere autorizzazioni
Per fare una centrale e cosa dell'altro mondo
Noi abbiamo una centrale che dovremmo fare Jesi non riusciamo a farlo autorizzata del CIP sei dovrebbe stati spostati allora l'altro elemento che condiziona le nostro futuro l'energia elettrica sono i tempi di autorizzazione certamente lunghissimi
E allora che cosa dobbiamo fare io credo che dobbiamo essere sufficientemente previdenti in maniera da evitare crisi come quelle del mille novecentottantanove perché chi sono i protagonisti della crescita delle verginelle dei consumi elettrici
A me risulta a noi risulta che i protagonisti siano gli stretti e il mondo delle piccole e medie imprese del made in Italy che dottor Testa ci ha fatto vedere son fra l'altro quelli che pagano di più
I distretti della moda del mobilio delle ceramiche della meccanica addizionali nonché il turismo
I settori manifatturieri del made in Italy che sono largamente basato sistemi produttivi locali
E che costituiscono la l'italiano lo sviluppo economico inviti via invidiata ci da tutto il mondo hanno generato nel mille novecentonovantasei un saldo positivo di bilancia commerciale con l'estero di circa centoquaranta mila miliardi di lire
Con questi centoquaranta mila miliardi di lire cosa è stato pagato tutte le materie prime importate da questo sistema
Le materie prime importate dal resto d'economia italiana l'intero importo energetico il deficit degli altri settori manifatturieri e sapete che cosa avanzato sessantasette mila miliardi di lire
Se questo sistema va in crisi che non ha l'energia elettrica ragazzi scusate io uso questi termini non sono grandi storie siamo fatti dobbiamo evitare
E per evitarlo abbiamo certamente essere molto preveggente
A dimostrazione della loro vitalità tipo la forza del nostro Paese i settori i distretti le piccole e medie imprese del made in Italy hanno rappresentato dal mille novecentottanta al mille novecentonovantacinque oltre l'ottantadue per cento della crescita dei consumi elettrici dell'industria manufatturiera italiana
Questo è un altro dato
Se consumi elettrici non salì di non salire per questo
Cioè
Ventidue miliardi di chilowattore incremento su ventisette complessi
Ma signori l'Italia è un Paese che tutti ci invidiano perché perché è un'altra grandissima risorsa il turismo
Che significa ambiente turismo che genera un saldo positivo con l'estero di altri venticinque mila miliardi di lire
Non dimentichiamo poi commercio
Tra il mille novecentottanta al mille novecentonovantacinque Alberti ristoranti bar e commercio hanno rappresentato più del quaranta per cento per la crescita dei consumi elettrici del terziario cioè undici miliardi di kilowattore sul momento complessivo di ventotto miliardi
Queste la base che spinge forse qui o un po'mi son messo un cappello diverso quello del cittadino piuttosto che Lomonte riso
Aveva una grande attenzione a questo sistema però non è che io mi son tolto il cappello il set di un di Montedison perché perché vedete questo sistema per il nostro gruppo è un grande cliente non ci preoccupiamo dei nostri clienti consumano i nostri prodotti figurati consuma le nostre materie plastiche consumer nostri prodotti alimentari questo è il punto la leva di forza il nostro modo di essere nel mondo e quindi dobbiamo tenere molto sotto controllo tutto ciò che accade a questo sistema ivi incluso i fabbisogni del geometriche
Ma vediamo un altro aspetto e qui la pregherei dottore burle ah scusate
In merito a quest'argomento c'è un'altra cosa che voglio mostrare da fumetto Tourette la numero due
Mi è saltata prima nella foga ecco vedete noi ci troviamo e questo son previsioni e anche in un sistema europeo che secondo le previsioni nella legge lei Brunetti dell'UniCredit
Incrementerà come previsioni i propri consumi dell'uno e sette per cento all'anno
Mi dicono che le eccedenze
L'eccedenza o il surplus la capacità produttiva di che potrebbe essere ancora utilizzata mantenendo la riserva standard sia un quattro per cento che poi viene in larga parte importato dall'Italia
Se questi consumi crescono se contemporaneamente in a questo ritmo se contemporaneamente non ci sono gli investimenti necessari
Il surplus rischiano esserci più e allora ciò che noi oggi paghiamo al marginale
E solo una parte paglia mangia marginale perché per un'altra parte paghiamo prezzi pieni oltre cento lire non esiste più rischieremmo di comprare l'energia elettrica al prezzo pieno oppure al prezzo che vorrà il produttore magari anche centottanta litri che ne so
Ecco questo è un aspetto per quanto riguarda i consumi vediamo un altro elemento su cosa possiamo fare leva
E io credo che una delle leve
Di cambiamento sia il progresso tecnologico me ne parlavo prima
Per quanto mi risulta il parco termoelettrico europeo e anche quello italiano e costituito per la maggior parte da unità a vapore di tipo convenzionale ITA superiore ai venti anni e con rendimenti medi di circa il trentotto per cento
Edizione che ha avuto l'opportunità di fare investimenti nuovi oggi ha un parco che ora termoelettrico che ha un rendimento medio del cinquantaquattro per cento
Che ha un rendimento possibile grazie la moderne centrali a cicli combinati
Tra l'altro e lei lo può mettere dottor Bonetti il continuo progresso tecnologico fa prevedere che si raggiungeranno rendimenti del sessanta per cento e più negli impianti a ciclo combinato che entreranno in funzione nei primissimi anni del nuovo secco
Posso anche dirvi che noi come Edison siamo impegnati a promuovere prenderemo i nostri dischi per promuovere centrali con questo rendimento perché ma perché ne siamo convinti che il progresso tecnologico che poi si ottiene investendo in ricerca e sviluppo sia una chiave e la nostra capacità di essere competitivi non solo con l'utero energia elettrica ma anche come Paese ma credo che qui sfondo porte aperte per crescere perché io devo insegnare questi aspetti
Al nostro al nostro all'ente di Stato alla sua classe piane
Ecco come si ottiene questo questo risultato con il gas i gas quindi sarà il ponte verso il futuro
In attesa che si possa giungere anche a forme di energia più evolute per queste sospendo che non ci può essere di per imitazione del sistema elettrico se non c'è liberalizzazione sul sistema del gas
Per evidenziare il significato e l'impatto del progresso tecnologico in atto basti considerare che a pari utilizzo tipologia di combustibile cioè gas col chip combina col ciclo combinato rispetta cicli tradizionali si ottiene oggi una maggiore produzione ci elettrica pari al quarantadue per cento
Passando da trentotto cinquantaquattro la differenza fra il trentotto cinquantaquattro è il quarantadue per cento di trentotto
Nel prossimo futuro arrivando al sessanta per cento si arriverà al cinquanta per al cinquantasette per cento perché sessanta meno trentotto fa ventidue ventidue su trentotto e il cinquantasette per cento ecco la forza signora
Quando mi si parla di energie rinnovabili ma questa è la vera energie rinnovabili perché l'aut endo appare impatto ambientale cioè con lo stesso impatto ambientale con l'indice che avrei con un rendimento al trentotto per cento
E infatti li trasmette l'altra slide
No l'altra
Ecco vedete la differenza in termini percentuali dei vari inquinanti le centrali convenzionali fatte cento
L'anidride carbonica il consumo di combustibile rendimenti cinquantaquattro anni
Le centrali
Il consumo di combustibili tenta settantacinque le missionarie Carboni che diventa sessantatré legno x non lo leggo di quando mi sembra sia lo legge lei dottor Brunetti Ennio X
Però avete voi lesso Duel trentanove le polveri il trentadue per cento
Per esempio se entro il due mila dieci l'Europa intera
Inclusi i Paesi dell'est e dell'ex URSS provvedesse a sostituire il quindici per cento del proprio parco centrali termoelettrico circa novanta mila metri circa novanta mila megawatt su cinquecentottantacinque mila con nuove centrali capaci di rendimenti del sessanta per cento si potrebbe ottenere un abbassamento delle missioni europea di anidride carbonica di circa duecento mila tonnellate annue
Cioè ben oltre un quarto l'obiettivo complessivo di riduzione ospitato oggi all'Unione Europea
Ecco la forza
La leva tecnologica cosa vuol dire ma vi dirò di più
Leggevo un po'di tempo fa sui giornali
De la grande attenzione che si dà al miglioramento dei rendimenti del motore dell'automobile
Trenta mila megawatt
Di Potenza che secondo le nostre stime sono il fabbisogno
Di Potenza nuova per l'Italia entro il due mila dieci se realizzati con rendimenti del sessanta per cento anziché del trentotto per cento come io penso proprio che si farà
Porterebbero ad un minor inquinamento equivalente all'incirca a quello che si avrebbe se l'intero parco vetture italiano fosse equipaggiato con motori capaci percorre anziché venti ventidue cinque chilometri con il ventidue cinque chilometri con un litro anziché quindici
Vedete
Con un mezzo semplicissimo fare trenta mila megawatt che poi sono roba da ridere
Con queste tecnologie sì diminuirebbe l'impatto ambientale in una maniera incredibile ecco quindi l'esperto tra leva tecnologica il perché bisogna insistere fra l'altro
Nella mia testa che è una testa un po'di un tecnico sta perché non esiste cigno ospitiamo su
Cine applichiamo su sul pareti scoscese inarrivabili ci sta anche questi rendimenti possanza di rancore perché no
Se voi pensate ciò che si fa negli aerei da battaglia
Tenderà rendimenti sempre più alte spinte sempre maggiore si pensa arrivare due mila gradi di temperatura delle palette riportare tutto ciò su una centrato il POGAS significa come Taranto rendimenti
Ecco quindi il perché io credo che almeno per la parte produttiva generalmente spingere spingere spingere sulla parte ricerca e sviluppo
Ecco detto questo tracciato il quadro come risulta a noi dei fabbisogni del Paese tracciato il quadro di una leva importante che l'aveva tecnologica vediamo quali sono le necessità e le occasioni che si presenti
Per tutto a nostro parere occorre assicurare un'adeguata risposta la crescita e la domanda di energia elettrica generata dai settori economici e più forte sviluppo
Bisogna migliorare l'ambiente l'ho detto per numero letto come secondo ma a mio parere il primo prima bisogna tendere
A fare le stesse cose essendo più amici dell'ambiente questa è la bandiera del nostro gruppo fatto ciò assicureremo anche un'adeguata risposta alla crescita di Ahmad energia elettrica
Inoltre usando leva tecnologica ridurremo la bolletta energetica
A vantaggio di tutti gli
Questi tre obiettivi a nostro parere si integrano
Ero e anche noi lo riteniamo
Che e la crescita dei consumi energia elettrica non sia più quella del passato però secondo le nostre stime che mi dicono essere stia molto conservative
Dico che da oggi al due mila dieci dovrà essere Rizzato in Italia una nuova capacità produttiva del settore elettrico di circa ventotto mila per ventotto trenta mila megawatt di cui tre quarti per crescita domanda e un quarto per sostituzione di vecchie centrali
Se le vuole dottor Blumetti queste sono le basi le nostre previsioni che mi dicono essere molto conservative Conte insita elettrica del PT zero quattro novantasei due mila cinque e di zero due dal due mila sei al due mila dieci
L'altro grafico forse lo può mettere al dottore
Ecco questo è quello che noi prevediamo passare da cinquantasette mila Mw del novantacinque agli ottanta mila del due mila dieci sette mila megawatt scompaiono perché sono sette mila megawatt che devono essere rimpiazzati
Ecco
Per far fronte a questa nuova domanda
è cruciale che l'Italia introduca nuova capacità produttiva nel sistema elettrico puntando sempre più sul gas naturale e quindi su cicli combinati che come gli ho detto nel prossimo futuro dovrebbero consentire rendimenti molto elevati che un grande rispetto per l'ambiente
A tal fine vanno create le necessarie infrastrutture per far fronte alla crescita di domanda nazionale di gas che lascia sarà circa di cento miliardi di metri cubi entro il due mila dieci di cui ottantacinque miliardi proverranno dall'estero
Penso ci sia l'altra slide ecco che dimostra lo scenario del gas ripeto ancora una volta questo il motivo per cui io sostengo che non si può pensare liberalizzare se vado troppo lento di temono accorcio
A liberalizzare il sistema energetico l'energia elettrica senza pensare al gas
E anche il motivo per cui
Effettivamente noi riteniamo che il gas sia la vera rivoluzione del futuro
Però queste ipotesi di sviluppo del sistema energetico nazionale
Energia elettrica e gas
Costituisce anche una importante occasione di politica industriale non solo per l'impatto positivo in termini occupazione indotta come dimostra i cento caso il recente caso la nostra centralità tanto il cui cantiere hanno lavorato mille trecento persone per due anni non solo per la ricaduta in termini commesse per l'impiantistica l'industria e Tom meccanica stimabile in circa trenta mila metri miliardi di lire nonché l'occupazione di rete permanente circa venti mila addetti che certa sono cifre basse rispetto a quello che nell'investiva nei momenti di crescita più grande ma son sempre cifre molto significativa
Ma anche per l'aumento dell'efficienza complessiva del sistema Paese soprattutto a supporto delle piccole e medie imprese dei settori del made in Italy del turismo
Grazie all'energia meno cara e più rispettoso dell'ambiente se vogliamo che la gente vada era fare il bagno da noi bisogna pure offre delle Spice delle delle spiagge pulite ecco fa tracciato così il quattro devo smettere smetto su quale svetta dal
Alla conclusione bene alla conclusione molto rapidamente volevo far vedere chi è Edison ve lo dico rapidissimamente no
Edison e lei può passarle slide una dopo l'altra
Ha prodotto nel novantasei sedici miliardi chilowattore circa hai scalato la potenza tre mila quattrocento Mw
Produce circa venti miliardi di kilowattore
Possiede
La l'energia prodotta da Edison circa venti per cento e per l'etica per restante termoelettrica Edison possiede anche una rete per il trasporto avanti una rete per il trasporto delle Angeletti che due mila cinquecento chilometri
Nel settore elettrico Harrison sta lavorando per fornire energia le Trika prezzi più competitivi non solo da grandi utenti
Cioè le categorie dei clienti decide di ma anche le piccole e medie imprese del made in Italy un significativo esempio l'accordo firmato con l'Associazione Industriali innovare di Vercelli il ventisei settembre novantasette
Per la costituzione di consorzi di autoproduzione a favore ristretti Neckar dei distretti meccanici rubinetteria e valvolame te e testi delle due province Edison è presente anche nel gas ha prodotto nel novantasei s miliardi di metri cubi
Quello lo tenga centrale possiedono e di gasdotti novecento chilometri proprio giacimento di gas le sue riserve equivalgono grosso modo al fabbisogno hanno quello lo tenga lo tenga quella di prima pure
E al fabbisogno hanno di un'azione come la Francia il gruppo è inoltre attivo nella ricerca del gas e posso dirvi Caputo recenti successi l'off-shore del Nilo
L'impegno di ieri sono è stato rilevantissimo tra il novantuno e novantasei in piena crisi del gruppo ha investito due mila cinquecento miliardi
E ha
In Miuccia
In studio
Due progetti per il gas il Progetto volta e la rigati esplicazione del gas nazionale il primo per importazione di gas speriamo dalla Russia se ce lo consentiranno e il secondo per i casi di Care lo lasci lì Natasha quella di prima
Per i casi ficcare il gas liquido ingente circola mobili la vedete quello che è il progetto di Edison nel gas
E il verde è quello che si deve far di nuovo il terminale di a leggi e i vari gas Totti
Ecco noi ci sentiamo Edion si sente specialista in impianti ad alto rendimento è pronta ad investire incentra i nuovi o a rinnovare quelle che fossero obsolete che sono obsolete
E pronta anche assicurare adeguate forniture del gas naturale attraversi Gad i gasdotti adeguate strutture per la rigassificazione in vista della liberalizzazione del mercato ecco un'ultima cosa poi scappo credo che ho preso troppo tempo liberalizzazioni la parola magica
Ci sono finalmente arrivati
Beh certi
Un attore e l'han detto intanto un attore come lei viso a speranza
Di crescere in questo Paese solo e soltanto se ci sarà un'adeguata liberalizzazione
E qui io mi permetto di dire che ciò che ha detto il ministro Bersani stamani in un certo senso mi ha rassicurato ma quello che ha detto De Luca poco fa
Ne ha fatta di nuovo corri privi di per la schiena perché checché se ne dica il giorno che vede due monopolisti del gas ed energia elettrica che si uniscono per fare una joint ventures che devo occupare il mercato cosiddetto libero
Beh signori io credo che c'è ho una grande paura che in questo Paese il mercato non si liberalizza i ma di questo io faccio carico all'ENEL
Perché ma perché nel in fondo fa il suo mestiere
Qui occorre e quello che ha detto il ministro Bersani
Spero che si realizzi occorre che a un certo punto la politica intervenga e veramente Cray un mercato libero ma come ha detto qualche d'un altro forse il professor pace il mercato è libero solo se gli attori sono equipollenti ecco stiamo attenti a non creare un mercato libero che fatto da un gigante ed alcuni nani tenuti al guinzaglio dal gigante perché in questo caso il mercato non se la libero nel nostro Paese non accadrà nulla avremo ancora centrali obsolete eccetera eccetera eccetera grazie
Grazie alla dottor Bondi per questo suo intervento estremamente documentato e anche estremamente stimolante
è stato un po'lungo ma dobbiamo dire che sia molto interessato credo di esprimermi anche a nome vostro
Certo la sua accento toscano si è fatto perdonare di diciamo di aver parlato un po'più diciamo del tempo concesso ma questo ripeto è servito certamente a rendere più fruttuoso questo nostro incontro adesso è rientrato il presidente e quindi disse di no la parola
Una volta c'erano i buttafuori invece Presidente dicevo l'altra funzione del butta dentro va bene allora prendiamo il professor Giovanni Del Tin presidente da perdere replica di prendere la parola
Tanto ringrazio per l'invito
Che mi consente
Tra l'altro in un convegno caratterizzato da una qualificata partecipazione anche da un dibattito molto franco e molto approfondito
Zio mi consente di presentare la federe letta ricca e chiarire la nostra posizione sul riassetto del sistema elettrico italiano tra l'altro ho constatato stamane con molta soddisfazione
Che le nostre posizioni sono posizioni che non sono molto distanti anzi in alcuni punti c'è una perfetta coincidenza
Con le posizioni espresse dall'onorevole Rasi e debbo anche dire che nel tempo le nostre posizioni si sono molto come dire ravvicinate con quelli degli altri restando noi fermi
Il che vuol dire che erano posizioni sostenibili e legittime
Due parole su Federer elettrica fedele ricca alla FIDAL elettrica aderiscono circa cento e cinquanta associati di cui quarantatré sono imprese elettriche degli enti locali
Il mercato di Federer elettrica è per il quattro per cento dell'intera produzione nazionale circa nove virgola cinque terawattora cioè miliardi di kWh
Nella produzione e il sette per cento nella distribuzione circa quindi il quindici per cento del totale nazionale
Il fatturato delle nostre aziende oltre i due mila miliardi all'anno e gli occupati sono intorno ai alle nove mila unità
Diciamo che
Le imprese elettriche gli Enti locali prima della nazionalizzazione occupavano nella distribuzione circa il venticinque per cento del totale quindi una quota rilevante
Che non si è mantenuta nel tempo perché a seguito della nazionalizzazione le imprese sono state costretti a rimanere nell'ambito de negli ambiti territoriali definiti per lo più cittadini questi ambiti cittadini in particolare al Nord hanno poi subito forti delocalizzazioni industriali quindi perdita di utenza interessante utenza industriale perché oggi copriamo una percentuale che ho detto corrisponde a circa sette sette e mezzo per cento del totale
La quota nostra oggi è piccola tuttavia io ritengo che in un mercato che si propone di liberalizzare
La molteplicità la pluralità degli attori sia la condizione essenziale quindi io credo che nonostante le di le piccole dimensioni del contributo non rilevantissimo in termini quantitativi le nostre aziende rappresentano un nucleo di condensazione significativo proprio per garantire e o per agevolare la costituzione di un mercato libero
Gran parte delle nostre imprese sono imprese pluri servizio cioè gestiscono in modo coordinato oltre all'energia elettrica vari servizi a rete come il gas l'acqua
Illuminazione pubblica i semafori hanno cioè a livello locale un ruolo importante e fondamentale per in particolare per i Comuni
Molte di esse sono impegnate nella cogenerazione produzione combinata di energia elettrica e calore e teleriscaldamento urbano
Ora
Al di là della della dell'opinione che molto spesso siamo di queste aziende credo che si debba riconoscere che hanno ma hanno manifestato in questi trenta trentacinque anni di nazionalizzazione elettrica una forte dinamismo imprenditoriale molte hanno sopperito alla scarsa economia di scala in relazione alle dimensioni e ristrettezze e e non espandibili che hanno ha avuto a causa della nazionalizzazione hanno investito e sviluppato i loro i loro business i in altre attività come nell'attività del gas dell'acqua e così via in modo sostanziale facendo sì che si è in qualche misura compensata la scarsa economia di scala con una economia di scopo una economia di varietà
E oggi questo modello d'impresa pluri servizio a un modello che noi riteniamo proponibile anche in un mercato che si liberalizza
Ora a seguito della legge cento e quarantadue le Moli alle municipalizzate è stato consentito
Di trasformarsi in società per azioni e una parte consistente di queste in particolare le più re grandi le più grosse sono state trasformate in società per azioni altre sono in fase di trasformazione
Le nostre imprese
Sono diventate poi attraverso la rete quattrocentottantuno noi abbiamo interpretata così concessionaria dello Stato il quale però non ancora loro attribuito le relative convenzioni di concessione mentre Lacco la concessione la convenzione di concessione è stata attribuita all'ENEL con un decreto ministeriale del ventotto dicembre del novantacinque perché sottolineo questo aspetto perché questo aspetto è importante cioè la mancanza della concessione oggi crea problemi alle nostre aziende da un punto di vista del dello del loro status della loro natura ci sono difficoltà di prospettiva in generale ma la difficoltà
E ha cresciuta per quelle aziende che si apprestano ad essere messe sul mercato perché i nostri advisor chiedono chi siamo quali sono le nostre prerogative mancando la concessione abbiamo difficoltà a dare delle risposte e abbiamo peraltro una ulteriore difficoltà che è quella di non dare certezza sui tempi per l'ottenimento delle risposte questa è un'incertezza che si aggiunge alle incertezze globali del contesto elettrico italiano in fase di evoluzione
Credo che questo sia molto importante un altro fatto importante che in particolare gli advisor mettere in evidenza è che noi oggi operiamo
E senza concessione ma siamo anche in una situazione in cui lento l'ENEL lei S.p.A.
Conti mantiene una serie di poteri e di prerogative che evidentemente vincola sono quelli del della dell'ente di Stato precedente che vincola il movimento è oggi ad oggi le capacità di sviluppo di queste aziende quindi questo è un fatto importante che occorre sottolineare
Devo dire che fatta questa premessa noi si
Abbiamo riflettuto e continuiamo a riflettere sulle prospettive della liberalizzazione del mercato cioè sulle prospettive che la direttiva europea sulla liberalizzazione mercato elettrico danno a noi
Sottolineo quello che diceva il relatore che mi ha preceduto l'importanza fondamentale direi non minore per le imprese
Elettriche della direttiva in fase di preparazione direttiva sul gas è importante perché come ha detto dottor Bondi noi
Nei prossimi anni avremo un aumento dalla domanda elettrica e chiederà soddisfatto ricorrendo al gas ma abbiamo anche come impresa elettrica gli enti locali un altro problema
Il gas
Assieme all'energia elettrica assieme al calore da teleriscaldamento rappresentano
Rappresenta una fonte in qualche misura sostituibile fungibile a livello di utenza quindi quando ci poniamo come ci poniamo il problema della gestione della domanda che è fondamentale in un corretto rapporto con l'utenza anche questa
Ipotesi della direttiva del gas diventa di fondamentale importanza
Ora nella transizione verso il mercato come richiesto dalla direttiva europea sono necessari io credo almeno due tipi di interventi un intervento sulla struttura del sistema
E un intervento sulla regolamentazione tariffaria per quanto riguarda la regolamentazione tariffaria e l'autorità è al lavoro e per quel che ci consta l'autorità dimostrato ci tranquillizza il suo attuale ruolo alla sua attuale attività perché ha dimostrato e dimostra una autentica indipendenza da tutti gli operatori del settore questa è una garanzia ed è una garanzia soprattutto per i più piccoli
Per quanto riguarda invece la struttura del sistema beh qui la competenza è una competenza del governo le politiche relative all'assetto sono politiche che il governo deve fare credo che su questo governo non si può sottrarre noi abbiamo bisogno
Di vedere io credo il Paese e quindi degli interessi generali del Paese abbiam bisogno di vedere delineato in questa fase di trasformazione del sistema elettrico e non solo del sistema elettrico più in generale del sistema energetico abbiamo di vedere delle linee di politica industriale delle linee di politica energetica non dimenticando che il paese importa oltre l'ottanta per cento l'energia che consuma non dimenticando
L'impatto ambientale quindi la connessione tra scelte energetiche e scelte ambientale non dimenticando
Da ultimo gli aspetti di politica industriale per quanto attiene a settore termo elettromeccanico che ha molta attinenza con la gestione delle nostre
Imprese
Ora
Noi riteniamo noi riteniamo che in questo quadro esistano delle posizioni da sottolineare
Per quanto riguarda la produzione non siamo per la liberalizzazione del mercato che consenta poi di uno scambio di energia in particolare fra le nostre imprese cosa che oggi non possiamo fare tre nostre imprese l'ENEL ma anche tra le nostre imprese e terzi questo è un fatto importante
Per quanto riguarda trasmissione e dispacciamento e anche qui credo concordiamo con quanto è stato detto stamattina noi siamo per un soggetto per la costituzione di un soggetto indipendente da tutti gli operatori del settore
Che garantisca quindi neutralità e un soggetto che crei comunque le premesse perché non si abbia la tentazione di abuso di posizione dominante
E soprattutto in una fase di transizione dal sistema monopolistico pubblico ad un sistema di mercato assestato e evidentemente una tentazione che e esiste e si constata quotidianamente
Per quanto riguarda la distribuzione noi sosteniamo chiediamo l'ampliamento delle aree di distribuzione secondo modalità che possono essere diverse in relazione al ai diversi contesti non avendo il tempo necessario diciamo sorvolo sulle sui dettagli ma questo ampliamento delle aree di distribuzione è un ampliamento che noi chiediamo per una serie di ragioni primo per un aumento per una ragione di economia di scala io credo e qui non posso che condividere la no la la posizione che ha espresso questa mattina onorevole Rasi credo che le nostre le nostre imprese
E vadano valorizzate credo che in quanto imprese vadano valorizzate perché costituiscono una ricchezza per il nostro sistema una ricchezza per i nostri comuni un patrimonio da salvaguardare
Allora se le cose stanno così bisogna garantire in un mercato che si liberalizza la necessaria economia di scala non solo ma occorre garantire in particolare
Lo sviluppo di quegli aspetti di pluri servizio che rendono la competitività e la redditività di quest'impresa è molto importante ma che soprattutto raggiungono quelle condizioni di rapporto con l'utenza molto intenso e molto importante per la salvaguardia non solo delle questioni di tipo strettamente economico tariffario ma anche questo di tipo ambientale questori di rapporto con l'utenza spesso abbiamo fatto delle ipotesi direi suffragate però da da un uno studio significativo che noi crediamo molto autorevole ai quale sia nel quale ci ha assistito il lo studio tamburi vitale e noi possiamo dimostrare che è possibile passare realisticamente dall'attuale sette per cento nella distribuzione al quindici per cento dico realisticamente perché su questo abbiamo valutazioni
Riteniamo precise da sottoporre da sottoporre in particolare il problema
Non sia possibile un rapporto come dire consensuale un rapporto di di mutuo consenso un
Si tratta ovviamente di interessi contrapposti qui occorre evidentemente il l'intervento dello stato l'intervento del governo per dare i di opportuni intirizziti
Che danno qua danno opportuni indirizzi ritengo che questo sia un fatto di interesse generale per due ragioni perché in realtà devo anche dire peraltro che non è una nostra e non è una nostra velleità quella di aumentare via di aumentare l'ampiezza del nostra distribuzioni in a questo sì in questo io sono espresse e ITIS è spesso il Parlamento con diversi ordini del giorno è contenuto in documenti ufficiali del governo quindi non lavoriamo per concretizzare questi obiettivi ripeto la logica che dell'unico gestore nelle in are in particolare nelle aree urbane è una logica che corrisponde a ragioni di economia noi abbiamo oggi Pjanic il rinnovo fatto dai due presenti all'interno delle del dell'ambito urbano piani di rinnovo fatti disgiuntamente e quindi irrazionalmente fatti congiuntamente fatti da un unico operatore comporta una notevole riduzione dei posti ma d'altra parte non lo devo riduzione dei costi che noi pensiamo di apprestare intorno al venti trenta per cento si può ottenere anche attraverso una gestione uni targa della rete e una maggiore con un ricerca ancora si ottiene se noi mettiamo insieme la gestione di più servizi di questo riteniamo un fatto anche di interesse generale
Per quanto riguarda per quanto riguarda il le modalità per raggiungere questo obiettivo certo noi non vogliamo nessuno l'ha mai detto che vogliamo che ci venga ha regalato a quella quota di distribuzione le strade sono diverse sono da studiare anche in relazione poi all'evoluzione del sistema c'è la possibilità di acquisto della Rete
Dell'ENEL c'è la possibilità naturalmente a prezzi è qui c'è la possibilità di un affitto quindi separando la proprietà dalla gestione c'era poi la possibilità delle società miste pone nello con altri o altre soluzioni quel che è molto importante data la è come dire la varietà di situazioni che l'universo delle delle municipalizzate comporta e che non si imponga a livello nazionale un o dall'unico da proporre in in ogni caso per questo non sarebbe razionale e non è possibile data appunto la varietà di situazioni
è chiaro che su questo problema sul problema delle modalità di acquisire o di gestire comunque unitariamente reale distribuzione vedere elettrica si sta impegnando per pensare ad una proposta concreta sui criteri di indennizzo compensi vari
Noi crediamo in ogni caso e vedo che terminato il mio tempo che per arrivare agli obiettivi che o richiamati sono certamente necessari tempi non Brady
Quello che è importante quello che sarebbe importante meglio usare il condizionale è che questi tempi siano certi se anche sono lunghi ma importante che siano certi perché se no le imprese in questa situazione hanno difficoltà a operare e ha vivere in questa fase di transizione però è necessario in particolare che sia definito un quadro certo del sistema cioè molto importante che è molto importante che si sappia dove si vuole arrivare
E dove si vuole arrivare non è una scelta che può essere lasciata agli operatori e deve essere una scelta pensata in dipende tenente dagli operatori e in funzione dell'interesse nazionale quindi questo è molto importante sapere qual è il sistema che si vuole raggiungere sapendo qual è il sistema che si vuole raggiungere si può anche gestire in modo corretto la transizione che non abbia a come dire a creare sconquassi mass e non si sa si sa bene dove si parte se non si sa dove si arriva sì anche una grande difficoltà nella gestione da transizione ecco l'importanza di avere un obiettivo da raggiungere
Un quadro certo del della situazione finanziaria poi devono essere definite regole certe per gli operatori un altro fatto importa ampi che è un fatto che tutela certamente tutti ma in particolare tutela di più piccoli chiudo per obietta che ragioni di tempo devo dire che questo di questi discorsi che noi facciamo non sono discorsi fatti nella logica locale
Io credo che si debba pensare globalmente ma si debba poi operativamente agire localmente quindi io vorrei che questo fosse un discorso non localistico ma un discorso che si e incarna nella realtà locale territoriale
Devo anche dire che le nostre imprese opportunamente aggregate si apprestano abbiamo anche qualche caso concreto a fare delle operazioni all'estero non è necessario essere grandissimi per operare ci sono opportunità al di fuori dei nostri confini che rendono possibile la nostra partecipazione a business stranieri a business oltre confine anche con le nostre dimensioni e questa è un è uno degli obiettivi che ci poniamo chiudo qui e vi ringrazio per l'attenzione
Altre grazie dottore
No no adesso
Dobbiamo richiamare tutti perché qualche treno qualche errore in partenza alla ai temi ai minuti che c'eravamo assegna preghiamo di lei al microfono l'ingegnere Cesarini
Presidente dell'Anica
Grazie
Io vi ringrazio
L'attenzione se non parlerò di macro sistema perché non è il sistema che rappresento io rappresento le piccole e medie imprese nel settore della distribuzione elettrica
Che ogni giorno si confrontano con di trenta milioni di utenti sul territorio nazionale
Si confrontano perché su incarico dell'ENEL dell'aziende municipalizzate vanno a realizzare l'allacciamento pure proprio all'utenza
La costruzione all'idea media tensione bassa tensione dalla c'è una distribuzione in questo rilevando purtroppo ho avuto l'onere di visitare tutto il territorio nazionale
Tutte le unità territoriali Display ex distretti ex compartimenti zone e molte delle agenzie dell'ENEL nonché le aree coperte dalla gente la dell'aziende municipalizzate e in qualsiasi parte d'Italia ci siamo trovati di fronte a un problema il problema che l'invecchiamento medio degli impianti
Sta raggiungendo dei livelli di guardia tali per cui sarebbe opportuno che essi rivisita se il pensiero di ipotizzare che il milione di chilometri di linee elettriche sul territorio nazionale siano sufficienti
A gestire la dei la distribuzione dell'energia a bordo
E mi spiego meglio
Se voi avete l'accortezza di girare da qualsiasi città da Catania Arrabal a Lonigo a Foligno in qualsiasi parte voi vedete ancora degli impianti con conduttori nudi in bassa tensione
Con dei pali in cemento di cui si vede il ferro
Con dell'immenso debito isolamenti che certamente non sono quelli che ottimizzare vero la distribuzione dell'energia elettrica riducendo anche le perdite quindi ottimizzando anche l'utile
Di chi vende energicamente
Negli ultimi anni si è parlato sempre finanziariamente del problema sistema elettrico cioè la riduzione viene fatta dieci per cento quindici per cento trenta per cento
Dal mille novecentonovantadue ad oggi abbiamo subito senza poter dire assolutamente la nostra dei tycoon sugli investimenti che sono stati infatti solo su concetti finanziari e assolutamente su concetti tecnici
Su questi concetti finanziari e poi incidono alcuni parà
Le aziende municipalizzate l'ENEL
Hanno sicuramente il contratto collettivo nazionale del lavoro più organico Italia sicuramente l'Europa
Se il contratto collettivo nazionale
D'Italia del settore del sistema elettrico data degli elettrici fosse paragonabile a quello dei metalmeccanici o a quello degli edili attraverso i quali noi negli anni i nostri dipendenti
Avremmo una diminuzione dei costi della dell'ENEL delle aziende municipalizzate di oltre il trenta per cento
Ma quando dico che oltre al trenta per cento lo dico perché non voglio essere contestato non voglio essere ora contestato e riprese ma sicuramente è di gran lunga superiori
Allora quando si va a comprimere finanziariamente un Budget di trentasei mila miliardi di lire mille miliardi per l'Acea delle quelli dell'azienda municipalizzata di Milano Torino e quant'altri
Noi dove andiamo a incidere se il personale restasse lo spesso il contratto collettivo nazionale del lavoro resta lo stesso andiamo a incidere sull'investimento sulla manutenzione
Perché ecco l'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro tra le altre cose si è andato a portare il rapporto delle categorie raggiungendo ventisette categoria impiegatizia in operaie nel settore eletti
Gli operatori che lavorano realmente che operano manualmente sugli impianti sono principalmente dipendenti delle imprese
Private appaltatrici dell'ENEL da sempre al massimo ribasso
Ora mi chiedo
Si dice un milione di donne del sì ma come sono stati costruiti questo milione di non aggiunge sosta ricostruiti con principio sano della chiusura Danello della stragrande maggioranza degli impianti di una dimensione a differenza degli impianti della Francia della Germania dall'Europa stessa quindi noi oggi all'alba del mille novecentonovantadue avevamo un sistema elettrico che stava andando quasi a un landa uguale a uno a alla perfezione a a a un sistema che funzionava perfettamente oggi con le riduzioni che sono state fatte finanziariamente invece ci troviamo ad a vere
Le nostre aziende ferme
Gli impianti sempre più scadenti
I conduttori sempre più poveri gli isolatori sempre rigidi e mai sostituiti con tecnologie moderne che permetterebbero la riduzione partire carico attraverso i giocatori sospesi
Attraversa una grave pizza azione che comunque non è uguale sul territorio nazionale
Perché esistono delle ampie aree del paese dove l'energia è veramente distribuita in maniera insufficiente le carenze della Puglia della Sicilia del Veneto spesso e di altre regioni italiane
Dimostrano che è necessario investire in distribuzione elettrica perché è inutile produrre energia
Inutile ottimizzare gli impianti di produzione inutile creare un libero mercato se poi la sprechiamo con impianti non all'altezza del nostro Paese
Io non voglio dilungarmi a oltre io ho solo da richiamare all'attenzione che in questo momento
Si sta completamente distruggendo il grande patrimonio umano la grande risorsa umana
Dell'operatore capace di intervenire sugli impianti e sulle linee elettriche soprattutto in fase di guasto soprattutto in fase di emergenza
Se noi non corriamo immediatamente ai ripari
Io sto parlando di ottocento miliardi non sto parlando di trentasei mila miliardi
Non corriamo immediatamente ai ripari rifacendo ripartire le spezzi degli Investimenti sulle linee distribuzione approvvigionando opportunamente i materiali
E mantenendo il personale specializzato pronto ad intervenire se noi non manteniamo addestrati quindici mila venti mila uomini
Noi stiamo andando verso il tracollo perché è sempre più difficile recuperare questo tipo di maestranze questo tipo di manodopera
Questo è il rischio reale del Paese al di là delle chiacchiere politiche essi al di là dei grandi numeri abitare grandi storie noi di mezze maniche di operatori di computer di grandi tecnici ne abbiamo piene degli uffici di collocamento
Di operare disponibili ad andare a lavorare d'inverno destare in qualsiasi condizione molto morfologica e climatica del territorio ne abbiamo sempre più una carenza per la quale le nostre imprese trovano sempre più in difficoltà a reclutare nuove persone e ad addestrarlo e mantenerle professionalizzata
Vi ringrazio
Grazie grazie
Adesso la parola al dottor Massimo Gerolin amministratore delegato dall'Abi che cerca di
Grazie signor presidente
Ma qui io esco un pochettino dai grandi sistemi mi è stato chiesto appunto di essere qui oggi per parlare dell'industria
Di quelli che sono i fornitori poi delle di particolare ne facciamo cavi elettrici quindi è ingiusto ricade poco ma in tutto il mondo dal resto
Lo sviluppo dell'industria nazionale dei cavi è legata a quella che è la tecnologia lo sviluppo i volumi richiesti poi dalla gli utili che nazionale
Negli anni quindi si è venuta a creare una capacità produttiva tale da poter soddisfare i picchi della richiesta
Nel momento in cui noi abbiamo una diversa politica da parte dell'ente nazionale
Vorrei ricordare che l'ENEL rappresenta il diciotto per cento
Ma i cavi bassa tensione il settantanove per cento nei cavi di media tensione il novantadue per cento dei cali Alta tensione
Di quella che è l'assorbimento del mercato nazionale
Noi non possiamo vivere senza allegria
Vero noi esportiamo circa il trenta per cento la nostra produzione grosso modo novecentottanta miliardi all'anno
Ci siamo diversificati con prodotti diversi per coprire nicchie di mercato
Ma se non esiste uno zoccolo duro di mercato nazionale per i cavi energia
L'industria italiana che ha dieci mila addetti certamente va incontro a una situazione di ristrutturazione pesantissima anche sotto l'aspetto occupazionale
Se guardiamo l'attività delle nel dell'ultimo anno noi notiamo che ha valore
L'ordinato ENEL novantasette su novantasei è diminuito del quarantaquattro per cento
Credo che questo dato possa spiegare la situazione di crisi del settore
Inoltre dobbiamo anche riconoscere esiste una sovraccapacità produttiva a livello nazionale e a livello europeo
Per esempio nella media tensione la capacità produttiva oggi a due tre volte la richiesta di mercato
è chiaro quindi che le future strategie industriali le politiche dell'ENEL sono per noi essenziale
E se guardiamo le linee di sviluppo che l'ENEL ci ha indicato abbiamo visto delle bellissime mosse manageriali
In quella che è la salvaguardia degli assetti della produzione
Noi siamo interessati sia la produzione ma soprattutto gli Amenta la distruzione
E allora uno si guarda intorno e cerca di trovare degli esempi per vedere cosa hanno fatto negli altri Paesi quali linee di politica industriale sono stati suggeriti
E mi piace citare un esempio quello dell'Endesa dalla società spagnola in cui sono riunite dodici compagnie elettriche
In cui il governo spagnolo attraverso lo seppi alla partecipazione del sessantasei virgola nove per cento e ha annunciato che intende privatizzare un
L'Endesa che il leader in Spagna
Copre circa nove virgola quattro milioni di utenti ed è la quarta realtà del settore in Europa
Ha investito in Perù dove controlla la hit densa e impresa elettrica più ora in Argentina in associazione con un gruppo petrolifero locale Astra
Ha costituito la Società diverso ora Dock Sud in Brasile comete Pecile tra controlli settanta per cento della Chery compagnia elettrica dello stato di Rio de Janeiro incivile
In associazione con emersi Sacile tra contro le quarantanove per cento dalla condensa in Colombia attraverso associata a Betania in associazione con Endesa possiede la ingegnosa chiama sosta degenerazione
Allora cosa ha fatto questa società
Ha sfruttato quello che era suo punto di forza quello che era il suo core business che sembra volte dimenticato purtroppo qui abbiamo ancora distribuzione la generazione
Ha investito su quello è andata all'estero diventando uno degli elementi di forza per l'industria spagnola nel mercati latino americano
Ma non ha fatto solo quello perché anche lei ha colto le opportunità di sviluppo che lei ne sta cogliendo tanto è vero che se associata con l'aspetto per espandere quella che il network di telecomunicazione
Ne vediamo con grande piacere l'entrata delle nelle telecomunicazioni ci offrirà ulteriori opportunità di business la facciamo anche cavi fibra ottica quindi ben venga ma il punto che io volevo indirizzare era quindi la valorizzazione degli asset globali dell'ENEL ivi compresa la distribuzione
Se guardiamo l'elemento privatizzazione
Io faccio parte di un gruppetto nazionale Bihac sì sì
Siamo il secondo gruppo mondiale di cavi al mondo abbiamo vissuto tante esperienze in giro per il mondo
Cito per esempio quell'inglese dove la privatizzazione ha portato prima della prova della privatizzazione un aumento di volumi De Beers perché se letto tanto paga ancora lo Stato approfittiamone
Poi con la privatizzazione due anni di bassi investimenti dove certamente induce è andata in crisi
In Germania la storia un po'diverso la Germania entrata in crisi
Assorbendo la Germania dell'Est accumulato all'interno tutta con la capacità produttiva tedesca gli investimenti in quell'area comunque sono stati inferiori a quella che era preventivato il mercato tedesco entrato in crisi
Non è ancora non ancora trovato l'equilibrio una guerra dei prezzi chiusura di fabbriche una situazione molto delicata e molto grave
Quindi industria dei cavi in Europa senz'altro a un momento difficile ma quello che mi preoccupa sui tempi lunghi della privatizzazione o meglio della liberalizzazione italiana
Noi abbiamo vissuto quella che io chiamo un po'provocatoriamente la pre privatizzazione dell'ENEL la sua trasformazione in S.p.A. la giusta attenzione a bilancio nessuno credo
Possa essere contrario ha un'ottima gestione del risparmio ed i conti sani quindi abbiamo un tunnel di un certo numero di anni di bassi investimenti
Poi arriverà la privatizzazione
L'esperienza ci dice che per un altro paio d'animo l'investitore bloccano gli investimenti
E allora ecco che il tunnel potrebbe diventare troppo lungo
Due anni si possono resistere quattro cinque anni diventa troppo pesante per l'industria nazionale
Con due elementi negativi
Se il bilancio è in crisi
Diventa difficile tenere rivestimenti
Quindi rischi di essere meno competitiva
Peggio ancora sicuramente non avrà investimenti per la ricerca
E si perderà quel vantaggio stanno logico che l'industria dei cavi italiani a perché l'industria italiana è una delle più forti al mondo
Rispettata perché abbiamo scelto che i prodotti innovativi che abbiamo addirittura fatto scuole in circa perderemo il vantaggio competitivo tecnologico
Un'ulteriore osservazione in Italia sono presenti quattro gruppi mondiali più forti
Alcatel di essi si Pirelli e Siemens
Se non riusciamo a dare visione di un progetto industriale in questo Paese
Corriamo il rischio concreto che qualcuno di questi giganti esca dal nostro Paese
Servendo a questo mercato marginale da altre realtà industriale europea
E non siamo molto lontani perché fabbriche in Italia nell'ultimo anno ne sono già stati chiuse tre dalla multinazionale dal settore
E allora divento un po'provoca attivo abbiamo visto che il governo ha dato dei finanziamenti ad alcuni settori italiani per rilanciare quella per lo sviluppo
Di alcuni settori economici
Perché allora non immaginare
Di finanziare
P sponsorizzare l'interramento dei cavi di media tensione
Sapete che cali di pensione nudi
Hanno sempre comunque portato possibili disservizi a casa di intemperie
Si parla tanto del rispetto ambientale
Si parla di avere minore per nel sistema quindi minor necessità di produrre o comunque un costo inferiore quindi dell'energia distribuita
Ottenendo anche il rilancio effettivo da industrie Capitalia
In Olanda i cavi sono già stati tutti interrati quelli di media tensione
Qui non sto parlando di un qualche cosa di Utopia di comodo all'industria ma non vogliamo favori
Da sempre campato con le nostre spalle
Finanziamenti abbiamo mai ottenuti da sempre lavorato e basta
In Francia avete i avrà tutti i cavi interrati entro massimo il due mila e cinque
Ma questa decisione non può prenderla Lene
Nell'ENEL di oggi né tanto meno l'ENEL privati dopodomani comunque si chiamerà
Questa è una decisione i politica industriale di salvaguardia di valorizzazione degli asset dell'ENEL che sono solo esclusiva competenza dalla proprietà
Ministero dell'industria forse capirebbe meglio le tematiche ma il ministro del Tesoro ma comunque sempre a progettare
E allora vorrei concludere dicendo
Che non basta a discutere
Su come sarà privatizzata lei nel in quale forma sarà privatizzata Lehner ciò di cui abbiamo bisogno oggi è una chiara politica industriale
Che permetta visibilità a quelli che credono nel mercato che vogliono vivere nel mercato e che sono pronti a investire correndo i rischi
Se voi ci darete la possibilità di correre il rischio di industria italiana è pronta a seguirlo ma vogliamo delle linee chiare poi insieme potremo lavorare
Grazie
Togliere
Richiamare se il dottor Cerrato presidente dell'AICEL soci italiana costruttore elettrodotti
Divenire al microfono
Poi seguirà allora Antonioli componente della Consulta va be voi grazie all'azione dei consumatori lo vediamo dopo
Presto
Sentiamo ascoltiamo dottor Cerrato anche lui faccia la stessa preghiera ma mi pare che gli ultimi interventi sono stati forbici brinati
Ringrazio o gli organizzatori di questo convegno in particolare l'onorevole Rasi
Per l'opportunità che con l'occasione ci viene offerta di esporre il nostro pensiero in questo delicato momento di riorganizzazione del sistema elettrico italiano
Dalla mancanza di attenzione delle istituzioni verso il settore energetico
Caratterizzato oggi dà molta incertezza in ordine agli assetti futuri abbiamo colto con entusiasmo questa occasione che vede Alleanza Nazionale
Quale forza politica sensibile e attenta alle problematiche del settore e alla quale perciò va il nostro apprezzamento
Con l'approvazione della direttiva CEE novantadue novantasei si è tradotto l'evento storico nell'assetto energetico europeo
La riforma del mercato interno dell'energia elettrica
La direttiva oltre la grande importanza per il settore elettrico specifico
Riconduce l'Energia nell'ambito deciso Neale dell'Unione Europea
Superando la pertinenza delle sovranità nazionali alle quale subentra per le necessità di risposte comuni a problemi che sono sempre più di carattere sovranazionale
Per il nostro Paese per le categorie per le imprese
Questo evento deve diventare un'opportunità di sviluppo
Cioè in relazione al fatto delle regole comuni saranno superate di fatto superano di fatto le connotazioni nazionali e monopolistiche
Creando le condizioni del mercato libero corretto e aperto effettivamente la concorrenza a noi operatori del settore non è ancora noto quale sarà il modello organizzativo nazionale e su quali principi si baserà
I tempi lunghi della politica e dal Governo fanno sì
Che il vertice ENEL con il proprio dinamismo sia l'unico architetto disegnati oggi la politica energetica del futuro servizio elettrico
Questa strategia dal piglio imprenditoriale se finalizzata all'obiettivo di scontro competitivo e successiva affermazione sul mercato internazionale
è certamente un fatto positivo in quanto la competizione vedrà prevalere chi avrà dimensione produttiva forza finanziaria e tecnologica e grandi disponibilità di materie prime
Caratteristiche queste basilari per chi vuole affrontare oggi nel confronto europeo
Le medesime connotazioni sono indispensabili anche in ambito nazionale
Per continuare ad agevolare la crescita economica e tecnologica del nostro Paese
Mediante l'attivazione produttiva che l'ENEL è in grado di esercitare all'intero comparto industriale
è certamente difficile conciliare l'aggressività impari interrare dall'ENEL
Esercitata in regime di sostanziale monopolio con la promozione della concorrenza imposta dalla direttiva CEE e senza il rischio di abusare di una posizione dominante
Un monopolista aggressivo Focide nessun nasce dalle esperienze di crescita di future concorrenti
Può impedire scelte tecnologico di mercato ed economiche che tagliano le gambe a un gran numero di imprese
Inoltre le necessità oggi urgenti di risanare il conto economico nazionale possono indurre scelte forzate
Che ucciderebbero il mercato e sono d'ostacolo alle naturali aspettative di esperienze e crescite dei soggetti alternativi all'ENEL
Ciò obbliga a ripensare l'aspetto giuridico del settore elettrico gli interessi economici finanziari sociali che queste modifiche toccheranno saranno notevoli
è per questo che spetterà l'azione di controllo esercitata in campo politico dall'opposizione
Dalle forze sociali e di categoria e soprattutto dai consumatori
Verificare che le scelte siano eque ed oculate
A fronte della piena titolarità che ci aspetta come categoria
E sulla sorte delle esperienze passate che ci hanno visto coautori dal graduale sviluppo che ha portato al panorama elettrico odierno
Possiamo affermare di subire oggi le conseguenze delle dinamiche decisioni delle che dimostra immotivato pragmatismo nell'applicazione dello spirito liberista solo nei confronti dei fornitori non riscontrabile compare atteggiamento mi rapporti interni
E a questo punto consentitemi e perdonati
Lo sfogo di un imprenditore per mio tramite di tutti i costruttori manutentori di elettrodotti
La categoria dall'anno scorso è tuttora ha subito e subisce suo malgrado l'azione prevaricante monopolista dall'ENEL che con una politica di contenimento dei resti menti ha bloccato l'esecuzione dei contratti stipulati è sospeso lavori già cantierati
Questa situazione sta generando conseguenze penalizzanti
Sì è pari livello pupazzi anale anche per gli equilibri economicità li prese del comparto
La categoria che occupa sedici mila detti ad alta specializzazione e quindi di difficile riconversione verrà vedrà ridurre di cinque mila unità di forza lavoro nel mille novecentonovantasette
Il fenomeno del lavoro nero sia comune con a tutto il settore delle costruzioni
Nel nostro caso il fenomeno è scientemente ignorato dalla nostra maggiore committente
Che facendo leva sulla sleale concorrenza inquinante del mercato che ne deriva obbliga anche gli imprenditori più seri a formulare prezzi insostenibili negli appalti a scapito della qualità del prodotto ed alla sicurezza degli addetti ai lavori
Non sono passate due settimane
Dalla tragica scomparsa nel Veneto di due operatori del settore che per giungere al completamento di uno di questi appalti capestro per tempi di esecuzione valori economici hanno commesso un inspiegabile terrore mortale
Bisogna riflettere
E far riflettere i vertici ENEL
Sui limiti invalicabili di aggiudicazione degli appalti oltre i quali la concorrenza diviene il veicolo terriere carrabili e mai giustificati i sacrifici umani
Le decisioni assunte in materia di investimenti hanno determinato l'indebolimento delle imprese del settore e ciò non potrà che a ripercuotersi negativamente sulla stessa efficienza dell'ENEL e dagli altri distributori di energia limitandone le potrà potenzialità competitive
Tale decisioni risultano contraddittorie con le politiche di sostegno dell'occupazione e della ripresa economica varate dal governo
Sono altresì pregiudiziali per la qualità del servizio elettrico ed incompatibili con gli obblighi che l'ENEL e tenuta ad assolvere per la tutela dell'interesse generale qualunque siano gli assetti proprietari o societari futuri
Posto i cambiamenti in atto nel panorama generale del settore elettrico d'Italia con forza ribadiamo la nostra indispensabile presenza sul mercato elettrico da quarant'anni abbiamo contribuito a creare e sviluppare le strutture l'energetica del Paese
Oggi il mercato forzatamente contratto ci riproponiamo come forza presenti ed operativa
Idonea e capace a seguire condividere scelte e strategie necessarie per la riforma del servizio elettrico
Per adeguare nostra comparto alle mutate condizioni
è indispensabile prioritario il varo dei criteri di selezione dell'impresa è molto più severi
Ne consoni con lo sforzo di riqualificazione produttiva che tanto l'impresa elettrica quanto l'impresa loro fornitrici sono tenute a compiere per affrontare efficacemente le sfide dell'internalizzazione
Il suggerimento ad attuare una riconversione delle nostre maestranze in attività alternative
Risulta per le ragioni esposte e per le difficoltà che oggi affronta a tutto il settore delle costruzioni impossibile in tempi brevi
La crisi delle costruzioni dovuto a un calo degli investimenti in opere pubbliche
Ha generato nel periodo novanta ne vanta sei un calo produttivo del trentadue per cento in termini reali
Nel periodo novantatré novantasei
Ci sono perduti centocinquanta mila lavoratori dipendenti in a fronte dei trecentocinquantadue mila posti di lavoro persi nell'intero settore industriale
Cioè qui vale a dire chi ogni cento dipendenti dell'attività industriale che perdono lavoro quarantadue provengono dalle costruzioni nonostante che queste ultime rappresenti tono non più dal venti per cento dell'occupazione dipendente dell'industria
Dai dati Istat relativi al lavoro sommerso risulta che l'incidenza del lavoro nero è particolarmente elevata nelle costruzioni con un valore pari al trentasette per cento del volume di lavoro complessivamente impiegato nel settore
In questa situazione generale
Ci aspetterà moda questo governo di centrosinistra una maggiore sensibilità e puntualità in risposta alle tematiche di crisi denunciate dall'Alice Nella Mastagni infestazioni di Torino del quattro luglio
Di tempo ce n'è ancora per rimediare a questa carenza
La delega che il ministro dell'industria ottenuto dalla Commissione per regolamentare il futuro dal mercato elettrico dà l'occasione al futuro governo di sopperire alla mancanza di sensibilità e d'iniziativa dimostrata finora nei confronti del nostro comparto
In questa occasione quindi chiediamo formalmente che l'istante presentate dalla nostra categoria siano accolte e da adeguatamente considerate nelle sedi opportune
Dichiariamo fin d'ora la nostra disponibilità a lavorare perché il nuovo sistema elettrico riformato sia all'altezza di un paese civile
Dove nell'attività di distribuzione la competizione sia realmente comparativa nella trasparenza delle regole delle attribuzioni per sviluppare una leale e sana concorrenza grazie
Grazie ad esso dottor Antonioli componente la Consulta delle associazioni dei consumatori ed utenti queste l'ultimo intervento prima che le relazioni conclusive
Dei professori Zanetti pro
Poi verranno l'avvio alla conclusione della sera
Ringrazio il presidente ringrazio voi tutti per l'invito che ci avete fatto è abbastanza raro per noi essere invitati
Consensi così qualificati così importante di questo livello
Dice però di essere breve anche perché la natura in intervento sarà sicuramente minimalista rispetto gli interventi così qualificati oscurate fino adesso che così importanti qualcuno anche gravido di novità interessanti come quello del presidente Testa
Da consultore consumatori un organismo consultivo del ministro dell'industria cento istituzione è stato istituito dal ministro Gnutti a suo tempo e poi via via di confermato i ministri che si sono succeduti
Ed un organismo che vede rappresentanze delle associazioni dei consumatori maggiori d'Italia del sistema cooperativo degli ambientalisti
Il nostro mondo abbastanza variegato io cercherò di rappresentare la sintesi delle posizioni di tutti anche se ci sono state delle differenze di comportamento di presenza importante
Sul dibattito rispetto sia all'ENEL come società che alla predicazione del energia elettrica in Italia da parte di diverse realtà associativa
Non è un mistero per nessuno che molte associazioni sono state alcune associazioni dei consumatori
Sono oltre la responsabilità e le disgrazie succedute al al vecchio assetto manageriale dell'azienda
E che il contenzioso aperto con le idee su vari fronti di tipo non soltanto politico ma a volte anche giudiziario è un conflitto che trova sempre una difficile soluzione perché ad ogni vittoria in tribunale
Corrisponde ultimamente sempre un'azione di governo di tipo legislativo e molto rapido molto urgente che riporta la situazione Sante
E questo ci ha fatto capire che probabilmente l'unico modo di incidere in questo momento su questo dibattito e la ricerca di dire più conciliative probabilmente la tradizione che vede molto situazioni consumatori in tutto il mondo adire le vie giudiziarie dopo che si è naturalmente cercato il dialogo con l'azienda per ottenere il ripristino quei diritti elementari l'Italia pare non essere così funzionale perlomeno in alcuni settori dell'economia anche se fino adesso questo sì avverto soltanto nel settore dell'energia elettrica fondamentalmente vorrei anche commentare alcune delle cose molto interessanti consentito dagli interventi precedenti
Uno delle cose che mi ha colpito di più è quello che dice il Presidente Testa rispetto al concetto di filosofia di fondo che ha sulla privatizzazione quindi la valorizzazione e poi la messa sul mercato del nuovo gruppo
Io ricordo io credo di di capire a cosa si riferisce in termini di cultura di fondo io credo che nessuno di voi ha dimenticato l'offerta di Mediobanca attese con un anno e mezzo due anni fa per circa dodici mila miliardi a Fermo
La recente valutazione dopo la fusione
La ristrutturazione operata da Rossi e Tommasi che ha portato il valore consolidato circa trenta mila miliardi quindi se dovessimo tenere quel parametro di riferimento
Potremmo dire con ogni motivo di dignità che questo tipo di filosofia di fondo e una filosofia che paga
Le differenze però esistono secondo me nelle case
Le differenze esistono perché il tipo di monopolio
Che sta dismettendo la Telecom e fisiologicamente al tipo di monopolio che sta dovrebbe perlomeno di smettere Nene in questa fase non soltanto le tecnologie sono più veloci e la flessibilità nel settore più forte ma poi mentre ad esempio proprio i temi di valorizzazione una società di telecomunicazioni non ha alcuna possibilità reale neanche teorica credo di accedere al mercato dell'energia
Questo per una quantità di motivi legati a tecnologie è molto più semplice per un'azienda invece l'energia e cosa voglio dire fosse qualcuno non sarà sfuggito che pochi giorni fa la Nortel che è una grande società telefonica molto dinamica canadese
Ha annunciato che la tecnologia che ha maturato ma la tecnologia molto avanzata
Che consente un'ottima resa qualitativa
Del segnale dati all'interno utilizzando come vettore la linea elettrica in questo momento la sperimentazione di una soltanto per internet
Gli ingegneri che sentono cupa Handley questo dicono che non sarà difficile pensare anche alla fonia fra pochissimo tempo
Se immaginiamo uno scenario di questo genere
E ci rendiamo conto che in Italia come tutti pesa mondo sicuramente e più capillare si distretti curricolo telefonico
E che bisogna esibizioni dal sale sono comunque diciamo una panacea salvifica rispetto ha comunque intenzione di capitalizzazione del servizio
Non c'è difficile immaginare il perché in questo momento l'ENEL intende la valorizzazione più sul settore telefonico che ne Corbino si è molto apprezzato intervento mi sotto la terapia e sì sì che si chiede e si chiede come mai viene quando intende valorizzare non investe sul core business in questa fase di transizione quindi emulando nel rispetto delle convenienze dell'azienda l'esperienza inglese per esempio quindi questo momento non prevede un aggiornamento molto forte e anche molto costoso molto impegnativo della Rete per esempio distribuzione e invece stia privilegiando di fatto lo sviluppo sul settore terzo
Volendo esso lungimiranti in termini di puro business capiamo che c'è una sua ratio ovviamente in questo tipo di ragionamento però la cosa ci preoccupa perché da i monopoli naturali non siamo stati la tradizione culturale del associazioni consona visto in tutto il mondo non è mai stata uno Spoon sale perfetto come Adamo Smith abbiamo saputo molte riserve rispetto alle teorie di deregulation sic e simpliciter noi continuiamo a pensare che il monopolio insieme rappresenti non incarni il male in assoluto e vediamo che spesso ha modo da monopolio in assenza di un sistema di regole vere autentiche non solo teorico come sta venendo in Italia
Sia una cura che non soltanto non corregge il male ma a volte cute degli affetti abbastanza distorsivi non solo del mercato ma soprattutto nostro punto di vista i diritti elementari può degli utenti di questi servizi
Pensato ad esempio che cosa vuol dire a tutt'oggi come sta avvenendo pensare che vide di competitività e quindi anche
Possibilità di concessione dipendano come dovranno dipendere in base a direttive normative comunitarie anche delivery soddisfazione del servizio erogato
Potremmo dibattere si dibatte sulla customer satisfaction da molti anni da più parrocchie con fonti con scaturigini scientifica del più diverso rimane un fatto unico per tutti anche con una sintesi alla fine dovrebbe esser l'utente
Che solo lui a stabilire qual è la qualità che esso percepisce quindi quella che desidera
Per misurare questa si attivano sistemi campionari
Di sondaggi d'opinione
Il problema sta lì uno dei grossi problemi di cui non ci occupiamo proprio questo
Quando si attivano questi sondaggi in questo momento in una vediamo speranze di cambiamento nel prossimo futuro
Sono le società che si approvvigionava di questi sondaggi mi affido la società qualificato di grandi dimensioni
E poi gli porgono questi risultati diciamo gli somministrano regolato
Il regolatore non fa altro che prendere atto di fatto
Controlla come ha controllato a volte in passato l'attendibilità la caratura diciamo scientifica di chi prepara i questionari da somministrare agli utenti ma poi si ferma lì
Chiunque si intende di comunicazione di massa sa perfettamente quanto sia manipolabile
In modo anche abbastanza semplice rilevante l'opinione delle persone rispetto a una percezione di qualità sulla base di cambiamenti anche impercettibile profani rito di un questionario l'attenzione massima dovrebbe essere dato proprio su questo quindi la trasparenza nostro concetto guida quello che guida tutta la nostra azione che ispira l'azione della situazione consumatori
Dovrebbe essere applicato a proprio a questi concetti di fondo quindi non soltanto queste campionature questi sistemi di indagine dovrà essere modernizzati ma dovrebbero essere gestiti con grande terzietà essere gestiti in modo che chiunque a voce in capitolo possa vigilare contribuendo alla realizzazione dei modelli di ricerca questo non avviene
Tutto quello che avviene oggi avviene in campo telefonico che precede in termini di tempo la privazione dell'Energia
Ed è un sistema di audizioni di sindacato soluzione dei consumatori momenti in cui si individua la Standa di qualità criteri di sondaggio eccetera eccetera
Questo mi ricorda molto la grande presa in giro della direttiva Ciampi dal nostro punto di vista sulle carte dei servizi che prevedeva l'emanazione di queste carte ascoltate situazione dei consumatori questore devoluto forse significare io voglio passa la buona fede
Del Presidente Ciampi ha voluto significare una collaborazione prativa quindi una possibilità di verificare in queste carte dei servizi fossero rispettati i criteri
Minimi anche solo quelli minimi di trasparenza eticità eccetera eccetera e di qualità comunque del servizio locale
Quello che è successo con l'ENEL fa storia a sé lei nella scritto una sua carta dei servizi uno c'ha invitato in un hotel ha invitato una trentina di associazioni di sigle più diverse e disparate prese dall'elenco del telefono
Ci hanno offerto una profusione di pasticci né bevande Ciano presentato loro carte dei servizi e ci hanno detto noi fra due mesi la prossima al ministero se avete qualche osservazione fatecelo sapere tanto è stampata questa passa così la legge dice la direttiva dice che dobbiamo interpellare chi dobbiamo far vedere l'abbiamo fatto rivederci grazie questa la vecchia gestione non voglio sarebbe disonesto intellettualmente da parte mia
Generare sospetto che la nuova gestione di questa azienda ricca di comportamenti di quella vecchia anzi con molta franchezza ci aspettiamo grossi cambiamenti in questo settore
In questo senso però a tante a tutt'oggi funziona così e sempre rifacendo il percorso all'indietro adesso autorizzazione delle telecomunicazioni stanno avvenendo cose analoghe non succede niente di diverso anzi paradossalmente proprio nuovi competitori ci invitano bontà loro a collaborare con loro nella stesura di questi strumenti le loro carte dei servizi loro indice di qualità dove le stime di monitoraggio eccetera eccetera
Tra questi competitori per fortuna nuovi competitori possibili se anche nelle telecomunicazioni quindi noi speriamo la nostra speranza
Comuni che sono servite si chiama oggi in attesa di un nome definitivo e così moderno così avanzato
In termini di approccio alle operazioni di tutela degli utenti
Fatto anche al netto diciamo delle dimensioni maggiori tiene la chiamiamo l'elettrica e quindi con tutta la farraginoso portare ci auguriamo che presto questo c'era anche quest'altra azienda
Per quanto riguarda le richieste di fondo creiamo sempre cercato di fare portare nelle varie sedi
Io devo sintetizzato in una memoria che mi era stata chiesta prima di venire a proporre questo intervento
Ed erano abbastanza abbastanza semplice che qua nostro punto di vista minimali quando ne parliamo di perequazione tra tariffe l'intervento
Drammi sotto delegato Tramonti di Sotto molto illuminante anche molto sentiti come incomprensibile abbiam visto bene cosa significa oggi l'assetto tariffario abbiamo un timore francamente il timore che il nome di un non ben compreso e non del tutto non peloso mi si passi la contraddizione concetto di sviluppo economico di bisogno di dare competitività alle aziende
Una futura perequazione tra diversi regimi tariffari privilegi in qualche modo le tariffe applicate alle aziende io trovo ancora oggi impensabile per esempio con tutta la comprensione del caso che le ferrovie siano i maggiori consumatori godono di tariffe così tanto privilegiate però rispetto a quelle del della tenuta italiana ha vinto da solo tariffario nazionale
Quindi se ho privilegiato i loro contro i diciotto milioni famosi gli utenti privati la tendenza per i sussurri che s'ascoltano i vari corridoi sia quelli politici di cui aziendali è un pochettino a questi non sarà facile difendere e proteggere il reddito delle famiglie
Dalla riforma tariffaria e non abbiamo i mezzi di persuasione Rifondazione Comunista in questo è cosa fosse un ramo neanche la cultura per attivare sistemi analoghi
Ma in ogni caso sappiamo che potere contrattuale molto basso a meno che non ricorriamo anche noi Antonioli una preghiera perché pare troppo il suicidio ieri fai chiedo scusa o subito terminato
A meno che anche per non cominciamo ad attivare sistemi di mobilitazione delle persone che ci sono molte strane perché generano confusione gli argomenti sono critici per il cittadino comune insomma è una cosa che è contro natura attorno
Quindi finisco termino
Ricordando soprattutto regolatore presenti in sala l'Authority la notorietà in di Pippo Ranci quanto sia importante di girare soprattutto sui sistemi di controllo e dare terzietà e dare partecipazione in qualche modo diretto delegata agli utenti italiani regia su tutte le falle soprattutto del controllo
Sì l'autorizzazione in senso economico ma soprattutto dalla qualità del servizio erogato ringrazio
Grazie a lei
Adesso andiamo a per c'è conclude la fase del convegno nel quale i protagonisti sono due dei massimi esperti siano i massimi esperti a livello universitario delle tematiche che oggi ci hanno impegnato la parola verso guarda dunque al professor Zanetti economista dell'Università di Torino già sottosegretario all'industria
Che come il professor Clò già ministro dell'industria od un'esperienza di governo quindi potrà portarci sicuramente la doppia esperienza quella permanente i docenti universitarie quella
Precaria ma sicuramente interessante di uomo di governo per i temi che stasera affrontiamo
Grazie presidente grazie anche di questo invito un dibattito che mi pare necessario in una fase di cambiamento come quella che stiamo vivendo
Nella quale mi pare da tutto l'insieme di interventi sono nate sono nati molti suggerimenti e molti stimoli altrettante occasioni di riflessione per cercare insieme una via che ci aiuti a uscire da una congerie di problemi che spesso sembrano quasi in conflitto tra di loro
Io vorrei affrontare il tema tariffario iniziando però col dire che quando ho visto i lucidi proiettati al Presidente Testa mi sono ricordato che grafici analoghi io l'avevo pure proiettati nel mille novecentosettantaquattro a Pavia in un congresso in cui c'era anche zona Zoni
Ma settantaquattro un primo poi settantasette se fu un altro Bazzera anche Zorzoli allora erano i capelli più due meno bianchi ma insomma dicevamo già le stesse cose le cose non sono molto cambiate a più di vent'anni di distanza quei quelle fasce cosiddette se dal novantotto per cento son diventato novantatré qualche modifica intervenuta accorgendosi che proprio dal secolare non era anche la seconda casa per esempio però nella sostanza le cose non sono molto cambiate
Traggo spunto da questo osservazioni per dire che certamente la necessità di intervenire sull'attuale sistema tariffario c'è tutta
C'è tutta perché siamo di fronte ad un sistema che è nato allora con due grandi difetti originali il primo era quello dei fare compiere le tariffe un assolvere un compito che non era loro Cracco del perequare i redditi rispettoso dei redditi e in materia di politica economica e la si ottiene in maniera totalmente diversa ma non con lo strumento tariffario la Sea secondo elemento negativo che caratterizzava il sistema neonato che altro neo nasceva essendo fermo dal cinquantanove
Ed è una scema proprio nei primi mesi del settantaquattro allora collaboravo con Pippo Ranci a questo riguardo quindi siamo tutti sempre dello stesso giro più o meno in come vedete Secondo Distretto era quello di immettere un elemento unico in tutti i sistemi tariffari cioè il prezzi della del innanzi elettrica
Risultano crescenti al crescere i consumi mentre in tutti i Paesi del mondo i costi decrescono perché se i consumi perché citato la tipica attività che è caratterizzata da ingenti costi fissi che da una componente variabile
Che casomai tende a diminuire unitariamente ma non certo ad aumentare detto questo quel sistema aveva cura anche degli elementi positivi per esempio il fatto di distinguere quelle che erano le variazioni esogene che derivavano dall'alto della rincaro dei fattori produttivi dalle componenti endogene e quindi nel immetteva elementi per cercare di farle diversamente un altro elemento positivo era un notevole finezza rispetto ad altri stili tariffari nel cercare di calcolare e individuare le responsabilità la punta e questo lei era metodologicamente un risultato
Assai infine e anche diciamo perseguito Congo intelligenza e capacità
Quel sistema che aveva quei difetti ma che aveva anche questi meriti nei vent'anni e più è stato notevolmente peggiorato perché è stato chiamato a coprire le ricorrenti e clamorosi insufficienze dell'amministrazione pubblica nei confronti di vari problemi che sono sorti gli esempi sono possono essere quello del recupero degli oneri conseguenti alla rinuncia del nucleare non entro il problema ma siamo è stato chiamato proprio lo strumento tariffario a supplire a tutto questo non parliamo poi dell'insufficienza clamorosa debbo tesa a finanziare per non aver corrisposto un fondo di dotazione no supplito con lì il concedere l'intervento sul lato dei ricavi senza accorgersi che se si interviene fatto i ricavi altra cosa si fa che non dare direttamente dei fondi e titoli capita per cui ovviamente passando né sui ricavi ciò che dovrà del capitale nuovo costituiva fatto perché era oggetto di tassazione e via di seguito
Senza poi accorgersi ulteriormente che dal novantuno questa parte quegli elementi erano entrati a tutti gli effetti nell'insieme dei ricavi che venivano messi a fronte dei costi normali di esercizio per cui in effetti al di là di protesta all'apparenza formale dal novantuno lender non ebbe più assolutamente quelle che si chiamano quote di prezzo
Per cui il recente intervento che le ha tolte è equivalso sottrarre settecento miliardi puri delicati e questo e ciò che ha denunciato il presidente e mi pare assolutamente giusto
Ciò che è sicuro è che nel suo le quote di prezzo né sui ricavi si fu un minimo del ramo di scorrettezza
Contabile o qualunque accenno di ruberia come da qualche parte si disse
Detto questo diciamo il sistema per effetto di tutti questi correzioni integrazioni oserei dire rattoppi esattamente risultato di quasi impossibile lettura per un utente normale
Ed era anche certamente non più rispondente a quelle dovesse agli scopi di un sistema tariffario e noi oggi grosso modo siamo ancora inseriti in questo sistema no
Sia pure con alcune modifiche e ci sono stati costate stamattina operate già dall'autorità in particolare per quanto riguarda il sovrapprezzo termico
Anche lì diciamo un provvedimento che certamente è stato studiato che ha dentro molta logica ma che una cosa era poterlo enunciare una cosa poterlo praticare ammettendo una ragionevole transizione e sei praticarlo
Enzo brutto certamente determina anche possibili scompensi come in effetti ha determinato ma il titolo della mia negli interventi che mi è stato richiesto parla di sviluppo quindi in realtà riguarda il futuro
Quindi non è tanto una critica al passato la quale mi avvalgo sopravvive che non possiamo far altro che cercare di cambiare quanto abbiamo sotto gli occhi ma lei nel cambiarlo dobbiamo aver ben presente ciò che sta capitando
E qui devo dire che anche se ho vissuto in questi ultimi venticinque anni a più riprese
L'avventura del dover riconsiderare problematiche di tipo tariffario e per i telefoni e per l'energia elettrica
Devo dire che la vere e se è stato invitato a riflettere su questa tematica mi ha anche generato non dico uno spavento ma certamente molto preoccupazione
Perché qui la materia si complica moltissimo dal momento che stiamo vivendo una transizione e non abbiamo ancora capito dove per tradizione esattamente si potrà porta quindi in realtà ciò che si può dire pensando alle tariffe al sistema tariffario in una prospettiva di sviluppo delle meno del sistema elettrico in generale come forse credo tutti vogliamo cercare di fare poco più che quello del riflettere su alcuni criteri che sia opportuno vengano adottati come guida per potere edificare un sistema tariffario che possono essere non di coppia fatalmente soddisfacente ma quanto meno non gravato da errori pesanti del passato che ne hanno condizionato l'esplicitazione e allora credo che possa essere utile articolare un momentino questa riflessione perché altro non è che una riflessione su alcuni punti essenziali cioè da un lato diciamo quali sono gli obiettivi che noi vogliamo possa assolvere una sistema tariffario certamente qui abbiamo un insieme di elementi su cui possiamo essere ragionevolmente concordi altri sui quali possiamo avere opinioni anche diverse
E e possiamo anche rendersi conto che spesso questi obiettivi esposto addirittura essere apparentemente conflittuali fra di loro e quindi si tratta di trovare non dico una mediazione ma un punto di Sella che consenta direi di soddisfare avere una coesistenza di un aspetto con l'altro cito alcuni esempi
Certo hip le tariffe devono essere rispecchia anticorpi ma perché dovreste rispecchia anticorpi ma non così chiamato per aggiunge ad un recupero dei costi e perché solo rispecchiando ciò che costa davvero il servizio si può pensare di pervenire a una razionalizzazione dello stesso ottimizzare cioè i consumi in relazione a questo
Sebbene l'abbiamo visto ben sappiamo che il generare condizioni non rispecchiano infila effettivo onere che deriva dal servizio
è mettere nel sistema un potente elemento di distorsione siccome si tratta di sistema quando distorce amo un punto dello stesso o siamo capaci di disturbi distorsioni di Harry nemmeno uno punti che non sono compresi in questo o altrimenti generiamo evidentemente un comportamento anomalo che non giova al sistema stesso e non giova alla società
Sì afferma che oggettivo del sistema tariffario è quello di facilitare e promuovere la concorrenza aggiungo quale concorrenza
Qui dobbiamo in qualche modo anche interrogarsi su un mercato che continuiamo noi a palleggiare la parola concorrenza veniva qui nero
Porta lo stesso ma è un mercato dei quali credo sarebbe più corretto ragionare in termini di mercati contendibili perché qui siamo di fronte a realtà in cui si dobbiamo creare spazio anche per piccoli operatori
Ma non piccolissimi se non evidentemente per qualche caso particolare sanno sempre operatori medi diciamo no
Ma diamoci conto però che milioni son diverse dalle migliaia e quindi evidentemente siamo di fronte a un sistema nel quale sì certi tifernate operatori si confronteranno con altri negò per attori e lo scenario che si sta aprendo i nostri occhi e quanto meno lo scenario europeo
Quindi la concorrenza mi pare debba essere giocata su questo livello sovranazionali non necessariamente endo nazionali anzi rifiuterei
Questo tipo di ipotesi ma promuovere la concorrenza vuol anche dire fare in modo che l'operatore inteso a entrare troppi motivi per entrare
E allora qui ritorniamo a una ragionevole sicurezza e un sistema tariffario possa consentire il recupero dei costi ivi compreso il posto del capitale
Qui c'è un pezzo che bisogna in qualche modo abbandonare quello cioè considerare che se il capitale non l'ha fornito un privato il ciclo è terra di nessuno è cosa di nessuno quindi non merita una remunerazione
è questo proprio uno di quegli elementi sui quali direi c'è molto molta ragione di equivoco ancora di recente io mi son trovato in alcuni dibattiti in cui si asseriva
Che dal novantatré a questa parte le nell'avrebbe avuto chissà quali risultati economici come testimoniavano i bilanci e quindi non aveva bisogno dei degli aumenti tariffari che risalivano peraltro novantatré
Ma se uno facevo quattro conti guardava qual era esattamente il capitale investito delle e nelle qual era il capitale di rischio da quel capitale dello Stato presso i fondi dotazione cercava così te applicava un banalissimo e normale basso tasso d'interesse si rendeva conto che mettendo quella posta relativa al costo del capitale verrà interdetta non era non era inutile
O caso mai a fare in pareggio negli anni più favorevole
Quindi attenzione penserà aggiorniamo sul promuove la concorrenza bisogna che il concorrente trovi motivi diciamo per avere quanto meno la prospettiva di non perdere il capitale può sapere
Delle ragionevoli attese di vedere diciamo il l'adeguamento dei intenti certi siamo di quelle che possono essere le dinamiche che subisce sul lato dei costi
Altro scopo delle tariffe incentivare la ricche la ricerca e l'innovazione in altre parole incentivare l'efficienza non è proprio un compito diretto della tariffa però nel formulare la tariffa si possono evidentemente tenere conto oggi in conto di MTV questo tipo così come importante la tutela ambientale attraverso meccanismi di incentivo di premio seconda che sia più vicino o meno
E problema del quale parlerò più in fondo ma certamente presente code a tutela delle fasce deboli ora tutta questa materia questa congerie di obiettivi che da un lato in bocca diciamo una
Attenzione a
Felicità dei più possibile l'utente attraverso il contenimento delle dinamiche tariffarie e dall'altro però cuore spinse lo sviluppo vuole incentivare l'innovazione vuole portare efficienza e quindi richiede investimenti richiede quindi anche il sostegno finanziario degli stessi
Trova determinati limiti o perlomeno dei dei punti di riferimento nella materia legislativa che regola questa tutto questo insieme di cose
La legge quattrocentotrentuno novantacinque l'articolo tre ricordo qui che lo sforzo che io vissi personalmente con l'amico Alberto Clò ma corto soprattutto i suoi patimenti nel Sangalli portare avanti alle sull'Authority no
Ebbe come passaggio essenziale l'affermazione che le tariffe relative ai servizi di fornitura di energia elettrica sto leggendo il testo della legge i prezzi unitari da applicare per tipologia di utenza sono identici sull'intero territorio nazionale
è ben vero che sente la legge dice
Tariffe definite come prezzi massimi dei servizi al netto dell'imposta e quindi qui c'è un qualcosa da sciogliere e prezzi cos'è la tariffa che cosa il prezzo cos'è il valore del prezzo massimo come si colloca la possibilità pare di praticare prezzi inferiori e come questo possa essere coerente con l'unicità su tutto il territorio è un dilemma che bisogna risolvere in qualche modo questo capisco de si possedesse un implicito invito a rendere il più possibile basso il prezzo dell'energia fornita questo può essere un criterio che in qualche caso può anche essere guida ma bisogna che in qualche modo però si Salvino questi aspetti aggiungo inoltre e il quadro è completato dalla direttiva Unione Europea
Che si collega con il divenire dell'assetto del settore elettrico anche se in qualche caso si è assistito e si sta assistendo secondo me alla forzatura del suo effettivo contenuto ogni accaduto di vedere che si fa dire una direttiva europea cosa che mi pare io letta con attenzione la direttiva non dice recita praticate predicare
Linee di intervento direi
Cambiamenti di tipo strutturale che io ho letto e riletto la direttiva nono assolutamente trovato
Ho trovato degli inviti sotto certi profili in modo particolare uno che mi sembra importante rilevante dal nostro punto di vista sette tariffario che quello a separare contabilmente al
Ai fini di una trasparenza conoscitiva
Le grandi fase della filiera elettrica quindi produzione trasmissione e distribuzione no ma qui siamo esattamente coerenti con il progetto che il ministro che lo aveva fatto
Vieri qui lei non era proprio esattamente nel progetto che ho presentato articolato prevedendo una analitica distinzione dei tre momenti e con l'impianto di contabilità analitica industriali tali da rendere praticamente effettivo il cosiddetto unbundling su questo profilo ecco quindi credo che questo quadro che si è dato da obiettivi e al tempo stesso questi limiti che ci derivano o se volete questi percorsi che ci sono segnati dai contesti sottili ancorché con determinati momenti che devono essere sciolti precisati attraverso strumenti opportuni
No
Ci portano a riflettere su alcune conseguenze che ne derivano mi pare che la prima possa essere questa esigenza di fissare le responsabilità per ogni livello e per ogni fase della filiera dobbiamo capire esattamente il comportamento di ciascun protagonista presente nella filiera e vedere come nascono i costi nell'esercizio di questa attività
L'opportunità quindi di individuare correttamente i costi e di seguirne l'evoluzione innovazione da diverse problematiche di sviluppo che sono presenti nelle diverse fasi
La possibilità di porre le premesse anche per una sensibile una flessibilizzazione del sistema tariffario che sia capace di seguire nei modi in cui avverrà e quando verrà l'evoluzione del sistema elettrico mi spiego meglio
Se io riesco in qualche modo a articolare le tariffe e in questo senso stamattina Pippo Ranci ci ha dato delle indicazioni che mi sembrano utili
Una riflessione e per perseguire ma riesco a articolare
L'esito finale della tariffa nei vari momenti che la caratterizzano mi sarà più semplice applicarla
Quel giorno in cui ci possa essere una diversa articolazione del sistema o quando io abbia il cliente leggibile che si fornisce direttamente i morsetti dell'alta tensione
Ho approfitta diciamo utilizzerà sì e gli viene fornita ai livelli dell'alta tensione e la farà passare attraverso la Rete si renderà disponibile e via di seguito
Ecco credo quindi che ci sia una intersezione tra il livello informativo che possiamo quindi desumere e la possibilità di una politica tariffaria differenziata quale sarà necessaria a seconda di come l'evoluzione si prospetterà sotto la nostra osservazione in questo quadro corre tuttavia soddisfare esigenze e risolvere problemi che sono presenti nelle diverse fasi
Per esempio nella fase produzione bisogna conciliare il contenimento dei prezzi con il sostegno finanziario dello sviluppo e dell'innovazione in modo particolare questo in un'ottica di privatizzazione che mi sembra sia confermata in tutti gli interventi che sono emersi la trasgressione consentire Dettori amento ai diversi produttori esistenti senza alcuna discriminazione distribuzione unicità delle tariffe e condizioni di trasporto ed erogazione da zona a zona ecco quindi pare che proprio con riferimento a distribuzione ho sentito con molto interesse
La distinzione che stamattina Pippo Ranci ha operato tra il momento fa direi della rete che e praticamente un momento diciamo che completa la trasmissione e quindi a caratterizzato da condizioni di monopolio naturale da quelle che sono le condizioni alla vendita perché si sono trattabili in maniera molto diversa
Ecco io credo che in effetti sia un po'difficile staccarsi da una storia che caratterizza il nostro sistema e che è una storia che ci porta oggi ad un certo tipo di assetto entro certi limiti sicuramente modificabile e ottimizzati ma direi che è un po'arduo pensare in questo momento di creare una situazione affatto nuova nella quale l'apparente
Disarticolazione di questa fase in tanti elementi potrebbe portarsi la sorpresa del doverla poi unificare attraverso una rievocazione riedizione delle casse conguaglio
E mi pare che a questo punto non avremmo fatto molti passi avanti avremmo riproposto le basi per avere complicazioni tariffarie non dissimili da quelle che sono vissute non è per nulla che anche in questo caso resto fedele a quella che era l'impostazione che il ministro lo aveva dato nella quale trasmissione e parte arde la distribuzione erano direi ricomprese
Nella impostazione che precludeva l'acquirente unico e il dispacciamento era model misticamente inserito in questo contesto ovviamente indipendente dalle parti di produzione per le ragioni che sono state dette e che ci sentiamo di condividere
Perché in ultima analisi chi è che deve essere felicità in tutto questo per azione non può che essere utente del quale si deve mirare ottimizzare la razionalizzazione del prelievo e consentirgli quindi avere questo prelievo le condizioni ottimali
Ed è proprio in questo spirito e allora che riprendo il tema dell'aderenza ai costi che credo vada proposta con particolare attenzione alle diverse classi di utenza
E al contributo di utenza il contributo di ciascuno alla formazione dei costi stessi distinguendo classi di utenza per livelli di tensione per livelli di utilizzazione è il profilo del prelievo
E credo che qui ci sia spazio era un paio di considerazioni la prima è una ripresa in momento di riflessione di quella dinamica dei costi diciamo progressività amica dei prezzi progressiva laddove la dinamica dei costi è invece degressiva e vi parrà forse inutile questa mia considerazione ma lo faccio lo stesso perché non più di una settimana fa un mio autorevole collega il ha sostenuto esattamente l'ipotesi opposta
E anche sostenuto che diciamo l'inevitabile ammanco che così si sarebbe derivato doveva ricadere per solidarietà queste sono le parole sulla stessa classe di utenti cioè in altre parole sostenendo per l'ennesima volta i sussidi incrociati
E questo per conto mio deve essere un rifiuto netto perché quanto riguarda diciamo la difesa sacrosanta delle classi deboli deve avvenire con strumenti diversi da quello tariffa
Penso che potrebbe essere importante cominciare a prendersi a metodologie totalmente nuove intanto per esempio chi deve godere di queste facilitazioni perché ne ha bisogno no faccio una domanda per
Magari esibisca sette e quaranta e magari si faccia anche capire a qualcuno che potrebbe essere oggetto di ispezione questo in università per esempio ha cominciato a funzionare e abbiamo diciamo una limitazione notevole diciamo di perequazione se le posizioni garantite non credo che abbia torto il Presidente Testa quando dice che i diciotto milioni di agevolati che ci fanno ridere
Tutti gli europei quando ne parliamo in questi contesti possono scendere a un milione mi sia del tutto ragionevole poco quadro qua cioè si aiuti chi ha veramente bisogno coi mezzi opportuni e non credo sia questo di solidarietà tra utenti
è solidarietà sociale questa qui deve entrare in un tema di fiscalizzazione è un altro problema completamente va affrontato con altri strumenti
Quindi questa la considerazione e l'altra è la ragionevole certezza che
Gli operatori devono avere che quanto accade sul fronte dei costi possa essere recuperato in termini tariffari uno dei maggiori difetti che hanno caratterizzato la dinamica passate sia tariffario esatta degli enormi
Congeniti ritardi con i quali l'amministrazione affrontato i problemi e ha posposto lodevolmente ecco queste realtà
Porta a sposare la tesi del meccanismo del price cap ci sono moltissime formule che possono in qualche modo essere presentate
Mi limito a dire se con una tematica relativa ad un livello di base se la tematica relativa ad un aggiustamento per elementi esogeni e quindi il buono del medesimo tariffario può essere recepito e mi sembra che a parte la rapidità di attuazione la logica sottostante gli interventi operati
Sul conglobamento dei sovrapprezzi per questa parte possa essere condivisibile processo indicazione preziosa che l'Authority sta operando correttamente bene sotto questo in questa direzione
E c'è un problema di quantificare le dinamiche degli elementi invece indetti dei costi fattori di natura endogena a con l'abbattimento necessario interi produttività
E non credo debba essere un abbattimento casuale del tre per cento del due e mezzo per cento di satira chi tira fuori queste cifre
Queste cifre sono ottenibili con elaborazioni puntuali e precise per esempio vedendo come la proprietà globale delle un altro di un altro venti un altra impresa evoluta in un arco di tempo apprezzabile
Se un ente ha mostrato di acquisire l'interiorità globale un tre e mezzo un quattro per cento al due per cento non si vede perché non lo posso acquisire in futuro estrapolando questi dati questo criterio l'ho visto applicare alle richieste de France e ho visto applicare alla British Telecom per quanto riguarda i telefoni
Ricordo che c'è tanto system inglese potrebbe perlomeno a a prendere cercare di applicare una system un sistema di questo genere
Aggiungo ancora quindi che oltre alla dinamica dei costi in relazione alla dinamica dei chilowattore se il problema della dinamica dei costi rosso nel tempo El Pais che ha quindi offre risposte in questa direzione
Ecco io non credo che da un punto di vista generale si possa aggiungere molto di più se no Beria riaffermando questo perché lo sviluppo al quale si mira che contemperi del tenente un cambiamento è un'evoluzione dell'assetto elettrico richiede anche che ci può Sestri comportamenti conseguenti a seconda del servizio dice utilizza e delle conseguenze che nell'utilizzare quel servizio si generano livello di sistema quindi ancora una volta questa equazione questo legame diretto con i costi colore funzione credo sia imprescindibile
E offra un criterio guida da tarare integrare con altri elementi ma sia la base sulla quale poter lavorare vi ringrazio dell'attenzione
Ringraziamo il professor Zanetti
Per la sua relazione di sintesi sul tema della politica tariffaria bellissima spetti prospettive dello sviluppo
E adesso
A professori Flo che lo segue fondo la responsabilità maggiore perché il tema dice i nodi da sciogliere
E quando si parla di nodi da sciogliere si sa che ci sono in ordine non ci sarà sempre si potranno sciogliere però la cosa è evidente questo convegno questo convegno li ha messi in chiaro non si può dubitare che la prospettazione delle tesi contrapposte sia stata fatta e se fosse anche solo questo e non è solo questo convegno avrebbe raggiunto il suo scopo la parola due succo grazie Presidente il quale poi nell'OCSE ricordiamo la pazienza con la quale ha sopportato per un anno i parlamentari h quando era ministro che i parlamentari sono la razza sì
Che poi fanno le interrogazioni ecco quindi avuto sempre suo sorriso benedicente quando faceva mese quando nato di questo nome la rete siamo diventati meta tecnico non potevo esprimere
Mi scuso se ad agosto al tavolo ma son più di biglietti bigliettini perché mamma ma che si svolgeva il convegno alle cambiava i contenuti quindi probabilmente ne perderà vie organicità
Io penso che amico rase anche le altre nazionali possono essere ben contenti di questo convegno non so quale fossero le loro aspettative ma certamente ha militato di grande interesse su dove due ragioni una forse dirò cose banali e perché ha rinverdito con in modo corale un punto cioè l'urgenza che le riforme si facciano
Due perché ho sempre ritenuto che condizione pregiudiziale qualsiasi riforma e al successo di presenza di forma fosse il consenso politico che questa sarà raccoglierà
Nonostante sia tecnico o ben consapevoli quale sono il limite le funzioni di un tecnico la riforma elettrica è tutto tranne che una questione tecnica è una questione politica
Perché coinvolge tutti noi come cittadino e come impresa e con imprenditori come consumatore
In questione abbia sentito oggi da cui dipende la competitività della nostra economia da cui dipendono le possibilità di crescita dei tanti settori industriale da cui dipendono investimenti occupazione
Da cui dipende lo sviluppo di aree povere ed è qui dipende in generale il benessere dei cittadini
E come sembra prima osservazione che le scelte politiche di fondo siano tutt'altro che chiare
E d'altra parte se non sono chiari gli obiettivi cioè le scelte politiche sulle quali sono gli obiettivi
Di su cui vogliamo andare su quella classe politica in Parlamento
Vuole estendere edifici una così si valutazione sugli strumenti sui modelli sui cambiamenti queste non possono essere valutate di per sé in astratto
Ogni riferimento a situazioni d'altri Paesi diversi dalla nostra devono essere giudicati sulla capacità di conseguire esattamente ciò che si vuole
A me sembra che ciò che si vuole sia tutt'altro che chiaro
Il costo di era presente in un sistema come quello elettrico e di servizio o è un costo alto o il disservizio
La complessità sta nel fatto che o il costo alto di servizio non lo si valuta una l'arco dei sei mesi o dell'anno a venire di una riforma ma nell'arco dei cinque dieci o quindici anni
E questa la maledetta complessità che fa dell'elettricità ma cosa ben diversa dal settore dei cioccolatini ha depotenziato sotto
Oggi dibattito ha riproposto in modo chiaro i termini del contendere gli interessi in gioco
Interessi contrapposti in gioco e rispetto delle possibili soluzioni
Già il fatto che gli interessi si contrappongono in modo trasparente
Un tempo le riforme non avveniva dalla contrapposizione degli interessi legittima è sana
Ma venivano attraverso la mediazione che non consentiva di vedere il senso della scelta chi aveva Vantaggiato quella scelta
E quindi si componeva sempre il conflitto
La riforma reti perché è trattante nella sua dimensione consente veramente di vedere quali siano lo spettro degli obiettivi lo spettro degli interessi
Molti Spinelli stimoli sono venuti anche politici anche provocatori sempre molto soft non
E molto sarebbe la mia tentazione entrare in questi ma mio compito compito che Nicola segnalato non è quello di lo dicono le Scritture fenomeni entra nel merito ma cercare di evidenziare i nodi da sciogliere note che è la classe politica che il parlamento e del governo che debbono adesso
Sapendo una cosa che siamo in terribile ritardo
Siamo intendere ritardo rispetto agli altri rispetto ai competitori
E qui ossea perché noi siamo in ritardo rispetto a velocità del cambiamento che c'è negli altri Paesi è impressionante quello che in soli sei mesi è venuto in Belgio in Olanda in Germania importo Carlo
Qui non sia la consapevolezza di quello che tutti a Palladio porta ma non sei a Mila idea di quel che sta avvenendo al di là dei nostri confini
E un dibattito tutto Kismet chiusa al suo interno
No tutto l'impiegato quasi assente
Ma anche il sistema Paese che si muove
Negli altri Paesi è certo che c'è conflitto di interesse tra i nuovi entranti e l'impresa incombenti
Ma questo non elimina assolutamente il fatto che tutti si stiano muovendo magari per riposizionarsi per rafforzarsi
Il concorrente d'oggi in questi settori e può essere l'alleato di domani
I concorrenti in un settore era alleato in un altro settore vediamo alleanze strategiche che si stanno componendo in modo incredibile interi blocchi di impresa
In Spagna
Si arriva si sta arrivando a due soli impresa in Olanda da sedici impresa è stata costituita una sola in Germania si va adesso tra i grandi blocchi uno del Baltico uno del centro sud e può errori e
E noi cosa facciamo
Siamo qui ancora a discutere quasi che fossimo al momento segno e e sia il ritardo significa escluderci dalle possibilità e norme che l'apertura del mercato si consente
Non ci accorgeremmo quando gli altri arriveranno perché eravamo tutti occupati a stare uniti contro l'atto
Oggi la situazione di tutti contro tutti su questo non si crea niente
Quelli che Bersani
Quello fu diretto conflitti sopra le righe
A me sembra molto di più non è tensione conflitto che giusta che ci sia è giusto che ci sia conflitto di interesse che si esprime attraverso il mondo
Il fatto che però questi impedisca di vedere e di cogliere le opportunità il fatto mio viso esiziale
E qui dove non si può mi permetto non voglio far polemiche per carità so quanto sia difficile per tutta la mia simpatia per decenni dal governo su tante cose non può chiamarsi fuori
E non può dire aspettiamo ma fa sedici dico scusa
L'aria ma fra sedici mesi si apre il mercato
Tra sedici mesi mentre noi saremmo ancora qui a fare per convegno corresse degli altri arriveranno gli altri armati
Perché i colossi che si stanno muovendo insomma di una dimensione un ordine di grandezza o due ordini Greta superiore ai possibili competitori del nostro sistema
Quindi molti
Elementi
Oggi sono emersi il primo è questo Neris
Che tante domande sono state fatte pochissime risposte ci sono siamo in una situazione di totale incertezza
L'unica cosa certa è che dopo trentacinque anni bisogna voltar pagina nell'assetto organizzativo istituzionale proprietario
Però nostre buste elettrica nessun oggi potrebbe dire come questo avverrà nessuno può dirlo
E questo impedisce arresti ai soggetti di fare scelte che per lo scellerato che va ad rischiare centinaia di miliardi non sapendo quale no la situazione in cui si posizionerà affettivamente
Lei non lo sta facendo ma rischio suo come la stampa sta facendo a rischio suo condivido assolutamente l'osservazione apparentemente marginale di Bond dico se non un'impresa mercato del gas abbiamo scherzato su quello elettrico
Perché e se l'unica strada con cui entri forse perché pensano che qualcuno entri col carbone ritardi
E quindi se non apriamo anche quella quella strada lì
L'elezione elettriche rivale esattamente come rame sessantadue
Quindi bisogna voltar pagina non sappiamo Conte
E questo impedisce scelte
Attenti a corte in un settore in cui
Il CIPE sono cento miliardi
Non ti muovi al di sotto di queste chi è che può scommettere
Mentre gli altri che si stanno muovendo stanno mettendo sul piatto migliaia di io capito questa è una scelta storica e come dicevo prima no che coinvolge il rapporto tra libero mercato e servizio pubblico interessi individuali
Interessi collettivi
D'altra parte a questa riforma siamo a questo punto inchiodati ubicati
Se fosse stato per noi non sarebbe cambiato niente
E questo fu il motivo per cui a un certo punto
Liberato dagli impegni interni perché il governo Dini si era dimesso ci impegniamo tutti
A livello di ministero nel fare approvare da direttive europee
Consentitemi di ricordare cosa che nessuno ha ricordato ma via Tirolo penso è stata approvata e per la presidenza italiana
Al di là della mia persona comunque se non c'era l'impegno nostro fa oggi non avevamo la direttiva europea perché ha otto anni canali che si stavano scannando e non se ne vedeva forse cercato un compromesso
Subito tutti Pierina han detto mano poteva essere fatto di più
L'alternativa e che resta cose restassero dovere io ritengo si perché di per riformisti no i radical riformisti sono quelli che vogliono al fine che le cose non cambino ma sotto di un paese in cui edificio aggiustare no il proprio bagno un rubinetto qualche cosa quindi noi oggi siamo obbligati alla riforma come negli altri no aspetti della nostra vita economica e sociale dall'Europa non già dalla nostra capacità di autoriforma
Cosa che sarebbe stato necessario comunque perché solo per una ragione la Missione Tata a sessanta nel sessantadue a lei nel è stata compiuta
Le ragioni che portarono nazionalizzazione son venute meno
E oggi chi per letizia mente difende la proprietà pubbliche non si accorge che è uno strumento che oggi dai esiti esattamente contrari a quelli che un tempo no si potevano prefigurare
Siamo costretti dalla direttiva che a un valore storico e la prima direttiva regolato qualcuno in cui la materia energetica viene normata la prima direttiva
Il combinato disposto della direttiva grassa magra di Velletri con quel gas che si sta approvando
Pozzato con grande difficoltà
I precari che il Governo si impegnasse con forza su questo non o informazione Arriba il combinato disposto direttive letti che direttiva gas potrà prefigurare un'Europa dell'ENEL sia negli anni due mila
In cui diciamo il gioco del progresso tecnologico le opportunità di crescita saranno enormi in cui la contiguità tra i settori vasca al a diciamo far scomparire le normali
No separazione settoriale si guarda in quel che succede in America
Oggi non ci sono più i settori ore casse elettricità si fa verso quella che si chiama la convergenza dei BTP si tende Energia si vendono calorie K Carlo no sia che siano sotto forma di o sotto forma rispetto ancora una volta questo tipo di
Procedere di evoluzione dinamica non siamo assolutamente fuori
Dove ad esempio la continuità geografica infrastrutturale
Tra il mercato europeo il mercato dei cento euro per il mercato del Mediterraneo andrà a dischiudere orizzonte geografici di crescita e nove
Perché se noi non riusciamo a creare al di là del Mediterraneo quelle infrastrutture di base necessaria loro decollo economico né tra quindici anni abbiamo duecentocinquanta milioni di persone che prima le nostre porte oggi tra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo siamo in un rapporto uno uno
Fa quindici vent'anni le dinamiche demografiche sono facilmente prevedibili no lo scugnizzo sbilancio sarà uno a tre
Quindi se non andiamo a creare queste infrastrutture di base che sono stime ha retto
E cita grassa acqua trasporti
La Conferenza romeni tra Venezia aveva dischiusa e qui grande folla bordi Visa netti la cover esaminate su Venezia grandi possibilità quindi guardiamo un mercato Venezia in lunga prospettive
Per cogliere queste potenzialità opportunità abbiamo bisogno di un'industria nazionale forte non interessasse excel nelle voi del resto indusse nazionale forte
E quindi l'apertura del mercato deve consentire ai soggetti minori di crescere ai soggetti manovre di diminuire ma di non scomparire
Perché si si produciamo troppa se arriviamo anche qui al nanismo non saremo soggetti attivi di alcunché non saremo attori di una possibilità altrimenti e no
Altre considerazioni
Nel ragionare sulla direttiva la direttiva ha un'architettura molto semplice che poi il senso del compromesso che foraggio alcuni principi fondamentali a cui tutti devono uniformarsi quindi eliminazione diritti esclusivi grado di apertura minima
Garanzia di accesso alla Rete trasparenza del gioco concorrenziale
Però e questo fu il senso del compromesso politico che un non politico riuscì a portare avanti grande sussidiarietà ciascuno decida il modello organizzativo che ritiene più confacente a che cosa ha le proprie condizioni di partenza
Be agli obiettivi di interesse generale che c'è Fusco un paese nella sua sovranità intende perseguire
è la prima volta che in una direttiva introduce nell'ordinamento giuridico comunitari di principio che il servizio pubblico può essere
No assicurato con meccanismi che sembra lontana dalla concorrenza di forme di come rendere compatibili ma che siano nell'interesse generale di quel Paese no ritiene di dover salvaguardare
Quindi ci vuole rispetto delle diversità altrui
Ma sotto se si va a consapevolezza delle nostre diversità a me sembra che qui il dibattito milioni fatturato un dibattito dico cosa cambierebbe se fossi in Inghilterra scrisse mi sembra italiani parlo di mia zia come se fosse un in Francia in Germania in Svizzera in Austria e dimenticano sempre di essere in Italia allora ogni volta bisogna ricordare no comune della seduta supermercato per compra di tutto sempre risolte
Escludendo la possibilità di rubare che deve ricordare no tattico la calma
Allora vorrei ricordare le che sembrano no Rimembranze banali ma tutti si mette nei uno dipenderà dal petrolio pagare sarà una mia fissa no meno limiti ma io ritengo che il sistema elettrico in generale sui presi dipenderà dal petrolio dal metano
Per il settanta per cento nella generazione di elettricità sia un un attimino diverso che dipende dal due per cento come in Franza dieci per cento in Germania quattordici per cento nel resto d'Europa
E questa percentuale aumenterà
Perché non solo abbiamo accusano creare precarietà lontano da me l'idea di riaprire discorsi realismo creare
Abbiamo scusi fatto il carbone qui non è che sia intervenuto una scelta ci precedette l'abbiamo escluso a vendersi Vargas ma adesso non vogliamo neanche consentire no effettuasse di queste scelte
La decisione di Monfalcone ma era stato allibito
Che gli stessi ambientalisti che hanno voluto tosta dette il gas oggi ne impediscono no le condizioni realizzative mi sembra una piccola follia
E qualcuno mi ricordava stamattina che a Torino in vista della privatizzazione di Aem il Comune ha ritenuto di porre come condizione alla privatizzazione quaranta del paziente il fatto che chi compra questa non potrà mai importare energia nucleare quasi che sui fili si vedesse il colore
Scusi Presidente se mi son permessa ma le amenità bisogna portarle un attimo non è come i cartelli per strada al comune di del nucleare Sandro due noi dipendiamo per l'ottanta per cento in più e in più degli intrusi impiegate iniziamo dal dall'estero perché tante Belsito in più e più del del del vilipesi impiegate nel nel diversamente provengono dall'estero in Francia vero
In Germania
Sette in Gran Bretagna cinque per cento
E anche qui la nostra quota aumenterà
Noi dipendiamo per l'ottantotto per cento di tutte le nostre importazioni solo due Paesi Gasser gente Russia e Algeria le alternative
Son pochi e quando ci sono più grandicelli vengono intenti ecco ne abbiamo delle condizioni e dei vincoli che ritengo AMT cornuti e non ci consentono di adottare in Italia le stesse soluzioni che in altri Paesi erano funzionali alle loro condizioni di parte
Quindi di queste condizioni di questi vincoli di queste diversità noi stessi dobbiamo essere per primi consapevoli nel decidere il modello organizzativo altrimenti questa diventa solamente una questione di lana caprina di carattere teorico suggestiva per gli accademici ma rischioso diciamo nei siti che può portare io temo che non ci sia un modello che migliore degli altri
E migliore quello modello che consapevole appunto delle condizioni per penso da un lato le e gli obiettivi dell'altro sa combinare pragmaticamente un mix di istituzione di regole visto come e quindi poi
E quindi se ne che il primo Obiettivo ultimo nodo da sciogliere
Che la politica è chiamata a sciogliere si è ponte
Non è questo ma non c'è astio ove di principio perché solo enunciando chiaramente ciò che si vuole ottenere ne derivano per conseguenza l'obice cose che agli obblighi per gli operatori
Le responsabilità degli operatori e quindi le condizioni che sono necessari affinché è un'impresa che opera il libero mercato accetti di assumersi quelle responsabilità
Cioè ma soldi aveva l'obbligo del servizio universale significa dare l'intensità laddove non ha redditività se l'autore di non e da oggi per domani certezza che facendo un investimento io lo potrò recuperare io con investimento non lo faccio e faccio bene a non farlo
E allora bisogna che dalle enunciazioni politiche vogliamo bene alla ma
Tutti parlano di obbligo di servizio queste è un qualcosa di talmente concreto nelle decisioni aziendali che può portare alla da non analessi da quella convergenza interessa individuare interesse generale che nel settore elettrico bisogna assolutamente sapere mantenere nel sistema energetico le scelte si fanno quando sono vere scelte d'investimento non ottica di dieci quindici venti venticinque anni chi va a fare come l'Edison
Si propone di fare in modo altamente apprezzabile investimenti per la ricezione di cast di quel fatto mi sembrano aver capito che voi proponete è un in e sa che non lo opera nella vera logica del sistema energetico con un'ottica di lunghissimo periodo ora è chiaro che deve avere garanzie
Perché quell'investimento di sia riconosciuto e non che presente la discrezionalità del regolatore domani gli impedisca di o la discrezionalità dell'amministrazione locale che gli toglie l'ultimo momento magari l'autorizzazione per entrare in esercizio ma a volte che ha rispettato
Tutte le i vincoli di ordine ambiente
Quindi questa diciamo chiarezza sugli obiettivi obblighi e responsabilità mi sembra che sia essenziale diciamo primo nodo techno di grande importanza da risolte
Altro aspetto e anche in questo concordo con dottor Bondi questa non è una discussione quindi lana caprina il fatto quali siano le città di crescita e di sviluppo delle reti elettriche nostro Paese voi qui anche qua Nucci riteniamo svedesi svizzeri finlandese non lo sia
Allora vorrei ricordare che consumo elettrico del nostro paese è trenta quaranta per cento inferiore alla media dei Paesi europei
Questo divario non è dovuto alle condizioni climatiche perquisizione no questo divario tutto dovuto al sottosviluppo del sud quindi solo alla condizione che Sud resti tale questo divario non si riduce se noi avessimo se anche Sud avesse un consumo pari alla media europea noi avremo un consumo di chilowattore sessanta settanta miliardi di kilowattora in più impegno due sì diamo avete ho visto alcuni dati in questi giorni personali
Il consumo elettrico per l'Unità d'output nel settore terziario che il settore che dà conto della modernamente o del Paese
è settanta ottanta per cento inferiore alla media dei nostri competitori europei quindi siamo un paese con grossi squilibri territoriali
Siamo un Paese poco moderno abbiamo una penetrazione dell'informati pericolo di bassissima rispetto agli altri
Abbiamo un consumo pro-capite nel sud che un quarto un quinto della media europea
Allora vorrei ricordare che l'elettrificazione del sud oggi ancora sostanzialmente di tipo rurale
Non di tipo industriale e che oggi l'intensità nel Sud costituisce ancora un formidabile vincolo all'insediamento di attività produttive
Quindi non si può fare un discorso sul Mezzogiorno senza aver conto che il Mezzogiorno è più simile al Nord Africa di quanto sia si al al Norditalia ecco allora che quando si dice e non vale conta di a me stesso della nazionalizzazione a assolto il suo grande
Passo grande missione ma la rettificazione non la si misura come faceva stamattina no Chicco Testa no ci sono solamente cento mila persone che non sanno elettricità ma il tempo
Quando io leggo di quella famosa imprese elettriche è un'impresa che la farfalla investimento a non grande distanza da Lecce è un poveraccio ha fatto l'investimento pensando che riporta sopra l'elettricità e gli hanno comunicato che l'avrebbe avuta dopo trentasei mesi o giù di lì
Avete meno forte tale sui pali ma chi è quell'altro disgraziato che va a fare investimenti quindi l'elettrificazione del Sud è ancora un fatto da venire consentendo questa diciamo non una piena valorizzazione industria del territorio e quindi l'obbligo
Di rendere servizio elettrico è la in quelle aree completamente no cogente non possiamo all'interno non siamo ancora un sistema no che possa consentire o dire il venir meno dell'obbligo del servizio
Il fatto che l'obbligo del servizio di sia universale e debba essere universale sopra le attese personale comporta come diceva grosso su problemi sotto il profilo della responsabilità degli operatori a allora qui e quindi ha conseguenze su un modello organizzativo perché a mio avviso se sbaglio ma il mio timore più io io frammento livelli decisionali
Nella filiera elettrica meno cioè il rischio di che venga meno quel soggetto centra alé su cui incombe in ultima istanza l'obbligo del servizio sì io frammento le responsabilità sostanzialmente deresponsabilizzato i singoli soggetti allora la domanda che io mi faccio e a cui non so dar risposta leggendo le proposte non c'è polemica in questo
E mai una frammentazione che diciamo al documento Carpi arriva prefigurare dieci soggetti
Dice soggetti istituzionali chi è responsabile del servizio
Ma e queste entità virtuale che l'acquirente unico
Che continua di un'entità virtuale che non ho ben capito dice che quale tipo di responsabilità incassi non risponde dell'obbligo del servizio così ricca questo perché non è un soggetto no industriale fissi reale
Ah vous discorso
Comunque ci sia nobile del servizio questi in alcun modo devi impedire che ci sia competizione concorrenza non deve essere questa la causa per mantenere le cose questa semplice
Non mi sarei battuto per la direttiva sì questa era la mia vanta l'intenzione
E quindi le sue direttive non lo consente tempestivamente allora il proprio adesso che l'apertura del mercato
Che il vero problema quindi dove le sue liste in impone regolatore tutte da politiche di risolvere il possibile tre dopo no proprio servizio elettività però non è viene fatta con cadenza e qui ne prevedeva rispetto alla discussione che anche oggi sia aperti hanno fa bene a Lignano eccetera
Ai sembra che questa sia discussione che poi che ha elementi profondamente vale non mi pongo nessun anch'io faccio un'osservazione anche se si fosse un'apertura minima io spero dice di più del trentadue per del diciamo del trentotto Oggiono sul due mila e tre che che nutre che ragiona sul novantanove a anche nell'ipotesi di apertura minima cioè il trentadue per cento del mercato questo significherebbe che lo spazio per gli operatori indipendenti aumenta di tre volte da cinquanta a centocinquanta miliardi che l'ha fatto
Quindi più che stracciarci le vesti scelte che non lo faccia il trentuno trentaquattro venticinque giace capi grasso che cola che i nostri al nostri in termini anche nazionale non da solo e con altre tenente
Se il quaranta per cento che ancor meglio condivido che dice deve esserci qua avete significa del passa da cinquanta a centottanta miliardi di chilowattore questo significa che la quota dei indipendenti passa da un venti per cento quale attuale mente nel primo caso al cinquanta nel secondo caso sessanta per cento Pizzata direttiva di per sé obbliga ad aprire mercato ed utile che ci stiamo a tirare parlo posso no su questo perché c'è l'obbligo si attiva il problema e di cogliere questa opportunità
Di aver regole chiare perché questa apertura sia a beneficio di chi entra e dei consumatori che saranno eleggibile
Quindi lei nel ridurrà la sua posizione che resta dominante
Perché passerà
Diciamo dall'attuale ottanta per cento al cinquanta quaranta per cento che resta dominante
E qui bisogna che le autorità di regolazione l'Antitrust e quant'altri impediscono ne impediscono l'abuso ma nessuno oggi Siemens deve benedire la FIAT deve essere smembrata perché al cinquanta per cento del mercato e che a differenza degli altri
Paesi noi diamo l'importazione che giocano arrogato decongestione e di allargare l'interconnessione con l'estero perché la concorrenza dell'importazione possa essere sempre più forte possa essere sempre più forte
Quindi qui veniamo al discorso l'apertura del mercato ci sarà e sarà consistente
Io spostare l'attenzione sulle condizioni
Che si impongono come necessaria perché questa concorrenza sia tale
Uno individua tre quattro sono molto di più forse una e che sia riconosciuto e gli operatori la possibilità di fare eliminando quel diritto di veto generalizzato che oggi consente a tutti di impedire agli altri di fare questa è la situazione la barriera vera all'entrata nel sistema esotica tagliano non è quella le camicette anche quella legale mai quell'autorizzativa chi oggi si imbatte in un investimento nuove in questo settore è un folle e qualcuno che vocato si vota per suicidio
In termini industriali gli investimenti bloccati cantierabili in questo settore sono immensi è assurdo che la più tardi questi sia nel Sud è questa la realtà
Due le condizioni di accesso alla rete
Su questo sono siam tutti d'accordo qui la rete deve essere gestiti in modo neutrale imparziale e trasparente
Le condizioni d'oggi non assicurano queste condizioni la situazione ad oggi non assicura queste condizioni
Ed egli si trovi quasi situazione non mi permetto dire popolo che le ho detto a me sembra che creare un soggetto consortile in cui dodici reti pavesi ma non voglio entrare in questo unica l'auspicio è che anche in questo caso sia una soluzione pragmatica
Che non determini situazioni di discontinuità nella gestione coordinata del sistema che non sia di impedimento alla prelazione dire e che non finisca sottolineo quest'ultimo aspetto
Perché di li determinare una forte intrusione dirette dei poteri e dei funzionari pubblici nelle decisioni economico e nella gestione del sistema elettrico allora qui c'è un altro aspetto da chiarire ed è che l'assetto istituzionale nel sistema elettrico ma anche in quello Gasparri a Nicoletti e tutt'altro che chiaro qui non si sa chi deve fare che cosa
Per cui ad ogni e vento tutti convoco non gli altri
Per poi dire loro vediamo cosa decide quell'altro perché non so se sono io che devo decidere
E così ecco le eccedenze così come allora definiamo bene qual è l'assetto istituzionale nei rapporti tra ministero dell'industria tra governi tra Parlamento chiaro referenze tra governo antitrust e otto reti
Ora mi sembra che la legge quattro uno contenesse delle specificazioni che la realtà delle cose non vedo no realizza la quattro otto otto uno diceva molto chiaramente le linee di indirizzo politico stanno al governo tutto ciò che è gestione
Amministrativa lato tipo non stanno
No in via Veneto
A me sembra che neanche le linee di indirizzo politico siano espressi e ci pone al nono il problema
Prossima certi tesori coda si poneva il problema a qual è il momento in cui queste linee di indirizzo politico sono ambientale cantato certe sono le normative ambientali
Avevamo indicato esplicitamente che per esempio annualmente nel DPEF documento prima se l'economia finanziaria dov'lo fissasse quelle che a suo avviso di Roma e linee di indirizzo nel campo dei servizi di pubblica utilità e questa nel DPEF io mi sono righe non di più
Eccolo là bisogna che il governo si riappropri interamente di quelli che sono i suoi poteri di indirizzo politico ma non di gestione amministrativa
Però se ce l'avete l'idea che la gestione venga scorporata e che venga affidata sotto al Micca nelle decisioni anche operative
Come consumatore
Mi rende un po'
Timido e preoccupato
Regolamentazione tariffaria è stata ampiamente trattata oggi e quindi non a riprendere
Qui il problema è di ridisegnare la curva delle tariffe chiaramente eliminare i sussidi incrociati
Ma che quattro milioni di famiglie paghino no il settanta per cento il meeting più del dovuto no per sussidiare gli altri quattordici miliardi diciotto milioni di famiglie che pagano mediamente il quindici per cento in meno con punte anche del settanta ottanta per cento mi sembra eccessivo ma soprattutto mi sembra anche nel campo industriale in cui si è visto che tra piccoli industrie che sommerse umana la grande e se questo non verrà corretto come qualcuno ha ricordato non ci sarà entrato e che soprattutto in questo settore che lato viscosa altra condizione l'avevo ricordata prima ed è sistema gas
E se questo qui non viene liberalizzato
Indipendentemente questo punto dalla direttiva anche europea
No in armonia con la liberalizzazione elettrica
Non sembrano enumerate evidentemente te che il discorso è completamente intrecciato
Dopo al termine veramente
Oggi la la pala adesso passa ai decisori politici a me sinceramente
Al di là del fatto che non condivide su alcune cose ma avevo profondamente sperato che in Parlamento per lo meno arrivasse a un tipo di scelte perché stiamo perdiamo troppo attento e come sembra che la risoluzione
Non me ne voglia Nicola la risoluzione approvata l'undici giugno scorso
Dopo cinque mesi di dibattito
Dal Parlamento non abbia chiarito alcunché novanta
Perché ha fatto una ha espresso una generica preferenza per l'acquirente unico o l'idea che tutti parlo di acquirente unico pochi una grande cosa sia in effetti molto complicato temo che l'unica saremo noi che anche la Francia sembra che non sia poi su quella strada
Ha espresso una generica preferenza per l'obbligatorietà del servizio ed anche per la tariffa unica quindi il Parlamento che un anno prima aveva elimina tra tariffa unica no l'anno dopo ha espresso un giudizio diciamo di sostegno al credito ma soprattutto
E qui davvero più della risoluzione dell'undici giugno non contiene né a anche la parola privatizzazione spari
Non è che ne fa un cenno indiretto non ne parla assolutamente quasi che la privatizzazione fosse scelta marginale o secondaria rispetto al complessivo disegno di riforma
Quindi questo è il grande terzo nodo dalle storie il decide sì sì fare per esempio senza giacca sulle parole cosa sono i tempi prego o gli adeguati i tempi
Si definisca un processo graduale noi nel novantacinque aveva osato dire che fine poteva essere privatizzate nel giro di tre quattro anni cinque
E come l'orizzonte più ti avvicini più si allontana
Per cui non chiarire questo non consente a cascata per connessione logica di dire qual è il modello organizzativo che adatto
Certo che una liberalizzazione in presenza di rese pubbliche sinceramente Street non è compatibile addirittura proporre un'impresa pubblica di trasmissione nell'ipotesi che lei ne resti pubblica mi sembra veramente poco razionale
Quindi questi sono i nodi da sciogliere
In tutto questo la variabile tempo essenziale per quello che dicevo prima per la velocità del cambiamento negli altri Paesi
Rispetto a questi cambiamenti mi sembra che l'Italia sia assolutamente immobile schiacciato tra l'inconsapevolezza di quello che altrove accade e la incapacità di sciogliere questi nodi cioè tipici
E nel settore energetico io richiamo chi è più vulnerabile e più immobile e destinato inevitabilmente a soccombere la speranza e quindi l'auspicio che i decisori cominciare i nostri amici no sappiano risolvere in tempi rapidissimi questi nodi perciò delle forme retti da cui sono convinto dipenderà molto per lo sviluppo economico industriale del nostro Paese
Ora io adesso ho il compito di concludere perché viveva anche la notizia che giunta da poco finì per un impegno
Indifferibile non potrà avvenire si scusa perché ha voluto questo convegno insieme al Rasi e allora verso noi dovremmo concludere per compiutezza dei nostri lavori Rasi tu hai cominciato questo lavoro stamattina
Adesso tu chiudi il discorso per per conto di Alleanza Nazionale e Fini si giustificherà con noi con voi come ha cercato di usare mai mercoledì l'avevo detto quando don invitato è un giorno terribile perché tutti gli impegni politici si accavallano in questa giornata
Beh certamente io non sono in condizioni di sostituire nemmeno in maniera minimale la conclusione politica di Fini
Intendo politica nel senso più ampio del termine perché direi che
Il momento della riflessione conclusiva sui nostri lavori
Ha già fatto mirabilmente il professor Clò che io ringrazio anche a nome vostro sono sicuro sinceramente per questo contributo che lui ha dato non solo al convegno
Non certo ad Alleanza nazionale che si propone solo come servizio per il Paese lo ha dato un contributo al Paese e quindi credo che sia giusto ringraziarlo
Egli non ha detto certe cose ma io credo che diventato a un certo momento della vita uomo politico per quello che è possibile
In un mondo così Complesso e anche spesso contraddittorio e di non ha detto alcun
E cosa che però io debbo dire che sono la conseguenza delle cose che egli ha sollecitato la nostra riflessione
Il governo questo governo
Che si propone di continuare
Almeno nell'ultima espressione
Ancora un anno
Con un contratto
Con Rifondazione Comunista questo governo
E il ministro dell'industria in particolare simpaticissimo amico lo debbo dire con sincerità perché Bersani è una veramente una brava persona che c'è perché ha di fare il suo meglio bene il governo ci deve dire qual è il ruolo del vertice dell'ENEL nella strategia della riforma elettrica
Quali sono le tappe previste
Qual è la responsabilità che diede ad assumere un governo di fronte
Ai problemi della transizione ma anche ai problemi di garantire d'energia elettrica nel Paese
C'è un punto che ha molto turbato i parlamentari della decima Commissione Attività produttive nella audizione del dottor Tatò e del dottor Testa ed è quello che
La il compito dell'ENEL è terminato
Nella forma
Della diffusione dell'energia elettrica
Che l'Italia ha bisogno di meno energia elettrica nel futuro
Mi sembra che tutti gli interventi
Che la maggior parte degli interventi questa sera abbiano sostenuto il contrario
Con la competenza che gli è propria cloro sia detto
Non è completata l'elettrificazione del Paese che l'elettrificazione del Mezzogiorno l'elettrificazione rurale non industriale eccome con possiamo pensare ad uno sviluppo del Mezzogiorno e ancora ne parlano in maniera demagogica proprio i Bertinotti insieme poi ai Prodi
Che lo sviluppo del Mezzogiorno
Possa essere intrapreso se non vi è la possibilità di
Stabilimento nel Mezzogiorno con adeguata potenza elettrica
C'è stato un passaggio per quanto riguarda l'intervento del dottor protesta che immigrazione di essere venuto di aver rapporto con tanta impegno diciamo le sue riflessioni dove fa riferimento ad un caso specifico che potrebbe essere emblematico
Il caso delle elettrodotto per la Grecia che deve passare per alcuni comuni della Puglia in provincia di Lecce
Ebbene
Il problema per quanto riguarda Alleanza nazionale risolto
Il problema è solo di piccole varianti per evitare degli inconvenienti le urbani
No lui proprio in questo abbiniamo sia indirizzato anche i nostri enti locali tra gli enti locali dove stiamo responsabili dal punto di vista amministrativo per
Creare le condizioni
Perché vi sia possibilità di esportare la nostra energia elettrica l'energia elettrica prodotta in Italia e proprio questo è lo scopo dell'elettrodotto con la Grecia quindi noi siamo già entrati in questi dettagli anche operativi
Ma il problema ripeto e con questo concludo
Questo mio intervento che non è affatto la conclusione politica che doveva darci Fini
L'arretratezza del Mezzogiorno di sprechi che vi sono in molte regioni come ci hanno detto i rappresentanti delle in prese che lavorano nella distribuzione
Bene questi costituiscono un elemento che ci impegna nella modernizzazione elettrica del nostro Paese
Noi ha detto quello consumiamo il trenta quaranta per cento meno del consumo medio europeo
Ebbene
Tutto questo significa che per essere in Italia per essere in Europa il nostro Paese deve avere una maggiore elettrificazione noi dobbiamo mobilitare tutte le risorse delle imprese che si occupano di questo settore
E sfidiamo pertanto dall'opposizione del Polo e di Alleanza Nazionale sfidiamo il governo ha riso per questo problema grazie del vostro presenza e dell'attenzione della pazienza con la quale avete seguito tutti i lavori
Profondamente