"La sinistra alla prova del governo e della sua unita'" org. dal Movimento Comunisti Umanitari

Ma
Come come
Mi ricordo
Ok allora direi che possiamo iniziare
Anzi io mi scuso con tutti compagni che sono stati puntuali perché come al solito chi arriva puntuale può e deve attendere
Quelli meno puntuali d'altro canto giustifichiamo tutto essendo oramai quasi estate
Tra l'altro il posto non semplicissimo da trovare abbiamo dovuto farlo qui per indisponibilità di sale più in centro comunque adesso possiamo cominciare si tratta credo la maggior parte dei compagni presenti
Lo sanno si tratta di un incontro voluto da noi cioè dal movimento dei Comunisti unitari
Per fare il punto un po'sulla situazione della sinistra
Dopo la vittoria elettorale che ha portato l'Ulivo a governare
Il nostro Paese e quindi dando degli impegni gravosi
Meglio avere impegni gravosi avendo vinto che impegni gravosi che comunque avremmo avendo perso quindi si tratta di affrontare gravi problemi però con uno spirito positivo e al tempo stesso fare il punto
Della situazione della sinistra investo in vista delle scadenze politiche che ci saranno nei prossimi nei prossimi mesi
Noi già nei mesi scorsi c'eravamo trovati avevamo parlato di unità della sinistra Federazione delle sinistre il patto federativo a che punto siamo ecco un incontro uno scambio di vedute
E possibilmente anche delle prospettive da darsi per continuare il confronto per assumerci anche fin dove possibile degli impegni andare avanti cioè in una verifica
Della intera della intera sinistra ovviamente noi
Abbiamo una mattinata di lavoro abbiamo io li ringrazio importanti interlocutori che hanno voluto accettare il nostro invito
Tutti loro ovviamente daranno il contributo naturalmente come sempre avviene in questi casi e importante il contributo di tutti e quindi noi dovremo un po'contenere diciamo il nostro sforzo propositivo non nel merito ma nei tempi credo che ce la possiamo fare tranquillamente iniziando subito i lavori
Come potete capire noi faremo delle proposte con una relazione
Introduttiva che starà diciamo nello spirito che ho appena richiesto quindi affronterà alcuni problemi alcuni problemi quindi anche i tempi della introduzione saranno relativi così poi potremmo consentirà a tutti quanti di intervenire io direi quindi di cominciare i nostri lavori programma lo conoscete l'avete visto chi sono gli interlocutori mano a mano poi scriveranno al microfono
Io direi di cominciare subito e do la parola per le proposte l'introduzione i nostri lavori al compagno qua mi hanno Crucianelli che è il coordinatore del nostro movimento
Ma io mi scuso innanzitutto con gli interlocutori ma dico anche con tutti i compagni perché gli abbiamo pubblicato avere qui il giorno di San Pietro che a Roma come avete visto è praticamente già nel deserto cioè non c'è nessuno
Però in compenso io parlerò proprio pochissimo
Fra i quindici e i venti minuti proprio per dare questo carattere di confronto con gli altri interlocutori che sono presenti a questo dibattito
Va bene essere chiari in questa discussione di fine giugno
Abbiamo vinto le elezioni e questo è stato un bene per tutti per la sinistra e per il Paese
Abbiamo a lungo e giustamente evidenziato la natura storica dell'evento
Abbiamo con garbo messo in un angolo le nostre riserve a partire dalla composizione dello stesso governo
Siamo stati in silenzio almeno alcuni di noi su alcune scelte improvvide fatte dal governo e di fronte a dichiarazioni e atti avventurosi di qualche esponente di rilievo della maggioranza
Ora i fatti e le scelte premono ed è bene abbandonare prudenze e reticenze di troppo
Come è noto il medico pietoso finisce talvolta per rendere un pessimo servizio al suo paziente
Al centro della nostra riflessione del confronto politico noi poniamo due questioni
Accademicamente separate ma in realtà intimamente collegate
L'opera del governo Prodi e il futuro della sinistra
è bene avere piena consapevolezza del contesto nuovo ed estremamente problematico nel quale il governo oggi si trova
Si è chiusa una fase e non solo per il nostro Paese
E la fase della ripresa economica che in modo contraddittorio dura dagli anni Ottanta che in Italia ha avuto una sua particolare effervescenza negli anni novanta grazie a una svalutazione della moneta che giunta sino al quaranta per cento
è stato poi questo al di là della proverbiale operosità il vero poker nelle mani degli imprenditori del Nord e in particolare del Nord Est
Ora questa condizione grazie anche alla credibilità del nuovo governo sta mutando rapidamente
Ma non è solo questo il problema
In realtà si è aperta una difficoltà molto seria nel cuore d'Europa in primo luogo in Germania dove la disoccupazione è troppo distante da quell'italiana e dove conti pubblici iniziano a preoccupare seriamente
Al punto che in questione il rispetto degli stessi parametri di Maastricht e il governo si vede costretto a ipotizzare una manovra finanziaria che può compromettere aspetti decisivi dello stato sociale
Lo stiamo discutendo di un dettaglio perde velocità rallenta seriamente potrebbe anche fermarsi quella che per molti dentro e fuori d'Italia è stata considerata la locomotiva dell'Europa
A questo dobbiamo aggiungere le previsioni sull'economia italiana che ipotizzano l'aumento del prodotto interno lordo ben al di sotto di quello di questi ultimi anni
Ci troviamo ed è questa la prima conclusione che voglio trarre in una situazione nuova caratterizzata da una preoccupante tendenza recessiva
Secondo problema l'Italia impegnato ormai da alcuni anni in una disperata battaglia per evitare il dissesto finanziario
Questa encomiabile opera di risanamento ha preso il via all'inizio degli anni novanta degli anni Novanta sotto il segno di Amato Ciampi e di non vi è dubbio che alcuni passi avanti sono stati fatti almeno si è evitato il precipizio e un inizio di risanamento è stato avviato ma a quale prezzo
La compressione dei salari è stata netta la perdita del valore reale dei redditi è stata di quattro punti sull'inflazione la pressione fiscale arrivata ai limiti della disobbedienza se non della rivolta fiscale
Insieme con interventi chirurgici in profondità sulla spesa pubblica che vorrei che potrebbero ledere centri vitali dello Stato sociale
Dovrebbe essere quindi evidente l'enorme difficoltà di un risanamento finanziario che voglia passivamente coattivamente insistere sullo stesso percorso del recente passato
Si aprirebbero contraddizione dure sia sul fronte sociale sia su quello della domanda interna già così strutturalmente fragile
La conclusione dell'insieme del ragionamento è evidente
Senza una svolta vera senso Lapo con una politica ulteriormente restrittiva in nome del deficit interno e di Maastricht in un contesto nazionale europeo dove domina una tendenza recessiva non solo non ricchi non solo rischia di non partire alcun circuito virtuoso ma si rischia il circuito perverso e distruttivo della recessione
è bene ricordare che la politica deflattiva che alla sua capitale a bordo ha prodotto già in Europa diciotto milioni suo compatti
Insistere su questo terreno come pure sembra fare il tesoro vuol dire non solo scontrarsi collassa conosco le sacre le sacrosante esigenze dei lavoratori ma fare un passo in avanti verso la stagnazione
Ragioni sociali e ragioni economiche spingono perché si vada verso una svolta concettuale pratica questo è il problema che sta di fronte al governo Prodi
Qui la critica senza incertezze che abbiamo fatto al documento di programmazione
Ed è stato opportuna la dichiarazione del segretario della CGIL
Ma per dare a Cesare quel che è di Cesare bisogna dire che tutto ciò era già scritto nel congresso della FIOM e nella relazione di Sabattini
Altro che coltura dell'isolamento voglio qui dire io non vedo il compagno Catalano che non sono d'accordo con le cose che lui ha scritto su Cominform se l'insieme della CGIL avesse assunto quel ragionamento forse il Governo sarebbe stato più prudente nello scrivere il documento di programmazione economico
E mi auguro che le questioni poste nell'introduzione nel congresso della FIOM
Sull'autonomia del sindacato sulla virtualità degli accordi di luglio sulle conseguenze della globalizzazione dei mercati sulla centralità non retorica dell'occupazione sulla necessità del conflitto entrano con forza del congresso nazionale della CGIL
Quando le poniamo la questione occupazione lavoro pensiamo certo al disagio e alla sofferenza sociale di tanta parte di questo paese ma non solo questo ma non solo di questo si tratta
Noi proponiamo un altro terreno di uscita dalla crisi un'altra logica
Se era possibile ipotizzare ieri la politica dei due tempi che poi si era sistematicamente risolta in un solo tempo
Quello che la stretta finanziaria oggi quando inizia a spirare il vento della recessione questo diventerebbe non solo socialmente iniquo ma avventuroso
Noi e non da oggi non ci siamo limitati a chiedere qualche posto di lavoro in più ma abbiamo posto la necessità di un intreccio fra una politica di sviluppo e risanamento della finanza pubblica
Età tempo abbiamo chiesto che l'occupazione sia uno dei parametri che con pari dignità venga rispettato se si vuole entrare in euro non condividiamo la privatizzazione di alcuni settori economicamente strategici come telecomunicazioni
Non perché siamo figli di una cultura statalista o unicamente perché questi settori incorporano corposi interessi sociali nazionali ma anche perché lì si gioca il cuore dello sviluppo del domani ed è stato un errore strategico
Quello della sinistra di aver ignorato alcune grandi vertenze come quelle dell'Olivetti e dell'Italtel
Il problema in campo e quindi elementare si vuole rischiare non solo la protesta sociale la crisi del sindacato ma anche una recessione in piena regola
O diversamente si vuole aprire un nuovo capitolo coniugando risanamento finanziario con una ripresa della domanda interna con l'occupazione con lo sviluppo e con la riforma dello Stato sociale
Riforme che certo potranno garantire un risparmio ma nel medio e lungo periodo formazione permanente
Intreccio scuola lavoro medicina preventiva di ospedalizzazione informatica e telematica nella pubblica amministrazione sburocratizzazione dei servizi pubblici e immesso del terzo settore
Richiedono una forte iniziativa riformatrice sono un investimento per il futuro inefficienza e produttività ma appunto un investimento e non un risparmio per l'oggi
Sono evidenti le enormi implicazioni politiche che sono dietro alle due ipotesi per il governo per il sindacato e per la sinistra
Nel primo caso se si sceglie la linea della continuità si lavora alla sostituzione di Rifondazione nell'attuale maggioranza che sostiene il governo si rincorre un'improbabile allargamento al centro un più probabile governo di unità nazionale
E la scelta altamente discutibile nel metodo nella sostanza sulle riforme istituzionali può essere un potente acceleratore in questa direzione
In questo contesto di verrebbe naturale la progressiva marginalizzazione la sinistra e la sua sterilizzazione strategica
E altissimo sarebbe il prezzo pagato dal movimento sindacale
E la seconda ipotesi come noi sosteniamo da tempo da molto tempo
Diviene ovvio obbligatorio il passaggio dalla desistenza la convergenza politico-programmatica dalla maggioranza elettorale alla maggioranza politica con dentro Rifondazione Comunista
è evidente che questa scelta che questa seconda scelta rimette in movimento l'intera sinistra e in primo luogo scongelato la Teoria delle due sinistre
Che non è la negazione dell'evidente ovvero dell'esistenza di una molteplicità di soggetti di sinistra e due Rifondazione il PDS dominanti
Bensì il declino di un idea cara sia il segretario del PDS sia quello di Rifondazione
In virtù della quale vi sarebbe una sinistra antagonista veicolo della protesta sociale naturalmente permanentemente all'opposizione e dall'altra la sinistra governativa ad ogni costo sino al punto di rinunciare a se stessa
Questa fase oggettivamente a meno che non si voglia aprire una crisi del governo Prodi e alle nostre spalle
D'Alema e Minniti si sono spinti oltre ed io sarei molto lieto se fosse così hanno chiesto a Rifondazione di partecipare alla costruzione del nuovo soggetto della sinistra
Mi sembra un'ipotesi
Prematura
E abbastanza problematica sulla base anche delle dichiarazioni del gruppo dirigente di Rifondazione
Ma se non vuole essere questo un espediente tattico allora bisogna rilevare la presenza di un grande problema
Io comprendo anche se non condivido l'inseguimento di Amato
Capisco la necessità di recuperare un'area moderata socialista
Anche se ho molti dubbi sull'operazione di microchirurgia quando si invita D'Alema a separare il craxismo da Craxi
E do anche un ulteriore incertezza perché se questo lavoro così intenso sul fronte moderato finisce per spingere questo nuovo soggetto della sinistra a destra dell'Ulivo tanto vale non farne nulla
E tentare il partito dell'Ulivo
Ora l'invito di D'Alema Rifondazione Comunista se non è un'invenzione rileva un grande problema
Ovvero la comprensione che dalla fine degli anni ottanta con la svolta della Bolognina ma giunco con la fine del Partito socialista
E con la frammentazione del mondo cattolico si è depositata alla sinistra del PDS una realtà sociale una domanda politica e culturale di enorme rilievo e comunque decisiva se si vuole arrivare a un grande partito della sinistra
E questo quindi il primo nodo da sciogliere un nodo intricato
Perché tiene insieme scelte di governo stabilità e futuro del governo Prodi ruolo e collocazione politica dalla sinistra
è evidente che ciò di cui stiamo discutendo ha un riflesso di grande importanza nella definizione e nel percorso di costruzione di un nuovo soggetto della sinistra
E vengo solo con qualche cenno sulla seconda e fondamentale questione
I principi ispirazione strategica identità di una forza di sinistra
L'inizio de la discussione non è incoraggiante
L'affermazione più volte ripetuta della necessità di un partito saldamente ancorato alla cultura e alle ragioni della sinistra
è quotidianamente travolta dalla consueta fumosa a questo punto fuorviante alternativa fra un partito socialdemocratico o un partito democratico
Questo dibattito nominalistico e cifrato sicuramente nasconde qualcosa di reale ma rischia di precludere la sostanza della questione
E mentre si svolge la discussione artificiosa le bocce non restano fermi
Non solo perché qualcuno opera e da posizioni di potere attivamente
Ma soprattutto perché nell'esperienza di ogni giorno nel concreto operare del Governo e della sua maggioranza le frontiere che dividono la sinistra dal centro rischiano di essere sempre più virtuali
Ora come ho tentato di dire è importante far valere le ragioni della sinistra nella dialettica della maggioranza
Ma la sua diversità si può esprimere compiutamente fondamentalmente solo attraverso la costruzione di un pensiero di una strategia che tenga viva la prospettiva dell'alternativa e la critica dell'esistente
Ma è proprio questo materiale ad essere scarso nel confronto all'interno della sinistra
Limitarsi ad agitare la bandiera logora della socialdemocrazia per contrastare le virtù della liberaldemocrazia è una battaglia persa se non si ha la bontà e la forza dimettere in controluce i buchi neri della stesse liberal democrazia
Cosa è rimasto nel concreto storico della Società aperta della critica liberale degli assolutismi del rispetto dell'individuo della differenza nulla o quasi
Non solo è vero o no che questo fin e secolo questo passaggio di millennio è corroso da grandi e profonde contraddizioni
La disoccupazione strutturale il collasso ambientale
La parabola dello stato sociale l'esaurimento delle democrazie nazionali il dominio del mercato globale della tecnica la distanza geometricamente crescente di una parte grande del Sud al mondo di del mondo dal nord
Si può avere un'incertezza sulla capacità della sinistra nell'affrontare e risolvere questo ordine di problemi ma è certo che la risposta non può avvenire da un modello liberal democratico che è sempre più un artificio retorico che copre la supremazia totale del mercato
è necessario definire una nuova identità culturale e programmatica della sinistra che non pretenda di essere una sorta di bandiera anticapitalistica ma certo alternativa al neoliberismo e critica nei confronti dell'attuale assetto capitalisti
Terza ed ultima questione noi abbiamo più volte ribadito la necessità di una federazione delle forze di sinistra o almeno la possibilità di un soggetto politico a principio federativo
Dietro questa nostra insistenza non vi è un contenzioso corporativo la ricerca di tutele che preservi nove specie minori da legge Morisco del PDS
Le ragioni sono altre e di alta qualità
Se la nuova forza politica dovesse prendere la forma di una lieve dilatazione del PDS
E ridursi all'assorbimento nei gruppi dirigenti di qualche rappresentante di gruppi o dare oggi esterna al PDS è evidente che non si innescherebbe alcun circolo virtuoso
Vi sarebbe forse una semplificazione molto probabilmente congiunturale nell'attuale frammentazione a sinistra
La condizione necessaria perché si possa produrre quel salto di qualità e del quale talvolta parla lo stesso D'Alema e che vi sia un pieno riconoscimento e una legittimazione della pluralità di culture di interessi che sono rappresentati dal campo grande della sinistra
Solo così si potrà produrre una positiva tensione interna e una possibile attrazione Esterna
Solo così si potrà produrre un effetto positivo una suggestione su quelle aree sociali ed elettorali che altrimenti resterebbero con buone ragioni congelate là dove sono
Se si vuole mettere mano al tentativo estremamente ambizioso di costruire un nuovo soggetto politico capace di raccogliere la pluralità a sinistra
Decisivo diventa da una parte orientamento culturale politico e dall'altra la visibilità organizzata la struttura federativa di questo nuovo soggetto
Come si può altrimenti mette in movimento un'area vasta diffusa
Che proviene dall'esperienza comunista socialista del cattolicesimo sociale democratico dell'ambientalismo del pacifismo più in generale diamo una Sinistra critica che ha diffidato e di FITA della politica moderata del PDS
Come se non attraverso una loro piena legittimazione sul terreno della strategia coniugata ha un'autonomia riconosciuta a un protagonismo attento autentico nel vivere concreto dell'organizzazione
Come si può altrimenti far vivere politicamente e lo stesso luogo Amato e coloro che lo ricordano come il segretario voluto da Bettino Craxi
Ma la struttura federativa non è solo la condizione essenziale per tenere virtuosamente insieme storie e culture diverse può essere un principio attivo per fermare la decadenza già ampiamente avanzato del partito di massa
Federazioni circoli sezioni sono ormai dei gusci vuoti
Per questo la ricostruzione del partito di massa diversamente dal passato deve iniziare dalle fondamenta dal basso e deve passare attraverso un'ampia Chiara dialettica di massa degli mobilitare le ragioni e la passione e il principio federativo è lo strumento fondamentale per rompere i riti burocratici la condizione perché la discussione la dialettica
Possa varcare la soglia delle segreterie dei gruppi dirigenti dei federali e coinvolge le mobilitare la parte più consapevole del popolo la sinistra
è un contributo fondamentale vitale alla riforma dei partiti se si pensa che il congresso del PDS possa essere l'inizio e la fine di questo processo si commetterebbe un errore
Si ripeterebbe la stessa operazione fatte le elezioni che molto probabilmente con risultati non dissimile
Un'obiezione simile nella sostanza è stata avanzata da Ruffolo dai cristiano sociali da molti anni
Vorrei che fosse chiaro che nella nostra posizione non vi è nulla di contrattuale non è per aprire una vertenza sindacale con il gruppo dirigente del PDS che alcuni di noi un anno fa uscirono da Rifondazione dove pure avevano ruoli di grande responsabilità
Ma allora come oggi ore siamo convinti che aperta in questo Paese una partita storica
Ma tre la destra una testa sconfitta elettoralmente ma che conserva una grande forza minacciosa nella società
In secondo luogo la riorganizzazione della sinistra un nuovo soggetto politico non solo per riunificare le famiglie di provenienza ma per rendere possibile un'alternativa che non si poté calata negli uomini e nei contenuti sente comunque dal centro
Ci pare di aver dato un contributo importante fermare la destra di Fini e Berlusconi
Siamo disponibili come abbiamo più volte ripetuto a discutere il futuro della sinistra e da tempo abbiamo posto l'urgenza di un nuovo incontro a sinistra ma a condizioni ben chiaro
Percorso sin qui compiuto non ha dato frutti ed è poco incoraggianti se dovesse continuare una dialettica artificiose se l'ansia fondamentale in primo luogo del gruppo dirigente del PDS continua ad essere solo ed esclusivamente il fronte moderato se il problema è quello di una semplificazione burocratica dei troppi simboli a sinistra allora non si farà un passava diversamente
Se oggi si coglie quanto è preziosa per il destino del governo Prodi e più in generale per una soluzione della crisi italiana la presenza di una sinistra che resti tale nella coerenza politica quotidiana e della sua ispirazione strategica nella sua identità
Se le sue diversità saranno riconosciute trasformati in un patrimonio comune l'incontro potrà essere fecondo
Per essere chiari questo per noi non è un fronte d'affidare la trattativa diplomatica e agli incontri privati
Ma deve essere un terreno di discussione aperta alla luce del sole
E soprattutto deve essere un processo reale una vera e propria costituente capace di mobilitare forze energie interessi sociali intellettualità ben oltre gli stessi promotori sarà la verifica delle cose a decidere dell'esito di questo processo il nostro impegno il nostro obiettivo il nostro augurio e che anche per la sinistra e a sinistra possa iniziare una nuova stagione
Va bene partendo da questo auspicio beneaugurante di Crucianelli sulla nuova stagione della sinistra mi rivolgo un attimo prima di tutto ai compagni del nostro movimento che evidentemente dalle cose che ha detto Famiano sono molto stimolati alla discussione oltre che la riflessione
Fanno parte della discussione che pochi giorni fa abbiamo fatto a Frattocchie dovremmo continuarla è io credo che però questa mattina
Non solo per l'ospitalità ma per interesse politico nostro ci conviene favorire l'interlocuzione con i compagni
Che gentilmente hanno voluto venire qui a discutere con noi per sentire appunto cosa ne pensano delle nostre cose
Quindi noi poi avremo modo tempo di continuare nella nostra riflessione nella nostra discussione io direi di iniziare appunto
A chiedere ai nostri ospiti
Il contributo ovviamente ho già fatto una premessa antipatica prima che devo ripetere sulla capacità di autogestire i nostri tempi per consentire prima di tutto di finire a un certo punto ma per consentire diciamo all'insieme dell'Assemblea poi di seguire un poco tutto perché questo è l'interesse nostro io do subito la parola
A Giorgio Ruffolo che farà il nostro primo intervento
Ma brevissimo intervento prima a commento e qualche chiosa all'ottima introduzione di Famiano Crucianelli sui due problemi fondamentali che ha sollevato l'orizzonte della politica economica
E il problema del nuovo soggetto della sinistra poche osservazioni quindi slegate non certo un intervento organico
Ma
Mi pare sul primo problema che effettivamente ci si trovi e il governo Prodi si trovi di fronte ad una condizione che non è soltanto propria dell'Italia
Ma di tutta l'Europa
E cioè la condizione di una spazio economico che si va restringendo
Per il possibile insorgere di una recessione
Lo spazio economico si restringe e si restringe badate bene non perché c'è Maastricht non dobbiamo poi criminalizzare né o mitizzare questo mostro di Maastricht ma strinse a sua volta la conseguenza di ristrutturazioni formidabili che avvengono a livello mondiale della famosa globalizzazione che è diventata anche se ho rischia di diventare un mito ma che una processo reale
Che sposta
Per sintetizzarlo in modo estremamente estremamente superficiale
Sposta risorse dal mondo produttivo al mondo delle rendite che sposta risorse economiche dagli investimenti produttivi e sociali ai consumi alla a alle rendite che quindi restringe e lo spazio finanziario entro il quale i vari governi operano le loro politiche economiche con sempre minore sovranità sullo dislocazione delle forze produzione de sul sulla con sempre minore sovranità sui flussi economici e finanziari
E qui il problema è e il dilemma e bisogna vederlo in faccia con molta chiarezza a questa recessione a questo rischio di recessione che in Europa e specialmente in Italia proviene dalla ne e esigenze di vincoli della finanza pubblica come si può rispondere si può rispondere con una strategia di aumento indifferenziato della domanda dire frazione
Per non dire di inflazione ma no questa è una via chiusa
Una via chiusa anche perché il keynesismo che si faceva in un Paese solo come come si tentava di fare il socialismo in un Paese solo non è più possibile farlo in un pregresso
Perché l'aumenti della domanda di un paese come i socialisti francesi dovettero sperimentare all'inizio degli anni ottanta si riflette in aumento delle esportati delle importazioni e quindi in aumento del della della in dispersione della domanda o inflazionistica o in termini di crisi della bilancia dei pagamenti in altri termini una risposta di carattere espansivo a livello nazionale non è possibile di carattere indifferenziato
Sempre per esprimermi in modo assolutamente apodittico
Noi dobbiamo la sinistra penso vede non ripiegare ma a danzare su altre due direttive uno quello di allargare lo spazio entro il quale risposte positive possono essere date e quindi dal livello nazionale a livello europeo
Non dire no all'Unione monetaria ma dire sì all'unione economica
E quindi a livello europeo possono essere praticate politiche di espansione vedi piano delle orche rimasto carta straccia
Allora al pre prendere sul serio l'Europa non significa chiedere che Maastricht sia gli annacquata significa chiedere che l'unione monetaria sia accompagnata da forti misure di espansione a livello comunitario a livello dell'Unione
Per le indebite nel nel settore degli investimenti pubblici nel settore del risanamento e urbano nel settore ambientale esattamente riprendere le linee del piano del nord che sono state completamente completamente dimenticate rimosse
La seconda strada è quella di praticare non una politica indifferenziata di aumento della domanda ma una politica di investimento selettivo della Duma
Faccio un esempio molto banale
Continuiamo a dire che occorre sviluppare in Europa l'occupazione soprattutto l'occupazione nel drammatico
Nel drammatico mondo del Mezzogiorno
Dove
Ha superato il venti per cento della forza di lavoro in media e abbiamo trenta mila miliardi
Stanziati dalla Unione Europea che non sappiamo investire e che dovrebbero essere impattati diciamo da altri trenta mila miliardi messi a disposizione dallo dal dal governo italiano senza che questo incida minimamente sui criteri di Maastricht e sulle obbligazioni di vincolo non sappiamo semplicemente investire
Non sappiamo dare risposte ora è possibile questa è la risposta che il governo deve dare una politica di investimento selettivo una politica che senza violare i vincoli che devono essere accettati guardate guai se la sinistra rispondesse ai vincoli finanziari con una politica facile più o meno
Questo sarebbe un'illusione gravissima dire per esempio che l'inflazione non si deve accettare il vincolo del due cinque ma bisogna andare al tre per cento queste sono politiche difensive sono politiche che non portano da nessuna parte
Bisogna praticare politiche selettive è possibile farlo spostando risorse da un punto all'altro non pretendendo che le risorse finanziarie possono essere aumentarle in modo indifferenziato
Secondo problema la sinistra
Mi
Vado avanti rapidissimamente io sono totalmente d'accordo con l'impostazione che Famiano ha dato a questo problema
Noi abbiamo bisogno di una sinistra in Italia abbiamo bisogno di una grande sinistra in Italia
Tutti quelli che ci parlano di prospettive fumose io non ho mai capito Partito Democratico trasformazione di una coalizione del dell'Ulivo in un partito beh mi pare che facciano delle fughe in avanti
Mi chiedo tra l'altro è un particolare ma mica tanto strano mi mica tanto particolare
Una formazione come quella dell'Ulivo che ha una sua caratteristica di straordinaria efficacia quella di
Un'alleanza tra forze della sinistra e forse del centro trova in queste forze del centro delle riferimenti europei che sono completamente contrastanti popolari Dini qui stanno a sinistra in Europa stanno a destra quindi insomma sarebbe una forzatura cercare di consolidare una coalizione in un partito è invece possibile ribadire questa coalizione
Questa questa alleanza e semplificarla nelle sue componenti essenziali se c'è un'alleanza di centrosinistra ci deve essere un centro ci deve essere una sinistra
E questa sinistra oggi è troppo ristretta
E nell'ambito di un'area del ventuno per cento del venti tra il venti e il venticinque per cento laddove in tutta Europa la sinistra è compresa in un'area tra il trenta e il quaranta per cento e queste varie è occupata dai grandi partiti socialisti socialdemocratici
Chiamateli come volete
Questo lo spazio politico in cui si deve operare e dunque si deve operare perché tutte le tradizioni della sinistra perché il PDS da solo non può occupare tutto tutta quest'area
Possano confluire in un'unica grande forza questa è la sfida e molto banale molto semplice ed è inutile discettare sulle etichette se si debba chiamare
Area socialista area socialdemocratica area socialista liberale e liberal socialista o socialismo ce li stanno non è non è molto interessante si tratta di sapere quale sarà l'identità di questa nuova forza quale sarà il percorso attraverso il quale si può costituire quale sarà la forma del nuovo partito che non è un problema organizzativo non è un problema sostanziale e politico strutturale
E per quanto riguarda l'identità mi pare che essa non debba essere ricercata attraverso le formule le definizioni socialista socialdemocratica democratica eccetera
Ma attraverso la risposta che si deve dare ai grandi problemi che la sinistra deve affrontare in Europa il problema della attacco allo stato sociale della riforma dello stato sociale il problema dell'occupazione
Il problema dei rapporti tra l'amministrazione dello Stato e il cittadino i problemi del federalismo questi sono i problemi sui quali è una nuova forza di sinistra ritrova la propria identità e badate che non è soltanto un problema italiano perché quelle grandi socialdemocrazie
Delle quali si dice che sono superate sono confrontate proprio con questi problemi certo che non si tratta quando si perda di mondo socialista e democratico di ritornare alla Seconda Internazionale
E neppure e neppure il keynesismo e al secolo socialdemocratico di poi di cui parla Dahrendorf degli anni cinquanta sessanta perché queste sono soluzioni che non possono più essere date ai problemi nuovi si tratta di dare risposte nuove ai problemi nuovi e su questo tutto il mondo della sinistra europea e confrontato ed è impegnato è su questo che una nuova formazione politica deve ritrova deve dare deve trovare delle costruire la propria identità non sulle etichette
Forma partito io dico non è un problema
Di organizzativo non è un problema sovrastruttura alle è un problema strutturale e noi non possiamo pensare un nuovo partito della sinistra un nuovo grande partito della sinistra che raccolga tutte
Le tradizioni della sinistra italiana dal passato ma le ricordi alle investa sui problemi del futuro
Noi non possiamo
Concepirlo come un organismo burocratico centralizzato questo
Del resto i gli organismi partitici centralizzati sono già moribondi come tali come tali però come dice uno scrittore inglese è morto il gatto ma c'è ancora il suo ghigno
Bisogna che Chili sbarazzina ma anche dell'ingegno e in concepire il partito della sinistra nuova come un partito di carattere moderno aperto alla Società nel quale rispetto a accanto alla forza militante del partito che deve rimanere
Ed essere anzi rafforzata anche se snellita ci sia un partito degli enti sociali degli enti collettivi
Delle del dei dei dei delle rappresentanze sindacali cooperative associative della ricerca della cultura delle dei soggetti sociali accanto a quello dei militanti e e poi un'altra un'altra forma di componente del partito degli eletti dei deputati dei dei degli assessori dei sindaci di tutti coloro che hanno ricevuto l'investitura democratica ritornare in altri termini
A quello che era in fondo nell'all'inizio del secolo il principio federativo dei partiti del della sinistra
E da ultimo il percorso io pure sono preoccupato del fatto che questa nuova formazione
Venga fuori da una operazione puramente cosmetica al di là di ogni buona intenzione simboli devono essere cambiati parole devono essere cambiate
Un Comini anche devono essere in qualche modo coinvolti
Rispetto a quelli attualmente impegnati ma non è questo il solo il fondamentale problema il fondamentale problema e di potere attuare effettivamente una convergenza di tutte le tradizioni della sinistra e di potere
Non attuare questo grande progetto e questa grande innovazione politica per coptazioni ma per convergenze reali e per questo bisogna immaginare un percorso che non sia né quello della partenogenesi del PDS
Né quello puramente federativo degli attuali pezzi esistenti
Dire che c'è il PDS coi c'è il Partito X e poi c'è il partitino Y poi ce il cespuglio zeta non aggiunge molto
Bisogna che da questi premesse da queste formazioni nascano delle convenzioni regionali alle quali chiamare tutto quel popolo della sinistra potenziale quell'area potenziale del trentacinque quaranta per cento in Italia che esiste
E che può essere chiamata sulla base e che può essere mobilitata sulla base di una piattaforma che indichi chiaramente qual è il progetto politico del partito al quale la tua nuova forma e che quindi fa lo faccia nascere sulla base di confluenze reali
E non di coptazioni occasionali
Queste mi pare che sono i compiti che ci stanno di fronte non sono non sono certamente sono estremamente ardui chiunque di noi si può immaginare quali siano le resistenze che si oppongono a questa grande innovazione ma questa deve essere affrontata al suo livello che non è quella di piccole operazioni cosmetiche ma di una grande innovazione politica grazie
Ringrazio Giorgio Ruffolo per il suo intervento adesso la parola e Giordano di Rifondazione seguirà Pierre Carniti
Quanto può
Sicuramente non è una differenza sostanziale negli atteggiamenti e nei costi
Infatti consistenti questa differenza avevo replicare
Ma io come sapete noi diciamo abbiamo
Una diversità diciamo di opinione
E anche di valutazione politica che nasce da una considerazione sui processi sociali ed economici
Sull'ante porre vincoli organizzativi
Rispetto diciamo ad una valutazione da alcune opzioni di carattere strategico per cui c'è un livello di Intervita diciamo la discussione su cui francamente vorrei poter dire solo poche battute ma onestamente diciamo sento
Curve Calvi vorrei poter dire
Solo
Vorrei poter dire diciamo su un livello di Intervita di discussione che la Costituzione diciamo di questo nuovo soggetto
Su cui evidentemente c'è una difficoltà diciamo innanzitutto a misurarsi in virtù del fatto che non se ne conoscono compiutamente le caratteristiche e poi perché insomma è una discussione che interessa un arco di forze e a cui noi come sapete per valutazioni diciamo politiche strategiche di carattere differente che secondo me si possono ritrovare anche sullo scenario europeo diciamo una discussione su cui abbiamo pochissime possibilità di intervento verificheremo
La natura la la la la discussione sul su quella cc mentre quindi voglio stare sui processi reali voglio provare a ad articolare una un giudizio sui processi reali
è innanzitutto a valutare l'attuale fase e anche
La qualità il primo approccio il primo impatto di questo governo
Io credo che non dobbiamo nasconderci nulla dobbiamo guardare in faccia quello che sta accadendo la presentazione del Documento di politica economica e finanziaria deve essere immediatamente un primo banco di prova di riflessione
E io ho la sensazione che ci sia oggi il Manifesto titola esattamente così una sorta di navigazione a vista sulle questioni economico sociali da parte del governo un giorno un occhio ai mercati un altro giorno son pronto a fare una scommessa al congresso la CGIL una tranquillizzazione i sindacati
Un altro giorno un'intesa magari con la sinistra della maggioranza parlamentare
Ecco questa ripresa di navigazione a vista da parte del governo con qualche elemento diciamo di un mai compianto
Di una mai compianta gestione democristiana della cosa pubblica in realtà ha un rischio grande un pericolo enorme un pericolo enorme
è che in questa incertezza in questa diversità
Di intervento su grandi questioni economico sociali stia maturando io la vedo così dentro il governo stiano maturando due linee di politica economica
E due linee forti di politica economica
Una parzialmente veniva detta da da Famiano adesso nella sua introduzione una linea di politica economica che tende a ripristinare i Pristina era una vecchia logica
Una logica di risanamento finanziario del Paese disgiunta da una politica di qualificazione dello sviluppo
E dall'altra parte in cui l'assillo diventa labile i parametri di Maastricht
E dall'altra parte invece un'operazione diciamo di ricostruzione di un blocco sociale di riferimento
Di una politica neo trasformista in diciamo cento di di carattere centrista
Io temo che questi due impostazione di politica economica sociali due maniere di intervenire dentro il governo io temo che queste impostazioni rischiano di essere in conflitto da tra di loro di prospettare un qualche elemento di egemonia tra di loro ma di attraversare trasversalmente le forze politiche
E quindi credo che ci sia bisogno
Di prospettare una vera e propria alternativa
Manca a mio modo di vedere un'idea di politica economica alternativa
In particolar modo di politica economica alternativa da parte della sinistra
Ho la sensazione diciamo a guardare questo le prime battute di questo documento di politica economica e finanziaria
Che si voglia riproporre un'idea di tagli alla spesa alle spese sociali di ricostruzione di una lì di una lira forte in virtù del fatto che c'è una nuova attrazione di capitali
è che questo tipo di politica produrrà nei fatti una difficoltà di quello che abbiamo avuto sinora
Una Chrissie possibile potenziale delle nostre esportazioni della politica esportativa
Una crisi della vecchia politica industriale che si è mantenuta solo in virtù del fatto di una lira di una lira svalutata e di bassi salari
E che quindi si cercherà per questa via lo diceva Graziani recentemente in un saggio una competitività dell'impresa attraverso un accento un ulteriore accentuazione della flessibilità della contrazione del costo dello magari con una nuova relazione tra impresa del Centro-Nord strutturate dimagrita
Sul versante occupazionale è una un serbatoio di di forza lavoro
A basso prezzo concentrato prevale con scarse tutele concentrato prevalentemente nel Mezzogiorno
Io credo che
Il nodo o quindi della costruzione di di una politica economica alternativa e di un'iniziativa stringente di politica economica alternativa debba essere affrontato da subito per la sinistra
Dentro questo schema la vicenda del salario assume una rilevanza strategici
Perché si può dire che
Sì sì per in virtù di una politica di risanamento finanziario si deve accettare il petto d'inflazione programmato del due virgola cinque per cento
Ma francamente un'operazione di questo tipo messa lì
Nel mentre c'è faccio un esempio concreto un contratto dei metalmeccanici che ha una così grave difficoltà nel recuperare quello che il ventitré luglio aveva sancito cioè la vecchia politica di concertazione
Significa nei fatti costruire le condizioni per gettare una difficoltà enorme
Dentro la vicenda sindacale non è un caso che il ma fanno Mancini siano rimasti isolati su quella vertenza ad uno scontro in uno scontro durissimo l'isola isolati politicamente isolati socialmente
Quindi il tema del salario assume una valenza strategica assume una valenza strategica se si vuole continuare su una linea di competitività di prezzo oppure se al contrario si vuole introdurre un elemento di qualificazione dello sviluppo anche a partire da una un recupero d'acquisto del potere d'acquisto dei salari
E io trovo che non ci si possa almeno noi non lo faremo lo lo anticipo noi non non non saremmo rassicurati dal fatto che ci sarà una diversità diciamo di valutazione e magari a parole si possa dire che il due virgola cinque per cento vale solo come previsione dell'inflazione programmata e non vale concretamente rispetto alla alle dinamiche contrattuali perché sono parole per l'appunto nel tavolo della trattativa c'è una densità materiale dello scontro perché sul tavolo della trattativa per l'appunto nella vicenda dei meccanici lo so bene
Che ci troveremmo di fronte ad una resistenza da parte del padronato che partirà esattamente dal far valere il due virgola cinque per cento a meno che non si dica che la concertazione del ventitré luglio è pressoché morte finite
Allora da questo versante ci sono due ipotesi la prima
E garantire e noi incorreremmo a questo
Anche l'atteggiamento del Duc sul Documento di politica economica e finanziaria una clausola di salvaguardia
Vuole il governo stare
Sul livello del risanamento
Del risanamento e del della scommessa dell'inflazione dell'inflazione programmata sul due virgola cinque per cento bene
E però è del tutto evidente che a pagare sul fatto che magari questa scommessa quasi certamente non sarà vinta non devono poter essere lavoratrici e lavoratori che hanno visto in questi anni una diminuzione secca del loro potere d'acquisto e quindi una clausola di salvaguardia
Che ridia meccanicamente il di scostamento tra inflazione programmata almeno per questo anno tra inflazione programmata inflazione reale
Anche perché il sindacato ha giustamente criticato in maniera fortissima
Diciamo l'abbassamento in corso d'opera del tetto di inflazione programmata rispetto al tavolo della concertazione perché si rende conto che quella lì è una linea verso la politica concertativa fa saltare la politica concertativa
Ma il punto vero è che il movimento sindacale può per propria via
Riproporre un'autonomia contrattuale che non tenga legate in maniera del tutto surrettizia una dinamica dei salari a una politica solo virtuale ad una dinamica solo virtuale dei prezzi ma una dinamica reale con il
Riproporre il grande nudo e l'autonomia contrattuale
Ed è per questo che io credo
Che sia decisivo anche per questa via una rottura della politica della concertazione una ripresa dell'autonomia da parte del movimento sindacale e questo può avvenire se in qualche misura si può garantire al movimento sindacale
Anche una sponda politica e anche una un qualche elemento certo diciamo di sul terreno della contrattazione che rischia di essere invece vanificato dall'attuale politica
Che è stata prospettata nel Documento di politica economica e finanziaria
Detto questo vorrei poter dire diciamo brevemente
No opinione naturalmente
Forme molto molto molto contratte per ragioni di tempo un'opinione
Su quello che sta accadendo sul versante la politica
A me par di capire che
La vicenda diciamo della chiusura di una fase di transizione che si è aperta
Con la vicenda della della del del della trasformazione del Partito comunista il partito democratico la sinistra sul terreno dello sbocco del sistema politico
Rischia di essere chiusa questa fase di transizione
Anche lì in maniera del tutto si fa letizia per via istituzionale
E qui vi dico che se così fosse e altro che terreno unitario e di ricomposizione tra le forze la sinistra per dirla proprio con estrema franchezza
Se si intende
Ridefinire la collocazione politica degli schieramenti in virtù di un meccanismo istituzionale attraverso la legge elettorale e attraverso una semplificazione del sistema
Del sistema istituzionale è del tutto evidente che questa operazione un'operazione del tutto surrettizia che mortifica forme di rappresentanza che uccide per questa via
E che uccide per questa via ogni possibile ipotesi alternative è del tutto evidente che se va avanti non solo il sequestro del Parlamento su questo terreno ma se va avanti questa ipotesi e si apre un conflitto un conflitto immediato e io credo che questo conflitto immediato
Diciamo determina anche una mutazione
Non solo sul versante delle relazioni tra le forze politiche tra le forze politiche di sinistra ma una mutazione strutturale del rapporto per esempio tra soggetti sociali organizzati teoricamente preposti all'organizzazione del conflitto penso al movimento sindacale che avrebbe una torsione immediata
Una torsione immediata da una semplificazione per via istituzionale del sistema politico per ragioni del tutto evidenti
Avrebbe un'accentuazione molto grande l'idea del sindacato unico alcun un'opzione diciamo molto netta
Su uno schieramento diciamo semplificato per quella via
E avrebbe una modificazione del rapporto tra pezzi di società tra forme della rappresentanza il sistema politico per cui credo che dovremmo ragionare a partire dall'accettazione invece di una dinamica di tipo di una dinamica di tipo diverso
Naturalmente un giudizio sul nuovo soggetto lo perde lo vedremo un corso d'opera io ho letto sinora non ho letto con attenzione
Non ho letto con attenzione l'ente le interviste Di Giorgio Ruffolo questa mattina e neanche quella di di di D'Alema solo dato una scorsa se devo dar retta alle cose
Come se devo dar retta se devo dar retta alle cose scritte sulla stampa da Massimo D'Alema insomma un qualche elemento di preoccupazione sulla collocazione centrista diciamo di una fuori sulla vocazione centrista di di di Beppe Vacca scusate sulla stampa sulla collocazione centrista di questa forza politica di qualche elemento di preoccupazione ce l'avrei
E io credo che invece al contrario sia giusto affrontare un confronto anche con le forze col
Col un compunto confronto molto serrato anche con le forze nuove che possono nascere un confronto che parte da una distinzione di progetti e anche da una possibile battaglia di egemonia tra forze che tra loro sono diverse
Allora la parola Pierre Carniti parlamentare europeo del coordinatore dei cristiano sociale
Parlamentare europeo insieme a me Garofano Telecom
Cari
Amici e compagni o avrei anche potuto non prende la parola perché sono sostanzialmente d'accordo con le cose che
Ha proposto qui alla nostra ripresero la nostra discussione Famiano Crucianelli
Ma visto che voi siete stati così cortese da andarlo a insistere anche perché parlassi ne approfitto per fare qualche piccola aggiunta e qualche chiosa anche su è un aspetto che fa mia non ha toccato
Giorgio Ruffolo prima di me
A giustamente detto che
Se non pericoloso sicuramente sbagliato forzare
La trasformazione dalla coalizione in un partito e sì che il discorso sul Partito democratico diventa in quest'ottica una cosa immagino di visionari di e gente che poi non sa fare i conti con la concretezza delle cose
Non c'è dubbio che questa obiezione ha un fondamento
è
Se però utilizziamo queste categorie per decidere la nostra condotta il cammino da fare
Caro Giorgio guarda che è più complicato unificare la sinistra perché la storia la sinistra in questo Paese una storia divisioni decisioni di contrapposizioni di frantumazione quindi come dire l'impegno e il grado di realismo che contiene il progetto si fa per dire subordinato
è assai più almeno storicamente parlando più impegnativo rispetto a quello lavorare in un orizzonte completamente nudo ma insomma al di là dei questa discussioni
Sulle tema della Federal della coalizione io vorrei fare un vorrei sollevare un un problema che intorno al quale credo dobbiamo riflettere e dobbiamo riflettere tutti
Ora
Mauro due giorni fa su Repubblica scriveva come tutti più o meno avrete letto fatto L'Ulivo
E ora necessario che si faccia la sinistra ieri rispondeva sulla stampa Vattimo spero che qualcuno abbia avuto l'occasione di leggere anche questo
Articolo e
Il quale diceva che se si fa la sinistra nei termini in cui viene concepita da Mauro ma non solo da Mauro anche una parte del gruppo dirigente dalla sinistra alla fine secondo Vattimo
Avremmo una nuova alleanza una coalizione che sarà fatalmente una nuova alleanza tra un partito neo socialista
Elettoralmente più forte da qui l'auspicio di Giorgio Dell'Arti
Del partito al quaranta per cento
E ripulito dalla corruzione
Ed una nuova DC ripulita a sua volta dalle più grave Magliani che hanno contraddistinto la storia di questo partito
Nell'ultimo mezzo secolo nel nostro Paese
Ora se dei se i termini del dilemma fossero questi io dico che faccio fatica da passione
L'altra
O all'una o all'altra alternativa o quanti che Meier difficoltà ad essere psicologicamente ed emotivamente coinvolto lin prospettive di questa natura
Ho però l'impressione è che si tratti di una discussione fondato sul nulla e che non porti annulla
Intanto perché e questo è il punto su cui vorrei attirare l'attenzione perché l'organizzazione politica anche l'organizzazione delle forze politiche non è separabile dal contesto istituzionale nelle quali queste si collocano ha ragione chi ritiene informativa poco fa Giorgio che l'orizzonte del menu
Il partito democratico è improbabile o si improbabile perché ha più a che fare con la tradizione politica americana che con la tradizione europea obiezione che D'Alema affatto ormai ci centinaia di volte
Ma in un sistema elettorale come il nostro
Tendenzialmente americano nella sua grande maggioranza la sua maggioranza per il settantacinque per cento sistema elettorale tipo americani
è probabile mi viene il dubbio che possa essere probabile che un sistema elettorale di tipo americano possa produrre un sistema politico di tipo americano piuttosto che di tipo europeo
Se vogliamo un sistema politico di tipo europeo dovremmo a vere non solo la moglie ma anche la forza la capacità di realizzare mutamenti elettorali istituzionali che siano coerenti
Con l'aspirazione quel modelli politici ai quali facciamo riferimento ora il confronto sulle riforme fatto giovedì
In una sede che io considero del tutto impropria
Per una discussione sul tema delle riforme tra D'Alema e Berlusconi non aiuta per lo meno non aiuta a me ma io sono tra i meno esperti delle vicende politiche essendomi occupato nella vita anche un po'di altre cose
A capire dove stiamo andando
Ho visto che ieri dopo l'incontro tra D'Alema e bianco si è detto che sì dalla vita non solo al coordinamento parlamentare ma anche ad un coordinamento politico
Del
Dell'Ulivo
La mia impressione
Spero di sbagliare naturalmente mi è capitato spesso di sbagliare quindi ci sono buone probabilità con che questo evento si e verifichi nuovamente
La mia impressione è che non si sa dove si va dal punto di vista delle riforme istituzionali ed elettorali e per di più non ci si va
Che pure un'aggravante insomma
Allora per stare
Al concreto finché dura questo sistema elettorale
E poiché non sappiamo bene non mi pare di capire chiaramente ecco quale sarà l'evoluzione del confronto del dibattito
Sulle riforme elettorali e istituzionali e l'approdo di questo dibattito in sede parlamentare e soprattutto tra le forze politiche finché dura questo sistema elettorale
E secondo me ci sono buone probabilità che duri anche alle prossime elezioni
Sarà bene decidere
Le regole
Che presiedono al funzionamento dalla coalizione
Quale che sia la prospettiva dalla sua ristrutturazione una coalizione che si trasforma in partito democratico secondo le aspirazioni di alcune o una coalizione che si articola in due aggregazioni e una di sinistra e una di centro tema al perché tu hai posto con molta forza e sul quale se mi consentite
Dirò rapidamente qualche cosa bisogna decidere regole a incominciare dall'aspetto più importante
Come e chi sceglie la rappresentanza della coalizione
Nelle cariche pubbliche e nelle candidature nei collegi
Quello che è avvenuto il ventuno aprile e dopo non può più avvenire in ogni caso cari amici e compagni non avverrà più con la mia partecipazione o col mio silenzioso a Balbo
Ristrutturare la coalizione rendere trasparenti le procedure di formazione delle decisioni al suo interno non impedisce come dice Gori
Questo è l'oggetto dalla nostra discussione di questa mattina che si avviino processi di parziale e progressiva aggregazione
All'interno dalla coalizione
Non impedisce che intanto si verifichi la possibilità di un'aggregazione delle formazioni della sinistra democratica
Il governo sinistra di governo nell'ambito della coalizione
Questo percorso però secondo me esige un duplice chiave
Chiarimento politico e uno procedurale che sono questioni già richiamate con
Forse con efficacia nell'intervento di famiglia
Dal dibattito in corso
A parte le storie personali e collettive di provenienza
Non si capisce non capiscono gli italiani poi possiamo capire noi ci siamo detti lavori gambe come i malati che si raccontano le barzellette col numero e ridevano tra di loro perché sapevano che ogni numero corrispondeva con una
Una storiella non capiscono gli italiani in cosa si distingue o si dovrebbe può distinguere sinistra e centro
Nell'ambito dalla coalizione
è solo
Questa distinzione è solo un riferimento topografico o a anche qualche implicazione di carattere politico ha a che fare con ipotesi programmatiche sensibilità culture politiche in parte diverso
Io credo che aiuti la comprensione aiuta il fatto che
A volte esplicitato al volte tra di noi dato per implicito che il centro rappresenta l'area moderata
Ora presenti Modena
Perché la sinistra invece chi rappresenti massimalisti
Veda presenti ai massimalisti bianco i moderati noi massimalisti
E poi chi sono i moderati
Sono quelli che parlano sottovoce il che non alzano la voce che non si arrabbiano
Sono quelli che al referendum sulle televisioni ve lo ricordate ancora perché stiamo ancora pagando il prezzo di quel preferendo reperendo sulle televisioni
Ha un brutto accordo hanno preferito una bella sconfitta sono quelli moderati
La distinzione secondo me non è molto chiara
E la classificazione non è perciò agevole
Addirittura siamo in una fase nella quale un po'anche al nostro interno ma in generale
Nelle organizzazioni politiche italiane
C'è chi sostiene che non sono non si capisce la differenza tra centro e sinistra
Io credo che ci sia è badate bene qualche secondo me dove sta
E
Cioè non si capisce la differenza tra centro e sinistra ma ci sono stati degli audaci che sono persino nella nostra coalizione penso a De Mita Temper Marilyn ha spiegato che non hanno più ragion d'essere non ha più ragion d'essere distinzioni
Tra destra e sinistra non tra centro e sinistra
Che queste cose come dire e sono prodotti cascati culturali una cultura ottocentesca che oggi non ha più nessuna ragione di legittimità perché le cose sono diventate così complicate che
E le categorie che noi utilizzavamo in passato per questo debito l'assimilazione sono del tutto obsolete del tutto superato
In effetti alcune categorie politico culturali appaiono inadeguati
Per decenni tutti noi più o meno abbiamo sconsiderato la destra conservazione e la sinistra innovazione questo
Serviva e a schierarci e ha interpretare le vicende della politica poi abbiamo scoperto a volte anche a nostre spese che la destra a sua volta innovativa futuro logica tecnologica
Che pure la sinistra dalle cose da conservare incominciare dalla libertà e dalla democrazia
E io dico sottovoce perché non è assolutamente di moda anche la Costituzione che è costata questo Paese a tanta gente molto dolore molto sangue
Andrebbe trattata
Andrebbe trattata credo con in maniera un po'meno sbrigativa di come mi pare di capire avvenga nel dibattito politico quando si parla di riforme costituzionale di riforme e istituzionale
Allora tutto questo poiché alcune categorie interpretative Siri si sono rivelate inadeguate cosa vuol dire che alle soglie del terzo millennio
La distinzione tra destra e sinistra o tra destra o tra sinistra e centro non ha più significato
Io credo di no almeno nel senso
Che ha detto più volte Bobbio e io mi riconosco benissimo in quella definizione
Che c'è chi sta in alto nella piramide sociale tende a conservare l'ordine di cose esistente che sta in basso tende a modificarlo quindi dal punto di vista sociale
E me
La distinzione tra destra e sinistra o tra moderati e sinistra mantiene tutta intera la sua consistenza la sua validità ma questo significa che il discrimine eh
La sono le politiche di giustizia sono già è la giustizia sociale
Rispetto all'efficienza
Ho rispetto ad altre
Misure riferimenti obiettivi
Quindi è sul tema della giustizia sociale che la sinistra è chiamata
Non solo ad a definire la propria identità ma la propria proposta
Il lavoro
La questione del lavoro è il discrimine
Tra noi e il centro e ancor di più tra noi e la destra
Voi sapete amici compagni che per i gruppi a reddito più elevato il lavoro offre al di là del reddito altre ricompense quasi in alcuni casi potere il prestigio sociale o anche soddisfazioni intrinseche
Come le opportunità di autorealizzazione di sviluppo dalla personalità eccetera lo status sociale è ormai largamente definito dal lavoro
Che si svolge
Il reddito e uno dei molteplici fattori rilevanti
Per tutti il lavoro è un fatto di identità personale familiare sociale
Perdere o non ha vere lavoro significa perdere o non avere identità è questo come dire Peppe
Perché la sinistra è l'elemento decisivo perché investe i diritti di cittadinanza di appartenenza e su questo progetto e le sue indicazioni mete collettive in questa direzione
Che noi abbiamo o possiamo fare delle proposte che abbiano un senso
Per la gente alla quale ci rivolgiamo
Ma allora significa che se questo è il discrimine
Anche noi dobbiamo riflettere su come poniamo questo obiettivo
Il pieno impiego
A ancora un significato oppure dobbiamo accontentarci di quella che viene definita eufemisticamente lotta alla disoccupazione nel senso che
Ne rallenta nel limite del possibile il tasso di crescita perché le la disoccupazione cresce
Il problema pare sia quella di farla crescere un po'meno velocemente di quanto farebbe spontaneamente io credo che per la sinistra il problema non è la lotta alla disoccupazione
Se il lavoro ha questo significato nella società di oggi
E la nostra posizione netta tra posizione programmatica e che il pieno impiego impormi attuali
Quindi diverse da quelle che proponevamo magari e cinquanta quaranta o cinquant'anni fa informe attuali torni ad essere il punto intorno al quale si definisce se c'è
L'identità di una sinistra se noi non so cos'è la sinistra
è il prodotto di una somma di storie personali di gente che viene appunto da sinistra e che si è contrapposta da altre storie ad altre persone che esprimevano una politica
Una politica
Diversa
Riproporre come obiettivo attuale il pieno impiego significa misurarsi dal lato dall'offerta con la riduzione la redistribuzione del lavoro dal lato dalla domanda come dice giustamente Giorgio Conte il terzo sistema non il terzo settore
Perché si tratta di attivare un sistema che non sia né pubblico né di mercato
Solo in questi a o potrebbe avere potenzialmente la forza di concorrere a rendere praticabile l'obiettivo del
Pieno impiego ora cari compagni su entrambi i versanti di questo
Come dire discrimine nodale nella società attuale del futuro la destra si oppone è la sinistra
In Italia è in Europa eh silenziosa è reticente non sa cosa dire o non lo dice oppure è
Spesso
Supposizioni che a sua volta critiche in qualche scorsa come
Attratta da obiezioni apparentemente di buon senso formulate dalla destra
Che senso ha allora l'aggregazione dalla sinistra nell'ambito dello Ulivo
Fuori da una beh indicazione programmatica su punti essenziali che riguardano la società del futuro almeno come noi la concepiamo e vogliamo proporre che senso ha è quella di aumentare il peso dell'azionista di riferimento nella coalizione
In modo come dire che le mediazioni siano meno tribolata e di quanto
Di quanto capita
è quello di invertire il significato e quello di invertire la tendenza storica alla divisione per avviare un processo di ricomposizione
Cosa badate bene che io considero utile che io considero buona in sé
Ma che credo non non sia sufficiente a rendere credibile plausibile praticabile questo obiettivo
Fuori dall'indicazione di mete collettive di cambiamento di una profonda trasformazione dalle forme della politica non a caso Famiano parlava della forma federativa che deve avere il
La nuova formazione politica
Fuori da tutto questo
La proposta di costruzione di un'aggregazione la sinistra interessa nove interessa il ceto politico non interessa degli elettori nella gente in questo Paese perché non avrebbe niente da dire
Rispetto alla vita quotidiana e alle prospettive future
Della gente di questo Paese
Perché non contribuirebbe come invece necessario come invece io credo debba essere la funzione della politica a ricostituire la speranza cult civile capace di mobilitare grandi forze soprattutto i giovani
Ora e concludo subito scusatemi se mi son fatto prendere un po'
Dei cristiano sociali sono interessati a partecipare altro eccesso di aggregazione della sinistra nell'ambito delle urine
Ma vogliono capire perché cosa per fare che cosa
E come questa aggregazione
Si intende realizza
Negli ultimi giorni qualche piccolo progresso così in termini chiarimenti è stato fatto
Se
Abbiamo capito bene ma poi dopo ci gomme mentre qui anche tre noire
Interverrà anche Marco Minniti mi mi potrà subito contraddire o correggere io Speroni
In alcuni casi mi vorrà confermare se abbiamo capito bene
è stata esclusa una Fiuggi di sinistra
Vi ricordate com'è andata a Fiuggi
Il congresso del Movimento Sociale Italiano che l'ultimo giorno attraverso giochi di luci ed altre tecnologie innovative cambiato il Movimento Sociale Italiano in alleanza
Nazionale quando dico è stata esclusa una pioggia di sinistra mi pare di aver capito che è stato escluso il fatto che il congresso del PDS
Al congresso del PDS all'ultimo giorno il laser spegne la falce e Marcello il martello e al vicende che sono io l'aratro il libro insomma il
E cambia lo scenario è la simbologie
Il congresso del PDS è un momento importante importantissimo non foss'altro per la dimensione la forza che è il contributo anche il termine arbitrali
Che porta sia la coalizione che alla aggregazione della sinistra
è un momento importante importantissimo proprio per il peso la consistenza dei ruoli che il biglietto che ha il PDS ma non è certo il momento conclusivo
Bella aggregazione della sinistra democratica di governo chiamata la come volete europea
Socialdemocratica socialista laburista a parte il fatto che insomma qualcuno giorno lo spiegherà a tutti cominciare da beghe tra socialdemocrazia socialismo e laburismo ci sono stati storicamente concretamente
Dalle differenze programmatiche insomma battezzata la come volete
L'importante è che
Non
Il congresso del PDS non costituì sì
Costituisce un momento di grande rilievo ma non è il momento conclusivo di questo processo
Come lavorarci come arrivarci la nostra proposta che banale perché non sappiamo elaborare cose più sofisticate e quindi esportiamo e dobbiamo limitarci a un po'sul sul banale è quella di costituire un gruppo che prepari entro la metà di settembre
La carta dei valori le discriminanti programmatiche perché dobbiamo capire noi per poterlo spiegare agli altri
Cosa intende fare questa formazione all'interno dalla coalizione quali è intende mettere in valore e quali questione intende
Difendere e far valere nel confronto con altri e infine le caratteristiche dalla nuova federazione
La sua natura federativa per le ragioni che ha detto fammi anch'io non ripeto che trovo del tutto già abbia radente meglio di come avrei potuto dirle io quindi vedo di non rovinare la chiarezza dalla sua impostazione
Questi documenti
Che dovrebbero essere pronti entro la metà di settembre
Dovrebbero essere sottoposti alla valutazione congressuale delle forze organizzate che intendono partecipare a questo a questa costruzione
Ma anche dei gruppi e delle singole personalità che intendono aderire e partecipare alla nuova formazioni
Del
Sinistra comunque definita Sela proposta otterrà il consenso necessario
E
Nelle sedi congressuali per quanto riguarda i gruppi e un consenso da parte di gruppi personalità in qualche modo finora
Esterne alla
Militanza e all'impegno politico si aprirà la fase costituente che quella sì porterà alla costituzione di quando io sento Zani che dice no alla
La Federazione superata perché una fase già superati che ne abbiamo parlato in passato Francesca super
Debbo dire che ho qualche difficoltà ecco a capire se stiamo parlando dalla stessa cosa così abbiamo il meglio dei due progetti
Due progetti
Diverso vinti esaurita questa fase si apre quella costituente le dall'abilità ad una nuova formazione politica unitaria e plurale
La scelta di altre strade con questo concluso cari compagni la scelta di altre strade e di altri orizzonti strategici
Sarà in ogni caso accompagnata dalla nostra simpatia
Come cristiano sociale
Ma questa simpatia non crediamo però di poter aggiungere la nostra speranza e soprattutto nel caso appunto se indicassero obiettivi o strade diverse la nostra partecipazione
Allora la parola a Claudio Sabattini segretario nazionale della fio ma Luis seguirà Aldo Tortorella
Ma considerò questo dibattito aperto
Aperto in modo
Del tutto positivo dalla relazione introduttiva
Come un dibattito ovviamente molto importante
E proprio per questo io penso che e le cose che vengono dette che io cercherò di dire
Sono cose che hanno da un lato
La necessità di un chiarimento
E dall'altro però anche la necessità di un'azione concreta proprio nella fase
Che oggi stiamo attraversando
Prendo l'aspetto più banale più
Che in una certa misura può dirsi trascurato o trascurabile
E che peraltro è stato già richiamato sia nella relazione che nel dibattito
I rapporti tra questo governo
Cioè tra il governo Prodi
Risultato della vittoria del centro sinistra
E il movimento sindacale
Brad sindacale credo e ho visto
Con piacere peraltro che la CGIL
Si è schierata molto direttamente rispetto alle proposta di volta in volta
Che sono state presentate
Il Governo ha presentato ha fatto qualche iniziativa
Ha messo al centro della sua iniziativa strategica le questioni dell'occupazione dello sviluppo
Dall'altro lato
Ha iniziato con alcune posizioni che manifesta una tendenza del tutto tradizionale
Prende in considerazione la prima
Quella sui pensionati che manifesta una tendenza ad un taglio
Prende in considerazione la seconda è quella della definizione non dell'inflazione come si usa pensare dell'inflazione programmata che per definizione e al di sotto dell'inflazione reale altrimenti non ci sarebbe nessuna ragione
Di definire l'epurazione programmata
Che viene abbassata di mezzo punto è ancora poi di mezzo punto nel novantasette e poi ancora di mezzo punto nel novantotto che cosa vuol dire
Lo dico subito cosa vuol dire vuol dire per i padroni italiane trenta mila lire al mese al mese in meno di quello che si erano già nel novantaquattro impegnati a dare
Questo va bene
Automaticamente questo vuol dire non è un'altra cosa non c'è discussione bizantina il Governo potrà scrivere tutte le cose che vuole potrà dire che questo non vale per i contratti che vale solo per per non c'entra niente
I padroni italiane interpretano questa decisione sulla politica economica e finanziaria del governo come un taglio secco rispetto a ciò che si sono già impegnati a dare nel mille e novecento novantaquattro
Va be'uno fornirebbe un particolare e già
Da un lato si comincia invece intervenire se lo Stato sociale dall'altro lato si interviene sui salari cioè sulla politica dei redditi
E cioè quindi sulla
Sull'accordo di concertazione io credo che questo conto cosa fa movimento sindacale degno di questo nome se non vorrà dichiarare come fa D'Antoni che la manovra e brillante rigorosa deve pur prendere sul serio la questione e dire che se gli interventi del governo andranno in questa direzione
Oltre a lasciare aperto per la manovra di a di autunno lasciare aperto ventitré mila miliardi di tali di cui non si sa che cosa esattamente voglia dire
Io credo che un sindacato e e le mentalmente
Dichiara di non essere d'accordo
Ma elementare mente voglio dire cioè io trovo che tutto il resto sono bizantinismi questo sì questo no questo sopra questo sotto non c'entra niente
Per fortuna le politiche sono concretissime le trattative ancora più concreti alla fine si viene si viene fuori con dei numeri e quindi quei numeri hanno significato generale per milioni di persone
Vedete quando si prospettano i problemi in una certa in certi termini
Lo sforzo che noi abbiamo fatto
Nel nostro congresso nel congresso della FIOM in cui si sono aperte discussioni
Apparenti sul significato del sindacato come forza indipendente nella sincerità
Macché apparenti non era non e non sono tuttora apparente
Riguardo al fatto che se il movimento sindacale non è in grado per se stesso
No di ricercare colpevoli ma di esso come una fase storica ormai e politica quella che va dagli anni dall'inizio degli anni Ottanta fino ad oggi e non è in grado di interpretare criticamente la propria storia
Il movimento sindacale non è in grado di reggere l'attuale situazioni a prescindere dal fatto che questo governo sia di centrosinistra perché lo dico paradossalmente
Una cosa è combattere
Berlusconi
è una cosa avviare un processo nuovo nella sosta italiana
Che non assomigli immagino io a Berlusconi immaginaria naturalmente
E alle forze che Berlusconi ha rappresentato Berlusconi ovviamente ai fini
Questa credere che noi abbiamo fatto
Che l'abbiamo fatto accetta con una determinazione
Effettiva e sappiamo che abbiamo in qualche modo attraversato tutto il corpo vivente
Del sindacato attuale e dei suoi gruppi dirigenti che sono tutti gli
Devo dire in questo caso trarne Pierre Carniti me che sono tutti lì
Questo processo cosa significa significa una cosa molto precisa
Che anche se non ci fosse il caso tedesco
E cioè il fatto che
Il cancelliere con l'abbia dichiarato che dei sulle misure di intervento e di taglio sullo stato sociale non sono discutibili col sindacato
E lo fa in Germania una società che è stata dominata dei processi di concertazione
Effettivi
E lo stesso cancelliere tedesco quando si discute di come affrontare le questioni dell'occupazione in Europa spiega e che che non c'è nessuna cosa da farsi in Europa perché Luís vuole affrontare i suoi problemi nella Germania
E non gli interessa dell'Europa
Cosa che noi modestamente avevamo detto che questo processo europeo poi alla sarebbe andato bene la condizione che la Germania fosse d'accordo e avrebbe seguito i tempi della Germania
Cosa che si sta puntualmente verificando poi naturalmente sui TG regionale si dice
Disillusione non si occupano di questioni occupazionale ed è per forza
Cancelliere molto più serie dice io do al trenta per cento di finanziamento all'azione perché dovrei aiutarvi a risolvere i vostri problemi europei dice il cancelliere
Ora però se non si riesce a capire che i processi di concertazione che sono stati sempre processi di concertazione nazionale sempre e comunque il processo di concertazione nazionale
Nel momento in cui le dimensioni economiche produttive diventano mondiali attraverso quello che convenzionalmente tutti noi chiamiamo globalizzazione e quindi è uno di questi soggetti
è largamente indebolito
Che il governo nazionale
Un altro di questi soggetti e cioè la Confindustria e cioè la rappresentanza padronale
A un'idea del tutto ormai internazionale dei suoi processi e delle sue compatibilità e quindi delle sue esigenze da far valere sullo Stato nazionale
Se il movimento sindacale non comprende che a questo punto
La sua storia ha dimostrato in questi ultimi quindici anni
Che le politiche di concertazione non certamente affrontato molti problemi ma che oggi è difficile pensare che tra il padronato il sindacato vi possono essere davvero obiettivi strategici comuni come del resto la concertazione
In qualche modo richiede
Beh setto che è un metodo ma è un metodo sei soggetti che ne fanno parte
Gioco sullo stesso terreno
Se invece uno guarda
Al mondo
I governi guardano all'Europa e a Maastricht e il movimento sindacale si trovava nella pura e semplice condizione di ripetere i suoi obiettivi ai suoi problemi voi capite che da questo punto di vista bisognerà pur dire
Che almeno la fase che si è aperta negli anni ottanta di concertazione e finita perché non dà più nulla sul piano dell'occupazione né tanto meno sulla difesa dei salari
Guardate che se
Il movimento sindacale apre per sé molto difficoltoso questo processo
Come abbiamo visto davvero molto difficoltoso sono state persino inventato delle opposizioni l'ultimo giorno raccolte dal vostro giornale che peraltro posizioni che hanno votato a favore della relazione introduttiva e quindi poi opposizioni di sua Maestà si fa per dire
Io mi chiedo
Ma contemporaneamente la sinistra pensa davvero di potere affrontare i suoi problemi
Senza avere una capacità critica del suo percorso
In tutti questi anni senza cioè capire quali sono state le idee forza che hanno dominato la sinistra
Il mister non c'è dubbio che la sinistra in quanto tale oggi non ha una proposizione strategiche
E come pensa di riacquistare questa proposizione strategica se non è capace di una critica profonda della sua storia
E non è capace di comprendere che il secolo in cui è nata e finito quel secco e finito
Io credo che proprio per questo le ragioni per cui non ci mettiamo d'accordo non derivano dal fatto che non ci si può mettere d'accordo programmaticamente in termini elementari è immediata
Deriva dal fatto che l'analisi della società
E italiana europea internazionale ci fa dire delle cose totalmente diverse gli uni dagli altri dentro gli stessi vecchi schemi che si chiamano sinistra centro eccetera eccetera
Cioè se il quadro analitico se il modo come noi affrontiamo l'analisi dello sviluppo di questa società e delle sue tendenze
Non è chiaro o non è comunque condiviso davvero è impossibile costruire una sinistra in Italia ma io dico è impossibile anche costruire un grande sindacato in Italia
Pur non avendo voi alcun dubbio
Che io penso che il sindacato non solo autonomo
Dai partiti politici ma ha una sua fondazione indipendente rispetto al sistema politico
L'oggetto della discussione questo almeno per quello che riguarda
Quella parte del movimento sindacale che oggi si chiama
Fino a una che si chiama CGIL che si appresta a fare il suo congresso all'inizio
A partire dall'inizio della prossima settimana
Ora vedete proprio per questo dame interessato molto le cose che diceva Carniche ma ne prendo una sola ma perché
La sinistra italiana davvero ha smesso negli ultimi dieci anni di parlare di piena occupazione
Sul serio perché
Perché
Il ghost writer che scrivono i documenti non
Guardate che quando non si parla di piena occupazione vuol dire che si accetta nei fatti
E con le politiche corrispondenti a questi fatti che si può convivere col dodici per cento di disoccupazione
Nei fatti e le politiche vengono strumentata e tenendo conto di questi fatti
Cioè in fondo coi nel dire che tutto sommato la Società europea può vivere con questo livello di disoccupazione
Ci vogliono degli aggiustamenti ma può vivere può funziona
Quando si pensa che il salario è diventato al di là delle sue quantità una pura e semplice
A proposito degli anni settanta nella sua proprio inversione totale è diventato una pura e semplice
Elemento dipendente
Ma la redditività dell'impresa o dalla vittima dei settori una pura variabile dipendente
Pericoli se le imprese hanno redditività un po'di sanare il tono danno se l'anno dopo non ce l'hanno più o c'erano meno lesività quello stesso salario di ti hanno dato te lo tolgono
Quando cioè il non c'è più nessuna valutazione
Sul salario di nessun tipo se non della sua sono da dipendenza io dico che questo significa immediatamente platealmente che il lavoro è considerato una variabile indipendente comunque e all'infinito manovra
E quindi non solo ha perduto la sua forza ha perduto la sua dignità di soggetto proponente
Non dico di soggetto antagonistico di soggetto proponente sette aggiungono poi
Che chi parla di conflitto mette in discussione il
Un tempo si sarebbe detto il sistema come se nelle società democratiche si potesse togliere di conflitto perché eccetto lo si può fare ma bisogna dire
Che si stava il conflitto si passa al totalitarismo come si sa
Cioè la democrazia connaturato in sé il conflitto perché se c'è una democrazia senza concreto vuol dire che siamo a un totalitarismo sociale o politica
E quando s'è una sola parola conflitto diventa elemento per cui ti dica
Appunto che si è un massimalista
Già addirittura non dica antagonismo che ed è andata una parola per i nostri
Che forse la la via acquisteranno i nostri nipoti ma
Io mi chiedo in che società effettivamente viviamo
Di una stessa che considera il lavoro come una barca un valore inesistente nel senso cioè che può essere manovrabile manipolabile l'infinito
E quindi da qui tutte le strutturazione dal lavoro precario lavoro nero che diventano tutte funzionali al sistema
Fino al fatto che il salario che la sua espressione più immediata
Diventa una pura variabile della redditività dell'impresa io credo
Insisto che un movimento sindacale che si trova alle prese di questo di questo cimento
Dovrà pur dire dovrà pur dirlo che le caratteristiche che hanno fondato il sindacato nel Novecento
E che hanno permesso la crescita del sindacato queste caratteristiche sono state messe radicalmente in discussione oggi dei processi di internazionalizzazione e di globalizzazione e che quindi di per sé il movimento sindacale messo oggi in discussione nelle sue fondamenta essenziali ma guardate non solo il movimento sindacale
Anche la sinistra che è stata tolto il terrena
Della sua fondazione
Prevedete io penso una cosa da questo punto di vista
Mi ha fatto molto piacere che Carniti rabbia ripresa
E forse non è un caso
Questa parete discussione tra la destra e la sinistra
Fino arrivare naturalmente chi vorrebbe fare e a chi vorrebbe partecipare un Governo
Importa poco ma se uno va a fare un partito o comunque un'aggregazione di sinistra di partendo dalla considerazione che non c'è differenza tra destra e sinistra un po'curioso però
Ma al di là di questo
Io penso che tutti questi problemi
Ci sono stati problemi centrali politici
Dell'inizio di questo secolo hanno avuto una loro conclusione in questo secolo
Ma si ripresentano gli stessi problemi in termini nuovi con forza assolutamente nuova sei cioè una sinistra
Non si propone come obiettivo strategico è fondante quello della trasformazione di questa società non è certamente una sinistra
Cioè e la distensione proprio la progettualità trasforma attiva non il Progetto operativo cioè la progettualità trasforma attiva che distingue la sinistra
Da quello che è la testa cioè la capacità e la forza di fare un progetto e delle mediazioni necessarie perché si mettono in moto forze atti a trasformare questa società
Se questa distinzione non c'è più la sinistra giustamente così come la vecchia sinistra è stata in qualche modo sciolta
In questo ultimo decennio la sinistra rischia di non ricostruirsi
E qui il problema non è quello di essere moderati o di essere massimalisti che è stata una delle tre grandi discussioni dell'inizio del secolo ma è quello che sa bene che se
Si pensa che questo che un progetto di trasformazione di questa società sia possibile oppure no e se possibile come iniziare a costruirlo
Considerando quindi le aggregazioni attuale della sinistra le sue possibilità
Ripresentato in relazione di aggregazione come un elemento che aiuta a questo processo ma sapendo che la sinistra per costruirsi avrà davanti a sé un periodo di tempo congruo e non immediato
Mai quando parliamo della costruzione del sindacato nuove unitario diciamo pluralista ma perché diciamo pluralista diciamo pluralista perché ci sono culture diverse
Che fanno parte del movimento sindacale confederale che hanno bisogno di un confronto ulteriore per potere forse se ci riusciamo a costruire la possibilità
Di un sindacato unitario forte e democratico
Ma diciamo anche queste la distinzione con gli altri
Che se un sindacato
Di questo tipo non si confronta
Direi volta per volta acconti rappresenta
Nelle fasi negli eventi che interessa e non ci sia la preghiera presente cioè lavoratore lavoratrice non si confronta
Con le loro idee con le loro prospettive ma anche con le il modo come contratta di interessi delle forze che rappresenta
Che il sindacato democratico e
Se non è in grado volta per volta di far valere ciò che
Ha deciso e di farlo validare ciò che ha deciso che ciò che ha contrattato
Una sinistra che non anche a una pura e semplice validazione che quelle elettorale ma non ha una validazione effettiva con chi rappresenta è una sinistra che non può esista
Il problema c'è ed è di chi rappresentiamo chi siamo e chi rappresentiamo è un fatto quotidiano che ha bisogno di una strumentazione democratica permanente per potere altrimenti l'altra via è quella
Della titolarità giacobina che credo questo secolo abbia definitivamente liquida
Io penso
Per questa ragione
E con questo vorrei davvero finire che
Come dire
Badate davvero il fascino del futuro e ciò che si presente si progetta per il futuro che può conquistare il presente
Perché se il presente solo il presente
Meglio le forze la cultura di destra affronto non risolvono questo problema
Ma se invece la sinistra un'ambizione una nuova ambizione storica di essere un soggetto portatore di trasformazione di questa società
E non solo di oliare più o meno il meccanismo sociale che domina questa società perché questo lo sanno benissimo i padroni sono da questo punto di vista del tutto innovativi
Io credo seriamente che non è possibile
Dare atto del fatto che noi guidiamo un processo che si è effettivamente storicamente alternativo alla destra
Che ha bisogno certo volta per volta di confrontarsi con la gente cadesse anche in termini di governo e di gestione
Ma che la sua alternatività deve essere presente e fatta valere nella conquista di idee nuove per il futuro altrimenti
Nella pura quotidianità che rispecchia solo la quotidianità non c'è il futuro se non per la destra
E in questo che io trovo
Che la politica dovrebbe riconquistare ciò che
Ma se non è così
Se la politica cioè si riduce per dirla in termini brevi a pura gestione
Non affascina nessuno
E tutto avviene in termini di scambio io ti do il voto se tu mi fai queste non può essere diversamente per cui
Per cui davvero Bossi è solo un epifenomeno di una e l'estremo fenomeno di fenomeni che del resto vanno più o meno
Indi e tentazione di tipo corporativo
Di cui Bossi rappresenta ovviamente un pezzo generale di questo processo
A me pare che i problemi si pongono in questi teme quindi se io no no un Progetto
E non conosco un programma sinceramente non il rischio non inizio neanche a discutere
Perché non trovo che mettendoci insieme nella sua in una sola stanza di Persei ciò produrrà qualcosa di buono
Dico anche e con questo concludo
Che sul serio se la sinistra non è in grado a partire diciamo poi perché molti dei
Degli scritti dei dirigenti del PDS giustamente io credo e non a caso sono ex comunisti
Perché il PDS che cos'è al di là di essere un partito ex comunista incluse
Se cioè in conclusione
Non si coglie il fatto che abbiamo bisogno di un'innovazione generale per tutti perché ciò che abbiamo pensato già stato in qualche modo consolidato verificato e concluso
E quindi proprio per questa ragione proprio per questa intrinseca ragione
Per questa fondamentale ragione non ci sono più certezze se non quella
E basta per dirla Bobbio che la distinzione tra chi punta all'eguaglianza e chi punta alla divisione
Direi sinceramente proprio per questa
Che se io venissi un processo fortemente autocritico della storia della sinistra soprattutto a partire da questi ultimi quindici anni c'è e di analisi critica di ciò che è stato e di ciò che ha prodotto
E quindi anche della sua sconfitta
No non nei termini di pessimismo mani termini proprio di ragione per la costruzione di una nuova prospettiva sinceramente non vedo sponde
Per la possibilità di fare una cosa che sia effettivamente nuova rispetto al passato
Allora la parola da Aldo Tortorella dell'Area dei comunisti democratici del PDS
O concordo con tante cose che sono state dette innanzitutto da Crucianelli ma poi anche da altri interventi vorrei aggiungere quindi soltanto diciamo una consiglio qualche piccola considerazione una considerazione iniziale
E cioè che credo che tutti quelli che sono qui di cioè
Che insomma
Mi pare che dimostrino negli interventi la sensibilità largamente comune che non è la sensibilità di tutta la sinistra naturalmente dobbiamo saperlo perché quando Sabatini dice una cosa in cui io concordo in realtà se lo sente concordato anche quando magari con Sabatini non eravamo tanto d'accordo in altri momenti della vita diciamo della della del vecchio partito eccetera e cioè che una forza di sinistra si qualifica se vuole
Non soltanto uno sblocco del sistema politico poniamo oppure una riforma dello Stato poniamo stia si spenderebbe in senso democratico non in senso autoritario eccetera ma si distingue perché vuole una trasformazione più complessiva perché si sente che c'è dentro la società
In qualche cosa che non funzione di dentro il modello economico sociale qualcosa che non funziona quando si dice questo si dice una cosa che corrisponde alla sensibilità di una parte della sinistra e non di tutta la sinistra
Quindi noi siamo qui diciamo mi parve di da Prada quello che ho sentito da non soltanto delle prove di fiducia nei di ma anche degli altri interventi che mi hanno preceduto un una parte della sinistra che mantiene questa questa sensibilità e che auspica naturalmente che anche quella quei pezzi a sinistra che invece non pensano più o hanno rimosso il problema della trasformazione sociale ma pensano fondamentalmente essenzialmente la trasformazione diciamo pure dello Stato auspicano che quest'altra parte della della sinistra diciamo dipenda questa sensibilità oppure la conquisti se non l'ha mai avuta B e indichiamo naturalmente pur facendo questi auspice cioè cioè da che già indichiamo che ci sono delle divisioni anche ideali all'interno della sinistra e comunque ci riconosciamo per quanto ci riguarda in questo tipo di sensibilità
Ora fa di questa parte della sinistra che si riconosce in questo tipo di sensibilità naturalmente credo che deve essere anche la più alla fermata della situazione che c'è
Va più allarmata e questo all'anno e mi sembra che sia un po'diciamo un po'scasso noi sappiamo benissimo tutti che la sinistra
Quella che c'è diciamo nelle sue varie componenti che abbia o non abbia questa sensibilità arriva al governo del Paese nel momento in cui al suo minimo storico
La sinistra tradizionale italiana IPCA il PSI senza contare la sinistra moderata come la chiamavamo i socialdemocratici repubblicani eccetera
è arrivata PSI PSI e diretto da De Martino cioè già con una posizione relativamente parlando avanzata e dei piccini diretto da Berlinguer a quarantaquattro per cento siamo tra PDS e Rifondazione intorno al trenta insomma ecco
Nel momento
Quarantasei
A BPD rapidi una prassi giusto uso esplosione c'eravate del Brasile quarantasei quarantasei ecco ma è meglio al comma aiuti a dire mi aiuti a dire
Quarantasei e quindi adesso siamo al trenta e nel sistema siamo in un po'nella in una situazione in cui la destra
La destra connotata come tale perché come la dobbiamo chiamare Alleanza Nazionale e Forza Italia
Hanno gli stessi voti pressoché i che avevano l'altra volta con la lega
E la lega e fuori e naturalmente è una cosa un po'speciale particolare compositrice eccetera ma certamente nella maggioranza esprime delle parole d'ordine delle sensibilità che arrivano addirittura appassionati o a cadere dentro al razzismo eccetera eccetera eccetera
Quindi noi appena per virtù diciamo come si dice del sistema elettorale che naturalmente premia la maggioranza relativa
La maggioranza relativa poi come sapete assai discutibile prezzi in quella perché nel proporzionale non è neanche maggioranza relativa e maggioranza relativa nella coalizione nella nella nell'uninominale
Beh questa ma ecco questo Governo è un governo di minoranza
E se si non si riflette sul fatto che senza i voti di Rifondazione
è un governo di esigua minoranza esigua
Minore di quella di Allende
E noi non non valutiamo il punto diciamo a cui siamo effettivamente il il vischio per fortuna diciamo così ma anche per merito per merito della della della diciamo così di una politica che è stata condotta eccetera quindi non è soltanto una questione di caso cioè una una destra in questo momento
Sufficientemente divisa certa
Perplessa sulle cose che sono da fare che sul modo di di condurre la battaglia nei confronti di questo governo eccetera
Anche perché trattenuta da una stazione importante della boh della della borghesia della del capitale
Ed è trattenuta anche da evidentemente da forse non soltanto interne
Ma diciamo quanto può durare una situazione di questo genere come si può sbloccare una situazione di questo genere
Io credo che diciamo da perché perciò ha ragione perfettamente Crucianelli quando dice evidentemente sottintendendo tutto questo perché non aveva tanto tempo a disposizione che il primo problema e i conflitti e il coinvolgimento dell'intera sinistra
Prima ancora di pensare alle cose del domani il rifacimento etc oggi questo è il primo problema perché quel dove sta appeso questo governo
Dove assunte cosa appoggia dal punto di vista poi delle de della presenza nella nella società e per il fatto cosiddetto storico è che per la prima volta dalla dal mille novecentoquarantasette
Cioè nuovamente un un governo che poggia sull'insieme della sinistra
Dove però un partito solo e dentro questo non è più successo dopo il quaranta è questo che non è più successo perché è un partito della sinistra è stato al Governo per tanto tempo quando entrò il Partito socialista era un partito della sinistra poi via via via via via via successo quello che sappiamo
Ma era al governo incontra positiva in polemica poi in contrapposizione Point discriminazione dell'altro adesso Rifondazione ha pensato che fosse utile e giusto diciamo non partecipare a questo governo di coalizione ma appoggia sostiene e senza quei voti non si fanno non c'è al Governo e non c'è dolci sarebbe governo anche se va il cosiddetto volitivo fosse stato come si dice
Per di studiare legge elettorale autonomo
Anche o come apparentemente al Senato alla Camera Christié s tutt'oggi i quei tre milioni e mezzo di voti sceglie sprofondi diciamo dal quarantadue halal trentaquattro
Questo nella realtà mi ha detto della situazione in cui siamo ecco perché il primo problema
Innanzitutto di si dice ma è l'Olimpo che deve discutere ecco con con sì giustissimo non ho niente contro benissimo l'Ulivo tra l'altro se il governo dell'olivo discuta benissimo giustissimo eccetera
Però qui c'è un problema per la sinistra
E c'è un problema dentro la sinistra per quelle forze che hanno questa sensibilità che io mi sono permesso di chi dichiarate una sensibilità comune cioè la sensibilità trasformati cioè non soltanto dello Stato Cetona della società
Io per esempio ho cercato di proporre un patto di consultazione forse eccedendo perché si possono fare di prima delle intese delle insomma qualcosa però noi dobbiamo sentire che c'è qui perché qui c'è un problema
Naturalmente questo non esclude il fatto che anche la coalizione in quanto coalizione al come Partito Democratico che anche questo è l'avete detto sì io sono pienamente d'accordo
Perché la coalizione deve cercate di vivere nella società
Gli eletti a chi rispondono
Vi rispondo ciascuno soltanto al proprio partito certamente hanno da rispondere ognuno di loro e e parte di un partito hanno da rispondere al proprio partito ma ognuno degli eletti è eletto con i voti di tutti
Quello che sia una volere Porsche nel collegio uninominale che sia un eletto di questo o di quel partito è eletto con i voti non solo dell'Ulivo ma anche di Rifondazione SD Rifondazione non solo di Rifondazione ma anche nell'Ulivo
Quindi è chiaro che la coalizione in quanto coalizione se primari e di appunto di di fare questa discussione di lana caprina di quello che succederà se va avanti il sistema uninominale non solo all'americana ma all'inglese eccetera eccetera
Che cosa succederà dopo intanto bisogna se vogliamo che questo questo governo abbia una base sociale degli elementi di raccomando degli elementi di di intesa di intesa diciamo che non vuol dire denunciati all'autonomia delle singole forze che sono tutte diversissime
L'una dall'altra e che giustamente difendono la loro autonomia ma questo problema esiste
Certamente cioè insieme con questa uno e quindi cioè il il tema però al di là dei problemi attuali
E al di là delle intesa possibile tra la sinistra nella situazione presente c'è questo tema dell'aggregazione io son d'accordo con i compagni che hanno detto che protestati negazione
Non può nascere diciamo come si fa con la politica delle alleanze
Io non ho avuto niente contro anzi ho sostenuto nel partito democratico la sinistra la politica delle alleanze in momenti anche difficili che ha difficile sostenere questa politica
Buttiglione vi ricordate Bossi accetta ho sostenuto questa politica Anna sottolineando contemporaneamente però che non si ci poteva essere un attenzione soltanto su un fronte diciamo così destro mette trascurando e qualche volta esacerbare Ndoie divisioni a sinistra
Questa è stata la differenza diciamo che io ho poco nota diciamo perché poi sia la stampa
Per perché ci fu una polemica contro i partiti oligarchici nove nella vecchio nel vecchio Pci e dove siamo lì passati rischiamo di passare in tutte le formazioni della sinistra dalle oligarchia le monarchie quindi non non è un passo avanti diciamo comunque
Poco note questa posizione ma questa è stata la posizione che abbiamo che io personalmente altri compagni abbiamo sostenuto però per l'aggregazione della sei nell'aggregazione delle forze di sinistra e moderate
Questa opera diciamo così tattico diplomatica e giusta e importante e corrisponde anche a cose di contenuto lo sappiamo accetta
Nella opera di aggregazione della sinistra è perfetta hanno perfettamente ragione i compagni per l'ultimo Sabbatini altri compagni dice che ha detto che bisogna partire
Dal
Da dall'analisi per che e cioè è vero che mentre e e del tutto sbagliato ieri la faccenda destra e sinistra non esistono avevo come sbagliato il fatto che certo che la composizione di classe diversa ma del tutto evidente insomma che la rendita e profitto solo una una cosa diciamo prevalentemente destinata accerti se gli assetti strati pieni Dalla Riva il diciamo e chi vive del salario della pensione eccetera prevalentemente del salario della pensione e in un'altra situazione
Quindi è chiaro che questa perché diciamo è a Assiparos insomma
Astratto è assurdo questo fatto cioè più a destra non c'è più a sinistra c'è però quello che è vero e che se la sinistra non riparte soprattutto nel momento in cui vuole riqualificare se stessa
Diciamo e via aggregarsi se non di parte da uno sforzo di analisi
A che punto siamo diciamo e dove stiamo andando non soltanto in Italia ma come è stato detto nel mondo cieca benissimo se non di parte di quei cioè se non di parte
Da dall'analisi e di conseguenza diciamo pure dal dalla proposta sul mode su su un medesimo modello sociale
La nostra illusione durerà poco vincerà la destra come ha vinto in tutta l'Europa perché il modello sociale che c'è attualmente non è vero che è soltanto una assurdità nella spiegazione nella nella nella ideologia stiamo la purezza del cioè deve dire VGA come falsa coscienza ma come falsa coscienza diffusa questo modello sociale
Trova spiegazione per ognuna delle sue cose perché ci sono diteci spiega bene c'è c'è c'è già c'è una coerenza in questo modello sociale la sinistra che credeva di avere un modello sociale
Di differimento naturalmente oggi non ce l'ha più e deve è chiaro che tutto questo è necessario e in e indispensabile rifacimento delle idee cieca e
E qui io mi permetto di aggiungere anche alle cose per non ripetere cose sono state dette anche il fatto che noi abbiamo dei delle idee nuove che sono già in circolazione è proprio vero
Ci dice un pezzo per esempio della esperienza del della della delle donne il target del rischio
Della della del femminismo quello che si chiama il femminismo la differenza eccetera E proprio vero che il punto fondamentale è impotente
Non che il potere non sia importante ma quale pratica politica
Ci sta ci viene spiegato c'è da quale tattica politica deve sorreggere una forza che voglia modificata e che voglia cambiare quale pratica di dell'azione di il rapporto tra le persone e società il modello per esempio di partito che viene ipotizzato a oggi anche all'interno di qualche settore per esempio del PDS e è un modello diciamo vecchio superato
è chiaro che nel ripensamento delle delle politiche dell'analisi e delle proposte
E ci deve anche essere il ripensamento della pratica politica io vedo ho visto con molto piacere che in una intervista perché naturalmente gli annunci diciamo delle posizioni vengono fatte
Sarà fatta l'Italia non ti dico nessuno attraverso le interviste alla radio la televisione eccetera che in una intervista rilasciata oggi l'assenso e dal segretario del Pd e da D'Alema
Ci ha detto che insomma dobbiamo progettare un partito diverso regolarità e cito rispetto alla tradizione alla tradizionale forma partito in cui possano esservi adesioni collettive che abbia struttura federativa
Perché il punto di incontro di storie diverse io sono molto d'accordo con questa formulazione
Che anche testualmente o più vostre proposto diciamo veramente la c'est c'è una storia che risale ancora al vecchio capisci al momento della svolta eccetera
Oggi mi pare che sia abbastanza chiaro che non avendo discusso allora non essendo partiti allora dal programma fondamentale dobbiamo constatare come qualcuno ha constatato che il il PDS
Trattiene molte delle caratteristiche forse non soltanto queste caratteristiche intendiamoci perché sarebbe ingeneroso ma molte delle caratteristiche di un partito puramente ex comunista
Comunque fonda le sue fortune sia il PDS ma anche Rifondazione in grande misura dalla costruzione antica più che da qualche cosa di nuovo tant'è che il Monte dei voti è quello che quindi rinnovamento anche delle pratiche politiche e rinnovamento della concezione del partito che cos'è oggi il partito politico
Che il partito politico è solo quello che al rapporto con le organizzazione diciamo di Massa
Perché come si diceva una volta cioè con i movimenti ideali della società eccetera o il partito politico oggi è uno sforzo diciamo di tenere insieme sta pezzi che per Lima venivano considerati addirittura dei politici eccetera
E si può andare poi a questa nuova aggregazione
A partire da un PDS che si possa possa essere considerato come monolitico a cui altri si aggreghino hanno detto tutti di no
Ma questo è finché quindi c'è qui un problema di discussione interna al PDS ma che è una discussione che interessa tutti
E il problema è che già nel PDS vivono anime profondamente diverse tra di loro alcune più collegate come Chafik siamo già avviene qua
A a a certe sensibilità alte più ad altre sensibilità io non faccio preclusione e discriminazione nei confronti di nessuno naturalmente
I io so per esempio che l'anima riformista del del PDS molto sensibile alla diciamo a quella che si chiama la componente tradizionali socialista
è un'anima rispettabilissima diciamo anche se il le opinioni
Va la cultura costitutive diversa dalla mia e ad a quella di altri compagni ma allora se così stanno le cose bisogno che ciascuno faccia uno sforzo perché questa deve essere della sinistra
Futura non basta essere avevo una volontà federativa ma federativa di che federativa di culture si dice appunto di cultura e di storie diverse la storia dei pc non è la storia di una unità monolitica
è la storia di diverse culture che già li si sono incontrate e credevano di avere trovato un modo diciamo che esteriormente si chiamava aveva centralismo democratico
E credevano di avere trovato in questo modo di un modo per diciamo aggregarsi e rimanere unite badate che io non sottovaluta sconfesserà e una diciamo un lunga milizia io a me non piacciono e ma parte non piacermi non non penso che sia giusto sottovalutati o disprezzati addirittura come accaduto quell'esperienza questa tu una grandissima esperienza
Dove stava il punto dal punto di vista della pratica politica Kevin L'Unità veniva va be'supposta e veniva presupposta per fondati motivi oggi di percorrere quella strada sarebbe una follia
Perché è chiaro che il presupposto che giustificava era il la supposizione di una comunanza ideale di una comunanza addirittura morale
Allora si giustificava
Non è riuscita a quell'esperienza ecco che quindi la unità indispensabile in una forza politica deve essere il risultato di un sincero confronto tra culture spesso tali dopo diverso ma dove ciascuno si mette in gioco
Io non faccio preclusioni nei confronti diciamo per dire tanto per fare questo nome emblematico di Amato perché no nessuna preclusione però io non ho sentito nessuna riflessione di Amato o di altri comparti diciamo
Del vecchio Partito Socialista
Vinse Cuba
Amici e compagni si del partito socialista una riflessione su un motivo anzi ho sentito addirittura proprio nel leggendo i giornali di oggi la riflessione che dice testata col per il PC e di Occhetto che hanno voluto ora io come sapete non ho motivi di particolare tenerezza verso diciamo no Occhetto eccetera ma che impagliati PSI sia stato distrutto dal fatto che Occhetto ha voluto approfittare di quel momento etc per distruggere il partito perché sembra proprio un evita voler sorvolare i problemi cioè noi nel costruire ecco io sono pensate come in questo senso concorda con Sabatini lo sono per fare un un esame critico della sinistra della sinistra comunista
Non ci si può nessuno di noi rimproverare di Lodi Varese della sinistra comunista
Della sinistra socialista non si può di mettere insieme dei pezzi degli spezzoni di ceto politico pensando che così si risolve il problema questa questa questa analisi diciamo di se stessi è giusto che venga fatta ma naturalmente e più giusto ancora che si sappia che soprattutto se si può tener fede a quel carattere distintivo
Che è quello della modificazione non solo dello Stato o addirittura del solo sistema politico ma con i le conseguenze che abbiamo adesso ma della società beh è chiaro che Fini unitamente a questa riflessione sopra di sé
Contemporaneamente su questo insistono e dobbiamo fare una riflessione sopra la società in cui siamo e sopra la pratica politica a cui vogliamo dar vita perché senza di questo effettivamente s'ci si può consolare diciamo magari con qualche opera di da pattugliamento ma
Persino IVA IVA vive il il partito attuale della maggiore della sinistra ma credo anche Rifondazione avrebbero delle difficoltà molto molto grandi molto gravi
A rimanere già come sono non ad andare avanti peggio ancora ad andare avanti ecco perché io credo noi dobbiamo insomma
Assumere su di noi
Ma volontà rinnovate Bichat viale perché non era sbagliata nell'ottantanove la volontà di cambiare e e come è stato cambiato che non e il modo la forma che io chiedono non ha prodotto tutto quello che poteva e doveva produrre
Però questa volontà di innovatrice nella giusta allora più ancora e giusta oggi grazie
Allora mentre il punto dei nostri lavori perché ci siamo presi un impegno con i compagni di ultimare
La nostra discussione entrò le tredici e trenta in modo tale da consentire a tutti
Di andare a prendere un meritato pasto abbiamo ancora alcuni interventi tra l'altro tra gli altri anche quello di Marco Minniti della segreteria del PDS che in molti hanno già anticipatamente chiamato in causa allora io adesso faccio un invito ovviamente
Ci sono anche alcune che non avevamo previsto nel programma che hanno chiesto di portare un breve intervento io sono per farlo naturalmente
Cominciando dall'oratore a cui do adesso la parola che Klammer del partito socialdemocratico chiedo di aiutarci nella nell'essere appunto nel tenere i tempi quindi e dopo di dopo di lui darei la parola punto a Marco Minniti
Sì sarò infatti brevissima anzi dico alla presidenza se mi faccio prendere magari anch'io allora di
Sollecita mia lasciare la parola ma sarò solamente un ragionamento che si riallaccia a quello che era il concetto centrale credo che Crucianelli aveva messo in campo no la sinistra posto può recupera riprendersi se riesce ad esse veramente il cemento delle tradizioni che fino a oggi hanno camminato separatamente che riesce a sembrare a ridare l'entusiasmo a tutti a chiunque ne debba far fare
Attivista politico sindacalista operatore economico operaio senta di far parte di una cosa nuova che è arrivata al potere in Italia per la prima volta e c'è arrivata in un minimo storico della sinistra come diceva
Giustamente Tortorella ma non solo con un altro primato negativo con il minimo storico di tutta Europa non esiste nessun Paese dell'Europa occidentale
Una sinistra che si andasse al voto come potrebbe avvenire domani no con un proprio un Dini che capeggiano lo schieramento avversario
Rimane a trenta per cento
Cioè non esiste nessun paese occidentale quindi la vittoria dell'Ulivo da un lato la grande sconfitta del Progetto della sinistra
E quindi anche del Progetto lanciato dal Congresso del PDS della costruzione di una sinistra europea
Va registrato quindi se ne vogliamo che questo discorso non rimanga limitato diciamo alla classe dirigente alle classi
Politici e personaggi che vivono la politica ogni giorno ma si cali fra la gente nel consenso quel consenso che non arriva evidentemente questo disegno
Non è percepito
E allora ecco che quello che forse tutti quanti a specie aspettavamo i cespugli no c'avevamo ragionato sopra negli ultimi giorni quando si avvicinava il dato elettorale sapevamo tutti che questo progetto non avrebbe sfondato lo capivamo vedevamo
Questo è l'oggetto della sinistra europea differenza dell'Ulivo
Non permeava nelle fabbriche nei campi nei posti dove si lavora fa i lavoratori
Dove non è riuscito a entrare e stavolta non possiamo stare zitti forse siamo stati troppo zitti in passato perché poteva sembrare che spiegando le cose facendo capire al PDS che questo non è il modo esatto per portare avanti questo progetto poteva sembrare che ha solamente una richiesta contrattuale
Non era così oggi non può più essere questo silenzio deve tradursi infatti concreti perché se no andiamo contro a un'altra grande sconfitta nell'elettorato
Italiano alla sconfitta di non far capire come questo partito unico che dovrebbe nascere se nascesse con i tempi disegnati attualmente con quelle quei modi non riuscirebbe a interpretare che una piccola parte dell'elettorato della sinistra che io mi rifiuto di pensare che in Italia a differenza che in Francia in Germania in Inghilterra o in Spagna
L'elettorato della sinistra sia in tutto fra sinistra di governo e senza opposizione il trenta per cento
Ed è questo lo dico a nome di un partito che è stato forse fra i più entusiasti Crucianelli cena non quell'assemblea
Al Pala Fiera di ottobre in cui noi fosse proprio senza condizioni proprio per non stare a creare problemi di visibilità dicemmo il disegno della sinistra europea della costruzione in Italia di una grande forza è un disegno che comunque ci vedrà protagonisti le condizioni erano solo due che scendesse nella periferia che venisse radicato fra la gente e che il programmi su cui ci si confrontasse o fossero programmi della sinistra
Bene io devo registrare che nessuna delle due condizioni in realtà si è realizzato
E allora io mi auguro che su questo Minniti la segreteria PDS aggiornino per non andare incontro a una ripetizione di quello che era stato un bel progetto calato bene a parole ma mai sceso tra la gente quali sono le proposte concrete in pochi e secondo me la fase costituente a questo punto proprio perché riesca a ridare l'entusiasmo in tutti chiunque nelle Fabbri non non riusciamo nelle fabbriche incredibile ma gli operai
Non può non tutti una buona parte nonché bene nella costruzione di un di questa sinistra se ne chiediamo alla gente cos'è l'attuale sinistra o la riducono al PDS con la riducono a sinistra di opposizione e allora evidentemente
E non siamo riusciti a portarlo avanti questo disegno cosa fa forse una costituente fosse dal congresso del PDS come diceva Pierre Carniti
Nasca una fase nuova una fase in cui tutti si sentano protagonisti nasca perda per un anno in cui ci si possa liberamente
Rimescolare tutte le carte e sindacati confederazioni cooperative enti economici ricostruire insieme a un qualcosa non su quello che già esiste ma insieme la costruzione di questa importante movimento che si trova di fronte a questo rischio forte perché poi non è solamente una questione di essere al minimo storico non dico in Italia ma ripeto in tutta Europa
è il fatto che se noi non riusciamo a recuperare quella fetta di consensi
Della sinistra moderata che non prendiamo sul programma perché abbiamo raggiunto questo minimo nel momento in cui il programma per la prima volta si è spinto al di là di quello che aveva portato a Craxi quando è al governo ancora più al centro abbandonando forse ancora di più di allora
La sinistra vera diciamo quella dedicata allora per fare questo ripeto questo progetto deve poter permeare con una fase abbastanza lunga di discussione che veda
Rimescolato e legate vi coinvolti tutti allora quell'entusiasmo basta seguire l'esempio ecco e concludo di quello che abbiamo raggiunto con l'Ulivo L'Ulivo ha avuto vuoti ecco
Pericoloso se non riusciamo a fare
Passare questo concetto la costruzione di una sinistra
In questo senso ripeto la sfida vera non è neppure non solo di qualche punto ma è una condizione essenziale vecchie non fallisca il vero disegno del maggioritario Novi cresca a questo punto un progetto che dove un centro che vedesse la sinistra limitata al trenta per cento sarebbe il naturale interlocutore del Paese
Per questo noi quindi non è solamente una necessità di crescere nella percentuale di consensi ma la necessità anche di bloccare un disegno alternativo che solo facendo passare questo entusiasma questa voglia di ricostruire insieme a sinistra come c'è in tutti gli altri Paesi d'Europa possiamo riuscire appare penso al suo
Allora la parola Marco Minniti della segreteria del Pd
Io
C'è stato stamattina il dibattito io ritengo molto interessante molto utile
Penso anche che sia molto importante
Per il progetto che insieme vogliamo costruire
Riuscire a costruire viabilità delle sedi di Comune ascolto
Sapessi dunque ascoltare
Sentire
I punti di vista
Ragionamenti sapere valutare anche
Eccome ma a differenza di analisi e di proposta poste a costituire per quanto ci riguarda un elemento di ricchezza e non di debolezza
Io sono d'accordo su una cosa molto che diceva Cuccia nella sua
E cioè che in qualche modo il ventuno aprile segna uno sparo
Un processo elettorale
E che ha portato a sinistra un
Anche se con forme diverse al governo del paese una parte direttamente nel governo altra parte che appoggia la maggioranza di governo
Questo ci carica tutti quanti responsabilità ora la mia opinione e che questo è il primo terreno sul quale misurare fino in fondo la sinistra italiana
Non vederla cioè con una fase di Fran
Ebbene da solo ok in ogni caso e descrivere la terza
A risolversi rapidamente
Dobbiamo pensarci attentamente e perché che come ha detto giustamente anche Aldo Tortorella ne abbiamo di fronte un successo elettorale che un processo complesso
Un processo complesso perché non viene da una prepotente spinte a sinistra
Non viene da come dire segnali fortissimi
Di innovazione di rinnovamento
Permane un forte radicamento adesso l'Italia Forte
In qualche modo viene premiato
Da un lato la credibilità di governo
Che la coalizione dell'Ulivo ha saputo mettere in campo e dall'altro una intelligente costruzioni un'alleanza politica
E lo dico qui perché quel percorso che poi ha avuto come punto conclusivo il ventuno aprile ci ha visto fare un pezzo di percorso insieme
E quindi storicamente tutto questo in sé un valore
Ci ritroviamo cioè a discutere
Oggi dopo quel successo elettorale avendo insieme costruito una parte delle condizioni di questo cesso politico che ha detto
Si era impegnati dentro una sia di governo guardate io son molto d'accordo con alcune accentuazioni fatti in questa discussione io vorrei però che noi riprendessimo
E per la reale complessità e durezza
Vengono al pettine i nodi
E di una fase di sviluppo alla Società dell'economia italiana vengono al pettine alcune fragilità
Di una crescita industriale molto fondate molto costruita dal modello esportati
Oggi noi abbiamo come dire
Uno scenario che appare molto più mosso più complesso
La stessa credibilità internazionale del nostro governo
Il recupero forte della lira pone problemi inediti a quei modelli industriale
E c'è quindi come dire
Una discussione
C'è un'attenzione
Soprattutto si tratta di misurarsi come forze del centrosinistra su quella che io ritengo una grande questione che abbiamo posto giustamente nel programma elettorale dell'Ulivo ma che oggi deve misurarsi nella concretezza dell'azione di governo per dirla con uno slogan come quadrare il cerchio
Tra una politica di risanamento necessario indispensabile politiche di concertazione
Politica di occupazione e di sviluppo
Sapendo che su questi tre temi
C'è bisogno di fare funzionare fino in fondo una maggioranza di governo
Una maggioranza di governo
Ruffolo diceva una cosa che io ritengo molto giusto e noi dobbiamo guardare all'Europa dobbiamo guardare a quell'Europa in cui ci sia non soltanto una politica monetaria europea ma una politica economica europea
Però su questo c'è un dato
Su quale probabilmente non abbiamo riflettuto a sufficienza
Che su questo secondo aspetto il vertice di Firenze
è stato abbastanza fragile
Molti silenzi
Sull'aspetto cioè che una politica di vita europea deve fondare
Non soltanto sui temi dell'unità monetaria ma anche sui grandi temi dell'occupazione del lavoro
Questo è questione che sta oggi in campo sulla quale deve misurarsi fino in fondo un ruolo della sinistra dentro il governo di questo Paese
Per questo io penso che e giusto oggi mettere l'accento su un dato
Che una politica di risanamento non può non accompagnarsi con atti concreti
Segnali evidenti sul terreno dell'occupazione dello sviluppo della capacità di affrontare una grande questione come la questione salariale in questo momento in USA
Accanto a questo
Accanto ai nuovi dell'economia che come vedete pongono un problema di ruolo di funzione della sinistra italiana
C'è un altro aspetto sul quale vorrei dire rapidamente una battuta perché non voglio fare molto lungo il mio intervento
C'è un altro aspetto la transizione democratica italiana
Io penso che noi faremmo un errore se pensassimo che non successo elettorale in qualche modo dovesse portare a un rallentamento verso l'approdo della transizione democratica italiana
La vittoria dell'Ulivo
Deve essere in questo senso invece un segnale di accelerazione
Questo è il punto fondamentale chic
Voglio dirlo con grande chiarezza anche a Franco Giordano il puntone discutere già oggi dell'approdo il punto è se è oggi l'Ulivo questa maggioranza di governo e in grado come io penso debba essere in grado di segnalare una urgenza sul tema della transizione democratica italiana perché essa abbia un approccio ed è questa transizione moka italiana posso trovare una prova attraverso le strade previste
Dentro il Parlamento italiano
Non fuori dal Parlamento
Nessuno si preoccupi
Di eventuali scavalcamenti il segnale invece forte quello di utilizzare gli strumenti già previsti il centotrentotto le funzioni ordinarie delle commissioni parlamentari la possibile deve una come suo referente il segnale è chiaro che deve esserci
E che il ventuno aprile quella maggioranza ha in testa l'idea di un approdo la transizione italiana
Perché guardate le due cose si tengono insieme non è possibile pensare a mio avviso a politiche di governo efficaci se insieme non c'è un impegno del Parlamento che abbia come grande idea quella dell'approdo
Delle riforme delle grandi riforme nel nostro Paese
In questo quadro e vado rapidamente alle questioni che forse più ci interessa
Si pone il nodo della sinistra italiana ora noi abbiamo avuto un successo elettorale che è nato
Attraverso un'alleanza originale importanti
Un'alleanza originale importante che ha dimostrato anche una autonoma capacità di appigli elettorali
Che è stato l'unico forse di sinistra
Forse la sinistra ricca e complessa
Forze ambientaliste forse del centro moderato laico e cattolico sono unite insieme dentro un progetto comune con alla base l'idea del governo di questo Paese
Questa alleanza non so soltanto la somma della forza dei singoli contraenti il patto è stata capace di a venire in sé
Un rapporto diretto con pezzi non piccolissimi di lettore
Questa esperienza noi dobbiamo conservare
Dobbiamo radicata sul territorio perché è vero che quegli eletti sono gli eletti dell'Ulivo poi ognuno ha aderito
Al gruppo parlamentare ma non è un caso che quei gruppi parlamentari abbiano quel trattino che dice Sinistra democratica per l'Ulivo Dini per l'Ulivo popolari per Ulivo perché c'è un punto vero nel sistema uninominale quei parlamentari stati eletti dentro il simbolo dello quell'esperienza ma strutturata
è del tutto evidente che dobbiamo utilizzare questo tempo per avere la costruzione di regole trasparenti ha detto questo capiti e non d'accordo con lui che consenta
Di avere limpidezza
Capacità di concorso alle scelte che quella qualifica sarà chiamata a fare nome di cui ci saranno altri appuntamenti di carattere politico ed elettorale
Il punto però non è questo
Il punto è di ragionare se questa coalizione
E mi pare su quello c'è stato un accordo pressoché generale possa oggi aveva l'obiettivo di trasformare essa stessa in un'unica formazione politica o se debba invece vivere come unità di apporti differenti che apporti differenti non perché sono sigle diversa perché c'hanno radicamenti sociali culturali differenti
Io penso che questo sia l'orizzonte
Dell'attuale fase diciamo come dire della cultura politica italiana
Di un processo che va verso il bipolarismo
Di un bipolarismo però che qui ha un carattere inedito mai buonismo di coalizione che deve ed è più forte
Se è in grado di essere punto di sintesi di culture politiche differente non punta
All'abbassamento della soglia di distinzione perché abbassando la distinzione si lasciano scoperti e senza rappresentanza campi politici e campi sociale
In questo quadro
Idea di una sinistra
Che insieme si unisce essi innova
E io metto l'accento su tutte e due tele
Quindi si unisce e si innova
Perché guardate non possiamo pensare soltanto di unire quello che già c'è
La Sisal e misurarsi con il grande campo della sua innovazione su questo sito parole molto importanti molte testate e aperto a discussione tra di noi e giusto che vada avanti
Una sinistra che si unisce che si innova non indebolisce la coalizione
A mio avviso la rende più forte
Consente insieme di aprire se ci riusciremo
Una
Competizione virtuosa con le altre forze di centro moderata RAI che cattolico che con noi fanno parte dell'Ulivo una competizione virtuosa per radicare e rafforzare l'insediamento sociale e politica del tra le nubi
Perché non sappiamo che quell'insediamento politico-sociale elettorale e forte ma insufficiente
In questo quadro
Io vedo l'idea di una coalizione che è fatta appunto di soggetti distinti non guardo e non penso ad un Ulivo che diventa un partito ma nemmeno ad una sinistra invadente che vuole diventare Ulivo
Non so se è chiaro questo voglio dire a questo punto
Penso davvero alla collaborazione
Di forze e di culture reali
In questo quadro e vado rapidamente agli ultimi due punti che voglio trattare vi chiedo scusa se la faccio sono fatta forse molto lunga
Unire innovare
La sinistra democratica di governo ha ragione su questo capiti è un compito non semplice
A volte a me
Come dire fra francamente desta perplessità
Un atteggiamento molto superficiale
Con il quale viene affrontata questa grande questione come se il problema fosse mettere d'accordo alcuni stati maggiori incontrarsi soltanto tra alcune singole personalità e Unire la Sinistra
Il progetto è molto più complesso se mi consentite deve essere molto più ambizioso
Perché la sinistra alle spalle in Italia una storia di divisioni
Di particolarità e non è difficile non è facile cambiare il passo a questa storia
Io penso però che noi abbiamo una
Spinta l'accelerazione che deriva dal tornante del ventuno aprile del novantasei
Quel voto
Quell'impegno che noi oggi abbiamo al governo del Paese spinge la sinistra
A costruire o a cercare le condizioni di una più forte sua unite
Unità che mette in campo tutte le culture politiche di questa sinistra capace di tenere un rapporto visivo vivificante creativo con le tradizioni e la sinistra italiana
Che sappia muoversi
Con un riferimento certo ma non perché quello è l'approdo al quale vogliamo giunge ma perché vogliamo muoverci dentro un campo
In campo politico e di ricerca che nel campo della sinistra europea guardate da questo punto di vista quel campo
Non è né qualcosa di statico
Per cui noi in qualche modo dobbiamo arrivare diciamo ad aderire in una fase già conclusiva di un processo di radicamento di cosa sulla sinistra europea quel campo non è statico è un campo che si interroga che impegnato in una ricerca
è un campo che essa di dovere fare i conti con la crisi del vecchio blocco sociale laburista
è un campo che un'Europa comprende oggi come i grandi temi della rottura del nesso tra occupazione sviluppo la globalizzazione e l'economia il rinnovamento quel farsi
Comportano il fatto che quella sinistra
Non può guardare indietro
E che in qualche modo si sta esaurendo quel secolo socialdemocratico e che quindi bisogna
Accettare sino in fondo la sfida della innovazione politica e concettuale
A questo percorso
E che come è noto è ricco e complesso ci sono varie risposte in campo in Europa su questi temi
Noi vorremmo vogliamo dare questa idea
Una originalità del nostro percorso politico
Della cultura politica di una sinistra che arriva a questo confronto
Avendo passato una difficilissima prova elettorale
Guardate
Io penso che noi dovremmo discutere molto seriamente
Come è stato qui detto sua riflessione anche critica di quello che siamo stati
Penso anch'io che per costruire qualcosa di positivo bisogna riflettere criticamente sul posto
La cistifellea
Però guardate io vorrei che insieme a questa riflessione critica mettessimo l'accento
Non soltanto su quello che eravamo ma su quello che noi vogliamo essere
Avverto quindi molto l'idea
Che oggi in qualche modo il tempo è scandito da una domanda di fondo
Perché
E per quali ragioni la sinistra democratica Italia non può trovare le condizioni di una sua unità
Ho sentito
Non qui oggi
Ma ad altre diciamo in altre circostanze l'idea di riproporre ulteriori forme di transizione
Io comprendo tutto
Io rispetto anche per questo tipo di cose ma francamente a me l'idea di chi dice oggi uniamo un'altra arie di carattere socialista socialdemocratico poi insieme via
Su tutte quante ipotesi che mi sembrano non all'altezza
Della sfida che oggi viene posta la sinistra italiana
Il problema
Inveisce
Come consentire di costruire
Un soggetto
Che consenta al suo interno di fare vivere
Di esplicitarsi autonomamente
Culture politiche differenti
Tortorella è ritornato giustamente su un'idea del principio federativo
Io ritengo che se vogliamo costruire questo progetto quella sia una strada obbliga
Non una transizione
Di una federazione tra soggetti differenti ma un percorso che ci porti unitariamente a costruire
Una forma politica una forma politica unitaria
Dentro la quale insieme possiamo vivere attraverso l'esplicitazione limpida di più culture politiche che si organizzano al proprio interno attraverso un principio federativo
Si tratta adesso di entrare un po'più nel merito di questo discussione
Siamo all'inizio
Perché è chiaro che noi abbiamo una grande questione come conciliare
La pluralità inizia nel principio federativo
Con la unitarietà tipica di una formazione politica questione sulla quale dovremo misurarci sapendo che su quello terreno non abbiamo modelli verso i quali andare
Perché anche gli altri modelli a sinistra democratica ed europea hanno su questo punto di discussione molto aperta e non possiamo limitarci a guardare a quello che fanno le altre cose tradizione laburista sono democratico Robert su questo crea c'è bisogno se mi è consentito anche di uno sforzo di elaborazione teorica intorno
Ma di questo io vorrei che discutessimo anzi
Infine l'ultima questione
Il percorso
Mai come in quella circostanza il percorso e sostanza politica
Io sono d'accordo con quello che ho detto in molti qui oggi
Noi dobbiamo pensare a un percorso che sia un percorso che metta in rete in relazione culture politiche soggetti differenti soggetti individuali e collettivi differenti che tali vogliono restare ma che trovano un punto di unificazione dentro l'azione politica comune
Per fare questo
Non si può pensare
Ne ha forme di annessione né a forme di cooptazione non si costruisce una grande sì sì italiana con la cooptazione con le ammissioni
O almeno voglio dirlo con grande franchezza non è questa la nostra idea né tanto meno la sinistra italiano a Pau nasce soltanto per una metamorfosi del partito democratico a sinistra
Per fare nasce la nuova sinistra democratica c'è bisogno della confluenza vera reale
Di vari individualità di vari individualità politiche non di soggetti individuali di individualità nel senso di soggettività politica
In questo quadro io penso che noi dobbiamo guardare ad un percorso
Che guardi alle forme politiche già organizzati ma che sappia anche parlare
Alle singole individualità non soltanto un rapporto tra stati maggiori quindi ma un rapporto che sviluppi il senso di una grande operazione politica
Posso usare una parola il Po impegnativa che susciti anche un modo ideale un moto idea
Non soltanto quindi una discussione tra di noi per vedere poi come rapportarci come equilibrare le presenze ma un luogo ideale che chiami a questa costruzione
Forse che in questo momento non so né del PDS nelle Comunisti unitari nei lavori si vede che siamo sociale che pure sono forse che si richiamare Andrea sinistri Italia
Questo quadro
L'abisso il rapporto e la discussione anche con i nostri compagni di Rifondazione
Io voglio dirlo qui
Io mi sono permesso in un'intervista di dire che in tempi lunghi
In tempi lunghi perché conosco bene la storia
La storia delle forze politiche italiane
Si poteva pensare alla formazione dalla sinistra italiana grande grandissima dentro la quale poteva esserci anche la possibilità di avere anche
Una come dire convergenza diciamo con le forze che attualmente sono dentro Rifondazione ne parla un presso di lunghissimo
Non è una cosa che ritengo attuale in questa fase
Io lo so
Fabiano quello che tu dicevi riferimento capisco la proprietà alle due sinistre
Io penso però che quella idea
Che venne fuori appunto igname in qualche modo una chiave oggi
Per consentire alla sinistra italiana
Via vere insieme un obiettivo che è quello di passare attraverso una difficile delicatissima
Funzione di governo del nostro Paese
Una sinistra italiana che ha due diciamo come dire componenti fondamentali non una per forza di governo
Ma ora che si muove dentro la prospettiva del governo del Paese una cifra più radicale
Non per forza una si sta all'opposizione tant'è che oggi quasi vista la posizione
E però guardate
Quel tipo di impostazione
Di due sinistre che reciprocamente si riconoscono e discutono e non si demonizza
è stata una parte non piccola di quel percorso che poi ci ha portato al patto insistenza e come diceva poi adduttore la successo elettorale
Perché se da votato esistenza magari compagni noi le elezioni non l'avremmo vinto
Ma tu questo discutiamone apertamente non voglio adesso farne qui diciamo come dire elementi di so Donato dicendo un po'rapidamente la mia opinione
Se questo è
E concludo
Io penso che se siamo d'accordo su questo obiettivo si può pensare Ruffolo Carniti hanno detto perché non facciamo partire questo processo insieme fin dal primo momento a più mani e quindi chiamiamola così una commissione un comitato che mette insieme le varie culture la sinistra italiana
Quella già organizzata forse dell'intellettualità anche adesioni singole e collettive che ragioni di insieme su due questioni fondamentali una Carta dei principi e delle opzioni programmatiche fondamentale di una moderna sinistra italiana
E insieme la fisionomia della nuova forma partito
Questi due punti come patrimonio comune da mettere all'attenzione di una stagione congressuale
Più ricca e complessa di cui il congresso del PDS è solo un momento
Non
A fiamma che cambia come diceva Carniti ma un percorso congressuale tunica compresso che guardi già le forze organizzate ma anche a forze che intendono organizzarsi in questo processo
Questi due punti carta dei principi programma opzioni programmatiche fondamentali perché poi noi abbiamo un programma di governo che quello che stiamo facendo insieme con
L'espressione e il tentativo diciamo dei conflitti d'impegno del governo Prodi
Fisionomia della nuova forma partito quello è un veicolo su quale discutere tutti
Alla fine
Alla fine di quello che io chiamo un comune percorso fondativo
Queste forze si riuniscono insieme
Questa stagione congressuale a un certo punto confluisce in maniera reale dentro un'unica assemblea congressuale
Che non è quella del PDS cambiati sono è un'altra cosa fatta insieme a tutti quanti insieme
Su questo possiamo ragionare
Io penso di sì
Io penso che ci sia bisogno oggi
Di avere massima chiarezza e la massima limpidezza in questo processo comune in questo comune percorso fondativo
Guardate io l'unica cosa che vorrei
Di lì con molta franchezza
Come avete ben visto il mio progetto
Il progetto del PDS coincide molto con le cose che ha detto Crucianelli
Con le cose che ha detto Carniti con le cose che ha detto Ruth foro con le cose che ha detto Tortorella cioè c'è mi pare una discussione tra di noi che è un punto di riferimento con le cose che ha detto anche la mantenuti
Il punto però che io vorrei fosse chiaro e che ne dobbiamo pensare tutto questo con un percorso che abbia delle cadenze certe
Non mi convincono quei percorsi che si lasciano aperti in maniera indeterminata nel tempo
Percorsi che poi aprono altri percorsi scegliamo le ultime
Discutiamo insieme quale deve essere
Oggi io insieme a voi ho fatto una ipotesi questa ipotesi pur essere chiaramente discusse è anche cambiata
Dobbiamo vederla insieme mia cosa però che non mi convince un percorso che apra un altro percorso perché quello sfarina tutto sfibra tutto indebolisce anche i migliori idee
Mi sono permesso è consentito di fare anche
Una proposta un po'più
Di merito sul percorso
Perché probabilmente al PDS in questo caso ska
Toccava fare il primo passo
Toccava a dire quello che lui intende fare quali sono le sue proposte agli altri
Ma io penso che se siamo d'accordo tutti gli altri passi dobbiamo farli insieme
Allora abbiamo ancora un intervento che per ragioni non tanto per la disponibilità ma per ragioni di tempo sarà Breve abbiamo fatto tardi eccetera
Che di Besostri a nome dei laburisti e poi due parole di commento finale che ci riserviamo per noi poi abbiamo concluso i nostri lavori
Ma coltivo la speranza
Che questi incontri siano appunto e l'inizio di un percorso di un percorso comune e sarà possibile per me e per altri compagni laburisti forzare un contributo
Un po'più o approfondito ai temi che ci sono in discussione
Certo che ci presentiamo a questo appuntamento con un grosso squilibrio di forza
Organizzazioni stabili
Che ancora riescono ad essere presenti su tutto il territorio nazionale sia pure anche in misura insufficiente loro stessi per i problemi che dobbiamo affrontare
Forse più giovani
E più piccole
Ed è in questa situazione
Che dobbiamo scegliere appunto con chiarezza un percorso
Che prescinda
Non certo senso dai punti di partenza
Perché se no altrimenti
Già sarebbe tracciata la linea
La forza maggiore
Fa delle proposte
Chi ci sta ci sta
E nei tempi che la stessa forza politica il PDS programma o altrimenti si pone all'atto da questa grande occasione
Anche noi laburisti riteniamo e d'altronde su questa strada
Ci siamo anche divisi e differenziati da altre formazioni all'interno della famiglia socialista nella necessità di questo processo
Però abbiamo anche la convinzione che non si tratta di perdere nessuno in questo progetto
Ma non nell'interesse delle singole formazioni che ne devono far parte
Ma nell'interesse del nuovo soggetto che ci deve costruire
E proprio partendo dalla constatazione
Che mai la sinistra
Termine di per sé ambiguo e generico come qualcuno hanno detto se non si entra poi nella definizione non può perdere quest'occasione
Perché siamo di fronte a processi di ristrutturazione della nostra economia alle sfide della globalizzazione rispetto alle quali o la sinistra riesce a dare una risposta o se no altrimenti
Al di là delle contingenze delle vittorie elettorali si annuncia un'altra epoca nella quale ci saranno altri soggetti
Questo senso vogliamo portare il nostro contributo
Contributo appunto a più voci
Della quale fa parte anche il tentativo di riaggregare quella che era l'area socialista della sinistra
Ho sentito Minniti che trova questo processo contraddittorio rispetto all'obiettivo non riesco a capire quale sia la contraddittorietà di questo obiettivo anzi
Direi anche che su questo si misura la capacità
Di aggregazione del processo complessivo
Perché se non riesce a forze che pure nascevano da una matrice comune
Ieri uscire a trovare forme di aggregazione di coordinamento più spinte di quelle attuali e significa che manca o mancherà all'appuntamento questa componente certo che c'è già una distinzione
Perché questo e nei prossimi riunione che faremo c'è un punto ci interessa di aggregare quelle forze dell'area socialista
Che vogliono partecipare al processo dalla creazione del nuovo del nuovo soggetto politico della sinistra
E e in questo indubbiamente già constatiamo che ora ci sono più differenze so parlo del mio caso personale trame
E Fabrizio Cicchitto di quanto i cinesi uno con esponenti del PDS o dei Comunisti unitari ho tanti discorsi consentito qua oggi
Però appunto torno a ripetere con forza che su questa capacità
Di aggregare le forze socialiste e anche un indizio che si sta mettendo in moto un processo che va al di là della cooptazione di quelli che ci sono perché i problemi non sono facili e saranno molti da risolvere
C'è un punto che vorrei richiamare l'attenzione di sostanza
E che quello dell'orizzonte istituzionale nella quale la sinistra si deve muovere
Perché la sinistra nata come internazionalista
Come aspirazione in realtà i migliori risultati via conseguiti nell'ambito dello Stato nazionale
Conquistando il potere o anche come forza di opposizione la legislazione il Welfare State
Su un'altra prospettiva la conquista rivoluzionaria del potere anche questo è avvenuta nell'ambito di quadri nazionali
Adesso siamo di fronte a un punto quella della globalizzazione dove la vera sfida che pone e che la globalizzazione rifiuta le istituzioni
Rifiuta un quadro istituzionale ma senza quadro istituzionale non c'è controllo democratico ed è questo il grosso pericolo che abbiamo di fronte a questi fenomeni della globalizzazione
E qui c'è soltanto a mio avviso a nostro avviso una risposta
Quello di rafforzare la costruzione dell'Unità europea e quella di creare un quadro istituzionale sufficientemente vasto e all'altezza di potersi confrontare con i problemi della globalizzazione
Perché se pensiamo di contrastare la tendenza della globalizzazione con delle politiche nazionali di chiusura controllo dei cambi controllo di ogni amministrativo di ingressi o meno
E noi in realtà abbiamo già perso in partenza la nostra sfida vorrei chiudere soltanto
Con una battuta
Per dire che ritornando l'ambiguità peraltro del concetto di sinistra che ci unisce e ci divide poi sulle politiche che vogliamo fare
Ed è di fronte appunto a quelli che dicono che tra destra e sinistra o tra centro e sinistra non c'è più molta differenza ecco mi viene sempre in mente una storiella IDC
Dove uno dice all'altro
Il mio rabbino E uguale al pura vino perciò pigliamo il mio rabbino
Il che vuol dire che se la sinistra e la destra sono uguali prendiamo comunque la sinistra
No la ringrazio Besostri anche perché ci ha aiutato nel finale dei nostri lavori
Perché abbiamo giustamente avendo molta carne al fuoco molti interventi abbiamo fatto un poco tardi
Allora l'ultimo sforzo che facciamo così facciamo un commento alla nostra discussione concludendo io riterrei la parola a Famiano Crucianelli dopodiché abbiamo terminato i lavori mi permetto solo non mi permetto più dovevo dare un avviso che cancellato quindi non c'è più e quindi do la parola Crucianelli
Voglio proprio voglio
Dire pochissime cose
Non è ovviamente
Una conclusione l'intervento conclusivo e neppure una replica
Siamo ormai verso le due l'obiettivo di questa diciamo di questa mattinata
Era quello di mettere diciamo in campo
Alla luce del sole
Quelle che sono discussione che vengono fatte io per via privata o anche vengono fatte attraverso le dichiarazioni e le interviste a giornali
A me pare che la discussione di questa mattina e gli interventi di questa mattina
Diciamo un anno io vi leggo due aspetti
Due conseguenza se volete
Per un verso sono la testimonianza di un dibattito interessante
Ricco di spunti di di riflessioni di stimoli insomma
Per un altro verso però o la stessa natura del dibattito
A me pare testimoni anche l'arretratezza di questo confronto
E cioè il fatto che le lingue
Il linguaggio e la sostanza anche delle cose dette ora Minniti diceva che c'è una grande area nella discussione convergente io ho qualche dubbio su questo
Mi pare che questa discussione fosse invece molto più articolata al suo interno
E questo diciamo il limite e d'altronde il limite che noi abbiamo già riscontrato altre volte quando abbiamo detto il Bilancio che abbiamo alle spalle il bilancio che dobbiamo fare su questo hanno di esperienza comune
Voi ricorderete che tutta la fase del processo per atti efferati io dal soggetto federativo dalla federazione eccetera eccetera
Nasce ormai figli diciamo più di un anno
E che lo stesso congresso di luglio se ricordo bene il PDS già aveva al centro questa tematica
Beh il dito il bilancio che noi dobbiamo fare a mio parere il dibattito di questa mattina testimonia come realtà da allora ad oggi è passata tanta acqua sotto i ponti ma su questo terreno
E cioè sul confronto a sinistra sulle condizioni per poter realizzare una grande impresa politica che la ricostruzione di un processo unitario a sinistra beh su questo terreno di passi praticamente non se ne sono fatti
E io vedete non o o casualmente
Nell'intervento di apertura nono casualmente costruito un ordine logico
E non ho casualmente posto
Tutto il problema il nodo importantissimo decisivo sul quale sono intervenuti molte entro questo dibattito
Il nodo del processo federativo del sistema federativo del percorso che deve portare a questo obiettivo come terzo ed ultimo punto
Non perché a questo non ammetta una grandissima importanza
Ricorderete che su questo abbiamo discusso a lungo e credo che sia un punto fondamentale
Ma perché c'è una parte diciamo un prologo
Che invece sostanziale e che quasi una pregiudiziale
E cioè la sostanza del confronto la natura del confronto
Perché fuori da quei è evidente che noi per potere sistematizzare diciamo un processo federativo bisogna che ci siano però alcuni elementi fondamentali e fondanti
Alcuni intendimenti che siano comuni ed è su questo che la discussione non c'è mai stata praticamente non c'è mai stata non solo non c'è stata la discussione
Ma bisogna anche rilevare che se dovessimo legge dei comportamenti concreti che si sono avuti veda questi comportamenti concreti si intuiscono anche presupposti impostazioni che sono
Molto diversi
Perché non basta badate l'affermazione che pure faceva Minniti in conclusione
è un'affermazione importante ma anche questa di metodo
Perché quando si dice unire per innovare certo
Anzi
Noi siamo fra quelli che da tempo sostengono che ci deve essere un processo di profondo rinnovamento e trasformazione della sinistra
E che è incorporato nel processo di riorganizzazione questo mutamento questo cambiamento
Però dobbiamo anche capire da dove partiamo
Perché altrimenti rischia di essere un'affermazione del tutto astratta metodologica inconsistente poi sul terreno dei contenuti
Perché io sono molto d'accordo con una cosa che diceva qui Sabbatini che poi è ritornata in altri interventi
Che è quella di dire beh la sinistra cos'è che oggi caratterizza la sinistra come motto originario diciamo come atteggiamento di partenza
Prima ancora che analisi concreta
E e la sua volontà determinazione ad essere un soggetto trasformatore
A esprimere una critica dell'esistente e a porsi come soggetto di trasformazione e alternativo
E questo punto ecco un punto fondamentale
Perché è il punto sul quale poi in realtà poi finiscono per precipitare anche tutti gli atteggiamenti concreti e comportamenti politici
Non è semplicemente una pura opzione astratta
Ed è altrettanto evidente che partendo da qui beh si costruisce io ho un processo o un altro tipo di processo perché se noi pensiamo a una grande sinistra che vuole che si pone l'obiettivo strategico storico
Non certo domani mattina ma di costruire una grande trasformazione
Che fa i conti
Anche realisticamente con quelli che sono i processi e la globalizzazione del mercato del lavoro eccetera eccetera ma che porta dentro di sé una carica di trasformazione profonda degli obiettivi strategici profondi
Ed è anche qui allora cambiano un po'le cose su come vogliamo costruire questi processi questo processo
E non è che noi lo dicevo con una battuta poi appunto per amore di sintesi
Stiamo agitando stiamo riprendendo per vecchio vizio soprattutto di di alcuni che hanno appunto una pratica riprendiamo per un periodo tiriamo giù la bandiera ideologica anticapitalistica
Nel senso più fra etero perché c'è la destra c'è da votare in Parlamento poi non c'è finito quello ritiriamo su a bandierina diciamo adesso si ricomincia da capo no re che abbiamo proposto proponiamo questo
Però se si vuole fare quello che si dice e cioè costruire una grande sinistra e in rapporto a una fase di transizione politica così delicata e così decisiva per il futuro come quello del governo del paese
Bisogna vedere quale movimento reale si mette anche e io noi qui abbiamo una storia di questo secolo che poi dirò dirò c'è nero è fatto diciamo di tante cose
Ma ci sono dei momenti storici nei quali la sinistra anche con nomi diversi si è cimentata con questi passaggi con questi grandi
Altra sostanza rispetta la situazione che noi stiamo vivendo
Se Lucio fosse intervenuto probabilmente visto che
Sta approfondendo
Tutta quella fase che poi ha permesso in Inghilterra la sconfitta di Churchill e la vittoria del partito laburista ben
Il tipo di movimento intellettuale e culturale di forze rei Agnelli che costruirono il prog Anna che portò alla vittoria il partito laburista e che rappresenta una pietra MiG
A René la svolta del dopoguerra in Europa con al centro lo stato sociale non mi pare che noi stiamo vivendo una fase che a quel tipo di respiro e quel tipo di ambizione se vogliamo andare come spesso li facciamo
Agli anni Trenta negli Stati Uniti beh quella grande movimento di massa di consenso di intellettualità che accompagnò il mediale che era Pessotto una rottura storica Picconcelli toilette pratica per non mi pare che noi stiamo vivendo una fase che a cui l'ambizione e quel tipo diciamo di anima ma questo non è questo è un per questo dico che questo è un tratto determinante perché appunto se noi pensiamo che oggi è di fronte a noi una grande impresa storica che la sinistra dei POR
Sì comunque Ande soggetto di trasformazione di fronte ai nuovi compiti di fronte ai nuovi compiti perché tutti insomma poi
Ma sono anche vulgata quotidiano c'è bisogno di fare degli studi accademici come tutti sappiamo no
Conoscenza diretta per esperienza concreta per esperienza familiare per discussioni di salotto per libri che questo fine secolo e anche la fine di tanti di quei presupposti dal punto di vista economico sociale culturale che sono stati a fondamento della storia di questo secolo di questa civiltà e che sono venuti al dunque sia quei capisaldi che erano propri perché l'abbiamo visti crollare sotto il muro di Berlino ma non solo arte l'avevano visto anche prima
Che si son costruiti quel sistema che si è costruito al di là del muro di Berlino ma che è venuto meno anche son venuti meno i presupposti della stessa socialdemocrazia no DC dava citava Carniti questa mattina la piena occupazione ma pieno cupa azione lo stato sociale siamo furono un tutt'uno con la fase migliore e più diciamo più che che si può assumere più esemplarmente da socialdemocrazie oggi si fa difficoltà a rinvenire queste pietre miliari dentro quello che oggi è concretamente la stessa socialdemocrazia e non parliamo della liberaldemocrazia su cui tutti quanti sistematicamente tacciono no che si è appunto ridotta ormai appura coperta di lino appura Appulo alibi pura foglia di fico di quelli che sono i brutali meccanismi di funzionamento del mercato
Cioè noi tutti sappiamo che oggi siamo a un dunque e che qui
Indi la sinistra se vuole essere una sinistra si deve confrontare con questo ordine di problemi per questo non è velleitario nei un artificio ideologico dire che c'è bisogno di un di grande movimento culturale politico sociale intellettuale perché siamo esattamente a una svolta storica non siamo a una delle tante fasi dove bisogna mettere insieme un po'di sinistra sparsa ma siamo dentro una fase di rottura storica di passaggio epocale
Dentro il quale una sinistra riesce ad avere questa capacità di di porsi a questa diciamo altezza dei problemi e fornire una sua progettualità trasforma
Viva come è stato detto di fronte a questi problemi o altrimenti io non vedo proprio questa sinistra così
E questo quindi è il primo punto
Cioè la vera il vero primo banco di prova di questa diciamo di questa impresa che ancora Minniti qui ha ricordato vecchio e questo che vedere qual è il movimento pro
Non do che mette in moto diciamo questa grande possibilità opportunità
Vi è poi un secondo aspetto vado rapidamente
E che a mio parere Fortunato siamo fortunati ed è che tutto questo non è che avviene
Mentre altri stanno facendo per noi
Il governo e quant'altro no avviene dentro un laboratorio politico di grandissima drammaticità e ha spesso allo stesso tempo di grandissima importanza
Qui non è soltanto che lo sappiamo abbiamo già fatto queste analisi che questa vittoria dell'Ulivo in gran parte è il prodotto di una grande capacità tattica di una grande capacità di utilizzo dei meccanismi istituzionali e di una certa lungimiranza
Sul terreno delle alleanze ma detto questo sappiamo anche che i rapporti reali di forza in questo Paese come diceva anche Tortorella ma come tutti sanno sono tutt'altri tutt'altra natura che la destra ha fatto passi alla
Tutti in profondità nella società rispetta lo stesso mille novecentonovantaquattro non passi indietro
E quindi questo governo che oggi è in campo è un teste fondamentale è un laboratorio fondamentale
Qui nessuno chiede a questo governo di essere il governo della transizione Sasha socialismo no pare evidente ma è chiarissimo e non si sfugge che su questo governo e che nella discussione che si è aperta
Intorno a questo governo dente al governo si gioca moltissimo della prospettiva futura ed entra questa discussione si gioca molto anche la prospettiva futura sinistra
Io non adesso no lo è perché abbiamo preso una posizione così diciamo dura e aspra sulla questione del Documento di programmazione economica
E perché si possono fare tante chiacchiere io sentivo ieri sera ancora Prodi che dichiaravano un ricordo bene da dove stava in quale incontro al G7 ha poi cingolati del G7 ottimi risultati dopo che c'era stata una riunione che garbatamente mi mi dicevano è andata proprio bene ma che è stato un fallimento dal punto di vista dell'occupazione che la questione che sta sul campo no noi abbiamo continuamente di ogni ma lo stesso Ciampi ogni volta che parla dice si Risanamento poi lo sviluppo occupazione e così via ma questa è pura retorica in realtà il documento di programmazione il punto più grave
No il punto più grave io appunto Giordano ha fatto bene a prendere il due e mezzo il due virgola cinque per cento su quali Donato Sabatini come uno degli elementi degli elementi molto problematici ed a criticare
Ma gli altri due punti che sono due punti di sosta
Ansa di prospettiva e che possono incidere in profondità sulla natura di questo governo e sulla dialettica sul proprio dentro la maggioranza e sullo sviluppo politico di questa maggioranza e che da una parte quando si fa una previsione di tagli che va o i venti mila miliardi e dall'altra parte quando al di là delle parole che vengono ripetute in modo ormai quasi già logoro sull'occupazione non si vede in campo nessun progetto reale reale che possa dire bene c'è quest'
So però c'è un grande progetto che al centro l'occupazione lavoro lo sviluppo di questo Paese questi sono punti diciamo sono zone nere delle non più della manovrina sulla cui pure ci sarebbe da dire
Perché anche lì passiamo parliamo di occupazione di lavoro ma dopodiché quello che viene fuori son tagli per quattro mila miliardi che son Investimenti sul settore refrain s sull'ANAS quindi anche lì c'è una piccola contraddizione qui però siamo già ormai su un terreno che è più corposo più sostanzioso perché il terreno che deve definì care quelli che sono i fondamenti della finanziaria della politica economica io sono molto preoccupato del due virgola cinque per cento ma son preoccupatissimo del atto che vi leggo dentro alcuni elementi che possono portare ad una rotta di collisione su quello che è il terreno fondamentali l'intreccio Risanamento su
Gruppo
Stato sociale sua difesa e suo rinnovamento e quindi voglio dire che noi siamo mentre stiamo discutendo sul soggiorno Boso oggetto della politica stiamo dentro e ad una fase politica molto
Molto interessante complessa difficile e che l'altro banco di prova che l'altro banco di prova i due veri
Banchi di prova e vado a concludere sono da una parte
Il movimento profondo che può accompagna aree un nuovo soggetto della sinistra e dall'altra parte quelle che saranno le scelte concrete chi si consumeranno sul terreno della politica di governo
E badate sono dirimenti perché poi
Giordano insomma ha usato alcuni artifici ma il problema è molto semplice
Il problema è molto semplice anche se alcune cose venivano dette a mio parere sarebbe stato bene poi comprendere anche cosa fare quale conclusioni ne venivano
Anche da parte di Minniti perché se io ho ben capito Rifondazione dice se questo è
Anche se mi pare appunto che
Limitando al due virgola cinque per cento e alla clausola di salvaguardia perché questo mi sembra tutt'contenzioso si cerchi una via di uscita laterale si cerca una via di uscita laterale come si cerca una via di uscita laterale quando si dice riforme sic ali e poi ci dice che il problema il doppio turno il problema non è solo il doppio turno è anche il doppio turno concepito in un certo modo problema delle riforme istituzionali in primo luogo il semipresidenzialismo il presidenzialismo così come il problema fu
Alé del Documento di programmazione economica e certe due virgola cinque ma soprattutto all'impianto generale quello che io credo si debba attenti dare
Non di stravolgere ma perlomeno di condizionare questo è l'obiettivo Quaglio credono dovremmo andare alla fase che verrà perché altrimenti il rischio oltre che in realtà hanno di predichiamo una linea di politica economica alternativa e poi ci addenta la scala mobile le trentacinque ore e quant'altro ma poi invece il risultato concreto è quello di limitarci a degli spezzoni di quello che può essere il programma il programma di governo in questa fase però voglio dire che questo del governo è un pass
Aggio diciamo esemplificativo e decisivo perché se noi arriveremo al dunque al dunque e prevarrà una linea la prima linea le indicavo e a mio parere sconti
Dato che noi arriveremo a una rotta di collisione è una disgregazione a sinistra di questa maggioranza e alla sostituzione con un'operazione sul centro e allora vedete qui
Sto con testo è un contesto che certo non aiuterebbe la ricostruzione di un processo unitario a sinistra cioè voglio dire conclude noi siamo dentro ad una discussione
Dove sono importantissime importantissime le questioni relative al processo federativo al sistema federativo io ho apprezzato che su quelle cose che su queste cose ha detto mi vedi che sicuramente rappresentano un passo avanti gigantesco rispetta le cose che solitamente Zanni ci veniva ripete there sempre in privato perché poi non sono mai state queste discussioni e quindi rappresenta la disponibilità una volontà politica
Importa
Però voglio il campo di prova fondamentale perché questo processo possono non essere un processo che via via diventa sempre più forma alle e alla fine volenti o nolenti produce quello che poi Ruffolo paventava e cioè una pura partenogenesi del PDS è come in questa fase si possa costruire in
Primo luogo un processo reale
E non semplicemente una sommatoria di sigle in secondo luogo ed è strettamente connesso quali sono i fondamenti i principi la strategia l'identità di questo nuovo soggetto e in terzo luogo strettamente collegata anche questo quali sono i comportamenti politici che si terranno sul terreno delle scelte politiche che il Governo sarà chiamato a fare ecco io penso che questa discussione questo dibattito
Uso concluso è un dibattito che fondamentalmente avvia una discussione una discussione che per quanto riguarda l'abbiamo già avviata da tempo ma avvia un confronto con le altre forze a me pare che da questo punto di vista oggi sia
Fatto un passo avanti perché se non altro abbiamo diciamo le posizioni in campo queste posizioni possono iniziarsi a confrontare apertamente e tutti sanno che le questioni che sono in campo sono questioni che riguardano il futuro l'onta
Hanno ma che riguardano anche il futuro immediato e cioè le scelte di politica sul governo che saremo chiamati a fare io vi ringrazio se versati tutta la mattinata con noi e ci vediamo la cui
Non c'è
Devo solo dire che ci sarà adesso una riunione della scuola università e ricerca quindi compagni interessati che più o meno lo sanno si devono fermare qui
Per quanto riguarda gli altri compagni grazie per la presenza alle prossime occasione arrivederci e grazie a tutti