"La sinistra del futuro" Assemblea nazionale della sinistra italiana

Si è costituito in forma dall'Unità rinnovazione della sinistra italiana
Una sede aperta di ricerca e di proposta
Per avviare tentare un processo politico
Che porti alla formazione anche qui in Italia di una grande forza la sinistra italiana
Oggi dopo l'appuntamento di ieri
Abbiamo voluto
Incontrarci
è la prima volta
Che insieme esponenti
Di culture e tradizioni di esperienze di storie diverso è la città italiana si ritrovano in un'unica grande manifestazione
L'obiettivo è noto
Mentre relazioni esperienze
Per tentare un progetto politico
Quello di unire e insieme innovare
La sinistra democratica del nostro Paese
Oggi compiamo un altro passo dopo quello che abbiamo compiuto ieri
Mi auguro
Che insieme si possa percorrere un lungo cammino
La manifestazione prevede
Una serie di interventi quindi mi pare giusto
Incominciare subito Occhetto la parola per il primo intervento a Giorgio Bogi che ringrazio
Siamo qui per dare corpo ha una grande speranza con il anche ognuno di noi ha sempre perseguito oppure in modi diversi in tempi diversi
Con culture diverse
E questa speranza ha da essere anche una risposta allora sbandamento Ethan la delusione a volte anche l'angoscia che serpeggiano nel paese
Lo sbandamento e questa tono di confusione che a volte sia nella vita politica non è un connotato Italia no
è un connotato europeo almeno dell'Occidente europeo
Non è vero che l'insieme del mondo industriale in crisi
Anzi l'insieme del mondo industriale appunti di prosperità forze
Il mondo industriale europeo e a rischio di crisi
In Europa l'economia contra faccia la disoccupazione
Nomi in tutti i punti del complesso industriale mondiale l'economia contra faccia disoccupazione e se il problema del lavoro è una delle istanze fondamentali della sinistra questo problema è un nodo europeo nella sinistra
L'unità della sinistra in Italia e quindi l'ipotesi per affrontare questo problema
L'unità richiedere che adesso questo unità e come possibile ora
Non nessuna delle soluzioni che nelle culture tradizionali della sinistra delle varie culture della sinistra
A oggi soluzione totalmente a dei gravante per la garante modificazione delle condizioni socio economiche
Il Paese è in realtà ha un deficit di orientamento collettivo
E bisogna dare il senso addii ai movimenti di marcia della società
L'unità della sinistra può corrispondere a questo c'è bisogno ovviamente di una soluzione alta
L'unità si giustifica per quanto vi dicevo prima e perché qual sia si arbitraria frammentazione toglierebbe questa capacità di offrire guida alla società
Un partito in questo momento può avere una funzione fortemente stabilizzante di fiducia di guida anche di fine della terribile transizione italiana lacerante e pericolose
Ma la può avere sempreché abbia un progetto un programma una capacità di richiamo un insieme di energie morali e culturali adeguati
Lo sappiamo a cosa deve rispondere
Deve rispondere alla mondializzazione dei mercati deve rispondere alla crisi dello Stato nazionale alla forte spinta individualista
La mondializzazione dei mercati non me n'è una panacea né un male oscuro è un dato oggettivo
E una moderna sinistra democratica deve essere capace di capire le strade attraverso le quali le perenni esigenze di giustizia possano trovare affermazione in una condizione radicalmente cambiata
Perché l'unità della sinistra adesso perché è possibile un ragionamento
Perché è finita l'ideologia nessuno di noi Orsatti udire come deve essere il modello finale di società
La sinistra è permeata oggi di cultura scientifico sperimentale
Il rapporto della sinistra con la politica e il nodo del suo modo desse nel no alla logica dell'intervenire nella società e non affidarsi al semplice spontaneismo delle forze in gioco
E però questa politica che sta fra la sua intenzione di Progetto è una realtà molto dura da governare ed a dominare
Questa politica è possibile solo sulla scorta di una cultura scientifico sperimentale
Di questo oggi la sinistra secondo me convinta alla sinistra della quale noi parliamo la sinistra di governo ed è capace di dare soluzioni per questo oggi parliamo di unità della sinistra
E quando diciamo che nessuno posare oggi di indicare un modello finale di società non indichiamo una rinuncia ai principi
Indichiamo la variabilità dei mezzi e degli strumenti per perseguire gli obiettivi perenni della sinistra
Ma per avere questa unità non basta giustapporre non dico le sigle ma neppure le nostre culture
Occorre di più
Occorre come dire che si crei una condizione si direbbe nella chimica e anche nella biologia occorre un catalizzatore che determini la reazione la fusione
Non basta accostare le sigle e le culture da questo punto di vista quello che vi accennava Marco Minniti all'inizio vi descriveva un catalizzatore il forum
Questo è il senso del Forum
Di un'occasione d'una sede nella quale non si giusta pongono semplicemente le culture le storie personali ma si fa un tentativo di omogenea fusione di queste culture di queste storie
Da questo punto di vista il forum ha una sua autonomia questa autonomia assenso
Da questo punto di vista questa autonomia è un bene delicato del Foro e la sua struttura deve vedere una partecipazione civile complessa
Da questo punto di vista il forum locali non possono essere sottordinati a quello nazionale
Sono Forum corrispondenti allo stato nascente
Di come dire per passione del paese che ci attendiamo da questa iniziativa
Questo il senso del lavoro che abbiamo davanti questo è il senso della nostra partecipazione delle nostre storie
Che non merita neppure illustrare che sappiamo che sono alle nostre spalle come forza ma che non merita rivendicare nel analizzare nella loro storia in queste occasioni
Quindi il dato importante sarà la nostra capacità di contaminazione e se è così abbiamo davanti un anno di lavoro facciamolo
Adesso la parola Valdo Spini seguirà poi Famiano Crucianelli
Un saluto intanto a voi che siete venuti da tante parti d'Italia e credo che ciascuno di voi sia venuto con nel cuore questa specie questa curiosa che sia finalmente la volta buona anche dopo tanti discorsi e tante parole ci si è avviati su un terreno concreto
Perché il cammino che cominciamo oggi è un cammino serio e impegnativo e credo che sia giusto mettere sul tappeto è sul tavolo i temi perché questo cammino Possa riuscire ecco perché io un cammino non scontato nel suo esito nel corso del quale vogliamo verificare noi stessi
E verificati reciprocamente nella nostra volontà di costruire una casa veramente comune di tutti quelli che in Italia si sentono di aderire al socialismo europeo e all'Internazionale socialista
Il nuovo soggetto politico della sinistra europea
Avere un compito preciso anche nell'immediato riaccendere quelle speranze che erano state suscitate dalla vittoria dell'Ulivo e che si sono oggi appannate e perché si sono appannate
Beh non si può vivere senza una maggioranza precostituita
Non si può vivere all'insegna di affermazioni come quella di Fausto Bertinotti che definisce migliori i governi terremotati mi dispiace sarà un vecchio sottosegretario alla Protezione civile
Ma se possibile i governi devono avere invece mi indirizza una navigazione precisa e tranquillo
La capacità propulsiva dell'Ulivo si è arenata
Vogliamo che si sviluppi nel Paese un movimento politico sociale e culturale ampio
Dalla base per un nuovo soggetto politico riformista capace di essere protagonista del necessario rinnovamento istituzionale di un riformismo economico e sociale di un discorso nuovo e una grande priorità rivolto ai giovani e alle giovani del nostro Paese
Il problema della sinistra in Italia vedete è un problema non ancora risolto il vuoto lasciato dalla scomparsa della frantumazione del PSI ha lasciato un problema aperto non solo perché in questo partito ha militato ma per tutta la sinistra italiana
Il mese di dicembre ha visto celebrarsi il congresso del Partito della Rifondazione Comunista
Che si è collocato con chiarezza in una posizione antagonista al PDS non trascurando nemmeno di sottolineare l'importanza politica e culturale del dialogo con i cattolici di togliattiana memoria
La domanda che veniva voglia di porsi è la seguente visto che ormai si è formato un consistente partito postcomunista un neo comunista in Italia esiste o no in Italia anche un grande partito socialista
L'addio del congresso del PDS pone su un terreno concreto di verifica e di confronto l'ipotesi di questo nuovo soggetto politico
E credo che in questa in ventidue risposte una del PDS ma dell'area socialista la nostra
La risposta migliore che può dare l'area socialista e laica italiana di fronte all'inizio di questo percorso e quella di presentarsi unite a questo confronto
Ponendo i necessari problemi politici generali e quelli relativi alla forma partito in particolare per poi valutare insieme
La risposta da dare motivando comunque questa risposta sulla base di valutazioni ideali e programmatiche attinenti al presidente al futuro e non al passato
Un passato oggetto di cui è giusto chiede una valutazione storico critica
Non è del tutto vero quello che diceva Giorgio voce che si può prescindere da quello che è avvenuto prima no credo che dobbiamo fare e dare una risposta storica ragionata in quello che è venuto prima
E quindi un passato di cui è giusto chiede una valutazione storico critica senza pregiudizio strumentalizzazioni ma un passato che sarebbe antistorico e patetico cercare di ripetere informato ridotto
Anche perché
Una posizione del genere costringerebbe l'area socialista e laica a una strenua difesa della proporzionale nei suoi aspetti più minuti
Il che impedirebbe di porre sul tappeto uno dei grandi problemi di prospettiva
E cioè quella di una grande riforma delle istituzioni che sia veramente capace di portare avanti una semplificazione del quadro politico del Paese e in questo modo anche un funzionamento migliore delle istituzioni del Parlamento del governo del sistema elettorale stesse
Ecco perché io credo che noi abbiamo cercato di portare al dibattito qui non quelle proposte che ormai per definirle bisogna usare un nome di una persona magari santificata il latino avete visto che ormai per parlare di riforme istituzionali a ricorrere al termine Mattarellum
Per parlare di quelle regionali il termine Tatarellum
Per parlare del compromesso lo scorso gennaio del termine fisica illum perché tale la complicazione di queste proposte e non rimane altro che dargli un nome di persona
Io credo che a mandare una proposta di riforma istituzionale semplice precisa e chiara ed in questo senso credo che quella del sistema presidenziali presidenziale col doppio turno possano essere sul tappeto come legittimamente ammessa al dibattito e al confronto
Ma certo ritornare nel dibattito significa accettare la sfida di un confronto della sinistra il Forum ci guardiamo con grande speranza come formula petto di confronto culturale politico
Ma il Forum non esaurisce il problema politico il problema politico significa coinvolgere la base del Paese
Significa che ciascuno di noi deve dare un messaggio chiaro alla periferia per sviluppare una convergenza è una collaborazione di tutte quelle forze quegli ambienti quei movimenti vecchi e nuovi che possono essere interessati alla nascita di qualcosa del genere
Ecco perché io vorrei qui sottolineare positivamente un dato
Che per quanto riguarda la tradizionale area socialista Inca l'aria socialista tutte quelle forze che avevano animato il dibattito programmatico del Progetto di Torino delle conferenze programmatiche delle due Conferenze programmatiche di Rimini
Tutta l'area progettuale di quello che fu l'area socialista e disponibile e di unità per partecipare insieme a questo confronto
Ecco allora
E dobbiamo anche dire
Che per la verità si è formato come vuoto le vicende elettorali e poi quelle successive parlamentare e di governo non hanno lasciato lo spazio che quest'area meritava per il suo contributo alla vittoria dell'Ulivo
Sì è venuto di conseguenza a delineare la sinistra soprattutto un confronto fra le due formazioni politiche che provengono dal ceppo del vecchio Pci cioè il PDS e Rifondazione Comunista ammettiamolo
è mancata di contenuti concreti delle battaglie politiche una presenza adeguata anche del riformismo laico e socialista
Ebbene noi dobbiamo costituirla in questo periodo
E noi dobbiamo in particolare e dire che noi vogliamo su questo aprire un grande confronto ideale politico nel Paese
Questo vorremmo dire in particolare i socialisti italiani Addis di
Non farsi risucchiare in un'impostazione nostalgica tutta rivolta al passato
Ma presi con noi un dibattito che non abbia soluzioni precostituite si esistente se si è in grado di dire qualcosa per l'oggi e per il domani
Non se ci si limita a contendersi l'eredità del passato cercando di collocare al meglio sul mercato politico quello che rimane dell'argenteria di famiglia
Oggi noi dobbiamo dire che non siamo per una sinistra sulla difensiva che difende palmo a palmo il terreno arretrando rispetto alle conquiste del passato certo questo ruolo di collegamento sociale non è da sminuire ma non è sufficiente
Siamo per una sinistra che sappia porsi di fronte alle difficoltà economiche sociali del tempo presente con l'inventiva all'iniziativa il riformismo l'elaborazione di nuovi obiettivi ideali e programmatici democratici
Questo deve essere il ruolo la tradizione socialista e laica costituire un punto di riferimento di stimolo in questa direzione che chiamerei sommariamente del socialismo democratico e liberale non quindi un problema di ceti politici ma problema di orientamenti e di valori
Il socialismo dei valori non è morto
Ma anche di metodo perché una casa veramente di tutti non la si può costruire senza la tolleranza la trasparenza il rispetto reciproco dei vari filoni culturali che ha costituito il meglio della vecchia tradizione socialista
E che si deve chiedere al PDS non già di spegnere ma di accendere alla luce di questi valori
La costituenda area socialista democratica dovrà quindi proporsi di partecipare a questo dibattito e noi dobbiamo a questo punto anche sintetizzare un'idea
La politica europea certe politica monetaria raggiungimento dei parametri finanziari di Maastricht
Ma come non vedere
Entrare in Europa significa competitività di sistemi di sistemi industriali di sistemi formativi di sistemi informativi infrastrutture di telecomunicazioni in altre parole noi dobbiamo rispondere libera liberisti che certo
Questo è un momento di intervento della competizione imprenditoriale ma che questa competizione si svolge ormai nell'ambito di una competizione fra sistemi ciascuna impresa si porta dietro la competizione europea quello che il suo sistema istituzionale locale finanziario bancario ed infrastrutture
E da questo punto di vista senza il riformismo la semplice e senza porre questo tema
E nel suo necessaria conseguenza sociale occupazionale la semplice attuazione dei parametri di Maastricht pure importante non darebbe al nostro Paese quelle capacità di potere competere notare in Europa di cui siamo abbiamo effettivamente il bisogno una politica estera di sicurezza adeguata
Abbiamo un ruolo creativo oggi in questi nuovi equilibri politici
Un luogo di uno un ruolo di risoluzione dei conflitti delle tensioni che si sono accise nel mondo dopo la caduta del muro di Berlino e di fronte al quale c'è uno spazio anche maggiore di iniziativa di politica estera e di politica in di difesa stessa del nostro Paese
Fare quindi un salto di qualità ed identità ideale e programmatica ne risulterà rigido anche il dibattito dell'Ulivo che deve costituire un luogo di dibattito di elaborazione per tutti pluraliste aperto a tutte le istanze culturali del centro sinistra
E voglio qui cogliere quell'occasione per unirmi alla proposta di Massimo D'Alema di una riunione di tutti gli eletti dell'Ulivo dopo la Finanziaria mi sembra francamente che sia una cosa che si imponga
Il che significa certo
Anche gestire rapporti politici e istituzionali come parte di una strategia di espansione dell'Ulivo stesso della politica cioè italiano
E non come arroccamento su una maggioranza conquistata ma che va evidentemente sempre riproposta nel suo allargamento rivolta alla ricerca dell'acquisizione di nuovi consensi rivolta allo sviluppo del dialogo con l'opposizione sulla riforma delle regole istituzionali in questa ottica un soggetto politico veramente nuovo della sinistra può rappresentare non solo rafforzamento per la sinistra ma per tutto l'Ulivo anzi se non ci fosse sarebbe un momento di deperimento
Certo io credo che dobbiamo fare un discorso chiaro fra noi
Come noi dobbiamo rifiutare ogni suggestione di vita sul passato o di dibattito rivolto a chi aveva ragione nel cinquantasei nel settantasei nell'ottantasei un altro occasioni
Credo che anche al Partito democratico della sinistra vada fatto un discorso chiaro è vero una nuova formazione politica la sinistra guai se risultasse solo da ex PC o l'ex sì o destri
Questo non è solo giusto ma è anche necessario qualsiasi partito socialista moderno vede la presenza di più famiglie ideali e culturali
E saluto Pierre Carniti e gli altri compagni che parlano dopo di me come Crucianelli come segno concreto di questo grande allargamento di questo grande pluralismo ma qua se la formazione del nuovo soggetto politico dovesse significare l'annacquamento della scelta fatta dal PDS con l'ingresso di internazionale socialiste nel Partito dei socialisti europei
Né si può dire come ha fatto recentemente Walter Veltroni che nel cinquantasei sarebbe stato bene fare la scelta socialista democratica ma che fanno ora sarebbe un errore
Infatti se il problema fosse poi dar vita non tanto un partito di tipo socialista socialdemocratico laburista bensì a un partito democratico allora questo forme sarebbe inadeguato allora probabilmente non servirebbe scoprì
Sarebbe soltanto un passaggio intermedio delle cooptazioni nel PDS inattesa di prendere il discorso del partito democratico dovremmo invece per aprire un discorso con i Popolari per strutturare in un bravo padre corso dell'Ulivo
Ma se questa venisse anche all'Ulivo si porrebbe allora un problema di scelta di carattere europeo internazionale cioè a quale partito mondiale europeo appartenere non risultando ormai più possibile nessuna scelta provinciale isolamento insomma un conte partire dal socialismo dalla socialdemocrazia dal laburismo per allargarli verso il centro
Per dotarli di nuove culture di nuove aggregazioni sociali
Per rinnovare nel profondo l'armamentario ideologico di principio
Un conto sarebbe navigare nell'indistinto fra Partito Popolare neo comunisti
Perché questo problema d'identità e oggi necessario per riprendere l'offensiva e per dare alle società italiana una sinistra moderna europea capace di coagulare intorno a sé un grande consenso che rilanci il consenso e la coalizione del centro sinistra
Ecco allora perché queste vicende si influenzano reciprocamente
Ed ecco allora perché quella che deve prendere oggi le mosse un'operazione di grande respiro ideale e culturale unire spinta all'iniziativa personale e alla solidarietà unire la spinta alla capacità di competere con la spinta ad una società solidale
Unire i valori del socialismo di solidarietà di giustizia e di uguaglianza con i valori di una società moderna che sa battere sacche di assistenzialismo
E di mancanza di competitività per riuscire a dare al nostro Paese un avvenire al tempo stesso economicamente prospero ma giusto e civile ecco allora perché è importante anche il nuovo modello di partito che deve essere capace di essere adeguato alla nuova realtà dell'informazione e delle comunicazioni deve essere federativo aperto intercomunicanti
Ecco allora perché risulterà importante anche la scelta del nome del nuovo soggetto politico penso che il nome e sarà certamente il discorso che dovremo trarre in conclusione nomina sunt consequenziale e rum ma non dovrà essere in grado di rappresentare concretamente un fatto
Che si è formato anche in Italia un unità di tutte le forze che si riferiscono al socialismo alla socialdemocrazia alla purismo europeo
Allora si potrà dire se si guarda al passato che la cessione del ventuno è veramente superata ma se si guarda al presente che il quadro politico italiano se veramente euro Pezzato
Essenziale a questo scopo e del naso discorso non rimanga un fatto di vertice dei quartier generale dei partiti a Roma ma che si diffonde in periferia oggi questo messaggio deve partire con chiarezza perché altrimenti sarebbe troppo tardi abbiamo forse aspettato anche troppo tempo per danni e allora tutto questo ha senso se in questi mesi
Si formerà davvero uno strumento politico realmente nuovo capace di allargarsi elettoralmente Adare disorientate frammentate e disperse
E dare così in bronzo al nostro grande obiettivo formare cioè il primo partito d'Italia capace di normalizzare nostro quadro politico e quindi candidarsi alla guida del nostro Paese
La parola adesso a Famiano Crucianelli seguirà Gino Giugni
Ma oggi il Manifesto
Parlando del Forum scrivendo sul forma di ieri
E parlando di noi dice che noi non siamo entusiasti
Ora le cose non stanno esattamente così
Come voi o alcuni di voi sanno noi da due anni
Da quando cioè si ebbe la rottura di rifondazione del gruppo parlamentare di Rifondazione sul voto della fiducia a Dini
Da allora noi ci siamo posti abbiamo posto il problema
Della costruzione di un nuovo soggetto nella sinistra
Quello che però noi diciamo e abbiamo detto e che durante questi due anni in realtà non si sono fatti passi avanti in questa direzione
Non si sono create quelle condizioni necessarie
E
Che una mobilitazione in quell'area vasta della sinistra che va ben al di là di quelli che sono i partiti organizzati cioè non si è creata una suggestione forte
E debbo dire sul terreno politico
Troppo spesso si crea una confusione fra il centro e la sinistra una promiscuità politica fra il centro e la sinistra
Quindi quello che noi diciamo e che oggi si apre una fase
Per noi
Di discussione di riflessione
Di ricerca
E noi speriamo ci adoperiamo
Perché questa fase abbia un esito positivo
E vedete questo lo dico perché c'è una certezza
Una certezza Michele
Oggi la costruzione di un soggetto della sinistra di un nuovo soggetto dalla sinistra
Non è più soltanto una necessità storica astrattamente storica per il futuro
Ma è anche un'esigenza politica
Che sia una necessità storica e letto nelle contraddizioni di ogni giorno vediamo o in televisione o leggiamo sui giornali o semplicemente l'analisi del reale ci impone qui siamo di fronte a contraddizioni laceranti
Abbiamo una contraddizione fa il capitale finanziario del capitale reale abbiamo un dominio del capitano finanziario sul terreno planetario
Basti pensare che gli scambi di avvengono sul mercato finanziario sono cinquanta volte superiori a quelli che avvengono sul mercato di merci e servizi
Abbiamo una concentrazione di poteri straordinari che avvengono proprio dentro i grandi tabernacoli
Dei centri finanziari
Abbiamo una contraddizione che diviene sempre più lacerante violenta fra il nord e il sud del mondo questa il paradosso dopo decenni
Di liturgie di retorica sul Sud che bisognava agganciare austero del Nord in realtà questo treno non si è mai formato il Sud e precipita sempre più in un baratro e vedere quello che sta accadendo a Lima in realtà è l'esatta fotografia di quella che è la realtà che oggi si rappresenta dell'ambasciata giapponese
Vi è una contraddizione sempre più grave fra sviluppo e occupazione
Abbiamo ormai una disoccupazione che diviene sempre più strutturale è uno sviluppo che non produce più occupazione che non produce più lavoro
Vi è ormai una vera e propria implosione fra sviluppo e ambiente e sviluppo ecologia
Cioè siamo dentro grandissimi contraddizioni che mettono in gioco il futuro e la civiltà del futuro
Bene assolutamente evidente che dentro queste contraddizioni che non hanno soltanto la faccia perversa della modernizzazione mano anche la faccia positiva che è un po'la faccia oscura però del pianeta
Perché è assolutamente evidente che i grandi processi di globalizzazione non portano soltanto concentrazione finanziaria fine le democrazie nazionali ma portano anche la possibilità di una grande alfabetizzazione che varca i confini del nord e sviluppato porta anche una diffusione di ricchezza quindi una nuova distribuzione del potere una possibile una potenziale distribuzione del potere
Ma questa dialettica questo conflitto questa contraddizione
Non avrà un esito positivo non metterà mai mia una nuova civiltà se non vi sarà un grande soggetto riformatore un grande soggetto di sinistra nelle realtà nazionali un grande protagonista sul terreno internazionale
Quindi siamo di fronte all'esigenza storica alla quale nessuno di noi si può chiamare fuori
Ma devo dire che anche un'esigenza fortemente politica fortemente politica
Non fra tre anni ma oggi si sta discutendo dell'Europa di domani
La discussione che si è avuto a Dublino che ancora una volta non ha dato esiti positivi ha però al centro una questione che oggi politicamente attuale e cioè qual è l'Europa
Se dobbiamo rassegnarci all'Europa delle banche centrali sempre più autonomia dei governi e sempre più legate alla Bundesbank
Se dobbiamo legarci a un'Europa fondamentalmente monetarista e ispirata da una logica monetaria
O anche un'Europa che viene a costruirsi sulle grandi riforme
La riforma fiscale
Che finalmente riesce a penetrare in quel tabernacolo inviolato che la rendita finanziaria e che una delle cause fondamentali che impedisce un riformismo serio anche nel nostro Paese
Se l'Europa che pone al centro la questione del lavoro e l'occupazione
Se l'Europa dei grandi diritti sociali questa è la partita che oggi in gioco
E debbo dire che l'Internazionale socialista che pure e può essere il quelle grande soggetto protagonista che interviene nelle contraddizioni che prima indicavo su questo terreno oggi è eppure dovrebbe essere suo terreno naturale
Margine
Come oggi è politicamente attuale drammaticamente attuale in Italia
La fine io mi auguro la fine della politica dei due tempi e cioè la messa in campo di un intreccio ovvero fra la politica del risanamento finanziario che stiamo perseguendo con tanta tenacia e anche con qualche vittima e lo sviluppo
La ripresa dell'economia dell'espansione economica questa è una questione badate su cui si gioca a mio parere il futuro di questo governo perché io che pure non no diciamo assolutamente una simpatica almeno preistoria per i vertici della Confindustria riconosco però che c'è del vero sia quando parla Romiti sia quando dalla Confindustria
E il vero sta nel fatto che noi siamo in una situazione di tendenzialmente può scivolare entro una fase recessiva
E questo comporterebbe non solo ulteriori giganteschi drammi sul fronte dell'occupazione della disoccupazione ma comportamenti comporterebbe una vera e propria crisi sul treno finanziario e soprattutto la fine di ogni speranza di affrontare quella discussione che oggi attraversa la sinistra e non solo la sinistra di riforma sullo Stato sociale che non sia una riforma puramente di tali perché pensare che si possa riformare lo stato sociale in un quadro recessivo in un contesto di stagnazione in modo progressivo o di giustizia come si dice è una pura è una pia illusione
Quindi voglio dire che oggi la necessità di un soggetto riformatore di un soggetto riformista
Ah non solo una sua valenza se guardiamo al futuro al Duemila le grandi scommesse eleganti contraddizione alla globalizzazione alla fine l'autonomia nazionali ma una grande valenza politica oggi quindi in Italia per mettere in hanno finalmente a una politica di riforme da questo punto di vista la teoria delle due riforme che sta al cede le due sinistre tesa al centro del congresso di Rifondazione che stava al centro della le sue di Bertinotti
è una teoria realmente irresponsabile non solo perché ogni giorno mette in movimento un logoramento di questo governo una trattativa che quotidianamente logora la tracciabilità e la forza di questo governo ma perché soprattutto tenere i margini
La sinistra dà una possibilità di intervento sui grandi processi di modernizzazione di orientare questa modernizzazione verso un futuro di eguaglianza e di civiltà
Questa a mio parere l'errore più grave che viene fatto al di là delle polemiche spicciole che si possono avere quotidianamente con Bertinotti e con Rifondazione e cioè dal fatto che la sinistra chiede ibernata
Rispetto ai grandi processi elegante scommesse che oggi sono aperte nel campo mondiale in Europa e anche in Italia ecco questa è la ragione fondamentale sono le ragioni fondamentali
Per le quali noi siamo dentro questo forum
Siamo dentro questo processo
Lo siamo con la chiarezza che ho detto all'inizio e cioè perché si possono finalmente dare quelle condizioni che durante questi due anni non si sono dati e questo ha una sua conseguenza Abbate una prima lo diceva anche Spini poco fa una per noi prioritaria conseguenza non è soltanto decisivo come lo è che si costruisca una sinistra chiara
Io non voglio capire ieri vi è stato un accenno di discussione del Forum è su questa discussione Partito Democratico parti della sinistra né per una discussione francamente in gran parte insensata
Ciò che deciderà del Partito Democratico e patito la sinistra saranno i contenuti dei caratterizzeranno questo partito in primo luogo i contenuti qual è la farà la sua piattaforma la sua siamo la sua capacità di parlare anche a valori a bisogni sociali che oggi debole possono riconoscersi con grande forza
Dentro la sinistra
Questa rischia di essere appunto la discussione peraltro la discussione politicamente a mi pare del tutto inattuale
Perché è assolutamente evidente che se oggi si dovesse perseguire l'obiettivo politicamente dei domani di fare subito un partito che semplifica l'Ulivo in un unico partito noi avremmo compromesso anche da un punto di vista politico-elettorale questa coalizione quindi non è questo quello che prendiamo al centro al ceto abbiamo la discussione sul programma fondamentale di una grande forza di sinistra e quali sono i grandi valori che devono ispirare questa forza ma vi è una condizione dicevo
Che può rendere tutto questo non retorica ed è che questa nostra iniziativa
E abbiamo fatto ieri con il Forum che oggi ripetiamo qui diventi un principio attivo un catalizzatore vero e proprio ma di un grande interesse di massa
Vedete la sinistra è stata terremotata sì questa è stata terremotata nel corso di questi anni anche se bisogna dire ha ottenuto uno straordinario risultato perché è riuscita a vincere in Italia le lezioni e l'Italia è forse l'unico Paese europeo dove vi è un governo di centrosinistra e con la sinistra insieme volente o nolente che sta al Governo quindi questa è comunque un grande risultato ma detto questo evidente che vi è stato un terremoto
Che vi è stato un terremoto
E questo terremoto ha congelato a ibernato accanto idealizzato energie straordinarie un patrimonio che è la nostra vera ricchezza di forse intelligenza di cultura che oggi osserva che oggi osserva quello che accade nel teatro della politica bene questa nostra scommessa sarà una scommessa vincente non solo se avremo costruito una straordinaria piattaforma che riesce a guardare al futuro ma si riporterà in campo queste energie queste forze
Questa è la sfida che noi abbiamo di fronte è questa e l'impresa per la quale io credo oggi valga la pena battersi
Ringrazio Crucianelli do la parola venissero a Gino Giugni
Segue Linda ridotti della Sinistra giovanile
Cari compagni non siamo qui solo per aprire un dibattito
Siamo qui con il compito una speranza
Un auspicio molto più ambizioso
Io spero di interpretare per lo meno il sentimento dalla grande maggioranza dei presenti affermando che siamo qui con l'obiettivo di creare un nuovo partito
Un partito di sinistra
Un partito di sinistra riformista e di governo
Un partito che riesca a essere sul terreno politico e organizzato l'espressione di quella cultura riformista di cui assumiamo di essere tutti quanti figli affiliati
Quella cultura riformista che incontra una grande varietà di designazioni
Ma chi identificata nel campo europea si raccoglie poi soprattutto intorno alle tradizionali
E profondamente radicate indicazioni di socialismo di socialdemocrazia di liberal socialismo
Ma guardate anche questi impone non rappresentano in queste designazioni
Corpo compatto di principi quello che è proprio del socialismo della socialdemocrazia del liberalsocialismo
è di essere un grande snodo e un grande crocevia culturale oggi dominante sul piano europeo dominanti nei confronti di tutta la sinistra e di tutte le simile
E già è ben rappresentato in questa sala
Già si è fatto cenno al problema del nome
Come sempre raffrontato alla cosa
Non credo che sia un problema determinante mi rifiuto di ritenere che possiamo compiere dei passi che risultino poi bloccati dalla mancata soluzione di un problema di identificazione nominato però anche questo è un problema importante
Che dovrà essere affrontato con spirito innovativo
Perché anche i simboli immobili gli slogan le bandiere sono importanti nel processo di comunicazione politica di cui tutti quanti siamo parte e protagonisti
E anche se circostanze avverse
Dovuti a responsabilità degli uomini non va al destino cinico e baro
Hanno appena detto mantenuto aperto perché tuttora attento un problema che forse anni fa non avrebbe avuto ragione di essere
Noi ci troviamo oggi
A confronto con una condizione paradossale
Di dovere andare all'estero per chiedere dall'estero l'indicazione di un nomine e di una identità beh io credo compagni che forse questa pagina potrà essere perlomeno speriamo che possa essere rapidamente chiusa
E con esso si chiude anche la pagina di una storia secolare di un partito al quale mi sono onorato di appartenere per cinquant'anni
E che oggi non ha senso
Riesumare nei suoi resti
Però ha senso e significato che intorno a questo si investano le nostre memorie si metta a frutto la memoria di una storia che è durata cento anni e si metta a frutto sì investa al fine con l'obiettivo difendere insieme una nuova vinta
In un socialismo euro che è vero che sia recuperato anche con la sua capacità di designazione anche nel nostro Paese
Guardate se c'è una sospetto sorvolare lei trovo qualche elemento qualche Senatus venatura
Di diversità di di non perfetto riscontro nei confronti di altre voci che si sono le fattezze in queste ultime settimane
Cioè in un avverbio indurranno rinnovata affermazione io orgoglio di diversità che riscontro qua e la in questa o in quella sede sempre nell'ambito della sinistra
Di una sinistra alla ricerca di se stesso
Io avrei una audizione molto più terra terra molto più limitato molto più circoscritta e molto più vicine
Che non fosse quella di riaffermare a un che è un socialismo rinnovato per il nostro Paese l'essenza di una diversità a me basterebbe che fossi un uguale
Mi basterebbe che fossimo omologabili con l'insieme col grande consesso del socialismo europeo mi basterebbe che fossimo così
Anche senza certamente rinunciare a voleva essere qualcosa di più perché questo è essenziale nella linea di marcia del progresso e del rinnovarli
E
Non credo che vi sia alcuna prova seria
Del fatto che il socialismo europeo come è stato affermato più volte appieno esaurito la sua spinta propulsiva e non sia capace oggi di rappresentare le molteplici facce del riformismo
Di un riformismo capace di dire la propria parola dico inferno nei confronti della grande sfida del secondo
Che poi è la stessa sfida di cento anni fa
E la sfida della questione sociale
Emersi si affacciò alla luce dell'opinione pubblica e sull'orizzonte degli studiosi
Esattamente cento anni or sono la ritroviamo oggi cambiata rigenerata trasformata
Ma tuttora appuntata anche intorno alla soluzione di un grande immenso problema al quale dobbiamo dedicare tutti i nostri sforzi che dominare la crisi del Welfare
Ora ci interroghiamo su un aspetto molto più concreto
Come per Annie in Rete
Alla realizzazione di questo target di questo obiettivo
Mi pare che da questo punto di vista dovremmo cercare sin da ora
Di operare nella direzione di un superamento del metodo e della cultura che io chiamo delle leggi coopterà lista dell'affastellamento di gruppi di frazioni di partiti diversi che vogliono o che vogliano restare tali
E sono anche piuttosto scettico e freddo nei confronti dell'idea di federazioni tra dirigersi
Perché la federazione tra diversi alla fin dei conti se guardiamo alla sostanza delle cose CIACE
E dell'Ulivo
Quello che deve proporsi come il nostro obiettivo profondamente ambizioso ma realizzabile è quello di giungere ad un livello di integrazione e di assimilazione
In cui ciascuno di noi finisca per riconoscersi tutti ma senza di fare Jensen e divaricazioni profondi libertà di costituzione di gruppi
Culturali
E non cultura
In piena ricerca di un'autonomia di diversità ma anche l'impegno comune a non creare steccati a non chiudersi in recinti e se vogliamo immaginarci per un momento come potrà essere un congresso
In questo nuovo partito bene allora io avrei una risposta pronta
Nel dire che nella sede di idee che la sede della decisione Lassissi una sede della scelta politica non potrà non essere ispirata al criterio fondamentale che non è quello delle federazioni
Ma è quello che che dice una testa un volto in cui si delibera si decide si sceglie in condizioni di perfetta uguaglianza cari compagni queste sono alcuni punti essenziali che mi sembrano fondamentali come indicazioni
E nello stesso tempo come saluto augurale nei confronti del nuovo partito
Il quale dovrà assurgere
Ed è registrabile anche in questa strana insieme con me una cultura riformista Inca che pur rinnovata pur rigenerata è verificata da cento anni antistorica
Concludo
Sei mesi fa
In uno dei tanti ma forse il principale dibattito che si svolse nel mese di luglio il tifo forse lei tento fondante della Cosa due
Senti da uno dei relatori trarre la conclusione forse vale la pena di tentare ma io vorrei dire qualcosa di più forse vale la metà la pena ed è il momento di cominciare grazie
Adesso la parola Jumba di doti seguirà Antonio Giolitti
Ci troviamo qui oggi per iniziare è insieme un percorso che ci deve portare alla costruzione del nuovo partito della sinistra
La sinistra giovanile e non lo dico con presunzione ha già dato vita a un appuntamento nazionale la convenzione dei giovani di sinistra a cui abbiamo dato il titolo significativo cara sinistra ci diamo il cambio il ventidue ventitré e il ventiquattro novembre a Bologna
Questo appuntamento ci ha permesso di interloquire con il mondo della sinistra di costruire e di creare le condizioni
Affinché si sentisse l'unità della politica e la politica nei valori e nelle idealità del soggetto giovanile della sinistra democratica
Il coinvolgimento del mondo dell'associazionismo del sindacato insieme alle organizzazioni e movimenti giovanili dei partiti è stato per noi fondamentale perché pensiamo che la sinistra democratica
Non può essere ridotta ad un'operazione di sigle ma deve diventare l'occasione per ricostruire l'identità della sinistra in Italia e deve essere chiaro a tutti della sinistra del futuro parla ai giovani di questo Paese per offrire un luogo di riflessione e di proposta
Per creare un allargamento della democrazia che deve essere il sinonimo anche di accesso al potere dei giovani come evoluzione del sistema politico verso il ricambio della classe dirigente il nuovo partito deve essere capace di offrire un nuovo senso di identità e unità a tutta la sinistra italiana ma soprattutto deve essere capace di coinvolgere quei giovani che hanno vissuto solo gli anni della degenerazione della politica
Un ragazzo di vent'anni aveva tredici anni quando è caduto il muro di Berlino e l'immagine della politica che ha avuto all'inizio degli anni Novanta è stata purtroppo quella di Tangentopoli
Se la sinistra democratica non sarà questo oggetto capace di restituire l'orgoglio dell'identità e di suscitare nuovamente la passione dell'impegno e il fascino dei grandi ideali fallirà nel suo intento
Per questo la riflessione sulla condizione giovanile necessaria non dobbiamo mai dimenticare e mai dare per scontato il fatto che l'inoccupazione e la disoccupazione giovanili sono un dato allarmante che si trasforma in disagio giovanile sommerso perché non assume le dimensioni del dramma
Sempre si parla a proposito di giovani di lunga adolescenza si continua a rimanere in casa coi genitori fino ad un'età in cui non si è più giovani
Ci vengono negate le opportunità di mostrare le nostre capacità e non abbiamo le condizioni per costruire la nostra vita affettiva per programmare il nostro futuro
La nuova formazione politica della sinistra democratica non dovrà però parlare di esclusione se non per analizzare il mondo giovanile ma dovrà sostenere l'inclusione e la promozione sociale di migliaia di ragazze e di ragazzi
Non è sufficiente dire di volere riequilibrare lo stato sociale
Bisogna pensare ad un nuovo stato sociale che regoli che affronti il tema delle diseguaglianze profonde promuovendo una vera grande idea di giustizia sociale
Cambiare lo stato sociale perché in Italia questo penalizza i cittadini più poveri dei giovani generazioni e le donne
La riforma e perciò condizione vitale per l'Italia visto qua non è stato elemento di mobilità sociale né nella sua fase di massima espansione né in quella più recente di massima compressione negli ultimi vent'anni non è infatti cambiato e la distribuzione del reddito che ancora quella degli anni settanta questo significa che lo Stato sociale non entra in relazione con gli strati sociali più bassi
La questione giovanile diventa allora la questione generale del Paese il problema non è quindi quello di contrapporre le opportunità e le garanzie ma quello di attuare una rapida di allocazione delle risorse al fine di disinnescare un potenziale conflitto fra generazioni lo stato sociale e lo sviluppo dell'occupazione sono i nostri obiettivi nel processo di integrazione europea partecipare a determinare la politica europea per arrivare alla formazione dell'Europa veramente unita
Darà più forza al mercato e darà risalto a quei diritti sociali di appartenenza e di rappresentanza su cui si dovranno costruire le regole per la riforma dei mercati finanziari la riforma del Welfare
E per rafforzare il potere democratico europeo
Perché questa sarà la svolta storica di portata straordinaria che porterà come fattore di stabilità la democrazia intesa come valore indirizzando e per la società civile e la società politica
L'integrazione europea è il principale contributo della sinistra italiana e il governo della mondializzazione e quindi la sinistra come forza regolatrice garante dei diritti darà vigore a quella coesione sociale
E giocherà il suo consenso sull'intensità del progetto universale che intende attuare
La globalizzazione arriva in modo brutale ma può essere un grande fatto di progresso la globalizzazione cambia il nostro ambiente alcune conquista struttura di analisi della sinistra ma non elimina il ruolo al contrario mette in campo un inedito bisogno di sinistra ovviamente di una sinistra nuova e non conservatrice
Il progetto che valorizza le donne e gli uomini di giovani e gli anziani e quindi la qualità della rappresentanza devo portare alla luce insieme degli interessi comuni che saranno una lotta per creare opportunità di lavoro e di formazione e di crescita sociale
La riscrittura del Patto sociale delle regole istituzionali sono i due grandi interrogativi che devono trovare risoluzione
Per che cosa per il nostro futuro queste l'occasione con cui i giovani e la politica rientrano stabilmente in contatto è il momento di ridurre le distanze tra la politica e i cittadini tutti
Per normalizzare il processo verso una classe dirigente consapevole e non subita e per costruire una cultura della cittadinanza piena che respinga l'idea di un mondo giovanile suddito dell'età e delle non scelte e quindi noi vogliamo avere un ruolo in questo processo per il semplice fatto che queste regole condizioneranno più di ogni altra la nostra vita
Adesso la parola
Antonio Giolitti
Io ringrazio noi
Seguirà poi Massimo Serafini penale cambia
Amici dal Forum
Compagne e compagni
Vorrei portare qui alle riflessioni
Ai propositi che stiamo discutendo per dare concretezza all'ambizione di creare un nuovo grande partito della sinistra il contributo dell'esperienza fatta in corpore vili il mio l'esperienza delle luci e delle ombre nella storia dei due grandi protagonisti della sinistra in questo Paese
E subito preliminarmente esprimo una preoccupazione è una raccomandazione
Non prendiamo lucciole per lanterne se mi è consentito l'uso rovesciato di questa metafora
Voglio dire non scambiamo l'offuscamento e infine spegnimento di una modesta luce il PSI con la scomparsa della grande luce del socialismo
Si tratta
Si tratta si tratta a questo proposito di gettare un ponte su un buio che non offusca un secolo ma solo alcuni anni
Ancora nel mille novecentosettantotto io potevo dire al congresso del Partito socialista a Torino mi concedo soltanto questa autocitazione
Qual è il socialismo possibile nel quadro istituzionale democratico parlamentare e nel container contesto internazionale dell'Europa occidentale
Questi non solo due vincoli che subiamo solo due scelte di valore
Irreprensibile e vincolanti arduo certo questo perseguimento del socialismo possibile ma forse meno del socialismo con la DC in virtù del compromesso storico fine della citazione
Era stato quello il congresso dell'alternativa socialista e del progetto socialista
E voglio ricordare quindi i nomi di coloro che a metà degli anni Settanta
Fornirono alimento a quel progetto
Francesco Alberoni Giuliano Amato Luciano Cafagna Giuseppe Carbone Simona Colarizi Mario Gallo Roberto Guiducci Franco Momigliano Mario Pirani
Giorgio Ruffolo Leo Solari Altiero Spinelli un elenco di nomi e probabilmente ne ho dimenticato qualcuno doppio dimenticato qualcuno che stanno a dimostrare di quale alimento culturale si nutriva allora la politica socialista
Il sostanzioso contributo conto forniva la rivista Mondoperaio sotto la direzione di Federico Coen
In pochi anni del craxismo ha dilapidato questo patrimonio culturale tuttavia non è troppo ampio il fossato da non poter ricongiungere così risalire adriatici non di stampa estirpate ed ignari dite
In quegli anni in quegli stessi anni il Partito Comunista approfondiva la sua analisi della crisi sulla crisi profonda che covava in seno da quando si era avviluppato nella contraddizione tra l'impegno creativo del partito nuovo e l'abbraccio mortale paralizzante con l'Unione Sovietica
E a questo proposito voglio aggiungere tra parentesi in riferimento alle a recenti polemiche che non credo che bisogni Demian dico che occorre dimenticare Berlinguer
Sarà opportuno sarà opportuno approfondire sarà opportuno approfondire ulteriormente la riflessione critica e autocritica sulle vicende dei due partiti della sinistra per costruire il nuovo partito
Recenti validi contributi ci sono stati forniti da Giuliano Amato e da Luciano Cafagna ma già una decina d'anni fa venivano pubblicati da Einaudi due raccolte di saggi su problemi e prospettive della sinistra italiana
Il secondo di quei volumetti curato da Vittorio Foa e da me regala come titolo la questione socialista e sottotitolo per una possibile reinvenzione della sinistra
Ebbene ecco se invertiamo l'ordine
Abbiamo in sintesi il tema che qui ci appassiona
Rivera invenzione della sinistra e in questa prospettiva certo anche la questione socialista
è necessaria la riflessione critica e autocritica sulle vicende dei due partiti della sinistra per costruire il nuovo partito senza buttar via con l'acqua sporca ciò che c'è di valido nella storia dei due partiti
Certo l'esito di quelle vicende ebbene delle di quelle vicende pendii verso dalla crisi profonda del PC è scaturito il nuovo PDS
Il PSI è naufragato
Vorranno dei naufraghi che non hanno affondato la nave riconoscere che inutile aggrapparsi a precarietà pere ma occorre un nuovo vascello
Non c'è esitare la posta in gioco è evidente ma ogni ritardo a perseguirla rende più arduo raggiungerla
Si tratta di salvare e fondare ciò che rimane valido per il Partito comunista nell'esperienza di un cinquantennio di impegno nella e per la democrazia
E per quello che è stato il PSI nell'esperienza di un secolo di pensiero e di azione per conquistare e far progredire giustizia e libertà
Libertà piena a differenza dal pc anche nella critica arte un ma a dogmatismi e a pregiudizi ideologici
Non perseguiamo dunque una operazione di riciclaggio di frammenti del PSI
Con l'offerta di ospitalità nel PDS si tratta di recupero del recupero e della rivalutazione dell'esperienza storica socialista
Come alimento necessario e vitale di un grande partito della sinistra riformista
E non è una forzatura mi pare bensì un coerente percorso quello che conduce nel grande albero secolare del socialismo
Rivoli del socialismo i velivoli del Socialismo liberale di Rosselli del liberalsocialismo di Guido Calogero dell'idea degli ideali di giustizia e libertà del Partito d'azione e del partito repubblicano
Occorrerà mettere in opera una reciproca alimentazione tra partito a forze sociali organizzate e movimenti iniziative nella società civile
Sarà perciò necessario disporre di un cospicuo e continuo patrimonio nutrimento di culturale e creare gli strumenti per produrlo e distribuirlo
Essenziale e mi pare per una cultura che dia sostanza di spessore al programma la qualifica riformista
Perché i partiti di orientamento rivoluzionario sia ovvio escludono da un'alternativa di governo che per definizione interna al sistema democratico parlamentare mentre l'intento rivoluzionario postula il superamento del sistema o almeno lo considera una variabile non un dato
E perciò rispetto ad esso si colloca per così dire all'esterno
E parimenti rispetto alla Unione economica e monetaria europea
E qui introduco una premi breve cenno al rapporto lunghi alternativa Matisse sinergia tra l'impegno politico per il nuovo partito della sinistra e sostegno al Governo di centrosinistra un sinistra centro se si preferisce
La coalizione di governo ha una funzione soprattutto operativa di attuazione di un programma
Il partito ha una funzione di permanente formazione ed espressione della opinione pubblica o meglio di strumento di espressione della cittadinanza non solo di sollecitazione racconta di sostegno elettorale
Cittadinanza nazionale cittadinanza europea
Più una Unione Europea che non sia soltanto economica e monetaria ma soprattutto politica
Il partito del socialismo democratico e riformista per svolgere il ruolo che svolsero come ha scritto Giuliano Amato in un recente sono saggio
Dall'Ottocento in là i partiti socialisti pur nelle mutate condizioni e nella mutata qualità della questione sociale da risolvere da della questione sociale da risolvere
Io penso che tali mutamenti postulano un diverso modo di fare politica con la promozione di iniziative e forme nei modelli di auto organizzazione democratica della società
Che il partito deve rifiutarsi di manipolare al vecchio modo delle cosiddette organizzazioni collaterali di massa
Per instaurare invece con quei movimenti e fermenti anche interessi nella società un rapporto di reciproca comunicazione
Ma non di scambio politico inteso come tale e aderire non dico trasmissione di parole d'ordine o di immagini o di programmi prefabbricati
Bensì di interconnessione intercomunicazione di domande e risposte reciproche
Di scambio continuo per reciproca informazione e alimentazione il partito non portatore di verità ma strumento di ricerca orientata di continuo progresso verso obiettivi intermedi dotato della capacità e dell'attrezzatura culturale necessaria a raggiungerli
Allora il suo potenziale di espansione è intrinseco a questo modo di essere e di operare nella consapevolezza che il consenso non può essere totalitario e definitivo ma va continuamente verificato e aggiornato
Io credo che Asor Rosa coglie nel segno quando vede nel suo recente libro la sinistra alla prova cito nella fascia di presenza politica che si colloca a mezza strada fra la società civile e il mondo vero e proprio della dirigenza della rappresentanza il punto delicato e problematico per la democrazia italiana e già europea in questa in questa fase sta in questa fase storica e nell'immediato sto a ripensare qua guardarci indietro
Non vediamo che nell'immediato dopoguerra tra una società civile frantumata e un ordinamento istituzionale in forme furono proprio i partiti antifascisti e cioè quella fascia di presenza politica a gettare le fondamenta della Repubblica democratica
Per riassumere queste considerazioni in una sola frase a conclusione di questo un po'scombinato intervento
Farò questa riflessione
La sinistra socialista democratica e riformista può ritrovare se stessa e reinventarsi senza mutilazioni ed esclusioni solo se ritrova la passione per la politica come promozione inesauribile della libertà e dignità della persona
Dei valori etici prima ancora che politici di libertà e di giustizia di eguaglianza il sito che solidarietà in una dimensione e complessità che dall'ambito nazionale si dilata a quello europeo e mondiale
Ci avviamo verso la conclusione la nostra iniziativa io vorrei anche pregare
I compagni che si affolla di fronte all'ingresso se si possono spostare sono perché la Galleria aperte
Adesso la parola a Massimo Serafini tra Legambiente seguirà Pierre Carniti
Ma come ambientalista io guardo più che altro contenitore a cui il forum riuscirà a dare vita ai suoi contenuti in quasi tutti gli interventi hanno reclamato profonde innovazioni nella cultura politica della sinistra
Io sono una persona di sinistra che negli ultimi anni ha cercato di innovare la propria cultura politica
Misurandosi con un tema modernissimo e complicatissimo come quello ambientale
Ho fatto tutto ciò in un'esperienza collettiva come quella di Legambiente un'associazione ecologista che danni cerca di misurarsi con i temi dello sviluppo
E i del lavoro in questa società e lo fa con una positiva convergenza con le organizzazioni sindacali e con il mondo del lavoro
Ecco partecipò al Forum non in rappresentanza di Legambiente ma a titolo strettamente personale
Per cercare di mettere questi contenuti al centro della ricerca programmatica del Forum
Chiedo la prima semplice innovazione smettere di considerare l'ambiente gli ambientalisti
Come un pezzo da aggiungere alla politica quella vera
Io credo che la questione ambientale debba essere per la sinistra del futuro un punto identità decisivo
Solo così si assumerà con questo respiro questo tema si incontrerà quella sensibilità sociale ed elettorale assai diffusa che è rappresentata appunto dalle tematiche ambientali
Dico questo punto d'identità perché l'ambiente è uno di quei bisogni collettivi inevasi
Dal cui soddisfacimento dipenderanno non solo la qualità della vita dei cittadini e i sindaci che son presenti al Forum ce lo possono descrivere bene ma soprattutto dipenderà la possibilità di mettere al lavoro tutte quelle nuove generazioni per conoscere restaurare e fare manutenzione del nostro Bel Paese
L'ambiente è un fattore identità perché è la principale innovazione da introdurre nell'assetto industriale di questo Paese
Affinché la competitività della nostra industria anziché dal costo del lavoro e dalla svalutazione dipenda dalla capacità di mettere sul mercato nuovi prodotti e nuove innovazione tecnologica l'ambiente può essere uno di quei criteri di rinnovamento dello stato sociale
Cioè uno Stato sociale capaci capace di offrire e di rispondere a bisogni collettivi e di offrire qualità della vita
Infine l'ambiente può essere anche la base di un nuovo patto fiscale fra i cittadini
Facendo cessare un paradosso di società che tassano tantissimo un pene abbondante come il lavoro e offre a costi ridicoli risorse che si stanno esaurendo come l'acqua l'energia e la terra
Io non avrei molto altro da aggiungere
Ho cercato di imporre quello che sarà l'impegno che porterò dentro questo percorso che mi auguro non sia un percorso non accademico ma che viva nel vivo delle contraddizioni sociali e di un'esperienza sociale
Consentitemi sono da aggiungere una cosa
C'è un grande richiamo alla sinistra europea
Io non vorrei peccare di provincialismo sono stato di recente a Copenaghen e mi sono accorto che est
Quella sinistra europea che governa quel tipo di paesi non solo e Stari cercando su questi temi ma sta già sperimentando come costruire città sostenibili come riformare
E offrire uno stato sociale capace di organizzare queste cose ecco io credo che il Forum
Possano a presentare un terreno di sperimentazione che ci permetta di colmare anche questo tipo di ritardi e di coniugare quindi una sinistra moderna europea ma soprattutto veramente innovativa
Grazie a voi ringraziamo Massimo Serafini adesso la parola Pierre Carniti poi seguirà per l'intervento conclusivo Massimo D'Alema
Tutto
Cari amici e cari compagni
Ieri abbiamo messo
La prima pietra
Del cantiere che dovrebbe portare alla costruzione dalla nuova formazione della Sinistra democratica e riformista
Poiché siamo a Roma
Lo dico soprattutto ai romani che sono esperti queste cose credo dovremmo augurarci di non incontrare nei nostri lavori qualche giacimento archeologico che porti alla sospensione come spesso capita
Dei lavori nella nostra città o anche solo ad un rallentamento
Credo che dobbiamo intanto mettersi d'accordo
Difficile farlo positivo insomma tentiamo di farlo almeno negativo che è più sbrigativo più rapido cosa intendiamo quando parliamo di sinistra riformista
Non intendiamo e non possiamo intendere
L'unità della sinistra che pure è stato un tema del dibattito politico e culturale di questo Paese per tante ragioni ma la prima è che Bertinotti non ci sta almeno per quello che ho capito io
E quindi non è questo l'orizzonte nel quale
Ci muoviamo
Ne assumiamo abbiamo assunto l'orizzonte della cosiddetta unità socialista
Cioè dal
Dalla struttura
Dalla frattura che c'è stata rimarrò che sarebbe in sé e per sé è una cosa straordinaria importanza
Storie ma anche politica
Ma che forse insufficiente credo
A catalizzare tutte le energie che l'avvio della prospettiva bipolare in questo Paese
Energie
Sicuramente schiettamente di sinistra che la prospettiva bipolare questo Paese liberale
Io noi con gli amici e compagni siamo qui vorremmo apportare a questa costruzione se sarà possibile ci auguriamo naturalmente di sei
Il mattone del cristianesimo sociale e democratiche
Che in un sistema appunto bipolare si colloca senza alcuna inquietudine alcuna incertezza quale che sia nei ruoli personali o collettivi si colloca naturalmente
Nella sinistra e naturalmente vorrebbe collocarsi
Apportandovi anche contributo dalla propria cultura della propria sensibilità non vorrei e coloro insomma
Ai quali io mi sento in questa vicenda in questa avventura più vicino potessero partecipare ma solo come si diceva in rapporto col bagaglio a mano
Perché
Non è e
Possibile
Fare diversamente in ogni caso
La il cammino che è stato iniziato io considero straordinariamente importante
Ma vorrei che non fossero offuscati neanche i pericoli e le difficoltà con le quali dovremmo fare realisticamente il bottino
La prima difficoltà è che è una scelta in controtendenza con la storia politica italiana
Che è stata ed è sempre è sempre stata fino a poco tempo fa una storia di divisioni mai riaggregazione non soltanto nella sinistra tutta la storia politica italiana è segnata essenzialmente
Da vicende di divisi
Ma questo io spero fa parte dovrebbe far parte del passato e
Come diceva Marx dai la cosa buona del passato è che nel passato
Io credo che noi dovremmo guardare al futuro se vogliamo appunto atti ingenti all'impresa dei costruire una nuova nuova tramite formazione politica riformista di stampo europea
Per realizzare questo obiettivo questa speranza spero che non sia un sogno
Dobbiamo appunto per presente alcune difficoltà
Vorrei citarne sinteticamente qualcuno
La prima è che il sistema politico italiano resta tra
In balia di una incerta transizione
La scelta dalla democrazia competitiva
Non è consolidata e quindi è tutt'altro che irreversibile
La proprio resta in discussione perché la maggior parte delle regole che presiedono
Alcun schieramento dalla vita politica sono
Ancora in muta
Da qui l'urgente bisogno di riforme
In particolare D'Alema ma non solo da lei propone con giusta insistenza
Il quadro politico in parte rinnovato continua però parte rinnovato a questo tendenziale bipolarismo continua a portare
A destra come a sinistra
Le stimmate della frantumazione particolaristica
La difesa dell'identità originaria
Continua a convincerlo con il desiderio credo sincero di tutti o di nuovo
Di rimuovere
Steccati
In modo da dar vita ad aggregazioni davvero multiculturale
Il superamento di questa incertezza è però legato all'esito che avrà la battaglia per le riforme istituzionali elettorale
Quello di cui abbiamo bisogno
Lo dico naturalmente per me
Perché gli altri credo sono tutti consapevole di questo fatto non sono cambiamenti purché sia
Se vogliamo lavorare al progetto che ieri abbiamo varato
Il necessario cambiamento della forma di governo e vista al centro che deve essere messo al centro dell'iniziativa
Riformatrice deve saldarsi con un sistema elettorale maggioritario possibilmente come dicevamo in passato a doppio turno in ogni caso maggioritari
Perché se il collegamento tra queste due riforme non è fatto bene si determina un corto circuito
Don't funziona per l'una né l'altra cosa in ogni caso salta il Progetto attuale nuovi tentiamo faticosamente ritardi
Ebbene cari amici e cari compagni in giro
In alcuni settori dalla destra ma anche non pochi settori della sinistra c'è quella che io considero una pericolosa Nostalgia di proporzionale
E questo fatto se non contrastato con la risolutezza necessaria può portare ad esiti del tutto imprevedibili e
Probabilmente anche disastroso
In ogni caso ad esiti disastrosi sul cantiere che abbiamo aperto ieri
Vedete io non sono tra coloro che credono che la ristrutturazione e la riorganizzazione del sistema politico possa o debba essere fatta Obelix ma non credo nemmeno che possa realizzarsi una tendenza all'aggregazione se ad esempio il sistema elettorale dovesse al contrario ritornare a incoraggiare come è avvenuto per cinquant'anni la frammentazione
E quindi occorre un minimo di coerenza tra ciò che proponiamo a livello istituzionale ed elettorale
E il disegno di riorganizzazione di riaggregazione politica che vogliamo affrontare due breve questioni di contenuto
Solo per citare lecito solo non entro nel merito la prima questione è il lavoro
Noi dobbiamo nel nostro progetto dobbiamo essere in grado di parlare alla gente e alle questioni reali che coinvolgono la condizione dalla gente del nostro tempo dalla nostra epoca
Il lavoro è una di queste sta in cima ai pensieri degli italiani con tre milioni al di là delle dispute quantitative di disoccupati ogni famiglia in qualche modo direttamente coinvolta per e c'è un figlio che non trova lavoro il padre che teme di perderlo un parente o un vicino tempietti colta collaborò quindi questa cosa sta insinuando alle preoccupazioni delle famiglie
Ebbene
La destra seppellisce il tema del lavoro dalla disoccupazione sotto la palate di terra degli omaggi rituali cui corrispondono rifiuti si sta sostanziale
La mia opinione è che la sinistra balbetta
Riproponendo sul tema un ricettario della mutua vecchie misure assolutamente incapace di fare i conti col fenomeno nuovo dalla disoccupazione strutturale con cui siamo alle prese
L'altra questione è quella dello stato sociale di cui si discute anche un po'a margine delle televisioni dalla finanziaria del dalle dieci del l'Umanitaria internazionale per decidere se come dire dobbiamo metterlo all'ordine del giorno in che modo con quali contenuti
Anche qui non entro nel merito perché non non naturalmente non è la sede di non avere il tempo tre nel poi giustamente la pazienza di ascoltarmi il tempo per farlo potrà ascoltarlo
Dico solo a proposito dello stato sociale che è connesso naturalmente al tema del lavoro
Che in tutta Europa
I sistemi di welfare hanno problemi definanziamento con una differenza che noi non possiamo ignorare o sottovalutare
Che il sistemi c'è una differenza in Europa nei sistemi di di di di protezione sociale quella né l'Europa continentale e mediterranea a di norma con molte naturalmente differenze all'interno sistemi di protezioni sociali legati o dipendenti dal lavoro
Nell'Europa del Nord Gran Bretagna Irlanda invece i sistemi di protezione sociale che è nato storicamente il modo diverso ci articolato in maniera diversa dipende di più dal sistema fiscale
Ora nell'uno e nell'altro caso ci sono problemi di finanziamento
Però una cosa è resistere ad una riduzione resistere politicamente ad una diminuzione della pressione fiscale per non tagliare le prestazioni ma quando il sistema di welfare dipende dal lavoro come nel nostro caso se va in crisi il lavoro nel senso che aumentano i disoccupati o cambiano natura dal lavoro aumentano i lavori precari rispetto al lavoro normale lavoro stabile il sistema collassa non anche decidiamo noi se dobbiamo mettere all'ordine giorno e quando questa riforma come dire sono le circostanze che ci impongono di discutere di intervenire per evitare che tutto questo rovini addosso alla gente soprattutto l'azienda che lo respiriamo rappresentare
Con conseguenze disastroso
Consentitemi un'ultima considerazione lungo il cammino che abbiamo avviato incontriamo non solo problemi politici
La scelta che abbiamo fatto che io considero importante e impegnativa
Sì scontrerà anche con resistenze soggettive non solo con difficoltà oggettive legata alla politica la difficoltà di elaborare o di realizzare un progetto
Perché vedete cari amici e compagni sei ciascuno sa come sta
Nel partito
Nel movimento
Nell'organizzazione politica di appartenenza in qualche misura gli sembra un'avventura persino scriteriata costruire con altre forze diverse per storia per cultura e quindi anche per la sensibilità per comportamenti un nuovo edificio nel quale nel quale collocarsi
Una nuova organizzazione
Perché questo evento quando si realizza
Mette in discussione tante cose non solo la politica che deve il progetto politico che deve corrispondere ad una sintesi appunto di culture diverse
Ma mette in discussione anche identità ruolo equilibri di potere anche personale
Non lo dico con su un soprassalto moralistico perché non c'è nulla di ignobile in questo la politica è fatta sei di servizio ma anche di competizione intorno a progetti proposte alternative e quindi anche di ruoli penso
Non c'è nulla di scandaloso
Glielo posso dire con tanto come dire più vivacità e più distacco può dire contando più vivacità e distacco uno come me anche per il fatto che nei miei progetti dipinta futuri non c'è alcun ruolo politico e quindi come dire posso consegnarvi in questa riflessione non perché escono personalmente preoccupato di quello che mi può di quello che mi porcate
Mio è un invito a tenerne conto che in questo impegno non si realizzano solo con qualche soprassalto di buona volontà o direttori
Esige un gran una grande mobilitazione arriverà al successo arriverà ad un esito finale sei sarà accompagnato da una mobilitazione che è riuscita a superare
Dopo a risolvere i problemi politici e a superare le difficoltà e le resistenze compreso
Quelle persone
Il progetto al cui lavoriamo donne un mito
Non è un mito ormai una
Può essere una
Conquista e diventerà una conquistasse le organizzazioni le persone e le organizzazioni dei gruppi
Che hanno guardato con interesse o che si sono direttamente impegnati
In questa attività daranno il meglio di se stesso
Il risultato non è impossibile
Ma è sicuramente faticoso da conseguire
Il nostro impegno assomiglia al azione di King rema controcorrente
Quando si rema controcorrente il più se si smette di remare fossi stato io mi si va indietro
E noi corriamo questo rischio
La partita che abbiamo per per straordinariamente importante non per rinnovo ma per le prospettive di questo Paese possiamo credo vincere questa scommessa dipende dalla nostra capacità di dare risposte concrete ai problemi e dipende non da ultimo anzi secondo me in primo luogo da quanto saprà che vorrà fare ciascuno di noi
La parola a Massimo D'Alema per l'intervento conclusivo
Ho visto che ci piace dire care compagne cari lo anche perché forse diciamo e
Ce lo siamo detti fra molti che erano abituati ad esserlo fra loro ma tutti insieme no e quindi in questo c'è anche la novità di questo chiamarsi compagni
Io vorrei partire con una da una nota di di ottimismo di orgoglio ma mi pare che questa discussione è stata segnata
Da
Un notevole ottimismo dalla volte la volontà e anche da un certo Porcu
Innanzitutto noi siamo qui in rappresentanza
Di una sinistra che non soltanto esista
Ma è in questo momento delicato e difficile della vita nazionale
La più grande forza democratica del Paese
Quella che ha saputo rappresentare un punto di riferimento essenziale per avviare la transizione italiana
Quella che ha restituito dignità ed ESU alla politica
In un paese nella quale sembrava che la nozione stessa di politica fosse cancellata dall'orizzonte
E assumesse Bertante i nostri concittadini significato negativo dispregiativo
Di un sinonimo di corruzione
Noi siamo la forza nel Paese
Che governa la grandissima parte di quelle città di quelle province di quelle regioni dove sta crescendo tra mille difficoltà una nuova classe dirigente dell'Italia
Che proviene dal mondo del lavoro delle professioni studi e che rappresenta la risorsa più importante di questa nuova stagione democratica
Innanzitutto questo
E tutto quello che noi costruiremo deve essere innanzitutto fondato sulla nostra capacità di mantenere quelle aspettative che il Paese rivolto hanno vedete in un momento in cui la crisi della Prima Repubblica cosiddetta il vecchio sistema politico l'esaurirsi di tutta una fase dello sviluppo nazionale
Ha
Proposto ha messo in campo spinte disgregante egoismi sociali
Spinte alla separazione etnico geografica del nostro Paese
Prevalere gli interessi particolari sull'interesse generale
E noi siamo andati vicini non soltanto ad una bancarotta economica ma ad una profonda e lacerante crisi
Dell'organismo nazionale in questo momento
L'Italia ha trovato nella sua sinistra pure terremotata divisa
Costretta a mutare sui simboli le sue bandiere
Coinvolta in una crisi storica tutti i problemi che aveva e tuttavia è qui che l'Italia ha trovato un patrimonio di cultura della solidarietà della coesione sociale di senso civico dissenso dell'interesse nazionale
Un patrimonio di cultura europea ed anche le risorse morali per avere una classe dirigente in grado di salvare il Paese e di avviare una seconda fase della storia democratica del nostro Paese
Da qui partiamo
Non siamo qui per raccogliere dei naufraghi
Siamo qui per costruire un grande partito
Che prima ancora di esserci a tanti sindaci ministri presidenti di regione rappresenta già larga parte della classe dirigente del Paese
E questa sinistra è stata anche capace
Di riorganizzazione in campo democratico
Per governare il cambiamento
Lungo quell'asse
Dell'alleanza fra le grandi culture democratiche dell'alleanza del mondo del lavoro dell'impresa delle professioni dell'alleanza dell'Italia moderna
Che l'unico asse di governo possibile
Con l'obiettivo di completare la transizione istituzionale
Nel senso del bipolarismo di una democrazia dell'alternanza di tipo europeo
Scrivendo nelle regole
Con l'obiettivo non semplici di portare questo paese in Europa
Che non è solo risanamento finanziario
Ma è anche una grande opera di modernizzazione
Delle delle nostre imprecise della nostra pubblica amministrazione la nostra scuola per essere in grado di stare in Europa e non con un Paese stremato e subalterno
Con l'obiettivo di governare questo Paese e la sua trasformazione non nella logica dello scontro tra i grandi corpi sociali aveva logica del dialogo e della collaborazione
Tutte queste cose non sono affatto banali
Perché già configurano diciamo
Molte delle ragioni per cui siamo insieme che cosa è la sinistra democratica
E intanto una visione della politica come impegno civile
Con me una professione che confine con una vocazione secondo questa splendida ambiguità della parola tedesca Peluffo
A sinistra democratica è questa apertura all'Europa questo cosmopolitismo questo rifiuto di un nazionalismo becero
E questa volontà di ritrovare le ragioni della unità nazionale della solidarietà fra gli italiani e questo rifiuto del razzismo del fanatismo
E questo fastidio verso gli egoismi corporativi o individualisti ci che prevalgono sull'interesse generale del Paese
Io dico poi andiamo alla ricerca di valori nuovi e più impegnativi ma intanto noi siamo questo e senza questo
Io credo che l'Italia non avrebbe superato
Questo passaggio così dedicato e difficile della sua storia
Ora
Nulla di ciò che saremo può rivolgersi contro quello che abbiamo fatto
Abbiamo costruito una coalizione abbiamo costruito un'alleanza quella dell'Ulivo
Che è stato il faticoso incontro di tradizioni di culture diverse
Noi non vogliamo costruire un nuovo partito della sinistra contro Luigi
Tu sarebbe un errore
Gravissimo
Noi concediamo questo processo nel quadro di una politica del centrosinistra
Senza schematismi
Io sono d'accordo con ciò che ha detto ieri
Scoppola
Credo che il nostro problema non è quello di fissare in modo schematico a tavolino ruoli di ciascuno
I confini di ciascuna forza
Noi abbiamo l'ambizione di costruire in Italia una grande forza della sinistra democratica nella quale si possano ritrovare persone storie tradizioni diverse quali saranno i confini non lo so
Tenderei a non proporre un venerdì con fichi
Tenderei propormi degli obiettivi di avanzata i saranno gli altri a porre dei confini e degli argini non è compito nostro porre dei confini
All'ambizione unitaria
Di una sinistra moderna nella quale
Possono portare un loro contributo tradizioni culturali diverso certo c'è un c'è un orizzonte unito
Costruiamo questa grande forza della sinistra
Dentro l'alleanza di centro sinistra e non contro di essa
Nel rispetto di altre tradizioni ognuno fa i partiti che vuole mi è capitato tante volte di dire non è che si possono il reclutamento sia i partiti sono volontari Paese democratico io continua a pensare che non c'è legge elettorale che possa abolire i partiti
Ci vorrà dittatura per abolire i partiti non le leggi elettorali sin giù partiti nascono perché corrispondono a
A bisogni profondi perché ci si incontra sul terreno dei programmi dei valori delle affinità non si sciolgono per legge
E quindi certamente noi poi affronterò questo tema
C'è Rifondazione completano prevediamo di sciogliere Rifondazione Comunista altra cosa e accettare
Che la storia
La realtà storico-politica della realtà sociale di oggi
Tiziano due sinistre
Io di questo non sono convinti
Ci sono in questo Paese e questo è un dato della realtà
Politica
Quale ci si misura altra cosa e pensare come dice Bertinotti che l'esistenza di due sinistre sia il frutto
Del mutamento del capitalismo di oggi e quindi persino di un'articolazione non solo culturale ideologica ma di rappresentanza sociale
Perché questa tesi e a mio giudizio astratta
Infondata
Partiti non nascono come rappresentanza partiti conservatori sarebbe cioè la sarebbe la rappresentanza dell'antagonismo di classe totalmente ideologico
Tra l'altro negato anche empiricamente dal fatto che largamente secondo le ricerche fatte diciamo il partito che raccoglie
Largamente la maggioranza relativa del voto degli operai italiani pidiessino e Rifondazione Comunista e il secondo è la lega
Poi ce ne sono diversi altri e Sesto arriva Rifondazione Comunista quindi anche dal punto di vista empirico e badate che la realtà empirica
Qualche volta diciamo l'ideologia deve anche misurarsi con la realtà empirica
Io so bene che ha nella nostra tradizione dirsi il partito della classe operaia
Non significa che tutti gli operai votano aperte diciamo
Però bisogna che ce ne sia almeno un certo numero perché questo ragionamento possa essere sostenibile in un libero dibattito
Ora
Per questo io ritengo che noi dobbiamo tenere aperto il confronto
Noi abbiamo un'ambizione unitaria che non è coscrizione obbligatoria
Abbiamo l'ambizione di ricostruire la sinistra in una prospettiva storica questa non è una sfida che ha dimensione giornalistica diciamo a una dimensione storica nel frattempo con Bertinotti discuteremo cercheremo le intese necessarie diciamo vorrei
Vorrei dire per non essere tormentato dalla domanda ma si avvicinò si allontanano perché perché sterminati dei luoghi del giornalismo tra le elezioni si avvicinano si allontana oggi
Ma la Bicamerale più vicina o è più lontana dalla domanda quotidiana conferma sorta di essere o non essere quando in generale la risposta è semplice diciamo rispetto a ieri risponde una volta per tutte è sempre più vicino ciò che domanda Teresa secondo un principio logico la cui elementari età dovrebbe risparmiare diciamo dal porre questo quesito
Spetta ieri siamo sempre un po'più vicini diciamo a questo futuro
Noi dunque mettiamo in campo una grande ambizione unitaria
Che non si pone dei limiti e da questo punto di vista io credo anche vada che una grande forza di sinistra che governa inevitabilmente finisce per incorporare
Elementi del scettro cosa indecente
Che cosa si dice quando si dice cento in Italia
Si dice l'ambizione a rappresentare una certa parte della società
Determinati stragi del mondo dell'impresa e del mondo delle professioni più moderne che
Sono socialmente dei in movimento in bilico tra il rapporto con il mondo del lavoro dipendente il rapporto con il mondo della rendita dei privilegi
E noi vogliamo creare un partito che ambisce a rappresentare questi stracci
Cioè che abbia che non delega a nessuno questo compito
Che cosa significa centro significa una visione robusta degli interessi generali una visione di governo dei problemi della società italiana
Significherà anche un equilibrio una moderazione che siano in grado di rappresentare un punto di riferimento per tutti gli italiani anche quelli che non la pensano come noi ma noi aspiriamo ad essere questo
Guai sì voi e per certi aspetti noi rappresentiamo cioè questo
Noi siamo una forza che si
Che cerca di costruire una democrazia dell'alternanza in questo Paese
Creando le condizioni di un antagonismo collaborante
E cioè cercando di portare avanti una cultura del dialogo non del sospetto della rissa in un Paese che ha conosciuto quali soltanto consociativismo i rissosi
E in questo la sinistra di governo senza rinunciare ad essere di sinistra
Per la sua collocazione internazionale per il suo orizzonte di valori per il suo radicamento nel lavoro tuttavia vuole incorporare elementi
Di centro sei per cento si intende quello che si deve intendere in realtà e cioè
Quello secondo me che Gramsci chiamava l'egemonia
Cioè la capacità
Di collocarsi in un luogo nel sistema politico
Dal quale sia possibile cogliere gli elementi di verità delle culture e delle posizioni altrui
Ed esercitare un ruolo di guida della società nazionale
Noi non abbiamo mai pensato al centrosinistra
Come ad una coalizione nella quale la sinistra porta i voti degli altri portano la legittimazione a governare
Mai né per il passato quando lo abbiamo voluto l'Ulivo né certamente per il futuro e non collochiamo il nostro progetto di costruzione di una forza nuova della sinistra dentro un confine prefissato
Ma dentro un processo storico i cui esiti
Non riconosciamo
Noi otteniamo serva la brusca però
Rotte quella del bipolarismo
Una grande democrazia dell'alternanza di tipo europeo
E lungo questa rotta
La sinistra arriverà dove saprà arrivare non dove qualcun altro men che meno noi avrà deciso predeterminato il suo ruolo della sua collocazione
Intanto misurandosi con la prova del governo
Io credo capire cari compagni noi siamo in un momento di riflessione
Ma di riflessione per una rilancio del nostro impegno di governo
La sfida si vince se noi sappiamo tenere insieme
Tre aspetti della nostra politica
La stabilità di governo
Le riforme costituzionali la costruzione di una nuova sinistra
Anche come contributo alla evoluzione democratica del nostro Paese
Sarà continuamente difficile continuamente ci sarà il rischio che uno di questi aspetti Possa entrare o essere posto in conflitto cordiale
E cioè che l'ambizione a fare le riforme costituzionali inevitabilmente in un dialogo con la destra possa essere messa in conflitto con l'esigenza di stabilità di governo
O che possa essere esercitato un ricatto sulla governabilità ai fini di frenare o condizionare le riforme ok la crescita di una grande sinistra moderna di tipo europeo possa diventare un fastidio forse anche per qualcuno i nostri alleati
Sono tutti problemi che via via si potranno proporre
Ma il successo della nostra azione
è legata alla capacità con grande equilibrio con saggezza
Con forza politica vuol pazienza e con prudenza di venire insieme questi aspetti
Chi ha vinto le elezioni vere governare
Deve garantire stabilità di governo altrimenti come giusto in un Paese democratico la volta dopo scelgono per gli altri
Per questo anche la discussione politica che non mi piace chiamar verificati diciamo che fa io penso non c'è nulla da verificare diciamo verifica questo sa pure
La verifica è una parola antica che vuol dire questo mettiamoci intorno a un tavolo e vediamo se ci sono ancora le ragioni per stare insieme siccome io penso che le ragioni per stare insieme ne hanno deciso gli elettori ventuno di aprile noi non dobbiamo verificare queste ragioni
Noi dobbiamo fare una discussione politica e torniamo a sollecitarne ci sarà nell'ambito dell'Ulivo
E poi nell'ambito più ampio della maggioranza che sostiene il governo per vedere quali obiettivi Fidia per aprire come ha detto Prodi
E sui giornali di oggi è un risultato importante anche dell'incontro di ieri una nuova fase nell'azione di governo
Che dopo le scelte difficili ma necessarie del risanamento finanziario sia più fortemente caratterizzata sul terreno delle riforme
A partire da quelle riforme del fisco della pubblica amministrazione della scuola
Che il governo ha già posto in cantiere e per alcune delle quali ha chiesto delega al Parlamento
Noi sentiamo il bisogno siamo una grande forza della sinistra che il Governo si caratterizzi così anche nel rapporto con i suoi elettori con quel popolo della sinistra con quel mondo del lavoro che ha voluto il governo dell'Ulivo
Noi sentiamo il bisogno che questa caratterizzazione
Già d'autore consenta al governo con equilibrio con equilibrio ma anche con fermezza
Dice venire in campo per spingere verso un esito positivo la difficile che può diventare drammatica vertenza dei lavoratori metalmeccanici
Io non sento che qui qui c'è un grande tema della sinistra sento che c'è qualcosa di profondamente di un giudice
Dopo che in questo Paese
Ha potuto avviare il risanamento grazie ad un impatto sul costo del lavoro per il quale i lavoratori italiani hanno avuto una perdita dei salari reali nel corso di questi anni
Dopo che altre categorie di lavoratori molte hanno concluso i loro contratti
Nello spirito della corda novantatré io sento che c'è qualcosa di profondamente ingiusto e lesivo di una dinamica corretta dei rapporti sociali nel fatto che si inizia la più grande categoria gli operanti dei lavoratori italiani di diritto ad avere un contratto nazionale di lavoro
Qui c'è una sfida politica
Io lo dico se io non sono fra quelli che dicono a che bello industriali ce l'hanno con il governo vuol dire che stiamo facendo bene
Come ho sentito dire scappa prenderti notti perché considero queste teorie infantili primitive diciamo io penso che l'obiettivo del governo non è quello cioè qualcosa che
No non riesco io sono stato educato in un partito diciamo dove chi diceva queste cose si chiamava Partito Comunista li davano le bacchettate sulle dita nel senso che si riversano prevedono spese dicono così penso non sono delle delle manifestazioni di di di di primitivismo politico che non appartengono una grande forza della sinistra vecchio io anzi credo che noi il centrosinistra
Non vuole affatto litigare con gli industriali andiamo non abbiamo questo obiettivo e non consideriamo questo un titolo di merito per nessuno ma proprio per questo proprio perché abbiamo un animo del tutto sereno
E non siamo sostenitore della teoria dell'inasprimento progressivo da Lotta di classe che tanto male ha fatto la sinistra diciamo
In altri Paesi fortunatamente in tempi andati proprio per questo noi non possiamo non vedere che c'è un elemento politico nella sfida oggi che si rivolge contro i lavoratori metalmeccanici e contro il sindacato
E quindi c'è qualcosa che chiama in causa governo che garante di quel patto del novantatré poi bisognerà ridiscuterlo rinegoziarlo ma quel patto è innanzitutto un merito cioè l'idea che le grandi forze sociali e produttive del Paese si sono messi d'accordo per affrontare la crisi italiana per regolare i rapporti fra di loro e quel metodo non lo vogliamo difende
Difendere quando c'è da dare
Facce da darci ad accettare un aumento contrattuale legato all'inflazione programmata che meno di quella reale a difendere anche quando c'è da prendere altrimenti i patti stanno
Ora io credo che noi vogliamo sostenere incoraggiare il governo in queste prove questo lavoro
Nella speranza che nello stesso tempo ve lo stesso tema
Sia di quella commissione
Costituente bicamerale che lo strumento che il Parlamento ha deciso per cominciare a fare le riforme costituzionali
Nella speranza che non prevalga nella destra uno spirito distruttivo e avventuroso
O le riforme cominciamo a farle insieme
Ed è la via maestra oppure inevitabilmente il tema istituzionale tornerà ad essere una mina vagante
I rapporti politici
Nel rapporto fra cittadini e istituzioni
L'oggetto di una campagna quella intesa promuovere dal basso l'Assemblea costituente
Che allude ad un'altra concezione del mutamento della Costituzione
Non una decisione Pattix
Le regole si scrivono insieme e nello scrivere le regole insieme si costruisce anche un quadro di valori di principi condivisi
Che è la nostra missione un'altra visione quella della spallata istituzionale
Della spinta che dal basso in modo plebiscitario impone una rottura del vecchio patto
Questa visione porta con sé lo si voglia o no un rischio per la democrazia
Noi abbiamo contrastata e la possiamo contrastare il vincere
Non nel nome dell'autosufficienza della maggioranza ma nel nome della cultura del dialogo della cultura della integrazione della cultura della costituzionalizzazione degli altri
Ciò che questo è un concetto difficile
Perché si scontra contro qualcosa che è profondamente radicato purtroppo in una certa subalternità della sinistra italiana
E cioè una cultura del sospetto
Quella che Gramsci chiamava la paura dei pericoli
Il rifiuto di principio del compromesso con l'avversario
In quanto considerato soltanto politicamente rovinoso ma anche moralmente inquinante
Questo in trans intransigenti Isma'morale
è a mio parere l'espressione di uno snobismo cinico
Di chi rinuncia
A guardare agli interessi generali del Paese
Ora la politica del dialogo
Comporta di misurarsi contro questa diffidenza no gente che ti guarda come hai fatto l'accordo sul sulle televisioni come a dire chissà cosa c'è dietro chissà cosa c'è sotto sa cosa fate la notte di San dormiamo
Non abbiamo nessun interesse nascosto
Non abbiamo nessuna intreccio oscuro con Berlusconi semplicemente ci poniamo il problema di coinvolgere la destra che raccoglie il frutto
Io oltre la metà dei nostri concittadini se si somma la lega
Di un processo di riorganizzazione democratico del nostro Paese semplicemente questo
Semplicemente circa poniamo il problema di costruire con questa destra una convivenza civile
Di portarla sul terreno del confronto politico e non dello scontro tribale anche perché siamo convinti che sul terreno delle regole della politica noi siamo anche più capaci quindi anche il terreno per noi più vantaggioso ma non è solo per questo diciamo
Siamo convinti che questo risponde a un interesse generale pentita non c'è niente sotto non mi stancherò di c'è nessun mistero nessun pasticcio diciamo
Cioè semplicemente questa visione dello sviluppo democratico del nostro Paese
Che è quella che ci deriva dalla parte migliore della nostra storia
E che noi non possiamo abbandonare
Perché quelle che ci ha consentito anche in questo momento di svolgere il ruolo che svolgiamo
Ora vedete che dentro queste coordinate perché questo è il nostro lavoro quotidiano
Quale non sfuggire d'ufficio
Dentro queste coordinate deve svilupparsi non come un'azione parallela
Non come un'attività di diciamo ma come un'azione politica che
Dà forza e prospettiva tutto il nostro lavoro
La costruzione di un nuovo partito della sinistra
Per la quale il forum
Il luogo della elaborazione della indicazione del futuro il luogo della pari dignità
Che sottrae al puro rapporto fra i partiti diciamo tra le forze formazioni politiche
La costruzione
Di Progetti
Di
Nuove ipotesi di riforma organizzativa che ci sono tante cose da pensare le cose che sono in agenda diciamo i rapporti con l'Europa e con il mondo un progetto per l'Italia le nuove forme di organizzazione della sinistra
Io vedo questo come un un'azione politica
Un'azione politica come molti hanno detto che ha un inizio e a un tempo
E che poi si misura col mercato sono le elezioni diciamo consenso capacità di costruire un consenso
E che in questo poi costruisce le sue leadership badate noi abbiamo una grande fortuna noi stiamo costruendo un partito che nella logica del bipolarismo italiano
O arriva primo arriva secondo non è nelle condizioni di arrivare terzo diciamo per quanti guasti noi possiamo fare dice ecco e quando si è alle prese con un progetto di questo tipo la leadership no
La leadership la DC del Paese
Perché quando un partito gareggia per governare evita
La leadership che è in grado di fare questo dice la che perde si cambia la logica delle grandi democrazie diciamo non è che c'è molto da fare nelle trattative per costruire le leadership e le trattative si fanno i gruppi piccoli nei partiti grandi quelli che la cui esistenza si motiva in rapporto al fatto che ho governi il Paese ossei l'opposizione cioè cioè è molto facile Weah o in una ecco una logica binaria
Le leadership lirici del Paese decide l'opinione
Poi c'è naturalmente il compito dei partiti e i pericoli creare le condizioni perché ci sia una possibile accesso di tutti
E tuttavia una volta definite le condizioni di un possibile accesso di tutti senza discriminazioni di origine diciamo cioè di un'eguaglianza dei punti di partenza poi la decisione spetta ai cittadini come è giusto che avvengano Paese democratico
Ora questo progetto io credo qual è il nostro problema nostro problema e dare fasce questo progetto
La proposta ha una sua logica la razionalità milita da questa parte sinistra italiana la sua storia quello che è avvenuto nel mondo tutto spinge per raccogliere le forze in una prospettiva comune e tuttavia noi sentiamo che il vero problema non è questione di motivare motivare potremmo stare ore dice
E quello di dare capacità di coinvolgimento passione
Forza riconquista verso le nuove generazioni
E cioè
Rispondere non soltanto che cosa che la sinistra che in fondo grossomodo lo sappiamo che cos'è la sinistra se incaricata la storia di spiegarlo avvicinarlo ma perché
Oggi stare da questa parte
Con quali ragioni con quale carica con quale mandato
Perché altrimenti badate
Io avverto chi davvero il rischio che noi siamo il luogo della razionalità
Persino direi della ragionevolezza ma questo non garantisce affatto che la nuova generazione non si divide invece tra il luogo dell'utopia regressiva e quella dell'utopia diciamo così fantasiose
Basta affatto essere il luogo dalla ragionevolezza per vincere
Occorre la forza della forza viene anche dalla dalla passione la molle profondamente razionali e irrazionali
Viene da un progetto in grado di mobilitare e di impegnare risorse vitali
E poi non possiamo pensare presentarci come quelli che vogliono incollare delle cose vecchie diciamo
Per quanto nobili di alla fine questo nuovo partito a una condizione di successo che la metà più uno di quelli che ne fanno parte non vengano da nessuno dei vecchi partiti della sinistra italiana quello sarà il seguito del suo cioè
Cioè il segno che viene avanti una nuova generazione che sente il bisogno di stare a sinistra non soltanto per per la gloria delle nostre insegne diciamo sono passate attraverso tante battaglie ma alla fine mai mai dovessimo
Perdere il senso di ciò che si è fatto poi in questa società c'è riconosciuto per i cittadini
Ma per qualcosa che va oltre
Cioè guarda al futuro abbiamo detto ma non basta dirlo sinistra del futuro
Ora la sinistra è stata in questo secolo diciamo ha avuto questa capacità di suscitare passioni
Di
Spingere ad un impegno umano totale
Sia quando
Il bisogno di giustizia sociale di libertà e di democrazia
Ha fatto della sinistra la forza capace di interpretare studio organizza
E di condurre grandi masse umane a cambiare riorganizzare la società trasformare questo bisogno di giustizia sociale in le conquiste istituti costruzioni complesse che hanno caratterizzato la vita dei Paesi più evoluti più civili
Ma anche quando la sinistra ha saputo proporre indomito l'idea forza di una società altra
Che è stata una chiave straordinaria di identificazione di appartenenza
Quando la politica coincideva con l'idea di un mondo nuovo
Un'idea che ha mantenuto fascino persino quando oramai non aveva più nessun contenuto reale come certe stende che con di cui si continua a vedere la luce anche quando non ci sono più
E tuttavia
Non è che quella luce sia meno reale
Io vorrei in questo ci capissimo
Il fatto che la ragione indica che non c'è più il corpo da cui promana non torni a realtà quella sensazione
Allora
Io credo che questo problema questo problema noi l'abbiamo mica solo noi abbia io vorrei che noi affrontassimo in termini semplici una volta per tutte questa questione dei dove
Che cosa dove si mette questa sinistra italiana dove volete che si mette si mettano est si mette nel socialismo nella socialdemocrazia nel laburismo
Nella sinistra che cento
Poi poi da cominciamo a discutere poi potrà dire ma questa parola non ha un fascino come
Mi rendo conto è una cosa vecchia certamente è stata anche una cosa vecchia anche se avvolto io trovo che c'è un provincialismo scritti
Il fallito dappertutto
Non governa da nessuna parte Infernetto di osservare scusatemi diciamo la la tibia del filologo non è vero
Governa il movimento socialista governare un sacco di paesi nel mondo ma proprio tanti
Che esso si mette a fare l'elenco
Mai un bell'affare fallito lo sanno anche loro mettermi abbiano spiegare no io con l'Inter attenti da questi rischi di un provincialismo terribile poi giustamente viene Serafini e dice sono stata Copenaghen ho scoperto che vogliono fare
Le città sostenibili quindi si sono sono socialdemocratici quelli che vogliono fare perché se noi guardiamo all'Europa del nord scopriamo occhieggia e in corso è iniziato un altro ciclo e finito il vecchio circa due hanno vissuto la crisi fiscale la vittoria delle destre si sono riorganizzati e sono tornati al governo loro infilarmi i nostri compagni nuovi film anche in Svezia in Norvegia
E sono tornati al governo con idee nuove e stanno sperimentando il nuovo welfare aperto le questioni ambientali pensate un po'cosa sta succedendo
Forse se invece di stare qui a raccontarci la sua democrazia non c'è più
Ma andiamo un po'in giro nostri ragazzi a studiare vedremo che c'è è meglio
è un fatto
Anche via Condotti aumentarne scopriamo diciamo che di nuovo ambientalismo sola signora Brundtland ecco e vicepresidente dell'Internazionale socialista diciamo non fa parte di un qualche movimento strano perché quindi insomma questo mondo contiene più cose di quelle che noi ci immaginiamo a fronte fili come sia e questa è una cosa anche simpatica della sinistra italiana come certe famiglie di nobili decaduti diciamo così no
Che vivono avvolti in mezzo alle rovine di antichi palazzi diciamo guardano con disprezzo da chi nel frattempo invece costruito ricchezza benessere no
Questo movimento socialista socialdemocratico laburista non solo esiste ma stanno allargando i suoi confini suoi confini culturali
Dato anche i cui
Che
Un'altra cosa che non li dobbiamo spiegare che cioè che la sinistra deve mettersi in contatto con correnti di pensiero liberale sa sa oltre Tony Blair è stata soppressa ma non ha aspettato che gli arrivasse un la direttiva da un nostro foto ecco
O deve mettersi in rapporto con il con i crescono il mondo cristiano eccetera pensiamo dello un altro
L'esempio tipico di un protagonista del cristianesimo sociale diventato un grande leader socialista Somma cioè questo processo è cominciato e cominciato un processo di rinnovamento della sinistra oltre i suoi vecchi confini per cui quando io dico socialismo europeo internazionale socialista
Non voglio esprimere con con riferimento a questi termini un progetto ideologico
Voglio dire la sinistra democratica
Democratica non la sinistra delle dittature
E c'è una bella distinzione dice voglio dire il riformismo cioè la sinistra che trasforma
Non la sinistra che attenti predica una società altra
Voglio dire queste cose qui e voglio dire il mondo il mondo senza questo concetto non c'è sinistra
Io noi avremo sa ospiteremo dal diciannove al ventidue gennaio il Consiglio dell'Internazionale socialista sarà utile qualcuno sarà una sorpresa scoprire che il primo ministro indiano
Fa parte dell'Internazionale socialista
Poi così si scopre perché l'India il primo grande paese del del dell'Asia che fa una legge per la tutela del lavoro dei fanciulli cioè cioè la mondializzazione reale a questi due fa
Neanche noi non capiamo il primo Effetto della mondializzazione è un allargamento dei confini della sinistra
Vice presidente del Sudafrica Bettini ha detto ma noi abbiamo voluto entrare nell'Internazionale socialista perché sentiamo il bisogno di collegarci a un movimento mondiale di sinistra per affrontare insieme
Problemi che noi non siamo in grado di affrontare da soli
Ma questo è il grande problema grande sfida cioè in questo questo mondo oggi in cui noi avvertiamo la crisi degli strumenti tradizionali del nostro agire politico lo stato sociale lo Stato nazionale e avvertiamo come un senso di impotenza e sentiamo
Sentiamo mica solo noi questo è un è un dramma in Europa e sentiamo il rischio che si riducano gli spazi della politica sotto il dominio di un pensiero unico quello dei banchi dei banchieri europei dei criteri e parametri
Come si riconquista uno spazio della politica
Della politica
E non è un'utopia la polizza utopia importante ma la politica è esattamente quello che è stato l'utopia e la realtà e quel filo tra lutto sia la realtà e l'agire politico
E io figuriamoci se nonché non penso che l'utopia vada vada dissolta nella realtà ma quando questo filo si spezza c'è soltanto la doppiezza
Capite
Io sono contento che Rifondazione Comunista voti a favore del governo Prodi in cui Centini
E che la domenica si riuniscano e dicono che non c'è più spazio per il riformismo
Che il centrosinistra è una politica illusoria che l'alternativa è tra comunismo e Barbara che sta per essere abolito il lavoro poi lunedì torrone votano per il governo di centrosinistra
No
Qui davvero c'è il rischio che la falsa coscienza ecco c'è il rischio cioè che si spezzi quel filo allora la sinistra democratica e quella capace di tenere insieme
Questi due punti di farne cento che tra di loro c'è una tensione come noi non sentiamo che c'è una tensione tra il fatto che dobbiamo rispettare i criteri di Maastricht
E nello stesso tempo però vogliamo l'Europa dei diritti sociali del lavoro dell'armonizzazione fiscale non quella soltanto di Maastricht sentiamo che c'è una tensione e tuttavia una politica appunto si mette il Licci
Tra la realtà e l'utopia e costruisce programmi progetti riforme passi che vanno nella direzione giusta
Allora io credo che questa mondializzazione non è un'apocalisse ci mette di fronte ad una sfida
Ma noi dobbiamo vederle tutte le facce
è vero che la competizione mondiale distrugge lavoro in Occidente vero ma è anche vero che ha creato quanti settanta ottanta
Milioni di posti di lavoro industriali paesi dove non c'era produzione storia
è vero che la mondializzazione frantuma il lavoro
Lo precarizzato
Mette in crisi la vecchia fabbrica fordista ma è anche vero che la mondializzazione mette l'operaio cinese alle prese con le stesse tecnologie gli stessi microchip Sisters con cui e alle prese l'operaio italiano tedesco americano
Ma non vedete che c'è un non vedete voi io marxista
Che allora proroga restituiamo Ciocchetti che gli su dice ecco
Che non è
E l'analisi materiale
Ah non vedente che questo processo ha due facce è un doppio movimento frantuma il lavoro
Ma lo unifica anche su scala mondiale come mai era avvenuto nella storia dell'umanità immette miliardi di esseri umani in un mercato unico
Diffonde bisogni possibili è vero cioè lo sfruttamento bestiale
Competono con noi perché lavorano tante ore di più e guadagnano di meno è vero ma è anche vero che se uno va a Shanghai incomincia a trovare la televisione in tutte le case non c'era prima non stavano meglio
E piano piano questo
Non per questo ci dobbiamo spaventare diciamo questo progresso generale sindacati bisogno di diritti sociali ecco la sinistra che quella forza che certo
Non considera questo processo come un'apocalisse
Con una sorta di luddismo di fine millennio
Ma non è neppure una forza apologetica
Ma si pone il problema di come coniugare la mondializzazione con l'espansione dei diritti delle libertà della democrazia politica
Con il miglioramento della qualità della vita
Che certo non possiamo pensare diciamo al mi al sogno di una Società tra ma certamente vogliamo migliorare la fitta
La vita non soltanto delle masse ma degli individui concreti
Allargare gli spazi di libertà
Ampliare le possibilità culturali perché la cultura e la risorsa decisiva per affrontare questa trasformazione
Questi sono i contenuti di un'inedita questione sociale è stato detto ieri molto bello che quindi alla ragione della sinistra
La questione sociale non soltanto non scompare ma si ripropone in una forma immeditato proprio perché si ripropone su scala mondiale come una contraddizione che attraversa i Paesi ricchi che attraversa i Paesi poveri e che
Attraversa dividendo e gli uni dagli altri
E
Qui ha le sue ragioni
Una sinistra nuova che guarda al lavoro oltre uno ristretto orizzonte classista
Perché diciamo il lavoro moderno cioè il lavoro che entra in rapporto con la finanziarizzazione la mondializzazione diciamo così è un lavoro come direbbero delle tua liquidi le diciamo per molti aspetti oramai tosto operaio senso che post fordista
è un lavoro che può avvenire nella fabbrica ma fuori di Yale Serrat
E questo lavoro il lavoro dell'operaio cinese ma anche di quello che era a casa sua con il computer fa il telelavoro diciamo è il grande referente sociale della sinistra
Fatto di fare crescere l'autonomia dell'avvocato
Di coniugare lavoro e democrazia e libertà espansione delle facoltà umane è il punto su cui si rimetterà etici una sinistra per il futuro
E ritrova le sue ragioni che non sono sicuramente dentro un orizzonte liberaldemocratico
Ora
Io quando dico socialismo io dico questo perché questo è il campo delle forze che si misura con questi problemi poi lo so bene che fuori da questo campo c'è qualche movimento c'è c'è qualche persona simpatica no io non è non ho nulla contro però non credo che
Il Partito Comunista Italiano
E nato perché c'era stata la Rivoluzione d'ottobre
Cose no
Non è vero che il comunismo è nato il movimento comunista internazionale nato da Carlo Marx come ho sentito dire anche recentemente diciamo e nato dalla Rivoluzione d'ottobre da lei come tutti sanno rivoluzione fu fatta da un partito che si chiamava Partito operaio socialdemocratico russo e che non gli impedì di assalire con le armi il Palazzo d'inverno diceva
Dopo il movimento comunista nasce da una rottura storica
No è una scelta ideologica e finisce quando questa rottura storica con suo portato di trasformazione di tragedie di sconfitte alla fine carte su che cosa si crei qual è il fatto mondiale
Su cui si ricostruisce una sta un'altra sinistra
Il subcomandante Marcos io lo rispetto al subcomandante ma non è che si pratica la non mi pare diciamo che noi possiamo pensare nel cuore dell'Occidente di rifondare il comunismo su un riferimento di queste la resistenza coraggiosa e testarda difesa Castro come contro l'embargo americano sono contro l'embargo americano ma vedete che a che cosa sia
Questa altra sinistra
Non c'è non c'è più una ragione profonda
Il che ripeto non significa che noi possiamo sciogliere Rifondazione abbiamo il dovere di mettere in campo un principio
Di riunificazione della sinistra che non è una vecchia unità della sinistra che muove da un'analisi dei grandi processi storici delle mutazioni materiali del mondo la nuova sinistra qui le sue ragioni
E le ragioni di questa sinistra non sono le ragioni di due sinistre
Perché noi abbiamo l'esempio di grandi partiti della sinistra dove convivono spinte più radicali e posizioni più moderate più riformista
E questa è una ricchezza della sinistra non è una debolezza purché trova il suo punto di governo diciamo nel realismo politico
Io penso che
Quindi
Questo è il senso della sfida nella sfida culturale con impositivo dico con Rifondazione
Non accettare la visione statica delle due sinistre
Non accettare l'idea pericolosa questa sì
Di una separazione che non essendoci ragioni politiche diventa il rischio di una separazione fra sinistra sociale sinistra politica
Tra le ragioni della protesta sociale che ci sono e sottili e la forza di Rifondazione una forza legittima chi lo riconosco e anche che ci pone un problema non possiamo lasciare a nessuno
La denuncia anche eticamente tesa delle ingiustizie dello sfruttamento dell'evasione fiscale e una grande forza di sinistra lo fa in proprio
Non si porta dietro una sorta di fratello minore diciamo per gridare quando è necessario
E quindi guai se si separa la sinistra politica dalla protesta sociale sinistra politica deve dare la protesta sociale la dignità del riformismo cioè del cambiamento reale
Anche per questo avete gli affini e questo è allora se noi partiamo da qui
Noi possiamo proporre un processo di ricostruzione della sinistra italiana che non disprezza il passato
Io ritengo vedete che
Questa questione debba essere affrontata con assoluta radicalità ognuno ha diritto di essere orgoglioso del suo passato
Sempre detto
Rispetto nessuna abiura
è giusto che si continui a discutere
C'è una grande discussione sono tanti libri tanti seminari tanti convegni non ritengo affatto inutile che si rifletta sul cinquantasei su settantotto anche perché mia vecchia cultura storicista mi dice che si traggono sempre degli insegnamenti per il presente ma su questo non si costruisce un partito del futuro
Quindi come dire separiamo c'è una dimensione della ricerca del confronto
C'è una dimensione della costruzione e come è sempre avvenuto nelle città che hanno una grande storia quando si costruisce si costruisce con i materiali che si trova avete visto anche voi qualche bellissima chiesa dice e dentro tra Novate e l'altra c'è una fila di colonne corinzie che sono stati presi da un tempio magari a Giove ogni muro o i muri sono le le vecchie pietre scolpiti addirittura ciclopiche diciamo che formano i muri perimetrali nelle nostre civiltà e pieno di stupendi morire monumenti che sono stati costruiti con ciò che ci avevano lasciato le civiltà precedenti
Ma alla fine il fascino di quel monumento
Non è nel particolare nell'insieme e nella sua capacità di di ritrovarsi diciamo nello spazio architettonico nuovo diciamo di inglobare e di superare i frammenti di cui si è costruito
Quindi
E questo è tipico della civiltà mediterranea fatti noti stiamo diciamo e ci stiamo anche abbastanza bene qua
Vedete io credo quindi che in questo progetto
Ci siamo tutti è giusto che ognuno abbia nessuno ha una Tabili originaria
D'altro canto fortunatamente ognuno di noi avrebbe una qualche ragione non soltanto per essere orgogliosa ma anche per vergognarsi del suo passato il che è un buon equilibrio diciamo per cominciare
Vermeer assolti per la diciamo chi per un verso chi per l'altro
Ed è un buon punto di partenza anche per perdonare al Civile vicendevolmente con l'impegno di non ripetere più gli errori del passato
Questo è importante per la sinistra innanzitutto il più grande errore del passato di essere stato troppo divisi
Troppo litigioso
Di non avere fatto prevalere le ragioni dell'unità
E badate noi dobbiamo costruire guardi guardando al futuro anche perché il consenso secondo intorno ad una nuova forza della sinistra non sarà la sommatoria dei bacini elettorali di prima
Che si sono si sono andati scomponendo ieri
Nella grande mutazione intervenuta nella società italiana sono mutate le culture gli orientamenti noi non ritroveremo come in un armadio diciamo i voti che aveva il PC io che aveva il PSI io
In una determinata città in una determinata provincia il problema è di mettere sul mercato un prodotto dice
Che sia sufficientemente radicato nella storia nazionale e quindi la democrazia antifascismo la giustizia sociale la solidarietà
Ma anche sufficientemente moderno e il nuovo da raccogliere un'ampia fetta del mercato le potenzialità sono notevoli
Un grande partito della sinistra democratica può oggi ragionevolmente aspirare a rappresentare ancora di più di quanto non già sia il PDS uno dei pilastri essenziali fondamentali
E nello stesso tempo essere incentivo ad altri perché io credo che è importante e positivo se anche a destra si organizza diciamo una destra di tipo europeo questo un fatto positivo per l'Italia
Perché è un grande fattore di integrazione del nostro Paese
Io ho apprezzato il coraggio con cui giugno ha detto vogliamo essere uguale sta
Naturalmente senza rinunciare
Noi abbiamo poi anche l'ambizione di dire la nostra no di di in questa sinistra europea di fare valere la nostra originalità ma positiva non come separazione non come snobismo
E che noi abbiamo poi anche inventato delle cose c'è questa forma originale di un'alleanza di centro sinistra che si è chiamata all'Ulivo e qualcosa che in altri Paesi si considera con interesse non soltanto come un segno di arretratezza i abbiamo molte cose da dire però a patto di andare con serenità e anche con umiltà nel luogo dove si dicono che dove si ascolta
A patto di andare in quella sinistra europea dove noi abbiamo qualcosa da dire anche qualcosa da imparare
Lì non c'è un altro luogo non c'è un nuovo caso italiano da fondare
Una nuova singolarità da costruire perché questo sarebbe secondo me esiziale
E io spero che non ci sia miranti a destra un caso Italia
E che foglio un paese in cui ci possano essere una sfida democratica Pierina e un ricambio delle classi dirigenti
E quindi forze democratiche che si fronteggiano in un campo e nell'altro senza affatto ricca
Né da una parte né dall'altra
Perché i fattori K producono la stagnazione e la stagnazione lo abbiamo visto cosa produce
Sa
Produce
Corruzione produce questo è il compimento del sistema politico quindi noi ci muoviamo in questa prospettiva
Io credo che questo nostro incontro è stato
A dimostrare
Atto che questa proposta è una proposta
Che risponde ad un bisogno diffuso
Io sono convinto che l'idea di una nuova grande forza della sinistra che abbia questo respiro unitaria nella quale molte
Provenendo da storie diverse possano sentirsi a casa propria e molti altri possano venire con fiducia risponde ad un bisogno diffuso
Quindi vuol vogliamo costruire qualcosa che è atteso ed è considerato pugile da milioni di nostri concittadini
E credo che sarebbe impedendone perdere questo appuntamento
Per cui parta
Diamo verso una meta che dobbiamo raggiunge chi non vorrà venire
Contro i conti non è che badate non è che dice è scaduto
No continueremo a discutere continueremo a ricercare le necessarie intese non siamo persone ragionevoli rinviamo poi maggioritario abbiamo e ho saputo metterci d'accordo con tutti sembrava impossibile mi dicevo sembra che orientamenti ma Corradini a Bertinotti si mettevano a ridere e ci siamo messi d'accordo da Dini e Bertinotti o anche in
Non c'era niente da
Siamo persone ragionevoli continueremo a discutere con tutti
E vorrei anche dire che questo progetto resterà anche a quelli che non saranno con noi sin dal primo giorno però io spero e sono convinto che in quel primo giorno del nuovo grande partito unitario
Della sinistra italiana ci saremo in modi grazie