"No al referendum sul commercio" org. dall'Ufficio nazionale artiginato e commercio di AN

Grazie a tutti per la presenza così numerosa e che si presenta attenta
Grazie all'onorevole Fini che ci onora
E che da ulteriore autorevolezza a questo incontro
Noi qui
Dibattiamo un problema che è sul tappeto insieme ad altri dieci
Due sono appunto i problemi riguardanti l'attività commerciale altri dieci riguardano altri argomenti
Cioè e grande perplessità
Su questi referendum
C'è la convinzione che l'abuso dei referendum costituisca una maniera per stancare la libera espressione del popolo
La libera espressione di una democrazia che deve essere un tipo di democrazia efficiente dell'alternativa ma anche delle regole come dice la Screen che illustra l'impostazione di questo convegno non può esistere libertà se non dentro le regole la libertà vera concreta quando vi sono delle regole
In questo campo noi abbiamo
In questo campo noi abbiamo un problema incombente riguarda l'attività commerciale riguarda il quesito che viene presentato che sarà presentato domenica prossima
Su due schede
Una Arosa
Abolizione dei poteri dei comuni in materia di pianificazione della vendita al pubblico
Scheda viola abolizione dei poteri delle Regioni dei sindaci in materia di orari dei negozi e degli esercizi di vendita al dettaglio
Questi sono i problemi restasse che oggi in questo convegno verranno illustrati e poi dibattuti non mi dilungo l'argomento è interessante prego
L'onorevole Antonio Mazzocchi dirigente dell'ufficio artigianato e commercio di Alleanza Nazionale di introdurre il discorso è una delle attività Cuesta che dirige l'onorevole Mazzocchi con molto entusiasmo con molta competenza
E che fa parte delle attività del dipartimento per la politica economica di Alleanza Nazionale che o o l'onore di dirigere la parola senz'altro all'onorevole Mazzocchi
Cari amici cari amici commercianti e artigiani
Cari amici di tutto quel mondo del terziario che è stato e rimane il volano dell'economia di questo nostro Paese grazie
Per essere intervenuti nonostante l'orario così numerosi a questo nostro incontro ma grazie per la fiducia che moltissimi di voi hanno voluto esprimere ad Alleanza Nazionale nell'aprile dello scorso anno
Una fiducia che non nasceva da situazioni emotive e del momento
Ma una fiducia che veniva da lontano
Quando altri partiti di centro e della sinistra chi oggi in Parlamento e fuori del parlamento Fanny Paladini fanno gli amici dei commercianti ebbene quando questi partiti
Appartenevano a quella Repubblica consociativa la cui politica economica era indirizzata verso i grandi gruppi industriali lì andava a creare sempre di più uno Stato assistenziale
Che ci ha portato due soli risultati
Una macroscopico debito pubblico e l'aumento della disoccupazione e da allora e non da adesso che la destra si è sempre opposta a questa politica economica che mi in un articolo dottor Colucci chiamava una politica economica e dirigistica mi sembra tutto Colucci
E esatto e da allora e non da adesso che abbiamo sempre contrapposto una politica economica concorrenziale dove in un libero mercato venisse premiato chi produce venisse premiato chi lavora
Dove in un libero mercato
E in una visione di uno stato sociale si facilita se lo si più deboli
Ma per fare in modo che il punto di partenza nella società nel lavoro nell'impresa fosse uguale per tutti e non per produrre un assistenzialismo selvaggio con sprechi
Che hanno arricchito soltanto le grandi industrie e invece hanno impoverito ghettizzato sempre di più le piccole e medie imprese il commercio il terziario in genere
E allora io credo che questo nostro incontro possa e debba vede una duplice motivazione
Quello di riconfermare il nostro no convinto deciso ai due quesiti referendari sul commercio
Ma soprattutto anche attraverso un vostro contributo riconfermare il nostro impegno per una ripresa di una politica economica che dia impulso al ruolo delle piccole e medie imprese
Con misure che facciano comprendere che se si vuole cambiare rotta bisogna perseguire tre obiettivi principali innovatori un nuovo fisco una nuova politica del credito e soprattutto una nuova politica del lavoro bisogna far comprendere a chi governa
Che un forche una forte pressione fiscale porta immancabilmente a una politica inflazionistica ad alti tassi di interesse e frena l'espansione dell'artigianato e del terziario se si vuole di evitare l'elusione l'evasione e la corruzione bisogna ridurre la pressione fiscale il numero di leggi e regolamenti tributari
Ma per far questo bisogna intervenire prima strutturalmente sulla spesa pubblica per ridurre gradualmente il debito statale e perciò il costo del suo servizio interessi
Tutto il contrario
E lo diciamo con molta chiarezza di quanto ha fatto e sta facendo questo governo la pressione fiscale andrà e anche stimolo per l'impresa di allo nomen Tare il di in definitiva l'occupazione e ciò specie nel Meridione dove pure l'evasione più alta perché si registrano più centri di economia sommersa
Quelle piccole imprese artigiane familiari costrette a nascondersi per sopravvivere alla vessazione del fisco e all'esosità delle banche ma finendo spesso in mano alla criminalità finendo spesso in mano purtroppo all'usura
Se si vuole dunque rilanciare una politica delle piccole e medie imprese e necessaria una seria riforma del fisco che i vini tutti gli ostacoli attraverso una maggiore equità ed efficienza
Oppure occorre introdurre agevolazioni fiscali per coloro che assumono e investono occorre proseguì e decisamente esulta
Su tale linea ad esempio fiscalizzare andò massicciamente gli oneri sociali a carico dell'impresa che con l'adozione di nuove basi imponibili quali il margine lordo di gestione con aliquote differenziate favorendo così le piccole intrise
E su un secondo obiettivo riteniamo che l'accesso a piccola e media impresa al credito debba essere favorito da condizioni di sopportabilità e il reperimento del capitale di rischio sia il vero problema di sviluppo dell'intera economia
Noi proponiamo di introdurre regole di favore per tutte quelle banche che dimostrino una quota maggiore di impieghi di credito alle piccole e medie imprese ed in ultimo consentitemi una nuova politica del lavoro bisogna convincerci
Che la riduzione dell'occupazione nel settore industriale un fenomeno mondiale strutturale
La crescita dei livelli occupazionali può aver luogo in Italia solo se avremo la capacità di puntare sui servizi e quindi essenziale che si adottati
Adottate tutte le misure che assecondando il processo irreversibile di terziarizzazione dell'economia stimolino la ripresa di questo comparto e con ciò stesso consentono di creare nuovi posti di lavoro
Lo sviluppo dei servizi
In tutte le economie avanzate la chiave di volta per una crescita moderna del sistema produttivo determinando buone prospettive occupazionali per i giovani e per i lavoratori espulsi da altri settori ma anche con tecniche innovative
Dobbiamo anche comprendere che una revisione del part-time e soprattutto nel commercio o menta posti di lavoro e ciò che conta ai fini l'occupazione in questo drammatico momento e lo diciamo anche in in polemica con qualche sindacalista non è il numero delle ore settimanali lavorate ma il numero di coloro che alla fine hanno un'occupazione ecco perché noi diciamo che con i fatti bisogna rilanciare una nuova politica del lavoro
Attraverso la revisione del part-time attraverso dei contratti di formazione lavoro all'adozione di una flessibilità sono sa la salariale ed infine all'estensione alle imprese terziarie degli sgravi contributivi per le aree del Mezzogiorno
Queste proposte
Che saranno tramutate in disegni di legge come Alleanza nazionale vi presenteremo in una conferenza nazionale organizzeremo
In collaborazione con il Dipartimento economico diretto dal professor Rasi nel mese di settembre e in questi mesi che ci separano da settembre cari amici
Ne gira Remo per le varie regioni d'Italia confrontandoci con le varie confederazioni dei commercianti degli artigiani con i consumatori per analizzare insieme le proposte che ci verranno
Sui tanti temi e problemi del settore che riguardano è bene sottolinearlo milioni di aziende certo
Per far questo dobbiamo prima superare i due referendum come accennava Nicola sì che se approvati
Conseguirebbero come solo risultato la destabilizzazione di tutto un sistema
Distributivo favorendo una situazione di anarchia istituzionale della quale potrebbero approfittare interessi strani al settore e interessi sicuramente legati alla criminalità organizzata
C'è da aggiungere
Che la deregulation selvaggia non faciliterebbe la trasparenza e la modernizzazione del mercato proprio per questo
Come Alleanza nazionale più volte abbiamo ribadito che sia necessario andare in direzione di una liberalizzazione del mercato ma con regole precise in Parlamento
I nostri parlamentari hanno presentato proposte di legge offrendo la nostra piena disponibilità per un confronto con tutte le forze politiche sociali e negli interventi che in questi giorni abbiamo fatto in aula abbiamo sottolineato come sia necessario giungere alla definizione di nuove regole che lo siano penalizzanti né per i commercianti né per i consumatori e questo obiettivo può essere raggiunto
Solo attraverso una nuova legge
Che tenga presente i legami stretti e rigorosi che debbono esserci tra programmazione urbanistica e piani commerciali
Attraverso la modernizzazione del commercio con un sistema integrato che tenga conto della grande distribuzione ma anche del commercio tradizionale con delle regole ben precise che ci riportino sia un mercato libero ma non all'Anarchia non al caos
E anche sugli orari dei negozi c'eravamo dimostrati disponibili ad approvare con alcuni emendamenti
Un testo unificato dalla decima Commissione Attività produttiva
Un testo che nel disciplinare l'orario di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali
Voleva si adeguarsi alla normativa europea che ci vede all'ultimo posto sia andare incontro alle esigenze dei consumatori rispettando anche i mutati tempi delle città e l'uscita degli uffici nel rispetto però e questo li sottolineiamo perché questo è un problema che vi andrà adesso subito dopo il dodici giugno quando André Marie esaminare queste proposte nel rispetto però anche il riposo domenicale che fa parte non soltanto di un dispositivo costituzionale ma appartiene ad un retaggio culturale e religioso di questo nostro Paese che vede nella domenica il momento di riposo per un lavoratore e la sua famiglia che prima
Di esprimere il nostro consenso in aula ci consultammo con il nostro presidente onorevole Gianfranco Fini col quale ci trovammo d'accordo su alcuni emendamenti che andavano eliminare ingiuste sperequazioni ed eventuali tensioni che potevo nasce fra grande distribuzione
E piccoli commercianti
Avremo sicuramente approvato questo di legno disegno di legge
Se il Partito democratico della sinistra insieme alla lega i popolari di Bianco non avessero bloccato i lavori della Camera
Noi invece di andare a fare telefonate alle varie confederazioni il signor Berlinguer
Doveva garantire che oltre cento deputati del Partito Democratico della Sinistra e della lega
Non abbandonassero alle ore otto e trenta all'aula convinti di questo nostro Parlamento quando e quando ci siamo alzati e l'aula
E abbiamo detto che gli impegni presi fra i capigruppo erano quelli
Che venerdì mattina dobbiamo continuare ed approvare una legge allora
Il vice presidente di turno volevano Acquarone che certamente non ha fatto rumore all'istituzione che in quel momento rappresentava l'onorevole Acquarone ha rinviato la seduta allora giorno successiva il successivo ma al dodici giugno il giorno dopo il referendum su queste cose
Su queste cose su questa beffa io credo che i commercianti debbano meditare anche perché subito dopo i referendum saremo pronti ad affrontare in Parlamento tutto Adorno nativa che dovrà disciplinare il commercio e in quell'occasione
Si vedranno un tanto che più capaci chi è più svelto andare a telefonare al dottor Petrelli o al dottor De Colucci
Ma quanto di è per una linea politica che vada verso il rilancio delle piccole e medie imprese del terziario in genere con regole ben precise con la nuova politica del fisco del credito e del lavoro e chi invece vuole continuare a penalizzare il terziario
Per favorire come in passato i grandi gruppi industriali che hanno provocato un disavanzo pubblico che purtroppo è sotto gli occhi di tutti e allora il nostro incontro di oggi non è soltanto per dire no a questi due quesiti referendari sul commercio
Ma vuole essere soprattutto un impegno
Per una politica economica centrata sul sostegno delle piccole e medie imprese per contribuire a creare reti di occupazione a rilanciare il nostro Paese dell'Europa
Il nostro no convinta e decisa riferente ai referendum volesse dunque con voi dopo l'undici giugno una sfida per rilanciare l'economia di questo nostro Paese
Adesso apprendiamo che prenda la paura parola il dottor Francesco Colucci presidente nazionale della Confcommercio
E il mio di chiedere scusa voi se dopo l'intervento dovrà allontanarsi per impegni relativi alla sua carica fuori di Roma
Prego dottor Colucci
Caro Presidente amici e colleghi ci troviamo in questa sede
A parlare ancora una volta di commercio referendum con la speranza di fare arrivare un messaggio finalmente chiaro e non inquinato da disinformazioni coniugate a mistificazione
Quando ci colpisce adesso è infatti il gran parlare e il gran scrivere
Che si fa su questi temi senza che riescano però ad emergere le poche oggettive informazioni che il cittadino
Che voterà dovrebbe conosce le notizie fornite sono spesso nebulose magari accompagnate da specchietto illustrativi
Che per semplificare sono per lo più riduttivi se non proprio sbaglia
Molti cittadini voteranno su questioni di cui a malapena conoscono in senso generale
Vorrei porre a questa parte è una domanda è un caso che le argomentazioni del fronte del sì siano fondamentalmente concentrate sulla significatività Priori dei referendum e poco si preoccupino dispiegare l'effettiva sostanza delle norme su cui si va a incidere
Ma ne siamo sicuri dello strumento referendario sia sempre e comunque nell'interesse della collettività che vota
Oppure dietro alla furia abrogativa di quelli del sì si nasconde o almeno si affianca vera demagogia
Che con il bene dell'alcol collettività poco a che fare tesa capita a catalizzare consensi fine a se stessi queste sono riflessioni di carattere generale valide per la totalità dei voti che andremo ad esprimere ma le grappe sentiamo il commercio non possiamo limitarci a interrogarci come cittadini
Ma essendo direttamente in causa dobbiamo buttarci nella mischia almeno per informare correttamente chi voterà non vorremmo trovarci a subire le conseguenze dei voti inconsapevoli che verranno espressi
E per sommare un'altra voce alla vista dei danni del al settore generati da luoghi comuni
E ne voglio ricordare che qualcuno di questi che sono dei classici della disinformazione
Il commercio protetta il commercio parassita il commercio speculatore il commercio evasori
Questo il coro pressoché generale
Non vi è una trasmissione un articolo mi spingo a dire probabilmente una conversazione di spiaggia
Che tocchino argomento commercio e che non a don Pino almeno un rinvio di questi luoghi comuni
Commercio residuale immobile e parassita
Andiamoci
Un po'con le cifre
Nel novantaquattro il contributo del commercio alla formazione del valore aggiunto è stato pari al sedici virgola due per cento
In particolare il suo peso all'interno dei servizi destinabili alla vendita e pari al trentadue e due per cento questo vuol dire che il settore la principale componente del terziario di mercato sia quella che ha più valori intermedi contributo alla ricchezza del Paese
La produttività ha avuto un aumento del quattro tre per cento a fronte del tre sei per cento dell'intera economia
E diminuita l'occupazione a causa del processo di ristrutturazione che sta colpendo l'intera rete distributiva europea e che non risparmia l'Italia
Quanto quando alla diminuzione dell'occupazione si associ un aumento della produttività questo vuol dire che il settore sta recuperando efficienza
Voglio sottolineare proprio quest'ultimo concetto commercio sta cambiando evolvendo in termini di razionalizzazione e di ottimizzazione delle risorse
Una domanda
Perché non intervenire perché intervenire con dei referendum sulla legislazione in settori in evoluzione e che per questa evoluzione attraverso un momento delicatissimo
E soprattutto su quali basi argomentare che tale intervento necessario per migliorare la qualità del servizio
Il servizio sta già migliora per effetto per l'attività degli operatori impegnati da un tempo in un'autentica rivoluzione commerciale che sta cambiando il mercato e la stessa cultura di Fari Forme
Per questo la Confederazione dice no ai referendum sul commercio no alla selvaggia liberalizzazione delle licenze e degli orari
Questo anche se dire no alla liberalizzazione oggettivamente impopolare perché sono sicuramente sgradevole avere che dei più i più sono infatti ascoltatori non sono disinformati
Ma anche distratti
E vanno in cerca di meccanismi che semplifichino la decisione
Sul che votare
Votate sì perché sarete più liberi o più o meno
E più o meno il messaggio che arriva al nostro ascoltatore distratto
Chi riuscirà a resistere al canto di queste sirene con il numero di telefono al collo
Ma dove erano queste sirene quando milioni di imprese commerciali si battevano contro la burocrazia degli enti locali i lacci e lacciuoli della pubblica amministrazione contro il fisco assurdo contro un credito esoso contro l'usura e il racket
Anche per questo
Fanno anche un po'rabbia i proponenti così fieri di questo incremento vertiginoso del ricorso al referendum in nome di una supposta
Sovranità popolare che si risolverà invece in un atto collettivo di ammissione di incapacità a gestire un'economia complessa
Non c'è dubbio
C'è tanta troppa demagogia dietro a questa raffica di referendum dietro i motivi del sì
E a quelli su commercialmente
Non è demagogico parlare genericamente
Di maggiore scelta per il consumatore e non dire che i servizi aggiuntivi si pagano di più sempre e comunque da per tutto e poi magari scagliarsi contro la categoria che alza i prezzi naturalmente per speculare in un momento di crescita dell'inflazione
Quando tutti sanno che oggi il commercio
E e il commercio a costituire la barriera le pressioni inflazionistiche che scendono dal monte da Monte dalla produzione non si capisce perché
Se si comprano due prodotti si può senza scandalo pagare due volte il prezzo mentre se si compra un servizio che dura il doppio del tempo il prezzo debba essere fisso
Produrre quel servizio semplicemente costa di più
Acquistare quel servizio semplicemente costerà di più diciamo che i consumatori questo
E queste pura logica di mercato dove i guadagni non varieranno ma cresce della prestazione cresceranno costi e prezzi
Non è demagogico parlare genica genericamente di selezione della concorrenza all'interno dei piccoli commercianti e non dire
Che ciò significa imprese che chiudono e occupazione che cala
Dietro ogni ogni negozio che chiude gli è un dramma umano di imprenditori di dipendenti di famiglia
Debbono spiegare allora perché i lavoratori dell'industria debbano essere garantita ad ogni costo con gli ammortizzatori sociali o facendo assumere dall'aria pubblica gli esuberi dei grandi gruppi privati
Debbono spiegare allora perché gli addetti al commercio non debbano avere la stessa tutela sociale
Perché sono considerati cinicamente uomini a perdere destinate ad essere rimossi dalla memoria di politici partiti e sindacati
Quante cose non vengono dette per dolo o pericoli
O vengono dette deliberatamente a metà per suggerire qualcosa che si sa essere sbagliando e che per questo non si può dichiarare a chiarire
Un esempio
Perché chiamare il referendum sulla legge quattrocentoventisei referendum sulla licenza ignorante semplificazione o deliberato il condizionamento della coscienza del cittadino
è logico se la domanda è voi abolire le licenze commerciali il cittadino capisce e permettere così
Che chi vuole aprire un negozio non si sottoponga ad estenuanti trafile burocratiche che lo possa fare pure tu un giorno se voi che nessuno chiederà a nessuno illeciti sovrapprezzi
Il cittadino che fa dice di no
Ma la domanda non è questa S. piuttosto voi abolire i piani commerciali del Comune quelli che stabiliscono la compatibilità urbanistica e che definiscono in relazione alla popolazione quanti negozi la stessa categoria possono essere compresi nel territorio
Le licenze non c'entra niente
A parte il fatto che se sono vincolate attualmente solo per i beni di largo e generale consumo quelli delle tabelle
E che rimarrebbe comunque un'autorizzazione amministrativa correlativa trafila di cui sono titolari si
Su questo sono chiamati a votare i cittadini diciamoglielo
Ma i commercianti lavoriamo quotidianamente con questa legislazione chi più indicato di noi per dare indicazioni
Al commercio la legge quattrocentoventisei non piace
E non è mai piaciuta
Ma la prospettiva del vuoto e dell'Anarchia che conseguirebbe la vittoria del sì e ben peggiore della permanenza della situazione attuale
Fuori
Altra cosa che nessuno dice
Il vuoto legislativo dovrebbe necessariamente essere colmato perché non può esistere un mercato alcun mercato nessun mercato completamente senza regole
Il cittadino quindi vota per abbattere quel magari nessuno va parla di come si costruisce
Tanto ormai lo scopo è stato raggiunto
Nel frattempo il mercato già sotto pressione per molti motivi ambientali ed economici subisce danni gravissimi reversibile irreversibili perché rischia l'altro referendum quello sugli orari almeno viene chiamato nel modo giusto
Molta polvere però viene sollevato intorno al tema orari tanto per confondere un po'le idee
Si parla genericamente di aperture domenicali e di aperture sino a tarda sera
E il dibattito diventa domenica sì domenicano oppure la spesa a mezzanotte
Nessuno si chiede quanto costerà tutto questo perché è chiaro che a fronte di una maggiore offerta del servizio distributivo non vi sarà un aumento della domanda capace di coprire i maggiori costi
Il consumatore consuma di più perché può acquistare nel anche di notte
Qual è il vantaggio
E basta anche con il luogo comune dell'Italia sempre in coda all'Europa
Questo non è vero in altri Paesi
Vi sono limitazioni all'apertura dei negozi
Pochi tra essi hanno regime di totale liberazione ma in questo caso suppliscono a colpi di categoria
Nella maggioranza dei casi e parlo di Gran Bretagna Danimarca Olanda Germania
Francia Austria le limitazioni sono più o meno simile a quelle italiane
E in alcuni casi il numero delle ore disponibili per gli acquisti è inferiore al numero di ore che li mettiamo a disposizione del consumatore italiano per il per i suoi apro approvvigionamento
Amici il mio obiettivo è stato oggi principalmente non solo e non tanto fare propaganda per il no
Ma finalmente spiegare a cosa si andrà incontro
Nel dire sì o no
Sono convinto infatti che la conoscenza non possa che portare a dire no ai referendum su come
Un ringraziamento devo esprimere l'onorevole fine e Albano intestate dei suoi collaboratori che hanno compreso le nostre buone ragioni
Sono le ragioni del commercio che vuole vivere e sviluppa
Che non ha interessi forti da tutelare ma che intende costruire un mercato aperto e trasparente regolato da leggi valide chiare rispettate da tutti
Per concludere volevo richiamare l'attenzione
Dell'onorevole Fini
Ma anche i tutti i e mi riservo di farlo
Di tutti i raggruppamenti
I movimenti politici
Sul discorso del referendum non è possibile e non è accettabile
Che si possano presentare valanghe
I referendum del referendum a grappoli
Io credo a queste
è un autentico insulto alla democrazia
Non è possibile
Presentare il referendum a grappoli
Referendum che toccano problemi complessi
Di cui il singolo cittadino no può essere a conoscenza e allora questo si può risolvere in una truffa vera e propria
Io credo che nessuno possa dubitare che la Svizzera sia un Paese democratico
Molti di noi ricorderanno che fino a qualche tempo fa in lizza c'è stato un momento in cui i cittadini elvetici venivano chiamate ogni settimana per referendum
Dopo di che e poco e la classe politica rappresentativa ha detto basta i referendum sul panno quando è necessario in momenti eccezionali ma su argomenti
Che siano a nella coscienza di tutti è che ciascuno possa decidere con coscienza ma anche con raziocinio
Una cosa è fare un referendum a Botto sì avvolto no tutti siamo in grado di esprimersi un'altra cosa e presentare dieci referendum e pare che stiano preparando un'altra dozzina
Lui diciotto sui temi
I più diversi sui quali nessuno è in grado di conoscerli a fondo questo e truffa non è demagogia grazie
Signor presidente Colucci per il suo intervento stringato razionale preciso
E e nona affatto indulgenza ad alcuna demagogia è un apporto di chiarificazione alla quale per il quale Alleanza Nazionale egli è veramente riconoscente
E prego adesso o l'onorevole Maurizio Gasparri coordinatore dell'esecutivo di Alleanza nazionale di prendere la parola
Carissimi amici io credo che nella scelta di Alleanza Nazionale di esprimere su questi due referendum un chiaro no non ci sia soltanto l'impegno nel merito e già le parole del presidente Colucci sono state molto chiare e sui piani commerciali e sugli orari
Dare corpo alla nostra scelta ma sia soprattutto da parte nostra come Alleanza nazionale
Quella di dar luogo a una alleanza con categorie non garantite non protette non agevolate e lo ha già detto Colucci la cassa integrazione erogazioni
Di ogni natura quindi Alleanza Nazionale vuole porsi come interlocutore di tutto quel mondo del terziario del commercio
Dell'artigianato che viene ingiustamente attaccate criminalizzato
Pensate che c'è voluto un governo che è scaturito da quella data del ventisette marzo per abolire per fare un solo esempio qual è ignobile danza sui frigoriferi che per tanti anni penalizzava le categorie del commercio ma quante cose vanno fatte
Per dare più respiro più possibilità di crescita a questo settore lo viviamo in un Paese dove il peso del fisco oramai supera il cinquanta per cento veri l'unica base in cui vi è stata un'inversione di rotta
Con una abbassamento del due per cento di quella pressione fiscale è stata proprio quella base di governo che dal maggio del mille novecentonovantaquattro la fine di quell'anno vide un governo diverso un governo di centrodestra
Che certo non riuscì in quella lasso di tempo così breve a smantellare un sistema fiscale così oppressivo ma che determinò un segnale di inversione di tendenza e noi ricordiamo che vi erano alcuni settori politici e sindacali
Che contestavano la legge finanziaria che per la prima volta non comportava altre tasse
E oggi hanno plaudito a un governo che anche sulle vostre categoria scaricato altri costi altri oneri altre tasse come si è fatto con la recente manovra del governo Dini che ha aumentato oneri contributivi oneri
Sanitario ecco le riteniamo che quindi non ci sia soltanto un impegno referendario ma una una volontà chiara ed evitare da letto in questi giorni si prospettano altri diciotto mila miliardi
Di base per il mille novecentonovantasei che dimostra come sia giusta la nostra scelta di ridare agli italiani la possibilità di esprimersi di ridare all'Italia
La possibilità di riprendere un cammino che era stato appena avviato e quindi la battaglia referendaria
L'impegno per il no vuole essere non soltanto una risposta nel merito ma anche la volontà di aprirsi al dialogo con tutte queste credere di cittadini
Che sono esposti l'ho ricordato Colucci e dischi del racket dell'usura anche in quel momento di governo ne abbiamo non soltanto proposto interventi sull'usura
Ma devo anche aperto una vertenza con il mondo bancario perché la prima usurai fanno le banche nei confronti del terziario perché voi non vede purtroppo né la FIAT né l'Olivetti me le altre grandi industrie che possono contrattare da posizioni di forza col mondo delle banche perché spesso sono gli azionisti palesi od occulti e quindi vi è tutta io credo una serie di rivendicazioni che devono essere sostenute da parte nostra e quindi questa battaglia referendaria questi deroghe finiamo con convinzione speriamo che aprono la stagione in cui nella massima trasparenza
Senza pressioni o senza lobi vanno a luce del sole Alleanza nazionale possa dare voce e corpo alle vostre esigenze alle vostre battaglie al voto sacrifici al vostro lavoro grazie
Grazie onorevole Gasparri che lo slancio con il quale ai sottolineato questi nostri comuni impegni e sentimenti
Io ho visto in sala e mi è stato anche autorevolmente è segnalata la presenza della dottor Borghini presidente della Confindustria del Lazio
I presidenti delle associazioni artigiani i presidenti delle associazioni di strada che hanno portato con sé loro e che rappresentano così in maniera significativa coloro che ravvivano le nostre città che danno così consistenza alle attività e alla vivacità delle nostre città
Io prego adesso il presidente nazionale la Confesercenti dottor Guido Petrelli di prender la parola per un intervento
Signor presidente
Signore della presidenza onorevole Fini
Signore e signori vi ringrazio per questo invito
Stamattina credo di avere stabilito due record due primati
La prima volta che riesco arrivare in ritardo a Roma
Mi dispiace che sia stato proprio nell'occasione dalla vostra assemblea dalla prima volta anche partecipo a un'assemblea di Alleanza Nazionale
Spero che sì un episodio che si possono riflettere in avvenire
Desidero innanzitutto all'inizio di questo mio intervento ringraziarli
Per l'invito a questa vostra iniziativa
Così come voglio elogiare le persone i dirigenti che si sono attivati per il no
Ai referendum sul commercio e sugli orari
Sono qui a riconfermare
Il nostro impegno affinché ai due quesiti
Che tra sceglierebbero il commercio nel caos e nell'arte nell'archivio venga risposto un secco deciso no
Ringrazio Alleanza Nazionale
La sua direzione nazionale del suo presidente e tutte le forze politiche sociali i sindacati che hanno accolto favorevolmente e sostenuto la nostra battaglia per il no
L'undici giugno saremo tutti chiamati ad assolvere al nostro diritto dovere di elettori ed esprimere con un semplice sì
O con un no la nostra volontà di abrogare leggi o parti di leggi inerenti materie complesse di difficile e di immediata comprensione
Si tratta tuttavia di due quesiti i nostri che riguardano la quotidianità quotidianità dei nostri distrutti la specie domestiche lo shopping del week-end
L'orario degli acquisti il nostro negozio sotto casa
Due quesiti di cui non si parla sufficienza
Per sottovalutazione per superfacilità
E si viceversa possono incidere profondamente sulla organizzazione dei nostri tempi sia individuali che collettivi
Così come più in generale sulla qualità della vita con riflessi importanti decisivi sulla nostra economia
Il processo produzione
E vendita è diventato circolare sotto la pressione di una domanda evoluta informate che ha trasformato il commercio data pattern Minale il nodo di impulsi produttivi l'operatore commerciale e il nostro negozio Sottocasa sono censori permanenti di nuova ricerche di nuove domande di nuove produzioni
E la professionalità di una rete di vendita che non ha pari al mondo per la diffusione sul territorio per la conoscenza articolata dalla domanda per l'analisi delle nicchie di mercato più riservate in meno visibili
Per la mobilità e la flessibilità di una piccole e medie imprese tra le più dinamiche del mondo occidentale e del resto nel panorama europeo una simile capacità di resistenza al grande capitale della grande distribuzione è un esempio più unico che raro
Questa piccola media impresa commerciale ha consentito insieme ad altri fattori
Il diffondersi il radicarsi di un diffuso benessere di garantire i livelli di occupazione in crescita costante fino al mille novecentonovantadue
Di offrire uno vetrine alla piccola e media industrie italiane per altri versi sconosciuta
Un'attività promozionale costante di incentivo della produzione gratuita per il sistema Paese messi in piedi da un immenso vivaio imprenditoriale che facendo il proprio guadagno come diceva Dan Smith
Promuove anche quello della società
Oggi tuttavia siamo veramente a un bivio decisivo
L'irrompere sulla scena di nuovi competitori la mondializzazione dell'economia e delle formule distributive metteranno nei prossimi anni a dura prova l'innovativo sistema distributivo italiano
I rischi beninteso e sia chiarissimo a tutti non riguardano tanto i commercianti quanto il nostro sistema paese
L'estrema debolezza della grande distribuzione italiana
Si pensi
Si pensi la grande distribuzione italiana che è rappresentata dalla Rinascente con tre mila settecento miliardi il maggior gruppo italiano nei confronti della metro
Ottanta mila miliardi
Pensate come potrà resistere anche la grande distribuzione italiana
Nei confronti di questi grandi capitali che confluiranno in Italia sei si vince vinceranno e quindi non è solo un problema della piccoli nelle imprese commerciali di noi tutti di voi tutti ma è anche un problema del sistema
Vinse
Distributivi italiana compresa la grande distribuzione
Quindi questa di voler schede e devo questa debolezza italiana di fatto il nostro Paese
Espone di fatto il nostro Paese a rischi di colonizzazione
Cui è bene riflettere liberare il commercio da lacci e lacciuoli è un dovere verso il le centinaia di migliaia di imprenditori che tutti i giorni vorrebbero intraprendere
Nuove iniziative e trova e trovano ostacoli nella pubblica amministrazione lente burocratiche talvolta non limpida
Di fatto l'ingigantite sì dei colossi distributivi pongono le economie moderne problemi inediti singoli distributori presenti in più Paesi potranno spostare
Da una parte all'altra del mondo grande produzioni grandi occupazioni grandi ricchezze e determinare il declino o l'ascesa di interi sistemi industriali il tutto alla ricerca dei prezzi più bassi per i prezzi ancor più bassi
Quanto sia verosimile questo pericolo per le nostre economie non solo dell'economia italiana basti pensare che con venticinque centesimi di dollaro nel Terzo Mondo ci compra quell'ora di lavoro che in America costa sette nove e cinquanta in Europa costa dieci dollari
Liberalizzare non può significare abdicare da ogni ipotesi di Progetto di sviluppo e di razionalizzazione dell'uso del territorio
Di governo delle opzioni di crescita così come programmare non può significare ingessare un sistema mettere sotto vuoto le attività dell'uomo
Ecco perché occorre una riforma una riforma ragionate e di qui di parata delle politiche del commercio il sì il si stravolgerebbe l'attuale quadro normativo gettando nel caos gli equilibri del mercato italiano
Il non ci consente viceversa di mettere mano dalla riforma che risolva i tanti problemi senza mandare allo sbaraglio centinaia di migliaia di piccole imprese commerciali
Ne consegue che buona parte del corpo elettorale si ricava all'interno del seggio con scarse o nessuna conoscenza
Il referendum e strumento di troppo troppo importante e non è più tollerabile non è più tollerabile che scene continui a consentire un suo utilizzo improprio
Se la democrazia e scelte siedono che stia vuol dire scegliere fra due opzioni offra una cosa positiva un'altra negativa
Come può il cittadino avere coscienza di quello che scegli l'undici giugno quando dovrà scegliere su dodici quesiti diversi
Uno controllo dell'altro uno diverso dall'altro
Quando abbiamo visto nelle elezioni del ventisette aprile che tre milioni e mezzo di italiani si sono vogliate votare e aveva una solamente due otto le schede su cui votare questa non è democrazia
Questo è un fatto democratico
Questo significa
Questo significa stravolgere i sistemi il sistema democratico italiano che
Fondato sulla sulla democrazia rappresentativa non sulla democrazia diretta
Votare dodici referendum
I diversi temi soggetti proposte
Significa invece creare confusione sgomento rifiuto di uno strumento di per sé utile e positivo svilito da arma di ricatto da parte di piccole minoranze che non hanno spazio fra gli attori e cittadini eccetto una rivince altrove
E soprattutto condizioni il fatto che dietro questi referendum referendum rompicapo di cui non ci si capisce nulla che imperterriti i riformatori vogliono a tutti i costi consegnare i cittadini
Come una sorta irrinunciabile di rinunciato il beneficio CGIL si cela l'ennesimo scontro politico
Del nostro Paese imperniato sul problema delle televisioni e che noi operatori del commercio ne parleremo mi auguro di no lo scotto
Come cittadini abbiamo contributo contribuito ad eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento non perché ci chiamino
Ad ogni piè sospinto alle più disparate consultazioni referendarie ma perché favoriscono l'emanazione di leggi e provvedimenti rispondenti ai veri ai reali bisogni del Paese
Io spero e sono certo che Alleanza nazionale non aiuti i riformatori a raccogliere le firme nei prossimi diciotto referendum che ha già annunciato al di là dei temi che ancora per gran parte non lo conosciamo
Afferma questo con ancor più grande decisione avendo avuto la possibilità di seguire come testimone diretto e non al telefono onorevole Mazzocchi il lavoro e non solamente comunque il pane formaggi Santa perforati anch'io e lei no mi sembra e questo serve non è l'Hobbit questo sì significa contribuire alla costruzione del del sistema democratico di un Paese
Come testimone il lavoro svolto dalla commissione Attività produttive della Camera alla quale era segnato con il voto
Del parlamento e d'accordo tutti i gruppi parlamentari compresi riformatore il compito di predisporre prima in comitato ristretto poi in Commissione
Una legislazione nuova sia in materia di orari sia in materia di distribuzione commerciale e questo accordo si era trovato
In particolare il lavoro svolto sugli orari appariva ai più con una buona soluzione di compromesso
Ed il relativo referendum poteva essere sostanzialmente superato anche se devo dire sinceramente ai colleghi commercianti di presenze stamattina non trovava completamente la nostra soddisfazione l'anticipazione del della mia associazione dalla Confesercenti sulla proposta della legge sugli orari
Però era meglio una legge sul quale avere delle riserve piuttosto che un anno non legge
Perché comunque questa legge avrebbe dato una regola avrebbe regolamentato perché se poi i referendum mi auguro di no ai referendari ceramici non ci sarà più non ci sarà più una normativa non ci sarà più delle regole ognuno potrà fare quello che vuole
I sostenitori dei referendum supportate dal parlamentare del Polo dopo avere con i gruppi proprio rappresentante riconosciuto il positivo lavoro dalla commissione con la raccolta di firme hanno impedito un iter legislativo più snello questi atteggiamenti appaiono contraddittorie sintomatici di un sofferto percorso
Dove si sono incrociati tanti interessi della vita del Paese dove non sento la tutela piena e vera della piccola e media impresa commerciale avuto il posto che meritava
I promotori dei referendum solare commercio colorazione mistificatoria vorrebbero commercio senza regole senza numeri né orario come giustamente denunce
Oggi la vostra iniziativa sulla quale noi concordiamo non possiamo consentire che non ha con un semplice tratto di Croce
Su una slitta si cancellano centinata
Tra un banco ci vuole togliere a centinaia di migliaia di famiglie la capacità di produrre un reddito questo non è giusto e noi non lo permetteremo tutti quanti insieme non eretici o la libertà di mercato non è vero che si cerca un servizio migliore si vuole dare più spazio ai grandi capitali fare largo non ai più bravi non è più capaci mai più potenti e i più forti
Ma in un Paese dove ci sono sette milioni e mezzo gli anziani otto mila comuni di cui quattro mila settecento sotto i dieci mila abitanti di cui due terzi in località di montagna chi pensate darà il servizio migliore la piccola distribuzione o la grande distribuzione
Il commercio diffuso garantisce qualità della vita funge da Pavia dalla criminalità è una cornice di grande vitalità dei nostri centri storici
La gente crediamo che abbia ormai compreso che libertà di mercato non significa Anarchia o assenza di regole l'assenza di regole porta ad un mercato condizionate contorta dei grandi gruppi dai grandi interessi finanziari dai grandi dai poteri forti che noi respingiamo consentitemi in conclusione e scusate miscela rubato qualche minuto in più
Consentitemi di ribadire l'apprezzamento mio e della Confesercenti per questo doppio no al ricatto del liberismo selvaggio sull'arroganza le grandi capitali allungando di chi non vuole servizio ma solo profitto
Auspichiamo
Che Alleanza nazionale che il vostro impegno era giunto a in maggior numero direttore e li convinca Parrino
Le buone ragioni sono e rimangono le le buone ragioni dell'Italia dell'Italia che lavora dell'Italia che produce e che crea occupazione veniva
Ringraziamo e dal dottor Petrelli per questo contributo alla nostro incontro che arricchisce e ci fornisce anche ulteriori spunti per sopportare la nostra decisione nel votare no
Come voi avete visto vi sono illustri parlamentari presenti qui in sala e qui al tavolo
E saluto per primo un ospite graditissimo il senatore Previti
Il presidente del gruppo senatoriale di alleanza nazionale il senatore Marcello
Abbiamo qui con noi pure il senatore serva presidente
Senatore Ramponi
Sì al tavolo abbiamo l'onorevole Urso l'onorevole Grammar
L'onorevole Cagioli
Se il segretario di Roma il nostro amico Fioretti che saluto
Io chiederei l'intervento del dottor Pierluigi Borghini presidente Confindustria Lazio
Prego
Il mio tutt'altro saluto tra l'altro convivono l'anima di industriale perché solidità il manifatturiero ma anche di commerciante della mia famiglia a una cadete invece nel campo detto alcuni dura e quindi certamente per me è difficile contrapporre queste due anime come invece qualche volta si tende a fare non è vero che il nemico del commercio e l'industria nel mito di tutti quanti insieme
è uno Stato assistenziale dello Stato costruito in vent'anni in cui abbiamo realizzato in Italia il prefetto socialismo reale
Un momento nel quale l'Italia si è portata da capacità di esteri sul mercato desse un Paese liberista ad un Paese in cui l'assistenza contato più della solidarietà in questo senso anche qualche segnale ultimo che volevamo
è stato tradito presenta la riforma delle pensioni che era un importante momento della cambiamento di mentalità è diventato poi un qualcosa che nel due mila trenta produrrà i primi frutti non so se nel frattempo molti di quelli che oggi commerciano Farmindustria saranno vivi certamente non usavano allora aziende in questo senso noi siamo un po'chiusi da siamo chiusi dalla comportamento monetarista della nostra Banca d'Italia quindi volta uno alza il tasso di sconto ufficiale
E nel contempo le banche ne approfittano per alzare rapidamente il loro tasso di riferimento
E ne dovremmo contenere l'inflazione cioè noi soli in mezzo a uno Stato che regalata rispetto ai titoli di Stato alti interessi inizia in mezzo a un sistema finanziario che a spread dell'ordine di dieci punti percentuali tra quando raccoglie quando presta ecco le dovremo continuare a mantenere l'inflazione al tre e mezzo per cento mi sembra che siano richieste abbastanza risibili
E in questo senso il no innato
Che viene oggi è un no al far West non sia il mercato lo dobbiamo una volta di più sottolineare quello noi vogliamo il mercato ma non vogliamo il far West noi vogliamo
Noi vogliamo libertà di intraprendere ma non vogliamo che ci siano aggressioni a questa nostra libertà
E infine vogliamo certezze vogliamo certezze politiche vogliamo giù certezze giuridiche e giudiziarie
Vogliamo certezze economiche soltanto in questo quadro possono ripartire gli investimenti solo in questo quadro si può invertire una tendenza che porterà l'Italia altrimenti veramente a condizionata Enzo mondo
Perché la ripresa che tutti sbandierano non c'è non è vera
E ripresa drogata drogata dalla nostra moneta che vale molto poco e dobbiamo quindi ribadire che l'Italia può portarsi nell'area della ripresa tutte insieme non a pezzi
E anche indagine che ieri abbiamo visto e oggi pubblicato i giornali di alcune regioni la funzione alta che non funzionano dimostra solo che ci sono alcuni che hanno saputo approfittare meglio di questa contingenza ma che strutturalmente Italia rimane debole
Per questo ci servono certezze grazie
Grazie dottor Borghini per i suoi intervento ha chiesto di prendere brevemente la parola il senatore Ramponi
Grazie Ravasi
Ho ritenuto opportuno chiedere di prendere la parola profittando dalla presenza a loro perché credo che sia giusto al di là del problema contingente rendere anche il conto a coloro che debbono darci il consenso di che cosa noi una volta ricevuto questo consenso siamo stati capaci di fare o quale l'impegno che noi abbiamo preso
Brevissimamente su per quanto riguarda il referendum ben è chiaro mi sembrò che le due domande siano due domande
Direi addirittura demenziali non so chi è che possa pensare che una società normale fatta di decine di milioni di persone che ci si chieda dobbiamo stabilire o no un orario lasciamo la libertà assoluta degli orari dobbiamo stabilire o no delle regole per dare licenze o abbiamo lasciare che tutti possano aprire e chiudere
Talmente idiota non l'ho visto le anche nel Burundi per cui credo che sia che venga dal se
Che la risposta debba essere assolutamente no quello sul quale volevo chiamare l'attenzione invece è l'opportunità che per queste cose sia dal punto di vista delle licenze sia dal punto di vista degli orari
Reciti una parte molto forte e molto presente le associazioni di categoria che da noi sono sempre state abbastanza ignorate anche perché sono stato i vini sono io ho lavorato parecchio si è condotto Colucci
Sì alla scuola Confesercenti sia con la Confartigianato ma ho sempre trovato una polverizzazione che va contro l'interesse di avere una unità che sia l'interlocutore naturale nell'interesse degli esercenti
E dei clienti con l'autorità politica questo è quello che io auspico e queste riunioni sono decisamente positive secondo me proprio per questo perché costringono a fare il punto e a trovare la convergenza delle varie associazioni
L'altro aspetto è quello del ruolo che può esercitare questa autentica forza verrà presentata da voi nei confronti di una del di uno dei pericoli più grossi che moglie tutta la società corrette rappresentata dalla criminalità
Ebbene da contatti diretti mi spiace che sia nato via Colucci comunque titolare presento essa dei contatti che Alleanza nazionale ha avuto con tutte le componenti che nella rete nell'organizzazioni del commercio dell'atto di dall'artigianato della piccola e media industria
Hanno avuto con gli esponenti che si interessano del problema di Alleanza Nazionale
Grazie a questa loro collaborazione e qui rendo conto di quello che si è fatto nel campo della legge antiracket noi abbiamo portato avanti e presentato degli emendamenti che sono in discussione al Senato dove si dice con grande chiarezza
Che il terziario va sostenuto sia in termini di risarcimento per il danno sia in termini di sostegno per la ripresa dell'attività
Danneggiata darla racchette sia fare in modo che venga risarcito anche il mancato introito e non soltanto il danno subito
Per quanto riguarda l'usura allo stesso modo da una parte e qui vi emerge il discorso del bancario del parabancario abbiamo proposto e sosteniamo che debba del resto debba essere definito un tasso di sconto che individui chiaramente quando è usura e quando non è usura
Che venga definito un fondo di trenta miliardi per sostenere coloro che su usura hanno subito e viene denunciato
E soprattutto perché venga fatto un fondo a rotazione che possano dare vita quelle organizzazione DTT
Che voi avete e che possono rappresentare il ponte fra il mondo bancario estivo nel dare i crediti e il commercio e la piccola e la media industrie soltanto in questo modo noi concretamente abbiamo risposto
Alla necessità della categoria e proponiamo e mettiamo appunto delle leggi serie e concreti
Voi dite
Vedrete che quattro anni fa cinque anni fa quando sale privé l'Europa al Papa al trattato
Dal patto unico che le consentiva la liberazione di merci prestazioni cittadini e capitali si diceva che l'organizzazione italiana era la meno preparata perché era eccessivamente polverizzato
A un certo punto disse al porto invece che questo tipo di organizzazione serve in condotta è molto migliore di quanto non sia quella dei grandi blocchi noi crediamo noi crediamo Alleanza Nazionale in questo riteniamo di dover sostenere con i contatti diretti le urgenze di questo vostro tipo
Di organizzazione siamo contrarie ai referendum siamo per quelle proposte di legge concrete che avviò appena detto e che porteremo decisamente avanti in Parlamento
Grazie
Mi sembra che la convegno si stia svolgendo in maniera veramente produttiva anche questo intervento senatore temerario e Ramponi ci ha dato un conforto di notevole spessore
A questo punto io chiedo che il senatore Previti gradito ospite
Sì
Portella saluto credo non solo suo a per l'Italia
E che dice porti quel contributo che certamente alto livello prego senatore tre
Chimici sono qui proprio per portare oltre il saluto ovvio naturale di Forza Italia di rappresentare anche in questa sede soprattutto
Una battuta importante per quello che riguarda ancora una volta dalla presenza
L'unità del Polo in questa ennesima battaglia che sta diventando strada facendo una vera e propria battaglia di civiltà vedete l'arma del referendum che è stata usata il passato ed è stata concepita si chiama nella dettato costituzionale sia nella legge istitutiva come una qualche cosa che dovesse attenere ai grandi temi politici e morali della vita del Paese cioè quei temi dove l'opinione della gente espressa con un singolo condomino potesse fare dai Indirizzo nella soluzione di situazioni
Semplici lineari nelle quali effettivamente un sì o un no potessero dare risposta a valere per tutti
Piano piano però il tema dei referendum si come dire deformato ed è diventata sempre di più questa un'arma politica per creare stati di difficoltà agli avversari politici
Andando accentrare argomenti che riguardano dalla generalità
Di certe categorie di cittadini addirittura certi singoli cittadini e lo abbiamo visto con questa tornata referendaria
Nella quale rimanere nel seppure di vostre quindi nostra l'occasione competenza ci troviamo di fronte a un referendum ma che da una parte tende a scavalcare la funzione tipica delle organizzazioni di settore
E dei politici e della politica chili e destinata per come dire natura stessa portare avanti le istanze logiche che vengono dalle organizzazioni di settore
A scavalcarla eh in una forma attraverso la quale si entra non soltanto nella struttura di sopravvivenza di tantissimi medie e piccole imprese ma anche nella qualità della vita dell'imprenditore commerciale
Commessi
Un sì e un no potessero decidere
Il tipo di vita e deve svolgere nel Paese
Una categoria che oltre a essere benemerita sappiamo essere parte integrante del tessuto economico che riguarda tutti qua
Da qui una battaglia che in questo momento non è più una battaglia di categoria ma è una battaglia di principio che noi dobbiamo anche per quanto riguarda il referendum tornare al principio di legalità
Tornare cioè all'istituto del referendum come un qualche cosa che attiene solo è unicamente ai grandi temi di Indirizzo morale del Paese
E l'apertura e chiusura dei negozi le licenze non attengono in maniera così forte così dirette all'indirizzo morale della vita del Paese attengono invece ha un qualche cosa che va regolato
Per legge che va discusso nelle sedi appropriate che va portato in Parlamento esattamente così come il Polo arriva iniziato a fare agli inizi di quest'anno
Portando avanti una proposta di legge comune
Fra i partiti che compongono il Polo legge che non è potuta arrivare ad essere discusse approviamo approvata nei tempi necessari per evitare il referendum
Soltanto perché nell'iter parlamentare la maggioranza del ribaltone ha preferito normative di maggiore comodo
Disattendendo invece un'istanza regolatrice di un settore così importante come il nostro come il nostro e nella vita del Paese ecco perché il nostro no
è uno convinto non soltanto per le parole del senatore Ramponi così chiare
Perché il ridicolo proporre un certo quesito
Ma anche uno ha convinto contro il principio Listera volge la stessa lotta politica
Portando ha un terreno di scontro su un terreno di scontro cittadini che invece è serenamente possono convivere
Con norme che siano armonicamente il prodotto della discussione e del confronto
E quindi questo mio saluto
Non può che concludersi
Con un forte incoraggiamento per il rinnovo sui vostri referendum
E con un forte incoraggiamento affinché voi continuiate ad incoraggiare il Polo in questa sua azione di civilizzazione della lotta politica
Di armonizzazione della lotta politica che può rimanere sempre deve rimanere sempre lotta delle opposte idee ma che non deve coinvolgere interessi primari dei cittadini e della loro qualità di vita
Grazie senatore Previti per il conforto a questo convegno e grazie anche per le parole che ci ha detto in relazione alla questione che non s'è riguarda solo elementi di interesse personale ma di principi di interesse collettivo
Ha chiesto la parola
Il dottor Piero Bonanni presidente della Confartigianato romano prego riprendere
Soprattutto dall'imputato l'opportunità di partecipare
A questa
Conferenza
Dove vede gli artigiani in prima fila
Al affianco ai rappresentanti del commercio
La Confartigianato romana oggi e qui a fianco degli amici del commercio per dire no alla liberalizzazione delle licenze e degli orari dei negozi
Dice no oggi affinché domani tante piccole imprese possano continuare a lavorare
Liberalizzare gli orari degli esercizi commerciali artigianali significherebbe semplicemente determinare una situazione caotica in cui il piccolo sarebbe sopraffatto in breve tempo non potendo reggere all'organizzazione della grande impresa
La Confartigianato romana ritiene necessario che debba continuare ad esserci una normativa chiara sull'apertura degli esercizi commerciali e che questa normativa non debba danneggiare la piccola impresa
Che invece in questo momento ha bisogno di essere supportati e difesa perché è stata ed è il volano trainante dell'economia nazionale
Ed è ancora ad essa che il Paese deve guardare per uscire dall'attuale crisi
è impensabile uscire da questa crisi liberalizzando la normativa sul rilascio delle licenze commerciali
Dobbiamo pensare che se vincesse il sì dopo l'undici giugno avremmo un prolificare di attività nate a caso
Nessuna regola e che le città diventeranno la terra di conquista
Sappiamo tutti molto bene che numerose delle attività commerciali oggi esistenti hanno grosse difficoltà a sopravvivere e ciò non solo per il momento che sta vivendo l'Italia
Ma anche perché il loro numero è superiore alla realtà necessari necessità del mercato
Eppure sono nate nel rispetto di una normativa che ne regolamenta il numero e l'altro dell'organizzazione
Pensiamo a che cosa potrebbe accadere se le attività commerciali potessero essere avverte senza regole alcune ciò non verrebbe a beneficio degli operatori né come qualcuno potrebbe pensare a vantaggio della clientela
La Confartigianato romana e per un mercato serio e seriamente regolamentato dove ci sia spazio per la libera imprenditoria ma non per la improvvisazione e la sopraffazione del più grande sul più piccolo
Quindi no referendum numero sei sull'autorizzazione al commercio e no referendum numero nove sugli orari degli esercizi commerciali grazie
Anche noi ringraziamo il presidente Bonanni per questo contributo ha chiesto di parlare l'avvocato Leo Pordoi faccio notti segretario regionale per casa prego
Grazie anche noi come Confederazione autonoma sindacati artigiani anzitutto un sostegno e solidarietà Lina totale alla Confcommercio e Confesercenti e poi grazie ad Alleanza nazionale per l'attenzione saputo dimostrare verso questo problema e l'attenzione che sta sapendo dimostra verso le organizzazioni di categoria di organizzazioni produttive un'attenzione che sta già evolvendo verso una sorta di considerazioni abituati come eravamo ad altre attenzioni di partiti della Prima Repubblica
Ci sta effettivamente colpendo in maniera estremamente positiva questo passaggio dall'attenzione alla considerazione la considerazione dei problemi che Alleanza nazionale sta dimostrando di profondamente capire recepire sviluppare affrontare
Nel tentativo di risolverli veniamo da un'ultima manifestazione quella di Napoli dal Sud al Sud il punto problematica estremamente profondo il complessa è stata affrontata sviscerata
Vediamo oggi a questo convegno che vede le nostre categorie degli artigiani dei commercianti uniti di una identica battaglia che a nostro avviso è una battaglia di libertà
La libertà del piccolo per sopravvivere da libertà di chi ha comunque l'esigenza di una garanzia statuale di regole regole che finora lo Stato ci ha profuso in senso estremamente negativo ho fatto parte di una assemblea dei nelle cui quell'organo costituzionale chimico nel deliberare che se il piccolo commerciante vertice NATO di tipo conosce durare di tipo artistico di tipo tradizionale
Dovesse contestualmente applicare tutte le regole ma le cure di tipo fiscale e tributario
Tipo è stato in qualche modo da circa quarant'anni a questa parte hanno accompagnato le nostre categorie sarebbe fuori mercato e questo è un organo sovraordinato se vogliamo parlamenti il governo di natura costituzionale di rango di funzione propositiva di controllo chiesto dico questo ma non è stato mai recepito divenuti per la vittoria a livello di governo la forza che noi abbiamo è stata per anni la forza dell'esasperazione
Ricordo che in uno degli ultimi audizioni della Prima Repubblica del ministero del lavoro
Quando il ministro ha la casa alle altre organizzazioni dell'artigianato chiesi qual era la funzione propositiva di quell'audizione non sapevo che risponde con queste espressioni lasciateci lavora
Perché di proposte di richieste l'abbiamo fatti tanti l'abbiamo seguita da far tanti ma quello che ha caratterizzato l'ha saputo caratterizzare la Prima Repubblica dei suoi cinquant'anni è stato una sorta di costante delegificazione verso il settore
Verso il nostro settore denitrificazione il senso normativo in senso propositivo il senso di rispetto di quel secondo comma dell'articolo quarantacinque della Costituzione che prevede di mandare la legislazione ordinaria sorta di tutela e sviluppo dell'artigianato
Per il presupposto per una differenziazione nei confronti degli altri settori
Ma anche una omogeneizzazione nei confronti degli altri settori quali appunto il commercio di una sorta di rispetto
Per quell'ansia di libertà per la voglia di lavoro che questo referendum ovviamente non deve impedire anzi deve con la vittoria massiccia che noi auspichiamo lei no consentire di rafforzare di proliferare grazie quindi Alleanza nazionale grazie
Allora ringraziamo l'avvocato Faggiano per questo suo intervento che si inserisce come voi vedete nella dinamica di questo convegno che porta argomenti non si dilunga in chiacchiere
Noi a questo punto diciamo chiediamo che la conclusione del nostro convegno venga fatta come è giusto che venga fatta dal presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini
Allora cari
Cari amici del mondo del commercio come sempre accade in convegni di questo tipo
Tutti coloro che si avvicendano al palco
Riserva no alla platea l'uditorio considerazioni certamente esatte ma quasi sempre considerazioni rivolte ad avere il consenso della platea
E quindi c'è un po'un rischio insito in tutti questi convegni che bisogna comunque svolgere e ringrazio molto onorevole Mazzocchi per la grande serietà con cui sta dirigente
Problemi del commercio il rischio non è ovviamente per a chi convegno la indetto quanto perché i cortesemente partecipa ai lavori del convegno
Il rischio di lasciare la sala dicendo beh tutto sommato siamo circondati da tanti amici che sono motivati capaci agguerriti e quindi riusciremo certamente a far valere le nostre buone ragioni
Beh io non voglio buttare
Acqua sulla fuoco di un entusiasmo che è stato giustamente alimentato dagli interventi che hanno costituito la parte più propositiva del convegno però ho il dovere di dirvi anche perché lo sapete assai bene che si certamente avete degli amici ma avete anche un sacco di in questo caso nemici nemmeno avversari
Tanti
Cantanti
Quando si parlava del mondo del commercio scatta quasi una sorta di riflesso condizionato i commercianti per carità non pagano le tasse un branco di evasori
E da qualche tempo a questa parte anche un'altra accusa i commercianti ma quelli che fanno aumentare il prezzo dei generi di consumo sono loro i responsabili dell'inflazione
Veri e propri affamatori del popolo e ovviamente delle categorie sociali più bello io non credo di esagerare dicendo che questi luoghi comuni sono duri a morire
So di dire cosa che condividete in pieno dicendo che voi siete i primi ad essere convinti dell'assoluta necessità
Del massimo rigore nei confronti di coloro che con comportamenti irresponsabili eventualmente dessero corpo a queste accuse ogni qual volta ho avuto modo di incontrare i rappresentanti delle nostre categorie ho sempre molto apprezzato il massimo impegno nei confronti della lotta all'evasione proprio perché non meritate per l'eventuale torto di pochi di essere tutti quanti messi sul banco degli imputati
E credo che sia diffusa la consapevolezza
Del fatto che se una categoria per molti aspetti benemerita come del resto è stato detto e come per qualche motivo cercherò di dire anch'io concludendo questo convegno non gode oggi di un consenso di una prassi amento
Così come al contrario tutto ciò che avete fatto e fatte meriterebbe
Dipende da una serie di circostanze
In primo luogo dal fatto che non godette di una larga benevolenza in quelli che sono i mezzi di informazione
Sono categorie alle quali in qualche modo è perdonato molto vi sono categorie nei confronti delle quali al contrario sia inflessibili e certamente la vostra è una delle categorie
Nei confronti della quale difficilissimo leggere analisi che non siano quelle un po'ripetitive di certi luoghi comuni o quelle che al contrario derivano soltanto dalle poche scarne segnalazioni che vengono attinte da qualche cornista più scrupoloso con il colloquio con i vostri rappresentanti ma al di là di questa che forse una considerazione di costume de qualche cosa di molto più politico
Voi siete stati per molti anni una categoria che non godeva dei favori di quel ceto politico dominante che aveva individuato altri interlocutori privilegiati
Interlocutori che semplificando
Avevano determinato un rapporto privilegiato e diretto con la classe dirigente
In ordine alla necessità di difendere i loro interessi certamente legittimi interessi che però in molti casi sono poi stati fatti pagare Ko alla collettività
Il mondo del commercio ma direi più vasta mente sul terziario
Non godeva dei favori di coloro che avevano individuato come categorie privilegiate nell'azione politica
Da un lato quelli che io chiamo da qualche tempo a questa parte i santuari del capitalismo assistito
Perché voi siete a pieno titolo degli imprenditori
Quindi secondo un vecchio gergo potreste essere definiti in qualche modo dei piccoli capitalisti
Il che certamente non è una parolaccia abbiamo scoperto che non è più una parolaccia nemmeno per chi per cinquant'anni ha sognato la rivoluzione socialista poi si è convertito ad una assai più moderata rivoluzione liberale
Ma
Fra coloro ai quali si possa affibbiare l'etichetta di capitalisti assistiti
Mentre nel recente passato l'azione di governo di coloro che avevano le redini della guida della società della amministrazione aveva certamente un occhio di riguardo nei confronti di quei grandi potentati
Finanziari che erano in molte circostanze avvezzi a ricorrere agli interventi da parte del governo del potere legislativo in modo tale che
Il più delle volte con i soldi del contribuente si potesse dar vita qualche politica di ripianamento del debito o a qualche politica di sostegno per attività che non sempre erano prodotti e contemporaneamente a questa piccola quantitativamente
Fa molto importante qualitativamente categoria interlocutori garantiti chi era quell'altra assai più numerosa e anch'essa importante che potremmo definire delle grandi masse operaie sindacalizzati
Io non voglio in questa circostanza ripetere cose già dette ma credo di dire una banalità nemmeno una verità dicendo che per anni e anni
Gli occhi erano puntati da parte di chi governava innanzitutto su un obiettivo garantire la cosiddetta pace sociale che è certamente un valore
Ma tutto sommato poi Chaussée riduceva ad una necessità di duplice accordo
Da un lato con i centri del grande capitale assistito e dall'altro lato con quelle masse sindacali risate che erano poi il volano della cinghia di trasmissione di determinate forze politiche
E allora non c'è da meravigliarsi se
Una categoria certamente importante quale quella che voi rappresentate non è riuscita pur con tutti i meriti che ha ad avere una considerazione diversa e migliore rispetto a quella che attualmente
Anche e soprattutto perché dei problemi del mondo del commercio non solo se ne è parlato poco ma in molti casi vi è stata una evidente sottovalutazione di quelli che sono i tantissimi aspetti negativi con i quali giorno per giorno vi confrontate
è stato detto molto al riguardo non penso di dire cose nuove mi limito dovendo concludere a riassumere le tante questioni aperte
E nei confronti delle quali una classe dirigente deve non soltanto essere consapevole dell'esistenza ma deve anche prospettare una soluzione
E io confermo quello che diceva l'onorevole Mazzocchi introducendo Alleanza Nazionale
Non è attenta soltanto in modo episodico abbiamo avviato una serie costante di contatti con i rappresentanti delle vostre categorie
Daremo vita convegni analoghi in ogni parte d'Italia finalizzati alla presentazione di un organico e articolato Progetto intervento legislativo
Per fare in modo che quando si parla di commercio si abbia non solo una visione generale delle tante questioni ma soprattutto si indichi una strada per dare nel tempo una soluzione ai medesimi
è innegabile che il primo problema è rappresentato dalla pessimo funzionamento dello Stato
Secondo quella Consales in base a quella naturale conseguenza che sempre sia quando si seguono certe utopie
In un momento in cui qualcuno pensa di riproporre il centrosinistra come modello innovatore
è opportuno ricordare che se l'Italia si trova in una condizione certamente di disagio per quello che riguarda il funzionamento dello Stato
Molto dipende dal fatto che per anni abbiamo inseguito le utopie di una sinistra che seguiva anche in Italia uno slogan fortunato
Ma fallimentare qualche anno fa nei Paesi del Nord Europa
Seguire il cittadino dalla culla alla bara
Lo Stato che si carica di oneri lo Stato ficcanaso lo stato certamente presuntuoso lo Stato che dice ci penso io lo Stato che dice di garantire tutto a tutti ma ovviamente poi chiede tutto a tutti chiede moltissimo qualcuno
Noi abbiamo oggi di fronte tra i tanti problemi il problema di un sistema fiscale che non soltanto ha meritato aggettivi
Che dipingono bene la farraginosità l'ingiustizia del sistema ma che al tempo stesso in qualche modo sono significativi del profondo degrado quando definito un sistema lunare
Beh credo che aggettivo più appropriato non si potesse trovare per un sistema fiscale qual è il nostro che non solo è caratterizzato da una larga evasione
Ma soprattutto è caratterizzato da una serie enorme di tributi di balzelli ed imposte che vengono scaricate su tutti coloro che lavorano
Senza nemmeno alcun principio finalizzato alla reale esecuzione di quei precetti voglio cioè dire
Che il primo modo per garantire una lotta alla evasione
E quella di avere poche tasse
Molto chiare di facile esecuzione senza quella tanto fidiamo allora che dovette compiere tutti quanti ferita il calendario
Credo forse una battuta ma tutto sommato è qualche cosa di più
Che in un periodo in cui c'è stato un forte decremento occupazionale
L'unica categoria che ha visto moltiplicare il numero degli occupati e proprio quella rappresentata da i fiscalisti dei commercialisti dai tributaristi perché nemmeno un laureato in economia e commercio riesce a seguire tutta quella che è la lunghissima serie di adempimenti ai quali siete sottoposti
Allora il primo problema del commercio e il primo problema di uno Stato che voglia far rispettare il precetto costituzionale in base al quale le tasse vanno pagate e vanno pagati in base alla ricchezza che si produce
Beh il primo problema è quello di avere poche leggi molto chiare
Con un'amministrazione efficiente quindi in grado di garantire questo rispetto e la massima partecipazione delle vostre categorie in questo progetto di riforma
è una garanzia proprio per coloro che devono con i fatti
Essere messi nella condizione di cambiare opinione qualora abbiano l'opinione sbagliata
Di un mondo del commercio che pensa di non pagare e magari di scaricare sulle spalle di altri quello che il costo della collettività anche perché fino ad oggi sono stati proprio coloro che hanno certi pregiudizi ad addossare alle spalle della collettività il costo elevatissimo del pessimo funzionamento
Fa parte esca
Connessa strettamente al pessimo funzionamento del sistema fiscale avete a che fare con una burocrazia che è in molti casi incapace di dare le risposte che devono essere date in tempo reale oggi è di moda
Chi conosce con un minimo di studio il mondo del commercio ben sa perfettamente che non siete come qualche volta veniva sbrigativamente liquidati bottegaio
Siete una entità di piccoli e medi produttori di piccoli e medi imprenditori che ha tutto da guadagnare da una burocrazia snella
E quindi ha tutto da guadagnare nello stesso momento in cui l'amministrazione risponde senza rinvii senza tra file senza pratiche estenuanti senza moltiplicazioni di sportelli
Ma anche qui se vogliamo salire un po'di più a monte come si dice nell'analisi teniamo presente che la moltiplicazione delle nomenclature
L'invasione delle burocrazie
è la conseguenza diretta di quella presunzione di tipo ideologico di cui parlavo prima se uno Stato si carica di oneri
Perché si è dato il compito di seguire la vita del cittadino passo dopo passo dalla culla alla bara
Beh non soltanto finisce per costare di più cosa che è accaduta ma finisce anche per moltiplicare i livelli dell'amministrazione e allora moltiplica gli sportelli moltiplica
Gli uffici moltiplica i livelli di contenzioso in qualche modo i livelli obbligatori di il rapporto tra il cittadino e le istituzioni medesime
E allora anche da questo punto di vista il problema non è quello molto semplicistico delle licenze il problema è quello di avere una amministrazione che funzioni e che quindi in qualche modo sia non solo trasparente ma sia in grado di dare risposte in tempi reali a quelle che sono le esigenze che
Un aspetto un settore importante della società
Quale quello del mondo del commercio a anche e soprattutto perché il cosiddetto mercato il mercato quando è libero
Beh è un mercato che non soltanto opera in tempi reali ma che non si consente i ritardi delle burocrazie qualche tempo fa la Confindustria fece una ricerca di grandissimo spessore
Sui costi delle cosiddette diseconomie diseconomie tipiche dell'Italia uno dei costi maggiori era proprio rappresentato dal fatto che l'amministrazione o non risponde o risponde
Con tempi talmente lunghi e con oneri talmente pesanti sulle spalle di chi si rivolge all'amministrazione da determinare un costo in più per l'imprenditore italiano a fronte dei costi che hanno altri imprenditori che fortunati loro operano in società che hanno degli Stati meglio organizzati allora certamente vi è questa duplice questione
La riforma del sistema fiscale ma più generalmente la riforma dell'amministrazione dell'amministrazione intesa come amministrazione come macchina dello Stato in tutti i suoi aspetti
Vi è un problema di semplificazione vi è un problema di certezza del diritto io non dimenticherò mai quando candidato sindaco di Roma mi capitò in una circostanza e sembra una battuta ma è una drammatica verità
Di sentirmi dire da un autorevoli interlocutori istituzionale
Un funzionario di alto livello del comune di Roma che alla mia domanda che era molto precisa si può non si può l'unica risposta che poteva dare era dipende da che capì che non solo non c'era alcuna certezza del diritto in certe materie ma soprattutto capi forse qualche cosa di più circa la ragione per la quale da un'amministrazione
Burocratica appesantita
Inefficiente ma soprattutto ostacolata perché anche all'interno dalla pubblica amministrazione c'è tanta gente che lavora lavora bene
Potrebbe lavorare meglio se fosse in condizione di farla appesantite da una serie di leggi il più delle volte in contrasto l'una con l'altra beh è chiaro che il con una situazione di questo genere in molte circostanze l'unico modo per vedere in tempi reali
Garantito il diritto era quello di allungare le cento mila lire
E quindi di far camminare la pratica se non si capisce
Che l'appello fra Elia quando che terminato l'opzione
Non si entra in quello che poi è diventato Tangentopoli perché Tangentopoli ha soltanto il grande atto di corruzione
è ahimè un costume molto del fuso che deriva anche dal fatto che per vedere riconosciuti dei diritti in molte circostanze occorre comportarsi come se fossero dei privilegi
E direttamente conseguente a questo aspetto cioè quello ed è stato detto del riordino o meglio della trasparenza
Di un comparto produttivo che indispensabile alla vostra attività a dire il sistema creditizio è innegabile che l'accesso al credito è per chi opera nel commercio uno dei requisiti indispensabili per poter operare con possibilità concreta di rimanere sul mercato
E credo che su questa questione risulti evidente ciò che ho detto all'inizio la politica dei figli e dei figliastri
La politica che aveva in qualche modo un occhio di riguardo per qualcuno
Ed era completamente cieca per altri io non sono un esperto in materia ma so perfettamente che l'accesso al credito è stato in Italia per molti anni
Agevolato per alcuni determinati grandi gruppi a prescindere dalle garanzie che potevano dare perché in molti casi le garanzie erano soltanto la benedizione
Di un leader di partito che diceva garantisco io basta guardare certi Craxi e certi Butti delle banche per capire o in quale ragione
Erano concessi crediti agevolati in molti casi come si suol dire senza alcun obbligo di rientro mentre per tutti coloro che hanno esigenze assai minori
Perché il più delle volte si tratta di piccoli Castelletti bancari per poter ammodernare il negozio per poter dar vita ad un'attività di ripresa che poi geotermia occupazione non soltanto correvano garanzie vincolanti ma in molti casi non erano sufficienti nemmeno le garanzie
Vere reali beni immobili perché occorreva anche la telefonata aggiuntiva perché senza la telefonia
Ora il problema del pessimo funzionamento del sistema creditizio italiano è un problema reale drammaticamente reale
Anche perché è strettamente legato a questo aspetto vi è l'altro aspetto
Del ricorso quasi obbligato in molte circostanze dallo strozzino che non soltanto al denaro pronta cassa e immediatamente a disposizione ma poi ovviamente determina quella spirale
Che ha strangolato tantissime piccole e piccolissime aziende soprattutto nel mondo del commercio
E
Che può in qualche modo essere affrontato non solo con una politica di sostegno reale nei confronti di chi denuncia lo strozzinaggio credo che in questo la categoria i vostri rappresentanti siano in prima linea veramente importante che chi ha il coraggio di uscire allo scoperto trovi la solidarietà di tutti coloro che operano stesso settore
Ma è innegabile che una lotta vera all'usura non si fa soltanto con la partecipazione all'atto eroico in molti casi o comunque coraggioso di chi denuncia
Ma sì anche con una riforma vera reale dell'accesso al credito perché fino a quando l'unico modo per porterò onorare in tante circostanze quelle che sono le incombenze gli oneri che sulle spalle di un commerciante o di un piccolo produttore possono anche all'improvviso determinarsi per l'unico modo è quello di avere delle linee di accesso al credito che siano in qualche modo agevoli e che non siano anche qui
Sottoposte a traffici Lea iter talmente lunghi da rendere quasi indispensabile obbligato il ricorso a chi non ha scrupoli ma poi fa pagare assai cara questa disponibilità finanziarie
E la pressione criminale è in molte zone un ulteriore impedimento per una azione
Ordinata ma soprattutto per una possibilità concreta di espansione delle vostre attività produttive perché anche su questo aspetto
Non ci si può limitare unicamente ad individuare il problema usura come uno degli elementi che determina grosse difficoltà per il mondo del commercio perché il mondo del commercio è sottoposto ad una pressione criminale anche di altra natura
E anche in questo caso si tratta di un elemento ostativo alla possibilità di lavorare di produrre ricchezza
Non penso soltanto alla prelievo o forzoso e in alcuni casi obbligatorio in alcune zone d'Italia
So di dire cosa che viene nota dicendo che vi sono delle realtà ahimè in Italia in cui o si paga il pizzo oppure non si esercita alcun tipo di attività commerciale
Perché dopo due tre quattro dinieghi l'attività imprenditoriale viene fatta saltare
E quindi anche il commerciante più coraggioso finisce per far due conti finisce per capire che se vuole lavorare in certe zone deve pagare il che è drammatico anche perché determina poi la sensazione non solo dello Stato che non c'è
Ma determina in molti casi l'avversione nei confronti dello Stato perché quando lo Stato
La sicurezza dell'esercizio commerciale beh il senso di rifiuto e quasi di ripudio nei confronti delle istituzioni finisce per
Per esplodere naturalmente altra questione vado per cresce il problema dell'abusivismo commerciale non è pensabile che su una questione come questa vi sia una sorta di lasciate fare perché tanto tutto sommato non fanno ma Ale a nessuno è uno degli elementi attraverso i quali si dimostra che in Italia non c'è la certezza del diritto perché anche in questo piccolo aspetto non si può pretendere che sulle spalle di coloro che sono in regola gradino tutta una serie di ogni l'incombente di adempimenti e poi chiudere un occhio nei confronti di tutti coloro che fanno i furbi perché tanto in molte circostanze non c'è né vigilanza né tanto meno repressione io non so se dico una cosa che inorridisce qualcuno
Non so lo so me l'hai me l'hai spiegato tante volte perché devo
Porcheria dicevo tralascio perché ho capito che non lo scandalizzato Ness uno dicendo che l'abusivismo commerciale non può essere agevolato ma al contrario deve essere represso e ultima questione ma è stato detto veramente tutto
Sul al mondo del commercio grava anche la nube oscura dei grandissimi interessi che vi sono in quella che è la concentrazione di forti capitali nel la meccanismo della distribuzione è uno dei tanti veri grandi problemi che soprattutto in prospettiva si presenterà alla vostra categoria perché da un lato bisogna marciare verso una linea che è quella del modernizzazione del commercio della europeizzazione del medesimo da questo punto di vista dovete farvi carico di necessità e di esigenze che ormai sono esigenze e tutte le società moderne avvertono e settima mente effettivamente il sistema di distribuzione italiano raffrontato al sistema distributivo di altri paesi si presenta con delle anomalie e se si vuole perché questo è un punto qualificante in un progetto di rilancio economico
Puntare in Italia anche e soprattutto sulle grandi potenzialità che al turismo occorre poi sapere che certe potenzialità vengono sfruttate appieno se c'è la capacità e la possibilità del turista di avere una rete distributiva che in qualche modo
Do soddisfi le sue esigenze ma quello che è inaccettabile che di queste cose si discute lei se ne discute senza sentire il parere che non può essere soltanto ascoltiamole poi facciamo vita sta nostra di coloro che da anni si confrontano con queste questioni e conoscono bene
Tutti gli aspetti di queste questioni cioè l'associazione dei vostri rappresentanti al momento in cui istituzionalmente a livello comunale o ad alto livello si decide per ad esempio gli orari dei negozi o per la rotta
Fioroni degli esercizi commerciali abilitati ad aprire in questo in quel frangente è indispensabile proprio perché vi sia una collaborazione tra le istituzioni e gli operatori avendo ben chiaro che occorre ancora una volta essere consapevoli del fatto che bisogna fermare certe furbizie anche qui faccio appello alla mia memoria in quella campagna elettorale capitolina che mi ha dato modo di conoscere tantissimi problemi della vostro settore non si può dire è giusto per è certamente giusto che il cittadino che giunge a Roma il turista che giunge a Roma in certi momenti dell'anno in certe ore della giornata o in certi momenti feriali o festivi abbia necessità di avere il genere di prima necessità perché sacro San
Do perché generi piange stava garantito poi spazzare per agenzie di necessità anche l'abito da sposa che tutto sommato non è certamente da riconducibile in quella che è una necessità che un cittadino che gira l'Italia e l'Europa il mondo
Ho averi in una grande capitale come Roma lo dico perché perché i problemi che si porrà il Giubileo di qui a qualche anno sono problemi stratosferici la vostra è una categoria che può avere un ritorno enorme da un afflusso ordinato un e quindi in qualche modo preparato di turisti in occasione di quella data ma per prepararlo occorre anche dare ai tour operator internazionali certe garanzie sul modo con cui poi il turismo è recepito meglio accolto a Roma e sapete che a tale riguardo
Abbiamo delle
La une e delle inadeguatezze notte
Certo certo sequestrata è tutta una è tutta una serie di problemi che si mescolano tutta una serie di problemi tra tutto questo mio ragionamento e poi sto a che cosa è volto a una conclusione com'è logico in un a mondo quale quello che voi rappresentate che ha tutta questa serie di questioni aperte alcune delle quali vanno anche affrontate con molta attenzione beh la pre funzione di far calare come una mannaia i due referendum è veramente priva di qualsiasi logica di qualsiasi senso e io mi associo a coloro che hanno detto basta con questa pioggia di referendum il più delle volte su questioni che sono talmente specifiche da rendere indispensabile un intervento legislativo ex informata coscienza e annuncio credo che vi siano i giornalisti in sala che ci faremo promotori in Parlamento di una serie di cattive volte a dedicare che
Di qui a qualche mese o di qui a qualche anno ci si ritrovi di nuovo di fronte a otto dieci dodici sedici referendum e poi si alzi di nuovo al coro dicendo è ma anche su questo ci chiamano a votare vi sono tanti modi o via mente ma credo che il modo più semplice più diretto sia quello di presentare una proposta di legge di modifica costituzionale per alzare in modo cospicuo il numero delle firme necessarie per raccogliere per indire il referendum in modo tale che non si più possibile che anche su questioni estremamente marginali si Possa dar corso al referendum essendo il referendum uno strumento indispensabile di democrazia diretta ma essendo uno strumento che non può essere Abu di cui non si può fare abuso e soprattutto uno strumento Grasser ha riservato alle grandi scelte cioè alle questioni che in qualche modo attengono la libertà di coscienza o comunque le opzioni per la società italiana ultima ultimissima considerazione una mondo come il vostro è un mondo di cui certamente si avverte l'importanza perché è un mondo che produce ricchezza è un mondo che quindi genera occupazione è un mondo che come ho cercato di dire deve essere consapevole della necessità in ogni caso di dar corso ad una modernizzazione perché la Società italiana sia competitiva con le altre società europee ma è un mondo che va difeso anche e soprattutto perché secondo noi trasmette dei valori e in una società in cui molto spesso si perdono di vista i valori credo che non sia un fuor di luogo concludere questa manifestazione con un riferimento ai valori che vengono trasmessi da chi opera nel mondo del commercio e non mi riferisco soltanto al valore che pure tale in termini economici di un mercato utenti Kamen che libero molto bella presidente della definizione vogliamo un mercato libero non vogliamo il far West perché effettivamente si corre il rischio di dar vita ad un far West in cui va avanti o comunque sopravvive non colui che riesce a star meglio sul mercato ma al contrario colui che più spregiudicato già questa concezione di un Merk dato libero attraverso il quale però vi è una selezione basata sulla capacità è un valore noi siamo convinti sostenitori di una società che sia ordinata in modo gerarchico ma l'unica gerarchia di valori che rende una società o Linate giusta non è quella calata dall'alto ma è al contrario quella che si determina quando con delle regole giuste è garantita la possibilità di farsi strada a chi è più bravo a chi è capace a chi lavora di più a chi sta sulle atto senza vere garanzie senza avere prebende senza avere quell'assistenzialismo di cui parlavo prima e non c'è ombra di dubbio che il vostro mondo che determina questa sana competizione in un mercato libero ma al tempo stesso in un mercato regolato poi vi è gray qualche cosa anche di un po'più umorale se mi passate l'aggettivo beh il senso del dovere il sacrificio via in tantissime circostanze e dico cosa che non è retorica ho sentito la necessità di ringraziare e coloro che in una società come la nostra sentono la necessità di lavorare e di farlo anche quando tante altre categorie potrebbero tranquillamente dire perché sono più garantite ma chi me lo fa fare ci andrò domani vecchi opera nel vostro mo'punto opera in molte circostanze senza privilegi ma soprattutto impegnandosi giorno dopo giorno e trasmettendo specie i più giovani un buon esempio il fatto che vengano tramandate di padre in figlio delle ad Yende è la dimostrazione non soltanto della bontà di un certo sistema ma anche soprattutto l'antidoto a quella filosofia ai medi la garante secondo la quale il danaro bisogna averlo subito e lavorare non è determinante per produrre quindi per avere danaro Betti sta nel mondo del commercio sa che si per carità si possono anche avere dei grossi benefici ma bisogna sapere se gli sudare conquistare lavorando solo do investendo rischiando passando di padre in figlio l'azienda in quella filosofia del rischio che non soltanto è una filosofia che fa un mercato libero ma che credo fa di un uomo un lavoratore e di un lavoratore colui che ha fa
Io a tutti voi grazie alla preesistente stringimi il convegno non si chiude Marsia aggiorna ad altri incombenti in tutta Italia arrivederci