La questione della somministrazione controllata di eroina

è ancora vivo il dibattito attorno alle
Alla proposta fatta recentemente dal Galli Fonseca di iniziare anche in Italia una sperimentazioni di somministrazione controllata di eroina ci sono state diverse prese di posizione abbiamo sentite anche qui da retorica recuperiamo il discorso il dibattito levato fondendo la l'aspetto meramente scientifico siamo collegati telefonicamente con il professore il CRO maremmani in aiuto del momento delle unità psichiatrica l'università di Pisa già abbiamo sentito altre volte con spesso esperimenti di somministrazione di metadone vogliamo subito chiederle professore
Intanto come valuta la un'uscita di Galli Fonseca ma intanto a dire
Entra di quanto è stato espresso in questi giorni io la valuto positivamente positivamente perché per la prima volta che si affronta un argomento tabù e quando si affrontano argomenti tabù io credo che se Fatos ha proposto
Ma la la sesta comunità
Scientifica oltre che quella giudiziaria comunque ha reagito in maniera magari non unanime ma
Coni spetti per alcuni aspetti in maniera positiva la sua personale posizione qual è a mia personale convinzione che non bisogna fare confusione a livello
Scientifico certamente domandare a sperimentare l'eroina in un particolare campione di soggetti tossicodipendenti può essere una strada da percorrere personalmente sono pronto e disposto a percorrerla
Altra cosa
La proporre un uso controllato di eroina per la terapia della tossicodipendenza Pierre di eroina perché allora le cose sono profondamente diverse
Se posso dire in parole molto povere noi potremmo fare l'uso controllato di René potremo proporre l'uso controllato di rovina soltanto a quei pazienti che non
Shammah trattenere in qualche modo in un qualche tipo di trattamento ma per la verità per trattare la dipendenza da eroina abbiamo dei farmaci molto meglio dell'eroica parlo del metadone parlo della couperose fino a farlo la io credo che noi dovremmo prima
Rubare al massimo e portare aiuto ai soggetti tossicodipendenti con questi tipi di trattamento e una volta che avessimo esaurito la nostra possibilità
L'intervento per quei pazienti che non rispondono che continua a una vita da strada pericolosa per loro soprattutto allora per questi possiamo andare incontro a loro somministrando anche
Eroina e offrendo loro servizi di tipo psicosociale ecco cerchiamo di approfondire proprio questo aspetto cioè
Un tutta una parte del mondo del mondo della tossicodipendenza che non è mai venuto a contatto con o strutture né privata né pubblica di alcun tipo che poi riso potrà essere tra l'altro la maggioranza sono coloro che Garko qualcuno definisce sono in luna di miele con la sostanza ecco per questo non aspetto con particolare ma
Tutt'altro che minoritario del fenomeno tossico tenerezza cosa si può fare a suo giudizio ma certamente di andare incontro a queste persone bisogna andare per la strada andare a spiegare a queste persone quello che sta succedendo quello che può succedere loro
Soggetti luna di miele sono un vero problema perché ovviamente non sono disposti a sentirsi dire che ci saranno dei problemi nel futuro loro al momento stanno bene loro al momento hanno una storia da compiere con queste sostanze
Certamente il pericolo delle a
Situazione di iniezioni in situazioni no non di affetti o certamente di legalità e quindi di reperimento di danaro illegale per le doti possono essere molto grafite possono fare supplicare delle situazioni di relativo compenso
Io credo che dovremo andare incontro a queste persone raggiungendo le nel luogo dove hanno la loro pratica tossicomani Cannon sperare chiariti non loro a chiedere spontaneamente certamente perché molte o
Otto e poi oltretutto arrivano in queste strutture quando già hanno una cronicizzazione sicuramente della della dipendenza e poi per di più hanno alle spalle già
Estreme maggioranza dei casi creativi prostituzione furtivi ma c'è famiglia distrutta certo loro arrivano al trattamento per all'ultima spiaggia noi non riusciamo a propagandare
Sì ai trattamenti sostitutivi soprattutto come una terapia reale che è molto pregiudizio verso queste terapie e quindi anche i tossicomani arrivano a queste terapie solo quando proprio non ce la fanno più affinché possono resi
There preferiscono protestare per la strada invece preferire siepi sposare torniamo alla
L'uscita di Galli Fonseca e ne è seguito lo dicevamo in apertura un dibattono mi battevo che intervistati che cui sono intervenuto il mondo giudiziario mondo politico il mondo scientifica sapevo chiedere un come come a seguire un un giudizio globale su questo dibattito i pare che si sono un po'spaccate le coscienze e anche le lei i raggruppamenti minoritaria ma io credo che facendo confusione cioè qui
Rischia di fare un discorso di proibizionismo e antiproibizionismo si cerca di dire in pratica che gli antiproibizionisti o sono buoni o solo cattivi no portate dal punto di vista sono quelli che vogliono l'esperimento con con l'eroina controllata mentre gli altri professionisti sono quelli che non vogliono assolutamente convivere col mondo della droga io credo che bisogna c'era questo en passant lo di affrontare il problema da un punto di vista scientifico e bisogna porre attenzione soprattutto sul fa fatto che noi abbiamo già delle terapie non possiamo tutta la volte riscoprire la ruota o tutte le volte andare all'Aris Rocca della ruota in un Paese dove già ci sono le macchine certo noi dobbiamo indù pare al massimo quelli che sono i trattamenti ci sono le comunità ci sono i trattamenti dei servizi pubblici
Sono i farmaci sostitutivi e poi come hanno fatto di Svizzera come fare in altri Paesi per lo zoccolo duro dobbiamo trovare qualunque
Forma di risposta va bene anche la somministrazione controllata di Roma ecco prosa di comunità come giudica questo diverso diversissimo
Approccio che hanno avuto Caputo il mondo delle comunità da una parte quelle magari storiche da Muccioli ha Gelmini ammazzi fermamente contraria e l'altra parte invece da don Ciotti ha a don Vinicio Albanesi che invece si sono dimostrati se non possibilisti se non proprio
Favorevoli ma io credo che sono due tipi di comunità terapeutiche quelle che non hanno
Un contatto con il degrado umano e sono quelle che le hanno minato per prima che non serve il primo e poi ci sono quelle invece che hanno un contatto con il degrado umano tipo le comunità del gruppo Abele si è chiaro che la posizione di chi vive con il degrado umano è diverso da quelli che invece hanno una visione Salvi
Dica del problema della tossicodipendenza ecco chiamo di chiarire meglio questo concetto
Il primo tipo di comunità sono quelli che accolgono soltanto persone ormai disintossicato e ormai o che comunque fanno un processo di disintossicazione in comunità terapeutica ma comunque non l'immagine salvifica cioè
L'unica strada per uscire la comunità terapeutica soltanto attraverso queste facce la sofferenza e la salvezza possono essere di tipo cattolico di tipo privato ma diciamo che l'intento è questo attraverso la stoffa risulta ricostruire ristrutturare gli ideali dell'uomo al tre comunità altri gruppi invece si sono mescolati un po'di più con la sofferenza per la strada all'un dal gruppo Abele presenza ed è ovvio che in queste persone il limitare il danno acquista un significato molto più importante laddove il degrado e Massimo bisogna limitare il danno io temo però che anche loro
Rischino per la loro non preparazione clinica di confondere la limitazione del danno con la terapia questo è l'unico rischio che io credo nell'intervento dei gruppi come quello di don Ciotti sì ecco a proposito non li ha citati a proposito di mondo cattolico
C'è stata una reazione una levata di scudi per meglio dire proprio proveniente dal mondo cattolico e in politica addirittura c'è chi ha visto nella crociata contro questa proposta una rinnovata unità politica dei cattolici e di Buttiglione
L'Osservatore romano sceso in campo insomma si sta facendo molta ideologia su questo il problema è il caso secondo me ma io credo che non sia nemmeno una grossa questione di Dio
Regia di permetto di dire che forse una grande questione economica sì perché perché da quando i medici sono stati più liberi nella prescrizione di terapie quando i servizi pubblici
Sono stati un pochino più salvaguardati intendo dopo referendum non è vero che ci sono più morti
Ci sono molte meno morti per overdose ma soprattutto ci sono molti meno pazienti comunità terapeutica ecco a proposito di cattolici non a caso le citavo le faccio una domanda
Ma perché proprio di oggi una presa di posizione della professor Sergio derisi o che il direttore dell'istituto della Clinica psichiatrica dell'Università Cattolica appunto della Sacro Cuore
E dice in un certo senso la distribuzione di droga si fa già ha detto De Risio fino ad un anno due falla misura principale assunta come terapia era la somministrazione di metadone cito sempre del solamente che se non è su un'inflazione di eroina detto va molto vicino perché la sostanza è sostitutiva completamente ora invece cominciano all'essere utilizzati metodi diverso il disintossicazione
Le chiedo può essere interpretata questa questo la presa di posizione come un piccolo passo avanti del mondo cattolico né in questo dibattito ma che
Siamo l'apertura del mondo cattolico petto metadone a scalare è un passo avanti per i cartoni sì ma un passo indietro per la scienza sì Peretto poiché un direttore di una delle gli istituti in psichiatria più importanti d'Italia dalla Cattolica affermi pubblicamente che metadone rovina sono la stessa cosa di molto solo una totale ignoranza della farmacocinetica degli oppiacei è vero che Ronchi che altro non è che si Diletti spesso con gli oppiacei per è anche vero che la letteratura scientifica è talmente sovrabbondante di queste cose
Che si può dire solo una cosa una persona che fa una simile affermazione o studia poco o è in malafede
Ecco a proposito di questo viene in mente un altro esempio da fare su quale volevo coinvolgerla
L'esperienza svizzera viene sempre citata ora dai cosiddetti predizioni si ora i cosiddetti antiproibizionisti con esiti totalmente Diversi uno per ognuno per portare come dire acqua al suo mulino ecco dal suo punto di vista che sicuramente privilegiato in questo senso che cosa ci può dire ma dunque in qualità di presidente di una
L'azione europea che si occupa del trattamento della tossicodipendenza da eroina io sono incontrato spesso con i colleghi svizzeri Sandra crede che l'onestà tu no degli antesignani del trattamento degli eroinomani inerti c'era ma conosco bene anche che ha fatto l'esperimento titoli col professor ucraine
Il problema sta in questi termini Pillitteri hanno più o meno la nostro punto di vista e la certezza audizione in tutta Europa esperimento svizzero i mille pazienti erano lo zoccolo duro l'altezza del Paese che ha chiunque Terlizzi sia più disponibilità di flotte come si dice di Hinckley sì in tre trattamenti di mantenimento Mica tonico di mantenimento Meloni cono di disintossicazione come pedone ed è proprio in un Paese e dove già diciamo la parte terapeutiche era un buon livello ci sia occupati di quelle persone che non venivano raggiunte
Io direi che l'esempio svizzero deve essere preso per quello che è pari pari non interpretato a vantaggio dell'uno dell'altra tesi come si sta facendo attualmente in Italia si
Certamente è un'altra cosa all'inizio parlavamo anche della disponibilità ci sono alcune regioni che hanno già dato la la propria disponibilità ad avviare nelle proprie strutture questa sperimentazione tra cui c'è anche la toscano la sua regione ecco dalla suo dal punto di vista sempre ci diceva che era disponibile a
Intraprendere questo protocollo in prima persona certamente io sono sempre in qualità di ricercatore sono sempre risposto approvare
Vi sono dei vantaggi peraltro auspicabili e peraltro prevedibili in una somministrazione controllata di eroina particolari soggetti
Ecco le vorrei fare ancora una domanda che dico è sempre la comunità scientifica e immagino con i suoi colleghi medici avrete modo di parlare di questo tipo di problematica con il loro approccio a questo tipo di problema
Quale ci sono delle e perplessità all'interno del mondo i medici
Ma fondamentalmente il medico attualmente poco preparato nel campo della tossicodipendenza
Non c'è un corso universitario speciale o particolare per queste cose nel corso di medicina alcune scuole di specializzazione trattano come la nostra il problema dalla tossicodipendenza ma non sono tutte le scuole di specializzazione in psichiatria
Per cui i medici che sono stati mandati allo sbaraglio in prima persona nel Seicento servizi italiani molto spesso hanno una cultura una preparazione personale dovuta più alla loro voglia personale che non alla preparazione il Titus finale io credo che sia questa crosta mancanza di preparazione istituzionale che ha fatto proliferare
Dieci mila scuole e dieci mila modalità di interventi in altri paesi invece la cosa è un pochino più strutturata grazie
Il professor ICCROM maremmani in aiuto dell'un'indennità psichiatrica all'Università di Pisa