"L'eta' liberale: democrazia e societa' aperta" org. dalla Scuola di liberalismo '98 (c/o European School of Economics)

Allora mentre prendiamo posto vi volevo dire le le piccole novità che ci sono ma come vedete sempre quest'anno abbiamo attuato un sistema rigido cioè abbiamo stabilito prima i giorni e poi muoviamo gli oratori a seconda delle loro esigenze
Per esempio Luigi Compagna non poteva più venerdì prossimo est placchette è arrivata nata Richardson che tra l'altro è una è una docente qui dall'euro più oscuro economista che parlerà di free banking unione monetaria europea
Nata Richardson una francese trapiantata a Roma sposata a un italiano
La quale appartiene al filone dei e libertari Jani insomma i libertari Anna e che ha ci sono riuniti proprio a Roma
Un mese fa ed era pieno di di stranissimi personaggi che erano venuti da tutto il mondo
E in questo modo abbiamo fatto conoscenza con lei e poi altri che già conoscevamo perché per esempio ci sarà Raimondo Cubeddu che in proprio nel nel particolare parlerà di quell'argomento
Altro inserimento esso vari spostamenti aceto ma insomma eluderebbe l'isola contare
Lunedì prossimo ci sarà Dino Cofrancesco che un docente dell'Università di Genova ma soprattutto un
Un un polemista de Il Corriere Della Sera
Corriere la sera che vorrei invitarvi a sfogliare ben oltre le pagine le pagine finanziarie
Perché da ormai da tre quattro anni è diventato assieme a un po'alle pagine culturali
Del della stampa un un luogo dove sia annidano molti libera liberali ma soprattutto si parla di persone di cose di polemiche in casa liberali che sono sempre
Ma inutile negarlo uno prende due liberali nascono due partiti se ne prende tre talora si rischia di averne quattro di partiti e quindi e così via insomma
Se voi guardate il il panorama preelettorale di Roma troverete liberali da tutte le parti anzi ieri un ex ex frequentatore assiduo della nostra scuola vi ha mandato il suo materiale e candidato è un un ragazzo erose dai candidato in primo circoscrizione per il CCD adesso io non l'ho capito se e lo devo lo dovevo bocciare a scuola o non ha capito niente Bazzo fatto sa che non possiamo non dirsi liberali come un tempo non ci si poteva non dire cristiani
Quindi un anche i i cattolici hanno hanno la loro finestra liberale
Ma
Per presentare per presentare Valerio Zanone
Dovrei sventolare un libro che e quello che Luís ha scritto e che naturalmente si è fregato mio figlio che essendo partito lo voleva leggere in treno e quindi c'è un libro con dedica di Valerio Zanone e ma e non non ce l'ho volevo farmelo vedere
Volevo anzi invitarvi a l'acquisto perché ci dovevano essere quelli dalla Lissoni che invece hanno fatto sega a scuola bocceremo anche quelli della Rizzoli Rizzoli giusto risorse
E concreto no no va
Ma io da dove la l'avevo dicesse volare un paio di polizza non aspettare lo comprate qua venerdì prossimo invece una cosa nobile
Però affrettate perché si sta esaurendo la quinta edizione
La prima la prima è un libro che vi invito a leggere perché a un a un pareggio ha un pregio è ne oltretutto la lettura
Delle di quello che pensa di quello che ha assimilato e rimasti Cardazzo è ritirato fuori e uno che legge molto Valerio Zanone Alletto sempre
C'è pieno di solito i politici non leggono niente i politici parlano ecco Valerio se non è sempre stato un eccezione in questo in questo panorama perché ha sempre divorato libri da quando era ragazzo quando poi andò alla al centro Luigi Einaudi e qui apriamo una parentesi
Perché al nome di Luigi Einaudi non solo intitolata la Fondazione di Roma di cui Valerio Zanone presidente quella che sta San Lorenzo in Lucina dove risiedono a descrivere
E che in questi giorni sa a trovarlo traslocando a via dei Fiorentini speriamo che numeri telefono rimangono i medesimi che Dio ci salvi dalla Telecom
Largo dei Fiorentini sapere dov'è l'inizio di via Giulia dove c'è la chiesa dei fiorentini quella dove siamo si va a messa con il cane coniugato la domenica e
E non solo c'è quello ma a Torino c'è la Fondazione Luigi Einaudi stesso nome ma di Torino
Che non so se avete visto ieri in televisione era notte fonda ma fra gli ho già fatto un lungo servizio su lo i gli ebrei durante l'occupazione italiana in Francia e a un certo punto parlava del
Dei memoriali di Pietromarchi dell'ambasciatore
Che sono contenute sono tenuti della Fondazione Luigi Einaudi di
Di Torino quindi si vedeva anche la Fondazione si vedevano tutte le perché le fondazioni non solo hanno delle belle biblioteche ma noi fondi e quindi hanno
Hanno gli archivi per esempio la Fondazione Luigi Einaudi di Roma cambia casa perché non c'entra più niente e sta per arrivare un TIR con tutto l'archivio di Malagodi
Giusto sarà un problema anzi chi fa scuola l'archivista voi alza la mano ci viene a dare una mano a noi che se non riusciremo a sistemare tutto
Ma terza cosa ancora più importante per certi versi è il Centro Luigi Einaudi di Torino dove Zanone ha fatto il suo tra virgolette apprendistato è un posto dove gli apprendisti sono si sono dimostrati molto all'altezza del
Del
Di quanto era stato pensato di loro perché lì hanno fatto il loro apprendistato tale Valerio Zanone qui presente tale urbano Giuliani di cui avete già sentito parlare più volte tale Ostellino Piero
A più riprese direttore di giornali tra cui il Corriere della Sera quindi questi erano i tre ragazzi allevati in quella in quella cosa intitolata anch'essa a Luigi Einaudi
Bene allora adesso diamo la parola a Valerio Zanone perché ci racconti quello che
Quello che è il titolo peraltro del del suo libro l'età liberale democrazia e capitalismo nella Società aperta
Ero partito dai giornali da leggere perché me l'ero portati dove avevo lasciato il libro suo sotto c'erano due fogli che avevo staccati perché Bertolin il mago del pensiero liberale Berlino Berlin questa è una lunga storia ma non sono riusciremo mai
Perché voi ricorderete che Bianco Natale White Christmas è stata fatta dai Red Herring che era un ebreo russo ma lo dice che si chiamava Irving Berlin adesso non so se
Il filosofo liberale morto l'altro giorno a ottanta anni fosse Berlin o Berlino e poi lo
Beh avvenne magari se l'euro andavamo all'ufficio a Berlino in il solo
Lui diceva proprio bene il coraggio della libertà il grande filosofo ideali col grande filosofi Umago del pensiero liberale ecco avevo staccato queste pagine perché dato che nel c'è la galleria che ne abbiamo alla ricerca dei liberali perduti Risolo sono i liberali italiani di cui tutti si scordano però ogni tanto tiriamo fuori anche qualche grande nome non italiano
E quindi da Popper Hayek e von mese sei di cui parleremo anche quest'anno salteranno devo trovare uno che mi pare di Berlin
E e di perline e proprio in quel momento ero arrivato alla pagina in cui Zanone parlava di beni ne parla
Ne parla molto Zanone nel suo libro e parla di tutto quello che è stato scritto negli ultimi vent'anni venticinque anni insomma non
Uno si domanda
Quanto quanto bisognerebbe leggere per vedere quanti sono i liberali sparsi nel mondo io vi confesso anzi non c'ho fatto la prima volta in apertura quando c'erano i sì la prima volta io ho inventato la scuole liberalismo non perché volessi segnarmi qualche cosa
Ma perché ogni volta cambiando il programma volevo volevo saperne di più e vi confesso che più ne so più ne leggo e più ne scopro perché di Berlino sorretto da citazioni non letto neanche un libro insolito che regge pure Berlino e ci leggeremo pure questo
Ragazzi i liberali nel mondo sono tantissimi chissà perché su un'Italia sono tanto pochi ma uno di questi e Valerio Zanone e noi li facciamo un ad quel un'altra pausa spontaneo guai ed fa
I piedi seduto
Noi facciamo da a fino a mezz'ora tre qua
Moro
Teme invito della presentazione
Ormai una lunga
Sequenza di anni che
Si rinnova intorno questa iniziativa di Morbelli credo che i frequentatori del primo anno siano ormai
Le persone accampate quanti anni sono sono dieci anni
Sono dieci anni il
E uno di quelli che ha vinto la borsa più cospicua il primo anno che si chiama Stefano De Luca omonimo Di Stefano De Luca l'eurodeputato
Una cosa che abbiamo fatto in cattedra qui una volta sono già poi Orsine Successo poiché un'altra somma
Solo finora quattro quelli che da lì sono solidi qua quindi troppo o possiamo continuare salteranno uno di voi però deve fa roba forse
E così questo appunto mento annuale ci consente anche un poco di misurare di anno in anno la evoluzione dei problemi liberali
Dal modo in cui sono trattati dai temi che di volta in volta si servono per trattarla bene e soprattutto dall'andamento della discussione
Orbene ho voluto nella sua introduzione richiamare alcune degli istituti di cultura che essi intitolando a Luigi Einaudi
Certamente il più importante per il patrimonio librario Darki visti con i cui disporre Coblenza Corbelli ha detto alla Fondazione Einaudi che ha sede nella Palazzo D'Azeglio di Torino
E dove il prossimo quattro dicembre si terrà una riunione alla quale parteciperanno Alessandro Galante Garrone Nicola Tranfaglia Massimo Salvadori
Ed io dalla presentazione di un nuovo libro di Luigi in audio perché ancorché di Luigi Einaudi si sia stampata una quantità di opere rimane ancora una cospicuo fondo di manoscritti inediti quello che si è uscito esce in questi giorni dalla casa editrice Einaudi sarà presentato il quattro dicembre a Torino
Il Diario dell'esilio
Una importante documento storico
Io non l'ho letto ancora perché in alternativa ancora mandato ma ne conosco unico consiglio Einaudi fa figlio sì
Ci sarà anche l'origine
Probabilmente va a parlare male di suo padre come per lo più gli succedeva comunque il questo Diario dell'esilio è importante perché coevo
Alle lezioni di politica sociale l'altra hanno in questa medesima circostanza Morbelli mi chiese di fare un ritratto di è in aumento
E quindi parlammo in quella circostanza delle opere del weekend Aude
Di questa importante libro suo lezione politica sociale scritto in Svizzera nel mille centoquarantaquattro
E che è un certamente uno dei libri Einaudi più famosi contiene alcune pagine che sono entrate in tutte le antologia di politica e persino di letteratura nel senso che è un libro anche pregevole per la scrittura
Però in quello stesso tratto di tempo Einaudi scrisse un altro l'altro lavoro che era stato pubblicato negli annali della Fondazione di Torino
Mi pare l'anno scorso o due anni fa e che così detto memoriale questo memoriale uno scritto non destinato alla pubblicazione
E che una molto vivida descrizione dei problemi italiani visti dall'esilio in Svizzera in quello scorcio mila centoquarantaquattro oltre a ciò Einaudi aveva tenuto un diario immagino molto minuzioso perché era un uomo di una pedanteria stratosferica
Questo diario che ora esce sarà quindi uno degli eventi della storia contemporanei che usciranno quest'anno lo lo raccomando all'attenzione di chi volesse approfondire
La l'opera il pensiero di Einaudi che è uno scrittore di grande d'attualità sorprendente attualità sotto molti profili
Adesso invece devo fare dopo aver fatto una doverosa pubblicità al diario di Einaudi però voglio una meno doveroso pubblicità nel mio libro che peraltro per l'appunto non è in vendita perché entra una notevole avventura quella di scrivere un libro il pretendere poiché è la gente lo compri anche per leggiamo mi sembrava una una azzardo eccessivo scusa
No non è che non è in vendita e venire come non qua io lo consiglio soprattutto ai tifosi della Lazio perché la copertine biancazzurra quindi non
La Lazio me ne andrò con un arricchimento culturale
Inatteso e quindi di cui sono tanto più grato ora questo libro s'intitola L'età liberale perché vuole essere una storia non dei fatti ma delle idee e cioè del modo in cui l'idea liberale si è sviluppata nell'ultimo quarto del secolo di cui ci prepariamo festeggiare la fine
Principalmente sulla base di una letteratura
A nordamericana che poi si è trasferita in Europa dall'Europa in Italia con qualche anno di ritardo e che ha dato luogo poi questa nell'indice Enza culturale del liberalismo che oggi è diventato un fatto conclamato
Tutto sommato incoraggiante nel senso che
Il fatto che tutti si dichiarino liberali dimostra quanto meno che sono cadute quelle ideologie rigida totalizzanti che in passato costituivano l'antagonista storico del liberalismo in questo mio libro si parla come diceva Morbelli di vari scrittori
Liberale fra cui anche dia Isaiah Berlin che
Ho bollente ragioniere qualche dubbio negli mai fatto in maniera troppo
Si parla dei dei sarebbero avvengono soprattutto su due questioni una la l'analisi e l'interpretazione che Brolin diede
Nel mille novecentosettantadue del fenomeno contesto attivo
è una delle cose più interessanti che sono state scritte sulla contestazione in questo libro io cerco di fissare Nole tre generazioni che arriveranno nel due mila sulla base di quello che ha per ciascuna di esse l'anno memorabile
L'anno memorabile della generazione mia non proprio quella di Morbelli ma quasi ai mille novecentoquarantacinque tra noi siamo non siamo abbastanza attempati verrà essere stati attivi nel mille centoquarantacinque alla sia abbastanza per va bene un ricordo diretto e quindi l'anno della liberazione poiché la generazione successiva ho avuto come un anno memorabile mila centosessantotto della contestazione
E quella seguente ancora avuto come un anno memorabile mille novecentottantanove e cioè l'anno della globalizzazione di cui vi ho parlato
Questa sera
Ora sulla mire sul Sessantotto Isma'sugli effetti alla contestazione non ha regalato l'interpretazione assolutamente originale di cui se volete potremo parlare nel corso del dibattito l'altro grande tema a proposito del quale richiamo bambini in questo libro la distinzione classica fra libertà negativa e libertà positiva che fu teorizzata da Berlino in una conferenza
Credo Doc sforzo nei primi anni Cinquanta
E poi divenne una parte di quel bellissimo libro che si intitola quattro saggi sulla libertà che forse per quel è quello più noto fra i molti che sono stati tradotti in Italia soprattutto dall'editore Adelphi
E che è uno dei capisaldi sui in base ai quali si può argomentare quello istinto liberale alla separazione alla diversità politica di cui Morbelli parlava prima
In realtà dal concetto di libertà negativa al concetto di libertà positiva nascono due tendenze
Liberale molto diversificate anche di questo se volete si parlerà nel corso del dibattito
Quello di cui vorrei parlare invece
In in questa fase di il lettura
Appunto la l'ultimo dei grandi temi sono venuti alla ribalta della storia del nostro secolo cioè alla globalizzazione e gli effetti della globalizzazione per quanto riguarda i diritti individuali
Anche qui
Conviene rifarsi ad una letteratura questa volta non americana ma inglese che
Comincia da una conferenza ti Marshall a un non il mare si all'economista il maresciallo sociologo
Tenuto a Cambridge nel mille centoquarantanove dalla quale nata la periodizzazione dei diritti di cittadinanza questa idea della periodizzazione dei diritti è stata poi ripresa da molti altri e in Italia principalmente da Norberto Bobbio
In quel libro all'età dei diritti che è un libro del mille centonovanta direi più bello il più interessante degli ultimi libere di Bobbio
Che segue in parte appunto il criterio di Manzi arringhe di che cosa in sostanza si tratta si tratta di vedere il cammino dei diritti individuali attraverso una sequenza storica
Che procede dei diritti civili i diritti politici ai diritti sociali ai nuovi diritti di questa Finetti secolo i diritti civili hanno la loro stagione alla fine del Settecento le dichiarazioni universale dei diritti
I diritti politici hanno la loro stagione alla metà dell'Ottocento le rivoluzioni liberale in Europa tra la conquista degli statuti delle Costituzioni per l'estensione del suffragio
I diritti sociali hanno la loro stagione all'inizio del Novecento come la connessione fra liberalismo e democrazia e quindi lo sviluppo di un liberalismo orientato a nella direzione del riformismo sociale quale fu tipicamente il liberalismo americano e inglese del primo Novecento ripreso poi subito dopo la guerra la bella resi in Inghilterra
E ha anticipato prima
In Italia nei primi vent'anni del nostro secolo da quella figura bistrattata dagli storici ma in realtà grande figura di liberaldemocratico che fu nella sua opera di governo Giovanni Giolitti
Quindi abbiamo queste tre età dei diritti diritti civili e settecento i diritti politici ottocento i diritti sociali nel Novecento
E adesso che siamo alle soglie fatidico due mila c'è questa quarta generazione dei diritti che non ha ancora un un nome che la qualifica ma che riguarda e allora i diritti individuali
Nei confronti del processo di globalizzazione
La globalizzazione intesa principalmente con un processo economico e finanziario fra l'unificazione mondiale dei mercati
Però sulla globalizzazione ha anche un aspetto culturale
Si traduce nella diffusione di modelli più o meno omologhi
In varie parti del mondo e all'interno del nostro mondo del mondo occidentale nel multiculturalismo
Ed infine la globalizzazione all'importante aspetto per quanto riguarda il sistema delle comunicazioni
La teoria del villaggio globale l'universo mediatico
Le questioni di cui si occupa Morbelli professionalmente e che riguardano la potenza pervasiva dei nuovi mezzi di comunicazione elettronica
Io svilupperò appunto queste tre questioni brevemente sulla traccia di quello che nello scritto nel libero partiamo dai problemi della ed accedendo e dalle difficoltà della globalizzazione
Economica la globalizzazione economica
Un
L'grande
è una grande rivoluzione sostanzialmente
Rispetto alla quale ieri Behrami sì dividono tanto per cambiare fra coloro che attribuiscono alla globalizzazione una valenza positiva e che credo abbiano sostanzialmente ragione
E coloro che assumono invece una atteggiamento più timido al cerotto
Difensivo
Perché presto viene
Questo avviene perché alla globalizzazione economica cioè la l'apertura dei mercati internazionali mettendo a contatto sistemi
Fino a ieri molto lontani gli uni dagli altri
Impedisce
Quello che utilizzando Carmine
Una volta la moto si potrebbe chiamare il riformismo in un solo Paese cioè di fronte alla globalizzazione economica le politiche riformisti che nazionali sono tutte messe in crisi
E quindi
C'è il problema di valutare gli effetti che il processo di globalizzazione produce anzitutto nel economie sviluppate
E principalmente nelle economie sviluppate europee
Il modello capitalistico europeo a differenza di quello americano ancor maggiormente di quello asiatico
Molto intrecciato con le politiche del welfare Isma'sociale
Il welfare il vociare costa il suo costo ricade principalmente sul costo del lavoro ciò crea una forte disparità fra il costo del lavoro nelle economie sviluppate europee
Rispetto all'economia dei Paesi in via di sviluppo e quindi pro produce l'allontanamento il trasferimento di molte attività
Dura competizione particolarmente ardua ed anche la necessità di contenere la spesa sociale mentre entro limiti accettabili
Ora di fronte a questo
La teoria liberale classica non ha molti problemi
Nel senso che si ritiene dal punto di vista liberale che l'apertura dei mercati e quindi la competizione la diffusione dello sviluppo
Produrrà nei Paesi nuovi condizioni di miglior reddito
E a queste condizioni di miglior reddito conseguirà anche un miglioramento delle libertà civili nei paesi
Nuovi che ancora non dispongono io non sono contrario a pensarla così
Ma devo osservare che ciò vale nel lungo periodo e quindi questa considerazione di lungo periodo non può sminuire le difficoltà della transizione dico questo da un punto di vista proprio liberale perché la storia scritta dalla mano Rip dei liberali
Non si occupa della filosofia della storia e quindi dei processi di massa ma si occupa della storia vissuta
Sulla dimensione individuale e quindi qui c'è una grande differenza Del Fattore temporale
Le masse le società la storia le reazioni tutti questi che Berlin chiamava i feticci collettivi non hanno fretta
La storia spetta le masse i popoli e le nazioni possono aspettare
Invece gli individui giustamente hanno molta più fretta perché è la loro vita non dura molto e quindi i problemi della transizione sono problemi molto acuti
E certamente alla globalizzazione sei per lungo tempo produce effetti a valenza positiva nella nella fase di transizione produce degli infetti di particolare comunque complicazione
Uno già o l'ho ricordato
La crisi del welfare Isma'nelle democrazie più mature tipicamente nelle democrazie europea
L'altro è il problema di carattere etico
Sul quale i liberali molto discutono circa la legittimità
Dal punto di vista può appunto morale di incentivare per esempio le importazioni
Da paesi che producono a basso costo in quanto non
Non hanno quel sistema di protezione sociale e di diritti sociali che in Europa è ormai stabilmente acquisito da molto tempo
Quando il capitalismo europeo arrivò ad una certo grado del suo sviluppo i governi del tempo introdussero per esempio per legge il divieto del lavoro infantile non senza fiere indignate proteste dei liberi dei liberisti di quell'epoca che ritenevano presto l'interferenza inammissibile
Nella principi del free trade però certamente il fatto che non si possono fare lavora tarare i bambini
Di notte o al di sotto di una certa età ormai stabilmente acquisito nelle legislazioni dei Paesi civili non così in tante altre aree del mondo bensì pone il problema se la libero mercato debba affidarsi ai tempi lunghi in cui questo problema si risolverà come si è risolto in Europa nel corso del tempo
O se invece quell'accelerazione del processo storico che oggi connota un po'tutti sviluppi non possa e non debba applicarsi anche a questi favorendo per esempio convenzioni e accordi internazionale che limitino i traffici con i Paesi che non tutela no tanto per dire la condizione infantile anche perché voi si entra in quadro di facili contraddizione
La ad esempio abbiamo delle normative internazionali che limitano l'importazione di determinati manufatti prodotti con la pelle di animali inviati rarefazione
Allora viene abbastanza ragionevole chiedersi se sia giusto essere così severi contro le borsette di pelle di coccodrillo e così indulgente alle borsette prodotte a basso costo dai bambini del terzo e del quarto mondo queste sono problemi dalla globalizzazione che
Sono notevolmente complicati dalla mancanza di un livello istituzionale adeguato ossia per uscire dall'esempio venire al principio generale
La globalizzazione introduce un principio di cittadinanza internazionale e tendenzialmente
Universale
Ma mentre la cittadinanza tradizionale del di ciascun cittadino nel proprio stato di residenza ha una copertura istituzionale certa la cittadinanza universale e ho sempre un ideale kantiano
Pertanto scrisse un memorabile pamphlet per la sua la pace perpetua
In cui si prefigurava il Governo mondiale questo questo disegno kantiano ancora molto lontano sull'orizzonte perciò
Ecco il primo punto che si pone in materia di globalizzazione questa mancanza di copertura istituzionale a diritti individuali che pure si vorrebbero
Garantire
Qui viene in discussione anche un'altra questione ossia il ruolo dello Stato
C'è una forte tendenza oggi a insistere sul deferimento dello stato nazionale e ciò non è senza ragione perché i processi di globalizzazione sia i mercati finanziari sia i mezzi di comunicazione planetaria sia le agli stessi movimenti di popolazione
Oltrepassano scavalcano le frontiere degli Stati nazionali e quindi indeboliscono di molto la
Funzione
Lo Stato nazionale aveva nella
Nel nel periodo soprattutto cominciato nell'ottocento e durato fino a fino a ieri parte fino ad oggi perciò
è molto in voga
Prefigurare profetizzare questa questa senilità degli Stati nazionali
E quindi rivolgersi alla ricerca di livelli di decisionalità politica diversa da quella degli Stati
E questi livelli di decisionalità politica diversa dagli Stati possono essere più ampi degli Stati o più ridotti degli Stati quindi nel primo caso cioè la tendenza a affidarsi alle agenzie internazionali e qui il punto è che e se non hanno una investitura democratica dirette e quindi l'affidarsi organizzazioni internazionale significa anche affidarsi ad una tecnocrazia di competenti
Dall'altra parte invece la tendenza forse in Europa in questo momento politicamente più forte è quella di cercare dimensioni
Inferiore agli Stati nazionali dimensioni regionali alle quale essi attribuisce un'identità etnica
Specifica e quindi anche un diritto di cittadinanza come la cittadinanza di piccole patrie
Qualcuno di voi avrà visto qualche settimana fa un articolo sull'Economist che ha fatto una cartografia del sub razionalità europei
Elezioni delle cose
Se la reale condivisione se l'avessi saputo ne avrei portato una fotocopia perché c'è un fatto molto interessante c'è la carta d'Europa in cui si indicano a chiazze queste sub nazionalità la Scozia Galles la Catalogna
Le Fiandre e così via e la Padania e fra tutte queste la Padania era sola che si è scritta fra virgolette
Il l'attento giornalismo dell'Economist non ha mancato di avvertire in questa identità immaginaria della Padania appunto una suo connazionale ITA che difficile da definire in realtà io posso dare
Settentrionale quale sono dire con assoluta certezza che una nazionalità padana non è mai esistita esiste in alcun modo
Non esiste dal punto di vista storico perché è una storia di Torino e tanto differente dalla storia di Venezia quanto dalla storia di Napoli
Non esiste sotto il profilo linguistico perché è uno che parla il dialetto torinese come me non capirebbe mai uno che parla in dialetto bergamasco o o trentino civile
La la Padania una l'azione immaginaria
Cosa c'è in questa tendenza alle sublimazione Anita immaginarie
C'è una pericolo a mio modo di vedere che tocca proprio il problema essenziale dalla teoria liberale della globalizzazione la teoria liberare la globalizzazione su si fonda sul concetto di società aperta
La le le le piccole patrie delle nazionalità minori
Prefigurano invece un modello di società chiusa dove
Una una società in cui i tratti identitari della propria lingua della propria etnia
Del proprio sistema produttivo del proprio sistema sociale costituiscono un tratto comune che tende a estraniare e allontanare coloro che non ne fanno parte
Tutto il liberalismo moderno si gioca su questa antagonismo su questo antagonismo fra la società aperta e la società chiusa non a caso adesso che il comunismo e finito sì immaginarsi prevede
Perché
L'alternativa politica del ventunesimo secolo sarà fra il modello della democrazia liberale modello dalla democrazia comunitari cos'è alla terra democrazia comunitaria
L'idea di una democrazia in cui le identità di gruppo contano di più delle identità individuale e quindi un gruppo che ha certi tratti di identità in comune o che presume di averli ha diritto di a fermarli di proteggerli al di sopra del differenze delle identità individuale la teoria liberale come ognuno
Certamente
Come consente di riconoscere l'esatto di questo sia l'identità individuale deve prevalere sulla identità di gruppo che questo ti consente di passare dal problema dalla globalizzazione al secondo aspetto cioè il problema del multiculturalismo
Comma la globalizzazione si attivano anche grandi correnti migratorie
Dai paesi
Poveri verso i Paesi ricchi
Anche perché i Paesi poveri sono in genere paesi ad alto tasso demografico dei Paesi ricchi sono paesi a basso tasso l'incremento demografico
Se c'è un'area nel mondo che sia direttamente investita da questo processo essa certamente l'Europa e soprattutto l'Europa mediterranea
Che separata da un oste da un esiguo tratto di mare
Proprio dai Paesi emergenti del Nordafrica
Del Medioriente quindi ecco era era Europa il punto su cui la grande migrazione è più facile la immigrazione extracomunitaria tende a stabilizzarsi diventare un fattore permanente di modifica senso Poli etnico della popolazione e quindi presto vecchio conflitto in ideale fra la società aperta e la sosta chiusa è un problema che si gioca tutti i giorni in tutte le piazze in tutte le case di ciascuna dalle nostre sita come possono illiberale atteggiarsi di fronte a questo la posizione liberale se la posizione Società aperta non può chiudere la porta in faccia ma nessuno e deve quindi consente organizzarsi per consentire la convivenza fra culture diverso mia diverse religioni diverse e costumi diversi
Ciò corrisponde e Granta
Alle origini stesse del pensiero liberale
Perché se c'è un principio al quale pensiero liberale ha avuto origine poi costante sviluppo
E cioè il principio di tolleranza
E la convivenza multiculturale è possibile soltanto in un'etica sociale che si fonde solletica bella tolleranza ossia il rispetto per la diversità
Però c'è un punto
Se la società aperta non può chiudersi di fronte a nessuno
Essa però il diritto di pretendere e coloro che li accettano che vi accedono le rispettive i presupposti
E quindi il la questione identitaria che prima dicevo si pone in termini a questo punto assai chiari
La Società aperta non può ammettere che le identità collettive dei gruppi chiusi prevalgano sulle idee identità diverso degli individuali e perciò la migrazione di queste alte di culture diverse di queste tradizioni diverse deve avvenire nel rispetto di questo principio la Società aperta in altre parole
Non può negare i propri presupposti che ha il diritto di chiedere a chiunque vuole partecipare quindi accettarle
In Europa l'etica della tolleranza non è una conquista tanto
Non è stata una conquista tanto facilmente a parte che voi di tolleranza ce n'è poca anche oggi in circolazione ma comunque perché il principio di tolleranza almeno in termini così generale si facesse strada si affermasse ci sono voluti tra secoli se si va a vedere come avvenuto che attraverso tre secoli dalle guerre dalla fine alle guerre di religione in poi la cultura europea e quindi poi la cultura occidentale abbia acquisito l'etica dalla tolleranza
Si vede che gli strumenti fondamentali di questa evoluzione sono stati la libertà di insegnamento e la libertà di informazione
Allora se oggi vogliamo applicare a casa nostra l'etica della tolleranza al multiculturalismo che è un dato di fatto i inderogabile nei prossimi anni
E se vogliamo che dalla cultura occidentale questa etica della tolleranza si diffonda della società globale
Un ruolo importante viene affidato anche oggi ai sistemi di informazione e questa è la terza e ultimo aspetto che voglio sottolineare
C'è
Una testata negli ultimissimi anni
Una prefetto delle nuove tecnologie una grande letteratura sulla nuova società anzi molti la definiscono direttamente la società della comunicazione
Perché i mezzi di comunicazione hanno acquisito una capacità
Pervasiva perché non avevano mai avuto
Ed anche su questo sono possibili atteggiamenti Diversi cioè anche atteggiamenti di una certa timidezza o diffidenza
Che si possono per esempio leggere nell'ultimo libero di Giovanni Sartori già a mio modo di vedere un libro poco riuscito
Che delicato alla reprimenda come contro l'homo vide sfiora contro il tipo cittadino ridotto a utente passivo del mezzo televisivo per quanto riguarda gli aspetti politici di cui si occupa Sartori
Ora
La diffidenza verso la globalizzazione è molto legata
Alla diffidenza verso i così detti poteri invisibili si sostiene
Nei mercati globali nell'economia globali nella società globale operano tecnocrazia e i piccoli gruppi di individui altamente qualificati
Che circolano al di fuori e al di sopra dei Circuiti della rappresentanza politica
Suo cono al controllo dei governi e dei Parlamenti e costituiscono quindi il potere invisibile questa è la la tesi di fondo
De di coloro che vedono con diffidenza la globalizzazione
Viceversa la televisione
A il carattere di essere no un potere invisibile un potere oltre la visibile cioè talmente visibile sostiene Sartori che riduce l'uomo sapienza Omo evidenza
In questo passaggio
Non posso parlare
Con comodità visto che Morbelli si occupa di radiofonia e quindi non ha chiamato in causa dalla questione
Cioè la l'uomo Bidens subisce secondo Sartori secondo molti altri curda un effetto di riduzione dalla sua vigilanza critica per esempio ci ha fatto questo esercizio di prendere una notizia palesemente falsa e di trasmetterla alla radio e alla televisione
E di intervistare poi un campione degli ascoltatori e s'è visto che gli ascoltatori della radio avevano percepito
Che alla notizia era era chi era falsa in una misura molto superiore alcune degli spettatori della televisione cioè alla televisione induce alla passività all'omologazione
Livio se dice la televisione usa questo suo tremendo potere pervasivo in un modo che non è selettivo ossia gli eventi di cui si di cui tratta la televisione non corrispondono ad una selezione di effettiva importanza sita questo proposito il fatto che la notte in cui fu abbattuto il muro di Berlino lei vi si ebbe i diritti della ripresa indiretta
Quella trasmissione fra tutte le trasmissioni da lei dissi della stessa fascia oraria ebbe l'indice di ascolto più basso cioè l'abbattimento del muro di Berlino fa meno notizia di qualche banalissimo evento che eccita l'emotività la commozione popolare e così via
In tutto questo come facile andiamo avanti negli esempi per non perdere tempo si coglie in sostanza
Una vecchia
Diffidenza elitaria
Nei confronti della Massa
E si e che il punto è questo che
Con la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa
Quella che era l'opinione pubblica si trasforma in opinione Rivas ora e liberalismo ha sempre avuto nella o
La Repubblica è stato sempre transnazionale
Già nel Medioevo c'era un'opinione pubblica dei chierici dei torti che passava attraverso i regni gli imperi incappati e così via
E costituiva una comunità intellettuale
Nell'epoca moderna l'opinione pubblica è diventata l'opinione della borghesia colta
Lì si è sviluppato
Si è sviluppata quella periodizzazione dei diritti di cui parlavo in partenza
La la libertà di pensiero
Che è la più antica della libertà
Diventa a un certo momento libertà di informazione
I
Borghesi colti
Si riuniscono nei gabinetti di lettura
Gabinetto di Ascea di Firenze
Si possono leggere tutte le riviste d'Europa
Ogni tanto la polizia del Granduca arriva sequestra tutto chiude il Gabinetto Vieusseux erano poi dopo qualche anno lo si riapre
Questo crea un circuito di informazione alla libertà di informazione produce a sua volta la libertà di associazione che la libertà di associazione produce la libertà politica però tutto questo nell'ambito
Di una opinione qualificata
Quei mezzi di e con i mass media l'opinione pubblica diventa opinione di massa nella massa ha dei tratti di irrazionalità rispetto alle minoranze colte dall'opinione pubblica antica e dicevo che il libro di Sartori non è un libro riuscito ad evadere perché ci si coglie volto visibilmente il dispetto della dell'autorità cognitiva no rispetto alla irrazionalità delle masse
Naturalmente le masse sono sempre state irrazionale in tutte le epoche della storia
Ma ciò che irrita il pensiero elitario non è che le masse siano irrazionale ma che le masse contino qualche cosa perché fino a quando erano irrazionale ma non contavano nulla poteva andar bene anche in quel modo
Ora che con la diffusione dalla democrazia
Del consenso allargato e così via le masse hanno un forno forte incidenza la loro irrazionalità viene vista come un fattore molto negativo che c'è di vero in questa tesi io credo che questa tesi sia ormai in via di superamento oggettivo nel senso che la televisione ma su questo Borrelli santo ne sa più di me e molti altri non sapranno più diventa presumo
La televisione ormai un vecchio un vecchio mezzo
Che sarà gradualmente non sostituito ma integrato da nuovi mezzi di comunicazione Elettronica
I mezzi di informazione hanno questa caratteristica che si succedono l'uno all'altro senza mai sostituirsi totalmente il giornale quando sono latino hanno sostituito i libri
La radio a Roma ha sostituito i giornali e la televisione non ha sostituito la radio
E la comunicazione interattiva non sostituirà nella televisione nella radio nei giornali e nei libri però la comunicazione interattiva non ha quelle quegli
Aspetti di diversi appiattimento di omologazione passivo che prima si dicevano anzi è una formidabile
Opportunità offertagli Ascoli individuo di mettersi in contatto con il tutto con l'universo degli altri individui attraverso una rete aperti
E naturalmente come avviene in tutta la rete avverte si passano in mezzo anche sconcezze misfatti di vario genere però bisogna vedere questo sviluppo della comunicazione interattiva con un grande strumento di libertà tenendo presente queste all'idea che poi circolano in tutto il mio libro che la libertà non promette niente a nessuno
Non è vero che la libertà conduce alla verità come afferma deve condurre alla verità come vorrebbe
Il Santo Padre non è vero che la libertà produce il bene come dicono alcuni la libertà produce soltanto se stessa la libertà diceva il mio maestro dell'università di Torino Luigi pare insomma anticipi i tempi come un coltello che tagliando a tutte e due le parti
E si può usare un coltello tanto per tagliarsi con una con un panino quanto per tagliare la gola a qualcuno cioè all'uso della lama non prefigurato predestinato la libertà questo carattere anzi vive e quindi e questo è il punto per cui io non credo per niente che oggi tutti siano liberali liberali sono pochissimi come sono sempre stati
La la libertà è molto non è un un idea che risolva i problemi ma è un'idea che li complica maledettamente è un'idea che non ammette certezze definitive
è una idea che non ammette parole d'ordine anzi prescrive di respingerle tutte Dino accertarne come definitiva mai nessuna in questa in questa sua apertura sta quindi il rischio la Zardo ed anche la prospettiva nel ventunesimo secolo ringrazio
E siamo noi che ringraziamo Valerio Zanone che anche quest'anno venuto a farci la sua lezione
E però con possiamo non solo leggerla negli appunti da scuola liberalismo che ogni anno pubblichiamo apro parentesi stiamo lavorando e Valeria quella che è la sola grande sbobinato dice d'Italia e quindi tra l'altro è l'ultimo che gli rimase proprio Valerio Zanone dello scorso anno e c'era però è lì e lì anzi adesso finita lezione Zanone va a casa e si corregge la lezione dell'anno passato
E come avete sentito nel nel proprio nelle all'inizio della lezione di Zanone la parola globalizzazione che nel
Tra le materie del prossime di questo anno di questo ottavo anno della nostra scuola ricorre casualmente perché ci sono delle volte delle parole non parole d'ordine per carità come avete sentito i liberali ne sono piuttosto vanno sono un po'scarse parole d'ordine ma è un argomento che che fa presa e l'argomento d'attualità tant'è vero che Cubeddu parlerà dell'era della globalizzazione parlando appunto di libertari anzi libertarismo accanto a rivela liberalismo classico
Ma di dello stesso della stessa globalizzazione parlerà anche Cesare Imbriani l'innovazione la globalizzazione di globalizzazione parlerà tutto sommato anche Natalia chanson
Fra due lezioni Antonio Martino quando parla della libertà di mercato nelle era contemporanea ecco quindi questo uno dei temi quello anticipo che sarà uno dei temi delle
Delle di una delle tesi sarà una delle tesi per
Per la fine di questo anno così come l'altra sera sulla Costituzione la nuova Costituzione rispetto a vecchia dopo che abbiamo fatto anche noi una dichiarata su Bossi è ancora un altra come tutti gli anni una cosa monografica che potrete fare dedicata a uno
Dei liberali che andiamo a recuperare che quest'anno sono appunto Bossi Minghetti Giovanni Amendola
Che ma
Mario Pannunzio e se verrà perché c'è sempre un grosso punto interrogativo Marco Pannella vi ricordate fra Mario Ferrara il matto liberale il manto liberale era quello che essa era stato ipotizzato da Mario Ferrara che il nonno di Ferrara nipote piuttosto abbondante che matto lo Hermann non è ancora deciso se sia Luís il matto liberale anzi Pannella
Continua a dire che il matto liberali quello che avrebbe dovuto curare guidare i liberali alla grande riscossa beh quello Mattera Luís
In quanto a pazzia e qui vedete che ce ne sono diversi sulla piazza tutti quanti si dicono questo ma quello è il primo che ebbe quest'idea fu Mario Ferrara
Bene questi sono gli argomenti delle tesi ma voi avrete da fare le domande avvicinate ricchi chi è il primo che fa il primo se non c'è il primo tanto io sono quattordici domande che mi sono segnate
Comunque coraggio ragazzi
Un foglio di carta come no un retro
Un retro la Prima Valle gliela faccio io perché tutti gli anni avevamo avevamo un professore che veniva Angelo Maria Petroni che veniva racconta la difesa che c'era tra libertà negativa diversa positiva Zanone ne ha parlato dando per scontato che voi sappiate che cosa sia ecco dato che non non so se tutti sapete che cos'è questa differenza cioè liberi da e libri per ecco allora io invito Valeria fare questa puntualizzazione in maniera che le prime scuole ne facevamo proprio gli elementari il le cose so come a pallacanestro e uno deve deve palleggiare guardando per aria senza a perdere la palla ecco così elementari erano appunto alcune cose tipo tipo questa
Liberi da liberi per
Gli facevo diverse
Ragazzi a lei forse razza ortodossia parlare oggi nessuno è e ce n'è un'altra che quello che riguarda il fatto della globalizzazione della del governo universale cioè il mentre noi stiamo andando
Verso la globalizzazione c'è ogni Stato attraverso le organizzazioni internazionali che sono il quelle europeo oppure anche le Nazioni Unite
Lentamente ogni Stato cede un pezzo del proprio potere a favore di questo di questo governo universale prossimo venturo
Ma nello stesso tempo si parla molto ecco di dei famosi gruppi cioè delle autonomie c'è una cosa che mi ha sempre colpito noi che abbiamo siamo nati gonnelle visto rosso o Strauss dir si voglia
Ce lo strutturalismo per cui ognuno un ogni gruppo portatore di un di civiltà di una civiltà diversa una sua civiltà e quindi tutte vanno rispettate
Poi i in Italia avevamo delle strane cose per cui mentre dicevamo che i nella Nuova Guinea se si mangiavano i bambini a colazione Bernabé e ma e quella è la loro il loro modo di vivere la loro civiltà dobbiamo rispettarli
Da noi invece no ecco per cui
C'era una sana abitudine nei paesi del Mezzogiorno soprattutto in Sicilia che quando il marito portava dei Korn ammazza la moglie che mi sembra una cosa che allora era era era una cosa né più né meno di come veri che si mangiavano i bambini che non rispettavano invece da noi
Da una parte abbiamo sempre parlato della tutela delle minoranze per cui noi abbiamo ancora il maso chiuso in in Alto Adige perché e guai a chi tocca i bruchi però poi dopo e certe abitudini che erano solidificata e stratificate ma da centinaia e centinaia di anni no e in nome del re del della modernizzazione dovrò essere spazzate via ecco quindi questo eterno contrasto Gert che c'è
Tra il Governo del gruppo piccolo e la cessione dei poteri verso verso questo futuro governo globale
Del pianeta tra la tutela del gruppo piccolo e invece da noi l'assoluto disprezzo per quelle che sono le tradizioni locali
So già due io continua a o se non siete voi io qua c'erano il bel non cominciamo fermarmi fermare Morbelli come prima precauzione
Se c'è qualche
Intervento dalla sala
Senta il problema della libertà negativa dalla libertà positiva
Si può trattare in vari modi
Anche perché inammissibile
Sia preferire la libertà negativa
Sia preferirebbe alta positiva
E sia preferire l'idea anche tutte e due devono andare insieme io sono andato la terza idea per la ragione che adesso nero
Va be
Se vogliamo cercare un padre lontano di quest'idea
Pazza semper incerto su però il più probabile Berisa ben consta che scrisse un libro un tratto la conferenza che quella sono scritte da un sulla un saggio sulla libertà degli antichi e la libertà dei moderni
In cui il dilemma fra libertà negativa libertà positiva
Veniva assimilato il problema della libertà
Dello stato rispetto a Rivalta dallo Stato
Per constava libertà degli antichi e la libertà dello Stato cioè gli ateniesi si ritenevano liberi perché alla città di Atene non conveniva a nessun altro che non fossero gli ateniesi
Vanta i moderni va dallo Stato cioè ciascuno nel proprio Stato libero di
Usufruire di certi diritti in realtà con stampe pensava essenzialmente i diritti di proprietà
E di godere dei benefici dei propri diritti senza che lo Stato interferisca in ciò quindi la libertà degli antichi sarebbe arrivata positiva arriva tardi moderne alta negativa
Se vogliamo cercare un padre un po'più giovane allora
Punto Isaiah Berlin
E questo suo saggio degli anni cinquanta che poi intorno al quale si è io organizzata tutta la discussione decenni seguenti
Aggiorna alquanto la la la la
Il criterio di costante
Nel senso che definisce la libertà negativa trattarsi sia negativa in quanto la si intende come assenza di interferenza
La io sono libero quando non sono oggetto di una interferenza Esterna
In realtà l'interferenza a cui si pensa essenzialmente l'interferenza del potere politico
Quindi la libertà di stampa per dire una
Libertà negativa nel senso che in un regime liberale non è ammessa tanto per dire la censura e quindi non c'è una interferenza sul diritto di stampare quel che si vuole allora una libertà in negativo come assenza di interferenza
Ed è questa in sostanza la libertà a cui pensano i liberali classici
La libertà positiva invece
Il diritto di partecipazione tre il diritto di essere parte nelle decisioni pubbliche
Ad esempio tanto per fermarsi al caso di prima
Se la Libre se la libertà dei di informazione è intesa in senso negativo basta il divieto della censura come si trova nell'articolo
Venti uno ventitré a me la ricordo tanto del suo legale nove della Costituzione terra assicurarla
Se invece impegnati vada positiva allora avrebbe voglia dire va bene ma anche se non c'è la censura vende la libertà d'informazione in negativo c'è
Se una parte della popolazione analfabeta essa non è libera perché non può utilizzare questa libertà di cui negativamente disporrebbe
E quindi la libertà positiva diventa diritto dei istruirsi istruire i propri figli
E questo in genere richiama anche un certo intervento pubblico quindi mentre in base alla libertà negativa c'è una forte restrizione di tutto l'intervento pubblico
Sul principe libertà positiva si può anche legittimare un intervento pubblico purché sia orientato appunto a ampliare le libertà individuali e no a restringere
C'è quindi ne derivano due tendenze politiche sostanzialmente la libertà negativa quando i liberali classici che hanno come principale problema quello di circoscrivere nei termini più limitati l'intervento dello Stato
La libertà positiva in sostanza la democrazia liberale cioè quelle
Quelli sorti quelle specie di liberalismo che intendono diffondere i benefici della libertà al maggior numero possibile di soggetti compresi i soggetti meno fortunati
La il punto al quale però arriva a Berlino i suoi ultimi anni modificativo dalla sua posizione degli anni cinquanta negli anni cinquanta bambini era per la libertà negativa
è che in realtà le due sono forme di libertà non non non sono facilmente di sociabilità e questo è stato per esempio sostenuto molto con molta evidenza
Da uno scrittore nome più di cultura europea ma di origine indiana come Amartya Sen
Il quale ha revisionato il principio di parta negative vasta positiva mostrando nelle interconnessioni non sia le le due sorta di libertà sono difficilmente separabili l'uno dall'altra
E su questo anche l'ultimo Borne
Correggendo il giorno in giovane convenne
L'altra questione il Governo mondiale
E il delitto d'onore eccetera
Richiamo appunto
La questione che io ho cercato di illustrare parlando del rapporto fra identità individuali e identità di gruppo
Noi dobbiamo decidersi se i diritti dei gruppi contano di più o di meno dei diritti e di diritti
Certamente anche qui la separazione non si può fare a colpi di accetta perché istituto stesso principio di individualità non viva nel vuoto sociale
Cioè ciascuno di noi per quanto sia affezionato magari senza ragione a se medesimo e alla propria identità individuale
Tuttavia la realizza in un rapporto di gruppo se se vivessimo sull'isola di Robinson
La nostra identità praticamente non si esprimerebbe se non interiormente inno gli stessi quindi il sistema delle relazioni sociali e poi il campo in cui si esercita la propria identità individuale però il problema del privato dei diritti dice allora
Se noi stabiliamo che prevalgono i diritti di gruppo si legittima che ne so l'infibulazione delle tombe il fatto che la ragazza devono andare a scuola comma ovvero sul capo
La il fatto che si deve tagliare la mano a chi beve un bicchiere di whisky eccetera eccetera perché queste se se se ciascuno se prevale la cultura di gruppo e cioè la cultura di gruppo per ragioni religiose tradizionali
E così via
Storiche
Riconosce certi comportamenti come obbligatori bisogna subordinare sia l'identità di gruppo
Ma questo non è ammissibile in una società liberale che in una società liberale i diritti dell'individuo vengono prima dei diritti Renault dopo quindi anche se il gruppo di coloro che abitano a Calatafimi ritiene che sia giustissimo ammazzare la propria voglia fare anche il proprio marito per inteso colto in stato di flagrante adulterio
Siccome ammassando uno si ricorda qualche danno la sua identità individuale immagino
E allora questo non ammissibile perché all'idea diritto all'identità individuale deve prevalere sull'altro tutta la scommessa si gioca qui cioè il problema di integrare nel della società
Europee per esempio le minoranze islamiche
è un problema di questa specie
Ma il problema religioso di chi crede in una divinità in un'altra vogliono creda nella divinità che preferisce questo vi sembra ovvio per un liberale il fatto è che
La fede islamica comporta
Una comporta regole di gruppo che non sono Como Sonate a ad una forma aperta di società perché per esempio non differenzia
La norma giuridica dal precetto religioso quindi crea una situazione di incomunicabilità
Allora a a coloro che vogliono vivere in una società aperta io credo che sia legittimo pretendere una sola cosa caccia che accettino le regole di una società e e e perciò appunto la battaglia dei diritti individuale
Che è una battaglia in esaurimento le cioè i diritti individuali non sono scritti da qualche parte una volta per tutte non sono diritti che si definiscono ad ogni passaggio di generazione c'è una
Costante evoluzione
Più grande teorico della politica che sia mai esistito
Che si chiamava Aristotele
Riteneva per esempio assolutamente confacente ad una società libera
L'esistenza degli schiavi per la buona ragione che se ogni ateniese non avesse avuto quattro cinque schiavi che lavoravano per lui non avrebbe potuto partecipare all'Agorà a prenderà le decisioni pubbliche
I grandi giuristi Proto liberali del seicento e del settecento
Non avevano dubbi sul fatto che un processo fatto come si deve dovesse comportare la tortura dell'imputato una sentenza venduta senza la tortura l'imputato era tecnicamente
INAM inammissibile e quindi insomma
Tutta una serie di orribili
Di orribili difetti umani che segna la storia del diritti individuali di acquisizione visione
E visto che ho compreso questo abbrivio di fine serata io per esempio mi permetto di pensare a titolo strettamente individuale
Che fra cinquant'anni
L'idea che nell'anno mille novecentonovantasette
La maggioranza della popolazione per campare dovesse lavorare dal mattino alla sera per ben cinque giorni alla settimana
Sembrerà tanto mostruosa come sembra no il fatto che i tempi di Varzi bambini di otto anni lavorassero nelle fonderie nelle miniere
Sembra una cosa al limite della della civiltà oppure l'idea che chi commetteva un reato fosse segregato in una angusta cella magari tramite sembra una
Enormità
E fra cinquant'anni si vedrà nel carcere di oggi così come noi vediamo la la ghigliottina di due secoli fa o la tortura
De de dei processi prima dello stato di diritto perché i diritti individuali procedono continuamente sviluppano sempre nuove forme ecco però il punto è questo per la bisogna stabilire con titolo di prima sia i e liberalismo chiede solo questo di stabilire che i diritti dell'individuo vengono prima di tutto il resto l'individuo non ha mai un mezzo rispetto qualche altra cosa sempre un fine presto ci vuole
Allora chi c'è prego giovane studioso Giovanni figura ovvero venire qua perché se una volta regista
Non vanno che ringrazio
Semplicemente faccio la la scuola liberalismo poi beh il pomeriggio ogni tanto che poi dopo dal da trentanove ma non faccio più parte neanche della RAI crolla tute
Tutte le tue premesse c'è Morbelli che si occupa di radio le ma dove non si occuperà più di niente innovatore mente della libertà la famosa libertà di ogni tanto di andare in pensione giusto anticipata vai
Dicevo poco fa mi sembra ieri liberalismo porta alla al globalizzazione come un un'affermazione sempre di maggiore liberalismo però mi sembra che anche ieri soprattutto in campo economico il Global ritmo può portare alla formazione di umiltà
Fu sta sopra nazionali quindi monopolio che potrebbe per comportare a una uccisione del liberalismo in senso economico
Grazie Montalto
Ma la globalizzazione certo potenzia molto tutte le
Le forme del potere economico multinazionale transnazionale però in una Arena la più larga possibile dalla formazione di concentrazioni monopolistiche di norma è più difficile che in un'arena ristretta perché in fondo la l'originario frequenta i monopoli la loro connivenza con l'ordinamento giuridico dia un particolare stato di una particolare condizione
Il punto è un po'quello che prima si diceva ossia
La globalizzazione non può essere un processo
La la la sproporzione che oggi si vive fra il carattere mondiale del dei processi economici sia maggiormente i processi finanziari
E il carattere tuttora tradizionale delle degli istituti di legittimazione prende delle istituzioni pubbliche
Per per attenermi al suo esempio certamente occorre una autorità che vigili sulla libertà di concorrenza che impedisca la formazione di posizioni dominanti e che quindi garantisca la apertura dei mercati
Per questo funzionare più o meno nell'ambito dei singoli Paesi funzionerà credo io
Nella nella Europa unita e in prospettiva deve diventare il compito di un'agenzia internazionale assistita da dagli dei poteri necessari a questo questo questo sì però in sé l'apertura mondiale dei mercati
Salvo eccezioni non favorisce la concentrazione monopolistica
Se non ci sono delle politiche di incentivazione alla formazione di monopoli
Possiamo allargare questo questo tema
Con un una considerazione quando Valerio Zanone era ministro dell'industria ecco grazie a Luís che era in quel momento nel ganglio vitale nacque l'Antitrust e cioè il il l'Agenzia per il controllo della libertà di mercato una cosa che uno uno strumento tipicamente liberale che allora atteso ma cinquantina d'anni prima di essere introdotto nel nostro Paese
Ma anche qui c'è un ritardo
Culturale che poi Antonini tardo normativo nel senso che nella le norme l'Authority antitrust degli Stati Uniti nasce alla fine dell'ottocento in Europa molto dopo in Italia come Ari cordata o Morbelli solo alla fine degli anni ottanta io non non fece a tempo istituire l'autorità sentito l'arresto
Ma non mi dai una commissione presieduta da un nostro amico che non so se fra i relatori di quest'anno Franco Romani
C'era l'altra hanno via la mia conferenza sulle navi
E questa Commissione scrisse il rapporto da cui nacque poi la legge istitutiva della autorità questo avveniva nel mille novecentottantasette
Ci vollero tre anni dopo tre anni fu fatta la legge applicativa e fu istituita la prima la prima autorità per la tutela della libertà di concorrenza
Sul modello appunto di quelle già funzionanti degli Stati Uniti
E in altri Paesi questo fra l'altro
Una un argomento che forse in qualcuno delle conferenze quest'anno converrebbe discutere
Nel senso che
L'ordinamento pubblico si sta orientando ormai anche con una certa proliferazione verso la formazione di autorità indipendenti che sono degli strani soggetti
Di nomina politica perché sono nominati o dal Parlamento o dal Governo o dei presidenti delle Camere e così via
Ma che una volta latini
Acquisiscono immediatamente autonomia e indipendenza diventano garantiti importanti settori della vita economica quindi alla libertà di concorrenza province
La Consob tra le società cioè quella per le compagnie d'assicurazione c'è quell'altra sulla privacy
Dei cittadini ce n'è un'altra sulla sugli scioperi nei servizi pubblici se ce ne sarà presto un altro sistema di comunicazione
Ossia è una forma di decentramento diverso da quello territoriale da tra loro
Verticale no che procede dal centro verso la periferia questo invece il decentramento orizzontale con cui gli organi politici dello Stato si spogliano di determinate funzioni Raffi dalle autorità indipendente questo è un procedimento forse che potrebbe appunto essere adottato più facilmente su scala internazionale per esempio immagino io che la moneta europea quando la RAI istituite entra in funzione avrà una sorta di autorità di garanti di questa specie
E quindi questo dovrebbe essere nella
Nel procedere del tempo la via di sviluppo dell'organizzazione internazionale
Pieni
Nel frattempo volevo anche dire una cosa solamente lanciare vedo lo piccolo svolgano e poi dopo ci torneremo non sono il corso di quale perché quest'anno non avevamo forse quando parliamo di diritto di cronaca diritto alla difesa
Per quello che riguarda la libertà di stampa che era un concerto avete sentito prima la libertà negativa ecco liberi da ogni censura
Libertà di stampa che era un termine che dava la possibilità i singoli di esprimersi attraverso la stampa ma eravamo in un periodo in cui si facevano J. meritoria chi per poter raccontare il proprio pensiero
Oggi quel termine attraverso coi alcune alcuni allargamenti la radio la televisione cui ci arrivati a parlare di libertà di antenna oggi si parla in senso molto più generale di libertà di informazione cioè la libertà di poter esprimere quello che uno pensa e raccontare quello che uno vuole ebbene siamo già arrivati
Oltre questo questo tipo di libertà
Da questa libertà di dire quello che si vuole dall'altra parte adesso si è affermato un principio che il diritto di essere informati
Ecco di questo poi potremo parlare dopo ma vedete come c'è stato un evoluzione del pensiero non solo liberale ma ecco la diciamo che questa è una cosa che abbiamo inventato noi
Ma essi arrivati ben oltre per cui oggi siamo alle alla all'esatto opposto
Cioè oggi viene richiesta l'informazione precisa puntuale cita per cui c'è il diritto di essere informati e quindi non si deve più nascondere nulla oppure bisogna essere talmente talmente precisi da non cadere nel nella Rete della delle quelle famose dimenticanze per cui una racconta sì a la verità ma un piccolo pezzo di verità bisogna raccontarla tutta cosa difficilissima perché la libertà porta a dire la verità talora talora contrastanti una con l'altra
Nome cognome
Allora sono Stefano eccetera e mi chiedevo le ha parlato di liberalismo moderno in termini di libertà dallo Stato cioè
Quando si affermò
Due secoli fa con la Rivoluzione francese il diritto di proprietà rispetto ai precedenti diritti feudali e di conseguenza il liberalismo il liberalismo come modalità di organizzazione della società
E non come invece era precedentemente cioè un costituzione feudale e di conseguenza che tira l'altro ora di fronte una rivoluzione telematica del prossimo Millennium e di fronte al nuovo e i nuovi valori che nuovi beni diciamo cioè qui dell'informazione che rendono sempre più hanno sempre più importanza come si pone la visione liberale nell'ambito della difesa della privacy e soprattutto siccome si pone l'idea di individuo nel momento in cui nel con la globalizzazione si passa da individuo inteso in termini culturali cioè di gruppi ristretti in qui uno era individuo perché riconosceva determinati valori
Nell'ambito del suo piccolo gruppo rispetto invece individuo in termini di rete e globali
Quindi mi chiedevo appunto il problema della paralisi
Ma intanto il fatto che
I beni
Che scontano la vita degli individui
Sì trasformino per meglio dire che i beni immateriali diventino sempre più importante rispetto i beni materiali
è una grossa facilitazione del problema
Nel senso che i beni immateriali
Hanno la sgradevole caratteristica
Che vanno divisi
Quello che prende uno non tocca agli altri
Se prendiamo la più antico diritto di proprietà
Oggetto delle prime riflessioni Proto liberali tra liberali
Iscritto alla proprietà del suolo
Ma sul suolo deve servire o non può essere di un altro quindi questo è il bene materiale
Sì divide
Per esclusione si ripartisse per esclusione
I beni immateriali viceversa si moltiplicano
Anziché dividersi si moltiplicano in una pluralità crescente di soggetti la il capitale il capitale monetario se di uno nove ad un altro il capitale umano se uno ce la in genere serve a migliorare anche il capitale umano togliere prende a moltiplicarlo
Per questo reintitolato il mio libro letta liberale perché io sono fermamente persuaso che nei prossimi anni
Molti problemi che oggi costituiscono uno dei punti cruciali per la libertà saranno visti ormai come problemi dietro le spalle così l'uomo del ventunesimo secolo
Se vorrà farne uso godrà di una ampiezza di libertà
Assolutamente sconosciuta all'uomo di tutti i secoli precedenti su questo sono sarà è abbastanza convinto
Dal punto di vista della comunica dei nuovi sistemi di comunicazione
Appunto io ho l'impressione che
La la critica che se ne fa ha in sé qualcosa di un po'
Leggermente superstizioso come avviene di fronte il potere i talmente grandi che sfuggono alla nostra capacità individuale di controllo io paragono nel mio libro questa faccenda la storia la leggenda del governo cioè rabbino inventa un robot il quale a un certo momento diventa più forte dal rabbino obbedisce più ai suoi comandi
Fuor di metafora il problema dei mezzi d'informazione e che sono mezzi
Talmente potenti che da mezzi diventano Poteri
Quindi si parlava di mezzi di informazione car dire in realtà il potere dell'informazione
E allora la questione principale che si pone da un punto di vista liberale è quella di impedire si vuole anche qui soprattutto qui una o una attività antitrust
La appropriazione oligarchica di questi potere attualmente anche se il mille novecentottantaquattro al passato e la profezia di ormai non si è avverata tuttavia
Chi
Uno un'oligarchia un piccolo gruppo che riesca ad appropriarsi perché di tutto in buona parte dei poteri dell'informazione per esempio dell'informazione televisiva acquisisce un potere complessivo
Può essere gravemente restrittivo della libertà personale e di quel diritto di ricevere un'informazione il più possibile pluralistica
E corretta che diceva Morbelli c'era il diritto all'informazione significa secondo me il diritto al pluralismo per l'informazione
Io non voglio il diritto di pretendere che quello che leggerò domani mattina sul Corriere della Sera
Sia allora verità inconfutabile certamente ho diritto di pretendere che non si pubblichino notizie deliberatamente false perturbare
La pubblica opinione e così via però per esempio nei conventi dei giornali e degli opinionisti io non voglio diritto di pretendere che quello che si scriva sia inconfutabile
Però il diritto di andare all'edicola comprare dieci giornali diversi in cui si pubblicano dieci opinioni diverse
Contraria l'una l'altra sicché leggendole tutte posso formarmi poi un indico un'undicesima opinione che è quella personale mia
Quindi anche il diritto ad essere informati non è il diritto a possedere la verità
Per la buona ragione che la verità non esiste
Verità esiste nelle scienze che si dicono esatte ma non esistere le scienze morali la verità delle scienze morali alla verità in cui ciascuno crede
E quindi il diritto all'informazione non è il diritto a a conoscere la verità ma solo a cercarla dovunque si ritenga di poterla trovare
Abbiamo altri
La Siria che viene qua si avvicina mentre si avvicina si ricordo solo una cosa che in questi giorni non mi ricordo dove c'è Lomelo scadenza Rio al giornale c'è un seminario dal titolo molto bello che si riallaccia questo perché Orwell e non aveva ragione
Orwell era famoso autore nel mille novecentottantaquattro in cui si parlava di questo non di un'oligarchia che controllava i mezzi di informazione ma addirittura di un assoluto monopolista mondiale
Ma una volta tanto il progresso tecnologico anche se si pensava che chi avrebbe avuto in mano il prole la tecnica la tecnologia sarebbe diventato il padrone del mondo questo solo nei fumetti e nei libri di fantascienza perché la tecnologia tutto sommato è stata una poderosa alleata
Del liberalismo in quanto ha creato talmente tanti mezzi
Che è impossibile controllarli tutti oggi col sistema con internet è assolutamente impossibile e mi fanno tanto sorridere quei colleghi che si lamentano che su internet e non c'è la Gerenzano come se ognuno ognuno ogni navigante dovesse avere un suo direttore responsabile alle spalle per poter dire e fare quello che vuole
Cioè è un po'come che pensare che allo stadio olimpico ci sono cinquanta mila persone che urlano e ognuno a una scritta come direttore responsabile con nome e cognome
E autorizzazione del tribunale no ognuno dice che ero quello che vuole come lo dice lo stadio lo dice attraverso questi canali che ormai hanno sostituiti sì la posta ma nello stesso tempo anche un certo tipo di giornalismo diretto al
All'utenza
Cognome nome data di nascita
Perché
E armati e vi sareste molto graziosa anche numero di telefono ma
S. Anna Coppola
Della Bulgaria
Fra essi sì
Alla lotta contro perché ha avuto la grande occasione poi dopo essere risolto sotto doveva fare da traduttrice quando c'era Gorbaciov fare poi arrivò di corsa al traduttore ecco non ha non c'ha potuto parlare il russo lo farai prossimamente
Allora qua si è parlato abbastanza del rapporto fra libertà e verità
E cioè che il liberalismo esclude l'esistenza di un'unica verità ma presuppone l'esistenza di tante verità
Però il tanto citato Berlin vizietti ecco essa una significa e che ogni idea vale un'altra
Allora io volevo chiedere
Nella vita politica italiana
Quotidiana abbastanza concreta no
I liberali italiani da che parte stanno e perché c'è qual è l'idea che non vale un'altra targa
Del tutto giusto
Distinguere
Fra
Fatto che rispettare
Opinioni differenti
Non significa essere indifferente rispetto a tutte le opinione chi è indifferente a tutto indifferente anche alla libertà
Quindi a questo punto una questione sulla quale dedicato diverse pagine libero
Io contesto una
Idea oggi abbastanza corrente del liberalismo
Secondo la quale il liberalismo
Si riduce tutto al suo impianto procedurale liberalismo sono le regole del mercato liberalismo sono le regole della democrazia rappresentativa
Il liberalismo sono le garanzie di giustizia c'era e al di fuori delle procedure
Non c'è altro non è così cioè liberalismo a a mio modo di vedere uno sfondo etico ma uno sfondo etico
è che qui discorso si complicherebbe volto
Che non tocca i valori assoluti sei liberalismo riguarda le etiche penultime cioè eretiche della convivenza le norme etiche della moralità individuale
Quindi
D'altra parte di liberalismo non è nato
Ad opera di una cicogna come si diceva una volta
Ma
è nato da un problema etico
Nato dalla rivendicazione del diritto dal della libertà di coscienza rispetto alla ragione di Stato riparatori che ne ha uno sfondo etico ha un'origine etica
E alla sua origine appunto nell'etica della tolleranza bretella autonomia e responsabilità personale
In altri termini ancora il nucleo forte del liberalismo sono i valori della individualità
Signorina chiede
Se quello che accomuna tutti liberale resta di sinistra e così via sono i valori della individualità questo fa sì che i loro atteggiamenti politici non possono essere univoci cioè un'idea che ha come nucleo valori delle individualità non produce la unanimità ma la diversità un'idea che s'sì irradia su una molteplicità di posizione quindi dal punto di vista politico che liberalismo non porta alla unità ma al pluralismo non porta alla unanimità ma la diva
Sita e questo fa sì che i liberali si trovino poi schierati su posizioni politiche differenti in Italia visto che lei mi chiede un riferimento alla nostra situazione nazionale
La questione si è modificata e non ancora risolta dal mille novecentonovantatré quando si è per ragioni che adesso qui è inutile andare a rinvangare si è passati i a un sistema maggioritario
Totalmente deforme il nostro è un maggioritario che gira alla rovescia e che produce Effetti disastrosi ma io avendo a quel tempo votato contro questa legge insomma non ho altro da dire se non il fatto che prevalso volete più comunque questo non importa il punto è che i liberali italiani
Non sono riusciti a attrezzare un soggetto funzionale alla logica del maggioritario
E non essendo riusciti in questo si sono dispersi il maggioritario gli ha passato il mezzo alcuni si son trovate una parte con i fan trovati all'altra alcuni si sono non si sono trovati da nessuna parte
E questa è la è una la situazione di oggi che però è una situazione anche ancora in transizione cioè questo processo di transizione politica italiana molto lontano dall'assestamento
E a ribattere formato Zavoli che prepara per febbraio una
Un ciclo di quelli lunghi valori supera che come e quando è finita la Prima Repubblica quando è finita la Prima Repubblica e io lunedì andrò a deporre aveva davanti al tribunale televisivo di via Mazzini sulla Prima Repubblica e dirò che la Prima Repubblica non è finita per niente nel senso che perché finisca prima Repubblica vedrà che comincino a secondo soltanto quando cambierà la forma dello star forse potrà ragionevolmente dire che comincia la seconda Repubblica fra adesso c'è una tradizione dalla prima e in questo in questo quadro la posizione dei liberali è una posizione dispersa ci sono liberale e a destra ci sono liberale Silistra quelli di destra silani hanno dalla loro condizione quelli di sinistra non si lagni hanno fatto perché stanno zitti e lasciano perdere quelli che non stanno né da una parte né dall'altra che sono forse i più tuttavia non uno ma hanno una loro cittadinanza in sostanza perché il sistema tradizionale dei partiti sia dissolto bar colpe gravi dei partiti stessi e il nuovo sistema
Non configura a mio modo di
Per altri la pensano differentemente una un soggetto liberale coerente e visibile ecco tutto quello che io desidera e lei in questa condizione è che i liberali va dalla destra vada la sinistra vada dove gli pare ciascuno come meglio gli aggrada ma dovunque siano cerchino di dare qualche utile improntata al nuovo liberalismo dei basterebbe già verso il
Allora ci fermiamo qua ringraziamo ancora Valerio Zanone l'appuntamento del lunedì come Dino Cofrancesco e con le polemiche in casa liberale direi che da quello che ha detto adesso proprio terminando la sua lezione Valerio Zanone a quello che dirà Dino Cofrancesco c'è un niente se è solo un a capo egli continuava lo stesso discorso grazie e ci avevano già