"Giovanni Amendola e l'Unione Nazionale per un partito dei ceti medi" org. dalla Scuola di liberalismo '98 (c/o European School of Economics)

Così siamo pronti
Dunque siamo ormai quasi a metà della prima parte della scuole di liberalismo del novantotto dato che siamo a metà strada prima della interruzione delle vacanze natalizie
E abbiamo con noi sì buona Colarizi naturalmente con la zeta solo a e non con due come io ho scritto da tutte le parti
Ma questo è il difetto Dinoi romanica raddoppiamo tutto quanto tranne poiché il burro Cha una R solo il carro c'è un errore sole e così via
Quindi da una parte raddoppiamo e dall'altra dimezziamo d'altra parte Simona Colarizi abita a Campo dei Fiori credo che li Dizeta ne usino tre vero ecco Colarizi che del postino sotto quello che urla era otto zeta non e e quindi c'ha già perdonato prima mi ha già perdonato mi ha detto la prossima volta corazze da sola dato che dobbiamo poi scrive il libero come tutti gli anni e quindi e in quell'occasione ci rifaremo
Io non conoscevo Simona Colarizi tranne che per aver letto di lei
Quindi non sapevo se era bionda alta ma non sapevo niente perché tutte le volte che avevo tentato di andare a sentire una sua conferenza
E riuscito o ad arrivare tardi o da vere impegni di lavoro l'ultima occasione è stata alla Dante Alighieri poche o poco tempo fa discorso di poche settimane fa quando c'è stato un convegno molto ben riuscito sull'eredità di De Felice e Simona Colarizi ha preso parte a questo convegno anzi poi magari le chiediamo come come è andato in generale proprio questa questo grosso lavoro della Fondazione come si chiama la votazione alla Fondazione Ugo Spirito dalla Fondazione Ugo Spirito
Ma di Simona coalizioni tanto troviamo scritta da un po'da un po'da una parte e dall'altra abbiamo all'improvviso alzato i microfoni
E tra l'altro vi ricordo che per i tipi di Laterza sta per un riuscita una biografia la prima Repubblica
Quindi abbiamo una Prima Repubblica ma abbiamo anche questo il tema invece di questo nostro di questa nostra visione
Abbiamo anche una un un finale di Stato liberale con uno dei protagonisti
Del negli ultimi anni della democrazia liberale prima dell'avvento del fascismo anzi proprio l'avvento del fascismo che lo ha tolto di mezzo parliamo
Di Giovanni Amendola parliamo di Giovanni Amendola ma parliamo soprattutto del del suo nel suo tentativo di costruire ricostruire in sistemare un partito liberale
Ne abbiamo sempre parlato dei liberali come di un gruppo omogeneo poi invece stiamo attraversando proprio un periodo nel quale se c'è un un gruppo di persone culturalmente omogenee ma assolutamente disaggregate da un punto di vista partitico è proprio quello attuale liberali stanno tutte le parti
E non è una novità perché il partito liberale che nacque nel mille novecentoventuno mi pare due giorni prima della marcia su Roma
Con una puntualità di quella proprio tipica dei liberali arrivano sempre all'ultimo minuto bene non era l'unica formazione liberale
C'era varie formazioni liberale tra cui quella di Giovanni Amendola
E poi dobbiamo allora fare un passo indietro per ricordarci che illiberali stavano in ogni dove e perché tutti come adesso si ricevono liberali ma non esisteva il partito liberale il partito una invenzione
Diciamo socialdemocratica tra virgolette era partito la struttura del partito socialdemocratico tedesco e quello che poi è stata ripresa dalle tutti i partiti di massa italiani prima il Partito socialista poi il il Partito popolare da ultimo il partito fascista capito proprio una struttura che era quasi copiata dal partito socialdemocratico di Bismarck
Ecco questo invece i liberali allora non non l'avevano una formazione insomma un coacervo di di formazioni di partiti di partite di un universo liberale in mezzo al quale ci sono dei personaggi che talora vengono dimenticati e allora poi che noi abbiamo dall'anno scorso un galleria di personaggi di medaglioni andiamo così con una coalizione a ricercare dei liberali per tutti ecco illiberale perduto
Di cui tutti parlano soprattutto perché perché fece una fine ma non non va ricordato solo per come morì bisogna ricordarsi per come disse ecco questo qua è quello che chiediamo simulatore riesca a proposito di Giovanni Amendola
Grazie
E io però parto proprio dalla da come è morto Giovanni ammenda perché la sua lunga agonia e poi la la sua morte nel mille novecentoventisei e in seguito alle percosse ricevute dal movimento fratelli squadristi dai fascisti
E in un certo senso sono contemporanei alla al declino e alla agonia fino al crollo dello Stato liberale
Cioè sono due intenti nella sua fine la fine dello Stato liberale che coincidono nel tempo
Noi sappiamo che per dare una
Una data finale allo Stato liberale ingegnere non non usiamo la marcia su Roma la marcia su Roma è un evento importante è una fieri tale aperti nel corpo dello Stato liberale
Ma in realtà la vera fine intero crollo dello Stato liberale e quando viene instaurata una dittatura e c'è la dittatura che la cui data di nascita la dittatura fascista e nelle leggi eccezionali del ventisei cioè le leggi liberticide antiliberale
E in un certo senso se noi diamo a questa fine dello Stato liberale e il significato di una transizione Falsitta
Dalla liberalismo puro dal liberalismo elitario a una Democrazia liberale perché anche questo può essere il significato del crollo dello Stato liberale
Allora effettivamente la la morte di ammenda che aveva votato proprio gli ultimi anni della sua vita alla costruzione di una nuova democrazia è proprio il titolo del libro che lui scrive in questi anni ed il suo programma politico e del programma politico poiché l'Unione nazionale
Che la questa organizzazione politica che Amendola cerca di far nascere alla fine del ventiquattro ecco allora se noi prendiamo in esame questo lo Stato il crollo dello Stato liberale come una transizione fallita
Dal liberalismo a una democrazia liberale dal liberalismo lì elitario ottocentesco a una democrazia liberale evitiamo che Amendola TIR questa nuova democrazia si è battuto fino all'anno e e allora tutta la vicenda di Amendola diventa proprio una tristissima metafora della fine dello Stato liberale
D'altra parte a me pare no e non solo a me è larga parte della storiografia e è convinta che una lettura
Del crollo dello Stato liberale solo in termini di contrapposizione di classe vale a dire lo Stato liberale crolla in quanto si sono se scatti dato un conflitto politico e sociale pur visiva contro proletariato anzi proletariato contro purché sia
è una lettura atti non riesce a convincere pienamente UA tutto spiegare del crollo dello Stato liberale
Noi sappiamo i ormai diciamo l'approfondimento che gli studi storici hanno hanno fatto intorno al problema del crollo dello Stato liberale e fate dire che sulla scena ci sono altri protagonisti non solo lo scontro di classe tra questi altri protagonisti c'è la classe dirigente liberale che come giustamente è stato detto prima e è la classe dirigente del Paese è il ceto politico dominante
Nel paese né dal mille tutto centosessanta al secondo al primo dopoguerra cioè agli anni della grande crisi
E direi che allora dobbiamo andare a definire quali sono
Le carenze forse gli errori o forse l'impossibilità di questo ceto liberale di trasformarsi e di trasformare paese etica e di far
I di portare al successo la transizione da uno Stato elitario a uno stato di massa democrat ecco che non facile
Perché elitari dello Stato liberale crolla in un momento che è il momento del primo dopoguerra e questo tipo di scenario noi lo dobbiamo attenere
Molto presente perché non è che il ceto politico liberale non si fossero il succulento della necessità di allargare le basi di bassa dello scatto il non signor X non si sia reso conto del complimenti il governo di una società Dimas
E questi due problemi questi due temi centrali su cui
La cultura liberale si sta si confronta
E sono già dei problemi che con la crisi di fin e secolo con l'avvento delle masse le masse operaie masse contadine ma anche grandi masse
Del ceto medio nella vita dello Stato la svolta del del di chi ne sei con lo diciamo è un problema che che si è già a posto
Ed è un problema che a dir la verità il ceto dirigente liberale e ha cominciato ad affrontare e ha cominciato ad affrontare nei termini il cui sì tu prima e si poteva affrontare cioè il aveva capito che la prima necessità era quella di di Attila allargare
Letta sì del consenso e quindi via via allargare passare da una società liberale elitaria una società di massa
La prima
Diciamo dimostrazione di questo è nell'allargamento del suffragio no
Più cittadini devono partecipare alla vita dello stato i cui indico stato si deve trasformare a un stato elitario in uno Stato democratico noi sappiamo le varietà
Che a partire dal secolo scorso dal diciannovesimo secolo e ti agiti atterrò portavano ad un allargamento della partecipazione politica dei cittadini che è il primo passo chiuda Schininà cittadinanza dei il della popolazione italiana e si era arrivati fino al mille novecentotredici momento in cui si parla suffragio universale naturalmente si parla il suffragio universale
In termini in cui ci fa un po'ridere questo universale perché trattasi di un suffragio universale maschile ovviamente però è il è un momento in cui il Paese l'Italia e in un certo senso è in totale sintonia sapete con quanto sta avvenendo in tutti gli Stati più progrediti il più avanzati dell'Europa occidentale cui appartiene l'Italia sono gli anni tra la fine del diciottesimo secolo e l'inizio del ventesimo secolo in tutti gli Stati si allarga al suffragi e si introduce il suffragio universale
Viene quindi diciamo c'è questa consapevolezza e questo è estremamente importante sottolinearlo anche perché invece c'è tutto una parte di storiografia che tende a svalutare quelli che sono stati
E gli sforzi di un ceto dirigente liberale che esce sì sconfitto
Nel ventidue ventisei
Però che ha ben presente quali fossero i termini del problema e i tassi che erano che che si erano fatti andavano nella direzione di questa transizione
Che cosa chinati interrompere però questa transizione la guerra mondiale
E la guerra mondiale da un'accelerazione a queste transizione in modo così se volete accelerata
è che diventa poi nel primo dopoguerra assai difficile continuare a gestire un processo di transizione che antichità contenti lunghi
Ah deriva molto accorta mente cioè avveniva con transazioni tra le varie forze politiche pensate a tutta la politica giolittiana
Arrivi avveniva attraverso compromessi però avveniva passo dopo passo pile dopo la prima guerra mondiale non c'è più tecnico cioè a questo punto il ceto dirigente liberale si trova a doversi confrontare con i problemi della transizione
E in una società che è diventata una specie di intimato ma ribollente in cui la conflitto anche per naturalmente per i problemi che lascia sempre alle spalle una guerra mondiale pensate la prima guerra mondiale e la la guerra spavento usati
L'umanità abbia conosciuto e sicché quindi diciamo tutti problemi del dopoguerra che fanno da sfondo
Allarme società uscita traumatizzata da questa guerra il peacekeeping naturalmente Qunu movimento socialista ti
Dopo gli eventi del diciassette dopo la Rivoluzione di ottobre è sul piede di guerra e cioè ambisce alla rivoluzione a fare come in Russia quindi abbiamo veramente una società che carica oppressa dai problemi economici e sociali di ogni dopoguerra e che in più è politicamente fortemente scossa
Dal Vittore rivoluzionario che sta facendo proseliti tra le masse operaie
E da questo punto di vista se noi e se noi andiamo a vedere questo scenario cominciamo a capire e innanzitutto quali sono le difficoltà in cui si trova il la classe dirigente liberale
E cominciamo anche a capire forse alcuni dei perché il la classe dirigente liberale
Non riesce nel suo compito di avviare la tardi portare scusate a compimento la transizione e perché fallisce il progetto di Giovanni Amendola
E
Eppure diciamo qualche speranza c'era stata perché il conflitto proprio il conflitto mondiale e sembrava aver dato un'occasione molto importante a quella parte dei liberali a cui
Di cui faceva parte ammenda a cui sì Heritage Giovanni ammenda la che era parte proprio diciamo più progressista più illuminata
Che aveva capito che non era più dilazionabile il problema del cambiamento del vecchio Stato in un nuovo Stato
Amendola come i capi del governo pensiamo a Nitti nell'immediato dopoguerra che attiva hanno voluto la prima guerra mondiale abbiano fatto parte delle schiere degli interventisti democratici e in un certo senso sono i vincitori
Sono i vincitori evitati avranno il Governo Nitti governerà ai Amendola sarà ministro nel governo Nitti nel senso che sembra che ideali dell'interventismo democratico che aveva portato
Una parte del ceto dirigente liberale a follia dell'intervento in guerra dell'Italia proprio in nome dei valori di libertà e di democrazia
Nel senso che la guerra era stata voluta per battere gli Imperi Centrali
Battere gli Imperi Centrali significava atterramento la Ternitti eterni e tutto l'interventismo democratico innanzitutto i limitare dall'Europa delle nazioni imperi autorità
Antidemocratico
E quindi di dare finalmente a tutta l'Europa un assetto democratico che impedisce ovviamente per prima cosa altre guerre
Per cui diciamo la guerra in tinta e le speranze di poter rinnovare anche l'Italia di svecchiare anche l'Italia ci sono
E Amendola infatti di Rai questo immediato dopoguerra proporrà come suo programma dell'immediato dopoguerra io forse parlo troppo vicino
Alla no va bene perché mi sembrava ci fosse un'eco fastidiosa proporrà appunto bisognava nel nel nella sua visione e cercare di
E sono sue parole testuali di portare ti sviluppare al massimo grado le conseguenze del processo risorgimentale
Cioè sono ed agli ideali dagli ideali del liberalismo del Risorgimento che Amendola tra RAI fino in fondo la conseguenza di dover arrivare a una democrazia più compiuta
Naturalmente Amendola si rende perfettamente conto e via via che il la situazione che gli avvenimenti si accavallano in Italia voi sapete l'esperimento di di e reti relativa brevi durate il ritorno di Giolitti al potere non può piacere ad Amendola che è sempre stato un antigelo piano
E Amendola si arrende naturalmente conto di quanto sia difficile però dir la pattuglia dei liberali democratici riuscire a rompere una la vecchia mentalità chissà tesi liberali del corpo del liberalismo
Di cui appunto amendolea inviti sono solo una punta avanzata cioè è sempre difficile procedere a un rinnovamento è un cambiamento e sono sempre le stesse élites liberali che resistono al cambiamento c'è un tentativo di conservazione dell'esistente c'è sempre
La paura e naturalmente le élites liberali che ormai sono al potere da molti anni tentano di conservare questo potere soprattutto perché ritorno forze
Per così dire estrarne al loro movimento ai loro valori e addirittura forze che possono che non vengono considerate leali nei confronti dello Stato liberale
E vedono che queste porte est vogliono prevalere stanno prevalendo anche a livello il reclutamento di danza a che cosa mi riferisco naturalmente perché c'è una classe dirigente liberale che sta vedendo che lettura due grandi porti che non si riconoscono nei valori liberali cioè i socialisti
E tanto
E e stanno prevalendo e per quello che riguarda e ambedue queste forze non sono considerate forze leali allo stato l'intera
Per diverse ragioni ma non sono considerate forze leali allo Stato liberale ricordiamoci che per quanto riguarda i cattolici non li abbiamo ancora una questione romana totalmente aperti a e quindi sappiamo benissimo che un partito cattolico è nato solo nel mille novecentodiciotto
Il solo nel diciannove entra in Parlamento qual è la lealtà Aldo X-Factor libera
Perché poi ci può essere una lealtà a Lourdes
Ma lo Stato liberale una lealtà ancora tutta da discutere quanto alle forze socialiste e cioè non solo c'è diciamo la vicenda della guerra che Pisa
E Pisa in quanto l'atteggiamento delle forze socialiste durante la prima guerra mondiale è stato considerato fatto sì che sulle forze socialiste e addirittura pensasse un marchio antica
Sono l'anti nazione cioè le forze che non hanno voluto
La quarta guerra d'indipendenza perché nel nella cultura dell'epoca della nella cultura liberale dell'epoca la la guerra mondiale è Istat come il Comune lento Thereau Risorgimento liberale del paese
Per questo per quello che era l'atteggiamento nei confronti della prima guerra mondiale e secondo luogo naturalmente siamo in piena mitizzazione della rivoluzione russa i l'abbiamo detto
E questo e il mito della rivoluzione un mito distruttivo potenzialmente distruttivo dello Stato
E d'altra parte però proprio questo tipo di situazione tassi che mentre da una parte amendolea si rende conto che e diciamo le forze dei popolari e dei socialisti che sono forti e molto ben organizzate
Che hanno cominciato a gettare radici profonde nelle masse di
Nelle grandi masse e quindi mentre da una parte c'è questo tipo di crescita e dall'altra parte non solo c'è una pericolosissima divaricazione fra paese di società puliti
Tram governati dei governanti
E ma che questa di Vieri divaricazione in atto fra governati e governanti sta portando il ceto politico liberale ad arroccarsi nella conservazione ha quasi a chiudere gli occhi di fronte a questa situazione non ad affrontarla con grande spirito voti
Per rinnovarli
Perché bisognava invece avere il coraggio di rinnova
è questo coraggio di rinnovarsi Amendola
Capisce che bisogna dirlo e intuisce anche che a questo punto non si può più fare un discorso di arroccarsi nei palazzi del potere bisogna andare e confrontarci con i Paesi bisogna andare confrontarsi col Paese cioè bisogna risolvere il problema di in un reclutamento di ma cioè la cultura liberale i valori del liberalismo solo dei valori che hanno bisogno di a vere un elenco in massa nel Paese perché solo così si riuscirà a creare una democrazia liberale
Nel suo programma per la Nuova Democrazia Amendola sostiene che la battaglia politica dei liberali democratici vede cercare i suoi consensi può trovare secondo me dove li può trovare scusate se se leggo le parole di Amendola ma su questo dobbiamo riflettere un momento
E Amendola dice noi dobbiamo parlare trovare consensi di quella maggioranza di italiani composta da milioni e milioni di uomini e anni Donatis cioè il ceto medio e ci dobbiamo rivolgere a questa maggioranza di italiani che i del fuori dai grandi reticolati dei sindacati e dei pesci
Questa grande maggioranza del nostro popolo scrive sempre Amendola circa col sentimento e con la ragione nella democrazia l'espressione delle sue idealità
E la tutela degli interessi generali del Paese
E quando pensa e parla di politica non pensa agli interessi sindacali non pensa all'organizzazione tesserata ma pensa all'Italia
E si chiede in quale modo la grande maggioranza degli italiani riuscirà ad imporre la sua volontà
Io proprio voluto leggere questa frase perché in questa frase ci sono due affermazioni
E questa frase e è stata scritta
Come sono di drammatica ci arriveremo che sarà di drammatica attualità
Sono architravate gradualità però in questo caso verba spiegato che questa frase è stata scritta nel ventidue
Ed è già avvenuta la marcia su Roma
E ci sono due affermazioni secondo me in questa frase che proprio l'avvento del fascismo al potere adjustment
Vale a dire la prima è che si presume che questi milioni e milioni di italiani di uomini
Questa grande maggioranza del nostro popolo
Cioè questo grande ceto medio
Che circa col sentimento che la ragione nella Democrazia la espressione delle sue dialettale la tutela degli interessi generali Fini ha democratica
E questa è diciamo una prima diciamo è una prima presunzione vale a dire che il ceto medio ossia per vocazione democratica la seconda riguarda il loro il rifiuto pregiudiziale del ceto medio all'organizzazione Tartu
Perché questa grande massa maggioranza di popolo eccetera eccetera
Quando pensai parla di politica e che Amendola di nuovo che scrive non pensa agli interessi sindacali non pensa all'organizzazione tesserata battezza all'Italia
Allora io cercherò rapidamente di svolgere semplicemente questi due concetti perché evidente che il discorso si allargherebbe troppo
E partendo prima dal primo cioè la vocazione democratica della classe media
Per arrivare poi a una classe media che è anti partitica nel senso che non pensa non vuole e non crede all'organizzazione politica e naturalmente terreni vi invito a rendere rendiamo tutti conto che stiamo parlando degli anni venti dei primi anni del
Allora a mio giudizio Amendola individuato in modo molto corretto il problema della mobilitazione del ceto medio
Prima quando facevo riferimento alla svolta di fin e secolo
E alla necessità di democratici Zare lo Stato liberale cioè di allargare le basi di massa dello Stato liberale ho fatto riferimento alla grande mobilitazione delle masse che
Franchini era dell'ottocento e i primi del Novecento è l'evento
Dirompente nell'Italia liberale
Cioè ascendono verso la platea della politica chiedono partecipazione politica perché non l'avevano guardate che non è solo il proletariato ad essere escluso dal punto
E ancora nel mille novecentottanta Jirga e portava in Italia scusato ottocentottanta circa vota in Italia l'otto per cento della popolazione quindi anche gran parte del ceto medio che mi sfugge
Sul sia una legge io ero passo avanti quando c'è la legge di modifica elettorale che porta all'alfabetizzazione il diritto al voto però Suma siamo sempre in una società molto elitario
Quando le masse cominciano ad ascendere non è tumultuosa solo la scienza degli operai e dei contadini cioè delle masse proletarie tumultuosa anche l'argento nei cento metri che chiede qualcosa
Chiede il rinnovamento chiede partecipazione politica chiede anche polvere
E si trova di fronte uno stato elitario cosa significa si trova di fronte un a oligarchia al potere che negli anni è sempre stata quella volta esponente degli interessi
Dell'industria a volte esponente degli interessi del mondo agrario della Grand agraria del Sud in genere
Sintesi degli interessi di questo blocco storico dominante questo piatti e fare congetture invio che stai scendendo perché proprio i processi di industrializzazione del Paese stanno dilatando all'infinito la spira del ceto medio
Quindi queste masse stanno premendo stanno premendo alle e chiedono qualche cosa vogliono delle risposte
Però tutto questo tutto questo genere di mobilitazione del ceto medio di questo poco lontana di politicizzare affida ceto medio perché siamo a questo tipo di problemi
Fa veramente nei canali dei valori liberali e della politicizzazione in senso democratico
Non possiamo dire quando sono i momenti in cui questa politicizzazione del ceto medio emerge per esempio nel momento dell'interventismo anche quello ne abbiamo lo abbiamo ricordato è sicuramente un momento in cui Rispetto alla neutralità e all'opposizione Scelta dai socialisti
E e è il ceto medio no che porta avanti il discorso dell'intervento in guerra e abbiamo visto che in questa mobilitazione del ceto medio interventista ci sono gli interventisti democratici
Come Giovanni ha ben
Perché che vogliono la guerra in nome dei valori della democrazia per abbattere gli imperi autorità
Ma non sono solo questo
Cioè tutta un affare molto importante di interventi che il nove fanno riferimento ai valori della democrazia
Pensiamo a tutto l'interventismo rivoluzionari
E non solo perché nell'interventismo rivoluzionario poi l'interventismo rivoluzionario poi provocherà India Mussolini cioè un invece socialista Mussolini uno dei suoi Carlo
Eh ma non sappiamo che diciamo dal corpo dei liberali
E si stanno SSIS si sono già in tutto il decennio giolittiano e nel momento della guerra è il momento culminante è che si vanno formando delle anime radicale
Che interpretano l'esigenza di mobilitazione del ceto medio ma su valori che nulla hanno a che fare con per pensiamo a tutto il Futurismo a tutto il nazionalismo esasperato
E e che hanno in sé e valori autoritari che sono portatori di valori autoritari che non di valore democratico
E questi non hanno nulla a che fare con l'interventismo democratico di Giovanni ammettono alla fine hanno molto più a che fare con l'interventismo rivoluzionario di Mussolini
E questo tipo di strana realtà strana per modo di dire un altro alcune questo tipo di realtà e Peia Mendola la conosce molto bene non foss'altro perché la moglie di Amendola io da alcuni è una grande ammiratrice dei futuristi di Marinetti è una grande è una dannunziana è una grandissima ammiratrice diciamo dell'anima radicale
Del liberalismo seppure ormai possiamo certo che poi le matrici del liberalismo le troviamo
Però non sono sicuramente quelle quelle che stesse matrici che portano Amendola a compiere il discorso sulla nuova tenuta
E in questo senso c'è una apro solo una brevissima parentesi ma molto breve
Perché in realtà c'è ancora un altro equivoco P. Ammendola
Da bravo uomo del Sud giustificabile come quindi poco però essi cioè sicuramente questo equivoco nella sua teorizzazione
Perché Luís tubetti dell'anima democratica del ceto medio e non come osservato nel suo collegio elettorale
E nessuno e Sarno suo collegio elettorale
E che cosa vede prevede che la il ceto medio meridionale
Siamo sempre nel prendiamo sempre il ventidue come momento di riferimento
è rimasto impermeabile al fascismo
Così come è rimasto pressoché impermeabili e la società meridionale tranne per piccolissime isole ai sommovimenti del biennio
Allora che cosa dice Amendola dice dunque allora noi abbiamo una società meridionale
Anzi una borghesia meridionale ceto medio meridionale
Che è è stato non è stato toccato da quelle che sono invalidi in russo che stanno circolando in Italia prima il virus del socialismo poi il virus del fascismo
E e rivendica con forza e con orgoglio il fatto che il mezzogiorno non è terra di conquista
Mentre accoglierà ospitale ogni libera discussione ogni civile confronto respingere intese degno uso la calata dei comunque
E su questo però anti anche qui molto se volete è un bellissimo discorso questo di Amendola non è molto condiviso dalla stessa intellighenzia meridionalista di questo periodo che invece a parole fuoco
Nei confronti della borghesia meridionale pensiamo solo a Sarpi Emilia Durso
A Fortunato che parlano di un ceto borghese epatico cinico abietto sono loro aggettivi
E e che però qual è il vero problema che questa impermeabilità del ceto medio meridionale
Arriva al pool uscire all'ondata bolscevica Hippolyte alla conquista fascista è semplicemente paura del cambiamento e mentre scarpe cioè proprio del augura ovviamente della sovversione russa che comunque mette in discussione i turchi
Ma paura persino del fascismo per quei connotati di cambiamento di modernità che comunque il fascismo Haines quindi in questo senso questo Túpac questo ceto medio a vocazione democratica di cui
Di cui abbindolasse di disservizi l'altro è il discorso
Sul e gli altri anche questo è un discorso estremamente importante perché vedete Amendola del proprio in questo periodo tra il ventidue e il ventiquattro
Quanto
Si rende conto che i l'avversario da battere a questo punto è è il fascismo per i suoi tratti di liberalità calcolate che a partire dalla marcia su Roma l'offensiva squadrista
Comincia a rivolgersi anche nei confronti dei citi democratica
E i suoi alberi da abbattere tutti gli avversari politici e qui c'è stato anche il grosso equivoco no al fascismo partorì servita per fare un lavoro antisocialista un lavoro sporco se vogliamo vogliamo intendere così e però a quel punto sì o si sperava di parlamentari alzarlo come è la speranza di Giolitti quando va al governo
E oppure si partita di non ricordare qual è il programma
Dei fasci di combattimento del diciannove perché nel programma dei fasci di combattimento del diciannove c'è solo noi siamo contro le organizzazioni socialiste
Ma noi siamo anti liberali ampi parlamentare
Quindi c'è diciamo una una rimozione di questi connotati del fascismo bene e a questo punto però Amendola ha capito
Che la marcia su Roma è stato un vulnus al lo Stato liberale è stata una ferita che che che è difficile da rimarginare che che stanno mettendo in discussione la legittimità stessa dello Stato liberale
E bisogna fare qualcosa
Abbiamo detto che bisogna secondo lui parlare al ceto parlare convincere il ceto medio a mobilità
E in un certo senso guardate che fascismo e Ammendolia anni usiamo questo termine
Sono concorrenziali per dirlo in termini moderni sullo stesso ceto sociale cioè cercano di pescare consensi nell'assetto Testarossa
Cioè che la sacca del ceto medio
E anche se noi pensiamo a questo se ci poniamo questo questo tipo di di di quadro di riferimento noi capiamo anche perché tipi tue prevale nel consenso del ceto medio
Perché da una parte ci sono degli intellettuali liberali estremamente culti ed estremamente e
Sicuri firmi nei loro principi dall'altra parte c'è un Mussolini che è un buon organizzatore di massa vedete quando il gioco si è spostato dai Palazzi alla piazza
E allora chi anche le capacità di organizzatore politico e sicuramente Mussolini venendo dalle file del Partito socialista questa capacità c'è la e c'ha un grosso vantaggio nell'organizzare le male
Certo avendo l'aveva detto che in forza del richiamo degli ideali dei valori il ceto medio si sarebbe mobilitato
Dopodiché però non è così il realista da non pensare che qualcosa di più concreto per mobilitare questo ceto medio bisogna fare Cipro
Anche se ovviamente sarà sconfitto sul terreno realizzativo
Che cosa prova pare prova a fare l'Unione nazionale prima l'Unione democratica del sud l'embrione meridionali e poi l'Unione nazionale che nascerà solo nel novembre mille novecentoventiquattro
Quindi molto tardi anche il fattore tempo è piuttosto importante per questo la transizione poiché è una tradizione che fallisce e quando i tempi si sono ristretti e il fattore tempo diventa quasi decisivo
Qual era la struttura dell'Unione nazionale intanto l'idea dell'Unione nazionale comincia a venire ad Amendola durante la campagna elettorale
Per le elezioni politiche del mille novecentoventiquattro
I
Ed è ancora la struttura di un vecchio associazionismo nella società civile
Della solo spezzoni di altre associazioni per esempio l'associazione dei costituzionalisti tutte associazioni che si libere associazioni civili non partiti
Che esistevano e che dovevano servire innanzitutto come comitati elettorali
Ormai l'offensiva fascista è cominciata anche nel Sud cioè il fascismo sta cercando di penetrare nel sud il famoso Sutu che doveva essere Baluardo al non doveva essere terra di conquista
Comincia ad essere attaccato in vista delle elezioni del ventiquattro dalla penetrazione dei fascisti Amendola e i suoi amici riescono a costruire tutto una rete di associazioni che sono dei comitati elettorali soprattutto e hanno anche un gran successo
Perché Amendola sarà eletto con una marea di punti nel suo collegio elettorale proprio nel ventiquattro
Però io non certo senso queste unioni da cui poi nascerà proprio per mette solo per sommatoria mettendo insieme tutte le unioni locali lascerà l'Unione nazionale
E sono tutt'altro che uno strumento partiti comune
Appunto sono dei comitati elettorali non annulla del partito di integrazione
E qual problema invece è che non solo le altre forze politiche cioè i socialisti cattolici sono organizzati in partiti di massa
Ma anche il fascismo se ormai e che ormai diventato un grosso partito di massa
Qual è il Vitinia che abbindolati impartito vi voglio leggere solamente un altra frase che però estremamente interessante ed è una lettera che Amendola Scrivia di Ruggiero
Anche questa nel mille novecentoventidue
Amendola scrive
Dei cosiddetti partiti di massa Amendola dava questo giudizio questi partiti di massa vivono una ditta in gran parte artificiale
Sopra eccitata dall'esercizio della politica professionale
E solo la situazione eccezionale che si è creata in Italia con l'avvento al potere del fascismo poteva spingere Amendola a superare le sue forti resistenze nei confronti dello strumento per a per usare una sua frase la sua ripugnanza nei confronti dei per e così scrive nel diciannove
Quando giunse alla Camera tutto compreso dello spirito delle istituzioni io ripugnanza Lippi anche dei pietà
Dove sarà di ridire ictu PdL atto organizzazioni dirette tanti può vedete vanta il moderno perciò strane da quei professionisti della politica capaci di manipolare le coscienze dei cittadini
Al punto da trascinarli persino in una lotta fratricida il nome questa o quella religione pur
Certo quindi con sforzo con grande sforzo Amendola ridotta all'Unione nazionale
Ma non crede non può credere allo strumento del TAR
Anche qui che anche questo è è un grosso problema
Perché è un problema che
Che è una delle carenze della classe dirigente liberale come si può contrastare
Nella lotta politica
Contrastare forze che hanno questa capacità organizzativa questa capacità di raccogliere adesioni Fidelity
E questo vale per le masse proletarie organizzate nel partiti dei grandi partiti di integrazione di massa popolari e i socialisti ma vale anche per il partito fascista che organizza cedimenti
Vedete quando
Amendola parlava del dei valori del liberalismo
Chi dovevano essere trascinanti aggreganti per la grande massa del ceto medio
E non si rende conto che proprio sui valori del liberalismo in quanto portatori del valore nazione e il fascismo statica
E cioè il problema è che il fascismo ha trovato ha fatto trovare riuscita a far scoprire al ceto medio quello che è un mio collettivo una sua appartenenza alla nazione
E sta convertendo gli ideali della nazione a cui i liberali hanno sempre fatto riferimento questi ideali li sta convertendo in una religione interna
Di nuovo qual è il problema il problema è che l'Italia è una nazione molto giù ed è un Paese molto immaturo
Civilmente economicamente e socialmente perlomeno rispetto agli altri Paesi dell'euro i processi in dazionalizzazione delle ma sono dei processi che sono ancora in divenire
Nel film dell'immediato dopoguerra
Non sono nemmeno cinquant'anni che natalità cioè pochissimo in termini storici è veramente un battere di ciglia cinquanta
La popolazione sino io ne ci ricordiamo le parole di D'Azeglio che fatta l'Italia bisognava ancora fare gli italiani e noi ci dobbiamo chiedere se nel mille novecentodiciannove gli italiani erano stati fatti uno e bisognava anche capire come bisognava farli questi italiani è vedete Amendolara del liberalismo una idea ripeto molto elitaria nel senso che tutto quello che manipolazione delle cosce
Tutto quello che richiamo all'irrazionale che nessun gruppo irrituali della Puglia
La politica e la politicizzazione delle masse attive attraverso riti
Mi
Attraverso un tramite chi non è la ragione e l'irrazionale quello che altri
Ecco tutto questo per per Amendola ad Amendola fa orrore
E il diciamo se volete l'errore che Amendolara compie è di pensare che e irrituale
Temi
Per il richiamo all'irrazionale ha bisogno esclusivamente il proletariato ignora mentre la classe media cultura
Deve resistere alla manipolati
è questo è anche quello e diciamo questo non è solo di Amendola sapete questo è un tipo di se volete avversione nei confronti dell'organizzazione parti che esprime tutta la classe dirigente liberale e non solo
Nel mille novecentoventidue riesprimere acquisto anche nel quarantasei
Però è una visione che contrasta perché c'è un contrasto con quello che un'organizzazione politica delle masse che avviene in quella che è stata definita in cui su questo la storiografia è totalmente concorde
è stata definita proprio l'epoca delle grandi ideologie delle grandi ideologie totalizzanti delle grandi ideologie religiose
Gli anni che vanno diciamo dal venti ai cinquanta mille novecentoventi mille novecento se volete quindici mille novecentocinquantacinque sessantacinque sono gli anni delle grandi ideologie
E che in cui la lotta politica al conflitto politico è un conflitto di religione dissoluto come conflitto di religione e in cui il grande la grande mobilitazione delle masse avviene come momento di sfide
Come un momento di ideali appunto totalizzante
Questo
Contrastati totalmente con quelli che sono ovviamente gli ideali delibere
Che sono ideali in cui la politica è innanzitutto una scena individua libera non manipolate
In cui non in cui non esistono dei depositari di verità ideologiche assoluta e in cui non c'è la possibilità di una delega fideistica i partiti perché queste devono essere scelte vide
Di individui che liberamente scelto
E c'è un orrore per una società e questo è presente anche nei testi forse li li avrebbe
Vi avrei perso
Punto questo è e per esempio per corre tutti i testi anche del dei
Degli esponenti liberali dei pensatori liberali nel quarantacinque quaranta
Quando quando l'Italia si si si stava costruendo una democrazia ma è una democrazia dei partiti
Innanzitutto perché il processo di razionalizzazione di politicizzazione delle masse è garantito dal partito sono i partiti che si fanno garanti diciamo della fedeltà tv cromatica dei loro iscritti al nuovo sta e mentre invece della cultura liberale continua ad esserci e una
Privato delle scelte individuali è un orrore nei confronti di una società messa su tutto tesa
Cioè il praticamente incapsulato ammantata dalle organizzazioni partiti
Certo
Naturalmente questa è l'ultima provocazione con questo veramente finisco e se si guarda appunto alla storia italiana più recente se si guarda alla fine di un sistema partitico quello a cui abbiamo assistito tutti
Be vera è che il discorso di Amendolara Lambertini là il discorso anti partitico di Amendola torna di grandissima attualità naturalmente
E io la come storico però devo considerare che tra l'Italia del mille novecentonovanta e l'Italia del mille novecentoventi ed è qualcosa è successo cioè la distanza e moltissima cioè certo con tutti i suoi difetti ovviamente questo Paese cresciuto
è cresciuto in consapevolezza democratica soprattutto è cresciuto in consapevolezza dei propri diritti
è a questo punto temi secondo me non è casuale comunque che proprio nel cambiamento che è avvenuto in Italia e anche
Soprattutto anche dei riti filino delle grandi ideologie
Mai
Parecchi anni no parliamo di tramonto delle grandi ideologie totalizzanti ed è proprio gli ideali del liberalismo che il rivendicano
Delle libere scelte degli individui e che sono mostrano insofferenza nei confronti delle tappe organizzative dei partiti più che organizzativi dei partiti Chiesa per queste tematiche mi sembrano che ormai stiano
Percorrendo siano grande attualità se ne discuta in tutto il mondo politico ma non solo nel mondo politico e l'intera cultura italiana che sta ripensando tra tra i valori del liberalismo da
Grazie professoressa che perché ci ha fatto pensare al ai giorni nostri mentre parlavamo del venti ma poi ci ha fatto pensare anche moltissimo
Agli anni dell'immediato dopoguerra io voglio sempre ricordare perché questa non è ancora capitato agli altri anni l'ho detto svariate volte che un giorno Guglielmo Giannini il il capo del Partito dell'uomo qualunque un partito che non era un partito ma era un era un gruppo di lettori che si erano trasformati in elettori
Con tutto poi quello che avvenne dopo il qualunquismo che è diventato sinonimo di una depravazione mentale ma che insomma all'inizio forse era un momento di reazione forse anche giustificati
Ebbene quando si trovò con questo pacco e norme di voti Guglielmo Giannini andò da chi da quello che era tra virgolette il suo maestro perché allora chi è che non si diceva crociano Ando da Benedetto Croce che era il presidente del Partito liberale
E lì visse io su questa si riprenda ecco li portiamo al Preside di barare e Benedetto Croce che come benissimo ha dipinto senza mai citarlo ma luglio qualsiasi altro liberale di quell'epoca e di quelle dopo e di quelle prima era contrario al partito
Di stampo bis marchiano poi dopo socialista popolare
E fascista in Italia era contrario all'idea totalizzante eccetera Di Somma per carità ma insomma non questi i pacchetti di voti questi gruppi che arrivavano ma non ci pensava minimamente e li respinse al mittente
Ecco quindi probabilmente allora poteva diventare non dico un partito liberale di massa come poi gli altri hanno tentato di fare negli anni molto recenti come scarsissimi risultati forse proprio inconcepibile un partito liberale di massa qua bisogna pur fare tanti altri discorsi
Ma invece voglio ritornare agli anni Venti non so quanti di voi hanno letto i miei libri molto belli del figlio di Giovanni Amendola di Giorgio quando racconta e l'inizio della sua del suo attivismo ebbene Cluj invece all'idea totalizzante credeva fermamente credevano il partito guida tant'è vero che diventò uno dei dei dei più grandi propagandisti dei più dei più attivi fra i comunisti che allora erano clandestini ebbene tutto questo porta il discorso anche a una lunga stagione nella quale tutti i grandi liberali che non credevano i partiti che quindi non seppero opporsi con lo strumento dei partiti ai partiti che allora facevano data da da padroni e poi dopo anche qualcosa di più ebbene tutti questi divennero invece poi marxisti in avversione al fascismo ha probabilmente se avesse vinto massimo però diventavano fascisti che lo sa insomma questo non lo possiamo dire
Cioè proprio il credere o non credere in un certo tipo di struttura liberali non ci credono io non c'ho mai creduto voi chi è che alza la mano per primo
Mentre voi ci pensate perché ci sono sempre presi da un attimo di panico di fronte agli argomenti di questo genere mentre vorrei allora chiederà la professoressa sette tutto quello che accade non fu anche per un improvviso cambio del metodo litorale si era passati dal maggioritario al proporzionale
Ecco questo aveva rivoltato completo la frittata
Come oggi viene rivoltata un'altra volta
Non può essere nel nel sistema elettorale la chiave di lettura di questo amore o disamore per i partiti o o per gli individui
Ma va be'questo è un tema molto molto discusso io
Io dico qual è la mia opinione naturalmente perché non non sono poi un'esperta di sistemi elettorali mentre adesso noi abbiamo ormai una ormai la storia contemporanea è è specializzata e specializzati si sa per cui sì sì sì tale c'è ormai lo storico dei sistemi elettorali
Lo storico contemporaneo dei sistemi elettorali dunque no io dico una mia opinione naturalmente sicuramente il cambiamento dall'uninominale alla proporzionale ha degli effetti pesanti nella crisi dello Stato liberale
Ha degli effetti pesanti ma non tanto perché dai ma hanno più potere ai partiti in realtà è perché frantuma in maniera ingestibile le forze del Parlamento
Che a questo punto si aggregano in tantissimi gruppi cioè il la classe dirigente liberale che è al potere in realtà non ha una maggioranza perché è talmente frantumata cioè la proporzionale determina un tale pluralismo forte presenti in Parlamento è che diventa una delle situazioni molto tipiche se scolpite dell'Italia dopo il quarantacinque per c'è un Parlamento ingovernabile in cui il bisogna assolutamente fare delle alleanze
Ecco questo è l'effetto secondo me il più vistoso della proporzionale d'altra parte e io non non credo ma e non c'ho mai creduto nemmeno in tempi recenti oltretutto che il cambiamento to sistema elettorale avviata proprietà salvifiche
O abbia proprietà distruttive
Cioè non è che cambiando un meccanismo
Si può salvare appunto un sistema o distrutte
C'è
In un sistema che già attraversa nulla
Un periodo sicuramente agitato comune è il sistema liberale del diciannove una frantumazione della composizione parlamentare rende ancor più difficile ecco questo lo possiamo sicuramente dire
D'altra parte però questa frantumazione che è indotta sicuramente dal sistema elettorale ed è anche una frantumazione dei papà
C'è un
C'è una bellissimo cioè molto interessante approccio al tema della crisi dello Stato liberale che è un approccio molto più Pistorio istituzionale
Ed è l'approccio diciamo che hanno portato avanti Rubelli pro che la caduta dei regimi democratici quando Di Rienzo che uno studioso uno dei massimi studiosi americani e altri collaboratori fa militari casi
Beh il problema secondo secondo Lindsay si è inevitabile o no il crollo di uno stato democratico si studia la caduta dei dei sistemi democratici nel periodo fra le due guerre mondiali a livello comparativo
E naturalmente Linz parte dall'Italia idea che non sia inevitabile la caduta del ci ma che diventa pressoché inedita
Se le porta
Se in Parlamento le forze leali al sistema
Diventa non minoritaria non solo rispetto alle porte sleali troppo fa ma rispetto alle forze sleali più le porte sì mi LEA ed è tutto giocato sul discorso delle forze seguire Ali quali sono le fortezze indica
All'interno della classe
Il richiedente liberale ci cominciano a essere troppe forze simile cioè che sono leali ma solo fino a un certo punto al cospetto e per esempio l'abbiamo nominate non le correnti nazionali
Fino a quanto sono Lea fino in fondo
Ecco e in questa la frantumazione dell'Aquila della classe dirigente del ceto politico liberale ed emerge anche così per esempio i popolari di cui parlavo prima non tali se non vengono considerate delle porte sleali
Solo a porte senile
E ci sono gli alleati di governo però dei crediti delibera
Allora i liberali che sono alleati di Governo con delle porte segui le ali che hanno al loro interno
Dei gruppi
Che non fanno più maggioranza coloro che sono altrettanto segui le ali nazionalistiche ieri
è una situazione effettivamente abbastanza esplosi sì certo anche questo però è il suffragio anche questo vedete dove non sappiamo per esempio se la proporzionale
Tutti invitano gli storici per primi naturalmente invitano a fare la storia senza eccessi
Invece io il mio divertimento Massimo con i miei studenti è quello di fare la storia come il Sei Nazioni perché perché questo diventa un esercizio divertentissimo da è un de è solo un esercizio che può a volte servirà a spiegare qualche cosa
Le
è molto probabile che dopo le elezioni a suffragio maschile
Del tredici il problema della proporzionale si era già cominciato a porre in quel periodo naturalmente se non ci fosse stata la prima guerra mondiale è chiaro che la transizione sarebbe continuato
Se non ci fosse stata la rivoluzione russa è chiaro che la transizione sarebbe continuate magari in questo caso la proporzionale serviva per aggregare
In diverso è il discorso
Se però la domanda è certo che la proporzionale incoraggia l'aggregazione partitica questo sicuro
Però il problema a cui che voi dovete cercare di risolvere percentuali Beppe da comunque esprimendo la vostra opinione è proprio quella ma era necessaria un'organizzazione partitica in quel periodo
Perché da quello che che avete sentito da me da via mi ha risposto di sì ovviamente
Cioè con tutti i limiti con tutti i limiti manipolatori che possono avere le strutture partitiche
A mio giudizio era necessaria una struttura partitica nel mille novecentoventidue il Partito Liberale si dà una struttura nasce il Partito liberale pesante del ventidue
E ci sono dei dati che ha raccolto uno studioso che si chiama Ullrich mio collega
In cui è venuto Ulrica ecco in cui a livello numerico non non non è che non c'è uno una casa liberale che non è nemmeno così indifferente e il problema è che poi non non esiste una struttura organizzativa chi vinta nella società perché guardate che il problema non è tanto di far gruppo parlamentare perché non è questo il problema
Cioè il partito liberale come partito di rappresentanza individuale esiste e il problema è la funzione che hanno i partiti di integrazione cioè partiti che non vivono solo il momento parlamentare in cui anzi Moretto parlamentare del tutto secondari
Ma che invece vivono dentro la società che accompagnano il percorso di politicizzazione del dell'individuo
Dalla culla alla bara come si diceva allora no cioè una politicizzate una presenza costante all'interno della
Io c'ho ancora domande
C'ha molti scorso forse se mi leali vogliamo ribaltare il discorso portarlo invece in pieno periodo fascista
Dove probabilmente se il fascismo non è mai diventata tirannide ma ridiventato molti dicono che era uno stato autoritario fortemente autoritario lo si deve al fatto che c'erano forse semi le ali cioè la monarchia non è mai stata leale al fascismo io al Regio Senato il Senato di nomina regia
Beh insomma proprio perché era conveniva
Non veniva nominato dal Duce lo stesso la magistratura che dovettero fare i tribunali speciali perché la magistratura non avrebbe mai
Ottenuto il medesimo risultato nei confronti degli oppositori è forse l'esercito e la marina età che poi la fama di essere l'arma l'arma fascista era quella dell'Aeronautica perché era quella che era stata inventata in quel momento ecco possiamo dire allora
Che il discorso delle forse seminariali vale sempre
Rammento c'è scusa perché sì vale sempre ovviamente è una dittatura è più difficile da scardinare no chiaro però è chiaro che quando Mussolini nonna più il consenso dei poteri paralleli
Che sono tutte forze sedi leali perché il problema non riguarda solo la monarchia che significa anche l'esercito per nuovi più con un'Italia in guerra quello è un problemino non da poco naturalmente per la borsa di ma riguarda potere parallele la chiesa e anche la Chiesa un atteggiamento ambiguo sicuramente di appoggio per su molti spetti per un lungo periodo ma di presa di distanza dal trentotto al Po un'altra porta parallela il mondo economico e anche il mondo economico a interessi fino a un certo punto com
Coincidenti con quelle del regime soprattutto quando per il regime manifesta poi una una vocazione diciamo anticapitalistica che che va a ripescare soprattutto sul finale Nobel si abbassano socializzazione certo nel momento in cui tutti i poteri
Paralleli e quindi tutte queste porte seriali gli voltano le spalle è chiaro che anche per una dittatura
Che ha il tubini no assoluto perché ha un dominio assoluto nel senso che l'ordine pubblico non viene mai violato bisogna aspettare al marzo del quarantatré perché l'ordine pubblico venga violato
E anche per una dittatura diventa difficile sopravvivere con sapendo appunto quanto sono condizionati spot
Alberto bianche no io sono convinto che la storia non si fa con i se ma i se servono a spiegarla quinti penso che sia molto positivo gioco questo questo oriente Sissi l'albero del no volevo dire guizzo mi ha colpito una frase di Giovanni Amendola
In cui dice il ceto medio pensa alla nazione
Ora
Certamente degli dell'idea di nazione però come dire un'operazione che successiva
A quelle sono gli interessi anche economici delle diverse forze sociali voglio dire l'idea di nazione e risultato dell'elaborazione culturale e ideologica
Questo perché io adesso non so se Giovanni Amendola ma mi pare che sia un limite un po'di tutto il ceto liberale del tempo
Questo cioè non c'è a mio modo di vedere una riflessione puntuale
Sugli sviluppi economici del Paese
Cioè anche quando Giovanni Amendola tra quelle riflessioni
Non so se conduce anche un'analisi
Su quello che poi era è stata un po'la modernizzazione del Paese che non scordiamoci che comunque il periodo giolittiano vede un cioè con una certa forma di modernizzazione che si attua quanto meno in maniera più più intensa più forte nel nel nord dell'Italia questo mi porta a un'altra riflessione quindi questa è la prima domanda
Mi porta un'altra riflessione se non ricordo bene
Anche al si scusa se scusano fatti tagliato
Passano da domare e le anche nel campo socialista
Del movimento socialista una ma una riflessione viene condotta in particolare da quegli esponenti che poi verranno cacciati dalla dal morir dal dal dal Partito socialista
Mi riferisco i vari Bissolati Bonomi che mi pare forse credo proprio Bonomi conduce chiaramente il loro intento era quello di combattere lidio Luigi le l'ideologizzazione diciamo delle correnti di sinistra rivoluzionarie ma che si pongono però il problema
Di costruire un movimento socialista che partisse non da dall'ideologia ma da un'analisi puntuale dell'organizzazione economiche economiche
E e chiudo su cui esso poi un'ultima riflessione anche Renzo De Felice mi sembra quando parla primo volume mi mi riferisco al primo volume alle battaglie che Mussolini conduce in Romagna
Chiaramente nell'ambito del movimento socialista nello stesso tempo abbiamo dall'altra parte Nenni sul movimento repubblicano romagnolo beh partono
Partono da interessi economici
Cioè l'identificazione del proletariato e dei ceti medi avviene a partire dagli interessi economici ce questo limite nel movimento liberale e quindi anche nella proposta che fa Giovanni Amendola l'assenza di una riflessione tuttora su questo
Rispondo
E dunque si innanzitutto devo dire che il lamenta la non è molto sviluppato il problema del economico Menzel come giustamente lei ha rilevato nel senso che Amendola vede soprattutto mentre lei parlava stavo cercando di trovare il re ferimenti ebete soprattutto dei limiti temi un sistema economico che lei diciamo nell'esso UE nel suo
Per il suo iter PC per così dire
Non riesce a interpretare fino in fondo la grande spinta alla modernizzazione perché infatti parla di un sistema ingessato e parla di tendenze brutto pratiche interno USA e per il congegno produttivo
Solo diciamo notazioni piuttosto vaghe mentre invece ci sono dei suoi viabilistici che collaborano con cui come Ruini come fu quello eccetera che sono dice molto più attenti a questo discorso
Il vero problema però e questo è un problema che anche il fascismo si e che a livello del discorso economico e difficilissimo trovare io collettivo delle classi
Perché proprio rispetto a quello che è il processo economico
E e le classi medie sono economicamente molto frammentate nelle loro nei due settori economici
Cioè non è possibile trovare nell'elemento economico l'elemento unificante interessi
Economici delle classi medie che sono interessi tra loro contrastanti
Cioè se noi prendiamo gli interessi del commerciante gli interessi dell'impiegato
L'interesse del professionista all'interesse dell'artigiano perché ancora proprio parlare anche di artigiano e non ci troviamo di fronte a degli spettri di interessi ti Tiffi civilmente possono essere in gruppo tant'è vero che gli ho collettivo poi si trova in una sovrastruttura per dirla alla marxista e non in una struttura cioè si trova del di attivazione non si riesce a provare sul terreno economico anzi
Dirò di più che si si trova sul terreno economico
Lussi trova il pare sulla protesta anticapitalistica perduti
Cioè la classe media che
Di cui avevo parlato parlando della grande mobilitazione delle classi medie a cavallo del segno dei due secoli a avevo detto che questa grande mobilitazione si esprime in un desiderio di partecipazione politica banditi pompiere
La classe media che si mobilita è una classe che e sir rivolta ottenga rivoltarsi nei confronti del potere di classi borghesi superiori in cui non si riconosce
Per dirla in parole poverissime ceto medio che si mobilita non vuole essere governato Danielli e non vuole essere governato dai principi Pignatelli in campo
Dal Grand agrario o dal grande industria Abc detti cito liberale al governo eh espressione i questi poteri e con e chiaro che Mussolini dall'illusione al ceto medio di dire battute governerà e in un certo senso un certo ricambio della classe politica poi a Viterbo
Certo che poi è evidente che come deve fare
Diciamo come deve dire unificarsi de cioè deve cercare l'appoggio della monarchia
Come deve cercare l'appoggio della chiesa così deve cercare l'appoggio del fondo economico Mussolini per prevalere no e di qua ridiamo a quei poteri paralleli di cui stavamo parlando prima
è cioè e nel momento in cui si intenti ottiene l'appoggio della monarchia al movimento mussoliniano dipinta da antipodale con il monarchico
Grosso modo è perché non lo sarà mai però
Comunque non così ecco vita anticlericale perché Mussolini era un mangiapreti e i fascisti ero dell'AGEA stretti diventa automaticamente Dio patria e famiglia no
è e così
Il fatto di a vere sulla di avere su di sé marchio di guardia bianca del grande capitale non gli piaceva molto però questo marchio ce l'aveva
Ecco detto questo è interessante capire che però ceto medio che viene politicizzato PL attirato in un discorso che anticapitalisti go
L'altra equivoco perché poi l'anticapitalismo del ceto medio significa contro il sistema capitalistico che non è
è per rapire una fetta di potere all'interno del sistema per
Ecco a diciamo queste tematiche sono abbastanza assenti dalla dalla prospettiva di Amendola ritornano nella prospettiva di Bonomi che lei ha giustamente citato
Bonomi è sodale di avendola in tutta l'élite resa dell'Unione nazionale perché la fanno la costruiscono insieme e Bonomi viene dalle file del socialismo riformista un tempo apparteneva al Partito socialista
Tre era la domanda che volevo farle perché prima citato Ruini che immagino sia Lucio lui ecco Lucio Ruini poi presidente del senato in epoca democratica eccetera fondatore del partito temo laburista assieme a Bozzini qui ricordare che ne abbiamo parlato proprio all'inaugurazione dei corsi
Ebbene no io volevo andare ma chi c'era alcun con me Amendola questa unione nazionale colui Bonomi pur Ruini Bonomi c'erano tutti gli esponenti per esempio che poi faranno il Partito sardo d'azione
L'usura abbiamo trenta fino trepida
Sì tre fine perché poi mi ero ricordata che tutti figli di questi a vendoliani finiscono tutti nelle file del partito conquista per cui c'era anche un prego di perché è il padre di di Bruno
Si è diciamo tutta una teli di sia riformista liberale
Liberaldemocratica e riformista sono varianti perché in realtà che cosa che qual è la prospettiva politica immediata dell'Unione che poi la prospettiva di io parlando avviamento alla ed essendovi fermata su queste tematiche non ho raccontato la storia tutta questa battaglia vive sull'Aventino
Ovviamente questa battaglia sull'Aventino è una battaglia importantissima perché ma perché l'Aventino cari l'ultima battaglia antifascista compiuti in Italia è difetto danni
Cioè Amendola diventa il capo riconosciuto dell'ultima opposizione antifascista
E questo è importantissimo cioè un liberale è il capo riconosciuto dell'ultima opposizione antifascista come mai
Allora l'idea di Amendola intanto perché Amendola riesce a capire questo posizioni di prestigio poiché al di là del patto se la battaglia aventiniana era stata è stata impostata Bin è stata impostata male questo è tutto un altro tipo di è stata impostata come la poteva impostare un liberale legalità e quindi non poteva essere diciamo impostata che non come battaglia orale politico-morale cioè non è che Amendola pensava percorrerà l'abbiamo
Da cui è scusate se
Del real nodo e da cui una delle motivazioni che porterà il figlio di Amendola nel partito comunista
Cioè non è tanto alta il figlio Giorgio non è tanto attirato dal partito in quanto
Anche se poi gli anni reo dall'organizzazione caratteristiche dell'organizzazione tutto a è attirato dal Partito comunista in quanto i liberali hanno fallito
E non è più possibile un'opposizione morale al fascio e per lottare contro quel sisma bisogna lotta ed è molto amareggiato perché in realtà tutti gli amici del padre stanno scappando si stanno ritirando a vita privata mentre invece vedo comunisti no
Questo sono sono sempre cifre relativo
Comunque dicevo Lidija nel momento in cui perché Amendola prende la direzione dell'Aventino ma perché i socialisti sono in crisi e perché i Popolari sottili
Cioè il partito socialista è stata operata in testa dello squadrismo apparentabile novecento venti
Data diciamo tutori rinascita dello squadrismo attivo
è mille novecentoventiquattro comincia a sentire comune
Il fondo nel momento in cui dire assassinato Matteotti non la riesco fare una mobilitazione piazza e cioè ha perduto la sua aggressività non parliamo nemmeno del fatto che che ormai dopo tanto per validissimo rivoluzionario decapitare la rivoluzione è stata messa anche nel cassetto
Però sta perdendo colpi è stato decimato nei suoi quadri e ha soprattutto in periferia quello che noi viviamo nelle città non ci dà la misura di quello che è la débâcle socialista delle Province e dei Comuni
E dove ormai gli esponenti socialisti non possono nemmeno tirar fuori dal teste
E questo pesa cioè avuto una sconfitta è stato sconfitto al movimento socialista è ancora presente alla Camera è ancora forte ma non ce la fa più a prendere la direzione di un movimento quando sono che non può più chiamare la piazza
Che non può più andare una rivolta di Pia
I popolari di popolare soffriva crisi d'identità spaventosa anche perché la Chiesa gli ha voltato le spalle
L'uomo della provvidenza no e Mussolini
Quindi ai popolari lo salto il quindi diciamo i liberali hanno un'occasione storica
Cioè hanno un'occasione d'oro cioè Quintano di pronta la sconfitta dei grandi partiti di massa di fronte a un momento di enorme debolezza allora che cosa pensava buono soprattutto interni Bonomi pensati bisognava fare un centro sinistra
E cioè bisognava mettere insieme e le energie migliori dei liberaldemocratici bisognava mettere le energie migliori dei socialisti che finalmente essendo stati sconfitti avevano capito che dovevano lei dare le loro sorti alle libertà della nazione
E non pensare più alla rivoluzione e che quindi in Parlamento si creasse già una bella maggioranza e sarebbe stato una solida maggioranza che avrebbe preso il potere vero non è vero che cosa c'è di sbagliato in quest'ipotesi al di là del fatto che come noi sappiamo il re sua maestà non consente che questa ipotesi della diversità
Perché momento appuntamento esponenti liberali parlino da Vittorio Emanuele terzo
Tu Polito evito patriottica chiedere le dimissioni soli
E sovrasta risponde
Stamattina sono stato a San Rossore
E era una giornata è
Attack
Cambia discorso
Sappiamo che era e non vuole affrontare
Sottomissione solidi perché perché probabilmente non si il non si l'idea di un Parlamento che secondo lui continua a essere ingestibile di un'ipotesi politica che non gli garantisce una governabilità reale Fitto termini
Molto fattuali politica molto moderne di Poli
Ha ragione al di là del fatto morale la storia per fortuna non giunti Fazio cerca solo di far capire diciamo ha ragione il reato avere delle diffidenze e secondo me sì
Ha ragione lo store giudicando sabato bene ho fatto male a per me avrebbe fatto benissimo a dimissionare custodi non ha nessuna importanza questo ha fatto bene o ha fatto male nel senso aveva ragione di Abigail queste esitazioni sì
Perché anche il discorso del centro sud
E intanto a si basava sul fatto che i socialisti avessero capito
E non dovevano più perseguire l'ideale rivoluzionario ma si dovevano essere tutti convertiti ai valori del socialismo democratico
Cosa che parte stante i Nendo nel mondo socialista c'è stata la scissione no e e alcuni dubbi cominciano a venire anche a Benny e perché l'allarme in vista sull'Aventino e in un certo senso manda avanti Tura
Anche se non appartengono più allo stesso partito
Però è però credere che tutto il corpo del socialismo fosse portata fosse possibile portare tutto il corpo del socialismo sul progetto del centrosinistra con i liberali io turpi del mille novecentoventiquattro è ci vogliono anni e anni di esilio perché questo problema della democrazia e del socialismo si possano coniugare e finito l'esilio poi come sappiamo benissimo come del quarantasette l'anima massimalista
Gli emerga con forza del socialismo quindi primo argomenti secondo argomento alle stesse diffidenze
Nei confronti di una democraticità di massa del Partito socialista per rispuntano a livello di quante sono le forze che ha vinto la può veramente schiera
Ritorniamo al discorso di quale sia il radicamento
Bene non ci fermiamo qua abbiamo fatto le otto meno venti abbiamo capito che anche Stalin non non c'entrava ma quanto quante divisioni potevano schierare liberale sull'Aventino o no niente era solo uno sforzo morale
L'ultima dai tutti messi volentieri
Certo anche se abbastanza breve non so se può essere semplicistica come considerazione però individuando nel riferimento centimetri va anche ci si può dimenticare che in quell'epoca che era una stretta minoranza del Paese
Puntare come riferimento sociale per fare movimento di bassa di una ceto sociale tira ancora esiguo non aveva una grande dimensione sociale mi pare che tante che se poi dopo prendendo il fascismo anche vinto perché è andato oltre quei confini
De Felice jeans MPS fascismo esatto sì movimento minoranza che vuol tutto un consenso seguito di massa
E quindi mi pare insomma questo Pippo spesso un elemento di riflessione positiva o non ci si può anche scordare il fatto che mentre Amendola scrive quelle cose nello stesso tempo cioè giudizi che certamente non aiuta
Perché se ricordo anche scritti di Maldini cuccette tutto una critica sul comportamento dei governi degli di Giolitti che
Nel primo dopoguerra in modo particolare con quel mondo sindacalizzati e delle tessere entrò in compromessi
E fu in qualche modo anche subalterno tanto da giustificare pur una contrapposizione anche di queste gente mite il verso una posizione liberale perché in qualche modo rappresentava una contrapposizione che non garantiva a tutela del movimento sindacale socialista e quindi mi pare che questo corso contraddizione che lì non non emergono
Solo molto rapidamente ma solo per precisare una cosa il ceto medio non è una minoranza così come vediamo centoventi guardie nel senso che adesso non non le so dire la cifra precisa perché la so per la Francia ma non la so per l'Italia in quanto
E spiego perché era sappia la Francia perché niente dibattito poiché l'esilio che comincia appunto con il ventisei
I socialisti italiani una parte del socialista italianissimi è accostato alle tentazioni del neo socialisti francesi la pace della teorizzazione terminasse ciclisti francesi è che la classe operaia o
E ormai questo si vede chiaramente alla fine degli anni dell'intero pianeta
E che solo l'alleanza tra classe operaia ceto medio potrà mai portare alla vittoria il socialismo per le vie legali
Adesso la proporzione
Forse dai in Italia e dunque il problema è che ovviamente nel ceto medio lei non deve mettere il per accertato agricolo ma deve mettere la piccola proprietà agricola questo oscuro
Cioè poi sono le varie classificazioni in questo Sylos Labini è bravissimo delle classificazioni però è ecco non
Il ceto medio è in espansione cioè si sta per sta sotto gli occhi di tutti ormai cominciando a venir fuori la contraddizione del marxismo no della tradizione marxista che il ceto medio invece di ridursi si va allargando
Certo non è ancora il ceto medio espansivo degli anni Trenta
Però già negli anni venti è un ceto medio di adesso guardi è veramente difficile riuscire a darle le percentuali perché vi ricordo semplicemente che la percentuale francese della classe operaia il trentasei per cento classe operaia contadini
Sono il trentasei per cento e traccia degli novecentotrentaquattro
è però non la considera il proprio
Sì
Non la considera sono troppo pochi ovviamente per questo scrivono alleare con i radicali eccetera eccetera ma comunque la classe operaia non è mai stata maggioritario mai declassa operai e contadini insieme in nessuna società a capitalismo più o meno poterne Alitalia ormai entrata
Nella fase a partire dagli ultimi dall'ultimo ventennio del diciannovesimo secolo e poi ancora con maggiore accelerazione del decennio giolittiano e con la guerra l'Italia è entrata in una fase di industrializzazione abbastanza accelerata
E comunque diciamo il vero problema e quello che noi abbiamo un ceto medio questo forse lei ha ragione che è un ceto medio non solo come dicevo prima di Inter restrittive economici diverso portatore di interessi economici del ma è proprio un ceto medio chi non non si riesce ad amalgamare perché c'è un mondo del ceto medio che sta morendo
Che è il movente mondo del ceto medio che non regge ai processi di industrializzazione cioè c'è un ceto medio declinante tutto il ceto medio delle piccole rendite dei piccoli artigiani piccoli proprietari di appartamenti questa vorrei legato appunto agrario che sta morendo anche quella c'era quello è in declino però c'è un ceto medio emergente
E poi invece la grande tesi di De Felice non su cui secondo tempi dice è il il fascismo cavalca questo oggetto il partito fascista riesce ad essere un partito Teti certo
Poi a diverso il discorso quando il fascismo si fare i cinque deve cercare consensi anche Altinate ceto medio ma questo è perché deve diventare un regime di massa e quindi è chiaro che non può diventare la sua il suo radicamento al ceto medio per oltre Cuba il partito di massa è partito del ceto medio
Secondo De Felice future che non fa avanzare è proprio il ceto medio emergente quello che nega le sue fortune ai processi di giusta
Grazie allora siamo rimasti pochi ma valorosi uno acquoso
Ci vediamo venerdì