"Il pacchetto Treu: riforme per il lavoro" dibattito organizzato nell'ambito della Festa de "L'Unità"

Pronto buona sera venuti alla testa dell'Unità il tema di questa sera è inequivocabile
Il pacchetto Treu delle riforme per il lavoro a me spetta presentarvi i nostri ospiti innanzitutto diamo il benvenuto al ministro Treu ministro del lavoro del governo però
Alfiero Grandi responsabile dell'economia del lavoro della direzione nazionale del PDS
Duccio Campagnoli assessore regionale alle Attività produttive
A Danilo Barbi segretario della Camera del lavoro di Bologna
Devo giustificare l'assenza del rappresentante del Centro studi del presidente del Centro studi di Confindustria
E delle era presente il segretario nazionale della CMA ma abbiamo ospiti graditissimi Ivano Barberini presidente della lega nazionale delle cooperative
E Giorgio all'Aris segretario della generale dell'azienda
Direi che possiamo iniziare così a titolo intanto informativo ma anche per iniziare ad avvicinarci immediatamente al tema del nostro dibattito chiederei al ministro Treu di svolge il primo intervento proprio sulle sulle azioni del governo che sono in atto o che sono in preparazione per le politiche del lavoro del Governo Prodi penso che poi si possa procedere per una giro di tavolo tra gli interlocutori istituzionali delle organizzazioni economiche presente ma invito il pubblico se lo desidera se lo ritiene di partecipare attivamente al nostro dibattito con domande con interventi utilizzando al meglio questa nostra occasione
La parola al ministro Treu
Grazie
Io vorrei fare solo il punto della situazione
E direi come vorremo muoverci e poi discutiamo
Quasi un anno fa
Noi abbiamo o concluso con le parti sociali qui con trentuno organizzazioni una patto per il lavoro che prevedeva moltissime misure per promuovere l'occupazione era una patto molto impegnativo e in quest'anno
Abbiamo ma lavorato per attuare
Queste misure che sono in larga misura nuove e e quindi andavano
Costruite alcune con delle leggi in Parlamento altre condanne misure organizzative e pratiche ricordo che
Le politiche per il lavoro che abbiamo impostato l'anno scorso vanno grosso modo in in queste diverse direzione ci sono diversi tipi di iniziativa proprio perché sostenere l'occupazione fare politiche dell'occupazione richiede molte iniziative non non c'è una parola magica che si può pronunciare una prima una prima serie di misure riguardano quello che si dice
Gli investimenti
Nel nella qualità
Delle risorse umane e quindi nella istruzione formazione e ricerca
Se c'è una cosa sicura nel futuro del lavoro noi non abbiamo tante certezze ma siamo sicuri che il lavoro del futuro sarà sempre più un lavoro
Che richiederà istruzione
Di vario genere non necessariamente istruzione
Teorica probabilmente sempre più istruzione applicata tecnica e poi una istruzione formazione che comincia da giovani ma poi si deve ripetere nella vita perché i i lavori cambiano allora su questa prima serie di misure noi abbiamo lavorato o quest'anno e abbiamo approvato una serie di misure per la formazione continua
Questi sono già approvata dal Parlamento adesso dobbiamo farle funzionare perché no non si fa in in i un giorno due e sul versante della scuola propriamente detta il ministro Berlinguer ha approvato alcuni pezzi per esempio la legge che dà l'autonomia alle istituzioni scolastiche perché appunto siano in grado di seguire di più i bisogni delle diverse aree del Paese e poi a un disco abbiamo proposto un disegno di legge che al Parlamento su proprio sulla revisione dei cicli scolastici l'innalzamento dell'età dell'opera
Il secondo la seconda serie di misure riguardano invece gli investimenti
Pubblici che servono a sostenere il lavoro
Qui ce ne sono di diversi noi abbiamo molte zone del Paese che hanno grande bisogno di infrastrutture infrastrutture est strade ferrovie infrastrutture informatiche
Le quali sono
Importanti perché ormai nel nella società moderna e la ripresa del lavoro non si hanno hanno bisogno di questo tipo di sostegno e molte di queste infrastrutture si fa si fanno solo se c'è un intervento pubblico che poi magari si appoggia con intervento privato
In certe zone dell'Italia in particolare nel Mezzogiorno quest'intervento in infrastrutture è particolarmente urgente ma anche nel Nord
Queste questi interventi questi investimenti hanno un effetto occupazionale immediato nel senso che si occupano che so lavoratori delle costruzioni ma hanno un effetto occupazionale indiretto perché sostengono poi gli insediamenti produttivi di carattere diverso
E qui abbiamo fatto una serie di interventi queste queste misure riguardano soprattutto il ministero dei lavori pubblici del trasporti ma anche le telecomunicazioni e l'industria
Voglio solo qui ricordare una cosa particolare quando io quando si dice riqualificare la domanda fare interventi di questo tipo non si considerano solo
Le info come ho detto gli investimenti in infrastrutture di questo genere dobbiamo pensare anche a quella grande
Area di nuovi lavori che sono i lavori di assistenza
Di cura alle persone e all'ambiente al territorio alle città per qui questa è un'area in cui c'è un enorme bisogno di lavoro e anche un'area sia le all'assistenza alle persone pensiamo quanti milioni di anziani popolano le nostre società sia la la cura dell'ambiente del territorio del sita queste questi tipi di lavoro il non si creano Corsi
Sì quasi mai spontaneamente occorre
Curare anche questo tipo di
Nuovo di lavori sostenerlo molti di questi lavori sono fatti dalle imprese ma molti sono fatti da quell'impresa particolari che sono le imprese sociali cioè le cooperative sociali il così detto terzo settore noi su questo abbiamo approvato un non un provvedimento di particolarmente importante di sostegno fiscale soprattutto all'area del Terzo Settore
Però ecco questa è una zona dico subito in cui bisogna fare di più guarderemo anche lavoro il governo francese se avete letto in questi ultimi quest'ultime settimane anche in lì si è detto se noi vogliamo sviluppare lavori nuovi questi sono i nuovi bisogni qui bisogna investire di più
Oltretutto questa e le somme le aree in cui tutti ad alta intensità di lavoro ben tre che sono le telecomunicazioni sono ad alta intensità di capitale ma portano poco lavoro qui invece c'è un grande serbatoio terza terza sono quattro e non sono tante terza Area di misure
Noi abbiamo introdotto delle novità nel mercato del lavoro per rendere il mercato del lavoro più flessibile
Ma anche funzionante Meglio funzionante
Queste misure le abbiamo provate è stato un ma iter legislativo piuttosto complicato
E ripeto qui ci sono
Due cose rendere più flessibile il mercato del lavoro ma anche farlo funzionare al meglio perché non è la flessibilità va bene ma bisogna che funzioni in modo ordinato che sia contrattate lì dentro ci sono molte novità c'è
Il cosiddetto lavoro temporaneo o lavoro in affitto questi dirigevo una bruttissima parola di cui si è parlato molto ma insomma che serve a sistemare a orientare
Lavoratori per periodi di lavoro molto breve che già ci sono di fatto ma venivano spesso svolti in modo in modo irregolare
E noi abbiamo voluto regolare oltre al lavoro interinale o uno temporaneo abbiamo potenziato il l'apprendistato che è una forma importantissima di passaggio tra la scuola il lavoro
Illy contratti di formazione lavoro
E poi abbiamo adesso io non vado nei dettagli se interessa facciamo degli approfondimenti e poi ho detto perché ho detto far funzionare meglio il mercato del lavoro perché noi abbiamo un sistema di collocamento come credo tutti sanno piuttosto Vecchio rigido e abbiamo voluto con questi provvedimenti seguendo le indicazioni del patto decentrare i servizi all'impiego a livello regionale cercare di renderli più vicini ai bisogni dei mercati del lavoro che sono mercati del lavoro locali mercato lavoro di Bologna non è uguale a quello di Vibo Valentia
Quindi un collocamento centralizzato che andava bene negli epoche in cui l'Italia è un paese agricolo oppure industriale molto sto molto stabile molto
Omogeneo adesso abbiamo voluto decentrare differenziare ere queste in atto in questo momento tutto l'operazione di decentramento il fa in modo insomma che il mercato del lavoro funzioni meglio qui cerca un lavoro
Trovi possibilmente sì aiutato trovare il lavoro giusto e viceversa questo vale molto su soprattutto in zone come quelle del centro nord in cui di Dossobuono lavoro c'è
Ma scopriamo che è difficile
Trovare le le persone giuste spesso mancano operai qualificati perché perché la formazione professionale è scarsa e perché non c'è un modo di fare incontrare bene la domanda e l'offerta l'ultima l'ultima serie di misure riguarda invece gli interventi di sostegno allo sviluppo
Sostegno allo sviluppo cioè all'impresa perché perché dare lavoro sempre più ovviamente è sempre stato ma direi di più più che mai il lavoro del futuro sarà un lavoro di tipo imprenditoriale più autonomo di una volta
E qui abbiamo una serie di provvedimenti di sostegno allo sviluppo basato su sui
Sui territori lo sviluppo non si crea così genericamente non si crea a livello planetario si c'è la globalizzazione ma poi per fare sviluppo bisogna fare Investimenti Progetti sui vari territori quindi abbiamo creato strumenti come i patti territoriali di sviluppo ovvero i contratti diarrea nelle zone di maggiore crisi insomma una serie di provvedimenti per sostenere lo sviluppo e qui anche una serie di incentivi all'impresa in particolare aventi alle piccole imprese che sono e quelle che creano più lavoro nelle zone poi del Mezzogiorno dove l'emergenza lavoro è veramente emergenza perché poi gli che si concentra la disoccupazione li abbiamo previsto di concentrare gli sforzi per lo sviluppo e abbiamo anche preso dei provvedimenti di emergenza come questi che avrete sentito parlare queste cento mila borse di lavoro
O lavori di pubblica utilità che stanno partendo allora come come vedete qui c'è una serie di misure molto complesse noi riteniamo che questa sia una strategia importante tra l'altro anche nell'incontro di facciamo coi colleghi
Europei
Il nostro questo patto che abbiamo fatto viene ritenuto importante abbiamo dopo un anno messo appunto tutti quasi direi tutti gli strumenti cosa resta da fare ecco due battute va poi su questo vorrei sentire e qui l'interlocutore perché noi adesso abbiamo delle indicazioni come governo ma nella trattativa che è in corso sullo stato sociale come si dice abbiamo da considerare anche una accelerazione
E un miglioramento di queste misure per l'occupazione diciamo nell'area del centro nord dove l'occupazione c'è no si tratta di renderla qualitativamente più
Qualitativamente migliore e di farla appunto fu far funzionare meglio il mercato nelle aree del Mezzogiorno occorre fare di più perché il lavoro si crei essi distribuisca meglio
Io qui cito solo tre titoli su cui noi anche nel Consiglio dei ministri la settimana scorsa abbiamo discusso sede di governo indicando che su alcune piste occorre accelerare e fare su questa direzione di massima fare però delli approfondimenti
E fare di più il primo è come ho detto
Il il primo riguarda il primo titolo che ho ricordato prima cioè la formazione noi riteniamo che su questo si debba fare molto di più diciamo tutti che anche nel programma dell'Ulivo la scuola
La formazione e il primo bene
La più grande risorsa di un popolo come il nostro che non è che ha tante materie prime ma si spera che abbia molta materia grigia e noi siamo convinti ma questa va valorizzata con più formazione e più ricerca purtroppo tutti lo diciamo ma poi si fa poco e
Questo si vede anche dal fatto che
Gli investimenti che facciamo in formazione e ricerca sono ancora insufficienti quindi lì col ministro Berlinguer anche oggi abbiamo parlato col presidente Prodi e col ministro del Tesoro che era un po'renitente come fare Investimenti nei prossimi anni ne abbiamo un piano pluriennale per la formazione che abbia anche risorse oltre che una finalizzazione migliore secondo il Mezzogiorno l'ho già detto prima il Mezzogiorno ha bisogni eccezionali di infrastrutture di sicurezza contro lotta contro la criminalità di sostegno all'impresa bisogna accelerare gli sforzi nel Mezzogiorno è chiaro che si possono anche fare operazioni
Di collaborazione tra
Associazioni prego produttive del nord e del Mezzogiorno
Anche provare a invitare
Gruppi di giovani lavoratori del Mezzogiorno a venire al nord ma queste operazioni possono avere un significato circoscritto numeri circoscritto lo sforzo maggiore di portare in prese e rendere conveniente Investimenti nel Mezzogiorno qui dobbiamo anche qui fare di più terza e ultima cosa
Dove dobbiamo fare di più nel ma in materia di orario di lavoro perché perché per quanto sì spinga nella nello sviluppo
Noi nomadi produrremmo tanto lavoro quanto servirà in futuro
Questo è una tendenza storica il lavoro ci crea con la crescita ma le nuove tecnologie la produttività riducono la quantità di lavoro necessaria per svolgere le attività quasi tutte
Tradizionali in particolare quindi noi dobbiamo insieme spingere per la crescita ma anche spingere per la redistribuzione del del lavoro qui abbiamo provato
Nella pacchetto lavoro una norma che favorisce la flessibilità la riduzione dell'orario di lavoro il part-time sono modi per ridistribuirle lavoro
L'abbiamo dotata questa norma di un fondo di sostegno per incentivare questa operazione che a quattrocento miliardi
Non è tanto bene anche su questo bisogna fare di più io mi fermerei qui perché lo stato del dell'arte come si dice però adesso aspetto degli stimoli dalla categoria
Prima di dare la parola in ordine di presentazione degli interlocutori
Esulando anche un po'dalla mio ruolo ma su suggerimento della introduzione del ministro che già ha tracciato alcune chiavi di lettura che di distinzione tali situazioni di emergenza occupazionale e di
Sviluppo
Diffuso
E senza farne un dibattito in bolognese naturalmente anzi
Ringraziando ancora il ministro della sua presenza e gli amici
Che sono di Bologna o sono conoscitori della nostra realtà
Chiedo loro se ne trovano l'occasione il modo nel loro intervento di
Guardare il tema dell'occupazione anche dal punto di vista di un distretto come il nostro
Che avendo un tasso di disoccupazione fisiologico
Ha però un grandissimo bisogno
Di creare lavoro è una contesto uno scenario diverso differente da quello che si prospetta sul piano nazionale in particolare in alcune aree del Mezzogiorno
Ma credo ripeto non per fare un dibattito il bolognese ma di guardare alla realtà bolognese come ad un esempio
Di sviluppo avanzato di sviluppo diffuso di bisogno di creare lavoro in sostanza ad un punto ad un traguardo
Probabilmente più Complesso ma ugualmente cruciale per lo sviluppo umano ed economico della nostra realtà io chiedo a ad Alfiero Grandi di fare e il primo intervento di tavolo
E di proseguire come da presentazione con l'assessore regionale Campagnoli
Anzitutto riprendono a cosa che ha detto prima Treu
Noi abbiamo nella questione dell'occupazione è un problema che ci sta tormentando pesantemente
Il livello di disoccupazione non è tollerabile e non è tollerabile soprattutto perché riguarda fondamentalmente un'area del Paese
Paese spaccato a metà
Che riguarda soprattutto i giovani ma non solo i giovani ma anche una fascia di età diciamo non ancora pronta per la pensione che è l'altra faccia di grave sofferenza occupazionale
Questo problema è un problema che anche delle caratteristiche diverse in Italia rispetto al resto d'Europa ma è in una certa misura un problema europeo almeno molti paesi europei
Condividono con noi questo problema quindi noi strategicamente guardando avanti
Abbiamo un problema che si chiama occupazione e con quale dobbiamo fare i conti
Questo governo e questa maggioranza hanno condotto una campagna elettorale che poi ha portato al risultato che conosciamo quindi alla formazione del governo
Sulla base di un duplice obiettivo risanamento finanziario dello Stato necessario e inevitabile
E nello stesso tempo
Politiche per l'occupazione e questa è la forchetta sulla quale noi abbiamo condotto una campagna elettorale abbiamo ottenuto i consensi ed è diciamo così il pilastro il fondamento
Della coalizione politica e anche naturalmente l'impegno del governo
Sulle politiche di risanamento è stato fatto molto anche con coraggio
Se guardiamo ciò che è stato fatto nel corso di questo periodo credo possiamo essere soddisfatti i nei limiti con cui si è soddisfatti quando si fa una politica di sacrifici cioè di averla fatta importante distribuita bene
Efficace non è mai una politica divertente quella del risanamento finanziario
Dobbiamo sapere però che le politiche di risanamento finanziario creano delle premesse
Ma non sono in grado di risolvere da soli i problemi o almeno non sempre li risolvono nei tempi con cui il dramma da cui sono partito la questione occupazionale
Ci bussa alla porta altrimenti ci può dare dei risultati ma con periodi troppo lunghi non sopportabile un giovane ha bisogno di sapere quali sono le risposte in tempi nei sufficientemente brevi ma non solo lui Paese ha bisogno di questi
Ora mentre sull'azione di risanamento noi possiamo dire di avere già
Un convoglio un treno che viaggia e che avrà dei problemi ma che comunque abbastanza vicino alla meta
Le politiche per l'occupazione
E in particolare i risultati occupazionali ancora sono invece molto meno sicure anche se il pacchetto che porta il nome di Treu tre o l'ha chiamato pacchetto lavoro normalmente viene chiamato pacchetto Treu lui giustamente ha cercato di allontanare da sé il titolo che è più semplice ma io dopo però questo perché facciamo prima solo per questa ragione
Quel pacchetto ha cercato di intervenire in questa direzione
Però dobbiamo sapere che quel pacchetto un po'è arrivata in ritardo rispetto alle previsioni è un po'nessuno di noi
Credo il Ministro per primo pensa che tutto lì si vogliono delle politiche anche più complesse ad esempio nel corso di questi mesi noi siamo stati fortemente condizionati dall'Europa non sto parlando di Maastricht in questo momento
Sto parlando del fatto che il peso conservatore in Europa è stato determinante
Oggi lo è di meno
L'Inghilterra la Francia alcune delle parole che l'Italia da sola prima pronunciava con fatica e anche con qualche credibilità non sempre a livello sufficiente perché i tedeschi ci guardavano con qualche sospetto
Oggi invece è un linguaggio che si parla in Inghilterra in Francia si parla addirittura a vario titolo in tredici Paesi d'Europa badate
Bisogna sapere che nei tre che non parlano questa lingua c'è la Germania che da sola
Pesa molto quindi non è che è tutto fatto
Ma almeno oggi si può discutere di occupazione di politiche di sviluppo di un'Europa che non parla solo di parametri monetari e finanziari
I compagni che non è una cosa da poco bisogna lavorarci ancora su questo capitolo però già questo offre delle opportunità è un respiro che fino a ieri non c'è
E poi nelle politiche di risanamento sono state collegati dei capitoli che sono importanti ad esempio
Le cose che ricordava Treu prima istruzione formazione ma io la ricordo un altro
Tutta la parte che riguarda la fine dei contributi sanitari sul lavoro sulla busta paga che è una delle delle governo a per trasformare il contributo invece da un problema di natura fiscale
Cosa di cui sta discutendo esattamente la Francia in queste ore più o meno nella dimensione quantitativa di cui noi abbiamo oggi i presupposti della delega al ministro delle finanze
Qui se mai c'è una parentesi però l'al l'apro e la butto subito perché non c'è Guidi e quindi non voglio parlare in assenza dell'interlocutore io ancora non ho capito perché la Confindustria anziché prendere questo come un punto positivo poi vediamo il merito cerchiamo di farlo al meglio l'abbia lungamente ostacolato questa iniziativa mentre a me pare evidente che alla fine sarà un saldo positivo tra le altre cose il costo del lavoro costerà di meno
Il sistema delle imprese dovrebbe essere d'accordo non la renitente alla leva per usare il termine che ha usato prima tre
Quindi queste sono cose importanti ma non bastano e del resto il pacchetto c'è perché tutti siamo d'accordo sul fatto che non basta ci vuole una terapia d'urto per avere risultati dal punto di vista occupazionale
Nel pacchetto ci sono le cose che ha ricordato prima tre o io questo le considero importante il sei
Diciamo una preoccupazione posso esprimere sul pacchetto sta in questo che
Presi tutti e tutti senza eccezione
Dalla giusta preoccupazione che c'è un problema che si chiama anzitutto aree di alle almeno molte aree del Mezzogiorno
Forse abbiamo contribuito tutti a dare l'impressione che il pacchetto di misure per il lavoro
Erano misure prevalentemente o quasi esclusivamente per il Mezzogiorno questo in parte è vero perché lì prima di tutto che c'è il problema
Però il tema del lavoro è un tema un po'più complessa
E richiede tra le altre cose di essere affrontato in una visione che non isola le parti del Paese che non isola i settori ma chieda di più a chi ha di ha più bisogno ma nello stesso tempo non dimentica che ci sono dei problemi
Qui la domanda di Paolo Cottone io debbo dire l'accolgo e l'accolgo in termini positivi perché in effetti perfino nel nord est oggi molto decantato ma anche a Bologna e anche in Emilia
C'è quella che non possiamo chiamare in senso stretto una disoccupazione
Però c'è qualcosa che non va
Ed è la differenza tra una formazione scolastica un livello di istruzione che tende a crescere e se non cresce più a farlo crescere
E un sistema di lavoro che non sempre offre risposte
Per le spese personali familiari e sociali che quel livello maggiore distruzione a provoca
Di qui il fenomeno ad esempio da alcune parti di uscita addirittura prima di qualche anno fa dall'istruzione
Bergamo Brescia aree del Nord Est Treviso e altre la tendenza a andarsene prima dalla scuola
Per andare a fare un lavoro qualunque
Perché il lavoro c'è benissimo perché c'è bisogno di farlo benissimo
Però quel giovane esce a quattordici anni
Con un livello di istruzione e di formazione che lo mette di fronte a alla prima svolta tecnologica che ci sarà ad essere uno di cui forse si comincia a pensare di fare a meno detta sempre qui giovane questo è un problema
E questo ci dice qualcosa sul sistema produttivo sul sistema dei servizi ci dice che se noi facciamo come dobbiamo fare come ci stiamo impegnando a fare una politica istruzione e formazione più istruzione più formazione bisogna preparare il lavoro per quell'istruzione e per quella formazione
Perché altrimenti il problema rischia di diventare complica
E preparare la risposta significa progettare il futuro nei sistemi di lavoro nei sistemi di produzione dei sistema di organizzazione del lavoro questo è un grande problema grande problema politico anzitutto un grande problema di governo e poi naturalmente un grande problema imprenditoriale
E anche di formazione
Ecco perché io penso che noi sulle questioni del lavoro facciamo bene a
Valorizzare tutto quello che c'è qui faccio un'altra citazione di Confindustria per riequilibrare la critica di prima
Nei giorni scorsi il dottor Callieri ha giustamente ricordato che il nostro è un Paese un po'strano a volte noi facciamo grandi battaglie per ottenere leggi e poi c'è un certo disinteresse sulla loro applicazione io dico con grande chiarezza
Che ritengo l'applicazione del pacchetto delle misure approvate recentemente dal Parlamento su proposta del governo e dopo l'accordo con i sindacati importante quanto l'approvazione perché altrimenti non ne facciamo niente
Vedendo questi cinquecento mila opportunità nel sud
Qualcuno pensa che verranno fuori come i funghi si sbaglia qui può piovere
Può fare anche di peggio ma non vengono se non sono preparati da un lavoro politico sociale associativo in grado di fare decollare quelle cose prendo questo ma potrei prendere anche degli altri esempi quindi primo attuare
Ma secondo anche chiedersi se basta quello che abbiamo fatto fin qui lì c'era il bisogno di dare un segnale
Il segnale bene o male c'è oggi va attuato ma c'è un problema di più bisogna adottare ulteriori misure ci sono perfino delle scelte
Vorrei dire strategiche di lungo periodo che hanno bisogno di essere impostate adesso quando Treu dice riduzione della di lavoro cui se volete ci torniamo io penso che questa sia esattamente una scelta strategica
Per farlo ci vuole una politica bisogna favorirla abbiamo messo un punto le quaranta ore ma è molto di principio una legge sull'orario è una cosa più complicata
Ci vogliono i soldi per favorire ci vogliono scelte del sindacato
Una cosa si e l'altra no o più dell'uno e meno dell'altra ci vogliono scelte imprenditoriali del mondo dell'impresa c'è una resistenza perfino incomprensibile per la durezza che ha su queste scelte appena abbiamo parlato nei giorni scorsi con Treu ci siamo trovati in altre occasioni di riduzione di orario Confindustria lanciato una campagna massiccia per dire in sostanza non se ne fa nulla
Io posso capire che si discute di opzioni diverse di scelte diverso ma io non sono e fa nulla la linea di retroguardia
è una linea come dire di resistenza è un'area all'idea conservatrice se vogliamo dire così ci vuole una politica del resto è una cosa che si traduce in francese in tedesco in modi diversi benissimo è l'occasione per fare l'Europa anche sull'orario
Ci vogliono politiche che creano le condizioni per avere ulteriori interventi nel Mezzogiorno qui c'è veramente una cosa che io penso che non sia chiara a tutti
Pagliarini e la lega hanno tra le tante responsabilità gravissime compresa quelle delle stupidaggine che in questo giorno speriamo non pericoli stanno creando queste ragioni in più per la manifestazione del venti a Milano dei sindacati
Ma nei loro peccati che non potranno mai essere questi sì perdonati
C'è anche diciamo la fine prematura degli interventi a favore del Mezzogiorno
La fine probabilmente era inevitabile anche per ragioni europee ma il problema è che non si è messi in piedi l'alternativa
E oggi Visco ministro di questo governo assieme agli altri è esattamente il Lussemburgo per discutere è mai possibile che in Italia finisce tutto il Galles a dei privilegi la Scozia dei privilegi
Ci sono molte aree nella nell'Europa in cui ci sono sgravi fiscali sgravi contributivi interventi privilegiati noi corriamo il rischio di essere a quelli che hanno avuto di più e alla fine non c'è non è che quello che ha in altri Paesi c'è qualcosa che non va
Qualche stupidità diciamolo pure nel modo come il governo di allora in particolare quel ministero contrattò quelle scelte c'è quindi noi dobbiamo studiare il modo per accompagnare a quanto è già stato deciso anche compatibilmente con le misure comunitarie misure di sostegno a occupazione sviluppo anche convincenti
Io penso però che c'è qualcosa di più e qui lo dico perché è una discussione aperta tra di noi anche con il governo
Sarà che ci tormenta la questione dell'occupazione sarà che siamo preoccupati di dare una risposta al problema reale rapporto occupazione è stato sociale
Ma il PDS e intenzionato sulle questioni dell'occupazione a rilanciare in grande stile l'iniziativa senza paura anche di spingere un po'al Governo se occorre non c'è niente di male
Con suggerimenti e proposte
Tetra suggerimenti e proposte oltre quelli già ricordate ce n'è anche un'altra
E l'altro si tratta di questo che
Oggi noi abbiamo avuto risultati anche interessanti delle misure per la rottamazione delle auto badate che la metà dello sviluppo che abbiamo che sta sull'uno e due uno e cinque viene dall'interventi sulla rottamazione delle auto
Adesso è seguita la rottamazione dei motorini benissimo
Si stanno studiando le misure per all'incentivazione del risanamento dei centri storici e anche altre cose che sono utili come interventi ad esempio di edilizia popolare che per la verità
è un livello che in Europa neanche si capiscono tanto è basso però non basta auto motorini e casa per quanto importanti non basta
Io ho detto io ho letto proprio adesso mentre stavo vedendo tre un si riposava io finivo di leggere alcune cose
Ho letto una cosa che mi pare di grande rilievo importante
Nel settore delle macchine utensili macchine cioè per investimento
Magari con un privilegio l'esportazione che non fa male
Propongono in sostanza di avere una misura del tipo rottamazione
Butta la macchina vecchia prendi quella nuova avrai su questo un aiuto per di più la macchina nuova
Tarata sulla sei due sei lo dico guardando un attimo qualcuno la mia sinistra cioè per il rispetto della salute nei luoghi di lavoro non è una cosa di poco conto perché possiamo con una volta sola a vere un'innovazione tecnologica che aiuta il rispetto della salute dei lavoratori
Un'innovazione tecnologica che ci mette in grado di competere un'innovazione tecnologica che è in grado di dare fiato ad una ripresa della domanda
Perché è chiaro che se noi dobbiamo contare in futuro ancora per troppo tempo
Sull'interramento del prodotto nazionale che sta sull'uno l'uno e due e l'uno e mezzo l'anno prossimo speriamo il due con l'aumento di produttività che se dovremmo ridurre l'orario talmente in fretta spendendo tanti di quei soldi che non siamo in grado di fare è una misura quella che richiede di essere mandato a regime con un po'di tempo adesso noi dobbiamo dare un colpo di manovella la ripresa non accontentandoci di quello pure importante che c'è questo vi pare il punto su cui dobbiamo cercare di avere un elemento di novità e in questo anche uscendo un po'da una condizione che io dipingo con due grandi industriali del nostro Paese Agnelli e Marco
Agnelli questo momento diceva tutto bene eh lo credo a metà della ripresa è sua e tutta FIAT o comunque auto
Che lui sia contento va bene però in una certa misura in questo c'è il fenomeno dell'ombrello che lui è sotto l'ombrello che lo protegge perché ha avuto le misure di incentivazione dall'altra parte ho visto che Marzotto e altri settori industriali e dico no per favore mai più misure per qualcuno e per altri no solo a tutto campo
Anche questa è una posizione francamente un po'pilatesco e perché noi non abbiamo delle risorse non so nemmeno se è giusto che tutti
Gli interventi di investimento di consumo durevole di consumo non durevole vengano incentivati alla stessa maniera un Paese deve avere un progetto che cosa mi interessa di più e che cosa mi interessa di meno
Dove mi interessa di più dove mi interessa di meno qual è il progetto il futuro dell'Italia
Infatti io credo che noi dobbiamo uscire dalla logica del risanamento non perché risanamento non ci debba figura
Risanamento deve essere rilettura completato non se ne può fare a meno non è questo il punto
Ma uscire da una logica di emergenza per rilanciare con forza il progetto del futuro dell'Italia nell'Europa che con tanto sudore abbiamo conquistato
Questo è un grande problema politico del Governo degli economisti dell'associazioni imprenditoriali e dei sindacati è uno straordinario problema politico e come straordinario problema politico io penso che dobbiamo rapidamente metterlo al centro forse così
Cadranno anche alcuni nervosismi di troppo dentro la maggioranza che non alternative
E quando dico non alternative voglio dire che non ci sono cambi di maggioranza col Polo questo dovrebbe tranquillizzare
Rifondazione nello stesso tempo vuol dire che la maggioranza deve stare in piedi però non può inciampare al primo gradino che trova e questo vuol dire che tutti ci dobbiamo fare carico
Farci carico vuol dire discutere aiutare il governo aiutare i sindacati a fare un buon accordo sullo Stato sociale e riprendere slancio prospettiva
Riprendere fiato guardare al futuro del nostro Paese e questo mi pare il grande problema del momento
Grazie a Del Piero terrà l'intervento io spero che ci sia la possibilità di dare la parola anche al pubblico per interloquire in questo dibattito la parola adesso è a Duccio Campagnoli assessore regionale alle Attività produttive e poi a Danilo Barbi
Paola Bottoni
Chiedeva sottolineava l'utilità anche di come dire guardare alle questioni del dibattito di questa sera questo grande tema del lavoro a queste scelte
Così importanti che sono state realizzate dal governo con i provvedimenti del ministro Treu prima ci illustrava anche guardando le diciamo così
Da Bologna dall'Emilia Romagna naturalmente questo è un
è un invito che sento particolarmente diciamo rivolto a chi
Opera in questa regione e allora ad esempio comincio
Approfittando proprio del dell'incontro di questa sera per dire un dato che
Ho raccolto qualche ora prima di venire qui ed è il dato della conclusione
Che abbiamo realizzato in questi giorni delle istruttorie sulle domande sui progetti
Che sono stati presentati nella nostra regione
C'è un'altra novità pervenuta anche qui vale politica del Governo per la prima volta si introduce più fortemente anche un ruolo delle regioni nelle politiche per lo sviluppo il ministro Treu poi ci torno un attimo nei suoi provvedimenti ha introdotto finalmente quelle cambiamento profondo che per tanti anni diciamo veniva richiesto e cioè che tutta la struttura delle politiche per il lavoro vedesse anche affermato un ruolo del delle regioni e degli enti locali che tra i suoi provvedimenti credo sia molto importante che ci sia la definizione della riforma degli strumenti per l'intervento sulle mercato del lavoro e sulle politiche del lavoro con l'affidamento di un ruolo forte a Regioni ed enti locali in questa direzione ma torno al dato che volevo dire che ci dice che in questa regione su queste domande su questi progetti di sostegno alle prese al femminile
E la legge che appunto ha incentivato nei mesi scorsi
La possibilità di presentare Progetti Perini prese dirette composte prevalentemente da donne
Abbiamo avuto un risultato nella nostra regione che ci fa particolarmente piacere perché sono stati presentati quattrocento Progetti di in presenza al femminile
C'è un dato che invece non può farci piacere cioè sono quattrocento progetti l'Emilia Romagna e due mila nell'insieme del Paese questo significa le difficoltà e magari si vedono in altre regioni a cominciare da quelle meridionali
Ma insomma
è la espressione una faccia
Per questo cominciato da qui di come
A mio parere si presenta è nella nostra regione con molte facce
Vecchie e nuove questa grande questione del lavoro
Ed innanzitutto ecco si presenta con questa spinta non questa
Forza che viene confermata di una ricerca di lavoro che si esprime concretamente anche sotto questa forma delle voler costruire
Questa propria attività voler mettere la approva la propria intelligenza creatività capacità di iniziativa
Se guardiamo a questi progetti adesso non non voglio dilungarmi su su su questo punto però se guardiamo questi progetti un altro dato che ma colpito guardandoli rapidissimamente stasera è che si muovono anche nel settore diciamo così della realizzazione di impresa d'impresa artigianali eccetera ma soprattutto sul terreno della realizzazione di aziende di servizio ad esempio per aziende di produzione di software informatico e così via molte nel settore dei servizi sociali molto nel settore del diciamo servizi per tutto il settore della distribuzione commerciale
Anche qui un'altra faccia e cioè un rappresentarsi del tema del lavoro e dello sviluppo in modo certamente più trasversale rispetto a quello che abbiamo visto nel passato noi siamo una Regione che ha costruito e dare spago grandissima forza della sua piattaforma industriale di piccola e media impresa
E per fortuna continua ce lo dicono ancora anche qui i dati di questi mesi ma insomma guardando al lavoro di oggi e del futuro dobbiamo vederlo come lavoro che si trasforma all'interno
Dell'impresa manifatturiera e lavoro che diventa diciamo così
Ancora di più o trasversale rispetto appunto al lavoro e all'impegno in settori nuovi come quelli appunto
Dei servizi dei servizi non solo per l'impresa ma anche e soprattutto
Per
L'organizzazione delle città l'organizzazione della risposta ai cittadini
Cioè qui
Ivano Barberini delle pensioni ne parlerà Luís ma insomma non c'è dubbio
Che c'è in una regione come la nostra diciamo il grande tema e le grandi possibilità che possono essere espresse sul terreno della risposta di lavoro organizzato appunto per la prestazione di servizi nella organizzazione sociale dei servizi sociali
Penso allora che l'importanza di
Provvedimenti come quelli che
Sono stati individuati dal governo che il ministro ci diceva è che aprono
Con tutte le difficoltà che naturalmente poi ci sono di fronte ma insomma aprono la questione di come si sostiene di come si costruisce di come si realizza lavoro
Pensando a quella situazione difficile ancora molto difficile che noi abbiamo in una parte del Paese ma con
In una regione come la nostra io penso che il grande tema e questo siamo una regione fortunata un po'di questa fortuna come dire merito nostro Paola ci diceva
Del fatto che siamo in una condizione nella quale se guardiamo al tema diciamo così dato delle tasso di disoccupazione insomma siamo in una situazione certamente diversa da quella di altre regioni certamente
Articolata ma insomma con una condizione di occupazione di occasioni di lavoro molto molto estesa il vero tema il grande tema che io credo c'abbiamo di fronte in questa regione è quello di pensare a come ciò che si è costruito ciò che si è realizzato con questa grande piattaforma industriale con
La costruzione di una esperienza di lavoro molto diffusa
Pensa al suo futuro e cioè appunto
Quali sono le forme con le quali costruire il lavoro del presente e del futuro della prossima diciamo così generazione in questa regioni
E allora
Credo sia altrettanto importante
Sottolineare come questo lavoro che deve essere fatto di grande qualità di grande capacità deve rispondere
Innanzitutto a questa scommessa di capacità di investire la propria intelligenza anche diciamo così nella iniziativa Diretta deve essere fondato deve trovare una un sostegno molto forte in quello strumento che il ministro sottolineava che si chiama appunto formazione formazione formazione
Capacità cioè di offrire ai giovani alle nuove generazioni gli strumenti colleghi con i quali rapportarsi al lavoro nei termini della ha possibilità di esprimere al meglio diciamo così le proprie capacità
Io sottolineo particolare perché lo trovo anch'esso importante diciamo così per la nostra regione è un altro dei punti dei provvedimenti che il ministro te Treu illustrava e cioè questa possibilità qui siamo di fronte ad una idea veramente del tutto fuori
Questa possibilità di vedere utilizzati all'interno delle imprese i ricercatori degli enti di ricerca questa ministro lo trovo veramente una buona idea una buona idea è importante proprio per far crescere occasioni e possibilità a nuove di lavoro per ricercatori che ci sono e per i giovani che possono incamminarsi in questa direzione ma soprattutto alcuna possibilità per realizzare concretamente quel rapporto tra sapere conoscenza ricerca e realtà delle imprese che in una esperienza come quella nostra che non è solo nostra
Vere e la necessità di rispondere al modo con il quale questa a piccola e media impresa pur così forte però riesce a fare un ulteriore salto di qualità diciamo con l'utilizzo delle risorse della ricerca e della formazione credo che nella nostra Regione questa sia una esperienza da
Guardare e da sostenere con particolare forza ed è questo un punto al quale se vogliamo guardare con particolare attenzione concludo facendo un'ultimissima considerazione perché non c'è dubbio che
Il compito difficile ma necessario
è quello di dicevo Alfiero Grandi nell'ultima parte del suo intervento affrontare la sfida dell'Europa e affrontare anche la sfida di come questo Paese pur nelle sue diversità guarda a in modo unito diciamo a questa questione
Del suo sviluppo della qualità del suo sviluppo e quindi del lavoro vedete
Noi in queste settimane in questi giorni assist vediamo che e anche questo è un fatto di grande importanza
Si sta esprimendo la realtà di una possibile riavvio
Della diciamo condizione produttiva di sviluppo del sistema produttivo si parla di ripresa
Poi e tanta epoca c'è tutta una discussione io vedo soprattutto questo problema questo Paese ha conosciuto una realtà negli anni che abbiamo alle spalle
Nella quale ogni volta che si è determinata una possibilità diciamo così di ripresa produttiva si è immediatamente riproposto il tema della divisione della realtà del paese
E guardate noi in una regione come l'Emilia Romagna abbiamo concretamente vissuto questo punto questo tema anche due anni fa io ricordo
Questa spinta di ripresa produttiva che si è espressa nella nostra regione nel mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantacinque
Crescita dell'impresa e richiesta di lavoro e a quel punto quella ricetta
Per la quale ad esempio in un primo tempo
Imprenditori della nostra regione hanno ritenuto che la risposta uniche semplice fosse quella di dire l'Emilia Romagna diventi diciamo così un
Nuovo riferimento per una mobilità in altri tempi e anche ora la si può chiamare immigrazione dalle regioni meridionali
Io ho pensato che e penso che non fosse questa diciamo così la ricetta giusta e penso che anche ora che si ripropone il tema di una eventuale possibilità di ripresa fondata molto ecco sulle capacità di sviluppo del sistema produttivo in particolare del sistema produttivo di piccola e media impresa occorre in tutti i modi
Che innanzitutto da parte del governo ma poi delle diverse realtà anche di una realtà come la nostra regione
Si affronti il tema di come invece questo possibile sviluppo delle capacità produttive collegato al rapporto con l'Europa significhi una occasione davvero
Per lo sviluppo nelle regioni meridionali nelle regioni del Sud
Noi pensiamo che ad esempio anche per un sistema produttivo come quello della nostra Regione il problema possa essere quello di dare un contributo in questa direzione il problema possa essere quello non di scegliere puramente e semplicemente la via di fareste dell'Emilia Romagna la meta di nuova immigrazione invece di vedere come anche lo sviluppo del il sistema produttivo nostro possa offrire occasioni anche con scelte di investimento nelle regioni meridionali ridislocazione produttiva nelle nelle regioni meridionali
Per dare un contributo a questo grandissimo tema
Del la possibilità per il nostro Paese di guardare unito diciamo alle occasioni dello sviluppo delle capacità produttivo
Penso quindi per questo trovo di grande interesse insomma le scelte che sono state presentate che comincia con queste scelte la necessità di misurarsi con questo grandissimo tema e quale per il nostro Paese il lavoro di oggi è il lavoro di domani è un tema nel quale anche nella nostra regione abbiamo detto tante cose ma la vera sfida e quella di saperne dire ancora e con l'efficacia che è necessario
Danilo Barbi segretario della Camera del lavoro la voce sindacato io lo ricordano i tutti in questi mesi a Bologna c'è stato un intensissimo dibattito sul tema del lavoro
Ricordo la convenzione dell'Ulivo bolognese sul tema della lavoro il documento prodotto dei gruppi consiliari del PDS del Comune della Provincia
Ricordo questi l'iniziativa del Patto per il lavoro lanciata dal sindaco di Bologna che sta facendo mi pare passi avanti
A te la parola non è naturalmente questa è una proposta di trattazione ferito Inter
Orario
Verità vorrei partire invece dal punto iniziale più parte del ministro polizia regolarmente vedere qualcosa che a questo proposito l'accordo per il lavoro di un anno fa
Giudicato il sindacato giudico quel passaggio un passaggio importante l'avvio possibile anche prima politica nuova
Ma di sicuro era anche consapevole dell'insufficienza anche di quell'atto
Insufficienza rispetto che cosa rispetto dei punti diciamo di concentrazione nel territorio nazionale della disoccupazione
Insufficienza o anche rispetto alle caratteristiche i caratteri contemporaneo del problema di creare nuovo lavoro
Una base importante non sufficiente ovviamente
Si può dire altrettanto anche per il pacchetto Treu infonde una parte di quei provvedimenti questo è già stato detto sì al ministro che anche l'altero
Certo c'è un nodo che riguarda anche diciamo il perimetro della politica economica complessiva il governo qui al Chievo dice delle cose che io condivido
Noi abbiamo avuto una fase che nel contesto politico europeo in quello economico Renata ripresi in mano questo Paese così com'era
è stato inevitabile consegnare una fase non piccola
Essenzialmente a ripristini
A Roma credibilità economica del paese a partire da un suo risanamento
Ora è chiaro del tutto evidente che il punto del risanamento non può bastare alle due questioni che prima dicevo ma non può bastare per un ragionamento preciso
E cioè che il risanamento può essere sufficiente anche per riavviare in una seconda fase anche breve come sta avvenendo
Una ripresa dello sviluppo produttivo il punto è che il punto contemporaneo del problema di creare nuova occupazione sta nel fatto che
Nuovo sviluppo non vuol più dire nuovo occupazione
E qui c'è qualcosa di c'è un salto è del tutto evidente che lo sviluppo è necessario per creare nuova occupazione perché vedete che grave nuovo Cuba azioni a fasi di recessione o stagnazione e assai più complicato
Ma è del tutto evidente per la caratteristica anche tecnologica della disoccupazione che a nuovo sviluppo non corrisponde più in modo lineare in modo proporzionato né in modo bastante socialmente nuovo occupazione
E qui ci sta un punto mi porta a cui ho a cuore alcune cose che voglio dire
E cioè del fatto che c'è una riflessione una discussione per di tutto il mondo aperto secondo me che si vede aprire ancora più corposamente anche della sinistra italiana su come affrontare anche un salto che le politiche di occupazione oggi io credo che le iniziative messe insieme dal slegato dalle parti sociali dal Governo hanno tratteggiato un pezzo di strada ora guardo anch'io all'idea che occorre maniera definire dei salti in avanti delle prospettive
Anche sulle politiche tradizionali di creazione dell'occupazione in verità il nostro Paese delle cose da fare già venivano dette
Perché è del tutto evidente che sulla questione investimento sulle risorse umane sugli uomini e sulle donne che possono lavorare in già su questi nostro Paese più indietro della media europea e una serie di iniziative ricordate vanno in questa direzione formative di scolarizzazione di formazione della stessa
Capacità di impresa o qualità d'impresa che anche questo possono essere metodi messe dentro ad un capitolo di investimento sulle risorse umane
Ma anche le politiche diciamo più tradizionale di politica settoriale industriale il nostro Paese è indietro rispetto alla media europea
Prima al fiero faceva le facevo un ragionamento facciamo la prova l'automazione delle macchine utensili per la produzione diciamo così nella produzione
Richiama una legislazione di Germanico dell'Istat circa l'ottantatré
In modo analogo sulla sostituzione tecnologiche addirittura lì che orientali Pippo di tecnologia di sostituzioni interno i processi produttivi industriali parlo di grande nell'impresa quindi sulle risorse umane sulle politiche di settore industriale il nostro paese anche usare partenza dalla media europea e questo veemente
è un punto ancora di riferimento ma veniamo invece per i mette a un a quelli che ho prima chiamavo però dei punti di salti storici
Perché questo è un problema ed è un problema che in realtà è di fronte a tutte le società mature diciamo così
Perché perché senza stare a a sottilizzare l'analisi in questa in questo contesto però noi abbiamo di fronte questo punto
Che c'è una tale forza
Della capacità produttiva tecnologica per soprattutto per i beni durevoli di massa
Che è del tutto evidente che siccome tutta la fase precedente della precedente industrializzazione e crescita dell'occupazione
è stato sostanzialmente realizzato su questo allargare la base di consumo di beni durevoli di massa oggi questi possono essere prodotti in modo risparmiando talmente tanto lavoro che quello che prima era un processo che si autoalimentano ma aumento la produzione aumento la capacità di un consumo aumento la produzione eccetera si sta rompendo all'interno
Bisogna ricostruire questo punto e questo è compito della politica della discussione
Io penso che qui per dire le cose in modo molto schematico e affrontare anche da questo punto di vista un ragionamento
Nuovo lavoro voglia dire lo slogan più usato in altri discussioni e va a Bologna
Nuove istituzioni nuovi orari e nuovi lavori questa secondo me è la parte nuova di fronte a nulla
Nuove istituzioni nuovi orari nuovi lavori
Nuove situazioni perché il cambiamento delle istituzioni ha a che vedere con la possibilità di produrre nuovo lavoro
La politica
Pubblica ha una funzione nella creazione di nuova occupazione l'attuale forma delle istituzioni non corrisponda rituale modelli dello sviluppo
Il punto è spostare Poteri sul territorio perché l'ambiente territoriale diventa sempre più l'ambiente di crescita e che favorisse lo sviluppo
Meno il mercato nazionale di più il mercato locale il mercato sopranazionale
Questo è un punto è un punto di per sé ed è un punto che incrocia anche la discussione oggi a Bologna ad oggi abbiamo ragionamento anche Bologna patto territoriale a Bologna non può che essere un patto territoriale per la qualità e per la ricreazione di una qualità tradizionale dell'impresa e del lavoro di fronte i nuovi problemi cioè la mondializzazione cioè la grande allargamento dei mercati e delle possibilità di attività economiche produttive o di lavoro
Affronteremo questo tema ma non c'è dubbio che lei gli strumenti che abbiamo in mano Provincia Regione e Comune imprenditori sindacati livello locale non sono adeguate alle possibilità
Quindi nuove istituzioni vediamo bisogno di poteri di politiche di risorse per lo scooter orientare lo sviluppo del territorio
Ma dico anche nuovi orari anche qui me la cavo brevemente perché diceva alcune cose Del Piero e io le condivido cioè dove abbiamo bisogno di rimettere in moto una politica degli orari del tempo questa è una parte penso anch'io che deve essere fatta da un insieme di fattori legislativi sindacali eccetera come la diceva il fiero
Ma non c'è dubbio che deve essere una politica una nuova stagione politica tempo e orari
Abbiamo bisogno di fare dei cambiamenti
Significativi modificare gli orari
Di lavoro all'interno di una modifica gli orari di vita recita ridurre gli orari di lavoro controllare gli orari di fatto questa è una politica necessario di fronte a noi
E io penso che dovremmo affrontare anche nel nostro Paese anche perché fra l'altro l'argomento storico con cui guardavamo questi spesso in Italia il resto d'Europa cosa dice
Fra poco rischia di essere uniti dal fiero una un ragionamento che resto Europa ci chieda noi che facciamo perché l'industria in Germania trentacinque ore
La legge in Francia di finanziamento il sostegno alle trentasei ore attraverso gli scatti contributivi che deve esser contrattata dei grandi gruppi industriali è praticamente stata applicata nel settanta per cento dei grandi gruppi industriali francesi che quindi lavorano trentasei ore
Questo è un punto che si sta imponendo di nuovo nella dimensione europea anche in Italia va ripreso in mano va ripreso in mano la discussione politica sociale tra le parti sociali ma è un tema ineliminabile del futuro
E l'ultimo tema quando dicevo nuovi lavori qui insisteva il ministro non è stato ripreso anche io penso che questo sia un punto invece assolutamente rilevante
Noi abbiamo bisogno di sostenere lavoro attraverso una politica pubblica in settori di attività
Nei quali da solo può non nascere ed ai quali saranno quelli necessari per il futuro
Il lavoro di cura delle persone dell'ambiente del territorio è un nuovo potenziale settore economico ormai molti economisti alimentato la definizione del Quaternario anche se siamo una cosa fossile quindi fa così
Però insomma ormai una discussione
Anche teorica intellettuale insiste su questo punto il risparmio di lavoro tecnologico né i beni durevoli di masse talmente forte o che che o noi troviamo e sollecitiamo un nuovo settore d'attività
Quello sociale che io mi permetto sempliciotto le aree non è sostituibile tecnologicamente ed è anche molto più governate rispetta la mondializzazione dei mercati
Lui è un punto strategico di strategia allora un nuovo settore di lavori che deve nascere da una politica di far come dire di impostazione del pubblico ma deve essere affidata a soggetti non solo non necessariamente pubblici ma Presidente non pubblici
E qui parliamo del ragionamento del terzo settore ovviamente però questo ragionamento più a farlo sul serio cioè dobbiamo dire cooperazione sociale no profit terzo settore come settore però di lavoro dignitoso e qualificate e non invece come formula di puro risparmio
Questa è una politica di investimento non è una politica di risparmio dei costi questo vale sia le per le forme economiche che per le istituzioni e così deve essere pensata come una grande politica del futuro nuovi lavori io penso che a questo punto questi tre punti sono di fronte a noi per fare un salto di qualità ma anche come dicevo alcune politiche tradizionali investimento sulle risorse sui settori
L'ultima cosa che voglio dire lo dico giusto per gettare un tema che la discussione fra di noi proprio così
Ed è una polemica solo sulla parola ci questo chiudo
Quella parola flessibilità
Dunque Sergio Cofferati nel suo libro citando Moravia dice la parola flessibilità è una parola ormai malata
C'è una parola che ormai è diventato un luogo mitico solo così e non posso fugge di marmo
Allora io proporrei come ho fatto io a discussione di cambiare quella parola
E di sostituirla con la parola
Elasticità
Cosa voglio dire
Voglio dire che io penso al sindacato capisce bene questo non può non capirlo
E se sono vere alcune delle premesse le nuove forme contemporanee il problema di creare nuovo lavoro e anche vero il fatto che crescerà un lavoro meno diciamo così fisso di quello attuale le cui forme giuridiche
E organizzative saranno meno fissi di quello attuale della fase dell'industrializzazione e questo è comprensibile
è ragionevole perché è ragionevole
Perché se il tempo necessario per produrre in modo standardizzato oggetti
Beni di consumo durevoli standardizzati dim si riduce drammaticamente aumenta invece il tempo di lavoro possibile per nuovi servizi nuove attività o beni non durevoli il che necessariamente comporta un'organizzazione del lavoro più elastica appunto però provo a dire elastica in un flessibile perché la parola flessibile da un'idea che scarica tutto sull'adattamento del lavoro questo problema che emerge un problema di cambiamento del sistema economico
Questo fatto dico etimologicamente da vocabolario flessibile con la Ford Ka capacità di adattamento
Elasticità e invece una capacità di nuove
Di non ho perso
Noi abbiamo questo problema dichiarare una maggiore elasticità nel lavoro ma anche nel sistema economico ma anche del sistema i capitali in questo Paese per dirne una ecco
Quindi per questo polemizzo con questa parola formulata in questo modo perché è una parola che se dice la verità
Cioè il lavoro sarà meno standardizzato e quindi né di più mutevole necessariamente nella vita all'interno del contratto nella struttura organizzativa e nel percorso professionale individuale si sarà più mutevole più elastico
Il punto politico per la sinistra è evitare che questo cambiamento produca uno sgretolamento dei diritti
Uno sgretolamento dei diritti ma mi permetto di dire non solo del lavoro ma dei diritti anche delle imprese
Perché il problema di affrontare questa modifica non dequalificante sistema economico ma qualificando non è solo un problema del lavoro del sindacato è anche un problema dell'impresa
Se non riusciamo a fare questo noi rischiamo di subire una corsa al ribasso che non finisce mai perché c'è la globalizzazione e passiamo dall'Italia l'Albania dalla palina la Bosnia dalla volti alla Corea dalla Corea eccetera
Questo non può essere il profilo con cui si guardano le cose della stizzita e necessaria deve essere accompagnata ad una nuova politica dei diritti trovarla è compito della sinistra di oggi
Giorgio Hillary segretario nazionale dell'azienda regionale
Prego
Ma io devo dire che
Sostanzialmente trovo le argomentazioni portata finora intorno alla proposta del ministro Treu
Tutto sommato condivisibili cha mi sembra che rispondano tutte ad una sincera volontà di risolvere un problema
Che non è di questo o quell'organizzazione imprenditoriale di questa o quella forza politica o sindacale
Il problema dell'occupazione del lavoro è un problema di tutta la società del nostro paese ma anche di tutta Europa
E come tale va affrontato perché quando una società
Supera una soglia ritenuta fisiologica di disoccupazione comincia a disgregarsi lascia spazio
Alla criminalità si perdono tutti i valori della convivenza civile
Allora l'occupazione un problema di tutti
Ma io credo che per dare una risposta efficace questo tipo di problema
Lo dobbiamo affrontare sotto due rispetti
Primo
Non si crea occupazione se non si crea ricchezza e quindi lavoro
Una volta creato il lavoro c'è un secondo problema ed è che questo lavoro sia facilmente accessibile
Ci siano delle soglie di accesso al lavoro semplificata
Elastiche flessibili discutiamone non ci devono essere rigidità e barriere d'accesso
Il primo problema
Oggi una certa letteratura economica tende a dire che è inutile
Discutere tanto di occupazione di flessibilità eccetera perché non si crea più lavoro in Europa
Perché la tipologia di sviluppo dichiarazione dirà di ricchezza che c'è in Europa non solo non crea lavoro ma tende a distruggerlo
In quanto ci sarebbe un modello di sviluppo basato su determinate tecnologie esigue terminate
Tipologia imprenditoriali in grado di creare ricchezza ma tagliando i posti di lavoro
Bisogna che a questo punto noi ci chiediamo quale la scena
Che il nostro Paese compie circa il modello di sviluppo
Un modello di sviluppo che sia in grado non solo di creare ricchezza ma contemporaneamente di creare nuovi posti di lavoro
Cioè in che modo si creano posti di lavoro oggi in Italia
Se guardiamo
Alle statistiche degli ultimi anni
Vediamo che intraprese con più di cinquecento più di mille addetti hanno progressivamente calato dall'occupazione
Se
Complessivamente almeno in certe zone d'Italia l'occupazione tiene a livelli accettabili è dovuto al fatto che invece l'artigianato le piccole e medie imprese mantengono i propri livelli occupazionali in alcuni casi li aumentano
Allora io non voglio Pippo due qui banalmente ma Scelta di modello di sviluppo grande e piccola impresa non è questo il punto
Dovrebbe di chiedersi quale tipo di lavoro è possibile creare dei prossimi anni tenendo conto dello sviluppo delle tecnologie
E
Di quel fenomeno che stasera stranamente non è ancora emerso se non molto marginalmente
Che viene chiamato globalizzazione dell'economia che vuol dire tante cose ma rispetto al problema che dobbiamo affrontare stasera penso che ci basti pensare ad un effetto della globalizzazione che quello ad esempio che se anche non crearsi posti di lavoro in Italia se non tenessimo conto delle soglie di accessibilità per i nostri giovani a questo lavoro questo tipo di lavoro può tranquillamente emigrare e trovare risposte in altri Paesi d'Europa o del mondo
Questo è già un effetto dirompente della globalizzazione poi sono anche tutti via
Allora quale tipo di sviluppo il nostro Paese sceglie guardate voglio solo fare un esempio
I primi cinquant'anni della nostra Repubblica sono stati caratterizzati quanto meno da una visione Chiara di quello che sarebbe stato lo sviluppo del nostro Paese dopo la guerra
Tutti pensavano che lo sviluppo sarebbe stato quello per almeno due decenni è stato quello cioè
Una grande crescita della grande industria della produzione di massa con una grande concentrazione di lavoratori nelle grandi fabbriche questo è avvenuto al nord
Non è avvenuto al Sud quando si è cercato di sviluppare il Sud sia applicato il modello del nord al sud con le grandi cattedrali nel deserto
Quindi senza molti risultati
Questo tipo di Scelta dello sviluppo che è stata anche positiva perché l'Italia ha fatto grandi passi avanti
Ha determinato tutta la legislazione italiana sia per quanto riguarda il diritto del lavoro
Sia per quanto riguarda le relazioni industriali sia per quanto riguarda il fisco sia per quanto riguarda lo stato sociale
Allora noi oggi in Italia abbiamo una cultura politica ed economica una legislazione complessiva che risponde di fatto ad un modello di sviluppo che ha funzionato per due-tre decenni
Ma questo modello di sviluppo oggi non è più attuale
Sì vediamo dove si crea lavoro e quale tipo di lavoro sta aumentando in Italia ma non solo in Italia vediamo che non è più il lavoro so vista terrorizzato che trova spazio nella grande impresa e che trova rappresentanza dei grandi sindacati dei lavoratori
Oggi il lavoro e si sviluppa che probabilmente si svilupperà anche domani è quello che avviene all'interno piccole unità produttive anche le grandi industrie ormai sì deserti Calizzano e tendono a creare piccole imprese collegate
E c'è un grande aumento del lavoro cosiddetto autonomo
Che escono nuove professioni si inventano nuove professioni
L'artigianato in continuo aumento
Il terzo settore si sta sviluppando con modalità nuove ancora tutte da scoprire
Questo è un modello di sviluppo che probabilmente ci potrà garantire ancora diretta livelli di occupazione di efficienza produttive di competitività sufficienti per il nostro non più il modello del passato c'è un nuovo modello che si prospetta però se le forze politiche del nostro Paese ma non solo quello le organizzazioni imprenditoriali e i sindacati dei lavoratori le forze sociali in genere
Il pensiero accademico Igea cioè la cultura in genere non si sintonizza su questa nuova direzione dello sviluppo se non fa una scelta precisa
Noi non ne trarremo tutte le necessarie conseguenze in termini anche di legislazione
Allora continueremo a parlare non so di diritto del lavoro avendo ancora riferimento la cultura nata su quel tipo di sviluppo imprenditoriale e di ricchezza continueremo a parlare di fisco pensando che tutti che ci sia da una parte una massa di lavoratori dipendenti e dall'altra i grandi capitalisti
Il fisco non è stato mai pensato per quella massa di milioni di lavoratori autonomi piccoli imprenditori
è un fischio che si è sovrapposto
A questo nuova tipologia di lavoro bisogna che la ripensiamo globalmente perché non è più così
Oggi bisogna che il fisco il diritto del lavoro vengano pensati previsti tenendo conto di questi milioni di lavoratori che non sono né lavoratori dipendenti negli operai della fabbrica né dalla parte grandi capitoli
Quindi c'è un grosso problema di scelte dello sviluppo e di adeguamento di tutta la legislazione a questo nuovo tipo di sviluppo del lavoro della Roma
Poi c'è l'altro aspetto
Una volta fatto questa scelta se ci garantirà
Il la crescita di un lavoro sufficiente a garantire livelli di occupazione fisiologici
Da Paese sano abbiamo l'altro problema che quello dell'accessibilità del lavoro ed è su questo versante che il pacchetto Treu lavori e anche io credo abbastanza bene
Però attenzione lavoro abbastanza bene su un concetto del lavoro che ancora molto vicino a quello tradizionale non è ancora del tutto sintonizzato il verso le nuove modalità di lavoro così anche non voglio fare nessuna polemica poi non ci sono certezze sotto questo profilo anche il discorso della riduzione dell'orario di lavoro mi sembra che in corrisponda a quel concetto di lavoro tradizionale storico e meno a questa nuova prospettiva di sviluppo dello ma è un problema che riguarda tutti
Prendiamo il CIPE che liberarsi di cinquant'anni di cultura cresciuta su questo modello di sviluppo non è facile per nessuno bisogna che tutti cerchino di fare un passo avanti e di vedere quelle che sono le possibili direzioni dello sviluppo
Detto questo come si crea lavoro secondo me è in questa nuova direzione
Come renderlo accessibile che non se ne vada da altre parti
E allora qui rientrano in campo i provvedimenti che già il pacchetto Treu tocca
Beh io credo che qualche riflessione anche critica ma in una in un ambito complessivamente positivo vada a far
Ad esempio su flessibilità l'elasticità
Si potrebbe discutere a lungo io mi limiterei a dire che almeno per quanto riguarda una tipologia di impresa della mia associazione rappresenta e quindi insomma conosce abbastanza bene l'importante è che non ci siano rigidità all'accesso
Questo significa
Un costo del lavoro controllato
Non vogliamo tirare al ribasso e fare concorrenza alla Cina o a Taiwan non ci riusciremmo mai però non possiamo nemmeno avere un costo del lavoro che ci taglia fuori dal mercato anche di altri Paesi europei
Va controllato questione di costo del lavoro
Una questione di preparazione
Professionale il discorso della formazione non lo riprendo sarebbe vastissimo ma va rivisto vari visti sotto molti profili
L'apprendistato per noi fondamentale
Il pacchetto Treu dice alcune cose molto interessanti sull'apprendistato
C'è un problema di armonizzazione tra legislazione contrattazione contratti che si faranno ma la direzione ci sembra quella giusta
Bisogna eliminare alcune rigidità in questo caso non tanto all'assunzione
Quanto al licenziamento
Le nostre imprese soffrono ancora mi dispiace dirlo dalla centootto
è un problema che deve essere sono nessuno vuole licenziare senza discriminazioni però per una tipologia imprenditoriale molto piccola come quella dell'artigianato come quella del lavoro autonomo si va determinando queste dei licenziamenti individuali è una legislazione da rivede
C'è poi un problema anche qui collegato diciamo all'accesso di farli incontrare
Il mercato del lavoro domanda ed offerto finiscono
Anche qui il pacchetto Treu dice alcune cose il lavoro interinale è una novità interessante
Lo dobbiamo ancora capire
Quanto possa essere calibrate modificata rispetto l'esigenza delle nostre impresa è ad esempio noi
Tenderemo pensare che sarebbe più utile per l'artigianato era piccolissima impresa
La provare più sulla sui contratti a tempo parziale tempo intertempo determina però ci ripromettiamo di riflettersi con più attenzione momenti in cui avremo anche qualche esempio concreto di funzionamento del lavoro interinali
Secondo luogo la privatizzazione del dell'istituto è Collocamento o quanto meno della creazione strumenti misti tra pubblico e privato
Oggi il collocamento così come non funziona più
Danni
Bisogna intervenire anche in questo senso in questa direzione mettersi al pari anche con tutti gli altri Paesi europei quindi sostanza insomma ci sono questi due grossi problemi da risolvere
Una scelta complessiva che deve fare il nostro Paese la nostra classe politica e istituzionale
Che quella di un modello di sviluppo non più così tradizionale basato su grande sviluppo da grandi industrie delle grandi concentrazioni opera in sosta banalizzo Monti
Guardare con molto più attenzione allo sviluppo del lavoro autonomo dalla piccola media internet in secondo luogo una volta risolto il problema della creazione di ricchezza e di lavoro eliminare tutte le rigidità le barriere d'accesso in accesso e in uscita alla alla poco spesso mirando il provvedimenti proprio queste tipologie imprenditoriale e sulla quale intendiamo basare lo sviluppo fu
Grazie sono le undici ballerini siamo arrivati tutti e il e poi naturalmente la replica del ministro a tre
Qualche scrupolo ce l'ho quest'ora
Ma io vorrei fare qualche considerazione proprio tirando al ministro Treu comuni alcuni problemi
Innanzitutto vorrei dire che anche noi abbiamo un giudizio positivo sul pacchetto Treu perché ci sembra che si muova nella giusta dell'azione sia quegli obiettivi che si pone per promuova l'occupazione per avviare al lavoro per formare esperienze per concorrere la flessibilità organizzativa
Per sviluppare lavoro nessun non può fare miracoli questo pacchetto questa legge si muove nella direzione giusta e va completata con molte altre cose
Considerando la complessità del tema lavoro e considerando pertanto per essere ottimisti che non abbiamo toccato il fondo se noi ci potessimo almeno io credo voi spero il contrario che è la soglia che arrivati al dodici per cento degli disoccupazione qui abbiamo toccato il fondo da che possiamo solo migliorare automaticamente credo che ci Luther Hammond
Basta guardare come Sacrato lavoro in Italia in quarant'anni è stato considerato che si sono creati cento mila posti di lavoro l'anno
Con un aumento del PIL medio annuo che superiore a quello che siamo abituati
Negli ultimi anni quello che possiamo anche sperare di avere ma questi quattro milioni di posti di lavoro in dal cinque per cinquanta novanta sono stati creati essenzialmente quasi tutti nel settore pubblico
Perché il settore privato voluto una serie di compensazioni tra l'agricoltura poi l'industria e così via
Ora la ristrutturazione del settore pubblico se vuole essere fatta seriamente ferrovie poste banche e così via produrrà altre decine e decine di migliaia di posti di lavoro in città
E poi dopodiché abbiamo l'Europa Europa una grande opportunità grande necessità ma i problemi cominceranno il giorno dopo che siamo entrati in Europa
Perché cambierà il segno di una politica economica che è stata quella fondamentale seguito agli ultimi trent'anni che quella di passare di recuperare competitività attraverso la svalutazione cose che non saranno più possibili
Qui c'è un salto enorme in questo campo e quindi le misure da adottare se vogliamo realmente promuove il lavoro naturalmente non potendo contare su ricette miracolose
So che riguarda la politica economica adeguata ma la riforma della pubblica amministrazione che consenta più agevolmente parliamo di flessibilità anche in questo senso più agevolmente il poter fare impresa di poter fare attività cambiare la fiscalità alleggerendo la c'è cominciato ma non è questo il segno che c'è nell'Europa né da noi
Alleggerendo il peso della fiscalità sul lavoro e ed è pesante andare invece sulle vendite
Lo dobbiamo superare una realtà è una cultura della vendetta io credo che il guasto peggio il guaio peggiore che non solo l'Italia ma l'Europa sta il rischio peggiore che sta correndo in queste che definiamo globalizzazione è prima di tutto un dato di cultura a me francamente sono un po'singolare che in Europa la discussione o posso sbagliare naturalmente la discussione si incentrata sulla sulle tensioni sono anni e anni anni che in Europa non si parla d'altro che di pensioni
Altri altri mondi Lazio meno parlo di sviluppo
Parlo di incentivazione alla alla rischio alla produttività lavoro
C'è qualche cosa che non torna qui o superiamo questa cultura
Della rendita
E ci mettiamo nella in una in politiche che non premia inno il non lavoro o abbiamo incentivato in vario modo il prepensionamento abbiamo incentivato la distruzione dei prodotti abbiamo un'economia un modello di sviluppo che gioca sul non lavoro o sulla distruzione del lavoro delle produzioni al macero da frutta e così via se non superiamo tutti questi meccanismi
Noè non possiamo pensare di mantenere neppure benessere acquisito non solo di poterlo di poterlo cresce recuperando quella gravissima stortura che il non lavoro la disoccupazione
Ora ci sono quindi politiche serie la cambiale ci sono culture
Diverso il modo di intendere anche la civiltà
Va completato il pacchetto con una riforma vera dove sta rifacendo alcuni accenni la posizione effettiva del collocamento pubblico la promozione alla regolamentazione dei nuovi lavori una regolamentazione siamo perché si dia spazio temiamo l'elasticità chiamiamolo come ci vuole nell'ambito di una tutela dei di un atto di tutele nell'ambito di regole di regolamentazione chiare
Purché ecco si abbia questa visione di una incentivazione della del fare del lavoro creare lavoro come primo dei problemi e quando parliamo di lavoro di ciò che ci intendiamo anche qui
Perché se parliamo di lavoro non retribuito
Di lavoro ce ne può essere tanto qui parliamo di lavoro retribuito non parliamo di volontariato che pure ha una funzione molto importante nella anche nel funzionamento del mercato però parliamo di lavoro retribuito e quindi con tutto quello che significa fare i conti con la competitività la produttività di sistema e così via
E qui abbiamo varie forme in effetti da considerare lavoro autonomo lavoro associato lavoro subordinato lavoro parasubordinato lavoro cooperativo
Io vorrei segnalare penso che l'abbia visto ma segnalo al ministro del lavoro e della cooperazione
L'articolo che c'era questa settimana sull'Espresso proposte di Clinton il cooperatore
Clinton che trent'anni fa venendo in Italia ha scoperto le cooperative di lavoro e sta facendo in questi giorni dice quell'articolo sto cercando di avere qualche informazione più diretta
Sta facendo cooperativa per il lavoro giovanile
Avendo nell'Arkansas sviluppato negli anni cooperative di lavoro perché perché di perché alla considerazione che le grandi imprese le multinazionali non producono occasioni di lavoro e queste vista come un'occasione di lavoro ecco credo che questo a Bologna in Emilia ma in Italia sia un'opportunità che noi dobbiamo valutare
Cogliendo anche tutte quelle esigenze di normative che sono con il suo speso che vanno vanno poste
Ora il tema della del lavoro della del recupero della disoccupazione troverà sulla riduzione del lavoro dell'orario di lavoro è un'ipotesi
Io credo che presupponga alcune elementi molto chiare ridurre a parità di rete di retribuzione
Il l'orario di lavoro significa lavorare per prodotti a più alto valore aggiunto
Altrimenti c'è qualcosa anche qui che tocca non non è possibile si deve quindi muoversi sul piano dell'innovazione sul piano del maggior valore aggiunto e quindi in questo senso
Consentendo anche questa questa leva ma io credo che anche qui questo elemento vada collocato in una logica che non può accettare supinamente il fatto che per recuperare la occupazione dobbiamo diminuire il lavoro
Torneremo torniamo nella logica della incentivazione del non lavoro può essere un estremo un estremo male questo
Ma il problema vero di vedere Attraverso bisogni insoddisfatti quali lavori possiamo sviluppare e attraverso non solo io figuriamoci se non son convinto sul ruolo che il Terzo settore l'economia sociale può assolvere per questo fine ma credo che la grande partita ce la dobbiamo giocare
Vedendo nella cosiddetta globalizzazione grandi opportunità di lavoro
Trecentocinquanta milioni di cinesi che da qui a due tre anni
Avranno sostanzialmente un reddito medio più valente quello dell'Europa
Costituiscono un grande mercato e acqua lo dobbiamo traguardare quello dobbiamo vedere la possibilità nostra di produrre attraverso prodotti innovativi attraversa una capacità propositiva anche distintiva avere una grande nicchia produttiva nel mercato mondiale basato sulla sulle conoscenze sulla capacità sulle nostre sulla cultura d'impresa che in Europa in Italia si è creata togliere queste grandi opportunità collochiamolo in un ambito io credo anche la discussione del lavoro che non sia riduttiva in partenza
Vediamo le possibilità espansivi terrore qui si diceva
Bologna io credo che Bologna al qui non siamo nelle realtà viola gravissime del problema l'Italia Afef fatta da da zona al tre per cento disoccupazione che di per sé non è che vanno accettate ma non rappresento la gravità del trenta per cento che c'è nel sud dobbiamo vera è questa focalizzazione sulle priorità però questo non toglie che da una parte dove c'è il tre per cento non ci sia niente da fare c'è molto da fare proprio perché c'è da conquistare
Altri altri spazi muoversi in un mercato che non è certo fermo Bologna io credo ad una cultura anche per merito della realtà cooperativa dei distretti dirette di impresa è di innovazione che può essere fortemente giocate
Ma credo anche che la responsabilità di chi opera in questa realtà si è quella di pensare al tutoraggio nelle imprese che devono essere fatte al sud queste l'impegno del movimento cooperativo bianco
Quello di lavorare per sui punti forti non per demordere la si attende dalla accrescimento della propria del del proprio sviluppo de la propria capacità di produrre occupazione nell'integrare più tradizionale insediamento ma vedendo anche un contributo ed è proprio dei punti di forza di massa da tagliare dove queste più grave avendo presente che il problema di fondo è lastre grana schiacciante
Boh
Mentre in in Francia il settanta per cento dei disoccupati viene da una precedente esperienza produttiva di lavoro o in Germania o in Francia o in Germania in Inghilterra il sessanta per cento e disoccupato avendo già lavorato in Italia poco più del dieci per cento deduce occupati e gente che ha già lavorato e questo è una cosa gravissima bravissima perché chi non ha mai cominciato lavorava nessuno tutela
Chi non ha mai cominciato lavorare non ha non si muove nell'ordine della di quel di quel sentiero che si dicesse la vera risorsa strategica che è la conoscenza
La non basta aver fatto università aggiornare vere esperienze di lavoro
Per poter avere un vero no ha una vera conoscenza e quindi è una perdita secca per il Paese a bere giovani che non hanno mai cominciato a lavorare poi dimostrato
Che proprio cominciando a lavorare sia si crea da quella io ho né per l'altro lavoro perché un'impresa apprende più facilmente qualcuno che ha già esperienze che non altri e qui si inserisce quella che è la vera novità la più grossa novità io credo come novità poi botti importante l'apprendistato il cambiamento di segno che si è dato l'apprendistato unendo proprio lavorassi elaborato parte lavorative parte formativa e così via variano vita e lavoro interinali queste e l'elemento nuovo e anche qui sentiamo all'esperienza di altri Paesi sì lavoro interinale non l'ho visto fine a se stesso come lavoro precario provvisto accomuna fase di passaggio per il lavoro più stabile in in Olanda il cinquanta per cento di chi ha fatti e fare lavori interinali in una uno diventa lavoro stabile quaranta cinquanta per trentacinque per cento in altri Paesi il cinquanta per cento in due anni diventa lavoro star con questa logica color una logica anche una legge che incentivi la formazione incentivi il primo lavoro credo che sia un fatto molto importante
Tenendo conto ecco non abbiamo fatto dato vita a una agenzia
Per il lavoro temporaneo l'abbiamo fatto su base del non profit
Intendiamo con questo portare una voce anche etica in questo mercato crediamo che possa essere un terreno sperimentale congiunto col sindacato con altri l'organizzazione proprio muovendoci sul fatto che questa è una soluzione per favorire alacremente l'accesso al lavoro per creare un incontro migliore tra domanda e offerta di lavoro bisogna lavorarci bene noi ci muoviamo sulla base non profit in accordo con la collaborazione di una organizzazioni non profit olandese la Stark ad vanta esperienze e vogliamo farlo competendo essendo competitive con le multinazionali che stanno intervenendo anche in Italia su questo terreno pensando anche di avere qualche possibilità ma qui dipenderà dal rapporto col sindacato
Di promuovere lavoro temporanea anche al sud attraverso il Patti Patti territoriali o altri credo che sia un terreno di discussione se consideriamo che i grosso della risposta va data nel Meridione c'è un fattore Teo
Un po'da considerare bisogna che dalla legge si passi all'attuazione il dramma italiano non è fare lezione Pian due cento mila il dramma italiano e dare poi norme attuative che permettono di può le in in cantiere non siamo molto in ritardo stando alla legge presidiava che il Regolamento ci fosse il diciannove di agosto siccome il bosco in Italia si ferma tutto diciamo che settembre vale per agosto ma bisogna che ci sia una regolamentazione molto molto pronta che abbia il carattere non appesentimento operativo non bisogna aver dei super i garanti ismi bisogna non bloccare troppo l'iniziativa non bisogna che la normativa presupponga l'organo e con la qualità dell'organico ci si attrezzi per fare i controlli serrati sul modo come funzione queste cose ma non imbriglia Ando troppo di Brindisi attiva ma il problema tra l'altro
Non riguarda solo il governo
Non riguarda solo il ministero il ministro riguarda i contratti di lavoro perché poi deve essere tutto recepito in questa logica di concertazione che alla base della legge deve essere poi trota che qui ecco io credo che abbiamo tutti interesse a non perdere tempo a fare in modo che questi istituti possono decollare per poi misurarle nei loro effetti
A dire il vero del rene
Prima rivela però l'amministrazione domanda per lui
Pur non sembra io volevo sapere il signor ministro se
E sicuro
Che le borse di studio le mille borse di studi che vengono istituito per il Mezzogiorno
Possono essere effettivamente dei soldi sprecati bene visto e considerato che abbiamo avuto
Strano visto e considerato che abbiamo avuto già delle esperienze dei finanziamenti a pioggia
Io penso che sarebbe opportuno destinare qualche fondo in più per
Lepre progettualità da sottoporre ai giovani del Sud perché al Sud c'è sfiducia soprattutto nell'istituzione e proprio per questo motivo che poi vengono a mancare i progetti
Noi nella piana di Sibari perché io vengo da Sibari aspettiamo un aeroporto da venti anni e non non possiamo far decollare il turismo perché per raggiungere Sibari da Bologna bisogna impiegare quattordici ore
Per quanto riguarda il discorso del primo lavoro non è detto che
Al sud non esiste il primo lavoro c'è tanta gente che al sud lavora però il lavoro del sommerso non viene dichiarato e invece abbiamo un altro problema il problema che in inerente
A a tutti quei giovani che se così possiamo chiamarli perché al suo punto mi viene il dubbio
Che hanno più di trentadue anni mentre per i diciottenni ci sono i contratti di formazione chi ha più di trentadue anni era una opportunità di lavorare se non con
Il Po Occhetto diciamo i lavori così in affitto così
Perché comunque sia un un impresa preferisce
Non pagare i contributi assumere un un giovanissimo e quindi i trentadue anni vicende che effettivamente non ha mai lavorato non avrà mai fortune tardi lavorare
A tal proposito gli ho fatto alcune esperienze giù in Calabria qui è una cartellina che poi le lascerò se se possibile
E e ci sono tantissime difficoltà perché la classe politica e quella che più di ogni altra cosa mette i bastoni fra le ruote
Quindi
Come conclusione almeno come risposta mi interesserebbe il discorso veri degli over trentadue enne perché ce ne sono tantissimi e questo problema non riguarda soltanto il Sud ma riguarda anche il nord perché conosco tanto tanto tanta gente che a trentadue anni ha difficoltà per inserirsi nel mondo del lavoro
Grazie vi è la parola al ministro Treu direi che con l'intervento del ministro chiediamo
Dopo questo
Lungo dibattito io mi limito acqua poche battute quello che ho sentito è stato
Mi pare molto do utile
Gli argomenti mi sembra mi sono sembrati tutti se e allora farei anzitutto una considerazione generale
Non c'è dubbio che noi siamo stati impegnati fino adesso molto nell'opera di risanamento
Ora siamo a un punto di svolta perché il risanamento è avviato non è concluso siamo in una fase di sviluppo iniziale è il momento buono come diceva grandi di cogliere l'occasione per spingere in modo che lo sviluppo sia più sostenuto e sia più ricco di lavoro perché non è automatico appunto
Però qui della difficoltà di questa fase non solo nostra è che com'è anche stato detto noi non è che siamo in un periodo in cui i dati sono stabili nel mentre facciamo questa operazione il mondo ci sta cambiando sotto
Gli occhi e quindi dobbiamo fare un'operazione di sostegno di sviluppo ma insieme di trasformazione perché lavoro si sta appunto trasformando sotto i nostri occhi
E questo lo si vede lo si vede in molte zone d'Italia viene Pinto più spontaneamente ed e quindi va sostenuto solo in parte
I in altre zone invece non avviene nel nel Mezzogiorno c'è questo necessità di fare un salto tu non è che il Mezzogiorno può prendere il lavoro che caratteristico di vent'anni fa e poi dopo ha spetta e fa il salto nel lavoro nuovo posto in l'ospedale deve fare due passaggi per molti molti casi alla volta quindi difficile per questo per dire anche le le domande lì del giovane che è intervenuto perché i problemi sono complicatissimi
Però non è impossibile ci sono esempi moltissime parti del mondo e già anche in alcune zone del Mezzogiorno in cui si vede che sostanza da situazione di vuoto si è impiantato un tipo di lavoro che è già
Avanzato che già di tipo nuovo
Qui questa è la l'obbligo per azioni modello cui noi ci CIO ori DC ispiriamo non c'è dubbio che il modello prevalentemente della piccola impresa della piccola impresa
Avrete che va sfumando verso il lavoro associato il lavoro individuale addirittura
Questo tra l'altro un modello che come dice sempre il presidente Prodi è un modello anche utile dal punto di vista sociale politico perché un modello dove
Non ci sono pochi padroni e tanti servitori ma ci sono tanti protagonisti giudizio dire dove senza padrone questo è un po'eccessivo può M. dopo utopistico ma insomma è un modello di sviluppo molto diffuso
Molto Arete molto flessibile o elastico poi vedremo e anche politicamente in grado di mobilitare energie
E questo è chiaro che richiede un ripensamento del diritto del lavoro della formazione guardate che la formazione per esempio adesso
Deve diventare il larga misura formazione al lavoro autonomo e alla voi imprenditoriale mentre tradizionalmente la formazione s'era sempre immaginata o sui banchi di scuola o a imparare a fare cose da subordinato mentre invece adesso deve essere sempre di più
Le cose che abbiamo fatto fino adesso anche io e lei prima le misure che che abbiamo messo in in atto
Sono un po'atta a cavallo cioè hanno un occhio indietro e poi un uno un occhio in avanti perché adesso non esageriamo proprio perché stiamo trasformando non pensiamo mica che lavoro subordinato scompare a domani mattina
Il l'Italia è già un Paese molto avanti da questo circa lavoro autonomo opti piccoli imprenditoriale un quarto del totale neanche è un quinto e realtà
E se le tappe già molto crescerà ancora però lavoro subordinato rimane solo che anche questo si trasforma
Però io direi abbiamo in mente tutto questo tipo di prospettiva
Nel nell'affrontarla io sottolineo solo due-tre battute che mi sono sembrate particolarmente significativa prima bisogna avere Costanza applicare
I provvedimenti che amiamo che abbiamo questo costa tempo
Coerenza fatica l'Olanda che sta avendo buoni risultati in materia di occupazione sono dieci undici anni che sta lavorando su un pacchetto di misure del tipo che abbiamo noi non solo il pacchetto Treu ma tutte le altre cose che ho detto fare questo con costanza e con continuità è essenziale per i risultati non si vedono da un giorno all'altro si vedono con la costanza dell'applicazione e poi ci sono delle delle cose nuove da introdurre grandi ha detto opportunamente bisogna che facciamo dell'operazione di qualità anche nel sostegno alla domanda mi pare giusto adesso non so se saranno le macchine utensili
Con normativa di sicurezza europea questa può essere una una ma ce ne sono tante altre noi abbiamo pochi soldi
Dobbiamo selezionare il sostegno e quindi io direi grossomodo la linea poi da precisare sosteniamo l'innovazione
Innovazione nelle macchine utensili dell'innovazione nel turismo che era in Italia è molto diffuso ma è
Arretrato largamente insomma puntiamo su questo di fatto Biagio che si è stato ricordato la cosa dei ricercatori nell'impresa è perché una delle
Delle ditte chiavi ed immettere insieme la ricerca con la pratica e quindi usare questo a proposito di borse di lavoro dato che il giovane dalla Calabria mi ha chiesto
Noi siamo convinti che le borse di lavoro possono essere una buona occasione io ho visto tra l'altro le ho viste funzionare anche in altri paesi perché non è un'invenzione nostra
Per esempio noi abbiamo detto interdizione destinare un pacchetto di queste borse un numero consistente qualche migliaio proprio a sostenere il lavoro di giovani perché imparino a progettare perché una delle ragioni per cui nel Mezzogiorno si fa fatica a far partire le cose anche perché ci sono poche capacità progettuali ne usciamo usare magari i fondi neanche della comunità europea tra l'altro la cosa si stanno muovendo nel Mezzogiorno ci sono zone che rispondono già molto bene la Calabria è una delle quelle più in più in difficoltà il prestito d'onore che abbiamo fatto lanciato nonostante l'ironia
Ingiustamente cinica di alcuni sta dando sinistri e risultati buoni non dico siano tutti perfetti ma non abbiamo visto centinaia di Giovani a scuola pratica per imparare a costruirsi la loro loro futuro di attività autonoma che stanno cominciando a funzionare
Gli over trentadue che non è sono gli under Twenty Two ventuno nella la squadra di calcio di quelle sopra i trentadue sono un problema
Però sono un problema di in in zone sacche particolare e abbiamo in qualche caso addirittura deciso che sia sia giovani
Non fino a trentadue ma fino a quaranta per dire
Però problema però non è solo questo questo può essere utile fare qualche operazione di di allargamento di questo genere nel Mezzogiorno il problema vero appunto è di diffondere la capacità di imprenditorialità la cultura d'impresa e e rendere l'ambiente accogliente perché tutti gli imprenditori dicono prima di darmi anche prima degli anni incentivi mi devi garantire un ambiente accogliente che vuol dire infrastrutture e sicurezza quindi nel Sud degli edili scorsa più complicato
Concludo dicendo noi abbiamo appunto questa fase che mi pare ormai avviata di di cui dobbiamo sfruttare le opportunità che ci sono alcune di queste cose le abbiamo allarme sim in pista come ho detto altre bisogna
Spingere di più
In prospettiva il l'obiettivo e questo lo sviluppo deve diventare più ricco di di occupazione che vuol dire tutte queste cose che abbiamo detto e vuol dire anche quello che ha detto lei prima
è favorire al per ridurre le barre all'accesso che vuol ridurre le barriere all'accesso vuol dire solo far funzionare meglio dei servizi di l'impiego che che è un modo vuol dire anche indubbiamente ridurre i costi diretti del lavoro questo è una delle varie sei grati
Però ecco ha fatto bene grande ricordarlo gli imprenditori dovrebbero prendere atto che noi abbiamo fatto un'operazione stiamo facendo un'operazione di riduzione dei costi indiretti
Colleghi tra Sperling trasferimento della del contributo
Per la sanità dal costo del lavoro a
In generale alla fiscalità questa un'operazione che stanno facendo anche in altri Paesi d'Europa
E qua anche questa fa parte di questa fase due del attività del governo che io mi auguro che continui poi ci sarà la fase tre ci troveremo un altro a un'altra festa buona serata a tutti
Termini grazie ai nostri ascritti a voi che avete partecipato al dibattito e anche una comunicazione depressa la stende l'Ulivo