La politica della maggioranza di governo in materia di giustizia a partire dalla mancata autorizzazione all'arresto di Cesare Previti da parte della Camera dei deputati; Un giudizio sul digiuno di miltanti della Lista Pannella per il rispetto della libertà di informazione

Giulio Maceratini presidente dei segni
La nazionale senatore Maceratini di questi giorni è proprio il dibattito relativo all'altra formazione politica quella dell'Ulivo
Della giustizia ecco si evince una a profonda spaccatura tra Popolari e PDS anche se negli ultimi giorni di Siviglia andata ricomponendo relativamente a quelle che saranno le schifo orme ma soprattutto dal caso Previti in poi è venuta fuori questa sorta di doppia anima dell'Ulivo sulla giustizia lei come giudica questo stato di cose
Tutto questo dipenda da una doppia anima non dell'Ulivo ma del del vecchio partito comunista oggi pidiessino nel quale si confrontano e si scontrano due concezioni ce n'è una il tizio vista di della giustizia sommaria che non guarda per il sottile pur di dare soddisfazione
A agli istinti più più brutali dell'opinione pubblica e ce n'è un'storicamente più legata
Ai principi dello Stato di diritto queste due concezioni si scontrò non nel PDS a fatalmente Boy si riverbera questo scontro nei confronti dei popolari dove ugualmente queste due Concezionisti sono presenti perché da un lato lei dedicargli Cani dall'altro le idee
Di in Mattarella tanto per fare un esempio bollato quelle della Bindi sullo stesso versante del e Mattarella dall'altra quelle di di Marini e cioè in sostanza la sinistra vive uno scontro che non è solo della sinistra
Andiamoci fra due modi di vedere la giustizia
Quindi Sisme conseguì una crisi uno scontro oggi c'è una situazione ma strade schierata su certe posizioni mi che compressioni un po'su tutti i partiti ne consegue la crisi di cui lei ha fatto cenno ecco un punto portante di questa crisi o per lo meno di questa presunta crisi quello relativo ad un
Progetto di legge che proprio sarà esaminata dal Senato quello sulla depenalizzazione di alcuni reati si è parlato nei giorni scorsi della possibilità di inserire tra questi anche con è lecito finanziamento ai partiti la posta posizione su questa eventualità messa che sia confermata quale sarà
Intanto se ne è parlato con
Non si è visto li dobbiamo dobbiamo
Metabolizzare un fatto noi siamo ancora sotto la sindrome di quella
Devono il furto del consenso che si è verificato per tanti anni
Gli era sotto la Prima Repubblica consentito si costruiva attraverso dei fondi giganteschi e i partiti arabi la Repubblica si assicuravano e che quindi poi producevano propaganda organizzazione consenso appunto e tutto questo rimane sullo sfondo di un di un malessere che non è stato superato il che viviamo anche noi perché mente ci rendiamo conto che finanziamento pubblico riferito al passato è cosa sulla quale non è stata ancora fatta giustizia in futuro di in un quadro ben definito di competenze di responsabili Ida si potrebbe anche depenalizzare questa questa è in tonalità senza scandali eccessi purché naturalmente intimi di ovviamente molto ristretti il problema è che come ripeto l'Italia non ha ancora superato la sindrome della Prima Repubblica lo scandalo proprio nel senso dove la parola costituito dai partiti della Prima Repubblica dal loro modo di organizzarsi e di
Proporsi agli italiani e quindi non a mio avviso non siamo ancora pronti per arrendere diciamo tra virgolette nell'normale l'eventuale trasgressione a regole e comunque sono fondanti per una democrazia che vuole voglia Front conservare bene perché se i partiti possono
Violare perché essi stessi sono date allora il cittadino ha il diritto di pensare che le regole valgono solo per i fessi mai forbice per i partiti fanno come vogliono loro questo è il vero motivo
Per cui siamo molto riflettere su questa materia ultimissima questione relativa all'informazione di questi giorni la polemica sulla crisi della RAI ci sono però e non se ne parla altrettanto trecentottanta militanti della Lista Pannella che stanno facendo ma s'sopra della fame molti di loro addirittura non manderò dal trentuno dicembre del novantacinque del novantasette cioè in questo anno non ancora toccato cibo Cha quello della fame per protestare anzi per il diritto all'informazione per un'informazione libera per il diritto all'informazione ecco
La risposta della RAI che dalla commissione di vigilanza era stata invitata a darsi e un invito piuttosto forte quello la vigilanza a produrre degli delle trasmissioni di recupero sulle tematiche della Lista Pannella la RAI tutto questo non ha ancora praticamente risposte possibile che in questo regime di Tangentopoli di cui lei parlava prima la RAI abbia svolto uno ben preciso ruolo di protagonista che tuttora ci siano ancora quelle logiche perlomeno in questi risvolti
Purtroppo non solo possibile vero
Noi sappiamo che
Contrariamente a quello che si crede la vittoria delle delle sinistre in questi anni novantasei con le elezioni politiche novantacinque euro governo Dini che fu una svolta la prima che poi ha portato al novantasei e le successive Vito viene nelle amministrative sono la continuità del
La Repubblica questo è il problema continua pubblica nella quale il messaggio il verbo e questo chi comanda perché ha vinto le elezioni controlla i mezzi di informazione poi devo Mina attraverso questo circuito assoluta a lei favorevole di rapporto fra la politica l'informazione il prosieguo
Della politica stesse quindi in pratica si determina una dittatura sia pure democratica ma anche qui l'aggettivo ammesso fra virgolette per cui chi comanda è al riparo da critiche evergreen di che sono riservate soltanto l'opposizione e allora il proprio
Informazione dice si pone adesso posso condividere o meno il sistema di
Di protesta civile non violenta come fanno i radicali perché francamente non mettere il rischio la mia incolumità per questi personaggi che continuano a comandare sono sempre gli stessi però la consapevolezza della verità di queste istanze e della giustizia che è ancora dei
Giunto in questa materia in me è molto forte proprio perché utile possiamo dire dunque che in questo regime un posto speciale importante cioè avuto Lecce la forte tuttora anche il ceto la corporazione dei giornalisti
Sì sì il problema del proprio dalla vecchia storia l'ordine dei giornalisti non lo conosco così al fondo Dabo deve esprimere giudizi in proposito non chiude e i giornalisti io avrei paura dei padroni dei giornali cioè dal concentramento capitalistico sulle testate che porta a far sì che si è agli ordini di chi di chi governa il play vapore cioè le grandi centrali finanziarie che hanno in mano il potere giornalistico Ignazio assai
Il presidente dei senatori della Sinistra devo
Attore in Commissione bicamerale quest'oggi è intervenuto nell'ambito del dibattito iniziato appunto Montecitorio ecco quel modo chiederle senatore Salvi un commento nel dibattito che lei ha potuto chiaramente seguire qual è intervenuto le agenzie relativamente alle sue intervento hanno subito come dire estrapolato
Favorevole sa in suo favore nei confronti di una prova
Per il presidente Scalfaro va beh
Dunque ci vuole spiegare per un po'più complicato il discorso cioè la mia proposta è una proposta che formulo Rizzo formalizzerò in apposito emendamento e che
Se la riforma non sarà approvata prima alla scadenza dell'attuale presidente della Repubblica si introduca una norma per la quale al momento di approvazione della riforma si procederà COMU in quale elezione di un nuovo Presidente della Repubblica a suffragio universale diretto il che vuol dire in sostanza che qualora fra Parlamento del referendum la riforma non dovesse essere approvi in vigore al momento dei
La scadenza del mandato di Scalfaro non ci sarà un problema di prova un un proroga che oltretutto non si potrebbe fare per ragioni tecniche che il Parlamento dovrà eleggere un successore
Ma il successore saprà
Che appena sarà entrata in vigore la riforma il suo mandato scadrà fosse pure mandato quindi di quattro cinque sette giorni un mese sei mesi e si procederà alle le
Simone popolari se caduto questo devi dire la scelta più logica sia quella che qualcuno dice cioè di prorogare l'attuale presidente della Repubblica non spetta a me dirlo ecco
Invece
Il dibattito e più in generale di quest'oggi l'intervento del presidente della commissione bicamerale sarà un intervento come dire di ampio respiro e anche di carattere storico se vogliamo
All'assenza
Gli esponenti di un indice importante partito politico pugni presidente Fini invece ha tenuto a sottolineare i presenti di Alleanza Nazionale come l'ultima per no i cittadini questo sta a suo giudizio il dato più importante e in chiusura per chiudere questo beh ventaglio di opinioni Berlusconi ha detto che dopo l'intervento di Cossutta la maggioranza dell'Ulivo
In crisi ecco come risponde lei a questa sollecitazione e come giudica questo dibattito
Ma anch'io sono stato colpito dai toni un po'passatisti dell'intervento dell'onorevole Cossutta che ha parlato di presidenzialismo dopo che si era cercato di spiegare che la Bicamerale non propone il presidenzialismo ma l'elezione diretta del Presidente della Repubblica che non è la stessa cosa
Di chi ha additato gli sa quali pericoli per l'Italia se italiani disporranno di un diritto quello di eleggere il presidente La Repubblica che quasi tutti i cittadini del mondo hanno ma che onorevole Cossutta fosse contrario a questa soluzione si sapeva già da tempo quindi sono un po'meravigliato di questa dichiarazione dell'onorevole Berlusconi quanto alle presenze in Aula e noto che il lunedì e quando non si vota i deputati non sono molto presenti è noto che all'inizio della assemblea costituente cinquant'anni fa l'allora presidente della Costituente formulo analoghi i rilievi è anche vero che ci sei sarebbero aspettate presenze un po'maggiori della maggioranza in particolare la sinistra democratica c'erano quasi tutti
I deputati del Polo pochissimi c'erano però i leaders politici del Polo Berlusconi Fini Casini quindi non drammatizzerei questo raro Orazio