"L'Europa all'alba del millennio" presentazione del libro di Enrique Baron Crespo org. c/o la sede del CNEL

Allora se grazie di essere in terreno che
A questa tavola rotonda l'ambiente incentivi Ninetto in provincia cessione dell'area così come questa disposizione di cui mi scuso perdendo insomma un passo a due piani difficoltà dovremo di Gestielle chiede con sostiene
Volevo dire due parole perché ah presentando qui la strani anche volevo
Ringraziare voi neanche massiccio di questa occasione perché quest'occasione in cui vogliamo annunciare ufficialmente che stiamo costituendo la Fondazione straniante
Sulla scia di quanto già hanno fatto in prese sia per il gruppo Esso e anche dall'estero sia di altre imprese italiane in Italia di una certa dimensione abbia pesato anche noi che di destinare una parte nostra risorse a costituire una fondazione
E quei fini sono come tutti questi casi di tipo culturale sociale e di promozione
Nell'ambito di questa fondazione faremo confluire tutte questo tipo di attività che già svolgiamo Italia con le diverse sigle in con il quale proposta che anche già noto
Questa è la prima apparizione e mi fa molto piacere di poterlo fare su un tema internazionale qual è l'Europa e in particolare che l'intervento del presidente però anch'esso in quanto come voi sapete all'arbitro pasta e anche un gruppo che amato definirsi un gruppo internazionale e quindi è assente ha sempre partiamo il l'argomento della cooperazione mercati e la interna senza sapere economia come fondazione ovviamente siamo dovuti partire è un tema che non fosse esclusivamente economico
E per questo il piacere di di presentare questo questo volume nel quale si parla anche di argomenti economici ma soprattutto ha buttato via come che tipo storico legale e politico
Io missioni come esseri parlare molto anche perché non sono un grande oratore
Quindi passerei la parola immediatamente rappresenta matto vale già ci vuole introdurre un po'parte ma di questo questo cast grazie
Grazie a lei
Il libro dato che siamo pochi eletti presumo che lo abbiamo letto
Ed è un libero di cui non possono ripetere quello che ho detto nella prese prefazione che avevo scritto Terenghi che
Quando
Tu me lo passa stimano scritto se non ricordo male io lessi il manoscritto
Io ho un libro che
Nel libro che può stupire chi si aspetta che una personalità nota soprattutto per la sua recente esperienza politiche di governo di Hitler nazionale di Parlamento europeo eccetera
Ci si aspetta che racconti d'Europa così come l'ha vissuta attraverso la sua esperienza e basta
E quindi lo lo sfondo storico che c'è fin dall'inizio che torna e ritorna anche nei capitoli poi dedicati ai singoli temi e qualcosa che in qualche modo colpisce può darsi che bisogna essere spagnoli per vedere il mondo contemporaneo in questo modo può darsi che sia una qualità di chi ha tanta storia alle spalle
I cinesi lo dicono sempre che loro sono in genere e diversi dagli altri salvo alcuni pochi euro per noi italiani al voi
Perché insomma rispetto a gente che ha duecento anni alle spalle e insomma noi abbiamo qualcosa che ci unisce dicono loro
E ed è probabilmente la capacità di percepire i le tracce profonde che ha Traverso la storia finiscono poi per essere tra le determinanti degli stessi eventi contemporanei
Cosa che mi appassiona sempre su tante vicende della vita contemporanea e chiedi particolare importanza
Per l'Europa di cui in fondo quando l'avventura europea venne tentata all'inizio degli anni Cinquanta
Si poteva pensare che era un'avventura assolutamente impossibile
Perché veniva tentata tra Paesi caratterizzati in primo luogo dalle loro diversità reciproche caratterizzati da una storia passata che era una storia di guerre reciproche
L'Europa
Era stata la madre e la vittima della maggior parte delle guerre che avevano in sé insanguinato il mondo nei secoli precedenti quindi che questi riescano a fare le
Ad avere qualcosa in comune pareva allora assai poco credibile rendeva secondo alcuni piuttosto visionari che non lungimiranti i padri fondatori della Comunità europea
Ora fa bene Ingrid che Baron Crespo a mettere in evidenza anche con coraggio perché ci vuole del coraggio a tornare a Carlo Magno Carlo quinto e a Napoleone
Perché è immediata all'obiezione ma all'Europa di questi signori era un'Europa fatta non di cooperazione e di unione ma era un'Europa fatta di conquista quindi che diavolo circa ecco questo è una reazione epidermica davanti alla storia non è una reazione corretta davanti alla storia che non si presta al tipo di obiezioni che
Berlusconi può fare a D'Alema D'Alema può fare a Berlusconi o Chirac può fare ah ah Consales
Ingroia al TAR quelle esperienze caratterizzate sicuramente da quelle dirimenti finalità di dominio tuttavia hanno prodotto e sedimentato russe europea
Questo è accaduto
Si è determinata una cultura comune poco alla volta tra gli europei
Si sono determinate delle visioni comuni poco alla volta tra gli europei si è percepito a partire dai primi europei che furono gli abitanti di questa città
Che si diffusero per che c'erano delle economie di scala
Nel mettere insieme quello che oggi chiamiamo il territorio dell'Unione
E io ho molto apprezzato il fatto che appunto ci sia stato un il coraggio di mettere in luce certo sì la differenza tra le l'Europa figlia del dominio di qualcuno nell'Europa figlia della cooperazione di tutti e tuttavia mettere in luce anche i i tratti comuni a queste due ero euro perché nel senso che anche le prime esperienze con la loro caratterizzazione egemonizzata ante hanno concorso a creare alcuni fili comuni
Che ce li siamo ritrovati in questo secondo dopoguerra perché c'erano ormai erano entrati dentro
La terra d'Europa e hanno consentito hanno concorso a consentire che i padri fondatori risultassero poi alla fine non visionari ma ma lungimirante
Un'altra cosa che questo libro insegna
E che si la insegna non è soltanto colpa di gadget dei suoi colleghi ma anche di coloro di cui essi narrano leggeste narrano le gesta e quella che la storia il giudice la stessa storia della costruzione europea
Merita un giudizio no deformato dal pantografo delle polemiche quotidiane che pure ne caratterizzano la vittima
Perché è facilissimo non c'è nulla di più facile che non scuotere la testa davanti ad ogni difficoltà e dire qui è un disastro questo è una torre di Babele questi con tutte queste lingue che abbiamo con tutta questa burocrazia con tutti i ritardi
Prima la politica della sedia vuota e poi la signora Thatcher poi Amsterdam in fondo non se ne fa una dritta e un continuo a litigare senza mai raggiungere una decisione facilissimo presentarla così
Poi c'è gente questo sì non i giornalisti ma i commentatori
E che insomma ci campano con questo tipo di leit motiv insomma gente che dopo ogni riunione europea probabilmente aveva già scritto prima il commento desolato sulla inconcludenza di queste riunioni europee no
De probabilmente con questo atteggiamento giorno dopo giorno si può essere vissuta dal cinquantasei in la la costruzione europea che allora non si è visto che la costruzione europea in realtà Ina
Cioè e è assolutamente mirabile ciò che gli europei hanno fatto in quarant'anni di Comunità europea e assolutamente straordinario rispetto ai precedenti storici rispetto e ciò che vediamo fin aree del mondo vicini alla nostra
Che noia a partire dalla grande intuizione che porto al gli embrioni istituzionali della comunità del carbone e dell'acciaio
Ci siamo dotati di un congegno che al mondo non era mai esistito quello di un Demis federalismo ha fatto di organi costituiti direttamente dai rappresentanti degli Stati membri
Accompagnati da organi con potere giurisdizionale
Che Jimmy hanno creato
E gli altri hanno applicato un diritto europeo che poco alla volta io diventato diritto direttamente operante su ciascuno dei cittadini di questi Stati originariamente diversi
E assolutamente straordinario che in silenzio e senza troppo clamore
Lista tutti avevano inventato la sovranità statale e che l'avevano eletta ragion di Stato
Siano stati i primi al mondo capaci di rinunciare progressivamente alla loro sovranità nazionale riuscendo fra l'altro non attribuibile a nessun altro
Ma facendo la disperdere in questo tessuto cooperativo integrativo chi questa creatura mai prima vista le dura Unione Europea con le sue istituzioni
Gli americani ce la invidiano
Vorrebbero essere capaci nel loro continente di una integrazione come la nostra ma il muro che fuggirono dalle conseguenze esclusi viste del nozioni di sovranità e di connesse prerogative anche sulle religioni
Dei Paesi europei ora sono molto più schiavi della sovranità statuale di quanto lo siamo noi europei quindi c'è c'è qualcosa di straordinario e forse se i commentatori che si guadagnano il pane scuotendo sempre il cappotto potendo poter dire che appunto nulla di nuovo sotto il sole perché sono confusione continua ad esserci sotto il sole
Direbbe emiri che sono in realtà come lo scalpellino che rispondeva che lui stava costruendo un muro perché non era capace di vedere la cattedrale
Questi addirittura nega nati negano spesso anche il muro
Come
Un punto importante e che però
Affinché questa costruzione mirabile potesse nascere c'è stato bisogno di grande leadership politica e di grande coraggio politico in più momenti
Altrimenti è possibile sarebbe stato possibile che la costruzione non crescesse o che si fermasse ecco che prendesse direzioni anche riversa ecco non è un miracolo della natura che è un miracolo della lungimiranza nella tenacia
Della capacità di usare che in più momenti le leadership nazionali e la leadership europea hanno saputo dimostrare dall'inizio
Dall'inizio da quando i primi segni ebbero appunto il coraggio di abbandonare le grandi ideologie federaliste di mettersi sulla strada più modesta suggerita da molti damaschi per esempio
Del
Puntare su cooperazione integrazione percettori anziché puntare alla Federazione europea
Cosa alla quale io l'ho sempre detto in realtà sia adatto anche Altiero Spinelli che era all'epoca il più grande sostenitore di un federalismo spinto ma i suoi discepoli spesso amano dimenticare che in vecchiaia Altiero Spinelli disse che senza
Latta corrotto dell'utopia federalista gli uomini di Stato che furono protagonisti della costruzione europea non sarebbero arrivati da nessuna parte
E che però senza il pragmatismo degli uomini distratto il federalismo
I ideologico sarebbe rimasto soltanto un'ideologia quindi l'uomo che era di straordinaria intelligenza e anche di realismo politico
Capii che si stavano integrando in realtà e che quella cosa che stava venendo fuori non era la sua ma era era quella che poteva venir fuori
Il coraggio di dirlo
Quando la rilanciò nell'ottantaquattro in una situazione in cui tutti parlavano di euro Sclerosi il coraggio sia consentito agli italiani di ricordarlo della presidenza del Consiglio italiana nell'ottantacinque
Che
Al di là di ogni aspettativa attrice constatare alle di Margaret che si poteva anche perdere in un Consiglio europeo
Che venne è fatto passare il principio di maggioranza che permise poi buona parte del lavoro successivo
Ecco oggi e su questo concludo e così siamo in una di quelle classiche fasi come altre che la costruzione europea vissuto in cui le difficoltà ci appaiono superiori
Alle possibilità in cui i rischi ci appaiono superiori
Perché basta che si pensi alle tre questioni che pendono davanti all'Europa l'allargamento
Con tutte le sue questioni economiche e con l'assetto istituzionale non ancora predisposto in realtà ad accogliere le conseguenze dell'allargamento
La moneta unica
E le economie dei Paesi continentali non ancora predisposte ad Acco ad accogliere le conseguenze della moneta unica
E qui appunto con un atteggiamento a volte delle leadership nazionali che
Sembrano
Più che consapevoli dei problemi di competitività delle economie reali ancora irrisolti e che tuttavia per fare accettare le ultime tappe del risanamento finanziario
Sembrano promettere a volte con una certa avventatezza che il giorno del dell'inizio della moneta unica sarà l'ingresso nel Paradiso Terrestre
Ecco l'inizio della moneta unica sarà l'inizio del dovere ci guarda are Allo specchio senza più paraocchi con tutte le rigidità strutturali che dora rimanendo possono condannare in primo luogo Germania Francia e in Italia
No mi arrabbierei benefici che sono tantissimi ma a pagare i prezzi del mercato monetario integrale
Infine il terzo profilo su cui si sofferma molto equilibro nel capitolo finale quello delle Relazioni Esterne
Dove la sfida che ci viene e quella rispetto alla globalizzazione del mercato e allo spostamento dell'attenzione verso lesto nel bene e nel male
Che noi non siamo più un mercato rilevante per gli Stati Uniti noi possiamo essere solo partners degli Stati Uniti nei rapporti col resto del mondo
Io allora per essere partners abbiamo forse bisogno di essere meno in Word Nuke INPS come dicono gli americani di quanto apprendiamo ad essere però davanti a questi problemi è chiaro che il tema è quello della leadership una leadership che si deve esercitare probabilmente oggi prima ancora a livello nazionale che a livello europeo
Nulla è più impressionante della consapevolezza che hanno le leadership nazionali dei problemi che dovrebbero affrontare quando si trovano tutti insieme a Bruxelles a Strasburgo o nelle varie sedi delle riunioni comuni fra il confronto tra questa consapevolezza delle difficoltà che poi ciascuno di loro incontra quando tornano in patria e se
Come alle prese con i loro sindacati con le loro miniere di carbone con i loro costruttori di navi obsolete
Ai quali continuano a versare generosi aiuti di Stato
Sarebbe bene che gli italiani davanti a questo affrontassero questi problemi con la consapevolezza che non sono gli ultimi della classe e con la smettano di sentirsi sempre
Colpevoli di tutti i peccati del mondo ne hanno tantissimi
Ma come ci ha ricordato l'economista di questa settimana
La preoccupazione maggiore per la Commissione europea nell'ambito pericolosissimo degli aiuti di Stato non viene dall'Italia ma viene dalle Germania dalla Francia
Che hanno esattamente gli stessi problemi che Alitalia e forse per certi versi li hanno anche peggiori perché l'Italia attraverso la inosservanza delle leggi e capace di una flessibilità di cui i popoli più noi baite ingressi priva hanno in effetti non è il modo migliore di essere flessibili
Ma è un modo che la storia ci ha insegnato per sottrarre noi stessi e agli ostacoli che ci poniamo
E quindi il problema sta in Italia sta in Francia e e e sta in Germania accerto ecco in una leadership europea può fare molto
Quello che dovrebbe diventare un tema nell'agenda europea e portare le liberalizzazioni al di fuori anche dei settori dei modi monopolio pubblico di telecomunicazioni elettricità
Gas dove l'Europa è prigioniera del nazionalismo protezionista dei francesi e dei tedeschi
Ma gli italiani tendono ad adeguarsi in queste situazioni
Portarlo sull'economia reale insomma permettetemi di chiudere con un una nota che così avevo di ha cercato di far suonare in in passato nei mesi scorsi
Nel presentare la relazione dell'Antitrust al Parlamento fine aprile di quest'anno
Io a nome del detergente del di questa istituzione io ho cercato di sottolineare nel modo più duri ribadito possibile che insomma
Esistono delle rigidità sul mercato del lavoro Macchi è un pochettino l'ora di farla finita di considerare i lavoratori dipendenti
Fini le uniche fonti dell'unica rigidità che ci preoccupa lei rigidità sul mercato dei prodotti e sul mercato dei capitali
Pensano forse ancora di più delle rigidità del mercato del lavoro nel rendere asfittiche le economie reali dei Paesi del continente europeo per la semplicissima ragione che un imprenditore
Può anche essere messo nella condizione di portare a zero i suoi salari
E di licenziare tutti i suoi dipendenti ma se non trova i capitali
Per svolgo svolgere l'attività che ha in mente ossia svolgerà trova novantanove regolamentazioni che glielo impediscono e l'aver reso flessibile il mercato del lavoro è un qualcosa che lascia esattamente le cose come stavano prima io avevo insistito su questo fatto che l'occupazione chiede più liberalizzazione
Meno regole intrusive sul mercato dei capitali che sul mercato dei prodotti e pochi giorni fa vedo un articolo sul Financial Times che riferisce di due ponderose ricerche fatte negli Stati Uniti
Alla ricerca della ragione per la quale l'Europa produce molti meno posti di lavoro
Che non gli Stati Uniti la risposta di questo due ricerche perché l'Europa pensa che la sua maggiore rigidità stia sul mercato del lavoro che in realtà
Sono le rigidità china sul mercato dei capitali sul mercato dei prodotti
E i Governi non hanno il coraggio da soli di affrontare questi temi
Forse in nome delle quattro libertà fondamentali usare potere di direttiva della Commissione e del Consiglio per costringerli a liberalizzare di più
Ci permetterebbe di affiancare alla moneta unica economie capace di reggerla
Questo è quanto mi scusi ho parlato troppo addosso anzi la ringrazio cioè giacché abbia buttato sul tavolo una serie di stimoli che ma saremo coi ragazzi per vedere di utilizzabili
Nella
Nella successiva tavola rotonda
Ho sempre Crespo
Grazie
Buona sera
Tutte a tutti
Innanzitutto io e voi io ringraziare
Ma Marsilio ha perso la Ricciarelli che invece stringente per questo iniziativa per questa già invece
Devo dire che non so se gli amici io sto già sono consapevoli ma
Infine qualche mesi fa
Io presieduta da Spagna un istituto universitario euro Foro nel cui consiglio
C'era Giuliano sì ma c'è anche grande amico di estensione quando ateo
Dunque non è la prima volta che scavalca conosce stesse
Io sono oggi venuto soprattutto un fuori più a sentire che a parlare anche io avevo un po'la sensazione dopo vedere questa su quest'aula che andavo passare un esame perché ci sono tanti professori
E allora io credo che avevo piuttosto sentirete parlare mai voglio dire tre cose
La prima è perché ho scritto questo libro
Cosa che mi pare
Utile e necessaria e io l'ho scritto perché avevo bisogno innanzitutto di di capire di spiegarne quello che io stavo vivendo e facendo in questa grande avventura europea
E allo stesso tempo perché io penso che un deve attività più importante che dobbiamo avere quelli che siamo attivi sulla sul campo
Di questa grande costruzione di un processo aperto che lui
L'unità europea noi dobbiamo tentare di spiegare alla gente
A concittadini ai concittadini cosa stavo facendo soprattutto perché a me di meno noi io penso a me personalmente io sto facendo cose che sono normalmente contrari a quelle che ho imparato in scuola
Cioè io sono andato a scuola e poi ci sono qui concerti spagnoli tempo della mia età c'è Pasqual ma ragazzi che che adesso io credo che può fare un buon lavoro all'università Roma ci basta ambasciatore
Comprati se noi siamo andati in scuola quando eravamo bambini non diceva ci parlavano dell'Europa che era vanno le democrazie decadente
Che non aveva futuro l'Europa che nori non so doveva fare ho avevamo fatto la guerra con tutti i nostri vicini e tutte queste cose e dunque io innanzitutto ho voluto riflettere un po'e no sulle cose che ci dividono ma sulle cose che ci uniscono
Perché sempre diciamo in Spagna Europack siamo diversi
Che e perciò io ho scelto un po'il metodo storico in un modo provocati Ivo ho fatto la vi sezione della de la storia della città di di Maastricht per due mila anni
Ma si possono prendere altri esempi per esempio io parlo nel libro del l'unione politica economica e monetaria dal tempo di Cristo nell'Impero romano non l'ho messo di Roma io quando vengono a Roma quando ha avuto l'opportunità io difendo sempre un po'la la la cittadinanza romana che ci ha permesso per esempio a noi spagnoli avere tre imperatori tra i quali due Traiano e Adriano sono stati tra i più grandi
Io non conosco nei e altri imperi europei moderni nel caso dei uno nato in una colonia che sia stato Imperatori non è il caso della Spagna nell'Inghilterra nella Francia
Dunque due mila e lo fa facevano qualche cosa che lavano positive e in questo momento soltanto dopo Maastricht abbiamo la cittadinanza UPEA prima c'era caccia dunque io credo che in questo senso rivedere la storia e rivederla nel senso di cercare dei fattori di comunità e le unità mi pare che un esercizio non soltanto utile ma ancora che ha un grande senso
E istruttivo lo penso in modo particolare perché non solo in Italia ma nel mio paese in questo momento c'è un grande dibattito sull'insediamento della della storia e quello che posso dire e
La mia esperienza anche per esempio il Parlamento europeo mi ha insegnato che che ci sono cose che alle quali noi teniamo tutti molto ma chi ci uniscono per esempio e molto chiaro sapere come si va a votare sull'olio di oliva o sul vino
Indipendentemente dalla nazionalità e anche di gruppo politico qualche volta è un fatto diciamo culturale bassi cono
E dunque
Io penso che in questo senso una riflessione storica che non sia la lista del re delle guerre positiva per capire cosa stavo facendo
La seconda riflessione su questa questa cattedrale che che stiamo facendo assieme quell'immagine che non è mia perché era già impiegata molti molto prima ho visto che è un grande successo anche si si si sta impiegando nessuna pubblicità di un grande gruppo Noches avete visto europeo
Questa questa vicenda sul quello che costruisce il muro della cattedrale ma io direi che è vero che tra diciamo la visione di quelli come Spinelli e il pragmatismo si sta facendo l'Europa sempre si dice che il padre
Dell'Europa che era che stato innanzitutto
Un venditore di cognac francese che si chiama mangiammo né che non era mai andato all'università
Dicessi parlato sempre dal suo pragmatismo che era un uomo che si è occupato da prima del del coordinamento il trasporto nella guerra mondiale già nella prima ma io ho citato qualche brandello nel quale si vede quali si vede come lui bussava rompere con quel che era diciamo la
La logica politica tale come si infilava in Europa ha rotto con il convincendolo questo e stato un uomo molto testardo anche che ha saputo portare avanti queste questo progetto
Giuliano ha detto che forse gli spagnoli Nori
Abbiamo un certo senso diciamo storico nel quale la costruzione europea forse l'abbiamo visto dall'esterno per tanti anni che avremmo avuto tempo di avere un po'la prospettiva con la scoperta del Rinascimento italiano per capire cosa volevamo e per la nostra generazione io direi che è stata una cosa decisiva io ricordo ancora perché ero nel governo spagnolo nel primo governo Consales
Quando noi siamo arrivati nell'ottantacinque e cede la presidenza italiana i io l'ho messo su nel mio epilogo vero che tutti si parlava lo ci diceva non va bene
Un po'di pazienza andate avanti ma è la presenza italiana che che ha finito
Tutto il negoziato e lo e lo ha fatto io direi con molta solidarietà perché noi ci domandavamo un po'ma che interesse possono avere italiani per far rientrare
I i suoi cugini più o meno ma che sono un Paese concorrenziale in molto su in molti sensi
Per l'Italia io devo dire che la presidenza ed italiana è stata in questo senso io direi che ha agito in un modo non soltanto molto positivo ma in modo eccessivo
E per non farla presentazione troppo seria io posso raccontare e quello che è accaduto con il l'aspetto più difficile della della politica europeo che senza dubbio la l'Europa blu
La pesca perché alla fine non gliel'abbiamo dovuto accettare anche dei periodi transitori che che ci mettevano anche dal lato europeo
E dopo tre giorni di negoziati che presiedeva allora Ministro Affari Esteri che era era Andreotti a quell'epoca
E e che non muove un muscolo della faccia dicevano i funzionari che ne facevano dicevano ma forse dorme pare che che che scrivi che stava pensando un articolo sull'Oriente Medio
Dopo tre giorni
Dopo tre giorni quando si è alzata all'alba giustamente è arrivato il giorno pare che si è alzato andato alla finestra ha detto che ha fatto una riflessione in alta voce dicendo
No non ho capito mai perché Gesù Cristo ha scelto come apostoli i pescatori
Dunque
Erano ancora questi problemi ma ma dopo dopo il nostro ingresso e Lovato racconta la storia ci sono stati momenti decisivi nel quale l'Italia a è stata importante io direi che
L'Italia è stata decisiva cui io ricordo lo il Consiglio di dicembre del novanta quando ero presidente del Parlamento europeo io ho chiesto che si facesse non soltanto l'unione economica e monetaria ma anche l'unione politica
E
E abbiamo e si sono iniziate tutti le due Conferenze intergovernative in questo momento
E anche e la prima volta che il Parlamento ha avuto la possibilità di avere un dialogo con il Consiglio e questo io credo che bisogna dirlo perché è stata la presidenza italiana che che lo ha fatto
E poi non so se S. Giuliano se ricorderà ama c'è stato anche un momento molto importante che è stato il Consiglio d'Edimburgo
Se siete
Prego un freddo diabolico e una trattativa anche più diabolica che sterza
Sì sì ma ma e che è una che che che è ancora una questione polemica ma che è stato il grande accordo di solidarietà
Che ci ha permesso io di lei io penso alla Spagna e altri Paesi no ma che ci ha permesso non soltanto di introdurre nel trattato la coesione economica e sociale ma anche di farla diventare realtà
E io penso dal Consiglio di Limburgo perché credo che una delle sfide che abbiamo davanti non in questo momento di essere capaci di rinnovare quell'accordo di Edimburgo
E per non essere troppo lungo io direi io aggiungerei qualche corse che non sono nel libro perché comunque dico all'inizio questo è un libro che non è finito perché non è finita ancora non è finito il processo di costruzione europea e siamo all'alba di decisione molto importanti
Sull'Unione economica e monetaria
Per me nel caso dell'Italia c'è stata una cosa eccessiva e che
Se guardiamo i paesi dell'unione
Il l'unico paese nel quale non si sono fatti i tagli conto contabilità creativa
Manovre finanziarie soltanto ma nel quale c'è stato un referendum nel quale ogni cittadino attivo ha pagato per l'Italia
In in nessun altro Paese c'è stata la tassa euro
Allora e c'è tutta la differenza che c'è tra il discorso politico e la realtà e in Italia io credo che noi lo so sempre c'è stato salato ma non le piacevoli pagare ancora una tassa variano a seconda orale rileggo mentre meglio perché l'Europa allora questo è un argomento all'eccessivo per l'Europa io e in questi anni quando sentivo parlare del Club Med io dicevo che capivo molto bene perché Ivan Chieri del nord dell'Europa volevano il Club Med ognuno vuole andare in vacanza a un Paese piacevole dove non i prezzi
Se non sono troppo care ma
Ci siamo davanti una realtà che è molto interessante e che quelli che ci hanno dato tanti consiglieri non hanno fatto il lavori di scuola in casa sua e hanno dei problemi
E io consiglierei non so se se se molto attuale ma io lettore qua qualche giorni fa
Ho letto un libro molto un articolo molto interessante sulle mondo il quale si parlava della de la germanizzazione dell'Italia e l'Italia italianizzazione della Germania che che è un fenomeno molto interessante
Purtroppo io continuo continuo a preferire l'Italia in questo senso per per vedere Rizzo
Richiesti sì
Sì sì forse va be'la difesa del via via vediamo se siamo capaci di farla sintesi definitiva ma io direi che c'è un aspetto perché sempre si parla dell'unione economica e monetaria come un processo diciamo che interessa soltanto ai banchieri
E e e ai politici per me io credo che l'elemento fondamentale chi cambiato per esempio è la cultura del mio Paese penso che l'Italia e il il fatto di acquistare la cultura della stabilità
Stabilita nel senso dei dei prezzi nel senso anche rivestimenti nel senso dei comportamenti sociali
Io non dico niente della liberalizzazione perché penso che quello che avete detto Giuliano giusto ma io ho un po'paura de un fenomeno che può arrivare in Italia in Spagna è che il sentimento di si dice impoverimento di impoverimento che può accadere in Paesi nei quali siamo abituati a pagare un caffè e due mila lire euro cento pesetas e allora la gente pensa che ti ha siamo un po'miliardario quando ritorniamo recente essi Miglio lo dicono libero ai centesimi a che un caffè costa un un euro costerà agente pulire mai mi sono impoverito con l'Europa io questo problema psicologico che non so se stringe ancora studiato
Ma mi pare che può essere importante
Ma in ogni caso il io direi che il fatto un più decisivo che c'è in questo momento è che abbiamo passato siamo quel periodo un po'di mole talismano eccessivo
Che l'occupazione che è una delle nostre preoccupazioni che gioca io credo giustamente che Giuliano dice che nel libro c'è una parte di analisi ma non ci sono le soluzioni perché io sono due non le avevo credo che adesso abbiamo fatto dei passi in avanti
E poi per però non non allungarmi troppo io aggiungerei anche la revisione di quello che si chiamano le prospettive finanziarie cioè un nuovo Edimburgo che ci permetta di finanziare le nostre sfide e l'allargamento io credo che un compromesso morale e politico che infatti rappresenta il sorpasso di quello che si può definire come un monaco
In Europa cioè è la prima volta al trentanove che io do pay possiamo andare aldilà
E io credo che in questo senso abbiamo un lavoro importante a fare io non ho avuto tempo di Anna di aggiungere queste sfide ma penso che in ogni caso questa riflessione che contenuta nel mio libro che e che anche oggi spero che c'erano qualche idee per arricchirlo e ci aiuterà io e finisco ringraziando a tutti per la sua assistenza e e a quelli che hanno avuto la interesse la pazienza di leggere il libro il contributo che possano fare grazie
Grazie anche lei è stato prodigo di stimoli
Può magari intervenire dopo nel dibattito ringrazio anche perché si fa sentire per una volta
Qui do ragione al professor Amato
Italiane devono sentirsi un po'meno
Gli ultimi della classe dicendo che lei sia già così fatto sentire grazie anche al ricordo che domani abbiamo da versare la seconda rata ci ha fatto sentire parte li ho questa Europa a pieno diritto
A lei Gaggi
Non sembra il giornalista
Personaggio ideale moderare una tavola rotonda in questo caso rischia addirittura di essere personaggi più indegno dispiace che voi avete scelto giornalista perché come diceva prima Giuliano Amato nel caso del dell'Europa spesso e volentieri la stampa
E sul banco degli imputati non è qui in mezzo al tavolo della Presidenza che dovrebbe stare la giù dello stesso libero
Di di Baron Crespo parla proprio della stampa con uno dei problemi che ostacolano in qualche misura la costruzione europea proprio per la tendenza della stampa a dover cercare notizie ogni giorno a dover guardare le cose spesso in un'ottica ma miope a cercare drammatizzare tutti gli argomenti questi sono problemi che sicuramente incontriamo a tutti i giorni poi c'è anche qualche giornalista che magari riesce di tanto in tanto a guardare le cose con maggior distacco a produrre anche qualcosa di di più ragionato come quel libro che ha fatto Lucio Caracciolo e credo che lei abbia apprezzato notevolmente che un libro critico ma insomma di di stimolo non morire per Maastricht il conte dentro alcuni elementi che potrebbero anche essere usati qui come elementi di di stimolo di una di un dibattito una polemica
Io non vorrei costringere dato mi scuso presso alle spalle dei delle persone partecipa fa a questa tavola rotonda non vorrei sospendere con domande troppo vincolanti però credo che
Proprio la profondità dell'analisi storica che contraddistingue questo libero i riferimenti a stati fatti anche adesso alla
Alla ricerca che c'è stata in in questi anni anche attraverso Scuto storico di alcuni elementi di una cultura comune europea potrebbero portare professor Maffettone questo viola a darci qualche valutazione sia appunto dal punto di vista filosofico sociale per quanto riguarda questi elementi lo sviluppo di questi elementi di cultura comune che stanno registrando in Europa che si potrebbero anche appunto
Giornalisticamente sintetizzare nella battuta adesso chiamato meglio l'italiano germanizzata o un tedesco italianizzato
Tra l'altro devo Crespo si da atto appunto di una di non essere gli ultimi dalla classe però qualche anche un passaggio del libro in cui si fa riferimento a quei Paesi e quelle future quei popoli che sono i primi nelle all'entusiasmo ma sono poi gli ultimi nei comportamenti e non
Devo dire che gelosamente non fa nomi però riferimento sembra abbastanza abbastanza trasparente
Ed ecco invece il professor viola volevo anche chiedere un po'più una riflessione
Da storico
Su alcuni dubbi che ci possono essere su alcuni passaggi della costruzione europea d'accordo
La cattedrale di Scarpellini che devono essere questi muri alcuni vedono soltanto il mutato credo al genero che atterrare ma pensando appunto al avido di Caracciolo da dove dice
Che l'ultima fase è la fase in cui di accelerazione alla costruzione europea questa che viene da Maastricht in poi la moneta unica e anche il tentativo di accelerare sulla parte politica nasce su un presupposto su due presupposti
Sbagliate se utilizzando il ragionamento di Caracciolo cioè
Un soprattutto una paura è una preoccupazione di in qualche modo imbrigliare da Germania e quindi non un atteggiamento costruttivo l'atteggiamento in qualche modo conflittuale e dall'altro la tendenza a spingere la Russia sempre più verso l'Asia e quindi malus e questo momento è debole subisce questo processo un domani potrebbe esserci invece un effetto deflagrante ecco se il professor viola vede in crediti che in questa fase ci possono essere dei pericoli che realtà alcuni scalpellini stiano costruendo un muro che sia un po'prendente che possa crollare
Alla prima scossa
E lasciare Parma era la seconda parte invece gli argomenti più strettamente monetari
Grazie di avermi interpellato con un con un argomento così difficile perché
Ma io e credo che i muri si costruiscono sempre un po'storti e poi bisogna costruirne dagli altri
Per per controbilanciare le spinte e fare sì che la che la
Costruzione non cada io non è non è il mestiere degli storici fare delle riflessioni su quello che potrà avvenire purtroppo perché la storia non è una scienza tantomeno esatta
E quindi la sua capacità di previsione è uguale a zero quello che può fare uno storico e riflettere
Un pochino
In parte su quello che è già avvenuto
Io
Penso che da queste riflessioni sul passato e si possa trarre comunque
Una conclusione molto impressionante su quello che sta avvenendo e da questo punto di vista molto apprezzato soprattutto il primo capitolo del libro debbano in Crespo che prendendo a pretesto Maastricht la sua storia in realtà fa la storia un po'di tutta l'Europa con la capacità di di di mettere in quindici pagine
Un millennio e mezzo che storia con un con una leggerezza e una eleganza che veramente sorprende
Ed è una bellissima sorpresa
Proprio ecco la riflessione che farei ASS alla fine della lettura di questi capitoli di Baron Crespo
è che siamo di fronte ad una svolta di di una profondità eccezionale dall'inizio degli anni Cinquanta impropri perché tutti gli altri tentativi di costruire l'Europa che sono stati fatti questa Europa Tedesco italiana dell'intero per la del del primo raìs di
Del del Medioevo neanche del tardo Medioevo io vengo da insegno in una città Palermo che un po'la capitale di questo tentativo all'epoca di Federico secondo di mettere insieme il mondo mediterraneo con il mondo tedesca questi tentativi sono stati già fatti Baron Crespo ne elenca quattro quello di Carlo Magno
Quello vedi aggregare la l'Europa intorno alla nobiltà Franca quello di Carlo quinta all'inizio del Cinquecento tentativo di fare rifare l'Europa intorno
A già ha ha una componente multietnica in intorno a un gruppo politico dirigente fiammingo da un gruppo di banchieri italiani è un gruppo di militari castigliani
Poi il tentativi due tentativi più tragici più crucci prescelte spetti più costoso e sul piano delle vite umane anche più recenti quello di Napoleone
Devi fare la la l'Europa intorno all'egemonia francese mascherata da uguaglianza libertà infermità
E poi quella ancora più tragico dell'Europa hitleriana fondata su su concetti razzisti fino a questo punto morale la strada di una tragedia cioè di un'Europa che
Da fare un'idea di Europa che va sempre peggio
Internazionalista quanto si vuole ma con una forte componente sovrana
Di DDT un gruppo di potere se non addirittura di un uomo a invece una Europa fatta sulla base di una distribuzione di risorse e qui c'è proprio un cambiamento cambiamento epocale nel momento grandioso di cui tre mentre noi siamo troppo vicini ancora Alagna all'evento per valutare l'importanza ma è proprio un cambiamento del significato della politica e perché sei fino a a tutta la seconda guerra mondiale la politica era stata
Come come la definisce Carl Schmitt la la quella branca del sapere del pensiero umano che serve a distinguere gli amici dai nemici
E quindi la politica necessariamente immediatamente degenerava nella brutalità e tutto quello che costruiva lo costruita sempre e soltanto intorno ad un'affermazione autoritativa forte di un gruppo dirigente o addirittura di una persona che era lui in grado di stabilire di dettare le leggi della cittadinanza
Il dire questi siamo i nomi e quegli altri siamo i loro sono i loro questi sono gli amici e quegli altri sono i nemici
A partire dagli anni cinquanta si cominci a ricostruire invece sulla base di un'idea
Nuova della politica nuova cioè per dire vecchia di di un paio di secoli ma insomma relativamente nuova che è quella della politica che serve a redistribuire
Risorse scarse
E quindi a costruire non più una differenza fra gli amici e nemici fra i nomi dei loro ma a costruire un mondo di relazioni che stanno più sull'economia che non sulla
Politica militare sono politiche tradizionali
E da questo punto di vista Enrique Baron Crespo nel
Tassa un po'velocemente su questo punto ma lo dice però io credo che sia molto importante
Nel momento in cui fallisce l'Europa
Nei primissimi anni Cinquanta all'Europa del Progetto unico di difesa
Nasce
L'Europa negli stessi anni del Progetto unico di mercato
Quando la Francia fa fallire il progetto della comunità di difesa
E contemporaneamente invece nasce
La Comunità del carbone e dell'acciaio che poi diventerà mercato comune poi via via certo diciamo a ad una prima impressione sembrerebbe un danno sembrerebbe un lutto un'occasione mancata se l'Europa avesse potuto fin dall'inizio degli anni Cinquanta dotarsi di una politica di difesa comune di un strategia militare comune
Ha sarebbe forse oggi più avanti avrebbe una politica estera comune sarebbe ingrato maggiormente di affrontare appunto con i problemi di rapporto con l'Est del rapporto con i Balcani sul quale invece appare carente beh io credo però che si possa leggere anche all'incontrario c'è questa su questo fallimento di una politica di difesa comune neanche un fallimento di una politica vecchia
Ed è un lanciarsi
Con grande coraggio grande avventatezza perché poi nessuno di noi sa come andrà a finire nemmeno i nostri figli e i nostri nipoti lo sapranno bisognerà allontanarsi di un secolo dall'evento per poterlo giudicare insomma
Pur tuttavia la la pianta sembra crescere ecco almeno questo lo possiamo dire ed è la pianta di una politica completamente nuova
Più lenta magari meno entusiasmante magari perfino un po'deprimente per certi aspetti però una politica mite una politica che non si fonda più con con l'idea di non fondarsi mai più
Sulla natura aggressiva delle distinzione fra amici e nemici e invece si fa sembra fondarsi e piano piano sembra riuscire anche a costruire su queste fondamenta
Sulla capacità di redistribuire le disco le risorse e di farne di costruire reti di partnership anziché rettili alleanza politica e militare ecco io credo che dal libro di Baron Crespo questa
Questa
Questa grande trasformazione della politica venga fuori
E un libro molto euro al t ministro è un libro entusiasmante da legge nessuno aveva l'Europa perché è un libro che fuga i dubbi è un libro che che consolare un libro che fa sperare per l'avvenire
E e forse ripeto
In questo senso l'Europa può e quindi permette un tono di fare il mestiere che non è dello storico di guardare un po'all'Avvenire anziché al passato insomma tanto estrema qui semplicemente chiacchierare possiamo permetterci deve dire delle cose anche non sufficientemente fondate ma insomma io credo che qui l'Europa può riacquistare un ruolo di modello di modello culturale all'Europa
Quest'Europa che per tre secoli dal Cinquecento all'Ottocento
è diventata un angolo del mondo
Terribilmente minaccioso aggressivo capace di conquistare di divorare il mondo intero le sue risorse agli schiacciandoli dominano
E poi nel Novecento si è suicidata con con due guerre mondiali una peggiore dell'altra
Da questo suicidio all'Europa forse può trarre invece una risorsa che viene dalla sua storia millenaria cioè dalla sua immensa per poi che cos'altro ha da vendere a detta dell'Europa nel mondo non certo del suo materie prime non certo verso la tecnologia che ormai c'erano anche gli altri
Non certo la sua flessibilità che non esiste in confronto a quella degli altri
Ha da vendere la sua sterminata cultura
E dalla sua sterminata cultura forse sta venendo fuori un modello di politica
Niente
E di politica fondata sulla partnership tra
Speriamo si fa strada l'anno
E allora la cultura con una modello culturale nuovo tornavo anche professore Maffettone allora esiste questa Belgrado culturale comune di il trattato di Maastricht che oltre alla moneta comune crea anche il meccanismo della cittadinanza europea ecco c'è dietro questo la nascita del cittadino europeo
Questo ovviamente il problema più che una risposta come va preso così diciamo così
Sentendo le considerazioni di viola sua trasformazione della storia diciamo così da storia i conflitti evidentemente di guerre di rotture Astoria di crescita comune io ho fatto di pensare che il libero
Di Enrique Baron Crespo l'Europa all'alba del millennio è una sintesi mirabile in chiave politica di elementi di storiografia di economia di diritto e cultura europea Lician così quindi da questo punto di vista la presenza dei miei colleghi a questo tavolo è molto più ragionevole e sensata della mia perché ognuno può per così dire approfondire nel poco tempo che ci messo a disposizione uno di questi aspetti è sicuramente può contribuire diciamo così a quella parte del sapere che
Di solito ad uso discutere studiare sul firme sul caso diverso perché effettivamente libero
Ha qualcosa secondo meriti filosofico marchio della prospettiva generale io leggendo l'ho pensato ad odori spagnoli
Che hanno mirabili pagine sull'Europa sono abbastanza ovviamente direi Ortega che per noi una lettura che tradizionale del materiale che quel bellissimo libro sull'Europa dei materiali in cui c'è proprio l'idea che il Comune Baron Crespo io di io credo che ha ripetuto anche stasera l'idea di fondare in qualche modo la diversità tipicamente europea quello che rende così diverso un francese un tedesco tedesco dall'italiano Italia no da uno scandinavo uno scandinavo dallo spagnolo e così di seguito diffonderle in una sorta di unicità e tipicità che tipicamente europea
Da questo punto di vista il libro di Baron Crespo ci presenta l'Europa come un'utopia ragionevole e positiva chiudere questa è un'altra cosa importante perché l'utopia serve
Per agire per pensare essere un'utopia raggiungibile in qualche modo sulla proiettiamo troppo nella nostri prospettive troppo nel regno all'impossibile sta il rischio di quello che sappiamo cioè di creare dei mondi orribili in cui il diritto penale della protagonista
Non so quanti di voi lo sappiamo il più noto studioso europeo appunto dell'utopia basco
Ha sempre osservato che le utopie hanno una caratteristica più svariata più di essere più scritta intende in momenti diversi con intenzione scopi fatto differenti hanno sempre qualcosa in comune sempre un porte aspetto repressivo cioè del diritto penale delle utopie invece questo di ragionevole un'utopia in quel diritto penale per carità ci sarà ma non è sicuramente uno dei protagonisti diciamo così e tutta una storia di crescita e di possibilità di fondersi
In un paese che tra i due opposti diciamo l'estrema globalizzazione ed è la più stretta regionalizzazione ha una dimensione una storia appropriate che lo rende che rendono questa prospettiva dell'Unità non solo necessario ma anche praticabile
Quindi un'utopia ragione è un'utopia presentata con grande civile intelligenza teorica e politica a mio avviso da questo punto di vista purista strettamente politico l'unica osservazione e politologi o se volete che che vorrei fare attiene al rapporto tra quanto il libro dice sull'Europa e la sua struttura istituzionale e quella che la discussione probabilmente principale nella dottrina filosofico giuridica e teorico politica contemporanea cioè il rapporto tra strutture democratico partecipative della politica di cui il voto del Parlamento sono i
Simboli più evidenti diciamo così e strutture invece per così dire gerarchico aprioristiche
Tra cui di cui le costituzioni sono il simbolo più evidente e non sul suo discendono i Parlamenti salgono per così dire e la politica viene oggi concepita come intersezione tra questi due movimenti paralleli che ovviamente devono essere entrambi presenti
Le costituzioni servono a porre dei paletti dei puntini su cui noi non vogliamo rinunciare
La politica serve a decidere entro quei limiti diciamo sì qual è più importante concettualmente certamente non vogliamo che si voti sotto l'influenza di particolari condizioni
Contro il diritto di di libertà d'espressione e quei tendiamo a dire che l'invito questa l'espressione tipicamente costituzionale su altre questioni invece siamo di via che unite people come dicono gli americani la gente quelli che poi votano devono decidere volta per volta così è meglio diciamo così quindi anche nel regime più liberale e democratico si sono dei punti fermi che noi non vogliamo ridiscutere periodicamente e invece sono delle variabili che sono più affidata al gioco democratico molta della dottrina contemporanea
Dottrina che discute in maniera critica questa dualità istituzionale tipica di tutte le liberal democrazie cercando di dar la previdenza l'uno all'altro punto che io credo che il libro di Baron Crespo in queste molto illuminante perché presenta tutta la prospettiva europea come un'interfaccia continuativa tra l'attività costituzionale e qui la contino citazione dei
Federalista Peppers n bis molto importante dominante indicativa anche di una prospettiva presente nell'ambito delle varie possibili
Opzioni istituzionali e costituzionali e dall'altro la presenza dei Parlamenti che naturalmente l'autore del libro conosce molto bene quelle rotte più di ogni altro probabilmente e quindi questa necessaria interazione operativa tra da un lato il livello dell'intergovernativo tipicamente costituzionale dall'altro invece il rapporto col Parlamento e con la gente Ciampi questo mi sembra molto promettente perché invece di una lingua una lunga discussione disquisizione astratta sue meglio più costituzione ormai più Parlamento il libero fa vedere come le cose si innesca l'uno dell'altro e credo che questo sia uno degli stimoli per raccogliere per tutti i nuovi ma io volevo soltanto a questo aggiungere qualcosa di personale diciamo così preso tra l'altro libro lo spunto viene da uno dei capitoli finali e da un paragrafo
Intitolato significativamente e non equivoca mente verso la società della conoscenza perché io credo che questo punto sia il punto
Sarà per il mio idiosincrasia mia serate deformazione professionale tracciando le proprie ma io penso che questo sia un punto nodale della questione e non soltanto perché l'Europa forse ha più da vendere nel campo della cultura come detto prima viola che in altri campi
Ma perché io qui vedo con molta chiarezza un problema non so indicare la soluzione ma mi sembra cosa su cui tutti dovremmo pensare se non altro come persona che queste cose le hanno a cuore problema riguarda settori variante contigui la ricerca la cultura in generale educazione e l'istruzione pubblica
Io penso da tutto al rapporto tra istruzione pubblica ricerca per la verità che quello che ci riguarda tutti se non altro come professore
Il problema principale insomma è che gli Stati Uniti da questo punto di vista sono veramente un rivale nel senso positivo competitivo del termine formidabile io senza più parlare di professore di genetica di ma non solo generati in campo di più perché come sapete oggi è molto attuale di come si dice molto attiva nel mondo delle idee in maniera forte che quando brevetto una nuova molecola lo fanno solo sul mercato americano c'era un tema come considerazione il resto del mondo premettono la molecola sul mercato americano nella certezza che non ci sono nemmeno le competenze per sfruttarne
L'uso altrove ecco questa è la sfida secondo me è una sfida che molti hanno il forse per tutti in Francia ma comunque molto nel corso degli anni hanno sottolineato ma che mi che a mio avviso fortemente davanti a noi il problema è che c'è un'organizzazione culturale forte prevalente
La lingua un aspetto minore a mio avviso non principale della faccenda
C'è l'aspetto organizzativo per cui la cultura americana impone i suoi standard sui problemi le sue ricerche le sue possibilità di congiungimento tra intelligenza e produzione Europa non riesce a fare altrettanto funzionerà il punto e molto evidente e chiaro alla quale l'aspetto della questione che noi possiamo cercare di capire
Da che cosa dipende diciamo il miracolo che la cultura americana che non riusciamo a riprodurre secondo me pensando all'Europa e a momenti in cui la cultura europea è stata egemone ne possiamo cerca di capire qual è il punto
Cito soltanto uno nel Novecento la Grande Vienna quella che di Freud e Wittgenstein per citare due nomi piuttosto noti
E la sua prevalenza culturale nel mondo occidentale che cosa determina o con la prudenza culturale che si è riprodotto negli Stati Uniti oggi e che sembra realizzare questo miracolo e diffusione culturale io vedo che la fusione che è avvenuta
è un misto di diversità sotto l'egemonia di un aspetto di questa diversità che detti prevede un po'meno complicata e stravagante vuol dire che come la Vienna da Freud Wittgenstein così negli Stati Uniti oggi ci sono molte culture diverse molte etnie diverse molte partecipazioni
Diverse a un progetto che però egemonizzato dal nucleo centrale che comanda diciamo così tra virgolette e che decide ovviamente agli Stati Uniti nel mondo anglosassone delle grandi università che fa questo della Grande Vienna era una parte della cultura ostriche tedesca
Quello è il nucleo che tiene insieme la diversità la diversità assicura una sorta di linfa vitale a questi mondi diciamo così
L'Unità gli consente
Come dire la potenza egemonica
Ora ecco questo secondo punto a mio avviso curatore prima ha sottolineato anche Amato eccome se nel libro di Crespo a mio avviso il punto nodale perché io non ho dubbi che in Europa ci sia la diversità
Così ci sta magari nemmeno dagli Stati Uniti e meno estese ma c'è una forte diversità di formazioni di ping pong di tradizioni di culture diverse di curiosità e anche questa ormai di etnia diciamo dalla Francia dei magrebini è un caso clamoroso ma ce ne sono tante diciamo così
Il punto che sembra invece non esserci e proprio questa dominanza di un aspetto di questa diverse culture che riesca a creare di questa di questi davano i una uniformità è un'egemonia intellettuale come si può fare qualcosa cioè che a mio avviso casca l'asino serve qualcosa di vagamente culturale c'è da dire perché c'è un altro immanente conflitto diciamo così in questa situazione in cui c'è la diversità ma non ce la potenza per così dire in Europa
E il problema di resistere a quei rigurgiti di scetticismo che sono così tipicamente europei sanabili per tutti noi per in qualche modo
Di evitare quelle cosiddette fughe post moderne diciamo ecco questa seconda e l'unica cosa di filosofica che c'entra con un discorso del genere cioè se noi molto rozzamente diciamo così molto sommariamente
Dividiamo in due grandi opzioni i nostri atteggiamenti filosofici generale diciamo così possiamo dire che esiste un atteggiamento postmoderno scettico che si confronta con un atteggiamento più costruttivo positivo e teoretico diciamo della filosofia contemporanea ecco io ho la sensazione che questa seconda atteggiamento dovrebbe vincere ma non solo naturalmente non tanto nelle irrilevante Facoltà di Filosofia quanto nella cultura degli europei e che questo ricostruendo un'etica pubblica basata su alcuni valori fondamentali la libertà ed uguaglianza la democrazia
Poi possa servire a creare meglio quella identità organica che consente di fare un buon uso della già profonda diversità che vi ho dell'Europa di oggi piazza
Ora voi Maastricht come Europa che soprattutto in questa fase l'unione monetaria visto che l'unione politica e non lo sta facendo i passi avanti attesi
E l'Europa nella quale mi pare che non ottiene anche Monti nella nella postfazione
Non si riesce a coinvolgere a sufficienza cittadini sia l'impressione che sia ancora una costruzione in mano soprattutto appalti tecnocrati allora professor Baldassarri secondo lei è così io tutto sommato anche l'Europa dei banchieri è un'Europa che in qualche modo a elementi costruttivi storie presentavano valevoli Bundesbank parliamo di un organismo che è radicato non rende tedeschi e da una conoscenza della realtà anche politico sociale del paese e se possiamo fare un rapido passaggio sulla situazione italiana lei ha la sensazione che la nostra adesione alla dato già per la moneta unica possa ancora da in questa fase in cui politicamente dicono che finalmente possibile essere economicamente praticabile o le perplessità che stanno emergendo anche da parte di studiosi come quelli del cento due La Malfa lì
Parliamo professor Savona di di Cingano possono avere un fondamento
Debbo premettere sì
Enrique Baron Crespo
è stato di grande cortesia nei confronti di Italia e ci ha riconosciuto queste germanizzazione
E e che io condivido con lui quest'apprezzamento sull'Italia e condivido con lui l'entusiasmo
Con il quale si sta vivendo questo che è un momento storico importante tutto sommato della costituzione della costi pezzo di Costituzione europea questa
La L'Unità pubblica
Ma fatta questa premessa proprio per queste ragioni perché si sta costruendo un momento storico dobbiamo distinguere due logiche
Con una battuta io uso dire sempre che la moneta unica si può fare con la cultura dei saldi finanziari
L'unificazione europea non si può fare con la cultura dei saldi finanziari
L'euro nasce con la cultura dei saldi finanziari
Cioè l'euro nasce sostanzialmente era avendo costretto più o meno tutti i paesi europei
A raggiungere un equilibrio finanziario
Senza discutere
Gli assetti economici reali gli assetti istituzionali in una sparo la i livelli dell'intervento pubblico in economia sia dal lato della spesa che dal lato delle entrate e la qualità oltre che la quantità dell'intervento pubblico in economia
Allora dobbiamo stare attenti chi europeista sul serio come spero di essere Hero
E deve cominciare a preoccuparsi perché ripeto l'Euro si fa con i saldi finanziari male euro non dura con i soli saldi finanziari
E l'Europa non dura solo con i saldi finanziaria
Perché e perché certamente l'Europa si deve porre di fronte ad una grande occasione che la moneta unica ma senza dimenticare che c'è attorno al resto del mondo
E allora dobbiamo chiederci dal primo gennaio novantanove fissiamo i cambi quindi ogni paese europeo si taglia la mano destra per non farla peccare più
Eh ma che cosa significa
All'interno dell'Europa vere una reale di cambi fissi
Perché dobbiamo chiederci questo
A mio parere significa immediatamente all'interno dell'Europa attivare altre due braccia
Se non attiriamo immediatamente altre due braccia
Allora e il braccio che ci siamo tagliati diventerà doloroso e costoso
Il primo braccio l'attivazione delle
Politiche di bilancio pubblico
Allora qui emerge
Il limite della cultura del saldo finanziario
Questo tre per cento di rapporto deficit PIL Porta a condizioni identiche se il tre per cento è riferito ad un livello di spesa pubblica del cinquanta per cento del quaranta per cento del settanta per cento
Cioè il giorno dopo la nascita formale dell'Euro cominceranno i problemi
Cominceranno i problemi il giorno dopo perché ripeto ci si arriva con i saldi ma ci si resta colleghi manovre strutturali l'Europa intera si deve chiedere
Quale riallocazione complessiva strutturale radicale di risorse dovrà effettuare al proprio interno in ogni Paese e questo vale per la Germania per la Francia
Per la Spagna per l'Italia certamente questo il primo punto il secondo punto se il cambio fisso allora
Quel braccio e tagliato
Primo braccio e riattivare Biagio concreto ma il secondo braccio da riattivare
La politica del lavoro le regole sul mercato del lavoro le regole sullo Stato sociale
Non dimentichiamoci all'interno dell'Europa di due grandi ipocrisie
è vero che in questo secolo l'Europa realizzato prima al mondo un sistema di sicurezza sociale di cui tutti noi dobbiamo andare orgogliosi come conquista civile come conquista storica ma è anche vero che è un pezzo di quello Stato sociale
C'è stato pagato
Con il guadagno di ragioni di scambio dai paesi sottosviluppati che in un mondo di globalizzazione
Non so quanto possa quanto possiamo farci conto nei prossimi decenni
E soprattutto c'è stato pagato da quel fallimento che è apparso un fallimento negli anni Cinquanta l'Europa della difesa
Ma in realtà ha portato ad una conseguenza economica vantaggiosissimo per l'Europa perché la difesa ce l'ha pagata agli Stati Uniti e quelle risorse noi siamo stati in grado di utilizzarle per fare il nostro sviluppo economico il nostro Stato sociale e quant'altro
E allora
Il salto che mi preoccupa è questo non è tanto la polemica l'Europa delle banche
O l'Europa del sistema reale sistema produttivo ma il salto logico dai saldi ai livelli dai saldi alle riforme strutturali e questo implica una modifica di mentalità che ancora non vedo
Non vedo troppo
Troppo in giro
E se questo è vero per tutta Europa
Evidentemente a maggior ragione è vero
Per l'Italia
Il vice Baron Crespo ha detto è stato molto cortese e gentile questo ovviamente fa parte della grande tradizione culturale e civile della Spagna e della Castiglia
Però insomma dobbiamo almeno al tre anno italiani dirci parte la verità
La verità è che certamente abbiamo fatto
Sforzi importanti ma li abbiamo fatti appunto con la cultura dei saldi finanziari
Cerchiamo di non raccontare più di tanto in giro che si entra nell'Europa della moneta unica con la tassa per l'Europa
Anche perché se fosse vero visto che ce la restituiscono
Pura sembra un ponte sembra un po'un giochetto no questa diciamo negli impegni politici ovviamente no ma non la RAI ma non è questo non non sto non si partecipa ad un processo storico di questa portata di questa importanza con cinque mila miliardi
Cioè non è questo il punto allora i cinque mila e dieci mila e venti mila tutto quello che esse stesse siamo riusciti a fare e dobbiamo rendere merito al premier spagnolo perché non dimentichiamoci che prima di andare a parlare con azionare in questo Paese quando qualcuno diceva che era stato progettato il non ingresso italiano in Europa
Perché basta leggere il documento di programmazione economica e finanziaria del mille novecentonovantasei dove c'era scritto che l'Italia non entrava nella moneta unica perché avevano posposto tutti i parametri di un anno due anni
Poi fortunatamente Aznar ha rotto l'incantesimo e ha detto che la Spagna non ci pensava neanche a ritardare il proprio ingresso e allora italiani come alzare schema comma sei fin che Francia e Germania possiamo star fuori
E a Spagna ecco i nostri cugini son venuti tra l'altro dopo di noi nell'unione europea che figura facciamo e allora abbiamo fatto perché dobbiamo dimenticarci siamo seri se siamo europeisti sì siamo orgogliosi di essere anche italiani
Quindi questo è un risultato importante ma l'Unione e i problemi che l'Unione porrà cominciato la mattina in cui entra l'euro mentre vedo troppo in in giro per l'Italia e anche in Europa la sensazione di aver partecipato a una gara averla vinta
Dopodiché il primo gennaio novantanove andremo tutti all'osteria celebrare questa grande vittoria dei sì e s'era semplicemente una piccola eliminatoria per vedere chi partecipava la parte finale del campionato mondiale
E campionato mondiale comincia dopo il novantanove e quello che mi preoccupa è che per modificare strutturalmente no i numeri dell'economia o della finanza ma i comportamenti le mentalità
In questo senso le strutture
Perché l'Europa è chiamata a tagliare nei prossimi dieci anni di dieci ponti la spesa pubblica sul piede
Perché delle due l'una
Ho tutti i progetti di l'unificazione reale infrastrutturale innovazione tecnologica li fa il settore pubblico perché acquisisce il cinquanta per cento del PIL ho riduce il suo peso e li fa fare al mercato
Delle due l'una
Ma sì ammesso anche nel settore pubblico voglia accollarsi questo compito deve trovare spazi dentro quel cinquanta per cento dentro quel quarantacinque per cento perché negare questa spinta altrimenti tagliarsi le braccia significa è effettivamente fornire all'Europa della moneta unica
Prospettive di crescita modeste di disoccupazione che non solo rimarrà ai livelli elevati di oggi ma che rischierà di crescere ulteriormente e allora ripeto da europeo convinto mi preoccupo
Perché non solo voglio che la moneta unica si faccia ma voglio che duri cento anni
E non dieci mesi
Non ripeto non vorrei essere può sembrare troppo pessimista ma è bene che si cominci a pensare in Europa in Italia sin da domani mattina cosa fare
Dopo il novantanove dopo il due mila e molto bello il titolo l'Europa all'alba del millennio ma è quell'alba del millennio che mi preoccupa
Proprio perché immaginata nel nostro Paese siamo riusciti a raggiungere nella logica dei saldi finanziari e fortunatamente certi obiettivi di risanamento
Con questa attenzione per raggiungere un obiettivo immaginate cosa può succedere una volta raggiunto l'obiettivo qui c'è già gente che si aspetta di appunto ricevere indietro la tassa per l'Europa di avere poi ce l'abbiamo fatta di sacrifici adesso arrivano i dividendi richiesti sacrifici in realtà no questo era soltanto la prima piccolissima rantola modestissima rata esclusivamente finanziaria di un dare e che dovrà essere fatto dopo sul piano molto più serio molto più profondo
Di il strutture di comportamenti di assetti istituzionali e allora il gioco della stabilità
Non è un gioco della stabilità fine a se stessa ma è una stabilità che deve essere finalizzata alla responsabilità delle scelte alla capacità di accettare le sfide perché se una responsabilità una stabilità
Che serve soltanto all'ordinaria amministrazione
Dentro ci sia però non basta una stabilità che gestisce l'ordinaria amministrazione in questo momento siamo di fronte ad un evento importante straordinario che va gestito non tanto fino al giorno in cui ci sarà l'Euro ma soprattutto
Dal giorno dopo del giorno dopo che si attuerà rendo
Abbiamo detto
Che la costruzione europea siamo ormai alle porte del monetaria il mercato comune lo abbiamo già ritardo che dopo politiche però anche nell'ambito dell'Europa economica ci sono ancora dei passaggi che mancano
Quella finanziaria lui dice non mi piace ai mercati finanziari e già una realtà e quindi il professor Emanuele che e anche banchieri e potrebbe essere di questo soddisfatto anche se poi le banche italiane hanno molto da fare Terni recupero di competitività ma non è questo la serie in cui discutere della solidità del sistema bancario italiano
Il problema è che mancano alcuni aspetti importanti per avere una vera ed equilibrata Europa dell'impresa a cominciare da una politica fiscale
Comune nota anche Monti nella postazione nel libro e poi tema che mai toccato nel volume un tema di grande attualità in Italia nel mondo finanziario perché se ne sta discutendo e decidendo in questi giorni
Sulla corporate governance è stata rivale il provvedimento della Commissione Draghi andiamo a una normativa italiana che non è necessariamente molto omogenea con quella di altri paesi europei Francia Germania in testa
Tutte le norme per l'OPA per gli incroci azionari eccetera la trasparenza del mercato ecco professore Emanuele ritiene che con me in questa situazione logo dell'impresa bancaria il nome nasca con il necessario equilibrio
Devo confessarle che letto con grande
Attenzione
Un libero
Di Enrique Baron Crespo che
Il sentimento più un manifesto
Che
Mi ha trasmesso la lettura e i stazza sicuramente come è stato già rilevato una visione generale ottimismo
Che per me che ho sempre avuto nella vita una filosofia improntata ad una vecchia affermazione in un grande politico italiano
Che sosteneva che al pessimismo della ragione bisogna controbattere l'ottimismo della volontà
Non vi nascondo che ho fatto molto fatica a condividerla
Perché
Da tutta la impostazione del libro
Traspare proprio una un ottimismo
Della volontà sicuramente anche per il ruolo importantissimo svolto dall'autore nella unità economica europea nel Parlamento europeo
Ma anche a volte un ottimismo della ragione
Che a me conto veramente è sembrato in qualche circostanza un po'
Forzata
Le problematiche connesse alla gestione del labirinto comunitario così come lui lo definisce nello sviluppo delle fasi di quel processo costituente aperto a me pare che
Non abbiano forse evidenziato con la dovuta compiutezza
I grandi nodi che ancora si pongono non in prospettiva come bene
Mario Baldassarre indicato nel domani
Della nostra costruzione Maggia dagli ieri ed alloggi
E sono il problema della governabilità
Ed è il consenso
A questo grande progetto e poi forse oggetto di una rivelazione
Finale
Il problema dei dubbi
Che
Questa nuova fase diamo impigliamento no credo che debbano
Sicuramente affacciarsi
Il problema del governo del la nostri della comunità il problema del governo della in questa realtà che si vuole realizzare
è sempre stato affrontato con grande cautela
L'atto unico firmato il Lussemburgo nell'ottantasei affidava agli Stati nazionali e contemporaneamente a rafforzare i poteri della commissione ma il consenso verso le istituzioni europee si basava Assil dall'origine sul pochissimi elementi formulati con chiarezza
Anche vertici di Milano fece in modo che
Le obbligazioni che dovevano di scendere
Da questo completamento del mercato interno fossero leggere conteneva soltanto alcuni punti del libro bianco della Commissione e nulla più
Venivano sottolineati vantaggi in termini di diritti e di benessere che il processo di unificazione avrebbe dati sui cittadini merci capitali servizi ma e dall'altro evidenziava soltanto i costi della non Europa
E si fermava lì
Il Trattato di Maastricht ampia
Le sfere di intervento di governo della cosa con l'interruzione della Banca centrale europea
Si sostiene che questa l'obiettivo della priorità monetaria rispetto agli altri obiettivi classici come lo sviluppo la crescita e l'occupazione
Possa in qualche modo affidarsi a questo struttura questo
Sostituzione a questo strumento sostitutivo di una democrazia manifesta che ancora spenta a mio modo di vedere ad essere tale nella grande costruzione europea
Tant'è che ci sono oggi delle grandi grandi contrasti metodologici grandi contrasti intellettuali alla base della necessità per l'Unione europea di dotarsi o meno di una Costituzione
Alcuni ritengono che la Costituzione già ci sia ai fatti con le sentenze dalla Corte di giustizia europea altri invece vorrebbero proprio una dichiarazione dei diritti dell'uomo che
Potrebbe giustificare la perdita di consenso a livello nazionale
Fonda appunto la legittimazione su quella degli Stati
Io ritengo che questo percorso sia ancora in embrione cioè non venga fuori con chiarezza e non si veda con chiarezza dove alla fine la costruzione andrà a parare
Il
La delega della sovranità politica alla sovranità monetaria nazionale ad un'entità sovranazionale come il sistema europeo delle banche
Per me è una
Negazione
Di una costruzione partecipativa che presupponga il consenso delle parti coinvolte
A mio modo di vedere mi duole dirlo l'Europa che attraverso questo processo si va realizzando a me appare molto diverso da quella voluta fortemente dalle personalità
Che più credette fino all'immediato dopoguerra
Al sogno di un'Europa di pace e di civiltà nella quale si auspicava che non tornassero mai più i fantasmi del totalitarismo della distruzione della guerra Schumann Adenauer e De Gasperi
Credevano fortemente ad un tessuto connettivo che tenesse ben conto nell'ideale europeo dei valori della fede
Della centralità dell'uomo della creatività della caratteristica dei singoli Paesi
E ciò che secondo me si sta realizzando non è molto vicino a questi ideali dell'originale
Nel Trattato di Maastricht gli argomenti del lavoro e della solidarietà e della fede sono marginali rispetto alla preminenza del valore economico dell'operazione sono dedicate quattro cinque ride del trattato
Ma quel che più conta è che tre molti Paesi stanno divenendo per rispettare i parametri
Soggetti di un cambiamento epocale che sta snaturando molto anche le caratteristiche peculiari dell'economia degli stessi
Il Trattato di Maastricht più citato secondo me che conosciuto e diventato una sorta di dogma postmoderno una verità rivelata irriconoscibile e assoluta una professione di fede in un'Europa che non ha più la fede
E allora il principio fondante credo che sia la convinzione che l'Europa non può non farsi
L'Europa
Parte dal presupposto che il confronto con gli altri giganti dell'economia mondiale
Debba essere una risposta in termini di competitività e soprattutto attraverso una modificazione
Di quelle che sono le caratteristiche strutturali
Proprio peculiari dell'Europa
Nostra Europa rappresentata da industrie di media e bassa tecnologia un dato che conferma l'assoluta in egual tende adeguatezza degli investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo che da soli possono conquistare le grandi frontiere di un mercato sempre più globalizzato
Ecco perché
E diversa la logica che secondo me deve essere alla base
Di ciò che in effetti ci vuole da questa grande realtà europea che si mira a costruire
Problematiche poi che riguardano precisamente l'Italia pongono delle esigenze delle condizioni che per me sono altrettanto prioritaria che devono essere chiarite oggi
Il trattamento fiscale
Deve giungere ad una reale armonizzazione
Così come è necessario che una politica del cambio dell'euro nei confronti delle valute forti
Che non è prevede non è prevista dal Trattato
Perché non delega
Espressamente alle banche centrali questa politica e apparentemente quindi risponderebbe intende positivo alla mia esigenza di risposta politica le problematiche
Restando di fatto nelle mani dei governi
Questo sarebbe la dimostrazione apparente di un primato della politica sull'economia
Ma poi che è previsto che venga messa a disposizione della Banca centrale europea una parte delle riserve ufficiali nazionali si deve ritenere che possa intervenire nel cambio dell'euro scegliendo implicitamente a quale il regime di cambio di tra l'Europa e questo riporta inevitabilmente il problema della visibilità politica al punto di partenza
Potrebbero nascere conflitti fra i governi e le banche centrali e nell'ipotesi migliore si determinerebbero gravi ritardi e nella peggiore si paralizza darebbe la gestione monetaria
Per quanto poi riguarda il problemi interni del nostro Paese e ho l'impressione che l'Italia debba prima di approdare all'Euro risolvere i problemi non soltanto di una costituzione politica ma anche l'urgenza di una nuova costituzione economica
Per informare la prima sta lavorando la commissione bicamerale sulla riforma della Costituzione economica presenta un compito si presenta con un compito molto difficile
In primo luogo perché questo a livello non si può riprodurre quell'accordo palese tra le forze politiche che ha prodotto la scelta della Bicamerale
In secondo luogo perché gli attori coinvolti in questa riscrittura della Costituzione economica non potrebbero più essere soltanto le forze politiche
Che sarebbero coinvolte gli imprenditori i sindacati ma soprattutto le diverse generazioni che oggi si confrontano
Soltanto se si riuscirà a coinvolgere
Tutte le generazioni che dovranno ipotizzare lo scenario prossimo futuro si potranno impedire quelle fratture socialmente devastanti credo di riportare alcune parole proprio del presidente Amato tra chi lavora
Con una prospettiva di pensione garantita chi ambisce a lavorare e chi non ha esaurito ancora il suo ciclo lavorativo
Ecco questo grande compito indispensabile per il nostro Paese
Credo che ancora sia molto lontano
E la partita più importante del nostro tempo sarà vinta soltanto quando una classe dirigente
Dimostra di possedere un progetto di ripresa e conosco economica e sociale del Paese che passi anche attraverso una nuova visione funzionale dello Stato dello strumento fiscale
Usato come strumento di sviluppo e con una ipotesi allora concreta che abbiamo parlato dell'eurotassa che l'obiettivo Europa non sia più un è un incubo ma sia una speranza
L'altro problema che credo presidiano in ancora fragile questa costruzione il problema del mondo del lavoro
E l'altra faccia della medaglia che oggi avete Lettica sottomessa alle logiche politiche e alla politica subordina l'economia ora e io riprendo quanto dice anche un'altra autorevole
Conoscitore delle tematiche europee al margine dei risultati raggiunti in Lussemburgo
Come sciando la posizione si è verificato il netto rifiuto della discussione del problema del mondo del lavoro
Nondimeno il contenuto dei provvedimenti resta assolutamente inadeguato rispetto alla grandezza del problema in sostanza la proposta avanzata dalla Commissione di Bruxelles per ridurre la disoccupazione di sei milioni di unità acque quelle guidata da Parigi di stabilire precisi obiettivi occupazionali
Non sono stato sono state considerate impraticabili si è preferito per non disturbare la manovra la realizzazione del progetto trascurare anche il problema del lavoro quindi è una costruzione estremamente fragile
Quella che sta venendo fuori una costruzione in cui a parte gli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone
E che rinsalda la libera circolazione dei beni e dei capitali tuttavia alcuni problemi fondanti delle diverse aree di imposizione
Che costruiscono di fatto sacche di diversità economica all'interno della nostra area comunitaria
E che non consentono di armonizzare l'imposizione diretta nel mondo euro nella nazione Europa
Prendono di fatto secondo me impraticabile la possibilità di realizzare un solo mercato una sola moneta una sola banca centrale una sola politica monetaria una sola redistribuzione del reddito ma solo politica di bilancio sono tutti elementi che vanno contro lo spirito dell'Unione come vanno contro lo spirito e l'unione queste righe
Ritrosie ad affrontare il grande problema del lavoro e del mondo del lavoro
E allora io credo che tutto sommato il discorso non posso anche tornare e questo mi riporta in parte alle aspettative positive dell'autore allo Stato federale d'Europa
Il quale appunto dotato di una grande forza politica sovranazionale possa essere in grado di superare
Le diverse realtà sociali economiche e finanziari esistente tra gli stati membri a realizzare la tanto auspicata regolamentazione sia dell'imposizione
Sui redditi che auspico che io auspico possano essere realizzata secondo un concetto di comprensivi taxation ma questa è una mia personale visione e ovviamente posso affrontare la problematica de
Ricostruzione storica mi pare che il nostro interlocutore il nostro conferenziere nostra partecipanti alla tavola rotonda per gli aspetti storici abbia molto bene visualizzato i punti più
Grandi del tentativo dell'umanità di realizzare un'Europa un'Europa si è tentato di costruirla con la guerra
Carlomagno Carlo quinto Napoleon un Intel hanno provato di farlo con la guerra
E l'idea dell'Europa è sempre riff novità nei dopoguerra oggi noi abbiamo uno scenario completamente diverso un autorevole ambasciatore che ho avuto modo di consultare su questo argomento mi diceva l'altro giorno una cosa che mi ha colpito moltissimo
Noi abbiamo Paz salto quarantacinque anni della nostra storia dopo l'ultima guerra una intera generazione
Non c'è
Più
Un'intera J. l'azione sì creata in questi quarantacinque anni è una generazione di mezzo alla quale appartengo io ha visto svanire un sogno in cui fortemente l'aggredito da giovane perché il giovane non sono più
Questo scenario e diverso dalle spinte emotive
Tale spinte che si sono sentire i padri costituenti dell'Europa la necessarietà della costruzione europea
è qualcosa di verso sta creando e qualcosa che e non è nel DNA di coloro i quali si avviano gli esseri soggetti
Di questa nuova realtà non lo sentono come lo sentiamo noi qui rispetto delle bellissime signore oggi presente che non sono mai vecchie non invecchiano siamo tutti di media età siamo tutti tra coloro che hanno creduto all'Europa ma i giovani che si affacciano al questa realtà non solo della nostra vita e per loro l'Europa è una cosa diversa
Io il timore mi spiace dovere avere di
E infatti Zardini questi timori di carenza di governo di carenza di consenso
Di
Evidenziazione dei dubbi che vengo che mi vengono quando vedo la incerte sa
Tremebondo a con cui la costituzione dell'anno al nuovo all'agli organi di governo affrontare il problema della un'infermità fiscale quando non affrontano i problemi del lavoro
Io sto
Secondo me vederlo crescere i miei dubbi perché vedo realizzare una grande area sempre più grande sempre più aggregante a realtà che sono anche diverso storie Paesi alcuni dei quali non sono nella tradizione del
Il solco di quell'Europa delle origini io credo che si stia realizzando una zona franca una grande soffra anche
Una dita
Nella quale però sono dentro anime storie filosofie culture e aspettative che non sono omogenei
Non è il problema quindi per rispondere
All'autorevole moderatore dell'Europa dei banchieri
Contro l'Europa di chi banchiere non è e l'Europa che rischia a mio modo di vedere
Di modificare radicalmente nel corso della sua evoluzione forse per pavidità forse perché questa costituzione Ricky viene aggiornata ma che come dice l'autore primo coi deve arrivare ad un punto di sedimentazione la formazione federale rischia di perdere grandi opportunità
Rischia soprattutto per quelle crisi di governabilità per quelle crisi di rappresentatività perché quelle crisi di consenso per quelle crisi di spiritualità
Io ho parlato di fede che non è soltanto la fede religiosa ma è la fede nell'istituzione credo che possa rischiare rischia fortemente di non arrivare
In tempo nonostante questo grande del tempo di pace che le è stato consentito a costruire quello in cui lui coloro i quali sono morti per salvare un'Europa credevano fortemente grazie
Vi hanno superato davvero delle ore venti ventidue vorrei adesso intervento improprio compatti come dire una parte molto interessante del del volume oltre a quella di escluso storico è sicuramente quella diciamo sulle istituzioni comunitarie dove si racconta un po'questo enorme lavoro di tessitura politico istituzionale il dialogo fra i parlamenti le conferenze intergovernative lo sforzo di modellare la costruzione europea sulle interna della storia e ovviamente dell'ottantanove fino appunto al trattato
Poi viene illustrata dettagliatamente la costruzione come attualmente con i suoi tre livelli il il Parlamento europeo che mano mano è andata tua ottenendo anche una serie di poteri soprattutto in campo di controllo
La Commissione europea evoluzione della Commissione e il Consiglio europeo in tutte le sue articolazioni interministeriali che appunto da alcuni anni come ricordava il professor Amato anche maggiori poteri ma da maggiori capacità di intervento da quando si può decidere a maggioranza volevo chiedere al professor Tizzano restando ovviamente sottinteso com'è evidente da questo dibattito e per un po'la risposta è totalmente libera se appunto l'assetto istituzionale dell'Europa così come si presenta oggi gli sembra adeguato se prevede in futuro per la Commissione per il Parlamento dei ruoli ulteriormente modificato
Sedici
Matteo rispondo che se puntualmente a queste questioni presidente avrei bisogno di superare non solo il muro delle otto delle nove delle dieci però posso dire che certamente c'è un'evoluzione permanente e il segno di questa evoluzione e abbastanza univoco
E se ci sarà un una risistemazione un riassetto delle dei poteri e delle competenze tra istituzioni così come è avvenuto in tutti questi anni io anzi colgo questo spunto che la mia offre per
Fermarmi un momento a titolo non si è mai un po'cronachistico più che storico o di analisi giuridica
Anche per spezzare un po'questo sentimento di tristezza o di preoccupazione che ci hanno procurato le ultime due giuste e fondate relazioni
Su queste su alcune vicende che sono evocate nel volume di Baron Crespo e proprio in riferimento alla questione che la mia posso per esempio nel il racconto che egli evoca del eroico direi a questo punto biennio novanta novantuno nel quale egli Presidente del Parlamento europeo io ero nelle retrovie della delegazione italiana quindi è un osservatorio meno privilegiati suo tuttavia vivemmo nelle rispettive posizioni un momento felice e per certi versi un po'triste dall'altro anche i progressi negoziali svolgevano in sedi non sente il tema dei ricordo le fredde serate di Nord Rick sulla costa olandese battuta novembre dal vento e dalla pioggia ero momenti importanti dei conclave che hanno segnato con
L'intervento importante decisivo e dalle sue pagine appaiono anche eventi che a chi viveva in quel momento non risultavano evidenti
Di azione proprio del Parlamento europeo del suo Presidente per un'evoluzione istituzionale che poi ha trovato specificamente sbocco nel Trattato di Maastricht con un rafforzamento del sia nella fase di negoziazione del trattato
Con le conferenze interni istituzionali del Parlamento
Chiamati città contenne proprio non proprio a un a un ricco e e però poi nell'aumento dei poteri del parlare
Ti europeo sia nelle elezioni nella nove del Presidente della commissione sia nel processo di codecisione successivamente poi lo sbocco sul
Via via conseguito con il Trattato di Amsterdam che oggi rende la codecisione effettivamente paritaria e quindi questo è un segnale di come nell'arco di un quarantennio circa
Un Parlamento europeo che era poco più che un organo decorativo consultivo e diventata attraverso una battaglia vi degli europeisti del parlamento europeo spesso un organo oggi pienamente con legislativo insieme col Consiglio dei viste quindi questo dà il segno di un'evoluzione abbastanza unito ma in questa ricostruzione vorrei anche solo un attimo richiamarmi anche a un episodio che ha evocato proprio
Il nostro ospita l'autore del libro
E e cioè la fase dell'adesione della Spagna la comunità perché a me pare significativo a fronte appunto di alcune analisi che abbiamo ascoltato di del del ruolo che gioca il processo di integrazione europea nell'ordine liberale dello della Spagna
Perché la Spagna batteva le porte della comunità non da quell'anno ma dal mille novecentosettanta era stata baciata
Con gli astri e se ricordo bene a presentare nel mille non ci ha settanta novanta spagnola nel settantacinque era morto Franco quindi l'obiezione di principio che si era opposto fino a quel momento
Un valeva più eppure nell'ottantacinque erano ancora alla Alia alla agli albori di un negoziato complesso che se la presidenza italiana devo dire la splendida presidenza italiana
Novecentottantacinque non Arinze imposto impresso un'accelerazione straordinaria non si sarebbe mai realizzate e come ha ricordato Baron Crespo unica nessun interesse a favorire questa tesi perché era il Paese più diciamolo al rischio nella competizione salvo fosse degli aspetti della pista
E fu in queste vicende gran tragiche
Di di nottate di tre mesi passati quasi senza indie interruzione con molti che oggi possono nella comunità mamma Manuel Marin forse anche all'attuale ambasciatore e prima direttore generale Ali G uno
E molti funzionari di oggi che passando tre mesi dirottate continue Grazia e qui si poteva verificare l'episodio e pesce Zhou robe che se il presidente Andreotti era costretto a rispondere sotto choc su che cosa sarebbe stata la regolamentazione del pesce azzurro dopo intere nottate
Trascorse a passare di tutti gli aspetti e la comunità si capisce che la lucidità fosse io ricordo solamente sul problema
Che noi non soltanto vogliamo gestire i tempi rapidi di questa decisione ma gestirli fra fronte di paesi né della comunità che non gradivano per ragioni di interesse immediato in un immediato questa visione penzola prove della pesca che oggi è tuttora un problema e che allora imponeva addirittura l'indicazione nel trattato di centocinquanta navi nominativamente indicate addirittura coi numeri di matricola per evitare che si cambiassero sottobanco le navi con lo stesso no ove se ne ampliasse la capacità di pesca io presiedevo quel comitato che si trova occupare della pesca e devo dire che furono momenti di lunghissima ora perché dopo questi episodi per mio ruolo che gioco allora l'Italia
Malgrado apparentemente gli interessi contrari
Ricordavo
Che nella tradizione culturale era ritardo da maggiormente tenerlo detiene la dà lezione era Lazhar Massa in Spagna a Italia la Sarthe esso quindi non più ci mettevamo in casa un paese un po'più combattivo per il ruolo del processo di integrazione europea chi ha visitato ne è stata la prima volta e andare in Spagna quattordici giugno mille novecentottantacinque dalla cima della firma la Spagna e la vivere oggi alla vista nell'arco di questi anni coglie lo straordinario imprevedibile
L'epoca progresso di questo Paese che in qualche modo in parte dovuto al partecipazione all'ingresso nella comunità e come la Spagna ha vissuto con maturità questo processo essendo oggi
Il Paese
Non solo molto più avanzato sotto tutti i profili
No pesa che ha vissuto essendo entrato dicevo trent'anni dopo l'Italia con minori schizofrenia dell'Italia questa partecipazione perché non ascoltando sbandierato le bandiere del loro primo ma pur mantenendo una posizione di firma adesione agli ideali del processo di integrazione tuttavia ha saputo salvaguardare con molta fermezza e con molta con grande capacità i propri interessi nazionali
E quindi
Detto questo che da sull'episodio specifico il senso di questo processo di integrazione vorrei accennare e da da giurista non tanto ai molti aspetti accusa ai conti spunti cui dar luogo Ugo questo interessante volume di Baron Crespo che si dilunga proprio su questi aspetti e quindi ma non vorrei avviare un discorso da iniziati solo la il Rettore mi ha colpito è la sobrietà con la quale egli affronta la questione chiave della vocazione federale dell'Unione Europea che è stata anche qui più volte evocato a cominciare dal Giuliano Amato
Dico mi ha colpito la sobrietà non solo perché siamo in presenza di uno spagnolo di un socialista di un parlamentare robe di un Presidente del Parlamento europeo che sono tutti gli elementi che concorrono a non rendere
Sommo in quanto spagnolo in quanto socialista in quanto parlamentare fa presente lo mette ove ma parlo di sobrietà non in assoluto di sobrietà in rapporto all'
Ma approccio alla questione della vocazione europeista non mi permetterei giudicarlo in assoluto ma questo prima e veramente trattate ripeto in rapporto alla situazione data con un apprezzabile sobrietà perché che Baron Crespo sia delega vista non si discute dei mezzi evidentemente dalle sue pagine però non si trovano fra le pagine del suo libro vieti di quelle posizioni maniche che a volte connotano le diciamogli orienta enti federalismo di spinelli o se vuole degli epigoni vispi legge che rendono spesso difficile un confronto su questi temi
E che rendono diciamo proprio il discorso sull'Europa quasi impossibile perché è un diventava sempre un discorso di schieramento e si va da un eccesso all'altro da noi normalmente in una direzione poi a partire dal novantadue in altre elezioni sicché ogni passaggio del processo di integrazione di reti sono una sorta di bollettino di guerra hanno vinto gli intergovernativi hanno vinto i federalisti siamo andati più avanti siamo andati più indietro e diventa difficile ripeto trovare la mise ora nel giudizio perché si assume spesso a modello un astratto parametro obbligato lo Stato federale non si sa poi bene quale e poi si recrimina per ogni spostamento o alle rallentamento mancato avvicinamento a questo modello
E in questo senso almeno mi pare che questa sorta di fondamentalismo europeista
Rischia di presentarsi parafrasando livido come la malattia infantile dell'europeismo perché e finisce col estreme Zagaria una serie di posizioni e rendere difficile il dieci l'accettazione di quello che vi pare un predispone a mio avviso giustamente chiama
Questo processo costituente aperto cioè questo processo che a partire non tanto delle porta dai Trattati di Roma ma certamente dall'Atto unico europeo del mille novecentottantacinque questo processo di continuo aggiornamento
Dei trattati comunitari della Costituzione europea e che va Panza in modo pragmatico in una continua evoluzione con uno sforzo di ingegneria istituzionale che ormai è chiaro non rincorre astratti i modelli è stato già osservato ma definisce via via le forme giuridiche possibili per lo sviluppo di un processo di integrazione fra Stati che cooperano vogliono stare insieme vogliono progredire insieme condivido una parte sempre più importante della loro sovranità in una struttura fortemente integrate tuttavia non vogliono perdere la loro individualità all'interno di un superstato federale ecco quindi lo sforzo precettare forme è sempre più avanzate di integrazione la conciliabile con le concrete possibilità di progresso che si definiscono il rapporto alle diverse fasi di sviluppo del processo
E allora abbiamo quel percorso pragmatico spesso contraddittorio acconti ma sempre con una direzione univoca abbiamo una connotazione incerta
Del processo
E e e e ancora e ambigua anche se voli retrocessi in quel senso i tifosi scalpellini
Che include il viandante incontra a intenti a costruire la cattedrale effettivamente oggi diranno alcuni un muro alto una cattedrale altri distratti
Perché la stessa non siano di unione europea che non è chiara che è una nozione giustamente definita meravigliosamente ambigua e che gli stessi trattati non definiscono e non possono definire se voi prendete l'articolo a del trattato di Masi dirà che l'Unione europea è una ulteriore tappa verso la creazione di unione sempre più stretta tra i popoli cioè evoca anche quest'articolo che in qualche Odolo vorrebbe definire l'idea di Uri non di un risultato acquisito Mathis dà il senso di un processo dinamico di un'evoluzione continua verso un traguardo che è tutt'altro che definito ecco però la sostanza del processo in mostra in questo problema delle definizioni seppure sul piano politico e delle architetture istituzionali processo esitate su dove sta andando molto avanti emendato molto più di quanto è avvenuto in alcuni Stati federali
Cioè in un certo senso come ho detto in altra sede e l'Unione europea ha fatto come quel personaggio di Moriero quel mio sia giù pesante per la l'Inter osa senza saperlo e l'Unione europea ha fatto del super federalismo più del federalismo non tanto senza saperlo ma senza dirlo apertamente se noi guardiamo all'interno del nostro ordinamento come dicevo prima della Spagna di affetti della preside Licci densa
Gli effetti di incidenza dei processi di integrazione misuriamo tutta l'importanza e la capacità di sconvolgimento che questo processo ha avuto rispetto alle nostre strutture non ce ne accorgiamo perché molte conseguenze molti risultati prodotti dal processo di creazione sono mediati dalla legislazione nazionale e quindi crediamo che sia il nostro legislatore ad arredi tra tutte o ad aver avviato taluni processi di liberalizzazione ma non è vero il nostro legislatore penale non l'ha mai fatto e avrebbe continuato a non farlo
Se i processi di liberalizzazione la nostra economia ancorché esitanti lenti contraddittori sono stati avviati sono penetrati nella prassi del nostro sistema mentalità Carlo cultura di concorrenza di competizione con i limiti che indicava prima Giuliano Amato lo dobbiamo unitamente alla pressione del processo di integrazione europea null'altro che a questo bar anche assicurazioni servizi
Professioni
Autorità di concorrenza telecomunicazioni autorità tutto questo penetra nel nostro sistema perché c'è una pressione dell'ordinamento comunitario quindi sistema capace di sconvolgere anche assetti costituzionali malgrado che la nostra stessa costituzione sia rimasta in top Intini invariata rispetto agli inizi del processo e quindi abbia detto con fatica acquistata alla pressione che deriva da Bruxelles oggi la commissione bicamerale a mio su quest'punto ha prodotto un progetto che a me pare ragionevole e sensato e coerente e quindi c'è da sperare che sesso passerà poteva avere anche un aggancio costituzionale sia pure sugli aspetti istituzionali non è passato come pure era stato proposto l'introduzione di quell'articolo tre anche sancisce il principio secondo cui dell'Unione si ispira a principi di economia di PG di concorrenza in un'economia di mercato di libera concorrenza
Questo voleva essere se la proposta virtù introdurre in Costituzione non è passato ma opera ugualmente questo principio e in effetti sono già prodotti a mio avviso ancor più si produrranno una volta della moneta unica sarà entrata indico grazie
Alle otto e mezza se Giuliano Amato Ballan Crespo non vogliono fare un intervento di usura e se non ci sono sì qualcuno del pubblico non vuole intervenire io ringrazierei tutti
Di questa esposizione molto interessante in particolare dal Crespo per averci dalla questura contributo tenta l'assalto tutti molto grazie
Cioè