"Giovani e la Costituzione" org. dal Comitato Nazionale per la celebrazione del 50° della della Repubblica, dell'Assemblea Costituente e della Costituzione (c/o il Palaeur)

Va bene il tempo di spiegare due tre parole
Così dare una scaletta di questa mattina
Devo mettere gli occhiali
Allora questa è una manifestazione organizzata dal Comitato per le celebrazioni del cinquantennale della Repubblica e della Costituzione
Bonera perché si sta parlando di storia vostra è nostra di tutti
Più giovani e meno giovani
Allora dicevo è una manifestazione organizzata dal Comitato per le celebrazioni del cinquantennale della Repubblica e della Costituzione
Che avvia così a conclusione il ciclo delle iniziative che si sono protratte per quasi due anni con lo scopo di ricordare ai cittadini italiani i valori consacrati nella nostra Carta costituzionale
Trasformeremo quindi insieme una mattinata molto importante
Molto più importante di una qualsiasi lezione oggi vivete
Personalmente una parte di storia vostra nostra di tutti
Quindi per quei giovani che approfondirete alcuni avvenimenti chiave
Ma anche per i meno giovani che di alcuni di quegli avvenimenti sono stati protagonisti o testimoni sono qua insieme a noi
Quelli che ci hanno preceduto
Le con voi studenti sono qui alcuni chiamiamoli vostri fratelli maggiori che oggi studiano nelle accademie militari
Nelle scuole di polizia carabinieri e guardia di finanza della polizia penitenziaria delle Guardia forestale e dei vigili del fuoco sono insieme a voi seduti insieme a voi anzi a questi ragazzi o fare un bell'applauso
Perché sono coloro che
Perché si preparano a servire la patria una parola molto importante patria vigilando sui nostri confini sulle nostre istituzioni democratiche
A dare al popolo italiano il massimo di tranquillità e sicurezza
Come forse già sapete avranno detto questa mattina saranno con noi il Presidente della Repubblica
Senatore Oscar Luigi Scalfaro
I presidenti del Senato e della Camera il Presidente della commissione bicamerale per le riforme istituzionali autorità politiche di governo i comandanti delle forze armate e delle forze di polizia
Saranno soprattutto con noi alcuni padri costituenti
Il senatore Giulio Andreotti Alfredo Covelli Sergio Scarpa
Nadia Gallico Emilio Colombo
Cinquant'anni fa insieme con il presidente Scalfaro contribuirono all'elaborazione dei principi né delle norme contenuti nella Costituzione che oggi ci governa ecco perché dicevo che sta vivendo momento importante stamattina
Parlavamo prima di avvenimenti chiave la nostra storia ecco il comitato presieduto dal senatore Gerardo Agostini ha voluto ricordarle qui creando un momento di sintonia tra vecchie e nuove generazioni
Una è piuttosto lontano risale a due secoli fa quando a Reggio Emilia nacque il Tricolore italiano e con esso si può dire nacque Risorgimento che doveva concludersi quasi un secolo dopo con unità d'Italia
Abbiamo voluto raccontare la storia del tricolore ciascuno di voi con il libretto che vi è stato distribuito quando siete arrivati gli è stato dato libretto
Però
In serata è importante tricolore
In particolare in questo tempo
Che stiamo vivendo della nostra Repubblica
Vale la pena di leggerlo quindi con attenzione
Poi altri due avvenimenti importanti ai quali è dedicata la manifestazione di questa mattina
La nascita della Repubblica l'elezione dell'Assemblea costituente quindi l'approvazione e la successiva entrata in vigore della Costituzione
Cinquant'anni fa
Il primo gennaio mille novecentoquarantotto Italia diventava una repubblica democratica fondata sul lavoro come recita l'articolo uno conoscete
Ma anche una una e indivisibile
Come scritto l'articolo cinque
Inattesa ora che arrivi il capo dello Stato
Assisteremo la proiezione di due Young documentario
Che c'è stato messo a disposizione dall'Istituto Luce reale che è un lo spaccato dalla nostra storia molto importante
è stato realizzato all'epoca e quindi ci sono anche dei commenti originali quindi ascoltato le guardandolo con attenzione
Perché è veramente una pagina di storia poi ci faranno compagnia l'orchestra Roma
Sinfonia del Conservatorio di Santa Cecilia diretta dal maestro Sergio la Stella un maestro del Teatro dell'Opera di Roma e il Coro Rutuli Cantores sempre di Roma
E poi alla fine avremo i ragazzi italiani anche il personale
Allora possiamo dare il via
Al filmato
E guardato con attenzione perché è un pezzo della nostra storia
A poco USA
Morto una
Una
Aveva duro
Paura
Un po'un po'
Di paura
Italiani che la vissero non dimenticheranno mai questa la guerra continua aveva detto Badoglio nel dare l'annuncio dell'armistizio con gli eserciti alleati mentre esercite popolo combattevano alle porte di Roma contro i tedeschi Vittorio Emanuele terzo il governo capeggiato da Badoglio si trasferivano avventurosamente nelle Puglie già liberate dagli Alleati non è nemmeno
Sull'Italia occupata scese il terrore nazista la morte o la deportazione questo qui il dilemma posto che i luogotenenti di Hitler ai giovani italiani
Nel bambino le montagne i casolari di campagna ebbe allora inizia il secondo Risorgimento italiano poche le armi scarsi mezzi talvolta mancava anche il pane
I tedeschi torturano cucinavano implicavano riuscirono solo documentare l'odio la collana di tutto un popolo
Comunque
E fu la collera di un'intera città Napoli in quattro memorabili giornate conclusivo migliori reparti delle SS i carri armati e salti ritenga via
Ma
Il tredici ottobre Radio Bari diede l'annuncio che il Governo Badoglio in nome del re d'Italia aveva dichiarato guerra alla Germania le grandi e le piccole unità della Marina italiana ripresero subito il combattimento alla dichiarazione di guerra divano impegno degli alleati per cui una volta terminata la guerra sarebbero stati gli italiani a decidere con libere elezioni se conservare la monarchia oppure darsi alla Repubblica
Tuttavia in quell'interminabile inverno di guerra problemi più urgenti assediavano italiani un giorno dopo l'altro si trattava di sopravvivere la guerra se stava a Cassino e sembrava non dovesse finire mai
Barco alleato tanto sulle poche grandi speranze amare Appula delusione quando i tedeschi riuscirono a bloccare la testa di ponte
Una lunga
Un
Nelle province meridionali via via che venivano liberate riprendeva la vita tra le macerie molte erano le cose improvvisati tutto appariva provvisorio anche la monarchia monarchia o repubblica
Questo sembrava il problema di fondo agli uomini politici che nel Sud erano liberi di ricostituire partiti organizzare comizi pubblicare giornali discutere nei congressi
Il governo intanto si era trasferito da Brindisi a Salerno e nell'aprile del quarantaquattro entrano a far parte i rappresentanti dei sei maggiori partiti politici
Tra gli altri vi figuravano Benedetto Croce e Carlo Sforza
Più noti erano in quel tempo i nomi degli uomini politici che già prima del fascismo avevano occupato posizioni eminenti che durante il ventennio fascista avevano continuato la lotta per la libertà
Orlando
Einaudi
De Nicola
Metti
Sturzo
Al momento di formare il secondo governo Badoglio a Salerno erano state prese due importanti decisioni comunicate per radio da un messaggio del re ponendo in atto quanto già comunicato alle autorità e dal mio governo ho deciso di ritirarmi dalla vita pubblica nominando al luogotenente generale mio figlio Principe di Piemonte
Tale nomina diventerà effettiva mediante il passaggio dei poteri lo stesso giorno in cui le truppe alleate entreranno in Roma
Nella primavera gli eserciti alleati irruppero verso Roma
Quel giorno quattro giugno mille novecentoquarantaquattro sarà ricordato a lungo dei romani
Fu il ritorno alla vita la liberazione da un incubo durato nove mesi allegrezza e commozione applausi e fiori sommerso rivelatori
La presenza dei carabinieri nelle strade romane era la promessa visibile e concreta che tutto sarebbe tornato alla normalità e che il rispetto delle leggi sarebbe sostituito agli arbitri dei fascisti e dei tedeschi
Sì aveva ormai la commossa certezza che il peggio era passato ma intanto la guerra saliva verso Firenze
Badoglio non riuscì a formare il governo perché i partiti chiedevano un indirizzo chiaramente antifascista tornò il principe Umberto si trovava in questa posizione senza precedenti non era ancora a letto in quanto quel titolo Vittorio Emanuele terzo non aveva voluto rinunciare
In un certo senso Umberto non era neppure principe ereditario
Nello stesso tempo era qualcosa di più e qualcosa di meno
Il nuovo del padre esercitava i poteri di capo senza avere la certezza di diventare re
Il dieci giugno del quarantaquattro venne costituito il Governo Bonomi il primo dichiaratamente antifascista e con prevalenza repubblicana con Orlando
E mi uomini sinceramente democratici
Nel mese di aprile del quarantacinque dall'Appennino tosco-emiliano all'Arco alpino Iva un po'l'ultimo atto della guerra di liberazione i tedeschi si arresero Mussolini fu giustiziato Hitler si uccise
La guerra era finita disperse per sempre era la tenebrosa notte del nazifascismo dell'Italia tornata libera sembra giusto mettere a capo del governo Ferruccio Parri Lozio Maurizio dei partigiani espressione autentica della lotta per la libertà combattuta dal popolo italiano quello di fare un Governo di concentrazione antifasciste dura poco più di cinque mesi
In seguito sulla scena politica avanza un uomo che appariva modesto a tratti persino esitante sembrò allora Alcide Degasperi un Presidente del Consiglio provvisorio invece restò in carica sette anni e mezzo
Per bilanciare il fatto che per la prima volta nella storia italiana il capo di un partito cattolico diventava il Presidente del Consiglio Pietro Nenni ebbe la vicepresidenza il dicastero di grazia e giustizia Fofi dato atto gli atti
Per la prima volta divenne ministro Scelba alle porte Gronchi all'industria e commercio
A Giuseppe Romita socialista ha confidato il ministero degli Interni
Italia era tutta da ricostruire mille erano i problemi che premevano sull'esile macchina governativa e tutti reclamano di essere risolti subito con precedenza sugli altri
Italiani erano affamati vestiti di cenci si viveva alla giornata
Spesso la fame la disperazione la disoccupazione oppure il semplice gusto della violenza ad una mano folletto molto antico
Governare in quegli anni in quelle condizioni fu più che altro un atto di fede
Bisognava cominciare dalle fondamenta
Prima di tutto era necessario restituire agli italiani il rispetto della legge il senso del diritto
Era la premessa per chiamare i cittadini alle urne prima per le elezioni amministrative poi per quelle politiche legati al referendum istituzionale
Mancava la caldaia bisognava stampare in trenta milioni di schede sentiamo le voci di allora
Quante ne stampa no invece critiche anche allora anche lei vota si potrà Tellatin hanno e sento proiezione bisognava cominciare daccapo rifare tutto
Per venti anni la volontà dei cittadini era stata sostituita da quella di un uomo solo e non c'era una legge elettorale la maggior parte degli italiani non sapeva nemmeno che cosa fosse votare
E intanto trascorreva un altro inverno triste pieno di ristrettezze poca luce niente riscaldamento scarso il cibo in compenso molto a borsa nera molti lestofanti in giro e i bambini abbandonati a se stessi già partecipi dei vizi che dei diritti degli adulti
Comincio tuttavia la consegna dei certificati elettorali
Buongiorno quanti ne consegnate al giorno una media di duecento e come li accolgono
Beh da principio non tanto bene
Pensano che si tratti di contravvenzioni o di tasse
Poi ci tranquillizzano e qualche volta ci aprono anche da bere
Nei paesini sperduti il compito di recapitare i certificati elettorali era affidato ai messi comunali
Si provvedeva intanto a tempo di primato a preparare le cassette contenenti tutto l'indispensabile per le operazioni elettorali in cifre per la sola città di Roma significò tre mila duecentoventotto casse sessantadue carri merci e numerosissimi mezzi di trasporto
Dopo che il governo aveva fissato le norme che avrebbero dovuto regolare la prossima consultazione politica la legge consistente in due decreti per divenire operante dovete essere sottoposta la Consulta
A Montecitorio i monarchici sollevarono non pochi capelli ma Orlando al quale spetta ad illustrare il testo all'Assemblea con un discorso che fu da tutti definito superbo spazzò via ogni opposizione
Ci trovavamo in una sorta di vacanza di diritto e gli disse e bisognava porvi termine
I decreti approvati passarono alla firma del luogotenente
Apparvero sui muri cittadini i manifesti elettorali
Di legno furono le insegne Sternhell i seggi di legno furono fatte le urne perché troppo prezioso era allora il vetro un rompicapo perfino trovare tanti milioni di matite copiati
A Mila no come nelle altre città dove si conto grande sulla partecipazione alla campagna elettorale sia da parte degli uomini che da parte delle donne chiamate per la prima volta a dare il voto non era solo la novità ad avviarli verso i seggi elettorali
Tutti sapevano che sebbene amministrative elezioni avrebbero fornito una prima indicazione sul modo come il popolo avrebbe risolto di lì a poco il problema istituzionale monarchia Ore pubblica si votò in poco più di cinque mila settecento comuni e di essi oltre la metà due mila cinquecentotrentaquattro andarlo a Democrazia Cristiana quasi due mila trecento ai socialisti e comunisti
Quale fu allora la reazione di Nenni a questi risultati con molta soddisfazione
Questo è l'ultimo ad aver dimostrato prima di tutto che il popolo italiano è associata istituzioni democratiche dividere cultura democratica il saranno aperti diventa protagonisti della lotta politica in Italia sono i socialisti e i comunisti e la Democrazia Cristiana secondo lei quale risultata prevede la
Io in questo momento uno stato per gli assomiglia per molto nello scontro possa dare una soluzione democratica al problemi istituzionali tanto alla costituente Scarpetta prenderà sulle nomine la libera repubblica del popolo italiano
Sulla questione istituzionale l'orientamento delle sinistre non dava luogo ad incertezze altrettanto definito era quella dei partiti di destra che avevano per emblema la corona monarchica e lo scudo sabaudo
Però c'è liberali si dichiararono agnostici l'interesse maggiore andava la Democrazia cristiana si intuiva che sarebbero state proprio le decisioni di quel partito a far pendere i piatti della bilancia nell'uno o nell'altro senso e alla fine di aprile nel congresso nazionale della DC
Piccioni teme la relazione che era di chiaro orientamento repubblicana
De Gasperi conferma l'atteggiamento del partito che la grande maggioranza dei delegati voto a favore dell'indirizzo repubblicano
Va fu alle quindici e quindici del nove maggio che Vittorio Emanuele terzo stese di suo pugno l'atto di abdicazione su un foglio di carta bollata da lire dodici testimoni furono il generale Paolo con toni e il tenente colonnello Brunoro Buzzaccarini
A far registrare l'atto provvide la mattina dopo Napoli il notaio Nicola Angrisani
La registrazione questo centoventinove lire
I monarchici più avveduti giudicano l'abdicazione un gesto compiuto troppo tardi secondo loro forse la monarchia si sarebbe salvata se due anni prima dopo la fuga da Roma il vecchio lei avesse accettato il consiglio di abdicare in favore del nipote dando la reggenza Maria José
A Posillipo nella villa Rosebery ribattezzato col nome di Maria Pia aveva dimorato negli ultimi tempi il vecchio sovrano che con la Regina Elena la sera stessa del nove maggio era salpato la volta del lontano esilio l'Egitto il pescatore Gennaro Vergoni che spesso aveva accompagnato il vecchio re con la sua barca sul mare di Posillipo il ricordava soprattutto i lunghi silenzi si avvicinava la data del referendum negli martellano l'opinione pubblica con un suo famoso slogan la Repubblica o il caos
Di monarchici i battevano con un altro slogan la Repubblica è un salto nel buio
A ma il nuovo re l'Umberto secondo che passerà alla storia col nome di re di maggio nell'anno stesso in cui era salito sul trono
Fu costretto ad ammettere la precarietà della sua corona
Si ragionava si discuteva il fervore degli anni saliva di giorno in giorno non c'è dubbio che in favore dei Savoia ebbe buon gioco la naturale tenerezza degli italiani verso i bambini
E quattro erano i bambini che Umberto e Maria José potevano mostrare agli italiani dal balcone del Quirinale Maria Pia Vittorio Emanuele Maria Gabriele la piccolissima Maria Beatrice folla sotto il Quirinale una straripante marea umana un paio di chilometri dalla in piazza del Popolo per acclamare gli oratori repubblicani la primavera andava incontro l'estate e di pari passo cresceva il calore dei sentimenti e dei risentimenti e sempre più pacati diventavano i due slogan la Repubblica o il caos la Repubblica è un salto nel buio
Nel panorama politico di quei giorni restava appena il ricordo del tempo in cui un uomo solo aveva il diritto di parlare del popolo doveva solo dal mare arrivo infine il due giugno
Quasi nessuno fra gli elettori vuole mancare all'appuntamento con le urne dopo un ventennio di oppressivo silenzio e di rituali acclamazioni
Il Re Umberto voto nel seggio del suo rione
Onorevole abbiamo gli stessi repubblicani gli fecero largo con CD le cortesie
Milano dopo l'accanita battaglia elettorale
Si presentò alle urne con un volto disteso
Pare che non era più il presidente del Consiglio andò a esprimere il suo voto come un cittadino qualsiasi
A Milano voto anche Arturo Toscanini tornato in Italia dopo un lungo esilio i lumi si diceva che forse sarebbe diventato il primo presidente della Repubblica italiana all'appuntamento si recarono tutti i grandi e i dubbi i famosi gli anonimi si sentiva che il momento è importante decisi
Una signora sui novanta anni di sei giornalisti noi anziani votiamo per lasciare ai nostri nipoti un'Italia migliore di quella che toccò a noi
Dappertutto lo stesso spettacolo di reciproca tolleranza e anche di festosa eccitazione
Pioveva a Torino la vecchia capitale dei Savoia ma la pioggia non impedì la ressa alle sezioni elettorali e confuso nella folla Umberto Calosso uno dei commentatori di Radio Londra durante la guerra
A Napoli il Vesuvio aveva ancora il suo bel pennacchio siccome non si erano tenute in precedenza le elezioni amministrative solo il due giugno i napoletani furono chiamati alle urne per la prima volta e la gente si domandava come voterà don Benedetto Croce
Lo spettacolo di calma e di disciplina non cambiava se dalle grandi città si saliva ai bordi ai villaggi
Anche nella Sardegna tutti alle urne tutti insieme a decidere quali istituzioni e quali uomini dovessero avviare l'Italia la rinascita
E quasi sempre gli abiti del giorno di festa per celebrare il ritorno dei cittadini alla libertà
Poi comincia la lunga attesa quanto drammatiche furono quelle ore quindi inutile racconta poi lo stesso Romita nel suo libro di memorie le leggiamo una pagina
A conoscenza di quanto accadeva in quelle prime ore fu non soltanto De Gasperi Nenni e Dio
Cioè il Presidente del Consiglio il vice presidente ed il Ministro per gli interni e dovevamo constatare che i voti repubblicani arrivavano troppo lentamente anche De Gasperi aveva votato Repubblica
Andiamo male esclamò ma non c'è da disperarsi Nenni che si teneva in continuo contatto telefonico con me era dello stesso avviso ma in chiave più ottimistica
Con il Nord li subì saremo disse dalla sera del due giugno non mi ero più allontanato dal Viminale di dormivo anche ed ero stanco oltre che preoccupata
L'arrivo dei dati andava via via aumentando lirici e deboli disporremo febbrilmente ma lo scarto tra la monarchia alla repubblica era sempre minimo
Nella notte fra il tre e il quattro giugno giungeva però improvvisamente i dati di un nutrito gruppo di sezioni meridionali e la malattia passò in vantaggio
Fu la notte più terribile intorno alle ventiquattro sembrò che ogni speranza fosse perdute il telefono squilla più volte ho sempre avuto l'abitudine di rispondere di persona dicendo subito il mio nome Romita
Ma quella notte lascia ai tre Hillary la suoneria
Soltanto verso le quattro del mattino mi sdraiati un po'ma alle quattro del mattino ero più tranquilla nel volgere di poche ore ero addirittura insultante il milione di voti era arrivata ma non era uscito dal mio cassetta sebbene da centinaia e centinaia di urne
I giornali del Mezzogiorno usciranno con la notizia della vittoria repubblicana la notizia era passata attraverso i muri e Nenni che pure avevo scongiurato di non parlare doveva averle dato una spinta
Nel pomeriggio il governo si riunì al Viminale per far conoscere alla nazione i dati provvisori del referendum
Romita annunciò che fino a quel momento da Repubblica aveva un vantaggio di oltre un milione ottocento mila voti
Il dieci giugno nella Sala della Lupa Montecitorio la Corte di Cassazione stese l'atto di nascita ufficiale della Repubblica il Presidente lesse i voti di ciascuna circoscrizione di registrarlo via via due funzionari uno per la monarchia e l'altro per la Repubblica su macchine calcolatrici i due funzionari tirano le somme il presidente pagano lesse con voce ferma Repubblica dodici milioni seicentosettantadue mila settecentosessantasette voti monarchia dieci milioni seicentottantotto mila novecentocinque voti
Quindi politici di allora
Ritenuta pregiudiziale della vita politica italiana e quello di consolidare nella coscienza ed ecco
Il metodo dell'editore emette e consapevoli decisioni democrazia bisogna rinunciare alla dottrina e alla pratica per la violenza personale della sopraffazione riparte bisogna credere da accettare totalmente pienamente che le questioni di governo e disputato
Che risolvono con il dottor e che questo voto la legge per tutti salvi naturalmente principi supremi della mora
Cioè insiste nei regimi di libertà
Da questa consapevolezza
E da questo costume dipende della Repubblica che è il più perfetto ma anche più difficili tema di autogoverno nascerà vitale robusta
Sostenuto dal popolo accettata da tutti
Una grande opera ci attende ricostruzione materiale non banale di un paese nel passato del tuono e talvolta devastata nelle hanno rapido sviluppo economico dall'otto maggio
Abbiamo un club delle autonomie conformi al nostro Jogna nazionale
Per questa opera noi abbiamo bisogno di tutti gli italiani
E perciò che noi siamo sicuri che la Repubblica non potrà essere che pace e conciliazione in una parola la Repubblica di tutti proclamata la Repubblica in questo incluso uno che lacca finalmente la memoria di Giacomo Matteotti
Ed è imbarchi sacrificati nella criminale di guerra fascista proclamata sei anni orsono
Si apre uova fatali per la nostra attività Lussana caratterizzata da quattro esigenze fondamentali
La pace negli ultimi confini d'Italia la pacificazione interna il cui primo atto sarà la mia figlia ma anche lavoro per quarantacinque milioni di italiani
Una moderna costituzione circonda all'avanguardia del progresso
Parte mia la coreana questo programma quell'entusiasmo col quale aveva lottato per venticinque anni contro il fascismo e da due anni per la Costituente e per la Repubblica
E valutare otto trovato anche ciò ma la profondità del Sultanato va
Ora toccano e non alcuna influenza sulla pare infatti case fa a tal fine tanto niente ne fa spetta unità necessariamente forza dal colonnello molto delicato col signor
No a far no una ma fanatica Alitalia innanzitutto aumentare
La Repubblica era nata spettano al presidente De Gasperi recarsi al Quirinale e consegnare nelle mani di Umberto il verbale della seduta della Corte di Cassazione
Umberto ricevete Degasperi molto freddamente lo invece commenti il suo atteggiamento non indicava che fosse disposto a lasciare il Quirinale
I rapporti fra il Viminale il Quirinale diventavano sempre più tesi
Umberto continuava a ricevere Degasperi ogni volta di confermava freddamente che non intendeva firmare il documento per il passaggio dei poteri
Umberto sosteneva che sarebbe partito solo quando la Corte di Cassazione avesse finito di esaminare gli scrutini di tutti i seggi e le contestazioni in atto
Era un capitolo
La Repubblica era nata e al Quirinale era ancora la vecchia bandiera con lo scudo sabaudo e stava issata sul torrione
La situazione era insostenibile
Poi di colpo il tredici giugno tutti i nodi furono sciolti
Umberto fece sapere che avrebbe lasciato l'Italia tra le quattordici e trenta alle quindici Umberto ricevette al Quirinale uomini politici funzionari e ufficiali del Palazzo poi è sceso nel cortile per l'ultima volta i corazzieri gli resero gli onori sovrani in quei giorni la caduta della monarchia in Italia sulla notizia più grossa sui giornali di tutto il mondo
Scrisse il Times di Chicago il popolo italiano ha trovato un sistema nuovo per mandare via un re dal trono ha votato contro il Re Umberto comportandosi con la massima cortesia e dandogli anche la possibilità di votare
A sua volta l'Herald Tribune di New York specie queste osservazioni Umberto è stato forse il primo re di una grande nazione che ha diretto di persona la campagna elettorale per conservare il trono è anche il primo re che sia stato tolto di mezzo senza tumulti violenti
è caduto semplicemente perché così ha deciso il popolo depositando le schede nelle urne
Lunardi l'aereo per il Portogallo improvvide un ufficiale che stava di vedetta sulla torre del Quirinale
E diede l'ordine chiama in aree la bandiera sabauda
Lungo
Dopo una vacanza di venti anni a Montecitorio torno a riunirsi in assemblea deputati scelti liberamente dei cittadini e che perciò erano effettivamente i rappresentanti del popolo
Quel primo Parlamento repubblicano prese il nome di costituente perché il suo compito principale consisteva nello stabilire la nuova Costituzione italiana
L'inaugurazione della Costituente avvenne il venticinque giugno sotto la presidenza provvisoria del decano fra i cinquecento e cinquantasei deputati Vittorio Emanuele Orlando
Aveva non
Voi dallo brevemente il presidente del consiglio De Gasperi
E infine qual è il presidente dell'Assemblea Giuseppe Saragat
I deputati si misero al lavoro per la scelta del capo dello Stato quasi unanimi furono le designazioni Enrico De Nicola tuttavia non mancavano le perplessità chi conosceva il carattere schivo a volte ombroso dello statista napoletano dubitava che gli avrebbe mai accettato e infatti la prima reazione di pericolo un rifiuto si disse allora che furono le argomentazioni di quel gran maestro di logica che era Benedetto Croce a vincere la riluttanza di De Nicola a separarsi dalla sua quieta villa di Torre del Greco infine De Nicola telegrafo a Saragat
Mi inchino con animo referente commosso di fronte alla volontà sovrana dell'Assemblea costituente
La Repubblica era così nato per volontà del popolo avevo l'assemblea dei deputati eletti per formulare la nuova costituzione e ad eventi edicola un presidente attento scrupolosi Simone proverbiale per la sua onestà con un gran galantuomo insomma è una delle menti giuridiche più acute su cui l'Italia potesse contare la Repubblica era ormai una realtà concreta
Allora a me questa era un pezzo di storia importante
Sì oggi siete qua grazie a chi ci ha preceduto
Ora siamo in attesa dell'arrivo del Presidente della Repubblica
Il senatore Oscar Luigi Scalfaro
Dal Senato Mancino Nicola Mancino dalla presidente della Camera Violante
Dalla sottosegretario alla Difesa Gianni Rivera
E dal presidente del Comitato per le celebrazioni del cinquantennale della Repubblica e della Costituzione Gerardo Agostini
Rende gli onori
Un reparto di formazione interforze quindi fra breve il presidente sarà qui con noi
Razionale e l'alzabandiera
Bene ora prende la parola il senatore Gerardo Agostini presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquantennale della Repubblica e della Costituzione
Signor presidente
Giovanni carissimi che vi accingete alla vita
I militari che indossate la divisa al servizio della patria
Amici
Protagonisti superstar
Siamo qui
Oggi
Per un appuntamento
Tutt'altro che casuale
Alla presenza dei massimi rappresentanti delle istituzioni
Dal presidente del Senato al vicepresidente della Camera
Arrivando avete visto scorrere sugli schermi
Lei immagini che documentavano la nascita della Repubblica
Avete visto i padri costituenti riuniti per scrivere e approvare la carta costituzionali
Che dal primo gennaio mille novecentoquarantotto alla base del nostro vivere civile
Ma avete notato anche le bandiere pericolo
Il nostro tricolore
Che adornano il palazzo che ci ospita
Ecco dunque spiegato l'appuntamento di oggi
Innanzitutto ricordare insieme
Momenti importanti della storia italiana
La nascita del tricolore
Due secoli fa e con l'inizio
Del primo Risorgimento
Che è condusse gli italiani
Ad essere un popolo solo dalle Alpi alla Sicilia
La nascita della Repubblica
Con l'entrata in vigore della Costituzione
Appunto cinquant'anni fa
Allo stesso tempo
Abbiamo voluto renderli partecipi
Di un impegno
Che è già Alteri
Ormai non più giovani
I momenti più difficili hanno affrontato
Condivisione
Il comitato per le celebrazioni nel cinquantesimo della Repubblica
Della Costituzione che ho l'onore di presiedere
Ha scelto questa manifestazione
E insieme
A voi cari giovani
Per dare un segno di continuità
Nel passaggio da una generazione all'altra
Garanzia del futuro democratico della nostra Italia
Ecco noi del Presidente della Repubblica
O la presenza
Ancor più significativa
Perché quegli avvenimenti ha vissuto
Da protagonista
Contribuendo a scrivere la Costituzione
Per cui a giusto titolo lo consideriamo uno dei padri della nostra Repubblica
è difficile
Immaginare oggi a distanza di mezzo secolo
I travagli di chi vi ha preceduto
Il lungo periodo del Risorgimento
Per costruire l'unità d'Italia
La mancanza di libertà
Dopo l'avvento del regime fascista
La sciagura della guerra
Il secondo Risorgimento
Che attraversa Holland resistenza trasformò la catastrofe militare politica nella lotta di tutto il popolo italiano rendendo lo artefice della conquista della propria libertà
Quando le ostilità ebbero fine
Quando finalmente le armi è vero
Non ebbero più parola
Il popolo italiano si ritrovò in un paese materialmente
Moralmente distrutto
Era
Necessario dare vita
Alla ricostruzione nelle fabbriche dei trasporti delle case
Ma era indispensabile
Costruire questa volta da zero istituzioni che segnasse nero la rottura con il passato
Fossero proiettate nel futuro capaci quindi di assicurare agli italiani
Un lungo periodo di pace è dividere democratica
E intere in tre anni si può dire
Che l'opera dico ricostruzione politica era compiuta
Nei passaggi fondamentali il primo gennaio mille novecentoquarantotto
L'Italia aveva la nuova costituzione la nostra costituzione
La vostra
La vostra presenza
Cari giovani
Segna simbolicamente il momento della trasmissione
Di valori di una generazione all'altra
Intendiamoci bene
Non è che noi anziani ci tiriamo indietro abbandoniamo la scena
Ma come sempre nella ideale staffetta della vita
Aveva il momento di passare il testimone
Un testimone che racchiude appunto l'insieme dei valori
Che ai padri costituenti
Hanno consacrato nella Carta costituzionale
E che per mezzo secolo ha garantito continua a garantire la libertà la democrazia conquistate
Con il sacrificio di tutto il popolo italiano
La costituzione a guidarci
Giorno per giorno sul cammino della tolleranza dello uguaglianza della solidarietà
Ed è la Costituzione
Che saggiamente elegge a norma la protezione dei più deboli il rispetto per le minoranze
Il diritto allo studio e la promozione del lavoro
Tra queste prerogative devi avere cittadinanza
Il diritto alla partecipazione
Anche se e in forma di protesta
O di contestazione
Purché rappresenti un concreto contributo
Per un effettivo miglioramento della scuola della società
In più di occasioni di un'occasione
Abbiamo respinto tentativi revisionisti
Siamo orgogliosi di aver difeso con successo la Costituzione dagli attacchi più insidiosi
Non l'ultimo
Il tentativo di rimettere in discussione l'unità di
Indivisibile
Seguiamo con vivo interesse
Il lavoro della commissione interparlamentare
Registriamo con soddisfazione
L'unanime volontà politica
Di salvaguardare la prima parte
Della costituzione stessi
Di affrontare le modifiche necessarie
Per un aggiornamento Daivari aspetti riguardanti la seconda parte
Non vi lasceremo soli cari giovani
Via viviamo oggi un testimone prezioso
Piero richiede coerenza dirittura morale le stesse virtù che guidarono mezzo secolo fa
I padri costituenti che pur di verze vere idee cultura matrici politiche
Ma accomunati da un unico inventa creare una società più giusta nella libertà nella democrazia
Questa somma di valori
Che vi trasmettiamo
Custodite nella dipendente della
Quale patrimonio inalienabile è solida base perché l'uomo sia più libero
Più consapevoli più partecipe
La crescita come individuo eccome componente della società in cui vive a voi
Che già appartenere più al futuro cari giovani
Il compito di offrire il vostro entusiasmo alla ricerca di un costante miglioramento delle condizioni di vita nell'armonia nella solidarietà nell'ordinata crescita civile
Di questa società grazie
Professor Vittorio Corsini pronuncerà ora il discorso celebrativo del cinquantesimo anniversario della costituzione
Signor presidente dalla Repubblica
Che con la sua presenza
Conferisce a questa cerimonia l'alto prestigio di chi rappresenta la patria degli italiani
Signor presidente del Comitato nazionale senatore Gerardo Agostini che mi ha reso partecipe dell'onore di questa celebrazione l'atto fondamentale della nostra vita di nazione autorità civili e militari e voi Giovanni qui convenuti come a una festa della patria signore e signori
Nel cielo la storia d'Italia
C'era stato oscurato da una tempestosa notte
Luminoso fu giorno dal due giugno mille novecentoquarantasei
Quando l'intero popolo italiano Uomini & donne e quali affermavano per la prima volta il loro diritto politico si recò a votare per il suo destino storico esce il sei la Repubblica
Di tagliargli acquistavamo un Ipanema di Baratta
Dopo una dolorosa divisione ed apriva la strada ad un nuovo patto costituzionale riacquistando così la sua identità originaria giacché elitaria nasce a Repubblica e no monarchia
Ma storiografia tradizionale ha ignorato ho trascurato l'episodio decisivo della nascita della nazione italiana
Voluta da una generazione giovani te con culture e a rivolte avevamo sgretolato i troni della tirannide secolare
Per innalzare l'albero di una primavera di libertà
D'Italia è divenuta Italia quando tale termine acquisto un significato nuovo non più
Quello di una espressione geografica ma quello di una realtà politica e questo avvenne il ventisei gennaio mille ottocentodue
Quando venne proclamata la Costituzione della Repubblica italiana che ebbe per capitale mila
La Costituzione conteneva il riconoscimento di una nuova cittadinanza quella Italia
La Repubblica veniva riconosciuta dagli altri Stati europei basterà ricordare che il sedici settembre mille ottocentotré essa concluse un concordato con la Santa Sede
E sotto le insegne del tricolore italiano rosso bianco e verde si costituì il primo esercito nazionale con soldati di leva i quali presero parte alle spedizioni militari Napoleone
La nuova nazione aveva la sua bandiera le sue armi la sua dignità civile il suo ordinamento giuridico già fin dal mille settecentonovantasette
Era stata creata nella Repubblica Cisalpina la prima cattedra di diritto costituzionale dalla quale i giovani studenti appreso che il valore di parole nuove
Come la libertà politica ai diritti del cittadino si apre in tal modo ad essi la prospettiva per la conquista di una nuova patria dello spirito la Costituzione un patto sociale che non era un retaggio del passato a un impegno verso il futuro
Quell'episodio storico duro un breve spazio di tempo tre anni fino alla proclamazione del Regno d'Italia napoleonico del diciannove marzo mille ottocentocinque quando però la nuova nazione italiana si estese nel suo territorio fino a comprendere l'Istria nella città di Bom ma fu a Roma che l'idea repubblicana trovo la sua più alta celebrazione il tre luglio mille ottocentoquarantanove venne proclamata in Campidoglio la Costituzione dalla Repubblica romana mentre le truppe straniere facevano il loro ingresso nella capitale morale d'Italia eroicamente difesa ai combattenti garibaldini
Morì in battaglia Goffredo Mameli il poeta l'inno nazionale
Quel testo dalla Costituzione suono dunque da Roma come una sfida lanciata inviso al nemico presente
Peres è la raccolta dai giovani nell'avvenire
Apparso è scomparso in un lampo essa illuminò le coscienze che sarà barano memoria per la sua luce fino all'ingresso dei bersaglieri a Porta Pia il venti settembre mille ottocentosettanta
Passò un secolo dalla fine dalla Repubblica romana
E ancora una volta toccò alla generazione dei giovani quelli che avevano combattuto nelle formazioni partigiane contro l'invasore nazista per affermare la dignità del vivere libero
Ed anche quelli che avevano indossato la divisa la Repubblica sociale per ribellarsi alla monarchia tocco dunque ai giovani Holt are le spalle alla storia di ieri e guardare innanzi verso la spoglia di domani
Ancora una volta essi non erano più sudditi ma cittadini di una libera repubblica democratica e dovevano portare all'attuazione una carta costituzionale carica di speranze e di promesse che era stata scritta per le generazioni future quel documento che proclamava la formalità del popolo e garantiva i diritti inviolabili dell'uomo era un patto politico che conteneva il messaggio di una nuova etica pubblica esso consisteva in un'attribuzione di diritti e di doveri ma la Costituzione e soprattutto una carta delle libertà degli individui e del popolo una direttiva di marcia verso una conquista di maggiore libertà come suona l'articolo tre e compito dalla Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo per la persona umana
Cinquant'anni or sono nel mille novecentoquarantotto
Poteva
Questo messaggio di una nuova libertà
Non soltanto giuridica ma anche etica una libertà piena e cioè politica economica e sociale essere un messaggio raccolte compreso dall'intero popolo italiano
No perché l'Italia di abbonati recava ancora in sella Ardizzone dimmi analfabetismo di arretratezza civile di miseria umiliante
Quelle condizioni di vita non consentiva ai cittadini tutti dalla Repubblica riconoscere le parole del testo costituzionale di renderle attuali in pratica ditta a smetterla no come lettera morta ma come spirito vivente alle nuove generazioni quella Costituzione doveva ancora entrare nelle coscienze dovrà mettere radici nelle fedeltà doveva diventare parte del linguaggio della gente comune soltanto con l'educazione delle nuove generazioni
Con la pensi dalle menti dei giovani sottratti all'oscurità dell'ignoranza ed è la forzata inerzia col determinarsi abbiano bustine essi della loro volontà di istruissi di lavorare
Proprio come dire solo in tal modo era possibile tramutare quel testo di parole stampate sulla carta in uno avrà nuova realtà umana e sociale questa trasformazione si è verificata perché si è verificato
Il salto generazionale nella diffusione culturale la totalità dei giovani ormai possiede almeno i pezzi
Solo di studio la terza media ed è dunque in condizione di poter leggere la Costituzione ma non bus da una cognizione generica e confusa occorre entrare invece nel vivo dell'informazione sui diritti e doveri del cittadino sanciti nella Carta costituzionale
è pur vero che le idee della libertà del cittadino dei diritti del lavoratore dall'eguaglianza civile fra uomini e donne sono ormai idea acquisite dalla coscienza comune esse sono per così dire diffuse nell'aria e come da l'aria che si respira noi ci accorgiamo della loro importanza quando avvertiamo la mancanza in tutto o in parte di quelle conquista Mola e non possiamo tacere che avvertiamo un'aria ancora inquieta parla confusione dei ruoli fra diritto e politica e impoverita Palma insufficienza di iniziative per porte fare avanti il progresso economico e civile del Meridione
Senza la conoscenza e la Costituzione senza la coscienza del suo valore Parma nostra vita sociale viene però a mancare il Fonda tutto spesso dall'obbligazione politica ossia dal rapporto e che nega il singolo alla comunità dei cittadini e che viene enunciato nell'articolo cinquantaquattro della Costituzione il quale rappresenta quasi il cuore i essa costituzione tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica essi osservarne la Costituzione e le leggi questo dovere sta alla base di diritti tutelati dall'ordinamento repubblicano giacché il corpo sociale viene tenuto insieme dai doveri che esso ci impone e senza i quali non avrebbero vita è forza i diritti il senso dal dove che si esplica nelle diverse forme che assume la nostra esistenza consiste soprattutto nel dovere di difendere perse e per gli altri la libertà come bene comune questo impegno quote
Hanno in difesa della libertà comune deve accompagnarsi all'impegno per la promozione di una più larga di Bartali individuale alla quale siano assicurate le condizioni economiche sociali
Richieste per il suo esercizio come la libertà di poter proseguire negli studi oltre il livello minimo stabilito per legge in otto anni
Questa è una forma di libertà morale e sociale
La libertà di un arricchimento culturale per poter reggere di continuo il confronto con il progresso scientifico e tecnologico che ha richiede una preparazione prolungata e approfondita più che in passato
Questa è la vera libertà dei giovani la libertà di crescere non solo fisicamente ma anche intellettualmente è moralmente la libertà di poter scegliere il proprio ruolo sociale la libertà di di vent'tare uomini adulti non per soggezione a una legge di natura ma per affermare la propria volontà di vivere una vita degna di essere vissuta s'mentre la libertà morale dell'individuo e sostenuta dalla fra mezza dall'anima però la forza del carattere ed è perciò un bene che nessuno può togliergli la libertà politica è invece
Sempre esposta al rischio di essere abbattuta o anche di essere corrosa
Fino
A ridurre
Sì ad un simulacro di libertà essa va dunque tutelata dalle leggi a queste leggi vanno custodite dove dite perché altrimenti svanisce alla libertà come abbiamo appreso dalla tragica esperienza dall'assalto alla Repubblica condotta dal terrorismo stragista ed assassino
Ma senza la libertà la vita è grigia
è il mondo è una prigione siamo qui
A celebrare la costa
Tutti o in un momento di crisi dalla Costituzione spesso
Viene compiuta proprio in questi giorni una operazione di restauro del vecchio edificio che pur mostrando ancora intatta la sua facciata
La proclamazione dei diritti inviolabili della persona umana necessità di una profonda ristrutturazione parla parte abitativa questo è il compito che si è assunto di fare la classe può
Mitica ma qui sono riuniti i giovani per ricordare che la Costituzione vecchia o nuova che sia deve essere fatto rifatta per loro giacché domani appartiene adesso va rilevato che vi è stato un vasto movimento d'opinione fra i giovani che viene a far parte di una basta correnti di idee la quale attraversa Pacos senza politica dei Paesi tecnologia avanzata ed è la richiesta di un'evoluzione verso una nuova democrazia diretta
Con l'avvento dei mezzi di comunicazione di ma
Sa e infatti profondamente mutato il rapporto e chi c'era tra governanti e governati
Si è infranto il muro di quest'anno che prima divideva gli uni dagli altri che consentiva di vedere ma non di comunicare
In forma di dialogo
Oggi non occorre più andare in piazza ad ascoltare un discorso politico guardando da lontano dall'attore l'uomo politico entra oggi nelle nostre case attraverso lo schermo televisivo
E in un imminente domani potrà ricevere le domande a rispondere per mezzo di un computer che trasmette in collegamento con la televisione in tal modo il cittadino può avvenire a confronto con l'amministratore locale Ford dirige The ministeriale for rappresentante politico in una dimensione virtuale dove abolita la distanza dallo spazio e la differenza delle condizioni
L'immediatezza dell'informazione e della comunicazione favorita dalla rivoluzione tecnologica condurrà auspicato più diretto collegamento tra cittadini e istituzioni
Tocca ai giovani inoltrarsi su questo nuovo cammino procedere verso una società politica nuova la Repubblica Democratica del ventunesimo secolo viva la Repubblica prima dei panni
Un breve saluto del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro tutti noi
Solo un saluto
Vedete Giovanni questi che sono qua disciplinato
Qui ad ascoltare
La maggioranza degli uomini
Cornice iniziare l'anzianità
A volte della vecchiaia ce ne sono anche sul palco ebbene questi sono coloro che hanno tanto lottato perché ci fosse la libertà ma sono una minore
La grande maggior
Giovani come voi giovani come voi hanno lasciato la vita per la libertà e qui un momento di
Raccoglimento di penso errori Giovanni come voi Non dimenticate lo mai che a fondamento di questa carta costi
Un giornale c'è il sacrificio la sofferenza di tutto il popolo italiano alcuni eroi noti a sui l'egoismo di ogni giorno la fatica di ogni giorno per la Risurrezione della libertà un secondo pensiero a scuola si studia laccato costituzionale si legge provate anche all'Egeo della da soli qualche volta
A leggere gli articoli fondamentali dove ci sono i diritti della persona perché
Su questa carta il popolo italiano ha vissuto cinquant'anni di libertà
E anche di fratellanza con battaglie visioni diverse contestazioni ma ha mantenuto ferme la fede nella democrazia e questo è un insegnamento cioè
Ha vissuto quest'la carta allora primo che cos'è costata la carta è costato
Un prezzo impensabile Giovanni
Non c'è nulla di importante che non debba essere pagato
La Carlotta chiede di essere vissuta e io vi dico due sole parole due uno è la libertà
La sua
La solidarietà
La libertà
La libertà
Vuol dire educare se stessi a essere liberi ma la prima libertà e la capacità di rispettare la libertà degli altri Windy
Libertà di pensiero
Libertà di fischio libertà di espressione ma ognuno con la capacità per la propria educazione della propria pur dura la cultura non è solo quella che si studia no noi prendiamo a volte lezioni da gente che ha fatto la terza elementare macché alla cultura del rispetto degli altri che ha la colto
West però
Entusiastica adesione è ottima a condizione che ognuno di Dori e ognuno di voi dopo
Pensi al vicino pensi a se stesso per tre volte importante allora vivere la libertà
E aiutare gli altri a vita dura
La solidarietà vuol dire essere capaci di pensare agli altri il tormento del secolo che finisce sono state le guerre l'odio la violenza e del mondo la violenza hanno definito Tel la violenza nasce dall'egoismo dal pensare a sé dal non essere capaci di sacrificandosi per gli altri giovani voi avete la forza di pensare agli anzi di sacrificandosi per gli altri questi sono
Le grandi basi le colonne su cui poggia un popolo libertà e solidarietà auguri Martella così
Che la Repubblica ci lascerà un applauso di cuore