E' necessario, secondo Scoppola, abolire la quota proporzionale delle attuali leggi elettorali

Dice è stato il ministro Maccanico l'abbiamo convocato esattamente per parlare di radio radicale
Credo che si debba approfittare usare questa occasione che si presenta per definire un problema nuovo che si presente che che che abbiamo cioè la possibilità di affidare a soggetti non pubblici privati la fornitura di servizi di interesse pubblico come appunto può essere quello di ritrasmettere in le sedute delle del Parlamento e questa è esattamente la questione che interessa l'avvio dei radicale ma ormai è una questione che poi interessare anche altri soggetti e quindi noi dobbiamo definire
Questo tipo di aspetto anche sul terreno legislativo c'è chi sospetta che nel caso al punto da far concorrere se per la trasmissione lavori parlamentari bene per come azienda possa proporre delle dei servizi sotto costo proprio per poter stornare nella grande azienda che che la RAI alcune attività ma guardi
Sempre non soltanto in questo caso ma anche per esempio in un caso del tu diverso anche se continuo come quello delle telecomunicazioni e e c'è il problema di
Diciamo cosa accade quando una grande azienda concorre ecco una piccola azienda per lo stesso tipo di di servizio
Questi poi queste questioni e quindi non non però si risolvono facilmente intanto perché quando si fa una gara si possono mettere nel già nella nella quando si si bandisce la gara il bando di gara si possono mettere dei punti che diciamo
Azzera hanno comunque diminuiscono il vantaggio della grande azienda sulla piccola azienda pappa c'è anche un'altra cosa che
Indeterminati sentimenti quando ci sono specializzazioni particolari e non è mica vero che la grande dimensione renda più adatti a svolgeva un determinato servizio tre volte la piccola dimensione aziendale è una condizione anche economica economicamente vantaggioso in termini di servizi svolti ai privati si vede quindi in prospettiva la RAI come holding questa è una delle idee che ci sono Sapori la holding vuol dire tutto non vuol dire niente bisogna vedere come viene definita Holding è una parola molto generica
Autostrada sì e poi bisogna vedere il tracciato
Questa crisi della RAI come si risolverà ora c'è e ci sarà la nomina
Evidentemente di un nuovo CDA ci saranno conflitti nuovi tra PDS Partito popolare per ora ci sono i conflitti
Spero che questi conflitti non ci siano più non solo e non tanto perché
Diciamo migliorino gli orientamenti del PDS del PPI o comunque delle forze politiche
Bisogna creare
Le condizioni per cui la politica non mette più umano nella sul sul sull'azienda RAI questo è il punto
Questo bisogna risolverlo sul Perù dal punto di vista legislativo per l'immediato ci sarà la nomina di questo credo non so non so adesso se solo i tre che sono dimessi o tutti e cinque non so questo lo risolveranno i presidenti delle Camere speriamo che questo si all'ultimo consiglio d'amministrazione nominato così favorevole all'amministratore unico
Io sono favorevole ad una grande semplificazione degli organi di di dell'azienda e soprattutto sono favorevole a che grazie senta abbia organismi societari che sono simili a quelli delle altre aziende in tutte le aziende c'è un consiglio al distrazione un amministratore delegato pagate e da noi non c'è e da noi dal movimento questo Cassano io vorrei dire ai fini degli ascoltatori una
I radicali che io non ho niente a che vedere
Regolare ha indetto da noi per dire in Italia in questo caso
Non c'è nessuna non c'è questa struttura c'è una struttura complicata una struttura determinata dai sì Jencek di garanzia politica questo mentre invece bisogna andare a definire appunto in modo corretto lineare una struttura aziendale diciamo normale appena sta naturalmente anche che garantisca il servizio pubblico aperta anche alle regole agli obblighi di mercato alla presenza anche degli altri
E capitali che non siano soltanto quello pubblico nessuno ci sono una quantità di problemi metterà cenerà in ultima questione di carattere diverso grande discussione all'interno dell'Ulivo Cosa due chi partecipa chi non partecipa anche Di Pietro ha sostenuto l'esigenza di costituire il punto di l'Ulivo quasi come un partito unico diciamo per costruirà anche un gruppo in Parlamento in cui lui possa essere iscritto cosa vuol sapere cosa ne pensa sulla questione della Cosa due se è compatibile con la concezione di ulivo che vorrebbe aver Di Pietro dunque io
Rispondo del mio pensiero già faccio una certa fatica considerare pensiero il mio figuriamoci quello degli altri posso dirle che quando noi facemmo il gruppo la dopo le elezioni del novantasei io con altri sostenemmo la necessità di fare il gruppo unico dell'Ulivo di tutti gli eletti dell'Ulivo perché gli elettori avevano scelto e gli eletti dell'Ulivo e non hanno scelto gli eletti dei partiti e mi fa piacere quando altri fra i quali anche Di Pietro hanno una posizione analoga identica su questo punto naturalmente poi detto verificata questa coincidenza
Talvolta devo verificare anche che queste coincidenze sono accompagnate da divergenze perché per esempio già altre volte alcuni che volevano il gruppo il gruppo unico dell'Ulivo poi visto che ci sono ancora difficoltà a farlo hanno fatto un altro gruppo ecco io non credo che per far si proceda verso il gruppo unico dell'Ulivo facendo altri gruppi e passando da quattro a cinque ecco io credo che si debba lavorare
E e sia necessario andare in quella direzione tanto a febbraio riunione degli stati generali per la costituzione di questa cosa due lei è sempre stato ma abbastanza critico su questa posizione
Io non è che sono critico sul fatto che sia Grady questa cosa due come si dice tutti i processi di aggregazione sono utili al meglio
Un'aggregazione anche parziale che il mantenimento di disgregazione sono critico nei confronti di visioni burocratiche che pensano che a Firenze fra quindici giorni si sarà raggiunto si sarà edificato il nuovo partito a sinistra queste sono balle soprattutto sono critico questa è una tappa di un processo che è cominciato da qualche anno che dovrà andare avanti ancora qua alcuni anni sono critico poi lo spiegherò anche qui adesso in questo dibattito con quelle concezioni che e diciamo considera la innalzando una sorta di muraglia cinese fra la Cosa due L'Ulivo
Te e hanno della Cosa due questa visione
E antagonistiche polemica nei confronti dell'Ulivo questo lo considero un grave errore politico grazie al senatore Claudio vedercela servono ai microfoni il
Assessore Gianfranco Pasquino costituzionalista di area il PDS dottor Pascalino lei ha criticato la linea dell'Ulivo per quanto riguarda e liberalizzazioni per quanto riguarda quindi la politica economica a o comunque ha sostenuto che non c'è un vero intento riformatore in questa coalizione perché no non ho visto le riforme ancora non ho criticato niente di particolare perché non essendoci store riforme non posso dedicarle ho criticato la mancanza di riformismo ciò detto che l'Ulivo ha risanato devo dire in maniera adeguata probabilmente come verificheremo a maggio l'economia ma non ho utilizzato il risanamento per passare la fase riformista può essere che siano queste il tempo però non vedo il progetto e quindi sono molto preoccupato questa definizione dalla Cosa due è la conclusione quindi un processo della Prima Repubblica o effettivamente l'area la vento dalla seconda io non sono sicuro di aver capito che cos'è la cosa dura se la Cosa due e creare un grande partito socialdemocratico non è né la fine della Prima Repubblica l'edizione la seconda è semplicemente l'operazione doverosa che in anni nei Paesi europei è stata fatta da tempo immemorabile se la Cosa due e creare una gamba che serva all'Ulivo adesso una coalizione più forte allora sono d'accordo
Penso che non sia stata organizzata bene ce la Cosa due è lo strumento con il quale D'Alema arriva alla alla alla carica di primo ministro mi potrebbe anche stare bene purché questo significa che c'è una coalizione che ha per l'appunto a aspetti elementi programmi riformisti cioè necessaria abrogare
La quota proporzionale della legge elettorale pari a un vero processo riformatore magari in direzione di partitica sì io credo che sia necessario utilizzare lo strumento del referendum per obbligare i partiti a smetterla di di utilizzare la legge promozionale su quella legge elettorale solo per darsi qualche vantaggio proporzionale credo che si possa andare in quella direzione con lo strumento referendario so anche che ci sono soluzioni migliori continua a pensare che il doppio turno francese con una quota elevata conosce gli aveva l'eccesso secondo turno sia migliore di un sistema semplicemente uninominale maggioritario però utilizzano referendum come arma puntata ai partiti per non fare quello che intendono fare con la la legge proposta a casa letta che se Dio vuole sembra che Marini ha dichiarato non più in Cardile e per andare in una direzione di una riforma elettorale vera dirne tre cambiare argomento che ne pensa nella vicenda RAI di questi giorni nelle dimissioni sonora intanto il CDA è completamente aveva dovuto poi c'è da nominare solo i tre per integrare la conferma
Ottocento politicamente decaduto quando si dimettono tra componenti uno dei quali il preside ed è credo che sia decaduto se poi ci affidiamo ad aspetti giuridici può darsi che i due componenti che rimangono possiamo rimanere mi pare in parte rilevante credo che sia da oggi ho dovuto a questioni di stile forse di buon gusto che ci si dimette perché credo la situazione
Piazza rovinosamente concedeva un CDA fatto male con un presidente che vedo dichiarato che la televisione non interessava esattamente fatto quello che ha dichiarato cioè non interessava e quindi non sono interessato adeguatamente credo che debba essere suo sui ventotto però il problema è più strutturale cioè fino se non c'è una legge vera da un lato e se non c'è una primati privatizzazione di una delle tre reti credo che non ci risolverà nessun problema si andrebbe ad attuare un l'esito di uno dei referenti esatto esatto che naturalmente comporta anche che le nessuno può possedere tre reti televisive nazionali cioè questo effetti anche su super le storie su Mediaset credo che non sia da dimenticare neanche questo c'è un sistema televisivo competitivo non può essere è un duopolio e non per non può essere neanche un sistema nel quale ci sono scambi tra le tra le due i due cuori per così dire sulla crisi della RAI mette in causa anche il modello di informazione che Lara in questi anni ha ha proposto a telespettatori questo glielo propongo come cosa neanche in termini di radio radicale che la vicenda che ha appena conclusa per lo meno una sua prima fase ma se io ho trovato curioso quest'idea che dato che trasmette la politica è un servizio pubblico deve essere necessariamente affidato all'il all'ente pubblico lo trovo curioso perché sappiamo che la RAI non fa di quelle dei servizi pubblici quando fa politica ma fa politica cioè che alcune delle trasmissioni che vanno alla grande sul per esempio per televisione sono in realtà televisori politica Chess se Bruno Vespa intervista all'onorevole Previti per un periodo molto lungo prima che si vada al giudizio in Parlamento sulla insussistenza dei requisiti per autorizzare l'arresto questo secondo me non è pubblico cioè l'uso privato di un mezzo pubblico quindi questa cosa mi è parsa curiosa per il resto la Rai non fa buona informazione politica ma in questo caso una da una parte la colpa dei partiti dalla tua colpa degli operatori cioè ci sono dei giornalisti televisivi pessimi che sono ispirati i dalla dal loro prospettive di carriera e questo naturalmente rende conseguente un'informazione partigiana artistica e neanche particolarmente buona farà effettivamente possibile arrivare una gara pari con è quali posizioni di partenza tra RAI radio radicale le altre emittenti radiofoniche vorranno concorrenti
Questo non lo so questo di quelle naturalmente anche da quanto i partiti vogliono acquisire l'informazione pubblica sulla sulla politica questo io non lo so non lo so credo che non non sia facile ma che in questo caso bisogna naturalmente definire bene i criteri e bisogna avere un controllo su come si svolgerà questo tipo di asta
Grazie professor Gianfranco Pasquino Pagliarini non si rimangi penso ad Augusto Barbera presso il Barbera teso convegno di liberare una proposta che
Uscita chiaramente è quella di niente referendaria attraverso referendum cambiare la legge elettorale in che senso de è un'ipotesi che tutta fuori da parte di molti interventi c'è stato appunto per esigenza di una nuova iniziativa referendaria per abolire la quota proporzionale molto scosso non fu possibile perché la Corte Costituzionale disse di no adesso pare sia stato trovato un a parte peraltro di un militante radicale un nuovo sistema che consentirebbe di non passare indenne al vaglio la Corte costituzionale questo per stimolare le forze politiche ed evitare che vada avanti il progetto di Casalecchio costava anche in direzione delle critiche che lei ha svolto nei i quarti dell'Ulivo l'ha dichiarato che è appunto un ulivo senza prospettive di riforma non non non non troppo riformatore comunque che e deve affrontare un processo di omologhi no omogeneizzazione interne se partire è un po'troppo conflittuale attualmente visite su detto due cose primo che l'Ulivo non deve essere sotto una mera alleanza tra partiti ma deve puntare a diventare un soggetto politico che nulla l'autonomia dei partiti ma che mi arricchisca il contributo al all'impegno comune al progetto comune seconda cosa ho detto che il governo dell'Ulivo ha fatto molto bene ha conseguito ci consente di entrare in Europa cosa inimmaginabile fino a un anno fa Restucci e passa alla fase due per affrontare i gravi problemi del del nostro sistema economico in primo luogo l'occupazione un giudizio sul CDA RAI sulla vicenda che sconvolto nuovamente la il vertice RAI un po'seguendo a quelle a le vicende di attrici di anche da parte del Polo anche gli altri
Nei giorni scorsi ma devo dire che non è stata molto trasparente la vicenda non sono riuscito a capire granché anche per prova mentre il suo limitato legge ventitré e cercherò di capire di cosa si tratta comunque complessivamente soffriamo per la mancanza di regole perché meno
Probabilmente si dovrà andare al rinnovo del consiglio stracciano le vecchie regole ma sarebbe opportuno anche quanto prima trovare nuove
L'ultima battuta veloce su come non si aspetta si conclude la vicenda dei lavori parlamentari trasmessi radiofonica mente attualmente da Radio radicale niente adesso credo che sia trovato una soluzione positiva per un anno speriamo che al di là poi vita singole soluzioni tecniche e si trovi il modo di far continuare trascrizione delle gare al quale tutti siamo affezionati legati che ci consente consente cestini italiane di vedere in diretta la politica grazie professor Augusto Barbera grazie
La sanità fa il professor Andrea Manzella costituzionalista professor Manzella questo convegno dei Liberal è emersa una proposta di riforma la legge elettorale nuovamente con lo strumento referendario quindi riesumato da Paul fallimento il non raggiungimento del quorum nel la nell'ultima tornata elettorale sì questa proposta emersa emersa anche con una certa profondità di preparazione quindi si si parla già di un di una proposta e in grado di evitare e gli scogli della corte costituzionale
Io ancora nonostante che sia abbastanza critico del la Bicamerale e dei suoi annessi però ritengo che dobbiamo vedere fino alla fine i frutti della della Bicamerale dobbiamo aspettare direi se mi consente questa espressione un po'retorica con rispetto ecco quello che le assemblee parlamentari incideranno e poi eventualmente passare ad altro tipo di discorso su criticati non non escluderebbe come non escluso per il passato il bel passaggio referendario puntato sulla legge elettorale rimane in vigore per così dire un ufficiosamente l'accordo di casa letta credo che l'accordo di cassa letta è e un almeno viene considerato proprio la Gronda norma la Grolla d'Orba fondamentale che regge anche gli accordi sulla parte costituzionale poi ricevuto qualche accento per la verità molto prudente da parte di Marini io una possibile di modifica ma ancora non si sono visti dei segni di e
Di vivere a volontà di modifica comunque ripeto noi non possiamo in questo ripeto anche una cosa che ha detto oggi giustamente Sergio Romano io non ho mai sopravvalutato il
L'elemento legge elettorale ai fini della semplificazione il sistema politico io credo che il sistema politico possano essere reso efficiente concesse semplificato nei suoi meccanismi solo in un mix riforme costituzionali legge elettorale e e aggiungere un terzo all'evento regolamenti parlamentari ore venti alle Camere senza questi treni le venti e difficile e arrivare a riforme conclusive comunque ripeto e proprio per questa combinazione di cose è bene aspettare gli esiti della Bicamerale un panorama politico an sicuramente importante anche l'informazione alle chiedo piene di esprimere magari un giudizio su quello che è l'attività svolta a radio radicale né in termini parlare a ha svolto in tutti questi anni con ruolo non dico insostituibile perché ovviamente può essere sostituiti da iniziative e cioè ma certamente un ruolo essenziale senza aver bio radicale
Direi che la libertà sarebbe più corta i d'Italia e questo vento e quindi anche la sua presidenza qui e in tanti altri conventi anche di minore di minore importanza pro lo prova a proposito vi segnalo il convegno organizzato sulle quattro culture d'la Repubblica organizzato in sei sette febbraio dal circolo nuova ricerca i cui con una tavola
D'Alema Amato Marini Maccanico per su queste cose ringraziarla per essere andranno
Lastre in grossa il professor Pietro Scoppola
Storico è anch'esso convegni e liberale emersa la proposta di un referendum per modificare la legge elettorale e quindi di risultava all'esigenza di cambiare l'accordo in casa le perché occorra perché con quell'accordo non si va verso il bipolarismo anzi si torna indietro e fra l'altro non si non si crede si mette il Polo perdente nella condizione di scomparire perché sera maggioranze fondata su un premio di coalizione
La coalizione perdente non ha nessun incentivo a restare unita come accade nel cinquantatré dopo il fallimento della della legge elettorale quindi ed è la mente un accordo che distrugge il bipolarismo quel tanto o quel poco diciamo più realisticamente bipolarismo che si è costruito nel nostro Paese allora chi crede nel bipolarismo come condizione di buon funzionamento la democrazia deve muoversi non può subire questo processo di restaurazione il vecchio che è già in atto suo ad arrivare un maggioritario a turno unico come chiede magari Pannella conviventi con un riparto doppio turno dico volevo maggioritario serio uninominale vero in cui in ogni collegio vince uno solo e non vincono due poi che ci siano forme e modi per via antirom Nahum ampi Cuna minimo di quota proporzionale ma purché non sia un elemento inquinante del del buon funzionamento del sistema giudiziario fondato sul rinominare questo è l'obiettivo presa riforma secondo lei sarà osteggiata sarebbe osteggiata dei partiti attualmente in Bicamerale è prevedibile che si assediata dei pentiti e io mi auguro espresso la speranza che l'Ulivo in quanto tale sia favorevole ai faccia in qualche modo la sua bandiera grazie appreso che era scaduto
Dal convegno di Liberal nel castello di Cafaggiolo né dal Perrino del Mugello Dario Russo di Radio Radicale
Russo per radio radicale