Le Regioni denunciano il rischio di tagli ai fondi strutturali dell'Unione Europea org. dalla Conferenza delle Regioni

Per cui occorre
Allora possiamo possiamo iniziare abbastanza
Non ci siamo proprio puntuale
Qui io vi ringrazio per per aver raccolto questo invito della conferenza dei presidenti delle Regioni
Per un incontro stampa sulle questioni dei fondi strutturali
Della riforma dei fondi strutturali a livello europeo
Devo dire che in questi giorni
Questo tema della riforma dei fondi strutturali della riforma delle politiche europee
Sta diventando sono sta registrando più attenzione almeno nell'informazione nel nostro Paese anche su iniziativa di di vivi diversi settori parlamentari europei altri ecco devo registrare devo registrare perché così che con non molto ascolto ma le regioni italiane avevano posto questo tema e i rischi a cui andavamo incontro
Almeno un anno fa
E io ritengo che se non riusciamo oggi seppure molto
Critici
Ma rispettiamo
Non li spendiamo
Dicevo che appunto se ne siamo convinti che se non si determinerà una iniziativa molto forte del nostro Paese in primo luogo del Governo e delle regioni per i compiti che hanno in questa materia
E poi anche con un coinvolgimento
Dei parlamentari europei eletti in Italia del del del mondo dell'economia italiana
Le organizzazioni rappresentative degli imprenditori le organizzazioni sindacali
Difficilmente potremo correggere delle conseguenze delle delle scelte che si annunciano molto negative per l'Italia naturalmente se questo nostro invito fosse stata colto dodici mesi fa penso
Che che ci che avremmo avuto qualche qualche chance qualche chance in più però il nostro dovere nostro dovere insistere per questo
Diciamo noi abbiamo scritto inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri perché su questi punti che ora vi illustreremo
Ci sia anche un incontro con Presidente del Consiglio per determinare appunto questa iniziativa comune
Io dirò ora sono come intanto il vicepresidente la Conferenza dei presidenti
Delle regioni italiane Enzo dico che il presidente della regione Piemonte presidente Vito D'Ambrosio che è responsabile per questa area nella conferenza dei presidenti delle Regioni io sono Vannino Chiti e sono presidente la conferenza
Io
Il dirò subito quali sono
Le sei proposte di modifica
Che per noi si rendono necessarie
Diciamo per a vere dai fondi strutturali un esito giusto no non solo positivo giusto noi riteniamo che questo sia un esito giusto che non sacrifica il nostro Paese poi lascio la parola al presidente D'Ambrosio che sono
Diciamo si articolerà le spiegherà meglio e né e aggiungere anche altre questioni che riguardano altri punti che noi solleviamo per tempo come la politica agricola comune come lo spazio lo spazio lo specchio spazio di sviluppo come come si
Ma sì quel come dello Stivale spazio delle del del del G sviluppo del nata dalla Francia no no
Schema rottamando espansero perenne schema di sviluppo dello spazio europeo
Che è un tema molto di anche questo molto importante che riguarda per la prima volta a livello europeo un indirizzo sulle questioni dell'ambiente del territorio voi pensate che in Gran Bretagna il governo inglese ha già fatto insieme a quelle autonomie locali credo al almeno tre seminari certe iniziative congiunte ecco almeno tre iniziative contro
Allora i problemi che che noi poniamo
Intanto abbiamo poco tempo davanti perché il diciotto di marzo la Commissione europea presenterà la riforma dei fondi strutturali
E quindi sarà più difficile modificare dopo sarà più difficile modificare due
Noi ci ritroviamo nella semplificazione degli obiettivi nel passaggio a tre obiettivi l'obiettivo uno per le aree sottosviluppate comunque a minore sviluppo l'Obiettivo due che raggrupperà
La attuali obiettivi di intervento di riconversione industriale quello urbane che riguarda le città e l'attuale obiettivo ora sarebbe il cinque di che riguarda che riguarda le questioni dell'agricoltura e dello sviluppo rurale poi ci sarà un obiettivo tre
Che aiuterà diciamo soprattutto l'interventi sulla formazione sulle iniziative locali per l'occupazione compreso il tema dei patti territoriali e che si rivolgerà alle aree che non sono ricomprese nei precedenti obiettivi
Quindi noi condividiamo questa semplificazione è un po'le regioni europee non solo quelle italiane l'avevano chiesto e questa semplificazione ha tre obiettivi
Così come seppure non soddisfacenti rispetto a bisogni di sviluppo e di occupazione dell'Europa ma insomma a livello di risorse stanziate esce per lo meno di qui al due mila sei una non conflittualità
Almeno prevedibile tra le are
Che possono rientrare negli obiettivi comunitarie che già fanno parte dell'Unione europea e quelle che vi entreranno da qui al due mila sei perché tra le risorse che sono state previste per questi anni ce ne sono quarantacinque miliardi di ECU per gli aiuti ai Paesi che entreranno che potranno entrare nella negoziazione in corso siccome sono previsti diciamo non non fanno conflittualità con i duecentodieci miliardi di ECU che ci saranno per le politiche strutturali dei quindici Paesi mente
Quali sono
I problemi che si pongono ed il nostro Paese
C'è stata una decisione che ha assunto che che che sembra aver assunto la Commissione dell'Unione Europea
Che porta a fare coincidere le aree che su cui interverranno i fondi strutturali quindi l'obiettivo uno e l'Obiettivo due in questo caso con le aree in cui ammessa una deroga nel per gli aiuti di Stato da parte della comunità europea sulla base dell'articolo
Novantadue tre ai novantadue Trecci del Trattato di Roma
Questa coincidenza cioè il fatto che gli aiuti di Stato ripeto coincidano anzi le le aree dei fondi strutturali coincidono sino addirittura minori meno estese
Delle aree in cui si sì ci sarà ci saranno aiuti di Stato porta insieme alcuni altri criteri che la Commissione sembra privilegiare
Porta a dei rischi molto forti per il nostro Paese sono rischi
Di riduzione nell'Obiettivo uno
Di regioni
Che continuano a farne parte per esempio sicuramente non ne faranno più parte il Molise e la Sardegna
Ancora per qualche anno ne farà parte la Puglia
E
Non ne faccia più parte l'Abruzzo
L'Abruzzo è uscito nel mille novecentonovantasei e tra l'altro l'Abruzzo rischia di essere un caso molto molto serie perché non ne fa più parte non si sa di che cosa farà parte
Ora anche su questo punto naturalmente se vengono usati criteri giusti equilibrati a livello europeo che regioni escono dall'Obiettivo uno
è un punto da champagne perché vuol dire che hanno cammina serve però se viene seguito come unico criterio per far parte di un obiettivo quello del reddito pro capite rispetto alla media europea in questo caso settantacinque per cento e non si tiene conto come noi chiedevamo e chiediamo ancora anche se questa battaglia e praticamente perduta che si tenga conto anche della disoccupazione e della popolazione attiva che sono due elementi diversi
Beh se questi due criteri fossero stati tenuti conto probabilmente la situazione del nostro Paese anche in quelle regioni poteva poteva essere
Diversa poteva essere modificata per quanto si riferisce
Alle aree dell'Obiettivo due del nuovo Obiettivo due che riguardano il centro nord del nostro Paese
è prevedibile che si possa scendere da un da undici milioni e duecento mila persone che oggi in Italia fanno parte di questi interventi questi obiettivi a un dimezzamento vita circa a circa sei milioni sei milioni
Sei milioni e otto
Una riduzione del sessanta per cento circa insomma che si avvicina tra il cinquanta il sessanta per cento a secondo di come sarà risolto la collocazione delle tre regioni che escono dall'Obiettivo uno
Molise Sardegna
E e Abruzzo che non ha riscontro in su un altro stato europeo cioè non ci risulta nessun altro stato europeo in cui ci sia Stato una dimezzamento fissi un dimezzamento delle aree su cui c'è un intervento comunitario
Allora le proposte che noi avanziamo le proposte che non siamo naturalmente non sono più quelle che avanzavamo che ho ricordato uno
Tutte quelle che avanzava un anno fa perché sono passati dodici mesi
E alcune acque un po'di acqua difficile farla ritornare indietro
E le la prima esigenza che c'è e quella di scorporare
Dall'Obiettivo due dal nuovo Obiettivo due la fase transitoria di passaggio per quelle Regioni che non faranno più parte dell'obiettivo
La Commissione l'Unione europea accetta accoglie il fatto che Regioni che non saranno più tra il due mila e due mila sei nell'Obiettivo uno per noi ripeto la Sardegna il Molise questione Abruzzo
Abbiano per una serie di anni delle misure graduali di sostegno di accompagnamento per non vanificare gli interventi che ci sono stati
Queste misure ed quest'operazione giusta questa operazione giusta
Bisogna però che sia chiara bisogna che si è precisato
Per quanti anni che tipo di risorse avranno meno dell'Obiettivo uno ma di più di quelle che sono nel nuovo Obiettivo due come interventi di sostegno bisogna che risulti chiaro e penso che questa battaglia che questa obiettivo sia possibile sia realizzabile uno che queste regioni non riducono non riducono gli ambiti di intervento dell'Obiettivo due
Cioè che effettivamente una soluzione intermedia non è più l'obiettivo unendo nell'Obiettivo due quindi non pesa in termini di popolazione sullo Pizzul Obiettivo due
Secondo
E questa fase transitoria di passaggio secondo noi deve essere riferita non dal solo dal novantanove in poi ma anche dal novantasei in poi cioè l'Abruzzo non può rimanere un caso a sé in tutta l'Europa
è giusto che l'Abruzzo che è uscito dall'Obiettivo uno nel novantasei quando non c'erano queste misure graduali
La sette la Sardegna e il Molise che su questi criteri usciranno nel novantanove e clienti non questa fascia europea di sostegno ancora per alcuni anni che non è più l'Obiettivo uno ma non diventa peso sull'Obiettivo due
Secondo e Terzo sono inserire il tasso di attività della popolazione anche tre criteri per la ripartizione dei fondi strutturali e tra diversi Paesi all'interno del nostro Paese
Fatte non si è discusso tanto in Italia e giustamente del fatto di come le regioni e Paesi Italia utilizzava i fondi comunitari in generale utilizzava male c'è stato da questo punto di vista un salto di qualità e un miglioramento
Che è stato realizzato in questi mesi oggi per esempio le Regioni anche dell'Obiettivo uno che prima erano più indietro sono ai livelli che il governo aveva indicato
Al tempo stesso però non sono non si è tenuto conto di quello che succedeva con i nuovi obiettivi il discorso che facevamo ma neppure di qual era la situazione dell'Italia rispetto agli altri Paesi europei
Perché il fatto che qualche criteri guida per definire le aiuti in Europa siano stati la popolazione vigile cioè quante sono la popolazione ci rientra la prosperità regionale la prosperità nazionale
La gravità dei problemi strutturali rapporto al tasso di disoccupazione e non ci sia stato
Anche il per esempio questo criterio che noi indichiamo il tasso di attività della popolazione cioè qual è il tasso di popolazione che lavora in un Paese che è un elemento importante anche questo questo questi criteri in passato hanno penalizzato il nostro Paese
Per io credo che abbiamo tutti quanti il dovere siccome siamo in Europa abbiamo fatto tutti i sacrifici per stare nell'euro anche le regioni che cittadini prima di tutto è importantissimo esserci però bisogna esserci pretendendo il giusto anche per l'Italia cioè tutelando come fanno gli altri paesi anche gli interessi italiani
In tutti i campi allora il dato che c'è
E questo sulla base di questi criteri
Nelle regioni obiettivo uno l'Italia ha ottenuto centodiciassette pro-capite contro una media europea di centosettanta
E abbiamo avuto assegnazioni analoghe a quelle dell'Olanda e della nostra che non mi pare abbiano situazioni paragonabile al nostro Mezzogiorno
Secondo nelle zone Obiettivo due abbiamo avuto trentanove equo pro-capite contro una media europea di quarantuno virgola nove e assegnazioni più alte di quelle italiana sono stati in Paesi come la Danimarca la Francia l'Olanda e la Gran Bretagna
Nelle zone a Obiettivo cinque b abbiamo avuto trentunenne pro-capite contro una media lo perdi trentacinque e assegnazioni più alte in paesi come Francia e Gran Bretagna
Io credo che non possa essere sostenibile questa situazione che non sia giusta
Non sia stata giusta per il passato e sia sommamente ingiusta per il futuro essendo tra l'altro noi uno dei quattro Paesi contribuenti netti dell'Unione dell'unione europea
E quindi proponiamo che ci sia l'inserimento di questo tasso di attività della popolazione
Tra i criteri per la ripartizione dei fondi
Per le politiche strutturali nei vari Paesi perché ci sia anche in Italia un'intensità dentro le aree in cui si potrà investire che sia pari a quella che hanno avuto altre paesi che sono simile alla nostra e poniamo questo anche come uno dei criteri per la determinazione poi dei tetti nel nostro Paese per coerenza perché questo è uno degli elementi che tra l'altro è indicato comunque un punto importante del rapporto sulla coesione che ha fatto la Commissione dell'Unione europea presentato lo scorso anno a Bruxelles ma voi
Secondo noi questo consentirebbe che si colgono meglio le disparità di sviluppo che ci sono tra le varie regioni
Il quarto punto riguarda il ripristino dei criteri di ammissibilità al vecchio Obiettivo due
Fino ad ora
Dal novantaquattro presente al novantanove nelle aree riconversione industriale diceva che un criterio per entrarvi era un anno di occupazione superiore alla media comunitaria
Siccome di occupazione all'industrialmente siccome questo nuovo Obiettivo due contiene conterrà misure corretto per le città urbane per le le zone della che per l'agricoltura e per le zone rurali per quanto si riferisce alle questioni della riconversione industriale il criterio che è stato adottato dalla Commissione
Dice che il peso percentuale degli occupati nell'industria deve essere costantemente superiore alla media comunitaria per tutti gli anni dall'ottantacinque ad oggi non per un anno ma per tutti gli anni e si sceglie come dato dis di di riferimento su cui qui iniziare questa questa selezione questa e questa comparazione il mille novecentottantacinque ora hanno e pare che questo criterio i criteri appunto diciamo per l'Abruzzo non si vuol prendere novantasei si case dette criteri temporali no per le misure graduali d'accompagnamento per le zone che esco allora dall'Obiettivo uno si prende il novantanove e quindi se non si cambia l'Abruzzo non ne fa parte e ballerino
Per i dati che riguardano le le le le politiche di riconversione industriale si prende l'ottantacinque si dice tutti gli anni ogni criterio ha un fondamento è un elemento di arbitrarietà dentro criteri però ci sono l'interesse dei vari Paesi
Se questo criterio venne preso così come una Area per esempio che ha avuto una gravissima crisi industriale nell'ottantanove
E la posta al di sotto e non al di sopra della media di occupazione industriale rischia di non rientrare tra le politiche che può su cui si può avere di convenzione in Italia
Noi abbiamo fatto alcuni esempi ci sono città come Genova come la Spezia come Livorno come pescare all'Abruzzo diciamo chiama chiama avevo un quinto punto è quello di inserire anche gli interventi dell'Obiettivo tre nel documento regionale di programmazione previsto per l'Obiettivo due questo è un problema molto anche italiano cioè non si può correre il rischio
Di avere un obiettivo quello due che per la riconversione industriale per le città per l'agricoltura sì fonderà su ruoli di programmazione regionale su piani regionali
Può abbiamo il nuovo Obiettivo tre per il sostegno all'occupazione Patti la formazione professionale Patti per l'occupazione che diventa un piano nazionale
C'è una una il rischio di un'estraneità reciproca mentre questo nuovo Obiettivo tre interverrà nelle aree di ogni regione in cui non ci sono
O l'Obiettivo uno il due noi crediamo che ci debba essere una unificazione cioè che debba fare riferimento all'intervento di programmazione
A livello a livello regionale
Infine l'ultima proposta è quella di superare il vincolo provinciale non c'è nessun riferimento al dibattito sulle riforme istituzionali
Cioè consentendo per l'Obiettivo due la candidatura anche per aree interprovinciali della stessa regione qui che cosa e dato qui è dato da quella questione che richiamava l'inizio la coincidenza tra l'obiettivo due nuovo e l'articolo novantadue tre ci del Trattato di Roma sulle Derg
Introduce la dimensione minima di cento mila abitanti per le aree che possono essere ammessi a questo nuovo Obiettivo
State questo sconvolge ancora di più quello
Che che finora si diceva perché per esempio zone interne zone di montagna dell'Appennino di ruralità che hanno tutti i requisiti per far parte di questo obiettivo è probabile che non raggiungono i cento mila abitanti dico è probabile ma è molto offerto in molte realtà
Anche questo è un criterio che pori piegarsi in termini negativi allora la possibilità di definire aree contigue interprovinciali
Faccio un esempio che conosco bene ma ce ne possono essere molti altri
In Toscana
In Toscana
A vere la possibilità di un inserire delle aree interprovinciale dell'Appennino
Raggiungono questo numero di abitanti e hanno una simile Ritanna un un'omogeneità di situazioni se quest'operazione non è fatta provincia per provincia credo difficilmente le zone montane le zone raggiungono cento mila abitanti quindi queste sono oggi diciamo alcune proposte che le regioni avanzano
Per correggere
Finché siamo in tempo la definizione dei fondi strutturali sulla cui analisi e sul rischio di un Effetto fortemente negativo sull'Italia dal due mila due mila sei mi pare che oggi non siamo più soli
Questi rischi che noi denunciavamo con documenti che ci sono con iniziative che abbiamo fatto che hanno anche denunciato associazioni di regioni a livello europeo oggi sì confermo
Noi indichiamo questi sei punti che se modificati possono rendere più gestibile la situazione del nostro Paese gestibile la situazione del nostro Paese
Collochiamo queste nostre proposte come contributo a un confronto con il Governo con i gruppi parlamentari su anche con il mondo del lavoro in Italia e per fare un po'un gioco di squadra intervenire oggi insieme modificare oggi anziché piangere amaramente nel due mila e forse più amaramente ancora nel due mila sei
D'Ambrosio
Volevo semplicemente cercare di sintetizzare al massimo quelle che potrebbero essere gli elementi negativi di una politica di concerto di contrattazione svolta mani e risoltasi negativamente
In sostanza noi potremmo oscillare nel giro lo vedete nella nota schematica che avete avuto un'ultima parte le conseguenze dell'Italia
E io focalizzate su questo ampliare i gli abitanti che possono utilizzare le risorse dell'Obiettivo uno che sono quelle più sostanziose per le aree diciamo un forte arretratezza passeranno da venti milioni e nove diciassette sei quindi perderemo tre milioni temi agli italiani non potranno più utilizzare queste risorse
Se non riusciremo a negoziare al meglio la fase la cosa la fase di uscita quella che tecnicamente si chiama F segnato dall'Obiettivo uno ad un obiettivo che non può essere un obiettivo due
Se non riusciremo a farlo allora noi avremo il dell'Obiettivo due passerà da undici a due milioni di abitanti a sei e otto ma siccome ci saranno inserimento di Sardegna Molise se passasse la linea del chi esce dall'uno entra subito nel due e non va invece in una zona intermedia come noi pretendiamo
Praticamente il col contesi loro dormigliona passeremo da undici a due milioni di italiani assistiti a quattro e otto milioni di italiani che possono utilizzare risorse per obiettivo due per la riconversione industriale
Queste sono le cifre fondamentali allora se questi sono gli elementi è chiaro che bisogna questo a prescindere diciamo dalla capacità fino ad ora in Italia la polemica è stato tutto sul fatto che le Regioni non riuscivano a spendere i fondi strutturali
Senza guardare il primo che delle è vero questo ma le amministrazioni centrali dello Stato non erano molto più veloci tanto è vero che di due tre giorni fa
Il rinvio a giudizio della Corte dei Conti di due dirigenti e ministero del lavoro per aver perso al fatto perdere all'Italia finanziamenti europei i miliardi per non aver tenuto conto dell'India data di scadenza
Della del monitoraggio e quindi della rendicontazione
Secondo non ci sia mai posti il problema di com'era possibile utilizzare al meglio la una una sinergia una collaborazione fra tra amministrazione centrale amministrazioni regionali
Tetto non ci sia mai posti il problema di avviarci sul serio su una strada che la Spagna seguita fin dall'inizio e non l'abbiamo sempre detto che quella non di fare progetti dopo
Ma di farsi pagare perché estese delle opere già fatte prima e che rientrano nello schema del dell'utilizzazione dell'utilizzabilità dei fondi l'obiettivo due quindi non aspettare che esca diciamo il la richiesta per poi ristrutturato il progetto ma fare le opere direttamente basandosi più o meno sulla previsione a non difficile di quello che l'Europa avrebbe finanziato e poi passerei rifinanziare
Farsi rimborsare le spese già fatte successivamente
Perché dico questo per una ragione molto semplice
Le regioni italiane specie quella d'obiettivo uno stanno rispettando come diceva prima il presidente Vannino Chiti il limite del trentotto per cento di impegnato diciassette per cento distesa entro il dicembre novantasette ma proprio perché era la percentuale
Diciamo concordata fra il ministro Ciampi la commissaria ai fondi strutturali europei la tedesca Wurth Matisse
Stanno rispettando proprio perché è stato utilizzando lo sperma alla Basilicata che ha avuto l'esproprio forte avvicinandosi al quarant'superando il quaranta per cento di impegno sfiorando quasi il cinquanta
Lo ha fatto perché utilizzano lo schema spagnolo cioè si presentano al finanziamento opera già fatte
Che rientrano ovviamente fra quelle finanziarie che era un po'uovo di Colombo la Spagna ha scelto questa strada e la Spagna il Portogallo che la segue a un passo di utilizzazione dei fondi europei molto più alto dicono allora
Chiusa questa polemica che piuttosto sciocca perché il segno della capacità degli italiani di farsi male da soli
è che non è solo della sinistra italiana dell'Italia in genere il passo successivo è quello di comunque riuscire ad avere una capacità negoziale forte per non partire con handicap il presidente Prodi ieri ha detto che l'Italia in Europa pesa meno di quanto vale di quanto cioè ha un peso effettivo minore del suo un peso negoziale minore del suo peso effettivo questo è vero è verissimo
Ma non si vede soltanto sulla nostra assenza nel board della Banca centrale
Istituenda che gestirà l'euro ma si vede anche in queste cose qui non stiamo arriva corriamo il rischio di arrivare tardi entro febbraio a Bruxelles sarà deciso tutto
Poi diciotto marzo la Commissione farà la proposta ma quando fa la proposta che strutturata sulla base di accordi già raggiunti praticamente una proposta blindata perché ha l'accordo di tutti i Paesi forti
E questo è un momento nel quale noi dobbiamo intervenire dobbiamo intervenire come per evitare quel tipo di conseguenza a cui faceva riferimento prima Chiti dobbiamo intervenire con una strategia di presenza di negoziato che presuppone il primo un negoziato forte veloce interno che ci consenta di presentarci con una posizione unitaria il più possibile e non con posizioni diversificate fra stato regioni enti locali e all'interno del soggetto Stato fra i vari ministeri secondo l'elemento che noi abbiamo chiesto lo diceva prima presidente Chiti che abbiamo chiesto sempre è la unicità di comando
Noi non sappiamo ancora in Italia chi decide veramente sulla nostra negoziazione chi è il rappresentante ufficiale dell'Italia perché volta a volta scelgano dovrebbe essere la Presidenza del Consiglio dei ministri ma mantiene soltanto qualche piccola gelosia qualche piccolo specchio spicchio di competenza dovrebbe essere e si avvia ad esserlo anche con la recente riforma di unificazione tra ministero del Bilancio del del tesoro il ministero
Dell'economia dovrebbe esserlo e non si sa però che ruolo deve giocare il ministero degli Esteri
Questi tre soggetti debbono trovare fra di loro una una sola figura
Che sia la figura che negozia per l'Italia
Dopo avere all'interno definita la posizione italiana
L'ultimo punto che noi chiediamo con forza è una sola figura un solo diciamo capo delegazione ma nella delegazione debbano esserci delle regioni ma mica perché abbiamo particolare voglia di essere presente fosse ma perché la presenza delle regioni è fondamentale lo vediamo perché aumenta la capacità negoziale soprattutto la capacità anche di a come dire di accertamento di suggerimento di strategie di negoziazione che noi vediamo essere presenti nelle delegazione degli altri paesi la Germania una delegazione che formata ufficialmente Wallenda e da esponenti del governo centrale
L'unione nate Kingdom cioè la Gran Bretagna e l'Inghilterra come diceva prima Chiti ci si è presentata da barriere negoziato al suo interno una posizione unica e quindi è chiaro che chi poi ha fatto parte e ha contribuito a fare questa questa così a trovare questa posizione viene poi materialmente ad essere presente lì
Noi dobbiamo tenere lo stesso tipo di risultato e allora dobbiamo fare lo abbiamo chiesto da più di un anno
Dobbiamo fare fu sforzi su due punti il primo è quello di chiedere al Governo la puntuale osservanza delle previsioni di una seduta una sessione comunitaria dalla Conferenza Stato Regioni ogni semestre
Io sono stato quello che ha insistito testardamente dell'ICI ha avuto la ventura di partecipare a due sessioni comunitarie una all'inizio del novantasette un alla fine del novantasette
E dopo anni che non se ne faceva la sessione comunitaria nella Conferenza Stato-Regioni serve proprio a stabilire queste cose la strategia comune di intervento e di utilizzazione dei fondi
L'altro elemento su cui dobbiamo puntare fortemente lo diceva anche Chiti e valorizzate fare gioco di squadra allora c'è un posto nel quale sono presenti soltanto regione dopo la mia locali non ci sono i governi nazionali che il Comitato delle Regioni
Che si pensieri era adesso il diciotto febbraio
E quindi la nostra delegazione al Comitato delle Regioni deve essere una interlocutrice necessaria delle strategie dei momenti di confronto e di approfondimento della politica dell'Italia in ambito europeo quindi deve essere un costante
Interlocutore dei nostri centri decisionali in ambito europeo che siano poi ministero
La nostra rappresentanza a Bruxelles eccetera questo è diciamo secondario da questo punto di vista dobbiamo esserci sempre il terzo elemento che vi sottolineo è quello che la finanziaria del novantasei novantasette aveva previsto la possibilità per le Regioni di designare quattro rappresentanti loro che entravano a far parte della rappresentanza italiana presso l'uno la l'Unione europea a Bruxelles non abbiamo designati
A febbraio marzo
Dopo confermando designazioni già fatti del novantasei non abbiamo ancora avuto la possibilità di mandare i nostri capisco atto rappresentanti che sono rappresentanti indicati dalle regioni Lombardia Marche Campania e Sardegna non siamo ancora riusciti a mandarli perché soltanto qualche giorno fa in seguito agli sforzi congiunti dei ministri del ministro Bassanini del sottosegretario Fassino
E miei miei quando ero Presidente pro tempore della conferenza dei presidenti dei consigli d'amministrazione ministero degli Esteri finalmente ha dato il via libera soltanto qualche settimana fa attendiamo che ci dicano quando i nostri possono andare a Bruxelles dopo più di un anno e passa allora se continuiamo con questo tipo di presenza russa è inutile poi lamentarsi che pensiamo a poco in effetti non facciamo gioco di squadra e allora il sistema pesa poco perché una parte del sistema viene viene tenuto fuori
Come se decidesse di fare un campionato mondiale con la panchina corta
Io voglio solo riprendere ma molto brevemente una considerazione fatta del presidente Chiti poi sottolineata dal Presidente D'Ambrosio in relazione ahimè alla disattenzione da parte del Governo nei confronti di questo rapporto con la Comunità europea in relazione a un aspetto di carattere politico che citava prima il Presidente D'Ambrosio vi ricordate quando citava le conseguenze per l'Italia che ricordava il passaggio dall'Obiettivo uno all'Obiettivo due che nell'area del centro nord porta ad una bastimento delle zone che attualmente godono dell'Obiettivo due del sessanta per cento
Allora voi potete ben immaginare in relazione al fatto che questa parte del Paese è una parte che dal punto di vista economico e la più diciamo propositiva quella che dà più risorse a
All'Italia e che vede per questa disattenzione un decremento delle sue possibilità di fruizione dei fondi strutturali questo naturalmente io credo in relazione anche al tipo di atteggiamento che nelle regioni del Nord viene vissuto sia un elemento al quale bisogna porre assolutamente riparo d'altro canto noi lo ricordava il Presidente D'Ambrosio come regioni e da Mesic forse da un anno che poniamo questo dibattito e questa proposta nell'ambito delle iniziative di cui il governo deve farsi carico noi pensiamo e ci auguriamo tutti che ci sia ancora il tempo per recuperare un po'il tempo diciamo il terreno perduto ma è chiaro che io poi parlo in questo caso specifico per la regione Piemonte che una Regione che gode in alcune sue zone dell'Obiettivo due è buona parte di queste zone obiettivo due con questo meccanismo verrebbero estromesse ed è chiaro che questo vale per il Piemonte come vale probabilmente per il bene da una parte Lombardia malgrado citati e anche per le ma questo è un grande problema noi attraverso anche questa conferenza stampa
Volemmo vogliamo sensibilizzare di soggetti che prima venivano ricordati perché si riprende a questo tema e si acceleri perché un'altra cosa che mi dimenticavo non vorrei il saldo che l'Italia cioè i soldi che l'Italia dalla Comunità europea sono di più di quelli che riceviamo di conseguenza questo è un altro aspetto che nei confronti delle regioni del Centro-Nord che sono quelle che danno più gettito a un significato che può essere ampiamente strumentalizzato
Sono da parte vostra
Domando questioni varie
Ventiquattro volevo chiedere due cose cortesia la prima corista uscirà dall'ambito di intervento del fondo europeo significa automaticamente uscire dall'ambito di intervento di aiuti pubblici quindi per dare anche la possibilità di
Ottenere finanziamenti e nazionale con la legge quattro otto otto consenso altra cosa
La seconda cosa protestano a novembre sono sguardo c'ha rotolato Books sono convinto con mio orto a riportare ha rialzato il l'apporto di popolazione italiana sarebbero entrati in questo articolo novantadue tre cavolo citato
Allora questo che ce l'aveva mio è comunque già prevista nel senso che non è più sindacabile desidero John oramai su un un insieme che comunque rimpicciolito rispetto al precedente
Queste questa questa questo orientamento nelle decisioni potevano essere prese formalmente ancora dalla commissione
Il diciotto il diciotto di di di marzo quando la presenterà e poi il Parlamento europeo poi consideri ministri però l'orientamento è stato preso in modo forte è stato ribadito anche da una decisione della direzione generale competente dell'Unione Europea
Che ha uno detto che ci deve essere questa coincidenza tra le deroghe agli aiuti di Stato e le aree di intervento e fondi strutturali due addirittura che dentro diciamo che fondi strutturali devono essere in di un'ampiezza minore delle delle delle deroghe agli aiuti di Stato quindi è un è un aspetto che è stato molto molto rafforzato che io penso non non sarà facile a questo punto modificare mentre era probabilmente è possibile modificare anzi possibile nono non non far determinare se ci fosse stata una iniziativa
E per tempo in modo in modo più efficace ma ripeto del sistema Paese ecco questo è il punto su cui insisto perché su questo c'è un ruolo del governo poi ci sono i movimenti delle regioni che spesso non riescono neppure noi abbiamo documentale lui abbiamo posto più volte un anno fa
Questa questa caduta verso cui si stava andando
Spesso insieme ad altre regioni europee che sono in situazioni non dissi ha avuto uno scarsissimo ascolto né mezzi di informazione
Una assolutamente non ascolto nel nel nel nel parlamento una ascolto
Un un milione l'altro aggettivo non ascolto da parte delle delle organizzazioni sindacali delle organizzazioni imprenditoriali io stesso ma credo tutti i miei colleghi no parlato tante volte col Presidente tante volte non parlato il presidente la Confindustria con i segretari dei sindacati con le grandi associazioni c'è una grande sottovalutazione né si è fatto per anni un dibattito su chi era responsabile di spendere poco
Facendo
Una cosa giusta perché bisogna spende fino all'ultima lira i soldi che Alitalia sono dati e non citiamo anche poteri sostitutivi se concertati il modo giusto per come all'interno di quel meccanismo e dice D'Ambrosio perché questo avvenga
Però mentre questo si migliorava non si è visto uno che già nel passato avevamo meno soldi degli altri Paesi gli ho detto quali sono le cifre per come criteri erano stati formulati
Due che si andava verso una riformulazione dei una riorganizzazione dei fondi strutturali che sarebbe stata penalizzante probabilmente per l'Italia più che per altri Paesi allora a questo punto io credo che gli elementi io sono convinto di questo per realismo perché siamo alle ventinove
E poi le posizioni si determina ne siamo convinti che i punti su cui si può incidere essendo un contributore netto
E per evitare
Non soltanto un colpo al sostegno all'economia di cui non non ha non solo ne abbiamo bisogno insomma i prossimi anni saranno anni in cui la le risorse pubbliche saranno limitati e giustamente dovremmo gestire in modo rigorosissimo
Quindi il fatto di avere risorse comunitarie saranno le risorse che insieme a quelle nazionali quelle regionali quelle privati saranno spendibili per lo sviluppo e la modernizzazione economica del nostro Paese non solo per questa specie ma anche per evitare contrapposizioni
Che sarebbero pericolose tra centro nord e sud
E quindi abbiamo bisogno
Che le aree che le regioni che escono dall'Obiettivo uno
Si erano estesi nate siano in questa meccanismo graduale di aiuti che rimane fino al due mila cinque ci sia anche l'Abruzzo che è uscito nel novantasei
Che non questo questo meccanismo graduale di aiuti che viene dato alle regioni che esco dall'Obiettivo uno non vada a sottrazione del dell'Obiettivo due
E che gli elementi per costruire l'Obiettivo due tengono conto di quei requisiti minimi che abbiamo indicato per non creare penalizzazioni e difficoltà di Scelta
Nel Centro-Nord e sia per le aree rurali sia per i criteri per le aree di riconversione industriali io poi insisto io credo che questo sia ancora possibile perché insomma tra i criteri che sono posti per determinare ci sta nell'Obiettivo uno chi sta nell'Obiettivo due qual è la ragione per cui non si può considerare l'elemento occupazione e anche il tasso di attività della di di occupazione sulla sulla popolazione attiva qual è il tasso di occupazione perché questo è un criterio che è giusto eh contenuto in tanti documenti della Commissione dell'Unione europea e cambierebbe il rapporto tra il nostro Paese
E altri paesi che non era già neanche giusto è passato perché ora concreto nessuna livello europeo possa dire che l'Italia a minori problemi rispetto al suo sviluppo
Dell'Olanda e dell'astio
Beh site e e allora qua ci sarà un meccanismo per cui un criterio determina che l'Olanda e l'Austria hanno per obiettivo di più di noi
Questi noi crediamo che siano obiettivi ancora alla nostra portata se c'è un se si muove il paese nostro in quanto tale e crediamo anche che siano giusti perché cioè noi siamo in Europa
Vogliamo essere nella moneta unica le Regioni e gli enti locali non hanno creato problemi hanno anzi si sono fatti carico perché per noi un grande obiettivo essere nell'euro necessario ma non sufficiente vogliamo esserci a parità con gli altri
E quindi avendo quello che Alitalia sceglie spetta e individuando criteri che non siano tutti negativi rispetto rispetto agli interessi del nostro Paese agli interessi giusti nel nostro Paese
Però quell'elemento di credo che sia difficilmente modificabile così per questo ne insistiamo più seria
Sì buongiorno senta volevo chiedere due cose dicevo tenuta se su queste proposte che voi avete fatto è sono in corso contatti con altre regioni europee se c'è un diciamo un accoglimento da parte di altre Regioni per europee queste proposte soprattutto questa relativa ai criteri per l'assegnazione dei fondi
E secondo poi questa più che una domanda è una segnalazione nel senso che su questo argomenta ci sono stati delle prese molte prese di posizione da parte dei diciamo del mondo agricolo
Nel senso che c'è stato un documento credo che la cooperazione centrali cooperative sa un come dire la Confagricoltura
Anche si lamentano di non avere interlocutori in questo forse che vi parlate
E no comunque la
Relativamente a questa cosa su cui contatti con Resta della perché so che questo allarme c'è insomma in Spagna in randa in Francia ma dunque guardi sulla
Anche questo è un po'diciamo un già vissuto che purtroppo è come quasi come se non ci fosse stato perché lecco è stata minima
Ma il
Se non ricordo male il quattordici e il quindici maggio
Novantasette ovviamente ad Amsterdam c'è stata la riunione generale dei delle regioni e degli enti locali europei proprio in vista del vertice di Amsterdam del mese successivo
E fra i temi trattati c'era proprio il tema relativo ai fondi strutturali io lo ricordo molto bene perché fu io incaricato dal Comitato delle Regioni a parlare no a nome della delegazione italiana nome di tutti alcune di queste cose non quelle specificamente rivolte all'Italia ma alcune di queste cose per esempio
Una sempre la necessità di semplificare il numero delle dei fondi la necessità di non disperdere una serie di risorse in iniziative di piccolo peso di piccolo respiro che sono soltanto delle complicazioni la necessità di costruire di essere coinvolti dai governi nazionali la fase ascendente della trattativa
Lo avevo già detto allora e lo avevo detto no come presidente di una Regione italiana come rappresentante del Comitato delle Regioni europee intimo Carriero
Quindi c'è fortissima questa sensazione da parte delle regioni e diciamo degli enti locali della
Miopia di governi nazionali che ritengono anche le trattative per su questo tema e su tutti gli atti dell'Europa debbono coinvolgere esclusivamente o quasi i governi nazionali
Si tratta adesso appunto con la l'insediamento del nuovo Comitato delle Regioni che ha finito la sua prima legislatura dicembre dell'anno scorso e riprende adesso si è dei
Il nuovo comitato ad aver già si tratta praticamente potremmo su questo punto iniziare dicendo l'altroieri dicevamo ad Amsterdam
Proseguire su questo perché abbiamo intenzione infatti di proseguire
Sia come rapporti delle regioni
Italiani con il governo italiano ma anche con gli apporti delle Regioni d'Europa nei confronti dei nostri governi nazionali su questo punto specifico
Sulla sulla posizione poi Yunnan dell'organizzazione un'altra organizzazione delle regioni che che la Conferenza delle regioni periferiche marittime presieduta dal presidente Chiti ed era lo stesso che sugli agricoltori anche vedremo ci lasciano
Non perché preceduta da me ma da senza delle regioni periferiche marittime a su questi temi che raggruppa centododici centododici regioni europee da dal Mediterraneo alla Norvegia ci sono anche alcune regioni di Paesi che non fanno ancora parte l'Unione europea
A queste
A queste posizioni cioè in risoluzioni che sono state assunte nel gennaio delle novantasette a Firenze e nel luglio del novantasette a Santiago di Compostela poneva proprio queste queste direzioni cioè del rischio di una riformulazione dei fondi strutturali
Che penali poteva penalizzare le regioni dell'obiettivo uno le regioni che avevano comunque situazioni di riconversione industriale quindi su molti di questi punti naturalmente poi c'è anche uno specifico italiano su molti questi punti parliamo un linguaggio che parla anche queste regioni sicuramente tutte queste regioni sono contrari al fatto che il mantello situazioni che chiusi da dall'Obiettivo uno che sarà in questo fare in auto in questa momento di di di di di di aiuti per una durata graduale diverso sia collocato già sia già considerato è conteggiato come l'Obiettivo due
Sicuramente su questi aspetti sulla spetti che ricordava ora D'Ambrosio della semplificazione dei dei del tener conto dell'occupazione e non soltanto del reddito pro capite in questi aspetti cioè questa unità per quanto si riferisce all'incontro né oggi abbiamo un incontro con le organizzazioni del del mondo dell'agricoltura
Naturalmente parleremo delle questioni dell'agricoltura italiana della riforma delle politiche agricole comunitarie
Porremo loro anche le questioni che che dicono regioni cioè noi offriamo anche un patto politico di iniziativa noi diremo loro che intanto le regioni chiedono di far parte a pieno titolo in quel tavolo verde che è stato costituito governo organizzazioni del mondo agricolo in cui manco un interlocutore che ha
Voce in capitolo cioè le Regioni rispetto alle politiche nell'agricoltura
Porremo le questioni di un'iniziativa verso il governo perché si faccia alla fine si realizzi davvero alla fine quella conferenza nazionale sull'agricoltura che rifaccio un punto sull'agricoltura italiana sui suoi problemi le linee di sviluppo
Le politiche agricole ivi riferimento eccetera porremo anche loro l'esigenza di un convincimento tra virgolette federalista e cioè il fatto che questo ministero dell'agricoltura sia attuato il decreto centoquarantatré che abbiamo concordato
Ma che sia attuato veramente
E che si decida in Italia se abbiamo bisogno della quinta polizia
Cioè il corpo forestale dello Stato o se invece il corpo forestale dello Stato
Come dice la parola sia Corpo forestale dello Stato di cui c'è bisogno per politiche attive di tutela del del mondo dell'agricoltura e delle foreste e in questo caso se questo la scelta giusta è quella della regionalizzazione così come avvenuto nelle regioni a statuto speciale ridiscuteremo con questa e di altre cose
Quindi avete fatto uno studio che ha quantificato un cretino quale potrebbe essere la perdita dell'Italia su se le cose dovessero rimanere così come sono sintetizzato in questo questa Scheda insomma
Sì
Sì
Dopodiché lo di percentuale come abbiamo citato prima in relazione alla popolazione si può dedurre
Non è un atto invece perché è una grande di
Non è un dato che abbiamo estrapolato però sempre
Va
Be'l'abbiamo fatto per scaramanzia
Comunque il dato del Nord percentuale delle popolazioni diminuzione bene si traduce quasi quasi proporzionalmente mani nazionale la percentuale delle risorse quasi ci sono ancora oggi perché al ci sono anche gli altri parametri quindi questo tipo di raffinato studio non abbiamo ancora
Comunque non è non è in realtà difficile farlo perché al situazione attuale basta fare una moltiplicazione perché abbiamo dato scaramanzie gli abbiamo dato il differenziale tra tra l'Italia e le altre regioni europee
Sì certo adesso e quindi al arrabbiamoci ebbe non possiamo farlo sul futuro perché non solo perché in corso di discussione ma è evidente che per il no non soltanto perché in corso discussione e quindi si può modificare ma perché la ripartizione tra Paesi membri delle risorse non è ancora fatta
Però la conteggio della popolazione ha un'incidenza molto forte perché c'è un riferimento che alla popolazione per cui se
Per sapere che cosa succede
Basta fare se rispetto a ora noi abbiamo avuto centodiciassette ECU pro capite quindi basta fare centodiciassette per concorre meno quattro milioni oppure centodiciassette per quattro milioni centodiciassette moltiplicato due mila dalle dire Taliani perché moltiplicata a sua volta per quattro milioni come sulle tre Regioni crescono l'Obiettivo uno si vedono le risorse in meno che l'Italia questa stessa operazione la varianza di tutti andare a sé tutte altre cose Dante in media coi trentanove Cooper due mila moltiplicato
Sei milioni circa cita le risorse dell'Obiettivo uno ed è l'obiettivo due che a oggi avemmo in meno poi naturalmente questo è solo quello no questa è l'unica cosa che oggi può essere fatta perché è evidente che essendo in corso di definizione e poi pensando anche quali saranno i singoli progetti eccetera che sono presentati l'assegnazione per Paese non c'è ancora perché deve passare questa riforma dei fondi
Sappiamo qual è la cosa come qua qual è l'attribuzione complessiva e poi viene riportata ogni paese ma questa è già fortemente indicativa e comunque e l'unica indicazione che in questo momento è possibile fare
Punti di nuovo Parlamento sempre nel corso della conferenza venne a contatto dell'elettronica sabato
Il ruolo appena l'allargamento elezioni fu Unione Europea Angelus mi sembra che e cominciamo ad ogni costo quest'allargamento o comunque un anniversario situazioni che colpirà nel futuro anche le nostre ragioni ecco volevo chiedere si parlava non ascolto del governo italiana che ruolo può dire allora a questo punto il Comitato delle Regioni
Un affare nostra richiesta
Io non sono d'accordo sul fatto che qui si stia pagando l'allargamento
Può darsi che in futuro se non stiamo attenti si fa che anche l'allargamento ma questo momento i nostri problemi non sono dell'allargamento perché nelle risorse che sono state stabilite è stato fissato che ci sono duecentosettantacinque miliardi nei sette anni dal due mila al due mila sei
E fatto calcolando la percentuale rispetto al prodotto dell'unione eccetera eccetera di questi quarantacinque miliardi sono messi a disposizione dei Paesi che entreranno a partire dal due mila tre nell'Unione Europea
Quanti saranno dal due mila tre al due mila sei non lo so in ogni caso c'hanno destinato questi quarantacinque miliardi quindi non c'è un corto circuito questo poteva essere possibile ma questo dobbiamo dare atto che ad oggi non si è verificato almeno per la ripartizione dei fondi POR ci possono essere altre questioni
Su prodotti su prodotti agricoli quel questo fa parte tutto un altro capitolo vediamo alcuni problemi anche di tutela di valorizzazione delle produzioni mediterranei su cui spesso di cui spesso si tiene poco conto
Poi venti miliardi di EPO per finanziare il fondo di coesione che è rivolto Ireland Spagna Portogallo e Grecia
Rimangono duecentodieci miliardi questi duecentodieci miliardi serviranno per le politiche strutturali di quindici
Paesi membri noi facciamo osservazioni critiche proposte come dire richiesta appello d'iniziativa perché ci sia un'iniziativa comune su questi duecentodieci miliardi
Che vengono distribuiti male e che penalizzano
Più di altri paesi d'Italia e che si dovrebbero porre quindi senza entrare il per ora io lo accetto se poi le decisioni vengono prese note negative se non ci si tutela con attenzione che nel due mila sei code e c'è anche la conseguenza che lei dice
Oggi questo non c'è il Comitato delle Regioni
Come diceva il Presidente D'Ambrosio il Comitato delle Regioni in questi anni è stata un'esperienza significativa
Perché ha messo insieme duecentottanta tra presidenti di Regione e sindaci di diversi Paesi europei che hanno iniziata a frequentarsi non in modo bilaterale ma
Ognuna delle nostre regioni aveva rapporto con qualche altra regione ma tutti insieme
Hanno iniziato a discutere e a prendere decisioni nelle Commissioni nelle plenarie su alcuni punti ci sono posizioni comuni e è ha parlato presente sul sulla centralità di un intervento per lo sviluppo e per l'occupazione il Comitato delle Regioni avuto con linguaggio comune e forte di dare molto spazio a patti territoriali di avere un grande impegno
Per l'occupazione di ritirare fuori dallo scaffale aggiornandolo perché non era un libro destinato alla catalogazione quel libro bianco di dello che era invece un impegno di governo non seguito su altre questioni ci sono state posizioni che sono posizioni diverso
Come è normale che sia quando abbiamo discusso dell'agricoltura discutevamo del vino o della tutela dei dei dei dell'odio dei prodotti mediterranei ci sono stati degli schieramenti che si sono divisi alcune regioni rappresentanti delle dei comuni delle città e delle regioni del centro e del nord Italia che hanno avuto posizioni diverse da quelle le altre parti dell'Italia
è del tutto normale in una in un'Assemblea democratica
Però su il alcuni punti che sono fondamentali cioè di un'Europa
Che guardi anche alla sua modernizzazione e lo sviluppo e l'occupazione come Stato e le Regioni può esprimere e ha espresso fino ad ora una voce comune
Siccome dal trattato di Amsterdam due dal trattato di Amsterdam cioè la la rete del Trattato di Maastricht ha visto ampliato il suo ruolo come Stato e le Regioni ha visto riconosciuto un ruolo maggiore per sequestro potrà fare come con ancora maggior autorevolezza
Prima
Secondo
Ma dunque guardi in un non c'è un giudizio di una certa insufficienza del ministero degli Esteri c'è un giudizio che negativo in quanto non soddisfatto del coordinamento della presenza italiana al tavolo della contrattazione europea perché in effetti è suddivisa come ho detto prima mi hanno dimenticata il ministero il ministero del costretto dall'agricoltura adesso devo di'la verità l'ultima sua etichetta mi sfugge un po'ma diciamo l'araba fenice e risorge dopo ogni referente allora noi abbiamo è ripeto il ministero degli Esteri chiama la sua responsabile diciamo strategia che tende ad essere unitaria e comunque a una rappresentanza diplomatica noi abbiamo un'ambasciata non si capisce bene perché perché
Ormai non è più politica estera comunque abbiamo un'ambasciata con un'ambasciata un atto sentita avrà la rappresentanza italiana presso l'Unione europea
Poi abbiamo il ministero del Tesoro del Bilancio che tende a diventare sempre di più la cabina di regia all'interno del quale con la nuova riforma quindi con la fusione dei due ministeri
Nata proprio inserita la Ca'con una Fortis
A livello di politica di coesione nazionale che quella diciamo a cui si riferiscono fondamentalmente i fondi dell'Obiettivo uno
Lento appositamente
Presidenza del Consiglio
Dal ministero delle politiche agricole
Atto ministeri che davano succo è stato abolito quello che c'era prima non mi ricordo in quale dei governi
Era proprio un ministero senza portafoglio per le politiche comunitarie però in sostanza
Amo o un unico autorevoli Rat
Ante che seguono altre
Mente costruita
Livello nazionale queste
Carenza forte che non aumentiamo lì che essi
Anche per esempio che
Vere una
Su ufficio
Procedere sulla strada l'ho detto prima lo ripeto adesso
Virtuosa che hanno imboccato le regioni del Sud del Mezzogiorno che hanno
Il meccanismo spy lo o di quel tipo per utilizzare i fondi e quindi più un utilizzo dei fondi su quella Nadal significa un fortissimo sviluppa un fortissimo aiuto allo sviluppo del Sud
G al Comune il complessiva per costruire questo tipo di
Capacità di concertazione e questo non c'è ancora
Tempi non sono lunghi se noi
No diciamo
Alla commissione euro
Le proposte poi devono passare al Parlamento Consiglio dei ministri cioè deve fare
Matrice concreti marzo e gioiosa
Il novantacinque per cento
Commissione euro
Io non lo sapete benissimo Val anzi in tutti i Paesi membri quindi là dentro si saranno fatti i giochi di concertazione di contrattazione ed è lì che noi dobbiamo intervenire delle venire secondo me i termini massimi sono
Brani coinciso
Ridere sulla contrattazione altrimenti
Per noi purtroppo
A
Scusi no
Tecnico diciamo
Anche se ha covato in questo
Le divisioni come vedete avete un documento unitario
Abbiamo preso una posizione
Che la nostra posizione sia di responsabilità Gen ah le verso il nostro Paese
è stato inevitabile che alcune
O dall'Obiettivo uno
E non abbiamo fatto
Come reso
Cane purtroppo quasi da soli che la sarde Sicilia potevano benissimo come altre isole
Con riferimento all'mi toh isole essere inserite per loro stato se specifico nell'Obiettivo uno è stato uno
Abbiamo fatto in pochi e che abbiamo perduto
E le Canarie ci sarà la Sicilia e la Sardegna non ci sono detto questo noi poniamo
Patto che
Con l'obiettivo questo con le altre regioni europee che non ci fosse soltanto il reddito poca pro-capite settantacinque per cento Amedeo per perché è un
Voce sola
Realtà ci fossero anche i dati dell'occupazione eccetera eccetera anche questo
No non è passato che poniamo il fatto che le regioni tutte quante quindi Reebok riguarda l'Europa ma per l'Italia di
Tra poco riguarderà
E in questo la Puglia di sicuro coi la Sicilia cioè
Regioni che escono dall'Obiettivo uno a
Voto
Entro
Di sei anni noi diciamo
La la commissione dice disegno diciamo di sette comunque
Reti che sia il
Problema è che sia un un obiettivo di app
Perdere quello che si è realizzato e che non
Non scarica
Allora un quanto le
Sull'altro obiettivo che è quello che riguarda la ristrutturazione degli lo sviluppo dell'agricoltura e la
Per le città
E vogliamo che ci sia recuperata anche l'Abruzzo quindi ci facciamo carico di una posizione che a me sembra giusta ma che interesse anche delle regioni meridionali contemporaneamente le proposte che facciamo Sal le possibilità aumenta le possibilità di salvaguardia del centro nord e quindi vanno nei se il nostro Paese nonché
Un rischio questo sì davvero
Di di di di divisione tra insomma non c'
A nord e sud e che non è
Bisogna invece di avvicinare le distanze quindi su questo siamo uniti