"Controluce" rubrica a cura di Luigi De Marchi

Che abbiamo tutti i voti frequentare un ospedale un ambulatorio medico per qualche accertamento per qualche terapia rimane spesso colpito sgradevolmente dal clima freddo e impersonale o addirittura scostante che vestire
Aprirà abbiamo sempre in quei luoghi sospinti dalla sofferenza di una qualche malattia già accertata o dalla paura di averla contratta e avremo quindi bisogno anzitutto di essere accolti con gentilezza e ascoltati con attenzione perché in viceversa quasi invariabilmente siamo trattati con distaccata predetta o infastidita frettolosità da medici che sembrano solo impaziente di liberarsi di noi perché
Com'è potuto accadere
Una professione nata dalla compassione e dal desiderio di soccorrere i sofferenti si è così spesso degenerato a Roma in un rapporto frettoloso ed estraniata che aggrava la gli tutine del malato e lo stesso medico è stato ancora una volta il caro professor Di Bella questa figura di ricercatore solitario snobbata dai baroni della
Scienza ufficiale a sollevare il problema quando ha detto in una recente intervista dobbiamo liberarci di una medicina che sembra interessarsi solo della malattia e mai del malato io ho potuto verificare ripetutamente quanto bene possa fare al malato l'anno la partecipazione umana e i suoi problemi non di rado mi sono trovato a piangere con i miei pazienti forse senza saperlo Di Bella ricordava l'odierna Entics umanizzata mi decine i fattori chicco logici della malattia e della guarigione che la medicina antica aveva sempre sottolineato perché la psicologia moderna in genere la psicosomatica in particolare
Vanno evidenziando tenacemente
Per la maggior parte dei luminari dell'odierna scienza medica restano lettera morta in momenti solenni di Ippocrate
Gli organi obbediscono ai sentimenti quelli di Platone ecco l'errore dei medici mediocri separare l'anima dal corpo quelle di Aristotele
Molti malesseri trovano il loro rimedio nella buona lettura nella musica o nella frenesia amorosa carina repertorio dal premio di Amoroso a quanti se ne sono dimenticati
Il divorzio fatale tra medicina e psicologia risale al dualismo alla scissione però che
Detta Resta cocci istanza del corpo del terrestre extensa da Cartesio il padre della medicina occidentale
In quell'ottica cartelli assegnò al medico la cura della res extensa cioè del corpo preservando naturalmente al sacerdote com'era di pragmatica ai suoi tempi la cura dell'anima il corpo quindi considerato una macchina il medico il suo meccanico
La visione meccanicistica del malato e della malattia ci accentuò ulteriormente nell'Ottocento e nel Novecento con i processi di specializzazione informatizzazione che hanno caratterizzato la medicina moderna il danno inflitto ai malati è stato ed è enorme dato che come ormai dimostrato l'angoscia e la solitudine affettiva minano le difese naturali dell'organismo solo dalla metà del nostro secolo è andata affermandosi in tutto l'Occidente ha vantato la medicina psicosomatica
C'è una corrente di pensiero che riconoscendo l'enorme importanza dei fattori emozionali nell'insorgenza nello sviluppo delle più diverse patologie
Sì esportata appunto tiri umanizzare il rapporto medico-paziente di recuperare un'arte terapeutiche centrata più sul malato che sulla malattia
E insomma come dice per Luca Antonelli di restituire la giusta dignità sia chi soffre sia chi cura paradossalmente e però anche questa nuova medicina così attenta ai fattori emozionali della malattia non è mai riuscita coniugarsi validamente
Con quella psicologica di indirizzo umanistico che più efficacemente sia d'opera da mezzo secolo
Appunto per umanizzare la figura del terapeuta per promuovere un dialogo empatico è un'autentica alleanza terapeutica con il malato e come ormai consentito dall'approccio Rodgers ci hanno appunto per ovviare a questa separazione paradossale e per promuovere un superamento della dicotomia mente corpo ancora intrinseca tanta parte della Medicina dello stesso articolo figlia insieme ad Alessandro Meluzzi un noto psichiatra endocrinologo e Chicco immunologo costituito recentemente appunto per riequilibrare la mia esperienza nel campo della psicologia umanistica la scuola e l'Istituto dico somatica umanistica ai quali hanno dato la loro adesione noti esponenti di numerose discipline mediche e psicologiche
Certo bonificare il clima angosciante raggelante in cui all'interno degli ospedali i medici sono spesso costretti a vivere in malattia morire
è un compito immane ma esso non potrà mai essere neppure avviata la realizzazione se i medici cominciano a scoprire il salto di qualità e le grandi gioie quindi e si possano ricavare da un nuovo approccio umani dico al malato e artistiche anche a se stessi liberandosi dal ruolo inamidato e gelido che sono stati addestrati ad imporsi e appunto questo questo salto di qualità che il nuovo istituto si propone di offrire ai medici che partecipano ai suoi corsi amici per stamane ho finito ci sentiamo venerdì mattina alle otto e cinquantacinque