"Albania: strategia e linee di azione della diplomazia italiana" presentazione del libro edito dal Ministero degli Affari Esteri org. dal Ministero degli Affaeri Esteri (c/o la sede dell'Ass. Stampa Estera - via della Mercede)

In quella mente lieta nome della stampa estera di accogliere nella nostra sede il ministro Lamberto Dini ministro degli Esteri
Il sale a c'è il sottosegretario Fassino c'è il direttore degli affari politici aspettiamo credo l'ambasciatore albanese in Italia signor pazzesco
E il maestro Paolo Olmi poi capirete perché c'è un direttore d'orchestra che viene anche a questa questo nostro incontro l'occasione di quest'incontro appunto e la presentazione di un libro su l'alba Emilia
E che sarà il punto di partenza dell'incontro perché non ci fermeremo a parlare solo di quello
Parleremo soprattutto del nuovo modo di fare politica estera che segna l'Italia di oggi e segna il ministero di Lamberto Dini
Io penso che procederemo in questo modo dare la parola subito al ministro per fare il punto presentare il libro e le iniziative credo anche un un viaggio in Albania
E poi dopo passeremo subito alle domande e e la mia destra c'è il consigliere ma solo che conoscete tutti le do la parola al ministro Lamberto Dini grazie
L'Albania può essere considerata come un testo che Iris della politica europea e della politica italiana
è per questo che abbiamo ritenuto utile documentare
Quella che è stata l'azione del governo italiano quella che è stata il succedersi degli avvenimenti in Albania e come siamo arrivati alla situazione attuale che naturalmente ha permesso di evitare quella che era una grande crisi
Una una guerra civile e riportare un paese uscito da un comunismo più duro ricche rischiava di disintegrarsi verso la normalità
Questo volume documenta appunto i vari passaggi dell'azione
Condotta in particolare dalle autorità italiane
Non c'è dubbio che immergendo in questa che tedesche Iris e dell'Albania quella che è stata la riluttanza di molti paesi di impegnarsi cercando di
Svelenire e di ricondurre il Paese verso la normalità
E anche ha mostrato quelle che sono le carenze istituzionali
Che ancora esistono nell'Europa nella costruzione europea per quanto riguarda la dimensione della politica estera e della e della sicurezza della sicurezza e della sicurezza
Quindi non tutti hanno percepito anche in questa occasione quale erano i rischi
E previsto i Paesi europei stessi che potevano derivare da una disintegrazione di questo Paese a seguito di un passaggio brusco come dicevo da un comunismo
Duro a un'apertura democratica e al passaggio da un'economia pianificata a un'economia a un'economia di mercato
Nonostante queste difficoltà ci pare che il quello che è stato fatto per mettere insieme le varie componenti della cooperazione il cooperazione internazionale sia stato efficace
L'Italia si è trovata in prima fila è assunto per la prima volta la posizione di testimonio
Nel portare avanti l'azione nei riguardi di questo Paese non solo ha organizzato la forza multilaterale alla quale hanno partecipato ben altri otto paesi
L'ha coordinato tra come ha coordinato tutta l'azione delle organizzazioni internazionali in particolare attraverso le conferenze
Sull'Albania che si sono tenute a Roma
Quindi l'azione militare il suo coordinamento l'organizzazione in particolare degli aiuti economici per la ricostruzione dell'Albania tutto questo è stato fatto e si è concluso con la conferenza dei donatori per l'Albania che si è tenuta il ventidue ottobre a a Bruxelles
Emersa anche in questa circostanza la funzione importante delle Nazioni Unite
Che hanno rapidamente autorizzato l'operazione militare poiché le Nazioni Unite sono il luogo dotato della legittimità necessaria per rendere accettabile il ricorso alla forza
Il mandato è stato dato con grande rapidità e questa forza multilaterale come sapete a operato sotto lei cita di quel mandato
L'Albania costretto il nostro eu europeismo ad adeguare i propri strumenti in termini di controllo dei flussi migratori
Tanto più che la crisi ha coinciso con il passaggio del nostro Paese dell'Italia nel sistema dice
Abbiamo chiesto grazie all'Albania
Quale può essere la reazione dell'opinione pubblica
In una regione che viene più direttamente investita dai flussi migratori
Solidarietà e compassione si mescolano al rigetto di una presenza straniera non controlla
Alimentando magari estremismi che non sono altrimenti nella tradizione del nostro
E quindi nonostante una severa disciplina dell'immigrazione
Che possa tradursi in una politica di rimpatri come abbiamo fatto anche dura ed intransigente proprio l'Albania ci insegna che occorre chiarezza e fermezza
L'indulgenza verso l'illegalità non pochi avviare una deriva incontrollabile
Abbiamo avuto la cooperazione piena delle autorità albanesi per quanto riguarda i flussi migratori e quindi è stato concordato con loro una disciplina che regolano i frutti e decorreranno i flussi migratori verso il nostro Paese
Sia per l'accoglienza di coloro che vengono a lavorare attraverso permessi di lavoro in Italia che sono ammesse nella nostra economia
Sia con un accordo di riammissione per il l'immigrazione illegale proveniente da Paesi terzi
Queste sono l'insieme delle cose considerazioni che volevo svolgere in apertura per spiegare perché questo volume ah mi pare che nell'insieme possiamo dire che questo approcci integrato
Sia dell'azione per il mantenimento della pace
Come quella che riguarda ristabilire condizioni nord di normalità in questo Paese si è dimostrato efficace e che può essere quindi preso anche come esempio
Per azioni che speriamo non ce ne siano necessarie azioni per il futuro
Io però occasione di visitare di andare a Tirana lunedì prossimo per una serie di il di incontri con le autorità albanesi vogliamo fare il punto di tutta la situazione di come stanno andando i vari programmi di assistenza tecnica nei vari settori della ricostruzione delle istituzioni albanesi come per quanto riguarda gli aiuti bilaterali e gli aiuti multilaterale
E in quell'occasione della mia visita io sarò lieto di assistere a un concerto di fine anno
Che in collaborazione con il Ministro del mio collega il ministro degli Esteri albanese Miglio stiamo organizzando nella capitale albanese per il pomeriggio di giovedì diciotto diciotto dice
Vorrei sottolineare la valenza politica e simbolica
Di queste vento
Che Moss tra e chiaramente
Credo che sia un suggello visibile per un anno che è stato invece caratterizzato è uno straordinario impegno
Italiano per l'Albania
è un simbolo di riconciliazione è un simbolo di pace
L'esecuzione del concerto sarà affidata all'Orchestra Internazionale d'Italia diretta dal maestro Paolo Olmi che qui con noi oggi
E vedrà la partecipazione di importanti solisti comprenderà musiche di Rossini di Donizetti di Verdi e di Monza e la copertura
Televisiva viene assicurata da RAI uno configura a un'adeguata diffusione mediatica delle quindi vorrei in questa occasione per ringraziare le imprese italiane che hanno che contribuiscono a rendere questo evento
Culturale ma di grande significato io credo politico e simbolico
E in particolare il maestro Paoloni che è qui con noi e che ti rigira questo comma questo concerto grazie
Grazie signor passerella pedonale forse a mio parere carriera
La seconda sarà
La prima domanda
Cioè figlia pertinente di della veniali visibilmente sono stati occasioni definire un nuovo modello di
E se è presente sulla scena internazionale per l'Italia
E sono stati anche occasioni di
Verificare come si comportava rispetto a lei le politiche di dell'immigrazione e abbiamo visto delle scene abbastanza strane
A Brindisi abbiamo visto delle dichiarazioni ancora più strane un primo ministro albanese che dichiara che avete fatto bene a rimandare
Gli alberi
L'Italia e queste o
Apparente paradosso io vorrei sapere come il meglio lunghi pianista degli esperti
Non credo che ci sia un paradosso
Gli accordi con le autorità albanesi per quanto riguardava il ritorno
Di rifugiati
Era già stato preso da tempo
Al momento in cui il periodo di permanenza venuto alla fine si doveva procedere con questi rimpatri
Mi pare che nell'insieme il rimpatrio di queste persone con l'assistenza anche economica che il governo dà a ciascuno di loro a ciascuna famiglia
Si sia svolto nel suo insieme per la stragrande maggioranza degli interessati con regolarità senz'altro
Ci sono stati degli episodi devo dire e infatti Zanchini
Forse anche in dovutamente dalla televisione e anche dalla strada
Ci sono sempre in gruppi di migliaia di persone coloro che non condividono
Che protestano che si ribellano a un'azione concordata fra due nazioni e in questo caso era stata concordata fra l'Italia e le autorità albanesi
Quindi direi che non deve sorprendere il fatto che il primo ministro Fatos Nano abbia riconosciuto
A valenza di questa azione concordata anche perché l'Italia non è che chiuda le porte all'Albania o agli albanesi
In primo luogo mantiene tutti coloro che hanno bisogno di assistenza
E quindi da un punto di vista umanità e tiene in Italia tutti coloro che hanno chiesto o che potesse volevano chiedere asilo politico perché discriminati nel proprio Paese
L'Italia fa parte e e per di più abbiamo un programma di di immigrazione dall'Albania regolato e controllato per tutti coloro ai quali riusciamo a dare l'avvocato
Quindi questa è una nostra politica che mi pare che sia una politica equilibrata una politica coerente anche con delle degli altri Paesi europei in particolare dei paesi che appartengano al sistema discenti
Abbiamo delle responsabilità nei riguardi dei nostri cittadini abbiamo delle responsabilità nei riguardi del degli altri paesi europei che appartengono al sistema docente
Quello che è importante oggi dopo gli accordi che abbiamo fatto con l'Albania compreso flussi migratori
Regolati e accordo di riammissione
Per coloro che illegalmente vengano i paesi terzi
Cittadini di Paesi terzi che illegalmente entrano in Italia costituiscono mi pare una framework
Quindi un quadro di riferimento valido che ha accettato anche dagli altri ben accetto anche dagli altri Paesi quello che desideriamo che ora venga anche il nostro Parlamento approvi definitivamente il disegno di legge sull'immigrazione sul regolamento dei flussi migratori
E noi pensiamo possa essere definitivamente approvato prima della fine dell'anno di questo abbiamo bisogno perché quella legislazione e molto più avanzata
Nel senso di protezione per coloro che vengono in Italia ma anche meccanismi più precisi per quanto riguarda l'espulsione dei dilettanti
Quindi l'Italia con quella forse sono stato l'unico locale autoritaria con questa legislazione credo che diventa un Paese molto avanti direi avanzato anche in materia di immigrazione nazisti signor ministro passiamo alle domande cadesse in serata sono è una Sauber scardina stanchezza Calabria
Perché il problema della minoranza rimane un aspetto importante della crisi albanese dell'importo delle minoranze albanesi fuori dal paese a solo in Grecia e soprattutto in Jugoslavia soprattutto al Kosovo
L'Italia l'Unione europea hanno chiesto il cambiamento del corso al governo più col grado più
Non è successo quali intenzioni
Si possono ad aspettare adesso sia dall'Italia sia
Quali iniziative si possono aspettare sia dall'Italia sia dal dall'Unione Europea
L'Unione europea un'opposizione molto chiara per quanto riguarda le minoranze
Quindi la salvaguardia che loro diritti in particolare e che si evitino discriminazioni
Il resto si passa attraverso una cooperazione internazionale lei nelle vene da Zagabria
In particolare sa quali sono le intese che sono state concordate fra Zagabria e Belgrado che riguarda le questioni delle minoranze in Slovacchia in particolare
E per
La prognosi le minoranze
Evidentemente lei si riferisce probabilmente alla grande minoranza albanese nel Kosovo
Questo nati aria molto delicato
Quindi noi che io operiamo come Italia neanche nel contesto europeo per far sì che si addivenga a una maggiore autonomia
Per questi e per queste popolazioni quindi questa minoranza forte minoranza albanese nel Kosovo questa è la nostra linea e anche la linea della Comunità europea
Certamente è un tema delicato perché come voi sapete alla conferenza sulla Bosnia cui che avvenuta fino a ieri punta abbonda la quale abbiamo partecipato io sottosegretario Fassino
La faccenda del Kosovo è considerata dalle autorità di Belgrado come delle autorità della Repubblica sesta una questione interna
E quindi che non desiderano che venga internazionalizzata ciò non significa che da parte dell'Unione Europea o da parte dell'Italia non si debba assolutamente fare tutto il possibile
Per indurre le autorità di Belgrado ha un atteggiamento più comprensivo e quindi ti rispetto per quanto riguarda la lingua come le scuole e altro lei sa che ci sono state iniziative italiane che vanno in questa direzione
E che vorremmo riprendere in mano
Mi sarà nostro compito mantenere questa pressione sulle tolta di Belgrado al fine di evitare e anche il Kosovo diventi una zona una zona di conflitti non ce non mancherebbe che questo proprio mi pare che la ex Jugoslavia non ne abbia bisogno in questo momento
Ci vuole ragionevolezza speriamo che la ragione del brodo Nezza prevalga anche nei regimi più dirigisti sci che che esistano ancora nella zona
Grazie non è intestata ogni volta sono virgola uscito della BBC in lingua albanese io più domanda signor ministro onorevole due leopardato accordo raggiunto con portate tiranno per il rimpatrio anche per i clandestine che provengono da paesi terzi questo caso chi pagherà l'esperienza del rimpatrio di queste galvanica mi sa che non è in grado di rimpatriare
Cime esito qualche stare con decreto due mila dollari a testa
Sono sempre avete qualche aiuto da parte italiana in questo caso secondo in questi giorni c'è stato questo polverone sulla questione dei visti
Che la polizia svizzera hanno fatto del uso l'ambasciata italiano attirano senza entrare in questa polemica comunque c'è un dato di fatto che negli ultimi mesi
C'è un'attribuzione dei visti irregolari o dal rilasciate dall'ambasciata italiana a Tirana
Nel frattempo al toto le traiettorie anzi sono espresse che se ho ben provvisti del regolare ci saranno anche meno clandestini anche meno morti nel Canale di Otranto sempre a saper far qualcosa di concreto in questo in questo campo
Grazie
Ne approfitto per salutare l'arrivo dell'ambasciatore di Albania
Va bene tutto
Il problema delle spese di rimpatrio
Di cittadini che provengono da Paesi terzi e dei costi è una questione che riguarda tutti gli accordi di riammissione perdiamo anche con gli altri con i paesi della sponda sud del Mediterraneo
Dipendentemente dalle circostanze vedremo come aiutare a coprire i vuoti cosa questo non è che ci sia un impegno fare preciso che i costi devono essere sostenuti dall'Italia se arrivano dei clandestini o dei curdi o dei pachistani dall'Albania stessa che vengano in Italia quindi il controllo deve in primo luogo a venire nei Paesi di provenienza
Però questi accordi di riammissione noi speriamo che siano anche una remora
A queste dei entrate illegali che nel nostro Paese come del resto negli altri negli altri paesi europei
L'Italia mostra comprensione perché questo è un problema che riguarda tutti è un problema europeo vogliamo concordare per esempio una politica per quanto riguarda le popolazioni curde che voi sapete sono state quelle che recentemente curdi si sono maggiormente presentati sulle nostre coste attraverso barche che provengano dalla Grecia dalla Turchia e poi dalla Grecia poi fino fino fino in Italia
Per quanto riguarda la questione dei rischi mi pare che le dichiarazione del primo ministro siano state eloquenti a questo riguardo del primo ministro Fatos Nano
Naturalmente non possiamo escludere che al di fuori dell'ambasciata ci possono essere coloro che venne in cercano
Chiaro vogliono millantato credito che attraverso la loro azione possono avere favori nell'edizione del ministro
Noi faremo una verifica molto attenta di questo se ci sono stati casi in cui questo è avvenuto al di fuori dell'ambasciata intento e che le nostre strutture consolari vogliamo vederci chiaro abbiamo un meccanismo molto trasparente nell'emissione dei visti i visti in fondo non sono decisi a Tirana
Sono decisi a Roma
Perché qui dove la documentazione arriva e quindi e quindi e quindi dove le decisioni sono
Se ci sia una riduzione del numero dei visti che vengano concessi non lo so quello che esso è che i nostri partner europei dicano che l'Italia sta concedendo troppi visti
Questo che le voglio dire
Però noi abbiamo una politica molto aperta non vediamo perché non ci debbano essere visti temporaneo visti di lavoro coloro che vengono in visita cogliamo che lei
I flussi migratori con l'Albania siano messi sullo stesso piano di quello degli altri Paesi
Quindi può darsi che in questo periodo non so alle ci possa essere le ragioni di una eventuale riduzione del numero dei vissuti certamente la procedura è soggetta a controlli molto rigorosi per evitare fra l'altro possibilità di inquinamenti che ci sono stati anche in altri paesi nemmeno attraverso il nostro ambasciatore anche ambasciate di altri paesi che hanno sofferto della stessa situazione stiamo molto molto attenti e avere una procedura estremamente trasparente nella concessione
Sì signor ministro però ci sono dei casi che sono stati segnalati dalla stampa
Italiana dove ci sono delle degli albanesi che hanno un un impegno di lavoro dunque hanno un documento che significa che potranno lavorare in Italia
Se non non ottengono il visto non penso che il collega alludeva anche
Ma questi pistola se hanno un permesso di lavoro e visto l'avranno sicuramente automaticamente
Inizialmente ci vogliono quindici giorni
Per la per il possesso Intel delle domande di visti però non non e non intendiamo assolutamente mettere l'imitazione Testori
Grazie funzionante ma grazie a lei e poi dopo quel
L'altro collega regola Sergio mora Argentina finanza
Sulla politica interna estera il taglio andava verso l'America Latina quale difficoltà trova l'Italia nel in una modifica o il Consiglio di sicurezza nel dell'ONU nell'acqua di un Paese di questo continente potrebbe del della parte del Sudamerica potrebbe entrare al Consiglio di sicurezza
Che ancora lega se c'è un'altra domanda sull'Albania chiudiamo d'accordo con l'Alzheimer c'è altra giornata domanda sull'Albania
è meglio sceriffa riferito Bazo siete France l'agenzia stampa americana
Ecco l'Agenzia vorrebbe sapere quanti sono i rimpatri fino ad oggi eseguiti per gli albanesi e quali sono per il prossimo futuro
Credo rimpatri voi sapete che a seguito della crisi circa sedici mila cittadini albanesi erano venuti ne sono rientrati in Albania circa dodici mila
Quindi rimane questo flusso ulteriori deve deve essere risolto una parte dei quali rientreranno e ci sono ce n'è una particolare uniche hanno ragioni per rimanere sono quelle invitato quindi siamo molto molto avanzati quindi anzi nell'ultimo al seguito della scadenza del trenta di novembre e ne rimane vanno circa quattro mila miliardi fossero quasi cinque mila ma ne erano già usciti mille cinquecentoquarantotto alla fine della settimana scorsa versano le indicazioni che ci venivano dal ministero dell'Interno quindi rimane un numero molto limitato
Persone qui non è il fatto ma l'Italia non si può permettere di tenere qui due mila persone in un paese grande in fondo non è questo il punto questa è una questione di principio
E dobbiamo rispettare mantenendo in Italia tutti coloro che hanno bisogno di assistenza
E di solidarietà
Poche sono qui per ragioni politiche
Che ai sensi animista ci sono altre domande sull'Albania
D'altre due prima collega grazie sono Canepa della freelance International Press minigolf
Abbiamo dimostrato che l'eccezione la le situazioni eccezionali le governiamo abbastanza bene però mi chiedevo questo noi con l'Albania come Italia abbiamo avuto tutta una serie di rapporti precedenti al cambio di regime
Adesso il regime in Albania è cambiato e probabilmente molti negoziati andranno rivisti però mi chiedo ora che l'Italia e parte integrante e la unione europea svolge una sua politica estera esisterà ancora ed assenso una politica italiana nei confronti dell'Albania o quale sarà l'impulso che l'Italia darà a una politica europea
Verso l'Albania grazie la domanda e mi pare che sia incontestabile che l'Italia ha dato grande impulso
Nel all'Europa ai Paesi europei per un'attenzione e un impegno nei riguardi dell'Albania
E ho richiamato le non soltanto la forza multilaterale la sua coordinazione ma in particolare l'organizzazione degli strumenti per la ricostruzione del dell'Albania attraverso le conferenze che abbiamo ottenuto
Con la partecipazione degli organismi internazionali e mi pare che il volume di risorse che ora si rende disponibile all'Albania non solo quelle di assistenza tecnica alla ricostituzione delle istituzioni ma anche quelli interni di assistenza economica e quindi di Progetto sia veramente notevole l'Albania essendo un piccolo paese in fondo di nove milioni di abitanti riceverà un volume di risorse in aiuto per la sua ricostruzione che devono essere capaci di utilizzare naturalmente
Veramente veramente notevole
L'Italia non può non avere un'attenzione particolare euro un rapporto privilegiato con l'Albania lo ha per ragioni geografiche per ragioni quindi l'Italia rimarrà sempre in prima fila è il primo Paese donatore contiene ora estero prima il paese che darà il maggiore aiuto a questo Paese che ha bisogno di ritrovare stabilità e il cammino della crescita
Italia rimani
Continua ancora a svolgerle questo tipo di azione bilaterale e anche sul piano internazionale
Cazenove settantatré legati come sono Castrocielo ministro del Corriere europeo
Prosegue ricordando che l'economia dell'Albania
L'otto una grossa discrepanza fra i dati internazionali compresi quelli del Fondo monetario
E qui egli che poi si evidenziano questi fatti del resto continuo nei confronti dell'Italia di quello che si conosce stessi
Albanesi che stavano partendo le abbiamo notizie urlare
Grazie non volevo tornare che avrebbero preferito addirittura la morte
Qual è la verità sull'economia albanese signor ministro lei s'intende
Carissima
Dobbiamo partire dalla considerazione che l'Albania è il paese più povero di tutta la regione
Dei Balcani come del Mediterraneo e quindi non deve sorprendere
Se ci sembra provengano da quelle paese dei flussi migratori importanti
Perché il divario di ricchezza di opportunità di lavoro
è talmente grande
Che i flussi migratori continueranno da quel Paese verso l'Italia e verso il paese d'Europa
è il paese più povero di tutta la regione
Uscito dopo cinquant'anni di un regime dispotico come voi sapete con un'economia estremamente povera quindi che ha al fortunatamente l'Albania
Un'agricoltura
Buona perché l'Albania dispone delle risorse idriche più importanti di tutta la regione Albania produce la stragrande maggioranza dei prodotti alimentari di cui ha bisogno
Tant'è che anche durante il periodo della crisi il volume di aiuti alimentari
Che sono stati necessario sono stati richiesti è stato molto inferiore a quello che le organizzazioni internazionali avevano previsto quindi ha una buona base alimentari cioè a dire nella nel del traffico per il resto è un'economia da ricostruire
E quindi ha bisogno di infrastrutture delle infrastrutture fondamentali che si che ripartono appunto la canalizzazione delle acque come quella delle le le risorse elettriche tutte le infrastrutture dello Stato per dare a questa economia anche una
Un un settore antindustriali genera manifatturiero ci sono stati investimenti italiani significativi con investimenti di altri paesi
Io credo che con gli aiuti che vengono ora forniti
L'Albania l'economia albanese riprenderà a crescere
Dopo effettivamente la tragedia di quest'anno nel novantasette riprenderà a crescere che via via si creeranno posti di lavoro e si creeranno condizioni migliori certamente non è tale la situazione albanese da dire che
Potrà arrivare ai livelli
Di reddito di benessere che sono già raggiunti in altri Paesi anche quelli della sponda sud del Mediterraneo ci vorrà del tempo
Però mi pare che il riconoscimento internazionale per questa Albania che abbia bisogno un piccolo paese che ha bisogno di aiuti straordinari questo riconoscimento c'è stato e continuano a esserci
Grazie al ministero dove non ci sono più domande sull'Albania c'era una domanda in sospeso sull'allargamento della consiglio di sicurezza
Le americane
L'acquisizione del
Larga mento del Consiglio di sicurezza
Non riguarda più un singolo Paese
Non riguarda l'Italia direttamente non riguarda la Germania o il Giappone direttamente in quanto professor nessun Paese singolarmente o piccolo gruppo di Paesi può determinare il risultato dell'allargamento
Questa è una questione che oramai nelle mani dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Cioè a dire della maggioranza di due terzi che necessaria per raggiungere pre prendere una decisione a norma dell'articolo cento incontri che si sono avuti in assemblea generale il quattro il cinque dicembre a New York hanno sancito in maniera incontestabile la stragrande maggioranza dei paesi centotrentacinque centoquarantacinque hanno dichiarato hanno preso questa posizione il che significa
Che non è possibile
Imporre da parte di un gruppo di Paesi una soluzione senza il consenso di tutti e le ipotesi che sono state portate avanti fino a ora in particolare di un allargamento attraverso un omento del numero di membri permanenti del Consiglio dobbiamo ritenerle fallite
E che deve essere ricercata una qualche altra formula che aggreghi il consenso della maggioranza qualificata dei membri cioè necessaria per una decisione in questo senso
Quindi
Se lei diceva in America Latina certamente in America Latina ci poteva essere uno due tre e quattro paesi che aspiravano sotto quest'ipotesi che sono stati fatti addivenire membro permanente magari membro permanente a rotazione
Ma poi che questa è una questione sulla quale non c'è stato accordo è un accordo non non mi sembra possibile non mi sembra neppure possibile in America Latina
Che i Paesi dell'America latina si mettano d'accordo per dire quale deve essere il Paese membro permanente delle Nazioni Unite
Quindi mi pare che si va verso la ricerca di un'altra formula che possa aggregare il consenso di tutti i Paesi lei come sa
L'Italia assoluta ha presentato una sua proposta
Di allargamento attraverso un aumento dei membri non permanenti e quella è una proposta che è all'attenzione del dell'Assemblea delle Nazioni Unite
Se oggi dovessi giudicare dalle proposte che sono sul tappeto è la proposta italiana o una modifica in qualche modo la proposta italiana la sola al momento che potrebbe raggiungere i consensi dei necessari
Grazie serale quell'ente
E pallone dalla c'è la collega Aprea valido con delega greca
Il sindaco INVALSI ma che Series CED richiamando una stella a incontra ecco Fini ad esempio Castro piccanti
Renato in generale di unione monetaria queste neppure a a sta scalata l'atto dal fatto che lui pensa che sia possibile è un compito soluzioni su questo che io ero ex cioè la consiglio informale
Ripeto è corretta e poi anche pensa che si discuterà l'ARPA anche centrali europeo e e urlava Scarampo vestito anziani Cerato egiziani italiano sotto esentare Knack cani Gatta
La seconda domanda appunto ci se no Anna gelare pareri giudizi Reschigna appunto intimo di tedeschi e sul sapete tra debiti italiano è quasi residui passivi che si sono accumulate
E adesso che ha comunista mi sotto al ministero del tesoro già ed è andata così è riuscito a convincerla
Casini
A partirei da da quest'ultima domanda
Le preoccupazioni tedesche
Ci sono sempre state
Nei riguardi
Dell'unione monetaria
E in particolare dall'abbandono del marco
L'euro
Naturalmente tutti siamo convinti
Che l'euro debba essere una moneta tanto forte
Quanto il marco
E per questo che sia necessaria una solida convergenza di politiche prima e di situazioni prima di poter passare alla moneta unica e quindi l'accesso da un unico
I dubbi tedeschi sono nelle istituzioni ma sono in primo luogo in primo luogo nella gente
Mi pare che in questa difficile momento spetta alle autorità tedesche di convincere i propri cittadini che il passaggio all'euro è anche nell'interesse della Germania il piuttosto che sollevare dubbi su quella che la situazione dell'Italia o la situazione di una qualche altro Paese
Le cifre parleranno per se stesso certo dobbiamo preoccuparci della sostenibilità delle cifre o per esempio del disavanzo dello Stato
Anche negli anni a venire e non soltanto nel novantasette nel novantotto
Noi siamo convinti che il risanamento della situazione italiana va in profondità
E che quindi sa l'Italia sarà capace di mantenere il disavanzo di bilancio anche nei prossimi anni al di sotto del limite del tre per cento che il limite massimo responsabile
La questione dei residui passivi se lei vuole l'abbiamo l'hanno sollevata agli italiani non avevamo bisogno che c'ero con il San aprire i giornalisti ovvero o i tedeschi sappiamo benissimo qual è la situazione dei residui passivi cosa sono i residui passivi
Residui passivi sono Budget a proprie chance fatte in passato per progetti non realizzati di questo si tratta
Non rientrano più nei flussi di cassa perché per passare da impegni a Spitfire a spessa ciò non impegno di cassa noto Rizza azioni di cassa che non c'è
E quindi le tesorerie attraverso questo modo da tesoreria dello Stato cioè dire i fondi ai quali gli enti le Regioni ai Comuni
Possano avere accesso sono stati sgonfiati quindi si riduce in questa maniera la possibilità di eccedenze
Nel disavanzo di cassa dello Stato rimangano questi residui passivi che se non sono utilizzati naturalmente non costituiscono spesso vedremo come trattare la questione dei residui passivi
Riguardano progetti che sono stati diciamo approvati in linea di principio nel momento delle Budget a proprie chance a dire dei bilanci di competenza
E che poi però non hanno trovato corso di realizzazione
Sono una minaccia non credo che siano una minaccia perché qui progetti o quei quelle spese hanno bisogno di autorizzazione e se non c'è autorizzazione non c'è spesa
E pertanto è una questione che dobbiamo regolare risolvere all'interno del Paese marche non costituisce una minaccia per quanto riguarda il livello della spesa effettiva e quindi del disavanzo perché nelle mani del Governo del tesoro gestire i residui passivi
Nove le mani non c'è automatismo nella spesa eccessi autorizzazione
Grazie
Sì
Sono progetti che sono stati approvati ma che per varie ragioni
Non non vengano realizzati non sono stati realizzati nel corso degli anni e che rimangono sulla carta e che quindi naturalmente il fatto che rimangono sulla carta può essere una preoccupazione
Ma noi non come il Governo non abbiamo questa preoccupazione perché li abbiamo sotto controllo riprendano dava autorizzazione dello governo
E quindi non
Non sono stati un problema in passato non devono essere un problema in futuro
Grazie cerca elegante firmato dalla signora aveva chiesto altre domande cade l'affissione della di chi dovrà essere il il governatore o il presidente della Banca centrale europea
Non è all'ordine del giorno al consiglio del Lussemburgo mitomani qui domani
Per quanto riguarda l'euro ex che lei diceva cocciuti certamente c'è né è necessario trovare una formula di compromesso
Ora qui non so se tutti i suoi colleghi conoscono i termini della questione
Che se il termine l'audizione sono i seguenti
Nella Banca centrale europea c'è un comitato della gestione della politica monetaria alla quale partecipa non soltanto i Paesi che entrano nella moneta unica e che quindi costituiscono Cenni alla Banca centrale europea anche un consiglio
Generale a quale partecipano tutti i Paesi membri della comunità che in treno nell'euro o che non entrano nel
A livello dei governi quale deve essere il diciamo il meccanismo istituzionale per questioni che non riguardano esclusivamente la banca centrale ma che riguardano i governi
Per esempio le politiche della convergenza fiscale in materia di bilancio come le questioni che riguardano il tasso di cambio dell'euro i paesi terzi
Queste sono materie che appartengono ai governi e come sono sempre appartenute e non appartengono
Alla Banca centrale europea
Qui si tratta di vedere il punto del contendere esse ci deve essere un organismo magari informare
Nel quale queste questioni vengano discusse fra coloro che costituiscono la moneta unica o se invece è quelle questioni debbano essere trattate tutti insieme anche con i Paesi che non fanno parte dell'euro
Certamente io credo che ci possano essere
A questo riguardo
Momenti o istanze nelle quali ci può essere una contrapposizione di interessi
Fra
Una posizione di coloro che sono dentro rispetto a coloro che sono fuori questa questo questo diciamo appunto andrebbe a giustificare di avere un'istanza anche informale nella quale i Paesi che fanno parte della moneta unica si ritrovano fra di loro
Certo è che non vogliamo in questa maniera assolutamente creare un meccanismo da quale poi rimangano fuori Paesi che scelgono o che ancora non sono pronti per entrare nella moneta unica
Compromesso dovrà essere dovrà essere trovato
Se magari avere questo euro x alla Fali partecipano tutti ma che le decisioni poi sono prese soltanto ai Paesi che fanno parte dell'euro dovremmo avere andare in questa direzione e questa è una materia che sarà trattata
Dai capi di governo ci sono anche i ministri del Tesoro presenti durante il prossimo week-end
Grazie a questa elegante alle
Sono Andreatta il ministro della trasmissione greca della BBC lei ha parlato poco fa dell'allargamento del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite io vorrei parlare dell'allargamento prossimo dell'Unione europea
Ieri lei in Commissione esteri del Senato è stato abbastanza chiaro ha detto che proporrà sosterrà al Lussemburgo
Una linea di grande apertura verso la Turchia ADIS premerà perché non si tenga non si dia uno stop alla Turchia e che il il suo ingresso è stato solo momentaneamente bloccato non la paura insistendo troppo su questo tasto di creare nuovi contrasti col governo di Atene dopo la tempesta d'agosto
Tenendo anche conto del fatto che e la Turchia è fortemente contraria all'ingresso di Cipro che invece è già stato approvato dall'Unione
I negoziati per questo ingresso inizieranno l'anno prossimo
Guardi vorrei in primo luogo riprendere quella che lei chiama la tempesta di agosto c'è una tempesta in un bicchier d'acqua è io credo che dobbiamo sempre tenere presente quelle che sono le realtà e quelle che sono le finzioni
Per quanto riguarda la tempesta di agosto
E non aggiungo altro su cui
Per quanto riguarda la Turchia vorrei dire una cosa se mentre la Turchia ha una vocazione di far parte dell'Europa e quindi di far parte anche dei di far parte dell'Unione Europea
Noi crediamo che la Turchia non debba essere scoraggiata
Anche per la posizione strategica che la Turchia quindi in quella parte di Mediterraneo e quelle che sono stati i rapporti fra la Turchia e i Paesi europei
Quindi noi sappiamo benissimo che la Turchia non è pronta
O non è sicuramente allo stesso livello di maturazione politica e anche economica
Per entrare a far parte dell'Unione Europea insieme ai Paesi agli altri paesi che hanno fatto domanda di adesione che ci vorrà un suo tragitto un suo tragitto di avvicinamento che sarà sicuramente più lungo di quello degli altri Paesi ma ciò non significa che noi dobbiamo chiudere la porta alla Turchia semplicemente perché a delle differenze con la Grecia
Noi vogliamo che quei problemi vengano risolti fra Grecia e Turchia e dobbiamo adoperarci a perché questo avvenga ma credo che sarebbe un errore politico grave
Che chiudere la porta alla Turchia abbiamo proposto che la Turchia faccia parte di questa conferenza europea permanente che l'organo che raccoglierebbe tutti i Paesi che hanno fatto domanda di adesione
Non solo i dieci Paesi più Cipro
E l'atto e anche non solo quelli ma anche la Turchia che sarebbe un organo di cooperazione quindi fa parte dell'allargamento ma non è un organo negoziale i negoziati si fanno a livello bilaterale con i Paesi attraverso i meccanismi di pre-adesione
E i meccanismi di attenzione
Quindi non è che l'Italia spinge del la Turchia addivenire membro domani dell'unione europea sappiamo benissimo che la Turchia non è in linea con i criteri di Copenaghen
Per quanto riguarda le libertà politiche i diritti civili i diritti umani
E che quindi in ogni caso un negoziato con la Turchia non potrà essere iniziato fino a quando queste questioni non sono risolte dai dalla dalla Turchia quindi in Europa credo che ci sia un convincimento morto diffuso
Che per la Turchia il tragitto sarà lungo
Ma non dobbiamo dare l'impressione alla Turchia e non credo che questo sia nemmeno quello che voglia fare la Grecia che la Turchia non debba far parte dell'Europa perché è un Paese musulmano invece di essere un Paese di altre dell'ICI
Chi è parte della NATO anzi è l'unico Paese non chiama che ha fatto domanda di adesione che ha una che ha una un accordo doganale con l'Unione europea nessun altro di paesi che vogliono diventare membri della comunità hanno un accordo doganale con l'Europa
Ha fatto domanda di adesione nel mille novecentosessantatré mentre i paesi dell'Europa dell'Est sono usciti dall'ottantanove dal comunismo sappiamo che sono tutte situazioni Henze più recenti
Quindi questa è l'impostazione che noi portiamo avanti conosciamo le suscettibilità e le posizioni greche ma dico quello non davano Hendon Terranova precludere di tenere vero la Turchia al di fuori chiudete la porta che immette all'Europa
Mi pare che anche recentemente quando c'è stata la visita del primo ministro turco in in Germania che lo stesso cancelliere ha detto che l'Albania che la Turchia diverrà
Membro dell'Unione europea
Naturalmente una questione di tempi sappiamo che saranno tempi lunghissimi non si tratta di iniziale di viziare un negoziato
Si tratta soltanto di tenerle associati a un meccanismo della che la Conferenza europea che per i temi generali
Verrebbe convocato prima dell'inizio dei negoziati e periodicamente sui grandi temi del PIL secondo pilastro del terzo pilastro dell'unione europea riunioni
Non ci sono polemiche per l'ingresso di Cipro nell'Unione
Mi pare che da parte delle autorità Greco Cipro molte ci sia stato abbiano preso un atteggiamento molto ragionevole
Di a vere nella delegazione che negozierà
Il l'adesione di Cipro alla all'Unione Europea anche rappresentanti turco ciprioti
Si tratta di vedere come questa delegazione sarà composta se debba essere paritaria o non debba essere paritaria e noi come Italia abbiamo insistito con le autorità turche che anche un atteggiamento di apertura
Verso l'Unione europea dipenderà dalla loro posizione nei riguardi di Cipro e della sua adesione che noi vogliamo che questo processo vada avanti senza ostacoli da parte della Turchia come un atteggiamento più comprensivo alla ricerca di una soluzione dei problemi con la Grecia
E non ultimo naturalmente progressi all'interno della Turchia per quanto riguarda i diritti civili e diritti umani questa è la posizione dell'Italia come lei vede non è una posizione diciamo che e noi che possa essere ritenuta squilibrata a favore della Turchia niente affatto
Favore della cooperazione e della ricerca e una soluzione dei conflitti che sono in atto
E incompresa la soluzione una ci proprio noi pensiamo che con l'adesione anche quel problema
Possa essere gradualmente risolto secondo le formule che sono state suggerite dalle Nazioni Unite e quindi questa è una costruzione federale Teledue
Comunità chiamiamole così perché se dico entità dite che sono due Stati allora poi si fanno le tempeste di agosto
Quindi delle due comunità io però vorrei invitare tutti voi di andare a Cipro e vedere poi il traffico voi stessi un giudizio di qual è la situazione di Cipro
Se ci sono due comunità o quello che ci sia se ci sono frontiere se ci sono barriere o come stanno le cose
Quindi una cosa sono le realtà è una cosa sono le finzioni
Vogliamo
Grazie dunque c'è due colleghi e poi un altro buon giorno ministro sono Nicoletta denti coordinatrice della campagna italiana per la messa al bando delle mine
Siamo entrambi reduci da ottava dove purtroppo non ci siamo incontrati Italia ha firmato la scorsa settimana la convenzione internazionale per la messa al bando delle mine antipersona
Ovviamente nell'ambito della conferenza di Ottava Alitalia anche avuto direi un profilo politico piuttosto elevato una delegazione composita non soltanto di rappresentanti del governo ma anche del Parlamento
E nel suo discorso
E si è impegnata l'Italia per arrivare ad una rapida ratifica di un'immediata ratifica di questa convenzione che sappiamo sarà lettera morta non diventerà realtà fintanto che quaranta Paesi non l'avranno ratificata
Allora la mia domanda è la seguente cosa intende effettivamente fare l'Italia
Per arrivare per giungere ad una rapida dei chiediamo immediata ratifica di questo trattato
Quindi quale corsia preferenziale intende dare a questa convenzione affinché non si ripeta quello che l'Italia ha fatto con la convenzione sulle armi inumane del mille novecentottanta che ha ratificato dopo quattordici anni in secondo luogo la il trattato di Ottava prevede un impegno piuttosto serrato piuttosto pressante in termini di sminamento e di rimozione delle mine cosa l'Italia intende fare da questo punto di vista grazie collega
Sì e e è un'altra scusate una guarda due domande mi sembra no magari dopo ok va bene
L'Italia è stata uno dei peggiori dei Paesi maggiormente impegnati
Nel problema della messa a bando delle mine anti uomo tante che il nostro Parlamento ha approvato nel corso di quest'anno una legislazione che presa da esempio come lei sa anche da parte di altri
C'è una sensibilità molto grande non solo nella nostra gente ma anche nel parlamento era ottava come lei sa il presidente Occhetto della Commissione esteri della Camera il quale lui stesso assume l'impegno di trovare una corsia preferenziale per una rapida ratifica di questa convenzione l'Italia non ha problemi a ratificarla perché c'ha la legge e quindi si tratta soltanto di trovare il meccanismo procedurale per poterlo per poterlo fare
L'Italia è ugualmente impegnata nei programmi di sminamento in vari Paesi
Stiamo lavorando su questo in maniera bilaterale
E siamo disponibili ad aumentare le risorse anche da mettere a disposizione per i programmi di sminamento che sono costosi perché richiedono molti uomini non richiedono strutture richiedano uomini quindi questo però siamo anche in questo che pare siamo in veramente in prima fila abbiamo programmi per l'Angola svilupperemo un programma per la Libia perché ci sono ancora vecchie mine anti uomo quindi tu cui siamo impegnati anche per poi il cercare di curare coloro che diventano vittime di mutilazioni
Diminuite sono ancora che sono ancora sul terreno dico questi ma anche in altri paesi
La sono stanca di esista siano un bel giornale nazionale di Bucarest
A con le posate Renzi Italia intende ancora a sostenere la candidatura romena in tutte dove setti in atto è è Unione Europea e che lasciano alla Romania per il futuro grazie
Io vorrei dirle
Che la Romania un Paese che raccoglie grandi simpatie in Europa
E direi che a questo riguardo la vicinanza fra i nostri due Paesi è molto grande
Lei sa che abbiamo portato avanti con forza
L'adesione della Romagna alla NATO fin dal primo gruppo questo non è stato possibile per opposizioni di altri paesi
Ma Romania e Slovenia sono stati identificati come i Paesi che faranno parte per primi
Del nuovo allargamento che sarà deciso nel mille novecentonovantanove manteniamo fermamente questa posizione senza naturalmente voler discriminare altri Paesi dell'area poiché riteniamo indispensabile un rafforzamento del fianco Sud dell'alleanza atlantica
Ci sono ragioni di vicinanza ci sono anche ragioni strategiche che portano l'Italia in particolare ma anche altri Paesi la Francia impartire anche altri Paesi
A chiedere quindi l'adesione della Romania alla NATO per rafforzarne come dico e il fianco sud di questa alleanza che l'area dove conflitti che vent'
Ali possono possano possano me
Lo stesso vale per la l'adesione all'Unione Europea la commissione ha identificato cinque Paesi più Cipro come essere più pronti sul piano delle riforme politiche ma anche delle riforme economiche per iniziare il negoziato di adesione tuttavia anche se la decisione domani e dopodomani viene impresa che il negoziato debba iniziare soltanto con cinque Paesi o sei Paesi è un processo aperto poi che il le procedure di pre-adesione continue l'anno con i Paesi con i quali i negozianti non iniziano subito negoziati effettivi di adesione e ci sarà si rifarà il punto ogni sei mesi una volta all'anno
Per vedere se qualche altro paese ha raggiunto il livello degli altri in quel momento si aprirebbe immediatamente la procedura di negoziato anche con questi Paesi quindi la Romania
Mi pare che sì avvenne
Posizionata a questo riguardo certo deve continuare in questi sforzi di adeguamento delle proprie strutture
Quindi politiche ma anche quelle economiche per potere quindi passare il vaglio dell'esame che viene fatto dalla Commissione in ultima analisi dai capi di Stato e di governo
Grazie all'ultima domanda hanno si porta
Di insieme all'ultimo momento state fatte le tutte e tre e poi ministro risponde sono Giovanni orfane di Liberal
Prima parlando della questione dell'Aler larga allargamento del Consiglio di sicurezza dell'ONU lei ha fatto riferimento alla proposta italiana
In realtà l'impressione sui media interna sulla stampa internazionale italiana è che l'Italia impegnati in una vera a propria battaglia su questa questione dell'allargamento del Consiglio di Sicurezza battaglia che ha trovato il suo campione nella figura del ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite Fulci come è noto il
Il mandato dell'ambasciatore è in scadenza si parla di una possibilità di un prolungamento del mandato dell'ambasciatore per poter proseguire
Questa battaglia che abisso come lei ricordava anche segnare dei punti a favore per il nostro Paese
Un'eventuale mancata conferma un prolungamento del mandato dell'ambasciatore Fulci
Potrebbe significare un affievolimento dell'azione italiana presso sulla questione dell'allargamento del Consiglio di sicurezza grazie agli articoli ultime due domande un e due
Mio ahimè e
La Svizzera e in particolare sul problema dei trasporti delle esigenze ecologiche della Svizzera delle tasse che voglio mettere
Sull'attraversamento del loro Paese
Coincidenze collegate accresce signor ministro sono a ruote il Quotidiano del Popolo di cena
La signor ministro
Recentemente è stato di nuovo in Cina
Ecco vorrei sapere
Che c'è di nuovo nei rapporti con la Cina quale sarà la prospettiva perché l'Italia sta facendo tutti gli sforzi per riempire il tempo che avete perduto
Grazie carsica lega
Allora fatelo da questa domanda difficile che
Si abbiamo perso tempo
Vogliamo recuperarlo sia lo stiamo recuperando mi pare che le iniziative che sono state prese in questo ultimo anno questo ultimo anno e mezzo dimostra l'attenzione che l'Italia dedica a questo grande Paese come dedica all'Asia nel suo nel suo insieme ho visto il Primo Ministro Li ponga la prima col
Cosa che mi ha detto è che i millesimi fra Celli faceva molto piacere rivedermi perché negli ultimi quindici mesi questo sale era se era stato stava diventando il quinto incontro avuto con voi ci siamo visti cinque volte dal marzo del mille novecentonovantasei questo oltre nata
La mente alle visite che ci sono state di altri ministri italiani del Presidente del Consiglio che si annunciava la visita del nostro capo di Stato in febbraio del mille novecentonovantotto ma al di là di questo li impegno mi pare molto forte delle imprese italiane assistite al traverso strutture sia della nostra ambasciata del l'istituto il commercio con l'estero e delle nostre strutture che fanno parte del sistema Italia di vedere quali sono i progetti e le sinergie che possano essere sviluppate e con la Cina ho trovato ho che c'è un grande interesse previ prodotti e per il vivere italiano a Pechino abbiamo aperto questa grande mostra punto dell'Italia in Cina alla quale hanno partecipato o trecentoventi imprese italiane
E che sarebbe stata visitata
Da oltre duecento mila imprenditori piccoli anti cinesi
Per vedere quello che noi possiamo fare e so che i risultati di questa mostra sono stati estremamente estremamente soddisfacenti così mi è stato detto da parte delle autorità cinesi come da parte e le nostre delle nostre imprese quindi l'Italia sta facendo un grande sforzo per quanto riguarda la sua partecipazione alla crescita di questo grande di questo grande Paese c'è un interesse particolare verso le nostre piccole e medie imprese che sono un esempio che anche in Cina vorrebbero vedere sviluppare e le possibilità
Di joint ventures e quindi di partecipazioni in nuove attività fra imprenditori ci inizia imprenditori italiani si stanno sviluppando in maniera estremamente soddisfacente ci sono sempre nuove iniziative che iniziano e che vanno avanti ma come bene in tutte in tutti i casi l'impresa
Comporta rischio la crescita di un Paese comporta opportunità
Rischi e non tutte le iniziative necessariamente posso imprenditoriali vanno a buon fine la strega Ande maggioranza di queste iniziative sta andando molto bene e non parlo dei Grandi Progetti naturalmente che le nostre imprese hanno in preparazione che stanno negoziando con le autorità cinesi quindi mi pare che stiamo riguadagnando il terreno perduto
Ed è anche nell'interesse reciproco che i nostri due Paesi della Cina e dell'Italia e ciaramelle dove domande senza alleanze
Confederazione elvetica sei
Questi negoziati
Fra la Svizzera l'Unione europea stanno in
Avanti sappiamo quanto sia difficile il problema dei trasporti terrestri e dei trasporti su strada quale siano le sensibilità svizzere e d'altro lato quelle che sono le necessità di un'intesa Cologno
E a che porti la Svizzera sullo stesso piano
Per quello che è l'atteggiamento negli altri paesi che sono di frontiera verso il nord dell'Italia sia che sia d'Austria o che sia la Francia recentemente
Te la Svizzera ha fatto delle nuove proposte per quanto riguarda il trappola il trasporto su strada che sono ora all'esame della commissione europea ne dovremo riparlare alla prossima riunione
Ne del consiglio dei ministri degli esteri io ho incontrato il presidente cotti in più volte nel loro incontrato di nuovo due giorni fa ha bon ora divenuto presidente della Confederazione per una no ma abbiamo parlato di questo problema
Che tutti noi siamo e noi vediamo con certamente molta simpatia capiamo benissimo quali sono i problemi della Svizzera e che problemi dovranno essere risolti attraverso la la costituzione di trasporto alternativo al trasporto su gomma che è quello che naturalmente porta inquinamento e che causa i danni all'ambiente maggiori così sono concepiti l'acquisizione della tassa tra la missione
Complessa perché è un modo ho per tener fuori il traffico stradale dalla Svizzera se diventa troppo costo
Oso attraverso questa tassa che viene ma eventualmente non potrebbe essere che una misura transitoria che però deve essere negoziata come già essere negoziato il peso dei dei mezzi che possono transitare ventotto mila tonnellate
E le quaranta mila tonnellate che fanno oggetto di discussione c'è però una buona disposizione vorrei dirle nella vita europea di venire incontro alla Svizzera pur cercando di convincere la Svizzera che ci sono no del minimo perequare Menzio
Credevano essere devono essere accettati però le edicole voglio lasciare questo impressione generale di comprensione bene e di desiderio di arrivare a risolvere questo problema sperando poi che naturalmente il il canto ogni e il i cittadini svizzeri approvino quello che sarà l'accordo che verrà ragioni tutto tra il governo confederale e l'unione pancia grossa la bassa si canali
Abbiamo avuto alle Nazioni Unite
Un ambasciatore un eccellente ambasciatore che ha portato avanti questa
Dibattito quindi questa partecipazione in maniera con vigore direi con molta efficacia e con molta competenza però non è il solo ambasciatori
Di cui dispone l'Italia
Quindi noi vedremo ora quando il suo mandato arriva a scadenza quello che vogliamo fare un cambiamento di ambasciatore quando uno arriva all'età di conclusione della carriera non potrebbe in nessun caso essere interpretato come una minima minore attenzione o un allentamento dell'attenzione per quanto riguarda la riforma del Consiglio di sicurezza che in ogni caso come dicevo prima dopo le unioni del quattro del cinque dicembre mi pare che sia avviata sulla buona strada la proposta italiana di un allargamento a membri non permanenti precede le proposte successive di che sono arrivate del presidente vasali della Malesia è ora più recentemente della proposta americana di un allargamento di membri e di membri permanenti nel Consiglio di Sicurezza quindi la nostra posizione non è dettata non è una reazione
Alla
Alle proposta di dare un seggio permanente la Germania Giappone ma è precedente
Quindi rimaniamo
Rimaniamo convinti che è una soluzione potrà essere trovata su quella base con le modifiche che si riterranno necessari quella sarà una base di partenza
Grazie grazie signor ministro di essere venuto grazie
Consigliere massonico