La riunione congiunta delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato sulla questione irachena a Palazzo Madama; La questione dell'utilizzo delle basi militari Nato in Italia

Quest'oggi a Palazzo Madama la presenza delle ministro degli esteri Lamberto Dini e dei sottosegretari di stato agli esteri Fassino e la difesa Massimo Brutti
Le Commissioni congiunte di Camera e Senato commissioni difesa ed esteri hanno discusso del problema Iraq degli sviluppi della vicenda irachena
Ascoltiamo intanto quello che ha dichiarato il ministro Dini all'uscita dalla Commissione a proposito della aut aut posso da Bertinotti su un eventuale coinvolgimento dell'Italia è un'azione militare Bertinotti ha detto in tal caso la maggioranza non potrà rimanerne illesa ascoltiamo Dini su questo sono stati continuano ora degli scambi dire due
Per i punti di vista
Che in senso estremamente democratico devo dire le opinioni possono differire ma il governo esce sempre da ricchi arricchito da un confronto con il Parlamento e questo è quanto io ho dichiarato in chiusura e per le decisioni che saranno prese dal Governo italiano come sentiamo alle stesse parole delle Ministro Dini si attende l'esito della missione di Kofi Annan a a Baghdad ci atterremo ai risultati della missione del segretario generale
Delle sue conclusioni e alle raccomandazioni che li farà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ci atterremo a queste ultime decisioni
E sulla posizione di Rifondazione Comunista ascoltiamo il parere dello stesso segretario Fausto Bertinotti che nel suo intervento aveva appunto detto con un intervento militare è una partecipazione dell'Italia non avrebbe lasciato indenne la a maggioranza ecco quello che pensa Bertinotti della relazione delle Ministro Dini ho trovato
La relazione del ministro degli esteri
Ampi persino più per linguaggio e cultura che non proprio di scelte immediate e indiani che caso con questo errore politico secondo me di mentre l'iniziativa di pace sta partendo di avere già una subordinato di accettazione
L'eventuale intervento americano sebbene in una certa cominci
Orecchie lo stesso presidente commissione sta Camel ha giustamente stigmatizzato
Il ministro degli esteri Cossu del dibattito mi è sembrato poi riposizionare un po'rispetto alla relazione iniziale la posizione del duo io non rivendicato il merito di aver aperto questo iniziativa diplomatica
Riduciamo
Allontanando la questione la decisione sulla base resta però questa ambiguità e in questione francamente le ambiguità nuoce alla missione di pace del segreto generazioni unite su cui tuttavia investiamo usa una sostanza e dunque grandi attese speranze da parte del Gore
Herno italiano
Rispetto a questa missione di così Annan a Baghdad come si evince dalle stesse parole del sottosegretario di stato agli Esteri Piero Fassino
Io penso che per operato come l'Italia e altri Paesi hanno fatto perché
Il Consiglio di Sicurezza conferisce un mandato
Ecco Fiamma per andare a Baghdad
Ha un significato molto preciso ma è un fatto formale
Sia significa mettere ancora di più Baghdad di fronte alle sue responsabilità Kofi Annan va da Saddam Hussein a parlare non a nome di questo o quel Paese ma a nome del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite cioè dell'ONU cioè della comunità internazionale ed è evidente che a questo punto Baghdad e di fronte ad un po'da una questione molto precisa se accoglie le proposte di Kofi Annan bene se non raccoglie avrà detto no alla comunità internazionale non a questo o quel Paese quindi diciamo le cose sono molto più chiare e noi riteniamo che in questo quando si è ha cresciuta la possibilità da parte della comunità internazionale di ottenere il risultato perché si proponente ti colare che
Le risoluzioni dell'ONU vengano non nuovamente applicate nella loro interezza e in particolare che possono riprendere senza alcun ostacolo le ispezioni dei controllori dell'ONU e in modo tale che siamo sicure che non vi è una produzione di armi di distruzione di massa oggi noi siamo impegnati insieme a tutti gli altri governi a sostenere l'iniziativa di Kofi Annan e a farlo giungere messaggi assai da musei che deve tener conto della volontà della comunità internazionale quindi non deve avere un atteggiamento di chiusura ma invece di apertura e disponibilità garantendo così un successo la missione del segretario generale delle Nazioni Unite qualora questo no emesse naturalmente lo valuteremo sarà il segretario generale stesso a fornire a tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite ha una sua valutazione delle sue indicus di indicazioni e noi ne terremo conto nella nostra azione e intanto sottolinea Piero Fassi no manca il ruolo dell'Unione Europea ma l'Europa come soggetto unitario si anche in questa occasione ha manifestato una di fico sta a parlare con una voce sola non è una sorpresa una politica estera e di sicurezza comune da tutti auspicata ma non c'è ancora in termini concreti
Noi continuiamo a batterci insieme
Ad altri paesi contro ogni forma di rinazionalizzazione della politica estera perché siamo convinti che l'Europa se vuole contare pesare se non vuole essere hanno il comico nano politico un gigante economico deve essere capace di darsi una azione di politica estera comune
Non c'è ancora ma questo non significa che non bisogna insistere perché un giorno ci sia e per quanto riguarda gli incerti equilibri all'interno della maggioranza e del Parlamento dunque
Lo stesso Piero Fassino si appella al senso di responsabilità della stessa opposizione primo da tempo sostengo che quando sono in gioco questo
Di politica estera ogni forza politica deve assumersi le responsabilità che gli competono ragionando come gli interessi del Paese no
Collocandosi in una logica di schieramento
Le forze che sostengono il governo ad esclusione di Rifondazione Comunista stanno sostenendo certe scelte politiche estera perché sono convinti
E sono così convinte che non cercano di negoziarli o di ridurne la portata con Rifondazione comunista per il solo fatto Rifondazione Comunista penso una cosa diversa
Penso che con lo stesso schema dovrebbero già ragionare i partiti di opposizione se sono convinti che sia giusta una certa linea di condotta dell'Italia nei confronti a crisi irachena devono sostenere con le linee condotta per i corrisponde gli interessi dell'Italia la comunità internazionale troverai molto sbagliato
Che anziché partirà questa valutazione partissero semplicemente dal dire votiamo in un modo o nell'altro a seconda di quello che è lo schieramento nel Parlamento è strumento perché così ci consente di creare una difficoltà al governo una meschina cosa di fronte a a una crisi internazionale che richiede a tutti assunzione di responsabilità ad un livello molto più alta ed un
Il governo italiano si rimette alle decisioni dell'ONU e soprattutto all'esito della missione e del segretario generale Kofi Annan a a Baghdad come ribadisce lo stesso sottosegretario alla Difesa Massimo Brutti noi abbiamo voluto tenacemente fin dall'inizio
Che si imbocca asse la via per una soluzione negoziale diplomatica in particolare abbiamo insistito perché fosse il segretario generale dell'ONU accorsi come me direttore
Questo è avvenuto c'è una mediazione in atto con un mandato aperto
Che consente Kofi Annan di
Riaprire un discorso con il governo iracheno naturalmente c'è un punto che irrinunciabile
E cioè che l'Iraq deve consentire i controlli da parte della Commissione ONU per la individuazione
Gli eventuali
Armamenti non consentiti armamenti per la distruzione di massa che devono essere sulla base della risoluzione nel Consiglio di sicurezza dell'ONU dell'aprile del mille novecentonovantuno distrutti
Rimossi neutralizzato
Noi in questi giorni
Puntiamo con tutte le forze su
La via della soluzione pacifica sugli strumenti del dialogo sull'iniziativa politico-diplomatica anche per questo non abbiamo partecipato
Alla preparazione alla predisposizione di misure militari
Nei confronti dell'Iraq
In funzione deterrente o per un eventuale attacco queste misure militari sono perché decise da alcuni Paesi nostri alleati noi
Abbiamo insistito insistiamo sulla via politico-diplomatica un'ultima battuta in caso di
Un'azione militare siamo nelle ipotesi ma in caso di un'azione militare
Come dire deciso dall'ONU come estrema ratio sarebbe meno anche il problema dell'utilizzo delle basi italiane da parte degli Stati Uniti questo lo vedremo una cosa alla volta noi aspettiamo adesso e i risultati della missione di Kofi Annan dopodiché questi i risultati dovranno essere valutati dal Consiglio di sicurezza dell'ONU torneremo in Parlamento sulla base degli elementi di fatto che matureranno nelle prossime ore nei prossimi giorni
Noi assumeremo determinazione stretta convergenza naturalmente con di paesi che sono nostri alleati ma l'obiettivo fondamentale e quello di ristabilire il controllo
E la corretta applicazione delle regole del diritto internazionale ora l'attacco militare
Non garantisce questo rispetto delle regole del diritto internazionale nel modo più efficace e giungere ad una soluzione consensuale trattando trattando con l'Iraq purché rimanga ferma
Punto di principio che ho detto e cioè che il controllo si deve realizzare ma ci sono anche anche altre possibilità di trovare un punto d'accordo io credo anche che si debba consentire al più presto un'intensificazione degli scambi a partire dal programma
Petrolio in cambio di generi alimentari e di medicinali noi dobbiamo fare il possibile la comunità internazionale e fare il possibile per alleviare le condizioni di miseria in cui vive il popolo iracheno ma esiste una maggioranza in parlamento in
Grado di reggere in ipotesi e dell'attacco militare nei confronti di Baghdad abbiamo chiesto al presidente della Commissione esteri di Montecitorio Achille Occhetto soprattutto alla luce di quanto dichiarato proprio in Senato
Questa mattina da Fausto Bertinotti ma ritengo che per questo io non era favorevole a fare oggi questa riunione perché stiamo facendo la discussione appreso la quello che avviene a bardata quindi fasciarci la testa prima dette cioè la rotta non è una cosa saggia non è stata una cosa saggia nemmeno questa convocazione io penso che noi abbiamo una via maestra che quella di mettere tutto sotto l'egida dell'ONU
Vale a dire affidare tutto alla trattativa di Kofi Annan e questo mi sembra siamo su questo siamo tutti d'accordo ma nel caso in cui tale trattativa dovesse fallire
Non ci deve essere l'intervento automatico di una sola potenza bisogna ritornare al Consiglio di sicurezza e l'eventuale uso della forza deve essere sotto leggendo leggi da delle Nazioni Unite
Questa strada quindi potrebbe anche come dire escludere il problema dell'utilizzo delle basi da parte degli Stati Uniti se dovesse essere un'azione corale e non quindi solo negli Stati Uniti anche a livello decisionale
Sì ma io credo che questo sia un problema in calo alla attualmente usato soltanto per nel teatrino del dibattito interno italiano allo stato attuale degli Stati Uniti non ci chiedete base
E penso che non c'era non intenda chiedere cioè anche perché le basi italiane difficilmente potranno servire come punto diretto per eventuali attacchi sono troppo distanti dal luogo
Dal Golfo perse la sostanza sempre abbiamo vista con estrema chiarezza che l'esercito americano se è già piazzato quindi le nostre base sono già superate ampiamente potrebbero diventare cute se la guerra si protraesse per un anno ma credo che
Non c'è non c'è da immaginare uno scenario di questo genere ascoltiamo adesso quello che ci ha detto il portavoce dei Verdi Luigi Manconi sulle dichiarazioni rese nella replica dello stesso ministro degli Esteri Lamberto Dini soprattutto vorrei sottolineare come nella replica del ministro degli Esteri
Ci fosse un elemento positivo cioè il fatto che non si consideri la missione di Kofi Annan come l'ultimo ed estremo tentativo dopo quell'Ultimo ed estremo tentativo altri ce ne devono essere dunque non si chiude tutto nello spazio di novantasei ore cosa pericolosa perché quando si Marika di tanti significati risolutivi e finali un atto ci si impedisce di compierne altre e invece altri vanno fatti
E quindi si prospetta un ipotetico come dire secondo passaggio nel in sede di Consiglio di sicurezza dell'ONU e si esclude quindi la possibilità di un'azione unilaterale da parte degli Stati Uniti
Nulla si esclude incerto oggi essa è più difficile ma c'è anche un altro dato che vorrei ricordare nell'intervento del senatore Andreotti
C'è stato un riferimento alla guerra del Golfo di novantuno
E al fatto che in quella circostanza sono stati impiegati duecento giorni di negoziati e trattative e tentativi e ancora tentativi e poi tentativi non capisco perché un periodo così lungo che pure ha avuto un esito terribilmente negativo un periodo così lungo non ci sto non ci sia concesso oggi non vogliamo concede Arciero oggi non vogliamo che la comunità internazionale oggi lo percorra tutto abbiamo poi chiesto a Manconi
O nel giudizio sulla dura presa di posizione del governo russo non direi i
Nemmeno in questo caso
Che la situazione si accusi irrigidita tale cioè da offrire solo degli auto auto dunque non vedo nemmeno la posizione della Russia come
Così dirimente c'è la situazione di grande movimento e la dichiarazione
Comune ditta Lia Russia di qualche settimana fa ha giocato un suo ruolo positivo
Vogliamo che quella iniziativa sia dentro un sistema di azione mi e ancora di iniziative ancora di trattative questo chiediamo questo vogliamo a questo affidiamo
Le speranze di una conclusione positiva io voglio ricordare che oggi sia il ministro degli Esteri che il sottosegretario alla Difesa hanno citato
Un dato che nei giorni scorsi avevamo in numerosi richiamato il fatto cioè che la Commissione permanente di controllo delle Nazioni Unite
Quella cioè composto da i famosi ispettori di cui si sta parlando
A distrutto dopo avere individuato un numero di arsenali e di armi ben maggiore di quelle che distrusse la guerra del Golfo
Dunque
Abbiamo avuto la conferma autorevole autorevolissima che Lavia
Diplomatica la via dell'iniziativa negoziale la via della trattativa la via dell'autorevolezza del le comunità internazionali può essere più efficace oltre che più equa più efficace dell'Asia Bell
Circa e bombardamenti pronto testualmente possono lasciare intatti gran parte di questi arsenali
Non solo i bombardamenti possono lasciare intatti gran parte di questi arsenali rivelarsi del tutto inefficaci rispetto a dispositivi bellici che non sono quelli tradizionali
Ma questo va detto la guerra nel Golfo la guerra del mille novecentonovantuno certo un risultato l'ha ottenuto a cioè ricacciato Saddam all'interno nella suo stato ma un altro risultato ha ottenuto di rafforzare enormemente il potere di Saddam di ampliare il suo prestigio in quella zona del mondo
Dire a rafforzare la sua capacità di attrazione nei confronti di altri paesi non solo ha acconsentito a Saddam di esercitare il suo dispotismo con ancora più forza e capacità di persuasione all'interno non va mai dimenticato che all'interno dell'Iraq e mi sono minoranze etniche e vi sono opposizioni politiche che non hanno alcuno spazio non va dimenticato che le armi chimiche di cui si sta parlando furono usate nell'ottantotto mille novecentottantotto
Dieci anni fa da Saddam Hussein per bombardare la città curda questi sono i dati di realtà di fronte ai bombardamenti che produssero ci in cui mila morti curdi chi si è mosso i verdi possono se non altro rivendicare di aver manifestato dieci anni fa contro Saddam Hussein
Ecco un'ultima battuta spostandoci con l'ottica sul contesto italiano
Bertinotti ha posto un paletto paletto ben preciso ha detto che in caso di coinvolgimento degli dell'Italia in un'azione militare la maggioranza non ne rimarrà indenne queste testuali parole per quanto riguarda i Verdi
Il verde ribadiscono la loro posizione siamo assolutamente e incondizionatamente contrari alla l'uso di basi italiane per la guerra degli Stati Uniti ma cosa vuol dire questo cioè ci stupiamo meglio la domanda
Le basi italiane sicuramente non saranno utilizzate per attacchi diretti in quanto troppo distanti dall'al Golfo Persico potrebbero è stilizzata e per quasi con un attività ordinaria
Per un appoggio logistico rispetto ad eventuali scenari di guerra
Siamo contrari a qualunque uso logistico di basi italiane per la guerra degli Stati Uniti per Umberto Ranieri responsabile
Gli esteri del PDS comunque va sottolineata la grande importanza dell'azione diplomatica del segretario generale dell'ONU
Sì il Parlamento italiano oggi nel corso della seduta
Delle commissioni Esteri difesa
A
Espresso il più convinto sostegno al missione del segretario generale delle Nazioni Unite corso all'Ecofin nella missione
Difficile ma
Non destinato a un sicuro fallimento come alcuni sostengono Kofi Annan
Si reca a Baghdad con un mandato che gli consente di prospettare i dirigenti iracheni una via d'uscita dalla emergenza
E quindi Moro l'impressione che sia possibile anche un esito positiva
Intanto un incredibile da tutti coerenza la latitanza della Unione europea il come scelte di politica sera unitarie sì questo è un limite emerso ancora una volta la
Inconsistenza della iniziative dell'Unione Europea
La debolezza l'assenza invidio un politica estera i di sicurezza comune dell'Unione Europea e questa assenza pesa negativamente su numerose vicende internazionali del nostro tempo e anche in questo caso intanto dal punto di vista come dire prettamente italiano Bertinotti le stragi ha posto un paletto ben preciso nei confronti del Governo ha detto Incas ogni coinvolgimento in un'azione militare la maggioranza non è uscita indenne d'altra parte esponenti dell'opposizione hanno fatto capire chiaramente che non intendono ripetere lo appoggio si verificò nel caso della missione Albania Fassino diceva prima però che questo non aumenta la credibilità di chi affronta questioni internazionali con queste posizione la posizione del PDS in base a questo scenario quale guardi noi stiamo discutendo di una drammatica crisi internazionale non è il caso di ricondurla ristrette beghe politiche interne insomma è una questione di tale delicatezza che comporta da parte di tutti i protagonisti della vita politica italiana siano nella maggioranza sia l'opposizione l'assunzione piena di responsabilità
X per quanto riguarda
A sinistra per quanto riguarda il PDS il governo potrei dire
Beh la linea scelta e quella di lavorare decisamente per la soluzione politico diplomatica che prevede il rispetto da parte delle autorità irachene delle risoluzioni delle Nazioni Unite quindi la possibilità per gli ispettori dell'ONU di riprendere le ispezioni
Auspichiamo che la soluzione
Diplomatica si affermi
Valuteremo o sulla base delle conclusioni che della propria missione trarrà ecco finalmente e in un rapporto con gli alleati gli sviluppi della situazione e invitiamo tutti a
Decidere a muoversi a comportarsi in questa vicenda liberi da condizionamenti ristretti meschini ma è il senatore IAS Gawronski di Forza Italia fa chiaramente capire che non arriveranno Ivo
Tutti dire Forza Italia e del Polo in soccorso del Governo come già successo invece nell'ambito delle votazioni sull'operazione italiani in Albania popolazione albanese è stata veramente un'operazione molto
Molto aperta molto lungimirante da parte nostra deve anomala in un sistema democratico dove c'è opposizione maggioranza io credo che difficilmente si potrebbe ripetere perché noi non possiamo continuare a puntellare questo governo
Quando troppo sole si trova in difficoltà a causa di questa maggioranza eterogenea e che non si riesce concepire a produrre una politica unitaria questa comunque la posizione di IAS Gawronski sulla condotta del governo in merito alla questione irachena perché mi sembra che ci sia una certa evoluzione in questa maggioranza negli ultimi giorni la posizione della maggioranza dal nostro punto di vista
Migliorata però notiamo anche con l'avvicinarsi deposizioni più vicine a quelle che noi sosteniamo aumentano anche le le discrepanze le divergenze di scontri all'interno della maggioranza quindi diciamo sono due processi che sono purtroppo in contraddizione
Su di loro contraddizioni nella maggioranza che sottolinea anche il senatore Palumbo di Alleanza Nazionale Alger
Toh guarda io credo che su questa vicenda si stia parlando un pochino uno non dico un pochino troppo ma si sta parlando in maniera così non organica
Noi facciamo parte di un'alleanza si sta trattando diplomaticamente per risolvere il problema dell'Iraq è un problema grave oggi un collega ha detto mandiamo ieri a distruggere qualche ampolla guardi che fra la fabbrica per i prodotti di armi batteriologiche chimiche sono fabbriche poderose con macchinari poderosi non si tratta di ampolle è una situazione grave a noi non ha insegnato niente la storia sette per l'avessero fermato all'inizio probabilmente non saremmo la della seconda guerra mondiale Saddam Hussein è uno personaggio pericolosissimo va fermato con tutti i mezzi prima con i mezzi diplomatici perché dobbiamo tener conto che ci sono anche gli innocenti che vivono in Iraq di questa gente dobbiamo del era in grande considerazione però dobbiamo del calcolare anche che se quest'uomo non viene riportato alla ragionevolezza non lo so riporta a nella legalità il mondo corre dei rischi grandi sì perché le armi chi Miguel sono pericolosissimo le armi batteriologiche sono pericolosissimi quindi se l'azione diplomatica che attualmente in corso io mi auguro con tutte le mie forze che abbia un esito così dico se questa azione diplomatica dovesse fallire non resta che ricorso alle armi e noi come italiani non possiamo tirarci indietro ma dobbiamo tener fede ai nostri impegni
Io ho detto nel corso dell'audizione che sono meravigliato con la signora Albright è andato a trovare tutti i paesi terzi aggregata presso tutti i paesi che fanno parte di quest'anno Glocal questa coalizione non è venuta in Italia e dovuto andare di indi in America questo perché perché secondo me che ritengono che il nostro Paese sia un Paese inaffidabili che il nostro governo sia un Paese inaffidabile dobbiamo smetterla dobbiamo prendere delle posizioni decisi capisco che Prodi e condizionato da Bertinotti
Ma questo un governo forte come dice di essere quello dell'Ulivo deve cercare di far fuori queste queste frange di pacifisti a oltranza
Va bene anche io sono un pacifista guanti da guerra non mi piace la disprezzo le sofferenze non mi piacciono però quando mi trovo davanti un coltello punta non ho Sonia P. almeno coltellata cerco di reagire e cerco di evitarlo questa infine la posizione di Palombo sulla vicenda delle basi americana
Situate in Italia e sul loro possibile utilizzo nel corso di un'operazione nel Golfo Persico guardi come dicevo in Commissione
Domenicali abbiamo
Un certo numero di basi americane queste basi l'uso di questi basi regolamentato da trattati bilaterali quindi che che prevedono che tra l'altro che gli Stati Uniti non possono usare di iniziativa le basi italiane per attacchi ad altro Paesi senza il consenso del governo italiano quindi ci sono dei limiti dei limiti molto molto ben determinati e molto ben delineati
Se vogliamo rivedere
Di nuovo l'uso di queste basi le discutiamo però adesso non possiamo fare che finché c'era il pericolo gli americani ci son serviti ci son serviti per cacciare per scacciare
I piazzisti dall'Europa ci son serviti per rendere libero il nostro Paese adesso io diciamo grazie di tutto andate per sono trattati facciamo parte di questa alleanza rivediamo i trattati facciamo in modo che e la nostra sovranità nazionale non venga compromessa da altri perché noi siamo un Paese sovrano e dobbiamo rispettare questa nostra sovranità che casi come quello di Cavalese non accadano più perché sono fatti veramente spiacevoli perché non solo per bere le povere vittime persone che si stavano prendo una vacanza e oggi non ci sono più queste tristissimo ma anche per il fatto che esso in casa nostra non debbono venire gli altri a scorrazzare come vuole solo devono se vogliono venire se voglio usare nostre basi debbono rispettare le regole però tra questo e chiudere le basi credo proprio uno ci sia un lungo passo e quindi è una cosa ritengo per adesso impossibile magari domani si chiudessero tutte le basi e potessimo vivere tutti in pace sarebbe sarebbe la cosa più bella del mondo ma io ormai ricordo la seconda guerra mondiale da allora oggi ci purtroppo nel mondo ci sono state sempre guerra questo è un fatto bruttissimo ma mi auguro che col passare del tempo le cose si possano normalizzata
Roba