Gli Stati Generali della Sinistra presso il Palazzo dello Sport

Firenze e la Toscana onorati di ospitare un evento politico tanto importante e significativo porgono a voi tutti il più caloroso saluto di benvenuto
Importante è stato il percorso che ci ha condotti fin qui fondamentale sarà quello che iniziamo sì
Apriamo agli stati generali della sinistra per dare vita ad una nuova formazione politica era il suo percorso costituente
Dopo quindi la parola all'onorevole Giorgio Ruffolo che assumerà la presidenza effettiva dell'Assemblea
Vi ringrazio
Per questo incarico che mi onora
Apprendo questa assemblea degli Stati Generali della sinistra
Permettetemi di aggiungere poche parole in forma di saluto e gli auguri io
Senza enfasi retorica
Ma vi confesso anche non senza un'intima emozione
L'impresa cui ci accingiamo
E grande e seria
E impegnativa
E difficile
La sinistra italiana
A alle spalle un secolo di passioni e di divisioni
Sedimenta inibizioni e anche qualche rancore
Ma la svolta del secolo si accinge con uno scatto di innovazione politica
A fondare un partito nuovo unitario riformista
Nel gennaio del mille novecentoventuno un giovane socialista al secolo Secondino Tranquilli poi divenuto famoso col nome di Ignazio Silone
Annunciò con foga al congresso socialista bruceremo su questa tribù una il fantoccio dell'unità
Noi non siamo qui per ricomporre l'unità del partito di Livorno dopo un secolo che ha cambiato la sinistra il mondo
Non c'è più una scissione tra socialisti e comunisti da sanare c'è una sinistra nuova da fondare
Si tratta di raccogliere finalmente in un solo albero
Tutto ciò che è vivo e vitale di tutte le grandi tradizioni storiche politiche e culturali della sinistra italiana
C'è moltissimo di di voi di vitale nelle tradizioni storiche del comunismo italiano del socialismo italiano
Della sinistra laica italiana della sinistra cristiana Italia
Ma si tratta anche di incontrare le nuove correnti di azione di pensiero che si riconoscono nei movimenti ambientalisti nella grande rivoluzione femminile nella vasta mobilitazione dell'associazionismo si tratta di fondare non solo un partito più grande ma un partito nuovo non soltanto più ampio ma più profondo per attingere le domande e le istanze vitali della società civile un partito aperto nell'Europa di Schengen sarebbe pretesa anacronistica quella di fissare confini rigidi alle potenzialità espansive di una sinistra moderna da una parte vi sono forze di sinistra post comuniste socialiste che non fanno parte oggi dell'alleanza dell'Ulivo ma che possono e debbono essere recuperate come partecipi di una grande sinistra riformista
Dall'altra nessuno può sognare si di contrastare la confluenza possibile in una unica formazione politica di forze di sinistra popolari e laici che oggi alleate alla sinistra nell'ambito dell'Ulivo
Ciò è avvenuto già in alcuni Paesi europei sta avvenendo in altri da noi dove quelle forze hanno radici storiche diverse profonde quella confluenza se ci sarà
Avrà bisogno di maturare nel tempo
Niente sarebbe più dannoso di una confluenza artificiale e forzata niente sarebbe più debitore di un partito politicamente invertebrati
Meglio mille volte un'alleanza nitida e forte che un partito incerto nell'identità e fragile nella tenuta
Nitida vogliamo anche che sia la sua collocazione nello spazio politico europeo
Nel nome e nel simbolo
Il socialismo europeo non è un lago di acque stagnanti
è un fiume divo capace di rinnovarsi e di fertilizzare
Lo ha ampiamente dimostrato raccogliendo una massa di consensi che gli permette di governare tredici Paesi dell'unione europea
Altro che cane morto
Riserve darsi nel modello soci al grafico ma chi ci pensa
Ma chi è così ingenuo da sostenerlo dappertutto le sinistre europee stanno cercando nuove risposte ai problemi nuovi
Anziché all'ambito care nuovi nomi per vecchie cose occorre produrre idee nuove politiche nuove strumenti nuovi della politica
Occorre rinnovare la cultura politica aprendo la politica la cultura a questo dobbiamo lavorare su questo dobbiamo impegnarci
Lasciatelo dire a un uomo anziano
Occorre essere più giovani se possibile di età e comunque di mente e di cuore
Occorrono nuove risposte e poi che l'aggettivo nuovo non è un lasciapassare voglio dire concretamente che la sinistra
In un mondo rivoluzionato dalla mondializzazione dei mercati e dalla istantaneità delle tecniche
Non può né rinchiudersi nei miei di un difesi Isma'bigotto né abbandonarsi a un Euphoria mimetica e subalterna nei confronti di un neo liberismo che il nuovo quanto poteva esserlo quello del diciannovesimo secolo
La sinistra deve apprendere fino in fondo la lezione di un'economia di mercato non può accettare la disumanità di una società di mercato
Noi dobbiamo accettare le sfide della competizione della mondializzazione ma dobbiamo predisporre gli argini e le canalizzazioni e gli spazi nuovi dell'iniziativa sociale perché quel flusso non discreti la coesione sociale perché si traduca in lavoro per tutti in piena occupazione
Perché non in Pantani la vita morale a regimi canali non dighe non barriere governo non gestione dell'economia
Noi dobbiamo cogliere la mobilità mondiale dei capitali come l'occasione per coinvolgere nello sviluppo nuove immense masse di uomini del mondo escluso ma non dobbiamo permettere che sia smarrita la distinzione liberale tra mercati del risparmio
E giochi d'azzardo distruttivi della ricchezza i mercati sono strumenti da regolare non idoli e feticci da adorare
Noi dobbiamo snidare la pigrizia l'ignavia che stanno nelle pretese protezionistiche dovunque si annidino smantellare i grandi e i piccoli bunker del privilegio corporativo
Ma dobbiamo farci carico dell'autentico bisogno di protezione dei più deboli dei più emarginati degli esclusi della povera gente diceva un sindaco di Firenze che si chiamava Giorgio la Pira per riportarli al lavoro per assicurargli la dignità per ristabilire instancabilmente qualche cosa che somigli all'eguaglianza delle opportunità
Insomma noi dobbiamo promuovere la cultura socialista e liberale dei meriti e dei bisogni
Un'ultima nota per concludere
L'Italia è impegnata drammaticamente lo dico senza esagerare in due scommesse storiche che la trasformeranno
Quella della riforma della sua costituzione
Quella del suo ingresso nell'Unione economica e monetaria europea
Questo è per il nostro Paese un momento arduo anche pericoloso ma è anche un momento alto carico di futuro di occasioni e di speranza
La sinistra si sta dando carico di queste formidabili scommesse
Perdere le sarebbe precipitare non nella Prima Repubblica ma in una deriva populista antipolitica plebiscitaria
Una deriva che abbiamo sfiorato solo qualche anno fa e che è ancora lì minacciosa
Io penso che noi la vinceremo queste scommesse perché ho fiducia in questo nostro Paese
Sento che questo Paese sta comprendendo sta cambiando
Penso che forse sta non per finire ma per recedere finalmente un modello d'Italia alla pizzaiola al tira a campare
Un'Italia furbacchione e auto denigratoria insomma un'Italia all'italiana e che sta emergendo un'Italia all'europea
Questa Italia può ricevere molto ma anche dare molto all'Europa
Noi di sinistra possiamo amarla
Noi di sinistra possiamo interpretarla
Noi di sinistra possiamo rappresentarla grazie
Dello
Parlare
Accolgo con grande gioia e do la parola al sindaco di Firenze
Come sindaco un
Un gradito compito quello di Pardi portare il saluto della città
A quanti
Dall'Italia e dall'estero partecipano a questo
Impegnativo avvenimento è un avvenimento che avrà sicuramente
Ripercussioni importanti sulla vita sociale politica del nostro Paese nei prossimi anni
E quindi veramente benvenuti tutti a Firenze
Ma come sindaco di questa città non posso non pormi una domanda
Perché Firenze
Certamente una ragione sta nella forte presenza
Delle forze della sinistra
Nella nostra città la nostra regione
Ma ritengo
Anche e soprattutto perché Firenze è stata fino dagli anni cinquanta e lo è tuttora
La città del dialogo una città laboratorio dove si sperimentano nuove soluzioni ai problemi di una società in costante mutamento
In un certo senso
La bellezza stessa della città favorisce ispira il dialogo favorisce ispira la ricerca del nuovo
Nella fedeltà ai valori del passato
E quindi la scelta di Firenze
è una scelta augurale per le decisioni che qui saranno presi
Anche la nostra recente esperienza si è mossa nel solco di questa tradizione
Qui Pariani né della sinistra vari esperienze di vita professionale scientifica
Politica
Varie storie hanno accettato di misurarsi
Con la sfida di governare la città
Misurarsi con l'assunzione di queste responsabilità
Significa ritrovare e far ritrovare
Il gusto della convivenza operoso
Il gusto della polis
Il gusto quindi della politica
Ma significa anche nel fare di ogni giorno riscoprire e riproporre valori fondanti
Del lavorare insieme
Riscoprire e riproporre quell'ethos dell'uguaglianza che recentemente Norberto Bobbio ha indicato come valore discriminante della sinistra
Ma insieme all'ethos dell'uguaglianza anche il valore della diversità
Lo sappiamo bene
Il nostro tempo è tempo di grandi cambiamenti
è tempo di ricerca
E il vostro ritrovarsi qui
Ne è testimonianza
è una ricerca sull'identità e sul ruolo di una forza politica che si distende finisce con gli altri e non controvoglia
Per promuovere il bene comune e non per identificarsi dei soli interessi personali e di pace
L'augurio che vi rivolge Firenze quindi è triplice
Guardare avanti
Guardare lontano guardare alto
Guardare avanti
Essere vicino alle necessità degli uomini e delle dolce di questo Paese mediando né le richieste al livello più alto
E per fare questo
Bisogna saper presentare una prospettiva di valore strategico
Per la quale possa valere la pena anche di sacrificare un interesse momentaneo
Guardare lontano
Vuol dire in primo luogo non chiudersi nei municipalismi
è un sindaco di grande città che lo afferma
Pur ribadendo con la stessa forza che nessuna riforma costituzionale sarà compresa se non riconoscerà il ruolo che le amministrazioni locali hanno nella costruzione di una società dinamica e policentrica
Se non fa corrispondere alle responsabilità che pesa un suo antisindaco anche gli strumenti per farvi fronte
Ma guardare lontano significa anche altro
Significa anche essere capaci di proporre una reinterpretazione dell'internazionalismo adatta al ventunesimo secolo
Rendiamoci conto che il mondo non finisce a Maastricht
La globalizzazione non si limita all'economia ma deve essere globalizzazione delle coscienza
E questa implica l'impegno per la difesa dei diritti umani della convivenza politica in Algeria per il rifiuto delle soluzioni militari e per il primato della politica e del negozio
In Iraq come in America centrale
In Palestina come nel Sarawak
E infine
L'augurio di Firenze è quello di guardare alto
Scriveva Tommaso d'Aquino
Se lo scopo della società fosse la buona salute dovrebbero governare i medici se fosse l'abbondanza dei soldi dovrebbero presiedere gli economisti
Invece lo scopo ultimo di un popolo costituito in società è la felicità e questo è compito dei politici
Che il vostro lavoro di questa giornata di queste giornate serva a promuovere la felicità serba all'ICI errare la speranza che è in ciascuno di noi
Questo è il più bell'augurio che sente di fare di il sindaco di Firenze
Credo di interpretare
Il sentimento di voi tutti
Se ringrazio a nome di voi tutti il sindaco di Firenze di leggo un messaggio che proponiamo di inviare
Dall'assemblea degli Stati Generali della sinistra al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Signor presidente
L'assemblea degli Stati Generali della sinistra le rivolge un caldo e rispettoso saluto
Sono riuniti in questi giorni a Firenze delegate e delegati di diverse formazioni politiche con l'intento di dare vita ad un nuovo partito della Sinistra democratica italiana
Il nostro Paese sta conoscendo straordinarie occasioni di cambiamento e di modernizzazione
Grazie al generoso e consapevole l'impegno dei nostri concittadini l'Italia si appresta ad esserne nel gruppo di testa dei paesi in cui nascerà la moneta unica europea
Ancora una volta in prima fila nella costruzione dell'unità europea come lo fummo ormai molti anni fa
è iniziato nelle Aule parlamentari l'esame delle proposte di modifica alla seconda parte della Costituzione dal quale gli italiani si attendono maggiori diritti e la nascita di un sistema democratico più moderno ed europeo
Con la guida del governo presieduto dal professor Romano Prodi si stanno compiendo atti di grandissimo rilievo in direzione del risanamento della finanza pubblica
E di avvio di un generale processo di riforme sociali e della pubblica amministrazione
La nuova forza della sinistra democratica e di governo che nascerà a Firenze intende essere protagonista attiva e responsabile di questa stagione di cambiamento consapevole peraltro dei tanti e gravi problemi che ancora assillano la vita italiana per la soluzione dei quali non è mancato il suo richiamo e la sua sollecitazione
Primo fra tutti quello della disoccupazione nel Mezzogiorno e del futuro delle giovani generazioni
Nel compiere le nostre importanti ed impegnative scelte signor Presidente ci animano grandi ideali di giustizia sociale di democrazia di pace e convivenza tra i popoli
Vogliamo realizzare insieme alle altre forze politiche democratiche un paese più giusto e più moderno rinnovare le istituzioni dare ai nostri figli un futuro sereno e sicuro
In questo tentativo che non è solo nostro ma della parte più viva e consapevole della Società italiana sappiamo di avere in lei un riferimento certo ed autorevole nella difesa dell'unità nazionale
E dei valori fondativi della Repubblica
Il saluto
Che le rivolgiamo da questa Assemblea vuole quindi innanzitutto testimoniare della grande fiducia che riponiamo in lei e del sincero profondo apprezzamento per quanto lei sta facendo compassione e con equilibrio per i cittadini italiani e per il turo della nostra democrazia vi propongo di votare questo messaggio
Per acclamazione
Do ora la parola al segretario del partito democratico della sinistra Massimo D'Alema
Carissimi paniere compagni
Cari amici che rappresentate le forze politiche del nostro Paese che ringrazio per essere qui
E soprattutto voi delegate delegati
Ai quali vorrei dire
Che finalmente
Ci siamo trovati qui tutti insieme
Io avrei voluto
Come sempre si parte dalle buone intenzioni
Presentarmi a voi
Con una relazione
Breve ed asciutto
Invece sarà lunga e travagliata come la strada che ci ha portato fin qui
Anche per la necessità
Di
Calare la nostra discussione
Nel confronto attuale
Di rispondere come sempre si deve fare con scrupolo
Alle obiezioni
Di chiarire le nostre ragione
Noi oggi cominciamo
Un cammino
Che si concluderà
Con la fondazione di una nuova grande forza della sinistra italiana
Qui ne gettiamo più che le fondamenta
Prendiamo le decisioni più importanti
Che reggeranno un lavoro di costruzione
E di radicamento nella società
Questo percorso ci permetterà di affrontare da protagonisti la sfida più ampia
Orientare e guidare la globalizzazione
Essere la forza che immagina il futuro e che non rinuncia ad a vere un respiro mondiale
Noi che siamo qui
Non rappresentiamo una forza residuale
Siamo una risorsa della democrazia italiana
Un patrimonio radicato nella coscienza di milioni di donne e di uomini
Che guardano a noi
Con un sentimento di partecipazione e di fiducia
A tutti loro è rivolto il messaggio che uscirà da qui
Dal confronto di questi giorni dalle scelte politiche organizzative statutarie che insieme approveremo
Ognuno di noi proviene da storie riversa
Grandi vicende collettive
Itinerari culturali tormentati percorsi individuali
Scelte razionali ma anche passioni e tensioni emotive che sono state lievito della sinistra in questo secolo
Ne hanno consentito la crescita e la vitalità
Ma hanno anche creato rigidità ideologiche
Identità che talora hanno cercato la ragione disse nella negazione del ragioni degli altri
Troppe volte
La sinistra ha compiuto l'errore di vedere il nemico più nel vicino che non nell'avversario
Per questo ritrovarci ha un valore particolare
è il segno tardivo forse ma inequivocabile di un mutare del tempo
La prova che le ragioni delle fratture sono nel passato
Fanno anch'esse parte dell'identità di ciascuno
Non chiedono rimozioni né vendette
Si possono si debbono studiare e comprendere
Non è pensabile riprodurre
Oggi è il tempo dell'unità
Unità di valori di principi di programmi divide
Unità come progetto politico
Che considera la necessaria diversità delle radici delle culture delle identità
Nessuno di noi oggi sceglie di rifondare la propria corre
Decidiamo di costruire insieme una forza nuova
C'è chi a sinistra
Dopo il terremoto della grande crisi che abbiamo alle spalle
Ha pensato che si dovesse rifondare la sinistra le sinistre che c'erano prima
Noi rispettiamo questa scelta
Rispettiamo chi l'ha compiuta sia nell'area socialista sia nell'area comunista
Ma noi abbiamo fatto una scelta diversa
Quella di fondare insieme una nuova sinistra
E siamo convinti che questa scelta e più innovativa
E più seconda e più carica di futuro
Per quanto riguarda noi
Noi parlo di una parte di questa platea il PDS
Questa scelta non è improvvisata
Ma è l'evoluzione coerente della svolta del mille novecentottantanove
Achille Occhetto a Rimini disse
è essenziale sentire insieme che di fronte agli sconvolgenti mutamenti del mondo
Tutta la sinistra alla necessità di riformulare l'analisi e la strategia
Si tratta di un processo che dovrà coinvolgere le varie sensibilità cattoliche ambientaliste femministe laiche
Che compongono lo schieramento progressista in Italia
è dentro questo processo storico
Che diventerà concreta la possibilità dell'unità di tutte le forze che si richiamano alla prospettiva socialiste
Io credo
Che ciò che facciamo oggi si muove nel solco di ciò che decidemmo nel gennaio sette anni fa
Così vogliamo che sia
Speriamo che non si comprenda
Vorrei dire scherzosamente non posso giudicare io questo non sono un esperto in svolte
Ma spero
Che chi è più esperto di me
Voglio giudicare in modo non prevenuto con serenità l'ispirazione di ciò che facciamo oggi
In questa ambizione non siamo stati soli che da soli sarebbe stato difficile mettere a confronto identità e culture
Altre forze si sono mosse nella stessa direzione
Con un cammino faticoso dove non sono mancati gli ostacoli e i momenti di difficoltà
Abbiamo dovuto superare le diffidenze e le Paure
Che una ricerca comune potesse annullare l'identità di qualcuno
Sono affiorati e torneranno ad affiorare irrisolti i problemi storici culturali politici
Ma oggi abbiamo la convinzione di poter costruire il nuovo senza estirpare le radici sale
Riconoscere l'esistenza e la cultura degli altri questa era e rimane la condizione perché il progetto che avviamo possa sviluppare la sua potenzialità ho sempre pensato che bisogna avere rispetto del passato
Di quello proprio
Ma anche di quello degli altri
Perché discutere insieme
E costruire insieme
Implica prima di tutto
Un uso degli argomenti delle parole delle idee che non appaia e che non sia reciprocamente distruttivo
E difficile
Camminare insieme con qualcuno
Che non si è disposti a stimare e di cui non si è disposti a comprendere le ragioni questo vale per tutti
Ma io credo che questo modo di ragionare
E anche il modo migliore per comprendere fino in fondo la storia della sinistra italiana
Per ricostruire il filo di una storia comune
Al di là delle asprezze che in tanti momenti hanno segnato il rapporto fra le diverse componenti della sinistra
Una storia comune
Sin dalla descrizione della identità dei due grandi partiti che ne hanno rappresentato le componenti fondamentali
Quasi due facce della stessa medaglia
Quasi due volti della stessa anomalia italiana
Un grande partito comunista il più grande dell'Occidente
Tuttavia con una costituzione materiale
Radicata nelle cooperative
Nei municipi
Nel rapporto capillare con le persone e con i loro bisogni
Assai più simile alla costituzione materiale di una socialdemocrazia europea che non di un partito comunista classico
Un partito comunista che ha messo capo ad un suo peculiare gradualismo democratico
Una sorta di riformismo comunista dal basso incapace tuttavia di misurarsi con la sfida del governo della società Italia
E dall'altra parte
Un partito socialista
Capace in più d'un momento della sua storia
Di una grande innovazione politica e culturale
Un partito socialista con un segno libertario
Ma largamente sradicato da quel referente sociale che è stato il tratto tipico del riformismo europeo
E anche per questo più debole nell'imprimere il proprio segno riformista alla politica nazionale
Quando ne avremmo avuto bisogno nel passato
Non ci siamo aiutati
E questo ha preparato la sconfitta di entrambi questi due partiti su
Più che ascoltarci
Abbiamo preferito pensare agli uni e gli altri che si potesse attendere la disgrazia del vicino
Alla fine
La crisi del PC
E nata non solo dal crollo del comunismo ma dopo un lungo periodo di statico isolamento e di consunzione
Mentre il socialismo italiano
Negli anni ottanta
Abbandonata l'ambizione riformista si riduceva a contrattare una quota di via via più consistente del potere del vecchio potere
Fino alla sua sconfitta politica più ad un ripiegamento morale
Ma vedete
Sono due facce della stessa sconfitta ecco perché non è più tempo di recrimina
Debolezze e divisioni
Hanno impedito alla sinistra di guidare il Paese
Per un lungo periodo storico
E tuttavia
Questa sinistra
Ha impresso un suo segno nella vita nazionale
Per quanto divisa per quanto diversa dalle grandi sinistre riformiste dell'Europa
Questa sinistra sul terreno dei diritti civili e sociali
Della lotta per l'occupazione della conquista di un Welfare all'italiana
Ha impresso un suo segno alla realtà del nostro Paese
Ha fondato le sue radici nella società
E nella storia nazionale
Altrimenti noi
Non potremmo capire perché
All'appuntamento con la grande crisi la sinistra ha saputo essere protagonista
Ci sono uomini
Nel passato della sinistra italiana
Come Antonio Giolitti o come fu Altiero Spinelli
Che sono la testimonianza con la loro vita ecco la loro militanza di questo intreccio di storie
Uomini che da un originale militanza comunista
Scelsero poi operanti stalinismo di approdare al riformismo socialista on line
E che poi di fronte alla crisi di quel riformismo
Scelsero di ritornare a fianco di quel partito comunista che avevano abbandonato nel momento in cui questo allentata il suo legame di dipendenza culturale politica con il mondo sovietico le sue degenerazioni
Uomini che hanno potuto beati loro si direbbe
Privilegiare la propria individuale coerenza
Mentre altri sono stati partecipi di una vicenda collettiva fatta anche di errori e di contraddizioni
Ma questi esempi queste biografie
Dimostrano quanto intrecciata sia la storia della sinistra italiana
Quanto sia difficile intendermi né il senso ciascuno guardando soltanto ad una parte
Ognuno si porta addosso la sua storia nel bene e nel male
Ma se noi la guardiamo in modo sereno e oggettivo capiamo anche perché
La grande crisi che si è sviluppata tra il mille novecentottantanove e mille novecentonovantadue quel terremoto nel quale hanno cessato di esistere i partiti storici della sinistra
Non è stato un lutto da elaborare
è stato un grande evento liberatori
Che ha spezzato una continuità politico organizzativa
Che ha costretto la sinistra e ciascuno di noi individualmente
A ripensare le sue ragioni profonde al di fuori di una rassicurante continuità burocratica a rifondare le ragioni del proprio impegno individuale e collettivo
Ecco perché
Io credo anche per questo vedete
Noi non siamo qui per fare l'autocritica di Livorno
Siamo qui donne e uomini per guardare al futuro
E per guardarsi intorno
A cominciare dalla presa di coscienza che questa sinistra italiana
E assai più ampia
Più radicata nella società
Di quanto non si riduca al rapporto tormentato di amore e di odio tra comunisti e socialisti
C'è un riformismo cristiano un cristianesimo sociale
Che viene in campo con una propria autonomia ideale e culturale
Nel momento in cui finisce il tempo dell'unità politica dei cattolici
Una sinistra cristiana che cresciuta fuori e dentro la DC
E che oggi liberali si colloca ecco la novità
Come componente culturale
Come espressione di una scelta collettiva non più della militanza individuale
Di una scelta collettiva in una nuova sinistra portandovi rapporto fecondo della propria cultura della propria visione della società e della storia
C'è una sinistra laica di questo Paese
Che forse anzi certamente non ha mai avuto una dimensione di massa ma che nella sua storia azionista repubblicana ha avuto una grande influenza nella vicenda italiana
A contribuito alla maturazione
Di un senso dello Stato di una coscienza dell'interesse generale del Paese di una visione europea affermato nella sinistra valori liberaldemocratici che oggi sentiamo come preziosi per affrontare la sfida del presente
Oggi
Il processo che si avvia
Andrà misurato sul terreno delle idee dei programmi della capacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo
E non soltanto
Sul quanto delle forze che giungono a questo appuntamento
Noi dobbiamo scommettere sulla capacità di impresa direi sul fascino di una grande forza politica plurale
Capace di mettere insieme tradizioni storie persone diverse
Capace di affermare il primato dei contenuti e dei valori sulle divisioni lo dico con rispetto anche a quanti continuano a vedere con guardare con diffidenza questo Progetto
Con quanti vogliono difendere una propria identità
Temendo di metterla
Nel crogiuolo di un'esperienza comune
Noi rispettiamo le loro scelte
Ma continueremo a lavorare
Perché anch'essi vengano con noi all'appuntamento di una nuova sinistra
Alla fine
La Costituente che oggi si apre avrà vinto sei saremmo alla fine più di quanti oggi siamo qui
E questo dipenderà vedete in una misura determinante care compagne e cari compagni
Dal modo in cui donne e uomini noi donne e uomini e soprattutto uomini come accade
Di una vecchia sinistra
Sapremo misurarci con le forme nuove in cui si esprime un bisogno di eguaglianza di solidarietà e di libertà
Con il movimento la cultura delle donne
La più radicale
Con le trasformazioni che ha introdotto nell'ordine spesso delle Società nella sfera del lavoro nel linguaggio
E i Poteri nella sfida per una redistribuzione delle opportunità di vita fra i generi
Con i movimenti
Che esprimono una coscienza ambientalista
Ho
Con i movimenti per i diritti umani e civili
O comunque le forze del volontariato e della solidarietà
Che sono in un modo assai concreto la testimonianza
Del radicamento dei nostri valori oltre i confini della politica
Io considero
Di straordinaria importanza
Che
Cinquecento esponenti di questo mondo di questo arcipelago
Abbiano deciso di aderire con le loro motivazioni
Alla nuova forza della sinistra che vogliamo costruire
E si ci porteranno un contributo prezioso
Sono percorsi che trovano adesso un punto d'incontro un laboratorio non strumento che prima non c'era e che dovrà essere utilizzato bene da tutti
Non c'è nulla di impuro di strumentale in questa scelta
Noi siamo all'inizio di un lavoro comune
Ognuno lo affronti con la giusta dose di orgoglio
E potendo con orgoglio rivendicare il cammino che ha percorso questo è lo spirito giusto
Ciascuno poi si porta addosso le sue cicatrici
è stato scritto la strada che percorriamo nel tempo è coperta delle macerie di tutto ciò che cominciavamo ad essere e di tutto ciò che avremmo potuto diventare
Sono le cicatrici della crescita
Quelle di cui non ci dobbiamo vergognare ma dalle quali non possiamo più dipendere
Anche per questo ora finalmente
Il cantiere riaperto
Il cantiere della nuova sinistra
è al centro della trasformazione del Paese
E al centro della costruzione di una nuova democrazia per l'Italia e di quello straordinario processo che è il nostro diventare e uno
In questi anni si è giocata una partita decisiva
Tra un vecchio sistema
Che aveva esaurito ogni funzione storica e le nuove opportunità del bipolarismo
Hanno prevalso le seconde
E tutti noi abbiamo potuto mettere le nostre virtù al servizio del Paese
Facendoci carico dei problemi in una prospettiva di governo
Abbiamo rappresentato un punto di riferimento nella transizione italiana
Ciò è innegabile
Abbiamo contribuito a fare emergere pure tra mille difficoltà una nuova classe dirigente che proviene dai partiti e dalla società dal mondo del lavoro delle professioni e degli studi
Una classe dirigente che alla prova del governo delle città delle province e delle regioni dello Stato
E che una risorsa importante di questa nuova stagione democratica
L'Italia ha trovato una sinistra terremotata divisa frammentata
Ma capace
Di esprimere un proprio senso dell'interesse nazionale una propria idea della coesione sociale della solidarietà una cultura europea che ha risollevato le sorti del nostro Paese
Per questo questa sinistra ha conquistato il governo
Ed anche la politica dopo gli anni bui di una crisi che poteva travolgere tutto e tutti pare ritrovare una sua funzione
Una vocazione che le restituisce il valore più a utenti
Noi siamo stati questo e senza questo io credo che l'Italia non avrebbe superato il passaggio che ha vissuto
E non è solo un modo di dire
Il nostro paese ha corso il rischio reale
Di una bancarotta economica finanziaria e morale
Ha camminato sull'orlo del baratro
E alcuni non può ci davano per spacciati
Potevamo non farcela
E il prezzo da pagare sarebbe stato drammatico prima di tutto per le generazioni più giovani
Invece il Paese e non solo e impieghi ma cammin
Merito di molti non solo nostro
Ma anche merito nostro
Merito delle scelte che abbiamo sostenuto in questi anni merito del governo dell'Ulivo che regge il passo
Ora in Europa
Merito degli uomini da Romano Prodi a Walter Veltroni che questo governo guidano
Vedete
Mi è capitato di dirlo non so se il risanamento dei conti pubblici sia un'azione di sinistra o di destra
Anzi sono che in altri Paesi sta dalla destra a svolgere questa funzione
Ma so che andava fatto per il bene dell'Italia e noi lo stiamo facendo
Certi
Con quell'attenzione alla equità e alla coesione sociale che
L'essere di sinistra nel risanamento
Abbiamo reso un servizio al Paese
Perché vedete i sacrifici che sono stati compiuti
Quell'equilibrio difficile tra le scelte come si dice impopolari e il consenso necessario a quella politica
Richiedevano volontà determinazione ma anche radici sarde
Per ottenere certi risultati non bastano le buone intenzioni
Occorre anche l'autorevolezza e la credibilità di una nuova classe dirigente a cui non si possa dire volete che stringiamo la cinghia per rimediare ai vertici che avete fatto voi
Voglio dirlo con semplicità
Un rigorismo privo della cultura politica che la sinistra il movimento sindacale hanno messo in questa sfida con ogni probabilità non ce l'avrebbe fatta
Il paese invece ha capito
Ha dato fiducia
E anche per questo oggi si allarga il consenso intorno a chi governa
Lo stesso ponte con l'Europa incerto traballante fino all'altro ieri ci appare più stabile la stampa internazionale si meraviglia dei risultati e più contenuti
Oramai non molti ironizzano più sugli italiani pasticcioni dalle mani bucate
Via Viafora persino un certo orgoglio dai giornali dai commenti dai colpi quando i nostri ministri si recano all'estero e stupiscono tutti perché sono gli stessi da quasi due anni e resteranno ancora io credo a lungo
Io credo che anche gli imprenditori ringrazieranno anche quelli magari che sulla nostra esclusione dall'Europa avevano puntato e non solo simbolicamente
L'aspetto veramente più importante
An una nuova cultura di impresa più moderna che finalmente si affaccia quella generazione che ha capito quanto l'Europa l'unione politica ed economica ci vedrà protagonisti alla pari servirà prima di tutto a loro
Rinnovamento alla competitività ed anche allo svecchiamento del capitalismo italiano
Dunque se siamo qui e anche per rivendicare una strategia democratica di governo
Quella che ha impresso il suo segno sul risanamento della rinascita dell'Italia
Quella che ha cercato di dare forma ad un patto sociale
Tra governo impresa sindacati
Per condurre il nostro paese in Europa
Non basso profilo dunque
L'Italia ha compiuto uno scatto ha cambiato passo si è iniziato a guardare oltre l'interesse immediato e questo anche perché una nuova classe dirigente messa alla prova ha dimostrato capacità e coraggio
Continuo a vedere in questo la novità più significativa che l'Ulivo ha introdotto nella vita politica italiana
Avere organizzato un campo di forze che prima avevano camminato in direzioni diverse
Di averlo fatto nel rispetto delle varie culture ma costruendo un progetto ed un programma comuni
Era prevedibile
Nel momento in cui
A questa opera di governo e di trasformazione si metteva mano
Che avremmo incontrato le difficoltà e i problemi con cui siamo all'impresa
Vedete
Entrare in Europa
Sarà il primo passo
Di una sfida
Di una sfida difficile nella quale l'Italia non potrà più potrà ripararsi
Dietro vecchie di sì sì
Non sarà più possibile fondare la nostra competitività sulla debolezza della lira
Non ci sarà più spazio per furbizia
Siamo all'inizio di una fase che presenterà problemi e opportunità del tutto nuovi
E in pochi mesi
Quelli che finora abbiamo indicato come partners europei e che sono i nostri partners nella costruzione dell'Europa saranno i nostri competitori
In un mercato coperto in una sfida in cui converranno non solo la competitività dell'impresa ma anche l'efficienza dei sistemi la capacità di innovazione la coesione
Sarà giocoforza a bruciare le tappe se vorremo fissare con gli altri le regole del comportamento economico e della convivenza civile per i prossimi anni
Per entrare in Europa abbiamo dovuto tagliare e risparmiare per rimanerci da protagonisti bisognerà per forza cambiare
Formazione lavoro infrastrutture servizi sono questi i nodi della modernizzazione del Paese
Ed è qui che si misurerà la forza e l'autonomia di una vera cultura riformista che sceglie di investire sul futuro dell'Italia prima di tutto su chi ha meno di trent'anni sulla nuova generazione
Ci sono le condizioni per farlo
Inflazione bassa tassi di interesse contenuti saldi positivi della finanza pubblica tasso del risparmio in aumento i risultati della politica fa
è un'occasione straordinaria
Mai presentata si Corsini nella storia nazionale per trasformare il nostro Paese
Certo deve cambiare prima di tutto un modo di pensare
Una nuova strategia per l'occupazione non può limitarsi a riscoprire strategie pensate per altre epoche
Deve puntare a rendere competitivo l'intero sistema economico deve creare istituzioni che ci facciano entrare a pieno titolo in un'economia globale
E del resto
Solo un mutamento delle istituzioni economiche potrà misurarsi con la dimensione tutta italiana della disoccupazione nel Mezzogiorno
Dove si registra la forbice massima tra potenzialità di sviluppo gli ostacoli di un tessuto sociale istituzionale drammaticamente inadeguati
Questa contraddizione non si risolve soltanto con una iniezione di flessibilità sul mercato del lavoro
Questa può essere una delle condizioni per allargare lo spettro delle opportunità di impiego di utilizzo del tempo da parte di molti
Ma insieme a quella serve una maggiore flessibilità del capitale nel senso degli investimenti e della destinazione del risparmio quindi regole diverse di funzionamento di una nuova cultura dell'allocazione delle risorse
Serve un'impresa moderna che investa sull'innovazione che si misuri sul mercato fuori da vecchie protezioni e statalismo
Le stesse privatizzazioni
Diventa uno strumento essenziale per una politica industriale efficace
Se non si riducono dal passaggio da monopoli pubblici a rendite private
Se privatizzare serve come deve servire per instaurare nuovi assetti proprietari per allargare il mercato per liberalizzare Bruno per portare sul mercato nuovi soggetti
Regole nuove e trasparenti dunque
Per irrobustire la presenza la specializzazione e la competitività dei nostri gruppi industriali
E questo significa anche sistemi finanziari organizzati ed efficiente un mercato azionario s'provincializzato e aperto a soggetti nuovi
Flessibilità per tutti
Ecco la sfida
E di per tutti
Se non vogliamo che le innovazioni vengano concepiti esclusivamente al proprio per dobbiamo concentrare risorse nella ricerca nella formazione nella costruzione di un ponte tra scuola università e mercato
E a questo livello la flessibilità è prima di tutto una rottura culturale
Bisogna formare un lavoratore che cambierà impiego più volte nel corso della vita che alternerà fasi di lavoro e di aggiornamento ci sono già questi lavoratori
E se noi non ce ne rendiamo conto se noi pensiamo di difenderli come se essi fossero ancora gli operai della vecchia catena fordista noi non li difendiamo e non li rappresentiamo
Si sta formando una società più aperta e più un mobile la sinistra non deve tenerla anzi deve incoraggiarla
Una società che continua a privilegiare l'anzianità e la rigidità delle carriere non ha futuro noi dobbiamo stare dalla parte di chi vuole entrare
Non di chi tiene la porta chiusa
Voi dobbiamo investire sulle risorse più preziose
Le persone
Il territorio il patrimonio artistico
Le città
E dobbiamo recuperare una intelligenza italiana dispersa intellettuali scienziati artisti che il mondo si contende
E che altri valorizzano più di noi premi Nobel direttori di fondamentali istituzioni scientifiche internazionali musicisti
Io sono rimasto colpito dal modo in cui
Alcuni fra questi hanno mostrato sensibilità immediata verso il Progetto di una nuova fondazione culturale
Si è detto malignamente perché siamo al governo perché vogliono qualcosa da noi non so che cosa possa volere da noi un musicista che dirige la più importante istituzione europea in questo campo
Ho un premio Nobel della fisica
Che dirige anche di una delle principali istituzioni scientifiche del mondo non credo che vogliono qualcosa da noi siamo noi che chiediamo qualcosa alloro torna del qui
Abbiate fiducia nel vostro Paese che sta cambiando
Tornate per guidare una generazione di studiosi di ricercatori di professionisti che rappresenta la risorsa insostituibile per l'avvenire dell'Italia
Nella politica almeno per quanto ci riguarda non troverete un ostacolo ma un amico
O del rizzare il Paese dunque incidere in profondità sugli apparati sulle modalità di sviluppo questa è la sola strategia che oggi abbia un senso
Si impone impone di investire su infrastrutture adeguate ed efficienti sulla qualità delle telecomunicazioni delle rete di trasporto dell'Energia perché è lì che si misurerà
L'effettiva possibilità di crescita di una moderna economia
E bisogna cambiare lo Stato
La sua organizzazione
Il suo modo di funzionare
Uno stato che spenda meno ma meglio
Uno Stato non soffocato sotto il peso di un sistema sosta si sta in fiale insostenibile
Ma capace di riformare il Welfare
Sapendo che il vecchio sistema di protezioni sociali è stato plasmato sugli interessi di categorie ristrette di cittadini ed esclude una larga maggioranza delle donne e dei giovani
Uno Stato moderno non è quello che scompare questa soluzione è stata sperimentata nello scorso decennio dal neoliberismo ma con risultati non positivi
Uno Stato moderno e quello che si riforma
Che conquista un livello più elevato di efficienza che gestisce di meno perché sa guidare e incoraggiare meglio lo sviluppo
Uno Stato moderno
E quello che interviene laddove più urgente e necessario
Un salto di qualità
Dove bisogna concentrare le risorse razionalizzare gli interventi e le priorità
Una sinistra di governo che si presenti con questo messaggio
Può attrarre il consenso di molte ragazze e ragazzi
Ma anche quello di forze dinamiche dell'economia e del mercato
Una maggiore capacità di accumulazione
Non ci spaventa affatto anzi può essere all'origine di nuova occupazione crescita e sviluppo
In questo senso noi abbiamo parlato e parliamo di un patto per la modernizzazione del Paese
Con la parte più moderna e avanzata del capitalismo italiano
Un patto per le riforme che fissando regole e principi diversi da quelli che hanno regnato nel passato Possa operare una revisione profonda della Costituzione economica del paese
Cioè
Attraverso la concertazione il dialogo delle forze sociali
Questo metodo ha vinto in questi anni e su questo metodo bisogna insistere
Anche nell'affrontare la questione della riduzione dell'orario di lavoro
Io non credo che sia utile al Paese
Su questo tema cruciale un confronto ideologico nervoso
E utile il dialogo e la ricerca delle soluzioni
Condivise
La riduzione dell'orario e una grande opzione del presente e del futuro
Sta dentro i processi di riorganizzazione dell'economia del lavoro in tutto il mondo sviluppato
Il paese si trova nella condizione di affrontare gli impegni che sono stati assunti dal governo
Il paese è nelle condizioni di rispettare i patti su cui si fonda la stabilità di governo
Ma il buon senso e la logica consigliano di farlo con equilibrio con moderazione
Si deve sperimentare e verificare gli effetti virtuosi di questa strategia per la creazione di nuovo lavoro per una ridefinizione dei tempi di vita
Il tema dell'orario deve stare dentro una strategia per l'occupazione
Una strategia che non può che teneri al centro la grande questione della emergenza meridionale
Io credo che abbia fatto bene il sindaco di Napoli a ricordarcelo qualche giorno fa a tutti noi non soltanto al governo
Si potrà discutere di questo a sinistra io credo di sì
Credo proprio di sì
Il governo avanzerà le sue proposte
Ne discuterà con le forze sociali
Discuteremo il Parlamento farà la sua parte
Ma nella consapevolezza che una riforma di questo genere
Una riforma che incide così profondamente sul modo di essere delle impresa e sul modo di lavorare dei lavoratori non si può fare contro i lavoratori e il sindacato e le riprese si dovrà fare con loro
E senza lacerare
Quella politica dei redditi quella politica di tutti direi che come ci ha detto Sergio Cofferati acconsentito
Di combattere l'inflazione di avviare il risanamento difendendo i redditi reali dei lavoratori e questo è il grande miracolo italiano di questi anni
Ripeto
La soluzione non è nel braccio di ferro ma nella ricerca paziente di un punto di incontro di una soluzione efficace coerente
Chi ha questa ricerca noi daremo stiamo già dando un nostro contributo
E le compagne cari compagni
Questo Paese sta cambiando
E bisogna procedere in fretta perché il tempo che si era perduto e molto
Alle nostre spalle c'è una transizione lunghissima
Piena di contraddizioni di momenti bui ma pure animata da una tensione sincera verso le riforme
Oggi quella transizione descrive giunge dal suo naturale compimento
Deve consegnare al Paese un nuovo sistema di regole e istituzioni adeguate agli impegni che ci attendono
Il Parlamento ha cominciato a discutere
Della riforma della seconda parte della Costituzione
Badate
E lungi da me
La pretesa di ritenere che quel testo quella proposta organica
Che è di fronte al Parlamento sia un testo perfetto
Tante critiche sono legittime
DS sarà giusto tenere conto
Un primo segnale di Parlamento lodato
Issing e ci avevano chiesto che nella Costituzione
Ci fosse la previsione delle città metropolitane
Di quella nuova istituzione di cui si parla da molti anni senza riuscire a farla vivere nasce il Parlamento ha detto siti
Bisogna lavorare per correggere
Per raccogliere le osservazioni giuste in un processo aperti
Ma è altrettanto utile che tutti anche i critici più intransigenti non rimuova hanno un dato della realtà
Se alla fine la riforma ci sarà
La democrazia italiana questa nuova democrazia italiana del bipolarismo sarà più forte non più debole
E avrà un sistema di regole più vicino ai meccanismi delle grandi democrazie europee
Io credo che dobbiamo rivendicare io rivendico la giustezza di una scelta quella di costruire definire nuove regole nel dialogo e nel confronto con gli altri
Anche con i nostri avversari politici anzi con loro che rappresentano milioni e milioni di nostri concittadini perché le regole appartengono a tutti
Questa ricerca non è stata segnata da oscuri compromessi
Ne da una sorta di alternarsi di Yassin variabili
Ogni quindici giorni se ne scopre uno nuovo diciamo
L'asse D'Alema Berlusconi contro la magistratura l'asse D'Alema Fini a favore della magistratura
E altre fantasie di questo genere
è stato un confronto aperto
E non di rado
Un confronto in cui si sono misurate importazioni diverso
Attraverso votazioni
L'accantonamento di ipotesi e la ricerca di intese su un altro terreno come avviene normalmente in un processo democratico
Avrebbe potuto essere alla fine la proposta più avanzata
Certo
Io penso di sì
E su alcuni punti lo avremmo preferito
In particolare sulla legge elettorale
Ma se si è giunti ad una intesa che ci appare il meno avanzata sappiamo tuttavia che quella è oggi l'intesa possibile
E a meno che qualcuno non sappia suggerirci come imporre il nostro punto di vista
E difficile cambiare costituzioni e scrivere leggi elettorali se non con il consenso della maggioranza del Parlamento
Vedete
Io capisco che poi alla fine
Molte critiche si concentrano su di noi
Anche critiche assoluzioni che noi non abbiamo proposto
Ma alle quali ci siamo arresi nel nome del principio democratico del consenso ragionevole che sia così
Siamo grossi
Ci prendiamo le responsabilità quelle nostre e anche quelle degli altri
Qualche volta diciamo si può trovare come a me capita poco elegante
Che a criticare crea rimproverare siano anche taluni che quelle soluzioni oggi criticate hanno voluto ma questo accade
E come
Mi è capitato di dire qualche volta ci vuole pazienza
Torneremo a discutere
E il processo costituente sarà un processo aperti in particolare io vedo la necessità
Che si trovi un equilibrio più avanzato di quello oggi delineato dalla proposta di riforma
Nel rapporto fra assetto federale dello Stato e la nuova funzione di un Parlamento nel quale dovranno trovare adeguata rappresentanza anche le istanze
Del sistema delle Autonomie e della democrazia decentrata
Dobbiamo sapere che sarà un percorso lungo segnato da ostacoli da difficoltà io credo che l'idea della riforma vincerà
Se camminerà in un rapporto diretto con il Paese
Perché una cosa deve essere chiara
Non ci sarà una riforma contro qualcuno contro i Comuni o contro le Regioni o contro una parte politica o contro i giudici
La riforma deve essere pensata e costruita nella ricerca via via del consenso più largo possibili alla fine se devo misurare da come si è aperto il dibattito in Parlamento
Da questa prima faticosa mezza giornata
Mi pare
Che lo schieramento del no
Finisca per sommare
Quelli che purtroppo hanno scelto la via dello sfascio
Quelli che scommettono sul fallimento della riforma perché vogliono la lacerazione del tessuto nazionale democratico
E i nostalgici del passato
Questa è la verità
Alla fine alla fine cari compagni ci renderemo conto che in questo Paese è difficile fare le riforme
Perché ci sono i conservatori anche se qualche volta il conservatorismo si nasconde dietro il volto del perfezionismo riformista
Quanto che figura tipicamente italiana quello che dice ma no bisognerebbe cambiare tutto per cui non val la pena di fare questo piccolo passo in avanti
Come vedete care compagne e compagni
Questa costituente della sinistra non vibra in un laboratorio tranquillo
Governare il Paese
Non tradire la fiducia di chi ci ha votato
Rendere stabile il nostro legame con l'Europa completare le riforme costituzionali ci sarà molto molto da lavorare
Ma costruire una grande forza della sinistra non è altro non è altro
E parte
Di questo processo di trasformazione del nostro Paese
Saremo più Europa se l'Italia potrà contare su una sinistra forte dotata di una solida cultura di governo come avviene in tutti i paesi europei
Sarà più forte il bipolarismo italiano se non solo a sinistra
Ma negli schieramenti in campo
Le forze si evolveranno nel segno delle grandi culture politiche dell'Europa
In Europa lasciatemi essere
Sincero forse persino un po'didascalico mi scuserete se dirò delle cose note ma comprensione non a tutti
In Europa non ci sono due tre o quattro internazionali socialiste tra cui scegliere
In Europa c'è un partito socialista europeo
E di questo fanno parte Toni Blair io nella sostanza i socialdemocratici tedeschi tanti altri e noi
Solo una fervida inventiva agitazione
Un certo provincialismo
E una qualche interessata noncuranza per i fatti giudice
Può metterci di fronte ad una rappresentazione come quella che si è potuta leggere in taluni editoriali di questi giorni
E consentitemi di dirlo c'è anche un gioco strumentale
Che tende a presentare ogni passo che compiamo come insufficiente vecchio superata
Qualsiasi cosa noi facciamo è già superato secondo qualche osservatore
In questo si esprime anche un una volontà di rivincita verso una sinistra che ha vinto
Ed una campagna ideologica che tende a ridurre la nostra forza la nostra influenza la nostra funzione il fascino della sinistra nel nostro Paese
Io non credo che noi possiamo o dobbiamo offrire una sponda tutto ciò
Il socialismo europeo
Non è una cosa vecchia
è la più grande forza politica dell'Europa
Governa
Governa quasi tutti i Paesi dell'Unione
Quasi tutti e noi rivolgiamo un affettuoso augurio ai socialdemocratici tedeschi perché essi avanzino nel completamente
In questa funzione di governo
è anche in crescita all'estero
Dove sembrava difficile che tornasse a governare la sinistra dopo quello che era accaduto
In quell'estate uno Peo dove come dice Tony Blair nella nota intervista al Guardian
Sono oggi i cittadini meno presi dalla frenesia del mercato
E
Impegnati in una visione più modula David come i mercati interagiscono con la società non riscoperto cioè il bisogno della solidarietà e della coesione sociale
Questo grande successo
è stato reso possibile dal fatto che di fronte all'esaurirsi del vecchio modello socialdemocratico
E di fronte all'ondata neoliberista si è avviato un grande processo di rinnovamento culturale e ideale della sinistra democratica
Cioè io vorrei dire a Massimo Cacciari che un mio caro amico
Che in Europa anche prima che lui li avvertisse si sono accorti da soli che il vecchio modello socialdemocratico era entrato in crisi poi certo il suo avvertimento diciamo suonerà prezioso ma se n'erano accorti da soli altrimenti noi non potremmo capire
Senza questo grande processo di rinnovamento culturale ideale
Perché la sinistra è tornata a governare falò delle verità semplici
In quest'opera di rinnovamento la sinistra ha saputo anche incontrare altre forze ed altre culture
Oggi
Si può parlare io credo
Di una egemonia di un primato
Del centro sinistra in Europa
Ne la vecchia sinistra statalista
Nel liberismo selvaggio neo una destra nazionalista oggi sono in grado di governare nell'epoca della globalizzazione
Il governo dei grandi paesi sviluppati in questa epoca richiede una sintesi tra le culture della solidarietà della coesione sociale delle eguali opportunità con le culture liberali del mercato e della competizione
Questo lo sforzo di sintesi
Sia realizzato in Gran Bretagna però opera di Toni Blair nel New labour
Nelle condizioni peculiari uniche in Europa di un sistema politico bipartitico
Ma questo spesso sforzo di sintesi si realizza in altri Paesi europei attraverso una politica di alleanze che segna l'incontro tra forze di ispirazione socialista laburista socialdemocratica con forze liberali cristiane ambientaliste
Così è in Olanda dove governano insieme socialisti e liberali
Così è in Africa in Belgio dove governano insieme socialisti e popolari così è anche in Francia con quell'ammasso di te Lurie del
Che non a caso non è più e non si chiama più unione della gauche
Voi mi scuserete per queste ricognizioni di cose notte ma a volte ribadire le ovvietà può essere utile
In Italia
Questo stesso sforzo noi lo stiamo compiendo con l'Ulivo
Che si muove nel solco di una ricerca e di un'esperienza continentale
E chi ha in sé forse anche lasciato nello direi con qualche orgoglio qualcosa di più
Perché l'Ulivo non è soltanto un'alleanza fra partiti
Ma è un'alleanza strategica che si sforza di sviluppare un proprio comune profilo programmatico e che ha individuato una comune leadership perché ne rappresenta la sintesi
Noi dunque siamo pienamente partecipi di una ricerca di un confronto di uno sforzo di innovazione
Pienamente partecipi
Per questo abbiamo interesse verso l'iniziativa di Tony Blair
Il quale a partire da una conferenza che impegnerà amato i laburisti inglesi i democratici americani vuole arrivare entro un anno a coinvolgere altri partiti progressisti dell'Europa
In una iniziativa comune
è un fatto positivo
E si comprende benissimo l'ambizione a gettare un po'ovunque fra Europa e America
Fra socialismo europeo i democratici americani
Ma davvero voi pensate che una sinistra che aspira come noi aspiriamo ad una funzione globale non debba porsi questo problema
Per rapporto con gli Stati Uniti con le sue comprò con le componenti democratiche di questo grande Paese
Questo problema d'altro canto ha rappresentato già uno dei punti più rilevanti dell'ultimo congresso dell'Internazionale socialista che come mi è capitato di ricordare si svolse non casualmente a New York
Noi care compagne e cari compagni ci saremo
In questa ricerca in questi seminari in queste conferenze ci saremo
Naturalmente senza scambiare queste iniziative con la nascita di una nuova Internazionale socialista in contrapposizione a quella che c'è
E che insieme vogliamo rinnovare e stiamo rinnovando
Senza scambiare queste iniziative come l'aprirsi di un conflitto
Fra due socialismo uno moderno e uno arcaico tra i quali adesso dovremmo scegliere per vedere se siamo davvero nuovi
Cosa questa antica alle mie orecchie
Lo stesso Blair
Nell'indicare i partiti cui si rivolge in Europa la sua iniziativa
Parla innanzitutto dei socialisti francesi e dei socialdemocratici tedeschi lui li invita e noi invece veniamo invitati a scegliere tra il blu e gli altri il che dimostra
Quanto Jean-Pierre siano certe semplificazioni contrapposizione
Mi ha fatto piacere che in quella intervista
Tra le forze richiamate
Vi siano anche gli italiani insieme agli olandesi di ai portoghesi
In effetti è così
Noi siamo come dice Toni Blair una forza innovatrice
E l'esperienza dell'Ulivo BA nel senso dell'apertura del confronto con altre culture della collaborazione democratica
Il nostro Progetto per dare all'Italia una sinistra più larga più forte e più europea non è naturalmente contro l'Ulivo
Mira a rafforzare la scenetta dell'Ulivo come Alleanza e come strategia per governare il Paese
L'Ulivo non è nato spontaneamente
L'Ulivo è anche nella natura
Un albero che porta il segno della presenza umana diciamo
Noi siamo stati non ultimi credo fra quanti lo hanno ideato
Progettato e fatto crescere
Dopo la sconfitta dei progressisti nelle elezioni politiche del mille novecentonovantaquattro
L'Ulivo
è una costruzione complessa
E ancora di più lo è l'alleanza che sostiene il governo del Paese
Che come si sa va oltre l'Ulivo
Partiti tradizioni culture ed anche il sostegno prezioso
Di un certo numero di cittadini che hanno simpatia per l'Ulivo
Ma non si riconoscono in nessuno dei partiti che lo compongono
Questo è l'Ulivo
Consentitemi diciamo il mio non è un giudizio pro veritate
Perché ci abbiamo messo mano costruire questa complessa realtà
Questo delicato equilibrio è a mio giudizio una forza una ricchezza
Che deve essere rispettata
Un disegno astratto
Giacobino di reductio ad unum non è nella realtà
Rischia di indebolire e di impoverire
Io
Si dice che io non sia ulivista diciamo
Preferisco essere olivi cultore perché
Perché sono quelli che li fanno crescere e fruttifica diceva
Noi abbiamo trovato la via dopo di un'alleanza con il Partito popolare con le altre forze e con le personalità non solo con i partiti con i partiti e con le personalità
Di un mondo democratico moderato
Un'alleanza che abbiamo fortemente voluto dopo la disgrazia nel novantaquattro quando ci presentammo divisi e fummo battuti
Alto la diga di questa alleanza riconoscendogli l'autonoma funzione di queste forze e non prospettando loro di incorporare problemi in una sorta di movimento unico
Vedete
Questo non significa
Questo riconoscimento dell'autonomia funzione di queste forze
Che vale non soltanto per le componenti moderate ma vale anche per i verdi assai orgogliosi di una loro autonomia culturale ideale
Questo non significa
Pensare che questa diversità organizzativa
Detta per durare all'infinito
Ma significa pensare che preservare questa alleanza
Preservarla
Anche da chi né troppo entusiasta
Preservarla nella sua complessità e nelle sue Autonomie
è il modo migliore per garantire il governo del Paese e anche per preparare un futuro
Che sarà
Anche oltre quello che noi oggi possiamo immaginari
Ma non bisogna confondere ciò che deve essere oggetto di riflessione di studio di ricerca
Con le scelte politiche
Scelte di un grande partito sono scelte politiche
Vedete se questo vale per le forze che fanno parte dell'Ulivo
Questo riconoscimento di autonomia vale ancora di più
Per un partito come Rifondazione Comunista che ha fondato la gelosa difesa della propria identità addirittura sulla teoria che io trovo discutibile delle due sinistro
Eppure
La collaborazione di queste forze di tutte queste forze
Esche è stata costruita con pazienza e con fatica è quella che garantisce il governo dell'Italia e quindi è una risorsa preziosa
Noi vogliamo mantenerla
E lo dico nella convinzione che questa alleanza ha oramai caraibici profondo
Che questa alleanza non è per nessuno una scelta di convenienza per nessuno
Io sono fra quanti guardano con molto scetticismo vada
Ai tentativi di ricostituire il cielo
All'avorio di chi pensa che i popolari o altre componenti moderate e democratiche possano distaccarsi dall'Ulivo
Io nutro
Può darsi che mi sbagli uno che l'assoluta convinzione
Che la scelta di chi oggi governa l'Italia con noi è una scelta ideale profonda e non reversibili
Ho visto che alla fine
Ho visto che alla fine il senatore Cossiga dopo avere cercato di attirare a sé le forze non entusiasmante Progetto di ricostituzione della democrazia cristiana
Ha dichiarato di essere a favore di Prodi
Io saluto questa dichiarazione con entusiasmo perché si era partiti per dividere l'Ulivo adesso abbiamo un sostenitore in più dato che anche noi siamo a favore di però
Ho letto che un giovane simpatico e combattivo vice segretario del Partito popolare ha detto raccoglieremo la sfida che verrà da Firenze vorrei tranquillizzarlo noi non siamo qui e sfidare nessuno
Noi siamo qui per mettere in campo un nostro progetto e insieme per rilanciare le ragioni della collaborazione
Verso tutti
Verso chi è nell'Ulivo
Ma anche verso Rifondazione Comunista
Perché io credo che il valore del sostegno che Rifondazione comunista ha dato al risanamento del paese è stato grande
E penso che con l'opposizione
E penso che se noi avessimo avuto comprò una sinistra massimalista il cammino verso l'Europa sarebbe stato molto molto più difficile per il nostro Paese
E da Rifondazione anche ragionevole che venga uno stimolo utile sul terreno sociale magari io spero meno ideologico
Meno dominato dalla convinzione come mi è capitato di vedere di essere l'unica forza che difende la classe operaia una convinzione davvero pessimistica
E più aperto al confronto nella sinistra
Alla comprensione che forse possono esserci modi diversi diciamo anche di difendere la classe operaia e persino di concepire la classe operaia nell'epoca dei lavori e della fine del modello fordista
Io vorrei dire a tutti
Guardate a questo nostro lavoro senza diffidenza
Noi siamo impegnati in un'opera di cui di costruzione
Io vorrei dire ai nostri alleati che nel momento in cui ribadiamo
Che rispettiamo gli altri
E che non abbiamo pretese egemoniche come si dice
Tuttavia sentiamo il bisogno di una riflessione comune perché questa alleanza complessa di cui ho parlato
Deve sapere affronta
Poco i problemi che si pongono in un governo di coalizione
E voglio dirlo con sincerità non come critica ad altri ma come riflessione nostra anche noi non possiamo riproporre come talora accade l'immagine di un'alleanza rissosa di partiti che somiglia troppo ad una vecchia Italia
Per evitare questo occorre darsi gli strumenti per decidere insieme
Per questo noi siamo favorevoli
Ah che nasca il progettato coordinamento nazionale dell'Ulivo
Che sorgerà presto come espressione democratica non dei partiti ma delle rappresentanze elette dai cittadini
Come punto di incontro e di corresponsabilità perno e delle forze nazionali con l'Ulivo che governa le città le province e le regioni
Per elaborare e portare avanti un Progetto comune ed è importante
Che anche il presidente Dini e Rinnovamento italiano abbiano deciso di partecipare a questa costruzione
Consolidando così quel rapporto con l'Ulivo che si costruì nella campagna elettorale
Io sono convinto che il sorgere di questo coordinamento dell'Ulivo aiuterà anche un rapporto più stabile più ordinato e più collegiale con Rifondazione Comunista
Che secondo me è necessario
Per garantire la stabilità
Dopo dopo c'è il dibattito
La stabilità
Noi vogliamo la stabilità
Noi abbiamo bisogno di stabilità
Per fare le riforme
Per affrontare il delicato passaggio dell'incontro tra l'Italia e l'Europa prima e dopo le decisioni sulla moneta unica
Per completare la transizione e lasciato almeno dire abbiamo bisogno di stabilità anche per svolgere in modo sereno l'opera costituente di questo nostro nuovo partito
La nuova forza della sinistra
Sarà dunque una forza di stabilità
Che sosterrà con lealtà e con convinzione il governo di cui la sinistra e tanta parte
Noi siamo una forza politica leale e lungimirante
Se noi fossimo stati mossi da un disegno di potere vorrei dire
Per realizzare un disegno di potere non sono mancate le occasioni
In questi anni o in questi mesi
Noi abbiamo privilegiato la coerenza di una politica
Di una politica che vuole costruire solidarietà
Di una politica che vuole essere trasparente nel rapporto con i cittadini con gli elettori di una politica che guarda lontana
La politica di una sinistra che essa qual è il suo dovere verso l'Italia
E che nello stesso tempo vuole affermare la sua identità e le sue ragioni
Il suo diritto a guardare oltre
Oltre i confini del nostro Paese oltre la stagione che stiamo vivendo
Care compagne e cari compagni
Le ragioni di questa sinistra moderna sono profonde
Soprattutto oggi nel momento in cui si apre la sfida per il governo del pianeta
Questa mondializzazione che contiene in sé
Certamente pericoli di esclusione di diseguaglianza ma anche enormi opportunità
Mutano le forme dell'apprendimento del lavoro e della socialità
La tecnologia brucia le tappe
Dal secolo scorso l'età media della vita umana è quasi raddoppiata si vive di più
In molti Paesi meglio
Ma rimangono aperte contraddizioni esplosive
Anche ieri aree di miseria e di sottosviluppo popolazioni affamate in livelli di mortalità incompatibili con qualunque nozione di civiltà
Una sinistra moderna sa guardare a questi processi con equilibrio
Sa distinguere sa indicare le giuste pioppi priorità
Sa sottrarsi
Nel nome di una cultura critica sia al rischio di un catastrofismo senza speranze siano a rischio di una Apologia senza principi
Noi vogliamo ricercare gli strumenti per intervenire nei grandi processi storici e per affermare le nostre ragioni
Oggi non si confrontano più due blocchi due modelli di sviluppo e di società
Le società sono molte di più le diseguaglianze non sono affatto superate ma questo complesso di problemi
è parte di un sistema unico
Dove le soluzioni vanno ricercate insieme oltre divisioni e fratture tipiche dell'epoca che si è chiusa
In questo quadro la sinistra non deve solo cambiare la sua agenda
Ma darsi più respiro ampliare l'orizzonte dei suoi referenti cambiare il modo di guardare le cose del mondo
A cominciare dai grandi problemi dalle grandi sfide
Che ci impegna a noi che ci impegneranno
La prima resta quella essenziale costruire la pace
La pace oggi non è soltanto l'assenza di guerra
Ma è un modo di stare insieme di convivere che tutti debbono conquistare che comporta anche tolleranza ascolto comprensione delle culture delle idee degli altri
Perché alla fine della guerra fredda ha salvato il pianeta dall'incubo di un conflitto nucleare generalizzato
Ma non ha evitato anzi per certi versi ha persino aggravato nel nuovo disordine del mondo i rischi di crisi e di conflitti
E dunque la sinistra che si è battuta per decenni contro il pericolo di una guerra devastante ma in fondo virtuale
Oggi deve ricercare soluzioni per conflitti più circoscritti ma tragicamente reale
Il primo problema è conferire autorità vera alle istituzioni internazionali
Impedendo che la logica di potenza si sostituisca ai vecchi equilibri
Pace e sicurezza
Si devono affermare sulla base di un nuovo diritto internazionale di nuove regole che garantiscano il rispetto della sovranità e dell'autodeterminazione e prevengano l'insorgere di nuove crisi
In questi giorni l'attenzione di tutti noi è rivolta alla crisi irachena
Vedete io non credo che la sinistra Fossa di fronte alle minacce alla sicurezza internazionale escludere in linea di principio il ricorso alla forza
D'altro canto quando l'Iraq invase un altro Paese sovrano
La comunità internazionale intervenne su mandato delle Nazioni Unite e quella scelta fu dolorosa ma inevitabile
Oggi
Saddam Hussein dirà dittatore iracheno rifiuta di dare libero accesso agli ispettori dell'ONU
Alimentando dubbi inquietanti sulla reale natura di certi impianti industriali dove si sospetta
Che si costruiscano armi di distruzione
Questo problema è grave
E noi certamente non lo sottovaluti a occorre comunque rispettare i principi della legalità internazionale
Egli affermarli ogni qualvolta essi vengono messi in discussione
Rispettando due principi tuttavia
Il fatto che le decisioni in questa materia aspetto no alle Nazioni Unite e non singole potenze
E il fatto che le reazioni
Le reazioni della comunità internazionali debbono essere commisurate alla gravità delle violazioni Ina
E poi
Occorre tenere presente che la scoprì ma grande reazione è sempre la reazione dell'agire politico
Io non credo che una forza responsabile
Possano non porsi il problema di quali conseguenze
Un'azione militare avrebbe sui già fragili rapporti con il mondo arabo
Sul difficile processo di pace in Medioriente
Su tutto il Mediterraneo
E sempre più forte la sensazione che Saddam Hussein e la sua dittatura si alimentano proprio in questa spirale di manicheismo di odio
Che non risolve alle radici il problema politico di fondo quello di un assetto stabile e sicuro per tutti i popoli dell'Arena
Noi non vorremmo davvero infliggere al popolo iracheno la doppia punizione
Quello che viene da una dittatura feroce
E quella che viene dalle bombe che piovono dal cielo
Noi dobbiamo considerare che esiste un mondo arabo una coscienza araba
Un modo di guardare a questo problema di milioni e milioni di esseri umani che pensano diversamente da noi
Oggi un grande quotidiano italiano ha pubblicato un articolo molto bello di uno scrittore arabo che certo non è amico di Saddam Hussein per Gianluca
Che ci fa capire
Come quel mondo consideri la crisi alla quale noi guardiamo da questa sponda del Mediterraneo
Per questo
Io credo che l'iniziativa del governo italiano
Di rilanciare la ricerca di una soluzione politica
Di investire di una più forte responsabilità le Nazioni Unite e il segretario generale dell'ONU
è una iniziativa giusta
Una iniziativa che coglie il Complesso ordine di problemi che sono di fronte a noi che invita a non dare per scontato che ci sia soltanto la strada delle armi che fa appello alla ragione e all'azione politica
Ed è in questo senso
Che ho ritenuto giusto scrivere a Tony Blair ad un leader destiniamo e che riteniamo Possa intendere queste ragioni
Questa è la nostra visione delle cose
Una pace duratura effettiva
Implica il rispetto delle regole
Ma anche il rispetto delle culture la tolleranza reciproca la capacità di convivere con le differenze
Così torna con la forza delle cose l'idea suggestiva di una educazione all'altro la costruzione paziente di una comunità mondiale obiettivo ambizioso e per nulla velleitario
Torna anche e soprattutto di fronte a tragedie che non sappiamo che non riusciamo a spiegarci con le nostre vecchie culture
Dal dramma che si consuma in Algeria spaventoso
A quello delle donne afgane in cui viene impedito il diritto di essere persone
In questi luoghi della terra
Dove maturano come stilisti non più governabili con gli strumenti del passato torna la necessità della politica e matura lo spazio di una nuova sinistra
Di una sinistra capace di superare l'orizzonte limitato dei suoi confini geografici e culturali
Di un vecchio industria lirismo
Nel quale la sinistra è cresciuta
E che ha prodotto in Occidente un innalzamento dei diritti individuali e di cittadinanza
Il parziale sfruttamento del del superamento dello sfruttamento del lavoro minorile la riduzione progressiva del tempo di lavoro l'irrompere delle donne nel mercato
Ma oggi i luoghi e i modi della produzione sono cambiati in modo vertiginoso e così la sfida si ripropone su scala infinitamente più grande
Rispetto al secolo che è passato
Le grandi imprese non sono più nazionali
La grande impresa integrata si destruttura decentra produzioni differenzia prodotti l'industria invade in forme nuove e il mondo che non ha mai conosciuto l'industria
E di fronte a questi colossali mutamenti
Due cose una sinistra moderna intelligente non può fare
Pensare di difendere le nostre città dai
I nostri territori insidiati dai cambiamenti oppure limitarsi a denunciare le condizioni di lavoro di individui qui altrove lavorano nello sfruttamento
Sì incerto ma che prima non stavano affatto meglio ma peggio
La sfida invece
è accompagnare a organizzare il cammino verso il benessere di alcuni miliardi di persone
Che si batteranno nei prossimi dieci o vent'anni per ottenere legislazioni sociali diritti sindacali assistenza sanitaria scuole ospedali per se e per i propri cari
Così la sinistra
Può rimotivare Massimo
Riaffermare un proprio progetto ricostruire una prospettiva storica nella quale alla mondializzazione dell'economia
Si accompagni la mondializzazione dei diritti umani dei diritti sociali dei diritti del lavoro
E lei
Ed è così che va affrontata all'altra grande sfida del nostro tempo quella dell'equilibrio ambientale del pianeta
Si è parlato poco nel nostro Paese
Della conferenza di Kyoto
Nella quale
I governi del mondo
Hanno preso atto della gravità del problema che di fronte a noi
Nella quale per la prima volta la consapevolezza del rischio di catastrofe ecologica
Ha spinto ad un programma
Che comporta un mutamento nell'uso delle risorse nella produzione nel consumo nella gestione di merci e infrastrutture
Il protocollo finale che anche noi abbiamo sottoscritto
Oltre ad avere conseguenze sul commercio sul reperimento delle materie prime
Impegna ad operare una riduzione delle emissioni inquinanti del cinque virgola due per cento nei prossimi dieci quattordici anni
Ma se si considerano gli aumenti attesi di queste emissioni stante l'attuale modello di sviluppo significa ridurre di quasi un terzo
Questo costringe
Se davvero vogliamo come vogliamo prendere sul serio questa decisione storica
La politica mondiale ad alzare lo sguardo verso il futuro
A interrogarsi seriamente sulle sue strategie
A introdurre nuove tecnologie ecologiche flessibili e meno inquinanti
è in fondo questa una delle mete indicate da dello nel suo libro bianco
Il passaggio dal mito di una crescita illimitata all'obiettivo di uno sviluppo sostenibile e duraturo
Ecco dunque l'agenda della sinistra nel mondo pace democrazia diritti umani e sociali
La sfida ambientale
Questi sono i temi ed essi definiscono nuovi confini per la politica e per la sinistra ma anche ripropongono nostre antiche ragioni di esistere
Che cosa testimonia
Se non proprio questo bisogno di una nuova sinistra
L'evoluzione continua e l'allargamento progressivo dell'Internazionale socialista
I dodici partiti tutti europee
E l'Internazionale organizzava nel mille novecentocinquantuno
Sono oggi cento quaranta movimenti politici di centodieci Paesi del mondo ben oltre i confini della tradizione socialista
E tutto questo accade
Anche perché l'universalismo che aveva ispirato la sinistra del Novecento ma si era scontrato con la guerra fredda è un mondo diviso
Recupera oggi una prospettiva storica proprio perché il mondo torna ad essere uno dopo la fine della guerra fredda
è la grande occasione che alla sinistra per dotarsi di un pensiero globale per ricostruire un legame tra storia politica e utopica
Una storia che torna fondarsi sui valori della libertà della emancipazione della giustizia sociale una utopia non più slegata dai processi storici che riacquista un senso politico dentro il mondo reale e le sue trasformazione in questo contesto
La sinistra italiana può giocare la sua parte
Abbiamo idee esperienze persone da mettere in campo
Pochi giorni fa Norberto Bobbio sull'Unità
Ha riproposto l'identificazione della sinistra storica con l'aspirazione all'eguaglianza
Ha ragione
Il valore dell'eguaglianza distinto la sinistra dalla destra
Anche se una visione finalistica della storia
Ha finito col ridurre quell'aspirazione ad un vuoto egualitarismo ad un appiattimento dell'individuo ad un annullamento delle differenze
Anche per questo oggi è necessario che la sinistra riparta dall'individuo e dalla eguaglianza delle opportunità che a ciascuno vanno garantite
Riparta dal merito dal talento dalla soggettività dal valore delle differenze
E solo in questa chiave
E possibile nuovo costruire nuove mediazioni e nuove solidarietà è il concetto stesso di democrazia di patto democratico che deve mutare in profondità
Perché cresce una domanda di autonomia e cioè la richiesta di controllare le proprie condizioni di vita
E questa domanda evidenzia con tradizioni antiche e recente
Non c'è più un senso della storia
Una evoluzione è prevedibile degli eventi a dominare la ragione ci sono donne e uomini
Cittadini di un mondo che ha smarrito i vecchi confini che deve regolare in forme nuove la cittadinanza di tutte e di tutti
Ma chi se non la sinistra
Possiede gli strumenti per partecipare a questa prova
Chi può riconnettere esse non la sinistra quella domanda di autonomia e di libertà in scelte di vita con una gerarchia di valori con un nuovo patto sociale
Questa è la sinistra che voglia moderna critica
Pienamente inserita nel mondo che Castelli una grande forza che guarda al futuro con fiducia non una sinistra angosciata avvolta nella discussione sui propri errori che deve lasciare definitivamente il posto ad una forza giovane orgogliosa e rinnovato
A sinistra che prende le mosse da qui cercherà nuove forme per la sua organizzazione
Rispettosa delle diversità
Tali da consentire a tutti di sentirsi parte fondante di un edificio comune e non ospiti in casa da
Il simbolo
E il nome di questa forza rifletteranno natura plurale e richiameranno i valori fondanti di una sinistra democratica europea
E moderna
Noi presentiamo un simbolo che se verrà accolto nella consultazione democratica dei militanti di questa nuova forza
Sarà quello con il quale andremo alle prossime elezioni amministrative
E che segnerà anche nell'immagine e l'apertura di un nuovo cantiere
Poi alla fine fra un anno nel congresso che concluderà la fase costituente lo assumeremo così spero come il segno definitivo di questa nuova forza
In questo simbolo accanto alla Quercia
C'è il segno di una svolta che si è posta al servizio di tutta la sinistra
C'è la rossa del socialismo europeo
Che è il futuro
è il presente e il futuro dell'Italia e della sinistra italiana
Gli altri simboli
Sono patrimonio di ciascuno di noi
Vedete
Quando noi mettemmo ai piedi della Quercia il simbolo del PC
Era chiaramente inizio di una transizione così fu e così fu detto
Non avrebbe senso che quel simbolo che appartiene soltanto ad una parte
Fosse alle radici di una quercia che ora vuole essere di tutti
Gli altri simboli restano nella memoria e nella coscienza di ciascuno Dinoi
Vi restano con orgoglio
Per quanto riguarda me e tutti quelli che hanno sempre riconosciuto in quel segno che oggi abbandoniamo
Una forza morale e una radice democratica
è stato il giusto cambiare
è stato giusto cambiare sette anni fa
Tanto più è giusto cambiare oggi quando insieme ad altre ad altri cinque amiamo su una nuova strada
Ora siamo i Democratici di sinistra
Donne e uomini che fondano una forza nuova
Per rinnovare i valori di libertà di democrazia di eguaglianza e di giustizia
Che attraverso mille traversie ci hanno portato sin qui e da qui insieme ci consentono di guardare avanti e di costruire il futuro grazie
Riprendiamo i lavori e li riprendiamo per leggere per leggervi la risposta che il presidente delle Repubblica ha dato al nostro messaggio
All'assemblea degli Stati Generali della sinistra
Grazie
E per il saluto che ho molto gradito
Per le espressioni di fiducia e di grande apprezzamento
Del mio ruolo di supremo garante della Costituzione
E delle prerogative dei diritti dei cittadini
Via CIN gente ha un grande impegno
Quello di rendere più attuale
Più confacente al momento storico più fortemente rappresentativo un partito fedele ai principi e ai valori della persona e intensamente sensibile
Ai gravi problemi della giustizia sociale della pace
Ritengo che oggi ci si attenda più che mai dal mondo politico chiarezza di idee fedeltà ai valori fondamentali ed essenziali per la vita e il progresso di una comunità civile
Grande coerenza e trasparenza di comportamento e assoluto rispetto degli impegni assunti
Vi auguro successo nell'interesse della democrazia della nostra Italia che costata sangue sacrifici per risorgere e per vivere i suoi primi cinquanta anni occorre che tutte le forze politiche si sentano unite sui temi determinanti della vita del nostro popolo e nel doveroso servizio al bene del paese
è il mio augure io la mia fiduciosa appesa Oscar Luigi Scalfaro
Care compagne e compagni dobbiamo devo proporvi alcuni atti procedurali importante avete nella vostra cartellina quattro documenti che vi propongo di votare propongo ai delegati di votare separatamente uno dopo l'altro
Primo la composizione della presidenza degli Stati generali chi è a favore
Chi è contro
Chi si astiene e approvare la segreteria del congresso chi approva
Chi è contro
Chi si astiene è approvato
La commissione verifica dei poteri
Chi approva chi è contro
Chi si astiene e approvato è il calendario dei lavori delle congresso chi lo approva
Chi è contro chi si astiene
è approvato
Va detto l'annunciato insieme dopo sì l'istruttoria delle donne l'assemblea Veneto che delega dopo dopo che cosa
La riunione sarà ripresa dopo una sospensione di un quarto d'ora
Per i soli delegati per gli adempimenti statutari dopo vi sarà la riunione
Neanche l'Assemblea delle delegate delle compagne delegate
Ancora una comunicazione al termine della seduta i delegati del movimento dei Comunisti unitari
Si troveranno presso la Sala della Commissione Statuto che esattamente sotto la presidenza
La seduta e sospese la per un quarto d'ora riprenderà per gli adempimenti statutari soltanto per i delegati grazie è anche vero
Identico
Sperava e posto cortesemente la seduta
Riservata ai soli delegati che pregherei di prendere posto
Dobbiamo
Esaminare e quindi approvare
Alcune brevi norme transitorie onde consentire lo svolgimento di questa Assemblea
Le norme transitorie vi sono state già distribuite e saranno brevemente illustrato e dal compagno Roberto Guerzoni vi pregherei di prendere posto e di consentire la presidenza di poter lavorare grazie
Nel
I termini
Scusate
Scusate
Stiamo cominciando
Se dovevo lasciar continuare a discutere non proprio sul podio grazie
Grazie o
Allora come di
La parola compagno Guerzoni sarò vi pregherei di prendere posto
Cercherò di essere
Bisogna amplificare Guerzoni grazie
E il sei novembre
Prova
Marco
Rapidissimo
Le norme transitorie vi sono state consegnate come diceva Minniti si tratta di un decalogo che ci consente di procedere nei nostri lavori
Sono tra l'altro il frutto
Di una intesa che nel corso di queste settimana di questi mesi
Ha visto un ampia discussione fra tutte le forze che hanno dato vita agli Stati generali
Dei di loro organismi dirigenti
Come potete vedere dal testo queste norme ci consentono di definire e la fase diciamo così successiva l'iter del percorso costituente
Noi qui
Compiamo una scelta di integrazione tra diverse forze politiche e quindi definiamo quelli che sono i caratteri essenziali di questa scienza la denominazione al primo punto Democratici di sinistra il cui simbolo appunto e la Quercia unita la rosa del Partito del socialismo europeo
Come vedete in questa prima norma non è contenuta la proposta che nella relazione di D'Alema è stata avanzata cioè di avere successivamente un'ampia consultazione in forme diverse anche un pronunciamento degli iscritti
Sulle nome e simbolo perché questa proposta la inseriremo nell'ordine del giorno conclusivo degli stati generali quindi voi qui facciamo soltanto nel primo punto diciamo l'opzione che serve a costituire l'assemblea congressuale definiamo nel secondo punto quali sono gli iscritti della nuova formazione politica da ora in avanti e cioè saranno gli iscritti delle singole formazioni politiche
Che concorrono agli stati generali dal PDS ai cristiano sociali ai Comunisti unitari e Repubblicani di sinistra ai laburisti socialisti e anche tutti coloro singolarmente che all'indomani degli Stati generali aderiranno direttamente alla nuova formazione politica l'assemblea congressuale scomposta siete voi in sostanza la platea integrata fra trattati a congressuale del PDS i delegati delle altre forze politiche che alla fine la Commissione periti di poteri presenterà noi dobbiamo però procedere quindi quarto punto delle norme transitorie all'elezione degli organismi dirigenti
Che come abbiamo più volte precisato sono organismi che nascono per integrazione per fusione da una parte gli organismi eletti all'ultimo congresso
Dal Partito Democratico della Sinistra e dall'altra le componenti gli esponenti delle altre formazioni politiche sulla base delle proposte che vengono state per questa ragione non ci sarà un'elezione come potete capire col voto segreto ma proponiamo che queste proposte siano ratificate semplicemente dall'Assemblea
Con il il voto palese le funzioni di segretario politico e democratiche sinistra proponiamo vengono assunte da dall'onorevole Massimo D'Alema
E noi ci limitiamo a questo
Nel senso che ribadiamo dal punto di vista dei principi di diciamo così i caratteri costitutivi del pluralismo con cui sono composti
Già oggi degli organismi uscenti delle varie formazioni politiche a partire dal partito democratico la sinistra ma anche dovranno rispecchiare questo pluralismo anche della nuova formazione politica noi poi non precisiamo al quinto punto quelli che saranno gli organismi successivi ma diciamo semplicemente che ci sarà una deliberazione della direzione nazionale per gli stati generali del finiranno sulla base di criteri e scelte che la direzione compirà nel periodo che intercorre fra la conclusione degli stati generali e la convocazione a di reazione ci sarà un ufficio di segreteria che garantirà assieme al segretario politico questo passaggio
Infine
Noi non adottiamo diciamo così attraverso una votazione articolo per articolo un nuovo Statuto
Voi adottiamo queste norme e diamo mandato alla direzione nazionale di integrare le norme che già fanno parte dello Statuto del PDS per quella parte che è stata prodotta insieme anche a tutto il lavoro del Forum e poi infine la direzione nazionale
Attraverso commissioni proprio organismi poi potrà produrre anche una proposta vera di Statuto che sarà poi oggetto della consultazione decisa soltanto al congresso nazionale conclusivo
In vorrei era ecco ricordare a tutti voi che noi concludiamo infatti questo processo e questo è il decimo punto delle norme transitorie
Con il congresso nazionale che si dovrà attenere prima delle azioni del novantanove infine
Due grandi diciamo così indicazioni al punto sette al punto otto per come procedere a livello territoriale noi stabiliamo tre mesi per le strutture territoriali regionali di federazioni di tutti di Verri per adeguare allo stesso modo l'integrazione degli organismi
E diamo anche un input al punto nove
Per fare sì che i gruppi e le rappresentanze elettive che pure sono stati eletti con meccanismi spesso Diversi anche con liste riverse lavorino
Tenendo conto delle specificità delle realtà ma lavorano per unificare le rappresentanze
Quindi
Per concludere norme transitorie che abbiate proponiamo unitariamente diciamo tra le varie forze promotrici degli stati generali che ci consentono di assumere diciamo così una cornice di regole certa ma che nello stesso tempo lascia aperto e la fase costituente il punto di approdo c'hai carattere le forme del nuovo partito e che fanno oggetto invece della discussione che a partire domani mattina
Sulla base anche della relazione appunto venuta da compagnia D'Alema questi stati generali avvieranno con io penso con molta diciamo ampiezza di dibattito e di confronto e dovranno poi approdare via via in momenti successivi
Sostanza noi con la votazione di queste norme ci mettiamo nelle condizioni di poter già domattina di sviluppare il dibattito e potere alla conclusione
Di sabato pomeriggio compiere due atti formali e cioè a ratifica degli organismi dirigenti così come sono proposte da queste norme
Un eventuale ordine del giorno che la presidenza potrebbe diciamo in questa fase anche stilare proporre per gli sviluppi del dell'iniziativa politica eseguirà dagli stati generali e anche quegli atti formali una vera e propria delibera che penso noi proporremo alle conclusioni diciamo di sabato pomeriggio questa è la proposta che era stato dato l'incarico di presentare
Bene
Naturalmente aperta discussione ci sono
Degli interventi
Penso che abbiate avuto tutti quanti distribuite norme transitorie
Se non ci sono
Interventi suggerimenti prego
No di dimmi che cosa circoli risponde
Abbiamo uno Statuto
Allora Minniti non ha sotto mano lo Statuto spero di citare a memoria se sbaglio dal due al cinque non so proposta al punto sette
Tutti gli organismi per organismi dallo Statuto devono essere denominati tenendo conto della presente da pretendeva eccetera eccetera
Fatta salva la clausola anti discriminatoria di cui l'attuale credo articolo due dello statuto del PDS il due o il cinque
Ci sono altri
L'azionista
Prego ci sono altri
Beh se non ci sono altri vuole rispondere alla compagna Negri
Che va coi a prego fallo
Sì e una richiesta di chiarimento
Sul punto sei quando dice di testate generale adottano queste norme e uno statuto transitorio
Che viene depositato presso la presidenza come allegato e poi delegano l'agitazione a definirne le necessarie integrazioni a questo Statuto transitorio che viene depositato è conoscibile
Cioè nel senso che se viene deve essere adottato evidentemente deve poter essere distribuito e poteva essere valutato la seconda questione che volevo porre è quella di integrare il punto sette quindi di integrare il punto sette con una frase diciamo che è già contenuta nei nel punto quattro ma che è bene ribadire a mio avviso nel punto sette che riguarda gli organismi dirigenti e di garanzia sono composti in modo da rispecchiare il pluralismo della nuova formazione politica io credo che questo concetto vada ribadito anche nel punto sette grazie
No in futuro bisogna scusi sei mesi fa in direzione
Va bene altri interventi
Si dice lui può Epifani scusate
Io adesso raccogliere le iscrizioni a parlare dice il compagno e poi Epifani se non ci sono altri io poi chiudere descrizioni prego
Poi c'è il piffero
Volevo sapere se in ordine al punto sette
Laddove viene indicato che gli organismi previsti dallo Statuto devono essere eletti e nominati tenendo conto dalla presenza e rappresentatività delle forze politiche poiché si fa riferimento evidentemente agli organismi
Regionali di federazione e quant'altro se la presenza e della RAI e la rappresentatività delle forze politiche è riferita alla rappresentatività in sede
Locale quindi in sede regionale e provinciale o invece ad una rappresentatività che viene indicata sul piano nazionale
Epifani
No a una perplessità sulla sul punto due quando c'è scritto sono iscritti al nuovo partito gli scritti delle forze politiche partecipanti agli Stati generali e tutti coloro che si iscriveranno direttamente Democratici di sinistra
Siccome tra le forze che sono presenti a questi stati generali non ci sono solo movimenti politici ma anche l'associazione come quella rappresentata da molti sindacalisti della UIL della CGIL giornalisti e altri
Io avrei ritenuto molto più opportuno e utile
Che anche l'iscrizione a queste forme Asti associazionismo sociale
Potessero essere valide ai fini dell'iscrizione al nuovo partito
Anche perché e molto più forte in una fase di costruzione un'adesione collettiva un soggetto che ha come in questo caso nostro una forte identità storica piuttosto che potere avere una situazione un po'strana per lui chi passa attraverso un partito consolidato è già iscritto chi invece passa attraverso una forma di associazionismo sociale deve iscriversi direttamente c'è qualche asimmetria che nomi con cioè che io troverei sbagliata e perché negli organismi dirigenti invece si fa riferimento e movimenti promotori oltre che alle forze politiche promotrici quindi io penserei che andrebbe corretto
Va bene
Angela fa sussistenza stiamo finendo dei Valar subito
Non ci sono altri iscritti a parlare
Compagnia Bottari intende intervenire perché non ci sono altri iscritti a parlare puoi farlo subito
A norma antidiscriminatoria dello Statuto vigente resta in vita ma io credo che per il punto sette e le norme transitorie deve essere chiarito che la norma che la norma dello Statuto vigente applicata anche all'articolo sette
Aspetta un attimo scusa figlio a lui
Va bene ci sono altri iscritti a parlare
Prego
Io vorrei dare il contributo rispetto
All'intervento del compagno
Il quale rivendica
Che i socialisti
Sindacalisti
Attraverso le associazioni Julio hanno dato vita o l'associazione
Diventino scusate compagni e componenti pregherei di prendere posto e quindi sarebbe deve svolgersi in maniera ordinata grazie sostanzialmente la sua proposta quella che la componente socialista del sindacato diventa borsa
Politica
E quindi maestro genererebbe una serie di equivoci e di difficoltà che noi respingiamo il modulo assoluto perché da sempre il sindacato
Con tutte le sue articolazioni e con tutte le sue componenti fa parte
Per gli organismi consultivi o a livello di direzione a livello distributivo
E quindi si creerebbe anche una disparità tra i compagni del PDS impresario il sindacato dei compagni socialisti impegnati pure nel sindacato quindi io credo che questa proposta vada sostanzialmente non ha colpa grazie
L'associazione
Sei
Altri
Se non ci sono altri io chiuderei dare una risposta
Mi pare che non ci siano altri
E qui le questioni poste vorrei dire che per quanto riguarda le norme antidiscriminatorie
E se sono previste e nello Statuto di transizione che verrà
Consegnato alla Presidenza che per quanto riguarda i suoi caratteri fondamentali e lo statuto diciamo che è stato votato al congresso del PDS
Naturalmente la direzione
Dei democratici sinistra mandato di ragionare su un modifiche statutarie che poi verranno sottoposto alla valutazione del congresso di concluso la fase costituente
Per questo io prego anche le compagne e compagni che hanno intenzione di avanzare proposte di modifica di poterlo fare attraverso la presidenza e la presidenza ritrasmettere alla direzione dei Democratici di sinistra
Per quanto riguarda
La questione relativa al punto sette e vorrei dire al compagno che è intervenuto che quelle disposizioni riguardano
E tutti quanti gli organismi e le sedi previste dallo statuto nazionale e come voi sapete lo stolto nazionale non norma le strutture regionali e sub regionali che sono normate da Statuti regionali
Perché come naturale essendo un partito di ispirazione federativa non soltanto politica ma anche territoriale questo è compito delle strutture regionali e subregionali
Infine per quanto riguarda la questione posta dal compagno Epifani
Io penso che sia una questione posta giustamente nel senso che nella fase
Di approssimazione di appuntamento verso gli Stati generali
Noi abbiamo avuto da un lato soggetti politici organizzati e dall'altro due associazioni quella dei riformisti per l'Europa è quella di azione solidale che hanno aderito a questo processo costituente
è naturale che tutti quanti gli aderenti
A riformisti per l'Europa E ad azione solidale sono aderenti ai Democratici di sinistra e quindi come tale il punto due va integrato secondo le indicazioni
Che il compagno Epifani suggeriva non c'entra nulla questo con l'autonomia del movimento sindacale delegazioni sindacali che un'autonomia
Alla rispetto alla quale i compagni sono molto gelosi e come tale viene confermata anche dall'andamento e la formazione di organismi dirigenti
Per i democratici sinistra riguarda soltanto la questione relativa alla iscrizione al nuovo partito
E con questi chiarimenti io sottoporrei al voto le norme transitorie per intero chi è favorevole alzi la delega
Bene
Chi è contrario
Non vedo contrari chi si astiene
Un astenuto mi pare
Le norme dove transitorie sono approvate vi ringrazio l'appuntamento è per domani mattina alle ore nove per la seduta plenaria di incomincia il dibattito sulla relazione compagno Massimo D'Alema grazie
A scusate scusate
A che ora è
Adesso c'è in continuazione la seduta delle delegate
Ed è prevista anche
Avremmo
Alle nove e mezza alle ventuno e trenta è prevista la seduta
Fuori dalla sala delle compagnie dei compagni della sinistra giovanile grazie sottoposti come ho già chiarito
Sì troppe leggi anche qui
Sì potete prendere posto