35 ore: la riduzione dell'orario di lavoro diventa obiettivo europeo iniziativa promossa dalla FEM (Fed. Europea dei Metalmeccanici)

Toni Jansen presidente e la federazione europea dei metalmeccanici Walter Ritter vicepresidente degli viene tal in Germania poi ci sono due rappresentanti Tesini due sindacati francesi e sono Marcel Grignard
Della che dette Federazione metalmeccanici ovviamente e Giammarco ricchezza della Federazione delle da meccanici di forza Umbria era poi ci sono ovviamente i tre segretari generali in Camus il la
Allora né pensiamo di fare questo non so se tutti i giornalisti hanno avuto modo anche di ascoltare stamani
Gli interventi in ogni caso per una brevissima introduzione dato che non abbiamo molto tempo darei la parola a Pier Paolo Baretta
Che ha fatto l'introduzione stamani
Poi credo che possiamo passare anche alle domande agli interventi dei giornalisti pregando lì ciascuno di quando fa una domanda di presentarsi
Ecco se può andare così darei la parola a Pier Paolo Baretta per una breve introduzione presentazione della iniziativa
L'iniziativa di oggi buongiorno intanto l'iniziativa di oggi e com'è stato detto da Sandra organizzata dal sindacato europeo dei metalmeccanici
Noi abbiamo condiviso la proposta di fare a Roma
Questa manifestazione iniziativa
Partendo dal presupposto che la battaglia per la riduzione d'orario di lavoro
Si è acceso in questi mesi nel nostro Paese in altri Paesi in particolare in Francia
E che a vista anche negli ultimi anni una un'attenzione importante in Germania è una battaglia europea
Recentemente
In Italia gli industriali metalmeccanici hanno organizzato una giornata
Unificando un fronte per il no alla riduzione d'orario lavoro chiamando
Su questa linea le confidenze delle federazioni dei media degli imprenditori metalmeccanici europei
Questa iniziativa per la verità era nata indipendentemente da quella delle nostre controparti ma
Non le può prescindere
La nostra opinione è che la questione della disoccupazione
Per i numeri che sta raggiungendo per la drammatizzazione sociale che comporta
Non è più rinviabile anzi sarà il primo banco di prova
Dell'Europa della moneta unica
Bisogna continuare la battaglia contro i rischi dell'inflazione
Ma bisogna mettere alla prova la capacità di politiche espansive
Che vanno affrontate con scelte di carattere generale e anche macroeconomico
Non basteranno
Le scelte macro economico ci vorrà anche una forte ripartizione del lavoro
Questo è il punto strategico
No non quindi una via diverso dalle politiche di sviluppo ma una via della riduzione d'orario che accompagna e si inserisce alle politiche di sviluppo macroeconomico
Se questa è la dimensione della sfida la nostra opinione è che abbiamo bisogno di una forte contrattazione
E di buone leggi che sostengono la nostra forte contrattazione
Abbiamo bisogno che
Il sindacato a livello europeo per quanto ci riguarda a livello nazionale
Affrontino in maniera esplicita in tutte le occasioni tutti i temi connessi alla gestione degli orari e alla loro riduzione abbiamo bisogno di un sostegno all'intervento legislativo che aiuti questa battaglia
In questo senso allora noi pensiamo che la legge più ci aspettiamo venga fatta in tempi brevi dal governo italiano
Sia una legge di sostegno
Che affronti innanzitutto
La durata del tempo di lavoro
Lasciando alla contrattazione lo spazio per realizzarla in una distribuzione temporale non esclusivamente settimanale ma anche plurisettimanale annuale
Che definisca i tempi di realizzazione di questo dura
La data del due mila e uno lasciando alla contrattazione l'immagine all'interno dei cicli contrattuali di realizzarla effettivamente
Che affronti il problema dello straordinario
La questione dello straordinario nel nostro Paese no mi pare dall'intervento dei colleghi poi diranno loro una riflessione anche si è più generale
Il perno attorno al quale si renderà possibile una strategia efficace della riduzione dell'orario
Oggi in questi settimane
In Italia
Faccio degli esempi per far capire di cosa stiamo parlando
A Belluno si lavora cinquantadue ore nelle fabbriche metalmeccaniche
A lecco si lavora cinquanta ore a Modena quarantotto
Nei cantieri navali fissato attorno a giornata come un'altra all'Ilva di Taranto i giovani in contratti di formazione lavoro mentre si denunciano esuberante
Lavorano più di cinquanta ore siamo in una situazione alla quale ammettiamolo c'è una difficoltà di governo del processo di loro straordinario ma beh ma questo viene usato a piene mani sopperendo in questo modo
Col consenso ovviamente dei lavoratori alle dieci alla al ribasso dei salari che nella categoria ci sono
è una situazione oggettivamente insostenibile e quella che sembrava nata come una flessibilità è diventato una nuova rigidità industriale dalla quale le stesse imprese fanno fatica ad uscirne
In più il costo del lavoro straordinario in Italia e inferiore al lavoro ordinario per i meccanismi contributivi che voi conoscete la legge deve aiutare ad invertire questa tendenza
Realizzando una redistribuzione dei costi che faccia sì che il lavoro straordinario costi di più del lavoro ordinarie quindi venga tisi incentivato
In questo senso va anche detto che per noi la riduzione dell'orario dev'essere a parità di salario
Significa cioè che la ora di straordinario deve partire dalla trentaseiesima nel caso di trentacinque Orobie tutta d'ora
è indubbio che con questi presupposti la contrattazione può svilupparsi appieno anche affrontando la questione dell'utilizzo pieno degli impianti
Negli ultimi anni nel nostro Paese sono saturarsi più i lavoratori degli impianti
Bisogna far lavorare più d'impianti e fa lavorare meno i lavoratori
E possibile quindi una contrattazione che in questo modo da anche un risultato concreto in termini occupazionali
Per cui non è vero che una riduzione d'orario all'interno di questa strategia è alternativa alla competitività anzi molto spesso può addirittura rilanciarla non è vero
Che mette in crisi
L'organizzazione aziendale anzi proprio nel caso di una discussione finalizzata a una redistribuzione del lavoro con l'aumento degli impianti rimette in moto una riorganizzazione aziendale
Una strategia che di conseguenza ha bisogno di essere gestita con il pieno
La piena partecipazione del sindacato prima che si realizzi l'itinerario legislativo
La nostra opinione che le prossime settimane sia opportuno quindi che governo CGIL CISL UIL e sindacati affrontino su questo canovaccio ovviamente i temi per arrivare in tempi brevi ad un accordo sia sul tipo di legge che l'han fatta sia sulle indirizzi contrattuali che che devono poi essere applicato
In questo quadro noi pensiamo che la frattura che la strada per la riduzione d'orario sia possibile
Efficace che non sia un obiettivo diciamo storico ma si un obiettivo politico in questa fase concreta del nostro Paese e della
Economia
E della e della dimensione sociale italiana questo e concludo serve anche per rilanciare un rapporto con l'insieme dei lavoratori
Non è vero come in questi giorni ci veniamo bombardati battuta da molte opinioni che i lavoratori sono aprioristicamente contrari allora
Noi dopo se noi proponiamo una strada concreta
Vi fu quella che
Cerchiamo di di di evidenziare che unisca da un lato la riduzione d'orario
Dall'altra una difesa delle del salario dall'altro una redistribuzione della della della produttività e dall'altro un maggior utilizzo degli impianti e quindi ad un rilancio delle aziende i lavoratori capiscono che è una strada non difensiva soltanto per loro spazio particolare e saranno consenzienti una linea positiva perché è una linea che rilancia l'economia oltre che rilanciare il loro spazio privato
Sulla questione lo spazio privato quindi opportuno anche una riflessione ampia nella società moderna perché quello che assistiamo tutti i giorni già una riorganizzazione è un cambiamento dei tempi di vita spesso avviene senza un supporto culturale ed organizzativo all'altezza di questa sfida dalla modernità
Su questa impostazione noi
Come sindacato italiano in assoluta sintonia con il sindacato europeo intendiamo impegnarci nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Per far sì che la battaglia per la riduzione di orari sì una battaglia visibile ed una battaglia che ha un vero contenuto di carattere strategico
Grazie adesso la parola a chiede trentanove
E un microfono circola
Non c'erano sono rovesciava sede decidiamo di pareggi favorito domande
Cui no per la troppa fretta
Lei ha parlato di legge di sostegno dunque non è una legge coercitiva che imponeva adattato l'ingresso in funzione della produzione impigliato questo la domanda
La seconda domanda pesante dalla strano come ci sono tutti
Sindacazione perché sono pesanti e qui salvo inglesi e spagnoli Andrea
Consentito che il dottor Claudio Sabattini dicendo non sono contento che inducono passi corte finirebbe Standa comuni
Dunque quando alla fine di questa dell'unione c'è un'azione che è stata presa dalla stempera promuovere il trentacinque nuovi a livello dell'insieme dell'opera e
Che lei qual è la posizione dell'asset della sua per esempio sull'orario sulle supplementare vince lo afferma e d'accordo per promuovere la situazione dei supplementari
Nel resto dell'Europa grazie
E variegata sei la risposta per noi è molto semplice Evo è opportuno che la legge indichi una data di riferimento
Perché è una perché la legge dove c'è una legge non solo di sostegno ma anche di orientamento
Noi pensiamo che la data sia quella entro la quale la contrattazione debba realizzare accordi che consentano la effettiva applicazione delle riduzioni d'orario in questo senso quindi non è coercitiva
Come effettiva realizzazione ma diventa di forte orientamento per dare al sindacato i padroni l'ambito entro il quale realizzare la contrattazione che consenta poi di realizzare nei tempi che gli accordi decideranno il il contatto noi abbiamo anche indicato quale l'arco temporale ed è l'arco di un intero ciclo contrattuale vuol dire
Che Speed due mila e uno è la data entro la quale si fanno gli accordi da adesso all'Arco del ciclo contrattuale che vasche va a cavallo del due mila e uno vanno realizzati
Andreatta umiliante alle sponde la seconda domanda presidente della stampa
Travolgerà innanzitutto
Ci sono più paesi membri della Fema cinquantacinque organizzazione non conosco esattamente a memoria il numero dei Paesi meno ogni modo sono tutti i Paesi dell'Unione europea
Io e paesi che si sono leganti
E all'Europa nella zona delibera scagliarmi a Piero e paesi dell'Europa dell'Est cioè per gli altri paesi dell'est e centro Forum europeo ecco questo è una piccola rettifica per quanto riguarda le norme dei Petra ancora una volta diciamo che come la proposta da sottoporre al comitato esecutivo
Inefficienti
Ad operare per la riduzione degli orari di lavoro ma sotto diverse forme e quindi non esclusivamente le trentacinque ore secondo luogo evitare gli straordinari e questo non vuol dire che non debbano abbia resistere
Noi il premier vendiamo soprattutto che gli straordinari
Se sono necessarie debbano essere compensati che se non sono compensati in ore libere che il numero degli straordinari pagati sia limitato altrimenti sarebbe una prassi com'
Nettamente opposto alla riduzione dell'orario di lavoro quanto al terzo punto mi sono proposte per tre giorni minimi prendeva
L'integrazione europea va avanti è sempre più era al momento della moneta unica e ci sarà appunto una maggiore trasparenza allora si dovrebbe tentare di mettere un minimo di ore di lavoro normale su base annuale il calcolo quindi fatto su base annuale questo per il fatto che il novero dei giorni
Festivi e le vacanze non sono uguali in tutti i Paesi
Sottrarli ad Atene mille settecentocinquanta ore che corrisponde più o meno
E in Belgio corre ai nostri giorni festivi e tifoserie e più o meno corrisponderà alle trenta ore trentotto ore su base settimanale e in secondo luogo di straordinarie sarebbero ad esempio limitati ma a questo punto è ancora in discussione cento ore l'anno il senza compenso o se invece cioè compenso non c'è problema evidentemente ma senza un compenso appunto se le non vi è compenso si vogliono limitare questione questo non vuol dire che si vogliono allineare tutti nei vari Paesi perché effettivamente le circostanze sono molto diverse
Transenne ritornano di conquiste del lavoro è una domanda ancora la presidente nella scena è un'altra invece i sindacati italiani presidente l'accenno volevo chiedere è stato rilevato qui sulle trentacinque ore ma anche su altre questioni
Diciamo l'assenza di un sindacato europeo più e di un coordinamento sindacale
Come la pensate come vedete voi a che punto siete a Brussel su questa strada in un vero sindacato europeo tratta invece sindacalisti italiani
Bene Connery valutati in questi in questi giorni Progetto opere in francese soprattutto alla luce degli incentivi che sono stati illustrati dal
Dal sindacalista delle statuette grazie
Allora forse no no capito bene la prima domanda per quanto riguarda le trentacinque ore ma in ogni caso finora se deve ammettere che il ferme e soprattutto un coordinamento di sindaca ti nazionali non siamo ancora arrivati a essere veramente un sindacato europeo e in grado di lanciare elenchi di rivendicazione di lanciare richieste accettate immediatamente in tutti i Paesi si cerca soprattutto finora si è cercato soprattutto di coordinare e in particolare intere ambienti primo politica industriale perché vi sono delle cose comunitaria difendere davanti alle istanze europee secondo la contrattazione collettiva già da mesi cerca di coordinare di andare nello stesso senso con le nostre contrattazioni collettive nei vari Paesi del Terzo Conto abbastanza import tante soprattutto grazie all'afferma abbiamo tenuto la direttiva europea abbiamo tenuto i consigli aziendali europei
A partire da questo momento l'agente delegati alla base in fabbrica ecco Totti sono stati coinvolti in questo lavoro internazionale di questo coordinamento internazionale quindi vi state investite in questo molte energie allora si cerca di rendere un po'più in là di mettersi d'accordo ancora come sindacati nazionali d'Europa
Di mettersi d'accordo su comuni punti comuni che si vogliono difendere in tutti i Paesi
Commessi ed è già convenuto il nostro ultimo Congresso di Vienna che si cerchi di difendere anche il potere d'acquisto almeno al minimo dell'inflazione questo era già un punto che è stato accettato al Congresso di Vienna adesso si vuole andare un po'più la anche per quanto riguarda la durata dell'orario di lavoro ma tutto quello che legato al maestro flessibilità e c'è per su questo bisogna trovare un coordinamento degli obiettivi che possono essere difesi da tutti altrimenti si teme
Che c'è si terrà
Di fronte a a una ecco contestazione delle imprese e si rischia di entrare in una spirale al ribasso nelle condizioni di lavoro
Volevo
La morire tra i affrettare per la FIOM
E il fondo Ecuador stessa convesse
Sulla legge francese per reggere il test più importante perché ha aperto formalmente in modo diciamo in questa fase drasticamente il problema della riduzione dell'orario
Anche il prezzo che riguarda la nostra valutazione
Soprattutto sulla questione degli incentivi
Si legge francese uso degli incentivi e o dei disincentivi a seconda delle situazioni
Il rapporto degli obiettivi che sono stabilito sull'occupazione Roma il proprio l'occupazione circa
Baretto nessuna relazione su questo noi siamo molto d'accordo anche noi siamo per incentivi
Però e così per i disincentivi ovviamente che penalizzino chi non vota certe cose però ormai pensiamo a incentivi di tipo strutturale
Nel senso cioè che pensiamo a che si che si collocano sul quadro complessivo del costo del lavoro su cui vi è stata data una dimostrazione pratica del suo significato
Non c'è destrutturare per una ragione molto semplice perché noi abbiamo all'opinione che si situano incentivi transitori quando spediscono questi incentivi si ritorna al punto di partenza
E quindi
Incentivi strutturale sono invece una garanzia diciamo così appunto strutturale organica alle operazioni all'operazione effettiva di riduzione d'orario
Vorrei cogliere l'occasione per dire se mi si permette proposito dalla prima primo giornalista che è intervenuta
Che io penso che
Oggi ci siano le condizioni in Europa non sto parlando solo dell'Italia ovviamente ma in Europa
Il potere fare
Una operazione di riduzione d'orario in tempi politicamente valutabile noi abbiam detto dai quattro e sei anni ma voglio dire
Sindacalmente si può anche dire in altro modo malattie sia politicamente valutabile gestibile non come un obiettivo generale acuti si riferisce tutte le volte che si discute dell'orario
Ma che sia possibile un'altra valutazione che sia possibile non Rocco una iniziativa di questo genere che peraltro sarebbe utile a noi così come noi pensiamo di essere utili a tutti gli altri sindacati europee
Per questo che io non considero che questa è la linea dei minimi
Delle condizioni vivi o dei parametri minimi delle situazioni di me per tutti secondo me oggi ci sono il consumatore al trentacinque ore
E non mi pare che in Italia di un qualche significato l'obiettivo intermedio visto che ne discutiamo di questo e ci apprestiamo a ad affrontare proprio questo problema
Buongiorno io sono Marcucci dell'Agenzia Sole ventiquattro la radio volevo porre una domanda al Presidente della ferma
Perché una cosa non è che può darsi anche che io non abbia compreso
Mi sembra perché Presidente abbia detto abbia parlato di una riduzione sotto dire dell'orario ovviamente sotto diverse forme non solo le trentacinque ore
Più avanti ha fatto un esempio di mille settecentocinquanta ore annue
Tare guarda caso a circa trentotto e nonna trentacinque ore e poi ovviamente anche sullo straordinario un tetto massimo di cento ore
Dopo che sia però retribuito e mi chiedo se a questo punto l'imprenditore non saranno sempre d'accordo a a farlo fare ovviamente pagando malgrado la componente sto dello straordinario proprio sapere proprio come politica strategica comune se c'è e se in poche parole afferma tutta si sente di battersi come fa il sindacato italiano per le trentacinque sottolineo trentacinque ore
O se invece la piglia un pochino più allontana un po'più vaga è la cifra delle ore settimanali o anche variare a livello europeo grazie
Viveva
In effetti c'è un malinteso per quanto riguarda la riduzione del tempo di lavoro cioè l'obiettivo comune della riduzione della durata del lavoro ma questo è il nostro primo punto il terzo punto né il mini i limoni cioè un tentativo di fissare dei minimi tra noi dunque il minimo non è sempre lo stesso
Del massimo tenuto dal miglior Paese quindi non è automaticamente le trentacinque ore che gli viene il minimo e tutte le organizzazioni di tutti i Paesi vogliono andare verso una riduzione dell'orario di lavoro presente nel senso delle trentacinque ore questo non vuol dire che a partire da domani che siano questo minimo per tutti i Paesi c'è il minimo e c'è un di Mario tra il minimo e quello che si può temere a seconda della situazione nei rispettivi Paesi secondo per quanto riguarda gli straordinari c'è una differenza Montella compensazione in termini di tempo libero par
Gatto questo punto venti si possa far pagare gli straordinarie nel momento in cui si prende il proprio tempo libero ma è questa la chiamiamo a compensazione il tempo libero c'è e ci sono altri sistemi in Europa dove c'
Tanto non c'è c'è un obbligo di compensare con tempo libero gli straordinari ma semplicemente si pagano gli straordinari eventualmente con un aumento rispetto salario lordo del venticinque per
Se non è al cento per cento mai quello che noi diciamo che non si può sempre esplodere anche per giorni produttive sibilanti e poi secondo la tipologia dell'impresa ma se c'è la necessità di si
Chiede soprattutto che vi sia un compensa in termini di tempo libero così si rispetta il tempo l'orario di lavoro
Né se non si riesce dovunque a portare avanti questo
Perché il problema è complesso comprendo per gli operai che hanno basso salario che la cosa non è poi ovvia ma si vuole in qualche modo limitare gli straordinari bronco
Pensati con il tempo libero ma compensati con in maniera pecuniaria perché questo è contrario allora ingaggio riacceso curatori spero di essere stato chiaro adesso
Sono altre domande vi ricordo che oltre al
Al Presidente l'aveva espresso i ragazzi sono anche dirigente sindacale di alcuni Paesi europei che hanno delle
In cui la la la battaglia per la riduzione di orario a confronto diverse esperienze
La Senior High chiedereste attenersi doveste francese e poche cosa pensano di questa strategia della Femca avanza anta perché
Le trentacinque ore che si vanno facendo per legge eccetera sono obiettivi fissati dagli Stati
Incartata quello che noi vediamo anche alcuni sindacalisti italiano parlato tra flessibilità condannata i sindacati affronti tutto l'impianto e quant'altro si può andare anche salotto allora se l'afferma invece come sindacato
Si pone l'obiettivo minimo addirittura delle trentotto cioè superando anche le leggi nazionali ma non si capisce quale strategia sindacale europea si possono nessuna riduzione intorno anche perché ricordiamo che c'è già una direttiva europea presente come sono Faria giornaliero estremamente larga cioè non fissa un orario giornaliero da tempo compatibile visto che parla di undici ore nelle ventiquattro ore di riposo il che al limite
Si potrebbe e questa sarebbe una standard minimo forse si poteva nei Paesi che hanno problemi lavorare e magari dopo i lavoratori hanno bassi salari eccetera eccetera l'avvocate fino al tredici nove questa cosa non è chiara
Io però chiedo siccome siamo dell'astenne siccome tutti sono dei rappresentanti di altri sindacati europei
Cosa ne pensa appassionante francese tedesco di questa strategia da femminuccia
Siamo molto favorevoli alla strategia della fine così come la ricordata tondi per varie ragioni
Almeno per due grosse ragione nel prima cioè che ci sembra estremamente importante che tutti i sindacati europei facciano della riduzione dell'orario di lavoro un'arma per regolare almeno in parte il problema dell'occupazione da questo punto di vista etico l'estrema importanza che la fermo con l'insieme di questi sindacati
Spinga su questo obiettivo tenendo conto come ha detto giorni della grandissima diversità delle situazioni e dei Paesi europei i livelli di orario che sono molto elevati Lucia probabilmente è una confusione di linguaggio perché a livello europeo le parole non hanno sempre lo stesso senso persino quando si parla la stessa lingua verranno ieri credo che giorni fa ha spiegato in questo modo quando servizio l'obiettivo delle mille settecentocinquanta ore minimo una intendiamo gomme riunì l'obiettivo di una durata di fatto massima per i salariati quale che sia il Paese europeo cioè in termini più concreti nostro obiettivo sarebbe di far sì comunque dove si trova rapidamente arrivare alle trentacinque ore suffissi questo obiettivo mentre altrove ambita durata reale del lavoro ai primi onorario di trentotto ore mentre oggi è di quarantacinque anni cinquanta morti lei con la prima ragione per cui siamo del tutto d'accordo con l'obiettivo per la fine la seconda ragione è la questione della costruzione di un'Europa sociale
Le dell'armonia sociale cioè a dire fra noi costretti a che l'orario di lavoro la prostituzione degli straordinari la questione dell'organizzazione del lavoro tutti questi sono elementi che bella competitivi giovanile oggi le condizioni sociali in particolare obiezione di organizzazione del lavoro sono elementi della competitività dall'inglese Pessoa ma oggi nelle medie che possono favorire le vendite localizzazione che possono favorire il dumping sociale afferma spinge l'insieme di queste organizzazioni agire sulla questione livelli straordinari dominare la questione dell'arredo e lavoro in sentiva che sia favorevole al lavoro che tenti di fare in modo che le condizioni sociali di un Paese tutti dall'altro non siano un elemento determinante della concorrenza industriale in Europa tutto questo ci sembra pertinente noi condividiamo questi obiettivi
Tornano pubblico degno di rilievo
Lodovini Marcel impegnare se le carriere federazione negli alloggi cerca di ai terroristi per curarono
Allora riteniamo che la strategia attuale del è giusta bisogna vedere che fin da ora vi sono solo due governi europei che vedo oggi l'obiettivo che proclamando l'obiettivo di un abbassamento generale dell'orario di lavoro sono soltanto ai governi francese e italiano in Germania il Governo è contrario alla riduzione trentacinque ore la realtà in Germania è soltanto che nell'industria metallurgica nella Germania occidentale sa siamo riusciti ad arrivare alle trentacinque ore ma abbiamo livelli intanto bello di contratti abbiamo livelli molto diverso in questo comporta dei problemi fare l'industria metallurgica presenti cerca di passare attraverso l'attività dei servizi per avere i contratti DTP tipo diverso in Germania ma saremo molto lieti di poter unificare tutta la Germania sulle trentacinque ore lo stesso problema si porrà a livello europeo io temo però che nei prossimi anni la strategia della lemma debba essere quella di coordinare le opere messe diversificate per arrivare a un volume unitario delle ore di lavoro allora nel frattempo la discussione sulle mille settecentocinquanta vuole annuale credo sia una strategia valida perché noi dobbiamo partire da premesse diverse per arrivare a un attento inquinamento in opposizione oggi discussa del Governo la posizione italiana e quella francese e costituiscono assolute eccezioni gli euro
No una
Ho
C'è qualche ulteriore precisazione
Non ci sono altre domande sulle
Se
Avevo presentante tende che metteranno senza i tre pubblici industrie dal ventuno giugno voterà sì è venuta una colonna dittatura tedeschi hanno detto che quei trentacinque hanno portato il sacrificio di un milione di posti di lavoro quello sono esposti
Zero sparendo
Ma noi in primo luogo la cosa non mi sorprende noi questa discussione l'abbiamo avuta per anni in Germania le valutazioni sono molto diverse per quanto riguarda gli effetti della riduzione dell'orario di lavoro io non vorrei adesso con contare le nostre cifre con il della confederazione degli industriali ma quella del l'Istituto federale del lavoro che è un'istituzione pubblica per la politica del mercato del lavoro in Germania all'Istituto di Ricci gli avvocati questo organismo dice che attraverso una rivoluzione contrattuale dell'orario di lavoro ottocento mila posti di lavoro in più hanno potuto essere mantenuti noi tutti avremmo ottocento mila disoccupati in più se non avessimo ridotto l'orario di lavoro e si tratta di un discorso logico perché lo sviluppo della produttività in Germania è enorme sale molto fortemente tutto il gruppo di produttività significa cento cemento e che meno persone diceva fanno lo stesso volume di lavoro o di più ora questo sviluppo della produttività che noi abbiamo in tutta l'Europa ma in particolare con grande accelerazione nella materna che in Germania e poco anche bastare unicamente riducendo le ore di lavoro del singolo per avere più occupazione della produzione in questo senso quanto ha detto il presidente di che San vitale e alcuni industriali tedesche a Roma ma sono identiche alle cose che dicono in Germania e sono sbagliati sia qua nella contraddicono non soltanto alla logica pura e semplice lo sviluppo economico ma contraddicono anche i dati ufficiali il governo federale attraverso queste Istituto federale per lavoro in Germania pubblicato
Nuova questa domanda era stata posta dal collega del Figaro ci sono altre domande
Se non ci sono altre domande allora
Darei la parola Luigi Angeletti segretario generale della UILM UIL per alcune considerazioni conclusive
In primo luogo vogliamo ringraziare
Anche a nome degli altri colleghi
I giornalisti che sono intervenuti mi sembra che questa breve conferenza stampa ha però evidenziato un aspetto importante
Che di fronte al dramma che coinvolge tutta l'Europa che è quello appunto della disoccupazione di massa
Le organizzazioni sindacali almeno le organizzazioni sindacali metalmeccaniche europee
Fanno dire della lotta anti occupazione l'asse portante della loro strategia la la politica della ferme una politica assolutamente condivisa anche le organizzazioni sindacali italiane perché ovviamente a un punto in comune
Che unifica le strategie di tutti di tutte le organizzazioni sindacali europee che quella di usare l'arma della riduzione ed il controllo dell'orario di lavoro
Come uno strumento per combattere la piaga disoccupazione di massa evidentemente la penna essendo un coordinamento
Della sindacati europei deve tener conto delle diverse condizioni
Oggettive diverse tra di loro appunto nei quali operano ivi diversi sindacati
E assolutamente realistico però
Sostenere che Lamonica unica ma non comporterà solo la armonizzazioni delle politiche e dei tassi di cambio o dei tassi di interesse
Ma comporterà anche una armonizzazione delle politiche economiche delle politiche sociali
Non è quando non sarà più possibile competere attraverso la differenziazione dei tassi di cambio e quindi delle svalutazioni e ineluttabile che la stesse politiche economiche le stesse politiche sociali dovranno la assumeranno l'importanza ancor più rilevante e dovranno tendere a ad essere assolutamente omogenee
Ci sembra che un elemento fondamentale sia emerso anche da questa conferenza stampa ed è questo la vera questione e il controllo
Dello dell'orario di lavoro
Nel senso che
In Europa esistono delle grandi differenze l'Italia forse queste differenze sono maggiormente accentuato diceva prima la relazione
Baretta che abbiamo situazioni da quali si lavora oltre dieci ore in più alla settimana di quanto è l'orario legale e contrattuale
Questo dimostra plasticamente concretamente che una strategia tesa a usare la riduzione dal lavoro come strumento per favorire occupazione deve necessariamente partire dal possibilità di controllo ecco perché
Le leggi
Sono utili
Nella misura in cui aiutano le organizzazioni sindacali a realizzare questo controllo le leggi non potrebbero essere utili se si sostituisse ero
Alla negoziazione quindi all'effettivo controllo dell'orario di lavoro da parte dei lavoratori deterrenza sindacali
Mi sembra il che una esperienza concreta che è stata vissuta e che viene vissuta da il sindacati presenti tedeschi che sono sicuramente più avanti
Di di tutte le OPA nella riduzione la strategia dell'orario di lavoro abbia dimostrato questo che per essere efficace la riduzione dal lavoro si deve coniugare al controllo e alla flessibilità controllata degli orari perché allora sì che diventa una strategia non teorica volasse regia veramente concreta
E ci consentirà di fare dei passi significativi verso appunto la eliminazione o quanto meno la riduzione della disoccupazione di massa in Europa che resta il vero problema dei governi dei e dei popoli dei cittadini europei
Io di Maureen Grazio
Spero che questa conferenza stampa abbia almeno consentito a a voi e ai vostri lettori di comprendere meglio qual è la politica dei le organizzazioni sindacali europei in tema di riduzione di lavoro
Bene grazie adesso sospendiamo per