La nota antiproibizionista

L'Africa occidentale sempre più coinvolta nel commercio mondiale vittoria la sua posizione geografica la trasforma
è un punto di transito tra i centri di produzione cioè l'America latina in Asia e i mercati dei consumatori vale a dire Europa e Stati Uniti
Ma come molto l'esperienza del centro America i Paesi di transito non sono solo dei corridori per le prove le proprie e il denaro che queste nuove no
Che ne escono per destabilizzare le società e queste inquietante evoluzione della situazione deriva dall'ormai fallita guerra alla droga che minaccia di capovolgere i recenti benefici economici e sociali ottenuti nei diversi Paesi dell'area occidentale appunto ma fino ad oggi l'atto che da una parte la percentuale ha evitato la di quale endemica violenza correlata al traffico di droga così come accade in Centro America qualcosa sta cambiando perché siccome la posta in gioco è alta
Il solo commercio di cocaina in Africa occidentale supera di gran lunga i bilanci di statali di combinati di diversi Paesi della regione
Quindi la la situazione sta cambiando rapidamente già sappiamo che il commercio di stupefacenti ha svolto un ruolo
Diretto o indiretto nel sommovimenti politici di Paesi come la Guinea Bissau per esempio con le mani e dunque occorre aumentare le risorse nazionali e internazionali contro i trafficanti contro chi comanda le reti criminali
E non sprecare le scarse risorse nelle perseguire i pesci piccoli
E non è poi solo il commercio di droga illegali aperta di tanti Paesi dell'Africa occidentale anche il consumo si trasformando in un grave problema la Commissione dell'Africa occidentale sulle droghe è un organismo indipendente
In un nuovo rapporto tra sapere che la cocaina ed eroina nei campi farina di produzione locale sono sempre più disponibili in tutta la Regione e questo ha provocato un maggior consumo e una maggiore indipendenza
Comunque il padrone del mondo non è preparata mi attrezzata per far fronte alla proliferazione del consumo di droghe e alle è conseguenza
Abbiamo letto in sintesi alcuni passaggi di un articolo scritto dall'ex segretario generale dell'azienda le Nazioni Unite Kofi Annan
E pubblicato lo scorso luglio e che trovate niente che tradotto integralmente l'italiano sul notiziario droghe dell'Aduc droghe appunto ad hoc punto it
Perché perché in questi giorni in cui si è parlato non molto basso ma si è parlato in Italia di marijuana di farla terapeutica
E della possibilità appunto di di coltivarla per usi per usi termici introdurla cercato subito che al passato si è alzato dicendo attenzione questa darò agli antiproibizionisti non parlino di legalizzazione benissimo allora
Scordiamoci la legalizzazione però ci dovrebbero dire questi proibizioni in servizio permanente effettivo quali ad quali alternative propongono quali politiche propongono visto che quelle e loro sostengono visto che le quei criteri proibizione Emilia repressione sono fallite sono fallite non ROPPA sono fallite in centro e Sud America hanno praticamente fallendo in Africa
Con tutte le conseguenze nefaste che questo significa
Sì e dice perché che altra strada si può prendere visto che è quello secondo loro quel della legalizzazione è impraticabilità non ci venissero a dire che è perché la marijuana devasta il cervello perché allora ci dovrebbe spiegare
Perché dall'alto col l'alcol e tabacco non solo sono legalità prima addirittura lo Stato ci ricava soldi incinta
Nel frattempo noi oggi parleremo
Alle tredici del normativa terapeutica lunedì scorso non siamo andati non basterà
E vigente necessita di programmazione e quello torneremo a parlarci oggi parleremo appunto della dei quel quello che sta succedendo in Italia della possibilità di produrre legalmente far produrre quei farmaci all'Istituto farmaceutico
Militare ma anche del fatto che anche i privati possono contribuire a questa produzione legale e contribuire anche ad abbassare i costi tutto questo e altro naturalmente alle tredici inondano deterrente credetemi assoluto da Roberto Spanò